Milanesità. Quando la libertà cresce con le regole giuste. Il mio contributo allo sviluppo del territorio di Milano

Possiamo magari
Se possiamo accodarci magari così si comincia
Bene
Possiamo cominciare
Benvenuto a tutti
Benvenuto a tutti
La prima notizia di stasera è che
Per far uscire convegni bisogna invita verde evidentemente perché una sala così a Milano insomma bella piena non è tanto facile
E quindi
Riterremo di contesto
Io
Devo dire che in questo libro ci sono alcune caratteristiche che mi preme
Sottolineare
La prima è che uno può essere d'accordo o non d'accordo con quanto dice Verga in questo libro
Quello che su cui non può non essere d'accordo
è che c'è una linea di coerenza dall'ottantasei la famosa legge Verga detta anche il verdino da Elio Veltri allora
Fino ad oggi perché le cose dette nell'ottantasei sono diciamo della stessa filosofia di quelle dette oggi e questo filo di coerenza
Come dire
Se non è una cosa è esclusiva almeno cosa rara insomma in quest'Italia qui soprattutto in questo momento e quindi questo è già un punto importante tra l'altro
C'è una coerenza premiata perché quella legge ebbe frutti positivi e nel su nel se seguirsi poi degli anni e degli interventi successivi hanno riscosso pari consenso che
Quella là quindi evidentemente anche una linea che oltre che essere coerente riceve anche un certo consenso che non è da buttar via anche questo
Ora in questo libro
C'è un'idea
Anche questa cosa rara ecco ne sto con tutti i libri un'idea
In questo c'è un'idea
E qual è quest'idea
Paradossalmente
C'è un'idea di città
Che ripeto paradossalmente non è un'idea di città che vuol dire non è che Verga qui descrive il modello ideale di una città
Che è sempre difficile a descriverlo e che chi ci ha provato ha fatto dei grandi disastri
Pensate alle rigidità
Che ci sono state in Italia nel dopoguerra sulla costruzione delle città gli indici insomma chi è qui magari ne sa più di me e quindi è inutile che mi stia a dilungare
Chi ha è partito pensando che l'idea di città era quella che si doveva sviluppare quel motore arrivato da nessuna parte
Idea di Verga non è questa idea di perché è quella di creare una situazione nella quale sia possibile che la città si sviluppi liberamente liberamente non selvaggiamente
Ma liberamente con il concorso di tutti gli imprenditori
La società civile come si dice spesso
Le associazioni
Gli imprenditori dell'edilizia ma anche gli imprenditori che vogliono entrare in quella città e metterli la loro sede insomma creare le condizioni romperà uno schematismo rigido in modo che la città possa svilupparsi
Non secondo un'idea astratta ma secondo le opportunità che di volta in volta sorgono all'interno della città e hanno legittimità
Ad esprimersi
Quindi in tutto sommato potremmo dire che chi legge questo libro cercando un'idea di città sbaglia
Non la trova
Trova
Come si fa
A creare le condizioni
Perché una città si sviluppi il più liberamente possibile dunque rispettando i diritti di libertà di chi c'è in quella città che sono di imprenditori che vogliono costruire
Che sono la società civile che vuole vive in un certo modo che sono le famiglie che sono le persone
E questo
Che potrebbe sembrare poco
E invece tantissimo
Perché non c'è niente di più importante
Che quel qualcosa quella legge quel Regolamento
Che fare sviluppare la cosa più importante che c'è
Che è quella della libertà dell'impresa del eccetera eccetera
Questo è l'idea che c'è in questo libro naturalmente
Non mi impressiona adesso in un dibattito venisse fuori la schiera dei ben altri istituti detti e cioè
Ci vuole ben altro no c'è sempre qualcuno che dice ci vuole ben altro per la filosofia del benaltrismo
Che non va mai bene nulla
Perché Pechino dice di solito non avendo neanche uno straccio di idea l'unica idea che può avere quella di dire contro all'idea che ha detto un'altra
E questo è una schiera infinite in questa città ce ne sono una quantità diciamo industriale
Ma di questi non teniamo conto perché il ben altri sta non ha mai fatto storia inizia
La storia chiaramente la fanno chi tira fuori l'idea naturalmente si becca tutte le critiche del caso ma perlomeno un'idea va detta
E tra l'altro quest'idea di città
Non è come sosteneva qualcuno già nell'ottantasei Elio Veltri sul manifesto
Fermate il verdino
Che diceva che questa è una legge che deregolamentare cioè come se
Dove c'è la mano
Diciamo così
Oggi si chiama centrodestra allora si chiamava democrazia cristiana insomma se questo sono
Questioni
Sottili che nei quali non ho particolare competenza ma
Diciamo
Quello che oggi si chiama così
Sembra che sia la fase della deregolamentazione
Di alle leggi in via del tutto il selvaggio possibile immaginarlo non è così
Non è che chi regolamenta tanto
è sicuro di far rispettare le leggi e il contrario
è osservata a livello mondiale che più regolamenti in modo stretto e più cresce il crimine perché perché si cerca la via per sul regolare
Viceversa in una situazione del regolamentata ma deregolamentata civilmente
E più facile come si esprimano
Poi naturalmente i controlli ci vogliono sempre detto che c'entra però
Soprattutto in questo campo e in questa città chi la conosce bene lo sa e lo sanno bene coloro che costruiscono
Poi anche loro naturalmente direbbero sì ma non basta ci vuole di più più libertà e certo l'accordo ma ce n'era più con i piani o di una volta ce n'è più
Si è sviluppato più prima o dopo
Come tutti sanno se addirittura più dopo ci sarà un motivo no
Quindi questo è
Diciamo secondo me
Un libro che è interessante come modellistica generale ma ci potesse dire mi posso permettere perché al mio fianco c'è Pier Ferdinando Casini
Un libro che potrebbe essere una modellistica interessante anche a livello nazionale
E c'è questo è un modo di concepire lo sviluppo del territorio delle città
Che secondo me unendo una certa deregolamentazione una certa accentuazione del tema della libertà ma unendo anche e poi Virga ne parlerà
Un notevole attenzione verso le fasce più deboli mette insieme due cose che generalmente in questo Paese vengono separate
Perché uno si batterà parte uno si batte all'altra tra l'altro siccome la stagione in cui si può essere da una parte o dall'altra è definitivamente finita o stai con tutte e due le parti oppure non fai nulla di giusto e quindi mi pare un libro interessa
Bene questo è quanto volevo dire io a proposito del libro per introdurre questa autorevolissima ed tavola rotonda presenterò poi
Le persone ad uno ad uno il primo che interviene e si scusa già in anticipo perché deve andar via l'onorevole Pier Ferdinando Casini ora io volevo dire alberga
Da quanto si sa dalle cronache l'unico che l'ultimo incontro che ho fatto importante Casini è andato dal Papa
Può è venuto qui da te
Quindi ora non per non montati la testa però insomma
Diciamo ora non so se ci può bastare getto mi pare già no
Appunto lo sapevo
Poi dopo o se mi sa che la cravatta verde per motivi diciamo di testimonianza RAI papà
Tra il Papa è vero che c'è stato Bossi-Fini insomma
Son problemi fuori
Poi te la vedi insomma e cioè
Ecco do la parola lo e che porta perché non è solo qui perché verdi appartiene allo stesso partito
Di Casini ma credo sia qui
Perché
Su questo tema
Si gioca il futuro
Diciamo così del Paese e dunque anche il futuro delle forze politiche tre
Vorrei ringraziare Paolo Del Debbio rispondere con rapidità
Prima di tutto ad una questione
Sono qui perché sono convinto che l'unica antidoto all'antipolitica sia la buona politica e ritengo che anche chi sta all'opposizione non sia esentato da produrre una buona classe dirigente per il nostro Paese
Ritengo
Che fosse doveroso da parte mia essere qui
