Incontro con Piero Fassino, segretario nazionale dei Democratici di Sinistra

A buonasera segretario Piero Fassino
Perché il cognome stasera Resta
Giovani dell'Ulivo
Vediamo anche assai fanno Fancelli segretario della Sinistra giovanile
E Luigi Madeo che segretario organizzativo dei Giovani della Margherita
Un giovane professore a contratto che poi Andrea ci racconterà una sua testimonianza così come Fausto che poi ci parlerà della scuola se vuoi salire ora se non salito a poco come preferisce
I dati di una sedia ci raggiunge subito Denis
Due mesi di governo Prodi dopo una campagna elettorale che è stata una delle più lunga nella storia della repubblica
Lavoro intenso duro complicato fatto di scelte anche di rinunce per favorire la forza dell'azione di un governo che cerca di fare ripartire l'Italia sul terreno forse dei valori prima ancora che su quello cruciale dell'economia
Allora Fassino a che punto siamo io e passerei subito un microfono
Ma grazie intanto di questa sera per questa occasione di incontro discussione grazie
Regione della Sinistra giovanile del Margherita a quanti hanno scommesso su una festa del giovane dell'Ulivo che io credo sia una festa molto importante
Perché credo che questa scommessa degli
Proseguire nel cammino che abbiamo cominciato a percorrere un viso undici anni fa quando abbiamo dato vita all'Ulivo sia assolutamente essenziale tanto più dopo la vittoria elettorale di quest'anno
Con le tre vittorie elettorali
Dalle elezioni politiche verso le amministrative e nei referendum si è chiuso un ciclo non solo un ciclo elettorale un ciclo politico si è chiuso
Un lungo ciclo politico caratterizzato dalla presenza di Berlusconi e dalla prevalenza politica della destra di Forza Italia
Adesso si tratta di aprire un ciclo nuovo
E questo ciclo Nuovo vengo subito e questo ciclo Nuovo
Lo dobbiamo costruire aprire diciamo nel segno del riformismo mai come in questo momento
Si avverte l'importanza di una risposta riformista i problemi del Paese l'azione del governo su cui risolverlo subito
Deve avere questo segno l'Italia ha bisogno di una grande
Di una grande azione di governo riformista che sia capace di restituire al Paese quelle certezze quelle speranze quell'opportunità quelle possibilità che nei cinque anni di governo la destra mortificato
Ma una sfida riformista non si vince soltanto dal lato del Governo
Nel due mila e uno
Noi abbiamo perso le elezioni nonostante che fra il novantasei e due mila uno l'Italia si è stata governata tutto sommato bene
Nel due mila uno riflettendo sulla sconfitta elettorale dicemmo
Che un riformismo senza popolo
Non era sufficiente che un riformismo dall'alto non era sufficiente si può governare bene si possono perdere lezioni perché non basta governare bene se contemporaneamente non c'è un soggetto politico forte che non solo guida l'azione di governo ma fa vivere nella società
Quei valori quei principi quelle politiche quella progettualità che poi ispirò anche l'azione di governo
E quindi la scommessa di trasformare l'Ulivo in un grande partito democratico e riformista è oggi
Questione assolutamente intrecciate inscindibile dal successo dell'azione di governo la sfida riformista si vince su due fronti
Se chi governa il Paese è in grado di realizzare nell'azione governativa di tutti i giorni quelle innovazioni che sono necessarie
Per restituire al Paese prospettiva crescita sviluppo espansione fiducia certezze
E se contemporaneamente
C'è nel Paese una grande forza riformista che è l'Ulivo che il Partito democratico capace di far vivere quella politica quella progettualità quella tensione a milioni e milioni di persone
Di donne e di uomini del nostro Paese quindi le due cose si tengono
Sarà più difficile la navigazione del governo Prodi e della maggioranza di centro sinistra se il progetto di costruzione di un grande partito democratico non si realizzasse
E d'altra parte questo progetto ha un senso in quanto
Sia capace di costruire le condizioni perché riformismo non sia solo una tensione ideale culturale politica ma sia una progettualità capace di governare quindi le due cose si tengono in modo molto forte
Ne discuteremo questa sera presumo
L'azione di governo beh io penso che l'azione di governo sia partita bene devo dire che se c'è una cosa che io
Ho trovato caricaturale non fondata e una certa immagine che abbiamo letto sui giornali secondo cui di governo Prodi sarebbe partito con una falsa partenza non ho capito dove dove è stata questa frase pronte
Perché in politica estera
Mi pare che abbiamo dato il segno di un Governo che vuole restituire all'Italia una funzione un ruolo sulla scena internazionale
Superando quella condizione di marginalità cui ci aveva condannato in Europa e nel mondo Berlusconi
Dall'aver immediatamente avviato tutte le procedure per il rientro dei soldati italiani dall'Iraq
Allora riconfermato però il nostro impegno di scenari delicati critici per la stabilità del mondo come l'Afghanistan i Balcani
Alla determinazione per far svolgere un ruolo all'Italia nel dossier iraniano che è una delle cose più complicata dell'agenda politica di questi questo momento sei
Ha un ruolo che l'Italia cerca di tornare a giocare insieme agli altri Paesi europei nel Medioriente
In un momento in cui come sappiamo tutti la situazione nella regione sta diventando nuovamente incandescente drammatica
E tutto questo lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo con un segno molto preciso importantissimo
E cioè di un'Italia che vuole fare tutto questo non a prescindere dall'Europa mai in Europa è come l'Europa recuperando un ruolo una centralità dell'Italia in Europa che con il governo Berlusconi era stata messa in causa quindi se io guardo la politica estera non vedo una falsa partenza vedo invece una azione molto determinata coerente con un impianto riformista del governo del paese sul piano economico
Ma e pare intanto siamo partiti bene non non vedo una falsa partenza nel fatto che abbiamo detto la verità al Paese
E chi governa il dovere della verità prima di tutto nel rapporto coi cittadini
E Padoa Schioppa anche forte del fatto che era sul suo profilo di tecnico non lo fa lo fa sospettare di meno di quanto sarà insospettabile io di essere parziale ha potuto dire la verità più ascoltato di quando avrei potuto ascoltare io
Dicendo le stesse cose forse no e cioè che
Cinque anni di governo Berlusconi sono state il gelo dell'economia italiana
Crescita zero deficit al cinque per cento debito pubblico al centodieci per cento riduzione di competitività stagnazione produttiva affanno di competitività sui mercati internazionali
Un disastro parliamoci chiaro la fase di risanamento di quanto tempo avrà bisogno
E adesso ne parliamo ma io penso che ecco l'altra cosa rispondo subito l'altra cosa giusta che è stata fatta e che non sono abbiamo fatto un'operazione verità per cui Paese sa che la situazione critica ma abbiamo anche detto fin da subito
Che noi vogliamo evitare quello che può essere stato in altre fasi un rischio se non
Un fatto certo un rischio
E cioè di mettere in campo una politica che separa i due tempi il momento del risanamento dal momento dello sviluppo anche perché questa distensione del tutto astratta come è ovvio
Serve a risanare cioè avviare un una riduzione del debito perché per quanto più riduce il debito tanto più liberi risorse che sono assorbite dal debito per finanziare investimenti e crescita
E serve crescita perché la che certi serve ad accumulare risorse che ti servono a pagare anche il debito quindi è un po'di scuola e a me è sembrata sempre un po'astratta questa distinzione sui due tempi in realtà i due tempi non esistono così marcatamente di stenti perché l'uno tiene l'altro ma in ogni caso è importante che il governo abbia detto che la sua volontà la sua intenzione la sua determinazione e quella di non produrre in nessun modo una separazione quindi un'azione che fin dal DPF dal Documento di programmazione economica e finanziaria che è stato presentato in queste settimane che il Parlamento Seminara da questa settimana
L'impostazione della manovra correttiva parziale che già si fa adesso e soprattutto l'impostazione della legge finanziaria
Che si farà e che a fine anno
Vogliono tenere insieme tre fronti
Avvio della riduzione del debito
Misura di sostegno alla crescita a partire per esempio dalla misura di riduzione del cuneo fiscale come forma di sostegno alla competitività delle imprese
Ed equità sociale
Ed è importante tenere insieme questi tre fronti
Finisco però se io devo guardare all'azione di tanti ministri in queste settimane vedo
Che tutti si stanno muovendo con diciamo con un passo che secondo me se giusto per esempio penso
Al modo cui Fioroni ministro e la Bastico viceministro della pubblica istruzione si stanno muovendo per rimediare immediatamente ai guasti più evidente della legge Moratti per modificare
Quell'impianto per arrivare rapidamente un provvedimento che innalza e l'obbligo scolastico a sedici anni eccetera eccetera
Penso a come Mussi si sta muovendo in un rapporto sia con l'università sia col sistema dell'impresa e per rilanciare fortemente diciamo l'azione pubblica a sostegno della ricerca dell'innovazione
Penso come Damiano ministro del lavoro in questi giorni aveva due segnali molto importanti
Ancorando fortemente alla riduzione del furgone o fiscale alla consolidamento dei contratti a tempo indeterminato
Presentando un pacchetto non ci andò la presentazione di un pacchetto per la sicurezza del lavoro a fronte di nuove morti che hanno reso evidente come
Nel due mila sei si muore ancora in Italia per il lavoro
Prendendo un ma il provvedimento appunto diciamo una circolare interpretativa
Della legge Biagi a favore dei lavoratori dei call center che sono come sappiamo Courtois sì tutti giovani esposti a un rischio che vanta di precarietà
Potrei continuare non la faccio lunga perché sono già stato lungo ma per dire che mi pare che il passo sia stato un passo giusto naturalmente
Bene che si sia partito col passo giusto per la sua perché questo passo bisogna tenerlo e questo sarà o il compito di tutti noi in primo luogo di chi ha responsabilità di governo
Per presentare la prima festa nazionale dei giovani dell'Ulivo proprio un paio di giorni fa tre giorni fa ha Stefano Fancelli insieme a Pina Picierno hanno firmato un documento che sicuramente è stato poi elaborato con il contributo anche di altre persone sì mi rendo conto ma non
Vediamo se è sempre quella
Non so se si riesce a far qualcosa questo microfono ma io temo che toccando io faccia un pasticcio non so se possiamo chiamare Francesco tento intanto di alzare io un po'alla voce nel frattempo grazie si dà una mano grazie
Allora dicevamo appunto hanno film pubblicato questo documento allora questi giovani chiedono per il futuro di dell'Italia di cambiare la politica e di farlo con uno spirito unitario e sono due cose credo non
Da poco che attendono delle risposte quali
Va bene qui veniamo subito al noto diciamo intanto io considero molto importante l'ho già detto che
