Israele-Palestina: la lunga sfida della pace

Buonasera gentile pubblico
Mi dispiace vedere
Questo
Breve ritardo con cui iniziamo
Nostra tavola rotonda dovuto
All'altezza del Ministro degli esteri che ora dovrebbe arrivare a minuti non intanto iniziamo anche perché
Il Ministro dell'interno di Israele
L'onorevole sci Tritto
Ci deve poi lasciare
A un certo punto nel pomeriggio perché deve tornare in Israele essendo lui venuto esplicitamente per questo nostro incontro nonostante
In molteplici impegni che un ministro all'interno a
Qui abbiamo un ex ministro dell'interno in prima fila
Il Presidente Scalfaro che essa
Salutiamo
Sa bene Presidente un Ministro dell'Interno quanti impegni a
Ecco
Lo ringraziamo chi ha avuto la bontà di venire
La
Il tema che stiamo affrontando israeliani e palestinesi la lunga sfida della pace è molto complesso e qualcosa di cui
Tutti parlano
Da molti anni
Da tantissimi anni
Ed è
Un tema su cui
La diplomazia internazionale organizzazioni non governative
Personalizzata anti livelli si sono impegnate nel corso della storia
Ma
La situazione rischia
Di essere percepita ancora come un impasto
Ma la conferenza di questa sera ha un valore particolare perché innanzitutto riunisce personalità di rilievo che poi presenterò
Del
I tre tanto quanto
E della
Della Palestina ma anche
Perché si svolge alla vigilia di un grande vertice convocato negli Stati Uniti
Nel nel mese di novembre
E allora noi vorremmo chiedere ai gentili ospiti se è vero che siamo nell'impasto o se c'è qualche speranza che questo vertice prossimo negli Stati Uniti
Riesca a darci qualche prospettive sullo status finale della del negoziato
Sulla subito sulla questione di cui trattiamo oggi
Io credo che un incontro come il nostro quello che si sta volgendo qui a Napoli non può non tener conto
Di uno sforzo spirituale
Di un grande esercizio spirituale che è richiesto a tutte le parti che discutono
Noi
Stiamo vivendo giorni di dialogo vivremo domani una grande giornata di preghiera per la pace e noi vorremmo dedicare anche la nostra preghiera per la pace
In Medioriente
Non è difficile
Mettersi d'accordo
Tra Carpi diceva Weizmann il Primo Presidente di Israele in un albergo di lusso ma il problema è far penetrare la pace nella coscienza dei popoli
Allora io vorrei chiedere
I nostri interlocutori oggi
Mentre saluto il Ministro degli esteri il Presidente D'Alema
Lo ringrazio
Quindi vorrei chiedere se
è venuto forse il momento che l'ascolto che il capirsi diventi anche un fidarsi tra le due parti
Questo negoziato non può
Secondo noi anche con un approccio di fede con un approccio spirituale
Andare avanti all'infinito senza
Giungere a un chiaro approdo ma deve essere finalizzato a un trattato di pace in tempi certi
Io sono molto contento che assieme appunto alle due personalità anzi alle quatto personalità che giungono dal Medio Oriente ci sia tra noi il ministro degli esteri D'Alema che rappresenta
Con il Governo italiano un grande sforzo che l'Europa sta facendo
Da tempo per il Medio Oriente e in particolare vorrei segnalare e sottolineare
Lo sforzo che l'Europa e l'Italia in testa hanno fatto a partire dalla scorsa da due estati fa dopo la crisi del Libano per garantire sicurezza a Israele
Ma
C'è anche un'altra domanda che noi vorremmo rivolgere
E che mi sembra già trovi una risposta nell'incontro quindi questa sera a cui veramente
Partecipano tantissime persone è vero o no che la causa palestinese sta perdendo di interesse
Perché questo è l'altra questione dopo la morte di Arafat dopo la guerra in Iraq ciò che sta accadendo in Iran
Del Medioriente interessano più altre aree
Ci siamo più concentrando su altri problemi la causa palestinese internazionalmente sta perdendo di interesse ecco
Sembra una domanda retorica alla vigilia della conferenza di pace di novembre e sembra una domanda retorica vista la vostra partecipazione così numerosa ma è una domanda che bisogna farci
Perché e anche a partire da questa domanda che noi vorremmo trovare le strade per che non siano
Le strade di sempre ma anche delle strade dei sentieri nuovi che portino finalmente alla pace
La Comunità di Sant'Egidio è onorata di poter ospitare nel meeting interreligioso qui a Napoli questo tipo di dibattito e darei subito la parola
Al ministro
D'Alema che
Ci spiegherà
La posizione diciamo italiana europea sulla questione poi ci dirà anche quello che vuole sulla questione lo ringrazio di essere tra noi
Prego signor ministro grazie quindi chiedo scusa
Innanzitutto
Gli ospiti
Stranieri e a tutti voi e se o ritardato qualche minuto intrappolato da
Dai giornalisti
Se volevano sapere della pace del mondo e poi tante cose sull'Italia che però io non l'ho detto ma solo per non dirle c'è voluto qualche minuto per qualche
Per potere raggiungere questa sala
Io corro un rischio in questo dibattito
Lo dico subito anche se poi farò ogni sforzo per evitarlo
E corro il rischio di parteciparvi con troppa passione
E
Lo dico perché la passione
Nelle delicati
Vicende diplomatiche a volte non aiuta
E qualche volta mi ha portato
Anche ad una partecipazione troppo intensa anche dal punto di vista il motivo a questa vicenda
Ma credo che
Si sia compreso che questa partecipazione
Nasce da un sentimento profondo
Da un legame profondo verso il popolo israeliano
E verso il popolo palestinese
Non credo che si tratti di un sentimento personale
Credo che questo
Atteggiamento corrisponda
Ad un sentimento largamente condiviso tra gli italiani
E quando noi diciamo che ci sentiamo egualmente vicini
Ha i destini di questi due popoli poi diciamo qualcosa che appartiene
Lo ripeto la storia al modo di vedere e dissentire questa vicenda che che propria degli italiani
Penso fra l'altro che l'essere egualmente vicini agli uni agli altri sia la posizione migliore per potere contribuire alla pace
Ritengo che a poco serva no
Ad Israele amici che non siano in grado di parlare al mondo arabo
E comunque Israele ENEA gli amici di questo tipo
E che
A nulla servono agli arabi degli amici che non siano in grado anche ritrovare ascolto
Presso
Le autorità e il mondo politico israeliana
Dunque noi vogliamo giocare fino in fondo questo ruolo
In un paese vicino di un Paese amico parte di un'Europa che si sente profondamente coinvolta nello sforzo per la pace
Io vorrei
Esplicitare una una grande personalità del mondo religioso tratto ci troviamo
Con il quale ogni tanto l'occasione di incontrarmi
Nell'occasione
Che è abbastanza frequente delle mie visite a Gerusalemme cioè il cardinal Martini
Il quale mi mi ha detto una volta dice noi due condividiamo la convinzione che in lui ha una radice religiose naturalmente
Amando questa città Gerusalemme che il giorno che vi sarà la pace cui
In questo luogo
Così profondamente segnato
Dalla presenza religiosa e anche dai conflitti legati alle grandi religioni monoteiste il giorno che ci sarà la pace qui ci sarà la pace in tutto il mondo
Forse è una convinzione di natura mistica anzi è sicuro che non sarà così
Tuttavia io credo che il cammino della pace in questa tormentata regione del Medioriente comincia da Gerusalemme
E penso che il più grave errore che è stato compiuto
Negli anni che sono venuti dopo l'attentato del alle Twin Towers
è stato l'idea che si potesse arrivare a Gerusalemme partendo da Baghdad
Oggi si torna a considerare
Gerusalemme come il cuore della vicenda mediorientale
E questo è in parte una risposta
Hai problemi che che Marco in paglia sono poneva
Forse per un certo periodo si è pensato
Che il conflitto israelo palestinese fosse
Un elemento secondario nella complessa situazione mediorientale
Oggi si torna a considerare
Questo problema come un problema cruciale come un punto da cui ripartire
E questo per molte ragioni
Adesso prescindendo appunto dalle motivazioni ideali
Guardiamo all'analisi geopolitica
Innanzitutto
Non c'è dubbio
Che
Il tema di una coalizione internazionale in grado di isolare il terrorismo si è riproposto con grande forza
Dopo il rischio
Di una guerra di civiltà
Che è apparsa con ogni evidenza come
Il contesto più favorevole al fondamentalismo islamico e al terrorismo
Io credo che si sia sottovalutato la portata religiosa e simbolica che avrebbe avuto l'occupazione del califfato di Baghdad
Io ricordo alla vigilia di quella conflitto
Di avere avuto occasione di parlare con altri leaders occidentali
I quali ritenevano che il conflitto si sarebbe risolto in pochi giorni
Una due settimane ricco
E poi ci sarà la festa della democrazia
E ricordo l'opinione di un amico arabo che mi disse il giorno in cui un esercito occidentale
Occuperà il califfato di Baghdad
Accadrà qualcosa di simile a quello che potrebbe accadere in Europa se i mussulmani occupassero la Francia o la Spagna
Cioè in ogni parte del mondo islamico i giovani andranno reputarsi alla guerra santa
Purtroppo questa seconda previsione si è dimostrata più fondata
E
La guerra in Iraq ha funzionato più come un moltiplicatore Della vinaccia fondamentalista
Che non come un modo per fermare il pericolo terroristico
Anche per questo si torna a guardare alla questione
Israelo palestinese come un modo da cui non si può prescelti
E
Direi che forse per la prima volta si determina una convergenza inedita di interessi voi mi consentirete di dire parlare con franchezza
I Paesi arabi della regione
Che hanno a lungo sollevato il vessillo della causa palestinese
Senza tuttavia cadere mai veramente voluto uno Stato palestinese
Oggi
Si mostrano piuttosto favorevoli a questa prospettiva
Anche perché
Avverto hanno della questione palestinese può avere un effetto destabilizzante all'interno di questi Paesi
E avvertono il rischio che la causa palestinese che è stato a lungo al centro di un movimento di carattere nazionale
Può diventare la bandiera di un movimento di carattere fondamentalisti come religioso
Badate i conflitti nazionali ammettono una soluzione
I territori in cambio della pace
Le guerre di religione sono per loro natura senza fine
E il rischio che il conflitto palestinese diventi una guerra di religione
E si salti con la causa del fondamentalismo
E vissuta oggi da tutti
Paesi arabi della regione e Israele come un pericolo mortale
Ecco che torna in campo prepotentemente l'esigenza di offrire una prospettiva politica
Di accelerare un processo di pace nel quale molti non hanno mai fino in fondo creduto né da una parte né dall'altra