Perché sono convinto che l'amico Gianni Verga sia non solo un esponente del mio partito non solo un amico
Ma un buon amministratore un amministratore serio che fa gli interessi della sua città
E credo che abbiamo bisogno di queste figure di questi buoni amministratori per cui Gianni voglio dirti prima di tutto
Che
Sono molto contento che tanta gente oggi la pensi come me perché uno evidentemente viene qui
Non solo per ascoltare ma per attestare una stima significativa nei tuoi confronti
Seconda considerazione
Ho avuto l'onore e io ho l'onore di rappresentare in Parlamento Milano
Pure essendo l'ultimo che credibilmente può della milanesità parlare in questa tavola rotonda perché con Francesco mi chiede con il professor Lorenzo Ornaghi francamente
Io non vedo che cosa posso aggiungere di più significativo e allora voglio dare una testimonianza nazionale
L'Italia ha bisogno di Milano
L'Italia ha bisogno di una grande capitale
L'Italia ha bisogno
Di una grande capitale
Economica e se mi consentite anche morale
L'Italia ha bisogno della modernizzazione che è una grande città come Milano può dare come contributo al rinnovamento dell'Italia un Italians fatica
Unitaria ferma
Unitaria che paurosamente sta allontanandosi dal resto dell'Europa e dei Paesi industrializzati più avanzate
C'è bisogno di Milano ed è per questo che anch'io
Ho dato il mio piccolo contributo lo sto dando al Sindaco Moratti sostenendo nei miei incontri cinesi di fine agosto l'expo
A Milano
Sono convinto che questa sarebbe una grande occasione per la nostra città per la vostra città
E sono convinto che non bisogna lesinare gli sforzi per raggiungere questo obiettivo
L'Italia ha bisogno di una grande
Area integrata
Ho letto le cose giuste che sostiene Francesco Micheli o ieri oggi non lo so le ho lette su un giornale il riferimento alla nuova sfida della Mito
Io credo che sia giustissimo integrare
Non solo sotto il profilo degli istituti di credito ma anche ad esempio delle iniziative culturali
Due grandi città del nord come Torino e Milano che vivono in un'area necessariamente integrata che è destinata ad essere ancora più vicino basta pensare
Che con le nuove iniziative l'alta velocità e tutto il resto
Basterà pochissimo per ricongiungersi tra Milano e Torino
C'è bisogno evidentemente di
Un nuovo concetto di libertà
Ecco Gianni
Questo libro illustra
La filosofia dell'intervento nella prima parte e nella seconda più voluminosa un excursus dei luoghi e progetti per la città di Milano
Vorrei partire da un punto
Bisogna affrancarsi dalle ideologie
Ci sono stati gli anni delle speculazioni edilizie
Portate avanti senza rispetto per l'ambiente e per la persona
Dagli anni delle speculazioni edilizie
Si è passati agli anni del dirigismo urbanistico che io credo
Una grande malattia del nostro Paese
Si è passato da una certa fase di confusione su cui il libro non si sofferma perché evidentemente parla di una fase diversa
Ad una fase di dirigismo urbanistico che ha portato in molte città penso a Roma
Ad un conseguenza concreta alcune periferie segnate dal degrado io ho vissuto di una città come Bologna abitata come modello per molti
Il dirigismo urbanistico ed una
Concezione che era quella di bloccare lo sviluppo di questa città Ai fini di esercitare un più efficace controllo politico da parte della maggioranza di sinistra ha provocato delle aree di degrado urbano nelle fasce
Diciamo periferiche di questa città che né più né meno si trova in tante
Altra esplicita simili d'Italia allora questa visione di dirigismo balistico ha portato il proliferare di quartieri invivibili
Dice menti ficca filoni di parassita serve di modelli di vita comune che per l'illusione collettivistica hanno finito per contraddire l'aspirazione dei cittadini a costruirsi una propria individualità
Uno spazio per sé
E per la propria famiglia
La città persi sui luoghi di incontro e la sua dimensione a misura d'uomo
Verga parla oggi di urbanistica di centro cioè
Parla di un'urbanistica che passi dalla zona mento alla personalizzazione
Non essere ostaggio dell'ideologia significa avere una concezione di regole non fini a se stessi autoritaria in senso ideologico ma che siano scritte per essere al servizio della libertà
Riconoscendo la diversità delle persone come dei luoghi e della loro storia per questo giustissima mente Paolo Del Debbio nell'introdurre ha parlato di un modello che non c'è e che non si vuole riproporre perché non si vuole imporre
Una visione
C'entra lista culturale di un modello di sviluppo che in realtà annega la specificità delle città e la specificità della
Della personalità e della personalizzazione che deve essere al centro di questo nuova fase di urbanistica di cento
Le leggi
Devono essere adeguate alla diversità
Flessibili per adattarsi al dinamismo della ci della società e questo e quanto ha cercato di fare con successo Verga con la legge regionale dell'ottantasei a cui ha fatto riferimento prima Paolo del bene
Non bastano più i vecchi Piani regolatori che decidevano una volta per tutte il futuro di una città
La molla della politica è completamente diverso più difficile ma forse di maggiore efficacia è il desiderio di non limitare ma di favorire
Le possibilità di sviluppo di singoli associazioni famiglie e impresa
Il Piano di governo del territorio deve essere una griglia flessibile
Da un lato garantire le strutture di base indispensabili
Per la vita ad una città dall'alto non dall'altro non deve avere la presunzione di dare per scontate le linee evolutive del territorio
E il Piano del Verde fondamentale per noi per chi ha dei figli deve sposarsi con le infrastrutture i servizi pubblici o di interesse pubblico generale con le realtà residenziale
Vorrei fare un ultimo riferimento ad una grande sfida che ha lanciato nei giorni scorsi il presidente francese Sarkozy
Sarà così si sta
Occupando efficacemente giornalmente
Di dare
Una nuova sollecitazione all'architettura urbana
Sta
Capendo che una fase nuova della nostra storia Dede misurarsi con le nuove sfide dell'architettura
Questo argomento è un tema fondamentale
Nelle grandi città
Ma non penso solo a Milano penso anche a Roma anche nelle grandi città in cui ci sono vestigia storiche reperti archeologici straordinari
Noi dobbiamo fare uno sforzo per innestare la novità a quello che è la conservazione dell'esistente guai ad una classe politica che
Mira se solo a preservare quello che c'è che sono per l'Italia ricchezze storiche enormi e Annoni innestare grandi processi di modernizzazione dell'architettura guardate questa è
Una sfida fondamentale
Parliamo di epoche storiche
Il fascismo il fascismo è tutto da buttare il fascismo è stata una tragedia per tanti versi ma
è giusto anche che noi oggi abbiamo
L'onestà intellettuale di ripercorrere tutte le vicende della nostra storia vedendo anche quale pagine
Di quell'epoca storica sono pagine
Dare recuperare da valorizzare allora io credo e avete già capito a cosa mi riferisco
Che bisognerebbe che gli uomini politici italiani andassero un po'in giro
Vede sono quello che è stato fatto ad esempio a Berlino che è uno straordinaria riproposizione di quella città non solo con gli occhi rivolti al passato al superamento del muro ma con gli occhi rivolti al futuro
I grandi Presidenti francesi da Mitterrand in poi hanno dedicato grandi risorse sul tema dell'architettura della riqualificazione urbanistica dell'arredo urbano e noi che cosa abbiamo fatto
Oggi credo che la sfida di Sarkozy andrebbe ripresa non solo per le trentacinque ore ma anche per questo infine consentitemi di terminare dicendo una cosa io sono da tempo convinto essendo un conservatore
Un moderato
Un uomo di centrodestra che le distinzioni tra destra e sinistra siano ampiamente superate
