"Non c'e' pace senza giustizia" - conferenza stampa organizzata in occasione della celebrazione del quarto anniversario dell'entrata in vigore dello Statutodella Corte Penale Internazionale (presso la sede di "Non c'è Pace Senza Giustizia" Via di Torre Argentina 76)

Buongiorno
Ne abbiamo invitato questa conferenza stampa
Conferenze stampa di non c'è pace senza giustizia
Per informarvi
Sulle due giornate di domani di domani l'altro
Che si terranno alla FAO
Per bene celebrare due eventi
Il primo è una ricorrenza
Domani domani d'altro è il diciassette di luglio
E nel mille novecentonovantotto
Il vizio sette di luglio fu approvato proprio la FAO
Lo statuto
Dalla corte o del tribunale
Penale internazionale
Permanente
Un evento che per molti aspetti
Suscitò
Giustamente
Grande
Ripercussione e che per Non c'è pace senza giuristi giustizia
Costituì un
Grosso risultato una gran una vittoria
Perché diciamoci la verità
Quando nel mille novecentonovantaquattro su iniziativa di Emma Bonino di Marco Pannella
Di altri esponenti radicali
Ci ponemmo questo obiettivo quello cioè di arrivare a far sì che sì
Ci si ponesse concretamente il problema dalla costituzione di oggi prima penale internazionale
E quindi innanzitutto l'approvazione di uno statuto
Non erano in molti a credere che questo obiettivo
Sarebbe stato possibile raggiungerlo in un periodo di tempo relativamente breve
E questo dicevo ecco il primo evento la prima ricorrenza che noi ci proponiamo con questa iniziativa che voglio subito dire è un'iniziativa congiunta fra non c'è pance e ministero degli Esteri
E anche questo è un fatto da sottolineare
Perché credo che via
Un prestigio
E si è segno di un un interessamento da parte del governo italiano
Che non è diciamo così di tutti i giorni
E d'altra parte bisogna anche noi da parte nostra riconoscere che il governo italiano quanto meno in alcune circostanze
Ha avuto un ruolo non indifferente
Ecco per esempio fra questi bene fu me ne il Governo italiano fu Berlusconi
Nel suo primo governo
Che affidò a Emma il compito
Di bene offrire l'Italia come sede per la conferenza diplomatica che avrebbe punto discusso punto ci si augurava
Approvato lo Statuto offerta che fu poi accolto se non mi sbaglio e me ne rido novantasette no dall'Assemblea delle Nazioni Unite tant'è che come ho già detto prima
La con la conferenza diplomatica si tende appunto a Roma va bene una alla FAO nello novantotto ma questo primo evento
è stato ed è si abbina oggi
Ma un secondo trenta che certamente diciamo ancora presso ovviamente ancora più importante più significativo
E cioè il fatto che col primo di luglio
Il tribunale entra in funzione
Perché sono state raggiunte in nel mese di aprile l'undici mi sembra raggiunte e superate deve sessanta ratifiche
Che sono condizioni necessaria
Per perché il tribunale lo statuto del Tribunale di venti effettivo e quindi il tribunale
Entrino in funzione
E anche questo è stato un risultato da molti diciamo la verità ritenuto di difficile bene
Conseguimento perlomeno e non lasso di tempo quattro anni quale di fatto problemi si sono è stata oggi i Paesi che hanno ratificato lo Statuto sono settantasei
Non so se vi interessa ma però me ne se ricordo bene lo statuto fu approvato nel mille novecentonovantotto da centoventi o centoventun Paesi con ventuno o ventisette BreBeMi astensioni e solo sette voti contrari
Quindi questo ebbe diciamo
Il sono i dati di elementi va bene che hanno un bene indotto va bene ci hanno portato
A promuovere attuare a realizzare questa ma grosse manifestazione del sedici e diciassette
Diciamo è in parte un coronamento di un'attività che non c'è pace senza giustizia dalla sua costituzione in poi ha sempre svolto per me ne con determinazione direi con ma moto con volontà
Con capacità di azione che è tipica della suo origine radicale
Tendone veramente credo di poter anche dire che doveva l'efficacia dell'azione portata avanti in tutto questo periodo non c'è pace sia oggi anche oggetto di riconoscimento
