La cultura per la Sicilia

Grazie
Fermezza
Ora se prendiamo un attimo posto io volevo
Anche per guadagnare tempo
Considerato che siamo andati ben oltre l'orario che c'eravamo prefissi come inizio dall'incontro
Ringraziare i partecipanti tutte e che hanno accolto il nostro invito
Per una iniziativa che pensiamo da tempo l'avevamo programmata già alcuni mesi fa
Proprio perché ne avevamo avvertita tutta l'esigenza
Il tema
Come molti di voi sapranno perché abbiamo inviato una lettera invito in cui era riassunto il significato di questa iniziativa
E molto ampio l'abbiamo volutamente lasciato molto ampio proprio perché
Ci serviva e credo che serva a tutti non solo noi
Avere
Una prima fase di scambio di opinioni
Su questo argomento
Che a noi sembra molto gruccia Ale nella fase politica che noi stiamo vivendo
Ma non solo per la fase politica che stiamo vivendo anche nella proiezione futura
Gli ultimi dieci quindici anni a volere tentare una periodizzazione
A noi sembra che si sia molto allentato il rapporto e il ruolo degli intellettuali siciliani dalla cultura siciliana
Verso i temi che agitano la nostra regione i suoi abitanti
E ci è parso questo scollamento
Il frutto
è la conseguenza di diverse cose da un lato
Mi sono a nostro giudizio
Per le ragioni oggettive
Nell'ultimo quindicennio si ha avuto uno sconvolgimento politico che ha
Portato alla scomparsa di vecchi partiti ne ha visti sorgere di nuovi
Vecchia sette la vecchia relazioni che partiti avevano intessuto in quella che tra virgolette possiamo chiamare la Prima Repubblica sono usciti sconvolti
Il che probabilmente a prodotto è stata una delle cause
Quelle oggettive tra quelle oggettive che hanno
Procurato
Manifestato è arrivato presidenza D'Alema che salutiamo
Dall'altro
Sì
Alla spicciolata state aveva
Poi mi sono gli elementi soggettivi quelli che riguardano la politica e quelle che riguardano il mondo dalla cultura ma queste lei indagherà
Meglio di quando non possa fare io Michele figure le nella sua introduzione e speriamo sia breve
E poi e poi e poi soprattutto il dibattito che noi
Attendiamo con ansia
Sapevamo inizialmente già quando abbiamo pensato l'iniziativa
Di dovere correre dei rischi
Il primo rischio che lasciando il tema così ampio e non avendo voluto appositamente tematizzare era quello di una confusione di linguaggi che si può manifestare tra tante competenze e saperi che non hanno comunicato tra di loro per tanto tempo e che comunque hanno come oggetto ambiti di ricerca e di riflessione diverse a volte molto diverso l'uno dall'altro
L'altro un rischio che temevamo di correre era che potesse apparire nella fase di acutissima crisi economico sociale che vive e non solo economico sociale
Che vive la nostra regione
Il nostro Paese discutere
Di cultura del rapporto tra cultura e politica tra saperi sviluppo
Potesse apparire un diversivo rispetto alla gravità dei problemi che il Paese stia vivendo
Fortunatamente questo rischio
Mi pare alla luce dalla partecipazione dalla qualità dei partecipanti anche dall'interesse che ha suscitato l'iniziativa lo abbiamo scongiurato
Cosa vogliamo desidereremmo mettere in discussione
L'iniziativa di oggi più che altro
Un'iniziativa di ascolto
Dovete essere voi a parlare dopo
Questo avvio che Brami chele che servirà a fornire dei punti di riferimento alla discussione
Voi ci attendiamo che l'intellettuale presenti gli uomini di scienza che sono qui con noi gli artisti perché sono anche molti artisti
Diano i loro contributo a questa che noi consideriamo una ricerca che per quanto ci riguarda è importante perché ci aiuta a noi uomini politici partiti politici a leggere meglio la società siciliana
Ad analizzarne le tendenze poi anche a prefigurare degli obiettivi e dei progetti
Naturalmente scontata Creso credo tra di noi a questo livello che
L'iniziativa non mira
A ripercorrere vecchi sentieri nel rapporto tra politica e cultura
Sono passate ormai più di cinquant'anni dalla polemica Vittori Vittorini Togliatti sul ruolo dell'intellettuale nel loro rapporto con la politica non abbiamo alcuna intenzione di a rendere attuale quegli elementi oggi la politica mantiene una sua autonomia
Deve ricercare a nostro giudizio rapporto dialettico con il mondo dalla politica con i le sedi istituzionali e le sedi decisionali per dare il proprio apporto
Ma serve anche mettere in relazione tra di loro i saperi perché
Una difficoltà che dichiariamo subito che abbiamo poi tutto constatare nel corso di questi mesi quando
Dopo un po'di tempo per la verità abbiamo messo intorno a un tavolo
Diverse competenze tecniche scientifiche per discutere di un progetto Progetto Siciliano lo chiamiamo che lanceremo
Ai primi di ottobre in una conferenza programmatica
Che stiamo pensando in modo anche a quanto innovativo rispetto al passato abbiamo
I per primi noi constatato di quando sia difficile anche la comunicazione tra i diversi luoghi del sapere e anche tra i diversi ambiti
Probabilmente questo è anche dovuto a una carenza di sedi di sedi istituzionale di sedi politiche
Dove questa circolarità del dibattito possa
Riguardare
I diversi ambiti sapere stimolare a uno scambio tra di loro
Probabilmente occorrerà molto tempo occorrerà una
Specifica intenzione a perseguire questo obiettivo
Occorrerà un progetto che
Qui esca a metterle in comunicazione ma soprattutto che dia un fine a cui tendere che possa attivare questa relazione questo scambio
Voi come diciamo oggi
Sapendo che siamo per primi noi incuriositi di capire di vedere gli esiti che avrà questa prima questo primo incontro qui
Sono presenti tantissimi Omero di cultura loro vorrei dire anche salutiamo nel vicepresidente del Senato senatore Cesare Salvi e ci ha raggiunto
Del
Caro il presidente del gruppo parlamentare la Camera Senato e l'onorevole Violante che si seguirà con noi crescono
Dicevo sono presente lo dico anche a beneficio dei nostri e vostri sono arrivate ora tanti sono di cultura che io ringrazio abbiamo docenti universitari alle varie discipline
Abbiamo artisti abbiamo scrittori abbiamo ricercatori
Insomma non è il caso che mi soffermi ulteriormente tra di loro vi sono i i rettori delle università siciliane che io ringrazio particolarmente del professore
Silvestri dall'università di Palermo comincio dalla capitale professore Ferdinando Latteri magnifico rettore dell'università di Catania professore
Tomasello Magnifico Rettore dovesse dare Messina salvando rettore della Università Kore di Enna che di Novissima istituzionale ringrazio per l'attenzione dimostrata verso la nostra iniziativa mi auguro che il tutto proceda secondo i desiderata alla fine poi saremo tutti in grado di esprimere il nostro giudizio io do subito la parola per un minuto
Al sindaco di Monreale che c'era voluto raggiungere per esprimere il suo benvenuto ai partecipanti
Più tardi
Speriamo avremo anche tra di noi monsignor Cataldo Naro di cui siamo ospiti in questa magnifica struttura che non è solo l'arcivescovo di Monreale un grande uomo di cultura come sanno soprattutto gli storici che seguono
Anche la sua opera il lavoro che ha svolto
A con la Fondazione Cammarata
San Cataldo prima che deve andasse
Arcivescovo di Monreale con importantissimi contributi alla storia
Del movimento cattolico in Sicilia ma anche studi storici in relazione alla politica quindi io do subito la parola al sindaco di Monreale
Eccolo qua prego grazie dopo
Buongiorno a tutti buongiorno la presidenza colto alla così alla sprovvista
Vi ringrazio per avermi dato la parola vi do il benvenuto Monreale
E sopra completamente soddisfatta
Di ospitare questo questo convegno dei DS soprattutto in un in un progetto che vede la politica e la cultura anni fa Monreale era stata sempre al centro della del dibattito culturale e politico però è un fatto a parte alla storia
Noi come nuova Amministrazione vogliamo riportare questa città al centro
Al centro di quella
E la tradizione e la storia nel solco tutti quelli che sono stati negli anni le tradizioni e dibattiti tutta la nostra città
No io Guido un'amministrazione giovane e da un anno
Che si è insediata
E devo dire che andiamo avanti con estrema difficoltà qui siamo sulla Repubblica di ieri che la cultura
Dura sedeva appropriate la conoscenza dei fatti che avvengono al territorio
Noi da dieci anni
Questa nostra città è stata offesa e martoriata
Che ogni elezione elettorale ogni campagna elettorale avvenuta all'insegna di quelli che sono stati non posso non dirlo in questo in questa occasione sono state all'insegna i quali sono stati gli attentati che ne hanno condizionato il risultato elettorale
Dal novantaquattro
è iniziato un percorso in cui la democrazia la vera democrazia in questa città è stata calpestata
Dico qua ce ne sono
Autorevole esponente
Anche dei DS che hanno subito
Hanno subito questa mortificazione
Da un anno
Io dico che
L'ultima lezione sono state le vere unica lezione libere in questa nostra questa mia città lo ripeto sempre però sta ritornando stati ritornando un abbraccio soffocante
Che non ci vede che ci condiziona
Per la nostra
Che ci vuole condizionare la nostra libertà di amministrazione quindi da questo palco io lancio questo allarme
E soprattutto lancia un allarme
Che era in cui mi remore alla vede esautorata laddove si amministra si amministrano la vera realtà della Società amorevolezza riscoprendo
All'ATO rifiuti un'altra
Da un anno non riusciamo come Morreale a gestire in prima persona
Dato che siamo il Comune a maggioranza associo la maggioranza non riusciamo a gestire
Questa è lanciare parte attiva nella nella società
Mentre dall'altro lato
Ci si inventa qualsiasi cosa per tenerci fuori e questo appunto la cultura della legalità e della illegalità diffusa quando anche con altri sindaci mentre da un lato facciamo partecipiamo ai consorzi di sviluppo e legalità contenta la mente ci vediamo mortificati in quelle che sono il perseguimento di obiettivi
Che gli obiettivi sicuri e legati ad una partecipazione ed una trasparenza
E quindi e di Fischer lutto questo in Sicilia e difficile qua dalla nostra parte e difficile
Non essere sottomessi a questa
Questa diffusa vogliamoci tutti bene per andare avanti io rivendico un ruolo di libertà rivendico che Monreale nel possano essere libera nelle proprie scelte non è stata nel passato che da questo dibattito di oggi possano esce anche questo questo nuovo questo nome indirizzo
Io mi vedo costretto in una città in cui la città è preoccupata in cui la città vede
Ci circolare voci in cui si organizzano la mafia organizza militarmente le bande armate
In coerenza persino si vede costretta a richiedere un perfetto di di avviare un percorso per verificare se ci sono le condizioni per lo sci elemento per ricettazione mafioso dall'ATO rifiuti
Io ne vedo a uscire da un consorzio Jiutta legalità perché non conti non vedo condivisa degli altri sindaci alcuni altri sindaci percosse di di trasparenza di correttezza amministrativa
Tutto questo avviene in una città che distante cinque chilometri da Palermo tutto questo avviene in una città che è famosa nel mondo questo è il mio messaggio è l'aiuto che chiedo grazie boh lavora tutte
Grazie
Abbiamo subito la parola mica la figura alle per la introduzione avverto quanti non lo sapessero ancora che abbiamo predisposto due sale con il maxi schermi più a fianco dove da dove si può seguire il convegno purtroppo sono saltati diciamo i moduli organizzativi vista la l'affluenza la partecipazione
Cerchiamo di rimediare come possiamo grazie
Grazie di avere accettato il nostro invito
Chiedendo scusa a quanti non siamo riusciti a raggiungere del poco tempo di preparazione perché Renzi e di organizzazione anche di indirizzi
Diciamo grazie per i contributi scritti ad una discussione che abbiamo voluto molto aperta
Non presentando un programma un documento e adesso una relazione
Non presentando una replica agli interventi scritti che non spetta certo a me
Ma
è affidata a tutti noi insieme
Abbiamo preferito volere ascoltare voi su prime ipotesi e questioni come quelle sintetizzate nella lettera di invito che ora riprenderò
Questa discussione molto aperta e nei nostri intenti solo l'inizio della ripresa di un collegamento con lavoratori intellettuali e istituzioni culturali
L'inizio di un lavoro comune a partire da una indagine che faremo anche in base alle vostre indicazioni
Una ricognizione sistematica e critica sulle condizioni della produzione di conoscenze del lavoro intellettuale in Sicilia
E sul rapporto tra queste e il sistema politico di Regione è stato
Vorrei così rassicurare soprattutto quanti hanno apprezzato si la nostra lettera come una buona ipotesi impostazione dell'incontro
Ma non ci hanno nascosto di averla letta quasi con sorpresa con una certa meraviglia sia pur positiva a finalmente voi aprite le porte noi non abbiamo speranze di fronte ai pericoli alla ottusità e al mondo chiuso della politica delle destre
Ma proprio per questo non vorremmo che dopo questa giornata le vostre porte ridiventi lo chiuse
La rassicurazione della continuità che intendiamo dare al lavoro che inizia con l'incontro di oggi
Non è una captatio benevolentiae ma deriva dal convincimento che per combattere e ricomporre la separazione dominanti
Per una politica di conoscenza dobbiamo sapere essere critici anche verso noi stessi e sapere al più presto superare
Quanto di tale separazione interrato purtroppo anche dentro la sinistra e il centro sinistra siciliani
Grazie anche a chi ci ospita in questo luogo ameno al vescovo di Monreale gli rinnoviamo innanzitutto la solidarietà per la aggressione di marca mafiosa recentemente perpetrata contro di lui
Da parte di forze che forse rimpiangono il tema
Perpetrata contro di lui da parte di forze che forse rimpiangono i tempi
In cui era possibile che il telefono cellulare di un segretario di Curia fosse tra quelli adoperati da Leoluca Bagarella
Ma al vescovo di Monreale
Noi vogliamo esprimere anche l'apprezzamento e la gratitudine per i tanti e alti contributi
Che gli ha dato nello studio della storia dalla Sicilia
E della cultura siciliana e non della Chiesa soltanto
Siamo certi che il confronto e l'incontro sui grandi valori e sulle grandi opzioni
Che la cultura gli sviluppi della scienza e le novità del mondo ci pongono sarà con lui senza integralismi condotto con spirito laico
E da parte nostra non laicista
Siamo certi che incontreremo la medesima apertura critica con cui la chiesa ha chiesto perdono su Galileo
O su Giordano Bruno bruciato a Campo dei Fiori nel mille e seicento
Intendiamo noi contrastare ogni ritorno alla separazione tra le due culture e alla crociana separazione tra scienze naturali e storia
Intendiamo cercare risposte nel territorio siciliano ai si già inserisse evidenti dal risultato del referendum
L'esigenza di un'alfabetizzazione scientifica di massa
L'esigenza del diritto alla scienza non solo dello scienziato ma del cittadino
L'esigenza di un elevamento del patrimonio del sistema scientifico del nostro Paese e di una nuova politica della scienza contro ogni fondamentalismo antiscientifico
Ecco che questa riunione e quel che ne seguirà si rivolgono a tanti e diversi campi della ricerca e del sapere
E si scrivono in un lavoro di ricerca e di ridefinizione politica aperto dal congresso regionale del partito
Un lavoro per fuoriuscire da ogni consuetudine ore situata interazione di autoreferenzialità
E per fuoriuscire soprattutto dal vuoto di Progetto della sinistra e del centro sinistra della Sicilia
Un lavoro di ricollega mento con la società per la costruzione di un progetto Sicilia di liberazione dalle degenerazioni gravi determinate nel sistema politico siciliano Progetto da affidare ha una grande alleanza riformatrice tra i saperi il lavoro e l'impresa
Un'alleanza indispensabile
Ma anche possibile a giudicare dagli orientamenti dagli atti nuovi prodotti dalla parte più consapevole della imprenditoria come testimonia l'accordo con i sindacati sul Mezzogiorno
E il governo ombra per la Sicilia
Questa discussione aperta e questa ricerca dovrebbe servire a verificare e a promuovere la possibilità effettiva che soprattutto di fronte a una crisi anche morale
Così il forte da parte della cultura si intenda concorrere a guidare un cammino nuovo della Sicilia
Ad esse partecipi della responsabilità di governare la Sicilia
E voglio usare le espressioni di Francesco Renda usate nel suo articolo di febbraio sulla Repubblica a proposito della letteratura siciliana ieri e di oggi
Noi abbiamo già cominciato a lavorare alla costruzione del progetto ha un contributo che vogliamo e abbiamo il dovere di proporre anche a livello nazionale alle forze di progresso che si candidano un'alternativa di governo
E che i primi di aprile sono state già chiamate a governare quasi tutte le regioni e tutte le ragioni del mezzogiorno terremo ad ottobre una conferenza per il progetto alla quale sin da ora voi siete invitati apportare un contributo di idee di critica e di proposte
Ecco un appuntamento per quella scrittura che molti di voi hanno cominciato per la riunione di oggi e che noi ci auguriamo continui si estenda
Per esempio il che cosa e perché ricercare in rapporto al che cosa e perché proprio e che ci auguriamo porti a ulteriori approfondimenti sapendo che dal recente voto del Mezzogiorno vengono per tutti noi anche in Sicilia la responsabilità e l'incoraggiamento insiti
Nella possibilità di un rapporto diverso tra lo Stato e il Mezzogiorno nel suo insieme questa possibilità è infatti aperta oggi
Da otto ordinamento qui si sono dati i presidenti delle regioni meridionali
E in un momento di grandi decisioni
Come quello di adesso come le scelte di bilancio e quel piano strategico nazionale su cui dovrà essere definito il prossimo quadro comunitario di sostegno già nel titolo con il senso dato questo nostro incontro la cultura per la Sicilia e indicata l'idea di un contenuto di questo progetto generale
Nella cultura individuiamo un soggetto primario una forza motrice e non gregaria del grande cambiamento ora necessario
Sulla cultura si deve investire non solo molto di più
Ma molto diversamente al fine di affermare non solo una qualità
Una qualità nuova di uno sviluppo sostenibile ma al tempo stesso una innovazione democratizzazione profonda delle istituzioni e della politica
Alla domanda infatti del che cosa la cultura può fare per la Sicilia si potrebbe Ascerto rispondere che può fare tanto e indicare numerosi esempi
Ma si potrebbe anche rispondere in maniera opposta
Rispondere che niente la cultura può fare se non si cambia il contesto
Se non si creano condizioni nuove non precarie per il lavoro intellettuale se non si creano condizioni immateriali e di autonomia e di libertà
Che diano la cultura la possibilità di produrre fuori da ogni sudditanza al sistema politico
O si potrebbe anche rispondere che poco la cultura può fare
Se la scissione tra politica e conoscenza continua bene e acquisizioni e indirizzi della cultura sistematicamente frustrati e compromessi o anche solo contraddetti
Dalla politica dominante
Cultura e Progetto dunque e vostra partecipazione attiva alla costruzione del progetto noi pensiamo innanzitutto
A due grandi periodicità di riferimento
La prima il futuro senza mafia della Sicilia a definirlo e a costruirlo dalla cultura può e deve venire un decisivo contributo
Lo abbiamo detto e in parte lo abbiamo anche visto nella Conferenza nazionale del ventinove e trenta aprile scorso in cui si sono verificate aggiornate l'analisi delle trasformazioni
La elaborazione di una politica di liberazione dalla mafia la individuazione dei suoi obiettivi strumenti e forse gli studenti dell'Università di Palermo
Che propongono di inserire in ogni curriculum di laurea in ogni facoltà
La storia della mafia dell'antimafia
E l'analisi del ruolo della mafia nell'economia nelle istituzioni e in ogni campo della vita sociale hanno recentemente lanciato un manifesto anti Pizzo
E il senato accademico e il consiglio di amministrazione delude l'ateneo di Palermo
Vi hanno aderito
Non attraverso una mera testimonianza di impegno antimafioso ma con la decisione concreta di esentare dalle tasse
Le famiglie che abbiano denunciato il si siano rifiutate di pagare il pizzo
è un grande contributo
E un grande segnale che la cultura da a tutta la società e alle altre istituzioni anche al di fuori delle mura dell'università
All'elaborazione delle linee di costruzioni del futuro senza mafia della Sicilia un'altra priorità di riferimento si aggiunge
Superare nettamente in Sicilia nerissimo affermare una idea di Sicilia non più separata e separatista
Ma capace di guardare di aprirsi ai grandi cambiamenti del mondo
Capace di raccoglierne le sfide alte e inedite in maniera tale da farne occasioni nuova di promozione della creatività umana
Di valorizzazione delle proprie risorse umane della propria ricchezza di natura di arte e di storia
La nostra difficile collocazione di frontiera deve esser fatta diventare una forza un'occasione per spingere a qualificare sul Sud
E sul Mediterraneo l'indispensabile rilancio della scelta del Progetto Europa
Della integrazione dell'unificazione politica dell'Europa almeno attraverso una cooperazione rafforzata di un gruppo di testa di paesi sono passati degli anni dall'aureo libretto Sellerio dello storico Francesco Renda sulla Sicilia e il Mediterraneo
Io non ricordo qui non solo per nota
Quanto alla politica si sia mantenuta separata e lontana da quell'analisi con la conseguenza grave di mancare una grande occasione
Ma lo chic o soprattutto per dire come il cambiamento geopolitico
Sì sì ancor più approfondito e si proponga oggi in uno scenario molto diverso rispetto a quando quel libretto venne concepito e pubblicato non solo l'undici settembre l'avvitarsi del conflitto israelo palestinese la guerra all'Iraq
Ma l'affacciarsi nuova dell'Assia nel Mediterraneo
Che può segnare ore a un cambiamento di collocazione del Mare Nostrum della stessa importanza anche se di segno diverso a quello che venne dopo lo spartiacque della storia
Tra il medievale e il moderno individuato nel mille quattrocentonovantadue nella scoperta delle Americhe
Dobbiamo pensare cosa qui possa equivalere agli fondaci della Repubblica di Venezia
Al Fondaco dei Tedeschi al Fondaco dei Turchi e alla funzione che essi ebbero in epoche diverse del duecento e trecento prima e poi ancora nel Cinquecento la cultura
E la politica sono chiamati a rispondere alla nuova mappa dei traffici mondiali che si va delineando a definire un'aria attrezzatura e una riorganizzazione della Sicilia
Collegate a piattaforme da realizzare sulle sue coste nel suo territorio
Quali Snow tutti delle autostrade del mare adriatica e tirrenica orientata verso il Nord dell'Europa
Quale collocazione ruolo della Sicilia ed unitaria
Che sappia diventare il grande fa un tacco europeo della Cina
A questa domanda noi dobbiamo sapere in tempi molto stretti trovare risposte adeguate dalla politica e dalla cultura
Ma guardare alla in India e alla Cina che è diventata vicina non può distogliere i nostri occhi
E l'impegno di elaborazione nostra dall'altra riva del mare di Sicilia
Dall'Africa che in questi giorni si è riproposta all'attenzione del mondo anche attraverso la cultura e la musica
Come un banco di prova del sempre più urgente cambiamento del rapporto tra il nord e il sud del mondo
Dalla creazione dell'Area Mediterranea di libero scambio del due mila e i dieci cui cominciare a pensare in termini nuovi di divisione del lavoro tra i Paesi del Mediterraneo
Quale Paese essa può fare quale colossale e di prevenzione delle concorrenze delle guerre commerciali tra poveri cultura e politica dovranno dire con il Progetto Sicilia come continuare a combattere il serio pericolo che la centralità della Sicilia
Ombelico del Mediterraneo diventi solo luogo di retorica o mera espressione geografica
E che come quei vulcani che sorgono dal mare o improvvisamente vi sprofondano la Sicilia possano esserne sommersa
E diventare solo uno scoglio sbattuto dalle onde provvisorio passaggio o ricovero un naufragio in quel terribile viaggio della speranza che dopo avere percorso anche a piedi centinaia di chilometri gli studi deserto tanti migranti intraprendono verso le nostre coste
Dall'hi-tech coltivate nei primi anni Settanta di un Politecnico del Mediterraneo in Sicilia
A Palermo cultura e politica potrebbe allora pensare non più al Mediterraneo in una facoltà su
Ma a una riqualificazione e a un rilancio del sistema universitario si citano
Come un sistema universitario mediterraneo non limitato alle facoltà tecniche ma luogo e punto di forza anche di un più vasto il libero incontro di lingue di pensieri di Kultur
L'undici settembre che continua
Di Jörg Madrid Londra il terrorismo che si riproduce
Londra colpita come capitale dell'Europa in coincidenza con la decisione di Olimpia di con l'apertura del semestre la presidenza inglese del Parlamento europeo e con la riunione del G otto
In questa nostra regione di frontiera
Qui in Sicilia politica e cultura sono chiamate a un particolare impegno di intelligenza e di azione
Di fronte alla Rete internazionale del terrorismo di fronte a questo nemico nuovo eccetto non congiunturale dell'umanità
Questo nemico nuovo della democrazia dei diritti umani dell'uguaglianza dell'uguaglianza anche della donna delle libertà e della cultura
Che noi dobbiamo saper difendere e dilatare
No non come una condizione e una convenienza di parte
E cioè dalla parte dei ricchi ma come valori eccome beni universale
Si tratta
Con grande sforzo intellettuale con grande sforzo di storia e di teoria e con un impegno politico luogo di comprendere meglio la natura e la storia di questo nemico di ricostruire le ragioni del fallimento della lotta contro di esso dopo l'undici settembre ma anche prima
Di ricercare come uscire da una insensata illusorie tragica sostituzione
La unità internazionale e la politica sostituite con l'unilateralismo con la messa in crisi dalla legalità internazionale e con la guerra
Con la guerra cosiddetta preventiva
In questa nostra regione di frontiera in Sicilia
è necessario e possibile da parte della cultura e della politica una iniziativa permanente di contrasto dei fondamentalismi e degli scontri di civiltà una costruzione permanente di incontro e di dialogo tra le culture di incontro e di dialogo con una cultura e una tradizione islamica alla ricerca del proprio illuminismo
Tanti sono gli indicatori
E i dati di confronto Sicilia Italia Europa morendo
Atti a dimostrare come e quanto
Proprio nella condizione in cui oggi è stata inchiodato alla cultura debba essere individuato uno dei fattori strutturali di quello che da tempo è stato chiamato il declino
E chi è andato assumendo sempre più chiari e incontrovertibili i connotati della recessione
Dell'arretramento ed era caduta nell'economia mondo di oggi e nel suo trend della sua proiezione al vicinissimo il fatidico appuntamento del due mila e dieci e in un tempo anche è un po'più lungo disattesi e forse addirittura compromessi
Appaiono infatti gli obiettivi decennali del vertice europeo di Lisbona del Duemila gli obiettivi di fare dell'Europa del due mila dieci la più dinamica e competitiva economia basata sulla conoscenza
E le deliberazioni del Consiglio europeo di Barcellona
Sul tre per cento del PIL alla ricerca sull'investimento prioritario nelle scienze della vita nelle tecnologie pulite e nelle biotecnologie
L'Italia
Che è a circa l'un per cento rispetto al quattro virgola tre della Svezia o altre cinque della Finlandia
è uno degli esempi estremi di ritardo ed è stata più volte richiamata dall'Europa all'impegno per attuare gli obiettivi stabiliti
E per individuare effettivamente nella ricerca una grande priorità
Questo richiamo diviene adesso ancora più stringente per quel che Tony Blair affermato inaugurando il semestre della presidenza inglese del Parlamento europeo
La indispensabilità di trasferire le risorse dal sostegno del protezionismo agricolo alla incentivazione della ricerca
A causa di un dimezzamento della Space ritenuta necessaria di ricerca e sviluppo
A causa del basso numero e dell'alta età media dei ricercatori a causa della produzione insufficiente di laureati e di dottori di ricerca
A causa della condizione in cui viene posta la Sicilia e il Mezzogiorno l'Italia è stata messa su un binario che spinge alla fuga dei cervelli
E addirittura tende a rendere irraggiungibili i traguardi europei stabiliti per il due mila e dieci attenderla fuori dai grandi progetti internazionali e ad allontanarla da quelli europei
A farla arretrare ancora di più nella competizione scientifica tecnologica ed economica mondiale sarebbe sono una tragica illusione ritenere di poter reggere la sfida economica mondiale la sfida della competitività facendo in modo che l'economia nera
L'abbassamento del costo del lavoro la precarizzazione del lavoro e la compressione dei diritti e le disuguaglianze si sostituiscano all'investimento innovativo in conoscenza ricerca di base
Ricerca applicata innovazione tecnologica non è più possibile eludere inviare uno sforzo finanziario eccezionale
Per la indispensabile moltiplicazioni straordinaria dell'investimento diciamo non aumento ma moltiplicazione
Non è più possibile elude inviare questo sforzo con il pretesto delle eccellenze
Ed è la valutazione
L'eccellenza nel deserto vorrei chiamarle io e una valutazione fatta con tenta di da ritenere sotto finanziati e quindi da sostenere solo pochi atenei che si possono contare sulle dita di una mano
E sono finanziati e quindi da colpire e da tagliare gli altri
A cominciare da tutti quei di della Sicilia e del Mezzogiorno
Dovrebbero poterlo testimoniare qui
Il Rettore dell'Università di Palermo
Che si è molto impegnato su questo fronte nell'Università di Palermo e nella conferenza dei rettori gli altri direttori qui presenti e altri esponenti delle università siciliane
Allo sforzo economico eccezionale
Poi è indispensabile fare fronte si oppone la camicia di forza del sistema politico istituzionale
Non solo il regime nazionale di spezza ma il bilancio della Regione siciliana il confronto economico tra Regioni ne sono lo specchio la dimostrazione
Il bilancio della Regione lo dice così come e non c'è neppure bisogno di farne una lettura che ne dimostri Lai inattendibili tagli falsi per esempio quello delle entrate e lo conferma una guida autorevole alla sua vettura quale la sede la relazione della Corte dei conti sono i dati a dire che la Regione quale essa effettivamente è appare no socialmente utile ma funzionale solo alla riproduzione disse medesima ma vi è di più
Anche la legislazione imposta dalla maggioranza questa Regione
Bisogna essere grati all'Università di Palermo
Lì al preside di giurisprudenza del costituzionalista professor Verde
Per una ricerca appena pubblicata in un volume legislazione siciliana il controllo di costituzionalità sul quale istituto Gramsci siciliano ha già annunciato una giornata di studi di studiosi ricercatori politici e amministratori
E vi è ancora il divario tra sta tutto riformato lo statuto e nuova condizione
Del rapporto Sicilia mondo facciamo un esempio soltanto se si è ottenuto un risultato
Con
La immissione dell'articolo da noi proposto la Sicilia ripudia la mafia
è significativo che l'evanescenza del comma che segue ed era in cui ragioni non vi è traccia alcuna nei resoconti parlamentari
Abbia il russo nuovo di reati come quelli proposti nella nostra lettera d'invito legati alla ignoranza della questione morale
Agli atti di sovversivi Isma'dall'alto ai tentativi di Fo di diffondere e di far prevalere la regola del lei illegalità diffuse
La maggioranza che governa la Regione ha voluto evitare
Nella
Scrittura dello Statuto
Il pericolo delle concretezze contenute dalla prescrizione quale era stata formulata attraverso le iniziative culturali di studiosi politici specialisti promosse dall'Istituto Gramsci dove la mafia ripudiato dalla Sicilia veniva qualificata quale strumento di violenza contro i diritti fondamentali dei cittadini e contro le libertà civili politiche economiche e sociali
E dove si aggiungeva il compito della Regione di conformare tutta la propria legislazione la disciplina delle elezioni e delle cause di ineleggibilità e di incompatibilità
L'organizzazione degli uffici e degli enti regionali e locali
La spesa pubblica il governo del territorio le regole del mercato del lavoro e i criteri per le nomine e gli appalti e i contratti al fine di prevenire e di rimuovere gli impedimenti ostacoli che la mafia oppone al primato della legge alla imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione
Già Massimo Brutti e Piero Fassino nella nostra recente Conferenza nazionale si sono impegnati a sostenere l'emendamento in Parlamento e Bassolino a proporne la introduzione nello statuto dalla Campania
Noi non vogliamo limitare la nostra discussione ai termini quantitativi del divario Sicilia Europa mondo
Un'altra ragione strutturale qualitativa della crisi è nella nostra lettera di invito al dibattito individuata nella sempre più grave rovinosa scissione tra la politica e la conoscenza
Una scissione che potremmo anche definire non sanno quello che fanno
O troppo bene sanno che quello che fanno trasformò stravolgere in privati e particolari Bissier essa la soluzione di un problema pubblico nell'interesse generale
Lo possono dimostrare tanti esempi
A noi basta citare la soluzione della ripresa e dello sviluppo del Mezzogiorno affittata le case da gioco
E all'alienazione o concessione di beni demaniali costieri o di altre aree protette
Come quella delle isole Eolie o del Parco dell'Etna su cui rinvia le indicazioni venute
Dall'università di Catania dal WWF e da altre organizzazioni ambientaliste oppure l'esempio della maniera di affrontare la questione dei rifiuti
è auspicabile che la nostra discussione
Era ulteriore ricerca che ne scaturirà Possa in modo aperto anche attraverso una casistica approfondire l'analisi di questa scissione tra politica e conoscenza
Delle sue forme delle sue ragioni dei suoi effetti
Guardando in particolare ai punti di intersezione tra grandi campi del sapere e grandi problemi della vita e del futuro della Sicilia
Guardando in particolare al rapporto tra politica e storia tra politica e memoria storica tra le grandi acquisizioni degli studi di storia della mafia e la politica
Altri esempi sono macroscopici
Ho finito li vediamo e li tocchiamo nella fisicità del territorio stare lontani al mare
Dove in vanno la calamità dell'uomo e contrabbandata come calamità naturale
Un grande costo altissimo dissesto idrogeologico e interventi pubblici e privati
Che lungi dal contribuire a sanarlo lo aggravano e talvolta con danno irreversibile muovendosi in una direzione diversa e opposta rispetto a quella studiate indicato dall'essenza usate
In contraddizione stridente con quella che in senso lato possiamo chiamare nella scienza della città e delle costruzioni e con quelle conoscenze che ad esse si accompagnano
O dovrebbero accompagnarsi in un rapporto interdisciplinare
Si trovano le condizioni del costruito centri storici Borgazzi periferie e l'antropizzazione selvaggia della costa all'adozione la gestione di strumenti urbanistici
Mi permetto quindi chiama in causa anche di strategie tanto spesso inferti alla bellezza alla quale ha voluto dedicare non a caso la sua lectio magistralis Umberto Eco
Nelle ricerche all'Università di Reggio Calabria la laurea in architettura honoris causa
Il caso dei beni culturali e per eccellenza emblematico della scissione tra conoscenza e politica
Riconosciuti universalmente con una straordinaria originale ricchezza che contraddistingue la Sicilia tra tante regioni d'Italia e del mondo
Le scelte che il governo allora investimento e l'organizzazione contraddicono spesso radicalmente tale riconoscimento sulla scissione tra politica e conoscenza manifestata nella contraddizione tra sapere medico e quel grande buco nero che era organizzazione della sanità in Sicilia rinvio la ricerca e la documentazione della CGIL sanità
L'evento potrebbe continuare guardando alla condizione
Ma non lo faccio ambizione
Dell'amministrazione da un lato
Era ricerche economiche e sociali ed essenze del diritto dall'altro lato tutto questo suggerisce a tutti noi di ricercare attraverso uno sforzo comune levi agli strumenti capaci di determinare cambiamenti non solo per far fare investimenti e scienza ricerca innovazioni D'Alema vuol fare la qualità dello sviluppo ma per cambiare il modo di essere e di produrla del sistema politico ricomponendo tra loro il conoscere fare Isabelle decidere e decidendo le riforme politico-istituzionali che garantiscano Togni livello attraverso la democrazia e la partecipazione
La indispensabile missioni intesa appelli nei processi di formazione crescente
Nella legislazione nei governi regionali nazionali e sovranazionali a questa esigenza noi adegueremo anche la ricerca di una riforma del partito tardi finire anche statutariamente
Per la creazione di un luogo di un format in cui le competenze siano chiamate a partecipare alla formazione degli indirizzi e delle decisioni
Ronaldo qualche notizia sull'organizzazione dei lavori per che ognuno possa programmare intanto ribadisco che vi sono come sale accanto con lo schermo gigante poi dice una TV a circuito chiuso del piano di sopra chi vuole diciamo può seguire anche da lì
Vedo che c'è tanta gente ancora in piedi allora
Fabio mangia un uomo iscritti a parlare che sono il professore Mimmo gelati docente universitario
Non ricercatore del CNR poiché il professore romano Preside non so di quale facoltà professore
Scienze politiche dell'Università di Messina
Giuliano leone
Dalla Facoltà di Architettura di Palermo poi c'è Michele per Riera scrittore regista teatrale tutte le cose sappiamo di lui poi il professore Salvatore Lupo stati Palermo poiché professore Maurizio Iacono preside dalla facoltà di lettere e Filosofia dell'Università di Pisa però e qua in quanto siciliano agrigentino esattamente
Poi e professore Paolo Emilio Carapezza musicologo passò
Professore alla facoltà di lettere di Palermo il professore Francesco Renda che non ha bisogno di presentazioni il professore mangia beve docente di Storia contemporanea all'Università di Catania
