30 anni di emittenza privata

Buongiorno a tutti tutti presenti
Diamo il via a questa questa tavola rotonda sulle problematiche della tv digitale innanzitutto mi presento sono Roberto Gagliardini giornalista Italia oggi
Non si sente un attimo solo allora
Riusciamo a toglierla
La musica
Posso andare
Abituato parlare il sottofondo ufficiale no no no cerchiamo di risolvere prima questa questione tecnica
Diciotto e poi
Ora attendiamo qualche secondo prima di iniziare
Questi
Aveva Fabio
OK perfetto abbiamo mi sotto i problemi da odio adesso si sente
Perfetto
Alla
Fa
Diamo inizio a questa tavola rotonda sulle problematiche della tv digitale mi presento sono Roberto Gagliardini giornalista Italia Oggi
Nonché responsabile dell'inserto marketing oggi dedicato un inserto quotidiano dedicato al marketing a soprattutto alla comunicazione quindi anche al mondo l'editoria dei media
E i mi sembra che insomma il sul il sul sul tavolo sulla tv digitale siamo parecchie problematiche parecchi temi caldi che stanno caratterizzando questi non soltanto gli ultimi negli ultimi due anni ma soprattutto anche le ultime ore anche perché si sta giocando il futuro della della tv c'è sulla sulla sul tappeto ci sono temi come il rinvio dello switch off al due mila dieci due mila dodici ha annunciato dal ministero e comunicazioni Gentiloni c'è il problema il catasto delle frequenze che verrà realizzato ci sono diciamo il problema è la tematica del del nuovo Piano delle frequenze stabilito da Ginevra a livello europeo e che Comuni e riguarda anche l'Italia
Ci sono insomma temi e sul quale
I nostri relatori sono chiamato in qualche modo a
Ad esprimersi nel sito di presento qui alla mia destra c'è Marco Rossignoli che è il coordinatore gli erranti Corallo nonché padrone di casa di questo di questo appuntamento al quale io do il mio lingue questo è il mio ringraziamento sia per l'invito sia anche per l'organizzazione del della due-giorni qui e qui a Roma
Poi abbiamo Luigi Bardelli alla mia sinistra che è il presidente di corallo membro esecutivo raggiunte avanti Corallo o padroni di casa ecco quando nell'aria ed è lui che dice di essere padrone Marco padrone
E a marchio fa sempre semmai l'ha trovata e mi tocca difendere leader lo sanno tutti insieme
Poi abbiamo Giovanni Bruno che solo dalla destra dell'avvocato Rossignoli che vice capo di gabinetto direttore generale per i servizi di comunicazione elettronica di radio diffusione del ministero e comunicazioni Egidio Viggiani che ancora non arrivata adesso
Perché che il segretario generale l'associazione DGTVì
Poi abbiamo Mario Fullone che il direttore delle ricerche la Fondazione Bordoni
Ultimo ma non ultimo Antonio Sassano del Professore ordinario di ricerca operativa presso l'Università la Sapienza di Roma
Io a questo punto dare la parola alla all'avvocato Rossignoli che insomma ci vuole un po'di di questioni sulla entrare nel sono nel merito tecnico dalla dalla vicenda insomma
Sì grazie Dio
Vorrei portare del come elementi un po'di di spunto e di e di riflessione alla tavola rotonda quelle che sono gli aspetti e i problemi della materia dal punto di vista delle televisioni locali
E e quindi vedere qual è la strategia che le emittenti locali hanno posto in essere per il passaggio al digitale e vedere soprattutto quali sono i i problemi attuali e le criticità del digitale nel suo complesso e specificamente del del digitale per le televisioni locali
All'indomani della della dell'inizio della fase sperimentale le le televisioni locali si sono opposte con grande interesse verso la la nuova tecnologia verso il passaggio di tecnologia perché questo questo passaggio rappresenta indubbiamente una grande opportunità di innovazione delle imprese televisive locali e anche una una grande opportunità di modificare ampliare il business dell'impresa
Fino a oggi le televisioni locali hanno ragionato in termini analogici e quindi intermedi diffusione del del segnale televisivo tradizionale la produzione del palinsesto e quindi la diffusione del Co del contenuto televisivo di Ovidio
Con gli scenari digitali si aprono nuove opportunità
Questa opportunità vanno dalla possibilità di di di trasmettere anche contenuti per conto di terzi e quindi di assumendo il ruolo di operatore di rete locale quindi convertendo il canale di trasmissione dall'analogico al digitale quello di poter veicolare segnali televisivi per per conto di terzi attività di telecomunicazione attività di chiarire
Gruppi di televisioni di di di locali sul territorio possono permettere anche la realizzazione di con di fu da diffusione di contenuti nazionali
Alternativi a quelli attuali
L'altra grande possibilità l'altro grande valore aggiunto della tecnologia digitale data dalla diffusione di dati e servizi dati e servizi che possono essere anche multimediali e soprattutto dotati di carattere di interattività
Questi cinque da partiamo da questo da questo presupposto sulla base di questo presupposto tutte le televisioni locali hanno presentato entro i termini che erano previsti cioè il il marzo del due mila quattro la domanda di sperimentazione per per la Techint la trasmissioni televisive digitali tutte hanno ottenuto l'abilitazione trasmissioni sperimentali digitali e successivamente nel con successivamente all'entrata in vigore della legge centododici del due mila quattro poi hanno sulla base di quelle che non le previsioni l'articolo venticinque comma undici che poneva l'obbligo entro il venticinque luglio del due mila cinque di presentare la domanda di
Prolungamento dell'attività analogica
Hanno presentato la domanda prontamente alla logica sulla base dei presupposti normativi che entro la data del venticinque luglio appunto avessero acceso almeno un impianto in digitale
E anche qui tutte le televisioni locali si sono trovate puntuali all'appuntamento
Oggi
Le i problemi che si pongono sul tappeto
Sono essenzialmente quelli derivanti dalla mancanza nella maggior parte dei casi di canali ridondanti cioè di canali
Doppi utili per operare una tra durante quella fase della transizione una trasmissione simultanea di programmi televisivi quanto in analogico e tanto in digitale
Dico questo perché certamente non è possibile allo Stato da per le televisioni per le televisioni locali che non rispondono di canali ridondanti
Spegnere hip canali analogici e e trasferiti al digitale perché facendo in questo modo si per perderebbero
Tutto l'ascolto analogico che hanno e allo stesso tempo non recupererebbero un identico scorto digitale anzi l'ascolto digitale sarebbe ancora assolutamente primo l'impatto dobbiamo considerare alcuni numeri i decoder digitali che ad oggi sono stati venduti sono circa tre milioni e settecento mila
Rispetto a un parco di televisori analogici che si stima insomma intorno ai trentotto milioni di televisori che sono presenti nelle famiglie italiane considerando che ci sono molte famiglie che hanno più di un televisore
Questo quindi c'è una una distanza abbastanza elevata
è chiaro che quindi problemi sono fino a quando non ci sarà una digitalizzazione completa da parte della del dell'utenza che sarà in grado di ricevere in digitale non sarà non sarà possibile la tra la transizione a costo di di perdere di perdere utenza
Non non è possibile dalla maggior parte dei casi operare la la trasmissioni simulcast
Peraltro ci sono dei problemi che sono di tutti evidenza anche per per gli operatori nazionali
Tratto i nazionali con cui erranti Corallo si confronta quotidianamente nell'ambito dell'associazione DGTVì
Di cui abbiamo cementati a far parte proprio per condividere insieme ai agli operatori nazionali tutta una serie tutta una serie di problematiche confrontarsi su sui sui possibili percorsi sui possibili scenari
Ora quindi quello che il problema principale che oggi si pone ecco risolvere la fase della transizione e paradossalmente anche il una transizione che si prolunga nel tempo molto al molto a lungo
Finisce per per essere abbastanza dannosa per il sistema televisivo locale perché le trigemino casse da se oggi ipoteticamente tutti gli utenti fossero in grado di ricevere in digitale e domani mattina ci fosse lo switch-off
Al molte televisioni locali sarebbero avrebbero gli impianti idonei a trasmettere in digitale
E sicuramente potrebbero spegnere convertire i pro i canali senza danno ter la Ritter la ricezione l'utenza l'ascolto quindi risultato economico dell'impresa e potrebbero avviarsi verso i nuovi verso nuovi scenari
Evita Donati il la modifiche degli scenari di transizione impone sicuramente una una strategia completamente complessivamente diversa
Una strategia complessivamente diversa che comunque deve essere compatibile con quello che l'obiettivo strategico complessivo delle mittenti locali quello di voi vi svolgeva attività di operatore di rete locale
Questo è l'aspetto fondamentale caratterizzando tutte della nostra linea di intervento perché il l'attività di operatore di rete locale si permette di valorizzare i canali di trasmissione televisiva di cui le televisioni locali
Dispongono e e permette quindi di di di porci su un mercato in termini competitivi
Per una televisione locale svolgere semplicemente l'attività di fornitore di contenuti senza essere allo stesso tempo operatore di rete corrisponderebbe lo dico da anni al soggetto che ha la patente di guida ma non ha l'automobile non ha neppure la strada per dove far percorrere la la questa automobile
Quindi riuscirebbe a Trust a muoversi a viaggiare soltanto se qualcuno gli dà un passaggio c'è qualcuno questo passaggio non glielo vuole dare non si muove
Ecco il la la il rapporto che intercorre tra un fornitore di contenuti un operatore di rete di Sat esattamente questo
E soggetti come le televisioni locali che sicuramente sono al di là dei contenuti informativi sul sul piano sul piano territoriale quali i telegiornali talk show locali informazione sportiva però sono piuttosto deboli né in relazione ai contenuti
Relativi film e telefilm fiction a grandi eventi perché sono esclusi dalla titolarità dei diritti su questo tipo di programmazione certamente certamente avrebbero avrebbero grossi problemi a far veicolare i propri contenuti per cui si tratta di individuare una strategia che sia compatibile con l'obiettivo finale
Di di di venire operato operatori di reti in ambito locale quindi poter svolgere appieno tutte le le opportunità prevista dalla nuova tecnologia
Un'ipotesi di scenario potrebbe essere quella di individuare in questa fase di transizione una modalità per le per le televisioni locali di Opel di operare il simul cast sulle reti delle subisce sui sulla capacità trasmissiva delle reti nazionali
Reti le quindi le televisioni locali potrebbero continuare a operare sui canali in analogico
Opererebbero in simulcast con sulle su una parte dalla capacità trasmissiva delle delle reti nazionali questo permetterebbe anche alle televisioni locali di entrare comunque nel mercato della ricezione digitale durante la fase transitoria
Appena il sistema è pronto per andare per andare a regime
Le televisioni locali potrebbero inizia Roper are regolarmente sui sui propri canali perché a quel punto il il momento al momento dello switch-off non ci sarebbero problemi per poter operare sui propri canali anzi sarebbe doveroso in confine coerenza con la con la strategia che abbiamo delineato
Io mi fermerei qui perché madre otto
Voglio porre sul tappeto questi spunti di riflessione perché è interessante sentire un po'anche cosa ne pensano gli interlocutori della della tavola della tavola rotonda colgo l'occasione anche per per salutare il sottosegretario Vimercati
Che
è intervenuto alla questa nostra a questo nostro e l'iniziativa e che e che per svolgerà un un intervento in conclusioni da tavola rotonda quindi lo ringrazio ringrazio parti particolarmente per per la partecipazione
Io passo la parola al dottor Bardelli
Il capitoli strappare seguito qui dalla strada
Del che no c'è poco da aggiungere naturalmente quando ha parlato Marco Rossignoli il panorama è molto ben definite io scende ancora più in basso e mi metto da operatore tv a va be'un un attimo soltanto della problematica vista da chi opera al televisore l'ha detto Marco in parole precise tecniche e insomma abbiamo fatto tutto quello che la legge ci diceva di fare abbiamo acceso i nostri canali per essere in regola con la legge
Abbiamo anche investito perché con un piccolo salto ulteriore la nostra nostro frequenze da analogiche possono poi diventare sia in bassa frequenza che in altre
In alta frequenza digitale quindi siamo pronti no
è però siamo pronti con le problematiche diceva parto Rossignoli e non c'è mercato
E abbiamo già investito tanto sottosegretario
Abbiamo investito senza una lira di ritorno perché chi ci vede
No né noi nelle nazionali e ma in questo momento chi CP vestiamo dieci lire il ci ritorni
Quindi siamo proprio in uno Stand by e abbiamo già fatto uno sforzo non indifferente ma per di più io voglio dire la mia qui interni che gli amici a tutti
Di coloro che hanno creduto e tutti abbiamo creduto sull'avvento della tv digitale io vi dicevo io vi devo dire sinceramente da operatori dal basso un pochino meno non perché non ami la tecnologia le novità dell'orgoglio non perché non abbia visto le opportunità che qui arrivavano ma da parte dell'utenza
Non c'era questa Grando manda digitale o finalmente ora la RAI uno l'arbitro sul digitale un latita ma nessuno perché non sanno neanche che ora finalmente invece a proposito dell'oggi e nove udienza sarà il telefonino
E telefonino anche senza il sette Nishi telefoni anche a abborracciano po'numeri tutta la vita propria chiama il figlio avrebbe detto vera oppure anche anche la zia Graziana la per la maison sudicio si era controllo nipoti cioè c'è una utilizzazione immediata che ha avuto una grande spinta dal basso e quindi è stato facile saltare oppure se si parlava di fax pazze
Ricordo ancora riuscita a Pistoia c'ero bravo avvocato generoso che aveva comprato un fax
Chiudendo di fare una cosa gradita disse tutti sollecito voluta da io lo perché messo su se ne avete bisogno fra un paio d'anni fa dice quello
Nello presto comunque città e Paddy lo aveva già tutti ma perché perché non si accorge che manda una lettera arriva subito invece la posta la mette subito
C'è una domanda da parte dell'utenza ecco perché al digitale pure affascinati dalla tecnologia un risciò ma saremo interattivi faremo fogli a casa i certificati del comune Marchese la gente sapete utenza televisiva insomma io credo che
Per parlare pensarla come tanti anni fa la pensavano la posso ripetere grande direttore dai Bernabei mezzo all'utenza televisiva senza pigra
E apparato e ora una certa percentuale mo'per il televideo
Va da sé che non scherza e così è pigra all'utenza televisiva persone su ora e allora tutte queste dei fascine di dire interattività dico son tutela da venire nuove generazioni lo prenderanno allora il ministro ha un po'il gioco facile a dire che insomma non siamo pronti per tutti i motivi che dice in un complesso
Dario rinvieremo al due mila dieci non folk pessimista credo di essere anch'io realista dicendo queste cose quindi è una forzatura che viene un po'dall'alto sul digitale e sono di quelli che sono innamorato dell'arte non riceve compro subito gli ultimi modelli telefonini mi metto subito però però insomma un conto io contro senza generare pene in questo quadro coi nel momento in cui sembrava l'euforia del DC entrare partita e si assiste a un fenomeno che probabilmente si riproporrà
Quando le cose saranno e se saranno mature e sulle quali noi emittenti locali già stare attenti anche qui loro che ci ascoltano penso è insomma noi siamo da trent'anni e passa oggi celebriamo trent'anni la sentenza abbiamo passato quanti esami
Abbiamo passato c'è un genio porta qualche storica presenza di tutta questa roba abbiamo visto distribuzione di frequenze fatte dal ministero una come la fatte leggi del Salzano o studi approfonditi ma in altri tempi
Ricordo che assiste a una giornata in cui c'era qualcuno diceva canale venticinque punto e Serra
Alla Rete tardi tale canale trenta la siccome il venticinque roghi di Erminio cioè suocera che vorrei che si fa come è mio perché mi ero arrivata intanto ce l'ho è insomma allora succedeva il finimondo
Allora le abbiamo fatte di esami ora le cose stanno un pochino migliorando quando è arrivato al digitale
E se l'euforia subito sul territorio
Annusando il il possibile business fra enti locali gli aveva comunicato che subito privata nazionale
E sono arrivati quelli che che insomma se aver tutte le piattaforme sono andati da comuni delle regioni forza sperimentati nove e e insomma se Dio ne guardi nazista patetici sottraeva al subito
L'eventuale e possibile vera utilizzazione digitale domani e che è un rapporto capillare sul territorio molto importante che finalmente locali potranno usare potranno sfruttare e può dar prova servizio della gente della popolazione e e questo dato sono abitate lo presente perché questo è un po'lo scenario cento Scano abbiamo un po'di polemica attiva e con qualche avvocato di mezzo anche colonne
Comune di Siena che crea Siena scotch al Monte dei Paschi fa un po'tutto l'asse non c'hanno modo di soldi quindi non vengano in mente una cosa la fanno poi vive ecco comune di Siena è un problema preme grosso fatturazioni dottor Bruno fatta se lei avrà antenne e e dice mi domando Cavour bello una città bella come il sole che arriva alla fine bello eh ma domande il capo chiedo pigia il bottone permettere una televisione nel caveau e non lo so sarà bella verificava un precedente nelle città storiche dove lente riso brutte era insomma chi pigia il bottone importante oggi finché tutto va bene va bene ma domani dicevate nella riga veleno perché un miliardo
E eccome no e chi chiedo PC al bottone bisognerà pure
Regolamentato stabilirlo una conferenza odierna diceva l'abito tutto io riuscì a Siena perché se appunto Monte dei Paschi altro mezzo punto ricompra
Mezza Siena allora sistemi terrestri perché si è che tra il vero e dire tutte le tre questo sontuoso interrompere sei dottor io sono stato minacciato dal sindaco di San adesso io mi denunciava se mi permettevo e nella da vedere c'aveva al vertice è un problema che mi mi ritrovo cioè lavora antenne vedo tutto io precipitò tutti i dati vi do tutto vi fo e che fa intimità fa la televisione allora si è ragionato dice ma si fa televisione di servizio dovessi Palio le partite che serviva in servizio ma un bollettino va bene o meno che sentito dirigere il servizio estranee
Allora capite sono problemi che oltre insomma a questi tempi secondo me non facilissimi subito da sposare
Oltre al fatto che le locali hanno fatto già Investimenti perché non ritornano di una lira cani sono per loro natura povere al di là dei di qualche qui qualche impennata che c'è c'è questa situazione allora io vorrei dire siamo felici che ha ricevuto il ministro oggi il suo segretario più mercati stasera probabilmente il sottosegretario Carlo insomma
Digitale quando si affronta questo discorso nei vari comitati novaresi attenzione sia visto almeno quando verrà che venga dove le locali fanno parte di un sistema complessivo e non perché il sottosegretario Vimercate bravo cito se lampo si parli con qualche amico aiuti a Vannino Chiti perché siamo cresciuti insieme ministro Giovanni del sottosegretario impliciti attenta no ma perché voglio dire si fa parte si entra in un sistema dove sia il nostro peso alla nostra quantizzazione e il nostro ruolo nell'ambito di questa futura tecnologia fermo restando intanto gli aggiustamenti che Marco signor diceva e che al momento per procedere verso questo passaggio permise nel presente grazie
Io do subito la parola giorni Bruno insomma grazie
Buongiorno a tutti io sono da pochi mesi il nuovo direttore generale dei servizi di comunicazione elettronica ed radio diffusioni la il titolo così il lungomare gli esperti del settore sanno sanno cosa cosa vuol dire
Ho ereditato questa violazione con moltissimi Polo problemini con moltissimo arretrato
Con contenziosi
Che che che arrivano quasi a vent'anni c'è qualcuno che ha venduto due canali in questi in questi giorni stiamo cercando di definire due canali quattro a quattro soggetti diversi
In in sedici anni il sedici anni indicando poi arriva oggi come oggi è una sentenza in in esecutiva dice la direzione deve riconoscere il il primo al primo il diritto del di poter avere l'autorizzazione
Uno dei canali e di mediazione
Oggi su Roma
è un problema terrà Carlo spettro radio elettrico no quindi è un problema delicato questo sicuramente dovuto alla mancanza di un database certamente di una certezza dei canali che forse non si è mai voluta veramente fino in fondo dalle emittenti sia televisive che radio credo che sia questo il il motivo ma credo che il ministro
Faccia bene a a a mettere dei paletti ad avere certezza di quello che sono i canali sia televisivi che radio
E in modo tale da avere una c'è una una certezza e ma non per sanzionare per avere certezza degli impianti certezza degli Annali certezza delle nelle frequenze dei bacini interferenze Ali di tutto Q le problematiche che che voi operatori sicuramente sostanzialmente vivente che quotidianamente
E quindi da parte del ministero c'è sicuramente una nuova voglia di di fare insieme con voi di poter a risolvere i problemi e con l'indirizzo politico di oggi moto tale da poter risolvere i problemi che Mammano quotidianamente verranno posti
E poi le normative possono cambiare i le frequenze si possono sdoppiare possiamo con le nuove tecnologie con il double forse radio non non va bene
Si troverà un'altra tecnologia che fosse più più adatta al mondo delle radio e quindi è uno scenario in continuo evoluzione
Quindi il ministero e attento la parte amministrativa
Sì come al solito troverà le modalità per poterli aiutare e quindi siamo qui per questo grazie
Io la General questo Sassano insomma a questo punto
