Il Ponte di Piero Calamandrei 1945-1956

Allora facciamo così soluzioni nocivi o comunque dubbi
Avrebbe tubature no poi in quel pagate subito
Fai comunque concludere
Arrossito facciamo saluti
Due per primo dove
Disponibili
All'ordine anche ventotto allora l'attenzione studio Carlos come inoltre come diverso come legata aspirante
Dopodiché capisco Enzo
Generale eccome
Urbano
Dopo trent'anni probabilmente
No trentadue
Gli occhiali ma senza tradire allora civili dopo sempre di si è opposto
Spiega
Ma dico
Avvocato una forma dovuta ai microrganismi siamo ora
Fare una costituzionale la la cena a
Casa servizio
Tavolino fra
Abbiamo vicine negligenze
Vengano guarda
Le sezioni riunite dicevo
Un attimo di assicuri ad avere una figlia si procuri facciamo
A volte
Serie sì sì negozi
Il signor Berlusconi sul tipici sono tutti e due viene arrestato
Agostino
Che oggi
L'iter
Sì diede queste strutture proprio giovane è arrivata adesso
Rizzo
Parliamo ancora reti complesse e
Diciamo ecco viene così non resta seduto al centro faccia inseguiti da allora bisogna
Allora
Facciamo serve Pirlo dovrebbe Lord criminosa ordinanza dove allora macerie dopo
Allora lo si vuole intervenire
Odierna
Tranquillo ordinato
Grazie a voi italiani
Rizzo
Manteniamo
Controllabile effettuato
Allora dopo rimettiamo insoliti nel bollettino no
No volevate
Dopo circa
C'era già stato fantastico sì ora suggestioni sorseggiando drink business
Vigente
Allora
No rimangono io insomma ricordo poterne dove tutti valori diciamo dopo a mia opinione allora rinunce sentiamo
Tanto io penso giorni
Luciano Martucci ad Attilio
Più una falsi il allora
Di viene Rocco no no sì sì sì sì
Candida sette Palma Eugenio Obinna Iorio hanno tagliato
Presidente grazie tre comincia
Attenzione
Evidente allora cari studenti una volta
Ci diceva gentili signore e signori però qui
Gli ascoltatori che noi privilegiamo siete voi studenti
E per una ragione che non è affatto di cortesia ordini così benevolo paternalismo degli anziani verso i giovani
Ma
Una causa molto seria
Che la causa
Dell'avanzamento storico tenevo la storia invece va avanti e Di Pietro
Essi stanno diventando paradossalmente
Più registrabili le regressioni che non i progressi nella storia contemporanea perché dico paradossalmente perché disponiamo
Di un'infinità di strumenti di documentazione di comunicazione
E tuttavia
Si sa indietro
E bisognerà interrogarsi sul perché
Grazie signor prefetto di essere qui
Perché la memoria collettiva è diventata più labile che mai
Per questa ragione
Che le generazioni che ci hanno preceduto
Ascoltavano
I padri
E gli anziani
E ne ricevevano testimonianza diretta delle loro vicende
Con quel tanto di ammonimento
Di insegnamenti
Che sanno dare soltanto i testimoni diretti della storia noi questo colloquio l'abbiamo per tutto e allora non ci saranno firmo dei che non ci saranno documentari libri romanzi che bastino
A mantenere desta una memoria partecipante
E giudicano
Sappiamo tante cose ma come se si trattasse di episodi che avvengono su un pianeta che non è il primo
E allora questo conducente le generazioni che seguono lei più giovani a cadere in errori
O a non
Osservare delle repliche sconfortanti degli errori del passato
Questa
Antologia
Di scritti apparsi sulla rivista il ponte
è un'occasione
Per ritornare attenti che stiamo dimenticando
E stiamo dimenticando non soltanto come persone come singoli
Stiamo dimenticando come popolo
Noi stiamo dimenticando perché è nata la nostra libertà
Perché abbiamo questa Costituzione
Che cosa è stato il fascismo che cosa è stato il nazismo che cosa è stato il comunismo
E lasciamo che questi termini
Vengano giocati soltanto nella polemica
Tra le parti
Polemica che proprio per la leggerezza con cui vengono usati in termine accusatori
Questi spaventosi eventi attraversate
Dall'umanità e non soltanto dall'Europa perché per responsabilità dell'Europa i grandi conflitti ideologici sono diventati conflitti mondiali
E non riusciamo a capire
Che ci troviamo alla merce di generazioni che hanno assunto responsabilità politiche ed istituzionali
Nella dimenticanza della storica
Quanto di più pericoloso possa esservi per il destini collettivi quando chi ha le leve del potere la responsabilità della guida
Ha totalmente perduto la conoscenza dei fatti accade
è impressionante Agrigento questi articoli del ponte
Vedere che già allora si facevano diagnosi della vita politica non soltanto italiana
Ma europea e mondiale
Che cadono come una profezia sul nostro presente
Un esempio
Tristano Codignola
Sul ventiquattresimo mi pare
Congresso del partito socialista
A Firenze
Una diagnosi delle persone e degli schieramenti dei Progetti se non dei programmi
Le battute in quel congresso
Che si può proiettare su tutti gli eventi successivo sul evoluzione ma anche sulla involuzione
Del sistema politico italiano
Abbiamo
Altro essendo
Una scritto di Piero Calamandrei
Su la nascita nella costituzione dei diritti sociali
Un scritto che non potrebbe evitare testimonianza abbia utenti che essendo stato Calamandrei uno dei padri costituenti che ha lasciato il
Tra gli altri suoi pari in maggio segno nella nostra carta costituzionale
E vedere come tanta lucidità
Nella congiungere
I diritti di libertà con i diritti sociali non poteva che venire vita una grande conoscenza storica della evoluzione
Della società europea
Dagli inizi
Del capitalismo
Fino alle degenerazioni totalitari degli Stati liberali
Cara manderei ricorda
Un articolo mi pare l'articolo sedici
La costituzione francese del mille settecentottantanove dalla dichiarazione dei diritti
Che è una sorta di condanna incombente sul destino delle nostre democrazie
Ogni società
Che non conosca garanzia dei diritti venti milioni di posti e totalmente priva di costituzione scusate ma essendo io un cultore di studi antichi equilibri
Della della esperienza dei romani che per tanti secoli a perfino impedito una creatività costituzionale del mondo europeo moderno
Una a una formula che questo articolo sedici che c'è
Quando
Governa il tiranno non c'è Costituzione quando governa la moltitudine non c'è costituzioni
Tra questi due poli si gioca il senso vero della libertà
Non bastavano le libertà
Dinanzi alla legge
Le cosiddette libertà politiche o libertà civili
Quando
C'è il la disuguaglianza di fatto dunque rivendicare
Soltanto i diritti di libertà
Sarebbe stato una sorta p proclamazione platonica a metà del Novecento se non si fossero stabiliti i diritti sociali ma pensiamo alla portata di quella dichiarazione intorno cui si muove questa sorta di bilancio che Calamandrei Fardella
Costituente intorno appunto al diritti di libertà e diritti sociali
Dove la garanzia dei diritti
Se no non nella ricerca
Di una tendenziale eguaglianza nelle condizioni di fatto in cui vivono in città
E dove la libertà e la democrazia
Dove i poteri non sono
Indipendenti
Con una distinzione di compiti
Bene guardiamoci guardiamo tutto questo sul nostro presente
Abbiamo considerato in questi ultimi anni come secondarie alla ricerca
Dell'uguaglianza di fatto
Che poi vale a sostenere il cosiddetto principio di non discriminazione inutile fare una programmazione astratta che siamo tutti uguali senza distinzione di sesso
Di lingua di razza di religione di opinioni politiche di condizioni economiche e sociali quando poi lasciamo che tutto vada secondo l'inerzia dei punti di partenza questo è stato
Uno dei miti del liberalismo
Alle origini del liberalismo
Ottenere l'eguaglianza dei punti di partenza
Ma se nello svolgimento poi della corsa dopo l'eguaglianza dei punti di partenza
Ci sono differenze ti fa
Che la collettività
E per esserlo stato la Repubblica la democrazia
Non si impegnino ad alleviare archi muovere in modo che la corsa sia garantita da regole trasparenti che il gioco sia leale
Ecco l'articolo tre
Della costituzione
Preparata tra il mille novecentoquarantasei quarantasette l'articolo tre che in Peña la Repubblica a rimuovere letti differenze di fatto che ostacolano poi la sostanza per eguaglianza democratica
Ma
Stiamo facendo anche di peggio dal punto di vista della struttura dell'edificio costituzionale
Invocare qui costituzione materiale a sproposito o prassi che si allontanano dalla costituzione formale è veramente un alibi ipocrita
Noi stiamo costruendo nella realtà quotidiana nel funzionamento
Concreto dalla Costituzione uno stato che non ha più Poteri indipendenti
E non pensate soltanto a quello che sta riempiendo le cronache cioè la contesa
Tra l'ordine giudiziario da una parte ed il potere
Esecutivo legislativo dall'altra pensiamo piuttosto al potere esclude legislativo ed esecutivo qui ci sono illustri costituzionalisti che mi sono maestri
Che presi dentro la configurazione categoriale del circuito politico
In realtà sono un monoblocco quando l'ottanta e più per cento delle iniziative legislative
Le prende il Consiglio dei ministri beh come si fa a dire il potere legislativo sta nel Parlamento
E è una pura finzione
Quando le decisioni del Parlamento sono prese con una mobilitazione della sua maggioranza
Che viene richiamata ad una tale disciplina per cui il governo pone la questione di fiducia
Non che che impedisce la libertà parlamentare bene noi diciamo che noi abbiamo tre poteri
Abbiamo l'esecutivo legislativo e giudiziario abbiamo
Una la vecchia formula di Tocqueville addirittura no la dittatura della maggioranza
Bene
Io penso che abbiate compreso un po'il senso di questa via introduzione
Richiamiamo tutti alla memoria della storia del Paese per evitarle di errori sembrava gli antichi dicevano
Forse da un punto di vista eccessivamente moralistico ma antichi avevano una mentalità lontana da la modernità che invece voi giovani sapete privilegia la creatività la spontaneità il nuovo come se tutti nascesse IMO
Sulla faccia della terra nel giorno in cui stiamo parlando pensando e d'argento e non fossimo invece il prodotto di secoli se non di millenni
Di promozione della vita
Questa memoria
Sia una memoria capace di paragone e di giudizio
E non sia soltanto un accumulo di fotogrammi da
Ogni tanto
Dei vedere senza capirne il significato educativo e correttivo per il nostro presente da questo punto di vista cerchiamo di dare un contenuto
Alla sapienza antica che indicava la storia come maestra della vita
Allora adesso ascoltiamo
Pasquale Ciriello
Allora
Come dice molto lucidamente nella sua introduzione al volume Giuseppe Mussari
Compilare l'antologia di una rivista implica già di per sé una certa dose di arbitrarietà di scelta
Presentarla andando a riguardare alcuni dei tanti contributi presenti nell'antologia evidentemente accresce il coefficiente di arbitrarietà
In ogni caso rileggere queste annate in cui si respirano biglietti freschi della Resistenza
Di un periodo che comunque si intenda interpretarlo resta cruciale nella storia del nostro paese è un esercizio di grande interesse e comunque assai proficuo
Credo che il volume restituisca pienamente l'ansia di rinnovamento di una parte la parte migliore dell'Italia di allora
Nella tensione verso una politica intrisa di passione civile di una forte caratura morale cioè sullo sfondo anzi dovrei dire in primo piano naturalmente la figura di Piero Calamandrei
Di cui come probabilmente sapete uscito recentissimamente dalla terza uomini e città della Resistenza discorsi scritti ed epigrafi
Ho lume pubblicato per la prima volta nel cinquantacinque in occasione del decennale della liberazione egli in quella circostanza definita dal definito da alcuni commentatori come il testo fondatore della nostra epica resistenziale
Approfitto per ricordare che coi tempi che corrono c'è un altro volume di Calamandrei che pure sembra di grande attualità anche se raccoglie testi
Che vanno dal trentacinque al cinquantasei delle logge o dei giudici ne vorrei leggere una brevissima citazione sul senso complessivo della giustizia e del processo
Il segreto della giustizia scrive Calamandrei sta in una sempre maggiore umanità in una sempre maggiore vicinanza umana tra avvocati e giudici nella lotta contro il dolore
Infatti il processo e non solo quello penale e di per sé già una pinna
Che i giudici avvocati devono abbreviare rendendo giustizia parole mi sembra profetiche
Tornando a volume che presentiamo primo fatto un veloce accenno al legame intenso esistente fra molte delle pagine che lo animano e la resistenza d'altronde non per non a caso Ferruccio Parri
E
Definiti individuò nella biografia di Calamandrei il momento della Resistenza come il momento decisivo della vita stessa di Calamandrei
E a sua volta Galante Garrone in uno scritto intitolato proprio Calamandrei e la resistenza
O le commentare l'interpretazione che della Resistenza Calamandrei aveva dato e scrisse così la guerra di liberazione fu da parte del nostro popolo la riscoperta della dignità dell'uomo
Il detto di Beccaria al secondo cui non vedo libertà ogniqualvolta le leggi permettono che in alcuni eventi l'uomo cessi di essere persone diventi cosa questa rivendicazione della dignità dell'uomo fu come lepri l'epigramma Tica definizione i ciò che nel suo momento più alto gli era apparso a Calamandrei la resistenza rivendicazione della libertà dell'uomo persona e non corso
Naturalmente io so bene che vieti tutto un dibattito in settimana ripreso
Dal presidente emerito Francesco Cossiga dibattito su cui merito non intendo entrare lasciandolo all'esame alla valutazione degli storici
Sorse quell'assenso unitario e unificante della nazione italiana che forse non si era pervasiva mente diffuso
La coscienza popolare del Paese nel Periodo dell'unificazione e risorgimentale
