I Radicali di fronte alle elezioni regionali in Lombardia

Posso
Buongiorno grazie di essere qui Buongiorno tutti sono Alessandro Litta Modignani capogruppo dei Radicali nel Consiglio regionale Lombardia
Alla mia destra Lorenzo Lipparini segretario dell'associazione radicale di Milano intitolata a Enzo Tortora alla mia sinistra Valerio Federico radicale militante dell'associazione radicale Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica purtroppo non è con noi come avrei voluto Federico Fischer
Al quale per ragioni di salute banalmente influenzato ma al quale voglio dedicare in particolare poche parole a l'avrei voluto al mio fianco perché Federico Fischer collaboratore del nostro gruppo e anch'egli dirigente dell'associazione Luca Coscioni
è insieme un altro nostro collaboratore Emilio Colombo loro due sono gli estensori materiali
Di tre dei quattro quesiti referendari sui quali fra poche settimane saranno chiamati a votare quarantasette milioni di italiani
Siamo molto fieri del fatto che il il l'elemento che è al centro dello scontro politico di questo Paese sia stato diciamo tecnicamente formulato prodotto
Nei nostri uffici nel Consiglio regionale al secondo piano il Consiglio regionale Lombardia da due nostri collaboratori nostro gruppo lo dico anche perché invaso un po'la cattiva abitudine in queste ultime settimane dopo la sentenza la Corte costituzionale di pensare che i referendum di abrogazione totale fosse referendum dei radicali
E gli altri fossero di altri invece non è così noi abbiamo promosso da soli i referendum di abrogazione integrale della legge quello che è stato dichiarato inammissibile la corte
E poi abbiamo formulato e condiviso con un ampio schieramento politico gli altri quattro referendum di questi altri quattro referendum tre sono stati tecnicamente scritti da noi in particolare da Federico Fischer che oggi purtroppo non può essere chiarito questo e vengo subito al merito di questa conferenza stampa questa conferenza stampa fa seguito a una conferenza stampa di ieri di Marco Pannella Emma Bonino Daniele Capezzone e Marco Cappato il contenuti di questa conferenza stampa romana di ieri sono credo noti a tutti
Abbiamo distribuito nelle vostre cartellette una sintesi diciamo il comunicato scritto che Marco Pannella rilasciato in occasione di quella conferenza stampa di ieri e della polemica aperta
In particolare nei confronti di Romano Prodi considerato dai radicali uno dei principali artefici se non il principale artefice del fallimento di un'intesa fra i radicali e l'unione in occasione di queste aziende regionali
Poiché si tratta di vicende politiche nazionali a quelle vicende politiche nazionali io vi rimando e diciamo su questi aspetti non ho altro da aggiungere
Invece molto abbiamo noi da aggiungere per quanto riguarda diciamo la situazione in Lombardia mi sembrava doveroso informare attraverso di voi l'opinione pubblica su quello che è successo sul diciamo sui riscontri e sulla versante lombardo di questa vicenda
Tengo a dire senza nessuna iattanza senza voler apparire a tutti i costi vanitoso ma che i radicali escono dal Consiglio regionale della Lombardia a testa alta
I radicali hanno dato credo a tutti un esempio di impegno politico e di serietà di rispetto per le istituzioni
I radicali possono dire al di là di tutti gli scontri politici che ci sono stati di essersi saputi conquistare la stima unanimi
Di tutte le forze politiche presenti nel Consiglio regionale Lombardia in virtù della serietà del loro impegno e della loro affidabilità politica e di rispetto istituzionale
In particolare ricordo che purtroppo i radicali sono gli unici ad a vere depositato una proposta organica di riforma dello Statuto regionale
La Lombardia alla maglia nera
Perché è l'unica Regione sostanzialmente in Italia che non hanno neanche potuto iniziare a mettere mano alla riforma dello Statuto come era stato nell'impegno di tutti
I radicali sono l'unica forza politica invece che ha rispettato questo impegno presentando una organica proposta di riforma dello statuto che rimane di agli atti
