L'Europa di Benedetto nella crisi delle culture

Buona giornata importante
Un avvenimento che si ripete Giada un po'di tempo in varie città
La presentazione del libro del Santo Padre che vede in questa serata protagonisti il sua Eccellenza
Se sua Eccellenza Fisichella che il rettore della Pontificia Università lateranense il presidente del Senato Marcello Pera
Una un ricordo per cui è nata questa questo libro
In deriva da quella serata particolare in cui Benedetto sedicesimo allora cardinale Ratzinger
Lesse alla Fondazione su Placentia Subiaco questa questa prelazioni
Che contenuta nel libro che presentiamo
Una serata incredibile perché il il giorno dopo Giovanni Paolo secondo attorno alla casa del padre
Ed eravamo tutti particolarmente immersi in un clima difficile drammatico ma anche sereno sapendo che il Santo Padre stava finendo il suo cammino terreno cardinale Ratti nell'essere
Questa questa relazione e la consegno poi a noi e ed è diventata un libro
La prefazione delle presidente Pera arricchisce questo libro
E fa risponde in qualche modo a quello che l'attuale Papa Benedetto sedicesimo dice e il presidente Pera dice una proposta ad accettare
Allora inattesa di ascoltare i relatori passo la parola
A Davide Cantagalli che il responsabile della casa editrice Cantagalli che è quella che appunto a e tutto questo libero prego
Desidero prima di tutto in questo mio brevissimo intervento ringraziare tutte le signore i signori e le autorità civili e religiose presenti
Sua Eccellenza monsignor Rino Fisichella
Rettore Magnifico della Pontificia Università lateranense che ha accettato l'invito di partecipare a questa presentazione il presidente del Senato professor Marcello Pera che ha curato l'introduzione del volume e che in modo encomiabile
Ha partecipato a quasi tutte le presentazioni dell'opera
Riscuotendo ampia stima e dimostrando uno straordinario coraggio nell'abbracciare tesi che oggi non sono proprio la moda
Il direttore della libreria Editrice Vaticana don Claudio Rossini la dottoressa Duilio Santolini presidente della Fondazione sulla scienza e vita e famiglia
La Fondazione Magna Carta ed in particolar modo il suo presidente professor Gaetano Quagliariello
La casa editrice la Cantagalli che era presente in questa occasione è stata fondata nel mille novecento nuovo venticinque da mio nonno commendatore Samantha Galli
Essa nacque per l'esigenza particolare peone per un'esigenza particolare
Quella cioè di diffondere anche tra le persone che non erano in grado di leggere il latino il pensiero dei fari della chiesa dei dottori degli scrittori
Della chiesa antichi medievali e moderni
Nacque così la collana I classici e cristiani che conta o ad oggi più di trecento titoli l'attività della casa editrice si arricchì poi di nuove iniziative
La collana scritti e discorsi dei papi ove furono pubblicati tutti gli scritti e discorsi e documenti di magistero di papa Pio dodicesimo
Di Giovanni ventitré ventiseiesimo e in parte vedi di Paolo sesto
La vola la collana parola del Padova ove autorevoli insignite orologi commentavano il magistero del Sommo Pontefice l'Enciclopedia dei santi monumentale opera in cui si pubblicavano profili biografici
Teologici risulti Santini alla quale collaborano personaggi come del calibro di Jaques Maritain
La casa editrice viva vive oggi una straordinaria stagione di successi editoriali
Tra i quali desidero ricordare l'ultimo in ordine di tempo e cioè le inciviltà Deus caritas est del sommo bene pontefice Benedetto decimo sesto
Per la quale la frase Editrice ha avuto l'onore di essere chiamata dalla Libreria Editrice Vaticana insieme all'editrice San Paolo a pubblicarne la versione rilegata
Mi vorrei infine soffermare su una consente considerazione mi sta particolarmente a cuore per il fatto che essa ispirando per anni l'attività della casa editrice
E delle persone che che che con essa collaborano
Qualcuno si chiederà tra i presenti perché questo volume ed altre opere del cardinale Josef Ratzinger del Santo Padre decimo sesto riscuotano tanto successo e tanto l'amore
L'enciclica Deus caritas est in vetta alle classifiche di vendita con un milione e duecento mila copie vendute nonostante in molti cerchino di sminuirne il successo editoriale
Io vedo né nelle parole del Santo Padre dell'allora cardinale Josef Ratzinger
Vi sia una straordinaria forza di verità che suscita interesse e attrae in modo irresistibile coloro che come che con onestà intellettuale e cuore sincero si avvicinano sono iscritti
Le sue parole sono sagge e non possono non far breccia anche in chi non crede
Egli indica con grande chiarezza semplicità
Dei rimedi insostituibili per i mali del nostro tempo
E compie così un'operazione pastorale culturale insostituibile rilanciando la cultura cattolica alla quale è ancorata la nostra tradizione occidentale
Questi questi scritti queste parole del Papa sono quindi uno strumento insostituibile per far ritrovare all'uomo la sue vere la via la sua vera identità
E la sua naturale destinazione grazie
Prima di passare la parola a don Claudio Rossini direttore della casa editrice Vaticana per un saluto e ringrazio davvero non me e tutti i membri della Fondazione
E di coloro che sono seduti a questo tavolo tutti presenti e in particolare le autorità civili e religiose che hanno voluto onorarci della loro presenza
Allora la parola lei don Claudio e poi
Grazie
Borgogno deferente saluto alle autorità religiose e civili
Presenti e a tutti i convenuti che vedo particolarmente numerosi fino arrampicati fin su sugli spalti
Un grazie particolare sentito agli organizzatori dell'incontro perché accettano la sfida di discutere pubblicamente qui a Firenze dell'ultimo scritto del cardinale Ratzinger prima della sua elezione a vescovo di Roma e a successore Di Pietro
E qui do parola è per dire ecco che cosa c'entra in tutto questo il libreria Editrice Vaticana
Un anno fa
Tutto il mondo guardava alla progressiva ed inesorabile accelerazione della malattia del papa Giovanni Paolo secondo
Il ventidue febbraio due mila cinque presentavamo a Roma il volume memoria identità l'ultimo scritto del Santo Padre con gli interventi del prefetto della Congregazione della dottrina della fede cardinale Ratzinger e del direttore del Corriere della Sera
L'ultimo periodo della vita del Papa e anche i mesi immediatamente successivi hanno visto un'alta quantità di richieste giungere dai luoghi più disparati del mondo alla Libreria Editrice Vaticana per riedita are
O proporre per la prima volta in qualche Paese qualcuna delle sue opere
Nei giorni settimane immediatamente successivi alla sua morte il nostro negozio che abbiamo in piazza San Pietro sentito appunto libreria internazionale Giovanni Paolo secondo
E era assalito quotidianamente da file interminabili di pellegrini che all'uscita dalla basilica o dopo la visita alla tomba chiedevano di poter acquistare un testo un'immagine del defunto pontefice in questo modo abbiamo terminato la scorta di quasi tutte le sue opere
Tanto per dare qualche numero ancora nel mese di dicembre si parlava di circa venti mila Pellegrini che passavano davanti alla tomba di Giovanni Paolo secondo li nelle grotte
Vaticane sotto la basilica di San Pietro ancora oggi sono ci sono i due percorsi ho sentito a senso unico per chi vi entra nella Basilica il per chi va alle grotte per chi vuol passare davanti alla tomba di Giovanni Paolo secondo di Paolo sesto degli altri ultimi Papi proprio per questa affluenza che sta riprendendo notevoli anche in questi giorni in queste ore ultimissimi giorni
Al culmine di tutto ciò entrato prepotentemente in scena il Papa Benedetto sedicesimo eletto il diciannove aprile nel giro di poche ore tutte le librerie di Roma ma anche dell'Italia ma anche dell'Europa e anche fuori dell'Europa sono stati invase da libri suoi
Pubblicati in precedenza nell'arco degli oltre quarant'anni ed io ori additati in tutta fretta
Fenomeno che abbiamo riscontrato un po'ovunque nel mondo tanto per dare una cifra nella sola Germania nei primi quattro mesi dopo l'elezione i Benedetto sedicesimo parlano di un circa duecentotrenta mila pezzi libri di che portano come autore Josef Ratzinger
E non è poco in quell'ambiente la
Allo scopo di porre un freno eventuali abusi per ribadire il ruolo della Libreria Editrice Vaticana il trentuno maggio
Scorso il cardinale Angelo Sodano segretario di Stato firma un decreto in base al quale si rammenta che il Libreria Editrice Vaticana detiene i diritti su tutti gli atti e gli scritti del magistero del Papa
