Cerimonia di inaugurazione del Memoriale della Shoah di Milano

Signore e signori il presidente La Repubblica Giorgio Napolitano
Ecco se entrando il presidente
Ecco
Se se
Seduti grazie
Grazie sedere cortesemente
Il sindaco di Milano letizia Moratti
Insomma
Signor presidente autorità signori e signore
Con grande emozione che prendo la parola verrà questa cerimonia la cerimonia ha un grande valore per la nostra città
Ma in questo momento storico non solo per la nostra città ma per il significato che questa cerimonia può portare
A tanti livelli in tanti luoghi in tanti in tante altre comunità
Da oggi un simbolo purtroppo un simbolo
Di barbari è un simbolo
Di vergogna il tristemente famoso Binario ventuno
Diviene un luogo simbolo diverso
Di una Milano
Migliore di una Milano
Di dialogo di una Milano
Che vuole essere luogo di incontro
Tra civiltà fra diverse comunità
Un luogo aperto che vuole
Misurarsi confrontarsi
Per costruire insieme il proprio futuro
Per i propri figli e per coloro che hanno scelto di vivere nella nostra città
Saluto a nome di Milano e di tutti i milanesi lei Presidente e la ringrazio perché con la sua presenza testimonia l'importanza del ricordo e il valore di questa iniziativa
Il Memoriale della Shoah
Non è un museo dove ci sono teche o vetrine che custodiscono reperti o documenti
E non c'è un vetro che ci separa dal nostro passato
Il nostro passato s'intreccia col nostro presente e senza la consapevolezza anche purtroppo degli orrori del passato non potremo costruire un presente e un futuro migliore
E quindi questo spazio vuole essere una presenza viva nell'anima sociale e culturale
E civile della nostra città
Questa era come lei Presidente ha potuto vedere a stazione invisibile
Qui nell'orrore nel silenzio e in segreto sono partiti
Decine di convogli destinati ai campi di sterminio
Principalmente di Bergen Belsen e di altezza
Mi è difficile parlare davanti a presenze
Significative importanti che hanno avuto propri familiari o che sono stati loro stessi
Vittime innocenti
Degli orrori di quegli anni lo faccio per dovere istituzionale ma so che mi è impossibile sostituirmi in quanto dico alle parole e a e a quanto magari non si riesce a dire ma quanto chi ha vissuto quei momenti porta con sé nel proprio cuore nella propria mente nei propri ricordi
Il Memoriale della Shoah ci ricorda come stipati in tetri vagoni merci migliaia di ebrei milanesi e italiani sono andati incontro alla morte a una morte purtroppo quasi certa
Mentre intorno a loro viveva il pool salva una vita di una città che non sapeva
Vedremo reale dalla Shoah
è in mezzo alla gente
Oggi così come lo vogliamo perché Possa testimoniare tra i tanti viaggiatori che ogni giorno partono da Milano o arrivano nella nostra città
Dei valori il valore della persona il rispetto dell'identità dell'identità culturale e dell'identità religiosa
Che ora sono nel cuore della nostra città in questa stazione che rappresenta la nostra frontiera che rappresenta la porta d'ingresso alla nostra comunità una comunità aperta
Una comunità che nel ricordare vuole costruire il proprio presente e il proprio futuro
Consapevole anche degli errori del passato
Il memoriale sarà un luogo di incontro di confronto di dibattito
Di studio la fondazione del memoriale creata per concretizzare un Progetto nato quattro anni fa testimonia proprio una volontà condivisa vi partecipano il Comune la Provincia la Regione e Ferrovie dello Stato la comunità ebraica di Milano l'Unione comunità ebraiche associazione Figli della Shoah
La Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea e la Comunità di Sant'Egidio
Il binario ventuno è stato il luogo del buio della nostra storia
Il Memoriale della Shoah è invece un simbolo di luminosa libertà
La libertà di ricordare il male
Tipo occhi il dolore di molti
E credere nel bene di tutti grazie presidente per la sua presenza grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa
La parola ora Filippo Filippo per presidente della Provincia di Milano
