Coraggio versus paura: il futuro dei democratici

Ricordo
Ricordo che riceveremo
Riceveremo i rapporti dei quattro gruppi di lavoro due dei
Relatori sono qua le ringrazio fin d'ora
Grosso modo io parlerò intorno alle undici e mezzo di tempo ne abbiamo poco
E ci sarà una tavola rotonda conclusiva
Non meno interessante di tutto il dibattito che ha bevuto fin qui
Fin qui allora io qui alla mia sinistra Mario Marazziti e alla destra Franco Bassanini
E chiederei a Mario
Di aprire i nostri lavori
Riferendo sul gruppo
Che recava come titolo
Libertà laicità pluralismo
Mario è fortemente incalzato dal dibattito
Che abbia avuto questa notte con Massimo Cacciari su fede politica che ha radicalmente ridisegnato
I confini della nostra
Discussione davanti a chi c'era stata una cosa molto interessante
Mario e il Presidente la Comunità di Sant'Egidio lo voglio ringraziare molto perché la sua presenza qui che ovviamente non testimonia di una partecipazione
E di un impegno
Politici perché tutti a tutti noi sta a cuore la la
La libertà di questa esperienza
Ecclesiale e
Sociale
E civile
Tanto rispettata nel mondo
E quando dico al mondo dico esplicitamente nel mondo mi capita di andare hanno Yorker a Barcellona in Germania
E trovare delle comunità che voi avete creato che hanno una funzione straordinariamente incisiva e rispettata quindi
è diciamo la sua presenza qui uno dei
Direi tradizionali tipici modi di espressione
Di una
Presenza nella società italiana che tante volte abbiamo visto esprimersi in modo pluralistico
Enrico Mario
Grazie grazie a voi dell'invito grazie
Delle parole di Francesco
Rutelli che effettivamente
Mi liberano del problema di dire se è stato contribuendo alla nascita di una specchio come leggo sui giornali
Già fare quindi appunto
Perché in realtà
Mi danno anche la possibilità di ringraziare blocco se per
Per questa iniziativa che comunque una iniziativa di alta qualità e di pensiero in un tempo in cui non è che proprio si pensi tutti i giorni
E quindi mi fa piacere raccontarvi che abbiamo fatto ieri in questo gruppo libertà laicità e pluralismo
La cui agenda è stata ridisegnata Massimo Cacciari ma noi non stavamo tanto lontani da quell'agenda
Ci siamo posti la domanda su fede religione sul religione e politica cattolici e laici poi abbiamo detto che non ci piacciono i termini di questo dibattito
Ce lo siamo posto in maniera irrituale speriamo coraggiosa
Cercando di
Non usare gli strumenti dell'agrimensore per delimitare gli spazi
Dopo una messa a tema che ha fatto Bosetti
Una messa tema linguistica e mentale sui diversi significati la parola laicità
Che la conversazione
A via via ha lasciato cadere la terminologia del confronto o della collaborazione tra laici e cattolici via via ci sembra sempre più vecchia come terminologie come modo di procedere
Per preferire poi per alcuni la terminologia di laici credenti e laici non credenti
Oppure di laici credenti a modo proprio
Rivendicando la laicità come la angolazione comune a tutti e necessaria alla politica e alla vita
Come un impegno alla razionalità un impegno aggiuntivo di studiosi tasse
E abbiamo provato ad impostare la questione
Punto lasciatemi dire che
Non abbiamo parlato ieri in termini stretti neanche larghi del problema delle componenti del Partito Democratico dell'anima cattolica dell'anima non cattolica non è stato questo non è questo
Il senso del mio contributo al gruppo di lavoro né
Della riflessione di adesso
In realtà un contributo di idee su un tema cruciale che non permette mezze misure
Se l'analisi su questo tema è sbagliata
Se il dibattito laici cattolici
Venisse impostati in termini vecchi
Anche il Partito Democratico oppure il contributo di chiunque alla esigenze del nostro Paese in questo momento e dell'Europa e del mondo in questo momento potrebbe essere irrimediabilmente vecchio
Ieri sera Cacciari ha posto la questione in maniera radicale
C'è una storia del pensiero
Che vede l'affermazione dello stato moderno
Ho letto logicamente strutturalmente orientato ad affermare non solo
La sovranità propria
Riducendo lo spazio che religioso
Ho ammettendo nell'esistenza se delimitata
Da fino alla teoria dei due soli oppure a ruolo pedagogico per
Il popolo accettato
Quando la Chiesa esercita questo ruolo o all'accettazione del religioso nel privato
Come contributo di obbedienza di ordine
Ho
Caso limite in strumento convegni oppure anche è un po'più moderna accezione non l'ha detta Luigi
Per cui la tolleranza che si accorda nella nostra società a tutte le minoranze o marginalità
Come ha detto delle sue categorie di filosofo di filosofo politico
Questo non era un attacco al potere temporale della chiesa o della religione
Ma per la Chiesa e le religioni monoteiste
Questa è una messa in discussione radicale della ragion d'essere stessa della religione delle religioni monoteiste della Chiesa cattolica del cristianesimo che è una ragione religiosa e spirituale
Come una carica diceva lui una riserva e scatola oggi ca
Dettata dall'incarnazione di Gesù per il cristianesimo
Che ha una chiamata radicale all'essenza dell'uomo e dell'essere uomini e donne qui e ora riassumo dei suoi termini perché ci danno il senso di quello che di cui abbiamo parlato ieri
Noi abbiamo posto a noi stessi la stessa domanda radicale
Ci sono oggi
Alcune equazioni una vulgata
Nella quale siamo cresciuti alla nostra cultura di partenza che diceva
Secolarizzazione è un portato naturale della modernità
La modernità e la secolarizzazione hanno come conseguenza naturale meno religione
Progresso in meno della metà uguale meno religione
Futuro uguale religioni come dato residuale pensiamo ai nostri anni settanta gli anni ottanta a
Al dopo Concilio è sembrata che questa fosse la
Tendenza naturale del mondo in qualche misura il cristianesimo stesso si era fatto carico di questa prospettiva
In realtà
Come IMI Giovanni Paolo secondo Desmond Tutu la rinascita islamica il cambiamento del linguaggio il mondo è andato da un'altra parte
La religione che perde è diventata ancor tour d'ambito e non si può pensare ad essa oggi semplicemente come a una rotatoria nella modernità
Oggi assistiamo a una modernità compiute Digione e non con meno religione
Che non vuol dire più comportamenti coerenti con il religioso è altra cosa
In un mondo in cui l'unica rivoluzione compiuta sembra quella rivoluzione politica fallita del mille novecentosessantotto quindi non per i risultati politici fallimentari
Ma per quelli nei comportamenti e nel costume che oggi sembrano avere elaborato implicitamente diceva Cacciari a una religione si può rispondere solo con un'altra religione
Con
Quella che comincia ad essere come una religione cioè lì per soggettivi ritmo che non si discute è un dato e che con ingloba tutto nel pensiero unico
è qui uno dei pensieri veri dei problemi veri del nostro tempo che attraversa le culture politiche
Allora
Come ci misuriamo con questa modernità
Nella religione della i personaggi attività della tecnica della scienza dell'economia
Che tende a diventare religione essa stessa
Questa modernità
Concepita da una cultura politica un po'
Datata a mio parere come laicità e riduzione della religione ha privato ma una modernità che avanza con la crescita del religioso
In Europa nel mondo in Italia anche se non
Mi termini tradizionali di un cristianesimo coerente e militante
Allora una prima domanda ci veniva
Sulla capacità di dialogare di rappresentare i filoni caldi e profondi di un cattolicesimo popolare
Che alla fine è fatto di una vita un po'buona che cerca di essere un po'onesta un po'attento ai più in difficoltà che crede lavorerà nella famiglia un po'più della media del resto del Paese
Anche se anche i cattolici sono immersi nel flusso degli per soggetti a rischio
Una seconda domanda
Se non si debba smettere
Di avere paura
Di tanta passione di credenti o di persone religiose per la cosa pubblica cioè se non si debba smettere di aver paura anche della Chiesa cattolica come se tutto fosse meno tempo realismo
Che è spesso fatto da supplenze sussidiarietà nella convinzione che una società più molecolare individualista che non ha alcun codice definito sul problema del limite
Della ricerca dalla ricerca i rapporti interpersonali
Rischia
Di essere una società dove vincono alla fine
Solo i poteri forti
E gli altri o si divertono o soffrono o giocano ma tutti sono un po'più soli e senza capacità di resistenza umana e culturale alle mode fosse quella
Di oggi della insicurezza e della paura in uno dei Paesi più sicuri del mondo
In sintesi come fare
Come fare sì che l'essere cristiani sia una risorsa in Italia
E per la sua capacità naturale di essere nel mondo globali e non un problema CUP a cui a cui guardare con diffidenza superiorità questa una delle domande che ci sia un posto
Come vivere e concepire la modernità in maniera nuova
E quindi la politica in maniera nuova
Accettando la sfida direbbe Cacciari della riserva e scatole oggi Ca'da parte del cristianesimo
Ovvero una modernità è una politica in cui la religione o in religioso hanno diritto di cittadinanza e sono fattori evolutivi e non supportati con gentilezza come pezzi di passato
Sapendo che la religione il cristianesimo in particolare non sono i guardiani dei costumi o dell'etica non hanno questa aspirazione
Ma un insieme di persone che mediamente hanno anche un po'a cuore il problema del bene comune non avevo non hanno l'esclusiva di questo
Direbbe Massimo D'Alema non c'è il deserto etico fuori dai cristiani ma dobbiamo osservare che c'è meno capacità di resistenza libel soggettivi smog e che non è chiaro il problema del limite
Almeno a livello organizzato e consistente
Allora
In questo panorama e vado a concludere raccontando che il dibattito
L'obiettivo deve essere sempre meno quello di una ricerca aristocratica di soluzioni equilibrati adulte
Da credenti capaci della mediazione con il laicismo
E sempre più quello di provare a rimescolare culture politiche abitudini mentali
Senza paura di lasciarsi contaminare dalle correnti profonde calde di questo mondo che è moderno
Ma che anche religioso e che non ha granché da dire guadagnare da lì per soggettivi smog che fa da pendant alla globalizzazione finanziaria spesso
Immorale proprio perché amorale
Allora concludo con le ultime citazioni Cacciari Annet COA agitarsi queste ed agli Astoli l'assistono dell'Occidente e non la settico non toccarsi allora
Noi viviamo in una sfida dove invece il dibattito tende ad essere laicista e clericale
Lei cinismo e anti
Lei cinismo e anticlericalismo
Scusate laicismo e clericalismo sono come il mondo diviso in due blocchi
L'uno ha bisogno dell'altro
E questo ha poco a che vedere sia con la laicità che con la religione
Ma c'è un ritardo culturale nella sufficienza con cui si guarda religioso come se fosse un residuo o con gli occhiali maniacali del mio tempo realismo o del mio quel fine insomma
Molte cose si sono dette ieri pomeriggio
Implicitamente è venuto l'invito anche dal punto di vista pratico a introdurre e a pensare come non negoziabili
Oltre a certi valori legati alla vita anche il giudizio sull'economia di rapina
Sulla riduzione dei diritti umani a diritti solo di cittadinanza come mostra il dibattito a volte penoso il piano inclinato sul tema immigrazione minoranze etniche
Fino alle discriminazioni antirom al tema della lotta alla povertà alla pace
è stato individuato ancora una volta nel tema costituzionale della persona umana
Il terreno di lavoro e di incontro tra culture diverse
Mentre c'è stato l'invito ha un rapporto non tattico con il mondo cattolico
Sia organizzato che pulviscolo aree perché mondi vitali portatori di una visione antropologica e societaria
Non è stato detto così esplicitamente ma ve lo riassumo
Meno rappresentazione più rappresentanza
Non secondario è stato il richiamo a temi antichi alti conciliari anche al pontificato di Paolo sesto
Sulla politica come la forma più alta della carità e comunque come invito a rappresentare nella politica per i cristiani
I portatori della lecita come di un di più di lavoro e di razionale ricerca di soluzioni ma anche di un modello di vita specchiata
Mentre è venuto richiamando resistere al tema ineludibile del multiculturalismo già ovvio affermato oltre oceano
Ma ancora accompagnato da diffidenza in Italia
è in questa prospettiva però che i temi sensibili anche alla luce della Costituzione europea
Delle dinamiche globali nel mondo i temi sensibili la bioetica dei diritti civili ma anche dei simboli religiosi crocifisso della loro valenza civile in una società laica il velo
Beh riconoscimenti per il lavoro di umanizzazione svolto dalla Chiesa cattolica da cattolici apre dei problemi
E aprirà presto dei problemi di non poco momento
Quando si vanno a riconoscere altre confessioni religiose
E quindi si apre la domanda su come fare se vada abbassato il tono
Religioso globale per poter riconoscere i diritti nella pluralità e nel multiculturalismo
O se non bisogna provare a inventare le strade nuove che non sappiamo chiede
Con chiarezza oggi ma che in qualche misura invece che
Invitare a depotenziare religioso provino a valorizzare
La specificità di tutti i religiosi e laici
Il dibattito concludo è uscito è oscillato più volte tra il livello dell'essere e quello del volere essere anche del mondo che sogniamo e anche la Chiesa che sogniamo
Come se il Partito democratico debba farsi carico anche
Della realizzazione compiuta del Concilio Vaticano II
Cosa di non poca difficoltà o di riforme che si sono rivelate non praticabili in altri tempi e con altri rapporti di forza nel Paese
Come l'allargamento per esempio
Tema importante ma difficile in chiave laica dell'insegnamento e di una cultura religiosa ed è uno dei tanti temi toccati
Ha riscosso un certo successo la sintesi di chi diceva che alla fine essere democratici o la ragion d'essere di un Partito Democratico è quello di lavorare per il primato dell'uomo sul profitto e per il primato della politica sull'economia
Fino a trovare
Fino a tornare all'osservazione sulla decisività della religione nel ventunesimo secolo il caso Blair e a una proposta e di agenda che provi a far maturare
O a rispondere al soggettivi smog con
La soggettività della società
Che introduca nell'agenda i temi della ecologia umana sconosciuti all'agenda del passato
E la vita in senso pieno come una nuova frontiera proprio della questione sociale
Come avete capito tutto era così chiaro che alla fine Bosetti ci ha ricordato Habermas
E quello che diceva sulle questioni indetti in decidi bili
Se lasciate al terreno di una cultura o di una domanda presi definita
Tutto qua grazie
Grazie grazie Mario è chiaro che la la ricchezza di di questa discussione anche la sua delicatezza che ringrazio di nuovo per avere
Fatto questo lavoro ha anche comportato un tempo di illustrazione adeguato debbo chiedere a tutti quelli che interverranno di tenersi distinguere col dibattito tra la conclusione il dibattito generale anche se non tutti potranno intervenire lo dico subito e le quattro comunicazioni sui grazie sui
Gruppi di lavoro nei quali sono intervenute molte decine di persone anche questo aspetto di notevole ricchezza del dibattito che abbiamo avuto
Intervallate Ando appunto le relazioni con
La concluso il dibattito do la parola Gianni Vernetti
Ah notevole
Sette sette calabresi poi approda permette
Francesco gliela do io proverò a ricordare
L'applauso preventivo io anch'io proverò a declinare
Il tema coraggio verso sparo ora
Perché a me pare veramente una buona chiave di lettura per ripensare magari di orientare la nostra azione politica
Dopo la batosta elettorale l'oggettivo smarrimento di questi mezzi ma credo anche per collocare la nostra riflessione nel contesto europeo e internazionale che va mutando rapidamente
E qui ne che vi proporrò alcune riflessioni a mio parere su alcune delle paure che oggi attraversano le nostre società non soltanto dall'Occidente ma direi in modo profondo in tutto il pianeta la paura della violenza del terrorismo che non è conclusa
La paura nei confronti dell'Europa sul quale utile tornare la paura nei confronti dell'America che ancora percepita come qualcosa di distante lontano la paura nei confronti della globalizzazione
Di fronte a tutte queste paure come abbiamo già avuto modo di riflettere ieri serbo no idee originali serve innovazione non serve certo chiusura
Per intanto la paura della violenza del terrorismo che continuo a ingenerare dosi massicce di sicurezza delle nostre società il giugno del due mila otto
è stato un mese dove per la prima volta dall'inizio del conflitto in Iraq in Afghanistan ci sono stati più caduti più morti nelle forze della coalizione in Afghanistan rispetto all'Iraq
E guardate che è un dato sul quale è un dato preoccupante sul quale riflettere perché
Qua intanto l'Afghanistan è percepito ed è vissuto come un conflitto multilaterale
E percepita come una missione nella quale vi siamo con un fortissimo mandato delle Nazioni Unite lì siamo quindi con un'azione di multilateralismo efficace
L'Iraq invece percepita come e in parte lo è come diciamo gli errori dell'unilateralismo della prima Amministrazione Bush
E di un'avventura pericolosa allora questi due e venti entrambi rilevantissimi per la stabilità mondiale per il prezzo del petrolio per per gli equilibri e per la sicurezza oggi producono effetti inaspettati
L'Afghanistan è sempre più instabile e nella complessità di quello scenario pensiamo al Pakistan dopo la morte di Benazir Bhutto si colgono pochi aspetti interessanti né voglio segnalare uno
E del mercato ed è una piccola buona notizia come spesso accade il mercato si rivela essere un'arma potente di cambiamento
E l'aumento esponenziale dei prezzi del grano di questo anno che sta producendo effetti fortemente negativi del pianeta come tanti di voi ieri hanno rilevato
Produce in Afghanistan per la prima volta un effetto clamoroso che quell'aumento dei prezzi del grano e quindi un'azione libera del mercato sta producendo una spontanei conversione verso le colture di grano legali
E l'abbandono progressivo di diverse centinaia di ettari ricordi di colture di oppio quindi questo una dimostrazione di come un fatto
Per noi devastante l'aumento del prezzo del grano in quel contesto di estremo rischio e pericolo si sta rivelando diciamo una leva positiva di mercato
In Iraq paradossalmente dove noi ci siamo ritirati dove diciamo paghiamo gli effetti di una scelta unilaterale c'è oggi un processo invece positivo di pacificazione e di cose che ha vinto
Alcalde allo sbando c'è oggi la concreta possibilità che le tre etnie raggiungono un accordo sulla divisione sui proventi del petrolio Maria Vito la voglia di normalità
Li ha fatto prego la voglia di sicurezza gli ha fatto prima diciamo quella voglia di stabilità di normalità che
Oggi attraversato profondamente quella società fa io credo no
Io credo che però
Co come noi affrontiamo come noi affrontiamo queste sfide
Guardate che se pensiamo la nostra recentissima esperienza di governo è
è un problema che non abbiamo ancora risolto per la nostra credibilità internazionale
Perché ogni qualvolta la nostra coalizione si spaccare si divideva come dire offriva disse è un'immagine del mondo estremamente debole ecco che la credibilità internazionale dell'Italia si riduceva rapidamente ma l'Italia sarà che parte stare
Ma noi nel momento in cui pensiamo ad alleanze di nuovo conio qui in cui pensiamo a riprogettare insomma
Un un senso un progetto del Partito Democratico dobbiamo dire cose con chiarezza l'Italia grande Paese industrializzato membro del G otto sarà che parte stare
Offro un grande contributo alla comunità internazionale per la stabilizzazione la pace e costruisce pace diritto diritti diritti umani sicurezza
Applicando anche la dottrina dell'ingerenza umanitaria quando queste necessaria per evitare in mani massacri e nuovi genocidi ma per fare ciò abbiamo bisogno di credibilità
Di stabilità di alleanze coese che in grado di
Di gestire di governare questi processi
La seconda paura sulla quale volevo riflettere con voi la paura nei confronti dell'America ancora una paura forte questa
E la paura nel nei confronti dell'unica superpotenza la paura nei confronti dell'UNEP unilateralismo della prima Amministrazione Bush ma anche la paura delle nostre imprese per un dollaro sempre più debole
Che riduce rende quasi impossibile le le nostre esportazioni per la nostra economia nei confronti di quel continente
Allora tra pochi mesi ci sarà per noi democratici e per noi europei forse una
Una
Se ci sarà il cambiamento che ovviamente tutti ci attendiamo in quel Paese si presenterà un'occasione unica per il costruire una solida partnership transatlantica
Non sarà facile perché sono ancora tante le cose che ci dividono dall'America e guardate che hai me ci hanno diviso sia quando c'era l'Amministrazione democratica e quando c'era l'Amministrazione repubblicani vi voglio fare qualche esempio sempre per quei rimanere
L'America gli Stati Uniti d'America sono un Paese che non ancora siglato quattro fondamentali trattati internazionali
La convenzione sulle armi biologiche il trattato sui missili balistici la Corte penale internazionale cioè quel tentativo di portare di creare nuovi luoghi
Della decisione di limitazione ovviamente della sovranità degli Stati naturalmente tutti gli impegni relativi al protocollo di Kyoto e alla e alla fase successiva al protocollo
Ma se tante sono le cose che ci dividono con gli Stati Uniti d'America dobbiamo dire che lo con chiarezza che sono ancora di più le cose che ci uniscono e lo dico anche alla vigilia del due mila nove quando si celebreranno i sessanta anni dell'Alleanza atlantica
Che oggi credo che per noi la NATO è molto più con la semplice alleanza militare
Ma è un'alleanza politica fra democrazie
E credo che dobbiamo salutare positivamente con favore la scelta di cuscineria di Sarkozy di rientrarvi interrompere l'anomalia trentennale di stare fuori dalla gestione del Comitato militare della NATO e ripensare quello strumento
Come uno strumento attivo non soltanto più difensivo ma come soggetto politico-militare in grado di intervenire nelle aree di crisi e dare un contributo alla stabilizzazione al nation building
Io penso che gli USA hanno bisogno dell'Europa e l'Europa ha bisogno degli USA e in un mondo che si va disegnando sempre più molti può dare
Io credo che per i democratici fra le due sponde dell'Atlantico e difficile pensare a USA Europa facenti parte di due polarità differenti
Ancora la paura dell'Europa
Io credo che non vi sarà sfuggito come nel mese di maggio per la prima volta che lo dalla storia
Dalla Repubblica italiana per la prima volta
L'Europa Roma entro cioè l'Istat europeo rivelato alcuni dati oggettivamente nuovi per la nostra percezione
Di Europa o perlomeno per ciò che pensiamo che i nostri cittadini percepiscano dell'Europa per la prima volta gli italiani in misura largamente maggioritaria
Non si sono sentiti più europeisti hanno paura dell'Europa della suo burocrazia temono uno Stato sopra un altro Stato
Pensare un'entità un'entità limitanti io penso che però e la paura sta dietro referendum irlandese quella paura sta dietro alle scelte che oggi limitano e frenano io credo che però oggi noi dobbiamo anche qui essere molto chiari
E tentare una sfida innovativa e coraggiosa sapere che c'è un'Europa c'è bisogno l'Europa a geometria variabile
Sapere che non c'è contraddizione
Fra come dire una cooperazione rafforzata all'interno della rete una maggiore integrazione di una parte dell'Europa con un suo contemporaneo allargamento alla Turchia guardate quella è una sfida che io credo vada accolta e non c'entra nulla col dibattito sulle ragioni cristiani
Ma oggi dimostrare che concretamente c'è un Paese islamico di ottanta milioni di abitanti pienamente compatibile con le regole della democrazia dello stato di diritto
è una sfida unica e irripetibile esportabile imitabile in antichi e ampie parti
In ampie parti del pianeta
Concludo questa mia riflessione per sarebbe ancora molto da dire sulla paura della globalizzazione ma
Una battuta soltanto sulla paura della globalizzazione
