Infortuni sul lavoro in Italia: peggio della guerra - Presentazione dei risultati dell'indagine dell'Eurispes

Progetto
Buongiorno a tutti grazie
Le amiche agli amici della stampa così numerosi questa questa mattina ma grazie soprattutto
Presidente lui spesso Gian Maria Fara Francesco Truglio è che anche
Con noi abbiamo convocato questo appuntamento per una vicenda
Gradita estrema
Gli attualità purtroppo costante
Vedete una delle cose a mio avviso più preoccupanti della nostra agenda politica dell'agenda politica italiana e il fatto che l'agenda politica proceda per così dire a scadenze settimanali
Cioè la settimana della droga cioè la settimana della pedofilia c'è la settimana della giustizia poi però trascorso alla settimana tutto svanisce
Un poco di polemiche se ne vanno via lasciando spazio alla settimana successiva con ulteriori polemiche che a loro volta se ne vanno via
Senza che mai si arrivi a un punto di caduta a un compimento del dibattito ad interventi magari normativi tutto rischia
Di esaurirsi così
è con noi non vorremmo che le cose andassero così un'altra volta sul tema degli infortuni sul lavoro
Siamo stati credo tutti i compiti
Dalle ultime vicende di cronaca siamo stati anche colpiti
Ma fatto che il primo maggio a partire dal Capo dello Stato si è aggiunto un monito così fermo così importante così autorevole richiamo
Alle forze politiche da sinistra da destra si è
Promesso che nulla sarebbe rimasto come prima che nulla sarebbe rimasto fermo l'impressione che
Una ventina di giorni dopo
Invece il fenomeno di
Come dire per cui le cose evaporano e rischia di ripetersi proprio per questo io ho chiesto anche nella mia qualità di Presidente della Commissione
Unità produttive all'amico Gian Maria Fara agli amici dell'UISP questi scattare una fotografia ragionata
Su questo tema di capire effettivamente di cosa stiamo parlando e di capire quali possono essere anche
Dei fili da chiare
Dei percorsi da compiere ne è uscito fuori un rapporto
Perché vi sarà tra poco illustrato nelle sue linee essenziali e che francamente impressionanti e francamente impressionanti nostra mi auguro che
Per vostro tramite i cittadini possano Averna possano averne conto
Chiudo con un paio di
Osservazioni per parte mia
L'impressione che io ho ricavato era duplice
Il tema dei controlli il tema dei controlli
Anziché aprire vessazioni di altro tipo nei confronti dell'impresa io penso soprattutto alle vessazioni fiscali che sono qualcosa di sostegni per le imprese anziché mettere le imprese nel mirino sul piano fiscale una cosa che va fatta nell'interesse di tutti nell'interesse delle stesse impresa
E naturalmente l'intensificazione del momento dei controlli
Questo è un punto cruciale
Seconda questione
Questore altrettanto altrettanto grave ma va illuminato è il meccanismo appalti subappalti
Questa la storia vera che va illuminata andate via via direttore come
C'è la stragrande maggioranza dei momenti di criticità degli infortuni più gravi
Avrete un racconto di come funziona gliel'il meccanismo del nostro Paese l'altro aspetto queste lontano nel quale come dire oggi
Ci limitiamo a sfiorare questo questo profilo questo aspetto è la realtà del nero realtà del sommerso che su questo
Diciamo non occorre
Spendere spendere troppe parole io mi fermo qui perché queste nuove cose che intendevo dire che tenevo a dire
E immediatamente senza frapporre indugio lascio la parola al Presidente dell'Eurispes Gian Maria Fara che ringrazio che ringrazio da fare
Grazie nelle buongiorno a tutti
Noi non potevamo sottrarci dalla sollecitazione
Di Daniele Capezzone in qualità di Presidente la Commissione attività produttive della Camera il tema degli infortuni
Come sapete esistere degli infortuni sul lavoro e di strettissima attualità basti pensare ai continui richiami del Capo dello Stato Napolitano
Alla richiamo proprio di ieri e sui giornali di oggi
Di monsignor e Bagnasco
Quello degli infortuni è un è un fenomeno veramente grave non potevo sottrarmi anche perché la storia d'
L'Eurispes in qualche maniera è segnata dall'analisi di questo fenomeno io ricordo sempre che le prime due ricerche
Che l'istituto realizzò nel mille novecentottantadue quindi stiamo parlando di venticinque anni fa
