La nuova programmazione dei fondi strutturali 2007-2013: rafforzare il governo locale con azioni di prossimità efficaci

Buongiorno a tutti vi prego di prendere posto nel frattempo io do qualche indicazione logistica
La signora Hubner sarà a disposizione della stampa subito dopo le relazioni per consentirle di
Ascoltare
Alle relazioni
Prego di prendere posto e ci scusiamo per il ritardo ma abbiamo voluto
Fare visitare alla signora Hubner dei siti
Della città che sono stati
Restaurati con i fondi strutturali cioè
Dei piccoli esempi di buone pratiche
Di buon utilizzo delle risorse che l'Europa ci ha messo a disposizione comincio senza ulteriori titubanze per recuperare un poco di
Tempo
Gentilissima signora tenuta Hubner signor sottosegretario
Senatore Filippo Bubbico signor Presidente della Regione che non è materialmente qui ma sappiamo affatto sulla prima parte degli incontri con loro la Commissaria
Presidente dell'UPI Fabio Melilli signor Presidente ritengo Andrea Pieroni
Colleghi Presidenti di Provincia signor prefetto signor Sindaco della città
Assessori e consiglieri provinciali
E comunali autorete a civili e militari presenti grazie di essere qui e di dare prestigio illustro con la vostra presenza a questa iniziativa che ubbie Tetra hanno voluto realizzare sul nostro invito
A Siracusa
Per me
è un onore avere nella terra di Archimede rappresentanti così autorevoli della Commissione europea e del Governo italiano il Presidente della Regione tanti amministratori delle Province italiane
Spero che il vostro pur breve soggiorno sia propedeutico ad un ritorno nella città e nella provincia
Provincia che vanta che vanta ben quattro siti UNESCO
Le città di Noto Palazzolo la necropoli di Pantalica oltre alla stessa città di Siracusa ma penso allo stesso modo di poter dire
Che non solo per le bellezze naturali ambientali ed architettoniche
è stata scelta Siracusa ma perché questa è una provincia dove negli ultimi dieci anni
Abbiamo sperimentato un laboratorio per le politiche di sviluppo
Basti pensare che qui fu firmato all'inizio degli anni Novanta il primo patto territoriale per lo sviluppo che avvio concretamente la modifica del modello di sviluppo integrando quello mono culturale industriale basato sulla chimica sulla raffinazione petrolifera
Con lo sviluppo basato anche sulla agricoltura sulla valorizzazione delle risorse culturali e ambientali ai fini dello sviluppo turistico
In questi anni l'Ente Provincia è stato il cuore delle attività di coordinamento per questo nuovo tipo di sviluppo ed in questa provincia sono nati tre Galli Gruppi di Azione Locale loro guardano poli tutti noi per l'utilizzazione dei fondi leader
Hanno visto la luce due patti tematici per l'agricoltura
Due piani integrati territoriali il Piano Urban che ha riguardato la città di Siracusa ed infine la relazione di due programmi leader Plus
Ci siamo cioè sforzati di cogliere come d'altronde è avvenuto in tutte le Province italiane
Di cui sentiremo alcune esperienze nel corso dei lavori tutte le opportunità che l'Europa ci ha offerto per intervenire a migliorare il sistema infrastrutturale l'agricoltura la tutela e la valorizzazione e la fruizione dei beni culturali
Giocando così come Provincia un ruolo importante nell'attuazione dei programmi operativi regionali e nell'utilizzo dei fondi strutturali
Ma penso di poter dire sicuramente la capacità delle Province italiane
Di cogliere le opportunità offerte dall'Europa si è misurata anche soprattutto nella capacità di utilizzare i fondi previsti nei programmi a gestione diretta e a bando
I l'ai figli quaglie Interreg che Leonardo
In ambedue i casi fondi provenienti dalle programmazioni nazionali e regionali e fondi a gestione diretto a bando siamo però in presenza di una situazione alluci ed ombre
Per questo UPI e Tetra hanno voluto realizzare due momenti di approfondimento su questi temi
Così dopo quello tenuto a Pisa sui fondi a gestione diretta oggi
In vista del sessennio due mila sette due mila tredici abbiamo ritenuto opportuno tenere questo momento di confronto e di scambio di esperienze opinioni su come valorizzare il ruolo degli enti locali
Sia sulla nuova programmazione che sulla capacità di spesa
Partendo dall'analisi e dalla verifica di quanto è avvenuto con la programmazione precedente due mila due mila e sei la cosiddetta Agenda due mila infatti a conclusione del ciclo di programmazione due mila due mila e sei
Le regioni del Mezzogiorno non risultano avere conseguito tutti gli obiettivi di sviluppo fissati nel quadro comunitario di sostegno
La Ragioneria di Stato ha registrato che al giugno due mila e sette nostro distesi poco più del sessantasette per cento dei fondi europei attribuiti al sud o fino al due mila e sei
La frammentarietà degli interventi finanziati la scarsa attenzione alla qualità e alla fattibilità dei progetti in fase di approvazione
E successivamente il monitoraggio e la valutazione degli stessi sono all'origine della poca efficacia ed efficienza dell'impiego dei fondi bisogna subito dire
Che anche la intempestiva trasmissione dei dati al sistema di monitoraggio e valutazione informatizzato
Sta generando dei ritardi e degli impedimenti in termini di capacità di valutazione dei risultati ottenuti e quindi
Di riprogrammazione degli interventi con le risorse potenzialmente liberati
A livello nazionale
Sui venti miliardi di euro che debbono essere ancora spesi a valere sul precedente ciclo di programmazione
Diciotto virgola cinque sono allocati sulle regioni Obiettivo uno in totale a fine due mila e sei al centro nord erano stati spesi dieci miliardi di euro su quindici programmati
Al sud sui quarantasei miliardi previsti ne erano stati spesi circa venticinque virgola quattro
Tali distanze in termini di capacità di spesa e di attuazione degli interventi imputabili anche alla scarsa efficacia ed efficienza gestionale dell'amministrazione pubblica
Si riflettono sul divario esistente nella qualità della vita dei cittadini del centro nord e del sud
E nel mancato superamento del virus del divario esistente tra i due territori
Considerando uno dei settori più fragili del Meridione cioè i trasporti alle infrastrutture rispetto alle risorse nazionali aggiuntive del Fondo Aree sottosviluppate il cosiddetto FAS
A gestione regionale
Siamo di fronte ad una percentuale di spesa di appena il ventitré virgola tre per cento sulle risorse utilizzate
L'utilizzo poco oculato delle risorse finanziarie messe a disposizione dei fondi strutturali e la scarsa concentrazione degli interventi sui grandi progetti strategici
Produce ancora ripercussioni inaccettabili in termini di gravi carenze dell'offerta sul territorio di servizi essenziali
Elevata percentuale di famiglie povere al sud si associa all'alto tasso di disoccupazione dovuto alla bassa competitività del sistema infra imprenditoriale
è
Alla situazione alla frammentazione in piccole e medie imprese che investono poco in innovazione e ricerca tecnologica e d'altra parte
A una domanda interna da parte delle famiglie improntata a partire dal due mila e due al pessimismo che ha determinato bassi consumi
Ma
La stagnazione al sud o può essere considerata dunque sotto due aspetti quello locale e quello settoriali
La bassa propensione al consumo da parte delle famiglie può essere ascritta principalmente a tre cause
Lo scarso numero di donne nel mercato del lavoro
La precarietà del lavoro stesso
è bassissima lari come ha rimarcato in questi giorni il Governatore della Banca d'Italia Draghi che ha evidenziato una rottura degli equilibri su cui si basava il nostro sistema
Il rilancio della domanda interna è dunque fondamentale per rilanciare la competitività delle imprese del sud
Il problema della dimensione delle imprese nel Mezzogiorno si ripropone oggi con maggiore forza
Al nord
Le imprese con più di cinquanta addetti impiegano un terzo della forza lavoro occupata al sud appena un sesto
E pertanto necessaria all'attuazione di interventi orizzontali volti a favorire
La crescita dimensionale delle imprese l'innovazione sia dei processi produttivi sia dei prodotti l'internazionalizzazione delle imprese
Io sono certo che tutte le Province italiane
Potrebbero portare un contributo importante soprattutto in quest'ultimo campo quello dell'Internazionale pizza ci sono delle imprese e a proposito di questo l'apertura del corridoio otto che collegherà il mare Adriatico il mare nero
E le regioni meridionali adriatiche jonica dell'Italia attraverso i porti di Bari e Brindisi con l'Albania
Ecco la Macedonia e la Bulgaria con terminali porti di Burg osservarla sul Mar Nero potrebbe costituire un elemento di sviluppo molto forte aprendo nuovi mercati ai prodotti del Mezzogiorno d'Italia
E ponendo hanno i siciliani peraltro unno un ruolo importante fondamentale per il sistema portuale siciliano sistema portuale al centro del Mediterraneo
Alla bassa redditività del lavoro si collega all'elevata dispersione scolastica soprattutto nelle scuole superiori del sud un mentre
è stato fatto molto poco in termini di opportunità e strutture che favoriscano l'apprendimento continuo
A proposito del miglioramento delle competenze della popolazione soprattutto giovane e dell'altro un lento learning LEA l'apprendimento continuo il Meridione d'Italia si trova in notevole ritardo sia rispetto alla media dei Paesi industrializzati
Sia rispetto agli obiettivi della strategia di Lisbona
Che mirano a fare dell'Unione europea la più grande società della conoscenza entro il due mila e dieci è il territorio più competitivo del pianeta
Stride dunque ancor più vedete la scelta di alcune regioni tra cui quella della Regione Siciliana di non delegare
Le competenze in materia di formazione lavoro alle Province noi abbiamo ancora questo elemento di disagio nel rapporto con la nostra Regione
A tale proposito da segnalare come gli interventi di uno dei settori da cui più ci si aspetterebbe dei progressi e cioè quello turistico
Esso si avvarrà di programmi interregionali per il Sud volti a diminuire la stagionalità e a valorizzare i grandi attrattori culturali e ambientali
Allo stesso livello interregionale si pongono gli interventi nel settore cruciale dell'Energia dove si registrano dei progressi nel senso della differenziazione della produzione
Ed è l'investimento in fonti di energia rinnovabile esso ha solare eolico biomasse
Qui penso al ruolo che possono avere e hanno avuto le Province italiane
Cito i nostri esperimenti di attrezzare le scuole i pannelli fotovoltaici in quasi tutte le
Scuole secondarie superiori che sono competenza delle Province Italia
Passando a considerare la programmazione due mila sette due mila e tredici
Bisogna intanto lodare l'elevato grado di concertazione voluto dal Governo centrale che ha coinvolto enti regionali e locali nella definizione delle priorità del quadro strategico nazionale
I problemi rilevati in fase di chiusura della programmazione precedente hanno condotto ad una forte presa di coscienza
Da parte degli amministratori di tutti i livelli dico di governo che si auspica conduca ad una migliore efficacia ed efficienza degli interventi
A supporto di tali necessari miglioramenti è stato previsto un più stretto il sistema di sorveglianza
Il peso della responsabilità di una migliore capacità di programmazione valutazione ex ante in itinere ed ex post e attuazione negli anni avvenire ricade asseconda delle competenze su tutti i livelli di governo
In particolare per il Meridione per quel che riguarda due mila e sette del mille tredici
Siamo di fronte ad una ripartizione delle risorse sugli interventi che assegna il trentanove per cento del totale alla gestione centrale il sessantuno per cento alla titolarità delle Regioni
Una assunzione di responsabilità forte di questi livelli di governo e di quelli sottordinati verso la tutela dell'interesse generale
Costituisce dunque sempre di più un elemento discriminante tra il buono o cattivo uso che si farà delle ingenti risorse assegnate
Più di cento miliardi di euro per le regioni del sud a partire dal due mila e sette
Sinteticamente il quadro strategico nazionale attualmente in vigore si compone di quattro macrobiettivi
Sviluppare i circuiti della conoscenza accrescere la qualità della vita la sicurezza e l'inclusione sociale nei territori
Potenziare le filiere produttive i servizi e la libera concorrenza internazionalizzare modernizzare l'economia la società e le amministrazioni pubbliche
Questi obiettivi sono poi declinati in dieci priorità tematiche che sintetizzerò o brevemente
Le priorità infatti sono orientate soprattutto al miglioramento degli standards di vita dei cittadini e al conseguimento di obiettivi di produttività competitività e innovazione
A proposito di questo ad esempio la nuova programmazione vede rispetto alla precedente un incremento dal quattro virgola otto al nove per cento delle competenze per gli studenti
Mentre perché che riguarda la ricerca e innovazione si passa dal nove al quindici per cento
In merito all'innovazione si consideri dunque come priorità la necessità di investire nell'applicazione delle innovazione tecnologica e processi produttivi e di creare poli tecnologici all'avanguardia
Da sottolineare a questo proposito come lo sviluppo non dipenda dall'accumulazione di capitale fisico ma di capitale di conoscenza intangibile perciò difficilmente valutabile
A tale proposito torna utile ricordare come la necessità di fissare a monte degli indicatori oggettivamente misurabili ai quali fare riferimento per verificare lo stato di avanzamento degli interventi
