Ambiente, turismo, scuola, occupazione. L'Italia delle Province

Buonasera a tutti
Quelle erotiche qui
A Napoli diamo inizio ai lavori
Leggendo
Innanzitutto il messaggio
Del presidente del Repubblica Carlo Azeglio già
In occasione dell'annuale assemblea generale
Allora mi se
In occasione dell'annuale Assemblea generale rinnovo grande apprezzamento alla vostra associazione che con il suo costante impegno continua ad offrire un concreto e fattivo contributo alla tutela e alla valorizzazione delle nostre provincia
Le Province italiane rappresentano una realtà territoriale ricca e variegata
In cui i valori autentici ed antiche tradizioni
Coesistono con una forte progettualità per un futuro di crescita nel segno dell'innovazione e dello sviluppo
Storia e di cultura devono legarsi a scuola occupazione diconomia turismo e ambiente
Un ruolo propulsivo per la Provincia che qualifica il territorio garantisce i servizi rafforza la coesione sociale ed il sentimento di appartenenza alla comunità locale a quella nazionale e a quella europea nella consapevolezza che dalla Ostra assise emergeranno utili contributi per la crescita dell'intero sistema delle Autonomie
Rivolgo a lei egregio Presidente e a tutti i partecipanti un cordiale saluto ed un augurio di buon lavoro Carlo Azeglio Ciampi
è pervenuto anche da parte del presidente della Camera dei Deputati indirizzato sempre a Fabio Melilli
Messaggio
Illustre Presidente ho ricevuto il suo gentile invito a prendere parte all'Assemblea generale annuale dell'Unione delle Province d'Italia
Che costituisce un'importante occasione di riflessione sulla vita del nostro ordinamento
E sul prezioso ruolo che al suo interno svolgono gli enti territoriali
Nella storia del nostro Paese le province hanno sempre dimostrato grandi capacità nell'individuare le risorse strategiche del territorio e nel mobilitare tutte le energie necessarie
Per permetterne una piena valorizzazione nell'ambito della nuova architettura istituzionale della Repubblica di governi provinciali potranno rivestire un ruolo ancora più rilevante contribuendo a realizzare quel federalismo cooperativo e solidale che costituisce la vera sfida che ci attende per ripartire sulla strada dello sviluppo
Attraverso amministrazioni più leggere più efficienti e più vicine alle esigenze dei cittadini
Desidero rivolgere a tutti i partecipanti i miei più cordiali saluti e formulare mi auguri più sinceri per il migliore esito dell'Assemblea Pier Ferdinando Casini presidente della Camera dei deputati
Tocca a me come presidente della Provincia di Napoli dare l'avvio ai lavori
Della Assemblea nazionale dell'UPI
In un contesto istituzionale e nazionale profondamente mutato rispetto al passato e tuttora in continua evoluzione
Il ruolo delle Province appare sempre più rilevante in un corretto processo di crescita del paese
Nel rinnovato sistema delle Autonomie locali infatti le Province hanno acquisito compiti specifici innovativi di grande significato
Tutto ciò anche alla luce della riforma del Titolo quinto della nostra Costituzione
Che ha consentito alle amministrazioni provinciali di assurgere al ruolo di autentici centri promotori dello sviluppo e della tutela dei rispettivi territori inoltre in ambiti ben più allargati rispetto al passato le regioni stanno trasferendo ai nostri enti competenza è sempre maggiori rafforzando la funzione di servizio al territorio
Che per essere propria delle province pecche finalizzata alla realizzazione di condizioni socio economiche tali da consentire una migliore vivibilità delle nostre aree
Tra le numerosi funzioni delegate alla Provincia
Rivestono un ruolo di particolare rilievo quelle legate I settori del governo del territorio dell'urbanistica
Si tratta di uno tra i punti centrali della nostra attività istituzionale tale da consentirci di progettare nei tempi e nei modi più adeguati varie attività innanzitutto un nuovo equilibrio tra le funzioni produttive e la tutela e l'ambiente sempre più bussola per le scelte strategiche e di lungo respiro
Maggiori e più efficienti i servizi di trasporto e viabilità per i cittadini
La necessità di creare opportunità di lavoro in grado di soddisfare un bisogno sempre crescente soprattutto in determinati territori strutture adeguate alla formazione dei nostri giovani a partire dalla scuola scuole che sono fondamentali per la corretta crescita dei futuri cittadini
Ecco perché sono particolarmente contento che il presidente Melilli e l'ufficio di presidenza abbiano voluto scegliere Napoli come sede della ventitreesima edizione dell'Assemblea nazionale dell'UPI
La prima a Napoli e la seconda dopo quasi vent'anni dall'edizione di Taormina nel Mezzogiorno nella storia dell'UPI credo che questo possa venire vari significanti
Innanzitutto è la testimonianza di vicinanza di amicizia verso il nostro territorio da parte delle amministrazioni provinciali di tutto il Paese indipendentemente dalle coalizioni che governano ma anche la convinzione che senza il Mezzogiorno non vi possa essere un vero sviluppo dell'intero territorio nazionale credo che si sia voluta a testimoniare l'importanza direi anzi la centralità del Mezzogiorno in un quadro di sviluppo che possa definirsi realmente nazionale
Il Sud infatti deve rappresentare per l'intero Paese una straordinaria opportunità di crescita
Condivisa solidale capace di guardare a tutte le fasce della popolazione senza lasciare nessun indietro
Non un problema il Sud ma un indispensabile risorsa
è vero è necessario che ogni area del nostro Paese debba avere la possibilità di fare emergere la propria peculiarità valorizzare la propria vocazione a venire un'autonomia nelle scelte strategiche per lo sviluppo
Ma è anche soprattutto indispensabile che la nostra Repubblica fondata sulla Costituzione non dimentichi mai che senza un autentico federalismo solidale
Non potrà esserci giustizia sociale non potranno esserci servizi alle persone per la dignità delle persone in ogni angolo del nostro Paese
Grazie all'OPA in questi giorni si parlerà quindi anche di mezzogiorno di sicurezza di Investimenti e di infrastrutture di valorizzazione di produzioni tipiche di turismo di cultura a Napoli in particolare stiamo cercando di dare un impulso sempre maggiore alla crescita sociale ed economica dei nostri territori
Proprio coniugando il nostro straordinario patrimonio culturale con le bellezze naturalistiche che fanno della nostra provincia un territorio davvero unico il turismo dunque può essere un ottimo volano di sviluppo assieme alla cultura millenaria delle nostre terre
Ma lo sviluppo complessivo del territorio non può prescindere ovviamente dal governo di tale territorio in tutti i suoi aspetti per coniugare le differenti esigenze delle attività produttive con il miglioramento delle reti di comunicazione e con percorsi formativi che vanno articolati sempre di più
Proprio queste diverse competenze oggi rappresentano il grande patrimonio ma anche al tempo stesso la grande sfida
Delle Province che in tutta Italia stanno mostrando sempre più chiaramente la loro importanza nell'ambito del sistema delle Autonomie locali
Lo stanno facendo in quanto enti di coordinamento tra e con i vari Comuni
Oppure come promotori dello sviluppo relazionandosi con le associazioni di categoria con le parti sociali o ancora come assertori convinti di un nuovo modello istituzionale
Che sia adeguato ai tempi nei quali viviamo e al confronto con realtà estere sempre più concorrenziali
Benvenuti al Sud nel nostro Mezzogiorno terra accogliente terra solidale
Benvenuti a Napoli e nella sua provincia dunque a tutti i rappresentanti istituzionali e ai partecipanti a questa Assemblea nazionale dell'UPI
Sono certo che la città della mia provincia sapranno accogliere tutti voi col consueto fascino e con una ricchezza di stimoli e suggestioni davvero unica grazie
Allora proseguiamo dicendomi che già stamattina sono avvenute già una serie di riunioni e tutta l'Assemblea sarà costellato al di là del programma ufficiale da una serie di incontri fra assessori nelle varie materie su vari argomenti stamattina se incontrata la Consulta delle pari opportunità dell'UPI che penso costituisca una grande risorsa
Per l'Unione delle Province italiane e cioè qui anche la presidente Marra morì
Di Mantova del c'è stato quindi da parte di loro un avvio di questo confronto su vari temi e su vari problemi diamo la parola un applauso
Abbiamo adesso la parola al sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino
No pare che funzioni e sapete essere per me non funziona il microfono è un disastro con la voce che non ce l'ho quindi no desidero innanzitutto Vielmi al nostro ottimo presidente dell'amministrazione provinciale l'amico Dino Di Palma
Nel dare davvero a tutti voi con simpatia con cordialità se permettete anche con affetto più vivo cordiale benvenuto a Napoli
E al presidente Fabio Melilli che conosco da lunghi lunghissimi anni con il quale ho condiviso tante battaglie
Un ringraziamento vivo per aver scelto assieme al suo ufficio di presidenza Napoli come sede dei vostri lavori
Vedete Napoli è una città che ha una serie di problemi e noi non li nascondiamo siamo anzi in forte sinergia impegnati in Regione Provincia e Comune per affrontarli e per risolverlo
Ma abbiamo anche una serie di potenzialità di bellezze artistiche di bellezze paesaggistiche
Non ho avuto tempo per guardare fino in fondo il programma del vostro congresso ma spero che appunto vi abbiano riservato il tempo per vedere non è una tautologia tempo atmosferico permettendo
Qualche cosa delle bellezze di Napoli
Devo dirvi che io pur non essendo mai stata amministratrice provinciale mi sento un pochino a casa mia in serie UPI perché ormai la lunga militanza all'interno dell'ANCI
Ma dato modo di conoscere e di apprezzare tutto il valore di queste organizzazioni rispettivamente dei Comuni e delle Province
Nelle quali lo dicevamo prima con appunto l'amico di Trieste ognuno di noi si trovano come espressione di una parte politica
Ma come rappresentante istituzionale di un territorio sia esso il comune sia esso la Provincia
E questo è un metodo estremamente positivo non per dimenticare le provenienze politiche di ognuno di voi
Ma perché appunto le singole angolature idee politiche
Possano confluendo trovare momenti di sintesi alta
Trovare programmi ed attuazione di programmi secondo quella che è la logica
Che deve guidare di tutti noi cioè la logica dell'interesse del nostro territorio dell'interesse della nostra popolazione
Beha la mia cultura di provenienza appartiene come del resto alla cultura di provenienza di tantissimi di voi in modo molto forte
L'attenzione e di rispetto per il principio dell'autonomia cioè l'articolo cinque della Costituzione costituisce un punto molto fede
Un punto che disegna al nord uno dei possibili sistemi istituzionali o sistemi di ingegneria istituzionale
Ma secondo me il rispetto
Dell'articolo cinque della Costituzione ovviamente come articolazione di base dello Stato uno ed indissolubile
Eh eh urlò mento fondamentale e perché la democrazia sia veramente di carattere sostanziale
Perché più è accentuata l'autonomia
Più accentuata la possibilità di autogoverno più i livelli decisionali sono vicini ai cittadini
Maggiore è la possibilità di partecipazione maggiore è la possibilità di controllo da parte dei cittadini stessi e quindi maggiore è la possibilità di robustezza e il sistema democratico cioè qui fra noi appunto il professor Cerulli Irelli che come onorevole Cerulli Irelli è stato il relatore della riforma del titolo quinto della Costituzione nel due mila e uno
Allora avevo l'avventura di presiedere la Commissione affari costituzionali della Camera
E ricordo con quanta attenzione con quanta convinzione
Votammo il nuovo testo dell'articolo centoquattordici della Costituzione
Che poneva appunto i Comuni le Città metropolitane e le Province e le Regioni Elon Stato come elementi basilari della Repubblica
A qualcuno sembrava strano lo stato uno degli elementi costitutivi della Repubblica si lo stato uno degli elementi costitutivi della Repubblica
Che hanno appunto la loro base proprio nel principio dell'autonomia quindi è presiedere preceduto dai Comuni dalle Province della Benetton le regioni
Che trovano poi nel principio di sussidiarietà verticale
Una sintomi è uno autonomia perché il moltiplicarsi dei livelli decisionali sia appunto un sistema di efficienza e di democrazia e non certo di confusione
E da questo punto di vista
Anche con l'esperienza
Il sindaco che in questi quattro anni mi è toccato destare ho visto come quella intuizione che Cerulli Irelli e altri colleghi avevano avuto a livello teorico
Nella realtà sia poi una e intuizione positiva
E io devo dare atto alla mia provincia la provincia di Napoli di aver fatto un ottimo lavoro in una serie di campi penso soltanto ad un campo perché ho visto prima qui l'assessore competente il campo dell'edilizia scolastica in un sistema come quello meridionale un sistema ancora fortissima disoccupazione
Dove l'arma principale che noi possiamo dare ai nostri giovani per essere competitivi sul mondo del lavoro e quella di una formazione culturale e professionale di alto livello
La competenza in materia di edilizia scolastica per le scuole medie superiori della Provincia ha dato a tutto il sistema scolastico una spinta in avanti formidabile
Certamente voi come province
Da quello che io non so così come noi come comuni siamo ancora inattesa e mi dispiace spero almeno di poterlo salutare il ministro la Loggia un altro amico di antica data
Siamo ancora in attesa della piena attuazione della riforma del due mila e uno
Cioè per esempio l'articolo centodiciannove nel due mila e uno che riguarda non soltanto l'autonomia fiscale e tributaria dei comuni
Ma riguarda proprio quel sistema di solidarietà economica anche territoriale alla quale dal quale prima il presidente di palma faceva riferimento e senza il quale
Noi abbiamo noi come regioni meridionali come i Comuni meridionali come province meridionali abbiamo fondato timore
Che è appunto il sistema invece di superare gli squilibri territoriali ed economici di accentui ulteriormente e appunto non è senza un significato preciso che per esempio nell'articolo centodiciannove
Superando le vecchie edizioni della Costituzione del quarantotto non si parli del Sud o come zona depressa non voleva essere una norma di rivendicazione meridionalista
Però si preveda avrò interventi di solidarietà e interventi speciali per lo Stato
Di per tutte le zone che hanno delle difficoltà Striano il serial sotto siano esse al nord ed è un principio che ci auguriamo possano essere attuato al più presto
Noi come comune di Napoli siamo in queste settimane appunto impegnati prima del trenta novembre per gli equilibri di bilancio l'ultima parte della manovra economica del due mila cinque
E appunto in questa sede alcune preoccupazioni già emergono come Bergo Rono Stame che rappresento laicità fare in questa sede è un discorso politico ma lo faccio nel termine i termini più istituzionali possibili come a un certo punto
Ci preoccupa per i più preoccupati non vivamente delle norme della Finanziaria
Che stiamo seguendo con particolare attenzione
Perché noi votiamo come enti locali il fatto da vere nella stragrande maggioranza e con grande fatica rispettato il patto di stabilità
Noi vogliamo il fatto di aver mantenuto livelli dispensa estremamente contenuti
E noi richiamiamo con forza l'attenzione sul fatto che se non vengono superate operazioni tipo quelle che sono state fatte sul fondo per le politiche sociali del due mila cinque
