Relazione del Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della CEI "Pagine scritte, pagine da scrivere. La nuova stagione del Progetto culturale e i media cattolici a servizio della coscienza credente"

Visti della Lombardia bene chiamo inizio allora a questo convegno per i direttori degli uffici per tutti i collaboratori
E solo due parole per collocare le riflessioni che
Andremo ad accogliere con grande attenzione questa sera
E
Vorrei che
I lavori di questo pomeriggio si collocasse euro dentro un
Un orizzonte che viene in qualche modo che ci viene offerto in qualche modo dalle due celebrazioni entro le quali stiamo vivendo questo convegno
Domenica scorsa abbiamo celebrato la festa dell'astensione domenica prossima celebreremo la festa di Pentecoste
Gli atti degli Apostoli la scorsa domenica ponevano questa domanda uomini di Galilea
Perché estate a guardare il cielo
E la prossima domenica sempre nel libro degli atti nella celebrazione
Non vespertina quella del giorno leggiamo quest'altra frase
Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei
E come che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa
E li odiavo discorrere nelle nostre lingue le grandi opere di Dio
E come sembra che
Queste due feste
L'accensione a Pentecoste creino un orizzonte che significa concretamente per poi assumere una consapevolezza è un'urgenza la consapevolezza ci viene dal libro degli atti
Nella celebrazione dell'Ascensione cioè il fatto che il nostro sguardo
è invitato a guardare in basso non nel senso che debba essere ripiegato quanto piuttosto è convocato
A riguardare
E a mappare i territori dell'umano
A posarsi sulla storia e tra le vicende degli uomini
E Gesù ascende avercelo perché perché dopo l'esperienza del Vice Polato si fida di noi
Si fida dei suoi amici
Di quei testimoni a cui consegne alla forza penetrante del suo sguardo quello sguardo che chi ama che perdona che indica un cammino
Ma oltre alla consapevolezza c'è un'urgenza che ci verrà consegnata domenica prossima
L'urgenza del narrare da raccontare ed a raccontare nella lingua nativa
Dei nostri compagni di viaggio
Cioè di apprendere quella possibilità di creare
Un luogo comune il reciproco scambio con coloro che condividono con voi l'avventura della vita per dire una cosa precisa però per raccontare il loro le grandi
Opere fittizia
Allora credo che dentro questo orizzonte questo polo che va creandosi dentro all'interno di queste due teste liturgiche che il nostro convegno rilegge
Reinterro retta decisamente vuole rilanciare le scelte la che la Chiesa italiana ha compiuto in questi
Lunghi anni
A partire dei quali però appunto ha fatto tesoro di ciò che c'era anche precedentemente
E quindi vogliamo rileggere
Le scelte fatte della Chiesa
Cogliendo l'occasione di ricordare anche alcuni significativi anniversario i quarant'anni di avvenire che diventa luogo di raccolta di tradizioni
Che precedono anche avvenire quindi un momento di grande valorizzazione di esperienze per un rilancio importante
E creare un'unitarietà un luogo dove i cattolici possono in qualche modo ritrovarsi tutti nel nostro Paese
I vent'anni dell'Agenzia sia per
E i dieci anni intensi e molto impegnativi
Di Sat due mila
E del circuito in blu
Dunque questa rilettura questo rilancio questa lettura Sapienza sia Ale di questi anni
La chiediamo e l'affidiamo a sua Eminenza il Cardinale Angelo Bagnasco a cui chiediamo di illuminare con la sua autorevolezza
Il cuore la mente di noi che come ci ricorda Benedetto sedicesimo a Verona siamo via reti degli Apostoli
Comincio con un doveroso affettuoso saluto ai confratelli dell'episcopato qui presenti
E a partecipanti a tutti voi carissimi amici a questo convegno nazionale
Da Domenico Tondo medico Pompilia ciascuno dei direttori degli uffici diocesani per le comunicazioni sociali che sono qui presenti
Che
Anche i loro collaboratori il vostro campo di lavoro non è tanto un ambito lo spazio
Ma eminentemente una funzione delicata e cruciale
Mettere inviato con le singole diocesi con il mondo dei media e con l'opinione pubblica
