Intervista a Giorgio Tonini sulla manifestazione "Siamo tutti tibetani" organizzata da Radio Radicale e da Il Riformista a Roma; La vendita di Alitalia; Le prossime elezioni politiche

Radio Radicale abbiamo qui con noi Giorgio Tonini responsabile economico del Pd vicepresidente della Commissione esteri qui a Palazzo Madama allora innanzitutto senatore Tonini lei aderisce alla manifestazione
Di mercoledì sul tipo si aderisco mi sembra un'iniziativa
Assolutamente sacrosanta e giusta in questo momento esprimere
Tutta la solidarietà e sostegno ma forte dell'opinione pubblica internazionale dalla popolazione del Tibet che rischia
Quello che è stato definito un genocidio culturale
Naturalmente
Credo che la via d'uscita non possa est che essere quella che ha indicato il Dalai Lama cioè
Una via d'uscita negoziale importante che le autorità cinesi sulle quali bisogna esercitare la massima pressione anche utilizzando l'appuntamento delle Olimpiadi
Segnali in una precisa volontà di di negoziato e di soluzione pacifica e civile e democratica
Della crisi tibetana cosa vuol dire anche usando strumento delle olimpico ma io non credo tanto al boicottaggio su questo ha ragione penso il Dalai Lama quanto
All'uso delle Olimpiadi come riflettori che l'opinione pubblica internazionale rivolge sulla realtà della Cina
Ne sulla realtà del Tibet in modo particolare quindi nel momento in cui la Cina sarà sotto i riflettori per questo evento mediatico così importante
è assolutamente indispensabile che che questi riflettori mettano in evidenza i problemi a cominciare da questo questo problema così grave così annoso come come quello tibetano
Credo che questa sia la strada concreta per aiutare quelle poche quella popolazione
A vedere riconosciuti i propri diritti penso che non necessariamente ogni questione nazionale debba sfociare nell'indipendenza
C'è un'altra via che è che è stato esplorata con successo in tante situazioni internazionali noi italiani
Ne siamo in qualche modo anche antesignani che quella che ha un un'autonomia forte a partire dal rispetto della diversità linguistica culturale e religiosa da vicino c'è già l'esempio di un convivio uno status molto spostato smonto speciale all'interno stesso
Esatto quindi diciamo è assolutamente possibile immaginabile trovare una soluzione democratico e civile
Che non passi necessariamente attraverso l'indipendenza del resto questa è ormai la linea che da tanti anni il Dalai Lama alla sostenendo per il Tibet e quindi credo che questa sia la via che va incoraggiata prego
Pena
Sia ascolteremo il Governo per capire
Appunto che cosa intende fare l'Italia in un momento come questo per un sostegno che sia fattivo efficace non solo di immagine alla
Dalla popolazione del Tibet vogliamo decisamente argomento o non ci ha detto punto introducendo la lega è anche responsabile economico del Pd questioni e all'Italia anche cosa ne pensa
Ma io penso che naturalmente stanno venendo al pettine i nodi che si sono accumulati nel tempo e oggi noi abbiamo due esigenze assolutamente impellenti per il bene del Paese la prima quella
Di consentire ad Alitalia di trovare finalmente quella come dire quel quel quel parterre commerciale industriale a livello europeo che è l'unica soluzione
Per evitare di svendere in maniera definitiva o meglio di liquidare in maniera definitiva un patrimonio di professionalità di esperienza che è stato a lungo un vanto del nostro Paese ecco io penso che
L'offerta di Air France che naturalmente un'offerta che elementi di di durezza
Diciamo che non sono semplici da da accettare tuttavia sia a questo punto
Diciamo senza alternative a meno che salvo il caso mi pare però del tutto di scuola che si presenti o altri
Potenziali offerenti sul mercato quindi l'accordo con Air France va perseguito con grande determinazione
Bisogna però che in questo accordo si tratti al meglio su due punti per un verso i livelli occupazionali di Alitalia in particolare nel settore delle professionalità pregiate
E per altro verso la questione della di Malpensa che va in qualche modo
Liberata
Da dall'Italia ma sganciata i due i due problemi vanno trattati separatamente bisogna consentire a Malpensa
Mi si passi immagine un po'strana un atterraggio morbido diciamo dallo sganciamento da Alitalia naturalmente bisogna che non solo chiedere a Air France di di di consentire questo ma anche che
La Lombardia il nord del Paese in generale l'Italia si presenti
A questo confronto con le idee un po'più chiare perché non è in questi anni abbiamo sostanzialmente voluto la botte piena la moglie ubriaca ci abbiamo voluto una rete di ieri ho porti
Nel nord