Abbiamo a che fare oggi con un Paese come la Cina che esercita una politica di potenza ieri sera stanotte grazie al vento cinese
Sosta terrò carte nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite le le sanzioni nei confronti dell'odiosa dittatura di Mugabe
E allora quelle un Paese nel quale noi dobbiamo porci un problema di di come fare avanzata democrazia oggi come fare avanzare ma grazie a lei un quinto della popolazione del pianeta che vive al di sotto degli standards minimi di libertà incide direttamente sulla vita delle nostre imprese
Una piccola e media impresa del nord est e direttamente la propria vita legata al tasso di democrazia di quel Paese dieci mila chilometri
Le distanze io concludo
Voglio leggere alcune brevissime brani
Di un pensatore che credo abbia dato un contributo innovativo in materia di diritti e di democrazia perché questo tema
Risposte né innovativa le paura della globalizzazione paura dell'Europa Lepore l'America e anche
Come dire noi democratici farti può farci portatori di una progetti intelligente voluto attivo di promozione dei diritti
E di promozione della democrazia come nostro interesse
Come nostro interesse nazionale
Ora vi leggo questi
Brani mi pare illuminanti ogni Stato al dovere primario di proteggere la propria popolazione da violazioni gravi e continue dei diritti umani
Come pure delle conseguenze delle crisi umanitaria provocati sia della natura che dall'uomo
Il principio della responsabilità di proteggere deve essere il fondamento di ogni azione
Intrapresa dei governanti nei confronti dei governanti già finito sui diritti umani sono sempre più presentati come linguaggio comune sostrato etico delle relazioni internazionali
La promozione dei diritti umani rimane la strategia più efficace per eliminare le diseguaglianze tra Paesi e gruppi sociali
Come pure per un aumento della sicurezza ciò che ho appena letto potrebbe essere un grande pensatore liberale
Del secolo scorso sono alcuni brani tratti dal discorso di Papa Benedetto sedicesimo alle Nazioni Unite lo scorso diciotto aprile
In queste parole io colgo una forte cultura liberale di tutela dei diritti umani fondamentali una forte etica cristiana di difesa del valore assoluto della vita una grande etica della responsabilità un forte senso dello Stato
Penso che questa sia una buona strada da percorrere chi ha paura erigere muri
Chi vuole innovare con coraggio e muri Diabate cerca non solo il dialogo
Ma la sintesi politica fra culture cattoliche culture liberali e riformismi del nuovo secolo io non so quale sia il futuro dei democratici ma se i democratici vogliono avere un futuro dovranno certamente fare ciò grazie
Grazie Gianni
Grazie
Adesso alla parola e pregherei i tre relatori di darsi un orizzonte i dieci minuti anche se devo riferire delle dei moltissimi interventi abbia avuto né nei gruppi di lavoro
Chiedo a Franco Bassanini che di nuovo ringrazio
Fa da relatore di un gruppo che avuto come
Presidente Marco Olivetti sul tema dall'Europa ai territori istituzioni che funzionino l'occasione per Franco e anche di
Anticipare per una briciola forse del suo lavoro
Quello che avverrà lunedì vorrei approfittare anche per
Baratto ad Astrid che lui guida
Di essere stata la realtà la fondazione effettivamente promotrice di questo dialogo di questa iniziativa
Sul sistema elettorale che viene spesso presentata sulla stampa in un modo un po'partitico un po'correntizia un po'partigiano invece il suo
Veramente è stato un lavoro preziosissimo di cucitura talché se trova il modo di dirlo in un
Una breve parte del tuo intervento se non è utile
Una un'occasione rara di convergenza di fondazioni associazioni centri studi tra cui locus
Ci ha ben rappresentati ovviamente ma che una rara esperienza di convergenza costruttiva in questa fase difficile per l'opposizione
Italiana e per il Partito Democratico quindi lo ringrazio per essere stato qui lo ringrazio per il lavoro che ha fatto ridarlo ringrazio in anticipo
Per la relazione che fa ma anche per questa importante iniziativa di lunedì a Roma Franco alla parola dopo vi dirà quanto pagato Francesco per questa Markette
Magari gratis dall'Europa in territori qualcuno ha detto nel corso del loro del nostro lavoro che è sempre stato meglio dire dai territori all'Europa cioè bottom-up
Da qualcun altro ha aggiunto che occorre anche
Affrontare il problema delle istituzioni internazionali della rafforzamento e della democratizzazione
Delle istituzioni internazionali affrontarlo oltre all'Europa ma con l'Europa
C'è un problema di governance della globalizzazione insomma abbiamo un sistema di governance multilivello
Essenziale per affrontare i problemi di Governo del moderne società complesse ma non è un sistema di governance molte livello assestato
Ben definito efficiente efficace funzionante quindi
C'è un grande problema di modernizzazione di questo sistema istituzionale molti multilivello
Bisogna essere consapevoli però dei limiti dell'ingegneria costituzionale delle riforme istituzionali e in questi anni si ci si è spesso illusi che fossero la chiave universale
Lo strumento per risolvere tutti i problemi si è fatto un uso improprio delle riforme costituzionali ed elettorali
Per affrontare problemi che invece richiedono soluzioni politiche economiche o sociali
La questione istituzionale è stata sovraccaricata di attese smisurate di competitità anni
Il monito di Tonini di ieri per un uso sobrio della ingegneria istituzionale mi sembra significativo
Proprio perché viene da chi li che aveva proposto negli scorsi anni premierato assoluto sistemi elettorali fortemente manipolativo i conforti premi di maggioranza quindi la considero
Un'autocritica che va accolta con rispetto e con consenso e con soddisfazione quindi consapevoli dei limiti
Delle riforme istituzionali non possono sostituire l'iniziativa dei partiti
Abbiamo visto quanto la scelta
Del nuovo con da certa rifondare il PD e la scelta del nuovo conio ha cambiato agli affetti anche delle il sistema elettorale vigente anche se siamo lungi dalla vere
Un sistema i elettorale convincenti
Le riforme istituzionali non suppliscono alla carenza di politiche pubbliche di strategie divisioni di progetti capaci di risolvere i problemi del Paese quello di cui stiamo discutendo anche anche qui in questi giorni
Però secondo punto limiti delle riforme ma anche necessità delle riforme delle riforme istituzionali ed elettorali
Per progettare e attuare politiche pubbliche efficaci occorrono istituzioni capaci di decidere e di attuare le decisioni
Di fronte ai grandi problemi che oggi al nostro Paese
Dalla globalizzazione agli emergenti problemi di finanza pubblica e di crescita accentuati dai dati di questi giorni occorrono istituzioni più efficienti più capaci decidere di attuare le loro decisioni
E anche più legittimate più democratica abbiamo un grande problema di legittimazione di rappresentatività
Basta pensare il bisogno la disponibilità di partecipare che emerge
Questo convegno ne è una prova ma ne sono una prova di i i milioni di persone che hanno partecipato nel due mila cinque nel due mila sette a due primarie scontate nel loro risultato
E furono partecipato milioni di persone
O i cinque milioni e dei lavoratori che hanno partecipato a un referendum non per protestare ma per approvare l'accordo tra il Governo Prodi e i sindacati sulla riforma pensabile grande bisogno di partecipazione
E insieme però istituzioni che si sono chiuse
Basta pensare la legge ed e elettorale di cui ancora disponiamo per il Parlamento nazionale che espropria gli elettori di un vero diritto di scegliere i loro i loro eletti
Quindi questo problema è un problema che dobbiamo affrontare anche con adeguate riforme non c'è solo un problema di efficacia di capacità di decidere
C'è anche un problema di legittimazione di rappresentatività delle istituzioni bisogna affrontarli insieme
Anche perché sono connessi
Le istituzioni sono legittimate se consentono la partecipazione ma anche se poi risolvono i problemi dei cittadini se non perdono legittimazione e viceversa per attuare le decisioni occorre coinvolgere
Generare consenso costruire il consenso prenderle in modo partecipato e legittimato
Terzo punto che è emerso nel dibattito le riforme istituzionali costituzionali si fanno assieme non si fanno a colpi di maggioranza chiudiamo la stagione delle riforme a colpi di maggioranza riforme a colpi di maggioranza e poi non funzione
Come si è visto i parte anche con il Titolo quinto
Che non è stato seguito da una coerente opera di attuazione di implementazione anche perché
Chi non l'aveva votato non si è sentito come dire impegnato nella sua attuazione
Qualcuno ha sollevato anche il problema coerentemente con questo modifichiamo l'articolo centotrentotto in modo da affermare chiaramente come in altre grandi democrazie il principio per cui occorrono larghe maggioranze per cambiare la Costituzione
Quarto punto
Occorre fare delle scelte chiare
La prima scelta chiara riguarda la forma di governo
E questo anche uno dei temi del del convegno di lunedì
Non basta dire ripartiamo dalla bozza Violante più da dire dove si finisce si può partire dalla bozza Violante finire in Sudamerica o finire
Allora la scelta che noi pensiamo debba essere fatta e che ha fatto la bozza Violante e che aveva fatto la Costituente salvo poi non attuarla pienamente
Per ragioni che qui non possiamo ricordare
E la scelta del grandi democrazie parlamentari europee le democrazie razionalizzate sono in Europa i Paesi che funzionano meglio che reggono meglio i problemi della globalizzazione
Dai Paesi scandinavi e la Germania la Gran Bretagna alla Spagna l'Olanda e così via
Non vi è motivo per scegliere altri modelli o improbabili e mai sperimentati premierato assoluto da nessun'altra parte
Oppure oppure in evidente crisi come il semipresidenzialismo francese che in questo momento in fase di profondo discussione e revisione in Francia
E che peraltro non assicura neanche quella grande capacità di decisione di riforma come dimostrato dal fatto che bastano quattordici mila tassisti per bloccare la liberalizzazione dei taxi voluta da Sarkozy
Qui occorre fare a nostro avviso una scelta chiara
Di un modello
è una scelta che è nella tradizione italiana è nella tradizione europea appunto a riscontro internazionale dei Paesi che meglio funzionano
La bozza Violante da delle indicazioni ci si può aggiungere la sfiducia costruttiva ci si possono aggiungere altri elementi tratti dall'esperienza delle grandi democrazie europee per avere una democrazia partecipata e funzione
Quarto punto la legge elettorale
Qui è emerso con chiarezza noi non possiamo rinunciare apporre qui c'è adesso una tendenza dire ma in fondo con quello che è avvenuto nel sistema politica questa legge elettorale va bene
Resta il fatto che una legge elettorale basata su lunghe liste bloccate
Esproprio agli elettori non consente di recuperare di avere un rapporto corretto tra gli eletti e il territorio
Il premio di maggioranza continua a restare sul tappeto come una spinta comunque a creare
Quali Ciglioni disomogenee e frammentate questa maggioranza non è una coalizione omogenea
Se noi andiamo a vedere dentro la maggioranza che oggi che oggi ci governa vediamo che ci sono elementi di di somma di disomogeneità politico-programmatica molto forti
La coalizione la mini coalizione di centro sinistra di cui PDR il centro si ha già dimostrato la sua disomogeneità in modo chiaro in modo palese
Allora bisogna affrontare il problema
S'molti tra noi e hanno simpatie per il modello francese ma obiettivamente le resistenze
Della centrodestra sono molto forti nei confronti del maggioritario uninominale a doppio turno in uso in Francia
Resta fondamentalmente da scelta tra il modello spagnolo è il modello tedesco tutte e due abbia si è osservato che tutte e due favoriscono i partiti maggiore
Ma l'uno insieme i partiti maggiori favorisce i partiti locali e quindi incentiva il localismo
Di incentivazione molto forte tant'è vero che in Francia negli ultimi vent'anni i partiti il Partito maggiore che ha vinto le elezioni ha sempre dovuto fare i conti
Con l'apporto determinante di partiti localistici che al
Cioè che hanno che che lo hanno condizionato nelle scelte di governo sistema tedesco invece favorisce partiti intermedi cioè consente
Partiti intermedi rappresentati in tutto il territorio e quindi convocazione nazionale che rappresentano famiglie politiche nazionali sia pure non i grandi come quelle rappresentate dai due maggiori partiti
La scelta emersa dal gruppo chiaramente in queste condizioni a favore del sistema tedesco che può essere naturalmente
Corretto le due bozze di bianco lo facevano
Ibra ridando loro con elementi del sistema spagnolo ma senza alterarne la logica senza alterarne il
Il il il cuore il funzionamento il funzionamento sostanziale
Infine
L'ultimo punto di cui abbiamo variamente discusso riguarda
A il nostro sistema multilivello
Diciamo il sistema federale o quasi federale che abbiamo introdotto in Italia che peraltro funziona per il momento assai male ha bisogno di a affrontare problemi di revisione e di implementazione
Essenziale il federalismo fiscale
Non dobbiamo dimenticare sembrare sembra scriba ci ha passato una nebbia su questo
Che fino a due anni fa si era d'accordo su una al su una serie di aggiustamenti al Titolo quinto
Sono ancora necessari sono ancora necessari perché la distribuzione delle competenze legislative non è del tutto razionale età corretta e sta dimostrando delle difficoltà
Resta una questione di fondo ed è il fatto che continua a sussiste
In Italia anche nelle file del Partito Democratico una confusione di fondo tra due modelli
Tra un modello propriamente federale è un modello che in realtà è quello di una Confederazione di Regione indipendenti o quasi indipendenti nel federalismo fiscale questo emerge fortemente
Il Progetto federa di federalismo fiscale della Lombardia è proprio di un sistema confederale non di un sistema federale
In un sistema federale ciascuna istituzione
è dotata delle proprie risorse e dei mezzi per provvedere alla provviste e la funzione di perequazione è una funzione nazionale
Federale non è una funzione che può essere affidata a meccanismi di perequazione orizzontale
Con Regioni Donata Ricci e Regione beneficiarie
Questo punto è un punto che va chiarito perché io noi pensiamo che si debba dire con chiarezza che noi siamo per un modello federale ma non oltre
Il modello della Confederazione di regioni più o meno indipendenti è un altro moderno nel sistema federale
Le istituzioni federali hanno un ruolo hanno un ruolo importante e dispongono delle risorse necessarie per assolvere a questo ruolo così come ciascuno degli altri livelli di governo dispone delle risorse necessarie
Vorrei ricordare che il prototipo dei sistemi federali gli Stati Uniti
Visse una guerra civile
Per la il tentativo di secessione degli Stati che volevano una confederazione innanzitutto volevano essere gli unici a raccogliere le risorse salvo trasferirne una parte
Alla Confederazione che gestiva alcuni compiti comuni
Grazie Franco grazie anche perché davvero ha fatto una sintesi
Con maestria
Ora do la parola Renato Lupoli
Ribadisco che intervalli amo gli ultimi interventi riusciamo a
Far approdare qui in plenaria
Del dibattito
Dopo ti chiederei di stare nei cinque minuti no anche meno anche perché voglio parlare di un
Di un problema particolare
Che può sembrare anche un po'un fuor d'opera ma non penso che lo signor perché riguarda la vita interna del nostro partito e quindi penso che sia un argomento comunque da affrontare
Il in diversi interventi sentiamo ripetutamente appelli a mischiare le culture
In questi appelli molte volte viene sottolineato la l'importanza che a dovrebbe avere nel nostro partito la cultura liberaldemocratica
Questi naturalmente per un vecchio liberale come me
Apprezzatissimo però ci si aspetterebbe anche dei comportamenti conseguenti
E arrivo subito alla parte sgradevole ed è una cosa e le vicende dall'ultima diretti dal dalla
Prevenzione dalla Direzione dall'ultima assemblea nazionale che hanno visto l'esclusione dalla violazione
Di Valerio Zanone ora io non sono l'avvocato di Valerio qualche nulla bisognoso né l'avvocato solamente indegno però per questa causa però non è un problema personale evidente che Valerio non ha bisogno di questa gratificazione la sua persona va appena di là di questo
Per quanto mi riguarda io sono più che gratificato di fa parte dall'Assemblea nazionale quindi però è un problema politico
Io insieme a Valerio ad altri amici io ho visto più Beppe Facchetti Andrea al centro abbiamo fondato qualche anno fa un'associazione i cui Valerio Presidente di cui io sono un po'factotum cerco di sono parte operativa
E devo dire che ci sono molti allarmi nel nostro ambiente tra i nostri amici perché ragiono credo che si fa è questo se una persona una personalità come Valerio Zanone viene
Esclusa dalla dalla direzione da una dimensione di quasi duecento persone cioè non è un esecutivo di dieci persone nel quale si capiscono certi bilanciamenti ma si deve scuro normali voli duecento persone
è quindi in pratica viene un po'respinto aprivano vocati coglione partirono magari un po'le gestiamo fare perché se una persona in questo rilievo non riesce ad avere uno spazio noi ti Espace dovremmo
E questo è una è una è un problema peso abbastanza serio non solo le dimensioni numeriche non voglio come non voglio neanche dire che noi nessuno pretendeva esclusiva del pensiero liberale e tanti altri non è solamente a zona naturalmente che lo ha
Però insomma non
Qualche credenziale liberale l'abbiamo per ripeto è una vecchia battuta le zone diciamo purtroppo lo abbia avuto la sfortuna che mentre molti sono diventati liberali non abbiamo proprio diventarlo perché loro hanno già prima
Ecco quindi diciamo questo è una cosa che assicuro le preoccupa il nostro ambiente ci dà non pochi problemi
Non pretendo che tolga insomma nessuno però volevo evidenziare il problema
L'ultima cosa vi porto via ancora trenta secondi anche meno visto che siamo qui a Montecatini
Si è parlato si parlava adesso un po'non se ne parla più si parlava del Vangelo del Partito Democratico
Non so se ne può aprire un varco cioè penso proprio di sì sicuramente c'è nel mio qui a Montecatini vorrei ricordare un grande liberale un grande italiano Giovanni Amendola
Tutto grazie Renato ora do la parola per rapporto sul terzo gruppo nell'ordine
Che era intitolato democratici territori e identità che è stato presieduto da Maura Leddi
A Matteo Renzi Matteo in trasferta qui
Perché Montecatini è stato dolorosamente da tempo sottratto l'influenza di Firenze
Che è stato lo poco l'ultimo governato
Chiunque si
Dei medici non più la Provincia non non più la Provincia di Firenze che presiede tra l'altro c'è questo dramma veramente io sempre presentata la mia storia Matteo come il più giovane Presidente di Provincia italiano
Essa si fa e credo che questa non sia più vero in sta diventando cioè TOSAP tuttora è vero però adesso si rinnoverà hanno e spero che
Subentra finalmente dei
Dei dei ragazzi è un po'più brillanti di Tezze ecco francamente
Nella hanno
Bisogna abolire le Province
Ceto dice come la Lazio commento ultima Coppa delle Coppe questo evento
Può è stata soppressa scatta festa
No voglio ringraziare Matteo per il lavoro che ha fatto tra l'altro il gruppo che di cui dodici riferisce è stato sicuramente
E il più sensibile dal punto di vista anche delle problematiche che riguardano il
Cosiddetto radicamento del partito democratico e debbo dire anche le presenze inclusa quella dell'area che si ritrova qui a Montecatini
Dentro il processo di costruzione del partito però è un momento di di intreccio nei dibattito scontato una parte solo per la discussione e quindi seguiremo con attenzione la tua relazione che sarà anche essa sui dieci minuti
Grazie Francesco è molto difficile tentare di fare una sintesi di un dibattito che ha toccato temi divario
Abitare apportate anche molto interessanti e dalla fame nel mondo dalla lettura della globalizzazione come
Uno dei punti di partenza sia dell'intervento di Maura che poi di alcuni altri interventi penso a Francesco Ferrante ad altri agli Statuti regionali quindi dalle
Questioni interni al partito le grandi sfide del mondo che cambia dalla crisi dei distretti alle questioni di una globalizzazione che abbatte le frontiere quindi quindici interventi circa un'ora
E cinquanta di discussione e l'introduzione appunto della senatrice legge di fatto Paolo Gentiloni aveva chiuso i lavori del pomeriggio offrendoci due o tre assiste interessanti
Tra cui unica situazione che ha fatto Paolo di rendere gli uffici ha parlato del pesciolino rosso
Egli ha in mente ne parlavamo ieri sera nel gruppone c'è una frase dell'eleganza del riccio che dice e che in qualche modo evidenzia un po'il tema che stiamo vivendo in questo momento noi democratici a tutti i livelli di tutte le opinioni di tutte le impostazioni riceve gente
Che sogna di seguire le stelle e si ritrova come un pesce rosso in una boccia ecco in questo periodo il clima che noi avvertiamo è più o meno quello di una sensazione di aver volato per qualche mese pensando di poter cambiare
La storia anche del nostro paese la sensazione quella di essere un pesciolino rosso chiuso dentro un dibattito abbastanza ristretto allora
Il la parola d'ordine di ieri per noi è stata versus nel senso che i temi che cito al volo e basta come punti sono stati globalizzazione versus localismo
Socie dal società liquida con tutto ciò che essa comporta anche con le riflessioni che ieri mattina proponeva Aldo Schiavone verso sradicamento su questo c'è stata una
Attenzione particolare rispetto alle questioni delle regole interne del partito e anche di una serie di e vicende interne che illusi definiva con un neologismo dire stizza azione
Il federalismo contro versus centralismo paracadutismo
La presenza sul territorio verso se l'autoreferenzialità e la concretezza verso sull'antipolitica rapidissimamente tento di dire tre cose
La prima il mondo cambia rapidamente ce lo siamo raccontati tante volte ieri veniva proposta una foto di gruppo
Dei grandi dieci anni fa rispetto ad oggi era già una riflessione che l'ha fatto Veltroni all'Assemblea nazionale
In cui si vede che dieci anni fa i principali leader del mondo erano di sinistra o di centrosinistra
Oggi quasi tutti stanno dall'altra parte
Volendo fare ancora peggio potremmo mettere tre foto istantanea il G sette del mille novecentonovantaquattro il G otto del due mila uno e il G otto del due mila nove cioè i tre appuntamenti internazionali che si sono svolti in Italia
Napoli Firenze Napoli Roma chiedo scusa e il Napoli Genova e il prossimo anno la Maddalena o quello che sarà se noi guardiamo come è cambiato il mondo in questi quindici anni
Ci rendiamo conto che è sostanzialmente cambiato tutto con una battuta potremmo dire che l'unica cosa certa uguale che rimane nelle tre foto di gruppo e la presenza di Silvio Berlusconi
Come Presidente del Consiglio del nostro Paese allora se vogliamo parlare di radicamento dobbiamo essere onesti con noi stessi onesti fino in fondo onesti e veritieri con la realtà dei fatti
E dirci che la prima considerazione da fare che radicamento l'ha fatto quel partito lì prima ancora di noi o meglio l'ha fatto un partito
Che spesso abbiamo definito anche in modo un po'sprezzante partito di plastica e quant'altro
Ma che oggi è presente nella società italiana molto più di quello che noi pensavamo che noi immaginavamo e che noi speravamo questo deve essere il punto di partenza a nostro avviso per ogni tipo di riflessione sul radicamento altrimenti ci dirigiamo una realtà diversa de facto Fante volte
Analisi del voto in queste settimane in questi mesi cioè mancava un po'l'analisi del vuoto il vuoto che comunque si circonda del voto che ha caratterizzato
Per molti aspetti e per larghi tratti una società italiana che pensavamo di capire che pensavamo di conoscere che forse c'è scappata di mano
Da questo punto di vista credo che sia importante cercare di capire gli italiani più che di cambiarli perché quando abbiamo tentato di cambiare italiani imponendo noi alcune considerazioni alcuni provvedimenti italiane hanno tagliato governa questo ci dovrebbe far riflettere
