Solidarietà e Cooperazione delle grandi crisi umanitarie: il futuro dell'infanzia

Buongiorno anzi buon pomeriggio
Se vi accomodate possiamo
Comincerà la nostra discussione che ha per titolo solidarietà e cooperazione nelle grandi crisi umanitarie
Il futuro dell'infanzia
Di fronte immagini televisive che ci riportano
A drammatiche situazioni
Per disastri naturali o disastri causati
Dagli uomini
Spesso forse perché mediaticamente più spendibile
Ci propinano immagini di bambine e bambini in situazioni veramente drammatiche
Noi oggi vorremmo fare una pacata riflessione
Su questo tema
Non quei pochi secondi in cui l'immagine di un bambino rapito o di un bambino
Rimasto travolto dall'onda dello tsunami
O di una bambina ridotta in schiavitù
Che passa in un minuto e poi in qualche modo non coinvolge il nostro impegno personale
Ne vorremmo fare con i nostri ospiti che fra poco vi introdurrò
Tutti molto qualificati sul tema
Una pacata riflessione
Chiederà l'intero
Alfredo Oman senatore Alfredo Mantica
Volesse ricordare un avvenimento tragico accaduto di una persona che sarebbe dovuto essere in questa settimana al meeting con noi
Ringrazio Alberto Piatti
A questo meeting
In queste giornate avrebbe dovuto partecipare il colonnello John Garang il capo delle S.p.A. e le ha il movimento di liberazione del Sud Sudan era diventato il nove di luglio il vicepresidente esecutivo del nuovo governo di unità sudanese
Cristiano si era battuto lire per la difesa dei valori cristiani
Delle genti del Sud del Sudan e avevamo dopo ventidue anni di guerra civile era arrivato a stipulare un accordo di pace con il governo dello lo avevamo invitato al meeting aveva detto dissi eravamo pronti insieme a lui a parlare di Darfur un'altra emergenza umanitaria che ha grandi risvolti politici e su cui il nuovo vicepresidente del Sudan avrebbe potuto dare un grande contributo purtroppo il destino ha voluto che giocavamo risse nel sud del Sudan dopo una visita al presidente dell'Uganda Museveni in un incidente per cui il suo elicottero e cadute mi sembrava giusto e doveroso ricordarlo a voi e mi chiedo se siete d'accordo un minuto di silenzio per ricordare un combattente per la libertà
Un uomo che ha difeso per vent'anni valori cristiani contro l'aggressione
Del nord un uomo che alla fine aveva capito il valore della pace e che era pronto il nome di questi valori ad operare anche nel Darfur grazie
Sia voi grazie al credo
Giova ricordare che l'Italia in questo processo di pace in Sudan ha giocato un ruolo significativo e che l'Italia
In questo ruolo è stata rappresentata dal senatore Alfredo Mantica
Vorrei introdurre subito la questione dando la parola
A Giovanni non Ferrini Segretario di Stato
Della repubblica di San Marino per le informazioni gli istituti culturali e la Protezione civile tutti introdurrà con un saluto alla nostra
Dibattito prego
Buongiorno a tutti
Desidero ringraziare a nome del governo dalla Repubblica di San Marino
Il meeting per l'invito a partecipare come relatore questa edizione due mila e cinque su un argomento di attualità di interesse per ogni cattolico impegnato in politica
L'applicazione pratica del principio della solidarietà come quello della sussidiarietà è uno dei pilastri della dottrina sociale della Chiesa
Solidarietà vista nelle dinamiche sociali interni di uno Stato solidarietà intesa verso le fasce più deboli della popolazione
Tutto questo avendo ben chiaro il ruolo della famiglia come nucleo centrale della società su cui poter basare politiche azioni
Ho voluto fare questa breve digressione non solo per inquadrare l'argomento ma anche per far capire che uno Stato sovrano non può dimenticare che la politica estera deve essere legata indissolubilmente alla solidarietà soprattutto in condizioni particolari come possono essere le grandi crisi umanitarie internazionali
Come cattolico e come del resto tutti voi
Non è possibile pensare di rimanere indifferente di fronte ad eventi particolari come le crisi umanitarie internazionali
La mia generazione cresciuta a cavallo degli anni novanta grazie alla potenza dei mass media assistito tante crisi che hanno fatto flagellato Stati persone cose soprattutto bambini
L'immagine della sofferenza di un bambino è sempre la fotografia istantanea del dolore della drammaticità con la quale una popolazione colpita
Tutti noi ricordiamo la foto di una bambina nuda sfuggita d'un lancio di napalm che divenne l'emblema delle devastazioni nella guerra in Vietnam
L'argomento scelto oggi per questo incontro a risvolti in ambito politico sociale culturale ed etico
In questi anni lo scenario internazionale è notevolmente cambiato e con esso gli ambiti operativi ai quali si muove la cooperazione internazionale
Povertà distruzione dell'ambiente naturale carenza d'acqua migrazioni forzate ai conflitti armati sono le sfide nel campo della politica di sviluppo che non sono per nulla diminuite nel nuovo secolo
Queste sfide sono le priorità negli scenari sparsi del pianeta
In generale non è possibile trovare più soluzioni nell'ambito della collaborazione fra i Paesi spesso i problemi sono anche molto complessa e difficile da gestire sul piano politico inoltre richiedono grandi somme di denaro ed esigono azioni coordinate da parte della Comunità degli Stati
E proprio per questo che si inserisce l'ONU
Nell'azione unite rappresentano una piattaforma universale che consente tutti Paesi di collaborare nella ricerca di soluzioni comuni per affrontare le sfide globali legata alla politica di sviluppo
Per quanto riguarda la cooperazione multilaterale per l'organizzazione dell'ONU sono importanti soprattutto uno sviluppo umano sostenibile l'aiuto all'auto aiuto la solidarietà e non da ultimo anche la sicurezza umana globale
L'ONU è un forum di cui non è possibile più possibile fare a meno quando il per i problemi inerenti allo sviluppo si vogliono creare delle soluzioni comuni a livello mondiale
Esso stabilisce degli obiettivi e indica la direzione da seguire
D'altro canto accetta anche di risiedere degli impulsi
Tuttavia l'ONU per raggiungere pienamente questo obiettivo dovrà mio modo di vedere Volpes finché il modello organizzativo sul quale fino ad oggi ha basato la propria azione possa essere adeguato al cambiamento dei tempi
E anche per questo che la Repubblica di San Marino ha sostenuto e sostiene la proposta italiana di riforma del Consiglio di sicurezza sotto la sigla United for Consensus
Poiché in essa intravede gli elementi di base affinché a una riorganizzazione della primaria organizzazione internazionale possa prendere concreto avvio nell'ambito della cooperazione multilaterale lo sviluppo la Repubblica di San Marino collabora fattivamente con le principali agenzie delle Nazioni Unite con la Croce Rossa internazionale
E con le organizzazioni non governative che hanno sede a Repubblica fra le quali vogliono operare e mi compiaccio per la sua presenza Lanzi l'associazione volontari per il servizio internazionale
Su questo aspetto vorrei rivolgere un forte apprezzamento per l'operato del volontariato sì che anche nel nostro Paese operano con impegno nei vari scenari di crisi come recentemente nei progetti a sostegno delle popolazioni colpite dal maremoto del ventisei dicembre scorso i sostenitori di arsi si sono in pochi giorni dal maremoto mobilitati per una raccolta di fondi per la ricostruzione in Thailandia e Sri Lanka e la Repubblica di San Marino ha potuto dare in questo modo il proprio piccolo contributo per allevare le mani alleviare la mani l'immane tragedia
Il governo è grato di quanto a San Marino realizza nel corso de la propria attività in quanto dimostra come in tessuto sociale del Paese sia presente un gruppo molto attento alle problematiche di popoli e paesi distanti dal benessere
Ma noi vicini anche attraverso gli interventi e progetti di cooperazione realizzati io auspico che in futuro la collaborazione e la sinergia tra le iniziative portate avanti dal governo da Repubblica di San Marino e arsi possono essere potenziate
Poiché ritengo che per un Paese delle nostre dimensioni che non può disporre di una rete proprio per intervenire negli scenari di crisi possa essere strategico collaborare con organizzazioni di volontariato
Che grazie a loro network che loro background umano posso intervenire velocemente in una parte del pianeta quando si presenta una crisi
