Quando il latte diventa centrale. I 75 anni della Centrale del latte di Milano

Buonasera a tutti il sei aprile del mille novecentonovantadue Sarajevo cominciava ad essere assediata dalle milizie serbe cominciarono i bombardamenti che nel corso di mille giorni devastarono la città si trattava di un assedio militare dunque i soldati cominciarono a colpire innanzitutto gli insediamenti industriali e poi le vie di comunicazione però poi accade una cosa strana
Perché le milizie serbe cominciarono a tirare bombe incendiarie sulla biblioteca di Sarajevo e in rapidissima successione sul Molino sul forno che produceva il pane e sulla Centrale del latte
Ora tutto questo aveva un significato specifico da un punto di vista della strategia militare ma non bastava a giustificare l'operazione c'era qualche cosa in più e me la spiegano dagli strateghi serbi quando poi ebbi modo di parlare con loro
Negli anni successivi a strategia era questa
Se si spara non soltanto all'obiettivo militare ma si colpisce il collante che tiene insieme l'idea psicologica di comunità
E cioè i beni immateriali tutto quanto tiene insieme costituisce l'idea dello stare insieme della famiglia e quindi il pane e quindi la cultura e quindi il latte Simina l'esistenza stessa della comunità
E ha un effetto panico dirompente a quello delle bombe che colpivano invece la ferrovia e gli obiettivi strategici
Quindi il latte incredibile a dirsi nella guerra di Bosnia diventò un obiettivo militare perché il latte voleva dire cultura dello stare insieme voleva dire famiglia voleva dire comunità
Mi è venuto in mente quando ho visto il bel libro di cui siamo parlati a siamo chiamati a parlare stasera e cioè municipio e mercato la Centrale del latte a Milano perché settantacinque
Anni di storia di Centrale del latte di Milano non sono soltanto settantacinque anni di storia
Dell'industria del latte del nostro Paese dell'agroalimentare
Sono settantacinque anni di storia dello sviluppo culturale di una città e di rapporto che questa città con tutti i suoi singoli cittadini e del fatto che poi
Non ultimo
Milano era esempio produttivo e culturale per il resto della nazione
E quindi doppiamente legata logoro della Centrale del latte il volo della città e il ruolo dello sviluppo mi veniva in mente questo che evidentemente la centralità dell'arte è davvero qualche cosa di importante in una comunità perché fa famiglia fanno lo fa stare insieme quindi io saluto tutti e saluto
Questo parterre de Rua che vi presento subito Luciano SITA presidente della Granarolo
Buonasera
Cesare Colombo storico della fotografia nel corso della dibattito parleremo di questa importantissima mostra che verrà inaugurata poco dopo Cesare Colombo storico della fotografia
Mattia Granata l'autore del libro di cui discuteremo questa sera municipio e mercato la centrale e di Milano
Scrive che peraltro è anche direttore scientifico della mostra che vedrete dopo e ultimo ma non per ultimo il professor Giulio Sapelli docente di storia dell'economia
Statale Milano ma io prima di dare la parola ai nostri ospiti ai relatori di questa serata vorrei che il padrone di casa il dottor Fiorenzo Galli che il direttore del Museo nazionale di storia e tecnologia di scienza e tecnologia
Leonardo da Vinci ci rivolgesse una salute è un bene arrivati in quanto padrone di casa
Bene signori Grassi Benvenuti signor Sindaco caro Gabriele
Benvenuto ancora una volta il nostro museo che è casa tua in realtà il nel comune di Milano CD gratificata di una bellissima sede che è quella di questo convento i della parte esterna che si del Museo della Scienza e della Tecnologia illustri ospiti
Franco Di Mare che ho delle figure più professionali simpatiche della nostra televisione che o piacere di salutare personalmente anche luglio ritta giustamente un applauso deve vi porto il saluto e il ringraziamento per essere qui del nostro presidente Michele Perini che per ragioni istituzionali e professionali si trova in questi giorni all'estero e che però e con noi questa sera gli ho sentito pochi minuti fa il mi chiede di portargli suo saluto il suo ringraziamento
Il Museo della Scienza e della Tecnologia e particolarmente lieto di ospitare questa serata e la mostra che Granarolo ringrazio per tutti il presidente Luciano SITA ma tanti sono le persone che con Granarolo per Granarolo hanno lavorato a al rapporto con noi
Perché noi qui al museo con Granarolo abbiamo fatto una cosa molto bella che il nuovo laboratorio di genetica e biotecnologie di cui Granarolo e sponsor uno dei laboratori più frequentati del museo
Che riporta la nostra realtà alla presenza sul territorio lo fa attraverso un percorso proprio dedicato al latte questo ci rende particolarmente così lieti di questa serata e della continuità che avremo nel periodo della mostra chiede rapporto di continuità con Granarolo
Questo è il segnale che questo museo che questa città con l'amministrazione del sindaco Albertini ha saputo riportarsi all'attenzione del nostro pubblico diversificato per ettari per competenza
Ad essere vicino ad essere contiguo a seguire le necessità e le volontà di essere presso il Museo ad apprendere a conoscere
A comprendere quello che la scienza la tecnologia la nostra storia ci mettono nelle nostre mani per programmare nostro futuro in particolare quindi per i giovani
Quindi il ring il benvenuto che rinnovo a tutti grazie per questa bella serata grazie a voi per la relazione per il dibattito che seguirà buona serata lei grazie alle allora
Visto che lei lo ha evocato toccherà all'io vorrei subito salutare il sindaco di Milano Gabriele Albertini a cui do subito la parola per un solo
Prendo il microfono acceleramento pratico
Per chi è milanese
Non necessariamente di nascita
Ma perché ha scelto Milano per vivere e lavorare per tutti noi dunque
La Centrale del latte di via Castelbarco racchiude una storia a cui siamo particolarmente affezionati una storia di cui ci sentiamo parte per essere noi stessi cresciuti con il latte della Centrale
Per i racconti che abbiamo sentito fare dai nostri genitori o dalle persone più anziane
O ancora per i ricordi di quando Scolari andavamo a visitare una delle realtà industriali più straordinarie del nostro Paese e anche credo d'Europa
In quell'azienda vedevamo fondersi tradizione e modernità storia e tecnologia
