Cerimonia di apertura della Conferenza Nazionale sui Cambiamenti Climatici

Il Presidente della Repubblica
Ha inizio dal cerimonia di apertura della Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici
Prende la parola per il saluto di benvenuto il vicedirettore generale della FAO debiti carcerario
Signor
Presidente de la Repubblica italiana
Signori ministri
Signore
Signori
A nome del direttore generale
Diciamo più
Ora grande piacere
Di dare dei
Il benvenuto
Nelle sede nella sede dalla falda
Signor presidente
La sua presenza
Ecco alla
Delle alte cariche dello Stato italiano
Danno un significato importante
A questa conferenza
Confermano la grande sensibilità del Governo italiano
Nei confronti
Del problema
Dal cambiamento del clima
Ed è lei conseguenze
Per la umanità
Siamo lieti che era al Governo italiano
Con il quale stiamo già lavorando attraverso vari progetti accordi
Abbia sciolto la sede
Della fa per questo incontro
Il cambiamento del clima del PPE pienezza
Ormai
Una realtà
L'istituto dei fateci Fatah rotabili alluvione i più frequente
Vi si cita più intensa
Di aumento
De a livello dei mari
Di aumento delle temperature
Di e incendi boschivi più numerose
Eccetera eccetera
Non è più sufficiente cercare solo dei mitigare gli effetti di questi cambiamenti
Dobbiamo a ora riuscire lede adattarci
Ad attardarci a questa
Realtà
Per esempio
Lei infatti che agricole dovranno cambiare
Ogni essere umano dovrebbe avere il Civo necessario per nutrirsi adeguatamente
E invece
Ottocentocinquanta due milioni di persone sono vittime della fame
Ottocentocinquantadue il milione
E pensate
Che ottocento a oggi quindici milioni
Di queste persone
Venivano nei Paesi in via di sviluppo
Paesi opere
Purtroppo questa cifra sta aumentando
è la situazione
Peggiore dei hanno
ENAM
Le ragioni de qua sta
Drammatica e il triste realtà
Sono tante e complessa
Ma che il cambiamento climatico né una
Le pratiche agricole nei Paesi in via di sviluppo dovranno cambiare per tenere conto del fatto che lei sì siccità e le alluvioni saranno più intense e più frequenti
E che la condizione dal tempo saranno più severi
Sono certo che questa conferenza otterrà risultati profughi
Proficui per l'Italia
Inoltre
Mi auguro
E anche la fauna possa benefici aree dei risultati del vostro lavoro
Per aiutare i Governi devono dei Paesi in via di sviluppo a definire le migliori pratiche per contrastare i cambiamenti climatici
Nell'ambito delle varie colorazioni tra il Governo italiano e la fa vorrei cui ricordare alcune collaborazioni su un tema del cambiamento climatico
Come per esempio clima greca
Il sistema globale per le osservazioni terrestri
E dei progetti globo went proprio in un
E carbone ha fretta
La FAO ospita anche il Segretariato della partnership globale sulle bioenergie
Creata su iniziativa del Governo italiano e sostenuto dalle impegno dei Paesi del G otto più cinque
Colgo la coesione per ribadire
La piena disponibilità della FAO Alcoa ossia sei forma di collaborazione con il Governo italiano
Affinché si possa contrastare con successo l'impatto dei cambiamenti climatici
I miei più sinceri auguri
Grazie per la vostra cortese attenzione buon lavoro e di nuovo vende neutri
Prende la parola per introdurre i lavori della conferenza
Il commissario straordinario dell'APAT Giancarlo Viglione
Signor Presidente della Repubblica
Signor Presidente della Camera
Signor ministro Bersani signor ministro Chiti
Signor Presidente la Commissione ambiente dalla Camera signor Presidente della Commissione ambiente del Senato signor vice direttore generale della FAO
Signor Presidente della Regione Lazio signori autorità ecclesiastiche militari civili professoressa Rita Levi Montalcini
Signore signori
A me
L'impegnativo ma al tempo stesso gratificante compito di introdurre i lavori della Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici
Una conferenza che vede la partecipazione delle più qualificate rappresentanze i settori maggiormente coinvolti dai cambiamenti climatici
Dalle istituzioni agli organismi di ricerca alle strutture tecnico-operative alle parti sociali alle organizzazioni non governative ai cittadini
A voi tutti e rivolgo il mio più vivo ringraziamento per essere intervenuti e per aver contribuito alla realizzazione di questa
Un ringraziamento particolare devo rivolgerlo alle signor Presidente
Per aver voluto con la sua presenza a questa manifestazione conferire alla stessa un livello di prestigio e di autorevolezza che di certo sono certo contribuirà alla riuscita di lavoro
Riuscita
Che però
Si determinerà nella misura in cui
Ci riuscivamo a tradurre in fatti in atti concreti
Le proposte che emergeranno dei lavori e che serviranno ad affrontare per tempo la questione dei cambiamenti climatici
Signor presidente
Non posso dimenticare l'interesse che lei manifesto ci manifesto quando insieme al ministro Pecoraro Scanio
La informammo delle intenzioni di indire questa conferenza come ricorderà
Ciò avvenga in occasione della visita che insieme al ministro ne facemmo
Per illustrarle il buon esito bella missioni ambientale italiano in Libano fortemente voluta dal ministro il quale mi affido alla la guida tecnico-scientifica
Come in quell'occasione così nell'organizzazione di questa Conferenza il ministro ha voluto credere nella capacità della fatta di assolvere a un così delicato e complesso con
Per questo signor ministro a nome della fatte le rinnovo i miei ringraziamenti
Mi auguro
Che la sua fiducia possa trovare rispondenza nelle sue di questa due giorni
Così anche da poter consolidare il ruolo centrale che l'ha fatta può e devi assicurare al Paese come soggetto tecnico delle politiche ambientali
L'ha fatta al suo interno competenze ed esperienze per conseguire questo obiettivo
Ed ora seppur sinteticamente finalità
Oggetto e struttura di questa conferire ancora questa conferenza che come avrò modo di spiegare nel prosieguo
Buona ben diritto dirsi la prima Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici in Italia
L'approfondimento di temi
Sarà infatti oggetto delle successive relazioni a partire da quella del Ministro Pecoraro Scanio
Che ha posto i cambiamenti climatici tra le questioni centrali della sua azione di governo
E ha indetto la Conferenza allo Stato di accelerare e rendere più efficace il processo di formazione di una strategia nazionale per combattere i cambiamenti climatici
Ponendo
Una particolare dico particolare entra sì sulle misure di adattamento alle modificazioni
Che necessariamente interverranno nel nostro contesto ambientale territoriale sociale ed economico
I cambiamenti climatici infatti
Non sono più solo una questione viene natura scientifica che attende una risposta ma diventano sempre più una priorità tra le emergenze globali
Emergenza e queste che devono essere affrontate sin da subito e con tutto l'impegno per eliminare gli effetti indesiderati
L'ultimo rapporto della Commissione o
Sui cambiamenti climatici la il PCC
Nel confermare senza alcuna incertezza che il fenomeno è in atto e che l'uomo con un uso insostenibile belle risorse nel responsabile
Ha fornito scenari di surriscaldamento globali all'Arma
Con conseguenze sull'ambiente e sulle popolazioni che potrebbero assumere dimensioni difficilmente fronteggiare Abbili se non si interviene nell'immediato e con estrema decisione
Gli effetti preventivi alcuni già in atto
Altre in tempi molto vicini inizieranno ad interessare per lo più la spiega fisica come ad esempio nel caso dell'innalzamento del livello del mare o del progredire del fenomeno della desertificazione
Questi effetti però sono destinati a tradursi rapidamente in ricadute sul contesto socio economico tutto ciò
Determinerà anche un'ulteriore divaricazione della forbice tra i diversi ceti sociali e più in generale un maggiore calma
Tra Paesi ricchi e Paesi poveri che si tradurrà tra l'altro in un momento dei flussi migratori dei secondi Berzo i poli
E allora
Affrontare combattere i cambiamenti con primati CIC e i conseguenti effetti non è pertanto soltanto un problema che attiene alla sfera delle politiche ambientali ma diviene sempre più
Anche una questione di equità sociale
A tal proposito mi fa piacere che questi temi siano stati trattati
Dal Santo Padre nel corso della sua visita pastorale all'orecchio il cui settembre all'interno dell'agorà dei giovani italiani
Il Papa a tal proposito ha detto
Seguire Cristo cari giovani comporta lo sforzo costante di dare il proprio contributo alla edificazione di una società più giusta e solidale dove tutti possano godere dei beni della terra
Ed ancora
Uno dei campi dice il Santo Padre nei quali appare urgente operare e senz'altro quello della salvaguardia del creato
Alle nuove generazioni e affidato il futuro del pianeta in cui sono evidenti i segni di uno sviluppo che non sempre ha saputo tutelare i delicati equilibri della natura
Prima che sia troppo tardi occorre adottare scelte coraggiose che sappiano ricreare una forte alleanza tra l'uomo e la terra
Serve un sit deciso ma la tutela del creato e un impegno forte il per invertire con le tendenze che rischiano di portare a situazioni di degrado irreversibile
Ebbene
Se tutti ci i segnali ci inducono a cambiare rotta poco troppo poco e Stato si dovrà fare
è evidente
è evidente che cambiare rotta significa innanzitutto attuare politiche di mitigazione
Ovvero porre in atto tutte quelle iniziative finalizzate a limitare le emissioni di gas serra chi rappresenta la principale causa antropica dei cambiamenti climatici tra queste iniziative il risparmio energetico deve deve giocare un ruolo primario al pari di un maggiore ricorso alle fonti energetiche rinnovata
Ma
Così come anticipato in precedenza
Gli effetti dei cambiamenti sono già in atto e si svilupperanno ulteriormente nei prossimi anni anche se le politiche di mitiche di mitigazione dovessimo dei successi cosa allo Stato difficilmente pronostica
E allora
Gli effetti già in atto del clima che cambia e quelli che si vive beneficeranno nei prossimi anni devono a loro volta trovare adeguati rimetti
è necessario dunque prevenire i danni conseguenti agli effetti dei cambiamenti climatici così mettendo insicurezza il territorio
Mutati scenari territoriali potranno anche determinare opportunità che devono essere colte con il necessario anticipo
Le misure
Che consentono di perseguire queste finalità vengono dette misure di adattamento
E allora adattarsi non significare Renzi come lascerebbe intendere la traduzione letterale del termine inglese ma reagire si reagire
Non solo per minimizzare gli effetti indesiderati ma anche per cogliere eventuali opportunità
A fronte delle impellenti esigenze che ho sin qui tratteggiato
Il nostro Paese che fino a poco tempo fa aveva forse valutato i pur moderati obiettivi del protocollo di Kyoto si trova in condizione di particolare difficoltà
Non sarà facile infatti
Abbattere le emissioni di gas serra per conseguire gli obiettivi del protocollo di Kyoto
Quasi il venti per cento in meno entro il due mila dodici rispetto i valori del due mila cinque sebbene come dimostrano gli ultimi dati dell'appalto qualche segnale incoraggiante inizio intravedere
Se
Però
Sul versante della mitigazione si segnalano forti ritardi
Sul versante dell'anno data mento pressoché nulla è stato fatto negli anni scorsi
La questione in precedenza non è stata affrontata a livello di azione di governo
E vero che in generale questa problematica si è affacciata abbastanza di recente sullo scenario delle politiche ambientali o più in generale territoriale
Malta ma è altrettanto vero che altri Paesi si sono già andati una strategia di intervento
Proprio con l'obiettivo di colmare questi ritardi sono state programmate iniziative in cui l'attuale Governo e più specificamente il Ministero dell'ambiente conferiscono la massima priorità
In tale contesto si colloca questa cosa
Che vuole e deve essere momento di analisi di discussione su tutti gli elementi conoscitivi disponibili e che decide
Sì deve pervenire
Alla individuazione degli elementi guida
Di una strategia nazionale di adattamento sostenuto
Come ho detto in apertura questa manifestazione può essere considerata la prima Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici unità
è infatti
L'unica precedeva risale al mille novecentonovantatré organizzata dal Ministero dell'ambiente insieme all'INEA
Certo quella
Conferenza ha poi rappresentato una grande di importanti occasioni di incontro e di dibattito a livello nazionale sullo stato del clima e sulle tendenze in atto
Ma vi do un taglio quasi esclusivamente tecnico scientifico
Si è svolta in un diverso contesto conoscitivo e più che altro di consapevolezza sulla questione dei cambiamenti climatici
Quella consapevolezza che parte anche e soprattutto dal già ricordato rapporto della Commissione
C'è
Ci si augura
Che non si debbano attendere altri quattordici anni per una nuova Conferenza dei cambiamenti climatici ma che poi questo possa essere un evento un appuntamento istituzionalizzato
E fisso ben cadenzato nell'agenda del Ministero dell'ambiente in particolare e del Governo in generale
E ora una sintetica descrizione della Conferenza
Si è ritenuto che un tema così complesso non potesse essere affrontato in un'unica tornata congressuale
Un tale approccio sarebbe andato a discapito di un'approfondita analisi e di una compiuta discussione se è così deciso di programmare un percorso di avvicinamento alla Conferenza
Sono già stati individuati specifiche tematiche legate i cambiamenti climatici
Discusse in appositi workshop che si sono tenuti in tutt'Italia
Dal venti giugno al venti luglio dalla Val d'Aosta alla Sicilia in collaborazione con legge agenzie ambientali e così
Desertificazione il nesso tra crimine Salute l'erosione delle coste la dei glaciazione il rischio idrogeologico l'impoverimento idrico del bacino del Po e le emissioni di gas serra sono diventati temi di approfondimento
Gli atti di questi workshop anche informato gli ultimi viale vi trovate oggi in carta
Questi bei giorni dunque dovranno pervenire alla formula fidi specifiche linee guida
E così
Un apposito documento frutto dei lavori della Conferenza sintetizzati
Da una Commissione ad hoc che lavorerà in questi due giorni verranno presentati domani pomeriggio alla conclusione dei lavori presente il Presidente del Consiglio dei Ministri e il ministro Pecoraro Scanio infine ho concluso
Ho
Voglia di soffermarmi su uno degli eventi collaterali della Conferenza
Signor Presidente il successo delle politiche ambientali passa necessariamente attraverso una crescita di consapevolezza da parte di tutti i cittadini in generale e dei giovani in particolare
E per questo
Che si è deciso di conferma di organizzare domani una conferenza junior alla quale saranno impegnati cento allagarsi delle scuole medie superiori provenienti da diverse regioni italiane
Saranno impegnati sotto la guida di esperti in giochi di simulazione
Per verificare quanto Guaccero in quanto succede e cosa intercorrere tra le attività umane e cambiamenti climatici signor Presidente da la Repubblica signor Presidente della Camera
Questo l'oggetto e le finalità della Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici
Mi auguro che gli esiti di questa Conferenza possano confermare l'interesse che voi avete manifestato con la vostra autorevole e prestigiosa presenza grazie
Prende la parola previsto tutte le autorità
Il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo
Signor Presidente della Repubblica signor Presidente della Camera signor ministro d'ambiente ministri
Autorità tutte ma soprattutto voi che partecipate a questa Conferenza un saluto l'incontro di oggi offre a tutti noi un'opportunità seria
Quella di confronto sul tema dei cambiamenti climatici ma vorrei partire
Da una considerazione quotidiana quella cui ho assistito questa mattina come altre mattine quella
Piccolo gesto quotidiano di mia moglie quando selezionata
I rifiuti nei diversi contenitori e li riflettevo prima di venire qui da voi
Che il clima
Lo difenderemo con piccoli gesti quotidiani ma di grande responsabilità
E allora
Per guardare tutti noi a un nuovo modello di sviluppo penso che sia necessario
Lavorare perché questi modelli si mettano in pratica
Penso alle diverse sensibilità nella pianificazione del territorio ma soprattutto all'adozione di nuovi modelli energetici
Dalla raccolta differenziata alle energie rinnovabili il nostro impegno come istituzioni ma voglio usare il termine come cittadini e di andare
In maniera forte e chiara verso quella che viene definita all'economia verde il che significa coniugare lo sviluppo economico alla sostenibilità
Ieri leggevo sui giornali lo commentavo poco fa con il Ministro Pecoraro Scanio si parlava di mare Adriatico
E lo si avvicinava con un termine a qualcosa che sarebbe un grande disastro ambientale l'Adriatico come una palude
E il ministro mi diceva lì l'Apocalisse per evitarla forse piccoli ma concreti gesti di attività amministrativa tutti i livelli e allora
è necessario ricordare il dovere che abbiamo di lottare lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali
Dei processi vestite desertificazione in corso pensare a alla siccità di cui soffrono vaste aree del pianeta e che colpiscono centinaia di milioni di persone
Di esseri umani e allora lì c'è solo una cosa da fare prendere coscienza tutti i livelli
E imporre a livello globale la difesa di diritti attraverso la conoscenza e la responsabilità
Stiamo parlando dunque di un nuovo modello di sviluppo di consumo lo stiamo pensando anche noi qui nel Lazio immaginando una Regione pulita una Regione direi amica dell'ambiente
Ricordo le sue parole signor Presidente della Repubblica quando ha detto Energia e Ambiente sono sfide che possono essere vinte ma solo se siamo uniti
Con una politica comune
Serve dunque una grande alleanza per l'ambiente perché parlare di ambiente significa avere a cuore il nostro futuro il futuro dei nostri figli
Negli ultimi anni il tema e finalmente arrivato con prepotenza con forza nelle agende delle istituzioni nazionali e sovranazionali
Sono queste che hanno il dovere di costruire le condizioni di crescita sociale e culturale all'interno delle quali però lo ricordo le singole persone
E poi tutte le comunità civili devono riconoscersi per poi recepire quella necessità
La necessità di cambiare per difendere il clima si tratta di un processo che dovrà coinvolgere ciascuno di noi senza lasciare sole le istituzioni a fronteggiare
Quella che possiamo definire la sfida del millennio
L'attenzione diffusa nei confronti dell'ambiente rivela un cambiamento culturale che deve coinvolgere ancora di più tutta la società e non solo singoli settori quasi dei limiti e di coscienza
Dall'inizio chi è alle piazze questo deve essere il nostro obiettivo
Pervadere tutte le coscienze e tutti i territori allora sì che anche le istituzioni locali come le Regioni dovranno anzi potranno attivare realizzare politiche attive di garanzia
Di quella sostenibilità ambientale
Come ad esempio abbiamo fatto noi nel nostro documento di programmazione economico finanziaria regionale
Definendo come primo capitolo il capitolo della priorità di una Regione definita con un aggettivo ma forte verde
La sfida per combattere i cambiamenti climatici è una sfida dicevo globale che impegna o gli indipendenti istituzionale
Nel Regno Unito ad esempio è stato annunciato che entro il due mila otto tra le materie di studio verrà inserito anche il riscaldamento globale e il cambiamento climatico le conoscenze si formano lì nelle scuole
Ma oltre che un maggiore impegno necessario dovuto delle istituzioni diventa più che mai importante una diffusa coscienza capace di contribuire in modo decisivo alla salvaguardia del nostro patrimonio ambientale
Ma c'è un innegabile verità
Non possono bastare le istituzioni a modificare un modello di consumo consolidato
Non c'è possibilità di uscita
Se non saranno protagonisti i cittadini verso quel salto quel salto verso il futuro tutti i giorni piccoli gesti che possono apparire influenti ma non lo sono
Se vogliamo centrare questo obiettivo dobbiamo pensare a una vera e propria rivoluzione culturale quando si parla di famiglia dobbiamo anche lì parlare di difesa dell'ambiente la questione ambientale non può essere sentita però
E lo dico proprio qui
Ho ascoltato l'intervento l'avvocato Viglione che conosco da tempo ecco e mentre lei parlava commissario io sentivo anche che dobbiamo superare la parola emergenza
E dobbiamo invece dire a tutti noi che è un'opportunità di sviluppo la difesa dell'ambiente modernizzare significa anche passare per il crocevia della difesa dell'ambiente
E allora opportunità di lavoro potranno essere coniugate all'opportunità di una qualità della vita migliore combattere per
Riqualificare i siti inquinati significa dare opportunità di lavoro
Voglio ricordare noi avevamo una valle la Valle del Sacco
Dei primi del Novecento fortemente colpita noi adesso abbiamo costruito un un nome con un nome una speranza si chiama distretto della Val dei latini il primo d'Italia per la produzione integrata di energie pulite che potrà contare su circa venti milioni di euro per il recupero di quella zona
Che due anni fa fu vittima ancora una volta di una grave emergenza ambientale e questo il binario su cui si ci stiamo muovendo vorrei ricordare i finanziamenti per le energie rinnovabili più di centoventi milioni di euro e vorrei concludere
Illustrando a voi brevemente due progetti il primo l'incremento del fotovoltaico nel programma regionale per l'energia rinnovabili realizzeremo settantasei istallazione di impianti fotovoltaici nelle scuole della nostra Regione
Finalmente alcuni dei nostri figli studieranno e diverranno in scuole che definirei venerdì e pulite
Oltre che a basso impatto ambientale
Per combattere e ricordo l'altro tema la dispersione lo spreco dell'acqua invece impegneremo e questa volta penso
Di collegare all'opportunità che ci arriva dei fondi europei la buona gestione di quei fondi europei attraverso il risanamento di una rete idrica dove noi investiremo trecento sessantacinque milioni di euro dei fondi europei
Ecco per concludere torno a i ragazzi
Alla sensibilizzazione come carta vincente per il domani e allora noi aderiremo come Regione alla proposta della Protezione civile nazionale di istituire campi scuola per sensibilizzare i più giovani ai temi dell'ambiente
Mi ha colpito una frase
Una frase che lo slogan che ha accompagnato questa Conferenza nazionale proprio del WWF
Siamo tutti testimoni dei cambiamenti del clima
Ecco vorrei dire non solo per o testimoni
Testimoni sì ma protagonisti di un modo di affrontare la vita che sia rispettosa dell'ambiente e allora su questo io vorrei concludere augurando a tutti voi buon lavoro
Anche nelle vostre mani nel vostro lavoro
Per una speranza purché sia di buon lavoro ma anche di buona volontà e che questa buona volontà arrivi anche al di fuori di quest'Aula di questo Palazzo o lavora tutto
Prende la parola per il saluto delle autorità il Presidente della Camera dei deputati Fausto Bertinotti
Buongiorno
Signor Presidente pubblica
L'Autorità
Civili religiose
Signore e signori
Il mio semplicemente un augurio di buon lavoro
E però un augurio interessato
Perché è un tema come questo sono
Obbligatoriamente interessate le istituzioni la politica
E ognuno di noi come cittadino
La Conferenza ha un compito mi pare assai impegnativo
Quello di mettere a fuoco un problema enorme
Ed approfondire necessità di
Revisioni nelle risposte strategiche da dare al medesimo
Persino la definizione che tutti noi usiamo cambiamento del clima
Sembra essere del tutto inadeguata
Una definizione che sembra parlava di un fenomeno neutrale
Come oggettivo o almeno storicamente determinato
Non da insomma l'idea del fenomeno di cui tra parliamo e che vogliamo affrontare della sua gravità
E dei rischi che comporta
Sono state qui ricordati fame malattia povertà devastazioni
Rischi di catastrofe
Che sono connessi a questo mutamento
La politica e le istituzioni sono chiamate ad
A una sfida difficile perché sono chiamate a un cambiamento profondo
Se il cambiamento del clima non è
Un fenomeno naturale
Una sorta di impazzimento estremo della natura
Se esiste un elemento causale di questo fenomeno o un sistema di elementi causali
E si risiedono proprio nella politica di alpina
E di dominio della natura che un lungo ciclo economico ha perpetrato
Un tipo di sviluppo compreso quello che da ultimo abbiamo chiamato fordista e taylorista ha prodotto gli elementi fondamentali di questo mutamento pericoloso
Oggi dunque la politica istruzioni sono di fronte a una sfida difficile
Di cambiare il corso delle cose
Io credo che la sfida è difficile anche perché dobbiamo sapere che non solo dobbiamo affrontare delle inadeguatezze culturali
A cui anche una conferenza come questa utilmente si propone di rispondere ma che incontra anche esistenze due di interessi
Che non hanno alcuna propensione a questo cambiamento
Cambiamento che si impone come assai rilevante
Molti hanno parlato io credo giustamente dagli civiltà di un vero e proprio cambiamento del paradigma
Del resto parole che sono nella nostra tradizione culturale come sviluppo e crescita non possono più ultras usate senza un'adeguata sorveglianza critica
Cita questa semplice considerazione l'idea di quanto sia necessario e difficili cambiamento qui
In questo Mediterraneo lo si impone con particolari necessità perché il Mediterraneo presente prioritariamente anche rispetto ad altri luoghi delle conseguenze di questo fenomeno
Ed è per questo io credo che dobbiamo guardare con grande interesse un lavoro come quello di questa Conferenza anche perché in questa Italia e in questo Mediterraneo ci sono le risorse anche di civiltà per poter intraprendere questo cambiamento
Per questo il mio è una vuoi interessato a una conferenza che credo possa dare un contributo alla definizione di una strategia per affrontare i grandi temi
Del cambiamento di clima sul terreno della politica della scienza della cultura ed i comportamenti grazie
Si interviene con la relazione di apertura della Conferenza il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Alfonso Pecoraro Scanio
Ma io
Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato in questo anno all'organizzazione di questa Conferenza nazionale ringrazio veramente l'APAT che l'agenzia
Di protezione ambientale
A cui qua mi sto inteso affidare l'organizzazione anche proprio perché Hinna epoca di riduzione dei costi della spesa è meglio affidarsi a organismi che già lavorano per l'istituzione non assolva service esterno
E ringrazio anche
Gli altri enti scientifici che hanno collaborato tra cui l'ENEA l'ICRAM molti altre istituzioni le università tutti coloro che hanno seguito la fase preparatoria che dura da molti mesi
Proprio perché una conferenza nazionale fosse non un'occasione così di incontrarsi ma fosse l'esito di una iniziativa di elaborazione di messa insieme di dati e notizie
E forse anche un'occasione per
Iniziare un percorso perché come prima ha detto il commissario dell'APAT non riteniamo che questo Paese dovrebbe in tempi periodici aggiornare
Le conoscenze in materia di cambiamento climatico ovviamente non fare una conferenza che affronta questi temi ogni quattordici anni considerando quella fatta nel novantatré abbiamo bisogno ovviamente di essere più intensi
E
Voglio innanzitutto salutare e ringraziare moltissimo il Presidente della Repubblica italiana Presidente ha più volte richiamato la centralità dei temi dell'ambiente dei giovani
Di uno sviluppo sostenibile il nostro Paese
Lo ha fatto bene nel suo saluto il presidente De la Camera io ritengo che è importantissimo il ruolo che il Parlamento può svolgere in questa direzione
E così come ringrazio i colleghi ministri presenti Bersani Chiti i Presidenti delle Commissioni Ambiente della Camera e del Senato in molti parlamentari i rappresentanti
Del sindacato dell'impresa delle associazioni ambientaliste che sono qua della comunità scientifica il rinnovo affettuosamente un ringraziamento alla professoressa levi-Montalcini che ha voluto essere qui con noi e che io considero una rappresentante di grande qualità del nostro Paese
E così
Il senso di questa dei lavori che apriamo partono da dati molto concreti pagate la temperatura in Italia è aumentata
Di quattro volte più che nel resto del mondo uno virgola quattro gradi centigradi negli ultimi cinquant'anni mentre il mondo in cento anni aumentato di zero virgola sette grazie
Le piogge sono diminuite del cinque per cento nell'ultimo secolo e con una particolare accentuazione gli ultimi anni
Abbiamo episodi dici cita che si moltiplicano la desertificazione che era un problema sentito soltanto nel sud del Paese inizia a diventare un prema anche nella pianura padana
Aumenta il rischio idrogeologico soprattutto nell'Appennino meridionale in parte di quello settentrionale le Alpi occidentali abbiamo alcune regioni Calabria Campania Liguria e le Langhe
Che sono particolarmente interessate da un'accentuazione del dissesto idrogeologico che già riguarda gran parte del paese d'Italia circa l'ottanta per cento dei Comuni interessati da fenomeni di questa natura
I nostri ghiacciai alpini hanno perso metà del loro volume
E il trenta per cento la loro superficie in meno di un secolo il Po come tutti i fiumi italiani sta subendo riduzioni progressive le portate medie mentre aumenta la variabilità tale piene sette
Proprio ieri o era un'iniziativa
Che lancia una grande campagna di tutela salvaguardia del fiume Po e questo il più grande fiume italiano è un bene del Paese ed è tra l'altro indizi
Stabile proprio la salvaguardia dell'Adriatico di cui a cui faceva riferimento prima il Presidente della Regione Lazio un tema che abbiamo lanciato proprio dopo lavori preparatori di questa Conferenza
La situazione del nostro mare vede un chilometro su tre
Delle nostre coste coste basse in arretramento trentatré aree costiere del Paese rischiano di essere sommerse dal mare nei prossimi decenni
La biodiversità marina così come quella terrestre cambia e nuove specie aliene si stanno
A insediando nel Mediterraneo voglio spiegare che aliene significa soltanto estranee al contesto il Mediterraneo e non extraterrestri questo è un termine scientifico che si usa
La salute a un tema