Sia stato ricostituito o forse fondato attraverso la resistenza
O se invece e questa è la tesi di Cossiga la morte della patria come scrisse Salvatore Satta prodotta si con l'otto settembre del quarantatré abbia determinato un vuoto che alcuni dei padri nobili della nostra Repubblica De Gasperi in auto in Saragat avrebbero cercato poi di colmare puntando sull'europeismo sull'integrazione europea un mio obiettivo principale il più alto da assegnare all'Italia democratica
Come che sia negli articoli a firma dello stesso Calamandrei o di altri autori dedicati al tema dell'Assemblea costituente della stessa carta costituzionale
Che sono quelle che mi sono andato hard ripescare perché più vicini ai miei interessi di studio
Si respira direi quasi palpabile mente un senso di partecipazione di slancio forte
Verso il tema degli assetti istituzionali e normativi che si andava andavano definendo per l'Italia
La percezione cioè di stare attraversando una fase straordinaria della vita della storia del Paese
Che sono poi le condizioni che devono o perlomeno dovrebbero accompagnare i periodi costituenti o anche quelli di amanti a revisione della Carta costituzionale
Che non si devono o per lo meno non si dovrebbero ridurre ad una lite rilettura a una rivisitazione in chiave meramente tecnica della Costituzione stesse tanto per essere chiari sto parlando di quello che è parso mancare totalmente in occasione della riscrittura di oltre cinquanta articoli della Costituzione avvenuta nella legislatura che si va chiudendo e per la verità mutatis mutandis anche per la più circoscritta revisione costituzionale realizzata in chiusura della legislatura precedente
C'è un altro dato che credo meriti di essere sottolineato e che si trae dalla lettura di queste pagine
La convinzione cioè che il rinnovamento della politica debba procedere di pari passo con quello della cultura
E di qui per esempio la grande attenzione che viene prestata al tema della scuola
E la centralità il dello statuto della scuola pubblica e laica e dei suoi rapporti con la scuola priva così come altro caposaldo dell'impostazione della rivista
E la necessità nono nel tra ulteriormente procrastinabile di coinvolgere sempre di più i ceti popolari nella gestione della res pubblica
Ovviando ad alcune delle più gravi carenze che avevano logorato e poi minato alle radici l'esperienza statale precedente di qui il tema così caro proprio a Calamandrei già ricordato dal presidente Casavola la sua attenzione verso i cosiddetti diritti sociali
Che trovavano nella Costituzione del quarantotto un catalogo molto articolato e una disciplina molto avanzato
E che dovevano riempire di contenuto sostanziale le pur decisive procedure democratiche che la Costituzione aveva introdotto e infatti Calamandrei cercò di trasferire nella costituzione in parte anche riuscendovi alcuni dei principi ispiratori del movimento Giustizia illibertà
Come stanno a dimostrare il suo i contributi e i suoi discorsi alla Costituente
Da questo snodo delicatissimo trae anche origine la storia dei rapporti tra Calamandrei e la Costituzione
La sua protesta vibrata negli anni tra il quarantotto e il cinquantacinque contro la mancata attuazione della Costituzione stessi
Naturalmente e tipico delle fasi che qualcuno forse definirebbe di stato nascente il crearsi di un certo sovraccarico di aspettative in qualche caso addirittura palingenetiche
Le quali poi denunciano nella fase di istituzionalizzazione un distacco più o meno marcato fra quello che si sarebbe voluto realizzare e la realtà che giorno per giorno viene delineandosi
E però credo di non sbagliare se dico che proprio in questo iato in questo spazio idea che si viene creando tra il Progetto
E la sua concreta realizzazione che si inserisce l'azione di stimolo di incessante sollecitazione critica che caratterizza la più parte degli scritti del ponte fino costituirne in Austria ma sintesi l'intonazione complessiva di fondo
Forse i vari interventi di Calamandrei di altri sulle parti inattuate della Costituzione sono uno degli aspetti più vivi e più attuali del volume
Ed essi dovrebbero almeno indurre ad una riflessione sulla frenesia riformatrice che da ultimo sembra avere contagiato il nostro legislatore
Non nell'intento di negare aprioristicamente l'opportunità di qualsiasi revisione del testo costituzionale
Ma bensì di verificarne serenamente la persistente validità rispetto a tanti fra i principi dettati dalla nostra Carta e sull'allora sulla loro talora inscindibile connessione con gli apparati organizzativi disciplinati nella parte seconda
I quali ultimi se non visti nella loro natura di apparato strumentale funzionale al conseguimento degli obiettivi di modello sociale delineato invece nella parte prima
Si prestano a svuotarsi di significato e a divenire oggetto di battaglia politica di secondo livello quando non addirittura di mera propaganda politica
Come si vede quindi la lettura di questo volume porta contributi alla conoscenza dell'Italia di allora ma stimola anche grossi interrogativi su quel di oggi
Mi pare sia la riprova migliore della qualità di queste pagine e della loro persistente validità grazie
Allora D'Agostino
Io devo innanzitutto confessare che come intellettuale in questa città
Ma soprattutto come persona che ha anche avuto attratti responsabilità di governo in questa città e soprattutto ancora come presidente dell'Istituto campano per la storia della Resistenza
Non riesco ad essere del come dire come pure probabilmente sarebbe necessario
Non riesco ad essere
No lucido spero di esserlo almeno ancora per un po'ma distaccato si grazie
In qualche modo come come si converrebbe non riesco a ragionare a freddo in questa occasione
Perché sono tali e tante lei
Le ripercussioni le le implicazioni paradossalmente direi che mentre per me e ragione di grande conforto e soddisfazione vedere questa devo dire opera meravigliose per qualità e per quantità lo dico soprattutto per gli amici che l'hanno intensamente voluta
Non so se l'avete visto il librone quello che io giudicherei una sorta di bibbia laica un librone con compatti da con un cd rom
Straordinario straordinario con corredo iconografico bellissimo
Con delle introduzioni splendide bene i accanto al conforto e alla soddisfazione per vedere alla luce una pubblicazione di questo genere
C'è anche un motivo di se volete di sofferenza personale in più si soffre devo dire leggendo queste pagine del ponte si soffre si soffre più di quanto personalmente non stia soffrendo
Di normale sofferenza di questi tempi
Perché dico questo perché il ponte nasce
A metà circa del mille novecentoquarantacinque cioè ecco un comitato intenti giorno più giorno meno con la nascita del governo Parri
Che per chi non lo ricordasse o o per i nostri amici e amiche più giovani il primo governo
Veramente nato dalla Resistenza
E dunque accompagnato da una tale e appena dopo la Liberazione
In sostanza accompagnato da un Natale qualcuno ha detto anche persino un sovraccarico di speranze di di di aspettative ma direi di più di coinvolgimento forte
Soprattutto però è accompagnato dalla sensazione dal sentimento non sensazione scusatemi dal sentimento
Per il quale
Bisogna dopo la devastazione
Quella diciamo dovuta alle distruzioni materiali
Ma soprattutto alla devastazione culturale e morale portata dal fascismo bisognava ricominciare ricominciare certo non da zero sicuramente non da zero
Ma bisognava ricominciare a ricostruire
Un tessuto materiale e soprattutto uno spessore morale etico quella che viene ripetutamente invocata come l'etica
Della responsabilità del cittadino e non l'acquiescenza e la desistenza del suddito e del serbo per fare tutto questo c'era
Questo patrimonio costituito dalla lotta militare e politica e istituzionale della Resistenza
Come si fa a non pensare a non vedere che oggi ci ci troviamo esattamente
Di nuovo in una situazione nella quale pertanti per tantissimi di Novoli
Il la sensazione il sentimento forte e quello di dover ricostruire di nuovo spessore morale un tessuto civile fatto di coraggio di passione di impegno
Nel momento in cui non ci sono certo le distruzioni materiali della guerra
Ma ci sono per molti versi
Devastazione culturale e morale c'è io lo dico e lo dico con serenità nel momento in cui tra non molto ricorderemo la nascita della Repubblica e dunque saremo anche indotti e salutarmi mente indotti
A valutare ombre e luci e a vedere nei sessant'anni che cos'è avvenuto che cosa si è fatto ma la sensazione della sofferenza che dicevo prima
Non riesco a vincerla non riesco a togliermela forse perché a differenza degli uomini del ponte e a differenza del quarantacinque
Non non come dire pronta alle spalle immediatamente dietro di me una resistenza compiuta una resistenza in corso
Una resistenza che stava sicuramente
Ponendo le premesse per un mondo diverso e migliore in Italia dunque se permettete ancora la mia
Ieri inadeguatezza diciamo deriva
Forse anche da questo ritengo che rispetto agli uomini di allora ci fosse una leva in più
Una leva decisiva in un più su cui potersi poggiare
Per cui Annoni a tutti quanti noi che siamo oggi di fronte ad appuntamenti a scadenze a impegni enormi pensate nei prossimi mesi in quale in quale sequenza ci ritroveremo immersi una sicuramente delle più delicate
Per la storia del nostro Paese abbiamo bisogno di fare ricorso a tutto ciò che di meglio riusciamo ad a vere a trovare dentro di noi abbiamo bisogno di tutto abbiamo bisogno davvero di fare uno sforzo
Di rigenerazione lo dico per ciascuno di noi per ciascuno di Novi si senta impegnato in queste norme in queste norme
Davvero un lavoro prefettizia che ci aspetta e qui dunque il ponte e le pagine di Calamandrei naturalmente ci ricordano come fu fatto allora
Come avvenuto allora e è anche giusto però e l'ordine fanno le lo fanno rilevare tutti i i prefatore di coloro che hanno scritto i tre bellissimi saggi introduttivi
E anche giusto però cogliere questo nesso tra il quarantacinque quarantasei quarantasette
E le cose che dicevo un attimo fa e che ci sono davanti non si può credo io trascurare o sottovalutare il fatto che è lo stesso Calamandrei
A dire abbastanza presto dobbiamo ammetterlo abbastanza presto rispetto alla nascita stessa del la rivista
Che stiamo che stiamo andando male che stiamo perdendo la rotta c'è un numero interamente dedicato alla Resistenza abbia già del quarantasette ci sono i numeri nei quali vi sono Art la crisi della resistenza vi sono già vi sono degli articoli sulla Costituente sul quadro che si sta delineando sono stati ricordati da coloro che mi hanno preceduto
Ma molto molto ravvicinata nel tempo è la sensazione che si stia andando su una strada gli accenni che si fanno molto seri molto gravi all'epurazione per esempio al fatto cioè di come si stava conducendo la dei fascisti Zazie home
Ma guardate vorrei essere chiaro permettete nono
Quando si tratta non si trattava allora di meno che meno si tratta oggi di individuare persone andarli a perseguitare
Non era questo a cui pensava e di cui parlava Calamandrei e parlavano gli autori del ponte dicevano una cosa diversa
Ex certo e dicevano che non erano le brutte facce che si rivedeva hanno in giro oramai impuniti e immuni
Che li spaventava o che avrebbero ricostituito il fascismo
Era che il fascismo si è rivelata non una parentesi accidentale nella storia d Italia e degli italiani
Ma rischiava invece di rivelarsi e di essere un tratto forte dell'autobiografia di un Paese dell'autobiografia di una nazione questa è la differenza di fondo
Aveva torto Croce
E lo dico con altrettanta serenità a pensare che fosse stata una sorta di invasione di corpi ultra ultra terreni che erano venuti avevano attaccato
La malattia del fascismo agli italiani poi se ne erano andati questi extraterrestri e lui dice ieri stavamo dicendo pensando che si potesse riprendere il cammino
Prego fascista non era così
Non era così era consolatorio questo eccetto se le pensiamo che ci è venuta oggi Laval il la malattia dei polline
Se fosse stata un'epidemia che ci avesse preso e faceva avesse abbandonato e se invece fosse stato in il manifestarsi di un modo come siamo
Un manifestarsi concreto e storico di una nostra modalità di essere ecco se fosse stato questo
Perché all'anno andrei c'era il forte rischio che fosse questo e bisognava dunque incidere proprio sugli italiani come sono
Sugli italiani come erano stati avere cioè forte la consapevolezza che dal fascismo si usciva a condizione di rifarsi interamente non un'operazione di facciata rifarsi dal di dentro ed era questo che Luís
Temevano stesse
Avvenendo e non sarebbe avvenuto io vi devo confessare una strana corsa
Strana diciamo può sembrare strana singolare
Si insiste molto nelle pagine del di questo straordinario di questa bibbia laica si insiste molto su come nasce il logo del ponte
Cioè l'omino che sta sul ponte che il ponte e il segno la distruzione materiale che avvenuta si è rotto questo ponte crollato luminosi va sopra
E deve rappresentare è un po'la metafora
Dell'italiano quello come è stato detto da chi mi ha preceduto
Da inizio riferì degli italiani se si può dir così
Animati da questa forte tensione alla ricostruzione materiale ma poi a percorrerlo il ponte a camminare su questo ponte
Riaprire un un dialogo una possibilità di passaggio
Tra vita quotidiana politica ed etica ed etica e il risveglio morale e ritrovare il senso della ragione della etica della responsabilità
Sapete che mi è venuto in mente è strano dovrei
Chiedere proprio a uno psicanalista perché è stato un fenomeno di associazione di idee mi avvenuti in mente un astrologo che più o meno coevo nel senso che si vide