Non del due mila sei dove anche gruppi in sede di Conferenza Stato Regioni hanno chiesto privatamente il reintegro della del fondo che per ora è tagliato a metà e tagliato di cinquecento milioni se non vengono corretti alcuni parametri per esempio dell'articolo ventidue Piera attuale disegno di legge finanziaria quello che stabilisce detti dispensa massimi paragonati alla spesa del due mila quattro sia per la spesa corrente sia per la spesa in conto capitale molto difficilmente riusciremo a far quadrare i nostri bilanci
Questo non vuole essere in nessun modo polemica politica
Vuole Sr Umberto richiamo di attenzione
Innanzitutto per confrontare esperienze suggerimenti perché naturalmente dove le risorse scarseggiano
Più alto è il bisogno di avere un rapporto costi-benefici molto alti e vogliono esserne picchiarmi e suggerimenti per fare in modo che quel principio di leale collaborazione fra enti locali in Regione è stato che è di nuovo appunto la Costituzione ha voluto rilanciare questa volta avrà riforma in corso quella della devolution possano venire concreta attenzione
Vi chiedo scusa se la tentazione di appunto sottolineare in alcuni tratti
Che penso a essere di sofferenza comune ma è una sofferenza che è animata dalla speranza animata dalla volontà di far meglio che non è contro nessuno ma che a favore però la nostra gente dei nostri territori mi ha spinto ad entrare un po'nel merito dei vostri lavori
Il rinnovo l'augurio vedo cordiale il benvenuto al Napoli di rinnovo l'augurio vivissimo di buon lavoro e l'attenzione massima che anche il sindaco di Napoli porrà i risultati di questo congresso grazie
Grazie sindaco
Presidente Antonio Bassolino
Sarà presente domani pomeriggio ai lavori della Assemblea per concomitanti impegni
Per la Regione porta il saluto l'assessore Rosetta D'Amelio prego
Oggi
Anch'io mi associo come Regione Campania ai saluti del Presidente della provincia di Napoli e della sindaco di Napoli noi siamo orgogliosi del fatto che i lupi abbia scelto di tenere qui a Napoli il proprio congresso
Perché in questo momento scendere una città simbolica come Napoli chiedere di tenere il congresso in una città del Mezzogiorno e nella regione Campania ha una rilevanza straordinaria
Lo ha perché qui come voi sapete si addensano tante contraddizioni che sono la faccia del nostro Paese
Le contraddizioni che vanno da una città straordinariamente bella cuore del Mediterraneo con dal punto di vista culturale
Profondamente simbolica dal punto di vista ambientale della solidarietà e insieme con questo grandi problemi i problemi di una regione Kia
Una famiglia su quattro che vive al di sotto della soglia della povertà
I problemi di una regione
Che deve far fronte e lo stiamo facendo in stretta sinergia
Comune Provincia e Regione ai tanti problemi della criminalità organizzata ed ecco perché vi ringraziamo perché le istituzioni da questo punto di vista devono essere un baluardo
Per la difesa della democrazia per una gestione trasparente delle istituzioni e per dare speranze per dare speranze nel nostro Paese e qui in questa Regione che la più giovane Italia e allora noi ti ringraziamo e intanto vi siamo vicini perché tutti insieme come enti locali come istituzioni attraversiamo un momento molto complicato
E siamo tutti in tasse di Bilancio siamo in fase di approvazione delle finanziarie Italy ci costringono a fare i conti con una difficoltà molto forte
Il taglio lo diceva la sindacale alle politiche sociali in una regione come questa ma in tutte le regioni del nostro Paese
Sono problemi di forte emergenza i trasferimenti alle Province e ai Comuni
Oggi riguardavo per ciò che attiene alle Province
Tutto un degli articoli che c'erano sul Sole ventiquattro Ore
E le difficoltà che le centotré amministrazioni provinciali hanno per non sforare il patto di stabilità
Perché già oggi ci troviamo di fronte a un oscuramento di oltre un milione di euro sui vincoli di spesa
Non lo sappiamo le difficoltà che ci sono sappiamo che molto complicato e che le Province devono assumere sempre di più
Una funzione ed era con trasferimenti di poteri e risorse fino in fondo alle Province perché le regioni per le competenze che appartengono loro hanno cominciato a trasferire però spesso si trasferisce penso Nale
Si trasferiscono competenze varie risorse valgono tutt'e invece noi possiamo lavorare in sinergia ebbene se insieme con le competenze insieme con il personale ci siano trasferimenti di risorse noi stiamo lavorando come regione Campania al nuovo Statuto
Per intervenire appunto maggiormente compostezza sui trasferimenti ma stiamo anche lavorando
Perché nella riprogrammazione delle risorse europee per quello che ci riguarda due mila sette due mila tredici siamo ancora nell'Obiettivo
Uno lei Province
Appiano una forte sicure intervento di programmazione e di coordinamento per i territori
Perché noi riteniamo che nel Mezzogiorno questa è una sfida importantissima ma in Regione Campania e questa sinergia deve essere una sinergia vera nel decidere insieme e nel fare insieme dei territori un lavoro sia un lavoro di coordinamento vero
E insieme con queste con questi impegni che stiamo portando avanti noi credo che dobbiamo lavorare sempre di più perché ci sia un potere vero nell'applicazione del Titolo quinto della questura
Perché lo avvertiamo lo avvertiamo con quello che sta avvenendo non l'avvertiamo dividevo dire noi Regione Campania anche come una grande preoccupazione indipendentemente sappiamo che qui non c'è una impostazione politica noi rappresentiamo diretta presentiamo tutti rappresentiamo aldilà delle appartenenze però i segnali digitali
Le preoccupazioni sono preoccupazioni trasversali che ci sono anche dal punto di vista di ciò che potrebbe avvenire in presenza di nuovo un trasferimento non vero di poteri e risorse
Giudice io credo che da questa Assemblea questa assemblea può essere un'assemblea utile ed importante sei anche al Governo nazionale noi chiediamo di lavorare in più stretta sinergia per i bisogni reali dei territori
E con questo auspicio che io vi saluto a nome del presidente Bassolino che sarà qui domani pomeriggio come ha detto il presidente di palme con l'impegno di continuare insieme un percorso dai luoghi veri della democrazia che la democrazia elettiva che la democrazia che dire
Negli enti locali nelle Province e nelle Regioni anche in un momento difficile come questo quando sembra che i Bilanci non reggono perché sono le Province e i Comuni o le Regioni per spese che sono dal portale sibili e ridicole entrano nell'occhio del ciclone invece noi dobbiamo lavorare ma molto seriamente con rigore tutti anche sulla Finanziaria regionale stiamo tagliando molto con rigore ma anche con senso di responsabilità perché se non ci sono risorse possiamo utilizzare tutto il rigore di questo mondo ma non ce la faremo ad andare avanti
Buon lavoro speriamo che dico diate questa città bellissima e di continuare insieme un bambino proficuo
Grazie all'Assessore D'Amelio io saluto
Alberto Cavalli al tavolo della Presidenza vicepresidente vicario dei dubbi e presidente della Provincia di Brescia de Bruno Marziano vicepresidente vicario del dubbi e presidente della provincia di Siracusa
Io la parola Fabio Scoccimarro presidente del Consiglio direttivo OMPI nonché presidente della Provincia di Trieste
Grazie grazie buongiorno a tutti grazie presidente delle province di Napoli per le sue squisiti aspetta di tale per avere organizzato questa sempre saluto tutti i colleghi tutti i delegati legate io perché non era l'altro anno all'assemblea di Roma sono stato avuto l'onore come ha detto il presidente di Apricena poi di essere letto da voi Presidente del Consiglio direttivo nazionale del tutti non farò un consuntivo perché potrebbe essere troppo lungo e noioso va un breve riflessione su quelle che sono stati questi primi dodici mesi di appunto mandato elettivo in questi mesi la direzione nazionale ha incominciato leader destinerà anti come rispetto a oggi che un'assemblea fatta in questa splendida città di Napoli è un'accusa strofinare ape debbo dire che la direzione dell'UPI intenzionale
Intende che questa strada Anita diventi l'ordinario di fatti tredici gare maggiormente gruppi alle singole realtà locali abbiamo deciso di fare un opinione a Rimini delle direttivo nazionale ne faremo una Trieste il sedici dicembre parlando con il presidente della provincia di Siracusa vorremmo farle prima vedere alcune in Sicilia oggi siamo qui a Napoli e quindi è giusto che i lupi abbia questo percorso che diventi un percorso ordinario nostro di Mario
Come si è detto poco fa temi trattati in queste elezioni sono stati più vari da quel singole esigenze ogni singola provincia ma anche ai temi generali e naturalmente il tema più importante era quello relativo alla finanziaria
Finanziaria che ci ha visto noi continuo unico associazione di enti locali ad aver documento unico e condiviso da tutti tutte le componenti Siemens di centrodestra o di centrosinistra quindi una grossa compattezza una grossa coesione
Che ho dato merito a tutti voi che anche chi dirige questa associazione fra l'altro Vito al gol parzialmente la giacca di presidente del Tirreno azionare dal del direttivo da indignato quella di Presidente Provincia di Trieste perché devo ringraziare il presidente Melilli che tutta la Ufficio di Presidenza perché son venuti incontro a quelle che sono le licenze anche locali e regionali
Vediamo un problema della nostra regione che è un problema che potrebbe essere nazionale se voi verrebbe l'ho dato il trolley perché dall'altra regione euro domani è pericolosa
In quanto si vuole svilire il ruolo delle province
Costituendo degli introvabili carrozzoni che certamente non fanno quello che ha detto poco fa il sindaco di Napoli cioè non fanno il bene dei cittadini non fanno avvicinare il livello di governo più vicine ai cittadini ma di fa partecipare di più non li fa controllare di più non fa bere più democrazia e quindi esattamente l'opposto e va riconosciuto a questo a questa Presidenza questo Ufficio di Presidenza nazionale che al di là della casacca politica del Presidente Regione prudenze Giulia e di questo direttivo hanno veramente agito da istituzione super partes e hanno appoggiato con un ufficio di presidenza Gorizia in un esigenze giusto delle province della nostra regione prestato merito come non c'è mi dispiace ministro La Loggia intervenuto anch'esso quando demo Pluto
E il bisogno di avere anche una sponda governativa a a sostegno di questa stretta quindi io auspico che in futuro passi al Parlamento quella norma che preveda che anche le Province non solo le regioni possono fare ricorso alla Corte costituzionale per quelle norme che vanno a incidere sul nostro governo perché come è giusto che le Regioni vado a chiedere al governo la possibilità di avere una presenza all'interno del di ogni governo in cui si decide del due problematiche regionali che giusto il trattato che noi con le Province chiediamo con forza che delle giunte regionali catorci siano norme che riguardano la nostra gestione dobbiamo altrettanto per gli stessi quindi grande senso istituzionale che abbiamo dimostrato anche nei confronti del Presidente Ciampi quando bevuto al Quirinale dove durante l'incontro presente Ciampi che ha ricordato quello che la funzione vitali portante del principe di averci di raccordo impulso offre diversi livelli locale questo mi piaciuto questo
Nostro appunto fare squadra e va riconosciuto anche il presidente Melilli un atto che può essere così forse piccolo da un certo punto di vista mare molto importante dal punto di vista sostanziale appena arrivato
Ha tolto tutte le sigle di partito da parte di tutti i presidenti di provincia che componevano di vario peso azionario questa è una cosa molto bella che fa onore perché noi prima di tutto siamo istituzioni che rappresentiamo a trecentosessanta gradi di governo del territorio
Grazie che volevo Oro tutti
Volevo salutare Piero Antonelli in questo momento si è allontanato ma direttore generale dell'ordine al tavolo della Presidenza perché grazie a lui cioè un applauso di tutti noi
Perché è grazie a lui e ai suoi collaboratori ha tutti coloro che lavorano all'UPI lavorando interfaccia con i miei collaboratori si deve al loro lavoro di settimane anche la riuscita di questa assemblee anche inizia stasera ci vedrà per tre giorni coi Anna
Dobbiamo noi avevamo tirato un po'oltre per aspettare ancora il ministero per permettere di ascoltare la relazione del presidente Melilli però no non vedo segnali diversi quindi penso che potremmo spezziamo Antonelli grazie
Ci porta le ultime notizie da del ministro
Diamo notizie
Allora diamo la parola al presidente dell'UPI Fabio Melilli a cui si deve in questo in questo arco di tempo in questo prime hanno un forte impulso all'attività dell'UPI alle attività e al ruolo delle Province
E anche ad una gestione fortemente unitaria dell'ufficio di presidenza dello è un suo merito che tutti noi che facciamo parte dell'ufficio di presidenza riconosciamo la parola a Fabio Melilli
Che grazie
Dino io
Inizio avrei preferito ma
Purtroppo quando ci spostiamo da Roma a voi qualche
Rispetto a le presenze del governo naturalmente qualche problema c'è il ministro la Loggia ci raggiungerà
Con l'UE a Luigi accomuna una confidenza istituzionale quasi quotidiana ormai quindici perdonerà se avremo iniziato servono iniziato questa relazione
Cari colleghi care colleghe chiarissimi ospiti noi apriamo i lavori della nostra assemblea generale in un luogo splendido
Che il grande grande simbolo della città di Napoli e della forza turistica e culturale di questa città
Io ringrazio il sindaco Rosa Jervolino per l'attenzione per la cortesia che ci ha riservato presidente la Regione Bassolino all'assessore il presidente Bassolino mi hanno
Chiamato in mattinata sarà qui con noi domani a ragionare
Del rapporto che noi abbiamo con le regioni italiane
Il presidente della Provincia Dino Di Palma per aver messo a nostra disposizione i suoi uffici averci offerto offerto fatemelo dire un esempio di efficienza e di stile che non abbiamo mancato mai di lottare
Sono soddisfatto perché la scelta di allontanarci anche fisicamente da Roma e non era una tradizione dell'UPI non è
Non è una scelta casuale
Lo ricordava il presidente del consiglio direttivo ma da corso all'impegno che abbiamo assunto al Congresso cioè quello di avvicinare sempre di più la nostra associazione ai territori del nostro Paese
La vostra presenza così numerosa mi convince che abbiamo fatto una buona scelta e continueremo a farla e territori diversi tra una volta sud d'una volta al nord del Paese
Noi in questi tre giorni dibatteremo delle questioni che ci stanno più a cuore
Della forza delle province italiane
Dei nostri rapporti con il Governo e con le regioni della necessità di contribuire alla costruzione di pubbliche amministrazioni moderne ed efficienti e consapevoli delle difficoltà che il Paese attraversa senza mai dimenticare io spero il nostro ruolo istituzionale
La situazione economico-finanziaria del Paese a voi tutti nota la riassumo brevemente
La nostra economia aperti qualche timido segnale di ripresa
Ma non si riesce almeno nelle previsioni dell'Istat dell'OCSE a superare la fase di sostanziale stagnazione mentre gli altri Paesi europei cominciano a registrare una piccola ripresa la crescita media dei Paesi europei e dell'uno e mezzo per cento del PIL
Un'Italia il cui debito pubblico ci dice la Banca d'Italia in continua crescita mille cinquecentoventisette miliardi di euro in settembre il due virgola otto per cento in più del due mila quattro
L'Unione europea testa per il due mila sei è un rapporto deficit PIL del quattro e due cinque miliardi più del previsto il rischio di sforare il tetto cui sostiene di potersi attestare il governo non è certo scongiurato
Non aiutano la congiuntura internazionale la valutazione del dollaro il prezzo del petrolio
Per rompere dei paesi asiatici sui mercati internazionali