Emblematiche significativa del della costanza e della serietà del nostro impegno
Chiuso questo aspetto con questo esempio significativo avrei potuto farne molti altri naturalmente ma non voglio adesso fare qui un elenco delle cose fatte che sarebbe così poco consolatorio io non ho non ho niente di cui dover mi consola invece vengo al merito del della vicenda politica elettorale
Così come per quanto riguarda le vicende nazionali
I radicali si sono scontrati con i detti delle componenti cattoliche presenti in intanto entrambi gli schieramenti politici così altrettanto ma con ancora più forza in Lombardia i radicali si sono scontrati con veti e devo dire purtroppo devo registrare perché questa è la cronaca dei fatti che questi veti si sono manifestati con molta più forza nelle componenti cattoliche della sinistra che non nelle componenti diciamo della maggioranza
A livello regionale ne è l'Unione democratica di centro
Nei la lega hanno alzato nei confronti dei radicali qui in Lombardia delle particolari barricate semmai limitandosi ad allinearsi
Alle prese di posizione dei loro rispettivi partiti a livello nazionale e dei loro principali esponenti
Ma non abbiamo sentito nei nostri confronti in Lombardia un particolare detto a una collaborazione con noi né da parte della UDC né da parte della lega da parte dei responsabili della l'attuale maggioranza in particolare del presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni abbiamo registrato una forte volontà di arrivare invece a un accordo politico con noi che poi non ha avuto seguito perché le vicende politiche nazionali sono andato in un'altra direzione
Viceversa dobbiamo sottolineare il fatto che da parte della Margherita sono state rilasciate dichiarazioni sono stati emessi comunicati di grande durezza da parte della Margherita è stato detto molto chiaramente che anche nel caso in cui si fosse arrivati a un accordo nazionale
Concordi inferti ci dei partiti dell'Unione quindi anche Romano Prodi quindi anche i vertici della Margherita anche in queste ipotesi
La Margherita della Lombardia si sarebbe in ogni caso e in tutti i modi opposti a un accordo cui radicali in Lombardia
Quindi io ho il dovere di registrare questa presa di posizione
Vi prego di prendere nota che posso semplicemente io giudico questa presa di posizione una presa di posizione estremista da parte dei responsabili della Margherita e la considero una prese di posizione sostanzialmente anche dal punto di vista culturale prima ancora che politico sostanzialmente estranea
Alla grande tradizione di moderazione e di tolleranza del cattolicesimo democratico in particolare del cattolicesimo democratico lombardo quindi evidentemente nella Margherita prevalgono altri atteggiamenti che non sono quelli della grande tradizione moderata dei cattolici lombardi
Perché vengono fuori questi atteggiamenti e da chi B
Io prima di entrare nel merito di diciamo di di delle questioni che riguardano il referendum
Vorrei limitarmi a sottolineare a questo punto ho il dovere di ricordare alcune cose
Chi sono gli esponenti della Margherita in Lombardia
Forse una leggera rinfresca Tina la memoria degli elettori dei cittadini non farebbe male
Io ricordo che fra i dirigenti con importanti responsabilità della Margherita in Lombardia si trova Onofrio Amoruso Battista già capogruppo nella scorsa legislatura di Forza Italia nel Consiglio regionale della Lombardia
Ricordo che fra i dirigenti della Margherita lombarda si trova un tale Marco Formentini non credo che sia un caso di omonimia con colui che è stato sindaco di Milano
Recentemente e perdonate il sarcasmo ricordo che Formentini se non sbaglio è la persona che quando militava nella lega diceva eh della Rosi Bindi allora ministro della Sanità quella lì
Fa politica perché tanto non se l'è preso a nessuno cioè non aveva trovato marito questo diceva Marco Formentini quando militava nella lega che era sindaco di Milano leghista adesso militare
