Pianeta Carcere ...l'eredità radicale

Bene cominciamo questa conferenza stampa
Una delle ultime tre abbiamo continuato a dire che era l'ultima conferenza stampa che facevamo in consiglio regionale ma poi abbiamo sempre trovato nuove è urgente occasioni per intervenire continua a utilizzare le strutture del consiglio regionale per fare politica e per cercare anche di in questa fase di passaggio di salvare dalla vecchia
Gestione del consiglio regionale al nuovo Consiglio regionale cui elementi alcuni punti importanti su cui abbiamo lavorato in questi cinque anni io sono Bruno Mellano sono consigliere regionale capogruppo di un Consiglio regionale che va a chiudersi e che con l'ingresso dei nuovi consiglieri sarà definitivamente mandata a casa abbiamo qui lo non lo è lo dico davvero c'ha raggiunto voglio subito dagli la parola per un saluto anche il presidente
Tuttora in carica del consiglio regionale Oreste Rossi della lega nord la conferenza stampa convocata dal gruppo radicale
Comune il collega Palma e con la nostra collaboratrice membro dell'associazione il detenuto ignoto associazione radicale che si occupa di te venuti Jolanda casi Vigliani do subito la parola a Oreste Rossi
Io vi ringrazio vi ringrazio di questo invito per me è un piacere essere al tavolo con voi in particolare con il gruppo di radicali che hanno contrassegnato legislatura uscente con una serie di iniziative importanti per il Consiglio devo dire che il gruppo radicale ha saputo portare avanti delle sue battaglie con grande serietà
E molte volte ha saputo inserire in provvedimenti all'ordine del giorno importanti modifiche fatte proprie poi dall'intero Consiglio regionale tanto per dire un provvedimenti importanti su cui voi avete detto la vostra più volte e quella sullo statuto regionale importante documento che poi è la costituzione del Piemonte approvata e nella fase finale resta legislatura come tutti sapete siamo ancora in carica perché si prevede a convocare il prossimo consiglio o per il sedici ma più probabilmente per il ventitré di maggio addirittura per i ritardi con cui arriveranno le designazione definitive diciamo così degli eletti
Per cui prossimo consiglio sarà consiglio con il nuovo Consiglio o sedici quattro provvedimenti ripeto il ventitré per cui assolutamente i gruppi sono ancora funzionanti in carica e ognuno riveste l'incarico che ricopriva chiaramente e fino al momento in cui sono state le elezioni
Ripeto non tutte le battaglie dei radicali mi hanno visto favorevole ci mancherebbe altro perché poi uno politicamente alle sue idee però sicuramente mi dispiace che il gruppo di radicali non siete presenti in Consiglio regionale
Perché come ho detto prima il gruppo di radicali ha saputo fare da pungolo in molte questioni spinose delicate ancora adesso prima di arrivare queste queste Conte questa conferenza stampa
Amico Palma mi stava segnalando un altro problema che cercano di affrontare ancora in qualità di presidente né volentieri perché ritengo abbia ragione
E quindi mi dispiace che non ci siano più rappresentanti radicali all'interno del consiglio regionale ci siano più ovviamente all'interno del nuovo consiglio regio
Io sono comunque disponibile e lo dico qui se ci saranno delle proposte le iniziative che vorrete reti importanti se ne avrò la possibilità ben volentieri sono disponibile a cercare di portarle avanti
Per quelle che chiaramente posso essere d'accordo ma può essere anche d'accordo il mio gruppo nei limiti del possibile
Passiamo invece l'argomento di oggi io credo che sia assolutamente importante lottare affinché le condizioni di vita di chi ha sbagliato o probabilmente ha sbagliato perché ricordiamoci nelle carceri spesso e volentieri ci finiscono anche persone inattesa di essere processate
Debbano essere comunque condizioni dignitose di vita
Perché è vero che si sbaglia è vero che si è è giusto che si finisca in carcere ma è anche giusto che il carcere sia un passaggio che deve servire a migliorare quella persona nei limiti del possibile e far sì che quando ha scontato la pena da quel carcere riescono a persona nuova che si comporta in modo corretto in una società se questa persona passa il breve o lungo periodo di detenzione in condizioni diciamo disumani o al limite dell'umana sopportazione
è facile e quella persona dal carcere Isca più cattivo di come centrata
O per lo meno non migliorata quindi è giusto che ci siano delle battaglie poi faccio un attimino un passaggio veloce sulla posizione che io rappresento qui il Consiglio regionale quindi sono sopra le parti personalmente come gruppo lega Nord non abbiamo aderito all'appello e dico anche il perché
Perché noi riteniamo non così utile una figura di garante perché abbiamo visto che troppo spesso un eccesso di garanti che stanno nascendo un po'per tutto non danno quei risultati che si sperava potessero dare e questo motivo l'altro motivo e che diciamo se ci deve essere un garante per i carcerati per le persone stanno subendo una condanna a una pena secondo noi un garante dovrebbe esserci anche per chi con queste persone deve lavorare