Relax compreso alla sprovvista da anni da fattosi va a questo punto area adiacente
A realizzare un sistema digitale con le emittenti locali come protagonista ma questo è il dato
Questa struttura
Allora io ero ero pronto a parlare per ultimo ma insomma
Fini dopo aver ascoltato gli interventi degli altri
Rispondo alla domanda che mi ha appena fatto insomma è molto impegnativa come lei capisce insomma però intanto parto da un presupposto non si sente mi spiace ma la voce ma anche avere
Quello che è successo alla fine del secondo tempo supplementare
Ieri se non so se
Sì anch'io
Indurlo a questo tipo di allora
La questione io partire da un punto importantissimo nella legge centododici c'è scritto che il trenta per cento dalla capacità trasmissiva disponibile e destinata alle emittenti locali allora questo punto mi pare un punto fondamentale
Perché intanto è l'unico luogo di quella legge dove si parla di capacità trasmissiva non so se serve
Quali sono i motivi tra interessante perché in qualche modo lo proietta nel futuro perché io ritengo il concetto di capacità trasmissiva sia il concetto fondamentale intorno al quale dovrà lavorare tutto il sistema in prospettiva
Però in particolare c'è scritto che il trenta per cento la capacità trasmissiva destinato le emittenti locali quindi questo è un punto molto importante di quella legge riprende riprende ovviamente punti analoghi le leggi precedenti
E dice che il quindi comincia a rispondere alla domanda il ruolo delle mittenti locali nel futuro panorama digitale sarà sicuramente centrale perché fino a che non si cambia quel punto il trenta per cento la capacità trasmissive appunto destinato all'emittenza locale
Allora detto questo quale del resto qual è in questo momento il ruolo delle mittenti locali nella transizione e io ma una mia non ho scritto un appunto qui
E mi pare che la sensazione in tutte vari approcci in quello che si dice eccetera e che più o meno ognuno faccia per conto suo
Ovviamente il ruolo delle dell'associazione importantissimo per segnare la linea di comportamento per esempio l'affermazione del dell'avvocato Rossignoli che dice vogliamo essere operatori di rete
E e non tanto e non solo immagino questa sia l'affermazione fornitori di contenuti
è una affermazione strategica importantissima dice la nostra linea di tendenza è quella di valorizzare anche i nostri asset di intermedi
Frequenze in termini di impianti eccetera però sostanzialmente il la il comportamento di ogni singolo operatore tende ad essere molto individualista c'è qualcuno che ha bisogno di una di una frequenza
Va in un certo luogo propone all'operatore di acquistare o vendere la frequenza è una decisione che viene lasciata sostanzialmente alla all'operatore e allora quello che l'operatore ha dovuto decidere se vendere oppure no la sua frequenza alle emittenti nazionali che sono quelle che nel trading
Ne hanno acquistate di più oppure avviare oppure no e fare quindi gli investimenti per avviare le trasmissioni digitali
Verificare se si dispone o no di frequenze ridondanti cioè se si ha la possibilità di continuare le trasmissioni analogiche mentre si inizia a fare le trasmigrano
Ai radiare le trasmissioni digitali e così via
Aggiungere un punto importante in queste decisioni che gli operatori di rete devono prendere da soli che quello che cosa è successo a Ginevra il diciassette giugno del due mila sei
Questo è un punto che credo dovrebbe interessare la l'emittenza locale moltissimo cioè quali sono le conseguenze sull'emittenza locale della conferenza di Ginevra
Mi par di capire diciamo che su questo punto ovviamente cosa dice la conferenza io nelle quali sono stati i risultati cerco di dirlo molto brevemente
Il diciassette giugno è stato firmato l'accordo due mila sei
Parte da quel giorno un periodo transitorio che finirà diciassette giugno del due mila quindici già specificato
Alla fine di questo periodo transitorio tutte le le
Tutti i trasmettitori che in questo momento sono funzionanti sono attivi in analogico dovranno sospendere loro trans trasmissioni quindi in qualche maniera la conferenza di Ginevra stabilisce una data ultima veramente ultima per quanto riguarda lo switch-off analogie con lo spegnimento degli impianti analogici che il diciassette giugno due mila quindici
Ovviamente questo a tutte le flessibilità e le visite rivedibilità dei dei degli accordi internazionali però insomma ci dà un quadro della situazione
Nell'ambito di questo il i paesi europei sono d'accordo ad avere una finestra due mila dieci due mila dodici come anche il ministro ha ripetuto più volte recentemente per lo switch-off dei singoli Paesi nazionali quindi una data anticipata rispetto a quella allora vi do un primo numero quella data è per tutti i trasmettitori televisivi parlo soltanto di televisione in questo caso che fanno parte del cosiddetto piano analogico di Ginevra e cioè sono i trasmettitori che G che l'Europa sa essere funzionanti nel nostro Paese
A quei trasmettitori e consentito di funzionare fino alla fine fino al due mila quindici fino alla data dello switch-off per l'Italia quei trasmettitori sono tre mila seicento settantasette
Per la Francia sono tredici mila per la Germania sono dieci mila e così via gli altri paesi europei hanno quindi registrato come trasmettitori analogici effettivamente funzionanti tutti i loro trasmettitori analogici attualmente funzionanti come ragione l'Italia ha fatto lo stesso ha registrato tutti i suoi trasmettitori analogici ufficialmente riconosciuti
Dal registro dal master Register di Ginevra e i nostri trasmettitori analogici riconosciuti sono tre mila seicentosettantasette
Contro una valutazione che prima del catasto non possiamo fare in modo accurato ma insomma esistono elenchi diversi per quanto riguarda il numero i trasmettitori ma l'ordine di grandezza Fusco purtroppo possiamo parlare soltanto di ordine di grandezza e venti mila quindi noi abbiamo tre mila seicentosettantasette trasmettitori che hanno il diritto di continuare a funzionare fino al diciassette giugno del due mila quindici tutti gli altri semplicemente non esistono
Non esistono perché non sono registrati a Ginevra esistono di fatto e sono di fatto funziona anche il nostro Paese
Quindi il punto fondamentale e questo la nostra situazione nazionale non è riconosciuta a livello internazionale mentre quella degli altri si francesi quando decideranno di spegnere loro tredici mila trasmettitore analogici nel due mila quindici li avranno protetti fino a quella data Nonino
Noi viceversa dobbiamo cominciare ad accendere trasmettitori digitali e noi abbiamo tenuto mille cinquecentosettantacinque trasmettitori digitali riconosciuti scusate analogici riconosciuti come trasformabili in digitale cerco di semplificare quelli che vengono chiamati assai immense cioè sono delle assegnazioni fatte all'Italia nel quale c'è il nome e il cognome per molti di voi è chiaro quello che voglio dire del trasmettitore se io dico Canale ventotto a Monte Mario il proprietario del cane ventotto a Monte Mario sa che sto parlando di lui in questo momento
Noi abbiamo avuto mille cinquecentosettantacinque trasmettitori coordinati in questo modo a Ginevra con nome e cognome
Poi abbiamo avuto due mila centoventidue are singola frequenza nelle quali vengono assentibili due mila centoventidue frequenze in aree più o meno a struttura provinciale nelle quali potranno essere attivati questi trasmettitori per un totale quello che è venuto poi
Anche fuori sul viaggio di agenzie di stampa di tre mila circa tre mila novecento cosiddette frequenza in realtà le due cose non sono sommabili
Perché in una nell'aria di Roma se ho assegnato il canale ventotto ovviamente non posso poi contare anche l'assignment corrispondente quindi il conto di quanti sono le gli effettivi trasmettitori che possiamo trasformare in digitale secondo le regole di Ginevra
è un conto complicato per gli assignment è un conto che possiamo fare facilmente basta identificare questi impianti
Per quanto riguarda i così detti all'ottima in cioè le aree singola frequenza scusate la tecnicalità è un po'più complicato
C'è una possibilità per tutti coloro che hanno frequenze in quella zona di averle coordinata a livello internazionale e vi rendo noto che questa possibilità una possibilità del tipo primo arrivato primo servito
Cioè l'Italia potrà registrare a Ginevra
Queste frequenze nelle aree sicché singola frequenza ma mano mano che ne registrerà a sarà sempre più difficile per gli altri entrare questo detto in maniera molto brutale diciamo ovviamente ha delle conseguenze tecnico che sto dicendo conclusione
Non mi pare di aver sentito cioè il questo argomento credo sia un argomento che soprattutto nella solitudine dell'operatore televisivo del quale della quale parlavo prima diciamo una volta indicate le grandi strategie come quelle che indicava
L'avvocato Rossignoli credo sia un elemento importante per esempio chi fa parte dei mille chi è a il suo trasmettitore nemica cinquecentosettantacinque chi ha la sua frequenza in un'area in un'area di all'otto metodicamente chiunque dovesse leggere gli all'le aree di alloctone provincia di Roma frequenza dico per dire ventisette chiunque a una frequenza utilizza un canale ventisette in provincia di Roma
Sa che lui fa parte di questo elenco chi viceversa il ventotto e non l'avete scritto in quella in quella elenco fa parte di un altro elenco cioè fa parte dell'elenco di quelle migliaia di trasmettitori che non sono stati coordinati a Ginevra quali sono le conseguenze per questi trasmettitori
Ma ho detto prima quelli che non esistono caricamento dovrebbero spegnersi immediatamente ma provvedimento ovviamente ci sarà un'accettazione progressiva cioè ci sarà una un intervento progressivo diciamo negli e nel caso in cui l'Italia volesse
Dar seguito diciamo agli accordi che schiera firmato per la attuazione del piano di gente allora adesso detto fatto questa premessa che non vuole essere una premessa terroristica ma è semplicemente e i fatti diciamo ciò che l'Italia ha firmato oggi allora c'è una c'è un bivio ci potrebbe essere un ragionamento che dice ma tanto come è sempre andato nel nostro Paese nulla di tutto questo avrà seguito Italia firmato questa cosa a Ginevra ma non darà seguito a questo allora
Sulla questione giuridica cioè se l'Italia può firmare un trattato internazionale poi non dà seguito trattati internazionali non voglio andare diciamo non mi sembra
Ovviamente ci sarebbero tanti discorsi da fare su questo ma non li voglio fare sul secondo punto è credo che ovviamente non sarà così cioè l'Italia avendo firmato darà seguito tutti gli accordi che ha che ha firmato sul secondo punto un secondo punto cosa accadrebbe se l'Italia decidesse di lasciar lettera morta questi impianti per esempio di trasformare dall'analogico al digitale impianti anche importanti che non sono registrati a Ginevra
Anche questo è un punto che voglio accantonare darebbe sicuramente a tutti i nostri vicini un segnale del tipo l'Italia continuerà come prima
E questo vuol dire che i nostri vicini sarebbero molto meno disposti di quanto viceversa non avremmo interesse che fossero ad avere dei buoni rapporti con noi per ottenere la massima massimo coordinamento possibilmente di tutte le frequenze
Cioè io voglio dire anche a coloro che non hanno avuto le frequenze coordinate nella fase di Ginevra potrebbero teoricamente con una buona politica del ministero di coordinamento internazionale con buoni rapporti con i nostri vicini
Potrebbero avere magari con diritti d'uso più bassi con potenze più bassi impianti localizzazioni diverse potrebbero avere dei buoni risultati diciamo di coordinamento se non è viceversa sin dall'inizio diamo la sensazione di essere un Paese che può lasciare lettera morta questi questi tutto ciò che abbiamo firmato a Ginevra anche questi rapporti diplomatici diventerebbero più difficili queste due questioni le accantono entrambe sono questioni importanti cioè dobbiamo abbiamo firmato dobbiamo rispettare
Ebbene che teniamo buoni rapporti diplomatici dei nostri vicini perché è interesse di tutti voi oserei dire di tutti gli operatori avere questi buoni rapporti perché vuol dire coordinare il massimo possibile anche nel futuro
Voglio soltanto dire un ultimo punto che mi sembra importante cioè anche messi da parte questi due punti la frase
Non cambierà nulla è una frase che non può funzionare secondo me per una serie di motivi primo motivo il valore delle frequenze e questo fatto oggettivo non è più una scelta che abbiamo possiamo farlo oppure no
Il valore delle frequenze ovviamente cambierà perché chiunque dovrà acquistare le frequenze potrà controllare sulla Elenco di Ginevra quali sono le frequenze coordinate quali sono quelle che non sono coordinate una frequenza non coordinato ovviamente vale di meno di una frequenza coordinata quindi primo punto questa inevitabile non possiamo sceglierlo noi se farlo oppure no se ignorarlo oppure no è già accaduto oserei dire
Secondo punto importante nel momento in cui si decide di non coordinare
Si crea una situazione si crea si mette o di di rimandare diciamo essi forse sbaglia a dire questo diciamo ovviamente la decisione quella di applicare Ginevra e ministero
Ha ovviamente questa intenzione non c'è nessun dubbio ma nell'ipotesi che qualcuno possa pensare che il è un problema che si può accantonare ecco questo voglio dire
O accantonarlo molto a lungo ne riparleremo nel due mila venticinque cose fa frasi di questo tipo ecco io sto elencando le questioni che viceversa sono già attive da del e quindi prima di tutto la diminuzione della del valore seconda questione la difficile risolvibili da del problema del caos rispondo anche quindi a Bardelli che prima diceva ma perché dobbiamo fare il digitale allora la domanda è perché lo fanno gli altri
Perché gli inglesi passano al digitale il pubblico inglese ha interesse diverso dal nostro pubblico
No semplicemente tutti gli altri Paesi pensano che la razionalizzazione dello spettro
La nazione il miglior uso delle frequenze lascia spazio nuove tecnologie le nuove tecnologie entrano nella diciamo nella mercato e in qualche maniera acconsentono uno sviluppo della dell'economia di questo settore un'apertura del mercato a un è un lancio di nuovi prodotti aumento del del della ricchezza e così via quindi è un interesse puramente economico quello della del passaggio al digitale digitare una tecnologia che consente di utilizzare meglio le frequenze di liberare spazi di usare nuove tecnologie questa è la vera spinta forte inglesi nel momento in cui hanno fatto loro transizione hanno detto la transizione la fanno gli operatori dirette sostanzialmente semplifico
Gli operatori di rete gestiscano pure io governo inglese voglio soltanto che alla fine della transizione al momento dello switch-off mi vengono restituiti quattordici canali di quelli disponibili i voglio vuoti senza occupazione perché su questi canali lancerò le nuove tecnologie DVB-H Wireless qualsiasi altra cosa si deciderà di lanciare nel negli anni futuri quindi il vero obiettivo del digitale e quello della razionalizzazione dello spettro
Nel momento in cui l'Italia decidesse di rimandare sine die la razionalizzazione del del suo scooter lo spettro andrebbero indire in rotta di collisione col vero obiettivo del digitale si condannerebbe
Definitivamente a alla non transizione allora e abbiamo esempi di questo tipo ecco vi faccio un esempio e chiudo molti di voi magari saranno operatori radiofonici e vi faccio l'esempio dell'Asse nel mille novecentottantaquattro c'è stata una
Tutti televisiva lo faccio un esempio che non mi riguarda ma per capire
Si fa se vi faccio un esempio per per capire allora che riguarda i nostri colleghi dell'Fm nel mille novecentottantaquattro c'è stato una conferenza dello stesso tipo di quella che c'è stata verso Ginevra in quel caso
L'Italia
Non ha firmato cioè fatto non è stato un passo indietro rispetto alla alla a a quanto è accaduto adesso cioè noi non siamo non abbiamo accertato sostanzialmente le quello che era stato deciso da Ginevra e la motivazione è stata se accettassimo questa indicazione le nostre emittenti radio dovrebbero diminuire drasticamente perché lo spazio disponibile sarebbe molto più basso
Sostanzialmente questo la conseguenza è stata che il nostro FM in questo momento è un inferno
Notoriamente un cioè cioè dal punto di vista interferenze Ale anche gli operatori più grandi non riescono a far funzionare le proprie reti dal punto di vista economico del ritorno non ha non può essere quello che potrebbe essere se ci fosse un ordine nell'uso e dico l'ultima cosa che secondo me assolutamente decisiva per farvi un esempio di quello che potrebbe capitare alla televisione
C'è la possibilità tecnologica di trasformare in in FM le reti analogiche in reti digitali anche molto efficientemente esiste un uno standard proprietario purtroppo ma molto interessante che si chiama i Boc
Che consente di trasformare le reti analogiche e digitali in Italia non possiamo efficientemente utilizzare questo standard e quindi le reti analogiche non possono diventare digitali
Con grandissimo vantaggio per il loro proprietario ovviamente per il caos frequenziale che c'è
Per la canalizzazione per la sovrapposizione dei canali e quindi per l'impossibilità di utilizzare in modo razionale come potranno fare altri qualora decidessero
L'utilizzare questo standard come stanno provando a fare i francesi come hanno provato a fare anche altri anche se uno standard proprietario per utilizzare meglio le prove frequenze quindi l'ultima conclusione che volevo dire
E che alla solitudine della quale parlavo prima alla mancanza di di di decisioni diciamo per quanto riguarda la parte coordinamento internazionale c'è anche un nel lasciare le cose come sono in una situazione caotica anche nel caso televisivo c'è soltanto un qualcuno che perde e sono gli operatori in particolare gli operatori locali
Perché gli operatori locali avrebbero bisogno di andare nella direzione opposta la direzione della razionalizzazione nella direzione dell'utilizzo efficiente delle frequenze dei Consorzi regionali delle singola frequenza non non riesco a scendere in tutti questi dettagli ma e quindi a
Consorziarsi vuol dire lavorare insieme razionalizzare
Fare in modo che lo spettro venga utilizzato meglio per ottenere quel risultato dell'uso del trenta per cento della capacità trasmissiva
La mia opinione personale che la razionalizzazione dello spettro sia nell'interesse dell'emittenza locale
E che viceversa idea che viene che viene che potrebbe essere diffusa che dice non fa niente rimaniamo in questa situazione tanto nella situazione di far west ci siamo sempre state ci saremo per sempre
E contro l'interesse dell'emittenza locale perché come in tutti i fa queste che si rispettano chi ha più pistole sia più armi sia una banda addirittura ha la meglio sul singolo che viceversa abbandonato a se stesso
Gli passo la parola al dottor sull'onda Fondazione Bordoni
Qual è il vostro punto di vista che seguì comunque seguite lei soprattutto dal punto di vista come direttore ricerca e la formazione
Che idea si è fatto che chiedeva vi siete fatti so Colella lo sviluppo che può esserci
Vi si sente sì ovviamente ringrazio organizzatori per all'opportunità che danno alla Fondazione Bordoni di essere presente in questa
Questo incontro tra chi ha così importante
Ovviamente gran parte delle precisazioni dei chiarimenti tecnici che ha ha svolto Antonio Sassano
Sono condivisibili sono assolutamente in linea con quello che il grossomodo il mio modo di interpreta la situazione attuale
Certi però da secondo me da aggiungere qualche cosa al panorama discreto prevenuto però lasciatemi introdurre una riflessione legata alla domanda che magari sembrerà
Datata scontata c'è però è molto importante molto molto profonda
Quella della reale necessità di passare al digitale no ci si chiede perché ancora passati citare abbiamo un mercato che funzione
Antonio stava appunto diceva
Che non abbiamo accettato il quello che era stato deciso per l'erario
Quasi vent'anni fa
La cosa che verrebbe da dire a tutti ma tutto sommato sono andate avanti sono sopravvissute non non ha avuto grandi danni dal fatto in una dei aveva aderito a una accordo internazionale
In effetti poi nelle cose che sottintendeva posso Sassano se appunto la insieme delle occasioni perse e le occasioni perse dal punto di vista del
Possibile sviluppo delle business di questi soggetti
Il
Nessuno ha obbligato se non recentemente nel mille novecentonovantuno il gli operatori telefonici a passare dal tax a Giessen nessuno la dal li ha obbligati ma perché perché si passa al digitale sostanzialmente si passa digitale da una serie di motivazioni strettamente economiche
La prima e quella della del costo degli apparati delle economie di scala
Passare al digitale vuol dire riuscire a fare con uno quello che prima richiedeva dieci
Non è un
Una diciamo il fascino del nuovo che spinge verso il digitale ma è una convenienza economica che spinge la semplicità
Quindi il fatto di aver fatto coi uno standard condiviso a livello europeo ci ha consentito di andare alla all'estate oggi il GSM viene riconosciuto da tutti come il maggior caso netta darà anche commissario Reding recentemente con il il maggior caso
Di Successo industriale dell'Europa all'estero
Siamo partiti per tempo siamo andati
Il esso del mondo laddove
Per esempio gli Stati Uniti erano divisi tra mille standard riversi abbiamo portato il nostro standard dappertutto all'estero in Asia in Australia in America del Sud
E alla fine AGSM è diventata una fonte di creazione di valore
E norme
Per tutta Dindo si europea per noi come Paese mi direte son d'accordo peccato che non c'è stata un'azienda italiana sia affatto
Infrastrutture di Rete o terminali ecco quella è un'occasione persa ma certamente
Il fatto di essere passa dal digitale qualche occasione l'ha creata