Una visita divertente curiosa istruttiva
Ma che ci rendeva anche consapevoli del ruolo trainante esercitato nei decenni da Milano di una responsabilità a cui la nostra città non si era sottratta
Quella di essere un motore della modernizzazione di un progresso che era materiale e nello stesso tempo culturale
Di una crescita di civiltà il latte è un elemento essenziale lo è stato a maggior ragione quando si era agli inizi del nostro sviluppo
Dobbiamo tenere presente che la storia della Centrale del latte comincia prima del mille novecentotrenta hanno d'esordio della sua attività
E se affonda le sue radici nelle vicende ben precedenti del settore lattiero-caseario lombardo
Un settore fino ad allora caratterizzato da una forte arretratezza la Centrale del latte di Milano estate il pilastro di un cambiamento radicale
Dai problemi di salute pubblica provocati dalle pessime condizioni igieniche in cui latte veniva lavorato
Si è parlato passati alla assoluta sicurezza dal rischio di malattie alla garanzia di un prodotto sano puro e di integro
Questa avventura eccezionale e documentata e raccontata nel libro che viene presentato oggi un volume
Che valorizzano un patrimonio storico e culturale inestimabile
Il merito della realizzazione di questi importanti Progetto e del gruppo Granarolo oggi proprietario della centrale
Ed è il presidente Luciano SITA chi vi ha creduto dimostrando passione per la cultura e continuando la grande tradizione editoriale dell'imprenditoria illuminata milanese
In merito è inoltre dello storico Mattia Granata
Autore di una ricerca meticolosa scrittore capace di un linguaggio emozionanti mai noioso mai monotono nonostante la precisione filologica del suo lavoro
La centrale del latte festeggia così i suoi settantacinque anni
E per l'occasione oggi si inaugura anche una grande mostra allestita proprio qui al Museo della scienza e della tecnologia e del resto quale sede sarebbe più indicata per celebrare un'impresa modernissima già all'inizio degli anni Trenta
Prima di questa storica azienda il latte era un veicolo di gravi malattie come la difterite e la tubercolosi
E ha infatti prodotto da animali a volte affetti da patologie veniva spesso annacquato adulterato insomma costituiva un vero e proprio rischio per la salute
A farne le spese erano soprattutto i più deboli le persone anziani bambini
Per cui rappresentavo un alimento fondamentale e i poveri particolarmente esposti ai pericoli igienici
Il primo provvedimento legislativo per stabilire regoli e controlli risale al mille novecentoventinove
Era la cosiddetta carta del latte che tra l'altro indicava nella pastorizzazione il processo necessario a rendere il latte commerciabile
L'anno seguente nacque a Milano la Centrale del latte come è scritto nel libro un'azienda modello sia dal punto di vista tecnico e tecnologico sia dal punto di vista organizzativo
Un'azienda dei tempi moderni a buon titolo reputata la più vasta i potenti di quanti ve ne fossero in esercizio
Un fiore all'occhiello del capoluogo lombardo anche per l'infrangibile concordia che vi regna
Mi complimento con tutte le persone che hanno promosso questa bellissima iniziativa
Contribuendo alla memoria di un passato che motivo d'orgoglio che soprattutto rappresenta un modello a cui ispirarci nel nostro operare quotidiano
Un'ultima osservazione
Il racconto del libro si ferma giustamente al due mila
Cioè all'anno della privatizzazione della Centrale del latte
Di quell'operazione che non io ma gli esperti hanno definito come la migliore mai effettuata in questo settore la nostra amministrazione è stata protagonista quanto è avvenuto per la sua importanza
Per il brillante risultato tenuto per gli effetti che ancora si avranno sulla nostra economia potrebbe essere oggetto di una ricerca futura
Ritengo che attraverso questa esperienza abbiamo dato anche noi un impulso a Milano
Favorendone il il cambiamento affrontando una sfida difficile assai contrastata ma spingendola nostre città e il nostro Paese verso il futuro
Abbiamo incontrato come era normale tante resistenze ma abbiamo preso il coraggio a due mani e siamo andati avanti
Nel solco della vera tradizione riformista milanese che sentendo di agire per il bene comune
Per il rilancio per l'efficienza per il rinnovamento di una delle più amati aziende della nostra città
Vi ringrazio per la vostra attenzione e ancora mi complimento per il prezioso lavoro che lasciate alla cieca
Albertini è chiamato ad altri incarichi di lavoro e quindi ci lascia adesso grazie al suo prezioso intervento capita l'occasione per rivolgere immediatamente una domanda allo storico allora sentivamo il sindaco che ricordava il passaggio precedente agli anni trenta e poi quello successivo che segna una svolta ma com'era la situazione
Dell'arte della produzione lattiera verso il Paese se Milano segnava l'avanguardia il resto di tale come si muove fa il resto d'Italia e c'ha già fatto intendere molto bene
Il signor Sindaco nel discorso che ci ha detto e era caratterizzato ancora da una situazione a macchia di leopardo
è pur vero che bisogna inquadrare la situazione partendo dal dalla merceologia cioè dal complesso dell'industria dell'arte anzi allora non si poteva neanche parlare di un'industria dell'Act
Si poteva parlare di una serie di micro produttori che appunto avevano come
Diseconomie esterne diremmo noi economisti cioè come effetto negativo dei danni per la salute
E attorno ai quali però nasce precocemente nelle campagne soprattutto emiliane e lombarde soprattutto nella pianura e lì irrigua lombarda quindi la Lombardia del sud e poi in Emilia Romagna
Ed è la prima opera di razionalizzazione lo dal movimento cooperativo
Dopo ci sono episodi sporadici prego del nord Italia che oggi sono stati riscoperti in impropriamente
Vengono appunto passati sotto il nome di cosiddetto socialismo municipale in verità era al governo economico municipale
Forse uno trova le più belle descrizioni dell'intervento dei comuni nella critica sociali di Luigi inaudite Rinaldi manda alla fine del secolo dell'Ottocento
Manda Giuseppe Prato negli Stati Uniti nel Nordamerica e questo ritorna con una serie di descrizioni di imprese municipalizzate
Tra cui anche il latte i farmers americani sì unificavano è assieme alcuni municipi creavano
Questo è impresa e quindi ciò che si cristallizza