Dare una salutare lei signor presidente che ringraziando la per aver voluto sottolineare con la sua presenza la grande rilevanza di questo memoriale quando col mio saluto a tutte le autorità presenti
Per prima cosa voglio ringraziare tutti gli enti e le associazioni che hanno lavorato insieme
Per arrivare a questo momento
La presentazione del Memoriale della Shoah proprio qui nel luogo da cui partirono fra il quarantatré e il quarantaquattro
I treni della morte che portarono i cittadini ebrei verso i campi di sterminio di Auschwitz e di Birkenau
Questo luogo ideato e costruito per favorire gli scambi e le comunicazioni fra le persone fu trasfigurato dall'odio in uno degli spazi simbolo dell'organizzazione
Dello sterminio della popolazione prega
Da questo luogo del lavoro trasformato in luogo della vergogna
Si avviavano verso i campi di concentramento gli ebrei inermi rastrellati dalla barbarie nazifascista
Tremava mostruosità di questo fatto che gli stessi spietati organizzatori sentivano il bisogno dice l'arrivo il mare se si nutre dell'oscurità e del silenzio
Il contrario del dialogo e del confronto sulla cui base nascono le democrazie
Svernare nel suo significato questo spazio
Facendolo diventare luogo pubblico della memoria contributo che la comunità milanese vuole dare per rinvigorire il dovere morale
Del ricordo dello sterminio e il monito perché questa barbarie non si ripeta mai più
Questi binari invisibili dove centinaia di persone furono caricati su vagoni bestiame tra urla e percorsa e percosse per essere avviate verso l'annientamento
Ci ricordino per sempre la tragedia della Shoah
Quello che gli uomini furono capaci di fare contro altri uomini come loro
Ci ricordino il delirio di dolore e di odio che il regime fascista provocò rendendosi corresponsabile di quello nazista nella promulgazione delle leggi razziali
Che tolsero la dignità i cittadini ebrei e nelle deportazioni che riportarono tessere umiliati tratti schiavitù torturati e annientati
Ci ricordino quanto l'indifferenza
Mare invisibile fu complice del dolore
Indifferenza di un Paese squarciato soltanto dal fulgido esempio dei pochi giusti che sarebbero far brillare del popolo italiano l'intesa l'imperativo morale della libertà e della fratellanza
Questo il mago nessun alimento il sorgente perché altri possano trovare ammonimento per evitare che vengano commessi ancora crimini contro l'umanità
E il binario ventuno svelti così con la sua storia e diventi luogo del ricordo della memoria
Ma anche spazio di dialogo e confronto anche tra religioni diverse aperto a tutti i cittadini
Ed è l'altro ieri la sentenza del tribunale militare di la Spezia che condanna gli autori della strage nazista di Marzabotto
Una sentenza che arriva con più di mezzo secolo di ritardo ma che risulta di grande valore per avere finalmente sancito le responsabilità di quel feroce massacro collega delle responsabilità e responsabili e ricordare e il compito di ogni comunità per evitare di ricadere negli stessi tragici errori
Ed è quello che stiamo facendo oggi
E questo memoriale offrirà me lo auguro alle giovani generazioni di oggi io a quelle di domani
Un luogo di riflessione di meditazione su quanta barbarie odio razzismo e antisemitismo possono portare in questo modo la memoria potrà diventare lo strumento di guida necessario a costruire un domani libero dal pregiudizio e dalla violenza
Un futuro in cui libertà uguaglianza democrazia libertà siano essenza del vivere quotidiano grazie ancora presidente per essere qui a Verona varato con la sua presenza questo momento importante per tutta la comunità milanese
Grazie presidente la parola all'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti
Signor presidente signore e signori la mia sarà una breve testimonianza rappresenti ferrovieri
E col presidente secondo i periti presenti tutti gli altri che ha voluto essere tra i protagonisti della costituzione di questa Fondazione per la memoria
E l'altra parte dare la possibilità di avere uno spazio concreto visibile che conserva le caratteristiche che allora videro i deportati verso i campi di astuzia e gli altri campi di concentramento di cui la signora Segre poi porterà la testimonianza
