Inaugurazione della nuova sede della Camera del lavoro di Venezia

Si sente un po'di brusio inviterei insomma agli amici e compagni a a sedersi perché vorremo incominciare
Noi avremmo organizzato la cosa in questo modo
Dopo il mio breve saluto di presentazione
Sarà proiettato un video
Che illustrerà anche i contenuti del saggio che abbiamo predisposto per questa occasione
Il saggio di Giovanni Sbordoni e sulle sedi che in cento in più di cento anni di storia la CGIL di Venezia a ha utilizzato
Poi daremo la parola a Roberto Tonini che è qui presente alla mio fianco
A nome dell'associazione per il centenario della CGIL del Veneto
Come penso sappiate l'anno prossimo ricorreranno appunto i cent'anni della CGIL
La CGIL sta programmando molte iniziative articolate nel territorio e anche questa l'inizio sia il nostro un saggio e sia anche la nostra iniziativa
Poi daremo la parola
A Neno Coldagelli
Neno Coldagelli è stato segretario
Della Camera del lavoro di Venezia quando è stata acquistata questa sede
Ecco ci sembrava bello un simpatico
A vedere la sua presenza che testimonia appunto un passaggio una evoluzione della nostra organizzazione
Poi prenderà la parola Isnenghi dell'Università di Venezia professori Isnenghi che sta curando assieme a noi molta parte
Relativa alla memoria agli archivi alla storia della CGIL
Nella nostra città
Io chiudo qui
Alla fine dell'intervento dei saluti degli ospiti e dell'intervento conclusivo di Guglielmo Epifani
Faremmo avremmo cosa gradita
Di poter far visitare la nuova sede abbiamo organizzato un buffet in terrazza per tutti gli amici e tutti gli ospiti
Abbiamo abbiamo voluto fare questo momento come un momento partecipato
Non un momento limitato aperto
A sia le istituzioni ma anche ai nostri iscritti e ovviamente la presenza CD gratifica di questa attenzione io voglio ringraziare
La sua partecipazione per il saluto che ci dirà ci darà poi Massimo Cacciari il sindaco di Venezia Davide
Davide zoologia Presidente della Provincia
Giuliano Segre della Fondazione Venezia i rappresentanti dell'Unindustria i nostri amici deciso il e UIL mi preme sottolineare in particolare non me ne vogliano i compagni della UIL gli amici della CISL e con i quali abbiamo condiviso l'avventura di questa sede
E ovviamente le tante compagne e i tanti compagni delle strutture sindacali della CGIL
Dalla Carla Cantone della segreteria nazionale a Saccone dell'Inca
Ai compagni della regionale della segreteria regionale delle categorie regionali e delle strutture che hanno ritenuto opportuno o essere presenti con noi
Spero di non aver dimenticato nessuno poi eventualmente a tutti questi daremo un saluto e un ringraziamento molto particolare
Ecco io mi fermo qui
Adesso prima di dare la parola a Giovanni Sbordoni né per una Breve illustrazione del saggio che lui ha predisposto sulle diciannove mi pare sedi che la CGIL ha utilizzato nella sua lunga storia Venezia
C'è un video
Kevin Vito a a guardare con molta attenzione durerà circa un quarto d'ora venti minuti e poi e poi daremo la parola Giovanni grazie
Io indios
Sì Hyères
Quelli allora
Dini ma
O
Il
Ma
Ma
Mi
Da
Il
Grazie credo che abbiamo fatto un salto abbiamo potuto vedere anche grandi personalità della nostra organizzazione che hanno attraversato
La storia di questa città
Adesso io do la parola a Roberto Tonini
Illustre era brevemente anche il percorso
Per il centenario della CGIL
E quindi darà anche un quadro di informazioni di Progetti che la CGIL sia a livello nazionale che a livello regionale veneziano ha intenzione di fare
Non sarà un elenco dei Proci
Ci vogliamo soltanto chiedere perché
L'occasione dei cento anni della CGIL diventano
In questa fase storica un
L'appuntamento un'opportunità di grande importanza per la CGIL ma io credo per il sindacato insieme
Per il sindacato unitario
Più
Cioè qui in questa fase in questi ultimi vent'anni
Che non solo nel Veneto ma particolarmente nel Veneto è venuto un grande salto di trasformazione di carattere sociale economica
E perché no anche politica
Ed è proprio in questi momenti in cui una grande organizzazione una istituzione come il sindacato può perdere la sua identità
L'opinione pubblica voi stessi possiamo vederci raffigurati nel sindacato degli anni sessanta e gli anni Settanta degli anni ottanta
E quindi un'identità ormai vecchia vissuta
Non rinnova
E c'è chi gioca questa carta
Quello cioè di prendere il sindacato una cosa legata a un passato ormai superato come tale che non sa rinnovarsi che non sa ritrovare una sua identità
Scusa scusa scusa Roberto ecco scusateci no scusate c'è un po'io capisco che potevamo insomma prendere una sala anche molto più capiente però se in fondo parlate qui non si sente veramente nulla vi pregherei sommati se c'è qualcuno
Di uscire ecco perché allora noi vogliamo
Sottolineare l'importanza dalla memoria non della storia come tale che affini quis sedi finisce un'epoca ma la memoria e per memoria ricordando un
In uno studio di Vanzetto giustamente dice la memoria per memoria intendiamo proprio una cosa dinamica non le rappresentazioni fissa del passato
Ma ciò che invece determina e vogliamo determinare con la memoria e il futuro
La memoria e viva nel senso della sua rielaborazione la sua trasformazione
E noi dovremo essere capaci di fare della memoria una un elemento di di elaborazione politica di ritrovamento di ride l'identificazione dalla nostra perdendo il nostro soggetto oggi
Nella società come cita conformando
Ecco perché allora come dicevo
Vi ricordarsi del centenario ricordare dalla nostra memoria significa ripensare oggi come siamo
Oggi come il Veneto ci ha trasformato oggi come la fabbrica il luogo di lavoro si è trasformato oggi come si è trasformato il rapporto di lavoro così come tocchiamo con mano decine e decine di giovani che si trovano con contratti di tipo precario che non hanno certezza nel loro futuro
Una memoria quindi che guarda al passato ma perché dobbiamo ricostruire una capacità un'identità nostra si esterni del presente capaci di leggere il presente capaci di essere un soggetto politico e contrattuale nel presente ecco perché allora noi che abbiamo tutti i nostri compagni ma i cittadini che abbiamo gli studenti giovani a raccogliere dentro il Progetto del centenario della CGIL un grande hanno di impegno di ricerca
Ma noi diciamo ricerchiamo chi eravamo negli anni sessanta e settanta
Sì eravamo quando dentro le fabbriche
Costui Obama un modello di medicina preventiva di trasformazione della fabbrica non come un luogo di lavoro che condannava l'operaio la malattia ma un operaio che riusciva organizzato con il suo gruppo operaio Mugen unitariamente a rifiutare quel modello di fabbrica a cambiarlo a dire che la fabbrica può essere più umane che può essere un lavoro in cui lo si può anche non ammalare e da lì abbiamo cominciato a pensare con soggetti esterni con Franca Franca Ongaro Basaglia con Franco Basaglia o modello di medicina preventiva che davanti al di fuori della fabbrica
Che il modello di società diverso e quindi un sindacato che diventava soggetto politico di grande rilevanza e di grande potere
Ecco quando noi ricordiamo questo e dobbiamo ricordarlo dobbiamo ricordarlo perché questo tessuto questo ricordo e voglio solo ricordare questo lo possiamo perdere
Un giovane oggi quante ne non ricordarsi non sapere non avviene più la trasmissione orale di quello che abbiamo fatto in quegli anni ho dei codici fatto negli anni Cinquanta quante prima della guerra la trasmissione orale corre il pericolo di perdersi se noi non ha organizziamo un una attuali siamo non la facciamo diventare una cultura vivente un modello di ricerca che deve essere per gli Artù tutti quanti noi
Ecco perché allora dicevo a settembre parte il centenario della CGIL ma lei vogliamo essere nelle scuole dire agli studenti allo studente alla Giudecca
Volevo dire scusa tu che vieni adesso in questo angolo in via di trasformazione ma vorrei ricordare insieme con i tuoi genitori qual era la Giudecca degli anni Quaranta degli anni Cinquanta
Dentro quelle fabbriche ad allungarsi
Alla alla studi quante sofferenze quante battaglie politiche qui gruppi dirigenti della Hyundai standard in Spagna a combattere per la libertà della Spagna operai tre comici unitario della Young Guns erano gli operai dello studio erano gli operai armi in pugno liberarlo Venezia erano i compagni tra CGIL i compagni del sindacato delle commissioni Interni per primi entrando a Venezia liberarlo Venezia e così voi dobbiamo capire coi giovani in tutto il Veneto
Ricostruire la storia di Valdagno la storia dagli Uberto di Porto Marghera cioè i giovani raccontino a noi come viene tramandata questa cultura sapendo che se non facciamo questo corriamo il pericolo che in futuro le nuove generazioni non sappiano cosa effettivamente il sindacato guardate
Dicevo che i nostri compagni lavorando andate nei libri di scuola
Guardate sei un libro di storia esista una storia dei sindacati
Nei libri di storia se esisteva una storia CGIL la storia dei sindacati
Non esiste vista qualche frammento per ricordare quanti errori abbiamo fatto esiste il frammento ogni tanto droga quattro delle fabbriche e per dire che quello che quell'esperienza proprio col fascismo magari titolo questi libri di storia non spiegano
Cosa ha significato essere i sindacati questi cento anni il grande soggetto politico unitario unificante di unità nazionale
Dentro ogni grande fatto storico di trasformazione di progressi democrazia nel nostro Paese c'è stato il sindacato nel suo insieme e si è battuto in prima fila per rivendicare fino alla lotta contro le Brigate rosse contro il terrorismo la libertà nel nostro Paese noi abbiamo siamo stati questi soggetti
Abbiamo salvaguardato
Non so guardato libertà democrazia dentro le fabbriche fuori delle FARC
Tanto anche un grande insegnamento abbiamo i giovani che quando si amplifica i diritti sindacali il potere dei lavoratori dentro i luoghi di lavoro
Questi diritti vengono anche riconosciuti nodo eticamente ma vengono riconosciuti anche nella società
Ma quando questi diritti
Vengono calpestati
Vengono ridimensionati nei luoghi di lavoro
Quando i lavoratori la possibilità di contattare la sua condizione di lavoro
Vi leggete i diritti diventare soggetto attivo operaio come produttore diceva printing un suo libro operaio come produttore che produce ricchezza ma ricchezza con un suo modello di cultura ebbene se questi diritti vengono calpestati
Anche la libertà fuori dalla fabbrica prima o dopo viene calpestata dobbiamo dirlo ai giovani e quando il diciamo attenzione difendiamo il potere di lavoratori dentro le fabbriche diciamo anche e il modo per difendere le libertà democratiche la tua libertà fuori dalle fabbriche la tua scuola le le le dell'individuo diritto di esercitare come cittadino
All'interno
Del ritenuto il Paese ecco il significato allora utile vogliamo lavorare in questo senso ricostruì la nostra storia
Rifarci nostri archivi ecco perché vogliamo ringraziare il di compagni che lavorano e anche i professori che lavorano dietro l'istituto lì storici della Resistenza di diventano in dei nostri anche le nostre storie che diventano anche i nostri artisti
L'attiva della resistenza di Venezia diventerà anche è diventato anche l'archivio della storia alla Camera Prodi Venezia e così quello di Treviso e così come in altre realtà e quindici ponendo due storie molto belle la storia della Resistenza di Bristol capitale da parte e insieme la storia della CGIL la storia del sindacato insieme costruiamo le nostre memorie il modo di chi deve studiare sa dove andare a studiare dove trovare i libri ma anche centri Diplo che propugna una discussione una ricerca come quella che voi vedete adesso del professor Bordoni sulle Camera del lavoro di Venezia
Ma per finire quella che ricordare che abbiamo volevo far parlare la gente a Venezia come Progetto da un progetto industriale storia industriale di Marghera
Far parlare cento operai Centi dirigenti sindacali tira controllo sulla loro storia
