Sono intervenuti: Paolo Vigevano (RAD), Sergio Vetta (RAD), Miniucci (RADIONDAROSSA), Alessandro Malatesta (RADIO ROMA).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Frequenze, Radio Radicale, Radio Vaticana, Vaticano.
09:30
10:10 - Roma
10:19 - Roma
10:30 - Milano
RAD
RAD
RADIONDAROSSA
RADIO ROMA
Se all'ascolto di radio radicale torniamo indiretta dallo studio dopo questo servizio registrato per riaprire il discorso che nella mio nostro Gramazio è sempre stato vivo ma che negli ultimi giorni l'ultimo ora abbiamo un attimino trascurato quello relativo alla radio frequenza la situazione delle emittenti
Con un particolare riferimento a quanto è accaduto nella notte fra il trenta trenta giugno e primo luglio cioè l'oscuramento a Roma di quattro frequenze su cui però altrettanto intenti fra cui anche Radio Radicale
Da parte di radio vaticana per chi non lo sapesse appunto quella notte alla mezzanotte Radio Vaticana censo quattro trasmettitori molto potenti
Oscurando Radio Onda Rossa che trasmetteva trasmette tuttora ancora su quella fra queste sul novantatré tre trecento radio radicale per nell'impianto che irradia su centocinque makers una radio che fa parte del circuito nazionale di Rete centocinque sui novantasei cinque mega sta sempre parlando della capitale e Radio Roma sui centotré e nove
Megahertz che è una radio fra le più antiche della città anzi sicuramente la più antica queste quattro frequenze sono state occupate dalla settantacinque in poi dal settantasette poi seconda della costituzione delle radio da queste stesse mi tenti cioè dal momento in cui si è aperta la liberalizzazione dell'etere ed è cessato venuto meno con la sentenza della Corte costituzionale
Di quelle Periodo appunto il monopolio radiotelevisivo della RAI
La situazione si è costruita Mammano senza una legge di regolamentazione e si è venuta a costituendosi con lei così dette leggi di mercato che nient'altro poi sono che la legge del più forte in questo caso come ancora l'episodio di Radio Vaticana dimostra cioè che chi accende trasmettitori più forte
Più forti più potenti
La vince da quella data dal mila centosettantasette quindi da dieci anni o da dodici a seconda delle varie realtà
Le radio hanno mantenuto praticamente senza nessun problema senza nessuna contestasse alcunché né tanto meno autorità dello Stato o Stati esteri
Le frequenze che prima ho elencato così pure radio radicale
Che oggi si trova a riprendere questo discorso e lo fa anche in scala nazionale perché è un discorso che va ben al di là dell'area locale dell'emittenza locale della immissione su Roma o su una determinata città del nostro Paese
Radio Vaticana dopo dieci anni accende dei trasmettitori in base al cosiddetto Piano di Ginevra che la stessa Radio Radicale fino dal mio novecentottantaquattro a denunciato ha fatto emergerà per prima rivela dopo questo piano di Ginevra prevede una pianificazione delle frequenze in Italia con la base di criteri che di tu si possono discutere ma tutto si può salire tranne che va vado anche nel senso delle emittenti private
Il piano di Ginevra è stato stilato dal ministero delle Poste in quanto lo stesso ministero deposte aderisce all'Unione internazionale delle telecomunicazioni e questa questo organismo amministrativo internazionale
Avrebbe ammesso appunto una piano di frequenze per quanto riguarda i problemi di confini ci sarebbero al confine d'Italia dei problemi di disturbo fra emittenti
Dei due Stati che appunto si trova irradiare vicino al confine
E Radio Vaticana però in questo discorso si inserisce viene inserita giocoforza e anche si inserisce darsi pretende di inserirsi in questo modo
Come è stato estero come è stato nel territorio dello Stato italiano ma che vive di una sua autonomia
Giuridica una sua giurisdizione su un determinato territorio che appunto la Città del Vaticano però questo stesso stato a una realtà territoriale
Inconsistente molto piccola molto limitata quarantaquattro chilometri quadrati appena nel cuore della capitale e irradiare dalla dall'interno della città allo Stato del Vaticano con trasmettitori potenti le frequenze
Lei potenze del piano di Ginevra destina alla stessa Radio Vaticana sono di venti kW
Re riservando per la RAI invece potenze cinque volte superiori cioè cento kilowatt