Negli anni venti è il frutto di una lunga riflessioni che unici i tre grandi riformismi Carlo avevano locale in Italia quello cattolico che aveva un suo protagonista illustre a Milano Angelo Mauri
Quello socialista che aveva un protagonista illustre a Roma consigliere comunale poi assessore ai beni pubblici teorizzatore dell'impedirci palizzate Giovanni Martin Martini grande economista marginali sta non marxista ma neoclassico come dire Maroni
E poi in tutta la tradizione liberale che continua stentatamente però l'opera di Einaudi quindi ciò che avviene nel ventinove molto significativo
Avviene sotto una duplice spinta da un lato rappresenta il fatto che l'industria che che oggi se ne dica in questo revival di oscurantismo medievale porta efficienza porta salute
Porta a capacità di conservazione di commercializzazione
Che e che quindi la natura non esiste perché se avessimo continuato a usare latte naturale saremmo continuati a motivi di TBC
Quindi questo direbbe dirlo ai giovani ai miei nipoti che non vogliono neanche più usati saponi ma si lavora solo con l'acqua che hanno paura di qualsiasi cosa chimicamente ben venga la chimica che c'è appunto salvato dalla TBC da da cose di questo tipo che da un lato c'è un moto industriali e dall'altro lato pervenire alla conclusione della sua domanda
Lo stesso fascismo che pure non doveva porsi il problema e costretto a porsi da un atto per per la salute pubblica
E poi soprattutto perché in certa parte burocratizzare Andora svuotando la dell'elemento democratico e lei e dai e eredità in qualche modo la tradizione del governo economico municipale
Grazie cosa accade il due gennaio del mille novecentotrenta omerico che cosa nasce che cosa accade dopo
Sicché si arriva con le decisioni molto rapidamente in questo quadro che non fa una grinza descritto il professor Sapelli ti racconto due aneddoti per capire che cosa c'era prima e che cosa c'è dopo
Ai primi anni del secco nel mezzo dei dibattiti che riguardano la questione del latte Giorgio Fiorentini che il più illustre docente di veterinaria italiano di quel periodo tra l'altro preside della facoltà di Veterinaria qui a Milano si prende la briga di fare delle analisi per comprendere quanti etti di letame i milanesi si mangino bevendo l'atto Nina questo per quel che attiene alla produzione mi spiace andare sullo splatter però festa del sembrano da un'idea del Cern eseguite dall'riguardare certe per quello che riguarda la commercializzazione latte giungeva ogni notte a Milano tramite carri le mie malattie che si possono vedere anche nelle foto della mostra in secchioni aperti
E scoperti il latte veniva annacquato con l'acqua del Naviglio lungo il tragitto che non era il massimo della purezza non è al massimo della purezza testimonianza di questo Battesimo Carnia ogni notte latte subiva
La polizia annonaria nei primi anni del secolo o comunque piacere rivedere questi documenti trova in una latteria nel secchio dell'arte un pesce che è morto
Quindi questa era la situazione prima della centrale nell'intervista nella nei quattro nelle quattro pagine del Corriere che oggi potete vedere insomma dove c'è un'intervista anche al direttore scientifico della mostra c'è un articolo che si conclude dicendo certo che l'atto una volta aveva un altro sapore
Aveva un altro sapore sì aveva un sapore di pesce probabilmente o forse aveva il sapore anche di qualcos'altro questa panoramica del latte prima della fondazione della centrale
La Centrale del latte che segue come veniva ricordato dal Bertini la carta dell'arte del ventinove che a Milano trova un laboratorio introducendo la pastorizzazione
Rende il latte innocuo
Quindi
Introduce la salubrità dell'alimento che fa sì che l'atto e torni a essere un alimento e non un veleno
Che diffonde epidemie nel in tutto il mondo in quella fase denti voi siete all'avanguardia anche nella ricerca scientifica nessuno veri che ci può aiutare a capire sì e allora c'era ignoranza da parte del produttore
Oppure da parte del consumatore o era un concorso di colpa
Ma io credo che ci fosse molta ignoranza sui rischi che di cui era portatore il latte sì erano commercianti che se ne approfittavano di situazioni relative di controllo di relativa attenzione ai problemi igienici e quindi si era uno stato generale che produceva degli effetti devastanti perché latte diventava in quelle condizioni un veicolo molto pericoloso per la salute pubblica e di qui
Il fatto che molte municipalità non solo a Milano si posero il problema
Non tanto di mettersi a commercializzare latte quanto di difendere la salute di cercare di difendere la salute dei cittadini
Cercando di essere il veicolo di controllo di lavorazione di questo prodotto che veniva dalle campagne
Che aveva bisogno di appunto un grande impegno che una mano pubblica che rappresentasse la collettività e che potesse quindi porsi come primo obiettivo non tanto quello del profitto quanto quello della salute pubblica e le esperienze sono si sono propagate Milano è stato una delle prime città poiché c'è stata a Roma ci sono state altre esperienze di questo genere in cui in alcune parti del paese le municipalità hanno fatto un accordo con i produttori di latte che hanno gestito loro
Le centrali e quindi esclude sono diventati loro gli artefici della assicurazione della salubrità del prodotto questa ad esempio è avvenuto a Bologna dove la Granarolo è sorta grazie a questa scelta
Che fece il Comune di Bologna di rendere partecipi i produttori della costruzione della Centrale del Latte allora c'erano le zone bianche
Che era era un sistema chiuso per evitare che entrasse latte da altre zone del Paese e quindi si moltiplicarsi e per i problemi della della salubrità
E credo che questo sia stato un modo per dare un valore al prodotto latte che cessando di essere un pericolo per la salute è diventato un alimento largamente diffuso come consumo con una graduale trasferimento del consumo dall'arte andato prendere dal contadino e adesso c'è in qualche modo un ritorno romantico che non so quale potrà avere fughe prospettiche prospettiva potrà avere come ritorno ad un'antichità che mantiene quelle pericolosità che c'erano una volta grazie un graduale trasferimento ad un prodotto che credo oggi rappresenti il massimo della sicurezza