Più o meno negli stessi mezzi
Ed è qualcuno certamente lo ricordavo lo ha visto pori
Il logo dell'Uomo qualunque
C'è un omino
Non è nello stesso minuto il ponte Senato tinto di omino
Questo Mino stritolato sotto un torchio
Bene a me sembra che i due logori ventidue lordi rappresentano proprio in una maniera icastica
Figurativa al massimo quelle che Calamandrei chiama l'Italia della desistenza e l'Italia della Resistenza ecco io direi che quando Calamandrei
Pensava che dentro poi
Nel profondo profondo del cuore di molti italiani ci fosse
Questa specie di di di fascismo non non storico Nous ordigni hanno ma una ecco questo Guglielmo Giannini l'aveva individuato e l'aveva rappresentato ho fatto rappresentare in questo cittadino
Che patisce sempre verso il quale si voleva accendere persino nel senso di compatimento condivisione e che in realtà poi chiunque di voi lo usavo lo dovrebbe sapere il qualunquismo rappresento
Non solo questa specie di linea continua di tanta parte del costume italiano ma secolare ma rappresentò anche
La prima forma associativa nella quale Fini col confluire ma prima ancora che nascessero partiti chiaramente invece
Ispirati all'estrema destra del fascismo che aveva chiuso invece la sua parte diciamo più propriamente pubblica e storica ecco mi sembra che
C'erano due Italia
Cioè dall'Italia della desistenza e l'Italia della Resistenza io mi non mi illudo io sono convinto
Che poi è l'Italia della resistenza all'Italia migliore e l'Italia che alla fine
Io dico che alla fine ha vinto per certi versi signor prefetto lei ci onora stamattina della presenza Essa
Che io sono anche venuto da lei due giorni fa
Abbiamo ragionato del sessantesimo della Repubblica
Ci siamo ricordati reciprocamente che questa città voto al settantanove per cento per la monarchia
E che se avesse ragione Bossi e l'Italia fosse quella che vuole Luís non ci avremmo Israele e loro ci avrebbero la Repubblica
Fondata su un po'non sul lavoro
Ma noi lo facciamo lo stesso abbiamo detto è vero con BOT lei come ha detto ha detto del lo dovremmo rappresentare come festa popolare
Ma anche non nascondendoci la cruda realtà e l'espressione testuale che lei ha utilizzato ha usato io credo di sì
Sessant'anni ben portati abbiamo detto quelli della Repubblica sessanta anni che però sono ben portati e saranno meglio ancora portati
Se
Apprenderemo tutto ciò che c'è da prendere da uomini come Calamandrei eccome tutti quelli del gruppo del ponte ha ragione il rettore dell'Orientale a dire
Interventi nella cultura interventi sulla scuola è vero non c'è un tema sul quale non si siano pronunziati verso il quale non abbiano detto agli italiani come si doveva come si doveva sperabilmente muoversi
La Repubblica sessant'anni da importati sono i miei stessi anni per questo mi permetto di dire ben portati però dobbiamo anche immaginare che
Che stiamo di nuovo camminando su un filo sottilissimo sulla lama di un rasoio
E che dipende da noi se i sessant'anni della Repubblica saranno non solo una festa popolare ma una festa della coscienza della ritrovata etica pubblica e finisco con sì
Ci sono due cose ancora di Calamandrei che vale la pena
Di
Di fare nostre per sempre
E sono il liberalsocialismo
E l'Europa
Il liberalsocialismo per carità non non mi azzardo lo faremo un giorno fu un discorso e se volete anche un ciclo lo zio lo dico all'avvocato Marotta
Quando si dice che il socialismo che può raccogliere la bandiera del principio sacro di libertà
Attenzione
E il socialismo che può prendere in mano la bandiera del principio di libertà e si dice che dato oralmente deve essere un socialismo nuovo diverso nei modi e nei fini si dice una cosa straordinaria
Viene argomentato tutto questo
Il liberalsocialismo e non Socialismo liberale lo spiegano perché nel ritmo ci ritorneremo in un'altra occasione
Il liberalsocialismo al cui pensano gli uomini del ponte doveva essere in grado di mantenere rigorosamente il ponte il ponte tra libertà e giustizia i due piloni su cui noi ci dobbiamo convincere una volte per tutte
Che possiamo costruire una vita degna di essere vissuta i due piloni del ponte su cui l'omino si avventura sono e non possono che essere libertà e giustizia
Giustizia e libertà ecco perché mi pare che sia una lezione straordinaria
Da tenere
Non mi posso dire usatelo come libro di tasca perché meglio la bibbia laica va sul comodino ogni sera leggetevi un pensiero a scelta potete trovare qualsiasi argomento
E qualsiasi saggia intelligente
E morale considerazione e l'ultima cosa riguarda l'Europa aveva ragione
Certo
Possiamo pensare che nelle contingenze
End nell'attualità schierarsi contro il Patto atlantico oppure essere favorevole non tanto questo perché dicono no al Patto Atlantico perché pensano che l'Europa viva Dio
Ma perché debba essere
Un una specie di fotocopia sbiadita di un originale che non si capisce perché debba essere l'originale perché l'Europa di cui non sappiamo bene non nell'Africa non nell'ansia ma perché l'Europa dovrebbe essere una specie di America sfocata ma dove sta scritto
Dunque un'idea di Europa unità
Consapevole un'Europa ponte torna leader perché ecco è la cerniera del mondo l'Europa e la cerniera del mondo ma non può essere il cortile di casa di nessuna va bene sono stato lunghissimo
Chiedo scusa alla prossima
Gianni Ferrara
Signore e signori
Studentesse e studenti
Io intanto ringrazio molto
Dunque non è più
Direttore di questo meraviglioso istituto Gerardo Marotta mio vecchio amico
Vecchissimo amico
Vecchissimo collega di studi dove un anno più di me
Sto preparando la tesi di laurea su un maxi giovane
Ed io mi apprestavo
A
Preparare una tesi di laurea
Sulla rappresentanza politica e rappresentanza consiliare o di interessi
Tesi che poi morsi che poi ha segnato
Molto
La mia vita di studioso
Io sono sempre un larghissimo di venire in questa sede perché questa sede mi commuove
Per il significato che ha
Ma la storia di questo Paese
E credo che sia giusto
Oggi
Sì è giusto oggi presentare questa antologica del ponte
Che io senza tema di smentite senza
Credere di dover cioè di cedere all'Apologia ritengo che sia una miniera di materiali preziosi
Materiali di storia e di cultura e civile di Teoria e di proposta politica
Di sapienza giuridica
E di proposta di politica del diritto
La teoria politica e quello della democrazia del socialismo
La teoria giuridica e quelle del costituzionalismo
Io perciò qualche titolo
Per Prisco contribuire a presentare questa raccolta
Come vecchio militante del movimento operaio
E come costituzionalista
Ed è su due questioni su due questioni soltanto che intendo soffermarmi una e quella della difesa del liberalsocialismo
Certo uso questo termine che è stato usato adoperato da chi incerto di gran lunga più di me ne aveva competenza e ne aveva dignità
Ma io lo uso nonostante che liberalsocialista non sia mai stato non mi sia mai sentito
Avendo sempre avuto propensioni Luxemburg Diana
Che non ho rinnegato e che anzi continua a coltivare
L'altra questione è quella dell'uso improprio
Ed ingiusto rovescia che venne fatto delle valutazioni che Piero Calamandrei dava dei diritti sociali
Da sentire poi sanciti in Costituzione
Soprattutto questioni dando contribuire a ristabilire la verità storicamente ai teorica
Credo che vada riaffermata a fronte delle mistificazioni che su ambedue questi temi va operando il revisionismo
Quello storico-politico
E quell'istituzionale le due facce
Dell'ideologia italiana la corrente quella che è proprio con un termine di Calamandrei va definita come anti antifascista
Sul libero socialismo
Noi ben vediamo che se ne va dando una autentica falsificazione
E non so solo e non so se è solo per analfabetismo culturale ricorrente o anche per manipolazione intenzionale a fornire qualche straccio di nobiltà all'adesione più o meno sfacciata all'ideologia cui liberato Geronimo si oppose si oppose combattendo la strenuamente
Lo si presenta infatti come se quel nome starebbe a significare una sostanziale una sostanziale ripulsa
Un sostanziale svuotamento onde denotato del secondo termine del composto lessicale
Con cui Calogero e Capitini e tutto il gruppo dei fiorentini che ne furono allievi e compagni miravano a indicare un concetto nuovo
Fa benissimo Marcello Rossi nella sua bellissima introduzione ad insistere sulla complementarietà assoluta dire due aspetti della stessa idea quell'idea che usava i duetti mi della tradizione ottocentesca non per aggettivare ciascuno dei due composti declinando i due sostantivi per attenuarne o far passare una il significato
Ma per individuare sulla base dei spenta storica
Nell'intera vita Dede notati di due termini la loro indissolubilità logica storica e concreta
E non si trattava in giudizio
Negli superamento né di opposizione alla concezione della libertà ha detto già ritmo aveva Marx
Non solo quel Marx che aveva scritto della libertà come il dono naturale di cui essere debitori alla luce solare della ragione ok aveva scritto che la libertà Di Fraia l'essenza dell'umanità
Di Faye ist das Vese smentisce
Ma di quel marchio secco che commentando alla costituzione francese del quarantotto
L'anno stesso manifesto né denunziava la Dichiarazione diritti che proclamava perché oggi paladina fondi quella Costituzione conteneva la propria antitesi
Nella proposizione generale la
Scritta libertà
Nella nota marginale la soppressione della libertà e che a me lamentava poi Marx
Come la traduzione dei principi scritti in quella Costituzione negli articoli delle leggi che lo dovevano attuare
Faceva in modo che l'esistenza costituzionale della carta prestava illesa ma la sua esistenza reale veniva distrutta
Non ultimo artista quindi really bella socialismo né poteva esserlo ma superamento della sua vulgata positivistica
Quella che assai chiaramente aveva se non sposato certamente accettato la contaminazione di socialismo di Stato
Non esaurito si questo turismo di Stato nell'Ottocento
Anzi
Anzi come un fiume carsico riapparso
Con straordinaria capacità aggregante con le norme forza
Con un'enorme forza col declinare della spinta innovatrice liberatrice da Rivoluzione d'ottobre nello stalinismo
E nel suo obiettivo
Quello che Capitini
P sulla mente respinge
E che induce a ritenere sì
Anzi induce un induceva capilinea ritenere sì insufficiente Marx ma necessario
Ermanno tutto questo non per ammorbidire o attenuare la radicalità rivoluzionaria nella proposta liberal socialista tutt'altro anzi
Ai fini dell'est dell'opposizione al capitalismo non è che la socializzazione invece della statizzazione potesse a porsi come alternativa meno pregnante
L'autogestione
Implicava infatti ben maggiore radicalità
Implicava un'alternativa non soltanto all'autoritarismo dello stato borghese ma assieme a questo un'alternativa allo stato molo polista del potere economico l'alternativa cioè alla gestione statale della produzione dell'accumulazione statale delle risorse monetarie alla direzione statale dell'economia tout-court
Certo
Certo ed è una critica mio bene Gigi vittima certo che restava poi incerto
E come indeciso e propria problematico il coordinamento delle attività
Ed anche la proposizione la decisione l'attuazione del piano
Ma non per questo la proposta di peraltro già vista per un guado annacqua la la sua attenzione antagonista al capitalismo
C'era invece una in più un'ambizione in più
C'era un'ambizione in più
Che si però può essere anche un limite a mio giudizio
Proprio quelli Medea e credo abbia impedito al liberato oggi avremmo fatto sì partito come Partito d'Azione di conquista le masse e porsi come protagonista non dico della rivoluzione
Ma abbia la lotta politica in Italia per la democrazia e socialismo per Nando la cultura e l'azione della sinistra
Era l'ambizione di Bode prescindere dal carattere di classe adelante con dell'antagonismo al capitalismo
La premessa cioè di unificare i soggetti sociali
Le varie e disparate figure collettivo dei lavoratori siano essi titolari sia innesti titolari o ronde un contratto salariale come espressione massima ed emblematica dello sfruttamento della relazione
Come pretendeva di poter fare Codignola
Grande e indimenticabile compagno mio del quale mi onoro aver condiviso motivi di lotta e di rifiuto
E di speranza nell'ultima vicenda della sua luminosa vita politica quella che condusse
Codignola Agnoletti e chi vi parla ed altri compagni militare fuori dal Partito socialista dal quale eravamo stati cacciati dall'onorevole crack
Non era perciò non era però questa visione a classista dovuta Adanti operai modi Codignola tutt'altro
Non è che l'Italia elitarismo o propensione a scelte compromissoria stante il rifiuto di diventare di diventare espressione politica dei soli centimetri
Era forse la convinzione fondata molto fondata miope cambio crede
Dell'insufficienza della classe operaia diventare maggioranza
Per udibili esigenza per la connessione tra democrazia e tutto il mondo il promotore del procedere lungo il processo rivoluzionario
Acquisendo e incrementando il consenso alla prospettiva e alle prove che la lotta politica poteva porre avrebbe apposto al movimento
Certo Gramsci non era stato scoperto
Mago dei mio le mie azioni distinte o vivono una carenza nella teoria tradizionale della sinistra europea italiana
Quella di Comedy dove fondare alle alleanze di classi
Va beh quella carenza che la teoria gramsciana dell'egemonia avrebbe poi colmato
Ma Gramsci allora languido nelle carceri fasciste quando si elaboravano il liberalsocialismo
E non avevano liberato giallisti forse neanche il sentore