è un elemento cominciare di miglioramento del sistema
Infine
Vorrei ricordare i meccanismi incentivanti previsti per le otto regioni del sud tali meccanismi prevedono circa tre miliardi di euro
Accantonati a valere sui FAS da raggiungere quattro obiettivi di servizio elevare le competenze degli studenti aumentare i servizi di cura alla persona tutelare e migliorare la qualità dell'ambiente
Anche in relazione alla gestione integrata delle risorse idriche e del ciclo dei rifiuti urbani
Il conseguimento di questi obiettivi
Quello sul quale si misurerà l'effettivo come il miglioramento effettivo della qualità della vita delle popolazioni avrà due momenti di verifica nel due mila e nove nel due mila e tredici
Mancare a questi obiettivi significherebbe perdurare in situazione di carenza dei servizi alla persona e di discriminazione nell'accesso agli stessi
In conclusione
Vorrei evidenziare come l'utilizzo dei previsti strumenti di controllo gestione e monitoraggio contribuire al miglioramento degli interventi nella misura in cui verranno coinvolti nel processo di gestione e controllo anche gli enti intermedi
In particolare mi pare ci sia la necessità di un più strutturato coordinamento tra i vari livelli di governo anche nel senso della restituzione ai territori dei risultati delle azioni di monitoraggio e valutazione
Tale feedback e strategico per fare sì che tutti i livelli di governo possono apprendere nell'esperienza pregressa
E fornire il proprio contributo nel senso dell'applicazione del principio di sussidiarietà verticale e dell'attivazione dei processi di partecipazione dal basso
Attualmente questo grappolo informativo
Ha determinato non solo come dire difficoltà nel rapporto col Governo centrale ma anche con loro le Regioni per cui potremmo parlare di un doppio centralismo statale e regionale
In questo senso mi sembra che si sia già accumulato un ritardo nella diffusione sui territori sulle informazioni fondamentali relativa agli obiettivi alle priorità e alla modalità di attuazione dell'attuale programmazione
Questo ritardo può generare un amico una minore capacità di risposta da parte degli enti territoriale dei soggetti della società civile in termini di qualità dei progetti presentati
A mio parere la qualità degli interventi che saremo in grado di attuare e dei progressi che il nostro Paese sarà in grado di realizzare da quest'anno al due mila e tredici passerà inevitabilmente per la capacità di mettere in pratica un migliore coordinamento interistituzionale
è di capitalizzare tutta l'esperienza che gli enti più vicini al cittadino Comuni e Province
Hanno accumulato nel corso della precedente programmazione come dicevo prima anche nei programmi a gestione diretta e a bando come i quali Interreg Leonardo life ed altri
Una maggiore fiducia tra le diverse istituzioni e una maggiore propensione alla delega degli interventi in settori cruciali quali le politiche attive del lavoro la formazione professionale e le politiche sociali l'ambiente l'energia
Anche da parte delle Regioni cura accompagnata da un rigido trasparente ed imparziale sistema di controllo costituiranno le leve istituzionali del cambiamento
E questo non per fare un favore a Province e Comuni ma solo perché così si potranno superare lentezze ritardi e dirigismo
Auspichiamo cioè in conclusione un processo positivo non solo a livello locale ma una produttività di sistema per cogliere in modo più compiuto le occasioni offerte dal sistema Europa grazie
Assumo subito la funzione di chairman do la parola al Sindaco Bufardeci per il saluto della città
Buongiorno a tutti poi per me veramente motivo di grande onore privilegio quello di dare il saluto
Al Commissario signora Hubner al Sottosegretario Bubbico al Presidente di temi che la sua Eccellenza il Prefetto ha tutte le autorità presenti
Che ringrazio per essere qui in questa giornata e che di grande significato per le Province innanzitutto perché il tema innanzitutto fondato sulla Province i fondi comunitari
Nella breve passeggiata che abbiamo fatto mi sono sforzato
Di
Fare vedere la nostra città di farla magari innamorare delle bellezze la nostra Siracusa
Rinnovando innanzitutto un invito perché possa tornare nella prossima primavera per le nostre la preservazione classiche per potere vedere tutta quell'aria
Della nostra Annapolis che non ha avuto occasione di potere visitare essendoci fermati sostanzialmente
Soltanto nella nostra Ortigia e fugacemente ma spero che l'immagine del nostro porto l'ha fatto dalla nostra Fontana re Tusa
Possa essere rimasta non soltanto negli occhi ma nel cuore
Perché sono le ragioni per le quali ci stiamo sforzando anche come modello di sviluppo
Di lavorare perché questa città modifichi l'indirizzo monotematico del passato come si ricordava l'indirizzo di sviluppo esclusivamente industriale
In quello viceversa anche turistico turistico con
Turistico culturale e turistico portuale con i lavori che recentemente ha sono stati a avviati
Ma sono qui non soltanto
Nella qualità di Sindaco della città e voglio cogliere anche brevissimamente la opportunità quale Presidente dell'Associazione nazionale dei comuni italiani per formulare brevemente una considerazione sul tema
E vorrei rappresentare a lei signor commissario la piena convinzione che abbiamo i comuni siciliani che la occasione che ci si offre nel prossimo Seregno è veramente un'occasione di straordinaria importanza
è un'occasione che sia rendiamo conto probabilmente l'ultima che ci verrà nella condizione privilegiata di Obiettivo uno
E quindi ci siamo sicuramente impegnando che abbiamo fatto una scommessa una scommessa grande
Abbiamo ottenuto un grande risultato quello di fare incrementare e in maniera molto significativa del risorsa dell'asse città
Le stesse sono passate da poco meno del sette per cento dell'intero comma compendio dei finanziamenti comunitari
A circa l'undici per cento quindi somme molto significative saranno a disposizione dei comuni siciliani
E siccome il tema di questo convegno parla anche di rafforzare il governo locale con azioni di prossimità efficaci mi pare mi piace
Potere anche rappresentare una sfida che i Comuni insieme alle Province hanno voluto
Dare nei confronti della nostra Regione la Regione nel passato è stato il soggetto unico intermediario
Come organismo
Abbiamo voluto invece modificare questo andazzo e questa scelta
Operando invece in regime di assoluta sinergia
Comuni e Provincia perché ci possa essere nell'ambito territoriale soprattutto delle sei Province non metropolitane un unico organismo intermedio
è una grande scommessa che va nel segno di lavorare perché programmazione gestione monitoraggio rendicontazione dei fondi strutturali sia piena responsabilità Dino i Comuni di non gli enti locali
Sappiamo bene che molte ci guardano anche con un occhio di sfida vediamo di che cosa siete capaci
Non è questa sfida la stiamo raccogliendo perché siamo convinti
Che il territorio è conosciuto innanzitutto
Dai gli organismi che lo rappresenta le quindi innanzitutto dal Comune e in una logica di Progetto sovracomunale e di concertazione e di coordinamento per quelle attività che riguardano un ambito più largo dalla Provincia Regionale
Questo è il nostro andazzo e questa è la nostra sfida
Speriamo che questa spesa spetta questa sfida sia vinta speriamo che riusciremo a investire tutte le risorse che sono disponibili che sono importanti
E che siano indirizzate verso quella riqualificazione urbana che abbiamo cercato di farle vedere anche con gli interventi e fino a oggi messi in campo attraverso i vari fondi partendo dagli urban innanzitutto
Per proseguire con tutti gli altri fondi comunitari che sono attualmente in corso di gestione i lavori in corso di esecuzione
Ma cercheremo soprattutto anche di fare un lavoro sinergico e faccia sì che insieme alla singola riqualificazione urbana
E al singolo miglioramento della nostra governance anche sotto il profilo per la ricerca dell'innovazione ci sia quella soluzione definitiva dei nostri provvedimenti dei nostri problemi infrastrutturali
Fondamentali per superare quel Chiappa di differenza che esiste ancora e purtroppo in maniera marcata tra il nostro Sud d'Italia e il nord o di questo Paese
Ma questa sfida come dicevo l'abbiamo lanciata siamo convinte di poterla vincere insieme in una logica che è fatta anche se vogliamo di assunzione di responsabilità e di federalismo
Volevo rappresentarle questa nostra posizione è questa la nostra convinzione nel rinnovarle il benvenuto a Siracusa e nel rinnovarle l'invito a tornare in questa nostra città
Adesso comincia la parte difficile del mio lavoro
Do la parola al presidente Pieroni Presidente la provincia di di Pisa ma anche presidente di Tecla associazione con la quale abbiamo organizzato l'iniziativa io sono costretto a chiedere a tutti
Di non fare come medico di fare degli interventi di otto minuti così possiamo mantenere così possiamo mantenere la scaletta
Grazie grazie Presidente marziano saluto e ringrazio per questa grande opportunità che ci viene data il commissario pubblica il sottosegretario Bubbico
Il Presidente gli amministratori delle Province e le autorità che sono qua presente io affido alla lettura della relazione che è in cartella diciamo il lo sviluppo dei temi che toccherò
Con gli otto minuti che ho a disposizione sono temi importanti
Comunque il diciamo la competenza del del pubblico e degli interlocutori è tale
Per cui posso permettere in qualche modo di accennare ecco alle questioni affidando appunto alla relazione
Lo sviluppo di queste tematiche sono qua appunto in rappresentanza della dell'associazione Tecla che è un'associazione
Essenzialmente di province che
Cura per UPI per le
L'associazione delle Province italiane le politiche comunitarie le politiche di di cooperazione attraverso la
Costituzione l'animazione di di reti e di sistemi di relazione fra enti soprattutto enti locali io vorrei incentrare queste
Questo mio intervento sul tema della cooperazione territoriale che
Il tema forte di stamani la cooperazione territoriale come sapete
è assurta al rango di obiettivo di obiettivo prioritario della politica di coesione mentre nel
Precedente sessennio
Era relegato a ruolo di iniziativa comunitaria INTERREG
La cooperazione territoriale ha un obiettivo importante
Direi strategico che è quello di evitare
Che le frontiere nazionali costituiscano un ostacolo allo sviluppo del territorio europeo
Questo al fine di favorire
Lo sviluppo economico e il conseguimento di quegli obiettivi di
Di crescita e competitività che le strategie di Lisbona e di Göteborg hanno messo nell'agenda comunitaria
L'aumento delle frontiere terrestri e marittime l'estensione
Del territorio comunitario hanno spinto la Commissione europea ad accrescere il valore il valore della cooperazione transfrontaliera
Transnazionale e interregionale
Riconoscendo e qui credo che sia l'elemento che stamani merita di essere valorizzato riconoscendo al sistema regionale e locale un ruolo attivo e strategico nelle
Nella promozione dello sviluppo sostenibile dell'Unione questo è testimoniato questa volontà è testimoniata dall'aumento delle risorse
E delle della dotazione finanziaria dell'intensità dell'intervento comunitario che è praticamente raddoppiato nell'arco della programmazione due mila sette due mila tredici rispetto a quello precedente
Quindi c'è un tangibile riscontro di questa attenzione così come anche l'intensità del cofinanziamento del fare zero e che è il fondo che sostiene
Le politiche dello sviluppo regionale sale dal cinquanta al settantacinque per cento
Nell'ambito della cooperazione territoriale la cooperazione transfrontaliera diventa
Un elemento particolarmente significativo
Anche nell'Obiettivo tre questa questo elemento questa valenza della cooperazione transfrontaliera assume la rilevanza del settantaquattro per cento
Per quanto riguarda l'Italia nel periodo che
Si apre due mila sette due mila tredici saranno attivi molti programmi di cooperazione
Territoriale rispetto ai quali potrà essere eleggibile sia l'intero Paese
Che aree
Più determinate di livello regionale o sub regionale
Un'altra novità che abbiamo di fronte che diventa anche uno strumento utile l'introduzione dei l'istituzione dei getta i cosiddetti gruppi europei
Di cooperazione territoriale che costituiscono uno strumento giuridico nuovo
Che deve essere sviluppato nelle sue potenzialità del nel quale per il quale non mi non mi
Di lungo perché ovviamente la questione sarebbe
Necessiterebbe di approfondimenti che diciamo il il tono della giornata non
Non consente
Il l'allargamento delle frontiere non solo terrestri ma anche marittime viene in qualche modo sancito anche dalla
Novità di due nuovi strumenti
Di strumenti cosiddetti enti sono strumenti che è uno strumento destinato ai Paesi collocati ad Este
E a sud delle frontiere comunitarie l'altro strumento che abbiamo a disposizione lo strumento denominato IVA che è destinato I Paesi
Che sono nella fase di previsione quindi essenzialmente i Paesi dell'area dei Balcani ecco anche in questi strumenti nell'adozione lo sviluppo di questi programmi
C'è un ruolo importante da affidare che può essere colto dalle autorità locali nella politica di assistenza esterna per la prima volta
Le autorità locali possono partecipare attraverso la cooperazione transfrontaliera ad una governance multilivello
Che guarda alla allo sviluppo territoriale nel Mediterraneo
E verso i Balcani quindi in questa in questa ottica c'è un ruolo importante anche delle Regioni