Per alla il Giorgis il massimo della sicurezza perché il sistema di controlli a cui è sottoposto il latte da chi oggi responsabile della della lavorazione del prodotto è enorme è una delle diciamo delle attività più importanti che caratterizza all'industria di questo settore
Nella mostra che viene inaugurata oggi ci sono delle foto eccezionali sono foto di tipo documentaristico solo foto anche artistiche peraltro affiancate da Tele Splendid di autori straordinari che vi invito a guardare con grande attenzione
Il valore documentale della fotografia in tempi in cui non c'era altra possibilità di archiviazione e di produrre materiale
Perché restasse testimonianza di quello che accadeva
è un valore duplice certo certo io direi che è un valore duplici proprio perché passato il tempo allora c'è l'immagine fotografica Kia una sua base tecnica diciamo con tutti
Derivata proprio dal processo di ripresa che reca ancora passando gli anni una sua forza come dire documentaria testimoniale a fianco di queste lo vedete nella morta
Di diciamo i curatori io in particolare con l'aiuto di Valeria zeri mi sono occupato della ricerche fotografiche per aree specificamente abbiamo messo anche dei piccoli i gruppi di immagini dove invece è più forte
L'impronta d'Autore diciamo il fatto che ci sono anche dei nomi importanti non so si vada Oliviero Toscani a Mario De Biasi a Berengo Gardin Giacomelli posta anche diciamo dei nomi noti i quali hanno preso pretesto dalla vicenda
Latte dalla vicenda diciamo dall'atmosfera attorno all'ATER consumo del latte per produrre un luogo segno come dire politico visivo
E curiosamente abbiamo lottato facendo questa ricerca che vale più attorno al latte l'atmosfera
Più che la Mattei il materiale stesso cioè che la materia latte liquida astratta interessa almeno perché fosse considerata troppo formale troppo banale mentre invece
Il sogno ecologico per esempio dell'uomo
A contatto con la mucca nella stalla russo iniziamo l'ecologia attuale piuttosto che non il diciamo i gesti per esempio delle del mungere oppure le vacche al pascolo per esempio rapporto tra l'animale nel paesaggio e quello che ha ispirato molte molti fotografi a fianco di questo un dato fondamentale che non abbiamo messo un po'come prologo diciamo l'istinto naturale che Materno che collegato al latte e cioè l'allattamento
Allattamento è tutto un altro settore diciamo che non riguarda la Centrale del latte di Milano che riguarda invece il concetto del nutrimento primigenio con latte di cui ci sono degli esempi con delle immagini splendide
A parte i casi dell'Acquario dei pesciolini di cui parlai prima nel tuo libro neanche di pezzi ma nel tuo libero a un certo punto fai notare che dalla nascita diciamo dal mille novecentotrenta per segnare una pietra familiare i casi di tipo precipitano vertiginosamente quasi azzera così che cosa era successo esattamente
Era stata persa centrale della cioè ovunque si attivi una Centrale del latte ed è una cosa misurabile anche di cui la comunità scientifica inizialmente non si dà spiegazione
Si assiste ad un crollo dei casi di tifo
Anche di tubercolosi in parte il latte come ho letto era un elemento sporco è un elemento in cui e l'abitudine
Rilevare la presenza di peli
Terra sabbia letame e quant'altro
L'elemento trittico l'ultimo splatter dal personale sono anche gli elementi più divertenti
Divertenti col senno di poi macchine nella fase iniziale del secolo tutte le comunità scientifica internazionale si chiedono perché il latte trasferisca la tubercolosi
Infatti la tubercolosi bovina non è trasferibile alla alla all'uomo di fatto sessista una mutazione genetica in teoria e poi in realtà si capisce perché questa cosa avviene perché in tutto il mondo in Mongitore prima di mungere si sputano sulle mani
Questo provoca un tasso un trasferimento del del bacillo di Koch la Centrale del latte elimina tutti questi casi e nelle città permette di assistere attraverso elaborazioni statistiche dell'epoca ovviamente ad un crollo dell'ottanta del novanta per cento nel giro proprio dell'anno di attivazione dei casi di tifo il tubercolo
Preso Sapelli nel gioco famoso della macchina del tempo di Giorgio
Uelzen
Woody Allen diceva io francamente non tornerei indietro nel tempo almeno finché non sono stati inventati gli antibiotici ed è una come dire una affermazione condivisibile dietro la l'apertura della Centrale del latte c'erano soltanto loro una scelta di tipo economico e centralistico
C'era anche la scelta di salute pubblica problema c'era soprattutto una scelta di salute pubblica innanzitutto perché
Questa cosa non bisogna mai dire dimenticarlo dal punto di vista del quadro politico istituzionale la fondazione della regione Centrale del Latte Milano ieri in un periodo di dittatura quindi non si poteva certo pensare che il sistema fascista presi di mira a quelle che erano i valori del vecchio socialismo municipale o del cattolicesimo municipali era cambiato tutto però sicuramente ci sono elementi di modernizzazione anche nel periodo del del del Ventennio e la salute pubblica è un elemento fondamentale perché perché c'era anche un elemento vittoriano produttivistica otto e chi legge americanismo e fordismo
Diciamo di un vecchio signore che mo'nelle carceri fasciste che si chiama Antonio Gramsci
Capisce molto bene oggi non più di moda che quarte
Anche pericoloso diciamo ricordare però insomma lì e spiegato molto bene perché si fa questo perché c'è bisogno di una continuità produttiva c'è bisogno che l'operaio beva latte per essere sano
Per alzarsi in orario per stare bene
E quindi questo è molto importante non bisogna mai dimenticare che c'è un elemento di razionalizzazione che l'industrializzazione porta con sé
Cioè queste elemento della Centrale del latte e questo è molto interessante perché gli archetipi di tipo junghiano che ci ha fatto ricordare Colombo adesso sono l'esatto contrario della realtà
Il latte da un punto di vista anche ti pare continua di mandarci questo profondo rifiuto che l'uomo addebito industrializzazione
E che il mare di questo Paese l'Italia morirà perché gli italiani odiano l'industria no
Non vogliono tutte le cose che fanno bene non voglio le raffinerie