Di trovare una soluzione anche perché
Non possiamo negarlo
Sia Israele che gli arabi
Guardano con preoccupazione alla crescente influenza dell'Iran nella regione
E comprendono che soltanto una solida pace fra Israele e gli arabi
Può essere un elemento di contenimento di queste che è vista come una comune minaccia
E queste sono le ragioni
Anche se volete geopolitiche
Che rimettono la questione israelo palestinesi al centro dell'attenzione delle diplomazie
Che spingono gli americani molto prudenti sempre su questo tema a prendere l'iniziativa
Con un impegno personale di Condoleezza Rice e con l'annuncio del Presidente Bush della conferenza di Annapolis
Dunque siamo di fronte ad una vera opportunità
Come avviene in queste situazioni venga
Naturalmente
Siccome sono state tante le delusioni del passato
Occorre muovere con determinazione ma anche con cautela si attribuisce ad una grande personalità israeliana del passato a Bari barra la famosa frase
Gwyneth per lo studio che Ciuntu lustri Lucchese
E
E ragionevolmente la si può attribuire agli uni agli altri
E se ripensiamo al passato
Quante volte si sono perdute delle occasioni
A me è capitato una volta
Essendo appunto un vecchio appassionato di questo tema di assistere ad una conversazione fra Shimon Peres è inabissata
Due vecchi amici
I quali si sono rinforzati a vicenda tutte le volte che si poteva fare un passo in avanti in ma per colpa vostra o vostra non fu possibile a partire dal mille novecentoquarantotto
Ed era una storia infinita ed era una discussione drammatica perché alla fine si doveva dire che avevano ragione tutti e due
Non c'è nessun conflitto insolubile come un conflitto nel quale hanno tutti ragione
C'è una bellissima pagina diamo source nella sua lunga straordinaria autobiografia in cui racconta disse il ragazzo che fa la guardia al kibbutz
Con il fucile in mano
Aspettando i guerriglieri palestinesi nel corso della notte
Con la determinazione a dire se vengono insomma ci difenderemo che racconta del vecchio militante socialista che gli sta a fianco di dice ma loro hanno ragione
Cioè in fondo noi siamo venuti qui queste nei loro villaggi e la loro terra
Allora lui disorientato dice ma se loro hanno ragione noi abbiamo torto noiosa l'unica che noi diamo ragione
Noi siamo stati cacciati dall'Europa e siamo venuti qui dove abbiamo trovato la patria nostra la patria dei nostri avi
Ecco io credo che la pagina sia estremamente significativa perché fa capire che in questo conflitto si scontrano due ragioni
Ed è molto difficile trovare un accordo quando c'è un conflitto di due ragioni ora io credo io ho finito perché poi forse cinque non so se c'è un modo vecchio
Lanciare la palla in questo momento noi non sappiamo neppure bene la data di questa Conferenza di Annapolis
E vediamo con quanta fatica il Segretario di Stato americano fa la spola tra Washington
Gerusalemme Ramallah
Perché e del tutto evidente che questa Conferenza di Annapolis avrà successo se
Il dialogo diretto
Tra
Innanzitutto tra Mahmoud Abbas Abu Mazen Olmert avrà successo il cuore della Conferenza sta nelle intese
Che
Potranno essere raggiunti raggiunte tra il presidente dell'Autorità nazionale palestinese del Primo Ministro israeliano
I quali
Ed è questa secondo me la novità più importante non solo sono tornati a discutere
Ma indubbiamente
In questo momento hanno fiducia l'uno nell'altro
Per chi come me è stato a lungo osservatore di quel conflitto
E lo ha seguito da vicino nel corso degli anni io credo che la novità più importante sia che in questo momento le due leader scelto
Sono si direbbe con un'espressione popolare sulla stessa barca sono legati a un unico destino
Nel senso che
Il successo delle lunedì delle due leadership è legato al successo di questo negoziato di questo processo di pace
Altrimenti ci sarà un insuccesso degli uni e degli altri
Sono due leadership che hanno molti problemi
Drammatico il problema palestinese con la frattura tra
Fra la Cisgiordania e Gaza
Ma badate non meno complessa è la situazione israeliana
Dove una larga opinione pubblica segue con diffidenza processo di pace e dove la consapevolezza che la pace comporterebbe dei prezzi i territori Gerusalemme suscita
Una reazione molto contrastata del mondo politico e i suoi cittadini
Sono due leadership che vanno aiutate
Perché nulla è difficile nulla richiede più coraggio che fare la pace dove ci si è combattuti per decenni
Fare la guerra e molto più facile
In questo momento la comunità internazionale deve sostenere deve aiutarli
Dobbiamo essere aiutati anche qui oggi a capire dove sono gli ostacoli ecco perché è importante sentire i nostri interlocutori dobbiamo essere pronti a fare la nostra parte
Il che significa tante cose io ne accenno solo una diciamo ma io ho sempre pensato che l'Europa dovrebbe essere portatrice di una sua visione della del futuro di questa Regione
Compresi i problemi della sicurezza
Perché non pensare che la NATO assuma una responsabilità
Attraverso un meccanismo tipo partnership for peace
Che metta insieme israeliani arabi in un dispositivo di sicurezza comune
E l'Europa può mettere in campo quella straordinaria risorsa che l'Unione europea
Prospettando come ci siamo detti qualche volta nel passato per Israele per lo Stato palestinese per la Giordania
L'idea di un'associazione speciale all'Unione europea
Che innanzitutto favorisca una integrazione economica
Tra
Israele Stato palestinese Giordania capisco che parlare
Di
Di questi Stati come se ci fossero
E parlare di integrazione economica laddove oggi c'è la guerra può sembrare un sogno ma io penso che se si vuole incoraggiare la pace bisogna mettere sul tavolo anche dei coraggiosi incentivi cioè delle visioni del futuro
E l'Europa da questo punto di vista può fare molto noi siamo pronti a farlo che mi sento davvero di parlare a nome dell'euro
L'Europa è pronta come abbiamo dimostrato nel Libano io mi ricordo lo scetticismo dei dei ricordi gli amici israeliani
Quando noi dicemmo
Veniamo noi per garantire la sicurezza di Israele
E e so bene quanto nella dottrina israeliana l'idea dell'autodifesa sia un principio fondamentale
Però oggi UNIFIL e vista anche da Israele come un fattore di sicurezza
E se
E se tra il Litani e la frontiera libanese ci fossero gli esporla anziché unirsi io credo che per Israele la situazione sarebbe più complessa
Con l'Europa ha dimostrato e l'Italia in prima fila in questo caso di prendersi anche le sue responsabilità
Noi siamo pronti a prenderci anche ulteriori responsabilità ma spetta a loro i protagonisti crearne le condizioni
Grazie
Grazie
Grazie al Ministro D'Alema
Soprattutto per averci ricordato
In un momento in cui
Come sotto le sottolineavo all'inizio vorremmo fare anche uno sforzo non solo politico ma spirituale per trovare
Il coraggio della pace per averci ricordato che forse pace a Gerusalemme significherà né continuiamo a crederlo pace in tutto il mondo assieme a lui al cardinale Martini ora io vorrei dare la parola
Al all'onorevole medici dritte che il Ministro dell'interno di Israele
E che
è un politico di carriera
Perché
Nonostante sia nato in Marocco
è membro della Knesset dal Parlamento israeliano dal mille novecento ottantuno
Ma poi è stato dal
Varie volte Ministro
Ministro dell'educazione Ministro per le politiche abitative e dal due mila sette
Cioè da poco e Ministro dell'interno diritti Israele lo ringraziamo per essere venuto al nostro convegno ieri assistito alla messa del Papa bagnando siccome tutti noi
E ha dimostrato un certo coraggio
Davanti al maltempo una certa pazienza e di avere partecipato a questo nostro convegno anche se poi
Come accennavo cito a lasciare diciamo ecco
Presto oggi pomeriggio a lei la parola al signor ministro
Quindi avremmo accettato
A un acrostico
Complemento
Questo Marco
In piazza
Pretendo dove
Mi ritiro
Sentiti
Egidio
Affinché quattro giù quindi sequestri
Forse fino a che fare più Rieti indicato nel
Offrirci scritte ho
è difficile fare
Qualche novità
In effetti sul fuoco e cioè foto caro
Enti si chissà chi d'opposizione quattro leasing Sciuto Grilli
Un workshop traforo attentivo foto procedetti tutti i minimi più belli quindi chiederei
Entrambi infisso e questa tribù audience
Attinte tantissimo e se strategico il TAR Lazio Steffi su
I disosso strategico il tartufo dal porto
Stop metterlo Fenir virtual game Gatwick su altro play between assunti unici stancando sopprime
E ti dico si butta possibilità di a pervenire ad un
Dell'accordo virtuale è un fatto che nel corso degli ultimi di assassini quest'nel Medioriente solo se sono acquistabili in armamenti
Per un totale di duecento miliardi di dollari pensate che cosa si sarebbe potuto fare con uno stanziamento del genere
Queste se questi danari fossero andati a beneficio
Di coloro che vivono in quella zona che tipo di infrastrutture che tipo di abitazioni che tipo di facilitazioni
Si sarebbero potuti ottenere invece questi soldi sono stati
Spese per provocare un bagno di sangue per acquistare armamenti e quindi io credo che dobbiamo
Se vogliamo gestire la pace dobbiamo gestire il processo di pace in pace positiva così proprio come gestiamo la sicurezza io credo che
Il Capo di Stato israeliano palestinese
Ed è il mondo arabo
Dovrebbero insomma
Intendo dire di fatto
Devolvere le stesse intenzioni stesse stanziamenti e dare la precedenza alla pace così come lo si fa con la sicurezza se davvero desideriamo arrivare alla pace ed bene dobbiamo devolvere per il raggiungimento della pace tutti gli sforzi che possiamo posso dire che sono stato alla messa del Papa ieri
Nonostante la pioggia battente se questo servisse per raggiungere la pace tre quanto a stare in piedi ancora dieci ore
Pur vivere alla pace verificarsi io credo siamo arrivati a un punto dove sia arrivato il momento di cancellare questo conflitto che ormai si prolunga da anni anni e fra lo Stato di Israele gli arabi
Riparto il momento davvero per fare la pace arrivato davvero il momento
Per arrestare e il terrore e arrestare mettere la parola fine su questo bagno di sangue
E io credo che questo problema di
Fa la pace con i palestinesi è un po'come il problema di così le bambole russe nel senso che non possiamo permetterci più il a lusso di aprirne uno alla volta ormai non abbiamo più tempo è io ringrazio no le parole che ha detto il ministro D'Alema l'aiuto dell'Europa l'aiuto dell'Italia e l'aiuto degli Stati Uniti d'America però io mi perdoni credo che sia un problema locale questo dovremmo risolverlo fra di noi