Vorrei solamente da un aneddoto di questa cosa che mi ha convinto personalmente allora quando fui interessato dal dottor sul satellite doppi direttamente
Io lo stato qui venticinque anni fa ero appena assunto come giovani se le ferrovie e Danny super quella sensore che lei ha visto prima che la cosa che mi impressionò immediatamente fu lo squallore del luogo per un luogo ancora che era attivo si portavano i postali si portavano delle merci
Ma quello che colpì era la fuga delle colonne dei binari un odore acre di grasso di ferro di umido
Il Silenzio
Che ogni tanto come sentita adesso veniva rotto dal rumore sordo delle ruote sui binari della stazione che operativa
E quando in anni successivi e fu posto questo problema aderì subito e in qualche modo trascinato tutte le Ferrovie per poterlo fare perché credo che un luogo come questo deve in qualche modo a rimanere
Come testimonianza come luogo appunto del silenzio della meditazione affinché la convivenza civile prevalga sulla barbarie e che lo sviluppo possa progredire rispetto la regressione
Vorrei solamente aggiungere questo
In quel tempo e oggi ancora che oggi ancora per la connessione che lei Presidente avrà con inaugurazione di Toscanini viene anche in mente al fatto che tante persone oltre che essere deportate spontaneamente abbandonarono l'Italia
è vero degli italiani se lenti e Campo de'la scienza dell'arte le cose forse migliori che potevano produrre a quel tempo forse con quella contribuzione di allora avremo forse oggi in Italia ancora migliore in ogni caso questo e luogo che consentirà a tutti di potere rimanere in quello spazio per poter guardare avanti con fiducia grazie
La parola ora
Poi mi ha presidente l'Unione delle comunità ebraiche italiane
Illustrissimo signor Presidente della Repubblica autorità civili religiose e militari
Gentili ospiti cari amici
E con particolare emozione che partecipa a questa cerimonia per la presentazione del Memoriale della Shoah
Che sorgerà in questo spazio interno alla stazione centrale di Milano
A nome di tutto l'ebraismo italiano rivolgo un ringraziamento particolare al Capo dello Stato Giorgio Napolitano
Che ci onora della sua presenza
E che da a questa cerimonia un altissimo significato
Che supera il contesto locale assumendo uno straordinario rilievo nazionale
La sua presenza
E quella di tutte le altre autorità testimonia il valore di questa cerimonia
Che al tempo stesso è memoria del passato onora il ricordo delle vittime innocenti della barbarie fascista e nazista
E contribuisce a rivolgere un monito e un insegnamento
Per le nuove future generazioni
Estendo il ringraziamento agli enti e alle associazioni che hanno reso possibile questa iniziativa
Il sindaco di Milano Letizia Moratti
Preside il presidente della provincia di Milano Filippo Penati
La Regione Lombardia al presidente Roberto Formigoni
Le Ferrovie dello Stato qui rappresentate dall'amministratore delegato Mauro Morelli
L'associazione dei Figli della Shoah rappresentata dal presidente Marco Schulz
La comunità ebraica di Milano presidente leone sue ben la Comunità di Sant'Egidio presidente Mario Marazziti
La fondazione del Centro di documentazione ebraica contemporanea Giorgio Sacerdoti
E un ringraziamento particolare la signora Liliana Segre
Che ha dato e continua a dare un contributo straordinario
Sessantatré anni fa il trenta gennaio del mille novecentoquarantaquattro
Dal Binario ventuno
Della stazione centrale di Milano
Una umanità dolente composta in gran parte di cittadini italiani di religione ebraica
Di ogni età e di ogni condizione sociale veniva caricata tra urla e percosse su vagoni bestiame piombati con destinazione Auschwitz
Partirono dal carcere di San Vittore
Su camion Tellatin e raggiunsero i sotterranei della stazione Centrale
Con accesso da via Ferrante Aporti
Tutti i loro braccati incarcerati detenuti e per la sola colpa di essere nati ebrei
Partivano per un'ignota destinazione