Che nel carcere si potesse elaborare un pensiero politico così alto e forte
Un pensiero politico eluso dimenticato rinnegato in Italia
Ma per fortuna studiato approfondito esaltato nel mondo
Ovunque non al Bindi l'AQP vigilia di servilismo culturale
Nei confronti del pensiero unico
Non prendo agonismo
Non per me lo dico a ritmo non certo per moderatismo o per tendenza la capitolazione di affrontare l'eguaglianza politica ed economica
E sociale che si caratterizzano la libera verbale alla il liberalsocialismo
Non fu la forma nostrana di pressione della socialdemocrazia quanto mai aborrita
Nel Forlì Forlì ben lobbista lobbies solo Latiano
Uno Milano
Tanto meno cedimenti al liberismo
Basti pensare alla carica rivoluzionaria delle adesivi Bertolino
Alle due sole alternative che credeva che potessero opporre per il progresso sociale ed economico
Quella della statizzazione dei mezzi di produzione
Che Luís che Luigi Di Carlo o della universalizzazione della probabilità
Il che avrebbe necessariamente comportato il superamento del lavoro salariato tutto questo per una pianificazione che liberasse liberasse l'umanità dal dominio capitalistico
E perciò che a quella qui sinistra a quella sinistra attuale e si compiace di aver sposato la causa del riformismo
Del quale peraltro la destra non esita ad Amman ad Amman tarsi trattandosi infatti di riformare
Cioè di svuotare il contenuto il significato dello stato sociale a quella sinistra che ricorre all'esperienza del ponte degli azionisti per mascherare cedimento
Capitolazione ripudio validato giù le mani dal liberalsocialismo
E giù le mani
Dall'asciutto di Piero Calamandrei
Va evitato a quante falsificando ogni pensiero vanno ci annunciando del suo negazionismo della giuridicità dei diritti sociali
Della normatività degli enunciati costituzionale che riconoscono della fine di immediata efficacia delle norme costituzionali che li allevano apprendete giuridiche intangibili incomprimibili indefettibili
Sì profitta
Sì e profit di una veneranda definizione operato alla gola manderei sulla base di una tradizione dottrinale augusta
Quella dei diritti di libertà
Come diritti all'astensione dello stato del potere pubblico
In genere dall'intervenire
Come sparse di interessi individuali intangibili come libertà negative Vialli
Definizione oggetto contenuti dalle dritte che rendono immediatamente efficaci ed applicabili
Le disposizioni normative che le riconoscono
Ma che non posso davvero
Queste
Distinti su questi definizioni all'essenza di questi diritti non possono non distinguere tali diritti da quelli sociali
Che problema il loro contenuto al posto dell'astensione
Comporta invece l'intervento da parte dello Stato o di qualche potere pubblico che provveda a fornire le prestazioni adeguate per il godimento di tali diritti
Calamandrei
Forse task sperando la distinzione faceva notare che ha la garanzia di tali diritti l'efficacia di tale norme
Che le proclamavano non sarebbe stata automatica
Affidata alla sola pubblicazione delle norme che le riconoscevano
Che era quanto mai necessaria la predisposizione di un apparato che le consentisse l'applicazione e prima ancora che il potere statale potesse a prelevare mediante la leva fiscale le risorse necessarie per soddisfare le pretese alle prestazioni nelle quale si concretizzava lo dite i diritti
Quindi un sistema economico adeguato alle esigenze dello stato sociale
Era il suo nuovo l'intento di chi voleva che la Costituzione non contenesse normative sudditi sociali che si riducessero a mere declamazioni
Ad aspirazioni a futura memoria ed incerta attuazione a promesse da mantenere chissà quando e chissà come
Di questa sacrosanta esigenza dei faceva interpreta la madre
Quella di inverare diritti sociali proclamati
Farlo passare invece
Per un giurista rigoroso un che negava il sociale e ne derideva denunciate dettato in costituzione è un insulto una mistificazione una deturpazione del pensiero limpido di che sentiva la responsabilità del giurista
A fronte dell'esuberante e generoso dalla politica
Ma vedeva che fosse dove del costituente quello di creare uno strumento per aprire alla giustizia sociale lei vede un domani che scrivevo Calamandrei nelle condizioni l'astro del quarantacinque riteneva di non poterlo intravedere sono venuti non potete intravedere ma che li voleva e l'ottava perché si realizzasse
Per quanto poi riguarda
Le norme cosiddetto programmate che relative ai diritti seppe intuire seppe intuire Calamandrei che proprio il controllo di costituzionalità delle leggi da parte della corte
Negando l'efficacia differita alle norme costituzionali
Avrebbe avrebbe sicuramente avviato il processo di inveramento nella realtà dell'ordinamento dei diritti sociali
Era infatti la la materia il giurista
Dell'ansia sociale che lo aveva indotto ad affermare che la stesse uguaglianza politica aveva perdono di senso
A fronte della stridente la diseguaglianza economica
Per cui auspicava il congiungimento del Socialismo liberale di Rosselli al liberalsocialismo di Calogero alla democrazia progressiva dei comunisti
Dei comunisti italiani per trasformare la democrazia politica in democrazia sociale e far sì che i diritti borghesi cessassero di essere veri non borghesi
Vuoti schemi giuridici e si riempisse di invece di sostanza economica
Era stato d'altronde giurista che aveva concepito i diritti costituzionali come tutela dei cittadini dalle maggioranze più o meno temporanee e che opponendo alla libertà al singolare dei filosofi le libertà al plurale dei giuristi le aveva considerato non come limite
Ma come condizione per l'affermazione dell'altro nella popolare
Era stato il giurista che prima di ogni altro aveva le quarantacinque constatate sostenuto il carattere rivoluzionario
Del decreto legislativo del venticinque gennaio quarantaquattro come prova della capacità ricostruttiva della rivoluzione antifascista
In quanto detto del vento prevedendo la convocazione d'asta prego chiedo ente si era posto come soluzione di continuità col regime monarchico
Affermò chiaramente infatti che il potere costituente era stato assunto con quel decreto per intero dal popolo da tutto il popolo e che la Costituzione pace rende che i vecchi costituzionalista avere concepito come patto tra il popolo
Era stata definitivamente denunciati superata
Che quel decreto apriva in finalmente la strada a far sì che l'Italia non posti a più solo appendice dello stato sabaudo ma Stato nazionale per libera volontà popolare
Ed il giurista
Che abbia più volte più volte ricordato il carattere innovativo rivoluzionario definitorio dell'articolo sedici di una Dichiarazione diritti dell'uomo e del cittadino quell'articolo che dichiarando estere Costituzione solo quella
Che contiene Kabul la Carta dei diritti e continua a divisione di poteri e la dimissioni quindi la diffusione e quindi lo spappolamento quindi il limite al potere solo quelli società avevano
Potevano vantarsi di avere una Costituzione
è un'azione full Hui che
In Italia reintrodusse la concezione la normativa della Costituzione rispetto a quelle di tensione condizione normativa che chi vi parla
Ha avuto l'onore di proporre una come addirittura tema di una rivista che ha anche avuto il plauso di un giurista della tempra di Alessandro Petrus
Ora
E sto concludendo io ritengo che per le vicende politiche così istituti istituzionali che stiamo vivendo le cittadine di questioni certi intinto di secolo
Io credo che si debba sottolineare
L'altezza morale politica
Di quella sorta di discorso alla nazione italiana che fu scritto come programma della rivista il Ponte
Viene esso il richiamo alla necessità che l'Italia riprenda la sua collaborazione al progresso del mondo
Alla necessità di ricercare inviare che politici che aiutino la libertà individuale a congiungersi alla giustizia sociale
Di contribuire a ricostruire l'unità morale
Perché ciascuno senta rispecchiato nella sua libertà nella tua vendita la libertà e la dignità di tutti gli altri
In mancanza della quale la vita divenendo una lotta di brutali sentimenti
Alla quale si può dare via via il nome di tirannia
Di Pluto Grazia di nazionalismo di fascismo di razzismo
Era questo il messaggio di quella rivista di quegli uomini di quell'idea di democrazia di socialismo
Furono queste le parole usate da Piero Calamandrei
Furono scritte allora
Nel mille novecentoquarantacinque
Con la stessa forza
Per ragioni di non minore gravità
Per un impegno di pari rilievo morale e civile oggi quelle parole si rivolgono Annoni
Alessandro Pizzorno
Lì interventi che abbiamo ascoltato ci hanno mostrato in modo molto efficace come nella pubblicazione di questo libro ci offra degli strumenti di riflessione e di confronto fra la situazione
Di quegli anni Calamandrei si riferiva con gli anni atto attuali quelli che precedono l'arte d'attualità dammi i giorni proprio i giorni prossimi addirittura possiamo dire
E io vorrei dei
Richiamare un un caso che il caso esemplare quello che Calamandrei ha fatto per realizzare un ordinamento della giustizia
Contro consono ai principi costituzionali che su cui sono stati richiamati ma prima di fare qualche breve cenno su questo punto vorrei aggiungere qualche come dire qualche
Piccola postilla che compì compagni non dico per completare ma per in qualche modo sottolineare alcuni degli aspetti delle cose che sono state
Giustamente sia il presidente Casavola che da ultimo Ferrara si sono richiamati a quell'articolo sedici della dichiarazione de dei diritti dell'uomo del mille settecentottantanove
Che è quella che dice appunto che un Paese che non in cui i diritti non sono tutelati e la separazione dei poteri è una riconosciuta non ha costituzione
Con riferimento a questo duplice riferimento alla tutela dei diritti
La separazione dei poteri io credo che sia opportuno aggiungere una piccola postilla
Se non c'è una separazione di Gore
Ennio degli organi giudiziari delle Corti costituzionali
Dei Parlamenti dei presidenti della Repubblica di tanti altri organiche non sono gli organi politici le maggioranze politiche ma che in qualche modo occupano una posizione neutrale per difendere i diritti dei diritti delle minoranze prima di tutto delle opposizioni di coloro che dissentono e così via
Donne il chiaro la chiara conseguenza
Che una riforma costituzionale che limitata la seconda parte soltanto della Costituzione partendo dal presupposto che in questo modo non si toccano i diritti sanzionati nella prima parte in realtà non realizza questo obiettivo
E questo purtroppo vale non solo per l'attuale riforma costituzionale ma anche per alcuni tentativi che erano stati fatti in precedenza e che hanno dato l'illusione che in questo modo si potesse scansare l'accusa di volere
Stravolgere anche la prima parte della Costituzione questa mi pare una una espressa esplicitazione insomma di un punto che certamente era implicito in quello che è stato detto
Il secondo punto e che vorrei
Seconda chiosa che vorrei fare a questa osservazione è che quando si dice che la riforma costituzionale di cui si discute UE la quale saremo chiamati a votare con un referendum nel giugno prossimo quindi a breve scadenza e quindi per una volta almeno in questa frase a saremo noi saremo i cittadini che avremo la voce davvero non come si è detto in tante occasioni vogliamo restituire la voce al popolo invece poi con vari esponenti le cose andavano in modo completamente diverso
Qui effettivamente ci sarà sul referendum che si terrà nel giugno prossimo alla possibilità di dire no e discendono
Penso di far cadere questa questa proposta
Ebbene questa proposta tenete presente che per quanto riguarda appunto l'attacco alla separazione dei poteri
Non deriva soltanto al progetto di riforma costituzionale
è già in atto tutta una serie di modifiche tacita e della Costituzione che praticamente hanno già realizzato quello che leopoldo Elia chiamato il premierato assoluto
Perché noi abbiamo assistito nell'in questi ultimi mesi in cui il Parlamento ha funzionato Attraverso gli emendamenti torni
Don't soppressivi dell'intero testo della legge
Sistemi di queste questioni di fiducia e tutta un'altra serie di tecniche parlamentari praticamente già a una situazione in cui era come se già funzionasse il premierato assoluto
Per cui per decidere di questa questione non si tratta ovviamente è a e non meno importante del referendum del giugno la votazione letterale che si terrà
Ai primi di aprile prossimo perché in quella occasione si deciderà se questa sistema potrà continuare l'anno
Fatte queste piccole chiose per come di esplicitare punti che in realtà erano ovviamente già impliciti credo nelle argomentazioni che così efficacemente ci sono state proposte io vorrei appunto
Dedicare qualche minuto ancora a segnalarli come Calamandrei fosse alla base di tutta una serie di riforme della giustizia che in parte larga parte avevano trovato attuazione durante il il periodo dalla entrata in vigore della Costituzione fino agli anni Novanta
Questo in parte dico in parte perché L'attuazione della Costituzione come sapete come già Calandrello strada in quelli in quell'interventi del dell'ultima parte della della sua vita ha incontrato di difficoltà modo enormi appunto Calamandrei scrisse vari saggi su questo punto sull'ostruzionismo venti maggioranza sulla appunto la sostanziale difficoltà di rendere operative le riforme costituzionali più importanti e purtroppo questa cosa sono è continuata anche dopo nonostante che il la la prima il primo periodo di ostruzionismo contro la Costituzione fosse stato in certa misura superato