Felicemente nello stesso partito di Rosi Bindi e pone veti ai radicali perché i radicali sarebbero sospetto di chissà quale sotterfugio filo berlusconiana
Ricordo altresì che fra i candidati dell'Unione della federazione dell'Ulivo alle ultime elezioni europee militava un certo avvocato Vittorio Dotti
Anche di a lungo per lunghi anni il personale avvocato d'affari di Silvio Berlusconi e poi in virtù di questo successivamente capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati
Questi sono i dirigenti dello schieramento del partito che vengono a chiedere ai radicali
Atti di fede giuramenti contro Berlusconi e cose di questo genere allora se prevale questo atteggiamento estremista nella Margherita lombarda io credo che i perché siano chiari a tutti
Quello che non è abbastanza chiaro che noi faremo in modo che diventi chiaro nei prossimi giorni nelle prossime settimane
E che queste esclusione non è una esclusione solo e soltanto nei confronti dei radicali
Dietro al no ai radicali si cela un altro no ben più grave e ben più importante
Dietro al no ai radicali è in corso una manovra
Per affondare e e vanificare il referendum sulla legge quaranta su fecondazione assistita ricerca scientifica
E vuole dire che
Uno dei principali artefici di questo progetto che vuole eliminare i radicali dalla scena politica e affondare il referendum sulla fecondazione assistita uno dei principali artefici di questo tentativo e appunto Romano Prodi ed è una parte consistente del partito della Margherita
Purtroppo questo disegno si è concretizzato con grande precisione negli ultimi giorni nelle ultime ore
Vale per tutti l'esempio che è stato fatto a livello nazionale
L'altro ieri c'era stato un accordo per fare una corda fra i radicali e l'unione in sei regioni d'Italia qui ieri quelle regioni erano passate da sei a cinque perché l'Emilia Romagna era stata stilata
Dalla gruppo delle regioni con le quali si sarebbe potuto fare una corda e radicali proprio per un preciso intervento da parte il Romano Prodi
E di dell'onorevole Castagnetti allora a fronte di tutto questo i radicali hanno deciso di respingere allora le condizioni di questo accordo però noi abbiamo il dovere di denunciare
A tutti i militanti iscritti simpatizzanti gli elettori di tutti i partiti ma soprattutto di quelli della sinistra che hanno raccolto con noi le firme per la fecondazione assistita
Dobbiamo fare sapere il loro che è in corso questo tentativo di annullare quelle firme che loro hanno raccolto insieme a noi e che il principale artefice di questo progetto è Romano Prodi
Con il che
Credo di non avere molto da aggiungere voglio sottolineare e lo faccio credetemi non tanto per piacere della polemica ma per onestà intellettuale che i radicali avevano ricevuto in Lombardia
Nelle settimane scorse
Avevano registrato il generico auspicio da parte di Riccardo Sarfatti a che si addivenisse a una accordo coi radicali e che anche i radicali appoggiassero la sua candidatura
Registriamo il fatto che questo non è stato possibile per il veto della Margherita cioè di uno dei partiti che appoggio Riccardo Sarfatti e dobbiamo registrare possono rammarico il fatto che Riccardo Sarfatti non ha fatto nulla
Assolutamente nulla affinché si superasse quel veto
E che quindi la sua
Il diciamo la sua richiesta di raccordo che radicali si è limitato a essere una puro e semplice auspicio auspicio al quale non ha fatto seguito nessun atto concreto affinché quell'auspicio si traducesse in realtà
Il viceversa sappiamo che dalla parte dei partiti che sostengono saltati di se lo SDI altri ci sono stati dei tentativi più o meno seri e più o meno validi più o meno blandi per superare questo veto ma mi è stato detto molto chiaramente che si sarebbe trattato sostanzialmente di tempo perso perché il veto della Margherita era a livello locale da considerarsi assolutamente pregiudiziale e insuperabile
O concludo prima di dare la parola e persone che sono sedute qui a fianco a me dicendo che noi saremo assenti dalla competizione elettorale ma
Preparate di a
Che noi non saremo assenti da questa campagna elettorale