Non appena un vagone era pieno ha scritto nelle sue memorie Liliana Segre deportata all'età di tredici anni
Veniva sprangato e portato con un elevatore alla banchina di partenza
Fino a quando le vetture furono agganciate nessuno di noi si rese conto della realtà
Tutto si era svolto nel buio
Nel sotterraneo della stazione illuminato da fari potenti nei punti Strasse strategici
Tra grida latrati fischi violenze terrorizzanti
Nel vagone al buio c'era un po'di paglia per terra e un secchio per i nostri bisogni
Senza né luce né acqua
Dei vagoni piombati saliva un coro di urla dei richiami di implorazioni nessuno ascoltava
Quel treno partito dal Binario ventuno della Stazione Centrale di Milano si sarebbe fermato ad Auschwitz all'alba del sei febbraio del mille novecentoquarantaquattro
Oggi Auschwitz è ancora lì
Qui a Milano esiste ancora il binario ventuno
Mentre stanno scomparendo i testimoni e stanno scopata scomparendo le vittime e i loro carnefici
Da tempo
Non ci chiediamo
Come evitare il pericolo che la memoria sia affidata solo ai monumenti
Ci chiediamo come evitare il pericolo che si rinnovi un ricordo senza insegnamento un ricordo molto
Diventa importante se non addirittura fondamentale
Che la memoria della Shoah sia affidata ai giovani alle scuole non come materia di insegnamento ma di ricerca di scoperta della storia del nostro popolo e del nostro continente
In questo sforzo in questo lavoro si inserisce questo memoriale
Che non sarà un museo della Shoah simile ad altri che già esistono in altre città
Il memoriale sorgerà infatti nell'unico spazio rimasto intatto in tutta Europa all'interno del quale la deportazione avvenuta
In questo spazio è ancora possibile
Vedere il disumano meccanismo escogitato con cinica e criminale lucidità
Per rendere possibile il trasporto di migliaia di persone attraverso il centro di una città grande popolosa come Milano
Senza che gli altri cittadini vedessero nulla e senza che i deportati potessero più vedere la luce
E si partirono da una stazione invisibile stipati all'interno dei carri bestiame che non era più necessario aprire in quanto subivano le manovre di sollevamento meccanico concepite per le merci
Per i carnefici
Questa disumana efficienza
Aveva un grande pregio di potersi completamente disinteressare di ciò che avveniva all'interno dei vagoni
Che chiusi e piombati separavano per sempre le vittime innocenti dal resto dell'umanità
Con una barriera insuperabile
Lo sterminio iniziava subito infatti all'interno dei vagoni il terrore la sofferenza mi aprivano le prime vittime
Lasciava lasciava deve essere raccontata deve essere insegnata non perché lo chiedono gli ebrei
Ma perché solo attraverso il rinnovare la memoria possiamo sperare di creare una nuova generazione più solidale che non chiuda gli occhi di fronte all'ingiustizia le disuguaglianze sono queste le finalità che perseguirà il Memoriale della Shoah di Milano
Che diventerà luogo di memoria ma anche un centro di prevenzione del pregiudizio del razzismo e dell'antisemitismo
Il memoriale sarà in grado di trasformare il binario ventuno
Dal quartier partirono migliaia di persone per il loro ultimo viaggio senza ritorno in un luogo di meditazione e di vita grazie
Grazie presidente ora presidente per l'Italia della Comunità di Sant'Egidio Mario Marazziti
Grazie io sono molto contento anzi sono onorato a nome della comunità di Sant'Egidio di poter vivere con voi questo giorno speciale
Alla presenza dei responsabili delle comunità ebraiche italiane di Milano e mi consenta signor Presidente alla sua speciale presidente presenza
Una vita intera di impegno civile che incoraggia ogni persona di buona volontà
è un piccolo-grande sogno i sogni possono avverarsi anche laddove per tanti è iniziato il viaggio verso il dolore assoluto
Un sogno se ripensiamo al modo casuale di quando una decina di anni fa con Liliana Segre appunto abbiamo ritrovato questo luogo il luogo il sotterraneo il binario ventuno da cui ha iniziato il suo viaggio per lei persiste il Vogue al manufatto Ernie