Non c'è chi non veda l'importanza oggi di questo compito che attraversa l'intera pastorale e in qualche modo la interpella né la verità della sua proposta
La mia presenza qui ti dice che i vescovi di tutta l'Italia credo non dalla vostra missione
E da voi si attendono morto
Un secondo particolare saluto lo devo alla Chiesa ambrosiana che ci ospita lì al suo arcivescovo il cardinale Dionigi Tettamanzi che ci ha mandato fraternamente un
Caloroso messaggio
Al suo vescovo se inviare
Al cardinale Dionigi Tettamanzi a cui anche personalmente definiscono svincoli che il tempo può solo rafforzare
Un terzo speciale saluto va al nostro quotidiano cattolica venire
Come è stato ricordato opportunamente il quarantesimo della sua fondazione che ci ha felicemente convocati
In quel di Milano la città in cui il giornale ha avuto provvidenzialmente inizio e dover per ma nella sua sede principale questo giornale come un grande tavolo che ci unisce
Giorno dopo giorno alimenta la nostra comunione e rafforza una reciproca comunicazione tra noi
Un secolo di pagine scritte
Ci troviamo qui per discutere di informazione
A partire da quello che siamo
Cioè da cattolici
Ci interessa mettere a fuoco lo sguardo quotidiano con cui affrontare il mondo circostante
Nella consapevolezza che questo sguardo ci crede sempre qualificati
Come ha qualificato i cattolici i laici e sacerdoti che nell'arco in particolare degli ultimi cento vent'anni hanno messo in pace dalle gesta umili e sapienti del nostro popolo
Siamo infatti l'ultima propaggine non certo quel che scriverà però la parola fine
Di una vicenda che da più di un secolo si dispiega delle città e nei bordi del nostro Paese interpretando si dice del cartoncino di invito a questo convegno
Un giornalismo della prossimità
Che ha scritto innumerevoli gloriosi pagine nel segno dell'attenzione al popolo minuto
Alla sua vita le sue impresa
Anche quando altri giornali guardavano invece da altre parti
Un'attenzione segnalata dal nome stesso di tanti nostri settimanali
Vita voce difesa l'amico il cittadino eccetera
Mai scaduta nella demagogia
Un secolo in cui
La nostra stampata testata portavoce avanguardia della promozione dei diritti dei ceti popolari di braccianti ammezzati io operaie piccoli artigiani
Voce di una chiesa intimamente radicata tra la propria gente vicina
Alla cena
L'evoluzione tecnologica la diversificazione moltiplicazione degli strumenti
La professionalità sempre più sofisticate ed esigente degli operatori
Non devono ma non mettere la cifra di questo giornalismo né oscurare il ricordo di questa storia che rappresenta un prezioso patrimonio
Da coltivare quale anticorpo preventivo nei confronti dei nuovi rischi di manipolazione antropologica tanto pervasivi oggi rispetto agli all'universo dei media
La testimonianza il nostro orizzonti
Perché la nostra riflessione sia feconda non dobbiamo perdere di vista l'orizzonte di significati entro cui
Ci collochiamo
E soprattutto l'identità che ci caratterizza
La nostra responsabilità ultima è pastorale
E la riflessione sui media non può essere fine a se stessa
Ma sempre orientata all'obiettivo fondamentale dell'annuncio della buona novella della salvezza
Il Santo Padre Benedetto sedicesimo
Nell'omelia pronunciata durante la celebrazione eucaristica al convegno
Ecclesiale di Verona ci ricordata
Noi siamo gli eredi degli Apostoli di quei testimoni vittoriosi
Ma proprio da questa constatazione
Nasce la domanda che niente della nostra fede
In che misura sappiamo noi oggi comunicarle
C'è allora un vasto e capillare sforzo da compiere perché ogni cristiano si trasformi in testimone capace prospetto ad assumere l'impegno di rendere conto a tutti è sempre della speranza che lo anima
Per questo occorre tornare denunciare con vigore gioia l'evento della morte e resurrezione di Cristo
Cuore del cristianesimo
Fulcro portante per la nostra fede
Leva potente delle nostre certezze vento impetuoso che spazza ogni paura indecisione ogni dubbio e calcolo umano qui le parole del Santo Padre