E quindi la loro coi loro figli proprio l'espressione umana non la storia raccontata dagli storici ma la storia che gli storici costruiscono quei soggetti che sono tra i protagonisti di questa e così il progetto su Marghera potrà diventare anche alcuni giovani un progetto sulla Giudecca non certo delucida industriale ma un'archeologia industriale non oggettiva ma vissuto dei lavoratori come i lavoratori cosa c'era dentro a quelle fabbriche di Marghera
Dove adesso si può anche parlare ma cosa c'era dentro cinquant'anni fa a trent'anni fa e come oggi vogliamo essere protagonisti di questa trasformazione
E così la storia delle donne come grande protagonista del Veneto le donne che hanno sofferto che hanno partecipato in prima persona a notte importantissime a pezzi importanti della nostra economia
Che sono usate nel Veneto secondo le convenienze di carattere politico di carattere economico se vogliamo con questi un progetto nazionale ricostruire proprio la figura e la storia Della Della condizione femminile
Per ultimo voglio elencare abbiamo un grande progetto che è quello di lavorare dentro la storia delle condizioni di lavoro
Qual era la nostra condizione di lavoro
Trent'anni fa quaranta anni fa
Come oggi la nostra condizione di lavoro l'ambiente di lavoro il mio salario i miei ritmi per poi riuscirà a fare nel giro di un anno
La costruzione la nostra esperienza verificata da esperti e da tecnici che oggi lavorano su questa condizione
Tel nuova condizione di lavoro guardate c'è stato un della nostra storia un convegno del mille novecentosessantaquattro dell'Istituto Gramsci che si chiamava progresso tecnico e organizzazione del lavoro
Che è stata alla base della contrattazione della rivendicazione di tutti gli anni settanta e di quello che è stato il integro miracolo della contrattazione articolata ecco noi oggi dobbiamo non ripeto è un modo meccanicistico ma ripetere con intelligenza una capacità di vedere gli aspetti psicologici economici di contrattazione della nuova condizione di lavoro
Che magari non è più quella fabbrica manifatturiera ma decolla il tecnico informatico ed è corsa ricercatore è quello del dell'ingegnere è quello dell'operaio che fa oggi un altro lavoro ti una manutenzione
Una condizione di lavoro come dicevo prima molto spesso precaria il quaranta per cento quasi i nostri lavoratori nel Veneto oggi azione da comizio di precariato
Quale sarà il loro futuro la pensione da fame abbiamo una bomba a orologeria che ci aspetta
La pensione dei precari dei prossimi anni ecco
Leggiamo in un grande come tutto questo per chiamare questi giovani con loro perché diceva questi giovani con noi cui lavori chiaro i lavoratori che hanno oggi anche un lavoro fisso possiamo fare una grande battaglia per trasformare questa condizione
E la facciamo Ghilardi lavoriamo nel momento in cui pensiamo con forza la nostra storia
Grazie grazie a Roberto Tonini per il suo contributo adesso do la parola Giovanni svolto né il professore che ha curato questo saggio che abbiamo preparato proprio per in questa occasione che illustrerà le vicende che hanno riguardato le varie collocazione della Camera del lavoro di Venezia nei suoi cento e tredici anni di storia veneziana
Scusate se io insisto ma si sente molto brusio o per cui vi inviterei
Un po'di attenzione
Questo Bongiorno questo mio intervento qua bisogna che parli più forte perché se no questo mio intervento avrebbe potuto intitolarsi le diciassette seri tra Camera del lavoro di Venezia o anche un secco di traslochi
Perché né i centotredici anni di storia di questa canna da lavoro sono ben diciassette le sedi
Che sono state cambiate sedici nel centro storico di Venezia è una sola quelle qui ci troviamo a Mestre
Che fra l'altro è di gran lunga la più duratura come sede e dopo che stimava i lavori probabilmente supererà di gran lunga tutti la durata delle precedenti
Io non intenzioni di tediarvi con la descrizione di tutte queste sedi penso però che
La successione di queste sete in qualche modo permetta di ricostruire da un particolare punto di vista questo secolo di storia veneziana non soltanto di storia sindacale ma proprio di storia della città
Nel suo complesso
Una città che in questo secolo è cambiata moltissimo molto più di quello che si veramente si pensi
E si può dire che sia cambiata e l'idea stessa di Venezia come città basti dire che un secolo fa un veneziano avrebbe probabilmente parlato parlando di estrema prima periferia della città avrebbe parlato di zone come Santa Margherita o Santa Marta che oggi ne consideriamo centro storico ma che allora sicuramente sarebbero risultate periferia
Veneziano di cento anni fa sicuramente sarebbe stupito moltissimo a sapere che un'importante istituzione cittadina come la Camera del lavoro
Avrebbe avuto sede quindi cioè in una zona che all'epoca non faceva nemmeno parte del comune di Venezia
Ma cominciamo come dire dall'inizio la prima sede ufficiale della Camera del lavoro di Venezia
è quella che il Comune stesso di Venezia affida alla canna del lavoro
Nemmeno ottocentonovantatré ed è la sede della Scuola Grande della Misericordia Canareggio per intenderci quella grande edificio di mattoni che nel Novecento sarà lungo sede della palestra
è in questa sede che il Comune c'è la camera del lavoro muove i suoi primi passi
Tiene in questa sede che si svolgono i primi grandi scioperi che a fine Ottocento portano il movimento operaio veneziano sulla scena sulla scena dell'opinione pubblica veneziano
Ricordiamo per esempio
Per citare un esempio il grande sciopero
Dei fornai del mille ottocentonovantasette che lasciò per alcuni giorni la città di Venezia senza pane
Creando notevoli complicazioni all'amministrazione che dovette mobilitati l'esercito per la produzione del pane
Può farlo
Fare venire il pane da Milano per mettono in vendita in municipio questo per dire
Il grado di complicazioni che questo gene di scioperi potevano creare
è vero d'altra parte che i lavoranti torna in sciopero in questa occasione
Non fanno grandi manifestazioni per le strade ma restano chiusi della sede della mise nel salone delle misericordia della Camera del lavoro
Questo per far capire come in questa fase ci sia ce lo siamo dire c'è lo sciopero anche con notevoli ripercussioni sulla città quello che manca è una piazza cioè
Non ci sono le grandi manifestazioni per le campagne per i campi che contraddistinguerà hanno invece periodo successivo
La vicenda della scuola della mi della Camera del lavoro nella squadra misericordia si chiude dopo un quinquennio quando l'amministrazione comunale diciamo cambia colore dall'amministrazione progressista del sindaco
Poeta Riccardo Selvatico si passa all'amministrazione clerico moderata
Del nobiluomo Filippo Grimani Chiesa da sindaco di Venezia per ventiquattro anni ininterrotti e che assume una posizione decisamente più ostile nei confronti della Camera del lavoro
La canna del lavoro viene quindi sfrattata da questa sede
In quello stesso mille ottocentonovantotto viene addirittura soppressa perché nel maggio di quell'anno ci sono stati i famosi tumulti di Milano che hanno portato a livello nazionale a un'azione repressiva alla messa fuori legge del Partito socialista e delle camere del lavoro
Nel
Nel mille ottocentonovantotto quindi la cambiar lavoro viene sciolta e rinasce solo quattro anni più tardi nel mille novecentodue
Al momento la sua rinascita la nuova sede la capra il lavoro è il ridotto a pochi passi da piazza San Marco una sede che effettivamente prestigiosa per l'edificio soprattutto prestigiosa per la collocazione a pochi passi dalla piazza
Sembrerebbe dunque che la Camera il lavoro con questa sistemazione abbia ottenuto un notevole successo
In verità nel giro di pochi anni cominciano a esserci stati problemi perché i commercianti della zona protestano perché i movimenti operaio di manifestazioni
Danneggiano i loro affari tanto che sarà la stessa Camera lavoro a chiedere al Comune di essere trasferito in un'altra parte della città dove non arrechi danno a tante classi cittadini
Quello che sta succedendo in verità è abbastanza evidente all'inizio di quel processo per cui il Pd interrare a Marzana verrà
Dedicate esclusivamente al turismo e al commercio
E in questa nuova
Destinazione non c'è chiaramente spazio per per un movimento operaio il movimento operaio che va detto in quegli anni assunto una posizione nettamente più gotica più radicale di aperto di rottura con l'ordine costituito
Ricordiamo un anno cruciale come il mille novecentoquattro che l'anno in cui per la prima volta il primo maggio viene festeggiato con una manifestazione all'aperto negli anni precedenti veniva festeggiato come lo sono indirizzato nel salone della Camera del lavoro scusate scusate un secondo io vi prego
Dovette adattare le alla sala che abbiamo preso si sente un brusio pesantissimo dal fondo fate una cortesia c'è una scala salito in terrazza se dovete parlare insomma
Grazie
Sì e dicevo che negli anni precedenti il primo maggio era stato sempre festeggiato al chiuso diciamo all'interno della Camera del lavoro nel mille novecentoquattro per la prima volta si tiene una grande manifestazione
Per le calli e campielli veneziani e precisamente Campo San Lorenzo
Ma nel mille novecentoquattro e soprattutto l'anno del grande sciopero generale in settembre il primo sciopero generale nazionale della storia italiana che causò Venezia più rumore della stesso crollo il campanile di San Marco di due anni prima riprendo questa frase dal saggio di Emilio Franzina contenuto nel volume pubblicato nel mille novecentonovantadue
Per il primo centenario della nascita del signor cambiato lavoro volume curato da Daniele Rizzini
Questo sciopero generale del settembre mille novecentoquattro fu un vero e proprio choc per la borghesia veneziana per due giorni la città fu completamente isolata di scioperanti
Non solo bloccarono tutte le vie di comunicazione tremi vaporetti e gondole per la terraferma
Impedire o non l'illuminazione pubblica lasciando la città al buio impedire l'apertura dei negozi e qualsiasi altra attività lavorativa
Fu effettivamente un incredibile prova di forza della movimento operaio veneziano e fu un notevole choc per le classi dirigenti un giornale veneziano scrisse in quell'occasione che per quarantotto ore la città era stata governata dalla Commissione esecutiva della Camera del lavoro
Detto tutto questo si può contraddire come la rottura tra l'amministrazione comunale tra la Venezia ufficiale
La Camera del lavoro richieda come dire lo spostamento della Camera del lavoro in cui i sestieri popolari che sono in cui la Camera del lavoro alla sua base operaia
Infatti nel mille novecentocinque la cappella vorresti trasferisce a Castello in sestiere la cascano degli assegni degli arsenalotti Sestiere rossore operaio per definizione
E la Camera del lavoro è nata una nuova sede
A San Lorenzo che come abbiamo detto aveva luogo delle manifestazioni del Primo Maggio di quegli anni
Lì era anche la sede del secolo nuovo il settimanale dei socialisti venti
Questa scelta di spostare la propria sede della periferia operaia della città questo nome si consideravano all'epoca i tre grandi sestieri popolari di Venezia Castello torso Touré Canareggio e principalmente le loro farsi Esterno
Questa scelta dicevo viene confermata qualche anno dopo quando la Camera del lavoro sceglie la nuova sede a Santa Margherita passa cioè dalla castello degli arsenalotti all'ATO l'osso duro dei portuali diciamo così
C'è anche da dire che la zona di Santa Margherita è quella parte di Dorsoduro che all'epoca ancora era considerata periferica rispetto al centro cittadino è in verità in rapido sviluppo economico s'siamo nel pieno di quel processo
Che ha i suoi momenti fondamentali a metà Ottocento collana con l'arrivo della ferrovia e la nascita e la stazione ferroviaria
Poi nel mille ottocentottanta con la nascita che la stazione marittima e quindi lo spostamento dell'area portuale nella zona di Santa Marta e ancora negli anni trenta del Novecento con la nascita di piazzale Roma cioè un processo durato molti decenni che avete lo spostamento del baricentro economico di Venezia del centro storico nella sua parte più occidentale nel fronte rivolto a terra diciamo