E lasciando invece niente delle briciole irrisorie tutte le altre emittenti
Quattro kw nel Complesso
E irradiare come fa ora a Radio Vaticana con queste potenze
Significa sicuramente modificare quello che è una qualsiasi assetto costituito seppure ce ne fosse stante il fatto che in Italia manca una regolamentazione ma in base alla sentenza Corte costituzionale
In base a una legge la legge numero dieci la cosiddetta legge Berlusconi si è raggiunto finora in Italia un determinato equilibrio che è un equilibrio sicuramente precario ma che ora viene sicuramente intaccato
Da questo episodio dall'accensione devi trasmettitori pontifici
Di questo parliamo in questa trasmissione e abbiamo portato in studio i responsabili delle tre emittenti che sono maggiormente colpite
Da questo episodio e cioè Vincenzo Milleluci della cooperativa di Radio Onda Rossa per questa emittente al telefono dalla sua sede
Hilaire direttore di Radio Roma Sandro Malatesta e Paolo vigevano in quanto amministratore di radio radicale ecco io ho introdotto l'argomento io dopo questo punto la parola
Parto con Paolo vigevano che sulla vicinanza anche professionale
Con il porre questa questione la situazione
Che si è configurata io credo che ci si crea un rischio quello dell'accettazione dello statu quo quello cioè di accettare il fatto che determinate impianti siano la Cesi bisogna ricercare un altro equilibrio bisogna prendere nuove frequenze così come lo stesso Vaticano diceva che cosa bisogna fare
Mi pare che erano in quanto che l'introduzione dato è molto chiaro il cercherò di essere puntuale
La situazione che sarà determinante in questi anni era da una parte uno statu quo sancito appunto come channel dall'attività di anni di emittenza privata
Dall'altra questo piano di tipo internazionale
Con un impegno del Governo di fronte al Parlamento affinché questo piano non Venini non entrasse in funzione
Perché c'era la consapevolezza che entrando in funzione di quel piano sì vanificarsi la possibilità di effettuare una pianificazione cioè perché è utile dare indica ciascuna emittente quale potenza quale frequenza che utilizza
Avviare l'istruzione di questo piano internazionale in Italia voleva dire compromettere la possibilità di una panificazione che fosse su basi di parità di diritti o perlomeno che riconoscesse i diritti di chi c'era e di chi esercita l'attività di emittenza privata interni e quindi si compromette introducendo con queste operazioni si compromette la possibilità di effettuare un piano nazionale cioè all'interno per le emittenti che operano in tema del del territorio non su quelle di confine diciamo per un piano di assegnazione delle frequenze sancito per legge che quindi con una garanzia di diritti per tutti gli utenti
Questo è il fatto grave che si realizza con questa sessione Artematica
Da questo la richiesta che coordinamento delle emittenti ha mandato a nome anche un po'nostro di tutti quanti alle emittenti
Alla Radio Vaticana si ritorni allo statu quo ante dallo Stato può prima vedo primo in maniera tale da non compromettere da non alterare l'equilibrio interno perché ho tremato di fronte non si innescano meccanismi catena
Il rischio di fare impazzire tutto qua già su Roma non appena si sono spero in Vaticano ha spento no alcune frequenze per accendere quelle nuove ma quando uno spegne frequenze quattro-cinque mittenti si sono fondati su insomma atto hanno acceso quegli impianti su quelle frequenze soli spostamenti Cassetti e quindi un rischio di creare dei instabilità all'interno di questa sistema che sono estremamente pericolosi eternit sempre e comunque più però questo è il fatto politicamente grave e che va sottoposto proprio al legislatore al governo come responsabilità di Spelta e il governo si deve prendere di trovare il modo vero
Far marcia indietro fa costringe il Vaticano fare marcia indietro e chiarire tutta una serie di questioni perché parliamoci chiaro dal Vaticano si appella al suo stato suo posizione di Stato estero quando gli fa comodo
Perché dare notizie che trovo direttamente ci arrivano i radicali segnalazioni per la Lombardia ad esempio dove trasmettitori