Per cui il fatto che e lei la Kodak scusate facevano tanto che noi non facciamo precisa nessuno decida di di interrompere la produzione di materiale
Tradizionale diciamo per passare alla
Fotografia digitale in ogni suo prodotto qualcosa vorrà dire insomma
Oltre quindi alle questioni economiche
C'è anche la voce di entrare in un ambito o condiviso quello della dell'evoluzione multimediale cori di entrare nel mondo di internet nel mondo delle telecomunicazioni quello di re creare le condizioni per una convergenza che ancora una volta non è un un desiderio e qualche tecnologo
Particolarmente appassionata
Ma è una forte convenienza economica
La convergenza delle tecnologie è qualcosa che si traduce sempre in un vantaggio per il consumatore
E quindi noi non non possiamo chiuderci a queste opportunità perché
Probabilmente abbiamo raggiunto un equilibrio di mercato che io rispetto moltissimo perché è una ricchezza per il nostro Paese è quella della del pluralismo le emittenti locali
Ma non possiamo far finta di niente e ci andrebbe bene avanti per qualche anno ancora ma poi pagheremo questa scelta non ce lo possiamo permettere in un contesto globale
Allora
Di lasciatemi assumere quindi la spinta verso il digitale il passaggio al digitale come un obiettivo necessario per il nostro Paese
Cosa si deve fare andare sul digitale io
Condivido tutte del Belleri
Perplessità
Avvocato la signora nella per l'emittenza locale c'è
Ci sono delle difficoltà oggettive soprattutto quel che non è possibile in questo stato
Attuale
Consentire di mantenere il proprio business corrente quindi le proprie diciamo di contatti con i propri inserzionisti pubblicitari se
Converto gli impianti
Sulla tecnologia e quella digitale sulla quale non mi segue nessuno è ovvio non posso permettono frequenza
Però io volevo fare una dico qualcosa che fosse qualcuno
Che volta sottovaluta tutti quanti dicono passando al digitale
Là dove c'è un canale li mettiamo quattro cinque è questa un si vede questa moltiplicazione c'è una moltiplicazione che però altrettanto importante
E che non viene mai citato camere ma citata
Ed è la seguente scusate se vado in un dettaglio tecnico ma dopo quello che ha detto Antonio Sassano possono offerta posso sicuramente spingermi oggi tutti quanti voi sapete che per comparire capo questo termine per illuminare una città se avete un impianto una rete analogica
Avete bisogno di due o tre
Impianti attorno a questa città e questi due o tre impianti
Adoperò frequenze fra loro diverse e non potrebbe essere diverso
Diverso perché come la tecnica analogica se questi tre impianti adoperasse la stessa frequenza
Si darebbe un tale disturbo una tale interferenza che
Tutto quanto ovviamente
Sarebbe inaccettabile per per il l'utente finale
Il digitale consente di fare una cosa che da questo punto di vista è rivoluzionaria e sulla quale nessuno si soffre
Sarà possibile col digitale da questi tre impianti non adoperare più tre frequenze diverse ma adoperare la stessa frequenza
Non è una cosa banale quello che poi viene fatto dalla dal DVB-H con i capi fil io coprono e poi metto tanti altri impianti all'interno della di copertura che a dopo la stessa frequenza e potenze io
Il la mia copertura addirittura vado anche all'interno della casa
Allora la riflessione semplice ma che possiamo condividere tutti
Conviene ad operare tre frequenze
Per inviare su Roma faccio vedere lo stesso segnale o conviene ad operare un'unica frequenza
Io credo che la risposta
Sia ovvia di naturale per tutti
Queste due frequenze
Che risparmiamo
Possiamo adoperare in maniera più efficiente io vedo che la risposta sia ovvia e naturale per tutti
Vogliamo seguire per questo percorso qua la la risposte meno ovvia e meno naturale perché vuol dire come diceva giustamente perso Sassano
Aumentare la capacità trasmissiva
E allora a questo punto
Come tale la capacità trasmissiva vuol dire modificare
Degli equilibri di mercato che si sono creati
E come alimento i nuovi palinsesti dove prendo le risorse per alimentare dalla pubblicità che avevo già nel nella precedente situazione analogica e allora cosa faccio
Asso tiglio
Il la la
Diciamo il il latte
Le fette della torta come dice qualcuno viene molto probabile con l'immagine secondo me molto molto interessante facendo tanti tanti
Di Canali al posto di pochi canali e come
Se anziché spalmare il burro su una fetta di pane volessimo spalmare il burro sulle briciole insomma ovviamente a chi ce lo fa fare di fare tantissimi se poi la la torta è sempre quella se il facciamo tre mila canali abbiamo una pubblicità spacca allora dove il vero punto delicato
Ha senso fare questo questo è veramente e se siamo nelle condizioni di
Aumentare
L'offerta televisiva di creare nuove opportunità nuovi contenuti
Quello che noto fuori con il pay per view è un esempio quello che viene fuori col DVB-H è un atto esempio siamo i podi malefatte DVB-H
Avremo qualche vantaggio spero come paese da questo
Però occorre effettivamente fare dei passi avanti e non chiudersi alla al al futuro
Allora
Il tipo di approccio che io credo credo debba finire
Va proprio in questa direzione va della direzione di rispettare quello che abbiamo perché un valore del nostro Paese
Il vedere sicuramente
Quello che ci ha dato Ginevra
Avviare subito
Anziché una corsa una corsa a farsi accreditare adesso da parte di tutti perché fosse c'è un rischio nella nella disegno di a di Antonio
Che qualcuno possa venire la tentazione di poco avevo fare presto sbrigarmi prima degli altri prima devo arrivare lì prima degli atti per per per trovare questa situazione no secondo me oggi
C'è bisogno invece di una cosa
Diversa le questo il messaggio che mi sento di dare
Oggi c'è bisogno di capire perbene dove vogliamo essere
Fra cinque sei anni quando sarà
Quale vogliamo che che sia il prodotto finale tutto questo percorso
Immaginare immediatamente il percorso la garanzia vera che hanno le emittenti locali non è se si vanno a coordinare oggi a Ginevra e mantengono per qualche messo per qualche anno ancora maggiore
Diciamo una speranza di vita che poi però e destinata a essere troncata il vero la vera garanzia
Che hanno oggi emittenti locali deriva da un percorso che sia chiaro che sia regolato che sia assolutamente
E anche condiviso
Che sia effettivamente percorribile perché il percorso che effettivamente spreco sua finale che si nel tentato fino adesso
Si scontrava contro un macigno enorme ho fatto il conto che se avessimo voluto dotare i trentotto milioni di televisori
Di un decoder aveva allora avuto bisogno di due miliardi di euro insomma a a fare i costi
Quindi non era
Il percorso verso un percorso che passa attraverso
La creazione di una Offerta seria
Come offerta televisiva di contenuti
La creazione di opportunità di utilizzo efficiente dello spettacolo
Con degli esempi come quelli che abbiamo fatto ma sapendo dove si vuole andare a parare quindi avendo chiaro cosa bisogna andare a chiedere agli altri Paesi
Il risulta avrebbero portato indietro da Ginevra quei pedante le particelle edizioni televisive non c'è cacciato dal risultato ottimo
Pongo rappresentando una riduzione di quello che siamo abituati ad immaginare come il nostro patrimonio attuale per malori da voluto un crescita che se voi ricordate
Seguiva dei percorsi molto molto particolari perché se c'era se volevo fare il servizio in un luogo dove parlo di di di quindici anni fa dove già c'era qualcuno cosa facevo mette un nuovo trasmettitore per farmi sentire ometteva una potenza superiore a quelli che già esistevano allora agli altri per continuare a fare il servizio laddove aumentandolo potenza noi oggi abbiamo in Italia delle potenze sono trenta volte superiori
Al necessario trenta volte sulla necessario se così da ma anche poi Hillary le psicosi dell'elettromagnetismo capiamo quanti quanti per cui è vero Ginevra sì obbligare a ridurre però se lo facciamo con un disegno chiaro in mente non non è detto che dobbiamo perdere capacità trasmissiva
Il la mia quindi il mio
Messaggio insomma è quello di seguire una strada anche se la strada
Assolutamente
Condivisibile condivisa
Partecipata
Ginevra
è un punto di partenza che io invitare a vedere con occhio ottimisti risultato più grande che ci siamo portati dietro da Ginevra
E il rispetto degli altri paesi confinanti che oggi con voi hanno già firmato gli accordi dei accordi bilaterali e multilaterali ma sanno di poter parlare
E quindi di sfruttare questo patrimonio di credibilità che ci siamo portati dietro a Ginevra per intraprendere un percorso che sia il percorso giusto e che non sia propriamente il percorso del fermare tutto al come oggi perché fermare tutto come oggi ci condannerebbe a essere superate negli altri Paesi grazie
Resta un attimo moderatore per divergenza strategica il furgone che credo sicuramente Marco Rossignoli e altrettanto io nessuno di noi siamo la situazione come sì io personalmente parlavo da parte di la spinta dell'utenza che non essendo termica non vedendo tutte queste cose a meno spinta rispetto ad altro gelosia che avanza ma devo anche aggiungere che quando scoprimmo leggerezza sanno che finalmente ci fece vedere tutti colorini sulla sulla piantine Alitalia per non arrivo alla luce
Eravamo abituati a lotte a lotte intestine fra interferenze vari tutti abbiamo avuto avvocati scontri incontri a da oggi fino ad oggi quindi quando arrivò la razionalizzazione possibile leggere Sassano
E anzi anche quando è arrivata quella possibile del digitale abbiamo dato ho tirato un sospiro di sollievo poter trasmettere da un unico punto tutti insieme tutte uguali con le medesime potenze frequenze ed è un panorama che noi auspichiamo è come muoversi per questo perché alle sue diciamo auspici già sul Lone e così anche gli alza sanno i emittenti locali possiamo sordi davanti
L'Amati ministero mese non è poco fatte fammi fare è un altro al detto che siamo pronti abbiamo investito e siamo tutti lì pronti per scattare non abbiamo obbedito a tutte le regole delle leggi che ci hanno imposto siamo tutti pronti per Anpa sarà digitali
E do la parola a questo punto dottor Viggiani del segretario generale dell'Associazione g quindici tipi al quale tra l'altro lo chiede quali sono a questo punto gli scenari futuri ipotizzabili anche alla luce di quella che sarà poi la discussione che verrà sei ci sarà settimana prossima nostra Conferenza nazionale
Sì se se mi permettete una battuta dagli scenari fin qui ipotizzati dal l'ingegner Sassano sono scenari da film dell'orrore io l'unica cosa che vorrei dire quella che un compito quando è un compito in classe un professore D'Alema mi diceva sempre si ricordi che l'ottimo è nemico del meglio per cui sulla situazione frequenziale sappiamo tutti che la realtà di fatto in Italia una realtà complicata e complessa
Il ministero io sono stato a Ginevra quindi l'ho potuto constatare di persona i come di Gtt
Il ministero ha fatto un lavoro che equivale esattamente al gol di Grosso ieri ai tempi supplementari cioè portare a casa tra assignment allotment tre mila seicentosettantasette frequenze dalla situazione di partenza
Voleva dire come giocare con la Germania con dieci Zoppi vincere ai tempi supplementari per cui credo che il lavoro del ministero
Non è un complimento credetemi è una constatazione sia stato assolutamente fondamentale per garantire l'esistente dei piccoli e dei grandi e questo ha potuto riscontrare di persona ma questo è un piccolo come dire un piccolo inciso che non voleva avere nessun tono polemico nei confronti dell'ingegner sanno che che apprezzo per cui non mi permetto di
Anche perché io non ho detto il contrario assolutamente assoluto adesso che la situazione era drammatica partenza cioè il fatto che non avevamo registrate meno frequenze
è una cosa che viene dietro alla cioè trent'anni a questa parte il sorpasso no avendo avuto il privilegio di a di essere Ginevra appunto riscontrato questo da parte del ministero che poi tra parentesi ha indetto una riunione per il dieci luglio proprio per oltre ad aver predisposto tutta una serie di accordi bilaterali che preventivamente potranno risolvere dei i cosiddetti problemi interferenze Arima non era non era questo il mio intervento gli scenari futuri
In questi ultimi credo in questi ultimi trenta giorni ci sono state le presentazioni di tantissime ricerche con dei dati il processo al digitale
Non è un non è un processo che verrà è un processo che che sta avvenendo che a dei risultati incredibili in Europa siamo passati da nove e quattordici milioni di famiglie digitali
I canali generalisti che sono disponibili in digitale si sono aumentati da novanta centoquaranta il numero degli editori si è raddoppiato
E in Italia secondo dati Sky che quindi dovrebbe essere assolutamente cioè cito il il concorrente in teoria del digitale terrestre
Sono otto milioni di famiglie digitali ne abbiamo otto milioni di famiglie digitali tra satellite digitale terrestre e videofonini
In tutto questo siamo primi in Europa nel lancio delle via Tor de la piattaforma DVB-H siamo primi in Europa negli interattività sul discorso dell'interattività stiamo difendendo a livello europeo e quindi stiamo coordinando un gruppo di lavoro europeo in cui il presidente Rossignoli
Ai compito praticamente di seguire e e verificare
Appunto tutto ciò che riguarda l'emittenza locale per la difesa dello standard M. HP su cui ci sono state le richieste da parte di una società inglese
Che vanta punto cioè a seguito di un una richiesta di royalties da parte di questa società inglese che potrebbe mettere a repentaglio appunto la diffusione la diffusione dell'interattività attraverso decoder che utilizzano standard venne HP quindi è indubbio che il digitale c'è e ed esiste
Quello
Che vorrei citare e il professor Cheli però perché chiari dice
Il digitale non è una realtà salvifica di per sé ma è la chiave di apertura del mercato e io credo che in questo mercato le emittenti locali hanno un ruolo fondamentale fondamentale per la loro capacità di produrre contenuti e di inventarsi servizi
Le vostre associazioni stanno tutelando le emittenti locali sul discorso dei servizi e quindi evitando che ci siano delle competizioni da parte di realtà nazionali capaci di più Bindi
Di investire e qui e qui sul sul discorso della tecnologia
Ma soprattutto sulla produzione di contenuti perché se pensate che il soltanto questi son sempre dati SKY soltanto sul satellite Hot Bird oggi abbiamo centotrenta
Realtà che trasmettono diffondono i propri contenuti oltre i confini nazionali e qui parlo proprio di un'integrazione tra digitale terrestre digitale satellitare che consente chiaramente di varcare dei confini che col digitale terrestre sono più limitati
Però questo discorso di apertura del mercato e quindi questo ruolo che esercitare da parte l'emittenza locale a un grande pericolo c'è una parola che si chiama transizione la transizione eh pericolosa ed è onerosa onerosa non solo per l'emittenza locale ma anche per le aziende nazionali meno grandi che qui diciamo rappresenta indirettamente veste di direttore degli affari generali del del gruppo del signor Ben Ammar dopo che esercita tutti gli affetti un multiplex in tecnologia digitale terrestre e che fornisce capacità trasmissiva transizione significa perdita di denaro
E
Assolutamente una un non riconoscimento di quel processo industriale
Che tra decoder applicazioni interattive contenuti e infrastrutture siamo riusciti a fatica ma con Investimenti onerosi ammettere in piedi e quando questa transizione viene anche citata dall'attuale presidente dell'autorità Corrado Calabrò che dice attenzione attenzione a uscire prima possibile dal guado della transizione al digitale terrestre
Credo che tutti noi dobbiamo fare uno sforzo importante e significativo perché determinati termini e scadenze vengano mantenuti e non vengano prolungati grazie
E a questo punto non so se c'è qualche replica telegrafica che osservatori vogliono fare
Professor Sassano
Vuol dire qualcosa
Posso ribadire il fatto che la assolutamente nessun ma io penso che il ministero ha fatto un ottimo lavoro date le condizioni di partenza che erano veramente drammatiche per il nostro Paese per quanto riguarda il riconoscimento internazionale degli impianti che c'era in Italia perché purtroppo nel quale pagine però non sanno non sapevano e non sanno quali sono le frequenze sono effettivamente attive e secondo punto quello riprendevano diceva Mario Fullone è ovvio che la conclusione del discorso è è nell'interesse dell'emittenza locale
La razionalizzazione dello spettro così come nell'interesse anche gli altri ma io dico in particolare dell'emittenza locale perché deve andare a riscuotere quel trenta per cento di capacità trasmissiva che tutte le leggi gli hanno riconosciuto
E e chiaramente questo deve far parte di un processo razionale di transizione
E che deve essere messo in campo come hanno fatto gli inglesi d'altra parte che partono da una situazione molto più regolato della nostrano una separazione tra operatore di rete fornitore di contenuti alla situazione regolata dello spettro eppure hanno messi in piedi un un sistema di diciamo di di di rapporti fra le aziende è una uno schema di lavoro
Per la transizione dove gli operatori hanno il loro ruolo il governo al suo ruolo di regolatore al suo ruolo e ci sono gli obiettivi gli obiettivi nobili che dicevo prima liberazione razionalizzazione dello spettro la stessa cosa
Dovrà fare il nostro Paese
Questo non ho dubbi su questo
Io questo voto dalla parola Luigi Vimercati che al sottosegretario al ministero delle Comunicazioni per le conclusioni
Innanzitutto
Vi ringrazio di avermi invitato a questa l'importante manifestazione a trent'anni
Da
Una svolta epocale nella storia delle comunicazioni in Italia
Per chi come sottoscritto un po'cresciuto con
Più che con le televisioni sono dove stiano le radio libere è un dato anche generazionale che ricordo momento medesima ventata di libertà che a
Coinvolto l'intero Paese un'intera generazione
E quindi mi sembra importante questa vostra questa vostra iniziativa ecco io avevo preparato una scaletta ma l'interesse suscitato dal dibattito credo che mi obblighi a entrare nel merito di alcune di alcune questioni poste perché vedo giustamente una richiesta di grande concretezza e di un rapporto Franco tra autorità politiche e mondo dell'impresa
Radiotelevisiva
Ecco poi partire da due riflessioni che io condivido che sono state qui proposte la prima riguarda
L'importanza della sfida che la rivoluzione digitale ci pone
Ecco da questo punto di vista dobbiamo essere consapevoli mi pare che lo siamo tutti perché anche nell'intervento iniziale io signori si dire a questa consapevolezza che questa è una sfida che riguarda l'intero paese è parte di una sfida di modernizzazione dell'Italia ecco non è diversa da altre sfide che noi dobbiamo condurre per consentire la vita e di recuperare tutta una serie di Gatti da un punto di vista dell'innovazione del sistema produttivo e presentarsi di nuovo adesso è un grande Paese competitivo a livello a livello globale ecco è del tutto evidente che se questo tema
Delle comunicazioni delle nuove tecnologie dell'ICT
Per esempio al centro del protagonismo di un Paese come l'India diventa paradossale immaginare che l'Italia si tira fuori da questa da questa competizione da questo atto dal processo di modernità è una sfida come dire che non si può
Non accettare Conan una sfida per la vita e non si può chiaramente
Immaginare di non accettare questa questa sfida
Questo per il significato economico generale della rivoluzione della rivoluzione digitale pur con tutti i problemi che tutto ciò comporta ecco ma dobbiamo vedeva lo proprio nei suoi aspetti cioè come una grande possibilità
Per l'apertura del mercato e quindi con una grande spinta propulsiva per il settore economico ma anche poi come una grande opportunità di crescita civile e sociale del Paese come recita la Costituzione che da questo punto di vista il digitale è stato autorevolmente detto è una grande opportunità che non possiamo che non possiamo perdere ecco da questo punto di vista credo che questa sfida
è una sfida che paragonabile a quella che l'Italia a
Accolto il vinto nel corso degli anni Cinquanta primi anni sessanta con quel grande cambiamento che fece diventare l'Italia allora fosse simboliche simbolica fu l'Autostrada del Sole
Milano Roma ecco da questo punto di vista la riduzione digitale a questo valore simbolico anche per per il nostro presente ecco direi che questo è un una prima riflessione che mi pare tutti noi condividiamo la necessità appunto di
Accettare la sfida come parte più generale della sfida dell'innovazione del nostro del nostro Paese ecco la seconda questione che qui è stata apposta dal dottor Balatelle e quella del ruolo delle emittenti locali che la vostra ovviamente ragion d'essere abbiam detto trent'anni è dalla svolta che ha dato vita alla storia delle emittenti locali e così ci a parte essenziale del sistema questa è la rivendicazione è una rivendicazione
Che credo sia importante
E che connessa quello che dicevo prima se mai parla svolte digitale può aiutare a determinare il Successo di questa di questa proposta e cioè
L'emittenza locale qua te lo dice una persona che viene da Milano e che a Milano vi è una grande recriminazione nei confronti dei pro della TV nazionale che poco ha saputo leggere il cambiamento in corso
Nel nord del nostro Paese ecco l'esperienza mi dice che al contrario sono state proprio le emittenti locali radiofoniche televisive che sono stati in grado di leggere rappresentare il cambiamento in corso
Di qui poi qualche discrasia qualche difficoltà nella anche qualche stupore per esempio a livello elettorale nei vedere dei cambiamenti elettorale delle difformità