Molto delicato l'incremento dei decessi in Europa a casa del a causa delle ondate di calore valutato tra gli otto mila i dodici mila casi di persone all'anno e per ogni grado centigrado
Di aumento di temperatura c'è un aumento di mortalità
Peraltro ma anche detto che iniziano a avere anziani primi casi di diffusioni di malattie
E di infezioni di epidemia era prima già il primo caso con la così detta zanzara tigre che avviene proprio a causa dei mutamenti climatici anche qui dobbiamo riadattare tutte le nostre previsioni sui sistemi di salute rispetto a questo
I primi a pagare i settori più interessati dal cambiamento climatico sono l'agricoltura e gli operatori del turismo
La produttività agricola Casa della causa dell'eccesso di caldo della minore disponibilità d'acqua rischia di diminuire fino al ventidue per cento
I danni sono calcolati pari a due trecento milioni di euro all'anno in questo settore e nelle regioni mediterranee diverrebbero regioni più problematiche per il turismo estivo questo significano dobbiamo agire in tempi veloci
Insieme alla Spagna Portogallo alla Grecia il nostro è uno dei Paesi più esposti ai danni dei cambiamenti climatici mentre ci sono delle situazioni che nel Paese nord Europa potrebbero anche provocare dei miglioramenti almeno nell'immediato
Salvo avere poi ulteriori problemi riportando l'Italia le stime del famoso rapporto sterno infarto per il governo del Regno Unito
Il costo cosiddetto delineazione quanto costa non agire per contrapporre o al costo dell'azione
Ebbene
Nell'ipotesi ormai ampiamente superata che la temperatura globale possa crescere solo di uno virgola cinque gradi
Nel nostro Paese i costi per far fronte danni prodotti dei cambiamenti climatici sono calcolabili a Torre cinquanta miliardi di euro all'anno
è ovvio che nella situazione più grave prevista dagli operai da tutti gli studi internazionali quello dalla crescita fino a sei gradi di temperatura la cifra sarebbe decisamente superiore per mettere in campo le azioni che
Permettono di tagliare le nostre emissioni di gas serra in modo adeguato servono altre a cinque miliardi all'anno di investimento
Predisporre misure di adattamento costa un miliardo e mezzo all'anno dietro
La differenza però tra quanto ci costa non agire quello che ci costa agire circa da dieci a quaranta volte maggiore praticamente non agire ci costerà fino a quaranta volte di più che non investire oggi nelle misure di prevenzione
Che sono indispensabili la lotta ai cambiamenti climatici a due fax la mitigazione come si dice l'adattamento che però vanno integrati mitigazione significa ridurre le emissioni di gas serra adattamento significa costruire strategie
Che ci consentono
Di superare le difficoltà abbiamo però due caratteristiche la mitigazione bisogno di grandi accordi internazionali l'adattamento ha bisogno anche di iniziative territoriali perché ognuno conosce la propria del proprio territorio ma le misure di adattamento devono essere misure di adattamento sostenibile
Per essere chiari
Nella difesa degli ambienti esso una posta cementificate maniera selvagge un ambiente poco sanno che resiste meno ancora
Al cambiamento climatico mentre la duna costiera e tutti gli interventi cosiddetti di ingegneria naturalistica costano meno e hanno una maggiore capacità
Di resistere ai cambiamenti climatici quindi bisogna investire ma soprattutto nell'innovazione innovare
Sostanzialmente riuscire a fare con l'adattamento già un'attività di mitigazione quindi fare un adattamento sostenibile
Per essere ancora più chiari
L'adattamento potrebbe anche significare semicentrale segnarsi ma non vogliamo rassegnarci l'adattamento potrebbe significare anche alziamo
Come dire dei muraglioni lungo le coste rassegniamoci del mare si alza non è questo che dobbiamo fare dobbiamo fare esattamente l'opposto la capacità
Di intervento
Io credo che noi dobbiamo
Svolge un ruolo particolare poi in Italia vitale accumulato dieci anni di ritardo per colmare questo gatto parlo sulla mitigazione
Questo gatto non basta una prima inversione di tendenza che abbiamo registrato nel due mila sei con un piccolo una piccola diminuzione della C o due dovuta però in buona parte al d'inverno mite
E anche all'estate l'anno scorso del due mila sei che è stata non partitamente carte
è stato questo un segnale importante ma noi dobbiamo ricordarci che dovevamo diminuire rispetto all'emissione del novanta del sei virgola cinque per cento le emissioni di CO due invece in questi anni abbiamo sono sono aumentate del dodici virgola uno per cento
E abbiamo la necessità di adeguare rapidamente il piano nazionale di allocazione dei permessi di emissione dove abbiamo dei ritardi e dove stiamo lavorando per rapidamente rispondere anche l'osservazione dell'Unione europea
E ricordarci soprattutto di qual è l'obiettivo della mitigazione io questo credo che anche una conferenza come questa dobbiamo avere chiaro un tema
Noi attualmente emettiamo dai ventisei e ventotto miliardi di tonnellate di C o due in atmosfera ogni anno oggi ventisei ventotto mila
Nel due mila cinquanta se no facciamo interventi ce ne saranno novanta miliardi
La capacità del nostro pianeta di assorbire le Landi da Carboni che di dodici miliardi di tonnellate
Questa è la sfida vera c'è quando lo diciamo perché nel due mila cinque ha dobbiamo tagliare del cinquanta per cento perché oggi ne siamo attorno e ventisei miliardi di tonnellate il nostro pianeta tra osceni e foreste
Riesce ad assorbire dodici miliardi tornate CEDU
Per stabilizzare e quindi non per evitare per evitare il tiro sul riscaldamento ma resterebbe comunque
Una situazione particolare noi dobbiamo stabilizzare le nostre missioni Pedis quantitativo che il nostro territorio esce ad assorbire anche considerando che più si surriscalda il pianeta più gli oceani diluiscono capace di assorbimento
Allora il tema e esattamente questo una strategia mondiale in questa direzione noi dobbiamo andare alla Conferenza di Bali che si terrà a dicembre e la tredicesima conferenza sui cambiamenti climatici
Con la forte azione voluto darvi europea di tagliare del venti per cento le emissioni in tre due mila venti ma proporre a livello internazionale il trenta per cento di tagli e avere la capacità
Di
Far capire di lavorare insieme a tutti gli operatori del pianeta per ridurre drasticamente le nostre missioni cioè due puntare sull'innovazione sul risparmio energetico
Sulla grande capacità anche della tecnologia di rispondere oggi molti settori dell'energia rinnovabile a cominciare da solare in Italia c'è stata nei giorni scorsi signor Presidente una grande conferenza
è una grande fiera a Milano una delle la più grande d'Europa di tutte le aziende del fotovoltaico del solare
C'è un'evoluzione impressionante in questo settore c'è una capacità dei grandi operatori planetari che si stanno
Impegnando perché è evidente che ormai è chiaro che e il sole
La più grande fonte di energia che noi potremmo dissidi cui potremo disporre nel futuro la sfida è la nostra capacità di trasformare l'enorme quantità di energia che al sole
Ciro rabbia in energia disponibile utilizzabile perché la sfida tecnologica poi e questa
La nostra grande capacità sull'altro versante evitare gli sprechi
Che sono ancora tantissime che fanno parte anche di quelle attività quotidiane sulle quali anche come singoli cittadini possiamo intervenire
Sull'adattamento
Sostenibile noi dobbiamo lavorare con una sorta
Di lotta biologica all'adattamento quindi sostanzialmente abbiamo bisogno di una strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici di un piano nazionale di adattamento
Dobbiamo sviluppare la prevenzione delle conseguenze negative del cambiamento climatico indicazioni che possono
Intervenire nei vari settori della nostra attività integrare le azioni di adattamento in Europa l'Europa ha fatto un Libro verde
E che pone esattamente il tema di coordinare le nostre misure il caso di questa estate il caso drammatico degli incendi
Anche collegato al cambiamento climatico
Necessito un'azione comune dell'Unione europea che ne abbiamo sollecitato al Consiglio dell'ambiente proprio a Lisbona recentemente
E abbiamo la necessità
Di aiutare anche gli altri Paesi perché per esempio le misure di adattamento in Africa al cambiamento climatico sono nell'interesse anche nostro europeo e italiano perché la previsione di seicento rifugiati climatici
Nel futuro una previsione drammatica
E non possiamo pensare che questo tema lo affrontiamo con le politiche di ordine pubblico dobbiamo affrontarle con una grande politica di cooperazione internazionale e positiva
E in una sede come la FAO questo nostro dovere e ancora due volte più importante caro
Vicedirettore
Della organizzazione perché noi ci preoccupiamo dei cambiamenti climatici ma anche
Degli oltre ottocento milioni di persone che soffrono la fame e di tanti che soffrono la sete in tutto il mondo che è un vero dramma planetario che dobbiamo insieme affrontare
Chiudo brevemente ricordando quindi che a questa Conferenza da richiesta che viene da richiesta che l'abbiamo fatto tutti gli operatori
Sapendo che questo per noi un punto di avvio per poi rappresentare gli atti al Parlamento al Consiglio dei Ministri domani sarà qui anche il Presidente del Consiglio a cui vogliamo consegnare il documento di conclusione di questi lavori
Abbiamo la necessità di fare la strategia azione di adattamento e i piani dei vari settori
Tra questi fondamentale il tema
Del dissesto idrogeologico il nostro Paese un Paese che già da tempo ha vissuto questi problemi
Le alluvioni disarmo e quella di superato solo negli ultimi tempi dovuti a fenomeni climatici inno nuovi che si chiamano in gergo addirittura bombe d'acqua cioè abbiamo fenomeni climatici che sono piogge concentrate molto forti in periodi brevi l'ha vissuta anche la Toscana negli scorsi anni da nove sulle varie parti d'Italia
Che prego che necessita di un cambiamento del sistema meteorologico di previsione avverte
Ma soprattutto di un'azione di grande attenzione a questo grande tema della grande infrastruttura del nostro Paese il territorio la prima infrastruttura di un Paese
Perché è chiaro che dobbiamo creare anche le altre infrastrutture dobbiam potenziate e migliorate ma le previsioni che in Italia
Servirebbero quaranta miliardi di euro
è una previsione fatta dalla somma di tutti i piani di autorità di bacino di quanto costa la messa in sicurezza dell'Italia
Noi siamo convinti e uno del dei lavori
Di una delle delle conferenze preparatorie di questa Conferenza chiarito che praticamente rivedendo questi piani usando meno cemento e più interventi naturali da quaranta potano passano previsione realistica anche di dieci miliardi di euro che comunque sono sempre una cifra ingente
Però ogni intervento di prevenzione del dissesto idrogeologico vale sostanzialmente
Quante auto da dieci a cento volte il costo che ci serve dopo per interviene sull'emergenza
I casi di questo riduzione lo faccio con un esempio se anche l'Arno nel bacino fluviale dell'anello previste opere strutturali per un miliardo e seicento milioni di euro per la prevenzione del dissesto idrogeologico
La nuova programmazione leggera fatta d'intesa con la Regione tra Regione Ministero all'ambiente
Ha realizzato un piano che con duecento milioni di euro quindi senza fare muraglioni o cose dove interessa più per fare affari
Che non per mettere in sicurezza del territorio con duecento milioni di euro si può fare un grande piano di risanamento e di messa in sicurezza
Di quella
Che bacino dell'Arno che vi è ancora ricordata come una delle più devastanti alluvioni
Del storia recente del nostro Paese
Ecco noi dobbiamo lavorare in questa direzione quindi significa che i piani di adattamento aiutano anche a rispondere un tema antico perché il dissesto idrogeologico non nasce col cambiamento climatico un tema storico del nostro Paese la fragilità
Di una parte rilevante del territorio un Paese che tra
Colline e montagne e molto delicato e su questo io spero che la Conferenza nazionale posso a questa Conferenza
Possa fare un manifesto per il clima una strategia per l'adattamento sostenibile e per la sicurezza ambientale
E io credo che è giusto usare la parola sicurezza ambientale perché la grande dibattito c'è la sicurezza sulla sicurezza io credo che la sicurezza del pianeta a sicurezza il nostro futuro la sicurezza ambientale dalle frane alle alluvioni dalla siccità
Dai pericoli è una priorità dell'azione che il Governo il Parlamento
Tutte le forze politiche tutte le istituzioni dovrebbero vivere come un impegno centrale e fondamentale altri paesi europei hanno già fatto delle strategie di adattamento o di mitigazione noi sul di piani e strategie di adattamento razionale
Io credo che l'iniziativa che prima è stata citata i testimoni del clima sono la dimostrazione che ormai gli italiani stanno acquisendo proprio una percezione diretta dei mutamenti climatici
La notizia che ne abbiamo dato all'altro ieri in anteprima signor Presidente sulla condizione dell'Adriatico che abbiamo scoperto nei lavori preparatori di questa Conferenza deve fare riflettere tutti
Cioè cosa accade accade che
Il clima si rimanesse molto sul riscaldato e dentro l'emergenza il nostro Paese ha una grande emergenza mare ne abbiamo otto mila chilometri di coste ne sentiamo quasi un'isola se non fossimo attaccati come dire
Per fortuna anche dal bellissimo arco alpino però ne siamo un Paese che dimentica il mare come una priorità
è come se non vivessimo Emma
Non abbiamo una legge nazionale sulla tutela delle coste non abbiamo una legge nazionale sul mare non abbiamo fatto uno studio un'azione sul mare italiano hanno scosso abbiamo messo le risorse in finanziaria
Ma poi avendo vecchie norme che bloccano l'uso materiale delle risorse non sane mettiamo i soldi a disposizione abbiamo bisogno di avere
E credo che questa era una delle prime richieste già fatto la
Al Consiglio dei Ministri di utilizzare materialmente le risorse poi disponibili abbiamo un'emergenza male
Nel due mila e tre
Abbiamo scoperto che la corrente una delle tre grandi correnti del Mediterraneo Mediterraneo vive con
Alcune grandi correnti una di queste quella dell'Adriatico del Golfo di te di Trieste
Queste correnti hanno una funzione fondamentale fanno circolare il nutrimento per la fauna e per la fauna ittica ma hanno anche la possibilità di far vivere il marco nel due mila e tre per condizioni di riscaldamento eccetera quella corrente non ha funzionato
Ora questa preoccupazione però deve essere seria
Perché il Marra Nigro
Che Omar molto piccolo ovviamente ha già ormai vissuto una condizione per cui sotto i centocinquanta metri quel mare è stabile
E quindi non si muove ne abbiamo un problema serio che dobbiamo affrontare in tempo le misure che possiamo utilizzare alcune sono misure semplici
In che cioè semplici ovviamente impegnative ne dobbiamo
Recuperare il flusso vitale dei fiumi perché è chiaro che se i fiumi non portano acqua dolce più fresca dentro il mare comincia dal popolo malgrado ciò il brand e grandi fiumi che vanno sull'Adriatico
Ne abbiamo il problema che si Salizzato il più l'acqua e questo mare rischia dottor Rizza l'altro grande tema la pesca sostenibile paradossalmente una cosa che