Che mascherano il vuoto della politica le divisioni istanti che chi guarda con le lenti ideologiche del passato
La le vicende di oggi vuol dire che non
Che slogan da riproporre vuoti e privi di significato allora se vogliamo accettare la sfida
Se vogliamo accettare la sfida che Verga ci propone dobbiamo partire da qui da Milano
E andare con un occhio al nostro Paese un Paese che sta perdendo il treno della modernizzazione un Paese intrappolato dai cartelli dei inno
Non a tutti veti ideologici sulle infrastrutture sulla TAV sulle inceneritori sui rigassificatori sul nucleare
Ciò ormai quello su cui la politica si caratterizzava la riproposizione costante dei lo
Come se l'Italia avesse paura del futuro è bene se noi continueremo a far vincere i no
Di chi vede
La società italiana con le lenti ideologiche di trent'anni fa noi finiremo veramente per marginalizzare il nostro Paese un Paese che non a caso è sempre più vecchio e sempre meno guarda al futuro
Milano deve dare un grande contributo a far sì che l'Italia e in Italia non prevalgano questi no grazie
Grazie a Pier Ferdinando Casini grazie soprattutto
Per quanto posso capire capire io per quanto compete di dire a me per un fatto aver mostrato
I connotati nazionali di questa questione
Perché
Sono contento che lo abbia detto perché questo libro contiene un modello
E questo modello non vale solo per Milano cerca Milano senza Milano come ha detto Casini giustamente si dà da qualche parte
Però
Eppure importante che questi modelli milanesi poi siano diciamo così portati anche a livello nazionale
Celebriamo descritte
Allora
C'era un
Non bisogna mai
Lasciarsi prendere dal rumore dunque ora darei la parola al professor
Lorenzo Ornaghi
Rettore Magnifico dell'Università Cattolica del Sacro Cuore che ha sede a Milano qui vicino come tutti sanno
Questo professor Ornaghi
E uno di quei professori che diciamo così si sporca anche un po'le mani con la realtà
Che ci sono quelli viceversa ai quali fa senso la realtà e la tengono a distanza come se fosse cosa danno di cui non occuparsi Ornaghi non è di questa
Di questa schiera e dell'altra e di quelli che ritengo no
Che la ricerca culturale il contributo di università il suo medesimo possano essere utile debbano comunque essere messi al servizio anche
Della realtà che lo circonda e ci circonda per cui il suo punto di vista su questa tematica così fondamentale
Come lo sviluppo dei territori delle città certamente può darci un bel contributo prego a lei la parola
Grazie cerco di non scontentare troppo Paolo Del Debbio perché in realtà facendo punto di mestiere professore ho preparato una specie di recensione del libro
Di Gianni Verga e parto dal titolo il titolo è un bel titolo milanesità
è un bel titolo perché milanesità è un bel termine anche se è un termine poco usato non è così diffuso la milanesità ma
Che cosa ci sta dentro la milanesità SISTAN dentro
Tante cose tante
Dimensioni le più risapute no ai milanesi piace
Dire sentirsi dire che sono
Operativi che sono pragmatici ed è vero la milanesità comporta il pragmatismo
Hai milanesi piace anche dire sentirsi dire che la loro identità Annone un'identità chiusa una volta per tutte noi tutti ricordiamo
Splendidi Zevi ieri su un giornale così nazionale ma così milanese come il Corriere della Sera
Di non milanesi che celebravano cantavano Milano quanto è meglio dei milanesi nati qui
Nella milanesità ci sta anche
La Partata generosità ci sta anche ma su questo
Vorrei tornare alla fine un atteggiamento che
Rispetto
Alle cose della vita ma anche alle cose politiche un atteggiamento da moderato ma vorrei dire
Un atteggiamento ottemperato che su questo tornare alla fine ma nella milanesità sta dentro anche una storia che seppur rapidamente conviene ricordare la storia del riformismo socialista
è la storia del cattolicesimo che sa fare grandi opere anche in tempo di non ex ditta
è una storia più lontana ma direi non non del tutto spenta non del tutto sopita del ricordo della buona amministrazione Teresiane hanno quindi
I milanesi tende sempre a interpretare la politica la buona politica come innanzitutto buona amministrazione no l'antico buon ordine di Maria Teresa
è la milanesità quella certa cosa che ha fatto ecco forse il punto su cui riflettere richiamandoci proprio ciò che
Presidente Casini diceva alla fine le innovazioni politiche significative a partire dalla innovazione del fascismo parte da Milano
Da Repubblica per molti aspetti suoi economici sociali parte da Milano in anni più recenti da Milano parte la legga e parte Forza Italia
Certo si potrebbe dire che non sempre quelle frazione di classe politica
Partite da Milano sono state poi generose con Milano che Milano abbia molto avuto molto ora queste innovazioni politiche però sicuramente in questo senso Milano è stata un'laboratorio ma
Forse al di là dei delle tante dimensioni che stanno in milanesità
Gianni perché ha adoperato questo termine come richiamo come esortazione come incoraggiamento in una fase in cui
Molti di noi sentono la stanchezza in cui
Anche il ruolo possibile futuro di Milano non sempre è così facile da definire allora
In una
Punto ipotetica recensione scritta che non farò avrei messo questi tre elementi fondamentali attorno cui ruotano le pagine
Di verde che sono state già ben sintetizzate Del Debbio una visione una visione di Milano
Un progetto perché una visione che non abbia un Progetto rischi appunto lo schematismo ideologico è gli strumenti concreti per attuare il Progetto
Mi soffermo brevemente sulla
Visione no noi abbiamo oggi credo soprattutto bisogno di visione
Abbiamo bisogno perché ecco rispondo in parte la domanda il Del Debbio lei cita le grandi città stanno conoscendo un periodo storico che non conosce compiuta secoli no se non ci riflettiamo
Le grandi città possono avvenire il ruolo che le città
Hanno avuto secoli fa nel passaggio dal Medioevo letta moderna cioè un ruolo che non soltanto un ruolo un ruolo di aggregare socialmente di sviluppare economicamente ma anche
In senso nuovo un ruolo politico allora forse
Le grandi divisioni su Milano o il ripartire da Milano comporterebbe anche questo qual è oggi dentro gli attuali processi politici e sociali il ruolo di una grande città e domanda che riproporrò alla fine
Milano è davvero ancora in grado di essere per il futuro una grande città
Certo alcuni elementi lo stesso Casini lo diceva fanno magari un po'esser pessimisti no Milano dentro la milanesità sta l'idea
Di essere una capitale ma sta anche la consapevolezza di essere stati di esso una capitale un po'simbolica per molti aspetti quindi poi simboli
Possono rapidamente declinare Milano vale la pena di ricordarlo è
La grande città delle grandi università però basti considerare come le università
E in particolare le Università non statali sono trattate dei Governi non ha grandissima poi importanza sia di destra o di sinistra debbo dire e ci si rende conto che il ruolo di capitale reale non quasi mai è rispettato davvero dalle forze politiche ma non è su questi
Tre aspetti visione Progetto strumento che vorrei riflettere bensì su altri due punti e poi termina l'intervento il primo punto è
La politica perché le pagine di Verga sono ma non poteva che essere così pagine politiche allora forse
La consapevolezza che anche qui in questa
Sala così affollata noi stiamo vivendo una fase rischiosa
Ma rischiosa ancor più che per questa o quella parte politica rischiosa per l'intero sistema politiche quindi rischiosa per il Paese credo debba essere la consapevolezza di tutti da cui partire appunto per applicare quel realismo quel pragmatismo che fa parte della milanesità
