A chiare lettere. Un carteggio con Pietro Ingrao e altri scritti

Abbiamo
Buonasera a tutti diamo inizio alla
Presentazione del libro di Goffredo Bettini
Voi io
Rivolgere innanzitutto un saluto a Goffredo Bettini e a ai presentatori del del libro di cui discuteremo oggi pomeriggio in particolare poi sottolineo come
Questa sia a Palermo la prima presenza del coordinatore per la nostra segreteria nazionale del Partito Democratico
Si tratta di un
Evento che ovviamente si svolge nel cuore di una
Stagione e di un momento elettorale assai intenso e che però
Ospita oggi una manifestazione in quest'Aula
Consiliare che intende portare una riflessione culturale e intellettuale sulla nascita
Del partito democratico ma anche
Come si evince dal
Dal libro di Goffredo Bettini una
Una
Pregevole riflessione di carattere intellettuale
Sulla
Nascita dal Partito Democratico sulla storia negli ultimi anni
Della coalizione
Dell'Unione del centrosinistra dell'Ulivo e di come
Una però riflessione che riguarda
Alla costruzione di un nuovo soggetto politico come il Partito democratico non possa da cui
Il valore del carteggio con Pietro Ingrao che partire
Dalla dimensione del radici è il valore della storia nell'impegno politico io ho trovato
Particolarmente
Significativo e voglio in questo
Saluto Breva introduttivo sottolinearlo assai significativo il
Il passaggio del carteggio nel quale Goffredo Bettini da un lato e Pietro Ingrao
Sì sforzano di trasmettere
Il
Valore il senso dell'impegno politico inteso come
Una
Necessità di schierarsi dalla parte della sofferenza dagli ultimi da cui il valore
Del dell'impegno politico della sinistra lo sforzo verso gli altri che diviene nella sua fase culminante anche una necessità di impegno politico individuale
Credo che questo sia un messaggio assai importante
Che
Nel nel carteggio iniziale del libro trova anche le parole di Pietro Ingrao che parte
Dalla ragione del dello schieramento della scelta dell'impegno della passione in politica di fronte all'ascesa di Hitler alla necessità di rispondere aggregare
Un quadro italiano verso valori di quel tempo che sono legati alla proprio allo spirito e all'assenza della sinistra il libro voi Consegna tra le sue
A riflessioni era e la carriera carrellata
Che proprio Vannella direzione della ricerca che descrivevo alla a quelle che
Possono essere considerate ovviamente le pagine di grande attualità che sono il senso
E il valore della nascita dal Progetto al Partito Democratico e poi tutto quello che
Ci porta fino a oggi a quello che proprio in queste ore
Viviamo da qui
Al tempo che ci separa altra di circo Tor dice aprile come il Progetto
Di mettere insieme
L'unità
Del riformismo italiano che il Partito Democratico rappresenta attraverso il rigore
Morale e
La progettualità
Di un nuovo soggetto politico che sta determinando la speranza di cambiamento che davanti i nostri occhi e che ciò anche qui aprendo una finestra
Sulla nostra realtà siciliana e anche testimoniato non sono da
Da quello che è lo scontro durissimo che
Il Paese sul piano della contesa politica vi farà da qui a pochi giorni ma anche da quello
Che riguarda la nostra Regione
Proprio in quello che è il passaggio determinante di questi giorni e quindi
E nella in questo caso doppia veste di
Coordinatore cittadino al Partito Democratico e di consigliere comunale di quest'Aula che in genere abituata e venti molto più sottotono di questi e questo è un
Consiglio comunale nel quale
Una
Orribile maggioranza di centrodestra determina una condizione di schiacciamento della nostra città e che vede
Una
Azione di fiducia che viene consegnata proprio a un soggetto come il Partito Democratico anche per il futuro di questa città assolutamente rilevante e quindi un un passaggio significativo che sono lieto di introdurre con queste poche parole ringraziando ancora Goffredo Bettini per la sua presenza e gli ospiti che insieme accompagneranno questa conversazione
Fatto buongiorno a tutti sono più trofei prese coordinano questo
Dibattito peraltro non sarà molto lungo perché poi Goffredo neve inoltrarsi nella Sicilia profonda
Dopo di me parlerà l'avvocato Grazia Volo chiuderà gli interventi Luigi Colajanni vie neanche ripresento perché
Mi vergogno Area farlo visto il cognome che porta e la sua storia personale e poi lo freddo dirà
Due parole prima di tutto
Questo libro di Goffredo a per chi conosce Goffredo un valore particolare perché non è soltanto un libro di politica
Libri di politica se ne scrivono tanti se ne fanno tanti se ne pubblicano se meditano si vendono e se ne discute
Queste un libro un po'particolare perché prima di tutto il libro di un'amicizia
è un'amicizia fra Goffredo e Pietro Ingrao
Allora io credo che chiunque abbia militato nero dal Partito Comunista da giovane da da adulto da da anziano più o meno tutti sono stati folgorati per un tempo più o meno lungo dal pensiero dalla figura dal Pietro Ingrao uomo e uomo di partito
Tra questi c'era un giovane di nemmeno vent'anni Goffredo Bettini
Legato a Pietro Ingrao treni tutto da un'ammirazione sconfinata poi frequentando ma mano che Goffredo saliva
Il cursus honorum del Partito comunista
Più vicino a lui da una vera e profonda amicizia
Ci sono libro inizia con questo carteggio sono quattro lettere
Scritte tra lui è in grado la prima è una risposta una lettera che Ingrao manda a Goffredo Bettini quando Goffredo Paese Sera scrisse
Un articolo
Sono in grado
E poi queste lettere proseguono ma sono soltanto quattro lettere poiché il libro è una raccolta
Di quello che oggi sembra scontato cioè la nascita del Partito Democratico solo che parlare di Partito Democratico venti venticinque anni fa
Era qualcosa che sembrava una roba da marziani
E Goffredo che
Venti venticinque anni fa ne aveva venticinque trenta
Parlava immaginava intravedeva scriveva e faceva riflettere su una formazione politica che è oggi
Perfettamente la del Cal come mia del Partito Democratico
Tra l'altro c'è molta vita personale in questo libro ci sono delle pagine molto belle perché
Goffredo che io conosco da da tantissimi anni
E a cui voglio molto bene quindi è chiaro che il mio è un giudizio di parte lo dico subito
Goffredo mette in gioco molte cose intime sue personali ci sono ricordi di adolescenza di Goffredo nelle Marche
C'è il primo incontro di Goffredo con quella che
La sua grande passione insieme alla politica che il cinema
E per esempio la differenza che salta agli occhi C uno così grave
E invece anche questo è Goffredo Bettini lui con grande pudore con grande
Sensibilità ma anche con grande senso della verità dice
Spiega che qui Hitler riscrivendo la Pietro Ingrao fui Lera spingere Pietro Ingrao e lo stesso in grado di allora conta praticamente mi spinse a pedate dice usa questo termine in politica perché per me era insopportabile l'idea
Della sopraffazione
Della legge del più forte che
Vince
Non per meriti ma vince perché è più forte sul più debole
Mentre io devo confessare racconta Goffredo che mi sono avvicinato all'allora Partito comunista
Per amore del cinema perché i cineforum di quegli anni stiamo parlando negli anni sette i primi anni Settanta
Sessanta addirittura sessantacinque ecco i gestiva il Partito Comunista quindi Goffredo che è un appassionato
Di cinema
Dopo un ragazzino c'era dodici anni tredici anni quattordici anni frequentando il cineforum
Comincio a far ragionare la testa lui di famiglia borghese molto agiata lontana anni luce
Come tradizioni dal Partito Comunista comincio a ragionare è sì avvicino si innamorò della politica del Partito comunista tra l'altro
A Palermo non so se qui tra voi sarà qualcuno ma
Goffredo è già avvenuto a Palermo quando aveva quindici sedici anni credo
Presentato esentare un film
Che si chiamava il negro lo firma che nessuno di voi può mai avere visto perché non è mai riuscito nelle sale uno di quei polpettone i terrificanti
Tipo corazzata Potëmkin degli anni lontani però già da allora lui
Qualunque cosa uscisse in una sala cinematografica in un cineforum rinuncerei club lui la doveva vedere non a caso se inventato
Insieme a Veltroni la festa del cinema di Roma che di cui oggi il Presidente e dell'anima per cui
Grazie Goffredo questa festa del cinema esiste e prospera fortunatamente e non a caso uomo di cultura è stato
Colui che ha realizzato a Roma quando sembrava impensabile visti i tempi romani esso tutto viste le buone abitudini
Italiane realizzato quella che dopo il villaggio olimpico l'unica opera importante che è stata fatta a Roma negli ultimi cinquant'anni cioè l'auditorium di Renzo Piano di cui è stato anima