E quindi anche un garante per chi fa la guardia carceraria perché sappiamo che spesso e volentieri anche gli educatori sono pochi magari sottopagati sottoposti a pressioni notevoli specie anche in alcune carceri magari non in tutto ma in alcune sicuramente per cui allora perché non fare un garante piuttosto del sistema carcerario nel suo insieme non solo della parte dei detenuti quindi ecco quello era il dubbio che ha portato il gruppo della lega nord abbiamo anche qui capogruppo Claudio tutto a preferire un apporre la firma su un solo tipo di provvedimento che ci vedeva non contrari se non fosse per la figura del Garante che ci sembra una cosa che spesso non ha funzionato ma perché ci sembrava solo un po'troppo orientato su una categoria di persone che nelle carceri a problemi che non è solo carcerato secondo norme anche chi deve vivere comunque nelle carceri perché fra guardie carcerarie vera che è poi finito sotto il lavoro va a casa però comunque anche quando un lavoro spesso sottopagato spesso con poco personale quindi questa è la motivazione se ci saranno iniziative nuove o analoghe o differenti noi ben volentieri siamo disponibili a collaborare con voi grandi ringrazio Elisa grazie grazie alle presidente più grossi
Grazie davvero non formare nel senso che noi amiamo le istituzioni tanto da a volte fa scelte poco comprensibili come magari quella di non presentasse delle lezioni che
Hanno visto come abbiamo tentato più volte di denunciare una
Davvero
Scarsa legittimità complessiva la presentazione di liste la raccolta delle firme la difficoltà davvero di dare gambe Coppo delle istituzioni davvero democratiche
Nella legalità complessiva della legge della legislazione italiana ringrazio Oreste Rossi perché ha fatto un intervento anche politico non solo di salute istituzionale quindi ricomincio e introduco la nostra visione politica del della questione carceraria con l'obiettivo enunciato di questa conferenza stampa in questi cinque anni abbiamo in tutti i modi tentato egli e siamo usciti in molti casi richiamare l'attenzione del Consiglio regionale su un fenomeno quello della presenza di tredici carcere in Piemonte ed una appunto nutrita
Schiera di detenuti nelle carceri piemontesi
Per richiamare le istituzioni quella regionale in primo luogo ma anche i comuni sede di di carcere in Piemonte alla responsabilità che è loro competente
La obiettivo di questa conferenza stampa di questa ultimo mese di attività del consiglio regio del consiglio regionale del gruppo radicale
E quella di cercare di valorizzare e pomodori quanto di buono è stato fatto in particolare lo voglio dire subito in un rapporto anche fiduciario con Mariangela Cotto assessore uscente all'assistenza di Forza Italia nel tentativo di salvare il buono quanto di positivo è stato costruito ed innovativo che proprio dal Piemonte è partito
Rispetto al panorama penitenziario italiano e per rilanciare per rilanciare la nuova amministrazione regionale la sfida di fare di più e meglio nel tentativo di fare tesoro di quanto è stato fatto in questi cinque anni e anche negli anni precedenti con una alcune leggi significative che la Regione Piemonte
Si è dotata per tentare di intervenire su una situazione che rischia davvero di esplodere
Voi sapete Marco Pannella ha rilanciato proprio ieri
Con un nuovo sciopero della fame la richiesta di un'amnistia non liberali siamo ideologicamente contrari ad una
Prove di mento che insiste ingiusto ma che in questa situazione delle carceri italiane rischia di diventare l'unico strumento di buon governo e di giustizia sommaria ma giustizia cinquantotto mila sono i detenuti in questo momento in Italia
Venerdì scorso io Jolanda casi gli animi ha avuto un incontro molto lungo anche davvero prezioso con il provveditore regionale alle carceri dottor Angelo Zaccagnino che ci confermava venerdì che si era superata per la prima volta la quota dei cinque mila detenuti nelle carceri piemontesi
Una soglia simbolica una soglia di allarme perché ricordiamoci che le strutture carcerarie piemontesi sono previste per circa quattro mila detenuti
Quindi abbiamo una situazione che è una situazione molto molto i limiti del tollerabile
Nell'ultimo mese abbiamo fatto visite a nove strutture caro a undici strutture carcerarie su tredici
Perché l'obiettivo era di chiudere questa fase finale della legislatura con una visita a tutti gli istituti
Rimangono ancora da visitare Verbania e Alessandria San Michele ma abbiamo visitato tutti gli altri Fossano Cuneo Alda Saluzzo Alessandra Dosso via Vercelli Novara
Ieri Biella ed Ivrea
Vasco avete dimenticato qualcuno vallette in particolare siamo nati due volte alle Vallette a distanza di circa dieci giorni nella prima volta quindi tre settimane fa
Le vallette registravano mille cinquecento detenuti con una preoccupazione vera ed esplicita anche del direttore buffa noi all'uscita abbiamo fatto dei comunicati stampa abbia fatto le denunce radicali del caso
Abbiamo preso atto di una correzione di rotta del sottosegretario Vietti che cercava di minimizzare la la situazione sempre a mezzo stampa ma abbiamo registrato nella seconda visita fatta a distanza di dieci giorni che mille e che i detenuti erano scesi a mille trecentottantuno perché cento eventi Ono stati spostati dal carcere delle Vallette