Senatore Cesare Salvi farà l'ultimo intervento alla mattinata breve Brecker
Offriremo offrire offriremo a il rettore deve andare via di pomeriggio va bene allora il rettore anche lui parlerà nella mattinata si dopo professore mangiato
Professore Silvestri allora diceva che poi ci sarà un break
Prodi sopra
Rapido perché dobbiamo riprendere immediatamente dopo i lavori sarà quindi qualcosa di frugale in linea con l'ambiente che ci ospita per riprendere immediatamente dopo i lavori e poter lavorare ininterrottamente fino poi alla tanto
Troppo troppo trenta vorrebbe dare la parola prima all'onorevole Luciano Violante poi a Massimo D'Alema per le conclusioni la
Verbale
Destre voteremo apra gli occhi proponeva una litografia del maestro per maestro Silvio Benedetto che qui con noi lo ringraziamo che in collaborazione con il gruppo parlamentare di essa all'Arsenal con loro la regionale fa apporla prove
Peraltro apertissima devo dire agli ospiti ma siccome gli ospiti sono più di qua perché avevamo preventivato i vecchi chi va
Non dovesse a riceverla ce la faccia detta Lella perciò faccia sapere gli avremmo per venire poi a casa quindi diamo subito la parola al professore primo Geraci il quale dovendo svolge l'intervento con dalla diapositive quindi utilizzerà lo schermo noi ci allontaneremo un attimo
Io ringrazio gli organizzatori per avermi inviato
Va be'
Per avermi invitato questa riunione il passo abbastanza velocemente spero questa mia relazione
è indubbio che oggigiorno la scienza e le sue applicazioni tecnologiche appunto invadono quotidianamente la nostra vita quotidiana pensate soltanto dalle applicazioni dell'informatica o della biologia ma nel contempo e abbastanza in questo è evidente che per quanto riguarda almeno in Italia la cultura scientifica in Italia è latitante
Se vi è capitato di parlare con un vostro conoscente di teatro scorgere che questo signore non conosce chi è Pirandello Ionesco eccetera sicuramente lo classificate come una persona ignorante
Ma nel momento in cui come è successo nel recente referendum
Mi capita di parlare di DNA su cellule staminali accetterebbe accorgete che il nostro interlocutore non conosce questi termini sicuramente voglio dire non giustificati dicendo appunto che trattasi di cultura specialistiche che possibilmente non è tenuto a sapere
E la cosa norme come dire confinata soltanto in un generica
Stratos
Della popolazione ma è capitato recentemente parlando con District utenti universitari di chiedere quando era stata scoperta della penicillina di sentirsi rispondere siamo intorno al settecento ottocento
Ottocento
Quando voglio dire a generazioni dei nostri padri
Già temeva la la la la polmonite in quanto malattia in assenza di penicillina temeva la polmonite come una possibile concreta a causa di morte e lo stesso dicasi quando si va a chiedere sembra degli studenti universitari quando sono vissuti e quando è stato scoperto il DNA la risposta è che magari gli autori sono morti e che sono state scoperte queste cose nel sempre settecento ottocento quando ripeto almeno uno dei due scopritori Charles Watson è ancora vivo
Questo per dire che c'è sicuramente uno scollamento tra quella che è la cultura scientifica e quella che è la realtà
Poi di questo di questo Paese
Recentemente durante il referendum
Quello che a mio avviso si è perso non è stato tanto uno scontro con Ruini che tutto sommato ma cosa l'aspettava una vittoria così eclatante ma quello che si è perso è stato uno scontro con l'oscurantismo appunto contrapposto al progresso scientifico
Il punto è che l'opinione pubblica la scienza gli scienziati in genere li vive come del persone che un pochettino
Come dire esagerano la loro tipo di attività in cui più che un valore aggiunto viene visto lo scienziato come qualcosa che si se da un lato nel campo della biologia puro apportare
Come dire una vita futura scevra da alcune patologie dall'altra ripeto come è successo durante la discussione sul referendum si teme che lo scienziato possa far perdere l'umanità a alle alle alle persone il tutto
Come dire
è sicuramente dal mio punto di vista è questo c'è un'autocritica abbastanza spiccata colpa degli scienziati
Che non siamo capaci di spiegare in maniera abbastanza semplice e diretta
Se non all'interno delle nostre comunità che cosa facciamo e quali sono i nostri obiettivi per cui veniamo vissuti appunto come delle persone che un pochettino gioco una a fare di stregoni mentre fondamentalmente quello che ripeto durante l'ultima visione del referendum si doveva spiegare era abbastanza semplice stante una situazione in cui una condizione normale in cui ogni mese sia formazione di uno uscito il quale per corre la tuba di Falloppio e poi se si è in presenza di un rapporto sessuale
Sia risalita degli spermatozoi lungo la tuba e quindi sia una gravidanza fecondazione dell'uovo divisione degli embrioni e quindi impianto
Quello che si proponeva quello che si propone con la fecondazione assistita eh
Che in condizioni in cui ci può essere una interruzione di questa tuba di Falloppio
Esattamente come una interruzione meccanica non c'è possibilità all'uscita
Di fare questo percorso è all'Oscar ma tozzo di fare un percorso diverso
Quindi sì acqua la fecondazione in vitro mentre per quanto riguarda la fecondazione eterologa che tanto sul clamore ha suscitato fondamentalmente quello che succede che in mancanza di un'ovaia e quindi in mancanza di un o è uscita che per far questo percorso
Voglio dire si può ricorrere alla da un'azione del degli ovociti o alla donazione degli spermatozoi ma noto principale di questa situazione non era tanto la fecondazione in vitro quanto la come dire
Diatriba che si è scatenata su quando comincia la vita questa qui che vedete è un oscenità in cui abbiamo i due nuclei un momento prima della unione allora in questo momento al momento prima secondo la legge quaranta è secondo una determinato tipo di concetto questa non è una persona nel momento in cui questi uscite dissi uniscono e poi parte lo sviluppo secondo la legge quaranta è secondo una determinata concezione cattolica siamo in presenza di una persona
Allora
Considerando che questa posizione della legge quaranta è una posizione dogmatica che come ogni dopo ma non può essere discusso l'avere secondo me contrapposto a questo dogma
Un altro Pseudo Dohko ma da parte di scienziati i quali è laici quali il supportavano l'abrogazione della legge
E secondo me l'errore è stato nel definire nel voler definire che la vita non cominciava qui ma cominciava un po'più oltre a livello di blastocisti eccetera
Allora
A me depressione molto prudente perché chi ha fatto questo tipo di affermazioni sono dei primi Nobel come turbe eccome
Levi-Montalcini per cui il massimo rispetto però a me sembra abbastanza evidente che la scienza lo scienziato l'embriologia il biologo non può definire quando comincia la vita può semplicemente descrivere un un percorso un processo
Poi il fatto di quando comincia la vita è una qualche cosa che non attiene alla scienza è una qualche cosa che attiene alla religione all'etica la morale per cui avere definito determinate cose
Secondo me è stata una in imprudenza
Come la vera esasperato per quanto riguarda le famose si le famose cellule staminali che con queste cellule staminali non si riusciva a curare tutto si riesce a curare tutto anche questa è una come dire l'estrapolazione vorrei dire una esagerazione perché la stata attuale dell'arte per quanto riguarda la biologia è che essi le staminali sono importanti ma come potenziale una cura per il futuro
Sicuramente sono le più promettenti se vogliamo impostare una certa terapia ma io mi ricordo che cinque dieci anni fa
Quando si cominciarono a isolare dei geni
Si conosceva bene abbiamo ora la possibilità avendo identificato il gene per la i casse malattia di curare quella malattia di curare il cancro e questo ancora artificiali differenti di distanza non è avvenuto
Quindi massima prudenza e massima onestà intellettuale perché poi l'opinione pubblica come dire acquisisce questo senso di delusione di frustrazione
è diventato insopportabile ormai che con una frequenza di una volta al mese compare in televisione questi giornali uno scienziato di turno dicendo isolato il gene x e quindi questo sicuramente curerà il cancro quando la realtà è che ognuno di noi purtroppo a un relativo a sei che è interessato a questo tipo di patologia quando va a sbattere contro la realtà degli ospedali
Si accorge che tutta questa enfasi tutto questo trionfalismo
Nel curare il cancro come dire non è esattamente alla portata di tutti o quanto meno di tutti i tipi di patologia
E se questo voglio dire non ci diamo una regolata una calmata come scienziati su questo tipo di cose quello che in generiamo ed elusione frustrazione
L'opinione pubblica non ci sta dietro non non c'è l'appoggio per cui quando come ricerca in toto in generale andiamo alla politica per chiedere più finanziamenti o più strutture
è chiaro che il politico non sentendo una pressione pubblica
Una pressione delle date dell'opinione pubblica dietro disse è chiaro che voglio dire quello a cui si limita è che nelle occasioni canoniche tipo elezioni fa una bella dichiarazione sull'importanza della ricerca e quello è quanto andando ad un discorso un po'più generale una tematiche abbastanza importante se esista appunto questo rapporto tra ricerca e innovazione quello che a destra e purtroppo anche a sinistra si cerca di far passare
E che individuata una certo tipo di innovazione che vogliamo ottenere pasta investire in ricerca su quel tipo di problematica
E sicuramente avremo innovazione equazione non è così semplice la paziente non è così automatica ma quello che è più importante che dietro a questa affermazione
Si cela un pericolo abbastanza grosso e cioè che la ricerca che non produce intubazione è inutile a questo punto e con questo tipo di ragionamento si viene a fare fuori tutta la ricerca di base senza la quale voglio dire non ci sarebbe il progresso tecnologico non ci sarebbe innovazione quindi questo voler collare
Da un lato la ricerca finalizzata dalla ricerca di base
Sarebbe ed è il più grosso errore che una struttura sia universitaria sia del CNR come impostazione potrebbe fare ed è un errore in cui è caduto
Ad esempio per quanto riguarda il CNR questo decreto Moratti
Perché il decreto Moratti da circa un anno e quindi con il presidente in carica quello che ha fatto e che mentre prima esistevano ce n'era una struttura che era formata di istituti progetti di ricerca gruppi di ricerca qualora l'ha sostituito con dopo un anno di lavori mi mail scambiate scritte pagine eccetera con a livello nazionale ottantaquattro progetti e settecentosettanta nuove commesse
Ora a parte il termine commesse che è un po'come dire un po'leggero
Immaginate eliche tra negli anni passati tra i nostri colleghi al Cern erano c'era la Nobel Rita Levi-Montalcini ecco definire la la Montalcini una commessa mi sembra quanto meno un po'indelicato a parte come dire lo sfottò con i colleghi universitari che ci chiamano a noi ci dicono se siamo commesse della stando a una prima un rinascente o così via cosa che abbastanza sì vado velocemente ma tutta questa struttura che è stata messa su per quanto riguarda il CNR cade soltanto se si viene a capire o a ad analizzare i finanziamenti
Che arrivano al CNR che soltanto per il trenta per cento sono finanziamenti che provengono dal Sud dal CNR mentre per il settanta per cento sono finanziamenti da fonti esterne questo che cosa significa significa che i ricercatori CNR
Per quanto riguarda il loro lavoro soltanto il trenta per cento prendono cenerà con cui necessariamente devono pagarci la spesa uomo fermo che sono l'affitto dei locali la luce gas eccetera
Ma il resto del finanziamento lo otteniamo da fonti esterne
E quindi
E a queste fonti esterni che possono essere aziende e industrie progetti europei che dobbiamo dare quanto è reso conto
E quindi a questo punto si crea una specie di schizofrenia tra il CNR che mette su ottantaquattro progetti a settecentosettantanove commesse quando non finanzia queste queste ricerche che sono di contro finanziate
Dal dall'esterno
Per cui quello che si viene a creare che si sta venendo a creare all'interno del CNR è un ente che limitato soltanto ai capi commessa che come dire si prefigge una situazione che è il reale non è in questo Paese in cui debba esserci un'ampia cammina di fonti di finanziamento rivolte sia finalizzate che apparse che le commesse devono prevedere del personale tutto sommato precaria termine che poi dovrebbe andare in un mercato del lavoro scientifico all'esterno del genero dell'università che mi dovete dire dove
Per cui alla fine quello che si viene a creare un ente di ricerca formata fondamentalmente da personale precario per un ente il quale e questa è storia
Voglio ribadire che sono nate negli anni Cinquanta e Sessanta la De Noce molecolare l'informatica l'astrofisica
E poi dopo che sono nati al CNR si sono affermate sono diventate come dire discipline accademiche sono passate all'università ma sono nate perché esisteva un CNR in cui c'era la possibilità di non essere burocratizzati come signore di avere libertà di ricerca di base cosa che ha prodotto appunto questi risultati e la struttura andando un pochettino alla Sicilia secondo le ultime lo diceva anche Michele figure lì e quello di fare che al nord ed istituti del CNR si devono occupare di alta ricerca
Staminali individuazione di geni mentre noi al Sud considerando che abbiamo al solito un bel sole ed Apple dei pochi Doro quello di cui dovremmo occuparci sarebbe una migliore come dire inscatolamento Tel del delle dette i pomi d'Oro cosa che mi permetto di rifiutare mi permetto di come dire citare che tornando all'esempio della fecondazione in vitro la prima bambina in provetta in Italia è nata a Palermo
E gli autori nel senso che il gruppo tecnico che ha operato tra gli altri si chiamavano Ettore Cittadini come ginecologa Mimmo Geraci come biologo mi scuso per l'autocitazione mi scuso per lo spot di pubblicità progresso ma per dire che al sud e ci sono le valenze ci sono le capacità per non occuparsi di ricerca di serie B
Chiudo chiudo
School questo fatto del CNR trasferimento tecnologico in breve sintesi che cosa significa secondo il l'attuale decreto Moratti e secondo il presidente noi dovremmo come ricercatori o come commesse come vi piace a chiamarci
Occuparci di trovare finanziamenti all'esterno e lo sappiamo fare e il settanta per cento dei finanziamenti che arrivano come dimostratosi
Dimostra che lo sappiamo fare poi una volta cercati e trovati finanziamenti esterni andare all'interno degli istituti produrre ricerca
E dopo che produciamo ricerca producemmo dei risultati secondo questi signori che dovremmo fornire di una valigetta e andare in giro per le piccole e medie aziende attive per io c'ho questo risultato me lo vuoi comprare ora questo è un problema del interconnessione tra mondo produttivo e mondo della ricerca che è un problema complesso che è un problema difficile
E che non si risolve in questo modo a mio parere occorrerebbe un'agenzia specificamente adattare atta a fare da interfaccia tra mondo produttivo che poi in Italia frantumato in piccole e medie aziende che nessuno di queste vuole può fare ricerca anche giustamente
E un mondo della ricerca sia esso Channel rovine
E l'università che dovrebbero attraverso appunto questa agenzia professionalmente qualificata mettere in connessione il mondo della produzione e il mondo della ricerca e non essere
Gli stessi ricercatori a fare questo tipo di lavoro vi ringrazio e mi scuso per
Grazie professor proseguiamo dando la parola professore romano presi dalla facoltà di
Scienza bollente collasso dal Messina io troppo
Sollecitare ed Umbria contenerci entro i dieci minuti non di più altrimenti non anche cinque aiuole peso pareggiava facoltativo no ma volevo avvisare che abbiamo chiesto a tutti voi molto lo sapete un contributo scritto nulla sgomento che è stato diciamo ordine in una misura che noi non prevedevamo abbiamo ricevuta che abbiamo pubblicando sono contenute nella cartella che viene distribuito all'ingresso quindi diciamo che buona parte abbiamo già c'erano non ci sono più va bene fare valere ma in ogni caso se i contributi scritti arriveranno anche dopo la conferenza noi li pubblicheremo con gli atti dalla conferenza quando speriamo subito dopo le ferie d'agosto saremo in grado di farlo quindi diamo subito la parola allora professor Romano
Grazie il mio non è un intervento ma semplicemente due osservazioni
In relazione a quello che han consentito dal senatore figure lì e delle cose che erano richieste nella lettera certe apprezzabile la voluto approccio di carattere generalista questo la cultura per la Sicilia
Che può dire tutto ma può anche non dire niente perché secondo me qualunque cosa e cultura qualunque espressione del fare umano ovviamente cultura
Però forse il titolo dice qualche cosa
A cui dovremmo stare
Venti un pochino di più cioè la la cultura per la Sicilia cioè non la cultura nella Sicilia o la cultura e la Sicilia forse gli organizzatori volevano calcare proprio quale può essere il ruolo della cultura
Per la diciamo rinascita della Sicilia
A questo punto forse sarebbe secondo me
Tralasciando i mille rivoli possibili
Tanti posizione che potrebbe portare anche posizioni di rivendicazioni di carattere corporativo di settore o altro forse per me soffermarci su qualche un minuto di carattere teorico o metodologico e affrontando secondo me una serie di temi io ne ne ha ne ho avuto occasione di accenna di prima cioè il problema della cultura esistente
Per la cultura che viene prodotta della cultura che viene conosciuta il la relazione sul CNR era andava proprio qua e poi della cultura come viene fruita
Andando
Alla logica quindi al risultato la cultura per è alla logica di una progettazione ai fini di una progettazione che tenga conto sia della ricomposizione di queste forme diverse della cultura che non possono a mio avviso che essere guardate separatamente
Sì anche una ricomposizione dai e fra i soggetti e di questa cultura
Questo perché la tutto il il tema Cultura ha un'influenza profonda nella acqua non solo nello sviluppo della società
Una società senza cultura avanzata è una società essa stessa arretrata ma anche a a un ricaduta molto più diciamo molto più pratica sulla qualità stessa della vita e la qualità della vita
Foglia una ricaduta immediata su anche quelle che sono le scelte politiche dei soggetti quando sono chiamati e a un per esempio ad una competizione elettorale
Il
Questo problema delle dei ruoli dei vari sistemi della cultura ci porta anche ai soggetti che se sono da una parte i destinatari e quindi
La esista
Non sono i destinatari attuali della cultura ma io direi anche c'è il problema dei destinatari futuri della cultura cioè c'è un problema non solo di innovazione cioè di produrre
Di fare avanzare la cultura ma c'è un problema di trasmetterà gli altri almeno conservare l'esistente quindi problema della conservazione della cultura che c'è stata tramandata il problema della miglioramento quindi dell'innovazione del miglioramento il problema di mandare un un una prodotto migliore c'è il problema poi dei gli operatori culturali e qua possiamo andiamo
Mio cerco di andare al settore più specifico subito agli intellettuali al mondo dei saperi il rapporto fra intellettuale politica non è il mondo politico non è un rapporto facile non lo è non lo è mai stato almeno da partire da un da una da una certa epoca storica
Io direi uno con un esempio banale se mi consentite ma allora anche tarde forse meglio rompere e cioè e il discorso dei due galli in un pollaio intellettuale a la la la consistenza logica del Gallo il politico il politico il politico pure quindi sono rapporti di difficile convivenza
è c'è uno scollamento c'è stato c'è uno scollamento fra mondo della politica il mondo della cultura c'è una necessità della ricostruzione tocca all'intellettuale fare delle proposte tocca al politico
Recepirle e trasformarle in atti di fattivi e di governo cioè in politiche possiamo dire
Andando molto rapidamente quale secondo me un punto fondamentale
E quello di muoversi attraverso la cultura per la ricostruzione di una indispensabile mondo dei valori
Cioè oggi con la crisi
Mo'forte della cultura la crisi della politica la crisi della società è anche legata alla crisi dei valori
E il proliferare di ricerche di confessioni nuove di Filosofia nuove attorno ai secondo me una forte testimonianza
E una corte e la promozione di una ideologia della cultura di una teologia del rispetto dell'accettazione e degli altri ma che non può prescindere da un fatto politico che la libertà del bisogno
Noi non possiamo promuovere il rispetto degli altri non possiamo promuovere la cultura della legalità sì siamo in una situazione di grave il bisogno perché questo vizia e condiziona qualunque riflesso bene
Il problema della libertà dal bisogno un problema prettamente prettamente politico
C'è una necessità di un nesso fra il mondo della riflessione gli intellettuali e il mondo del governo l'università sotto questo profilo può avere un ruolo centrale probabilmente può avere un ruolo centrale ora qua io non vorrei pensare o che si pensasse che gli intellettuali
Rivendicavano una presenza politica nel senso un inserimento nelle liste o delle candidature
Il problema a mio avviso è profondamente diverso cioè queste proba non è un un male però è una distorsione pensarlo a livello a livello a livello teorico il problema invece è quello di formare un laboratorio
E qui la prassi statunitense per certi aspetti può servire
Che non sia il consigliere l'intellettuale consigliere del ministro del politico o pessimo membro della sua segreteria ma che ci sia una fucina di idee che possa far maturare tutta una serie di proposte che poi hanno la meta giusta mediazione politica
Quindi è un problema di coinvolgimento per superare la breve la separatezza per uscire dalla arretratezza per uscire dal sotto sviluppo per e in enucleare valori che vanno proposti e per superare diciamo questa diffusa indifferenza della della nostra poca e anche per evitare una serie di cose c'è una serie di interventi approssimativi e settoriali
Mortificanti e dannosi un esempio lo possiamo trovare dell'università noi abbiamo ormai una serie di riforme dalla legge Ruberti che non una legge quadro di grande importanza e di grande valenza che ha visto però una successione di riforme tutte fra loro scollate contraddittorie dannose
E fino ad arrivare ai risultati ai ai risultati attuali ora ecco qua manca non il politico non il l'intellettuale che è diventato politico purtroppo bisogna dire vecchio abbiamo una successione di professori universitari proprio ministro dell'università
Che sono in parte responsabili di questa politica ma manca invece una progettualità culturale che abbia i creato il quadro di riferimento e doloroso dovevi dire oggi nell'anno due mila e cinque che fin piangiamo il piano Gentile perché almeno il piano gentile ero era un un piano organico e il segno proprio d'un fallimento di tutta
Un un un processo
Per la Sicilia per la Sicilia il ruolo che può fare la cultura del per la Sicilia è quello di un progetto un progetto che non può non essere
Centrato a mio avviso sulla centralità della Sicilia e della cultura siciliani nel Mediterraneo della considerazione della Sicilia
Come luogo di incontro di culture di mediazioni di cultura di di cultura ecco questo secondo me è oggi un ruolo importantissimo anche nella previsione della politica mediterranea che sta ad disegnata a livello europeo ed è uno un progetto che passa attraverso una disegno organico della scuola della formazione della programmazione del sviluppo in una sintesi processuale progettuale
Che non veda come dice ha disegnato hanno disegnato le varie riforme universitarie
Le università siciliani in concorrenza fra di loro perché questo è il disegno che fa l'alta che ha fatto la l'attuale politica universitaria ma in una sinergia cioè in un sistema in un sistema universitario mi pare che le condizioni ci sono per muoversi in queste mi pare che qua la cultura realmente vuol dare un grande contributo
Alla apolitica
Quindi politica e di idee di sviluppo che però non deve essere politica non può essere politica elettorale e clientelare io capisco che la politica di enterale
Da risultati buoni nel breve periodo ma nel medio e nel lungo periodo certamente non premi ultima considerazione l'intellettuali rapporto difficili intellettuale si intellettuale un uomo libero e un uomo critico e un uomo e un uomo che non sopporta di essere incasellato
Bene bisogna fare i conti con questo ma a fare i conti con questo significa anche starlo a sentire significa anche di ratificarlo
Che non è solo gratificazione economica e una di gratificazione di farlo sentire parte di una di una costruzione politica parte di un progetto cioè li fanno sentire parte di una processo decisionale ecco se non si riesce a ottenere questo
La cultura non può fare niente per la Sicilia questo bocca politico si si riesce a fare questo c'è la speranza di un nuovo umanesimo ecco io non sono l'organico dei DS non sono non non sono DS lavoro nell'università
Ho ritenuto un un mio impegno un mio dovere dare una testimonianza di quella che secondo me e il ruolo che può svolgere la cultura per la Sicilia grazie grazie professore
La presidenza sarebbe arrivata alla determinazione considerato diciamo i tempi come siamo messi di non fare il break per il pranzo ma dall'una e mezzo alle tre
Chi vuole noi continuiamo i lavori chi vuole alla spicciolata può salire sopra fare un breve un breve un breve pasto ridiscendere anche a sopra però c'è una televisione a circuito chiuso e quindi anche mangiando spezzettando si può seguire si può seguire purché non sia indigesta la Ford allora diamo la parola alla preside della facoltà di Architettura d'allora se da Palermo professore Giuliano leone
Sempre nei dieci minuti professore perché ci aiuta a sentire più contributi arricchire la discussione
Si prepari Michele per lui era da questo lato
Io credo che l'occasione sia
Particolarmente interessante ma per la dimensione della partecipazione
Credo che dovremmo avere tutti la pazienza di fare diciamo degli indici provare poi a costruire un metodo
Per incontrarsi perché credo che tutti quanti voi siete qua per cercare nel proprio ambito nel proprio mestiere di incidere su una diversità di azione nello sviluppo
E nella crescita della Regione siciliana nel contesto dell'Europa nel contesto tempera Paese Italia
Io sono presterà fa oppure come
Prima erano facoltà molto di moda adesso lo sono un po'di meno ma questo non significa che il mestiere di una facoltà particolare che è una facoltà che ha dentro scienza
Tecnica e storia quindi penetrazione delle ragioni sociali attraverso cui si sviluppa l'insediamento umano sul territorio
Non possono portare un contributo significativo a temi centrali
Del passaggio verso una modernità che non sappiamo ancora comprendere del tutto è una modernità assolutamente nuova
E un contemporaneo su cui siamo chiamati a con grande responsabilità ad affrontare temi sicuramente nuovi
O il rapporto è vecchio voi tutti credo che le cose che ci diremmo oggi le sapete già
Non si tratta forse di fare l'elenco delle tutte le cose possibili ma di costruire priorità di selezionare attentamente eh quello che serve prima quello che serve dopo
E credo che questo sia la saggezza poi della cultura
E ovviamente ognuno di noi è portatore di un messaggio che ha anche una sua tendenziali ITA per il mestiere che fa quindi il rapporto del portare il messaggio col saper ascoltare diventa determinante questo di chiede tempo richiede riflessione
Io ho molto apprezzato sì all'invito di di Angelo Capodicasa che Di Michele figurati Michele figure lì anche la sua compressa relazione perché a ventaglio sventagliata un po'tutti i problemi presenti
Ma in particolare ho apprezzato le tre domande che sono nella sua lettere da buon diciamo studente perché io lo continua a studiare per quello che posso nonostante l'Aci preside ho tentato di spostare in un breve documento ma tentando di selezionare l'attualità
Oggi sempre di più
Mettere le scelte in relazione alla consapevolezze alla conoscenza e determinante ma la consapevolezza e la conoscenza si sviluppa attraverso la ricerca
Non si può pensare che in un paese come l'Italia alla ricerca non solo nei luoghi deputati ma in tutti quei luoghi in cui si sviluppa il rapporto con la realtà possa essere trattata nel modo in cui è tratta
Questo credo che sia un messaggio doveroso da dare ai politici
Perché è fondamentale che siano i luoghi deputati CNR Università sia in tutte quei principi di domanda articolazione che sono ormai anche gli enti locali tipo le regioni si vanno sviluppando lì ci sono regioni che hanno costruito luoghi della ricerca per necessità di dare risposte mirate ad una politica del locale
Che esse non vive non riesce a dialogare con le grandi politiche con le grandi economie la ricerca e lo sviluppo sono fortemente connesse alla dimensione della qualità specifica dei territori conoscere significa allineare
Non solo dei territori in termini fisici ma anche in termini sociali intermedi storia eccetera eccetera quindi questo nudo della ricerca va affrontato con una consapevolezza diversa
E nuova e sicuramente anche la riforma universitaria sulla il modo in cui tratta il rapporto con legge nuove generazioni sta facendo degli errori micidiali penso che i nostri elettori presenti riprenderanno quest'argomento perché sta a cuore fondamentalmente il problema della ricerca sulla formazione delle generazioni più giovani e sull'impiego della loro capacità di freschezza d'intelligenza nell'applicazione
E comunque ricercatori non si improvvisano
Quindi la prima domanda che era il rapporto tra conoscenza ricerca e decisione credo che abbia una sostanza nell'immanente fortemente mirata a capire dove vogliamo andare
L'altro grande badate bene l'altro problema fondata
Svolgeva connessa a questo che cosa esprime oggi l'occidente l'occidente esprime fondamentalmente servizio
Nel produttivo esprime ha delegato purtroppo moltissimo il secondario e né in altri Paesi l'Occidente esprime servizio sulla produttività e questo è fondato sulla ricerca che cosa sono le città oggi sono un servizio le grandi città
Se non servizi se non costruzione di saperi che sanno selezionare discernere eccetera eccetera non c'è più rapide differenza tra un terziaria e quaternaria avanzato e un primario un secondario mirato alla produzione se non c'è ricerca non c'è nemmeno produzione
Questo nodo va affrontato con una saggezza una nuova con un'etica assolutamente nuova
L'altro problema più elegante che mi pare abbia posto là dove le domande che mi che le figure di Angelo Capodicasa ci hanno dato e la questione sulla conoscenza
Io voglio dire credo che io faccio me si partiva faccio l'urbanista
La conoscenza nel nostro mestiere è diventata una cosa stranissima perché un o diciamo se non si ha capacità nel sistema degli enti locali di accumulare una conoscenza che diventa patrimonio comune e quindi anche comunicazione
Non si riesce a costruire a sedimentare una capacità che non è solo del singolo
Produttore di conoscenza ai fini della decisione ma è cultura che si diffonde come dato generale ad una comunità pensa per misurare e valutare le scelte che prendono anche altri cioè che prende una Liegi
Quindi la la conoscenza è e diventa cultura nel momento che ha capacità di diffondersi e quindi in maniera particolare con i mezzi che oggi abbiamo di radicarsi cioè di diventare qualcosa spendibile permanentemente anche nella sua mutevolezza fare cinquanta volte l'indagine geotecnica geologiche su un territorio è una cosa ridicola che serve solo a pagare le parcelle
Fare cinquanta volte sia una giornata in un certo modo il presente Lendinuso in territorio significa fare degli errori micidiali anche perché è fondamentale avere la storia delle trasformazioni fisiche agrarie e così via
Quindi oggi la conoscenza è qualcosa di molto diverso dal passato su cui bisogna saper spendere
E non con approssimazione anche la carta della natura avviata nei ministeri oggi dal ministero ebbe del dell'ambiente è una cosa ridicola come è stata forte come è stato impostato
E vengo all'ultimo aspetto del problema della domanda che poneva sempre proprio per la la questione la la lettera figure
La partecipazione
Come principio di lo sviluppo
O e quindi anche la partecipazione come anelito nella Vespa assaggio successivo come riforma del sistema
Del governo più diretto voglio dire stiamo parlando di riforme a tutto spiano lo s'è fatto una riforma nazionale sui poteri col titolo quinto e c'era la costituzione eccetera eccetera si sono avviati processi ci sono
Leggi che riguardano il territorio di regioni a Statuto ordinario molto avanzate la gestione toscano è stata quella più copiata eccetera eccetera
La Regione Siciliana si sta dando adesso una legge su problemi territoriali
Ma in modo assolutamente incoerente non ne sa niente nessuno
Tu o a forse anche elementi di originalità ma non esiste su temi come questi perché la cosa sono e il diritto naturale la cosa il diritto amministrativo regionale eccetera occorre aprire un dibattito allora un'occasione come questa è un'occasione di appuntamenti gli appuntamenti non sono ci vediamo ma c'è questo problema su cui dobbiamo confrontarci su cui dobbiamo dare un altro contributo l'appuntamento è un obiettivo non no un vedersi
E questo è fondamentale che venga ripristinato nella nostra struttura sociale che cosa si è verificato e concludo in questi anni su molti dei temi che ci riguardano
Occhio possono voglio dire forse in un po'cattivo
Ma il fatto che vengono eletti per cinque anni degli amministratori con un progetto programma molto sintetico delle sparate delle volte di carattere elettoralistico scusate lo dico molto serenamente
E che poi uno pensi che quello sia il programma che nei dettagli faccia cultura e capacità di penetrazione di soluzione dei problemi è un errore micidiale
Perché io oggi un programma è una cosa molto più compresse articolata promette anche delle cose ma è essenzialmente un metodo attraverso cui si va avanti e si costruisce la realtà che cosa ha prodotto questo tipo di metodo l'interpretare il fatto che il potere possa durare cinque anni
Ha prodotto un meccanismo stranissimo nella cultura chi è contro di me mi dà fastidio
Perché
Chi vuole Chiaretti Zare ed essere capace di contribuire a mi dà fastidio perché il mio programma rispetto a chi sa quali aneliti diciamo di asseverazione di un principio del priorità della politica e per vale molto di più di qualsiasi realtà
Che mi si rivolge contro pongo in qualche modo come essere correttiva di un programma che ha degli elementi del rock badate bene la cultura non è solo fatta di principi la cultura è fatta di un lavoro costante per sé verande di verifica gli scenari di rapporti lo sa che i lavori laboratorio lo sanno i chimici Losanna volge lo sanno tutti quelli che lo fanno
Tentando di manovrare gli strumenti attraverso cui la cultura avanza e fa un passo più in avanti anche sul territorio così anche sull'architettura e così e uguale per tutti
Quindi la cultura è un lavoro fatto di gradini costanti sapienti e c'era e c'è che si sposta lentamente in avanti anche velocemente se è in grado di comunicare eccetera eccetera
Allora credo che su questo meccanismo si è verificato un fenomeno strano ma veramente strano cioè tutti quelli che quegli organismi che la democrazia si era costruito a volte anche per purtroppo in alcuni casi diventati carrozzoni cioè gli organismi di consulenza di rapporti regionali ufficiali eccetera eccetera
Ci sono tentativi micidiali di smontare questo e strutture senza sostituire nulla che non sia il proprio consigliere
Io lo ritengo un errore
Il proprio consigliere ha un compito di consigliare ed è giusto che un politico abbia il Consigliere ma è assolutamente fondamentale che ci siano degli strumenti di controllo della partecipazione democratica di base anche atti ai col rischio che possono diventare luoghi di contrattazione diversa
Perché l'impolitico lasciato solo e petto d'un uomo di cultura lasciato solo
E quindi se vogliamo costruire una circolarità dell'impiego dei vari saperi di cui ognuno di noi è portatore dobbiamo avere questa capacità di sopportare cinque
Di fare in modo tale che il bene prezioso che ognuno di noi porta avanti ogni giorno sui vari argomenti sia un possa diventare patrimonio comune
Credo che su queste ragioni siamo tutti abbastanza d'accordo
Due parole rapidissime sulla Sicilia mi sono permesso di dare un contributo un po'più lungo Angelo Losa eccetera eccetera su argomenti centrati sulla questione della Sicilia come territorio la centralità della questione del litorale non è questione urbanistico questione di artistico di ingegnere o di chissà chi
è questione di una società che esprime un livello è un grado di civiltà adeguata per affrontare su una base solida un domani possibile e bisogna sapere di che cosa stiamo parlando la Sicilia molti problemi
La Sicilia non ha spalle non è la Padana nostra nel centro dell'Europa la Sicilia il Mediterraneo ma come gioca questo ruolo
Michele l'aveva accennato bisogna lavorarci sopra
Bisogna fare sì che è che cosa serve il fatto che ci vediamo io credo che serva fondamentalmente ad un aspetto fonda importantissimo le poche cose che posso dire io non servono a niente
Se non mi vengono criticate esso non dipendono in qualche modo occasione comune le cose che dice o il collega di Messina campione o il mio rettore Cece
Se non riescono a trovare quei luoghi all'università succede così ma insomma diciamo quei luoghi in cui l'altro in qualche modo consolida modifica quello che ha pensato cioè diventa un fatto sociale comunitario effettivo spendibile
Questo non può predire nella separatezza e nella riduzione culturale che ognuno di noi porta di cui ognuno di noi è portatore
