Una delegazione del Partito Radicale Nonviolento e di Non c'è Pace Senza Giustizia consegna al Governo una petizione internazionale che chiede ai Paesi del G8 di intervenire sulla situazione del Sudan

Perché ci aspetta
Ribadiamo doganali
Consegnato ai numeri non c'è pace senza giustizia al Governo italiano a Palazzo Chigi un documento relativo al dal furore al Sudan extra
Sì a nome del partito anche del Partito Radicale transnazionale di altre cinquanta organizzazioni è un documento che raccoglie le firme di oltre tredici mila cittadini tutto il mondo che chiedono i leader del G otto che si apriranno in Giappone la settimana prossima
Di prendere una iniziativa di adottare una dichiarazione sul Darfur
Come sapete questa regione martoriata da anni in una guerra che ha creato già oltre duecento mila morti con una oppressione evidente di tutta un'etnia
Vi sono stati numerosi interventi della comunità internazionale l'invio di una forza di interposizione delle Nazioni Unite e addirittura la
La la decisione di dare giurisdizione per il Darfur alla Corte penale internazionale con i primi
Indiziati di sono due e persone sul raggiunte da un mandato di cattura del Procuratore generale della Corte di Giustizia della Corte penale internazionale però purtroppo nulla si sta muovendo l'Unione europea pochi giorni fa
A livello di Consiglio europeo a espresso la sua ferma condanna chiedendo al Sud è una di cooperare
Per dare alla giustizia questi due indiziati e per far cessare le violenze non sta succedendo niente sappiamo quali sono le complicità e quali sono
Anche le alleanze di cui poco in inficiare il Sudan è chiediamo e i Paesi del Giotto intervento forte e già richiesta altrimenti di sanzioni contro il Sudan è contro coloro che non cooperano
Né con la Corte penale né con né azioni in corso per fermare questo massacro in Darfur
Adesso si attende vuol dire un si dette da parte del del Governo
Noi confidiamo nel Governo italiano che è presidente anche di turno delle comitato speciale sulle sanzioni in Darfur delle Nazioni Unite e delle sanzioni per il Sudan
Delle Nazioni Unite di agire di attivarsi presso i suoi partner questa iniziativa
è simultanea a analoghe iniziative assunte in tutte le capitali dei Paesi del G otto quindi oggi vi saranno manifestazioni e iniziative simili a Parigi a Berlino a Washington a Mosca e nelle altre capitali
E perché appunto i leader e siano sensibilizzati e anche alla da dal G otto parta un messaggio forte per e chiedere lo stop alla violenza i massacri in Darfur
La Regione dimenticata una regione di cui si parla poco ma che purtroppo continua a essere uno dei posti dove purtroppo si muore di più
Per violenze e e stupri ed altre cause dovute appunto a questa sorta di pulizia etnica in corso in quella regione disgraziata del mondo occhi quindi di puntati sul G otto dove si sta recando Presidente del Consiglio italiano
Evidentemente molti sono i problemi sul tappeto c'è lo Zimbabwe lo sappiamo
Ci sono altre situazioni di conflitto e di crisi proprio
Nel continente africano e ovviamente Giotto avrà si occuperà molto anche della crisi del alimentare della crisi finanziaria di tutti i problemi del mondo ma noi insistiamo anche perché ci sia sul Darfur quell'attenzione che purtroppo non si sta avendo il Consiglio di sicurezza sta nuovamente
Pensando ad una risoluzione sulla Darfur l'Italia è membro del Consiglio di Sicurezza ancora per tutto l'anno due mila otto è importante che il Governo italiano si è attento anche a questo
Non marginale
Di come dire argomento di politica internazionale di politica umanitaria in tutti i sensi
Grazie