Tornando però sul tema conduttore dell'incontro di oggi mi vengono in mente alcuni passi del documento la fame nel mondo una sfida per tutti lo sviluppo solidale realizzato dal Pontificio consiglio Cor Unum nel mille novecentonovantasei rileggendo lo qualche giorno fa mi induceva di nuovo riflettere sulle responsabilità che gli Stati economicamente più avanzati hanno rispetto i paesi e le persone che per svariati motivi non possono vivere in condizioni accettabili
Per un Paese come la Repubblica di San Marino stato di tradizione millenaria con un territorio esiguo è una popoli funzione che circa un quinto di quella della Città di Rimini la responsabilità costituita prima di tutto dal dovere etico di intervenire
Desidero ricordare in tal senso quanto la Repubblica di San Marino fece nel corso dalla seconda guerra mondiale
Uno stato di appena sessantun chilometri quadrati con circa dieci mila abitanti riuscì ad accogliere sfamare e confortare oltre cento mila persone sfollate dalle zone limitrofe della DC in Italia coinvolta nel conflitto bellico
San Marino stato da sempre o Thrale riuscì in questa particolare occasione storica a realizzare un intervento umanitario consistente e probabilmente al di sopra di ogni capacità organizzativa prevista dagli odierni schemi di intervento
Il nostro paese non ha interessi geopolitici da difendere nelle varie parti del mondo
Ma deve difendere e tutelare e rafforzare solo l'incrollabile forza dei valori quali crediamo e sui quali si basa la nostra comunità fondato da un santo circa mille settecento quattro anni fa
Il titolo del ventiseiesimo Meeting e trova raggio origini una frase che Don Chisciotte della Mancha pronunzia rivolto lo scudiero mi dà un ulteriore spunto di riflessione
San Marino e spesso definita come la terra della libertà paese che si fonda su quei valori cristiani in ragione dei quali noi siamo chiamati a collaborare con altre persone Stati organizzazioni internazionali organizzazioni non governative per garantire il diritto allo sviluppo
Condivido che non vi può essere libertà in mezzo a catastrofi ecologiche guerre distruzione fame povertà
La libertà va difesa e mantenuta le popolazioni con le quali si coopera devono avere gli strumenti per mantenerla autonomamente nel futuro permetterà l'infanzia di oggi di costruire una società più giusta con democrazia e sviluppo basata sul ruolo fondamentale della famiglia
La sfida che ogni persona nel ruolo che ricopre nella società civile e far sì che parole come solidarietà sussidiarietà abbiano un significato concreto
La sfida si colloca principalmente sul piano della libertà di ogni uomo di cooperare nella sua azione di ogni giorno alla promozione di ogni uomo e di tutti gli uomini ovvero di collaborare allo sviluppo del bene comune
Questa è la direzione da prendere per ridare la speranza per costruire un mondo più accogliente per le prossime generazioni
L'augurio che questo obiettivo venga raggiunto il compito delle persone che rivestono ruoli istituzionali di responsabilità e di impegnarsi invece nei propri Paesi affinché tutto ciò si è realizzabile
Ogni semitoni intravede nel proprio figlio le speranze il futuro i sogni che attraversa una nuova generazione si potranno realizzare
A noi la responsabilità di far sì che ciò sia possibile ogni parte del mondo e che i principi nei quali noi tutti crediamo sosteniamo possono avere una giusta applicazione
La cooperazione deve essere il percorso sulla quale la comunità internazionale deve segnare sforzi e risorse secondo un'adeguata concezione del bene comune riferimento l'intera famiglia umana
Giovanni Paolo secondo nella Centesimus Annus mille novecentonovantuno ci spremere in questo modo questo credo sia l'insegnamento che Karol due tirarsi voleva lasciare se ha lasciato e questo il pensiero sul quale vorrei chiudere questo mio intervento grazie
Grazie
Grazie a Giovanni non Ferrini grazie dell'invito approfondire la collaborazione operativa che già innescata da tanti anni
E grazie anche della chiosa finale a noi la responsabilità perché queste immagini di cui parlavo poco fa
Quando si cambia il canale o spariscono dalle prime pagine dei giornali e dei telegiornali
Che succede di di tutte queste tragedie che ci hanno mostrato per qualche istante
Abbiamo evitato suor Angela una suora messicana missionaria in Kenya
Da più di vent'anni
Perché nel giorno dopo giorno nell'ora dopo ora
Sul terreno sul campo è una compagnia reale nella comunità del suo villaggio
è una storia che io ritengo straordinaria da comunicarci poi risali Remo verso chi ha delle responsabilità amministrative e politiche per capire come persone come sporangi una possono essere fattivamente aiutante prego sparando
Sono Storm Maria dello stante l'ex una suora messicana appartenente alla congregazione delle suore missionarie del catechismo
E mi ritrovo in Kenya dal mille novecentottantacinque
Vi ringrazio per in avermi invitata a condividere con voi la mia esperienza
Dal mille novecentottantotto sono nell'ammissione dei bulloni Rift Valley nel distretto di Naro
Un luogo molto conosciuto perché vicino al grande parco Masai Mara
Dove vivono tutti gli animali selvatici leoni elefanti Buffagni giraffe gazzelle viabilità anche l'agente della grande tribù di massa ai ancora molto primitivi nel modo di vivere vestire e soprattutto di pensare
Accanto a loro vive la gente ti psichici una delle tribù dell'Italia in Cina emigrati dal distretto di terriccio incerta dei terra da coltivare
Ed erba per i loro animali la gente Niki psichici e molto interessante per conservarla le proprie tradizioni riguardo alla nascita dei bambini
Agli inizi a Sion né alla maturità e al matrimonio
La loro lingua e il kit si disse
Che vuol dire essere rinato no nel battesimo o meno i cristiani e potremo pensare
Ma rinato nella propria tribù attraverso il rito della circoncisione praticato sia le donne che agli uomini
La circoncisione alle consiste in una serie di Vitti che in cominciano con il periodo dei tanti le ragazze che devono essere accettate dalla comunità
Devono andare insieme alle loro madri inglesi nei campi e nelle strade per far sapere a tutti con canzoni dal loro composte che sono pronti ad affrontare la prova
Pur di diventare donne mature
La notte prima della circoncisione si radunano nella Casa delle ragazze che ai Padre Pio anzi hanno o più rispettato dagli altri vengono vestite poi abiti speciali e cantando e ballando intorno ad un altare vicino alla porta guardano dove sorge il sole fino a quando comincia incerta sette che significa la sfida contemporaneamente i genitori e parenti lì parlano incoraggiando le ad essere forti hanno piangere a lasciare dietro di sé tutte le abitudini che avevano nella fanciullezza
Stanno per diventare donne maturi
E i genitori promettono chieste superano la prova avranno interverranno una capretta una coperta nuova o altro anche lì altri parenti promettono regalarli se dimostreranno di essere forti
Le ragazze ignorarlo postale aspetti nessuno neanche i familiari più può dirmi alle proprie figlie cosa dovranno affrontare ma tutti parlano di una prova dalla quale devono uscire vittoriosi
A mezzanotte viene il momento più importante le ragazze vengono operate l'operazione consiste nel toglierle in pittori veri senza anestesia
Viene usato un pezzo dell'ammenda o un coltello vecchio
Che viene utilizzato sempre per tutte senza essere sterilizzato
Le ragazze non devono piangere
E nemmeno chiudere gli occhi devono dimostrare di non sentire dolore ciò significherebbe che non sono pronte per diventare donne
Dopo questo le ragazze rimangono un mese recluse finché non guarisce la ferita non possono lavarsi nel farsi vedere può essere conosciute dagli altri devono fare esclusivamente ciò che le madrine ordina loro
Il tempo della reclusione è necessario
Perché imparino a comportarsi da donne mature
Imparino ad apertura del marito e dei figli e soprattutto come comportarsi da fili nella della propria tribù uno degli insegnamenti consistenti nel far capire alle donne che sono nate per servire l'uomo devono rispettarlo e non possono parlare di fronte a lui in questo tempo verso di loro come strumento per l'indottrinamento si usa solo la forza e le parole pesanti le ragazze che subiscono tutte queste umiliazioni promettono di non raccontare a nessuno neanche alla propria madre tutto ciò che accade in quel mese credono che vede venne & o meno al silenzio promesso possano ricevere una punizione divina