Del Mezzogiorno che chiaramente naturalmente costituiscono un ponte naturale dell'Europa verso l'area balcanica per un verso e verso il continente africano dall'alto
Ecco rispetto a quelle che possono essere un po'le scelte strategiche che abbiamo a portata di mano io credo che
La nuova politica di coesione presuppone una maggiore cooperazione tra le Regioni
E gli enti locali europei
La cooperazione territoriale rappresenta per il sistema degli enti locali italiani una straordinaria opportunità di marketing e cioè di promozione ma anche di valorizzazione dei progressi dei propri asset territoriali
Mediante la diffusione e il confronto
Rispetta gli altri comparti locali europee di buone pratiche e di modelli di eccellenza che siano sperimentati localmente quindi questo consente di esportare modelli situazioni di eccellenza ma consente anche di utilizzare di accedere anche ad un bagaglio di esperienze e competenze di respiro internazionale in questa prospettiva
Bidirezionale credo che un ruolo importante lo abbiano gli enti come i soggetti come come terra appunto che hanno lo scopo di realizzare reti ed altre forme di integrazione
Sia tra territori italiani e stranieri ma anche all'interno
Del territorio italiano in un aspro ispettiva che è di rapporto fra il nord del sud ma in una prospettiva che anche di tipo sud sud
In questa prospettiva appunto lo scambio di know how di buone pratiche può rivelarsi un volano di innovazione importante per i territori italiani
E un strumento prezioso per migliorare le performances della Pubblica amministrazione
Italiana in particolare attraverso una un impegno e azioni che consentano alla pubblica amministrazione di essere più aperta
Più capace di costruire approcci direte
Con un più alto contenuto di conoscenze e soprattutto la pubblica amministrazione orientata ai bisogni dei cittadini dei corpi sociali
E delle impresa e quindi si tratta di realizzare sempre più strumenti di istituisce un building
Volti a ottimizzare il sistema di governance
Istituzionali che siano soprattutto governance del multi livello cioè che mettano relazione i diversi livelli istituzionali non solo nazionali ma anche internazionali
In questo purtroppo dobbiamo anche registrare un elemento che secondo me secondo voi è critico e che è quello della
Della scarsa partecipazione o per lo meno di un incubo cimento insufficiente delle province del sistema delle Province quindi delle autonomie locali
Nella redazione dei piani operativi
Regionali ecco io credo che questo sia un elemento che debba essere rapidamente recuperato anche perché le Province rappresentano un luogo di sintesi degli interventi dello sviluppo
Territoriale unna luogo in cui il coordinamento e la pianificazione
Si esalta assumendo appunto quelli che sono gli elementi e le peculiarità dei territori
E inserendoli in uno scenario di programmazione più ampio più complessivo che passa che passa appunto da livello regionale e poi si sviluppa verso l'alto
Beh nella programmazione strategica nazionale che si inserisce ovviamente in un quadro più ampio di livello comunitario quindi
Anch'io come faceva nella sua relazione introduttiva del presidente marziano credo che sia necessario prevedere
Spazi istituzionalizzati per un dialogo politico multilivello ma un dialogo che sia continuo non sia sporadico non sia legato solo
Alla ad alcuni passaggi ad alcuni adempimenti un dialogo tra autorità nazionali
Regionali e locali ecco che
Consenta la partecipazione dal basso
Della dei possibili attori che e questo elemento supera anche aiuta anche a superare elementi conflittuali e trova e aiuta trovare anche soluzioni soluzioni condivise
Chiudo rapidamente con alcuni accenni a quello che può essere il ruolo di terra
Perché credo che lascio l'associazione possa svolge un ruolo importante un lavoro importante proprio nell'attività di coordinamento degli interventi a livello centrale maschi ma anche a livello regionale e locale noi
Abbiamo la sensazione di assumere
Abbiamo di fronte la necessità di assumere una forte responsabilizzazione complessiva
E quindi rispetta questo è indispensabile che le amministrazioni locali siano ancora più preparate sia ancora più attrezzate e questo
Richiede il rafforzamento delle capacità di progettazione
E soprattutto delle capacità di attuazione degli interventi in termini di analisi quindi di conoscenza di utilizzo quindi di informazioni puntuali ma anche di valutazione sulle policy in corso
E in questo contesta in questo contesto Tecla l'associazione che che presiedo svolge un ruolo di primo piano
E sempre di più continuerà a svolgerlo promuovendo la fruizione delle opportunità rappresentate
Dai programmi dell'Unione Europea Traverso lo scambio e trasferimento di metodi di tecnologie di esperienze
E di soluzioni innovative volte a determinare appunto i processi di sviluppo territoriale
E Tetra infatti valorizzando
Lo stretto rapporto che ha instaurato con con UPI offre ai suoi associati l'opportunità di aumentare
Le risorse le competenze per inserirsi in un sistema globale
Anche favorendo la nascita di nuovi partenariati che diventano strategici per cogliere anche le opportunità dei fondi strutturali europei
Su tematiche anche nuove finora solo parzialmente esplorate quali appunto l'ambiente l'Energia l'occupazione la formazione professionale ecco io
Chiudo qua
Nel rispetto anche dell'invito che ha fatto il Presidente marziani marziano salutando appunto nuovamente coloro che ci onorano della della presenza così qualificata nella consapevolezza che è quello di oggi
Alla presenza del commissario Hubner una tappa importante del percorso da fare per farci trovare tutti insieme pronti ed attivi sullo scenario europeo grazie
Grazie Presidente Pieroni avendo sforato io non sono molto autorevole nel chiedervi di stringere
Nel frattempo volevo comunicare che sta arrivando il Presidente Cuffaro volevo salutare l'assessore Mario Torrisi dieci
Onora con la sua presenza la parola al Presidente Di Palma presidente della provincia di Napoli
Cercherò sicuramente per flash di stare meglio otto minuti
Innanzitutto grazie al Presidente marziano Melilli saluto il sottosegretario Bubbico e in particolare
Un saluto ad nutro urbane
Credo
E che i ringraziamenti non sono formali ma sono sostanziali
Perché
è oggettivamente estremamente importante parlare oggi dei fondi due mila sette due mila e tredici
Perché perché l'utilizzo di questi fondi è diventata in questi anni una risorsa di straordinaria importanza per lo sviluppo territoriale locale
A volte integrativa
A volte
In alcune realtà sostitutiva
Perché in tante nostre realtà la questione dei fondi
E in seguito alle finanziarie in seguito alle questioni complessive dei trasferimenti
Dallo Stato agli enti locali questo tema diventa tema centrale e decisivo per lo sviluppo dei nostri territorio
Pertanto questa occasione
è fondamentale perché perché attraverso un confronto e più alti livelli e un'attenzione particolare ai differenti livelli di governance
Nella consapevolezza che il pieno coinvolgimento degli enti locali nella programmazione e l'attuazione
Dei vari interventi costituisce un elemento decisivo per assicurare il successo alle varie azioni
Credo che qui c'è un altro o
Nucleo centrale del dibattito l'ho sentito dal Presidente di temi che la l'ho sentito dal presente marziano
Cioè il grande tema
Del mancato o parziale o non esaustivo coinvolgimento delle Province all'interno della programmazione dei fondi strutturali questo va detto con estrema chiarezza parlo della Campania
Non conosco appieno lo scenario complessivo degli altri temi non ne faccio una questione di parti politiche essendo in Campania il governo provinciale
Uguale simile sovrapponibile al Governo regionale avendo addirittura in Campania una questione dove tutte e cinque le Province sono governate dal centrosinistra come governata la Regione Campania quindi
Non è una questione
Di schieramenti
C'è una questione di mentalità c'è una questione che poi rispecchia quella che è la questione nazionale di un dibattito stantio sul ruolo delle Province che ascoltiamo quotidianamente su questo tema
Credo che sempre di più Lupi debba svolgere come sta svolgendo un ruolo fondamentale
Perché dico questo perché
Credo che in Regione Campania ci sia almeno in questa prima fase una volontà di ridurre
Il ruolo delle Province
A ruolo marginale e credo che questo sia un errore
Quello che si è importante è che noi dobbiamo però portare avanti
Una visione che va nella logica di coinvolgere nella logica di concertare nella logica di una cooperazione interistituzionale
In modo da
Poteva attribuire in modo trasparente anche le responsabilità a tutti i livelli territoriali dobbiamo terzo tema che io sottolineo superare la logica municipalista che è uno dei limiti della programmazione almeno nei nostri territori del due mila due mila e sei
I piccoli progetti le piccole realtà territoriali credo che questi fondi vadano impiegati e in questo la Regione Campania sta operando bene in questa visione
Su alcuni assi strategici fondamentali che devono essere gli assi su cui puntare l'intera programmazione
Ancora
Credo che sia importante salto a
Tante tante e tante cose credo che sia importante darvi qual è la scelta della Regione Campania sui fondi due mila sette due mila tredici
Il flusso finanziario previsto e tra i venti e venticinque miliardi di euro
Che si aggiungeranno a quelli nazionali e a quelli degli interventi straordinari stanziati dal Governo Prodi per un importo totale che va intorno I cento miliardi
Destinatari privilegiati delle risorse saranno le città d'arte i borghi antichi i centri storici i porti i siti UNESCO
Una scelta che io ho condiviso e che ho sostenuto con molta forza
Privilegiati saranno i Comuni che avranno superato il trentacinque per cento di raccolta differenziata dei rifiuti cioè dobbiamo individuare alcune priorità fondamentali è chiaro
Che ogni realtà territoriale ai propri problemi alle proprie priorità ma credo che alcune di queste siano scelte strategiche importanti quali sono i quindici grandi progetti
Campani presentati a Bruxelles
Il risanamento dei Campi Flegrei un secondo per parte per dire le grandi scelte che possono cambiare la storia di alcuni territori che per cultura
Tradizione e soprattutto per potenzialità turistiche possono rappresentare un grande momento di sviluppo
C'è il grande Polo della logistica e dei porti il porto di Napoli negli ultimi anni ha fatto passi avanti straordinari
Sia nel campo della
Trasporto viaggiatori cioè nel campo turistico sia nel campo merci
Sia rispetto all'India eresia rispetto soprattutto alla Cina
Altri interventi importanti è quello sugli aeroporti su cui c'è
Il grande aeroporto di Grazzanise che parte integrante dell'aeroporto di Capodichino e su cui c'è una grande un grande investimento
E poi sul settore ambiente ultimo e chiudo per mantenermi negli otto minuti
Per la provincia di Napoli il Piano principale e quello del rischio Vesuvio
Abbiamo fatto una scelta strategica
Proprio ieri la Provincia approvato in Consiglio provinciale il piano strategico operativo del Vesuvio questo che cosa significa significa mettere insieme la mitigazione del rischio Vesuvio
Insieme ad una serie di interventi che vanno
A per attivare programmi di decompressione della densità abitativa e quindi la riduzione del rischio vi subito ma mettendo insieme
Programmi e politiche volti alla riqualificazione ambientale alla valorizzazione dei centri storici dei diciotto Comuni che sono nella zona rossa del Vesuvio allo sviluppo delle attività produttive
Abbiamo attività dell'agricoltura di straordinaria qualità sul Vesuvio
Allo sviluppo delle attività turistico ricettive
E soprattutto ad un sostanziale innalzamento delle dotazioni di attrezzature pubbliche questa è
Una delle vi è un uno dei progetti
Più importanti che abbiamo messo in campo e credo
Che con quel quei
Sottolineature che abbiamo evidenziato e cioè di un coinvolgimento maggiore degli enti locali
Di scegliere progetti
Che non sono singoli progetti ma entrano nell'idea complessiva di un miglioramento qualitativo e quantitativo della non solo qualità ma della vivibilità dei territori ponendo l'ambiente al centro della nostra attenzione
Credo che questo è un modo saggio è utile di utilizzare i fondi Européenne grazie
Un modo saggia e utile di dire in nove minuti e mezzo a tante cose adesso la parola al Presidente Saitta Presidente della Provincia di Torino ma anche presidente di Arco latino che una delle associazioni di enti locali
Buongiorno mi associo anch'io ai saluti e ringraziamenti
In effetti faccio un brevissimo intervento soprattutto come Presidente dell'Associazione arco latino un associazione che ha come soci province italiane deputazioni spagnole dipartimenti francesi uno spazio di cooperazione internazionale di cooperazione europea abbiamo già avuto in altre occasioni di presentare il nostro lavoro
Alla commissaria Hubner
Ma io faccio una semplicissimo riflessione perché condivido le considerazioni che il presidente della provincia di Siracusa ha fatto
Quanto ha rivendicato un ruolo degli enti locali Comuni e Province poi dipende dalle competenze un ruolo nella definizione di programmi ma soprattutto anche noi monitoraggio mi sembra questa un'esigenza come dire più che legittima
Quindi la nostra richiesta la richiesta delle Province ma credo di poter parlare non soltanto per le province italiane e una richiesta finalizzate più che altro a un utilizzo migliore delle risorse a un utilizzo come dire molto più attento