In gran parte di coloro che hanno seguito a accompagnato questo percorso
Questo era ragione per cui noi appunto apriamo questa nostra conferenza stampa le due giornate come ho detto sono stanze del rene sono o oggetto di una iniziativa congiunta del Go ministero degli esteri con noi annoi coinvolto e coinvolgono per cento bene Paesi che credo saranno in grandissima parte almeno con le informazioni che abbiamo presenti a queste due giornate e cento Paesi sono i settantasei che hanno ratificato
Lo ovviamente dello statuto più un venticinque trenta verso non ricordo esattamente altri paesi che hanno in corso che hanno manifestato la volontà di portare a termine
Va bene quello che anche il percorso che in ambito nazionale ogni Paese deve fare perché per approvare lo Statuto un Paese deve anche adeguare quella che è la proprie normative questo un punto importante
La propria adeguare la propria normativa a quelli che sono le esigenze imposte bene dallo Statuto così come è stato approvato nel mille novecentonovantotto darei adesso la parola Emma Bonino
Bene perbene illustrare ulteriormente la nostra iniziativa
Sì due considerazioni aggiuntiva
Per noi e per chi insieme a noi ha lavorato su questa lunghissima campagna
E i protagonisti saranno quasi tutti presenti a Roma sia dal punto di vista dei governi ma anche dal punto di vista delle personalità quasi uti singoli che si sono mosse in questi in questi dieci anni penso in particolare a a Robert Badinter per esempio che è stato lo stimolatore poi di tutta la presa di posizione del governo francese
Che come molte altre governi attraversato periodi di grande incertezza
Il governo francese ad esempio è quello che ha ottenuto un'esenzione per sette anni
Dei dirle la competenza dei crimini di guerra cioè voglio dire anche i Paesi che sono più a favore della Corte hanno attraversato periodi di incertezza questo solo per sottolineare che mentre al nostro interno sembra così scontato l'idea del tribunale permanente l'idea che non c'è pace senza giustizia eccetera eccetera nelle cancellerie ufficiali
Il lavoro è stato
Non sempre facilissimo mettiamola così perché un'impostazione totalmente innovativa rispetto alla ai rapporti di politica estera di tipo tradizionale no
E questa avvenimento di domani per noi è una passaggio un passo ulteriore
Rispetto all'obiettivo di avere sempre più ratifica per rendere la Corte sempre più universale
è è indubbio che questa iniziativa si inserisce in un contesto internazionale molto difficile molto particolare
Non solo la questione degli Stati Uniti su cui tornerò dopo
Ma abbiamo di fronte intanto un'opposizione di cui molto meno si parla e che invece per altri versi molto preoccupante e di Paesi come la Cina
Tanto per dirne una e quindi ci sono Paesi che si oppongono nettamente
Che di cui meno si parla paesi come gli Stati Uniti che si oppongono perlomeno apertamente
E quindi offrono perlomeno la possibilità di una battaglia politica che peraltro si è conclusa con un compromesso che può essere giudicati molto i modi ma intanto è stata la battaglia utile perché il dibattito è stato un pubblico e perché ha consentito essendo un compromesso ognuno ha fatto un passo ma ha consentito di preservare
La corte preservarne lo statuto e dipenderà adesso nel nell'attività dell'anno prossimo come riuscire a superare le resistenze degli amici americani
Ha poi gli altri oppositori o di resistenza passiva questo tipo di tribunale
E sono da una parte come avrete visto forse nell'Elenco l'assenza di quasi tutti i Paesi asiatici
Che pure avevano firmato lo statuto ma che non hanno ratificato salvo la Cambogia il Tagikistan e pochi altri le Filippine per esempio stanno a metà strada anzi erano molto ben avviate fino ad un certo momento credo anche per pressione americana per essere chiari gli amici americani hanno fatto da partire dal mese di marzo soprattutto un'operazione di lobbying molto evidente peraltro non si sono mai nascoste