Motore Presidente per quanto sette anni otto anni
E tutto questo Goffredo faceva politica
Ma la faceva a modo suo cioè la faceva
Lo dico ripeto lo conosco da molti anni quindi non me lo devo ringraziare non non c'è niente che mi debba ingraziare in gaffe dentro
Lo faceva guardando più lontano degli altri in questo libro lui non l'ha messo secondo me sbagliando ma nel mille novecentottantasette quindi Loffredo aveva trentaquattro anni trentacinque anni
Goffredo che era già che il segretario della FIGC
A del PC Segretario del PC fece un Conversi invento un convegno bellissimo io ero giù già giornalista più grande di lui quindi me lo ricordo bene
Dal titolo voluto Daloui slegare da Roma
Era l'ottantasette il primo Sindaco
Diciamo di sinistra di centro sinistra romano e Rutelli del novantatré
Se Rutelli fosse qui presente il primo dopo i sindaci di sinistra è la parentesi di tutti i Sindaci poi di centrodestra o di centro o di destra
Se Rutelli forse qui non mi smentirebbe
Rutelli se l'è inventato come Sindaco Goffredo Bettini
Tra l'altro in quegli anni in quell'anno nel settantatré
Alla fine al settantadue inizio del settantatré il Partito Comunista voleva candidare Goffredo Bettini sindaco di Roma
E lui che in questo non ha mai fare
La prima parte ma essere sempre dietro
Si inventò la candidatura di Rutelli e dopodiché
A sostenuto portato avanti retto la candidatura di Veltroni
E ora sta dando una mano di nuovo a Rutelli bene in quel convegno slegare Roma nell'ottantasette quindi sei anni prima che tutto quello
Che doveva accadere accadesse nessuno ci pensava
Goffredo disegno
Esattamente il modello romano che quello che ha permesso a Rutelli a Veltroni la popolarità enorme che hanno goduto come sindaci di Roma e ha fatto
Oggettivamente adesso speriamo tutti per il nostro paese che
Milano avendo vinto l'Expo
Rifaccia dei passi avanti ma non c'è dubbio che
Roma negli ultimi quindici anni eh la Capitale del Paese da tutti i punti di vista
Compreso la parte diciamo tecnologica e la parte purtroppo diciamo per il nord anche industriale perché con i numeri sono testardi i numeri sono questi
Goffredo in questo libro racconta come si può dare vita al Partito Democratico quando all'idea di Partito Democratico nessuno lontanamente pensava io vi leggo solo
Due pezzi piccolissimi
E concludo per farvi capire che il personaggio Goffredo Bettini
Luisa scrivendo Ingrao dice caro Pietro tu non sai quanto di fronte a ciò
A quello che lui vede la lettera recente a questa necessità di una buona politica io avverta l'insufficienza mia e delle classi dirigenti dell'oggi
Di questa marmellata ciclo continuo di frasi fatte
I telefonini che squillano di autocelebrazioni mediatiche di pubbliche relazioni sento a contenuto che sono tanta parte della pratica politica che all'ambito anche noi
Sento l'urgenza di una politica più sobria chi leggerà il libro troverà che questa parola sobria
è usata molte volte molte pagine
Fatta anche di pause di silenzi in grado di preparare quelle decisioni difficili perché vere che sono il suo specifico compito e non facili e inutili proclami epocali che si sgonfia nel giorno dopo
E dice lo stesso Goffredo
A Ingrao parlando
Di quando lui ha cominciato a fare politica ogni dirigente stiamo parlando dei dirigenti di allora aveva una storia una radice una sostanza giganti un po'misteriosi a un tempo semplice inaccessibili
Più tardi alcuni li avrei frequentati assiduamente
Compresso tetti dietro e ancora mi stupisce il tempo che riuscivate a trovare per un ragazzo di vent'anni ora nessuno ha più tempo per nessuno
La politica si consuma nell'ansia del fare e nei comunicati stampa c'è la ricerca del potere più che l'ambizione dell'esperienza dell'egemonia
Del pensiero che resta e silenziosamente scava e si diffonde
Io penso che
Se qualcuno vuole capire chi è Goffredo Bettini con queste due questi due brani se già fatto un'idea abbastanza chiara
Il libro si conclude
Con una bellissima un misero scritto di Goffredo
Dedicato una sorta di recensione anzi è una recensione al libero Di Pietro Ingrao volevo la luna
In questa recensione Goffredo ma ricordati io non non me lo ricordavo non è stato il marito aveva transitorie nel leggerla mi sono ricordato
Una bellissima frase di Pasolini in cui Pasolini incitava
Gli operai deboli gli oppressi a battersi per i loro diritti
Ma
Abbattersi non normalmente con una parola che oggi è assolutamente fuori uso non usa più nessuno a battersi con grazia
Diceva Pasolini presa dopo a battersi con grazia perché la paura
Di Pasolini degli intellettuali tra i quali Goffredo era
Che se non si fossero battuti con grazia rischiavano di mutuare
I modi propri le violenze proprie il disgusto che suscitano certi atteggiamenti che una volta si chiamavano padronali
E chi oggi chi è che si può salire su un palco o andare in televisione in una trasmissione e invitare
Gli operai dell'Alitalia abbattersi con grazia
Questo per dire quanto percorso è stato fatto nel nostro Paese e purtroppo non sempre in senso positivo grazie
Scusatemi capace di parlare seduta
Viene
Però
Donne
Allora cerchiamo di di fare è una
Una riflessione su quelli che possono essere le le sensazioni che si provano leggendo questo libro
Allora Pietro ha fatto come una cronaca della della lettura invece io vorrei partire da quello che si prova
Allora una delle cose che viene immediatamente a agli occhi e che si sente leggendo questo libro
Una
E uno degli elementi che sono dentro proprio dentro questa storia e la passione
Bettini parla della sua passione pressione nella quale si imbatte per caso passando dal cinema ma che diventa la politica la politica diventa l'elemento centrale sostanzialmente della sua vita
E di questo parla con Ingrao dopo molti anni perché la lettera d rinvia in grave una lettera che risale a quindici anni prima
E c'è questa risposta quindici anni dopo nel quale Bettini parla della sua passione del fuoco che
Come dire entra nell'intelletto non mette in condizioni di razionalizzare e mentre il cinema diventa il suo amore la politica e la sua passione quasi razionale
Un punto dal quale non c'è il ritorno che porta e procura terribili sofferenze nelle quali c'è un accenno pudico ma non come dire esplicito e che arriva a fare vedere il buio buio dal quale si può uscire rafforzati
Ma molto sicuramente provati e stabilendo il punto che questo fuoco che sta dentro questo rovello dell'intelletto eh una condizione dalla quale non si riesce ad uscire
Quindi il primo il primo discorso che riguarda questo libro eh il perché Goffredo Bettini nella maturità della sua vita affronti il discorso della sua passione e loro racconti
Non racconti essendo malgrado tutto un uomo come dire
Molto timido morto perlomeno questa è la sensazione che io io leggendo di una persona che non vuole raccontarsi a certo punto però
Rispondendo
Al suo maestro all'uomo che ha segnato dal punto di vista intellettuale sicuramente la sua crescita e costretto quasi costretto a dire qual è stata la sua passione pressione che poi è condivisa
E c'è una scelta attenta delle parole rispetto alla passione perché sono le parole che dicono l'impianto e il disincanto l'illusione la delusione
Tutte parole figlie legittime di questa ardore incontenibile del quale se è proprio il tentativo di
Fare una frazioni raduna razzoli il una razionalizzazione che diventa poi fallimentare
Quindi in questo libro va guardata con molta attenzione questa storia questa questa
Problematica della passione io vorrei che Bettini ci raccontasse perché
A certo punto la racconta non avendo la raccontata per tanti anni
La seconda questione è la cultura questi un libro in cui c'è un percorso culturale profondo CEE una descrizione senza sforzo e quasi con una come dire sciatteria
C'è il libro non è un libro né sotto forma di romanzo né sottoforma di saggio politico è un libro completamente alternativo rispetto alle Turetta che si sono potuti fare tutti quanti in qualche modo abbiamo fatto per un libro nel quale vengono affastellate un poco le cose e apparentemente distrattamente messe lì e dire guardate con poco che cosa
Vi vorrei fare ragionare quindi il rapporto con la cultura di Goffredo Bettini anche questo è un rapporto di grande timidezza
L'uomo sa molto di più di quanto non vuole fare apparire
E anche
Come dire capace di ragionamenti assolutamente anticonvenzionali ma su questo discorso della cultura emergono alcune cose che sono sostanziali che sono la scelta dei termini le parole
Non c'è
In questo discorso come dire astrattamente disinvolte o una parola passata per caso
E quindi
