"Per un movimento nazionale contro le centrali a carbone"

Vediamo qualcos'altro
Non lo
Niente apriamo questa presero ma con due parole brevissime
I vigili presentazione
L'oggetto di oggi è l'abbreviazione del coordinamento nazionale spazzacamini che un coordinamento costituito da praticamente tutti i comitati locali di lotta contro le centrali a carbone
Diciamo subito che non nasce dal niente cioè nasce da anni ieri iniziative di lotte che nei vari siti da Gioia Tauro alla Spezia gela Milazzo
E comunque ci sono centrali e grossi impianti inquinanti sono stati in questi anni
Perché allora questo salto di qualità e cioè dalla lotta locale al coordinamento anche nazionale
L'idea è nata già girava diciamo prima del referendum dopo l'istituto referendario è stato evidente a tutti la necessità di questa generalizzazione della
Del
Del della battaglia politica
La prima risposta che il Governo ha dato alla risultato referendario sul nucleare è stata la accelerazione di tutti i lavori sulle grandi impianti a carbone e cioè il carbone come alternativa al Car al al nucleare
Ora detto che l'opposizione ai all'idea di carbone generalizzata vanno ricordati che son già stati tenuti in Italia quattro referendum tutti e quattro con esiti
Superiori all'ottanta per cento su centrali a carbone
A Tavazzano a Gioia Tauro a Lecce sulla centrale di Brindisi e a Piombino
Sono in corso di promozione altri referendum il Comune di Gela promosso un referendum nel suo territorio la Provincia di Brindisi ha promosso preferendo sul tuo territorio
Del migliaia di firme sono state presentate con richiesta di referendum e altri siti a Milazzo dieci mila firme presentate a Porto Torres cinque mila firme presentate sulla centrale di
Di Mestre
Sono in corso di raccolta delle firme per un altro referendum e e via dicendo questo posizioni non è stato un opposizione diciamo soltanto politica
Va sottolineato il carattere popolare delle iniziative delle lotte in questi anni ci sono state sulle centrali a carbone opporsi ai grandi impianti inquinanti non sono stati cioè soltanto le forze ambientaliste le forze politiche
Sono state grosse mobilitazioni e manifestazioni di popolo sono stati contadini sono stati lavoratori sono stati la gente delle zone che occorre prendemmo con manifestazioni o con altre iniziative si è opposto a questo tipo di i di progetto
Da qui la nascita del coordinamento nazionale di questi comitati che avrà vita almeno fino alla
Al rinnovo del piano energetico nazionale che cosa proponiamo intanto ne chiediamo che tutte le operazioni di costruzione di riconversione di centrali a carbone vengano bloccate vengono sospese almeno fino alla discussione nuovi energetico nazionale siamo cioè convinti
Oltre che è comunque Ina sono comunque inaccettabili taglia come quelle proposte dall'ENEL i due mila megawatt di quattro mila megawatt e il mille duecento megawatt
Di di centrali a carbone siamo convinti che dentro la discussa il nuovo piano generazionale sarà possibile trovare altre soluzioni ha bisogno di energia nel nostro Paese sia necessario rivedere le procedure le tecnologie con cui lo stesso Carbone viene utilizzato a partire comunque dalla scelta di taglie molto più limitate di quelle esistenti
Siamo inoltre convinti che non è possibile pensare di continuare riprodurre a riproporre e a voler forzare la mano per realizzare impianti dove la popolazione e al novanta per cento contraria
Dove gli enti locali sono contrari dove le regioni sono contrario dove cioè tutta la società civile locale e contrari sta l'azione di questi impianti è il caso per esempio di Gioia Tauro cui poi ci parlerà in maniera più precisa
Tripodi che onorevole Tripodi che presidente del coordinamento dei sindaci della piana di Gioia Tauro Gioia Tauro trentaquattro CIN deciso trentacinque si sono pronunciati contro insediamento di questa centrale dove per esempio appunto il primo atto del governo dopo il referendum è stato di forzare la mano non rinnovando degli degli rinvii che c'erano stati in passato
Per accelera le cose sono i questa cinta lo stesso sta avvenendo dalle altre parti quindi sospensione di queste cose revisione del piano Carbone revisione del piano energetico in con tecnologie differenziato
Due altri punti di iniziativa diciamo di appello di posizione di coordinamento dei comitati