Si sia fatta la festa dei turni dei giovani dell'Ulivo che si sia compiuto questo atto politico di intesa
Regione della Sinistra giovanile Giove della Margherita naturalmente
Nel momento in cui sottolineo il valore di questo fatto dico anche una cosa di cui sono convinto che ho già detto cioè per usare un linguaggio matematico
L'accordo tra Margherita e DS quindi anche tra i loro giovani è condizione necessaria perché nasca il partito democratico ma non è condizione sufficiente
Necessaria perché senza un'intesa forte tra i due principali forte partiti riformisti che costituiscono i principali azionisti dell'Ulivo L'Ulivo in un partito democratico non si trasforma sta evidente
E tuttavia noi sappiamo che vogliamo questo e non per l'avvocato dico per andare al di là di noi
Per parlare ha un'area di cittadini e anche di giovani più larga di noi e quindi la nostra intesa è condizione necessaria per riuscire a attivare un processo che sia più largo che sia capace di mobilitare energie risorse ai grandi soprattutto tra i giovani perché
Io
Ho sempre considerato con grande in con grande attenzione appresso tutto il lavoro che le nostre organizzazioni giovanili fanno ma sappiamo che i giovani che stanno che si riconoscono nell'Ulivo non necessariamente tutti si riconoscono Ulivo attraverso le loro le nostre organizzazioni giovanili e quindi dobbiamo essere capace di costruire un circuito virtuoso che ci consenta
Di aggregare uno spettro di di di di forze ampio sia quelli che oggi dai partiti e dalla verso le si sentono presentate sia quelle che non si sentono rappresentati
E che invece si sono riconosciuti in questi anni direttamente nell'Ulivo senza la mediazione dei soggetti politici che l'Ulivo costituiscono quindi bene questo processo che noi dobbiamo costruire così come un processo ampio partecipativo democratico largo
Ora
Veniamo al cuore
Perché questo progetto del Partito Democratico è un progetto non velleitario almeno secondo me
è un progetto nel quale sul quale si può scommettere sul quale
Si può tentare ci si può misurare
Ma per tre ragioni vedete la storia del riformismo italiano delle culture riformiste
è come tutti sappiamo la storia una storia plurale
A differenza del di quello che è accaduto in altri Paesi
Europei
Il riformismo in Italia si è inverato nel corso di più di cento anni di storia del nostro Paese in più culture riformiste anche in più organizzazioni politiche diverse e distinte e spesso opposte
Se uno guarda come alla al alla storia del nostro Paese le sue culture politiche vede che c'è la storia al nostro Paese un grande riformismo di matrice socialista
Che lungo più di un vicente quarant'anni di storia dal
Dal commento di Labriola Carlo Marx sino ad oggi ha dato vita a tanti diciamo partiti politici
Della sinistra c'è un riformismo di carattere cristiano cattolico sociale e popolare
Se un riformismo di natura mazziniana azionista liberaldemocratica io vengo da Torino tutte queste tre riforme nessuno guarda la storia di Torino se li ritrova tutti perché a Torino la Torino di Gramsci a Torino di di Domenico Savio di don Cafasso di dopo rione di San Giovanni Bosco della Torino di Gobetti
No di tre di uomini che hanno interpretato rappresentato storie e culture riformiste riverse e che per le vicende storiche del mondo dell'Europa dell'Italia
Sono state storicamente distinte e se guardiamo a tempi più vicino a noi parliamo dei cinquant'anni di vita della Repubblica che abbiamo alle spalle non solo sono state distinte si sono organizzata rappresentate in partiti che stavano in schieramenti opposti
E questo ha fatto sì che nella storia politica italiana il riformismo pur essendo una cultura largamente diffusa e anzi essendoci più riformismi
Mai ci sia stato un soggetto politico unico che abbia rappresentato tutto riformismo Italia
Il tema questo è il tema del partito democratico
Il tema è oggi ci sono o no le condizioni perché il riformismo italiano nelle sue diverse articolazioni e culture sia rappresentato da un unico soggetto politico questo il tema tema del prerogativa sto qui
E la mia risposta è sì
Perché perché sono intervenuti cambiamenti enormi di scenario internazionale interno istituzionale
Che non si non legittimano più e non giustificano più che diverse storie culture riformiste non stiano insieme
Ci sono oggi le condizioni per unire quello che fino a ieri era diviso
Scenario internazionale
Perché diverse culture riformiste in Italia stavano in partiti che stavano in campi opposti perché la storia delle o del mondo dell'Europa dell'Italia per cinquant'anni è stata segnata dall'equilibrio bipolare
Dall'appartenenza di campo
E l'equilibrio mondiale ed europeo bipolare determinava la dialettica politica interna di ogni Paese
Noi abbiamo fatto l'Ulivo dopo la caduta del muro di Berlino non avremmo mai potuto farla prima
è evidente
La caduta del muro di Berlino ha ha rotto Lecco le le le distinzioni le divisioni l'appartenenza di campo
Non solo la caduta del muro di Berlino ha prodotto due processi politici che hanno avvicinato due grandi culture riformiste
La sinistra sull'onda della caduta del muro di Berlino ha dovuto ridefinire se stessa la sua identità al suo profilo la grande trasformazione
Dal Pizzi in PDS poi DS che cos'è se non la trasformazione della principale forza politica della sinistra nel segno del riformismo dell'assunzione fino in fondo della cultura dei valori del riformismo socialista e socialdemocratico
E la e la il mutamento la caduta del muro di Berlino e tutti i processi che questa indotto determinato la crisi della democrazia cristiana come grande partito interclassista e quella crisi ha determinato la liberazione da quell'involucro
Di quel riformismo di natura cristiano sociale popolare cattolica che si è collocato immediatamente dentro il centro sinistra e l'Ulivo è stato il primo momento di unificazione di questi due riforme
Ho quindi c'è una scena internazionale finisco rapidamente ragionamento
C'è quel vincolo internazionale che si teneva divisi non c'è più
Secondo e cambiato enormemente la società italiana
E nel grande mutamento della società italiana
Quelle culture riformiste che fino a ieri prospettavano alla Società Italiana progettualità e disegni distinti
Sono venute via via costruendo una intelaiatura vale un Riale progettuale comune
Se qui ci fosse Enrico Letta
E ci mettessimo a discutere io l'UNESCO premo che io Enrico Letta siamo d'accordo
Su come affrontare il grande tema della pace della governance globale delle responsabilità che una governance globale comporta
Da parte di ogni Paese saremo d'accordo nel sottolineare il nesso inscindibile che c'è tra l'Italia e l'Europa è come non si possa pensare il futuro di questo Paese se non in Europa
Saremo d'accordo nel riconoscere il valore dell'impresa del mercato come lo strumento per accumulare quelle risorse senza le quali nessuna politica redistributiva e di equità realizzabile
Saremo d'accordo nel sottolineare l'inscindibilità del rapporto tra coesione sociale competizione dunque la necessità di mantenere pur rinnovando l'ultimo un welfare è uno stato sociale caratterizzato dall'universalità dei diritti
Saremo d'accordo nell'affrontare i temi della crisi della democrazia rappresentativa respingendo le derive le suggestioni populistiche e plebiscitarie che pure in Italia abbiamo conosciuta a vantaggio di una ridefinizione degli assetti istituzionali e costituzionali
Fondati su un forte grado
Di interazione tra società il sistema politico
Scopriremo che io Enrico Letta siamo divisi più della storia da cui veniamo che dal presente da quello che vogliamo costruire insieme
Chiaro e allora e allora dico questa è un'altra ragione perché non si capisce perché dobbiamo stabilisca
Terzo e finisco
C'è stato in questi anni in Italia un grande cambiamento istituzionale
Dal novantadue ad oggi noi in virtù del grande terremoto che ha sconvolto il sistema politico istituzionale italiano all'inizio degli anni novanta in Italia siamo dentro una lunga transizione che ha cambiato fortemente il profilo dell'assetto della democrazia italiana sempre di più nella direzione di una democrazia dell'alternanza del bipolarismo
Ma quel processo non è compiuto e non è compiuto perché
Perché noi scontiamo quella che forse è stata
Una assolutamente in buona fede una semplificazione qualche volta una ingenuità
E cioè pensare che si potesse modificare un sistema politico modificandone le regole
Si modifica un sistema politico modificando le regole ma se contemporaneamente non riformi soggetti politici che sono gli attori del sistema politico il sempre così per modificare delle regole non ti permette di cambiare il sistema politico
E noi se vogliamo una democrazia bipolare consolidate forte in Italia
Abbiamo bisogno di mettere in campo una riforma del sistema politico che ci faccia andare oltre quella che è una geografia di soggetti politici che ancora in gran parte figlia del sistema proporzionale della cultura proporzionalista
Chiaro
Guardiamo quello che accade in Europa in Europa
Quale che sia il sistema elettorale che in ogni Paese in vigore quale che sia la geografia politica che ogni Paese conosce
Ci sono ormai tre regole consolidate
In tutti i Paesi che hanno una democrazia dell'alternanza un sistema bipolare primo quando gli elettori vanno a votare hanno di fronte un'alternativa tra due ipotesi certosini un campo conservatore un Caf
Come ha pronto un perfetto
Allora quando si va a votare dovunque gli elettori scelgono quale che sia ripeto la legge elettorale la geografia politica tra un campo conservatore un campo progressista e così anche in Italia centrodestra centrosinistra sono queste
Seconda regola che c'è dappertutto quei due campi non sono due partiti sono due coalizioni di forze politiche e questo anche in Italia centrosinistra centrodestra non sono due partiti sono due coalizioni
Terzo ed esattamente il punto fragile in Italia e per cui il partito democratico serve
Che cos'è che rende solida la democrazia bipolare dell'alternanza là dove funzione
Che quei due campi conservatore progressista che non sono due partiti ma sono due coalizioni dove hanno il loro punto di solidità forte nel fatto che ciascuno dei due campi
è guidato da una forza principale grande che basta per consenso elettorale forte per radicamento sociale forte per cultura di governo da identità e solidità all'alleanza interno
Il centrosinistra italiano ha bisogno di questo noi oggi governiamo questo Paese
Con un'alleanza che è stata che è costituita da tredici partiti non so se è chiaro
Un'alleanza di tredici partiti a al di là di tutta la buona volontà e la migliore volontà di tutti esposta un dato di fragilità Obiettivo e dall'altra parte sono Ottone non sono quattro perché sono
E AN UDC Forza Italia lega e poi ci sono il partito di De Michelis sono sono altri minori otto
Otto di cui e tre ritiri qui fa ventuno
Un sistema politico bipolare incardinato su ventun partiti con una spinta un rigurgito proporzionalista non è un sistema che è come dire in grado di essere solido se lo vogliamo rendere solo dove abbiamo esodi riprendere fortemente un disegno bipolare questo lo facciamo per un verso se si ripiglia