Fra ebrei e arabi
Se dipendesse da me
Vorrei che
E agli israeliani gli arabi se ne stessero a casa loro e negoziato la pace così come abbiamo fatto slot dovremmo farlo a casa nostra se dobbiamo arrivare alla pace non è necessario andare fino a Washington o potremmo fare a Ramallah anno potremmo fare Gerusalemme lo potremmo fare giorno per giorno apprezzerei tantissimo
Il fatto che negli Stati Uniti l'Unione europea potessero partecipare al processo di pace tra questo processo dovrebbe essere guidato degli dato il nostro il Paese è l'unico modo per fare la pace dovremmo davvero costruire la fiducia fra i palestinesi ed israeliani se davvero costituiamo questa fiducia allora ogni montagna diventerà solo una piccola collinetta facilmente superabile
Se non c'è fiducia proprio come oggi
Ogni minimo ostacolo diventerà un monte insormontabile e quindi ognuno cercherà anche di portarsi a casa più punti possibile in seno a questi negoziati qui dobbiamo pervenire
Ad un accordo finale prima della sua implementazione perché esse faremo questo non c'è stata annulla che cd costringerà poi a lottare ancora
Dobbiamo arrivare dove dobbiamo arrivare
E proprio come come quando qualcuno si perde nel deserto se questa persona si pervenne il deserto i coloro che vanno a salvarlo non sanno dove volesse arrivare non possono neanche andare a salvarlo ma se si sale
Quale fosse la sua meta si può tentare di salvarlo ebbene ecco perché noi dobbiamo avere questa visione dobbiamo aviere la gestione dell'ordine noi che vogliamo raggiungere con la pace permettetemi di dire che in Israele Sissa
Quale sarà alla fine quale sarà l'accordo più o meno e anche palestinesi lo sanno
Più o meno come finirà questo processo è anche il leader arabi lo sanno come questo conflitto troverà al suo termine non al cento per cento diciamo magari novantanove per cento e quindi noi dobbiamo davvero basta dire basta non possiamo
Continuare a girare intorno bus facendoli girotondo è comunque un giorno all'altro pur se non ci sarà più e dobbiamo farlo da soli e quindi io davvero la convinzione che abbiamo una buona possibilità
Giorno per giorno d'trattare con i palestinesi e perché Prestine esistono non solo molto le strumenti mano moltissimo talenti ho molti amici fra la leadership palestinese praticamente li conosco quasi tutti personalmente e io credo che possiamo davvero convivere io credo davvero
Di poter dire che abbiamo le stesse radici condividiamo non solo alle stesse radici ma lo stesso padre Abramo
E noi crediamo lo stesso Duilio
E
Chiediamo sullo stesso pezzettino di terra che è davvero piccola ma questo quello che abbiamo
E io credo che ci sia abbastanza spazio per entrambi per poter vivere per gli ebrei per chiarite vivono in Israele per i palestinesi che vivono in Israele per quelli che vi è una destinare per gli italiani che vogliono dare in Palestina quindi
Io credo che l'unica cosa da fare sia quella di
Davvero darci uno scopo
E smetterla di fare questo girotondo come ho detto prima
Come ho detto prima cerchiamo di aprire i nostri oggi il più possibile io sono ho partecipato a negoziati con i palestinesi con Arafat eccetera in passato io ogni qual volta noi parlavamo
Se
Si parla fra amici le soluzioni diventano più semplice se se invece si ci si trova a parlare e ci si confronta da nemici ogni singolo punto diventerà un punto drastico
Io credo che dovremmo parlarne in quinta amici di questo problema noi possiamo quindi trovare delle soluzioni a ciascun problema che abbiamo anche se all'inizio sembra
Tutto molto complesse sono d'accordo e complicato il problema da entrambe le parti perché ogni parte al proprio problema alcuni di questi problemi sono interni
Israele è un Paese democratico abbiamo una pluralità di partiti ai vari comportamenti da parte dei singoli di punti di vista differenti su quello che si vuole fare ma in generale la mia tanto degli israeliani è sempre stata pronta a fare la pace e a sobbarcarsi rischi e anche a pagarne il prezzo quel prezzo che è necessario per raggiungere la pace e viceversa invece
Da parte dei palestinesi
Rispetto a tutto quello che si è fatto da parte dei palestinesi ebbene di fatto io devo dire che il settanta per cento dei risultati sono stati raggiunti in questo modo aree
A anche se c'è una piccola percentuale che sosteneva il terrorismo comunque si sostiene la pace
Perché
Ogni
Ogni singolo palestinese ogni singola madre se palestinese che israeliana vuole la pace e quindi il problema non è un problema che riguarda chi vive in Palestina oggi vive in Israele
Abbiamo un problema di libera scelta i leader dovrebbero guidare la gente nel modo giusto indipendentemente rispetto a quello che le indagini demoscopica e ci dicono i sondaggi ci dicono
Sei dita di una popolo se leader in uno Stato non è pronto a lasciare la sedia immediatamente se è necessario successi arriva uno stallo a un'impasse quella per raggiungere la pace allora il problema è il leader io credo che bene il Primo Ministro israeliano e il Presidente dell'Autorità palestinese dovrebbero essere pronti in ogni momento ma di dire okay queste sono
Le clausole d'accordo se non siamo pronti a raggiungerle io sono pronto a lasciare il mio posto
Allora lì si capirebbe la loro serietà affinché non fanno una cosa di questo genere non succederà nulla di serio abbiamo uno slogan
Nella nostra lingua che dice un proverbio che dice la faccia di una generazione come quella di un cane sì di un cane non so ve l'ho detto che un proverbio strano però
La spesa la spiegazione è questa
Il proverbio recita se non hai mai visto
Come fa il Campa settore quando porta un gregge di pecore non lo capisci perché non fa mai il leader
Da sempre in giro e si rivolge invece alla pecora anche
Guida il gregge indirizza quella e tutte le altre seguono la capo gregge ecco
Questo è ciò che succede con i leader politici i sondaggi dicono mai di qui vanno da una parte il giorno dopo a Civitanova da un'altra parte Wanda l'altra parte è un vero leader
Non è quello che fa il girotondo ma è quello che il TAR dritto e punta l'obiettivo perché vuole raggiungere
E forse probabilmente adesso c'è
E ci sarà questa possibilità Indianapolis non mi aspetto ovviamente se vogliamo essere pratici si essi
Sottoscriverà un accordo a Indianapolis
Io penso che perlomeno gli si possa costituire un'agenda per Nico care la bar c'è e quindi si ritorni al patto della pace ma personalmente io credo che
Non dovremmo negoziare solo con i palestinesi ma anche sulla base dell'iniziativa stabilito io credo che Israele dovrebbe negoziare con la lega Araba sulla pace palestinese perché io credo che il problema
Di fronte al quale ci
Ritroviamo e che ci impedisce di fare la pace con il resto del mondo arabo sia una scusa che è quella che non riusciamo a raggiungere la pace con il palestinese
Mi dispiace e mi dispiace davvero dire che è purtroppo non arriva a quel tipo
Di aiuto che ci aspetteremmo che venisse dato e palestinesi dal punto di vista del mondo hanno dal punto di vista degli stanziamenti eccetera eccetera per
Si avvale sempre della scusa che visto che i palestinesi non hanno fatto la SACE con israeliani allora non fanno la pace con noi allora io dico negoziamo alla pace sulla base della soldi anemici azioni
Con l'altro una parte del mondo Argo in modo tale che l'iniziativa di pace si sia non solo risoluto donne
Del problema palestinese la creazione dello Stato palestinese ma anche la pace con tutti gli altri Stati la prima volta che il mio partito e gli stadi ma ho lasciato Monte Likud guidato da rilasciano anch'però ha creato e sta di ma ha messo sulla piattaforma prima
Prima i unità in precedenza il fatto di fissare un confine
Con Straelle fissando uno stato insieme allo Stato di Israele non invece o al contrario oggi
è la prima volta che si parla di poter convivere in pace e tutto ciò di cui abbiamo bisogno a vivere in VAC e io credo che la situazione nella quale ci ritroviamo
Non abbiamo mai sentito nessuno pregare e problemi mentre specialmente fra questo pubblico dove ci sono molti rappresentanti delle religioni è arrivato forse il momento di elevare una preghiera
Acché questo sforzo sfoci nel successo e come ha detto sua eccellenza il Ministro degli affari esteri ci ritroviamo in un momento specifico che io credo in borsa antichissima non dovremmo perdere questa occasione perché reciproca interessa di Israele e del mondo arabo oggi quello di raggiungere la pace perché c'è davvero questa minaccia che
Monta in Iran ed è una minaccia non solamente nei confronti di Israele ma nei confronti di tutto il mondo libero ed è una minaccia speciale e specialmente contro quei Paesi a va beh i moderati e quindi probabilmente l'unico modo per isolare quelle a regime singolo è riuscire a fare pace con Israele
E farla pace con Israele potrebbe cambiare l'intero programma mediorientale quindi
Non c'è motivo poi per avere le ancora conflitti con Libia Tunisia Marocco
Al giuria eccetera non abbiamo mai avuto conflitti con questi Paesi quindi io sono per il sostegno della
Negoziato con la lega Araba sulla base della Saudi initial certi è se dobbiamo davvero arrivare ad un punto arriviamoci a questo punto facciamo davvero la pace con tutto il mondo arabo nello stesso momento io sono convinto che i palestinesi hanno bisogno del sostegno della lega araba nell'ambito di questo
Negoziato perché il l'accordo supportato dagli uni e dagli altri dei palestinese dalla legare aveva potrebbe risolvere il problema fra Israele e il resto del mondo arabo e davvero ricorda la mia preghiera di o perché ciò accada e accada
In fretta bensì
E spero di essere il vivo per festeggiare questo momento perché de facto è un futuro meravigliosa per nostre future generazioni per i nostri figli e nipoti
Io credo che chiunque di dagli nella nostra zona voglia vedere la pace vuole finalmente vedere i titoloni sui giornali per gli eventi sportivi non si sempre titoli sulla guerra sul sangue sulla morte
E quindi volevo recitare una preghiera che desideravo recitare prima in ebraico
Ad una o sulla ma il tempo
Ha scelto alle sembra allora Shalom e che in inglese significa Giglio da alla sua gente la forza lì benedice con la pace ascoltate bene queste parole
