Raccontare l'America. Due secoli di orgogli e pregiudizi

E per essere venuti in attesa degli altri due ospiti Nico Orengo il senatore De Benedetti che sono nella fiera si raggiungeranno tra poco incominciamo anche hackerare con il professor Massimo Teodori Autore dir raccontare d'America due secoli di orgogli e pregiudizi argomenti di strettissima
A Torrita intanto la prima domanda è così incominciamo anche a sciogliere il ghiaccio professore come è nato questo li
Ma questo libro è nato
Facendo seguito venti conversazioni
Radiofoniche tenuto su Radio RAI tre che sono state trasmesse a gennaio per quando appunto Rai tre mi ha chiesto di fare un ciclo dico prestazioni per spiegare un po'l'America la sua storia i suoi nodi principali
E tutto il resto è allora io ho preparato queste conversazioni che sono organizzate appunto intorno a venti i temi venti i temi organizzati a loro volta in quattro parti la prima parte riguarda i caratteri originari degli Stati Uniti in cui un po'racconto come nascono gli Stati Uniti quali sono gli elementi fondamentali nella sua identità la seconda parte sono altri cinque capitoli riguardano la società e la cultura quindi la religione gli immigrati le differenze etniche la terza parte
Il sistema politico americano presidenzialismo federalismo costituzione e via di seguito e la quarta parte analizza il gli Stati Uniti di fronte al mondo cioè come gli Stati Uniti si pongono di fronte al mondo e come il resto del mondo si pone di fronte agli Stati Uniti e quindi la cadenza di questo libro
è una cadenza che ripete queste conversazioni radiofoniche tenute trasmesse a gennaio ciascuno di un'ora infatti il libro vien fuori con ogni capitolo di una ventina
Di pagine corrispondenti a un'ora di trasmissione
Allora bene intanto si avvicinò il senatore Debenedetti come sta
Ciao Valerio come stai
I del senatore Debenedetti l'onorevole Valerio Zanone intanto abbiamo noi nell'attesa vostra abbiamo rotto il ghiaccio
Chiedendo che ha come rinato questo questo libro
Il professor Teodori ha già spiegato che nato da una serie di conversazioni radiofoniche che poi sono diventate questo libro raccontare l'America
Senta professore a me nella lettura di questo libro ha colpito una cosa che poi è un sentimento che e molto palpabile dilagante
L'antiamericanismo
Ricorrente strisciante nell'animo di un po'tutti noi perché e così in qualche modo no no la prego quando dico noi intendo dire nella maggior parte del senatore Debenedetti ha detto al calma no però siccome lui trattare quest'argomento perché ogni tanto c'è questo sentimento
La questione sarebbe lunga da spiegare c'è un capitolo che tutto dedicato all'arte americanismo
Quello che io vorrei dire a questo proposito e che una delle ragioni che mi ha spinto a fare questo libro e a dare il taglio di queste conversazioni radiofoniche che poi sono diventate appunto capitoli di Libero è stato proprio quello di cercare di affrontare una serie di luoghi comuni e una serie di pregiudizi che in Italia circolano sugli Stati Uniti
Cioè io trattando occupandomi della questione mi sono accordato che ripetutamente in Italia pur essendo invasi ogni giorno dalle notizie sugli Stati Uniti tutti quanti sanno che cosa accade o che cosa non accade in realtà molto spesso ci sono dei filtri che sono i filtri dei luoghi comuni e i filtri soprattutto dei pregiudizi di carattere ideologico succo e naturalmente il l'antiamericanismo è uno dei filtri e biologici tra i più importanti
Bene avete visto che il senatore Debenedetti quando ho parlato di anti americanismo sentimento abbastanza
Sentito farà molti mi ha fermato detta calma no un attimo
Senatore
Ha detto tra noi e volevo sapere che la voleva dire questo noi ecco io da quel nove mi tiravo fuori
Ma io non è una domanda che prima ho colto bello non è una domanda prima di questo convegno Pallante periferico che ovviamente è un tema che mi appassiona dal momento che
Così lo lo lo trovo nelle mie non le mie frequentazioni personale se in senso più lato vediamo il quinto azioni
è una c'è un piccolo dettaglio preziose interessante di questo tipo che ne ha tante di cose preziose
Ed è che ogni ognuno dei capitoli preceduto da una citazione di uno dei presidenti un Presidente americano ricomincia
Ricomincia con George Washington e però dove finisce finisce con Veltri intorno
Allora io capisco che tu non voglia ancora mettere Giorgio per gli ultimi due ma Giorgio Bogi uno poteri anche metterlo perché non l'hai messo e
Dunque i capitoli sono venti
Ed i presidenti degli Stati Uniti sono quarantasette allora doveva scegliere venti presidenti da questi quarantasette io ho scelto quelli non lo so per mia preferenza più importanti quelli che hanno detto delle frasi si
I picchetti le più più significative che sono più rimase diciamo una scelta di questo tipo è un po'un diciamo un gioco che ho fatto
Questo non vuole implicare che secondo te non vuole significare che secondo te Di Giorgio voglio nove manga niente