Rischiosa al punto tale che sarebbe un errore lo evocava anche il Presidente Casini interpretare l'antipolitica come un sintomo
E l'antipolitica a realtà è un altro modo di fare politica dell'ora
Esorcizzare sulla
Richiamare soltanto che cosa si potrebbe fare credo che non faccia argine non possa farlo rispetto a ciò che davvero materia di antipolitica che sono
Certo le opinioni dei cittadini ma sono anche gli umori dei cittadini
Sono le rappresentazione dei cittadini allora
Se a questi umori che si stabilizzano se a queste rappresentazioni sociali che si diffondono
Non si dà davvero una risposta immediata una risposta concreta l'antipolitica cioè un modo diverso di fare politica la fine diventerà sempre più rischio ma allora
Come si risponde
Verga nelle pagine abbozza una risposta se risposi risponde ad esempio con le istituzioni le istituzioni non sono un'altra cosa rispetto alla politica sono le istituzioni il cuore sono quella buona amministrazione che è il cuore di una buona politica ma
Alle istituzioni che cosa noi oggi chiediamo e questo non possiamo alle istituzioni chiedere tutto
Chiediamo ciò su cui ci sentiamo più esposti ciò che
Da soli non riusciamo a fare chiediamo ad esempio l'istituzione sicurezza il tema della sicurezza è un tema al tempo stesso politico-amministrativo
Alle istituzioni chiediamo buoni servizi
Se non ci sono i buoni servizi
Il deficit non è soltanto dell'Amministrazione è un deficit e lo è sempre più pesante della politica e allora secondo punto come concretamente
E non retoricamente sì risponde al
Vuoto della politica ma la politica come la natura non sopporta vuoti quindi qualcuno lo riempie
Sì rispondo io credo e anche qui
Gianni Verga profile alla sua risposta con
Una
Proposta e soprattutto una azione politica ma
Per proporre cose politiche che non sembrino risapute che non vengano immediatamente
Ingoiati da quegli umori antipolitici che
Dicevo e le proposte
Devono essere il più possibile diversi dagli stereotipi a cui siamo abituati devono essere il più possibile credibili perché se non c'è
Credibilità e affidabilità credo che qualsiasi discorso resta soltanto una successione di parole o di enunciazione cioè non usciremo da quella
Politica annunciata a cui purtroppo siamo stati abituati allora
E allora forse
La risposta proprio a partire da Milano la risposta ma mi fermo poi qui per non tradurla troppo sporcando mi come diceva Del Debbio
Di una leadership davvero il tema della leadership ahimè e il tema più forte che ridia scippare non necessariamente ed esclusivamente di tipo partitico banche anche leadership di quella che è certo con formula
Provvisorie non soddisfacente si continua a chiamare la società e l'ora forse
Quella
Fra quegli strumenti che Verga individua cioè le retti di protagonisti bisogna davvero interrogarsi allora
Dove sono e quali sono le reti di Milano
E dove sono e quali sono i protagonisti di Milano
Detto diversamente dove e come
Quella parte dell'economia e della società milanese davvero e senza motivi né di sudditanza né di strumentalizzazione può lavorare con la politica che credo che
Se ossia sudditi o si è strumentalizzati le reti non ci sono rimangono soltanto una dichiarazione di principio allora il ripartire da Milano richiede davvero quella rete di protagonisti che ed è l'ultimo punto
Nella storia di Milano è sempre stata all'insegna
Di quel pragmatismo di quel rifiuto degli schemi astratti che propriamente moderatismo e anche in politica un atteggiamento temperato che significa nel senso più nobile della parola
Un atteggiamento di prudenza no non vado cauto per non sbagliare ma
Attraverso la prudenza cerco di vorrei vedere che cosa che cosa succederà e credo che sia questo
Il grande compito che i milanesi dei protagonisti di Milano hanno davanti capire pur nella nebbia del presente nella difficoltà del presente consapevoli di quel rischio crescente dell'antipolitica del presente
Che Milano di nuovo è non
Un'immagine e un modello ma
Per adoperare una vecchia espressione ma ancora funzionante il locomotore dell'Inter Italia perché se si perde
Questi vi è cioè che
La capitale simbolica e anche l'elemento trascinante non soltanto
Un modello accademico forse l'orgoglio dei milanesi una fierezza della milanesità tenderebbe ad affievolirsi allora
La domanda è che cosa davvero si può fare e credo che
Una risposta immediata del che cosa si può fare non ci possa essere se non
Noi possiamo continuare a fare provando a fare ogni tanto si ha l'impressione che su questo
Le leadership di Milano siano particolarmente stanche occorrerebbe fosse che magari sbagliando si torni davvero a fare mi fermo qui grazie
Grazie al professor Ornaghi che ha posto dulcis in fundo proprio quando stava per terminare l'intervento un paio di questioni importanti l'ultimo in particolare e cioè questa
Chiunque si occupa di queste cose e cioè sviluppo del territorio e urbanistica ma anche di molte altre poi darò la parola Micheli che di queste abbastanza esperto sa che chi non fa non falla nel senso che c'è
Ci potrebbe essere la cosa migliore
Come abbiamo detto prima ma
In questo campo
E l'amministratore deve assumersi il rischio anche di sbagliare altrimenti non fa mai nulla e quindi il rischio di innovare sapendo
Assumendo su diciamo in prima persona ciò che potrebbe non andare esattamente come si è detto
Però
Che comunque andava fatto ora la questione però che voglio dire prima di passare la parola a Francesco mi chiedo è molto semplice e quindi è vero che poi su ci potrà dire nell'intervento finale forse qualcosa
A questo riguardo
Quando uno apre le porte
Quando uno toglie l'immobilismo da una certa situazione mettiamo lo sviluppo del territorio e urbanistica quando uno apre le maglie della rete in modo che la città si esprima di più
Quando uno in sostanza dà più libertà
Alla società certamente non è sicuro di dove andrà
Ma non è che siccome ci possa essere degli sbagli allora sbagliato ad aprile questo è il punto
E che aprire da parte di chi amministra e chi governa è un dovere
Non è solo uno scemare una possibilità aprire le maglie perché la società agli imprenditori e tutti si esprimano
Non è una cosa che si può fare o non fare è una cosa che va fatta voi c'è chi ci crede chi non ci crede
Ma la cosa che va fatta punto e basta e i risultati si vedranno sono risultati la libertà però meglio
Qualche risultato magari negativo dato da un ambiente più libero
Che qualche risultato fintamente positivo dato dall'ambiente imbrigliato insomma è questo in questo libro appare con chiarezza prima di dare la parola a Francesco Micheli qui o due
Comunicazioni due sindaci non perché a Milano ci siano due sindaci ma perché uno era quello che c'era prima e uno è quello che c'è ora do la lettura del primo
Caro Gianni come vedi dall'intestazione del presente fax dallo scritto autografo mi trovo a Strasburgo per sessione plenaria del Parlamento europeo
Non posso purtroppo che esserti vicino con queste mie note ma soprattutto con i miei sentimenti miei pensieri
Debbo alla qualità dei miei collaboratori il solo vero motivo d'orgoglio dei miei nove anni di sindacatura lo straordinario probabilmente irripetibile
Successo politico quasi cinquecento mila voti ed amministrativo oltre sei miliardi di opere pubbliche
Senza addizionale IRPEF concretatosi nel nostro turno di guardia
Non si è protagonista tra questi meravigliosi compagni di avventura undici milioni di metri quadri trasformati dare industriali dismessi a una nuova Milano
Trenta miliardi di investimenti privati i progetti dei più grandi architetti del mondo
Duecentosessantacinque mila nuovi occupati dati elaborati dall'Università Bocconi sotto l'impulso dell'ottimo assessore Gianni Verga e per quattro anni del suo predecessore Maurizio Lupi