E così come l'Egitto che era molto meno avviato fino a marzo e poi si è improvvisamente bloccato ma dicevo
Abbiamo due regioni del mondo da continuare a convincere uno sono i Paesi asiatici all'altro Paesi arabi dei quali a parte la Giordania
Anche gli altri più promettenti che erano da una parte l'Egitto come ho ricordato ma anche lo Yemen a un certo punto tutto come dire sia bloccato
Quindi è un passaggio per noi e non è tanto e solo una celebrazione ma già un avvio di lavoro perché i settantasei Paesi parte si riuniranno
A New York dal tre alle tredici o al dieci settembre per cominciare ad applicare lo Statuto e cioè per cominciare a decidere i criteri per eleggere i giudici i tempi delle candidature
La su disco visione
E il criterio dissidi suddivisione finanziaria tra i Paesi ratificatori e quindi per noi queste due giornate vogliono già essere non solo un avanzamento di questo lavoro ma anche un segnale e un aiuto un incoraggiamento diciamo ai Paesi che stanno a metà del guado
Diceva Sergio Stanzani che a parte i settantasei Paesi che Anna Redi rettificato saranno presenti più di una ventina appunto di questi Paesi
Che stanno a metà del guado nel senso che hanno avuto un una frenata sostanzialmente più o meno inspiegabile anzi spiega abilissima
Verso marzo aprile
Quando si è
Visto che le sessanta ratifiche si sarebbero comunque ottenute è partita una controffensiva molto chiara e molto evidente
Per questo è importante anche a livello di opinione pubblica noi ti ringraziamo molto di essere presenti sopraffatta mente che una conferenza stampa di presentazione di un evento non essendo l'evento appunto
Però abbiamo vi ringraziamo molto di essere venuti perché questa idea della Corte penale quella permanente internazionale senza essere megalomane
Segnerà un cambiamento nella percezione dei rapporti internazionali e proprio per questo gli ostacoli sono enormi
Proprio perché qualcuno comincia a rendersi conto
Con meno come dire faciloneria con meno superficialità che la messa in opera e il funzionamento reale di una corte di questo tipo in particolare se dimostrerà come sto io sono assolutamente fiduciosa
Di non che non sarà una corte politica o che non sarà appunto una corte come come temono molti deviata dal punto di vista delle priorità politico delle opportunità politiche
Se questa Corte riuscirà a dimostrare
La correttezza del suo comportamento questa corte segna l'inizio l'inizio di Compaq di un cambiamento fondamentale nei rapporti internazionali e nell'applicazione
Del diritto umanitario così come concepito e dalle convenzioni di Ginevra Dellas dopo la seconda guerra mondiale così comune poi elaborato in tutti questi anni
Credo che la presa di posizione dei governi che saranno presenti ma anche di tutte le forze
Diciamo di di di opinione pubblica o di Società Civile
Saranno un dato rilevante
Perché il peggio veramente il peggio che può capitare che tutti coloro che si sono sforzati di arrivare a questo obiettivo
Si distragga hanno dandolo per compiuto
E quindi sarà compito nostro venne questa difficoltà perché anche i più sostenitori e più amici hanno la tendenza a dire aveva ormai è fatta
E io credo che questo sia un atteggiamento di sottovalutazione perché tentativi di erodere la corte di Erode Arne e la capacità allo Statuto
Io credo che ne ha
Mi ha avremmo di fronte ancora molti sia di quelli espliciti perché quelli sono i più facilmente controbatte facilmente si fa per dire ma insomma i più espliciti consentono una mobilitazione
Quelli più pericolosi sono quelli sotterranei
Ed è indubbio che una corte che questa corte
Avrà sempre più credibilità se non sarà solo una corte europea africana e America latina che questa è oggi la composizione più Canada e Australia ma se riusciremo a farne una corte in cui anche la tradizione giuridica araba piuttosto che a asiatica sarà rappresentata grandi livelli segnalo che questa opera e tanto più importante oggi perché la data di scadenza