La questione non so se stasera dei possiamo parlare la questione di peggior da più voce molto singolare la rivista Time ha fatto numero speciale a gennaio e a gennaio ha fatto numero speciale in cui diceva
Noi oggi riteniamo Roosevelt e Churchill tra le due più grandi personalità del Novecento
Ma nessuno dei presidenti e soprattutto il presidente attuale ritenuto una personalità assolutamente marginale
Però anche Roosevelt Franklin Delano Roosevelt e Cerci nel ai loro tempi furono fortemente contestati e furono ritenute delle personalità non importanti che non erano delle personalità che sarebbero rimaste nella storia chissà fra vent'anni o trent'anni
Che cosa si rigati Giorgio da Preview Bush è un punto interrogativo che naturalmente io non sciolgo e non solo sciogliere però posso dire una cosa ad esempio
Che lo stesso Reagan per andare un po'indietro alcuni anni fa era ritenuto un presidente un cowboy un ignorante una
Tore e via di seguito beh ormai la storia sta rivalutando il ruolo che Reagan avuto negli Stati Uniti ha avuto nel sistema internazionale
Quindi considerate grandi o piccoli importanti o meno importanti i presidenti americani è qualcosa che si può capire non nel momento in cui operano ma forse dopo un po'di anni dieci o venti anni
No non voleva deludere solo non sa non volevo sembrare di eludere un tema che invece mi
Rizzo frequento abbastanza ed è quello dell'antiamericanismo
Un antiamericanismo che ci sono due due versioni di antiamericanismo cioè quelle che sono Averna vogliamo elencarli
C'è l'antiamericanismo della della sinistra profonda o l'antiamericanismo profondo dalla di una certa sinistra
Quello che si perde per i suoi sentieri mi ed è lì si perde probabilmente irrecuperabile
C'è
L'antiamericanismo di qui
Non riconoscerebbe mai di essere un antiamericana io ho in mente un la persona che peraltro per molti versi stimo molto che se non altro per la sua grande capacità di scrivere di parola Furio Colombo
Il quale
Sogna continua a riprodurre un'America degli anni fu aver menti migliori della sua vita passano più significativi della sua vita ma un'America che in realtà più che altro nei suoi ricordi nelle sue e della sua la sua immaginazione e che fa il libro per esempio di Furio Colombo su
Su Chennedy
Sull'America di Kennedy
Per quello che riguarda la ricostruzione della crisi di Cuba non ha riscontro nella storiografia più accreditata
E poi c'è anche una c'è un antiamericanismo anche a destra di realtà non parlo di quelli diciamo della destra sociale ma c'è un anti perché vi è una sostanziale e quell'Under quando si è l'assistenzialismo lo statalismo che pervade grande parte dalla destra non è conciliabile con l'adesione dell'America che totalmente opposta
Il fatto che in realtà questo a destra si sia molto stati molto da diciamo PG che interessa usare una un femminismo a non volere
Esagerare infante di di privatizzate che la record di questo governo quanto a privatizzazioni e liberalizzazioni contenga per lo più delle pagine bianche ecco come si fa essere non di non dimostra questo di fatto di essere contraria ai principi che hanno in mano l'America soprattutto l'America di questi anni
Va be'quella però andiamo avanti
Bene adesso Valerio sono l'onorevole del barese non è il questo libro
Questo libro fa parte di una
Questo libro fa parte di una serie perché dopo l'undici settembre Massimo Teodori pubblica un bestseller all'anno sull'American e questo è il quarto
Si segnala per alcune caratteristiche molto apprezzabili una DS che si citano
Alcune pietre miliari in del percorso storico dell'America che amiamo
Il melting-pot di Zambrini le quattro libertà di Roosevelt
Il sogno di Luther King
Kennedy davanti al Bureau che dei ciechi Benigni ein Berliner
Tutto questo mi piace perché io sono di quelli che tutto sommato pensano
Mai contro l'America
Perché per me
L'America ha il gusto del cioccolato allatta e se c'è un secondo turno spiegherò per ragioni autobiografiche la ragione di questi
Però il libro di Massimo suscita anche molti interrogativi
E visto che siamo qui per interrogarlo io vorrei porgere uno ma è il primo direi il il meno come si può dire politicamente politicamente compromettente
E c'è un bel capitolo del libro di Teodori che riguarda il la la concezione americana del rapporto fra democrazia religione che ha un rapporto sostanzialmente diverso dal nostro
L'America un curioso Paese
In cui la fede in Dio è stampata sui dollari
Però qualsiasi commistione fra la Chiesa e lo Stato
Rigorosamente proibita dal primo emendamento
E quindi questa religiosità diffusa che si dota certa nella società americana
Credo io
Risponda
Ha una forma di deismo settecentesco
Che è quello su cui si fondano le concezioni dei diritti naturali che stanno alla base della dichiarazione di indipendenza e poi della stessa costituzione degli Stati Uniti
Fin qui non non penso ci sia volta materia di dissenso però oggi si avverte qualcosa di sostanzialmente diverso
Non so se l'etichetta appropriata sia quella dei Teo commosso oppure no
Ma insomma mi pare di cogliere in America e dall'America anche comma linee di esportazione in Europa in Italia