Seriamente la strada di dare a questo Paese una legge elettorale degna di questo nome non questo sgorbio che ci hanno dato ma non basta questo sei comunale zainetto orale
Che sia effettivamente funzionale a un sistema di polare non c'è una riorganizzazione del sistema dei soggetti politici di coloro che si presentazione dei partiti
E il campo del centro sinistra ha bisogno di una grande forza che sia quella che guida quell'alleanza gli dà solidità agli da coesione gli da leadership
Allora queste sole tre ragioni forti per cui la scommessa del partito democratico non è un'avventura una una velleità poi discutiamo tutto il resto come fatto come non fatto la forma organizzativa
Tutte cose che si devo discutere ma il nodo è queste cose io dico sono fondate o no praticata la risposta
Fino adesso la discussione è stata impostata male e io spero che da prossimi giorni cambi è stata tutta impostata su
Che forma avrà dove chi lo dirige chi non lo dirige come si chiama tutti aspetti che sono importanti ma solo figli di un impianto non sono la radice dell'impianto
Il problema è questa è la discussione doveva fare tra di noi
è vero o no come che oggi è possibile costruire un grande soggetto politico capace di unire riformismo italiano in un unico partito perché chi risponde sì come rispondo io allora poi a Frodo tutti gli altri problemi oppure si può rispondere anche no allora un'altra strada
è un'altra ipotesi c'è chiaro bisogna qual è il tema politico
Perché se no andiamo dietro al gossip giornalistici che sono devastanti degenerati i quali si fanno discutere tutta di Balla che non hanno niente a che vedere col problema politico le io lo dico con grande chiarezza io sono ormai sconcertato di fronte a un giornalismo il quale anziché aiutarci a discutere cose vere ci fa discutere tutti i giorni delle cose che non servono
Io neo le scatole piene discutere cosa che non sa voglio discutere delle cose utili
Lo dico perché so che ci sono dei giornalisti qui prende prendere buona nota
Ne abbiamo le scatole piene
Del gossip politico
Vorremmo discutere delle cose vere la cosa vera il cuore della discussione per loro carico soli termico posto adesso non sono altre cose e pregherei i giornalisti di cercare di accorgersi ecco grazie
Allora segretario
Il governo ha un programma da realizzare che deve tenere conto della complessità dei problemi della società ma a davvero in mente
I giovani che poi parole vengono definiti il futuro e la ricchezza di questo Paese io vorrei tornare con il coronamento avevo fatto fin qui parla bene tutto il giorno
Perché se perché noi vogliamo scommettere su questa idea
Di una risposta riformista forte sia sul lato del governo sia sul lato del soggetto politico
Perché avvertiamo che questo è un Paese drammaticamente fermo a un partito da climaticamente scusa ipotizzato è una società drammaticamente bloccata
E chi è che paga la sclerosi chi è che paga il balzello chi è che nel blocco vede ridurre le proprie speranze le proprie aspettative nomi io che sono un uomo di cinquantasette anni quello dove fare più o meno l'ho fatto quello che dalla vita doveva avere più o meno lo voto
E sono quelli che hanno mentale che ne hanno diritto di sapere se potranno vivere
In una società in un Paese in grado di metterli
Nelle gialli capace di mettere le condizioni di scommettere sulla proprio sul proprio talento sulla propria capacità sulla propria voglia di vivere sulla propria voglia di costruirsi un futuro di soddisfare le proprie aspirazioni e le proprie ambizioni perché
Questo è il tema e io penso che se c'è un progetto che parla ai giovani e questo d'altra parte guardate non è senza significato
Che se c'è un sicuro come dire un'area da un punto di vista demografico diciamo e sociale della società italiana che più si è identificato nell'Ulivo sono esattamente il gioco
Noi abbiamo vinto le elezioni grazie al volto giovanile così come davamo perse nel due mila uno a causa del fatto che i giovani nel due mila uno avevano ritenuto
Per una quota maggioritaria non tutti naturalmente più seduttivo il messaggio che Berlusconi faceva io ho fatto la campagna elettorale in tutt'Italia Giulia venuta con me può essere testimone di questo
Io ho capito che noi avremmo vinto vedendo quanti giovani c'erano le nostre iniziative non avevo mai visti tanti così
Non solo fisicamente presenti ma erano quelli che dopo vi fermavano stavano lì discutevano venivano e c'era il segno di una generazione che questa volta si riconosceva in noi e non si riconosceva nella destra chiarissimo
Beh noi abbiamo uno adesso un dovere
E quello di onorare questa aspettativa
La fiducia che ci è stata data di non deludere le speranze delle aspettative
Per esempio il provvedimento guardate di di di liberalizzazione di questi giorni dall'alto messo al mondo e vedevo arrivare sesti la farsa di quel provvedimento accoglimento per mille aspetti riguarda prima di tutto il gioco più opportunità di opportunità perché se appunto cominciamo a introdurre modifiche nell'attività degli ordini professionali se apriamo certe attività che oggi sono fortemente bloccate corporativi Zarate se mettiamo in essere
Fattori che s'regalò la Società creano nuove occasioni aprono degli spazi da quegli spazi che l'occasione prima di tutto a chi sudditi chi li deve diciamo
Cogliere di chi chiede e chi deve esserne beneficiario già ed io penso che questa è la la la politica che noi vogliamo fare ciò che vuole fare
Ho sull'rompere i monopoli e privilegi appunto penso che ogni giovane sia assolutamente d'accordo no però alle prime reazioni in qualche caso forti penso tassisti ai farmacisti
Corrispondono le prime correzioni ma c'è il rischio di una politica dei piccoli passi troppo timida
No anzi
Mi pare che ci sia una bella lezione di che cos'è il riformismo
Che non è come spesso si dice in una vulgata un po'cioè spesso me sbagliata
Una deriva moderata no quelli che hanno paura del del progetto del partito democratico
Paventano che il partito democratico sia una deriva moderata e centrista
Siccome io sono un uomo di sinistra continua a pensare che la sinistra sia una cosa utile al mondo non ho nessuna intenzione di costruire Prado democratico per fare un partito centrista
Fiat
Voglio fare un'altra cosa
Voglio fare
Voglio fare un partito riformista che in quanto sia forte riformiste capace di fare una politica riformista conquista anche settori moderati che una cosa diversa
E guardate la il decreto sulle liberalizzazioni è un buon parametro no è una buona cartina di tornasole perché
Perché quel decreto è ispirato da una certa radicalità di decisioni
Non abbiamo avuto paura di dire cose che alcune categorie hanno
Vissuto male quasi come una loro uno urla loro penalizzazione una loro criminalizzazione noi tassisti piuttosto che gli avvocati sulle tariffe minime o i farmacisti per sul sul le farmacie davanti Dal Lago che è alla base cioè benissimo
Quindi quel provvedimento ispirato a una certa radicalità di decisione siamo convinti che bisogna introdurre fattori di liberalizzazione in tutta una serie di attività e abbiamo fatto con grande determinazione
Quella radicalità di decisione non si sposa però con un'arroganza metodologica nel senso che immediatamente abbiamo detto stante che noi riteniamo e queste cose vadano fatte
E riteniamo di farle dopodiché discutiamo
Anche il modo migliore per farlo e se c'è qualcosa che deve essere corretto benissimo la correggiamo perché quindi non c'è nessuno che è un integralista ideologico
No non è che si decide di far vendere veleni prodotti farmaceutici a banco anche nei supermercati per un a priori devo logico ma per una convenienza di natura economica e sociale
Se quello è l'obiettivo cosa facciamo noi riteniamo si debba fare poi mettiamoci attorno a un tavolo ragioniamo se il modo con cui noi lo proponiamo è il modo migliore se voi ci proponete
Correttivi che siano coerenti con la finalità
Benissimo
Radicalità nell'Obiettivo moderazione nel mezzo
No
Ecco dopodiché se invece uno mi chiede che credo sia la ragione per cui le trattative dei terzisti oggi si sono interrotte di cambiare il provvedimento contraddicendo nella finalità è chiaro che lì non trovo pur punto di mediazione vecchia chiaro no sì
L'essere chiaro che noi siamo disponibili a introdurre tutti i fattori correttivi in funzione però di un obiettivo che abbiamo non diciamo negandolo questo mi pare evidente però punto infuso a dicono che stimo discutiamo pure quindi non si tratta di
Non si governa un Paese
Spesso nella vulgata politico giornalistica si usano delle espressioni sbagliate
A chi si fa pagare questo chi si colpisce
Compito della politica non è nel far pagare né colpire
Non si governa per punire qualcuno si governa per risolvere dei problemi
E per far star meglio una società dovrà essere chiaro come approccio
E quindi il governo non è mosso da nessuna intento penalizzante o criminale Zante nei confronti di nessuno
Siamo convinti che l'interesse generale richiede una serie di misure che possono rappresenti e possono anche richiedere la modifica di delle modalità con cui alcuni interessi parli particolari hanno esercitato la loro attività fino ad oggi
E questo appunto lo compia
Ma non è che le ce l'abbiamo con i farmacisti pensiamo che sia giusto per tante ragioni che i prodotti i farmaci atti da banco possono essere vendute non soltanto i farmaci come avviene in tutta Europa
Da molto tempo
Senza andare negli Stati Uniti dove addirittura te li vendo vi si è mai compiutezza moglie
Stiamo in Europa che al posto dello e viviamo
No qui
Qualche giorno fa lunedì abbiamo assistito a un evento storico no i mondiali di calcio che hanno mobilitato il Paese ha rilanciato la bandiera anche l'inno nazionale come dire no
Un enorme partecipazione popolare ora al di là delle tante banalità che poi si dicono anche in questi casi è sicuramente stata l'affermazione del gioco di squadra
è un metodo vincente anche per altre partite Fassino
Ma dunque intanto siamo tutti
Felici che l'Italia abbia vinto abbia vinto in quel modo ciò abbia vinto soffrendo
Guardate e noi però insieme no era amico Campodonico occupata perché guardate è una lezione non c'è vittoria senza fatta
Quelli che spiegano che si vince
Senza fatica spiega una cosa che non è vera
No
Sì oppure sono forme ma non so se ma non vincolare in Olanda a Brera e relativi ai sensi ogni veto ogni Successo
E costruzione
è passione e generosità e dedizione impegno è fatica no
E tanto più ci metti del tuo per legge ha dato più quel successo è forte e legittimato anche sul piano individuale ti gratifica insomma no quindi una bellissima vittoria di una squadra che per vincere ha sofferto
Di una squadra che giocava in una condizione psicologica obiettivamente difficile per tutte le vicende che hanno colpito il calcio italiano e che hanno rappresentato per quei giocatori così come per milioni di tifosi italiani di tantissimi italiani che al calcio si appassionano che il calcio seguono una mortificazione