Nello stesso giorno viene emesso un comunicato sempre a firma del cardinale Sodano con cui si rende pubblica la volontà del papà di affidare la gestione dei suoi scritti precedenti alla Libreria Editrice Vaticana
Il censimento che stiamo portando avanti il supporto al maiale a superare quota centoventi siamo vicine centoventicinque titoli circa di del cardinale Ratzinger ognuno dei quali ha uno due tre venti traduzioni nelle varie lingue del mondo
A cui si aggiungono un seicento articoli a carattere teologico
Uno pastorale pubblicazione di umili e di interventi di discorsi di di minore entità eccetera ecco tutto questo in continuità come un'analoga disposizione dell'allora cardinale segretario di Stato nel mille novecentosettantotto che riguardava le opere
Del cardinale Karol Wojtyla
Allora c'era la fortuna che era pochissimo conosciuto come scrittore al di fuori della sua patria oggi no
Ne deriva che la libreria editrice vaticane continuamente sotto i riflettori dei mezzi d'informazione che al centro di trattative con editori di tutto il mondo
Per la cessione e la salvaguardia il controllo sui testi del Papa e che anche la sua produzione propria trova un'attenzione un'accoglienza decisamente maggiori rispetto al passato
E in tutte le sue attività molteplici attività che Santopadre si trova a dover portare avanti noi notiamo che particolarmente attento tutto quello che riguarda la pubblicazione ho ripubblicato sì o ne delle sue opere fa arrivare ecco degli appunti scritti con la sua grafia minuta piccolissima che occorre un po'di fatica per coglie la per dire che anche adesso a Costa attento dalle sue direttive ecco per suggerire come muoversi nella diffusione dei suoi dei suoi testi
E arriviamo allo scorso mese di giugno del quale esce il volume che viene presentato oggi a Firenze a tutto il suo battage pubblicitario incomincia la diffusione in giro per il mondo che ha già raggiunto ha già superato
Quota venti venticinque ormai siamo contratti come editrice dei di altrettanti Paesi in altrettante lingue diverse comincia anche la diffusione la la presenza del testo in varie lingue e mi permetto di segnalarle una sola qui ho avuto occasione di partecipare lo scorso mese di ottobre
All'uscita della versione polacca di questo medesimo volume sono stato invitato dall'editrice quello che la che lo lanciava a Varsavia e li ho avuto questa sensazione particolare ecco di essere di venire a contatto con me
Questa parte dell'Europa ecco dove il nome di Benedetto che compare a caratteri cubitali nel titolo e che vedete anche qui al di sopra di noi nome di Benedetto non suona come straniero ma insomma ecco ci va vicino perché lì i nomi che tengono banco nel campo ecclesiale nel campo cristiano sono Cirillo e Metodio
Il calendario liturgico ce li ha messi sotto mano tre giorni fa il giorno il quattordici
Di febbraio ecco in quel mondo la ecco farà risuonare il nome di Benedetto a cui diventa l'occasione per ricordare questi due spezzoni queste due polmoni di quell'unica Europa ecco quell'immagine tanto cara a Giovanni Paolo secondo
E anche per aiutare ecco questi paesi queste realtà questi ambiente dell'Europa centro orientale ecco ad andare a controllare a rivedere le proprie radici religioso il proprie radici culturali a vedere che tante volte con quello che di si diceva religioso cattolico altro ecco comincia a mostrare con grosse crepe grossi segni di crisi che invitano a ripensare a ragionare un po'tutto
La realtà del del sociale e della presenza del religioso del cristiano anche in quegli ambienti
Ecco nella versione italiana il volume già è stato segnalato dal dottor Cantagalli ebbe ha già avuto ha già avuto un ottimo lancio varie ristampe è presente
In giro per le librerie religiose ma anche laiche accanto al Compendio del catechismo della Chiesa cattolica che ha già superato
Abbondantemente i due milioni di copie vendute messo al fianco della rivoluzione di Dio quel volume che vedo che esposto anche qui fuori che sbrigativamente
Potrebbe essere visto come l'insieme dei discorsi che il Papa Benedetto pronunciato a Colonia ma perché io lo va a riprendere adesso
Scorge lì in che in tre giorni a fine agosto papa Benedetto ci ha dato un po'l'indice dei l'indice analitico dei temi che ha affrontato in questa seconda parti Couto secondo me semestre dell'anno due mila cinque con questo per dire con che papà abbiamo a che fare oggi che ci aiuta a vedere ecco queste linee
Unificante del suo insegnamento del suo magistero della sua presenza dei segni dei gesti che va a compiere
E adesso la Coffa degna cornice a questo volume anche quest'ultimo scritto che la prima enciclica di Papa Benedetto che dehors
Caritas est che sta muovendosi a una velocità così forte così grossa ecco che fa ancora impressione fu davvero si fa vedere si vede come questo Papa sa catturare l'intelligenza delle persone e si fa seguire Nese nelle nel suo insegnamento nel suo magistero nelle argomentazioni che viene a portare avanti tutto questo per ringraziare ancora i convenuti per ringraziare gli organizzatori e per cedere la parola a chi va ad approfondire le tematiche presenti nel libro e grazie ancora a tutti
Bene andiamo ad approfondire appunto
Quello che il Papa ci intende dire io vorrei chiedere a sua eccellenza monsignor Fisichella
La riflessione che fa il pensatore il teologo Ratzinger
Potrebbe essere
Merita certamente un approfondimento ovvio ma si potrebbe anche pensare come una provocazione culturale
Che
è cruciale per i destini dell'umanità
Oggi si va affermando sempre di più il Papa lo dice lo ricorda in continuazione una cultura che è caratterizzata dal relativismo individualista e dallo scientismo positivista
Una cultura quindi che tendenzialmente è chiusa addio alla sua legge morale anche se non sempre pregiudizialmente avversa al cristianesimo
La chiesa ha detto il Papa pochi giorni fa deve essere risposta di sponde a rispondere in modo adeguato ai problemi nuovi che la cultura contemporanea oppone agli uomini e alle donne del nostro tempo servendosi
Degli strumenti offerti dalla fede e dalla Regione il discorso della Fidel federarsi atti richiama Giovanni Paolo secondo ecco
Partendo da questa provocazione partendo da questo richiamo del Santo Padre a lei la parola grazie
Grazie alla presidente Santolini
L'autorità tutte civili e militari anche ai sacerdoti che vedo presenti
Signore e signori
Vorrei prima di introdurmi nel rispondere all'interrogativo che era presente Santorini mi ha posto vorrei dare il mio più vivo ringraziamento al presidente Pera per essere qui questa sera rappresentare il libro di José Frazzi in gara oggi Benedetto sedicesimo ringraziamento motivato dal fatto del suo instancabile impegno per un dialogo
Un dialogo sempre secondo per una intelligenza più profonda di quelli che sono i contenuti della nostra storia presente
Di quello che sono i contenuti che costituiscono la nostra identità
Identità che tutti quanti noi siamo chiamati a conoscere
A difendere
A far progredire
E vorrei personalmente anche ringraziarlo perché
è una delle poche personalità
Che ha preso in seria considerazione l'invito che proprio a partire dalla mia università nell'aula magna della mia università
Nel maggio del due mila e quattro
Presentando insieme al cardinale Ratzinger il libro pubblicato in comune senza radici
Proprio in quell'occasione il cardinale Ratzinger per la prima volta disse che in risposta a una domanda che veniva fatta
Disse che doveva terminare il tempo in cui si vive nel mondo come se Dio non esistesse Etsi Deus non da letto una antichissima espressione di Ugo Cozzi Orso Jones naturalista
E diceva perché non viviamo nel mondo velluti Iside House ha retto come se Dio esistesse
E penso che il presidente Pera sia una delle poche personalità che ha preso in seria considerazione questa scommessa questa sfida lanciata all'epoca
E che lo abbia anche in molti modi manifestato anche istituzionalmente non soltanto come uomo di cultura ma anche istituzionalmente
In quelli che sono stati diversi interventi per raggiungere insieme una verità
Di cui tutti quanti noi abbiamo bisogno abbattendo i bastioni ideologici che troppo spesso ancora si innalzano e che dividono
Per permettere che ci sia da parte di tutti una ricerca continua e un servizio reciproco a quello che è il progresso e la dignità di ogni persona
E vorrei a questo punto introdurmi
Alla lettura dell'Europa di Benedetto nella crisi delle culture
Partendo da un testo contenuto nel volume di Josef Ratzinger
Scrive così
Il cristianesimo fin da principio