Addio o addirittura morire terminato il mese di segregazione devono andare al fiume lavarsi e togliere la maschera di cuoio o di pelle di capra che copriva il loro Bissoni
Sono pronte per affrontare il bastone il loro cammino non hanno più bisogno delle madrine che le hanno guidate fino a quel momento
Vestono un vestito elegante e devono passare sotto una odorato che simbolicamente assegna il passaggio dalla fanciullezza all'età d'unità
Sono pronte per il matrimonio
Dall'altra parte dell'arco ci sono i genitori ad attenderli
Fratelli e sorelle d'amici ora sono parte integrante della tribù si festeggia e si mangia fino ad ubriacarsi
Io conoscevo solo l'aspetto gioioso del rito del di iniziazione alla vita adulta
Ma quando ho scoperto che prima sotto ponevano le povere ragazze ad una mutilazione dei genitali
Quando sono venuta a conoscenza del modo con cui veniva praticata con emorragie le infezioni la probabilità di essere contagiata dal ai mi sono resa conto che dovevo fare qualche cosa
Era necessario che comprende estero che l'iniziazione alla maturità posti portante per la loro tradizione poteva essere una scelta libera e consapevoli senza bisogno di dimostrarlo attraverso la mutilazione dei genitali
Da sola non potevo affrontare tradizioni secolari
Dove ha bloccato
Dove da capire scusate doveva accadere qualcosa perché capissero che poteva vivere un'esperienza più bella e più vera
Opere in atto ed ho chiesto al Signore di aiutarmi a trovare la strada giusta
Nel mille novecentonovantaquattro alcune donne adulte erano venuti a cercarmi per dare per dirmi che non volevano più delle loro figlie dovessero subire quella terribile esperienza
Ho fatto una riunione con loro adesso non ero più soli la loro erano con me
Ho spiegato a queste donne mature che nella comunità cristiana Pizzamiglio alla maturità di una fede adulta
è segnato dalla scelta di ricevere il sacramento della cresima e loro potevano essere le madrine delle loro Giovanni ragazzi
Periodicamente per diverso tempo ho incontrato le ragazze anche quelle che avevano già affrontato il rito dell'iniziazioni mi ero accorta che dopo le violenze subite si sentivano opposti umiliate
Da non avere più il coraggio di frequentare la comunità cristiana Terme vanno il giudizio lo sguardo delli altri
Ho parlato loro molto chiaramente del valore del proprio corpo della bellezza e del desiderio di felicità che appartiene al nostro essere donne
Hanno scoperto il raggiro ne volle sa di una pratica che per farle essere donne dovevamo utilitarie
Successivamente ho invitato tutte le ragazze più sensibili ad un incontro sono venute in trenta da diciotto anni in su
Ho fatto loro questa domanda
Cosa vi impedisce di continuare a camminare nella chiesta come persone mature
Cosa vi impedisce di vivere la gioia e la libertà che Dio vuole per voi
Mi hanno risposto che non avrebbero più voluto subire quelle triste pratiche
Mai erano costrette dai loro genitori e dal giudizio dei loro compagni che le prendevano in giro offendendo le e facendole sentire non accettate dal gruppo
I loro genitori continuamente ripetevano le loro che se non avessero affrontato la circoncisione nessuno avrebbe più voluto sposarmi
Inoltre la famiglia di ogni ragazza da marito riceve in dono varie multe secondo il suo valori
Ho invitato i genitori ad un incontro volevo che mi spiegasse ero perché non volevano lasciare alle proprie figlie la libertà di Shelley ieri
Mi hanno ascoltato dicendomi di fare ciò che per loro secondo me era meglio uno mi ha detto tu hai sempre fatto tutto per il loro bene noi ora ne affidiamo attento
Oh allora ha spiegato che dovevano dare alle loro figlie la possibilità di scegliere cosa sentivano più vero per la loro vita
No potevano obbligarli a subire una sofferenza che non capivano e rifiutavano
Dopo quella riunione ne ho fatte tante altre
Volevo che capissero bene che cosa stavano scegliendo per le loro ragazze
Della nostra comunità le suore sono parte integrante
Del tessuto sociale e familiare della tribù
La vita comunitaria si permette di condividere lei gioie e i dolori di tutte le famiglie che appartengono alla nostra parrocchia
Così nel mille novecentonovantaquattro ogni anno dal sedici dicembre al primo gennaio le ragazze che in quell'anno avrebbero dovuto essere circoncisione scelgono di approfondire la loro esperienza cristiana
Per due settimane si ritirano con le loro madrine in una nostra casa della missione nei primi giorni le madri le spiegano loro che cosa avrebbero dovuto affrontare per entrare nella vita adulta
Dopo incontrato amici più maturi nella fede e vedendo che cosa significa essere amate dal vivo e come Dio vuole la nostra felicità a questi incontri partecipano anche ragazze che hanno già vissuto la mutilazioni con la loro sofferenza spiegano come Dio non le hanno impanate ma questo dolore è stato una possibilità per comprendere la bellezza del disegno che Dio a per ciascun uomo
In un secondo momento
Sono guidati a scoprire la paternità di Dio e la speranza in Gesù Cristo prese vivo che cita la forza di vivere responsabilmente ogni circostanza
La maternità diventa Anna grande speranza per raccogliere la vita in tutte le forme con cui si presenta al termine questi giorni le ragazze sono pronti per ricevere il sacramento della cresima
La messa in cui ricevono il sacramento e parte integrante della festa
Sono tutti contenti e commossi nel vedere le ragazze convertite in donne mature essenza paura festeggiano contanti
Regali ed un buon pranzo e la comunità ha preparato le ragazze sono vestite con un abito bellissimo ed elegante come vuole la loro tradizioni hanno attraversato l'arte piede limita il passaggio della fanciullezza alla maturità
Ringrazio avvio perché dal mille novecentonovantacinque fino ad oggi abbiamo ricevuto tante ragazze che continuano a venire alla missione per essere preparati all'iniziazione
Alla all'iniziazione alla maturità senza mutilazioni genitali nessuna dei loro e mai è scappata per ritornare alle usanze dei loro genitori
Ci sono ancora delle tribù che la praticano e ci sono delle ragazze che ancora vogliono praticarla
Stiamo lottando perché tutto ciò possa finire
Quando le ragazze che partecipano alla comunità cristiana si rendono conto della loro dignità di personalmente e vogliono parlare adesso ed esprimere la libertà che hanno visto buongiorno anche studiare ed avere un lavoro ma questo è una società marchi maschilista
Ma questo ad una società maschilista non conviene
In questi anni abbiamo conosciuto gli amici dell'AVSI sono stati un aiuto ed una collaborazione preziosa attraverso la loro amicizia
Abbiamo potuto iniziare un programma di informazioni affinché anche le ragazze possano frequentare la scuola secondaria
O alcolici aspettando il matrimonio hanno la necessità di imparare un mestiere che permette al loro di vivere dignitosamente
Adesso con i nazisti stiamo preparando un progetto per costruire una scuola professionale in un nuovo vicino a Munerotto
E tratti Sidis ciò permetterà alle nostre giovani donne di imparare il cucito la cucina compiuta
La l'adozione a distanza dei nazi e uno uno in strumento prezioso che ci permetterà di costruire la scuola
Allora voi avete visto il e il film che è passato qua questo è un nel rito che facciamo noi invece della circoncisione tradizionale c'è la preparazione alla Cresima
E questo è dell'anno scorso che questa e abbiamo visto è stato preso dell'anno scorso ogni anno facciamo lo stesso e grazie a Dio abbiamo le ragazze
In questo semplice drammatico racconto
Perché a noi piace sempre portare ciò che incontriamo ciò che possiamo condividere
Si trovano le tracce di quella famosa frase che
E a fondamento di quella che noi chiamiamo civiltà occidentale
Di quegli due strani quei due strani personaggi che andarono a Roma nel cuore dell'impero globalizzato di allora
E dove c'era la schiavitù non proporre un referendum di abolizione della schiavitù non assaltarono senato romano che nel G otto di allora ma dissero e soprattutto praticarono con la vita non c'è più il giudeo dei Greco né schiavo né libero né uomo né donna
Questa cosa sta succedendo esattamente come due mila anni fa
Attraverso
Suor Angela
Ora