E quindi ha ha ragione Gattuso a dire che la vittoria c'è stata anche non solo ma c'è stata anche perché c'era stata c'erano state tutte quelle vicende penali era l'autore in quale segnala riscaldata anche una Motta di una molla di riscatto no no di di riconquista di una dignità no quindi tanto più è stata una vittoria apprezzabile
E anche è un segno di fiducia al Paese un Paese che ce la fa un paese che è in grado di vincere le sfide metafora no di un Paese che è capace
Anche di imprese difficili
Non è la prima volta io ovviamente da torinese sono più sensibile ma io penso l'ho successo straordinario che hanno avuto qualche mese fa le Olimpiadi in quella città
Che sono state non solo un successo di Torino sono state un grande successo dell'Italia un'immagine forte che il nostro Paese ha offerto a miliardi di persone che hanno seguito attraverso gli schermi televisivi non in pieno inverno
Cioè quindi da questo punto di vista bene molto importante e credo che sia un segnale
Di fiducia di fiducia forte e gioco di squadra come nel gioco di squadra applicato forse anche ad altre partite come io nella mia vita ho sempre fatto la Mezzala sinistra sono particolarmente sensibile diciamo questo tipo
L'impianto e quindi da questo punto di vista bene molto bene credo che sia un segnale forte di fiducia per il Paese che che dobbiamo utilizzare bene insomma anche per prima di tutto a vantaggio del calcio italiano che penso debba lasciarsi alle spalle che aste brutte vicende di questi mesi e ricominciare ricominciare
Restituendo a tantissimi
Che il calcio lo praticano da professionisti e da dilettanti e sono migliaia e migliaia di persone restituendo milioni di persone che il calcio lo guardano si appassionano tifano quella serenità e quel gusto diciamo di Inter di indizi di identificarsi in una in un agonismo pulito e forte che tiene
Che che è giusto che sia così a una curiosità nei precedenti
Mondiali vinti dall'Italia Pertini era il capo dello Stato Spadolini presidente del Consiglio non ha oggi pittori azzurro Napolitano presidente Prodi Mino ministra in quel periodo nell'altra vittoria era forte nel Paese era aperto
è aperta la questione morale
Oggi resta ancora forte dopo cinque anni di governo di centrodestra la questione morale ma cos'è che il calcio nonostante tutti i suoi difetti riesce anche a dare una boccata d'ossigeno al Paese ma il calcio è stato il proprio in questi mesi metafora
Di come una società sia sempre in grado di produrre
Due facce speculari
Perché il calcio in questi mesi è stato
Diciamo investito di episodi
Gravi che hanno
Offuscato no
Diciamolo sport all'agonismo
La competizione insomma tutto quello che è accaduto e che è oggetto stato oggetto di inchiesta stasera credo anche sia senza vara FAS e al tempo stesso però il quel calcio che abbiamo conosciuto in questa immagine
Certamente così poco appetibile negativa però poi non è il calcio italiano quello è un è un aspetto che ha certamente influito inciso mortificato tanti
Però poi c'è l'altro calcio che quello che abbiamo visto ai Mondiali c'è una squadra che
Che ha la forza di riscattarsi che al senso dell'orgoglio che la capacità di giocare riconquistando la propria dignità quindi se volete il caccia metafora del fatto che una società
Sempre
Teatro di fenomeni di pulsioni di tendenze
Di eventi che possono essere di segno opposto non c'è una società
Cattiva in sé come non c'è una società buoniste c'è una società nella quale maturano processi e fenomeni di ogni tipo sia virtuosi che negativi
Il calcio è una metafora di tutto questo se volete ci ha ricordato che appunto un'ora fa la sentenza del Caf che appunto
Ha scatenato sicuramente sta scatenando in questi minuti in queste ore polemiche no no
Perché poi dopo l'ammontare vittoria dei Mondiali non c'è stato anche chi chiedeva a fronte del massimo rigore di Borrelli e di Rossi una più intelligente clemenza qual è il suo giudizio
Ma guardi ho fatto ministro la giustizia proprio fatto ministra giustizia mi attengo una regola
Che l'operato dei magistrati non si giudica dell'operato dei magistrati e si prende atto
Le sentenze dei magistrati si rispettano sia quando piacciono sia quando dispiaccio e mi fermo qui grazie
Io vorrei tornare al governo
E ai ragazzi andiamo si ragazzi ma io proprio sui ragazzi vuole andare perché c'è stato con l'insetto
Voglio parlare lo chi vuole parlare
Anche voi però anche voi se volete Ro-Ro benissimo Safarova e parlare io tiro al microfono se se vorrei parlare America
Ma io approfitto anzitutto per dire una cosa che quando abbiamo pensato a questa festa con piena abbiamo pensato a una cosa che Pina dice
Ha notato per primo Piero Fassino diceva l'altra sera iniziativa cioè il fatto che in questi anni e soprattutto nelle ultime elezioni per fortuna soprattutto nelle ultime elezioni
E nata la generazione dell'Ulivo perché dico per fortuna perché quell'esperienza che ha fatto Piero Fassino in campagna elettorale abbiamo fatto anche noi
E abbiamo visto le stesse facce quadrate erano centinaia di migliaia di facce quando lei vedi che aprono il cuore io ho rivisto le stesse facce in campagna elettorale al fianco dell'unione dell'Ulivo che ho visto Nicola That la pace delle grandi manifestazioni contro il ministro Moratti
Insomma quella generazione che va dei luoghi del lavoro precario
Ai luoghi delle opportunità del cambiamento quella generazione che aspettava che il ministro Bersani partisse lanci resta e dicesse queste l'Italia delle opportunità non è più la terra delle incrostazioni e dei blocchi
Questa generazione dell'Ulivo c'è
è una generazione che si respira che si vede che cresce ne siamo ben consapevoli insieme a Pina che dovremmo andare a cercare e insieme costruire una nuova esperienza per i giovani dell'Ulivo
E però questa generazione l'Ulivo si diceva prima generazione esigente
E ci sono alcune scommesse che sono importanti io penso innanzitutto a quella del diritto allo studio
Penso innanzitutto a quella quindi della centralità del sapere una delle prime cose che dovremmo fare dovremo Italie soglia ad esempio al fondo che permette cervelli italiani torna in Italia
Cosa che la Moratti ha lasciato spento
E poi c'è una cosa che come dire è un po'una sfida la sfida di questo tipo la dico in due battute
E da molti anni che il nostro Paese aspetta un corteo per la riforma delle libere professioni
Noi giovani dell'Ulivo crediamo che questo sia giunto il momento di dire che se il ministro Bersani visto che è persona che se la sente se il nostro Ulivo se la sente noi siamo pronti questa generazione di luglio a farla scendere in campo
Così come né sostegni o in quel riformismo di popolo di un giovane popolo che vuole spingere l'azione di governo anche oltre quelli che sono già i risultati che stiamo perseguendo così anche sul nuovo partito
Io quando parlo con con la Sinistra giovanile ma quando parlo con gli amici Gemma che Italia dico così non è non è che abbiamo bisogno di qualcuno in meno ne abbiamo bisogno di mille in più
Ne abbiamo bisogno di dare cittadinanza ad una generazione che chiede una politica nuova allora
La partecipazione della costruzione del partito democratico quale sfida di costruzione di un partito che gli ha cittadinanza ad una generazione che chiede una politica nuova nuovi canali partecipazione una nuova cultura politica nuove forme organizzate e quali spazi quale opportunità questa generazione anche di rinnovare la classe dirigente
E la cultura politica ecco io credo che ci siano queste due sfide che sono due disponibilità e disponibilità della generazione dell'Ulivo che c'è ha voglia di essere protagonista allora
I partiti il mio partito e a questo se ne del partito democratico cosa possono metterci è una domanda ovviamente
Dico questo io penso che uno dei delle fondamentali obiettivi che noi ci dobbiamo porre
Per restituire questo Paese crescita sviluppo speranza è quello di
Riaprire
Le porte sono chiuse
Io farei restituire opportunità che si sono ridotte
Consentire a un giovane di guardare alla vita
E soprattutto a se stesso la propria voglia di costruire una vita al proprio talento la propria capacità la propria professionalità
Di poterla esercitare appieno
Allora qui ci son tante cose da fare primo c'è da restituire certezza al lavoro
Noi sappiamo tutti che viviamo in una società flessibile
Ma una società flessibile non sta scritto da nessuna parte che debba essere automaticamente necessariamente una società precaria io continuo a non accettare
Quell'equivalenza concettuale che paradossalmente viene sostenuta dalla destra o dalla sinistra più estrema per cui la flessibilità e la precarietà sono stessa cosa no
Io penso che una società può essere flessibile viviamo in una società flessibile abbiamo tutti in tasca questa roba qui questa roba qui è il segno della società flessibile la flessibilità della comunicazione nel tempo e nello spazio quando io ero ragazzo se volevo telefonare
E stavo attaccato al telefono fino in casa o in ufficio se non telefona no ero rigido nella comunicazione questo il simbolo di una società flessibile
Quindi viviamo in una società flessibile ma è una società flessibile devono essere tutelati i diritti le opportunità le certezze
Perché nessuno vuole vivere precario nessuno deve essere messo nella condizione riguarda la propria vita con ansia con angoscia comunque
Incertezza esistenziale quindi grande tema è questo
Da questo punto di vista si vedrà quanto sia stata felice ad opportune alla scelta di di nominare Cesare Damiano ministro del lavoro che ha questa bussola molto chiaro
Il che vuole ricostruire una politica del lavoro che sia capace di ricostruire un grado di interazione di coerenza tra una società che ho che è flessibile e che che tale dentro la quale però bisogna garantire le tutele e i diritti le certezze a partire dalla certezza di avere un lavoro nel quale ci si possa identificare sul quale poi si possa scommettere sul quale si possa confidare eccetera
C'è da offrire opportunità di attività di lavoro la questa questione professionali del delle libere professioni più che degli ordini professionali ordini sono uno strumento in grado tema e l'esercizio delle libere professioni non lo conosco bene perché quando ero ministro della Giustizia feci appunto cercai di fare la riforma che fu bloccate era l'ultimo anno di legislatura dall'ostruzionismo della destra
Penso che sia assolutamente necessario mettere mano alla riforma delle libere professioni ma badate anche cui io ho cercato di spiegarlo
Ai rappresentanti degli ordini professionali con cui ho lavorato per più di un anno arrivando un testo che era stato
Buona misura accettato e condiviso
Ma non perché non ci si voglia punire i professionisti esattamente per il contrario
Bisogna avere un approccio giusto
Permettetemi visto me ne sono occupato di a dedicarsi qualche minuto affrontarlo perché può essere utile
Le professioni le libere professioni fare il medico fare l'avvocato fare lui l'architetto le libere professioni
Sono state per lunghissimo periodo fino a pochi anni fa