Ha compreso se stesso come religione del logos
Come la religione secondo ragione
Annegato allo Stato il diritto di considerare la religione come una parte dell'ordinamento statale
Postulando così la libertà della fede
Ha sempre definito gli uomini tutti gli uomini senza distinzione creature di Dio è immagine di Dio
Proclamando né in termini di principio seppure nei limiti imprescindibili degli ordinamenti sociali la stessa dignità
Ecco il libro che veniamo a presentare
Si potrebbe facilmente a mio avviso condensare intorno a questa espressione
In poche battute vengono riassunti i tre temi fondamentali che sono poi presenti sviluppati nel corso del volume
L'identità del cristianesimo dinnanzi alle sfide che si pongono nell'attuale contesto culturale politico e sociale
Il rapporto secondo il rapporto del cristianesimo con il Progetto di una nuova Europa
E infine
Il valore della dignità della persona dal suo inizio fino alla fine della sua esistenza
Questi tre temi di fatto sono riportati in una unità fondamentale
Perché è ciò che costituisce la nostra fede
Troverete un'espressione molto sintomatica
In cui il Papa esprime quello che è la sua idea di fondo tutto questo avviene tutto questo si può verificare
Per il semplice motivo che Dio fino ai nostri giorni è sempre presente nella nostra storia
è un Dio che crea è un Dio che non abbandona mai l'uomo non lo lascia solo ma è sempre costantemente un dio presente
Bene L'Europa di Benedetto intendo dire è l'ultimo libro di un grande teologo
Non il primo libro Di Benedetto sedicesimo
Questa espressione vuole indicare lo spazio entro cui collocare le pagine
E le riflessioni contenute
Come sempre pagine riflessioni nello stile del teologo Ratzinger
Capace di unire profondità dei concetti
Con un linguaggio lineare
Ed un linguaggio spesso intriso di una vena poetica
Quanto viene condensato in queste pagine è il frutto di un lungo impegno intellettuale che caratterizza la vita di José Frazzi prima come docente
E successivamente come Pastore nella chiesa
Ma nell'uno come nell'altro caso sempre con una vocazione particolare
Cioè
L'intelligenza della fede
Un'intelligenza della fede che non è mai il frutto di una singola persona
Perché l'intelligenza della fede avviene all'interno della ecclesia dita della teologia la teologia sostiene per sua stessa natura è una attività di tutta la Chiesa non di uno solo
Il filosofo può riflettere da solo ma il teologo no il teologo appartiene a una comunità
Ma dall'altra parte anche che questa intelligenza della fede trova la sua espressione scientifica
E si confronta con il mondo su tutti i temi che sono sul tappeto
Mi sembra di non sbagliare affermando che si trova una fortunata sintesi
A partire
Dalla tesi dell'allora giovane giovane studente di teologia José Frazzi India che con un altro grande maestro della teologia fondamentale sogna in grande già innestato
Grande maestro per arazzi è stato il il professore è stato il Doctor sfatta come viene chiamato in Germania colui che ha guidato i primi passi all'interno della teologia del
Di Ratzinger egli fece studiare appunto Santagostino
All'epoca all'epoca bisogna comprendere che la teologia si muoveva essenzialmente sul concetto della della chiesa intesa di fatto come come corpo mistico
E allora suo indiano aveva chiesto al giovane Ratzinger di studiare in Agostino che cosa ne emergesse
E quello che ne emergeva era proprio questo
Il grande la grande intuizione grande studio che ha fatto risaltare Ratzinger nello studio Agostino è stato proprio questo che l'idea di corpo è l'idea e di mistero è l'idea fondante all'interno dei padri questo fra anche capire in grande la grande difesa
Che dopo la pubblicazione del Concilio Vaticano seconda Lumen Gentium
E dopo uno slittamento interpretativo riguardo un primato del popolo di Dio su quello di corpo il Benedetto sedicesimo il José Frazzi Ing abbia riportato ancora in equilibrio questa dimensione
Ma direi che proprio lo spessore teologico che Ratzinger possiede
Permette di affermare che scrive queste pagine
Come conclusione di un lungo cammino di studio di ricerca e di scrittore
Il Papa pur essendo teologo
Quando scrive a un magistero che universale
Egli ha davanti a sé la chiesa e il mondo
L'attenzione dovuta anche a una piccola regione del globo non potrà mai distoglie dallo dal pensare e dal parlare come pastore della chiesa universale
Come si vede nello stesso tempo questa è la grandezza e il limite del Vescovo di Roma
Nel suo ministero come successore di Pietro non può prescindere
E non potrà mai farlo non potrà mai essere in grado di distinguere tra ciò che dice come teologo e ciò che afferma come pastore della chiesa universale di Cristo
Il successore di Pietro ha in sé una forza rappresentativa dell'unità che non gli permette di derogare né di delegare nessuno in questo compito
Il Papa in questo solo questo è il dramma del successore di Pietro
Quando il Papa appare alla è solo non c'è nessuno c'è lui davanti addio e davanti alla responsabilità che ha ricevuto
Nella sua persona i cristiani vedono l'uomo
Che pur con la debolezza peculiare di ognuno deve però confermare i fratelli nella fede di Gesù Cristo
Ecco perché ottenuto come premessa a distinguere i due ambiti del discorso quindi siamo davanti al volume scritto da Josef Ratzinger
Non al primo libro scritto da Benedetto sedicesimo
Il primo scritto di Benedetto sedicesimo come vero en passant a affermare fra poco
Dehors Caritas testa ma lì c'è un magistero che vale per tutta la chiesa lì c'è un qualche cosa che è molto più profondo perché c'è l'idea originaria di rivolgersi a tutta la Chiesa
All'interno di questo scenario riportiamo quelle che sono le tematiche del libro
E probabilmente solo all'interno di questo lungo percorso del teologo Ratzinger trovano la loro comprensione più coerente
Quello che rimane a mio avviso come elemento fondamentale e proprio la riflessione che Josef Ratzinger appone riguardo l'impegno nel mondo di colui che credente
La sua ricerca è sempre segnata da questo importante punto di riferimento
è una ricerca sulla Chiesa
Ed è una ricerca sulla Chiesa che si consolida sempre di più all'interno del ministero Eucaristico fonte culmine dell'intera vita ecclesiale di ogni credente
E lui stesso che lo dice quando scrive
In il sale della terra
Sono partito dal tema della chiesa ed esso è sempre rimasto presente
Tuttavia
Per me è sempre stato importante e anzi lo è divenuto sempre di più
Che la Chiesa non è fine a se stessa
Ma che essa esiste perché Dio possa essere visto
Direi quindi che io ho tratto il tema della chiesa nel senso che in tale modo nasce lo sguardo su Dio
Questo è a mio avviso l'obiettivo che fa capire anche i passi del primi passi del pontificato di Benedetto sedicesimo
L'impegno che la Chiesa
Si pensi all'impegno per l'unità si pensi a l'impegno perché ci sia o no quei valori che sono fondamentali e costitutivi perché l'uomo possa essere considerato veramente uomo persona
Tutti questi elementi non sono altro che un impegno che poi vengono perché bisogna fa puntare lo sguardo su quello che il punto ultimo di una vita umana cioè sulla trascendenza
Ora questa identità non può essere manomessa
Perché è Grazia e dono che viene fatto
Dinnanzi al quale rimane solo ed esclusivamente l'accoglienza e la fedeltà
E ciò che
Ratzinger aveva detto in altre circostanze
Scriveva così
Se non lo ritroviamo un po'della nostra identità cristiana non supereremo la sfida di questo
Proprio così ritornerà ad essere in senso biblico la chiesa il sale della terra
Come si vede in questa fase di cambiamento radicale
Continuare a testimoniare che l'uomo nella sua vera essenza non sarà mai distrutto la cosa che appare come la più importante essere sale della terra
Queste considerazioni ci portano al secondo punto al secondo grande tema presente nel libro
Vale a dire l'Europa
Ratzinger ripropone qui un'idea centrale del suo pensiero già altre volte stressa
Vale a dire ci troviamo al centro di un reale e profondo cambiamento culturale
Cambiamento che viene a trovarsi alla fine di una radicalizzazione del pensiero illuminista e razionalista
Che ponendo sempre di più l'uomo al centro ha fatto perdere di vista Dio
La conseguenza qui oggi si assiste è il primato indiscusso della tecnica che viola l'integrità della persona e non le permette più l'esercizio pieno della sua libertà
Questa visione piatti conosce il pensiero di Ratzinger era già presente decenni prima in quel libro che lo rese famoso in tutto il mondo
Un libro che venne tradotto almeno in più di venti lingue introduzione al cristianesimo
