Diritto di vivere, diritto di morire, sospensione delle cure e lutto

Sulla popolazione il lutto
Ricordavamo due anni fa quando l'abbiamo fatta che per esempio allora parteciparono circa centotrenta persone del nostro incontro
Era per me un successo
Distratti
Precedente a Rimini
Per imparava registra la voce di morti c'erano duemila questo problema di cui anche il verbale
Facile
Sono
L'atto o meglio nel due mila sette che l'anno scorso per un problema sale
Insomma
Quindi è stata una
Coloro pochissimo
L'anno scorso cioè a Bruxelles e abbiamo fatto un'altra giornata di studio che riguardava il lutto la sessualità
Abbiamo sfidato pur tabù mettendoli in il tabù della morte entrambe il senso qualcuno dice questo punto il sesso
Colma junior
Il bilancio
Ambiente punto e la morte anche se comincia a essere qualche cosa di dibattuti dove probabilmente anche quello però è sempre
In termini gli effetti pratici anche il preludere ad altre ancora molto presente e quindi abbia cercato di mettere insieme gli effetti
Sono arrivata anche meno verso
Perché
Probabilmente se uno posti stimolato la pruderie l'altro invece rifiutava
Questo
Questa
Connessione di fatto anche riuscito a una giornata
Vi è interessante gli stimoli quest'anno abbiamo voluto affrontare un tema nuovo anche per voi
Un tema che
Non credo sia
Meno importante degli altri
Intanto
Il titolo
Intanto il titolo
Diritto di visita addirittura di morire
Il titolo
Mi è stato ispirato
Da Paolo Farinelli
Abbiamo qui con noi oggi graffettato diciotto per essere venuto da gennaio
Sulla base di un articolo che lessi alcuni mesi fa sul numero di MicroMega
Che ha scritto lui dal titolo diritto di chiedere dovere morire
Di fatto cinque ci racconterà fatti di questo queste cose
Allora
O io volevo
Come dire Cocchiaro Franco un copia incolla ma qualcuno ha detto no
Interventi tanto che
Aveva già
Già prima non piace a molti
Direttore di Modena troppo forte però poi avremo modo di parlarne
Allora
Decisive il diritto di vivere il diritto di morire
E poi il sottotitolo è sospensione delle cure
Il vento
Allora sospese utopia perché
Anche qui all'inizio qualcuno aveva frainteso amano io non intendo parlare direttamente siano intendo dire se sono
Contro
Nitrati perdere una giornata così allora abbiamo voluto mettere in particolare questo sottotitolo sostituzione delle cure eletto
Perché non vogliamo magari più garanzie
Dibattere sui
Chi è contro chi è però anche se inevitabilmente penso
Questo argomento si possa in qualche modo affrontare
Ma quello che ci interessa oggi ecco prendere riflettere e comprendere su parlare
Gli aspetti
Che riguardano
Gli effetti traumatici intanto
L'esperienza delle persone io poi ti raccontano nell'arco della giornata un'esperienza anche personale goduto come professionista ovviamente
E ma anche gli effetti propinarci cioè
Laddove
Una persona
Decide
Di non proseguire le cure
Vengono consigliate no
Che cosa accade innanzitutto a quella piuttosto
Che cosa accade
Ai suoi familiari e poi
Nel momento in cui questa persona muovere
Come sa l'alto è la domanda che ci siamo fatti
Sapete che c'è un grande vuoto da un certo punto di vista rispetto alla popolazione l'utilitaria nel senso che l'Italia abbiamo circa cinquecentocinquanta mila morti ogni anno
Fate voi il calcolo su quante persone fanno il tutto questo mezzo milione di persone
Via per fare in lutto significa
Soffrire per un certo periodo della perdita
Di una persona con la quale si era legati
Il lutto si sono
Quando la persona che si serve
La perdita di queste persone
Ci è indica
Cambiamento che e alla nostra esistenza potremmo chiamare
Viene epocale so
Cioè
La nostra vita cambia
Allora
Come cambia questa è la domanda che ci siamo posti non è che ci
Di all'argomento che dovremmo in qualche modo
Discutere oggi come cambia
La vita delle persone dopo una perdita dovuta
Ha una sospese
Delle cure volontaria o sospeso seppure che accade
Per altri motivi
Sotto siamo anche
Includere contributivo
E
Il periodo di aiuto
Come sa
Effettivi ci sansa è diverso conto
Per una morte improvvisa avuta sono infarto del miocardio l'ictus cerebrale
è diverso
La perdita
Perna morte dovuta una malattia cronica degenerativa
E
Io
Ho
E comincio già esprimere alcuni pregiudizi
Io penso che la morte sia uguale per tutti qui magari c'è qualcuno potrebbe essere potrebbe pensarla diversamente
Penso però che il morire di nascosto e a tutti
Insomma se è un modo per confonderci le idee protesto quest'idea morire diverso scelti
Vorrei dire
Assistiti assistiti in che modo significa una cosa e
L'altro pregiudizio che ho e come si muove
Il modo in cui si muove
Influenzerà
Il lutto dei familiari delle persone che fa l'avvenuto proprio status
Dopo questa idea dicendo che c'è un fuoco riguardo
Alla popolazione di tutto perché
Li ho lavorato continua a lavorare anche se minore
Implicite migliore piccoli cure palliative lavorato per molti anni
Con un altro soggetto di Milano e
Una delle cose che mi colpì leasing nei primi anni
Io inizio del novantatré a muoversi in questa Saggiorato in Monselice nonché ematologia
In una delle cose che mi colpì enormemente i primi anni del lavoro
Era che
C'era un gran daffare giusto necessario
Per assistere il malato
Momento in cui però non ha timori una
Celant otto assunto
Per
I familiari
Cure palliative single sembra
E
Iniziano con
La stretta presa in carico del malato grave
E finisco nel momento in cui muore
Non parliamo poi dell'altra metà della
Della
La luna nel senso che eccetera grossissimo parte di persone decedute affrontare
Illudono aperti
Di morti improvvise poiché
Ah bene questo come stimolo iniziale
Dicevo abbiamo pensato di affrontare questo tema di allargarlo
E vorremmo perché la giornata
Almeno nell'intenzione di stamattina
Siano un reale confronto
Su quella che l'esperienza di ognuno di noi su quelle che sono anche
Anche se uno magari un l'esperienza ma metta riguardo questo tipo di tempi
Quelle che sono le sue idee perché credo che sia un tema che valga la pena disattendete poco dibattuto abbiamo allargato
L'invito anche a Teleradio abbiamo mandato una serie di messaggi in giro per l'Italia
L'unica radio che dovrebbe essere presente ma che non vedo stamattina a ecco io
Accolto l'appello è stata radio radicale CD darà l'opportunità di averne
Sul sul sito la da parte di registrazione appunto che
Che riguarda
L'incontro questo per allargare appunto un tema perché non sembra seguita essere molto
Molto
Dibattuto ecco per questo
L'idea però è proprio quello di confrontarci genuinamente di di incontrarci e riflettere su
Aspetti che alcuno
Sono già stati presenti nella sua vita enti e per qualcun altro perché può essere che sia saranno presenti perché sapete che
Morire è una cosa che ci tocca tutti
Devo darle ritengo notizie di domani cuore nel senso che
Gianpiero Genovese non ha potuto raggiungerci oggi da Roma
Riuscita nel merito già fatta lui
E anche Marina soffitte ieri sera mi ha chiamato l'ho detto guarda io mi aveva già segnato mercoledì aveva l'influenza mercoledì sentivo Graffeo esercitante oggi ieri mi ha detto guarda
Potrei faccia se venisse qualcuno in macchina ma non c'è nessuno che da Torino arriva
In macchina per passaggio perché il registro perché viene autorevoli
Su cui si è trovato di fronte alla Marina è riuscito a non dare niente un
Scritto che in questi giorni messo cinque anni
Non lasciarci proprio
Bocca circa
Dei grato colpito il dirigente non
So che leggere queste cose
Non è così semplice
Grazie però io ci metterà al massimo ventennio perché credo che siano è fatto uno sforzo comunque di mandarci questo scritto qualche pagina
Credo che valga la pena di registrare
E
Nel fare questo tipo di incontri
Dedicare in passato questo tipo vitelli incontri e faticoso quindi sarà faticoso tuttora aggiornato io spero
Che la fatica
Nei giorni
Alla fine appunto stasera sarà comunque soddisfacente trovarlo recitare versi perché anche rispetto a questo
Poiché io mi sentirei e non solo la signora di
Carlo Caccioppoli Paolo Sarpi nella
Di affiancassero il visto che sono comunque gli ospiti
Abbiamo invitato
Gli automatismi e ringrazio
Per avere accettato anche l'invito dell'associazione
Allora un ringraziamento particolarmente duro si accomodano
Va ai volontari dell'associazione
Hanno
Come dire organizzato questo questo elemento
Potremo fare un applauso a così ci scambiamo
Allora
Marina soffice avevi della Fondazione Fabretti Vittorino aveva il compito di aprire questa giornata al di là della mia introduzione
Con il
Titolo sospensione delle cure
Diritto auspicio
Delega
E io spero di leggere
Meglio che posso la sua riflessione che ci ha spedito per oggi
Alla prima di una sorta di sospensione delle cure di rito auspicio l'organo
Il tema dell'incontro di oggi
è estremamente difficile coraggioso
E preparando questa relazione io che non sono né un giurista né un medico né uno psicologo ho avuto la sensazione
Di aver accettato un compito al di sopra
Delle mie forze
Da storico culturale
Cerchiamo semplicemente di ricordare in apertura di questo convegno
Perché è necessario parlare a mio modo di vedere di lutto e sospensione delle procedure
Non parlerò di tutti quei casi in cui il soggetto lucido e consapevole
Decide liberamente di non continuare le cure
Che mi ha tematiche o altro pur consapevole di andare incontro alla propria morte nei
Di come
Egli piede
Probabilmente negoziare
Cui familiari la propria scelta
Questo è un tema squisitamente psicologico che lascio ai colleghi
Parliamo invece gli altri casi di sospensione delle cure che hanno un rilievo culturale
Nel senso che riguardano la nostra società nel suo complesso
E la sua adeguatezza o meno nel dare risposte ai complessi interrogativi posti dalla morte
Uno diritto
Partiamo da un dato di fatto dal punto di vista del diritto la sospensione delle cure è in Italia
Garantita
Dalla Costituzione dall'articolo trentadue
Questo fatto di per sé interessante poiché i diritti non sono universali ma storicamente determinati
A nessuno sarebbe venuto in mente di garantire un diritto del genere in epoche in cui le cure
Erano privilegio di pochi e la medicina per lo più incapace di salvare vite
Il fatto che esista questo diritto dunque da visto innanzitutto con un risultato positivo del nostro tempo
Al punto da doversi porre l'interrogativo sulla loro opportunità vi sono però alcune ricadute negative dei progressi medici vi sbagliate difficoltà della biomedicina e della società che richieda ritiene di fondare
Esclusivamente su di essa al proprio benessere fisico ad emendarsi a trovare dei correttivi dei propri effettivi collaterali
Nonostante la garanzia costituzionale
Infatti
L'esperienza evidenzia nella pratica molti casi ambigui nei quali questo diritto non può essere esercitato sarà bene comprendere quindi cosa penso alla questione così spinosa
I casi ambigui infatti si situano sempre nella prossimità della morte e
Soprattutto
Hanno a che fare con le tecniche di rianimazione
Nel sul ultimo libro soglie
Carlo Alberto Defanti neurologo e membro della Consulta nazionale di bioetica racconta come prima degli anni Sessanta del Novecento la morte
Avvenisse per lo più
Per ragioni cardiocircolatorio
Il cuore cessato di battere si arrestava di conseguenza la respirazione il cervello andava in un anno sia emotiva
Con la definizione cardiocircolatorio della morte
E passa per un certo numero di anni risolto anche l'antica insicurezza relativo alla constatazione della morte il timore della morte apparente ed è la sepoltura prematura sette e ottocentesca
Lo strumento usato per la costatazione l'elettrocardiogramma forniva un esame prolungato per venti minuti prima di decretare l'ineluttabile l'ineluttabilità della morte avvenuta e appariva rassicurante
Successivamente da un lato i progressi dell'avviamento rianimazione dall'altra la tecnica dei trapianti sviluppatasi rapidamente dopo il primo trapianto di cuore di Parma nel mille novecentosessantasette hanno messo la nostra cultura di fronte
A quelli che vengono talvolta definiti cadaveri di intenti
Soggetti la cui circolazione respirazione vengono riattivati meccanicamente di cui si constata la morte cerebrale l'assoluta mancanza di risposta Steve si tratta di morti secondo la definizione della morte accolto ormai quasi tutto il mondo e pertanto di corpi dei quali è possibile prelevare organi
Ma per i parenti e talvolta una realtà difficile da accettare che sia morto qualcuno che respira
Del cuore batte
Così la vecchia
Paura della morte apparente uscita dal portone principale dopo quasi due secoli pare rientrare dalla finestra e collegarsi al prelievo di organi
Un'associazione la lega nazionale contro la redazioni di organi e la morte a cuore battente è nata nel mille novecentottantacinque porta avanti un'attività di propaganda
Contro la falsità
Della definizione della morte cerebrale evidenziando come un finto dibattito si stia svolgendo su questi temi in tutto il mondo ma non in Italia
Inoltre
L'Associazione lanciamo ci accusa di
Contro lo Stato italiano
Che ha fatto parte passare il principio del silenzio assenso se non faccio opposizione alla donazione sono autonome automaticamente donatore
Impedendo ai familiari di opporsi all'espianto l'attività dell'associazione lo parla esplicitamente di lutto e di dolore
E si focalizza sui temi medici giuridici tuttavia è chiaro né a riferimento i familiari che si ritiene ingestibile un lutto
Dopo una morte a cuore battente
Il tema è massimamente delicato non è un caso pertanto che anche a favore del trapianto d'organi si siano costituite varie associazioni che si prefiggono di fare educazione sociale a favore della donazione
Una di queste la
L'atto associazione trapianti organi
Con varie sedi regionali in una pagina Esposito in Veneto
Si descrive
In cosa consiste la morte cerebrale ma soprattutto senza fare di
Diretto riferimento lutto
Si tiene un discorso volto a dimostrare che la donazione degli organi è in grado di trasformare il dolore dei parenti per la morte in solidarietà
E dunque
Qualcosa di positivo
Migliaia di persone sono in attesa di un trapianto che può salvare la loro vita attualmente il personale medico di reparto di rianimazione che informi i familiari delle possibilità di un prelievo di organi
Questa è stata definita la domanda più difficili da porre al momento peggiore alla più infelice delle famiglie
La capacità dei medici di informare e di una maggiore consapevolezza degli scopi di un trapianto possono consentire una decisione più serene trasformare un momento veramente difficile in un atto di grande solidarietà
è una citazione del sito
Il tema del lutto dopo un espianto e trattato in un corso organizzato dal lato della Puglia ma adesso edificato un'ora soltanto su quattro giornate formative
Piene interventi
Per alcuni turn over lavorarle peraltro facilitato dalla consapevolezza del prolungamento della vita di un altro essere umano non è mia competenza entrare nel merito di questa contrapposizione interessante però
E che tale aspetto del dibattito adesso
Deciso quella
Poiché la medicina con la R maiuscola non debba avere a che fare cui si momenti
Dal punto di vista etico afferma ancora pesanti
La morte cerebrale
Camion ossatura eversivo un processo per cui la morte cardiaca subentra nella maggior
L'ordine del giorno anche in presenza di respirazione tu circolazione artificiale
E pertanto legittima stabilire che le cure possono essere sospese in un individuo che ha dichiarato morto e che di conseguenza si possono anche in Spagna espiantare i suoi organi tuttavia
Non tutto eliminare come sembra a prima vista
Innanzitutto tutti i Paesi
Alcuni immobili identico la definizione della Carta
Alcuni anziani nascosto resistenze che sono evidentemente di tipo culturale più che ovvio
Ecco
Esemplare il caso del Giappone contrariamente all'idea occidentale cartesiana secondo cui la
A se
Ma il cervello infatti la una tradizionale giapponese si rappresenta il principio spirituale cominci confuso quelli
Così
Una Commissione governativa nel mille novecentottantacinque messi a punto i protocolli per la diagnosi della morte cerebrale
Propose per gli organi fossero prelevarli
Prelevabili da un individuo in morte cc cerebrale
Solo se quest'ultimo avessi espresso la sua volontà favorevole
Parere poi tradotto in legge nel mille novecentonovantasette dopo un dibattito acceso e polemiche
La morte dell'uomo contrariamente a buona parte del mondo
Scusate la morte dell'uomo potremo mettere una parte del mondo
E qui
Un profluvio di volumi uscì su questo tema in Giappone
Ah scusa avevo letto ma nel giorno morte dell'uomo contrariamente a buona parte dell'uomo del del mondo
Un profluvio di volumi uscì su questi temi in Giappone tra gli innumerevoli in un momento innumerevoli libri pubblicati e ricordiamo quello della giornalista Anna Cascina intitolato morte invisibile
Del mille novecentottantacinque che faceva riferimento all'esperienza personale dell'autrice
Ma Cresci ma chi aveva assistito alla morte cerebrale del merito insisteva sul fatto che il corpo dell'uomo in morte celebrare
Non ha l'aspetto del Canada
Ma per il nuovo motivo
E che è impossibile dall'inizio in queste condizioni
Ad un percorso di elaborazione del lutto
La giornalista aveva inoltre condotto un'indagine nei reparti di terapia intensiva costatato che i parenti non manifestano cordoglio di fronte la diagnosi di morte cerebrale ma solo nel momento in cui
Il cadavere staccato dalle macchine assume anche l'aspetto del cadavere sarebbe dunque dirimente per potere dare inizio al lutto
Un partito una particolare attenzione banche dedicata al caso danese
Per la delicatezza con cui affrontò il problema della morte celebrale della sospensione delle cure del trapianto la Danimarca infatti alla fine degli anni ottanta affitto la discussione ad un Consiglio bioetica interdisciplinare
Coinvolgendo inoltre nel dibattito la popolazione
Con numerose iniziative pubbliche
A seguito di questa riflessione il Consiglio preferirei restare aderente ad un concetto di morte condivisibile
Dall'esperienza comune come quello di morte cardiaca pur stabilendo che essendo la morte un processo concetto peraltro già accolto nella cultura illuministica europea
E illecito quando esso inizia sospendere ogni trattamento affinché possa concludersi
Saccheggio ancora una volta bellissimo libro di Defanti per sintetizzare le conclusioni che andrebbero meditate
Del documento danese prodotto nel mille novecentottantanove
Una persona e morta quanto le tre funzioni fondamentali cioè la circolazione la respirazione i la funzione cerebrale sono cessate definitivamente
Di quando cessa la funzione cerebrale inizia il processo della morte ci quando si entra nel processo della morte i trattamenti di sostegno artificiale delle funzioni possono essere sospesi
La cessazione del trattamento non è la causa della morte ma nel termine il processo direi il momento della morte si colloca alla fine non all'inizio del processo
In altre parole coincide con la cessazione irreversibile delle funzioni cardiaca e respiratoria
E
L'unico scopo che legittima il prolungamento del processo della morte mediante trattamenti è il trapianto dato un attore a cuore battente
Esso lecito
Se il donatore coi suoi familiari hanno dato il loro consenso informato la procedura di turnazione terminerà
Il processo del morire
Ma non costituiva
La causa della morte del donatore
Senza escludere la possibilità al trapianto a cuore battente quindi la Danimarca lega tale eventualità al coinvolgimento attivo del donatore della sua famiglia
Si tratta di un aspetto che come cercherò di dire più oltre mi pare ingrediente fondamentale
Di un percorso di superamento del cordoglio non devastante
Due
Auspicio
Uno degli aspetti più delicati del tema della sospensione delle cure riguarda lo stato vegetativo permanente che si crea come è noto
Quando i danni da alla corteccia cerebrale sono molto ingenti e le reazioni coscienti dell'individuo vengono azzerate
Se però il tronco encefalico che presiede alle attività nella metaboliche non è molto danneggiato si può verificare il caso di pazienti che dopo un periodo di coma aprono gli occhi
Riprendono a respirare spontaneamente alterne dello stato di soldi
Ad uno di degna eccetera
Anche se il danno la corteccia esclude che possano svegliarsi da questo stato
La definizione di queste persone come di morti è ancora più ardua anche se sono pazienti che non si possono nutrire spontaneamente e che vengono nutriti trattati tramite società
Poi perché dire respirazione spontanea sospendere cure significa nel caso specifico sospendere la nutrizione artificiale
La bioetica visto in questo come in altri ambiti in Italia la contrapposizione frontale tra laici e cattolici
I primi tendono a considerare la nutrizione artificiale un trattamento medico mentre i secondi pensano piuttosto che il paziente che dimenticano di non essere senz'silente muoia
In tal modo di fare i sette
In Italia così
Vi sono diverse sentenze che si sono espresse sfavorevolmente alla sospensione delle cure
è il caso di Eluana Englaro
Il cui padre sta combattendo una battaglia giuridica e civile per poterle sospendere la nutrizione a lecco
Negli Stati Uniti come è noto l'analogo caso detta rischiamo fu risolto diversamente
Il marito affermò di essere il depositario di una volontà espressa dalla moglie ed ottenere la sospensione della nutrizione anche contro la volontà dei genitori riterrei suscitando peraltro un'enorme scalpore negli tiene
E l'indignazione del Presidente Bush
Ciò che mi porta a rilevare tuttavia e che nelle motivazioni a favore o contro la sospensione poco o nulla si parla del minuto di chi resta
E nessuna ricerca è stata condotta
Nel sito tipizzati de Agenzia di giornalismo scientifico
Compaiono
Le seguenti parole che fanno riferimento all'impossibilità di elaborazione del lutto dei genitori di Eluana
Di fronte alla figlia mentiva
Nel morta e allo stranissimo che ne consegue
Nel dicembre mille novecentonovantanove la Corte d'Appello di Milano ha respinto la richiesta di padre tutore Beppino di sospendere l'alimentazione artificiale che la tiene in vita si badi bene
Non si trattava
Di una richiesta di eutanasia
Come spesso equivoca la stampa bensì una richiesta di rifiuto delle cure
Che secondo i ricorrenti configurano un quadro di accanimento terapeutico
La sentenza di Milano ha rappresentato una sconfitta pesantissima perché da un decennio supporta la situazione crudele
è paradossale di avere una figlia ridotto ad un corpo senza coscienza condannato a vivere solo perché il destino ha voluto risparmiare nella zona cerebrale deputata alla respirazione
Di fatto il malato può essere definita morta secondo la legge attuale perché anziché l'intero encefalo incidente gli allievi Simionato solo la corteccia
Cioè la parte dove vengono elaborati pensieri consapevolezza sentimenti relazioni cosa restasse tutto questo si spegne
Una pianta
Un lutto impossibile da elaborare una figlia ridotta zombie da una medicina interventista che adesso si rifiuta di risolvere il problema che essa stessa ha contribuito a creare
Si tratta
Di un doloroso paradosso
Impossibilità riconoscere come morte
Individui stato vegetativo permanente non sono neppure riconoscibili come PD sospesi in questa terra di nessuno tengono sospesi anche coloro
Che se ne prendono cura in una dimensione di estenuante
E disperante attesa
Ora
L'espressione della volontà del soggetto può essere in casi come questi molto importante la dimensione fortemente individualistica
Della nostra società influenza senza alcun dubbio tutti i ragionamenti bioetici giuridici
Il principio di autodeterminazione che viene prima dei beni di ogni altra entità familiare o comunitaria
Tutto ciò sia detto in modo costata attivo e non critico
Fassino che in mancanza della presenza cosciente del soggetto per il quale si devono sospendere le cure sia necessaria l'espressione anticipata di volontà
Intorno alle volontà anticipate molte istituzioni hanno elaborato testi ed oggi varie proposte di legge giacciono da discutere in Parlamento
Molti ritengono probabilmente con ragione
Che se periodicamente il soggetto sanno
O malato si esprimesse su ciò che desidererebbe o meno ricevere come curò trattamento nel caso in cui dovesse perdere la lucidità o trovarsi in coma
Il medico anche il medico di terapia intensiva non potrebbe non tenerne conto
Non si tratta solo di risolvere casi come quello di Eluana così come accade nei paesi anglosassoni ma anche di prevenirli per quanto possibile di evitare da parte del medico rianimatore di creare verrebbe da dire ricostruire
Talvolta situazioni penose
Ciò si è detto che la consapevolezza delle difficoltà e dell'emergenza in cui si trova nella maggior parte dei casi il medico che cerca di salvare una vita
E direttive anticipate si eviterebbero di grande utilità anche per malattie neurodegenerative laddove talvolta un intervento di tracheotomia ventilazione artificiale può prolungare la vita ma apprezzo di una diminuzione radicale delle sue qualità
Che non tutti i pazienti sono in grado intendono supportare