Nella gastronomia di questo vece piace a tanti quelli di mangiare i cosiddetti Bianchetti
Quello è una vera e propria coltellata molte volte ha fra i mari di questo Paese
Significa
Strano
Signor Presidente che ha una conferenza nazionale si parli di cose così minute ma sono le cose minute che a volte salvano il monte
Nel senso che
Distruggere grandi quantitativi di neonati di pesce che sono le uniche l'unico unica lotta biologica naturale
Per assorbire alghe plancton e sostanze che se non rischiano di far collassare il nostro mare è una delle forme naturali e semplici perché evitare di avere problemi in un mare dedicato come l'Adriatico ecco
Di costo cose semplici prima che qualcuno
Intanto il male fa male poi qualcuno ci proporrà qualche grande pompa mobile sotto l'Adriatico per risolve il problema ecco diciamo in anticipo delle soluzioni naturali e poco costoso e sono quelle migliori ed uniche che funzionano davvero quindi questa
è la richiesta
Che noi
Che io
Pongo
Alla
Conferenza nazionale
Credo che è molto importante avere un vero manifesto per l'adattamento sostenibile
E per la sicurezza ambientale il nostro Paese
E sono convinto di poter fare affidamento sull'autorevole supporto del Presidente La Repubblica sente la Camera dei parlamentari di tutte le forze sociali politiche e del mondo scientifico di questo Paese perché questa è la vera grande sfida
Del domani come peraltro si citava anche prima anche
Il Santo Padre ma anche tante autorità religiose del pianeta nei giorni scorsi sono stati molto autorità a pregare
Nel Polo nord per salvare il mondo bene noi dobbiamo aggiungere alle preghiere le azioni concrete come dicono alcune associazioni
E internazionale atti in Aula
Ne abbiamo bisogno adesso di continuare a discutere ma vi agire con grande fermezza e grande determinazione grazie e buon lavoro a cui
Termine alla cerimonia di apertura della Conferenza
Il Presidente della Repubblica lascia la sala i lavori che riprenderanno tra pochi minuti
Perché ci sono eccolo qua
No
Allora presieduto
Relatore
Sono dei problemi ma del
Nulla
Dai
Lascerei
Prendere a posto
Abbiamo mezzora di ritardo perché c'era
Come
Non funziona
Riprendiamo
I nostri lavori
Riprendiamo i nostri lavori dopo
La conclusione della cerimonia di apertura
Iniziando
Con
L'importante
Sessione
Nella quale
Sì in
Dibatte a
Del e si inquadri no il fenomeno dei cambiamenti climatici all'interno di una riferimento internazionale e nazionale
Io
Invito il ministro
A
Sedersi qui come padrone di casa anche se non è
Negli interventi
Felice
Come vedete da programma noi abbiamo previsto due interventi all'interno del
Quadro di riferimento internazionale proprio per darci questa panoramica internazionale
Per poi concludere la mattinata con me il quadro di riferimento nazionale con però una finestra sulle mediterranea
Lascerei dunque subito la parola Annemarie a mano dice Segretario gemella tale dell'OCSE
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Bis
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Costo
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Tu
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Agreement ai pattisti
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Sì allora allora buongiorno a tutti quanti agli occhi parlerò delle conclusioni principali di questo rapporto L.P. Sissi sono le conclusioni su cui si basso non più o meno tutte le discussioni
Che avranno luogo negli nei prossimi due giorni lo solo dire che queste conclusioni sono basate su contributi di circa parlo solo della parte climatica quindi non di adattamento mitigazione
Sono contributi circa ottocentocinquanta fra i maggiori Sperti nel mondo in una in questioni di clima
Tutto volevo di ricordarli un attimo che cos'è l'effetto serra magari alcuni di noi di voi non sento parlare ma non lo hanno chiaro
Il motore del nostro clima viene dal sole dall'energia solare lo il sole scandalo a terra e la terra sulla vostra immette energie infrarossa
Se non ci fosse come tutti i costi come tutti noi se non ci fosse l'atmosfera in particolare se non ci fossero i gas serra in queste energie a fuggire bello spazio nella terra sarebbe molto fredda però è nato a stralciare gas come negli carbonica Oliva porta acqua o il metano che trattenga assorbono questa energia infrarossa allaccia attengono in atmosfera e quindi riscaldano
La mostrare la tengono alle temperature che hanno consentito alla nostra società di evolvere
Quindi l'effetto serra in generale Bono qual è il problema il problema è che deve
Negli ultimi anni la concentrazione di questi gas serra è aumentata vedete qui in queste in queste figure alla figura destra
Mostra la concentrazione dei tre principali gas serra vive carbonica mettano che ossido di azoto
Negli ultimi due mila anni mi pare e vedere che più o meno è rimasta costante dal due mila anni e poi dall'inizio della rivoluzione industriale c'è questo picco in cui la concentrazione è salita valori molto molto maggiori di quelli naturali
Invece nell'altro pannello quello in basso vedete la concentrazione dei gas serra negli ultimi seicentocinquanta mila anni
Cioè
Queste vengono ricostruite da carotaggi e quindi potete vedere la variazione fra le reti nazionali e internazionali
Anche lì vedete che la quantità di anidride carbonica gli altri Cassese molto maggiore di quella che naturalmente la terra ha sperimentato almeno negli ultimi seicentocinquanta mila anni
Quindi solamente questa figura ci dovrebbe far preoccupare di quelli che possono essere gli effetti di questo aumento di gas serra in questo momento di cassa che ovviamente non è un momento
Naturale vedete che ben al di là della variabilità naturale ma dovuto sostanzialmente all'uso di combustibili fossili ed alcune pratiche agricole
Allora volevo fare un sunto dell'evidenza selvatica dei cambiamenti climatici di cui si parla molto questo è un grafico che mostra le temperature globali
Dall'inizio della rivoluzione industriale cioè dal mille ottocentocinquanta più o meno come vede la temperatura è stata abbastanza stabile fino all'inizio del ventesimo secolo e dopo è cominciato a salire ci sono due periodi
Di riscaldamento uno negli anni venti e trenta
Che però non ha molto a che fare con con i gas serra non è stata attribuita alle attività umane e poi c'è questo forte aumento praticamente dalla dall'inizio degli anni settanta quando è venuto veramente uno shift nel sistema climatico
Ed è questo momento
Come vedete c'è un'accelerazione nelle ultime decadi che viene attribuito come dimostra fra qualche minuto alle alle attività umane
Ci sono così per il record degli undici degli ultimi dodici anni sono stati il più caldi nella nella storia da quando si prendono misure negli ultimi cinquant'anni sono i più caldi almeno negli ultimi mille trecento e anni
Quindi anche più caldi del famoso periodo caldo medievale di cui dette sentito parlare
Quindi siamo effettivamente in condizioni molto anomale rispetto a quelle naturali
Questa è la distribuzione geografica del riscaldamento come vedete almeno negli ultimi dal settantanove adesso non dappertutto sia riscaldato il tenero si mostra al riscaldamento quelli blu raffreddamento quindi sono delle piccole sacche
In cui ancora questi riscaldamento non si vede ma vedete che tutto il globo usa questo riscaldamento e in questo circolo voi non potete vederlo ma c'è l'Europa in particolare il Mediterraneo e non potere dello perché le palline sono grandi
E sono grandi perché effettivamente l'Europa e il Mediterraneo si stanno scaldando ad una velocità maggiore
Infatti abbastanza maggiore come ha detto anche prima il Ministro Pecoraro Scanio della della media globale questo già ci dice che il Mediterraneo
Una regione particolarmente sensibile o quanto meno quasi o vulnerabile ai cambiamenti che al riscaldamento globale ci sono tante altre evidenze di riscaldamento
In alto a sinistra vedete delle misure di scioglimento dei ghiacciai praticamente in questo momento tutti i ghiacciai del mondo si stanno restringendo
Allora
In alto a destra vedete l'aumento del livello del mare negli ultimi
Circa cento anni che il Sanna un nome un aumento di circa venti centimetri del livello del mare globale in basso a sinistra vedere scioglimento della neve soprattutto della copertura nevosa soprattutto degli negli ultimi venticinque trent'anni
E in basso a sinistra vedete lo scioglimento dei ghiacci Marini che forse è un aspetto più spettacolare del riscaldamento qui vedete l'estensione la calotta artica misurata
Da satellite il primo settembre mille novecentosettantanove va affrontata almeno sette anni che non all'il primo settembre del due mila cinque vedete che c'è un notevole restringimento della calotta e anche il colore più scuro indica uno stormo maggiore spessore anche una una diminuzione dello spessore della calotta
Per esempio vicino a casa nostra qui ci sono alcuni esempi di scioglimento di DIA cinerini del Pizzo Bernina nel mille nove centosettantotto e poi nel due mila tre
E Pizzo Palù anche linea settantotto del due mila tre quindi l'evidenza di riscaldamento non è solamente basata su un
Una serie di misure Ahmad Bahar basata su tutta una serie
Di di di misure
Ci sono altri cambiamenti che sono stati osservati sono riassunti Kouili spostamento verso i poli delle perturbazioni
A maggiore intensità di cicloni tropicali ed extra tropicali non maggiore frequenza cioè non stiamo vedendo più diciamo uragani tipo Katrina ma stiamo vivendo uragani o in generale cicloni più intensi
Un aumento di ondate di calore diventi siccitoso in questo praticamente si sta intervento in tutti i continenti
E non mente dell'intensità della precipitazione e quindi
In un certo senso paradossalmente abbiamo un aumento di tutte e due gli estremi sia di eventi si cito così che gli eventi degli ultimi anni cioè piove in generale di meno sui continenti ma quando piove piove più intensamente
E questo una cosa che si vede abbastanza quasi in tutti i continenti
Tutte queste evidenze hanno portato le qui si sia a concludere che il riscaldamento del clima e ora inequivocabile come comprovato le osservazioni di aumento di temperatura globale atmosferiche oceanica scioglimento Dinelli già cinicamente del livello del mare globale questo
Sembra un nuovo così non strettamente abbastanza sincera sta storico perché per la prima volta la comunità scientifica
A concluso che siamo certi che siamo nel mezzo di un di un Trento e di riscaldamento globale a che cosa è dovuto questo riscaldamento
Il tema di amente può cambiare costanti fattori sia fatto rimanenti fattori naturali fattori mance l'emissione dei gas serra c'è l'emissione del di Ariosto l'atmosfera vicini quindi piccole particelle
Sostanzialmente inquinamento il PM dieci piene cinque noi restituiamo nelle nostre città e da cambiamento all'uso del territorio questi sono quelli che noi chiamiamo fattori umani e si saprà anche fattori naturali
La relazione che ci viene dal sole può cambiare
L'attività vulcanica che mette particelle in atmosfera e poi c'è una variabilità naturale del sistema climatico
Per riuscire ad attribuire il riscaldamento a cause umane o naturali quello che ne facciamo e di
Mentre tutti questo fine tutti questi fattori né modelli i nostri modelli di clima
E vedere quali sono necessari per riprodurre mandamento osservato la temperatura egli vedete due figure quella in alto e quando si mettono dentro tutti i fattori sia quelli naturali che si è quindi
Quindi antropogenici la riga nera sono di osservazioni nella riga diciamo quella piccola nuvola
Arancione sono i risultati dei modelli
Nel nella figura in basso invece quella blu vedete gli stessi modelli se non si mettono dentro i fattori naturali il criterio fattori antropogenici
Quindi vedete che l'unico modo per riprodurre il si il l'andamento della temperatura globale diciamo negli ultimi cinquant'anni dalla metà del del ventesimo secolo
è di inserire i fattori umani in particolare il contributo dei gas serra
Nell'altra figura in basso a destra vedere il contributo riscaldamento dei gas serra confrontato a quello dell'attività solare
Sapete che c'è un grosso dibattito almeno in media che in realtà il sole che sta causando questo perlomeno negli ultimi cinquant'anni questo non è affatto vero nel senso che il contributo del
Del della variazione dell'energia solare e assolutamente minore rispetto a quello dei gas serra quindi questi riportarli questi risultati hanno portato letti sì sì a concludere che è molto probabile
Facciamo novanta novantacinque per cento di di certezza quindi c'è ancora una piccola
No l'incertezza del cinque dieci per cento che lamenta relatore della concentrazione di cassa ed ha dovuto le attività umane abbia cassato la maggior parte il riscaldamento dalla metà del ventesimo secolo quindi non per tutto il ventesimo secolo
Solamente all'incirca negli anni Sessanta Settanta rivediamo l'impronta umana molto chiara nel nel sistema climatica
Quindi che cosa ci possiamo aspettare per il futuro
Perché si sia sviluppato tutta una serie di cosiddetti scenari di emissione praticamente ha fatto delle ipotesi di possibili sviluppi tecnologici socio economici
E a questi corrispondono o attività varie industriali
Traffico eccetera e quindi corrispondono delle missioni si vada scenari chiamiamoli così ambientalistici giusto visto che siamo in tema
Come scenario di un nonché lo scenario di missioni minori fino a scenari macchine chiamiamo Bisi se si e sincero cioè se non si fa praticamente in enti si continua con lo stato attuale delle cose
Tipo che per esempio quello a due quindi si vada un un aumento di ci o due
Nel due mila cento di circa quaranta cinquanta per cento a aumenti più del
Più di un
Triplicazione delle quantità di CO due quindi è un range abbastanza abbastanza ampio
Si prendono questi scenari di emissioni e di concentrazione si mettono dei modelli climatici e si fanno delle simulazioni per il due mila cento
Adesso per riassumere questa figura che un po'complicata la dirò semplicemente che il nuovo degli indici di previsioni di riscaldamento globale per la fine del ventunesimo secolo si aggira fra un grado e sei grandi
Quindi una forchetta abbastanza grande incertezza abbastanza grande e da cosa deriva questa incertezza la maggior parte deriva
Dal dall'interventi degli scenari e questo che cosa ci dice si dice da un lato che praticamente inevitabile che ci sarà un riscaldamento
E che continuerà ad esserci un cambiamento climatico dall'altro di una possiamo fare molto per limitare questo riscaldamento a valori che non igieniche non un casino delle variazioni veramente drastiche a sistema al sistema clima
A in aggiunta il riscaldamento globale che cos'altro prelevare i nostri modelli
In accordo con le osservazioni prevede uno spostamento verso i toni delle perturbazioni
Questo permetterà mi è molto importante perché causa nominati di mentre mediterranea prevede una maggiore intensità di cicloni tropicali desta tropicali quindi un aumento del trend che stiamo vedendo adesso
Allora mentre i temperature estreme e di eventi siccitoso sia in
Ben al di là infatti di quelli che si stanno verificando in questo momento ed anche una mentre intensa di precipitazioni