Di Radio Vaticana andiamo a controllare censiti Censimento come programma programmi Radio Vaticana provenienza Città del Vaticano interferiscono su i programmi di radio radicale in altre zone d'Italia cosa significhi che in realtà da una parte alla diventare dice sono emittente estera e quindi utilizza il signor frequenza scuro
Dall'altra
Surrettiziamente si camuffa penitenti italiana e va a trasmettere in altre zone d'Italia
Come se fosse l'utente italiana senza aver c'è il sito in alcun modo senza che nessuno abbia mai sollevato premialità interconnessione tra Radio Vaticana
Ride Canale cinque Rete centocinque Radio Radicale Telemontecarlo sono stati il perseguiti dei pretori dalla ha dovuto chiudere
Per come emittenti italiane per poter svolge un'attività di contemporanea in alcuni casi interconnesso nera dell'interruzione di Radio Vaticana nessuno ha mai sentito parlare cosa accade invece si potrebbe essere unite in testa ma anche l'emittente resteranno dovrebbero avere avuto autorizzazione i tuoi sensi unici centotré settantacinque cosa che non ha non esiste per Radio Vaticana
E episodi Telemontecarlo su Roma presente l'oscuramento poi costringe a fare dischi trasmissioni in differita e quindi il Vaticano in America ma si comporta secondo la logica continua e quella dell'immunità è quella del concordato quella ringraziamo qua
Il Governo a Craxi del di questo formidabile concordato che ci ha regalato con cui dell'immunità per Marcinkus poi anche su queste piccoli ma piccoli tra virgolette problemi
Ci si camuffa dietro lo Stato estero per Fonte
I diritti dei cittadini perbene ecco indubbiamente c'è una responsabilità di Mario Rigano perché nessuno gliel'ha ordinato il medico non gli ha ordinato di accenni trasmettitore dal primo luglio non era fatto un obbligo ma evidentemente se queste cose avvengono perché esiste anche una responsabilità politica italiana su questo argomento
Quindi evidentemente c'è anche da fare un discorso sul ministero delle Poste che appunto non sul governo e sul ministro delle Poste
Governo passato su quello attuale
Direi che sul Parlamento che ha disatteso il disposto della sentenza la Corte costituzionale che non solo dava questo respiro ampio
A fronte di quella grande subbuglio intervenuti Italia intorno agli anni settanta non avrebbe mai affrontato questo problema se non c'è il clima adatto alla Corte costituzionale
Ma alla fine della sentenza in due pagine sancisce la necessità che prevedendo che si scatenasse raggiunga
Quindi la legge del più forte avrebbe vinto dal legislatore comanda legislatura come tutte le sentenze la Corte si segnala che Cassano evidentemente altre leggi dello Stato altre leggi formali la necessità di indicare in tempi brevissimi una legge ricordi regolamentazione e questo non è avvenuto potremmo imputarli ritirare i governi ma con potremo senz'altro ministero però neanche
In Parlamento cioè da parte dei partiti pur avendo lasciato lì qualche impronta ci si giacciono in Parlamento nel passate sessioni circa otto progetti ma sappiamo pure che dal mille novecento
Ottanta
Ottantaquattro si ottantacinque g e depositato un progetto della del ministero stesso delle cose questa è un po'una grossa contraddizione
Qualcuno ha detto ha ricordato qui che il Vaticano aperto questa nuova frontiera questa specie di guerra questa crociata contro le frequenze come dire libere popolari dell'etere
E credo lo stia facendo con una ragione che ancora non riusciamo intravedere fino in fondo però le cose che dice adesso di Genova della mettere come dire bocca o intromettersi le frequenze addirittura nazionale fa sì che il Vaticano tenta di comportarsi in un momento in cui c'è una vacatio ce n'è non esiste nessuna legge nessuna ordine
Precostituite e cose di questo genere
Di imporre la sua forza di Stato totale qui Stato super partes perché non si può portare in giudizio rifiuta addirittura le notifiche da parte di chiunque deve possa fornire non si riesce a chiamarlo di fronte a qualsiasi giustizia sia amministrativa sia penale è un po'problematico venerdì quindi non risolvibili nell'immediato
Quello che possiamo fare credo che innanzitutto aver mantenuto con estrema correttezza e qui a fronte di una battaglia di libertà le proprie frequenze quindi continuare a trasmettere su queste mantiene sicuramente un problema aperto certo non si può andare all'infinito con i disturbi reciteranno è notevole Cerioli al momento è soprattutto per poi ritirarsi chi non è tecnico si il