Tuttavia una buona legge sulle direttive anticipate sarebbe senza dubbio fondamentale Ermanno sufficiente il problema l'Italia resta prevalentemente culturale
Accanto alle leggi è necessaria anche una vasta campagna di educazione
Sui piedi della morte
Che abbia come interlocutori da un lato
I medici
Che dovrebbero cominciare a pensare non solo a prolungare la vita ma anche a tollerare la frustrazione della morte del paziente
Così da poterlo accompagnare
E vorrei citare a questo proposito il bel libro di un medico di famiglia inglese gli una intitolato motivo di morire e recentemente pubblicato in Italia
Che scrive come i medici ci interessa solo rinviare la morte
Non dovremmo essere interessati anche a ridurre la paura invece di esacerbare
Dall'altro lato i cittadini nel loro complesso affinché tutti i consiglieri no la morte come un argomento su cui confrontarsi e poi prendere decisioni responsabili
Anche in giovane età
Quando la fine pare ancora lontana e quasi
Irreale
Tra
La delega
E con questo giungiamo al tema della delega
Che pare slegato da quanto stiamo dicendo ma che a
Invece
A mio modo di vedere una grande importanza
Proprio per via dell'allungamento
Della vita
Delle ancora insufficiente e pratica del consenso informato ed è la verità al malato dell'ancora incerto riconoscimento delle direttive anticipate
Ci si trova nel nostro Paese in una situazione di ampia delega istituzionale del processo della morte e del morire
Il pensiero di tutti e che se ne occuperanno i medici
E rincuorare l'idea
Che esistano farmaci capaci
Di togliere il dolore
A discutere della propria
Fine vita
Condividere le decisioni con i propri cari
Sembrano essere traguardi ancora lontani
Eppure
Proprio dal punto di vista dell'indulto su cui oggi riflettiamo appare importante è proprio la negoziazione delle proprie scelte
La loro condivisione con la famiglia
Da questo punto di vista anche la stessa legge dal novantadue sul silenzio assenso
Per quanto riguarda la donazione degli organi rivela implicitamente la scarsa fiducia
Nei confronti dei cittadini ed è la loro capacità di esprimersi su questo tema
Aver optato in modo utilitaristico per il meccanismo del silenzio-assenso invece di programmare un'ampia campagna di informazione e sensibilizzazione la dice lunga
Oltre che in cui si sente oltre che sui sempre più fragili processi democratici italiani
Anche
Sulla perturbante incapacità di affrontare collettivamente il tema della mortalità umana
Nonostante il movimento hospice il cosiddetto avrei faida
Della morte
Che è stato comunque più rilevante dei Paesi anglosassoni
Cerchino di rendere possibile la decisione individuale alla fine della vita da noi vige ancora la totale delega agli altri
L'auspicio di non soffrire
E di dormite Dorovtei intimorire dolcemente
Ampiamente condiviso solo lentamente con difficoltà porta ad una maggiore consapevolezza
E la versione mediatica italiane del dibattito su tutta l'Asia
Manichea e scandalistica
Ha confermato la distanza che se si frappone fra i cittadini
E la conoscenza necessaria
Ad esprimere un parere equilibrato su tematiche così delicate
Per quanto riguarda la sospensione delle cure poi spesso confuse con l'eutanasia
Come si è testamento tristemente visto nel caso di Piergiorgio Welby
Bisognerebbe parlare di una distanza tra la maggior parte dei cittadini e la conoscenza dei propri diritti costituzionali
Frattanto continuando ad allontanare la riflessione sulla mortalità
La maggioranza dei nostri contemporanei Sicula nell'idea che ci sarà chi dotato delle necessarie competenze specialistiche potrà garantire come un diritto una morte
Tollerabile
Dolce e naturale senza dolore fisico e psicologico senza perdita dell'individualità
Ed è il significato del proprio essere
Ma
Senza assumersi la responsabilità ineludibili
Riguardo al proprio morire
Comprese quelle riguardanti l'eventualità di una scelta
Di sospensione delle cure
Si fa in principio implicitamente e inconsapevolmente proprio il vecchio adagio approvi buona latte di vicenza del morente non corre non collabora un superstite
Consegnandolo
Ad un lutto arduo e solitario
Bene
Io spero
Aver letto
In maniera comprensibile il ricco intenso penso contributo che Marina Sozzi cioè inviato
E
Potremmo se c'è qualcuno che già vuole rompere il ghiaccio aprire
A qualche riflessione così a caldo rispetto a questa lettura
Al di là
Dalla modalità che ho cercato di utilizzare
C'è già qualche
Altrimenti possiamo
Continuare con
So che è difficile in un solo Marina Sorze quindi non potrà rispondere a eventuali
Osservazioni
Domande
Grazie facciamo
Senza infornata si intende
Il testamento biologico
Sono
Chi vuole rispondere che io
Io
Per consenso informato un'idea cioè
Che si sappia nel caso di una sospensione cioè in relazione alla sospensione del cure
Che si sappia
Che cos'è che gli viene proposto e che effetti può avere quello che viene proposto però abbiamo qui un medico forse c'è anche qualche altro Minicucci al professor Andreoni so questo signore medico Force
So se volete dire
Cominciamo a dare
La parola
Ma il consenso gli onori
Non sono un esperto
Però posso dire che il consenso informato è un qualcosa che
In campo medico ormai richiesto per moltissimi prestazioni
Molti diretta agli atti in molti in molti reparti qualsiasi terapia qualsiasi indagine diagnostica mininvasiva
Necessità
Cioè viene richiesto un consenso informato
Il testamento biologico e fosse una cosa più complessa
Nel senso che
In anticipo una persona accetta
O
Ho stabilisce quale saranno quale potrebbero essere le proprie scelte in determinate circostanze la visita
Sono anche altre riflessioni
Porto su faccio da balletto
Ma in realtà sono abbastanza convinto che il
La direttiva anticipata da dichiarazioni anticipate di cure
Non è molto differente da un consenso informato veramente approfondito
Nel senso che
Nell'atto stesso che prima ad esempio di atti chirurgici o anche medici impegnativi
Si danno le informazioni approfondite di quelle che si possono essere le conseguenze di quell'atto e quindi si chiede il consenso all'esecuzione di quelle cose
In realtà sia un'informazione corretta
Il paziente vede sottoscrivere un atto in cui dice
Se a seguito del trattamento dovesse verificarsi un arresto cardiocircolatorio
Che cosa
Ritengo che possa essere fatto
La rianimazione d'accordo ma sino a che punto mi si venga portato in terapia intensiva sino a che punto
E accettabile per me
Che
Vengano fatte trattamenti di supporto delle funzioni respiratorie quindi sino ad arrivare alla tracheotomia
All'aspirazione assistita che può diventare definitiva se
A un certo punto la funzione cerebrale dovesse risultare compromessa
Nella sostanza il consenso informato che viene raccolto quando si fa un atto chirurgico medico di un certo impegno
Siete in condotto dovrebbe portare sottoscrivere qualcosa che riguarda tutte le cose che sono contenute nel testamento biologico delle direttive anticipate quindi il consenso informato in alcuni casi
Finisce per diventare una dichiarazione anticipata
Cure
Indicando i limiti cui queste cure possono arrivare
Sino a quando possono essere
Protratte e quando eventualmente sospese
C'è una
Ho fatto
Alle volte ho l'impressione che il consenso informato diventi esclusivamente una manleva
Il medico per i medici
Che precedevano al loro lavoro
Io vorrei il consenso informato sia
Però obiettivamente una urbanizzazione
Della situazione in cui il malato e in quel momento si trova
Le umanizzazione intendo che il malato hanno il diritto fondamentale di sapere con esattezza quale la sua situazione quali sono le conseguenze a cui va incontro eletti
Accompagnarlo nelle scelte che lui richiede di fare
Non è soltanto un consenso per evitare conseguenze o per autori autorizzare alti che nel momento in cui si verificano lui non può pretendere
Ma è un momento preventivo perché
Il malato già in quelle condizioni questo ve lo dico per esperienza diretta il malato si trova in una
Dei potenziamento psicologico
Quindi si trova debole
Molto fragile
Vedrei medico come una sicurezza gli si affida
Lega tutte le sue come dire siti si realizza un vero transfert
Nello stato in cui si trova il medico a una
Come dire la responsabilità molto grande che quelle anti rendere
Consapevole vieni con tutte le caratteristiche possibili quindi senza falsi obiettivi a questo punto deve dire esattamente come si hanno le cose aiutarlo in questo processo di formazione del consenso e non soltanto una manleva
Altre
Ma credo che
Potrebbe essere utile sentire adesso
Perché
Si tratta di un intervento il prossimo fatto da un medico
Non pensi collega molto bene con me il discorso discusso lo stiamo facendo e si collega
Che al tema delle sospensioni neppure
Anche se sappiano che nelle cure palliative
Il
Massimo degli sforzi che di fatto per
Accompagnare curare le persone
Loro ultimo tratto di vita
E la sospensione delle cure è un aspetto cioè assume connotati particolari
Allora se
Non ci sono altre osservazioni interventi passerei la parola
Accardo cacciò rinnovo il ringraziamento per aver accolto il nostro invito
Te lo cacciò tutti ricevono hospice con quello del Santa Maria delle Grazie a Monza
Di gli ho chiesto di parlare ci della sospensione delle cure nell'ambito delle cure palliative
Tanto che carico ti passo il microfono come vuole c'è anche il microfono sui
Un saluto caldo a tutti e un ringraziamento all'incarico Cazzaniga per l'invito
Anche se
Subito gli avevo detto che non veniva a parlare di cose difficili di cui non sono capace di cui non sono preparato ma ero disponibile solo a venire a raccontare la mia esperienza sul campo diciamo
Io sono un medico
Con specialità in Oncologia ho fatto per
Quasi vent'anni l'oncologo medico quindi vuol dire che a mio terapie un po'di diagnosi e tante chemioterapie
Poi nel due mila o in pratica cambiato mestiere
Perché sono diventato cominciato a fare le cure palliative
In questo posto qui
Questo è il nostro hospice a Monza gestito dalla fondazione don Gnocchi
è un hospice prevalentemente indirizzato anzi direi all'inizio quasi esclusivamente indirizzato alle ad assistere pazienti terminali oncologici non è un caso che io venivo dalla
Da una
Formazione oncologi calda ma specialità di Oncologia
E
A un certo punto proprio cambiato mestiere
Andando a lavorare a Monza ho cambiato mestiere
Lavoro del palliativista del medico pagatore diverso è un'altra cosa
Io sono qui a parlare della mia esperienza
Anzi
Devo dire che mi sento anche un filo disagio nel senso che
Non pensiate sicuramente che l'abbia la ricetta giusta
Credo che non esista un modo univoco di pensare a queste problematiche a queste cose
Che valga
Una volta per tutte che sia sempre valida
Credo di non avere il proprio dovere molte poche certezze
E il mio disagio nasce dal fatto che probabilmente ognuno di voi per il fatto stesso che
Essere qui
Ha probabilmente più
Più cose immettere direi perché ogni
Ogni esperienza così drammatica che come compagno e quelle dei
Dei miei malati
Ogni esperienza è unica per questo dico non ci sono delle regole
Per me delle regole fisse generale
Intanto devo dire che il titolo del mio intervento
Cure palliative sospensione delle cure
Secondo me è già
Ambiguo
Sbagliato probabilmente
Per definizione le cure palliative
Non terminano ma
Con questo voglio dire che
Una è diverso da terapia
Nel nostro mondo diciamo ospedaliero un medico in generale
Frasi come non c'è più niente da fare
Ormai siamo di fronte a una malattia incurabile
Qualche volta anche frasi dure come rivolta i familiari ma insomma questo questo questo questa persona se la porti a casa qui non c'è più posto
Per fare qualcosa ecco queste frasi
Non esistono non devono esistere nell'ambito delle cure palliative non rientrano nel vocabolario delle cure palliative
Allora da una definizione o alcune definizioni di quello che sono
Le cure palliative e queste sono cose
Probabilmente risapute che avete già sentito ma che pesa non sono però le con tanto significato
Per cure palliative intendiamo lo studio il trattamento dei pazienti con una malattia attiva
Che va avanti progressiva
Generalmente in una fase avanzata
Per la quale
Sì
Aldilà definire con una certa approssimazione la prognosi quanto abbiamo davanti quanto rimane da vivere
L'obiettivo delle cure palliative
è la qualità della vita questo è fondamentale
La qualità della vita che l'ammalato stabilite
E
Dovrà rivedere sta ridendo doveva vivere avrà davanti
Le cure palliative affermano la vita
Si interessano della persona che vive
Però considerano il morire con un evento naturale
In altri termini non si oppongono a un processo che sta andando avanti
Che progredisce
E quindi l'obiettivo delle cure palliative
Non è quello né di accelerare
La morte la fine della vita
Ma neanche di ritardare la figura la morte
Diventa un invece obiettivi il controllo del dolore
Non è un caso che le cure palliative sono nate soprattutto in campo oncologico perché l'aspetto dolore dolore fisico intendo
è uno dei problemi più grossi per chi
Per chi sta male per la persona malata soprattutto per la persona
Diciamo in fase terminale
E la malattia oncologica il dolore nella malattia psicologica
Un aspetto molto frequente quasi una costante nella fase terminale
Quindi il Consiglio Obiettivo diventa a controllare questo sintomo questo sintomo devastante
Ma anche tutti gli altri sintomi che sono disturbi di tipo psicologico sociale e spirituale
Inoltre
L'obiettivo è quello non solo di un aiuto alla alla al malato ma si rivolge anche ai familiari sappiamo
Tutti perfettamente che
Un ma una persona ammalata ammalata gravemente coinvolge
Emotivamente e praticamente la tutte le persone che che attorno familiare in primis ma amici e tutto il tessuto sociale che lo circonda
è andata avanti troppo
Queste sono alcune delle caratteristiche che a
Sono proprio delle cure palliative poveri di tecnologia
In una medicina sempre più tecnologica sempre più costoso da sempre più
Pretenziosa
Le cure palliative fanno dei passi indietro
Costi sono anche economici sono
I revisori
Apparecchiature costoso e non esistono
Sono però dite di un'assistenza
Di persone
Disposte a dare un aiuto complessivo un aiuto globale alla persona che sta male le ricordavo prima
Non solo terapia del dolore ma cercare di
Coprire i bisogni
Sociali familiare economici psicologici
Spirituale anche
In definitiva non sicura più la malattia
Che abbiamo visto ormai è in una fase avanzata
E
Intrattabile in senso specifico
Io lavoro quei malati oncologici sono quelle
Qui in momenti in cui
Veramente per la malattia oncologica che ho davanti non ho più armi efficaci
Non ho più spazio perché nel terrapieno più spazio per interventi chirurgici e non ha più spazio per radio terapie e così via
Quindi non mi interessa più la cura della malattia ma mi interessa la cura della persona malata
Questo non necessariamente passa attraverso le terapie malattie curarsi
Quindi la sospensione delle cure per le cure palliative non esiste
C'è sempre e comunque
La disponibilità perché è una disponibilità la possibilità di usufruire
Soprattutto di un accompagnamento una parola che era già immersa nell'intervento precedente e cure palliative sostanzialmente vuol dire accompagnare mettersi al passo di persone
Che stanno male
Vuol dire offrire una solidarietà
Una assicurazione che comunque andando anche male le cose
Sì è presente se lì vicino
Ho questo vuol dire questo accompagnamento colpire non necessariamente vuol dire mettersi al passo di chi
Va più piano chi ha più bisogno
Mi vien da dire che spesso ha il malato ma non sempre il malato alcune volte
Bisogna confrontarsi
Con la famiglia presente
Non è indifferente questa cosa perché le nostre le difficoltà maggiori che
Quotidianamente noi apriamo
In realtà ci tengono più dalla famiglia che non dagli ammalati
Ecco io credo che
Probabilmente
Tra un accanimento terapeutico
Non solo terapeutico chiamiamolo accanimento in generale
Che circonda che in cui
La negli anni l'ammalato corre il rischio di essere coinvolto e dall'altra parte dall'altro estremo l'abbandono
Abbandono terapeutico ma non solo abbandono terapeutico ecco io credo che in quest'ambito
Può esserci un grosso spazio
Per le cure palliative
Ecco allora entriamo più nello nello specifico
Delle terapie nato per appurato che la cura non smette
La smetta non smette neppure nel momento del decesso perché sapete che noi abbiamo una grande attenzione anche per la fase dopo sia in termini pratici nel consentire
Che questa povera salma soggiorni in un posto decoroso diciamo
Dove la famiglia familiari gli amici possano
Accompagnarlo
Essere presenti
Ecco se guardate i primi due riquadri imporre commessi in come intendiamo in generale le l'mondo diciamo il decorso di una malattia oncologica
Di solito si considera
Uno spazio che vada la diagnosi
Quando
Tra virgolette non c'è più niente da fare interni ecologici
Questo è lo spazio che le cure e delle cure specifiche delle scuole antitumorali interventi chirurgici radioterapia emettere Attilio eccetera
Poiché l'addizionale mente siti
Si dice basta qui non c'è più niente da fare
I fortunati riescono ad accedere al mondo delle cure palliative
Non credo che questa sia una corretta in modo di pensare le cose
Penso che il secondo spazio sia quello più più più corretto dove
La cura palliativa che vuol dire in quel probabilmente in un primo momento nulla il supporto psicologico può essere la Sole la solidarietà l'essere capaci di parlare non solo in termini medici
Della malattia di una malattia
In questi casi che sta che
è destinata andare male allora in questo caso le cure palliative possono affiancare già all'inizio il percorso che è l'ammalato
Certamente non fa
Non vanno
Tutte le cure possibili è corretto che vengano erogate
All'inizio queste occuperanno la gran parte dello spazio della
Della dell'assistenza all'ammalato e progressivamente lasceranno invece lo spazio a quelle che sono delle cure
Meno invasive mensa in termini invasive sempre meno
Legate alla terapia classica invece diventeranno oppure
Di sostegno del supporto di balneazione
Vi dicevo che le cure palliative possono
Occupare abbiamo il problema nella nostra società di pure sempre più costose ormai si pone il problema di
Come
Il che ha diritto fa alcune terapie
Non tutti potranno fare esami diagnostici terapie le più costose
Un Paese senza limiti economici questo non avrà questo problema va nel terzo regimentazione quadro per esempio è chiaro che la laddove non ci sono
Su
Mezzi economici sufficienti
Alcune terapie non potranno essere fatte con le terapie costosa
Sicuramente
Le cure palliative sì
Quel palliative
Costano niente
Costano poco eccetera
Il terminalista
Perché su questo punto si gioca non molte per il problema
Che viviamo noi quotidianamente
Convenzionalmente si intende esattamente all'età
I tre mesi che mancano di tre mesi di vita che mancano prima dobbiamo
è un accezione poche che crea tante difficoltà perché ad esempio può
Essere abbastanza validità abbastanza valida per la malattia oncologica
Certamente non funziona per la malattia neurologica non funziona per la malattia cardiocircolatoria
E
Così così per tante altre situazioni in cui la prognosi e di chi veramente difficile
Definizione
Walt e poi credo che
La terminali tassi in realtà una presa di coscienza
Nel nostro Paese noi siamo probabilmente molto molto indietro queste su queste tematiche
Pochissimi degli ammalati
Che vengono ricoverati negli hospice
Conosco già pochi conoscono la diagnosi o meglio spesso conoscono la di anche sanno di essere stati operati di un tumore
Ma molto più difficilmente
Mettono in relazione il loro star male attuale con la malattia oncologica magari
Esordita cinque anni prima
Vi assicuro che molti meno
Pochissimi sono consapevolmente coscienti della prognosi
Allora nell'offrire
Terapie adeguate al bisogno nell'offrire anche luoghi adeguati come si fa a proporre l'hospice che ormai
Diciamo viene abbastanza conosciuto anche
Da noi
Come l'uomo malati terminali
Come si fa procurato occorre un tale posto quando non si ha coscienza della propria terminali tale tant'è vero che molti familiari
Convincono il parente a essere ricoverato
Accennando all'oste come al posto della
Lombardi riabilitazione
Io credo che allora questo problema della della coscienza
Sì è un problema fondamentale
è indubbio che chi sta male si accorge che la propria malattia stanno dando umana sta progredendo
è indubbio che l'ammalato si accorge che le proprie condizioni peggiorano
Che gli studi mentre hanno
E che con tutta la buona volontà chi attorno non riesce
A risolvere compiutamente questi disturbi
Io credo che
Per molti di queste persone sofferenti
Anche sia presente la a un certo punto la consapevolezza di una vita che si riduce
Probabilmente quasi sempre
Nella malato Kennedy malati che viviamo noi
Anche se non esplicita esplicitato
A un certo punto
C'è intuizione
Di essere avviato verso la fine
Qualche volta
Qualche volta
C'è probabilmente anche la consapevolezza di un'attesa di morte
Il più delle volte queste cose non vengono esplicitate nei
Al
Ne ha i medici
E al personale che del sistema tanto meno i familiari
Si ha paura di dare un dispiacere riceve sono
Al di sotto di queste cose però è necessario quindi digerente dal
Probabilmente
Piano piano una consapevolezza
Della
Di una prognosi infausta è presente nella malato
Forse è più di quanto
Com'è presente
Dei familiari
E addirittura nei medici curarne il nel personale di assistenza
Io credo che una
Vero
Accompagnamento condiviso per un accompagnamento condiviso che possa davvero essere
Giovamento all'ammalato sia necessario che
Malato
Assiste nemico familiari
Piano piano arrivino
A una pari consapevolezza
Quanti sono i medici che
Magari hanno seguito per anni un malato proponendo sempre
Ulteriori terapie ulteriori esami
E proprio per questa conoscenza profonda che spesso è anche si trasforma in
Non dico in amicizia ma insomma in un
In qualche modo in
In un affetto
Quanti sono questi medici che a un certo punto hanno il coraggio di riconoscere prima di tutto a se stessi che si è entrati in una fase diversa
Che davvero
Una terapia specifica per la malattia non c'è più
è una sconfitta per il medico
E
Se non c'è questa consapevolezza come si può pretendere
Che l'ammalato o la famiglia
Si convinca
Ad esempio a ricorrere a una terapie analgesiche adeguata morfina quanta paura fa
E lo stesso per la famiglia come posso io proporrei determinate terapie
Analgesiche
Al
Quante volte ci capita di dover lottare con la famiglia che non vuole che venga data la morfina
Con tutti
Le fantasie che la morfina
Che accompagnano la morfina
E l'ammalato che costretto a soffrire soffre eterno la scarsa convinzione la carta la scarsa cosa consapevolezza della famiglia
E d'altra parte ecco a questo punto
Le prospettive in questa prospettiva allora bisogna credo che la cosa importante sia Teti tutto il contesto
Siamo d'accordo ci sia una
Un accordo su che cosa fare su quali sono gli obiettivi che cosa si vuole fare per l'ammalato cosa può essere utile
E questo è non è facile perché per ognuno
è diverso non c'è la ricetta valida
Quanto era per ciascuno
E villa difficile credo che il nostro lavoro è proprio questo lì siamo al passo siamo ad accompagnare una persona secondo i suoi le sue necessità i suoi bisogni e le sue aspettative
Dopo le nostre secondo i nostri modelli e le nostre ricette
E allora ma
Cos'è utile è utile e qualche volta l'ulteriore illusione certi qualche qualche malato ha necessità di essere ulteriormente illuso e non sarò io certo a toglierli questo è questi illusione
Anche se sarò lì a testimoniare che
Che da un punto di vista scientifico nono
Cosa in più da fare
Ed ancora
Questo vuol dire cercare una nuova terapia andare a cercare un nuovo ospedale o un nuovo medico che
Che Conforti questi elusione
E questi sono i motivi dei viaggi della speranza
Come è andato non va bene Milano Pato vanno a New York vaticina vado a cercare l'agopuntura landa cercare la medicina alternativa
Quali sono i rischi certamente una
Disillusione
Qualche volta non si può comunque evitare
Questa
Questo spirito più vicini
Eviterei un rischio può essere l'ansia certamente un atteggiamento così non aiuterà l'ammalato attrezzarsi non aiuterà l'ammalato che fa sì tanto meno ha dichiarato infatti aspettarsi
Temo che per alcuni questo porterà alla disperazione
Quanto nell'illusione caporali
Ma non non ho la ricetta per FIAT che sia sbagliato
Qualche volta probabilmente sarà utile
Aiutare accompagnare una delicata presa di coscienza
Fino a un accetto grado di accettazione della propria situazione
Questo potrà aiutare ad esempio a proporre
Terapie adeguate una terapia Anna analgesica adeguata tirar fuori finalmente la morfina poco questo potrà accettare prego potrà rendere accettabile ricorrere al luogo di adeguati
Per ricercare questo stato di
Luoghi adeguati e circondarsi delle persone adeguate
Ecco credo proprio che l'archiviazione dei nostri sforzi il nostro lavoro sostanzialmente
Debba andare verso
Questa direzione cioè cercare
Il modo di
Garantire di di assicurare la quiete dalla malato se possibile