Elettorale darci Skopje sono in quel momento che una parte del Paese è cambiata e non si ritrova più in alcune categorie perché nessuno l'aveva mai illustrata l'aveva mai letta l'aveva mai comunicata ecco da questo punto di vista dalla dall'Osservatorio come dire da uno che viene da Milano in le realtà locali hanno per esempio saputo leggere molto di più questi cambiamenti in corso
Nella in questa parte fondamentale è fondamentale del Paese quindi vi è una
Un ruolo
Importantissimo che le emittenti locali hanno svolto e svolgono che credo debba essere salvaguardato salvaguardato per perché è un pezzo importante del sistema produttivo e torniamo al tema di prima perché è un pezzo importante del pluralismo anche lì quando ne parla parliamo di pluralismo
Guardiamo al tema del duopolio che sicuramente va superato poi dirò qualcosa in proposito è inimmaginabile pensare ad un sistema pluralistico assenza o comprimendo le realtà locali perché questo ente
Assolutamente
Contraddittorio penso che nessuno può immaginare di vedere monco il pluralismo di vederlo solo comprovino nazionale turismo e cioè e fatto proprio dalle tante voci
Dalle tante voci locali che compongono un quadro un quadro molto più più ampio e ricco ecco da questo punto di vista quindi credo che noi dobbiamo rispondere a questa vostra richiesta
Di far diventare ed emittenti locali parte del sistema
E quindi di aiutare e il ruolo della politica e questo quindi la mia presenza qui quella del ministro ieri quella del collega Calò oggi pomeriggio non è solo questione di stile come dire di rapporti che vogliamo mantenere
Con il vostro mondo così come è un po'lo stile che abbiamo nei confronti dell'insieme del sistema delle comunicazioni di andare parlare dialogare sia con incontri privati ma poi partecipando a tutte le varie iniziative per dare visibilmente il senso di un rapporto che deve essere solido perché serve a noi per prendere le decisioni politiche corrette avesse nel Paese serve anche a voi per capire come si orienta
La il
Come si orienta
Lui come cento alle varie autorità in questo caso come si orienta il Governo per dare poi certezza operativa alle vostra alle vostre attività ecco credo che noi dobbiamo trovare
Il modo di poter portare a casa entrambi questi risultati vincere la sfida che il digitale ci pone
E farà diventare parte essenziale di questo nuovo sistema le realtà le realtà locale ecco
Sono state dette molte cose importanti
La prima
Quella relativa al tema delle delle frequenze
Alla caos che noi abbiamo ereditato non solo dagli ultimi anni ma è un caos che si prolungata Diversi da diversi anni evidente che la vicenda di Ginevra ci obbliga a fare
Chiarezza
A superare quella che qualcuno chiama un buco informativo noi non sappiamo esattamente cosa diavolo sia successa e quindi abbiano deciso di concerto con l'autorità
Di avviare quello che abbiamo chiamato il database delle frequenze una sorta di grande catasto per
Avere innanzitutto un'informazione corretta
Della
Panorama delle frequenze degli impianti di trasmissione poi naturalmente tutto ciò è propedeutico a qualunque iniziativa che si voglia che si voglia poi prende che si debba poi prende ecco Ginevra ci obbliga a maggior ragione ad andare in questa direzione
Lo indicava indica molto chiaramente il professor Sassano le ragione per la quale Ginevra
Un punto di non ritorno nove ovviamente intendiamo onorare i fatti che sottoscriviamo intendiamo anche poi gestirli con equilibrio con tutte le categorie con tutte le categorie interessate credo che il caos avevano serva a nessuno
Da un credo che possa essere questo di un quadro caotico quello che è capace di sostenere il sistema delle imprese la comunicazione in Italia nel prossimo nel prossimo futuro ecco mi pare che
Tutti concordino nella ritenere voi stesse che una razionalizzazione dell'uso dell'aspetto può essere di grande aiuto
Appunto per esempio il sostegno delle nuove tecnologie nuove attività produttive per dare poi nuove risposte al ai nostri ai nostri cittadini e non solo alle in paese ecco è stato detto con
Grande forza che il punto in particolare dall'ultimo intervento che il punto delicato è quello della transizione anche perché non è una transizione
Che avverrà domani ecco l'idea che si potesse arrivare rapidamente
Alla allo switch-off è stata si è rivelata una
Così un'illusione
Un'illusione create in uno scenario politico che voi conoscete conoscete benissimo più ragionevolmente questa data è stata spostata in avanti di un di un quinquennio per poter gestire la transizione adeguatamente che adoperata sezione a un pericolo il pericolo e quello di replicare nel digitale quello che noi ereditiamo dall'analogico e quindi editare una posizione di predominio
Del del duopolio perché ha condizionato il sistema in questi in questi anni ecco noi dobbiamo lavorare
Mi pare che la categoria stessa della capacità trasmissiva ci posso aiutare in questa direzione per favorire questo percorso è stato detto poto una mente che già la legge attuale prevedono che il trenta per cento della capacità trasmissiva sia a disposizione delle tv locali ecco credo che da questo punto di vista sì posso fare anche di più più in generale per utilizzare
La capacità trasmissiva che digitale libera per aumentare la platea dei protagonisti nel campo delle comunicazioni radio radiotelevisive quindi aprire
Ad altri fornitori di contenuti qui è stato già posto il tema della distinzione tra operatore di rete fornitore di contenuti questo è uno dei grandi temi su cui dobbiamo sicuramente lavorare ecco vorrei concludere con una riflessione
è stata posta e chiede una delle questioni di fondo cioè della centralità del tema dell'Offerta esaltato a perché uno deve passare al digitale perché lo debbano fare le in paese mi pare che sia abbastanza chiaro non dobbiamo riuscire
H convincere milioni e milioni i cinquantasette milioni di cittadini italiani a passare al digitale la strada del dell'incentivo col decoder è una strada chiusa
Peraltro ha dato risultati limitati mi pare che l'unica strada che abbiamo è quella di lavorare sull'Offerta e quindi un'Offerta ricca una frenata e sia in grado di
Rappresentare davvero un incentivo io vado utilizzo questa nuova tecnologia ho interesse ad andare lì perché trovo
Cose che mi interessano che interessano
Che interessa non mi interessano come cittadino mi interessano per i miei visione di cultura di formazione di divertimento e quant'altro quindi dobbiamo lavorare con grande forza su questo tema dei contenuti in un Paese come l'Italia credo che abbia contenuti
Importantissime che possono anche diventare una grande occasione per io bustine anche la presenza dei fornitori di contenuti e di più della commercializzazione di questi di questi contenuti abbiano due problemi che sono legati alla all'investimento sul digitale ieri ha fatto un incontro importante con tutte le in paese del settore dell'ICT è intervenuto con una un DVD anche il presidente Petruccioli che ha chiesto e questo è una domanda a cui dobbiamo rispondere
E svolga che sia il servizio pubblico svolge questa funzione a vantaggio dell'intero sistema nazionale così come avvenuto l'Inghilterra con con la BBC è del tutto evidente però che il tema della capacità trasmissiva e quindi la possibilità di accesso a tutti i fornitori di contenuti e poi legato all'altra grande questione che quello della torta pubblicitaria del tema affrontato nell'ultimo dell'ultimo intervento
Anche io sono convinto un po'come la polemica che c'è sui tassisti che non è detto che poi aumentare il numero dei taxi riduca i profitti dei tassisti
Alta dove è stato fatto con allargando gli utenti dei tassi allargando anche le possibilità
Di reddito dei tassisti medesime che io credo che l'offerta lavoro sull'Offerta le possibilità che digitale offre possono allargare la torta e non e non ridurla certamente dobbiamo comunque in questa fase di transizione pur avendo come dire uno sguardo ottimistico sul futuro non possiamo immaginare che tutto rimanga così come l'abbiamo ereditato a partire dalla questione del Sic che noi vogliamo rimettere in discussione perché non aiuta nuovi fornitori di contenuti avesse sul mercato e credo che riduca le possibilità anche per le emittenti locali di svolge la propria attività io concludo in questo modo augurando alle emittenti locali un grande è successo perché il vostro lavoro è importante per tutto il Paese grazie
Io a questo punto non mi rimane altro che ringraziare tutti quanti i relatori che sono intervenuti il pubblico in sala che insomma ha seguito questo dibattito mi sembrava molto interessante non parecchi spunti di riflessione vi ringrazio a presto
Io ricordo a tutti che adesso si svolgerà un cult Tel presso il Parco dello tabelle e che poi alle ore quattordici ci sarà il convegno di chiusura per Ifi saggiamente dei trent'anni dell'emittenza televisiva
Si inizia male convegno di chiusura del radiativo Faoro me
Che è il convegno in cui si festeggiano i trent'anni
Di emittenza privata
Diamo adesso la parola avvocato Rossini Marco Rossignoli che è coordinatore di Aeranti-Corallo
Ringrazio di di essere intervenuti
Ringrazio anche tutti i i relatori che parteciperanno a questo convegno in questi due giorni radio tv forum è stata l'occasione di realizzare attraverso una serie di convegni di seminari di workshop momento di confronto sulle problematiche di attualità politica
Tecnica e aziendale relative al settore radiotelevisivo
E questo con particolare riferimento all'emittenza locale satellitare e all'emittenza via internet
In questa occasione abbiamo ritenuto inoltre di realizzare per la prima volta una un'area Expo come avete visto con la partecipazione di trentadue delle più importanti aziende del voto che est del video e dell'audio
Si tratta questa di un'iniziativa che ha avuto particolare riscontro in quanto ha costituito un'occasione di incontro tra le aziende radiotelevisive e l'industria del nostro settore
E quindi intenzione di erranti Corallo fare del radio tv formula evento annuale sviluppando ulteriormente la parte SPÖ e workshop
Questo primo radio tv form costituisce anche l'occasione per celebrare il trentennale della fine del monopolio statale della diffusione
Fino al mille novecentosettantasei l'attività radiotelevisiva in Italia era consentita esclusivamente alla concessionaria pubblica RAI
Con la sentenza duecentodue del mille novecentosettantasei del luglio del mille novecentosettantasei della corte costituzionale
è stata decretata la fine del monopolio statale ed è intervenuta l'ibridazione della dell'attività di radio diffusione appunto consentendo l'iniziativa in questo senso anche da parte dei privati
Questa sentenza si può differire di portata storica in quanto ha aperto la strada a una rivoluzione della comunicazione dell'informazione nel nostro Paese
Saluto quindi anche come nome piacere l'avvocato Eugenio porta
Che esca che è stato il principale artefice di questa rivoluzione che oggi al presidente onorario della erranti
In in trent'anni di attività le emittenti radiofoniche e televisive locali nate con spirito pionieristico
Dall'iniziativa di numerosi appassionati hanno avuto la capacità di svilupparsi realizzando una serie di impresa commerciali e comunitarie estremamente radicata nelle rispettive aree geografiche
Oggi le imprese radiotelevisive locali danno occupazione numerose migliaia di lavoratori
Hanno importanti quote di ascolto svolgono un ruolo decisivo per l'informazione sul territorio
Dove hanno acquisito nel tempo il ruolo di interlocutore privilegiato con tutte le realtà pubbliche e private di questo ambito inoltre in molti casi le emittenti locali stanno dando vita a nuove esperienze editoriali sul fronte della diffusione di contenuti radiotelevisivi via satellite e via internet con l'approccio appunto le nuove tecnologie
E tutto questo nonostante una situazione di grande difficoltà operativa Cal caratterizzato costantemente l'attività del comparto in questi trent'anni
Infatti fino al mille novecentonovanta il settore ha sofferto una situazione di assoluta carenza normativa che si è protratta per troppi anni
E a partire dal mille novecentonovanta con la legge Mammì una legge che ha sostanzialmente fotografato l'esistenza dell'epoca
Inoltre si è consolidato il cosiddetto duopolio e questo ha generato una forte compressione del pluralismo dalla concorrenza nel mercato televisivo con evidenti ricadute negative per gli editori del comparto locale
E il sistema così cristallizzato e quello che ora tuttora sussiste
Aeranti-Corallo ritiene pertanto indispensabile che vengono individuati una serie di interventi che devono essere finalizzati un riequilibrio del mercato attraverso la previsione di efficaci misure antitrust sia di norme che favoriscano gli investimenti pubblicitari sulle emittenti locali
Abbiamo formulato una serie di proposte l'abbiamo anche presentate ieri al Mini qui pubblicamente al ministro Gentiloni il quale ci ha dato ampia soddisfazione nel suo intervento di di replica alle alle nostre relazioni
Per proprio i confermando la volontà del governo di impegnarsi in questo senso
Noi da parte nostra in particolare pensiamo alla previsione di gratis di sgravi fiscali per le imprese che acquistano spazi pubblicitari sulle imprese radiofoniche televisive locali
Pensiamo alla previsione della possibilità di diffondere televendite solo da parte delle imprese televisive locali
E soprattutto pensiamo alla previsione normativa
Di tetti minimi di spesa per le campagne pubblicitarie delle piccole e medie imprese sulle emittenti nazionali
Questo per evitare che campagne pubblicitarie che per la loro natura per la loro tipologia e per le loro dimensioni sono destinate all'emittenza locale finiscono invece di essere convogliate sull'emittenza nazionale
Si tratta inoltre di dare piena attuazione alla recente delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni in tema di Indirizzo sull'indagine di ascolto e di governance delle stesso
Con il riequilibrio del mercato da diffusione analogica si creeranno anche le condizioni per evitare la formazione di oligopoli ancora più stringenti del del mercato da diffusione digitale
La transizione al digitale rappresenta per il comparto televisivo locale un'interessante opportunità di nuovi business
E per questo la quasi totalità degli editori locali sulla base della strategia complessiva definita davanti Corallo ha ritenuto di non cedere i propri canali di trasmissione all'imprese televisive nazionali
E intende svolgere quando la transizione verrà completata non solo l'attività di fornitore di contenuti ma anche soprattutto quella di operatore di rete locale
In tal modo sarà possibile affiancare l'attività televisiva tradizionale anche quella di Karjer per la diffusione di segnali audiovisivi per conto terzi nonché quella di diffusione di dati e servizi anche interattivi e multimediali
In questo contesto erranti Corallo aderito DGTVì l'Associazione per lo sviluppo del digitale terrestre
La transizione digitale tuttavia si sta rivelando particolarmente problematica per le imprese televisive locali
In quanto le stesse nella stragrande maggioranza dei casi non dispongono i canali ridondanti che permettono di poter diffondere i programmi nella stessa area in simulcast in analogico e digitale
Ne consegue che allo stato l'eventuale conversione di un canale dalla tecnologia analogica a quella digitale causa la tv locale la perdita degli ascolti in tecnica analogica
Nell'area servita dalle data l'impianto e ciò senza che ci sia un contestuale recupero degli ascolti stesso in tecnica digitale e posto che il numero di utenti digitali è ancora molto inferiore al numero degli utenti analogici
Allo stesso tempo di fusione sperimentale di segnali televisivi digitali solo in alcune ore della giornata
Peraltro con prevalenza nelle ore notturne sugli stessi canali sui quali nelle altre ore vengono operate le trasmissioni analogiche non permette certamente alcun posizionamento nel mercato televisivo digitale
Si rende pertanto necessario individuare soluzioni concrete che permettono le tv locali di porte partecipare al processo di transizione con pari opportunità rispetto agli operatori nazionali
Il problema prego riteniamo che sia legato esclusivamente alla fase della transizione
In quanto al momento dello switch-off le tv locali potranno utilizzare i propri canali per trasmissioni digitali ventiquattro ore su ventiquattro senza alcun problema posto che l'utenza a partire dallo stesso switch-off riceverà le trasmissioni solo in digitale
La proposta di era anti corale pertanto quella di prevedere Durante il solo periodo da transizione e allo scopo di facilitare la transizione sia per quanto riguarda le tv nazionali per quanto riguarda le tv locali
Fermo restando l'obiettivo strategico fondamentale delle tv locali di divenire operatori di rete nella fase a regime
La proposta di antiquario dicevo è quella di prevedere l'obbligo in questa fase di transizione per le reti televisive nazionali di veicolare nei propri buche i programmi delle tv locali che sono prive dei canali idonei per il simul cast e questo sulla base di criteri e modalità
Che vengano rigorosamente definiti dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
Allo stesso tempo le tv locali con canali ridondanti potrebbero raggiungere accordi con le reti nazionali per veicolare i programmi delle stesse rete nazionale nelle zone non servite da queste ultime
E in questo modo verrebbero realizzate sinergie virtuose finalizzate a favorire la transizione al digitale con pari opportunità per tutti i soggetti del sistema
Con lo switch off infine le tv locali potranno svolgere appieno l'attività di operatore di rete del sui propri canali
Un quadro preciso di ciò che sarà possibile fare potrà esser ricavato dal database delle frequenze televisive che il ministero delle comunicazioni l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni intendono realizzare entro gennaio due mila sette
Sul tema è stato illustrato nella giornata di ieri dal segretario generale dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni l'ingegner viola Aeranti-Corallo evidenzia comunque l'esigenza di realizzare tale database senza appesantimenti burocratici per l'impresa e senza onere a carico dell'impresa
Per quanto riguarda invece digitale radiofonico Aeranti-Corallo ritiene fondamentale che è ministro delle Comunicazione non emani al momento il bando di gara per il rilascio delle frequenze delle licenze dub
Senza aver preventivamente risolto il problema che tuttora sussiste della particolare limitatezza del numero di frequenze attualmente previsto per le trasmissioni con questa tecnologia
E in relazione al numero delle mittenti radiofoniche locali nazionali che sono operanti in analogico un diverso modo di procedere rappresenterebbe uno era inaccettabile scelta di enorme ridimensionamento del comparto radiofonico privato tanto nazionale quanto locale
Infatti sulla base delle valutazioni tecniche operate dalla nostra associazione potranno accedere al dub solo sei imprese radiofoniche nazionali private rispetto alle quindici attualmente operanti e tra cento ventisei centottantasei imprese radiofoniche locali rispetto alle circa mille cento e sono attualmente operanti era antico allo propone pertanto che il ministero delle Comunicazioni promuova un tavolo di confronto tra lo stesso ministero l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
E le le associazioni di categoria delle emittenti radiofoniche nazionali e locali per affrontare la problematica individuare le possibili soluzioni come l'ampliamento delle risorse frequenziali per il T dub ovvero l'adozione di nuovi standard tecnici diversi alti da bar
Trasmissioni radiofoniche digitale con conseguente modifica della normativa in materia come recentemente avvenuto anche in Francia
Su questo tema abbiamo particolarmente apprezzato la posizione assunta dal ministro Gentiloni che intervenendo ieri mattina in apertura del radio tv Forum affermato affermato che la materia necessita sicuramente di una pausa di riflessione
Aeranti-Corallo ritiene oltre molto importante la previsione di incentivi per l'innovazione tecnologica da parte delle imprese radiofoniche televisive locali
Era anti Corato sollecita anche l'accelerazione dell'iter per l'erogazione dei contributi alle imprese radiofoniche locali relativamente agli anni due mila due due mila tre due mila quattro due mila cinque
L'ufficio competente del ministero nelle scorse settimane ha assicurato il massimo impegno per la soluzione della problematica
Si ritiene comunque opportuno un intervento regolamentare che sia finalizzato a semplificare l'attività istruttoria di queste pratiche valutando e questo una è un pensiero che che abbiamo sviluppato
Dall'esperienza che ma si è maturata negli anni per gli analoghi contributi nel settore televisivo dicevo valutando di prevedere la relazione di graduatorie su base regionale da fidarsi corre come nel settore radiofonico così come nel settore televisivo
Inoltre importante dare soluzione molti problemi che riguardano la materia delle provvidenze editoria sia per il comparto radiofonico che per quello televisivo
Senza una soluzione immediata il sistema delle provvidenze che negli anni ha particolarmente favorito la realizzazione dell'informazione radiotelevisiva locale di qualità rischia di azzerare assi con gravissimo danno per l'impresa e per la collettività
In conclusione le scelte legislative regolamentari che verranno assunti sui temi che o adesso richiamato condizioneranno sicuramente tutti i futuri scenari del comparto radiotelevisivo
Per questo se la parte del Parlamento del Governo e dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ognuno per quanto di propria competenza si ritiene che l'emittenza locale debba continuare davvero un ruolo nel nostro sistema radiotelevisivo
è necessario che vengono assunte scelte nette chiare
Scelte che permettano le nostre imprese di poter effettivamente competere nel mercato la transizione al digitale ringrazia