Io sono dell'opinione che per fortuna sta aumentandolo l'attenzione da parte dell'Unione europea nei confronti dei governi locali abbiamo già sentito in diverse occasioni c'è questa attenzione per le scelte da compiere
C'è stata recentemente a Bruxelles agli open days
Noi devo partecipato come al Collatino abbiamo constatato che cieca un'attenzione come dire nuova
Perché si riconoscono almeno i segni positivi si riconoscono si riconosce il ruolo che gli enti locali possono svolgere nell'utilizzo dei fondi europei ma soprattutto nelle politiche europee per quanto ci riguarda come arco latino e sento un insieme di di Province l'un con le mediterraneo queste uno spazio sicuramente interessante per
Le scelte che l'Unione europea sta compimento
Quindi sicuramente si sta aprendo una fase come dire importante io non credo che si tratta soltanto di rivendicare
Un loro ruolo non si tratta come dire di aver un protagonismo sappiamo perfettamente che ci sono alcune competenze che dobbiamo svolgere insieme alla Regione insieme allo Stato nazionale non avrebbe senso pensare come dire una sorta di anarchia
Ma siamo però anche convinti che le nostre competenze in questo caso di area vasta
Possono sicuramente essere utile per la definizione più attenta di programmi perché la definizione attentati programmi permette anche la scelta alla definizione dei programmi più utili in base
Alle realtà locali il tema è questo
Quanto sono più aderente alle realtà locali molto probabilmente
E più facile utilizzare le risorse e soprattutto e più utile produrre quegli effetti che la Comunità europea si pone quindi la nostra esigenza è un'esigenza di compartecipazione
A un processo per
Politiche economiche più efficaci
Io non mi dilungo sul sul problema
Comité dal passato sui fondi istruttorio credo c'è un problema evidentemente di responsabilità del Governo nazionale mi interesso soltanto sottolineare in questa occasione sui possibili scenari
Che le reti le reti internazionali le reti di cooperazione europea possono svolgete in funzione alle scadenze prossime
Ora nella passata stagione dei fondi strutturali un ruolo chiave hanno avuto le Regioni
Si tratta di capire se in che misura possa configurarsi un ruolo per gli enti locali per le politiche nuove soprattutto per il Mediterraneo che il tema che ci interessa
Io credo che sia possibile abbia avuto in questo senso segni positivi la nuova politica di vicinato inaugurata l'Unione europea
Individua un programma che è stato ricordato dal Presidente di Tecla impiego al ritorno al quale sera per un altro che invisibili sì che indirizzata specificatamente al bacino mediterraneo
Nel corso di un incontro che abbiamo avuto in Sardegna col Presidente Soru abbiamo
Chiesto all'autorità di gestione che la Sardegna di
Partecipare alla definizione come dire dei programmi proprio in quella funzione
Di attenzione questi locali io credo che c'è un ruolo di partenariato che sicuramente bisogna aderire come enti locali dei confronti di questi progetti in questo caso di enti
Quindi occorre credo usare un po'di più continuare a svolgere il nostro ruolo
Io credo che in tutti i programmi noi dobbiamo come enti locali come dire inserirci in questo ruolo un nuovo capite che ci viene assegnato ma anche qui io ripeto e concludo perché so che il tempo è poco
Non si tratta di avere un porto con i solo ma soltanto di offrire la nostra esperienza alle nostre competenze
A disposizione di un miglior utilizzo delle risorse e soprattutto un utilizzo un definizione più attento delle politiche europee è chiaro che come arco latino vento questa nostro riferimento al Mediterraneo ed essendo qui a Siracusa che un po'
Come dire direi un po'il cuore il Centro Mediterraneo
Possiamo mettere a disposizione insieme vedete avete alle altre reti credo qui arco Adriatico ma c'è una necessità che il sistema delle reti può essere utilizzato al meglio per raggiungere obiettivi più efficace da parte della Comunità europea grazie
Efficienza sabauda ci ha fatto recuperare qualche minuto
Adesso la parola al presidente Graziano Milia presidente della provincia di Cagliari al quale chiedo di come dire di Elmoula
A lei in questa esempio di efficienza beh anche perché l'efficienza sabauda proviene dal Regno di Sardegna quindi sono se l'acqua
Complicati
Il Bruno tranquillamente al settimo minuto se ci arrivo richiama la mia attenzione tranquillo che finirò negli otto minuti saluti a tutti
Saluto particolarmente gli amici di questa splendida regione di questa
Splendida città
Mia moglie e lavoro nel mille novecentottanta al teatro Greco di Siracusa debutto qui anzi quindi
Mi ha sempre parlato con con grande amore di questa di questa terra saluto Sottosegretario Bubbico e saluto particolarmente la professoressa Hubner
Preferisco chiamarla professoressa perché penso che
Le nostre competenze la nostra provenienza nel
Vivere quotidiano sia sempre quello che
Nuova e poi il nostro impegno impegno politico
Leggevo stamattina su un quotidiano della
Prima
Delle prime
Dei primi discorsi della professoressa Hubner qua in Sicilia ieri è
Mi è sembrato di capire non so se questo può il termine usato esattamente ma
Il senso era quello credo lo condivido
Dobbiamo uscire dalla cultura dell'assistenza
Io credo che
Dobbiamo partire da qui
Però partire da qui perché
Se noi leggiamo con
Attenzione la Quarta Relazione sulla coesione
Ci rendiamo conto che già da lì
Ci sono delle novità
Delle novità che
Non possiamo non prendere
Nella dovuta considerazione la prima e che la prima relazione
A ventisette Paesi
La terza ancora non prevedeva
Non comprendeva ancora i ventisette i ventisette Paesi la seconda e che
Giustamente e finalmente
Si inserisce tutta la politica
Economica dell'Unione europea in uno scenario globale cosa che prima veniva fatto con compiuti more
Cioè il tema del confronto con altri mercati Cina e l'India è
Presenti Simo la terza questione e che finalmente si utilizzano degli indicatori che non sono riconducibili solamente al prodotto interno l'orto
Ecco credo che allora già questi tre elementi ci indichino la strada dobbiamo uscire dall'assistenza dalla politica e dalla cultura della dell'assistenza
Dico questo perché noi spesso abbiamo difficoltà ce l'hanno gli Stati nazionali
Io inizio a chiamarvi ex Stati nazionali
E ce l'hanno poi le Regioni ad assumere pienamente definitivamente
Gli scenari le norme le regole che le sfide di questo futuro di questo nuovo millennio che stiamo vivendo che abbiamo appena iniziato c'hanno consegnato per questa difficoltà l'abbiamo ancora
La professoressa Hubner ci diceva al Doha penultima assessore plenaria del Comitato delle Regioni che in termini di
Regolamento
Sul gruppo ero europeo di di cooperazione territoriale ad aprile nessun Paese aveva ancora adempiuto
Se non sbaglio forse l'Italia adempiuto il tre agosto credo la scadenza del primo agosto quindi forse non so quanti altri Paesi abbiano adempiuto
Quindi c'è comunque un problema di rapporto tra l'Unione Europea e tre Stati nazionali
E all'interno degli Stati nazionali c'è un problema di rapporto tra Stati nazionali e regioni e all'interno delle regioni c'è un problema di rapporto tra Regioni ed autonomie locali e sistema delle autonomie locali e territori
E ma voi dirette ma insomma tutto questo insieme di rapporti le cose si complicano
Le cose sono complesse per loro natura
Anzitutto non le complichiamo noi anzi il nostro compito cercare di renderle più semplici questo dovrebbe essere il compito della politica ma la verità vera ed è contenuto chiaramente
Nella quarta relazione sulla coesione la verità vera e che noi
Dobbiamo iniziare a ragionare in termini diversi
Noi non viviamo più in un mondo fatto solo esclusivamente per quantità
Noi viviamo ormai in un mondo dove la qualità conta e conterà sempre di più non siamo abituati siamo stati abituati a vivere in un mondo fatto di più
Più si produce
Più si consuma più si guadagna diventa un più sempre un più
E
Questo più alla fine non non regge più
Sembra un bisticcio di parole ma è così
E allora abbiamo il problema di introdurre qualità e di confrontarci sulla qualità corretto del mondo perché badate bene anche il resto del mondo passerà dalla quantità alla qualità
Anche a Pechino si renderanno conto che non possono vivere in una città dove immaginano
Esista il cielo oltre la nube dell'inquinamento
Anche a Pechino arriveranno a questo e anche indi arriveranno a ragionare in termini di di qualità ecco quindi
Questo è quello che noi dobbiamo fare ecco perché è necessario che ci sia se non sbaglio me lo sono riscritto un passo
Esplicito della Dichiarazione di Berlino e questo
Molti obiettivi non possono essere conseguiti con un'azione individuale la loro realizzazione ci impone un'azione collettiva
L'ICE la verità ecco perché tutti quei passaggi a cui prima facevo riferimento e che sembrano complicare quel cammino invece servono per
Per
Per semplificarlo vi è bisogno di un'azione collettiva
Dobbiamo essere responsabili
Allora a Bruxelles nel palazzo della Commissione nel palazzo
Del Comitato delle Regioni in Roubaix Viacard dobbiamo essere
Responsabili al Ministero delle attività produttive a Roma dobbiamo essere responsabili nei nostri palazzi regionali e i nostri comuni dalle nostre Province
Dobbiamo avere la capacità di costruire una mobilitazione collettiva
Per affrontare queste sfide perché badate
Noi oggi discutiamo di Quarta Relazione la prossima sarà quella che aprirà l'altro sessennio quella del
Del due mila e dieci e i cui esiti ci sono già
I quesiti non saranno solamente legati o le domande alle alle modalità di funzionamento che che che è normale quello il quesito classico di ogni
Di ogni passaggio
Ma saranno legati al fatto che gli sviluppi globali influenzeranno le politiche economiche
Dell'Unione europea e noi dovremmo porci il problema di come questi sviluppi globali che influenzeranno l'economia dell'Unione europea peseranno sulle politiche regionali
E come faremo ad affrontarli dobbiamo chiederci ero già da oggi questo così come dovremmo interrogarci per sapere di quali competenze
Avremo ha bisogno per affrontare queste queste nuove queste nuove sfide ecco io credo che questo è il cammino che dobbiamo cara fare tutti insieme dobbiamo compiere
Tutti tutti insieme mi pare che il Governo sto chiudendo da questo punto di vista
Abbia fatto dei passi in avanti Paul porne parlava prima Pieroni ne ha parlato anche anche Saitta cioè c'è stato uno sforzo
Lo dico tranquillamente tanto pubblico mi sta ascoltando quindi non sembra la cosa è sui confronti insomma
Vi è stato uno sforzo importante uno sforzo che noi abbiamo chiesto che le Regioni hanno chiesto
è però io credo Caro Presidente
Della Sicilia lo dico a te come se lo dicesse al mio Presidente questo sforzo lo devono fare anche le Regioni
è perché
Passami la battuta caro Presidente della Sicilia se io mi rileggo
La dichiarazione che voi presidenti delle regioni a statuto speciale avete sottoscritto l'anno scorso ad Aosta
è
Questo
Anche dire al Regno di Sardegna vero sei
Questo percorso non lo riconosco
Io a volte dico al mio Presidente che del mio stesso schieramento politico quindi viene più facile e lo dico anche anche a te caro Presidente
Della dalla Regione Siciliana e lo dico a tutti i presidenti delle regioni italiani seggio italiane a volte
Davvero mi sembrate come
L'inquisitore di Galileo che guardano il telescopio e continua a dire di non vedere niente
Oltre quel telescopio ha ragione Galileo c'è molto e noi tutti insieme con garbo dobbiamo sforzarci per affrontare questi scenari che sono davvero impegnativi e complesse grazie buon lavoro
Grazie a Graziano Milia
Io do la parola al Presidente D'Agostino che Presidente di Teramo ma anche di Arco Adriatico
Io ho Nico
Grazie Presidente di
Ti prego anche io di essere eventualmente avvertito al settimo minuto per stare nei tempi e saluto naturalmente il commissario Hubert il Sottosegretario Bubbico il Presidente Cuffaro
Quando mi è stato chiesto di
Intervenire
Si è fatto riferimento in particolare al mio ruolo
Pro tempore di presidente dell'associazione arco Adriatico ionico davvero poche parole per dare il senso della nostra esperienza
è un'associazione di Province nate nel nata nel due mila cinque nel nel due mila cinque che aggrega le tredici province costiere di Marche Abruzzo Molise e Puglia
Ma che affonda le sue radici in realtà in anni più lontani in esperienze di partenariato che erano già reso protagonista e molte delle nostre Province di significativi progetti di cooperazione transfrontaliera e transnazionale
Ed è proprio questa la principale mission dell'associazione
Essa è soggetto attuatore in questo momento di un importante progetto nell'ambito
Del programma INTERREG tre attrasse frontaliero Adriatico il progetto o assist per la gestione coordinata
Delle risorse ittiche per la valorizzazione dei prodotti ittici nell'area dell'Adriatico centro meridionale
Ha elaborato altri progetti facendo riferimento sia i programmi per la cooperazione decentrata del Ministero degli affari esteri sia i programmi di prossimità dell'unione europea
Soprattutto ha dato vita ad una rete di relazioni che ne fanno sicuramente un punto di riferimento per lo sviluppo dei processi di cooperazione in ambito europeo versa verso l'area dei Balcani e nell'aria più in generale nell'area del Mediterraneo
Io credo che a tal proposito il messaggio che a mio giudizio questo convegno può lanciare è semplice al tempo stesso rivoluzionario se vogliamo