Chiedo a Giuseppe Deodato direttore generale della cooperazione del ministro degli affari esteri
Devo starci a capire le multiformi attività sul tema
E capire poi come possiamo aiutare suor Angela
L'immagine che vedete è una bambina del Sudan
E la mano più grande quella della madre
Ed è una foto che è stata scattata da un mio collaboratore un ragazzo che è andato volontariamente
In Sudan dove stiamo facendo dei programmi di emergenza
Il primo degli elementi necessarie per capire che cos'è la cooperazione è una parola che solidarietà cioè il bisogno di fare qualcosa per gli altri e di corrispondere ha un bisogno profondo Della nostrane
A questi bisogni risponde la cooperazione allo sviluppo
E il nostro Paese
Fa la sua parte
La cooperazione e non solo quelli Paliano e naturalmente è uno dei grandi mezzi di cui si serve oggi l'umanità
Per aiutare i Paesi meno fortunate dei nostri
Ed è allo stesso tempo un grande mezzo per soddisfare il bisogno del quale abbiamo parlato cioè il bisogno della solidarietà che insisto nell'animo di ciascuno di noi
Che cos'è la cooperazione
La cooperazione italiana in cifre significa due miliardi e trecento milioni di euro nel due mila quattro cioè i cittadini italiani ciascuno di voi ciascuno di noi
Ha dato qualcosa per raggiungere questa cifra è il contributo che il nostro Paese ha dato per lo sviluppo
Di una parte del del nostro mondo
Significa più di dieci
Miliardi di euro dal due mila ad oggi
Dove viene fatto tutto questo
I Paesi nel quale la cooperazione opera sono moltissime lista prevedendo
Ma mano che emergono naturalmente si tratta di attività molto diverse tra di loro che comprano copiano compiono moltissimi compiti importanti
E coprono praticamente tutti i bisogni di una società che deve svilupparsi
Sono moltissimi Paesi come potete vedere
Nei quali l'Italia opera ha operato o progetta di operare
In totale sono centoquindici
Le grandi crisi umanitarie
E l'argomento del nostro incontro di oggi
Sono alcuni dati
Sono dati che voi tutti conoscete perché molto spesso vengono ripetuti dei mezzi di informazione
Ma non è è forse il caso di ripeterle ancora una volta perché sono estremamente drammatici
E c'è ogni minuto una donna muore per gravidanza o per parto
E ogni giorno nel mondo un miliardo di persone vive con meno di un dollaro
Venticinque mila persone in media muoiono per fame e povertà
E l'AIDS uccide segni la persona al giorno
E ne infetta più di otto mila
Per capire il dramma che sta vivendo una parte del nostro mondo basti pensare che nel sessanta cioè più di quarant'anni fa l'Africa esportava prodotti agricoli e oggi importa un terzo del suo fabbisogno
E il fatto che l'ottanta per cento degli agricoltori africani siano donne mi dice quanto alterato è il sistema del quale stiamo parlando
L'altra parte dell'argomento di oggi e la protezione dei minori cioè il futuro dell'infanzia che cosa facciamo prestare grande risorsa dell'umanità
Per avere un'idea di quello che avviene oggi basti pensare che nel due mila cinque
Il quarantatré per cento circa delle vittime e soggetto a sfruttamento sessuale e il novantotto per cento sono donne
E bambini
Duecentoquarantasei milioni di bambini coinvolti settantatré milioni in meno di dieci anni centoventisette vivono centoventisette milioni vivono in Asia nel Pacifico quarantotto milioni nell'Africa subsahariana
Nell'ultimo decennio due milioni di bambini sono morti a causa di guerre almeno sei milioni sono rimasti feriti o mutilati un milione rimasto orfano
Trecento mila bambini sono usati come soldati
In alcuni Paesi questo è un fenomeno di una gravità enorme
Che genera problemi anche per le generazioni future
Nel campo dell'istruzione che è fondamentale come sapete
Circa centoventuno milioni di bambini e bambine sono escluse dalla scuola
Ogni anno
Undici milioni di bambini Mogliano prima di raggiungere il quinto anno di vita
Ovviamente c'è una riflessione che in atto nella comunità internazionale ormai da tempo razionalmente
Hanno fatto molta riflessione su questo che cos'è chi è un bambino
Per le Nazioni Unite il bambino
Un essere che ha diritto a un'infanzia serena a cure protezione ad un ambiente familiare
Ad opportunità di crescere sviluppare e partecipare
Cosa facciamo noi cosa fa l'Italia in questo contesto così drammatico
Queste sono solo alcune cifre per aree geografiche mette l'Africa
L'America Latina l'Asia i Balcani e il multilaterale come vedete l'Africa e sostanzialmente la parte di intervento maggiore della cooperazione del nostro Paese
Dal punto di vista bilaterale
I temi che abbiamo affrontato sono
La salute l'aspetto sociale all'educazione
La sicurezza vedete sempre che c'è una grande parte che riguarda il multilaterale
Perché mai come oggi l'Humanitas è stata adottata istituzioni internazionali che si occuperà di aiuto allo sviluppo
E questo è comunque una grandissima opportunità
Chi lo ha fatto tutto questo
Non ho fatto le organizzazione internazionale l'ha fatto la cooperazione italiana l'hanno fatto delle ONG
La cooperazione decentrata cioè le Regioni e le Province e Comuni nel nostro Paese che ormai s'affacciano sulla comunità internazionale per fare qualche cosa e altri enti
Ma il concetto d'infanzia sì e comunque voluto nel corso degli anni e quello che veniva considerato un oggetto di assistenza cioè il bambino ormai e a giusto titolo un soggetto cioè di un un protagonista di diritti
Che meritano la massima attenzione
E l'approccio della nostra cooperazione è un approccio multisettoriale è integrato del quale abbiamo finora buoni risultati
Alcuni esempi
Un caso molto drammatico del quale ci siamo occupato e che ci ha dato finora ottimi risultati è quello che riguarda il traffico di donne adolescenti dalla Nigeria verso l'Italia
Abbiamo fatto un accordo con le autorità nigeriane per porre fine a questo
Spaventoso traffico
I successi ci sono stati dovete pensare che circa ogni anno seicento tra le seicento e le ottocento mila persone cadono nella rete del traffico
E il quaranta per cento di queste e vittima di sfruttamenti sessuale
E il novantotto per cento è rappresentato da donne e bambini
Come potete immaginare il sistema e complesso le cause sono molte
E quindi il modo per intervenire non è semplice questo schema che vedete vi dà un'idea della complessità del fenomeno
E quanti sono gli elementi che devono essere tenuti presenti per potere analizzare le cause che portano a questo fenomeno cioè l'assenza di opportunità lavorative la disgregazione familiare la carenza di educazione e formazione professionale
La criminalità la corruzione la debolezza
In questo contesto come voi sapete è accaduto qualcosa che ci ha commossi e toccati tutti quanti c'è un fenomeno fisico
Che ha mosso un armi di cui molti che non riconoscevano persino l'esistenza che ha focalizzato l'attenzione dei Paesi occidentali verso questa parte del del mondo
L'Italia si è mobilitata ha dato prova di grande generosità nel nostro Paese quindi il ministero degli Esteri India cooperazione italiana ha fatto qualche cosa per l'emergenza sociale
Ma al di là di quello che abbiamo fatto che poi brevemente
Illustrerò convulso solo con alcune immagini
La cosa più
Ciò Cantet se così posso dire di questa esperienza è il fatto che l'emergenza su Nanni
Ha messo in luce un fenomeno che molte Dinoi conoscevano solo in parte e cioè il fatto che i bambini
Che sono oggetti di violenza nei paesi del quale stiamo parlando
Molto spesso sono oggetto di una violenza che si sviluppa all'interno della famiglia e la comunità ed è un fenomeno sommerso che deriva da problemi religiosi
Da vecchi costumi dall'abitudine molto spesso dalla rassegnazione
L'impegno che noi abbiamo profuso come cooperazione italiana nello Sri Lanka può essere sintetizzato in queste cifre
Quasi tre milioni di euro nel settore sanitario un milione per settore con e minori
Quasi tre milioni nel settore della ricostruzione
Nel far questo ci siamo avvalsi di tutta una serie di enti italiani organizzazioni non governative o strutture anche istituzionali di cui vedete un quadro in questo contesto sono molte moltissime
Ma è stato un momento particolarmente importante in cui l'Italia ha potuto dimostrare tutto quello che era in grado di fare
Ciascuno di questi partecipanti al dato veramente il meglio di se stesso e molti di questi quasi tutti sono ancora sul terreno stanno facendo qualche cosa
