Nel segno della Nuova Italia. Dibattito dal titolo "L'Italia globale: il modello italiano e la difesa dell'interesse nazionale"

Questa tavola rotonda dalla
Mia
Destra
Abbiamo
Il direttore all'ex mulino
Della Centro studi fondazione
Nuove Italia quindi giochiamo hanno eccolo qua sa ancora giù
Non c'è posto
Abbiamo il
Direttore
Il presidente nazionale di Slow Food il dottor Petrini
Diamo il senatore paratia che
Attualmente con un incarico politico ma fino a poco tempo fa
Con un incarico
All'interno di Confindustria
Abbiamo l'ingegnere Andrea Moltrasio che vicepresidente della Confindustria livello nazionale con una specifica delega per quanto riguarda l'Europa
Ancora viceversa alla mia sinistra diamo l'onorevole Realacci che Presidente della
Commissione Camera ambiente
Ancora abbiamo
Il dottor Enrico Cisnetto che il Presidente
Del dell'associazione
Società ma aperta
Ed è
Animatore di
Interessantissime occasioni di confronto così come
Questa
In fondo abbiamo l'amico
Enzo Piso che il vice Presidente del Consiglio Comunale di Roma allora dicevo che l'argomento che andiamo a trattare
In queste
Prossime in
Sono ed alla questione legata
Al
L'Italia globale il modello italiano e i
La difesa dell'interesse nazionale
Questa mattina ma anche ieri abbiamo iniziato a leggere
Delle anticipazioni che riguardano il prossimo disegno di legge sulla Finanziaria del due mila otto
Ed è evidente che in gran parte della attenzione
E legata alle misure
Che il Governo intende intraprendere per
Agevolare il lavoro degli imprenditori e quindi ovviamente mette nelle condizioni di impresa di uno sviluppo e quindi anche di aumentare
La base occupazionale
E la forza
Delle imprese stesse
Si è paventata la possibilità di una
Diminuzione dell'IRES
è anche di una diminuzione dell'IRAP nei giorni scorsi si è immaginato che la diminuzione dell'IRES e dell'IRAP in qualche modo
Fosse
Compensata da un punto di vista economico tant'è vero che si parla di una
Misura a costo zero
Per le casse dello Stato
Di una misura che trovasse
Una
Copertura economica
In quella che è una riduzione dei costi di tutti
Regimi d'aiuto per le imprese
Allora io pongo una questione in modo problematico
La pongo come parlamentare la pongo come parlamentare meridionale
La pongo sapendo bene che è certamente vero che nel passato i regimi di aiuto per le aziende molto spesso hanno funzionato male
Ma so bene che nonostante
Qualche volta il cattivo risultato che ci è stato per un uso distorto di regimi d'aiuto in tante occasioni se non ci fossero stati non c'è un certo tipo di incentivi all'impresa in modo per il conto particolare
Pelle nuove in prese e anche per l'imprenditoria
Femminile
Determinate realtà non sarebbero nate
E quindi chiedo
All'ingegner Moltrasio nella qualità ovviamente il vicepresidente della Confindustria quale sia il suo Paride rispetto a questa possibile alternativa della quale si parla riduzione IRES e IRAP in cambio sostanzialmente
Della
Notevole riduzione di tutti i regimi di aiuti a favore delle imprese
Bene buongiorno a tutti io ringrazio per questo invito l'onorevole Alemanno molto volentieri vengono in contesti in cui
Il mondo dell'economia e magari e messo in fila come abbiam visto stamattina ad altri
E molto volentieri rispondo a questa domanda dell'onorevole taglia la tela perché
Credo innanzitutto che le aggiornare stamattina io purtroppo non era col Ministro Di Pietro alle quattro e mezza stanotte e quindi non so come è finita la storia però
Dai giornali di questa mattina mi sembra
Che discorso dello scambio sia venuto meno nel senso che le compensazioni
Del diminuzione dell'IRES perché è significativa in termini di aliquota nominale ma a fronte di una base imponibile più larga sul modello dell'operazione fatta in Germania
Non sia stata più quello che avevamo previsto e cioè non c'è lo scambio quegli incentivi sembrerebbe regionale questa mattina però vi posso dire per rispondere alla domanda qual era la logica la logica che di per se stesse una diminuzione
Del carico fiscale è un incentivo a fare impresa ed è uno strumento che uno strumento come dire automatico senza intermediazioni l'incentivo eccome potete immaginare facilmente oggetto i mille intermediazione di mille
Perché parti della società che si insinuano tra quello che ha una logica di impresa
E quello che invece è una politica industriale che si vuole perseguire
Quindi Presidente Montezemolo più volte ha lanciato questo slogan meno incentivi e meno tasse per tutti
E penso che questo fosse d'origine del pensiero
Lasciatemi però dire così entra compone il tema che era previsto oggi che quella dell'Italia globale nord d'Italia nel nella continuità globale
Che il fisco è un elemento di conferiti a importantissima proprio in questi giorni parlando con un collega Tedesco che ha fatto uno stabilimento appunto nella Cina comunista raccontare
Che paga il sette virgola cinque per cento quindi pensate come siamo lontani dal ventotto ventinove direste di cui stiamo parlando oggi
In caso di una fabbrica fatta pur Dong quindi nella Cina più come dire avanzata
E in cambio di una permanenza di dieci anni sul territorio cinese quindi è è chiaro che lo strumento di competitivi
La
Chianti chiamato fisco è importantissimo ma non è soltanto quei Paesi emergenti dove in Europa e noi
Questa operazione che appunto fosse a costo zero fosse invece costerà di più qualche impresa e meno ad altri fosse invece
Costerà di più a tutti non lo so bisognerà fare beni conti con questo
Allargamento della base imponibile e questi cambiamenti anche nella nelle tasse che verranno fatte dividenti e i prelievi
Dall'imponibile
Dalla dalle Sider dall'imponibile
Quando avremo finito i conti capiremo cosa è successo però a livello nominale è molto importante anche a vedere non essere come siamo oggi
Il Paese in cui in Europa le imprese pagano più tasse che negli altri Paesi
Però io vorrei spostare l'attenzione vostra
Paziente
Su a spostare l'asticella su un altro argomento perché non mi piace passare
Come industriale
Pnina che si lamenta definisca
Noi abbiamo visto in questi anni che
La competitività delle nostre imprese passa anche attraverso
Altri fattori altrettanto importanti
E questi fattori sono molto legati alla capacità di trasformare
E alla alla capacità di produrre
Non credo che sia il contesto giusto per proiettare
Le mie slide che di solito porto con me nelle varie occasioni perché penso che sia un clima più da dibattito alla discussione
Però vi posso dire queste perché nel il commercio internazionale e quello che ha trainato
L'economia del mondo cioè gli scambi del mondo
Di questo commercio internazionale il cinquantadue per cento e fatto di beni manufatti
L'Italia è cresciuta molto meno del resto del mondo perché non è riuscita a mantenere un tasso di crescita delle sue produzioni pari alla crescita
Che c'è stata nel mondo quindi quando noi oggi diciamo al di là del fisco ci sono altri fattori con i quali competere
Intendiamo proprio di rimettere al centro delle politiche economiche
E non solo delle politiche fiscali la capacità di creare valore attraverso la trasformazione cioè attraverso
Il manifatturiero
Invece veniamo da anni in cui la retorica politicanti politica quello che volete
è stata quella di vedere
La necessità di una terziarizzazione di avere più servizi di una deindustrializzazione e di un declino industriale queste parole d'ordine anno fa atto molto molto male al nostro Paese in questi anni e credo che sia venuto il momento invece attraverso un supporto di analisi di ripetere questa cosa
E
Quello che vi posso dire che a livello di creazione di valore aggiunto per occupato in tutto il mondo
L'aumento maggiore c'è stato proprio nel manifatturiero non solo in Italia che è stato più due molto più limitato che in altri Paesi ma negli Stati Uniti noi abbiamo avuto
