Intervista a Don Luigi Maria Epicoco sul suo libro "Solo i malati guariscono - L'umano del (non) credente" (Ed. San Paolo).

Ben trovati a questo spazio culturale e letterario di Radio Radicale
Questo oggi abbiamo con nuovi don Luigi Maria Epicoco autore del libro soli Maratini guariscono l'umano del non credente per Edizioni San Paolo anzitutto buon pomeriggio Luigi buon pomeriggio a voi allora innanzitutto raccontiamo ti un po'al pubblico di Radio radicale che insomma come se non è proprio molto addentro su questioni e chi si astiene insomma innanzitutto
Allora anzitutto che sei un sacerdote ti occupi insomma parecchio di giovani sei
Diciamo nella cappella dell'Aquila del del seminario perché tra purché nell'università ecco e ai diciamo questo rapporto come dire con con il Vangelo con le scritture l'odore che passa molto per una questione in pratica anche di diciamo
Tramite social network tramite insomma tutte le forme di comunicazioni possibili immaginabili innanzitutto i vorrei chiedere come e va in giudiziario e oggi in questo marasma di
E anche in questa diciamo su su di questa società eccessivamente liquida insomma che ci fa perdere un po'venire un punto di riflessione discernimento e di isolamento
Innanzitutto voglio dire che questa questo modo di facilitare non nasce da una riflessione a modi ma capping madri necessitare penso che
Dopo il terremoto del due mila e nove quasi costretto a assumere i sociale come un modo per tenere insieme la mia comunità di giovani universitari dell'Aquila perché
Il terremoto cioè la dispersione comunque e grazie ai sociale abbiamo trovato di nuovo un filo che che ci tenesse un po'uniti
Poi da da questa necessità e
è emersa anche una cura costano inaspettata nel senso che
Quel pezzo di Vangelo condiviso ogni giorno insieme spezzato spiegato è diventato così così così social che anche noi ci siamo meravigliati io stesso mi sono meravigliato questo
A a dire quanta sete c'è di spiritualità ancora la nostra società contemporanea
Dove chi ha bisogno di in tv sempre di qualcosa di concreto e magari in maniera erronea si pensa che
La vita spirituale sia qualcosa di astratto recentemente di più concreto della vita spirituale nella vita di una persona
Perché lo spirituale risponde a quella domanda di senso che tutti noi abbiamo
Che tutti noi avvenuta abbiamo bisogno soprattutto per poter vivere per poter andare avanti per poter affrontare la nostra vita
Ecco diciamo che questa pastorale due punto zero possiamo chiamarla così in qualche modo avvicina molte versioni differenti tra loro
E e quanto poi di questa virtualità si riporta poi nel concreto cioè quante persone
Enti hanno scritto che hanno diciamo contattato nell'arco di questi anni e poi diciamo hanno avuto un approdo più materiale appunto questa vita spirituale più pratico
Tantissima gente mi ha scritto la domanda e quant'sollecita il contrario tutti quelli che vi hanno scritto ma tantissima gente soprattutto racconta la propria storia non racconta la propria testimonianza
La cosa che mi è sempre molto commosso e che è il Vangelo fa breccia soprattutto in persone che pensano di non avere la fede magari veramente non ce l'hanno
Il libro nasce anche un po'da questo per dire che
Ciò che ci unisce innanzitutto e il cuore cioè quell'umano che alla base di che la vita di ciascuno di noi e che il Vangelo parla innanzitutto al nostro umano alla nostra parte più
Diciamo così comune quando uno prende sul serio la propria umanità il proprio cuore ci si ritrova anche qualcuno che magari
Alla fede c'è la fede significa dare un nome proprio ciò che si crede
E non avere la fede significa avere il medesimo cuore le medesime domande magari
Lo dire diversamente Colella lo stesso itinerario lo stesso cambierò
Ma quando si riesce a comprendere che fondamentalmente siamo tutti sulla stessa strada allora si abbassano un po'volevo dire le contrapposizioni non c'è più una lotta ma c'è una solidarietà una solidarietà che viene dal fatto che siamo tutti nel medesimo viaggio
Il libero entrando un po'più nel nell'argomento di questo testo a un un titolo anche molto bello solo i malati guariscono
Diciamo
E e questo dà anche un po'il il senso a tutto quanto questo cioè tu diciamo mette al centro un umano imperfetto umano reale