Professioni che erano regolate governate in ogni Paese da regole e modalità diverse
Sia nella definizione dei degli dei curricula universitari della qualità dei titoli di studi dell'esercizio delle professioni
Erano attività fortemente caratterizzate da un alto grado di protezione sul mercato interno di ogni Paese
Questa cosa qui è saltata
Il prima ce ne se rende conto meglio è cosa voglio dire
Che il mercato unico integrato europeo ormai vale anche per l'esercizio delle attività professionali
Che la globalizzazione vale anche ormai per l'esercizio delle libere professioni
E quanto prima ci si rende conto e se ne rendono conto gli avvocati italiani gli architetti italiani notai italiani di commercialisti italiani
Che il campo di loro azione non è soltanto più l'Italia è un campo più vasto e che devono competere ogni giorno in un mercato che è libero aperto integrato
Con i grandi studi professionali di Londra o di Parigi o di New York o di Tokyo e che o si mettono nelle condizioni di essere competitive o le protezioni che hanno protette per lungo tempo non li proteggeranno più prima se ne rendono conto meglio è quindi la riforma dell'attività libere professioni è un modo per tutelare intanto chi una libera professione la fa
Che crede di essere tutelato dal protezionismo ma quel protezionismo lì non esiste più
è chiaro
E lo sanno prima di tutto i giovani nostri che non trovando lavoro in uno studio professionale italiani vanno nello studio professionale a Londra a Parigi e poi tornano in Italia come rappresentante di quegli studi professionali a parlate vita professionale
Quindi c'è la necessità di fare i conti anche in questo che è storicamente
Le corporazioni nel Duecento come nascono nascono intorno le libere professioni o no
Quindi storicamente nei secoli stata un'attività protetta e protetta su un ambito territoriale delimitato che è stato il mercato interno
Di un
Di una città di un principato di un ducato di un o di uno Stato nazione oggi non è più così
Oggi l'esercizio della libera professione deve fare i conti col mondo esattamente come fanno i conti col mondo Lane prese
Di ogni altra attività e quindi per questo tuo episodi fare un salto
In termini di riorganizzazione dell'attività professionale e facendo un salto si tratta di riorganizzarla apprendo queste professioni e quanto più la copre Lapa Itu offre opportunità di accesso a una generazione nuova
Che oggi è bloccata nell'accesso alle professioni da filtri di carattere protezioniste corporativo che non sono più utili né a proteggere chi la professione la fa né a chi a a consentire di poterla fare a chi la vuole fa del tema così va affrontato
Sosa è chiaro
E quindi anche questa storia per cui se io ho sempre guardato con come dire com'come mi capisco la ratio mass se noi pensiamo che facciamo latini come dire facciamo la riforma libere professioni contrapponendo il giovane che vuol fare l'avvocato all'avvocato che lo fa già non è quello il tema
Facciamo l'esercito la riforma delle professioni per tutelare meglio chi lo fa e per consentire maggiore accesso chi lo vuole fare le due cose devono stare insieme stanno insieme in una riforma che guardi al futuro che guardi al futuro no scatta il tema
Io penso che questa sia una grande sia una grande questione e poi finisco
Forse potremmo parlare di altre tante altre cose ma c'è due cose dico di corsa uno c'è il grande tema che ha già di cui ha parlato Stefano
Cioè come noi
Restituiamo all'attività di studio di una generazione quella qualità quella forza quell'opportunità quelle possibilità che oggi spesso sistema universitario scolastico non offre non sto dicendo intendiamoci bene
Che è una sciocchezza
Che il sistema universitario italiano non sia
Di adeguata qualità perché lo è continua a essere il sistema si è universitario sia scolastico italiano tra i migliori del mondo non ebbe nero che
Si sta impoverendo il podista qualità ma quella qualità rischia di essere arrivi a rischio nel momento in cui tu metti a disposizione di quel sistema le risorse necessarie
La stragrande maggioranza delle università non le risorse neanche per pagare dodici dodicesimi di stipendi ai docenti che attività di ricerca volete che facciano se non hanno neanche i soldi per pagare gli stipendi
è chiaro che o noi mettiamo a disposizione le risorse necessarie abbiamo un'idea di investimento forte
Sul sistema formativo grandi paesi gli Stati Uniti la Germania il Giappone la Francia l'Inghilterra per parare i grandi paesi d questo modo come son diventati grandi
Perché hanno speso sempre più degli altri
Una quota del prodotto interno lordo sulla formazione e sul sistema educativo solo università sulla scuola e scommettendo di più sono diventati più grande l'India perché è diventato un colosso mondiale perché sforna un numero di genieri ogni anno che fa paura
Perché ha scommesso sulla formazione sull'educazione e sulla conoscenza
E noi dobbiamo scommettere molto di più noi siamo il Paese tra dell'OCSE cioè dei Paesi industrializzati di questo mondo che ha il più basso indice
Di di quota appeal sul sulla sulla spesa per la formazione presto presidente
Questa roba qui cultura se tutti ameni intasca un telefonino di una di una società finlandese
Perché in Finlandia lo costruiscono lo compariamo ci son tante ragioni una delle ragioni che la Finlandia da molti anni spende il tre per cento del PIL per la ricerca e lo zero cinque per cento nella differenza tra tre zero cinque se la differenza tra chi lo produce chi lo compra appunto è finito
Ma che si vada
Piano
Qua dobbiamo dire che la generazione Olivo
La generazione Olivo è nata anche perché la maggior parte delle persone dei ragazzi che stanno quale dei nostri amici nostri aderenti non hanno mai avuto una tessera nelle democrazie cristiane di partito
Comunista quindi che ha qualità quelli che sono i accedere a Torino e i frenatori ne siamo sicuramente The agli acceleratori
Io mi sono conservato una domanda
Il segretario Fassino oggi leggendo la sua a a lo stralcio del livelli Sud unitari da suo consiglio l'articolo sui nell'antico e poi leggendo alcune agenzie di stampa emergeva una parola Federazione patto federativo
So che ha chiarito questa cosa pecche Imola chiarisco chiarisco subito
Tanto l'articolo quell'articolo che è stato Cook portato pubblicato oggi è stato pubblicato per una rivista bimestrale e gli articoli che si fanno per il bimestrale vengono scritti molto tempo prima di quando vengono pubblicati
E quindi quando è stato scritto quell'articolo era in campo ancora la discussione tra di noi anche su un'ipotesi federativa che io ho evocato non come proposto ma come una delle ipotesi che sta in campo
Personalmente io sono favorevole alla costruzione di un Partito Democratico che sia un partito
E quindi più la configurazione del Polo democratico alla configurazione di un partito tanto meglio è
Naturalmente da sapere che qui non basta dire un partito perché perché voi siete più giovani io sono più anziano
Chi come la mia generazione o anche Generazione più precedenti ma non giovani come le vostre
Ha fatto politica l'ha fatto crescendo e costruendo la sua esperienza
Nel partito nel diciamo nel nel
Né i partiti democratici di massa del Novecento
Che erano finiti una certa Società di una società fortemente compatta di una società Ales la società fordista della Società industrialista di una società fortemente strutturata
E oggi noi viviamo in una società fluida viviamo nella società della modernità liquida da chi direbbe Bauman viviamo in una società in cui le identità sociali le appartenenze sono tutte molto più sfumate sono tutte molto più
Complesse e allora nel momento in cui diciamo bisogna costruire un partito democratico
è un campo che io considero di grande interesse di ricerca di costruzione forse una delle cose che che rende affascinante anche la vettura ricostruirono partito è che cos'è un nuovo partito nel in questo secolo
Perché non siamo tutti cresciuti presente in un partiti fortemente strutturati
Costruite secondo una struttura di carattere piramidale che dal centro procedeva Piramidal mentre scendendo verso la periferia
è ancora così serve un partito così
Un partito è figlio di una società e figlio del sue forme di organizzazione figlio degli assetti istituzionali che regola la vita pubblica per esempio si può costruire oggi un partito
Democratico
Fortemente radicato presente nella società senza tener conto che abbiamo modificato il titolo quinto che il Titolo quinto ha spostato per esempio poteri ed equilibri degli assetti istituzionali dallo Stato centrale al sistema dei poteri regionali e locali
Quando si evoca ruolo forte che hanno i sindaci cani presidente regioni che ha una certa classe dirigente politico amministrativa
Locale né i Comuni le Province le Regioni ben non si evoca come scioccamente dice qualcuno nomenclatura no
Si evoca una riforma della formazione della classe dirigente che l'Italia ha conosciuto in questi anni
Per cui oggi quando noi pensiamo alla classe dirigente del Paese non possiamo pensare che si esaurisca soltanto in chi fa il ministro chi siede nel Parlamento nazionale
E altrettanto importante come parte della classe dirigente del Paese chi fa il sindaco di una grande città chi fa il presidente di una Regione chi amministra comunità grandi a livello territoriale locale pensiamo a un partito capace di avrà rappresentare una diversa articolazione del sistema politico istituzionale per esempio di questa natura
E quindi un Pai un partito che sia molto più federale dal punto di vista dell'organizzazione territoriale del rapporto tra centro e periferia
Un parto lo vogliamo vogliamo cos'era un partito democratico che cos'è un partito democratico nella società di oggi quali sono gli strumenti con cui riesce a costruire le condizioni di partecipazione e di vita democratica dei cittadini che a quel partito aderiscono
Ancora vogliamo un partito fortemente radicato di massa io rappresento un partito di seicento mila scritti se con quel partito voglio concorra costruirne uno più
Uno nuovo voglio costruire un partito di uno e due non ho particolari cento mila chiaro che cos'è un moderno partito di massa nella società di oggi come lo si organizza
è sufficiente l'esperienza che abbiamo costruito nel corso dei decenni e c'è un partito che aveva la sua forma di organizzazione essenzialmente nella dimensione territoriale
No le sezioni nei quartieri nei comuni eccetera o accanto a questa forma è dobbiamo anche riflettere su come siamo capace di darsi organizzazioni che siano strutturate intorno ha interesse a verticalità issues
Cioè costruire un partito è un un operazione affascinante ecco perché io dico sempre attenzione
Guai a pensare per lo democratico come la fusione fredda tra gli stati maggiori DS Margherita per quello è una cosa che alla fine non non appassiona nessuno più di tanto poi bisogna anche fare quello naturalmente no
Sono un uomo come dire di mondo so cosa bisogna fare bisogna tener conto delle aspirazioni e delle ambizioni di tanti dell'esigenza di tanti ma se vogliamo costruire un partito che parli alla società la rappresenti noi dobbiamo costruire come deve inventare anche forme organizzative