Se Dio vuole davvero aiutare le suo popolo ci deve dare la forza ma se ci deve benedire ci deve benedire con la pace
E noi davvero esprimiamo questo sentimento per questo sentimento Gerusalemme il suo nome in ebraico cioè russa lane significa città della pace
Ebbene spero di potersi ritrovare in una situazione per poter festeggiare la pace in Gerusalemme con gli israeliani e palestinesi tutti gli altri esponenti delle religioni grazie per la
Grazie
La ringraziamo molto il ministro
Ci TRIPS per la sua passione e anche per aver rimesso diciamo al al cuore del problema che si sta affrontando il tema della fiducia
Tra le parti e quindi questa fiducia diciamo che
Se ristabilita può aiutare a risolvere la questione e Luigi a ci diceva in fondo che ha
Buone speranze per Annapolis che qualcosa di nuovo succederà anche se
Quanto meno un'agenda ora vorrei dare la parola ha già ma alza Coutts
Che ringrazio di essere
Tra noi è venuto
All'ultimo momento perché Nabil sciatta avuto un problema familiare e consigliere del Primo Ministro dell'Autorità palestinese ed è membro del Consiglio legislativo del parlamento palestinese
E ha partecipato come negoziatore I lavori per l'Accordo di Ginevra del dicembre due mila tre
Jamal sapute una delle voci più autorevoli del dibattito politico sul futuro della Palestina
Grazie Jamal di essere con noi a lei la parola
In più per i malati
Grazie
Vorrei davvero ringraziare
E il Ministro Massimo D'Alema
Per le sue parole franche sulla
Con cui ha descritto quello che succede la nostra aree e anche il ministro Scip tre it
Per le sue parole così a tener testa dal momento che il conflitto è così complesso e allo stesso momento potrebbe essere così facile da risolvere se c'è una strada
Io vengo da Ramallah
Cioè Gaza
Voi conoscete bene la suddivisione dei territori e dei territori occupati della Palestina
Gerusalemme potrebbe essere la sede della parcella Città della pace
E davvero
Ho dei dubbi che qualunque pace possa diventare una realtà senza Gerusalemme
E senza che ogni persona religiosa vive anche di più ogni
Essere umano
Possa avere il diritto di raggiungere Gerusalemme Gerusalemme ma purtroppo oggi come oggi
I palestinesi distinte i cristiani e i musulmani
Senza spiegare il perché perché non sono qui
Per cercare di gettare la colpa su gli altri
Ma penso che siamo riuniti qui per cercare di capire che cosa sta succedendo
E per avere tutto il coraggio e per andare avanti e trovare una soluzione i palestinesi gli ebrei e in Salman e non
Potrebbero vivere insieme come in qualunque altro Paese per esempio l'America latina
Quando vengono a Gerusalemme quindi la situazione attuale deve terminare e l'unico modo per farla terminale
E di trovare una soluzione pacifica
Ci troviamo in un conflitto che dura da oltre sessant'anni
Negli ultimi sette anni
Ci siamo ritrovati in un circolo di violenza che non ci ha portato alcuni e non nessun posto
Ma soltanto a qualcosa di negativo
La comunità palestinese la popolazione palestinese è stata così rami sistematicamente radicalizzare alta
Dopo il fallimento di campeggio una
E dire che non c'è un partner
Non c'è un partner palestinese favorevole alla parcella
è stato una chiama alta chiara per il partner Degas TV della violenza ma
Io penso
Che
Ora siamo
In una situazione di terza si sette anni di violenza hanno l'hanno portato a niente sette anni
Nel dire che i palestinesi non sono un nostro partner nostro interlocutore
Non ha portato a niente ora dei due parti sono sedute all'intorno un tavolo
Ammettono che la violenza non ci porta in alcun modo e nessuno può ignorare
Che c'è un partner per la pace un interlocutore per la pace
Prima di venire qui ho parlato con il ministro ci potrete ora gli israeliani
Hanno un'occasione d'Oro
L'iniziativa di pace araba non è soltanto parole scritte
Queste iniziative di pace araba e
Il desiderio di ventidue paesi arabi
Di
Venere una
Un rapporto diplomatico e pacifico è normale con Israele qua che cosa di più di un riconoscimento dello Stato di Israele
Il popolo Israele a un altro triti e ritriti il e ciò che la leadership è apparsa palestinese il Presidente Abu Mazen
Il primo ministro Sellam Fayad l'ultima di negoziatori
Sono i il leader più pragmatici nella storia del movimento nazionale palestinese
Grazie
La terza cosa quello che è successo a Gaza
Nonostante il fatto che sia magra de tristezza per noi ciò dato dall'altra parte è una grossa
Lezione sia i palestinesi che agli israeliani
Quando il Primo Ministro Sharon ha deciso di lasciare Gaza
Come una
Basso unilaterale è una
Va ma provvedimento unilaterale si
Questo è stato il risultato
Di
Noi in quanto per le stime siccome palestinesi quando cerchiamo di vivere
Di nel chiudere i nostri occhi davanti alla nostra società ecco questo è il risultato da
Quindi io credo
Il
Che
Attualmente ci troviamo in un momento
E che ci consente di impedire questo conflitto
E che questo conflitto deteriori in una guerra religiosa
Perché le guerre religiose come è già stato detto sono infinite
Abbiamo la formula della sola azione di questo conflitto nazionale tra Israele israeliani e palestinesi
Sentire abbiamo le soluzioni per il Consiglio di sicurezza che sono state citate da entrambe le parti abbiamo una nostra iniziativa la pace abbiamo la road mappa
E oltre a queste offriva abbiamo gli sforzi della società civile
Non è so o il tanto
Di
Una assoluzione ed errori gamba abbiamo
No
Ma dispone la società stessa
Prova che questa conflitto potrebbe essere risolto ne potrebbe dare i due popoli una vera speranza
E mettere da parte la paura orari palestinesi
Stanno
Cercando
E la lavoro e gli sforzi che si faranno al meeting di Annapolis
è penso che dovremmo imparare dalla storia
è identificare esattamente che cosa vogliamo da ogni fase
Vivono
Per non condurre
Nel modo sbagliato il nostro popolo che
Che cosa non siamo riusciti a fare negli ultimi sette anni
Unanime graziato serio
Ecco
Portato avanti da una leadership seria
E
A volte si pensa che il leader siano degli dal troppo debole
Secondo me sì
La
Potenza o la debolezza
Dipende da come si esercita la responsabilità entrambi i leader i leader sono stanchi eletti per portare il loro popolo
Verso una maggiore speranza ed una vita più sicura e più pacifica
Questo significa
Che per i palestinesi potrebbero
Cinque potrebbe finire l'occupazione per israeliane
Potrebbe dire più sicurezza e più capace io penso che sia possibile
Una bene iniziare una Negro negoziato seria da adesso e non la da dopo Annapolis ma no i dal meeting di Annapolis sono
Vogliamo mostrare al nostro popolo la determinazione della comunità internazionale
Ho
Che
Il mondo è impegnato ad aiutare in questi due popoli queste due leadership i due popoli
Rinnovo per terminare l'occupazione dei territori dei palestinesi
Per aiutare i gli israeliani a vivere con più sicurezza con più tracce per aiutare i due Stati a vivere
Fianco a fianco Ornella secondo gli confine del mille novecentocinquantasette
C'è anche il problema lei profughi e penso che sia anche nell'interesse di Israele
Grazie di trovare
Una soluzione che possa essere accettata da entrambe le parti per come risolvere
Il problema dei profughi palestinesi
E io penso che sulla nostra sulla base della nostra esperienza
Di
Parametri e altre iniziative che abbiamo approvato io penso che tutto questo potrebbe essere risolto tutti questi problemi
Di poi penso anche
Che ci potremmo ingaggiare in una una
Negoziato senza fine
Perché nello stesso
Giorno il giorno prima che la RAI si è tenuta nella nostra zona
Accenti non ai dei chilometri che sono state dichiarate confisca confiscati dal Governo israeliano
Questo è un messaggio molto negativo Amerigo con la palestinese perché
Il ogni popolo palestinese sospende supporterà ha ben Abu Mazen a fare rinegoziare arte
Se questa situazione renderà riportando al mille novecentocinquantasei esistenza
è tutta di queste cose vengono esposte in dopo nenti che hanno tra dato l'accordo
Quindi dice anche il movente e devono essere annullare
Di insediamenti devono essere spostarti
E e le autorità devono tre dare la responsabilità per la sicurezza interno subentra in entrambe le barche
Ma la sicurezza potrebbe essere suddivisa anche i palestinesi
Hanno bisogno di sentire
Di sentirsi sicuri quindi
Penso che abbiamo
Imparato molte lezioni negli ultimi anni
Veramente abbiamo bisogno del vostro aiuto come persone religiose
Come attivisti politici
Come società civile
Non che l'aiuto dei governi
L'economia palestinese è visto l'utilità
Negli ultimi sette anni le associazione palestinese sono su distrutta completamente e io penso
Che
Quello che vuole garantire veramente la pace deve investire
In assistenza sanitaria in istruzione
E molti altri canti
Non solo in sicurezza ma allo stesso momento viene
Perché i palestinesi possano avvantaggiarsi di questi
Investimenti devono sentire
Non devono sentirsi sotto assedio
Io sono un testimone di quello che successa negli ultimi anni e in particolare negli ultimi due anni da quando ammassano ha vinto le elezioni
Dal momento che la società può essere l'arbitro medicalizzata e i radicali possono
Essere
Aiutati dalla mancanza di speranza dalla povertà
Per per lui non varare
La speranza del nostro popolo palestinese e degli israeliani
Non lo so non l'ho avuto ma anche per tutti quei è lì che lavorano e investono molta parte della vostra vita con voi
Per raggiungere la pace e per raggiungerla con una realtà nella nostra
Grazie
Grazie molte Jamal Zaccuri
Ha detto
Per averci detto che questi sono casi ore dopo
Golden ok diciamo
Speriamo che
Possa essere colta da tutte le parti noi
Faremo la nostra parte
Di ecco di incoraggiare di sostenere Santo questo processo di pace ora prima di dare la parola al pubblico vorrei
Dare la parola per due brevi interventi che poi potranno avere una previo successivo mentre i nostri due di scasso perché sono
Il professor Bernard Sabella
Che viene
Dalla università di Betlemme
Che è cristiano palestinese e è stato letto recentemente nel Consiglio legislativo palestinese proprio per il seggio atti hanno diritto i cristiani a Gerusalemme
Vernazza bella un sociologo e partecipa attivamente al dialogo ecumenico e interreligioso in Palestina
Lo ringrazio per essere tra noi di dare la parola per un primo breve intervento per poi dopo