Magari preveda anche la mente la variabilità climatica cioè diciamo delle della Parabita fra un anno all'altro quindi alternarsi di stagioni molto secche a stagioni relativamente relativamente piovose per esempio
Un continuo scioglimento dei ghiacciai ghiacci Marini è un indebolimento della circolazione globale c'è ANICA risentito parlare di questo collasso della città dello alla circolazione oceanica i modelli non prevedono questo collasso per il ventunesimo secolo
Però prevedono anche se il riscaldamento continua al di là del ventunesimo secolo in maniera molto intensa potrebbero fare verificarsi di fenomeni praticamente segni reversibili fu no è proprio questo collasso della circolazione oceanica profonda
Un effetto di questo sarebbe praticamente la scomparsa della corrente del Golfo che influenza molto il clima
Dell'Europa questo su scali più lunga di persone i modelli non lo prevedono per il ventunesimo secolo l'altro e la possibilità dello scioglimento della Groenlandia
E delle ai siti che sono praticamente delle enormi lingue di ghiaccio nell'Antartico occidentale
Se questi fenomeni dovessero effettivamente accadere vedemmo un aumento del livello del mare di più di quindici metri rispetto a quelle che sono le proiezioni attuali che si aggirano fra i denti e sessanta centimetri di innalzamento per il ventunesimo secolo quindi
Siamo semi reversibili questi cambiamenti perché una volta che la Groenlandia si sciogliendo ci vogliono molte molte centinaia di migliaia di anni per riformarla
E sono richiedere questi mi chiederete questa realtà fantascienza e volevo fare un esempio per mostrarvi che non stiamo vivendo in un mondo di fantascienza questo
è un fenomeno che è accaduto
Del febbraio e marzo del due mila due
In cui una grossa lingua della dell'Antartide occidentale quindi quella zona vulnerabile di cui parlava si è praticamente sgretolata nel giro di un mese e mezzo
Questa è una cosa che ha preso tutti licenziati discuto vista nessuno se lo se lo aspettava
E quindi ci preoccupa molto perché probabilmente ci sono ancora molti aspetti del sistema dei nati qui o che non ma che non conosciamo che possono essere molto
Molto vulnerabili al al riscaldamento globale
Movente sì un attimo nelle nostre zone già nel Mediterraneo che vedete le proiezioni
Di fiscalità di cambiamenti di temperatura di cambiamento di precipitazione a livello globale quindi ovviamente c'è sempre un riscaldamento e lì io
Ci sono due cerchi attorno al Mediterraneo ma in quello la sinistra in basso a quello spirito riscaldamento durante la stagione estiva
State boreale
E lo Cerchiaro perché vedete che è molto più scuro vi tutte le altre zone che vedete intorno infatti di tutte le altre zone del dopo questo che significa che il Mediterraneo i NAS modelli ci dicono che vedeva anni dovrebbe scaldarsi molto di più
Della media globale infatti fino a quaranta cinquanta per cento di più specialmente in estate che cosa significa che se il riscaldamento globale e di tre gradi
Sul Mediterraneo in estate dovremmo vedere un riscaldamento sempre se
Le proiezioni dei modelli sono corrette dovremmo vedere un riscaldamento di cinque gradi
Quindi mediterranea e quella che noi chiamiamo una crema Changes hot spot cioè una
Zona sulla specifici della terra che è particolarmente sensibile cambiamenti climatici
In termini di cambiamento di precipitazione vedete lì nel Mediterraneo tutta una zona rossa e gialla questo significa che i modelli prevede una forte diminuzione di precipitazioni questo specialmente nella stagione primaverile ed estiva
Io ho fatto uno spaccato proprio sull'Italia cambiamento di temperatura e precipitazione questo questa cosa ha fatto con modelli regionali che riescono a vedere bene in Italia
A sempre per la fine del secolo rispetto alle condizioni attuali cambiamento indagato innestate di temperatura e precipitazione e vedete che c'è un forte riscaldamento soprattutto in estate
E poi per la precipitazione vedete ne state tutta quella zona marrone è praticamente una diminuzione di precipitazione non riuscite a leggere i numeri ma parliamo di trenta quaranta per cento di diminuzione in in primavera ed estate mentre in inverno
L'Italia si spaccano un attimino in due cioè i modelli prevedono che nel nord Italia dovrebbe esserci un aumento di precipitazione diciamo nell'arco alpino
Soprattutto nell'arco alpino e il sud Italia una ulteriore diminuzione anche d'inverno quindi questo che cosa ci dice si dice che l'Italia dovrebbe in generale inaridirci soprattutto Italia centromeridionale che già ovviamente ha dei problemi grossi relativi legati al
All'uso delle risorse idriche e dovrebbe vedere un grandissimo innalzamento di temperatura soprattutto in estate quindi pronta ad esempio di quello che
A le nostre stati potrebbero
Essere nel futuro almeno ripeto sempre secondo le nostre posizioni probabilmente voi ricorderete resta nel due mila tre
Che però questa non è stati assolutamente devastante ci sono state decine di migliaia di morti attribuite grandi ondate di calore durante quell'estate all'attività agricola dei Paesi europei è stata una delle più basse nelle ultime decadi
Allora in alto a destra vedete lo scioglimento dei ghiacciai durante quell'estate voi vedete degli IFO degli incendi sull'opposto Carlo
Quindi è stata veramente pensate che costava all'Europa molto di più delle barriere ipotesi di costi di adattamento mitigazione
Ebbene queste Stasi questa estate che è stata completamente anomala un evento una probabilità di uno su un milione
Nel futuro i nostri modelli ci diranno che sarà un po'la norma cioè che vivremo in un mondo molto simile almeno d'estate a quello che è stata l'estate del due mila e tre
Quindi per l'area dell'euro per il Mediterraneo sono proiezioni abbastanza
Preoccupanti quindi concludendo veri maggiore
Diciamo messaggi sono il riscaldamento globale inequivocabile da guida scientifica oggi accerta che ne stiamo vedendo un riscaldamento globale
Se scartamento dalla metà del ventisette del ventesimo secolo quindi dagli anni
Dire sessanta in poi
E per lo più dovuto le attività umane dell'emissione di gas serra alcuna proprietario il novanta novantacinque per cento quindi una quasi certezza
Alle proiezioni di ambienti vivace abbiamo visto in realtà sono abbastanza in linea con quelle dei dei rapporti precedenti quindi confermano in un certo senso per proiezioni fatte precedentemente
Quanto è importante per noi nel Mediterraneo e Maroni una Regione particolarmente vulnerabile al riscaldamento globale specialmente nella nelle nella stagione estiva che per noi è già una stagione
No io vengo all'Abruzzo una stagione abbastanza secca
Ho l'altro messaggio quello sui cambiamenti semi reversibili quindi collasso della circolazione oceanica o cedimenti Groenlandia o interrotta non Carlotta
Antartide occidentale i modelli non prevedono questi eventi diciamo
Catastrofici per il ventunesimo secolo ma
Suggeriscono che se continuiamo se questo riscaldamento continua al di là del ventunesimo secolo per altre centinaia di anni potrebbero effettivamente a cadere
Quindi io con grave col dire che un certo livello di cambiamento globale inevitabile e quindi ne dovremmo imparare a gestire queste inevitabile e questo è un problema di trattamento è però importante che noi evitiamo
Che si arrivi a quei fenomeni così catastrofici che sarebbero poli ingestibili e quindi questo è tipicamente un problema di mitigazione e quindi il mio messaggio perché
Sì parliamo di adattamento ma non dimentichiamo ramificazione che secondo me è sempre molto molto importante e con questo vi ringrazio
Bene concluso il quadro di riferimento internazionale passiamo invece a focalizzare l'attenzione sul quadro di riferimento nazionale mediterraneo
La prima
Relazione e Di Vincenzo Ferrara Vincenzo Ferrara che colgo l'occasione per
Ringraziare
Di tutto il lavoro che ha fatto
Per la buona realizzazione
Di questa conferenza lo ha fatto nella sua veste di consigliere del ministero dell'ambiente per il clima lo ringrazio e tanto dei nostri lavori
Belle nostro intuizioni fa intuizioni sono state
Nella
Individuazione delle attività da e dei temi da dibattere si deve a Vincenzo Vincenzo
Ci parlerà delle conseguenze dei cambiamenti climatici in Italia e nel Mediterraneo all'Hui alle successivo relatore Caracciolo ricordo che comunque dobbiamo concludere entro le ore tredici grazie
Ecco funziona grazie anche dei ringraziamenti io volevo in dieci minuti voglio concludere questa mia relazione però voglio dare dei messaggi
Intanto di chiarimento quello che è stato detto prima
Allora sembra che la l'adattamento si alternativa la mitigazione ma non è vero per niente la l'adattamento e integrativo e complementare alla mitigazione
La prima azione urgente da fare mitigare perché se non rallentiamo i cambiamenti del clima i danni sono talmente alti che l'economia mondiale ma in recessione non solo qui veramente ci sono i toni e mondiale
Quindi l'azione urgente versare è quella di tagliare l'emissione di ridurre
Che sta succedendo a livello internazionale che poi bisogna dare sul concreto
Al di là del come si vede
Delle parole diplomatiche sono state dette
Arriverete nazionali sono due gruppi che stava lavorando uno e il dialogo detto prima dove fanno parte quelli che il Protocollo di Kyoto non l'hanno ratificato
Piccola premessa
Per
Diciamo risolvere il problema del clima bisognava ridurre le emissioni
Un criterio il criterio di sono emissione sta scritto là come zone quali sui cambiamenti climatici ed è basato su un principio il principe la responsabilità comune ma differenziato
E poi c'è un principio che sia un principio dell'equità
Allora il Protocollo di Kyoto entra nel principio da responsabilità comune ma differenziata cioè tutti siamo responsabili accordo incremento il perito però i Paesi industrializzati
Sono più responsabile e gli altri perché l'hanno inquinato del prima e sono più colpevoli quindi loro devono dare il buon esempio
Il protocollo di Kyoto con il cento per cento che non serve molto però serviva per dare un buon esempio il guaio è che questo buon esempio non l'abbiamo dato perché due Paesi si sono defilati
USA e Australia gli altri Paesi
Tranne alcuni virtuosi
Ma in Italia la Spagna l'Austria la Grecia Portogallo non è che sono stati così virtuosi cioè hanno sottoscritto il protocollo però nel frattempo l'ho fatto mentre alle loro emissioni
Quando poi in Cina e India dicono
Perché io devo ridurre le mie missioni quando vi sono fasi di sviluppo socio economico quando tu Paesi industrializzati che se il più col perché ha cominciato aprivano fa solamente nulla neanche tu hai promesso di fare neanche lo fai
Cioè se non diamo il buon esempio su questo settore i Paesi industrializzati non possiamo sperare che i Paesi in via sviluppo vengano appresso
Così come non possiamo sperare
Che Paesi come piccole isole del Pacifico o i Paesi più poveri dell'Africa
Siano molto come dire consenzienti o non siano un poco arrabbiati per non dire di più quando loro fanno un ragionamento di questo genere noi non le mettiamo assolutamente nulla siamo poveracci
Non entriamo nulla eppure con i cambiamenti climatici saremo quelli più
Cavani maggiori danni già Ili solito Paolo sa
Voi non sapete che nell'Oceano indiano il livello del mare sta procedendo non ha tre millimetri come si sta vedendo la sorella centimetri per anno i soldi tua loro
Sta per essere sgomberata c'è un accordo tra il Governo di tua rotte la Nuova Zelanda per i propri per i profughi ambientali
Questi in queste per questi Paesi dicono noi non siamo colpevoli di nulla eppure abbiamo i maggiori danni gli uragani il tifone in quel caso gli uragani
Le mareggiate forte adesso innalzamento a livello del mare lo sbancamento dei coralli e tutto quello che c'erano
Allora questo è il contesto nazionale nel contesto internazionale bisogna dire che ci sono tre posizioni
Una dell'Unione europea che dice noi dobbiamo mantenere il riscaldamento globale entro i due gradi
Perché entro i due gradi note una una cifra magica entro due gradi gli effetti i danni sono ancora affrontabili con opportuni piano di adattamento quello che stiamo cercando di fare
E il costo non è tale da incidere sullo sviluppo socio economico insieme sull'unificazione
Quindi non europea si sta battendo per questo altri due gradi di massimo riscaldamento questo implica un taglio dei missione di almeno il sessanta per cento entro il due mila cinquanta per stabilizzare come diceva salta il ministro
Emissione grosso niente perché se non i cui libiamo né sulle all'emissione sapienti
Che il clima cambia bisogna arrivare a questo stato di così
C'è una posizione americana che dice io sono d'accordo che bisogna ridurre le emissioni bisogna andare questo obiettivo però io non posso fare un posso prende l'impegno ad essa cinquant'anni non posso programmare il mio economia al mio sviluppo
Fissare questi obiettivi perché poi non so che succede ci possono essere stabilita mondiali io devo fare devo procedere giorno per giorno quindi sono d'accordo non posso fissare limiti vincoli
Di di alcun genere quindi facciamolo possiamo fissare dei obiettività in pratica
Con un meccanismo che si chiama pregio arrivi un meccanismo che era stato tirato in ballo a Nairobi nel
Novanta
Quattro contatti dopo lo supera convenzioni
Io a casa tirato in ballo che adesso viene riciclato perché come teso che dici prometti e rimedi prometti si vede poi dopo due anni quello che succede se non sei stato bravo non fa niente rimettiamo però buon portale che siamo su un percorso di riduzione quindi
Le problematiche della riduzione dell'emissione devono rientrare in una questione di economia di convenienza economica a livello globale visto che siamo nei mercati globalizzati
Ed è una quindi una posizione che RIR fa rientrare l'ambiente il clima e tutto quanto in un contesto di economico Poci adesso posizione quelle degli ausili se le house inseriti con le isole pacifico che dicono
Passiamo le emissioni
Parto da una una tassa che sia proporzionata alla quantità e alla composizione questi soldi che richiesti si prendono si mettono in un fondo il quale fondo serve per finanziare la nostro adattamento
E quindi questa emissione ve le pagano i Paesi industrializzati allora questo è il contesto e non si va avanti su questo contesto perché ci sta ancora un problema da risolvere
C'è il problema dell'equità
Quando noi diciamo che dobbiamo ridurre l'emissione dopo il due mila dodici a parte questi problemi degli Stati Uniti che non hanno intenzione di avere vincoli e limiti ma voglio fare il percorso virtuoso
E non solo gli Stati Uniti ma ce ne sono altri quelle del
Nello
Il patto Asia Pacifico
C'è un problema di così indietro come dividiamo la vista l'emissione una quota uguale per tutti non è possibile perché le con delle condizioni non sono uguali per tutti
Una quota in base al prodotto nazionale lordo anche questo non è accettato perché dipende che cosa si intende anche qui per prodotto nazionale lordo e poi le circostanze che ci sono di sviluppo
Una quota pro capite come chiedono i Paesi in via di sviluppo e la cosa grave non va bene per esigenza di perché inciso un miliardo e mezzo diviso pro-capite proviamo insomma nel mezza da un lato attestano c'abbiamo otto due tonnellate l'Italia cinque mezzo gli Stati Uniti e non va bene anche questo