Prima di passare la parola ligi Dardanelli presidente di corallo esecutivo di erranti Colaninno
Volevo dire a tutti voi che purtroppo oggi non è presente come tutti avrete notato Fabrizio Berrini
Perché portato avuto dei problemi gravi familiari e quindi non potrà esserci in questa giornata che per lui oltretutto sarebbe stata anche quindi molto importante
Anche sul ponte una dal punto di vista la sua attività
Che manzo ma senza paura insomma ecco da detonatore poco fa insomma però va bene no no no no più di tanto
Bene ritocca
Gioca sempre l'ingrato ruolo di parlare dopo Marco Rossignoli che si può aggiungere periodici marchio si nulla sordo e do Campo a dialogare con chi e insalate solo che a differenza di lui sono vecchio più vecchio
è un genio più vecchie non perché per va be'è vero letta ha detto Eugenio date mille prevede trenta anni ma io voglio ancora il prossimo premio per altri trent'anni del vero
Allora io so all'origine e la storia dell'emittenza locale
La storia e la sua da un angolo interessante perché in Toscana quei tempi prima del legge della corte costituzionale ricordo con l'amico Roberto Zaccaria
Si ebbe un una bella discussione durante un convegno
Lui un gruppo di amici si erano vestiti da sera compare un primo trasmettitore senza legge
Legge non c'era nell'epoca del destino però pieni di fiducia
Sì chiacchiero con Roberto Zaccaria Roberto mi diceva diceva guarda la corte non può aprire come può aprire se cioè Resegone senza investitori siamo squattrinati
Alla corte un po'aprire perché costerebbe troppo fare meno in televisione nessuna potrebbe fare sono però aveva questa riguarda anche i costi stanno precipitando elettronicamente il possibilità nuove non no no poi da ultimo perché è un pesce pizze ma insomma
Devo dire a me che io insegno estivo sì
Allora dico va bene fino a ma rendo Lacorte ovviamente invece apri per fortuna tutto prese il via poi chi ci siamo per fortuna c'era Paolo Rossi e capiva ci siamo incontrati successivamente perché essere un punto del vada perso poi ha vinto tanti altri discorsi ma insomma questo un altro problema
E in quel tempo nella mia città c'era niente di meno così parliamo voglio poi raccontare che un altro bel personaggio che cresceva insomma in poi un po'agli Evo si fa per dire anche se con no cultura diversa romanzo ma con militanza diverse che è l'attuale ministro Vannino Chiti che era segretario della Federazione del partito comunista sì iniziò a trasmettere
E subito noi facemmo la televisione io di matrice cattolica gli amici marginale ma estremamente aperta a tutta la città
Tant'è che poi uscirne uscirono altre di matrice diversa siamo rimasti l'unica perché la nostra era una piazza per tutti che successe triste Bellina significativa e la linea di Serrano ci poi alla televisione privata la televisione locale
E per due o tre mesi con un po'di questa resistenza poi ruppe fronte un altro Bardelli che era sindaco che era parente così no no io ci provo e allora ruppe il fronte si ruppe e anche tutta la sinistra
Poi cominciò a frequentare la televisione locale però questo la dice lunga su quel momento no perché c'era una parte politica che era doma la sinistra che teneva la RAI e la RAI era il punto di riferimento punto di riferimento fisso
E noi si nacque un po'così alla garibaldina con tanto impegno con tanta voglia di servire il territorio con uno spirito entusiasmo notevole qualche hobbista tecnico se non oggi corretto di via ma c'era davvero lo spirito di servizio
Nei confronti del territorio s'aspettava poi la famosa legge il sistema di regolamentazione
E si parlava di venti chilometri di possibilità dichiaro di trasmissione in circolare si si parlava di dimensione provinciale si parlava io da Pistoia nomi azzardava andare sul Monte Serra perché era un po'più distante di sì no no io rimango nel mio perché se no
Era tempo in cui era pressoché solo se avevo comprato tutte deportazione diventato miliardario ma un azzardava perché credevo a quello che ha detto la corte costituzionale
E non venne mai questa legge di sistema fino al novanta in qualche modo arrivò la famosa legge Mammì ma arrivo e fotografo a quello che era già accadute cos'era accaduto guardate qui bisogna farla
Seriamente questa rarità l'accaduto che un signore aveva pensato schiume un imprenditore aveva pensato di fare business con la televisione non era proibito nessuna priorità al contrario
E si mise ha cercato di fare business questa la storia fredda vado accorsa senza gran e lo diceva tutti i convegni diceva no al seguito è un business ha cominciato internamente alla sua Milano eccetera eccetera eh aveva cominciato a far visita era una cosa sacrosanta io noi un gruppo di amici dell'università Firenze avevamo pensato che la televisione non poteva essere una cosa così sic et simpliciter Gasparri in mano al business
Perché era un un mezzo importante era un mezzo no pericolosa importantissima con delle valenze formative e culturali di non indie nottolino se vuole differenza
è questo ci sapeva fare
Questo cresceva lo diceva da tutte le parti non lo faceva sotto banco cercava ad allargarsi negli spazi questo sì cercava spazi altro modo agente compiacente politicamente che gli permise poi di allarga gli spazi e di superare tutti i limiti che la legge sentenza della corte costituzionale aveva fatto
La politica questo racconto questo episodio perché è importante ai fini di oggi
Non si contrappose affatto a questa idea di Business nel modo più assoluto non pensano ad un sistema entro il quale un eventuale imprenditore poteva lavorare ma semmai dice spetta diamo vita qualche altro imprenditore di altra natura si fa concorrenza fu un disastro perché nessuno era bravo come l'altro imprenditore ecco poi e quindi non penso e poi andò avanti il duopolio RAI ebraico insieme a questa da imprenditore ma la politica fu assente non fu colpa dell'imprenditore o colpa della politica che non disegna un sistema è anche lo schema che non può Corvaglia sette non fu colpa della della dell'imprenditore o colpa della politica che non disegna un sistema e allora si incominciò a fare l'alternativa al personaggio l'alternativa a un'azienda si disse monopolio duopolio la RAI e così siamo andati avanti nel mezzo l'emittenza locale intenso locale che
Ai miei a quel punto ha cominciato a doversi arrangiare e non siamo non abbiamo dato Dinoi poi una grandissima immagine perché perché ci siamo arrangiati per sopravvivere vi parla chi appartenendo
Mondo cattolico tutto il filone nostre mittenti credo Statuto non poteva certo a fare delle scelte editoriali
Non non certo tipo ma insomma io qui non voglio condannare nessuno per sopravvivere l'emittenza locale ha fatto un po'di tutto e non abbiamo dato di nuovi una bella immagine perché le cose sono andate avanti come se nulla avanti allora
Imporre ma quale
Il problema è che attenzione ha fatto questa storia che andrebbe raccontata tutta
Per intero perché Cinzia direbbe molte cose ci sarebbe da ridere
Perché successivamente a queste fasi sono alternati ministri sottosegretari
E noi come associazione ci siamo dati da fare diventandone amico di questo rapitori quest'altro c'è chi ha capito più l'emittenza locale chi l'ha capito e meno chi ha fatto dei favori non indifferenti Kia Darzo dello sviluppo al comparto per esempio devo dire che il ministro Gasparri cioè qui presente l'ho visto
Molto tranquillamente per quanto né le sua riforma è evidente che l'emittenza locale è cresciuta perché le provvidenze sono state valorizzate perché in qualche modo ha fatto ma qual è stato con il limite insomma qual è stata fa parte di una visione che il ministro Gasparri aveva all'interno di un quadro e di un sistema che ovviamente si discute come discutibile come mi trovai una volta in un dibattito con Petruccioli alla festa dell'Unità dove Petruccioli molto davanti a tutti i compagni toscani Servedio Messori e disse
No ricevuta della ragione perché
Questa legge Gasparri per quanto riguarda
Rita Enza la fare fatto il massimo poteva fare Petruccioli non io ero disse allora e andai libero Koné
Con i compagni perché questo allora però qual è il problema
Che è stato bravo altri sono stati meno bravi qualcun altro dato si è dato da fare
è che l'emittenza locale non ha mai fatto parte fino in fondo di un sistema vero che politicamente socialmente e culturalmente nei valorizzasse
Il la la grande potenzialità culturale che ha sempre avuto oggi finalmente più così più che mai e che entrasse a far parte di un sistema tutti vi siete divertiti all'etica Hardy
Serventi Longhi con media sette occorrerà o con l'uno con l'altro non è che noi marginalmente poi ha detto sì ma abbiamo sempre trovato gli amici che ci hanno dato qualche contentino
Allora questo dato bisogna superare un po'perché culturalmente oggi è un altro momento e se è vero che credetemi federalismo se è vero che andremo a ridisegnare la carta costituzionale se è vero che risolveremo l'ex articolo cinque della ebbene significa andare verso un percorso di tipo democratico partecipativo dove l'emittenza locale al ruolo fondamentale non è marginale
è migliore che le operazioni di vertice perché è interpretazione del territorio è interpretazione della vita reale ecco perché è un grande momento nonostante tutto che bisogna recuperare e valorizzare insomma Piquadro della nuovo sistema bisogna che finalmente dopo trent'anni ridisegni tutto partendo dall'emittenza locale grazie
Nasce alla assonanza senza averne indicato cent'anni
Agli
Vi comunico allora
Scusate
L'onorevole Giorgio Rocca no ha comunicato che non sarà presente che non potrà essere presente ma Albora a tutti buon lavoro
Diamo ad essa la parola
A Paolo Serventi Longhi segretario nazionale della Federazione nazionale della stampa
Ma a buona sera a tutti trent'anni ma non li dimostra come sempre Aeranti-Corallo
La vostra organizzazione non guardano
Dietro le spalle guardano avanti
Ed ora per tutti quanti noi
Costruire il nostro Progetto il vostro progetto
In una situazione ancora così difficile
Di cui ancora non si intravede un percorso chiaro
Voi sapete bene l'opinione che il sindacato dei giornalisti Espresso l'opinione fortemente critica rispetto al sistema legislativo attualmente vigente alla legge Gasparri
Ma qui evidentemente si tratta di fare il punto
Guardare
Verso il futuro
Io per la verità ho avuto
Spesso dubbi sul futuro del digitale terrestre mentre non ho avuto dubbi
Sulla centralità democratica
Del sistema dell'emittenza radiotelevisiva locale
Devo dire che ne sono ancora più convinto
Giusto Barbelli faceva riferimento al referendum istituzionale la necessità di un ragionamento che questo Paese va facendo deve fare
Sulla sullo sviluppo di una istituzionalità più vicino ai cittadini e che debba valorizzare il sistema regionale
Questo connubio non c'è ancora naturalmente vedremo quali saranno le ipotesi di lavoro che maggioranza e opposizione mi auguro faranno per ulteriori modificazioni al sistema istituzionale
Ma occorre davvero che il governo attuale e qui anch'io mi proietto verso il futuro
Abbandoni qualche timidezza
Abbandoni alcune dichiarazioni contraddittorie e si dia da fare
Io credo che lo sviluppo del digitale terrestre può avere un senso se si riesce dal vicinanza che favorisce i forti
Se riusciamo a aprire realmente e questa è la critica maggiore che io facevo a quell'ipotesi di lavoro sul digitale terrestre
Se si riuscisse si riuscirà davvero ad aprire
Il digitale
Alla grande patrimonio culturale di informazione dell'emittenza radiotelevisiva private in ambito locale io credo che questo sistema come gli altri sistemi che si vanno sviluppando dal punto di vista tecnologico avrà un futuro io non so quando poi avverrà questo mitico switch-off non so nemmeno se avverrà Geo questo punto davvero De Chiara camicia ancora un po'che questo avvenga e che avvenga
Devo dirlo a questo punto rapidamente
Non è che cambiando il governo cambiano le opinioni le opinioni restano le stesse le preoccupazioni restano le stesse
Credo però che noi abbiamo il dovere di dare a questo Paese i cittadini di questo Paese agli utenti del mezzo televisivo del mezzo radiofonico una prospettiva reale
Io sono contento delle cose che ieri Gentiloni di ha detto anche delle precisazioni che ha fatto
E spero che queste cose si concretizzino spero che la riforma del sistema della comunicazione consenta anche una accesso alla pubblicità
Non solo quelle sì funzionale ma a un riequilibrio del sistema delle risorse maggiore di quello che l'attuale legislazione ci offre ma certamente quello che è importante e di avere i veicoli le reti gli strumenti perché voi state cominciando come dire avete state facendo un grande lavoro sul fronte dei contenuti avete delle potenzialità enormi da questo punto di vista io penso soltanto l'aspetto della qualità del prodotto che attraverso una distribuzione attraverso una diffusione
Con il digitale voi potete realizzando un business certo perché qui nessuno di voi come dire gioca o scherza con le proprie risorse con i propri mezzi evidentemente avete il diritto di pretendere di trovare delle risorse dall'investimento fatto ecco io questi credo che questo riequilibrio del sistema debba consentirvi di realizzare queste risorse le risorse vanno poi investite nella qualità
Ce lo siamo detti tante volte nelle assemblee di Aeranti Corallo figuriamoci in questa così importante in cui si fa il punto si guarda al futuro ecco diciamocelo francamente questo questione della qualità
Davvero importante sia nelle televisioni e sia minerario
Ecco io concludo sottolineando l'importanza dell'investimento come dire in relazioni sindacali relazioni industriali che state facendo avete fatto
Non soltanto con le confederazioni sindacali ma anche con il sindacato dei giornalisti
Gli ultimi dati che Marco che Ardenghi che per la Federazione della stampa si occupa del vostro settore dell'emittenza televisiva locale
Mi ricordava poco fa che stiamo per raggiungere la quota di mille giornalisti professionisti dipendenti dipendenti delle aziende aderenti erranti Corallo
A cui si applica il contratto era antico ora ecco io credo che questa è stata una scelta coraggiosa importante nostra e vostra non semplice né noi né per voi
Io credo che da questo punto di vista ne dobbiamo andare avanti rafforzare questa questo sistema di nel rispetto delle regole del lavoro
Come dire alle regole del lavoro corrisponde inevitabilmente un aumento della qualità dei prodotti della qualità dei vostri messaggi informativi
E penso che questo sia un elemento forte di traino anche per le risorse di tipo commerciale questo deve essere assolutamente confermato
Credo che andremo avanti collaborando come abbiamo collaborato in questi anni insieme lavorando insieme strettamente magari litigando qualche volta ma poi facendo accordi uno sull'altro credo che questo è un percorso la strada vera e giusta ecco la chiudo qua
Auguri all'avvocato Porta e a tutti quanti voi ci vedremo tra trent'anni non so
Qualcuno avrà i capelli ancora più bianche io ne avrò qualcuno di meno come dire ormai la sera difficile come dire penso che in quella data ma anche molto prima
Dobbiamo avere delle certezze
Da questo governo dai prossimi governi dalle istituzioni dal Parlamento da chi investe da chi è esperto nel settore
La certezza che i nuovi veicoli della comunicazione che le nuove tecnologie siano al servizio della democrazia
Siano al servizio dell'interesse dei cittadini ad avere un informazione è un messaggio anche commerciale che sia realmente rurale augurio Totti
Abbiamo adesso la parola all'onorevole Maurizio Gasparri
Ma vi ringrazio per l'invito che ho molto gradito saluto tutti quanti gli associati della aventi Corallo
Anche per questa scadenza che celebrate è un mondo quello delle terzo locale che mi ha visto nei diversi ruoli che la politica ci assegna sempre attento vicino mi fa piacere anche dalle parole che sono state dette che questo tipo di impegno
Venga riconosciuto quindi avendo svolto in questi anni di impegno anche un'azione legislativa
E di governo non viene meno oggi anche una funzione diversa la mia attenzione il mio impegno rispetto a tutto il mondo e l'emittenza locale anche soprattutto le parole
Di Bardelli che raccontava per farne poi un esempio una morale in quel racconto come sono nate tante realtà la mia vicinanza alla mia attenzione deriva dal fatto che anche ora corso dalla mia militanza giornalistica e politica ho vissuto storie di questa natura contribuendo in epoche ormai lontane appunto sono trent'anni in cui questo mondo dell'emittenza radiofonica come giustamente viene sempre ricordato da voi
E televisiva allargato la sua presenza e quindi tutti abbiamo almeno molti di noi in questa sala sicuramente anch'io un vissuto rispetto a quelle diatribe e quelle moderate regolare mettere un traliccio non c'erano le norme non si sapeva
Che cosa fare si faceva e poi diciamo la realtà a preceduto l'attività legislativa e la legge leggi son venute dopo non hanno potuto soffocare una esplosione di presenza oggi problemi sono quelli che anche la relazione da avvocato Rossignoli ha inquadrato le difficoltà ci sono perché è ovvio che non abbiamo questo dato io ho sempre detto da ministro politico oggi da esponente di una parte del Parlamento che conservo la sola attenzione al mondo delle militanza locale la fatica quale la ricchezza delle presenze e quindi chiaro che ne abbiamo questo unicum
Italiano di questa pluralità di presenze che fa sì che in un mercato in cui ma non è solo l'Italia così è un po'in tutto il mondo alcuni blocchi più grandi
Riescono a drenare molte risorse poi su come rendere meno bene o male si discute da tempo si contraddice Udre
Ma è difficile spostare poi i grandi numeri dell'audience o spostare
Le risorse della stessa discussione che si farà né tra i giornali e la televisione è chiaro che poi le risorse nobilita vanno vada in questi giorni a uno spot televisivo
Durante una partita dei mondiali di calcio non li ha nemmeno di quanto costi ma costa quello che vale in quel momento per quello che tutti quanti no seguono con quel tipo di attenzione e allora io credo che
Noi dobbiamo salvaguardare questa ricchezza sapendo che c'è una fatica d'Italia perché io che poi molti di voi sono in questa sala ci conosciamo ci incontriamo
In tutte le parti l'Italia so quanto sia faticoso quadrare i bilanci e Bardari faceva riferimento che apporrà vocazione un certo tipo esclude certi tipi di introiti abbia introdotto anche delle regole perché giusto anche essere attenti al valore educativo e qualitativo dalla comunicazione
Spesso poi la qualità fa a cazzotti con quadrare i bilanci spesso d'antico era pure orari per fare fatturato cassetta come dire abbassano i livelli della qualità della attenzione però mi rendo anche conto e non faccio l'imprenditore la derisione locale quindi è più facile fare la morale non dovendo quadrare i conti alla fine del mese che dovendo gestire una situazione
Che cosa credo che abbiamo di fronte non glielo tiro bevi che sicuramente anche oggi sono stati evocati io rivendico nel bilancio di cose positive
Risorse e mi auguro che continui una politica di attenzione sul piano delle risorse abbiamo cercato nel quinquennio precedente di ampliare di rivendere con fatica no assalto periodico delle finanziarie ogni volta bisogna fare un po'di lobbying in Parlamento perché
Si parte bene si si si rischia di tagliare anche l'ultimo anno
Mi auguro che e ma questo è compito che spetterà all'attuale governo e quindi sono domande che avete rivolte rivolgere de sicuramente a Chioggia responsabile Averno
Non lancerà anche civile polemiche dico ne abbiamo svolto un certo lavoro saremo pronti a difendere quella continuità non credo che siamo dentro cui ci si possa aspettare un aumento delle risorse ma quanto meno un mantenimento delle stesse così come per quanto riguarda anche le radio rivendico l'innovazione d'avere creato quel fondo unico prorompente erogato tanto abbiamo creato e quindi avvocato la signoria potuto
Chiedere l'erogazione perché il fondo cioè e fu un'idea che proprio l'avvocato lo signori fu tra i primi a suggerirmi e mi è sembrato giusto corretta esso mi auguro che poi
E alla burocrazia che un Moloch i governi passano le burocrazie resterò vi auguro che finalmente almeno c'è da chiedere dei fondi da erogare suocero rifondi non c'era nemmeno come dire l'osso dal cercare un po'magro trasportare
Il digitale
Ed io mi rendo conto per renitenza ora è una sfida a volte complicato ci sono qui gli amici anche della associazione DGTVì che stanno organizzando un appuntamento è giusto che articolarlo possa contribuire come con orgoglio ma anche comprese rappresentati dall'avvocato la signora rivendicano
Io dichiara una cosa una mia fissazione personale è una mia invenzione io sono un politico sono giornalista non sono un ingegnere qui ce ne sono di Valenti mi pare che il mondo vada in quella direzione
L'Unione europea in questi mesi anche nell'ultimo anno erano svolto funzione di guerra l'ultimo anno ha ribadito quell'orientamento
Poi c'è un po'di vite tre grandi gruppi sugli incentivi quelli del digitale diciamo terrestri per digitale satellitare che pure sono alle sonde poveretti cioè Murdoch abbastanza grandicello forte si lamenta ma insomma non ha molto da lamentarsi
Mi pare che però l'Unione europea abbia ribadito estiva irradiazione citati ma è evidente questo perché vedete ci vorrà tempo forse se vuole più di quello che si era detto però nessuno dice che sia un errore perché non sto qui a dire cose che ci siamo detti molte volte in questi anni la qualità dell'immagine lo sfruttamento maggiore delle risorse frequenziali la interattività gli spazi che stentano a decollare dei servizi interattivi anche della dimensione locale
Quella direzione è faticosa perché servono dei soldi alla fine questo o quel problema
Un comune potrebbe anche attirare con l'emittenza locale dei servizi interattivi perché stenta a farlo un po'c'è