Un'altra caratteristica della zona Santa Margherita che diventa in questi anni la zona cruciale per le manifestazioni operaie è senz'altro una lontananza da piazza San Marco ed ai centri del potere economica e politica
Bisogna dire infatti che in quegli anni esiste una regola non scritta per cui le manifestazioni operaie
La libertà lasciata le manifestazioni pro operaia è direttamente proporzionale alla loro lontananza da Sammarco perché quel sia si comizio socialista
Sindacale si chiude inevitabilmente con un corteo di operai che innalzando la bandiera rossa cercano di raggiungere piazza San Marco
Il compito che ci fa delle forze dell'ordine sarà proprio quello di impedire il sacrilegio delle manifestazioni socialiste in piazza San Marco ora il fatto che le manifestazioni stress da Santa Margherita cioè di là dell'acqua come siete si diceva una volta e cioè che lasciassero il Canal Grande tra San Marco
E le manifestazioni era sicuramente ben vista dalle forze dell'ordine che potevano limitarsi a presidiare il ponte sul Canal Grande e impedire così l'arrivo dei manifestanti nella zona San Marco
L'altro grande l'altra grande particolarità della Camera elabora il suo periodo a Santa Margherita è sicuramente la sede scelta che l'ex-chiesa di Santa Margherita nella chiesa dalla Campanile mozzo che nel Novecento sarà lungo un cinematografo e che oggi è un auditorium universitario
L'anticlericalismo è sicuramente una delle dei pilastri ideologici del socialismo dell'epoca
Il conquistare le chiese e innalzare le bandiere rosse sugli altari è sicuramente una delle grandi utopie rivoluzionarie di quell'epoca
Sappiamo d'altra parte chi agli stessi leader socialisti non dispiaceva affatto presentare la Camera del lavoro come una nuova chiesa e socialismo come una nuova fede redentrice tutto questo posto otto questo si capisce come il fatto che sindacato avesse sede di una ex-chiesa
Diciamo aggiungesse tutta una serie di significati simbolici e anche di valori coreografici possiamo immaginare che effetto dovevano fare
Queste leader socialisti che
Arringando la folla contro i preti dal pulpito di una ex chiesa
Anche la stagione di Santa Margherita dura in verità sono tre anni perché poi la Camera del lavoro viene sfrattata anche da questa sede segue un periodo molto tormentato ben quattro seggi in quattro anni
Finanche i dirigenti socialisti non decidono di risolvere il problema alla radice decidono di costruirsi da soli una sede viene acquistato interno un terreno ama il canto onda cioè nella zona dell'attuale Rio Novo qualche all'epoca non era stata ancora stato scavato
Si fa una colletta tra le varie categorie
La compagnia dei lavoratori edili lavora gratuitamente per rettificare questa nuova sede
Nuova sede che viene inaugurata nei primi mesi del mille novecentoquindici cioè nel pieno dello scontro politico e sociale sull'intervento dell'Italia in guerra infatti l'asse del Malcantone a protagonista probabilmente delle del Quai nelle fasi più travagliate la storia del movimento sindacale veneziana
Nei primi mesi del mille novecentoquindici praticamente
Ogni sera avvengono in piazza San Marco scontri tra interventisti e socialisti contrari all'intervento armati di bastoni e manganelli e la stessa cambiar lavoro ospita qualcuno di di questo scontro tra le due parti
Dopo la grande guerra diciamo che la situazione peggiora ulteriormente gli scontri si fanno ancora più duri con la comparsa sulla scena di dei nuovi protagonisti che sono gli squadristi dal FAS tra il ventuno e il ventidue gli squadristi si dedicano in particolar modo ad assaltare quelli che son considerati i due cuori rossi della città operati a Garibaldi a Castello
Campo Santa Margherita Dorsoduro ma più volte tentano anche di a saltare la roccaforte della cosiddetta del Malcantone ovvero la la casa del popolo Sultan Malcantone
Le cronache dell'epoca ci parlano di una Casa del Popolo con i sacchi di sabbia alla finestra e squadre di operai armati sul tetto che fanno la guardia pitturati installata una sirena che dovrebbe in caso di assalto fascista richiamare gli operai a difendere la loro casa la loro sede
In verità sappiamo che se gli squadristi fascisti non arrivano mai a conquistare la Camera del lavoro non è tanto per queste difese organizzati della STET dal movimento operaio ma per l'azione delle forze dell'ordine
Dell'autorità che tengono sempre grossi contingenti di quartieri conti
Di truppa che faccenda cuscinetto per impedire che gli squadristi armati di taniche di benzina e bombe a mano raggiungano la Camera alla Casa del Popolo per darle fuoco
Tant'è vero che all'indomani della marcia su Roma quando chiaramente la volontà delle autorità di ostacolare lo squadrismo cessa i fascisti possono conquistare senza alcun problema la casa del popolo
La Gazzetta il Gazzettino dell'epoca prontamente allineate sì alla nuova situazione politica
Parlo di forti colonne di fascisti che danno l'assalto al mal Canton per terra e per mare verità sappiamo da altri documenti che i socialisti a difendere la Camera del lavoro erano rimasti in due
Quindi questa vicenda si compiute in modo non particolarmente eroica
Dopo pochi giorni la sede viene dati in affidamento ai sindacati nazionali fascisti
Possiamo a questo punto un salto di ventitré anni perché naturalmente durante tutto il periodo fascista all'attività sindacale i tentativi di ricostituire un'attività sindacale continuano nella clandestinità ma siccome stiamo parlando delle sedi certe logiche rappresentano pubblicamente questa attività evidentemente
Non abbiamo niente da dire sull'epoca fascista
Arriviamo quindi all'aprile dei quarantacinque il ventotto aprile la liberazione di Venezia come prima cosa i partigiani occupano le varie sedi fasciste in particolare i vari palazzi del Canal Grande
E la Camera del lavoro appena ricostituita viene prontamente sistemata a Palazzo sa credo a Santa Sofia che era stata fino a poco tempo prima la sete dei sindacati fascisti in qualche modo si salda il conto con quello che era successo ventitré anni prima ma il canto
Scusa
A me è toccato questo ingrato compito quando il brusio sale vi prego
Vari
Sì dunque parlammo più forze
La la verità anche questa sede di Palazzo segreto durata solo qualche settimana perché i legittimi proprietari dell'edificio si rivolgono alle autorità alleate
Per riavere l'edificio della Camera del lavoro deve nuovamente a traslocare traslochi in verità solo pochi palazzi piena rimane sul pane sul Canal Grande e si insedia nella sede di Ca'Matteotti
Ora la vicenda ricca Matteotti sicuramente una delle più significative di questo passaggio tra fascismo e dopoguerra
Deron omerica Matteotti Palazzo Michiel delle colonne ai Santi Apostoli appunto affacciato sul Canal Grande
Ed era lo stesso Falstaff lo stesso Palazzo che dal trentacinque al quarantacinque era stato sede del Fascio veneziano col nome di Calì Tory
Quando si insedia baccano lavorative intacca Matteotti ed è curioso notare come in questo completo ribaltamento diciamo del colore politico
L'unica cosa che rimane immutata
Il calcio è il riferimento alle alla tradizione delle dimore patrizie veneziane una tradizione che si potrebbe dire non abbia molto a che fare né con il littorio né con Matteotti ma però siamo a Venezia siano sul Canal Grande e sono in qualche modo pagare un tributo alla Venezia ditta
La sede dica Matteotti dovrebbe essere provvisoria in verità cambiate lavoro arrestati per ben nove anni fino a che il ministro Scelba non decide di firmare un decreto di sgombero per tutti gli edifici
Che sono stati occupati dal momento al occupate dai partigiani al momento della liberazione e Ciaraldi ventisette di cambiate lavoro sezioni dei partiti socialisti e comunisti
Gli operai veneziani si mobilitano per pare per cercare di impedire lo sgombero formando i cordoni attorno all'edificio ma la cella soccombere all'edificio con la forza
Il sindacato reagisce con una sottoscrizione che in pochi mesi raccoglie i fondi necessari per l'acquisto di una nuova sede un ultimo un ulteriore palazzo sul Canal Grande che Palazzo Querini fa pozze a San Leonardo
Chi viene inaugurato nel cinquantacinque da Giuseppe Di Vittorio
Ad unità scrive in quell'occasione che viene inaugurata la nuova casa del popolo con i suoi cinquanta barconi sul canale grande in fondo è questo l'elemento che distingue tutta questa fase del dopoguerra cioè il fatto che la Camera del lavoro cambia tre sedi diverse ma sono tutte sedi sul Canal Grande
Se pensiamo a quello che succedeva molti anni prima nell'epoca pre fascista quando la Camera del lavoro era costretta a muoversi insetti
Periferiche diciamo della città
Si vede che chiaramente è cambiato tutto così come da sottolineare che a cavallo per esempio fra gli anni quaranta e cinquanta La sette canonica terrà il comizio del primo maggio diventa piazza San Marco
Quando abbiamo detto che per decenni Piazza San Marco era stato il sogno proibito dei socialisti veneziani evidentemente la situazione è cambiata profondamente
Questo per vari motivi per violenza mollo c'è stata l'onda lunga della Resistenza con l'occupazione dei palazzi sono state le amministrazioni comunali per la prima volta dopo decenni favorevoli alla Camera del lavoro dal punto di vista politico
Ma in qualche comunque
In qualche modo vengono meno quelle bandiere con le divisioni interne al centro storico veneziano che avevano caratterizzato i decenni di inizio Novecento
Accanto a questo processo però se
Svolge un altro per cui l'intero centro storico veneziano sta in verità per tento di centralità
Sono gli anni dell'esodo con il cosiddetto è sotto e la popolazione sono soprattutto gli anni in cui le ultime realtà produttive del centro storico chiudono
Lo stuzzica ottoni Sicione arsenale dagli un case eccetera mentre Marche raggiunge il massimo del suo sviluppo
Produttivo ed è quindi evidente che stesse
Che che le lotte che la classe operaia e le sue lotte sono a questo punto a quella di Marghera ancora per qualche anno le manifestazioni saranno a Venezia la gente ormai evidente che sono gli operai di Marghera che vengono a manifestare a Venezia
Sì si pongono quindi a questo punto le condizioni perché la stessa Camera del lavoro
Faccia quel grande passo che molte altre istituzioni veneziane stanno compiendo negli stessi anni e si trasferisca a Mestre nella nella sede in cui ci troviamo si può dire che si tratta di un trasferimento dal Canal Grande al cavalcavia
Però è vero anche che indubbiamente la nuova collocazione al crocevia fra Mestre Venezia e Marchena di fronte agli impianti produttivi
A chiaramente un suo senso il suo significato c'è da dire inoltre che il cavalcavia più di fronte è diventato a sua volta nel frattempo un luogo simbolo delle manifestazioni operaie riportiamo le manifestazioni sessantotto alle manifestazioni degli operai del Petrolchimico e così via
E dunque anche questo è diventato un luogo significativo
A questo punto nel settantasei nel inaugurato la nuova sede ci sono sicuramente più delle persone che hanno possono descrivere questa fase molto meglio di me
Quindi penso che a questo punto la storia possa lasciare il posto alla memoria lascia la parola a chi ha vissuto questa fase da protagonista grazie grazie
Noi adesso prima di dare la parola Coldagelli che è stato il protagonista di questo passaggio che Giovanni ricordava da Venezia a Mestre vorremmo completare il quadro informativo consegnando anche una Preve comunicazione su quello che è avvenuto in questo anno e mezzo rispetto a questa sede
Piergiorgio Carr il responsabile per l'organizzazione della Camera del lavoro
Che ha seguito quasi quotidianamente
Questo percorso di un anno e mezzo a cui va a ringraziamento mio particolare e di tutta la Camera del lavoro che adesso illustrerà il peso anche delle scelte che abbiamo fatto
Allora
E come avete sentito si tratta della diciottesima sede della Camera lavorano i cento e i tredici anni di vita anzi se vogliamo Belvedere la diciannovesima serie nel senso che la Camera del lavoro è stata per due anni per oltre due anni nei locali dell'Actv qui vicino