E che spesso è come dire nel senso è la condizione in cui per fortuna al vediamo e additiamo tutti e libero nasce diciamo avendo come come pretesto il passo del Vangelo di discepoli di Emmaus
In qualche modo una sorta di guidano una sorta di percorso per scoprire tutto l'umano che c'è alla base di chiunque viva l'esperienza della fede o anche dell'incredulità perché poi i due registi sono giocati molto su questo
Piano e ecco per il lettore per me io l'ho letto appare come una una sorta di Di Summa anche da un punto di vista di evangelizzazione sotto certi in qualche modo di mettere un punto di tracciare
Un percorso anche per diciamo per il credente e per il non credente
Bene di fondo c'è una cosa molto semplice il
La presunzione di quel libro stare in una cosa molto semplice mi piacerebbe far far pace alle persone con la propria umanità perché solitamente dodici percepiamo sempre molto sbagliati
Sbagliato in tutti i sensi come se dobbiamo essere aggiustati costantemente dalla cultura da una morale di turno eccetera anche da un vissuto religioso che non sempre è corretto
Invece l'umano il linguaggio il vocabolario che Dio sceglie per parlarci
Lui ha scelto l'umanità del figlio per parlarci l'umanità di Gesù
E quindi soltanto quando viene presa sul serio l'umanità si capisce qualcosa anche
Io
Quindi
Far pace con la più completa significa non guardare sempre
Con l'occhio storto con sospetto tutto quello che l'umano ci Riserva anche in cose negative l'accortezza la nostalgica l'inquietudine la sofferenza
Anche lì è nascosta con
Una buona notizia anche lì c'è un filo d'Arianna che dobbiamo seguire che ci porta da qualche parte
Ma
Se e invece noi viviamo in una società come la nostra che uno prova tristezza e subito evitando l'antidepressivo prova laziali diranno subito l'ansiolitico uno non può più ascoltare quello che prova quello che si sente quello che gli capita non può più capire che dentro quella miseria dentro quell'umanità
Non c'è nascosto soli semplicemente qualcosa che mi fa male ma qualcosa che mi sta dicendo qualcosa
Quindi quando ciascuno di noi capace con la propria umanità forse riesce a capire qualcosa di se stesso e quindi anche di Dio
Ecco il equilibrio poi possiamo dire che è suddiviso in due parti in grosso modo la prima parte affronta cinque tematiche che sono
Come dire nella vita di di tutti noi credenti e non
Autenticità amicizia in qui di Udine senso in una strategia io mi vorrei soffermare soprattutto sulla nostra regia perché tu la racconti in un modo diciamo
Molto importante molto bello perché spesso è un sentimento contrastato all'interno del nostro io non ce l'hanno strategia
Spesso ci rende tristi no spesso ci rende affranti spesso ci rende
Dei perdenti in qualche modo hanno
E invece Turla rivestiti un significato nuovo poi raccontarci questo diciamo anche diciamo come se arrivato a spacchettare questo libro in due parti fondamentali
Guarda innanzitutto quel capitolo della nostalgia io cerco di fare anche un po'la differenza tra la nostalgica e la malinconia che sono due cose diverse
Quando uno prova il dolore della nostalgia perché sente la mancanza di qualcosa ma avvertire la mancanza di qualcosa donne una cosa negativa e ci dice che noi siamo fatti
Per qualcosa che ci manca e finché non ci autorizziamo assentire questa mancanza indizi che sperimentiamo la frustrazione e la depressione cioè la nostra nostalgica va male che e diventa
Cui malinconia diventa tutte quelle cose negative che noi conosciamo
Ecco invece quando uno
Capace anche con la propria nostalgie capisce che quell'inquietudine che gli brucia dentro in realtà non è una fuga dalla realtà
Mai prendere così tanto sul serio la realtà dal guardarci al fondo vi racconto due storie uno di un ragazzo di sedici anni di un
Io uomo sposato entrambi vivono
Due situazioni molto difficili riporto tue lo loro l'orrore lettere
E nella prendere un po'le loro storie mi sono permesso ecco di di usare le loro parole per far spiegare come
In fin dei conti avere la nostalgia significa in soldoni continuare a a desiderare di essere felici di proprio dove la vita ci sta dicendo invece che non ne vale più la pena
Quando uno si dà il permesso di
Di consegnare a desiderare di essere felice anche immettere difficoltà diventa un po'come Argo che il cane di Ulisse che cito anche in quel
In quel capitolo Argo per vent'anni aspetta il padrone
E quando Ulisse tornerà a casa Itaca travestito da mendicante