Non vuole industrie non può non volendo neanche le centrali del latte vorrebbero mescolando il latte dal contadino OPC spot alle mani egli ecco quando quando vanno in campagna dice al bambino le signore milanesi ricevette col golfino Dicati dice Carla mai a prendere il latte dal contadino poi si lamenta se la bambina per due giorni la diarrea che pensa ma perché perché è un elemento a Chieti partono Nm questi
Da mesi ha un suo il interessante intelligente divertente intervento mi consente di chiedere una cosa legata alla cronaca al mio amico Luciano sita sentiamo prima che la chimica aiuta
A migliorare il prodotto può gli allarmi della chimica per la verità non è che centonove politica in ordine la modo di fare di fare lavori anche leggerla lei il calore non serve allora
Vogliamo mettere io scusate per continua a fare il giornalista pure voler mettere un punto fermo su questa vicenda
Venditti X
In reparto certi vogliamo centrano arriva a Roma si può evitare un ente locale sulle zone della città no io intanto credo che vada riaffermato il dato della sicurezza dell'arte come prodotto alimentare
Delle dei milioni di controlli che un'azienda come la nostra sottopone che che fa a cui e che vede un apparato di di controllo occorre ho cullato attento presente in tutto il processo che caratterizza la la produzione e la vendita del prodotto
Però il latte figlio e il figlio di una natura che inquinata figlio di processi industriali che per certi aspetti lo rendono perfetto per altri sono in continua evoluzione quindi aprono problematicità nuove pertanto il problema dei controlli il problema della sicurezza è un divenire continuo di ricerca di perfezionamento caso
Delitti X recente apre un problema che è un problema di tutto il mondo
Perché io credo che più più di far polemiche sull'i tic sarebbe necessario che le autorità preposte ad individuarne la pericolosità riuscissero rapidamente a dire la parola fine a proposito di cosa rappresenta questo componente per mettere tranquillità nei consumatori noi non possiamo avere un'Europa nella quale il ministro della sanità inglese dice il problema non sussiste perché liti sei innocuo e quindi io non non non creo nessun allarmismo ai consumatori avere in Italia dove si è creato una psicosi impressionante su questa componente quindi io mi auguro che si arrivi a dire una parola fine per tranquillizzare i consumatori e credo che le condizioni ci potrebbero essere
Poi in queste situazioni di allarme
Be'ad esempio la nostra azienda
Per un grande senso di responsabilità per dare tranquillità ai consumatori e per il principio di precauzione si è fatta carico di ritirare
Tutto ciò che poteva vere a che fare con l'ITC e devo precisare che per la nostra azienda vuol dire lo zero e ottantadue per cento degli imballi e quindi di pochissimi prodotti e il timore su tutti i nostri prodotti sarebbe una cosa devastanti senza nessun nessun fondamento voglio rassicurare i milanesi che per un prodotto che è stato dichiarato da una rivista non di siamo con qualche traccia di questa componente noi abbiamo già provveduto a fare i nostri controlli che hanno confermato la dichiarazione che noi abbiamo fatto immediatamente quando la notizia è stata propagata eque quelle analisi erano sbagliate e ci auguriamo che oltre a dirlo noi lo dica rapidamente il ministro il ministero della Sanità
Che ha fatto anche lui le sue analisi quindi ci auguriamo che venga tolto questo sospetto anche minimo su un mezzo litro di latte Uht della centrale di Milano
Devo dire che questo senso di responsabilità che ci ha portato a fare un'azione che noi abbiamo fatto senza grandi clamori è stata Presa di pretesto da parte di qualcuno di appropriarsi di questa azione
E di metterci sui giornali come se noi avessimo fatto i furbi in questa vicenda quindi siamo anche molto amareggiati del fatto che la nostra responsabilità il nostro principio di precauzione abbia avuto un trattamento mediatico di tutt'altro genere rispetto all'ispirazione che mai aveva a volte faccia qualche errore anche nessuno è perfetto
No beh adesso la RAI Fenoglio la Rai ti posso dire che io ho visto il TG tre di dell'altra sera quando la Tetra Pak aveva già annunciato che la produzione del del tetra con quel sistema era già cessata da tempo quando noi avevamo già annunciato che avevamo ritirati prodotti credo che altri abbiamo fatto come noi ha dato spazio in un'intervista a qualcuno che ha detto che chiederà una verifica di come la tetra produce i gli imballi
Con queste liti non non non lo produce più quindi è una verifica in un'inutile cioè ed è una mega fonia inutile che si dà a questo discorso come ad esempio quello de di quello studio che è una associazione a propaga ha propagato dicendo che i riti se è un elemento estremamente dannoso e poi si va a scoprire quello studio è stato preso da un istituto di ricerca americano
Che ha sperimentato di txt nell'acqua a sui pesci sui molluschi che ovviamente respira cioè avendo a che fare con l'acqua per tutta la vita non possono che avere qualche problema
E questo mi riconferma al problema la necessità di avviare l'ultima parola a proposito di questa componente che l'Umbria un paese viene dichiarato totalmente innocue in qualcun altro meno
E da Roy tiene il banco sui giornali da da venti giorni a questa parte
Torniamo al dibattito sull'embargo forse l'attività di fare questo Longanesi articolazione che non so se ha interessato molto io prima grazie a voi cioè storie però che mi dava la possibilità almeno di dire questa cosa io avevo dei doveri diciamo di cronaca del Grana cronaca insomma
Torniamo al dibattito sul suo libro dopo la guerra si decide di municipalizzate l'azienda perché questa scelta
Dunque la Centrale del latte di Milano viene creata come abbiamo detto nel trenta però proprio per i motivi che rivelava professore Sapelli
Viene data in gestione sostanzialmente appaltata dopo essere stata creata prodotto attrezzata a una società per azioni Sterna municipio creata dai maggiori operatori dell'epoca della Polenghi alla Galbani eccetera
Nelle nei duri anni della ricostruzione anche sull'onda di dibattiti politico economici di rilievo
Si valuta la parte del municipio di rilevare alla scadenza della concessione l'azienda e di fare una funzione industriale diretta del del comune
Una cosa su cui vorrei sospeso fermarmi oppure richiamare chi dovesse poi leggere il libro non per perizia dell'autore ma per valore dei degli attori di quel periodo