Di fronte a questo scenario in un Paese normale
Si aprirebbe un confronto serrato tra le istituzioni fra i diversi livelli di governo per cercare soluzioni per tentare tutti insieme di condividere un percorso dove ognuno viene chiamato a fare la sua parte nell'interesse del Paese
Perché io credo sia ormai chiaro a tutti che l'assetto policentrico dei poteri che noi abbiamo costruito negli ultimi anni da grande rilevanza e territori
E alla loro capacità di competere assegna una funzione strategica i temi dello sviluppo locale che fa assumere ai sistemi locali un ruolo che non può essere più ignorato se si vuole davvero aiutare la ripresa
Si può in un Paese complesso come il nostro dare efficace risposta solo dal centro
Ai temi decisivi quale emersione del lavoro nero l'evasione fiscale la modernizzazione della pubblica amministrazione l'accelerazione degli investimenti infrastrutturali e potrei continuare a lungo
Elencando azioni decisive per lo sviluppo si può alimentare la crescita senza realizzare una condivisione effettiva degli obiettivi senza che esistano elementi di coesione tra i soggetti istituzionali nazionali e locali pubblici e privati
E ci sia consenso delle comunità sulle grandi scelte decisive dello sviluppo
Noi crediamo di no
E lo affermiamo con convinzione perché da tempo
Il mestiere principale dei presidenti le Province è proprio questo
Quello di mettere intorno a un tavolo e gli attori dello sviluppo ragionare insieme sulle questioni centrali della nostra economia
Dalla riconversione dei nostri distretti industriali all'internazionalizzazione delle nostre imprese dalla costruzione di percorsi di formazione condivisi alla valorizzazione delle vocazioni dei nostri territori
In un Paese normale di fronte ad una crisi ed una congiuntura così difficile ci saremmo aspettati richieste di sacrifici senz'altro condivisione degli obiettivi di risanamento ma anche il coinvolgimento un nostro coinvolgimento sulla destinazione delle risorse destinate allo sviluppo
E invece forse perché la normalità è un traguardo ancora lontano il Governo ha scelto di ignorare le ragioni delle autonomie locali come scelto di evitare il confronto con le parti sociali
Io esprimo una preoccupazione che non è una preoccupazione di maniera non c'è mai stata negli ultimi anni
Lo diremo poi con al ministro La Loggia non c'è mai stata una finanziaria che entrata in Parlamento con un testo per quello che ci riguarda sia uscita senza la minima la minima modifica
Eppure su materie che non hanno incidenza sulla spesa non è finito l'iter della Finanziaria manca ancora una settimana e speriamo che questa nostra Assemblea possa servire almeno per far con Brett comprendere al governo che uno spazio di manovra ancora c'è
Non c'è mai stata negli ultimi anni la necessità di giungere a gesti eclatanti a mobilitazioni in tutto il Paese per essere convocati dal Presidente del Consiglio
Obiettivo peraltro sicuramente più facile rispetto alla possibilità che ci è stata concessa solo qualche giorno fa incontrare il ministro dell'economia e a poco sono valse
Le molteplici decisioni lo dico davvero senza retorica perché
Perché credo che un governo abbia al di là della sua appartenenza anche una un assetto composito che dato dalle storie dalle personalità dalle sensibilità dei singoli ministri sono valsi a poche ore per intercessione del ministro La Loggia al quale va dato atto più di ogni altro di aver esercitato la virtù della pazienza
E di aver svolto con convinzione un ruolo di mediazione che purtroppo non per sua colpa non ha dato grandi frutti
Forse qualche errore nel passato l'abbiamo fatto
E mi riferisco la mia parte politica forse abbiamo commesso un errore nell'assegnare un ruolo eccessivo al ministero dell'economia in questo Paese che ha finito di fatto per svilire il rapporto con i singoli rappresentanti del governo
è così è inevitabilmente così quando quando si percepisce l'inutilità
Dell'approfondimento delle questioni
Che affrontiamo quotidianamente con i singoli ministri che quando quotidianamente troviamo lo sbarramento da parte del ministero dell'Economia perché la logica della moneta la logica monetarista supera sempre le questioni dell'economia
Verrà il tempo verrà in cui ci troveremo a riflettere sull'insufficienza degli strumenti di confronto interistituzionale in un Paese che ha l'ambizione di strutturarsi come un Paese federale
E delle occasioni che abbiamo perso perché anche all'interno della nostra carta costituzionale tali strumenti fossero codificati tutti potuto potevamo immaginare quando in molti molti di noi hanno condiviso la riforma costituzionale del due mila uno
Meno che avremmo vissuto un tempo di restaurazione dal sapore centralista nelle scelte di maggiore rilevanza dalle leggi finanziarie la legge obiettivo ai decreti ambientali al decreto sulla competitività
Noi
Noi abbiamo ritenuto sbagliata questa Finanziaria che taglia in modo così rilevante le capacità di spesa delle istituzioni locali limitando la nostra azione toccando alcuni servizi che noi offriamo alla collettività
Nel due mila quattro solo due province su cento hanno
Non sono riusciti a rispettare il patto di stabilità sia dietro alla corte dei conti
Ma lo abbiamo fatto con difficoltà enormi a causa di una politica economica che ha prodotto manovre finanziarie sempre più inique sempre più inaccettabili sottraendo ogni nuovo anno cospicue risorse nostri bilanci
E a determinare questa situazione sono stati due elementi
Il primo è sicuramente il patto di stabilità interno la cui applicazione ci trova contrari da almeno quattro anni e che invece continua a peggiorare di finanziaria in finanziaria e l'altro è la mancata attuazione del federalismo fiscale su cui per un attimo tornerò
Il patto di stabilità
Ad ogni manovra si è andato sempre più allontanando dalla impostazione iniziale dalla caratteristiche previste dall'Unione Europea
Un patto che non tiene affatto conto delle nostre specificità che ci viene imposto che si abbatte sui nostri bilanci tagliando indiscreti indiscriminatamente le nostre risorse
Dal due mila uno ad oggi
Ogni anno sono cambiate le regole e questo non ci ha consentito sicuramente di avere un po'di certezza per questo prima di tutto vorremmo che si definisca una struttura al veto triennale del patto
Così da poter compilare i nostri bilanci che ce lo chiedono naturalmente i nostri assessori
Con la necessità con la necessaria possibilità di programmare uscendo fuori da questa schizofrenia che caratteristica che caratterizza l'azione del governo nei nostri confronti sui nostri conti
E non siamo anche qui solo noi a dirlo ancora la Corte dei conti
Parlando dell'impatto dalla finanziaria due mila cinque ha rilevato come questa manovra sia cito la lettera alquanto restrittiva nei confronti degli enti locali con una riduzione delle risorse finanziarie della loro stessa autonomia
Ed ancora a proposito del meccanismo del Patto di stabilità interno per il due mila cinque la Corte dice che il controllo concentrato sulla spesa
Comporta limitazioni allo svolgimento delle funzioni tanto da potersi ritenere poco consono alla maggiore autonomia finanziaria e funzionale affermata dalla recente riforma costituzionale
Sottolineando che il dal Governo sono arrivate risposte insufficienti frammentarie e sempre più orientate verso una limitazione della potestà normativa e tributaria delle Province e dei Comuni
Certo date queste premesse ci sarebbe aspettati un cambiamento di rotta almeno nella stesura della nuova manovra un atteggiamento nuovo in fondo abbiamo questo chiesto questo al governo a luglio quando fummo gli invitati a conoscere il Documento di programmazione economico-finanziaria
E quando nonostante le nostre legittime proteste per un piano a cui non eravamo mai stati chiamati a contribuire ci si presenta un testo
Testo un po'vuoto privo di contenuti un quadro macroeconomico come ci venne a venne ribadito più volte imposto dall'Unione europea per la stessa ammissione dell'allora ministro dell'Economia Siniscalco
Allora chiedemmo di aprire una discussione perché potessimo anche ciò insieme alla Regione Comuni contribuire a definire le regole che avrebbero permesso al Paese di rispettare gli obiettivi europei
Chiari mo'subito che ci saremmo ci saremmo presentati con proposte alternative ma con l'atteggiamento costruttivo che caratterizza da sempre il nostro apporto approccio al dialogo con il governo
Ci si rispose che per il DPEF non c'era tempo per dare spazio al dibattito ma che per la Finanziaria avremmo ottenuto da subito anche a partire da agosto tavoli di concertazione così da arrivare preparati alle scadenze autunnali
E invece al solito nulla niente convocazioni niente incontri niente concertazione solo tagli quelli sì anche un po'pesanti basti pensare al sei e sette per cento
Al taglio del sei sette per cento sulla spesa corrente un'impostazione che per le Province assolutamente impraticabile e che renderà impossibile per molti rispettare gli obiettivi del patto nel due mila sei mi pare che oggi tra l'altro il Sole ventiquattro grammi di appunto in maniera in maniera concisa ma puntuale non siamo riusciti nemmeno a spiegare che avendo avuto nuove competenze negli ultimi anni il riferimento alla media del triennio due mila due mila tre ci pone fuori del patto già nel primo semestre di quest'anno
Basti pensare ancora al limite del dieci per cento di incrementa le spese per gli investimenti previsto dalla Finanziaria due mila cinque che incide proprio sulle scelte che a gran voce ci chiedono le imprese e i cittadini
Quale crescita può registrare il nostro Paese se blocchiamo gli investimenti sul territorio frenando opere già in corso di realizzazione impedendo agli Enti locali di continuare a progettare
Qualcuno forse si sta accorgendo che il sistema pubblico del nostro Paese si sta trasformando per le nostre imprese da cliente ambito cliente indesiderato Pelino affidi tutti inaffidabilità dei pagamenti per l'incertezza vite
Ecco perché Lupi ha dovuto affermare gran voce che questa manovra oltre che ingiusta impraticabile perché è una finanziaria che mette a rischio la nostra stessa capacità di amministrare territori e che ha bisogno sicuramente di essere corretta
Ancora una volta si ripropongono norme che continuano a perpetrare l'errore di imbrigliare le Province senza che vi sia un sistema premiale per gli enti rispettosi con sanzioni sempre più aspre
In cui la prospettiva di virtuosità con il calcolo del disavanzo è andata perduta per lasciare spazio alla logica del tetto alla spesa
Quando invece l'unica strada percorribile lo abbiamo detto più volte lo abbiamo ripetuto
è quella di ritornare un meccanismo di salti perché in questo modo si consente di valorizzare il ruolo delle Province negli investimenti per lo sviluppo locale di garantire la prosecuzione corretta ed efficace del decentramento amministrativo
Dando nuovo ossigeno a tutto il sistema produttivo e all'imprenditoria locale
Un sistema che invece rischia di essere drammaticamente frenato come evidente se andiamo a vedere in che modo agiranno le spesi sui nostri dettagli sui nostri bilanci si tratta di più di quattrocento milioni di euro
Che significano ottantasette milioni di euro in meno per la manutenzione degli edifici scolastici per la formazione professionale cinquantacinque milioni di euro tolti agli interventi per l'agricoltura il commercio l'artigianato
Cinquanta milioni di euro tagliate le risorse per la manutenzione e la sicurezza delle strade provinciali quarantacinque milioni di euro che non potranno più essere destinati a incentivare il trasporto pubblico trenta milioni di euro sottratti alla salvaguardia dell'ambiente allo smaltimento dei rifiuti alla raccolta differenziata
Alla tutela delle aree protette
Ed è paradossale che oltre a questo si sia scelto di agire in maniera ancor più pesante sul fronte del welfare con il taglio in corso d'anno delle risorse destinate al fondo per le politiche sociali
Cinquecentodiciotto milioni di euro in meno che il sistema già spesso e che servono a sostenere la parte più debole del Paese
Cinquecentodiciotto milioni di euro in meno anche per il due mila sei che insieme la drammatica situazione della nostra sanità
Su quale sarà bene sulla quale sarà bene che non ci disperiamo troppo costringeranno le regioni a tagliare ancora di più spesi che riguardano direttamente le nostre competenza per questo siamo stati costretti ad alzare il tono della protesta a muoverci insieme alle forze sociali al volontariato e sindacati
Per rappresentare al Governo il rischio di indebolimento della coesione sociale e dello stesso paese
Ma non si tratta solo di dover amministrare con meno risorse
Siamo abituati siamo abituati da tempo il fatto che quest'anno in evidente contrasto con qualsiasi impianto federalista siamo stati vincolati anche nelle nostre decisioni organizzative ed è stata ridotta ancor più la nostra autonomia
L'esempio lampante riguarda le politiche per il personale che sono state previste nelle norme della finanziaria con il perdurare del blocco del turnover il taglio aggiuntivo dell'un per cento le spese due mila quattro che riteniamo
Per la verità di dubbia costituzionalità
Pochi si sono chiesti quali sarebbero le perché le ripercussioni del blocco delle assunzioni che ormai va avanti da più di tre anni e del taglio alla spesa corrente imposto dalla Finanziaria sui livelli occupazionali del paese e sul funzionamento stesso della pubblica amministrazione
Questo perché negli uffici del ministro dell'economia si è voluta ignorare una domanda fondamentale ma come fanno
I Comuni e le Province come fanno le Regioni a funzionari a lavorare a portare avanti l'ho l'impegno con il blocco del turn over magari venti almeno per quanto ci riguarda arrivano nuove funzioni dalle regioni e dallo Stato senza personale
Lo facciamo con efficienza senza che la spesa del personale incida più del dovuto sui nostri bilanci
Qualificando però sempre di più i nostri dipendenti delle liti pendenti delle nostre amministrazioni tanto che dal due mila due mila quattro i laureati delle province italiane indipendenti laureati sono aumentati del quattro per cento
E ricorrendo inevitabilmente a forme di lavoro flessibile perché se rappresentano l'unica soluzione oggi nelle province quasi sei mila giovani hanno tali contratti e credo per una forma che definirei anche un po'di accanimento terapeutico il blocco del personale ha voluto incidere anche su tali forme contrattuali che peraltro per inciso permettono al nostro presidente del Consiglio di dichiarare l'aumento dell'occupazione nel nostro Paese
Domani con questa Finanziaria almeno tre mila giovani visto il taglio del cinquanta per cento almeno tre mila di essi delle Province e altre decine di migliaia nei Comuni nelle Regioni rischiano di essere mandati a casa
Qualche sera fa
Tra le tante dichiarazioni politiche debbo dire da ogni parte molto originali in questo tempo tra le tante dichiarazioni che ascoltiamo quotidianamente una più di ogni altra mi ha lasciato esterrefatto
Il ministro dell'economia ha dichiarato che la colpa di una finanziare impopolare nei confronti delle regioni dell'autonomia e la mancata attuazione del federalismo
E l'ha dichiarato come se lui fosse da Piero appena arrivato
E non avesse invece costruito un po'di libri bianchi sfornato proposte su proposta istituito alte commissioni teorizzato ogni anno che quello sarebbe stato l'ultimo prima della riforma
Ci dicono così dal due mila uno abbiamo sperato che così fosse dal due mila uno e siamo arrivati alla fine della legislatura sentendo ragionare di federalismo fiscale a partire dal prossimo
C'è una norma della Costituzione all'articolo centodiciannove che attende da anni di essere attuata che sancisce l'autonomia finanziaria di entrata e di spesa per Comuni Province Città metropolitane e regioni