La spiegava
Il teologo Ratzinger
Se si pone al centro di tutto il fatto
Come l'unico oggetto del sapere
Come l'unico criterio della scienza
Allora tutto il resto della conoscenza viene confinato nell'individuale nel soggettivo e quindi tutto diventa opinione opinabile
Insomma
La verità
Che si vuole
Sembra non essere più quella che ha per contenuto l'essere cioè la riflessione sulla essenza delle cose
E neppure quella che opera il discernimento del nostro agire
Ma la verità diventa semplicemente il fare
E qui denunciava Josef Ratzinger ne deriva il grande equivoco etico secondo cui diventa lecito tutto ciò che si può fare
La conseguenza è una sola purtroppo
Ed è ciò a cui ha ripetutamente il nostro teologo ritorna il fatto religioso
Come a maggior ragione il giudizio morale vengono considerati sempre di più nella sfera della soggettività dell'individualità
Non hanno più alcuna cittadinanza nella sfera dell'oggettività e in una parola quindi si cade nel pieno relativismo
O se volete espressioni che gli ha usato nella supremazia del relativismo nel dominio del relativismo
In un mondo sottomesso alla logica del sapere e del fare
La questione di Dio risulta di fatto estranea
Dio non è negato attenzione Dio non è legato perché ci vuole una grande fatica per negare Dio come ci vuole grande fatica per darne la dimostrazione
Dio non è negato
Rimane però come uno sconosciuto di cui non si sente il bisogno per la trasformazione del mondo e non si sente neppure il bisogno per dare un giudizio sulle nostre azioni
Anche se c'è non modifica sostanzialmente la mia vita e la vita del mondo
Il grave problema che si pone trova sintesi in questa espressione del volume appunto
L'Europa di Benedetto
Scrive così
Su quest'uomo non brilla più lo splendore del suo essere immagine di Dio
Che ciò che gli conferisce la sua dignità e inviolabilità
Ma soltanto il potere delle capacità umane
Egli non è più alto che immagine dell'uomo
Ma di quale uomo
La forza morale non è cresciuta assieme allo sviluppo della scienza anzi
E piuttosto diminuita
Perché la mentalità tecnica confine alla morale nell'ambito soggettivo mentre noi abbiamo bisogno di una morale pubblica
Una morale che sappia rispondere alle minacce che gravano sull'esistenza di tutti noi
Invero il più grave pericolo di questo momento sta proprio in questo squilibrio tra possibilità tecniche ed energica morale
La sicurezza di cui abbiamo bisogno come i presupposti della nostra libertà ed è la nostra dignità non può venire in ultima analisi da sistemi tecnici di controllo
Ma può appunto scaturire soltanto dalla forza morale dell'uomo
Laddove essa manca o non è sufficiente il potere che l'uomo ha si trasformerà sempre di più in un potere di distruzione
Parole molto forti
Che potrebbero far sorgere in qualcuno
Il dubbio circa una gamba tesa nell'ambito della competenza politica
Non è di oggi
Che molti aspirano
A dover
Porre i cattolici in silenzio
O se non nel silenzio almeno che parlino soltanto non in chiesa ma solo nelle sacrestie
Sive anti cattolici in campo alieno
I cattolici stiano zitti in ciò che non gli compete
Vorrei capire essendo io cattolico che cosa non mi compete
E se c'è qualche cosa che non mi compete vorrei essere io a doverlo stabilire
Ma
Ma al di là al di là di questo rimane fermo un punto fondamentale
Che abbiamo un compito
Abbiamo un ruolo abbiamo anche una missione che ci è stata data non possiamo rimanere in silenzio
La nostra una funzione pubblica
La fede a una dimensione pubblica non privata
E in questa dimensione pubblica dobbiamo prendere posizione
Lontano dal pensiero di Josef Ratzinger qualsiasi forma di intromissione nella sfera politica o di interferenza in uno spazio che non è proprio
Ma la vera laicità che ha ribadisce Josef Ratzinger
Ha le sue radici nel cristianesimo
E in quella originale concezione secondo la quale fin dall'inizio della nostra storia abbiamo noi
Noi abbiamo imposto una linea di demarcazione Kiara da non oltrepassare mai
Senza sapere i gravi rischi a cui saremmo andati incontro
Prima di tutto quello di legarci
Anche se con catene dopo ma pur sempre catene legarci allo stato
Cito Josef Ratzinger
L'idea della separazione tra la chiesa e lo Stato
è nata proprio con il cristianesimo
E ancora
Il cristianesimo
Ha tolto Allo stato la sua sacralità
Mettendo così in discussione la struttura portante dell'impero romano e di tutto il mondo antico
In altre parole
Siamo disposti lo vogliamo fare lo dobbiamo fare come credenti rispettiamo lo Stato
Ma non porremo mai incenso davanti alla statua dell'imperatore
Il cristianesimo il cristianesimo
Ha sempre pubblicamente rivendicato di essere non solo un sentimento soggettivo
Ma una verità che proclamata in un ambito pubblico
Che pone per la società delle norme
Che in certa misura queste norme poi che non vengono dagli uomini sono vincolanti anche per lo Stato sono vincolanti anche per i potenti di questo mondo
A questo punto entra in causa il terzo tema decisivo del volume
Quello che chiamo Apologia della vita
E utilizzo intenzionalmente questo termine Apologia della vita
Proprio per il profondo valore semantico che possiede
E anche per la grande lunga tradizione che ci riporta fino alle origini della nostra storia
Apologia indica la capacità di saper dare delle ragioni a chi ci interroga
E la presentazione del nostro modo di pensare del nostro modo di essere
E a volte diventa anche la difesa di ciò che è il nostro argomentare nel momento in cui viene frainteso ho equivocato
Le ragioni che vengono riproposte anche questo volume risentono di un lungo dibattito che a livello culturale e politico hanno portato spesso nel passato ma anche nel recente
A una contrapposizione tra il pensiero dei cattolici e una parte del pensiero laico
Sembra che a volte la preoccupazione più forte da parte di qualche d'uno sia la conservazione acritica di alcuni contenuti spesso ideologicamente imposti piuttosto che un serio dibattito sui contenuti che dovrebbero maggiormente focalizzare la nostra attenzione
Dovremo sempre ricordare
Che una legge crea cultura
Una volta fatto una legge non nasce l'inganno
Ma una nota fatta la legge si ispirano comportamenti e si determina il modo di vivere delle generazioni future
Come è possibile pensare di soprassedere su questi temi
Quando in gioco vie la vita personale
La vita innocente
Lo stile di vita nella società
Il problema come si nota è certamente politico
Ma prima ancora è culturale
E da questa prospettiva va decisamente affrontato per evitare letture riduzioni stecche o troppo facilmente strumentali
In questo orizzonte vorrei accennare soltanto avviandomi a conclusione accennare soltanto al grande valore teologico e culturale
Che Deus caritas est rappresenta in questo momento
Benedetto sedicesimo non ha avuto timore al contrario di porre sul tappeto uno una delle questioni
Fondamentali per il presente e per il futuro
Ma non è soltanto una questione teologica
Attenzione a pensare di leggere Deus caritas est solo per cercare di capire che cos'è l'amore
E certamente l'essenza della fede cristiana è il mistero di Dio
Ma lì c'è un contenuto culturale di grandissimo spessore
Basti prendere soltanto questa espressione di Benedetto sedicesimo
Il modo di glorificare il corpo a cui oggi assistiamo ingannevole
Leo Ross degradato appurò sesso diventa merce una semplice cosa che si può comprare e vendere
Lei ha posto diventa merce anzi l'uomo stesso diventa merce
L'apparente glorificazione del corpo può ben presto convertirsi in odio verso la corporeità
Queste sono parole fortissime che entrano in un dibattito culturale che noi oggi dobbiamo necessariamente affrontare
Il fondamento di tutto questo è a mio avviso un duplice elemento che caratterizza il pensiero di Josef Ratzinger
Primo di tutto la sacralità della vita
La vita è sacra e questo è un elemento che prescinde dalla concezione dei cristiani
Perché trova riscontro nella formazione stessa della società e nell'autorità che di volta in volta viene definita per doveva garantire la possibilità di vivere
Lo Stato deve garantire la possibilità di vivere
Non è il diritto a doveva morire
Ecco che non comprenderemo mai una posizione come questa
Lo Stato ha come suo compito primario quello di garantire l'esistenza personale
Di renderla sempre più fattiva farla diventare più sempre di più vita sociale non vita individuale
Perché se lo Stato non fa questo si trova soltanto davanti a degli individui ognuno chiuso nel suo piccolo mondo nella sua monade senza più possibilità di partecipazione alcuna