Tener due trasmettitori accesi sulla stessa frequenza vuol dire sprecare diciamo un
I costi criteri di postazioni cioè uno si sente in una parte limitativa smetti io non ero presente io non ho altre
Non ci sono altre soluzioni ecco dal punto di vista ancora del del perché il Vaticano cercando di andare a individuare qualche R verità per poi magari sottoporla evidentemente alle forze politiche che sono state appena rinnovato il Parlamento e quindi sollecitarle una risposta secondo il disposto dalla Corte costituzionale
E io vedo qui appunto di tentare una via di fatto aprire una strada realizzare una breccia su cui fare accettare completamente quello che è stato deciso a Ginevra io rivoglio ricordare Ginevra il ministero delle Poste si presenta dentro questi organismi internazionali senza delega governativa cioè non c'è una delega piena questi organismi sono di carattere da una parte consultivo
Dall'altro sono di carattere tecnico cioè si va a verificare se il sistema delle intorno interconnessioni con l'estero il sistema dei disturbi reciproci soprattutto relativi al trasporto aereo il sistema delle propri rappresentanti civili e militari in questa situazione riescono ad essere compatibili con come dire il sistema dei trattati internazionali
Il Vaticano in questo caso a uno specie di trattato speciale perché è impossibile che il nostro ministero degli esteri e non risulta fino a questo momento interpellato fino a uno dei direttori centrali del ministero degli Esteri che ci sia stato un trattato efficace cioè ratificato da Andreotti in questo caso con Stati con cui abbiamo dei contenziosi enormi
Per cui non è possibile che si arriva a un contenzioso sulle frequenze quando magari abbiamo aveva tutto il contenzioso sul mare per esempio con la Tunisia che ogni tanto ci sequestra i pescherecci oppure con l'Austria di cui abbiamo appena preso passate elezioni che c'è stata un po'una mezza
Così Santa Barbara che è esplosa quella perché i i diritti minoranza meno nessuno sta qui hanno discutere di questi problemi
E però con laute aperto un vecchissimo contenzioso con la Jugoslavia uguale trattati economici che non vengono rispettati e cose di questo genere
Quel potremmo nominare quello con l'Albania dove non c'è per nulla per cui è possibile che la baia come sentiamola delirante arriva giù dentro con una una ventina di kW
Che quando vai sulla costa pugliese della costa calabra non riesce più a sentire neanche RAI uno e RAI due
Quindi questi son problemi che non possono attenere a un organismo tecnico c'ho dato la delega al ministero dei vostra perché Mister Costi sostituisce poi gli esteri e perché come gli altri sostituisce un Governo di solito quando si fa una trattativa con uno stato si mettono in mezzo tanti problemi compresi evidentemente l'interscambio economico e alla fine dice ma ciò convenienza da di volere due due lire ricetrasmittenti che mi entro l'Italia casomai per fare solo che ne so
Mantenere viva la lingua originale a manteneva spetti a fuoco ore aspetti e la cultura cosa di questo genere che Cotta questo creazione il Vaticano lire per il piagnisteo io sono stato estero eccedere c'era quindi ho bisogno di questa pre-Consiglio non si spiega due dati ricordato quanti ettari già lo storie TAR vaticano è cosa diversa a chi dovrebbero smettere ai gradi
Preti all'epoca di monache cioè che so io ai dipendenti alle guardie svizzere che stanno dentro radio dentro lo spazio del Vaticano perché
Sottolinea proprio
Raccordo che non si sa fra l'altro di cui non si conosce il testo ma rispetto al Vaticano il permesso praticamente trasmette su quelle rare punto perso
Per forza perché se non è così non dovrebbe più trasmettere neanche nella frequenza della della FM a meno chiaramente di Accord in questo caso sull'interconnessione perché se no viceversa si passa subito un altro tipo di procedimento e il procedimento diventa il piano di Ginevra a una qualche validità non di natura giuridica ma di natura voglio dire di indicazione di illustrazione