Perché noi abbiamo il dovere a questo punto di mettere in guardia soprattutto i militanti dei DS Rifondazione comunista l'Italia dei Valori lo SDI idea di tutti i militanti e simpatizzanti che hanno raccolto con noi le firme
Abbiamo il dovere durante questa campagna elettorale di mettere in guardia sul fatto che quelle firme rischiano di essere vanificate a causa dell'atteggiamento di Romano Prodi e di uno dei partiti
Perché che Pietro prende parte a quella unione tengo a sottolineare anche che nella stessa Margherita voglio citare
Franco Marini
Il mio amico l'onorevole Mantini
E altri insomma Nicolò Amato
E tutti coloro che si sono spesi a favore di un accordo coi radicali era l'appello perché si arrivasse a un accordo fra Unione radicali è stato sottoscritto da oltre centocinquanta parlamentari
Di tutti i partiti che compongono l'Unione quindi compresi
Numerosi e autorevoli autorevolissimi esponenti della Margherita contro questo naturalmente vale lasse
Diciamo che il di ispirazione vaticana bisogna pur dire chiamare le le cose col loro nome esiste una potentissima lobby italiana e internazionale con cui potentissime
Entrature finanziarie sul piano internazionale e politiche sul nella politica italiana è questa potente lobby clericale ha fatto valere nell'uno schieramento che nell'altro il vetro il detto per opporsi
A a un possibile accordo i radicali perché temendo che la presenza dei radicali non avrebbe consentito di affossare il referente
Quindi noi saremo presenti nelle manifestazioni la campagna elettorale per per appellarci ai militanti dei partiti che hanno raccolto le firme con noi e per metterli in guardia nei confronti di questo tentativo in corso
Ho finito qui adesso per quanto riguarda del eventuali prossime iniziative le liste Luca Coscioni che noi avevamo preparato altri dettagli poiché potrebbero emergere nei confronti delle conferenze stampa nel corso la conferenza stampa
Cedo la parola
Prima Lorenzo Lipparini segretario dell'associazione radicale Enzo Tortora e poi eventualmente ad altri
Lorenzo grazie
Grazie a tutti ben Alessandro già affrontato la gran parte dei dei temi che c'eravamo propositiva di toccare qua questa mattina io voglio semplicemente aggiungere che il questi cinquantacinque giorni di trattativa che poi sono stati qualche d'uno in più con tutti i contatti che abbiamo avuto non c'è stato assolutamente nulla di intentato
Le nostra proposta è stata chiara fin dal primo momento noi eravamo disponibili a un accordo che prevedesse l'ospitalità dei nostri candidati all'interno dei dei due schieramenti grandi chi erano
Nell'arco istituzionale
Avevano presentato dei candidati presidenti nelle regioni ed eravamo disponibili a stringere un accordo che dovesse essere su base nazionale tutto quello che abbiamo assisa al quale abbiamo assistito nel corso di questi cinquantacinque giorni sono stati
Delle difficoltà
Alcune prevedibili alcuni sempre più
Sempre maggiori sempre più imprevedibili che ci si sbarra mano davanti
Tutto il capitolo che ha riguardato inizialmente la richiesta di ospitalità nei confronti del polo di centrodestra probabilmente abbiamo constatato una di fronte ad una grande disponibilità di Berlusconi
Una veto da parte delle forze dell'UDC della lega che ben conosciamo che ha ha messo in qualche modo in luce il grave problema di leadership che esiste all'interno del centrodestra e che seppur in qualche modo una novità per noi trattando in questi giorni con Berlusconi eravamo compromette convinti di poter riuscire a a trattare attraverso la sua persona attraverso la sua leadership con l'intero polo quello che ci si è parato davanti invece è una situazione ben diversa
Tutta da analizzare
Dall'altra parte il problema è stato leggermente
Capovolto perché di fronte ad una sostanziale disponibilità della maggior parte dei settori dell'elettorato e dei settori dei partiti che compongono l'unione abbiamo visto chiaramente una grandissima disponibilità Alessandro ricordava prima
L'appello dei parlamentari