Il primo nei confronti le amministrazioni locali oggi abbiamo gli amministratori della piana di Gioia Tauro sappiamo che molti sindaci e molte amministrazioni locali un po'di tutti i siti si sono pronunciate contro e crediamo che sia auspicabile una iniziativa di carattere nazionale di coordinamento fra le amministrazioni locali che si oppongono a questi impianti di pressione sul Parlamento e momenti questa effettuando delle delle scelte
Il rapporto le organizzazioni sindacali
Abbiamo ribadito nel nostro documento la non contrapposizione tra il diritto al lavoro
Il diritto a alla salute all'ambiente
Come coordinamento con i comitati in ogni sito si sono fatte proposte concrete di alternative occupazionali
Senza dimenticare che molto spesso queste centrali come per esempio avviene sull'impatto che hanno sulla ti vita agricola determina non aumento di lavoro ma diminuzione
Del del del lavoro
Le iniziative che andremo a prendere domani
Delegazioni di tutti i siti
Interessati l'installazione riconversione centrali a carbone saranno a Roma in un sit-in che si farà davanti al Parlamento in contemporanea con la discussione sulle mozioni sulla politica energetica oggi pomeriggio come coordinamento dei comitati contro gente nel carbone si faranno incontri con i gruppi parlamentari
Per chiedere un atteggiamento
Positivo nella discussione di domani dopodomani in Parlamento è stata indetta una giornata nazionale di mobilitazione sulle centrali a carbone che coinciderà con iniziativa già in preparazione nella piana di Gioia Tauro con iniziative contemporanee davanti a tutte le centrali che mobiliti diciamo su obiettivi nazionali oltre che sui BTP locali l'intera diciamo fronte dell'opposizione gli impianti grazie ai grossi impianti
Inquinanti
La presenza derivi da amministratori di Gioia Tauro qui daremo subito la parola
Evidente dal è evidente e l'importanza che questa situazione ha anche per tutti gli altri siti
E cioè è lì che oggi lo scontro è più acuto eliche in maniera più precisa le amministrazioni e la popolazione si è opposta chiaramente a questa cosa ed è lì che in maniera più smaccata
Il Governo è lei nella stanno forzando la mano per realizzare questi impianti nei ammettiamo una grande importanza come andrà a finire la storia di Gioia Tauro
Perché vincere comunque speriamo il braccio di ferro su Gioia Tauro significa aprire la strada e rafforzare le lotte che anche negli altri siti si stanno facendo in questo in questo momento
Chiudo diamo la parola intanto l'onorevole Tripodi poi ci sono esponenti di diversi siti presenti abbiamo qui Lecce la Spezia Gioia Tauro è altri la pena di mesi chi saranno qui congiunto di Giove gli incontri con i gruppi comunque domani tutti alla alla manifestazione che faremo davanti al Parlamento
Io intanto voglio ringraziare da Legambiente le associazioni ambientaliste che hanno indetto questa conferenza stampa e che hanno chiamato
Tutti coloro che in questi anni sono state presente in questa battaglia pr difendere l'ambiente il territorio la salute dei cittadini
Noi siamo impegnati nella in Calabria e precisamente la piana di Gioia Tauro in tutta la fascia Tirrenica di questa Regione a una battaglia che ci porta qui che portiamo avanti da quattro cinque anni in modo particolare questa battaglia
Ha avuto inizio quando nel mio novecentottantuno tre il CIPE ha deliberato di insediare a Gioia Tauro una centrale a carbone di due mila seicento quaranta megawatt cioè un grosso compresso una delle due centrale che il pianale chiede un'azione prevedeva di queste dimensioni Brindisi e Gioia Carlo
Un patto veramente
Diciamo anomalo anomalo perché si è trattato di un intervento di quel tipo lì e non solo questo ma si trova ad un fatto politico perché si è voluto che a Gioia Tauro
Si chiudesse tutto ridurre il contenzioso politico che era nato nel novecentosettanta quando a seguito dei moti di Reggio Calabria è stato promesso
Dal governo Polo dalle armi dal precedente Consiglio Colombo un insediamento
Allora si diceva del centro siderurgico che doveva dare ceti mila cinquecento posti lavoro in fabbrica più un indotto per arrivare a quindici mila venti mila posti di lavoro
Questo è finito dopo un anno
Quando già scoppiata da mesi la la crisi della Georgia e poi lei il Governo però ha detto che manteneva comunque l'impegno per creare sette mila e cinquecento posti industrie alternativi
I con la scelte la centrale a carbone