Sono i dibattiti del consiglio comunale su questo argomento che erano il primo momento in cui tutte le forze politiche di tutte le estrazioni
Si confrontavano sulla ruolo delle con del del del potere politico nell'economia i nomi di quel periodo ne richiamo su alcuni sono ad esempio montagna per la democrazia cristiana Montagnani per il partito comunista Greppi Ferrari per il partito e le forze socialista Ugo Caprara per i liberali insomma uomini di un rilievo politico che leggere in questo momento
Fa molto stretto
Non sono Sapelli
Non la voglio buttare in politica ma a periodi ci si innamora del pubblico dal periodo ci si innamora del privato in quel momento lì quando si municipalizzata mano le aziende c'era uno specifico perché lo Stato si faceva carico un po'di tutto il sistema produttivo nazionale per aiutarne la ripresa
Ma qual era la differenza ecco tra pubblico e privato si guardi guardi questa questione dei beni gestiti dalle municipalizzate assai diversa
Da quelli che interessano lo Stato come imprenditore e politico
Che per quanto riguarda l'Italia sono le grandi industrie di base
Quelli che vengono scappate dalla mano privata perché la mano privata fallisce dalla grande crisi del ventinove tutta un'altra storia
Invece il problema che abbiamo di fronte con un'utilizzazione che abbiamo di fronte anche oggi e il concetto di bene pubblico
Bene pubblico e quel bene consumando il quale e sono un giunge mai alla fine ma c'è bisogno di riprodurla continuamente perché ha degli effetti positivi sulla comunità questo il concetto di bene pubblico e grandi scienziati di scienza delle finanze italiani ne abbiamo avuto una coincidenza delle finanze tra Otto e Novecento tra i più grandi del mondo
Punto condivisi rimarco e tanti altri che adesso è inutile che cerca di dimenticare perché sì ricordo suo Luigi Naldi scontava assolutamente nulla assolutamente non era mai avuto un libro tradotto inizia ricordo di questi hanno avuto l'invito ad oggi tedesco e l'inglese ma lo facevano politica pubblica e quindi non sono ricordati
E allora il problema è il concetto di bene pubblico a un certo punto della storia ci sono degli snodi storici in cui alcuni beni sono considerati pubblici
Allora e questo si ricava per tanti motivi un orientamento le forze politiche un abbandono delle forze private perché anche i privati possono gestire bene pur oggi ad esempio pensiamo che alcuni servizi pubblici posso neanche essere gestite dalla mano privata però deve essere una mano privata lungimirante che non mira al profitto a breve che mira a un appunto al bene comune e che quindi fa sì che non ci sia un elemento speculativo eccetera
Lei si rende benissimo conto che la questione quindi di quali debbono essere i beni pubblici ed è una scelta politica lì io posso anche decidere presenterà Gran Bretagna della signora Thatcher
Ha deciso che il vile petrolio del Mare del Nord checché se ne dica è un bene pubblico
Perché anche lasciare alla British Petroleum allora golden share
Quindi a un certo punto lo Stato deve dire la sua perché quella cosa lì il possesso del petrolio del Mare del Nord ha consentito all'Inghilterra liberamente liberalizzare tutto ma avendo una fonte energetica a prezzi competitivi allora
A un certo punto si è deciso che il latte doveva continua ad essere un bene pubblico perché perché come spiega benissimo Granata faccio un inciso questo Ribe importante perché il libro è stata condotto con una straordinaria libertà di ricerca
E questa leggendo libri si vede già questo non è un libro che vuole fare
L'oleografia di nessuno Pietroburgo dico perché da merito alla cultura della appunto della Granarolo in questo libro si dimostra molto bene da un certo punto il possesso di privati non si sentono in grado di gestire un bene pubblico
E quindi il Comune tra virgolette a mano facile a impossessarsene capisce
Quindi questo spiega perché in alcuni momenti della storia possiamo considerare che sono politologi io per esempio mi aspetto che le infrastrutture viarie tra un po'diventeranno di bene pubblico
Perché nonostante l'orgia delle privatizzazioni vediamo che il privato di per sé non riesce a gestire che cosa le varianze di gestione
Ad anticipare la privatizzazione è stata fatta dei manager di altissimo livello come Gamberale dentro e sicuramente uno di maneggio migliori avuto l'Italia però gestire oggi infrastruttura così carente vuol dire avere una quota di investimenti così grandi per garantire sicurezza quando piove e nevica accetta che quella dove diventa un bene pubblico
Ma non è un bene pubblico l'autostrada non so se mi chiedeva di capire
è un bene pubblico la mobilità la libertà della mobilità
Che è un fine partita con degli Investimenti se non ce la farà a mano privata dei fu allora bisogna essere ideologici fichi furori ideologici comporta ma insomma vediamo un bicchiere di latte trasferiti
E ragioniamo ma allora in questa diatriba tra pubblico e privato tra gestione del bene pubblico in mano ai privati come si collocano le cooperative
Ecco credo appunto che ci sia una parte dell'economia la economia agricola in questo caso sicuramente una di quelle parti che trova nel collegamento fra produttori che si mettono assieme
E il mercato una delle varianti che si inserisse fa il pubblico e il privato io credo che la storia del grande cooperazione nel Nord Oropa svedese norvegese danese olandese che ha fatto della delle filiere agricole nel settore del latte
Dei punti di forza della zootecnia di quei Paesi
Sia un esempio
Per il quale noi stiamo lavorando nel nostro Paese con la più grande fiera dell'arte che era presentata dal nostro gruppo perché l'obiettivo è quello di rendere partecipi i produttori di latte del processo di trasformazione e di valorizzazione del mercato del loro prodotto e quindi c'è un grande obiettivo di collegare questa attività del latte al mondo agricolo locale al territorio
Valorizzandone le quali tale specificità le distintività che sono un elemento fondamentale poi dobbiam tener conto che il mondo agricolo è come soggetto legato al territorio
E uno dei modi di organizzare l'economia che non si presta alle delocalizzazioni
Io voglio sottolineare questo aspetto che oggi nel mondo dell'arte
La grande impresa multinazionale delocalizza le produzione laddove latte costa meno