Nessuno se ne prendiamo dall'ottantacinque all'ottantanove c'erano quarantasette mila dollari per ogni occupato nell'industria i cinquantaquattro nei servizi oggi abbiamo un'inversione di tendenza in cui ce ne sono sessantanove mila per occupato nell'industria e sessantacinque nei servizi
Allora rimettere al centro la capacità del paese di produrre vuol dire ritenere anche il tipo di produzioni che si fanno
Come
Vengono fatti e quali tipo di infrastrutture si danno a queste produzioni per poter essere competitive
è chiaro che il mio amico Tedesco di cui sopra
Va in Cina perché ha dei fattori di produzione nella sua trasformazione interessanti costa la manodopera che sappiano quello che
Costo Energia che è molto inferiore abbiamo visto un fisco al sette virgola cinque per cento sul reddito di impresa
Ci sono dei fattori che hanno spostato la produzione del mondo e noi lì siamo rimasti ingessati un po'per una situazione dei nostri conti pubblici ma anche fosse perché politicamente non ci abbia mai creduto
Chi rappresenta l'Italia che produce
In Parlamento oggi qual è secondo l'opinione più diffusa
L'uomo l'esponente politico che si espone
Dicendo che bisogna produrre meglio e produrre di più per rendere questo Paese non impoverito ma più ricca oggi veramente non ce ne
Nessuno e quindi questo mondo del manifatturiero si sente veramente poco rappresentato persino un po'in Confindustria
Allora
Se la tendenza e queste
Io vi voglio fosse non so se si riesce non si riesce però avevo un bel tricolore che volevo mostrare in questa occasione pensando che qui comunque sia apprezzato e quello che si vede come questi Italia che ha avuto una trasformazione enorme in questi anni avuto tra i grandi Italia dell'impresa e tre grandi discontinuità su cui bisogna investire che sono l'innovazione la specializzazione e l'internazionalizzazione
Innovazione non è solo un'innovazione tecnologica mai molto innovazione tecnologica e riguarda però anche un modo di fare impresa completamente diverso
Abbiamo degli interi distretti industriali che sono vissuti producendo Perin prese fuori dal Paese
Hanno dovuto cambiare pelle e pensare di più al loro prodotto trasformare la filiera produttiva in cui sono
Trasformarsi completamente
Questo perché stanno facendo fatica sono agguerriti stanno competente o nel mondo con altre aziende come loro e hanno preso una velocità e un cambiamento che è radicale
Cambiamento che
Egli fosse un po'all'antipolitica di questo momento da parte delle imprese non c'è stato nel Paese nella nella rappresentanza politica forse perché non sottoposta a questa forte competizione alla quale siamo sottoposti tutti i giorni noi
Ecco perché abbiamo messo al centro delle nostre politiche la concorrenza e anche
Rimanendo nel termine innovazione perché questo cambiamento ha messo al centro anche delle politiche dico fin d'non solo le politiche industriali ma abbiamo parlato di ricerca abbiamo parlato di università abbiamo fatto delle proposte di cambiamento perché è lì che si gioca il termine innovazione
Specializzazione
Il secondo elemento perché nella ridistribuzione del manifatturiero nel mondo
Noi non possiamo pensare di competere con prodotti troppo maturi o collegarla basse dei delle varie dei vari tipi di prodotti
E dobbiamo innalzare e specializzare entrare in nicchie tecnologiche o di altro tipo di consumo
E per fare questo anche qui abbiamo bisogno di molti investimenti quindi voi sentirete spesso parlare delle famose quattro A arredamento alimentare automatica meccanica degli automatismi io sono
La moda che sono quelle le cose è che su cui siamo perché l'abbigliamento alla quarta su cui noi siamo conosciuti ma dietro che è do mondo c'è un mondo di impresa che fanno innovazione e specializzazione che va preservato con anche delle politiche industriali che mettano al centro la chimica la trasformazione a monte l'impiantistica in cui siamo leader nel mondo e in questa bandiera
Che io avevo preparato ma appunto penso che non sia contesti farei vedere si vedono tutti i distretti
Che sono cresciuti dal dopoguerra da dopo la Seconda guerra mondiale ad oggi
E vedere come questi elementi che sono
Flessibilità
Specializzazioni innovazione personalizzazione di massa sono stati gli elementi che hanno cambiato completamente il mondo dell'impresa
A fronte di questo
Quello che stiamo cercando di fare e che la risposta per essere globali in un'Italia che come sappiamo è ancora molto locale perché stamattina venendo qui da voi e attraversando questo bellissimo a Orvieto che conoscevo poco e in questa sala
E col mercato fuori
Mi chiedeva cosa c'è di globale
Che cosa c'è di locale in uno scenario del genere c'è ancora molto locale molto bello tra l'altro molto piacevole però è un mondo forse distante da quello che noi vediamo con le nostre aziende quando andiamo a vendere i nostri prodotti in giro
E nelle varie nei vari mercati in cui ci confrontiamo e quindi e faticoso trovare i momenti di collegamento
Che debbano para passare attraverso quello che dicevo prima cioè la capacità di creare in questi contesti urbani e territoriali
Delle vere e proprie chiede la conoscenza in cui lo scambio con il resto del mondo diventa l'obiettivo primario io faccio un esempio e chiudo
Io sono di Bergamo vissuto questo cambiamento radicale della nostra capacità produttiva da subfornitori ha capacità di esse nel mondo che i nostri prodotti la via del la viene a conoscenza che abbiamo voluto costruire in un contesto urbano chiave le similitudini comunque resta
è stato quello di avere un aeroporto che da un milione di passeggeri è andato a sei milioni un centro fieristico per scambiarsi con clienti e fornitori innovazioni tecnologiche tecnologiche
Due centri di innovazione tecnologica e di trasferimento tecnologico uno pubblico e uno privato
Chilometro rosso e un centro andarmene una Facoltà di Ingegneria dove si fa ricerca e applicazione per le imprese garantiscano che è stato un modo per creare un volano positivo e per avere un'Italia
Globale accanto a questo e chiudo parte in questi giorni un Festival della Scienza
Dove ci sono tutti gli anni sessanta settanta mila persone che finalmente affrontano il tema della scienza e della tecnologia credo quindi che da fare ci sia abbiamo tutte le capacità per farlo
Grazie mille
Io spero che riusciamo a fare interventi brevi in modo da farne due per ognuno degli interlocutori se ce la facciamo ovviamente do la parola
Alto decisione
Continuando un ragionamento che riguarda
Questa necessità di rendere competitivo il sistema nazionale ovviamente partendo dal presupposto che la competitività e specializzazione capacità di alta tecnologia
Non è è stata mandata in onda la slide tricolore ma se l'avesse vista
Vi sareste accorti che tutti i centri industriali dei quali si parlava in termini positivi erano ubicati dal Centro-Nord in su
Manca completamente una parte importante della nazione e tutti riconoscono che senza un aumento della competitività anche nel settore meridionale evidente che l'Italia non riesce a crescere
Ora
La domanda è legata sempre alla questione della competitività e della possibilità di avere modelli diversi in ragione delle tipologie del territorio
E anche di quelle che sono le vocazioni di carattere economico che possono creare uno sviluppo
E possibile
Conciliare diversi modelli all'interno del territorio tenendo conto che vi sono
Vocazioni di tipo industriale va le azioni di tipo turistico vocazioni di tipo agricolo che sono necessariamente certamente una delle ricchezze del nostro sistema Paese
è possibile conciliare ore soltanto se
Se c'è la capacità di una visione di tipo complessivo se ci affidiamo all'idea
Che ciascun territorio decide per sé
Faremmo una somma
Di declini di piccoli declini che formano il grande declino del Paese se invece il Paese si dà
La capacità di una visione di un progetto complessivo decide un modello intorno al quale deve sviluppare il proprio futuro a tutte le possibilità e tutte le potenzialità per riuscire naturalmente più il tempo passa senza che questo modello venga deciso che questo progetto venga definito e tanto più si pagano prezzi sia nel