Se è giusto che nell'ambito delle direttive comunitarie sia non lo Stato e le Regioni a fare la programmazione degli interventi in materia di cooperazione non ha più senso affidarne la gestione procedure centralizzate
Spesso inefficaci e quasi sempre slegate dai concreti interessi delle concrete relazioni che vivono nei territori
Credo che gli enti locali a partire da esperienze come la nostra come arco latino possano ampiamente candidarsi ad essere protagonisti di una stagione nuova della cooperazione in linea del resto con la visione che la Commissione europea ha proposto per i programmi
Di prossimità integrati ora nelle politiche di coesione mi ha parlato brillantemente del suo intervento il Presidente Pieroni
Mi è stato chiesto anche brevemente di dare un contributo sul tema della programmazione due mila sette due mila tredici
Prendendo le mosse dall'esperienza Abruzzese nel precedente periodo di programmazione due mila due mila sei e dei processi di concertazione che in questa fase sono in atto nella nostra Regione
La Regione Abruzzo come sapete uscita dal detti Obiettivo uno incardinato il proprio dopo due mila due mila sei
Che ha riguardato su una solo una parte del proprio territorio essenzialmente quello montano su un duplice binario misure azioni gestite direttamente dalla Regione misure azioni realizzate attraverso lo strumento dei progetti integrati territoriali
La cui responsabilità è stata affidata alle Province e a cui è stato destinato circa un terzo delle risorse complessive del DOCUP
Quella scelta non fu casuale le Province in Abruzzo avevano dato vita positive esperienze di programmazione negoziata i patti territoriali erano concertato con la Regione gli accordi di programma quadro per l'utilizzo dei fondi CIPE con ottimi risultati
Ebbene
L'esperienza dei progetti dei progetti integrati interni e territoriali si è rivelata molto positiva praticamente tutti gli interventi pubblici per lo più di natura infrastrutturale e ambientale
Sono stati realizzati rendicontati con importanti ricadute di sviluppo nei comprensori interessati gli stessi regimi di aiuto alle imprese essendo legati nell'ambito dei Pitta specifici criteri di valutazione e selezione dei progetti
Non solo hanno funzionato
Attivando una consistente mole di investimenti ma hanno
Assorbito successivamente ulteriori risorse derivante derivanti dalle rimodulazioni del dopo otto laddove azioni e bandi gestiti direttamente dalla Regione si sono rivelati meno efficaci
è la prova provata che la programmazione dal basso e la concertazione con gli attori del territorio sono le carte vincenti e mi piace aggiungere
Che sono che le Province sono state all'altezza del ruolo a cui sono state chiamate la morale precisa un ente intermedio come la Provincia deputato alla programmazione d'area vasta
Proprio perché fa la pianificazione territoriale interviene sul sistema infrastrutturale e gestisce le politiche del lavoro all'ottica ottimale per progettare lo sviluppo i in modo efficace al riparo sia da visioni accademiche o distanti dal territorio sia da localismi esasperati e spesso distorcente i
Non sono mancate le criticità ma guarda caso esse sono riferibili proprio alla sovrapposizione di funzioni e competenza ad esempio
La circostanza che i bandi Pitt per le imprese fossero determinati animati sul territorio dalle Province mentre l'istruttoria dei progetti rimanesse in capo alla Regione ha generato non poche non poche difficoltà
Queste considerazioni sul precedente e mi avvio a chiudere sul precedente periodo di programmazione dei fondi strutturali mi portano a dire molto sintetica sinteticamente sulle questioni del presente
Le Province i Comuni hanno chiesto ed ottenuto in Abruzzo di essere pienamente coinvolti in linea con gli indirizzi del quadro strategico nazionale nel processo di concertazione e di definizione di tutti gli strumenti di programmazione il POR FERS
Festa il POR FSE il piano di sviluppo rurale
Per quanto riguarda specificamente il POR FESR la Regione ha sancito che intende attivare lo strumento della progettazione integrata a livello territoriale lo si farà con due diverse modalità
Nelle maggiori aree urbane sarà la Regione in collaborazione con i Comuni a coordinare la progettazione negli altri comprensori territoriali spetterà invece alle Province costruire i partenariati locali coinvolgendo enti locali ed attori
Economico sociali per realizzare programmi ampi e complessi di valorizzazione delle potenzialità produttive turistiche e culturali ed ambientali di ciascuna di ciascuna area
Il confronto ora si sta concentrando sui contenuti sulla strutturazione delle misure e delle azioni e naturalmente su quella che sarà la ripartizione delle risorse
Centrali sono i temi dell'innovazione finalizzata alla competitività dei sistemi locali e della sostenibilità ambientale a partire dalla grande questione
Dell'energia vi sono le premesse per produrre una programmazioni innovativa ed efficace
Non mancano certo le resistenze centralistiche dure a morire o il rischio di mediazioni che riproducono contraddizioni e sovrapposizioni di funzioni e di competenza
Per questo terremo alta la guardia saremo in campo con la più forte capacità di proposta sensibilizza eremo gli attori economico-sociali chiameremo supporto le migliori competenze
Credo nel dire questo concludo che l'azione politico istituzionale dell'UPI
Può essere di forte ausilio per spingere le regioni tutte le Regioni ad un atteggiamento di autentica concertazione e ad una scelta netta di cooperazione interistituzionale e in particolare di valorizzazione del ruolo delle Province
è una scommessa di grande importanza non possiamo permetterci il lusso di perderla
Grazie al Presidente
Nella fase
Finale del confronto tra il presidente Melilli il Sottosegretario Bubbico il Presidente della Regione
Una la parola per un saluto che gli chiedo essere brevissimo a Filippo Collura presidente della provincia di Caltanissetta e vice Presidente dell'Unione Regionale delle Provincie siciliane
Mi scuso con Nello Lentini al quale avevo chiesto di
Intervenire ma non c'è più spazio per ulteriori interventi
Grazie Bruno signor Presidente alla Regione signor Presidente della Provincia
Signor Sindaco che non vedo qui al momento
Intraprendere UPI commissario che nel rapporto il saluto del
Unione Regionale delle Provincie siciliane
Come Presidente alla provincia di Caltanissetta porto anche l'esperienza diretta avendo io condotto tutta l'azione di programmazione negoziata gli interventi comunitari che ci sono stati
Imprese Caltanisetta abbia avuto come ritengo nella sua grande maggioranza delle Province siciliane tutti gli interventi a partire dalla quattro otto otto la sovvenzione globale dai patti territoriale abbiamo fatto anche un patto
Per l'agricoltura che ha coinvolto tutti i Comuni dalla provincia di Caltanissetta abbiamo condotto come Province due IPT e così via abbiamo realizzato e condotta mandi tutto eppure
Gli obiettivi fondamentali delle azioni che ritengo siano
Uno sviluppo socio economico del territorio che un incremento un forte incremento occupazionale possiamo dire che sono stati raggiunti
In parte o solo in parte
Almeno in Sicilia
E le cause di questo parziale proseguendo gli obiettivi
Abbiamo studiato analizzato ritengo siano da addebitare a due fattori peculiari che la Sicilia
Vado diritto al messaggio la malavita organizzata la mafia
E
I
L'inflazione quotidiana di flussi clandestini che si arrivano la provincia di Caltanissetta subisce fortemente questi due fattori
Noi per quando riguarda l'ultimo
La l'immigrazione clandestina abbiamo a Pian del lago un centro di accoglienza
Pian del lago e a Caltanissetta città capoluogo abbiamo a sud della provincia lo sbarco lo sbarco quotidiano dei clandestini quando arrivano vivi o dei cadaveri quando arrivano morte
Mi riferisco alla zona che c'è tra vittoria e Gela io sono di Gela per cui queste cose le vivo di persone
Che cosa o in che cosa incide
La
Il flusso dei clandestini
Sulla programmazione negoziata
Porta un fenomeno strano che dopo un anno che l'anno di regime che
L'azienda deve seguire per forza
Noi vediamo
Se seguire interne occupazionale vediamo che l'azienda comincia a licenziare a licenziare quasi tutti allora l'obiettivo dell'occupazione non si raggiunge
Perché c'è il ricorso al lavoro nero perché nei campi se noi andiamo cioè
Molta manodopera che viene da e proviene da questo fusto clandestino manodopera non regolarizzata
L'altro fenomeno
L'altro fenomeno è quello della malavita organizzata che si sposta laddove ci sono flussi di denaro
E trovando
Un'imprenditoria non matura non ho avuto come quella che sta venendo fuori che sta sorgendo
Con me la programmazione negoziata e con i finanziamenti comunitari
E facile che
Attecchisca e dove assistiamo spesso
A forte di pressioni sì che sono si chiamano tangenti due mestiere il minimo
Brutto chiudo
Ecco qui il richiamo al fronte unico che si dovrebbe fare e l'azione congiunta dei vari livelli istituzionali Comune Provincia Regione per combattere
Questi due elementi questi due fattori che sono all'origine della frenata e del mancato sviluppo del territorio siciliano grazie
Grazie al Presidente Collura passiamo alla fase del confronto diciamo tra i vari livelli istituzionali alla multilevel governance
La parola al Presidente Cuffaro che ringrazio per la sua presenza poco fa è entrato diciamo senza che potessi farlo la parola al Presidente Cuffaro
Grazie
Presidente marziano
Per avere voluto insieme
Presidente l'UPI
Amico Fabio Melilli e questo incontro
Di oggi e ringrazio anche Sottosegretario
Bubbico
Ringrazio vero
Per il lavoro che sta facendo
Ma anche
Su questo
Complicato
Difficilissimo campo
E consentitemi anche per ringraziare nelle Commissario europeo la dottoressa
La professoressa Danut Hubner per averci delicato queste due giornate
Fatto eccezionale di solito deve con una sola giornata alla Regione di questo siamo assolutamente grati ma soprattutto un ringraziamento
Per come n in questi mesi
Ha voluto seguirci nel completo di programmazione
Del POR due mila sette due mila tredici
E se oggi
La nostra Regione può vantarsi di essere la prima Regione ad avere avuto approvato il POR lo dobbiamo anche a questo rapporto di collaborazione strettissima tra
I nostri uffici e la programmazione e l'intera Commissione
Soprattutto
Con nostro con la nostra Commissaria la professoressa Roubaix nero quindi un grazie di cuore il nostro impegno a continuare un lavoro di insieme
E seguendo l'invito che ha voluto rivolgerci ieri
Immaginare un lavoro comune che vada oltre il futuro
Per noi il futuro è
Il due mila sette due mila tredici la professoressa ieri c'è vietato cominciare a ragionare dopo il due mila tredici
Quando siamo convinti oltre che speriamo
Usciremo anche noi dalla Regione all'Obiettivo uno è una scelta a questo vorrà sancirà
La crescita e la Sicilia
Cominciare un ragionamento adesso sulle politiche Regionale di Coesione noi siamo pronti a portare il nostro contributo significa cominciare a guardare oltre il primo pezzo di futuro
Per capire come organizzarci ad affrontare la sfida che deve andrà certamente per noi più impegnativa
Ma
Il tema quindi dalla programmazione dei fondi strutturali
è un tema importante non abbiamo parlato ieri io tendono di portare un contributo nuovo per evitare di continuare a parlare
Delle stesse cose prendiamo atto che finalmente c'è anche una certificazione che non abbiamo perso
Davvero una lira di fondi comunitarie ma ci sentiamo impegnati
A monitorare tutto quello che dovremo ancora certificare di qui nei prossimi mesi e a cominciare alla
Nelle scelte di di utilizzo delle prossime risorse guardando
Ad obiettivi strategici a cominciare da quelle che abbiamo voluto con forza che vanno dalla ricerca dell'innovazione tecnologica soprattutto anche nel campo delle scelte energetiche ed infrastrutturale
Ho scelto quindi riportare un mio contributo seppur o
Un po'più complicato ma su alcuni temi che credo siano importanti ho sentito soltanto un pezzetto dell'intervento del Presidente che faccio
Condivido proprio perché sono convinto che questa sfida che ci attende
Ci attende tutti insieme
Non può pensare di mettere steccati né tanto meno barriere
Condi condivide con me è un pezzo di storia
Anche ideale
è ormai siamo in molte tra l'altro perché ormai Sturzo è diventato patrimonio di tutti a me piace continuare a ricordarlo
Sturzo che fu un grande fautore delle autonomia soprattutto delle autonomie
Delle municipalità ma delle autonomie in genere
Avanzava sembra una grandissima preoccupazione
Che era quella che si sostituisse al potere dell'imperatore che lui
Raffigurava essere lo Stato in un potere
Più assillante proprio perché più vicino che fosse quello del feudatari o
Si riferiva alla Regione
Io che questa storia credo di dover continuare
A condividere capisco che questo è un rischio
Un rischio che si sta correndo
In uno schema complicatissimo
In uno schema complicatissimo per c'è una grande confusione soprattutto sul tema delle riforme istituzionale perché mente tutti quanti non a pensare
Una scelta federalista
Utilizzo questo nome per capirci
E nella mia e ne lo mio Schina mio schema mentale quando parlo di federalismo mi riferisco solo un federalismo che sia solidale perché il federalismo o è solidale o è un'altra cosa non è federalismo
Ma lo metto sembra insieme a una scelta che sia di sussidiarietà guardando alla sussidiarietà come a una scelta forte
Che vada sino in fondo alla filiera del federalismo del decentramento chiamiamolo come vogliamo ma se qualcuno immagina