Politiche nuove come costruiamo un rapporto tra un grande partito che organizza milioni di uomini e una società che è ricca di saperi di competenze
I partiti di massa tradizionali si davano struttura al proprio interno
Che come che determinavano l'autosufficienza anche lavorativa di un partito un partito si dava una scuola quadri un giornale una rivista
Una formazione dentro di sé
Questi riproduceva tutte le funzioni necessarie alla propria riproduzione anche culturale intellettuale
Nel momento in cui per esempio una tendenza della società è la esternalizzazione e l'outsourcing e la terziarizzazione di funzioni che nella vita delle imprese una volta era tutta autoreferenziale Interna
Un ragionamento di questo genere vale anche per i partiti la formazione un partito la fa perché si dà la sua Frattocchie piuttosto che la sua scuola quadri oppure costruisce un rapporto col sistema delle università dei centri di ricerca dei saperi Esterni S e costruisce così per corsi di formazione dei propri quadri da un tema interessante su cui riflettere discutere ragionare
Vedete quante cose si possono discutere di cui ripeto questa sera sono particolarmente diciamo velenoso sul giornale non ritrovate niente
No
Io vorrei riuscire a capire però qual è il percorso per riuscire poi a incontrare e coinvolgere quindi la città la società Terry non è non sembra il percorso a me sembra
Intanto prima questione
Tutto quello di cui stiamo discutendo per la costruzione proprio democratico non nasce stasera
Non è né nato neanche in questi giorni non è neanche nato dopo il dieci aprile
Noi questo cammino di cui stiamo discutendo qui lo stiamo percorrendo da undici anni
Perché l'Ulivo è nato undici anni fa
Il partito democratico non nasce tra nove mesi
Ha già a undici anni
E nell'adolescenza
Perché l'Ulivo quando l'abbiamo fondato nel novantacinque novantasei molto io erano troppi giovani per ricordarsi non l'abbiamo pensato solo come un'alleanza elettorale l'abbiamo pensato con un'ambizione
Allora lo chiamammo la Casa comune dei riformisti o dei riformismi l'ambizione di costruire un soggetto che gradualmente fosse capace di fare incontrare storie culture esperienze diverse le fonda S e l'abbiamo cercato di farlo vivere così
E quando nel due mila uno abbiamo perso le elezioni non abbiamo ritenere tratto la conclusione che allora l'esperienza dell'Ulivo era esaurita andava archiviata no ci siamo detti che quell'esperienza è forse quella era una delle ragioni della sconfitta
Era l'insufficiente grado di radicamento politico dell'Ulivo e l'abbiamo rilanciato al punto che nel due mila e quattro le elezioni europee nel due mila cinque le elezioni regionali nel due mila sei ad elezioni politiche
Abbiamo già presentato siamo spaventati insieme sotto quel simbolo
E poi abbiamo dato vita ai gruppi consiliari parlamentari dell'Ulivo
E il ventotto e ventinove maggio in tutte le principali città italiane quasi tutte in cui si è votato sì andate alle liste per il consiglio comunale dell'Ulivo e stanno nascendo i gruppi consiliari dell'Ulivo ora guardate che un partito politico e tre cose
Le tre cose e come si presenta agli elettori per raccogliere i voti e come organizza la rappresentanza nelle istituzioni e come organizza la sua presenza nella società due di queste tre cose le abbiamo già messe insieme
Fase ARO le abbiamo già messe insieme per quello dico attenzione che sono undici anni che noi stiamo lavorando su questo progetto e per questo oggi possiamo porci l'obiettivo di portarlo conclusione a compimento perché non partiamo da zero allora ricchi di un'esperienza di questo genere adesso affrontiamo il nodo più difficile
Dopo aver messo insieme la rappresentati il modo di presentarsi agli elettori dopo aver messo insieme la rappresentanza istituzionale portiamo proviamo a mettere insieme la nostra soggettività nella società
L'essere partito l'essere soggetto politico che organizza i cittadini nella società
E questa la prova più dura prova più complicate più difficile
No
E quindi qui bisogna discutere affrontarlo il problema è io penso che il cantiere sia già aperto la discussione aperta lunedì ci sarà il Consiglio nazionale DS numeri c'è l'assemblea federale della Margherita di lì verranno proposta indicazioni apriamo un dibattito vasto anche questa è una cosa che si pensa che tutto va deciso se ci riuniamo Prodi Rutelli e io e in tre decidiamo tutto ne è una che è una contraddizione nei termini
E si Venaria Prodi rondelle io ci riuniamo ma poi questo processo si fa servire nel Paese se lo facciamo vivere la società lo facciamo crescere lo facciamo
Diventare uno un'avventura nel quale si lei si riconoscono tante persone insomma da suscitando e mobilitando anche un entusiasmo una volontà una determinazione una partecipazione grande forte che c'è
Quindi diamoci queste forme
E discutiamo quali devono essere le forme migliori che ci consentono gradualmente a ricostruire una discussione di questo genere per esempio
Apriamo la discussione stiamo facendo grandi scusi cosa stiamo facendo questa sera la vogliamo fare in tutte le città italiane
Promuovendo in tutta la città eterna riflessione come quella di questa sera migliaia e migliaia di assemblee in tutta Italia in cui il tema che poniamo è
è velleitario realistico l'obiettivo di dar vita a un unico grande partito che unifichi tutte le culture riformiste Italia e vediamo come già si risponde tanta gente io son convinto che ci risponde di sì
Ma se l'avremo coinvolta questa discussione poi potremo coinvolgerà anche a lei fare i passi successivi cioè come poi a quel sì corrisponde la costruzione di un'organizzazione di un progetto di un processo
Questo è quello che dobbiamo fare
Ma io vorrei capire chi scriverà il programma interi vediamo delle mediazioni difficili su punti come l'autonomia la recitavano annoio quale credo dobbiamo mettere promettente mettere in essere
Come dire occasioni di discussione di confronto poi le occasioni sociali confronto citato qua con il fatto che si
Creeranno delle strutture degli eventi e dei gruppi di lavoro del del delle occasioni per scrivere per farla tra politica la capacità di fare queste cose
Passo la mia vita da un ogni mattina io partecipo a qualche convegno scrivo qualche documento do qualche intervista non è difficile darsi gli strumenti per fare per costruire questo percorso l'importante avere chiaro cosa si vuole fare
Io quello che sollecito
E che non si rovesci il rapporto tra mezzi e fini
Noi in queste settimane scorse e in questo è il rimprovero che io faccio al modo con cui la stampa rappresenta questa discussione
Discutiamo più dei mezzi che dei fini
Ed è un errore non si può discutere dei mezzi senza sapere cosa vuoi fare allora è chiaro che noi dobbiamo per una discussione sui fini
Quella che stiamo facendo questa sera perché serve il partito democratico e la finalità e quella che dico io di cui io son convinto credo qui siamo convinti ma altri allora se la risposta è sì poi si costruiscono insieme i mezzi
Per dargli corpo realizzazione visibilità se la risposta fosse non è quello è inutile discutere di mezzi senza aver chiari fini
Questo è il punto
E io spero che da questi giorni sia dal Consiglio nazionale di dei numeri nostro sia l'assemblea sarà Margherita sì posso impostare la discussione finalmente in modo serio
Naturalmente impostata così costruendo poi tutti gli appuntamenti necessarie per esempio io penso l'ho già detto lo scritto l'ho detto lo ridico
Penso che sarebbe molto utile utile che Romano Prodi in quando in qualità di leader dell'Ulivo non di presidente del Consiglio leader dell'Ulivo
Promuovesse dopo le ferie per la ripresa all'inizio della ripresa dell'attività politica
Un grande seminario di due giorni chiamando a raccolta i rappresentanti dei partiti della società civile dell'associazionismo democratico dei comitati del partito che vogliono il partito democratico di quelli che hanno organizzato le primarie mettiamoci tutti in una stanza
Naturalmente non si può fare una cosa di venti mila persone diventa difficile discutere
Di chi rappresenta tutto questo mondo nel modo più largo nel modo più ampio partiti associazionismo società e proviamo discutere a fare una discussione tutti insieme intorno al tema quali sono le ragioni per cui vogliamo costruire il partito democratico quali sono gli assi portanti di questo progetto
Ed a quella discussione può scaturire come io penso una prima definizione di impianto che può consentire poi di scrivere una carta dei valori comincerà a discutere come deve essere organizzato sto partito
Come costruire le tappe come arrivare ai congressi anche che saranno necessari per definire questo processo e via di questo passo
E questo che io penso che si deve fare segreta e io son ben determinato a farlo sedentario dopo RAI per dopo l'estate ci saranno le feste di partito ma questa volta abbiamo fatti insieme
La Margherita fare a una festa in Veneto voi non so dove appesa quest'anno presidente
Perché non ha non aver utilizzato quell'occasione io penso questo io penso che io penso che le due feste
Così come per quello che riguarda noi le tantissime Fester unità che sono in corso ne facciamo ogni anno
Tre mila e cinquecento tra maggiore
Settembre
Sono già tutte anche feste dell'Ulivo
Perché la simbologia una simbologia per esempio nelle quali in tutte le nostre feste non ci sarà più come già ormai da tempo c'è in tutta onestà ecologia sono un simbolo dei DS ma sempre il simbolo dell'Ulivo
Perché il programma dei dibattiti le iniziative politico culturali nei confronti che si organizza queste stesse era tutto incardinato intorno le cose che discutiamo qui
Perché ci sarà uno scambio di dirigenti dell'Ulivo vedete l'Abs chiamano la festa Margherita ma che false dei DS inviteremo le nostre feste tutti quelli che sono interessati all'Ulivo che non appartengono ai partiti perché vogliamo costruire un'intelaiatura
Io penso questo io mi auguro che a partire dal due mila sette possiamo tutti insieme organizzare le feste dell'Ulivo dappertutto e che questo è l'obiettivo del quale al quale dobbiamo lavorare e già fare in modo che le feste dalla Margherita e le feste dell'Unità siano fortemente segnate da questa tensione unitaria verso l'Ulivo e il modo per creare le condizioni perché nel due sei due mila sette si facciano festa dell'Ulivo dappertutto
Sì eccolo Andrea RAI
Io vorrei permettermi di dire che in effetti questo dibattito sulle forme sulle scatole sui contenitori non mi appassiona molto mi ricorda
Il dibattito storiografico sul Risorgimento italiano insomma gli estremisti di un dato il Risorgimento italiano ha fatto soltanto Cavour gli estremisti dell'altra posizione Risorgimento italiano ha fatto Garibaldi se fatto in piazza si è fatto con le barricate con cinque giornate di Milano
Insomma penso che la migliore strada per andare verso questo percorso sia lavorare sui contenuti e quindi penso che sia il governo e queste scelte coraggiose ad esempio che si è fatto da Bersani che saranno il modo per fondere insieme i nostri i nostri valori e le nostre strategie politiche