Perfetto di quelle vicende che vengono generalmente richiamate come il disgelo costituzionale che seguì all'elezione di Gronchi alla Presidenza della Repubblica poi la formazione dell'arco costituzionale ricorderete la l'alleanza
Dei partiti antifascisti ed altre vicende che adesso qui non è il caso di di richiamare del resto prevale conosciate benissimo nel
Ecco questo punto certamente di e imporre importante per rendersi conto di come quelle riforme Calamandrei aveva annunciato in alcuni scritti che adesso Dini ricorderò sia pure sommariamente
Avevano indubbiamente era indubbiamente alla base dei principi costituzionali in tema di giustizia cioè del titolo quarto della Costituzione che appunto comportava il passaggio da una assetto della magistratura soprattutto in genere degli istituti della giustizia
Quale si era avuto in Italia dall'Unità
Fino alla legge grandi del mille novecentoquarantuno e che aveva
Sostanzialmente ridotto la magistratura ha un corpo di funzionari de i ora organizzati secondo procedure che traevano spunto dall'organizzazione di tutti i corpi di funzionari a cominciare dai militari no che sono archetipo dei vari corpi di i funzionari soggetti ad una gerarchia e ad un contro i tentativi di controlli Calamandrei questo soprattutto aveva esposto in particolare nel discorso che tenne a Siena nel mille novecentoventuno
Quando il illustrò come la vera ragione per cui parlare della indipendenza della magistratura italiana era una menzogna come lui disse in quell'occasione
E derivava dal fatto che i magistrati erano avevano lo status di funzionari
E per cui erano soggetti a promozioni erano soggetti a controlli disciplinari mettono se così come gli altri funzionari con qualche lieve differenza insomma con che non era in grado di di assicurare la effettiva indifferente
Questo era il punto principale e a questo punto principale Calamandrei riprendendo anche posizioni che già erano state espresse già nel corso dell'Ottocento diceva che bisognava
Resistere che
Enrico mediante una riforma tendente a trasferire dal ministero della Giustizia e qui dal potere esecutivo ad un organo indipendente cioè al Consiglio superiore della magistratura
Tutti quei poteri che consentivano appunto all'esecutivo controllando la carriera e l'attività dei funzionari ma dei magistrati in quanto funzionari di poter influire sulla loro indipendenza
Donde appunto tutto quella serie di riforme che furono in certa misura attuate
Con l'istituzione del Consiglio superiore e poi con varie altre forme sulla carriera per quanto incompleto e alcune anche discutibili certamente nello nella loro concreto funzionamento avevano prodotto una situazione per cui intorno agli anni ottanta in Italia i magistrati italiani indubbiamente avevamo la Conseco la consapevolezza che se il loro voleva se volevano essere indipendenti potevano farlo senza correre particolari rischi
Dal punto di vista professionale della carriera della loro attività
Questo è
Stato senz'altro un risultato molto notevole anche se ripeto ci sono stati c'erano alcune incongruenze nel modo in cui questo fu realizzato perché è vero che
Magistrati non erano più soggetti alle interferenze del ministro però la carriera in sé non era stata del tutto politica e non è stata del tutto abolita per cui talune ragioni tra le influenze negative indubbiamente permanevano come del resto probabilmente sapete benissimo perché è un tema di cui si è discusso ampiamente in tante occasione
Ebbene invece
Nonostante che queste indicazioni di Calamandrei che lui aveva poi ripreso mentre nel progetto che presentò all'assemblea costituente nell'ampia e anche nell'ambito dei lavori preparatori della costruzione
Condotti dalla Commissione forti cosiddetta di cui faceva parte nonostante che quindi questa evoluzione rappresentasse un punto fondamentale e la riforma costituzionale noi abbiamo assistito all'approvazione da parte del Parlamento di una legge ordinaria
Di una legge ordinaria non di una legge forma costituzionale una legge ordinaria con cui è stato totalmente ripristinato il forse peggiorato il sistema preesistente
Si è tornati cioè a quelle leggi sull'ordinamento giudiziario
Che al si erano avute nel mille ottocentosessantacinque poi nel mille novecentoventitré e poi nel mille novecentoquarantuno e lo spirito di quella legge è stato totalmente ripristinato con legge ordinaria
Per con legge ordinaria la quale è incostituzionale non perché una sua singola norma sarà perché tutta l'idea che sta alla base di essa è contro l'idea della Costituzione e del resto insomma questo non può meravigliare se si tengono presente quelli che sono state le dichiarazioni che abbiamo sentito in tutti questi anni sul conto della magistratura in generale non solo singoli magistrati che possono aver commesso degli errori e questo può senz'altro eterni e accaduto senz'altro interna ma nei confronti della magistratura come tale quindi della della separazione dei poteri come tale si è ritenuto che si dovesse cambiare le cose contrastata e certamente questo è un punto in cui a mio parere si è si è avuta una più più una modificazione tacita direi una una trasformazione da
Takashi tangente Enzo modo perché se questa cosa dovesse andare avanti è chiaro che e che
Insomma avremmo del in un tutto un'altra Costituzione rispetto a quella che abbiamo avuto e soprattutto a quella che Calamandrei aveva cercato di realizzare e che era stata realizzata solo con fatica non in non del tutto in nel tuo completamente ebbene questa questo problema non è oggetto del referendum il referendum riguarda le modifiche alla costituzionali che sono stati adottati dal Parlamento
Queste questioni andranno avanti se andrà avanti in una maggioranza come quella che ha approvato questa legge
Quindi questo problema non ce lo possiamo togliere soltanto votando il referendum Lazio dobbiamo tener conto votando invece nelle prossime elezioni di aprile
Questo è un punto pure che credo sia importante chiarire perché ha un aspetto tecnico che non so fino a che punto sia del tutto chiaro quelli che non seguono questi qui che non hanno insomma questa l'abitudine a controllare i problemi
Costituzionali dal punto di visto tecnico per il resto io
Sulla sul compito di Calamandrei in questo campo di sarebbero da dire
Molte cose per esempio il fatto che una dell'opera più grande di Calamandrei il libro sulla corte di cassazione scrisse nel mille novecentoventi che certamente è una delle più grandi opere della cultura giuridica italiana in tutti i tempi direi
E che la quale ha ricevuto alcuni anche essa alcuni importanti attuazioni
Per esempio con la realizzazione dell'unicità della Corte di Cassazione perché quando fu Amanda iscriveva esistevano in Italia cinque cortei Cassazioni residuo delle sta degli Stati preunitari
Ebbene tutte poi qualche altro risultato è stato raggiunto ma certamente nessuno può dire che la Corte di Cassazione così come funziona oggi in Italia con quattrocento e più magistrati
Possa essere considerata una Corte suprema perché una Corte suprema esige una una corte i pochi composta da da poche persone che tratta poche questioni veramente importanti la Corte Suprema degli Stati Uniti che come sapete hanno duecentosettanta milioni di abitanti sono il tenente è composta di nove giudici no dodici per tutti gli Stati Uniti questa la Corte Suprema degli Stati
La Corte italiana appunto è composta da quattrocento persone divise innumerevoli sezioni che vige innumerevoli College questa non è una Corte suprema quindi in questo campo
Dovremo guardare ancora allevata pensiero di Calamandrei per vedere se si potesse far qualcosa per adeguare su questo punto la questione e problemi di questo genere ce ne sarebbero tanti Maya Mantova a a esporle lì perché insomma non
No non non direi che sono così così rilevanti da essere giustificati
Che la loro il loro ricordo sia giustificato in un dibattito come questo che necessariamente deve cogliere i punti più importanti
Quindi io mi concluderei richiamando quello che il professor D'Agostino ha detto a mio parere molto bene quando ha ricordato come reale la la vicenda cui Calamandrei si riferiva in quelli scritti consisteva essenzialmente nella devastazione culturale che era stata proprio prodotta in Italia dal fascismo in quegli anni
In quei nel nell'epoca più vicino a noi
Certamente si sono avute le vicende che hanno delle caratteristiche diverso se ma sotto il profilo della devastazione culturale a me pare che la somiglianza sia assai tre
Insomma ci sia assai vicini
D'accordo che non ci sono in persone per Manganelli o offrono cose di nuovo Orlov bravo cosa in questo genere qua però l'effetto della stazione culturale seppure con mezzi diversi è stato in certa misura giunto e il problema che ci poniamo è appunto quello saremo capaci di superare ancora una volta la calata degli scosse così per via Benedetto Croce oppure oppure non ne saremo capaci questo è il punto che si pone a tutti noi in sostanza in questa particolare congiuntura che per una serie di vicende ruota intorno a questi due app appuntamenti elettorali
E questo in fondo l'implosione dell'importanza
Di questa di questa pubblicazione e anche della sua delle riflessioni che sono state fatte su questa negli interventi che mi hanno preceduto su questo punto perché giustamente è stato segnalato come l'attualità di questo libro è del tutto non comparabile
Con l'attualità che potrebbero avere altre altri o peggio alla congiuntura in cui viviamo è tale che proprio questo e ciò a cui dobbiamo guardare insomma in questo punto
Sì sì condensa insomma l'insieme del dei problemi che si presentano nella nostra società attuale
Allora Fassini
è un grande piacere essere qui con l'avvocato Marotta organizzatore di questo
Incontro e ricordo del Ponte di Calamandrei e con tutte le persone che sono a questo tavolo e con voi presenti
Per tanti motivi
Innanzitutto perché la figura di Piero Calamandrei e poliedrica e quindi stamani daremo soltanto un piccolo assaggio di alcuni suoi aspetti fondamentali per la democrazia di questo Paese
E chi vi parla insieme da un po'di anni e al direttore professor Marcello Rossi della rivista il Ponte
Come scrisse Norberto Bobbio coraggioso continuatore
Nel cinquantesimo anniversario del ponte alla Scuola Normale Superiore di Pisa dell'opera di Piero Calamandrei e prima di lui è un serviva il segno detti
Quindi
Per un quarantenne della mia generazione devo dire avendo fatto studi giuridici
E la tesi sulla Costituente potete capire mi rivolgo soprattutto a voi giovani
La straordinaria emozione di imbattersi in figure come Piero Calamandrei Lelio Basso Umberto Terracini Aldo Moro Giuseppe Dossetti
Mondi diversi mondi culturali molto distanti
Ma persone che nel travaglio di due guerre mondiali
Del fascismo
Seppero parlarsi per costruire un futuro migliore per questo nostro smemorato è un po'strampalato paese
E nacque la Repubblica e la Costituzione
Costituzione
Come è stato detto di cui Calamandrei fu uno dei grandi protagonisti
Pur con grandi contraddizioni bisogna dirlo
La grandezza di quest'uomo
E data dalla sua assoluta libertà laicità
Dove
Nelle premesse alla Costituente negli stessi lavori all'Assemblea Costituente
Fu scettico Calamandrei su alcune parti della Costituzione su principi fondamentali non credeva Penta inizialmente pensava che fossero un tranello un contentino dato alle forze progressiste
Ma poi rivede il tutto
Una volta che la Costituzione entrata in vigore appunto pur avendo portato di delle critiche anche severe
Documentate all'asse alla Camera dei deputati un commentario brevi sulla Costituzione italiana dove decide alcune parti e tiepida conservatrice già
La sua grande formazione di processualista di giurista finissimo
Gli ha lo avevano indotto a muovere delle critiche significative nel periodo iniziale dei lavori della Costituzione della Costituente e immediatamente dopo
Dalla promulgazione della Costituzione in quest'uomo diventa il cantore
Della costituzione della resistenza fino alla morte
E diventa scrittore politico come dice Norberto Bobbio
Nel quarantaquattro quarantacinque ci sono due opere fondamentali che segnano il passaggio di un intellettuale che possiamo dire liberaldemocratico intellettuale crociano formatosi su Croce
è un intellettuale democratico progressista o socialista umanitario come è stato anche detto
E quindi io la mia relazione lo intitolata Calamandrei la difesa della Costituzione
Perché perché
Forse più di ogni altro il ricordo di cui chi conserva un ricordo era la manderei
Alto queste lunghi artigli e quando gesticolava da grande avvocato nei discorsi sulla Costituzione
E infatti Alessandro Galante Garrone una decina d'anni fa
In un suo intervento lettera i compagni dal titolo perché fa difesa la Costituzione diceva se per un momento ci fermiamo immaginare come in un sogno
Quel che oggi si direbbe Piero Calamandrei qui siamo nel novantacinque novantasei
Quindi già nel mezzo di una crisi costituzionale che come accennava a Ferrara il pizzo russo prima
Parte dagli anni ottanta dalla metà degli anni ottanta in maniera strisciante e sempre più esplicita
Si subisce in questo Paese l'Italia resistente un attacco inaudito
Acqua alla democrazia costituzionale la Costituzione antifascista
Dice Galante Garrone se per un momento ci fermiamo immaginare come in un sogno quel che oggi si direbbe Piero Calamandrei si fosse ancora in mezzo a noi partigiani
Come tante volte ci apparve nelle sale o nelle piazze alto magro con le braccia spalancate come in un gesto di vocazione credo che ci parlerebbe della Costituzione repubblicana