Dei DS di Rifondazione di della maggior parte dei partiti che compongono la l'attuale opposizione compresi esponenti numerosi esponenti alla Margherita di fronte a questa disponibilità ci siamo scontrati contro le resistenze
Della della leadership di
Romano Prodi di settori della Margherita che evidentemente hanno fatto di tutto per frapporsi
Tra noi l'accordo che si stava
Discutendo con i vertici dell'unione
è un accordo che fino a ieri sembrava possibile in qualche maniera discutere e portare avanti evidentemente le ultime proposte che ci sono giunte
Nella serata dell'altro ieri e che hanno dato luogo la risposta
Nella conferenza stampa di ieri a Roma sono delle proposte che potete valutare da soli ma che io giudico assolutamente inaccettabile innanzitutto perché era stato chiaro fin dal primo momento la nostra intenzione di chiudere un accordo a livello nazionale che prevedesse l'ospitalità dei nostri candidati in modo omogeneo sul territorio in secondo luogo perché questa
Problema che abbiamo trovato nel riuscire a raggiungere accordi anche a livello locale con questi veti
Sì s'Castagnetti avete visto a a poca distanza dalle dichiarazioni di disponibilità di esponenti dei DS dell'unione che dicevano forse possiamo procedere e in alcune Regioni a livello locale
è arrivato subito la smentito quanto meno la dichiarazione
Un po'a sorpresa che diceva guardate effettivamente i problemi che noi abbiamo manifestata a livello nazionale sono gli stessi che ci lasciano perplessi a livello locale non si trattava altro che di un ulteriore fra posizione un ulteriore detto che probabilmente si sarebbe concretizzato sarebbe venuto fuori con tutta la sua forza in perdente nei confronti dell'accordi con il movimento radicale anche se avessimo probabilmente ha risposto in maniera diversa a quest'ultima proposta
In continuazione ogni volta che si supera una questione che ci veniva posta ce ne ha subito un'altra che veniva frapporsi è stato noi la questione del nome delle liste Luca Coscioni è stata la questione
Dio alcuni accordi locali in continuazione sembravano assolutamente pretestuose queste richieste
Che ci venivano portate avanti
Evidentemente questa cosa non è stato possibile il fallimento io ritengo che nonostante tutti i problemi che hanno contraddistinto nostro o negli ultimi mesi probabilmente
Il tentativo tardivo di addivenire ad un accordo noi abbiamo ben poco da rimproverarci perché come dicevo prima nulla è rimasto intentato a questo punto dobbiamo porci una domanda su come agire nelle prossime
Settimane
Evidentemente il fatto di essere esclusi dalle dalla competizione regionale ci mette in una posizione di affanno nei confronti dell'attualità politica e tuttavia e tuttavia c'è fortissimo è presente il tema del referendum che pure è stato il tema cruciale che
Ci ha visto frapporre tutto quei feti che ci sono piovute addosso in queste in queste settimane quindi
Non sta fermo Issime intenzione riportare tutta l'attenzione delle nostre energie del nostro movimento sulla campagna per il referendum che dovrà essere evidentemente una campagna centrale anche delle nostre forze terra riportare l'attenzione ai candidati che correranno alle regionali e del nostro movimento perché si possa parlare continuare a parlare di referendum anche durante la campagna elettorale regionale voi sapete che sono arrivate delle indicazioni in questo senso anche dalla commissione di vigilanza della RAI che chiedono di continuare a parlare di referendum a prescindere dalla presenza delle delle tribune elettorali per le Regionali sappiamo quali sono tutte le difficoltà del sistema dell'informazione in Italia e che non sarà semplice ma a abbiamo sicuramente la forza di moltissime disponibilità che nelle ultime settimane ci sono arrivate dai medici dei ricercatori dalle personalità accademiche che ci hanno contattato e che abbiamo contattato per formare le liste manifesto che oggi non potranno essere
Apparentata nessuno dei candidati presidenti dell'uno e dell'altro polo
E da qua penso che dovremmo partire