I settori nei quali abbiamo concentrato le nostre risorse come avete visto poi non sono moltissime sono queste province e voi vedete e in queste province le attività che si sono svolte sono state svolte dagli enti di cui vedete la sigla la cifra è l'ammontare corrispondente
Queste sono altre province in cui ci sono state e ci sono ancora degli interventi
Nel settore della ricostruzione
Accanto a tutto questo che abbiamo visto c'è il finanziamento multilaterale naturalmente della cooperazione italiana
L'Italia ha risposto ad alcuni appelli delle organizzazioni internazionali in particolare a un appello che è stato fatto dalla FAO un altro dà luogo sul programma dagli U n habitat per un totale di sette cioè sette milioni e settecento mila euro
Oltre che instilla anche la cooperazione italiana è presente per questo specifiche vento in Indonesia e in Thailandia
In particolare per quanto riguarda l'impresa con cifre anche cominceranno nel corso dei mesi prossima divenne ricco divenire consistenti
Per quanto concerne la possibilità di intervenire perché si è proceduto a ricondurli conversione del debito già esistente altri interventi altrettanto importanti come voi potete vedere sono in Thailandia
A tutto questo che abbiamo visto
Noi rispondiamo con il lavoro silenzioso di moltissime persone ogni giorno in giro per il mondo
Alcune lavorano in modo visibile altre in modo veramente molto silenzioso molto importante
Io le immagini che sto per darvi sono l'elemento conclusivo del mio intervento e sono immagini assolutamente simboliche
Perché a questa risposta che il nostro Paese da
Abbiamo voluto dare un nome che Mattara che una provincia dello Sri Lanka
E si tratta di un programma dell'Università Cattolica della regione Lombardia insieme alla cooperazione italiana
L'obiettivo di questo programma e il recupero dell'identità e della sicurezza collettiva per costruire un futuro migliore
In particolare si vuole favorire la rielaborazione dell'evento traumatico attraverso un attività espressiva ludica e sportiva
E per gli insegnanti è previsto un iniziativa formativa con tre moduli sui temi della Psicologia e dell'emergenza
In che cosa consiste questo piccolo simboli comandi a giudizio importantissimo programma
Si conclude questa attività che vi ho descritto con la consegna di uno zainetto
Che abbiamo chiamato uno zaino per raccogliere la sfida dello solamente
Questo zaino che è stato distribuito a dieci mila studenti
Contiene oggetti materiali didattici per aiutare i bambini a ritrovare la fiducia
In particolare un libretto introduttivo
Uno strumento molti uso
Un piccolo strumento a fiato
Una scatola di pastelli a cera
Una fiaba cartonata
Una volume per i ricordi
Un sacchetto di costruzione
Un gioco di carte dal titolo mi sento sicuro
è un'arancia vera
Perché perché l'arancia contiene il sole
Contiene l'acqua raccolta in un dono
E il cibo
è il frutto della terra
è il frutto del lavoro dell'uomo e la freschezza la delicatezza e il gusto della bellezza della vita ed è tutto ciò in cui la nostra civiltà cretese grazie per l'attenzione
Grazie a Giuseppe Deodato uno scenario abbastanza
Difficile da digerire in un caldo pomeriggio
Adesso chiediamo ad Agostino Mino Miozzo del Dipartimento nazionale della Protezione civile in particolare in questo dipartimento si occupa di attività in situazione di emergenza
Di portarci alla sua personale esperienze testimonianza
Grazie grazie Alberto grazie per l'invito
O il difficile compito di sostituire una persona sicuramente molto più autorevole Guido Bertolaso crea in me non ha potuto essere qui con noi
In questa giornata prendo il testimone dal ministro Deodato continuando a parlare di Sri Lanka
E ne parlo raccontando vi brevissimamente una un colloquio che ho avuto solo tre giorni fa perché solo tre giorni fa mi ero ancora Colombo con missionario padre Catalano missionario gesuita che vive in quel Paese da trent'anni
E che da trent'anni come suor Angela svolge le sue azioni con costanza con tenacia
Con quella dinamica capacità di persone come loro di portare avanti con piccoli passi il le loro scelte di vita padre Catalano tre giorni fa mi faceva una rappresentazione assai tesa preoccupata un po'drammatica dicendomi che lo tsunami tutto sommato aveva dato una possibilità aveva paradossalmente dato una possibilità a quel paese allo Sri Lanka di fare un grande salto di qualità da una grande tragedia prendere l'avvio per una vera ricostruzione per un vero processo di ritorno e di avvio allo sviluppo
L'illusione era un'illusione universale anche perché vi ricorderete tutti in quelle settimane immediatamente successive in media le cooperazioni di tutti i Paesi del mondo le agenzie le agenzie delle Nazioni Unite si sono sbracciato in promesse
In enunciazioni sentivamo parlare di cifre multimiliardario centinaia di miliardi di dollari di euro promesse destinate all'osso dell'anca come ad altri Paesi
Ma il problema non è solo un problema finanziario a distanza di sette mesi a parte alcune nobili ed interessanti esperienze tra cui quelle citate dal ministro drogato e tante altre non ne voglio citare per non fare offesa a nessuno
Ma a parte di alcuni nobili ed interessanti esperienze
Vive un po'la delusione deve opporre il rammarico di un passaggio dal momento dell'emozione internazionale le grandi promesse allo stato di fatto quasi alla dimentica alle esserci dimenticati di questa grande più lontano
S ci dimenticati di questa grande tragedia e aver rimosso come di fatto non rimossi invidia
Probabilmente ce ne ricorderemo fra qualche mese il ventisei di dicembre c'è l'anniversario canonico che un anno dalla tragedia sicuramente l'attenzione verrà riacceso su quel Paese sicuramente
Una qualche agitazione ricomparirà padre Catalano era comunque piuttosto Celtico preoccupato preoccupato di vedere
Di vedere ciò che non avrebbe voluto vedere
A distanza di sette mesi le missioni di assessment famose missioni di assessment di tanti superesperti che giro nel Paese per valutare a distanza di sette mesi quali sono i bisogni del post-emergenza
Tante belle lussuose macchine che scorrazzano a destra e sinistra
E ahimè molte parti del Paese e gran parte di quella popolazione dimentica
Il tre tra il tre e il cinque settembre del due mila e quattro accade un'altra tragedia su cui tutti siamo stati
Abbiamo a cui abbiamo tutti assistito perse l'anno
Della ricorderete la tragedia straordinaria che ha colpito tutti non fosse altro per il fatto che tutte le parti i papà e le mamme del mondo ci siamo identificati
Il Papa e nelle mamme della scuola di Beslan
Grande clamore grande straordinaria vitalità dell'attenzione internazionale io ricordo perché ero la il cinque il sei di settembre
Io ricordo quante promesse fatte dalla comunità internazionale probabilmente trenta scuole avrebbero potuto essere ricostruite
Quante promesse fatte di un futuro radioso per i bambini sopravvissuti che avevano sicure garanzie della comunità internazionale di essere tutelati assistiti sarà che dati verso il ritorno alla normalità
Quanti di voi hanno letto e sanno qualche cosa di bere sino ad oggi
Sfido veramente ad alzare la mano vi dico solo che in questo momento a Beslan ci sono due entità che stanno facendo qualche cosa mantenendo i loro impegni la Protezione civile italiana e un gruppo di greci
Tutto il resto sia vanificato probabilmente liquidando sì in qualche offerta di ospitalità in Italia i bambini di mamme dove il momento dall'ospitalità viene venduto e probabilmente percepito come un momento di esibizione
Di quei bambini e di quelle mamme di quella tragedia ma ormai anche questa è una tragedia rimossa e ne cito una terza ma potrei continuare ventisei dicembre due mila e tre bando tiranni tutta la comunità internazionale è stata protagonista sicuramente con le promesse fatte a quell'epoca probabilmente quattro cinque vanno avrebbero potuto essere ricostruite tutte le scuole di Bam avrebbero potuto essere rio organizzate ristrutturate di ospedali e via dicendo
Mi fermo perché ahimè la memoria per chi come me vive le operazioni di emergenza e gli interventi non solo in Italia ma anche all'estero purtroppo va ad una serie successiva sempre più
Sempre più importante di questi eventi vissuti nei tempi mediatici e dimenticati altrettanto velocemente nei tempi in media AN ci impongono di vivere e di dimenticare