In cui praticamente c'è una dozzina
Lungo l'arco alpino insomma da da
Dal Piemonte fino
Fino al Friuli e dall'altra parte volevamo un AB
Di dimensioni internazionali ecco le due cose difficilmente possono stare assieme o possono stare assieme soltanto
Se Malpensa trova un partner a livello internazionale di grande
Di grande forza e di grande potenza industriale commerciale
Quindi bisogna assolutamente come dire non scaricare su Malpensa i problemi di Alitalia ma anche viceversa non scaricare su Alitalia programmi di Malpensa come in tanti casi anche in questo caso la politica deve riuscire
A quadrare il cerchio per così dire ma è assolutamente indispensabile farlo
E poi c'è la situazione economica più generale perché insomma questa vicenda Alitalia come anche la licenza dei rifiuti a Napoli sono un po'emblematiche ad una situazione molto difficile il nostro Paese ma non ritiene lei che insomma i programmi economici anche quelli del PD siano inadeguati di fronte alla recessione che ormai
Si sta affacciando nel panorama dell'economia mondiale rispetto i problemi strutturali della finanza pubblica italiana i problemi strutturali dell'economia europea
Ma io credo di no che il programma del PD sia un programma di grande realismo e insieme dal grande innovazione riformatrice è un programma che naturalmente presuppone
Dal punto di vista politico
Insuccesso di quello che il tentativo più importante che il PD sta facendo cioè chiamare a raccolta tutte le energie del Paese perché
Come dire questi problemi possano essere affrontati insieme ora dal punto di vista economico il programma del PD sostanzialmente
Si propone per un verso un intervento assolutamente deciso inedito in queste dimensioni proporzioni in questa è in fasi vorrei anche dire sul tema della spesa pubblica questa è
In fondo l'elemento cruciale in un momento nel quale
L'economia internazionale si va facendo un mare in tempesta
è chiaro che noi dobbiamo innanzitutto mettere in ordine alla nave perché poco dipende da noi della della grossezza del mare ma molto può dipendere da noi invece della capacità con la quale la nostra
Nave tiene il mare e questo vuol dire
Un intervento deciso innanzitutto sulla finanza pubblica sulla
Qualità della spesa
E allora il programma del PD in sostanza persegue due obiettivi sotto questo profilo uno a quello
Di raggiungere i parametri di Maastricht quindi l'impegno sul patto di stabilità di azzeramento del deficit entro il due mila undici soltanto attraverso l'intervento sulla spesa
E quindi mezzo punto il primo anno di riduzione
Della spesa è un punto negli anni successivi
E dall'altra parte invece questo lavoro di allargamento della base imponibile includendo all'interno del sistema fiscale pezzi di economia nazionale che fino ad oggi sfuggivano
Deve finanziare
Una massiccia invece riduzione
Della della pressione fiscale sui contribuenti leali ecco queste due cose messe insieme possono per un verso mettere in sicurezza la finanza pubblica e per altro verso
Come dire dare quel respiro all'economia nazionale che è tanto più prezioso in un momento di incertezza globale ultimissima cosa mi sta andando a Roma in
Rettore del PD levi insomma viene indicato come il personaggio molto insomma stretto nelle intralcio di Veltroni come sta andando questa benedetta campagna
Ma il turche Veltroni sta facendo delle Province italiane che ha avuto nelle ultime settimane si è concentrato in particolare nel nord nella in Veneto e Lombardia ha avuto un successo clamoroso vorrei dire
Assolutamente inaspettato perfino nelle nelle dimensioni quasi tutte le città alle
Le sale o le piazze scelte si sono rivelate insufficienti a contenere la partecipazione veramente così basta naturalmente bisogna che a questa grande mobilitazione del nostro elettorato corrisponda anche poi voluto il il tredici e quattordici aprile su questo
Ci stiamo concentrando su quella parte di indecisi che è in prevalenza orientata Centrosim al centrosinistra per riconquistare la loro fiducia
Purtroppo è una legge che non ha avuto eccezioni nel bipolarismo italiano che chi è aveva governato
Ha prodotto astensionismo nel proprio elettorato questo è successo a parti alternate sia noi del centrodestra
L'innovazione del PD dovrebbe essere la risposta migliore a questa parte sfiduciato del nostro elettorato noi ci auguriamo di avere il tempo la possibilità e la capacità di riuscire
A parlare con questi i nostri elettori che per riconquistare
La loro fiducia il loro impegno in vista del voto siamo Giorgio Tonini vice Presidente la Commissione esteri che a Palazzo Madama responsabile economico del Pd buon ascolto come sempre andare a dei radicali