In via Torino sono stati due anni difficili complicati e a volte anche di disagio per l'organizzazione per i compagni per le compagne e anche per gli utenti dell'organizzazione in quanto la sede era quella che era siamo comunque
Andati avanti nelle iniziative nelle notti negli scritti e nei servizi in questi due anni
Perché lo stare assieme in un'unica sede ci ha consentito di sviluppare sinergie e modelli organizzativi rispondenti alle necessità che avevamo di questo tra gli altri dobbiamo ringraziare compagno Walter Vanni per che ha consentito questa possibilità garantendo nel contempo commenta insperata di oltre centocinquanta mila euro all'azienda che presiede di affitti di locali che altrimenti sarebbero stati non utilizzati
Annui comunque è stata data l'opportunità di stare assieme andare avanti ma torniamo alla nuova sede
Il contenitore è lo stesso del mille novecento settantasei settantasette ma vecchio è rimasto solo l'indirizzo e la struttura portante via Ca'Marcello e la struttura in cemento infatti è stata completamente rivista questa struttura è stata completamente
Gli spazi che erano a disposizione sono stati riutilizzati completamente con l'obiettivo primario che avevamo che era quello di concentrare in questa sede
Tutte le strutture e i servizi della Camera del lavoro metropolitana servizi anche nuovi che nel frattempo abbiamo costruito i vincoli urbanistici strutturali del fabbricato assieme ai limiti imposti dalle disponibilità economiche ci hanno impedito soluzioni più ampie certo se avessimo avuto a disposizione questo spazio a questo piano terzo piano
Che così cortesemente i signori cercato ci hanno consentito di utilizzare per questa iniziativa avremmo potuto fare così gregge
Ciò che è mancato non sono le idee purtroppo le risorse il risultato complessivo comunque della ristrutturazione potete vederlo poi anche visitando la sede nel suo insieme è comunque sicuramente di grande pregio e funzionalità
Abbiamo realizzato un'articolazione della struttura al piano terra in particolare abbiamo realizzato un sogno abbiamo costituito la piattaforma dei servizi
All'interno della logica del sistema dei servizi
C'è vinca il capo l'ufficio legale e altri servizi che rendono l'idea di un approccio con tutti coloro che si rivolgono alla CGIL per difendere anche individualmente i propri diritti
Al primo piano c'è il grosso delle categorie ci sono categorie che rappresentano oltre sessantacinque mila iscritti al quinto piano c'è la struttura della Camera del lavoro e alcune categorie dei servizi
L'insieme della struttura
Completata dalla terrazza che poi presenteremo nella seconda parte di questa iniziativa che si presta a utilizzazioni modulari che vedremo in futuro come realizzare adesso qualche dato
Il piano terra il piano terra sono cinquecentosettanta metri quadrati di completa proprietà del capo della Società del capo
Il primo piano dove come dicevo ci sono le categorie sono mille novantuno metri quadri il quinto piano l'unico che era già di proprietà della Camera del lavoro sono settecentottantuno mentre a pochi metri quadrati
In totale quasi due mila cinquecento metri quadrati oltre a settecento metri quadrati della terrazza di esclusiva proprietà della Camera del lavoro
La settantasei come dicevo dell'inaugurazione solo il quinto piano era della di proprietà della CGIL
Per l'acquisto del piano terra e della primo piano sono stati spesi ottocentonovantacinque mila Euro la ristrutturazione il costo complessivo della ristrutturazione della sede a assorbito tre milioni novecentottantacinque mila euro una cifra enorme
Ci sono di questi due duecento mila per la demolizione duecentocinquanta mila per le pareti divisorie per gli impianti per le tecnologie per la cablatura e per tutte le altri interventi dagli assessori
Alla alla vela la struttura esterna che rappresenta una grande novità e una nuova porta per la città di Mestre
Altre spese sono andate in mobilio altre spese ancora in siti temporanei professionisti e vari interventi in tutto e lo vogliamo dire in termini di anche chiarezza rispetto al rapporto che abbiamo con i lavoratori con i dirigenti ma anche con gli altri soggetti sociali che qui sono presenti di cinque mila cinquecentosessantacinque cinque milioni scusate cinquecentosessantacinque mila euro
In sostanza oltre dieci miliardi e mezzo
E visto che non come sapete non siamo ricchi di famiglia abbiamo finanziato questo intervento comuni mutuo ventennale e Congo intervento di leasing per la società per la società del del caffè
Credo che il risultato che abbiamo ottenuto è un risultato importante certamente molto oneroso per l'organizzazione nel suo insieme ma che ci darà la possibilità di svolgere il nostro lavoro come compagni che operano nel sindacato
Ma anche di tutti coloro che si rivolgono alla CGIL per avere un servizio per avere le tutele per avere la possibilità di avere suggerimenti iniziative e anche per l'organizzazione dell'azione complessiva
Avremo la possibilità di avere una condizione molto di più molto più favorevole
C'è stato un lungo discutere sulla necessaria necessità di ristrutturare questa sede se ne parlava da oltre dieci anni
Sono state vagliate molte ipotesi completa compresa l'ipotesi di andare in un'altra zona di andare in un'altra realtà di integrare questa struttura con quella regionale
Alla fine è prevalsa la scelta di ristrutturare la sede dove era e meglio di come e credo ci siamo riusciti
A mio avviso la scelta è stata una scelta giusta e doverosa per il livello di difficoltà e di degrado che aveva ormai la sede la sede che aveva più di trent'anni ormai da quando si è trasferita la Camera del lavoro a Mestre
E collocata all'interno di questo conceria urbano nella città di Mestre Porto Marghera e baricentro della provincia di Venezia
Collocata fra l'altro all'interno è stato detto nell'introduzione di una vecchia fabbrica questa storicamente dove noi oggi siamo è una vecchia fabbrica la vecchia fabbrica di Pagnacco
Che è tuttora valida infatti come sappiamo è fortemente presente l'esigenza di risanamento dello sviluppo della città di Mestre
E del pollo produttivo di Marghera partendo e puntando a un più alto livello di qualità e sostenibilità delle produzioni e dei servizi attraverso un più stretto intreccio
Con l'università con gli uffici con l'istituzione di centri studi per realizzare un sistema produttivo che abbia la capacità di rispondere e di essere in grado di rispondere a un nuovo modello e anche per l'insieme della realtà del nord est che partendo dalla propria crisi attuale
Se sarà in grado di Wim pensare la proprio ruolo per transitare da un modello un meno quantitativo a un modello più qualitativo quest'area e decisiva
In questa prospettiva generale la cella di territorio nella quale si colloca questa sede cioè l'area fra via Torino via
Via Ca'Marcello Fratelli Bandiera eccetera e un Crocevia all'interno di quale ci sono molti progetti dal dall'università di via Torino al Parco scientifico ai centri direzionali alla stessa area
Dell'Actv alla realizzazione della piazza che dovrebbe collegare Mestre e Marghera alla fermata della metropolitana la stessa riqualificazione di via Ca'Marcello
è questa
Questi progetti trasformeranno quest'area in un'area dichiarando pregio e di grande profilo di sviluppo all'interno della quale è stato bene scegliere come da CGIL
Per di restare anche per incrociare più da vicino i lavoratori soprattutto i giovani impegnati nelle nuove attività lavorative
Dei servizi della ricerca e dei cosiddetti nuovi lavori che così fortemente sono presenti all'interno di questi settori diari
Di sviluppo e di nuovo sviluppo senza peraltro prendere il rapporto Lapresa sul lavoro industriale sul lavoro diffuso della intera della dell'intera provincia
Oggi qui questa sede può divenire il punto d'incontro fra lavoro vecchio lavoro nuovo
Come si usa dire con una scorciatoia che io che non mi piace molto ma che rende l'idea del nuovo che sta di fronte a noi anzi nel quale noi siamo al ne siamo all'interno e questa è una grande sfida per la Camera del lavoro e nell'occasione delle angolazione sicuramente
Oggi dobbiamo pensare a questa sfida e a questa prospettiva
Nel realizzare questa ristrutturazione abbiamo pensato anche alla riqualificazione delle nostre sedi periferiche questa è la sede della Camera del lavoro metropolitana che rappresenta nel suo insieme la Provincia
Di Venezia voi abbiamo tredici sedi della nostra provincia come struttura camerale e abbiamo ritenuto dentro il progetto di questa ristrutturazione quindi con le cifre che prima dicevo
Anche di ristrutturare riqualificare le sedi periferiche
Mettendole in una condizione di essere in Rete con una rete geografica informatica di essere in grado di rispondere di a vere completamente la possibilità di a vere un livello di risposta di iniziativa politica ma anche sul versante dei servizi in modo più adeguato quindi tutte le sedi periferiche avranno stanno avendo avuto e avranno nel immediato futuro concreti iniziative di riqualificazione
Io credo che
Mi devo soffermare su un prima di passare ad alcuni ringraziamenti su un aspetto molto importante
Che non va sottovalutato e nella riflessione che noi abbiamo fatto sicuramente non vogliamo sottovalutarlo noi il gruppo dirigente camerale delle categorie delle zone dei servizi della Camera del lavoro metropolitana
Di Venezia in questi ultimi anni abbiamo vissuto questa fase di ristrutturazione i disagi i costi economici e i costi umani
Senza mai perdere un colpo sul versante dell'iniziativa politica e sindacale
La più certamente la più intensa degli ultimi decenni
Dal ventitré marzo a Roma da tutte le iniziative di manifestazione locali di sciopero regionale di scioperi nazionali
All'ultimo sciopero del quindici aprile scorso della provincia di Venezia contro il declino industriale per lo sviluppo noi ci siamo sempre stati
E questo dobbiamo essere giustamente orgogliosi perché siamo riusciti a può a mettere assieme la nostra iniziativa per migliorare la struttura per migliorare la sede per riqualificare il nostro modo di essere la nostra capacità di essere con la capacità di mobilitare i lavoratori gli iscritti il nostro gruppo dirigente di questo va dato atto al gruppo dirigente della Camera del lavoro di Venezia a tutte compagne
E i compagni dell'apparato tecnico dei servizi che assieme a noi hanno vissuto questi anni difficili
Di grande impegno anche di grandi risultati e lo dobbiamo dire
Concludendo vorrei ora ringraziare a nome della Camera del lavoro di Venezia le aziende e soprattutto i lavoratori che sono stati impegnati nella realizzazione dell'importante opera di ristrutturazione
Che fra progettazione demolizione rifacimento allestimento e durata quasi tre anni
Va detto intanto che per scegliere le ditte che hanno lavorato all'interno di questo progetto
C'è stato
Una sorta di gara e abbiamo messo in competizione varie aziende all'interno dei singoli interventi realizzando un risultato complessivo che riteniamo buono dal punto di vista della qualità e anche la punto di vista dei costi
Ma vediamo le aziende io le citerò senza ricordare quale è stato il vero contributo che hanno dato ma sicuramente perché anche questi hanno contribuito innanzitutto lo studio Marchetti Sampiero e Cangelosi
E l'assidua direzione lavori grazie dell'architetto Cangialosi che ha consentito la realizzazione di questo lo studio Corazzini a Bari Berizzi eleggere arconte che hanno progettato la progettazione strutturale e la progettazione tecnologica di questo impianto la Sacaim
La ditta Sacaim che è intervenuta prima della dimora azione e poi come cappe col capo commessa nella rivendicazione complessiva di questa ritocchi ristrutturazione
La Frigo termica che ha realizzato l'impianto di condizionamento la ditta Moggia anche Barbanti che ha realizzato tutti gli impianti tecnologici dall'impianto di qua di elettrici impianti di cablatura impianti diffusione sonora e via di questo passo