Per poter avere dei giudici eletti di queste nazionalità e che questi Paesi saranno tenuti in considerazione i Paesi che ratificheranno entro il trenta novembre
Quindi noi abbiamo di fronte una necessità di lavoro asiatico arabo e non solo
Per riuscire ad arrivare per il trenta novembre non solo ad averne aumentato quantitativamente il numero dei paesi ratificatori ma cercare di farne una presenza e una partecipazione molto più allargato
Rimane poi il problema e credo lo affronterà Gianfranco Dell'Alba ma stiamo molto esaminando l'idea di un dialogo molto più più più serrato più più evidente anche più
Approfondito magari in terra loro coi nostri amici americani perché anche la posizione americana non è così monolitica come tendiamo a pensare non solo sono evidenti
E note pubbliche le divergenze tra il Pentagono e Dipartimento di Stato su questa materia per essere chiari tra Colin Powell
E Dick Cheney o Condoleezza Rice
Non solo c'è stato una lettera di quarantacinque deputati rivolta al presidente Bush che riconsideri
Affinché riconsideri la presa di posizione dell'amministrazione rispetto a a questo tema
Ma c'è stata anche continua ad esserci una apertura di dibattito sulla stampa dal Washington post al Boston Globe prova qualunque giornale americano
Voi a vogliate aprire proprio l'altra sera c'era un grande dibattito alla Cnn per esempio
Il che ci fa pensare che sia utile e necessario comunque vada a finire un'iniziativa di il dialogo molto più
Serrato magari a proprio sul territorio
Americano su questo tema perché margini di dialogo poi ci sono tant'è vero che comunque uno voglia giudicare il compromesso uscito dalla risoluzione di del Consiglio di sicurezza di giovedì scorso
Chiaro ognuno ha fatto un passo da una parte o dall'altra ma rimane il fatto che la richiesta americana di modifica dello Statuto
Per decisione del Consiglio di Sicurezza questa è stata respinta quindi io credo che questa sia un dato positivo sapendo che questa strada innovativa
Ha molto spesso due passi avanti e uno indietro si tratta a mio avviso di non demordere
E di tenere una posizione che senza essere rigida però abbia degli elementi di rigore formali letterali rispetto al allo statuto stesso
Grazie ma Gianfranco
Brevissimamente vorrei dare due fare due riflessioni la prima che saranno presenti a Roma del nostro onore nostro vanto tutti i protagonisti del negoziato che ha portato al prima all'adozione dello Statuto quattro anni fa celebriamo appunto il l'anniversario sia in questi anni al negoziato che insieme alle Nazioni Unite ha consentito di andare avanti
Di quelle di quelle di quelle appendici
Fondamentali
E che il trattato aveva lasciato aperte e che sono state negoziate la definizione dei crimini
E le regole di procedura della corte e tante altre questioni che erano state lasciate in sospeso e che sono oggi parte del del pacchetto che per con grazie al quale si potrà insediare la corte
Già nel prossimo mese di di febbraio
In secondo luogo sono hanno raccolto l'invito congiunto del Governo italiano di non c'è pace
Rappresentanti ministeriali o governativi di oltre cento Paesi
Abbiamo un capo di Stato che il presidente Robinson di trine detto valido che uno dei padri di questa e di questa avventura fu fu il primo a lanciare come Paese l'idea di riprendere il cammino verso la Corte penale internazionale dopo che se n'era parlato qualche mese all'indomani di Norimberga e poi la guerra fredda aveva messo un blocco
A qualsiasi iniziativa di questo genere avremo quindi davvero un po'il Gotha del della ma della materia con noi a a questa nostra celebrazione questo ci riempie di soddisfazione e sottolinea io credo in modo eloquente anche il ruolo che i radicali
Di non c'è pace senza giustizia sono riusciti ad avere in questi anni