Aspettiamo che la polvere delle polemiche inevitabile la lotta per il potere delle invidie delle gelosie sia spazzata dal vento della storia che hai già cominciato a scrivere nel tuo libro
Ed anche molti altri finalmente riconosceranno ciò che ne sappiamo con profonda stima
Sincera amicizia intensa gratitudine vivissima simpatia e non so cosa avrebbe potuto scrivere di più Gabriele Albertini
Ecco ora passo la parola a fra con molto piacere a Francesco Micheli Francesco Michielli
E quel signore che praticamente insomma ha messo su il mito e quindi l'IVA una certa di conoscenza perché è un'iniziativa
Importante in quattro e quattr'otto messo d'accordo Chiamparino il sindaco Moratti che non era neanche tanto facilmente d'accordo
E questa cosa ha fatto
Bene a tutte e due le città e soprattutto ha fatto bene a quelli che gli piace la musica
E
Ora
Francesco Micheli lo conoscete tutti si può dire di Luino varie cose
Che i finanzieri che finanziere e non Guardia di Finanza delle che tante cose ma soprattutto è una che potrei definire così è uno start-up pista cioè è uno che fa gli è stata delle cose
E che questa è la sua professione ora
In nel campo
Specifico del lo sviluppo urbano
Lo start-up dal punto di vista diciamo così dell'amministratore la cosa più importante perché quella che deve mettere le mani in pasta deve un po'
Lasciare andare per cui il suo punto di vista penso che possa avere un qualche interesse prego
Grazie buonasera
Ma ci sono stati tanti stimoli negli interventi di prima
Che vanno nella direzione insomma quando esce un libro nuovo sulla città di Milano lo sappiamo per quello che è successo in passato immediatamente abbiamo una serie di reazioni di interventi di
Convegni e credo che anche questo libro produrrà qualche cosa del genere
Tutto fa un elenco impressionante di quello che è stato un vero e proprio Rinascimento per come è avvenuto
Dopo un periodo inattività legata a tante situazioni
Ed erano in attività che ci colpivano molto perché quando andavamo INPS in altre città non parlo quelle del lontano Estremo Oriente che oggi fanno testo ma bigia bastava andare a Parigi o a Londra
O in qualche città spagnola per restare impressionati dalla quantità di gru dalla quantità di cantieri mentre da noi era tutto fermo
Questo questo libro tocca i farà parlare molto anche perché quando si parla di Milano e realtà ci si
Dimentica si passa sopra al fatto
Che diciamo
Vergato in un'altra occasione mi ricordo aveva detto che e la città più città d'Italia
è vero ma in realtà non è una città un ammetta città Milano è un qualche cosa di stranissimo chi governa Roma non capisce bene che cos'è la città ma non perché
Non lo sappia perché difficilissimo definire noi stessi abbiamo una visione di una città
Che non è proprio tale per come la si intende di solito
In realtà più che una città è un arcipelago non c'è centro non c'è periferia e difficilissima da definire
E non c'è una struttura fisica chiara
Che e altri e all'interno di questa citato intorno a cose veramente straordinarie perché non a caso si trova ancora ad essere al centro di quelle strade di quelle vie che erano quando è nata
Milano si trova sulla famosa vigna Courtois l'accetta più banana che da che concentra nella sua andare dal nord al sud l'ottanta per cento dell'attività
E al centro della linea tra
Data sun belt quella da Ovest a Est da Barcellona approva per portarsi verso oriente
è una è al centro del corridoio cinque cioè quello che da sud-ovest da nord est cioè si trova in una posizione strategica reti meravigliose dal punto di vista
Delle telecomunicazioni ecco fu una delle start-up di cui ha parlato del Debbio ma sono reti formidabili sì la presenza di università la presenza di
Centralità veramente molto forti
Ecco su tutto questo c'è stato questo Progetto che detto nel senso migliore o Progetto ovvero e proprio capitalistico di tipo immobiliare che è stato elencato ed esposto molto molto bene
Da Gianni Verga nel libro e al quale va il merito di essere stato propugnatore di una spinta essenziale di sviluppo ripeto dopo un periodo
DVD morta gora ecco quello che posso dire e non voglio assolutamente essere con questo rischiare di essere degli nella categoria dei benaltrismo i di cui ha parlato l'amico Paolo prima
Ma in effetti in tutta questa situazione forse quello che è mancato ma non è né colpa di Verga né colpa di credo di nessuno in particolare ma
Risale stai in un clima più generale di cui paga riparliamo tra momento
Quello che è mancato è un vero e proprio progetto politico è mancata una visione diciamo di tipo sociale di tipo culturale
Che consentisse di sviluppare ancor meglio
Questa infrastruttura questa straordinaria disposizione di progetti che sono molto molto elencati perché sono recati molto bene nel libro alcuni dei quali marciano velocemente altri inceppa nove nelle difficoltà
Di tipo burocratico e e dei no che conosciamo molto bene
Che ecco però come dice Piero Borghini quando c'è il vento la cosa importante poi riuscire a creare un porto ai colloqui abbiamo avuto un vento un vento straordinario
Questo porto che è un porto che secondo me deve essere legato veramente la politica nel senso più ampio del termine
Dovrebbe essere ecco quando poneva il professor Ornaghi la domanda che cosa fare ecco secondo me bisognerebbe appunto ritornare a scoprire una politica nel senso più ampio del termine e quindi dare
Diciamo un senso più ampio tenuto conto
Della gente che vive nella città e quindi riscoprire proprio quelle origini lui stesso diceva Teresiane questo senso del far bene questo senso che poi è quello che ci accomuna Torino per altri versi che simile per questo spirito protestante calvinista
Eccetera ma riscoprire quelle cose per cui chi ha memoria storica ricorda Milano è stata straordinaria
Non dimentichiamo quando negli anni Sessanta non ricordo bene da quando ci ha il famoso clan di Celentano fu un fatto particolare che non fu solo importante per la città ma fu importante
Per il nord intero nello stesso tempo nascevano i club Cervaro c'era il derby c'erano questi questi posti in cui c'era il jazz che si sviluppava celare Tusa c'era il capolinea
C'erano posti e diciamo livello più a un piano forse superiore per qualcuno c'era la grandissima attività del Piccolo Teatro
Era il momento di Dario forte di Franca Rame di Giustino Durano di cioè Enzo Carpi cioè c'era un assieme di cose si andava in galleria in centro e in Galleria del Corso ed era un fiorire di casi piccole case editrici musicali
E anche grandi che poi sono hanno persone passate di mano come ricordi belle messaggeri cioè c'è che c'era veramente una
Uno strato di attività fortissima che creava un'attività poi di di scambi culturali di sviluppi fortissimi
C'era dal l'attività di un personaggio come era stato Paolo Grassi che aveva coniugato mera qui meravigliosamente questa sua origine belle pulita di socialista laico
Con diciamo una missione PESD pedagogica unica
In cui aveva unito la scala la RAI il Piccolo Teatro
Ecco quella Milano li aveva una Caretti una Cresti che ha particolare che era quella della velocità del fare del far bene la capacità di muoversi cioè il contrario
Di quel mettersi le pantofole che a livello nazionale spesso purtroppo oggi vediamo per tante ragioni avviene
Ebbene ecco questa questa assieme di difatti questo spirito che c'era allora questa dinamica questa voglia di correre quella che al di là delle polemiche vediamo quando attraversiamo via Canonica il quartiere cinese dove diamo che a qualsiasi ora del giorno la gente corre si sbatte sto eccetera