Lo facciamo in base al contenuto di carbonio del della produzione del del combustibile e neanche questo bel non c'è un criterio di capitale se non si trova
Come se avesse suddivisi questi costi benefici e difficile che si riesca a trovare un criterio uguale per guardarli per tutti nel frattempo i Paesi hanno sviluppato sottoscritta protocollo di Kyoto si sono dati un
Scadenza al due mila e venti e stanno discutendo quelli veri di come tagliare queste missioni del venti per cento
Se non del trenta o addirittura il quaranta perché nel meeting di Vienna che abbiamo fatto che è stato fatto ultimamente si è dimostrato fattibili anche un riduce una riduzione del quaranta per cento per mantenersi nel percorso
Questa situazione internazionale e su questo non ci sono dubbi e questa è la prima cosa fa l'Italia deve attuale Protocollo Kyoto perché è fuorilegge
Deve farsi internazionale locazione permessi di emissione fatto bene perché è fuorilegge poi deve attuare tutto quello che viene dopo quindi non ci sono dubbi su questo noi stiamo discutendo di un'altra cosa
Che non alternativo ma complementare l'Italia è soggetta a una serie di
Guai
Adesso fatta temperatura di faccio di alcuni guai spero di finire in cinque minuti
Questo è il Mediterraneo
La e il Mediterraneo
Sta diventando più caldo e più salato queste sono le circolazione e sosta delle viste prima
Diventando più caldo e più salato
Sa cambiando anche le carte di sedere sua circolazione il livello del mare il Mar federale si sta scaldando ha retto modi zero
Sei gradi per decenni ed è il ritmo più elevato a livello mondiale del riscaldamento perché neanche in mare l'Oceano Indiano essere scandalo a questo giacché questa restano lì più
è vero che sono a quell'ufficiale ma come è stato detto ieri si sta estendendo anche né in profondità
L'innalzamento del livello del Mar Mediterraneo non è visibile allora
Quello che vedete nella fotografia nel disegnino alto a sinistra e l'innalzamento del livello del mare il tasso di non so niente
Come vedete il mare vedere anzi sta sollevando di più la parte rossonero cioè nella Marra
Nella parte orientale e nella Marra
Nero si sta sollevando di me ero nella parte centrale c'è addirittura un buco sullo Ionio dove non si sta sollevando direttore c'è un leggera
Diminuzione adesso capire tutto questo
Se l'ho messa è un problema di ricercatori perché ci sono delle stranezze dovuta al fatto che sta aumentando la temperatura che di Micha densità
Aumento alla sanità
Che aumenta l'altro la densità quindi due fattori sia in contrapposizione c'è un problema di Gibilterra perché l'acqua salata che non siamo sporta un suo Atlantide superiore ha passato
Lo stretto di Gibilterra tredici chilometri ed altro trecento metri se più acqua salata esce meno a cosa dolce entra e siccome
Il Mediterraneo e va però ottanta novanta centimetri di acqua ogni anno
Cioè se non ci fossero stracci bitter limiterà lascerebbe di novanta gentile all'anno
E solo se aggiungere che ci può dare questa se si crea un intasamento c'è anche un problema tutti questi fattori devono essere sugli atti e capite bene per questo andamento i livelli ma si sta sull'altra a tre virgola uno milioni l'anno
Disegnino sotto fatto dire prima Filippo Giorgetti
Il Mediterraneo invece siamo al di sotto di questo ma prima o poi si regolarizza allora collegato a questo c'è subito il problema della le cose e problema dei costi in Italia e un problema piuttosto drammatico io direi
Quella che voi vedete sulla sinistra è
Le zone a rischio di allagamento di inondazione costiera perché sono possa abbassare basse ma in altra desta c'è la stessa cartina fatta dalla agenzia per loro PEA
Che riporta per tutta l'Europa quindi l'Italia si sono riprodotti esattamente le stesse aree c'è tutta la parte dell'Olanda della Germania perché
Simile a questo ma non è questo il problema in cioè il problema è giovane che già attualmente
Tutte questo sarà detto anche nei seminari che nelle sessioni che buona parte delle coste basse
è soggetta già una forte erosione che è dovuta in parte ad romeni
Diciamo così collegabile cambiamento del clima ma soprattutto al fatto che non mancano gli apporti fluviali
E quindi lor l'utilizzo che si fa
Dei fiumi
Lo sbarramento dediche i prelevamenti d'acqua eccetera hanno cambiato gli equilibri l'erosione costiera e dovuta in gran parte a questi fattori umani a cui si aggiungono adesso anche quest'altro nel senso che entra più drammatiche sopra
Nella figura che porta l'Italia in grande ci sono riportate due figurine uno per dire che è vero che se si alza il livello del mare ci sono quelle aree costiere a rischio
Ma realtà le aree così a rischio si riducono all'Alto Adriatico perché l'Italia nel frattempo e in movimento c'è un sollevamento
Nella parte meridionale ISO statico e te tonico così si dice in geologia mentre la parte stesse settennale c'è una
Abbassamento da subsidenza il parto naturale e in parte
Umana dovuto a ai prelievi è pompa il pompaggio dell'acqua e dei gas naturali fatte negli anni settanta che è stato fatto proprio senza discriminazione nessuno
Sotto c'è l'Italietta che dove porto tutta l'erosione costiera ora questa erosione costiera quella calcolato vista dall'un euro perché non coincide esattamente con quella vista
In Italia soprattutto per la
Per le Marche però oggi euro vedrete comunque praticamente tutta l'Alitalia tranne alcuni pezzi della Sardegna e della Liguria e illusione
L'ultima figurina sulla destra in basso di far vedere quello che sta succedendo sulle zone costiere
Il come dire l'urbanizzazione in dieci anni dell'Italia sta al secondo posto dopo la
Dopo la
Dopo l'Estonia il sessanta per cento delle zone lungo l'urbanizzazione produssero mentre costiero metal del sessanta per cento in soli dieci anni
D'altra parte non vada meglio però non siamo i secondi nel
Nella diciamo così nella lista
O c'è un problema della Jones era qui tutta la questione della desertificazione dell'uso del suolo perché la desertificazione non è solamente una questione che ha la siccità ma anche all'uso del suolo e al degrado che viene fatta solo anche per attività umane
Su questo voler riferiamo lotto più in dettaglio anche sul suo i seminari volevo far vedere semplicemente quello che sta succedendo a livello a livello globale dove il problema della desertificazione dell'uso non corretto il suolo interessa buona parte del sud al nord Europa meridionale ma contrasta anche l'America gli Stati Uniti
Occidentali interessa anche l'Asia centrale del il Medioriente
E lì ci sono anche problemi di bellezza poi lo andiamo un attimo la sua disponibilità da quella figurina del in basso a destra avete sentita prima io riporto delle figure di quello che succede come disponibilità in acqua a in alto a sinistra
è sotto è il rapporto fra i prelievi è la disponibilità d'acqua e soprattutto quelle rosse sono le aree che vanno in crisi
Lolita nel Mediterraneo una di quelle delle aree che andrà in crisi proprio per la disponibilità ad Arco poi ci sono i ghiacciai di sulla destra qui invece sono le portate dei fiumi anche questo fatto su modelli che sono stati fatti l'IPCC nell'ambito IT sì sì
Sono due modelli di due autorevoli istituti uno del padre senza dall'altro del Max Planck però il risultato è più o meno lo stesso i fiumi perderanno la loro portate fino al sessanta per cento eh nel migliorare anche fino all'ottanta per cento degli stessi questo ulteriori problemi anche per le coste eccetera
Qui adesso parliamo un attimino di diversità stamattina se ne parla da voi loro le specie aliene che di cui si parlava stamattina c'è il grafico alta senza che porta con documentata nel Mediterraneo
Però io quello che volevo farvi notare e che sta cambiando proprio tutto l'equilibrio del pianeta per esempio l'isola se sulla sul lato sinistro c'è un quella figurina lo riporta la le emissione di anidride carbonica da parte dell'oceano
Come vedete l'Oceano Pacifico Inter tropicale in parte l'Oceano Atlantico stanno mettendo andrebbe ci assorbita letto
La zona dove si è assorbente carbonica invece nelle zone polari è rimasta l'acqua fredda perché l'acqua quando si riscalda vorrete la boccerà querelare mettere sul gasolio sul fuoco sì da cassa subito
L'acqua quando è calda perde il gas perde la negli Carbone tutte quelle carbonica che aveva subito nel passato
Mentre il nostro pianeta ci davo una mano ad assorbire dell'arboricolo emissione adesso ci sono le missioni lo cena assorbono sempre di meno
Quindi il processo di accelerazione della un'atmosfera sta aumentando e da questo sta aumentando anche il riscaldamento ed è un processo a catena banche si taglia si vuole missione adesso comunque ci sta questo fatto del declassamento
Che dà un contributo quindi il problema da questo punto di vista della mitigazione diventa ancora più urgente veri ecosistemi sono cambiati
è stato cambiato in modo pesante perché delle condizioni il problema che si pone e che si può soprattutto in Italia e che nel frattempo le attività umane hanno frammentato il territorio
Per cui quando si parla di migrazioni verso Nord degli ecosistemi ma micro verso notevole che si possono muovere gli uccelli
Quelle che saltano le acque che si riesca a salvare le autostrade i canguri maglie animali normali che non spendibili onore o gli ecosistemi gli alberi
E le piante quando sono sbarrati da Autostrade
Da interi agglomerati urbani eccetera praticamente non hanno nessuna possibilità di migrare il territorio è frammentato
E bisogna fare una prima opera di
Deve frammentazione del territorio allora questo già comincio a dire la prima cosa che devo dire
Se vogliamo fare opera di adattamento la prima cosa da fare di ripristinare il territorio cominciando dalle stalle cosa naturale
Perché se io devo prendere una macchina per andare su un nuovo territorio io mia prendo la mia macchina personale andato smuove rigore che è l'adattamento mi devo adattare un'altra condizione che non ho mai opposta alimentato non posso partire con una macchina scassata che a pezzi
Non posso fare adattamento su un territorio italiano che
Nel frattempo dallo visto primo dalle coste
Vedremo anche la parte geologi vedremo anche da parte
Decreto c'è oggi che parte scassato Sedo adattare la mia casa al futuro
Adattare la mia casa a e venti
Di precipitazioni estreme
Non posso fare voi pensare di adattarla quando c'è il tetto che già bucato che già la prima pioggia mi allaga casa devo prima aggiustarmi il tetto e poi pensare a come
Difendermi
Non posso pensare alla Chedidi mi devo difendere dalle malattie che verranno da lecco colpi di calore se nella mia casa mi mancano le finestre già basso un piccolo spiffero perché mi venga la polmonite
Non posso pensare di razionalizzare l'uso dell'acqua
Dentro casa mia sognando ciò i rubinetti che mi perdono il le condutture che non funzionano la co che mi arriva da una parte c'è un gestore d'altra parte c'è un altro gestore non razionalizza nulla
Non faccio adattamento se non razionalizza o prima non aggiustino Binetti non sistemo i gestori che mi danno l'acqua non sistemo le condutture dopo faccio trattamento
Questo si chiama fare una grandiosa opera di restauro del territorio dell'ambiente prima di cominciare quel sito pretrattamento
Perché se non facciamo così l'adattamento parliamo stiamo chiacchierando a vuoto non atteniamo nessun risultato dobbiamo cominciare a costruire la base su cui debbono tra risulta dallo visto dando Tolo mente delle
Segnali di quello che sta succedendo allora presenti otto sulla biodiversità l'Italia è latitante e la tante perché in una
Ancora
Come dire acquisito ne è fatto un piano nazionale Bersani ha fatto quella direttiva abitazione pensato attua la direttiva uccelli
Quello che riguarda un europea ne ha fatto nulla per il mille nome consisteva assessment neanche si è impegnata per esempio sulla riduzione di almeno il dieci per cento delle perdite di azione per l'anno due mila dieci
è questa e qui c'è una tabella perché non è stato fatto il problema non si conosce nessuno gliene frega niente la ricerca scientifica non è sufficiente non ci sono i responsabili delle biodiversità se uno fa un dado visita non le paga nessuno è gratis
Il futuro delle foreste diciamo così a gli stessi problemi
Della biodiversità solo che qui le foreste si stanno dilatando cioè al nord delle foreste si stanno
Amplificano anche per motivi di protezione
Il problema sembra frammentazione del territorio il collo dei corridoi ci devono essere
Noi in Italia abbiamo del problema la foresta dal problema degli incendi delle foreste con i cambiamenti climatici la probabilità il rischio di incendio
E maggiore ma e ma è maggiore perché i pilomat gironi di romane che affronti il tema del caso che lo fa lo fanno sollevare quindi c'è un problema anche
Di ordine pubblico su questo
Infine i rischi di infezione non vi sto a raccontare perché se vedete star bene mettere le mani nei capelli se quelli che ce l'hanno vedete che c'è di tutto e di più a secondo degli elettori e qui c'è da fare una grande opera di di questa roba qua due slide finale
L'Europa andrà incontro a
Questi cambiamenti Gaia secondi scenari chi ci guadagna dell'Europa settentrionale spicci verde siamo tutto il bacino del Mediterraneo Spagna Portogallo Italia Grecia eccetera perché mi manca l'acqua perché
Fa troppo caldo il danno al i danni maggiori sono al turismo e all'agricoltura l'ha detto ancora apporto peseta lo diceva anche l'IPCC adesso non visto a tediare
Per l'Italia secondo questi quattro problemi
Che sono elencati qua uno riguarda le risorse idrologica risorse idriche noi i tendiamo incontro a un problema di risorse idriche diminuiscono e recitazione diminuiscono disponibilità
Aumentano i prelievi in modo troppo forte quindi la dicotomia deve essere risolto e può estrosi sorta undici con l'opzione di adattamento di difesa
Cercando di difendere quello che c'abbiamo magari aumentandolo disponibilità d'acqua con sistemi artificiali quale la dissalazione oppure c'è allora
Quello che si ama l'opzione di adattamento attivo in cui uno si adatta sì convive con questo utilizzando acqua
Riciclando l'acqua risparmiando la quel ci sono variazioni dobbiamo vedere perché dipende da un po'da quei costi benefici o ci sta un aspetto ecosistemi l'agro forestale perché ci sono
Uno spostamento verso nord in tutti gli ecosistemi e qui c'è il problema della frammentazione deformazione del territorio ma c'è anche un problema che riguarda l'agricoltura
Ovviamente con tutti i problemi che annessi e connessi dei parassiti del rispondente il fatto che l'agricoltura possa essere queste non debba essere alto se bisogna perimetro di o se bisogna cambiare i prodotti
E così via o c'è un aspetto marino costiere abbia fatto vedere prima che riguarda
Non è solamente una distruzione delle coste dei problemi che si possono creare per l'area veneziana per altre zone ma ci sta anche un problema di turismo
Ci sta anche un problema
Di uso delle delle coste e così via e infine quali sono gli aspetti territoriali con connessi perché se se cambia l'attività sul terreno se cambia questa prospettiva cambia anche