Nel durante sia soprattutto
Nel momento in cui si dovesse davvero mettere mano a questo
Nel nel titolo delle dell'incontro di oggi c'è un un concetto giusto quello dell'interesse nazionale che deve essere difeso perché non ci sono altri interessi non c'è un interesse europeo chi sbandiera un interesse europeo
Immaginando che sia sostitutivo di quello nazionale sbaglia clamorosamente che lo si possa e lo si debba ospitare
è vero ma finché non c'è
Un'Europa non c'è un Governo europeo non c'è una politica europea non ci sono gli Stati Uniti d'Europa
L'interesse nazionale continua a essere il vero farò a cui
Fare riferimento
Quello che secondo me è sbagliato nel titolo è la definizione del modello italiano in realtà un modello italiano appartiene al passato non c'c'è stata più una definizione di modello italiano quando le condizioni internazionali e lo hanno messo quello vecchio lo hanno messo in crisi
E non ci hanno consentito
Di
Di poterlo diciamo riaffermare con successo da quel momento parlo della fine degli anni Ottanta inizio degli anni Novanta c'è stato una progressiva marginalizzazione del
Nel nostro Paese nel nostro sistema economico
E
La
è quello che io ho chiamato senza difficoltà declino che peraltro è
Totalmente diciamo
Indicato dai dati basta vedere la
Curva del della crescita della ricchezza fino a fine degli anni ottanta ricchezza italiana cresceva il PIL italiano cresceva almeno quanto se non di più della media europea e teneva testa la crescita
Quantitativa dell'economia americana dall'inizio degli anni novanta in poi non casualmente io dico dall'inizio della Seconda Repubblica in poi
Senza per questo dare un giudizio necessariamente positivo sulla prima ma sicuramente negativo sulla seconda
Da quel momento la curva della crescita del PIL italiano è andata sotto sempre più sotto decisamente più sotto accumulando un gap crescente con alla media della crescita
Del dell'Europa degli altri dei grandi altri Paesi europei con quella degli Stati Uniti e avendo dietro di sé
Un gigante l'Asia che
è cresciuto talmente tanto da avvicinarsi e sorpassarci
Noi siamo dentro un processo di marginalizzazione Moltrasio diceva che è in atto una grande ristrutturazione del manifatturiero nel mondo una riallocazione del manto ma di manifatturiero nel mondo
Noi siamo rimasti marginalizzate perché abbiamo affrontato questa questione prima di tutto senza dircelo fino in fondo senza chiarirci che i temi sono questi
E secondo facendo sperando che le che il modello italiano del passato quello che era basato sulle piccole imprese basato sull'impresa diffusa basato sulla
Sull'impresa familiare basato sull'impresa scarso contenuto tecnologico comma con un
Certo livello di creatività e fantasia potesse bastare quel quel modello non non non basta più
Se si vuole stare la grande competizione del manifesto del manifatturiero se si vuole uscire dalla competizione o
Diciamo ritagliarsi degli spazi minori nel manifatturiero
E dedicarsi
Ad altre cose che possono essere per esempio
Il grande sfruttamento della potenzialità turistica che è una cosa che
Riguarda la filiera molto più larga che non semplicemente quella del turismo in senso stretto di questo Paese allora
Questo credo che sia un'operazione che si possa
E si debba fare ma che richiede delle scelte che richiede
Delle nella che dalla la capacità di darsi delle opzioni di darsi una gerarchia
Di di scelte da fare e di e farle conseguentemente
Io credo che
Il Paese non abbia risentito delle difficoltà di questo declino industriale ed economico che ha che almeno da quindici anni vive per il semplice motivo che ha un
Forte e grande salvagente che è quello dell'appalto della sua patrimonializzazione il Paese ha accumulato
Un enorme
Patrimonio nel corso del del dopoguerra questo patrimonio che rappresentato da un numero molto semplice noi abbiamo un patrimonio privato che nove volte
Il prodotto interno lordo non esiste nessun Paese occidentale che abbia un moltiplicatore così grande
Sono dieci mila miliardi di euro se li mettete in fila ricordando le vecchie lire a sono sedici zeri una cifra enorme che sarebbe in grado non soltanto di cancellare
Il debito pubblico integralmente ma anche di
A vere land tutte le risorse necessarie per una straordinario
Rilancia uno strato il finanziamento di tutto quello che ci serve altro che la discussione se togliere duecento milioni qui per metterli di là
Un po'patetica che ho sentito prima credo che
Credo che
Quella sia la grande straordinaria risorsa che il Paese ha e che deve essere messo però naturalmente
Al servizio di un grande progetto di sviluppo questo grande progetto di sviluppo non lo può dare soltanto il mercato io non credo
Alla ricetta che volgarmente chiamo Giavazzi sta per perché l'ossessione con la quale Giavazzi ce la propone sul
Sulla prima pagina del Corriere la diciamo mi induce a renderla così semplicisticamente la ricetta io sono un liberale ma non liberista non credo che sia semplicemente soltanto la somma delle volontà del mercato se così fosse
Le le cose si sarebbero già verificate anche se è vero naturalmente che il mercato soffre in Italia di tutta una serie di pesi vincoli e burocrazia da cui dovrebbe essere lacci e lacciuoli da cui dovrebbe essere liberato ma questo
Non toglie che esiste
Una
Diritto dovere della politica di prendere delle decisioni io credo che una delle degli errori più grandi che siano stati fatti in questi ultimi anni
E quello della criminalizzazione del concetto della parola di poli di politica industriale politica industriale significa a sud non lo Stato gestore significa lo Stato decisore cioè lo Stato che decide
Che fa delle scelte che indica delle strade che poi il mercato è libero naturalmente di percorrere o meno
Dando ovviamente lo Stato stesso destinata usando il sistema degli incentivi del disincentivi
E gli strumenti per rendere favorevole la strada che ha indicato questa credo che sia una responsabilità primaria
Che la politica deve assumersi e la politica deve dire agli italiani che esistono tutte le condizioni tutte le risorse per poter
Rilanciare il Paese nell'ambito della competizione mondiale ma deve anche dire che in questi ultimi quindici anni e dalla competizione mondiale noi siamo progressivamente stati marginalizzati abbiamo perso un punto all'anno per quindici anni di competitività sul mercato internazionale basta prendere i dati in cui c'era prima
Del commercio internazionale accennava prima Moltrasio e basta vedere che cosa è successo in questo in questo arco di tempo per capire quanto è grave quanto dannosa la marginalizzazione del nostro Paese il declino italiano
Che avviene nonostante che ci siano tutte le condizioni e tutele
Le risorse per poter invece non essere così questo che credo sia
Se mi è consentito un minuto soltanto sulle questioni di politica che ho sentito prima credo che questo sia la grande responsabilità
Voglio se mi consentite fargli anche per l'amicizia che ho con Gianni Alemanno un un appello accorato non fatte in lì il non può non non illudete lì non illudiamoci che il problema sia la riforma della politica quella è un'illusione ottica
è una scorciatoia che non porta da nessuna parte
Non è la
Politica che deve essere riformata e il sistema politico che non ha funzionato che deve essere riformato non si può
Immaginare di inseguire un comico o magari un ministro che fa ridere che la stessa cosa
Su
Il terreno della diciamo del
Dei piccoli risparmi della simbologia che per carità capisco che in termini comunicazionali possa anche avere una sua importanza ma voglio dire se si fa politica si deve bene andare al di là
Non si può inseguire questa strada e poi conseguentemente continuare a
A mantenere un assetto politico istituzionale a questo Paese che è stato quello che non ha consentito di risolvere le grandi questioni di cui abbiamo economica di cui ho parlato prima