Nella vostra cartella stampa c'è un estratto dei nominativi delle persone che sono state contattate che hanno dato una disponibilità ad essere parte di queste liste manifesto per andare a testimoniare la nostra attenzione la nostra
L'importanza che noi a davamo ai temi della ricerca scientifica della referendum potete vedere bene da voi che queste liste sono liste
Piene chi un insieme di autorevoli personaggi delle eccellenze della della ricerca della della medicina più diversi esponenti di associazioni di malati e di disabili che sono stati con noi fin dall'inizio nella battaglia per il referendum una battaglia che è iniziata ad aprile quando abbiamo iniziato a raccogliere le firme che ha presentato tutte le difficoltà alle quale ci siamo trovati davanti in questa campagna referendaria ci siamo ridotti durante la raccolta di firme agli ultimi giorni solo grazie alla nostra testardaggine siamo riusciti a muovere poi tutta la macchina organizzativa della sinistra che sembrava in un qualche modo disinteressata e inerte di fronte a una raccolta di firme che poi alla fine se verificata eccezionale anche per la alla quantità di sottoscrizione oltre un milione che siamo riusciti a mettere insieme in questo caso
Distinto ci portava a fare
La stessa cosa di fronte a sostanziale disinteresse di fronte
Dell'arco istituzionale che dimentica in qualche maniera i temi referendari dalla campagna elettorale
Abbiamo voluto essere presenti con delle liste manifesto queste liste manifesto non saranno sulle schede elettorali e tuttavia saranno a disposizione di tutti gli elettori che potranno ben conoscere
Quali sono di le persone che sono con noi in questa battaglia
Che dovremo mobilitare a partire dalle prossime ore per fare in modo che dopo questo problema della nostra assenza alle elezioni regionali ci venga scippato anche lo strumento referendario cosa assolutamente probabile perché noi sappiamo che l'ambiente alla quale stiamo assistendo a un ambiente
Molto forte difetti molto forte di poteri occulti che spingono per relegare la data del referendum nei periodi meno accessibili per l'elettorato dove
In passato pochissime referendum sono riusciti a a raggiungere il quorum le forze antireferendari belle conosciamo sarà
Nostro dovere invece mobilitarci fin da subito per a raccogliere l'adesione di tantissime illustri
Autorevoli personaggi della ricerca della scienza della politica
Della della medicina
Per riuscire a riportare come centrale il tema del referto
Passo la parola volevo fedeli grazie Valerio Federico membro del consiglio generale dell'Associazione Luca Ponzi
Sì sarò breve io aggiungo poche cose l'Associazione Luca Coscioni rilancia ancor più di di prima
La lotta referendaria con Luca Coscioni Luca Coscioni che per noi e per tutti sarà ancor più il simbolo della resistenza
Contro queste forze clericali che hanno spinto sulle minoranze presenti in entrambi i poli per portare a compimento il veto sì contro i radicali ma soprattutto contro il nome di Luca Coscioni che ricordiamo è stato il il motivo principale
Per l'esclusione dei radicali e delle liste con il nome di Luca Coscioni
Dalle dalle dalla presenza nelle prossime elezioni regionali
è io
Per quanto riguarda le le liste manifesto che sono state preparate anche queste legate al nome di Luca Coscioni voglio ricordare che la maggior parte o molte persone presenti in queste liste ricercatori professori non sono radicali questo è un un dato importante
Nelle liste d'esempio è presente il direttore dell'istituto dell'Istituto per le cellule staminali del San Raffaele di Milano Giulio Cossu
E uno dei principali ricercatori su in in materia e la cosa è interessante che Giulio Cossu opera lavora con le cellule staminali adulte
E nonostante l'esperienza che Luís a in queste ore filone di ricerca Luís è uno dei primi a promuovere la ricerca sulle cellule staminali embrionali perché evidentemente si rende conto ci continua a dire che si tratta di due filoni di ricerca che vanno condotti in modo parallelo vanno portati avanti modo parallelo ricordo che la ricerca sulle cellule staminali embrionali in Italia è vietata dalla legge quaranta