Secondo punto d considerazione rispetto a questo tema l'argomento più interessante fortemente quello del noi
L'identità l'identità ma il noi e non soltanto dal punto di vista strettamente ideologico Obama è sicuramente il leader
Più carismatico che gli Stati Uniti hanno conosciuto da tanti anni
Non c'è ombra di dubbio che egli abbia delle capacità quasi magnetiche ricordo un articolo del Times che diceva
Parlava di un ammessi a Nizza azione della figura di Obama eppure Barack Obama è un leader che utilizza sempre la parola a noi arrivando persino a dire in uno dei il
Nei discorsi di di di dopo un numerico ordo quale primaria vinta noi siamo quelli che noi stiamo aspettando
Quasi a immaginare una sorta di importanza della prova noi che in qualche modo in una grande dibattito sull'individualismo sembrava messo in secondo piano faccio un esempio solo da internet ogni tipo di nostra discussione cinque anni fa
E
Ancora di dieci anni fa evocava i rischi di internet evocava soprattutto il rischio della isolamento e della individualizzazione spinta di internet
Eppure se guardi e questo è un elemento vero
C'è una richiuso cura diciamo nel privato di ad aspetti molto interessanti non tocca qui a me parlarne e comunque non sono in condizione di fare un'analisi precisa però sono in condizione di dire che oggi la cosa che più sta sconvolgendo il mondo di internet e i social networking cioè è un bisogno di noi che si esprime anche attraverso forme innovative chi frequenta alcuni siti o comunque alcuni strumenti si rende conto di come internet
Sia oggi un luogo nel quale paradossalmente il noi a uno spazio maggiore rispetto al mio e in questo sul tema del noi veniva anche da fare una serie di riflessioni rispetto a come costruire un'identità non in negativo non basata su
La paura ma appunto basata sul coraggio
Alla luce di questo mi avvio rapidissime la conclusione anche perché il sorriso beffardo di Francesco abbia detto che stavo nei dieci minuti è una costi alla sfida personale a chiudere a chiedere rapidamente è questa ok al radicamento ma come
Veniamo siamo in Toscana ahimè non in provincia di Firenze ma siamo in Toscana terra di case del popolo terra di sms non come messaggini ma di Società di Mutuo Soccorso terra di luoghi di partecipazioni forti e nessuno di noi si stupirebbe
Vedendo gli articoli che sono comparse negli ultimi due anni sulla stampa locale rispetta più al fatto che molte case del popolo hanno affittato i propri locali per diciamo
Non per locali notturni spogliarelli visti eventi c'è alcune delle vecchie case del popolo molte delle vecchie case del popolo alcune anche in provincia di Firenze hanno avuto una discussione sui giornali sulla stampa locale perché non rendendo più
Come luoghi di incontro sono diventati occasioni di
Affitto e di recupero di denaro allora è il senso che probabilmente noi il radicamento non lo facciamo più sui luoghi
Non lo facciamo immaginando degli spazi il radicamento lo facciamo centrando questo noi
E
Centrare questo noi significa innanzitutto vincere l'autoreferenzialità è nella discussione di ieri veniva con grande forza in evidenza l'importanza
In qualche misura di uscire dalla nostra discussione molto stretta molto la boccia di di di diverse la boccia del pesciolino rosso e aprirsi e navigare nel mare aperto davvero
è il punto è che ci sono delle realtà nelle quali noi non abbiamo davvero più rapporto col territorio e non basta dire la lega al due mila otto avuto perché è proprio un problema nostro cioè non è una colpa una responsabilità degli altri è una colpa nostra
Faccio un esempio e so che dico delle parole che riguardano anche la nostra azione di governo noi siamo stati un anno Uselli a suo tempo ci ci stimolava a
Anche essere rapidi e concreti a discutere del tesoretto
Il tesoretto alla fine abbiamo ottenuto il risultato non so come che anche le iniziative che pure avevamo proposto noi penso prima aiuta l'ICI alla fine il merito politico è stato preso dagli altri
Il marito voi oggi io non riuscirò mai a spiegare i cittadini della provincia di Firenze che buttano comunque Partito Democratico però del cinquanta per cento del tesoretto l'ha tolto il Governo Prodi non ce la fa il l'ICI atto dal Governo Prodi non ce la farò mai perché loro sono arrivati al venti di giugno dati di giugno hanno pagato l'ICI
E al Governo c'era Silvio Berlusconi Giulio Tremonti ma questo non è il punto
Il punto drammatico è che la nostra discussione sul tesoretto sul tesoretto pubblico cioè su una quantità di risorse che l'Amministrazione pubblica aveva da parte virgolette e che paga tara soldi dei cittadini dell'extragettito
Non siamo riusciti a far capire che questo dibattito scriveva con una forza devastante con un impoverimento della situazione degli italiani che a fronte del tesoretto pubblico vedevano i propri conti privati minati essenzialmente da tre cose uno il caro petrolio
Due il caro mutui che è stato devastante ed è inutile di sì ma noi l'avevamo detto perché non siamo riusciti a spiegarlo bene
Tre il tema delle bollette e questo riguarda anche le amministrazioni locali perché in larga misura dipende anche dalle situazioni di i servizi pubblici locali ecco allora dov'è l'autoreferenzialità è un contrasto tra la vita di tutti i giorni in cui tu fai fatica davvero ad affrontare le questioni economiche per come si pongono
E il tema della politica che parla del del tesoretto che parla di un qualcosa che solamente altro in questo
E concludo c'è un ragionamento sul radicamento del territorio e quindi è fondamentale non semplicemente come uno spazio ad andare a occupare io coprire ma direi un metodo di lavoro
E il tema delle regole veniva ricordato con grande forza non è il nostro gruppo peraltro l'autorevolezza di Franco Bassanini ce ne ha parlato qualche istante fa
Ha già chiarito alcuni dei punti fondamentali ma è stato toccato Athos De Luca ma non solo il Tell usi Covello e tanti altri il tema delle leggi della legge elettorale
Faccio un esempio spicciole banale che riguarda un Comune della mia provincia il comune più diciamo lo sfigato il più lontano di tutti anche più bello per molti aspetti Palazzolo sul serio due fasi rimette lo conosce bene
Della grande e piccola Italia e per tante altre iniziative che fa palazzo non so se non ho avuto nessun parlamentare o meglio nessun candidato del centrosinistra che si andava a fare un evento di campagna elettorale nemmeno del centrodestra e per questo
Il tema ci si è andato ventisei sono troppe volte alla fine detestano i sospetti
Ma dall'idea nocche una legge elettorale come quella che noi stiamo vivendo ti taglia fuori ogni tipo di rapporto perché quando anche c'erano i collegi e in Toscana chiunque fosse candidato in quel collegio vincerebbe
Allo spazio comunque per andare a trovare il PAI il padre per andare a visitare il Paese per andare a parlare prenderà stringere primari appunto alla Casa del Popolo piuttosto che al Circolo parrocchiale
Il contesto nel quale noi siamo a un contesto nel quale la lontananza dei parlamentari o comunque degli eletti quindi riguarda in Toscana anche i consiglieri regionali che hanno legge esattamente identica a quella nazionale più o meno diciamo analoga è devastante e dovrebbe farci riflettere e allora
Termino davvero la sfida finale Sabina un avvocato napoletano cielo poneva come tema fondamentale ieri
è quello della vittoria della politica sull'antipolitica che abbiamo definito concretezza sull'antipolitica l'antipolitica non è Beppe Grillo Beppe Grillo nel mille novecentonovantacinque faceva il testimonial della pubblicità la io amo
Dopo tre anni la pubblicità diventava il male assoluto per lui
Beppe Grillo nel mille novecentonovantanove terminavo i suoi spettacoli spaccando un computer cioè lui andava sul palco prendeva martellate un computer dopo tre anni è diventato il principale blogger italiano ha capito cioè l'importanza della vite di computer
Beppe Grillo tre anni fa due anni fa ci spiegava che con i termovalorizzatori vogliamo tutti da quando c'è la vicenda campana
A sostanzialmente smesso di parlare dei rifiuti devo dire che per chi si occupa di queste cose non è poi un dramma così devastanti il problema allora dell'antipolitica non sono gli altri il problema siamo noi quando concretamente
Non facciamo ciò che dovremmo fare non siamo in grado di dare risposte immediate non siamo in grado cioè di corrispondere far corrispondere ha un obiettivo un fatto e allora visto che siamo interrati Toscana e che siamo a qualche mentre lo paghi chilometro da un paese della provincia di Firenze in cui è nato un grandissimo personaggio Indro Montanelli
Se per caso tornando a casa stasera in tempo di fare un pezzettino di strada sono venti minuti e arrivare a Fucecchio
Voi attrice che trovate i due studi di Montanelli lo Studio di Milano lo studio di Roma sono state ricostruite esattamente come erano
E c'è nello studio non mi ricordo quale mi pare di Milano ma non ci giurerei una frase bellissima Viciani Fiore e che gli aveva e che quindi immagino che se tutte le mattine che dice che mi sembra che abbia anche un
Si leghi bene al tema coraggio verso spauracchi non c'è classe dirigente che non sia coraggiosa
In tutte le epoche le classi dirigenti si sono costituite per il coraggio per la citazione cosciente del rischio
Dirige colui che rischia ciò che indiretti non vogliono rischiare
E prosegue con una serie di riflessioni molto belle che vi risparmio o meglio che spero che possiate vedere ma che mi servono per dire che da questo territorio sarebbe bello che un contributo alla nostra identità fosse quello di dire che del coraggio
Di chi rischia coloro ciò che gli altri non vogliono rischiare abbiano bisogno non soltanto per ricordare un grande personaggio nostra storia
Ma anche soprattutto per costruire le sfide del futuro
Grazie Matteo grazie
Per la tua eccellente relazione ora do la parola Riccardo Milana
Renzo
Io
Molto
Brevemente Francesco
Vorrei fare delle rapide considerazioni su quella che è stata la vita del nostro partito in questi
Pochi mesi
E su quella che secondo me deve essere la vita nel futuro per assicurare un future democratici non solo nel mondo come ricordava
Vernetti ma anche nel nostro paese che in qualche modo
è la prima urgenza che abbiamo è evidente
Che nella nascita del nostro partito
Si è creato un sistema che in qualche modo ci ha portato ad una rapida serie di rovesci elettorali
è chiaro che nel sistema di raccolta di consenso di rappresentazione di quelle che erano le nostre volontà alla società italiana qualche problema si è generato
Oggi senza
Voler ripercorrere una strada che in pochi mesi ha portato alla caduta del governi alla perdita
Dolorosa dell'elezione di molte amministrazioni
Credo dobbiamo in qualche modo chiarire quale deve essere la natura del Partito Democratico
Io
O vissuto una fase nuova questo partito era il partito delle primarie
Con un modello che per chi è più disperso esperto di me son modello molto americano
Poi
Abbiamo fatto il Governo ombra dopo la sconfitta elettorale che qualche cosa che
Richiama altre storie ora anche nella fase di organizzazione del partito
Ci rapportiamo al territorio circoli con un sistema
Che in qualche modo che richiama modelli europei di partito dico questo perché secondo me è una delle grandi contraddizioni al nostro partito è quella di non aver scelto quale strada intraprendere perché è evidente
Che un modello quello delle primarie americane che avrebbe anche delle conseguenze dopo una sconfitta elettorale ma su quelle si sono già di espressi in molti
Confligge con un modello di partito che nasce dal basso dei circoli eccetera
è o anche la sensazione che fino ad oggi non sia stato utile chiarire quale strade intraprendere per continuare a coltivare un modello
Di neo centralismo democratico consentitemi di usare questo termine che sceglie le candidature
Non su una selezione aristocratica no per cui scegli migliori rimane eccetera ma
Che riproduce in malo modo le candidature soprattutto grazie al sistema elettorale lo ricordava
Poco fa il Presidente della Provincia di Firenze una legge elettorale che consente a questo neo centralismo democratico di spargere in giro per l'Italia segretari portavoce e portaborse
Ora io penso che da questo tipo di modello dobbiamo uscire
E penso anche che sulla sconfitta elettorale dovremmo anche
Ricordare questi episodi
Molto
Molto gravi e molto sgradevoli anche perché è evidente che quando si imboccano strade del genere a fronte della sconfitta si registra poi nulla io non so se i deputati siciliani
Che il partito al mandato da Roma siano in grado oggi di spiegarci perché in Sicilia c'è stata un ulteriore dibattito delle proporzioni delle elezioni amministrative
Dico questo perché
Secondo me nel decidere
Quale partito vogliamo fare dobbiamo decidere anche come organizzarlo io
Letto stamattina un po'sui giornali non ho capito se non stiamo facendo una corrente un nuovo il mio pensiero su questo perché
Non possiamo continuare a dire che in qualche modo siamo stati in grado di anticipare dei processi le alleanze di nuovo Ponzo l'esempio classico la storia di un anno fa hanno fatto ci sia stato demonizzato per aver detto queste cose oggi
E patrimonio comune di tutti noi e immaginare che non si metta in campo una forza in grado di sostenere
Le idee che
Una realtà come la nostra dotata di una forte carica innovativa è in grado di portare avanti però penso anche
Che anche Veltroni abbia il dovere
Di chiarire che cosa vogliamo fare come vogliamo organizzare questo partito io
Ho sentito più volte dire
Sulla mia lapide scriveranno non ha mai fatto una corrente
Però credo che su questo abbiamo il dovere di richiamare il segretario del partito a un'azione più coerente
Cioè
Non credo
Che nella linea di non aver fatto mai una corrente poi si prenda organizzativamente la strada di affidare magari l'organizzazione ha un amico mio lo conosco da quando erano ragazzini come Fioroni
è chiaro che qualche cosa che contraddice le parole e ci porta
I
In una serie di contraddizioni nelle quali
La sensazione che si dà e che si sia sostanzialmente contro le correnti degli altri un po'
Come Francesco quando negli anni Novanta ci dicevano non fate un partito perché siamo contro i partiti facciamo una cosa nuova partito rimaneva uno
Ecco io penso che
Noi dobbiamo essere in grado intorno alle nostre idee alle nostre posizioni che sono state così importanti per questo partito per la sua crescita per la sua formazione essere in grado anche di far
Partire un modo di raccogliere un consenso
Dio finire io meno aristocratico
Perché la cosa è la scelta che vogliamo fare dipende anche da quello se vogliamo fare noi
Noi abbiamo organizzato la nostra esperienza probabilmente su base aristocratica oggi per affermare per far sì
Che le cose che proponiamo divengano
In realtà la linea di questo partito
E Dio sa se ce n'è bisogno perché io temo che senza il tuo contributo il nostro contributo la linea siano in linea ondivaga e varia c'è la necessità che anche la nostra realtà divenga
Più democratici che in un modello di partito che si organizza nei prossimi giorni nei circoli per il tesseramento del costo sì
Crei un sistema che in qualche modo dialoga con la periferia e che lì selezione il gruppo dirigente
Altrimenti ritengo non riusciremo ad uscire da questa crisi nella quale
è il Partito Democratico ma nella quale credo possiamo dire rischiamo di stare anche noi nonostante
La capacità innovativa che abbiamo saputo dimostrare in questi anni e anche in questi
Giorni
Credo anche e mi avvio alla conclusione perché i pochi minuti non consentono una riflessione più ampia che dobbiamo anche
Dire la nostra
Su quello che il dialogo con il Governo incarichi
Io non sono convinto
Che
Si possa immaginare un sistema di intermittenza
Nel quale
Si fa dialogo con Berlusconi
Prima delle elezioni dopo le elezioni o lo si interrompe
Quando quello fa quello che ha sempre fatto cioè i problemi suoi la giustizia poi
Arriva agosto sia dall'a settembre si riprende il diavolo io penso che su questa linea non ci capirà nessuno e penso che su questa linea
Alla fine rischia di prevalere quella piazza dalla quale giustamente abbiamo preso le distanze ma che poi rischia di entrare l'unico momento di espressione giunti dissenso allo io penso e concludo davvero
Che noi dobbiamo richiamare
Chi ha la leadership di questo partito a un'azione coerente ricordarli perché è stato eletto
Su quale strada su quella di fare un partito nuovo su quella di fare un partito aperto su quello fare un partito che Dio classe non partito
Chiaramente imposizione non certo subalterna al berlusconismo e credo anche
Che dobbiamo Francesco
Ringraziando Dio di questa due giorni
Chiedere atte di riassumere un ruolo preciso e deciso nella vita del partito io penso che la
Pochezza di idee che è uscito fuori in queste settimane sia anche causa della tua assenza dal dibattito e da ruoli all'interno di questa organizzazione io penso
Che
Che su questo abbiamo bisogno di una parola chiara costi quel che costi io non sono
Personalmente dell'idea che anche nell'alleanza interna di partito noi si debba guardare ad una sola parte io credo
Che con laicità bisogna guardare a tutti quelli che sono i nostri compagni di strada in questa avventura del Partito Democratico pronti ad immaginare
Un sistema più avverto un sistema più libero di relazioni un sistema più coerente ecco se Veltroni saprà guidarlo e saprà recuperare nelle prossime settimane nei prossimi mesi
Un ruolo guida sulla strada che gli elettori delle primarie noi stessi
Gli avevamo o indicato il sul mandato gli abbiamo dato io credo che questa strada è questa avventura potrà andare avanti altrimenti credo che sarà necessaria una riflessione più profonda
E ripeto più democratica su quello che dovremmo fare
Con la capote che rappresenti noi ma che credo rappresenti un grande valore per il Partito Democratico
Grazie Riccardo
Chiesto di parlare Renzo Lusetti do la parola
Continuiamo ad intervallate delle delle riflessioni sul partito con lui rapporti sul lavoro che si è fatto che voglio ricordarlo
Sono svolti da personalità che
Ci danno un contributo non
Non appartenendo ma dare un contributo e questo lo vedrete anche dalla conclusione
Della aggiornata che sarà una importante tavola rotonda portate confronto pubblico quindi
Dopo Renzo toccherà Fiorella Kostoris
Grazie
Provate cari amici noi diamo cominciato ieri questo incontro in questa sala dell'ultimo pezzo là in fondo oggi ci troviamo al pieno col pienone
Nell'intera sala segno che ci vuole più coraggio dentro il Partito Democratico sono siamo di più arrivo Remo anche molto molto avanti faremo molta strada
E questo lo dico perché anche sulle cause e la sconfitta
Non affronto un tema un po'delicato
Sono passati ormai mesi è anche giusto non a rivangare le navi sono tante però noi non possiamo accettare che
La causa della che
Prevalga la tesi che la causa della sconfitta nazionale sia imputabile al Governo o alla coalizione e la causa della sconfitta Roma sia imputabile al candidato questo per noi è inaccettabile io
Capisco
I problemi ma bisogna essere chiari fino in fondo
Altra cosa
C'è una forte crisi di identità l'ho detto ieri Adamoli lo ha detto Gentiloni una sua conclusione
Nel nostro partito se una evidente crisi di identificazione con il Partito Democratico perché quanti sono quelli che si identificano realmente con tipi di perché c'è uno scarso senso di appartenenza dei militanti che dei simpatizzanti
Nella Margherita e la cito per l'ultima volta perché parole una fase storica già concluso lo sappiamo tutti La Margherita comunque c'era un maggior grado di coinvolgimento dei nostri quadri e dei vostri militanti
Noi siamo tutti quanti ex di qualche cosa e non siamo ancora partecipi del nuovo soggetto politico lo dobbiamo affrontare questa crisi che c'è di identificazione con il nostro partito
Rete anche tutte materie corrente ho letto molto bene Riccardo Milana prima
No io credo che non si deve avere paura delle correnti
Ci vuole però il coraggio di ascoltare anche le opinioni diverse all'interno del nostro partito
Nel PC non c'erano le correnti c'era centralismo democratico ma il principio ma mai vinto le elezioni forse la DG c'erano troppe ricorrenti questo sicuramente è vero
Però ci sarà una strada in qualche modo mediana perché la lotta politica anche dentro un partito se fatta seriamente confrontando le opinioni e le idee con dunque alimenta la passione che alimenta anche la politica di un partito come il Partito Democratico senta scadere i tesseramenti ricorrente io sono assolutamente inaccettabili
E ancora sulla forma del nostro partito
Vedete io non credo
Non me ne voglia l'amica Lanzillotta o Realacci lo lo dico con l'opinione personale ovviamente non credo che il Governo ombra siano approvata estremamente coraggioso sì forse è una novità
Però o non sono molto perplesso
Poi vedo
No ma è la orario oltre la metà dei due amici che ho detto prima io vedo
Ho visto ieri un manifesto che dice che il Governo ombra convoca l'attivo sulla giustizia già la parola tipo mi dà un po'fastidio per una serie di motivi
Ma
Guardate
Se
Come è possibile che il Governo ombra convoca una riunione insomma c'è il Governo o c'è il partito siamo serie io credo che come no ma c'è va avanti non c'è nessun problema OSCE lo accetterò il partito
Però non può sostituire il Partito Democratico che è un luogo di elaborazione e di riflessione politica che deve dettare la linea politica da dare al Paese
E vedete il partito nostro non può nascere dalla necessità di portare a compimento la svolta che dette vita al PDS tanti anni fa
Se non può essere ne è una cosa tre ne è una cosa quattro perché il pericolo c'è ogni volta che noi
Affrontiamo temi politici abbastanza forti e credo che
Sia giusto quello che ha detto ieri Zanda cioè che c'è un grosso deficit organizzativo all'interno del nostro partito
Dobbiamo mettere a rete il sistema a partito perché oggi la rete e sempre più autoreferenziale e la gente non si vota se non siamo autoreferenziali ci rivolgiamo solo la gente degli elettori vicini cioè i militanti simpatizzanti
E questo fa sì che lo svolgano ormai famosa rete piazze piene urne vuote sia un fatto reale come ha
è stato dimostrato anche le ultime elezioni politiche
E ancora c'è un deficit anche nel gruppo dirigente abbiamo da un lato troppa professionalizzazione e dall'alto troppa improvvisazione non c'è una sintesi tra questi due modi di essere classe dirigente del partito e poi
C'è una eccessiva centralizzazione
Noi quando diciamo che vogliamo ripartire dal territorio di molto bene Bobba ha fatto riferimento alla questione territoriale
Noi dobbiamo ripartire da territorio dobbiamo cominciare ad ascoltare le persone la gente ma non solo durante la campagna elettorale durante tutto l'arco della legislatura capire andare dove la gente sta
Nelle piazze davanti alle chiese nei luoghi questo e il problema nostro ascoltare e non andare a fare il comizio e e dire la nostra idea e abbiamo tempo tre quattro cinque anni per fare questo però abbiamo alcuni ed abbiamo diciamo a cui appuntamento importantissime judo sulle alleanze
Tutti ci interroghiamo col senno del poi
Se abbiamo fatto bene o male a fare l'alleanza con Di Pietro qualche perplessità ce l'abbiamo visto come sono andate le cose
Noi sappiamo però che per l'Italia dei Valori
L'alleanza e finalizzata ad una rendita di posizione e non avvincere le elezioni perché conta molto più avvenire un punto in più di consenso per quel partito piuttosto che vincere Regione una logica da prima Repubblica
Che non va bene io credo che lo dobbiamo fare una cosa diversa le opposizioni in Parlamento sono tre come è noto noi dovremmo cominciare a sperimentare queste alleanze di nuovo conio
E per esempio penso che non si può fare europee l'anno prossimo che le elezioni amministrative del due mila nove
Possono essere un buon banco di prova per sperimentare queste alleanze nuovo conio perché non proviamo a Bologna per esempio ad alleati con l'UDC io credo che saluto l'amico Tabacci che qui in sala che buttarli parlerà