Spostati su uno dei carceri del circuito penale penitenziario piemontese quindi in qualche modo spalmando il problema sulle altre carceri piemontese
L'obiettivo ha quindi questa conferenza stampa e di dire quanto di buono è stato fatto ma di rilanciare perché sul carcere le istituzioni la Regione la Regione Piemonte in particolare a molte possibilità di intervento
Una delle degli aspetti su cui abbiamo molto insistito in questi in questi anni anche in tutte le ultime interrogazioni rivolte alla Giunta regionale
è stato quella di sottolineare richiedere il rinnovo del protocollo di intesa che c'è che sottoscritto dalla Regione Piemonte con il ministero di Giustizia
E quindi con l'amministrazione penitenziaria regionale che una protocollo d'intesa del mille novecentonovantadue sì da circa tre anni e in fase di revisione noi abbiamo più volte sotto gli ATO d'urgenza di questa revisione perché nel frattempo la Regione Piemonte ha fatto molti interventi qualificanti a ampliato i suoi positivi interventi verso il mondo carcerario ed è necessario oltre che opportuno trascrivere questi nuovi rapporti in un protocollo di intesa che riconosce diritti e doveri facoltà di intervento e responsabilità
Voglio dire qui che nell'in conto con il provveditore regionale Zaccagnino emersa la disponibilità anzi la tesa della provveditore regionale le cacce per il rinnovo del protocollo d'intesa anche la giustizia minorile ha scritto come il provveditore regionale ha scritto alla Regione Piemonte all'assessorato all'assistenza
Della regione Piemonte per una sollecito per un rinnovo accelerato del o comunque insomma in tempi brevi visto che sono anni che si attende di questo protocollo d'intesa io spero che di qua da questo dal rinnovo del protocollo d'intesa si possa cominciare la nuova Giunta regionale cominci a ragionare facendo appunto
Leva e facendone ricchezza dell'attività messa in campo
Anche su nostra proposta dalla Regione Piemonte dal Consiglio regionale
Due sono gli aspetti che vogliamo sottolineare in modo particolare
Una parlerà di questo Carmelo Palma la vicenda degli educatori professionali nelle carceri piemontesi
L'altra la vicenda della cassa della ammende che struttura risorsa importante prevista dalla legislazione nazionale e sostanzialmente dimenticata fino a quando i radicali Jolanda casi gli anni in particolare non hanno letto il testo della legge e
L'abbiamo cominciato a sollecitare il
A tutti i livelli di governo per poter dare attuazione l'uno strumento importante e poi chiuderemo con quanto ha già
Voluto annunciare o insomma ricordare il presidente Rossi chiuderemo con la proposta che abbiamo fatto proposta di legge sul garante delle regionale delle persone sottoposte
A misure restrittive della libertà personale il garante dei detenuti che una proposta concreta non riteniamo assolutamente necessaria ed opportuna
Su cui speriamo la Regione Piemonte sappia almeno imitare il governatore Storace che due anni fa adottato la Regione Lazio per prima
Di una strumento
Che può essere certo dipende poi della attuazione nella pratica può essere un momento importante di coordinamento di rapporto fra le istituzioni locali dei istituzioni regionali e l'amministrazione carceraria
Do subito la parola Carmelo Palma che parlerà
Della vicenda degli educatori
In generale della vicenda che abbiamo riassunto in un convegno che abbiamo tenuto circa un anno fa
Con la definizione di welfare del carcere cioè il complesso degli interventi sociali assistenziali ma anche sanitari
Che all'interno delle carceri piemontesi
Riscontrano delle obiettive difficoltà e su cui e da immaginare da realizzare ed in parte è già stato realizzato una forma diciamo slogan misticamente
Di federalismo carcerario che vede scendere in campo direttamente anche la Regione e le amministrazioni locali sugli educatori pochissime parole dall'esercizio due mila e tre il bilancio regionale per una scelta unanime del Consiglio ha stanziato seicento mila euro all'anno finalizzati alla stipula di convenzioni fra gli enti gestori delle prestazioni assistenziali e l'amministrazione penitenziaria
Questo ha consentito l'assunzione di ventidue educatori che ovviamente di anno in anno vengono rinnovati nelle diverse carceri piemontesi
Sono diciotto nel resto del Piemonte quattro al carcere delle Vallette
Di Torino al momento dell'approvazione di questo stanziamento vi erano solo trentuno educatori effettivi all'interno delle carceri piemontesi
E tre di questi erano in part-time oggi il numero degli educatori complessivamente impiegati e quindi sostanzialmente raddoppiato in rapporto alla popolazione detenuta è un'acquisizione importante a costo praticamente zero perché seicento mila euro all'anno peraltro reperiti non con un incremento della spesa generale con una diciamo riallocazione di una serie di previsioni di spesa sono una cifra relativamente contenuta che ha sostanzialmente cambiato per questo versante il volto della vita all'interno del carcere raddoppiando di fatto la possibilità di contatto con tutto quello che significa relazioni di trattamento e così via fra detenuti