Credo che questo aspetto di mettere in comune sia fondamentale la Sicilia a molte risorse
Ma spese anche molto male turismo agricoltura sono risorse centrali
C'ha ereditato incredibili di disorganizzazione assoluta citare metropolitane dibattiti mai concluse mai compiuti e così via non vi voglio fare l'elenco spero che ci siano occasioni per poter lavorare con pazienza e anche con sopportazione reciproca su questi temi la mia facoltà diciamo è sicuramente disponibile oltre la mia presenza in quanto preside pro tempore di questa facoltà grazie grazie Giuliano
Mettere per lui era si prepara il professore Salvatore Lupo
Intanto mentre Michele raggiunge la tribunetta volevo avvertire che a qualcuno
Scivolato alla tasca questo portamonete quindi chi fosse il proprietario la si avvicini e non lo so poche pochi spiccioli mi pare dalla dal peso
Ah sì mi tiene conto
Mi dispiace che queste
Questa possibilità prego offre una situazione così drammatica giorno
In cui si deve dire di più Tursi bruttine di tutto
I spiace
Non ci sia una sufficiente
Tensione
Verso
La passione
Che
Presuppone ritiene vuole pretende una realtà come quella siciliane
Tre tanto da una parte intelligente è straordinariamente intuitive
Quanto dall'altra straordinariamente
Visite distruttiva è straordinariamente
Disperata
Abbiamo otto dimenticato in parte in questi ultimi anni
Il senso
Pelle piacere riscoprire
Lo spirito del Duomo
La sua densità
Spirituale la super forza morale
Senza questi elementi
Senza questa forza morale senza questa densità sentite qua noi chiacchiere in modo sempre invano e occuperemo il tempo a vedere come si può fare un circo un certo progetto un altro
Ricordo una Scerra una cena Roma con un gruppo di amici
In questa cena a Roma con un gruppo di amici mi sono permesso
Di dire a un certo punto
Farò un nome che è una persona presente
Che
Stimava molto Massimo
è successo dice
In quel tavolo di scena perché nel momento in cui Massimo D'Alema D'Alema stava subendo a tutti gli effetti negativi
Della
Aggressività dei suoi contraddittori
Ed era il momento in cui
Lori con
Tali interventi eccetera e lasciava la Presidenza del Consiglio
E mi veniva in un rimprovera
Gli accordi remissivo su ossia vorrei sincronia
Berlusconi
L'evento con una serrata caldissima all'improvviso e persone che pensavano volevano dire volevano un o mostrare di adorarlo mi
Conformi a Brindisi mossi mostrarono stupiti perché io difendevo questo personaggio
Qualche giorno dopo io ho scritto un articolo sulla Stampa
Il Torino
Un articolo che in qualche minuto
Parlava di questo argomento proprio direttamente
Perché ok sono Marcello Sorgi di che volevo intervenire io
Che non sono un politico di professione
In questa vicenda
No
Che era stavate mentre cioè che si facevano pagare in tutto compiuto un personaggio e si faceva perso questo personaggio sopra citate su questo personaggio una una specie di
Pagatore di un debito che avrebbe aveva si supponeva avesse contratto
Con le
Fulminanti intelligence della nostra politica italiana
Perché il racconto questo particolare
Racconto questo particolare perché
Quello che racconta in un momento come questo
In un momento terribile come in questo perché ricordatevi che questo mondo sta precipitando Tessa precipitando da tutte le parti che sta precipitando in ogni senso
E che c'è bisogno di una capacità di di gettarsi nella possibilità futura in modo generoso in modo affettuoso il modo è significativo il modo come posso dire
Temi erano dolcissimo c'è bisogno di dolcezza di tenerezza
Oltre che di competenza di quella competenza che pretendono di avere in un anno se avversario ovvero pretendono di averla e ce l'hanno più dei nostri compagni
Allora
Vorrei dire che siamo in un'epoca
In cui tutte le condizioni dello spirito sembrano confondersi
La banalità sembra prevalere a su tutto e sul tutto sembra prevalere la la la la faciloneria
La la promessa senza debito la la la la mancanza di vero affettuosità politica e culturale
La cultura non ha bisogno di difesa
C'era qualcuno che diceva poi il lo sullo scrittore lo scrittore la la cultura
Sola può essere sola
La cultura dalla solitudine non traete focaccia
La la la sua capacità deve essere quella ti fare arrivare questa questa questo Travaglio della sua ricerca
Del del suo pensiero di suo pensare del suo sul porsi con farlo arrivare il più lontano possibile già si
Perché siamo qui sempre gli stessi siamo qui sempre una piccola classe diciamo illuministica che in qualche modo continua a prediligere e a come si dice imporre le condizioni della vita
Noi
Stiamo
Dobbiamo inventarci il mondo
Di riprende di riprendere quel nostro rapporto profondo con la verità
Con la verità Silicon la verità con la verità con la verità più profonda più vera
Con la nostra tradizione più grandi quelle che faceva che fondava tutto sulla Moro dell'altro sull'amore della possibilità di migliorare le li migliora le cose sulla passione di migliorare le cose del mondo
Dove sono queste queste intensità
Dove sono in un paese ironico in una terra come questa come la nostra dove l'intensità rivolta solo ai figli rivolta solo alla famiglia
E dove la politica viene concepita come
Una una
Una
Pessima attività da cui trarre solo dei vantaggi dei profitti immediati in cui la politica è considerata il luogo della col produzione più profonda diciamocelo francamente quei saperi a coeso che dobbiamo andare incontro e questo che dobbiamo sapere
Dobbiamo sapere che dobbiamo rifondare l'anima allo spirito della sinistra
In questa terra e lo spirito della sinistra in questa terra significa riproporre di nuovo il senso appassionato della della oltre che naturalmente razionale si capisce perché siamo diventati irrazionale da qualche secondo
Ma oltre che quel
Dalla parte la parte razionale ci serve
Una grande intensità morale
Una grande intensità morale che non è fatta di chiacchiere
Che erano lì fatta di belle parole che ci diciamo tra noi macchine fatto di continua lavoro nelle zone più
Abbandonate di questa città ma voi lo sapete che in questi che in questa città a Palermo per esempio e la gente talvolta muore di fame
Ancora voi lo sapete che la lite in questa città che in un'altra città come Palermo per una regione come la Sicilia c'è ancora una condizione di
Totale lontananza dal dalla politica alla cultura dalla politica alla cultura e alla società
Voi ve lo ricordate che questa società
E emanata nel suo profondo che cosa facciamo per progettare la
La salvezza di questa società
Che sarà tra le prime a crollare o anche fra le ultime perché basta voltare la testa da un'altra parte che naturalmente le cose possono sembrare anche positive
La gente e Nesta
Non circa reti non ci crede e non vi crede
Non crediti e la gente non crede
Fin quando non avrete immaginato come possibile fin quando non avremo immaginato come possibile far correggere
Come è possibile far pensare come possibile fare inventare
Come è possibile amare davvero ma davvero non ha chiacchiere o mandandoli le le le le le le le le mille lire
Alla alla alla raccolta di fondo della televisione ma come come veramente fare
Per
Costituire del del dell'azione politica una vicenda
Di grande generosità di grande amore
Sociale
Facendo provenire tutto questo
Da la consapevolezza che la grande moralità nasce dalla disperazione
La vera grande compagnia la vera grande società
Nasce dalla solitudine
Io se percepisco la solitudine percepisco veramente l'esigenza di essere assieme agli altri e di lavorare per gli altri corpi
O gli altri Piers e assieme agli altri
Poi per il resto io non so che altro dire in tempi di fretta
Quando a qualcuno qualcuno ne avrà voglia possiamo fare un discorso su sul settore per settore
Situazione per situazione
Di Zona dal della Sicilia per zone della Sicilia Zorio dalla citata come zone della città vedere tutti questi
Nostri
Che essi che essi mo'potessi manifestano
Nel in questo paesaggio così bellissimo così bello così straordinariamente bello e così straordinariamente insopportabile
E allora
Quello che io vorrei dirmi e poi me ne andrò me rifuggo volentieri quello che vorrà
Vorrei dirvi che
Può di calore
Perciò ma
Un pontificato porre perciò e cima
Pensiamo a ciò che ci manca
Come ha chiuso per cui siamo ancora la possibilità il precipitare
Facciamo il possibile ma
Facciamo il possibile facciamo il possibile
Per fare il nostro dovere
Grazie a un milione terminerà
E nonostante tutto ha voluto essere presente a prendere la parola a questo nostro incontro
Allora passiamo all'altro intervento il professore Salvatore Lupo
Docente di Storia moderna Università di Palermo
In contemporanea precisa
Se da regole
Dalla facoltà
Bene si prepari professore chiedo scusa la professore Maurizio Iacono prese dalla facoltà di lettere e Filosofia dall'Università di Pisa
Intellettuale
Vengono chiamati a consulto quando la politica va in crisi
Certo il problema dell'Inter
Nei momenti brutti
Se non che forse gli intellettuali non esistono più ovvero sia non esiste un gruppo omogeneo
Come la pensava garantisce come si è definita nel primo Novecento
Anche come si è definito forse
Alla fine del Settecento
Ci sono tante competenze
Ci sono vari contributi che però non ha sono adatti essere riferite qua riportati qua
E mancano ideologia generali
E manca dunque un'impostazione generale non ci può essere non ci sarà più
Possono dare contributi su punti specifici è anche per alla politica anche perché
La politica
In questi ultimi quindici anni
Ancorché aprirsi a una fantomatica società civile a perché aprirsi fantomatica mente a una fantomatica società civile
Visto che questo non è possibile per contatto diretto e quindi tutti quelli che sostengono questo non fanno altro che riproporre una vuota retorica
Una vuota retorica invece si è andata abbondantemente chiudendo nonostante queste chiacchiere o forse proprio per S
Io personalmente faccio lo storico contemporanei sta forse un po'più o qualche vantaggio rispetto ai miei colleghi cioè nel senso che poi mi si può giudicare anche per le cose che scrivo che hanno un più stretto contatto con le questioni
Politiche che qua maggiormente Cini interessano e nel tempo breve vorrei dire due cose
Che forse sono impopolari
Ma credo che appunto se poi qualche cosa deve fare l'intellettuale dire quello che pensa senza preoccuparsi troppo se siano recepibili in tempi Brevi esse siano praticabili politicamente
La prima
Qua c'è una straordinaria eversione degli schemi base della questione meridionale
Noi stile che si evidenzia in questi ultimi anni e in particolare con le elezioni regionali siciliane
Noi si chiama regionale di un Mezzogiorno continentale e anche isolare la Sardegna che finalmente politicamente competitivo aperto non so se all'alternativa ma sicuramente all'alternanza il che già nelle
In una democrazia è un grandissimo vantaggio e abbiamo invece una Sicilia che appartiene sembra appartenere a una sfera di unidimensionale ITA politica
Sembra essere stretta in sistemi di potere che hanno una caratteristica di continuità infrangibile e rendono qualsiasi operazione opposizione deperita
Deperibile a livelli come adesso cercherò di dire estremi
Allora questa cosa se la vogliamo interpretare è una straordinario colpo alla questione meridionale
Cioè all'idea che ci siano strutture profonde antropologicamente connotate
Da riferirsi all'estasi profondi di queste società che rendono che essi stessi impossibile l'alternativa e genererebbero un comportamento politico omogeneo questa cosa non esiste viva Dio
I fondamentalismi e e e dico quindi in controtendenza le cose che sono state dette molte cose che vengono dette
Il tempo dei fondamentalismi interpretativi che pretendono di dedurre i comportamenti politici dalle sfere profonde della società è finito
Dobbiamo interpretare la politica con la politica e dunque se qua c'è una società in virtù unidimensionale come in un certo senso questo lo dico senza voler
Vendere disperazione perché non è questo il mio intento come in un certo senso è vero le ragioni sono politiche la politica va spiegata con la politica
Se la politica va spiegata sulla politica
E se dobbiamo capire fermo restando che non c'è nessuna differenza antropologica tra e nemmeno economica in verità tra il calabrese il siciliano
Allora bisogna andare all'elemento distintivo faccio un ragionamento semplicistico come inevitabilmente in questi pochi minuti mi tocca
Qual è l'elemento distintivo della storia politica di questo cinquantennio
Siciliana rispetto alla storia dalla Calabria è l'esistenza di una regione a statuto speciale
La esistenza la regione a statuto speciale è stato il formidabile strumento di omogeneizzazione della classe politica
Di governo e di opposizione
Ovviamente non a a se qualcuno di voi mi facessi io mi farà l'obiezione secondo il quale poi alla fine non è che un'esperienza di un cinquantennio può essere letta così in blocco
E che sicuramente esistito una prima fase in cui la operazione regionalista si è rivelato l'operazione efficace e in qualche modo ha consentito anche un'opposizione di crescere io francamente facilmente lo ammetto questo solo che c'è una prima fase una seconda
E c'è una seconda fase in cui tutti gli aspetti deteriori che erano già presenti nella penna ma erano contra bilanciati da spetti anche positivi sono andati scemando
Ed è venuta fuori una cosa qui Francesco rende gli altri
Storici lo sanno che già nell'inizio Novecento veniva in campo socialista definita il confusioni Isma'siciliano
Che non è una valutazione morale ma una valutazione politica
Deriva da una forte vocazione politica delle classi dirigenti siciliani capace di assorbire amalgamare rigurgito dare e vomitare devo dire le forze di opposizione
Non è dunque la mafia è una cosa di cui la mafia è una più deleterie manifestazioni ma non può essere letta a livello meramente di criminalità organizzata
Una capacità storica della classe politica siciliana di basarsi su solidarietà trasversali e di assorbire l'opposizione
Che solo in brevi periodi della nostra storia è stata spezzata da poderosi movimenti collettivi perché se c'è una forte predisposizione alla politica c'è anche ci sarebbe anche una forte predisposizione la politica di opposizione
E infatti questa è una società vivace non fredda e la società che al dunque incerte situazioni sonori che si è ribellata ma è anche una società in cui i fermenti vengono facilmente riassorbita
E certamente l'esperienza della solidarietà nazionale dei vari patti autonomistici dei vari siamo tutti sulla stessa barca
Dei vari no nordici contro sudici
Dei vari della varie dei vari fautori della Sicilia a Udine oppressa e di tutta questa roba robetta cose importanti culla totalmente o robaccia politica che sia
Sono stati portatori e ancora sono portatori anche se non se ne accorgano perché riproporre oggi di nuovo nel quadro federalista una vicenda di regioni a statuto speciale
Riproporre ancora il problema della specialità siciliana
è un modo straordinario di ridare spazio a tutti i demagoghi M. è stato ridicoli purtroppo
La nostra vita politica a monte
Qual è dunque il problema è quella di ricostruire in questa regione dei nuclei identitari
Qua lei il rischio da esorcizzare forse anche alla leadership della sinistra questo poi lo diranno loro
Si avranno voglia di dirlo però perché io posso parlare chiaro e i leader politici
Non è detto che debbono parlare chiaro
Ci sono mestieri diversi
Il problema esorcizzare il rischio di lasciare la sinistra la Sicilia irredimibile al centrismo
Che poi molto spesso è centro descriva perché ma di centrismo vere e proprie io non ne vedo
Io sono catanese come molti di voi sanno bianco ha fatto il suo lavoro
Quello che è venuta a mancare la sì sì e la sinistra sinistra ridotta all'otto per cento
I vari partiti di sinistra
L'otto per cento vuol dire un livello inferiore a quelli delle votazioni dell'assemblea costituente che furono catastrofici per i partiti di sinistra
Da cui poi si fece un grande balzo in avanti con le elezioni
Già collezione
Regionali al quarantasette
Bisogna ricostituire delle identità Bianco ha fatto il suo lavoro
Ma la nostra
Una mostra
Rinuncia a costruire delle identità
Ci fa perdere fa perdere anche lui
Questi fronti informi in cui non si sa che cosa sono i singoli partecipanti di questi fronti e che si riducono a una trattativa di vertice tra gruppi i quali hanno l'unico problema
Di trovare un punto di equilibrio tra di loro con vari partiti ciclicamente inventati smontati e rimontati
Sono l'espressione si riducono in una straordinaria chiusura della classe politica verso la società civile altro che altro che riporta arrivi aggregazione la società civile nei confronti alla politica
Che poi esse stesse provocano le fughe autonomistiche perché è evidente che io lombardo Musumeci escono dei rispettivi partiti per trovare degli spazi
Loro il loro autonomismo non si devono c'è altro che è un tentativo di trovare spazi di far pesare potenziali e pacchetti di voti
In una situazione in cui tutti i meccanismi in realtà tra centro e periferia sono ostruiti da questa logica demenziale dei popoli
Secondo me senza ricostruire le singole delle singole identità
Che
Che poi si possano alle aree i problemi di questo Paese non si risolvono e tutto da tutta la nazione diventa Sicilia
Cioè il che classico perché essendo il federalismo null'altro che una riproposizione di alcune esperienze di cui noi siamo antesignani cose di cui molti si vantano ma io no
E è evidente che si rischia di riprodurre una tipo di politica basata su alleanze si affronti eterogenei che poi dopo domani ritroveranno la loro scala privilegiata su scala locale
Si realizzerà quello che è stato auspicato alcuni anni da fa da molti punti politologi
La regionalizzazione dei partiti io non ho mai capito perché auspica su questa cosa che mi sembra catastrofica perché rompe l'asse di comunicazione fondamentale della nazione e ai aveva abituato a ragionare in termini e turistici localistici
La stagione dei sindaci
Di questa logica da fronte da fronte informe la stagione dei sindaci è stata di gran lunga la migliore manifestazione
Nel senso che questa logica portata sulla scala locale
A
AST credo dato degli eccellenti risultati
Credo che anche i sindaci quelli di sinistra soprattutto ma anche quelli di centrodestra oggi amministrino meglio dei loro predecessori di quindici anni fa
Senonché per ragioni che sono state anche dette da alcuni interventi che mi hanno preceduto questa è una cosa di breve respiro
Cioè esiste una dei politicizzazione Società che è spaventosa
Esiste un'espropriazione Bay
Dei luoghi della mediazione pubblica come i consigli comunali esiste un depotenziamento degli apparati burocratici in con insiste con questi sistemi di spoil system
E dunque da questo punto di vista le stretto
Positivo di immediato rischia di trasformarsi e già si sta trasformando mi sembra in un perfetto di lungo periodo negativo e deteriore comunque la stagione e finito bianco perso perché era un uomo di quindici anni fa
Chi ha creduto in bianco
Ha creduto che bisognasse fare politica come quindici anni fa
Io ripeto la colpa non è di bianco per nulla anzi di ancor più il suo pezzo quattro e siamo noi che non l'abbiamo fatto perché ci siamo consegnati a mani e piedi a questa specie di logica liederistica del cavolo scusate l'espressione
La candidatura Orlando in questa città sarà un'altra catastrofe
Quindi da e questo lo dico ancora una volta senza per nulla a vere ostilità verso Orlando che anzi penso abbia dato negli ultimi quindici anni o forse negli ultimi venticinque
Alcune delle cose più positive per
Però per io qua c'è bisogno di un rinnovamento cioè non visse
Per quanto riguarda la Seconda Repubblica
Non vi sembra sospetto che non esista nessuna forma di rinnovamento della classe politica
Per quale ragione il signor Boselli deve fare politica in eterno
Dico per dirne uno qualsiasi che può non essere peggiore degli altri
Per quale ragione non esiste nessun il rinnovamento
Perché perché con questo sistema nessun uomo politico e nessun gruppo politico può essere mai punito perché in realtà quello che conta e quella frazione di decimale che lui è in grado di aggiungere a un polo o a uno schieramento
Così chi ha lo zero virgola venticinque per cento rischierà di contare di più di chi ha il dieci per cento venti il tre
Bene
Perché io
Sono stato bravo
No
Mediamente apre esisteva oltre modello siciliani
Sarà bene non esposta se esportarlo alcune delle cose che abbiamo fatto negli ultimi anni per rafforzare la democrazia rischiano di trasferirsi risolversi nel loro contrario
Bisogna ricostruire dei meccanismi
Democratici di comunicazione tra la società civile e il sistema politico
Le istituzioni pubbliche e non privatizzate da leader sono un campo i partiti politici che garantiscano non già soltanto la mediazione tra i uguali
Cioè interna la classe politica ma la comunicazione tra il basso e l'altro dalla società sono il secondo
Professore un po'che copre solo soletto ha lanciato alcune bombe atomiche
Facciamo adesso intervenire il per esempio della facoltà lettere Filosofia
Dell'Università di Pisa poi dobbiamo inserire diciamo un intervento due rettori di Palermo persino perché ci devono lasciare non ci crediamo che avviò la possibilità di svolgono sì oppure un breve intervento
Qualcuno ha rivendicato il proprio
Sì intanto
Grazie per avermi invitato
Mi trovo in una situazione un po'particolare perché io non sono siciliano
Mi sono formato culturalmente in Toscana a Pisa
Però
Credo che come giustamente diceva figure lui dobbiamo uscire da forme come siciliani Nismo
Anche se devo dire che per quel che mi riguarda
Il problema non è solo l'eccesso di appartenenza grammi siciliani il problema anche l'opposto io a volte vedo che l'eccesso di appartenenza che spesso retorico si accompagna un appiattimento totale alle cose peggiori del mondo questo va detto
Un po'di ferita da un nostro narcisismo dobbiamo proporzione perché c'è questa situazione abbastanza curiosa ma il tema fondamentale che voleva affrontare il rapporto che il rapporto del documento
Fra della separatezza fra conoscenze politica mi sembra molto importante
Io penso che da quando si sono trasformati partiti
Si è creata una situazione un po'paradossale quella per cui all'aumento dell'informazione ha corrisposto una crisi della partecipazione
E questo pone dei problemi ci sono state delle trasformazioni in modo me le ho molecolari tali per cui in F si è creata una crisi della politica come forma di conoscenza critica del mondo
Non credo che sia positiva non credo che possiamo tornare all'indietro però il problema c'è
Anche le cose che diceva Lupo dicevano altri colleghi
E rispetta questo senso dalla separatezza secondo me da un punto di vista generale a che fare con questo tipo di problema
E questa separatezza da una visione critica del mondo
Che non ha niente a che fare con l'ideologia mai che la presenza critica democratica all'idea che ci debba essere tensione non omologazione fra conoscenze politica ma attenzione
Ne è separato oggi invece da un'idea di politica dalla pratica del politica secondo me che si pone come spesso pura amministrazione del potere
Io credo che si di essi stia naturalizzate do questo tipo di processo lo ritengo pericoloso non è un problema siciliano
Laddove le strutture e le tradizioni sono particolari i problemi si accentuano a mio parere io credo che dal punto di vista del rapporto fra conoscenze politica il problema sia si come diceva Michele per Pelosi per Fiera di verità ma sia anche dissenso di problema di senso e di consenso prendo la questione del rapporto fra legge regole
E quella che io chiamo un ethos
Io ho l'impressione che ci sia un problema di crisi di senso
Per cui è difficile far partecipare all'idea delle regole per legge delle persone quando c'è un ethos che come dire pone e dei POR dei problemi io credo che l'intuizione delle regole derivi dall'ethos
E da un rapporto tra legge ethos che implica un problema di libertà di autonomia per esempio sulla questione della libertà andrebbe detto chiaramente che la libertà e come nelle teorie del gioco è un darsi dei limiti
Non uno scontare per la vera differenza secondo me profonda fra una sinistra è un modello diciamo così se volete berlusconiano sulla libertà fondamentalmente è questa
Cioè la barriera di fondo il prender parte deriva da una concezione diversa secondo me della libertà
La libertà legata alla capacità di darsi dei limiti perché c'è l'altro e lo riconosci e la libertà invece come sfondamento come idea per cui l'altro è un ostacolo rispetto al tema
E quindi lo devi si può superare ci sono problemi che ho non voglio chiama dire morali perché non mi piace usare in questo vento questa parola
Ma appunto dietro sì io credo che quando la distanza fra legge e tosse alta allora c'è il rischio dell'imposizione e in Sicilia questo problema si pone a mio parere
Quando è bassa invece allora vi è libera accettazione dunque consenso per noi siamo un po'lontani da questo tipo di dimensioni è inutile che protestiamo
Ma perché questo perché nel rapporto problema rapporto fra legge ethos
Ed ero problema è proprio letto s'siamo in crisi
C'è una dimensione di crisi aveva ragione Michele così
C'è una dimensione di crisi dell'ethos lo elenco faccio l'elenco della spesa ma molto semplice però forse non sarebbe il caso sarebbe il caso di riflettere su questo su questo problema primo va be'è ovvio l'individualismo un'idea di libertà in cui l'altro è un ostacolo attese e quindi a un tuo potenziale nemico indicava i tradimenti individualismo che è devastante
Assenza di memoria noi oggi viviamo lo dico anche come insegnante una situazione folle
Nessuno degli studenti che l'ha visto la seconda guerra del Golfo si ricorda la prima quella del suo dal Golfo c'è c'è un restringimento della memoria che è determinata dalla forma di comunicazione che ci danno i mass media
Cioè il fatto che l'ultima notizia schiacciava precedente e si crea una situazione devastante dal punto di vista proprio dell'identità in una società democratica credo che vada a posto il problema
Terza questione stiamo diventando sempre più subite meno cittadini nonostante tutta la retorica non solo perché ci sono cittadini di serie A e di serie B ma perché io credo che la l'eccesso di evidenza derivata dai mass media sta creando implicitamente una distanza sempre più potente fa la politica è il senso il senso comune
La questione temo io sia molto forte anche in Sicilia perché va detto io ho l'impressione che spesso noi siciliani viviamo una situazione in cui un tipo di rapporto col senso comune in cui ci sono ancora molte tracce di aristocratici
Ho la sensazione che spesso dovremmo ripensarci un momento rispetto al senso comune diffuso credo che francamente anche in Italia ahimè sia pure in modo sfumato ci siano delle differenze da questo da questo da questo punto di vista ultima questione noi viviamo ormai un mondo di di emozioni senza passione
è un mondo dove le emozioni le compriamo le bancarelle ma non ci sono più le passioni e questo crea fragilità di identità nella formazione delle persone chiaramente ma in generale dei modi di vita qualcuno parlava di qualità della vita ma riflettiamoci
Non è tanto il problema dei bisogni secondo me perché non è tanto soltanto questo certo c'è questo problema è evidente
E il problema dei desideri e del fatto che oggi noi viviamo una situazione in cui le passioni si stanno frantumando la passione significa mutamento
Vivere un logos attraverso emozioni costruire delle storie le mozioni invece Thule giochi alle compito ovunque oggi ne fai facilmente cioè si vive momento per momento questa molto a che fare a mio parere con l'assenza di memoria ho il sospetto che anche la politica subisca moltissimo questo tipo di
Di situazione
Bene non la voglio fare lungo io sono convinto che la questione della mafia
Tanto per citare la questione top
è un po'come la questione del rapporto fra il patologico e il normale
Cioè è un'amplificazione del normale non è un'eccezione
Cioè noi tuberi nelle liste della mafia un ex è una come dire in controluce problemi che sono nella dimensione normale e io credo che questo sia un attacco il problema di fondo sia proprio una carenza dietro si allora la butto lì naturalmente una battuta ma io sono convinto che in Sicilia come altrove
Forse si combatte meglio la mafia se cominciamo a pensare
A far rispettare le file agli sportelli pubblici ai nostri figlio
Cioè se noi cominciamo davvero a ragionare del microcosmo
Dell'educazione comincia a Matera il vero danno che ci sta facendo Berlusconi al governo berlusconiano non è solo un danno politico mondano culturale cioè è l'idea per cui l'individualismo in quella chiave
Può Ande ecco mezzi Jazzy ci siamo Sperti terrificante non è vero non lo siamo non lo siamo cioè l'idea per cui si può sempre ovviare alle regole grazie alle doppie verità o i doppi giochi o alla furbizia
Guardate mi rendo conto che è molto banalizzando e tutto questo però noi viviamo in un mondo in cui queste cose l'abbiamo naturalizzate se c'è un problema di appartenenza figure Illy
E difficile animismo secondo me questa è un aspetto secondo me dette non è solo siciliano ma qui e molta cedole abbiamo noi molto accentuato cioè l'idea per cui è necessario invece riaprire un discorso dal foie altrimenti il rapporto fra intellettuale senso comune sarà
Fortemente separato
Rischia l'idealismo se non ti diamo non cogliamo gli aspetti come dire molecolari
Della della questione altra questione mi rendo conto che qui può sembrare paradossale ma io sono per un ritorno all'elogio del pubblico
La dobbiamo perché dobbiamo in sé vedete il problema del privato chiariamo una volta per tutte il privato funziona sale pubbliche già levato
Se la dimensione del pubblica un livello forte e il privato funziona bene se a livello al se invece il rapporto col pubblico è privo di etica e di ethos o è un rapporto di distanza l'effetto del privato è devastante
Non c'è bisogno di tirare fuori degli esempi da questo punto di vista rispetto alla questione pubblica e alla questione sociale
Allora elogio al pubblico significa per me il problema di ethos eh
Finisco ultimo elemento di organizzazione permettetemi l'ho fatto l'altra volta Agrigento Angelo mi ha già risentito mi perdoni voglio finire con la mia favoletta c'è un testo del Protagora di Platone comprava c'è un mito programma è il testo più democratico si dice bellissimo letteralmente forse più bello
Ed è il mito di promette di Epimeteo nel mito fatemi meteo si danno i doni a tutti gli animali poi si scordano del degli essere delle esseri umani e va be'chiedono il fuoco a Festo promette mi Epimeteo è il sapere
Alla pena lo tengono nonostante questo
Gli uomini vengono massacrati dagli animali eppure hanno tutta nuova tecnologia info come mai
Zeus per una volta nella vita si invia tossisce non era pietoso come Dio è regala due cose che sono la i dossier e di che ai dossier significa grosso modo è qualcosa che va dal pudore all'onore comunque rispetto e di che la giustizia
In realtà che cosa da di solito si dice la democrazia della polis dall'organizzazione
Il vero problema è che l'idea che poi avevano anche greci e la centralità dell'organizzazione che diventa fatto etico esattamente quando
Funziona formalmente io credo che abbiamo molto bisogno di collegare queste due cose credo che questo sia una priorità grazie
Anch'esso legato
Dobbiamo
Vi chiedo scusa ma dobbiamo di nuovo sovvertire un po'la scaletta del professore orrenda avendo saputo che anticipano i loro interventi due rettori
Avendo delle questioni da porre in relazione proprio loro funzione chiede di intervenire prima io credo che
Valga la pena fare questa piccola modifica dalla storia prego professore
A
Ho
O
Un attimo proprio sarebbe Paolo con l'avvocato posso qualcosa podologo
Settantacinque vedo proprio non abbiamo
Io non anzitutto chiedo scusa
Il ritardo provocato la mia condizione fisica
E chiedo scusa anche di avere chiesto la parola prima dei riflettori
Non perché io abbia sull'università da dire così particolare ma una proposta compositiva
Sulla quale
Credo che il rettore
Cofferati
Il diritto di esprimere dallo
La discussione odierna discussione complessa perché i partecipanti sono protagonisti di diversi saperi diverse esperienze diverse storie
E se io dovessi parlare storico evidentemente arredo anni a partire ma non credo di consigliere
Quello che spetta in questa riunione
Il mio intervento è stato scritto e quindi lo consegnano scritto
Nell'esposizione orale cercherò di essere tre
Io ho cominciato col ricordare che il due mila e cinque in una scuola ricorre il sessantesimo anniversario
I due grandi avvenimenti dalla storia siciliana inizio delle grandi lotte contadine
Che si sono risolte come voi sapete nella trasformazione Fontana
Della suddetta siciliano e meridionale
L'uscita dallo stato semi salutarlo
L'abolizione del dal profondo la fine della vecchia classe dirigente la trasformazione democratica della Sicilia
Questa notte si sono concluse fanno parte ormai dalla memoria
L'alto Atzeni l'atto anniversario e l'inizio della lotta di massa alla mafia
La lotta al Marsala barriere lontani mafia di massa nel senso che alla volta hanno partecipato centinaia di migliaia di persone non soltanto tutti i particolari
Questo voto è cominciata nel mille novecentoquarantacinque
Purtroppo è una lotta non terminata come le lotte contadine
Perché ancora questa lotta è in corso in quanto la mafia nonostante le notevoli sconfitte subite continuato a giocare la nostra esistenza
Perché il ricordo dall'anniversario in una riunione come la nostra potrebbe sembrare una cosa fuori luogo
In realtà o essere fuori ruolo fosse noi perdiamo il senso della continuità della nostra esistenza
E ci lasciamo perdere
Nel disfacimento in cui oggi noi ci troviamo
In questo documento diritto io non entro nei particolari perché suppongo
Se questa nostro incontro sia una specie di costituente da cui
Iniziare un nuovo modo di lavorare quindi non soltanto uno scambio di opinioni ma soprattutto la fondazione cui ma uno dei linguaggi
E in questo senso
Io credo che il primo punto che dobbiamo mettere in evidenza etiche noi parliamo sempre di crisi propongo verso il nostro Paese
Questo termine e travolgente
Però visita sempre un rilievo soprattutto economica la crisi verrei Formica
Viene trascurata inglese o viene tenuto in disparte ostile nei parchi germanizzata la crisi della cultura
Io credo che dobbiamo rivendicare e questa è una rivendicazione di carattere generale che anche ad acquisire la cultura Silvia un punto fondamentale
Che sia sia messa all'ordine del giorno dibattito nazionale
Che sia a rischio parti del Parlamento all'Assemblea regionale se ne parla nel giornale alla televisione diventi argomento anche nella elaborazione dei programmi
La visita alla cultura rappresenta lo sfascio amento dalle istituzioni culturali non entro nei particolari Motegi dall'università tali incandescenti ma significa anche la crisi ideale
Noi qui siamo uomini di sinistra io sono ottantenne
Ricordo che Perrotta contadini nella lotta alla mafia quando l'abbiamo fatta ed era una lotta di massa
Noi avevamo una idea del socialismo
Era un'idea utopica perché non non ci proponevamo di non realizzare il socialismo la riforma agraria non era socialista
E tuttavia quella idea utopica del socialismo dava speranza forza fiducia consentiva di affrontare qualunque sacrificio qualunque mia forse e.Biscom oggi noi siamo senza più quella stella
Penso alla collana nel mille ottocento e mille novecentottantanove e naturalmente c'è il problema di come la sinistra Silvia un nuovo orientamento di carattere generale
Si crea una nuova utopia
Può sembrare diciamo un assoluto
Parlare in doppia come tema della politica
Ma io credo che se non c'è una idea allontanati dove noi dobbiamo procedere io l'obiettivo che dobbiamo realizzare universalmente riconosciuto
La politica con cognato attività non risolve il palco
Questo è un punto
L'altro punto che volevo tentare il rapporto tra politica e cultura ok e poi di oggi io non parlerò dal dalla cultura per la Sicilia
Parlano parlo invece dal rapporto tra il partito democratico di sinistra per farlo faccio parte
Ci vuole la cosa dobbiamo evidente
Il mio concetto e su questo richiamo cortesemente l'attenzione anche dei dirigenti nazionali
Il mio progetto è che il mambo culturale il mondo intellettuale rappresenta una sezione importante dalla classe dirigente che la classe dirigente nazionale ed alla classe dirigente in Sicilia
Lire classe dirigente sezione di classe dirigente significa riconoscere autonomia al mondo culturale
Cioè la capacità di sapersi autoregolamentare
Ma invita anche che ci sia una funzione dalla politica
Che tratti col mondo culturale come una sensazione già alla classe dirigente
Perché la con un esempio
Alla stessa maniera in ogni di governo si tratta di un rapporto col mondo economico col mondo industriale
Il problema dalla cultura sono altrettanto importanti contro rende l'industria
Ed ero con ovvia perché non ci può essere sviluppo reale del paese Serge sviluppo della delle idee di sviluppo della futura del gruppo dei saperi ora insieme sviluppo dell'economia
Quindi in questo primo punto e una proposta
Cioè primo ruolo del nostro partito loro nostro è quello di avere questa consapevolezza che siamo d'accordo
E di far sì che questa consapevolezza diventi propria nel mondo culturale al riguardo scritto a suo tempo un articolo fanno ma credo che sia un tema di grossa dimensione ideologica sulla quale si può essere anche in dissenso ma io ritengo che questo adesso serve a dare un ruolo importante
Vorrei chiamato il
Gente
è inserita nei significati un lupo riconosceva
Quello fu il momento progressivo dall'autonomia siciliana noi realizzammo allora insieme con il Mezzogiorno concorsi Giggs ma insieme con il Mezzogiorno una rivoluzione che ha trasformato ritardi perché senza le lotte contadine essendo il risultato ottenuto dalla lotta contadina l'abbiamo paziente abbiano non sarebbe stata quella
Però noi abbiamo guardo varie motoria noi non ricordiamo più quasi nulla di questo