Credo
Credo
Credo che sia ora di cominciare credo che si doveva fare un po'di ragionamenti anche con questa aria del partito che su molte posizioni molto vicino a noi con Tabacci poi c'è una una particolare feeling di carattere politico per cui questo vale per voi a comparire per Bari possiamo cominciare però a costruirle oggi queste alleanze e dare un po'diciamo ripetano Torino con la chiudo dicendo che
Siccome dibattito politico oggi nel PD
Non può essere limitato all'interno dello stesso perimetro che era della FIGC negli anni settanta ottanta
Buona sera Totocalcio ma i giovani comunisti col non sono più ma comunque ogni tanto riappaiono anche con trent'anni di ritardo per evitare questi lotti chiedo caro Francesco
Se ci sei batti un colpo motivate da oggi è nota la settimana
Teme
Batterò tra breve adesso
Adesso
Do la parola nuovamente ringraziando a Fiorella Kostoris che apre che ha
L'incarico di relazionare sul al gruppo
Di lavoro che è stato presieduto da Giuliano da Empoli che pure molto ringrazio
Dal titolo rompere le barriere per tornare a crescere Fiorella una cono ministra che ha grandi
Competenze e responsabilità e come ho ringraziato Rizzo dalla dei nostri lavori Mario Marazziti ringrazio doppiamente perché accettato era un contributo
Liberale nel senso pieno di questo termine cioè in libertà rete la sua presenza una testimonianza che la riunione di blocco schema anche un forte significato politico ha saputo
Dialogare e interloquire
Con personalità nord direttamente impegnate nella battaglia politica ma che non rinuncio a bere un loro contributo civile anche la politica
Grazie
Grazie di avermi invitato a questo affollato vivace dibattito di Gropius ieri pomeriggio ho ascoltato con attenzione ho preso diligentemente
Appunti sulle sugli interventi di sedici persone che hanno parlato in poco più di un'ora
Nel dibattito sulle barriere da rompere per tornare a crescere
Cercherò di riferire altrettanto diligentemente OP provato ieri sera a mettere a punto pochettino questi
Appunto io l'ho trovato difficile dopo l'intervento di Cacciari perché lui volava troppo alto invece io dovevo andare bassa perché anche mi inquieta avrà una serie quindi in una serie di aspetti come ho avuto modo di dirgli personalmente
Il mio intervento
Bene la sintesi che farò è ovviamente parziale perché perché mi soffermerò sugli spunti che ammesse sono sembrati più interessanti vi aggiungerò alcune considerazioni mie
Eviterò in linea di massima di mettere in luce alcune contraddizioni o non concordanze che ho visto e che non erano dichiarate in quanto contraddizioni ma che venivano quasi fuori implicitamente
Ne citerò però almeno una fin dall'introduzione di Giuliano da Empoli sia in parlato della necessità di superare
Le barriere che nella globalizzazione esistono per noi italiani che ci vedono perdenti diceva lui come élite io sostenevo piuttosto che come li come classe media
Anche se devo dire dei tempi più recenti ad esempio le imprese italiane sembrano essere sì dimostrate capaci di riprendere una competitività che avevano perduto riconquistando quote di mercato capite bene che in questa posizione la premessa è che la globalizzazione sia un'opportunità
Che dovremmo cercare di cogliere di volgere il nostro favore ma un altre persone intervenute nel dibattito ha detto che bisogna elimina e le barriere della globalizzazione non nella globalizzazione le barriere della globalizzazione imposte quelle
Difficoltà quei limiti imposti sulla nostra politica auspicando che in futuro la politica possa invece governare l'economia
Con ciò limitando i mali a suo dire indotti dalla globalizzazione questa tesi ovviamente si basa sull'assunto che la globalizzazione sia una minaccia che comporti maggiori difficoltà
La globalizzazione è in effetti e questo lo sappiamo sia una minaccia che un'opportunità ma personalmente non condivido l'idea
Che la politica tanto più quella di un piccolo paese come il nostro ne possa ne debba limitare gli effetti della globalizzazione non possiamo fare ad esempio come hanno fatto il francese quando hanno dovuto votare
In un referendum sul Trattato
Europeo e si sono comportati tutti come fossero idraulici
Contro la paura dell'idraulico polacco dimenticando che i francesi in generale sia come consumatori sia come imprenditori avevano tutto da guadagnare da servizi a basso costo ed alta qualità
Quindi sappiamo che esistono nella globalizzazione dell'uso SPV in sta interventi e dei vincitori bisognerà compensare i perdenti ma nell'insieme almeno nel lungo periodo
Da questa globalizzazione credo che si possa anche cogliere l'opportunità per guadagnare
Una premessa che debbo fare e che non è una mia scelta se riferito
Soprattutto delle denunce che ho ascoltato contro la le barriere esistenti piuttosto che delle proposte in positivo su come
Ecco in cosa sostituirle questa è stata in verità non è una scelta mia perché è stato quello che è emerso nel dibattito sembra che gli italiani anche in questo siano più pronti
Almeno in quelle che ho sentito ieri in massa in generale mi sembrano più pronti a dirsi contro qualcosa piuttosto che a favore di qualcos'altro ostili qualcun altro
Terza premessa
Naturalmente mi riferirò agli argomenti che ho sentito omettendo di dire chi li ha esposti però voglio sottolineare perché mi sembra molto interessante e anche in un certo senso incoraggiante
Osservare che nella platea di chi è intervenuto nel dibattito le prese di posizione non sembravano assolutamente dettate da interessi di parte non sembravano determinate in altri termini dalle particolari condizioni personali
O professionali di chi le esprimeva
Così ad esempio la necessità di superiamo superare le barriere generazionali dando più spazio ai giovani
è stata invocata da varie persone indipendentemente dall'età e non tutti i giovani presenti che hanno preso la parola hanno manifestato questa esigenza
Ad esempio altro esempio è l'auspicio di abolire le barriere regolatorie e le protezioni a favore degli ordini professionali con nuove liberalizzazioni
è stato fatto da una persona in particolare che ha molto insistito con queste e su questo con molta forza che a quegli ordini professionali apparteneva
Debbo dire anche qui come eccezione che essendo intervenuti solo uomini nel dibattito che ieri abbiamo avuto sulle barriere da rompere per tornare a crescere mi sarei aspettato che almeno qualcuno
Facesse una qualche riferimento alle barriere di genere
Quelle che esistono nell'economia quelle che esistono e la politica nel nostro Paese quelle che anche una certa misura se mi permettete si è possono osservare in una sala affollatissima come questa dove la presenza femminile e assolutamente
Assolutamente minoritaria non l'ha fatto nessuno mi corre l'obbligo di farlo io
Purtroppo perché sono una donna ma comunque lo voglio fare perché mi sembra una barriera fondamentale e e perché ha forti conseguenze
In termini di crescita e nello Stato lo spirito che secondo me si esprimeva in quel titolo bisognerebbe anche dire qualcosa sulle politiche
Che in Italia esistono per superare questo problema e di cui un partito come il vostro dovrebbe secondo me prendere atto per
Per attirare un corpo elettorale che più della metà dell'elettorato attivo di questo Paese
Naturalmente e noto ma voglio ripetere le barriere di genere ENI e mi riferisco solo a quelle del economica del mercato del lavoro italiano in particolare si manifestano nell'accesso al mercato
Il che è testimoniato da un tasso di occupazione femminile che in Italia il più basso nell'Unione a ventisette arco la sola eccezione di Malta
E a la in conseguenza di rendere per noi impossibile il target europeo dell'Agenda di Lisbona al due mila
Dieci targhette europeo voglio voglio sottolinearlo che uno dei pochi target dell'Agenda di Lisbona che sarà sicuramente raggiunto dall'Unione europea
Oggi in Italia diversamente da quel che si dice questo non è un problema solo del del sud perché esiste un asso la regione italiana che ha superato il target di Lisbona ad oggi ed è l'Emilia Romagna il centro nord nel suo insieme non l'ha superato
E questo è un obiettivo che va raggiunto per conto mio per ragioni di efficienza insieme di equità
Più grave delle barriere all'accesso sono le barriere del trattamento sul lavoro in termini di quello che si può dire rapidamente se da una segregazione forma di segregazione orizzontale
Chi PD settori in cui si viene destinate se si ha la fortuna di entrare nel mercato del lavoro come donna e di
Più grave ancora segregazione verticale cioè
Forma di carriera posizioni apicali difficile raggiungerò mai raggiunto e voglio ricordare che il gender gaffe che è un indicatore
Del World Economic Forum ma mostra che a causa dell'ineguaglianza di genere nel trattamento sul lavoro sento un brusio evidentemente maschile nella sala
L'Italia si trova in ottantesimo apposizioni ottantesimo su cento quindici Paesi non solo dietro a tutti i Paesi europei
Ma anche di entro a molti Paesi che sconsiderata mente consideriamo sotto sviluppati il Kenya allo Zimbabwe il Paraguay
La terza barriera si esprime nel differenziale salariale a parità di lavoro fra uomo e donna questa è una barriera non molto significativa nel nostro Paese perché la parità di lavoro non esiste
Quanto si perde in termini economici
Bene e molto facile da calcolare naturalmente in modo approssimato esistono ventiquattro milioni di lavoratori circa nel nostro Paese quindici milioni uomini nove milioni di donne e producono un PIL di circa mille cinquecento miliardi di euro
Se si aumentasse l'occupazione femminile quindi di duecentoquaranta mila unità pari all'uno per cento dei lavoratori per data produttività diciamo così un'ipotesi è forte se accrescerebbe il PIL dell'uno per cento
Questo significherebbe che lo sia crescerebbe di quindici miliardi di euro
Il che corrisponde a una finanziaria leggera purtroppo non quella
Del dicembre due mila sei e del Governo Prodi che era forse inutilmente punitiva essendo tre volte superiore
Se si portasse invece il tasso di occupazione femminile italiano ad essere pari a quello medio europeo si aumenterebbe l'occupazione femminile nel nostro Paese di circa due milioni e mezzo di unità
E questo farebbe crescere il PD centocinquanta miliardi di euro
Sempre con delle ipotesi semplificatrice il nostro benessere verrebbe aumentato ad un ritmo che chiamerei il cinese
Le misure da realizzare sono semplici ma uno non bisogna prendere misure sbagliate lo si fa in continuazione per esempio non si fa lo si propone l'hanno fatto i Governi di centro-sinistra oggi
Li propongono li fanno i Governi attuali Governi italiano attuale per esempio non si deve sostituire a parità di ogni altra circostanza la tassazione familiare al posto di quelle individuale
Perché questo cento dispari box danneggia i secondi redditi che sono tipicamente quelli delle donne
Non si devono aumentare gli assegni familiari per le mogli a carico perché questo incentiva le donne
A non lavorare e discrimina ingiustamente secondo me le famiglie con capo famiglia autonomo
Secondo bisogna incentivare la domanda di lavoro riducendo il costo del lavoro femminile per esempio attraverso opportune detta se azioni come ha fatto il Governo Prodi utilizzando la normativa europea sui cosiddetti lavoratori svantaggiati Regolamento
Europeo del due mila due
E invece secondo me è un errore detassare l'offerta di lavoro femminile come vorrebbero grande esperto i quali a lesina Ichino Andrea Ichino
Perché questo creerebbe solo un incremento dell'offerta di lavoro che a fronte di un'alta già alta disoccupazione femminile di rigidità salariale
Semplicemente darebbe luogo a più alta disoccupazione più importante sarebbe trovare una maggiore conciliazione tra lavoro e famiglia ma senza considerare come invece fu scritto
Nel protocollo sul welfare del ventitré luglio del due mila sei del due mila sette
Che questo è un problema delle donne c'era un capitolo donne sotto al quale
Se sospesi sosteneva la tesi che c'era bisogno di questa conciliazione la conciliazione lavoro famiglia è un problema
Dell'uomo e della donna e infatti la prima conciliazione da trovare all'interno della famiglia poi naturalmente fra la società e la famiglia che deve sostenere il lavoro di entrambi
Più importante ancora secondo me sarebbe lì introdurre nella regolamentazione italiana qualche forma che chiamerei di discriminazione positiva di genere
Che e quella che già esistano i trattati europei dal Trattato di Amsterdam ma che noi non abbiamo introdotto nel nostro Paese
Ad esempio secondo me è una formula interessante sarebbe quella di lasciar libera l'impresa e private o pubbliche che siano
Di scegliere chi assumere chi promuovere come pagare naturalmente lasciando libere ma tutte le volte e ogni volta che succede ed è che sistematicamente veniva premiata la componente maschile bisognerebbe che ci fosse un comitato di pari opportunità di controllo interno
Ho notori ti esterna del genere di quella che Pietro Ichino ha proposto per il solo settore pubblico alla fine della passata legislatura contro i fannulloni per invece funzione meritocratica
Per giudicare perché questa impresa hanno sistematicamente scelto da una parte invece che dall'altra lo si fa per esempio nell'università americane
I capi dipartimento sono liberi di assumere promuovere pagare chi vogliono ma se sistematicamente scelgono professori uomini vengono chiamati dalla Corporation che privata
La quale chiede perché hai cercato e non hai cercato e ICE il solo la sola minaccia di dover andare a spiegare che non hanno
Che non hanno cercato abbastanza tema cercato senza trovare fa sì che si trovino perché quando si trova quando si cerca si trovano
Vogliamo ora dare una sintesi rapidissima telegrafica degli argomenti degli altri argomenti trattati ieri al di là di quelli che ho già considerato gli ho divisi in tre tipologie
Quelli che descrivono le barriere da eliminare quelle che pongono l'accento sulle proposte di politica economica coerenti con l'eliminazione delle barriere quelli infine che danno indicazioni che chiamerei di politiche politiciens cioè di politica
In senza stretta
Primo le principali barriere da eliminare secondo gli intervenuti al dibattito di ieri sono riguardano lacci e lacciuoli della burocrazia e dell'amministrazione pubblica
L'eccesso di regolazione o protezione nel mercato del lavoro un eccesso di protezione dati per alcuni che però si combina all'eccesso di precarietà per altre con
Menti deboli donne giovani meridionali immigrati in un mercato del lavoro che sta diventando sempre più ingiusto da questo punto di vista è sempre più dualistico
Terzo le protezione accordate a certe impresa che direi sono tubi to fail to troppo grandi per fallire sono ossia costi sono costosa per il contribuente in primis quelle pubbliche ad esempio da ultimo l'Alitalia ma anche quelle private che vengono salvate con fondi pubblici per esempio
Sussidi di cassa integrazione non sono estesi a tutte le imprese o altri trasferimenti pubblici
Più d'uno degli intervenuti ha parlato della necessità di abbattere le barriere alla mobilità spesso create da scarsa propensione personale ma anche da mancanza di servizi sociali
In assenza di quel network che le famiglie d'origine se vicine possono creare e da questo punto di vista da questo punto di vista
La proprietà della casa che interessa più dell'ottanta per cento degli italiani non avvantaggia perché chi ci ha improprietà una casa tende a spostarsi di meno
C'è anche chi ha parlato di abbattere le barriere dell'ignoranza e queste a me sembrano particolarmente significativi basti pensare a quanto anche di recente ancora di recente Tullio De Mauro ha detto a proposito di un settanta per cento di italiani
Che lui chiama quasi analfabeta nel senso che non è in grado di concettualizzare di capire di riferire ciò che legge
Queste sono barriere importanti debbo dire con una
Con un po'di con quasi scherzando ci sopra c'è qualcuno che ha anche detto che una delle barriere dell'ignoranza più grandi da superare e l'ignoranza che riguarda la la comprensione dell'economia
Dell'economia che si dice e in e argomento diciamo per le famiglie di considerazioni importanti Marte le quali non esistono gli strumenti nella popolazione
Qui ci sono questa mancanza di conoscenza dell'economia rivela
Diciamo un tradizioni culturali consolidate anzi con solo di consolidati insieme che considerava che in fondo il denaro o il profitto siano sporchi e quindi e meglio in un certo senso non parlarne
D'altra parte porta nella stessa direzione lo stesso una parte dello stesso pensiero liberale
Perché nel dibattito non dimentichiamo che nel dibattito croce
Einaudi l'idea di Croce era che Hillary il liberalismo potesse andare avanti senza il liberismo
E la considerando che Croce riteneva che il liberismo fosse una forma Greta di attenzione alle proprie utilità personali
Da questo punto di vista a me sembra che invece guardare i problemi dell'economia sia effettivamente importante ma lo hanno detto ieri in questo dibattito e da questo punto di vista mi sembra che mi è sembrato strano che nessuno avesse citato fra le barriere da eliminare
Quelle create dalle nuove povertà che si aggiungono alle ben note est povertà strutturali del Mezzogiorno delle famiglie mono nucleari di quelle monoreddito
E sono le nuove povertà che riguardano i giovani talvolta con titoli di studio anche altri che non trovano lavoro
Con un decente grado di quindi continuità se non proprio di stabilità dipendenti privati in settori aperti alla concorrenza che faticano ad arrivare alla fine del mese
In presenza però di orari di lavoro troppo ridotti e di anni di vita di lavoro troppo esigue di una produttività troppo stagnante
Infine nella mia sintesi voglio toccare questo è l'ultimo punto le no il secondo punto scusate le politiche economiche le politiche economiche e che sono state suggerite per indegno per superare alcune di queste barriere due aspetti di politica economica sono in particolare emerse
Da un lato è emersa la necessità di investire di più e meglio nella scuola nell'università nella ricerca nell'innovazione dotandosi di strumenti di valutazione importanti quale pilastro da porre
Accanto a quello fondamentale dell'autonomia
E scegliendo ha detto un intervenuto
Di finanziare solo alcune università alcuni enti di ricerca alcune iniziative promettenti smettendo quindi di dare pochi soldi ma a tutti il che e insieme costoso e inefficiente
Selezionando così come si fa in molti altri Paesi
Le università che debbano limitarsi alla sola didattica e quelle invece
Da quelle invece deputate anche alla ricerca di punta al secondo elemento di politica economica si è parlato seppur brevemente confusamente dell'introduzione di un nuovo verbo esterne
Meno pronto a proteggere il posto di lavoro e più volto a dare le giuste opportunità al lavoratore una formula che nel contesto internazionale sembra vincente soprattutto nei Paesi nordici è quello
Della cosiddetta flex security che combina
La flessibilità la datti beh Lita nel mercato del lavoro la mobilità tra la tra diversi lavori e tra lavoro e non lavoro con la sicurezza
Della del mantenimento del reddito e con una formazione adeguata per ritrovare un lavoro terzo ed ultimo punto
Che conclude la mia sintesi del dibattito di ieri riguarda il terzo aspetto quello che ho chiamato di politiche Politi Sienna
E qui a me sembra che est la domanda implicita che nessuno ha posto ma a cui in questo terzo tipo di interventi cercava di dare una risposta e la seguente ma se ne va e viene da eliminare sono notte e se n'è parlato nel dibattito
Se le misure di politica economica sono presenti e e diciamo se ne consapevoli perché non le abbiamo introdotte quando eravamo al Governo
Forse perché non erano chiare le domande e le risposte o forse perché nonostante lo fossero non ci siamo riusciti e
Io ho creduto di capire in questo dibattito che la risposta
è stata duplice le risposte che ho sentito sono state duplici il primo
Abbiamo tentato di fare le riforme ma le abbiamo sempre fatte a metà senza portale a compimento non tanto non solo perché non abbiamo avuto il tempo quanto perché mancava una profonda convinzione
Perché nelle coalizioni emergevano posizioni troppo differenziate c'era contemporaneamente la sinistra antagonista a quella dell'invidia sociale che si esprime nello slogan
Anche i ricchi piangeranno
Accanto a quella riformista che non avrebbe voluto per esempio buttare via tutto quello che il Governo precedente di centrodestra aveva introdotto ieri ad esempio voglio ricordare
C'è qualcuno che ha detto esplicita l'ente che non avremmo dovuto ad esempio eliminare lo scalone Maroni naturalmente se può essere d'accordo no ma non si può dimenticare che il il programma del Governo Prodi lo prevedeva e quindi era un atto dovuto nei confronti dell'elettorato
Secondo me però questa è una nota mia di ottimismo ma credo anche di di sensata
La sinistra oggi grazie alla scelta del PD di correre da solo a parte matrimoni di convenienza come sono stati chiamati ieri
Con alcune alcuni gruppi la sinistra da solo e in condizione di superare questa barriera non c'è più ragione di pensare che in futuro ci saranno queste contraddizioni fra due tipi
Di radicalmente diverse di impostazione
La politica politiciens da ultimo diciamo scusate perché quel mi sono persa
Formulato un pezzo
No diciamo la l'ultimo appello ultimo appunto nella sono testa non la posso leggere ma la passerò ritornare e queste si è detto che il limite
Il limite che è stato incontrato nei Melli quando si era al Governo era un limite di capacità di trovare il consenso sostanzialmente c'erano le formule di tipo tecnocratico
Ma non c'era la capacità di far aderire di far capire e di fare esprimere alla società un consenso rispetto a questa impostazione questo limite
è un limite che perché va che va superato e che si può superare secondo me questa e qui è un'altra nota personale di ottimismo questa fase nella quale necessariamente se all'opposizione è una fase nella quale si può costruire una leadership che sarà più attenta a questa a queste a queste novità che sarà più attenta questa impostazione nuova che deve
Richiamarsi non solo
In un certo senso alla alla razionalità
Ma anche alla alle alle nozioni degli individui che sarei capace quindi di proporre
Capisco che politica se non è estranea dal tutti economica
Peraltro c'è una cosa che fate finire Fiorella per cortesia fognatura naturali sopra la alla mia è una frase questa leadership Veneto tra diciamo rinnovarsi nel senso di ritrovare le ragioni
Da proporre anche in modo diverso alla società all'elettorato
Sarà fatta in una certa misura di uomini e spero anche di donne nuove ma sarà fatta delle stesse persone che troviamo nella leadership attuale ma che avranno il tempo di ritrovare nuovi argomenti per affrontare e farsi capire dalla società civile
Grazie Fiorella
Kostoris che conclude così i quattro rapporti sui gruppi di lavoro voglio ringraziare in questo modo tutti quelli che vi hanno partecipato
Mi debbo scusare l'avevo parte preannunciato con quelli che non potranno prende la parola resta
Sì insomma resta il tempo per un ultimo intervento prego Donato Mosella rivedere
Alla
Per al palco mi scuso con Athos De Luca che vedo in prima fila con Arnaldo Sciarelli
Con
Sandro Battisti molti altri
Che sono in una lista che perché viene ahimè sacrificato lo svolgimento dei lavori prevede che io dia
Dopo l'intervento di Mosella la parola Rutelli
Dopodiché aspetto dopodiché non per mena assolutamente la nostra la nostra riunione così densa e così importante
Che sarà come mi pare molto opportuno per lo svolgimento l'impostazione che abbiamo dato e a questi lavori con una tavola rotonda che
Politicamente e per i caratteri anche delle presenze che la comporranno penso darà una cifra conclusiva molto preziosa a queste due giornate cui parteciperanno
Enzo Bianco Linda Lanzillotta Ermete Realacci Nicola Rossi
Bruno Tabacci che saranno coordinati tra
Stefano Cappellini quindi
Credo che
Se io prendo la parola tra cinque minuti ci sarà modo per Rutelli Vieste di fare un intervento politico