Sono passati quarant'anni dalla morte di questo grande uomo
Il nostro Paese il mondo sono assai mutati da allora ma proprio per questo le parole che allora udimmo dall'UE tre acquisterebbero un indubbio sapore di attualità
E questo perché al fondo del suo pensiero c'era l'idea della supremazia della inconfondibile originalità universalità della costituzione del quarantasette
E quindi della sua vitalità e della sua lunga durata nel tempo
Perché come cenava Tizio russo
La Costituzione italiana una Costituzione
Non concessa ma conquistata è una Costituzione
Rigida
Non contendibile dalle maggioranze del momento
Cosa che purtroppo magari per i più giovani generazioni
Questo non è pacifico perché negli ultimi anni la crisi della politica scaricato sulla nostra costituzione le sue inefficienze e ciascuno dei contendenti spesso
Si è voluto dimostrare come il più riformista sulle regole del gioco democratico di questo Paese
E alla base di questo impegno di questo alto magistero civile morale il giuridico e politico c'è l'antifascismo
Vito D'Agostino ha citato
E Gianni Ferrara due concetti
Fondamentali la desistenza la resistenza le due Italia
Calamandrei è un protagonista dell'Italia civile per riprendere una definizione di Bobbio
La desistenza del qualunquismo
Mai cessato nel nostro Paese e Gianni Ferrara ha parlato di anti antifascismo
E badate bene
Chi un'analogia stretta tra l'impegno politico di Calamandrei tra il quarantacinque cinquantasei
E gli ultimi venti anni in maniera crescente nell'ultimo decennio
Ci fanno vedere che questo anti antifascismo è la discriminante politica e culturale di questo Paese è la radice dell'attacco alla costituzione perché dopo il cambiamento epocale
Dell'ottantanove
La Costituzione in un'ottica reazionaria o antidemocratica è un lusso che non ci possiamo permettere la Costituzione antifascista la Costituzione che parla di libertà individuale nella giustizia sociale e nella pace
E quindi il suo antifascismo che è tornato di attualità anche in questi ultimi mesi per questa ripubblicazione di Laterza di Uomini e città della Resistenza con introduzione discutibile dello storico Luzzatto
Ma
Diciamo il Calamandrei il quasi sessantenne non fece rari la la resistenza direttamente ovviamente anzi tutti suoi allievi erano resistenti comandanti partigiani nell'Italia centro del del centro nord
Ma che
Pur con animo lacerato giurò fedeltà al fascismo e porta avanti il suo magistero nell'università
E che una volta che Firenze fu liberata i suoi allievi partigiani andarono a prendere
In Umbria in questo paesino dove si era trasferito e lo riportarono a Firenze e di vento rettore dell'Università di Firenze fu proposto sindaco della città
Quindi un antifascismo
Che era stato sin dagli inizi preciso quasi istintivo
Ma il suo impegno politico diretto
Dopo l'esperienza condivisa nei primi anni con Salvemini Rosselli col giornale non mollare e le sue prese di posizione pubbliche contro le violenze di legalismo fascista si era affievolito dopo il mille novecentoventicinque
Portando la dedicarsi quasi esclusivamente la sua attività di studioso di avvocato e di insegnante
Il giuramento
In qualità di professore universitario fu da lui vissuto come testimoniano i ricordi di cui gli fu più vicino Tumiati Tristano Codignola con animo lacerato affranto
Come l'umiliazione un cedimento oggi possiamo forse considerare
Come la sua scelta permise di mantenere attiva in Italia una di quelle voci che contribuirono a formare le giovani generazioni che poi rimarranno la resistenza
In tal senso a conforta dei dubbi su voi di molti altri e significativa una lettera inviata Rita Gaetano Salvemini
Resistente in silenzio attendete non fate inutili gesti badate a salvare l'anima
Ma questo rammarico premeva per per non aver potuto o saputo fare di più per aver limitato in un certo senso la sua posizione a una testimonianza morale riemerge spesso nelle riflessioni di Calamandrei come in quella amarissima Daloui consegnata dalle pagine del suo diario nel marzo del quarantaquattro
è molto bella ma già dice Calamandrei chi chi può degli italiani tener la fronte alta
Quando noi scriviamo per il giorno in cui si potrà pubblicarle le nostre recriminazioni contro il fascismo lo facciamo un un senso di pena ed umiliazione
Quando gli stranieri le leggeranno se si convinceranno dei nostri iscritti domanderanno voi che recriminato e che cosa avete fatto per far cadere il fascismo voi che ve la prendete corre che cosa avete fatto per far cadere la monarchia
Ho in me o rime
Che cosa dall'Italia per redimersi
I giovani operaie studenti che per vent'anni si son fatti imprigionare il confinati condannati e ora questi giovani ingenui nostri figlioli
Che a rischio della vita si danno alla macchia come ribelli o preparano nella città la riscossa
Ma noi noi della nostra generazione e due la dell'ottantanove dell'Ottocento
Dell'Ottocento che vergogna tutte le recriminazioni verbali nelle quali sfoghi eremo appena sarà possibile senza pericolo la nostra amarezza
Ecco
Luis Filipe con animo lacerato il fatto di non aver vissuto attivamente la resistenza e il suo impegno politico e culturale in difesa della Costituzione e dell'eredità dell'antifascismo e della Resistenza e proprio motivato penso fortemente anche da questa sua parziale impossibilità
E Tristano Codignola suo allievo prediletto insieme mense rimessaggio letti
Come intellettuali politici molti altri furono i suoi allievi spesso ricordati più di questi due ma Agnoletti e Tristano Codignola sono quelli come dice Marcello Rossi nella sua bellissima introduzione
Sono quelli che insegnano politicamente e culturalmente Calamandrei più di ogni altro
Tristano Codignola dice il sottile struggimento della sua coscienza per non aver potuto operare di persona
Al fianco della generazione dei giovani che gli aveva preparato a combattere fu il segreto dramma di quei mesi e di poi
Il riferimento è qui alla Firenze appena liberata
Che dette da cui nacque il ponte nell'aprile del quarantacinque sulla cui genesi si soffermerà adeguatamente con autorevolezza Marcello Rossi
E quindi
Diciamo come aveva accennato l'impegno di Calamandrei e la sua elaborazione riprendendolo dal filone liberalsocialista questo ricco filone
Culturale politico direi come emerso dalla relazione di Gianni Ferrara sostanzialmente misconosciuto nel panorama della sinistra italiana
Questa sinistra eretica indubbiamente aveva un vizio che era composta di grandi intellettuali
Che alla Normale di Pisa dalla metà degli anni Trenta
Cominciarono a porsi problemi di grande portata teorico politico civile e culturale
Calamandrei da fine giurista
Hanno l'uso e comprese
La grandezza di queste teorizzazioni e da giurista
Catalogo li dette una veste giuridica la libertà individuale alla giustizia sociale
E infatti Calamandrei fa parte del filone liberalsocialista toscano Pisanu fiorentino
Di cui
L'esponente politico
Più importante è stato Tristano Codignola
In questi due scritti che segnano il passaggio di Calamandrei da grande giurista scrittore politico l'avvenire dei diritti di libertà l'introduzione a i diritti di libertà di Francesco Ruffini
E l'introduzione dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria segnano questo trapasso di Calamandrei sono scritti fra il quarantaquattro e quarantasei scrittore politico
La libertà individuale nella giustizia sociale nella pace e in questa lunga introduzione Calamandrei
Da conto di a vere
Da giurista storico come ha detto altre volte Alessandro Pizzo lusso la consapevolezza della storia d'Italia e d'Europa
Dei lutti delle macerie erano derivati dalle due guerre mondiali
Dalle alterne vicende della libertà della democrazia
Non c'è democrazia e non ci sono diritti di libertà se non sono riconosciuti garantiti attuati i diritti sociali
Luís forse da un punto di vista teoretico spingendosi oltre le colonne d'Ercole dice che i diritti sociali sono i nuovi diritti di libertà
Senza l'attuazione dei diritti sociali non c'è neppure la libertà individuale
Cioè vuota libertà
E da qui
E da queste considerazioni
C'è la parte finale della sua vita sul valore strategico dell'attuazione della Costituzione
La Costituzione italiana dice Calamandrei e la consacrazione di una rivoluzione politica già compiuta
La instaurazione della Repubblica Democratica sulle macerie della Monarchia fascista
E numerose sono le disposizioni dalle quale traspare la polemica ancora viva contro questo passato
Ma la Costituzione altresì il documento di una rivoluzione sociale
Meglio che mancata non ancora compiuta
Non compiuta nel presente ma promessa per l'avvenire
Essa significa dunque non soltanto la condanna passata in giudicata di un regime politico che non esiste più ma altresì la condanna in futuro di un regime economico che esiste tuttora
E questo argomento loro lo riprende
In un suo discorso uno dei suoi ultimi grande discorso del discorso ai giovani di Milano
Del mille novecentocinquantacinque
Quanto lavoro avete da compiere quanto lavoro vista dinanzi rivolta ai giovani
Per attuare la Costituzione quindi valore strategico della Costituzione
Di fronte alle incertezze e alle preoccupazioni della politica del giorno per giorno nella quale lo spirito della Resistenza svanisce lotte di partiti di chiese di dogmatismi
Calamandrei uomo di una sinistra uomo di parte
Ma non praticamente non più uomo di partito
E lo dimostra la sua quasi sempre dimenticata presa di posizione unico non comunista che in Parlamento vota no e il Patto Atlantico le ragioni di un no
Per un futuro di federazione degli Stati Uniti d'Europa la cui mancanza in questi anni penso sia sotto gli occhi di tutti
E quindi capisce ben presto nell'emergenza primaria quella di una leale e completa attuazione della carta costituzionale l'urgente più urgente del dopoguerra in Italia L'attuazione della Costituzione
Da allora in avanti dovrei davanti ad esser la celebrazione dell'esistenza dedicherà con la prossima attrattività politica in Parlamento con la rivista il Ponte e con la sua opera di organizzatore suscitato di cultura
Nel commentare importantissimi processi alla banda del torturatore carità alla difesa di Ferruccio Parri di Danilo Dolci e aveva dato vita l'occupazione delle terre in Sicilia
Pagine veramente emozionanti
Ma avviandomi alla conclusione vorrei ho cercato di riassumere tre periodi
Della battaglia per la costituzione di Calamandrei
Il primo la prima fase
Quella che va dal quarantotto al mille duecentocinquantatré e che coincide in gran parte con la prima legislatura della Repubblica italiana
Un quinquennio e Calamandrei definì dell'inadempimento costituzionale voluto e doloso
Inizia con la contestazione di quella specie di guerra di religione ne furono l'elezione del quarantotto
Dopo la RAI la rottura dell'alleanza tra partiti del Comitato di liberazione nazionale e la conclusione dei lavori della Costituente i governi imperniati sulla DC di De Gasperi ostacolarono l'attuazione dei provvedimenti previsti dalla Costituzione
Portando avanti una costante azione repressiva verso le forze politiche sindacali di sinistra che si manifestò con varie forme di discriminazioni contro i comunisti e che fu attuata col favore dell'apparato burocratico poliziesco militare giudiziario dello Stato
In gran parte ereditato dal fascismo e conseguenza della mancata epurazione giustificata anche col concetto della continuità dello Stato
Il Periodo però si conclude con il fallimento del tentativo dei partiti di maggioranza di assicurarsi attraverso la legge elettorale maggioritaria una maggioranza schiacciante in Parlamento
Il risultato elettorale fu salutato da Calamandrei sulle pagine del ponte
Con il titolo la resistenza ha resistito alla legge truffa non passò e determinante fu l'apporto di Unità popolare
Questa piccola formazione il cui leader Tristano Codignola suo allievo e tra cui figuravano Calamandrei Silone Ferruccio Parri e altri valorosi italiani
La resistenza è resistito dopo aver denunciato da parlamentare la flagrante incostituzionalità di questa legge sovvertito i visceri metteva in gioco il principio di uguaglianza
Il secondo Periodo è breve da cinquantatré a cinquantacinque e vedono alternarsi di speranze di momenti di profondo pessimismo
Per il protrarsi di un atteggiamento di sabotaggio costituzionale il cui segno più evidente il continuo rinvio dell'istituzione della Corte costituzionale
Nello stesso tempo chiave di volta è cuspide della Costituzione
La terza e ultima fase
Comincia con l'aprirsi di nuove speranze in occasione dell'edizione di Gronchi a Presidente della Repubblica nel cui discorso volto a promuovere l'istituzione degli organi costituzionali ancora mancanti
Calamandrei sente parlare la viva vox costituzioni s'il Presidente della Repubblica
In questo bellissimo articolo ci dà una sua interpretazione magari generosa alla luce dei decenni trascorsi non completamente conforme alla prassi costituzionale ma di vero guardiano della Costituzione in prima battuta il presidente della Repubblica
E si conclude con la via dell'opera della Corte costituzionale che saluterà entusiasticamente con uno scritto intitolato la Costituzione si è mossa
Mostrando rinnovato ottimismo confortata inseguito dalle prime fondamentali sentenze della corte a cui come avvocato di parte porta un contributo decisivo
Siamo alla vigilia della morte che lo coglierà ancora immerso in un fervore di iniziative vede alle quali aveva dedicato letteralmente tutte le sue energie vitali
Perseguire il pensiero di Calamandrei