Erano una sulle mappe di rischio costruimmo allora delle mappe di rischio sugli infortuni e una sul costo economico e sociale degli infortuni sul lavoro
Io mi sono andato a rivedere a rivedere quei dati il quadro è assolutamente desolante in venticinque anni non abbiamo fatto grandi passi
In in avanti le cifre
Grosso modo quelle sono
E quelle restano diciamo che nel corso di venticinque anni e migliorata la nostra capacità di rilevazione dei dati delle cifre prima le morti bianche
Rimanevano spesso oscure nel senso
Perché non venivano catalogate e classificate censite e censite tutti
Il
Fogli che voi che voi avete in mano sono rappresentano evidentemente la sintesi di un lavoro più ampio che l'Istituto ha ma realizzato
Abbiamo cercato in questa sintesi attraverso anche l'aiuto di cartine di dare di rendere plastica
All'immagine del del del fenomeno abbiamo cercato di sintetizzare e di mettervi a disposizione i dati più importanti di atti dati più sa più salienti
Uno dei meriti di questo lavoro e dato dal fatto
Che siamo riusciti a creare una sorta di classifica provinciale siamo riusciti a disaggregare i dati provincia per provincia settore settore per
Per settore
Bene ma per
Entrare
Sul
Sul tema con alcune altre considerazioni alcuni altri dati
E quando si parla di morti quando si parla di mille trecento mille cinquecento morti sì si ha la sensazione di un numero
Grande di un numero eclatante però se il numero assoluto non lo si va affrontato qualcos'altro non sia neanche la dimensione la dimensione ben
Del del piano e allora noi abbiamo voluto fare quasi
Non posso dire per gioco perché
C'è poco da da giocare avevo voluto fare un raffronto con
I caduti sul lavoro in Italia negli ultimi tre anni e i caduti sul fronte della guerra in Iraq degli ultimi tre anni
Beh dall'aprile del due mila e tre hanno l'inizio della Seconda Guerra del Golfo all'aprile due mila sette militari della coalizione che hanno perso la vita durante le operazioni belliche sono stati tre mila cinquecentoventi
I morti sul lavoro in Italia dal due mila e tre all'ottobre
Del due mila sei sono stati cinque mila duecento cinquantadue e questo ci ha
Costretti anche al titolo ne uccide più il lavoro il lavoro che la guerra
Dalla serie storica risulta che ogni anno in Italia muoiono in media mille trecentosettantasei persone per infortuni e sul lavoro che poco meno del settanta per cento dei lavoratori
Perdono sono ottocentocinquanta perdono la vita per caduta dall'alto
In impalcature dell'edilizia per ribaltamento del trattore in agricoltura in un incidente stradale
Nel trasporto delle merci quasi sempre per l'eccessivo numero di ore
Che i camionisti trascorrono alla guida l'età media degli infortuni mortali si aggira sui trentasette anni abbiamo fatto anche un altro calcolo
Per cui dato che l'aspettativa di vita alla nascita in media di settantanove anni ogni incidente comporta una perdita di vita pari a quaranta quarantadue anni
Moltiplicando questo dato per il totale dei morti gli anni vita permessi ammontano a poco meno di cinquantotto mila abbiamo fatto un altro calcolo che non trovate
Ha riportato sulla
Sulla sintesi
E il calcolo è che
Gli infortuni sul lavoro
Costino alla comunità ogni anno almeno cinquanta miliardi di euro stiamo parlando di cento mila miliardi delle vecchie lire stiamo parlando di un
Su di una quota consistente del nostro PIL fate un poco i calcoli Billé
Italiano è attorno ai mille cinquecento miliardi di vi euro cinquanta miliardi costituiscono una fetta molto molto consistente
L'altra né peculiarità di questa di questa ricerca di questa indagine
E che noi abbiamo ragionato non in assoluto sul numero delle morti cioè nel senso sono l'abbiamo costruito una graduatoria regionale provinciale realizzata sul numero dei di dei caduti sul numero dei morti ma abbiamo
Lavorato attorno agli indici ad un indice di frequenza e ad un indice di di incidenza cioè abbiamo fatto i calcoli
Non in assoluto ma riferendo lì alla
All'universo dei lavoratori che sono evidentemente interessati interessati al al al fenomeno
Non voglio ammorbare offrì con
Una sfilza di dati che voi avete tra l'altro nell'appunto ben evidenziate le cartine dovrebbero anche aiutarvi
Narrativa nei considerazione e che la frequenza degli infortuni e più alta nel
Mezzogiorno
E guarda caso il Mezzogiorno è anche la parte d'Italia dove