Le opportunità di sviluppo si creano tensioni solo sociali si possono creare tensioni fra lavoratori fra lavoratori al di chi trovano forclusione Decchino trovo diciotto fortunata e chi non ce l'ha proposta
Possono diventare dei problemi anche di tipo sindacale di
Conflittualità e questi bisogna anche su questi pensare sulla parte sociale allo il messaggio finale che voglio lasciare mentre stiamo lavorando per far questo documento della
Del convenzione il messaggio volevo dire questo noi in Italia
Se noi dobbiamo allora non devo partire con questo piano abbiamo necessità
Di questo piano di adattamento ai cambiamenti climatici ma l'abbiamo decisa entro praticamente subito molto rapidamente perché ci sono anche dei problemi va collegato con
La strategia di mitigazione e che si faccia questa legge che si risolvono i problemi perché siamo inadempienti
Sì faccio questa legificazione deve essere collocato un'altra cosa perché tutto ciò deve avere poiché il nuovo ci vuole anche un piano nazionale di ricerca sul prima
Se n'è parlato sempre non si è mai fatto se fatto solamente un per un paio d'anno progetti FISE qualche altra cosa poi se ne se ne parlerà ci sta anche una manifestazione qui ma e tutto il contentino cioè la caramella per qualche anno e finisce lì
C'è da attuare il piano nazionale sulla siccità la certificazione anche quello che ha fatto un grande programma che sta lì giace nei cassetti
C'è da attuare
Un'altra punto attualità nazione difese soli così proprio scontri rischino Giorgi che sta aumentando non esiste non esiste
Una piano nazionale di difesa delle coste un piano in tempo la Comunità Europea chiede che sia integrato ma integrato che è un miracolo non solo con i costi una volante perché i Comuni si fa la guerra uno con l'altro con le Regioni quindi ognuno fa come gli pare ma integrato anche con i piani di bacino
Dei bacini Rho logiche adesso dure prese Disetti ma non ho le procedure recepito la direttiva acqua e non facciamo i distretti non si fa negli anni e c'è tutto un casino e scusate la parola che deve essere risolto
Devono fare
C'è prova e turismo
Nessuno sta pensando di fare un piano nazionale turismo c'abbiamo i problemi dell'alta montagna prima si parlava dell'OCSE
L'OCSE che ha fatto quelle guide che dice che ormai oltre duemila metri d'affari dice inutili ne pare perché Lucio arrivi o non diamo i problemi apriamo i problema l'agricoltura grave problema di impianti elettrici
è inutile fare impianti sciistici a mille metri e poi ne pare
O le faccia oggi due mila oltre tre mila se no è inutile farli oppure fratture andiamo raccoglieva gridi faccio un turismo ecologico agriturismo non insistiamo perché era se non se lo fa non saprà fare quindi cerchiamo di adattarci anche su quel però su un piano nazionale sul turismo anche su questo
Vi ho detto prima del sesso e poi altra cosa ottica finale senso adesso che era in quanto le cose Pica finale che noi
Siamo inadempienti sull'articolo sei della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici dove dice
Che bisognerebbe che lo Stato le ogni nazione si impegna a fare formazione informazione e il Public wellness
Questo articolo è stato cercato di attuare con un piano nazionale dell'informazione già nel novantotto novantanove c'era e i tronchi
Poi è scomparso la circolazione non se n'è fatto più nulla l'informazione e lasciata al sensazionalismo la formazione non esiste e quindi siamo un popolo di pecoroni che segue
A secondo ridice cresciuti dice quello ma nessuno ha la consapevolezza dei problemi clausole tre problemi non c'è
Voi parlate sentire per sentito dire perché ha detto quello che accade e poi ci sono autorevoli scienziati che non capiscono niente di clima che però sono avevo licenziati
Che vivono la loro perché il clima siccome siamo tutti sotto al cielo tutti sanno parli Grimm come gli inglesi con regole c'è oggi è una bella giornata no fa Weldon le perché tanto sono parlo tutti di tempo parlano tutti
Un'ultima indicazione
Allora tutto quello che ho detto significa in pratica che ampi manca questo manca quest'altro c'è un macello che deve essere risolto
Ma noi non abbia fatte cose elementari l'attuazione della direttiva qua di cui parlavo
La direzione abita
La Convenzione internazionale penso agli altri perimetro tutte queste sono tutte cose che servono per l'adattamento se non ci sembra ho casa che perché ci adattiamo
Il sistema di contabilità nazionale è stato messo in piedi edera nuovi non sapevamo niente quanti posti e c'era fino al mese su nessun se mi contabile vogliamo farlo funziona anche questo per avere un'idea
E ultima chicca
E poi chiudo adesso quando si fa un'autostrada presenti o si decide di fare un impianto si fa la valutazione di impatto ambientale giusto
La valutazione in Patané Alice benissimo ottimo si fa questo impianto e si fa l'impianto sulla costa
Guarda caso e molti di questi impianti di mano conservata mirare da una vita media che vanno da cinquanta I cento anni un'autostrada con si costruisce non Campa trent'anni dieci anni CIACE in quanto il Sunset un impianto che suo sulla costa
Chimico petrolchimico nucleare io adesso dico di tutto energetico a una vita media che almeno sono cinquant'anni se no non per anticipi ritorni cinquanta sessanta rosse perché bisogna fare Abruzzo impatto ambientale
Guardando l'impatto dell'impianto sull'ambiente di adesso quando con i cambiamenti climatici fra cinquanta anni sarà completamente diverso
Allora una valutazione impatto ambientale supponendo che tutto rimanga costante è una presa in giro bisogna tra vadano bisogna adeguare la normativa via è basso
Non posso mettere dare l'ok favorevole a un'autostrada perché il terreno è stabile quando fra trent'anni vent'anni collegi oggi e che sono violente che si sta orientando venti mi fa crollare tutti ci sono i fiumi di fango di cui si parlava prima
O l'esame del territorio quella fra trent'anni crollavano strade
O la ferrovia o l'elettrodotto quello che sia perché la valutazione impatto ambientale non deve guardare a questo
Cari signori politici dovete adeguare la valutazione impatto a metà e la VAS che tenga conto anche di quello che succederà con i cambiamenti climatici cioè l'impatto
Dell'ambiente sull'impianto fra trenta o quarant'anni in base agli scenari che a breve
Se non sapere esattamente qual è l'impatto fatale interni di probabilità
O di rischio ma serve non si può più andrà avanti così grazie alla terza
Grazie
Grazie
A Vincenzo Ferrara ha dato molti spunti prese un pochino più di tempo diamo
Concludiamo allora le tredici e dieci io voglio
Recuperare alcuni spunti per presentare il
L'intervento del dottor Caracciolo che ha
Seguito come il
Dottor Ferrara da un punto di vista censito questa conferenza
Vincenzo ha richiamato e a fatti concreti il leitmotiv di stamattina dalla introduzione
Alla
Alla
Relazione del ministro
Certo incenso poi il richiamo a
Via VAS
Ci sono diversi parlamentari vedo Grazia Francescato componente della Commissione ambiente della carne in questi giorni si sta discutendo si discuterà
Appena licenziato dal Consiglio dei Ministri il venti luglio il correttivo subì avanza potrete prendere spunto per verificare di inserire alcune delle cose Vincenzo ha detto proprio questo invito
Ai fatti concreti ci ha fatto impostare la Conferenza tendo
E ci tengo a rimarcarlo preceduta da un optional oggi vedete come siamo costretti anche a restringere i tempi di
Relatori
Così pregevoli
è non sarebbe stato possibile in due giorni poter affrontare il tema anzi per affrontare significava
Anche dare delle indicazioni concrete ecco perché il workshop boccio tutti come ho detto
Sono stati realizzati in diverse regioni italiane con il contributo delle agenzie regionali dell'ambiente presenti in ciascun territorio regionale e che
Ci sono servite per poter avviare qui e completare la discussione per poter arrivare alla conclusione di questi
Di risultati workshop di questi workshop punto di partenza per il documento che noi domani vorremmo presentare al Presidente del Consiglio e per illustrare le criticità che presenta il Paese Italia la parola al dottor Caracciolo
Sì grazie
Allora sono state tante dette tante cose
Una delle cose che forse il mio intervento non era stata detta prima l'anticipata resto l'avvocato sicura suppl del perché di questi workshop
Allora il workshop hanno come obiettivo quello di definire le criticità del nostro territorio ai fini di una strategia di adattamento
Come dirò in effetti noi abbiamo verificato due tipologie di criticità una ovviamente riguarda l'argomento che oggetto della conferenza
Cioè la croce criticità in termini di impatti determinanti dai cambiamenti climatici
Ma un'altra criticità forte che emersa da tutto il percorso preparatorio dalla conferenza è un'altra criticità di tipo conoscitivo
Adattarsi significa anche avere una capacità di costruire degli scenari futuri
Che siano attendibili che siano costruiti con un sufficiente livello di affidabilità altrimenti corre il rischio
Di mettere in piedi un un intervento che poi non da attive risultati attesi
è vero che diciamo non intervenire spesso costa più di un intervento preventivo
Purché quell'intervento preventivo sia studiato con adeguata accuratezza
E quindi mi riallaccio a quando diceva Ferrara che soprattutto tra le cose da fare necessarie e quello di una maggiore un maggiore sviluppo della capacità conoscitiva della ricerca in questi campi il computer e su questo ritornerò
Allora i workshop preparatori come vedete da questa slide in effetti hanno impegnato diciamo
Anche diverse realtà territoriali
Mi riferisco alle agenzie per l'ambiente regionali
Che hanno dato un grosso contributo alla propria la preparazione di questi eventi e di questi workshop mettendo insieme tutte le esperienze le capacità ovviamente con il contributo anche di esperti esterni al sistema
Ma diciamo il sistema agenziale avuto la capacità proprio di raccogliere intorno a un tavolo quegli esperti che
Avevano la maggiore esperienza e competenza
Per ricavare quelle informazioni utili che dovevano costituire proprio il punto di partenza di questa Conferenza
Quindi
Il perché ve l'ho appena detto
E la finalità e appunto di costruire i presupposti tecnici dalla conferenza
Cioè individuare le criticità
Che sono alla base di una progettazione zia di una strategia ma anche successivamente di un piano
E infine diciamo i temi come sono stati scelti i temi abbiamo visto da questa cartina che di fatto sono state interessate praticamente tutto il territorio nazionale da nord a sud come e sono stati scelti
Innanzitutto sono stati scelti i temi in funzione
Del vulnerabilità presenti sul nostro territorio intermedi conseguenze dei cambiamenti climatici quindi sicuramente una vulnerabilità è rappresentata dai processi di desertificazione del nostro Paese
Il nostro Paese e per il nostro Paese si prevede un rischio di desertificazione per oltre il cinquanta per cento del territorio
Oggi la situazione è diversa come si vede dalla slide ma abbiamo un quattro e tre per cento del territorio che sterile e che un duetto dodici e trenta per cento del territorio che vulnerabile a questi processi di sterilizzazione di dei distretti
Un altro e una torno un attimo indietro
E dove è stato collocato il workshop per discutere di queste di questi eventi dalla cartina si vede che sicuramente
Le zone maggiormente interessate dall'al processo di desertificazione sono le regioni meridionali in particolare in Sicilia Sardegna e Puglia
è stata una scelta quella di ritenere questo workshop in Sardegna ma ciò non significa che è durato il workshop sono stati esaminati i problemi della Sardegna della desertificato siano in Sardegna
Ma sono è stato affrontato il problema della desertificazione a livello nazionale quindi affollano anche i problemi delle altre Regioni
Una volta territori tipo di territorio vulnerabile e certamente quello ambiente e dell'ambiente marino costiero il perché e abbastanza evidente
Il l'Italia
Per la sua conformazione praticamente immersa nel Mediterraneo
A otto mila chilometri di coste ma non sono coste di paesello della Spagna la Spagna già delle coste
Ma al suo interno c'ha superfici molto estese che potrebbero
Essere interessato da processi costieri meno che non l'Italia l'Italia per la sua e si Rita come smercio di Mele è fortemente esposta a questo problema
Peraltro di questi otto mila oltre otto mila sono in effetti otto mila trecento chilometri di costa quattromila sono bassi sabbiosi
E c'è una probabilità di perdita di almeno mille cinquecento chilometri di quei di questi quattro mila quindi andiamo quasi verso il quaranta per cento del territorio al rischio di di cose rischio di erosione
Un altro aspetto che è stato scelto come tema e quello del rischio idrogeologico
E questo perché i perché l'Italia come tutti sappiamo a un'orografia e una giusta geologia alquanto complessa
E che quindi si presta a fenomeni idrogeologici e in maniera diciamo evidente
Tant'è che i dati che sono riportati in un apposito
Diciamo archivio storico
Che vanno dal mille duecentosettantanove al due mila due evidenziano ben quattro mila cinquecentoventuno casi di eventi con danni
E di questi come si vede una in gran parte in cinque oltre il cinquanta per cento e i rappresentanti da eventi franosi il quarantacinque otto per cento da alluvioni e l'uno e nove di va davanti
Solo nel ventesimo secolo noi abbiamo avuto in Italia dieci mila vittime tra morti e feriti
E ben trecentocinquanta mila senza tetto quindi si capisce perché
è stato scelto questo tema tra quelli che ovviamente dovevano essere oggetto di studio Ai fini della definizione di una strategia di trattamento
Perché come è stato detto prima ovviamente
Il rischio idrogeologico con i cambiamenti climatici subisce incrementi sensibili perfetto della
Delle mutate condizioni di precipitazione l'abbiamo non delle piogge come è stato detto
Che mediamente aumentano anzi diminuiscono però si concentrano in archi temporali molto più brevi abbiamo quindi delle piogge piogge verde violente
Che vanno accadere su un territorio che si presta a poco alla diciamo a alla
Alla dispersione qui un territorio arido e quindi questi questo può determinare e fenomeni di frane e così via
Un altro a ambiente che è stato scelto un altro tipologia di ambiente oggetto di studio e quello degli atti ambienti vivo glaciali
L'Italia
Ha al suo interno praticamente tutta la catena delle Alpi da quelle occidentali fino a quell'ora in tale anche se
Come superficie
La parte italiana rappresenta poco più del trenta per cento trentatré per cento
E noi sappiamo come dal mille ottocentocinquanta o due mila dei quattro mila quattrocentosettantaquattro chilometri quadri degli acciai oggi ne restino solo due mila duecentosettantadue
Quindi con una perdita di circa il cinquanta per cento
Questo come vedremo di seguito si traduce in una serie di impatti
Sia sulle risorse idriche perché si perde nel tempo un apporto estivo di acqua nei corsi d'acqua
Sia perché a impatto sulla una particolare tipo di favole di vegetazione e di questi ambienti degli ambienti alpini quindi è un problema di perdita di biodiversità che