Ed educatori sottolineando in particolare quanto la figura degli educatori sia decisiva per i detenuti anche per l'ottenimento dei benefici previsti dalla legge perché ovviamente le sentenze
Del tribunale di sorveglianza spesso si basano esclusivamente sulle relazioni degli educatori e molte sentenze
Sono sentenze sfavorevoli semplicemente perché i cosiddetti percorsi di osservazione trattamento all'interno delle carceri per ciascun singolo detenuto
Non possono essere realizzati per assenza di lucchetto
Passiamo invece ad una pagina molto più scura molto più grave sostanzialmente rimossa dalla politica nazionale che ne essenzialmente responsabile ma anche dalla politica regionale che riguarda la spesa sanitaria all'interno delle carceri io odio una serie di numeri che sono documenti la spesa sanitaria per ogni detenuto in media nazionale passata da mille cinquecentottanta euro circa nel novantanove a mille quattrocentosei euro nel due mila e due che l'unico l'ultimo esercizio di cui esistono
Dati in qualche misura certificati la spesa sanitaria media per la popolazione generale che in Italia nel due mila e due era di mille trecentosessantasette euro pro-capite leggermente inferiore perché ovviamente la domanda sanitaria all'interno delle carceri è una domanda superiore la presentando di per sé il carcere ovviamente è un luogo anche patogeno ma soprattutto ospitando una popolazione detenuta basti pensare ad esempio i tossicodipendenti la cui domanda sanitaria e ampiamente superiore a quella media della popolazione generale nello stesso periodo per ogni detenuto in Piemonte la spesa è passata dal mille seicentoquattordici euro nel mille novecentonovantanove a mille duecentosettantatré euro nel due mila e due
Mentre la Spesal generale diciamo per la popolazione generale in Piemonte passava a mille trecento ottantaquattro euro il Piemonte in quel triennio anzi in quel quadro di legno è stata la regione italiana che più ha ridotto la spesa sanitaria pro-capite
Per la popolazione detenuto ovviamente una riduzione non addebitabile alla responsabilità della Regione Piemonte perché come è noto il finanziamento
Della medicina penitenziaria complessivamente del sistema sanitario nazionale all'interno del carcere e di competenza statale
Occorre rilevare questo il dato più significativo che fra il novantacinque e il due mila e due poi i trend di crescita della spesa si sono diciamo leggermente abbassati ma in quel periodo la spesa sanitaria pro capite la popolazione generale aumentava di media del sette otto per cento all'anno
E così grosso modo aumentano anche in Piemonte mentre la spesa pro capite per la popolazione detenuta e diminuita in Piemonte del doppio rispetto alla diminuzione riscontrata sul piano nazionale sostanzialmente e diminuita del cinque per cento ogni anno mentre per la popolazione generale cresceva del sette otto per cento
Ogni anno questo che cosa significa nella sostanza che se noi volessimo adeguare la spesa sanitaria all'interno del carcere alla misura della spesa sanitaria per la popolazione generale cosa già di per sé insufficiente perché come abbiamo visto anche sulla base degli atti storici la domanda sanitaria all'interno del carcere superiore occorrerebbe poco meno di un milione di euro di stanziamento aggiuntivo e quello che noi chiediamo e che la Regione direttamente di provveda così come ha fatto per altro verso sulla questione degli educatori se invece si volesse come sarebbe inevitabilmente necessario adeguata è la spesa sanitaria pro capite all'interno del carcere
All'aumento della spesa della popolazione generale recuperando sostanzialmente il difetto diciamo il deficit di aumento della spesa all'interno delle carceri riscontrato sostanzialmente negli ultimi dieci anni secondo i nostri calcoli
Bisognerebbe portare a circa due mila euro pro capite la spesa all'interno delle carceri quindi bisognerebbe incrementare ogni anno
Di circa quattro milioni di euro la spesa sanitaria anche in questo caso presumibilmente con finanziamenti
Regionali oltre che con finanziamenti nazionali
Sembrano cifre già relativamente più significative rispetto a quelle citate sugli educatori sono cifre irrilevanti rispetto alle alle cifre complessive che sappiamo sulla spesa sanitaria generale all'interno della nostra regione di fatto significa trovare fra
I due
E gli otto miliardi di vecchie lire ogni anno non per rendere a assolutamente paradisiaca l'assistenza sanitaria in teoria il caccia ma banalmente per adeguare
La situazione sanitaria all'interno del carcere a quella della popolazione generale e concludo dicendo che se da questo punto di vista la amministrazione regionale uscente ha dimostrato una qualche sensibilità ma non una determinazione forse neanche una cultura sufficiente per capire quanto questo rappresentasse non un'esigenza umanitario ma in qualche misura anche un dovere istituzionale
Confidiamo sul fatto che se si confermeranno le indiscrezioni giornalistiche il prossimo assessore alla sanità