Che il federalismo sia soltanto la richiesta
Di un pezzo di competenze che riguardano la sua istituzione per poter
Fermarsi lì e non andare sino in fondo parliamo di un'altra cosa lo dico con chiarezza
Quindi va bene il federalismo delle regioni se c'è una contestualità che va verso le Province che arriva sino alle municipalità ma senza schizofrenia come purtroppo in questi anni spesso si è fatto nelle varie
Idee di disegni legislativi ma che non si fermi alle municipalità io avverto questo rischio che un rischio
Per quel che mi riguarda culturalmente grandissimo ma che spero lo possa essere anche istituzionalmente
Che si immagine che il processo si fermi alle municipalità e non vada sino in un fondo sino a quelle che poi dentro il territorio vivono
E hanno il dovere di svolgere la loro scelta di sussidiarietà perché è quella che dà
Definitivamente il suggello a un processo che tutti condividiamo
Quindi va bene una scelta ma si abbia il coraggio di portarla sì nel voto quindi questo vuol dire che ci deve essere meno Stato
Che ci deve essere meno Regione ma che ci deve essere soprattutto almeno municipalità per dare spazio a chi dentro le municipalità vive vuole operare
Di avere la possibilità di farlo in termine di impresa sociale in termini di imprenditorialità intermedi e tutto quello che può far meglio e che possa costare meno
Certamente al al pubblico
Detto questo è
Lo dico perché ne sono profondamente convinto
So che in tutta una serie di di protocolli di scelte
Ogni and e sta tentando di portare a corso pulirla questo non funziona lo comincia a dire
Dalle Regioni siano esse a statuto speciale Presidente siano esse a Statuto non speciale perché adesso non si capisce più e meglio sotto questo punto di vista c'è un tentativo
è così c'è un tentativo alle nostre specialità adesso rischiano di pagare un prezzo all'incontrario finisce che l'essere autonomia speciale ci fanno pagare qualche prezzo invio ma pare che così
Ecco pare che ci sia questo rischio comunque sono assolutamente d'accordo nel rivedere insieme un un ragionamento
Che ci porti tutti da protagonisti dentro l'Europa perché stabilire regole
Senza poiché rispettare dentro queste regole quello che il contributo di tutto il rischio che ebbe
Di non servire allora io affronterò brevissimamente
Tre temi che credo
Siano importanti il primo attiene al problema della governance europea che credo sia
E al suo rapporto con le regioni e aggiungo io con le Province con i Comuni con gli enti locali in genere
Voi sapete che ha seguito la riforma costituzionale al nuovo Titolo quinto la Costituzione prevede nuovi compiti e potere delle Regioni che in materia di rapporto con l'Unione europea soprattutto e di rapporti internazionali
Imbarchi colare
Si prevede tra l'altro la partecipazione diretta delle regioni alla fase ascendente delle decisioni dell'Unione europea
E il recepimento delle norme comunitarie con legge regionale quando queste riguardano materie di competenza delle Regioni
Questa seconda Facoltà comunque e ancora in evoluzione anche perché in dando vige il principio che consente alla ratifica del Parlamento nazionale in assenza è o inattesa di quella che la ratifica delle Regioni
Prevede addirittura la partecipazione alla fase ascendente che si sta invece avviando con l'indicazione da parte della Regione alla Conferenza Stato-Regione dei nominativi dei rappresentanti che saranno accreditate cosiddetti tavoli tecnici negoziale
Del Consiglio della Commissione europea dove poi come sappiamo maturano le decisione dei Ministri i Presidenti delle Regioni addirittura potranno partecipare al Consiglio dei ministri europei
Anche
Come capi delegazione italiana quando così si è stabilito nella conferenza Stato Regione questo è uno dei temi che si è portato avanti
Questo quadro come si può ben vedere
Apre nuove e più qualificate prospettive
La quale credo abbiamo il dovere di prepararci
Dobbiamo avere anche la capacità di dare quelle risposte necessarie che siano anche in termini di idee e di proposte dico qui subito che è chiaro
Che su questo tema probabilmente una rivisitazione per un più forte ruolo delle Province delle municipalità
Non può che esserci se vogliamo concretamente svolgere un ruolo di rappresentanza completa del territorio
La seconda il secondo tema riguarda invece la nuova
Politica di europea e di prossimità il cosiddetto partenariato
Dico le cose che si sono fatte per evitare
Di ripetere
Quello che in questi mesi ci stiamo dicendo il nuovo strumento europeo di vicinato e parteneriato si chiamerà enti
E allo scopo di contribuire all'attuazione della priorità e politiche stabilite nelle politiche di vicinato e di parteneriato
Al fine di garantire uno sviluppo duraturo dei rapporti tra l'Unione europea e i Paesi vicini è un graduale e significativo avvicinamento di questi ultimi alle norme e alle politiche europee
Lenti
Che sostiene che si sostituisce i precedenti programmi Meda e Taggì esse e quindi uno Strumendo con una chiara finalità politica in cui il ruolo della programmazione è centrale
Per la Sicilia l'attuazione alla strategia della prossimità nel contesto del partenariato euromediterraneo implicanze tutto il riconoscimento di un nuovo ruolo attivo ed indispensabile degli enti territoriale delle due sponde del Mediterraneo
Che siano direttamente coinvolti nelle azioni individuate dai nei cosiddetti programmi di prossimità
La nuova politica di vicinato dotata complessivamente di circa undici miliardi di euro
Sosterrà ci auguriamo nel Mediterraneo gli sforzi e le parte nero e per assicurare la coesione sociale e territoriale
E dinamica economica Samp volta ad ottenere sostanziale progressi nella realizzazione delle riforme necessarie per acquisire i benefici del libero scambio
E si era qui siamo tutti d'accordo il programma avremmo preferito probabilmente avere più risorse nelle ne chiederemo di più
Ma questo schema
Per quel che mi riguarda lo dico con forza alla professoressa Ubi nera perché so quando è sensibile
Scontata per quel che mi riguarda di una difficoltà che non è tecnica perché dal punto di vista tecnico sapremo utilizzare le risorse al coinvolgimento
Ma immaginare di parlare di barriere di libero scambio dei di libero scambio ad abbattimento delle barriere che avverranno di qui
A qualche anno sono fondamento fondamentalmente le barriere materiale quello che la norma prevede di abbattere
Senza avere
La consapevolezza
Che se non se non avremo la se non non saremmo forti e non avremo la capacità
Di abbattere le barriere che sono di gran lunga più complicata da battere che sono le barriere ideale che continuano ad esserci
In questo momento
E milioni gli scambi nel Mediterraneo rischiano di deve andare molto più complicate piuttosto che essere liberi
L'ho continua a dire con franchezza c'è un Mediterraneo
Che torna ad essere protagonista
è il nostro Paese e la Sicilia
Soprattutto perché geograficamente sistemata lì ma
C'è una novità che mentre per tanti anni caro Fabio noi siamo stati il Meridione d'Italia
Può anche atto anche se esse centro meridione ma certamente il mio amico Bubbico
E con difficoltà abbiamo vissuto questa esperienza nonostante
Il Paese abbia tentato di fare di tutte ma lo stato di marginalità è rimasto nello sviluppo certamente non è
Non possiamo misurarlo a quello del resto del Paese
E ancora sud il Mezzogiorno del Paese siamo subisce una novità importante nel senso che nel Paese Europa a quale tutti guardiamo
Con grande speranza oltre che con grande attenzione adesso il Paese d'Europa Condino avere un sud e continua ad avere un Mezzogiorno
E stavolta il Mezzogiorno d'Europa non è solo la Sicilia e non è solo la Calabria il Mezzogiorno d'Europa e il sud dell'Europa rischia di essere all'intero Paese
E allora
Quello che fino adesso è stato per noi
Come
Un macigno che ha pesato sulle nostre scelte di sviluppo per mille difficoltà non andremo a parlare adesso di Mezzogiorno perché
Se ne parla da cento anni
Quello che si era adesso è stato un un problema se saremo bravi se sapremo essere protagonisti e può diventare una risorsa perché noi siamo il Mezzogiorno e il sud dell'Europa ma siamo il cuore del Mediterraneo
Dentro questo Mediterraneo si stanno tornando a giocare i destini del mondo perché qui che si giocano i destini dalla pagine
E noi potremo essere protagonisti in questo contesto se sapremo portare una novità forte
Che non è una novità una cosa che tutti sappiamo ma che se non cominceremo a portarci completamente
Sarà difficile portare un contributo alla pace che
Il nostro contributo alla giustizia sociale nel Mediterraneo
Se non saremo capaci di costruire un progetto di sviluppo guardando a questi disperati professoressa che sono ancora arrivati stanotte ieri notte e adesso non soltanto in Sicilia ma pure in Calabria in Puglia
Che mettono a rischio alla proprio di mettere a rischio la propria vita e anche quelle dei propri figli e dalla propria moglie tentando di andare incontro soltanto una speranza di vita migliore sano e continueremo a guardare come Europa questi disperati
Pensando che siano solo un problema noi non saremo in condizione nel futuro
Di essere protagonisti in questo mediterranea rischieremmo di farci travolgere da questa speranza che continua a venire nelle nostre coste guardando all'Europa
Allora o torniamo ad essere culturalmente
O torniamo ad essere
Protagoniste nel Mediterraneo non soltanto di storia di cultura ma protagonisti
Per una scelta che di economia per una scelta che è di solidarietà che guarda raggiungimento di un pezzo di giustizia sociale che poi dipende un tassello della pace
O noi perderemo l'ultima grande occasione perché questo nostro essere sud delle dall'Europa ma centrale nel Mediterraneo possa diventare una risorsa
Allora cosa chiediamo
Sono finisce che annunciano soltanto
L'Europa non può più pensare di guardare al problema degli immigrati come ad un problema che riguarda la Sicilia o qualche pezzo del nostro Paese
Perché chi viene da noi viene perché vuole andare a trovare e a cercare speranza nel resto del Paese Europa in gran parte poi arrivano lì allora cosa chiediamo ma siamo rese protagoniste
Con forza di ottenere un po'di risorse per l'attuazione del cosiddetto Piano Marshall e l'abbiamo chiamato così per evocare il piano americano ma per dire all'Europa investa
Nei Paesi del sud del dall'altra sponda del Mediterraneo perché queste politiche di partenariato e abbiamo chiesto di farlo non continuando a dare risorse sotto forma di elemosine che rischiano di aggravare la situazione di questi Paesi
Ma
Chiedendo alle regioni transfrontaliere
Di
Attivare percorsi con le Regioni dall'altra parte del Mediterraneo una sorta di tutoraggio una sorta di
Di accordo tra Regione e dopo una regione europea aiuta una regione all'altra parta
Dall'altra parte a creare condizioni di sviluppo cioè le risorse per creare lì sviluppo
Che sia guidato
Da chi ha
In qualche modo più know how più possibilità di guidarlo so che un voto risorse ci sono speriamo che queste
Che questa cominciano a funzionare ma non basta o l'Europa si fa carico di questo problema e sceglie lo dica la professoressa
Hubner perché so qua quando è sensibile su questo e sceglie di istituire una nuova Commissione che guardi ai problemi del Mediterraneo
Una Commissione che si occupi completamente di questi problemi così come si è fatto sull'intervento per il recupero del Paese all'estero o no e non usciremo da questo problema noi rischiamo di farci travolgere dalla disperazione ed alla speranza
Di questi nostri a Miccichè guardano hanno e con una mano tesa mai questo vogliamo svolgerlo
Questo ruolo presso resta perché noi veniamo
Devo tre minuti e c'è un ente perché noi veniamo tre minuti e chiudo perché noi veniamo da una storia e abbiamo
La responsabilità che la storia ci insegna
Di farla deve andare poi esperienza mai siamo stati un popolo è sforzo possiamo angora come le ho detto ieri nella mia relazione un popolo di emigrati
Ma lo siamo stati
Moltissimo nel passato
è la nostra gente quando andava via dall'Italia perché l'Italia parlammo compenso ormai del Mezzogiorno d'Europa quando andava nelle altre parti del mondo veniva considerata immigrata
E se noi andiamo in giro per il mondo adesso
E ci rendiamo conto che quelle che erano immigrati che venivano considerati immigrate adesso svolgono un ruolo nella società e nelle istituzioni di quei Paesi
Noi pensiamo che questo è potuto avvenire perché a noi nel passato qualcuno questa opportunità ce l'ha data così io credo che questo sia l'approccio come dobbiamo guardare
A queste persone
Perché questo significa onorare la nostra storia e farne esperienza in questo contesto
Commissario
Noi le chiediamo di darci una mano d'aiuto perché l'Europa si occupi più di più dei problemi del Mediterraneo
Noi siamo disponibili a utilizzare anche parte delle nostre risorse se ci dovesse essere bisogno perché siamo convinti che l'utilizzo di queste risorse perché creare anche condizioni di sviluppo dall'altra parte
Significa aiutare questa gente avere la consapevolezza di potersi a costruire un proprio futuro e di poterlo fare in armonia con un Paese che adesso torna ad essere centrale
Ma che vuole essere un Paese che costruisca giustizia sociale pace altrimenti non rischieremmo di non essere protagoniste io credo che come siciliani noi purtroppo
Questa ultima grande occasione di essere una sorta di carrozze e motrici che aiuti gli altri