Magari sarà anche un po'gli errante però è quella velocità che poi consente se vogliamo a Milano motore come è stato detto prima di un rilancio nazionale
Consente di ripartire però quello che blocca tutto ciò è uno spirito diciamo di carattere più generale
Che è legato diciamo al trash che ci conticini che ci circonda lo vediamo cioè essere schiavi dell'audience
Questa globalizzazione per cui iter i talk show
Questi spettacoli insomma sono dei formati internazionali tutti identici in cui cambiano solo gli attori perché parlano delle lingue diverse cioè l'appiattimento
Su questi formati internazionali questa Standard distrazione al ribasso diciamo l'hamburger imputazione se si può dire
Della comunicazione porta poi a dei risultati per cui diciamo da gente
Si si stanca e si chiude e non ha più diciamo quella spinta che era tipica viceversa di quel periodo storico che ha ricordato poi non è un caso che fallisca per dire Sanremo fallisca nel senso del successo
Che il teatro a Milano tenti tende a a ridursi che perché il cinema per il settanta per cento sia ormai i cinema americano
Che quando si taglia vagliare su una Finanziaria si va subito sulla musica tenuto conto che poi è una delle cose che costa meno in termini relativi in assoluto
Ecco tutte queste cose sono quelle e che hanno portato un può tutto considerato a chi alti a non fare quello che a mio modo di vedere andrebbe fatto a fronte di questa
Di questa progettualità di queste realizzazione che tasso amico Verga a attivato e che elenca molto bene in questo libro che va veramente letto con estrema cura e con estrema attenzione
Quindi io dico dobbiamo rimetterci a correre dobbiamo diciamo riporta ce lo spirito che ricordati i tempi didatta vi ricordate
Insomma c'era veramente nella gente una una voglia fortissima di passare e di fare cultura e di partecipare
Anche perché diciamo la cultura di cui per fortuna adesso sta parlando un po'di più e che sta ed è stata proprio una sorella minore dimenticata spesso negli ultimi anni o forse anche gli ultimi decenni
Adesso non è molto di moda ricitare teorie Richard Florida sulla classe creativa eccetera però resta il fatto che ho mai è indiscutibile che
Il coniugare assieme attività industriale tipica finanziare con attività diciamo
Legate al pensiero all'arte alla musica alla cultura crea un aumento di produttività questo è stato misurato dare grande città americane
La Bocconi era stata approntata misurato anche
Nelle città italiane ebbene quindi riuscire a fare ripartire questa macchina
Che
E come dire molto più facile farlo di quanto non si pensi perché in realtà la gente e molto meglio di quanto quell'appiattimento che dicevo prima ci voglia far credere e lo vediamo proprio qui dove siamo oggi diciamo la triennale
Che io ricordo da quando fu bombardata
Della seconda guerra mondiale fino adesso fino adesso non ha mai avuto storia è bastato un personaggio come rampa bello
E la sua squadra per farla diventare qualche cosa che evita cistico che sempre pieno di gente che offre spettacoli magnifici che si è sviluppato
Alla Bovisa questo al di là di tutte le polemiche che sono state fatte su rampe lo stesso quando è stato nominato che sembrava fosse il diavolo viceversa oggi ha dimostrato nel fare proprio questo che dicevo nella capacità di correre diventare
E di realizzare
Ha rifatto diciamo una nuova start-up di triennale la stessa cosa la possiamo deve del Piccolo teatro che ha continuato
Delle altissimamente lo spirito e la spinta
Dei tempi di grassi e di Strehler
E questo lo si può dire
Di altre iniziative che tendono appunto una né capacità
Di ripresa cito la scala la scalata sofferto
Delle delle disgrazie tremende vi ricordate sono pochi anni fa è andata sull'orlo del commissariamento oggi con un processo di internazionalizzazione introdotto da un sovrintendente francese
A uno sviluppo e in termini di abbonati e in termini di produzione assolutamente straordinarie rispetto quello che era prima
Quindi io
Penso che spingersi in questa direzione e ultimo mi vado a citare mito questo festival Torino-Milano settembre musicale che Del Debbio
A citato proprio nel presentarmi è stata una cosa fatta proprio in pochissimi mesi l'idea appunto di riallacciandoci
Al fatto che ormai la competizione non è più tra cita tra campanili nei tra Paesi ma è soprattutto tra macroaree
Ci sono delle aree in Europa che sono portanti che sono le vere locomotive dello sviluppo che siano esse Barcellona
Che sia il Baden-Württemberg
Ecco certamente Dione ecco all'assetto Rino Milano che si può prolungare a Genova che può guardare anche più a est
E una di queste aree di crescita fortissima
E cresce fortissimamente anche con una componente colturale quindi nel che fare accanto a queste
Progetti molto forte e bisogna sviluppare queste cose il festival mito che è stato accolto abbinando all'inizio comporre e mi che legate alle invidie progettuali e tutte queste cose che tra l'altro sono nel DNA milanese perché nella grande storia di Milano
Il libro di compresi intera arriva che è uno dei testi fondamentali in cui raccontava le meraviglie della Milano della seconda metà del duecento
Erano meraviglie formidabili anche quasi un po'esagerata è nel numero delle chiese nelle frequentazioni che sono anche sproporzionate al numero della popolazione di allora
Però diceva che i milanesi tra di loro si
Si spara andavano si cioè il
Il benaltrismo era portato all'estremo
Ecco anche qui c'è
C'è stato vizi di questo genere ma devo dire che siamo a tre giorni dei festival termina giovedì abbiamo avuto più di cent'do concetti straordinari per importanza di tutti i generi musicali dal classico contemporaneo al poppa rotta la musica etnica
In cinquantuno location diverse della città
Ma la sorpresa straordinaria che ha superato ogni nostra mia aspettativa è stata l'affluenza del pubblico c'è stato un politico veramente incredibile anche nelle manifestazioni più difficili
Più strane musica del duecento del trecento per quattrocento nelle chiese un'enorme presenza questo per dire che il PUC l'iter pronto la gente molto meglio di quello che
Formidabile questi progetti mi congratulo converga il compito a lui ha operato
Ricordiamoci che la gente aspetto solo un progetto politico vero che cancelli Grilli ismi vari
E che consente un miglioramento che si ripercuote anche nella qualità della vita anche in questi progetti che sono qui elencati grazie
Grazie a Francesco Micheli insomma Gianni equity ti lascia un bel
Testimone nel senso che
Ha detto sì va bene tutto eccetera
Ci fosse anche un progetto politico sarebbe meglio ora forse
è stato un po'impietoso non è che in questi anni diciamo sia andata proprio così ma non nelle navigato a vista forse qualche lineamenti o politico c'era ma insomma non spetta a me che non me ne intendo spetta avvenga però prima
E tra l'altro un'altra cosa importante prima di passare la parola all'assessore Gianni Verga l'amico Gianni Verga è che questa velocità
La differenza fondamentale tra questa velocità dei milanesi la velocità di altri
E che i milanesi sostanzialmente stabile citano rivelava imposta nessuno
Sono un po'veloce di natura
Ve lo dice come sentite dalla pronuncia un milanese doc come meglio la generazione in generazione però io mi son trovato qui bene anche perché come diceva Montanelli
Milanesi un po'si nasce un po'si diventa
Nel senso che poi uno si trova qui se le cose
Vanno bene attrice milanesi alla fine la strada senza in altre città priva di superare il fatto che non sei di quella città
Ci vuole un bel po'e forse poi alla fine non ci arrivi mai diciamo ad annientati completamente