E il secondo elemento che è successivo consequenziale a questo
Dove si perde il rispetto per la sacralità della vita
Si cade nel baratro
Più nessuno infatti sarà in grado di comprendere la propria identità e di dare risposta alla domanda fondamentale sul senso per la vita
Ecco perché scrive Ratzinger non esistono piccoli omicidi
Laddove viene meno il senso stesso della vita Lassie disobbedito al comando biblico di non uccidere
E a partire da qui che bisogna comprendere il fondamento del diritto
E a partire da qui che bisogna capire il valore della legge dice Ratzinger
Che è fatta per difendere il debole non per dare forza al più forte qui si gioca tutto quello che appunto il tema della democrazia
Signore e signori perché tutto questo
Perché c'è una idea di fondo ancora del giovane Ratzinger
Che ho avuto il piacere il gusto di poter studiare perché c'è la sua comprensione della fede
Cos'è la fede per Ratzinger
La fede stare e comprendere
E detto mettiamo italiani vuol dire molto poco perché Ratzinger scrive in tedesco
E allora la fede scelte in un fare le scelte e gioca con le parole
Stare e comprendere
è uno stare presente nel mondo
è uno stare presente laddove il mondo chiede domanda sulla presenza di Dio
Ma bisogna comprendere bisognava intelligenza a questa domanda vicenda intelligenza alle risposte che vengono date bisogna fare in modo che l'intelligenza della fede possano aggiungere tutti perché non è fatta per un gruppo soltanto un'élite di persone ma è fatta per tutti
E qui allora lasciatemi concludere citando un piccolo testo
Simpatico profetico
Che Ratzinger non è di Ratzinger di chi attenga di un filosofo di chi attendeva ma che Ratzinger apposto all'inizio della sua introduzione al cristianesimo
Ve lo leggo così come lui lo ha riportato
Un circo viaggiante in Danimarca un giorno cadde in preda a un incendio
Mentre ancora si levavano le fiamme il direttore mandò il clown già abbigliato per la recita a chiamare aiuto nel villaggio vicino
Anche perché c'era il pericolo che il fuoco propagando sì attraverso i campi da poco mie tutti e quindi aree di sappi casse anche al villaggio
Il clown corse affannato al villaggio supplicando i paesani ad accorrere al circo in fiamme per dare una mano a spegnere l'incendio
Ma essi prese volle grida del pagliaccio unicamente per una stupirsi molto poco del mestiere
Tendente ad attrarre la più grande quantità possibile di gente alla rappresentazione
Per cui lo applaudivano fino alle lacrime
Il povero clown aveva più voglia di piangere che di ridere
E tentava inutilmente di scongiurare gli uomini ad andare spiegando loro che si trattava niente affatto di una finzione di un trucco
Bensì di un'amara realtà perché il CIO accostava davvero bocciando
Il suo pianto non faceva altro che intensificare le risate
Si trovava che recitava la sua parte in maniera stupenda
La commedia continuo così
Finché il fuoco sappi con realmente al villaggio
Ed ogni aiuto giunse troppo tardi
Così villaggio e circo andarono entrambi distrutti dalle fiamme
Per alcuni versi
Siamo un po'tutti come quegli abitanti del villaggio
Che pensano di trovarsi dinanzi a una bella recitazione
E non comprendono che il villaggio sta realmente bocciando
Il Periodo che viviamo è ancora segnato purtroppo dall'improvvisazione
Dalla frammentarietà
Da una buona dose di confusione
Siamo convinti che ognuno deve assumersi una responsabilità forte
Eppure tuttavia non può esserci offesa alcuna che giustifica alcuna forma di violenza
Che è sempre in ogni caso sopruso e paura per una autentica libertà sono convinto che la voce di Josef Ratzinger unita a quella di pochi altri che in questo momento intravvede o no con maggior lucidità e lungimiranza la crisi in atto e i pericoli connessi
Posso assegnare una provocazione a pensare
Una provocazione a riflettere
Perché il nostro piccolo mondo sempre più circoscritto in uno spazio effimero
Possa trovare la forza per uno scatto di reni capace di andare oltre il canto delle sirene
E trovare la via giusta per preparare e orientare il cambiamento epocale in cui siamo immersi grazie
Eccellenza credo che questo applauso sia molto eloquente della consenso
E lei ha riscosso dell'approvazione di tutti i presenti e della condivisione delle cose che lei dice
E io non posso non tornare con la mente a quel primo aprile dell'anno scorso quando appunto la Fondazione sopra scelse aveva deciso di premiare l'allora teologo Ratzinger consegnarli questo premio San Benedetto
Da lì aperti poi questa avventura di questo libro che abbiamo presentato non molti in molte parti in molte città e spesso era presente il presidente Pera e ultimamente l'abbiamo anche presentato all'UNESCO davanti a tutti gli ambasciatori di trenta Paesi
E l'ambasciatore austriaco che ringraziava ed era presente a nome di tutti gli ambasciatori della UE parlo a proposito di questo testo di un opere eccelsa
E disse che poteva essere uno shock per la nostra civiltà
Ebbene presidente si parla di crisi delle culture il sottotitolo così recita
Il Papa sta denuncia sempre che crisi delle culture significa relativismo
E lo denuncia commenta
Pericoloso per la convivenza civile tra i popoli
E poi sottolinea le enormi
Problematiche antropologiche chiesti presente anno quando l'orizzonte dell'uomo non ha nessuno sbocco e quello che perché interessa e solamente lo sviluppo tecnologico
E parla di minacce l'uomo si sente minacciato
E questa minaccia riguarda soprattutto la sua umanità
Sembra una orizzonti a fosche tinte sembra un pessimismo però alla fine quando denuncia i mali del nostro secolo
Alla fine il Papa proprio a San Benedetto in quell'occasione lanciò la sua provocazione che sua Eccellenza ricordato
Dicendo
Dovremmo all'ora capovolgere l'assioma degli indumenti in stile dire anche chi non riesce a trovare la via dell'accettazione di Dio
Dovrebbe comunque cercare di vivere indirizzare la sua vita Welle Otis beh Ustari tour come se Dio ci fosse
Questo è il consiglio che già Pascal dava gli amici non credenti è il consiglio che vorremmo dare anche oggi ai nostri amici che non credo hanno lei nell'introduzione come amico di papà Ratzinger a dei
Una proposta ad accettare una parola
Grazie
Grazie a lei
Le risponderò naturalmente ma mi consenta prima di fare qualche ringraziamento anzi comincio con una giustificazione
Per il volto un po'più due forme del solito che questa sera mi trovo a dovere
Ma posso garantire che non è un conflitto familiare
Ancorché mia moglie si è qui con un cerotto ogni volta non si capisce perché
Non è un conflitto di civiltà ancora meno e quindi soltanto un conflitto con un dente che ieri si è manifestato
Io vi ringrazio tutti quanti o presentato
Questo e altri libri di Papa Benedetto sedicesimo in tante tante occasioni in Italia di recente anche restio a New York ma mai avuto un pubblico veramente così numeroso e anche così partecipe affetto
Il diciamo
Diciamo vi sono veramente grato ringrazio gli organizzatori molto volentieri la ringrazio Luisa Santolini con cui ci siamo già visti altre volte con cui ci rivedremo ancora prossimamente
Della Fondazione su Placentia David
Cantagalli
Che assieme sua moglie Rosaria un giovane bravo coraggioso editori che merita il successo che in questo momento gli Rovida
Ringrazio la fondazione Magna Carta anche essa figura tra gli organizzatori che è qui presente con vari rappresentanti e in particolare con il presidente professor Quagliariello
Ma
Io desidero ancora fare un ringraziamento particolare a monsignor Fisichella intanto per le parole gentile immeritate che lui ha speso sul mio conto
Ma dei signori grave perché a monsignor mi si Fisichella mi vengano amicizia
Mi legano stima e Mineo era una apprezzamento per il suo lavoro no apprezzamento intellettuale sono un lettore delle sue cose ce n'è una che l'UE ricorderai che a me capo colpi particolarmente quando la lessi per la prima volta vi fu il suo commentario alla in ciclica Fidas et ratio
E lo ringrazio anche per un'altra ragione in qualche modo come lui stesso ricordava monsignor Fisichella è un po'il lancillotto di questo libero o di altri libri del Papa perché tutto cominciò proprio con Luís
Quando
Già Magnifico Rettore della Pontificia Università lateranense mi invitò a tenere una lezione magistrale
Che fu seguita per accidente da un'altra lezione che
Il cardinale Ratzinger fece in Senato su un mio invito da cui nacque il libro Senza radici poi da cui nacque io credo la introduzione che fu richiesto
Distendere per questo volume L'Europa di Benedetto