Ad entrare in Europa non ce la possiamo perdere se sbagliamo finisce col che che saremo l'ultimo carro di quella carrozza che va in Europa ma che ci va senza dignità e soprattutto senza identità
Ringraziamo il Presidente Cuffaro per l'intervento appassionato do la parola Fabio Melilli presidente dell'Unione delle province italiane che ringrazio ancora una volta per avere voluto questo momento di confronto
Ma il Presidente dell'UPI che ringrazia la Sicilia Siracusa e ringrazio naturalmente il commissario europeo per la sua presenza
Il Presidente della Regione Siciliana
Riflettuto in modo intrigante su una delle questioni più rilevanti probabilmente per questa terra a me spetta il compito naturalmente di
Rimanere nel ruolo anche se il tema va sicuramente approfondito e approfondito con serietà
Io
Sono convinto che questo sessennio si avrà
Con una consapevolezza
Alla quale noi non possiamo più sfuggire
E cioè che il destino della nostra gente il destino delle città delle Province delle Regioni
Soprattutto del sud del Paese sia legato alla capacità della classe dirigente locale di individuare con chiarezza gli assi dello sviluppo
Non era così sette anni fa
Oggi c'è la piena consapevolezza che lo sviluppo locale è un fatto che
Determiniamo noi determinano le scelte dei territori
E che non c'è più qualcuno dall'alto non si chiami esso Cassa del Mezzogiorno chiamatelo come volete che che interviene per determinare da fuori le condizioni dello sviluppo
Ho un grande economista raffigurava lo sviluppo locale come un vecchio anziano
Che arriva di notte in un Paese pieno di neve freddo e si affaccia da fuori alla finestra per guardare dentro le case trova
Nelle casse il camino acceso trova
Un una tavola imbandita e si ferma dove
Dove c'è il camino acceso dove c'è il tepore dove c'è la tavola imbandita ecco noi credo che la politica spetti il compito di creare le condizioni dello sviluppo apparecchi Andora tavola accendendo il cammino creando cioè le condizioni perché lo sviluppo sia stabile solido e
E concreto
Per questo credo che le scelte che sono state compiute nella fase ascendente della programmazione europea siano scelte sagge
Alle quali il nostro Governo e come Governo italiano nelle sue gli ultimi anni ha partecipato ha partecipato con
Con serietà
Ed oggi spetta a noi spetta la classe dirigente locale di porle in essere attuarle
Immaginando che quelle che abbiamo definito come assi fondamentali siano poi coerenti nell'applicazione pratica più difficile la fase applicativa della fase costruttiva del percorso europeo sono mille le tentazioni mille
Le occasioni che ci portano fuori dal percorso che abbiamo delineato e noi tutti insieme dobbiamo invece restare dentro
Dentro
A quei principi che sono l'unità della programmazione
E cioè una programmazione che sapete essere davvero onnicomprensiva e che sa bene sappia intercettare i rivoli dello sviluppo nessuna provincia italiana oggi ha una vocazione unitaria nello sviluppo
Siamo tutte province che assistono a trasformazioni importanti del sistema manifatturiero italiano delle dei dell'economia e tutti lavoriamo perché i rivoli del nostro sviluppo possono essere rafforzati contemporaneamente
Una provincia compiuto vocazione turistica un'altra con più vocazione industriale o agricola ma tutti lavoriamo perché
L'unitarietà della programmazione sia chiara e definita la qualità della programmazione
Troppo spesso nel passato abbiamo commesso degli errori
Della ricerca purché sia della
Della progettazione della dell'acquisizione delle risorse senza dedicare lo spazio necessario alla qualità della programmazione della progettazione e la definizione delle priorità
Abbiamo detto tutti quali sono
Credo che il
Il Quai se nello definisca con nettezza e quindi sappiamo quali sono le strade che dobbiamo percorrere
Come come possiamo farlo qualcuno diceva questa mattina che
Non c'è più grande banalità di quella che vuole ridurre una complessità semplicità le scelte sono complesse eguaglia semplificare i processi
Con una logica che non è una logica di saggezza
Nel nostro Paese ormai a definita il Presidente la Regione ha usato il termine federalismo lo uso anch'io
Nella stessa accezione o meglio lascio l'accezione alla a voi insomma utilizzate lo come volete ma
In un Paese che negli ultimi dieci anni
Ha spostato il potere sui territori di fatto al di là delle riforme ma insomma è accaduta una cosa importante in questi ultimi anni
Paese policentrico a luoghi di decisione molto più vicine territori poi dei luoghi di questi luoghi facciamone una critica collettiva
Il Presidente ha ragionato del della sussidiarietà orizzontale di quanto dobbiamo spostare sul versante del sociale i poteri che
Si stanno spostando verticalmente nelle autonomie locali
Ma è accaduto
E si è accaduto questo un Paese che non ha più una unitarietà di
Di guida in termini di scelte non può che rafforzare
I rapporti interistituzionali non c'è Paese federale al mondo dove non esista una complessità e una forza dei rapporti tra i livelli istituzionali
Che sono quella che a me piace definire la pazienza della democrazia
La pazienza dell'ascolto questo riguarda gli assessori regionali quelli provinciali quelli comunali è più facile spendere il capitolo di bilancio
Che impegnare il proprio tempo nell'ascolto delle ragioni degli altri e pure questa è la strada rispetto alla quale non abbiamo alternativa i processi di sviluppo ricostruiamo dal basso
Sei questi anni che ci attendono su anni dove credo non sia più consentito a nessuno di sbagliare
Commissario europeo mi dice il presidente ha ragione ci invita a ragionare anche del dopo due mila tredici ma il dopo due mila tre ci sarà produttivo per noi se questi anni sapranno costruire
E quindi questa occasione l'occasione che non possiamo perdere
In questo le Province non hanno l'esigenza di rivendicare un ruolo
Noi abbiamo partecipato alla fase ascendente nei luoghi
Della decisione con il sottosegretario Bubbico nelle conferenze unificate perché il quadro
Fosse costruito secondo le alle nostre sensibilità ci siamo riusciti in modo discreto io credo il lavoro di ognuno per per l'Ukip tra l'altro se ne occupa in maniera importante Presidente
Per la provincia di Siracusa abbiamo fatto un buon lavoro ora riportare sul
Sul terreno del confronto questo lavoro faticoso che abbiamo fatto nella fase ascendente è compito di tutti noi
Ci sono luoghi dove
Questa mia visione non è condivisa
Ma non è un problema di collocazione politica
Assolutamente non lo è stamattina discutevamo con il Presidente la provincia di Napoli di una
Regione la sua che immagina di costruire gli assi dello sviluppo in solitudine
E questo non paga ma non paga il territorio campano non paga è è mio per la visione che non sa ascoltare i bisogni che vengono dal basso
E che se uno non sa a determinare le condizioni dello sviluppo se non attraverso una
Concertazione alta dobbiamo farlo subito
Non c'è alibi più per nessuno
Su questo si misurerà la capacità della nostra classe dirigente su questo si misurerà la capacità del sud del Paese non soltanto del sud del Paese di saper utilizzare questi sette anni come anni proficui rispetto alla creazione delle condizioni di sviluppo
Alla commissaria europea chiediamo di sostenere questo impianto
Forse va codificato dovremo fare uno sforzo in più perché perché il tema dei rapporti tra le istituzioni è un tema che ha bisogno di garanzie codificate
Perché esse possano essere il luogo dove che sa saltare anche le sensibilità o le
Insensibilità di ciascuno di noi e quindi va costruita una griglia
Dove creiamo le condizioni per lavorare tutti insieme si può fare
Si può fare siamo convinti che grazie al sistema ricco della democrazia partecipata degli enti locali questo accadrà se saremo tutti insieme rinunciare a un po'di sovranità a favore delle condizioni dello sviluppo che ci attende
Grazie allora per
L'ultimo intervento il Sottosegretario Bubbico mi ha promesso che per gli impegni diciamo
Di ruolo della Commissaria sarà breve noi gli chiederemo di tornare in altri momenti per approfondire queste tematiche
Sì grazie io non ho lasciato volentieri al mio intervento perché
Più utile per noi dare spazio alla Commissaria Hubner perché saluto e ringrazio
Per essere presente nel nostro Paese in Sicilia e per aver voluto accettare l'invito dell'Unione delle Province italiane che per la prima volta
Incontra un commissario europeo
Io segnalo questo dato per mettere in evidenza alla maturità del process sordi partecipazione del protagonismo
Della voglia di responsabilità che il complesso degli enti locali manifesta e di come gli enti locali guardano all'Europa
Non sono e non tanto per con le risorse finanziarie che mette a disposizione per costruire processi di crescita e di sviluppo per sostenere le politiche di coesione
Quanto per il valore aggiunto
Che le pratiche europee consentono di mettere in campo perché chiedono a tutte le amministrazioni rigore capacità di valutazione
Induce tutte le amministrazioni a praticare la visione strategica
A costruire il partenariato a mettere in campo cioè quella operatività che potrà aiutare le aree in ritardo di sviluppo a superare le condizioni di marginalità per questo
Io la ringrazio ringrazio tutti voi ringrazio il presidente della Regione Siciliana per gli sforzi che sta producendo perché
Questa straordinaria realtà recuperi la centralità che le appartiene che lei appartenuta nel corso dei secoli
E perché si possa
Sostenere quello sforzo
In grado di mettere in campo classi dirigenti di qualità che sappiano rinunciare
Al ritorno di breve periodo e sappiano investire sul futuro sappiano investire su quei settori in grado di cambiare strutturalmente
Le condizioni
Dei nostri territori i nostri sistemi economici e per questa ragione siano in grado di garantire ma esigibilità
Di quei diritti che lo spazio comunitario vuole estendere anche ad altri popoli grazie e buon lavoro
Io non posso che ringraziare lo sforzo fatto dal Sottosegretario Bubbico che vorremmo avere nuovamente qua trattare di questi temi
Do la parola alla signora Hubner che ringrazio ancora il nome di tutti per la sua due giorni siciliana e per la sua visita a Siracusa
Agricoltori testimoni impietriti fuga notte imprecare quando noi stenografici che ormai Mineo lumen arresterò in Sicilia emersi oppure perché non arriveremo mai ad aereo proprio
E per come sono avvenuti la fine dei conti sostiene di varare una per la stima chiarissima vorrei condividere comunque ottimali al nome osservazioni come millesima euro legate non solo seminario massima CONAI le osservazioni generale su questa mia comunità di tre giorni per il cinema che è stata molto i sa molto utile Battista Giambattista deve fare lei ci ha detto che
Basterà io misi lavorassi perché si era chiusa del genere osso direi che più volte i gestori iniziando da ieri in modo che l'arresto che tanto più la vostra isola eccezionale miti e tanta veramente vi faccio i miei migliori auguri inizio ora Santoro più serio il modo in cui viene concepita la politica regionale e il modo in cui viene attuata in Italia e un discorso di particolare interesse per per tutti noi che lavoriamo sulla politica regionale europea e questo ha degli ottimi motivi nel senso che ci sono pochissimi mesi all'interno dell'Unione europea in cui dice l'intento non Caner regionale ed è così forte come avviene in Italia invece ieri due anche la mia visita alla anzianità dal museo di Sant'Anna questo negozio di arte moderna di Sant'Anna sono rimasta veramente colpita di quanto fosse forte queste identità regionale particolarmente visibile proprio a livello culturale
Ovviamente la politica regionale
Europea non è stata mai soltanto una politica di soldi e di assistenza finanziaria anche offerto alle Regioni italiane la possibilità di fare una sperimentazione di cose diverse se modi nuovi di vedere lo sviluppo territoriale fin dall'inizio dei fondi strutturali le Regioni in Italia sono sempre state responsabili per la
Gestione dei vari programmi operativi dei vari Porro che contribuiscono alla modernizzazione alla la formazione delle infrastrutture e dei settori produttivi dove in futuro ovviamente anche all'innovazione alla competitività competitività e alla formazione alcuni interventi specifici che hanno portato anno che ha un collegamento diretto tra le c'è un europea e le autorità locali e questo è stato particolarmente vero per il Progetto Urban opere l'iter per i programmi leader quindi
Già in Italia ed in Sicilia in particolare abbiamo avuto questa esperienza con un po'di gas Manzella multilivello e quindi con il coinvolgimento dei livelli anche di autorità locali quelle politiche e questo vale anche per il periodo di programmazione che abbiamo di fronte agli enti il periodo due mila sei luglio due mila tredici la parte province in tale della programmazione nazionale per l'Italia sarà attuato proprio attraverso le Regioni i vari programmi operativi e che assorbiranno quasi due terzi dei fondi totali destinati all'Italia
E ritengo che questa ossia la percentuale una delle percentuali più alte se non la più alta affinché sia mai stata data a livello di regioni europee le autorità provinciali poiché regionali possono delegare
Appunto le autorità regionali possono delega questa è responsabilità alle province e ai Comuni quindi c'è già un discorso di Gavirate multilivello io personalmente sono convinta che la decentralizzazione attraverso la governance multilivello all'interno dell'Unione europea Saillant cosa giusta da fare io sono convinta che questo sia vero