In che cosa consiste il lavoro dei comunicatori credenti
Sento nello sforzo di spezzettare il pane nel senso dentro le vicende umane grandi e piccole
Perché in esse si aprano spiragli di speranza
Dello sguardo la nostra identità
Il nostro modo di guardare al mondo per raccontarlo poi agli altri
Non può essere asettico clinico
In quanto la realtà di selezionate scarni ficcata in nome di una velleitaria oggettività perde se stessa
Si trasforma in cosa morta
Potremmo dire che siamo noi stessi il nostro sguardo
Tutta la nostra persona ingaggiata dell'osservazione prima ve ne racconto poi
La sede lungi dal deformare la realtà osservata
Suscitano nell'osservatore un sentire empatico verso l'umanità in generale
Il chi siamo influenza in modo il modo in cui ci accostiamo alle vicende e alle persone
Lo verifichiamo quotidianamente in negativo vedendo come viene troppo spesso confezionata l'informazione che ci tocca più da vicino quella sulla vita della Chiesa
Quante volte vediamo all'opera un pregiudizio negativo in base al quale ogni vicenda filtrata e nulla di buono viene riconosciuto
Per noi la convinzione che l'occhio influenza il modo di guardare deve valere impositivo
Il nostro sguardo non può prescindere dalla fede la quale non è accessorio facoltativo della nostra identità ma la radice più profonda del nostro essere
In lui infatti viviamo
Ricorda libera degli atti ci muoviamo ed esistiamo
E così il punto di vista col quale raccogliamo la realtà per riproporla deve trarre dalla fine della luce per cogliere le cose fin delle sfumature più profonde
Deve essere illuminato da essa
Dal ministero dell'amore prioritario
E per questo deve caratterizzarsi come amorevole partecipe rispettoso di ogni persona sincero ecco il nostro sguardo
Questo dato impone i nostri strumenti della misura consona alla fisionomia di ciascuno
Di tenere fissa l'attenzione su quelle situazioni che vedono l'umanità violata e sfruttata
Vanno raccolte le realtà che vedono la dignità umana colpita la vita minacciata la salute compromessa
Il male ci interpella sempre
E non tocchiamo non possiamo occulta sforzo va raccontato con pietà
Evitando compiacenze io ogni uso strumentale volto a catturare l'attenzione
Dobbiamo altresì essere capaci e si tratta di un servizio particolarmente urgente oggi
Di dare risalto al bene come è stato anche ricordato
Il bene presto che sappiamo essere presente ovunque e disseminato fine i Goti più reconditi del nostro Paese è questa una missione di importanza decisiva
Bisogna dire che il bene c'è
E raccontare tutto al bene che c'è
Servono occhi capaci di vederlo
La mentalità secolari sta dilagante nel nostro tempo che ha catturato tanti adulti ma che aggredisce soprattutto i giovani
Si alimenta della tabula rasa dei valori creata da una informazione
Che troppo spesso demolisce e dissacrante
Il nichilismo culturale propone un mondo in cui sembra non esserci valore
E convinzione che non siano in balia dell'arbitrio
Sotto il dominio di un individualismo senza vincoli
Per questo modo di pensare il bene non esiste
Sembra che possano esserci solo delle persone buone spesso sospettate peraltro di scarsa intelligenza e poca voglia di godere la vita
Il che non è accettabile perché non è vero
Non tanto perché pretendiamo di imporre uno scafandro ideologico è la realtà così da vederla tutte al pre-CIPE pregiudizialmente rosa
Quanto perché sappiamo che il bene esiste davvero e si rifrangenti in una infinità di situazioni che noi abbiamo la responsabilità di fare emergere
Se non si contrasta il nichilismo diventa impossibile perfino di parlare di ciò che più ci sta a cuore il signore
Il bene che innerva ogni bene la stessa buona razionalità
Discernere il bene per farlo crescere
Vorrei considerassimo come il moto in cui forniamo l'informazione
Abbia una quota non trascurabile di responsabilità nel contribuire a creare le premesse in cui possono crescere guadagnare in vigore testimoni autentici il bene che raccontiamo
Deve essere realistico possibile attraente