La ditta mi ordinò che ha realizzato le pareti mobili e tutta la parte relativa al mobilio da scambio che ha realizzato gli ascensori la Vega system che ha realizzato tutte le parti relative alle pareti vetrate e alla vela che ha dato come abbiamo visto una nuova struttura questa serie la che riniti e Fiandre che ha realizzato i pavimenti la tecnica informatica e la Ericsson
Che hanno fornito e montato gli apparati attivi della rete informatica e della rete telefonica non solo in questa sede ma in tutte le tredici sedi porre periferiche
Las ex che ha realizzato l'impianto
Di sicurezza e antintrusione la Telecom che ha garantito gli impianti i collegamenti e la Cassa di Risparmio il gruppo San Paolo che ha garantito i finanziamenti naturalmente che dobbiamo restituire a cui naturalmente dobbiamo restituire i finanziamenti
Ci sono poi da ricordare e ringraziare i professionisti che ci hanno assistito in questa iniziativa dottor Calabresi dottor Candiani il geometra Aiello
E il l'architetto Regazzi
Chiudo ringraziando adesso i di condomini coloro che assieme a noi hanno vissuto questo approdo questo avventura
Innanzitutto alla CISL
Comodino corta al bello e Paolo posso pongo e Bruno Gero mentre per quanto riguarda la Società unico servizi che come noi hanno creduto in questo progetto e anche nella necessità di rimanere all'interno di questa scelta di questa serie
I signori Ceccato Annibale
Davide che hanno capito l'importanza di questo progetto e che hanno contribuito alla alla sua realizzazione
Da ultimo voglio ringraziare le strutture i compagni e i compagni della CGIL che hanno contribuito alla realizzazione di questa opera innanzitutto la CGIL nazionale
La presenza di Guglielmo Epifani non è certamente casuale a questa iniziativa perché ha condiviso fin dall'inizio ha sostenuto questo progetto il compagno Ludovico scritta amministratore nazionale la CGIL ha deciso con voi questo progetto realizzato e ha dato anche per la CGIL nazionale un contributo anche Italo Stellone allora l'organizzazione oggi responsabile nel sistema servizi sia prodigato per un risultato positivo di questa iniziativa
C'è poi la direzione dell'Inca Aldo Amoretti Umberto Saccone
Che hanno dato un forte contributo indirizzato ha un forte ammodernamento
Nella realizzazione della rete informatica per questa sede abbiamo avuto poi un contributo da parte importanti categorie nazionali che hanno che sono intervenute anticipando quote di competenza delle singole categorie lo Spina anzitutto la Fillea la Filcams e l'affitto ma e la Filt CGIL in questi ultimi giorni
Ringraziamo naturalmente queste categorie questi compagni alle categorie alle strutture compresa la CGIL regionale che non ha ancora contribuito nella realizzazione di quest'opera
Chiediamo di pensare a questa possibilità perché naturalmente riuscirebbero a contribuire non solo per la CGIL ma per le categorie perché l'impegno il mutuo è un mutuo molto
Impegnativo e di lunga durata
Fiuto un ringraziamento a tutti i compagni e le compagne della CGIL di Venezia che hanno avuto parte attiva nella realizzazione di questo importante progetto con proposte e suggerimenti nella gestione concreta attiva di tutti i giorni
E credo che ci giù si può si aggiungerà mio ringraziamento di questi compagni che non cito per evitare di campi di dimenticare qualcuno anche il compagno Montagnier che prima di me
Ha seguito l'organizzazione nella Camera del lavoro e che per la per la prima parte
Ha realizzato ha realizzato questa questa questo progetto questa iniziativa il loro contributo il contributo di questo di questi compagni è stato un contributo sicuramente importante e determinante e si credo sarà ricordato
Lo giustamente concludo un augurio alla Camera del lavoro metropolitana di Venezia al suo gruppo dirigente e al suo gruppo dirigente futuro affinché questa nuova area sede rappresenti un'occasione e una opportunità per qualificare sviluppare la sua azione iniziativa
Di cui il bisogno del Paese i lavoratori pensionati hanno grande bisogno in questa situazione per poter andare avanti grazie a tutti
Credo credo abbiate capito che esse facevamo qualche dimenticanza somma per cui la ricostruzione puntigliosa di Piergiorgio Carrer era una ricostruzione tofu tutta alle tante strutture ai tanti soggetti che ci hanno dato una mano in questo anno e mezzo
Però adesso la parola a raccolta celle che è stato appunto il segretario della Camera del lavoro che ha fatto la scelta iniziale di acquistare in quegli anni questa sede
Per la CGIL di Venezia e quindi chiediamo la sua testimonianza
Forse
Sì ovviamente vale sempre l'invito deve evitare il brusio
Ripeto c'è uno spazio esterno o che potete andare a parlare
Care compagne e compagni
Il mio compito
è di raccontare appunto come è stato detto
Come è nata oltre trent'anni fa
Questa sede non sarò in grado di dare troppi dettagli e troppi particolari perché il fatto di documentazione eravamo veramente scarsi scarsi quindi non è rimasto molto delle cose di molto riscritto delle cose che abbiamo fatto come è già stato detto fino al settantacinque la sede ufficiale della Camera del lavoro era Venezia Cannaregio su un bellissimo palazzo con quarantotto finestre sul Canal Grande scusate scusate perso non so tappa
No compagne non si sente esattamente nulla i compagni in fondo compresi i consiglieri regionali cortesemente che salutiamo se possono cortesemente grazie
Allora mi ero fermato alle quarantotto finestre che la Camera del lavoro di Venezia aveva sul Canal Grande incontri o in coabitazione con il Partito comunista
Quella sede come è stato ricordato era stato a frutto di una sottoscrizione che era stata fatta dal pc dal PSI e dalla CGIL nel mille novecentocinquantatré quindi di fatto la CGIL come sede ufficiale ormai da tempo aveva il suo luogo principale a Venezia
Ma da tempo ormai era aperta l'esigenza di unificare in una sede della Camera del lavoro infatti quasi tutti i sindacati come è ovvio erano a Mestre o a Marghera dove appunto c'era il lavoro e le fabbriche
Ma nei primi anni Settanta
Il movimento sindacale era ancora immerso in quella grande fase di lotta e di movimenti caratterizzata come l'autunno caldo
Il sindacato aveva acquisito grande forza e prestigio
Il processo unitario
Era arrivato al culmine con la Federazione unitaria CGIL CISL e UIL
I consigli di fabbrica
Ormai già consolidati assolvevano uno effettivo ruolo di direzione dell'iniziativa contrattuale nel luogo di lavoro e di spina dorsale del sindacato
Specie nelle grandi fabbriche di Porto Marghera e costituivano il punto terminale
Di quella soggettività operaia che era esplosa nel Paese appunto nell'autunno caldo
Come è noto d'altra parte Porto Marghera era uno dei simboli nazionali di questa soggettività
Quindi ha l'esigenza di una nuova sede per la Camera del lavoro si sovrappose impetuoso l'obiettivo nuovo della sede unitaria
L'ho voi in segreteria con match erano Gigi Covolo Gianni Trevisan
Eravamo assolutamente convinti di questo obiettivo e ci mettemmo tutto il nostro impegno
Venne fuori questo questo luogo era una fabbrica una vecchia fabbrica di birra in disuso
Con una posizione strategica
Notevole e in grande evidenza sul cavalcavia
Abbastanza grande per tutte le i sindacati
Confesso
Che Jerome vini che era il segretario della CISL
Aveva messo gli occhi per primo
Per fare di questa sede appunto la sede della propria organizzazione noi ponemmo con forza finite c'è l'esigenza di arrivare a fare una sede unitaria
Comincia una fase molto complicata e spigolosa
Di dibattito tra di noi dibattito che fu risolto dal coinvolgimento che su cui impegniamo i consigli di fabbrica la cui pressione effettivamente fu decisiva arrivammo appunto alla scelta della sede unitaria
Per il finanziamento abbiamo venduto la sua il pezzo della sede della CGIL sul Canal Grande a Cannaregio al Partito Comunista Italiano per realizzare in quella sede Massimo si ricorderà l'Istituto Gramsci del Veneto cosa che poi purtroppo vi direi quasi naturalmente prove non è avvenuta con mio grande dispiacere
Mi fu impostata poi una grande sottoscrizione
L'Unipol di cui poi per tanto tempo è rimasto questo enorme simbolo sopra e anche un po'che confondeva le idee a qualcuno nuovi verità
E fu incaricata in una situazione in cui eravamo abbastanza fragili e deboli fu incaricata di unificare finanziariamente e Orban e organizzativamente la costruzione di della sede i cui progetti qui lo voglio ricordare furono elaborati gratuitamente da un gruppo di giovani architetti veneziani sotto la guida
Del
Del compagno talmente adesso non so se ancore compagno all'epoca era un po'
Ora voglio soffermarmi se voi mi permettete brevemente sulla sottoscrizione perché secondo il mio parere costituisce un dato assolutamente significativo del carattere usato ancora del carattere di quei tempi
L'ho voi unitariamente questa volta decidemmo una campagna per la costruzione della sede unitaria credo che questa fosse stata la prima o la seconda sede unitaria costruita in Italia perché cominciamo nel mille novecentosettantatré a pensarla e a e a vederla
Come un atto politico forte che si grava la volontà unitaria dei lavoratori
E basata sul ruolo fondamentale dei consigli di fabbrica e per le assemblee di nei luoghi di lavoro per superare lei difficoltà e lei le perplessità che comunque avremmo incontrato nel nostro cammino
Eravamo naturalmente molto ottimisti a quel tempo
E per questo puntammo alto per quanto riguarda la quota di sottoscrizione
Distribuiremo un attestato con cui ogni singolo lavoratore chiedeva all'azienda di trattenere arate sul proprio salario dieci mila lire di allora usando appunto opportunamente la recente conquista della trattenuta sindacale
Appunto voglio ricordare la enormità della cifra perché dieci mila lire di allora allo stipendio da allora non so insomma i nomi adesso che ci penso una cifra assolutamente enormi
Naturalmente le assemblee che noi facemmo non non furono facili qualche volta anche burrascose
Al Petrolchimico ne furono necessarie due
Nella bolgia del capannone
Il primo dibattito per così dire ha limato non portano a nessuna conclusione insomma ci lascia un po'collettive nel sacco
Ma poi ci fu un fortissimo intervento del consiglio di fabbrica
Che
Si impegnano elaborò per sostenere la linea e la tesi della necessità di una sede unitaria gli atti segnava appunto la nuova realtà del sindacato nel nostro Paese
E la seconda Assemblea
Approvo la proposta
Io voglio fare una piccola annotazione nel senso che voglio assicurare e credo che qualcuno se lo ricordi
Che non esagero sulla forza e sul prestigio di quei primi Consigli di fabbrica
E si erano il risultato che oggi una grande stagione di lotta erano la grande novità dell'ingresso della democrazia in fabbrica e dei diritti che spezzavano i precedenti steccati tra i sindacati con i delegati eletti da tutti i lavoratori revocabili con il diritto
All'assemblea come l'uomo di decisione ora queste cose oggi possono sembrare quasi doppie a quel tempo era Lecce era era la grande novità non dico non sono sindacale ma anche politico
Insomma no Marghera in particolare erano i tempi delle lotte per l'ambiente dentro e fuori la fabbrica di un potere contrattuale che affrontando la nocività gli orari gli organici costituiva una effettiva e competente alternativa all'organizzazione capitalistica del lavoro che il Pd tutto ciò nella Marghera di oltre trent'anni fa era francamente l'impressionante anche per uno che faceva il mestiere di sindacalista
Dicevo intransigenza e competenza
Quando dico queste due parole faccio riferimento alla mia timidezza
Quando partecipavo al consiglio di fabbrica de lasciati Jon Montefibre
Composto da persone da compagni che ragionavano in modo scientifico sulle questioni dello calmierazione del lavoro sulle questioni dell'ambiente sulla lotta alla nocività
Confesso che io peraltro vi dico anche da una esperienza forte come quella di di vicenza dove appunto avvocato Obama sono una serie di altre di altre cose però era per me non era assolutamente impressionante
Entrare in un contesto come quello appunto tracce attivo ma anche di altre fabbriche in cui c'è la da imparare questo per me è stato è stata l'esperienza