Se questo Paese vuole uscire dal declino se questo Paese vuole darsi un progetto condiviso per il futuro non può non mettere al centro la riforma del sistema politico e del sistema istituzionale
Non si può fare un nuovo modello non si può avere un uomo dell'economica o non si può avere conseguentemente un sistema di welfare
Che sia figlio di questo nuovo modello e non del
Modello del dopoguerra come invece ancora questo qua se si fa un ragionamento se non si fa un ragionamento fondato sul sistema politico sul fallimento del bipolarismo italiano sul
Gli assetti istituzionali che sono figli anche questi di un Paese che deve cambiare se vuole
Darsi un se vuole darsi un in futuro
La politica non si fa con soltanto con i piccoli esempi la politica alla grande responsabilità di indicare la strada per il futuro di questo Paese fino adesso non lo ha fatto non fattibile abbagliare
Da alcuni di bottiglia che non sono grazie
Allora
Nel ringraziare il dottor recepimento
Dichiaro la mia addizione alla crisi
Che ovviamente
Deve tenere conto di un tema importante che la politica deve dare risultati innanzitutto un problema di fatturato che il cittadino deve poterci percepire in maniera positiva rispetto alle soluzioni che attende
Penso che in questo momento vi è una crisi certamente del cittadino nei confronti della politica proprio in ragione dei cattivi risultati che intervengono o dei non risultati che intervengo
Allora do la parola
All'amico Realacci
Su un tema
Significativo si è parlato della necessità di cambiare il modello industriale evidente che per cambiare il modello industriale si deve parlare di uno sviluppo
Lo sviluppo sostenibile è una tesi estremamente cara all'onorevole Realacci
Vi chiedo sei questo sviluppo sostenibile possibile
Spostando litis zitti in questo momento
Determinate dal ministro dell'ambiente Pecoraro Scanio sembrano almeno l'accusa è questa bloccare la possibilità
Per quanto riguarda il piano energetico nazionale le ma anche per quanto riguarda
La politica di DDT per la realizzazione di infrastrutture il complemento di opere pubbliche che tutti sostengono essere necessarie
Per dare competitività al sistema Italia
Grazie innanzitutto per una precisazione qualche amico presente in sala mi ha chiesto come mai io che mi vesto sempre di nero oggi se non lo restituì rosso diciamo
No non è una cambiamento di trio Rita estetica io preferisco il nero ma sostituito un vestito di rosso credo per un motivo condiviso qui perché c'è un popolo coraggioso che sta combattendo per la libertà
E quindi
Ho provato a ripescare taglia guardaroba un tavolo
Che non erano
Non era alcuna ragione e non a questa dimensione rose rosse né dove né sequestro
Ho tonalità significherebbe anche Carlin sia borderline e con i bonzi diciamo viene consigliato il rosso il colore il campo
Da data da usare
Invece novanta io vorrei
O
Io per fare personalmente preferisco che si debba parlare di sviluppo di qualità oltre che di sviluppo sostenibile viene perché trovo un termine diciamo che tiene più assieme la missione italiana e le esigenze ambientali e le esigenze ambientali sono esigenze collegati anche a una grande ha delle grandi sfide che abbiamo davanti non c'è tempo per parlarne perché sono le sfide in cui altri Paesi dell'occidente soprattutto altri Paesi europei si stanno cime bando con un Energia superiore alla nostra ho letto il vostro documento giustamente si fa riferimento anche al fatto che oggi grandi leader della destra europea penso sarà così perso
A Cameron penso alla Merkel sono per esempio in prima fila molto più di quanto non lo sia l'Italia sul tema dei mutamenti climatici e voglio qui dare atto ad Alemanno di essere stato utile positivo in un passaggio per mentale in cui c'era una discussione su una relazione sui mutamenti climatici predisposta con un lungo lavoro che rischiava di vedere la destra prendere posizioni sbagliate e questo non è accaduto perché questa è una sfida comune
è una sfida comune e voglio venire al punto che però si incrocia molto su quello che deve fare l'Italia qui consentitemi di essere un po'controcorrente rispetto
All'alcune delle cose che ho sentito
L'Italia enormi problemi lo sappiamo tutti
Investe poco in innovazione ricerca Ade deficit infrastrutturali cioè troppa burocrazia ha tanti problemi d'Italia
E non sembri il mio e quindi ha anche un livello di crescita inferiore a quello di altri Paesi nel primo anche se poi bisogna capire il nero e sommerso insomma sono tanti fattori da esaminare non non c'è il tempo qui per farlo quindi non sembri il ragionamento che voglio fare un inno allo stellone italico non c'è nulla di questo bisogna avere coraggio bisogna cambiare
Però io non condivido un'analisi della situazione italiana che è sempre la stessa senza tener conto di quello che cambia nel Paese però voglio proporvi fare un passo indietro di dieci anni e poi di venire ad oggi
Oggi non assistiamo soltanto a un declino italiano una perdita di competitività dell'Italia che se mi è consentito se viene misurato in termini di quoto del commercio mondiale e ovviamente anche fisiologica perché c'è un dato di legato alla biomassa umana
Quando si affacciano su scala mondo alcuni Paesi di marginali
Che hanno un miliardo e trecento mila abitanti più di un miliardo di abitanti è chiaro che
Quantitativamente nostra quota di commercio mondiale tenderà a diminuire però non c'è solo il declino italiane in questo c'è a mio avviso una un'ottica sbagliata nel centrosinistra la mia parte ma anche a volte nel centrodestra nell'analizzare quello che sta accadendo che non tiene conto del fatto che una parte della nostra economia senza la politica
E qualche volta anche senza la Confindustria che a non ha mai letto bene questi fenomeni penso ad esempio la battaglia sull'articolo diciotto che notoriamente non servirà a nulla dal punto di vista della competitività nel nostro sistema produttivo ce l'ha fatta eccome ce l'ha fatto
C'era fatto facendo l'Italia
In che termini nei termini l'investimento che sicuramente deve essere una Regione in innovazione ricerca conoscenza da parte del pubblico e soprattutto da parte del privato ma che vede anche in giro per l'Italia dei punti di eccellenza
E che soprattutto vede dei punti che non vengono letti perché quando una piccola impresa investe nell'innovazione di prodotto questo non lo troviamo nel suo fatturato e quindi non viene registrato
Ma tutte le piccole imprese in piccole e medie imprese che ce la fanno nel mondo hanno innovato anche molto interi prodotti di servizi di Magdi maniera di affacciarsi su questi mercati ma non c'erano a bilancio queste cose
Ma dov'è che l'Italia ce l'ha fatta ce l'ha fatta e questo è il dato all'avviso più interessante che si incrocia fortemente voteremo dell'identità fortemente costruire l'identità
Ce l'ha fatta in settori che ritenevamo che si ritenevano maturi e quindi destinati alla delocalizzazione e che invece sono rimasti anzi per certi aspetti sono tornati in Italia perché siamo leggiamo questo non capiamo il Paese
Vogliamo fare dei nomi tanto per capirci noi oggi esportiamo la metà dei Paesi scarti di dieci anni fa ma il fatturato è aumentato
Produciamo in volume il quaranta per cento del tessile in meno ma il fatturato è aumentato del trenta per cento lo stesso vale per il cuoio anche in settori che venivano ritenuti persi io sono un parlamentare Pisano non oggi esportiamo
Pelli cominciata in Cina
Perché se poi si vuole fare un prodotto di qualità la pelle conciata la deve fare un posto in cui c'è un imprenditore bravo che ha conoscenze che anche una mano d'opera che non era soltanto compiti d'IVA perché costa poco ma che anche competitiva perché capaci di fare cose che altri non sono in grado di fare un processo analogo avvenuto nel mondo i mobili qualche volta con filiere atipiche
Pensate alla leadership mondiale che gli italiani lo gli negli otto di lusso questa leadership è legata