Relativamente a quello che è stato consumato in supporta un futuro trattato con quelle con quell'altro vede sul piano estero perché da questo nasce però alcuna validità sul piano interno perché l'unica verità che poterono più interna una legge di regolamentazione questo no c'è c'è qualcuno che sta briga Ando perché i piani Ginevra che non è legge diventi legge senza che qualcuno si opponga noi siamo qui per fare ascoltiamo anche Sandro Malatesta di radio
Perché altrimenti rischia essere marginali in questa trasmissione e in collegamento telefonico non è pronto eccomi qui in linea sono le Sandro Malatesta intanto saluto tutti gli ascoltatori di Radio Radicale
Dunque devo dire però che a otto giorni dall'entrata in vigore del piano di Ginevra quindi dall'acquisizione da parte del Vaticano tre quattro frequenze sostitutive eccola qua no sì volevo dire rispetto alle tre precedenti erano sancito dalla con tensione del mille novecentosessantuno di Stoccolma quindi si è creato veramente un caos indescrivibile infatti oltre alle quattro radio che sono colpite direttamente dall'avvento della Radio Vaticana devo dire che la tesserati vaticana è ormai inascoltabile si assiste così al crollo dell'audience di questa emittente un'ordinanza che era già precario e che quindi è decaduto ulteriormente credo del settantacinque e l'ottanta per cento tutto questo
Per aver fatto del primo luglio ottantasette non ha una data di partenza quindi del piano di Ginevra il nuovo piano e Ginevra ma una data d'obbligo da parte del Vaticano quindi lo trovo assurdo
E qual è la situazione di Radio Roma la situazione era di uno e naturalmente che non demorde continua a trasmettere imperterrita come fa da oltre dodici anni a questa parte essendo stata la prima emittente nata nel Lazio sui centotré novecento megahertz
Radio Roma sia già rivolta alle serio il portone e per vederla ribadito il proprio diritto più volte sancito e riconosciuto dalla Corte costituzionale a poter radio trasmettere quindi noi stiamo portando avanti anche attraverso il coordinamento nazionale delle radio e televisioni una nostra politica che a questo punto sta valutando una situazione che agisce stallo speriamo che quanto prima ci sia un chiarimento su questa situazione che la ritengo assolutamente grave e insostenibile per quello che riguarda l'emittenza pubblica per quello che riguarda l'emittenza privata e conseguentemente devo dire la verità che per quello che concerne
La radio dello Stato Pontificio
Quindi una situazione assolutamente caotica che va sbroglia da le responsabilità e le colpe sono da ricercarsi naturalmente nell'ambito del ministero delle Poste e telecomunicazioni e quindi la Farnesina ministero degli Esteri oltretutto il Vaticano no non ha neppure risposto a una nota diplomatica che il ministro è che punto Ministero degli esteri aveva inviato chiedendo di soprassedere sine die all'attuazione di questo piano di Ginevra adesso non unica anche come coordinamento nazionale abbiam ho chiesto alla Città del Vaticano di riacquisire lei frequenze precedenti che avevano se non altro definito un certo assetto negli anni nel tempo e ritornare alle condizioni di non disturbo reciproco anche perché giustamente
Tutti hanno diritto a lavorare nelle condizioni migliori ottimali anche se abbiamo purtroppo
Al governo che porta avanti da oltre dodici anni una situazione di vacatio legis non tutelando minimamente quelli che sono i diritti delle emittenti private devo dire che invece al contrario le emittenti private per aver dimostrato nel tempo il impegno socioculturale anche così essendosi impegnato e molto spesso i risvolti umani intervenendo anche e nelle situazioni di calamità nato tali come i terremoti portando un attimino anche un po'di benessere alle popolazioni colpite queste emittenti dovrebbero essere sottoposte a sussidi governativi ad aiuti e incentivi invece vengono cancellate con un colpo di spugna così come nulla fosse
Non tenendo conto di dieci anni ho dodici anni come nel caso nostro di una situazione de facto che ormai si è determinata quindi a questo punto dobbiamo soltanto sperare nel un senso di chi deve affrontare proprio di diritto queste situazioni speriamo che qualcuno al ministero delle Poste e Telecomunicazioni si decida ad affrontare definitivamente drasticamente
Questo aspetto così deleterio che sia definito così deleterio negli ultimi tempi