Più è elevato l'indice
Di disoccupazione dice che tradotto in termini sta a significare che nel Mezzogiorno le vi è una scarsa osservanza delle norme
Di sicurezza delle regole che dovrebbero ispirare ispirare ogni azienda diceva bene prima il presidente Capezzone
C'è questa piaga
Dei subappalti questa piaga del massimo un ribasso io francamente non riesco a capire come
In un Paese civile ancora possa esistere una procedura del genere
Che si affida il la realizzazione di un lavoro di di un lavoro di un'opera pubblica non a chi promette di realizzarla meglio accosti equi ma a chi promette dirle di realizzarla ai costi più bassi
è chiaro che poi da qualche parte le risorse devono uscire è quasi sempre a pagare sono di lavoratori perché la
E i primi risparmi primi tagli l'imprenditore che ha vinto la gara al ribasso
Li farà sulla organizzazione del lavoro sulla gestione delle
Delle maestranze risparmiando evidentemente sulla sicurezza o utilizzando maestranze che non hanno la professione l'età adeguata a ricoprire quel ruolo allora a al all'al quale
è chiamato
La
Questo fenomeno si sposa evidentemente con la piaga del precariato
Spesso soprattutto in agricoltura ma in
In edilizia nello stesso settore trasporti bene viene utilizzato
Personale precario che non ha un'adeguata preparazione che non ha un'adeguata formazione
E che nello stesso mese magari riesce a fare tre lavori diversi in tre settori diverso
Noi abbiamo stilato anche delle conclusioni
Ci permettiamo di dare di dare un
Un qualche un qualche suggerimento anche alle
Alle istituzioni anche qui non voglio tediarvi
Le conclusioni rappresentano una paginetta che mezzo dell'appunto che avete che avete ricevuto
Ma è chiaro che occorre lavorare sul proprio sul fronte della
Prevenzione ma anche della repressione mai con me in questa occasione prevenzione e repressione devono andare
Di pari di pari passo
Per prevenzione non intendiamo per esempio la possibilità di incentivare le imprese alla sicurezza
E di sostenere anche con adeguati i finanziamenti
La possibilità che le imprese possano investire insicurezza perché ogni soldo ogni euro
Trasferito alle imprese che producono sicurezza e organizzano il lavoro con maggior sicurezza
è ogni euro dato è un euro risparmiato per la comunità per la
Collettività eppure quest'idea dell'investire in sicurezza ancora non passa così come deve essere chiaro che assieme alla
Questa
A
Attività di prevenzione va svolta un'attività di repressione molto dura molto ferma e ed efficace anche in questo caso si tratta di potenziare le strutture che si occupano
Ordini questo tema di testo problema
Oggi non abbiamo i carabinieri del Ministero del lavoro non sono pochissime
Unità che dovrebbero in linea di massima
Controllare un territorio vasto come come quello nostro gli altri corpi di polizia che fanno quel che possono ma manca una vera politica di repressione
E di controllo e di controllo della sicurezza infine l'altro suggerimento che noi ci permettiamo sommessamente di dare all'istituzione è quella di orientarsi verso
Quello di orientarsi verso l'identificazione di un soggetto unico al quale attribuire al quale attribuire le competenze
Sia per quanto riguarda la prevenzione sia anche per quanto riguarda la repressione ma sia anche per quanto riguarda la riabilitazione
Noi abbiamo un grande soggetto pubblico che è l'INAIL
Ma abbiamo poi una serie di competenze diffuse
E che alla fine ci fanno dire di fronte all'esplodere di un fenomeno come queste che tutti siamo colpevoli ma nessuno è colpevole le ASL
Non riescono evidentemente a fare il lavoro
Che dovrebbero fare Lina Illy in parte è bloccato liste sulle l'istituto e prevenzione e sicurezza del lavoro
Fa delle cose che però potrebbe fare benissimo benissimo l'INAIL e di i marittimi hanno rappresentano anche loro un altro mondo
è
E hanno una loro una loro logica di lavoro mi riferisco all'Istituto di previdenza per il
Per il settore dei marittimi in morti in quel settore non vengono neanche classificati insieme a quelli che che classifica all'INAIL ecco quindi
Come al solito in questo Paese grande con grande presente grande presenza di attori diversi
Incapacità di coordinamento e mancanza di un progetto serio nelle che possa evidentemente dare un contributo alla soluzione di un problema come questo che