Io sono andrebbe avanti e faccio il ricercatore sono ricercatori non strutturato Roma tre propri in quanto ricercato non strutturato a cuore un tema ad esempio per padre di uno dei contenuti
Intorno ai quali questo questo nostro contenitore quando sarà pronto ma anche prima d'ora dovrà lavorare il il tema dei lavoratori flessibili e dello Statuto dei lavoratori flessibili che non c'è e che vorrei tanto l'università e il luogo in cui lavorano tantissimi lavoratori flessibili senza diritti e la pubblica estrazione così come diversità il luogo che per grandissima parte in Italia produce
Contratti di questo tipo non soltanto impiega lavoratori flessibili ma come output tra virgolette licenzia nel nostro paese nel nostro mercato lavoro decine migliaia di di giovani laureati che vanno a inserirsi constare dice ripetuti il più possibile senza senza nessuna retribuzione senza nessun rimborso
Oppure vanno a lavorare a punto con contratti dal dal dai nomi dalle formulazioni a Sorrento improbabili
Insomma perché non puntare era appunto un contenuto e perché non puntare a ad esempio a questo contenuto lo statuto dell'ONU inflessibile diritti d'autore flessibili segretario
Mi pare che sia uno degli obiettivi che abbia messo nel programma di governo dell'Unione
La ridefinizione tra l'altro si l'abbiamo depositato già nel novanta scusi scusate nel due mila e tre
Un testo in Parlamento dall'opposizione
E cioè la ridefinizione dello Statuto dei lavoratori in una nuova Carta dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che sia capace di coprire le esigenze di tutela
Non solo dei lavoratori a tempo indeterminato che già oggi sono tutelati dallo Statuto ma quelle che tantissimi figure di lavoratori flessibili
Che in questi anni hanno sono entrate nel mercato del lavoro con forme contrattuali atipiche flessibilità contratti a termine a contratti a tempo determinato contratti a part-time contratti a progetto job sharing e tutte queste cose qui
E che oggi non hanno in gran parte tutele giuridico quando le hanno le hanno assolutamente inadeguate rispetto a quelle che sono le esigenze di tutela che sono avvertite da questi giovani e quindi l'assenza di queste tutele espone questi lavoratori è una condizione di forte precarietà noi abbiamo detto e scritto nel programma dell'Unione
Quello che ho detto prima che vogliamo
Intervenire sul mercato del lavoro determinando un nuovo tipo di rapporto tra flessibilità e diritti
Oggi questo rapporto è fortemente squilibrato a vantaggio di una flessibilità che non prevedendo o prevedendo pochi diritti si trasforma per molti in una condizione di precarietà
Noi pensiamo che una società flessibile una società che deve garantire diritti non c'è nessuna ragione
Perché una
Ragazza una donna
Che lavora che lavorava con un contratto co.co.co. non avesse diritto a quelle tutele quelle garanzie che derivano da una condizione di maternità
Una condizione di maternità va tutelata per ogni lavoratrice quale che sia il lavoro che fa quale che sia il tipo di contratto quale che sia il tipo di rapporto che regola il suo lavoro retto è un diritto fondamentale inalienabile
Per esempio
E si potrebbe continuare con tanti altri esempi quindi ci sono c'è ci sono una griglia di diritti che hanno una loro universalità nel senso che appartengono in modo indisponibile ad ogni persona che devono essere garantiti comunque
Oggi non è così nel mondo del lavoro e noi vogliamo diciamo
Realizzare questo obiettivo
Bene io sono fossero reciti sono
Portavoce nazionale dissidenti sinistre che l'associazione studentesca della Sinistra giovanile
Sono siciliano vengo da Acireale provincia di Catania una specie di piccolo Iraq per il centrosinistra in questo Paese
Tra l'altro nelle città che tu hai battuto in campagna in campagna elettorale
Ci sono Saratoga sì sì sì sì sì abbiamo fatto pure conosciamo ricadesse nella città anche da Sea Treves che siamo i convinti democratici
Detti chiedo questo hai presentato il Partito Democratico con una cosa che si costruisce nella società
E ne abbiamo una società che molto cambiata
Nel senso che non è più una società e Torino probabilmente uno degli esempi più evidenti di questo fordista è una società in cui il sapere e il rapporto tra sapere lavoro acquista una centralità oggettiva
C'è dato anche rassicurazioni nel corso di questa
Iniziativa
Sulle l'investimento sul sapere sulla sulla scuola sull'università
Ne abbiamo fatto tante battaglie su questo sul diritto a sapere il diritto allo studio
Anche l'investimento sui istituti tecnici sulla sull'istruzione professionale ecco io ti chiedo questo
Non è arrivato probabilmente il momento di di dato che stiamo costruendo e parlando di partito democratico rivedere in parte la nostra cultura le nostre culture di riferimento e superare alcuni alcuni alcuni approcci che hanno contrassegnato il nostro passato rivedere ridare effettivamente centralità alla alla scuola al sapere
Guardando a quello come il punto di partenza per una società più democratica costruita sul merito più aperta
Anche in cui
Sì cancellano alcune alcune differenze alcune differenze di base penso penso agli immigrati fondamentalmente
Ecco io volevo chiederti volevo dirti questo niente se non sia necessaria una riflessione più approfondita di entrambi i partiti insieme
Su questo su questo tema
Ma io dico questo penso che nella società moderna di oggi l'investimento su sapere sulla conoscenza sia un aspetto dirimente
Ho già ricordato prima non ripeto
I grandi paesi nel mondo son diventati tali perché sono quelli che più di altri hanno saputo investire sulla conoscenza sulla formazione sull'educazione sul mettere a disposizione i ciascuno
Una mole di conoscenze maggiore ragione tale che ciascuno potesse costruirsi i propri percorsi di vita con maggiore cognizione
Di nozioni di causa
E l'Italia da questo punto di vista del colmare un gap
Se noi pigliamo gli italiani tra i venti e i sessanta anni noi abbiamo
Il dodici per cento di laureati contro il trentotto per cento degli Stati Uniti del trentatré trentacinque di Francia Germania Inghilterra
Se pigliamo le classi di età più fertile dal punto di vista intellettuale
Venti quarantacinque non abbiamo cinquantasette per cento di laureati contro l'ottantasette della Francia l'ottantatré della Germania al novantuno Della corre al novantatré del Giappone
Paghiamo questo che l'India un grande Paese appunto perché ha investito fortemente sulla formazioni in particolare scientifiche matematica e oggi fornisce il mondo di ingegneri
Quindi i grandi paesi sono capaci di costruire la propria prospettiva il proprio futuro in quanto investono molto sul sapere sulla conoscenza
E noi dobbiamo recuperare un gap drammatico
Che per l'Italia se volete anche simbolicamente ancora più drammatico siamo il paese di Galileo
Siamo il Paese che spende di meno
Per la ricerca scientifica nell'innovazione nel sapere educazione non ho revocato Galileo a caso perché il due mila
Nove se non ricordo male o due mila otto due mila nove vittorie e l'anno galileiano io spero che di cui all'allora il governo italiano sarà stato capace in questi tre anni di dare un segnale diciamo di svolta nell'investimento nell'investimento nel sapere nella conoscenza e nell'educazione
Naturalmente
Sapendo che è una società fondata sulla conoscenza sul sapere anche una società
Che deve essere in grado di offrire a ciascuno molte più opportunità nella delle forme di realizzazione personale individuale vero viviamo in una società
Che non è la società fordista di altri tempi è una società più fluida più mobile più dinamica da tutti i punti di vista pensate soltanto ancora per tornare alla questione delle professioni
Pensate soltanto a quanto è cresciuto nella
Forma dell'organizzazione economica delle nostre società tutto ciò che è riferibile ad attività terziarie
Quando Carlo Marx viveva il capitale
Ottanta quattro cittadini su cento erano dediti a un'attività manuale
E gli altri sedici facevano attività non manuali
Noi viviamo in una società oggi nel quale ventiquattro cittadini sono cento sono dediti a un'attività manuale e
Settantasei sono dediti ad attività no immediatamente manuale dal segno in centocinquant'anni di come è cambiato il modo
Pensiamo a quante sono le attività appunto che una volta erano
Parte integrante della vita di un impresa ai Comuni impresa riproduceva dentro di sé ogni funzione e oggi invece attraverso processi di verticalizzazione e di esternalizzazione
Tantissime attività che una volta erano parte del sistema produttivo industriale classico sono diventate attività Terzi aria a cavallo tra l'industria e diciamo il lavoro intellettuale
E terziario e di servizio
Io vengo da Torino è So bene qual è la cultura diciamo di quella città una volta quando io ero ragazzo
Il ciclo dell'auto era interpretato così una macchina cominciava a essere costruita quando si faceva nella allora alle presse il primo stampo
Di prova della carrozzeria e finiva quando la macchina usciva
Tutta montata dalla carrozzeria questo era Chico nell'auto
Oggi circola l'autonomia è questo che circola l'auto comincia con la prima un'indagine di mercato per capire qual è l'auto che meglio può essere venduta passa per tutta l'attività di progettazione disegno azione poi arrivi al momento della produzione poi quando momento della produzione eh concluso
Il ciclo continuava una serie di attività terziarie fino alle alle customer satisfaction a capire come il prodotto è stato percepito vissuto fruito eccetera eccetera il ciclo si è allargato
Non è solo fu costituito dalle attività produttive ma anche da tante attività terziarie
Dico questo per sapere il tutto questo se ci pensate per la Società degli oggi è una
E norme gigantesca o opportunità in più perché questo significa la moltiplicazione delle delle specializzazioni dei lavori dell'attività delle professioni delle competenze e per le generazioni che vengono avanti enormi gigantesco opportunità di più
Certo tutto questo rende più complicato perché evidente
Una società flessibile fluida è molto più è molto come dire individualizzato per esempio molto di più un rapporto tra persone lavoro e nella individualizzazione c'è una riduzione di quelle appartenenze collettive che rendevano più facile la tutela
Chiaro no
è evidente
In una catena di montaggio di tipo fordista Chaplin
In cui ogni operaio sta assente quanta centimetri dall'altro
E ciascuno fa una prestazione uguale all'altro per otto ore al giorno ciascuna di una cadenza di dieci quindici o venti secondi ripetuta all'infinito per tutta la vita
Evidente che la condizione di lavoro ha un grado di omogeneità così grande che questo facilita
La formazione di uno spirito di una coscienza di classe si sarebbe detto in altri tempi
O comunque di una condivisi di una condizione umana fortemente condivisa su cui è più facile costruire poi un'azione collettiva di carattere sindacale o politico di tutela