Ecco prima di dare la parola perché c'è un altro messaggio caro Giannetti rivolgo i miei più vivi complimenti per questa tua nuova iniziativa editoriale Putzer indicato con l'impegno Presidente alle cose in cui credi come lo sviluppo della nostra città
Questo libro un gesto di affetto per la nostra città dove da anni svolge la sua attività politica e scelto un titolo molto eloquente milanesità volume raccoglie offre al lettore riflessione che tu hai maturato lavorando con professionalità sui temi del territorio della Casa dell'ambiente
Illustra potestà della relata che stanno cambiando il volto e Milano Garibaldi Repubblica Rogoredo Santa Giulia Fiera Milano si
Realtà che tradotto nel linguaggio dei numerico sponda a ventitré miliardi di euro di investimento dieci mila dieci milioni cinquecento mila metri quadrati inviare in trasformazione di cui più della metà destinata al verde
Duecentosessantacinque mila unità lavorative vedo che i dati dei due sindaci corrisponde
C'è nel volume una tua dichiarazione che mi ha colpito è che condivido pienamente e il punto in cui ribadisce la necessità di fare tutto ciò che è necessario affinché la vita urbana si sviluppi in libertà libertà da situazioni di già c'è libertà di fare impresa condivido anche la valutazione che ne consegue
Del sud del concetto di regola che è buona quando favorisce lo sviluppo della libertà delle persone delle famiglie l'associazione delle imprese
So che alla rigidità dello schema preferisci
La freschezza e la spontaneità delle persone il cui apporto individuale di dei contributi indispensabile allo sviluppo sociale
Economico culturale della città
Questa tua impostazione
Ti consente di lavorare per la città in grado di conciliare molteplicità ed esigenze diverse questo promettono di
Coro favorisce la creazione di un contesto in cui si possono esprimere libertà creatività e spontaneità delle proposte di sviluppo urbano contro vecchie rigidi schemi frutto di un'ideologia settiche superata
Lo ha dimostrato con la sua attività politica prima come assessore ai lavori pubblici all'edilizia residenziale
Mille novecentottantacinque mille novecentottantanove e all'urbanistica del territorio novanta novantuno della Regione Lombardia qua come assessore allo sviluppo del territorio del Comune Milano due mila uno due mila cinque
E oggi come assessore nella mia amministrazione per un tema importante e delicato la casa
Congratulazioni caro Gianni auguro un grande successa questa testimonianza editoriale di impegno e dedizione alla nostra Milano letizia Moratti
Io sono stato anche il collega per un breve tratto di strada di Verga perché mi son trovato nella stessa Giunta
E quindi potrei anche raccontare fatti aneddoti che però magari me meglio diciamo il cocktail successivo insomma immagino rinfresco una cosa del genere
Una cosa seria però la posso dire
E cioè che ho verificato
Una
Cosa che non è sempre facile verificarlo
Quando ti viene un'idea
E ne parli converga
Mi diano nuova anche chi ma è un che magari richieda
Diciamo un qualche coraggio no
Non trovi mai l'occhio del pesce che trovi al mercato cioè l'occhio fisso
Che di fronte alla novità
Si disorienta e non ne vuol sentir parlare poi alla fine trovi invece un occhio Visco
Un occhio di uno che dice
Vediamo
Mi piace l'idea vediamo cosa si può fare
Questo
Per me diciamo per la mia esperienza
Di
Convivenza in Giunta con
Verga
è stato l'aspetto
Che ricordo diciamo con maggiore interessa
Perché poi alla fine tempra parla
Di nuovo di idee e dice ma se poi non trovino ascolta cioè chi è disposto pronte a colpire un pezzettino di cammino delle cose non le portiamo avanti quindi questo
E la mia idea che mi sono fatto di Gianni Verga negli anni in cui abbiamo lavorato insieme
Ecco la ti do la parola Gianni ci sono un bel po'di cose qui che sono state dette che sono state chieste che sono state stimolate e quindi vedi tu nella sua capacità di fare una sintesi
Al meglio prego
Grazie grazie Paolo
Un grazie per questa presentazione ma un grazie
Perché se questo libro questo piccolo libro
C'è
Merito è in gran parte di Paolo perché è il frutto anche di conversazioni che abbiamo svolto insieme di riflessioni
Del mettere insieme preoccupazioni un po'di tutto ci siamo anche dati il testimone su certi argomenti e su certi progetti di Milano e quindi
Abbiamo avuto occasione proprio di
Lavorarci insieme se non fosse stato
Per la collaborazione di Paolo non sarei riuscito a metterlo insieme quindi un ringraziamento particolare a Luino
Un ringraziamento a e gli altri relatori
Casini sia dovuto allontanare l'aveva detto lo ringrazio per la testimonianza e
Poi lo dirò per per alcune cose
Che ci hanno trovato ci trovano in sintonia di cui non ci siamo parlate quindi più che mai della stessa parte come si dice
E poi Ornaghi e Michielli che ho di Gray l'onore l'amore di conoscere da tempo anche con loro di aver avuto occasione di scambiare
Momenti e occhi riflessioni
E mi sono sempre stati vicini io le ringrazio di cuore perché
Anche la scelta di essere con loro questa sera a chiacchierare
è la scelta di sgombrare il campo su una
Piccolo libretto come questo
Dall'essere un fatto tecnicistico di parte della solita schiera di persone che si occupano del territorio io in fondo ciò addosso questa etichetta
Di essere un po'più un tecnico prestato alla politica l'amministrazione
Ma
Qui sarebbero stati sicuramente con me molti che hanno
Svolto anche funzioni politico-amministrative insieme sugli stessi ambiti di lavoro ce qui davanti e mio amico Mario Scotti che si occupa della casa a livello regionale e
Il fatto che siate qui mi aiuta perché e mi fa piacere che sia uscito lo spunto che io ho cercato di porre eh che secondo me ci sono le premesse per un progetto politico milanese
Le premesse per un progetto politico milanese e ci sono io credo se cercheremo questa è la primissima considerazione
Di non dare per scontato che non ce la si può fare
E invece di riconoscere che proprio a Milano si può
A me piace sottolineare questo punto si può era uscito
Qualche anno fa una copertina di Panorama coscritto a Milano si può
E a Milano si può e anch'io a Milano sono riuscito a fare qualcosa e come sono riuscito io siete riusciti anche voi tutti
Che siete qui questa sera perché Milano a un DNA particolare rispetto a tutte le altre città d'Italia
A un DNA che sa trasformarsi quasi per paradosso un DNA che sa vivere l'evoluzione dei tempi della storia delle culture delle contaminazioni
Perché a Milano sa è essere
Speciale anche se essa è essere
Contigua tutti gli altri
Ne rifletteva amo con Lorenzo Ornaghi questa Milano che tra pochi anni celebreranno mille settecento anni dell'editto di Costantino
Questa Milano che come tu hai ricordato
Poco fa è stata importantissima nel periodo a cavallo tra il quattrocento e cinquecento e oggi sta ritornando importante il concetto di città
Nel mondo questa città probabilmente per dirla con Michele che non è più solo lei ma Nitto e probabilmente Venezia e probabilmente sta diventando
Una realtà
è questa Milano che come
In fondo lo testimonia la presenza qui
Di Paolo Del Debbio possa essere comunque ospitale e integrativa
Di tante persone che a Milano sono venute nel tempo
Che continuano a venire
Di tutti gli strati sociali Milano oggi ha presente tutte le etnie del mondo e non le ha presenti
Soltanto nelle fasce socialmente più deboli
Ma lei ha presenti anche nei quadri intermedi e questa probabilmente è una forza tutta particolare di Milano perché l'integrazione
Non è
Sviluppata soltanto per le politiche per le azioni sociali ma
Per l'integrazione che c'è all'interno di ogni
Etnia
Ecco allora a Milano si può ecco io sono
Direi in qualche modo sono testimone vivente del fatto che a Milano si può
Quando è stato richiamato la mia legge regionale dell'ottantasei