Sia vero perché innanzitutto la decentralizzazione se accompagnata da alle giuste capacità istituzionali a livello regionale e locale può o portare un'efficienza economica di grande la maggiore e inoltre incoraggia la democrazia locale Vespa Andrea quello di cui abbiamo tanto bisogno in Europa coinvolge la gente evoca anche una legittimità alle politiche economiche e sociali che vengono anche in vabbé sui vari territori dell'Europa
Tutti gli italiani forse ancora di più la Sicilia il passo programmi il emerga
Nei periodi di programmazione passata sono state come possono essere considerate come laboratori erano i patti territoriali c'erano dei piani in via Grandi territoriali tutta una serie di iniziative ai sensi dei protegga Urban per esempio
Che
Forzato dopo un miglioramento delle competenze anche dalle autorità locali nella loro capacità di stabilire dei partenariati che proroga proprio sostenere lo sviluppo dell'economia
C'è stata ancora la strategia d'innovazione regionale che viene aggiornata continuamente anche quando un elemento forte nello sviluppo locale ovviamente permettere una vera partecipazione dei partner locali la capacità istituzionale a livello locale dovrà essere rafforzata è com'era che io vorrei sostenere che l'assistenza tecnica idea delle azioni di capacity bionde Inga che fanno parte dei programmi regionali dovrebbero essere accessibili anche alle autorità locali
è vero quando è stata concepita l'Unione questo non è stata creata come e dagli Stati membri nel tempo però loro le autorità regionali e locali hanno svolto un ruolo sempre più importante nella costruzione dell'Europa e questo ruolo è stato riconosciuto e la politica regionale è stata in fondo la prima politica che ad conosciuto ma contemporaneamente ha incoraggiato attraverso tutta una serie di strumenti la partecipazione dei livelli di Gaber basta regionali e locali proprio per respingere lo sviluppo economico a livello locale e su questo verrà riconosciuto con ancora più forza con ancora maggiore forza nel nuovo Trattato europeo che è stato appena discusso e adottando una settimana mi fa all'icona questo Trattato per la prima volta a sottolineare il ruolo e l'importanza e la partecipazione dei livelli regionali e locali negli affari europei e anche
Per la prima volta si parla del principio di sussidiarietà
Che vana per la prima volta al di sotto del livello nazionale e quindi
Abbiamo un'espressione molto più forte della sussidiarietà anche a livello regionale e locale nel nuovo trattato inoltre
Per la prima volta sia nel Trattato europeo Biella nozione di coesione territoriale non soltanto in quell'economica e sociale e questo certamente è oggi aiuterà a pensare
Dov'è il più seriamente a questo sviluppo territoriale armonioso nell'euro verrà nella nuova Europa si è parlato oggi nella Dichiarazione di Berlino anche i ieri mi ha parlato il Presidente Cuffaro per la prima volta i
è stato sottolineato è stata sottolineata la necessità che l'Europa riaffrontare i suoi compiti anche a livello locale regionale quindi oggi dice
Una situazione politica diversa da quella che avevamo alcuni anni fa
Conferisce epidemia questo riconoscimento delle autorità regionali e locali diventa oggi così importante per noi in Europa per tutta una serie di motivi porteremo già in tanti altri Comuni innanzitutto rafforzare il collegamento tra i cittadini tra il cittadino normale e l'Unione europea e ancora quasi ferme perché pur rispettando le identità e le diversità voci permetta di andare avanti insieme e questo secondo me è importantissimo inoltre aiuta a garantire che questo principio il principio di questa cava per naso molti livello diventi un principe però solido un saldo all'interno dell'Unione europea invece ancora una cosa che vorrei qui sottolineare ed è guerra in termini politici questo dibattito ma il dibattito sulla Gavras multilivello
E anche collegato alla legittimazione e alla cittadinanza cioè il ruolo delle comunità territoriali deve essere rafforzato se noi vogliamo che i cittadini europei veramente si mobiliti no e veramente solo lo sostengano con forza il processo europeo come in questo senso essenziale che l'Europa venga comunicata per così dire nomi a Bruxelles e ma a livello di autorità regionali e locali che facciano sentire la loro voce che ribadisca nei loro impegno ristretto ai principi che rappresentano le basi del progetto europeo ecco perché apprezziamo tantissimo il fatto che nel programma preparato dalla Sicilia per il prossimo sette accanto ci sia questo compito dico l'unica soluzione che preso molto seriamente c'è proprio un progetto per la comunicazione che già
Esistenti e questo ruolo più forte più forte delle
Unità regionali delle autorità presenti a livello territoriale voli in ambito europeo non è soltanto il risultato di richieste istituzionali
Mariani
Il riconoscimento del fatto che le Regioni e le autorità locali sono importanti
Sono importanti per migliorare la performances economica complessiva dell'Unione cioè c'è una logica economica dietro tutto questo questo deve essere preso molto seriamente nel mondo globalizzato geologico qualunque sviluppo che venga dall'alto da solo leve assolutamente insufficiente e inefficace e io ritengo che un ruolo approfondito delle Regioni delle autorità ad hoc tali importi saranno a un processo decisionale più efficiente oggi se prendiamo l'innovazione seriamente tuttavia sappiamo che non è a base d'asta o fare una dichiarazione sull'innovazione che avvenga pronunziata anche dai migliori governi
Bisogna farla minore non è l'innovazione bisogna farla laddove c'è la prossimità dei partners dove ci sono le università dove ci sono le piccole e media impresa e delle istituzioni istituzioni finanziari che hanno fiducia nei partner economici e anche
Dei leader
Locali che siano bravi a mo'ti pare i comunisti lavorare insieme senza sull'innovazione quindi
E l'Europa deve avere successo a livello globale rioni Reggio pone deve siccome aiutare le sue idee le sue forze per poter competere sul mercato globale qualcuno già detto
L'ha già parlato oggi del contesto globale cioè quanto sia importante oggi dice che quanto siano importanti le Regioni lei Lo destro ieri a Palermo non bisogna misurare le proprie forze rispetta i propri vicino bisogna pensare ecco quanto si possa essere competitivi o quanto si sia come indicativi a livello globale ecco perché
Anche nel programma della Sicilia negli anni a venire ma ci saremmo da una impostazione settoriale allo sviluppo e a una impostazione molto più integrata e questo è uno dei valori aggiunti del vostro programma quello che è stato qui preparato dall'UPI e l'utilizzo
Qua il Governo ne ha accennato anche oggi esiziale abbiamo stiamo passando da un discorso sull'assistenza
Ma degli investimenti che invece vanno a sostenere le possibilità le potenzialità delle Regioni oscilla stiamo passando da un ruolo dominante di ad un certo livello di Chiavenna ha una cava il NARS multilivello una capanna sul livello che come ho detto deve essere Bang coordinata a livello nazionale e regionale locale
A livello comunitario Saiti noi su abbiamo deciso praticamente tre anni fa abbiamo deciso che Guerri uscire a realizzare l'agenda di Lisbona dovevamo passare a livello regionale
E quello che abbiamo scoperti dopo e abbiamo proprio scoperto questo fatto che Lisbona passa attraverso le Regioni attraverso le comunità locali questo ci ha reso molto più efficaci l'abbiamo già visto oggetto anch'io mi ricordo tre anni fa quando fa do la prima visita
Giù quando parlerà vorrei Lisbona i giornalisti
Micol dicevano ma che vuol dire a Lisbona perché è usare questa euro lingue noi sappiamo solo che la capitale del Portogallo e invece oggi quando vengo qui nelle varie regioni vi sono i giornalisti a chiedermi di Lisbona quindi veramente abbiamo impostato il discorso a livello regionale e questo è un grosso cambiamento a livello europeo riguarda tutta l'Europa tutte queste spinte sono delle cose che sono state citate da tutti voi oggi si il Canova anche che ciascun territorio si trova di fronte a sfide e anche però ha possibilità potenzialità specifiche e e abbiamo bisogno di strategie mirate che siano preparate da coloro che conoscono beh né la situazione a livello locale e regionale si è parlato del rapporto di coesione in questo nostro rapporto abbiamo detto che tutte le cose che abbiamo discusso il cambiamento climatico il Cina l'India questi con correnti che diciamo cosa sasso dentro lì non petizione con noi utilizzando dei se l'aria più bassi ben questo premendo a degli Stati differenziati a livello regionale ogni regione chi soffre in modo diverso ha delle possibilità di fare se nel quadro di questa strategia dice ecco perché ancora una volta questa dimensione regionale e locale eh tanto in tanto importante ultima cosa alla quale vorrei accennare alcuni vere la storia almeno due o tre compreso il Presidente Cuffaro ad un anno parlando della cooperazione tra territori quando mostri ritenendo che questo sia uno dei cambiamenti più importanti nella nostra politica
Per gli anni avvenire queste o lo si è tipo tre la cooperazione territoriale ed è un obiettivo assenso pieno di della nostra politica
E ci saranno dei do ma
Fondi e ci saranno dei finanziamenti molti maggiori negli anni avvenire è questa perché questa cooperazione tra territori è un fattore di successo cruciale se vogliamo raggiungere una maggiore efficienza
Una maggiore e più capacità concorrenziale il Presidente di Tecla e anche il collega ora dimentico il Presidente dell'arco Adriatico ionico e importantissime importantissimo puri c'è vogliate andare oltremodo tre l'Unione europea e in questo senso il ruolo della Sicilia che fa parte dell'Europa
Perché al centro del contesto Mediterraneo sicuramente la Sicilia può svolgere un ruolo importantissimo sono anche contentissima di DDR queste proposte che vengono dal Governo della Sicilia di lavorare con noi nel campo del cambiamento economico le Regioni di cambiamento economica è una nuova iniziativa della Commissione vorremmo avere delle reti di Regione che si occupano di problemi relativi all'innovazione che riguardano le risorse naturali ed altro quindi per noi è una bellissima notizia che voi vogliate partecipare infine vorrei ancora invitarvi
A riflettere non soltanto sul FAS allora sappiamo quello che abbiamo fatto ci sono tante storie di successo anche se qui ma anche pensare agli errori che abbiamo fatto dobbiamo completare il il periodo due mila due mila sei su una nota di successo ma dobbiamo anche attuare le nuove politiche dobbiamo cominciare a pensare
Quali saranno le politiche oltre l'orizzonte del due mila tredici scemo vi invito alla discussione sul periodo che verrà dopo il due mila tredici per concludere
Duro il mondo è cambiato l'Europa è cambiata enormemente io vengo dalla Polonia da un Paese nuovo all'Europa e sapete bene quanto l'allargamento abbiamo cambiato l'Unione Europea quindi tutti ci stiamo adattando stiamo
Adattandole non signore agende politiche ed economiche alla nuova realtà dai nostri programmi e questa è una sfida anche per la Sicilia sia il vostro programma il vostro modo di pensare al futuro si dimostra che questo adeguamento voi lo state prendendo molto sul serio che questa è la buona notizia devo anche dire però che il vostro futuro nelle vostre mani cioè l'Unione europea per cui è molto importante c'è la Commissione ci siamo noi che veniamo qui e lavoriamo molto molto vicini ad oggi sono delle politiche europee
Anche queste sono qui per accelerare i cambiamenti che sono in corso in Sicilia per facilitare questi cambiamenti in Sicilia Ciampi ma dovrebbe cogliere le possibili perché esistono tutta intorno che vengono generate anche dalla globalizzazione anche dalla mia l'ampliamento della unione europea e poi
Più Sicilia in Europa più Sicilia nelle politiche europee dovrebbe essere presenti dovete cercare si a svantaggiate vidi tutto quello che viene dall'Europa l'ho già detto ieri siamo un continente piccolo tutti devono contribuire non è un privilegio soltanto è anche un dovere far parte dell'Europa ecco
Perché i costi di nuovi programmi perché c'è questo spostamento delle priorità perso più innovazione più ricerca più formazione più trasporti sostenibili più energie alternative porta tutte queste cose non sono importantissime la bella notizia per me e spero che la cosa venga presa sul serio da tutti a questo impegno a una migliore Gal ordinanza
Ausilio di trasparenza più coordinamento più partenariato ma anche una politica più orientata sui risultati non si tratta soltanto di spendere i soldi ma di raggiungere i risultati
Ora
E quello che vorrei dirvi come rappresentante della Commissione questo no voi in questi due giorni siamo qui anche per lavorare con voi proprio per cambiare l'immagine della Regione questa è una cosa importantissima grazie grazie per vostro impegno su questo programma per la sicurezza nel quadro dello sviluppo se riuscirete a rendere la Sicilia disponibile in Europa come una regione in cui è bello venire bello per investire per
Lavorare per vivere è ritengo che sarebbe bello per tutti noi
Però che avere in via Sicilia in Europa è una situazione win-win per tutti noi europei
Scusatemi adesso devo correre in aeroporto quindi
I miei migliori auguri esaustive ci sono tante di quelle cose che non ho visto che questo è un buon motivo per ritornare quindi gran
Si accetta l'invito
Noi vi ringraziamo la signora Ornella invitiamo anche a nome sindaci della provincia tornare nel nostro territorio