L'apatia le abitudini per cui insomma siamo tutti quanti un po'pigri di fronte al nuovo o e volanti soldi
Io in questi giorni facevo una riflessione
Rispetta anche all'Europa che anche in questi mesi ha ribadito anche il commissario Reding
Che oggi è responsabile sia della parte televisioni sia dalla parte telecomunicazioni quindi l'Europa ha realizzato e ha fatto bene la convergenza anche nelle responsabilità dalle siamo bombardati in questi giorni a di pubblicità che la partita la possiamo vedere passeggiando al telefono altro e poi vedremo quanti non l'hanno vista però il progresso e questo ci sono le compagnie telefoniche che si manifestano compagnie di media inizia quindi non non si ritengono più solo compagnie telefoniche e e così via è un progresso a volte più suggestivo le descrizioni
Che concreto le realtà prossima anche indubbiamente così come la stessa storia dell'emittenza locale ha dimostrato che si può dare per latitante arriva c'era chi dice anzi poteva fare che era un danno che era tecnicamente impossibile poi si è fatto e voi siete qui a dimostrare che con grande fatica si è fatto le credo che si vada in quella direzione qual è il problema
Sono pure essendo diciamo
Corrado ora concezione
Della destra e quindi ha una visione anche che rispetta molto il mercato
Convinto che senza un forte intervento pubblico questa modernizzazione vanno lentamente qual è il perché adesso sta un po'languendo sì se gli incentivi e non l'Europa è perplessa quindi prima sono stati limitati a una parte di territorio
Le realtà Sardegna Val d'Aosta che devono anticipare lo switch-off poi dopo nemmeno a quelli
Ma io non credo lo dico qui chiaramente che senza un intervento forte pubblico il salto nel futuro si faccia
Questo ma riguarda anche ora che se poi non c'è l'utenza e chiaro che poi quello che sa a pistola d'altra parte se non ci sono quelli casa col decoder poneva al Comune a dire facciamo questo o quell'altro o l'interattività se non c'è quello che riceve quella
Io non credo che ce la si faccia solo col mercato il mio non è un messaggio di pessimismo ma di impegno non può l'Europa la Reding dice si va verso il digitale
E come si potrebbe dire se la contrario posso immaginare un mondo senza i computer senza i telefonini senza la convergenza ci si torna indietro non c'è più niente cioè non c'è non tutto il colore non andrà avanti e i progressi sono faticosi io faccio un esempio
Le autostrade in questi giorni si sta litigando perché Benetton che ha comprato le autostrade
Lei vuol vendere o comunque orfano la società con degli spagnoli e si discute con critica da destra e da sinistra se quest'operazione opportuna se questa operazione tra Abertis così si chiamano gli spagnoli
E Benetton sia giusta divideva perché questo ci parla di Autostrade non ho sbagliato convegno sto bene dove sto è un infrastrutture l'autostrada ma Rete di trasmissione è un'infrastruttura immateriale la televisione la radio
Se negli anni Cinquanta quando si fece l'Autostrada del Sole uno avesse detto ci pronto nono di Benetton immagino all'epoca
Il padre quanto meno vuol fare l'Autostrada del Sole da Milano a Napoli prende un po'di soldi per l'autostrada macchine circolazione non so quante ce ne sono forse Dante forse poche le tariffe si vede quali va farò autostrada poi vediamo non l'avrebbe fatta nessuno
Nessuno si sarebbe messo le mani in tasca fa l'Autostrada del Sole che non so quanto sia costata sarebbe interessante fare una conversione in euro attuali del costo la fece Lidia all'epoca no non è che l'industria pubblica dose apro la storia pattizio qual Barbato ma quello può avvenire in qualsiasi caso l'autostrada
Serve pensate l'Italia senza voto strada del sole no poi ci vogliono anche tutte le altre
Poi con l'autostrada è stata privatizzata
è avviato il mercato bene male anche lì mille polemiche ma uso sono l'esempio lo so che a parlare
Le autostrade oggi quelli che se la sono comprata vogliono rendere stiamo sul mercato quasi dice la può comprare uno lo può comprare il governo stabilisce il prezzo del biglietto dall'autostrada la concessione
C'è un aspetto pubblico però se cinquant'anni fa
Qualcuno telefonava un imprenditore ci vuol fare l'Autostrada del Sole spendi riso nessuno avrebbe risposta telefono nemmeno il Coni dell'epoca che ci saranno pure stati e che l'investimento era tale che prima di recuperare quei soldi non ce la facevano
Ecco io credo che sia un po'parallelo il discorso del digitale terre è un'infrastruttura era come nodo tra cinquant'anni fa fa camminare informazione conoscenza servizi interattività
Io non lo so se da solo il mercato o da suoi prego polvere locali che ovviamente sono più piccole dimensioni faticano ai media sette La sette che pure a un editore come dire forte e attento a questi temi
Dalla convergenza perché è presente nell'uno e nell'altro ramo la delle comunicazione la televisione
Ero io credo che se e questo l'obiettivo se poi i guai non si fa più non scherza d'Europa
Ha deciso un'altra cosa non è Dio ma inventato io già la legge sessantasei del due mila uno indicava per trovare poi indica l'Europa quindi non è che stiamo qui parlando di una cosa di destra di centro di sinistra il cui progresso tecnologico ma in quella direzione stesse relazioni
Cora ritmo ne prendono atto io credo che serva una riflessione europea
I quali politiche pubbliche fare rispetto all'utenza rispetto agli incentivi rispetto ai contenuti e perché alla fine e non si spostano gli utenti sono ci sono i contenuti ci se approvati con calcio mo'vediamo calcio tra un qualche squalifica qualche serie B sarà un settore prima ci si lamentava del calcio troppi sul palco adesso modesti incisiva
Un attimo di rallentamento e quindi qualcuno se comprato il decoder per pagare meno sul digitale terrestre la partita del digitale satellitare vediamo un po'che succederà adesso che anche 'ste cose avranno de i riflessi insomma no questo per la renitenza locale forse può essere anche un bello che lo soli vengono a saccheggiare la serie C
Qualche altra cosa perché se arrivano i campioni in serie C sembrerebbero pure quello perché la televisione nazionale col cliente buono se lo conserva quanto mai risaliranno insomma no regola ferrarese a un'annata cattiva ma l'anno dopo casomai
Vince eccolo credo che la riflessione vera da fare tutti insieme sia in quella direzione mi pare di sì non credo che il progresso possa essere resa devono andare avanti tutti pubblici privati piccoli e grandi
Si può fare in questo solo dicendo che adesso abbiamo detto che si va lì è come se l'Europa dice se fase le autostrade talvolta lo fa l'Europa questo
Diciamo errore di astrattezza indica dei grandi obiettivi dei grandi traguardi poi ci sono le regole queste contro la concorrenza qui ti faccio la multa qui ti picchio quindi l'Europa lo stesso tempo indica gli obiettivi
E poi sta lì a fare il guardiano di se stessa anche andando al di là quindi io credo che questo sia un vero tema di riflessione in questa legislatura lo dico anche interlocutori del mondo dalla stampa tutte realtà associative
Se sì alla quale si possono ritoccare le cose non si devono fare discorsi diversi come quello inventato dice o che non è l'inventore non mi sono mai
Spacciatore Guglielmo Marconi godiamo smantellare tornare alla pietra focaia perché non si torna quello sensato andare avanti e si deve andare inevitabilmente avanti come va storia di Bardelli allora era andare avanti fare quel tipo di cose senza regole una delle regole ci sono vediamo quali sono le politiche pubbliche sotto il profilo della regolamentazione
E gli spunti che ha offerto ancora nota l'assegno sono spunti apprezzabili sotto il profilo anche delle risorse però l'Europa deve dire è un'infrastruttura che serve non solo per fare televisione ma per fare comunicazione servizio pubblico interattività
Era già decidere come farlo ma pensare di far fare Autostrada del Sole a una serie di volontari che si uniscono in come le dico uno porta al catrame
Uno porta la cazzuola uno porta il cemento saremmo ancora con le strade con tante curve e non ci sarebbe l'osso e su questo credo che sia la sfida importante che dobbiamo affrontare l'ho avuto ecco portare il mio saluto su questo aspetto per non limitarmi a un saluto di reciproca amicizia che confermo con convinzione di attenzione di disponibilità e gli stimoli e le critiche una franchezza dei nostri rapporti con loro signori lo sa
Documenti di consulenza momenti di discussione di diciamo confronto talvolta anche laici ma sempre di grande rispetto e da parte mia
Pur sapendo che i grandi numeri per soldi per fatturati
Si sentono grandi e lo fanno pensare su tutti la realtà del territorio la nota di democrazia di partecipazione di presenza e non può essere considerato quasi un retaggio di un recente passato inutilmente danza locale radiofonica
E Telesia dà voce a tante situazioni fa cresce la democrazia consenta anche al mondo dalla politica e questo sempre testimoniato
E di crescere le corone che si nasce a Porta a porta Ballarò tante volte i politici
E a me che avevo altre volte e tuttora girato si cresce e ci si fa conoscere nel dibattito che sul territorio tra qualcuno diffidente qualcuno Lepore il tempo ha capito l'emittenza locale assicurato quindi credo che vada ripresa anche come strumento di crescita di una partecipazione democratica uno degli aspetti quindi da questo punto di vista in questa legislatura ci siamo con funzioni diverse
Mi auguro di poter proseguire una collaborazione senza demagogia che secondo l'opposizione sarebbe poi facile
Direi adesso faremo di tutto io ho avuto un percorso alle spalle può essere giudicato nel bene o nel male
Il mio operato ci sono degli atti dei fatti
Che appare ritengo che prego soprattutto su questo percorso innovativo cioè un po'più di coraggio perché semantici devo andare deve avanzare tutto l'esercito i giganti e quelli che sono meno grandi perché non hanno nemmeno l'obiettivo la legge consente anche forme associative tanti aspetti che invito sempre investigare
Bisogna rimanere autonomi liberi ma chi vuole liberamente utilizzare quei margini più ampi di tempi ritrasmissione comune a livello nazionale radiofonico e televisivo è un aspetto dalla legge che va valorizzato perché liberamente difendendo i suoi contenuti vuole realizzare forme di collaborazione quindi la legge che anche all'emittenza locale ha dato attenzione quell'articolo nacque una discussione anche nella faticosa come sempre su questa materia per quanto mi riguarda credo che questo
Connubio questa attenzione
Debba e possa continuare anche in questa fase o almeno questa e la volontà che ho voluto comunicare anche a voi facendo gli auguri per i vostri anniversario della vostra attività e confermando una volontà di ascolto certamente spero reciproco per i prossimi anni grazie buon lavoro
Diamo adesso la parola a Roberto Napoli commissario dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
Ha sbagliato a scusate
Mi Canada Angela commissario dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
Allora io insomma con alcuni voglio conoscenza diciamo anche un po'antica perché mi sono occupato di questo visto che da diversi anni
Certamente è una data importante come celebrazione Rossignoli così abbiamo parlato anche di questa scadenza di quella che è stata ci siamo raccontati anche un po'di storie passate
Però io oggi qui vorrei fare alcune piccole considerazioni su elementi invece che secondo il mio punto di vista sono elementi ancora di dubbio di perplessità anche di di crisi del sistema
è un po'paradossale dopo trent'anni di emittenza locale in questo Paese l'emittenza locale di questo Paese debba fare questo è il primo convegno se non se non mi ricordo male negli ultimi tempi debba trovarsi qui
Diciamo così a ragionare di alcune cose in un momento in cui nel dibattito anche politico non solo delle regole diciamo degli organi tecnici deputati a fare applicare regole l'emittenza locale entrata un po'in secondo piano
Strano questo perché anche i temi importanti dell'emittenza nazionale sono poi costole no dell'esperienza locale legge dieci l'interconnessione funzionare
La Mammì primi tentativi di porre ordine al sistema con la pianificazione di tutto questo sembra in qualche modo il dibattito di questi giorni no sulla riforma del sistema radiotelevisivo essersi dimenticato
Le emittenti locali sono sempre più vista e questa è la realtà dei fatti negativa la realtà dei fatti con una riserva sulla cui è recuperare frequenze per fare per fare il trading per implementare le reti questo non è un fatto positivo
C'è anche qualche istituzione di questo Paese che ci ha messo del suo perché appunto
L'ambito dell'emittenza locale fosse così definito cioè con una sorta appunto di miniera da cui a cui accedere per trovare risorsa frequenziale
E dicevo è un po'un paradosso dopo trent'anni di gloriosa storia insomma interrogarsi sul ruolo dell'emittenza locale e vedere come appunto nel dibattito quando si parla di pluralismo ci ci deve sempre ragionare
Necessariamente sui grandi ordini sistemi cioè sulle reti nazionali su un problema di riassetto leggi nazionali che pure c'è in questo Paese importante e necessario
E tuttavia è strano come appunto il pluralismo non possano essere invece declinato anche attraverso una realtà così articolata come locali tra l'altro questo
è un tema che è ancora più delicato diventa se si prende per buono quello che deve essere preso per buono perché ce lo dice l'Unione europea cioè il principio di autorità tecnologica oggi tu non puoi fare più ragionamento
Che come dire in qualche modo discrimina una Rete più grande rispetta una rete più piccolo poi fare in assoluto tra riti diversi a maggior ragione tra reti di diciamo così di stessa caratteristica tra una dimensione più grande una più piccola tra una dimensione nazionale una locale tuttavia tuttavia siamo di fronte a un sistema che questo faccia discrimina
Appunto le reti locali rispetto a quelle nazionali da un valore primario come dire alla regolamentazione delle reti nazionali e trascura le emittenti locali quaranta anche questa questione
Del digitale del passaggio al digitale è una questione che se voi vedete bene sulla meglio di me poi sapete cioè è una questione che ha vissuta anche da un punto di vista delle regole della transizione come un un evento che tutto sommato appunto interessa soltanto le reti nazionali senza porsi invece un tema forte che è quello di capire qui bene ha fatto lo signorina la sua relazione indicare anche possibili percorsi no per rimediare a una condizione di sostanziale oligopolio peraltro descritta dall'autorità nell'analisi che ha compiuto quando approvato il cosiddetto mercato diciotto ce l'ha fatta l'analisi mercato sulle strutture radiodiffusione
Appunto i rimedi transizione per evitare che nel digitale si trasferiscano le posizioni dominanza che è in atto sono appunto presenti in modo così forte sulla sull'analogico di tutto questo ripeto nel dibattito non c'è traccia la prima relazione il primo principio
Primo principio che trovo io forte diciamo e propositivo
è quello di Rossignoli nella sua relazione cioè quello di confusi cominciare a ideare appunto le le correzioni di questo sistema che riguardino anche locali con le difficoltà che Rossignoli descrive laddove vi dice per una nazionale molto più facile fare la traslazione il transito al digitale affrontare il tema della transizione c'è il trading cioè la possibilità di come dire configurare una serie di risorse economiche appunto che derivano dall'analogico sul digitale fare delle reti nuove per una rete locale tutto questo per un'emittente locale diventa molto più complessa e molto più difficile
Quei suggerimenti sono suggerimenti di buonsenso io credo che anche l'autoritario su una che voglio impegnarmi parlo almeno per quel che mi riguarda ecco l'autorità debba fare una seria riflessione quando dovrà sostanzialmente approvarli Remedy ISE che devono regolare la transizione dal DG dall'analogico al digitale dovrà fare una seria riflessione su quali di questi debbano avere ad oggetto appunto all'emittenza locale
E con quali di questi si garantisce all'emittenza locale una transizione al digitale che sia una transizione virtuosa e che non faccia dell'emittenza locale torno a dire una sorta di miniera riservata delle nazionali per conquistare acquisire frequenze
E che di questi temi ci sia bisogno di parlare lo dimostra ai super per passare sul sul tema diciamo in parte diverso dimostra per esempio la vicenda la vicenda del digitale radiofonico
La vicenda del digitale radiofonico che materia appunto è questione di questi proprio di questi ultimi giorni dimostra come a voler applicare così in modo un po'diciamo così astratto le regole non è che noi non vogliamo fare la transizione al digitale ha ragione Gasparri cioè questa la innovazione tecnologica non la dobbiamo assolutamente fermare però un minimo di governo e di regole per garantire a tutti pari opportunità bisogna portarle la vicenda del digitale radiofonico dimostra che in atto c'è diciamo la la come dire la possibilità che solo alcuni facciano parte di questo sistema questo non può essere accettato questo non può essere accettato non è una regola che garantisce pluralismo
Ci sono temi che riguardano la ripartizione sappiamo che la banda L insufficiente sappiamo che la banda tre occupata sappiamo che ci sono state anche ipotesi di come dire sfruttamento delle frequenze radiofoniche proprio non coerenti probabilmente con lo spirito del piano di ripartizione beh mettiamo mano a questo discorso
Approfondiamolo non facciamo che ci sia ancora una volta un la la cioè che le situazioni di fatto come dire pervengano prima delle situazioni di diritto
Il caso nel digitale radiofonico un caso che va considerato con grande attenzione ed è un vero problema
Oggi di questi giorni
Ancora per tornare al digitale invece televisivo la transizione c'è stata la conferenza di di Ginevra sul coordinamento delle frequenze molto si è parlato del tema delle frequenze che la RAI non aveva più che Mediaset aveva di meno che Telecom pure aveva diciamo visto ridursi eccetera si è parlato o non si è parlato affatto per la verità io credo non si sia parlato affatto mi corregga Rossignoli se sbaglio almeno io non ho sentito
Pure a diversi dibattiti a cui ho partecipato e e la questione di come la conferenza di Ginevra ridisegna anche la la la risorsa spettrale per l'emittenza locale
Ora noi sappiamo che per legge l'emittenza locale deve avere un terzo almeno un terzo della risorsa frequenziale
è importante stabilire e questo io personalmente
Come dire e impegno di cui faccio Carioni qualunque sia l'esito che viene fuori dalla conferenza che un esito diciamo di riduzione della quantità di spettro assegnabile non può toccare non può toccare la Riserva che la legge ma ancor prima un principio di buon senso e di come dire applicazione sensata anche di come dire di un concetto di pluralismo di sistema e vuole che sotto al terzo nell'emittenza locale non posso avere attenzione la questione Ginevra una questione delicata non significa che uno non ha più le frequenze simili e ci saranno frequenze
Che sono coordinate quindi frequenze migliori di qualità più alte frequenze non coordinate sulle quali bisognerà come dire una volta avviato appunto questo processo di transizione tornare ai vecchi meccanismi che forse alcuni quadri portano meglio di me io ero giovane diciamo consigliere del ministro all'epoca
Però insomma
Come dire questioni che riguardavano il pre uso questioni che ci vedono anche con una lunga storia di giurisprudenza alle spalle appunto sull'utilizzo delle frequenze quando ci sono stati i contenziosi che si sono trascinati
Per decenni ancora si trascinano situazioni che sono regolate voi sapete bene addirittura soltanto in fase cautelare per esempio dalla giustizia amministrativa e che pure già da diversi anni rimangono sul terreno dell'organizzazione dell'emittenza
Locale nazionale e quindi tutto questo io non voglio fare un intervento come dire che lancia soltanto in qualche modo messaggi di negatività o di problemi però ecco io credo che in un momento in cui si celebra una storia lunga e importante e anche il caso di ricordare le cose che vanno messe a punto speriamo che il governo del legislatore attuale abbia a cuore questo queste sono convinto che così sarà e cioè che non verrà trattato soltanto il tema dell'articolazione del pluralismo sul sistema radiotelevisivo nazionale ma che ci sia una profonda riflessione anche sul ruolo e l'esigenza dell'emittenza locale tra l'altro dicevo c'è il principio di neutralità tecnologica ci si
Non le piattaforme c'è una quelli poi la tipologia andata avanti c'è una condizione tutta diversa dagli anni diciamo gloriosi del delle antenne libere e tuttavia proprio per questo ci vogliono delle regole delle opportunità
Per tutti anche per l'emittenza locale pensiamo per esempio
All'accesso alla piattaforma satellitare da parte dell'emittenza radiofonica che ancora non trova una disciplina compiuta no
Cioè per le televisioni locali ma non c'è per la radiofonia pensiamo a quello che sarà per esempio il rapporto tra emittenza locale appunto piattaforme diverse come il cavo come il digitale terrestre
Rossignoli opportunamente ricordava come è stato un fatto positivo quello di aver consentito nel regolamento sul digitale terrestre
Che le emittenti non fossero solo dei content provider ma potessero offrire capacità trasmissiva a chi per esempio non era in grado di di averlo in quello specifico settore del territorio
E quindi c'è un tema che riguarda anche i contenuti qui oggi si è parlato di di di di questioni che riguardano il calcio di questioni che riguardano eventi importanti