Non i giovani dimostranti farlo anche di persone impegnate nella cultura e nella politica
Noi abbiamo fenomeni per cui per esempio si possono anche calunniare i dirigenti del passato senza che ci sia una fetta non entra nei particolari
Allora la raccomandazione che vorrei fare vorrei raccontare la storia
La cultura della storia
La elaborazione dalla storia perché
La storia cinque con ho passato e noi non possiamo conoscere litro eseguite
Se non conosciamo passa
Noi abbiamo perduto la memoria il passato e siamo nei guai nella conoscenza del Paese perché non abbiamo più nessuno avvenuta
Certo ricordare il passato per noi pone dei problemi perché
In questo passato questa storia
è una storia finali come una vasta c'era un grosso movimento politico ed economico
Sociale ma c'era anche la cosiddetta quando è sporca
No impresa rapidamente abbiamo fatto confusione
Tra il buono e il cattivo abbiamo rinunciato sia al cattivo come arma doveroso fare sia vuole quindi raccomando la storia come una necessità
è invece devo rilevare
Che nella politica culturale in generale non soltanto in Sicilia ma in campo nazionale
Praticamente gli storici di sinistra non ci sono più non contano più
Non hanno più la funzione
Propulsive conoscitiva e c'è stata nel passato e come facciamo noi oggi a sviluppare un grande movimento di rotte
è problemi odierni
Se non conosciamo per esempio i fascisti indiane del mille novecentonovantadue novantatré con lui io non voglio parlare e i fascicoli sui piani per il se non conosciamo le lotte contadine del quarantacinque cinquantacinque se non conosciamo tutto quello che è stato fatto nella guerra di liberazione quello che abbiamo fatto per la Repubblica per la costituzione senza preciso evidentemente non possiamo allora la raccomandazione della storia ma anche la necessità e finisco
Neanche
Ma anche la necessità e finisco
Che i problemi della
Della cultura
Della cultura siano considerati necessità nei DS necessitati di intervento e di sostegni così come si crede e si fa per l'economia
Allora la proposta che vorrei fare
Ricordo faccio un ricordo perché per capirsi
Nel mille novecentoquaranta mille novecentocinquantaquattro
Io fui chiamato a dirigere il sindacato dei minatori siciliani
Tesi trovarono in uno stato di sei mesi di salari non pagati
Di una crisi profonda
è uno sgomento il generale che poteva nel tredici
In quell'occasione
Benissimo dei minatori in passato se ne era sempre occupato Roma
Invece la competenza regionale
Propositi alla Regione intervenisse
A sostegno dell'incoscienza Ficara sostegni dei minatori per il pagamento che i salari e questo ha consentito che poi si arrivasse alla fine di questa industria non in modo catastrofico ma in un modo parzialmente sgomberato
Perché faccio questa
Questo questo ricordo
Io credo che oggi l'università siciliana abbiamo già quattro università non più tre e poi abbiamo una diramazione
O dispersione a seconda di come la si voglia chiamare seguì in ogni provinciali è un corso di laurea una raccontando è un processo in corso io non lucrativo era un non mi pronuncio su queste cose ritengo tuttavia che questo sia un processo da controllare
Da guida
Da prendere proficuo perché se noi trasformiamo l'università in una specie di licenza in cui si sono via meno Perigeo si insegna ben che al liceo Sisifo licenza
Allora evidentemente noi non abbiamo fatto Corcos
Abbiamo l'autonomia dell'università
è venuto a questo provvedimento per me inconcepibile perché se non facciamo un sistema nazionale di sistema universitario non si capisce per cosa consistevano il sapere in un paese però si è deciso l'autonomia universitaria e con essa i gettoni di Palermo l'autonomia consiste e alla gestione del tecnico dell'università non ci sono mezzi per lo sviluppo dell'università ebbene la proposta che io faccio per questo ha chiesto di parlare prima è che noi facciamo una svolta sull'università per la Regione Siciliana si occupa di tutto se sorge un piccolo circolo a Villalba sita il finanziamento a Villalba
Adesso c'è la proposta di DTP celebrare il bicentenario
Dell'ammiraglia adesso non in quanto non so quando sia positivo e naturalmente si spenderanno alcuni milioni di Terni l'ammiraglio nesso
E inserisce l'università viene lasciata sola
La proposta che faccio
Ho citato il caso dei minatori proprietaria e forse la proposta è che sul bilancio della Regione
Una parte cospicua e i mezzi finanziari della Regione siano destinati allo sviluppo universitario
Senza di che l'autonomia universitaria sì ridurrebbe Etienne una catastrofe per il nostro sapere in questo io credo che direttori saranno d'accordo e io poi vorrei incontrarli concettuali correndo in modo particolare perché un'iniziativa di questo genere deve essere portata affronta e impegnare la politica a farlo a tutte grazie
Grazie al professor renda la parola alla Magnifico Rettore dell'università di Palermo professore Giuseppe del verso la quale facciamo coralmente un grande augurio e nove congratulazioni per la recentissima rielezione al rettore dell'Università
Senza primarie no voglio sapere sono state arrivare a una battuta era unico candidato era l'unico candidato rimane presso
L'avvocato
Ilaria
Intervengo
Intervengo subito nel merito e cercherò di possibile per evitare di appesantire i vostri lavori però certamente do innanzitutto conto alla proposta che ha fatto il professor arrenda che condivido in pieno
Nell'ottica della creazione già emerso nel corso di alcuni interventi questa mattina di un sistema universitario Sicilia cioè quello che a cui dobbiamo lavorare ma su questo esiste un accordo cioè non è una proposta
Che faccio io ma che facciamo tutti insieme quello che su cui dobbiamo lavorare vettori corsi accademici degli atenei e la creazione di un forte sistema universitario siciliano che sia
E qui mi riallaccio anche a un intervento interventi precedenti in particolare quello che diceva Angelo Capodicasa poche ossa che sia il luogo della dibattito il luogo dell'elaborazione del progetto
Il luogo non solo del pensare ma anche del fare questo questo è un aspetto
Mi permetto di dire moderno dell'università l'Università non è soltanto chiusa nella sua elaborazione e nelle sue valutazioni deve proporsi come strumento di riflessione ma anche strumento di elaborazione nel quale fare convergere alla politica
L'università le università siciliane è una riflessione che ho fatto più volte in questi in questi ultimi giorni va voglio riproporre verrà come elemento di attenzione Mendes le università siciliane in questo momento hanno
Cento sessanta mila studenti ogni trenta abitanti della Sicilia uno un universitario cioè l'università hanno una enorme capacità di penetrazione della società siciliana avendo la possibilità se riescono a elaborare al loro interno strumenti adeguati di percezione di ciò che la società chiede hanno un enorme possibilità di come dire accedere a questi terminali sensibili rappresentati dal dai loro studenti quindi è come dire
Una proposta che faccio a me stesso che faccio come dire a tutto il mondo politico regionale di utilizzare questa capacità di penetrazione non per risolvere un problema specifico elettorale ma per risolvere un problema
Strutturale della nostra società
Noi dobbiamo portare cultura
Nel senso che diceva per dire prima la cultura della solidarietà la cultura della conoscenza solo conoscendo si può effettivamente essere solidali uso il termine amore nel termine nel nel modo in cui lo lo usava per dire Bokassa
Cioè il rapporto con la società vissuto attraverso del laboratorio per la conoscenza ecco le università possono farlo possono farlo possono dialogare virtuosamente con la politica
Io mi permetto di chiedere alla politica tutto era politica anche chi siede in questo momento in qui un maggiore rispetto per gli studenti che rappresentano la politica nell'università troppo spesso io vedo studenti col telefonino in mano che chiedono informazioni e chiedono disposizione troppo spesso io vedo una connessione troppo diretta fra la politica della università che la politica della cultura che non può essere la politica attiva che non può essere la politica di Chigio ma per giorno deve confrontarsi col fare e con l'agire politico la vedo troppo spesso commessa con invece la elaborazione di una politica culturale che qualcosa di diverso non voglio dire se è meglio serpeggia ma attiene a un ambito diverso con cui deve dialogare ma non può essere la stessa cosa ecco io
Mi permetto di dire elaboriamo un modo di convivere di lavorare insieme e lo propongo attivamente lo propongo con buona volontà non non vengo qui per fare critiche ma per era per dire guardate
Che se in questo momento non più del venti per cento di questa enorme popolazione di cui ho parlato centosessanta mila soggetti acculturati
Che si interfacciano con la società se non più del venti per cento di questi soggetti sono realmente poi interessati Allo sviluppo della politica della loro università e anche perché la politica dell'università e come dire troppo direttamente influenzata sul versante studentesco in particolare dalla politica
Io propongo un dialogo un terreno di dialogo positivo in cui ognuno faccia il suo mestiere ognuno svolga il suo ruolo io spero di sopravvivere con questa radio che mi viene addosso
Ancora per i prossimi cinque Musio si potesse abbassare un poco ne sarei ne sarei le sarei grato
Racconti e fatta apposta per accelerare basta spendendo diciamo fisicamente gli oratori quindi
Accelerano per sopravvivere alla mia una lotta per la sopravvivenza o io ritengo ritengo che dobbiamo riflettere e qui mi rivolgo mi rivolgo ai rappresentanti della politica che siedono
A questo tavolo dobbiamo riflettere bene su che cosa vogliamo che sia il sistema universitario non siciliano ma nazionale perché per troppo tempo io ho sentito parlare e ne ha accennato Michele figure di dire la sua apertura ho sentito parlare di una evoluzione Darwin isterica della del sistema universitario nazionale che vada verso l'individuazione soltanto di alcune e università
Particolarmente diciamo dotate attrezzate alle quali fornire un supporto adeguato perché si sviluppino perché crescano perché facciano cultura perché facciano ricerca quelle il modello americano nel resort centesimi universo il tris e poi il resto se non ce la fa se in questo darwinismo in questa gara ostacoli in cui da tempo da tempo bisogna ricordarselo
Si è introdotto questo germe pernicioso della competizione
è stato ricordato lo ribadisco la competizione fra istituzioni culturali e la negazione della cultura si chiama emulazione
è un'altra cosa si chiama il l'avanzare insieme un'ombra un po'più avanti un altro poi segue lo sopravanza di nuovo è un'altra cosa non è una competizione fatta per selezionare i migliori sui quali investire lasciando il resto
Del sistema universitario nazionale nella depressione
Contesto per di più il modello che è stato usato che quello tecnologico
Cioè la individuazione della Università miglioro del sistema migliore perché è più in grado di risolvere alcuni problemi tecnologicamente avanzati un errore colossale perché le risorse del nostro Paese non sono assolutamente adeguate a investire in tanti luoghi del nostro Paese per radere per radere diciamo un progresso tecnologico all'altezza
Dell'evoluzione attuale che è drammatica
Le università della California parlo
Del del luogo della opulenza e della ricchezza dal punto di vista degli investimenti tecnologici le università della California si consorzi hanno per fare uno unico centro di ricerca perché le spese per le grandi apparecchiature sono insostenibili
E noi cosa vogliamo fare vogliamo investire in questa direzione mi pare folle a me sembra che noi dobbiamo fare una riflessione attenta su che cosa significa la cultura nel nostro Paese e qui vengo
Alla all'intervento di Francesco orrenda che ringrazio come sempre per la lucidità delle sue analisi
La cultura del nostro Paese è una cultura ripartita sul Paese le università del nostro Paese sono state le strutture che hanno tenuto viva questa cultura
Hanno tenuto vivo il sapere non soltanto tecnologico l'esortazione alle storie che faceva arrenda la possiamo fare per tutti i saperi cosiddetti delle scienze umane
Per confrontarli con le scienze disumane come diceva con mio un mio amico
Ebbene tutti i saperi umani e disumani devono trovare giusta accoglienza dignità
Di sviluppo all'interno del sistema universitario nazionale questo non significa che siamo tutti buoni tutti bravi si devono distribuire le risorse senza senza attenzione al modo in cui il denaro pubblico viene spesso denaro pubblico va speso con un attenzione con diciamo con rispetto e quindi lo dobbiamo rendere conto di come lo spendiamo quindi la valutazione è necessaria una valutazione severa alla quale il mondo universitario non si sottrae
Ma commetteremmo un errore colossale se continua continuassimo in questa direzione della individuazione soltanto di alcuni poli di eccellenza e non Cicala semi invece sulla necessità di mantenere Alto lo spessore culturale del nostro Paese
Anche attraverso di università io non rivendico esclusività ma rivendico il ruolo dell'università come luogo di elaborazione critica del sapere e di trasmissione perché non stiamo un centro di ricerca
Noi siamo un luogo in quei siamo a contatto con questi centosessanta mila giovani siciliani a tutti loro dobbiamo fornire for informazione informazione dobbiamo essere capaci di ascoltarli
Dobbiamo essere capaci di promuoverli
Giuliano leone diceva i giovani ma questo disegno legge sembra che stia tornando indietro sembra che ci sia un ripensamento ci sia un un come dire modifica un un curvatura di lotta per cui sembra che ci sia maggiore attenzione per i giovani o no i pensiamo adesso ai giovani che entreranno nell'università che costituiranno
La spina dorsale del nostro sistema universitario o quando nel due mila e dodici due mila e quindici l'università si voteranno prenderemo il primo che passa
Prenderemo il primo che passa perché non sapremmo come fare non avremo fatto e qui ci vuole un investimento forte a livello a livello nazionale non avremo fatto una attenta
Scelta dei soggetti migliori più adatti alla ricerca e alla didattica che siano capaci di dialogare che siano capaci di insegnare ma siano capaci di ascoltare i loro allievi
Una formazione alla ricerca e all'insegnamento universitario è necessario va fatta gradualmente che ritengo che sia nostro dovere nostro dovere adoperarci perché l'università mantenga questo profilo prenda diceva poco fa l'università è allo sfascio io credo che le sei vive la stessa difficoltà del Paese non stiamo né meglio né peggio ma secondo me abbiamo le risorse intellettuali per proporre soluzioni e per darci anche nella dita attiva per per proporre proporre ipotesi proporre Progetti sui quali confrontarci
Io
Ribadisco l'equilibrata ripartizione degli investimenti sui saperi
Questo è fondamentale
Fondamentale soprattutto in un Paese come l'Italia che ha un patrimonio culturale immenso e quindi una ripartizione degli investimenti è fondamentale perché ci sia perché le università siano elemento di crescita complessiva complessiva del Paese
Io
Riprendo brevemente anche un accenno al pubblico
Statale e non statale per intenderci ecco io non ho niente in contrario alle iniziative nostra all'iniziativa diciamo del privato che interviene nel nella nell'alta formazione però io vorrei che ci fosse chiarezza
Pure che non ci fosse una mescolanza di ruoli e non è una polemica con Enda quello lì il Rettore Vienna perché è un è sostanzialmente e pubblica finanziata con denaro pubblico quindi
Non è questo ma nel momento in cui l'investitore privato decide di farsi una università ebbene che questo diversità sia sostenuta dalle tasse che fa pagare agli studenti e da ciò che ci mettono gli investitori privati
Se il il pop il lo stato ci mette risorse rilevanti a questo punto si crea un mix assolutamente intollerabile
Contro il quale dobbiamo pronunciarci conferenza io ritengo che noi dobbiamo essere molto fermi su questo punto va bene il privato purché sia privato sul serio
è lo Stato
Difenda
Qualcuno poco fa diceva il livello dello Stato deve essere alto ma ci mancherebbe è questo il punto lo Stato difenda le sue università perché il cittadino che paga le tasse ha diritto di trovare un'università
Giusta ben fatta coerente scientificamente valida e sul territorio professore renda io personalmente ritengo che le università possono purché con adeguati investimenti e quindi insomma assolutamente raccordo la proposta l'università possano ripartisse lusso sul territorio per abbassare questa altissima concentrazione che hanno nelle sedi principali
Purché siano vere università luoghi di ricerca luoghi dove si fa effettivamente un'attività degna di essere chiamata
Di essere chiamata tale e quindi che ci siano risorse anche dal provenienti dalla dalla Regione mi pare un'eccellente un'eccellente idea
Io avevo lanciato l'idea nella precedente campagna elettorale per la presidenza della Regione che si creasse un assessorato all'università e alla ricerca scientifica e tecnologica come è stato fatto in Campania ma come si fa in tutta Europa cioè sono sono strutture assolutamente consuete cioè dare un ruolo politico non una direzione
All'interno di un assessorato un ruolo politico alla all'alta formazione e alla ricerca un ruolo politico perché sia non soltanto il percettore ma questo è certamente importante percettore di risorse comunitarie ma perché sia un elemento politico attivo nell'elaborazione della politica complessiva per la Regione
E per questo rito Marri faccio questa proposta bisogna rifletterci ancora perché secondo me in Sicilia questo è necessario necessario perché la Sicilia cinque milioni di abitanti
Ha una popolazione universitaria ancora in crescita secondo me un assessorato specifico alla ricerca all'università e all'alta e alla alla ricerca scientifica e tecnologica secondo me assolutamente assolutamente necessaria
Io
Concludo dicendo che
Il
Sistema politico regionale e certamente in difficoltà siamo tutti in difficoltà alle università lo sono pure ma ritengo che in questo momento le università siano ancora un luogo
Forte di dibattito un luogo attivo un luogo un luogo in cui si può ancora discutere creare un progetto e sul quale su quale progetto si può lavorare ma siamo pronti a fare la nostra parte grazie
Diamo adesso la parola al professor Tomasello Magnifico Rettore Università di Messina
Si prepari vale
Voi sapete che sopra diciamo a rotazione si può prendere un po'folle a tornare andato in dopo avere mangiato
Si prepari Paolo Emilio Carapezza musicologo un un professore al facoltà lettere Lovers dal Palermo
Pure
Grazie onorevole Capodicasa per avermi dato questa opportunità naturalmente
è chiaro che vi è lo spazio e il tempo solo per alcuni flash nonno ma devo dire è un tema che ho apprezzato moltissimo l'intuizione
La ripresa del dialogo tra la cultura e la politica di fronte alle grandi sfide del Paese anche poi alle ancor più grandi sfide della nostra regione
Quindi io ritengo che sia una
Iniziativa molto meritoria che richiederà ulteriori approfondimenti per ulteriori analisi
Qui la ripresa di questo dialogo deve fare i conti con la rimozione di alcune diffidenza
Diciamolo non ci sono state nei confronti della mondo la cultura non solo nei nei confronti della politica ma anche viceversa perché in realtà e io parlo ovviamente al nome del sistema universitario
Alcune di fiera diffidenze sono affiorate anche degli iter legislativi che ci sono tanti
Che alcune erano ovviamente anche corriere giustificate
E allora qui nel momento in cui ognuno riflette anche criticamente
Sugli errori l'università deve cominciare anche ha già cominciato una riflessione
E quando la Conferenza dei rettori pone al vertice di alcuni problemi quel sistema nella valutazione
Pone al vertice al la come è giusto per un sistema pubblico la rendicontazione di quello che si fa
Di quello che si produce ovviamente in termini culturali tessendo una industria dalla cultura e della formazione
Ecco di fronte a questo io vorrei che
Te lo chiedo ai dirigenti nazionali lo chiedo ovviamente all'opinione pubblica di cogliere questo aspetto forte che la Conferenza dei rettori dell'Università italiana
A molto ampiamente diffuso il volere essere governare un processo di rinnovamento con le università italiane
E qui voglio sottolineare quanto diceva direttore Silvestri noi da tempo abbiamo fatto veramente abbiamo battuto il concetto della competizione tra le università facendo un sistema universitario siciliano
Così come avviene anche in altre regioni d'Europa
Io mi ricordo ricordo da me stesso l'Andalusia è un esempio formidabile di aggregazione di università sapendo che nell'aggregazione c'è il potenziamento sia dell'offerta formativa che della della ricerca ma qui dobbiamo dire in questo momento in Parlamento
Si discute una legge per il riordino della docenza universitaria che ovviamente non mi permetto qui neanche di sfiorare ricordo a tutti che le ha la Conferenza dei rettori a come dire non ha condiviso il testo sempre
Più di sessantadue università italiane tra cui la mia gli organi di governo hanno votato un promozione unitaria
Mi voglio soffermare solo su un aspetto però
Che quello dei giovani l'aveva sollevato anche Silvestri
In questo testo apparso in Senato è scomparsa
La figura del ricercatore dell'assistant professor de chiamiamolo come vogliamo
E si immagina come giustamente può anche essere una massa di giovani che si forma alla ricerca
Che a un certo punto debba poi trovare spazio nel ruolo di professore
Ora ho fatto dei numeri e dei calcoli banalissime non beige necessario essere rettore per farlo
Però o otto cercato di dire nelle sedi opportune che si tratterebbe di far saltare il sistema e di indurre i giovani a lasciare il sistema universitario italiano voglio ricordare un po'a tutti che la ricerca in Italia è largamente sostenuta dal sistema universitario largamente lo sto dicendo in modo esemplare la largamente
è che ancora e diciamo non è storia solo recente
E ancora il la percentuale di PIL che destina
Al all'università quindi alla ricerca e assolutamente inadeguata
Di fronte a questi valori
Numerici a questi numeri è chiaro che la sfida della competitività ora indipendentemente dal fatto che l'università italiana abbia fatto fino in fondo il proprio dovere o non lo abbia fatto
Ma vi ripeto io come la gara stragrande maggioranza apparteniamo ormai ad una generazione che si vuole mettere in discussione
Che si vuole mettere anche se volete come a ciascuno in questo Paese dovrebbe succedere sotto esame
E vuole dire alla collettività questo è quello che noi facciamo per tutto il paese però la voglio dire di fronte a questo è chiaro che in una situazione economica come quella che viviamo o
Riusciamo
Non dico ad arrivare a quel tre per cento dell'Hezbollah ma comunque riusciamo ad elevare questa quota percentuale del PIL
Ho la nostra sofferenza la nostro Gapon come si suol dire rispetto al resto del mondo rischia di allargarsi
Ovviamente
Non mi soffermo molto su queste cose Flash molto gli ultimi due flash voglio il primo
Si parla giustamente e anche la nostra università
A sviluppato
Un processo formativo sulla cultura o per la legalità e sulla lotta alla mafia Università di Messina
Voglio dire che però un punto cruciale soprattutto nel Sud e nella Sicilia
Non nella lotta alla mafia ma anche per quella riscoperta di radici è
Di quella correttezza nella gestione della cosa pubblica e la pubblica amministrazione
E in Sicilia ancor di più e la pubblica amministrazione significa formare dei quadri dirigenti che abbiano il senso del ruolo che svolgono al servizio dalla collettività significa anche lo sappiamo lo hanno denunciato in molti
La Ca'la grave crisi della pubblica amministrazione nel Sud Italia e anche una grave perdita di competitività dello stupro
Lì nasce il modo di sentire pubblico di un cittadino di un dirigente
Beh io mi devo anche dire una cosa io con l'aiuto delle organizzazioni sindacali coll'aiuto dalla comunità accademica fatto un processo di rinnovamento della dirigenza intanto perché le cose non bisogna solo dirle bisogna anche testimoni Arlene il piccolo ambito in cui si sta o che la dirigenza della mia università
Rinnovando la profondamente
Dando conto tra in modo trasparente di caratteristiche di competenza professionale elevata
Ho avuto i miei problemi
Perché non viene accettato e spesso non viene accettato anche da organi che sono insospettabile su questo sa allora o vogliamo rinnovare attraverso la cultura attraverso l'università attraverso il confronto con una serie di organizzazioni che si occupano di questo la pubblica amministrazione se la rinnoviamo
Quindi se riusciamo a restituirle non solo oro nella sostanza ma anche l'immagine l'integrità che deve avere io credo che a molte cose possono migliorare l'ultima e me ne vado ve lo assicuro anche perché qui non si può stare ragione
Tutto si l'ultima è questa e come vedete sono riuscito a rimuovere la tentazione del narcisismo di cui spesso i professori universitari sono un po'traccia l'ultima eh chiosa significa la cultura per la Sicilia
Per una delle cose importanti io appartengo a un settore scientifico tecnologico quindi io dovrei dire trasferimento della conoscenza tecnologica
Per questo c'è anche ci sono alcuni siti privilegiati in Sicilia dove effettivamente ci può essere questo grande rubato
Ma uno è come dire ancora poco esplorato la Sicilia c'ha un patrimonio che di una ricchezza lo hanno detto in tanti
Uomini di cultura di questa terra c'ha un patrimonio che può presentare al mondo e che presenta di fatto al mondo ma lo fa in maniera come dire non organizzata non non completa
La Sicilia c'ha la sua storia plurimillenarie c'ha i resti di questa storia di questa cultura
E la gente affascinata nel mondo da questo oltre che terrorizzata ovviamente io ho girato il mondo mi sono sempre sentito dire Sicilia perché sono siciliano
Mafia e quindi però è anche affascinata
Dai resti archeologici dalle tracce della culture che ci sono state ebbe voglio dire probabilmente se noi riuscissimo tra università come stiamo facendo tra organizzazioni regionali
Tra altri
Enti di cultura a organizzare una serie di percorsi che diano la contezza di quella che è una sicilianità propriamente fortemente ricca certi versi seconda io penso che faremmo un'opera molto meritoria per la nostra terra
Credo che su questo se n'è parlato molto ma probabilmente è stato pochissimo tutto questo fatto ricordando una cosa che
Che tutti quanti sappiamo che questa terra ai tempi di Federico secondo
Avere dava dava cittadinanza ai Bray arabi e cristiani senza problemi
E questo voglio dire credo che sia qualcosa che nessuno oggi ci debba insegnare
In questi di questi tempi per ringrazio per l'attenzione grazie verifico diamo la parola a professore Carapezza e musicologo poi professore Mario Centorrino economista
Como
Io sono un animale frettoloso incapace di reggere quest'altro e un altro non è che un'accusa professore no volevo che qualcuno avvisasse sopra per come per spegnere questo non so come si faccia a Roma ci vuole un tecnico qualcuno
Perché non
Non lo vediamo
Vediamo
Dovrebbe esserci il telecomando non fosse poi possono usurpare il posto di Michele figurati apposta cambiato
Meglio quello del senatore
Io avevo preparato un intervento che si intitola natura e cultura in Sicilia
Esso si sviluppa in sei
Paragrafi
Natura e cultura cultura della natura
Cultura politica cultura scientifica cultura artistica
Con speciali riferimenti alla Sigismondo
è l'ultimo paragrafo si intitola il Paradiso ritrovato
Ho raccolto la sfida di Michele figura e lì che mi ha detto che gli è piaciuta questa relazione proprio per questo non vuole che la legga perché dice tutti i partecipanti sarà sono già forse letta cosa era potranno leggere
Verrà loro distribuita
E mi ha proposto quindi di aggiungere qualcosa di specificare qualcosa allora parto dalla lettura dell'ultimo punto di questa relazione che si intitola il Paradiso ritrovato
Spesso i tentativi di riconquistare il paradiso in base aggiunto Pierre religiose e politiche hanno prodotto l'inferno sulla terra
Secondo a RC von Kleist
Dobbiamo di nuovo mangiare il frutto dell'albero della conoscenza
Per tornare Allo stato di innocenza e ritrovare così il Paradiso
Solo quando la conoscenza sarà perfetta potrà ristabilirsi il regno della grazia
Ma non ci sarà mai perfezione senza di questo
La cultura dunque è una necessità
L'arte una consolazione indispensabile perché ci compensa almeno in parte per la perdita dello stato di natura
Adamo ed Eva in paradiso voluto aetatis non avevano bisogno né di culturale David
Noi invece ne abbiamo bisogno sempre di più questa concezione della conoscenza come un rimedio al male eh socratica
Ed è Christian Julian bendata diceva che la nostra è la società socratico cristiana
Per Socrate tutto il male deriva dall'ignoranza e ha ragione perché
E non la conoscenza superficiale quella che induce alle furberie e ad approfittare per il proprio tornaconto ma la conoscenza profonda fino in fondo
La conoscenza
Dovuta all'amore come diceva Michele per lui era perché se non si ama non si può conoscere fino in fondo ecco la conoscenza
Portata per amore fino in fondo allora questa davvero può eliminare il male
è in negativo lo dice poi Gesù Cristo sulla croce padre perdona Ali non sanno quello che fanno
La conoscenza
E ma la conoscenza profonda
Si può identificare almeno assimilare alla conoscenza teoretica cioè alla conoscenza pura senza uno scopo immediato
Quindi quella della Filosofia quella della matematica
Le altre scienze teoriche
Cioè non applicate
Ne immediatamente applicabili
Per esempio quando Max Planck scopre nel mille novecento la teoria dei quanti e Albert Einstein nel mille novecentocinque la teoria della relatività sul momento non sono applicabili non si pensa a un'applicazione dei rimedi
E però manifestano la conoscenza più profonda
Rendono evidenti gli aspetti più nascosti
Il compito che osserva le chiama il compito infinito dell'umanità consiste proprio nel progressivo approssimarsi a alla verità nel mondo
Questo possono farlo le scienze teoretiche e nell'arte d'avanguardia
Arte d'avanguardia
Ricordiamoci la sentenza miccia
Solo gli strateghi del futuro
Possono essere il rapido quanti del passato
Allora le scienze e tecniche
Teoretiche nell'arte d'avanguardia sono quindi realistiche ed hanno effetti sociali in quanto manifestano e addirittura realizzano la realtà
Possono rifondare la società
Sono dunque tra le attività vitali le so
Sono tra gli scopi della vita
Assieme alla relazione sociale specialmente ai rapporti d'amore sono necessarie di una necessità non funzionale ma finale
Sul timpano del più grande monumento di Palermo del Teatro Massimo sta scritto che l'arte rinnova i popoli e nel rivela la vita
Vanno delle scene il diletto ove non migliori ha preparato l'avvenire
Proprio per questo il finanziamento pubblico di un
Ente che opera all'interno di questo colossale edificio
Impegna cospicuamente le risorse statali regionali comunali deve servire agli scopi di cui dice
Ricorda e ricordo ancora la sentenza diciamo che solo i
Gli strateghi del futuro possono essere rabdomante del passato
Da un programmazione del Teatro Massimo è completamente esclusa la l'arte content
E allora da non è funzionerebbe solo come museo ma non funziona neppure come tale perché non si è capaci di essere rabdomante del passato se non sia strateghi del futuro
La crisi della nostra civiltà è stata
Analizzata in modo quanto mai lucido e preciso proprio nel momento in cui sembrava che grazie ai progressi delle scienze applicate
Fosse giunta al forno
Edmund Husserl negli anni Trenta scrive il suo libero la crisi delle scienze europee la fenomenologia trascendentale
Dice le scienze europee sono state ridotte a scienze applicate a tecnologia sotto il corpo delle Scienze è stato amputato dal suo capo è stato buttato dalla
Filosofia
Gli effetti non si sono fatti attendere noi viviamo in un mondo che diventa sempre più avvelenato siamo sempre più seppelliti dai rifiuti che di cui non sappiamo più come dispacci
Ma c'era stato un altro progetto avanzato negli anni Cinquanta da IVA libici che mirava a uno sviluppo completamente diverso alla durata dei prodotti contro il consumismo
Al risparmio contro lo sperpero di Energia
A
Il rifiuto della ospedalizzazione di ogni minima malattia al rifiuto del tabù della morte
All'accettazione della vita dei figli dei bambini invece che dei cani
E necessaria quindi una nuova prospettiva scientifica una nuova prospettiva industriale una nuova concezione del mondo e della vita ma per finire
Che cosa può fare di la cultura per la Sicilia più che
Aggiustare la scuola
Il vero modo di diffondere la cultura di diffondere la conoscenza e far funzionare la scuola a partire dalla scuola elementare
Che è la base di tutto e in che con questa sciagurata riforma Moratti è stata burocratizzata Pierantonio Costa la competizione tra gli insegnanti
Quello che era la base nella conoscenza è in grave per
Cerchiamo di rimediare finché si è in tempo grazie
Grazie al professor la parola Mario Centorrino docente
Di questa iniziativa a me interessa soprattutto una domanda vorrei soffermarmi su una domanda
La cultura di sinistra oggi in Sicilia cosa della cultura di sinistra in Sicilia cosa può fare cultura di sinistra oggi sì
La tesi che vi propongo e che oggi la cultura di sinistra in Sicilia e una cultura debbo e la prova di questa debolezza diciamo la conferma di questa debolezza il laboratorio in cui questa debolezza si misura e innanzitutto che oggi la cultura siciliana non riesce bene a spiegare il fenomeno
Di maggiore estensione politico in questo momento in Sicilia il GIP Faris
Noi non riusciamo bene capire in questo almeno per la mia sensazione la vorrei mettere a confronto con altri non riusciamo bene a capire questo muove che è un modello molto più articolato della rappresentazione semplicistica che viene dato come modello di clientelismo può è un cliente è un modello di grande acquisizione di consenso è un modello molto diffuso e un modello che abbraccia trasversalmente più oggetti
è un modello che abbraccia trasversalmente più settori è un modello che è riuscita addirittura a monopolizzare alcuni settori diciamocelo con molta franchezza se noi non riusciremmo a capire esattamente che cos'è il GIP Faris come funzione quali sono i suoi punti di forza
E anche quali sono ovviamente le sue criticità le sue debolezze ogni confronto politico finirà con l'essere un confronto politico molto difficile
Perché combattere il buffa ritmo semplicemente criminalizzando Cuffaro non portano ad alcun avviso un
Così come abbiamo visto per altri modelli come il berlusconismo
Una seconda ragione di debolezza ovviamente quando indico queste ragioni debolezza nei depositi indico la necessità di uno sforzo perché questa cultura debole riesca ad essere una cultura può
Il secondo elemento di debolezza e che la cultura siciliana di sinistra non riesce a dopo pulire
Un suo contributo decisivo un suo contributo di qualità alla soluzione dei grandi problemi in Sicilia
Molto spesso vediamo per la cultura in generale non parliamo per la cultura di sinistra finisce qua in una sorta di linea continua aveva pensarsi sui due poli in finale
Cioè una grande estraneità alla politica ed estraneità il problema depone la politica
Oppure viceversa l'altro polo simmetricamente opposto il vendersi alla politica sostanzialmente rifugiarsi in questa ambiguità della figura del tetto in e De Chiara arti disponibile tutto sommato a ogni operazione che possono servire a legittimare scelte culturali o scelte economico
La terza ragione e forse la ragione più importante di tutti
La terza ragione di debolezza il terzo ha carattere di debolezza è stato detto
Già forse conforme diverso la cultura di sinistra siciliano non riesce a trasmettere valori ai John
O se lo fa lo fa con grande difficoltà
Il discorso è Complesso
Andrebbe molto approfondito si potrebbe chiedere il perché di questa sorta di incapacità generale di trasmettere valori Iezzo
Se questa incapacità deriva forse dal non avere provato il linguaggio giusto se questa incapacità deriva forse dall'essere la cultura di sinistra stessa
Come dire senza colori senza valori forti da poter proporre
Certo è che noi il dialogo con i giovani la cultura di sinistra non l'abbia o quando l'abbiamo ho sentito parole dottore Silvestri molto spesso è un dialogo di tipo distorsivo
Diceva il professore Silvestri meno studenti con i cellulari io capivo valere l'indicazione io direi più studenti ter leggevano Marx
Nel università cosa che
Purtroppo salvo qualche eccezione sembra non avvenire
Cosa può giustifica lo dico per ovviamente
Ha ragione
Che cosa può giustificare questa cultura debole
Penso che ci siano tre circoli viziosi lo supera
Il primo francamente è un circolo vizioso del quale io non riesco a farmi con io credo azzarda una previsione di Davis
Tutta l'intera di tutta l'intera cultura siciliana piogge concentrati in questa sa
Nelle sue varie fasi dalla colazione un pranzo o una cena credo che non si riesca a trovare un soggetto che scrive con continuità su l'Unità
Perché non riusciamo ad avere una rappresentazione della cultura siciliana sui Circuiti nazionale
Ecco se pepata ostacolo che cos'è che crea un diaframma che cos'è che impedisce parlo dell'unità come posso parlare di altri giornali a domani nazionali di dare una rappresentazione della Sicilia che non sia necessariamente monotematico
Per carità è giusto che Silvia una rappresentazione della Sicilia con riferimento a dei fenomeni perché non si riesce a dare una rappresentazione complessiva per la cultura siciliana
Permettetemi una battuta irriverente perché la cultura siciliane solo per mille
Lei è un grande Camilleri ci rappresenta Camilleri è unito ora e così via ma la cultura di Camilleri necessariamente e una cultura stereotipata e una cultura che non può esprimere una complessità
Che non può esprimere
Una diversità di boxe
Seconda circolo vizioso
C'è questa cultura debole ma c'è anche una scarsa domanda da parte della voce