Alla serenità
Questo l'obiettivo
Che in genere riscontriamo non è diverso in realtà dal cercare anche la quiete e la serenità della famiglia
Difficile ovviamente ripeto è cercare di capire come a raggiungere questo obiettivo e ripeto potrà essere accettare accondiscende
A
Andare avanti con la ricerca con la lotta con la nuove terapie eccetera eccetera
Oppure il potere per alcune persone aiutare questo progressivo lasciarsi andare
Le tasse
Credo proprio che l'importante la condivisione di tutto il contesto su questi obiettivi
Questo potrà servire certamente all'ammalato ma potrà servire certamente anche poi a chi rimane
Limitando almeno in parte
Tutte quelle lacerazioni quei sensi di colpa che spesso sono presenti in queste scelte
Cercando anche di
Ridurre il non ascoltare quegli interessi personali che tante volte emergono nelle persone che cercano di acconti accompagnare
L'ammalato
Nell'interesse superiore di una ditta che si sta spegnendo
Grazie io mi sono appuntato già alcune considerazioni alcune riflessioni
Sulla base di
Quello che
Ho cercato di recuperare dalla lettura dell'intervento di Marina sommarsi e dall'ascolto della relazione di Carlo cacciò
E
Vi dico quello che chiesto
Pensando
Mi piacerebbe prima di fare l'intervallo che appunto cominciassimo a discutere insieme
A caldo poi dei gruppi riusciremo nel pomeriggio magari a avere un
Confronto differente
Però così a caldo allora
Intervento rimane l'assassino ha fatto pensare a un fatto importante secondo me
Al fatto culturale
Un fattore culturale che secondo me anche per le cose che ci ha raccontato Carlo
E per l'esperienza che ho avuto nell'ambito delle cure palliative è un fattore culturale ancora molto deficiente il Cisco
E chi idriche
Che in qualche modo
Affrontino
Le condizioni
Del del degli esseri umani nella loro vita in maniera non specialistica non so come dire allora sta per farla corta insoluti pensieri che
Che che ci stanno si stanno muovendo si stanno abbozzando in questo momento allora
Per farla breve
Io penso che il problema del morire
Se si può definire un problema intanto
Ne però problema morire
è un fatto
Michel Fukuoka
Ci ha insegnato una cosa gli esseri umani
Non muoiono perché si ammalano
Lei si rubano avendo un buonismo perché hanno il CPT istituzionali muoiono
Perché sono mortali
è uno di questi io credo che i grandi maestri sono quelli capaci tira fuori frasi di questo genere così semplici per me fu Cuneo è stato un grande maestro allora
Penso che il tema di cui stiamo dibattendo non sia un problema della medicina e anche un problema della medicina non sia un problema dell'ambiente la Psicologia e anche un
Problema della psicologia
Ma
è un qualcosa
Tema che riguarda la
La nostra vita la vita degli esseri umani
E probabilmente c'è bisogno anche di un nuovo lessico
Perché dico questo perché per esempio
Io sono d'accordissimo su
La proposta
Che facevi tu Carlo cioè di vedere le cure palliative ho riflettuto
Grazie anche per questa riflessione no la sospensione di cure
Questo questa definizione sospensione delle cure delle cure politica in un assenso
è vero oggi che ci rifletto e mi fermo a riflettere per bene dico sì non ha senso
O avete in mente alcune esperienze professionali cui sia sospesa la cura
In che senso nel senso che è presente e mi ricordo il periodo
Probabilmente abbiamo anche condiviso insiemi di chi per
In cui c'era Di Bella per esempio sostituisco
Nel caso di della è stato un caso più che scientifico e della il problema della medicina è stato uno
Caso culturale caso sociale
Più che culturali pagarlo Ute effetti sociali enormi ma secondo me dal punto di vista
Pragmatico metteva sottolineava emetteva il
In luce
Un problema culturale
I malati
Chi erano malati gravi e che allora non c'era il problema dei tre mesi
Di assistenza nell'ambito delle cure palliative
Andavano
Io e l'assistenza
Alle cure palliative in quel caso era un'assistenza domiciliare
Ma nello stesso tempo andavano anche farsi curare la più bella
Come ricordo in ematologia una giovane donna latte degli uccelli e attiene andarlo a fare la chemioterapia dal
Dall'oncologo in in ematologia
Dedica farsi dare qualche dritta dallo psicologo mandava anche
Dalle isole ucciso a villa Santa perché non l'ho detto che lì vicino a Monza c'è uno che
Che aiuta anche perché in questo senso
Allora
Progresso che ci siano
Cioè come dire cure concomitante
Conte sincrone
E non è facile a discutere c'è stata ad affrontare questo tema perché
Alcune palliativo secondo me arrivano solo certe malattie
Non arrivano tutti i malati che potrebbero beneficiare come partire per esempio provocatoriamente
La giornata di studio
Senso anche in questo senso inoltrarci darci farci anche delle provocazioni per esempio se
Un malato neurologico
Intubato
No il familiare ti telefona dice dottor
Cacioppo ve lo prende in hospice
Io se mi metto nei panni aveva come unico verrebbe da dire Mazzeo spacchiamo dal respiratore lo portiamo i nostri studi non abbia più ispiratori muore subito giro di qualche ora commi siccome come si fa questa cosa qua
Perché
A seconda del contesto in cui ti trovi
Cambia anche la definizione di vita per esempio e di morte quindi la coscienza per esempio la coscienza della prognosi secondo me
è un primo passaggio un primo passo verso quella che dovrebbe essere
Pellegatta uno come ci diceva la Sozzi
Il ante ma culturale il
Un primo passo verso
La coscienza
Che la vita finisce
E che ci sono condizioni in cui la vita
Non va avanti
Quindi ha coscienza del fine vita che è diverso dalla coscienza dall'approvano il secondo me
Io penso per esempio che il le cure palliative facilitino a proposito del lutto non facilitano
Il lutto
Perché te lo anticipano ti diamo la possibilità di anticiparlo fatti
E nell'ambito delle cure palliative
Che io ho iniziato a
Occuparmi di lutto
E soprattutto il lutto anticipato che tutte le famiglie
Qui faccio in visita al domicilio per anni
Erano famiglie il lutto dodici fatto quindi le cooperative
Aiutano a fare tutto
Il tecnico
C'è una signora che ora sto seguendo per un lutto complicato
Che ha mandato una lettera a Repubblica
è stata pubblicata perché nel servizio di cure palliative a cui sia riferita quattro cinque anni fa quando il figlio era morente
C'era scritto nella brochure
Assistiamo i malati terminale
Allora il mandato questa lettera che ha detto non bisogna parlare il termine a vita
Perché uno che legge questa parola
Fa male questa parola
Ma al di là dei riflessi motivo come dire psicologici che possono legare
Al rifiuto almeno di questa parola credo anche che il termine terminalista sia un termine molto peculiare non so se mi sbaglio ha poi vorrei che qualcuno riprendesse il discorso
è un termine peculiare per la medicina e soprattutto per chi devi sganciato i soldi
Perché terminalista
E un termine chi si reca
A
Meno di tre mesi di spettanza di vita
E che supporto possiamo dare le persone che muoiono nonché su terminali perché morire è una cosa che si determinano in un'altra secondo me
Sì agli assistiamo per qualche giorno
è pronto soccorso terminare le squadre cura palliativa a mio parere fare
Cioè
Secondo me
Non lo so come si dice da questa cosa tra l'altro ripeto sono riflessioni a caldo
Però anche qui utilizzare
I questo termine termina l'Italia è fuorviante era un partecipa
A con la costruzione
Di una cultura del morire
Che significa abdicare al proprio morire per esempio no a cui credo facesse riferimento Marina sforzi nella sua
Apertura
Sostegno scritture niente da dire qualcosa
Ci sono
Delle
Vengo ora voi avete anche il prezzo
Avverto che il fallito queste scale perché se il microfono se è in grado di
Allora sanno richiami all'azione volontaria in cure palliative da circa quindici anni ho fatto diversi contrassegni preparazioni tutta adesso finalmente a poco tempo nella mia città scartata tornava spesso
E io sto andando a far aumentare i nostri se non
No nulla anch'esso non passa convolata sono un po'perplessa questa faccenda diverse domande perché
Prima di tutto il nastro MPA
Noi facciamo
Ne ha segnati nessuno star bene insieme cure palliative malati terminali eludibili Antonutti aiuta perplesso dovuta
Allora noi non possiamo esporre i nostri tempi e alle nostre DOC linee
Nell'Astiz perché non si può a parlare di Luzzatto includere hospice
Ma
Già questa cosa dico ma negli hospice alla
Perdesse argomenta sfratto qui familiare sa
Mai
L'altra cosa che è stata detta Satta ha detto mi raccomando allora i pazienti nessuno sa che deve morire annullare atti a cronica
I familiari
Di brutto appieno diciamo
Anch'io
Infatti insegnata che l'Italia cercare
Di dire la verità in atto
Ognuno alla sua saletta aveva cercato in linea d'azione di cercare di dirlo possibilmente
Nel momento giusto insomma di farglielo capire speciali a fine anno
Aveva scrisse e sono molto
Cioè
A tutti gli atti è già stata una bellissima giornata perché io sono riuscita finalmente prendere una signora Lorenzini o non è che
è
Nettissima anche qui tutto il personale
Perché praticamente l'ha detto la signora solarità e qui perché deve morire
E lei è arrabbiatissima perché dice ma come mi dicono questa cosa così brutalmente per meglio mettersi al morto io non riesco nemmeno aggiustarne da vicino se finalmente
Anch'io l'ho cercata sono di far capire che può essere ma che lei deve essere ancora SBN antenna le facce annerite tutto
Faccia queste niente al rientro è un pub collinare né al discorso di queste al termine che dobbiamo usare
Terminali tale non si può usare lutto non si può usare nelle cure palliative insomma sono
Le cose che non lo sia non sente e soprattutto all'americana ammalato io ho letto a tante persone
All'hospice e sono
Lo sanno tutti che sono lì per un ordine
Tutti lo sanno se non li paga invece c'è narrare this drammatizzare la situazione io non sento tale niente
Questa spiritualità che mi è stato insegnato in tanti anni
Faccio parte del Coordinamento Nazionale enti
Interrotta non sento questo accompagnamento anche da parte
Dal personale
Sembra che sia solo perché il signor Malini sia
Non lo so
Trattenerlo
Io non ho più di una volta e ho pensato che
Dobbiamo occuparci della salute anche non solo dei malati o dei familiari ma anche
Degli operatori credo che sia enormemente influenzata
La relazione tra anche da come stanno le dita chiedevano gli operatori che lavorano in questi contesti
Su questo
La
Dunque io volevo dire una cosa io non sono un'esperta del settore sono qui semplicemente perché sono una persona chi avuto dei lutti famiglia come
Come tutti insomma
E
C'è una cosa alla quale sulla quale mi soffermo a pensare spesso è che adesso è girata
Pochino diciamo di strisce un po'tangente però molto evidente cioè
Questo
Che noi
Penso che facciamo tanta fatica
A parlare di lutto a parlare di terminali da cercare delle parole alternative così via
Perché in fin dei conti
Anche se ognuno di noi essa anche la morte al destino che ci accompagna tutti difficilmente l'accettiamo la vogliamo ammettere forse più ancora che per me stessi per le persone che stanno con noi
E allora
Io credo che in termini culturali su cui
A cui spesso si è fatto riferimento stamattina forse varrebbe la pena di spendere
Mezzo minuto a domandarsi
Ma perché la morte ci spaventa così tanto seria una cosa che nella vita di tutti proprio tutti dalle origini
Perché ci spaventa così tanto perché
Abbiamo tante resistenze ad ammettere che sia un momento della ditta cioè a in teoria parole lo diciamo tutti ma quando è il momento appunto come diceva
Anche adesso la signora
La reazione della moglie di questo signore effettivamente
Era imprevista in questi termini
Io ho l'impressione per non non pretendo di risolvere io naturalmente il quesito erano io ho l'impressione che una cosa
Grossa che cd e rende difficile
Ammettere la morte come un fenomeno naturale
Così come invece dovrebbe essere
Sia il fatto che comunque la morte di una persona ci costringe a un cambiamento
Che a volte può essere anche molto forte insomma ecco e forse questa necessità e dell'utilità di identità del cambiamento che ci si spaventa e che quindi voi
Ci rende ancora più difficile
Il termine di avvicinarci
Questo a questo momento e che quindi poi di conseguenza rende anche difficile
Il fatto che possiamo essere
Possiamo accompagnare verso la morte le persone che ci sono caro insomma ecco detto delle cose un poco
Buongiorno sonora io penso che sia un fattore culturale che non esiste perché io mi ricordo
Proprio quando ero piccola piccola
Chi è unito bisnonno è morto e mi hanno portato ritirarlo sono andata in un cuscinetto di tutto
Poi è successo in un'altra parte in cui più
Conseguentemente forse siamo noi che abbiamo sbagliato i chi stiamo sbagliando
Allora gli standard dell'idea che bisogna lavorare molto ancora sui medici infermieri fare culturale coloro che abbiano il coraggio di parlare dell'arte morire
Detta così sembra che siano Sorbi
Perché se dovessimo trovarci noi tra l'altro il Carlo oggi
Altri termina della mattinata ci farà una proposta riguardo i presenti in futuro funzione del tema che stiamo parlando non piccolo questionari ci acquistino più una domanda questi nel più breve del mondo
No però a proposito di questa
Di questa affermazione di medici e infermieri bisogna educarli io sono perplesso perché
Secondo ma perché se se dovessi trovarmi Tivoli cioè c'è anche una forma di educazione del ciclo in cui dicono aspetta momento
No Orson sordi e non ascoltano i bisogni perché stanno emergendo di cui stiamo parlando pure non so come come funziona
Mi chiamo Marina sono un infermiere
Intanto sono molto contenta perché il dottor cacciato ha iniziato una delle slide dicendo coscienza della prognosi infausta dei curanti e mi riaggancio all'ultimo intervento
Cioè spesso sono proprio i curanti quelli che mettono il vetro tra loro e il paziente terminale
Io mi occupo spesso di pazienti neurologici più che oncologici in cui la condizione determinante a come si diceva
Chi variazioni e la cioè oggi c'è domani non c'è non si può dire omologate molte difficoltà rapportarmi con i medici oratorio sul territorio ringrazia dove i medici fanno fatica es
Passo indietro invece che si sono coloro che dovrebbero comunicare prognosi terapia tutto quanto quindi io devo stare al passo con il nemico
Io sto delle cose
Vorrei dirle ma non posso farlo tranne poi
Tastare un po'il polso della situazione all'interno della famiglia e nel rapporto con il medico
E la la stessa percezione che ho io non c'erano i miei colleghi e ci saranno altri medici cioè nella professione Franco durante il tram professioni sanitarie non siamo educati ad affrontare questo tipo di assistenza
C'è anche le due persone Romaestate scaldando però buon lavoro
Deve riflettere
Un po'
Parti partendo dall'esperienza che ho avuto io
Non è proprio vero
Che i medici
Si ma
Io non ho riscontrato da parte dei medici riluttanza a parlare una prognosi infausta legge
Però ho l'impressione che anche i familiari si devono mettere un certo atteggiamento cioè quello di come
So
E anche la anche l'ammalato c'è l'ammalato vuol pienamente sotto
Che cosa gli sta succedendo anche detto di saperlo il medico glielo dice
Se famiglia
Magari può risparmiare all'ammalato lo sciocchi saperlo in un certo modo masse che riguarda familiare lo vuol sapere
Il medico di un vizio quando io ho chiesto esplicitamente ai pure alle quali pure medici che seguivano mia moglie
Che cosa osta sopra stavano facendo quando sarebbe stato un esito di quello che stavo facendo Grandetto chiaramente
Prego cicli per loro a tutto il procedimento
Nuovo Matteo applica non funzionava più bisognava fare un percorso diverso ed allora qui naturalmente
Familiare dove prendere i familiari devo prendere coscienza di questo
Il naturalmente
Fare uno sforzo che Porto Torres Mengoli è quello di accettare che la morte che stanno arrivando che fatto naturale doloroso sconvolgente eccetera
Ma che sta
Lavora bisogna lavorare in quello che dicevo dottor già troppo e cioè
Fare di tutto per migliorare la qualità della vita avevamo avanzato che sta morendo
Ho l'impressione però
Che
In generale siamo molto distanti da questo perché
Noi siamo cioè verso il manufatto per la vita rifiuto alla morte sessanta che un giorno all'altro ricatto è questa la mia impressione
E poi
Non a caso oltre il confine hospice le cure
Le cure domiciliare eccetera o vengono fatte oggi prevalentemente prego almeno nelle realtà che io conosco
Da successioni il volontariato
Le istituzioni la
Servizio sanitario nazionale
Sì certo mette a disposizione per la famiglia audizioni ci sia un c'è un ulteriore concorso ci siamo il bombolone dello scisma cioè
Ma non c'è l'attenzione continuavamo ma all'ammalato low cost
Con questo credo che
Ma anche i familiari intervento anche noi tutti dobbiamo fare uno sforzo in questo certi cure palliative sono malattie attraverso il volontariato organizzato
Cavo capo Cacioppo diceva che la le cure palliative costano poco però io ho l'impressione anche che vengono pagate poco
Soprattutto quelle che che che nascono all'interno del contesto pubblico io parlo per l'Italia si disapprova
Se volete poi raccontate c'è anche la vostra perché
C'è una condizione un po'differente che tra l'altro mi collega anche al
Al
A quel movimento posti siano e solamente anche questo è un interrogativo una domanda un'impressione
Ho pensato in questi giorni perché stavo scrivere un articolo per un libro che va inchieste
Che il movimento hospice stabilendo non so se è vera però questa impressione un effetto quasi paradossale rispetto a quello che il tema culturale del morire nell'assistere morenti
Cioè barra l'assistenza domiciliare che in qualche modo era riuscita a dieci clienti quasi trent'anni in Italia grazie anche al movimento nato dalle associazioni
No a riportare in casa alla morte
E in qualche modo in casa
Nella casa privata una casa come domicilio come qualcosa
Che riguardava
Una rete allargata l'hospice
Rischia a mio parere non so se solo ove se ne avete un'idea e poi dopo ti do la parola l'hospice rischia di rinforzare il tabù della morte
Allora viso chiesto ma come si fa perché gli hospice comunque sono necessari sono utili
Perché ci sono molte situazioni familiari o altro che richiedono un'ospedalizzazione che non deve essere un'ospedalizzazione quindi richiede sono
Una struttura hospice no tenuto conto che le cure palliative costano poco ma quelle che costano meno di tutto e sono le assistenze domiciliari non gli hospice
Oltre tenendo conto anche di questo aspetto appunto
Per i edicola l'hospice avvenuti vede questo l'hospice per essere non essere come dire
Uno rinforzo alta quella morte alla segregazione dalla morte secondo me la deve diventare più territorio ci deve aprirsi
Per esempio partecipano Duomo facendolo promuovendo iniziative
Analoga a quella strada entrando in città non so come dire i posti si sapeva delle Grazie subentrano tutte le parti
E bellissima qualche attaccato al Parco di Monza ma ma c'è la città del Parco di Monza allora
Noi INPS
In primavera facciano l'iniziativa
Insieme a ciclopici
Per cui inviteremo faremo nel piazzale di parcheggio davanti all'hospice inviteremo i bambini delle scuole elementari
Come i ragazzi di Ciclobby referendum aspetti di gincana ci sarà una officina per riparare i bisogni biciclette dei bambini eccetera tanto per dire
Volevo fare urbano intanto
Questi temi così in realtà nascono come sempre da problemi sociali e soprattutto economici
Allora l'ottime cure domiciliari all'inizio e l'hospice dopo nascono essenzialmente perché i ricoveri ospedalieri costano troppo e si cerca di risparmiare
Inizialmente
Con l'assistenza domiciliare
Che costa poco non è che non costa
Successivamente scoperto che non tutti i malati possono stare a casa per svariate ragioni
Il venti per cento dei malati comunque non possono essere eseguiti a casa perché ormai sono da solo
La cosa più banale
Quindi c'erano anche bisogno di luoghi di degenza l'ospedale costa troppo e sommati gli hospice quindi tutto nasce poi era stata motivi di questo tipo
Detto questo
Non mi ricordo più la
Detto questo
Ecco la è fondamentale c'è il rischio anche dell'accanimento palliativo io lo vedo
Mi ci sono
Cioè
I medici che dovrebbero togliersi un po'dalle scatole perché per esempio l'assistente le cure palliative sono infermieristiche al novanta per cento sono infermieristiche
L'altro otto per cento sono i familiari e il due per cento forse ci stia entrano anche i medici
Le rischio dell'accanimento
Palliativo esistente veramente della di nuovo
Medicalizzazione della morte ma quando mai dell'ospedalizzazione per la morte
Ma quando mai
Eppure è così
Sa cos'è che salva cos'è che può salvare
Da questa cosa qui è il fatto che il soggetto
Quello a cui attorno al quale gira tutto non è il medico non è l'Hospice non solo le cure palliative ma il malato che sta correndo alla persona che
Destinata a morire allora i bisogni
Cosa fare il luogo dove stare le terapie da fare non nascono dalle cure palliative ma nascono dall'Ulivo dalle sue richieste
La famiglia ha un ruolo utile
Se capisce questa cosa così il medico ha un ruolo utile se
Asseconda questa cosa qui il familiare
Non è un rompiscatole
E può davvero essere aiutare la persona che muove se capisce questa cosa qui allora se per uno
Se un barbone sta morendo e il suo sogno abolire sulla panchina
è giusto che voglia sulla panchina io non impongo l'hospice perché non c'è nessun altro posto dove andare dovrà cercare con quelli con le possibilità che ottimi dargli assistenza e una solidarietà sulla panchina sotto il nome
Questo io lo credo fra moltissimo noi non cerchiamo di non avere orari nel nostro ospite
Compatibilmente con le esigenze organizzative che ci devono essere
Ma non c'è
L'orario di ingresso ed uscita l'orario di
La
Nei limiti del possibile la malattia abbiamo avuto signore
Poveretti che si muovevano appena Hucknall abbiamo accompagnato al supermarket verso la sua l'assoluta sorvegliati Uganda per non andare a prendersi la Liguria l'estate scorsa
Se si è se è possibile lo si aiuta in questo senso
Bene io direi di fare unanimi ultimo intervento che sia la forma prenotato quel fare un breve intervallo per un caffè ce lo meritiamo tutti e poi ho visto che c'era anche qualcun'altro che voleva intervenire
Grazie
Io non sono un esperto volevo fare una domanda che forse allora
Dottor carciofo che forse
Le potrà sembrare un po'laico magari semplice io sono
Diciamo
Convinto della
Di quanto da lei ha detto sulla coscienza della prognosi sono d'accordo
Che sia anche un una specie di
Diciamo lavoro di chi cioè tra il malato gli operatori
I familiari la mia domanda è questa e
Le dico anche il perché la faccio il perché purtroppo ritengo che tra
In un futuro abbastanza avrebbe
Mi troverò dover assistere una persona in fase
Terminale la mia domanda è questa quando questa coscienza questa consapevolezza
Dal punto di vista del malato diventa rassegnazione o meglio il rischio che questa coscienza
Possa diventare un fattore psicologico negativo per il malato
Non c'è la risposta
Anche perché
Oggi il malato ti dice so che devo morire ho capito finalmente che sono qui per morire
Il giorno dopo quindi
Tu adegui la Turatti venti in sintonia con questa cosa
Ma il giorno dopo la stessa persona si lamenta perché è arrivata dopo il pranzo Franchetto perché voleva qualcos'altro da mangiare e si è dimenticato
Di dover morire
Bene così è giusto che sia così
Questi ambivalenze sono proprio
Proprio
Di tutti i giorni il difficile di star dietro a queste persone proprio questo che sono loro che stabiliscono il passo il grado di
Tirreno anzi
Non è un problema
Non è un problema perché il problema e cercare di essere così sensibili così attenti di avere così tanto così abbastanza tempo
Da
Cercare di capire che cosa quel giorno in quel momento l'ammalato desiderati desiderati
Presenterà sentirsi dire desiderando un sentirsi dire
Questi
è facile io credo per un mese non è difficile per un medico pronunciare una prognosi
Ma è molto più difficile
Dare disponibilità di tempo
Alla solidarietà
Perché lo ci sono queste
L'abbiamo visto anche nel qualche film queste notizie di prognosi targhetta in America gli Stati Uniti è obbligatorio per il medico
Dare
Prognosi
Categoriche da cui non è così
Una anche se lo fosse il problema e dar seguito a questa però oggi è facile
Dieci giorni dall'India
Il difficile
Direi
Votasse lei me lo chiede e io dico che lei ha dieci giorni le dico anche giorno no molte armi
Molte cose di offrirle
Ad offrire il fatto la garanzia che io son qui vicino a lei
Nonché adesso lei va a casa intesa quello che le opere
Se lei ha bisogno di Ostuni per i prossimi dieci giorni
Sono qui
Bene
Grazie ancora breve interrogando per un caffè ci ritroviamo fra venti minuti a continua il nostro
Dialogo
Perché per la prima
Bene allora riprendiamo questa seconda parte
C'è
Spazio ancora per qualche
Riflessione commento domanda
Arrivo
Allora intanto io volevo fare una domanda signore che ha parlato prima
Perché adesso faccio la domanda poi dico una cosa mia e poi su quella risposta cioè signore ha detto che quando ha voluto sapere a che punto d della vita di malattia