E poi per una tavola rotonda molto significativa per concludere i nostri lavori Donà
Grazie ma
Sapete che io
Non amò forzare ma i tempi ma intervenire quindi capitata prova questa giornata veramente in maniera eccezionale ma anche perché
O tante opportunità rispetto a voi e quindi però prendo la parola anche un po'in rappresentanza di tante cose che ci siamo detti
Vedo Arnaldo vedo anche gli amici che non sono riusciti a parlare quindi lo faccio veramente come testimonianza anche
Di un ragionamento comune che in questi giorni è stato molto ricco molto ricco perché abbiamo concentrato anche con le ultime considerazioni che ci sono state riportate veramente un grande sforzo il fatto che qui ci sia una platea che da noto a Bolzano
è arrivata si è pagato il viaggio si è pagata all'albergo si è portata anche la cena comunitaria di ieri sera è una testimonianza straordinaria che c'è una volontà e questo per rispondere
Ha qualche sottolineatura più pregnante più politica di uscire dall'ampolla di vetro e di navigare in mare aperto ma d'altronde
Lo dicevamo con Paolo Gentiloni noi continuiamo a fare stiamo facendo il il mestiere di sempre la politica è un continuo ricominciare
E noi stiamo ricominciando anche dopo una sconfitta che ci ha complicato un po'la vita quindi
Però abbiamo ritrovato
Nelle settimane ultime anche in questa occasione di Montecatini quella serenità di ragionamento di approfondimento per capire
La rotta da seguire infondo continuano continuiamo a fare il mestiere di sempre no molti che sono in questa sala si sono incrociati nelle cento città qui ci sono Sindaci di quella stagione
Che
Sostanzialmente hanno inventato il movimento dei Sindaci e della società civile celermente e tanti Presidenti di associazione che hanno dato il là quel percorso generosamente confluito né i democratici l'asinello che ricordate con Prodi e con gli altri
Generosamente confluito nella Margherita dove nella Margherita vedete
Qualcuno è sottolineature anche di Renzo di Riccardo Milana io le colture e le interpreto come quando senti giustamente una musica che condividi che conoscete le capisco però noi dobbiamo anche dirci che la stagione della Margherita per lui è stato una stagione di responsabilità
Avevamo con Francesco Rutelli la leadership della Margherita non potevamo giocare a creare all'interno di un partito che aveva già
Nella sua come dire ambizione di andare a costruire qualcosa di più grande immaginare di creare delle correnti quindi il fatto che siamo usciti indeboliti
Copre aree come sensibilità
No da questo percorso un polo dovevamo dare per scontato non abbiamo mai fatto un lavoro di parte abbiamo sempre fatto un lavoro largo è unitario
Oggi non facciamo un lavoro di parte oggi noi entriamo in un grande siamo entrati in un grande partito e l'ho detto già qualcuno molto meglio di me un grande partito ha bisogno
Di alimentarsi
Di riflessioni di approfondimenti di scelte di divisioni di fili che si spezzano e che si annodano
Che
Hanno la forma di quello che noi stiamo rappresentanti io non lo so se dobbiamo chiamarci corrente
So che dobbiamo uscire dall'ampolla eh andare in questo grande mare del Partito Democratico un partito che ha dei problemi io lo dico o senza spirito critico anche contrariamente a quello che è stato sottolineato mi è capitato di andare alla fede alla festa dell'Unità del
Del del Partito Democratico di Roma vi dico che
Si fa fatica a riconoscersi in quel percorso le feste sono un percorso no
Fatto di immagini di storie di racconti di ricordi ma anche di attualità politica ecco io credo che noi in questo dovremmo fare uno sforzo
Senza nulla togliere ai nostri amici dei DS che fanno il loro lavoro oltretutto le feste sono una grande opportunità di autofinanziamento sono una opportunità che dà forza soprattutto al radicamento territoriale però noi dobbiamo fare lo sforzo di immaginare doma ogni delle feste che hanno il sogno del Partito Democratico la visione del Partito Democratico noi immaginiamo e sogniamo i caschi blu noi sogniamo il sincrotrone i Kyoto noi sogniamo voglio dire tante immagini
Mondiali ma anche nostre locali abbiamo parlato della bella Italia fa
Media fatto un grande lavoro supportato dal Presidente Ciampi qui ha lasciato immaginare come la piccola grande Italia potesse essere un sogno praticabile di una buona vita di una conduzione
No di vita migliore ecco noi dobbiamo fare questo sforzo e bisogna comprenderlo anche nella dimensione che andiamo affrontare tra poco qui c'è molta gente molti amici sono venuti perché sanno che si apre una stagione di costruzione del partito attraverso il tessera endo quindi una forma di adesione ci sono mi riconosco anagraficamente in questo percorso ecco noi lì non dobbiamo perdere l'opportunità ma non devi può taci e farci ricondurre in quel gioco del tesseramento fatto da elenchi telefonici o da altre forzature per andare i tavoli a trattare noi abbiamo la possibilità
Di fare anche di questa stagione del tesseramento una stagione di radicamento di presenza di impegno dobbiamo imparare a chiedere alle persone di starci vedete tutti i ragionamenti e concludo che si sono fatti
Ieri e oggi sono ragionamenti che ci dicono è vero
C'è Berlusconi che riesce a raccontare attraverso le sue televisioni a volte un'Italia che non c'è o forse a mettere in evidenza quell'Italia che in quel do particolare gli torna più utile più comodo per scardinare le opposizioni vedete quello che abbiamo subito sul tema della sicurezza ed altro
Ma è anche vero che noi dobbiamo tornare ad un'Italia che si racconti da persona a persona
E questo non è il solo un compito tipicamente dei cristiani è stata evocata in alcuni incontri ieri nel dibattito no che noi dovremmo avere
La capacità insieme i laici di contaminarsi e di essere coraggiosi anche nel raccontare quello che stiamo costruendo a me viene in mente quella Oro che avevamo immaginato tempo fa con la Margherita dei Guizzardi all'Utility delle persone
Che imparino
A raccontare alla gente le ragioni le motivazioni di una scelta
Che è quella oggi del partito de
Il grafico del Tricolore del partito del radicamento nel territorio
è una scelta che noi dovremmo provare a fare come partito anche le feste che dipendono luogo di incontro in cui alcune figure penso a lui zar da no che in America andavano Ibarra andava negli angoli voglio dire delle strade incrociava le persone egli raccontava gli spiegava quello che stava accadendo
E che avrebbe visto magari la sera in televisione cosa che gli raccontavano tutto e diversamente vedete mi è capitato e concludo Toni Blair ragioni fa dice che dopo la sua vicenda politica sia data ad un'attività filantropica no
E ha scoperto io mi sono occupato per anni di sporta quindi mi ha colpito Biasco ma ha fatto una fondazione una grande Fondazione con risorse finanziari molto ingenti finalizzata a formare dei cittadini inglesi
Che in cambio di questa opportunità che gli dava dista è già di formazione
Seria dandogli gli strumenti per poter poi lavorare andavano nei quartieri più difficili a lavorare con i giovani per avviarli alla pratica sportiva di completa chi ha governato l'Inghilterra che è stato un grande leader riforme statuto aspettare il momento filantropi Co. per capire che quell'investimento in quelle persone poteva portare dei risultati io dico noi come PD dovremmo investire nelle persone la nostra forza è questa per poter invertire un possiamo combattere su Renault delle televisioni dei soldi dei quattrini perché è una battaglia e abbiamo già fatti abbiamo visto come finisce mi invece possiamo combattere sottrarre delle persone e noi come coraggiosi credo che in questi giorni abbiamo dato delle indicazioni anche delle ricette per poter fare questo pezzo di strada
Bene vi ringrazio
Credo che l'occasione
Di queste giornate sia stata veramente ricca e
Produttiva non è terminata come ho detto prima dopo il mio intervento ci saranno
Altere importanti
Altre importanti contributi con la tavola rotonda
Debbo ringraziare tutti e non posso ringrazio due persone una perché non c'è e una che c'è non c'è perché ha avuto un brevissimo in piccolissima infortunio
Però sono due persone rappresentative oltre alla
Forza la politica
Che è qui venne visibile rappresenta una realtà associative molto importanti con la loro assoluta libertà saluto Vincenzo Spadafora che è stato detto Presidente dell'Unicef Italia la più grande associazione
E di volontariato al nostro Paese
E saluto Vilma Mazzocco che guida il Forum del terzo settore che però andata via perché ha avuto un piccolo infortunio e quindi non ha potuto prende la parola le facciamo doppiamente auguri
Auguri
Un anno fa
Abbiamo
Presentato il manifesto per il coraggio delle riforme
è stato un documento
Preciso rigoroso forte lungimirante
Personalmente posso dire di avere concorso a scrivere in quel testo
Quello che
Non riuscivo
E per molti versi non potevo ottenere insieme al Governo
Di cui vedevo profonda la crisi e ahimè imminente la caduta
Non potevo fare altro che essere leale
E solidale non solo col Governo di cui facevo parte anche se non è un mistero che tante volte ci siamo chiesti cosa fosse più utile fare
Ma eravamo dentro un'impresa
Che era stata a noi affidata agli elettori e io penso che
La lealtà la si debba innanzitutto
Agli elettori
Oggi
Un anno dopo
Quel documento conserva tutta la sua freschezza l'ho riletto
Qualche tempo fa e per chi di voi lo facesse sarebbe abbastanza impressionante la freschezza era composto di tre parte il documento la prima
Di analisi sulle difficoltà
Obiettiva cruda ma
Non banale schiettamente a seconda di indicazioni propositive
Sul futuro del Paese nella speranza che venissero assunte in quella fase dal Governo
Del centrosinistra la terza
L'indicazione per cui se questo non fosse accaduto si sarebbe trattato di dar vita ad alleanze di nuovo conio
Oggi noi ci troviamo in una situazione diverso
Abbiamo perduto le elezioni
Governa il centrodestra
Abbiamo un dovere diverso
E penso che la riunione di quindi oggi
Costituiscono opportunità
Notevole per iniziare
Un nuovo corso
Ci troviamo una collezione diversa
Nella quale qualcuno immagina che si debba aspettare che Berlusconi fallisca
Fuori loro non potrebbe che toccare
A noi
Errore
Capitale
Capita come se noi andassimo verso un sistema politico al quale
Naturale ter
Il fallimento degli uni possa portare
Ad una ingresso o
Reingresso
Di
Coloro che si oppongono
Penso viceversa che noi non abbiamo un minuto da perdere pur avendo probabilmente o forse proprio perché abbiamo
Ragionevolmente alcuni anni davanti a noi di opposizione
Per decidere le cose che occorre fare
E dire agli italiani quali cose
Faremo
E prepararci a farlo
So bene quello che scrisse nel Mercante di Venezia Shakespeare
Ovvero
Che se
Il fare fosse facile come il sapere quello che è bene fare
Le cappelle sarebbero chiese e le casupole dei poveri sarebbero palazzi di principi però non c'è un'altra maniera per avere con soltanto coraggio
Per avere un posto nella responsabilità pubblica corrispondente I tempi difficilissimi che viviamo se non quello di mettere in campo
Un cambiamento profondo
E fare quello che
Sappiamo essere
Necessario e giusto fare dopo avere concorso a definirlo abbiamo in questi giorni
Dato dei contributi
Ma sappiamo che già la nascita del Partito Democratico
A suo modo cambiato il corso dalla politica italiana chi di noi vi ha contribuito larga parte dei presenti qui c'è un alcune persone che del PD non fanno parte ha tuttavia sono molto interessate alla interlocuzione nei suoi confronti
Se il PD ha cambiato il corso dalla politica italiana ora noi dobbiamo essere conseguenti
Altrimenti non è vero
Anche qui come alcuni immaginano
Che l'avete dato il via ad un partito che ha accettato il principio per cui le alleanze si fanno solo in funzione
Delle cose che si condividono che si debbano fare rinuncino a dire con tutta la nettezza la chiarezza necessari agli italiani quali sono queste cose
E quanto dura
Determinata e visionaria certamente allo stesso tempo debba essere
La politica da mettere in campo noi dobbiamo fare in una almeno tre rivoluzione
Una rivoluzione
Dite entità culturale ne parlava ieri Paolo Gentiloni
Una rivoluzione progettuale dell'agenda da mettere davanti al Paese una rivoluzione organizzativa perché dobbiamo far nasce un partito che ha scelto di essere partito che deve essere
Democratico
E deve esserlo senza scorciatoia
Credo che non ci sia un minuto da terra terra
E che bisogna mettere in campo da subito
I Ciocca
Indispensabile vorrei dire inevitabile Walter Veltroni ha ricevuto la nostra fiducia per fare questo siamo qui per aiutarlo per sostenerlo
E io fiducia che dimostrerà di saperlo fare
I fondamentali le cui parliamo da cui partiamo sono estremamente difficili e credo che dobbiamo
Richiamati
Primo
L'evidenza delle difficoltà strutturali del nostro Paese
Ancora qui
Le abbiamo Q dal crudamente analizzate
è bloccata la crescita
Il debito pubblico frena gli investimenti l'ascensore sociale è fermo
La modernizzazione
è paralizzata
I servizi pubblici
Sono
In molti casi inefficiente
Ci misuriamo con effetti di sistema
Che sono misurabili al fatto che il nostro Paese
Star retrocedendo velocissimamente nel raffronto con le altre grandi nazioni sediamo al tavolo del G otto
Essendo evidente la crescente fragilità dell'Italia
Si riflette questa perdita drammatica di competitività del sistema Paese in una perdita radicale del potere d'acquisto dunque come analizzato
Ad ampio spettro l'analisi di l'indagine che ci ha presentato ieri Nando Pagnoncelli una radicale perdita di fiducia e di tenuta sociale per milioni di famiglie alla sostanza la paura
Di cui abbiamo parlato la preoccupazione diffusa
Nella società italiana nelle famiglie è legata alla
Perdita di prospettiva in particolare dei ceti medi del nostro Paese
Secondo quindi un dato
Di
Crisi
E difficoltà strutturale
Per l'economia del nostro Paese che si traduce in un
Picco senza precedenti
Di perdita di fiducia che a sua volta si riflette in maniera
Drammatica nella mancanza di fiducia delle giovani e giovanissime generazioni
Secondo elemento
Con cui ci misuriamo
La debolezza profonda del nostro campo
Ha fallito la lunghissima coalizione dell'Unione una coalizione formata da nove partiti che alla fine diventavano undici o dodici ma purtroppo non possiamo nasconderci
Come sia entrata in crisi dopo neppure tre mesi
La coalizione più breve
Di questo quindicennio
Sono bastati tre mesi perché l'accordo l'unico Partito Democratico a stretto
Con l'Italia e valori sia sostanzialmente entrato in difficoltà quindi ci troviamo con una difficoltà oggi non non tocca a me riassume trovare in un discorso che altrimenti diventerebbe troppo lungo non sfugge a nessuno di noi
Che
Il compito del Partito Democratico e anche quello di riformulare le alleanze perché signor durature
Che non sia soltanto occasionale attorale le quali ci si debba pentire già dopo pochi mesi dall'averle strette
Terzo elemento strutturale di difficoltà
Noi
Abbiamo
Congedato l'antiberlusconismo
Nel momento in cui si è più
Visibilmente affermato
Il modello di
Alleanze di intese politiche di Berlusconi
Prevale per me la bontà della scelta non soltanto la sua irrinunciabilità la sua necessita di fondo cioè
Imboccare una strada politica nuova e chiara il collante nostro non può essere più l'antiberlusconismo e voglio ricordare a
Tutti noi che
In due circostanze in questi quindici anni il centrosinistra ha vinto le elezioni politiche
Questo è avvenuto soprattutto come
Reazione anti Berlusconi più che grazie ad una proposta nitida di una
Indire indicazione di una direzione di marcia per il Paese nel novantasei ci fu la novità dell'Ulivo
Il resto minoranza elettorale
Poi che
Fu maggioranza parlamentare solo grazie alla rottura tra il Polo e la lega nel due mila e sei questa Union sacre
Dell'Unione contro Berlusconi prevalse sul filo nei seggi conseguiti pareggio nei consensi popolari perdemmo al Senato e vincendo non soffio alla Camera
Voglio ricordarlo nonostante che nei cinque anni precedenti praticamente tutte le elezione
Locali regionali suppletive fossero state vinte dal centrosinistra
Anche nelle elezioni perdute penso a quelle che io ho condotto nel due mila e uno in una
Straordinaria rimonta una rimonta di sostanza che porto il cartello dell'Ulivo allora
Privo di Rifondazione privo di Di Pietro privo dei radicali privo di altre forze D'Antoni ed altre ad appena un punto
Dall'intera coalizione di centro destra
Ma non dimentico pur consapevole anche orgoglioso riusciamo di della straordinaria battaglia elettorale che facemmo che anche quella volta il messaggio unificante prevalente del centrosinistra
è stata la diversità da Berlusconi la distanza da Berlusconi questo Stato il ciclo dei nostri quindici anni a questo ciclo di quindici anni
In cui non il noi era fondamentalmente dipinto in negativo rispetto a Lugli e loro noi abbiamo deciso di segnare una
Radicale interruzione conosce Partito Democratico ci candidiamo ad essere noi a guidare il Paese a definire questo noi
In termini di identità politico-culturale in termini di Progetto per il Paese in termini anche di organizzazione
E di radicamento nel Paese questo significa però fare qualcosa di molto preciso o basta dirlo bisogna
Farlo ed estremamente difficile esige
Una determinazione
Ho esige leadership e anche una gioco di squadra considerevole ma esige soprattutto una visione perché in che si traduce questa discontinuità rispetto al quindicennio di Berlusconi benché si deve tradurre
Nel fatto che poi che l'Italia si è misurata in questi quindici anni sia che avesse vinto il centrosinistra
O si accingesse o fosse maggioranza nel Paese o maggioranza relativa rispetto alle scontentezza e verso un Berlusconi al centrodestra al Governo sia che fosse all'opposizione alla fine in questi quindici anni
In Italia noi ci siamo occupati sempre e solo dell'agenda di Berlusconi
Italiani hanno discusso bella agenda di Berlusconi
L'Italia nel bene o nel male per accettarla o per rigettarla per contestarla su o sotterraneamente o da per talmente per accoglierla questi quindici anni sono stati quindici anni in cui
Il Paese è stato
Dominato dall'agenda inizialmente è del tutto etero d'ossa rispetto alle grandi tradizioni politiche
Dei grandi partiti democratici che poi tutti nella loro eredità fondamentalmente abbiamo sentito tradizione la sinistra democratica quelle cattolico popolari quelle liberaldemocratiche quelle ambientaliste tutte le tradizioni democratiche nostro Paese si ritrovano oggi fondamentalmente
Nel Partito Democratico colui che aveva iniziato da una posizione assolutamente eccentrica e diventato baricentrico era
Fatto l'agenda di questo Paese nasce il Partito Democratico
Per fare l'agenda di questo Paese questo il Po
è impensabile e Partito Democratico nasca in quanto
Si immagina che abbia il ciclo di Berlusconi un nuovo momento di crisi che si interrompa come si interromperà e anche più rapidamente del prevedibile la luna di miele
Nei confronti dell'attuale Governo dei suoi primi provvedimenti
In parte anche popolari e centrati su attese una parte significativa del Paese indipendentemente da come siano poi in effetti articolati
è impensabile che il Partito Democratico sia qui pensa a sua volta immaginando che la crisi l'interruzione del consenso nei confronti di Berlusconi spirali la strada
Ad un nuovo ritorno secondo questo schema fallisce Louilt tocca a noi no
Non ci sono scorciatoie
Il punto
Delicato critico difficile imprescindibile e che se è nato poiché è nato il Partito Democratico tocca al Partito Democratico formare l'agenda di cui gli italiani debbano discutere di cui gli italiani debbano appassionarsi
E per cui gli italiani debbano dividersi non condividendola finché non la facciamo propria l'agenda del Partito Democratico questo il punto
E quando dico non condividendola mi riferisco a un concetto di fondo che questa rivoluzione che Partito Democratico deve fare
Deve molto concretamente attendersi
Di avere un dissenso davanti a sé il Partito Democratico deve fare a discutere
Della spesa non deve aspettarsi riavere dei consensi le autostrade spianate dobbiamo passare
Per
Una fase
C'è una discontinuità questa discontinuità significa che noi dobbiamo conosce una fase in cui
Si sarà in minoranza nel Paese come oggi siamo in minoranza nel Paese ma se non vogliamo diventare
Come il PD una minoranza stabile
Tra gli italiani dobbiamo attrezzarci per conquistare la maggioranza degli italiani imponendo un'agenda che venga discussa avversata
Che sia l'oggetto della battaglia nel Paese ma alla fine possa essere condivisa che sarà l'agenda che è in grado di rispondere
Alle difficoltà strutturali della nostra Italia secondo la nostra lettura e secondo il nostro progetto
Questo punto questo punto scusatemi questo punto è imprescindibile
E voglio dire che finora all'inizio
Condizionato dall'avvio fisiologico di una
Legislatura in cui è inevitabile chi comincia
Chi ha vinto che chi fa l'agenda iniziale che ha vinto però guardate ora deve concludersi questa fase nella quale l'unica cosa di cui sembra che non ci occupiamo è dialogo si o dialogo no
Non è possibile perché altrimenti siamo qua che discutiamo sì o no al dialogo politico sì o no al dialogo sulle riforme
Si interrompe il dialogo si rompe il dialogo c'è una ripresa condizionata il dialogo e ma qui è sempre Berlusconi che comanda
Che è fisiologico nell'avvio di una legislatura ma il compito per cui è nato il Partito Democratico che noi dobbiamo cominciare a esercitare delle
Incursioni prima degli sfondamenti poi e della
E avere una capacità e avete una capacità
Ripeto di formare la gemme al nostro Paese perché altrimenti ci sarà sempre la capacità
Da parte di chi in questi quindici anni ha dimostrato di saper lo fare
Anche gestendo benissimo non ci torno ma è stato uno dei temi cruciali affiorati su cui abbiamo condiviso anche con diverse
Sensibilità questa lettura la gestione delle paure profonde del nostro Paese
Questo continuerà questo
Rischia di non dare a noi
Altro che una definizione del perimetro dazione Partito Democratico è negativo
Altro da Berlusconi e magari adesso sarebbe il colmo altro da Di Pietro
Se pensiamo che lo spazio politico parliamo grati per quello che ci lasciano rispettivamente l'azione del Governo da una parte e l'azione di piazza Navona dall'altra beh non mi pare che questa sia una prospettiva espansiva
Mi pare che al contrario si tratti di imporre la nostra
La nostra capacità di formare questa agenda io penso che si possa uscire dalle criticità fondamentali di questo quindicennio
Passatemi la provocazione solo sessi accetta che in una fase iniziale ora per fortuna non abbiamo lezioni
Si perdono consensi
Ma sapendo che l'obiettivo e di conquistarne nell'altro campo e nella società basta
Che altrimenti
Dobbiamo constatare ha chiuso le sue porte rispetto a ciò che ha rappresentato l'idea il disegno certo sinistre
Non deve esserlo per ciò che il Partito Democratico ho usato un riferimento lungo quindici anni i quindici anni in cui l'agenda fatta Berlusconi ci sono degli ex degli esempi
è stato citato e l'altro verso l'esperienza britannica ma in che cosa potrà piccole differenze ineludibili l'esperienza del
New Labour di di Blair ci può e ci deve ispirare ma nel senso che
è arrivata dopo sedici anni direttore adesso
è stata consapevole che si trattava
Di mettere in campo
Quella che è stata definita la triangolazione ovvero raccogliamo tutti i voti possibile la sinistra
Allor lì del partito laburista apriamo la competizione sulla società che la Thatcher a conquistato questo portato il ciclo elettorale certo con un sistema Franco un sistema elettorale ben diverso
Per cui basta a maggior basta prendere quaranta per cento dei voti per una larga maggioranza parlamentare sta britannico ma ha portato a un ciclo senza precedenti per tutti avete descritto gli album di famiglia delle sinistre di centrosinistra europei dell'ultimo ventennio
Ma l'unico ciclo che è durato undici anni
è stato quello britannico e perché perché aperto direttamente la competizione
Con gli altri