Il richiamo alla misura il richiamo al limite il richiamo alla sobrietà il richiamo al io lessi creando una dialettica che sono ormai degenerati e del quale invece appunto per un rapporto culturale antico si vuole ritornare
Vengono riproposti
Con un atteggiamento
Come dire
Tecnicamente anticonformista
Questa base culturale e quella che poi sta
Come dire dentro
La politica perché poi alla fine il punto essenziale del libro e
La
Il percorso politico che porta alla formazione del Partito Democratico questa idea
Che
è stata data sicuramente Goffredo Bettini elaborata prima ma che poi come dire e questo va considerato ha avuto la forza di sapere condividere di sapere fare approvare di sapere far passare
L'unica cosa che non mi piace in un discorso così profondo eh questa
Come dire indulgere in una
In un rapporto conflittuale con Berlusconi che lo aveva prima anticipato queste risposte c'è bisogno c'è una forza culturale c'è un'ampiezza di pensiero che non è ravvisabile dall'altra parte dall'altra parte non c'è questa struttura quindi voglio dire quello mi sembra del tutto non necessario mentre come dire il punto centrale assoluto e quello dell'avere pensato galere è stato prima di essere riusciti a far passare la necessità di costituire un grande partito riformista moderno che trae nel quale fare con lui veda da diverse parti le esperienze precedenti mutuate dalle esigenze ed infatti il punto come dire politico nel quale si dice cose
La politica il mio rovello e la mia passione ma è anche il fare l'intrigo è il quotidiano e la necessità e l'essenziale
Quindi c'è
La
La doppia possibilità
C'è tutta un'attenzione anche al programma e allo sviluppo che il Partito Democratico e soprattutto il partito riformista perché come dire sostanzialmente per chi non fa politica chi non ha interesse a fare politica e chi guarda questi cose da fuori qua copre la mia condizione come dire quello che e intriga e quello che prende è il fatto di vedere una reale novità non ci sono state delle novità in questi anni
Abbiamo vissuto in un clima di campi anni elettorale
Continuo da quattordici anni nel quale il conflitto dal punto di vista dialettico intellettuale è stato di profilo veramente minimo e quindi nel momento nel quale
Dei soggetti politici sono in condizioni di forzare una situazione
E determinare che
In qualche modo il Paese si affronti il problema del bipolarismo andando in fondo a una iniziale riforma perché il nostro Paese c'è questa abitudine
Cominciare a fare delle cose lasciarla per strada determinando il fatto che poi non si possono più riorganizzare Rieti affrontare questo punto accette questo punto storicamente dovrà essere riconosciuto allo sforzo
Malcelato ma secondo me enorme che è stato fatto da Goffredo Bettini in questa specifica questione nella sua parte che assegnato poi d'altra parte e viceversa
Quindi il punto politico centrale del libro e questo qui
Rispetto poi al resto del mondo ci sono tutti gli accenni alla
Alla sociale alla cultura ai sogni al mondo migliore alla pace essercene anche alla giustizia e sommessamente mi permetterei di fare una critica
Nel senso che la giustizia vagheggiata la giustizia lontana il giudizio negativo sulla giustizia di Guantanamo
è una cosa che non risolve un problema che nel nostro Paese esiste il conflitto di potere tra magistratura e politica immanente quotidiano fortissimo
Allora su quello come dire un intellettuale non si può sottrarre come dire argomentando che bisogna sognare lavaggio tizio bisogna cominciare dall'Ucciardone da Pagliarelli risalire le galere del nostro Paese che non rispecchiano una condizione culturale
E come si deve
E bisogna affrontare il problema del conflitto sei nel nostro Paese non si risolve il conflitto di potere che c'è in corso
Che non si riesce a fare un'opera di pacificazione io credo che molte cose saranno
Come dire rimasti a metà impegno
Sommessamente e questa come dire
Intenta entro una preoccupazione che fa parte credo del mio ambiente in quella che affidare la soluzione politica della giustizia Di Pietro sia come dire un grave terribile azzardo
Per il resto credo che questo libro vada letto il libro secondo me non è stato scritto per suscitare consensi è stato scritto con il preciso intento di aprire un dibattito un dibattito anche forte quindi io penso che bisogna andarci dentro riguardarlo almeno un paio di volte segnare le cose essenziali capire che c'è
Una forte componente romantica
Ma una straordinaria apprezza sul quotidiano e surreale che può essere
Il
La spinta verso uno sviluppo molto concreto
Quindi
Luigi Colajanni sì io prima di tutto ringrazio Goffredo perché insomma il libro mia come è giusto però io ho una mia
Tesi sul libero libero uno strumento che serve questo libro serve c'è una parte storica
Una componente culturale molto forte però poi come dire un è un è un è un inizio consistente in cui si è già si accumulano degli elementi di definizione della fisionomia del Partito Democratico
Culturali perché poi partito si fa ma deve avere un senso comune
Dei principi deve avere deve avere una sua propria elaborazione culturale condivisa un sistema concettuale e questo è un lavoro in gran parte da fare questo libro secondo me
Cominci a farlo e quindi serve al al lavoro come dirò alla fine che deve essere ancora fatto per dare una fisionomia
Più solida e più chiara e più forte
Al Partito Democratico detto questo
Io quando ho cominciato a leggerlo pensato ma una cosa sono le lettere lo scambio di lettere con Ingrao è una cosa poi e il resto in cui vengono analizzate anche le come dire vengono analizzati anche i passaggi
Della nascita dell'idea del Partito Democratico mando invece non è così
Poi c'è andando avanti finendo il libero
Ho capito che mi ero sbagliato
Perché di questo carteggio
E in cui ci sono delle tematiche che sono molto importanti adesso le riprenderò ma più importante ancora di queste tematiche quello che mi ha colpito
Su lusso è stato il fatto che vengono trattate con un linguaggio e con dei concetti
Del tutto estranei alla tradizione alla pratica
Della Terza Internazionale del comuni non ritrovo i concetti tipici del discorso che si faceva fra di noi quando si parlava di questi problemi parlano due
Posso dire due democratici che potrebbero trovarsi in qualunque parte del mondo e analizzano il
Il significato del potere politico la sua finalità con un linguaggio che potrebbe essere quell'ora faccio per dire perché è di moda di due democratici non lo so anche americani
Potrebbero anche se questo mi ha colpito molto
Che ha colpito molto ecco che non c'è
Cesura fra questa parte delle lettere mi sembra questa la cosa più importante cioè
Di opera in questa in questi dialoghi in queste lettere una cultura che è già come dire fuoruscita
Dalla tradizione
E non dico stalinista figuriamoci ma addirittura dello stesso Partito comunista italiano che è un partito molto particolare dei partiti comunisti
C'è parlano quando questi due parlano fra di loro in un modo che non è il nostro solito naturalmente le categorie interpretative che vengono usate
Anche quelle sul completamente diverso non c'è storicismo
Nelle motivazioni
Dell'impegno politico semmai c'è un punto di vista soprattutto Ingrao etico cioè io vedo le persone che stanno male penso che bisogna aiutarli deboli c'è un elemento etico anche questo voglio dire non ha niente a che vedere con la nostra tradizione
Naturalmente in questo c'è
Quindi il discorso sul potere è fatto come ho detto con un linguaggio che poi e con una anche articolazione che alla fine porta questo che il potere deve servire alla libertà e anche questo
E fuori dalla tradizione perché il potere nella nostra tradizione
Ormai lontana per l'ultimo PC ma insomma alla base c'era doveva servire per portare la classe operaia
Il Governo avevano componente storici Istica brand ben definita aveva una finalità ben definita la finalità di cui parlerò invece un'altra è
Appunto come ho detto di carattere
Morale di giustizia sociale e di libertà insomma siamo fuori da quella cultura siamo in un'altra cultura che è quella di cui ora
In fin dei conti dovrebbe impadronirsi pienamente il Partito Democratico per questo anno mi sono accorto che la censura non c'è
Partito Democratico una specie di
Un pezzo di cultura del Partito Democratico ante le ante litteram
Per questo io non capire allora
Ah voglio ricordare che all'undicesimo congresso Ingrao univa questo suo punto di vista
A questa sua capacità di elaborazione così anomala rispetto alla tradizione cui ma anche un punto di vista politico molto forte quindicesimo congresso è in realtà una