Precisando che gli enti hanno risorse autonome superando almeno concettualmente il sistema della finanza derivata per gli Enti locali
Una sfida alta lo ha ricordato il sindaco Jervolino ha ricordato il presidente Di Palma
è una sfida su cui ci siamo tutti misurati
Per dimostrare che in questo Paese è possibile un cammino federale che tenga insieme il nord e il sud che smentisca la pubblica amministrazione ed è una norma che al pari dell'articolo centoquattordici e dell'articolo centodiciotto la recente riforma costituzionale non ha modificato
E quindi dobbiamo ritenere che sia condivisa da entrambi gli schieramenti
Continuare a far finta che non è
Sta non fa che aggravare le condizioni del Paese e rendere sempre più difficili rapporti tra governo e le istituzioni ci voleva d'altronde una sentenza della Corte
Di qualche giorno fa sul decreto tagliaspese per attestare ed è bene leggeva la sentenza che il legislatore statale può legittimamente imporre gli enti autonomi vincoli alle politiche di bilancio ma solo con disciplina di principio che solo per ragioni di coordinamento finanziario connessi ad obiettivi nazionali
Mentre imporre alle regioni e agli enti locali le riduzioni di specifiche voci di spesa
E lì Sivo dell'autonomia finanziaria ed incide negativamente sulla generalità delle loro competenze legislative ed amministrativi
è pensabile che in un Paese che si trasforma che in un Paese che vuole cambiare sia rimessa solo la Corte la disciplina dell'equilibrio dei rapporti tra lo Stato le Province regioni comuni lo chiudiamo non sia possibile
Però era nata anche per questo l'Alta Commissione per chi lo ricorda
Presidente gli ho pulito ha citato il professor Cerulli Irelli che ci dà una mano vede di grande pregio di grande utilità per la nostra associazione
L'Alta Commissione era nata
Per fare un ragionamento complesso tutti insieme sul federalismo fiscale sull'atto di solidarietà in questo Paese perché insieme trovassimo una soluzione capace di fornire al governo le risposte necessarie per avanzare sul terreno del federalismo però c'è un dato molto curioso dell'Alta Commissione si parlò molto alla sua istituzione qualcuno di voi lo ricorderà
Un po'meno quando si è trattato di prolungare i lavori perché mancando le indicazioni del governo non si riusciva a dare il via agli studi mentre la chiusura dei lavori che è avvenuta per la cronaca settembre è caduta nel più totale silenzio
Nessuno ha convocato i rappresentanti delle istituzioni nessuno ha convocato la stampa nessuno ha convocato il mondo dell'economia della finanza per illustrare i risultati a cui pure quella commissione è giunta Lupi ha contribuito a quei lavori abbiamo impiegato energie risorse intelligenza ringraziamento va
All'assessore De Maria che si occupa per noi
Delle politiche di bilancio che abbiamo ribadito ancora una volta anche in questa occasione che le Province serve solo una cosa un quadro certo di risorse che consenta di avere a disposizione strumenti di imposizione fiscale adeguati e condurre che non possono essere certo
Condizionati dalla vendita di automobili del nostro Paese
Che ci serve sicuramente una compartecipazione un grande gettito erariale
Dopo l'approvazione della riforma costituzionale
Le Province insieme le regioni i comuni hanno cercato di sollecitare l'attuazione delle nuove disposizioni del nostro titolo quinto che erano in gran parte il frutto di proposte unitariamente elaborate dal sistema delle Autonomie quella riforma
Commise l'errore
Sindaco Jervolino lo ha detto ma ma sono convinto che l'ha pensato commise l'errore di essere è stata approvata a maggioranza con una maggioranza risicata ma viva un dato rilevante dato c'era e cioè che su quella riforma c'era il consenso unanime unanime allora delle regioni italiane delle province italiane dei comuni italiani
E
Certo noi immaginavamo che per tali competenze coerenza al percorso che è stato avviato con la riforma costituzionale c'erano delle priorità oltre al federalismo fiscale noi pensavamo che in quel tempo dovesse essere integrata la la commissione parlamentare degli affari regionali con i rappresentanti delle Autonomie una battaglia lunga il Parlamento ignorato e qui la responsabilità credo sia generale non soltanto di una parte avevamo detto che era necessario costruire l'individuazione delle nuove funzioni dei Comuni delle Province delle Regioni
Ci giunge ci giunge voce che in questi giorni il Consiglio dei ministri o almeno che ieri venerdì convincere i ministri abbia cominciato a esaminare l'assetto delle nuove funzioni la riforma del testo unico e l'assetto delle funzioni delle Province e dei Comuni delle Regioni noi non conosciamo nemmeno il testo
Lo conosceremo probabilmente dopo che il Consiglio dei ministri lo avrà apparato ma questo dà il senso dello Stato dei rapporti della condivisione degli obiettivi abbiamo lavorato alla all'inizio la sua ricostruzione non abbiamo nessuna notizia nemmeno sulle questioni che riguardano le città metropolitane del nostro Paese e non sono un fatto marginale
Ma sono l'elemento di novità inserito nella riforma costituzionale e non riusciamo nemmeno a capire dopo qualche dichiarazione chissà se oggi il ministro logge quando arriva sarà confermato c'era avevamo capito che fossero fuori dal testo della riforma
E non riusciamo a capire ancora qual è la scelta che si vuol fare di questo nuovo organismo istituzionale di grande rilevanza per le grandi città del nostro Paese però avevamo detto una cosa in più
Abbiamo detto che era prioritario dare attuazione all'articolo centodiciotto
Che attribuisce lo ricordo per l'ennesima volta
La generalità delle funzioni amministrative comuni e poi via via i livelli superiori ma mano che
E sistemi e si consolida il principio di adeguatezza
Nulla di tutto ciò è avvenuto e io credo
Che su questo
Ci sia una spiegazione che anche una spiegazione politica molto logica perché perché la maggioranza di governo la nuova maggioranza di governo non aveva condiviso quella riforma
è infatti evidente nel il lavoro politico che il Parlamento sta conducendo a termine ha condotto a termine sulla devolution
E quindi è giusto che ci fosse un atteggiamento come dire anche un po'fritto rispetto ad un assetto costituzionale che una maggioranza politica di un Paese non aveva condiviso però
Però almeno qualche norma l'avevamo l'avevamo costruita l'avevamo condivisa qualche norma non è stata modificata dalla devoluzione e mi riferisco proprio centoquattordici al centodiciotto
Sono due articoli che che mi piace sottolineare hanno una carica innovativa che spesso anche noi facciamo fatica a ricordare io vorrei soltanto dire una cosa sono qualche giorno fa fa ho avuto l'onore di avere ospite nella mia provincia al Presidente della Repubblica
E l'abbiamo ascoltato il Presidente da Repubblica e nella platea tra i nostri amministratori c'era
Molti Dinoi abituati ancora a dire il Capo dello Stato
Il Presidente Ciampi non è più il capo dello Stato
Perché nella Costituzione c'è scritto che esiste la Repubblica che fatta da Comuni e Province città metropolitane Regione che sta
E quindi dovremo abituarci
A a leggere la carta costituzionale almeno nei suoi aspetti
Di più grande innovazione ed essere conseguenti nelle forme nelle azioni che da procedura amministrativa forse anche noi all'interno delle province non abbiamo colto appieno
La grande forza
Dell'articolo centodiciotto che ci dà spazio normativo normativo e i nostri regolamenti dei nostri statuti che ci consente e ce lo ha consentito la legge La Loggia in attuazione di quel principio che ci concentriamo anche di modificare leggi regionali quando essi
Non rispondono al principio costituzionale che lascia la Regione lo spazio di programmazione hanno villa funzione regolamentare delle funzioni che nel Foggia forse anche noi dovremmo fare una riflessione se davvero quella è la strada per rendere il Paese più efficiente e moderno però
Il dibattito politico c'è stato c'è stato ed è stato lungo
E si è articolato su un principio su una questione centrale centrale per l'assetto legislativo di questo Paese ma a nostro avviso non unica
Il dibattito si è articolato sulla necessità di individuare meglio chi dovesse legiferare in questo Paese
Abbiamo dibattuto per mesi
I convegni sulle televisioni
Con la stampa si era giusto che esistessero funzioni concorrenti
Se era giusto delle regioni invece non avessero funzioni esclusive se era giusto semplificare le funzioni concorrenti lasciare lo spazio al nel sistema costituzionale soltanto alla nettezza la separazione delle funzioni legislative
E ci siamo dimenticati che forse quando tutti insieme qualche anno fa con diverse sensibilità e con diversi obiettivi abbiamo deciso di dare avvio a un grande processo che dovesse portare all'attuazione del federalismo in questo Paese non abbiamo fatto almeno molti di noi
Perché avevamo la percezione che fosse necessario unire dei
L'abbiamo fatto perché abbiamo tutti la percezione che lo Stato non funzionava delle pubbliche amministrazioni non funziona
E quindi ci siamo posti l'obiettivo di come rendere più snello ed efficiente questo Paese almeno nella parte che ci compete cioè quella della pubblica amministrazione che ci siamo detti tutti insieme che forse forse avvicinare le questioni e i cittadini
Immaginare che le funzioni amministrative dovessero essere svolti al più basso livello possibile cioè a livello possibile più vicino possibile ai cittadini doveva essere l'unica soluzione e non credo che gli italiani si appassionino più di tanto alla al tema del chi legifera in questo Paese certo riconosciamo sicuramente della il potenziamento della capacità legislativa delle Regioni avvicina comunque le sensibilità e la politica ai territori ma crediamo che forse se in questi anni avessimo dedicato attenzione un po'più attenzione alla questione centrale ti chi chi chi fa le funzioni amministrative di chi risponde ai bisogni di chi sta di chi svolge il ruolo della risposta e dell'offerta di un servizio al cittadino forse avremmo forse avremmo migliorato il Paese
Siamo c'eravamo riusciti all'inizio abbiamo siamo riusciti a Costituzione invariata lo dico ai colleghi presidenti di di provincia pur in mezzo a mille contraddizioni e con qualche difficoltà a quantificare le risorse siamo riusciti a spostare competenze importanti
Funzioni importanti numero di dipendenti
Timor di grande rilevanza e non non abbiamo nemmeno provato a proseguire su quella strada quando invece il principio di sussidiarietà è diventato principio costituzionale
Le regioni italiane
E qui mi piace ricordare un principio
Che seppure in modo al estremamente complesso era contenuto nella legge Bassanini era il principio ispiratore del processo di riforma almeno quello costituzione invariata cioè
Che lo Stato avrebbe trasferito alle Regioni alcune funzioni
E le regioni avrebbero non assorbito quelle funzioni ma che avrebbero rimette all'interno del proprio sistema istituzionale e poi allargando la sfera di competenza la sfera di attenzione anche a al seicentosedici perché ricorda
Qualche numero antico avrebbero trasferito via via caduta le Province e Comuni un numero maggiore delle funzioni dello Stato trasferiva loro stessi bene
Regioni italiane invece di snellire
I propri apparati hanno creato sovrastrutture su ogni materia in qualche caso anche riappropriandosi di funzioni in precedenza cedute arrivando a occupare i grandi spazi di gestione e snaturando
Quei sani principi ispiratori delle generatore del quarantotto delle gite autore costituzionale che costruì le regioni come soggetto di grande programmazione ma non certo con funzioni di gestione compiuta
Io ho fatto lavorare gli uffici faccio una confessione
E poi la prudenza politica impone qualche riflessione ogni tanto ma fatto lavorare gli uffici e abbiamo avuto anche la collaborazione di una prestigiosa università italiana
Nel
Analizzare quante società quartiere tutti quanti organismi quante
Quanti meccanismi di gestione avessero posto in essere le regioni italiane in questi ultimi cinque anni
Non ci siamo riusciti ma non ci siamo riusciti perché ci vuole tanto tempo cioè per capire quante sono le società gli enti gli organismi che le regioni hanno fatto appropriandosi di funzioni che non spetta alle regioni italiane ci muori vi assicuro davvero tanto tempo
Il Parlamento allo stesso modo allo stesso modo ha costruito una legislazione che ha centralizzato politici
Certo lo ha fatto a volte motivandolo con la necessità di snellire i processi mi riferisco alla Legge Obiettivo che contestammo in molti che su cui discutemmo molto ma aveva una sua razionalità in un Paese che non vedeva mai mai finire le grandi opere poi l'abbiamo capita di meno quando ci siamo accorti che nell'elenco di grandi opere c'erano anche quelle del del quartiere su perché allora davvero si occupa uno spazio di governo si sottrae uno spazio di governo al sistema periferico per motivi sinceramente che non sono riconducibili allo snellimento al valore di grande opera dell'opera pubblica oppure lo hanno fatto è stato fatto in questi anni
Con una giustificazione anche essa affascinante che era quella del coordinamento della finanza pubblica del controllo dei conti pubblici del vincolo che l'Europa imponeva al nostro Paese in un momento di grande difficoltà della tenuta dei conti
Bene anche qui noi siamo disponibili siamo stati sempre disponibili a
Ragionare di di come si rendono
Trasparenti i nostri dati noi
Se ci fossero qui nostri dirigenti finanziari spiegherebbero chi non lo sa quant'è il lavoro che facciamo per rendere per veicolare informazioni di cassa di competenza ogni tre mesi costantemente al centro con un meccanismo anche di
Di lettura dei conti pubblici che nel passato non era possibile però crediamo ci sia stata un po'l'esagerazione qui
L'ho detto informalmente l'altra sera al ministro La Loggia al ministro dell'economia
Io ho un timore
Lo dico sperando di essere smentito
Speriamo che non cada in una calda anche nell'ultima stesura nelle
Le
Le parti finali delle finanziarie sul sempre pericolosissime perché dell'ultimo minuto può accadere sempre di tutto speriamo che accada qualcosa di buono naturalmente però io credo che torniamo indietro anche sul sistema dei controlli in questo Paese
Se non saremo vigili accadrà presto che qualcuno ci spiegherà che i nostri revisori di conti li deve nominare la Corte dei conti
Qualcuno ci spiegherà forse che c'è bisogno di un controllo esterno perché non siamo stati capaci di costruirne uno internamente
E quindi attribuendoci una mancata sensibilità e la costruzione di uno dei processi di maggiore autonomia di democrazia che era stato quello dell'abolizione dei controlli al quale dovevano seguire controlli interni controlli fatti dalla struttura qualcuno ci spiegherà se non saremo attenti tra qualche giorno che siccome non siamo stati capaci ci penseranno carismi televendite terzi e che sono spesso organismi comunque di magistratura
Io credo però che
Forse dopo aver perso un po'di tempo
Noi oggi siamo
Ancora costretti a certificare il malessere delle imprese rispetto alle lungaggini della nostra burocrazia
L'ostacolo che rappresentiamo ancora forse tutti insieme perché non credo che le Province siano esenti da critiche sarebbe grave se non ne facessimo hanno gli stessi quando noi dimentichiamo di essere davvero serventi rispetto alle collettività locali rispetto alle debolezze dei piccoli comuni rispetto alla necessità di Rai spazio e di dare valore alle formazioni sociali di cui è ricco il nostro Paese noi abbiamo tutti insieme teorizzato che c'era un altro federalismo che c'era un'altra sussidiarietà che con