E il prossimo assessore all'assistenza hanno fino a prova contraria a nostro parere non solo la sensibilità ma anche la cultura sufficiente per ritenere che questo è un provvedimento da M di emergenza da adottare immediatamente
Ripetiamo sembra una cosa gigantesca perché l'emergenza carcere anche dal punto di vista sociale sanitario un'emergenza
Gigantesca si tratta in realtà in termini di spesa di una spesa paragonabile a una delle tante leggi marchetta
Votate dal Consiglio regionale comunemente alle finanziate ad ogni esercizio cioè una roba di questo tipo costa nella sostanza quanto costa quella legge stupide corporativa che sostanzialmente compra i taxi nuovi taxi visti all'interno della Regione Piemonte che Costa leggermente meno costa intorno ai tre milioni di euro all'anno
Se mi ricordo bene ma quello è l'ordine di grandezza quello che ci aspettiamo e che non nei prossimi anni ma nelle prossime settimane due persone se saranno confermate mi riferisco a Valpreda e a migliaia su ciò che questi problemi conoscono benissimo a questi problemi attendevano con determinazione subito al primo bilancio utile intervengano con un provvedimento che io ritengo potrebbe essere ampiamente condiviso anche oltre le fila dell'attuale maggio
Grazie come lo Parma do subito la parola Jolanda casi gli anni con una presentazioni grande che se gli anni è storica militante radicale piemontese prima Biella poi a Torino
è stata collaboratrice preziosa del gruppo regionale radicale e all'interno del gruppo si è occupato in particolare della questione carcere per una sensibilità particolare per una sua attenzione particolare al tema fa parte dell'associazione radicale il detenuto ignoto
Ma soprattutto nel suo ruolo di collaboratrice del gruppo ha avuto la possibilità di andare a verificare le leggi relative all'amministrazione carceraria ha fatto delle scoperte interessanti
E soprattutto paradossale che
Siano state scoperte così ma con questo ci racconta Yolanda
Allora agli inizi del due mila tre
Appunto nell'ambito del del lavoro che svolge che svolgevo insieme consiglieri
Nell'anno e Palma che accompagnavo nelle più di centocinquanta visite che abbiamo fatto nelle carceri piemontesi in questi cinque anni di legislatura
E andando ad approfondire
La legge e quindi leggendo mi
Il l'ordinamento penitenziario
Ho scoperto questi articoli dell'ordinamento penitenziario
Che vanno dal centoventuno al centotrenta il DPR trenta giugno del due mila numero duecentotrenta
Questi articoli riguardavano appunto la cassa delle ammende
La Cassa delle ammende un ente di diritto pubblico interno al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria è un fondo in cui confluiscono tutti i soldi provenienti dai dal pagamento delle ammende delle multe
Oggetto di sentenze penali di condanna e quindi beni mobili e immobili confiscati alla criminalità e quant'altro
Andando a verificare
Appunto
Visto che l'articolo centoventinove che del dell'ordinamento penitenziario
Decide definiva le finalità di questo fondo che sono quelle di finanziare progetti di il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti nonché aiuti alle loro famiglie ho scoperto che questo fondo era congelato in mancanza di un regolamento interno che disciplinasse le modalità di presentazione dei Progetti
Ecco quindi con una serie di iniziative un appello firmato da centinaia di operatori penitenziari articoli sui giornali trasmissioni a radio carcere radio radicale il problema si è sollevato abbiamo chiesto numerosi parlamentari di fare interrogazioni al ministro il ministro appunto ci di rispondeva queste interrogazioni
Spiegando che mancava questo Regolamento che era difficile da redigere che vi erano problemi burocratici e
Quindi questi ottanta milioni di euro fermi in questo fondo non potevano essere utilizzati finalmente il diciotto febbraio del due mila quattro il Regolamento è stato emanato
E quindi adesso la cassa delle ammende
E attiva le figure che la legge prevede essere titolate a presentare progetti quindi ad ottenere i finanziamenti sono gli enti pubblici privati ovviamente gli istituti penitenziari
I CSS a
Le associazioni di volontariato che lavorano nel pianeta carcere
Quindi adesso siamo passati alla fase più importante che è quella appunto dell'attivazione di questo di questo fondo teniamo conto che
Il tasso di recidiva in Italia si attesta intorno all'ottanta per cento al carcere a una porta girevole da come la gente entra esce senza possibilità di
Avere uno sbocco e questo perché perché mancano assolutamente progetti di accompagna mento all'esterno del carcere che partano ovviamente all'interno nel senso che durante l'espiazione della pena
Mancano quasi totalmente corsi di formazione e opportunità di formazione e lavoro che permettano alla persona che poi esce magari dopo cinque dieci anni di detenzione
Di inserirsi in qualche modo di nuovo nella società
In questo ultimo giro che abbiamo fatto nelle carceri piemontesi abbiamo
Con molta soddisfazione verificato che istituti penitenziari si sono attivati in questo senso ancora non abbastanza ma abbiamo alcuni esempi