Era
Sì sì era la moglie gli è stato disposto ecco la domanda che volevo fare era se
Alla signora era sottotetto
Però adesso dico un'altra cosa prima poi le passo la parola
Ora io adesso personalmente sto vivendo una situazione di questo tipo con un amico di mio figlio cioè non la sto vivendo io personalmente ma la sto vedendo mio figlio che ha una Mirko
Di trentasette anni che
Credo sia molto grave perché la madre molto preoccupata
Allora da mio figlio va l'amico che dice sa che ha una malattia al sangue alle ossa e che sta facendo la chemioterapia
Però che gli hanno dato delle speranze che Guarriera che curerà
Va la madre sempre dal mio figlio piangendo disperata dicendo che lo stesso medico ha detto che il figlio non guarirà
Mio figlio che sa che io sono un'associazione disse mi dice cosa devo dirle attuale guardi quello che ti senti di vivere in quel momento perché io non so dire cioè ecco questa questo problema sull'informazione
Se esiste un un oncologo che sta facendo questa cosa qui no quindi non so ecco e volevo sapere se alla signora era stato detto quello che aveva
C'è poi dopo magari nei nel pomeriggio nei gruppi avrete modo anche di confrontarvi su tutti i dettagli velocemente
Allora
Mia mia moglie
Quando c'è stato la
Allora
Io e mia moglie aveva un melanoma per quattro anni e mezzo tutto bene non c'erano dato segni di vita dopodiché si è ripresentato
E mia moglie mi ha detto e il la Ballesi a ritirare l'Egitto del
Dell'esame istologico ci vado io
Ho detto io che accompagna
Ed è stata lei che ha saputo ancora prima di me perché va a letto il referto
Quello che aveva
Dopodiché
Tutto tutte le volte che
Mia moglie mi ha fatto delle domande che io ho sempre risposto cercato di rispondere francamente naturalmente
Cercando di parola proprio di trovare le parole
Più adatto
Naturalmente però in tutto questo cammino Gunther questa esperienza io mi rendo conto oggi che ho fatto anche degli errori
Ma quello ma
Ma ma la la la mia coscienza mi dice che ho fatto del mio meglio con le conoscenze che avevo nelle e nelle circostanze e questo mi fa dormire abbastanza tranquilli
Sono altre
Cosa deve dare a chi
Prego
Grazie sono una brevissima considerazione allora a proposito della diapositiva
Che mi sembra molto interessante dove biomassa relazione la
L'evoluzione delle cure palliative
Con le cure attive nel senso che Rampolla sincrono incitava qui tu facevi riferimento penso che sia l'impostazione molto importante perché
Rende ragione della complessità è la situazione affettiva di di qualunque malato di qualunque sistema poi attorno al malato e penso che
Anche per un medico parlo da medico
Essere consapevole di un ruolo che magari non si limita solo a quello del Palio attore oppure in quello del del medico curante
Ma che deve
Rendere ragione del fatto che c'è una certa quota di
Qualità di vita ma anche una certa quota probabilmente di volontà di
Aumentare la quantità di vita ecco questa consapevolezza da parte del medico da parte anche della della situazione possa arricchire poi quella
Coscienza consapevolezza della prognosi di cui si parlava prima e quindi comunque dare
Arricchire ulteriormente l'esperienza personale delle persone non so quanto questo possa valere per tutti perché per molte persone probabilmente anche una semplificazione è utile
A livello però avevano
Non lo so parlo proprio come
Apertura di ruolo credo che sia una cosa importante da mantenere
Prego
Io non vorrei che sonore nata e ho fatto parte gruppi della ma vorrei riaprire semplicemente con una riflessione che ho fatto inizialmente a questo
Incontro
Diritto di linee diritto di morire mi sembrava che fosse ecco io ho sentito che dentro di me ma mano che si svolgeva il convegno
Dicevo doveri di vivere diritto di morire
Diritti e doveri di lì a dovere di vivere
Si perché nascono ASCO qui nasco in qualsiasi altra parte comunque dal momento in cui io
Sono a una vita penso che devo viverla
Perché dico diritto di mandato di morire e non come un canale sia o come suicidio assolutamente questo no perché fa parte a cui diritto la morte fa parte alla vita di conseguenza io non ho il diritto di toglierla quando voglio a parte anche se è quella
Però discenti armi almeno
Come morire ecco vi sentite le diverse proposte che ci sono state dentro io sento che qui sto
è una cosa che mi arrocco non lo dico adesso perché ammalato così io ho provato a terra attraversare queste esperienze Ghitti
è stato mandato di dover essere accanto a chi è stato malato di provare a Sestri accanto per otto anni di vedersi persone portate via in sei mesi ecco
Per quei queste duplice esperienze e quinto mi ha fatto proprio fare questa riflessione io ho il diritto di morire come sento non lo so come sarà allora
Ma comunque penso che in quel momento si io dirò basta non ne voglio più sapere debba esterni rispettato questo momento
Come se dico no io fino all'ultimo mi voglio immorale il perché anche sacrificio mi Imola anche questo deve essere rispettato
Grazie
Prima
Prego
Sì io sentivo che sono Mina Welby sentivo qui resta un'esigenza molto forte
Perché sia
Quasi esclusivamente per un atto di malati terminali affetti di patologie oncologiche
E qui vorrei portare una piccola una piccola cosa di far capire
Quando una persona che stanno pieno vigore e ha soltanto qualche chiamiamo un acciacco o un piccolo attacco di una malattia neurologica come per esempio da sola
Oppure della distrofia muscolare dove la persona ancora non sta
Molto male
Anzi fossero una gamba ti trascina ove il bicchiere che ricade o che cade più frequentemente
E quando mai a
Fai brevissima cercare di capire che cosa c'hai
E medico ti dice tu sei affetto diceva che cosa succede in questa persona è una condanna a morte perché si sa che pervasiva non esiste niente
Se io o nodulino al seno vado dal medico il medico mi dici qua perché chi poi operare è ancora tutto bello
Compreso in quel modo Lino poiché eventualmente si fa la chemioterapia io no no
La
Da morte davanti a me ma un percorso che mi fa vivere poi alla fine che è s'risolutivo selvaggio abbastanza in tempo
Invece per le malattie neurologiche non c'è ancora nulla
C'è per esempio solo per la distrofia Duchenne che prende molto piccoli i bambini piccolini è una cosa veramente atroce vedere quelle mamme con i bambini con la carrozzina con queste piccolino che va
Due-tre volte alla settimana per fare la terapia uno di ginnastica fisioterapia e varie altre terapie ai centri della distrofia muscolare
E e questo era molto impressionato Piergiorgio quand'era ancora ragazzo e cominciamo a frequentare il centro per lui
La morte era una continua presenza e lui l'ha vissuta l'ha vissuta per tutta una vita per quarant'anni lui condivideva con la morte ed era per me come un
Un antagonista giacciono ancora fatto tosta e lì aspetta
Era un pure questa è imparare a convivere
Ed è molto difficile perché tante volte non ci sono ancora a quei tempi quando è stata riscontrata la malattia Luigi non c'erano ancora psicologi che prendevano poi anche la cura della famiglia e questo è poi importante
Parleremo poi più tardi certe accertate
E ringrazio per questa apertura
Perché una domanda che io volevo rivolgere anche al Carroccio Cacioppo era questa Arbatax sta emergendo sembra
Mi sembra di capire che
Le cure palliative sono figlie
Della loro storia in qualche modo c'è nascono in ambito oncologico seguono in prevalenza i malati oncologici
Le associazioni che sono nate per le cure palliative di volontà di altro
Qualche decennio fa nascevano per assistere i malati oncologici gravi allora oggi e c'era qualche anno che se ne parla ovviamente in ambito di cure palliative però oggi
Diventa
Più importante e emergente un fatto che non si muore solo di cancro e che ci sono un sacco di persone che iniziano a morire molto tempo prima dei tre mesi
Pattuiti dalla dalla sanità
No e che tipo di apertura che tipo di prospettiva questa è la domanda tutti di per far sì che per esempio le cure palliative possano andare verso questo tipo di persone
E allora
In Italia
Un traversa novanta la fase terminale e muoiono all'anno c'è
Circa centosessanta mila per donne di cancro
E ce ne sono altre cento mila
Che anche muoiono che attraversa una fase terminale di patologia non oncologica
E sempre di più sta emergendo la necessità cioè lo stesso diritto un ammalato di cancro è un ammalato non dica
A me è capitato
Di siccome il nostro hospice soprattutto nei primi nei primi quattro anni era unicamente per pazienti oncologici proprio per convenzione con l'ASL adesso fortunatamente non più
E noi in questi primi anni ha mi era capitato di a vedere segnalazioni di pazienti terminali non oncologici e doveva dire non possiamo prenderli e avere il parente che cifre
Che davanti a me diceva
Che sfortunata ere un parente che Moretti
Sulla
E non di dette i invece non è un cancro allora questo mi sembra veramente paradossale
Fortunatamente le cose vanno avanti e l'aspetto della non molti non term terminata non oncologica per fortuna si sta attraendo dovrebbe in
Tra poco aprirsi un hospice di Niguarda commi prevalente attenzione al malato neurologico per esempio
Anche qui la cosa e tutto e poi regolato dalla schematicità
Delle normative
E in definitiva dei soldi perché purtroppo ruota tutta attorno a quello
Allora mentre come ripeteva dicevo all'inizio la prognosi di una malattia oncologica e relativamente ben definibile e quindi l'impegno parliamo dell'impegno economico per un paziente oncologico è
Abbastanza definibile determinato
Veramente
I bisogni e la e la spesa e la
Di una di un ammalato di un altro tipo
è di difficile definizione tanto che non è ancora definito
A livello normativo ci sono le quote mensili di assistenza per un malato oncologico
è molto più difficile recuperare una
Per un malato per esempio è logico noi siamo di fronte in questo momento nella nostra realtà proprio un problema di questo atto di di questo tipo
è evidente perché perché poi è evidente che nell'arco di una malattia che è presente volte
Nel
Girotti due-tre anni i bisogni cambiano
Continuamente e per quello che allora
Sto il proprio il concetto di cure palliative deve essere rimodulato
Nel decorso di una malattia ci sono alcuni momenti fondamentali di Candy stima difficoltà
Una è già la diagnosi presente o come diceva la signora
Nel momento stesso in cui viene fatta diagnosi di di sclerosi laterale amiotrofica questo immediatamente a una a tre una
Un baratro davanti alla persona a cui viene diagnosticato quelle già un momento in cui
Ci vuole è necessario l'intervento
Che sia l'intervento di uno psicologo che sia l'intervento per esempio di qualcuno che ti metta di fronte
Alle conseguenze a che cosa ti succederà e quindi ha come
Programmarsi il futuro mi viene in mente la tra il discorso della respirazione assistita dell'attacco attornia
Allora
Queste qui sono persone in genere i giovani sono persone CONSAP perfettamente consapevoli dall'inizio di che cosa andranno a che cosa andranno incontro
E quindi uno è giusto che abbia la possibilità di confrontarsi su che cosa avverrà più avanti
Bene
Allora io
Passerei da questo punto la parola a Paolo fare nella
Che ci tiene se presenta atto come prete
Di Genova
Che ci parlerà del diritto di vivere del dovere di morire
Come esperienza di riflessione di un prete
Mi sento un po'
Un po'a disagio perché
Sto in piedi se non vi dispiace un
Vecchio dei problemi
Però se avete la pazienza di
Ascoltarmi
Toccherà un po'diverso e cose che sono state dette perché senza saperlo preparandomi danesi perché rifletto
In base alla mia esperienza nella mia formazione
Probabilmente riusciremo
A cantare tu un po'più in profondità ma su un altro aspetto perché il mio taglia completamente diverso dal vostro tra
Parto da una mia riflessione ed è una mia esperienza sono trentacinque anni che io vivo con la morte incorporata cioè ogni mattina mi sveglio e la prima idea che ho e la morte oggi muoio
Non vi so dire perché
All'inizio avevo un po'di me ha fatto un po'di senso poiché vi sono abituato perché mi sono letto per diversi giorni diversi mesi il Cantico delle creature di San Francesco
L'ha usato sibili signore persona nostra morte corporale
Fino al punto che vi posso dire oggi che per nella morte la persona più cara che io è una mia sorella che vive costantemente con me
Vedi
Faro toccare con mano qualche
Elemento di questo aspetto
Il titolo del convegno è il diritto
Di vivere dirle diritto di morire
Che come ha detto il dottor Cazzaniga
Era ispirato un mio articolo del su MicroMega del gennaio del due mila sette che però lì e il titolo era
Il diritto di vivere ieri il dovere di morire dove gli il diritto di vivere il soggetto
E il dovere di morire complemento oggetto
E cioè che il diritto di vivere comprende anche la necessità della morte perché la morte è un fatto
Noi abbiamo paura della morte
Perché è una morte ormai è stata
Espunta dalla vita e è stata commercializzata soltanto prendete per esempio a quello che avviene nei funerali no
Lei io per tutta la vita ancora oggi compatto controlla
L'oscenità della morte in questo senso alla morte e seria e deve essere trattata
Seria a Genova ci sono tre orari
La mattina per per i funerali alle otto e un quarto alle dieci e mezza io alle dodici meno un quarto
E i servizi devono essere fatte lì arrivano gli necroforo etica
Presto prezzo perché abbiamo un altro servizio
Ed è in quel momento che allora io faccio durare la messo due ore
Perché non si può
Non si può trattare la vita e la morte in questo modo
Allora detto in altre parole
Il
Complemento oggetto cioè il dovere di morire
Definisce i confidi delle soggetto cioè ieri il diritto di vivere
Nel momento in cui
Parlo di diritto di vivere e non di dovere perché ce lo troviamo nel momento in cui noi veniamo alla luce noi abbiamo in mente questo diritto che è riconosciuto da tutte le legislazioni
Dal mille dal quarantanove almeno dalla rivoluzione francese in poi lo abbiamo riconosciuto anche in un
Codice
Si potrebbe dire
Che
Questo titolo potrebbe essere tradotto anche in questi termini vivere consapevolmente il proprio morire
Oppure
Vivere la morte
Su questo punto vorrei chiarire il mio pensiero
Il mio nome Paolo
Sono un prete
Da trentacinque anni
Prete della chiesa cattolica
Sono prete per scelte
E se dovessi ritornare
Di nuovo in vita io rifarei preti
Perché non vedo per me all'intera
Non ho un altro desiderio e non ho avuto altro desiderio nella vita
Più vado avanti più scelgo di essere prete tante mi dicono
Perché stai nella chiesa
Perché se vado via Dalla Chiesa io muoio
Ma questo non significa
Sì meglio questo significa
Che ci devono stare da Paolo
Perché io sono palpabili tanti anni fa il cardinal seri
Con il quale avevamo un rapporto affettivo molto intenso ma teologico alla
Opposto
Io ricevo vede io sono Paolo e non posso essere
Paolon senza essere prete e non posso essere presente senza essere però
Quindi i casi sono due
O lei mi permette di essere Paolo prete oppure l'ICE porta se ne va via
Io non me ne vado è nella mia vita ho visto passare cinque arcivescovi compreso quello di Milano che adesso viene da qui da voi
Quindi io posso soltanto
Parlare di me
Paolo Preti
In questo momento parlo da credente
E non rappresento nessuno quinti non intanto nessun pensiero ufficiale anche se lo devo citare
Ho sessantuno anni
Sono biblista che vuol dire che mi occupo da una vita della BPI
E lì tutte le scienza inerenti
La Bibbia in modo particolare la mia
Specialità sono
Le linee la linguistica delinque orientali
La da Braico quadrato l'aramaico classico e l'aramaico TAR Bubbico dl Greco e li mistico di Alessandro Magno
Specialmente quello dei a cavallo tra il primo secolo avanti Cristo il secolo nel primo secolo dopo Cristo
Cioè io di Greco che interessa
Le gli scritti
Del Nuovo Testamento
E enti e anche in modo particolare di archeologia documentale
Sto lavorando ad una grammatica greca
Che a confronto con nella struttura ebraica
Della DDA
E quindi il confronto dei testi
Ne Braico e Greco per vedere dove il Greco e autonomo e dove il Greco è soltanto una traslitterazione per questo si può vedere solo
Vuole ditta di volta in volta non si può fare una legge generale
Perché avendo un testo la Bibbia che è stata composta in mille seicento anni
Voi capite che
Non si può fare una regola ma si deve fare un approccio
Quasi parola per faro
Non esiste una grammatica greca di tutta la Bibbia ma esistono tantissime grammatica del Nuovo Testamento
Ma ne non ce n'è una che ne tiene conto di tutta la grecista de specialmente la
Specialmente
Della
Delle Greco della Bibbia di Alessandria cosiddetta della settanta
Che fa parte della Bibbia che conosciamo i nomi
Dalle novantotto al due mila e tre sono stato inutile nei Gerusalemme
A studiare
A riprendere gli studi ho vissuto in Gerusalemme Est quindi ho vissuto tutta la seconda intifada in completamente
Assegnato questa esperienza la mia vita
E ogni giorno ero a contatto con la morte perché potevi saltare in qualsiasi momento e nello stesso tempo l'ossessione della morte che c'era in Israele e cioè la paura
Degli israeliani chiusi
Nella loro incapacità di capire
La situazione reale in cui ci si trovava e nello stesso tempo la disperazione
Degli arabi che dei palestinesi
Che erano meno il sono meno che persone senza
Un
Una minima decenza divinità umana
Bisogna essere sul posto per rendersi conto di quello
Che pacato
Attualmente dopo il mio ritorno da Gerusalemme
Per motivi
Di famiglia perché
Vi sono state due situazioni di malattia di mia mamma che è morta di un tumore al pancreas
Di mio fratello
Che ha avuto
La sindrome di di Jan barre
Per cui è rimasto un mese e mezzo poi due anni
Completamente immobilizzato un anno completamente immobilizzato con un figlio spastica o tetraplegico in casa di trentatré anni e quindi con la necessità
Di avere un'assistenza per cui nessun ho lasciato la Palestina sovvenuto
Qui perché ero l'unico che poteva farsi carico di questa situazione
Attualmente
Mi occupo di counseling con delle coppie in crisi che ce ne sono tantissime quindi con le persone singole
E con
Persone eccone coppie
Quindi aiuto diciamo le persone a ritrovare la consapevolezza disse nella misura del possibile
Questo per
Dare un po'le mie credenziali
Su
Da quale versante parlo che sono un po'diverso
Molti medici oggi qua io mi sento o leggo
Parlano spesso del prolungamento della vita
E cioè che oggi si allunga la prospettiva di vita
Per vedo che alcuni tanti sono tutti contenti
No si allunga la vita
Gli stessi Governi devono correre ai ripari con nelle mani di riforme delle pensioni perché il prolungamento della vita è un costo nella società
Hai in modo particolare la colpa maggiore delle donne perché sono di più
E durano di più
Di fronte
A questa situazione forse bisognerebbe fare una chiosa e dire siamo sicuri che si prolunga la prospettiva della vita
Oppure nella maggior parte dei casi non è forse vero che si allunga si prolunga la sofferenza
Perché
Allungare la vita è un bene ma a condizione che sia vita
Per te e tua nel dolore senza uno sprazzo adeguato di dignità assenso
Perché vedete io parlo da credente
Io non posso vivere altra vita che è la vita umana
Perché non ho altre a conoscenza
Io sono un essere umano e la mia vita ha valore se è una vita umana
E quindi se ci sono le condizioni terre che sia una vita umana
Basta respirare per dire che si arrivi
Quali sono le categorie che fanno sì che è una vita possa definirsi una esistenza umana
C'è una differenza tra vegetale e coscienza
Se c'è
Dove si manifesta
Come vedete sono tanti interrogativi certo non mi permetto nemmeno di azzardare una risposta perché prima di tutto non abbiamo il tempo il secondo si apre una prospettiva di riflessione che è infinita
E nello stesso tempo dico che
Io questi interrogativi per ripongo e li lascio a voi come interrogativi
Io accetto per intero perché oggi davanti a voi voglio essere estremamente chiaro
Io accetto per intero tutto ciò che crede e insegna la Chiesa cattolica in materia di vita e di morte
Ma rivendico il mio diritto di pensare con la mia testa
Interrogando la scrittura che mi rivela l'orizzonte dell'alleanza di Dio con l'umanità
In una parola più semplice
Esiste un pensiero cattolico unico
Io dico di no
Perché esistono tanti modi di essere cattolici
Faccio un esempio pratico pratico che capisco anch'io
Io non credo nelle apparizioni della Madonna
E nessuno
Né in quella di Lourdes né in quella di Fatima nei in quelle del pensiero
Nei in quella del Melograno lei in quella del silenzio lei nessuna Madonna non ci credo
Nessuno di voi può dirmi di fronte a questa mia affermazione che io non sono cattolico solo cattolicissimo
Non lo so
Sono cattolicissimo perché la Chiesa mi insegna
La stessa Chiesa mi dice che non sono obbligato a credere a queste apparizioni che sono di natura esclusivamente privata perché la rivelazione in sé chiusa con l'atto Calisse il saggio
Per cui io rivendico per me il mio cattolicesimo
Pari a quello che crede sale perizia
Questo per fare un esempio è chiarissimo proprio che si taglia col coltello nessuno può accusarmi di essere di non essere cattolico perché non credo alle apparizioni tanto meno a quelle di dei vari sante di Padre Pio e compagnia
Sono cattolicissimo tradizionalista perché questo è l'insegnamento tradizionale della Chiesa
Perché io sono più tradizionalista dei tradizionalisti e
Perché mi rivendico il diritto di andare alle fonti
Se le interessa fra
Dunque siamo a febbraio ad aprile a Genova nella mia chiesa faremo una conferenza sulle apparizioni della Madonna in Liguria è il loro uso politico
Perché perché fino al mille ottocento non si parla mai della Madonna della guardia che si dice sia apparsa nel mille quattrocentonovantadue
E nell'Ottocento scoppiano a Savona e a Genova il culto delle mie delle madonne perché
Allora andiamo a interrogare gli eventi e le situazioni della storia i documenti e riflettiamo cioè offriamo alle persone uno spazio in cui si privilegia la riflessione il pensiero
Cioè pensare
Perché oggi non si pensa
In un'epoca di televisione non si pensa
E si vuole che la gente non pensi
Perché è più facile da governare
Da manovrare e da manipolare
Quindi io non ho risposte dico semplicemente che come studioso medico che esistono tanti Giuda ismi all'epoca di Gesù non c'era un giudaismo Sorio almeno c'erano quattro correnti dominanti
Oggi si cerca si tenta almeno da venticinque anni a questa parte cioè tutto io il Pontificato di Giovanni Paolo secondo i cui effetti disastrosi si vedranno fra cento anni
Si è cercato e si cerca ancora di omologare un pensiero univoco
Che Espresso dall'apposizione del Papa
Ma le cose non sono così semplici perché la storia ci insegna che ci sono tanti modi di essere i cattolici senza per questo
Cioè senza pensare ad una teologia romana
Perché c'è una tipologia africana una tipologia asiatica una tipologia latinoamericana e all'interno della tipologia romana vi possono essere anche delle diversificazioni
Il pensiero moderno
Far risalire alle sue radici al mondo greco
Ne diamo atto attraverso il pensiero di Platone
Che a noi è arrivato attraverso la riflessione è il pensiero di Sant'Agostino
Che ha condizionato il pensiero di tutto l'Occidente latino occidentale dal quinto secolo dopo Cristo impone
Io sono convinto di questo che bisogna andare alla radice
Per esempio molti parlano di Ratzinger no in tutte le salse in tutte le maniere terrò nessuno sa
Che Papa Ratzinger è il rappresentante di questo pensieri
Agostiniana ma con una novità
Negli ATO uno a San Bonaventura
E salvano Aventura mille duecento diceva la tesi di San Bonaventura
Che la stagione deve essere sempre sottomessa alla fine
La fede alla previdenza sulla razionalità
Questo vi spiega
Perché l'attuale Papa fa difficoltà a dialogare con il mondo moderno
Però se noi non conosciamo da dove vengono le matrici
Delle affermazioni cioè quale la formazione quale i l pensiero da cui si parte il contesto da cui si parte sarà difficile scoprire e capire alcune cose
L'attuale Papa a mio modo di vedere leggendo i suoi scritti e conoscendo tutto quello che ha prodotto da almeno dal sessantotto in poi perché abbiamo due Ratzinger no uno fino al Concilio e uno dopo il Concilio
Questo lo si vede dai testi leggendo i testi tipologia sono due figure completamente opposte
La sua la sua formazione almeno la sua formazione culturale teologica è ferma agli anni Sessanta se voi leggete il suo libro su Gesù voi prendete la bibliografia sulla bibliografia non c'è quasi nessun cenno nessun documento tra l'altro molto significativi
Dopo il mille novecentosessantotto
Tutta la sua formazione è ferma in quell'arco di tempo che si chiude con il Concilio Vaticano II che per lui è uno scoglio
Tant'è vero che ci sta provando per toglierlo di mezzo
Platone
Se farà la persona in anima ecco
La prima il bene e vive nelle per uranio celesti
Se voi leggete il feretro
Troverete le tre
Modalità
Di conoscenza e di partecipazione che sono la mimesi
La mettessi nella parlo sia
Che sono le tre modalità con cui Platto volesse cerca di spiegare