Con la complessità del termine abbiamo definito la sussidiarietà orizzontale cioè il fatto che il sistema pubblico devolve se donne verso il basso ma perso le formazioni sociali verso la grande forza di questo Paese che sta fuori spesso fuori dalle istituzioni devolve se compiti e funzioni ben credo sia giusto che il presidente dell'UPI e credo lo farebbe lo stesso il presidente dell'ANCI debba dire che su questo non è che ci siamo esercitati abbastanza è il tema più generale di quanto sia difficile in questo Paese la cessione della sovranità anche per noi vale come per gli altri però credo che sia un tema davvero serio di come noi prima degli altri
Ridisegniamo la struttura delle Province e vediamo vediamo spazio alle funzioni e alle azioni che sono davvero serventi le collettività locali che rappresentano una novità in una sovrapposizione di burocrazia io
Io credo che la prossima legislatura
Affronterà perché è inevitabile che questo accada il tema del riordino istituzionale di questo Paese
Oggi assistiamo alla gara chi tacchi individualmente da sopprimere uno sport divertentissimo insomma poi qualcuno visto che ha parlato anche di nuovi insomma evidentemente non si è accorto di quello che è successo degli ultimi anni il problema che quelli che ne parlano di più sono quelli che ne creano uno di nuovo
Uno nuovo con con rapidità impressionante sia più un livello di governo dice che c'era un altro da sopprimere più con lo stesso livello di governo ne crea un altro il giorno dopo quindi dovremo metterci d'accordo ma al di là delle delle battute io credo che questo sarà il tema vero della prossima legislatura vinca chi vinca le elezioni ma il tema del riordino istituzionale
Si pone in maniera forte
Sarà inevitabile dovremmo tutti contribuire a un ridisegno che toccherà a ogni livello istituzionale
Cioè non si tratta solo di far scomparire alcune cose sedata credo di definire meglio in questo Paese chi fa che cosa
Per risparmiare risorse per consentire l'utilizzo delle nostre risorse in modo sicuramente più razionale il sistema toccherà enti organismi commissari agenzie e società
Se davvero tutti insieme vorremmo dare una mano al Paese avvertiamo come cittadini e le imprese l'esigenza di procedere urgentemente un riordino istituzionale che ci consenta finalmente il superamento degli sprechi delle duplicazioni nell'organizzazione dei poteri pubblici
Che elimini davvero gli enti inutili o meglio che elimini gli enti davvero inutile gli organismi paralleli la sovrapposizione delle burocrazie che assorbono risorse pubbliche senza un riscontro concreto riscontro concreto visibile e al di fuori qualche volta anche del controllo democratico e del controllo sociale
Questo è un tema che deve essere affrontato con coraggio senza demagogia le province sono consapevoli di questa necessità e se sono sicuro non si chiuderanno della difesa corporativa delle loro competenze ma sono pronti a far crescere questo dibattito nel nostro Paese
Abbiamo titolato questa assemblea
Con quattro parole ambiente turismo scuola occupazione a poco poteva amo citarne sicuramente di più però abbiamo preferito citare le funzioni che più di tutte negli ultimi anni abbiamo visto crescere e che ci hanno legato sempre di più i cittadini all'impresa alle forze sociali ed economiche di questo Paese che hanno reso il Paese l'Italia delle province
Le Province oggi gestiscono centoquarantacinque mila chilometri di strade l'ottantaquattro per cento della Rete stradale nazionale
Incentivano l'uso del trasporto pubblico
Coordinano la programmazione del dimensionamento scolastico non gestiscono soltanto gli edifici
Sono parte attiva nella programmazione delle politiche scolastiche di questo Paese hanno la manutenzione siti quattro mila e trecento edifici scolastici per un totale di ottantasette mila cinquecento classi più di due milioni di
Gestiscono due mila settecento palestre
Tutte tutte impiegate Uboldi perché quasi il cento per cento in attività extrascolastiche come ci siamo impegnati a fare qualche anno fa e più di mille impianti sportivi sostengono in modo decisivo tutta l'attività sportiva dilettantistica di questo Paese dirigono seicento centri per l'impiego
Da cui ogni anno fanno riferimento migliaia di giovani in cerca di occupazione
Fatemi qui fare un passaggio do per difendere difendere con orgoglio il lavoro fatto dai colleghi per gli assessori
Al lavoro dalle province italiane in questi anni però è bene che qualcuno ricordi che cos'erano gli uffici di collocamento in questo Paese
Non per volerci dire da soli che siamo bravi ma c'è in questa vicenda
Tutta intera la forza del del decentramento
Perché quando un problema è grande quando un problema a livello centrale rischia di essere
Ti assumere le forme di una cancrena di essere risolvibile
Il saggio amministratore pubblico si accorge che sepolture problema riusciamo a spezzettare più problemi forse diventa meno meno difficile da affrontare e da risolvere seicento centri per l'impiego in questo Paese hanno dimostrato che si può anche con poche risorse qualcuno direbbe con scarse risorse perché così abbiamo fatto riforma del collocamento perché se la ricorda si può fare innovazione
Si può anche non avere il timore del privato la soggezione del privato col quale competiamo credo condivida
Nel dare risposte ai problemi occupazionali del Paese per favorire l'incontro tra la domanda e l'offerta del lavoro per i nostri giorni lo facciamo con brillantezza con grandi risultati
Faremo presto un lavoro di analisi puntuale di quello che siamo riusciti a fare in questi anni e credo che adesso ci tocca un compito più equi si misurerà anche la capacità della dei presidenti dei consigli provinciali di essere uniti nell'associazione potremmo credo presto offrire al Paese qualche strumento di modernità mettiamoli insieme i centri per l'impiego
Facciamo in modo che i colloqui no
Che i ragazzi possano sapere non soltanto quali sono le occasioni di lavoro della propria provincia ma possono sapere quali sono le occasioni di lavoro del Paese così che si possa dire
Che anche senza una gerarchi è una sovranità le province italiane possono costruire processi di modernizzazione sicuramente all'attenzione dell'Europa e l'attenzione del di un Paese occidentale importante quali dodici
Salutiamo il ministro la Loggia
Io ho chiesto già scusa al ministro ma abbiamo dovuto iniziare
Così grazie
E oltre a questo fatemi fare due riferimenti solo concreti anche qui per non cadere nel rischio sempre presente della retorica
Il fatto che questo Paese abbia bisogno forse di decentrare ti e di fare un lavoro puntuale di
Di costruzione di processi un po'più efficienti rispetto alle domande che ci vengono dalle imprese dal che dal dai cittadini credo stia in un'altra vicenda che ha dell'irrazionale almeno nel modo con cui si è dipanata
Che è quella del catasto non ci compete
Anche se qualche cosa la facciamo insomma sul controllo del territorio e lo dico lo dico soltanto perché professionalmente sono stato costretto a perderci quattro anni insomma allora solo per un orgoglioso di di di dipendente non di amministratore insomma
Certifichiamo tutti da cinque anni
Che in catasto italiano non esiste
Non uso un termine come dire non appropriato nel senso che è una delle peggiori banche dati dell'Europa occidentale e certifichiamo da cinque anni che è il più grande elemento di squilibrio ingiustizia fiscale di questo Paese per cui nella città di Roma chi abita in periferia paga il doppio di chi abita in centro
Le tasse parlo di tasse ecco e non riusciamo tutti insieme a capire che quella banca dati quel problema che così enorme che il nostro Paese il problema che
A cinquanta milioni di dati nel sistema nazionale se si spacchettare l'otto mila forse diventano otto mila piccoli problemi che credo i nostri sindaci con l'aiuto di presidenti di provincia possano risolvere presto
Io mi limito mi sono limitato
Leggerete poiché la relazione ad elencare solo le funzioni principali che ci hanno consentito di entrare a pieno titolo e con determinazione nel dibattito politico su questi temi si è sviluppato
A partire dalla seconda dalla riforma del secondo ciclo di istruzione
Perché vi abbiamo espresso alcune critiche non solo noi debbo dare atto ai nostri assessori all'Istruzione di aver lavorato con compiutezza l'assessore della Provincia di Napoli agli altri
Di aver fatto un lavoro attento di confronto con il ministro Moratti con il sottosegretario per spiegare anche qui
Che non si può andare di fretta nel nostro Paese quando le decisioni di un governo nazionale coincidono sui bilanci e sulle spese di quelli che sono a livello locale immaginare percorsi di istruzione secondaria lo dico dall'esperto del settore ma credo si possa percepire che squilibri hanno i rapporti numerici dei nostri studenti che una Porche possono scegliere alcuni tipi di istruzione invece di altri significa
Per noi sull'edilizia scolastica un impatto devastante
Devastante e non credo che
Avremo mai la possibilità di fare scuole a fisarmonica purtroppo e quindi c'è un problema di come noi disegniamo la proprietà non soltanto e degli edifici scolastici e la loro funzionalità rispetto agli studenti delle nostre province ancora più difficile è stato
Lo debbo dire anche qui con
Con una certa severità al ministro dell'ambiente nel quale qua abbiamo riposto per la verità
Spesso qualche speranza anche per i rapporti cordiali che abbiamo avuti però c'è stata forse a un'accelerazione non so se questo il ministro la Loggia potrà confermarlo un'accelerazione anche tipica di un governo di fine legislatura quando si arriva alla fine legislatura si tende naturalmente a chiudere operazioni che si sono iniziate però che il presidente dell'UPI e i presidenti di Provincia
Abbiano potuto leggere il nuovo decreto sull'ambiente
Dalla dal sito del WWF insomma è originario fatemi dire solo questo nel senso che noi
Pensavamo di dover svolgere
Sul tema della raccolta differenziata sul tema della difesa del suolo sul tema delle risorse idriche qualche ruolo e pensavamo come avevamo assunto in termini di accordo nel due mila uno con il ministro Matteoli pensavamo di poter dare qualche suggerimento qualche suggerimento che oggi naturalmente saremo costretti a dare al Parlamento nella fase gli analisti decreti approvati della dal Presidente del Consiglio
Io credo che le province italiane abbiano dato buona prova di sé e lo hanno dato
Lo testimoniano alcuni dati che vorrei rapidamente
Rappresentarvi
Noi abbiamo speso in questi anni
Siamo stati soggetto che ha investito di più
Più dei comuni più delle regioni sicuramente più dello Stato
Il duecento trentotto per cento in più l'abbiamo scusi l'abbiamo investito per la tutela ambientale
Lo dico al Presidente di Napoli GA particolare sensibilità il centottantadue per cento in più l'abbiamo gestito per la gestione del territorio e per essa non si intende naturalmente soltanto la manutenzione delle nostre strade
Noi abbiamo trasformato la scelta ambientalista in strumenti concreti dell'amministrazione del territorio abbiamo promosso la sensibilizzazione e la salvaguardia e la diffusione della salvaguardia delle biodiversità
Abbiamo formato il personale su mestieri e che compiti molto nuovi abbiamo puntato in questi anni sullo sviluppo di un turismo sostenibile capace di integrarsi a pieno titolo con la salvaguardia dei territori come anche delle tradizioni della storia della cultura dei luoghi e proprio nelle gamme tra ambiente e territorio cultura turismo le Province si sono mosse sempre in prima fila in termini economici abbiamo destinato alla promozione del nostro Paese cento milioni di euro
Negli ultimi due anni credo siano quattro volte di più di quanto non destina il governo quando finanzia l'Ente nazionale per il turismo
E
Li abbiamo utilizzati per realizzare eventi appuntamenti
Il cui successo è sotto gli occhi di tutti il Paese
Grazie anche grazie al lavoro delle Province vive di un'estrema vivacità di appuntamenti creati per promuovere il territorio e valorizzare i nostri beni culturali eventi mostre festival teatrali iniziative di valorizzazione dei prodotti tipici spettacoli manifestazioni sportive
Mille iniziative che hanno richiamato visitatori fuori dei grandi circuiti turistici
Fuori dalle grandi città d'arte da Circuiti più frequentati fuori dalla costa e guardate oggi dati del turismo del nostro Paese una crisi drammatica
Che trova un luogo solo per reggere la sfida dell'Europa le aree interne di questo Paese ci sarà anche un motivo se se su questo terreno noi abbiamo impiegato risorse ecco scusi sicuramente
Si può fare di più si può fare meglio però credo che questo debba essere fatto ad esempio concentrando l'impegno non disperdendo non disperdendo le risorse però da qui a banalizzare il lavoro degli enti locali come sperpero esche spreco io credo che ce ne corre
è una mancanza di rispetto
è una mancanza di rispetto nei confronti di chi tenta di dare risposte alle le deboli la le aree deboli del Paese ed è un errore gravissimo di chi pensa di essere immune dalle critiche
E non si accorge che così si delegittima non soltanto un livello istituzionale di governo si si delegittima l'intera classe politica di questo Paese e non è un caso e non è un caso che lo fa
Che lo fa chi non ha conosciuto la fatica della trincea ed il governo delle amministrazioni vicine ai cittadini tutti quelli che parlano degli sprechi delle amministrazioni locali vanno vanno mai fatto gli amministratori locali sarà dato sarà un dato però è così
Proprio il mese scorso dopo
Una lunga battaglia un confronto serrato il governo accettato di includere rappresentanti di ANCI UPI del nuovo comitato nazionale del turismo le diamo atto al governo al ministro Scajola perché il ministro con con coraggio anche
Normativo ha corretto una disattenzione del Parlamento che ci ha consentito di essere nel luogo dove costruiamo le politiche turistiche del nostro paese è un'opportunità credo anche per il Comitato
Il nostro presidente la provincia di Salerno rappresenta Lupi in quel comitato è un'opportunità ma credo sia anche un vantaggio per chi sa
Che oggi le politiche turistiche si giocano soprattutto nella forza dei nostri territori
Abbiamo
Elencato alcuni temi i temi che tratteremo dimostrano in maniera evidente quanto la crescita economica i livelli occupazionali non siano variabili indipendenti dall'incisività della nostra azione di governo dall'azione che le Province i Comuni le regioni ormai svolgono da tempo una condizione da cui non è possibile tornare indietro
Dicevo
Che una recente ricerca del nostro ufficio studi dimostra come abbiamo speso in che modo abbiamo impiegato ai nostri i nostri fondi e non soltanto quelli che ho citato prima ma anche rispetto all'attenzione che noi dobbiamo all'industria e l'artigianato l'agricoltura questa
è una delle questioni centrali di come il sistema delle piccole imprese di questo paese si rapporti
Alla a livello locale più consono più che sente più vicino ad una dimensione che non può essere spesso quella comunale che proprio le Province oggi si misurano con il sistema imprenditoriale in modo nuovo in modo molto efficace perché abbiamo già detto che nel nostro Paese lo sviluppo è intimamente legato alla forza dei territori
Io credo che noi abbiamo anche iniettato un po'di denaro fresco dell'economia fatemi fare una riflessione che forse sa di antico forse un poco iniziano a direbbe qualche studioso di economia ma in un periodo congiunturale difficili come quello nostro
Io credo che se noi ragionassimo tutti di di come il sistema pubblico riesce soprattutto ad esempio qui nel Sud del Paese riesce a dare un po'di spinta ho detto iniettato denaro fresco non a caso nel senso che spesso c'è bisogno di dare un supporto a riprese che dal mercato non trovano grande sostegno per la