Ingrao fa un manifesto che diciamo così
Per la democrazia interna è un manifesto di di lotta a I risiedono sta dello stalinismo che ancora
Potevano esserci nel Partito Comunista quindi tutto un insieme di cose che predisponevo una figura come Ingrao a capire
Lo scioglimento del partito comunista quello che io non capii allora e devo dire la verità Goffredo non ho capito ancora neanche adesso
E come mai uno Luigi quello che più di tutti avrebbe dovuto dire bene sono d'accordo chi no delusi opposte io mi ricordo
Io lo Stato in Graja non non lo ero già più
Perché poi ero stato avevo seguito Berlinguer eccetera però insomma Ingrao se lo si stava a sentire stava sentire anche Occhetto che avevano un vecchio legame con Ingrao fu fu un problema che Ingrao era contro
Fu un problema serio un problema serio che devo dire la verità ora non vorrei esagerare però lo penso
L'opposizione di Ingrao allo scioglimento del PC
è una radicale incongruenza rispetto a questo modo suo di pensare e anche la sua vita politica nel PC predica l'incongruenza che ha avuto delle conseguenze per esempio sui sui tempi di nascita
Del Partito Democratico che avessero un per alcuni anni ha ritardato le mosse successive allo scioglimento e c'erano delle mosse che si dovevano fare si doveva accorpare componenti
Del mondo cattolico progressista etc che in realtà si tardo
A ad aggregare e questo ritardo provo con la nascita di tutte quelle o di una parte di una parte
Tuttora tenace in quelle come posso dire chiese partitini che avrebbero dovuto invece entrare per di persone che devono entrare in questo bar non riuscì insomma il partito
Il nuovo Partito ha
A procedere rapidamente alla cooptazione di cultura ed energie nuove quelle lì allo sbando finirono poi in pratica per
Per aggregarsi e ne paghiamo il prezzo perché hanno contribuito a produrre quella frammentazione partitica del sistema politico italiano di cui ancora non ci siamo liberati contribuito perché poi è successa anche
Sull'altro versante della politica italiana
Allora da questo punto di vista il percorso che porta al Partito Democratico è fatto di tanti passaggi qualcuno la formulazione diciamo precisa
E quella che Bettini USA a pagina mi pare settantadue quando parla
Parla presi con con precisione
Come giusto parla di unire il fondamentale o il nucleo riformista italiano e lo individua
E all'indennità nel nel nei DS e nella Margherita ma ci sono dei passaggi precedenti per esempio nessuno ricordano e qualche volta dobbiamo
Come posso dire valorizzare Occhetto suo malgrado se così posso dire c'è a prescindere da quello che va dicendo ora da quello che ha detto in questi anni se si ricorda le motivazioni
Non credo nel discorso della Bolognina ma credo
Nel dire nell'intervento di apertura del congresso che possa in città per scioglimento del partito comunista se si ricorda le motivazioni
Della della della svolta insomma della dello scioglimento del partito comunista si ricorderà che erano accompagnate da una considerazione che non fu sviluppata né da Occhetto né da altri
La sviluppa mo'coi noi perché ci serviva spiegherò perché in Europa in un certo momento
Che era molto importante perché Occhetto dice va beh è caduto il muro
L'esperienza dei partiti comunisti era già esausta si chiude anche clamorosamente insomma con questa caduta del muro però
Ricordatevi che questo pone
Lo disse netto ma voglio dire non lo sviluppo perché sembrava lo capisco sembrava che mentre noi prendiamo atto del fallimento di esperienza storico-politica volessimo fare lezione agli altri fondamentalmente giusta diceva
Guardate che
Sia i socialisti europei
Che si sono in in gran parte hanno avuto un'identità in gran parte definita dal fatto che erano la componente di sinistra non comunista
C'è sì si disse si definivano come
In opposizione al al comunismo era un elemento da loro identità e anche la Democrazia Cristiana che era l'alternativa a un governo dei comunisti
Nel momento in cui questo elemento viene meno perdono qualcosa da loro identità e quei quindi la loro stessa identità
Eh eh sì subisce uno scossone voi non ne siete consapevoli adesso gridate vittoria avete vinto storicamente ma avrete dei problemi e questo fu vero
Poi negli anni successivi fu vero per la democrazia cristiana e in parte anche per i partiti socialisti a un certo punto io scrissi un articolo
Perché aver ora ve lo capirete perché come Capogruppo al Parlamento una scrisse un articolo in cui sostenevo che partendo da questa osservazione che era era
Inevitabile
Che il Partito Popolare Europeo
I democristiani insomma perché radici concesso in Italia
Tant'è che c'è in Germania ed è un grandissimo partito c'è in Belgio cene in altri Paesi
I democristiani il Partito Popolare Europeo inevitabilmente sarebbe andato a destra avrebbe aggregazione beh spostato posizioni conservatrici e questo avrebbe reso
Sempre più difficile ai progressisti cattolici progressisti non soltanto in Italia ma anche in altri Paesi rimanere dentro bisogna ricordarsi perché c'è molto provincialismo nella
Vita politica italiana che le spende che non a caso era sensibile a questo ragionamento quando noi lo facevamo per spiegare la situazione italiana no
Le schede
L'aveva già fatto un'operazione non piccola perché già ne Serrao Presidente Repubblica e la componente cattolica delle spedendo tratta massicciamente con intellettuali di grande valore
All'epoca di Babe Godesberg insomma perché sollevavamo questo problema noi il problema sul quale per esempio allora mi pare che era
Segretario
Lei adesso non mi ricordo insomma
Sollevammo questo problema perché incombeva
Il problema di per noi grande di ottenere
Che i socialisti prime tutto capissero cosa stavamo facendo noi in Italia e in secondo luogo accettassero come propria la candidatura di Prodi
Presidente della Commissione che in Europa vige il metodo D'Hondt a un certo punto tocca i socialisti socialisti voglio non socialista e bisognava
Che diventasse il loro candidato ci siamo poi riusciti in parte con l'appoggio di Blair il quale capiva il ragionamento che
Questo blog il poi il Partito Popolare Europeo il Partito Socialista Europeo doveva
Noi provocatoriamente dicevamo dovrebbe chiamarsi Partito socialista europeo e dei progressisti almeno si apre il capitolo a tutte queste forze che
Verranno via dalla componente diciamo cattolico come componente cattolico democratico progressista verranno via da uno schieramento che va sempre più a destra non a caso si parla
Di inglobare
Non
Vale questo discorso che si parla di inglobare Alleanza Nazionale Partito Popolare Europeo quindi e e anche risibile questo spostamento allora questa fu tutta una parte
Che per esempio il passaggio in cui il Partito Sardo socialista europeo accetta Prodi come candidato
E
è un passaggio importante
In Europa proprio un gradino a norme hanno hanno salite socialisti che erano diciamo così molto integralisti dal loro punto di vista bisogna essere socialista con tutti i crismi insomma per
Avere il loro appoggio la via aperta Prodi per la Commissione uno di quei passaggi in cui insomma
Si comincia ad accettare che ci può essere un cattolico progressista che che sta coi socialisti che insomma comincia a essere quasi la stessa cosa
Per dire che molti passaggi ci sono stati prima che si arrivasse a questa formulazione che Bettini fa così chiara e così nette fa anche una scelta c'è delimita il campo dice non è la Margherita poi gli altri
Ora
Naturalmente molto interessante e la parte pagina settantasei settantanove in cui
Bettin analizza all'inizio del riformismo primo centrosinistra in Italia suo fallimento di le Regioni sono di un certo tipo
Però si ritrova questa preoccupazione della impossibilità di un riformismo forte in Italia
Nell'analisi di questi ultimi anni dove le ragioni sono altre lì per la verità io sono su assolutamente d'accordo io ritengo che la madre come direbbe vicino a Saddam Hussein se si può citare la madre di tutte le battaglie
E siamo Sica semplificazione per cui del sistema politico
Se non si fa questo noi abbiamo Bettini uso un termine quasi uguali o l'uso più crudo noi abbiamo avuto in questi ultimi quindici anni
Non dei governi di coalizione democratici abbiano avuto dei Governi di coalizione a dittatura delle minoranze perché quando uno ha il tre tre voti di maggioranza al Senato
E e quello non vuole una certa legge non te la fa Fabio e far fare riformismo
Che il primo della tua coalizione che ti dice di no e ti fa mancare i voti tutto ti cade il Governo e che non fai la legge e infatti poi successo già più di una volta e chiaro che non è possibile e in Europa non c'è Paese europeo noi dobbiamo andare