Sì volevo appunto chiudere questa promessa dopo danni hanno e di inganni e di tradimenti di umiliazione di moltiplicazione di queste popolazioni di delusione delle attese di questi lavoratori disoccupati
Sì cercato di chiudere questo problema rosso che non riteniamo che sia è stato un fatto soltanto di Gioia Tauro per un patto nazionale tutti il problema
Gioia Tauro è sorto il momento politico
Veramente delicato per la democrazia
E quindi abbiamo appunto sostenuto questa battaglia quindi abbiamo sostenuto questo principio di un di un impegno di carattere nazionale
Debbo dire che né in questi anni però a Gioia Tauro si è costruito un grande porto un porto dei più in grande d'Europa
Un porto con me o una banchina di quattro mila mente metri di lunghezza
Un porto boy un porto o canale che
è veramente mastodontico dove sorge su un territorio dove sorta espropriati mille cinquecento ettari di e agrumeto e oliveto specializzati migliori fosse
Per non dire della dell'Europa ma dico Italia
E quindi assolto questo questo importo in questo deserto perché il queste che hanno svolto da battute
La mafia a è riuscita
Ad ottenere grande successi sul piano del utilizzazione di questi flussi finanziari così potente perché soltanto il porto e costato cinque cinque seicento settecento miliardi non si capisce ciabatte da ottantacinque gli avvisi a provare cow fosse allo stato attuale ad oltre seicento settecento negli atti
Quindi quindi Illy lei nelle e il Governo hanno tenuto che in questo modo poteva essere ancora già del porto il porto poteva essere un posto servizio sia per la centrale a carbone sia per la creazione di un grande terminale Carboni per in questo deserto
Perrello smista amento di dieci milioni di tonnellate di carbone più i cinque milioni dalla debole che dovrebbero essere consumate dalla centrale a bordo
Quindi la scelta e di diciamo si inquadra in una logica prettamente coloniale
E ragionevole tende Jarl obiettivo di chiudere tutta la costa la vertenza Gioia Tauro e utilizzare questa infrastruttura che porto
Contro questa scelta abbiamo avuto la mobilità ciononostante le promessi venne cinquecento seicento posti due mila posti qualche momento dell'ENEL la il popolo e la gara non accettato questa
Questa
Promessa non accettato questa diciamo questi lusinghieri questo posto nonostante che l'abbiam degenerava e una delle zone dove l'indice del Cocer e il più alto del della nella stessa regione e nonostante questo il riso occupare la gara sono scesi con noi in piazza per dire no a questa scelta mortificante umiliante di queste nei confronti della Calabria nei confronti del
Nelle popolazioni
Alla scelta
Del mille novecento ottantatré del CIPE
La subito la reazione sarebbe via
Abbiamo avuto trenta trentatré Comuni nettamente nella cala della frana della piana ed alla fascia del relega che sono a sono incontrati e hanno documento deciso di colpire un comitato permanente di lotta sia contro gli albanesi e che per un un reale vero sviluppo
Accanto alla a questo Comitato due amministrazione provinciale quello di Reggio Calabria quelle Catanzaro allora imita al giorno spesso
Non solo quella volta ma ripetutamente contrari a questo insediamento anche la la Regione per la prima volta il cinque dicembre lottano re
Sulla anche sulla Vespa allora c'era un'amministrazione dieci e di centro sinistra
E nonostante questo la la pressione dell'epurazione e delle istituzioni in quella prima convocazione del consiglio comunale che è stata fatta a Reggio Calabria della Sea della Provincia
Il le consigliere di il Consiglio regionale ha votato
Per la prima volta no alla centrale a carbone
E poi questo fatto si ripetuto più volte
In ogni momento
Ilaria Lambrate azione come è stata è stata non soltanto con questo costituzione comitato ma c'è stata la prima rete c'era che è venuto a Rosarno a pochi passi Lanna dal luogo dove dovrebbe svolgersi dovrebbe realizzare queste cedole propone
Li abbiamo avuto una grande manifestazione costante nel tempo quel giorno ricordo ma una grande imponente manifestazione
Con la motivazione sindaci decompone a soprattutto di giovani masse di contadini di di di operatori tutti perché li abbiamo tutti ecco vogliamo dire abbiamo tutte poi lo dimostra il fatto stesso che quando
Abbiamo l'abbiamo chiamato arriva rendo noto gestito indetto dai Comuni
Su quindici e Comune hanno votato più del sessanta per cento comuni più grossi