Cerca di fare di costruire prodotti a marca globale che possono essere prodotti in qualsiasi parte del mondo indistintamente
Ecco Rispetto a processi di questo genere
Le filiere del latte cooperative legate al territorio capaci di dare al consumatore qualità distintività freschezza sono un modo di organizzare io credo estremamente positivo l'economia agricola del nostro Paese
E quindi la Centrale del latte di Milano
Da impresa che ha fatto il percorso che qui veniva ricordato e poi a tornata quell'origine di quei produttori di latte che in quel momento non si sentirono in grado di gestire quella quella realtà e intervenne il pubblico ed è tornata alla al mondo produttivo
Cooperativistico passando attraverso percorsi che potevano anche metterla in mano qualcun altro
Ad esempio a a dei privati che poi nello stesso mondo cooperativo è intervenuto per salvare cioè c'è una rotondità di questo processo dalla Centrale latte di Milano molto interessante che farà parte poi della storia che si scriverà fra vent'anni dopo libero di Granata
Divisa tra pubblico e privata la produzione del latte deve affrontare un certo momento anche il problema del Marchetti nonostante il latte faccia parte del paniere
E i prezzi più o meno siano controllati il latte è un prodotto che va venduto e deve affrontare tutte le dinamiche del prodotto e quindi deve affrontare anche il problema del marketing come si pone l'azienda in quella periodo storico
Ora l'elemento centrale in questo senso la svolta degli anni sessanta quando cado di Monopoli cittadini quando comincia a disgregarsi Monopoli cittadini
E quindi il mercato dell'arte che fino a quel momento in virtù di qualche veniva detto ora è un mercato sostanzialmente Regiment apre territoriale perché tu hai le città chiuse
E nessuno può vendere all'interno di quelle città comincia piano piano ad aprirsi la Centrale del latte in questo senso subisce una forte accelerazione senso industriale dei propri processi produttivi
Perché prima Centrale latte fa la pastorizzazione e sostanzialmente basta
Poi invece deve competere con le altre aziende sul proprio terreno e allora in quel caso comincia a differenziare i propri prodotti
Le creme pronte i budini la fa Anna eccetera questo elemento per quel che riguarda Centrale del latte di Milano richiama l'importanza di un soggetto in particolare che credo sia in sala
E mi piace ricordare che Livio leali che è il direttore che in quel momento gestiva Centrale latte che ha gestito le trent'anni successivi
E che s'è per l'appunto tran far traghettare questa azienda dal mercato controllato al mercato libero
Anche far e anche tra che tale i compiti dell'azienda che dalla tutela del prezzo e della salubrità del latte che fino a quel momento erano i compiti principali dell'azienda comincia a diventare la politica dell'alta qualità della perché è quello che contrassegna anche sotto il profilo del marketing
La politica aziendale anche ai giorni nostri in sostanza
Quando entra in ballo il marketing stravolge un po'anche i sistemi della comunicazione bisogna essere più dinamici più aggressivi e una fotografia dei giardini familiare
Sarà nella seconda parte della mostra si vede chiaramente che il funzionamento dalla Centrale del latte a partire anche c'è una piccolo capitolo retrospettivo
Con la riproduzione di un vecchio album fatto proprio nel trentadue trentatré quando appena recintare riaperto e da lì si vede e successivamente soprattutto nel nel dopoguerra come le diciamo il prodotto si identifichi nell'immaginario dei milanesi proprio grazie come diceva Albertini anche alle visite che facevano tutti lo studente io l'ho fatto da ragazzino e tutti quelli che son qui più giovani l'hanno fatto loro farlo con i figli no
Anch'tuttora quotidianamente
L'identificazione forse del prodotto della su igiene e razionalizzazione di produzione Coni i protagonisti del processo produttivo chi erano persone
Tra virgolette di cui fidarsi al limite questi personaggi i lavoratori della Centrale del latte con le tute bianche
Sono diventate dei personaggi caratteristici diciamo della del panorama del lavoro milanese e a quei milanesi si sono assi zio nati forse come e più che i vigili e tranvieri diciamo al limite diciamo ecco diciamo personaggi come dire graditi prediletti ecco si vede anche in certe situazioni per esempio quando la centrale del latte ha aperto il Bar Bianco alle due
Di diciamo dislocazione del Bar Bianco si vede anche questa folla di milanesi milanesi dopoguerra mila degli da film neorealista
In cui effettivamente è molto chiaro l'identificazione dell'attesa psicologico o una curiosità però perché non si riesce a produrre un'immagine dell'arte che sia culla cioè alla moda regole pubblicitari e invece si affianca sempre leader del latte è un'idea diciamo così del ritorno ha un passato bucolico agreste naturale
Perché non si secondo me perché forse fino adesso si diciamo c'è un'identificazione c'è stata adesso un'identificazione del latte come un elemento come dire di salute biologica un po'astratta un po'e medicale diciamo tra virgolette nel senso che non è diventato un una bevanda che in anche nell'immaginario ludico trasgressivo ma abbastanza libero
Finché non c'è questo collegamento con la libertà di bere latte come quando si vuole fosse questo poteva valere per le creme lo yogurt e così dove effettivamente Resta ecco est no e nelle c'è un un un fotogramma di Arancia meccanica qualcuno di voi ha visto il film dove c'è quel e dico soltanto altre due color cose molto velocemente a proposito dell'immagine che c'è una serie di immagini tratte da film molto interessante dove si vede invece questa rarefazione un po'idealizzata figurativa sia di film americani sia di qualità agli anni ricorderete l'episodio con Anita Ekberg in Boccaccio settanta diretto da Fellini con la famosa canzone bevete più latte
E poi dentro in questo percorso che unisce alle immagini va dato atto in questo al merito dell'architetto
Nicola Marras anche gli strumenti di lavoro i contenitori in origine molto umili e che adesso acquistano anche un valore quasi di design assoluto
Quindi io l'ultima cosa che vorrei dire è questa
Oltre alle fotografie esposte ce ne sono centinaia forse migliaia di altre in scatoloni presso la Centrale del latte io volevo lancia un appello a far sì che