In
E infatti sono nei guai anche loro di andare in Israele
Per trovare uno un sistema politico con più di quindici venti partiti in Europa non è così no possono tre o due grandi
Poi ce ne possono essere uno medio
Sinistra ecco progressiste uno meglio dai conservatori ma insomma siamo lì quattro cinque allora si governa allora se si vuole si fa il riformismo altrimenti non lo si può fare
Perché Dini se ne va perché quell'altezza e chiaro quindi questa è davvero
La madre per cui io vedo nello il sistema politico italiano due una cosa è già nata due
Due elementi che pro devono andare insieme
Che Scansano questa situazione la ricompongono a un altro livello il Partito Democratico c'è un forte Polo che spinge anche gli altri a fare la stessa cosa infatti in parte sta succedendo
E però da solo non basta un forte Polo è una riforma elettorale che sancisca la fine della dittatura delle minoranze dei signori della guerra molti di questi partiti ora io non è che voglio essere sprezzante
Però francamente quando si analizza le differenze tra di loro molti di quelli di sinistra non si riesce a capire quali sono perché ci sono ci sono perché c'è una personalità forte che in fin dei conti perpetua sé stessa c'è molto personalismo in questa cosa non c'è progetto non si capisce
Dove vanno a finire qual è la prospettiva di una cosa di questo genere quindi questa roba deve finire perché non è l'unica cosa perché ciò sono un po'i fatti culturali gravi ma certo è un elemento fondamentale della decadenza
Del sistema politico democratico e di questo Paese che un Paese nel quale non si decide niente di rilevante
Di rilevante vuol dire che scassata qualcosa che proprie se no e incide quindi crea resistenza c'è niente che avanza e più di quindi quindici vent'anni è chiaro che
è un Paese in declino è questa e la cosa importante allora c'è da lavorare sulla cultura politica
Sulle finalità sulle regole del Partito Democratico democratico sulla concezione politica di servizio
Che viene usata
Praticamente da Ingrao continuamente Musa forse questa parola ma è questo mettersi al servizio di la politica site questo il potere deve servire a questo
E c'è da valorizzare molto qualcosa della nostra tradizione Bettini co lo fa perché per esempio analizza Berlinguer devo dire in un articolo molto
Io sono stato diciamo berlingueriano convinto diciamo
Lo spedita trasferita del tutto attuale il concetto non nel modo in cui cara caricaturale in cui fu vista c'è adesso questo CDA di stringere la cinghia no è una visione del
Del di un nuovo equilibrio mondiale diritti e i poveri insomma non avere
Un punto di vista giusto come era quello su questa questione significa non essere progressiste significa condannarsi a non capire a non poter incidere sui disastri che sono attualmente in corso e che vanno crescendo fra questi popoli noi
Quindi è un grandissimo tema giustamente Goffredo lo riprende
Le il rispetto dell'istituzione della democrazia ma qui
Sa se chi è al Governo e al potere fa
Si esplicita pratica di disprezzo delle regole della democrazia regole non si cambiano regole Circus non siamo infrangere mai
Le regole se non vanno bene si discute si cambiano ma non si infrangono se invece sono i potenti che le infrangono allora c'è via libera perché tutte le infrangono e da questo punto di vista negli ultimi vent'anni c'è stata un'effettiva decadenza
Uno scivolamento anche nei costumi nel senso comune del Paese eccetera eccetera
Ora noi porteremo delle cose in questo Partito Democratico alcune sono queste ce ne sono altre molto di quello che dice Bettini
è utile per questo lavoro forse possiamo recuperare qualcosa anche del marxismo perché io continuo a pensare che per capire non certo modelli sociali e di organizzazione e la società precetto per capire il funzionamento del mondo
Diciamo che l'analisi macroeconomica
Del marxismo aiuta ancora a capire la mondializzazione secondo me può darsi che mi sbaglio certo io vedo poco
E questo è un punto che va sollecitato ve lo può convenire concetti forti
E fondanti dalla parte cattolica forse si dovessero l'ora anche loro su questo forse e per è prevalso finora come nella politiche interne il fare
è però bisogna anche ragionare pensare teorizzare
Di finire campi di pensiero comune
Che non può essere uguale a quello di prima ed era quello nostro di prima e non può essere neanche uguale a quello loro di prima lì ci deve essere una superiore sintesi
Su tutti essenziali che sarà acque saranno queste le cose che daranno la fisionomia al Partito Democratico per questo questo libro e vitale serve
Non è una roba che guarda al passato è uno strumento di lavoro ora immediato per investire anni a venire
Goffredo volevo dirvi che chi fosse interessato a questo libro troverà uscendo delle coppie che naturalmente qualche stare
Innanzitutto ringrazio
Chi ha voluto
Partecipare
Per questo incontro
Ringrazio gli amici i compagni della federazione
Quando il Partito Democratico di Palermo
E gli oratori che sono stati così generosi
Nei giudizi e così puntuali anche in qualche domanda alla quale
Cercherò di rispondere
Innanzitutto io sono molto contento di stare qui a Palermo
Ma l'occasione son contento perché una città la quale in qualche modo seppur nella fase adolescenziale della mia vita sono molto legato perché
Mio fratello che qui lurex è stato per tanti anni
Un giornalista ugualmente giornalista de il Giornale di Sicilia e quindi io da piccolo venivo hanno usavo
Palermo mi è rimasta sempre molto nel cuore
E e ho avuto l'occasione quindi fare le mie prime esperienze ecco ricordo questa
Proiezione nel circolo culturale di Azizza si chiamava Zizza
Negli anni Sessanta era erano a Palermo ancora molto infuocata molto molto lascia grattare
Dove però c'era un intellettualità molto viva
Che cercava di suonare una riscossa democratica ricordo con molto
Con molto suggestioni
E poi in questa occasione è venuta stando a casa Di Pietro
Qui a Roma stavamo con grazie con Luigi Colajanni l'ho detto ma perché come non organizzare un incontro che insomma
In fondo anche in campagna elettorale di questo tirando con un pazzo a fare i comizi ne farò fra poco un altro proprio qui vicino a Palermo però anche seminari qualche cosa che forse
E meno diciamo un comizio e più un ragionamento molto utile può essere tutti
E in quella cella di Palermo faceva di dire a casa Di Pietro mi ha colpito perché il libro
Parla molto di sobrietà però molto di limite
Parla anche di una certa predisposizione di bisognerebbe a vere
Così verso un certo anche dissi stacco rispetto al potere ecco
E allora io devo dire non ho avuto l'occasione di dirlo Luigi Colajanni è stato un Tom vigenti importante del nostro partito ha avuto molti incarichi quella serata né mi ha lasciato il senso
Di un uomo sereno che magari è spinto ancora adesso da molti di noi a tornare a fare politica
In modo più attivo ma insomma che
Aveva quelle distacco e quella però sono
Non amare
Il distacco sereno intelligente insomma una mano di chi sta fuori magari dalle cose e poi
Invece covone ancore oppure un'invidia
Invece c'era una serenità insomma pass Positano i ragionamenti
E ho avuto tanto piacere contribuito potesse presentare
Perché era un'occasione anche per tornare
Per lui insomma in questa città in una forma di impegno
Seppure molto limitato chissà che può alludere a qualcosa di più continuativo in futuro
Io che dire sul libro insomma io il libro è diviso in tre parti
Secondo me come l'ho vissuto io
Una prima parte nettamente una parte sulla sulla sul Pd sul Partito Democratico
Mi è stato chiesto dice perché tu che sei stato sempre molto anche chi moroso non timoroso insomma visti io
Poi a parlare il teste in esso tue passioni eccedere dai deciso di farlo adesso
Il motivo sta nella dedica il libro dedicato a Walter Veltroni
Mio compagni di lotta
E i liberi nevicata Walter Veltroni con un assenso molto preciso io considero permessi
Per l'esperienza di un democratico
Perché oggi mi sento tutti gli effetti non un ex di qualcosa ma un democratico
Un militante un dirigente del Partito Democratico
Per me questa
Avventura e
La conclusione di una storia ed è l'ultima carta che si può giocare la democrazia italiana
E quindi nel momento in cui noi siamo arrivati
A questo appuntamento io ho voluto diciamo scrivere una cosa che facesse un punto
In questo tornante di ritengo decisivo oltre il quale io non vedo per quello che sono altre in giro a volte
Non ci sono altre svolte otto
è un percorso è stato un percorso molto lungo via proprio per questo se dovesse fallire cioè il silenzio dopo per quanto mi riguarda cuccetta