I consumi più bassi per una condizione di difficoltà e trovano spesso che il pubblico ha successo molte volte nel nostro Paese un'attenzione che gli consente di sopravvivere rispetto a un periodo a un periodo difficile bene abbiamo fatto anche questo di Province ripeto di fronte a un incremento del ventitré per cento delle regioni per gli investimenti ai comuni hanno investito del diciannove per cento in più abbiamo investito del ventotto per cento in più siamo stati il soggetto che ha saputo pur nelle difficoltà del del patto che incide sulla cassa investire di più e più velocemente degli altri
Cari colleghi cari colleghi prima di concludere ho il dovere di parlare un attimo della nostra associazione
E di quanto essa sia io credo in buona salute
Abbiamo dato vita ad una maggiore articolazione della nostra organizzazione è nata la Consulta delle pari opportunità
Ci sono nuovi coordinamenti come quello per le politiche giovanili che abbiamo insediato da qualche giorno entrambi segno di un rinnovato desiderio di rispondere alla necessità di una sempre maggiore partecipazione all'interno del mondo associativo
Dalla prima assemblea nazionale delle amministratrici delle leggi che si è svolta a Bologna a cui sono intervenute peraltro centinaia di eletti di amministratrici delle province che ringrazio è emersa la richiesta di accrescere nelle province politiche capaci di promuovere la parità di genere in ogni aspetto politico sociale culturale in tutto il Paese ma anche la volontà di creare una rete di donne di amministrativi cinque capaci di agire di raccordo di portare a compimento azioni concrete
I nostri presidenti del Consiglio hanno costruito un percorso di presenza nell'associazione che si è recentemente consolidato a Milano nella loro assemblea che ha visto la partecipazione di ottanta presidente del consiglio provinciale su cento
E non mancherà di ricevere attenzione perché possa dare il suo contributo soprattutto al dibattito sul ruolo delle assemblee elettive nel nostro Paese dibattito difficile anche questo anche questo il tema del riequilibrio dei poteri credo sarà inevitabilmente tema
Che presto sarà all'attenzione del parlamento del nostro Paese
Una rete quella dei Presidenti del Consiglio che si aggiunge alle altre che Lupi ha voluto e promosso in ognuna delle nostre strutture nelle consulte nei dipartimenti che vede gli amministratori provinciali impegnati a lavorare per produrre unitariamente modelli progetti proposte da riportare sui territori debbo
Solo chiedere scusa qualche Presidente del Consiglio perché lo dico senza ironia naturalmente gli ho ricevuto un po'di riproporre in prova di dai presidenti dicendo che facciamo troppe riunioni e allora gli assessori si spostano un po'troppo e siccome le riunioni facciamo tutti nella capitale dei presidenti sono naturalmente severi censori del del lavoro dei loro collaboratori però posso assicurare che il lavoro che abbiamo fatto in questi mesi è davvero intenso e non abbiamo come dire terzo tempo ma abbiamo costruito posizioni su questioni importanti rispetto ad alcune norme che il Parlamento stava del TAR varare nel nostro Paese
Sulla nostra rivista rinnovata troverete gli abbiamo dato un titolo alla rivista ministro abbiamo detto che sulla Finanziaria si stato come d'autunno sugli alberi le foglie
Era il titolo più naturale insomma che potessimo dare in un tempo difficile insomma ecco l'abbiamo presa da un Peretti ma crediamo di ha un po'il senso della nostra difficoltà troverete in quella rivista la sintesi delle iniziative che hanno contraddistinto l'attività dell'UPI in questo anno e naturalmente lascio a voi il giudizio su quello che siamo riusciti a fare per quanto mi riguarda a un anno di distanza
Io non posso che confermare quanto sostegno al congresso
Le province italiane hanno assunto la consapevolezza di rappresentare uno snodo centrale nell'assetto istituzionale del Paese hanno una classe dirigente di grande qualità
Sono governate da donne e uomini che crescono tutti negli indici di notorietà e degli indici di stima
E che fanno giornalmente la loro partenza frontiera per accrescere la credibilità delle istituzioni nel nostro Paese l'associazione
Sta lavorando molto l'ho già detto può farlo grazie all'impegno dei vicepresidenti che ringrazio del presidente del direttivo dei componenti per la presidenza
Abbiamo iniziato un nuovo cammino con grande passione il cammino è possibile naturalmente lo diceva già Dino Di Palma per la professionalità degli uffici e per il coordinamento pregevoli che fa il nostro direttore generale
In un momento così difficili
E i rapporti con il Governo e con il Parlamento
Con le forti ripercussioni che ha avuto sullo scenario politico la difficile crisi economica del nostro Paese in un momento così vicino alla scadenza delle prossime elezioni politiche l'unica ci resta una sola strada e la crescita della nostra capacità di proposta che abbiamo il dovere di costruire e L'Unità
Rita dell'associazione è il faro del nostro agire quotidiano
Perché se è un bene raro negli odierni scenari della politica
Abbiamo unitariamente mondo sto le nostre battaglie cercando di costruire ogni volta che c'è stato possibile un fronte comune con le altre associazioni delle Autonomie
Convinti come siamo che solo così potremo avere la forza di continuare a ribadire il valore dei territori delle nostre comunità lo abbiamo fatto ricordando sempre la storia della situazione in cui siamo impegnati ricordandoci i doveri che da questa storia ci provengono
L'abbiamo fatto consapevoli che ogni qual volta ci diamo eccessivamente alle sirene dell'appartenenza politica rischiamo di indebolire il sistema che rappresentiamo
Quel sistema
Il sistema delle province italiane ha bisogno di paladini forti liberi perché solo così si possono dignitosamente servire le nostre comunità e contribuire per la nostra parte Contri ha contribuito a costruire chiedo scusa un Paese migliore
Ieri
Un prestigioso quotidiano italiano non so chi di voi ha avuto occasione di leggerlo nelle pagine della cultura ospitava una riflessione che credo sia il caso di approfondire lo faremo quando qualche giorno in ragione Remo in Presidenza da un lato
L'affermazione che le grandi città hanno fatto celebre l'Italia ma ciò che realmente la tiene assieme la Provincia
E dall'altro una tesi che invece certifica la fine della Provincia per l'irrompere delle tecnologie del mercato globale che annulla le distanze che annulla l'isolamento uniformando la vita di tutti i doni alla vita della città
Io credo ci sia un errore entrambe
Le analisi che se scontare una lettura nostalgica io mi permetto di dire forse un po'trecentesca la provincia italiana è sicuramente migliore qualità della vita è sicuramente stile di vita è sicuramente direbbe il sociologo un fatto mentale
E paesaggio e luogo dove la terra e le radici assumono un valore fondante l'identificativo è certamente luogo di minore solitudine certamente luogo di maggiore coesione sociale
Ma la province italiane anche innovazione e distretto industriale di qualità e luogo della ricerca e vivacità artistica e culturale forza del territorio e luogo dei nuovi mestieri
E se sapremo tenere insieme entrambe le cose se sapremo dar forza al valore della dimensione e sostenere nel contempo la qualità dei servizi e l'innovazione allora la Provincia sarà sempre di più l'Italia sarà sempre di più il nostro Paese
Grazie al presidente Melilli la passione gli argomenti
Per la
Ampiezza della nell'azione per aver toccato tantissimi temi a noi cari e che rientrano nella quotidianità della nostra azione di come nel dare il benvenuto
Al ministro do la parola cade rigo la Loggia Ministro degli affari regionali
Grazie grazie veramente
Io mi scuso un po'o perché
Risoluto seguirlo se i lavori già dall'inizio
Ma non sono sempre io che riferisco a essere padrone del mio tempo è un aereo che avrebbe dovuto portarmi qui non oltre alle diciassette nella realtà portato ben oltre alle diciotto cosa dalla quale mi scuso
Ma ci tenevo moltissimo ad essere qui con voi
Non solo per l'importanza che questa Assemblea a e che può a ulteriormente dal dibattito che qui si svolgerà
Ringrazio il presidente Melilli
Toto una scorsa rapida una sua relazione notato anche gesto di attenzione positivo nei miei confronti vale naturalmente lo ringrazio
La verità è che abbiamo attraversato periodo complesso difficile da tutti i punti di vista istituzionale costituzionale
Economico
E si è fatto quello che si è potuto forse per gestire sia anche qualcosa in più
Quello che si sarebbe potuto prevedere soltanto qualche tempo fa
Quindi non esprimo una valutazione sulla relazione tenuto la possibilità di ascoltare per intero faccio
Scherzosamente ho soltanto un appunto Fabio essendo a Napoli e in apertura di una così importante
L'Assemblea
Forse non avrei messo l'ultima parte dalla tua relazione
Nella pagina numero diciassette
Avrei stretto un po'a sedici Oprea allargato un po'a diciotto stante che come diceva Eduardo essere superstiziosi da stupidi invita a non esserlo porta male e allora probabilmente avrei fatto questa piccola correzione
No ma alcune cose mi sembra importante dire in questa circostanza
Che mi permetto di sottoporre alla vostra attenzione
Non è vietando peraltro anche di attualizzare ulteriormente il mio intervento anche sulle vicende attuali riguardano sia la evoluzione si sta svolgendo proprio rapidamente in queste ore sulla legge finanziaria sia con riferimento alla recentissima
Ultima votazione sulla riforma costituzionale
Ma lasciate intanto che io vi dica che l'Assemblea generale delle province ci offre quest'anno occasione di valutare se e in che modo le leggi di riforma
Possono costituire la cornice entro la quale garantire il rilancio delle Autonomie locali non riconoscimento di un ruolo significativamente diverso rispetto al passato
Il tema delle riforme costituzionali che stanno completando il percorso federalista ormai avviato
Ha infatti una sua forte valenza proprio in virtù delle competenze che in forza del principio di sussidiarietà sancito dalla Costituzione e autonomie locali hanno conquistato
Per lungo tempo il ruolo delle autonomie territoriali disegnato dalla Costituzione non ha trovato corrispondenza nel ruolo realmente assegnato a livello di comunità statuale
Con ricadute negative in termini di effettività nel sistema stesso delle autonomie
Ciò è dipeso tra l'altro dalla percezione originaria del regionalismo
Così come oggi del federalismo come di un percorso disaggregata dell'unità nazionale
E dalla diffidenza verso l'attribuzione regioni istituzioni locali di funzioni e compiti pur relativi alla cura degli interessi io alla promozione dello sviluppo delle relative comunità
Impatto culturale
Ci siamo portati appresso forse per troppo tempo forse non riuscendo ancora oggi tanto se ne dibatte a far comprendere sino in fondo qual è il percorso che stiamo seguendo e quale peraltro fu la intuizione dei costituenti del quarantotto
Che stanno poiché alla base alla radice di quello che poi successivamente caduto
Anche nei tentativi non riusciti di riforma costituzionale che si sono susseguiti accorso per gli ultimi trent'anni sino ad arrivare alla riforma del due mila uno è ancora la più recente riforma
Della quale proprio in questi giorni ci occupiamo contro l'unità del Paese nessuno
Vuol mettere in discussione se mai qualche d'uno deve aver pensato in passato sicuramente
Ha fatto ammenda dei suoi errori e certamente ciò che abbiamo davanti è una più forte aggregazione non un tentativo di segregazione
Ma su questo tornerò tra un momento
Oggi siamo nel pieno di una profonda evoluzione del sistema complessivo della pubblica amministrazione auspicata da più parti per valorizzare la vocazione esponenziale degli enti pubblici
Specialmente di quelli territoriali
Una evoluzione che si è sviluppato una prospettiva nuova non più dall'alto verso il basso
Ma a partire dalle istituzione di base costituito in primo luogo dalle autonomie locali
La fragilità delle prassi costituzionali su cui era appoggiato il decentramento nel reso necessario un consolidamento
Assicurato lo verso come dicevo con la riforma del Titolo quinto dalla Costituzione
La legge costituzionale numero tre del due mila uno
Però apportando modifiche parte necessarie condivisibili a però creato problemi e disequilibri in ordine ai quali non occorre dilungarsi benessere del diossido detto indispensabile però non solo la legge numero centotrentuno del due mila e tre che ha dettato la disposizione per l'adeguamento adesso dall'ordinamento dalla Repubblica unica peraltro normativa sino ad ora
Varata dal Parlamento e non a caso quasi all'unanimità cosa che non potete immaginare essendone io l'autore mi riempie di un no no orgoglio ma soddisfazione perché credo che fosse largamente condivisa l'esigenza di quell'adeguamento
Ma anche il nuovo intervento costituzionale quale facevo riferimento che mi preme ricordare che non è solo sulla devoluzione
Ma che ha altri ben altri
Indi Rizzi che caratterizzano la riforma la seconda parte dalla costituzione del rafforzamento dei poteri del Presidente del Consiglio
A quelli della modificazione del sistema legislativo quelli della distinzione di funzioni tra le due camere quelli della riduzione del numero dei parlamentari
Quella delle diverse tipologie di intervento sono saranno meglio riconosciute alle regioni e alle istituzioni locali nel procedimento legislativo mi viene qualche volta da domandarmi
Ma abbiamo sentito o no per tanti forse troppi decenni lamentarsi gran parte dei cittadini italiani
Per l'estrema farraginosità del procedimento legislativo frutto di due camere che fanno esattamente la stessa cosa
Abbiamo più volte o no sentito la esigenza di una semplificazione del procedimento legislativo che oggi è arrivato a quasi ventidue ventitré talvolta ventiquattro passaggi in un arco di tempo che mediamente non prenderne nota in tre anni
Sicché quando si dava risposta
Ad un problema che è stato evidenziato perché ha dato luogo alla formazione di un disegno di legge dopo ben ventiquattro mesi dal momento in cui ci si è posti la domanda proprio posto a qualcheduno nel dare la risposta non si ricorda più
Qual era la domanda alla quale darà la risposta stesse al di là delle battute
E realmente stato verificato e questo trasversalmente da tutte le forze politiche vorrei dire da tutta la dottrina costituzionalistica italiana l'esigenza di una semplificazione forte così come anche dalla distinzione di funzioni
Tra Camera e Senato poi si può discutere se questa soluzione la migliore possibile sebbene erano dei migliori si sarebbe potuto fare di più sono disponibile ad affrontare un dibattito di questo genere ma sempre avendo ben chiaro un concetto
Come dicevo questo Churchill
Non esistono leggi perfette
Per la semplice ragione che occorre una maggioranza che le prove in Parlamento
E al di là dalla saggezza di questo vecchio esponente anglosassone attuale tutti credo siamo nella memoria affezionati per ruolo
Realmente decisivo Durante subito dopo la seconda guerra mondiale
Bene io credo che non bisogna mai affezionarsi come talvolta qualche
Luminare della dottrina costituzionalistica ha forse un po'troppo indugiato
Si pensa ad un modello si ritiene che sia il migliore tra tutte le possibili soluzioni e pertanto siccome è stato pensato da qualcuno deve essere in qualche modo attuato errore
Questo non funzioni sistema democratico consiste funzione in un sistema parlamentare dove si mettono a confronto diverse idee poi cerca una sintesi
Dopo un dibattito complesso difficile ne è anche vale l'altra ipotesi che siccome c'è un determinato sistema che funzionerà una qualche parte dal mondo si può prendere