Significativi ad esempio il carcere di Asti
Sta presentata presentato un progetto alla cassa delle ammende per avere un finanziamento per acquistare una azienda agricola
Molto vicino al carcere che si chiama villa Fiorita che produce vino ottimo vino quindi ha già ma ha già i una tientela avviata e quindi potrà offrire lavoro ai detenuti interni che spiana la pena e e ci sarà una quota disponibile ai detenuti che finita la pena potranno continuare a lavorare
In questa azienda agricola questo ci sembra proprio il il prototipo del Progetto che la cassa delle ammende deve e può finanziare
Non nascondo che una volta dato il sollevato il tappo diciamo che c'era su questo fondo un po'la nostra preoccupazione è quella che
Questi soldi vengano dispersi che ci siano finanziamenti a pioggia per far contenti amici e parenti come spesso capita in Italia questo non deve succedere
Questi soldi devono essere usati per progetti concreti che abbiano una reale ricaduta sui detenuti
Il direttore delle Vallette ad esempio sta preparando due progetti per è una panetteria
Che produca pane per l'interno del carcere ma anche per l'esterno del carcere una lavanderia
Anche essa che lavori per l'interno del carcere ma anche per l'esterno cioè progetti quindi che dopo l'iniziale investimento il finanziamento della cassa
Possano camminare con le loro gambe e ovviamente
Essere autonomi finanziariamente
Ci sembra importantissimo che di questa opportunità venga data
Grande informazione proprio perché è stato un tema
Un oggetto sconosciuto quando all'inizio di di di questa mia ricerca chiedevo ai direttori ma alla Cassa delle ammende la utilizzate visto che mancano sempre soldi per fare anche le minime cose e spesso si accendeva un punto interrogativo in faccia a faccia ai direttori ai magistrati nessuno ne sapeva niente quindi è importantissimo che la stampa i mass media dia l'informazione di questa grande opportunità
Mi preme sottolineare fare riflettere su questo dato in una situazione di sovraffollamento come quello attuale un conto è passare in cella ventidue ore al giorno in celle
Dove sono ristrette anche sette persone come nel carcere di Novara dove si vive ancora in una cella in sette dove il battere è separato dal tavolo dove si mangia da un muretto alto un metro e quindi è facile presupporre che mentre uno mangia l'altro siede sul Vate e questo queste situazioni vanno vanno dette al cittadino perché manca manca proprio l'informazione su
Su cosa vuol dire soffra a von lamento su cosa significa
De per la vita quotidiana di chi giustamente deve pagare il suo debito
Alla società ma vive in condizioni veramente disumane dire poco ecco un conto è passare ventidue ore al giorno in una cella del genere è un conto è uscirne la mattina per fare un attività di formazione di studio o di lavoro e rientrare la sera
In cella attualmente migliaia migliaia di persone vivono in una condizione che farebbe uscire di senno anche la persona più equilibrata quindi
Questo strumento è importantissimo
Mentre da una parte
Alla camera si esamina un Progetto di legge
Come l'ex così ha detto ex Cirielli che prevede
Aumenti di pena per i recidivi negazione di qualunque beneficio di legge per i recidivi
Anche questa va sottolineato ricade su una fascia di di di persone che vivono la più totale delle emarginazioni ricade sui tossicodipendenti ricade sul piccolo taccheggio attore che ruba nei supermercati per sopravvivere perché non ha fissa dimora non al lavoro e quindi ruba per mangiare sostanzialmente ricade su
Chi non ha i soldi per pagarsi l'avvocato che gli rimanda al processo fino a prescrizione quindi
Questo della cassa delle ammende uno strumento importantissimo per dare speranza
Per dare un un concreto sostegno a alle persone più bisognose che vivono attualmente no e popolano le nostre carceri
Grazie io landa Dio voglio aggiungere alcuni dati che penso possano essere anche interessanti per illustrare il quadro della situazione
Piemonte nelle tredici carcere ci sono tre che ospitano anche una quota di donne di caccia di Torino vallette dove c'erano durante la nostra ultima visita centoventi donne e una decina di bambini
Davvero la situazione molto molto delicata e commovente il carcere di Vercelli dove erano quarantatré donna
Il carcere di Alessandria Dosso via dove erano dieci donne in una sezione femminile assolutamente inadeguata da chiudere se fosse possibile
Perché
è un davvero una parte residuale di un carcere antico storico che ha grandissimi spazi non utilizzati Napoli paradossalmente le parti utilizzate e utilizzabili perché a norma
Dal punto di vista degli impianti elettrici pochissima quindi uno spazio grandissimo finisce che la sezione femminile costretta in praticamente in tre stanze e sì poco deve decidere se avere la cucina o la sala diciamo per l'ora d'aria di socialità
Altre situazioni da segnalare ieri sono stati ai tre al mattino a Biella il pomeriggio il carcere di Rea
Che avuto dall'ultima nostra visita dovevamo trovato duecentonovantanove detenuti su una capienza diciamo prevista di duecento dieci ieri erano trecentoquarantaquattro