L'unico che lo riconoscerà sarà proprio il suo cane che guardandolo da lontano ecco peggio ira per il ritorno del padrone ente morirà subito dopo perché
Fondamentalmente era anche lui vecchio ma aspetta un'intera vita il ritorno del padrone quasi come a dire
Perché la mia vita vale la pena perché intende conti c'è
C'è un Ulisse che sta tornando anche per me cioè c'è qualcosa che sto aspettando e che esiste e che vale la pena spettare
Se uno dire per questa stessa allora tutto assume un senso un significato
Una cosa che in qualche modo anche soprattutto per le giovani generazioni per nuovi poi insomma visto che dialogo tra tra trentenni più almeno è diciamo e la narrazione e anche all'interno di tutto il libro della complessità dei sentimenti della complessità dell'amore appunto il Dell'amicizia del senso complessivo delle cose ecco a Tarvisio perché oggi in qualche modo anche
Diciamo non solo in imperfezioni distanti al cammino spirituale piuttosto che che da una ricerca di senso di discernimento e della preesistenza però seconde per quale motivo manca questo senso
Di profondità nelle cose c'è perché siamo
Porrettana di quasi antropologicamente così filosoficamente
A trovare un sentimento che sia un monocorde cioè il sentimento lavori devo amare quindi
Nella Morena contempla dalla sofferenza non nella sofferenza non posso trovare una redenzione perché la sofferenza è solo soffrire cioè alle volte sembra che come dire questa malattia sia quasi indotta da un virus da un fattore esterno
Ora io credo che siccome siamo abituati al quarto punto questo esempio per tutto tutto e se l'ho citato a tal punto che abbiamo ridotto i nostri pensieri che nostre riflessioni abbellire slogan
Se tu vedi e ma anche Cirini sono CIAL in generale la gente non è più capace di ragionare davvero contrappone slogan allo slogan
Invece andare in profondità significa interrogarsi significa scendere davvero nella complessità dell'essere umano e anche della vita complessa complesse una mescolanza di luce
E ombra di cose belle di cose tremende di cose che riesce a spiegare e di cose contraddittorie
Se noi non assumiamo questa complessità di fondo dentro la nostra vita quelli che accade che poi diventiamo
Semplicistici banali e quindi
Una cosa banale e improbabile che possa contenere la vita per ciò che
Io lo lo dico anche perché magari nel nostro sistema scolastico universitario eccetera c'è
C'è anche una sbandata in questo senso è pensare di poter mettere come opzionale e non lo so lo stile della filosofia o della storia dell'arte o tirante eccetera significa non aver capito che non sarà l'inglese il computer a renderci più felici ma qualcuno che ci è di tutti ad entrare in maniera profonda e anche abbastanza competente dentro il cuore dell'uomo
Tante ci riesce non lo so sei finisce in un sistema Apple o Windows riescono a farci entrare nel nostro cuore quindi
Pensare di educare delle giovani generazioni
Togliendogli per le chiavi di lettura importantissime per se stessi
Significa condannare le persone al mutismo e il vero problema è che
La l'anticamera di ogni depressione sociale viene dal fatto che manca la comunicazione c'è ma anche il modo attraverso cui io posso esprimere il mio disagio quello che c'ho dentro
Diceva o oligarchi memorabile diceva che in queste generazioni dove nessuno gli ha insegnato a piangere si urla e il credito delle giovani generazioni e un'incapacità saper piangere
Invece piangere importante ma io non lo so quanti di noi ancora si commuovono leggendo una pagina di Dostoevskij e quanti di noi sanno che esiste un romanzo perché che che con legge succitato
A Roma se c'è una slavina di una libreria ogni volta che ci passo mi fermo se ho capito che c'è
Una una frase di curiale perché dice ho fatto un corso di
Di di scrittura veloce ho letto Guerra e pace venti minuti è un romanzo che parla della Russia
Quando tu arrivi a questo punto c'è a vivere così
Chi toglie la speranza ecco di tutti di poter scendere la parte più profonda dite lì dove le cose magari si comprendono veramente
Ecco nel nel nel tuo libro voi in realtà c'è anche una riflessione teologica molto molto ampia insomma tu nella seconda parte di questo libro o diciamo racconti porti lettore all'interno di quattro immagini la Locanda e la Chiesa la tavola la condivisione