Come l'organo da un altro corpo e fare un trapianto in un corpo che quell'organo respinge
Perché che nella storia diversa perché la società diverso perché le esigenze sono diverse
Sì che tutti quelli che hanno più volte invocato il Bundesrat alla tedesca anzi che sistema dei Cantoni svizzeri anziché quello del sistema spagnolo però quello del sistema americano
Lo hanno fatto i conti
Con la storia
Della democrazia del nostro Paese non solo la storia costituzionale del nostro Paese né neanche col variegato
Molto variegato
Mondo del nostro sistema del di autonomie
Che semmai il ritardo stiamo riconsiderando un ritardo che responsabilità di tutti progetto di questa o di quella parte politica ci si è provato con la Bicamerale di pozzi
E poi ancora con la Bicamerale di De Mita e poi ancora con la Bicamerale della Iotti e poi ancora una volta con la bicamerale di D'Alema
E la storia che ci dice che non ci si è riusciti a trovare una soluzione che fosse all'altezza delle sfide che abbiamo davanti al nostro paese è il con il nostro Paese
Verso il resto dal Beaubourg resto d'Europa
Bene allora la critica è sempre
Come dire
Accettabile da critiche sempre legittime nella critica sempre da tenere nella giusta considerazione
Ma poi alla fine bisogna trovare un momento di sintesi sapendo che non esiste il modello migliore in assoluto resiste il modello migliore alle condizioni date per ciò che è possibile sapendo che tutto può essere perfettibile
Ma a un certo punto bisogna anche mettere un punto
Guardare
Il lavoro che si è fatto con fiducia verso il nostro avveniva
Riforma del due mila e uno non ha realizzato una trasformazione dello Stato in senso federale
Ma ha messo in moto questo sì un regionalismo differenziato
Volto ad esaltare e valorizzare le potenzialità intrinseche di ciascuna regione con conseguente rottura del regionalismo della uniformità
Che aveva
Caratterizzato almeno sino a quel momento l'esperienza italiana in altri termini ciò che è emerso da quella riforma è stato il rafforzamento del principio autonomistico statutario e regolamentare finanziario all'interno di una definita cornice costituzionale
Cornice che però necessità o necessitava di nuovi equilibri
Su tale sfondo provvisto riconoscimento agli enti territoriali e di una posizione costituzionale garantita e tutelata all'articolo centoquattordici dalla Costituzione che forse è l'aspetto che è stato meno valorizzato Fabio ma probabilmente alla base poi del riconoscimento di nuove funzioni ex sostanzialmente nel riconoscimento della parità
Nella qualità dell'intervento istituzionale né al rango del livello istituzionale tra tutte le varie espressioni che si uniformano all'interno all'organizzazione delle pur
E non è stato fatto secondari
Fatto storico va storia costituzionale del nostro Paese per ricordato in maniera positiva non tutto di quella riforma era condivisibile io stesso tanti di noi ci siamo opposti a quella riforma perché accanto alla all'introduzione di alcuni principi
Saggi
Moderni efficaci aveva inserito tutta una serie di elementi di confusione
Che purtroppo si sono regolarmente manifestati attraverso un contenzioso spaventoso per numero e per qualità e quantità
Tra lo Stato le Regioni
O tra le regioni dello Stato
Ma
Per quanto attiene alle loro competenze loro poteri si è voluto in qualche modo è saltare
L'autonomia statutaria del potere regolamentare locale della titolarità delle funzioni amministrative alla luce del principio di sussidiarietà verticale ed orizzontale
E qui anche se so di toccare un argomento estremamente spinoso fa più non voglio esimermi dal farlo
E vi prego di accoglierlo con la disponibilità al ragionamento senza polemica perché da parte mia non vuole esserci nessuna polemica
E cioè
Il dibattito se sviluppato soprattutto nelle ultime settimane divenuta qualche mese a questa parte in ordine alle spese gli sprechi in uno dei due presunti o ai presunti sprechi
Nessuno vuole penalizzare nessuno nessuno vuole criticare nessuno vi dico qual è la mia personalissima opinione su questo argomento
Spero che voi la possiate se non condividere quanto meno comprenderà le ragioni che mi hanno indotto a dire alcune cose
E a dirle con la mia solita franchezza ma non tutti sono come Fabio Melilli
Eletto ci sono come
Il sindaco Veltroni o il Sindaco Albertini o il
La sintassi del sindaco Rosa Russo Jervolino giusto per un riferimento alla città che ci ospita per altre questo splendido palazzo contesto che la prima volta che entra in questa sala sono rimasto francamente estasiato segno che ci sono tante cose belle al nostro Paese che andrebbero ulteriormente valorizzate preso sicuramente una di quelle
Avete fatto bene a scegliere questa questa sala in questo luogo che non è soltanto un ruolo storico luogo che bar rivisitato riutilizzato luce
Del
Dei principi di democrazia e libertà che adesso tutti condividiamo ma come nella memoria di ciascuno non sempre in passato è stato così facilmente condiviso o condivisibile
Allora il problema è il richiamare l'attenzione in un momento in cui stiamo affrontando abbiamo affrontato da diversi anni e affrontiamo una crisi economica senza precedenti
Parlo solo dell'Italia parlo d'Europa parlo del mondo occidentale
Quante volte questo Fabio Melilli vi può essere buon testimone sono stato a proporre una Authors funzione di responsabilità da parte di tutti
Quando abbiamo fatto riferimento alla coscienza del buon padre di famiglia
Quando è evidente che se uno degli obiettivi prioritari
Che riguardano l'insieme del nostro paese o le categorie più deboli o coloro che devono essere in qualche modo meglio sostenuti e si chiede a tutti facciamo qualcosa di più
E lo Stato per primo si potrà giudicare sufficiente non è sufficiente questo fa parte di una valutazione che anche politica non soltanto tecnica e quindi non sfuggo questo contro
Ma che quando lo Stato come migliori intenzioni
Cominciare a fare una serie di tagli
Dispense che ritiene non indispensabili non hanno non utilmente come dire utilizzabili scusate il bisticcio al fine di sostenere lo sviluppo o coloro i quali ne hanno più bisogno
è ovvio che Anna la Corea cosa bisogna fare con le regioni con le istituzioni locali
Mi si dirà mi si dirà perché mi è stato già detto anche di questo Fabio può essere bond Strimone
Ma noi non abbiamo chiesto altro che questo e cioè di essere coinvolti nelle scelte
Per poterla meglio condividere anche talvolta dare dei suggerimenti migliorativi pur mantenendo lo stesso obiettivo per raggiungere lo stesso risultato
Ma io riconosco che non sempre questo è avvenuto perché non è stato possibile o perché le condizioni non ci hanno messo in condizione di poterlo fare
Ma non c'è dubbio che quando noi diciamo vogliamo fare una lotta agli sprechi cominciamo da noi e chiamiamo punti a fare analoga cose
E sono convinto che se ciascuno guardare al proprio piccolo bilancio medio grande bilancio Lessinia
Qualcosa
Qualcosa riesce a fare
Allora io so bene che questo è un argomento estremamente scivoloso quale passare dall'analisi serena la polemica estremamente facile
Ma volevo dirvi qual è la mia personale opinione quale ho inteso ogni volta ricordare
Io vorrei maggiormente coinvolto restituzione locali o regionali
E forse con loro insieme avremmo potuto anche valutare meglio in alcune circostanze interventi da fare
Questo Voci momento nelle condizioni il re spingere pregiudizialmente l'invito
Ci può mettere se mai nelle condizioni può mettere tutte le istituzioni locali legittimamente nelle condizioni di dire
Se avessimo potuto partecipare meglio tutti insieme a questo ragionamento forse avremmo trovato dall'ex
Resta migliori questo sì
Sono disposto a riconoscerlo così come oggi in questo momento mi piace riconosce
E non mi stancherò di ricordare
Che secondo la sussidiarietà verticale la generalità dei compiti delle funzioni amministrative devi aspettare
Ai Comuni alle Province alle Comunità montane in base alle rispettive dimensioni territoriali organizzative mentre i livelli superiori neurologica la sola regione in quanto le competenze amministrative dello Stato e delle prestazioni centrale sono limitatamente interi e compiti elencati
Spettano solo le funzioni non compatibili con le dimensioni territoriali associati
Organizzative proprie dei Comuni delle province delle comunità montane mentre la cosiddetta sussidiarietà orizzontale
Rileva nella ripartizione delle competenze assegnate tra ambiti amministrativi pubblici ed eventuali soggetti privati
Sì c'è da lavorare moltissimo
Anche questa è una parte che essenziale no al nostro progetto di riforma e della Tiziana essenziale nella riforma del centrosinistra del due mila ma non possiamo non riconoscere tutti insieme che sul piano della sussidiarietà orizzontale purtroppo ancora ci sono moltissimi passi che vanno compiuti devono essere compiuti attraverso una migliore organizzazione anche dalle autonomie funzionali anche attraverso una forma chiamata
All'esercizio su determinati servizi con tutti i controlli indispensabile vedo già
La possibile critica con tutti i controlli necessari perché non venga penalizzato neanche un cittadino anzi posso trovare un servizio più efficace più efficiente più rapido
Più economico migliore
Se coinvolgiamo qualificate presenze private sotto la tutela del controllo comunque Sempre dalle istituzione pubblica ci credo
Credo che sia la strada da percorrere quella che se cittadini già nel Trattato di Maastricht
Quella che noi abbiamo intravisto collar riforma al due mila uno a quella che confermiamo rilanciando con la riforma che abbiamo appena votato al Senato
In ultima analisi sussidiarietà e principi di pari dignità cooperazione responsabilità hanno costituito i punti di forza su cui costruire con la nuova riforma un nuovo e più corretto equilibrio tra Stato Regione Autonomie locali in un'ottica
Di federalismo regionalismo cooperativo
Non competitivo
Non diseguale
Ma esattamente cooperativo
Che esalti anche al ruolo particolarmente forte forte che le regioni possono esercitare ma che preservi l'unità nazionale evitando che la differenza dei trasporti divari socioeconomici tra le varie regioni capaci di rompere la questione nazionale il senso
Di una comune cittadinanza
Vedete io sono siciliano lo sapete tutti credo che anzi sono scelto di poter affermare che la Regione Sicilia nella prima regione in Europa ad avere potuto godere di un'amplissima forma di autonomia statutaria
Che l'abbia potuta o non potuta utilizzare in pieno questa enorme per potenzialità è altro discorso ma certamente questi strumenti
Mettono le condizioni
Di fare una enorme più efficace più rapido intervento a favore dei cittadini
Coinvolgendo non soltanto l'istituto regionale ma anche direi soprattutto le istituzioni locali
Nel suo
Intervento riformatore del governo analizzato i fattori di criticità che hanno dato spazio a ritardi nell'attuazione del federalismo amministrativo
Sinteticamente identificati nella lentezza analiticità dalla pubblica amministrazione della conflittualità più generale tra Stato e autonomie locali nelle logiche neo centralista e delle regioni non la mancata accettazione
Di funzioni prevalentemente legislative di indirizzo nelle zone d'ombra caratterizzanti
Il nuovo articolo centodiciannove che non ha consentito ai governi locali di agire efficacemente responsabilmente e quindi di dare risposte soddisfacenti adeguate alle istanze provenienti dalla comunità locale
Non so come dirlo più chiare
Per tanti versi
Mi piacerebbe essere da quella parte
E fare un intervento nei confronti di chi
Decide ha deciso ha coinvolto in qualche modo era stato
Nelle condizioni di fare qualche cosa pur nella consapevolezza che molto di più si sarebbe dovuto ho potuto fare solo che le condizioni volessero in qualche misura consentito
Però Fabio io sono stato amministratore locale
Per lungo tempo io ho vissuto dall'altro lato dalla barricata gli stessi identici problemi
E credo di saper bene quali sono i confini
E com'è spesso questi confini sono ritenuti troppo stretti
E come tante volte dramma dall'amministratore in quello di voler far di più non avere i mezzi per farlo
Costituendo sostanzialmente è una barriera
Ai primi bisogni che vengono dei cittadini
Potrà diciamo parliamo di
Sussidiarietà verticale sappiamo bene a che cosa ci riferiamo
Sappiamo bene qual è il primo intervento che viene richiesta al sindaco o al presidente della Provincia
Sappiamo bene
E abbiamo pertanto la consapevolezza divina che tanto tanto tanto di più bisognerebbe fare per mettere le amministrazioni locali e le istituzioni locali la condizione di fare
Un salto in avanti nel migliore esercizio delle sue funzioni la loro funzione
Tanto si è fatto tantissimo deve essere ancora realizzato e la riforma costituzionale in vigore desta forti preoccupazioni estrattori locali
E nei cittadini
E primi perché al rossetto istituzionale che consegnava dimensione territoriale ruoli poteri non si è accompagnato un assetto fiscale idoneo ad assicurare le risorse necessarie all'esercizio dei maggiori compiti
Adesso ci ritorno momento su questo nei secondi perché l'indeterminatezza dei contenuti fa temere un federalismo che lungi dall'essere solidale possa accentuare il divario economici occupazionali culturale e sociale
Sul punto voglio essere veramente chiaro
Dal gergo giornalistico la nuova riforma approvata il sedici novembre al Senato è la devoluzione
Ma i nuovi poteri regionali occupano soltanto un comma di uno dei cinquantasette articoli del disegno di legge costituzionale
La riforma restituisce equilibrio di poteri tra centro e periferia perché si affida alle Regioni
Assistenza e organizzazione sanitaria organizzazione scolastica definizione dei programmi scolastici e formativi di interesse specifico dalla Regione polizia amministrativa regionale e locale
Allunga
Non a caso
Non a caso
La lista delle competenze esclusive dello Stato
Rimediando ad alcuni evidenti errori evidenti errori con l'ingresso dalle norme generali sulla salute
Che si riporta alla competenza esclusiva dello Stato dove altro poteva stare questa competenza
Io credo d'un refuso
Veramente nella nello stilare la precedente riforma costituzionale credo ad una prole materiale
Credo che forse qualcuno si è distratto ma com'è che si poteva mettere la tutelata la salute legislazione concorrente tra Stato Regioni
Allora il dilagare anzi è lì nell'esercizio di questo potere
Formidabile di unificazione
E di controllo
Che tutti i cittadini vengono trattati alla stessa maniera abbozzano a Lampedusa e ancora grandi reti di trasporto le energie alla comunicazione
Le professioni intellettuali altro refuso ma chi può avere pensato ragionevolmente un razionalmente che la disciplina delle professioni potessero essere diversa da una regione all'altra
Infatti non a caso il primo decreto legislativo che già annuncio andrà al prossimo consiglio dei ministri
Penso questa stessa settimana e pro in attuazione della centotrentuno del due mila tre è proprio quello che riguarda le professioni
Là dove si richiede da tutto il mondo delle professioni italiano urna
Come dire una lettura chiara di che cosa deve e può fare lo Stato di che cosa devono e possono fare le regioni inattesa
Che la nuova riforma costituzionale che riporta
Giustamente logicamente doverosamente
La disciplina delle professioni nella esclusiva competenza dello Stato
Il ripristino della possibilità del Parlamento di annullare Platone indispensabile
Le decisioni regionali ritenute lesive dell'interesse nazionale
A un altro dei punti è quello della regolamentazione del potere sostitutivo dello Stato
Già previsto dall'articolo centoventi della Costituzione ma senza norme di attuazione che abbiamo inserito sempre con legge centotrentuno del due mila e tre là dove una regione dovesse tornare a regione qualsiasi discostarsi