Al design alle tecnologie ce ne è legata anche alla filiera che si costruisce
Perché poi l'arretramento dello gli otto di Russo non lo so non lo compri all'Ikea
Hai bisogno di una piccola e media impresa che sa fare quelle cose in maniera completamente diversa da quella degli altri gli occhiali
Dieci anni fa quanti avrebbero detto che gli occhiali se può andare tutti all'estero tanti e invece tutti gli occhiali sopra i cento euro son tornati in Italia
Perché perché poi se vuole produrre qualità non la puoi fare dove non ai diritti dove pochi pochi lavoratori e dove non è una cultura antica che consente di produrre qualità e potremo continuare non parlo dell'agroalimentare perché lì è evidente vedo in sala persone poi cui cercarli in pensate soltanto Gianniello lo sa bene se abbiamo anche lavorato un po'assieme in qualche settore a quanto accaduto in tanti settori l'agroalimentare ma
Il terreno principi ovviamente quello del vino
Non è il caso del vino alla metà degli anni ottanta producevamo circa il quaranta per cento in meno in quantità del vino che produciamo adesso per capirci prima della crisi del metano
La crisi del metanolo segnò un crollo drastico ma allora il nostro vino stava scomparendo dei mercati mondiali sta scomparendo i mercati mondiali perché ho scelto una strada grande con vita e basso prezzo per cui non so che non vedeva l'operato con il vino da taglio veniva adopera distillato ma non era competitivo
Oggi
Noi esporlo prodotto abbiamo un fungo cui qualcuno il quaranta per cento in meno abbiamo più del triplo in valore Intermite esportazioni servì portiamo in euro diciamo noi allora esportano circa settecento milioni di euro di fino all'anno correggimi se sbaglio che essi Dione
L'anno scorso abbiamo superato i tre miliardi di euro battendo i francesi non solo sul campo di calcio ma anche sul
Sull'esportazione di vino e succ importanti mercati mondiali perché
Perché siamo passati dalla quantità dal basso prezzo una qualità legata al territorio e questo potrà estenderlo in tantissimi campi cosa c'è dietro questo arrivo a conclusione
Ci sono delle cose che non è facile leggere dal satellite neanche vi è incertezza nette SIMET consentito io non credo a una politica l'internet uno strumento
E una politica in cui la gente davanti allo schermo si scambia slogan o non ci credo perché una politica che non è capace di leggere il territorio di lanciano il Paese neanche di leggere i fenomeni mondiale perché in questa maniera non capiremmo perché dei giovani sauditi ricchi vana schiantarsi sulle torri gemelle
Se non capiamo che ci sono anche altri processi che attraversano il mondo e la forza dell'economia italiana che deve accettare le sfide di cui parlava anche Moltrasio innovazione ricerca conoscenze legata però a un fattore molto antico nel nostro Paese
Che per dirla con cipolla e la capacità di produrre cose belle cose che piacciono al mondo all'ombra dei campanili
In questa frase se tutto cose che piacciono mondo all'ombra dei campanili non ognuna a situazioni sì perché l'ombra dei campanili e l'esistenza di identità di valori di terreni condivisi
Che anche il retroterra dei distretti perché distretti non sono delocalizzate
Perché Dio nei distretti c'è un sentire comune c'è una cultura comune c'è un affidamento comune il ragionamento potrebbe essere lungo questa cultura antica è in grado di sfidare la modernità senza rinnegare se stesso
E lo sta facendo e se la politica non lo capisce sbaglia
Due anni fa ci fu una copertina del Time
Che era dedicata un servizio di apertura il cui titolare Italia contro Cina
La tesi di questo servizio che l'Italia era morta
Perché siccome la Cina stava producendo le stesse cose che erano tradizionalmente produzioni italiane non ce n'era per nessuno e la copertina di questo suggestivo numero del Times molto bella perché immaginava un braccio di ferro anzi raffigurava un braccio di ferro fra un guerriero dell'armata di terracotta cinese evitava di Michelangelo in cui la copertina c'era la negazione della tesi del servizio
Perché quella copertina era già
Una idea di una competizione che avveniva su terreni completamente diversi il guerriero della madre di terracotta cinese come sapete
Era uno dei dieci mila guerrieri di un armadio della cotto che fu seppellita con un grande imperatore cinese nel duecento avanti Cristo dopo credo l'abbiano ucciso alcune decine di migliaia di artigiani che avevano lavorato
Allora questa è un'altra storia diciamo segreto permettere il segreto il Davide di Michelangelo era l'opera di uno straordinario triste verificare una piccola città perché la finanza del Cinquecento
Non lo cita di quaranta cinquanta mila abitanti
Era attraversata da conflitti bestiari come sempre succede in Italia perché fu credo che fu commissionato la Repubblica fiorentina poi tornarono i Medici
Ma in tanti campi producevano cose che il mondo invidiata non era solo il caso dell'arte reale l'architettura era la finanza era tanti settori
Questa capacità dell'Italia di produrre cose Bellei incrociare la competitività con la tenuta delle comunità e la forza del nostro Paese
C'è un brano del costituto di Siena che io ho duro del mila trecentonove che sembra quasi la sceneggiatura dell'affresco del Buon Governo che viene dipinto trent'anni dopo nel due mila trecentotrenta disse questo brano del costituto di Siena chi governa deve avere a cuore massimamente la bellezza della città perché aggio une di diletto e allegrezza e forestieri per onore
Prosperità e accrescimento della città e dei cittadini quadrate che fantastico
Perché nello stesse ben tre righe ce la bellezza della città
Un'economia che si nutre e nutre il benestare della società
Il accrescimento della città di cittadini insieme a fattori materiali e l'onore l'onore non è una grandezza che il PIL misura
Ma c'è molto onore c'è molta laboriosità c'è molto coraggio dietro il successo dell'imprenditore che per l'accesso dell'Italia allora chiudo
Io penso che noi dobbiamo costruire per il nostro Paese dobbiamo farlo insieme
Una idea d'Italia che non è di importazione
Che non è di imitazione che fa i conti con le sfide del mondo ma partendo dai fondi come siamo forti perché se ne costruiremo questa idea d'Italia indipendentemente da dalle nostre rispettive collocazioni politiche
Io Gianni rosa io penso che mi sia stato un ottimo Ministro meglio di tanti ministri che ha il nostro quel Governo che io appoggio io non credo che si possa
No ma lo dico
Perché
Perché voi
Se o c'è un'idea di comune destino del Paese dentro la quale si possono collocare anche ricette differenti
Oppure non ce la facciamo c'è un bellissimo proverbio africano che ha citato di recentemente Gorno che ci richiama le responsabilità in una intervista e chiediamo alle responsabile in questo senso della politica vedete e chiudo
Sapete quale io trovo il vero fallimento della politica poi rispondiamo tutto giusto alcune critiche sono giuste dobbiamo cambiare le cose mi sopra d'accordo con Cisnetto
Non commettiamo l'errore diciamo dell'UPI della barzelletta dell'ubriaco che si cerca la chiave sotto il lampione non perché da lì si sia la si è persa lì ma perché lì c'è la luce
La chiave del rapporto fra politica e cittadini
Sono sono applausi Pisani no allo Stato Obama Lanza
Con lo sanno anche quando parlavo di mobili sanno che i mobilieri di Ponsacco fanno immobili per gli otto leaders hanno Pisa Biarritz ma c'è una c'è una
Sapete qual è l'indagine che a me mi mi preoccupa di più sulla politica se noi andiamo a vedere la risposta dei singoli delle famiglie delle piccole imprese sul futuro scopriamo che questa risposta è doppia
Se gli si chiede cosa si aspettano loro dal futuro scopriamo che le piccole imprese italiano aspettativa positiva sul futuro per se stessi mediamente il settanta ottanta per cento si aspettano ULS uno positivi futuro migliore per la Provincia se lo stesso accade per le famiglie seppur con un livello più basso se gli si chiede cosa si aspettano dal futuro del Paese c'è un abbassamento di trenta quaranta punti c'è la percezione della del futuro comune