Questo tra ricordatevi queste tre esempi non voglio fare altro che ricordare come crisi di fatto un modello universale dell'intervento umanitario
Intervento umanitario e non è in crisi in quanto tale perché è figlio di un processo di un momento di crisi più complessiva di quella che è la cooperazione internazionale il rapporto che è nato quel grande universo di molti di movimento di supporto ai paesi in via di sviluppo che ormai a quattro decenni di storia
Forse possiamo ritornare all'epoca del Biafra della Fannie Mae Etiopia della fame dalla carestia nella nell'Africa subsahariana
Questo processo che nasce tre quattro decenni fa un presupposti e in momenti completamente diversi
La logica dei blocchi il processo di cooperazione che vedeva il trasferimento di tipologia e dal nostro paese a questi Paesi
Crisi naturalmente importante è vissuta viene riconosciuta da tutti oggi
Non solo è stato superato il momento e il per il il la politica dei blocchi che prevedeva cooperazione internazionale anche perché fare qualcosa in uno dei Paesi appartenenti a proprio blocco era nell'interesse di quel blocco quindi si giustificava in fondo quel tipo di cooperazione come si giustificava la cooperazione dell'esportazione di tecnologia Dino auto
Oggi probabilmente tutto questo modello da rivedere non solo in umanitario ma anche nella cooperazione internazionale
Pensiamo che Paesi come l'India probabilmente fra potrebbero nella logica del così di questa rivoluzione di villaggio globale del passaggio da dai modelli dell'economia di mercato che abbiam che stiamo conoscendo in Paesi come l'India probabilmente potrebbe essere il Paese che attraverso la tata acquista la FIAT nessuno mi mi mi fa passare di mente l'idea che probabilmente la tata
Possibile futuro padrone della Fia potrebbe decidere di fare un programma di assistenza umanitaria a Termini Imerese perché no dato che in parecchie aree del nostro Paese
Ci sono realtà di sofferenza di disagio quindi un paese come l'India potrebbe trasformarsi rapidamente da Paese destinatario dei nostri aiuti allo sviluppo ed era nostra aiuto umanitario a Paese che viene in casa nostra a proporsi e a prodursi
E a immaginarci come
Paese che fa a casa nostra aiuto umanitario tutto questo non mi stupirebbe e tutto sommato sarebbe nella logica di questo villaggio globale che sta rapidamente velocemente evolvendo e al quale dovremmo prestare forse più attenzione per ripensare per ripensare voi stessi le nostre le nostre attività le nostre funzioni i nostri meccanismi
In tutto questo stanno nascendo intorno stanno nascendo attorno a dimissioni dell'umanitario degli interventi d'emergenza che è la ragione di questa tavola rotonda si stanno a affacciando
Soggetti nuovi realtà nuove che devono essere presi in considerazione che dobbiamo considerare
Io rappresento una di queste realtà il sistema nazionale di Protezione civile ma non solo quelle italiane
Perché come quelle italiane si stanno sviluppando protezioni civili che svolgono questa funzione in tutti i Paesi trofei e anche nei Paesi Esterni esterni alla all'Unione
Un
Sistema di protezione civile che ha degli ultimi anni ha avuto una convulsa evoluzione nel nostro stesso paese un sistema di protezione civile che sicuramente figlio
Degli errori della protezione civile del passato
Di quegli errori che hanno prodotto anche in Italia gli stessi errori che citavo perversi dai per banda in fondo per lo sfidante per tante altre emergenze internazionali laddove il momento acuto del mordi e fuggì dell'intervento immediato viene a questo momento acuto non segue e non e non sia nessuna continuità la Protezione civile a un ricco carnet di questa memoria Irpinia
I contenga vi ricordate siamo tutti stati testimoni di questa fase di questa protezione civile che in fondo era era funzionale anche qui da una parte all'intervento necessario immediato dall'altra parte a soddisfare esigenze
Che sono quelle mediatiche che a loro volta stimolano l'opinione pubblica che a loro volta l'opinione pubblica stimola il momento del Governo il momento istituzionale
Questa protezione civile modificata oggi non è più quella del mordi e fuggi oggi è una strutture a un sistema che quanto meno in Italia ha una chiara catena di comando si sa chi comanda in un momento di emergenza è una è forse l'unica delle strutture che opera coniugando risorse civili e militari interventi di emergenza
E utilizzando quindi l'intero sistema dell'apparato militare per superare l'emergenza e per ripristinare le normali condizioni di vita
Non si occupa più solo di intervento appunto ma si occupa di previsione prevenzione e appunto il superamento della emergenze
Questa posizione simile oggi
Sì rende conto che se noi diamo questo tipo di servizio eroghiamo e assicuriamo e garantiamo questo servizio il nostro Paese non vediamo per quale ragione nel momento in cui siamo chiamati ad operare in un Paese terzo dovremmo svolgeva in quel Paese terzo una operazione un'area una attivazione diversa da quelle che svolgiamo a casa nostra
E su queste basi che memori dell'esperienza delle emergenze passate abbiamo Comba con Beslan abbiamo iniziato di fatto non perché era un mandato tipico
Della Protezione civile non perché questo faceva parte delle nostre competenze abbiamo iniziato perché si è creato un rapporto fiduciario nei confronti di questo sistema per cui con Beslan
I cittadini hanno deciso di finanziare questo nuovo soggetto affinché questo nuovo soggetto fosse protagonista di un'operazione di aiuto umanitario e con i soldi dei privati cittadini siamo oggi avversità dare concretezza a quelle promesse che abbiamo fatto a ministro dalla sanità di quella regione al presidente di quel Paese e ai bambini alle mamme di quella città
Lo Sri Lanka è stato un momento se volete apicale di riconoscenza di fiducia probabilmente sì
In un momento di crisi finanziaria sono stati garantiti al dipartimento assicurati donati al Dipartimento dalla Protezione civile cinquanta milioni di euro
Che noi stiamo spendendo in Sri Lanka in parallelo alle iniziative discrete dal ministro Diodato creando in quel Paese una vera forza che probabilmente uno degli unici momenti nobili di cui parlava padre catalano di cui vi accennavo prima
Stiamo dando in Sri Lanka un esempio interessante non solo di azione concreta ma di modello del sistema Italia che in fondo in quel Paese superando problemi di altri le discussioni dibattiti domestici nel Paese riesce a essere un momento attivo un momento concreto non conflittuale fortunatamente e quindi riesce a dare buoni risultati
Chiudo con un'altra piccola memoria che mi mi corre l'obbligo
Anche in ragione del tema che non è solo umanitario ma i bambini nelle crisi
Il tre novembre del due mila e due
Sono stati celebrati i funerali di ventisette bambini e di due insegnanti della scuola di San Giuliano di Puglia
Durante quei funerali una delle mamme
Lancio un una disperato
Appello che disse questa frase mai più
Mai più scuole di San Giuliano
Bene noi abbiamo sposato
Quell'appello
Abbiamo condiviso questa scommessa difficile complessa ci siamo impegnati a onorare
Quelle parole quei termini quella forte sentite espressioni della mamma che aveva perso il suo figlio a San Giuliano
Abbiamo fatto di tutto per far passare una normativa il governo l'ha approvata che riguarda le norme antisismiche nelle nostre case nelle nostre strutture nel nostro abitazioni
L'applicazione di quella normativa a un percorso molto difficile dello posso garantire benché sia stata approvata dal governo l'iter e la pratica implementazione di quella normativa e pratica complesse
Ma noi abbiamo sposato quell'urlo e continueremo a batterci perché abbiamo condiviso ci siamo alleati con le mamme di San Giuliano
Come ci siamo alleati con padre Catalano come ci siamo alleati con monsignor Mazzolari e rompe
Come ci vorremo e vorremmo essere alleati delle tante sporangi era che in giro per il mondo e con lei i i volontari laici non solo legati alle visioni religiosi hanno fatto questa scelta di vita
Di essere in mezzo alla gente con la gente
Per superare nei tempi che sono i tempi necessari e suor Angela Cerra descritto in maniera semplice nessuno conosceva per fortuna i media non si sono accorti di questa operazione di suor Angela e questo ha consentito a suor Angela di portare a termine e di mettere solide basi per questa splendida è straordinaria vocazione e operazione di diritto alla vita