In che modo il reale esistente quello che noi sperimentiamo fisicamente è il rapporto con il idee che sono
La vera realtà
Mentre quella materiale è solo apparenza
In occidente tutto ciò si traduce
Nella separazione in anima e corpo e questo pensiero duale è diventato linguaggio etica religioni ascetica spiritualità perché su di esso su questa distinzione si basa tutta la scena monastica
Nella separazione tra anima ecco
Che prima non c'era
Perché nella Bibbia non è così
Nella Bibbia non c'è una separazione tra nemico
Ed è questo è stato un danno per
Per la fede
Il pensiero cristiano non nasce greco
Ma nasce in Oriente
Nascesse il mitico
Gesù la Madonna gli apostoli primi cristiani sono tutti avrei
Pio un decimo diceva noi spiritualmente siamo seguiti
Giovanni Paolo II nella sinagoga chiama gli avrà i fratelli maggiori
Noi da
Quarto secolo in poi abbiamo perso completamente questa dimensione se mitica perché ci siamo adattati dopo Costantino con nella mentalità romana
Infatti la Chiesa è stata strutturata in Curiel
Che era la divisione dell'Amministrazione bizantina
Avendo perso questa divisione orientale è evidente che noi abbiamo perso il novanta per cento di quello che è il pensiero biblico
Nel novanta dopo Cristo agli altri nel vicino te la libertà
L'attuale Tel Aviv
Si è
Costituito un Concilio de il popolo ebraico in contrapposizione alle alla Chiesa nascente ormai strutturata siamo intorno al novanta dopo Cristo quindi all'epoca di San Giovanni
Quando viene pubblicato il quarto Vangelo ormai esistevano
I tre Vangeli Dehima Marco Matteo e Luca e nel novanta viene
Pubblicato in il Vangelo Giovanni ed è in questo periodo che lassi raccolga si separa definitivamente
Dalla Chiesa e la Chiesa si separano dalla sinagoga e ognuno prende le sue strade
Gli ebrei nella la religione ebraica prende il sopravvento la corre l'unica corrente che è rimasta che è quella fare italica gli ebrei di oggi sono discendenti degli della corrente farisaico
Che è una corrente nobilissima nonostante il nome per noi sia diventato sinonimo di
Non autentico non
Ma
Era invece erano molto popolari e
Elargiti emergente buona
Mentre nella chiesa latina nella Chiesa cattolica prende il sopravvento la cultura latina
La cultura latina che media e traduce in parte la cultura greca però rimane questa dualismo tra anonima e corpo
E allora
Avendo perso il contatto con la Bibbia
La Bibbia rimasto il ricettario PRI
Come una favola
Una favoletta
Non è più il libro dove tu attenti civile ragioni del tuo esistere ma diventa un
Un libro edificante che si serve qualche raccontino nel catechismo
Una cosa da bambini insomma
Se noi guardiamo però alla Bibbia
Che è l'ambito della mia competenza perché so solo questo non so altro
L'abbrivio non guardando individuò come uno entità astratta e nemmeno come persona con un valore in sé
Nella cultura se mitica il singolo non esiste
Perché ma ciascuno ha senso in quanto è parte di un nel gruppo di un club di una famiglia gli una tribù
Questa concezione antropologica essenziale in una cultura semi nomade perché nessuno si avventura nel deserto
Dove
I predoni sono sempre all'agguato ma ci si muove sempre in carovana
E anche i figli non sono figli i tuoi ma sono figli del clan chi comanda non è il capo famiglia mai capotribù
C'è possiamo dire in altri termini che eccelle il senso di una personalità collettiva
Cioè tu hai valore perché sei niente relazione con gli altri
In questo senso l'individuo è irriducibile
Perché è una realtà che vive in un contesto di relazioni
E si allontana definitivamente dalla divisione di anima e corpo che è il concetto greco
Per la Bibbia all'individuo è una unità
Il corpo è l'estensione visibile dell'anima
E l'anima e la spiritualità azione comico
Ma non ci può essere di separazione
Qui bisognerebbe per esempio fare un accenno su che cosa significa la risurrezione dei morti perché noi pensiamo risoluzioni dei corpi noi pensiamo che i corpi la ciccia risorgerà non è così biblica un ente non è così
Oggi la per esempio all'articolo gira ci potrebbe aiutare molto cioè il concetto di corporeità
Che è diverso dal concetto di corpo
Il concetto di sensibilità per esempio no
Però questo sarebbe Matese materia a piedi di un altro convegno agraria
Nel secondo racconto della creazione
Voi sapete che nella deve ci sono due racconti della creazione una il Capitolo primo che è il più tardo del secolo sesto quinto avanti Cristo e quello del capitolo secondo quello dove c'è il serpente due-tre dove cessa il tetto
Che è più antico Harry risale alle decimo secolo avanti Cristo
Nella tradizione io vista perché quando nomina Dio lo chiama sempre gli alberi
Poi ce n'è un'altra tradizione che quanto nomina Dio Loizzo e lo chiama sempre eroi ma
E della tradizione di un secolo dopo VIII secolo avanti Cristo VII VIII secolo
Poi c'è un'altra tradizione la sacerdotale che del sesto secolo dopo l'esilio quinta all'epoca di giro il garante
E poi ce n'è un'altra che là dentro non mistica che si trova esclusivamente nel libro del De utile nomina che databile diciamo intorno ai seicento avanti Cristo all'epoca di
Di
Né
Di Henze Kia
Della grande riforma religiosa avvenuta nel seicento ventuno
In questo racconto che il più antico quello del decimo secolo che nasce nella corte di Salomone
Noi assistiamo del dice la Bibbia assistiamo che Dio nelle creare ad Amman
Adamo significa non è un nome proprio ma significa terra
A dibattere vuol dire terra
Fango
Dio compie due gesti impasta la polvere
E insufflata
L'anni si batte fine
Cioè il respiro dei viventi il respiro vitale
Che noi produciamo italiano con il soffio
Rileggo il testo in ebraico
Così lo capite chiaramente perché in ebraico guardate è chiarissimo
Va Iezzo
Attorno ai luoghi sette o all'ombra offrono Melilli oggi è morto
Ma io Park dea
O
Nash malattie agli
Varie gli ad Anna lender cresce agli atti chiaro no
Se la volete c'è anche in greco
Tradotto alla lettera
Esse Ecce
Ad ormai eroi vedete qui le due tradizioni insieme e fece
Fece formo manipolo Dio
Ecco cioè
A ad Amman
L'essere l'essere
Il potremmo dire il genere umano
Dalla polvere
Dalla terra dalla polvere del suolo
Va iniettata
Esso fioriere il soufflé o
In greco è ennesimo sei Sen vede che ci sono normato pratico
Soffia sopra il pupazzo no nemici batte assieme il respiro dei viventi ed ecco
Ad Amman landa nell'essere
Le Nefe esce agli atti divenne
Ne fece
Cioè introducibile
Non possiamo tradurla se in italiano dovesse corrispondere una parola potremmo tradurre con le psiche
Non con anima con psiche
La polvere a far
è la parte più superficiale dell'arte
Quindi il racconto vuol dire che Dio crea
Che la persona umana l'essere vivente
è tanto superficiale che basta un soffio per portarlo via
Allora devo devo devo devo andare il Corriere
Per definire la persona nella Bibbia ci sono tre parole
Tre parole che significano non tre cose diverse
Ma significa altre prospettive diverse cioè l'individuo la persona è considerata contemporaneamente attraverso questa parola basare
Che vuol dire fragilità carne fragilità dove la parola carne non significa ciccia
Ma significa fragile
La se e quindi gliele basarmi
L'uomo suo indicarne e fondo ero il mio spirito suo indicarne cioè su ogni essere
Fragile
Significa che l'uomo che l'individuo in quanto basarmi in quanto fragilità è collegato con tutte le altre realtà fragili come lui cioè a una relazione con le cose che lo circonda
Il secondo termine seconda prospettiva è che questo basare fragile e anche nei flash
Cioè psiche ed è capace di relazione con tutti gli altri esseri che hanno come lui questa anziché e cioè capace di relazione consapevole
Potremmo dire coscienza
La terza all'evento cioè contemporaneamente ieri basare che è collegato con le cose anche in animati e che è capace di relazione consapevole riflessiva e anche Air One
Cioè Espirito nel senso che è capace di relazione verticale
Cioè se andare anche oltre il proprio limite e si apre alla
E si apre alla relazione trascendente
Tutta la persona tutto l'uomo tutto l'individuo nella sua fragilità
Nella sua fragilità di passare nella sua capacità di relazione ne fece sicché
Epidendio ma spirito e la capacità di relazionarsi con gli altri questa la relazione è la condizione essenziale perché ci sia
La natura umana
Questo si sperimenta ancora nelle capitolo prima della genesi dove noi vediamo che l'ultimo crea l'uomo visse con il primo racconto quello diverso
Io crea l'uomo trovate nelle nebbie maschio scende INEA
A immagini di Dio lo crea maschi e femmine hanno creato il testo greco il testo ebraico dice Zaccardi alcune che basti a Barak ottanta Zaccardo alcune che vale
Pungente e perforata Dio lì credo dove l'immagine che l'individuo Tarditi io ENI la realizzazione della sessualità
La sessualità come incastro tra l'altra pungente e perforata è
L'immagine sulla terra di tiro
Vi prego di accettarle così per
Per
Per autorità perché ve lo dico io però potrei stare qui otto giorni di seguito solo su queste due parole
Per dirvi qual è la prospettiva cioè che la personalità che nasce
Dal pungente perforata non è una commistione ma nasce una personalità nuova tant'è vero che dividerla
E punita con la morte
Nasce una vita nuova nasce una persona nuova che è una persona non più fatta di ioni di turno mai fatta di noi
Non c'è tempo per fare un'esegesi di questo versetto che secondo me altre prospettive inenarrabili anche da un punto di vista psicologico
Posso soltanto aggiungere
Che ognuno di noi che la vita umana e in relazione
Tant'è vero che la relazione si manifesta nella conoscenza
è nella Bibbia per dire conoscenza e per dire il rapporto sessuale si usa lo stesso verbo gli ha dato conoscere nella Bibbia vuol dire sperimentare
La propria esistenza e conoscerne significa avere rapporti sessuali per cui la sessualità diventa la conoscete la forma di conoscenza più alta e più profonda che c'è nell'esperienza umana
Ognuno di noi e riceve dalla nascita questo bagaglio innato come prospettiva ecco perché la vita allora educare assi
A questo al vivere questo limite a vivere questa apertura a vivere questa trascendenza
Lo sa bene San Paolo che non contrappone la vita alla morte ma si rende perfettamente conto che l'una senza l'altra non hanno senso
Se noi viviamo viviamo per il signore se noi moriamo moriamo per il signore sia che viviamo sia che moriamo noi siamo del Signore romani quattordici otto
Allora alla luce di questo Paolo leader a morire per me è vivere Cristo del Morelli e un guadagno sono messo alle strette tra il desiderio della morte I restare in mezzo a voi personalmente vorrei morire
Ma voi avete bisogno di me ecco qual è il problema di cui parlavamo prima
La chiesa
Corrente la Chiesa cattolica nel pensiero ufficiale della Chiesa cattolica parla nudi il rispetto della vita
In della della vita in e si appella alla legge naturale
Come espressione della legge divina questa è una
Conto rispettabilissimo una posizione rispettabilissima
Però è un argomento delicato la legge naturale perché riguarda
Perché guardare dentro la natura noi non vediamo nulla
Dice prevale
Perché tutto sembra dominato in natura dalla violenza e dalla sopraffazione
Il debole soccombe il malato eliminato il forte prevarica in natura
Se dovessimo scegliere la natura come modello di comportamento umano noi dovremmo improntare i codici
Sulla alla legge
Naturale del più forte annientando il concetto stesso di Polis che è la regolazione degli interessi individuali il giurista del bene comune
Ciò che distingue la persona come immagine di Dio Heydar relazione
Che si realizza in modo supremo nella muri cioè nella capacità di riconoscerci nell'altro attraverso cui ci si sperimenta per cui in questa prospettiva biblica l'altro diventa una parte migliore di me
Il segreto della vita
E della morte e la grazie e l'amore salto perché il tempo scorre e sto quasi finendo
Che Paolo traduce con una parola che non si può tradurre in italiano che bisogna imparare a memoria della parola grate
Che non è che la carità per noi fare la carità vuol dire dare due specie le mentre per Paolo la date e la capacità
Di donarsi all'altro senza pretendere in cambio nulla
Perché la dovunque c'è una pretesa ad un cambio di uno scambio cioè dove c'è una relazione in cui c'è una reciprocità c'è solo la prostituzione
Perché c'è qualcosa in contraccambio
Non date è possiamo dire la mole gratuito ma che non esprime ancora il concetto di Agrate tant'è vero che questa parola nella Bibbia non è mai applicata l'uomo è sempre sono applicati a Dio
L'abbiate e la capacità di donarsi ad un altro agli altri
Ad un singolo ad un gruppo senza pretendere nulla in cantina
Cioè per il semplice motivo di Doha idoneo u è già l'avvenimento
Perché io mi inducono ad
Perché è tutto meriti questo perché tu sei e il senso del mio dono
E questo guardate lo vive erano semplicemente i genitori nei confronti dei figli
Di norma di norma c'è
Sono eccezioni anche in questo compresi i bambini nel cassonetto però di norma è così
In una società multiculturale quindi
No lasciamo perdere
Personalmente io un segreto di vita
Vivo ogni cosa ogni evento ogni incontro ogni persona come se fossero l'ultima della mia vita che è la conseguenza di questa idea della morte che mi porto dietro da trentacinque anni
Stamattina uscendo di casa alle cinque e mezza
Io chiudendo la porta e lasciando il mio fratello che dormiva
Ho detto
Sono a posto se tutto a posto
Tutto a posto posso anche non tornare chi mi garantisce che questa sera io ritorno a Genova nessuno
Voi potete essere le ultime persone che io vedo oggi
Ecco perché per me voi siete di io in questo momento e io vi ascolto al riguardo vi avvio vivevi consumo lieve vivi stupro da De io
Perché siete la cosa più importante per me
E se noi vivessimo con questo atteggiamento tutte le cose che viviamo allora un Baggio una carezza un saluto un avvenimento un incontro diventano cose straordinarie e non c'è nulla di banale nella vita nell'esistenza nulla
Perché quella cosa quell'avvenimento quell'incontro quel fatto può essere l'ultimo della tua vita
E allora una carezza non data non è una carezza persa ma è una vita perdute
Un'attenzione non vissuta potrebbe essere l'occasione mancata dell'attualità
Se io posso morire in giornata vuol dire che tutto quello che io vivo diventa importante
E se voi siete le ultime persone che io incontro io che sono un credente mi presenterò avvio con il vostro volta davanti
Allora diventati anche la mia garanzia perché gli dico ecco ti porto il volto di queste persone che io non conosco Marche alle quali ho voluto bene come voglio pregnante
Allora diventate veramente il mio sacramento vitale
Ho visto morire mia mamma
L'ho vista soffrire
Ed ero davanti a lei con gli altri miei fratelli impotente di fronte alla sua sofferenza
Il giorno dei funerali di guanti nella mia chiesa abbiamo detto l'ha messo il ventiquattro dicembre abbiamo detto l'ha messa per lui
E vi posso garantire
Che il desiderio della morte
è un desiderio che fa parte della nostra natura io ho desiderato la morte di mia mamma Gesù spesso nell'ultima cena ho desiderato ardentemente mangiare questo PATI che era il pane e della sua morte
Era l'anticipo della somma San Paolo ha desiderato la morte io credetemi ve lo dico con tutta l'umiltà di questo mondo non vedo l'ora di morire perché se Dio c'è
Sentir cioè e Giovanni nella prima lettera al Capitolo terzo ci dice che lo vedremo così come indire
Come deve essere bello
Ma se io amo una persona non voglio altro che stare con questa persona
Ma se io dico di credere in Dio io devo desiderarlo altrimenti non credo ho incontrato un prete in Piazza Matteotti a Genova un mio amico e gli ho detto ti auguro di morire presto se toccato le palle
Avrebbe dovuto abbracciarmi
Avrebbe dovuto dirmi anche al tema auguro di morire presto
Perché se il signore risorto essersi non esiste la cosa più bella per un credente e incontrarsi con Luis incontrarsi poi con quelle che ci hanno preceduto e se io ci credo se sono tutte balle allora sobbarco allora è un altro discorso
Credetemi io desidero morire e vorrei morire oggi
Perché deve essere bello
Concludo con una citazione e permettetemi che
Un'autocitazione perché riporto
Un brano della come Elia
Che io tetto nella Messa Dell'arrivederci
A mia mamma
Sotto morfina ventiquattro ore su ventiquattro la mamma comincia un lento cammino verso la morte senza lamentarsi dalle virulenza del dolore
Quando le dissi ancora in ospedale mamma abbiamo un tumore
Non le disse ai un tumore venisse abbiamo un tumore
Ne guardo pianse in silenzio fece la comunione e disse facciamo quello che ti o vuole
Traducendo permesse le parole di Israele ai piedi del Sinai
Ciò che il signore ha detto noi faremo e ascolteremo
Notate gli ebrei e
Noi faremo prima i ascolteremo dopo
Prima metteremo in pratica e poi ci domanderemo la ragione
Esodo ventiquattro sette
E le parole del Padre Nostro sia fatta la tua volontà guardando la mamma abbiamo visto la donna dei dolori che ha patito tutto ciò che si poteva partire
Sono le parole del profeta Isaia la sanno descrivere un uomo dei dolori conoscitore della sofferenza simile ad uno davanti al quale ci si copre la faccia
Ma il trattato e umiliato non ha perso in bocca come un agnello condotto al macello come pecora muta davanti riferito sotto ori non ha perso il lavoro
Il suo viso dolcissimo fu scavato e scarne ficcato dalla pienezza della sofferenza
La deformazione della spina dorsale la rottura del femore puoi tumori alle vie biliari né degenerazione i polmoni allo stomaco e infine un'atroce insomma azione alla lingua e alla bocca
Che l'ha impedito di nutrirsi
Di bere e parlare
Non box viveva soltanto negli ultimi giorni della comunione ma gli ultimi giorni e non ha potuto nemmeno fare la comunione
Per cui posso dire che Dio la spogliata di se si può dire così è che Dio la spogliata di tutto e sapete su quale è stata la cosa più più terribile che ancora mi fa male
Noi non abbiamo siamo cinque figli maschi di cui uno è morto a trentuno anni
Non abbiamo sorelle la mamma era a casa ed è venuto un momento in cui
Bisognava cambiarla la vergogna che questa donna aveva perché io la cambia
Questo ancora mi tormenta poi nello stesso giorno quando ho visto e ho capito ho chiamato un'infermiera fatto venire un infermiere ma bisognava che ci stessi anch'io perché bisognava girarlo a da una parte dalla
E la mamma si vergognava di farsi vedere nulla davanti al figlio maschio
Questa era la deformazione culturale di cui si parlava prima ecco perché bisogna fin da piccoli educarli
Rimasero solo le parole silenziose degli occhi
Alla mamma dirà tolto anche il dono consolazione della comunione che era diventato il suo unico cibo quotidiano
Come Cristo è stata spogliata Incoronata di spine crocifissa tra fitte martoriata Dio mio Dio mio perché mi hai abbandonato
Di fronte a lei assisa sul trono della sofferenza noi la famiglia fummo attivi impotenti
Col desiderio volevamo Schio darla da quella croce per porre fine al dolore tracci mante incontenibile di fatto non abbiamo saputo fare nulla
Eravamo lì soltanto lì presenti e impotenti e io pregavo intensamente che morisse
E se avesse avuto una spina vi garantisco che io l'avrei staccato
Senza nessun ripensamento
Perché sarebbe stato il più grande atto di amore che io credo potuto dimostrare a mia madre
Ai medici dico soltanto una cosa che correte il rischio
Di abituarvi al dolore perché ne vedete tanto
E cioè come gli infermieri anche c'è il rischio di abituarsi di non farci più caso ma non dimenticate mai che una persona che vi trovate di fronte per lei è l'unico dolore
La dolore assoluto
Tutto il dolore e lo vive solo in quel momento
Finalmente
Per me è credente
Profondamente credente e praticanti
Dovrebbe essere una grande aspirazione
Quella di vedere Dio io personalmente me lo auguro per voi non so vi auguro di vivere la vita nel modo migliore possibile per me e mi auguro di poterla vivere
Nella volontà di Dio ma di poter morire anche presto per poterlo vedere in faccia come Emilia
Bene
Grazie
Io direi di tenere
Lì le idee le impressioni per
Il l'inizio del pomeriggio anche perché pensavamo di andare a mangiare adesso e fare aprire pomeriggio Mina Welby che parlerà della sua esperienza di perdita e di lutto
E poi faremo i gruppi di studio quindi in questo momento direi che possiamo
Dopo questa
Importante riflessione che ci ha portato Paolo fari nella lasciare un po'decantare
Le cose che abbiamo ascoltato e
Va beh ritrovarci fra un'oretta
La seguente RAP appresterebbe
Scrive
Allora
Non so se c'è anche
La
Luci
Allora intanto Vito qualche indicazione al riguardo il lavoro di gruppo perché seguirà
Il
La testimonianza di Mina Welby allora sulla vostra cartelletta vedete il vostro nome e cognome numero
Volendo si può giocare anche all'occhio però se
Per che indica il gruppo di appartenenza su
Che
I gruppi verranno fatti sopra loggione qua
Per cui al termine di questa prima parte del pomeriggio ognuno si recherà dove ci sono ci sono delle isole fatte da sedie con un cartello che indica il in
Numero del gruppo
Il gruppo qualcuno ma ha chiesto ma cosa facciamo dei gruppi i gruppi sono quattrini continuiamo a studiare con in qualche maniera questo tema che stiamo affrontando oggi o gruppi in cui ci si confronta sulla base
Degli stimoli ricevuti fino
Prima di essere al gruppo a
Anche sulla base del dell'esperienza e delle idee che che ognuno di dei partecipanti a da portare
Poi
Grazie della chiusura nella riunione plenaria
Un rappresentante di oggi il gruppo prevarrà qua raccontare un popoli sono sto in sintesi ovviamente cui sono stati i contenuti principali della discussione fatto in gruppo
Faremo poi una un giro di chiusura anche
Sia con i rappresentanti dei gruppi sia con
Il
I nostri relatori allora
Visto che
Tratte che
Allora
Prima di passare la parola Mina Welby volevo fare un invito
Vari freschi piccola riflessione
Che riguarda
Sempre il tema di oggi
All'inizio della mia carriera di
Colloco ho conosciuto una signora Monza io lavoravo nel reparto di ematologia dello San Gerardo di Monza
Il cui figlio di
Ventuno anni
Aveva una leucemia e
Se non ricordo male
Al secondo al terzo ciclo di chemioterapia decise
Di non fare più niente
Non ne voleva più sapere
Di fare l'alchimia
Perché
Non ho più voglia di di stare male come la chemio faceva star male eccetera eccetera
Si è
Affidato al dei
Non so come chiamarli curatori alternativi
E convinto di fare la cosa giusta si è ha continuato a diciamo curarsi in quella maniera
Dopo un po'di tempo le condizioni si sono aggravate
E al domicilio è stato seguito punto dall'unità di cure palliative
Unità di cure palliative che allora era un po'estemporanee cioè Brunetta non formale ma unità organizzata
Dal reparto ad hoc per questa situazione
Poi è morto
Allora io ricordo molto bene
Il seguito di questa storia perché la mamma è venuta da me a chiedere aiuto
Perché per lei al
Aver rispettato
Anche se con molta fatica anche con
Momenti di conflitto con il figlio
Le sue decisioni per lei è stato pesantissimo
E il lutto
Per questa madre è stato complicato appunto dal fatto di aver rispettato
Le decisioni del figlio
Non si dava pace del fatto di aver accettato secondo lei in alcuni momenti in maniera forse troppo passiva che suo figlio non voleva farsi più curare in quel modo
Si sentiva in colpa
E pensava che
Lo star male in quel modo così atroce da un certo punto di vista
Tra l'altro particolare chair la sua casa al suo appartamento dove abitava in Brianza
Dava
Siccome erano condominio molto altro dalla
La vista da un da un balcone la vista da un balcone di casa sua da parte sul cimitero
E tutti i giorni non poteva fare cioè astenersi dal mettersi alla finestra e guardare giù il cimitero ed era diventato un tormento perché non riusciva più a vivere in cui in questa situazione
Allora
Io ho cercato di di fare il mio lavoro gli aiutarla devo dire che è andata bene come storia perché poi si è risollevata ma con grande fatica e grande impegno
Però la domanda
Che se volete
Dal novantaquattro novantacinque nell'anno in cui la conobbi
Che mi portò oggi è proprio questa ma
Accettare
Di sospendere le cure di non seguire più una terapia di un certo tipo
La
Paolo Farinacci eletto
Io avrei tolto la spina
Se ci fosse stata una spina togliere no
Perché magari occupa una persona te lo chiede oppure perché non troppo più chiedere però un certo punto so caso dell'umano Englaro presenti fra
Rimanere in queste situazioni difficili
Può produrre effetti anche dopo la perdita allora la domanda era appunto che ci ha portato qui oggi
Come è un lutto
Quando si deve si prende si fa questa decisione si fa più di uso questo verbo fare non si fa no
Parlo solo si diceva diceva prima prima si fa e poi si pensa
No
E allora questa domanda io la rivolgo a Mina Welby lo cercata e l'ho invitata la ringrazio per essere venuta
Perché volevo appunto rivolgere anche a lei questa domanda
Perché
Non so questo mio un altro mio pregiudizio a volte si parla molto dei malati forse troppo dei malati ma appunto poco si parla e poco si lascia parlare chi e poi rimane in vita