Forse noi come intellettuali non riusciamo a mettere in campo un'Offerta significativa un'offerta convincente ma diciamo pure dalla politica ci vengono pochissime domande e quando diceva all'inizio
Il plauso quando sottolineano l'importanza di questa iniziativa lo sottolineava proprio per indicare la speranza che questa iniziativa costituisse un motivo un momento di discontinuità costituisse un momento di inversione costituisse
Un segnale del fatto che questa scarsa domanda cominciava adesso ad irrobustirsi
Terzo circolo vizioso ne ne ha parlato riflettore Silvestre il rettore Tomasello è tutto sommato lo scarso interesse delle istituzioni
Per i centri culturali di centri culturali non sono soltanto le università sono le università sono tantissimi altri centri di cultura alcuni dei quali prestigiosissimi un nome per tutti l'Istituto Gramsci che impasto
Sia in passato pioggia visto nomi illustri della cultura di sinistra misura le istituzioni dal punto di vista finanziario non hanno una grande attenzione per quest'universo
E tra l'altro è stato detto bene dai rettori ma lo voglio ulteriormente sottolineare non si capisce forse non si percepisce che l'autonomia universitaria
Inter Petrarca in Sicilia in un contesto che è debole sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista istituzionale
Piuttosto che essere un'opportunità come è stata pensata da chi l'aveva introdotta diventa una fortissima criticità
Perché molto spesso finisce coll'esporre necessariamente a delle forme di scambio che non sono sempre a vantaggio di un innalzamento
Di tipo culturale
Come si possono rompere questi tre circoli viziosi io dicevo bisogna assolutamente cercare di superare una monotematici tardi rappresentazione la Sicilia e varietà Sicilia la Sicilia
C'ha tanti fenomeni in corso non è soltanto
Una regione di cui esaminare necessariamente è soltanto un tempo
Credo che si possono che si possono spezzare questi circoli viziosi recuperando quello che abbiamo chiamato il ceto più inflessibile
E qua permettetemi una piccolissima sottolineatura
C'era una volta accanto ceto operaio un certo forte di questo forti
Ed era il ceto costituito dai maestri riceva costituito ai professori riducendo costi intuito dagli studiosi di storia patria
Erano questi che trasmettevano valori erano questi gli avevano valori che avevano il rapporto con i giovani erano questi le persone che riuscivano a convincere il giovane a imboccare un percorso ideologico piuttosto che un altro
Da questo punto di vista credo che ci sia bisogno
Di molto cresciuto perché questa attenzione al ceto riflessivo nel tempo è andato via via scemando
E tu ultima un'ultima considerazione e quella la rivolgo al segretario del partito all'onorevole Capodicasa che tra cui bisogna riconoscere l'aver messo in campo delle iniziative importanti
Angelo non pensiamo ad un unico grande
Cerchiamo invece di costruire un programma di fu non investiamo soltanto un gruppo cerchiamo di investire tutte le università tutti i saperi e tutte le specializzazioni
Facciamo nascere questo programma nonno da una riflessione centrale e pensa complessivamente a tutto col solito sistema quel mestiere
Facciamo nascere invece Bach contributi che vengano da centri specializzati che pure ci sono nelle università da saperi che in questo momento
Si sono sono riusciti a costruire qualche contributo più importante rispetto ad altri
Se così posso seguiamo un po'con l'analogia per lo sviluppo non chiamiamolo dall'altro se così si può dire ma cerchiamo di ricostruirlo dal basso abbiamo una grande sfida e finisco oggi è unanime negli economisti dello sviluppo l'idea
Che
La crescita va costruita con la cosiddetta etica a tre parte
Una di queste tre pale d'università l'altra e la politica Laterza e l'industria
Oggi in questa sala
Se presente all'università se presenta la politica manca l'industria manca la cultura indusse ed è per questa Erika preparare necessario costruire un cantiere e recuperare Laterza grazie
Grazie a Bari io lo rassicurò che alla conferenza programmatica che discuterà del progetto la terza palla sarà ampiamente presente partecipe
Adesso diamo la parola al professore ma gemelli docente di storia contemporanea allo vestita di Catania puoi parlare a Cesare Salvi
Continuava a insistere che qualcuno provveda ad avvisare un tecnico non sono venuti dall'organizzazione che c'era in sala
A favolose zavorra
Ho capito mi devo allora attivare io
Intanto si consolidata attitudine a sedersi qua insomma non è poi tanto
Regia di vecchie quattro specialmente per uno ripensava di andare incontro a nove giornate estive arrivano invece
Tecnologia e natura oggi soffre perché per
Intanto dice da fare altro che inizialmente che congratularsi con gli organizzatori di questa manifestazione che mi sembra stia riuscendo bene
E speriamo poi di portare fuori i contributi o comunque le conclusioni di questo discorso in modo che possano diventare qualcosa di operante in questa società ce n'è bisogno
Qual è il ruolo quale può esserlo della cultura e quale può essere il ruolo degli intellettuali qualcuno
Prima più di uno annotato come ci troviamo di fronte a un sfilacciamento e una trasformazione della figura dell'intellettuale in questa nostra società non più intellettuale complessivo alla Vittorini per vero Croce o altro ma specialisti gente che parla
Di così specifiche che difficilmente riesce
Ad avere visioni complesse delle delle cose questo è un dato della società di massa della Società mediatiche moderna e non possiamo cambiarlo possiamo quindi cercare di attrezzarci per lavorare insieme
Che cosa possono fare gli intellettuali entrando possono possono proporre qualcosa possono anche porre delle domande posso anche porre delle listelli nella spesa in qualche caso di ciò che manca diciamo così ma cerchiamo di andare un po'oltre rispetto a questa cosa
La aspetto che mi ha favorevolmente impressionato tanto che sono venuto qua è stato della proposta fatta
è stato quello relativo a questo evidente divorzio tra intellettuali e popolo che c'erano sulle società vivo uso uso questa questa frase alla Asor Rosa non che era molto fascinosa negli anni molti anni fa gli anni settanta ma sicuramente si esprime sinteticamente il nostro discorso
Un divorzio che ha tante che ha tante cause secondo me alcune cause vanno cercate anche nella deriva gravissima che ha preso la politica scolastica in Italia negli ultimi anni
Non solo la politica universitaria alla quasi distruzione incerti aspetti della
Intervento pubblico nell'una serratura pubblica dello della il ruolo del pubblico nell'università ma non è stato detto perché la scuola oggi stranamente poco rappresaglia alla scuola di ogni ordine e grado intendo dire
Anche nella scuola scuola
Elementare media superiore soffre di un malessere gravissimo
Basta
Cercare di guardare un po'del di come va alla scuola oggi la istruzione pubblica è finita si va verso uno spappolamento della della del della scuola con risultati
Penosi con risultati penosi che chiunque faccia il mio mestiere e qui molti lo condividono
Il mio mestiere rimossa che il livello di istruzione negli ultimi anni e fortemente peggiorato e fortemente dei giornali ci troviamo davanti a un'utenza quei centosessanta mila di cui parlava il dottor di Palermo prima
Sono veramente gli in un a un livello di hanno un livello di cultura che è molto indietro rispetto al passato
Con una capacità di trasmissione dei dati di volo e delle informazioni o non parliamo più del sapere critico che veramente diminuita notevolmente
Questo è un fatto grave un fatto grave che si va a coniugare con un altro fatto
Il il
La fine del del sistema dei partiti in questo Paese che possiamo anche non rimpiangere per tanti aspetti ha però procurato un la mancanza di un luogo di confronto tra le generazioni forclusione diversi fra persone di diversa formazione culturale
E questo è un un gravissimo una gravissima mancanza che porta a forme di imbarbarimento dalla Società ritengo poco importa forme ricorrenti imbarbarimento della società da da da cui dobbiamo guardarci
Io ora forse con un usando un paradosso di roche
Dice il rischio del mille settecentonovantanove mila settecentonovantanove successe a Napoli una cosa cioè i giacobini preso il potere il popolo li fece fuori
Cioè il è uno dei massimi esempi di divorzio tra intellettuali e popolo no
E devo dire tutta la identità tutta la la la la
La la la formula o gli sforzi della democrazia italiana da allora in poi da cuoco in poi diciamo sono stati volti a evitare che questo accadesse compresi grandi dirigenti del l'ex partito comunista e dirigenti meridionali Amendola per esempio nonché che ne pensasse su altre cose era uno lavorava molto su questo
E che hanno sempre avuto questo grande problema come problema centrale
E sì risolvere il problema in un modo cioè attraverso la attraverso il confronto attraverso la
Partecipazione attraverso la capacità di far partecipare tutti alla politica attraverso appunto questi su queste strutture che i partiti politici dei massi
Che oggi non ci sono più possiamo non rimpiangere li possiamo non pensare di ricostruirli perché i contesti sono diversi dobbiamo necessariamente porci un problema
Di ciò che significa agire in una società dove non c'è quel tipo di strumento e dove necessità ritrovare elementi di confronto elementi di confronto che devono essere necessariamente fondati su forme identitari certamente nuove sulla ricostruzione di elementi della memoria
A questo proposito mi ha veramente impressionato sentire qui
Poco fa da un intervento poco fa come ha pronte si voglia celebrare l'anniversario del del dell'ammiraglio Nelson una cosa vergognosa
Cioè l'ammiraglio Nelson non solo è quello che cannoneggiare Napoli dico in quella occasione prima citate nel mille settecentonovanta euro e quello che indica l'ammiraglio Caracciolo e quello che si prende quella terra le impronte
Che è stata è stata questa vicenda il sindaco reclusione vuole dire è stata la vicenda di Bronte la vicenda della della Tuscia di Bronte è stato un elemento identitario della democrazia in Sicilia
Ma non solo dalla democrazia socialista
Alla democrazia in generale cioè lei si sono svolte
Dal dalla dall'Ottocento in poi le più importanti lotte per la terra dove si è stato una specie di università di governare per i dirigenti politici del sindacato dei partiti di sinistra dei partiti democratici
Andare da da dai fasci in voi
è stato un un luogo centrale della della della costruzione della memore delle del e noi andiamo a pensare l'inglese si conoscono solo sì riguarda regole certe
La la la la linea la linea nella continuità della reazione di questi e quindi questo è un elemento assolutamente importante davanti a cui ci troviamo come elemento di sbandamento diciamo per esemplificare alcune cose
Bene
Un'altra aspetto di questa di questo divorzio di questo frazionamento della della nostra società si vede nella manifestazione cosiddetta di autonomismo che si è avuta nelle recenti elezioni catanesi
Differenza tra faccio lo storico di mestiere potrei dilungarmi intrattenervi sulla su ciò che significa la su giochi quindi cosa consiste la differenza tra questo autonomismo all'autonomismo
Quello della Regione Siciliana studiato innanzitutto dal renda da me e da altri amici eccetera ma va be dire ve lo risparmio tranquillamente vi dico invece che sarebbe giusto recuperare anche questa memoria
Sarebbe giusto recuperare questa memoria e per finire per fare anche una proposta concreta che ritengo possa essere anche un una proposta
Che che viene fuori da questa nostra adesso non sull'incontro vi ricordo una cosa strana che farà forse impressione a qualche parente prossimo di qualcuno dei dirigenti qui presente
La regione Sicilia che è sicuramente una delle più illustri regione a statuto speciale per popolosi tale per tradizione politica per primato anche temporale eccetera eccetera
A sessant'anni dalla sua Fondazione non ha quasi sessant'anni non ha un archivio
Cioè fra Regione Sicilia non ha uno strumento come dovrebbe avere per legge stiamo attende non ha un orso ponendo nel quale possa essere contenuta la sua memoria la memoria di ciò che ha fatto ora questo è una cosa molto grave di quello un paese civile e e tra le cose che è un un un'assise che si occupi di cultura e si di cultura e politica della caccia tra cultura e politica dovrebbe secondo me occuparsi dico far qualcosa per far presente questo elemento del tuo
Per da portare avanti e tuttavia e concludo telegraficamente
Un'altra cosa identità memoria sono così importanti ma io spero che non vengano intesi come fatti esclusive di chiusura rispetto al mondo che ci circonda
Riprende a memoria devono essere merci di scambio elementi strumenti di scambio con quanti sì affacciano in questo mare Mediterraneo che non è affatto un mare di pace come si sperava che fosse mai un mare di conflitti
E nel mezzo del quale siamo e siamo un luogo di transito un luogo in cui si può anche avviare l'idea del del del confronto con gli altri
Ricordo che se per esempio uno studente a proposito di cultura un un laureato extracomunitarie vincesse un
Un dottorato di ricerca non può avere una borsa di studio ma perché extracomunitario
Nel nostro sistema
Universitario e questo per esempio è una cosa interessante a proposito delle enunciazioni che si vanno facendo sulla vocazione meridionale della Sicilia
Quindi appunto idee nella memoria necessariamente come elementi di apertura come un riconoscersi per riconoscere gli altri
Anzi ore diamo la parola Cesare Salvi
Così preparare il professore Giovanni Fiandaca
Però
Questa
Bella iniziativa del partito siciliano che
Sicuramente avrà un seguito che ne rispetti le caratteristiche iniziali
Ha questa caratteristica
Far parlare il mondo della cultura è stato già detto da i nostri interlocutori amici e compagni di questa mattina
E spetta certamente hanno voi molto ascoltare
Io ho cercato di ascoltare i preservativi e ho sentito molte cose interessanti
Fra le tante vorrei provare a prendere un filo conduttore ci siamo sentiti molto dire chiedere alla politica
Valori un'identità memoria
Ruolo dei partiti ruolo di una politica nazionale
Ho preso tanti appunti dal professor Romano in poi ma tanti tanti ne hanno parlato
E questo diciamo va un po'in controtendenza con una certa idea e anche con una certa pratica della politica
Chi ha prevalso in questi anni
E mentre ascoltavo queste riflessioni
Il pensiero andava anche a un dibattito solo apparentemente diverso
In corso nel nostro Paese non solo
Il ripreso dopo
La terribile giornata di Londra
Il discorso sul relativismo etico sulla necessità o meno che una democrazia abbiamo una fondazione su valori e non solo sulle regole e su procedure
Gustavo Zagrebelsky e l'altro giorno in una delle persone che con maggiore attenzione finezza e profondità riflette su questi temi riproponeva la questione
La democrazia e senza contenuti e senza regole o è qualcosa di più di questo voleva avere un fondamento oltre questo
I nostri padri costituenti diede una risposta a questo problema
Quando nell'Italia che usciva dalla dittatura dalla guerra dalla Resistenza si riunirono per definire la costituzione della nuova repubblica della nuova democrazia che si veniva a costruire si resero conto che non passavano regole procedure delimitazione di poteri meccanismi e nemmeno le garanzie dei diritti pur così importante
Ci voleva qualcosa di più
E credo che fu per questo che la nostra Costituzione si apre all'articolo uno quando si dice l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro
E si si resero conto di una fondazione valoriale era necessaria
E la provarono insieme
Perché come sappiamo l'assemblea costituente fu scritta con un'intesa
Fra le grandi forze politiche che rappresentava una novità storica per l'Italia anche al di là nel periodo della dittatura cioè una protagonismo una partecipazione delle masse italiane escluse dalla storia
Italiana dallo Stato e delle istituzioni
Le masse cattoliche per il modo con cui fu formato all'unità le masse operaie per la ragione che l'avvicinamento del movimento operaio al potere fu drasticamente interrotto in Italia diversamente che in altri Paesi dalla dittatura fascista
Bene noi veniamo e non solo in Italia
Questo credo che sia un problema che riguardi tutto l'Occidente certamente tutta la sinistra europea
Veniamo da più di un decennio
Nel quale si è ritenuto invece che il fondamento valoriale
Della democrazia e per quanto riguarda la sinistra il fondamento di una certa storia una certa tradizione in certe radici sociali non fossero più necessari
Appartenessero al passato
Neoliberismo
L'americanizzazione la personalizzazione della politica
Per cui oggi e il tema non riguarda solo la sinistra è solo la Sicilia
Ci si arriva a interrogare sulla necessità di ridare un'identità valoriale che viene riproposta in termini assolutamente nuovi nella tradizione costituzionale moderna pensiamo a discorsi che si fanno a destra
Quelli dell'identità cristiana quelli degli atei devoti i quali avverto un problema
Che cioè il neoliberismo la politica personalistica non sono in grado di dare un fondamento valoriale che è necessario ma non volendo individuarla in quella che è stata l'identità in particolare dell'Europa
Pace e coesione sociale e democrazia cercano di trovarlo altrove
Con un'operazione di petto singolare sul piano istituzionale e politico perché nessuna delle costituzioni moderne che si è data l'Europa
Se mai posto il problema di identificare in una fede religiosa il carattere identitario di quel tipo democrazia
E credo che questo discorso non sia rivuole di collegamenti con quello che abbiamo sentito questa mattina con quello che ci siete venuti a dire su versanti e lungo prospettive diverso
Il Cuffaro istmo
Che cos'è il Kufa ritmo io non sapete meglio di me però mi faceva riflettere Centorrino che cos'è se non la riproposizione in termini nuovi di un vecchio sistema di potere
Nel quale il patto fra il politico e il cittadino è un patto di convenienza reciproca
E un blocco sociale si riforma intorno all'idea
Che anche quella del politico ad una carriera come le altre
E quindi non bisogna andare troppo per il sottile su come il politico vive su quanto guadagna su che rapporti ha ma deve dare un ritorno al suo elettore un ritorno il meccanismo di consenso
Questo nodo c'è non sarà facilissima mente sciolto se non ci saranno come anche il il dato di Catania dimostrato se non ci sarà una capacità di dare segnali diversi anche rispetto alle risposte che sono state date in passato mi per sua deriva la riflessione che è stata fatta sul voto catanese non è più quella la strada
Rispetto alla quale si possa dare una risposta di segno diverso
C'è un serve un nuovo fondamento di valori
Serve un nuovo blocco sociale
Serve un nuovo ruolo e soprattutto una nuova pratica dei partiti che della politica
E allora cultura sapere forse come parola che unisce insieme
La necessità della ricerca e dell'innovazione per il pensiero competitivo
La necessità di dare conoscenza e formazione ai giovani ma anche forse soprattutto e più di questo una conoscenza un pensiero critico un giudizio valutativo sull'esistente
USA poi un sapere che però per la sinistra credo non possa essere superato dall'altro dato l'altro grande componente che il lavoro
Io ricordavo prima con la Fondazione costituzionale della democrazia sul lavoro
Disoccupati
Chi ha il lavoro regolare teme di perderlo però i precari il lavoro nero
Queste persone carne e ossa che guardano alla politica tutta la politica
Con un occhio di estremo e drammatico disincanti
Che sono io credo sono stati il luci dalle promesse del berlusconismo il terreno di consenso politico di una certa idea di una certa destra
Che si mischiano di essere ancora oggi il terreno di sostegno del vecchio sistema di potere che si riproduce nel versante che qui è stato efficacemente definito del CUF Rismondo
Ci sono ricette immediate evidentemente non ci sono però in questa una direzione di marcia perseguire certamente dice
Un rinnovamento della politica
Nuovo ruolo un nuovo modo di essere dei partiti che cerchino di essere pur conservando la loro necessarie professionalità sempre meno ceto politico e sempre più aperto il riscontro nel rapporto un quello che si muove nella società e qui il nostro Mezzogiorno una grande alleanza fra sapere e lavoro
Per chi lavoro ce l'hanno soprattutto per chi lavoro non ce la o cioè la precario o c'era nero e che oggi nelle periferie urbane del Mezzogiorno vive nella disperazione
E nella drammatica alternativa francese cedere alla disperazione eccedere nelle diverse varianti nelle quali questo è possibile ed accade alle lusinghe per potere criminale
In tutte le sue varianti dall'adesione alla partecipazione all'organizzazione a tutte
Quello quello scalare fino alle zone grigie non tanto del rapporto fra politica e malaffare
Dare una speranza di cambiamento vera effettiva e il nostro compito il nostro compito partire evidentemente dalla sfida decisiva del prossimo anno
Che potrà essere vinta io credo che lo sarà in Sicilia in Italia
Ma che sarà poi l'apertura di una fase nella quale la vittoria vera dovrà essere consolidata che cioè quella speranza di cambiamento questa volta si adempiuta fino in fondo
Un altro senatore Salvi
Diamo la parola al professore Giovanni Fiandaca docente di diritto penale all'Università di Palermo
Simile a fare
Il
Padre Giovanni notare direttore dell'istituto alla formazione politica Pedro a rubare
Non mi è facile
Nello spazio ragionevole di un intervento dire tutte
Le cose non necessariamente pensieri cioè tutte le cose che mi verrebbe da dire
Non soltanto con le armi fredde della intelligenza ammesso che io avrei possegga dello studioso
Ma anche con aprire un certo tasso di passione se possibile con quel tipo di di passione che nel corso degli ultimi anni
Ma un pochino animato il mio impegno politico non il mio impegno politico partitico ma il mio impegno nell'ambito
Della cosiddetta società civile con spirito se vogliamo un pochino arrabbiato guastafeste sarà un proprio rompiscatole
D'altra parte credo che
Un pizzico di passione l'ho sempre mantenuto scusate il riferimento personale anche nel modo di fare e di continuare a fare il mio mestiere di professori
In uno lo splendido
Scritto conferenza recente Jacques Derrida il compianto filosofo francese scomparso da poco dal titolo emblematico all'università senza condizione
Ricordava come il termine professore viene dal verbo di origine latina professare e professare significa fare professione di in qualche modo fare un atto di fede una testimonianze
Ma io credo che
Non c'è questo aspetto lo lo sento come molto vicino personalmente mi coinvolge credo che si tratti essenzialmente di questo il giorno nulla di originale cioè il pensare il continuare a sentire che la conoscenza il sapere
Sono un importante strumento anche per incidere e trasformare la a
Si tratta se vogliamo di un modello politico culturale che potremmo ancora definire neo illuministico
E che nonostante tutto Pirelli è sotteso
Alla all'incontro di oggi se piglio siamo sul serio
Certi pessimismo e culturalmente in voga
Di matrice post moderna non solo dovremmo parlare
Quindi il tramonto fine dalla politica anche se con un punto interrogativo di politica perduta per richiamare alcuni titoli dei fortunati liberi ma dovremo anche parlare quest'altro titolo una di un libro di un autore inglese di pessimismo culturale
Per alludere appunto ad uno stato di profonda depressione Grassi ore di profondo degrado degli intellettuali della cultura che si traduce appunto in decadenza intellettuale e decadenza morale per cui da questo punto di vista come anche emerso nell'ambito di qualche intervento
Si possono volendo anche
Il rinvenire dei messi tra la decadenza intellettuale la decadenza morale la questione morale
Pigliando sul serio tutte tutti questi atteggiamenti pessimistici che Pera che come ovvio ben trascendono i confini del nostro Paese e a maggio ben e ben trascendono i confini Sicilia
E potremmo dire che in questo panorama
Anche perché siamo sempre pessimista un po'masochista e cioè in Sicilia quelle cose dovrebbero andare ancora peggio
Se così fosse e allora noi qui
Ci saremmo incontrati per prenderci in giro non solo non ha senso cioè non ha se non avrebbe senso che la politica venga chiamata al capezzale che la cultura venga chiamata scusate al capezzale una padella politica perché anche la cultura
è ammalate
E allora se due sono gli ammalati la politica la cultura ci vuole un medico terzo che qui verosimilmente non è presente
Io sono convinto che la cultura sia ammalata che la cultura pure siciliana sia amaranto oltre alla politica naturalmente che ammaloratissima
E sono sono convinto che sia ammalata anche in modo Paul particolare la cultura universitaria
Nel nostro Paese e in Sicilia dobbiamo avere il coraggio intellettuale di dircelo specie in una sede come questa perché il coraggio intellettuale e anche con politico
Si sono dette tante cose sui problemi già dell'università soprattutto attraverso grazie all'intervento dei retto ma in rettori avendo una carica istituzionale
Debbono essere sempre un pochino più ottimisti nel contiene diagnosi sull'esistente
Anche il centrosinistra a grosse responsabilità culturali rispetto al degrado dell'università nel senso che non ha certamente provocato la crisi delle istituzioni universitarie italiane siciliane ma ha contribuito certamente alla cravatta
Grazie a quella mitologica illusoria riforma
Del tre più due che ora starebbe per essere ulteriormente deformata le istituzioni universitarie italiane siciliane anche grazie alla tendenza alla diffusione nel territorio anche se la diffusione del territorio non è di per sé una causa univoca
Si sono sempre più trasformate in Emporio grandi magazzini che offrono
Saperi mediocri a basso costo
L'università è sempre e tutt'al più quando ci riesce una istituzione che trasmette saperi modesti sempre di meno una istituzione
Produce veramente conoscenza e cultura e non lo dico nel senso di escludere soltanto che non produce ricerca ad alto livello
Cioè mediamente neanche Sempre produce informazione e conoscenza ad alto livello
Tutto questo mi mi preoccupa mi preoccupa molto e mi fa soffrì
Si chiama l'attenzione
Per concludere il riferimento all'università su di un fatto che anche oggi su di un dato che anche oggi è emerso si è detto da parte dei vettori dobbiamo pensare alla creazione di un sistema universitario siciliano forte
Benissimo
Oggi la all'università in Sicilia ci lancia una sfida concreta
Circoscritta prima di parlare di rifondare tutto il sistema
Universitario circa c'è la quarta neo
Università di Enna di recente creato come quarto Polo universitario autonomo
Ho questa la creazione di questo quarto polo ci lancia una sfida
Lancio una sfida non soltanto ai professore siciliano mancia lancia una sfida al forza culturale che al forze politiche più in generale e in particolare direi dato il mio orizzonte di riferimento alle forse politico-culturali progressiste
Perché è una è una realtà anti rischio
Nel senso che voglio per l'Arena perché voglio parlare di cose concrete perché
Enna e di fronte a un bivio
Ho evolvere o verso un modello sperimentale di università nuova e d'avanguardia capace di distinguersi rispetto ai tre vecchia teneri pachidermi preesistenti della Sicilia per la specificità
E la novità delle offerte formative in una prospettiva all'avanguardia
Anche in una come sarebbe scalabile e come sarebbe nelle intenzioni in una prospettiva sovranazionale eredi dialogo culturale di tipo euro-mediterranea il corpo aiutiamo
E ha realizzare questo salto qualitativo che per le conserve per consentire questo
Il sistema politico siciliano in particolare le forze progressiste debbono vigilare creare sinergie oltre all'impegno dei semplici Studios oppure per il rischio queste la la faccia negativa che non era
Che anche Enna nonostante tutto il discorso che facciamo sulla sistema universitario siciliano ingolfa
Verso una tipologia di mediocri Simo micro ateneo di provincia col pericolo concreto di essere gestito con metodo clientelare se non proprio familistico quindi guardiamo quando parliamo di istituzioni universitarie
Anche a realtà specifiche
Concrete naturalmente io mi auguro e sono disposto a mettere tutte le energie disposizione del progetto
Che una via l'esempio di qualche cosa di nuovo anche perché i miei studenti ennesimo dove da tre anni io insegno come supplente fa come professore di Palermo non meriterebbero questo trattamenti
Sono forse intellettuali e morali
Freschissime
Non disincantata
E intellettualmente attrezzate a tal punto che al confronto mi sono sembrati anche giovani di particolare vivacità intellettuale rispetto palermitana
La politica ha un dovere etico
Cultura politica oggi significa avere rispetto
Impegnarsi per promuovere le migliori energie intellettuale morali delle giovani segnalazione siciliane che esistono ed esistono ad altissimo livello
Naturalmente quando parliamo di cultura
Andiamo al di là della cultura universitaria è stato è stato detto e quindi dobbiamo preoccuparsi non soltanto di individuare i soggetti culturale che possono fornire un contributo alla politica con l'ottimismo dalla volontà respingendo anche se fossero in parte vere suggestione tentazione post postmoderno e trarre cadenza irreversibile
Che tipo di cottura abbiamo bisogno ma direi banalmente esili che girando una distinzione pirandelliana trascrittore di parole titolo e scrittore di cose direi che abbiamo bisogno una cultura non di parole ovviamente ma di cose
E dicendo cultura di cose non alludo soltanto ad una presunta esigenza di privilegiare i saperi
Di tipo tecnico scientifico
Dicendo culturali cosa corre anche riferirmi all'universo umanistico e al mondo delle e scienza sociale
Mi piacerebbe ad esempio che gli scrittori siciliani gli artisti siciliani
Sì acquisissero la capacità scusate se sono forse brutale in questo mio giudizio di diventare interprete intelligente del realtà che stiamo vivendo perché chiedo provocatoriamente manca per esempio un romanzo sulla mafia degno di questo nome
La letteratura ha rinunciato
Al ruolo per dirla con Milan Kundera che ravvisa in questo lo scopo del romanzo
Di essere l'ultimo osservatorio dal quale si possono abbracciare la vite umane nel suo insieme probabilmente un vero romanzo sulla mafia
Ci aiuterebbe a capire molte più cose dell'ultimo saggio pubblicato dalla Molino in materia alti mafia e di e di tipologie di mafia
Mi piacerebbe è un punto che è già stato ben sottolineato da
Da da Mario Centorrino
Mi piacerebbe che i sociologi e i Prodi e i politologi nostrani specie quelli di vocazione progressista invece di scrivere libri su libri sia pure commentando il grande Max Weber o altre grandi figure
C'è un tassello con loro sforzo di indagine anche con un taglio empirico a capire meglio a capire meglio di quanto non l'abbiamo capito fino il c.t. Faris
Paolo siamo all'alba non l'abbiamo elevato
A sistema a sistema di potere per capire però anche una cosa non soltanto perché il Coffa RIS mo'ottiene tanti voti pure essendo eticamente impresentabile va benissimo
Io ho un'altra preoccupazione
Mettimi per Meredith mettere in evidenza e non e e non me ne voglia nessuno
Anche la possibilità che esista un conformismo come dimensione antropologica
O dimensione culturale che rappresenterebbe da questo punto di vista una variante sicuro del berlusconismo
Secondo certi
Diciamo prospettazioni anche elegantemente oggi intelligentemente prospettate dal professore Iacono nel rapporto tra ethos legge e regole cioè mi chiedo lo dico molto provocatoriamente ma siamo sicuri che questo conferiscono come
E dimensione antropologica non sia proprio anche di parte del popolo del centrosinistra siciliano se le cose stessero così viene
Se le cose stessero così il problema non sarebbe non è soltanto quello e la cosa ovviamente si complica il problema non è soltanto quello di
Superare il metodo clientelare di fare politica il processo di rifondazione culturale antropologica diciamo sarebbe dovrebbe
Cominciare molto più ab imis molto più in profondità e questo richiamerebbe anche alla responsabilità
E non solo i politici e professori universitari ma tutte le agenzie di formazione socio col socio culturali la per il Sicilia
Il discorso sarebbe purtroppo comunque
Auspicherei una cultura di cose cioè che ci consente che consentisse che gli economisti i politologi approfondissero meglio in Sicily nessi tra problematica dello sviluppo e rinnovamento delle classi dirigenti
Un economista come Gianfranco Viesti ancora di recente ha messo in evidenza come la questione dello sviluppo siano sotto certi punti di vista sopra siano questioni che attengono soprattutto al rinnovamento del classi dirigenti nei diversi contesti locali e quando mi riferisco all'esigenza inderogabile del rinnovamento le classi dirigenti penso non soltanto alle classi dirigenti politiche evidentemente ma penso alle classi dirigenti economiche è tecniche
Credo che in questo orizzonte escluso sadico cosa poco interessa come e credo che anche in questo orizzonte si inserisca la questione morale
Come sappiamo la questione morale e che apertamente richiamata nella nella lettera di invito
Cioè credo che tutti siamo d'accordo che la questione penale per morale non può essere ridotta a una questione penale e giudiziaria ma la questione morale e al tempo stesso una questione politica ed una questione culturale
Lo è certamente nei casi in cui il comportamento illecito
O il comportamento eticamente censurabile dell'uomo politico
Non è un comportamento sporadico non è un comportamento isolato
Ma è il riflesso necessario
Di un modo di fare politica quand'è un riflesso necessario
Di un logica di sistema
Da questo punto di vista
Io credo che oggi la questione morale oggi coinvolga vada estesa
Al problema non solo della legalità o moralità
Degli oli pontifici ma va estesa al problema della competenza e della preparazione degli uomini
Politici una politica sciatto e superficiale non fondata su conoscenza e altrettanto immorale di una politica che viola il Codice
Penale
Anche nell'ambito del centrosinistra
Da da alcune parti si mette in evidenza il rischio di enfatizzare troppo la questione morale
Si dice che bisogna evitare di trasformare la questione morale
In questione moralistica
E bisogna essere
Realistici cioè bisogna avere un sano realismo sano realismo che significa un sano realismo porta
Oggi
Mi dispiace ma certo non sono il primo a rilevarlo
Che i confini tra realismo e ricerca del consenso da una parte questione morale dall'altra sono come tutti sappiamo
Con figli molto fluidi è molto sdrucciolevole
Certo bisogna evitare il moralismo ma non soltanto perché non porta voti ma perché il moralismo non è uno strumento di risoluzione di problemi politici economica economici e sociali
Risalente
Bisogna evitare il moralismo perché non è strumento risolutivo dei problemi come bisogna evitare il giustizialismo
Come bisogna evitare la di declinare la questione mafiosa in termini prevalentemente morali o in termini giudiziaria
La Conferenza di aprile meritoriamente realizzata dai DS sulla mafia per commemorare
La Torre aveva
Un obiettivo e credo che questo obiettivo sia ancora fermo
Fare in modo che la questione mafiosa torni a essere una questione politica e io aggiungerei torni ad essere una questione politica che culturale
Questo significa ripensare l'Antimafia
Come sappiamo nell'ambito di una rinnovata visione del mezzogiorno e viene se già regalità e modelli di sviluppo
Secondo proprio quella prospettiva politico criminale dei politico politico politico culturale emersa ad aprile
Cosa sta facendo farà la cultura di sinistra cosa faranno i DS cosa faremo insieme ai DS per tener ferma all'impegno per tenere ferma
L'impegno assunto in quella conferenza
Promuovere una nuova cultura politica significa tener dietro a quell'impegno e cominciare tradurre in atto
Il significato di una riappropriazione
Della questione mafiosa da parte della politica evitando che l'impegno antimafia delle stesse politici si riduca la frase mi tradisce l'ha detta Nichi Vendola approvato essi a semplice protesta
Dell'impegno dei magistrati nelle aule di giustizia fare antimafia
Da parte del politico non significa proseguire l'azione del magistrato aiutarlo in forma impropria significa affrontare la questione mafioso in termini politici
Con tutto il rispetto e tutto l'aiuto che si deve dare i magistrati ma sono due cose completamente diversi evidentemente è ancora più difficile affrontare la questione
Mafiosa intermedi politici
Esigenze di rinnovamento della politica mi avvio alla conclusione di questo forse mio sconclusionato intervento esigenze di rinnovamento della politica significa anche
La cosa per ovvie ragioni mesta particolarmente a cuore tenere conto oggi ma tenere conto in senso vero non in modo strumentale
Di tutte quelle esigenze di tutti quei bisogni di tutti quei assecondi tutte quell'aspirazione che oggi ruotano attorno al per la vittima della cosiddetta
Democrazia partecipativa e che oggi si concentrano nel dibattito sulle primarie
Primarie vere si metterebbero seriamente in discussione le tradizionali forme partito e fare primarie vere
Significherebbe passare anche su questo su questo piano dalle parole ai fatti dico subito che non sono assolutamente soddisfatto del modo
Col quale il dibattito sulle primarie si è finora svolto sia a livello politico sia nei giornali e questa mia insoddisfazione
Si riferisce sia al versante dei partiti politici sia al versante della cosiddetta Società Civile nessi creerà
Cioè
Le esigenze oggi che si agitano dietro il concetto era parole di democrazia partecipativa siano esigenze di lusso che riguardano non il popolo siciliano vero ma soltanto gli intellettuali il significato chic il radical chic o i movimentisti
Di via Libertà stiamo attenti perché credo che del problema e la partecipazione si fa anche carico il Coffa rischi
Solo che il Coffa risma a una sua diciamo concezione pratica
Della partecipazione