Da quello che è un indirizzo largamente condiviso tutto il resto del popolo italiano dico che il governo può intervenire correggendo
Sostituendosi alla Regione in maniera tale che la unicità dall'ordinamento l'appagamento
Non è cosa da poco
E accanto a questo proprio con riferimento all'articolo centodiciannove
Voglio anche chiarire forse mi auguro definitivamente Sommerlund definitivo in questo campo ma un contributo ulteriore di chiarezza a proposito del federalismo fiscale
Quante volte abbiamo sentito ammassi dei ritardo non avete messo al federalismo fiscale
E a ripetere tante volte io stesso più volte
Ma il federalismo fiscale è una scommessa terrà talmente enorme
Per l'avvenire di tutto il nostro Paese di tutti i cinquantotto milioni di abitanti che stiamo all'interno di questo Paese
Che non è una cosa che si fa a cuor leggero
Ligio chiamo il futuro del nostro Paese dei nostri figli dalle nostre delle nostre zone del territorio della equiparazione finalmente dalle condizioni tra nord e sud centro del nostro Paese lei
Con una utilizzazione delle risorse con una migliore e più efficace distribuzione delle risorse e come si sarebbe potuto mai far questo senza un assetto finalmente definitivo delle competenze delle Regioni
Su che cosa avremmo dovuto calcolare il federalismo fiscale suona riforma in corso
Non sapendo se questa grande materia vediamo l'organizzazione sanitario l'altra la scuola o l'altra ancora con riferimento agli stessi poteri degli enti locali veniva confermata o meno
E noi avremmo potuto sostanzialmente come scusate la battuta e come che è uno che va al mercato per fare la spesa senza sapere che cosa vuole comprare pretende di sapere in anticipo
Quello che deve spetta impossibile
Tecnicamente e logicamente e razionalmente possibile
E l'altro anche equivoco che spesso si è fatto facciamo il conto di che cosa sarà un giorno quando sarà pienamente attuato il federalismo
E come lo facciamo questo contro mettiamo andare una vera evidentemente un risparmio la spesa
O mettiamo solo spesso
Perché il presupposto principale della riforma tanto quello del centrosinistra del due mila e uno tanto di questa nostra e che man mano che aumentano i poteri delle Regioni contestualmente libri escono quelli dello Stato
Senonché federalismo sale
Ma come e in che modo lo stato potrebbe svolge le stesse identiche funzioni con lo stesso struttura gli stessi apparati lo stesso numero di personale se nel frattempo perde queste stesse funzioni perché diventano funzioni della Regione con i loro apparati le loro funzioni la loro
Spesso è necessario per far fronte all'esercizio pieno di quella competenza
Abbiamo scritto Fabio ricorderà una intesa distinte restituzione al venti maggio del due mila due a Palazzo Chigi
Siglata dal suo predecessore Leonardo Ria
Ma siglato dai predecessori degli attuali vertici
Del
L'associazione rappresentative delle istituzioni locali De Chirico
Da Ria
E da
Porti oltre che dal presidente del Consiglio
Questa questo trasferimento di funzioni e compiti e dobbiamo saperlo fare
E lui è obbligatorio che lo facciamo tutti assieme a Fabio cioè lei non ci sarà la possibilità di dire che lo Stato propone negli altri ascoltano la proposta criticando va
Lì la dovremo per forza fare tutti insieme persona poco senso
Questo trasferimento di funzioni competenze
è di contestuale diversa distribuzione delle risorse non può che venire trovando un equilibrio e l'equilibrio non può che essere nella direzione di una riduzione di spesa dello Stato contestualmente al momento dalle
Delle risorse a favore
Delle regioni della seduzione locali
Tendenzialmente si dirà che è impossibile non è bello non è impossibile ma tendenzialmente la somma algebrica dovrebbe dare zero
Non è una bella
Non è una facile scommessa è difficile sponda come quando più volte vado sostenendo qui siamo a Napoli lo posso ripetere forse maggiore
Forza rispetto ad altre zone del nostro Paese come quando sarà necessario comprendere
Come viene distribuito l'insieme delle risorse per le infrastrutture
E questo c'entra col federalismo fiscale c'entra proprio in maniera precise perché il mio amico Presidente della Provincia di Brescia che qui a questo tavolo
Sa bene può confermare che quando noi replichiamo quadruplichiamo l'autostrada e facciamo bene a farlo in quella zona del Paese
Ho pensiamo di investire giustamente perché è doveroso per migliorare la viabilità di attraversamento dei valichi
Sappiamo bene che sono spese indispensabili
Sappiamo altrettanto bene
Che non sono soldi soltanto presi dei cittadini di quella zona
Sono soldi che vengono presi dalle insieme alla comunità nazionale e allora quando il Sud perciò di coordinatori non potrei dire la stessa cosa a Reggio Calabria Salerno Bari
Quando il Sud
Giustamente chiede una equiparazione dal punto di vista delle infrastrutture dei servizi e quindi una giusta distribuzione delle risorse
Fa una richiesta sensata
Io credo meriti una risposta doveroso però se provate a mettere insieme tutto questo vendette il conto che la scommessa del federalismo fiscale non è un fatto tecnico che si affida soltanto a quattro economisti pure di
Eccezionale levatura e preparazione perché preparino modello matematico
Non è il decreto legislativo cinquantasei del due mila di D'Alema Visco pure dato tanti problemi e che pure in qualche modo stiamo correggendo con l'aiuto delle regioni che hanno di già fatto una proposta che in qualche modo riequilibra
Il sistema che quel decreto legislativo aveva sostanzialmente alterato
Ma è la pena grande scommessa che abbiamo davanti il federalismo fiscale allora con calma per piacere
Sedendoci tutti coloro che hanno autorità e competenza per poterlo fare Stato Regioni e rappresentante restituzione locali per trovare la soluzione
Perché quella soluzione sarà la soluzione che indirizzerà la pedina dal nostro Paese per un periodo che non è inferiore a cinquant'anni dobbiamo essere sicuri di non sbagliare
Subiamo essere sicuri che quella soluzione sia esattamente la migliore possibile
E allora ci dovremo lavorare con tutta attenzione
Dunque nessuna pericolosa spoliazione del potere dovere dello Stato di Promo lo sviluppo economico la coesione e la solidarietà sociale rimuovendo gli squilibri economici e sociali e favorendo l'effettivo esercizio dei diritti della persona
Anche questa riforma come quella varata dal centrosinistra nascosto legislatura sono soggette al referendum
Non avendo raggiunto il quorum dei due terzi dei voti parlamentari ma
Io sono fiducioso veramente che possa essere confermato alla consultazione popolare dovremo soltanto provare a chiarire rendere partecipi i cittadini di che cosa stiamo parlando
E forse anche a dire mettendoli a paragone
Che è una riforma non perfetta in qualche modo viene corretta da una nuova riforma
In maniera tale che almeno gli elementi di valutazione siano posti a disposizione di tutti poi ognuno ovviamente sarà libero di esprimere la propria opinione lo farà in occasione del referendum ma gli elementi di valutazione o di fatto
Rispetto alle valutazioni non potranno che essere estremamente
Chiaro
La ristrutturazione voluta da questo governo ridisegna con responsabilità condivise la centralità del ruolo
Degli enti territoriali in ordine alla individuazione la sperimentazione di nuovi modelli di integrazioni delle politiche necessarie garantire uno sviluppo armonico sostenibile del territorio
C'è una presupposto che un miglior coordinamento tra le istituzioni centrali e locali consente di attivare processi di programmazione di sviluppo condivisi efficaci ed adeguati i reali bisogni dei cittadini
Ma questo è il punto da dal dibattito democratico
Questo dovremmo discutere in cento assemblee come queste
E proprio questo ripensamento
Delle realtà istituzionali sociali ed economiche come entità che interagiscono tra loro come obiettivo prioritario la qualità della vita dei cittadini che impone di definire nel nuovo assetto delle competenze e nell'ottica del federalismo ruoli certi e concreti
Anche per gli enti locali certo gli enti locali devono attrezzarsi per affrontare nuove sfide per far sì che l'azione pubblica con inefficienza ed equità
Non è in questi giorni stiamo faticosamente arrivato al termine del difficilissimo confronto
E difficilissima ancora di più
Difficilissima elaborazione del nuovo Testo unico degli enti locali so che giustamente restituzione locale hanno chiesto un confronto col ministro degli interni non credo che ci sarà difficoltà rapidamente ad organizzare
Già il lavoro che si è fatto è abbastanza pregevole l'abbastanza è dovuto al fatto che dicevo prima che tutto è perfettibile ma un punto di equilibrio un certo punto bisogna pure trovare
Ma c'è un argomento nell'ambito del testo unico che mi piace sottolineare brevemente vedo assoluto presente la Provincia di Milano abbiamo più volte discusso io ci sto provando non so se ci riuscirò
Ma molto mi piacerebbe che da quel testo unico fosse estrapolata la parte che riguarda le aree metropolitane perché fosse trattata in un disegno di legge parte
Perché sono convinto che siccome non è che sono convinto costato come penso tutti hanno la possibilità di constatare
Che non tutte le aree metropolitane non tutte le città metropolitane possono essere trattate alla stessa maniera perché hanno bisogni strutture urbanistiche
Composizione dell'insieme della realtà territoriale completamente diverse come si fa a mettere alla stessa stregua Milano e Napoli volume Torino
Io credo che soltanto con un po'di buona volontà
Si può benissimo trovare una soluzione che vada nella direzione di individuare le tre grandi aree territoriali metropolitana del nostro paese e quindi Milano Roma e Napoli
E da queste con queste lavorare per un assetto che faccia in qualche modo a modello pilota non escludendo che nel frattempo si possa anche pensare a modelli
Che si possano integrare
Nell'ambito di una previsione normativa
Ma troppo francamente un po'azzardato questa è una mia valutazione non lo faccio più da giurista che da ministro della Repubblica
Trovo francamente un po'azzardato immaginare che nell'ambito di un testo unico sugli enti locali si possa trovare una soluzione armoniche adeguata che vada bene
Per tutte e nove le aree territoriale le città metropolitane del nostro Paese illustri
Vi dicevo di un percorso in corso
Presidente Melilli ha chiesto molte cose
E con molta convinzione con molta determinazione nel corso degli incontri che con fatica mi riconoscerà anzi so che già mi ha riconosciuto nella sua relazione che con fatica siamo riusciti ad avviare
E almeno due cose sono state in qualche modo estrapolate sono però importanti rispetto a quelle che da lui richieste
E sulle quali non è un annuncio una riflessione in itinere chiamatela come vi pare
Ma con qualche cosa più di una speranza Fabio io mi auguro che possa trovare realmente spazio all'interno per la formulazione finale della finanziaria
E cioè la scuola dai esclusione dal dal patto di stabilità sia del con finanziamento dei fondi strutturali sia del trasferimento di funzioni
Se questo potesse essere io avrei voluto che fosse qui accanto a me il ministro Pisanu nesso che però è impegnato in altro modo se già scusato con la sua assenza
Sicuramente avremmo potuto essere ancora più chiari su questo aspetto
Ma è una ipotesi sulla quale stiamo lavorando che ha una possibilità di successo giudico
Sufficientemente ragionevole questo sarebbe certamente un segno di attenzione importante rispetto
Alle legittime aspirazioni delle province che dire concludendo tanto mi scuso forse bisogno prolungato un po'troppo
Ma mi sembrava però importante fare alcune sottolineature dinanzi ad un'assemblea così qualificata
E della quale
Lasciatemi dire in qualche modo modo mi sento parte no controparte
Perché il mio ruolo di Presidente della Conferenza Stato Regioni della conferenza unificata abilmente nelle condizioni di esercitare un ruolo istituzionale
Come per la verità anche se con qualche difficoltà qualcheduno mi riconosce anche di aver svolto con equilibrio
E l'equilibrio basato sulla comprensione delle ragioni altrui
E nel tiri me ne talvolta questioni che vanno al di là
Della contrapposizione politica
Perché io sarà perché per gran parte della mia vita ho fatto il costituzionalista
Sarà perché la mia formazione mi porta questo io credo continua a credere pervicacemente continuo a credere devo dire opporci Uta agile tutta siciliana continua a credere
Che le istituzioni sono una cosa la politica un'altra cosa
Però quando ci si riunisce attorno a un tavolo ci sono problemi da risolvere per i cittadini non da far polemiche
Che possono e debbono essere giustamente elaborate fuori da certe stanze cioè non certo attorno a determinati tavoli
La politica la cosa più bella perché mette a confronto idee passioni
L'ideologia mi auguro
Trascorse passate
Mettere anche confronto sensibilità diverse
E fa essere protagonisti cittadini com'è giusto che sia in un sistema democratico consolidato una ma come quello nostro
Ma le istituzioni sono un'altra cosa
Quando ci si siede e si sa che non proprio gesto con proprio atto
No la propria decisione
Dipende il futuro di milioni e milioni di persone
E non vi è atto sì pronto in quella sede che non abbia come destinatari milioni di persone io sento la responsabilità delle istituzioni prima ancora di quello dalla politica
Poi la passione e la politica
Che certo è alla base di questo impegno oramai vi fa stare al governo da ormai quattro anni e mezzo
Certamente esplode nel momento in cui sono fuori da quella sede
Ma in quella sede
Credo che sia importante prima di tutto privilegiare il ruolo il valore
Dirò di più
La intangibilità delle istituzioni che vanno rispettate per quelle che sono chiunque ne rappresenti questo o quel governo
Vanno rispettate perché questo abbiamo il dovere di insegnare ai nostri figli perché lì è la radice dalla nostra democrazia il telo substrato su cui si fonda
La Costituzione del quarantotto e le modifiche che nel frattempo sono intervenute queste la Repubblica italiana
Della repubblica che mi piace ricordare veramente concludo
Ha saputo mettere all'articolo tre
Non soltanto la prima parte che è quella che tutti grosso modo ricordiamo cittadine sono tutti uguale dinanzi alla legge senza distinzione eccetera
Ma soprattutto alla seconda parte del secondo comma di quell'articolo che troppo spesso nella storia del nostro Paese è stata dimenticata
E cioè che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che si frappongono al raggiungimento di una quale parità tra tutti i cittadini in tutte le parti del nostro Paese quella è la parte programmatica che hanno segnato i nostri padri costituenti che noi vogliamo rilanciare ulteriormente
E pensate con quale visione profetica
Oggi dire Repubblica significa Stato-Regioni istituzioni locali quando lo lo scrissero dire Repubblica era praticamente soltanto lo Stato
E allora ecco che nasce
La corresponsabilizzazione di tutti noi sulle scelte che abbiamo davanti
E la forza delle istituzioni prevale sulla storia di questa o quella parte politica
Per ciò che ci riguarda per quello che mi riguarda
Questo è il modo corretto intendere restituzione all'interesse dei cittadini e state sicuri che sino a quando continuerà a svolgere questo ruolo questo sarà il mio obiettivo e nessun altro grazie
Grazie al Ministro La Loggia tre rapidissime comunicazioni di servizio la prima la relazione del presidente è in distribuzione all'ingresso
Alle ventuno e quarantacinque al teatro Mercadante che vicinissimo da qui in piazza municipio cioè lo spettacolo di Peppe Barra per tutti gli ospiti
Dell'Assemblea domani mattina i lavori riprenderanno alle nove e trenta presso il centro congressi Royal Continental in via Partenope buona permanenza buona sera