Una visione in cui il liberismo del capitalismo più strenuo
Anche sotto certi aspetti più duro si combina Coburn tradizionalismo morale di stampo prettamente religioso
Questa è una formula esattamente contraria quella che io immagino come democrazia liberale perché io immagino e sostengo per quel poco che posso come democrazia liberale
Un sistema in cui il mercato sia libero aperto ma tra anche trasparente
Regolato sia un ordine giuridico più che un ordine spontaneo nello stesso tempo vi si è invece una piena libertà
Nei diritti civili è una una grande libertà individuale nel campo dei diritti civili
Ecco vorrei sapere da Teodori che cosa pensa di questa nuova cultura americana
Ma io rispondo col in due parole molto rapidamente con un una risposta che può sembrare schematica la singolarità degli Stati Uniti
E che questo è il paese sicuramente in cui l'esperienza religiosa è stata strettamente intrecciata con l'esperienza democratica della nascita degli Stati Uniti non c'è dubbio la maniera in cui sono nati i padri i Padri Pellegrini e tutto il resto ed è una società nella quale tuttora diciamo c'è il massimo numero di credenti Casey che esista in un Paese occidentale quindi una società in cui la religiosità e qualcosa di molto molto o diffuso molto più che nei paesi
Cattolici che ne nei paesi europei ma ma
E qui c'è la la singolarità americana ma tutta questa partecipazione all'esperienza religiosa esperienza religiosa che data e questo è un fatto fondamentale da un grande pluralismo di chiese perché quando parliamo di religione e ti dirò dobbiamo parlare di religioni e dei vari di che sono che ha e delle varie fedi che ci sono io faccio un elenco di di le numerose chiese protestanti delle della Chiesa cattolica degli del gli ebrei e i musulmani dei autisti degli induisti e dei naturalmente dei laici atei e non credenti che sono numerosissime ma la singolarità
Americana è che questa religiosità strettamente intrecciata con l'esperienza democratica e civile americana non è mai entrata nello Stato
Questo è il punto fondamentale che da una parte nella società
C'è una alto tasso di passione religiosa e di diffusione vita assioni religiosi diverse e contrastanti e pluralistica dall'altra parte la mano pubblica cioè lo Stato lo Stato federale anche i vari stati sono assolutamente impermeabili a qualsiasi religione
E c'è una una porta di sbarramento la porta il parametro di cui parlavo già Jefferson tra qualsiasi chiesa cioè qualsiasi religione istituzionalizzata e la mano dello Stato
E questo è qualcosa che rimane tuttora rimane tuttora anche in presenza di un presidente come Giorgio da più pusher che sicuramente e più fondamentalista fra i presidenti che si sono conosciute nella recente storia americana del Novecento lo stesso Moshe
Che
Dunque lo stesso presidente Bush che è stato molto appoggiato
Dai gruppi fondamentalisti non solo protestanti del gruppi fondamentalisti anche cattolici del Pd a tutelare contabilista zaristi ebrei
Oggi come presidente non ha alcun potere alcuna possibilità di intervento attraverso lo Stato federale
E questo bisogna ribadirlo perché e in Italia questo è uno dei tanti pregiudizi che girano c'è un giornale tra l'altro un giornale di un amico il quale batte sul fatto vedete la religione in America la portò le cellule staminali matrimonio fra i gay e via di seguito queste son tutte cose che vengono combattute dai fondamentalisti contro i liberali ma che non trovo non mai l'arma dello Stato tale che diventa la mano del della religione o di questa o o di quella chiesa e quindi c'è questa diciamo questa che è una
A mia
Il programma elettorale ma il programma elettorale di Bush non è stato portato nell'amministrazione tant'è vero che tutte le cose fondamentali tant'è vero che negli Stati Uniti per essere molto chiari
C'è una legislazione sull'apporto che tra le più permissive del mondo perché la Corte suprema ha deliberato nel mille novecentosettantatré e rimane tuttora quella deliberazione fondamentale
I e in matrimonio le unioni fra fra i gay che sono state bocciate
Come sotto la sigla matrimonio solo in realtà praticate favorite dalla legislazione degli Stati la ricerca sulle cellule staminali e assolutamente libera quella che non si sa ecco il finanziamento pubblico dello Stato federale nella ricerca delle cellule staminali ma per il resto una legge come quella italiana sarebbe assurda inconcepibile in un Paese come gli Stati Uniti perché è un Paese
Profondamente religioso nel Società profondamente laica e separatista nelle istituzioni non so se ho risposto al alla tua domanda
Che cosa penso dei teocon sono il più lontano possibile da qualsiasi Medea io sono come tu sai o liberale abbastanza tosto e quindi che voi che pezzi Rete occorre
Vado a cena con più appetito
Sentite è una domanda che non si può eludere se parliamo dall'America in questa cavalcata del raccontare l'America in venti capitoli l'ultimo capitolo nell'ultimo capitolo il professor Massimo Teodori e apre con un interrogativo l'undici settembre ha davvero rivoluzionato l'America la gita lei senatore