Non possiamo dimenticare che l'umanità e redenta e la creazione salutata la banda Città non ci deve far paura e non deve spingerci a ritrarre cinque la riserva più o meno protetta
Va affrontata a viso aperto e sconfitta col bene
Oltre al male che è possibile identificare e denunciare con chiarezza c'è una vasta aria di situazioni in cui le prospettive sono mutevoli e cambiamenti rapidi
Dobbiamo quindi come ci invitava il cardinale Ruini nel discorso conclusivo del convegno di Verona
Esserne consapevoli dei problemi cito
Dei problemi che si pongono la Pastorale quotidiana e della necessità di non subirli passivamente
Ma piuttosto di saperli interpretare alla luce del Vangelo
Per poter interagire con essi e orientare in senso positivo il loro corso
Qui fin qui le sue parole
Interpretare i cambiamenti alla luce del Vangelo significa infatti far scaturire da essi le potenzialità ancora inespresse di bene e creare le condizioni affinché esse possano dispiegarsi
In queste parole riecheggiano gli inviti esigenti del Concilio Vaticano II cito
è dovere permanente della Chiesa discostare i segni dei tempi e di interpretarli alla luce del Vangelo
Così che
In un modo adatto a ciascuna generazione possa risponderei perenne interrogativi degli uomini sul senso della vita presente e futura e sul loro reciproco rapporto
Bisogna infatti conoscere comprendere il mondo in cui viviamo nonché le sue attese le sue aspirazioni e la sua indole spesso drammatiche Gaudio mette spesso
In questo senso possiamo affermare che i mass media distillazione cattolica sono al servizio dell'opera di discernimento chi è richiesta ad ogni battezzato come ricorda la post oli Cavatton Sita Terme
Cito la formazione dell'apostolato suppone che i laici sia da integralmente formati dal punto di vista umano
Secondo il genio e le condizioni di ciascuno
Il laico infatti conoscendo bene il mondo contemporaneo deve essere membro della propria società
E a livello della cultura di essa
Questione antropologica all'ordine del giorno
Se è vero che la realtà è redenta da Cristo
è vero anche che i problemi sul tappeto sono cruciali
Dobbiamo affrontarli riconoscendo che su tutti emerge la questione relativa proprio la persona umana chi è oggi il fuoco e come vogliamo che sia nell'immediato futuro
Questa domanda è stata al centro un anno e mezzo fa delle giornate Veronesi
Ci siamo detti che le scoperte della scienza gli interventi della tecnologia non sono neutri ma incidono profondamente sulla natura e sulla stessa idea di uomo tendendo a rimodellare
La fede cristiana non è indifferente di fronte a ciò
Non accetta né contando a nulla acriticamente
Ma mette in guardia gli uomini d'oggi da ogni forma di idolatria
Forse pure quella raffinata travestito da progresso in una tecnologia che non accetta di essere nel giudicare da né governata
Alla Chiesa sta a cuore l'uomo un homo libero responsabile e consapevole
Alla Chiesa sta a cuore il vangelo di Cristo la parola che può rendere l'uomo libero responsabile consapevole
La Chiesa non dimentica che esiste dell'evangelizzazione ancora una volta non si tratta di combattere qualcuno
Ma di lavorare per un pacifico cambiamento interiore che tocchi la stessa tecnologia fedeli alquanto Paolo sesto
Nell'esortazione apostolica i Vangeli Nunziante ricordava a proposito dell'evangelizzazione cito
Per la Chiesa si tratta di raggiungere quasi sconvolgere con la forza del Vangelo i criteri di giudizio
I valori determinanti i punti di interesse le linee di pensiero le fonti ispiratrici i modelli di vita dell'umanità
Che sono in contrasto con la parola di Dio e col disegno della salvezza
Questo
Stiamo facendo
E non dobbiamo stupirci quindi
Per le reazioni che da alcuni settori della politica della scienza della cultura emergono
La Chiesa resta fedele al Vangelo e all'uomo
Desiderando non altro che il bene integrale dei singoli e delle società
Per questo non portarci
Anche se a volte sembra che si voglia incrinare né la stessa credibilità presso l'opinione pubblica
Non si tratta di contrapporre all'aggressività che spesso connota le contestazioni alla Chiesa al Santo Padre ai pastori