E quindi sentivo proprio in questo momento di dire tutto quello che penso attorno a questa avventura dedicare all'idea che la sta portando avanti con una passione un coraggio
Che io ritengo commovente
E dire va bene
Ecco noi questo possiamo fornire l'Italia noi che veniamo dal Partito Comunista Italiano veniamo da una storia che abbiamo fatto le trasformazioni che abbiamo fatto questo non solo la verità
Ed è il motivo per cui ho avuto questo coraggio di
Uscire di fra una certa
Riservatezza
Quindi libro racconta sostanzialmente
Il formarsi di un'idea che quella dell'unità dei riformisti
E cioè di in qualche modo recuperare un ritardo storico del nostro Paese appunto quello che non ha avuto tutti gli altri Paesi hanno fatto prima di noi
E io sono stato anche fortunato del PM novecentonovantatré lo ha raccontato Pietro
Mente con parole
Delle amichevoli rio centonovantatré noi a Roma abbiamo lanciato Rutelli Rutelli che consente a Rutelli già allora era una sinistra
Che capi allora che non bastava la sua religione a Roma
E bisogna mandare oltre certi confini mischiati con altre culture allora Rutelli era i ragazzi in motorino
Era era verde la somma di Verdi di allora
Parlava quello che noi chiamiamo il generone romano cioè questo pezzo di Roma un po'così
Va un poco e butta il vento sempre indecisa tra
Tra tradendo le non è fascista ma insomma è sempre indecisa stazza conservazione per il progresso insomma
Rutelli fu quello fu un tentativo da parte dell'allora PDS che veniva dalle grandi lotte che ricordato Pietro contro la democrazia cristiana peggiori d'Italia
C'era quella di sbarramento è avviata quelle lotte in essere qualcosa di più largo
E l'esperienza funzionò
E io incominciai sempre più a chiedervi ma perché in Inghilterra Blair saggia attento il suo partito di Rutelli oppure
I Castagnetti oppure
Non so chi altro altri dirigenti o la Bindi che stesse per certi aspetti più a sinistra del
E e invece noi no c'era una ragione storica
Il riformismo italiani sono stati inchiodati
Ai colloqui politici che per la storia italiana non si potevano incontrare
E non si possono incontrare
Prima della fine diciamo della del comunismo internazionale sul poco da fare
E anzi tentativi non è che non si sono cercati o nel libro racconto
Perché e persino struggente il il dialogo tra Moro e Berlinguer
Due grandi dirigenti che hanno cercato di incontrarsi ma forse in maniera troppo visionaria
E basta leggere le stupende
Pagine diciamo di storia di quel periodo scritte da Gerardo Chiaromonte dove si racconta come quel tentativo di unire
Allora il Milan effettuato settantasette questi riformismi
Che già c'erano dentro questi partiti e che cercavo di incontrarsi era contrastato da una parte dagli Stati Uniti d'America dall'altra parte dei servizi segreti
Soviet c'era una grande alleanza contro questi aspetti era del visto come visionari IPTV
Quindi dopo l'ottantanove non c'era più nessun motivo di tenere separato un mondo un popolo che già si sia unito e anzi io devo dire che le classi dirigenti del centro sinistra democratica
Sono arrivate dopo una
Già pratica unitaria
E poi nell'Ulivo insomma si è espresso distinta costruire un nuovo soggetto politico
Il libro racconta questa attenzione
Io dico che però naturalmente il PD non è solo
Anche questo nel libro c'è
Non è solo il recupero di un ritardo storico perché un partito non si fonda diciamo su
Solo sul fatto di di di di qualche modo riparare un ritardo
Nasce se c'è un'esigenza del momento una grande esigenza sto
E io credo che noi
Oggi intercettiamo una grande esigenza storica di costruire questo partito
E qui io cerco di dire una cosa alla quale tengo molto
Perché si veda la storia italiana e noi oggi la vediamo anche in questa campagna elettorale grande molto grande molto pesante
E cioè il fatto che
C'è poco da fare in Italia
Non c'è stata una grande borghesia
Che ha costruito lo Stato democratico le regole
Che ha costruito il senso di una comunità e costruito l'Unità nazionale sulla base di grandi valori condivisi pancia sta
E questa è la grande
Mettere la borghesia italiana ed è questo il motivo per cui io non crede norme
è un cosiddetto centro politico
Posso oggi gambine da solo a governare perché non c'è un'alternativa cioè la cultura la forza storica per farlo
Perché in Inghilterra c'è stata una grande rivoluzione di massa borghese e si è costruito uno Stato perché in Francia c'è stata una grande rivoluzione di massa borghese schema costruito lo Stato
Perché in Italia tutto questo non c'è stato
E anzi poi abbiamo avuto una unità nazionale il libro La racconta una una unità nazionale molto ritardata dopo l'unità nazionale abbiamo avuto una democrazia evitare
Faccio
E la borghesia italiana di fronte a questa vigili fragilità scelto poi il fascismo
Terzo speso la vita democratica del Paese
E dopo il fascismo abbiamo avuto la ricostruzione dello Stato democratico dove i due grandi partiti hanno svolto una grande funzione
Ma erano ancora due chiese
E quindi rispondevano da una parte
Alle esigenze della Repubblica e dall'altra parte è una delle due però rispondeva anche a qualcosa che sistemi dura la Chiesa cattolica l'altro il mondo comunista
E per questo motivo è stato anche in quel periodo fragili rapporto tutto sommato storicamente fragili rapporto schietto
Quella che si potrebbe chiamare la religione della Repubblica i rapporto schietto tra cittadini popolo istituzioni non li riprendiamo l'Italia da lei
Dalla crisi dei due intercapedini e sette o oppio un'intercapedine che erano i partiti della Prima Repubblica che hanno avuto una funzione fino a un certo punto progressiva
Poi invece
Di lotti
Forte criticità nel rapporto tra istituzioni cittadine e da quel momento la lunga transizione non ha mai trovato uno sbocco né in quella prospettive virgola Colaianni
E oggi il Partito Democratico riprende il Paese e da lì
E la sua funzione ma io trovo s'mo'abbiamo discusso la campagna elettorale di Veltroni
Ma perché parte l'ha fatto il giro dedita
Perché in giro d'Italia era il simbolo di un andare a pescare li ricchezza i talenti la bellezza di questo Paese è pronta ad se sfilacciati diviso e comunque il pullman punto per punto andarlo a rimettere insieme evitargli un filo unitario
Ari fanno sentire e finisce sempre il suo discorso con la bandiera italiana ma anche su introiti propagandistiche di campagna elettorale è il messaggio che noi vogliamo dare
Ed è la sostanza e l'attività del Partito Democratico
Rimettere insieme di Trani ricostruire un patto tra gli italiani ricostruire le ragioni delle regole
E della vita democratica di un Paese che non ha più il senso dello Stato
E farlo insieme
Sì
Lello della sinistra democratica sollevata dal peso del massimalismo
Il riformismo cattolico democratico i pezzi
Più creativi
Più seri più avanzati della borghesia italiana che gli imprenditori italiani
Per cui anche loro questa storia dei candidati imprenditori e cioè
Si può più o meno impegni indovinare un imprenditore un nome e un altro ma il segnale
E cioè dire guardate che il PD non è il ceto politico della Margherita è quello di esse che si mettono insieme questo blocco di forza del totale
Che per la prima volta nella storia italiana si mette in gioco si unisce costruisce un progetto di unità e di ricostruzione dello Stato
Tra l'altro dentro una tempesta internazionale dove le esigenze che noi abbiamo sono anche quelle di rendere l'Italia un Paese competitivo e più efficiente
Meno sconquassi Sato sconclusionato duro
Il libro racconta diciamo
Questo sforzo e questo sondino naturalmente io mi auguro che la destra
Possa
Essere anche stimolata da questo processo se devo questa campagna elettorale
Non ha fatto grandi passi in avanti
Lo dico con sincerità
Perché sì l'involucro e più semplificato
Ma
Quella roba lì
Non è lo sforzo che non abbiamo fatto nel nostro campo di unificare e culture attorno ad una progettualità
Perché ci sento c'è tutto il peso adesso in queste ore per una polemica tra Bossi e Berlusconi
De invettive contro il Sud contro il Meridione contro Roma Roma carogna
No
Ancora lì c'è il segno di una lei strada populista immatura
In fondo che unisce questa questo antimeridionalismo di Bossi
Fondamentalmente eversivo con
Con un'alleanza nazionale senz'anima che però insomma con poco il dottor Salamone il vizietto classe
L'evasione
è un populismo che fondamentalmente insomma il Berlusconi e e così io non per carità non voglio adesso scendere però mi è stata sollevata dalla domanda di grazia e sono