Da poco o da febbraio scorso promulgata io ringrazio anche le presente in sala il professore Barbavara di Gravellona che filosofo ermeneutico e consulente di strategie d'impresa di Milano anche lui ha accettato di essere e di far parte di queste liste manifesto io volevo darvi due notizie giusto per darvi l'idea di come in Europa mentre noi in Italia siamo fermi
Al a questa legge
E come dire firmi quindi anche nella ricerca su questi sui filoni relativi sul filone principale relativo alla ricerca sulle cellule staminali embrionali l'Europa si muove in dal primo marzo in Svizzera sarà in vigore la legge che è stata che è stata diciamo ribadita da un referendum che si è tenuto lo scorso novembre
Nel quale due terzi del degli elettori svizzeri a si è dichiarato favorevole alla continuazione alla ripresa della ricerca sulle staminali embrionali
Dal primo marzo si possono presentare in Svizzera Progetti proprio in questa direzione e su questo punto va ricordato che questa norma è probabilmente stata pensata soprattutto per la ricercatrice
Ginevrina Marisa Iaconi e Marisa Iaconi proprio una ricercatrice che ha dato la sua disponibilità ad essere presente nelle liste manifesto Luca Coscioni nello specifico in Abruzzo
Contemporaneamente avviene qualcosa di importante anche in Spagna in Spagna al governo appena autorizzato
E quattro progetti sulle cellule staminali embrionali e due di questi sono estremamente importanti uno è per
è relativo alla alla che possibile creazione attraverso l'utilizzo delle cellule staminali
Embrionali del tessuto pancreatico produttore di insulina questo è e quindi per la cura del diabete
Solo attraverso la ricerca sulle staminali embrionali fino adesso si sono tenuti dei passi importanti nell'ottica della produzione di insulina e quindi della cura del diabete
Un altro di questi progetti è invece finalizzato allo sviluppo delle possibili cure sulle malattie neurodegenerative principalmente sul Parkinson quindi insomma ci si muove in questa direzione in Svizzera in Spagna ricordiamo che quasi tutte le legislazioni europee sono permettono la ricerca sulle cellule staminali embrionali e comunque al di là di alcuni limitazioni nessuna di queste legislazioni
Dura rigida severa come quella italiana
Ricordo che la Spagna è un Paese a grande maggioranza cattolica con una grande tradizione cattolica ringrazia grazie Valerio siamo a vostra disposizione per eventuali domande
Adesso di fare il discorso quello che sarebbe stato meglio
Diciamo sì è un esercizio su cui potremmo anche dilungarci a lungo io penso che
Quello
Contro il quale si sono scontrati radicali è un veto politico pregiudiziale
E a questo punto per noi
Accettare un accordo che pure era dignitoso no perché se restiamo alla semplice
Diciamo elencazione delle dei termini questo accordo che noi avevamo raggiunto grazie a un atteggiamento di disponibilità di Piero Fassino di Vannino Chiti di coloro che avevano condotto questa trattativa di Franco Marini esponente della Margherita
Tutto questo diciamo se guardiamo l'accordo nei suoi termini tecnici era un compromesso accettabile
Quello che ci ha spinto a rifiutarlo e che consideriamo inaccettabile la ragione politica di fondo ostativa cioè noi abbiamo trattato con l'Unione
Cioè con uno schieramento politico il cui leader era contemporaneamente il leader di questa alleanza politica e i leader di quella componente minoritaria di quell'alleanza che poneva il veto contro di noi
Quindi se queste raccordo non è andato in porto non andata in porto anche perché colui che al quale in ultima istanza competeva la risposta era il principale rematore in senso opposto
E quindi da questo punto di vista poi arrivati a constatare per l'ennesima volta perché le riunioni le le regioni sono passate da sei a cinque
Cinque poteva essere anche una una proposta accettabile per restare al suo al suo discorso ma il significato politico
Del fatto che le Regioni fossero passati da sei a cinque perché in quella sesta regione