Lo spezzare il pane la fede il tornare indietro e il Mascio che sono quattro dimensioni fondamentalmente estremamente complementari che sono quattro luoghi simbolici
A in qualche modo forti che poi attraversano la vita di ognuno di noi atto avviso a livello teologico
Quanto l'umanità tende poi a distanziare si rispetto a questi quattro luoghi che sono in qualche modo molto fisici perché poi tu Hamidi padre spesso che Gesù quando agisce non lo fa in teoria lo fa in pratica fa delle azioni fa delle cose
Reali concrete e quanto siamo lontani anche da questa concretezza della fede da questo concrete da questa concretezza dello spirituale
In tutte quante le sue manifestazioni non solo diciamo da un punto di vista come dire non solo per i cattolici ma secondo me poi questa crisi dissenso riveste in modo differente anche altre religioni anche altre
Diciamo alti gruppi spirituali chiamiamoli così insomma
Poi
Beh innanzitutto credo e spero che lo ha descritto adesso nelle siano sballo dallo sopravviveva concretamente il raddoppio della scherma Settis comunicano Sindone dire dichiara il giornalista provvedere prescritte confonderlo crede di montagna nella seconda parte di di quel libro che parla un po'della delle tematiche teologiche
Ha intuito bene perché io uso con le immagini perché fondamentalmente Gesù che fa così prendete le cose molto quotidiane per noi pensa al profumo del totale rientrate anche alla tavola nuovo senza accertata una certa gestualità sta
Fa parte della nostra quotidianità ma il nostro vero problema è che abbiamo contrapposto latita spirituale alla vita concreta di ciascuno di noi nel senso che finché tu non capisci legame profondo che c'è tra l'altare e la tavola di casa sua
Tra il pane che mance condividi e la carità quella più logica quando non intuisce fino in fondo che tutto quello che credi e preti dentro una chiesa attenere a che fare anche con le cose più semplici
Fuori dalla chiesa allora questa separazione è una situazione che ci ammazza che ci ucciderci festa ci fa essere schizofrenici cioè inchiesta ci fa essere delle persone fuori dalla chiesa ci fa essere altre persone
Un po'come capita nelle nostre famiglie porti sette notti dove accasarsi un buon papà di famiglia fuori né c'è un altro lavoro nessun'altra ancora poi la domanda e chi c'è io
Che tra tutte queste persone ora se la vita spirituale invece non è un ritorno a un'unica cioè ad essere la stessa persona e a mettere in comunicazione tutte queste
Queste parti diverse della nostra vita allora
Non è molto di aiuto far questo e siccome io ho visto che il topo il Concilio Vaticano II
Abbiamo un po'forse smarrito questo senso di unità profonda che c'è tra
Il sacro e il profano
C'è una frase del Vangelo che dice chiesti su quando muore
Dice genetica postino e dello del tempio si squarcio nel mezzo che è un'immagine simbolica al massimo cioè la parte più sacra si squarcia ed è come se il profano entri nel sacco e il sacco entri nel profano
Io cerco di spiegare come queste due categorie pur essendo Justine tesi diverse o entrano profondamente in comunicazione fra di loro occhi contaminano
Oppure e ci condannerà iscritto Fenici di essere persone diverse in luoghi diversi emesse cioè tutto quello che crediamo non diventa vero fuori se tutto quello che è fuori non lo portiamo dentro quel rapporto
E allora
Quello è il vero problema ed è quello che stiamo assistendo non c'è non si riesce più a capire nemmeno
E a che cosa dovrebbe servire la mia fede anche all'interno della Società di un dibattito di una cultura di alcune scelte
Tutto diventa ideologico non più esistenziale c'è tutta a che fare con semplicemente dei sistemi idee e di visioni del mondo ma non ha più a che fare con l'uovo
Bene allora io Luigi ti ringrazio ricordiamo solo i malati guariscono l'umano del non credente edizioni San Paolo e poi sul sito subito profilo Facebook sul sedere Edizioni San Paolo potete anche trovare
Le varie presentazioni che insomma diciamo ne cito
Solo alcune il il quindici quindi oggi sarei a Mesagne poi i si dice a Roma l'otto aprile San Michele Salentino quattordici aprile Urbino insomma
Anche per chi vuole insomma vedere
Commando insomma questo libro Eda ascoltarti dal vivo a ha un po'di occasioni noi ti ringraziamo e insomma speriamo di ogni averti nuovamente i nostri microfoni e vi auguro un buon ascolto con alle trasmissioni di Radio Radicale