Quindi una ragione aggiuntiva e da ultimo ma non per ultimo io desidererei assieme a voi
Ringraziare applaudire Luís l'autore Benedetto sedicesimo
Io ho
Una mia meditata e convinta opinione su Benedetto sedicesimo
Prima cardinale Ratzinger
Lo ritengo un grande teologo
Un grande filosofo un uomo di grande umanità
Io sono certo che già sia un grande papà quindi autore
E ora
Grazie per la sua introduzione abbiamo sentito anche come te una statistica che è impressionante che già mostra il successo di questo fatto ringrazio dovrò sine della Libreria Editrice Vaticana perché
I dati che ci ha fornito sta a dimostrare
Una un consenso una penetrazione
Che apparentemente era
Inspiegabile o che nessuno pensava il teologo il teologo tedesco l'uomo che aveva passato gran parte della sua vita
A dirigere era come prefetto la Congregazione per la dottrina della fede e così via in realtà un uomo di un grande successo di anche di grande cifra umana
Oltre che ovviamente intellettuale
E allora entro nell'argomento sono stato sollecitato dalla svolge con una precisazione
Io sono soltanto
Quando colui che ha fatto una introduzione a questo libro non sono certamente l'autore
Quando si presenta un libero in particolare di un autore come il Papa non si fa non si dovrebbe fare come quei celebranti
Che di solito
Celebrano le proprie idee
Ha speso invece dei prati
Io desidero celebrare le idee del pontefice
E desidero anche aggiungere che le idee di Benedetto sedicesimo contenuto in questo libro
Hanno come tutte le idee di carattere teologico dottrinale filosofico delle conseguenze politiche
Ma non possono essere ridotte alla politica né possono essere considerate un programma politico tengo a ribadire questo punto che già di per sé
Dovrebbe essere ovvio per dire che quella di oggi così numerosa così bella così partecipato è un incontro culturale sul libro del Papa non è una manifestazione politica
Avremo tempo anche per quelle parole
Naturalmente
Naturalmente io sono un lettore
E come tutti i lettori leggo con la mia sensibilità
Così che che è anche vero che dalla meditazione di ciò che monsignor Fisichella appena detto di ciò che io starò per dire dalla meditazione
Discendono delle libere riflessioni politiche
Per il ciascuno di coloro che vorranno fare nei modi e nelle forme che riterranno più opportuno
E allora il libro così ci avviciniamo alla domanda dei Luisa Santolini son tre capitoli
Dipinto il primo
Dei quali è proprio quello alla lezione che fece a Subiaco
Pochi giorni prima
Della sua che lezione a alla Cattedra di Pietro
Parole sottrae capite contrattempi l'Europa e l'Occidente
Problemi che la vita e in generale preme tra bioetica
La struttura della fede che il capitolo forse un po'più difficile quello che per me è anche il più intrigante il più interessante su cui desidererei soffermarmi Max cui in questa sede non parlerò
Che cosa dice in questi tre capitoli e mi concentro quindi in particolare sui primi due Benedetto sedicesimo
Dice che noi stiamo attraversando pre-crisi
E abbiamo di fronte a noi tre tipi di rischi
Primo crisi
La crisi dell'Occidente
Il Papa cita
Le ragioni
Da cui emergono questo da cui emerge questa crisi
Il terrorismo il fanatismo
Le armi di distruzione
I grandi squilibri economici tra le aree del pianeta nord-sud est Ovest
Lo scontro fra le culture
E quello che posso chiamare con la mia parola lo sradicamento
Dell'uomo occidentale lo smarrimento dell'uomo dell'Occidente
Desidero dire proprio dirlo però con le sue parole perché sono molto belle anche allarmante
Dice che
Sull'uomo di oggi sullo Mucci dentale in particolare sull'omero pero dice il Papa quest'uomo
A scandagliato i recessi dell'essere
Ha decifrato le componenti dell'essere umano il riferimento ovviamente alla scoperta del Codice per la vita DNA
E ora in grado per consentire di costruire due costruire da sé l'uomo che così non viene più al mondo come dono del Creatore
Ma come prodotto del nostro agire
Prodotto che pertanto può anche essere selezionato
Secondo le esigenze danno gli stessi fissate e qui il riferimento sono alle pratiche o come le clonazioni possibili più eugenetica
Così è già stato ricordato su quest'uomo non brilla più lo splendore del suo essere immagini di dio
Che ciò che gli conferisce la sua dignità e inviolabilità
Ma soltanto il potere delle capacità umane
Il messaggio chiarissimo
Perché se non l'uomo è creato ed è creato come è scritto nel libro del Genesi la Bibbia e in tutte la tradizione giudaico cristiane creato a immagine di Dio
Allora l'uomo ha dignità
Di per sé come persona che immagine di Dio
Ma se l'uomo non è creato bensì è prodotto
Con qualche pratica in qualche laboratorio e allora
Perché ha dignità
Perché dovrebbe avere dignità
Quell'uomo così prodotto è un è un oggetto
è un manufatto
Al valore di mercato commerciale di qualunque altro oggetto il manufatto
è qualcosa
Non è più qualcuno
Ha perso la sua dignità
Questi sono i rischi ed è il rischio complessivo della crisi dell'Occidente che Benedetto sedicesimo
Avverte
Lo smarrimento dell'uomo moderno
Nel suo mancate riferimenti a valori che trascendono il la sua impossibilità di trovare un valore in sé
Costruito
Manufatto
Oggetto
Questo la crisi dell'Occidente
Poi c'è la crisi del cristianesimo
Perché
Benedetto sedicesimo e anche
Coraggioso
E anche
Sufficientemente e adeguatamente preciso analitico ecco
E non e vade i problemi di oggi in che cosa consiste secondo la sua diagnosi questa crisi del cristianesimo
Consiste nel fatto che nella epoca delle grandi ideologie
E nella epoca dei grandi moralismi
Il cristianesimo si è trasformato o è stato fatto a trasformare
In un messaggio che prevalentemente morale e politico
Cioè mondano
E non più invece trascendente
Questa trasformazione che porta il cristianesimo a parlare della profondità e quindi lo svilisce questa trasformazione
E penetrata anche nella teologia cristiana e cattolica
E ha trasformato anche essa lentamente surrettiziamente questa teologia da ciò che deve essere
Per qualunque credente per qualunque presidente cristiano cioè la teologia della redenzione
In una teologia della liberazione anzi in una delle tantissime teologie da Liberazione
La liberazione contadino calibrazione sudamericani la liberazione asiatica la liberazione africana la liberazione femminista la liberazione omosessuale e così via e così via ancora la mondani già azione
Del messaggio cristiano
E perciò la sua profondità azione la sua riduzione a una forma di moralismo una forma di ideologia la quale per cioè tanto discutibile qualunque qualunque altro moralismo qualunque altra ideologica
Questo è la crisi del cristianesimo quale subito acqua in questo primo capito
E poi c'è la crisi dell'Europa qui ci potremmo intrattenere
Per giorni e giorni a ricordare tutti i sintomi della crisi dell'Europa
Le cito soltanto pochissimi per i quindi sono citati di più in altre opere sono ricordati anche altri ancora ma quindi cito pochissime che peraltro tutti conosciamo ma su cui conviene ancora riflettere
La questione del preambolo alla costituzione dell'Unione Europea oggi fallita
Dopo il referendum francese e olandese
Fallimento che da questo punto di vista cioè dal punto di vista del preambolo io non considero una sciagura
Che cosa dice
Che cosa dice
Il
Papà a questo a questo proposito
Dice che in quella circostanza si è manifestato un incomprensibile timore
Una incomprensibile paura da parte dell'Europa della sua propria storia
Delle sue proprie radici come se l'Europa avesse avuto paura di scrivere in un preambolo di un documento così importante e battesimale qua lo è un ambiziosissima costituzione avesse Polo dis di scrivere
Ciò che si insegna o almeno a quelli della mia generazione si insegnava alle scuole medie
Quando si diceva che l Europa era il continente cristiano fecondato da Pietro Mita Paolo
Circondato da Pietro da Paolo da San Benedetto da San Cirillo dal summit Metodio ed a tutta una serie di cristiani di martedì e di grandi pensatori cristiani
Agostino Anselmi Santomaso e così via
L'Europa è come se avesse avuto paura di scrivere
Questo a che cosa che noi insegniamo questo e che cosa che noi vediamo con il latte questo testo che è un fatto storico inoppugnabile come inoppugnabili qualunque realtà che avessimo di fronte
E in più un sintomo uno dei tanti sintomo della crisi perché
L'Europa si è spaventata di ciò
La risposta
Perché gli Stati europei
Sono laici e questo è l'altro sintomo che il Benedetto sedicesimo denuncia il laicismo che cosa vuol dire questo laicismo che cos'è questo laicismo
Voglio dire con le sue parole