E i nuovi appunto stiamo lavorando su diverse coordinate su diverse direttive indiscutibilmente o un dobbiamo cercare di ottenere il risultato di riconferma del nostro diritto a Radio diffondere sancito più volte dalla Corte Costituzionale come dicevo prima
Ma si io credo che se si aspetta naturale del buonsenso quel di cui dobbiamo essere anche noi a stimolare gli eventi ed ecco il punto
Evidentemente dico che il buonsenso non viene fuori da solo ma occorre fare qualche cosa il problema è cosa fare a questo punto da una parte c'è un discorso che tutte le radio emittenti in Italia dovrebbero rendersi conto che da una parte questo discorso che Angela dall'altra la mancanza di una regolamentazione sono due discorsi che richiederebbero la loro stessa mobilitazione radio radicale già mobilitata radio Romanov radio Onda Rossa lo sono anche altre radio a Roma fuori Roma su questo argomento ma fino adesso ecco come radio radicale abbiamo invitato gli ascoltatori perché c'è anche tutto il versante dell'importanza del l'apporto politico di risposta che gli ascoltatori possono dare l'abbiamo invitato gli ascoltatori inviare telegrammi alla ministro delle Poste Antonio Gava
Perché il primo luglio c'è stata anche un'altra manifestazione al ministero delle Poste un'ennesima manifestazione dopo tante Lita teso succede in questi anni in cui erano presenti soprattutto esponenti ascoltatori di Radio Onda Rossa i giornali hanno anche parlato
Per la verità di vetrine spaccate nella notte famosa tra il trenta giugno e il primo luglio nel quartiere San Lorenzo
E ci sono queste piccole piccola cosa ma ecco ti correlativamente fra virgolette si è ovvio quel problema io credo che non non si può procedere in questo modo occorre coordinare un'iniziativa mirata ni confronti cioè del Parlamento nei confronti giorni non era dell'autorità politica che deve por mano al problema ecco a questo punto cosa fare allora io vi do la parola
Io vorrei fare il giro cosa fare Paolo vigevano allora i due piani il giorno mi sembra il due luglio il tre luglio la Regione Lazio ha approvato una mozione che impegna la giunta ha istituire un sorta di coordinamento c'è un tavolo
Di incontro doveva affrontare a parità di titolo i problemi inerenti la pianificazione che poi vuol dire la risoluzione di questi problemi il
Dovrà il possono partecipare diciamo al ministero delle Poste la esponente emittenza privata la RAI la Radio Vaticana
Allora non vedo perché a questo punto che c'è questa mozione approvata all'unanimità della democrazia cristiana ricordo prese ventiquattro ore di riflessione per questo problema poi diede il voto favorevole
Il a questo punto chiedere che la Regione convochi
E non so se ha potere innanzi non ha probabilmente potere però può essere una sede neutrale nel formulario formale non formale ma neutrali lasciamo per vedere se c'è la buona volontà alla disponibilità a Marro a questo punto non è soltanto la disponibilità del Vaticano
Perché io anche il ministero delle Poste non è che ha interpellato le associazioni delle emittenti la commissione del ministero in cui partecipano
I dati no è passato dritto su questa questione senza al solito andare interpellare nessuno per andare a trovare una soluzione perché soluzioni volendo si trovano non è che siamo di fronte all'impossibile
Se non radio africana vuol trasmettere voglio dire si troverà una soluzione per farla trasmettere solo non è che dobbiamo andare necessariamente ma dovrà orari
Fino a che
Non verrà approvata una legge sul sistema generale dovrà comportarsi come nessun portano emittenti private cioè con quelle garanzie che possono avere e sono sempre maggiori di quelle prime terra in una situazione di abuso legislativo in cui per reazione inevitabilmente le emittenti si devono difendere e se mai saremo noi a potenziare successivamente almeno quando c'è quella di impianti per difendersi sulle frequenze occupate
Allora
Si vuole andare una punizione di guerra vi è una follia allora esiste questo deliberato dalla giunta