Tanto per fare un paragone è un ulteriore dato rispetto per i suoi Olanda di quei trecentoquarantaquattro solo quarantatré avevano attività lavorative hanno attività lavorative poi certo ci sono corsi di formazione c'è una serie di cose anche riempitivo e del tempo ma se usiamo il metodo del lavoro con un metodo per capire che cosa si può davvero aspettare dal detenzione ecco quarantatré persone su trecentoquaranta quanto poi il calcio di Saluzzo che diventato in questi anni con l'apertura di una nuova sezione uno dei carceri più grandi del del Piemonte si avvicina ormai quattrocento detenuti
Siamo una situazione appunto in cui la Rete carceraria piemontese è sempre di più utilizzata per sfollare Torino
Sapendo che però
Insomma i problemi strutturali di vecchie carceri e
Paradossalmente anche anche di più
Anche di più scusate
Cioè il dato di carceri nuove che sono totalmente alla deriva perché ancora ieri carcere di Biella ci veniva confermato che in alcune sezioni ci pioveva dentro ci piove dentro il carcere di Alba è stato per anni fino all'ultima nostra visita con le sale colloqui chiuse proprio perché pioveva vento le sale colloqui
Non è un problema l'ho detto più volte anche di un atteggiamento buonista dei radicali rispetto a al questa un po'l'accusa che forse ci fa ci fanno gli amici della lega ma quello è un problema di strutture che costano di interventi miliardari e quindi c'è davvero un po'le ma anche di buon governo delle strutture carcerarie
Ed è per questo che vogliamo con questa conferenza stampa cercare di rilanciare la palla oltre che sugli interventi concreti specifici che son stati illustrati sulla questione del garante
C'è una proposta di legge a livello parlamentare per l'istituendo un garante in ogni regione e di un garante nazionale la Regione Lazio lo dicevo prima ha avuto la capacità di dotarsi di un garante regionale alle carceri è stato nominato un consigliere regionale dei DS Angiolo Marroni che si è poi dimesso da consigliere regionale per fare esclusivamente il garante delle carceri alcuni comuni il Comune di Roma si è dotato di un garante alle carceri che Luigi Manconi
Il Comune di Torino a deliberato l'istituzione del Garante comunale alle carceri ma da circa due anni non ha nominato il garante c'è un pop Lema
All'inizio nuovamente metodologico di quali attività dico però ecco diciamo è stato fatto un passo occorre davvero
Dare forza e dalle gambe anche a questa figura perché gli stessi direttori di calce gli stessi amministratori regionali del Provveditorato di il vice il direttore che ha storia che è venuto qui ad una presentazione con
L'assessore Mariangela Cotto di un rapporto di cui abbiamo ancora qualche copia sull'attività fatta dalla dalla Regione Piemonte a dire come queste figure sono
E rischia di diventare essenziali ma sono sicuramente importanti per coordinare per lavorare assieme
Non in qualche modo tagliando fuori il carcere dal resto degli interventi molte delle carceri nuove sono state costruite lontane dal concentrico abitato in tutte queste situazioni abbiamo verificato una lontananza poi effettiva dalle istituzioni dal servo dei comuni
Anche qualche volta dal volontariato perché poi alla fine il problema è lontano e si vede di meno abbiamo trovato invece altre situazioni per esempio anche il Don Soria dove la situazione è complicata ma con un ottimo intervento del volontariato Esterno quindi Don Soria di Alessandria ma anche per esempio il carcere di Fossano che è un in carcere molto particolare che potrebbe essere io son di quella zona quindi ci tengo in modo particolare però potrebbe sa davvero un carcere sperimentale
Perché è un carcere diciamo a bassa a basso livello di sicurezza quindi vengono inviati al carcere Fossano quelli che sono a fine pena o hanno condanne Brevi dove in qualche modo il contatto con la realtà esterna è ancora più necessario e ancora più utile poco per persone che sono già diciamo con quasi con un piede verso l'inserimento sociale
Vecchio carcere vecchio convento del mille duecento con grandissimi
Problemi di tutte le carceri ma con per esempio uno dei poche in carcere che potrà applicare
Quello io lamento ho voluto la Caselli quand'era al dato nazionale che prevedeva ogni cella con una doccia
Quasi tutti gli altri cacciando l'impossibilità strutturale anche avendo i soldi che non hanno per la manutenzione straordinaria di prevedere la costruzione delle docce in Piemonte sono in regola soltanto il carcere di Verbania
Anche lì carcere ottocentesco piccolino sessanta detenuti
Dove però anche col lavoro dire tenuti i interni e con capacità appunto
Personali sono state costruite le docce abbiamo visto Fossano in previsione confutare docce nelle celle che sono grandi e sono
Da sei sette detenuti anche lì ma senza i problemi che abbiamo visto a Novara dove i letti a castello alla giungevano al terzo piano e quello che stava al terzo piano batteva la testa contro il soffitto
La questione delle docce è un altro dei delle cartine di tornasole su cui valutare la capacità di tenuta di una struttura quasi tutte le carceri anche quelle degli anni Ottanta Fini finite aperta metà degli anni ottanta hanno una situazione docce che ciascuno di noi