Cioè nel senso che si traduce in un rapporto personalizzato
Molto personalizzato tra politica e cittadini non il lettore in un'ottica di conoscenza e di scambio ravvicinato scambio direi clientelari affettivo suggellato dal bacio
Totò Cuffaro
E a modo suo molto vicino ai suoi cittadini
Non è facile contrastare
Tutto questo contrapponendo un modello sanno maturo e civile
Di democrazia partecipativa non posso qui per limiti di tempo affrontare tutto il complesso e anche aspro tema nei rapporti tra partiti società civile in questo momento
Credo di concludendo di potere dire credo che possiamo essere d'accordo che oggi sarebbe sbagliato sia ritenere
Le sedi a utente che della vera politica sono rimasti i partiti sono tratti tradizionale sia sarebbe sbagliato sostenere la tesi opposta
Che la novità si trova fuori dai partiti tradizionali vorrei soltanto che quando si parla di democrazia partecipativa si prendessero le cose sul serio cioè allora vorrei non avere l'impressione che quando le forze politiche o partitiche in Sicilia
Parlano di primarie e di democrazia partecipativa
Lo facessero con una ottica prevalentemente strumentale
Cioè Allo scopo di conseguire attraverso l'eventuale esperimento di primarie
Una sorta di legittimazione posticcia in forma retorica da parte dei cittadini
Discendente di candidature operate con i soliti metodi se dobbiamo fare primarie in Sicilia non è necessario che ci sia come condizione indispensabile della loro credibilità la contrapposizione tra candidati espressione dei partiti e candidati espressi dalla società civile
Credo che tutti invece pretendiamo qualche cosa di diverso cioè che ci siano candidati veri anche se espressi dalle sole forze politiche che rappresenti no non soltanto profili di personalità diverse
Ma anche che presentino sensibilità politiche e programmi diversi
A prescindere poi dal pregiudiziale diverso tasso di moderatismo codici arrabbiatura che si presentano scusate questo che può anche apparire uno sfogo
Adesso diamo la parola grazie a Giovanni Fiandaca la parola al a Padre Giovanni notare che abbiamo detto essere direttore del centro a Roubaix di formazione politica si prepari il professore Saitta separano dalle mi consenta un attimo Ray pare un una un punto dei lavori per notare posso prego prego allora vediamo i seguenti iscritti a parlare leggo anche perché può anche darsi che ce ne sia sfuggito qualcuno nella concitazione dalla mattinata
Ma anche perché ognuno si possa programmare
La diciamo la sua permanenza abbiamo il prossimo salita docente diritto costituzionale successiva punto economista prosa Sant'Angelo proprio Torres Palermo la spina docente di Scienze economiche dalla comunicazione salvando correttore da colore Gioacchino Lanza Tomasi
Nostro non c'è bisogno rilievo anche il professore villa duecentonove sta al Governo Pippo campione del centro di geografia economica dove sta il Messina Pasquale Scimeca regista cinematografico Marcella Croce Franco Andaloro ricercatore ICRAM professore Licitra
Docente direttore di un importante centro
Di di ricerca applicata nel settore Aprilia lattiero-casearia Carlo Bo marito ricercatore Enea Silvio Benedetto pittore che ci ha fatto maggiori questa sua opera che sarà in distribuzione alla fine dei lavori quindi diciamo i partecipanti
Poi Alessandra Siragusa dirigente di MD
La qualcuno ha già consegnato contributi scritti io non so se riusciremo a far parlare tutti entro il tempo che ci siamo dati verso le sei sei e mezzo dalla parola alla Sir Luciano Violante alla sei e mezzo a Massimo D'Alema
Se emerge riusciremo coloro i quali non avranno avuto l'occasione di parlare ci scuseranno riprendiamo fin da ora descriverci qualcosa o di lasciar sull'intervento se l'hanno già scritto perché poi litri comprenderemo negli atti che pubblicheremo subito dopo grazie padre notare la parola
Se si parla cinque nodi ce la facciamo tutti ma nel fino a no io io non vorrei essere scortese con con gli intervenuti perché quelli che prendo la parola perché insomma parliamo di di di di di persone di di di valore ha molto spesso gli interventi sono viste estremo interesse quindi diciamo picchiettare mi mi sembra una cosa meno se c'è un po'di autocontrollo di autodisciplina forse riusciamo a fare a parlare parlare tutti prego
Allora io cercherò di stare in sei minuti
Ecco il mio intervento semplicemente
Il racconto di un'esperienza
Di un'esperienza che è il frutto
Di una condivisione dei saperi
Di un incontro riuscito lettera per soli neri
Che credono ad una politica ispirata ad uno spirito di servizio
A valori condivisi
E al bene comune
Siamo un gruppo di amici
Personalità delle istituzioni pubbliche private dell'economia dell'università
Della società civile
Cosa ci siamo detti presentandoci che c'è un pericoloso allontanamento
Dei cittadini invita la sfera pubblica e dai loro rappresentanti c'è un disinteresse al bene comune e a una esaltazione dell'utile personale
Perde il significato il senso civico inteso come un orientamento dei cittadini verso la politica mosso non da aspettative particolaristiche ma dall'interesse individuale che combacia col bene comune
Ci siamo detti in definitiva non possiamo più tollerare lei l'attuale situazione che noi diamo allora cosa possiamo fare
Per rendere più vivibile la nostra terra
E allora ci siamo organizzati e abbiamo deciso di lavorare con continuità con coerenza e con il coinvolgimento e nasce così questo tavolo di discussione
Prima di tutto ci siamo detti conoscere
Cercare di comprendere quello che accade aldilà di ideologia e di schemi ideologici che spesso hanno i tratti dell'ambiguità
Conoscere conoscere in profondità
E dopo questo lavoro di conoscenza in profondità ci siamo dati tre priorità
Tre priorità che vogliamo condividere soprattutto con coloro che hanno a cuore il bene comune
Prima di tutto lavorare per delineare un nuovo ruolo della Regione e delle sue funzioni legislative e amministrative
La Sicilia si presenta come una Regione autonoma incapace di autonomia
Come una classe politica immobilizzata in un meccanismo di decisioni rinviate
Di scelte mai compiute di ritardi accumulati
Un sistema dipendente da fondi e trasferimenti esterni per garantire il management di un apparato amministrativo cresciuto oltre il sostenibile
Un'economia sempre più dipendente dal pubblico
Tenuta in vita artificialmente dai contributi erogati a pioggia o tramite criteri distributivi incapaci di uno sviluppo realmente autonomo
L'altro elemento e la promozione dello sviluppo non tramite il pubblico ma tramite l'impresa
Non può la nostra economia essere costantemente appoggiata alla Greppi a del Bilancio pubblico
La rissa Acilia ha bisogno di uno sviluppo che parta da una impresa che sia realmente significativa
In tutto questo non possiamo disattendere la centralità della persona
La persona non è ridotta a strumento di produzione ma essa è una realtà che va sempre tutelata in ogni momento
E alla centralità della persona si aggiunge la questione morale e l'etica pubblica di cui abbiamo sufficientemente parlato
Su queste priorità
Cittadini senza essere necessariamente legati ad un'appartenenza politica
Anche se in molti di questi appartengono ad un'aggregazione politica esercitiamo la democrazia mettendo le nostre competenze al servizio della collettività
Dunque incontri come questi sono per noi tutti una opportunità formidabile
Noi non possiamo rimanere indifferenti siamo chiamati a scendere in campo
E a dare un nostro contributo fattivo
In tempi in termini di rinnovamento riappropriandosi della nostra facoltà di ragionare
Quando non si pensa più con la propria testa sia già persa la libertà e ci si imbatte in popolarissimi plaudenti
Non possiamo permettere
A ciarlatani dell'informazione
E a venditori di fumo
Di nascondere con immagini false
Le verità dei fatti
E illuderci che tutto vada bene
La verità perché siamo come dice Bauman passeggeri di un aereo
Che si accorgono che la cabina
Di Pardi pilotaggio e vuota
Perché siamo e che la voce rassicurante del capitano era soltanto la ripetizione di un messaggio registrato molto tempo prima
Dunque
Amici
Gli amici in modo particolare dei DS abbiamo il coraggio di indignarci
Abbiamo il coraggio di attivarci
Perché realmente accada il cambiamento
Senza retoriche
Con professionalità dotandoci di tutti gli strumenti che sono necessarie
E vorrei concludere citando una poesia di Pablo Neruda
Evitiamo
La morte a piccole dosi
Ricordando sempre che esseri visivo
E richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
Del semplice fatto dire ispirati
Soltanto l'ardente pazienza
Porterà al raggiungimento
Di una splendida felicità questo il mio augurio
La parola al professore salita docente di ritorno sociale per sedare Messina si prepari Adamo Asmundo economista Università di Palermo
Grazie raccomandazioni stese però possibile ma io credo che parlare di cultura per la Sicilia non sia affrontare un tema settoriale sia piuttosto guardare
L'insieme dei problemi che la Sicilia vive oggi da una prospettiva particolare diceva Messina l'altro giorno attraverso un prisma che fa aprire un caleidoscopio di questioni di questioni a Bari perché innanzitutto cultura in Sicilia e il tema millenario col quale ci confrontiamo cioè la cittadinanza dei siciliani
L'appartenenza il senso di comunità allo ius pubblico Umma che i siciliani vivono la cultura è il risultato di valori seminati atte Chiti vissuti
La cultura e cosmopolitismo la cultura è apertura la cultura è libertà e quindi innanzitutto libertà dalla violenza dalla mafia in Sicilia ed è su questo terreno
Che si gioca uno dei primi e più gravi paradossi della nostra Isola
Quella cioè di essere una culla di intellettuali di pensatori di artisti raffinatissimi e di vivere però in un contesto in cui i valori della cittadinanza sono spesso merce assai prevarrà
E poco vissuta poco patrimonio collettivo ecco allora cosa la cultura può fare innanzitutto su quella che è la cornice di tutti gli altri problemi siciliani per la formazione dell'uomo
E quindi la politica cosa può fare in questo senso per questo
Mandato per questa missione della cultura investire in risorse nella scuola innanzitutto forse ancor prima che nelle università e nelle istituzioni di ricerca o di alta o di alta cultura perché da lì che nasce che nasce l'uomo che nasce il senso di cittadinanza
Ma la cultura in Sicilia e anche sviluppo è un tema di sviluppo non soltanto perché cultura eh necessita di una politica dei beni culturali che non c'è
E che va costruita ma perché culture patrimonio culturale patrimonio monumentale ambientale
Diventa da noi risorsa turistica Elli la cultura la politica deve sapere investire deve volere investire sulla cultura
Per quanto riguarda ad esempio la necessità di destra destagionalizzare l'offerta turistica quindi con la creazione di eventi culturali lungo tutto tutto l'anno
Tutto il corso dell'anno per quanto riguarda la creazione delle infrastrutture realmente necessarie e da questo punto di vista l'atteggiamento della Regione di di Cuffaro in occasione della più importante delle infrastrutture ne è stata lanciata e che mi auguro non non si abbini anche quella del ponte sullo Stretto è proprio un segnale di ciò di cui la Sicilia l'infrastrutturazione siciliana non ha di bisogno anche in questa prospettiva manca una politica in chiave regionale dei teatri perché siano messi in Rete perché siamo essere delle le risorse e le capacità e il patrimonio degli enti degli enti teatrali ma anche lo ricordava rettore pino Silvestre
Una politica della rete degli atenei che rimessa alla buona volontà e all'impegno dei singoli dei singoli direttori ma sui quali la Regione non ha una sua politica dal svolge ma cultura in Sicilia e anche il modo l'unico con cui la Sicilia la Regione può affrontare le sfide del mondo della globalizzazione
Perché questa è anche la sfida della Sicilia perché il mondo occidentale potrà avere il suo futuro solo sul terreno della qualità dell'innovazione della ricerca e questa è la sfida che bisogna giocare questo sì nelle università e nei centri di ricerca
Perché fallito l'ogni progetto di industrializzazione non soltanto in Sicilia More mai in tutto il mondo il mondo occidentale bisogna puntare soltanto sul terreno della della innovazione dell'alto contenuto di tecnologia pensiamo alla sanità
Alla sanità e alla alla al bisogno di servizi altamente qualificati in questo in questi settori tutte occasioni fino ad oggi sostanzialmente sfuggite è infine per concludere il tema del dialogo tra cultura intellettuali e tra questi e la politica io credo che gli intellettuali debbano avere piena e profonda conoscenza dell'altissimo ruolo etico che si svolge proprio perché il prodotto del lavoro intellettuale e la creazione del cittadino dell'uomo dei valori umani
E allora se questa è la funzione dell'intellettuale
Non ci si può limitare a fare il proprio dovere la propria ricerca la propria creazione la propria creazione bisogna vivere come un imperativo categorico la disponibilità a me perché le capacità perché le energie siano messe in rete siano messe a disposizione
E allora
La palla credo che debba tornare ancora una volta alla politica interrogarci su quale ruolo la politica vuole dare agli intellettuali l'incontro di oggi serve proprio serve proprio a questo è un'occasione che mancava
Bene lo si è lo si è ricordato anche prima credo che la politica non debba mai dimenticare che l'intellettuale che la cultura può dare un contributo Sessa e ne rispetta la libertà con me attributo come qualificazione fondamentale e quindi creare un'osmosi creare un dialogo continuo
Per interpretare e per comprendere la realtà e per offrire alle soluzioni per costruire un progetto un progetto di sviluppo un progetto di cittadinanza un progetto di libertà della quale tutta l'Italia ma la Sicilia in modo particolare alla fine
Dell'epoca del berlusconismo le spie del del Coffa lirismo speriamo a maledettamente di bisogno diversamente credo che resteremo convinto confinati nell'accademismo da una parte e nell'autoreferenzialità dall'alto
Grazie professore
Un plauso particolare per il tema dei tempi che sono state rispettate in modo direi
Quasi
Ad Hamas munto si prese si preparare voi Giovanni Santangelo prorettore onestà di Palermo Adamo Asmundo docente d'economia
Intanto ci sarebbe una Polo targata
Ci a centoquarantuno X X da spostare
Ora
Spero che si senta solo un po'giù di voce oggi
Professionalmente nei consumi mi concentrerò su un aspetto in in pochi minuti per un altro studio fosse volti rigorosamente abituati ormai ad ascoltare cosa
Articolate e complesse di tipo analitico io mestiere mi concentro in genere sui metodi sugli strumenti e quindi da questo punto di vista
Mi mi fermerò Solti la cosa su cui aspetti del ritengo per dire
Rammento importanti nel mio intervenne
Innanzitutto la distinzione tra crescita e sviluppo economico facendo economista mi corre quasi obbligo precisare questo una domanda con la quale spesso inizio dei corsi di economia e lo sviluppo in questi anni avete mai visto un cinese a chiedere l'elemosina
Generalmente non c'è risposta a questa domanda non c'è perché legato appunto a fenomeni di natura soprattutto culturale si tratta dei migranti ma di emigranti del tutto particolare che nella cultura evidentemente escludono questa ipotesi questa possibilità sì industrie non si rimboccano le maniche fanno quello che stiamo vedendo non lo fanno
E come in uno scenario nel quale
Socialmente persone si muovono in questo modo si articola anche una riflessione Galloppa quale può essere la nostra di oggi sul punto sui temi dello sviluppo quindi non tanto un discorso di crescita cosa può fare il sapere una cultura per la per lo sviluppo
Se le colture sono in sé sviluppo da questo punto di vista articolerei appunto questa mia riflessione su due punti e sulla offerta di istruzione e formazione che rappresentavano i modelli di crescita endogena un un punto centrale cioè l'elemento che ormai decisamente qualifica
Il il tessuto locale il tessuto territoriale nella sua capacità competitiva e la sua capacità di crescita rispetto ad altri tessuti rispetto anche a quelle che erano le variabili tradizionali e la crescita economica appunto il lavoro il capitale
Gli investimenti provenienti anche spesso all'esterno e come abbiamo visto drammaticamente in alcuni casi anche qui in Sicilia
Particolarmente estranei più che Sogei alla realtà regionale immaginano tutte queste grosse forme industriali che non hanno prodotto può effetti diffusi sul territorio ma che hanno finito con l'essere motivo di e in questo momento è che di crisi in molti casi anche drammatiche
Dal punto di vista anche sociale dicevo quindi le risorse umane per la crescita e dall'altro l'offerta di una vera e propria produzione culturale in senso lato
Da questo punto di vista mi riferisco non soltanto alle opere dell'ingegno quello che riguarda la ricerca e sviluppo ma ovviamente alla rivoluzione culturale in generale quello che può essere l'attentato alla musica quindi non solo le arti
Una scultura ma che l'architettura e l'urbanistica abbiamo da questo punto di vista grosso bisogno di valorizzazione di queste risorse dopo Rezzan dovrà molto sviluppo noi può avvenire
Due aspetti importanti il primo relativo alle risorse necessarie a valorizzare il processo visto istituzionale di tipo formativo quindi istruzione formazione e non semplicemente in termini di addestramento non è questo che oggi ci serve soprattutto nel confronto con Paesi emergenti
E dall'altro appunto il processo di produzione di oggetti culturali quindi offerta culturale in senso lato solo due processi che possono a sovrapporsi ma dei quali tuttavia c'è un diverso una diversa posizione dei diversi attori da un lato gli attori istituzionali processo formativo istituzionale appunto
Relativo all'istruzione più probabilmente di pertinenza del settore pubblico di un settore pubblico forte di un'iniziativa pubblica forte come abbiamo detto oggi ma qui lancerei anche un'idea da ed essere visto letto e interpretato dal punto di vista strumentale non in quanto strumento che necessita di risorse aggiuntive in termini finanziari questo è uno dei grossi vincoli con i quali oggi ci confrontiamo ma piuttosto in termini di regole il più possibile condivise e di possibili sanzioni rispetto a comportamenti non tra virgolette correnti dall'altro un settore privato che può intervenire abbondantemente al sostegno di un'offerta culturale nel senso più lato
E in questo senso può essere utile per la sente un riferimento all'esempio della nel Parco della Musica di Roma cioè una situazione nella quale ha un'infrastruttura nata pubblica per così dire si associano movimenti iniziative privati che sostanzialmente nel caratterizzano l'organizzazione e la gestione efficace non solo in termini economici ma che è sostenibile dal punto di vista della come dire dal punto di vista finanziario con robusti affetti e robuste ricadute su quello che sono poi le esigenze della popolazione servita per usare un termine strettamente economico
Grazie per l'attenzione
Grazie
Ora a Giovanni Santangelo promettono rossa da Palermo si prepara la spina non c'entra Firenze la comunicazione
Poi il comando all'accordo
Allora rassicuro preventivamente la presidenza ho abbondantemente prova tagliato a e preferisco seguire la traccia perché l'esperienza mi dice che parlare a braccio spesso non ci fa guadagnare tempo intanto ringraziare per l'invito che mi è stato rivolto tengo subito a chiarire anch'io che appartengo il partito dei neo illuministi non ho nessuna vergogna ad affermare
Spero di chiarire anche in che senso però dopo l'intervento di Giuseppe Silvestri spero anche che sia più chiaro l'ambito mirato
Del di ciò che sto per dirvi
Come ho creduto di vivere
Questo incontro
Come un momento di raccolta di proposte dal mondo della cultura da parte del mondo della politica che personalmente niente più vicino
In questo senso vorrei correggere non se ne avrà a male
Quanto appena detto Saitta pochi minuti fa a un certo punto han detto quale ruolo la politica vuole dare alla cultura non credo di dovere spiegare perché io preferirei una dizione quale ruolo alla politica sax riconoscere dalla cultura
Detto questo è una sfida
Quella di cui cercherò di parlargli con grande velocità
Si fida che riguarda il mondo della cultura nella fattispecie il microcosmo universitario all'interno del mondo dalla cultura e la politica
Ed è una sfida che o si perde insieme o si vince insieme
è una sfida dunque diversa quella che vi prospetto io rispetto a quella dalla quale parlava l'amico Giovanni Fiandaca
Nel corso del rientro da una missione in Libia mentre mi trovo insieme ai miei compagni di viaggio l'altro ieri
Ancora preso dalla speranzosa positività dell'esperienza appena vissuta
Apprendo con sgomento la notizia della ennesima tragedia
Frutta di frutto di quel barbaro terrorismo internazionale che divenuto di prassi ormai con immediata certezza definire come islamico
La missione in Libia ci ha visto concludere un accordo con l'Università di Bengasi il cui scopo è quello di cooperare su richiesta delle autorità locali
Per la costituzione del primo dipartimento di lingua e cultura italiana presso il sistema universitario di quel Paese
Un importante avvenimento d'ordine culturale e ancor di più è forse superfluo che io lo aggiunga in questa sede di ordine politico cultura ma come vive armo ora alla luce della dilagante cultura dell'odio dai cittadini non più da universitari
Come mettere a frutto in noi stessi partecipanti a quella missione qualcuno in aula
Teramo quattro
I tesori di ospitalità indicatore umano di voglia di confronto intellettuale
Che percepiamo ancora vivi nella mente e nel cuore
E a partire dall'ancora fresco ricordo dei quali nostro preciso dovere impegnarsi fin da domani
Il fatto è che bisogna dismettere una volta per tutte la retorica del pacifismo
E decidere di nutrire in se stessi
Con lucidità decisione e coraggio ma anche con onestà intellettuale una nuova cultura una cultura tutta ancora da costruire sulla difficile coniugazione del sapere e del fare in alcuni degli interventi che ho sentito questa esigenza mi è sembrato emergesse
Una tale prospettiva resta ancora più obbligatoria nella presente e dolente stagione per donne e uomini impegnati sul piano professionale proprio nella trasmissione dei saperi
La scuola moderna è nata come scuola per la formazione del cittadino e in Italia i conti vanno necessariamente fatti oggi con una categoria di cittadini fino a poco tempo fa pressoché inedita per il nostro Paese
Quella sempre più numerose
Costituita da figli di coloro che di etnie diverse di origini sovente extracomunitarie sulla spinta delle ondate migratorie in atto nell'ultimo decennio fanno approdo in vario modo sul suolo italiano
Spinti a lasciare i loro Paesi di origine da lotte politiche conflitti razziali persecuzioni religiose ma soprattutto da fame povertà e disperazione
A questi nuovi cittadini va pienamente garantito ovviamente quanto recitato dall'articolo tre della nostra speriamo ancora a lungo vivente vigente Costituzione repubblicana le cronache quotidiane tuttavia continuano a metterci quotidianamente al corrente di ricorrenti e inquietanti episodi di rigetto di ghettizzazione di intolleranza di razzismo e di xenofobia
Non degni di un paese civile
Il ruolo de la scuola e dell'università in un tale contesto nel presente e certamente drammatico momento storico resta fondamentale qualche primo passo di assolvimento del ruolo è stato che è vero compiuto ma bisogna ancora pensare sull'arduo sentiero
Impegnarsi a superare in un po'più ulteriori ostacoli nella consapevolezza di dover pervenire a realizzare un'educazione pienamente interculturale
Nel volgere di pochi anni lasciati alle spalle lasciate alle spalle le scuole elementari ragazze e ragazzi di differenti culture lingue e religioni
Passeranno alcuni vi hanno già fatto ingresso da pochi anni a questa parte né i cicli scolastici superiori per iscriversi infine nel università
Ci si troverà di fronte quindi non solo ad una molteplicità di gruppi che parlano lingue diverse
Ma anche a bisogni formativi differenti dati nell'insieme da una serie di fattori quali l'età al momento dell'arrivo in Italia la natura del progetto migratorio la religione praticata e via di seguito
Innanzi a tale complessa problematica l'intero sistema formativo del nostro Paese dovrà saper porsi in continuità e in complementarità con le esperienze che il discente ha compiuto e continuo ai scusate che il discente giusto ha compiuto e continua a compiere nei suoi vari ambiti di vita mediando le culturalmente e collocandolo in una prospettiva di sviluppo educativo
Non si potrà più mirare soltanto al superamento delle barriere culturali ma piuttosto alla salvaguardia del pluralismo delle culture a cominciare da quelle delle minoranze presenti già nel nostro Paese
Ma sarà anche necessario rivolgersi alle forze più giovani della società che sono e saranno principalmente coinvolte nelle trasformazioni culturali presenti in ogni società multietnica
Certo non ci si può nascondere quanto difficoltosa resti ancora la battaglia contro una diffusa cultura del pregiudizio
Ad alimentare la quale concorre il ruolo negativo spesso interpretato dei mezzi di comunicazione di massa troppo spesso impegnati a far circolare luoghi comuni e stereotipi
Nonché due pregiudizi culturali radicale
Primo
Che la nostra identità sociale sia non soltanto la migliore ma che essa sia anche in larga misura sufficiente
Secondo che la nostra identità individuale sia una e che sia anche essa sufficiente
Il forum organizzato nel giugno del Duemila Parigi dall'UNESCO sul tema migrazioni Emons al quale hanno partecipato da Umberto Eco ricca atta lì sempre un Jacques le Goff è stato tutto incentrato sulle migrazioni dei popoli all'interno del vecchio continente
Le conclusioni cui quegli studiosi sono pervenuti alla fine dello stimolante confronto attestano che la ricchezza culturale dell'Europa non deriva certamente dalla presunta purezza culturale
Bensì dalla perenne mescolanza tra culture diverse
Che nel corso dei secoli è venuta via via verificandosi
I sociologi affermano che fra cinquant'anni un europeo su due sarà di sangue misto
Quando il sangue si mescola e più difficile che scorre in nome della razza
Ha commentato recentemente Abdel ma l'ex marito
Psicologo algerino che ambientato a Milano la sua opera prima di scrittore un'avvincente narrazione che costituisce il primo romanzo sull'immigrazione scritto in Italia da un immigrato
Già perché quando l'Europa diventasse meticcia avremmo nel romanzo alcuni algerini hanno schifo degli europei che poi sarebbero perché mangiano carne di maiale
Avremmo davvero tutti allora la stessa sa Duomo
Il fatto è che oggi più ancora che non ieri i saperi possono esser visti soltanto come strumenti necessari alla costruzione dell'individuo
Quei saperi anzi finiscono per essere essi stessi per alcuni versi niente altro che una sorta di lettura del mondo
Ed è forse davvero giunto il momento che le conoscenze specifiche imparino a fondersi in un unicum funzionalmente inscindibile con la logica e con le finalità proprie della ricerca e dell'insegnamento
Il libro bianco pubblicato nel novantacinque dalla commissione di studio dell'Unione Europea presieduta da e dico e sono prevede del resto un'Europa più forte nel campo scientifico e preoccupata di promuovere una società conoscitiva fondata sull'affermazione di tre obblighi rappresentati dall'inserimento sociale
Dallo sviluppo dell'attitudine al lavoro e dallo sviluppo persone
Ora se è vero che il Mediterraneo rischia di scomparire inghiottito dai conflitti e dai disastri ambientali
Altrettanto lo è che il futuro del nostro Paese si gioca come è stato a più riprese ha affermato orrenda uno di quelli a noi più vicini proprio sulle rive dello stesso mese
Una regione del mondo nella quale a dispetto di guerre e di conflitti il pensiero dell'home sempre stato sospinto verso l'uno nella direzione dell'unità
Ma non si può fare a meno tuttavia di rilevare come quell'unità sia poi nei fatti una unità che è venuta a costituirsi grazie all'apporto di una serie di molteplicità che l'hanno al contempo arricchita e frenata nel suo divenire
Nelle bisaccia dei mercanti
Mescolate con le merci anche le idee hanno trasformato nei secoli da una riva all'altra
Finendo per trovare approdi spesso felici né in molti porti culturali che si affacciano sulle sponde di un bacino un bacino che chiuso e aperto al contempo e del quale le mitiche colonne d'Ercole stanno a rappresentare metaforicamente la porta d'accesso e contestualmente la via di fuga salvifica verso ogni alterità ancora ignote
E per questo forse che ogni Odisseo che si avventuri sulle sue acque in cerca di un agli
E ben consapevole del fatto che in quella ricerca in vista inseguendo in fondo la propria stessa identità
Una identità che alla fine si rivela proprio quella della unicità molteplicità scevra di qualsiasi elemento esclusivamente originario
Il compito della scuola e dell'università ci appare dunque a questo punto ormai ben delineato
Nella consapevolezza tuttavia di inseguire il principio di identità psicologica culturale sociale sessuale nazionale che inseguire questo principio significhi affermare la riduzione del molteplice all'unità significhi lottare per annullare le differenze
Non appare allora del tutto in non incongruo considerare il Mediterraneo come una sorta di rete
E se l'immagine dell'accatastamento utilizzata da Braudel
Può ancora essere foriera di utili suggestioni pensare oggi Mediterraneo significa forse allora pensare la differenza e la pluralità la mescolanza e le successive stratificazioni
Avendo la forza di sapere abbandonare una volta per tutte le idee di l'idea di una cultura occidentale come ombelico Cumbo mundi attorno alla quale restano a valvolare le altre culture le culture degli altri
Nell'arduo percorso di abbandono dell'antico motto del fico potrebbe insomma essere di grande utilità l'adozione del suo rovesciamento conosci l'altro
Perché se è vero che esistono sul piano storico geografico immigrazioni e zone di contatto fra le culture
Non meno rilevante resta in fin dei conti che migrazioni e zone di contatto riescano a prender vita per fortuna anche nell'animo dell'essere umano
E quello è solo quello in definitiva il vero ponte indistruttibile fra le rive
E un punto e un ponte duraturo alla cui edificazione sarebbe opportuno Pocar si tutti prima che sia troppo tardi
Il sistema universitario nella nostra regione sembra essersi avviando verso l'assolvimento di tale compito storicamente ineludibile
Per quel che riguarda la nostra politica culturale lo hanno politica culturale del nostro ateneo oltre a questo progetto dell'Università italo libica che portiamo avanti insieme agli altri atenei isolani
Apriremo a Palermo a dicembre di questo stesso anno la sede in rappresentanza di Italic e probabilmente anche il vivo non al della guerra che lasciano se diversi Theodora francofoni
Raccoglie ottocentoventiquattro
Istituti di insegnamento superiore sparsi nel mondo
E contiamo di avere fra noi alcuni casi emblematici di scrittori appartenenti al mondo islamico e costretti come molti intellettuali delle loro parti a vivere lontano dalla propria terra
Passiamo cioè barche Rashid bugie tra ci hanno già
Concesso loro la presenza noi dunque continueremo a fare la nostra parte
Ma tocca alla politica ora aiutarci nei nostri sforzi
Per politica intendo governi nazionale regionale
Forze dell'opposizione ministeri non ultimo il ministero degli Esteri
Mire di questo tipo possono essere perseguite solo uscendo fuori dallo specifico dell'insegnamento universitario
La cultura del profitto continua a produrre la cultura dell'odio
L'unico modo per sconfiggere quest'ultima e quella di perseguire in tempi che non accettano più di dazione alcuna la cultura dell'incontro e del dialogo
Ogni altro sentiero non condurrà mai benché lastricato delle migliori intenzioni alla pace
Bisogna forse avere il coraggio di opporsi con determinazione nei modi che si riterranno più costruttivi ad una visione un po'troppo estetica abbondantemente e irresponsabilmente pubblicizzata dai media
Che tende ad identificare nel binomio lingua inglese e informatica la chiave di volta del reale rinnovamento del nostro sistema formativo come avvertimento va bene ho quasi finito
No è un avvertimento soft elegante quindi va benissimo
Grazie
Maddalena finito finito
Saper assumere la diversità
Come valore in sé e come preziosa risorsa significa saper allontanarsi dalla cultura immobile e descrittiva della multiculturalità
Per fare approdo viceversa sulla riva della cultura dinamica e costruttiva della interculturalità unico strumento utile nell'arduo processo di costruzione di una educazione alla pace
Soltanto la cultura e la pratica dell'interculturalità nonché i modi in cui sapremo affrontarle
Potranno forse servire alle genti del Mediterraneo messe in condizioni con recupero di millenaria abitudini dialogare tra di loro
Per fugare fra molte altre cose
Io Rifici fantasmi delle guerre sacre
Io ogni guerra sacra che pretenda di opporsi ad ogni altra guerra sacra
E a fugare altresì gli spettri non meno inquietanti del Grande Fratello
Grazie
La parola a Torino a spina Dolce & scesero comunicazione vuole salvando Gioacchino Lanza Tomasi proprio naturalmente io mi raccomando la brevità perché ovviamente com'era prevedibile
Non riusciremo a dare la parola tutti a un certo punto dovremo decidere
Come al giorno hanno già fatto altri prima di me io sono uno di quelli che ha scritto qualche cosa
Però le cose che dirò non sono quelle che adesso trovate scritto e distribuito del resto anche altre più o meno hanno fatto la stessa cosa
Perché sia perché ripeto le stesse cose un po'noioso sia perché la scrivo sia perché l'avesse letta Gold imputa a caso sia perché nel mondo da dal momento in cui ho scritto quello che poi è stato raccolto nel in questa diciamo dispensa che che che è stata distribuita a ad oggi è successo qualcosa cioè gli attentati londinesi
E quindi anche se c'era già qualche riferimento a a acque alla alla la Gran Bretagna al mondo anglosassone in quello che avevo scritto mi sento ancora più costretto quasi a fare riferimento in quello che dirò al modello britannico abbiamo fatto recentemente con Ibs di Palermo un si tenne in cui il manifesto diciamo siamo tutti londinesi
Più lautamente vorremmo dire siamo tutti britannici quello che cercherò di sostenere in questa Breva intervento chiaramente per par condicio tra l'altro è che non solo siamo tutti britannici oggi ma dovremmo essere in un certo particolare senso del termine molto più britannici
Di quanto non siamo abituati a esserlo dovremmo esserlo in Italia ma soprattutto in Sicilia è qualcosa che apparentemente sembra irrealistico
E qualche cosa che invece è realistico si potrebbe fare tuttavia di prime a non crederci siamo noi stessi il principale ostacolo al mutamento molto spesso come ci hanno insegnato
Sono la credenza di coloro i quali dovrebbero beneficiare del mutamento medesimo noi siciliani in questo siamo bravissimi per carità
Ora in senso c'è un modello britannico è chiaro che mi esprimo per sintesi il rozzo grossolane e apodittiche
E la Gran Bretagna è un modello da moltissimi punti di vista per noi almeno per molti forse per il mondo
C'è stata la rivoluzione industriale ma c'è stata anche prima che in altri paesi molto prima va all'imitazione dal potere assoluto c'è stata l'affermazione di principio del libero scambio e della concorrenza ma c'è stato molto prima che in altri Paesi il suffragio universale
Ci sono stata le politiche sociali e le in quel fra strette nel senso moderno del termine ma nel senso proprio del termine oserei dire
Viene dalla secondo dopoguerra britannico che poi è stato imitato in molti altri paesi c'è stato il parlamentarismo c'è stato una certa concezione delle politiche pubbliche ora il modello britannico si può sostenere
E l'incarnazione di una delle possibili chiavi di lettura di questo nostro seminario
Un appropriato rapporto fra il sapere e il decidere ognuna di queste decisioni
è stata preceduta da un intensissimo dibattito che non ha coinvolto soltanto la politica politicante ha coinvolto i migliori ingegni di quel periodo
Da ops alloca Yum ad Adamo Smith a Riccardo ad un sasso Carlo Marx che non non entrano nel dibattito ma non a caso un certo punto trovo opportuno vivere in Inghilterra e più di recente a William Beveridge
Che fu il l'artefice come tutti sappiamo col suo piano
Dello stato dello del Welfare State britannico quale poi molti ci siamo ispirate anche spesso malamente e ancora più di recente a dare lo fa soprattutto ad Antony Giddens che come tutti sappiamo è uno dei consiglieri più ascoltati proprio di Tony Blair
Il modello britannico non è soltanto il modello in cui tutti queste capisaldi vengono affermate realizzati ma in cui anche ognuno ognuna di queste conquista dell'umanità
è stata preceduta da un impegno personale dal prendersi la responsabilità da parte del ceto dei chierici da parte della intellettualità non un'intellettualità qualsiasi un'intellettualità particolare in certi casi sono state le università
Non comunque università e neppure soltanto Oxford Cambridge
Forza la la prima università capacità della London School of Economics and Political Science dove appunto insegnava Beveridge sull'appunto ha insegnato di danza Dahrendorf Popper dove hanno insegnato i Fabiani tutti gli artefici di queste conquiste
A avendoci studiato mi ricordo come l'Istituto abbandono o Advance legal Studies vie non non non comprendo soltanto nel mondo Scundi è proprio alla Salus Square uno della stazione della metropolitana dove è stata
Messa una una delle bombe alle quali abbiamo fatto riferimento prima
Ma ci sono anche le tenta ex perché è una cosa tipica del mondo anglosassone cioè
Associazioni fondazioni private che però vedono autori interno un dibattito che viene ovviamente nutrito non da tutta l'Università