Ha aperto direttamente la competizione per andare a occupare un terreno che fosse quello che la società nazionale in quel caso britannica e o non ci rendiamo conto che dopo i quindici anni della
Agenda di Berlusconi deve esserci una fase in cui
Stiamo in minoranza ma per diventare stabilmente maggioranza del Paese recuperando consensi dall'altra parte e costruendo le alleanze
Necessarie coerenti con questa politica oppure noi ci ritroveremo con quello che è accaduto nell'ultima elezione
In cui paradossalmente un Partito democratico che ha avuto una posizione di andare liberi come ha ricordato giustamente
Veltroni Veltroni
è stato un partito che ha recuperato voti a sinistra e neanche uno in tutti gli altri territori apolidi dalle
E quei voti recuperati a sinistra in quanto voto utile non sono voti a vita
Attenzione
Dobbiamo essere consapevoli che
Il voto utile nella elezione dello scorso aprile non sarà necessariamente considerato tale
Nei
Negli appuntamenti elettorali prossime questo rende assolutamente indispensabile la costruzioni la conduzione di una nuova fisionomia del Partito Democratico capace di parlare
Alla
Cento per cento la totalità dell'elettorato italiano questo comporta dire fare cose scomode
Innovatrici non necessariamente consensuali all'avvio che comportino come ho detto una discussione reale profonda
Altrimenti non è una previsione semplice ma è una previsione
A mio avviso ineluttabile noi finiremo per essere ridotti ad essere minoranza stabile nel Paese
Ed è
Chiaro che le alleanze di nuovo conio di cui abbiamo parlato contemplano che prima si definisca il nuovo conio
E conseguentemente vengono le alleanze
E sono sicuro che nella confronto che avremo tra breve questo anche
Bruno anche attraverso i vostri interventi emergerà
Nella libertà delle posizioni politiche che che qui
Rappresenterebbe
è più facile su questa base per noi scegliere lo è per i nostri potenziali alleati lo sarà per lui elettori che sapranno con chi avere a che fare
Io voglio iniziare oggi
Ed è questa la parte conclusiva del della mia riflessione
A dare qualche
Riflessione ad anticipare qualche riflessione su questa agenda che il Partito Democratico deve presentare al Paese
E indicherò quattro questioni che tratterò molto brevemente
Sulle quali a mio avviso dobbiamo essere
Visionari
Non solo lungimiranti
Determinanti la prima è che a mio avviso noi dobbiamo prendere Ermete
Potrà su questo se crede interloquire ma va fatto tante volte autorevolmente
Dobbiamo prendere la guida della battaglia
Contro i cambiamenti climatici causati dalle scelte insostenibile l'uomo
è un tema che sorprendentemente in Italia non occupa l'agenda che definisce
Le grandi idealità
E i grandi valori del nostro tempo
Sta avvenendo in ogni parte del mondo
è uno degli elementi caratterizzanti tutte le battaglie politiche nazionali sorprendentemente nel provincialismo della politica italiana questo non avviene
Sono rimasto colpito
Tre giorni fa di leggere l'editoriale non tanto perché ne ho già letti di precedenti su sul Financial Times di Martin Wolf che è forse uno dei più arcigni
Esponenti del liberismo
Capitalistico
Fare una argomentazione che quindi tale potrebbe essere scambiata per noi no-global
Cioè dire Cuesta e la più grande sfida che riguarda la politica nostra generazione che sia sul terreno
E se ne deve far carico
Non se nel far carico l'Occidente ricco assumendosi le sue responsabilità e pagando il suo
Il suo costo facendo di questo tra l'altro un'occasione straordinaria di cambiamento della vita quotidiana delle persone e degli orizzonti tecnologici industriali
E
Culturali con cui noi possiamo dare un grande messaggio al Paese stiamo seduti stiamo dormendo
Questo tema ovvero lo riassumo in un concetto
Come
Rendere compatibile il mantra che accomuna tutte le classi dirigenti del mondo ovvero che l'unica cosa da fare eh consentire la crescita
O meglio favorire la crescita economica come far andare d'accordo questo mantra
Con
L'altro che dice che una crescita basata sul conto consumo di combustibili fossili
Tra pochissimo tempo manda il pianeta in tilt segnala una riunione che abbiamo avuto che quanti della nostra generazione hanno letto il celebre passaggio a nord-ovest
E hanno magari visto qualche servizio sulla stampa internazionale ovvero la travagli Artissima maniera di
Attraversare
L'Artico
Allo scoperto che il passaggio a nord-ovest oggi non c'è
Perché i ghiacci sono squagliata sì e c'è libera navigazione
Questo non è un riferimento letterario a
Chi negli anni cinquanta sessanta e oltre Alletto quel tipo di riferimento
è una constatazione gigantesca che attraversa le scelte concrete della vita di
Sette miliardi di persone nell'arco del tempo davanti hanno voi e voglio segnalare a tutti noi che
La velocità delle dinamiche globali
Non è nostro col compiuta politica da esseri fare scendere dalla strato sfera all'atto lo posso fare a passate l'espressione questo tipo di scelte
Il petrolio a centocinquanta dollari al barile che va verso i duecento
Ma era immaginabile da parte di qualcuno un anno fa
I risultati della Conferenza dalla FAO a Roma un mese e mezzo fa
Cioè sul fatto che
Altri
Mantra minori tra virgolette tipo i biocarburanti
Il dibattito è stato
Noi abbiamo fallito gli obiettivi del millennio contro la fame nel mondo e contro e per l'auto su efficienza di
Coloro che hanno diritto all'accesso all'acqua che hanno diritto all'accesso all'educazione
Che hanno diritto a nutrirsi
A causa di questa gigantesca trasformazione ci sono alcuni ambientalisti fondamentalisti sono contenti perché dicono finalmente il fatto che noi abbiamo il petrolio a verso duecento dollari al barile renderà compatibile a trasforma la transizione
Tecnologica verso
Le nuove fonti e verso una nuova cultura di sostenibilità il piccolo particolare che questo si intreccia in un modo insostenibile con il fatto che
Un miliardo di persone sono affamate
E quello che ha detto latina Gianni a proposito del fatto che
La crisi della la crisi della nutrizione del cibo per tutti rende addirittura vantaggioso in Afghanistan la riconversione dall'oppio al grano
Vi rendete conto di che cosa significhi per centinaia di milioni di contadini
Dei Paesi poveri e per un cambiamento drastico
Delle priorità internazionali insomma per farla breve
Questi sono i temi sui quali soltanto un Paese rannicchiato su se stesso come l'Italia può immaginare di non occuparsi
E se il Partito Democratico
Sbaglierò gradito non può limitarsi ad una diciamo così retorica sui grandi temi internazionali quando sono in ballo queste sfide determinanti che si traducono in concreto nelle politiche che
Finiscono per mettere e l'indicatore del prezzo sulla benzina
Comunque sul carburante che noi mettiamo la nostra automobile
Oltre che gli incentivi che abbiamo per passare ad altre tecnologie per l'approvvigionamento di energia e così via è un
Sistema
Economico produttivo e anche se posso dire un sistema di valori che viene in campo credo che di questo si tratti di fare una delle principali
Priorità della nostra azione voglio sottolineare le implicazioni anche di tipo umanitario
Ci sono volumi alti così che descrivono l'implicazione delle emergenze delle crisi umanitarie che si traducono in parte nella gestione criminale del traffico
Di persone in parte in una spinta obiettiva obiettiva da parte di
Centinaia di milioni di persone che vivono crisi alimentari emergenze ambientali
A diventare migranti
Ci riguarda ci tocca
Ci colpisce
Dovrebbe colpire anche la nostra immaginazione la capacità di intervento io penso che
Dobbiamo caratterizzare il Partito Democratico per essere la prima forza politica italiana che assume
I grandi temi dei cambiamenti climatici rispetta quali punto uno solo quando arriva al momento non ritorno
Cioè quando noi avremo creato le condizioni per scaricare voi sapete che la Cina inaugura una centrale a carbone ogni due settimane
Ogni due settimane sapete che il fenomeno all'urbanizzazione che fenomeni tasso mente
Determinanti su questi processi a
Per fatto sì che
Già oggi il cinquanta più uno per cento e gli abitanti a terra viva in città sappiamo quali sono le dinamiche
Non più circoscrivibili alle situazioni dei singoli Paesi ma ad una responsabilità globale questo è un tema tipico della nostra visione della nostra responsabilità e io propongo che il Partito Democratico assuma
La leadership in Italia in Europa e a livello internazionale della sfida contro il cambiamento climatico e per le implicazioni estremamente pregnanti che questo comporta come un fattore caratterizzante la sua identità
Ed è la sua iniziative
è la più grande questione permettetemi di dirlo ideale che noi possiamo mettere in campo contro la
Il potere dell'oggi
E
Per il futuro e i diritti delle prossime generazioni se diciamo che siamo un'epoca di cinismo un'epoca viviamo un'epoca senza orizzonti percorribili ma anche
Altri
Non ci rendiamo conto che ci stiamo ritraendo da questo tipo di responsabilità siamo tema io vorrei
Proporre sarò molto più rapido al Partito Democratico è lo riassumerei così essere
Al cento per cento credibili sulla questione
Della sicurezza
è insopportabile che ogni volta che un esponente in materia di giustizia di legalità
E di politiche per la sicurezza che quando ne parlano esponente del centrosinistra o del PD ci sia qualcuno che si alza e dice voi non vi affannate ad essere la brutta copia della destra
Mi fa impazzire
Come se
Il fatto che io personalmente misurato nei mesi passati
Nei quartieri popolari la mia città
Ci sia un sentimento
Che ha portato a votare a destra molte persone
Perché nei palazzoni delle periferie ci sono persone che hanno sperimentato il furto dei vasetti di basilico
Il furto dei panni stesi alle finestre
Come se questo fosse un tema della destra ma che centrosinistra è un centrosinistra che non si rende conto che il suo dovere e di tutelare il popolo le persone comuni le persone che sono effettivamente minacciate
E che
L'alimentazione della paura non possiamo continuare un questa storia la differenza tra la percezione e la realtà
è realtà
Realtà
E quindi
Vorrei anche dare un piccolo argomento certamente non dissonante ci siamo posti e ci opporremo fermissimamente all'idea che si prendano
Dati biometrici impronte o altri dati su base etnico razziale questa un delirio
Assoluto
Ho una domanda
O la domanda ma in che cosa c'è una contraddizione tra dire che
Per garantire la sicurezza tutti debbono avere una identità
Tutti debbono avere un'identità perché
Alla folle domanda delle impronte per i ragazzini a Roma
Nelle rilevazioni di opinione si è arrivati a un settantacinque per cento di italiani favorevole settantacinque per cento
Scusate dobbiamo rompere il corto circuito cioè dobbiamo noi dobbiamo dire che
In Italia
Non su base di differenziazione etnica tutti debbono essere identificabili nel nostro Paese perché
Perché
Il il motivo per il quale c'è quel settantacinque per cento e che gli italiani sanno che ci sono in Italia un certo numero di persone troppe
Che sono state identificate sino accento venti volte consecutivamente cambiando identità
Fine
Ma e questo è un problema che non riguardano vogliono uscire attestiamo sua trincea liberale e umanitaria
Del rispetto delle guarentigie fondamentali uno dobbiamo porci il problema al succo del risultato l'obiettivo quindi penso che
Noi dobbiamo per esempio dar vita rapidissimamente la banca dati del DNA con tutte le garanzie democratiche di trasparenza
Che sono necessari in uno Stato di diritto tra l'altro quello mi sentite mai parlare del mio attuale compito parlamentare perché svolgo una funzione
Svolgo una funzione che ha un carattere
Di riservatezza ovvia
Però vi dico che abbiamo deciso di di fare per la prima volta in Italia una indagine
Sulla incidenza sulla sicurezza nazionale del traffico di esseri umani di chi non muove delle complicità che lo reggono
E
Delle conseguenze strategiche per il nostro Paese terzo tema e il quarto le dico soltanto per titoli
Che siccome il Partito Democratico deve assumere se vuole dimostrare il coraggio necessario per conquistare consensi al di fuori dei suoi attuali confini
Lo metterei sotto il titolo più libertà economica lo riconosciamo l'Italia ha talento
E dobbiamo avere la capacità come Partito Democratico di dare al nostro Paese le riforme capaci di liberare queste merci
Non
Ci facciamo più riconoscere come lei complica tori come lei vincolistico come coloro che
Per arrivare ad un risultato non ottengono necessariamente risultato ma ottengono quello di
Rendersi meno meno
Identificabili come quelli che favoriscono i talenti anziché
Come quelli che favoriscono la complicazione l'abbiamo fatto tante cose negli ultimi anni Matteo Renzi citava il taglio dell'ICI
Che era un intelligente volo fatto al Governo Prodi
Un miliardo di euro che andava a beneficio di chi si era indebitato e compra una casa dei redditi medio-bassi e non per la totalità della popolazione alla fine questa operazione lo sarà quattro quattro miliardi di euro
E avrà delle implicazioni dentro una manovra che giustamente Nicola Rossi
Definito come una manovra recessiva
Avrà una implicazione alla fine molto grave per tutto il sistema dell'autonomia ma vorrei ricordare che noi abbiamo messo cento il programma del centrosinistra la passata legislatura il taglio delle tasse sul lavoro
Qualcuno e così lo ricorda
Noi abbiamo in realtà operato una cosa incomprensibile denominata taglio del cuneo fiscale che ha premiato senza che comportasse la benché minima riconoscenza un riconoscimento riconoscibilità
La la la grande industria non ha portato alla riduzione per niente tasse sul lavoro dei lavoratori
Ha determinato un accrescimento da perde il potere d'acquisto per milione di italiani
Un effetto paradossale e creare e quando abbiamo fatto delle cose giuste
Non l'abbiamo saputa vendere io mi ricordo la battaglia che ho dovuto fare
Per che un adeguamento delle pensioni
Per le pensioni basse anziché andare a trenta euro al mese si traducesse in una quattordicesima per italiane le ha avuto quasi fastidio distretti italiani che ricaricato una segno
Per
Alcuni milioni di pensionati
Con un assegno basso
Questo è un problema che ai centosei e che il Partito Democratico deve superare deve risolvere la portabilità e la rinegoziabili tra dei mutui è stata una battaglia fatta dall'India ed amene al Governo abbiamo vinta
è entrato nelle liberalizzazioni
Quanti italiani alla fine hanno capito che è una cosa che è stata fatta dal centrosinistra così come a una cosa profondamente popolare profondamente opportuna e saggia
Ecco direi e questo è il quarto tema su cui ci dobbiamo muovere
Noi dobbiamo muoverci perché ci siano opportunità garanzie sociali servizi migliori tutele efficaci cioè sostanzialmente perché
Il Partito Democratico mi affido e non dico di più alla prossima tavola rotonda perché il partito democratico ossia il partito che fa ricrescere
La fiducia nei ceti medi sempre meno garantiti dalla società italiana questa l'altra grande battaglia la società italiana che dobbiamo fare dobbiamo fare attraverso
L'innovazione un enorme investimento di fiducia
Renzo ha fatto un accenno prima e io chiudo ma non senza avere fatto riferimento alla lealtà io sono persona leale
Chi mi conosce lo sa sono persona che prende l'impegno e soffre se non è in grado di mantenerle generale cerca di mantenere
Che ha un una capacità discreta di fare il gioco di squadre
Che ha preferito la solidarietà dentro i gruppi dirigenti di questa solidarietà ha fatto parte anche da parte mia l'accettazione la candidatura a Sindaco di Roma non avevo in testa assolutamente di farlo ho messo tutte le mie energie per farlo
E sapete che dopo la sconfitta
Ho
Svolto un'analisi cruda e la parte la mia responsabilità me la sono presa subito pubblicamente aspettate aspettate aspettate pubblicamente e in maniera
E in maniera esplicita e chiaro
Credo di essere stato assieme persone che sono anche qui in questa sala
Autore
Di un
Potente e profondo cambiamento negli anni in cui ho guidato la capitale in quei sette anni
Se per caso qualcuno volesse rovesciare con analisi giudizi sbagliati i fatti reali sappia che troverà pane per i suoi denti ecco queste oggi a dire con
è una parentesi che voglio mettere
Impasse no nella nostra la nostra discussione perché ho molto chiari o molto chiari i fatti che iniziano dal mila centonovantatré e
Per il momento diciamo approdano alla anno anno di grazia due mila otto
Ce li ho molto chiari e nessuno scambi questa mia lealtà e questa mia capacità di fare gioco di squadra con l'incapacità di leggere questi fatti e le vicende che riguardano anche la mia città ovvero
Su quella linea o proceduto procederò per meno e ho parlato anche troppo ma dobbiamo fare una battaglia di idee è una battaglia di radicamento
Della battaglia di idee ho fatto alcuni accenni ma ho chiarito conosce come il punto com cruciale e fondamentale o il Partito Democratico
Impone la sua agenda per l'Italia
Ho
Verrà meno il motivo per cui l'abbiamo creati
Questa battaglia di idee di radicamento è basata su volontà e capacità di dare un contributo alto di idee e di Progetto queste due giornate sono state
A loro volta un contributo molto significativo
Ma anche sulla determinazione nell'essere presenti e organizzati
A partire dalla raccolta delle adesioni
Al PD nel partito e nella prospettiva politica di questo Paese anche questo emerso ne sono molto contento con determinazione freschezza e vitalità in queste due giornata
Giorgi Bernanos diceva
Che la speranza e il rischio da correre
Anzi il rischio dei rischi in fondo se come abbiamo detto più volte l'unica vera energia rinnovabile
Se ispirata da una visione
Se è in grado di far vivere nella loro esistenza le passioni delle persone
E si è in grado di avere un progetto concreto al servizio delle persone la politica è la vera energia rinnovabile io penso che noi
Siamo pronti ad uscire
Dalla paura e con coraggio assumerci il rischio
Della speranza in Italia che sembra in una crisi irreversibile ma io penso
Alle energie
Le forze e la capacità
Per uscirne e noi a questo vogliamo concorrere con orgoglio determinazione visione e concretezza vi ringrazio
Guai se ve ne andate FUA e guai a chi esce
Guai a chi esce dalla sala viene filmato fotografato invito sul palco
Viene filmato fotografato e represso
Invito sul palco Enzo Bianco Linda Lanzillotta
Ermete Realacci Nicola Rossi Bruno Tabacci che coordinati
Da Stefano Cappellini
Terranno la tavola rotonda
Conclusi ACI anche per Paolo Baretta
Pierpaolo accomodate non tale resta
Dopo verso
Metto in prima fila
Un attimo adesso mi aiuterà Anzaldi a guidare
Ce la facciamo
Vi posso pregare
Vi posso pregare di sedervi
Scusate
Scusate prego tutti di sedersi chiederei alla stampa di di di spostarsi perché poi il la raggiungeremo brevemente di posso pregare di sedervi
Guardate la la alla scusate
Scusate stiamo rispettando
I tempi
I tempi erano di concorrere all'una e mezzo ci sono tutti i tempi siamo in perfetto orario
Presente
Diciamo
Allora
Chiedo
Chiedo le prime file di sedersi
Cominciamo non abbiamo molto tempo abbiamo a molti
Molte molti ospiti a far parlare quindi sarò sintetico io chiedo ovviamente a tutti di essere altrettanto sintetici per chiudere in in tempi rapidi
Cominciamo subito io darei subito la parola
A Bruno Tabacci
Deputato dell'UDC
Non foss'altro perché è stato tra i più
Credo immagino saranno molti i temi sui quali vorrei intervenire però c'è un tema che su tutti si impone
Ed è il tema delle alleanze è arrivato un chiaro invito esplicito da parte di Rutelli a ragionare su alleanze di nuovo conio evidentemente l'UDC uno dei partiti cui il PD guarda con più attenzione addirittura
Ho ascoltato dal Lusetti avevo già letto stamattina un'ipotesi di ragionare su alcune città laboratorio Bologna sarebbe un esperimento molto interessante di alleanza tra il PD e l'UDC ovviamente si voterà l'anno prossimo è uno dei testi più significativi
Questo è senz'altro un argomento sul quale credo tutti attendano delle le indicazioni da parte di Tabacci cui do la parola
Grazie
Sono molto grato al
A Binda era Francesco per questo invito
Devo dire che corso di questi anni
Sì
Devo dire che nel corso di questi anni
Mi sono trovato in diverse occasioni a collaborare
Con molti di voi su questioni
Che sono state qui anche richiamate da Francesco Rutelli
Con Linda abbiamo parlato dei
Di come superare gli elementi che
Rendano precario la nostra crescita economica
Liberalizzazione
E quindi devo dire che
Partecipare a questo dibattito non è per me un elemento di
Di difficoltà perché si iscrive all'interno
Di un percorso di una riflessione politica che abbiamo fatto insieme su tanti argomenti
Devo dire che anche il richiamo che Rutelli ha fatto quei quattro punti dell'agenda sono assolutamente condivisibili
Ecco a proposito del primo
Devo ricordare che in questi giorni
Agitando la paura
Il Ministro Tremonti
Al fatto
Il tiro nei confronti degli speculatori
Dice che il problema è la speculazione
Ma penso che ci sia sicuramente in questa fase
Un fatto speculativo sul petrolio sulle materie prime
Ma dichiarare questa impotenza vuol dire non riconoscere le questioni reali
Petrolio non sta andando in alto perché
C'è un mero effetto speculativo
Cresce perché l'Occidente ricco è arrivato ad un punto di svolta deve interrogarsi sul suo futuro
Se gli Stati Uniti d'America consumo non quarto dell'Energia del mondo
Vuol dire che
Se i due miliardi di cittadini del mondo che sono indiani e cinesi
Decidessero nei prossimi decenni di vivere come gli americani ci vorrebbero tre pianeti
Che dovrebbero affiancare la terra per sostenere un processo di sviluppo di queste proporzioni
Quindi lo accidenti comincia a interrogarsi su quel che vuol fare non può pensare che tiene
Tre frigoriferi
Un sistema di
Refrigerazione un sistema di riscaldamento
Le auto
E che gli altri invece debbano andare a piedi non è possibile
Non è possibile
E un quarto e un quarto non sto parlando di qualche cosa di molto modesto quindi è evidente
Poi ci sarebbe da ragionare su nello sviluppo della dell'Energia che
è succube solo dal petrolio ma ci porterebbe lontano il punto centrale è che l'Occidente ricco
Deve preoccuparsi del fatto che su questa terra vivono in sei miliardi e questo lo do per la popolazione avvenuti in pochi anni e che siamo di fronte ad una fase nella quale
Il peso demografico tenderà a farsi sentire
E noi in particolare non europei
Che stiamo invecchiando e siamo
Sempre più sede potenziale di sbocchi di migrazioni
Che sono di grande portata e di grande dimensione dobbiamo interrogarci non contorni moralistici o citando la paura ma assumendoci fino in fondo le responsabilità del caso
Però poiché le questioni oggi sono politiche anche se
La mia passione di discutere dei temi dell'economia e porterebbe altrove
Io colgo questa occasione per farvi un discorso molto preciso anche se molto semplice nella sua analisi politica
Lunedì mattina
Ci sarà a Roma un convegno a cui io attribuisco molto importante il
Il promotore Franco Bassanini con lui abbiamo collaborato alla a scrivere
Alcune riflessioni politico istituzionali che sono centrale
Vedete quello che voi avete fatto in questi anni io l'ho guardato con grande attenzione
Ma io non ho creduto agli sbocchi di partitici
Non credo alla deriva presidenzialista
E poiché non credo al bipartitismo
Non credo neanche la vocazione maggioritaria
Quindi è chiaro
Che
Le alleanze passano attraverso questo punto non altri
Poiché non sono presidenzialista però ve l'ho detto anche nel seminario di Frascati ma Walter ragionato diversamente e mi dispiace
Mi dispiace perché
è stato rilanciato Berlusconi e
Quando voi saltò sul predellino di italiani pensavano che fosse matto
E io avrei sperato che gli italiani non l'avessero seguito
Ma su quel predellino è stato il sabato
è stato messo nella condizione attraverso la logica della prosecuzione del bilinguismo di considerare che esisteva solo luglio
E chi ha creduto di poterlo battere su questo terreno si è illuso ora i cattivi consiglieri riposo in un po'
Perché non si può fare L'elogio della sconfitta
Abbiamo preso il trentatré per cento dove andate contro e dovrebbe il centro