Fisco
Per ritornare alla sede
Il risultato della sottoscrizione fu sorprendente sorprendente io la Caputo i dati non non ci sono più non non ce l'abbiamo colpa nostra vedova amo
Ma scusate non ricordo la cifra ma fu una cifra enorme
Bastano i dati quelli li ricordo bene i dati del petrolchimico che com'è noto era una fabbrica non molto alto addomesticabile sui sette mila duecento dipendenti sottoscrissero oltre sei mila lavoratori
A lavori ultimati la sede suscitò molte discussioni come molti di voi ricorderanno a me piaceva
Era una sede aperta con pareti di vetro con i coloratissimi tubi dell'aria condizionata in grande evidenza insomma una sede moderna
E soprattutto un bellissimo salone per le riunioni che purtroppo ho saputo siete stati costretti a adesso faremo ai binari ma insomma
Io quella sede non l'ho usata perché poi dopo sono stato eletto alla alla segreteria regionale della CGIL
Ma quando poi ci ritornavo alle riunioni o a trovare Roberto
E insomma io mi sono accorto
Che ero uno dei pochi a cui piaceva della sede perché tutte le pareti di vetro con cui era costituita questa sede e chi erano secondo noi necessari perché è come sapete era così quindi c'era il problema degli spazi interni che bisognava illuminare insomma però non furono molto gratis nel senso che quattro io tornavo dopo un mese praticamente una serie di manifesti cotto ricordo tutte le vetrate e la paralisi anche questa volta ha vinto
Bene è andata così
Quindi questa è la storia che la non la faccio lunga la storia
La storia della sede la storia di che la storia di questo grande processo unitario in effetti insomma noi noi l'abbiamo fatta ma insomma eravamo dentro normale insomma
Che fu
Peraltro unità organica per moltissime categorie non so se al primo piano vi pare c'erano le categorie chiavi comunità organica la rete delle clinici gentili e timidi eccetera
E chi arrivò unità che arrivò come ricordavo fino alla soglia dell'unità organica che CGIL CISL UIL perché eravamo arrivati quasi poi dopo purtroppo siamo tornati indietro
Ma questa è un'altra storia e ripeto lontana e da questo punto di vista irripetibile
Io però voglio dire che se la sede è la della figlia del del movimento unitario secondo me è anche la figlia del sindacato dei consigli
Direi che proprio targata sindacato dei consigli perché senza il loro apporto senza l'impegno senza la capacità di via via di di avere una funzione di direzione in questa scelta politica che noi avevamo fatto probabilmente dell'impresa
Non sarebbe stato possibile
Ho finito ma a conclusione
Permettetemi
Di chi rivelargli un segreto che fa parte
Della straordinarietà di quei tempi direi una chicca
A quei tempi Massimo Cacciari
Era come oggi
Un personaggio notevole come tutti sappiamo
Profondo conoscitore dei problemi dell'industria chimica idee suoi
Assenti sia territoriali che nazione
Era vacante il ruolo di segretario
Dei chimici
E sicuro di sentirmi mandare in buona come spesso gli accadeva con lui
Gli feci la proposta gli proposi di fare il segretario se era d'accordo
Candidarsi a segretario dei chimici
è
Stranamente
A quel tempo era un compagno il compagno Cacciari mi rispose di sì
Mi rispose di sì che era che era molto d'accordo
Poiché la cosa andò avanti lei non arrivò a conclusioni per ragioni varie accademiche Parlamento elettorali sebbene dopo insomma insomma ci furono vari problemi però dico questo perché perché insomma i tempi erano erano veramente eccezionali non perché ho fatto la proposta Massimo Cacciari ma perché c'era diciamo una un una condivisione generale di quelle di quelle di quel momento e di quelle di quelle esperienze di quelle battaglie che certamente hanno fatto bene al sindacato credo un po'anche a voi perché siamo stati protagonisti grazie tra
Grazie per questa bella testimonianza adesso do la parola al professore Isnenghi poi essendoci molti invitati che vorrebbero votare il saluto però abbiamo fatto la scelta di chiedere di portare il saluto alle istituzioni e quindi dopo i spendi porterà il saluto Massimo Cacciari e Davide Zoggia poi Epifani farà l'intervento conclusivo
Gli studenti parla cinque minuti perché ha il senso della realtà delle cose almeno in questa sede no nel capo lava non funziona naturalmente
E va be
Allora tempo di
Sono contento che l'inaugurazione della sede restaurata dalla tana lavorativa Venezia alla Camera con la metropolitana
Coincida anche con l'inaugurazione di una piccola collana di libri Gini intitolata il Novecento a Venezia le memorie resta Mathieu
Di cui la canna del lavoro questo profilo che oralmente ti ha sintetizzato Giovanni Bordone
Il primo
Nato
L'abbiamo scorporato per l'occasione dal libretto a tre saggi in cui avrebbe dovuto spero di poter dire dovrebbe uscire quanto prima dove la canna lavoro stava insieme ad altri luoghi di
Vita e vitalità dei veneziani nel corso del Novecento
Non so se sposa di verità e vitalità per uno dei due santi politico mi sono occupato io che il liceo classico Marco Foscarini
Ma certamente per l'altro scritto da Filippo Maria Paladini e dedicato alla Bucintoro alla Querini alle associazioni Premiere tutte e tre dovrebbero tornare ad essere insieme quando questi volumetti ci saranno le memorie le storie non sono la stessa cosa il riferimento è al novecento il secolo ormai si è compiuto possiamo voltarci indietro a guardarlo e riconoscere anche le tradizioni del Novecento
Non è facile a Venezia dove è molto più facile pensare che il passato sia ancora più remoto e in passato più remoto incombe su di noi talvolta si limita e ci impedisce credo che l'interesse che la collana verrà fuori dall'insieme ma intanto in questa occasione ecco la Camera del lavoro cioè non solo un passato come i fatti dimostrano ma un passato che può continuamente risorgere attraverso l'azione
Dunque
Memoria storia certamente si è è il compito di chi si occupa di queste cose ma chi è venuto qui viene qui badando al presente e al futuro e però quando un'ora e mezza o due fa abbiamo visto quel breve ha firmato io ero in mezzo a voi a vederlo anch'io per la prima volta e c'erano dei momenti di commozione nel momento in cui si vedevano certi volti civili e anche di morti allora il momento della memoria il momento della storia è questo perché affidarlo semplicemente a una certa occasionalità
Perché il presente incombe perché tutti abbiamo un sacco di cose da fare da organizzare e nella ottenne così via cioè ed è per questo che quando si va in cerca dell'archivio Pella e le Camere lavoro
Spesso si trovava qualche cosa si Verona categoria molto di meno per un'altra e così via
è fin dal novantadue quando è stato celebrato il centenario Came lavoro che ci siamo detti con i dirigenti di allora
Non deve più accadere che non troviamo le carte nel passato d'ora in avanti tutto sarà diverso pensiamo al presente e al futuro che diventerà suo tempo passato è una B
Questo in una certa misura lo si è fatto in questi anni adesso siamo di fronte a una nuova scadenza c'è appena stata quella tra Camera vorrà veneziano siamo vicinissimi a una scadenza centenaria addirittura la CGIL
Di nuovo tutti siamo pieni di buoni propositi
I buoni propositi per quanto non sia riguardano gli studiosi di storia sono naturalmente quelli di prestare la propria professionalità che talvolta corrisponde anche a una militanza sindacale anzi il più delle volte per raccogliere le carte salvargli archiviabile documentale la memoria documentare la storia e così via
Questo avviene attraverso alcune singole persone di cui Giovanni portone è una attraverso un gruppo di giovani ricercatori intorno ai trent'anni
Prodotto anche dal Dipartimento di Studi storici che esiste nella nostra diversità di Ca'Foscari
E molto attraverso le sinergie e l'alleanza che si è ai stabilmente creata Tracanna lavoro veneziana la CGIL regionale veneta e l'istituto veneziano per la storia del momento di operazione io vi parlo anche in questa veste di presidente di questo istituto oltre che di direttore di quella collana
Questo non è un proposito non è una promessa è un rapporto ormai stabile che si esprime anche attraverso la rivista di storia delle Venezie cioè dell'etica e attraverso tutta una serie di atti il centenario si lavora anche così si lavora per scadenze e per anniversari
è più facile trovare interesse e anche finanziamenti degli enti e siccome molti sono gli enti presenti lo sapete che è così il centenario servirà anche a questo a ricostruire la storia complessiva della CGIL poi ci sarà una serie di mostre di Ricupero di materiali giornali giornaletti di fabbrica manifesti e così via
Tutto questo allora nella intenzione di celebrare ho detto questa brutta parola che non bisogna dire il centenario e anche se possibile di mettere in piedi strutture che Dublino
Questo è il proposito per quanto ci riguarda spero che sia anche fermamente il proposito dei sindacalisti ci credo grazie
Sì voglio voglio solo dire rispetto anche a questa sottolineatura che come Camera del lavoro di Venezia noi vogliamo raccogliere in maniera positiva questo invito soprattutto di strutturare un lavoro sulla memoria che riguarda che duri nel tempo e non solo nell'occasione del centenario come del resto testimonia la convenzione che abbiamo già sottoscritto come cavallo del lavoro
Do adesso per i saluti la parola a Massimo Cacciari il sindaco di Venezia
Ma questo è un una giornata di festa per cui io son Sordello
Davvero con tutto il cuore anche dopo le parole consiglio affettuoso di viene no
Con tutti voi
Ma non è qui certo il momento di approfondire i punti su cui certamente lavoreremo insieme già su molti di questi Puntillo come è stato avviato
Le cose più importanti più delicate le grandi partite e sono grandi davvero Epifani sono grandi e dovranno essere seguite con la massima attenzione anche a livello nazionale sia sindacale che politico
è la questione di Marghera
A Marghera non deve passare una linea assolutamente fondamentalisti Ka e irrazionali di deindustrializzazione
Marghera deve restare un grande polo produttivo a tutte le capacità ha tutte le qualità per restare anche questo a Marghera il problema non è chiudere il problema hanno apre il problema di Marghera e di ampliare le attività esistenti qualificare quelle che ci sono e aggiungerne altre non chiudere
La fase della chiusura drammatica che abbiamo gestito a partire dagli anni Settanta che ha gestito la CGIL gli altri sindacati in primis
Quella fase è sostanzialmente chiusa sono tutte le possibilità per un riassetto positivo della chimica a Marghera
Positivo della chimica a Marghera e le autorità che hanno la responsabilità di dare le autorizzazioni a che alcune nuove tecnologie vengono impiantate devono muoversi
E questo non è il suo messaggio chiaro inequivoco il comuni ma chiaramente che si dia il via agli impianti di memorizzazione per quanto riguarda il close subito basta aspettare
E la chimica cucirei assestata e Landau per fare le ricerche non era andare in giro a dire letterine che le ricerche lei li interrompe non ha senso continui la ricerca e si chiude il ciclo
Beh non vedi che ancora so qualcosa
Ma molto di più poteri
Quindi questa l'acquisto della chimica a Marghera può essere definita positivamente io vorrei arrivare ad un nuovo accordo entro luglio con tutte le istituzioni i sindacati eccetera e gli atti devo immediatamente il tavolo a questo proposito il accanto a questo c'è una partita assolutamente straordinaria unica in Europa che riguarda le bonifiche riutilizzo si tratta di decine e decine di ettari che potrebbero essere anche rapidissimamente utilizzabili
Nell'ex petrolchimico già molti cioè circa già trenta ettari sono stati quasi bonificati
E potrebbero arrivare ad una somma totali di novanta rapidamente se non viene un fondamentalismo da parte del ministero che l'ambiente che chiede procedure inapplicabili in siti industriali
Bisogna che la politica sia parametrata al rischio successivo se io faccio una politica per un asilo-nido è un conto si è fatta una bonifica comunicato di logistica deve essere un altro