Io credo che l'undici settembre abbia rivoluzionato a tutto il mondo cioè quella frase che sia detta
Per tutta più e più volte all'indomani dell'undici settembre per qualche mese cioè mai più le cose saranno come erano
In effetti è così
Io credo che
L'eccezionalità dell'undici settembre per gli americani l'eccezionalità e il fatto che la prima volta nella storia che il territorio diciamo metropolitano degli Stati Uniti viene attaccato dall'est ne corre ferito
Ma
Io credo che per tutto il mondo e per l'Occidente questo assegnato veramente un punto di svolta
Da qui da questo punto di vista io credo che la il non aver capito questo
E non aver capito l'attacco che questo porta all'Occidente non solo gli Stati Uniti
Qualche modo è collegato alla
A questa valutare a questo esito che viene chiamato di unilateralismo la cui purché la cui responsabilità viene a mio avviso ingiustamente addossata agli Stati Uniti
O esclusivamente agli Stati Uniti io credo che non si è capito perché non si è capito non si è capito che cosa
Perché la la la la l'ha spiegato molto bene blocchi vanno in questo libro che ho fatto tradurre Ovest dell'Occidente contro Occidente per cui ho fatto la prefazione che veramente cambiato il concetto di che cosa è il terzo che cosa è possibile un terrorismo di Stato e quindi sono necessari gli interventi umanitari gli interventi diede il le le le l'interventismo americano
Io credo quindi che in realtà l'undici settembre abbia cambiato profondamente se non lo dimentichiamo credo che corriamo un grosso rischio
Grazie senatore sullo stesso argomento Valerio Zanone
Sì prima vorrei spiegare i un minuto
Che apparve l'America il gusto del cioccolato al latte e questo è un ricordo d'infanzia che risale al mille novecentoquarantacinque eravamo sfollati a d'Azeglio nel Canavese
Mia madre mi diceva quando ci tira la guerra sentirai quante buono il cioccolato perché non avevamo ancora avuto modo di sperimentarlo
è un bel giorno arrivarono gli americani passavano sulla strada statale che da Vercelli va verso Ivrea noi guardavamo lì sulla sponda del prato intanto letto un soldato americano che io coi ricordi ingigantiti dal tempo considero in benissimo le norme mi fece un segno mi diede una una tavoletta con nella la carta argentata io corsi a casa da mia madre dice guarda cosa mandato americano apri c'erano due quadretti di cioccolato al latte così sono diventato americanofilo per ragioni anzitutto sentimentale di quel genere però sia stata buona esperienza successivo per esempio qualche anno fa o fatto una ricerca scritto un libro sul neo liberalismo e quindi io raccolto la letteratura Hidalgo Benedetto ho potuto accertare che in tutti i libri importanti relativi al neo liberalismo che si sono pubblicati dopo il mille novecentosettanta sono stati pubblicati quasi tutti in America o ad Oxford o da qualche professore che aveva in tasca il biglietto per gli Stati Uniti quindi anche da un punto di vista liberale questa questo legame
Con l'America va oltre il cioccolato al latte del mille novecentoquarantacinque le vicende della liberazione questo non significa dal mio punto di vista che si debba attribuire al gusto di cioccolato al latte anche alla abusi alla sua amministrazione
E noi siamo di fronte per rispondere al novanta a ad un responso elettorale che ha premiato l'America delle Grandi Pianure a svantaggio dell'America della Costa degli alfieri dei Grandi laghi quella
Più permeata di idee di culture europee e liberale allora si pone un rapporto fra la l'America e l'Europa io credo che era difficoltà di questo rapporto
Ed è su questo che vorrei sentire adesso Massimo Teodori abbia molto a che vedere popola diverso accezione che si attribuisce dal sulle due sponde dell'Atlantico alla politica di potenza perché qui riutilizzo quello che abbiamo detto sabato qui alla Fiera del libro nella presentazione dell'Atlante della Louis
Gli europei hanno imparato a loro spese che la non sempre la potenza significa anche egemonia
L'uso della potenza può avere dei limiti e si può avere essere una superpotenza senza riuscire a imporre il modello che si ritiene
Di dover presentare al resto del mondo questa percezione molto viva nell'anima europea appunto non per merito degli europei ma per le dure lezioni della storia
Oggi viceversa che cosa che cosa accade
C'è una frattura fra la potenza e l'egemonia
E questa frattura cento deriva non solo dall'undici settembre ma prima dalla dalla fine della guerra fredda che da quando è finito il mondo bipolare
è cambiato qualcosa di profondo perché il mondo bipolare centri petto due le due parti si concentrano intorno ad un centro forte il mondo unilaterale centrifugo cioè la superpotenza unica rotta con tendenziale processo di differenziazione allora questo è un punto che non riguarda soltanto le percezioni dall'opinione pubblica come vi pare abbia scritto qualche giorno fa se non ricordo male Galli della Loggia sul Corriere della Sera no riguarda proprio la funzione della superpotenza americana e la percezione che noi abbiamo di essa e il desiderio che coltiviamo che l'America non contraddica se stessa