Ma da quegli universitari che hanno un approccio corretto e qualche cosa che cominciamo a vedere anche in Italia chiaramente il riferimento obbligato è per esempio la Fondazione Italianieuropei
C'è stato qualche tentativo in Sicilia in Sicilia però diciamo che non è una un esempio molto lodevole perché da noi i Consiglieri che si chiamano deputati come anche un modico per chi non lo sapesse ogni tanto si sono fatti i loro centri studi che servivano per chiedere soldi alla Regione quindi il modello siciliano in questo caso e un pochino da diciamo prospettare con modello un po'diverso ecco
Ma soprattutto è un approccio dell'approccio tipico dell'del mondo britannico il sapere che serve a risolvere problemi concreti l'empirismo il pragmatismo che molto distante dalla nostra disgraziata tradizione crociana per esempio
Ora direte voi che cosa c'entra questo con la Sicilia un po'centra
Direi anzi che accentra molto
In particolare l'attuale Presidente del Consiglio atto del premier britannico Tony Blair che fa antipatia molte chiaramente perché a anche appoggiato l'intervento in Iraq e bigotta tanto per sgombrare qualunque equivoco che personalmente non sono stato d'accordo con un intervento in Iraq che non fosse
Diciamo sotto l'egida dell'ONU tuttavia è anche al terzo mandato è tutta qui a a è riuscito a realizzare alcune conquiste
Che elenco anche persone sono note a ai più la disoccupazione al tre per cento la il Ringling la il Regno Unito che il primo paese europeo in termini di attrazione di investimenti stranieri
La crescita e l'innovazione insieme con l'Irlanda
La devolution perché la vera devolution l'hanno fatto nel Regno Unito verso Scozia verso il Galles da noi una pallida come dire imitazione l'efficienza amministrativa la pacificazione dell'Irlanda
La riconsiderazione il rilancio delle politiche sociali dopo la Thatcher
Tutto questo direte voi cosa c'entra con la Sicilia c'entra perché esattamente tutto ciò attigua avremmo bisogno esattamente in Sicilia
Una occupazione che cresca e quindi una minore disoccupazione un'appropriata gestione delle politiche sociali una maggiore efficienza amministrativa un'appropriata concezione della devolution e così via e così via e così via
Eh ma è chiaro che si si senta sempre dire quella un altro mondo è un'altra cultura non c'entra niente né con la Sicilia né con l'Italia
Ma fino a un certo punto proprio alcuni governi uno dei quali presieduto appunto da Massimo D'Alema quando si è voluto ispirare a qualche cosa nel creare un'agenzia di sviluppo per il Sud
Che poi ha avuto le vicende che ha avuto e nel farne un'agenzia leggera c'erano altri partiti all'interno della precedente coalizione che ne volevano fare qualcosa che gestisse lavoratori sull'aumento e utili
Ricordo che è stato fatto venire il direttore della Welsh development Agency cioè l'agenzia del gruppo gallese una delle migliori e più efficaci e più nota del mondo beh su questa base si è cercato di lavorare
Sempre in quello stesso periodo si è tentato di applicare quello che ho appena detto cioè i saperi
Specialistici non qualunque ovunque sapere mai sapere più appropriate
Al miglioramento delle politiche pubbliche
E cito i programmi semplificazione il tentativo di utilizzare l'analisi di impatto dalla regolamentazione che ci viene appunto dall'esperienza anglosassone il fatto che l'Italia si sia sottoposto alla Regulatory Review del box proprio nel due mila anche questo me lo ricordo perché in quel periodo lavorava a Roma per il dipartimento alla funzione pubblica
Anche in questo caso quindi possiamo dire che il tentativo quantomeno di essere un po'più inglesi nel senso che dicevo prima è stato fatto financo in Italia ed è stato fatto proprio durante la passata legislatura il signor Berlusconi che parlava delle tre i inglese impresa è e e informatica in realtà è stato molto meno inglese direi quasi per nulla inglese
Da questo punto di vista perché come tutti sappiamo nel periodo dei diciamo governo del centrodestra o cosiddetto governo al centrodestra
Tutto è questa tendenza che erano tendenze positive e ci avvicinavamo all'Europa hanno fatto una serie di passi indietro anche qua il discorso dovrebbe essere più articolato ma ovviamente il tempo non ce l'ho
Ecco di che cosa avrebbe bisogno proprio la nostra disgraziata terra
Di fare un po'come ha fatto il livello nazionale nella passata legislatura e di richiamarci all'Europa e anche a questo modello britannico cioè cercare una volta
Per tutta
E non per tutte già cammeo di iniziare a creare un corretto rapporto fra il decisore in decisori politici
E il mondo dei saperi ovviamente qui la colpa non stanno soltanto da una parte cioè dalla parte dei decisori politici sanno volto anche dall'altra parte perché i primi noi noi portatori di saperi non siamo adatti non non studiamo le cose appropriate possiamo sarà quello che vogliamo evidentemente
Non è che tutti noi dobbiamo necessariamente studiare e coltivare percorsi di ricerca applicativa o che abbiano ricadute sugli ambiti che ho detto ma un mero alcuni di noi
Dovrebbero farlo sono poi non possiamo lamentarci dal fatto che la politica non ci ascolta
La politica ci ascolterà quando avremo delle cose importanti da dire Walter quando Remo cosa che serviranno effettivamente a migliorare le sue decisioni se poi non lo farà lo stesso allora sì che potremo lamentarci
E invece no è molto poco l'abbiamo fatto non che questo significhi che l'al ceto intellettuale chiamiamolo così non abbia cercato i rapporti con la politica sappiamo tutti che lo ha fatto va fatto a titolo chiamiamolo così individuale i rapporti ci sono stati sono stati frequenti sono state anche attraverso quei centri studi ai quali facevano risento prima attraverso tante altre modalità che non sono evidentemente quella corretta anche questo dovrebbe essere richiederebbe un discorso lungo che erano il tempo ovviamente di fare la Sicilia in questo momento spreca i fondi comunitari la Sicilia distorce il mercato del lavoro attraverso figure cosiddetta di precariato
In Sicilia e diffuso in costante atteggiamento indipendenza tutto questo è il frutto di decisioni e altro ancora che non ovviamente il tempo di richiamare anzi già chiedo come dire apprezzo la cortesia la presidenza che non mi ha ancora tolto la parola
E fa farò farò
E perché vado di corsa
In tutti questi casi siamo di fronte a decisioni
Politico amministrative che avrebbero potuto essere diverso decisioni politico-amministrative che nel momento in cui hanno inciso sulla pubblica amministrazione cito per tutta una certa riforma cosiddetta riforma del pubblico impiego
Ho anche oltre alla pubblica amministrazione sui cittadini e sulle imprese avrebbero potuto anziché fare i danni che hanno fatto creare dei benefici
Gli errori sono stati fatti però è anche vero che il ceto chiamiamolo così intellettuale isolana non sotto tanto isolano forse non se n'era accorto e allora di che cosa abbiamo bisogno
Forse di tanti Tony Blair non lo dico l'ho detto ma lo dico per rimandarlo perché Tony Blair è tanto antipatico e tanto divisivo ogni tanto qualcuno dice che divisivo
è una demandi cinismo che nella vostra lingua non ci dovrebbe essere diciamo di tanti politici
Che abbiano in tal senso che ho detto prima un po'
Un po'di sano spirito britannico non è vedo tanti in giro diciamo che non avevo quasi nessuno grazie per l'attenzione
Allora diamo la parola al salvando rettore professor fragore si prepari Gioacchino Lanza Tomasi
Terribile dobbiamo fare Spagna
No
Ma io ho trovato di straordinario interesse questa convention
Organizzata e DS
Mi sembra che si sia interrotto un lungo silenzio con riferimento ovviamente non solo al vostro partito ma con riferimento
A ciò che ha prodotto complessivamente il centrosinistra
In questi ultimi anni sui temi che qui sono stati discussi
E come sempre avviene quando si interrompe un lungo silenzio spesso poi una valanga io credo che questi materiali
Andrebbero organizzati
Non faccio proposto demente dico che sarebbe utile per tutti non solo sul piano documentale
Ma come elementi di una riflessione che dovrebbe essere un po'più corale mi riferisco al sistema
Al sistema dei partiti dell'area del centrosinistra
Avverto una qualche difficoltà
Ad affrontare questioni che pure trovo di grande interesse
Tenuto conto del titolo
Per il quale sono stati invitati e quindi mi
Costringe in un certo senso occuparmi soprattutto dei problemi legati
Alle università siciliana ma una osservazione fuori tema vorrei farla
E si riferisce un po'
Ai destini dell'autonomia
Non c'è dubbio che
E nei mesi passati sono avvenuti i fatti molto importanti
Abbiamo avuto la riforma dalla Regione
Abbiamo avuto una nuova legge elettorale
E nei prossimi mesi dovremo avere le primarie
Per la scelta del candidato presidente che stando a quel che si legge sui giornali qui potrebbero essere delle primarie vere
Si tratta quindi di questioni importanti di questioni importanti
Per fare una riflessione
Sulla condizione qui in Sicilia dell'istituto autonomistico
Per valutare anche alcuni elementi di novità che caratterizzano la vita delle istituzioni regionale si è tornato a parlare di autonomia di partiti dell'autonomia di movimenti dell'autonomia
Per capire se in relazione anche ad un processo come dire di ripensamento dello Stato
Che interessa il nostro Paese non soltanto con riferimento alle riforme che sono all'esame del Parlamento ma basta pensare
Alle riforme che interessano il merluzzo far per capire che effettivamente molte cose cambieranno ora questi grandi cambiamenti io credo che incideranno
Sulle forme della nostra autonomia credo cioè che non sia vero che l'autonomia speciale è stata cancellata per il fatto che tutte le autonomie in Italia sono diventate speciale
Questo è vero con riferimento alla forma e con riferimento a una certa interpretazione dell'autonomia speciale
Perché la verità è che noi abbiamo voluto fare i conti con una cultura Sicilia Nista
Che aveva qualche ragione con riferimento alle origini dell'autonomia siciliana quando parlava
Spiegando che il titolo di merito di questa nostra autonomia
L'elemento forte l'idea fondante era che era un'autonomia derogatoria non avevamo l'autonomia speciale perché potevamo permetterci cose che altrove non erano permesse
E in questa ottica anche i pennacchi avevano un valore decisivo io ricordo le invasi con cui si parlano e abbiamo l'Alta Corte
In Sicilia non c'è non ce il Consiglio regionale ma c'è l'assemblea regionale
In un certo senso i pennacchi dell'autonomia pure
Finiti per prevalere sempre di più sulla sostanza dell'autonomia
C'è l'autonomia delle deroghe è prevalsa sulla autonomia delle competenze che andavano valorizzate
E quindi alla fine che cosa è rimasto in un certo senso dell'impianto originario le deroghe sono state via via travolte
Un po'dall'attività svolta dalla Corte costituzionale
Un po'da decisioni politiche che hanno accettato un ridimensionamento di fatto di quelle deroghe
Restava a mio giudizio una interpreta l'azione forte delle competenze
Ma per potere avere una interpretazione forte delle competenze
Che non si riduce essa alla diatriba sulla quantità dei poteri perché tante volte non abbiamo sentiti i presidenti della regione di assessore regionale a dire queste sono competenze che spettano a noi che non potete toglierci
Però poche volte vi è stata come dire una diatriba sulla qualità delle competenze su come le competenze potevo lo di fatto espandersi tenuto conto di certe potenzialità che erano implicite anche nell'atto di riconoscimento
DS a livello statutario ecco tutto questo a mio giudizio non è avvenuto oggi ci troviamo di fronte ad uno snodo importante la rete istituzionale
E devo dire che io sono rimasto sorpreso del fatto che una riforma di questo tipo
Non ha suscitato nessuna passione non ha suscitato nessuna grande discussione mi sembra che sia stata anche una certa indifferenza anche sul piano scientifico
Leonessa siciliani sono sentire molto coinvolto dalla riforma del premierato si sono a suo tempo sentite molto coinvolte dalla riforma che introduceva l'elezione diretta del presidente il governatore
Si è scritto molto su questo punto la stampa locale ha spiegato che adesso
Anche qui c'era il governatore sottovalutando il fatto che non tutti i governatori giocano nello stesso girone alcuni gioco in un girone d'eccellenza
Altri giocano in un girone più modesto e che ha la forza del governatore non è tanto dato alla loro capacità di dare ordini
Cioè siccome io posso dare ordine posso facilmente sottomettere l'Assemblea sono il vertice reale del sistema istituzionale ma dal fatto che riescono a realizzare
Un ordine democratico un ordine cioè basato su una forte fiducia nelle istituzione regionale in base anche al rapporto che intrattengono con le popolazioni
Ed è su questa base che poi ottengono un'espansione di fatto delle competenza cioè i governatori che condono di più
Sono quelli che sono riusciti a stabilire un rapporto conflittuale con il Governo nazionale anche quando essi erano espresse dalla stessa maggioranza che esprime il governo nazionale qual è stata invece l'altra interpretazione dal terrazzo la Sicilia
E stato né indagato azione tendente a proporre il sistema ragionata rafforzato con un sottosistema politico rispetto al sistema nazionale quindi in Sicilia dove va tutto riprodursi in sedicesimo
Ed è esattamente quello che un governatore garante di un sistema regionale ad auto rossa e gialla non dovrebbe fare cioè io credo che una regione come la nostra deve stare all'opposizione rispetto al Governo nazionale
Anche o soprattutto quando le maggioranze politiche a Palermo e a Roma sono le stesse questo vale per il centrodestra ma vale anche per il centro sinistra la situazione che scaturisce
Da questo anomalo sistemazione dei rapporti e che noi abbiamo una grave crisi di rappresentanza
Badate bene quando parlo di grave crisi rappresentanza io so bene che sono sospettato di un fatto come dire
Di interesse privato in atti d'ufficio perché secondo me è stato un errore forma della legge della legge elettorale
Regionale ma non è stato un errore
Per i fatti di ingegneria elettorale che s'introduce è stato un errore perché è passato un messaggio devastante
E cioè che finalmente la minoranza il sistema dei partiti che perdono le azioni sarà garantito e sarà pagato bene sarà garantito bene e in Olanda che comunque si arriva al quaranta per cento
Il che significa
Che i partiti maggiori come dire riescono
Ha da a vere una soglia di sicurezza dignitosa per organizzare
Una buona presenza l'aula ma c'è un messaggio sottostante
E il messaggio è che c'è chi corre
Per non perdere più di tanto
C'è chi corre perché comunque deve vincere e la legge elettorale io a Filosofia di questa condizione
Il che fatto nell'anno che precede le elezioni non è proprio un buon viatico per fare una grande campagna elettorale
Ma consentitemi
Un'altra osservazione su questo tema dall'autonomia
L'idea che in Sicilia si facciano delle strane cose
Che poi vengono contrabbandate come prodotti di laboratorio qualcuno credo che l'ha detto all'inizio di questa convention
Quando la Sicilia
Mena le mani spesso
Portando avanti
Proposte sbagliate le comode governo nazionale si dice Beck
Tutto sommato
Da questa agitazione ne verrà qualcosa di buono per la regione
E così insomma Sonate Lista Locale momento autonomia stavolta pare che la cosa sia seria ecco io non vorrei che l'approccio con quello che si è ferito Ricato dopo le elezioni catanesi
Sia un approccio mi riferisco soprattutto ai testi della sinistra che riproponga vecchi equivoci e vecchi errori
Cioè non c'è nessun movimento per l'autonomia in Sicilia
Perché se le liste sono state presentate si chiamavano vista da quando avanzano visto del tonno avrebbero avuto esattamente gli stessi botti
Vi è stata una organizzazione abile abile
Della presenza elettorale attraverso un numero straordinario di candidati
A cui non è corrisposto uno schieramento
Del centro sinistra altrettanto abile
Dallo avuto più preoccupazione per i seggi da fare scattare attraverso il voto riprese di preferenza che per
Quelle che invece potevano garantire il successo del candidato
E non c'è nulla che possa far assomigliare
Non dico questa esperienza ma questo così questi segnali
Alla vicenda del Milan sisma sia letto si dice la Sicilia torna ad essere laboratorio di nuovo non c'è nulla
Sotto il Mila cinismo ha spiegato bene
Da ultimo anche Macaluso
Interveniva in una fase in cui la società siciliana e alcuni pezzi forti del sistema economico si ridi svuotavano
Adesso c'è una sua azione in cui tutto è fermo
Non esiste una condizione che ricordi per esempio quello che è accaduto nella Sitchin Dusio siciliana tra il cinquantacinque e il cinquantotto
Non esiste all'interno dall'Assemblea regionale una vivacità del tipo di quella per esempio che ha caratterizzato la seconda fase del governo Alessi
Non esistono grandi idee sulle quale si può operare una spaccatura
Che lo dico lo dico naturalmente non polemicamente del sindacato come quella che si è verificata allora non c'è niente di tutto questo
L'operazione che si sta cercando di porre in essere e un'operazione di recupero in Sicilia dei voti che sono in libera uscita dal centrodestra
E mentre l'operazione Milazzo
Era diretta anche con riferimento a quelle che potevano essere le sue committenze meno palesi a mandare un siluro a Fanfani quest'operazione e diretta a stabilizzare il Presidente del Consiglio questa è la differenza
E il come dire il meccanismo istituzionale
Che dovrebbe poi sostenere sostenere tutto questo questo progetto visto che si fa un gran parlare di partiti nazionali chiesti proprio le prerogative Depardieu locale
E un meccanismo davvero perverso
Perché il problema è quello di creare in loco tutta una serie di Berlusconi
Che erra presente in un certo senso i concessionari nel territorio della posizione del ruolo che ha il Presidente del Consiglio allora dico rispetta tutte se queste cose qui rispetto a quello che è accaduto
Nessuno si illuda di poter utilizzare i movimenti contro il centrodestra
Come dire facendo delle elargizioni gratuite nel momento in cui si stanno organizzando organigrammi e quant'altro quello è un fenomeno che rispecchia una crisi interno al centrodestra e secondo me da quel fenomeno non darà nulla di buono con riferimento alle prospettive elettorale del centrosinistra
Io mi scuso per questa digressione
Sono d'accordo con riferimento alle questioni universitaria la proposta ha fatto rende
Però io sono anche sorpreso
Sono sorpreso della strana e spesso non fiduciosa non amichevole attenzione che si rivolge al quarto polo
Universitarie che è una conquista importante questa è la prima università riconosciuta dallo Stato unitario
Dallo Stato unitario
Noi abbiamo un avuto l'Università di Catania riconosciute alle mille quattrocentotrentaquattro cento anni dopo sia riconosciuta
Quella di Messina
A metà dell'Ottocento ottocentocinquantotto cellule stando a quella di Palermo ed è la prima università negli ultimi cinquant'anni il sistema universitario italiano si è modificato produrre versarsi sono triplicati
Per dei bisogni oggettivi del territorio ma anche perché è un'università con cinquanta o sessanta mila studenti non è un luogo di lavoro
E non è neanche un luogo dove seriamente si può pensare di formare dei giovani
Tant'è vero che l'Università tipo europeo non supera normalmente i venti mila studenti quindi questa era l'ha potuto Gia da affrontare ed analizzare per tempo
Non il fatto che sia una quarta università Sicilia e tuttavia e tuttavia ma non è che quando parlo mi rivolgo sorte
E tuttavia io ritengo io ritengo
Che il fatto che la quarta università sia diventata l'occasione per riflettere su sistemo riversare regionale sia o non sia una buona cosa alla competizione è un fatto salutare è un fatto salutare
è un fatto salutare perché le università siciliane a torto non godono di una buona stampa torto
Perché io sono d'accordo con coloro i quali dicono ma perché le università siciliane sono le ultime di tutte le liste pubblicate dalla stampa specializzata probabilmente perché gli indicatori di produttività agli indicatori di qualità non sono buoni può essere vero
Però sarebbe anche opportuno che le università storiche di fronte ad una rappresentazione così denigratoria della loro offerta formativa reagisse gli sono badate bene
Che ciò che sta scritto e che determina probabilmente una fuga importante discutendola significa diciotto mila studenti siciliani
Decidono di non studiare in Sicilia
E invece da fuori
Da noi arriva poco o nulla vista ieri niente se io faccio un raffronto tra per esempio la presenza di straniero nella nostra università
S'aggira sul due il tre per cento e la presenza di stranieri nella piccola università di Malta diciotto per cento beh c'è qualcosa che non funziona nel rapporto tra questo sistema formativo
E i sistemi informativi di altre paese lo dico lavoriamo insieme
Lavoriamo insieme perché vi sono delle anomalie che solo lavorando insieme si possono affrontare
La nostra e un'offerta formativa che si segnala si segnala per inefficienze dovute agli alla ripetitività dell'offerta formativa
Le università siciliane
Fanno tutte danno tutta la stessa offerta formativa questo non è possibile
E vi sono settori nei quali invece vi sono spazi enormi per introdurre nuovi saperi e su questa base per stabilire anche rapporti si è parlato dando di Mediterraneo con i paesi rivieraschi
Abbiamo tre facoltà di architettura tutte e tre solo destinate a produrre dei tecnici che fanno opere private e opere pubbliche
Quando si sa che invece una facoltà di architettura
Che opera soprattutto nel settore del disegno industriale e un elemento di traino importante per il sistema ragione e non ne avremo bisogno per valorizzare per esempio nostri bacini gastronomici per valorizzare il nostro artigianato
Si fa un gran parlare di eccellenza
Renda diceva che cosa possiamo chiedere alla Regione non soltanto contributi
Si è fatto un gran un gran parlare di eccellenza lena siciliana
Ma lena pungiglione non perché ci sono i professori bravi distruggi Bra lena funziona anche perché i diplomati hanno un titolo di precedenza insuperabile
Nell'assunzione presso amministrazione pubblica e aziende controllate a poco vale fare Nena se poi lena deve
Diplomare
Una quantità magari molto alta di giovani che però non hanno spazi occupazionali garantiti
Ecco io credo che di queste questioni
Come di altre ho finito
Che riguardano un maggiore un maggiore sforzo da parte un esordio parlare però il problema anche per l'università non può essere quello che tutte le volte nelle quali noi registriamo una disfunzione chiediamo risorse aggiuntive
Non può essere quella la soluzione
Chiediamo di fare qualcosa di più improprio a prescindere dalle risorse
E da questo punto di vista quel qualcosa in più
Può essere garantito dal fatto che le nostre università diventino tendenzialmente residenziale ecco Enna nasce come facoltà residenze universitarie senz'altro non può superare quattordici mila iscritti ma sapete perché non solo per dare un posto letto agli studenti
Ma perché è giusto che l'università sia un luogo di lavoro dove si vedono i professori dove vengono almeno tre giorni la settimana
E la residenzialità e la garanzia di questa condizione perché dove ci vivono gli studenti i professori non possono essere di passaggio
Ecco quale sono le garanzie che possono determinare una diversa qualità una diversa qualità formativa e poi c'erano delle cose
Che si possono fare ecco qui parliamo dei rapporti tra il ho finito il sistema politico egli intellettuale ma gli intellettuali che vivono nell'università
E che hanno una responsabilità quindi esclusiva i Nordahl buoni andamento dell'azienda universitaria
E ogni tanto facciamo una riflessione
Sulle decisioni sul governo che si esprimono
Su un familismo che insopportabile perché è di tipo difensivo
Che anche le aziende americane per euro sono caratterizzato per me è un familismo offensivo che pende aumentare fatturato qui invece si deprime il fatturato pur di garantire la conservazione e il controllo al posto ecco se di queste cose
Tutte le università siciliane possono andare parlare insieme io credo che se avrà un miglioramento serio della nostra offerta formativa
Parola
A Gioacchino Lanza Tomasi docente di storia la musica ma non credo che sia noto come scrittore
Anche come direttore del Teatro San Carlo di Napoli ancora lo sveglio arrivano aggiornandole
Si prepari villa
Nei primi anni cinquanta
Chamot chi volesse rendersi conto che mondo o pensava di scuoterlo fare
Leggeva Gramsci il capitale il Vangelo lo sto gli schizzi Budé Ambro eccetera
E direi che è quello
Poi questo mondo la sia stato riassunto soprattutto da un piccolo saggio di Elio si chiama l'idea di una società cristiana
Questo saggio descriva bene quello che era il mondo dei valori cioè diceva
Soltanto i marxisti e i cattolici comprendono il valore e la formazione la necessità per la formazione e dobbiamo renderci conto che è questo conserva quello che consideriamo i valori allora di una società potremmo dire forse chiusa ma che era il nostro mondo
Questo era
Un illuminismo affermativo un illuminismo che avevano le sue forze forti tradizioni e che abbiamo visto scomparire pian piano
Il punto è questo no temo che non ci rendiamo conto li grandissimi processi di trasformazione che sono in atto
E quindi quello che noi diciamo tanto intellettuali
Che politica qui riuniti
è un problema di affrontare un mondo nuovo Circe vagamente sfuggito
Cosa ci è sfuggito ci sono sfuggite queste trasformazioni compete per esempio del garantismo
E che viene effettuato anche con mezzi di notevole violenza
Cioè quando
I ministri competenti affermano che è per l'università o per la ricerca
E per la cultura in generale ai vari rami non è stata diminuita la spesa
Contabilmente dicono una verità però è stato muti modificato il sistema di spesa
Quando due anni fa mi pare i rettori dice ma ci dimettiamo tutti per l'assenza di cinquanta sessanta milioni di euro contestualmente se ne davano settantacinque al San Raffaele e cinquanta al Nuovo Policlinico locuste
Cioè nel sistema attuale cosa modificato
Ha modificato quello che consideriamo il vecchio perbenismo cioè il controllo parlamentare e invece si è andati su un controllo discrezionale del ministro
Comprendo che questo Dash anche ad altro frustrazione che il ministro doveva avere
Perché presenterà uno spettacolo cui so benissimo vita e morte e miracoli
Mentre un assessore poteva decidere quello che gli pareva il ministro il ministro lo spettacolo decideva sul cinque per cento delle risorse essendo il resto destinate per legge
Questo aspetto
Non mi pare che sia stato col nei contrastato sufficientemente invece si è reso conto di un diverso assetto istituzionale che si è andato creando aspetto che io non credo che possa poi essere evocato
Per esempio la riforma universitaria
Sarà
E durevole e secondo me deplorevole soprattutto per un una ragione
Che essa come molte delle riforme alle istruzioni staglia rimandano il periodo dell'ingresso non lavoro
Cioè a differenza di quello che avviene in generale negli altri Paesi a ventidue anni non si lavora
Si lavora ventiquattro ventisette ventisei e compagnia bella
E il fatto di fare il due più tre di fare un duetto equivale a un liceo
è un sistema con cui per entrare dal lavoro si dovrà fare anche il tre o più che il tre si dovranno fare dei master perché poi si formano dei corsi pre fu professionalizzanti io non credo si possa tornare indietro e cioè noi possiamo dire che l'università pubblica deve tornare indietro credo invece che la sinistra deve appropriarsi di questa nuova forma
Cioè il master l'associazione privata insieme a categorie di imprenditoriali eccetera che portino ma diverso tipo di istruzione che si va formando ma tutte nelle nelle altre mani e sotto dei vantaggi eminenti per coloro che le frequentano che sono all'ingresso nel mondo del lavoro
Perché la LUISS e università di grande successo diversità buona ma non straordinaria perché collegamento e più o meno automatico col mondo del lavoro
Uno dei grandi
Handicap dell'università siciliana è che questa invece rapporto e assai difficili
Io
Non vorrei dire che non sono pessimista come potrebbe sembrare io ritengo che l'Illuminismo non è un'anticaglia ritengo però che non è un Codice ma una procedura
Cioè e una procedura su cui dobbiamo ragionare sugli mutamento dei tempi certo vi ragioniamo
Adesso nessuno può dire quando Centorrino ha parlato alle tre palle ha parlato di quell'all'industria ma industria non è più quella parlate con Cofferati e vedete come fatte sedare gli operai se non vai in un posto dove ci stanno cinque mila operai
Quindi il mondo è e effettivamente cambiate muta questo non significa che non dobbiamo sindacato non deve effettuare delle tutele ma il mondo e diverso deve attenere deve studiare dalle nuove strategie
Quindi io
Penso che qualche autocritica sulle sconfitte recenti si debba anche fare ed è quello di non avere
Individuato dei processi di trasformazione che sono stati attuati poi con violenza
E mi permetto dire credo da un Presidente del Consiglio a cui nessuno può negare una grande abilità di comunicazione e anche una suo autorevolezza nel tenere insieme i vari interessi della sua coalizione
Certo sono tempi completamente nuovi perché credo che nessun Paese parlamentare
Possa contare un venti per cento al Parlamento che alle dipendenze economiche cioè ricevono stipendio dal Presidente del Consiglio questo è un fatto abnorme che si è verificato
E cui in certo senso ci sia anche abbastanza rassegnati come dicevo negli anni succinte quanta per esempio
Grande giornale laburisti New Statesman nella qualche cosa oggi non sarebbe niente non credo che non esista nemmeno più
Però ecco l'illuminismo consiste nel studiare attuare le procedure di studio che affrontino i problemi le sfide che oggi si apre e che sono forti non credo che si debba essere totalmente fiduciosi nei successi prossime elettorali per dire
Se non riusciamo a produrre un progetto
E qui il nostro amico Massimo un progetto ci vuole
Cioè andare alle elezioni soltanto di rimessa
Non sarà facile alla rimessa gioca sul malcontento non vi gioca su un avvenire
Non è questione di dare agli uomini il rispetto di valori che gli uomini probabilmente non non parte non sono più partecipati e il problema di dare delle speranze e in questo qui abbiamo avuto ai consumazioni due che evita posso dire come due a Edith uno terriera e l'altro Carapezza non erano degli interventi di direi di tipo procedurale politico ma erano gli interventi che spiegavano come il radicalismo sì un fatto necessario non il radicalismo diciamo di spaccarci tutto ma il fatto di mettere in discussione le evoluzioni noi abbiamo dei mondi in continua evoluzione e il nostro cuore e la siciliano eppure e quindi se non sei troviamo delle procedure dei modi perciò dare delle proposte sarà molto difficile essere seguiti potremmo essere seguiti per il principio dell'alternanza per lo scontento
Ma non per il project
Io non faccio di professione politica sono diciamo un ricercatore che è andata a finire dal management mendicità incultura
E ne ho viste di tutti i colori perché devo dirvi ecco la cultura e stata emarginata emarginata di brutto non senso che è considerata un'appendice superflua perché l'attuale sistema Dida comunicato sulla perché premia la comunicazione non vuole mai la riflessione vuole soltanto diciamo
L'adesione di massa e quindi sono siamo stati effettivamente penalizzati cioè nessun governo ha avuto meno attenzione ai problemi culturali di quello che ha avuto questo
Su tutti gli investimenti indubbiamente c'è stato la massima disattenzione nessun progetto e nessuna nemmeno tutela dell'esistente
Ma anche qui non possiamo diciamo tornare indietro io posso anche credere che domani non so il teatro San Carlo è il Teatro Massimo saranno chiusi e saranno sostituito da un altro istituto che Barack gestito da una partecipata
Diciamo con il consiglio di amministrazione nominato dal governo e poiché Erving ha finanziato con delle degli agi che possono essere sull'otto per mille sulla lotta alle lotterie sulle opere pubbliche questo dall'associazione l'Argus dove la gestione diventerà puramente discrezionale
Questo potrebbe benissimo succedere però non possiamo andare direttamente contro il merito dobbiamo dobbiamo studiare come entrare in questi nuove strutture il mondo è fortemente cambiato e io temo che noi abbiamo può una passione della lamentela di quello che erano i bei tempi antichi quando non sono più e lo sappiamo
Noi avremo problemi gravissimi è probabile che dall'industria manifatturiera dovranno andar via ancora un milione di persone e come lo sostituiremo se non facciamo dei progetti che possono convogliare reddito o su altre attività insomma il mondo qui
Gli anni Cinquanta il problema dalla terra offensive rivelò vana illusione grande coesione politica me nessuna efficacia economica successivamente il problema dell'industria ci siamo arrivati in Sicilia sempre dopo quando questi argomenti erano mai ormai decotte
Adesso ci vuole un un nuovo piana un nuovo progetto bisogna andare a una sfida su questo campo
E in questo naturalmente comprendo non è tanto la cattiva volontà ma quanto di stare in un'unione disunita grazie
Allora io proporrei però proprio solo villa di fare l'ultimo un po'per la situazione a un'ora di fatto in cui dovremo parola museo non le domande prima di Massimo D'Alema allora
Come è del tutto evidente non riusciremo a Bava Polo tutto perché abbiamo due quattro sei o otto il cibo vegetale esige vorrebbero bene può provocare la parola al quattro cinque il verbale
Il problema sono nell'ordine sono virgola Pippo campione Pasqua precipuamente a volte
Parlo troppo non
Però vorrei vorrei proporre visto che qualcuno ci avrà fatto caso tra tutti rientrerebbe vive alla giornata non c'è stata una volta che il signor Benvenuto ne abbiamo solo due scritte sono
La
Ma orribile porno Marcello a croce Alessandra Siragusa io credo che per loro due dobbiamo dobbiamo avere l'attenzione per farle parlare però la parola solo sul sul comma Alessandra Siragusa dovrà per forza andare viva
Credo che avremo un po'le cose verremmo subito la parola al dopo verrebbero possono dirlo
Se credo che siamo tutti d'accordo da polipi poca biologo colosso Brusilov
Allora anche io proposto un intervento scritto che naturalmente non riprendano qua
Almeno nei due punti in cui l'articolato me tratterò solo uno
Dico in piena sintonia con quello che già alcuni hanno detto per esempio Lupo Iacono
Sulla fine delle grandi ideologie che determina in qualche modo anche la fine di un certo modello intellettuale generalisti go in cui peraltro io non ho mai creduto
Cioè dell'intellettuale tuttologo che parla di tutto io credo che oggi l'intellettuale con la l'esplodere delle competenze lo specialismo dalle conoscenze già stare al pari nel proprio campo è un problema grosso figuriamoci in altri campi
Quindi l'intellettuale è una specie di artigiano delle idee
Il la a una cassetta degli attrezzi invece di strumenti concreti c'è ed è è fornisce contributi naturalmente li può fornire in positivo nel senso che può collaborare all'elaborazione di idee li può fornire anche in negativo nel senso che può avere anche una funzione critica nei confronti per esempio dei discorsi delle incoerenze dell'Iveco ed in McAdoo inadeguatezza dei discorsi della politica su questo io volevo lanciare un piccolo sasso nello stagno a parlare di un punto in particolare
E riguarda il famoso relativismo etico eh
Naturalmente collegato con questo la domanda e dove stiamo andando dico come DS qual è
La concezione di sfondo il quadro di riferimento in termini di concezione dell'etica di filosofia politica che cui si ispira la nostra azione dico il tema è importante perché sui temi su questioni di frontiera oggi quali la bioetica l'eutanasia
I diritti culturali delle minoranze avere quadri di riferimento solidi ben formati credo che sia importante qui ci sono situazioni in cui i diritti individuali si scontrano con esigenze collettive
Si parla anche di bene comune è una idea che mi pare piuttosto confusa se ad essa non si dà un contenuto specifico ora io credo che su questi temi in questi anni
La si è assistito nel nostro Paese dico purtroppo ha un vistoso arretramento della cultura laica di fronte all'avanzata del pensiero cattolico nelle sue forme più oltranziste
Diciamo molto spesso la cultura laica a parte vistosi tradimenti di cui qua non voglio parlare a sostanzialmente rinunciato ad esprimere delle proprie posizioni sulla questione di fondo cioè ha assunto una posizione fondamentalmente difensiva si è visto anche nel referendum si è preferito parlare presenta della bruttezza della legge ed è vero ma si è rinunciato a dire perché
Cioè a spostare anche il discorso
Più seriamente sulle questioni di fondo sulla visione del mondo sull'idea di persona che sta dietro naturalmente le diverse posizioni
Il dibattito è stato estremamente approssimativo e dico poco su questi temi negli organi di stampa ma anche a livello politico è sia assistita attenta appunto a questa utilizzazione della categoria del relativismo etico che è stato utilizzata come una specie di testa di turco contro cui appuntare
Tutte le critiche diventato ormai un'accusa infamante José do il mio prossimo libro la sono permutato di scrivere mi occupo da da da danni di questi temi
Una difesa del relativismo ed un elogio relativismo etico polemicamente
è stato consigliato la sentina di tutti i mali ora io non ho capito bene non mi è chiara su questi temi qual è la posizione dei DS su questi o perlomeno c'è una situazione di confusione se in alcuni e alcune situazioni anche vedo una sterzata sulla posizione di oggetti minimo etico forte che è quella della Chiesa cattolica nella sua versione più fondamentalisti Ca'
è anche purtroppo devo dire nella relazione di Fassino al congresso c'era
O c'era qualche punto di questo tipo c'è una posizione per cui esistono dei valori oggettivi fondati sulla metafisica natura umana e quindi il discorso morale può affermare delle tesi come vede come oggettivamente vere