E anche su questo dobbiamo vere tutto l'appoggio del Sindacato nazionale perché sono partite che si giocano a livello nazionale anche a livello legislativo
Chiuso primo che grande capitolo secondo grande capitolo lei aziende la riorganizzazione delle aziende quindi dove ne immediatamente
Definire il tavolo di concertazione con tutti i sindacati non per le per lei e per lei appassionatissimi vicenda delle nomine eccetera eccetera ma per vedere che cosa
E come devono funzionare il sistema delle ex municipalizzate il sistema delle società ha proprietà parziale o partecipate dal Comune
Questo una partita che conduco senza dubbio
Con il metodo cui credo perché è l'unico tra l'altro che è seguito in tutti i Paesi industrializzati di questo mondo
Della partecipazione fusi in Cina non eseguito ma in tutti i Paesi come dire occidentali il metodo la concertazione e l'unico che ti permetta di arrivare ad alle alcune decisioni chiudo questo brevissimo intervento
Che mi è servito soltanto per ribadire la mia volontà di lavorare a tutto campo con voi e lo chiudo apposta per questo perché a tutto campo significa che ha oltre queste tematiche ve ne sono altre
Che la Camera del lavoro che gli altri sindacati dovranno affrontare con voi per vedere se siamo d'accordo eventualmente procedere insieme partite vitali per la città la partita dalla salvaguardia su questa partita il sindacato
Vede arrivare a definire una sua strategia una sua parola chiara che al momento per tanti motivi non è che si sia stata de citate giungere perché ci giungerà il comune e per forza ormai siamo lì
La grande partito dalla salvaguardia migliaia di miliardi come la conduciamo quale posizione assumiamo nei confronti delle opere alle bocche di porto quale posizione assumiamo nei confronti di un eventuale taglio drastico
Dei finanziamenti statali per la manutenzione e conservazione della città che significherà una ulteriori crisi di importanti comparti industriali primo tra cui l'edilizia anche su queste questioni
Bisogna concertare insieme
Fare insieme il discorso discutere insieme e arrivare se possibile ad una posizione condivisa
In questo senso mi muovevo io e si muoverà la mia mi l'amministrazione che dirigo e sono convinto che i risultati sì lavoreremo insieme anche con voi verranno grazie intanto il pubblico
L'avete società presidente dell'amministrazione provinciale
Anch'io porto il saluto della provincia e vorrei ringraziare davvero la CGIL per il lavoro che ha fatto in tutti questi anni e soprattutto in questi ultimi anni in cui abbiamo avuto modo anche di incrociare spesso il lavoro dell'istituzione che qui rappresento il lavoro del nostra la vostra organizzazione sindacale
Non vi nascondo che molte Dine
Del governo della Provincia
Sono linee mutuate o comunque discusse e concordate con questa organizzazione sindacale
Ma non per una semplice affinità di carattere sentimentale e culturale ma proprio perché questa organizzazione
è un'organizzazione che ha come dire saputo anticipare molti temi che riguardano questo territorio
E non soltanto sui temi classici che interessano l'organizzazione sindacale ma anche su alcuni temi innovativi mi riferisco in modo particolare le infrastrutture dove è stata fatta una grande azione comune tra la CGIL le altre organizzazioni sindacali e la provincia
E io credo che organizza inaugurare una sede nuova restaurata come questa in un momento così difficile per quanto riguarda i lavoratori nel nostro Paese sia un segnale e di attenzione e di forza di un sindacato che vuole porsi come interlocutore vero per quanto riguarda i problemi dei lavoratori anche in questa nostra provincia anche in quei innovi questa nostra città ed è importante che la CGIL abbia saputo in questi anni recuperare quel ruolo centrale d'importanza nel mondo sociale nel mondo sindacale
Ricordo quando la CGIL non firmo il Patto per l'Italia e a col senno di poi possiamo dire che quella mancata firma
è stata come dire
Morì fece di tutta una serie di situazioni che si sono venute a creare e questo è senz'altro come dire il segno di una grande attenzione di un'attenzione forte che è stata posta al problema dei lavoratori si è poi lavorato il fatto che le tre maggiori organizzazioni sindacali stiano adesso insieme a com'battere per i diritti i lavoratori è il segno dell'attenzione che viene dato a questo tema e non è un caso che l'amministrazione provinciale di Venezia che appunto qui rappresento firmerà tra qualche giorno assieme a CGIL CISL e e qui le assieme a un'industria un importante protocollo d'intesa per quanto riguarda azioni comune da svolge le proprie del nostro territorio in modo particolare app attive dalla situazione di porto Marghera quindi io credo che la forza la capacità di questa organizzazione sindacale sia testimoniata senz'altro
Dall'apertura di questa sede ma sia testimoniata anche dal grande lavoro che viene fatto in tutto il territorio provinciale tanti auguri dall'amministrazione provinciale sono sicuro che continueremo a lavorare bene così
Grazie grazie a tutti prima di dare la parola Guglielmo per l'intervento conclusivo non me ne voglia dopo coloro che non abbiamo ringraziato non abbiamo citato io però mi sento di ringraziare per un gesto che abbiamo apprezzato il compagno o Franco Chiriaco segretario nazionale della Flai che
Domani a un importante appuntamento un'importante iniziativa qui a Venezia un'Assemblea nazionale dei delegati a San Giovanni Evangelista ecco il compagno assieme alla sua segreteria assieme al gruppo dirigente hanno scelto hanno ritenuto opportuno essere presenti anche a questa nostra inaugurazione
è un gesto che abbiamo apprezzato perché volevamo sottolineare quindi un ringraziamento sincero a Chiriaco alla categoria della Flai
La parola a Guglielmo Epifani il segretario nazionale della CGIL per le conclusioni
Care care compagne e cari compagni
Gentilissimi ospiti è davvero
Per me e per la CGIL nazionale è un un onore anche un piacere assistere a questa celebrazione diciamo
Della rinnovata Camera del lavoro
Di Venezia e province
Naturalmente una evento come questo ha un valore simbolico un valore di memorie anche un valore per un sindacato come la CGIL di impegno e di lavoro per il presente e per il futuro
La cosa più bella di queste
Celebrazioni esattamente a metà
Da un lato il carico di ricordi e di memoria che queste celebrazioni portano con sé
Avevamo cominciato con i centenari delle camere del lavoro compresa quella di Venezia
Lo abbiamo fatto con i centenari delle grandi federazioni di categoria lo stiamo preparando con il centenario della CGIL che a partire dall'autunno di quest'anno per oltre un anno vogliamo far diventare un grande evento culturale e civile
Per il nostro Paese non per ricordare noi stessi cosa per noi gratificante ma anche fine a se stessa
Ma per ricordare l'importanza che ha avuto la storia del movimento operaio e la storia del lavoro
Per la costruzione della libertà dei diritti e della democrazia nel nostro Paese il nostro centenario vuole essere esattamente un riconoscimento a questa storia
A chi l'ha resa possibile
A quelle quattro o cinque generazioni di lavoratori che nel corso di un secolo si sono battute
Perché hanno creduto qui hanno voluto fortemente un paese in cui la dignità del lavoro la libertà del lavoro l'autonomia del lavoro i diritti delle persone l'allargamento della democrazia e della libertà fosse un valore condiviso
Quegli stessi che oltre cento anni fa dettero vita al primo sciopero generale del Paese
Nell'autunno del mille novecentoquattro quando ci fu un eccidio di minatori in Sardegna e furono uccisi dei braccianti in Sicilia
E la Camera del lavoro di Milano promosse per tutto il Paese il primo sciopero generale
Perché lo promosse la Camera del lavoro di Milano perché non c'era ancora la Confederazione generale del lavoro
Che sarebbe nata non a caso di lì a due anni esattamente a Milano nell'autunno del mille e novecento sei
La stessa lotta che i nostri lavoratori fecero per difendere le camere del lavoro contro il fascismo
In ogni libro di rievocazione anche il vostro
Che mi capita di sfogliare non so perché esso veniva sempre la memoria e l'attenzione a quegli anni il venti ventuno il ventidue e rivedo in ogni città in ogni luogo esattamente la testa storia
Storie di resistenza operaia
E di squadracce che colpivano incendiavano
A volte uccidevano compagne e compagni quadri del sindacato mi sono ormai convinto rivedendo tutta questa storia che il fascismo nascente avesse due visibili avversari
Uno al Parlamento e cioè la democrazia e secondo il sindacato e cioè la democrazia
E infine le stesse lotte che ci fecero rinascere
Dopo l'alt dopo la notte del fascismo e della dittatura tra il quarantatré e il quarantacinque
Quando grazie a cui gli scioperi che a partire dalla primavera del quarantatré accompagnarono tutta la resistenza del movimento l'insurrezione fu possibile che anche nel nostro Paese la liberazione fosse insieme fatta dal nostro popolo e dalla classe operaia noi non avremmo avuto
La nostra Costituzione non avremmo avuto quel primo articolo la Repubblica è fondata sul lavoro
Se quelle decine di migliaia di lavoratori unici in Europa non avessero avuto il coraggio e la fermezza di scioperare durante la guerra e durante l'occupazione nazi farsi fascista suscitando ammirazione
In tutti i Paesi alleati che conducevano la guerra contro i nazisti e i fascisti
Questo è il senso per nuovi della memoria
E io credo che oltre a questo cioè la storia del Paese lo dobbiamo al fatto che se dopo cento anni un'istituzione come questa come quella che si richiama le radici alla storia del mondo del lavoro è ancora presente vive a forte e può guardare al futuro questo è il segno più forte della sua funzione
Della sua identità ed è la passione che ha saputo suscitare e per la quale ha saputo vivere in tutti questi hanno naturalmente anche questa piccola camera del lavoro così discussa ha ragione così discusse anche all'interno della CGIL ha una sua storia
Ed è la storia che dal settantasei ci porta fino a oggi ed è la storia che vede la distanza tra le fotografie in bianco e nero delle lotte operaie di quegli anni a Venezia e le fotografie di oggi
Guardate come è strano il rapporto con il tempo
Sembra tanto ed è pure poco perché molti di coloro che stanno qui
Si ricordano la nascita di questa Camera del lavoro e passata poco più di una generazione
E se Cacciari poteva allora forse fare il segretario dei chimici oggi e sempre sindaco di questa città per dire come le persone invecchiano ma sono sempre presente
Eppure se la memoria è così breve per quanto riguarda la generazione che ha vissuto questa storia i problemi invece di questa città sono così diversi la Venezia di oggi non è la Venezia di allora
La Venezia che ha di fronte a sé il futuro che bisogna cosa per costruire non è quella Venezia e Porto Marghera nel simbolo ne è il simbolo
Decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori che c'erano allora e che oggi non ci sono più se non parzialmente
Decine di migliaia di lavoratori che sono andati in altri luoghi in altri posti di lavoro in altre attività
Ma non è cambiata solo in questo Venezia
Venezia è cambiata in tante altre cose nel bene e nel male e problema di Venezia per il sindacato sono lì esattamente a misurare le proprie sfide delle proprie responsabilità la memoria anche in questo caso ci deve servire a saper guardare avanti
A saper cioè capire quello che di questa storia condivisa di valori i sentimenti di passione di lotta per i diritti per la libertà per la democrazia noi dobbiamo essere in condizione di portare per il futuro
Perché la forza della CGIL è sempre stata quella di saper guardare avanti non scordandosi mai le proprie radici la propria tradizione la propria identità e questo è il compito care compagne e compagni che spetta a tutte voi al gruppo dirigente della Camera lavoro al suo segretario generale alla sua segreteria alle categorie ai delegati dei luoghi di lavoro sapere assieme a ricostruire
Un grande progetto per il futuro di questa città