E deve gestire le conseguenze di decisioni
Molto difficile
Grazie tanto dottore
Saluto tutti qualcuno salutato anche stretto la mano a mano dovrebbe essere questo adesso non stentano a mano della mano a tutti a uno a uno
Veramente
E sono molto contenta di essere qui e di poter dare qualche cosa della mia esperienza e spero che possa
Aiutare anche molti
A elaborare un dolore che veramente tante volte
Sembra una cosa insuperabile
Dove cominciare io comincio alla fine
Alla fine della vita di Piergiorgio
Alla fine della nostra vita
Perché l'anno eravamo due ma eravamo così amalgamati da quando ci siamo uniti il matrimonio eravamo una coppia felice
Veramente unità anche nel nostro intendere intimo di pensiero
Anche se avevamo diverse diverse credenze diverso modo di chi di credere io dicevo sempre forse Piero a più fede di me
Credeva diversamente e io l'ho dovuto anche elaborare la mia fede
E comincia dalla fine
Piergiorgio aveva chiesto il ventidue di settembre uscite questa lettera in tv pubblico
è stata pubblicata su primo piano
A RAI Tre
Dove chiede al Presidente l'eutanasia per gli italiani se io fossi olandese belga
Io potrei a vere usufruire di questa legge ma io sono italiano
E quindi
Non c'è il no non ho questa possibilità
Questa lettera ha suscitato delle cose terribili in Italia prima di tutto e io questo lo comprendevo e anche lui lo comprendeva c'era da tantissimi malati
Che era quasi una ribellione nord non è che vogliamo vivere e c'era anche chi gli ha chiesto lotta con noi continua con noi a lottare per la vita
E Piergiorgio disse tutti sono liberi di poter scegliere a un certo punto
Di potere lasciare di poter dire adesso basta non ce la faccio quindi lasciatemi morire
Lasciate
Finire mi questa vita che ho vissuto dove ho lottato e adesso non ce la faccio più o o il diritto o meno di dire che basta
Quindi per me è stata una cosa durissima
Per me a un bombardamento continuo
E all'inizio io non ho condiviso non riuscivo a condividere con lui interiormente
Ester realmente l'ho aiutato lo aiutato comporre quella lettera l'ho aiutato con tutto anche nelle sue idee nella sulla ricerca sull'eutanasia quello che aveva già cominciato
Parecchi anni prima
Ma a condividere con lui la morte quello per me sarebbe stato veramente in quel momento era una cosa impossibile non la volevo lasciano andare rete per me questa è come un divorzio
Come una divisione di noi e io questo non
Non non riesco a concepire perché ma uniti fino adesso e adesso lasciarci no questo mai
L'avevo detto anche una volta una giornalista io il divorzio non glielo do
Aveva imparato Korn da lui essere ironica sulle cose fratelli forse non glielo do
Quindi io dovevo essere unita con lui nella morte e tante volte io mi tormentava o la notte con questi complessi pensieri io dovevo morire insieme a Lulli
Questo non lo doveva essere che io dovevo uscire da questa vite mi dovevo suicidare no questo mai ma io dovevo accettare la sua morte e io su questo ho dovuto lottare
Già da anni prima ma poi quando lui lo chiese apertamente
è diventato veramente un imperativo assoluto
Andare amanti poi tre mesi e vederlo che tutte le mattine voleva essere sbarbato pulito
Anche messo il dopo Barbanti ci teneva a apparire davanti agli altri piena forma quando venivano le persone a trovarlo
Io mi son detta non è possibile che una persona voglia morire se voglio ancora tutte queste attenzioni si vuole essere curate nella sua persona non può rifiutare la vita non è possibile e questo
Era una un
Un uno un divario vivere era quasi una cosa schizofrenica
E ho dovuto andare avanti però fino all'ultimo mio gli ultimi giorni
Dove in continuazione poi ha chiesto un seminario è stato fatto un seminario dove si studiava come potere aiutarlo
A morire con una situazione
Lui sapeva benissimo perché nelle sue ricerche l'aveva saputo
Che negli ospedali quando un paziente non accetta per esempio di essere talché atomizzato
Viene lasciato morire per il per esempio matti malattie del neurodegenerative malati di Isla Luca Coscioni non ha voluto la tracheotomia
Quindi è morto soffocato nemmeno se dato e morte nelle braccia della moglie svenuto e poi Mori
E Piergiorgio disse
Beati quelli che stanno nell'ospedale che possono avere
Un medico che li fa una situazione per non sentire il soffocamento per non sentire per i dolori quelli più gli spasmi la paura
Il terrore della morte
E quello che si sente
Perché lui l'aveva già vissute nel novantasette
E
Questo è lui sperava per tutti quelli che morivano negli ospedali però disse quelli a casa come me
Come devono morire
Quante volte mi aveva chiesto
Dopo che avevamo già scritto la lettera e anche prima dammi Totti del tavolo stasera e poi stacca il respiratore quando vedi che dormo
E
Sperando che non mi svegli
E io gli dissi Piero io avrei paura che ci succede come ai vanno in chiaro
Che rimane poi in stato vegetativo
Allora abbiamo desistito
Ha accettato e poi
Quando aveva scritto una lettera dopo quando me lo chiese altre volte io gli dissi senti adesso con questa lettera tu hai cominciato un altro lavoro e dobbiamo finirlo
Era il lavoro di fa discutere e di provocare veramente una legge
Per a vere quello che il malato vuole
Essere sedato poteva morire con la sua autodeterminazione tranquillo e sereno e vetraio detto punti ci sarà un modo di trovarlo e avevamo il moto si è fatto avanti un medico dottor Riccio
Anestesista dell'ospedale di Cremona che si è fatto avanti ha preso contatto con i radicali
Ha avuto tutte le informazioni sul malato le cartelle cliniche è venuto da Piergiorgio ha saputo da lui direttamente non da me
Che cosa voleva
Hanno
Si sono messi d'accordo loro due quando sarebbe stato il giorno lì in quel momento io sono entrato come nel braccio della morte
Era come se dovessi morire io quel mercoledì sera
Dopo le otto e mezza
E quindi per me è stato già allora io ho cominciato a
Avete paura il lutto è già entrato dentro il mio cuore
La divisione il lasciarlo
Però d'altra parte poiché quel pomeriggio l'ultimo pomeriggio
Dove eravamo poi tutto il pomeriggio abbiamo usato per noi per parlare ancora
Per guardarci
Per farsi gli ultimi coccole quelle era molto importante una serenità mi sono sforzato io ho detto questa deve essere l'ultimo giorno più bello di Piergiorgio come è stato il primo quando ci siamo conosciuti
Il primo giorno quando sono andato a vivere insieme a lui questo deve essere l'ultimo giorno deve essere per lui il giorno più bello ancora della sua vita e non devo perdere gli ultimi minuti
Io a questo proposito mi mi avevano già fatto tanti anni prima perché sono stata educata da mia madre in una maniera molto
A come potrei dire
Se è vera ma anche molto umana mimare esiste sempre ricordati che nella vita non deriva lasciarne mai nulla incompiuto e quando tu sai che una persona che chiede qualche cosa
E che è una cosa urgente o che tu vuoi fare
Non
Rimandare da un giorno all'altro farlo subito
Altrimenti potrebbe succedere che ti devi fare poi dei rimproveri di non aver fatto una determinata cosa e di queste piccole cose mi ricordo e cerco veramente di
Di di farle di metterle in pratica
E quel pomeriggio Piergiorgio mi disse
Anzi abbiamo parlato proprio del dopo la morte
E io gli dissi adesso dopo in sé tutte le vai io elevato e non mi faccio più trovare nessuno non voglio non voglio più parlare di queste cose
L'ascolto
Mrs solo occhiolino che fosse un po'la bocca come per sorridere come serve fosse contento
Poi c'era un lungo silenzio tra di noi un certo punto mi fa
Però il Calibano deve andare avanti
Questo però è importante
Lui a un blog
Questo blocco funziona ancora perché lo sto portando avanti io ma non era solo il blog e tutto quello che si è scritto di tempo
Tutti i suoi scritti dopo dunque dal due mila e trenta in poi
In più altre idee altre cose dove ho linkati o che adesso continua a metterci mette le sue fotografie metto
Quelle che lui ha fatto il i suoi quadri io fotografati e piano piano anche per farlo conoscere
E
Direi
Il Calibano deve andare avanti per me voleva dire
Dare risposte e portare avanti quello che lui ha cominciato
E allora lì
Ho capito che era una testimonianza che devo portare avanti e lo faccio veramente molto molto volentieri
E lì è finito il mio lutto
No in quel pomeriggio mi disse
Questa sera però Mina non piangere
Perché mi veniva agli ultimi giorni sempre molto spesso con gli occhi Lucidi o gli occhi rossi hai gli occhi rossi hai pianto mamme andato dentro qualche cosa ho grattato un po'
Ma ti va al vento un pochettino troppo spesso mi fece
Eh beh Piero non puoi chiedermi di non piangere se tu mi lasci si adesso io rimango sola e dopo
Feci così piano su un po'la spalliera quello che era ancora rimasto un pochettino di suo movimento
E questo era
Comunque io posso dire che
La nostra vita
Aveva cominciato già tanti anni prima
A prepararsi alla morte io dico la nostra vita non noi la vita si era preparata perché Piergiorgio gli è stata Dina diagnosticata la sua malattia quando aveva sedici anni
Ricadeva spesi bicchiere
Spesso cadde
Inciampava facilmente aveva un modo strano di camminare Pecchi ricadeva la punta del piede il muscolo e attori non di funzionavano bene
Quindi
Era un'incapacità di corrente di camminare di fare le scale
Il medico di famiglia si accorse di queste cose anche perché era molto magro e Consiglio i genitori di portarlo dallo specialista
Gli hanno fatto il ricovero al San Camillo egli gli hanno Trino stringato distrofia muscolare
A quei tempi c'era la cartella clinica in fondo al letto c'era un tavolino si metteva lì la cartella
Piergiorgio dando a sfogliare vite distrofia muscolare
Un giorno chiese a un'infermiera di passaggio
Che cosa vuol dire distrofia muscolare
è una brutta malattia
Si campa poco di solito non saliva vent'anni
Aveva saputo abbastanza non ha chiesto più nulla
Ragazzi manda a casa quei genitori i medici si hanno parlato e quei genitori e anche lui sapeva quindi adesso si è buttato a capofitto nella vita
Ha fatto tutte le esperienze possibili immaginabili non c'erano assistenza psicologica né all'ospedale non c'era l'assistenza
Di qualsiasi tipo
Poi hanno conosciuto però una
Associazione la UIL dell'dove ci si poteva rivolgere ma era un quarantotto molto una cosa molto così
All'acqua di rose si può dire c'erano assistenti sociali che aiutava dei genitori in particolare quelli che vivono bambini piccoli curato cene
Dove si manifesta molto molto presto e qui bambini quella due mila traducendo
Molto esposta a una morte molto ravvicinata
In età giovanile
Adesso sono riusciti ad allungare la vita anche a quelli malati di Duchenne con delle ricerche particolari proprio qui a Milano
Comunque per Giorgio sepolto addirittura nella droga ha cominciato a viaggiare dipingeva scriveva
Tutto per dimenticare il suo stato di
Di malattia di inefficienza di disabilità e faceva quello che poteva ha finito le scuole
E poi
Andava avanti andava a caccia col papà faceva tutto
Tutti dalla vita normale di tutti i giorni
Era circondata da tante belle ragazze
E vi vena normalmente come tutti la sua ironia però lo aiuto ad andare avanti e a fare della sua vita quello che poi
è riuscito a fare
Lui pensava
Di spazzar se la e poi quando veniva la morte veniva
E la morte non veniva mai
Perché non si sapeva come poteva venire però si studia studiava sempre libri medici
E aveva capito che la morte e poi avveniva per soffocamento perché la muscolatura della respirazione quando viene a mancare ti rimane solo quella
La morte per asfissia
Poi ci siamo conosciuti per caso
In un mio viaggio a Roma rincontrai seduto su un muretto mi avvicinai per chiedervi una via l'accompagna un pezzo
Poi ci siamo scambiati indirizzi ci siamo scambiati qualche parola mi era simpatico io avevo parecchi anni più di lui avevo otto anni più di lui
E poi ci siamo però scritti ci siamo telefonati
E nel settantotto io sono venuta a Roma
E mi disse ci possiamo mettere insieme
Va bene siamo stati due anni insieme abbiamo vissuto insieme a casa sua insieme ai suoi genitori io ho dato una mano a mamma
Alla mamma di lui non avevano assistenza domiciliare voi quel tempo non usciva al più perché non poteva più camminare
E a un certo punto mi disse però ci mettiamo solo insieme così
Dico no perché non ci sposiamo
No così Toselli vera di andartene
Quando ti sesto fatto
Oppure
Io poi mi disse poi un altro giorno io non ti voglio rovinare la vita
Perché mi del prestito Vinarius la vita
Eh ma sai
A un certo punto io starò molto molto male fossero vi potrò nemmeno più alzare dal letto
E tu allora te ne potrei anche andare io al proprio nella mia assistenza a casa o in qualche posto in qualche ospedale o in clinica
E basta e non ha proprio niente da aspettarmi dalla vita ma almeno tutelati fai
E io gli dissi no
O mi sposi o ci lasciamo subito
Alla fine ci siamo sposati il primo gennaio dell'ottanta
Abbiamo cercato insieme sempre di superare tutto quello che era possibile tutti quegli ostacoli che ci si ponevano giorno per giorno
E per me già allora
Io pensavo sempre questa è un altro superamento di un limite
Però arriverà l'ultimo limite che non riusciremo a supporre a
Superare ma anche quello dobbiamo superare dobbiamo superare anche la morte queste nel mio studio in continuazione tutta la vita
E credo che proprio in questa maniera sono riusciti a poi a superare alla fine anche quella perché noi abbiamo superato la morte e l'abbiamo superato insieme e di questo ne sono più sicura
Uno io non mi sento vedova
E non voglio essere chiamata vedova venti
Assolutamente no
Quello che io vado a raccontare
è la vita nostra la nostra esperienza e voleva andare anche agli altri uno spunto come fare come riuscire
Io non ho quelle cose che io dico non ho preso dai libri ma sono le cose chiesto o elaborato dentro di me
E quand'ero bambina
Io arrivo a casa una leggenda dei santi ancora di mia bisnonna libero molto antico
E su questo libro c'era un articolo
Dove si parlava di un Santo non mi ricordo se che Santo fosse mi sembra che era San Luigi che diceva ogni giorno va vissuto come se fosse l'ultimo come ha detto proprio
Don Paolo
Anche San Paolo vasto San Paolo
San Paolo De Genova
E credo che sia proprio così ogni giorno è da vivere come se fosse l'ultimo
I fatti anch'io faccio come
San Paolo di Genova che e quando va via minata romani chissà se torno potrebbe anche darsi che non torno più
Ma per me è una cosa normale e non mi dispiace che non non non sarei dispiaciuta e quando ho detto a Piergiorgio penultimo pomeriggio Piero viene a prendere presto
C'hai da fare
Ha detto proprio in romanesco c'hai da fare
è che ci potrà farlo
E poi è venuto fuori il Calibano deve andare avanti
Io per fortuna sto bene il nonno bisogno di nessun medico e spero che mi duole ancora per tanto tempo
Ecco il mio impegno poi è diventato anche vi posso dire veramente un impegno politico
Politico nel senso che tutto quello che faccio deve servire
Alla comunità a tutti a tutti gli italiani
E spero che veramente in quei pochi che diventi poi una moltiplicazione che vada poi la persona che tutti quelli che io incontro che lo moltiplichino è incerto in un certo senso credo che sia possibile
Che ognuno porti poi la propria esperienza ed a multipli che poi intorno al sei
Tante volte mi è successo quando pubblicai anche per esempio sul testamento biologico quando ne parlavo o quando parlo di eutanasia sul mio blog
Che c'erano poi dei commenti che mi rimproveravano non s'è portatrice di morte
Sei una che vuole pubblicizzare la morte
Non voglio pubblicizzare la morte e la vita che voglio pubblicizzare voglio parlare per la vita ma la morte appartiene alla vita
Nella vita c'è la morte non possiamo mandarla via non esiste appartiene è un punto nella vita da un punto e lì la vita continua
In altra maniera ed è emersa
Come sarà non lo so qualcuno ma ha chiesto Battocletti all'al di là
Ma
Che cosa devo dire al di là al di qua
Un'altra esistenza io lo chiamo un'altra esistenza differente non so che cosa c'è dopo ci sono non ce l'ha detto
C'è la scheda da qualche parte no
Esiste una sola vita
Quindi quando qualcuno dice la vita è un bene indisponibile
Ma certo che e indisponibile ma Qualivita non quella crediti di città uno cioè
Quando
è io ho capito benissimo quando da certe parti mi vengono dette la vita è un bene indisponibile quindi una persona non deve essere aiutata a morire
Cioè aiutato a morire cioè vende avesse accelerata la morte
Come per Giorgio non doveva essere staccato il respiratore
Ma chi può dire quando la vita non è più vivibile è possibile che una persona deve essere
Per forza spinto a continuare la sofferenza credo proprio di no
Quando le persone mi dicono Dio ci ha dato la vita e io non me la posso togliere no
Io non me la tolgo la restituisco non ce la faccia vivere così io la vita la libro ancora la continuerò a vivere ma diversamente
Ecco è disponibile
è disponibile
Al mio creatori quando ci credo se è un'altra persona diversamente come le prede Luigi io credo che è una una cosa che
Condivisibile da tutti da atei dati credenti diversamente da cattolici da protestanti da da tutti veramente credo proprio di sì
E ne sono convinta non ho mai se non mi sono mai sentito il peccato mortale per aver detto queste cose
E non ho mai sempre qualche volta pensavo ma
Forse a Hilla coscienza troppo leggera
Però sono andato a cercare dentro di me dicono se io vado a chiedere
A magari un sacerdote che non la pensa come me
Quell'aveva ammettere veramente e il coraggio ente o forse c'è la coscienza mal formata e allora mi sento in peccato no io devo pensare
E tra di me e
E quello che io vivo
Devo sapere distinguere del di quello che voglio di quello che voglio fare e di quello che
Che riesco a dire
Quindi la prima cosa per il quale per la quale io adesso lotto
Ci sono delle cose molto semplici
Io l'otto per invivibile
Per quelli che vivono
E in particolare i disabili i loro parenti
Disabili gravi in particolare delle malattie neurologiche malattie rare che non hanno cure che non hanno
Possibilità di guarigione
Tantissimi di questi malati lottano per anni per vivere meglio
E per la vita va sempre peggio
E sono cose terribili
E vedere queste persone oggi che ancora camminano claudicanti ma dopo un anno già sono allettati non riescono più a muoversi
Però ti salutano con uno di quei sorrisi che non ti dimentichi mai mai
Conosco un Cesare
Conosco un ha tolto conosco un Francesco
Ho conosciuto a Lucca
Tutte queste persone conoscerle aver avuto il loro sorriso è la cosa più bella che veramente chi apre il cuore e mi vengono i brividi e questa è vita
Volete vivere accettare anche
Allora un accanimento solo accanimenti ma non lo accettano loro lo vogliono accettare avere un respiratore che non sanno nemmeno per quanto lo dovranno avvenire per quanto poi questi sosterrà
Avere latente quindi
Due macchinari che ci aiutano a vivere la PEG è semplicemente un tubicino Titina ne viene messo direttamente nello stomaco dove ti viene messo dentro poi mangiare il cibo perché altrimenti tu non puoi più nutriti
Quindi sono due macchine che ti tengono in vita certi il cuore pompa perché il cuore e sano
Tu digerisce
Perché
Intestino e ancora efficace
Però anche lì poi cominciano le complicazioni quanto durerà questo i malati non lo sanno e perciò
Lì io
Credo di
Poteva dire
Aggiungere un'altra cosa che Luca Coscioni ha voluto fare fondando la sua associazione
Lottare per la libertà della ricerca scientifica è la cosa più importante che esista trovare anche per queste malattie
Una guarigione una possibilità di prosperare di
Dico anche se non si potrà guarire subito ma di alleggerire dare qualche speranza questi malati
Io credo che questi malati vengano tenute veramente in vita ancora di più dalla speranza
E dare queste speranze queste e il mio
Io posso dire io elaborazione del lutto non ne ho
Perché non non mi viene da piangere io per Piergiorgio sì ho pianto forse due tre volte ma erano più i ricordi
Che mi hanno fatto piangere di gioia però Tampere tristezza che lui non c'era più
Io me lo sento vicino
Ma non in quel modo come qualcuno potrebbe pensare che c'abbiamo contatti io questi contatti non ci credo non ho mai creduto o non vi ho mai detto sentiti e quando morirai viene apparire nel sogno
Non ho mai detto non abbiamo mai creduto indubbiamente noi ci dicevamo su queste cose
E qualche volta le dovute durante la vita guarda e che set continui così io la notte ti vengo a tirare i piedi mi faccio mi fece lui però sapevo che questo è uno scherzo suo una cosa ironica
Quindi l'autodeterminazione dei malati anche a chiedere come potere vivere giorno per giorno
Una indipendenza cioè che dove il malato può dire come deve essere ordinata la sua vita quotidiana
Anche questo è importante perché è un disabile
E capace di intendere e di volere
Pienamente è ha diritto dito potere vivere come vuole il lunedì no come vuole la moglie e come vuole la mamma come voli pappa come vogliono i fratelli no come vuole lui
E ci sono degli esempi veramente molto forti
Dove io conosco un
Giovani signore che è stato prima di una comunità
Lui ha voluto andare via da quella comunità io voglio vivere da solo e adesso vive da solo con la sua assistenza ventiquattro ore su ventiquattro a tre turni di assistenza
Già è una persona che sta con lui lo porta fuori ma vi lavora
E poi fare tutto come dice lui
Conosco un altro ragazzo che ha detto al padre papà è nato con una malformazione alla spina dorsale
Quindi d'Italia sarebbe dovuto morire fortunatamente avuto abbastanza denaro per potersi fare l'operazione in America
Crescendo doveva ripete di queste operazioni mi sembra che ha fatto la bellezza di dieci operazione perché crescendo doveva è sempre aumentato e la sua statura e la colonna non gli esempi di ieri avrebbe impedito
E questo ragazzo disse a un certo punto al padre papà io voglio andare a vivere solo come fai
Eh sì l'assistenza
Mille voglio farmi a pianterreno del nostro palazzo un bed and breakfast
E io ne porta avanti l'abbia vita così
I genitori gli hanno aperto è questo Brecker bed and breakfast e lui vive quello che rende questo bed and breakfast ancora studia
è bravissimo è una persona stupenda
E va avanti così ma si è fatta la vita come voleva Lulli ma non tutti possono
E io spero che
Ci aiuti la sanità
Italiana
Che magari possa risparmiare in altre cose come abbiamo anche elaborato professor Trivellini
Che è bravissimo su queste cose e l'abbiamo anche pubblicato da volta sull'agenda Coscioni un mensile dell'associazione
Dove
A è abitato gli sprechi della sanità e come poter risparmiare per investirlo poi su altre cose investirono sulle persone veramente sulla aiuto alle persone
E questo sarebbe la cosa importante
Quindi arrivo adesso alle scelte di fine vita
Dopo che un malato ha potuto vivere
è essere aiutato arriverei fino alla fine fin dove può
Ma non fin dove non vuole più allora lì serve un aiuto veramente e questo Piergiorgio l'ha voluto dire con l'ultimo suo con l'ultima sua richiesta
L'ultima sua richiesta è stata veramente questa lasciate morire la persona quando moglie morire quando la sua vita le sembra veramente soltanto soltanto ancora una tortura
Non è un obbligo la tortura
E nel Vangelo quando noi tante volte andiamo da un malato dice mai si migliori tini compenserà
Non l'ho letto da nessuna parte giusto non ci ha detto via spetterà un grande premi in paradiso e per la vostra sofferenza
Non l'ho letto è io questa Piergiorgio non l'ho mai detto
E credo che
è molto più importante un aiuto nostro e anche la serenità di queste persone e dare loro serenità e poterne usufruire vedere se un Corso Risso
Ironici sulla loro vita questo credo che molto di più che
Far loro aspettare qualche cosa di latte
Dica non so dopo
E credo che se ci fosse una legge
Fosse già possibile ma ormai non lo è più perché il Governo è caduto
C'è una proposta di legge pronta a essere discusse in Commissione
Tra tutte le varie vicende che sono state rinvii
Non volere che andasse avanti in questa maniera perché non si poteva decidere che un malato possa rifiutare anche la nutrizione ma perché no è un atto medico o no
Credo proprio di sì perché nessuno mi può mettere un sondino
Attraverso il naso o mettermi la PEG se non un medico
Quando una volta c'è cento allora qualsiasi persona può mettere
Il cibo la nutrizione dentro la sacca quello sì
Ma se una persona arriva alla fine della sua vita come una volta tanti anni fa quando non c'erano ancora tutte le tecniche mediche
Quanti anziani erano quando volevano morire dicevano basta non mangiavano più
E ci sono anche adesso persone non moglie da mangiare il papà di Piergiorgio quando è stato ricoverato nel novantotto
Perché aveva un cancro alle corde vocali non poteva più respirare è andato all'ospedale gli hanno fatto la tracheotomia per poter ispirare
Non mangia più
Gli hanno messo il sondino mai se lo strappo e dopo un mese è morto
Debilitato pieno di decubito i
Non voleva da chi non voleva più vivere ha deciso lui
Era veramente una morte atroce si è lasciato morire
Giovanni non volli in Sardegna come è morto
Piergiorgio ha avuto