Quando sono andato a spiegarla all'allora Presidente Beppe Guzzetti
E lui mi disse ma questo è quello che vorrebbero tutti gli amministratori locali della Lombardia e allora io gli ho detto Beppe allora facciamo lo ma ha detto sì
A Milano si può
Quando
Qualche anno fa a partire dall'emergenza sulle case per gli studenti e poi è diventata una possibilità non solo per gli studenti ma anche per le fasce sociali
Io ho sostenuto che la casa con queste caratteristiche è un servizio
E a partire da questa considerazione si rende uguale a zero la rendita fondiaria si mettono uguale a zero i costi delle aree
Sembrava impossibile e invece si può e sta diventando regola nazionale
Perché quelle cose che io mi sono permesso di indicare
Praticamente nei titoli dei progetti che
Ho voluto in qualche modo illustrare
L'annosa questione del Garibaldi Repubblica poi adesso si discute Città della Moda non Cittadella modo il grattacielo alto basso il
Il parco non il parco ma
Lo snodo che ha reso possibile la trasformazione di quell'area lì incancrenita da cinquant'anni che è stata l'applicazione di una regola semplicissima
La regola dei millesimi del condominio una regola dirittura banale però tale per cui tutti fossero messi nelle stesse condizioni rispetto ai valori fondiari
E allo stesso modo
Il
Senso di ridare
I segni dell'ingresso in città la porta della città al Portello oggi cominciamo a riconoscere
Che questa zona
Dove
C'era una delle più grandi trasformazioni urbane diventa porta della città
Ma allo stesso modo
L'esperienza
Della trasformazione della Fiera di Milano
Quando qualche anno fa abbiamo fatto un convegno e abbiamo detto il modello metodi metodologico col quale si fa la trasformazione della Fiera Milano e unico ma ripetibile
Dicevamo una cosa a rischio oggi sappiamo che a Roma sta applicando esattamente lo stesso metodo
Quindi
Ci sono delle coincidenze delle condizioni che sono un po'particolare ma a me piace sopra tutte
Ricordare
Anche perché non è soltanto il ricordo di
Un fatto concreto ma anche di due persone
Il villaggio Barona
Il pedaggio Parona perché non lo conoscesse e utile che lo conosca Milano ci vada
è l'esempio più bello di integrazione tra il pubblico il privato tra i ceti sociali più bisognosi ceti sociali dell'accoglienza
è un'Area che era un'industria dismessa per dirla ai miei amici tecnici urbanistici con una destinazione di piano di verde
Eppure nonostante queste cose si è costruito sia realizzato sia realizzato un quartiere solidale
Dove chi ha beneficiato dall'avere un alloggio in affitto un letto dove dormire deve però ogni settimana dare un pezzetto del proprio della propria energia agli altri
Come mai questa cosa questa cosa viene fuori da
Due industriali due persone che hanno donato un'area che non valeva niente perché era verde
Da due
Persone che mi piace qui ricordare il dottor Cazzani all'avvocato Sala purtroppo mancati di recente che hanno saputo avere coraggio di andare contro tutto e contro tutti e di metterci le proprie firme
Pur di realizzare un quartiere solidale
E un prete il don Roberto della Barona
Che capace di muoversi dentro il suo abito talare ma dentro l'intelligenza
Di quella cultura ambrosiana che è fatta come diceva giustamente Ornaghi
Di valori che verrà vengono dall'esperienza del cattolicesimo e che però
Non ne fanno un elemento di presunzione ma di saggia e intelligente contaminazione con i dati dell'umanesimo
Sociale su socialista e laico di cui è proprio alla realtà milanese e lombarda
Ecco Milano
è oggi
Nella potenzialità
Di svolgere
Un progetto politico
Io lo dico con convinzione
E la convenzione mi viene ve l'ho detto non c'eravamo assolutamente sentiti su questo
Dall'affermazione che ha fatto prima cercasi finite
Su Sarkozy
Ha ragione per Casini
E vi voglio voglio leggere
Quello
Due pezzetti di quello che Sarkozy ha detto una settimana fa dieci giorni fa a tutti i più grandi architetti del mondo
Che ha invitato a Parigi all'inaugurazione della site dell'architettura
Bene
Innanzitutto
SAR così dice che l'architettura e anche politica
E lo spiega non sto
A dirvi mai sintesi delle politiche culturali economiche urbanistiche ambientali
Poi
E questo credo che
Alle orecchie degli operatori del settore
Torni in modo particolare
E dice Sarkozy ci si può rammaricare
Del funzionario ISMU sinonimo di frammentazione degli spazi in zone abitative produttive questi ideologia dice Sarkozy
Si ravvisa tuttora nel modo in cui vengono concepiti documenti urbanistici
Io mi auguro che le regole edilizie urbanistiche lascino più ampi margini alla scelta dei mezzi per conseguire gli obiettivi
Siamo arrivati ha un limite massimo in fatto di vincoli
E lo dice Sarkozy per la Francia
Ma
La nota finale e ottimistica
Dice restituire all'architettura la possibilità di essere avuta sì
Perché se voi signore signore architetti avete il gusto dell'audacia
Non ne avete più la possibilità quantomeno in un Paese come la Francia immaginate vissero dicessimo in Italia quanto è vero e io vorrei ridarmela questa possibilità allora
Io credo
Che ci sia dentro una forte verità in questo messaggio in questo scritto
Di Sarkozy che noi abbiamo bisogno assolutamente di raccogliere
Io credo
Che la distinzione tra destra e sinistra
Oggi sia largamente superato
Che la competizione è reale eh tra chi sia il gusto della innovazione e chi vive solo nelle non sta liturgie della conservazione
Milano non è mai stata conservatrice senonché in rari momenti di apatia
Oggi noi abbiamo il dovere
Di raccogliere dalla società milanese da quella che in qualche modo qui oggi questa sera è fortemente rappresentata
Il grido di
Disponibilità
Che c'è
Grido di disponibilità che deve essere sviluppata
Milano non vuole essere presuntuosamente
Capofila di nulla però deve essere artefice di quello che ha sempre rappresentato nella sua storia
Quella dell'editto di Costantino del trecentotredici
Quella delle luci forti del periodo a cavallo tra il quattrocento cinquecento quella
Consentitemi
Da democristiano
Quella che è stata capace di fondare la Democrazia Cristiana qui
In casa di funk con Alcide De Gasperi perché è stata costruita qui ma non in una concezione confessionale ma dentro una concezione di apertura laica
Come deve essere la politica allora
Io
Non posso non ringraziando voi tutti che siete qui per l'affetto che ancora una volta mi avete dimostrato per gli amici che sono
Stati
Questa sera così gentili di essere insieme a discuterne con tutti quelli che mi hanno aiutato a costruire questo libero primo detto Di Paolo Del Debbio
Ma Claudia galassia già da fatti e che ci hanno lavorato su a lungo ricostruendo rifacendo però Paolo quante volte all'amico Luigi Pastore che ma ha fatto la copertina bellissimo
Bellissimo
Non è riuscita bene né alla stampa è riuscita meglio nell'invito ma fa niente la rifaremo
Ancora più bella e a tutte quelle che mi hanno dato anche le condizioni di serenità compresi familiare perché no
Mia moglie Anna la piccola Maddalena
E
Perché no
All'amico Rampello io mi unisco in questo attese caro Francesco
Perché avermi consentito di essere qui alla Triennale a presentare questo piccolo libretto che non è niente di più se non che come diceva Paolo un'idea però un'idea c'è
è un modo in qualche modo per dire che a Milano è possibile e che se ci mettiamo insieme ce la possiamo fare grazie
Ringrazio tutti quelli che hanno partecipato Verga non ha deluso nelle conclusioni
E quindi diciamo questa partecipazione ci fa ben sperare sul fatto che questo tema
Interessi a molti e siccome è un tema centrale ci fa sperare ancora in meglio grazie a tutti
Obbediamo qualcosa tutti insieme naturalmente grazie