Per il mondo del lavoro per i tanti giovani precari per gli anziani che vivono anche qui come nel resto del Paese la grande disillusione di questa fase della vita sociale e civile del Paese per i grandi per i tanti che amano Venezia
E non si rassegna non a Venezia che declina e vogliono una Venezia che sappia anche per il futuro essere all'altezza del passato democratico
Del passato legato strettamente alle lotte del lavoro alle lotte per allargare i diritti di libertà e democrazia
Naturalmente è un'occasione come questa per me è anche un'occasione per tornare sui problemi che il Paese vive e cioè su quelli che a livello nazionale noi in questi mesi in questi anni stiamo affronta naturalmente la situazione del Paese così come sappiamo bene è una situazione non messa bene
Ho visto oggi ancora delle dichiarazioni da parte di esponenti del governo che tentano
La si pone
Riuscita a dire
Passa
Zone di responsabilità per quanto
Età però senza cordina
La ditta
Quale
O di quale altra alle nel
Altre situazioni
Presi
Ma no tutto suo
Raggiungere vado cosa volete dobbiamo fare
Io sì
Di
Uno
Giunge oggi
E anzi a venire
E anni
Paolo
Wolff
Non suscitasse
Come sappiamo no
E malgrado
E qui
Riversa
Cose
Così
Lo fosse fu senza cosa
La situazione invece
Fotografo
Ho storia di questo doc
O di dirlo anche
Pesa in cui l'hacker
Sì bassa nel
Uto
Dissi mo'
Cui siamo stufi
Ma nel
Il Paese fine serata
Entro cioè
E se
Così lungo
Però a mettere in ordine
Ho
Situazione del novantadue novanta
Rapporto tra lo stock del debito il PIL pari al centosei per cento
Avevamo fatto tanti sforzi compresi quelli della nostra gente lavoratori e pensionati
Per riportare il deficit sotto il tre per cento e oggi tranquillamente ci dice che forse siamo al quattro forse a quattro e cinque e l'anno prossimo oltre il cinque come si tutto quella storie di sacrifici oggi non valesse più niente
E dovessimo ripartire daccapo
Abbiamo una dinamica dei consumi che è sostanzialmente ferma e crolla guardate bene in due realtà in tutto il Mezzogiorno come è evidente il Mezzogiorno ha luogo di consumo e non di produzione se tagli eretiche non produce ricchezza il Mezzogiorno è quello che consumerà meno avviamento
Della secondaria del paese dove si consuma meno esattamente questa esattamente quella del Nord Est a dimostrazione dei segnali di scricchiolii io
Che questa situazione produttive le sue contraddizioni
Ha da tempo dimostrato come come CGIL più volte in questa regione abbiamo riflettuto abbiamo considerato provando indicare anche delle vie di uscita per governare la trasformazione in un'area a forte industrializzazione
Come questa
Voglio solo aggiungere che se è vero che il Veneto oggi ha oltre il cinquanta per cento dalla sua ricchezza prodotta
Prodotta dall'industria
è una regione che di fronte alla liberalizzazione dei mercati alla globalizzazione alla delocalizzazione alle difficoltà strutturali di una parte consistente delle nostre piccole e medie imprese
E quella più esposta a fare i conti con l'arretramento industriale il con la sussistenza di un nuovo e grande problema occupazionale
Fatto di qualità
E fatto temo anche di nuova quantità
Bene di fronte a questa situazione del Paese
In cui non c'è crescita
In cui i consumi sono ferme
In cui per quanto riguarda i conti pubblici le cose non sono ha fatto apposta
Si pone un problema vero
Non occasionale e non tattico di processo e di esigenza di ricostruzione e come diciamo noi diremo nel nostro intesi congressuali di rinascita del Paese
è nostra opinione fermissima che da una situazione così non si esce con qualche aggiustamento
Non si esce provando a indorare la pillola e facendo credere e si può uscire tranquillamente non ci siamo
Se si pensa che una crisi di questa proporzione possa essere affrontata come una delle tante crisi nel PAS del passato si commette l'errore più grande errore che si paga innanzitutto
Con quella perdita del senso di fiducia verso il futuro che sta diventando la vera costante che lega tutte le classi di questo paese
Questo è un Paese in cui le famiglie
Cominciavano scommettere più sul futuro
In cui le imprese hanno paura del futuro in cui gli anziani devono fare i conti con un futuro fatto di problemi di difficoltà
E in cui l'intera generazione dei giovani quella condannata tra virgolette alla precarietà del loro lavoro del loro reddito comincia davvero a interrogarsi sul confine che ci deve essere
Tra la giovinezza e quando comincia l'assunzione di una responsabilità di adulti perché è evidente che senza un lavoro stabile
Il rapporto tra giovinezza e vita da adulto diventa un tutt'uno in cui non si capisce mai
Dove si può assumere
Un ruolo personale individuale e dove si trova a dover dipendere sempre dagli altri compreso dalle famiglie verso le quali il distacco diventa in queste condizioni come sappiamo sempre più difficile
Ci vuole un progetto alto ci vuole un progetto di cambiamento
E questo governo non è in condizione di farlo
Non perché è un governo di centrodestra non perché noi abbiamo più simpatia per altri valori altri contenuti programmatici non è questo il problema
E che se siamo arrivati a questo punto e proprio perché il governo ha contribuito a portarci qua
E non si è mai visto nella storia del mondo
Che in sei mesi qualcuno possa fare esattamente il contrario
Di quello che in quattro anni e mezzo per Vika c'è mente senza ascoltarci ha voluto fare giorno dopo giorno fallendo atto dopo atto irresponsabilmente
Fino a far toccare con mano ormai a tutti il quale macerie di quali errori il Governo si è fatto portavoce irresponsabile
Diciamo la verità
Per il bene del Paese la cosa migliore sarebbe stato un soprassalto di dignità dopo lo le elezioni regionali
Un governo che ascoltando le indicazioni avesse fatto il gesto migliore dimettersi aprire il ricorso alle urne anticipate e consentire
E consentire di poter avere una competizione elettorale basata su programmi alternativi in grado di rispondere a questa crisi naturalmente
Ci si è guardati bene dal farlo e temo e anche qui purtroppo non penso di sbagliarmi che anche in ragione di questa questi mesi non produrranno
Un apprezzabile cambiamento nelle condizioni di vita delle persone nelle condizioni di prospettiva del paese
Ripartire con un programma alto vuol dire rimettere al centro effettivamente la possibilità per il Paese di uscire dalla sua stagnazione
Di a vere un suo ruolo
Una sua dimensione produttiva di sviluppo di crescita
In grado di tenere assieme produzione di qualità sistema paese efficienza ed efficacia delle sue reti disservizio pubbliche e private Nuovi Investimenti nuova qualità del lavoro e grande capacità
Dei grandi serbatoi della formazione della scuola della ricerca e di quelli della sanità e delle reti sociali di essere insieme
Fattori che rispondono alla domanda di cittadinanza delle persone e fattori che sono di complemento a una nuova politica di sviluppo e di crescita per tutti questo è anche l'obiettivo che ci si deve porre se non vogliamo se non vogliamo davvero andare indietro
E invece di proseguire ritornare ad essere quella Italia di serie B per la quale anche due o tre generazioni di persone che la CGIL ha rappresentato si è battuta nei decenni passati e soprattutto nel dopoguerra
C'è una responsabilità del governo
E io dico che c'è anche una responsabilità dell'impresa
L'impresa oggi di fronte al mercato globale fa fatica
A volte si vede spaventata lo coglie parlando con molti imprenditori
Soprattutto l'impresa che oggi soffre quella che non ha saputo innovare negli anni novanta quella che non ha saputo capire che la nuova sfida richiedeva credere
Nel cuore delle proprie attività produttive
Coloro che hanno preferito fare e comprare rifugiarsi nei paradisi finanziari non investire non rischiare
Noi abbiamo bisogno di più impresa che sappia rischiare di più imprenditori che credano nel loro lavoro e che per con il loro lavoro costruiscano insieme col mondo del lavoro l'Italia di domani
Noi non abbiamo bisogno di me l'impresa ma di più impresa i più impresa di qualità i più impresa seria di meno impresa che si rifugia soltanto nei beni in cui sa che può avere profitti senza rischiare nulla
Questa stesse impresa quella che non rischia e quella che vorrebbe chi arrischiare di più fossero i lavoratori
La questione della precarietà
Le tipologie di lavoro la mancanza di sicurezza anche un'idea di riforma della contrattazione in cui tutto è legato alle variabili del risultato vuol dire trasferire dall'impresa sul mondo del lavoro
Quelle sicurezze quelle responsabilità a cui gli uni fuggono e vorrebbero che gli altri partecipassero qui sta uno scambio diseguale
Perché tu non puoi chiedere
A quella che è la classe di lavoratori
Che già pagato prezzi altissimi in termini di reddito di sicurezza di prospettiva a quei giovani senza prospettive
Non puoi chiedere di ancora di essere loro a caricarsi di una responsabilità che spetta al sistema dell'impresa o al sistema delle responsabilità pubbliche
Una questione di fondamento etico sul quale costruire in un modo o nell'altro l'Italia che vogliamo l'Italia che abbiamo di fronte al nulla
Ecco perché allora un'occasione come questa e le altre che in queste settimane in questi mesi abbiamo è un'occasione per dire quello che pensa la CGIL quello che vuole la CGIL e quello che ritiene giusto
E quando dico CGIL intendo dire la CGIL lavorando insieme come io spero che sia possibile con la Cisl e con la UE perché c'è un punto sul quale voglio terminare
Queste mie parole
Sul quale noi dobbiamo stare molto attenti
Io ho dipinto un quadro della situazione del Paese realistico veritiero
Senza toni forzati senza polemica esattamente la fotografia che abbiamo ognuno nel suo posto di lavoro e la sua condizione nel suo territorio la sua città nel suo Comune questa l'Italia
Poi naturalmente sappiamo che c'è anche un'Italia che in questi anni si è arricchita
Ed è l'altra Italia
Quella che mentre il grosso andava indietro in questi anni è diventata più ricca
Per scelte anche qui dal Governo non per qualche capriccio di un destino cinico e baro che chissà come ha truccato i dati e ha fatto sì che una parte soffrisse una parte invece si divertisse ma c'è un problema che ci riguarda
Un sindacato confederale
Nella parte più nobile alte del termine che vuol dire
Un sindacato che sa guardare oltre agli interessi immediati anche agli interessi degli altri degli ultimi di coloro che hanno meno possibilità
Un sindacato confederale per avere un ruolo deve poter ricostruire fiducia nel futuro
Deve poter sapere che il futuro può essere migliore del presente
Perché non esiste
Un'idea confederale del ruolo del sindacato se non si ritorna da vere fiducia nella possibilità che con l'azione del sindacato anche con l'azione del sindacato la lotta
E la mobilitazione dei lavoratori quel futuro si possano conseguire quindi un esame severo realistico delle condizioni del Paese un esame severo realistico della responsabilità anche
Una valore una valutazione onesta delle difficoltà per ripartire che per far ricrescere il Paese
Ma tutto questo senza che si possa smarrire la confidenza che possiamo farcela
Quella per la quale tantissimi anni fa
I primi nucleo operaio fondarono la CGIL quella parte nei momenti difficili ha sostenuto la determinazione e la fierezza di appartenere al mondo del sindacalismo confederale
Questa deve essere la lezione più alta
Proprio nei momenti difficili tenere la barra dritta e dire non solo per se stessi ma per il Paese che il Paese ce la può fare
Grazie Guglielmo per il suo contributo importante
Che cita anche il coraggio di continuare l'impegno di continuare la nostra battaglia
Termina così la parte più diciamo ufficiale adesso tutti gli amici gli ospiti sono invitati a visitare la sede
Facciamo anche
Un piccolo taglio del nastro da parte di Guglielmo al quinto piano poveri alle sulle diciannove c'è il buffet un concerto gratuito che è aperto a tutti quindi se avete voglia di passare un'altra auto un po'di tempo con Noè questo il programma delle prossime ore grazie per essere stati vicini e per essere stati come dire attenti alla nostra storia grazie di cuore