Atteggiamenti analoghi
Ma neppure si possono lasciar planare sull'opinione pubblica per amore del quieto vivere
Falsità e stravolgimenti della realtà
Con pacatezza serenità
Scelta dei tempi giusti dobbiamo replicare
Per sviluppare quella che a tutti gli effetti si configura come una contro informazione
Serena pacata ma puntuale ed esauriente condotta con la massima efficacia che si riesce ad esercitare
In gioco non c'è il prestigio effimero di questo o di quell'uomo di chiesa
Ma sempre più la stessa celerità del cristianesimo
In questo senso potremmo dire che c'è una Polo Cetica nuova da far crescere dei nostri media
Occorre infatti contrastare il luogo comune secondo il quale
Non esiste una verità dei fatti ma soltanto punti di vista
Innumerevoli
Mutevoli e tutti sullo stesso piano senza che sia possibile discernere appunto la verità
Potremmo dire che si tratta di un'applicazione del relatore del relativismo all'esercizio dell'informazione
Quel relativismo così ben delineato dall'allora cardinale Josef Ratzinger a poche ore dalla sua elezione al Sommo Pontefice durante la messa però il dicendo Romano pontificie
Delle diciassette maggio due mila cinque cito
Il relativismo cioè il lasciarsi portare qua e là da qualsiasi tento di dottrina
Appare come l'unico atteggiamento all'altezza dei tempi odierni
Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo
E che lascia come ultima misura
Solo al proprio io e le sue storie
Il cammino percorso
Avvenire satura mila radio in blu settimanali diocesani sinergie portaparola uffici stampa
L'attenzione per la cultura dei media è stata posta in modo ufficiale all'ordine del giorno dell'appuntamento gemello dell'attuale svoltosi nel mille
Novecentonovantotto attrezzi
Erano le prime coniugazione del progetto culturale inaugurato dal convegno ecclesiale di Palermo ha celebrato nel mille novecentonovantacinque
Ci si incamminava in tale direzione pur consapevoli per circa e circa una pastorale della comunicazione come fattore strutturante della Pastorale
Globale siamo molto indietro
Dobbiamo onestamente partire proprio da questo dato che non va ignorato
La realtà la relazione del cardinale Camillo Ruini comunicare il Vangelo nel due mila
Il cammino è proseguito
Io oggi possiamo dire che si
Ne stiamo raccogliendo i primi furono tutti guidati dalla convinzione dell'urgenza di rendere presente nel dibattito pubblico e presso la pubblica opinione la voce della Chiesa
E dove una presenza già c'era di rinvigorire sulla e di farle guadagnare qualità che risonanza
Se guardiamo alle nostre spalle possiamo dire che negli ultimi dieci anni la presenza cattolica nei media si è consentire poi mente rafforzata
Mentre la diffusione dei quotidiani vede nel complesso del nostro Paese prevalere il segno meno
L'incremento il diede ma progressivo di copie diffuse che pratica da diversi anni avvenire registra
Alimenta la convinzione che è sempre meglio questa testata sa far filtrare in ogni zona del nostro Paese la voce serena libera
Credibile originale di cattolici che amano il proprio Paese impegnandosi per il suo progresso
Come non dare atto poi alle presenze e ricca di storia profondamente radicate nei rispettivi territori dei tanti nostri settimanali diocesani
Una famiglia che in questi anni è ulteriormente cresciuta confermandosi strumento di dialogo e di crescita per le comunità di riferimento io offrendo un punto di coagulo a giovani comunicatori capaci e generosi
Quanti
La qualità è aumentata come pure la disponibilità alla collaborazione reciproca
Sviluppando quelle sinergie che le moderne tecnologie consentono
E che se vengono utilizzate possono tradursi in altrettante opportunità di maggiore ricchezza e tempestività
è nata e si è felicemente sviluppata state due mila è cresciuta radio in blu a servizio delle duecento radio cattoliche locali
Sono stati attivati in molte diocesi efficienti uffici stampa si è anche qui sviluppato una rete di sinergie che aumenta l'efficacia dell'azione