Io una fabbrica per il ed una fabbrica robotizzata in cui il rapporto con la macchina e con il robot è spesso di un lavoratore da solo
E l'altro lavoratore sta a cinquecento metri e magari fa una cosa del tutto diversa da te è chiaro che quella condizione umana così omogenea su cui si innesta una condivisione di rivendicazioni e di tutela è molto più complessa da realizzare
Tutto questo impone per esempio una rivisitazione dei modelli
Di organizzazione sindacale dei modelli contrattuali non stiamo parlando di come rifare i partiti alla politica ma che aveva perché un grande tema di questi tempi e come rifare il sindacato dentro la società flessibile
No perché sia meno importante ma perché è cambiata radicalmente l'organizzazione produttiva no e quindi le forme di tutela
E dalla Società fordista punto siamo nella società
Della modernità liquida della fluidità del del del del tempo del del tempo reale dell'interattività della comunicazione del dal ciclo meccanico anziché informatico che cambia tutto insomma
Cambia tutto
E questo è un enorme diciamo scenario che sta di fronte a noi
Il che guardate a chiedere Mortola costruzione proprio democratico perché un partito che voglia rappresentare una società la deve deve essere capace di se vuole era se vuole guidare la deve rappresentare e se vuole rappresentare la deve deve conoscere stare dentro quella società le sue forme di organizzazione le sue domande i suoi bisogni sui modi di essere se non la rappresenta e quindi non la guida
E allora per finirà cerebrolesa serata per l'usato però è vero che prevedeva insomma aperto la Bonino all'Asinara siamo quasi al sabato vorrei soltanto parlare un istante o chiederle comunque un istante
Qualcosa rispetto a quello che sta avvenendo in queste ore perché voglio dire abbiamo detto anche nel corso della serata quanto tutti noi si sia a favore della pace e in e giovani storicamente sono per la pace non è questo lo sappiamo
E allora in queste ore l'azione israeliana contro il Libano che è una vera guerra e inquietante silenzio europeo l'Italia che cosa fa
Ma io credo che intanto dobbiamo esprimere tutti un enorme gigantesca angoscia oltre che preoccupazione per quello che sta accadendo perché quello che sta accadendo rischia di produrre un avvitamento traumatico
In una spirale di azioni e reazioni tra israeliani palestinesi i Paesi arabi della della Regione che rischia di innescare nuovamente venti di guerra che possono essere incontrollabile e ingovernabile
Quindi intanto cosa bisogna fare subito
Subito bisogna agire per una tregua
Fermare questa spirale firmare questa escalation
Domani si riuniscono i capi di Stato e di governo del G otto degli otto principali paesi del mondo tra cui l'Italia
E io mi auguro che l'autorevolezza di questi ridere di questi presidenti rivestì capi di governo di stato di porte
A chiedere con determinazione con forza alle parti una tregua
Una tregua che consenta di liberare i soldati israeliani che sono stati sequestrati gratuiti
Una tregua che faccia cessare gli atti di ostilità
Degli Hezbollah e delle organizzazioni paramilitari islamiche contro Israele
Una tregua che faccia cessare le attività militari israeliane nel territorio di Gaza e verso il Libano una tregua che fermi le cose
Perché se non si ferma la spirale che si innesta può essere davvero un incendio che poi nessuno più in grado di spegnere
Dopodiché acquisita una tregua bisogna riprendere pazientemente a tessere le fila di un processo di pace complicatissimo
E badate complicato in Medioriente per
Per un motivo che va reso esplicito
Vedete quando si è in presenza di una di un conflitto di una guerra di una tensione
Noi ci chiediamo tutti una cosa semplice per capire un po'come giudicare come orientarci chi ha torto e chi ha ragione
E quasi sempre prevalentemente sia il prevalentemente si riesce a capire chi ha più ragione chi ne ha meno chi ha più torto e chi ne ha meno
Quando Saddam Hussein ha invaso il Gauleiter ha chiaro che avesse torto sa da Musa che lo invadeva avesse ragione il Cova e da difendere la propria indipendenza
Quando Hitler ha invaso la Polonia era chiaro che aveva torto riterrà invade l'aveva ragione dal popolo polacco difendersi
In genere quando c'è un conflitto una guerra noi ci orientiamo così e questo ci serve attenta a decidere da che parte sta
In Medio Oriente più complicato perché
Perché non sono in conflitto un torto è una ragione ma due ragioni
Perché è una ragione quella la rivendicazione dello Stato di Israele e dei di chi vive in Israele
Di poter vivere nel proprio Stato nella sicurezza senza paura dei propri vicini con la certezza che quello Stato è sicuro e che non verrà messo in discussione
A un certo punto da qualcuno
è una raggio
Ed è una ragione la rivendicazione dei palestinesi a veder riconosciuta la propria identità nazionale ad avere uno Stato proprio uno stato indipendente una patria è una ragione
Vedete la pace in Medio Oriente si fa se si riconoscono che le ragioni sono due e ci e ci e si lavora perché tutte e due siano soddisfatte siano riconosciute
Fino a quando si può si si continua a pensare
Che la ragione dell'uno è giusta la ragione dell'altro può essere anche ignorata la pace non ci saranno
Perché chi pensa che la ragione di Israele si possa fermare ignorando la ragione del popolo palestinese non aiuta Israele essere sicuro
E chi pensa che la ragione dei palestinesi ad avere uno Stato indipendente si possa fermare ignorando le ragioni di Israele non aiuta la Palestina ad avere il proprio stato
L'unilateralità di una delle due questioni non consente la risoluzione del conflitto
Il conflitto si riconosce risolve riconoscendo che lì le ragioni sono due
E che con la pazienza della politica del
Ed è la ragione prima ancora che dalla politica bisogna costruire le condizioni di una convivenza le condizioni di un riconoscimento reciproco
Le condizioni di una ragione
Condivisa
Fondata su due ragioni egualmente legittime
Egualmente fondate ma che possono vivere sicura in quanto ciascuna riconosca l'altro se ci pensate bene
Questa vicenda va avanti da sessanta anni dal quarantotto dolci sono quasi sessanta
In realtà comincia prima
Non è vero che comincia nel quarantotto quarantotto comincia a parte diciamo più
Politico istituzionale di questo conflitto che in realtà
Radicata all'inizio del dalla fine dell'Ottocento diciamo in Palestina ma che ha trovato diciamo la sua il suo focus più drammatico nel dal quarantotto in poi
Cioè dalla decolonizzazione della Palestina la risoluzione dell'ONU la non la nasce lo Stato d'Israele il non riconoscimento dalla risoluzione sulla spartizione della Palestina in due Stati da parte dei Paesi arabi e tutto quello che è
In questi sessant'anni
Quand'è che ci sono state guerre e quand'è che c'è stato non dico pace ma si sono aperti spiragli di pace
Ogni qual volta per un lungo periodo dal quarantotto al novanta
Ciascuno dei due ha pensato di affermare le proprie ragioni negando quella dell'alto non solo non ce l'ha fatta dove abbiamo avuto una guerra
E dal quarantotto novanta dobbiamo voto cinque guerre quarantotto cinquantasei sessantasette settantatré ottantadue
Abbiamo avuto uno spiraglio di pace la possibilità ricostruirla tra il novanta e il novantacinque
Quando in quei cinque anni i due contendenti si sono riconosciuti
Nel novanta c'è stata la conferenza la prima conferenza internazionale di pace di Madrid Jean mira cercato di sedersi allo stesso tavolo quei rappresentanti palestinesi dei territori rappresentati presente retorica hanno accettato di sedersi allo stesso tavolo di Shamir
Se il vento si allo stesso tavolo si sono reciprocamente riconosciuti
E riconoscendo Sicet reciprocamente hanno riconosciuto ciascuno che il proprio diritto non solo era legittimo ma era legittimo insieme a quello dell'altro e che mandava costruita una soluzione insieme
E gli accordi dei colloqui di Oslo e poi gli accordi di Washington e l'accordo tra Rabin e Arafat è stato tutto possibile sulla base del reciproco riconoscimento sancito dalla famosa stretta di mano benedetta da Clinton tra Rabin e Arafat
Sul prato verde
Della Casa Bianca nel novantaquattro
Poi l'assassinio di Rabin
La vittoria in Israele alle elezioni dopo l'assassinio di Rabin di Netanyahu
Che per primo ha messo in discussione a Oslo
Quell'arretramento nel campo israeliano ha
Determinato nel campo palestinese UNESCO un arretramento di segno analogo
Il tentativo ancora di recuperare anche devi da parte di Clinton fallito drammaticamente in questo caso per una grave responsabilità
Questo il mio giudizio
Di Arafat e del gruppo dirigente palestinese che ha sperato che si arrivava a Bush avrebbe avuto di più
Sbagliando drammaticamente
Bisognava prendere la pace possibile in quel momento sapendo che quello che si prendeva sarebbe stato la base su cui costruire anche qualcosa di più dopo che non prendendo quello che si poteva prendere un si sarebbe preso niente come difatti e accaduto
E dal due mila due ad oggi una involuzione progressiva sempre di più
Con un fenomeno quando la pace vale una regola dappertutto anche in Medio Oriente che non si sta a lungo in mezzo al guado
Il che quando sei in mezzo al guado o torni indietro o raggiunge la sponda a cui tendi devi fare una delle due cose ma se stai a lungo nell'acqua
L'acqua ti travolge in mezzo al guado muori
E un processo di pace che non andava né avanti né indietro alla fine si è logorato drammaticamente
Ed abbiamo conosciuto una spirale via via di arretramento sempre più grande
Che ha radicalizzato le posizioni via via sempre di più nella società israeliana e nella società palestinese
Fino alle venti di oggi
Allora se ne esce soltanto cambiando radicalmente registro
Se si torna
E qui la comunità internazionale ha una responsabilità grande perché perché quella spirale di logoramento del processo di pace che ha fatto sì che ciascuno dei due arretrasse dalla posizione di riconoscimento dell'altro ha logorato la condizione fondamentale su cui si costruisce qualsiasi processo di pace che è la fiducia reciproca
La pace da soli i contendenti non la fanno
Perché non c'è la condizione di fiducia minima per farlo
La si fa si sa si ricostruisce ma per ricostruirla bisogna che quei due contendenti non siano solo
Qui c'è una responsabilità della comunità internazionale di avere un forte una forte azione nuovamente di mediazione di accompagnamento di assistenza di incoraggiamento di sollecitazione di costruzione delle condizioni perché i due tornino ad avere fiducia l'uno nell'altro tornino a parlarsi si riapra un percorso negoziale
E si costruiscano le condizioni
Terzo arrivare quella pace che i due popoli due Stati due democrazie che l'unica possibile
Però tutto questo oggi appare lontanissimo e se non si interrompe la spirale tutto questo non ci sarà per questo oggi il problema è una tregua i media
Ecco io penso che questo sia un approccio che noi dobbiamo avere con questo approccio dobbiamo lavorare dell'approccio con cui il governo italiano lavoro
Grazie grazie grazie a tutti voi ora serale travasava senza grazie