E come diceva Emma l'altro elemento appunto che a noi sta molto a cuore la che e le l'andare oltre nella conferenza si parlerà non solo di quello che avverrà nei primissimi mesi
Dell'anno prossimo di quello che oggi è in vigore con il l'entrata in vigore dello statuto e che è già stato abbastanza eloquente dal dibattito in Consiglio di Sicurezza il primo luglio è una tappa fondamentale
Oggi da oggi c'è una Corte c'è un sistema internazionale potenzialmente suscettibile di interessare non solo i Paesi ratificatori ma anche di altri su decisione del Consiglio di sicurezza quindi quali sono le implicazioni quali sono le conseguenze
Quale sarà l'operare della corte saranno i temi del dibattito accanto però anche a di nuovo all'obiettivo dell'uno dell'universalizzazione della corte
In questo contesto eh ma faceva un po'la lista dei paesi Stati Sergio Stanzani dei paesi che delle regioni che mancano all'appello che sono ben identificate sui e sulle quali intenderemmo lavorare nei prossimi mesi naturalmente con un'attenzione particolare proprio a questo dibattito che si è aperto in fondo proprio in occasione di questa offensiva diplomatica per i Caramaschi aperto anche nella società nel mondo politico
Nel mondo del volontariato americano e che e noi vorremmo come dire contribuire ad alimentare perché se questa Amministrazione
Ha ormai ha espresso chiaramente la sua posizione è anche vero che una società libera e democratica ma come quella americana
Può anche evidentemente cambiare di amministrazione cambiare di orientamento
Ed è questo che noi con l'amicizia che abbiamo sempre rivolto agli Stati Uniti e quindi con un omaggio che abbiamo sempre rivolto anche al dibattito interno e al ruolo degli Stati Uniti vorremmo portare perché riteniamo che evidentemente a termine la presenza americana sia indispensabile come quella di molti altri Paesi ma certamente con un occhio di riguardo a questa grande democrazia che oggi a queste remore ma che domani potrebbe rimuove grazie
Grazie Gianfranco ci sono domande
No
Io volevo aggiungere una sola cosa
Ho avuto un'occasione di recente di affrontare a radio radicale il tema con Paolo Mieli
E devo dire la verità che è bene sono emerse da parte di persone e so che questo è un opinione
Perché è condivisa
Da molte persone
Che è bene il Tribunale penale internazionale
Posso correre il rischio di diventare strumento dell'antico ma è quello democrazia
Qualora con l'aumento degli Stati che lo ratificano
Fosse dovuto in gran parte agli Stati che sappiamo esistere perché non sono democratici
Allora vorrei qui ribadire una mia convinzione
Che è quella che proprio da parte di coloro che e offrono riferito e riferisco Paolo Mieli sono persone che non si può assolutamente mettere in discussione la loro qualità liberale e democratica
Va bene quello
Angoscia direi quasi di difendere lo Stato di diritto la libertà il diritto e la democrazia
Già prima che il tribunale incominci a funzionare
E a dimostrare Comi io sono convinto come noi siamo convinti di essere capaci di esercitare i giuristi giustizia nel rispetto della libertà e del diritto ancora prima
Bene così di diffondere una opinione che è politica
Perché non può essere altro che politica può essere bene questo l'aspetto che può costituire un rischio o un rischio non indifferente proprio perché questo grande risultato perché io credo che sia stato un grande risultato quello con cui oggi abbiamo a che fare perché questo risultato aumenti e trovi ancora accresciute le difficoltà che indubbiamente ci sono che Emma metteva prima in evidenza
Ad oggi non abbiamo come se insomma si fosse sparito da el radar delle priorità politiche nella Federazione russa
Che io non ho messo nello stesso categoria diciamo dei cinesi i quali proprio non hanno neanche firmato non però un'altra di quelle come dire Paesi che appunto ad un certo punto hanno avuto
Colpo di freno senza motivazione esplicita ecco senza giustificazione motivazione esplicita