L'aiuto del medico
Che lì a spogliarlo ha staccato dal signor ispiratore prima di averlo sedato
A Giovanni deboli questo è stato negato
Perché la Procura lo ha vietato i carabinieri hanno impedito
Al medico di avvicinarsi al suo letto e il fare quell'operazione che ha fatto tutto Riccio a Piergiorgio
Dottor lì c'è stato assolto
Prosciolto
Prosciolto
Per non aver commesso un reato
Non voglio dire che cosa ha detto
Non mangio più
La moglie doveva mettere tutti i giorni nella sacca la nutrizione
Il medico curante disse non metta più denutrizione
E nugoli è morta dopo una settimana
Denutrita
Di fame e di sete
A un punto per fortuna il medico vicine che lo assetato altrimenti i campi
I dolori se ne sarebbero portato via non avrebbe avuto da molte serena
Per me però comunque la morte non è stata serena Piergiorgio ha avuto una serenità infinita perché ha salutato tutti a vuoto le persone che hanno accondisceso alla sua volontà
E ha avuto la conferma da parte mia che avrei portato avanti il suo messaggio e mai sapeva che avremmo fatto e avremmo lottato avanti alziamo i mandati avanti con questa lotta
Non voglio i no
Lui non ha avuto la consolazione di essere
Assecondato della sua volontà
L'UNICEF dovuto sentire solo abbandonato e questo per me è stata torce tanto più che quel giorno il ventitré di luglio quando è stato prosciolto dottor Riccio
In mia presenza il giudice ha pronunciato le parole e mi sono state veramente felice
E io speravo che per Giovanni sarebbe stata la stessa cosa che allora il medico avrebbe potuto agire in questa maniera ma io non avevo saputo
Che
Giovanni
Sa stava in sciopero della fame
Non l'avevo saputo e lui quella sera è morto quando io lo seppi
Mi ha rovinato a quella giornata
Era un veramente profondamente rattristato d'altra parte però ho potuto pensare
Che
In questa maniera anche nugoli ha potuto confermare che anche la nutrizione
è una cosa è un atto al quale il malato può rinunciare lo può rifiutare
E l'altra parte io voglio concludere con questo nel nostro catechismo c'è scritto al mille duecentosettantotto è un articolo
Che
Non procurarsi più
Non hanno e non accettare più dei trattamenti per una malattia perché sono futili inutili
Perché non portano più a guarigione nei
A una non sono più una cura non vuol dire
Rifiutare la vita ma accettare la morte e questa è una cosa importante perché accettare la morte vuol dire avvenire accettato tutta la vita incompleto e io vi ringrazio moltissimo
Grazie
Riflettevo ascoltando
Queste parole
Che anche in relazione all'intervento del fine mattinata di Palo farli nella
Quanto
La nostra società scissa
No
Un po'perché sono stati i greci reintrodurre questa scissione un po'perché ci aveva pensato anche
Cartesio un po'perché ci ha pensato anche il mio voto grosso può cioè
Ci ha pensato del resto
Dell'umanità occidentale come le cose valgono per per scissione no l'UDC uno dice voglio restituire ora
La vita
Perché c'è un momento in cui come ha restituito
E c'è qualcun altro che mi obbligatorio farlo
No questo è come se ci fosse un limbo di cioè di malati dell'ingorgo perché per esempio il figlio della mia
Della persona che ho seguito anni fa aveva deciso lui di non fare più la chemioterapia ed era in forza per poter
Dire no dubbi dovete toccare come è scritto nell'articolo trentadue della Costituzione
Ma ci sono anche malati che purtroppo
Lo dicono ma non possono farlo concretamente e questo
Vero che ha implicazioni complesse per altri ma siamo tutti commessi sono tutti interdipendenti credo che una sia una responsabilità
Civile Umbria quella di accompagnare stare vicino alle persone
Che devono
A un certo punto restituire la vita
Per cui niente io volevo fare questa riflessione adesso
Volevo chiedere se c'era qualcuno che voleva fare qualche domanda
Abbiamo guardia palo fa Rivella velocemente per poi andare a lavorare dei gruppi
Devo mollare intanto volevo fare un'altra precisazione quello che ha detto la vita che seguire avete partecipato a qualche funerale
Nel primo articolo dei defunti e tre marce numero uno
Che normalmente si usa
Che
Anche perché è più bello si dicono queste testuali parole
Ai tuoi infedeli o Signore la vita non Eton il tema ma
Trasformate
Ora se le parole hanno un senso questo privati antichissimo
Di almeno mille anni
Vuol dire che spesse volte quanto noi parliamo parliamo o per sentito dire opere superficialità
Ma non ci fermiamo mai ad approfondire le cose questo è quello
Che dicevo prima cioè che bisogna creare spazi di pensiero cioè di riflessione approfondita
Perché la morte
Non hai la soglia
Che
C'è una vita di qua e una vita di là io da un punto di vista teologico e questo di esprimo un pensiero ufficiale della teologia
La vita non esiste la vita eterna
Esiste l'unica vita che viene riconosciuta in modo che vissuto in modo diverso condizionata con le categorie temporali e spaziali il cui incondizionata oltre la soglia della morte
E quindi c'è una sola vita
Che è la stessa vita di qua
Oggi poi capite noi parliamo dell'aldilà
Di cui non abbiamo nessun referente
Con le categorie temporali a situazioni che solo gli unici né uniche categorie escursioni regole nuove quindi parliamo di una cosa nocche o temporanee con le categorie temporali non ricordiamo di Dio un ottimo
Due attimi che non hanno senso
Però noi possiamo dire questo che c'è una sola vita
E la vita quello che diceva lei cioè che
Illeciti gliele restituirla ma non era istituirla nel senso dei dirette indicherà no vedere sia me l'hai data dell'ambito
Nel senso del dono che ritorno alla sua sorgenti
Bene
C'era un intervento si sono una considerazione finta opinione così riflettere tocca la testimonianza della signora Welby
Proprio una posizione particolare
Il latte si mangia dalla signora quel bel mi sembra che
Ci dica come come dire come ha
Si può anche elaborare un lutto uno dei modi ed è quello che ci sta
Di cui ci sta parlando la signora Welby bellissimo modo di lavorare il lutto è quello come dire
Di trasporre nel vano no in qualche modo portare avanti il messaggio così estremamente significativo che ha lasciato il suo marito
E poterlo esprimere poterli dare voce poter
Fare in modo che le persone si si si pongono degli interrogativi questo rappresenta il modo uno dei modi il suo bellissimo di elaborare il lutto
A me fa la sua storia
Mi fa venire in mente o meglio questa modalità
Di elaborare il lutto mi fa venire in mente la storia di molte donne che ho conosciuto soprattutto di Rosella che una donna della quale parlavamo ieri in uno dei gruppi che nelle nel nostro servizio di cure palliative
Viene condotta da me la mia collega
Per persone che affrontano il lutto e Rosella che ha perso una figlia di quindici anni ha potuto ritrovare la voglia di vivere la possibilità di uscire quindi dal suo lutto recuperare la sua energia vitale
Costruendo dei servizi per i bambini e soprattutto per i ragazzi dell'età di sua figlia un modo mera offrendo nel paese dove lei vive
Questa scuola che raccoglie dei ragazzi che propone corsi di ceramica e quant'altro come dire un modo bellissimo terre mantenersi in contatto con la persona che non c'è più
E però allo stesso modo per continuare a attenere accesa la vita e quella voglia di vivere quindi grazie perché mi sembra una bellissima testimonianza la sua
E l'altra cosa che mi colpisce molto è che io non amo non avevo capito bene nonostante ho seguito abbastanza i giornali sulla vicenda di suo marito
E che praticamente se ho capito bene quindi la richiesta di Piergiorgio prima di tutto non è una richiesta di tutta l'Asia perché non ha mai chiesto che qualcuno lieta se il curaro quindi non c'entra con l'eutanasia
E che i vizi il problema sembrerebbe semplicemente un drammatico vizio di forma giuridica e così cioè come dire lui chiedeva di poter avere la sedazione
Prima della sottrazione del Festival poi del respiratore e questo giuridicamente una garbo la che non è permessa quindi come dire
Diventa
Ancora a apprezzo tutto questo quanto sia complessa sono e purtroppo nel dibattito attuale
Come dire sviluppato in modo talvolta assolutamente dico tonico e poco comprensibile alla gente ma quanto sia complesso questo questa discussione tenutasi a quella di Piergiorgio non era una richiesta del Venezia
L'ultima domanda che lei fa lei è
Una cosa mi ha colpito molto della vicenda che ha colpito la sua vita che il rifiuto da parte della Chiesa di poter dare a Piergiorgio i funerali religiosi
Personalmente io sono aderisco sono una persona assolutamente laica
Però l'ho trovato un gesto
Punitivo molto forte che sinceramente non ho capito e quindi volevo sapere la sua posizione anche quella del sacerdote
Ecco cominci con l'ultimo
Perché dovunque Piergiorgio aveva scritto in quell'articolo qui in quella lettera l'eutanasia
E Ottana Asia vuol dire buona morte
Se uno vuole dividerla in parte eutanasia attiva e passiva allora possiamo anche farlo
Ne eutanasia può significare anche fare una buona morte consolati dai propri parenti
Con nessun intervento medico
Senza dover staccare il mio nulla anche quelle o dall'Asia e qualsiasi buona morte
Ma per esempio nel
Nel durante il film nazifascismo che cos'era eutanasia era uccidere persone
Che avevano difetti fisici che erano di una certa categoria di persone come zingari disabili e queste venivano fatti morire e lo chiamavano eutanasia che poi eutanasia non fu
Perché sono stati vera
Petrucci Tatini in maniera veramente orribile
Quindi quello lo lasciamo via infatti i tedeschi non usano la parola eutanasia ma lo chiamano aiuto a morire
Noi in italiano abbiamo eutanasia e lui differenziava appunto c'era per lui un un un obbligo secondo lui
Di fari una legge per l'eutanasia vera e propria come vige in Belgio e in Olanda dove al malato viene somministrato una Spoon sostanza
Per lasciarlo morire come IMI Svizzera dove viene
Aiutato a morire collo suicidio assistito e dove il medico prescrive e per procura la medicina e il malato da su uno ce lo somministra non lo è il medico a farlo
Ma sono tutte un po'cose
Chiamiamole
Lo chiamiamo
Farisaico che
Perché in fondo morire
Vuol dire sempre morire se io muoio perché qualcuno mi stacca il respiratore o se mi lascia ma o se mi fa morire somministrando mi una
Un cosa letale
La morte è sempre quella
Comunque
Alla fine gli hanno detto insomma vi è stato poi lui ha distinto
Va bene domi tutto non potrò mai a vere l'eutanasia e qui in Italia perché fare una legge un decreto permetta fammi morire di di eutanasia cioè con la somministrazione di un
Medicina letale non sarà possibile
Però vi possono staccare il respiratore quello sì
E quello io
Voglio che mi si faccia perché ho diritto a chiederlo c'è scritto sulla Costituzione il tuo l'articolo trentadue nessuno è costretto a subire qualsiasi intervento medico
Anche se c'è scritto che tutti noi abbiamo diritto alla vita anche questo c'è scritto ma alla vita non ad oltranza
Questo era che poi la Chiesa abbia proibito il funerale cioè che a sospese il funerale per me è stato fin da principio è stato un atto politico
Io l'ho interpretato in questa maniera perché per Giorgio ha chiesto di per totalmente ripetutamente l'ha detto una volta in quella lettera che voleva l'eutanasia
Poi naturalmente state ripetute per televisione è stato ripetuto dai giornali l'anno urlato strillato l'hanno detto e
Discusso
è naturalmente la Chiesa poi disse la ripetutamente detto no l'ha detto una sola volta
Però è bastato per favore ecco era una ecco che veniva avanti indietro eutanasia ad Attanasi eutanasia eutanasia era veramente un'eco continua e quindi la Chiesa ha proibito il funerale chi ci ha sofferto moltissimo è stata la mamma la mamma di Piergiorgio
Per me è stata una cosa che mi sono ribellata dentro di me
Però io ho detto perdono le per delle persone che hanno fatto una decisione sbagliata perché la Chiesa avrebbe potuto spiegare e dire
Noi però concediamo il funerale insomma avrebbe potuto fare un atto di misericordia
E la mamma ancora non perdona
Bene allora io direi a questo punto di metterci di
Visto carcere diciamo nei gruppi
Per
Fare una discussione più
Concentrata e ritrovarci qui fra un'ora per cui
Fare la sintesi conclusiva della giornata
Avete
Vorrei tanto che perché vi accomodate ricordo che rapporti deprezzamento
Abbiamo detto con tono le ventuno ventidue questo asse ora però sicuramente va ad Omar
La registrazione delle cose dette
Attraverso il microfono verrà messa nel sito di Radio Radicale così come come è successo senza cioè viene
Come dire
Trasportata nel
In formato MP tre quindi anche scaricabile e ognuno potrà risentire
Di i pezzi che vorrà poi l'Associazione ama
Come in tutte queste occasioni farà una pubblicazione mettendo insieme la parte registrata ma non solo allegando anche delle parti
Scritte ad hoc
Mi auguro appunto che
Sia Paolo farine la Carlo Cacioppo Mina Welby Marina Sorzi e anche altre persone che oggi non hanno potuto venire
Porteranno il loro contributo realizza anche questa pubblicazione
Non sarà a brevissimo termine perché abbiamo in cantiere un paio prima di questa però arriverà
A certo ecco se poi qualcuno vuole la relazione scritta di Palo Farinelli Celli Mele posso
Allora Paolo
Trattino basso
Fari nella
Chiocciola FAS web
Nettis punto i tipi
Fastweb nata sì tutto attaccato che palo fare nella disponibile a rinviarla però
Bene
Allora io direi di iniziare con
La sintesi
Sono in tre gruppi erano cinque mancano due persone
Manca qualcuno loro non iniziano se non ci sono gli altri due
Stanno arrivando
Non è così
Porta altri due portavoce nel frattempo saranno andati a rinfresca scrivere facciamo partire voi
Posso dire il nome
Sebastiana Giustolisi rappresentante di un gruppo
Numero tre
Racconterà in sintesi quali sono stati i contenuti dell'incontro
Io era conterei molto in sintesi per dare questo spazio a tutti ed eventualmente dibattito abbiamo iniziato nostro incontro incentrando lo sul testamento biologico
Perché una persone del nostro gruppo ha portato una sua esperienza personale dove c'è stato un problema di scelta e di decisione di cosa fare nel momento di un
Malato che doveva subire un trapianto di cuore
Si trovava però in quel momento in coma arriva al cuore disponibile compatibile
Devono decidere le persone che si trova recidere sono la madre
E la moglie di questo malato e hanno due idee contrastanti perché le persone già in coma quindi in una situazione già grave
Questo componente nostro gruppo è presente in questa situazione e dice qua lei era
Il punto di vista del suo amico perché lui ne era a conoscenza di ceneri questa persona voleva vivere
Quindi si prende la decisione di fare questo trapianto dove la moglie e comunque era contraria la madre favorevole però la moglie accetta visto che c'era anche questa interpretazione dell'amico avviene trapianto dopo una settimana questa persona muovere
Trapiantato muore e la moglie impazzisce per il dolore quindi un gran una grande rabbia nei confronti di questo amico che ha portato questa testimonianza tutto quanto
Da qui si diceva l'importanza del testamento biologico nel senso se lui avesse scritto qualcosa in precedenza questo qualcosa poteva essere utilizzato per prendere questa decisione
Si è
Ci si è posti quella domanda questo scritto avviene poi accettato dal medico a cui Tullo fortissimi no insomma si dovrebbe poi discutere e arrivare a delle conclusioni con i medici
Anche se non c'è una scritta c'è anche se queste volontà sono state semplicemente dette al familiare e quindi familiari Micelli mio parente voleva così oppure voleva accusa
E allora
Ci si diceva
Sede leggo però il familiare qualcuno ha fatto questa opposizione si delego il familiare dicendogli io
Voglio che venga staccata la spina non voglio un accanimento terapeutico no
E quindi Valpolicella basta discuterne prima quando si è in salute si ti bene se ne parla quindi poi se dovesse succedere
Il familiare può dire
Il mio parente voleva questo
E qualcun altro diceva no però Emilio scriverlo e questo perché perché comunque
Delegare una questo alla fine siamo giunti a questa conclusione legare un familiare
è vero il familiare essa qual è la nostra scelta non precisione e l'accetta nel momento in cui stiamo tutti bene in cui tutti possiamo decidere razionalmente
Nel momento in cui invece abbiamo un nostro padre madre figlio fratello in quelle condizioni
E dobbiamo dire
Lui voleva che si staccasse la spina non sempre è così facile
Nel senso siamo a conoscenza della sua volontà siamo a conoscenza della l'atto razionale della situazione ma chi deve decidere in quel momento non è detto che si emotivamente così forte
E non è detto che non prevalga e l'atto tra virgolette egoistico io lo voglio ancora qui per me con me
Per un po'quindi il fatto di scriverlo questo testamento biologico ci sembrava potesse comunque alleggerire un pochino questa decisione questa scelta del familiare
Se quindi discusso comunque dell'importanza poi del consenso informato
Che è quello che veramente dovrebbe rendere edotte le persone del perché si fa una scelta perché si segue un percorso piuttosto che in un altro e quindi l'importanza comunque di comunicare
Alla malato sia la diagnosi nella maniera più adeguata ma comunque comunicare la diagnosi è spiegare quali sono i vari passi poi ci sono malati che sicuramente non accetteranno e quindi ne invieranno
E non non non diranno mai o il cancro ma andranno avanti pensando che ci sia qualche altro tipo di malattia fino mentre loro morte altri invece che riusciranno ad accettare della bolla elaborare ed è per questo è stato portato un esempio
Di una persona malata che però vive in Inghilterra
Dove e ne familiare in prima persona del gruppo dove il percorso è stato proprio queste una comunicazione di retta informazione dettagliata tutte le possibilità
Poi presa in carico a domicilio quindi equipe che seguiva domicilio e poi eventualmente la scelta del dell'ospedale per malati terminali dove si chiama propagandisti diceva
Questa persona del gruppo c'è proprio scritto sull'insegna ospedale per malati terminali
Quindi a scanso di ogni equivoco quella strana
Si è parlato anche della
In capacità è la paura di affrontare l'argomento morte proprio no che abbiamo un po'a tutti noi quindi l'importanza e di riuscire
A parlarne più se ne parla più è facile fare poi tutti i passi che ognuno sceglie di fare nella sua direzione quindi l'importanza
Da parte dei medici e degli operatori di dedicare
Tanto tempo I propri pazienti
Se qualcuno del mio Gruppo vuole aggiungere qualcosa che io ho dimenticato
Se è apparsa
Io parlo a nome dell'gruppo numero cinque
Quattro vero ero promossa
Allora
Mi chiamo Marina sono infermiera e sono stata eletta all'unanimità portavoce perché professionista per il campo
E nel nostro gruppo non abbiamo portato avanti un discorso ma abbiamo evidenziato alcuni spunti di riflessione veramente tanti per cui li elenco e poi al limite dopo se ne si approfondiscono
Allora siamo partiti dal fatto che la condizione di terminali talché anche stamattina è stata definita abbastanza in modo preciso nelle paziente oncologico per alcune patologie non così semplice da definire
E ha subito a seguire
Si è parlato del fatto che nonostante la condizione di termine età determina età possa essere ben definita ad esempio nel paziente oncologico
Questa prognosi può essere tranquillamente disattesa dalle capacità individuali del paziente
E quindi dire a un paziente trentadue tre mesi di vita può essere vero ma può anche non essere vero e non dipende né dal medico che incompetente né del paziente che più o meno bravi
Siamo passati al testamento biologico anche noi alle direttive anticipate di vita sperando auspicando che questa legge che ormai dovrebbe essere al vaglio da decenni
Possa diventare legge tutti defalcata il tutti gli effetti ed essere rispettata nel momento in cui il paziente abbia espresso il suo desiderio
Però abbiamo anche evidenziato il fatto che per arrivare a delle direttive anticipate di vita consapevoli
Bisogna inevitabilmente passare tramite un consenso informato ben fatto
E per fare un consenso in su per ottenere un consenso informato ben fatto abbiamo evidenziato tre punti cioè da parte del professionista sanitario il medico che espone
La tecnica a cui verrà sotto sposato posso paziente sicuramente ci devono essere delle capacità professionali indubbie perché il medico deve sapere che cosa va a fare
E saperlo fare ci devono essere delle capacità relazionali e questo non sempre corrisponde a quella professionale cioè
Riuscire a entrare in relazione con i pazienti acuti è che sottoporrà ai ad un intervento
Non sempre è facile e così facile per un medico che magari si è anche un chirurgo e quindi abituato ad operare con il paziente in anestesia
L'altro punto che
Secondo noi è assolutamente indispensabile
E che fa pensare che il consenso informato non possa essere ottenuto in quindici minuti di visita anestesiologica
E la valutazione di quanto il paziente ha compreso io quando gli è stato spiegato il conto
Quello che si va sembra fare su di lui
Stamattina si diceva appunto che lo stesso paziente che oggi dice ho capito morirò domani mi mi si lamenta per la Coca Cola invece che la spray per
A maggior ragione quando noi andiamo a fare un intervento
Bisognerebbe dare
Cioè avere questi colloqui no a ridosso dell'intervento di qualsiasi altra tecnica si dà da fare il Patria al paziente ma dargli il tempo di sedimentare un po'le informazioni eventualmente informarsi perché ormai internet ce l'abbiamo tutti
E poter arrivare con una serie di domande che su un momento ovviamente spiazzato non ha potuto formulare perché era
Talmente sorpreso che non non sarebbe riuscito a parlare
Abbiamo ribadito il fatto che gli operatori devono adeguarsi alle credenze della persona che accompagnano la morte
Questa è una cosa che professionalmente ritengo indispensabile ma che personalmente trovo molto molto difficile perché purtroppo io non lo so forse sono fatta male io
Sono mi trovo spesso aggiudicare quei il comportamento le richieste che mi fanno i miei giudizi i miei pazienti non giudicare nel senso spie sbagliato è giusto però a posteriori dico ma forse forse
E poi mi ritrovo a pensare che sto imponendo in qualche modo la mia visione di quello che accompagnare alla morte
è stato bello il momento in cui si è toccato il il mito morfina morte
Perché ho visto nel gruppo persone in qualche modo sollevate dal fatto che iniziare la terapia con la morfina non significa
Accompagnare alla morte
La una dottoressa presente nel gruppo a ha raccontato di un paziente che per
Un anno è stato sotto morfina continuato a fare il suo mestiere tranquillamente
E quindi a le altre persone che non aveva rotto questa conoscenza SIS lo so le ho viste rassicurante
A seguire ovviamente si è parlato del sedazione non
Appunto non come accompagnare alla morte ma come sedazione dei sintomi
E e quindi indispensabile in presenza di sintomi che non
Non sono controllabili in altro modo
Se hai parlato anche del fatto di non iniziare trattamenti avendo un anestesista nel gruppo abbiamo toccato
Campi che magari in altri gruppi non sono stati toccati
E questo era secondo me era ripeto rilevante il fatto di non iniziare trattamenti che poi una volta iniziati sono difficilmente sospendibilità quindi
Accettare una tracheotomia meglio parlare molto molto bene prima perché poi una volta iniziata la respirazione assistita ovviamente lo vediamo e più difficile interromperla
Avevamo meno dubbi sulla nutrizione perché in qualche modo spesso la nutrizione in un primo periodo permette un altro punto uno stile di vita migliore perché mantiene una
Un apporto di nutrienti indispensabile e sono in un secondo tempo diventa un surplus
Inutile
Si è ribadito il fatto di accompagnare una morte dignitosa e anche qui dignitosa per il paziente e non per operatori familiari
E l'ultimo troupe l'ultimo
Gli ultimi argomenti che abbiamo trattato sono stati quelli forse un po'più vivace perché
Sede ero
Anzi è vero che il caso
Del marito della signora Welby adesso a risvegliato l'attenzione sulla sull'eutanasia e quindi
è stato vissuto mi vissuto è stato trasformato dai mass media in un gesto politico
Però per molti del gruppo questa questa attenzione questa
Esasperazione di un di un gene di una di un fatto privato
E sta
è stato interpretato come fastidioso cioè
Inerti e alcune persone del gruppo hanno detto forse era meglio che la cosa si svolgesse come succede perché non si sa
In sordina senza apportare tutta questa attenzione sul caso
E a seguire a questa considerazione sempre
Nel nel nostro gruppo c'era discordanza sul fatto che ci sia la necessità di una legge sull'eutanasia sulla in sospensione delle cure perché secondo parecchi del gruppo
Def dare una legge si dice fatta la legge fatta l'inganno
Porterebbe a dare delle possibilità ha un suo sconveniente sconsiderato della legge e quindi però questi ovviamente io riporto tutte le considerazioni del gruppo
Una cosa su cui tutti veramente tutti eravamo d'accordo e il fatto che le cure palliative dovrebbero essere integrate nelle cure terapeutiche causali cioè dovrebbero partire da subito in modo che le cure palliative non non vengano