Davvero non entrerebbe perché sono post ambienti piccoli senza possibilità di a reazione dove fanno la doccia ottanta persone al giorno
Se vi dico che sono belve di muffa fosse non ci credete sono dette la mente del di muffa il lastra di Alba a intimato per tre volte il non utilizzo di una serie di docce
Della struttura carceraria Alda perché tirando oltre ogni limite di sicurezza e di igiene
Per fortuna
Ci diceva il direttore nella viste di dieci giorni fa hanno avuto un po'di soldi sono state rifatte
Alla bell'e meglio come si suol dire
A dire l'abbiamo visto che ci sono degli interventi che hanno risanato alcune parti della del carcere quindi chiudo per poi lasciare spazio alle domande noi speriamo che
Il nuovo Consiglio regionale anche facendo leva su un po'un'inversione almeno di Toni degli colleghi leghisti
Che insomma non son detti del tutto contrari o comunque non mi sembrano disponibili a fare le barricate su questo provvedimento visto che eravamo tutti d'accordo che tutti avevano sottoscritto che appunto su proposta mia e del collega conto che voglio ricordare
Questo provvedimento è stato bloccato all'ultimo minuto per non creare strappi interni alla maggioranza speriamo che si possa riprendere in mano il documento farne elemento di lavoro eventualmente certo anche di modifica se si crede ma davvero trasformare in una attività in un'azione immediata valorizzare l'attività fatta dalla Regione Piemonte rispetto alle carceri
Io chiudo qui se ci son delle domande oppure siamo disponibili
Giulio Manfredi
Visto che il patto tutta la panoramica sulle cose fatte una battuta anche su quanto abbiamo fatto al carcere di Asti rispetto al collegamento con la potabile
E poi il una richiesta Staino Chi volesse approfondire queste cose trova su internet della documentazione grazie
Sì
Carcere di Asti ha visto una nostra presenza quasi
Mensile insomma sarà un Peyron cui davvero ci siamo impuntati perché era trovammo dovevo intollerabile che una delle ultime strutture carcerarie costruite in Piemonte non avesse il collegamento al acquedotto comunale la struttura era nata con la previsione di captazione dell'acqua da falde acquifere sotterranee che covano vicino al fiume Tanaro il carcere di è Asti è nel
Frazione quarto
Quindi lontana dal concentrico
Questa situazione ha fatto sì che nel brevissimo giro di pochi anni tutte le tubature interne del carcere e la situazione appunto degli strumenti di riscaldamento vi dell'acqua e di smista mento dell'acqua fosso coordinati dall'acqua che era assolutamente calcare ai sabbiosa addirittura per cui come ripetute assenze della distribuzione dell'acqua con le docce fatte fredde perché le caldaie di riscaldamento dell'acqua lo state rovinate dalla dalla sabbia
E con di un balletto incredibile fa Comune Provincia amministrazione
Penitenziaria al ministero e Regione per capire chi doveva fare cose chi doveva sostanzialmente pagare
Devo dire che anche su questo con un intervento
Dell'assessore cotto che è di Asti con un intervento del sindaco voglia Dino insomma si è raggiunto un accordo e ha dicembre a fine dicembre l'anno scorso è stata finalmente inaugurato il collegamento
Dell'intera frazione quarto con il l'acquedotto comunale e quindi anche del carcere avendo la vertenza il nuovo ottimo direttore Minervini di tenere scollegate dei due gestione delle acque l'acqua potabile con l'acquedotto comunale e
L'acqua per
Direi che azione delle serre del piantagioni interne al TAR cioè con i pozzi artesiani quindi creando anche una economia e una
Un utilizzo razionale delle però anche su quello ci ha messo tre anni è stato un successo anche riducono se cinque anni quasi è stato un successo che vogliamo sottolineare in più
Giustamente ricordo che perciò tutto voglia quota di radio radicale ma anche per eventuali lettori dei vostri giornali che tutta la documentazione dell'attività e delle statistiche possono essere trovate sul sito del gruppo
Radicale www gruppo radicali Piemonte punto it
Nel vinca pianeta carcere cassa delle ammende
Grazie davvero per l'attenzione vedremo se avremo dei risultati concreti Iolanda l'ultima parola sì volevo semplicemente
Fare un richiamo all'iniziativa che Marco Pannella ultimamente ha iniziato perché vere l'amnistia ecco alla luce di quanto detto sinora e di quanto descritto
Nella situazione delle carceri è facile comprendere come per noi l'amnistia che su cui idealmente non siamo molto d'accordo ma che in questo momento chiediamo a gran voce come atto di risarcimento nei confronti dei detenuti
Che subiscono delle pene aggiuntive
Delle vere e proprie torture per le condizioni di vita a cui sono costretti a causa del sovraffollamento
Quindi Pannella ha da poco ripreso lo sciopero della fame per tenere alta l'attenzione
Del purtroppo Parlamento in questo momento in crisi ma che comunque deve assolutamente al più presto e decidere questo atto di buongoverno
Non
Non tanto di clemenza ma appunto di risarcimento
Una situazione davvero intollerabile
Grazie grazie a tutti grazie