Pare opportuno rifarsi al modo con cui egli stesso tentò di sintetizzare la questione costituzionale nel febbraio del cinquantacinque in uno scritto fondamentale
Che costò all'Hui che aveva una facilità di scrittura eccezionale mesi di travaglio di riflessione
Tanto importanti cruciali
Erano le questioni da mettere a fuoco si tratta del saggio intitolato la Costituzione e le leggi per attuarla
Di cui consigliere le letture a quanti volessero farsi un'idea precisa dei temi che sommariamente di citerò
E dice Calamandrei con l'ironia che lo contraddistingue
Il titolo di questo saggio la Costituzione e le leggi per attuarla
Era fissato in anticipo nel piano preordinato di questo volume ma non corrisponde reale contenuto di quanto sto per esporre il titolo potrebbe far credere che nel decennio tra il quarantacinque e cinquantacinque vi siano stati in Italia
Non solo la Costituzione ma anche una serie di leggi per attuarla
In realtà siffatte leggi di attuazione non ci sono state e la esposizione che segue la quale vorrebbe brevemente spiegare come e perché non ci sono state
Potrebbe via propriamente intitolarsi la Costituzione inattuata o ancor più esattamente come si fa a disfare una Costituzione
Quindi lo spirito polemico di Calamandrei la denuncia contro i vecchi istituti pre fascisti fascisti che
Impiegheranno decenni perché vengono scardinati de e per ripuliti dalla opera importantissima della corte costituzionale vera guardiana della Costituzione
Per concludere questa analogia ripeto tra il quarantacinque cinquantasei e quest'ultimo venticinquennio di attacco alla Costituzione
E qualcosa di impressionante
Alessandro Frecciarossa Gianni Ferrara hanno accennato alla deviazione del costume costituzionale democratico non solo e non tanto con questa riforma organica che investe un terzo della Costituzione
Ma con la sistematica elusione attraverso la legislazione ordinaria spesso di un governo legislatore dei precetti costituzionali
E dei minimi principi di democrazia costituzionale
Quindi in questa rinnovata battaglia per riappropriarci culturalmente e politicamente della Costituzione repubblicana nelle elezioni nel prossimo referendum costituzionale non possiamo però non ho riandare a quanto diceva Calamandrei dove nasce la Costituzione agli studenti milanesi e queste parole valgono un corso di diritto costituzionale scontro
In conclusione Luís diceva che dietro gli articoli della Costituzione invitava a sentire le grandi voci italiane del passato
Da Mazzini Cavour Garibaldi Cattaneo Beccaria
E poi me le mete lontane di Gramsci Carlo Rosselli Gobetti Matteo
E così concludeva e voi giovani
Udite bene perché sono belle parole queste grandi voci lontane
Grandi nomi lontani
Ma ci sono anche umili nomi voci recenti
Quanto sangue quanto dolore per arrivare a questa Costituzione che non fu la rigidità da nessuno
Dietro a ogni articolo di questa Costituzione o giovani voi dovete vedere giovani come voi
Caduti combattendo fucilati e impiccati torturati morti di fame nei campi di concentramento morti Russia morti in Africa morti per le strade di Milano per le strade di Napoli per le strade di Firenze
Che hanno dato la vita perché la libertà la giustizia potessero essere scritte su questa carta
Quindi quando gli ho detto che questa è una carta morta è un pezzo di carta la Costituzione se lo si vuole
No non è una carta morta questo testamento un testamento di cento mila morti
Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione andate nelle montagne dove caddero i partigiani nelle carceri dove furono imprigionati nei campi dove furono impiccati dovunque morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità andate lì o giovani col pensiero perché lì è nata la nostra Costituzione
Adesso Marcello Rossi
Devo ringraziare prima di tutto
L'avvocato Marotta per questa bellissima mattinata
Dedicata al ponte
E devo ringraziare anche tutti gli amici i relatori
Che hanno voluto
Dedicare
Anche loro questa mattinata al ponte e poi un grande ringraziamento a voi che siete presenti
E che
Partecipate attesta nostra rievocazione
Io dirigo il ponte ormai da venti anni
Alla morte di Enzo Enriques Agnoletti il ponte passa a me
Come era passato aderenze ricco essere alla morte di Calamandrei
E in questi lunghi anni perché venti anni sono già molti
Uno dei pensieri dominanti mio e di tutta quanta la redazione era quello di riproporre proprio il Ponte di Calamandrei
Un po'perché era diventato introvabile
Queste dodici annate che dal quarantacinque vanno al cinquantasei non si trovavano più perché noi avevamo subito
L'alluvione
L'alluvione di Firenze
E il ponte durante era proprio negli scantinati tutta la collezione del ponte era negli scantinati della nuova Italia
Che furono completamente allagati per cui avevamo perso tutta quanta la collezione del ponte
E quelle poco
Copie che ha avevamo recuperato la le avevamo recuperati dagli amici
Avevamo rimesso insieme due o tre collezioni rivolgendoci agli amici
E però
Era difficilissimo pensare a riproporre questo Ponte di Calamandrei
Abbiamo potuto farlo con nella tecnologia dell'informatica
E con un grande aiuto finanziario del Monte dei Paschi di Siena questo sì
Per con la Fondazione del Monte dei Paschi di Siena per che il lavoro è stato immenso abbiamo dovuto scannerizzare
Più di venti mila pagine
Poi voi sapete che lo scanner prende quello che prende per cui abbiamo messo in azione un esercito di correttori
Finalmente siamo arrivati a questo CD-ROM
E questo CD-ROM andava andava presentata in qualche modo insomma da qui l'idea dell'antologia
Antologia funge da supporto direi di presentazione al CD-ROM e io credo che il lavoro vero il lavoro
Fondamentale quello che veramente conta sia quello del cd rom in cui in cui si ripropongono integralmente le dodici annate delle Ponte di Calamandrei
Più
Il volume che nel cinquantotto fu realizzato dal ponte in onore di Calamandrei e che era intitolato appunto Calamandrei
Più il numero speciale che era fuori dalla collezione del ponte che Calamandrei realizzò nel cinquantacinque dopo un suo viaggio in Cina e che era intitolato Cina d'oggi
Più abbiamo messo quel discorso a cui alludeva prima Fassini Passini discorso della sulla Costituzione intitolato proprio discorso sulla Costituzione che Calamandrei tenne a Milano
Nel gennaio del cinquantacinque all'Umanitaria
E lo abbiamo voluto immettere nel CD-ROM e per dare un po'una nota di colore al tutto perché
E si risente la voce di Calamandrei
E si sente questo grande oratore con questo fiorentino spiccato che ancora
Si coglie dal disco
E così ci ci è sembrato corretto dare questa idea della voce di Calamandrei ecco questo è un po'il cimitero e come vi dicevo
Si è imposto il problema del come presentare questo cd rom e da qui appunto questa antologia in due volumi primo volume uscito pochi mesi fa il secondo volume uscirà alla fine entro la fine dell'anno
Stamane abbiamo parlato fondamentalmente di Calamandrei e la Costituzione deve il ponte non è solamente questo nome
E non è né ex neppure solamente Calamandrei Calamandrei la grande voce l'animatore del ponte ma poi intorno a Calamandrei ruota tutto un mondo che lo stesso Calamandrei chiamava il mondo dei fonti
Io ho provato un po'a ricostruire questo mondo dei pontieri
Un po'perché anch'io sono nato intorno a questo mondo dei conti
Il mio grande maestro è stato Enzo Enriques
E accanto a lui Tristano Codignola che noi chiamavamo Pippo
Pippo Codignola nessuno di noi lo chiamava attesta
E quel mondo
Liberalsocialista cui alludeva sia D'Agostino ossia Ferrara
Mondo difficile a capirsi così immediatamente
Perché
Il termine è fuorviante il termine liberalsocialismo e fuorvianti
E non piacque neppure quando fu coniato non piacque a molti
Lo stesso Calogero lo ricorda
Io ho avuto una lunga consuetudine con Calogero addirittura mi sono laureato Collu
E Calogero ricordava che quando coniarono questo termine non piacque non piacque
Poi è tornato un po'di moda negli ultimi tempi
Perché così liberalsocialismo sì dava un po'l'impressione di un po'di liberalismo un po'di socialismo facciamo questo
Miscuglio vediamo cosa viene fuori
In un qualche anno fa in un incontro che facevamo proprio
Sul libero al socialismo
A ricordo di Pippo Codignola Amato che dei liberalsocialismo non ha mai capito nulla disse ma siamo tutti liberal socialisti ormai cosa si deve questa discutere di liberal socialista
Era Giuliano Amato che fece ritenuto talmente sottile la
Ecco unico in un il nome forse un pochino fuorviante
E aveva ragione D'Agostino quando diceva prima forse bisognerà fare
Un incontro prossimo venturo un convegno un piccolo convegno su liberal socialismo mi trova pienamente pienamente d'accordo
Il liberalsocialismo che ho conosciuto io stando accanto a quelli che
Erano i veri liberal socialisti
è un liberal socialismo forse particolare insomma è un liberal socialismo che nasce a Pisa nel trentasette ad opera di Calogero e Capitini
Perché non bisogna dimenticare questa presenza forte e pesante di Capitini e
Che era un po'l'anima poi del movimento
è un movimento che intende
Realizzare una grande novità Rispetto al socialismo che rispetto al liberalismo assunti come
Movie menti ottocenteschi
Il Novecento doveva
Dar vita a questo nuovo incontro quasi
Un'elaborazione di tipo fitti hanno direi
Quasi la sintesi
No
Di carattere fitti hanno proprio dico fischiano perché non si può dimenticare che Calogero veniva da una sinistra gentiliana
Che Gentile era fitto piano molto più fitti hanno che non è che li ha insomma
Per cui c'è questo
Secondo me questo momento fischiano nell'idea allora siriana di un incontro fra socialismo e liberalismo
In una trasformazione completamente nuova
Tanto che Calogero lo dice chiaramente proprio nell'uno e sostantivo nell'altro è aggettivo parlando di liberalsocialismo
Non sono due concetti perché se fossero due non potrebbero diventare uno no con quella caratteristica Lori caldi come diceva lui prova di a vere e e di conseguenza veramente doveva essere una novità
Una grande novità un movimento
Capitini rimase talmente legato al movimento all'idea di movimento che come tutti ricorderete non si volle neppure
Iscrivere al Partito d'Azione non fece parte neppure del partito all'azione
Ora
Questo gruppo che si costituisce tra Pisa e Firenze è un po'la la matrice del ponte io ho scritto più volte che il ponte nasce a Firenze mai generato a Pisa
E questo gruppo della Normale di Pisa che poi dà vita a Firenze al gruppo del ponte
Il quale gruppo del ponte uso e direi precedente al Partito d'Azione
E anche qui bisognerebbe un po'approfondire Problemi insomma quella storia del partito l'azione di De Luca di dell'una
E attribuisce al liberalsocialismo uno spazio piccolissimo un primo capitolo di partenza e poi ci si dimentica di tutto insomma
E anche qui e invece
Ci sono problemi veri perché dell'una fa una storia del Partito d'azione ma fa la storia del Partito d'Azione di Torino o dell'Alta Italia
E si dimentica che c'è tutto un movimento toscano
Umbro il il Romano che si muove intorno al liberalsocialismo insomma e luglio liquida Cogne con poche battute insomma
Lo stesso Calamandrei
Si accorse
Della differenza fra il gruppo fiorentino
Di cui era la maggiore espressione Codignola e il gruppo torinese
Cioè fra i Rosselli anni e liberal socialisti o se volete fra i socialisti liberali e liberalsocialista
Allora andrei se ne accorge subito insomma con la grande intelligenza che aveva e con la grande capacità di sintesi
Di cui disponeva si accorge subito della differenza
E secondo me questa è una mia interpretazione Calamandrei e il grande mediatore fra i liberal socialisti fiorentini e socialisti liberali
Torinese
E il Ponte di Calamandrei ha questa caratteristica di essere
Punto di mediazione fra un'idea torinese
è un'idea fiorentina
Bobbio
Ha sempre sostenuto che tra liberalsocialismo e Socialismo liberale non c'era differenza
Io non sono mai stato d'accordo su Bobbio con Bobbio su questo punto
Semplifica troppo vago
E in definitiva
Attribuisce in fondo troppo valore a tutta la parte torinese del movimento
E poi secondo me in Bobbio c'è anche una paura
Di
L'edera in qualche modo la memoria
Dei Rosselli
Perché il liberalsocialismo non ha raccordi con Rosselli
Nasce non conoscendo
I nell'opera di Rosselli
Di Carlo poi più che il suo ambiente Rivero serie
E il socialismo liberale
Liberal socialisti non lo conosceva
Ne aveva letto qualche brano in francese Enzo Enrico S. perché l'unico che sapeva le lingue del gruppo era Enzo Del Vecchio adesso
Il francese lo leggevano un po'tutti d'accordo
Ma l'inglese per anche perché la manderei fu sempre una lingua sconosciuta e Enzo irrigue se oltre l'inglese sapeva anche il tedesco parla il francese il tedesco e il fatto l'inglese pertanto era
Il poliglotta del gruppo sic e lui aveva letto qualcosa di Socialismo liberale
Capitini dice addirittura di averlo letto nel quarantasei
La prima volta che legge Rosselli ENEL quarantasei pertanto in un momento in cui il liberal socialismo era abbastanza in crisi insomma ecco allora
La grandezza di Calamandrei da questo punto di vista torno a ripetere quella di essere mediatore fra due
Correnti fra due movimenti che hanno molti punti in comune ma che non sono che non sono assolutamente la stessa cosa
Poi i due movimenti avranno anche un'evoluzione loro una storia loro non sono anche io credo che fra liberal socialisti ci siano stati anche molti errori insomma
Le due parabole le due storie quella di di Calogero e quella di Capitini a un certo momento si differenziano molto insomma
Calogero finisce in un laburismo che ha poco a che fare con il liberalsocialismo insomma