Giorgio Galli dovrebbe scrivere un nuovo saggio su bipartitismo imperfetto e di rete così come allora ma più per ragioni internazionale anche per scelte
Di carattere nazionale i comunisti sembravano com'erano Comba nati a fare opposizione oggi ci sono e beh un nuovo bipartitismo l'imperfetto che condannerebbe voi a fare
L'opposizione non solo Berlusconi ma al nuovo continuismo che Berlusconi fatalmente sarebbe in grado di determinare quindi
Io penso che
Francesco forse c'è bisogno di fare qualcosa di più
Perché la la la nascita del Partito Democratico si scriveva e secondo me si legge ancora all'interno di uno schema bipartitico non bipolare
E poiché questo è stato accompagnato
Da una selezione e la classe dirigente non sempre volte sull'osservazione
Per cui oggi noi viviamo la nostra esperienza parlamentare dentro una realtà
Che non solo è priva spesso di tensione
Ma anche privo di competenze
E priva di quelle professionalità che sono essenziali se come credo io l'Italia un Paese in cui
Si devono riconoscere le ragioni della difesa di un parlamentarismo moderno non ci si deve rassegnare
Alla logica di un presidenzialismo che può andar bene nel Nord America ma del Mac della realtà italiana finirebbe fatalmente in una deriva
Sudamericana
Come dimostrerò
Esperienza
Dei Consigli regionali di fronte all'elezione diretta dei governatori
In un Paese in cui la deriva presidenziale sconta il fatto che non c'è una tradizione e i contrappesi istituzionali fatalmente da elezione diretta comporta console
La sparizione la funzione legislativa come si sa come si può dire
Ovvero l'asservimento della funzione legislativa alla funzione dell'Esecutivo
Qui dove ti discutere tra di voi io le mie opinioni loro sono molto salubre sono sempre le stesse
Tra l'altro vi debbo dire che anche nell'avvio di questa legislatura si vedono i segni di questo degrado che ormai incontrollabile
Il Presidente della Camera si muove come se fosse lo speaker
Del Congresso americano cioè l'espressione
Della realtà politica che lo esprime
Ma in un sistema certamente ma in un sistema dico altro se fosse così vorrebbe dire che noi
Avremmo letto il capo del Governo e sarebbe un elemento di contrappeso perché in America quelle la funzione
Invece dentro il sistema che ha violentato la Costituzione italiana
Ha introdotto degli elementi di presidenzialismo immaginando che questa fosse la soluzione invece era una grave scorciatoia
Si introducono ancora di più elementi di forzatura e la figura del Presidente della Camera la figura stessa delle Camere
Che
Dentro la nostra Costituzione il punto di forza della politica nazionale si riduce ad essere
L'anticamera
Del potere espresso dalla maggioranza attraverso la formazione di un Governo che si pretende sia stato scelto direttamente dagli elettori queste cose devono essere sciolte
E se Veltroni la penso così io non la penso così
Quindi
Se il pensiero del Partito Democratico riassunto nella logica di Vassallo e dice canti
Voi Fini rete fuori strada
Se invece
Come io credo
Si recupera il pensiero di un parlamentarismo moderno efficace efficiente
Nonno sto predicando
Il ritorno a nessuna esperienza precedente anche se non è neppure lontanamente paragonabile la struttura politica per la prima Repubblica con quella seconda
Vi invito anche a riflettere su un punto su quindi non solo
Richiamare un modello tedesco che consenta l'articolazione su un arco di forza che non sono due un arco di forze non sono due
Ma accompagnato da un intervento risolutore in materia di articolo quarantanove della Costituzione sul funzionamento dei partiti oggi questi partiti anche il vostro sono partiti non scalabili
Perché il controllo della Cassa ovvero il controllo dei rimborsi delle spese elettorali determina una riduzione degli spazi democratici
E questo vale per tutti i partiti ovviamente Berlusconi non ho neanche questo problema perché il suo controllo prescinda dagli stessi rimborsi delle spese elettorali ma per tutti gli altri vale anche per Di Pietro
Chi ha messo nella sicurezza di una cassaforte controllato da tre persone il controllo del rimborso delle spese elettorali l'uso moglie la signora Moratti l'amministratrice
Io no io ho finito io non voglio stare in un partito non scalabile questo il problema io voglio stare dentro partiti democratici allora
Le nuove alleanze le cose
Si può fare tutto se si condividono le cose non c'è dubbio io lunedì
Padova Franco perché spero che
Emerga una posizione molto utile a creare le condizioni per una diciamo
Recupero democratico
Della vita nel nostro Paese se così sarà non ci non c'è dubbio che ci saranno delle conseguenze naturale ma non è che da esso ci dobbiamo mettere qui a dire come gestiremo le elezioni amministrative non mi interesso di che cosa succederà
A livello periferico nel Comune di Prato uno il Comune di Bologna perché non è questo il problema se non ci chiariamo a monte sul piano della struttura del sistema democratico italiano rispetto continueremo a fare degli impicci dei pasticci
E a proseguire questo egemonico berlusconiano che evidentemente interpreta perfettamente
Il modo di sentire della gente aproposito teoricamente uno concluso non è che si tratta di radicarsi nel territorio
Dei termini tradizionale di una radicarsi nelle coscienze
Però di casi delle coscienze bisogna avere la capacità di spostare
I falsi miti che sono diventati i veri protagonisti della condizione civile italiana quello sfuggire
Da un perimetro etico
Quel rifare il fuggi dire dalla logica di valori vissuti come elementi che
Pendo lavori tentare le coscienze più vive questo è il radicamento di cui abbiamo bisogno sennò
Diventeremo la sua età dei patti io credo che questi non siano elementi caratteristici
Di una riscatto perché poi Cinzia chi dice ci indebolisce non ci mette nelle condizioni neanche di poter competere con gli altri grazie
Allora l'onorevole Tabacci a ha svolto delle riflessioni credo molto chiare sulle quali immagino che gli esponenti del PD qui presenti vorranno anche
Errata riflettere e ragionare però anche per tenere un filo nella discussione Tabacci ricordava l'appuntamento di lunedì organizzato da Astrid ed altre fondazioni
Perché asso al centro tra le altre cose soprattutto il tema della nuova legge elettorale evidentemente è chiara la predilezione la preferenza delle fondazioni che hanno
Sottoscritto il documento
Per il sistema elettorale tedesco abbiamo qui Enzo Bianco che è stato protagonista nella nella scorsa legislatura di più di un tentativo di arrivare a un'intesa sulla legge elettorale
Le sue due bozze erano in qualche modo impostate su quel modello elettorale mi pare che soprattutto la seconda mi pare di ricordare e quindi mi pare che sia il l'interlocutore più adatto a proseguire il ragionamento
Tenendo anche il filo appunto di questa discussione sulle riforme
Grazie Stefano
Effettivamente io credo che
Abbia ragione Bruno Tabacci
A dire che
Non si può mantenere una fase di transizione
A tempo indeterminato
E non scegliere con chiarezza a quelle
Il modello a cui vogliamo
Ispirare
E deve essere un modello coerente tanto l'articolazione del
Politica dell'organizzazione politica quanto evidentemente le norme costituzionali e la legge elettorale
Noi abbiamo un Paese che
Nel
Novanta per cento delle leggi elettorali dei momenti elettorali cui chiamata è un sistema proporzionale
Votiamo col sistema proporzionale nei consigli di quartiere
Nelle elezioni comunali nelle elezioni provinciali delle elezioni regionali
E votiamo adesso con un sistema sostanzialmente proporzionale sia pure col premio di maggioranza
A livello centrale e contemporaneità devo livelli di elezione diretta del capo dell'esecutivo in molti dei livelli in cui operiamo
Come dire quando noi
Alleviando addirittura a livello di elezioni europee abbiamo un sistema in cui non c'è un sistema proporzionale consisteva polverizzato basta lo zero virgola sette per cento otto per cento grosso modo Franco per eleggere un deputato europeo
Se e senza naturalmente come dire addirittura con un premio alle formazioni più piccole è il sistema elettorale che al contrario di quello che accadeva normalmente premia i partiti parcellizzati perché riescono con un con un resto ad eleggere qualcuno
E e dall'altra parte abbiamo un sistema che nei fatti nel sentire della gente è un sistema in buona sostanza di quasi elezione diretta del capo dell'esecutivo nel senso che gli italiani sono convinti più o meno
Giustamente di avere scelto essi chi è
Il il capo dell'esecutivo che avviene
Ma a governare all'indomani delle elezioni anche se c'è il passaggio formale delle della nomina da parte
Del Presidente della Repubblica e poi il passaggio più o meno formale del Parlamento insomma in buona sostanza noi abbiamo un sistema che
A tutte le caratteristiche per essere un sistema previdenziale presidenziale ma senza avere i contrappesi che sono formidabile sistemi presidenziali che noi leggiamo e abbiamo d'altro canto un sistema elettorale
Perché va in un'altra direzione e che però come dire l'una o non ha più le caratteristiche reali delle garanzie che ci sono i sistemi parlamentari
Allora io credo che la prima strada che la prima cosa dobbiamo fare e scegliere con grande coerenza un modello verso cui andare e andare si può scegliere anche un sistema presidenziale
Ma in questo caso dobbiamo modificare profondamente la Costituzione ed avere tutte le caratteristiche che ci consentano di potere
Di potere introdurre quei cambiamenti io credo che questo non sia la strada verso cui andare io credo che noi dobbiamo a Stato avevamo introdotto avevo pensato di fare la precedente legislatura
Quando tutti eravamo convinti dell'idea di modificare la legge elettorale va ripresa io penso che lunedì anch'io sarà un momento molto importante per uscire fuori rispetto a questo io credo che la strada è tracciata la dobbiamo andare verso un sistema elettorale che
Io credo di questo nostro Paese abbia bisogno esalti e ribadisca il sistema parlamentare
E quindi sostanzialmente un sistema che riporli il Parlamento e Corte il Parlamento al centro della politica nel nostro Paese con le scelte che vanno
Che vanno portate in quella direzione per far questo occorre un sistema elettorale senza prima di maggioranza
Per evitare che parta nel nostro Paese coalizioni assolutamente naturali come quella nella scorsa legislatura che ha impedito
Allo stop ovvero di funzionare efficacemente e ha varato una maggioranza che poi non era in grado di avere una visione unitaria del Paese ha come unico collante l'antiberlusconismo oggi il confronto nello scontro con Berlusconi
Occorre nel fare questo quindi un
Una un'alta soglia di sbarramento
Occorre che ci sia
E si recuperi lo voglio dire con grande forza
Questo tema non viene normalmente sotto reato se non in campagna elettorale bisogna recuperare un rapporto tra eletti ed elettori diciamolo con franchezza un sistema come quello vigente
Che sostanzialmente consegna la scelta del Parlamento alle oligarchie o alle segreterie dei partiti è un sistema che a lungo andare allontana i cittadini dalla democrazia doveva essere noi
A dirlo con forza
Che con strumenti vari che possono essere quelli delle elezioni primarie la regolamentazione dei partiti
L'articolo quarantanove temi che pure Bruno Tabacci accennato e che ovviamente non possiamo approfondire in questa sede per brevità di tempo vanno assolutamente introdotti e poi ci sono sistemi che consentono di potere
Di potere scegliere gli eletti uno dei quali sono i collegi uninominali nel modello tedesco ci sono i collegi uninominali per il cinquanta per cento degli eletti si può
Scegliere l'uno l'altro modello ma questa era stata verso cui andare
E concludo questo mio intervento però con una considerazione di carattere politico con la storia
Che non è non è ininfluente raccontare alcune settimane fa su sollecitazione del nostro tesoriere del dello studio serio interviene della Margherita perché sapete che i partiti continuano ovviamente in questa fase ad esistere
C'era la ragione di un obbligo di legge che era quello di convocare
L'Assemblea federale della Margherita di cui sono presidente Francesco e ancora il Presidente La Margherita perché bisognava approvare il bilancio del due mila sette
E ho diramato la convocazione come come di prammatica per
Per per per convocare i componenti della assieme ad approvare il bilancio bene in quella settimana tra la convocazione e l'effettuazione io ho ricevuto alcune centinaia di telefonate
Di fax di sms di e-mail di ogni tipo di persone che erano elettrizzante all'idea che avessi convocato la Margherita per fare una discussione politica
No no no ma c'è poco da ridere attenzione è una cosa molto seria e molti ve l'ho detto che se c'era la discussione politica
Per sulla Margherita erano pronti a venire perché erano come dire assolutamente in una condizione di grande difficoltà rispetto al taglio e al momento che è stata versando oggi il Partito Democratico
E lo dice uno che parla del Partito Democratico da quindici anni dal mille novecentonovantadue quando mea culpa
Quando non ho ancora sì non lo ero non lo ero più ma in quel momento ero impegnato al momento referendario di Mario Segni e avendo scelto il modello maggioritario ritenevo che bisognasse sciogliere tutti i partiti compreso il mio il partito repubblicano per dar vita al partito democratico
E ve lo dico con grande schiettezza se il Partito Democratico
Come è oggi nella mente di qualcuno
Dovesse diventare un rischia di diventare un partito socialdemocratico che aderisce agli organismi internazionali socialisti
Se dovesse nel contempo assumere vie più come spesso è capitato nella storia della politica italiana le caratteristiche di una tradizione politica nobile che quella del PC poi del PDS poi dei DS
E come dire perdere quell'elemento di straordinaria novità che il Partito Democratico lo dico con grande schiettezza questo non vedrebbe molti di noi interessati a un progetto che non ha nulla a che fare con la nostra storia grazie
Grazie Enzo Bianco vorrei chiudere questa prima tranche di discussione ascoltando da Ermete Realacci una risposta non solo alle alle osservazioni che ha fatto poc'anzi Tabacci ma anche ad altre
Che sono state avanzate nel corso dei lavori questa mattina anche sul sul ruolo dell'opposizione sulla sul tema del dialogo a intermittenza che rischia di non essere
Compreso dall'elettorato del PD anche sulla organizzazione viene quasi da dire
Logistica che il PD si è dato nel cercare di fare opposizione al Governo Berlusconi ho ascoltato delle critiche
Al governo ombra di cui tra l'altro Realacci esponente quindi ci sono tutta una serie di temi sui quali è opportuna una sua ha una sua replica una sua riflessione
Si è ingerito alla verità se si cerco di essere a Bianco è stato esemplare se riuscissimo tutti a
A conti eccetera P bianco sarebbe perfetto bene cerco di essere quindi schematico una risposta primo punto le cose dal bacino grande stima come credo tutti quindi Tabacci io ricordo che nella passata registratore
Ha fatto una
Se nessun agitato e l'ho staccato
Novelle lui spesso diceva ma noi due dovremmo stare la stessa parte invece questo è un invece il Dell'innaturale in questo
Siamo d'accordo su molte cose spesso fa battaglie coraggiose penso a quello del CIP sei che io condivido diciamo e su tanti altri temi
Sulla vicenda elettorale io francamente forse perché sono molto più ignorante di tanti che sono presenti in questa sala
Non sono non è la passione che a lui nelle convinzioni che Alloni lo devo mettermi molto brutali io non trovo un delitto parlare neanche di presidenzialismo
Personalmente dovessi scegliere un sistema elettorale preferirei un tempo
L'ha detto anche Enzo
Pro dove si sceglie un sistema elettorale o una certa prassi propensione per il sistema francese cioè doppio turno di collegio perché mi sembra in garantisca sia legame con il territorio che una selezione in qualche maniera anche delle forze politiche
Non penso che il Partito democratico debba legare a questo diciamo il suo futuro non non non mi piacciono le alchimie non non trovo ne è un delitto parlava di un tedesco rivisitato nel pub para in un'altra cosa penso che come accaduto in queste elezioni debba essere in parte la politica a determinare i processi e non diciamo la tecnica a determinare le scelte politiche
In qualche caso la tecnica aiuta per esempio è chiaro che le europee ci vuole una qualche soglie di sbarramento per evitare una cosa di prima io sono per metterla la più bassa possibile la più bassa soglia di sbarramento che in Europa in questo momento cioè la più bassa che c'è in Europa
E il tre per cento della Grecia tutti gli altri c'erano più alta
Tra parentesi quando parliamo i sistemi elettorali e sono d'accordo con le cose dette ricordiamoci che le preferenze non esistono in quasi a mente praticamente in nessun Paese europeo
E i grandi Paesi democratici hanno cose peggiori di quelli italiani per esempio la lezione europea e in alcuni paesi sono fatti i conti list toni nazionali senza preferenze e costa rammento che vanno dal cinque per cento in su lo dico questo per spiegare come vanno le cose in Europa perché altrimenti noi ci con Ricci raccontiamo delle cose che poi non corrispondono alla verità
Però il il cuore del ragionamento non mi sembra essere questo ma capire quale la quello che vuole fare il Partito Democratico è ovvio che il Partito Democratico non deve essere un partito autosufficiente
Me io ho interpretato però la vocazione maggioritaria non come un esponente come una spinta per il bipartitismo
Ma come una spinta alle a essere un grande partito nazionale che provava a leggere l'Italia
E da questo punto di vista credo che Francesco abbia dato Rutelli abbia dato oggi una un contributo interessante perché il punto chiave su quale agenda lo vogliamo provare a parlare al Paese
Faccio una battuta anche sulle cose organizzazione bene faccio con la franchezza e con la secchezza del caso
Correnti non correnti eccetera io penso che Veltroni si deve occupare di più del partito
Penso che sia utile che l'UE diciamo Guidi di più questo processo è evidente che è un grande partito che rappresento un italiano su tre deve essere è un partito pluralista che quindi ha molte forme di organizzazione di confronto eccetera
L'importante è che queste forme di organizzazione ce lo coniugato al futuro e non al passato
Se sono decedute spiriti che in cui ognuno si organizza sulla base di quello che era dieci anni fa non va bene e non va bene per nessuno non va bene anche per noi
Noi se vogliamo è su una cosa utile a questo partito dobbiamo definirci sulla base del proposta che facciamo avere forme di relazione tra di noi per dirla con Paul Valéry dobbiamo essere leggeri come l'uccello e non come una piuma
Perché le piume poi svolazzano troppo ma siamo utili se noi siamo un pezzo di un ragionamento
Al futuro in cui si insinui crociano storie appartenenza idee e non se siamo i reduci di quindi un pezzo della Margherita io a questo non ci starei però devo dire
Pur essendo orgoglioso di quella storia non sarei d'accordo se questo fosse il nostro è sì lo dico con secchezza
Rapidamente vengo al punto il punto chiave l'agenda è un termine astratto mica tanto
Io penso che il Cal Partito Democratico in campagna elettorale ha dettato in parte l'agenda non soltanto sulle forme di organizzazione ma anche sui temi
Sarò romantico può darsi ma ruderi ho già detto una cosa importante mettendo l'ambiente al primo posto come potete immaginare è un tema che
A me sta a cuore peraltro vi segnalo per chiamare immagini che qualche settimana fa il Time
Ha fatto una copertina che per gli americani immagino che colpiscono stomaco più di quando colpisce toccato a noi ma colpisce anche me e che o passione per queste cose
In cui la famosa immagine di di Oshima cielo esenti soldati americani che alzano la bandiera sostituito da un albero
E tutti il servizio di apertura è un servizio patriottico cioè non era un servizio ambientalista c'è una che diceva
Dobbiamo fare i buoni perché il mondo in pericolo diceva se l'America vuole tornare a essere forte del mondo siccome non ce la farà per via militare deviare la guida delle grandi sfide del futuro e quindi questa è un'impostazione forte che il Partito Democratico ha cercato di darsi
Io sono per il Partito Democratico al discorso di Pechino al Lingotto per il discorso di Veltroni a Spello sono ove il Partito Democratico che suonava l'inno nazionale nei suoi in d'appuntamenti
E che non è stato abbastanza credibile per sfondare in alcune parti del Paese
E qui di nuovo permette di parlare con brutalità
Poniamoci il problema del perché noi
Minuti chiudono perché noi
Pur avendo parlato molto di donne e dato molto spazio alle donne e dobbiamo farlo di più e ha ragione assolutamente quello che hai ragione tu per politici prima abbiamo preso meno voti di oneri Berlusconi
E perché fra i tanti massacri elettorali che ne abbia avuto in questa campagna elettorale
Alludo alcune aree geografiche alludo alla piccola e media impresa alludo ai professionisti noi siamo stati massacrati anche fra i giovani lavoratori
Cioè voglio segnalare che fra i giovani non ci siamo difesi bene tra gli studenti e siamo stati massacrati tra giovani erano dove dove abbiamo preso un meno della metà dei voti del centrodestra cioè per capirci precari hanno votato per il centrodestra
C'è un qualcosa quindi nella nostra maniera di rapportarci al Paese di parlare al Paese che va cambiato profondamente e questo qualcosa a che vedere con l'antropologia
Lo diceva mi pare sia Pagnoncelli gli anche Gentiloni ieri peraltro lo slogan vigentino ritenendo non mente bello persone tutto il mondo unitevi una bella trovata questo alla
Va usata diciamo
Noi troppo spesso sembriamo guardare al Paese dall'alto in basso
Con distanza con distacco senza simpatia
Siamo spocchia o se distanti questo non va bene il Partito Democratico è nato per cambiare questa lettura e cambiare questa lettura significa anche guardare l'Italia con occhio diverso anche nell'economia qui
Forse con alcuni qua dentro non siamo d'accordo la dico in termini secchi così ci capiamo
Non è affatto vero che l'Italia un Paese non competitivo nel mondo vita se gli italiani enormi limiti in tanti campi straordinari innovazione ricerca infrastrutture burocrazia ma l'Italia
L'impresa italiana che si sono ristrutturate hanno acquisito capacità competitive impressionanti nel mondo in Europa c'è un solo Paese europeo la Germania
Che ha saputo fare meglio di noi noi dal punto di vista della capacità di esportazione abbiamo battuto tutti ho letto un'intervista e Zapatero qualche giorno fa che diceva molte cose giuste ma una grande cazzata
Cioè non è affatto vero che la Spagna è un Paese che ha esportato il più in Europa non esiste proprio
Noi siamo un grande Paese manifatturiero che grazie al contributo dalla piccola e media impresa avuto i successi incredibili l'anno scorso le esportazioni italiane nel mondo sono aumentati del dieci per cento e in Toscana che non è un grande motore manifatturiero
L'anno scorso le imprese hanno asportato il sette per cento in più qual è il problema
I problemi sono due uno si chiama Sud qua ci sono tanti esponenti del sud il Sud è un disastro
è un disastro anche per colpa delle sue in classi dirigenti perché i soldi che arrivano dall'Europa sono spesi male perché le amministrazioni non funzionano e se uno va a vedere l'Italia scopre che il sud Italia
Che è il doppio degli abitanti del Portogallo ha un PIL pro capite più basso della Grecia del Portogallo
Mentre il centro nord Italia e ci metto dentro anche Lazio per abbassare la media per capirci ha un PIL pro capite che è più alto di quello la Scandinavia c'era scandinavi europea Danimarca Svezia Finlandia
Ma una distribuzione della ricchezza molto più diseguale scandinavi europea quindi il problema nostro oltre che il nero all'evasione che nel sud scema nessuno nel tempo
Di discuterlo e che non abbiamo una domanda interna molto bassa e questo è un problema per le famiglie è un problema per i singoli ma è un problema anche per l'economia perché il nostro PIL è a forte trazione esportativa