Nel previsto trasloco che avverrà questo materiale non vada assolutamente perduto non solo ma siccome adesso è lì conservato ma non catalogato che la Granarolo magari con una joint ventures con la Museo Civico con la con l'Archivio civico la fotografia del Comune di Milano al Castello Sforzesco venga catalogato e rimesso in circolo come momento narrativo di un'impresa e di non di un'attività che identifica
Il comune con la vita dalla citati tout court ecco
Accoglieremo sicura posto
La ricerca dei granata termina prima lo dicevamo poc'anzi termina prima che la grana loro che negarono acquisisca la Centrale del latte cioè nel due mila
Quindi non c'è conflitto d'interessi
No direi la sera vado più assoluto perché intanto noi volevamo lasciare alla città di Milano un ricordo della Centrale del latte che fra poco più di un anno non esisterà più fisicamente in via Castelbarco perché lì sorgerà probabilmente una nuova ala della Bocconi di Milano probabilmente se ci fosse qui il sindaco potrebbe dire Luís quale nuova attività sorgerà sulla sede della Centrale latte Milano
E viene a scomparire un patrimonio della conoscenza della è un punto di riferimento della città Ayo quando venivo a Milano e prime volte anziché dire via Castelbarco dicevo
La centrale del latte i taxi Steve Zacchetti arrivava una Centrale latte quindi il cittadino milanese abiti vicino lontano accentrare latte
è diventato un po'l'istituzione
Che proprio nella vita dei cittadini devo anche ricordare che migliaia e migliaia di ragazzi sono passati per la Centrale del latte a visitarla
E quindi questa storia che noi abbiamo chiesto di scrivere
A Granata Ning piena libertà da storico noi abbiamo detto tu devi
Scrivere tutto ciò che riesci a trovare su questa storia in piena libertà da storico ed è lui che ne risponde e credo che gli vada dato atto che ha fatto un lavoro eccezionale
Proprio per grande rispetto di questa realtà milanese poi la storia del dopo privatizzazione vera scritta casomai fra altri venticinque trent'anni da altra gente
Patteggia risposto ma insomma vale la pena ricordare che tra pochi minuti si aprirà la mostra che la mostra si Tito appunto quando il latte diventa centrale i settantacinque anni di storia della Centrale del latte di Milano
Che resterà aperta dal sei dicembre al ventinove gennaio del due mila e sei lo avrete già capito ripercorre
Tutta la storia la Centrale del latte che come avete sentito è la storia della vostra città ma è anche la storia di tale lasso economica del Paese perché Milano allora era un laboratori ed era una fucina di idee anche i grandi economisti
Io vorrei datemi un giudizio su questo su questa mostra che ha tu hai contribuito ancora Granarolo mettere beh devo dire intanto fare i complimenti ai curatori alla
Tu sei il direttore scientifico della mostra
Giudice
Voi avete visto qui all'ingresso c'è l'insetto che oggi era sul Corriere della Sera un bell'inserto peraltro l'ho fatto molto bene sulla sull'evento lo trovate qui all'ingresso se non l'avete ancora peso se non avete acquistato il Corriere questa mattina
Una sola pecca se mi posso permettere lo dico da giornalista non era citato
Il nome del curatore e neanche il nome dell'autore del libro ma questo decollo di coraggio ma solo per rubare partecipa
Operazione di marketing per che
La gente si interessi al tema a conoscere chi ha parlato di quel quindi forse lo diventerà più famoso no io desidero ringraziare chi ha curato la mostra perché poi avrete modo di vederla voi è una passeggiata attraverso foto stupende del nostro fotografo Attraverso sunti del libro e direi che facendo la visitare ragazzi
Del soprattutto noi contiamo molto sulle scolaresche
Possono vedere un settantacinque anni di storia di Milano letta attraverso questa realtà di un prodotto che di consumo quotidiano e di grande importanza per la salute della gente
è un'opera eccezionale che noi contiamo di poter portare anche da qualche altra parte non solo Milano
Perché è un esempio di come possibile ricordare la storia del territorio la storia della economia della società e di un prodotto così importante come latte proprio per il rugby vede più latte davvero diceva al film the
Questo il conflitto di interessi del questo no non lo credo proprio scherza scherzo io vorrei che prima che andiamo di là a vedere la mostra magari due parole della curatore in questo modo magari avremo anche qualche strumento di valutazione in più
E prima di tutto come diceva giustamente Cesare Colombo molte sono state le persone che ci hanno lavorato e l'artificio Skira che ha fatto un lavoro veramente rilevante sul piano scientifico oltre che estetico
La mostra e divisa in tre sezioni
Una prima sezione indaga il latte come elemento centrale nella vita degli individui anche a partire dalla mitologia sostanzialmente una seconda sezione mostra il latte
Le tecnologie dell'arte e le bolle le strumentazioni del latte una terza mostra è il portato di tutta questa vicenda di tutta questa
Mitologia sensibilità rispetto all'arte nella Centrale del latte di Milano indagando i nessi che sono strettissimi sono fondamentali per la Centrale del latte di Milano in tutta la sua storia tra l'azienda e la città
La Centrale del latte di Milano è la storia di tutti i milanesi dal sindaco i lavoratori della Centrale questo dev'essere
Sempre prego prego volevo ricordare che oltre agli autori che hanno lavorato per questa mostra granata che ha dato alla mostra una continuità al lavoro storico che ha fatto con il libro che fra l'altro viene dato in omaggio questa sera e vedete è un libro corposo voluminoso di scritti e di fotografie
Credo che noi possiamo anche ringraziare la Banca Popolare di Milano che ha sostenuto queste iniziativa e con questo ha dato una sottolineatura della territorialità di questo istituto che peraltro è stata è stato vicino a noi anche nelle fasi
Della passaggio dalla comune
Alla nostro gruppo e quindi è una sottolineatura che a me piace perché è anche un modo per valorizzare una sinergia che si è creata fra mondo delle banche impresa cooperativa
Però io direi che la serata si può concludere qui io ringrazio tutti i partecipanti ringrazio voi e se dovessi chiedersi concludere con un
Comunque sono direi che
E se proprio dovessero tornare ai tempi della Milano da bere da un punto di vista culturale non politico mi auguro che beva latte buona serata a tutti