Precisamente Romano Prodi e Castagnetti si erano opposti a che ci fosse un accordo che radicali ecco allora noi abbiamo visto dietro questo un episodio
Politico che noi abbiamo il dovere di denunciare a tutta l'opinione pubblica in particolare l'opinione pubblica di sinistra
Perché tutte quelle che hanno raccolto le firme insieme a noi devono sapere che quello schieramento è guidato da una persona che si oppone a noi precisamente per quella ragione e quindi è un'offesa non per i radicali ma per tutti i militanti DS Rifondazione che hanno raccolto le firme
E quindi si fa no portare diciamo così come pecore al macello
E il loro referendum dovrebbe essere portato così al macello dal dal dal leader dell'Unione in sintonia con gli altri conigli altri Giovanardi e Buttiglione così con questa cordolo
Sotterraneo fra le componenti cattoliche per affondare quel referendum sul quale con tanta generosità quei militanti di sinistra se non battuti dicevano
Noi denunceremo questo fatto e questo ragione politica diffusa
Altri
In seno a una campagna elettorale a cui non partecipate in che modo sarà perché quali sono le iniziative
Bene
Le liste manifesto alle elezioni regionali non saranno presenti ma questa battaglia si chiude qui la lotta continua avremmo letto in altri tempi e quindi è chiaro che questa battaglia noi la rilanciamo con forza innanzitutto
Al primo appuntamento che sarà quello del referendum noi faremo leva su questa parte così tanto importante e qualificata
Della Società italiana il questo mondo degli scienziati ricercatori docenti universitari è un mondo straordinariamente qualificato che sostiene ci sostiene e noi offriamo di nuovo questa forza a coloro che vorranno vincere la battaglia dei referendum si amano
E poi il capitolo si riaprirà credo di essere facile profeta inevitabilmente si riaprirà l'anno prossimo dopo il referendum si aprirà in occasione delle elezioni politiche ma sia chiaro che quale che sia l'esito del referendum quell'esito positivo o negativo può terremotare
Il sistema politico italiano
A partire dai principali leader degli schieramenti
Perché quale che sia l'esito del referendum mi permetto di dubitare che una parte dello schieramento politico italiano vorrà essere portato poi l'anno dopo alle elezioni politiche da colui che ha
Diciamo operato in senso opposto a quello in cui hanno operato tanta parte dei partiti che che hanno concorso alla determinazioni questo referendum se sono stato troppo implicito glielo posso dire ancora più chiaramente cioè se noi adesso andiamo a referendum a primavera
E questo referendum vince come vogliamo noi
E Romano Prodi è il uno dei
Sostenitori dello schieramento opposto sconfitto la sinistra si fa si presenteranno dopo le elezioni guidata da Romano Prodi e se questo referendum fallisse e i partiti della sinistra fossero sconfitti insieme a noi
Il questi partiti si faranno condurre alle elezioni dal principale artefice di quel fallimento
Mi permetto di dubitare quindi abbiamo un duplice appuntamento sicuramente con i referendum che a questo punto si terrà in condizioni difficilissime noi temiamo che questo referendum si è celebrato il tredici giugno in data se semi balneare e quindi chiamiamo a raccolta
Tutti coloro che hanno fatto questa battaglia insieme a noi e che devono avere pur presente che fra quelli che remano contro c'è il leader dell'Unione
Quindi ci aspetta una battaglia durissima difficilissima e noi faremo su questo la nostra campagna alle regionali
Anche nelle manifestazioni dell'Unione noi andremo ad appellarci ai militanti che hanno raccolto le firme se ma noi perché questo trucco sia in qualche modo svelato voi
Sulla base degli esiti degli sviluppi che adesso onestamente nessuno e proporre vedere però quello che posso dire per certo e che questo appuntamento si riproporrà nelle stesse condizioni anzi con molta più durezza in occasione delle prossime elezioni Poli
Su questo però non mi faccia dire di più perché
Altro
Nient'altro allora di ringrazio scusate se siamo stati un po'lunghi e chiudiamo qui questa conferenza è stata grazie a tutti