Ma a una domanda interna bassissime mi ha fatto piacere che Francesco abbia regalo oggi abbia detto teniamo la mente questa cosa che è stata una sciocchezza la vicenda del cuneo fiscale io allora avevo dei dubbi oggi è una scelta
Sì
Sì
Esatto esatto a Roma ci stavo arrivando sta arrivando eh ci stavo arrivando
No a parte a parte la comunicazione parlo della sostanza
Io avevo dei dubbi allora e ho una certezza adesso noi nel linguaggio del corpo nelle misure non abbiamo parlato a questi mondi che esportano alla piccola e media impresa abbiamo cercato un'alleanza con la grande impresa
E il cuneo fiscale al di là della terminologia astrusa che poteva avere un senso se veniva restituito tutto i lavoratori perché c'era una crisi di potere d'acquisto
Per come è stato fatto non è stato percepito dai lavoratori come un risultato e non ha prodotto quegli effetti che doveva produrre ecco questo lo dico per dire che se noi guardiamo al Paese cercando di cogliere i suoi punti di forza
Considerati sia con empatia capendo che questa è un grande Paese
Che ha grandi risorse perché se no continua descrivere Italia compresa sventurato sfigato in declino crediamo a tutte le classifiche internazionali ieri
Nel gruppo di lavoro a cui è stato uno con orgoglio quasi ha detto che noi fra vent'anni siamo sotto il Niger come competitività macchine non diciamo sciocchezze seri che fanno ridere i polli sono un Paese
Diciamo depresso come l'Italia si tratta in questa maniera
Noi dobbiamo essere quelli che sono l'inno nazionale le piazze e che sanno accettare le sfide del futuro di questo
La sfida ambientale parte importante ma non ci vengo sopra e che sanno che questa risorsa oggi nelle mani del Partito Democratico
Renzi per ieri parlava ha citato una frase di Obama molto bella
Quando dice noi siamo coloro che stavamo aspettando c'è pigliamoci le nostre responsabilità queste il compito per cui è nato il Partito Democratico farà la strada assieme a darti io mi auguro sicuramente conta Bacci magari anche con altri
Ma il compito principale è rappresentare la speranza e il futuro di questo Paese e per questo siamo nato e in questa direzione deve andare il nostro contributo
Grazie Ermete Realacci
Las la seconda parte del suo intervento ha avviato all'attenzione sui sui temi economici mi sembra ha un ottimo assist per dare la parola la a Nicola Rossi e andare verso la conclusione della nostra tavola rotonda sottolineando un aspetto che mi pare sia stato toccato più volte
Cioè non solo la difficoltà del centrosinistra del Partito Democratico a imporre la sua agenda ma talvolta anche la difficoltà
A ben vedere uso lo stesso verbo utilizzato prima da da Rutelli a vendere
Quei provvedimenti presi in modo razionale giusto e che probabilmente però o non sono arrivati al Paese non sono stati compresi apprezzati e quindi non hanno poi determinato il il necessario il successivo consenso questo è uno dei punti su cui si potrebbe anche proseguire la nostra riflessione
Nicola dichiarata scritto uno straordinario sud
Dunque nano cominciamo dall'agenda perché a me sembra devo esservi sincero la cosa più assolutamente più urgente dal punto di vista delle del Partito Democratico nel senso che tutti queste cose anche molto giusta interessanti
Che siamo andati dicendo sulla naturale se a un politico sulle alleanze eccetera guardate che se prima non capiamo chi siamo o non ci diamo l'INPS non diamo hanno gli stessi un'idea del chi siamo diventa molto difficile affrontare queste questioni qui
Anche le stesse alleanze se non abbiamo un'idea di dove vogliamo andare veramente mi sembra
Molto complicato diciamo affrontare quel tema senza un'identità è un'agenda la fissa solo chissà Chienti
Solo chi sa dovevo andare allora per darvi un'idea diciamo di come siamo combinati perché forse è bene essere anche un po'espliciti
Io vorrei citare un caso di queste ultime settimane
Non so se qualcuno di voi ha avuto modo di leggere due documenti che in qualunque Paese del mondo sarebbero legati da una totale e assoluta continuità logica se formulati dallo stesso partito naturalmente
Ora amiche sono la relazione sul Documento di programmazione economica e finanziaria e la risoluzione sulla stessa la seconda dovrebbe essere nient'altro che la traduzione in termini impegni del governo della prima
Benissimo leggeteli voi avrete due mondi diversi
Radicalmente riversi Risoluzione incomincia facendo l'elenco dei meriti in veri o presunti
Del Governo Prodi e poi naturalmente si dilunga in una pignola diciamo individuazione del tesoretto supponendo che ci sia mentre nel caso la relazione il passato semplicemente non esiste diciamo si parte da oggi per guardare
In avanti la risoluzione fa un elenco a trecentosessanta gradi di tutti i casi in cui noi chiediamo più soldi
Tutto fatele formulate tutti i campi volete la sicurezza la giustizia l'acquacoltura la pesca la che fra il sistema agroalimentare tutto
La relazione invece identifica quattro argomenti e non chiede più soldi chiede che lì il il Governo come dire porti fino in fondo gli impegni che ha preso anche in sede elettorale con gli italiani e quindi
Se l'avesse diciamo la risoluzione si limita a contrapporre un ordine di priorità
Quello del PD all'ordine di priorità del Governo
L'aria la relazione fa esattamente l'operazione opposta e cioè dice benissimo allora supponiamo per un attimo che voi abbiate ragione sul vostro terreno vi sfido a dimostrare che siete capaci di fare le cose che dovreste voler fare
Sono due cose comprati veramente radicalmente diverse leggerle molto divertente diciamo e non a caso il il Sottosegretario Giorgetti Giorgetti nella sua replica ha fatto notare alla all'opposizione che
Le due cose insieme non sanno o l'una o l'altra ora la cosa che personalmente mi colpisce molto e il fatto che
La cosa non ci colpisce
Assolutamente ne abbiamo tranquillamente appunto ha fatto la nostra relazione votati votato approvato a votare la nostra risoluzione punto e senza renderci conto che in questa maniera noi un'agenda non lasceremo mai
Sarebbe impossibile fissarla e impossibile fissarla se noi stessi non decidiamo
Quale delle due linee quella che riteniamo più consona io qui non vi sto a dire quale debba essere preferibile non non è questo il punto
Ma il punto è che finché parliamo con due voci con due lingue simultaneamente chiaramente il messaggio uscirà confusa
Chiaramente il messaggio diciamo uscirà non percepibile questo a me sembra un problema più urgente tra voi direi diciamo una questione di ore se non di giorni e certamente non di settimane di mesi
Proprio perché righe diventa difficile ripetere come vedete in queste settimane l'operazione io credo condotta con molto successo nella prima fase dalla campagna elettorale lì era molto chiara l'identità giusta o sbagliata che fosse
Era molto chiara la direzione in cui ci si voleva muovere il gli italiani hanno immediatamente percepito questo e l'agenda è stata detta dettate dal PD in quei giorni tant'è vero che gli altri si sono dovuti a conciare
Oggi invece come qualcuno ha detto molto bene prima
Come dire viviamo di riflesso
Nel nostro rapporto con Di Pietro nel nostro rapporto con Casini nel nostro rapporto con Berlusconi ma mai per quello che siamo è non sto non siamo
Perché io credo ci rifiutiamo di sederci un attimo con calma e di decidere che su alcuni punti si arriva ad una conclusione
Pagate non è che non ci siano state assemblee
Di gruppo assemblee dei parlamentari su questi temi ma è interessante il fatto che non siano mai state conclusive
è interessante il fatto che ci sia come dire che le cose si siano conclude così esattamente così com'erano cominciate posso darvi un esempio e poi diciamo chiudo
Di quello che a me sembra uno dei punti Croce fondamentali proprio cene vuol dire non una questione di analisi dal punto di vista della politica economica una questione strettamente valoriale per la quale o si stava una parte si sta dall'altra me
Allora gran parte della Risoluzione
Dedicata al fatto che Berlusconi stava smontando tutte le cose che abbiamo fatto nella lotta all'evasione eccetera eccetera eccetera eccetera
Questo tema non è toccato nella relazione perché
Perché il punto e qui anche qui molto semplice che va al che
Valutazione diamo di noi stessi dal punto di vista di quelle politiche qui guardate c'è un discrimine di fondo
C'è una parte credo di noi che crede che cittadino e Stato siano sullo stesso piano
E che nel momento stesso in cui lo Stato chiede al cittadino lealtà debba offrire lealtà per primo
Perché il ciclismo è una cosa che vanno diciamo nelle due direzioni non è che c'è nel senso civico non è solo quello il cittadino in primis il servizio civile quello che lo Stato promana quotidianamente la sua attività
C'è una parte di noi che questo non lo pensa è inutile che ci prendiamo in giro
E pensa che invece che il senso civico la lealtà sia no caratteristiche del cittadino dopodiché lo Stato possa fare quello che voglio
Questo è a mio modo di vedere diciamo una questione che
Diciamo arriva fino alla seconda parte del Settecento e dopo le cose cambiano però è irrilevante ora alla questione storica
Il punto di fondo è che se noi non ci fermiamo un attimo su questa questione per esempio il rapporto con il Nord Est loro riconquista eremo mai
Mai
E con larghe parti diciamo del del della popolazione
Non non ce la faremo mai da questo punto di vista non potremo mai renderci conto di che cosa accade nel Mezzogiorno per la parte migliore del Mezzogiorno se non tocchiamo esattamente questo punto
Allora possiamo
Un attimo diciamo
Se invece di fare diciamo tante
Discussioni molte volte su cose che vengono dopo
Possiamo fermarci un minuto fermarci minoranza quali
Quale possa o debba essere l'occasione per portare il partito a discussioni questioni anche di questa serietà non non non so mi è difficile dirlo al mestamente anche perché
Se uno pronuncia la parola congresso immediatamente diciamo il pensiero non corre al tema del rapporto fra il cittadino allo Stato ma tutt'altre questioni quindi è inutile pronunciare la parola va bene
Allora però possiamo trovare un momento in cui queste questioni le affrontiamo perché ripeto altrimenti
Lesive molto semplice lei si è quello di un partito che non parla un partito che non dice di un partito che non che non si esprime semplicemente perché non ha chiarito a se stesso che cosa debba dire
Grazie a Nicola Rossi anche per il rispetto dei tempi Pier Paolo Baretta il ruolo del sindacato tocca molte delle questioni anche qui affrontate quindi è quanto mai quanto mai interessante ascoltare il suo punto di vista anche le chiedo ovviamente il rispetto dei tempi andiamo verso la chiusura e poi ovviamente a Linda Lanzillotta
Aspetterà anche in qualche modo il il compito di
Ricapitolare anche gli ultimi elementi emersi da questa tavola rotonda Baretta grazie sarò molto breve
Mi inserisco nel filone di una cosa che diceva adesso Nicola Rossi con riferimento all'agenda e al problema dell'agenda
Nello stesso momento in cui
Si avviava la kermesse di piazza Navona nello stesso momento in cui
Il Parlamento approvava il DPEF
Nell'Inner disinteresse generale i giornali non hanno praticamente dato la notizia dell'approvazione del DPEF
E il DPEF che il presupposto di una manovra economica che stiamo snocciolando in queste ore
Che meriterebbe un'attenzione non solo di merito non solo per la filosofia che presenta ma anche perché esattamente
Con riferimento al tema che Rutelli poneva cioè l'idea di in di porre noi un'agenda visibile riconosciute alla per non farla lunga io penso che
Un filo conduttore dei ragionamenti che qui sono stati proposti
Da quello del clima a quello della libertà economica quello del delle garanzie sociali visto che siamo in una sede di coraggiosi l'avere coraggio discuta di capitalismo
Perché questo sta avvenendo
Rete quattro da questo versante all'Italia concessioni autostradali liberalizzazioni su un compromesso più basso di quello qualsiasi compromesso finora realizzato
Strana Robin tax nessuna attenzione non solo i ceti popolari ma nemmeno i risparmiatori ceti medi
Si sta discutendo di capitalismo già si sta riorganizzando Tremonti e compagnia hanno la loro idea la portano avanti noi questa non è una una discussione e la Commissione bilancio
Una discussione da politica di prima grandezza che bisogna avere il coraggio di fare noi con noi stessi e noi con poi all'esterno
Rendendola in qualche modo una discussione visibile ovviamente facendoci un'opinione sulle regole del gioco su quali sono le nuove regole del gioco su come noi portiamo avanti da un lato i temi dalla modernizzazione vera
E dall'altro i temi della visione sociale perché la società italiana cambiata da sola
Questo il punto in questi ultimi dieci anni sa che a me italiana è cambiata da sola senza la politica senza i partiti e si è autorizzata ed è una questa è una delle ragioni per le quali l'incrocio del messaggio del centrodestra atto più facile
Per questa autorganizzazione sociale che ha cambiato i punti di riferimento
Per non farla lunga dico quindi che se si vuol discutere di capitalismo bisogna rivale discuta il nodo che c'è ormai tra democrazia e struttura economica
Cioè la democrazia economica e l'esatto compimento da democrazia politica in questa situazione credo che su questo abbiamo delle cose da dirci delle cose da costruire ma lo considero un tema come le che collega la piattaforma in qualche modo alla quale faceva riferimento Rutelli
Per essere ulteriormente breve la mia propensione al sistema tedesco la mia direi contrarietà al sistema presidenzialista
Non viene dalla mia esperienza politica brevissima ma viene dalla mia lunga militanza sociale
Siccome io penso che la democrazia è fatta da una forte articolazione dei poteri sociali
Da una forte presenza di una società plurale e non solo di una politica plurale
Penso che un sistema che garantisca complessivamente forme di pluralismo dove il Comune almeno stringente aiuti una dialettica sociale che bassi riorganizzata ma che deve essere tale ultima considerazione
Spero di aver rispettato i tempi
Sì abbiamo bisogno di un partito
Leggero flessibile tutto quello che si vuole ma di un partito evocare il termine partito significa evocare una tradizione politica significa evocare un modo di stare nei rapporti con la società e con i cittadini
Io non sono preoccupato degli errori che stiamo facendo chiedo errori nuovi però
Chiedo errori nuovi rispetto a questa situazione
Grazie a Baretta
Io
Prima di dare la parola Linda Lanzillotta per l'ultimo degli interventi di questa tavola rotonda mi permetto di sottolineare un aspetto
Ah no certamente certamente no ovviamente senza grazie anche al virtuosi
Grazie anche al virtuosismo di Baretta che è stato più che lei tempi abbiamo la possibilità anche io filo io sottolineo solo un aspetto che forse
Può meritare un passaggio una riflessione mi pare da quello che ho ascoltato che viene data molta importanza a questa questo riassetto del sistema politico e anche la nuova legge elettorale e c'è una netta propensione
Per il sistema elettorale tedesco mi pare che l'unica nove voce dissonante sia stata a quella di Realacci
Forse questo è un punto che testimonia ancora la difficoltà di trovare una una un orizzonte comune sul riassetto del sistema politico dentro il Pd
La parola Lina Lanzillotta
Parte questa dimostrerà
Dialettica io vorrei intanto partire da
Un ringraziamento a quelli che hanno partecipato a questi due giorni a una considerazione sul lavoro che che noi come proposta abbiamo fatto credo che io l'ho detto all'inizio questo era un evento abbastanza anomalo rispetto alle nostre
Iniziative riesca erano che sono state sempre più focalizzate sui temi di policy va credo che
Abbiamo fatto bene e che l'intervento che da ultimo fatto anche Francesco ha dimostrato come oggi
Sia intrecciata l'agenda politica con una gli strumenti della politica e quindi
La forma partito la all'assetto istituzionale
La prospettiva che è davanti a noi perché le due cose sono molto molto legate
Sottolineo anche che locus a svolto questo ruolo continuerà a svolgerlo noi siamo come è noto un'associazione non avendo patrimonio
Ma grazie al quale alimentarci e tuttavia con le nostre forze e con le forze nostri soci continuiamo a svolgere
Coraggiosamente questo lavoro ma siamo anche orgogliosi in qualche modo di farlo così e non attraverso altre fonti di finanziamento
Questo nasce da uno dei temi forti che abbiamo posto già da alcuni anni e cioè del rapporto tra politica ed economia e lo rivendichiamo nella pratica
Questo è uno dei temi che credo noi dobbiamo sempre riproporre anche nel Partito Democratico perché attraverso
Canali di fra diversi che sono quelli del partito ma sono anche quelle delle fonderie Fondazione delle associazioni
Non si ripropongono vizi del passato
Che io considererei altrettanto dirimenti di quello dell'agenda politica o delle alleanze brevemente vecchie questioni toccate legge elettorale
Ma sicuramente i rischi che diceva Realacci ci sono ed è vero come sottolineato ieri Tonini stamattina Franco che la politica poi
A una sua forza e determina degli assetti istituzionali anche dentro regole e il diciamo il porcellum nella dimostrazione però è vero anche che il porcellum ci ha portato all'alleanza con Di Pietro perché l'alleanza con Di Pietro è figlio del premio di maggioranza e non credo che oggi
Possiamo dire che quella fosse una scelta lungimirante
Invece quando a Frascati come ricordava Bruno noi abbiamo organizzato un panel che teoricamente il prefigurava già quello che fa vedremo lunedì no quello schieramento
Di intesa possibile sul modello tedesco ecco se noi avessimo valorizzato fino in fondo quella opportunità
E io penso che di questo forse dovremmo scrivere la storia di quel passaggio perché non è stato affatto
Esatto
No non so se Andrea forse andavamo alla storia con i se non si fa lo sa al saremmo andati a votare ma forse con un esito e con una assetto diverso la storia con i se non si fa
Questo per dire che non è di oggi diciamo la nostra adesione al modello tedesco il tentativo di aggregare forze culture politicamente anche distanti perché ricordo che allora era su questa posizione Rifondazione Comunista che pure
Sarà al tavolo di lunedì con lei associazioni e le istituzioni che si occupano in quel campo di politiche istituzionali allora c'era anche la lega credo che interverrà la lega al convegno di numeri cioè si ricompone quel sistema di forze che vede una politica italiana in cui c'è una semplificazione del sistema dei partiti
Una modello che garantisce stabilità e governabilità ma che non fa una torsione della politica
In virtù di regole che
Costringono ancora una volta o al dominio berlusconiano sul campo del centrodestra o ad alleanze
Diciamo che non partono come noi invece rivendichiamo dalla sostanza dai contenuti dall'agenda ma invece dallo stare insieme pur di avvenire
Una soglia che è quella del premio di maggioranza quindi io credo che coerentemente riprendiamo peraltro Ermete
Mi sembra diciamo arco concordi sulle finalità e sottolineo che alcune delle associazioni che ci saranno lunedì non voglio bruciare il convegno di lunedì ma insomma
è segnalano anche una sorta di resipiscenza perché anche se non è molto identificabile riconoscibile come luogo di elaborare BA e quarta fase che io
Che fa capo se non erro a Franceschini
è sottoscrive il documento che concorda sulla linea della
A forma di governo parlamentare e della modello elettorale tedesco quindi mi sembra che in all'interno del Partito Democratico ci sia una riconversione
Abbastanza ampia
A che evidentemente parte anche dal da riflessioni giustamente critiche e autocritiche di quello che è successo negli ultimi mesi
Nel merito ma io concordo con Tabacci che non occorre appunto Frigo prefigurare alleanze o schieramenti o o tattiche anche locali e che la convergenza diciamo tra forze viene come abbiamo sempre detto e come vogliamo che sia anche grazie a una legge elettorale rinnovata dai temi io è da tempo che conta Bacci dico che mi troverei bene lo stesso
Partito addirittura schieramento anche molto più di quanto non mi sia trovata ora in passato con altri ma questo fa parte del pluralismo quindi diciamo io sono pronto a stare con Tabacci
Ma non con tutti quelli dal suo partito per esempio quindi ma e
E quindi credo che sia interesse economico
Perché ecco con alcuni soprattutto di quelli che stanno verso il sud del tuo partito il qualche problemino ce l'avrei per cui ognuno ha i suoi
A
Esatto ancora quindi tutti i partiti sono plurali nessuno
Ah è perfetto dobbiamo trovare un'agenda
Per il futuro dell'Italia e e questo è il lavoro che ci deve appassionare veri capelli qualcheduno apposto anche il problema
Vic dell'organizzazione e governo ombra
Affatto di fredda e della dell'opposizione ha fatto riferimento al Governo ma io credo il Governo ombra sia un buon modo per rendere visibile l'opposizione però
Occorre che ci siano dei luoghi di elaborazione di medio lungo periodo ecco io cosa vedo
Perché i gruppi parlamentari sono quelli che stanno sul day by day cioè e quindi rispondono all'agenda che viene proposta attraverso il calendario parlamentare dal Governo e dalla maggioranza
è chiaro che c'è un raccordo con il partito ma ci si devono essere dei luoghi del partito in cui si ragiona anche in un'ottica di lungo periodo allora
Il Governo ombra deve riuscire a fare le due cose in genere un Governo vince e governa quando ha vinto la sua visione del futuro
Ecco io credo che
Il sì come Partito Democratico non solo non ha vinto ma ancora non c'è la questa visione del futuro
E questi idea della sua missione della sua identità e che è quella che noi dobbiamo costruire il nome della quale come diceva Rutelli noi dovrà dovremo convincere gli italiani che siamo più credibili più affidabili che stiamo meglio degli altri perché vi proponiamo un futuro più convincente ecco in qualche luogo del PD questo lavoro
Bisogna che si faccia oppure lo faranno solo le fondazioni le associazioni
Bene ma allora
Ci sentiamo investiti di questa missione noi volontariamente
Senza che nessuno lo abbia assegnato questo compito lo stiamo svolgendo e continueremo a svolgerlo però ecco bisogna che allora cioè c'è un luogo in cui si produce il software della politica
E però qual è la saldatura tra il software detto che sono le idee e l'hardware che sono poi la classe dirigente chi vago per lunare e cita le Regioni
O il Paese quando si tratta di definire candidature ruoli degna di responsabilità
Occorre che il Partito Democratico e anche questo è un modo diciamo importante di costruire il futuro faccia a saldare il
E e e crei il modo per vedere come si saldano
La innovazione culturale la visione del futuro
La proposta politica e poi la gestione attraverso una classe dirigente perché altrimenti
Si realizza esattamente quello che denunciava Nicola Rossi e cioè che da una parte si elabora una visione e poi quando si tratta di declinarla in
Un di
Presenza nelle istituzioni
C'è una divaricazione assoluta
E questo è un problema che accanto ad altri noi dovremo portare avanti nella nostra
Partecipazione del Partito Democratico portando avanti le nostre idee dove appunto io non credo
Che i coraggiosi e le altre a sicuramente noi non siamo l'anno sta al Gia de La Margherita noi siamo
La richiesta del Partito Democratico noi siamo quelli che
Più fortemente vogliono un partito nuovo che sia il Partito Democratico e non la riedizione di vecchie cose quindi da questo punto di vista
Io voglio rassicurare Realacci che quello che noi stiamo facendo oggi anche il modo in cui ragionando insieme a maglia abbiamo voluto costruire queste due giornate
Volevano rappresentare plasticamente come non c'è e non c'è voglia di riproporre il passato ma c'è voglia di contribuire in modo molto determinato molto deciso a costruire il futuro
E non faremo sconti a chi il futuro ce lo dovesse negare ancora una volta
Grazia Linda Lanzillotta io chiedo se c'è la volontà di replicare ovviamente dovrebbe essere superveloce se no allora ringraziamo tutti e ringraziamo chi ci ha ascoltato
E a presto