Berlusconi è monarchico profitto per lui per se stesso prive e poi anarchico nel Paese insomma è una strana combinazione ma insomma di rispetto di incidente idee politiche
Io penso che il blocco cerchi di fare fare un passo in avanti con i di dare per quello che io ho potuto dare fare insomma questo fondamento al partito democristiana giù
Tant'è che io in campagna elettorale sono stato criticato parlato del doppio colpo
Sono stato criticato invece su un convinto nessuno io abbiamo certamente il compito di vincere e la speranza di vincere io penso che noi possiamo vincere le elezioni
Però noi abbiamo stiamo facendo anche un'altra operazione
E cioè fondare in Italia un grande soggetto che vada oltre la forza dell'Ulivo riformista
Che sia il baricentro la forza il pilastro il bipolarismo italiano nella nostra parte ma parte democratica della sinistra
Con i quali tutti dovranno fare i conti e che cosa per se stesso per il fatto che sta in campo di una rivoluzione del Paese
Io penso che Veltroni stia facendo questa doppia operazioni che noi dobbiamo aiutarlo a fare questa doppia operazione vincere ma nello stesso tempo capire il carattere strategico di fondo essi storico dell'operazione di formare
E di insediare il Partito Democratico
E dare quindi spazio tempo respinto a questo progetto e anche questo lite
Il secondo nucleo del
Del del libro e il Piccini
Io nel momento stesso in cui è per me non è stato fatto
Dico la verità
Dipingere lottare per un partito che non hanno il suo nome più neppure il termine sinistra
E quindi ho fatto il massimo del mio percorso
Io sentivo l'esigenza di fare una sorta di atto d'amore verso il PC
Che è una cosa asso che potrebbe essere politicamente del tutto contraddittoria perché io
Ho sentito di dover fare altro diamole personale
Di amore nel senso più lato del termine cioè di riconoscimento di quello che quell'esperienza ha dato ampi
Qui è molto dentro anche le lettere che io faccio con Ingrao ma perché dico questo ma
Ma perché
Innanzitutto
Insomma
E io al PCC sono arrivato l'ora lo ha raccontato che Ingrao c'è arrivato perché i tre stava invadendo l'Europa e racconta certo la mia è stata molto meno è grazie
Io l'ho vissuta in maniera molto più semplice stava Sinigaglia nelle Marche dove i miei più forse avevano
I miei nonni una grande una grande casa e si allora c'erano delle vacanze molto lunghi e si leggeva insomma
Io a quattordici anni divorava libri di cinema mi piaceva
E poi anche un po'i giornali ho comprato il Messaggero di Roma gemellaggio Palaia comunista che mi regalava L'Unità
Io ho comprato il Messaggero e lei mi regalava L'Unità allora erano furbi bravi
E io naturalmente incominciai a leggere l'unità
E quindi Regione il paesaggio e dell'Unità incominciamo a frequentare i nomi e storie insomma la grandezza di certi personaggi mi ricordo gli articoli che c'erano insomma
Longo Pajetta Mendo la Bufalini Ingrao eccetera eccetera incominciavo insomma
Poi il cinema fece il resto perché naturalmente
Passeggiando vidi un cineforum campo dal campo di al Pantheon dove c'era un grande circolo culturale di indicare il fucile forum il segretario
Della Sezione mi disse ma tutti o come dice esimio Colucci amano gli abbiamo questi cinque che erano i grandi firma del del del del cinema sovietico prodotti Nardozza incluse stai tutta la grande sto Alberto
E dicevamo matto risenta lì e capire è un ragazzo di quattordici o quindici anni rischia di presentare Stiffi
Li presenta il suo amore per il PC a prima vista
E poi non mi scosta il mai ma
Io ho preso la tessera quattordici anni
Tu quarant'anni di Tessera dentro al di
Dentro i partiti che hanno seguito il popolo al quale io appartengo
Devo dire che
Insomma
Che cosa ci trovai intanto una cosa molto semplice incentivo di essere di sinistra naturalmente perché soffrivo molto
La sofferenza altrui
Ma qui non c'è un elemento etico
Non c'è un elemento etico
Io credo che
Io
Anch'io un certo ittici ISMU non non mi appartiene
Io lo facevo per me perché ritenevo insopportabile per me vedere la sopraffazione e questo forse derivava dal fatto che
Magari mossi era un ragazzo un po'più
Inter magari apparentemente forte apparentemente senza problemi popoli forse dentro invece pieno di
Di paura quando uno fa quattordici anni si affaccia al mondo
Lo vuole di codificare vuol costruire un linguaggio per interpretarlo
E io probabilmente non so sentivo che c'era risuonava dentro di me
Lo sproporzione delle forze io ho sempre odiato sproporzione delle forze
Quando la forza superiore diventa metallica sorda
E dispone dell'altro in maniera incontrollata io ho sentito sempre questo alcune norme con enorme imbarazzo le norme senza disgusto mi vibrava di
Quindi non era un fare per gli altri è un fare permette
Nel senso che sentivo per me insopportabili quella situazione e quindi
Non era un atto etico dettato da uniti cinismo era semmai
Qualche cosa di
Bastico nella tua insistenza nel tuo stare nel mondo
E quindi stavo di a sinistra per questo perché pensavo leggevo
Che appunto la sinistra era il ribaltamento delle forze da politica ed è ribaltamento delle forze da chi sta sotto e chi sta su
E poi in quel periodo probabilmente Piccin
Diventò anche la mia famiglia perché io vi dico l'Africa borghese che però era in decadenza
E quindi amavo molto l'architettura di quella famiglia no quello che l'asset Como così ordinato ma che entrava in crisi e tra l'altro una famiglia che non aveva minimamente le possibilità e la voglia
Di acchiappare il boom economico cioè
Le occasioni di business di questa nuova borghesia che io vedevo però Sinigaglia questi ragazzi borghi un tomo che sta borghesia piccolo purché sia un po'di tipo fascista ovoide
Successivo un box si ragazzi costi sui costituzionali smettevano Valcomp
Sempre a parlare di loro stessi mai del mondo che li circondano insomma io quindi sentivo che
In fondo il PC fu questo fu sostituire diciamo la mia famiglia da questo punto di vista perché era una grande architettura in tipici di una grande visto grazie di pensiero quest'opera e poi il porto
E cioè la vicinanza con quel popolo un quella militanza o il popolo e la semplicità del popolo con quelli che sono abituati a lottare lo dico nel libro che stanno in piedi da loro stessi non hanno bisogno
Della macchina sportiva delle scarpe alla moda
Della cravatta di un certo tipo
Del
Perché per essere se stessi
Sono sempre
Amato questa attività che il popolo esprime sta dignità queste eleganza il popolo ecco
E io questo lo swahili PC Stato più passo insomma che mi conquistò enormemente
E ancora oggi l'impianto in fondo qui cioè
Diciamo in questo slancio da molti poi riconoscendo tutti gli errori degli orrori per carità di Dio adesso non voglio fare un visto qui davvero c'è un discorso solo sentimentale
Di formazione umana
Io però Politecnico
E ricordo questi grandi dirigenti no del PC debba Chiaromonte Bufalini che avevano lo Salini messo il tema è stato solo Ingrao nome
Anche Bufalini Chiaromonte in su uno molto importanti per me fra l'altro Bufalini avevano tanto tempo di parlare
Di parlare con un dovere inventarmi faceva una storia è passata avevano il tempo di pensare agli altri ricordo Bufalini i racconti che mi faccio sulla Sicilia
Mi è stato un grandissimo segretario del Partito comunista siciliano
E io mi
Non ho il tempo vi potrei raccontare essi storie meravigliose
In questo grande dirigenti intellettuale liberale fondo imbufaliti erano storici sta liberale gettato da Togliatti in Sicilia la lezioni di vita pacifica di allora degli anni Sessanta
E Luna vivono tempo oggi i dirigenti di oggi avranno tempo ma di fare niente
Non so se vi capita un po'di vedere un dirigente di oggi se sempre si è sempre occupato a far qualche cosa decisivo
I decisivo stanno sempre lì accorreva doveva Lupo c'è l'ultima intervista ex l'ultima televisione sull'ultima cosa
L'incontro da fare con queste ricco io parlo di vista marmellate continua di telefonini dico
E poi
Quando passeggiano in Transatlantico con questo fa allorché nel Transatlantico questo passo sicuro
E queste anziani si giornalisti che gli chiedono le dichiarazione la dichiarazione viene questi sempre detto pronunciata con parole epocale
Giorno dopo scompaiono tanti giornali ne parlano
Discussa
E quando parlo di Roma con i dirigenti di oggi che stai lì di fronte loro fanno un computer non riesce mai a capire se parlano al computer o parlano con tutti non c'è volta che la conversazione non sia
Una conversazione attrezzi
Tu il dirigente compiuto
Io penso che noi dovremmo essere un po'più soft
Avere il senso meno titanico
Di noi stessi
E di avere invece più tempo per pensare