Più del settanta per cento della popolazione ricadente in quel in quel comprensorio e il novantasette per cento Vindici più a significato unica in nessun posto
Diciamo è stato
Il risultato
Il risultato principali veramente
Da allora però
Nonostante questo il governo ha continuato a insistere
E nonostante che noi abbiamo subito ma abbiamo consumato a reagire con un grande manifestazione
Sempre nella piana nella mia zona del vibonese tutte le forme
Migliaia e migliaia di giovani non hanno creato coordinamenti quindi sono schierati contro questa accanto come dei sindaci Malparte del movimento sindacale perché non tutto è meglio indagare
Naturalmente alle sedici e ambientalisti
Avevamo ottenuto un risultato
Con il nostro ricorso al TAR del Lazio e annullato proprio perché il Progetto Nunno tutelava
E l'ambiente aveva annullato il TAR del Lazio la sente e la con una sentenza deliberazione CIPE
Cosa che poi è stata bloccata da un ricorso presentato al Consiglio di Stato con una sospensiva vietata concesse appunto
Verso i potenti annullato questa questa sospensiva
Però ancora questo ricorso non è stato deciso quindi ancora permane la sentenza di fatto
Nella annullamento pronunciata dal Lazio dal TAR del Lazio
Dobbiamo dire nel momento in cui abbiamo portato avanti questa battaglia
Le ci sono l'abbiamo visto lei nelle che oltretutto ha speso decine di miliardi
Per fare così la cosiddetta opera di persuasione
L'ormai chiamano ma noi possiamo dire operi per di o anche opera di corruzione
Nei confronti di di forze che poteva serbo devono schierarsi su questa parte
E infatti di cinque sì dovrebbero iniziare i lavori il Comune di Gioia Tauro che è un comune
Bové è stato ucciso persino il sindaco che dipendeva faceva capo
Che il sindaco e dicevo non c'è la mafia pure la mafia già le tavole diciamo e
La punta degli amanti della della mafia nella piano dice Carlo dove
Noi abbiamo avuto questi anni non abbiamo contati ma non tanto l'abbiam vegetale per quanto riguarda l'accaparramento degli appalti e subappalti
Dal mille novecentosettanta frattanto in poi abbiamo avuto forse cinquecentotrentuno morta ammazzata non diamo questo momento i ladri ma saranno state queste tuttora
Settanta proprio nel momento in cui c'era non esige la la c'era questa manovra di accaparramento di questi appalti era nella piana e di morte erano si contavano
A centinaia
Allora allora la marca da chi era perché avveniva perché appunto la mafia voleva profittare come certamente approfittato sia per quanto riguarda gli sbancamenti per quanto conta guarda corruzione apporto
Ne ha approfittato e la mafia purtroppo nella piana sì molto rafforzata nonostante i processi eccetera eccetera
Anche negli ultimi tempi la centrale a carbone
Dicevo non ostile da porzione e contrarie risoluzione sono contrari però la mafia ora ci andrà
L'agevole vuole andare e non si vuole andare sia perché appunto dalla dalla posizione di arroganza di motivazione destituzione questa posizione antidemocratica
Questo è un po'differente che ho mortifica la volontà popolare ma e la soprano da popolare noi vediamo che la mafia
E di questo ne ha ne abbiamo ne approfitta perché oltretutto si sfilaccia la credibilità democratica la la fiducia nelle istituzioni quindi si creando un vuoto
E quindi questo consente la mafia di rapportarsi ma lavati oltretutto e interrati o da qualche che pensa che su cinque mila cinquecento miliardi quegli previste oggi ma può darsi che arriveranno
Otto si arriverà otto mila nove mila miliardi questo investimento enorme per quanto riguarda questa centrale a carbone
E quindi a via Po anche se è una grande parte dobbiamo dirlo una grande parte va hanno di questi finanziamenti dall'Ansaldo alla Tosi
Quindi i sono gli altri la beneficeranno lì saranno le volpi o quali morali vinceranno soltanto realizzato Pato ma e questo premurai certamente sarà lui a e su quei tre miliardi su questi
Probabilmente migliaia di miliardi la mafia pensa di di farle suo fortune e quindi sarà un grosso pericolo ecco io voglio dire che ritraggono sarà un soltanto un grosso pericolo alla
All'ambiente alla salute alla alla all'ambiente io voglio dire Caravà Enzo gabbia leggera euro la più bella piana di Polo la più bella zona d'Italia
Per per perché è una è una zona caratterizzata dalle coltivazioni foreste di ulivi
Di foreste viaggi