Valerio Zanone ha parlato più volte della potenza americana a questo proposito il dibattito grande da mesi oramai ma che in questo periodo sta attraversando soprattutto il centro sinistra
Teodori si può esportare la democrazia con la forza
Ma
Le due domande l'argomentazione di Zenone questa domanda sono collegate
Allora io vorrei fare naturalmente scuserete il lo schematismo alcuni punti il primo punto e che Valerio Zanone un liberale sa benissimo
Il qualsiasi potere che non ha dei bilanciamenti tende ad abusare del proprio potere
Ora è un fatto che gli Stati Uniti sono una superpotenza che non ci sono altre superpotenze
è un fatto che il partner degli Stati naturale degli Stati Uniti accomunato degli stessi valori la democrazia politica e diritti individuali l'economia di mercato l'Europa di fatto non esiste di fatto non esercita
Quella funzione di bilanciamento che potrebbe funzionare
Quindi quando noi ce la prendiamo con gli Stati Uniti quando sono e qualche volta lo sono arroganti lo dovremmo prendercela per l'Europa che non c'è perché se ci fosse l'Europa e Sir la lotta al terrorismo fosse condotta insieme dagli Stati Uniti e dall'Europa c'è ti atteggiamenti unilateraliste arroganti degli Stati Uniti sarebbero moderati dall'Europa ma l'Europa deve mettere in ballo se spesso
L'Europa non mette in ballo se stesso
Non ha una uno unità è una identità politica e non vuole essere protagonista internazionale e quindi gli Stati Uniti si trovano soli a fronteggiare quello che il nemico totalitario di oggi cioè questo è il punto fondamentale
Gli Stati Uniti si trovano a dover fronteggiare da soli quello che il comunismo o il nazismo di oggi vale a dire il terrorismo islamista
E trovandosi ad affrontare il terrorismo islamista da soli e possono incorrere a quella eccesso di arroganza che qualche volta hanno dimostrato seconda domanda si può esportare la democrazia
A parte il fatto che adesso dove vediamo che alcuni autorevoli esponenti dei DS da D'Alema Fassino
Cominciano col dire ma
In fondo il problema di esportare o di espandere la democrazia è il problema di questo di questo momento storico quindi non è soltanto diciamo un atteggiamento ideologico o teorico dei neoconservatori ma è è una riflessione che riguarda diciamo le democrazie nel mondo
Ora gli Stati Uniti hanno compiuto dopo l'undici settembre una vera e propria rivoluzione del modo di concepire se stesse rispetto al mondo e qual è questa rivoluzione la rimozione è molto semplice sino al mille novecentottantanove la legge suprema era la legge
Kissinger Yllana è la legge che si geniale diceva il mondo è fatto di zone di influenza ed è realistico prendere atto delle zone d'influenza e non turbare le zone di influenza che non sono le proprie ognuno si amministra
La propria parte questa è stata la legge suprema bravo da
Quindi gli Stati Uniti fino al mille novecentottantanove sono andate avanti nella logica del mondo bipolare ognuno si amministra la propria zona di influenza e non turba la zona di influenza altrui se poi gli altri o nella propria zona ci sono dittatori vengono violati i diritti umani vengono fatte delle stragi etniche e via di seguito queste qualcosa sulla quale non riguarda l'equilibrio generale perché l'equipaggio non è è quello stabile
Dopo l'undici settembre però sei ragioni che adesso la la prima delle quali è stato l'attacco agli Stati Uniti c'è stato un ribaltamento della visione americana della politica estera americana e ribaltamento è stato quello il problema fondamentale è che la sicurezza del mondo si mantiene o aumentar soltanto se si fanno di deperire
I paesi a regimi autoritari e le dittature
Più le dittature The periscono e più c'è una sicurezze internazionale questo perché perché sono le dittature i regimi autoritari che tendono non solo ad usare le armi di sterminio di massa ma a trafficare le armi di sterminio di massa e in un mondo in cui il terrorismo è organizzato come organizzato è sempre più probabile che i gruppi terroristici possano fornisse di armi di distruzione di di massa che sono Minio Turi Zarate di piccole bombe atomiche e con queste creare la destabilizzazione creare le tragedie
Che noi riconosciamo di qui nasce la nuova teoria americana la nuova teoria americana è bisogna eliminare né un de utilizzare isolare i regimi autoritari
Non perché c'è un imperialismo noi che vogliamo occupare ad esempio ma perché questa è la precondizione né in questo secolo in questo millennio di una maggiore stabilizzazione internazionale
Questo è il quadro
Voi dite è un quadro realistico no oggi possiamo dire soltanto una cosa tutti noi abbiamo avuto i dubbi sul sull'intervento in Iraq ma possiamo dire che quell'intervento e l'eliminazione di Saddam avuto ripercussioni in Siria il Libano