Parla l'Ambasciatore venuto prego
Una fra chiudere il marchio
Io
Io i giovani accada Nettis accattivanti forte
Devono essere sempre obbligati a urlare per poco tempo sono i politici che si prendono tutto il tempo ma insomma per dirvi la verità io credo che
Se davvero
Diamo un'occhiata
A quella che sono le prospettive attuali per l'avvento della pace ebbene guardiamoci in faccia allora nei territori occupati palestinesi e ci sono tantissimi grandi problemi
Alcuni di noi a causa della disperazione a causa delle frustrazioni
Di fatto si sono attaccati alla violenza come ultima spiaggia
Nel senso che i nostri vicini israeliani e per esempio
Se noi speriamo ci sparano e viceversa e quindi non c'è altro che scambio di fuoco e
Quindi la situazione sembra tale per cui
Che sembra proprio che la battaglia vada avanti senza fine però in realtà ciò che sento dire ora
Dalle loro eccellenze Bernice fa davvero alte direi di poter avere la sensazione che ci sia un rapporto simbiotico vede sin migliori è un termine che mi sono di cui mi sono appropriato dall'ecologia umana simbiosi significa interconnessione tra mondo vegetale nel mondo
L'animale sfortunatamente in Israele in Palestina più del sessanta per cento dei campi israeliani
Con il muro che si è levata a far da sé
L'azione tra l'una e l'altro territorio sono relativa al mente sicuri e quindi
Indotti de facto alcune in Israele pensano di non dover fare passi avanti nella processo di pace israeliano e in modo particolare perché l'economia israeliana
è molto forte attualmente sia lei euro che il dollaro hanno dei tassi di cambio favorevoli in Israele
Per gli israeliani e bene però per essere realistici e se il
Diamo un'occhiata acciocché accade nei territori palestinesi ebbene vediamo che cioè
Tantissima sofferenza la stragrande
Maggioranza dei palestinesi di Betlemme e di Ramallah non riescono ad andare a recarsi a Gerusalemme per pregare
Ugo
Ci sono più di cinquecentosettanta checkpoint secondo l'ultima relazione della Banca mondiale
Ci sono settecento chilometri di rete viaria anche vengono esclusi tra me ente usuranti nella Cisgiordania da parte dei coloni
Solo loro le possono usare cioè sono più di undici mila bisogni prigionieri palestinese nelle prigioni israeliani quindi quando parlo di rapporto simbiotico
Sostengo
Che la sicurezza di Israele dipende dalla pace con i palestinesi e lo Stato palestinese
Non può
Essere di fatto residente senza a un garantito e una sicurezza di Israele
Bene o male
A alla fine gli americani
Sembra che si facciano sentire con un'unica voce hanno invitato
Entrambe le parti che
E altri a avvenire Annapolis e novembre o dicembre e sento da ciò che si dice a Gerusalemme che
Il finalmente
Disfatto Washington parla all'unisono non smentendo sempre ciò che dice Condoleezza Rice Rice questa è una buona notizia infine però avete sentito che alcuni stanno parlando
L'ente il presidente Abbas e del Primo Ministro che sono deboli altri invece mi dicono che è il Presidente Bush che troppo debole e quindi sembrerebbe che l'euro va
Sia un pochino più forte attualmente e quindi dovrebbe essere l'Europa condurre diciamo il testimone un'altra cosa è andato da dire
Io
Perché è appunto tutti gli altri sono deboli apparentemente dovrebbe essere l'Europa che è un pochino più forte
A prendere in mano il volante della cosa però
Prima di venire qui
Alcuni passi mi hanno dato delle idee altrettanto apparse mi hanno detto ma guarda l'unica via di uscita per la Palestina con Israele e che entrambe le voi dovreste diventare stati membri dell'Unione Europea e io ho detto qua o che idea allora adesso glielo dirò alle loro eccellenze e a sua Eccellenza Primo Ministro e lei Ministro degli affari esteri Massimo D'Alema in modo che spinga questa idea in seno alla comunque all'unità europea l'Unione europea chissà che cosa succederà ma
Insomma per farla breve devo terminare dicendo che nonostante dei problemi di fronte al quale ci troviamo e parlo sia dei palestinesi che vedrà negli anni
Quando ho iniziato a parlare di simbiosi e volevano dire che ci crediate o meno e che Israele non ce la farà senza di noi e noi non ce la faremo senza Israele in
E questo nonostante
Le ferite nonostante alloggio nonostante la rabbia anche alcuni provano da entrambe le parti nonostante alcuni
Si avvalgono della violenza dell'Olgiata entrambe le particelle
Nonostante alcuni si avvalgano anche della religione per andare contro l'altra parte e non sono solo i mussulmani credetemi ci sono anche alcune frange estremiste che lo fa hanno da nel dall'altra parte e noi dobbiamo essere e qui da entrambe le partite e dobbiamo mettere le nostre carte sul tavolo apertamente rinnovi palestinese come sua Eccellenza meglio Scettri ha detto più del settanta per cento di noi palestinesi vorremmo davvero avere la pace anche coloro che hanno
Non hanno votato forse il mio partito gliel'ho fatta ama a volevano
Tutti la pace
Di questo sono sicuro ne siamo pronti come
Credo siano pronti a chiedere agli anni
Quindi il mio suggerimento è questo
Abbiamo bisogno di prodigarsi insieme di lavorare insieme per in prima battuta
Trovare una soluzione politiche a
Tale per cui ci sia la possibilità di sviluppare
Oggi
Un
Situazione tale per cui Israele possa
Pensare di essere sicura non perché ne sono una potenza militare superiore a noi ma perché hanno dei vicini amici e loro stesse sono amici dei loro vicini palestinesi non c'è altro modo e allo stesso tempo noi veniamo messi alla prova noi palestinesi
Perché noi
Dobbiamo davvero guarire queste nostre ferite storiche che sentiamo nei confronti di Israele e noi dobbiamo dichiarare essi abbiamo questa nuova volontà di diventare
Sia partner che buoni vicini degli israeliani beh sembra uno grandissimo sforzo ma questo sforzo deve essere fatto non c'è altra alternativa per il futuro bene se poi vogliamo davvero esistere vincere
Tutte insieme
Bene
Non lo siamo destinati a vivere tutti insieme a loro dobbiamo affrontare i problemi davvero enormi dissero te ai quali i palestinesi si trovano per quanto attiene allo sviluppo per quanto
Attiene
Il problema dei uno carcerati come sua Eccellenza Jamal Zacco tra appena sostenuto il bisogno di sviluppo dei territori palestinesi perché vi faccio un esempio semplicissimo gasate Gaza
A un un milione e mezzo di abitanti
Di questo milione e mezzo di abitanti circa un milione a meno di trent'anni e più di ottocento mila di queste persone hanno meno di quattordici anni è bene che cosa gli diremo a questi giovani se non diamo l'loro speranza Traverso un vero e proprio processo di pace fra noi gli israeliani ed infine io credo anche devo
Rispettare e onorare ciò che Sant'Egidio e i nostri di far ne ha italiani hanno fatto fino a questo momento ciò che si fa e se è stato fatto e meraviglioso aperte ci viene detto anche attraverso il dialogo interreligioso mettendo sul tavolo tutti i pro temi difficili ivi compresa
La prenome antica dei carcerati il diritto di ritorno di accesso alle risorse all'aiuto allo sviluppo e queste sono problematiche estremamente difficili che hanno a che vedere con la gente senza affrontare
Chiaramente e i in fondo non saremo in grado di fare un passo avanti
Ma permettetemi un'ultima parola non usiamo la religione però vi invito a non usare la religione come fattore esplicativo di tutto quello che accade nel mondo specialmente nel nel mondo a rango mussulmano perché specialmente dopo l'undici di settembre c'è questa tendenza di mettere il tutto in termini religiosi e se c'è qualcosa che non funziona nel Medioriente allora deve essere l'Islam
Che si deve assumere la sua responsabilità se non funziona qualche cosa è colpa del terrorismo islamico e quindi noi palestinesi
Che abbiamo vissuto per generazioni e per centinaia di anni in Palestina
Ebbene noi sappiamo meglio di chiunque altro
C'è non è che tutto stia di fascia con al alla religione macchine i leader religiosi musulmani e cristiani ebrei hanno un no no obbligo a quello di guidarci mattoni guidarci in modo positivo ma devono essere coraggiosi debbano in questo modo a farsi che si possono guardare in faccia davvero per affrontare questo problema
Altrimenti non avremmo futuro grazie per essere tutti qui grazie per essere venuti perché io so che la vostra presenza ed avere un simbolo nella pace e di quella pace che voi desiderate
E venga fatta fra palestinesi ed israeliani io
Credo che abbiamo intorno a questo tavolo ma anche in Palestina in Israele tantissimi che vogliono praticarsi lavorare per una pace vera e propria
E per una pace perenne e non possiamo farlo senza l'aiuto dell'Italia dell'Europa
E certamente degli Stati Uniti d'America Gran
Grazie
Grazie al professor Sabella che ci ha dato un contributo molto costruttivo anche
Diciamo da un punto di vista della di lettura della situazione diciamo così sociologica io approfitto attraverso la sua persona per salutare i tanti ospiti cristiani che vengono dal Medioriente
E che sono qui anche in questa sala il Patriarca greco cattolico
L'anno e che a Damasco
So beatitudine mossa da Hood cardinale che viene dalla Siria anche lui e che ha seguito il Consiglio a servire la Santa Sede per i cristiani d'Oriente i tanti altri che ora ecco magari
Vedo ma non
Ecco
Bene vorrei ora dare la parola per
Al secondo di scassata l'ambasciatore di Israele presso la Santa Sede od
Beh Nurra che ambasciatore presso la Santa Sede dal due mila tre con cui la Comunità di Sant'Egidio a una lunga consuetudine di di rapporto per il suo servizio a Roma prego
Grazie al cielo ma tutti sarò molto breve perché pubblicato il suo unico status onde sarò molto breve perché davvero poco tempo che ci rimane e quindi
Sarò davvero molto conciso desidererei iniziale reiterando le parole che sua eccellenza il Ministro D'Alema
Ha citato citando Amos Oz uno dei nostri più importanti scrittori una volta Amos Oz ha paragonato il rapporto fra gli israeliani e palestinesi in un modo molto interessante e ha detto è come un rapporto di coppia e in in ininfluente sapere chi ha il luglio e chi è lei di questa copia la cosa interessante è che lui sostenne
Non stiamo cercando una luna di miele stiamo cercando un divorzio consensuale decentemente raggiunto nel senso che io sono qui Toselli poiché rapporti seguiranno in seguito e bene