Di boschi
è una zona è veramente di Lande che può essere di grande richiamo richiamo turistico ai sentimenti di grandi bellezze naturali registiche
Quindi una zona una zona che non esiste in altri posti la presenza la stessa del che farà capo al CIPE ebbe la distruzione
La distruzione di questo ricco di queste grande dell'insorse naturale
Perché lì oltretutto la caduta da piogge acide
è un fatto normale per perché e la zona è circondata
E circondata da una e circondata da
Dalle montagne dalle serve la l'Aspromonte e quindi a un certo punto di la se l'effetto serra si si produce automaticamente
Quindi e ci troviamo di fronte a questo se di piano occupazionale sul piano occupazionale
Il risultato sarebbe
Niente saranno cinquecento seicento lavoratori dicono digitale
Duecento deceduto l'anno lavoratori
Voce cioè i tecnici che verranno dal nord delle utilizzare però tutte le la matrice
In questa situazioni dove ci troviamo
Io non voglio andare al oltre perché ho parlato già morto però debbo dire che il su questo piano
Noi ci noi continueremo la nostra battaglia perché riteniamo che in questo caso difendiamo l'ambiente difendiamo la salute ma difendiamo anche in una democrazia
E noi stiamo chiedendo la sospensione sospensione veri e propri provvedimenti del re dei decreti emanate dal prefetto ha seguito da visione di un arrogante di battaglia del ministro battaglie di Goya
Che hanno autorizzato dopo otto mesi di sospensione autorizzato l'avvio dell'occupazione dei suoli per la corruzione della centrale Carlo
Noi chiediamo sospensioni quelle che viviamo specie di ogni iniziativa che riguarda lei si lavora per quanto riguarda la centrale a carbone
Inattesa della modifica del piange da mangiare che secondo me deve sul deve politica e questo sito il sito dedicato tributo giunge a Roma in quanto è incompatibile
Un quella reale realtà ambientale comunque la realtà economica quindi ecco e noi siamo impegnati
Il la banca battaglia che c'è certamente non abbiamo intendendosi divise di vizi e diviso una maglietta uno non gli piace la conoscevo regionale
Nel mese di gennaio ma proprio tutti una Vibo economo probabilità si arriverà anche un'iniziativa di carattere nazionale con una presenza a Roma questo è Siravo stiamo lavorando anche in questa direzione con la presenza a Roma molto massicce
Praticamente
No
Cioè molto rapidamente i telegiornali
Già
Storia Cuesta ma penso quattro mila Mw installati complessivamente mille due ottanta già in funzione due mila sei quaranta che sono in costruzione ora in costume sono quattro gruppi ora si sta procedendo alla realizzazione del terzo gruppo anche equità chiaramente c'è stata tutta una serie di di ricorsi e controricorsi innanzi al TAR ci dovrebbe essere nei primi di febbraio un'udienza diciamo così conclusiva anche perché di ricorsi ce ne sono stati diversi alcuni del Comune di Brindisi alcuni dei riletto in provincia di Lecce si è svolto un referendum in ottantaquattro comuni a Brindisi si svolgerà il prossimo trentuno gennaio
La richiesta che è stata già avanzata in vari sede perché se l'ha già avanzato anche al ministero dell'industria anche al Consiglio regionale pugliese lo stesso quella della sospensione dei lavori in attesa di una di un ripensamento su questo impianto di un eventuale ridimensionamento di una chiusura innanzitutto di di Brindisi nord che un impianto mai obsoleto
E poi c'è questa questo presidio che si terrà domani davanti al Parlamento mentre dopodomani alle ore dodici la delegazione di legge
Una delegazione composta da Presidente Provincia alcuni sindaci alcuni deputati sarà ricevuta dal la da Ruffolo dal dal Ministero dell'Ambiente e sempre nel corso di questo incontro si chiederà la sospensione un eventuale ridimensionamento
Per quanto riguarda il porto anche qui la situazione è difficile perché ancora non è stato diciamo così loco al localizzato in quanto da una parte il comune di Brindisi è contrario che venga fatto all'interno del del porto che giace del porto commerciale
Dal momento che chiaramente intralci avrebbe il l'afflusso turistico e commerciale dall'altra parte c'è invece un è stata avanzata una riserva da parte del ministro della Difesa per quanto riguarda una diversa localizzazione a Punta della Contessa
Quindi anche qui il discorso del porto del del molo carbonifero è un un grosso nodo che deve essere risolto