Ne parla sempre nel primo capitolo a proposito di un problema
Politicamente importante e politicamente delicato
L'ingresso della Turchia nella Unione Europea
Voi sapete che
Il tema difficile
Voi sapete come è stato impostato voi sapete come è stato provvisoriamente risolto
è stato risolto direi quasi come si risolvono le cose europee alla maniera europea
Si rinvia
Ci aspetterà una decina di anni e forse più
Fintanto che
Un pronti dito o improvvida secondo i punti di vista referendum francese metterà tutto a tacere dirà sì o no
Il Papa parla con coraggio però di questo di questo problema
E dice io credo parole di verità su cui dovremmo riflettere sia che prendiamo una posizione su quel tema sia che ne prendiamo un'altra diversa posizione dice questo
E lo dice perché intende illustrare quello che ogni trotto primo come il problema della il cinismo Lecce
Ataturk
Ha cercato di trasformare la Turchia in uno Stato laicista
Tentando di impiantare il laicismo maturato nel mondo cristiano dell'Europa
Su in terreno musulmano
è vero
Grandissima operazione storica politica
Del premier Ataturk questo felici
Cioè la trasformazione dello Stato in uno Stato da islamico
Con fondamento islamici in uno stato invece laicista
Sul modello come glielo intendeva europeo il Papa si domanda
Le foci tutti coloro che vanno in Turchia o che hanno la possibilità di visitare la Turchia o di parlare con quel mondo ci fanno la stessa domanda
Ci si può chiedere se ciò sia possibile questo trapianto
Villari fu un modello laicista
Nel nel in un terreno musulmano
Ci si può chiedere se ciò sia possibile
Secondo la tesi di una cultura illuminista il laicista dell'Europa
Soltanto le norme e i contenuti della stessa cultura illuminista potranno determinare l'identità europea
E di conseguenza ogni Stato che fa suoi questi criteri potrà appartenere all'Europa
Dunque secondo questa cultura laicista illuminista dell'Europa ogni Stato può appartenere all'Europa non solo la Turchia
Perché
Non importa su quale intreccio di radici questa cultura della libertà della democrazia viene impiantato sempre sequenza secondo questa cultura media europea ma che importa
E proprio per questo si afferma che le radici non possono entrare nella definizione fondamenti dell'Europa
Perché se le radici entrassero né fondamento e nell'Europa contino questa argomentazione laicista illuminista degli europei e allora le radici re spingerebbero il nuovo ingresso
Trattandosi di radici morte che non fanno parte dell'identità attuale e di conseguenza questa nuova identità
Determinata esclusivamente dalla cultura illuminista comportante che Dio non c'entri niente
Con la vita pubblica e con le basi dello Stato
Vedete il prezzo apparentemente
Innocuo
Certamente invisibile
Surrettizio è sordo
Di questi allargamenti e ingressi Inca in questo caso anche di un allargamento ingresso ad un Paese che geograficamente
E anche culturalmente nonostante la rivoluzione di Ataturk loro Peo il prezzo che si paga
Per un ingresso senza alcuna riflessione
Il prezzo che si paga e quello di considerare lo stato
Come un contenitore vuoto
Libero
In cui ciascun culto ciascuna regione ciascuna cultura ciascuna forma di vita
Potrò fare cittadinanza
Dimenticandoci
Così facendo che invece il fondamento dello Stato
Proprio dello stato che vuole essere ospitale a e che deve essere ospitale a tutti quelli che investì il fondamento dello Stato non un fondamento neutro
è un fondamento carico che esso stesso di valori e il fondamento del nostro Stato nazionale europeo quando ci sarà è un fondamento giudaico cristiano lo dice il flauto
Carta
Perché l'Europa avrebbe preso questa strada
Cioè questo di diventare laicista rinnegare le proprie radici e dare ospitalità tutto e tutti perché avrebbe preso questa strada
Per una ragione che è comprensibile e se volete anche una ragione nobile il timore di offendere gli altri le altre culture le altre religioni
Già e qui però Benedetto sedicesimo d'acqua da pensatore profondo qual è ci domanda
Due neghiamo
Queste radici
Perché temiamo di ferire i sentimenti di molti non Cristina
Che ci sono in Europa
Che però a questo argomento è poco convincente
Visto che si tratta più il frutto di un fatto storico che nessuno fosse seriamente negare
E si domanda ancora e chi verrebbe offeso
L'identità di chi viene minacciata
I musulmani che a tale riguardo spesso e volentieri vengono tirati in ballo
Non si sentono minacciati dalle nostre basi morale cristiana
Si sentono minacciati dal cinismo di una cultura secolarizzata che nega le proprie basi
E anche i nostri concittadini ebrei
I nostri concittadini ebrei non vengono fece da riferimento radici cristiane dell'Europa in quanto queste radici Rino risalgono fino al Monte Sinai
Pertanto l'impronta della voce che si fece sentire sul Monte di Dio
E ci uniscono nei grandi orientamenti fondamentali che il decalogo tornato ad una mano all'umanità
Decalogo a dei ha donato all'umanità
Non solo al popolo di Israele non solo poi al popolo cristiano all'intera umanità
E lo stesso vale per riferimento addio
Non è la menzione di Dio che offende gli appartenenti ad altre religioni
Ma piuttosto il tentativo di costruire la comunità umana s'assolutamente senza Dio questo è il punto
Queste sono le tre crisi
Dell'Occidente del modo con cui ha vissuto interpretato il cristianesimo in Europa in Occidente dell'Europa
Che cosa producono questo tre crisi
Che cosa leggendaria queste tre crisi
Abbiamo già capito da questa frase
Leggendo la quello che secondo il Papa il vero grande scontro di civiltà
Il quale
Non è lo scontro tra i cristiani e musulmani
E lo scontro fra la società laici Giata e completamente a religiosa
E invece la società che ha il senso della sua tradizione compreso la tradizione religiosa queste allo scontro
Non è il nostro cristianesimo che fa di ostacolo al dialogo come suppone musulmani è il nostro credenti in niente che fa ostacolo al dialogo con chiunque
Come
Come si risolve questa crisi
Perché una crisi grave
è una crisi che pone interrogativi
Degli interrogativi
Incredibili che non è mai visto fino adesso e che dobbiamo risolvere come si può affrontare questa crisi
Non con il relativismo
Che è la negazione di ogni valore
Bella e suadente questa concezione del relativismo
Tutte le culture
Tutte le religioni
Tutto illeciti civiltà hanno lo stessa dignità e lo stesso valore
Ma se si dice questo abbiamo perso proprio il senso di qualunque valore no dunque al
La crisi
La crisi non si risolve neppure con la tolleranza così come oggi è intesa alla quale in realtà è una forma di indifferenza di accondiscendenza a tutti voi
La crisi non si risolve nemmeno con il linguaggio politicamente corretto perché è giusto essere educati
è giusto essere educati
Però è una mancanza di verità essere ipocriti è una forma di resa
Buon
La crisi non si risolve nemmeno con la emarginazione e con la ghettizzazione della religione nella sfera privata
Come diceva monsignor Fisichella come se una volta messo da Regione nella sfera privata
Eliminata dalla sfera pubblica nascosti tutti i simboli religiosi salvo che non siano piccini piccini crocifissi si possono portare al collo altrimenti e non è poco e quasi proibito in Europa come se nascosti simboli e identità
Di appartenenza religiosa nella sfera pubblica circa si realizzasse automaticamente la convivenza pacifica in realtà se così si fa si instaura nella serie nella sfera pubblica proprio l'Anarchia più completo
E allora la crisi somme si risolve con la la sfida la domanda che la mia risposta
Nacque proprio da lì quel giorno
Davanti a monsignor Fisichella
Ricordo la domanda ricordo ha risposto che il padre cardinale Ratzinger
Dobbiamo cessare di vivere secondo il detto illuminista o meglio ancora il detto interpretato dalla cultura illuminista perché ha detto di cross ci fosse molto molto precedente
Dobbiamo cessare di vivere come se Dio non esistesse
E invece cominciare a vivere come se Dio esistesse
E io giudico che questo invito
Sia un invito accettabile per credenti e non credenti per due ragioni fondamentali due
Perché se si accetta questo invito finalmente abbiamo delle buone ragioni
Per conservare la nostra identità e la nostra tradizione giudaico cristiana queste la prima ragione accettare quell'invito per non perdere la nostra storia la nostra tradizione
E poi c'è un'altra altrettanto importante
Se noi accettiamo quell'invito
Allora noi riconosciamo che esistono dei limiti morali alle nostre azioni ai nostri comportamenti alle nostre rivendicazioni e alle nostre leggi