Sta diventando veramente una piaga sociale ebbe una vergogna per un Paese civile vi ringrazio
Grazie davvero al Presidente fare io mi permetto
Di risottolineare un piccolo aspetto
Non vi abbiamo raccontato delle cose di destra o delle cose di sinistra vediamo raccontato delle cose di buonsenso
E io sottoscrivo parola per parola quanto da noi Novus così autorevole come quella Presidente fare avvenuta
Torno a sottolineare un aspetto più politico per quanto mi riguarda voi sapete io sono molto impegnato al fianco delle impresa e del mondo produttivo italiano
Ritengo assurdo che da parte della politica giunga spesso un elemento di ostilità nei confronti delle imprese sul mille piani sul piano fiscale sul piano dell'oppressione burocratica smettiamola di fare l'oppressione fiscale all'oppressione burocratica e invece
Acceleriamo su questo fronte qua sul fronte dei controlli sul pronto della prevenzione sul fronte anche della repressione quando necessario ecco credo che questo sia un patto ragionevole da costruire con il mondo produttivo
Siamo tutti a disposizione nel caso in cui siano curiosità domande richieste ulteriori
Ci sono domande
Okay azione che la l'appuntato ha fatto bene questo aspetto
Qualche
No guardi io non voglio esprimere giudizi così così così come dire netti da questo punto di vista però
Vorremmo capire meglio vorremmo vedere quando si incardinerà la discussione cioè qui il problema è quello di capire di cosa stiamo parlando in quali tempi quali sono i percorsi oggi in questo appuntamento la lo ripeto in modo assolutamente
Politicamente sereno
Questo mi pare una ragionamento che noi proponiamo e alle forze di maggioranza e alle forze di opposizione però indica indichiamo dei fili concreti
Delle cose concrete
Se da parte del Ministero ci sarà attenzione rispetto a questi fini e saremo lietissimi così come saremo lietissimi se anche da parte delle forze di opposizione ci sarà attenzione vera su queste cose concrete
Grazie se posso aggiungere una cosa tra
I problemi veri forti
Vi è quello della
Del mancato coordinamento tra Stato e Regione
Perché su questo tema molte competenze sono dello Stato molte competenze sono delle Regioni molte competenze sono delle ASL molte competenze sono
Dei diversi enti ecco quello che occorre secondo noi è un
Raccordo chiamiamolo un tavolo delle competenze che possa una volta per tutte
Definire una
Politica
Seria di prevenzione di di repressione
E poi c'era e c'è il problema e competenze anche dopo che l'infortunio è accaduto per noi ci riferiamo evidentemente ai morti morti sono quelli che fanno più notizia ma c'è un esercito di vivi
Un esercito di rilievi che rimane menomato no informe nelle più diverse che hanno bisogno del nostra aiuto della assistenza dello Stato per poter
Garantirlo oro mettere in moto processi di riabilitazione di accompagnamento di reinserimento anche nel mondo del lavoro
Quindi competenze
Sì spalmano su un Arco ha
Ampio i temi e di problemi prevenzione repressione recupero
Ecco secondo noi dovrebbe cominciare a pensare a questo tema degli infortuni sul lavoro libere sul lavoro con una visione
Unitaria
Complessiva e risolutiva
Ma c'è ci sono si tratta solo di come dire di avere il coraggio di tagliare qualche rametto che serve a poco concentrare le competenze su chi ha risorse e competenze
E se non voglio fare polemiche ma ho saputo nei giorni scorsi Lecce un dente
Importante che si occupa di questi problemi che a cinquanta milioni di euro in cassa che non riesce a spendere però in un periodo di mi craniale come queste voglio dire avere risorse e non poterle spendere a non riuscire a spenderle perché non sono ben chiare non sono ben chiare le competenze non si sa bene se devono essere spesi in una direzione piuttosto che ad un altro
Mi sembra una cosa che non sbaglia né in cielo
Né in cielo né in terra di mezzo io non non penso che più
Occorra creare un altro istituto un altro ente che possa accorpare tutti coloro che tutti gli enti che si occupano di prevenzione
E qui e di controllo e di e di repressione
Penso che occorra razionalizzare quello che c'è
E quindi da razionalizzare utile anche risparmiare risparmiare danaro danaro pubblico insomma
Non vi sono altre domande vi ringraziamo Pisapia grazie grazie