E anche qui diciamo la il il movimento si oppone diciamo a questa la creazione di questo porto perché quello che creerebbe maggior danno mentre se si facesse un se si pensasse a un Pd mi stranamente ondivaga una diversa alimentazione questo non sarebbe necessario e quindi anche i danni sarebbero minori anche per quanto riguarda il movimento alta questo presidio di domani ci saranno delle delle inizia vive a gennaio anche perché in ogni caso in gennaio a Brindisi si svolgerà il referendum quindi ci saranno delle manifestazioni come già ci sono stare con grande partecipazione diciamo di tutti sia nell'ottantasei che nell'ottantasei
Dunque alla spetta siam partiti con la proposta di raddoppio da parte del nella dalla centrale una centrale di mille ottocento Mw gli ottocentosessanta
Con a funzionante a quattro gruppi carbone e olio combustibile
La la richiesta di ampiamente da parte dell'ENEL è stata bocciata dalle amministrazioni dalla cittadinanza
In realtà poi la cosa si è spostata su Vado Ligure per cui c'è stata una diciamo rifiutata la Spezia insieme al carbonile se si è spostato il Progetto su vado e e all'interno della e nella città è stato dato vita un po'a un accordo per la ristrutturare la centrale che è nata sorta intorno agli anni Sessanta
E che quindi di per sé è una centrale obsoleta quindi con bisogno di migliorie
Era per avere il permesso gli amministratori hanno hanno imposto e anche la cittadinanza una imposta alcune alcune cose di fatto si è attuato il Progetto ambiente dell'ENEL con caldaie Poli combustibili con il raggiungimento nel nel novanta diciamo così dell'accordo di Helsinki che prevede il trenta per cento in meno
Di di inquinamento atmosferico
Questa questa cosa cioè i movimenti cittadini diciamo i comitati dei cittadini detto sinteticamente pura a riconoscendo in questa corda alcune alcune alcune note positive come l'introduzione del metano
Hanno sostenute continuano la battaglia per depotenziare la centrale una centrale di questo di questa potenza non può secondo noi sarà cari tirata perché significa comunque una un livello di inquinamento di anidride soffro solforosa tre volte i limiti CEE
Quindi noi crediamo non come i comitati di cittadini e associazioni ambientaliste che si sono mosse in questo anno chiediamo il depotenziamento della centrale
Come primo momento per andare a una verificato di eventuali scenari energetici o a una ricollocazione della centrale
Abbiamo chiesto alla la città chiesta le amministrazioni attraverso manifestazioni attraverso una Pet una petizione
Di di studiare di innanzitutto debbo fare una richiesta di depotenziamento della Centrale quindi dimezzare la centrale esistente e all'interno del e iniziare una otto uno studio di scenari energetici quindi possibilità sia di ricollocazione e sì anche di presenza all'interno del del sito
Con nuove tecnologie o col metano questa significa però andare una discussione sia a livello regionale caraibiche nazionale e la nuova strategia strategie e quindi di un nuovo piano energetico
Perché chiaramente Bari studiato in termini anche di recupero dell'energia da altre fonti
Volevo approfittare di questa occasione io rappresento in questa sede le forze ambientaliste
Che si stanno battendo contro la centrale a carbone a Gioia Tauro
Volevo soltanto puntualizzare che sono in cantiere tutta una serie di iniziative da qui alla fine di gennaio mi sembra tutti feriti alquanto superfluo sottolineare l'importanza di queste di queste inizia dire che si stanno programmando l'appello che vorrei lanciare che ci si dia un appuntamento nazionale nell'aria dice il tavolo per la Mita una seconda decade di gennaio e che a quest'appello partecipano i rispondono tutte le forze ambientaliste nazionali
Sì sì
Comunque
Piero Polimeni niente Piero Polimeni del Comitato mi dei territori regge grazie segno
Do che possiamo che consente credo che possiamo concludere questa questa conferenza stampa ricordo i punti essenziali la richiesta di sospensione dei lavori in tutte le centrali in vista del nuovo inattese nuovo penne in particolare
Dei lavori in corso a Gioia Tauro Brindisi e a Porto Torres delle procedure Gioia Tauro dei lavori corso a Brindisi Porto Torres e Tavazzano che dove si sta invece lavorando
La manifestazione domani pomeriggio davanti al Parlamento una scadenza nazionale di lotta sulle centrali a carbone che da tenersi in in gennaio