La Lidia si è dato una fermata l'Iran sta molto più attento di prima le le le Repubbliche in Palestina servirà per se riaperto e e se forse in Egitto si è riaperto il pluralismo in Palestina si è riaperto il colloquio fra israeliani e palestinesi allora dobbiamo cominciare a pensare e se questa cosa sulla quale abbiamo avuto tutti quanti dei dubbi dell'intervento in Iraq in realtà non sia stato una strategia che ha il suo aspetto molto al di là delle razze a in una stabilizzazione una eliminazione dei regimi autoritari in tutto il Medio Oriente ma anche nelle regioni ex dell'Unione Sovietica questo è il motivo di riflessione che oggi ci deve occupare
Ma
Esportare la democrazia ma non non credo che esportare la democrazia sia mai stato tra gli obiettivi
C'è il terrorismo come si colpisce il terrorismo indubbiamente in quell'area è un'area nella quale il terrorismo alligna ovviamente
Tra tutti i Paesi il paese dove era possibile
Umanitaria mente necessario intervenire sapete quante persone Saddam ammazzato al giorno
Tre cento cinquanta persone al giorno in media del del periodo in cui è stato al potere ho solo per avere una minima idea
Allora io credo che ci sono degli altri mezzi per abbattere Saddam
Ma è molto difficile
Quando poi si scopre che l'ONU coinvolto nelle violazione dell'embargo e del guadagnarci sopra
è difficile in un altro scacchiere quando poi si sa benissimo che l'Unione europea finanzia i terrori Hamas la quale a sua volta filanti terroristi
Molto difficile anche nei riguardi di Saddam quando si lascia intendere fino all'ultimo giorno che in fondo non si preoccupi perché qualcuno che tiene le sue parti alle così delle Nazioni Unite c'era pure
Se noi guardiamo al mondo
La Corea del Nord
Pakistan e India
Cina Taiwan
Io noi vediamo un mondo che estremamente preoccupante dal punto di vista dei loro armamenti e dalla possibilità anche la possibilità che questi armamenti vadano nelle mani di gruppi terroristi
Io credo che se guardiamo a questo noi dobbiamo
Solo augurarci ed essere contenti che l'America sia forte
Diversi anni fa
Un uomo della sinistra Achille Occhetto ha detto
Ma io mi sono sentito molto più sicuro o forse era Berlinguer non mi ricordo poteva Berlingo Berlinguer ha detto io mi sono sentito molto più sicuro sotto l'ombrello della NATO Koutati sfruttando il suo è una frase che tutti noi dobbiamo ripetere
A proposito dell'esportazione della democrazia con le armi con la guerra Valerio Zanone
Credo che Massimo Teodori
Abbia dato una risposta molto corretta
Poc'anzi
Nel senso di giustificare
La politica di potenza esercitata dalla unica superpotenza mondiale gli Stati Uniti
In termini di non ideali idealisti ed astratti di esportazione della democrazia ma invece politicamente realistici e concreti di stabilizzazione di una certa area con effetti importanti di diffusione nel senso di moderare il comportamento di quelle che prima dell'intervento in Iraq facevano parte della categoria degli stati canaglia che sono sempre canali anche adesso ma sono stati indotti a comportamenti più più prudenti che è tipico della canaglia sempre da Roma è tipico delle canaglie questo è giusto ed è comprensibile è molto più discutibile il problema se la democrazia sia un bene esportabile Franco Debenedetti ed io veniamo da Olbia dibattito poca distanza su tutto qui un americanista non meno illustrarvi il massimo Teodori
Tobino ha dato la risposta a questo no cioè quando ha sociologicamente individuato le basi per la democrazia in America nei connotati della Società americana escludendo quindi che si possa prendere un impianto procedurale esportarlo RAI impiantarla altrove dove certe condizioni di base non sussistano che significa coesa quando noi parliamo di democrazia dove essa è legata l'aspirazione è quella di assistere ad una globalizzazione dei diritti non solo la globalizzazione dei mercati e non solo la globalizzazione dell'attività core marescialli ma la globalizzazione dei diritti individuale però da questo punto di vista il modo da seguire per andare in quella direzione apre una grande discussione che coinvolge presto all'ultimo punto su cui vorrei provocare Teodori
Con riso coinvolge
Il comportamento degli Stati Uniti
Perché se noi vogliamo che i diritti umani
Si espande anche nella nelle vastissime parti del mondo dove sono negati occorre che una maggiore democrazia del mondo assuma un ruolo di modello esemplare nei confronti di tutto ciò
Quindi
Qual è uno dei più elementari diritti umani da globalizzare
Quello che vuole che la legge sia eguale per tutti è questa la politica che sta facendo l'amministrazione americana ecco il giorno in cui si farà da parte del governo americano una politica in cui e in concreto sì dimostri che la legge è uguale per tutti e che i soldati americani ad esempio nuovi godono di un foro speciale per essere giudicati il giorno in cui gli Stati Uniti si decideranno a ratificare il tribunale penale internazionale
Quel giorno offrirà Massimo Teodori una buona occasione per scrivere il suo quinto libro sulla mentre
Io vorrei chiedere per cortesia prima a Massimo Teodori poi alla senatore Debenedetti all'onorevole Zanone nel i rapporti fra Italia e America
Spesso così criticati da alcune parti spesso osannati da altre parti come sono perché sono di questo genere