Non sarà più vero che siccome Dio è morto tutto è possibile
Proprio perché io vivo come se Dio esistesse allora non tutto è e può essere possibile
Non
No no ogni desiderio
Lecito che si trasformino rivendicazione immediatamente un diritto
Non lo ogni sacrificio di valori a cominciare da quelle della vita a cominciare da quella di embrioni ha cominciato e quelli del feto possono essere indistintamente sacrificati in nome di altri valori come solo quelli del progresso della scienza considerato sempre e comunque un bene da tutelare
Questo è il il vantaggio della formula il secondo vantaggio della formula deve vivere come se Dio esistesse
E che cosa fare allora nell'Europa
Il Papa si rivolgevano qualche cosa dirgli che cosa chiedere a queste d'Europa
Io credo che se noi ascoltiamo attentamente le sue parole
Possiamo ricavarne delle elezioni importanti
Molto importanti
Noi in Europa
Grazie soprattutto non soltanto ma grazie soprattutto a quella tradizione giudaico cristiana che ci ha formato abbiamo sviluppato libertà e democrazia
Noi
In Europa
Abbiamo conquistato lo Stato laico
Cioè la separazione tra stato e Chiesa
Aveva ragione monsignor Fisichella ricordare questa conquista era già scritta nei cristalli nel Vangelo
Questa conquista era teorizzato da papa Gelasio del quinto secolo dopo Cristo questa conquista non è estranea al cristianesimo anzi il cristianesimo la nutre ne ha bisogno perché la separazione tra Stato e Chiesa è un beneficio e per la Chiesa e per i credenti e per coloro che Stefano politica
Vale quello stile su questo punto quello che è scritto qui alla numero ventotto dell'enciclica Deus Caritas l'autonomia
Della sfera temporale e al tempo stesso i punti di contatto tra la politica che la fede
Andiamo avanti
Le conquiste che abbiamo ottenuto
Dopo tanti sacrifici
Lotte Errori e anche orrori in Europa sono conquiste universali si tratta di libertà di democrazia diritto uguaglianza di rispetto e così via universale in
è una parola impegnativa
Vuol dire che non valgono solo per noi in Italia
Solo per noi in Europa solo per noi in Occidente si sono universali
Valgono per gli uomini in quanto uomini da ogni parte quale che sia la razza quale che sia la pompe la professione di cultura religiosa quale che sia le appartenenze politiche
Noi in Europa fino dalla dalla Grecia di Socrate abbiamo introdotto il dialogo il quale però dialogo e non possiamo trasformato in un'altra cosa il dialogo
Si fonda sul rispetto dell'interlocutore e sulla reciprocità
E il nostro Dio da ultimo questo dobbiamo dirci a noi europei il nostro Dio da ultimo
Quello che parla all'uomo in quanto persona il Dio cristiano e Caritas cioè amore
E misericordia
E io credo che abbiamo il dovere di mantenere e di difendere tutte queste conquiste e conservare la nostra tradizione
Ma
Questa tradizione
Questa civiltà
Anche questa Europa oggi è sotto attacco
è sotto attacco dei terroristi
E dei fondamentalisti che ci definiscono chiude ai crociati
Cioè che ci accusano per ciò che siamo
Non per qualcosa che facciamo sia amo giudei e cristiani e perciò ci e vincono a Obiettivo
E
E allora io credo che ci dobbiamo rivolgere a loro
E soprattutto ci dobbiamo rivolgere a coloro che intendono avere buone relazioni con noi così come noi vogliamo avere buone relazioni di alcuno con loro
E dobbiamo rispondere
E io penso che potremmo rispondere così
Le nostre conquiste
Sono anche per voi
Le nostre libertà sono anche le vostre
Noi vi rispettiamo
Ma il rispetto sia reciproco
I vostri
I vostri
I vostri diritti
Che noi riconosciamo e dobbiamo riconoscere valgono quanto i nostri diritti
Noi
Respingiamo e condanniamo in maniera decisa
Offese
Degni creazioni
Provocazioni contro di voi
Ma poiché deve valere il principio di reciprocità
A voi chiediamo
Di bandire la violenza compresa l'apologia della violenza
Di condannare far cessare il terrorismo
Di ripudiare la guerra santa
Di rispondere in modo proporzionato
In Italia ci sono un milione forse più di immigrati di religione musulmana
Non solo non li ospitiamo
Noi vi rispettiamo e con vantaggio reciproco sottolineo reciproco
Noi li rendiamo partecipi dei diritti fissati della nostra costituzione questa è la nostra civiltà
Questa è la nostra il nostro costume
Così come anche la nostra politica intrattenere dei buoni rapporti di scambio e di cooperazione con quei Paesi arabi e islamici che vogliono avere buone relazioni con noi
Ma proprio il nome di questi nostri principi costumi e di questo nostro politica
Noi ci rivolgiamo ancora gli islamici
Io censuro senza riserve la camicetta volutamente provocatoria
Cabine
Di un ministro
Che pensare
Ma il comportamento non ha giustificazioni e io credo che lo stesso partito di quel ministro abbia culture e responsabilità politica sufficienti per comprenderlo
Ma la risposta adeguata ad un comportamento che ripeto inaccettabile
E che ora è culminato con le dimissioni di quel ministro
Non sono le sue le sollevazioni e i morti
Allo stesso modo
La risposta adeguata a vignette ritenute offensive per il per l'Islam
Le quali purtroppo seguono tante vignette offensive passate sotto silenzio
Benissimo
La la risposta adeguata
Non è il martirio di un prete cattolico
La nostra
Di opinione di stampa
Che è un bene per tutti e un alimento della democrazia
E che ha a disposizione tutti ha certamente dei limiti questa libertà di opinione di stampa
Per stabilire se questi limiti siano stati superati
Noi abbiamo tribunali indipendenti
Censure politiche parlamentari giudizi di una stampa pluralista
Critiche dell'opinione pubblica e poi libero voto dei cittadini
Meglio cari amici meglio questi strumenti di censura da impiegare come in questo caso devono essere impiegati meglio questi strumenti che le condanne a morte a furor di popolo
Concludo
E questa volta voglio desidero rivolgermi
A coloro che accusano il Papa
E la chiesa di interferire con la vita politica
O che il duplice uno che in Italia ci sia ancora libero Stato con la Libera Chiesa
Richiamo cui faceva riferimento monsignor Fisichella sì le ante cattolici in campo alieno
L'impressione ascoltando certe voci in questi ultimi tempi e che il motto in realtà si è simile anticattolici io nutro quel campo stati tutti zitti
Poggiare oggi ha rinviato alla numero ventotto della Deus caritas per quanto riguarda il ruolo il rapporto tra la politica e religione
Ma coloro che fanno queste obiezioni al Papa
Al presidente della conferenza episcopale
A tutti coloro che parlano come oggi ha parlato con coraggio e con onestà monsignor Fisichella tutti coloro che vogliono chiudere la bocca a queste voci vorrei rispondere così
Amici
C'è in libero Stato
Se c'è libera Chiesa
Secondo
La nostra tradizione giudaico cristiana è un bene per tutti anche lo ripeto per chi non è credente
Terzo
Quei nostri principi e valore di libertà
U uguaglianza Rispetto
C'ho già ricordato
Entrano in crisi
E sono a rischio
Se viene in mente meno il nutrimento del senso religioso del nostro popolo la fede non è un lusso privato la fede è un bene pubblico
E infine di questi principi
E di questi valori che appartengono a quella tradizione a questa nostra storia a questa nostra civiltà
Di questi principi noi non ci vergogniamo
Ne siamo fieri
Senza essere arroganti
Vogliamo promuoverli senza essere aggressivi
Li professiamo senza pretendere che altri si convertano alla nostra religione
Però per la nostra regione
Che per la nostra civiltà
Proprio quella civiltà che con tanta fatica come ho ricordato prima errori e anche orrori abbiamo messo in piedi durante nel corso di vari secoli per questa nostra Regione per questa nostra civiltà
Chiediamo non chiediamo niente di più
Di ciò che ragionevole
E di ciò che offriamo
Rispetto reciproco
Non possiamo ne dobbiamo però chiedere qualcosa di meno della rispetto reciproco
Questo sarebbe una resa e noi non possiamo arrenderci
La mia coscienza
Illuminata al meglio di sé
Mi porta ad alcune rapide conclusioni
Sì al dialogo
No ad un dialogo in cui valgono solo re la Jolie degli altri
Alla libertà
Alla libertà di tutte le religioni e di tutti i culti
No alla libertà di fanatismo
E da ultimo parlare
Parlare e parlare perché parlare meglio che incendiare
Oggi
Se c'è qualcosa di prioritario che io credo dobbiamo domandare alle forze politiche tutte
è proprio quello di garantire
Questo parlare nel rispetto degli altri come di noi stessi
Vogliamo parlare ma non arrenderci
Vogliamo confrontarci ma senza paura
Vogliamo convivere ma senza nasconderci
Questo amici e ciò che ho imparato leggendo questo per lavori meraviglioso Colomba grazie