Questo però è una forma di divorzio assolutamente peculiare perché di solito in una causa di divorzio il Luglio leghe lascio la casa no invece
Siamo separati in casa per così dire e quindi siamo sulla stessa terra stessa area stessa qua stesso mercato dove facciamo la spesa tutti i giorni
Ebbene
Un divorzio un pochino più difficile di quello che si chiama in Italia separati a casa perché ne saremmo addirittura divorziati a casa nemmeno in quindi noi
Abbiamo questo compito
Vale a dire che io penso che i nostri rapporti finali duri fra israeliani e palestinesi
Non saranno certo definibili attraverso un pezzo di carta che sottoscriveremo Annapolis da qualche altra parte né in terra deciso o quello che succederà sulla base della nostra coesistenza giornaliera ebbene noi abbiamo una
Grazie paradosso tremendo terribile in Israele abbiamo una storia lunghissima non agiografia limitatissima e quindi dobbiamo vivere e convivere dobbiamo capire come suddividere la nostra lunga storia la nostra piccola geografia con i nostri vicini credo che saremo in grado di farlo perché ho sentito l'ottimismo
Che viene espresso da tutti oggi e io posso solo contribuire a questo
Ottimismo marito della signora fra marzo acculturato stava parlando proprio di queste ore stava dicendo dopo che si stia negli enti fare ma anche prima dopo grave nell'unica luce che si deve aveva alla fine di questo tunnel doverci ritrovavamo arrivata dietro invece che davanti ecco
Adesso pare pare che alla fine possiamo vedere qualche piccolo bagliore alla fine di questo tuo nelle quindi c'è un po'di speranza per tutti però
Mi fa un po'impressione il fatto che ci siano molte aspettative su questa conferenza di Annapolis dovremmo essere molto cauti però ci ritroviamo ad un bivio nel senso che
Se la cosa verrà giocata bene davvero non si riuscirà ad iniziare a ammontare su una piattaforma che ci riporterà ancora più in alto ebbene
Bisognerebbe dire anche una parola o spendere una parola
Rispetto a quello che il Segretario di Stato dovrà esserci a dei sono in corso di un suo recente viaggio lei ci ha detto
A che cosa ci accadrebbe in Israele se non arrivassimo ad una soluzione
Lei ha detto e cito
Se non troviamo il modo conclamato che ci sia una possibili
Da di composizione voi
Non avrete la possibilità di avere a marzo in Giudea mensa Maria ma avrete Al Qaeda e un altro tipo di Hamas con una penetrazione ancor più terribile quindi dobbiamo fare tutti gli sforzi per evitare che questo accada
Io credo che come parte della Conferenza di Annapolis
Sia che ormai non è da una nostra vita indipendente
L'altra preoccupazione che attualmente le altre parti contraenti non ci saranno una delle quali l'Arabia Saudita che è una fatto estremamente importante un giornalista ha detto
Se i sauditi non partecipano alla situazione triste perché è come fare una partita assenza giocatore migliore anzi con il giocatore migliore in panchina si può comunque vincere ma come ci sono dei grossi handicap
E io credo che noi dovremmo fare qualsiasi cosa possibile per potere in affetti giocare con la nostra squadra
A rimpolpata come si deve vorrei terminare i miei commenti
Diciamo lasciando perdere quello che io preparato di scritto
Molto attentamente ma vorrei proprio farlo abbracciò un appello alla Chiesa la Comunità di Sant'Egidio tutti coloro che sono qui credo che ci sia una parola magica che possa aiuta aree
Il Medioriente e diventare un luogo migliore dove vivere un luogo dove davvero regni la pace
Se faccio riferimento
Ad una cosa che io credo che possa essere il vertice del dialogo vuole Tito modelli Anatole vale a dire il pellegrinaggio nel senso che diessini
E vi spiego
Se potessimo avere tantissimi i pellegrini cristiani ebrei o anche mussulmani potessero avvenire
In quella zona ma parlo di centinaia di migliaia di persone ebbene
Di la faccia del Medioriente cambierebbe aperte ne ho parlato con gli amici che erano d'accordo ho con me perché dal punto di vista psicologico questo sarebbe un grandissimo sostegno ebbene attrarrebbe investimenti loro stessi con le loro visite potrebbero portare assistenza economica potrebbe essere un'altra motivazione da parte dei palestinesi moderati e dei palestinesi e o dei mussulmani model dati di bloccare gli estremisti dicendo
Insomma
Questa cosa l'abbiamo sentita dai palestinesi Chelmu loro funziona e quindi non parlerò del muro ADSL funzionano determinerò i miei commenti dicendo che possiamo farcela dovremmo farcela un'ultima cosa che avevo scritto
Se la trovo
E che dovrebbe rappresentare le capito ma di ciò che stiamo facendo vale a dire la cosa più importante abbiamo
Cercato di tutto di far tutto con guerre con questo con quello ma c'è una cosa e non abbiamo ancora approvato in Medioriente alla pace credo che sia davvero arrivato il momento
Di provarci con la pace questo è il mio sogno è davvero termino
Il mio sogno è che un giorno all'altro attraverso distruzione attraverso il dialogo che davvero il cervello il cuore di quella che avete fatto per tutti questi anni e che dagli asili
Alle scuole elementari ai licei alle università
Ci debba essere un dialogo che debba essere insegnato ma non solamente da noi in tutti i Paesi del mondo né quando presto a Capra non c'è più bisogno non ci sarà più bisogno di sederci qui come lo stiamo facendo noi oggi
Anch'a meno che questo succeda dovremmo fare in modo perché questa pace si verifica e si verifichi anche con i nostri sporcato
Grazie
Ambasciatore
E quest'ultima ecco quest'ultima sottolineatura che lui faceva sull'educazione
Molto significativa importante l'ambasciatore sta proprio lavorando su questo tema
Dell'educazione che
Appare centrale per il futuro dei due popoli io vorrei dare adesso brevemente perché poi il ministro deve andare
La parola per due o tre interventi o domande
E poi riprendiamo magari la discussione sentendo forse una piccola replica del ministro sci dritte c'era ricoveri che
Voleva dire qualche cosa
E poi il patriarca la stampa prego di
Veramente sei tutti ha chiesto se avevo da dire qualche cartello che tengo a ribadire ma io sono molti anni che non posso dire di essere un
Esperto di vero propongo di questioni mediorientali ma sono
Un osservatore molto coinvolto molto appassionato
La domanda che vorrei fare al ministro citrico avendo approvato il calore della passione delle cose che ha detto
è questa
Chi si occupa di questa come osservatori che questo al problema in un certo senso
Alla sensazione di sapere già da almeno una decina d'anni
Quelli che sarebbero gli articoli fondamentali del Trattato di pace noi abbiamo l'impressione di saperlo già da molto tempo anche se ci vorrà molto tempo per arrivarci non sappiamo quale
Per arrivarci il problema che si pone a tutti quelli che si sono occupati di questa questione la differenza delle carte che l'una o l'altra parte può mettere sul tappeto
I palestinesi hanno pochissimo da offrire
Non possono offrire al territorio e non possono offrire
Praticamente materialmente quasi nulla
Questo in una condizione di diseguaglianza merci ma trattativa nel senso che si chiede a Israele di fare le concessioni
La sola vera concessione che i palestinesi possono fare e di creare un loro Stato
Grazie supponendo che gli israeliani siano consapevoli che la creazione di uno Stato palestinese è la altrimenti deterrenti
è la sola vera garanzia finale personalmente so e sono convinto che era l'ambiente nera convinto
Per la sicurezza in futuro della futura esistenza di Israele è possibile fare delle concessioni pericolose che mettono a rischio la sicurezza di Israele molte da molti punti di vista semplicemente per ottenerne
Come
Mi interessa è profondo israeliano che merita delle concessioni per ottenere alla machete dello Stato palestinese
Se la sede fuori quindi sulla che su quell'ente
Il peggio del peggio whisky mentre per il progresso penso Guido un terzo a sfondo Palestini indennità Vittori
Un Ascoli quante in
PIS
Proprio in virtù di nuovi hospice di consulte tra progresso ICI Sulcis lavoratrice e finché di terroristi e le organizzazioni terroristiche hanno lavorato contro questa soluzione pacifica è ed è stato un errore un suddividere il processo di pace in fasi è stato un errore psicologica perché quelli che hanno firmato l'accordo all'inizio
E non lo dico adesso ma l'ho detto anche allora sarebbe troppo facile dieci dirlo adesso con il senno
Virtuale quindi questo ripetendo il errore è stato senza far dividere la l'accordo in estate perché ormai perché in questo modo
Lungo il processo andiamo creato delle amicizie
Quindi
Per esempio con il prosciugati solo
Non è e abbiamo pensato che il problema si poste esse
Risolvere facilmente invece
è
è è avvenuto esattamente il contrario
Allora invece abbiamo fatto degli Stati generico è in casa nel primo poi
Siamo passati al secondo a quello successivo
Invece di costruire la fiducia
C'è stata una mancanza di fiducia e dobbiamo imparare questa lezione penso che dovremmo imparare la lezione invece dell'accordo con l'Egitto che abbiamo fermato connessa data c'è stato un accordo finale tra l'Egitto e Israele è una implementazione nel giro di cinque anni eh
L'accordo era lì nessuno ha cercato di così gettare fango su questo accordo
Oggi
Non c'è spazio per un altro processo suddiviso in fase di secondo me questo è stato uno degli ostacoli alla pace dobbiamo arrivare ad una pace definitiva e poi implementarla per Stati e in modo che non abbiamo
Niente su cui combattere mi piacerebbe morto trovare
Nel mio paese
Un aiuto per
I palestinesi a creare le proprie istituzioni noi siamo disposti
Con cuore aperto e con le mani tese
Abbraccia avverte
A a a trovare questa soluzione perché noi pensiamo che lo Stato palestinese verrà stabilito creando pacificamente
E sarà probabilmente lo Stato arabo più democratico del mondo
Se
Se qualche cosa è stato aveva preso da noi dai palestinesi è stato proprio la democrazia e penso che noi non riuscirebbero a vivere senza democrazia e questo potrebbe essere un vantaggio vi ridarà dalla loro speranza
Quindi parce in uno Stato democratico grazie
Grazie signor ministro quello che lei dice molto è molto molto importante ci incoraggia
Anche ha una comprensione maggiore del problema vorrei dare un attimo la parola per una domanda al patriarca
Lo ammazzo comasco grazie prestato vescovo Gerusalemme continua