Dei giovani e delle giovani del Kenya vorremmo allearci con le tante foraggera e con questo vi ringrazio per l'opportunità che c'avete dato che hai dato Alberto alla Protezione civile di raccontare sinteticamente
I suoi progetti le sue proposte e mi auguro anche in virtù di una legge che è stata approvata da questo governo il futuro che vedrà
Avendo appunto garantita da una legge la possibilità di operare completamente d'accordo con la Farnesina ci vedrà protagonisti di numerose altre operazione di emergenza in giro per il mondo grazie
Chi ha avuto modo di frequentare Alfredo Mantica che sottosegretario agli Esteri
Ha potuto compiacere constatare quanta dedizione impegno concreto e passione metta nel fare il suo lavoro sia in termini istituzionali ciò che gli compete con per istituto sia anche in termini personale familiare a sostegno di alcune situazioni particolarmente difficile in altre che con questa con questo grande piacere dell'ancora quest'anno cioè dove la parola
Beh ringrazio Alberto forse la passione viene anche da un male che si prende frequentando un continente il famoso Mal d'Africa
Chi poi condizione molte molti atteggiamenti ma volevo dire prima di introdurre l'argomento
Che mi sta particolarmente a cuore che quello dei bambini soldato che un'altra
Delle grandi tragedie delle grandi violenze che si commettono verso l'infanzia
Quando si giunge a un momento come questo nel dibattito
Si sente un appeso di impotenza di fronte ai numeri di Deodato ai casi di Miozzo all'esperienza di suo raggio cioè ci si sente
E come dire solo ascoltatori di drammi e di tragedie
E ci si pone la domanda che cosa si può fare per perché l'emergenza non ci sia più ci sia
Come dire una una una una pianificazione naturale che impedisca
L'emergenza beh devo dire
Ecco se dico una battuta ma forse anche per alleggerire che questo problema c'è dal terremoto di Lisbona del mille settecentocinquanta da quando Rousseau e Voltaire cominciarono a discutere in rapporto all'emergenza terremoto che cosa si poteva fare per evitare i terremoti cioè voglio dire c'è in molte delle cose che sono state dette una necessaria accettazione
Di quello dei fenomeni che spesso la natura
Crea nel mondo con le conseguenze
Ma quando si affrontano problemi
In cui le responsabilità sono tipicamente dell'uomo
E quando si affrontano problemi in cui la responsabilità dell'uomo e la violenza sui bambini
Quando si affrontano problemi che riguardano orfani profughi bambini sfollati bambini che sono diventati strumento di terrore di morte
Quando si parla di bambini sfruttati sul mercato del lavoro sul mercato del sesso
Un argomento che giustamente spesso noi ci nascondiamo quasi ne proviamo vergogna ribrezzo ma anche un fenomeno devastante
Nella
Quadro internazionale della violenza verso i bambini allora
La risposta che ci dobbiamo dare
E una risposta che compete a ciascuno di noi perché qui non si tratta di calamità naturali
Qui non si tratta di fenomeno delle nature qui non è l'invasione delle cavallette nella savana del Niger che oggi sta portando la morte centinaia migliaia di bambini perché e cavallette hanno devastato e distrutto un intero territorio agricolo
Qui si tratta di responsabilità precise dell'uomo
E lo sforzo che è stato fatto a livello internazionale per dalla dichiarazione sui diritti dei bambini o diritti del fanciullo del mille novecentottantanove in poi
Per tentare in qualche modo come diceva anche Deodato di codificare di definire che cos'è un bambino ad esempio cosa vuol dire che i diritti del bambino come si difendono i diritti del bambino dicevo mentre tutto questo avviene
Con una coscienza sempre maggiore fino all'ultima risoluzione che è stata assunta in sede di Nazioni Unite proprio il ventisette luglio del due mila e cinque
Tutto questo dicevo avviene ma in Burundi in Costa d'Avorio nella Repubblica democratica del Congo liberi in Somalia in sudano in Uganda il fenomeno dei bambini soldato è un fenomeno devastante
Si calcola che siano trecento mila i bambini soldato
Ma forse sempre qualcuno non lo sa
Bisogna anche cominciare a capire che cosa sono i bambini soldati bambino soldato ha mediamente tra i dieci e i tredici anni non è solo maschio ma è anche femmina
La bambina soldato femmina nella cultura della guerriglia africane sostanzialmente
Come potremmo dire noi con un gergo quasi militare occidentale sono le salmerie cioè la logistica la cucina ma è anche il sesso sono anche i piaceri del guerriero
Vengono strappati alle loro case
Uno dei metodi
Più normali
Per allontanare per rompere le radici del bambino rispetto alla sua comunità suo villaggio
E quello di costringerlo prima di abbandonare il villaggio ad uccidere un parente se il padre o la madre molto meglio perché lo sradicamento è ancora più forte più violento
Diventa un assassini e criminali e tredici quattordici quindici anni
Sono spesso drogati sono spesso
Tenuti in uno stato di eccitazione
Tutto ha fatto particolare le bambine diventano mamme a dodici o tredici anni e portano il frutto del rapporto con il guerriero attraverso la savana
Il problema e quando vengono sono capaci di efferatezze incredibili
Proprio perché
Istintiva azionario limiti o freni alla violenza pura che viene scatenati loro non ci sono
C'è una medico italiano
Che si era leone a
Iniziato una grande attività è un ortopedico
Va in Sierra Leone spesso porta anche i suoi colleghi
Perché in Sierra leone c'è
Un problema ci sono
Moltissimi bambini moltissime persone che sono senza braccio senza gambe
Perché è una delle manifestazioni di maggiore violenza di queste truppe di queste guerriglie soprattutto dei bambini soldato era quello col machete di tagliare i piedi o le mani
All'avversario c'era anche
Un modo di dire porti le maniche corte o porti le maniche lunghe nel senso che ti taglio solo la mano ti taglio il braccio
L'ortopedico va perché deve ricostruire la parte perché sia poi accettata dalla protesi normalmente la cauterizzazione di queste ferite veniva fatto bruciando dei copertoni d'automobile quindi col fuoco
Affermare l'emorragia perché di questo stiamo parlando non da altro
Non è che stiamo parlando
Solo di bambini con un'infanzia infelice
Il problema che ci dobbiamo porre e doppio da un lato
E quello pienamente di creare le condizioni per cui ci sia il rifiuto da parte di chiunque per qualunque motivo per qualunque ragione posso scendere in guerra dell'idea di accettare che dei bambini di quell'età possono essere sottoposte a queste violenze dall'altro c'è il problema di recuperare
Recuperare i bambini che hanno perso non solo l'infanzia
Ma che sono diventati automi dalla violenza e quindi occorre fagli capire innanzitutto deve un'azione che noi svolgiamo attraverso l'organismo internazionale
Fargli capire cos'è la normalità cose il rapporto normale
Cosa vuol dire essere esseri umani all'interno di una comunità
Ed è una cosa molto difficile
Il primo esperimento di bambini soldato il più terribile fu fatto durante la guerriglia del Mozambico
Quando Fini
Anche grazie al governo italiano la Comunità di Sant'Egidio a tanti altri che si sono impegnati in quell'azione
La guerra civile Mozambico c'era il problema del reinserimento
Di questi bambini nelle loro comunità e
Come è prassi come Comune come logica anche credo fra di noi ci fu l'idea di mandare una serie di psicologi di esperti della psiche
Per aiutare questi bambini are introdursi nelle loro comunità
Fin quando si scoprì
Chi è ancora più forte della logica della cultura occidentale non mi ritiene iniziazioni secondo le tradizioni costumi locali che più facilmente favorivano il reinserimento l'accettazione da parte della comunità
Di questi bambini che erano stati espulsi
Poi c'è il problema della formazione il problema insegnargli un minimo di lavoro di
In qualche modo prepararli a un futuro e poi c'è la parte più difficile che è quella di farli ritornare nel loro villaggio da cui sono stati estirpati
Spesso nella maniera violenta che vi ho descritto prima
Tutto questo è un fenomeno che è esploso diciamocelo onestamente negli ultimi in quindici o vent'anni che non era conosciuto prima che è diventato ancora più devastante
Perché circolano le armi leggere perché circolano mitica l'altro gol pistole
Non occorre addestramento particolare