Percorriamo questa strada chiediamo tra voi tre per cui secondo punto iniziative nei confronti di a alla riapertura del Parlamento parlamentare aperto iniziative di parlamentari di tutte le forze politiche credo più a questo punto ai singoli parlamentari forse che non ai partiti o agli schieramenti di partito su una cosa di questo genere perché poi alla fine meglio si riesce più a svincolati dalle logiche di partito singoli parlamentari che non andava interpellare le posizioni ufficiali di questo o quel partito che
Poi rischiano abbia riuscì a costruire uno schieramento su questo tipo di tema terzo punto
A questo punto non si può più andare avanti con un sistema
Per quanto riguarda la legge sull'emittenza privata
Si è sempre fatto dipendere sistema radiofonico dalle vede nel sistema televisivo neanche dall'esigenza di carattere giuridico
Però dalle beghe cioè dalle questioni interne lottizzazione in RAI lottizzazione settore televisivo privato riti Berlusconi rete limite Rete Franca chiedo a Velletri e via dicendo
Le radio sempre a seguire super entra a questo punto non può più andare avanti il rischio di operazione
Di potere all'interno del sistema radiofonico e questa che sta in alto da parte perché è in atto da parte del Vaticano e del
I delle varie Curie
In giro per l'Italia ne è un esempio ma anche altri si possono essere creando credibile instabilità pericolose come quella che si crea su Roma rendono improcrastinabili una legge sull'emittenza privata di
Negli articoli sufficienti a garantire un piano di assegnazione delle frequenze tempi sul piano senza aver frequenze
Una legge che parta
Dall'emittenza locale
Per costituire poi un una pianificazione che sia il più libero possibile che se vuole può anche con prevederle reti radiofoniche ma a partire dall'emittenza locale cioè non pianificata per grandi reti perché altrimenti impedirebbe
La esistenza dell'ENI pensi le emittenti locali
Quindi io vi do questi come punti di obiettivo da tenersi per punti ricorda versi per iniziative per favore
Micucci vero sì sì io credo che ancora più sinteticamente primo il il tavolo della trattativa come vediamo a vigevano è possibile instaurarlo se se ne vuol far carico tramite la nostra ancora sollecitazione di queste chiaro la Regione Lazio visto che abbiamo in vari e anche per ridurre un attimo i livelli di competenza se così internazionale sul in provincia di Roma senza amore di Roma fanno ridere senza rovini il la Regione Lazio quali quanto noi non era un tubo della come sempre il permesso che avevano sino al governo il ventiquattro non parte con contendente almeno fino a questo momento anche se delle responsabilità di carattere quanto meno oggettivo ce l'hai qualche misura
Di carattere ostativo sta in qualche modo mettendo in atto metti caso anche il problema del Consorzio su Monte Cavo
Quindi il problema sicuramente da trovare questo tavolo quanto meno per capire dove sono alcune delle responsabilità e se a fronte della compatibilità di tornare tutti quanti le posizioni
Precedenti cioè al trenta giugno mille novecentotrentasette si possa trovare una strada come dire di convivere una parola molto bella da questo punto di vista ma quanto meno che ognuno possa svolge il proprio lavoro
E da parte di chi come noi
Abbiamo interesse affinché le radio locali non solo in virtù della sentenza la Corte costituzionale ma in virtù di un processo di aumento sostanziale della contributo della partecipazione dei cittadini
A quel disposto fondamentale che nasceva con la Rivoluzione francese cioè di espressione del pensiero della parola e dell'associazione da questo punto di vista anche quindi con i nuovi mezzi anche se ormai son diventati obsoleti affronta diciamo della del messaggio molto alto delle comunicazioni di massa
Si possa giungere attraverso appunto questo lavoro di elaborazione ci andiamo anche a disposizione del quel testo elaborato direttamente all'associazione delle emittenti insieme democrazia proletaria e cose di questo né si può ancora affinare di giungere cioè anche da parte della partecipazione di chi è direttamente interessato a questo lavoro enorme gap cosa aggiungere però non oltre certe Dario fissare la data del mille novecentottantotto tra lasciando chiaramente che il Parlamento efficacemente comincerà a riprendere voce all'indomani dell'estate l'avviso è stato molto lunga e quindi anche il programma elettorale