Fu PUMS
Sono stato fatto vivono studenti si costituisse sono stato interventi sei anni a Gerusalemme
E ho partecipato a tutti i meeting
Però
Libri
Alunni tutti i meeting dell'intifada Gerusalemme ma sono sempre stato negoziante palestinese che degli avete degli israeliane penso che entrambi i popoli debbano prendere le loro decisioni però giungere alla pace
E
Questo naturalmente può e non può rappresentare un ostacolo
Non so come Bush
Possa
Otto offrire più sostegni erano una ma e poi dare anche trent'anni miliardi di dollari e non essere capace invece
Di dire agli israeliani di spingere gli israeliani verso la brace un mi
Cioè di essere
Più
Minimis vincerle di Pio UD incoraggiarli di più verso l'alba c'è
Penso che invece sia molto importante
Aiutare sia gli israeliani che palestinesi verso la pace penso al ruolo dell'Europa penso che l'Europa ma abbiamo un ruolo perché noi dedichiamo intorno
Ma al Mediterraneo condividiamo le stesse acque e quindi penso che dobbiamo fissare
Qualche cosa di più umano una qui alla Comunità di Sant'Egidio all'euro OPA potrebbe raccoglierei più con l'onta per agire l'altra osservazione ed anche il terrorismo e il fondamentalismo
Sono soltanto
Ebbene
Movimenti che esso solo locali nel Medioriente io credo di no
Penso che vengano d'altronde al contrario
Sono semplicemente un'etichetta
Ho sentito le parole meravigliose dieci trincea ESA curiosa sette persone meravigliose il Ministro D'Alema
Voglio sentire le stesse parole quando ritornata in Israele
Fatte la stessa cosa
Nella gente la gente semplice ed deve sentire le vostre parole
Dante questa possibilità alla gente di sentire queste parole della pace nel Medioriente come dopo gli accordi di Bosello
Sono andato nel mio ufficio viene ho visto dei bambini dalla finestra ho visto dei bambini che offre ma non dei rami di ulivo I passante ai soldati che passavano né
Penso
Che ci sia un tanto per la guerra in tempo per la pace
Ora
Un tempo di pace
Tempo bella faccia grazie
Penso che la famosa top
Anch'io eccellenza vorrei proprio per farle una promessa ciò che detto qui l'ho già detto pubblicamente anche in Israele sul alla televisione alla radio
Con i rappresentati dei media tutti i giorni non è che sto dicendo una cosa qui e poi non la dirò più in Israele
So che può avere delle difficoltà perché lei adesso viene dalla siriane forse non ha avuto il mio messaggio
Poi le voci le pressioni che lusso dovrebbe esercitare beh non sono molto d'accordo Israele è un Paese libero nessuno ci può dettare il futuro non hanno e non è palestinese come ho detto prima è un problematica che dobbiamo risolvere noi e desolante gli israeliani e palestinesi e gli altri arabi non ci vogliono in America mai non ci vogliono gli europei ci possono aiutare ma siamo noi che dobbiamo essere da tecnici del nostro futuro se vogliamo davvero garantire un futuro
Di pace sereno le nostre famiglie
E se ci chiediamo come Guccini come cugini come una famiglia siamo davvero cugini
E non parliamo di carte dipartita carte perché non stiamo giocando a carte mettiamo i problemi sul tavolo e troviamo un accordo allora possiamo arrivare pervenire alla pace duratura senza interventi di nessuno di fatto quando saremo in pace cercheremo di risolvere problemi negli altri Paesi però attualmente dovremmo risolvere i nostri prima di risolvere pari degli altri
Mi scuso devo proprio andare perché sono in ritardo che ringrazio
Poi
Allora da lei ora amore neanche il tempo
All'onorevole saputi discepoli il sex mensili
Ai tempi es
Per fare oscuro o sfogarsi io credo che appunto risultato di o se lo è stato quello di costruire la fiducia a terra l'accordo interim male
Però allo stesso tempo
è servito per
Enucleare
Gli obiettivi per poter implementare la due quattro e due la tre tre otto le due risoluzioni delle Nazioni Unite
Poter enucleare quelle che erano i punti principali dello Stato spinale Tobey profughi
Gerusalemme come problema
E coloni
I confini
Le risorse naturali in particolare l'acqua e la sicurezza sfortunatamente
A causa del fatto
Che non si è trovato un meccanismo che poteva essere
Garantire di implementazione a non c'era poi un terzo interlocutore
In seno all'accordo che
Si potesse sobbarcare l'onere di una implementazione onesta di questo accordo
Lasci nelle due parti contraenti hanno incrementato ciò che hanno voluto e come ha già detto
Do ulteriormente precedenza Scip tre lettere
Tutti hanno cercato di far più punti dell'altro ma i punti sono state poi spinti dalla parte più forte che ha cercato
E qui è stato uno degli errori più fatali mai compiuti
Di
Da quel a parte che ha cercato di
Sostituire la problematica finale del l'accordo Inter rimane come ultima fase e questo è stato il motivo dello smantellamento
è del fallimento dei coloro che li Kampei ed ecco perché Abu Mazen insiste
Ed insiste su questo su un'unica cosa nel corso di ogni singola riunione internazionale che noi
Vogliamo che sosteniamo e di cui abbiamo bisogno
Bisogna città
Nel corso le queste riunioni
Quello che
L'accordo impiego accordo finale
Ma non solo
Facendone un elenco ma indicando come risolvere senza sostituire il termine di riferimento della
Soluzione che può essere quella delle Nazioni Unite della iniziativa di pace araba la Roadmap eccetera e poi io sono d'accordo con ciò che ha detto
Sua Eccellenza accetterete
Ma dal punto di vista della nostra esperienza dei palestinesi in calo dalla parte di un palestinese abbiamo bisogno di un terzo interlocutore
Perché la buona volontà e basta non è riuscita fino a questo momento a costituire l'unica garanzia per l'implementazione di questi accordi indenne
Questo è quello che abbiamo come sulla scorta della nostra esperienza vale
Non si può lavorare
Senza fiducia questo non lo dico perché la fiducia c'è però per approfondirla per proteggerla dobbiamo garantire l'implementazione degli accordi e quindi abbiamo bisogno dell'aiuto di un terzo intorno a ore che faccia parte della comunità internazionale e l'Europa gli Stati Uniti le Nazioni Unite
Chiunque abbia la volontà di lavorare in modo positivo nell'ambito di questo processo e di assumersi un ruolo di terzo interlocutore di garanzia
In modo tale da poter rendere più agevole l'implementazione degli accordi e io credo che su eccellenza
Nella Ministro Massimo D'Alema abbia accettato questo ruolo
Quindi terzo interlocutore né in qua però fattore di isolamento di prevenzione della guerra non sia sufficiente abbiamo bisogno di più abbiamo bisogno di un garante per l'implementazione di questi accordi e io credo che quello che succede per quanto riguarda Galdella Cisgiordania e provvedendo alla separazione eccetera eccetera ebbene per risolvere tutti questi problemi abbiamo bisogno
Di qualcuno che garantisca con la sua presenza positiva sia sul posto
Che altrove l'implementazione appunto di questi accordi ebbene io credo che questa riunione di Annapolis quando si farà debba essere
Una buona possibilità per cioè care di evitare qualsiasi tipo di minaccia che ci possa far cascare a non al vero e imparato ciò che è accaduto
Nel corso degli ultimi anni dalla sottoscrizione degli accordi di Oslo grazie
C'è un'ultima
Poi appunto arriviamo alle conclusioni prego
Anch'io My name is grazie vittime siamo tour un bacche pecche e vengo da Oslo
Quando l'accordo di Osimo è stato sottoscritto su quel bel Prato davanti alla Casa Bianca
C'era qua non c'era nessuno con un collarino da prete nessuno con la kippah quindi con la papalina e nessuno vestito devono solo in mano
Ebbene
Ci si è resi conto che c'era qualche cosa che mancava vale a dire la correlazione con queste tre religioni perché avete fatto anche che se tra le Regioni sono state al centro dell'occhio del ciclone ho chiesto la parola perché con me il direttore generale riguardi non ha fatto questa mattina posso dire che noi abbiamo messo insieme un gruppo di leader religiose Gerusalemme calabrese entrano
Le istituzioni i principali e religiose in Israele e in Palestina cifra Benozzo la Cerci leaders meeting
Anche lasciare via Corps
Nominato appunto direttamente dall'ufficio del Presidente della Palestina e ci siamo accordati
In modo che potesse essere condotto in futuro un lavoro organico non su un certo numero di punti e vorrei proprio enucleare questi punti in modo tale che anche voi
Possiate avere la prova conclamata anche nell'incoraggiamento che state dando oggi e sostenuto anche da noi uno cercare di creare una Shot line per così dire do ove
Ci possano essere le possibilità di evitare le tensioni intorno ai luoghi santi non appena corre voce che ce ne siano ed evitare quindi violenza di secondo
Le dichiarazioni io rogatorie di fatto e quindi le richieste da parte dei leader religiosi debbano essere non solo ascoltate ma anche risolte terzo
Bisogna propaga prodigarsi per mettere a punto un programma distruzione che possa essere usato nelle sinagoghe nelle chiese
Nel sino ad ora
Nelle moschee in modo tale da educare i piccoli e poi bisogna tenere in considerazione quello che fanno i politici che possa accompagnare appunto il lavoro dei politici e che li possa accompagnare in un modo o nell'altro
In modo tale
Da poter far sì che ci sia una fattivo contributo alla pace in ultima analisi sappiamo tutti bugie Gerusalemme una città molto importante non perché c'è il petrolio non perché lo snodo delle comunicazioni
Non perché Gerusalemme sia qualche sia aperto ora presenti qualche rappresenti per tutti voi
è importante perché in prima battuta una città religiosa è la sede delle tre religioni monoteiste tra le più importanti al mondo e non si potrà mai risolverà il problema di Gerusalemme se non si si risolvano i problemi
Le problematiche religiose con l'aiuto dei leader religiose che Vieri settima perché dico questo perché ho cercato di assistere i leader religiosi ma sono loro e che di fatto invece si prodigano per questo quindi noi diamo il supporto a voi uomini politici ma voi dovete dare supporto allora in quanto leader religiosi grazie
E testo e teso rileva Enrico
Bene sono molto contento davvero di cuore sto
Ne ho parlato in un altro intervento
Soprattutto tra i giovani sia palestinese che israeliani di tutte le religioni a volte
Si chiede un Montello di leadership religiosa e quindi
Quando i leader religiose stanno discutendo i e di dettagli dei problemi e truppa tutto bene però abbiamo bisogno introiettare questa immagine di riunione