Il Progetto portaparola animato da venire riaperto a tutti i media
Attecchito in un numero significativo di comunità parrocchiali contribuendo alle energie all'emergere di una concreta attenzione pastorale verso i media e favorendo la conoscenza e la diffusione dei nostri strumenti
Appena quindici giorni fa a Bibione c'è stato un importante incontro di questi portaparola stanno inoltre nascendo delle parrocchie i primi gruppi di animatori della cultura della comunicazione
Il nuovo profilo pastorale di chi invita l'intera comunità pensare
In modo libero e critico
Leggendo la propria realtà locale e i grandi fatti nazionali alla luce del Vangelo
Per poter essere buoni evangelizzazione i conoscendo bene il mondo contemporaneo
A partire dalla comprensione dei primi veicoli di cultura
Ossia
Di modelli di pensiero e di stili di vita che sono i mass-media
Innanzitutto promuovendo i nostri media
Il bilancio generale appare senza alcun dubbio positivo troppi però sono ancora i fedeli
E a volte anche i sacerdoti
Non sufficientemente consapevoli della necessità di un'informazione
In grado di offrire un quadro di riferimento una griglia interpretativa degli avvenimenti coerenza degli avvenimenti coerente con la visione cristiana
Un'informazione dunque che per il modo con cui si sviluppa ha in sé non pochi elementi formativi
Molti
Purtroppo appoggiano acriticamente il proprio giudizio su giornali il cui punto di vista sulla Chiesa indiziato da un fraintendimento quanto
Non da pregiudizi
E lo fanno fino al punto da manifestare preferenza
E da riconoscere a tali fonti un'attendibilità superiore
Il che diventa lunga andare un pregiudizio auto lezioni mista
Così
Chi è lontano non è invogliato ad avvicinarsi e anzi
Si conferma della bontà di una separazione che rischia di trasformarsi via via in ostilità
Chi ha un po'più vicino senza però una pensione fiduciosa
E indotto ad allentare i propri legami a sentirsi ancor meno corpo con i credenti
Tale situazione rende più difficile l'ammissione della Chiesa
è giusto quindi promuovere un'insistente opera di convincimento in grado di far risaltare la stretta interrelazione tra la plausibilità dell'annuncio cristiano
E il credito pubblico riconosciuto alle ragioni e alla cultura espressa da persone istituzioni voci radicate nell'esperienza dell'assente
Verso il futuro in cordiale solidarietà collazione della Chiesa
Aiutare ogni cristiano ad essere testimone e il nostro comune obiettivo
Una prospettiva che deve fare i conti col variegato caleidoscopio di situazioni alle quale ci rapportiamo nel paese delle migliaia di campanili
I anche con la singolare peculiarità di ciascuno degli strumenti che voi in qualche modo rappresentate
Vale la pena qui ricordare un brano particolarmente illuminante della rete in Tories missiva di Giovanni Paolo secondo una sorta di stella polare per quantità cattolici oggi fanno comunicazione cito
Il primo Ario palco del tempo moderno e il mondo della comunicazione che sta unificando l'umanità rendendola come si suol dire un villaggio globale
I mezzi di comunicazione sociale hanno raggiunto una tale importanza da essere per molti il principale strumento informativo e formativo di quintali di ispirazione per i comportamenti individuali familiari sociale
Le nuove generazioni soprattutto crescono in modo condizionato da essi
Forse è stato un po'trascurato questo arrivo palco e non raramente i mass-media sono lasciati l'iniziativa di singoli o di piccoli gruppi entrando così nella programmazione pastorale solo in linea secondaria
L'impegno nei mass-media tuttavia non ha solo lo scopo di moltiplicare l'annunzio
Si tratta di un fatto più profondo
Perché l'evangelizzazione stessa della cultura moderna dipende in gran parte dal loro influsso
Non basta quindi usarli per diffondere il messaggio cristiano e il magistero della Chiesa
Ma occorre integrare il messaggio stesso in questa nuova cultura creata dalla comunicazione moderna
è un problema complesso continua il Papa