Vissute come un fallimento delle cure causali ma come un abbinamento cioè una parte integrante delle cure terapeutiche e e
Dare anche il tempo all'équipe di cure palliative di prendere in carico la persona di conoscerla e di poter operare nel modo migliore per lui
Mi chiamo cristiano sono illegittime rappresentante del gruppo cinque
Ho provato a raggruppare i nostri spunti di riflessione attorno a due
Nuclei tematici diciamo anche se pare alta sono stati molto variegati
Il primo quello che nasce un po'a dal dallo stimolo che arrivato dagli interventi di don Paolo e di Mina Welby
E che riguarda un po'una sorta di conflitto che può nascere dalla scelta di interrompere le cure quanto meno almeno dal desiderio che le cure possono essere interrotte rispetto a un proprio caro
Il primo è ovviamente il conflitto morale
Di cui si è parlato un po'per cui qualcuno ha detto in coscienza
Avrei aiutato a morire mio familiare so che però questo mi avrebbe creato e mi ha creato un po'a un conflitto morale legato quindi al
Al giusto dello sbagliato
E secondo conflitto è quello che invece è un po'riguarda
Il valore della responsabilità personale
E come ricaduta su qualcun altro da una parte c'è la certezza che la coscienza personale
Possa guidare le le proprie azioni di farsi guidare dalla propria coscienza dall'altra un po'l'incertezza
Di non riuscire a interpretare
Nella maniera più adeguata
La volontà di un'altra persona
Che in questo
Clima culturale in cui la medicina da un po'l'impressione
Di saper rispondere
In maniera terapeutica tutte a tutte le patologie si facilita
In quello che prima veniva definita delega
Per cui
Si ha l'impressione che il medico possa sempre fare qualcosa e quindi si delega
All'Ulisse si può
La la decisione anche di di poter interrompere
O meno le cure proprio per la paura di non essere
Adatti a
A compartecipare
Questa scelta ecco invece secondo nucleo di interventi era grandi spunti di riflessione riguardava
E hanno la domanda e quindi sono proprio dei dubbi
Le domande che ci siamo fatti
Il modo in cui ci si prepara e in cui ci si se pare ci si prepara la separazione in che modo può influenzare può all'elaborazione del lutto personale che è un po'appunto il tema di questo di questo convegno perché
L'aspettativa è che
Ci sia una modalità
Ottimale per riuscire ad arrivare a salutare in maniera soddisfacente tra virgolette il il proprio caro e che questo sia abbastanza fondamentale per l'elaborazione del lutto
Ecco le situazioni sono problematiche per esempio la difficoltà nel condividere la la situazione clinica la prognosi no come emerso anche dagli interventi precedenti
Condividerla tra
Familiare e persona morente piuttosto che condividerla anche
Con
Con gli operatori sanitari
Questa difficoltà evidentemente rende un po'problematica poi l'elaborazione del lutto
Tanto più che la nostra cultura
Questa questa cosa emersa in molti interventi
Ancora un tabù della morte per cui non facilita il fatto che si possa parlare di morte
Addirittura tante volte le persone non si sentono neanche legittimate alla sofferenza per la morte di un proprio caro
Uno spunto che secondo me molto interessante che in messo bollettino al fatto che le cure possono anche occupare uno spazio relazionale
Che
Forse un po'come l'impianto si pensa avrebbe potuto essere dedicata invece proprio alla relazione al saluto
Quindi ci si dedicati tanto a curare la persona forse si poteva anche occupare un po'di più ne abbiam parlato in termini di possibilità di
Rituali Zahra anche un pochettino morti quindi festeggiare
Una domanda aperta
La fede
Personale diminuisce il dolore del cordoglio
Punto di domanda rimasta
Le immagini la possibilità di avere delle immagini del del defunto come possono condizionare l'elaborazione del lutto
Per cui
Non reparto di terapia intensiva dove
Non è favorito il fatto che il familiare possa vedere la persona morta può forse condizionare poi limitare il significato a posteriori
E l'ultima cosa che passi ricollega alla conflitti con cui abbiamo iniziato nella nostra discussione l'ambivalenza
Che viene spesso provata percepita ambivalenza rispetto al desiderio che la sofferenza termini e questo possa essere vissuta anche comuni un desiderio che la persona a ci lasci
E quindi poi la possibilità di vivere questo desiderio
Come come senso di colpa la percezione poi di essere appunto in una situazione senza via d'uscita
Quindi brillare l'interrogativo è forse anche la speranza che il lutto in questo senso possa essere com'è la la via d'uscita una situazione che all'inizio sembra proprio senza senza via d'uscita
Basta
A riesaminare la rappresentante del gruppo due
E difficile parlare di questo argomento scusatemi non so se riuscirò dire qualche cosa di concreto
Comunque sicuramente
Posso affermare che una difficile
Anche
Soprattutto quando non si è vissuto
In prima persona
La morte di qualcuno che ha sofferto e che quindi è morto e dopo una lunga e sofferenza
Ma bene o male qui dentro un po'tutti quanti siamo stati coinvolti in queste situazioni
Posso dire sicuramente che di fronte alla sofferenza per quanto mi riguarda si può arrivare
Anzi gli eventi insieme non certamente a sostituirsi al malato ma insieme si può arrivare a scegliere timori e infine alla vita quando è solo sofferenza
Per cui licenzi si delineano diverse posizioni cioè
Quando si parla dal di fuori tutto sembra facile tutto sembra giusto e quindi si decide di
Sì di esprime la propria opinione
Dicendo che è giusto porre
Fine
Alla alla alla vita di una persona quando c'è solo sofferenza
Se si invece se si affronta il discorso dal di dentro non c'è da chi è stato coinvolte si può anche affermare che invece
Tutti quanti anche i malati che soffrono sono legati alla vita e credo che fino in fondo molti la maggior parte di questi sono legati alle vita che soffrono e si sanno di doverla lasciare
E come quello che
In punto di morte rivolge il suo occhio alla luce che proviene dalla finestra
Cioè si è legata alla vita comunque il credo che si fa fatica a rinunciarci quindi sono posizioni
Diversi non posizioni molto difficile a prendere io posso riportare la mia esperienza
Io penso a mio marito che fino in fondo ha creduto di farcela
E quindi abbiamo
Fatto di tutto perché Luigi può avesse le cure
Mi qui aveva bisogno
E poi nel momento in cui si sia resi conto che non ce l'avrebbe fatta diciamo che la cura per le cure palliative sono servite perché lo hanno accompagnato in maniera duplice e forse anche senza accorgersene alla morte
Io posso riportare l'esperienza mia esperienza
Che in queste
Non avrei mai inciso per l'UI sicuramente però quando mi sono accorto che il respiro
Avveniva ogni cinque minuti una sofferenza notevole
Per cui
Poi si può anche decidere di porre fine a quella tragedia quello stranissimo
E questo quello che mi riguarda dalle esperienze vissute da altre persone del gruppo viene fuori che quando si tratta specialmente da una persona
Che nel mondo del lavoro come infermiera ha riportato di quando si tratta di bambini si cerca di fare
Tutto il possibile per potere permettere
Anche a loro di vivere la loro vita
Mentre invece
Da posizioni
Diventa un pochino più elastica più morbida nei confronti di una pressione che ha già vissuto con una sua vita per cui diciamo che si è più
Disponibili
Alla rinuncia alla vita quando si tratta di persone che bene o male hanno già percorso un bel tratto di
Di cammino e su questa terra mentre invece per i bambini da posizioni diverse quindi e poi c'è la posizione di chi a ad affidare
Che ovviamente
Da un sostegno maggiore perché si pensa che dopo il nostro cammino terreni non ci sia possibilità ancora al dal vidas quindi si accetta sicuramente
Molto più di Bruno un buon grado anche la sofferenza perché ci proietta verso il mondo si di spiritualità insomma
E i
A volte emerso anche che a volte l'accanimento delle cure mediche perché poi bisogna distingue tra livelli cure mediche le cure palliative e cure mediche sembrano inutili per
Prolungare la vita
Però è che ancora una volta è emersa è che il la cui le cure sono necessarie sono importanti e non si dovrebbe mai abbandonare
La speranza fino in fondo questo ma in particolar modo sempre relativamente alle persone giovani insomma che quindi
C'è una disponibilità maggiore nei confronti dei bambini rispetto alle persone
Anziani mi sembra che posso concludere qui ecco
Essa se ho riportato tutto quello che
O
Grazie
Allora io tante lotte del gruppo uno
Ma speculativi riuscire a recuperare
Quanto è stato detto perché è stato detto molto perché ogni persona è stata invitata riferire quello che ha rappresentato questa giornata persiste per lei perse
Tutte persone di vera se tutte persone ricchissime di una traccia esperienza personale
Allora quello che mediata assorbe prima di tutto è emerso che questa giornata
Attestato una giornata che ha
Così mosso delle riflessioni che anche per canone profondo di ciascuno di ciascuno di quelli che erano lì immagino nel mondo profonda di ciascuno di noi
E che ciascuno ha più o meno condiviso anche alcuni contenuti degli interventi
Che sono stati fatti e che comunque questo confronto anche con pensieri anche con posizioni differenti e comunque sono e occasione di crescita personale una crescita che va ad arricchire quella che è la ricerca del proprio senso della città
E e anche dell'accettazione della morte prima di tutto per le persone care perché la morte conosciuta
Come come la morte di qualcun altro in questo momento accetto che poi porta la prospettiva della propria morte
E quindi anche al senso del proprio operato accanto al morente attacco e c'era l'esperienza di un di un'infermiera che lavora accanto
Alle persone infine ditta
E anche è stata appaltata l'esperienza di chi nell'aiutare nell'accompagnare alla morte è una persona cara in realtà
Venendo ad essere testimone della lotta fino all'ultimo per la vita
Dopo le cooperato il senso della tua per stessa vita perché nel vedere la lotta fino all'ultimo
Si è detta come posso io non dare il senso alla mia vita nelle condizioni indifferenti in cui sono
Non so se riferisco correttamente
Anche nel nostro gruppo si è fatto riferimento all'importanza della formazione nella formazione degli operatori ma anche alla formazione
Di tutti c'è chi chi lavora anche nella scuola e quindi anche la scuola può essere un ambiente
E di educazione alla morte
E ed è stato fatto riferimento anche agli interventi per esempio l'intervento del medico di questa mattina palliativista
Da qualcuno recepito come estremamente arricchente e da qualcun altro invece è recepito come un'ulteriore dimostrazione dei limiti che ci sono ancora nel servì tra il sanitario e quindi allora la consapevolezza delle cure che vengono offerte al corpo ma non solo al corpo mala persona e questa forse lana
è il messaggio delle cure palliative
C'è la partecipazione che operiamo adattate di qualcuno appunto sono sono stati e sono tuttora o con confronto un'occasione di confronto
è un'occasione di di arricchimento in questa ricerca personale
è stato risolto allineata anche l'importanza di richiamata questa mattina negli interventi di questa mattina del valore del vivere tutti i giorni
In modo compiuto la consapevolezza Dini
Di dare senza additare ricchezza ciascun giorno
Insomma le cose dette o state tante se
Merita di essere richiamato qualcos'altro aiutatemi
Allora
Se c'è qualcuno che vuole fare qualche integrazione Gianni da Verona
Grazie Gianni Prete
Si verbalizzato ringrazio dell'invito per questa giornata per me penso per tutti arricchente perché il secondo me
La possibilità di dialogare di confrontarsi e di parlare la ricchezza più bella che abbiamo
Dialogare anche
Mi sembra
Scendendo dalle barricate novembre non serve a fare le barricate
Dei parenti per trionfare sulla sull'affermazione di principi raggiunti
E neanche serve farle il trionfo di chissà quali valori laici raggiunti nel
Da un po'fastidio ma essa storia dei laici paletti cattolici non cattolici vere siamo servizio della persona tutti vogliamo il bene delle persone
E qui possiamo in qualche maniera far sintesi se ci disponiamo un po'a scendere dalle barricate incontrarci dialogare tante cose belle vengono foreste questa disponibilità per me
è una cosa importantissima
Un altro discorso volevo dire al discusso appassionato sulla morte di
Di da un palo mi piace
Però allora togliamoci anche con le dimissioni di umanità
Gesù sulla croce non ha cantato è morto urlando quindi dando anche la sua disperazione
Forse con la consapevolezza che li aspettava anche alla riflessione però voglio dire la dimensione della sofferenza e non vorrei che a volte
Prego rischiamo di diventare così specialisti bravini sulla morte togliendoci anche la dimensione
Umana della sofferenza del dramma che comporta per la rete del morire dello star male per accompagnare le persone
Della sofferenza così
Basta grazie grazie
Tu devi allora prima di andare chiediamo cioè prima non di andare noi di An che vada Paolo free nella perché ha un treno che altrimenti
Faccendiere due battute ancora
E mi fa piacere questo richiamo che non c'è stato tempo di riprenderlo però era un aspetto che mi
Cioè la mia passione
Trarre
Fare un inno alla morte e proprio per questa drammaticità della morte parlando con il medico che aveva parlato stamattina intesi c'eravamo insieme dicevamo che la morte è una cosa solenne
Austera
E bisogna stare davanti alla morte come davanti all'amore in modo
Come dire
Solennemente austero perché una cosa seria
Pesci vive dentro una lacerazione profonda
Però questo non mi impedisce proprio perché
Io
Sono e lo voglio dire sono l'uomo di fede
Non mi toglie nulla della via un valido però tutto questo umanitarie lo voglio vedere fino in fondo perché
Voglio vedere anche al di là di quello che la polvere che copre le cose
E quindi mi sembra
Che nella drammaticità e assistendo mia mamma io piangevo ero disperato anche perché non sapevo che tipo di aiuto a lei in quel momento potesse volere ed ero lì che
Mentre pregavo piangevo piangevo pregando
E nello stesso tempo l'accarezzavo le stava accanto lande parlavo e cattivo che lei non voleva morire in quel momento perché aveva un problema sospeso che lasciava un problema in sospeso per un altro figlio
E io che sapevo che lei non voleva morire e quando io ne feci capire
Quel problema o
Lo doveva considerare risolto onorano ed è morto
Perché me ne sono fatto carico io
Detto stai tranquillo perché quel problema non esiste più perché ti prometto che me ne faccio carico fino alla fine
Un altro problema di malattia di salute eccetera eccetera quindi questo per dire è giusto questo cioè di non dimenticare mai in certi momenti noi mettiamo in evidenza
Più un aspetto che è un altro ecco perché
La alla partecipazione è bella perché ognuno integra quello che manca all'altro e questa è la ricchezza di questi incontri
Buona vita tutti e buona morte certi enti
Grazie licenziamo continuiamo prima grazie mille io auguro a me auguro rivedere al trentuno
Lune a fare affari nella anche se mi dispiace di morire al più presto però
Sono sicuro che nel ci farà compagnia ancora per un po'allora altre riflessioni
Altre
Ecco qua
Diamo la precedenza
Sedi no proprio è un è un
è un pensiero che mi è venuto sto stamattina io mi
Chiamo Massimo Ferrari ho fatto per tanti anni non l'oncologo in ospedale
E poi deve essere un po'il contrappasso degli atteggiamenti colti a adesso che sono impressione mi occupo dei
Cure palliative
Il pensiero molto semplice e credo che la morte sarebbe meno borbottare
Se i figli la accettassero diritti più
Lavorando in questo espressivo predetto
Che hanno
Arriva a questi ammalati testa questa gente spesso di successo sperata ma che piano piano poi si mette qui lieta perché sia si accorge che essi eliminano
O si ottengono la del maggior parte degli sintomi
E e passa alle famose cinque fase identico al veglione diritti depressione eccetera e alla fine raggiunge chi più chi meno una
Certa col con consapevolezza
E spesso è abbastanza qui dietro
Molto meno facile questa strada
Qui è su Udine da Sciarra raggiungere ai familiare a quello a quelli che gli occhiali
I nostri cari perché costano
Grazie
Sì giù sostato un po'stimolato come medico a rispondere su questa in questione della morfina morfina è un grandissimo farmaco
La morfina si usa perché uno sta male
Non si fa stare male perché si usa la morfina questo deve essere proprio chiaro tanto che
Qualche volta miti e addirittura
Sorta qualche perplessità nell'uso della morfina naturalmente sto parlando di un uso corretto prescinde la morfina qualche volta mi è venuta qualche perplessità
Perché un uso corretto della morfina rischia già aumentare la sopravvivenza
La gente sta meglio
E se la gente sta a me o qualche volta vive di più
Sì prego
Sì volevo soltanto chiarificare un fatto il fatto di della politicizzazione del del fatto di Piergiorgio
Piergiorgio sinceramente ha voluto fu colui fare un atto politico solo che quest'atto politico poi è stato strumentalizzato dai media
Che
Chi ha strillato da una parte chi l'ha usato per l'altra parte
E a è stato fatto un grande un grande guazzabuglio è senza senso certe volte e con tante incomprensioni e questo il problema che si che sorto
Ma quello che lui ha voluto era
Veramente che gli italiani il prendessero coscienza
Della possibilità di autodeterminarsi alla fine della loro vita di poter scegliere e di poter
Discutere anche la morte perché la morte era quasi
Bandita lei aveva avuto nozione anni in quel mese e mezzo di
Ricovero in veri e animazione che
Morivano Totti senza vede nessuno vicino dei loro cari lui non voleva una morte così dici così questo non è più una morte
Serena io voglio dire vivere e morire vicino ai miei voglio dare l'addio serenamente e poi chiudere gli occhi guardando il sole
Queste cose il suo sogno ed è questo sogno poi la realizzato
E per fortuna lui ha potuto s'Lulli ha potuto strumentalizzare il Partito Radicale che gli ha dato voce altrimenti la voce non l'avrebbe mai avuta questo era il
Il fatto
E poi della necessità del testamento biologico vorrei solo dire che sarebbe una legge che tutela sia il paziente che il medico
Che e si e se qui la
Appunto il il decesso del malato
E probabilmente migliorerebbe anche le
Successivo modo di di elaborare il lutto
Perché serve una complicazione in meno
Perché ripeto il la mia idea è sempre ricatto al fatto che le modalità del morire influenzeranno in maniera
Come dire
Importante
Il dopo
Credo che io
Sì Tom molto risonanze il discorso dell'esperienza di Mila UE direi quando diceva io
Lo lo finito in un tempo relativamente breve forse più breve del solito che si può immaginare il mio lutto per mio marito perché è perché l'avevano iniziato anni prima perché sapevano
In una situazione di malattia come quella che era una cosa che poteva accadere
In tempi brevi per certi versi
Arrivata anche molto più in là di quello che più si poteva anche aspettare
Il fatto di aver resa
Pubblica perché i almeno per quanto riguarda la mia esperienza ma credo che molti qui possano essere d'accordo
Aiutare le persone a morire non nel senso di accelerare la morte ma aiutarli a morire nel senso di Saliera accanto
Di di se darle eccetera eccetera è una pratica
Comune
Però per certe situazioni certe case non si può esplicitare non si può soprattutto pubblicizzare però il coraggio che hanno avuto è stato proprio quello di invece rendere pubblica una cosa forse con una provocazione molto forte ma ovviamente
Con la richiesta ipotizzando una parola che poi ha avuto un ricco come si diceva prima esagerato per certi versi è che ha perso e poi il senso della provocazione diventata strumento per qualche
I DRG ecco lì io credo che sia si sia caduti un po'per certi versi
Come si discuteva prima nelle durante il nostro gruppo
No che sta succedendo anche per Luana Englaro no
Cioè il
Il fatto che
C'è una sorta di accanimento ideologico più che un'attenzione ai bisogni umani di una persona che ormai
è morta e destinata a morire non riprendersi più dallo Stato in cui viene e per un genitore che disperato animali c'è una specie di
Sorpasso delle delle ideologie c'è l'ideologia prende il posto di quello che
La storia poi personale ed è questo molto triste ad un certo punto di vista
Però forse grazie anche a questa aver reso pubblico quest'esperienza aiuta aiuta anche a fare meglio il commiato
Perché una cosa che io ho imparato facendo il mio lavoro e che la maggioranza dei lutti complicati nascono
A
Da soluzioni che sono il problema
Cioè soluzioni che si adottano per affrontare la perdita che sono il problema
Farmaci distrazione
Che ne so forzata altre
Altri strumenti che che
No che non aiutano a salutare le persone che muoiono e che diventano essi stessi il problema nel lutto il lutto di per sé non è un problema morire
Poi impegna come però no il lutto di per sé non a Roma una malattia vien detto spesso
Però come si affronta questo periodo può diventare il problema che ma anche le soluzioni problema nascono a mio parere da un modo di condividere questa esperienza
Che amplificato ed è complicato dalla solitudine
Se dobbiamo pensare di dover scegliere
Di di
Morire a un certo punto perché non non ce la si fa più che si è lasciati soli secondo me è questo potrà complicare enormemente il lutto
Successivamente e questo questo oppio
Uno degli aspetti che secondo me più difficili
Da affrontare
Altre considerazioni
Possiamo andare verso la chiusura vedo
Cosa dite
Volete fare
Altre
Altri interventi
Dovete andare alla festa di carnevale
Qualcuno è già in maschera
Allora prima di salutarci c'era la proposta di doc
No niente riduciamo la proposta lo faremo un'altra volta e va bene niente allora
Come possiamo come possiamo concluder possiamo concludere magari facendo un giro di fibre che velocissimo per dare un po'
Quello che c'è
La vostra chiusura non del della giornata
E
Dicendo che noi avremmo occasione di a raccogliere tutto il materiale pubblicarlo
Fra un po'di tempo ma ricordo ancora che
Chi vuole
Già riascoltare i contenuti di questa giornata di potrà trovare nel sito di Radio Radicale
Sono quelli
La chiusura al volo
Come è andata oggi dice carico per me bene
Io che me ne occupo a livello professionale tutto ciò ma per me ogni incontro di questo genere è sempre un arricchimento da chiunque dai familiari dagli operatori dagli professionisti
Quindi continuerò a partecipare per imparare sempre qualcosa di più e ce n'è sempre da imparare soprattutto per gli operatori per come porsi nel modo migliore in queste situazioni che sono sempre difficili
Io imparo sempre tantissime cose soprattutto che non che sbaglio sempre
E che e l'altra cosa importantissima e che non ho non devo mai avere certezze
Grazie anche a me convegni questo tipo mi confermano nella
Capacità di accettare le risposte che non sono mai definitive ma si fanno sempre interrogare per cui insomma né confortante anche dal punto di vista professionale sapere che si può
Andare a casa senza aver imparato una cosa giusta e aver scartato qualcosa di sbagliato
Ancora devo parlare se io sono convinta comunque che queste ed approva che di certi argomenti se se ne parla si impara a superare le difficoltà
Sicuramente
Ma colgo l'occasione per dire che qualcuno nel gruppo aveva detto anche
Accetto che parlarne così tanto forse parlare così tanto del dolore della morte magari è un modo per ANAS anestetizzare asse
Mentre io penso che possa essere invece è un modo per a beh sicuramente per elaborare
Con la comprensione di quanto è accaduto magari dei lutti da parte di chi di chiesto questo cammino
Per altri invece può essere invece è un modo per
Rendere più naturale un evento comunque nell'udibile
Per conoscerlo pian piano e appunto io mi confermo nel mio impegno
Di dover fare questo con i giovani con i ragazzi
Io ringrazio moltissimo dottor Casamica di avviarmi chiamato è stato molta arricchente è un po'preoccupata per venire qui
Ma comunque vado via molto contenta
Posso dire che porterò avanti questo messaggio
Cercherò di ricordare anche al sud di fare una cosa del genere anche con queste del sulle cure palliative
Dove
Si potrebbero riunire anche per il suo da fare delle cose più efficaci anche per la l'assistenza domiciliare dove
E c'è ancora molto molto da fare molto aperti ancora il discorso
Allora io ringrazio Marina Sozzi ci mandato il suo contributo ringrazio Paolo faremo la Carlo Caccioppoli Mina Welby e ringrazio soprattutto voi
I volontari dell'associazione che hanno organizzato questo evento ricordo che chiunque voglia contattarci il
Di mele auto aiuto chiocciola Virgilio punto i tipi
Mi auguro di incontrarci in altro momento ringrazio ripeto voi tutti che siete stati qui il sabato di Carnevale a discutere di una cosa che tutt'altro che mortifica resta ma
E qualche cosa che forse ci ha dato
Più voglia di continuare a vivere quello che ci resta da vivere non spero tanto timori al più presto come ciò curato don Paolo
Ma di vedere moltissime lune ancora tutti per tutti e grazie a tutte arrivederci