Quindi dentro ottantotto che ci sia i punti iniziali finale della legge organica della regolamentazione frequenze punta a partire da quello che è l'emittenza locale
I processi poi rientro emittenza locale di divieti di concentrazioni devono essere messi lì dentro perché se no è chiaro la possibilità in in regime di mercato di regime in cui la pubblicità tende a fagocitare a scapito di qualsiasi funzione educativa che si unzione culturale i pericoli ci sono si corrono prepotentemente da questo punto di sedici se non l'avesse delle leggi non solo di regolamentazione ma anche di tutela di questa emittenza locale
E detto questo che fare nel breve il breve io io vedo che abbiamo la necessità da qui a breve neanche la prossima settimana di organizzare un'iniziativa una specie di una conferenza stampa o cose similari affinché
O o sicuramente i singoli comunque anche i partiti l'invito a confrontarsi su questo problema che lo ripeto avuto una larga diffusione
Perché non sono c'erano coinvolte alcune radio che per significati diversi e se c'è il tempo voi spiegano almeno dal punto di vista mio perché si è tentato non a caso di colpire Radio Roma Radio Onda Rossa la frequenza centocinque di radio radicale
Comunque queste radio funzionando funzionando da capro espiatorio in questo momento per la tutto il sistema dell'emittenza locale parlo di sette mila radio più o meno a livello nazionale
Quando si che o c'è
Immediatamente una una risposta anche al corpo politico e si capisce che intenzioni si abbiano tra qui e la ripresa effettiva dei lavori parlamentari oppure credo che ci sia un ulteriore momento di decadenza in cui in questo ultima fase di luglio e entro agosto potrebbero nascere Erroll aggiunga diventa una guerra effettiva che adesso labari caotica Giulio una vicinanza tra i venti e i cinquanta era kw e noi siamo costretti a unità le potenze azzeriamo evidentemente questa guerra
Alcune piccole emittenze
Personalmente credo che non non viva non ne ha mai andata di pestare i calli e nessuno in questa situazione
Dunque giunge nel mese di luglio a mantenere calda viva l'attenzione intorno alle radio emittenze e costruire
Mentre credo debba andare avanti anche da parte nostra un tavolo più largo possibile di confronto e di unione quindi di alleanza dividi e dire di associazionismo da questo punto di vista per arrivare a settembre quindi con un coinvolgimento anche da una manifestazione nazionale che ponga effettivamente le basi
Che un interlocutore sicuramente vero la forma dell'associazione associazionismo dell'agente
Ecco io credo che proprio su questo ultimo punto anche Sandro Malatesta poterci interessanti sul problema cioè di coinvolgevano Dino consapevole coinvolge anche gli ascoltatori infatti si sentiamo è caduta la linea della pazienza probabilmente costa già richiamando ecco ci per concludere comunque per avviarci a concludere
è importante segnalare innanzitutto a voi ascoltatori di radio radicale
Come è necessario anche dal momento in cui si definiscono come erario definiamo dell'iniziative vengono definite delle emittenti delle iniziative una pronta e
Copiosa risposta
Abbondante risposta per che certe cose abbiano rispetto le radio senza in uno scontro Torino nessuno nulla e quindi sono gli ascoltatori che possono eventualmente soltanto loro possono fornire un contributo decisivo affinché questa questione si risolva
Il discorso ovviamente in itinere
Lo riprenderemo
L'importante però a che punto il silenzio non cada e che non si accetti questo status quo per cui chi ha il trasmettitore più forte la legge della giungla
Vince la legge del più forte vince questa restituzione queste il libero mercato in cui anche altre volte
Ricordando espressione già pronunciate da esponenti politici nei confronti di radio radicale su questo è quello che produce il libero mercato perché appunto attualmente si presenta con i trans ecco io credo che a questo punto San possibile riprende il collegamento con Radio Roma
Possiamo concludere la trasmissione
Lasciando appunto l'appuntamento la parola anche a voi ascoltatori che presto ci risentiremo possiamo sentirci insieme su questi argomenti ringrazio Paolo vigevano Vincenzo Minucci prendono se Sandro Malatesta Opera di Roma che ci ascoltano vietare
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