A mal a tutto il mondo alla gente e quando parliamo di dialogo echeggia marzo accolte viene da Gaza e io parlo sempre di casa perché essendo il foglio dialogare
Devo anche fare i conti con i giovani di Canazza
Con quelle della Cisgiordania
Voi e con quelli di Israele
Perché senza considerare loro senza prendere il loro in considerazione dove possiamo andare in quale direzione possiamo andare tende queste sono notizie Fanti fantastiche continuate andati amante
E spero perché anche il Ministro D'Alema possa
Valutare
E apprezzare nei vostri sforzi e darli magari anche una mano scorretto io non
Non sono competente per la materia cruciale del
Del dialogo e della collaborazione fra il leader religiosi che sicuramente parte essenziale del processo di pacificazione
D'altro canto è evidente che per una città come Gerusalemme
Per la quale
Anche i conflitti sono nati dalla religione
Ragionevole pensare che dalla religione venga un contributo essenziale per la pace
Ma in questo momento ma in questo momento io vorrei tornare conclusivamente per quello che mi riguarda sul nodo politico che abbiamo di fronte il perché
La discussione molto ricca e molto positiva
E anche certamente
Aperta a sviluppi
Importanti
Che dimostra come le due leadership qui autorevolmente rappresentate si muovono in un senso convergente
Tuttavia
Lasciatemi dire
Ora siamo in un passaggio cruciale
Si direbbe ICCROM Dusso hic salta
Annapolis è stato annunciato
Io sono stato invitato a partecipare cosa abbastanza singolare al cena di lavoro dei Ministri della lega araba qualche
Qualche giorno fa non qualche settimana fa
E
Ho sentito
Importante leader arabo alla vigilia di questa riunione Presidente riunione era al Cairo
Presidente Mubarak a sono andato a trovarlo ad Alessandria
Che mi ha detto
C'è una grande speranza certo
Se sarà soltanto l'occasione per una foto porti uniti
Dopo le cose non saranno come oggi saranno molto peggiori
Nulla è disastroso in una situazione come quella palestinese
Come suscitare delle speranze
E tra dirle
Noi rischiamo di indebolire in modo drammatico
Una leadership
Che mai è stata così è stato detto pragmatica
Orientata per la pace come ora
E rischiamo
Che la situazione
Veda rafforzate deposizioni più estremistiche che sono sul campo dunque adesso davvero bisogna concentrare gli sforzi su questo passaggio
E a Napoli se non può essere soltanto l'occasione per incontrarsi e dire che vogliamo la pace
O per ripetere che vogliamo
Giuste Izzo lusso
Deve segnare effettivamente un passo in avanti
Non è lì che si firmerà l'accordo di pace
Ma allora quale passo in avanti si può compiere
Io penso che
Inevitabilmente lì si devono definire i principi intorno ai quali
Questa pace poi va scritta ma
Bisogna creare le condizioni perché
Sia vi immediatamente un negoziato
Io ho ascoltato nelle parole del ministro filtri
Delle affermazioni che considero molto importanti
Penso da tempo che la vera svolta che è necessaria è passare
Dalla filosofia del
Processo di pace
Alla filosofia dell'accordo di pace
Ciò che è necessario è
Un accordo di pace
Che poi magari certamente potrà essere come si dice implementato gradualmente
Ma
L'idea di una road map
Di cui non si sappia dove si fa
è un'idea che non funziona
E
Il gradualismo del processo di pace
Che ha rinviato a conclusione
Le questioni più controverse
Ha prodotto l'effetto che le forze hanno cercato di rafforzarsi sul campo
In vista del negoziato finale
In questo modo si è
A mio giudizio lasciato molto spazio alle posizioni più estreme più radicale
Ci vuole un accordo di pace
E da Annapolis deve uscire la premessa e mi permetto di dire il calendario di un negoziato
Che deve affrontare le questioni più controversa è stato detto da molti già per un appassionato come me diciamo che ha tutta la letteratura
Dietro la scrivania
Dai parametri di Clinton attarda
All'Accordo di Ginevra perché no fu un esercizio virtuale si DSM giudizio no fu un esercizio di grandissimo interesse che affrontò in modo realistico le principali questioni che sono in campo
Io vi partecipai come testimone diciamo oltre che come amico diritti tante delle personalità che hanno animato quello sforzo per la pace
Io sono convinto che l'accordo di pace è scritto più o meno
Moro essa è stato detto
E che le questioni da sciogliere sono poche e che il problema essenziale è un problema di volontà politica
Non c'è nessun israeliano di buonsenso che possa ritenere
Che si possa fare la pace con i palestinesi ammettendo Gerusalemme
E non c'è nessun palestinese di buonsenso che possa pensare che i profughi possono tornare in Israele
In massa alterando il carattere dello Stato ebraico mi permetto di dire delle cose che tutte le persone di buonsenso santa ma che a volte
Con difficoltà dico
è venuto il momento di dire con chiarezza ciò che ragionevolmente può essere il punto d'incontro
Di dire che probabilmente i confini non potranno essere esattamente quelli del sessantasette
Ma che le variazioni possono ragionevolmente essere concordate
Perché gli scambi di territori sono stati persino studiati e calcolati sulle Marte ci sono persino le carte geografiche e di un possibile accordo di pace
Allora il problema è
Mi rendo conto di dire qualcosa di che grazie la forza politica di scriverlo questo accordo
E Annapolis deve darci questa forza politica altrimenti è una gita
Pericolose
Perché se lì non ci sono dei risultati
Le cose non resteranno come oggi ma peggiore
E vorrei dire ancora due cose per concludere che mi sembrano essenziali io mi permetterei di dire
Forse non si deve più parlare di concessioni di Cipro
Reciproche perché è vero che i palestinesi hanno poco da offrire
Ma a partire
Dall'iniziativa del due mila Beirut
Sul tavolo della pace cioè l'offerta radar
Che non è una piccola offerto
Per Israele
E cioè
Il riconoscimento di Israele da parte di tutti i suoi vicini entro confini certi
E questa è un'offerta molto importante
Per la sicurezza dello Stato di Israele
E c'è
La comunità internazionale quando io ho parlato di una parte massima parte nasce speciale tra l'Europa e quella regione del Medioriente
Questo significa anche che l'Europa è pronta a contribuire ad un progetto di integrazione e di sviluppo
Con le sue risorse
E c'è l'offerta di sicurezza
Che può essere garantita anche da un impegno internazionale e dalle risorse della più grande organizzazione di sicurezza esistente che la NATO
Insomma non è vero che si chieda di Israele soltanto di fare delle concessioni
Come non si chiede agli arabi soltanto di fare delle concessioni
Si chiede agli uni e agli altri di muovere verso la pace nel senso delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
Rispettare le quali non è una concessione a nessuno
Ma dovrebbe essere un dovere per tutti
In un mondo bene ordinato quale quello al quale vogliamo contribuire
E infine lasciatemi dire una cosa e certo che i protagonisti di questa pace non possono essere israeliani e palestinesi
Ma non è più esatto dire che questa è una questione bilaterale
Israelo palestinesi
Dall'undici settembre in poi la sicurezza è una questione globale
E indivisibile
E indivisibile
E anche la nostra sicurezza che è in gioco
Noi non siamo soltanto degli amici appassionati di questa pace
L'ossia
Anche
Noi siamo anche un'Europa che è attraversata
Dal rischio di un conflitto religioso dalla minaccia del terrorismo
E la pace in Medio Oriente non è la soluzioni io non ho mai pensato che se ci sarà la pace tra israeliani e palestinesi finirà il terrorismo islamico
Che sarebbe una visione semplicistica
Ma sicuramente è
Parte della soluzione
Ed è parte di una strategia globale per la sicurezza quindi noi non siamo soltanto dei testimoni degli amici o di una terza parte che può essere utile
Noi siamo impegni rissanti a stare al tavolo della pace perché in qualche modo e anche la nostra sicurezza
Che oramai
In gioco
Dopo l'undici settembre lo scenario è cambiato
E questo non è soltanto un conflitto locale
E parte di un rischio globale
Il che
Carica i protagonisti
Di una speciale responsabilità il che naturalmente investe tutti e in particolare l'Europa e in particolare un Paese come l'Italia che qui in mezzo al Mediterraneo di una speciale responsabilità
Io credo che tutti siamo pronti a prenderci le queste responsabilità
E mi pare che questa discussione di oggi così appassionata ma anche così ricca di spunti concreti dimostra che le condizioni per fare un passo in avanti ci sono e che possiamo non perdere questa occasione grazie
Io ringrazio
Ringrazio molto il Ministro D'Alema per questo
Suo intervento anche perché
Lui giustamente parlava di volontà politica e oggi abbiamo visto visto seduti attorno a questo tavolo uomini politici seri
Da tutte le parti e questa la è una delle garanzie più importanti che ci sono perché le cose che si sono dette si realizzino noi oggi abbiamo avuto
Delle buone notizie da questa conferenza
Che la pace è possibile anche se è difficile
Ma abbiamo visto come
Il ruolo dell'Italia dell'Europa
Delle di tutti gli amici diciamo del Medioriente possa essere una garanzia importante a tutti i livelli le cose che sono state dette qui sono molto costruttive
Si è detto che dopo sette anni di violenza si è dimostrato che la violenza non è servita a nessuno
E noi il titolo del nostro convegno e per un mondo senza violenza che è un tema cruciale
Il Ministro D'Alema oggi ci ha detto ora ci ha detto che la nascita dello Stato palestinese la soluzione di questa questione riguarda il Mediterraneo l'instabilità del Mediterraneo perché è una
Guerra diciamo è una crisi a casa nostra non possiamo pensare che sia una crisi a casa di altri
Io credo anche che
L'incontro di oggi sia un passaggio molto importante verso Annapolis e sento di dover ribadire ciò che dicevamo all'inizio che
è uno sforzo politico
Importante ma è anche uno sforzo spirituale
Sia di chi parteciperà Annapolis
Sia di chi sarà fuori perché noi continuiamo a credere per la nostra fede e per tutte le fedi che niente è impossibile
In questa qui in questo mondo anche la soluzione di una delle crisi più lunghe che il Novecento ci ha lasciato in eredità
E sono molto contento anche di poter dire che questo convegno di Napoli abbia portato un suo piccolo contributo a questo processo di pace grazie