E questo è un dibattito che in questo Paese bisogna prima o poi pur fare cioè c'è un tema che riguarda i contenuti contenuti come presupposto appunto della declinazione del tema del pluralismo proprio nella convergenza sulle nuove piattaforme cioè noi abbiamo bisogno di regole che consentono una libera quantità minima di informazione che comunque fruibile che non è coperto da copyright non è coperto da diritti questa è un'esigenza che è sempre molto forte anche l'emittenza locale
Guardate parliamo di questioni che negli Stati Uniti sono questioni all'ordine del giorno diciamo in tutti i dibattiti che riguardano dalla scuola di Stanford e così via che riguardano il tema appunto delle garanzie dell'accesso alle reti
Alle nuove tecnologie all'informazione
E quello dei contenuti un tema che di estrema delicatezza
Cioè se non chiuderemo una serie di opzioni una serie di regole e questo anche in legislazione primaria oltre che l'attività regolamentare di un'autorità che riguardano il tema appunto di garantire comunque l'accessibilità
Ha una quantità minima di informazioni
Noi avremo un sistema per cui non solo l'emittenza locale ma tutti i cittadini saranno differita di Celebrity può accedere ai contenuti a pagamento e chi starà fuori da questo sistema questo è un fatto di un come dire di un pericolo
Grandissimo che dobbiamo evitare
Speriamo che anche l'Autorità per la parte che gli compete riesca a fare il suo ruolo su questo importante anche un contributo dell'emittenza locale io sono contento di essere venuto qui oggi di rivedere anche alcuni vecchi amici speriamo che appunto non sia soltanto un momento di celebrazione ma c'è l'opportunità per avviare un dibattito su queste questioni che torno a dire mi sembrano un po'trascurate
Nella discussione di questi giorni grazie
Vediamo adesso la parola Amarelli da Sangiorgio presidente del Coordinamento nazionale beccare con me
Grazie io non vorrei tanto soffermarmi sulla storia anche perché
E sarebbe un modo per segnare fortemente la la mia età anche non è mai molto simpatico però vaglia s'ha da dire che
Ricordando quelle che furono le battaglie nel momento in cui si affrontano la fase regolativa della bambini
Il l'emittenza locale ha sempre dovuto ritagliarsi uno spazio con le unghie e coi denti
E vero era un clima più pionieristico sia arrivata da questa fase di grande costruzione anche di grande confusione perché era una fase come tutte le fasi di grande costruzione sono anche delle fasi di grande a volte di grande di grande confusione però chiaramente non è mai stato facile
Non è che oggi è
Più difficile
L'affermazione si è dovuti arrivare appunto ad una affermazione da parte della corte per poter dire che l'emittenza locale aveva un ruolo come garanzia del pluralismo in questo Paese non era stata è una cosa che per chi ci viveva dentro perché ci lavorava dentro
Era una cosa anche un po'scontata che si rappresentavano fario opinioni sul territorio le più diverse a volte anche eccessive perché in molti casi sono tante e fin troppe ma però che che questo concetto sia dovuto si è dovuto appunto arrivare ad una definizione per affermare questo aspetto così come la riserva di un terzo per le frequenze non fu una passeggiata
No non non non fu una passeggiata come credo non è una passeggiata purtroppo a trent'anni dalla nostra in cui celebriamo appunto questi trent'anni non è una festa una passeggiata
La fase che l'emittenza locale deve deve deve affrontare e perché i problemi sono già acquistati ricordati per cui non mi soffermo i più ma nella fase di evoluzione tecnologica e nella fase della convergenza
Non solo le programmazioni non sono facili nel senso che è vero e tutti quanti speriamo tutte le volte che il legislatore ha posto mano a queste questioni
Si è posto l'obiettivo di cercare di prevedere quello che sarebbe avvenuto con tutta la buona volontà non ce l'ha mai fatta nel senso noi ce la fece la Mammì che nacque vecchia
Mi spiace punto è andato via il ministro Gasparri che pure la legge Gasparri sia ha fatto un tentativo di affrontare l'evoluzione tecnologica e così via si si è posto proprio fu una uno degli obiettivi principali ti Gasparri di affrontare questo aspetto ma le le mutande la realtà è sempre difficile metterle allora dobbiamo appunto capire che tipo di regole dare che a mio avviso più semplici e minori sono più favoriscono ossia l'applicazione per le autorità che devono poi applicarle
Sia per i soggetti che vi devono pure operare e debbono tener conto che oggi come oggi sempre più le regole debbono favorire una colui da evoluzione del mercato che deve avere un obiettivo primo che è quello di una risposta ai problemi alle esigenze dei cittadini che poi lo consideri cliente o lo consideri consumatore che cosa dunque cittadino sempre
E quindi l'obiettivo principale delle nostre iniziative non può che essere questo
Quindi sicuramente una fase complicata quella che l'emittente locale si appresta ad affrontare lo sta già affrontando perché questo il problema della transizione voglio dire un'opinione su questo aspetto del problema della transizione al digitale fuori discussione che verso il digitale ci si va può il problema è cosa nel senso sia spesso confuso il digitale terrestre con tutto il digitale il digitale a varie forme ma sicuramente questa è un'evoluzione tecnologica dove ci si è e quindi andarci di diciamo ci si deve andare sbagliato sarebbe attestarsi come fece il nostro Paese in una lunga discussione sulle mode sulla televisione a colori su con quale mezzi la televisione colori doveva Esterhazy Messe e così via quindi rischiamo di avere poi delle arretratezze il problema è come si gestisce questa transizione che io ritengo anche per l'emittenza locale troppo lunga non può essere perché le lunghe fasi di transizione
Da data da problemi semplici come quella della disponibilità delle frequenze sì io devo continuare ad averne sia per l'analogico e contemporaneamente anche per il digitale
La questione diventa diventa e poi chi paga padano come sempre i più piccoli padano come sempre quelli che se ne sa
Allora sicuramente io credo che e mi auguro che il governo voglia affrontare ho sentito anche io ieri ministro Gentiloni in un'altra sede perché non era che non era la vostra voglia affrontare con serietà questo aspetto di evoluzione di sviluppo del digitale che non può che essere anche un problema e soprattutto un problema di sviluppo industriale del nostro Paese quindi con che lei vive cui su che cosa
La RAI propone la RAI si auto propone come spina dorsale per l'evoluzione di questa cosa non lo so è una scelta che il Governo dovrà fare ma sicuramente una cosa una cosa che va fatta anche per per rendere questa transizione la meno rendere questa transizione la meno complicata così come pure
Il Breeze tema della convergenza io non credo che sia un tema che può essere lasciato solo nelle mani dei grandi colossi che l'emittente locali non abbiano o non abbiano un ruolo e qua credo che l'emittenza locale su questi a spetti possa giocare una carta che è la sua carta principe che è quella di contenuti che sono attinenti ad una realtà sempre più diffusa sempre più dettagliata
Diciamo la grande la grande novità diciamo è quello che la notizia le cose se ci seguono immobilità dovunque noi siamo adesso i contenuti ci seguono e ci vengono vicini
E ricordo che io credo che una delle carte principali che l'emittenza locale posso giocare e proprio questa perché le stelle alla vita l'esperienza la storia dell'emittenza locale lì a scatenato diciamo in un certo senso la fantasia è ha trasformato molto spesso dei limiti in grandi opportunità faccio un esempio stupido così ci intendiamo
Alcune il calcio parlato che oramai dilaga su tutte le televisioni il calcio parlato è nato nelle televisioni e nelle radio locali
Dal vincolo che non si poteva trasmettere in via di retta più che per un periodo fortemente limitato quindi questo tipo di questo vincolo che l'emittenza locale
Aveva la fantasia la forza la capacità dell'emittenza locale è stata quella di trasformare un vincolo in un'opportunità adesso il calcio parlato è diventato a mio avviso purtroppo perché ormai dilaga dappertutto ma questo non opinione del tutto del tutto personale ma è diventa partita da lì e diventata e se non ripercorriamo la storia dell'emittenza locale e anche quella di alcuni modelli di alcuni di alcuni prodotti che poi sono stati assorbiti e pre per non parlare poi della scuola
Di formazione professionale che l'emittenza locale è stata e che da da dove poi si è hanno tratto giornalistico eccetera star nazionali sono molto spesso nati dall'emittenza locale quindi se volete il la mia fiducia e la mia speranza è che se l'emittenza locale aggredisce questo aspetto che è quello dei dei
Anche quello dei contenuti e della relazione proprio con il territorio può avere un must una carta in più da giocare
Ferma restando tutti i ragionamenti che abbiamo fatto e che non ripeta punta sulla e vagamente azione sulla sviluppati tragico eccetera una sola
Considerazione specifica visto che è stato un'affermazione da parte di Rossignoli nella sua nella sua relazione
I comitati regionali per le comunicazioni hanno dimostrato nella loro esperienza nella loro vita non solo attenzione e questo era ovvio il nostro mestiere
Di emittenza locale ci dobbiamo occupare ci mancherebbe che non ce ne occupassimo però hanno dimostrato nella gestione dei contributi e delle graduatorie una maggiore efficienza di quanto non sia avvenuto a livellata una cosa piccola dove il chiamiamola come vogliamo il federalismo il decentramento alla polizia comunque la gestione a livello territoriale ha consentito pur con tutti i problemi che magari ci sono stati guarda caso i contributi per le emittenti televisive sono di fatto già in pagamento quelli dello scorso anno e stiamo facendo adesso le graduatorie
Per il due mila e sei il radiofonico che si è voluto temere centralizzato e ancora mo'a quel di io mi auguro per voi
Di che sia risolto piangono per l'emittenza locale che si è risolto il più rapidamente
No no adesso non è che ci scaricate poi tutta la valanga da Del Prete e io ho detto che siamo di abbiamo dato dimostrazione di saperci fare
Ah siamo disponibili a valere fare anche quella bene che ci scarichi pezzetti considerate non era spazzatura dove si scarica Turkana
Quindi è una iniziamo lo facciamo e lo facciamo molto volentieri ma per dire che questo rapporto c'ha consentito rapidità efficienza et anche trasparenza e correttezza in molti casi perché questo è un settore dispiace chiudere con questa nota dove è importante e so che le associazioni l'hanno fatto e continuano a fare anche se selezionare in modo positivo per dare maggiore forza alle imprese sia vere per dimensioni sia vere perché rappresentano una vera realtà locale perché rappresentano ancorché piccolissime magari un'espressione di una comunità un'espressione di un piccolo gruppo una pressione di un comune evitando appunto di essere confusi magari con le situazioni non detto questo io non posso che fare gli auguri che ci si possa trovare diciamo sempre a segnare comunque delle difficoltà ma sicuramente anche dei passi avanti
Gli hanno adesso la la parola a Sergio Bellucci responsabile per l'informazione per rifondazione comunista
Ma innanzitutto grazie dell'invito anche perché quando Fabrizio Berrini mi ha telefonato per annunciarmi la vostra iniziativa
Mi ha anche ricordato che sono trent'anni che ho iniziato a lavorare che quindi come dire
Il tempo passa per tutti quanti insomma
Sono trent'anni
Io userei un po'le espressioni che ha usato Bardelli trent'anni di transizione
Sono trent'anni nel quale il nostro settore
Non è riuscito a trovare una sistemazione e delle regole
Come accaduto invece per tutti quanti i paesi sviluppati
In questo l'anomalia italiana è un'anomalia profonda
Che ha lasciato aperto il terreno a squilibri che ancora oggi sono qui assegnare
Le vostre richieste ma anche le possibilità le potenzialità che l'utente consumatore di cui si è parlato qui possente incontrare un'offerta
Che sia degna e qualitativamente all'altezza
Ma io non voglio parlare dei trent'anni che sono alle nostre spalle perché il tempo è poco l'hanno già fatto alcuni racconterei pezzi di vita privata e di storia pubblica che sono in qualche modo già patrimonio collettivo dei che ha in questa sala
Voglio parlare della fase che stiamo vivendo e delle prospettive che abbiamo di fronte
E vorrei fare una non lo una analogia perché stamane
Io non ho potuto partecipare passo dibattito visto fuori aziende che propongono soluzioni tecnologico sentito l'ex ministro parlare del digitale
Non siamo vivendo nel settore della comunicazione
Una cosa che nel mondo della Rete sia vissuta alla fine degli anni ottanta all'inizio degli anni Novanta
Internet non è nato come qualcuno sostiene molto spesso da le vecchie reti degli anni sessanta per la difesa militare internet
Fino alla fine degli anni ottanta era in realtà una sommatoria di linguaggi
Di comunicazioni che non erano compatibili e non avevano nessuna possibilità di essere incrociata l'una con l'altra ognuno parlava la sua lingua e trasmetteva su una rete che era piccola debole molto più piccola di oggi
Cose che altri non potevano ascoltare barra leggere
Ad un certo punto
Un signore inventò un protocollo che improvvisamente divenne
Per la sua semplicità e la sua capacità di tradurre l'esigenza comunicativa che c'era dentro per le reti un protocollo ingrato di unificare le comunicazioni dentro la Rete
Quel passaggio assegnato alla nascita di internet
E noi nel mondo della comunicazione oggi stiamo vivendo una cosa analoga
La convergenza tecnologica di cui c'hanno riempito
La testa per vent'anni età quando negli anni novanta è stata annunciata fino a oggi in realtà fino a oggi era la stratificazione di modalità di comunicazione differenti
Oggi siamo ad un punto
Nevralgico per il mercato questa separazione di modalità di comunicazione non tiene più
E l'errore della legge Gasparri è stato spendere tutto su uno dei quei linguaggi tra l'altro ieri meno interattivo il meno capace di essere in qualche modo aperto allo sviluppo
E quindi un linguaggio che era destinato a non essere linguaggio centrale dello sviluppo della comunicazione dei prossimi anni
Questo è il punto che abbiamo di fronte
Le reti come abbiamo conosciute fino a oggi quelle che separavano la M dall'FM il la televisione dalla radio le comunicazioni telefoniche dalle comunicazioni
Te le radio televisive la comunicazione dati e così via oggi
Sono ad un punto nel quale si sta decidendo a livello planetario che devono essere messe in discussione come separatezza e e Poste in confluenza altrimenti non riescono più a produrre sviluppo allora il problema è questo cosa deve fare un governo cosa deve fare l'Italia cosa deve fare l'Europa di fronte a questa transizione a questo passaggio e cosa devono fare gli imprenditori del settore radiotelevisivo dentro questa transizione
Altrimenti non stiamo discutendo di piccoli
Pure importanti elementi di incentivo quella
Di sussistenza per quel sentimento ma non posizioniamo
L'elemento centrale del modello di sviluppo e della garanzia del pluralismo dei prossimi anni e dell'autonomia nazionale del Paese per i prossimi anni
Questo è il punto e io credo che tutto il sistema normativo che è stato pensato fino a oggi e in modo particolare quello della legge Gasparri è un sistema normativo inefficace ad affrontare il tema
Vedete qui il problema non è che non è chiara la transizione sulla quale potremmo discutere lungamente non è chiaro l'approdo
In termini legislativi
Cioè non si è compreso che questo il punto e si continua a discutere perché sono gli interessi dei grandi delle grandi concentrazioni
Della comunicazione
Su il DVB-H digitale terrestre altre tecnologie quando il problema è come accelerare la transizione verso quella comunicazione che si basa sul protocollo IP che sarà sicuramente l'esito finale di questa transizione
Come fare
Come fare a garantire ai soggetti che oggi continuano a produrre contenuti e servizi
Sui vari segmenti di mercato domani ad essere dei soggetti che sopravviveranno alla fase di fusioni e acquisizioni che quel cambio tecnologico proporrà
Allora io credo che il se facciamo questo tutto quello che io risentito anche oggi da Carlo dal l'ex ministro Gasparri
Lo possiamo vivere come in realtà appunto un tentativo di
Annacquare un po'il vino
Di allungare un po'il Brotto
Ma il nodo della politica qui e ora questo
E io credo che insieme a voi dobbiamo fare dei passaggi fondamentali
Sia nella definizione delle regole per la fase di transizione sia per le regole di approdo del sistema
Il digitale deve servire sì per il pluralismo
E deve significare l'apertura del più del mercato anche perché come l'ha detta ti fa anche Gasparri
Questo salto senza il contributo pubblico e cioè delle risorse collettive di tutta la gente questo salto non sarà fatto in tempi rapidi e sarà fatto soltanto dalle grandi concentrazioni mondiali
Altro che che diciamo così le battaglie che abbiamo fatto questi anni
Qualcosa di molto più importante molto più grande allora dobbiamo attrezzarci perché vorrebbero fare quel salto con i soldi nostri per consentire di mantenere in piedi strutture ancora più grandi e potenti di quelle che abbiamo dovuto combattere in questi anni
Questo non non credo che sia possibile
Però è contenuto dentro le leggi di sistema che oggi sono state fatte
E le leggi di sistema che abbiamo noi oggi questo consento e allora bisogna riprogettare io credo che da questo punto di vista
Noi lavoreremo in questi anni di questa legislatura per tentare di
Produrre gli effetti su questo scenario
Effeti di individuazione del livello finale
Tecnologico e di mercato le garanzie di pluralismo che devono stare dentro quella struttura
E garantire una transizione che consenta all'il la sopravvivenza dei soggetti e anzi l'ampliamento dei soggetti che oggi producono contenuti
E però qui bisogna che scegliamo delle delle regole chiare lo dico anche a Marco perché ho letto con attenzione la sua relazione io non so se a regime
Anzi credo che qui bisogna farlo fare una patto io credo che a regime operatori
Direte e fornitore di contenuti non potranno essere stessi soggetti
Non potranno essere perché altrimenti voi scomparire
Voi scomparire
Non migranti le grandi concentrazioni sarete voi a non regge
Però qui il problema è come si arriva a quel punto con la garanzia che soggetti come voi hanno la possibilità di accesso alla Prete
Anche per i prossimi anni
E questo un punto un passaggio delicato in cui il ruolo pubblico tornassi a svolgerle
Un fondamento non ineliminabile
Proprio perché io credo che le frequenze sono un bene comune vadano gestite con trasparenza ritornino ad essere un elemento di garanzia per tutti e non semplicemente una come dire proprietà da gestire
In maniera più o meno delicata rispetto allo Stato
E credo che per questa transizione le cose che voi qui proponete io le ho sentite con attenzione credo gli sgravi fiscali che propone per gli investimenti nel settore dell'emittenza locale
Alcune delimitazioni per le delle vendite degli interventi sulle raccolte pubblicitario per esempio credo che noi dovremmo aprire il capitolo del traino pubblicitario
Che in questi anni è stato archiviato
Bisogna capire se le grandi concentrazioni che raccolgono la pubblicità per i big possono gestire anche pezzi di pubblicità per i piccoli tra virgolette garantiti dall'ombrello delle grandi mentre chi sta fuori da quell'ombrello muore
E se dobbiamo intervenire dobbiamo opporre temi e scelte che devono essere coraggiosa in grado di rompere
Le attuali concentrazioni
Chiudo
Dicendo che i tavoli di confronto sulla convergenza tecnologica su con le tecnologie come il DAP il digitale terrestre DVB-H
Le più su questa cosa del da da io credo che la sperimentazione
E il passaggio debba essere fatto aprendo alle frequenze che servono per la sperimentazione
Non c'è non è che si può stare con una fase di transizione e una sperimentazione che non si poggia sul fatto che le frequenza su quali papa fatta la sperimentazione non sono disponibili
Questo non è possibile tecnicamente non è possibile neanche dal punto di vista politico sostenerlo
E credo che anche altre operazioni oltre i tavoli di confronto su le semplificazioni le procedure sugli incentivi
Anche il problema del rimborso dell'editoria
Il governo ha annunciato degli interventi di taglio da questo punto di vista noi in queste ore stiamo suggerendo al governo che in questo settore dove i livelli di concentrazione hanno portato l'Italia ad essere indicato come il Paese simbolo degli squilibri tra grandi picchi e piccoli
Non possa iniziare dal taglio delle risorse che vanno in qualche modo a sostegno dei
Del pluralismo
C'è una c'è una contraddizione
Se dobbiamo recuperare risorse per far quadrare i conti perché la situazione italiana è quella che io credo che dobbiamo partire dalle grandi concentrazioni non dal del dei rimborsi all'editoria delle delle testate cooperative dei piccoli perché altrimenti non non si capisce la ratio dell'intervento
In qualche modo
Chiudo perché appunto volevo parlare di questi trent'anni di transizione per alludere a una transazione nuova alla quale ci siamo sottoponendo tutti volenti o nolenti
E che avrà elementi di governo anche esperti alla dimensione nazionale
Dicendo che dentro questo scenario politicamente serve un nuovo patto
Un nuovo patto percepito io
Come molti di voi
Molto spesso non riesco a stare la sera a casa per impegni che mi portano in giro
Per l'Italia ma vi assicuro che ogni volta che riesco a stare
Un'ora davanti alla televisione avendo iniziato trent'anni fa a farla quella delle emittenze locali vado sempre a fare un po'di zapping tutte le volte che possono l'impoverimento progressivo dell'Offerta locale in giro per il nostro Paese è drammatico
è drammatico
Prendete un telecomando questa sera stessa del Roma e fate un giro delle frequenze su Roma
Vi accorgerete che