Su questo fenomeno la coscienza della comunità internazionale si è formata nel tempo
Oggi sono stati istituiti i sistemi di monitoraggio di denuncia internazionale di questi fatti e di questi fenomeni per cercare di isolare lì per cercare in qualche modo di impedire
Che questo fenomeno si diffonda aldilà di quello
Che oggi registriamo
E anche
Un problema di conoscenza
Un problema
G
Conoscere averi dati le ragioni per cui si sono creati
Queste situazioni e creare sistemi sanzionatori
Nei confronti degli stati che consentano o quanto meno accettano perché i bambini soldato ripeto non si parla solo di guerriglia ma spesso anche sono risposte delle truppe regolari
Di alcune realtà statua
E esiste
Anche da parte dell'Unione Europea un impegno forte in questa materia un impegno non solo economico ma anche di cultura perché qui ho un problema ripeto non di calamità naturali non di emergenze che non dipendono dalle nostre volontà
C'è quindi anche un bisogno io lo dico con grande sincerità di creare scandalo di creare reazioni
Perché questa è una provocazione al comune sentire dei cittadini normali e quindi non si può secondo me in materia rispondere normalizzando il tutto corre una reazione forte operazione di Repulsa
Nei confronti di questa realtà
Io voglio spiegare ancora
Che cosa significa questo nel nord dell'Uganda
Esiste un movimento di liberazione del reato cosiddetto
Che pratica l'arruolamento di bambini soldato
In maniera intensiva
Nel nord dell'Uganda c'è una città di nome Gulu
In cui vi è un grande ospedale
L'ospedale tra l'altro dovuto
Ha la capacità l'intelligenza di un italiano il dottor corti e che oggi viene gestito dei suoi eredi attraverso la Fondazione Corti all'ospedale dove si scoprì Evola
è un grande ospedale uno delle più grandi realizzazioni ospedaliere nel nord dell'Uganda età è talmente grande che al suo interno ci sono grandi cortili grandi spazi
E tutto l'ospedale circondato da un alto muro
Da molti anni da quasi sedici anni ogni sera
Frotte di bambini parlo dai quattro ai sei mila bambini a notte
I bambini che potrebbero essere presi dei villaggi da quelli delle le reali arruolati come bambini soldato
Scavalcano questo muro meglio ancora entrano dalla porta principale vanno a dormire
Nel corridoio dell'ospedale
Nei magazzini dell'ospedale nelle cantine dall'ospedale
Li ho visti dormire
Appoggiati sui fianchi non perché fosse una posizione comoda ma perché era l'unica che consentiva di far dormire tanta più gente e possibile
Ebbene in questo
Quadro
Che mi aveva anche molto colpito perché
C'è una logica anche di rassegnazione che a noi sfugge perché in sedici anni
Io mi ero domandato
Be o cambi paese
O ti armi e impedisce ai ribelli di crearti questa condizione cioè qual è la reazione qual è il motto
C'è invece questa rassegnazione questa normalizzazione
Per cui questo fenomeno si ripete ogni sera
Questi bambini in parte sfuggono in parte no perché
Spesso le razzie
L'arruolamento dei bambini soldato nelle rehab viene di giorno
Devo dire come spesso capita in Africa i come spesso ci si deve attaccare a questo per
Capire da che punto ripartire
In quella sera della Pasqua del due mila e tre quando ero a Gulu
In questo ospedale dove dormivano
Alcune migliaia di bambini
C'è una scena che vi voglio riportare perché
è un modo come dire per capire che c'è sempre anche nel momento più difficile nel momento della disperazione quando non riesce a capire nemmeno da che parte poi cominciare a fare delle cose
C'era un lunghissimo corridoio che collegava
Due unità ospedaliere
Era notte e c'era una lampadina che ricordava quelle della cucina di mia nonna quelle colpa del lino bianco
E sotto questa lampada
C'era un ragazzo di una quindicina d'anni in piedi con un libro
Come la mezzanotte ed era
I sono avvicinato
Chiedendo che cosa facessi in piedi sotto una lampada mezzanotte in questo clima da tregenda
E mi ha risposto domani con l'interrogazione di matematica
E ho capito
Che anche in questa tragedia c'è la possibilità di recuperare
Una normalità dipende molto danno
La politica può fare molto deve fare molto in questo
Non solo con l'impegno a livello dell'organizzazione internazionale con recupero dei bambini soldato ma ripeto
Creare una condizione di condanna morale nei confronti di tutte quelle forze politiche
Chi mai intendano usare un bambino come strumento di guerra
Si rovina un essere umano per tutta la vita nessuno di loro viene recuperato alla normalità nel senso che intendiamo no
Mi devo dire molti di loro fuggono dai campi
Rifiutano il reinserimento Asseggiano paura della condanna della comunità
Allora la creazione di questo clima
L'attenzione su questo problema
La condanna che deve nascere innovi nei confronti di queste realtà il chiedere
Alla comunità internazionale sanzioni severissime profondi
Quindi far conoscere il fenomeno credo sia un modo per aiutare chi opera in quelle zone
Per aiutare chi istituzionalmente si preoccupa del recupero dei bambini soldato
E sia un modo per tentare di combattere questa battaglia doverosa che la politica si deve impegnare a fare cioè quella
Di ridare ai bambini dei Paesi in via di sviluppo il diritto alla vita
Vedete prima Deodato
Vi ha fornito un dato
Sul numero dei bambini che muoiono prima dei cinque anni
E ancora più spaventoso sapere
Che in alcune zone dell'Africa non danno i nomi ai bambini fino ai cinque anni
Per evitare
Come dire di creare un rapporto personale diretto per evitare
Che ci sia un sentimento di dolore quando avverrà una cosa che
Normale che avvenga in quella anormalità della situazione
Anche questa è un'altra problema drammatico che noi abbiamo di fronte
La violenza sui bambini il problema dell'infanzia nel dramma dei paesi in via di sviluppo nel dramma delle emergenze ha un suo ruolo come dire specifico
Noi su questo credo ci dobbiamo impegnare molto di più
Ed è per queste Deodato lo sa
Che il problema dell'aiuto all'infanzia diventata ed è una priorità dell'azione della cooperazione italiana
Voi ritorno al al discorso iniziale non non siamo in grado
Nemmeno come Governo di far fronte a tutte le esigenze a tutti i bisogni
Noi dobbiamo procedere dando segnali forti
Alla comunità internazionale alla nostra comunità
Delle cose che occorre affrontare
Delle priorità che occorre avere
Credo che quella dell'infanzia quella dei bambini sia un'emergenza
Che non può essere nemmeno accettata
Quella dei bambini soldato va profondamente rifiutata
Non può una società anche
Voglio dire di una civiltà diversa
Di una cultura
Chiedo un ponga il bambino al centro dall'attenzione che non
Si sia sviluppata attorno al concetto di diritto all'infanzia noi non possiamo accettare che altre civiltà o altre culture altre situazioni portino all'utilizzo di bambini soldato
Portino all'utilizzo delle bambine come portatrici di armi come strumento di piacere del guerriero come Cucciniello e come il peggio sfruttamento che possa essere mai concepito
Molte di loro sono fuggite
Da queste colonne dei guerriglieri molte di loro si sono suicidati dalla foresta perché non volevano ritornare
Allora i segni di speranza e quel bambino che preparava l'esame di matematica per il giorno dopo
Quello che vi voglio dire e che in Africa esistono le opportunità esistono le volontà esistono le coscienze esistono giovani
Che hanno bisogno solo spesso non di essere aiutati di essere messi in condizioni di potere da soli
Sviluppare
Quello che è un diritto per un bambino sviluppare il suo futuro grazie
Concludendo qualche incontro mi permetto di invitarli a visitare un bellissimo Stand che il ministro Deodato organizzato dalla cooperazione italiana molto interessante dove
In modo didascalica mente semplice mediaticamente accattivante descritta la la mole di attività che svolto si svolge presso questa direzione generale io ringrazio tutti voi di avere dedicato del tempo ad ascoltare quello che ci hanno testimoniato mi viene da dire così più che ha raccontato
In modo particolare ringrazio i nostri relatori e in modo specialissimo credo di interpretare tutti voi ringraziando suor Angela
Quello che sta facendo il giro per il mondo
Perché se noi continuiamo a sostenere le tante suor Angela che ci sono in giro per il mondo mettiamo come ha in suggerito Alfredo chiudendo l'intervento loro nelle condizioni di poter essere protagonisti del proprio futuro grazie a tutti