è molto peggiore della percezione del futuro individuale lisce il fallimento della questione della società e il fallimento della politica perché la politica dovrebbe ottenere l'effetto inverso
Dovrebbe essere in condizioni alle persone che non si sentono in grado
Di affrontare la sfida di dirli cavalchiamo assieme ce la faremo
Quando invece la politica comunico un segnale per cui anche chi pensa di farcela e di poter fare meglio si sente handicappato dal fatto che in generale pensa che il futuro e poi c'è il fallimento della politica
Noi questo fallimento dobbiamo risponderà anche costruendo per molti aspetti politiche comuni è un'idea comune di paese questo proverbio africano tacitato cornice
Se vuoi andare veloce mai da solo se vuoi andare lontano ma insieme agli altri io sono convinto che l'Italia può andare lontano si andrà avanti insieme
Grazie all'onorevole Realacci e non per scambiarci idee complimenti sono convinto che la sua attività di parlamentare la conduca meglio anche di qualche parlamentare di centrodestra ma giusto per
Sottolineare che
Temi più sui quali fare battaglie comuni ce ne sono tanti ed è importante ovviamente non avere paura ad potevi affrontare proprio perché gli italiani ha bisogno
Do la parola
A
Dottor Petrini che
Presidente di Slow Food io penso che uno scenario migliore del Palazzo del Capitano del Popolo qui ad Orvieto
Per fare una
Valutazione
Su quello che la qualità
Il cibo la tradizione all'interno di quello che viene prodotto nel settore agroalimentare e complessivamente dell'identità specifica italiana
Non potesse essere trovato come location
Allora rispetto
Alle esigenze di coniugare quindi che sono le identità sulle quali la qualità italiana
Trova ancora occasioni di successo quale la
Scelta che la politica deve fare anche in termini ovviamente di riforme di proposte
Sì ma
Gli voglio subito dire che
Ho letto molto attentamente questo documento politico
E
Specialmente negli ultimi tre punti lo sottoscrivo al cento per cento
Ho trovato ho avuto l'impressione anche sentendo gli interventi i dibattiti Presidente che
Che sono avvenuti in precedenza
Chi una delle chiavi più interessanti di questo documento sta proprio in quella
In quella ricerca
Di individuare un nuovo modello economico non ideologico ovvero un conto è che secondo me cambia
è alla base di tutto perché
Oggi
E quello il fulcro anche di una situazione che poi
Zeni era questa questa
Questa fibrillazione nei confronti della politica il fatto che
Non si riesce a
Individuare una strada maestra una un qualcosa di creativo di nuovo che sia funzionale al sistema Paese
Io non ho letto non non ho seguito la lectio Trump tremontiana
Ho avuto piacere di sentire una volta sola in un precedente invito che Gianni ha fatto in un dibattito
E
Avendo io una visione di parte di Tremonti mi sono ricreduto perché ha fatto l'intervento che mi ha
Mia
Appassionato
E nel leggere questa questa
Necessità
Di
Di trovare strade nuove
Per un'economia di questo Paese io vedo anche
La positività di un dialogo tra le parti questa mattina è stato sottolineato e io penso che
L'operazione che Gianni Alemanno fa di invitarci e noi vediamo Talluri
Civitas o altri non so se andrei
è quella
Ecco errati riavere un momento in cui di il dialogo con la riflessione e anche la critica le divergenze emergono in una logica costruttiva
Ecco io penso proprio questo guardate
Ho l'impressione parafrasando un po'Sarkozy questa qui quando dice ciò che conduceva destra la sconfitta e il fatto di rimpiangere di non essere di sinistra
Ecco io vorrei dire perché
Il problema della sinistra e di non essere capace di intercettare i valori della destra
Allora
Guardate
Io ve lo dico perché dalla mia passiamo a ripetuti volentieri spesso e volentieri quando porto alcune tematiche e mi guardano come se fossimo baluba d'altri tempi
Di un un mondo agreste fuori fuori dall'economia perché la logica dello sviluppo lineare uno sviluppo perché che non ha fine
E la competitività e l'ansia con quale ci sbrighiamo tutte le mattine
Ora
Io penso che noi dobbiamo in questo sono d'accordo con Ermete incominciare a ragionare su
Su un sistema Paese
E guardate io stavo guardando ma guardate cosa questi tetti qua
E dico anche guardate bene questo mercato
Non è un un
Un antimoderno
Il mercato guardate sta diventando di una modernità straordinaria tutti gli Stati Uniti si stanno riempiendo di farmi armate contadini che nelle grandi metropoli vanno a vendere il cibo
Accorciando la filiera
Bypassando quello che è lo strumento di distribuzione massimo dell'ampia che che l'America ha dato i supermarket
Ebbene ma
Non sto parlando di un fenomeno marginale sto parlando di migliaia di Farmer Market allora io penso che
Noi dobbiamo mettere a valore la memoria
Perché se noi non mettiamo a valore la nostra memoria che il nostro e la nostra forza che ha prodotto queste cose straordinarie e per il quale il mondo viene in pellegrinaggio a vedersi non
Non riusciamo a a vincere le grandi sfide
Vedete
Il colloquio la il dialogo tra regni deve avvenire consentendo per dialogo tra arredi e penso dialogare porno una Hilton straniera che giustamente deve guardare alla innovazione alla modernizzazione
Ma nello stesso tempo abbiamo la necessità di mettere a valore quello che ne il patrimonio identitario di questo Paese che alla base di un'economia sana
Sana
Allora io dico balle la mia impressione
Io penso che noi dedichiamo poca attenzione all'economia locale
L'economia locale non necessariamente è riduttiva non è microeconomia
Secondo me in macro economia dà lavoro a più persone se non siamo in grado di mettere il regge
La Sapienza si avvita anche la Sapienza
Storica
Dei nostri artigiani noi abbiamo mandato a ramengo stiamo mandando a ramengo nella più assoluta indifferenza un
Un patrimonio di artigianalità che è immenso che ci invidiano già indicato un modo per secoli
Noi dobbiamo riprendere questa sappia anzianità metterla valore
Farla colloquiare certo con la globalizzazione
Guardate che
Il fenomeno Slow Food in fondo si è
Globalizzato andando in giro a promuovere la qualità dell'eccellenza dell'artigianato alimentare italiano
Quando abbiamo iniziato questa avventura giardino sarde brutti CGCE forma questi son fuori dal mondo
Ma oggi sappiamo benissimo che il fascino che ha l'aceto balsamico tradizionale di Modena
Il un consesso di di di intellettuali e anche di di di di di
Di di di meno anzi era giapponesi è immenso
E dietro a quella sapienza
Noi abbiamo un patrimonio che ce l'abbia solo noi ce l'abbiamo solo noi allora
Qual è il vero problema il problema e portare a livello locale la capacità di mettere a frutto tutte quelle che sono le nostre potenzialità
Fare di questa economia locale e la nostra forza che consente
In un modo armonico di abbiano un buon rapporto con il territorio con queste patrimoni con la natura con i prodotti e anche con la mente a vita anche con la globalizzazione anche con l'innovazione
Il dialogo tra rendi è la grande sfida che ci Alitalia diversamente se vogliamo pensare che
Noi dobbiamo competere con Paesi come la Cina o quelli che si sta allontanando avvicinando che hanno una potenzialità
Immensa
Anche di manodopera che per cinquant'anni di costerà niente di sfruttamento intensivo delle risorse ambientali
Di tutto e di più noi non ce la facciamo noi dobbiamo avere la capacità
Di essere cavalleria leggera
La cavalleria Renzi era si muove in modo più agile a capacità di intercettare
Dei meccanismi e delle risorse che altri non hanno
Ecco allora che
Rivendico rivendico alla nostra agricoltura e al nostro artigianato alimentare un ruolo di estrema modernità estrema modernità e guardate
Qual è stato ecco e dopo vengo qui a cantare di Aldo Moro Sasà a casa del padrone di casa però qual è stato il merito di Alemanno