L'offerta di chi non è tecnologicamente avanzate sono tantissimi
Dentro le loro case che non hanno la stratificazione dei decoder che serve per prendere i vari tipi di servizio
Ma anche chi ce l'ha io ad esempio per un motivo personale sto sperimentando da qualche hanno una ricompensa con i miei genitori perché sono venuti a vivere loro a casa mia
Eppure loro vivendo in una casa dove c'è il decoder digitale terrestre il decoder de di FastWeb il decoder dei di scaglie il
Il cd per leggere le col DVD gli eccetera eccetera diciamo tutto a disposizione loro quando Sana casa Vito no i canali analogici cioè non riescono ad entrare dentro quel meccanismo e l'offerta che hanno sempre più stretta
Sempre più stretta povera poverissima
Allora serve un patto serve lo sgancio un come dire una mossa del cavallo
E su questo dobbiamo trovare un terreno comune io lo so che c'è un problema gigantesco di risorse da questo punto di vista che per fare questo c'è bisogno però se si chiedono perché questo chiedendo un patto secondo me molto più forte e trovare la strada per per
Trovare risorse
Se c'è un nuovo patto tra il territorio e la sua rappresentazione la capacità di permeare come dire le sfere di relazione su quel territorio
Allora forse le risorse sono meno vissute come la regalia a quell'azienda
E tornano a diventare invece un elemento di garanzia del pluralismo dentro un corpo sociale
E se facciamo questo ci attrezziamo anche la nuova fase di transizione e a mio avviso diamo una chance alla sopravvivenza e alla rinascita di un elemento non secondario come quello che voi qui rappresentate che è quello della comunicazione vocale
L'obiettivo è quella di riuscire a concludere per le sedici e trenta
Quindi prego gli ultimi due interventi di cercare il più possibile di di contenere diamo ad esse la parola all'onorevole Carlo Ciccioli di Alleanza Nazionale e componente della commissione Telecomunicazioni
Nella Camera dei deputati
Dovrà anzitutto ringrazio il presidente ovviamente presidente Rossignolo e l'Associazione per l'invito graditissimo
Sono trent'anni di emittenza privata ognuno quando c'è un anniversario va indietro col pensiero sulle proprie cosa
E trent'anni fa ero un ragazzotto che facevo politica e che aveva deciso che questo era un ambito allora era la ovviamente all'epoca il cosiddetto faro questi
L'epoca eroica di che questo era un settore secondo me molto importante che avrebbe sicuramente determinato un futuro e così insieme ad altri mia faccia in questo settore poi ognuno nella vita fa le sue scelte io decisi di dare più spazio alla mia professione e alla politica quindi poi lo abbandonai ma io ovviamente o dei ricordi forti
E oggi accanto questo un po'festa d'anniversario celebrazione ma anche puntualizzazione quello che è stato fatto
Mi sento di fissare alcuni paletti e il primo è quello della non residualità del settore
Perché nella testa ma anche un po'nell'immaginario collettivo di molti questo è un settore un po'residuale rispetto alla grande comunicazione alla grande emittenza
Credo che invece così non sia e coloro che hanno ruoli legislativi ruoli decisionali devono tenerne conto
Per due motivi uno è quello del territorio della comunicazione sul territorio
Che
E in effetti sta restringendosi oggi il conto non solo poche grande cose e il territorio cioè un po'la periferia scompare invece io
Ho apprezzato conosciuta in prima persona e valutato il valore della comunicazione locale
E quindi non si può permettere che questo spazio venga ristretto che non ci siano più l'incontro le condizioni per fare informazione locale di una certa qualità
E l'altro aspetto che proprio la conoscenza spesso l'immagine delle persone pensiamo semplicemente alla seleziona la classe dirigente politica
Passa per la comunicazione locale sicuramente quella stampata ma anche o soprattutto nei settori più profonde la società sulla comunicazione che passa dall'emittenza locale
Quindi credo che sia proprio una condizione di difesa del pluralismo mantenere spazi per l'emittenza locale per far sì che ci sia ecco dei delle possibilità ulteriore di comunicazione accanto alla grande emittenza
E io credo che questo debba essere garantito con le risorse io non credo molto
A le risorse pubbliche come assistenza garantita dallo Stato innanzitutto i perché i criteri sono sempre opinabili ci sono sempre quelli molto forme quelli che ci sanno fare che hanno accesso a queste risorse
E una quota parte spesso la non meno meritevole che invece a queste risorse non ci arriva mai quindi credo invece in norme
Trasparente che garantiscono le risorse e le norme trasparenti garantiscono le risorse sono l'accesso alla pubblicità
Io credo che su questo settore bisogna spingere molto cioè creare delle quote
Obbligatoria abbinate per poter far sì che ci siano spazi per i grandissimi canali della pubblicità e quelli della pubblicità invece del territorio pubblicità locale la pubblicità minore se non ci riusciamo a attraverso appunto norme delle quote garantite questo è il volano che mette in moto le risorse per dare anche emittenza locale di qualità perché poi si possono fare le cose se ci sono le risorse disponibili per farle se non ci sono le risorse non ci sono non c'è il gettito pubblicitario non ci sono entrate più di tanto non si può fare neanche con la migliore valore la migliore qualità delle persone
Certamente è un momento particolare un momento di mutazione
Tecnologica l'hanno detto tutto è scritto nella relazione che ho avuto modo di vedere cioè il passaggio al digitale è sicuramente un momento di trasformazione sicuramente dal punto di vista tecnologico
Prima sullo accettava l'ex ministro Gasparri ci vogliono
Ovviamente delle risorse iniziali occorrono anche delle norme molto attente per cercare di dare spazio a coloro che potrebbero vedersi solo nel giro di poco tempo sparire
Sulle i canali la meccanismo d'accesso ai canali è sicuramente il tema più importante in questo settore della prossima legislatura della legislazione cultura che è appena cominciata di questa legislatura che sta con difficoltà cominciando a lavorare e su questo e questo sarà il campo di confronto tra le forze politiche tra gli schieramenti e anche di punti di vista diversi
Mi sento di dire una cosa cioè io mi sento di rivendicare non solo per amicizia personale ma proprio perché ho seguito anche asse ovviamente
Come ne ho parlamentare in maniera diverso da quello che il parlamento il ruolo del ministro dell'ex ministro Gasparri
Sicuramente ci sono in tour la sua produzione legislatura nelle sue scelte dei limiti
Ci sono state mille fortissime pressioni ma io credo che comunque bisogna partire da ciò che lui ha fatto e non solo per motivi cronologici e perché comunque il passato non si può azzerare ma perché Louis secondo me ha dato un grande contributo io voglio ricordare qui un piccolo aneddoto quando ci furono le trattative nel due mila e uno per il precedente Governo Berlusconi
A Gasparri dove andare l'agricoltura non lettere comunicazione quelli che erano i suoi amici ci consultavamo ma l'agricoltura un buon ministero questo ministero di quelli che si gestisce
Poi improvvisamente per un giro di spostamenti di Caselle proprio all'ultimo minuto
Passò Gasparri fu proposto Gasparri e di andare alle comunicate dalle comunicazioni e quindi tutto il settore e ovviamente c'erano due scuole di pensiero quello che lui ci diceva non c'andare non c'andare Teva cacciare lungo rosso guaio coloro che invece decidevano vacci Ratchet
è il problema lo i DS alla fine ci vado speriamo che me la cavo io pur con tutti i chiaroscuri di ogni vicenda io credo che lui se l'è cavata e credo che nei prossimi tempi molti diranno me forse ha fatto questo che non c'era certo ma comunque ha fatto tantissimo per far fare un salto in avanti a questo settore
Io ho scelto di persona come
Come scelta personale di farmi mettere nella Commissione trasporti e telecomunicazioni io faccio il medico nella vita non questo settore ho scelto di andare là perché credo che questa struttura di un futuro d'Italia da una parte le comunicazioni le infrastrutture di cui siamo ai metro più indietro e dalla parte delle telecomunicazioni perché in questo settore l'Italia può andare molto avanti oppure rimanere indietro rispetto all'Europa rispetto
Al mondo globalizzato ho ascoltato
L'audizione del ministro Gentiloni in Commissione
Soprattutto l'altro ieri il la replica che ha fatto dopo la relazione che aveva consegnato fatto precedentemente
Credo che
Bisognerà essere molto presenti per cercare di far sì che alcuni temi che appaiono sicuramente molto importanti a voi che siete operatori del settore ma anche a coloro che lo seguono senza e a farne parte
Perché non bisogna
Non bisogna su questo far perdere tempo credo che proprio se c'è un settore dove il tempo conta moltissimo nelle decisioni nelle scelte negli investimenti nelle misura di legge nei decreti è proprio questo
Quindi e mio ruolo la e quello di esserci io sono chi mi conosce sa che sono considerato una persona po'pesante talvolta invadente voglio dire rompiscatole forse peggio
Mi sento di dire che ci sarò che ci sarò e seguirò con molta attenzione
Queste e gli atti perché poi più delle parole contano gli atti quindi gli atti significa le proposte di legge
I decreti tutti con gli atti amministrativi tutti gli atti che ovviamente chi ha la responsabilità politica decisionale farà certo avrei preferito
In qualche modo
Non promuoverli se così si può dire dalla maggioranza lo farò con tutta la forza e l'energia possibile dall'opposizione sicuramente su questo su questo tipo di presenza poi sulle scelte tecniche e via di seguito
Quello ci sarà da discutere però sarò molto vicino
E a disposizione su questa battaglia grazie
Diamo ad essa la parola latina dichiara presidente di dell'associazione digiti bui
C'è qualcosa di analogo tra questa estate l'estate di trent'anni fa anche in questi giorni anche in queste settimane come allora senta si sente almeno sento io il il clima di una rottura di sistema
Trent'anni fa ne ha parlato bene Bardelli di conservatore Enoch dominanti
Così fattori a sinistra e anche a destra di che dicevano che non c'era nessuna
Motivo nessuna possibilità nessuna fondamento per rompere il monopolio pubblico radiotelevisivo che non si poteva fare che si fosse trattato sarebbe stato un disastro
E invece poi vincemmo
Molti gli Omo iniziavano in quegli anni a salire sui tralicci a costruire erario inventare televisioni eccetera
E vincevo per un motivo preciso
Non tanto per il nostro entusiasmo che pure a tanto
Vincemmo perché il pubblico sentiva che non esisteva più nessun motivo per il monopolio pubblico radio televisivo
E che c'era un'esigenza di libertà d'informazione e c'è l'esigenza anche libertà d'impresa
Che non c'è più motivo di restare in quell'assetto che pure è stata certo glorioso perché poi i servizi pubblici divisi ci sono stati in tutta Europa una cosa importante anche socialmente e culturalmente e culturalmente oltre oggi credo che nessuno non solo in questa sala ma ovunque
Nessuno
Rimpianti a l'epoca del monopolio nessuno pensi che si possa tornare a un'epoca di questo genere anche se poi abbiamo assistito obbrobri di ogni natura alcuni sono stati citati anche qui dentro ma sicuramente non c'è nessuno che pensa che quella rottura che pure sembrava così improbabile di fronte a tanta conservazione cavo di fronte che con la rottura sia stata un errore
In queste settimane stiamo vivendo qualche cosa che a me sembra molto simile
La vecchia televisione
Non regge più
Questo involucro
Trent'anni fa in qualche modo è rinato da quella rottura precedente è diventato un involucro vecchio Vecchio non solo perché ce lo dice la tecnologia che dice che tutto il mondo digitale che tutte le comunicazioni sono digitale quindi tali devono essere anche quelle radiotelevisive
Non solo perché di ce lo dice la Commissione Europea questo comunque è un buon punto di vantaggio perché all'epoca l'Italia era sola quando fece quella quella rottura
Ma perché ce lo dice in qualche modo anche forse implicitamente proprio il pubblico proprio la società italiana
Sono avvenute delle cose in televisione in questi anni stanno perdendo sono molto scusa sto anche molto importanti
è chiaro per esempio che una gran parte della popolazione si sta orientando sofferte appagamento
E che la parte ancora più avanzata della popolazione stagni orientando sull'offerta e la domanda Grazia la migliore IP Television
E però questa parte la popolazione non è e non potrà mai essere la parte maggioritaria popolazione
Chi di voi ha visto il bellissimo film di Almodóvar a un certo punto c'è una rissa tra il marito e la moglie la famiglia in difficoltà
La bellissima padre Paul Crutzen dice al marito smettila e di dobbiamo disdire l'abbonamento a a Canal Plus marito demente ubriaco con la bile avesse la partita davanti a Canal Plus
Giustamente poi finisce male ucciso la moglie premuti i più graditi non per l'abbonamento a Canal Plus nove maggio del conflitto arrivi a tanto
Ma è chiaro che l'esempio del film racconta di una città che sta spaccando
In cui in affetti una fetta di popolazione importante molto importante stiamo parlando di quote o con l'azione ha deciso di spendere molto per la televisione cono offerti appagamento di tipo satellitare o di tipo o di tipo via cavo di IP trevigiana e l'altra parte dalla popolazione che nella maggior parte la popolazione la maggior parte la popolazione in tutto il mondo resterà la maggior parte volizione in tutto il mondo
Si distacca rischia di distaccarsi
E di qui che nasce la spinta a una maggiore offerta è una maggiore qualità per tutti per dividere questa divisione per ricomporlo al limite del possibile poi evidentemente che ha molto la spenda va sicuramente prodotti migliori ma anche gli altri hanno diritto a più televisione
E questa la partita il braccio di ferro che si sta giocando oggi sul digitale e in particolar modo sul digitale terrestre che delle piattaforme televisive è quella meglio predisposta per una ricca offerta gratuita
Per una ricca offerta io la chiamo di servizio universale per tutti quanti
E questa ricca offerta di servizio universale per tutti
è fatta delle tutte le componenti alla televisione
Fatta quindi dei grandi canali generalisti nazionali che hanno bisogno di rigenerarsi diventare qualcosa di più vario
Di quelli che ci sono adesso è fatto di un po'di offerta tematica perché ormai tutti i cittadini hanno diritto ad avere un po'di fatto tematica non solo chi paga l'abbonamento a Sky ed è fatta anche di emittenza locale
Che guardate paradossalmente l'emittenza locale quella che dal punto di vista l'analisi economica e quella che ha più da guadagnare da questo passaggio
Parrebbe che questo passaggio comporta una riduzione dei costi unitari anche se c'è un passaggio di investimento una riduzione dei costi unitari di produzione e diffusione della televisione
Poi come dire le imprese locali hanno tante strade e dovranno esplorare loro giustamente Rossignoli insiste
Perché no anche quello di operatori di rete anch'io penso come lui che non c'è nessun motivo per cui io debba come dire proibire o precludere questa strada imprenditoriale metà al suo locale
C'è la strada del fornito i servizi interattivi
E anche qui credo che non so se è stato già annunciato è già un passo avanti che almeno con le emittenti private
Nazionali le emittenti locali abbiano raggiunto un accordo garanti Corallo aggiunto anche la mente con l'alloggio raccordo per preservare i servizi interattivi su scala locale per le emittenti locali maniacale che gruppi grandi come media sette o Telecom Italia Media niente non invadono questo piede
Non invada questo territorio e cioè poi naturalmente la strada fondamentale dell'invenzione nuovi contenuti che sarà un mestiere difficilissimo e naturalmente non posso farlo io al posto vostro
Sarà come si è difficilissimo però voi stessi vi accorgete che di fronte al diminuzione dei costi di produzione
E di diffusione da vigile insieme Bigica e ce lo consente l'emittenza locale un territorio di frontiera straordinario tra le produzioni macro ad altissimo costo e le Produzioni dal basso che caratterizzano oggi il mondo la comunicazione
C'è un ma però che il dramma di queste settimane e di questa estate del due mila sei come fu il dramma di quella è stata di settantasei cioè il ma che l'impostazione della facile transizione perché se non si imposta la facilità in sezione tutte queste opportunità e in particolar modo le opportunità dei LEA aziende medie e piccole tutte queste opportunità non solo non si colgono Man vengono uccise bambine
Perché è chiaro che nella fase di transizione le emittenti medie piccole sono come crescono di più perché non possono fare il simul cast perché non possono inventarsi un modello di business non possono scatenare lo che attività di business proprio per una evidente mancanza di frequenze e una scarsa penetrazione delle cose
E allora noi siamo esattamente nelle settimane che imposto la la fase di transizione
Ho udito Mario entrato tardi forse di domani oggi sottosegretario annunciare un rinvio di un quinquennio
Spero che ha sentito male
Perché invece sto a quanto sta agli atti parlamentari e il ministro annunciato che il rinvio verrà deciso dopo approfondito confronto con gli operatori e questo approfondito confronto con gli operatori inizia domani
Domani il sei luglio cioè il primo incontro del ministro con il consiglio del DGTVì quindi verrà anche Marco ad accompagnare me e gli altri consiglieri e ci incontreremo con il ministro
E al ministro gli faremo vedere innanzitutto che non intendiamo far sistema non so quale gli altri interventi ha usato questo termine solamente adatto
Che tutte le imprese da quelle più grandi da quelle nazionali a quelle pubbliche ma anche a tutti quanti i locali sono in grado di presentare una proposta per la fase di transizione
E che dentro questa proposta per la fase di transizione c'è una cosa che al cento impegni da parte nostra soprattutto negli anni in prese sulla produzione di nuovi contenuti e grande libertà per le imprese locali di stare dentro processo ma soprattutto a richieste di impegni da parte di livelli istituzionali
Livello del ministero innanzitutto poi naturalmente affronteremo anche la questione l'Agcom
Impegni che significò la fissazione di un percorso chiaro comprensibile cadenzato per tappe verificabili noi siamo in un Paese in cui quando si scrivono le date
Troppo spesso si attende di avvicinarsi alla data che è stata scritta
Per dire Emma tanto non possiamo rispettare del cromo e siamo andati a ridosso
Un Paese serio non lavora così quando scrive la data scrive anche tutto il calendario delle cose da fare per rispettare l'impegno scritto in quella data
Questa è la cosa che non è avvenuta negli anni passati e questa è la cosa che deve cominciare a Dini che dal giornata di domani
E deve cominciare a Dini e non semplicemente come la nostra richiesta qualsiasi ma perché a questo punto si è arrivati a un passaggio drammatico
Perché se non si comincia a lavorare da domani non è che uno può dire beh allora faremo fra due anni tutto il processo rischia effettivamente di deragliare
Per questo andremo io Marco e gli altri soci di gesti di domani dal ministro a dire soprattutto vogliamo condividere un percorso di serietà una serie di scadenze una serie di dati una sei date una dei dati condivisi in questo Paese non si sa neanche non solo quanti lo quante frequenze ci sono ma quanti decoder ci sono
Perché noi abbiamo i nostri sondaggi il ministero non so se i suoi ma comunque non si fida dei nostri allora
E allora cosa scrisse Enzo a scrivere per esempio nel protocollo della Sardegna che verificheremo il trenta novembre se ci sono il settanta per cento ricordo in Sardegna chi lo verifica
è possibile lavorare senza avere una sede condivisa pubblica conosciuta da tutti conosciuta anche dalle imprese e io qui lo dico conosciuta soprattutto alle imprese medie e piccole perché le grandi imprese lo so perché oggi ha una grande impresa
Qualche sistema per tutelarsi lo trovano sempre
Le imprese medie piccole hanno invece un bisogno vitale
Un bisogno vitale di avere trasparenza e certezza dalla pubblica amministrazione
Glielo diremo domani
Gli daremo una settimana di tempo per pensarci poi il quattordici e quindici abbiamo la nostra conferenza a Napoli e credo che in breve tempo capiremo se finalmente ci siamo di fronte a un'amministrazione pubblica che essa della drammaticità della situazione ma anche da grandi opportunità
Per dovere associativo sono ottimista per dovere associativo però mi dico prende l'impegno come stesso e con tutti gli associati in particolar modo con questi associati che comunque faremo sistema e stavolta costringeremo la pubblica amministrazione di governo e il Parlamento e l'Agcom
A scrivere date realistiche e a fare un percorso realistico per uno switch offre la digitalizzazione che nell'interesse di tutti e che o si fa così ho davvero diventa un danno non solo per l'impresa ma anche per tutto il Paese
Siamo
Passiamo adesso al al vivo della della fase del de la consegna dei riconoscimenti ai trent'anni di attività
Abbiamo abbiamo individuato otto per le le le imprese di erranti Corallo che che operano almeno dal mille novecentosettantasei qualcuno ha iniziato l'attività anche verso la fine del mille novecentosettantacinque
E e quindi abbiamo individuato una serie di riconoscimento di riconoscimenti alle alle imprese del Sud del settore per i trent'anni di attività poi ci sono anche una serie di riconoscimenti particolari che che che che ora verranno verranno consegnati
Nella presentazione di di di questo elenco adesso verrà curato da da Andrea Rivetta che il direttore della rivista di prove caccia e Production a che come sapete collabora con con Aeranti-Corallo per per la realizzazione del radio tv forum e in particolare per la fa per la fase del del del expo workshop