Per riflettere per darsi anche agli altri e la formazione dei giovani la possibilità
Di crescere
E anche qui io ci metto dentro la rotazione dentro le istituzioni dentro incarichi dentro il potere
Io l'ha fatto il Senato serrato diatribe devo dire
Anche la destra mi hanno fatto tanti complimenti qualcuno ha detto un gesto esemplare
E io ho risposto nella mia replica al Senato non c'è nulla di esemplari
Io sono un po'è un privilegiato prima e rimango un privilegiato adesso non so avuto neanche presentare adesso risoluto impegnare vicino a Veltroni
Ero prima e rimango adesso
L'unica cosa esemplari sono le centinaia di migliaia di militanti gente semplice che spesso fa politica specie deluso schifata disgustato
E che la fa esclusivamente per passione senza vere nulla in campo questo esemplare
Io penso che se c'è una cosa importante del Partito Democratico e quella di ricostruire il senso di questa misura il senso di questa
Esigenza di fare politica in squadre ilare che in classi dirigenti che si formano che insegnano che formano
E costruiscono le basi democratiche del Paese
Un Paese che ha tanto bisogno di ditte essere anche i rapporti sulla base della cultura
L'intelletto del pensiero e non soltanto di un'azione spesso su internet nata volta soltanto alla conservazione del proprio potere
Quindi è un tributo al Piccin ecco un atto di amore verso quel partito nel momento in cui crede cito
Taglio l'ultimo anche brandello
Formale di collegamento a quella storia che la parola sinistra mi avventuro in questo Partito Democratico che io penso sia la risposta ai grandi problemi che ci stanno dinanzi infine non la faccio lunga
Il libro parla della politica
Qui voglio risponde una cosa che diceva Grazia Volo che mi è sembrata molto come tutto il suo intervento pieno di
Due utenze e anche di sincera di sincerità
Quando io atto affronti il problema della giustizia lo affronto non monto affronti il tema della giustizia fattuale
Un ragionamento più radicale
E cioè io
Siamo enormemente la politica o anche una grande grandissimo senso
Di
Paura
Molo so di titubanza nell'utilizzare questo strumento primo strumento pericoloso
Perché la politica è lo strumento per la liberazione delle persone
E lo strumento che dà forza a chi non ce l'ha questo è chiarissimo il comizio
I grandi comizi in quei due ne parliamo con Ingrao grande comizio i fatti c'è qualche
Compagno amico insomma dalla Sicilia comizio erano una cosa importante insomma
Forse si ricorderanno grandi comizi grandi oratori
Il comizio il massimo della della della
Della evidenza di che cosa la politica trasmette il comizio è
E chi parla che dà forza
Ad una massa che poi sarà passato e comizio riesce se c'è questa trasmissione
Se la gente sente che contagiata non soltanto da qualcosa che si dice
Ma anche da questa sensazione che quello che si dice circola e si comunica elementi in cui si comunica diventa collettivo del molto inquieta collettivo diventa forza
Perché la politica e forza ed è la forza di chi non c'è nulla ribaltare i rapporti di forza contro chi la detiene
In maniera spesso offensiva volgare prepotente
E però la politica
Una brutta bestia perché si innamora di se stessi
E se noi pensiamo a tutta la storia del comunismo in fondo
Poi Pasolini lo dice plottate ma fatelo con grazia
Pietro in modo lucidissimo
Raccolto il punto fatelo con grazia
Perché ha paura che gli operai lavoratori nel momento in cui poi vincono prendono linguaggio
Le sembianze il timbro la sostanza di quelli che stavano sotto
E quindi ha paura che si trasformi il potere di chi stava sotto in un modo un sopruso
E in una nuova cristallizzazione ditte poteri corrotti
E se vediamo la storia il comunismo in fondo dall'atto eroico del diciassette della rottura mondiale degli oppressi come piano piano si è trasformato in una cosa diversa
E io che amo il cinema dice Gregorio Napoli fosse andato via insomma un maestro un maestro di criticare comunque di cinema
Come e se stai minima che il terribile ma descrive quel quel queste in fondo quello che usare in un certo modo con
Ma lui all'università
Come il capo del comunismo che è nato dalla rottura di diciassette assomiglia nella sua concezione del potere di suoi modi persino nel
Nelle atmosfere che crea
Allora sarà assolutista tiranno
Ecco io penso che noi siamo esposti d'acquisto l'essere umano risposto a questo
L'essere umano nel momento
Ha sempre dentro un'ambivalenza
E la sua sofferenza quando sta sotto si riscatta nella lotta ma poi quando sta sopra
Tende ad innamorarsi dello strumento del potere della politica la Democrazia lisce questo problema ma non l'ho risolto o lo risolvi totalmente
E quindi è la politica c'è sempre il problema di come renderla critica rendeva non significa
Generale
Riprendiamo la fluida continuamente rinnovarla interrogare Azzi
Non pensare di essere insostituibili
Sostanzialmente non utilizzare la politica come
Io ho qui un po'lo dico lo accenno ma forse il discorso un po'troppo complicato detto qui in due parole ma insomma
Noi tutti siamo un po'accolti dall'angoscia della morte della nostra fine della nostra mortalità c'è qualcuno che si illude che attraverso la politica si possa
Lasciare qualcosa di immortale
E divenire quindi angoscia della morte l'angoscia della propria tempo la netta ecco pensando che si possa lasciare qualcosa di immortale quando cioè questa illusione di Mimì Dio
E chi ha il potere in in attivo e questa è veramente l'anticamera di qualcosa di terribile noi dobbiamo avere una concezione molto più aperti
La politica serve soltanto ed esclusivamente
Per fare un'altra operazione non per creare catene di comando rassicuranti in cui quello che sta sopra mi medio e poi quello che sta sotto tiene tallone sulla testa di chi sta sopra ma inevitabilmente mette il calumet su quello che sta sotto questa è la concezione della teste
Io credo che il Partito Democratico non l'avevo un altro ma idea molto più larga molto più più aperta dalla politica la politica come invece rete di comunicazione
Come grande rete di dialogo tra le persone di di costruzione di canali di solidarietà
E dare la possibilità nella società ognuno di esprimere le cose meravigliose che ha detto questa è l'unica cosa che possiamo fare
L'unica cosa è l'unico grande dopo che possiamo avere nelle mani
Chi è ricco o povero che malato possano Chicchi Chicchi che intelligente o meno intelligente ognuno di noi ha meravigliosi mondi interiori da esprimere
La politica non può dare la felicità ma può dare il massimo della possibilità ognuno dice prima di queste cose che ha dei
E questa è la cosa laica che possiamo fare insieme insieme noi insiemi cattolici chi crede Dio beato lui una fede che un dono
Ma tutti insieme
Nel segno dei tempi come diceva Giovanni ventitreesimo possiamo effettivamente svolge questa funzione
Che la funzione di costruire le reti di comunicazione che nessuno sia solo
Perché nessuno si sente abbandonato che ognuno abbia quel minimo di civiltà diretto
Di benessere e anche di possibilità per esprimere quello che ha
Dentro il cuore
Dentro lo spirito
Per cercare anche di costruire una società meno quantitativa impedì invece anche l'esigenza di
Rinforzare e rinnovare i suoi aspetti qualitativi
Questa è la ragionamento detto in due parole che faccio sulla politica ma che mi fa dire come la politica e quindi anche la giustizia non acchiappa normali tutto l'essere umano
Che le regole la norma le istituzioni non acchiappano tutto l'essere umano
E che quindi noi dobbiamo sempre guardare con molta attenzione a tutto questo
Perché la regola la giustizia che magari
In un Paese determina la la condanna a morte se siamo sessuale in questo Paese invece in piena libertà
Vedete come relativa
Vedete come la giustizia e Riva attività al dove alcune a chi la ritiene come sempre risponde
Alla morale
Della maggioranza utili più forti
E l'individuo e l'anomalo e quello che nasce nel Paese sbagliato
C'è sempre qualche cosa che la norma non acchiappa
E questa domanda
Un politico nel momento stesso in cui fa le leggi
Deve sempre porse da perché farà leggi migliori perché la legge in sé e quella legge non saranno mai perfetta deve avere sempre questo conto erogativo per chi la fa come funzionerà
Che il limite a questa legge
Sono
Le domande sulla politica e anche sulla giustizia che cercano
Di
Trasmettersi attraverso le pagine di questo mio libri
Io vi ringrazio ringrazio tantissimo di questa
Della ospitalità
Mi chiamo il comizio
E quindi il fare e meno forse di ragionare ma è stato credo un'occasione davvero bella per uno scambio dire di cui di sono molto grato