Ma dunque affrontare alla al alla fine di questo dibattito il problema era può arrivare dagli Stati Uniti significherebbe cominciare un nuovo ciclo a mio avviso noi non dobbiamo in politica è sempre sbagliato dire noi dobbiamo essere riconoscenti eccetera eccetera perché in politica vale la politica il balcone le cui i fatti io credo che però non possiamo dimenticare e che una cosa di fondo
Che lo sviluppo dell'Italia avvenuto soprattutto il grande balzo negli anni cinquanta e sessanta nel primo ventennio dopo la guerra e avvenuto non perché l'hanno voluto gli Stati Uniti ma perché noi abbiamo fatto la scelta fondamentale cioè la scelta fondamentale era quello di integrarci completamente
Nell'Occidente sia stabilendo prima Cornel con il Piano Marcella e poi con il Patto Atlantico ma che ha significato anche l'integrazione commerciale economica civile i percorsi intellettuale dei rischi e le queste hanno consentito all'Italia di fare quello che ha fatto
In maniera molto rapida in questi anni l'alleanza atlantica
Che è durata durante tutta la Prima Repubblica in questa alleanza atlantica certamente dove siamo stati protetti però in l'alleanza atlantica né durante la Prima Repubblica aveva sempre una riserva che è stata quella definita con la formula disse l'Italia aveva come moglie gli Stati Uniti e come amante il monto arabo io credo che quella fosse una debolezza della politica estera italiana una certa ambiguità è un questa debolezza ci rendeva anche vulnerabile rispetto agli stessi Stati Uniti a mio avviso negli ultimi anni la scelta più decisa
Del rapporto con gli Stati Uniti è qualcosa che ci ha fatto fare dei passi avanti e che ci permette oggi nel caso nel caso Calipari perché mettiamo i piedi sul piatto di poter fare la voce grande grossa cioè noi oggi sul caso Calipari possiamo dire no non siamo d'accordo perché si hanno alleati leali
E siamo alleati leali quali sono andati in Iraq hanno pagato un tributo di sangue in Iraq e per questo noi possiamo dire no non siamo d'accordo con le vostre conclusioni se fossimo stati invece un Paese che non che non ha assunto le proprie responsabilità non avremmo potuto fare quello che a me a mio avviso giustamente abbiamo fatto cioè di non fermare firmare la relazione americana ma di fare una propria relazione a mio no questo certamente non chiude il caso però insomma a a mio avviso abbiamo al assunto una una buona posizione Palermo Geronimi dice e gli Stati Uniti devono innanzitutto applicare in se stessi quelle cose che che ritengono di dover espandere nel mondo cioè cioè ma io ti rispondo Valerio io credo che non ci sia nessuno che sostiene che gli Stati Uniti siano un Paese senza macchia e senza contraddizioni
Che qualche volta viola i principi liberali eccetera però quello che mi conforta me degli Stati Uniti lo dico sempre l'ho detto rispetto al maccartismo l'ho detto rispetto agli episodi di campi di concentramento per i giapponesi durante la guerra rispetto dice più e che la democrazia americana trova sempre in se stesse gli anticorpi per reagire alle involuzioni illiberali
Cioè le involuzioni libera ci sono però trova sempre lì e questo perché per le ragioni tocca Vigliani
Che c'è una società un'opinione pubblica chiamiamola così una società molto forte detta in termini moderni a un quarto potere della stampa che è fortissimo ed è fortissimo anche il potere giudiziario e l'autonomia del potere giudiziario perché le sentenze della Corte Suprema negli Stati Uniti hanno fatto in realtà hanno fatto legge
E hanno cambiato normalmente il corso delle cose e quindi quello che amico io non difendo gli Stati Uniti per i loro errori dico soltanto che i loro errori sono corrette dagli stessi Stati Uniti primo dopo contrariamente a quello che accade in molti altri Paesi è questo mi conforta e mi fa sperare che in questo Paese comunque un punto di riferimento non so se ti ho soddisfatto
Lei senatore
Predatore solo con regolatorio per quello che riguarda Tribunale internazionale che non è riconosciuto tra Paesi come la corsia l'India e la Cina qui ritrova non sono solo gli Stati Uniti e quindi voglio dire e poi per quello che riguarda l'efficacia del tribunale internazionale ne parleremo quando sarà stato condannato Milosevic
Per quello che riguarda il rapporto col capitalismo a col col con gli Stati Uniti con l'America
Io credo che il progetto va un pochino esteso soprattutto per quello che noi siamo in Europa e non dobbiamo dimenticare
Che le nostre radici nostre ma la maggior parte dei nostri legami rincominciare delle carni commerciale e delle dai dai rapporti commerciali solo all'interno dell'Europa
Ecco io credo che l'Italia ha bisogno di all'Italia fa bene e ha necessità di forte iniezione di capitalismo anglosassone
L'Italia non è strutturata e ieri il capitalismo di tipo renano Italia ha bisogno di dosi di concorrenza ha bisogno a abitò dà degli stimoli e delle delle delle delle della delle provocazioni e degli stimoli che vengono dal mondo anglosassone e ovviamente in modo particolare dall'Inghilterra che ha per noi molto molto più vicini questo la per due ragioni per ragioni appunto di di dei di di chi esce dall'altra parte