E lo stesso Capitini finisce in una esperienza di carattere religioso che con il liberalsocialismo anch'essa non ha poi troppo da spartire insomma
Però il primo ponte il Ponte di Calamandrei
Ancora non risente assolutamente di queste soluzioni che si avranno e del socialismo liberale del liberalsocialismo e fa da punto di coagulo punto di riferimento punto di incontro come dicevo
Fra
Il gruppo torinese e il gruppo fiorentino anche qui basta sfogliare un po'le pagine del ponte anche dell'antologia per rendersi conto della grande presenza dei torinesi e della grande presenza
Dei fiorentini e dei Pisani
Dicevo prima
Si è parlato molto di Calamandrei di costituzione e il ponte anche altre cose insomma il ponte
Quando io vado a fare un gli incontri che faccio per
Diffondere un po'la rivista mi si dice è rivista resistenziale è vero Henry e rivista della Resistenza rivista resistenziale ma non si limita non si limita pesto
Sulla resistenza c'è tutto un grande discorso all'interno del ponte e non condotto solamente da Calamandrei ma da molti altri insomma
Il grande problema quale
E quello della discontinuità Rispetto allo Stato liberale tre fascisti
La Resistenza come discontinuità come creazione di uno Stato nuovo
E questo Calamandrei la molto presente come problema ma intorno all'UE lo hanno molto presente anche i suoi anche i suoi allievi insomma o suoi giovani collaboratori
Quando prima Ferrara ricordava Bertolino e Bertolino è uno che della discontinuità fa uno dei suoi cavalli di battaglia insomma
Cioè cosa voglio dire
Che l'idea della Resistenza come secondo Risorgimento che qualche volta si presenta anche in Calamandrei anche nelle pagine del ponte si presenta così insomma se io mi limitassi alle parole lo rintraccia e Ray più volte sul ponte ma se vado nella sostanza
Mi accorgo che non c'è assolutamente questi idea del secolo della Resistenza come secondo Risorgimento come coronamento di una
Di una parabola che si chiude con la Resistenza anzi c'è un discorso di rottura cottura completa rispetto a quella che era stata l'Italia liberale
Per la creazione di un'Italia nuova di un'Italia nuova che charity in certi momenti si chiama liberalsocialista in certi altri si chiama socialista tout-court
Anche Parri sostenne in Parlamento questo naturalmente e creò anche un certo scandalo in Parlamento quando disse appunto che c'era stato
Questo tipo di rottura ecco direi Calamandrei sulla resistenza sul valore della Resistenza
Sì
Allinea su questo concetto e tante volte e Luís steso un creatore di questo concetto
Sulle
Perché la resistenza non riesce a realizzare
Cioè sul perché i valori della Resistenza non vengono realizzati durante la Repubblica è qui Calamandrei c'ha una serie infinita di di motivi come spiegazione
Ma ce n'è uno fondamentale direi e che qui stamattina non è poi venuto troppo il luce
Il nemico di Calamandrei e nemico del ponte e la Democrazia Cristiana
è la Democrazia Cristiana che non è in grado di attuare che non vuole non è in grado perché non vuole attuare i valori della Resistenza
Cioè la Repubblica e la Costituzione
Se noi questo Calamandrei il loro lo lo dice quasi in quasi tutti i numeri direi del della sua rivista
Se noi non abbiamo la Repubblica giusta
E non abbiamo la Carta costituzionale è perché la Democrazia Cristiana non vuole
La repubblica pontificia dice Calamandrei
Non c'è proprio una un suo articolo delle cinquanta intitolato repubblica pontificia
E che una rassegna notevolissima
Delle dello strapotere della Democrazia cristiana e di conseguenza poi dello strapotere del Vaticano non a caso l'articolo intitolato repubblica pontificia e riecheggia la epiche Java un'altra
Famosa espressione di di Salvemini che era la repubblica monarchica dei premi Enzo poi Salvemini aveva detto questo e
Calamandrei che era molto sensibile agli scritti di Salvemini lo riecheggia nella repubblica pontificia ecco la Democrazia Cristiana come momento assolutamente negativo
Della storia repubblicana la Democrazia cristiana ha raccolto in sé chi tutti gli anti antifascisti
E anche qui c'è questo altro motivo che stamattina è serpeggiata o più volte delle
Non tanto del ritorno del fascismo
In fondo Calamandrei non ha paura di un ritorno del fascismo
I fascisti dice spesso anche lo dice nel diario lo dice nelle lettere lo dice sul ponte i fascisti sono ritornati d'accordo girano per le strade di Firenze dice Calamandrei
Sono i soliti vecchi ceffi che però non ci fanno più paura sapete Calamandrei su questo non ha dubbi insomma sono stati ampiamente battuti
C'è qualcosa che sta ritornando invece e questo anti antifascismo cioè che cos'è e quelli Borre quella cattiveria quella
Antipatia che sia nei riguardi dell'antifascismo
Sono gli antifascisti che non si sopportano concerto c'è il tipo di pubblico non sopporta il Pubblico Bene no
Questa classe intelligente così priva di intelligenza diceva Calamandrei parlando dei ben pensanti
Ecco questi benpensanti che non vogliono sentir parlare più dell'antifascismo che non vogliono più sentir parlare della Resistenza che segue non vogliono più sentir parlare
Degli stermini nazisti che quando voi
Proponete un discorso sul sul ciò che è avvenuto ad Auschwitz basta non ne vogliamo più sentir parlare di queste cose sono cose ormai da dimenticare pesto e l'anti antifascismo
Ecco questa
Questo qualunquismo anche si può dire strisciante va che coglie i ben pensanti ecco questo può essere il pericolo vero
Del dell'Italia secondo secondo solamente
Come si combatte come si combatte
Calamandrei scrive nel quarantasette cioè costruisce nel quarantasette un numero speciale sul ponte intitolato crisi della Resistenza
In cui chiamo a raccolta tutti grandi resistenti e li invita a a
A parlare della crisi appunto della Resistenza
Scusate
C'è un suo bellissimo articolo in questa questo fascicolo intitolato Crisi della Resistenza
Che restaurazione clandestina
E chi opera resta restaurazione clandestina la democrazia cristiana
E accanto alla democrazia cristiana ci sono tutte le frecciate
Al Vaticano presso democrazia cristiana significa Vaticano democrazia si cristiana significa Guerra fredda ma con una caratteristica precisa perché la guerra fredda fenomeno di tutta l'Europa
Ma in Italia si reagì solamente nel modo in cui si reagì e perché secondo Calamandrei qui è chiaro il perché perché c'è il Vaticano
Perché c'è questa presenza del Papa
E qui Calamandrei sa un suo personaggio direi che il punto di riferimento litri di questa realtà e Scelba
Mario Scelba
Che secondo Calamandrei è colui che realizza questo rapporto tra il Vaticano e la democrazia cristiana
E colui che tenta in ogni modo di mettere
Fuori legge i comunisti
E colui che capisce che una politica Interna deve andare in rapporto diretto con la politica estera
E pertanto atlantismo Matra antismog forse vuol dire anche maccartismo
E vuol dire anche lotta dura contro il comunismo queste cose Calamandrei la le le le capisce le argomenta sul ponte quasi continuativamente
Da qui questa attenzione al Partito comunista sempre in un certo modo nessuna comunque la benevolenza caratteristica poi di tutta la realtà di e del ponte
Al Ponte non siamo mai stati comunisti ma siamo stati sempre molto attenti alla storia dei comunisti
E direi anche molto legati sotto certi aspetti ecco prima di tutto perché diceva Calamandrei che i comunisti hanno fatto la Resistenza e si doveva loro insieme agli azionisti
Se la resistenza aveva avuto un corpo è una realtà
Sulla resistenza degli altri
Dei democristiani e dei monarchici mo'al ponte si sono sempre avute molte molti dubbi insomma
Io mi ricordo che Pippo Codignola si metteva sempre a ridere quando
I sedici gli si ricordava che anche la ogni monarchici i liberali e democristiani avevano fatto la Resistenza
E anzi una volta si arrabbiò tremendamente
Quando fu chiamato a commemorare la resistenza Firenze Spadolini
E Spadolini fece
Solito discorso del venticinque aprile
E Pippo Codignola si arrabbiò tremendamente tremendamente che scrisse anche cose di fuoco proprio contro questo modo sciatto diceva Luigi commemorare la resiste
Sì chierico il rapporto con i comunisti al ponte è stato sempre di un certo tipo sono criticò ma
Vi voglio raccontare voglio raccontare una cosa
A proposito di quella lega
Dei socialisti a cui alludeva
A cui alludeva Ferrara
Nel suo intervento
Pippo Codignole io
Andammo
Da Berlinguer
Perché ci desse una mano per questo movimento che stavamo creando
E che era appunto la lega dei socialisti
E era l'ottantuno il novembre dell'ottantuno
E Pippo Codignola fece di fronte a a Berlinguer un'analisi
Del partito socialista di allora del Partito socialista craxiano
Dicendo con estrema chiarezza come questo partito socialista era un partito terzo ormai per la sinistra
Che aveva subito una
Mutazione genetica
Fece un quadro direi completo
Di ciò che con Craxi il partito socialista era diventata
Un quadro forse che oggi andrebbe ripreso perché mi sembra che questi nostri uomini della sinistra
Sì sono completamenti di sentimenti cattivi che cos'era questo partito socialista di Craxi
E si sono anche dimenticati dico di chi di cosa ha fatto Craxi
Anzi
Lo sanno bene disse sette
E c'è questa grande rivalutazione ora
Lasciatemi dire la rivalutazione di chi è stato condannato
E di chi
Contumace
Se ne è andato dall'Italia non è andato in esilio è scappato altra cosa pensa
Ci si dimentica tutto lì di tutto questo
Il ponte no non se n'è mai dimenticato
E così come dicevo andammo da Berlinguer
Chiedere aiuto Berlinguer ci fece parlare poi ci disse
Qui non poteva assolutamente rompere con Craxi non era il momento
Per poter rompere con Craxi
Pippo Codignola che era di poche parole
Quando capì qual era l'aria che tirava si alzò
E ce ne andiamo
E aspettavamo un taxi sotto le Botteghe Oscure
Che ci riportava appunto alla stazione poi a Firenze
E poco Lignola che
Chi l'ha conosciuto sa che non era solito dire parolacce
Appoggiandosi a Menis questi comunisti sono dei grandi Strozzi
E poi ci pensa un po'e poi disse ma che vuol fare sono stronzio di casa nostra
Ecco questa era dello raccontata per dirvi qual era la nostra posizione al ponte come eravamo al ponte nei riguardi dei comunisti insomma
Ecco erano di casa nostra erano di casa nostra
E questo nel ponte si ritrova sempre e questa presenza dei comunisti come soggetti di casa nostra
E l'ha lanciata Calamandrei e Luís che l'ha creata questa realtà
Perché perché erano stati grandi operatori della Resistenza
L'altro elemento e vado a chiudere perché se no capisco che vi annoio tremendamente
L'altro elemento fondamentale del Ponte di Calamandrei è l'Europa al vero l'europeismo pro
Questa Europa che va costruita questi Stati Uniti d'Europa
E anche qui Calamandrei ha idee molto chiare insomma
L'Europa un'Europa politica quella che si deve costruire non c'è altro tipo d'Europa insomma
Non è l'Europa del mercato comune insomma quella che Calamandrei vuole un'Europa politica
E di conseguenza insomma quando poi si va a dire l'Europa politica che euro è un'Europa socialista quella che Calamandrei
Per questo
Mi sembra è già stato ricordato da da Passini ed altri Calamandrei vota contro il Patto Atlantico
In un famoso discorso sedici marzo
Del quarantanove se non vado errato le ragioni di un nuovo
In cui appunto l'idea di aprire un Patto atlantico è chiaramente la fine di un discorso europeo e qui Calamandrei lo capisce insomma
Non si perde d'animo però il ripropone tutto un c'è un discorso di federalismo europeo che
Non sarà a seguito poi da tutti da tutti i pompieri insomma qui il suo interlocutore e il suo oppositore era generalmente Ernesto Rossi Ernesto Rossi che ormai aveva perso le speranze nell'Europa federale di cui parlava di cui parlava Calamandrei
E anche qui anche in questo discorso dell'Europa
Federale di Calamandrei secondo me ci è servito si ritorna anche attraverso le storie scorso al liberalsocialismo da cui eravamo partiti insomma
A quello Stato autonomista che partiva dal basso a cui i liberal socialisti tenevano moltissimo insomma
Cioè e la rottura della continuità
Quella discontinuità cui alludevo a proposito della resistenza quella creazione di uno Stato nuovo che non è lo stato nazionale vecchio stampo che non sono i Savoia insomma con la loro con la loro organizzazione con il Regno d'Italia che si trasforma poi in Repubblica italiana non è quell'Euridice Pamuk fosse appunto a cui alludeva prima D'Agostino a proposito di crochet
Non è riprenderemo
Il fascismo come parentesi
No non c'entra niente qui è uno Stato nuovo che si crea per federarsi con gli altri stati sono e che rompe di conseguenza ha tutte le caratteristiche del concetto di Stato secondo la concessione ottocento ottocentesca io ci ritrovo qui molte caratteristiche delle liberalsocialismo nei
Con nel concetto di politica estera insomma anche se
è un concetto talmente labile che andava tutto e Lapo elaborato insomma io per questo
Ho intitolato la l'introduzione che ho fatto alla all'antologia vent'anni di liberal socialismo perché secondo me è proprio il Ponte di Calamandrei rispetti a venti anni di liberalsocialismo cioè dal trentasei al cinquantasei così come si è elaborato all'interno del ponte con tutti i suoi difetti e pregi ma anche con molti dei suoi difetti sia chiaro star
Vi ringrazio
Allora ringrazio tutti
Che mi auguro che gli studenti poi possano leggere in modo che non restino soltanto con la eco dei discorsi vista Mantini questo sarà un compito credo anche dell'istituto oltre che di voi fiorentini
Che producete il ponte va bene
Bene grazie ancora