Il Veneto di Alemanno è stato quello di aver dato dignità politica al Ministero più sfigato che
Nel contesto per
Testo della politica
Viene rilasciato
Si fa una Giunta regionale una Giunta provinciale e comunale il Governo nazionale ebbe l'ultimo posto glielo avranno a quello dell'agricoltura
Perché perché non è più
I tempi d'oro delle antenne a dei dei morti della Bonomi Anna non è più l'Italia con il cinquanta per cento di contadini sorpresi privati questi contadini sono al quattro per cento dalla popolazione attiva dobbiamo pensare a mandare in pensione il grosso problema è e trovargli la pensione sta gente qui
E tant'è vero che il sistema dell'agricoltore nel in Italia le in stato comatoso da questo punto di vista
Ora
Se noi non intercettiamo che quel Ministero
è il Ministero in grado di avere una modernità straordinaria per questo Paese
Ma deve avere la capacità di colloquiare con i consumatori
Devo avere la capacità di trasformare
Il il il metodo di vendere di valorizzare
Perché vedete alla fine della fiera ne siamo diventi perché mangiamo e
Facciamo tutte le innovazioni possibili e immaginabili mettiamoci tutti in collegamento avrete il limite a me stessa ma alla fine cui se non c'è qualcuno che fa i pomodori peperoni e che garantisce la quotidianità alimentare e io non so dove
Dove si va a finire
Allora
Io
Direi che di questo documento il settimo punto fosse per me ma io non sono lo metterei al primo lo metterei al primo
La situazione ambientale non è un opzionale non è un'opzione
Era la situazione è fondamentale
Ed è la situazione su cui noi ci giochiamo buona parte della nuova economia ed è il terreno su cui noi dobbiamo dialogare con l'industria
L'industria l'agricoltura la modernità
Troverà un terreno di dialogo proprio sulla sostenibilità se vogliamo che lo sviluppo sostenibile non sia un ossimoro noi dobbiamo colloquiare dobbiamo
La grande rivoluzione e colloquiare non è esploso contro e fare in modo che tutti insieme
Mettiamo insieme un progetto di economia ma anche di concetti di cultura di di di convivialità
Nell'uso alto di questo termine non di sedersi a tavola Bala convivialità nel suo nell'uso alto di saper dialogare
Che porti questa società
Ad essere più orgogliosa di se stessa hanno all'interno diversi in una dibattiti in una lacerazione permanente
Avete direi che la nostra gente e molto più disponibile al dialogo al buonsenso che non ha questa battaglia senza qualche potuta Pisis dove ci porterà questa questa
Situazione di scontro permanente
Ecco io
Io ho chiuso
è chiusa
Chiudo così a aggiornarlo se
Però chiedo scusa ovviamente questo rientra nell'antipatia del ruolo
Allora la parola a Nino Pala viarie nostro senatore di Alleanza Nazionale
è stato letto un anno e mezzo fa prima avuto compiti ha ricoperto incarichi di grande prestigio all'interno di Confindustria
Prima si parlava della necessità di rendere competitive l'impresa e ovviamente per rendere competitive le imprese in modo particolare al Sud è ben e per evitare che
Nella slide prossima non ci siano
Solo
Eccellenze nei territori del del Centro-Nord ma ci possano essere eccellenze anche nel nostro territorio evidente che un problema di infrastrutture
è un problema che ovviamente riguarda anche la capacità di creare distretti industriali di far funzionare le aree di sviluppo industriale e di
Moltiplicare delle esperienze felici come gli incubatori di impresa dove accogliere giovani impresa e che possano ovviamente crescere sul territorio
E quindi il suo punto di vista sull'argomento
Bene io innanzitutto devo ringraziare vetrini perché
A sono le quattordici Slow Food c'è un po'alimentato nel suo gusto serissimo intervento quindi riusciamo
A sopperire a qualche languore anche grazie a le cose dette da chi mi ha preceduto
Infrastrutture infrastrutture nel Mezzogiorno cioè una bella tematica sappiamo benissimo le situazioni di svantaggio del cui partiamo e di questi giorni
La polemica anche sulla Salerno-Reggio Calabria conosciamo bene il problema della scarsezza dei porti del interporti praticamente inesistenti degli aeroporti adesso abbiamo qui
Di Catania che è stato notevolmente migliorato ma per il resto a iniziare da quello del mio territorio Pontecagnano sono inesistenti o quasi
E quindi il discorso delle infrastrutture francamente a quest'ora deprime non poco io tra l'altro aggiungerei alle classiche infrastrutture
Che
Generalmente individuiamo in gomma in ferro in aria o in acqua
E aggiungerei le infrastrutture civili che dal mio punto di vista sono ancora più importanti delle infrastrutture tradizionali
E per infrastrutture civili mi riferisco al discorso scuole e università mi riferisco perché no al sistema giudiziario perché queste infrastrutture alla sanità
Se anche vediamo che negli ultimi anni ci sono ecco l'ultimo caso tragico della donna operata a Bologna su un bene che non doveva essere operato che è deceduta abbiamo un'uguaglianza dell'Italtel John uguaglianza dell'Italia un po'al peggio anche in campo sanitario però le condizioni certamente ospedaliere del sud non hanno non
Non non possono fare certamente riferimento a quelle del nord e infrastrutture civili quindi per me è una componente essenziale
Per anche
L'economia dell'impresa
Perché perché incidono pesantemente incidono perfino anche nella capacità di lavoro perché non poter avere i figli e assiste i tiri da scuole
E comunali efficienti dove rivolgersi a quelle private che hanno dei costi ovviamente a volte insopportabili per una famiglia
Diciamo operaia impiegatizia di basso livello e così via vuol dire vivere in condizioni di grande difficoltà
Ecco per cui il problema delle infrastrutture anche per come Di Pietro io oggi avrei scusatemi la chiosa francamente perché il suo intervento che è stato molto applaudito
Se lo paragoniamo a quello di Beppe Grillo più o meno alla stessa allo stesso livello di comicità per cui apprezzabile quindi capisco che gli applausi erano anche per questo
Ma sotto il profilo della concretezza un Ministro delle infrastrutture che ci viene qui a dire che stanotte ha dovuto lavorare fino alle quattro alle cinque
Per reperire i venti milioni da un lato il venticinque milioni e con questo poche ci saranno anche nei prossimi anni spera di risolvere i problemi delle carceri in Italia e della scuola in Italia
è già di per sé direi più una cosa comica che è una cosa seria se poi parliamo in termini e per me questo è un altro aspetto importante
Cioè dobbiamo passare dall'ipocrisia dall'animo viaggi da demagogia alla meritocrazia e alla coerenza dei comportamenti allora sempre a Di Pietro non capisco neanche le tante diversità fra luglio e Mastella
Visto che sono entrambi due notti immobiliaristi perché non so se lo sapete ma dalla stampa abbiamo appreso
Che entrambi hanno acquistato degli immobili chi a condizioni di particolare favore chi un po'meno
E li hanno messi sedi dei propri partiti facendosi pagare un canone di locazione
Allora ecco però ritorno preferisco adesso non fare il politico ma ritorno al mio ruolo che e soprattutto quello imprenditoriale come diceva bene Taglialatela sono in prestito in questa esperienza che al momento estremamente deludente
Perché le condizioni
Particolari di cui soffre il Senato della Repubblica che sono sotto i nostri occhi sotto gli occhi di tutti fanno sì che noi abbiamo fatto dell'immobilismo una religione non colpa nostra ovviamente colpa del Governo Prodi
Però
C'è uno stile
è un Paese che oramai da questo punto di vista grazie a Prodi più che all'Inpa asset sta proprio con la testa nel pallone
Perché oramai non decide decide più e quando lo fa lo fa in
In misura molto marginale con interventi spot allora vogliamo dire sinteticamente telegraficamente e partendo da appunto dalla mia esperienza di impresa
Qual è il problema italiano io ho preparato un intervento ovviamente che privilegiava l'identità di interesse nazionale
E la partecipazione lo accantono totalmente certo in due minuti