Poiché questa cultura nasce prima ancora d'accordo che dai contenuti dal fatto stesso che esistono nuovi modi di comunicare con i nuovi linguaggi nuove tecniche e nuovi atteggiamenti psicologici
Il mio predecessore palo sesto diceva che
La rottura fra il Vangelo la cultura
è senza dubbio il trauma della nostra epoca
E il campo dell'odierna comunicazione conferma in pieno questo giudizio fin qui la citazione di Giovanni Paolo secondo
Strumenti all'altezza del moderno Ario pago dunque sono necessari
C'è un dato comune
Non disponiamo di mezzi potenti
Piuttosto di un gruppo di piccoli strumenti all'insegna della capillarità umile generosa
Ma anche
Nel segno di una professionalità sempre più affidata
Che
Dietro le quinte riscuote attenzione rispetto del mondo mediatico
Questo piccolo gruppo direbbe Emmanuel mummie
Si propone
La
Ecco le sue parole la scoperta ardita di panorami sconosciuti
E di la vigilanza sul tesoro necessario al benessere di tutti il suo di presto famoso che cosa il personalismo
Mi pare davvero una sintesi perfetta della vostra missione proiettarsi avanti con fiducia e coraggio
Avendo tuttavia cura premurosa attenta e minuziosa per non compromettere il grandissimo tesoro di valori di carità differente che le nostre comunità detengono
Vigilanza su un tesoro necessario al benessere di tutti quanto è vero
Piuttosto non accontentiamoci di curare ciascuno i nostri strumenti e le proprie e le nostre proposte
Non introduciamo il narcisismo i che sono sempre deleteri
è necessario ed esaltante il gioco di squadra per il quale ogni ruolo io ogni tot individuale è funzionale al risultato collettivo
Dobbiamo aprirci sempre più verso l'agorà la pubblica piazza il mercato rumoroso delle idee e del dibattito civile ma insieme
Lì vanno immesse fatte circolare con serenità ma anche con passione le nostre convinzioni lì bisogna anche interloquire con eventuali falsità e fraintendimenti
Con il vuoto che inviti e dei luoghi comuni
Con l'impiego della violenza della volgarità
Alcune aree strategiche sinergie servono sinergie molteplici come già ho appena accennato
Non soltanto sinergie intra mediatica nei giornali la televisione la radio e fra i diversi livelli dei media riterrei necessario regionale nazionale
Ma anche sinergie fra il nostro piccolo universo di media e l'attività e la Pastorale delle chiese della Chiesa in Italia
Cioè delle Chiese locali e della Chiesa che in Italia nel suo complesso
Un freno a volte decisivo
Ad assegnare il Gia è il timore di perdere la propria specificità la propria individualità la propria ricchezza
Non di rafforzarsi ma di scomparire
Ma prendo il proprio volto il timore esprime una preoccupazione reale
La Chiesa apprezza ciascuna delle realtà presenti ma sa che la pluralità non può diventare un midollo o una prigione né può essere la TIA
Della insignificanza
La pluralità non può diventare l'ansia la condizione della insignificanza
La sinergia vera buona rispetta tutti ma tutti chiede di compiere un deciso passo in avanti
Gli operatori
è necessario e urgente la formazione di base dei giovani operatori della comunicazione
Che possono offrire un'informazione religiosa vere documentata senza fraintendimenti né grossolani errori
E per questa serietà e competenza imporsi sulla piazza
Analogamente
Appare urgente una sorta di alfabetizzazione di tutti i componenti la comunità cristiana
Per una reale comprensione dei mass media che occorre saper decodificare così da porsi in termini realmente dia logici in questo campo il dilettantismo non è più concepibile
Un altro aspetto che rientra in questo capitolo riguarda interne
Sono moltissimi siti che si qualificano cattolici sempre più numerose sono le stesse parrocchie che si dotano di un
Un proprio sito
Si tratta di presenze importanti e vitali
Va riconosciuto altresì che la qualità via assai varia
E da prendere in considerazione l'opportunità di promuovere a livello diocesano o interviene Cesano occasioni di confronto e di formazione per chi gestisce direttamente o a responsabilità di tali iniziative
Vanno coinvolti soprattutto coloro le cui iniziative sono immediatamente riconducibili alla Chiesa locale parrocchie movimenti ecclesiali