Per io credo che siano questi Paesi su cui cui lavorare peraltro fischi posso persino immaginare essendo poi
Quale il problema attualmente per la leadership russa
E credo anzi che da parte nostro sia stata sia e continui a essere il terrorismo non terrorismo un assoluto orrore quello di
Sdoganare in modo acritico qualunque regime si dichiari alleato nella guerra antiterrorista per cui
Oggi in modo acritico sto veniamo il Pakistan non Musharraf posto veniamo puntino quant'altro
E io credo che a medio termine questo sia davvero un errore non perché la guerra al terrorismo non sia un dato sacrosanto ma questo non può
Come dire sull'altare del dello della guerra terrorismo che rischia di diventare infinita se andiamo avanti così
Sacrificare qualunque elemento di visione critica rispetto al comportamento anche di Paesi dal dal mercato importante
Tipo Cina o Paesi da alleanze importanti credo che perdiamo non facciamo un un interesse nel loro nel nostro però è vero che è uno dei problemi veri di questa alleanza antiterrorista è stata quella di sdoganare in modo completamente acritico tutta una serie di regimi quali non so se combattono il terrorismo lo dichiarano e pare che questa dichiarazione
Sia come si dice sufficienti no c'è stato un Periodo che per essere nostri amici era sufficiente essere anticomunisti cosa giusta e sacrosanta necessaria ma forse non proprio sufficiente
Ed è stato un periodo in cui ci siamo inventati vari Bokassa a Mobutu ammenda da e chi più ne ha più ne metta
E oggi temo che appunto nella visione tradizionale della politica estera quella che il nemico del mio nemico è il mio amico
Quindi ed è proprio rispetto a questa tradizionale politica estera che l'avvio di questa corte segna un mutamento ed è proprio per questo che abbastanza
Osteggiato proprio perché segna l'avvio di un cambiamento in questa politica estera realista del post Westfalia sostanzialmente ma insomma
Quella che ha governato i rapporti di politica estera e gli ultimi tre mila anni per intenderci
Sì che la Russia rientra un può
Diciamo in quelle categorie dal colpo di freno credo questa volta non per pressioni americane credo per preoccupazioni propria
No il il compromesso così come ne è uscito e che non è la richiesta americana la richiesta americana così come avviata nel dibattito era quella
Che le forze di peacekeeping
Fossero esentate per sempre dalla giurisdizione della Corte
Dopo un braccio di ferro che ben sapete in cui gli Stati Uniti hanno messo sul piatto della bilancia tutta la loro
Capacità di pressione fino ad arrivare a minacciare il ritiro americano da tutte le forze attuando tutte le missioni di peacekeeping attuale
Approdato invece alla app richiesta di applicazione quindi all'applicazione della lettera dell'articolo sedici dell'attuale Statuto
E che dice che il Consiglio di sicurezza può decidere di ottenne di chiedere ed ottenere la sospensione per un anno
Delle attività d'indagine
Per quanto riguarda le forze di peacekeeping questo hanno tenuto per i Paesi che non siano ratificatori del trattato
Qui da questo punto di vista non è una trasgressione allo Statuto l'applica l'applicazione dello statuto che fu l'articolo sedici uno dei compromessi del Trattato di Roma
Uno dei compromessi in cui si prese atto che la Corte non ha scene il vuoto pneumatico nasce in un contesto internazionale in cui esistono già una sedia di organi
Per esempio il Consiglio di sicurezza preposto alla pace e la sicurezza norma del Capitolo settimo e quindi ci fu il compromesso di quale deve essere il rapporto tra la corte e il Consiglio di sicurezza e venne fuori l'articolo sedici
Gli Stati Uniti invece chiedevano di andare ben al di là dell'articolo sedici insomma di riscrivere l'articolo sedici per sempre
Su questo hanno dovuto fare marcia indietro e abbiamo bisogna pure per una volta prendere atto che la posizione europea
Di una certa consistenza ha dato i suoi frutti