Di dire qualche concetto flash che di cui a mio avviso ha bisogno il mondo dell'impresa
E che può anche essere risolto con diciamo uno un costo per lo Stato molto molto
Basso vista la situazione dell'economia del Paese
Allora diciamocela tutta parlo quindi delle colpe del mio sistema imprenditoriale l'amico
E collega confindustriale sarà d'accordo lo sappiamo bene che il limite del capitalismo italiano è in parte la proprietà familiare in parte la dimensione sulla prima inutile
Poter discutere e di misure ma sulla seconda sul nanismo delle imprese italiane si potrebbe fare tantissimo i precedenti Governi hanno fatto per
Il nanismo bancario cioè per favorire le concentrazioni bancarie
Per consentire questo anno preso tutta una serie di misure soprattutto di livello fiscale
Che hanno agevolato non poco le concentrazioni che sono sotto gli occhi di tutti per il mondo delle imprese oggi non sussiste alcuna possibilità
Si dice che appunto il sistema imprenditoriale italiano nella sua stragrande parte e debole perché piccolo piccolo una volta era bello
Da tempo non lo è più
Da quando appunto si parla di globalizzazione il mercato italiano non è certo sufficiente per i nostri prodotti prima tradizionalmente avevamo l'Europa il Mediterraneo e le Americhe
Oggi
La competizione molto più forte bisogna aiutare l'impresa italiana acqua curarsi ne parliamo molto di distretti ma non parliamo di fusioni tra aziende che dovrebbe essere un fatto che lo Stato dovrebbe agevolare
Perché basterebbe intervenire sulla pressione fiscale non riducendo la soltanto cosa anche necessaria
Ma questo è un intervento a mio avviso a costo zero perché tanto lo stato dell'arte che mentre le banche si sono fuse si sono accordo patate e sono più combattive e iniziano ad acquistare imprese bancarie all'estero come voi sapete
Nel mondo delle imprese italiane la situazione di stallo totale ecco allora
Non costerebbe allo Stato di intervenire per favorire le fusioni tra le piccole imprese che a mio avviso valgono ancora molto di più degli stessi distretti industriali e alleggerire la pressione fiscale
Ma anche un altro intervento che è stato fatto sempre per le banche
Quello cioè sulla possibile
Sulla possibilità di rivalutare i cespiti aziendali beni aziendali sappiamo tutti
Che da questo punto di vista la rivalutazione è stata operata anche
Attraverso uno dei Governi Tremonti in precedenza e però era abbastanza onerosa perché toccava al venti per cento e quindi in un sistema imprenditoriale italiano debole
Anche il male assistito dal sistema bancario che oggi deve seguire le regole di Basilea e quindi c'è il problema del rating e quindi c'è il problema e la scarsa patrimonializzazione delle imprese italiane passi
Che si ottenga un rating
Peggiore dai gli istituti bancari e quindi vuol dire altri oneri finanziari basterebbe una misura
E non costerebbe di fatto nulla lo Stato anzi in prospettiva darebbe introiti allo Stato quella di consentire la rivalutazione degli immobili e aziendali
A condizioni molto molto più ridotte anziché del venti ma quelle del due tre per cento al massimo per far sì che il sistema produttivo prenda una grande boccata di respiro
Le imprese a mio avviso sono state prese un po'in giro in parte
Da Prodi in parte forse involontariamente anche dalla stessa Confindustria quando ha fatto una grandissima battaglia per il cuneo infatti io sono convinto che le imprese italiane sono state prese per il Comune o da Prodi ma in un altro senso
Credo invece crede invece che bisogna appunto tutti quanti iniziare
A parlare per il proprio settore di competenza visto che oramai siamo invase dalle caste anziché criticare gli altri criticare noi stessi allora per questo dico al collega anche
Un frasi Orte c'è una cosa ad esempio che non ho digerito dalla devo dire tutta questa
Puttanate che è uscita fuori che del mio ex collega Presidente in Sicilia che chi paga il pizzo deve essere espulso da Confindustria dopo qualche secondo dalla battuta di questa
Di questa trovata del dico bello subito intervenuto Montezemolo e Prodi a dare ragione
E una boiata pass pazzesca prima perché non si può attuare nel senso cioè chi paga il pizzo
O chi sta per pagare il pizzo è una persona che ha grossissima difficoltà quindi vuol dire che si autodenuncia la cose avrebbe bisogno di essere assistito supportato e anche con grande riserbo
Come io ho fatto la Presidente degli industriali che quando spingendo alcuni imprenditori a dirmi come stavano le cose nel loro teatro territorio perché Salerno isola felice ma molto meno l'agro nocerino sarnese o la zona delle puritano
E io poi accompagnavo io altri miei colleghi alle forze dell'ordine alla magistratura per questo tipo di denunce che non hanno bisogno di pubblicità quindi l'imprenditore che dice
Io sto per pagare il pizzo sono obbligato bene va in qualche modo coperto assistito aiutato non certo espulso
Poi quali sono gli altri casi come si fa a dire e speriamo quest'impresa speriamo questo imprenditore se non c'è la sua tuo denuncia dove lo si va a vedere che paga il pizzo è una proposta ridicola mi sarei aspettato una proposta molto più intelligente
E fattibile e la faccio in modo tale che seppur la trasferisce Montezemolo chi fa cosa gradita
Che quella di espellere le aziende che all'interno della platea sociale
Hanno persone che svolgono attività possono comunque hanno legami con la mafia o con un genere tutte le organza organizzazioni delinquenziali
è una proposta questa fattibile perché è il punto uno
Le platee sociali dell'impresa e sono registrate alla Camera di Commercio nel registro impresa ci sono tutte le componenti di quella platea sociale
E quindi se andiamo a vedere questo forse dobbiamo un po'come confindustriale rammaricarci di alcuni predecessori che in Sicilia rivestono ancora cariche e che invece avevano società con il figlio di Provenzano grazie
Grazie all'amico se doveva la via la parola
Suo peso che
Vicepresidente del Consiglio comunale di Roma ma è stato anche segretario provinciale della Federazione romana di Alleanza Nazionale penultimo intervento quindi vi prego ancora qualche
Momento di
Tranquillità grazie sì
Grazie allora innanzitutto immagino che alcuni di voi saranno chiesti ma insomma all'interno di un dibattito Hicem tradotto un interesse nazionale per dirla Di Pietro che c'azzecca un consigliere comunale del vice Presidente del Consiglio il Comune di Roma in verità
Stato gentilmente Alemanno a chiedermi di fare un intervento ad Orvieto
E sinceramente
Essendo questo appuntamento di Orvieto incentrato su tematiche di carattere nazionale
Ed avendo io una sorta di come dire di lusinghe sia nei confronti dei problemi legati alla giustizia forse quello appunto dello sradicamento metropolitano la sicurezza poteva e ed è sicuramente un tema più indicato alla competenza di un consigliere comunale ho preferito tentare di parlare
Di un tema alto come l'interesse nazionale perché innanzitutto ritengo sicuramente che dall'interesse nazionale e poi
Declinano un insieme di altri
Interventi e di tematiche che poi chiaramente ricadono anche
Sul territorio ma anche del cercare di dare una
Lettura del concetto di
Di interesse nazionale e che spesso e volentieri ci fa ritornare alla mente
La geopolitica se non addirittura
Il il gioco del Risiko appunto una lettura
Dal basso da chi sì appunto come
Come come chi semplicemente un un operatore artigianale veramente della della politica in quelle che sono le amministrazioni locali
Si trova spesso e volentieri atto verrà
Fare fronte a decisioni che trovano una loro motivazione Indesit sì istituzionali sopra sovraordinati e e di conseguenza riescono poco a governare alcuni
Alcuni processi
Chiaramente questa questa mia rapida introduzione anche per giustificare il fatto
Che io ho preparato un
Intervento di fatto scritto rapido valore circa e di fissare
Alcuni problemi che a mio giudizio rappresenta un po'
I vulnus insomma
Di i problemi di fondo che impediscono