Non è un caso da soffriamo della stessa malattia delle grandi dai grandi Paesi dell'Europa continentale che non ritrovano la via dalla crescita ma anche per ragioni di tipo come dire di alleanze strategiche non abbiamo ovviamente nessun interesse a essere terzi in una Europa guidata da un direttorio francese e americano una francese e tedesco
Una cosa che indubbiamente va riconosciuto
Siamo probabilmente grazie alla una maggiore vicinanza
Alla Inghilterra e al e soprattutto all'America che siamo riusciti probabilmente a evitare una cosa che sarebbe stata una sciagura per noi cioè il seggio alle note al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite alla Germania
Io vorrei chiudere con una battuta per quello che mi riguarda cioè si è parlato dei Keegan ma paga paragona ha parlato ha paragonato
L'America ed Europa rispettivamente a Marte e a Venere
Allora ricordando quello che diceva prima Zanone
Della Valerio Zanone della del del cioccolato allatta degli americani ricordiamo che il cioccolato più famoso il più diffuso in tutte di zainetti dei bambini americani si chiama Marras
Giusto per chiudere una domanda ancora il professor Kyoto scusa va bene
Vorrei rubare ancora un paio di minuti perché Massimo Teodori
Due volte ha fatto riferimento come a un elemento importante nel sistema dei contrappesi
La
Ordinamento americano
Alla giurisprudenza della Corte Suprema
Ora quando ci si chiedeva sui rapporti fra gli Stati Uniti all'Italia
è noto come nel
Ultime elezioni presidenziali la maggioranza degli italiani
Tenesse perché errori
E io ero fra quelli ho letto il libro di Carrie ho trovato che era un brutto libro e però vi auguravo lo stesso che richiese Carrie
Come mai
Chi me lo faceva fare
Per quello che ha detto poc'anzi Teodori perché proprio prima delle elezioni uscì sulla rivista dei libri del New York Times un importante articolo di un grande liberale Ronald Dworkin che metteva in in guardia solo la Corte suprema dicendo tre dei giudici sono storna vecchi uno è anche molto malato è il nuovo presidente certamente lì sostituirà e siccome come è noto i giudici della Corte Suprema sono a vita cioè una volta dominati funzionano indipendentemente dal presidente che le ha nominati si corre il rischio che questa tendenza liberale che ha improntato a una certa al ciclo nella giurisprudenza della Corte Suprema sia ribaltata
Dalle prossime nomina
Allora il rapporto fra l'America e l'Italia è un rapporto molto molto stretto resta la ragione per cui il fatto che gli Stati Uniti dorati si chinò il tribunale internazionale ai miei ai miei occhi
è molto più importante del fatto che noi ratifiche non all'India l'India la Cina o la Russia
Perché io non sa non provo particolari sentimenti verso verso l'India la Cina e la Russia certamente non sentimenti dell'intensità che posso provare verso la democrazia americana qui sta la differenza
Ed è anche vero quello che diceva Teodori che noi abbiamo nel nostro passato
Parlo del secolo scorso e quindi di un'antichità molto remota
Una una una tradizione di politica estera in cui ci siamo sempre confrontati saranno occidentalis può diciamo ufficiale il film dopo Mediterraneo Moana bis modo eccetera di fatto
Se è consentita la vanagloria di un'autocitazione io ebbi quaderno del Governo uno scontro piuttosto vivace col ministro degli esteri che si chiamava Andreozzi il quale sosteneva che
Erano sbagliate certe informazioni che io avevo dato al Parlamento circa il pericolo di una i di una fabbrica di armi chimiche che adesso tu ricordi meglio di me mi pare si chiamasse Alabasta se se non sbaglio installata in Libia
Che secondo il ministro Andreotti era invece un innocuo fabbrica di concimi agricoli e che bisognava apprezzare e magari persino finanziare tutta questa storia diede luogo a una bisticcio
Ricomposto alla meglio così Scola sforbiciato le relazioni ed è rimasta sepolta per quasi vent'anni e soltanto qualche mese fa ho letto dai giornali che il signor Gheddafi ha dichiarato di accettare
Pienamente l'ispezione
Sulle fabbriche per armi chimiche installate Arata neanche una prova della sua buona volontà di dirimere tutte le questioni questo per dire no cioè abbiamo questa tradizione allora l'America un è un pilastro fondamentale dell'Occidente però se si vuole che
La superpotenza non incorra in quelle oggettive
In quegli oggettini pericoli di eccesso che riconosceva anche Massimo Teodori ma e questo dovrebbe spingerci a rafforzare appunto il pilastro europeo cosa può fare l'Italia nei confronti dell'America se non entrando in curva unione politica europea gradualmente più forte
Tanto per dire questo è un po'così una ingenuità da anime belle è però quella la via se noi vogliamo se noi vogliamo pensare a un Occidente ha riequilibrato lolicon riequilibrio possibile e quello europeo
Bene vile tempo a nostra disposizione è volato vi ricordo che chiunque voglia farsi medicare libero da Massimo Teodori l'autore è a vostra disposizione grazie per la vostra attenzione buonasera