Intervista ad Ugo Intini, vice ministro agli Affari Esteri con delega per il medio oriente

Condanna a morte di Saddam ossei in da questa sera Marco Pannella inizia uno sciopero della sete e della fame torna a chiedere al governo italiano di impegnarsi subito e seriamente The per scongiurare l'esecuzione immediata dell'ex Reyes noi ne parliamo con il viceministro Ugo Intini che ha la delega per in Medioriente a cui chiediamo subito un
Tap-in su questa iniziativa non violenta di Marco Pannella sottolinea giustamente che è un atto profondamente sbagliato e inaccettabile quello di uccidere Saddam
è un atto profondamente sbagliato sul piano morale e sul piano politico sul piano morale per una ragione di principio
L'Italia e l'Europa sono contro la pena di morte
Sul piano politico pratico noi sappiamo che l'Iraq ha bisogno nonché sistemi di odio ma che i sistemi di pace nonché sistemi nei violenza ma che sistemi di riscossione e la morte di Saddam va esattamente nella direzione opposta a quella necessaria
Senta viceministro il il governo italiano come si potrebbe impegnare concretamente per ottenere questo
Francamente il governo italiano specialmente da solo
A poca possibilità di influire in modo decisivo l'Europa nel suo complesso ha già più possibilità
Ma certamente la mobilitazione dell'opinione pubblica può far capire meglio alla dirigenza irachena e che la morte di Saddam li pone su un binario assolutamente sbagliato
Io ho visto il ministro della Giustizia iracheno a Roma una decina di giorni fa e naturalmente gli ho espresso con chiarezza il nostro punto di vista
E che cosa che cosa le ha risposto
Mi ha risposto che il ministro della giustizia non in grado di influire sulla decisione del Tribunale una risposta scontata
Però c'era il presidente Talabani che aveva dichiarato che non avrebbe mai firmato la condanna a morte
Presidente Talabani nel novantuno fece come capo dei curdi un accordo con Saddam per la costituzione dopo la guerra del golfo della cosiddetta Frison
Una zona libera del Kurdistan raccordo che poi non fu rispettato pienamente ma insomma
C'è una lunga tradizione di trattative tra
L'attuale dirigenza irachena e
Saddam
Mi dicono che da un punto di vista formale ma bisognerà vedere come stiano le cose la firma da parte del presidente la Repubblica di una decisione del tribunale un atto dovuto però francamente e questo è ciò che appare nella forma
Senta Marco Pannella tra l'altro è tornato a a parlare del dell'esplosione letterale nel cuore del Medioriente nel mondo di un grande atto di pace è un grande dibattito nei popoli e nelle coscienze lei sta per partire per un viaggio missione in Giordania
Pensa che questa sia una possibilità concreta visto che la regione mediorientale sicuramente una delle regioni più ad alto rischio nel mondo
Non c'è dubbio che il Medioriente è una polveriera e che una crisi è legata all'altra la crisi libanese legata a quella della Palestina che la madre di tutte le crisi come si suol dire
Entrambe sono legate a quell'altra Siria Israele il problema del Golan tutte sono legate a quella irachena e a loro volta tutte queste crisi sono legate alla posizione dell'Iran
Anche quella pagana in qualche modo vede l'Iran in una posizione influente
Quindi bisogna mettere sul tavolo
Tutti i problemi emette lì sul tavolo con tutti gli interlocutori necessari questo bisogna fare questo si deve fare secondo buonsenso
Occorrerebbe una grande conferenza di pace
Ci vuole per questo il clima necessario il clima giusto non c'è bisogna costruirlo anche attraverso la mobilitazione delle opinioni pubbliche perché il tempo non gioca a nostro favore io domani mattina vedo al ministro degli Esteri Giordano
Questo sarà utile perché Giordani la pensano
In un modo molto simile al nostro come posso no mettono delle parole di pace mettono in cantiere delle iniziative di pace
Noi ringraziamo molto viceministro e le auguriamo buon lavoro