Gli uffici stampa
L'ufficio stampa lo strumento utile
Anzi necessario per offrire i professionisti notizie ma anche occasioni di dialogo e confronto
Non è sufficiente intervenire nelle occasioni cruciali infatti
E decisivo anche saper intessere un dialogo quei professionisti della comunicazione improntato a lealtà stima e libertà reciproche
Tale familiarità diventa canale entro il quale può crescere la fiducia
Che favorisce l'accoglienza di quanto proposto segnalato a tutto vantaggio non tanto
Degli interessi della Chiesa ma dei lettori
Che si merito meritano una informazione non adulterata
Attivazione delle parrocchie nelle parrocchie e nelle aggregazioni laica ali
L'esperienza avviata da venire con l'iniziativa del portaparola erede delle gloriose vuole stante
Dove è vissuta con convinzione si è rivelata prezioso nel far rinascere attenzione attorno i nostri media
Contribuendo a rimuovere come ho avuto modo di notare in precedenza la patina di pregiudizio che non di rado li accompagna anche tra le nostre sfide
Aumentare fino a Ginevra generalizzare nella presenza
Consentirebbe di disporre di un canale attraverso il quale veicolare i contenuti che più ci stanno a cuore
Gli stessi animatori della cultura e della comunicazione
Profilo pastorale ci ha ricordato in precedenza e da estendere a poco a poco in tutte le parrocchie italiane
Hanno appunto il compito di rendere le nostre comunità parrocchiali tanto attrezzate sul piano pensare
Capaci anche di produrre pensiero critico chiavi di lettura delle realtà locali della realtà locale e nazionali
Ne vanno dimenticati quegli strumenti piccoli ma diffusi e preziosi che sono i bollettini parrocchiali
Non è troppo chiedere anche in questo ambito a volte appena artigianale una presto una professionalità che faccia trasparire dalle pagine con quanta cura oso dire quanto amore
Viene confezionata dai cattolici anche la comunicazione conviviale
Le pagine da scrivere sono molte e impegnativo
Ci dà fiducia la consapevolezza che il cammino fin qui percorso è stato positivo
E ci lascia in eredità solide basi di presenze di credibilità
Le difficoltà incontrate non ci hanno abbattuto il proprio nel campo della comunicazione al di là di ciò che la nostra sagacia può mettere in cantiere
Ci incoraggia la constatazione che lo spirito lo spirito del risorto
Continua a produrre eventi mediatici la cui potenza va al di là di ogni nostra capacità di previsione
Basti ricordare i giorni attorno alla Pasqua due mila cinque
Dalla via Crucis al Colosseo alle esequie del Santo Padre Giovanni Paolo secondo celebrate dall'allora cardinale Ratzinger
Le nuove pagine che andremo a scrivere attinga alla forza da quel Vangelo spogliato dalla mano invisibile del vento
Qualcuno ha detto dello spirito
Indelebilmente impresso nella memoria nostra e di un numero sterminato di persone di tutto il pianeta grazie a tutti
Grazie
Eminenza
Questa
Diffusa analisi precisa puntuale soprattutto
Per la forma dell'impegno che ci consegna
A partire da questo
Convegno
Tra i moltissimi
E interessantissimi spunti io nel richiamo solo due
Anzitutto
Le caratteristiche dell'impegno
Dei cattolici
E dei media cattolici
Mi sembrava molto interessante ricordare
La caratteristica della prossimità
I media cattolici sanno ascoltare la gente
Vivono nel territorio laddove
La gente consuma le proprie giornate perché sono
Capillarmente diffusi
E questi media cattolici sono al servizio del discernimento ci ricordava
Cioè
Quel discernimento che significa sconvolgere con la forza del Vangelo i criteri di giudizio citando le frange rinunziante i
E l'altra l'altra caratteristica Demida cattolici è quella di essere al servizio della verità
Cioè offrire sui fatti
Quella griglia interpretativa degli eventi a partire dalla visione cristiana quindi questo sguardo di un cristiano sugli eventi che appunto diventa una griglia interpretativa
Il secondo nucleo di pensieri che voglio ricordare
Quello relativo alla strategia dei media
In porta in parti