Per un'anziana di ottantotto anni per troppi quel trenta gennaio del quarantaquattro è un sogno frutto dell'amicizia dirà tenacia d'andare ogni anno una piccola memoria tenace costante fino a oggi
Se ne era persa la memoria e la traccia
Anche i registi dell'orrore l'avete detto preferivano non essere visti era l'ora delle tenebre
Eppure c'era chi abbellivano dirittura i campi di sterminio come France Danger che aveva diretto il programma eutanasia prima poi sua bicolore potrebbe l'incarico gli uccelli e addirittura con i fiori per poter negare a se stesso quello che viveva
Dove si andava a diventare bello siamo in un sotterraneo e per questo ci troviamo in uno spazio unico
Forse l'unico completamente ha preservato anche grazie alla sensibilità delle Ferrovie dello Stato
Senza il coraggio le parole di Liliana senza il lavoro di tanti dal rabbino Laras
Non posso ricordare tutti I Figli della Shoah senza lavoro di persone come l'amico Marco Schulz oggi non potremmo restituire alla città di Milano un po'al mondo questo spazio unico lo sapete la Comunità di Sant'Egidio
Ha sentito e sente questa ferita della storia come una ferita inferta a fratelli e sorelle
Con l'autore con voi ci chiediamo ancora quanti anni quante decine migliaia milioni di anni avrebbero potuto vivere
Quanti anni di vita sono andati in fumo nei forni crematori dell'Agre né il più mostruoso furto della storia
Ma è un giorno di festa e allora vorrei concludere con questa festa che essa è stata anche se pensosa quando un pensiero non può essere che noi facciamo più come fece lo allora tanti diceva no non è cosa nostra non ci riguarda
Ma fu quell'isolamento e fu l'isolamento anche creato dalle leggi razziste che avesse il maiale ancora più profondo e più assoluto
Qui invece in questo luogo d'ora in poi
Tanti matureranno la conoscenza e la sensibilità che aiuta a riconoscere condannare me ogni volta che un gruppo una categoria di persone è fatta segno di ostilità secondo perché diversa dalla maggioranza ossimoro perché esiste
Perché se è vero che chissà salva una vita salva il mondo intero è anche vero che ti umilia una vita contribuisce a umiliare il mondo intero
Allora vogliamo ricordare per rafforzare mila nel nostro Paese perché nessuno venga più preso come capro espiatorio è successo non deve accadere in più allora assieme lavoreremo da qui ogni giorno per affinare
L'arte del convivere grazie
Presidente grazie a testimonianza la signora Liliana Segre
è veramente emozionante
Che questo luogo
Destinato agli ultimi della terra
Siano Rat oggi dal primo cittadino
è una è una festa
è il compimento di una speranza
Durata anni e il complimento
Di un lavoro
Tenace un mille
Quasi nascosto
Fatto di incontri
Fatto di un lavoro Sottile incessante e per questo
Subito dopo aver nominato
Con grande rispetto e con grande stima
Signor presidente
Voglio assolutamente ricordare a tutti che il merito
Essenziale di questa giornata
Del dottor Marco Schultz
Poi dopo aver per
Ed indifferenza nell'assurdità che qualche volta ha trovato io
Non ho fatto niente altro che Staderini vicino
E continuare
A metterli idealmente la mia mano sulla testa così come fanno le mamme ebree
Beh io mi ricordo che dopo tanti anni sono tornata
In questo sotterraneo là dove eravamo prima col signor Presidente
Con la storica qui presente Liliana Picciotto bravissima storica del centro di documentazione che mi ha spinto forzando una fatica terribile dire affrontare certi luoghi quando non ero ancora pronta per farlo
Per girare un documentario memoria in cui per la prima volta alla RAI è stato trasmesso e non alle due di notte ma in prima serata questo documentario in cui si parlava
Di questo viaggio
Questo viaggio
Che partiva da qui e la cui metà
Era
Ma dicevo prima
Come erano le persone
Che partivano per questo viaggio chi erano
Non erano delinquenti abituali non erano personaggi violenti non erano persone importanti non avevano dei nomi che poi hanno dato alle vie delle Città di Milano non erano nessuno come no non ero nessuno io che avevo tredici anni che con la mano nella mano di mio papà