Anche se se gli americani avessero voluto andare fino in fondo il ritiro da tutte le forze di peacekeeping
Avrebbe posto l'Europa in una difficoltà notevole che certamente noi non saremmo stati in grado di assumere il peso
Delle missioni di peacekeeping attualmente in corso come sapete
Saremo in grado un qualche difficoltà di assumere la missione in Bosnia che comunque avremmo dovuto assumere dal primo dicembre dal primo gennaio
Ma tutte le altre trenta o quaranta che sono avrebbe posto un un certo tipo di problemi quindi una resistenza esplicita pubblica che quello che ha fatto recedere secondo me
Non è stato tanto il lavoro di corridoio anche ma la presa di posizione pubblica sui giornali più importanti dal Financial Times al mondato tutti quanti
Di Patten dalla Commissione europea della presidenza e dei vari Paesi europei più Canada e tutti gli altri però insomma un blocco di resistenza a mio avviso si è manifestato e da funziona
L'ultima considerazione che voglio fare sulle forze di peacekeeping
Tutti i Paesi che hanno forze di peacekeeping hanno sempre avuto la preoccupazione evidentemente per quanto riguarda i loro militari con loro personale anche non informato militare e in presenza e hanno sempre fatto degli accordi come peraltro Coffea ne ha ben dichiarato hanno sempre fatto degli accordi con i governi locali per esentare le proprio il proprio personale dalla giurisdizione
Di quei governi impegnandosi a processarlo a casa loro lo abbiamo anche fatto noi le pesanti le negli episodi più recente è l'accordo firmato
Con il governo afgano che un accordo firmato dalla in quel momento era l'Inghilterra verso la Turchia che è capo della della missione in Afghanistan firmato dalla Inghilterra a nome di tutti i partecipanti in cui c'erano Francia noi e tutti quanti che ha firmato senza troppa pubblicità mai Abba e a tradizionale senza troppo multisala in quel di marzo o aprile l'accordo col Governo provvisorio di Karzai di esenzione del nostro personale dalla giurisdizione afgana impegnandosi in caso di
Problemi denunciati dal governo afgano di processare le persone secondo
Il rito giuridico dei paesi di provenienza quindi impegnandosi per gli italiani li processiamo nulli inglese quindi voglio solo situare non la pretesa americana ma il risultato del compromesso
In questa ottica che è quella del accordo
Delle forte di missione di peace-keeping con i governi locali o provvisori di giurisdizione che rimane sui Paesi di provenienza delle forze di peacekeeping tutto questo dovrebbe cambiare
Dovrebbe però per un anno rimarrà così in base sia gli accordi che continuiamo a fare sia alla richiesta americana di applicazione letterale dell'articolo sedici
Insomma per farla breve pure Paesi ratificatori eccetera eccetera questa preoccupazione di virgolette tutelare il proprio personale
Da una giustizia Esterna altra
Anche se appunto al l'entrata in vigore della Corte dovrebbe cambiare lo scenario perché non si tratterebbe virgolette della giustizia afgana piuttosto che sommano piuttosto che sudanese ma della Corte penale internazionale
E come ultima analisi con quello Statuto quelle regole cioè con una roba negoziata è garantita quindi quello che ci rimane da fare è che il lavoro di quest'anno ci porti
Al rinnovo del Consiglio di sicurezza in condizioni politiche
Evidentemente diversa
Posso aggiungere una cosa che a me sembra un aspetto molto importante
Che il compromesso c'è
Ed è un compromesso che almeno formalmente
è a tutto vantaggio del tribunale
Perché quella situazione che è comprensibile
Cioè in fondo di garantire ecco che però non è giustificabile
Viene accolta nel senso toccare
Cioè usando negli strumenti del nostro tutto
Quindi lo Statuto in via formale va bene eh in via di principio e rispettato e questo credo che sia l'unico aspetto direi che veramente insomma
Almeno per quanto mi riguarda
Mi fa accettare situazioni che per altri aspetti credo che sia discutibile insomma di poter settare con tranquillità