In alcuni contesti est tipica del del del territorio Pino e non ultimo
Tutto questo si traduce anche in un impatto di tipo economico per quanto riguarda il turismo
Il sorelle elevazione cioè lo spostamento in quota
Dei livelli in cui è possibile impiantare delle stazioni sciistiche significa che gran parte delle sostituite sciistiche oggi presenti non potranno più funzionare
Nei prossimi anni perfetto proprio della minore quantità di Ninive che si presenta sulle sulle altre
Un tema che e di integrazione che riguarda le risorse e il il bacino del Po poiché come vedremo una delle ricadute un impatto
Diciamo secondario
E quello sulle risorse idriche
Il bacino del Po
Con alla sua superficie che già un quasi un quarto dell'intera sul superficie nazionale rappresenta una riserva idrica importante
Tutto ciò che avviene in questo bacino quindi è fondamentale e strategico per il Paese e quindi abbiamo fatto un approfondimento
Di quali sono di situazioni questo bacino per capire come inc inserirei in e futuri piani di adattamento la il questo quest'aria geografica italiana
Infine
Per è stato trattato anche il tema della salute perché ovviamente gli effetti su tutte le
Diciamo matrici ambientali usate
Poggiavo
Sul
Gli effetti che si riversano in prima battuta come è stato detto anche l'intervento introduttivo divisione
Sulle matrici ambientali Po e quindi su sugli impatti di natura fisica sono destinati comunque a tradursi anche in in impatti di tipo sanitario ingenerare socio economico ma in particolare sanità
Tant'è che noi nell'ambito di questi workshop preparatori
Abbiamo presentato il venticinque giugno a Roma un rapporto preparato insieme all'Organizzazione mondiale della sanità
In cui mettiamo in evidenza quali sono le conseguenze i possibili effetti sanitari del cambiamenti climatici
In particolare un dato che tra l'altro ha suscitato molto interesse dei media e che per ogni grado di aumento di temperatura
E c'è un'aspettativa ovviamente un dato da prendere al momento con le pinze cioè l'aspettativa di un aumento di tre per cento del tasso di mortalità solo per le ondate di calore poi ci sono una serie di effetti sanitari
Secondari dovuti per esempio all'introduzione di specie aliene la zanzara tigre il problema che c'è una diminuzione della risorsa idrica un impoverimento anche un budget di vista qualitativo da risorsa idrica che induce altri affetti poi ovviamente
I fenomeni idrogeologici collego le sue Mitti me un'altra causa di incremento della diciamo del tasso di per mortalità
Quindi queste sono le le motivazioni
Che non noi abbiamo adottato per scegliere di diciamo i temi devo Ciop
Per quanto riguarda la collocazione geografica ho spiegato solo nel caso della Sardegna del motivo
Le motivazioni sono le stesse per le altre Regioni ovviamente sono state scelte delle Regioni
In cui quel fenomeno si presenta in maniera prevalente ma ciò non significa che è stato studiato sono state studiate le problematiche solo di quella regione verso lo Stato sia per quelle problematiche a livello nazionale
Allora sono stati tenuti questi workshop questi workshop che cosa ci hanno permesso di fare ci hanno permesso di ricavare tutte quelle informazioni che sono utili a definire le criticità cioè gli impatti critici per il nostro Paese
Con un metodo molto empirico
Qui si dimostra come abbiamo ricavato le
Diciamo le aree critiche pesa è una matrice che ne abbiamo chiamato matrice delle criticità
Come vedete sulle ascisse sono riportate le fonti di dati che sollevò Shop sulle ordinate abbiamo riportate le principali categorie di impatto così come definite
Ormai dalla dalla documentava bibliografia devo sul del settore in particolare quelle dell'il PPI c'è
E questo ci ha permesso di evidenziare per il nostro Paese
A delle le aree critiche che sono come vedete le risorse idriche gli ambienti Marino costieri la biodiversità l'agricoltura
Quelle come matrici ambientali come ma settori economici sicuramente l'agricoltura e il turismo
Anche in queste imprese informazione vi sono state anticipate ma
Così abbiamo visto come ci siamo arrivati a definire questi allora per ciascuno di questi diciamo settori io darò alcuni dati che riguardano l'Italia
Allora per l'ambiente marino costiero innanzitutto quali sono le variabili ambientali
E questa importante dire quali sono le variabili ambientali perché perché per costruire gli scenari futuri d'impatto bisogna capire quali sono le variabili climatiche che maggiormente contribuiscono a determinare qui gli impatti
Allora
Le variabili sono l'innalzamento del mare e io il moto ondoso gli effetti sono l'elusione allagamenti e frane e come effetti secondari perdita di suolo e perdita di spiagge
E questo poi come abbiamo visto si traduce anche
Impatti di natura economica sul turismo ma anche sull'agricoltura
Qual è la situazione attuale abbiamo una situazione attuale del mar Mediterraneo con un livello praticamente inalterato anche se in altri contesti l'ho detto prima Vincenzo molto bene
Ci sono di situazione di di sollevamento ben evidenti nel nostro contesto c'è un bilanciamento tra
Dilatazione termica tra problemi di salinizzazione del mare per cui di fatto non abbiamo un innalzamento
Però le aspettative sono secondo gli scenari il PCC
Che prima ci diceva il relatore che ci fanno pensare a un innalzamento del livello del mare intorno ai trentotto centimetri questa come
Livello massimo in da un momento previsto da Lippi PC ci sono altri scenari anche con livelli più alti
Tornando alla situazione attuale per gli effetti primari non abbiamo come ho detto già prima mille cinquecento chilometri di costa bassa e che e al rischio di erosione
E trentatré pianure costiere italiane
A potenziale rischio quindi queste sono le aree che già oggi
Presentano dei rischi e diciamo gli scenari futuri con un innalzamento di trentotto centimetri del livello del mare
E con gli altri effetti climatici ci porta a a indicare
Che c'è un rischio di allagamento per circa nel territorio indiano quattro mila cinquecento chilometri quadri
Che sono distribuiti venticinque per cento al nord il cinque quattro per cento al centro il sessantadue sei per cento nel sud e il sei sei per cento in Sardegna
Infine per quanto riguarda gli effetti secondari abbiamo le aree a rischio come la laguna veneta e la cosa la Costa Alta adriatica
Le aree di alcuni foci di fiumi le aree a carattere lagunare tipo quello di Orbetello e infine le coste particolarmente basse
Scusate ma
I tempi io praticamente avrei già sforato di parecchio
Quindi sono costretto a correre
Per quanto riguarda le risorse idriche
Tralascerò alla parte della catena causale variabili climatiche effetti primari effetti secondari vediamo un attimo la situazione la situazione attuale ci dice che
C'è una diminuzione degli acciai una riduzione dalla durata quantità del momento e che dal mille novecentonovanta c'è un anticipo della fusione primario di idee di ben quindici giorni
Di scenari futuri dato importantissimo che è stato ricavato proprio nel nel workshop di Parma sul bacino del Po
E riguarda proprio la portata del Po nel vomiti indugio due mila e sette la portata del Po è stata di trecentonovantuno metri cubi assi conto secondo
Contro un valore storico medio di mille centocinquantasei metri cubi al secondo mi sembra che sia un dato questo molto molto significativo che deve far riflettere
Per quanto riguarda gli scenari futuri ci si aspetta come si vede dalla slide una riduzione di maggiori gli acciai del dal trenta per cento al settanta per cento entro il due mila e cento
Una scomparsa entro il due mila centotre del due mila cinquanta degli acciai sotto quota tremila e cinquecento metri
Una riduzione anticipato dei premi un aumento della frequenza degli eventi succedutisi
Da
Con una fredda una frequenza di uno ogni cento anni a uno ogni cinquant'anni cioè significa raddoppiare la frequenza
Degli eventi siccitoso in
E infine questa questa previsione data fissata al due mila e settanta
E quindi una riduzione della portata dei corsi d'acqua Oppini fino all'ottanta per cento nei mesi estivi cioè ci si aspetta che quei fiumi che hanno una portata estiva determinato soprattutto dagli apporti Oppini
Posso avere una riduzione della portata fino all'ottanta per cento
Gemma che siano dati abbastanza diciamo evidente del del problema
Anche per la biodiversità
Mi limiterò a dare qualche dato sulla situazione attuale vi ricordo che comunque è stato distribuito
Che sono stati già distribuiti gli atti dei workshop sia nella forma di sintesi che in una forma più completa su supporto multimediale le quindi
Parecchi altri dati vi potrete trovati nel trovare lì allo dicevo per quanto riguarda la biodiversità
Nella nel due mila e la situazione attuale
Datata due mila e cinque ci dice che abbia una superficie forestale del dieci e cinque milioni di ettari
Quindi trentacinque per cento del territorio nazionale e che questa superficie in aumento quindi queste e
La situazione attuale ci dà una situazione confortanti un dato positivo
Netti e un altro dato della situazione attuale ci dice che nel corso del secolo c'è stato un progressivo spostamento ad altitudini maggiori
Delle specie vegetale con
Un un
Diciamo un incremento hanno che varia da zero cinque a quattro metri cioè che significa che
Delle del della vegetazione che prima
Si trovava quote intorno ai
Cinquecento metri con il tempo ritroveremo mille e passa metri più in quota
E infine per quanto riguarda gli scenari futuri abbiamo
Una maggiore un maggiore durato del periodo di crescita e questo porta dei problemi per chi si intende di con colture quindi di vegetazione e un anticipo medio di tre giorni ogni dieci anni
Un
Linea boschiva che nella zona alpina avanza di cento metri
E diciamo mettere previsto entro il due mila ottanta perché il ci sia una perdita del sessantadue per cento delle specie vegetali montane
Infine un altro una un altro habitat che particolarmente a rischio nel nostro Paese sono le zone umide negli scenari futuri è previsto che entro il due mila ottanta c'è alcun beh è una perdita del venti per cento delle aree umide costiere
Queste è uno scenario per quanto riguarda
Diciamo di matrice ambientale
Qui
Gli impatti sul di le diverse matrici ambientali si producono impatti come dicevo insetto sui settori economici
Quindi nell'agricoltura in particolare darò soltanto dato di scenario futuro perché ripeto siamo ben oltre il limite
Per qualora c'è una riduzione della produttività agricola delle culture europea e mediterranea entro il due mila cinquanta in particolare le culture che diciamo sono a rischio sono legumi gira solite tuberi
E poi c'è una possibile maggiore diffusione di malattie e di specie infestanti questo è lo scenario per quanto riguarda l'agricoltura
Per quanto riguarda il turismo
Vengono sintetizzati qui dei dati ma dico e soprattutto il turismo che riceverà
I maggiori impatti dei cambiamenti climatici ovviamente sul
Il turismo che
Diciamo fa riferimento alle spiagge quindi turismo estivo o balneare e il turismo come dicevo prima
Del delle zone alpine ciò abbiamo anch'
In qualche dato che riguarda
I possibili scenari perde la parte di stazioni sciistiche
E questi Ciari ci dicono che con un alcun aumento di un grado di temperatura sia una porta alla perdita della copertura nevosa affidabile per il venti per cento delle stazioni
Con due gradi del quaranta per cento e con quattro gradi di aumento addirittura cioè una
Perché Pertini per dell'ottantadue per cento
E
è stato fatto una stima della contrazione dei volumi di spesa
Per industria turistica la Pina media tra il meno dieci per due per cento nel due mila e trenta
E meno dieci otto per cento nel duemila e novanta quindi sono questi Ida i primi dati di sintesi che ci dicono
Quali sono le criticità per il nostro territorio
Come dicevo in anticipo e su questo ripeto povero per giungere questa
La mia presentazione
A fianco alle criticità
Che riguardano proprio implicita d'impatto dobbiamo tener presente le criticità di tipo conoscitivo Oberti gli scenari futuri dipenderanno dalla capacità nostra di prevedere cosa succederà allora
Che cosa succederà prima dipende da diversi fattori innanzitutto dagli esiti e delle politiche di mitigazione se noi non siamo in grado di prevedeva
Quale insuccesso sarà ben difficile anche
Definire quelle che sono gli scenari di impatto
Un'altra difficoltà è dovuta alla previsione dei modelli climatici cioè anch'gli stessi modelli climatici hanno dei livelli di affidabilità al momento non
Cioè ci sono dei vedi il range di risultati abbastanza ancora ancora ampi ma si pensa che il con diciamo con il tempo questa parte di difficoltà possa essere colmata
Poi c'è una difficoltà sulla parte di di calcolo dell'impatto perché una cosa e
Costruire uno scenario
Climatico è altra cosa e determinare uno share all'impatto soprattutto Compay quando questi impatto
Interessa la sfera del socio economico perché
Innanzitutto richiede pena dei dati di input
Dei modelli climatici affidabili
E poi successivamente in una forte correlazione tra diversi fattori
Che abbastanza difficile prevede dire infine
Cioè ulteriori difficoltà che per parecchie variabili esistono ancora pochi coefficienti di correlazione tra
Valore fisico e valore economico quindi
Questa è una situazione che ci dice che non stiamo bene da nella degli stadi scenari l'impatto nei dopo sul versante conoscitivo e quindi c'è parecchio da fare e quindi sicuramente questi elementi devono essere portati in piano tremendo
Questo che cosa significa non significa che noi non dobbiamo
Diciamo a dobbiamo aspettare gabbie di conoscere meglio la situazione prima di intervenire
Significa che innanzitutto dobbiamo fare degli interventi per migliorare la nostra capacità il nostro livello di confidenza con gli scenari futuri
E poi sappiamo che degli degli impatti sono già tangibili quindi su quelli dobbiamo intervenire fin da subito
Poi ci sono altre categorie l'impatto in cui diciamo ci deve guidare un'analisi di rischio lì dove il rischio che si corra non fa niente è troppo elevato deve essere sicuramente una condizione di intervento
Lì dove il rischio di non di che compro a non far niente e abbastanza bassa posso anche aspettare di migliorare la nostra la nostra capacità conoscitiva anche perché ricordo
Che le risorse a disposizione sono limitate e
Il problema e utilizzare bene queste risorse e non in maniera avventata grazie
Grazie al dottor Caracciolo e
Io invito tutti concludendo questa sessione di apertura della Conferenza
Alla puntualità perché dobbiamo iniziare alle quattordici e trenta dato che ci sono cinque sessioni parallele
E allora se tutti facciamo quasi la cosa a dire che dobbiamo uscire con degli atti concreti con delle proposte concrete
Queste proposte concrete e sono anche il frutto dei lavori di oggi si lavori di oggi non si svolgono con serenità quei fatti e con le proposte concrete hanno maggiori difficoltà a tradursi in
Richieste esplicite grazie attentati
Invitiamo ossia i relatori sia i partecipanti a recarsi per la pausa pranzo alla sala mensa sita all'ottavo piano Palazzo Cisi senza ritirare il cupo si pregano inoltre tutti i signori relatori presenti in sala di accomodarsi appena possibile