Sono stata caricata con una violenza inaudita nel cortile del carcere di San Vittore dove eravamo
Da quaranta giorni inattesa della deportazione annunciata per dove non si sapeva
Verso il mare la verso ignota destinazione non meritevoli neppure di sapere dove saremmo andati ognuno si era preparata a partire quel pomeriggio quando era entrato un tedesco e aveva letto nel nostro raggio quell'elenco era uno dei tanti elenchi di seicento cinque nomi in quel caso
Che ci dobbiamo preparare a partire
Mi ricordo un cugino
Vecchio cugina
Che senti però il suo nome
Non disse niente non disegna anche una parola si chiamava Rino Ravenna
Si butta giù dal ballatoio del terzo piano del carcere scelse lui quando partire e dove arrivare
Aveva scelto
Noi
Ci preparavamo a partire non avevamo più quasi nulla quasi nessuno aveva più l'orologio quasi nessuno
Avevamo qualunque cosa ordinano ad un anno fa no tipico aliena ligi c'era già stato rubato tutto e queste
Di persone con una
Dignità ancora ce l'avevamo ancora ci chiamavamo per nome ancora qualcuno ci diceva tesoro amore siamo usciti dal carcere di San Vittore col viatico
E i detenuti comuni straordinari indimenticabili
Che ci gridarono dall'alto benedizioni incoraggiamenti
Con quel radio carcere da cui non si sfugge perché i carcerati sanno che è colpevole e chi è innocente non avete fatto niente di male e siamo usciti dal carcere
Calci e pugni caricati sui camion si traversa Milano deserta all'alba finestre chiuse
Non c'è stato il cinese di piazza Tienanmen che si è messo
Con la camicia bianca così come l'abbiamo visto e amato immediatamente come si è messo davanti al carrarmato nessuno si è messo davanti
Ai camion sta lunga teoria
Arrivata qui
Scaricati con violenza
Inaudita inondati timo difficile è difficile ricordare come avvenuto con rumore quello che sentiamo anche adesso dei treni sopra intanto volte fischi
Pastone attesta pinte il disprezzo disprezzo per chi non ce la faceva salire in fretta sul vagone
Attoniti stupiti stupore che mi è rimasto per sempre del male altrui
Stupore ai miei occhi di ragazzina abituata al bello al pene all'amore all'etica della mia famiglia semplice
Come ci si guarda
Uno con l'altro quando si è dentro a quel balcone dove di solito stanno le merci i maiali i vitelli
Che vanno al mattatoio come ci si pone
Cosa si dice
All'altra ben otto anni
Che ha già sofferto al massimo perché non ha saputo salvarti perché non ha saputo scegliere di fuggire in tempo utile per nobili motivi
Il vagone si muove
Cominciano a sfilare le stazioni
E nessuno si oppone a quel viaggio
Nessuno Bombarda quelle ferrovie nessuno fa deragliare queste Rino
Il treno va
E noi ed acque i finestrini schermati perché era inverno pieno abbiamo visto sfilare
P Anna nomi di città italiane
Poi il confine
L'Austria la Germania
La selvaggina
C'erano pianti soffocati
Astemia
Preghiere
Per oggi ieri e richiedere e poi silenzio
Silenzi indimenticabile anche se sono passati così tanti anni un silenzio fortissimo un silenzio che ha riempito le nostre anime e i nostri cuori
Era il nostro silenzio
I persone colpevoli solo di essere nate persone che venivano portate al Marcello da altri uomini che l'avevano programmato a tavolino
Ad altezza
I portelli
Dei vagoni vennero aperti con violenze inaudite Fumo scaricati
Da quei vagoni che tornarono vuoti come tornarono vuoti in Francia come Terna erano vuoti in Olanda in Belgio Cecoslovacchia in Ungheria in tutta l'Europa
Occupata dai nazisti
Era il rumore
Osceno
E gli assassini
Intorno a noi
Fine corsa
Ho lasciato la per sempre quella mano
A mano di mio padre
Ho lasciato i miei sogni di ragazzina
Perché sono diventata vecchia
Allora sono stata sola
Sono stata triste
Sono stata disperata
Sono stata risparmiata
Per venire a parlare a nome di tutti quelli
Che di quel trasporto
Cinquecentottantacinque sul seicento cinquanta di quel trasporto
Non hanno potuto tornare
A ricordare
La signora Segre per quest'
La meravigliosa
Il silenzio importantissimo profondo benissimo pensiero per lei grazie
Grazie
Cerimonia è finita