Perché fondate sulla realtà
Direi su fatti morali sull'esistenza di fatti morale e quindi queste tesi siccome sono vere si devono anche essere imposte agli altri
Che magari non ragionano correttamente non riescono ad apprezzarlo ora io credo credo che i credo che i DS in una fase di disorientamento culturale
L'abbandono per esempio della concezione marxista quindi di una visione che era altrettanto oggettivi Istica dal punto vista la filosofia della storia credo che ci sia una Nostalgia dei DS verso visione di questo tipo o perlomeno c'è un pluralismo di posizioni
Cui non è più chiaro
Verso in quale direzione stiamo andando è questo la controparte sul piano della tattica politica di questo periodi confusione è rappresentato da questo continuo leit motiv del dialogo bisogna dialogare sempre col pensiero cattolico naturalmente ma anche con la col centrodestra su tutti i punti importanti ora io sgombra il campo dall'equivoco chi ovviamente il dialogo è fondamentale
Col col dialogo possiamo costruire insieme delle tesi all'affermazione però il dialogo deve essere sottoposto alcune condizioni piuttosto forti
Per dialogare con un'altra parte dobbiamo condividere alcune cose ci vogliono alcuni quadri di riferimento un minimo bisogni intendersi su alcune cose bisogna condividere delle cose
Ora a mio avviso il dialogo sui principi da una concezione oggetti misteriosi è una concezione anti oggettistica dall'etica non è possibile
Cioè non è possibile un compromesso sui principi dove è possibile il compromesso il compromesso è possibile pragmaticamente
Attraverso il diritto è il diritto che offre uno spazio di mediazione rispetta le visioni contrapposto quindi attraverso il diritto si dovrebbero trovare per esempio al campo della bieticolo altri campi soluzioni condivise che facciano aumentare gli spazi li di libertà senza ledere i diritti di ciascuno ma il problema è questo ad una visione oggettistica forte
Non può accettare la tesi secondo con una verità viene costruita attraverso il dialogo
Perché la verità etica è presupposto alla discussione qui non è qualcosa a cui arriviamo insieme cioè a limando modificando la nostra posizione di partenze arrivando alla fine ha una tesi condivisa
Quindi e trovo difficile la la la instaurare un dialogo dove invece il nostro Stato di diritto le esperienze lista dedito costituzionali costruiscono chiaramente
Operò una scelta a favore di quel metà valore fondamentale che è quello che è anche un giudizio di valore di non scegliere tra i quali valori in campo
Quindi e questo però questo tipo di me mediazione è precluso a chi ritiene che la verità che le norme giuridiche devono essere la trascrizione di verità oggettiva già pregiudizialmente assume allora io quello che chiedo una situazione del genere
Chiedo al partito bene tutto quello di intanto di discutere più chiaramente al suo interno
A queste questioni di fondo che non possono essere e lusso
E poi di mettere dei paletti molto più forti di quelli che ora abbiamo a difesa dello stato di diritto costituzionale
A mio avviso una concezione di tipo getti mistico forte una concezione che cozza contro IVA alcuni valori fondamentali del nostro stato edito se noi ci vogliamo qualificare sempre di più l'abbiamo detto altre volte come partito
Delle regole dello Stato di diritto questa secondo me è un'implicazione che viene fuori da queste e quindi anche provare a rispondere con maggiore fermezza
Affermando nostre posizioni attesi opposte non dico che debba essere per forza il vituperato relativismo anche se qui e chiudo quando si parla di relativismo non si Opara alcun tipo di analisi
Ci sono relativi mi forti del PIL mi deboli il relativismo io oggi non è quello dei sofistica stato già confutato abbondantemente ero attivismo che viene fornita affermazioni
Che vengono fatte all'interno della nostra cultura che non pretende quindi di valere come che è sintesi assoluta quindi dico maggiore coerenza maggiore forza maggiore fermezza
Nel difendere posizioni tipo laico liberale dovremmo caratterizzarci di più come Lalla coerentemente laico liberale quanto meno alla questione dell'etica dello schieramento di centrosinistra
Grazie
Troviamo la parola Alessandra Siragusa presidente gli arbitri
Ma l'avversario
Respirato soccombere allora secondo
Ma io credo che cultura sia l'insieme dei saperi degli uomini e delle donne che fanno parte di una comunità
Saperi Diversi un sistema Complesso quindi non soltanto accademico ma anche il sapere del teatro della musica dell'arte della letteratura ma il sapere anche della scuola di cui oggi abbiamo parlato poco delle donne dei giovani
E io credo che la politica intesa come arte del Governo nella sua accezione più vera come arte dell'autogoverno di una comunità
Debba impegnarsi per dare cittadinanza a questi saperi
E allora a me piacerebbe in questo sforzo titanico per tutti noi oggi abbiamo compiuto di stare insieme a riflettere sulla cultura su una possibile cultura per la Sicilia
Fissare un attimo proprio flash su altri saperi
Perché io penso che questo percorso che inizia oggi debba in qualche modo continuare debba trasformarsi in una riflessione su una possibile poco sulla possibile secondo me costruzione di una cultura della Sicilia dei suicidio una nuova cultura
E siciliani e delle siciliane
In questo la scuola svolge deve svolgono un ruolo fondamentale il preside il rettore di Palermo ci ha ricordato l'enorme numero di ragazzi che frequentano università in Sicilia
Ma credo che dobbiamo tenere anche il punto di vista del di tutti i bambini e di tutte le bambine di tutti i bambini di tutte le bambine che entrano nel mondo della scuola e nella scuola hanno il primo rapporto con le istituzioni dello Stato e non è un caso io credo che in Sicilia la scuola sia stata sempre tenuta col piede sul collo perché la scuola costruisce cittadini e cittadine libere autonoma e capace di disco scienza critica capace di autodeterminarsi e naturalmente per il sistema politico mafioso ma anche oggi per i governi del centrodestra che non sono come dire tanto lontani da quel modello
La scuola è un pericolo sul quale bisogna stare molto attenti non è un caso dicevo che in Sicilia la scuola è stata assegnata negli anni dai doppi turni alla mancanza di edilizia scolastica dalla mancanza dei servizi
Dalla mancanza di Investimenti perché è per chi vuole un popolo sottomesso naturalmente la scuola un pericolo e allora io credo che una modello una un progetto politico
Radicalmente alternativo al centrodestra come credo che il centrosinistra debba impegnarsi fatta apporre bene investire sulla scuola non è un caso dicevo
Che oggi la dispersione scolastica addirittura l'evasione cioè quelle quel dato diciamo all'interno del complesso dato della dispersione scolastica significa che i ragazzini non si scrivono mai a scuola
Ha raggiunto livelli che sembravano soltanto qualche anno fa impensabile per i livelli di decenni e decenni fa
E allora mettere la scommessa del centrosinistra investire fortemente sulla scuola perché la scuola crea possibilità di cittadinanza autonoma
è diceva il rettore di Palermo sente un assessorato sull'Wendell un che si occupa di università e di ricerca
Ma immaginare anche che la scuola rimanga insieme all'assessorato ai Beni culturali e quindi come dire la sorella povera di ben altri interessi credo che debba essere lontano dal nostro modo di intendere ma io parlo anche voglio parlare anche di saperi diffusi dei saperi che noi abbiamo necessità di includere in un progetto politico
I saperi delle donne dicevo
Non soltanto le donne delle associazioni che in questi anni hanno costruito una possibilità di riflessione il Comune di percorso comune ma delle donne che sono oggi quelle che è in prima persona affrontano i disagi e la crisi economica gravissima che investe le famiglie italiane ancora più le famiglie siciliane
Tenendo conto di delle possibilità del fatto che si è possono apparire da lei intelligente i quadri diversi da quelli che ne possiamo immaginare Emilia il corpo di Emily Palermo
Ha cominciato quindi è soltanto un dato iniziale a fare delle interviste alle donne che vanno a fare la spesa nei mercatini rionali quindi in tutta la città
Ma sugli ottocento interviste rispetto ai bisogni del quartiere
Ai bisogni diciamo a quello che loro desiderano
O loro destra richiesta di sapere quali sono i loro desideri
Il desiderio non è un desiderio Intini d'individuare che viene spesso come noi immaginavamo intimo momento ma è un bisogno di cittadinanza
Chi le donne chiedono i servizi per i bambini servizi per gli anziani
Sembra dimostrare una consapevolezza proprio di cittadinanza che è molto più alta di quello che si poteva immaginare e parlo anche del sapere dei giovani quell'esperanto degli alunni
De nostre scuole che l'hanno perso il senso della loro vita ma anche invece quello costruttivo dei tanti ragazzi impegnati nell'università nelle territoriali i DS hanno un gruppo della Sinistra giovanile stava pienamente valido e capace di esprimere davvero una grande modernità allora io credo schiudere che noi abbiamo davanti a noi una grande sfida per questo parlo dico che a questo
Se posso già titanico di oggi che ci lascia Ricci vanto più Chicchi ma anche molto stanchi nella tentativo di tenere sempre alta nostra attenzione il la grande sfida è quella di costruire una nuova cultura
Via Sicilia prendendo spunto dall'identità migliore dei siciliani delle siciliane io tante volte quando mi capita di sentire parlare male in qualche modo comunque esprimere diffidenza nei confronti della possibilità di cambiare per espressioni del tipo il Coffa lirismo e radicato nella cultura siciliana
Devo dire ho molti dubbi alla mia esperienza di sette anni di assessore al comune di Palermo io ho conosciuto una capacità dei cittadini e delle cittadine di esprimere il meglio di sé anche assumersi davvero responsabilità
Rispetto ad una dimensione pubblica di costare così scuole là dove era impensabile costruirle facendo un controllo del territorio alternativo a quello del sistema mafioso
Che non mi spiego se non come grande possibilità di questa densità umana di cui oggi ci parlava
Per Vienna e su questo io credo che i partiti del centrosinistra hanno una straordinaria responsabilità che si devono assumere fino in fondo perché le prossime elezioni regionali
Sono per la Sicilia un passaggio storico allora o SIP riusciamo a davvero iniziare un corno percorso di costruzione di una cultura siciliana nuova fondata sui valori migliori di cui noi siamo capaci è radicalmente alternativa a quello che esprime il centrodestra in questo momento oppure perdiamo un'occasione storica è un momento come questo invece di essere l'inizio di un percorso come tutti ci auguriamo rischia di essere l'ultimo di una fase allora io credo che tutti ragionando di come costruire una nuova cultura per la Sicilia dobbiamo diciamo come dire chiedere ai dirigenti dei partiti del centrosinistra alle associazioni quelli che cerco di costo e questo percorso di assumersi fino in fondo la propria responsabilità
Di non scherzare come via di non trattare con eccessiva leggerezza un momento che invece un momento davvero di svolta che ci porterà o come dire dritti verso il muro oppure davvero ha potere avere nelle mani in qualche modo il nostro futuro grazie
Grazie
La parola a Pippo campione
Che non ha bisogno di presentazioni
Raccomandiamo alla rispetto dei tempi perché fino a questo momento siamo ventuno problemi matematici
Ma abbiamo parlato molto di settori della cultura e anche di strumenti della cultura
Forse abbiamo parlato meno di politica
E ci siamo dimenticati che o la politica e cultura o non è politica
Io non vorrei andare ai testi della nostra infanzia
Il testo di Bobbio i primi libri che fa operavamo a rate da Einaudi
Bene la politica
Determina i modi di stare assieme di una comunità
La politica
Inter Petra bisogni ed esigenze
La politica prefigura il futuro
La politica controlla le attuazioni
Questa è la politica e per fare questo la politica non può che essere cultura
Noi geografi parliamo di igiene di vita quando parliamo dei modelli di comunità che si determinano sul territorio
Però in chiave antropologica potremmo parlare di cultura così come potremmo parlare di modi di produzione che finiscono col determinare il modo dei comportamenti in modo degli assenti il modo d'essere che impregna no U un percorso di società
Allora se la politica e questo è la politica che è mancata noi siamo nel deserto della politica in Sicilia abbiamo avuto lunghi periodi di deserto
Dopo la vittoria delle sinistre nel quarantasette la fase che si iniziò Corno Restivo che venne chiamata in maniera impropria lo tengo felice fu un momento di fuga della politica dalla realtà siciliana e fondamento di costruzione della realtà siciliana secondo schemi che non ci appartengono o che appartenevano soltanto ai vecchi blocchi storici
Poi ci fu un momento di inizio di svolta che sembrò essere quella degli anni Sessanta
Ma negli anni Sessanta il tutto dura pochissimo ricorda il dibattito all'Assemblea regionale sul tema di la torre della Commissione antimafia che poi determino la creazione della prima Commissione antimafia bene
Dopo quella vicenda ci sono tutti gli anni che vanno da coniglio a Bonfiglio che sono degli anni assolutamente inutili deserto della politica dieci dodici quindici anni
E si avvia finalmente si ritorna indietro
Agli accordi di fine legislatura il primo tentativo di programma in Sicilia corrono figlio soprattutto al documento che doveva riformare la Sicilia il documento alle quindici venivano saccheggiate le università e veniva costruita la maniera
Alla maniera degli americani un uno staff di intellettuali di costituzionalisti che dovevano cercare di leggere il perché del malessere della Sicilia
E si arrivava questo documento il documento non ebbe seguito però in quel clima lascerà il governo Mattarella e non saranno le prime convergenze autonomistica
Bene poi ci si cominceranno le stragi
Io non lo so se ci furono
Delle fughe delle dalle responsabilità rispetto a questo mondo di stragi che stanno iniziando fatto sta che ritorno tutto l'antico qualche volta con vesti di carattere tecnocratico
Un uno studioso dei temi della corruzione Cazzola ha tentato di dare
Di un Presidente dalla Regione Siciliana un'interpretazione particolare ha cercato di dire che quel Presidente in fondo si comportava in quel modo ed a quel comportamento coi era nata impropriamente in
Tangentopoli
Perché era l'unico modo per poter combattere la mafia
Per coperti a battere la mafia bisognava trovare le risorse nell'accordo con l'impresa che doveva capire che il rapporto era con la politica quindi doveva a poco a poco dissangua are impoverire
Mettere al bando una mafia che a quel punto non aveva più un motivo di non motivo più o possibilità di sopravvivere
Ora a me sembra una lettura abbastanza
Abbastanza mi auguro che al Gramsci nelle prossime nei prossimi mesi
In occasione di alcuni dibattiti su questi temi si possa fare giustizia di questa interpretazione interpretazione che poi furono fatte con Biaggi furono fatte anche da Santoro interverrà azioni che in qualche modo annullerebbero tutto il senso di una battaglia antimafia per cercare di
Portarci sì ad un livello Dine ineluttabilità per cui i comportamenti non potevano che essere quelli perché comunque in una prospettiva lunga quei comportamenti avrebbero potuto sconfiggere la mafia
E invece qui ha ragione Gioacchino Lanza quando ci invitava in qualche modo essere radicali
Che cosa voglio dire quando dico questo per carità non
La RAI radicalismo che porta i fondamentalismi
Ma essere radicali come lo siamo stati Caro Michele
Io vorrei ricordare a tutti l'appello ai siciliani
Che diceva tra le righe vero Michele diceva
Dobbiamo stanare alla mafia dovunque si trovi in tutti i legali dell'amministrazione
Nelle scuole e nelle università dovunque alligna questo fenomeno perché il problema è di riuscire a finalmente liberarci questa grande campagna di liberazione del popolo siciliano perché altrimenti continueremmo
A celebrare il i nostri poveri eroi morti ammazzati sono le parole
Della della retta dalla per i siciliani
Bene
Questo fatto non esiste più non esistendo la politica non esiste nemmeno una linea di resistenza oggi la normalizzazione erano ormai anziano totale e come se avesse vinto Andreotti perché dico questo
Via col tuo uno piccolissimo episodio
Andreotti
Scrive sull'Europeo
Al cardinale di Palermo
Che si era lamentato perché al carcere dell'Ucciardone
Non l'avevano trattato con il dovuto rispetto i mafiosi non erano andati a messa nessuno aveva fatto la comunione Andreotti scrive
Di fronte alla chiesa di Palermo che faceva Quarantore e che quindi cercava di
Sviluppare in preghiera questo senso di indignazione
Andreotti scrivevamo perché eminenza si indigna lei ha parlato sempre male dalla mafia cosa voleva che le offrissero champagne
Bene
Mi pare che questa lettura del presidente Andreotti è la lettura che prevalse oggi qui nessuno vuole pur più fare a pugni nessuno vuole più Bisi chiamarsi nessuno vuole più ricreare le condizioni cruente del passato e allora tutto si è normalizzato tutto si è fermato non è successo più nulla la politica non dice più nulla su questo argomento
I movimenti non dicono più niente alla Chiesa non dice più niente anzi abbiamo scoperto che il quarantacinque per cento dei dei sacerdoti di Palermo non sanno di che si tratta
Quando si parla di questo fenomeno portiamo una cifra forse anche maggiore credo comunque ho letto questi dati credo proprio su Repubblica
A questo punto
A questo punto il problema diventa e qua in questo senso va ha apprezzato molto questo convegno di oggi il lavoro di Michele figure lì l'iniziativa di di Capodicasa perché
Questo ricominciare a parlare di politica era importante abbiamo parlato di tante cose
è stata una situazione quasi alluvionale abbiamo detto di tutto tutto quello che avevamo dentro tutti hanno detto tutto mi sembra di essere nell'assemblea in cui stava finendo la democrazia cristiana
E stava cominciando il Partito popolare in quell'assemblea poi gli atti furono trafugati chi sa forse letta Martini li ha conservati a lo Sturzo ma non si sa più nulla di quegli atti bene in quella sede ci fu un grande Auto da fé in cui tutti dissero
Tutto quello che pensavano su tanti anni perché dono liberarsi e quindi riuscire a esorcizzare anche sensi di colpa individuali e collettivi
Bene
Io penso che questo sia il momento di questa Assemblea
Quello di riuscire a esorcizzare
Anche responsabilità nostre rispetto a questa a questo vuoto di parole a questo vuoto di analisi a questo inseguire il parlamentarismo del meno uno non del progetto alternativo a questo giocare su un terreno
Che non interessa a nessuno perché nessuno sa quello che si sviluppa l'Assemblea regionale ma chiedete in giro se sanno veramente che cosa è questo Statuto che è venuto fuori dall'Assemblea regionale non lo sa nessuno forse nessuno sa nemmeno nemmeno Bella riforma elettorale
Bene
Siamo tornati ai momenti di molto tempo fa quando queste cose avvenivano nel chiuso del Palazzo e la gente non sapevo nulla perché i partiti non erano in grado di trasporre arrestano questa cosa ecco Capodicasa vuole interrompere questo decennio vuoto questo decennio di deserto e allora che questa Assemblea sia un'oasi dalla quale si possa ripartire
Dalla quale ci si possa dissetare e si possa ricominciare da capo affrontando tutti i temi veri
I temi nostri
Di politica per le persone perché per per le persone noi lavoriamo per quelle persone che noi ghetti diamo ai margini delle città e che si costruiscono una stradina alternativa non voglio scomodare Santi Romano per dire questo
Una svegliata alternativa con delle regole sue con un suo e fare gol
Con un suo modo di procedere
Perché la città li respinge queste periferie le abbiamo dappertutto e in qualche modo dobbiamo riuscire a farcene carico
E di un altro fatto dobbiamo farci carico del grande dolore
Della Sicilia
Che accoglie ogni mese tre quattro mila persone di derelitti
Di situazioni in cui si registrano situazioni posto umane in quelle condizioni posto umane noi e come se non ci appartenessero quelle condizione quelle situazioni non ci rendiamo conto che quello che sa sa che amava il mare colore del vino è diventato il mare colore del sangue
Bene in questo mare si confrontano tragedie enormi Belloni in Sicilia accogliamo questa gente non è possibile che non c'accorgiamo di questo fatto e soltanto in una logica di poteri separati diciamo che in questo del potere pur potere centrale
Ma è potere nostro riuscire a farsi carico in termini di servizio sociale in termini di comunicazioni interne di contaminazione con queste realtà che prendono che agiscono sul territorio siciliano
Ecco sequestri soltanto dei fatti che volevo citare all'interno di un discorso più più generale ma che ho voluto dire come testimonianza di una partecipazione ad alcune cose che mi sembrano importanti grazie opere del suo intervento
Ma comando compagnia nazionale dallo stesso la Pippo campione d'olio muovendosi allora
O diamo la parola a Walter Pozzi
Responsabile
Nazionale
Cari compagni in questi giorni si parla molto in Parlamento della università
Purtroppo con esiti
Non positivi mi riferisco alla battaglia parlamentare che in corso sulla legge Moratti
Sullo stato giuridico dei docenti universitari
Non si tratta di una questione tecniche anche se sono norme molto particolari ma si tratta di una questione che può incidere negativamente sul prossimo decennio dell'università italiana noi abbiamo smascherato questa doppiezza morattiana da un lato il ministro ha parlato per più di un anno di valutazione di merito di qualità ma le norme che poi sono uscite fuori in Parlamento dicono tutt'altro lei ha parlato di merito ma sono ricomparsi i concorsi con la riserva per l'anzianità dopo quindici anni di anzianità di associato ad ordinario
Parlava di merito e si è tradotta invece in una grande sanatoria che ha sostanzialmente l'effetto di dare un biglietto da visita con scritto professori Renzi Dario a circa quaranta mila persone più degli attuali docenti dell'università italiana e poi ancora tante altre norme francobollo per questa o quella figura all'interno dell'università italiana
Ora noi stiamo duramente contrastando questa legge per tre motivi fondamentali in primo perché in primo luogo perché essa manda un messaggio devastante
Nel senso che scoraggia le forze migliori dell'università italiana quei professori quegli studenti che con grande impegno e che insegna insieme a tante difficoltà lavorano quotidianamente per lo sviluppo dell'alta formazione
E dall'altro lato invece incoraggia gli elementi più parassitari che pure ci sono nella nostra università
E in secondo luogo quando si sollecita la bestia corporativa voi questa si mette in movimento e quindi è molto probabile che se queste norme dovessero passare noi avremmo nei prossimi dieci anni ulteriori rincorse corporative
E siccome puntiamo ad andare al governo
E ci troveremmo poi noi a gestire queste spinte corporative dobbiamo oggi impedirne l'approvazione per toglierci poi castagne dal fuoco quando ci troveremo appunto al governo del paese ma la terza ragione quella più importante
Perché se passa questa grande sanatoria si bloccherà l'accesso all'università italiana per almeno i prossimi dieci anni ai giovani ai giovani di talento i nostri giovani più brillanti si rischia di ripetere
Tanti anni dopo quello che accade negli anni Settanta appunto con le sanatorie di quegli anni di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze questo è il quadro
Noi abbiamo fatto una proposta politica come uniti nell'Ulivo proprio nei giorni in cui questo questa formula era un po'traballante
Abbiamo detto alla maggioranza ritirato il provvedimento e siamo disponibili invece a concordare tempi parlamentari
Anche rapidi per affrontare le vere priorità le vere esigenze dell'università italiana su tre punti fondamentali primo riaprire le porte ai giovani
Con un programma straordinario di concorsi per ricercatori e docenti basati sul merito secondo
Sviluppare la ricerca la ricerca libera dell'università italiana attraverso il potenziamento degli strumenti più efficienti più efficaci mi riferisco a firma il primi arco e ad altre cose di questo tipo terzo rilanciare l'autonomia universitaria
Sulla base anche però di un principio di responsabilità attraverso quindi un un moderno sistema di valutazione noi continueremo anche al Senato su questa proposta ma se la maggioranza dovesse andare avanti noi faremo una durissima battaglia parlamentare i compagni al Senato
Insieme a tutto il centrosinistra stanno puntando a impedire l'approvazione entro luglio prima tale che si possa andare a settembre quando coi l'agenda parlamentare sarà molto più complicato
Quindi facciamo una battaglia dura di opposizione si vanno avanti su questo testo siamo invece disponibili si accantonano questa sciagura a discutere seriamente di proposte positive per l'università italiana
Lo facciamo sulla base di un grande movimento direi anche la Moratti da questo punto di vista è riuscita in un capolavoro a creare un dissenso unanime mi sembra che vada da dal dal precariato fino a Confindustria
E passa attraverso l'unanimità della Crui con questo fatto straordinario che c'è stato delle assemblee di quasi tutti i Senati accademici italiani che hanno respinto un punto questa imporci di governo ecco mentre facciamo questa battaglia dobbiamo però anche pensare a che cosa faremo noi
Dal Governo per la ricerca e per l'università si sta lavorando in queste settimane appunto sulla proposta di governo mi pare si possa dire ma lo diranno poi meglio di me
Massimo D'Alema Luciano Violante che c'è una grande consapevolezza nel gruppo dirigente
Nel nostro partito ma direi dell'intera coalizione nel dare appunto a ricerca università una grande priorità per i prossimi anni
Non si tratta infatti di uno dei tanti settori ma si tratta del cuore del problema italiano perché da qui passa la questione della competitività del Paese ma direi sono anche che passa una questione che non è soltanto economica è evidente che la ripresa del Paese determina richiede una rinascita civile e questa la si può ottenere soltanto puntando sulla cultura sul sapere
E infine questo è il modo per superare questa arretratezza italiana di fronte al fenomeno nuovo della società dalla conoscenza quando discutiamo
Delle cifre che misurano appunto investimento italiana ricerca università quasi sempre lo confrontiamo con gli altri Paesi
Ma io direi che dobbiamo aiuto confrontarlo con quello che siamo noi con noi stessi ed evidente allora che noi investiamo in Ulivo ricerche università molto poco rispetto ai nostri livelli di ricchezza
Siamo un Paese che nella nella propria Europa dei Quindici siamo in termini di PIL il quattordici per cento ma se ci misuriamo con la nostra comunità di ricercatori siamo soltanto il sette per cento dell'Europa quindi spendiamo molto poco rispetto ai nostri livelli di ricchezza
E questa anomalia se ha ha retto diciamo nella fase passata sicuramente non regge più quando la competizione si svolge proprio su questi temi della competizione c'abbiamo oggi però anche una grande occasione
Che la nuova attenzione dei giovani e soprattutto regioni meridionali verso l'alta formazione io penso che sia un dato di straordinaria importanza
Il fatto che siano mentale le iscrizioni l'immatricolazione Università di circa il venti per cento e questo è avvenuto dopo quasi un decennio di diminuzione in tutti gli anni Novanta quindi significa che c'è una grande attenzione delle nuove generazioni verso l'alta formazione e il delitto di questi anni è stato di far mancare le risorse proprio mentre aumentava la domanda
Di formazione dobbiamo quindi per questo mettere al centro la l'impegno di ampliare qualificare il sistema universitario italiano ampliare perché è sottodimensionato mentre ci confrontiamo con un'altra teoria un'altra tesi che figure alle stamattina
A giustamente stigmatizzato cioè la teoria secondo la quale il sistema è questo si tratta semplicemente di spostare la coperta verso le cosiddette eccellenze tagliando il resto ecco noi siamo nettamente contraria questa strada
Perché questa strada si vede soprattutto nel Mezzogiorno le conseguenze che avrebbe avrebbe appunto una un effetto di penalizzazione verso il sud del Paese
E sarebbe un ulteriore impoverimento e quindi un ulteriore sottodimensionamento del nostro sistema di alta formazione c'è una campagna ormai che va avanti sul sulla stampa anche contro questa diffusione territoriale dell'università italiana
Si dice cioè quell'Università di provincia che non funziona allora cancelliamo la no allora dobbiamo farla funzionare bene cioè dobbiamo arricchirla di didattica e soprattutto deve essere università che fa ricerca perché questa è poi la misura
Della qualità di nuovi sistemi universitari da questo punto di vista il sistema di valutazione importante
Ma non da usare come una clava appunto opere eliminare Manzi per arricchire il nostro sistema il nostro sistema universitario io penso che nel programma nazionale di ampiamente qualificazione del sistema l'alta formazione bisognerà mettere un'attenzione particolare al mezzogiorno e quindi programmare risorse aggiuntive per arricchire il sistema universitario del Meridione d'Italia così come penso che nel programma regionale mi permetto di intervenire anche su questo ci debba essere una grande attenzione sulla politica regionale dell'Università innanzitutto
Delle stesse università che debbono coordinarsi tra di loro si parla spesso a volte a sproposito appunto di competizione si perde di vista che la prima cosa da fare è anche quella di cooperazione tra diverse università sul territorio regionale
Per eliminare quelle sovrapposizione e per arricchire la offerta formativa in quel in quel territorio sapendo che l'università è oggi una leva fondamentale per delineare una politica di sviluppo locale perché è quasi sempre per quel determinato territorio la porta verso le relazioni internazionali e questo in un economia mondo come l'attuale è un fattore decisivo
Abbiamo bisogno quindi di una cooperazione del sistema universitario regionali e di una politica regionale che ha aumenti le risorse non soltanto sulle sue competenze classica il diritto allo studio ma anche sul potenziamento e la qualificazione dell'offerta formativa della ricerca ci sono esperienze
Ci date anche qui stamattina molto positive
Fatti ad esempio in Campania purtroppo bisogna dire che poi l'Assessore della fatte non è stato confermato che significa che questo è anche quello che non dobbiamo fare diciamo sì ecco da scrivere un programma nelle cose che non bisogna fare invece bisogna partire da queste esperienze positive
Io penso che nel Mezzogiorno
Utilizzare appunto anche il la politica regionale le risorse aggiuntive regionali per rafforzare il sistema universitario è la cosa più importante che noi possiamo fare per lo sviluppo del Meridione
Grazie do la parola
Adesso a Pasquale Scimeca regista cinematografico può conoscevamo più numeroso maggiori sotto il bambino Zambuto altrove cosa Pasqua forse non abbiamo Pergola
Borgo
Sarò brevissimo
Però il problema
Politica perché un partito politico di sinistra che organizza resta convegno cultura
Sicilia
La Sicilia sia un luogo dove la cultura ha sempre avuto un ruolo molto molto importante pensare che quando la maggior parte del dei siciliani erano alfabeti e la Sicilia si più grandi scrittori europei l'ottocento novecento Pirandello
Verga
Quindi sono cose che in qualche modo sono intrecciate in Sicilia e poi in modo in modo particolare io da bambino del ragazzo
Per me la cultura e la politica erano in una cosa che camminavano insieme perché
La mia formazione culturale dovuta alla frequentazione del camera della vero da da bambino quindi non per motivi politici chiaramente delle camere del lavoro alla sezione dei per del Partito comunista della sessione dei socialisti dove c'erano uomini vecchi contadini che raccontavano le cose è raccontando quelle cose facevano lo stesso tempo cultura e facevano lo stesso tempo politica ma soprattutto dove c'erano vuote dove c'erano uomini di cultura che facevano politica
Io mi ricordo ancora il vecchio Ignazio Buttitta dal berrettino tanti di voi forse se lo ricorderanno
Con la sua valigetta coi suoi libri che veniva nelle sezioni delle ore lavorate recitare le polizie i contadini
Mi ricordo di Ciccio Busacca che veniva nelle sezioni a cantare le sue storie ricordo anche di Danilo Dolci che non era siciliano che però poi qui in Sicilia ha vissuto la sua la maggior parte della sua vita culturale oltre che politiche ben erano persone in cui politica cioè dove nel la l'intellettuale e il politico era veramente difficile distinguerle distinguerli cioè era impossibile era la stessa cosa in un certo senso perché perché erano animati da uno spirito
Di lotta di Resistenza di desiderio di cambiamento che si esprimere indifferentemente sul piano della politica e sul piano della cultura o in tutte e due i campi i campi insieme poi dopo questo disco questa tradizione questo discorso ha continuato a esistere ricordiamo Leonardo Sciascia molti della mia generazione
Sono diventati anche di sinistra oltre che
Diciamo così ognuno nel suo campo di intellettuale perché Leonardo Sciascia ci ha insegnato tante cose c'ha insegnato a capire la mafia capire come funzionava la macchina c'ha insegnato a capire quali erano i rapporti tra la politica e la mafia
Tra il potere tra il nostro essere siciliani la essere poi in qualche modo partecipi o assenti a questa a questa realtà ma poi soprattutto subito dopo Sciascia avvenuto quell'arco grande persona che è stato più la Torre però Torre me personalmente io ero ragazzino quando della torretta nato in Sicilia
A dirigere il partito il Partito comunista mi insegnato tantissime cose pensino soprattutto dopo come la politica la cultura fossero non ci fosse differenza c'è c'è segnala combattere la mafia Pio la Torre c'è ma noi no da politico
Ce l'ha insegnato perché combattere la mafia è un fatto fondamentale fondamentale io direi non solo culturale ma anche esistenziale perché significava combattere la mafia significava in qualche modo affermare il proprio bisogno proprio desidero di essere uomini camminare con la schiena dritta che non è cosa da poco questa questa cosa Pacenza ignora a fare le lotte Contri potere ancora più grandi a fare lotta per la pace
I missili di come se solo duecento euro che queste note si potevano fare
Perché non partivano da un'esigenza politica perché particolare esigenza culturale allora tu in queste lotte di trovare io ero ragazzino alleato che insieme con persone che magari venivano dall'Azione Cattolica erano cattolici non c'entravano niente con la tradizione
E che paga riposano diventa di sinistra dopo questi fatti
Purtroppo per i viola torce lo hanno ammazzato e poi diciamo così questo unità diciamo così questa unità tra politica e cultura senza incominciato attiva ricavarsi allora sono rimasti degli uomini singoli che in qualche modo voi hanno proseguito in questa direzione anche se allora di questi è stato per esempio il professore renda il quale in modo discreto anche lui è un esempio perché era un dirigente politico ma era anche un grande intellettuale e ora non è più un dirigente politico ma ancora oggi è un grande intellettuale o non solo uno storico allora lui senza dircelo cioè piano piano con i suoi scritti una sopra e c'è insegnato che cosa c'ha insegnato a scoprire i momenti fondamentali della storia del popolo siciliano i fasci dei lavoratori questi movimenti che erano completamente sconosciuti di cui tutti c'eravamo dimenticati che però non sono solo un fatto politico sono un fatto culturale perché in quei movimenti c'erano i germi di quello che poi oggi è il centro della diciamo Della nostri della nostra iniziativa politica c'è il rapporto tra la sinistra diciamo all'epoca c'erano i socialisti all'Ottocento il Partito comunista non esisteva nega neanche il mondo cattolico no alla spiritualità comunque i cattolici che anche loro
Poi diciamo così si sono impegnato si continuano impegnare voi in questo in questo in questa cosa
è diciamo così poi
Singoli uomini singole persone che però nel loro diciamo così nel loro essere loro testimonianza di persone hanno continuato diciamo così a darci un pochettino questo tipo di esempi un certo punto però questa divaricazione e diventata quasi vorrei dire
Totale in un certo senso poiché
Si potrebbe citare tantissime persone diciamo che hanno continuato su questa strada uno di questi chiaramente è stato
è stato farà
Consorte nessun ruolo di intellettuale e di politiche insieme purtroppo anche lui poi ce lo hanno ammazzato
Va be'dicevo in questa divaricazione cos'è successo è successo che cosa sta succedendo oggi che la politica è rimasta da sola quegli intellettuali sono rimasti da soli
Per cui oggi noi a me mi fa molto piacere che c'è stata questa assemblea mi fa molto piacere che in questa Assemblea il novanta per cento delle persone che hanno parlato ma credo anche che sono presenti nella ecco in questa sala sono docenti o comunque vengono dal mondo dal mondo h accademico però scusatemi mi sembra un po'riduttivo Ines che nel senso che pensare al alla cultura alla al mondo culturale solo pensando l'Accademia solo pensando all'università senza per questo
Vuole togliere niente l'università perché voi nel sappiamo che lo sta si formano i giovani quindi è importante fondamentale il ruolo dell'università come anche come diceva alla Siracusa importante anche il ruolo della scuola superlavoro anche della scuola delle scuole elementari eccetera
Però voglio dire quello che manca perché in questa divaricazione in queste solitudini non ci sono più possibilità di incontro che cos'è il vero mondo della cultura siciliana oltre a quell'accademia Camp
Notevolmente presente in modo importante presenti in questa dove c'è che cosa manca a quest'incontro e che cosa oggi la politica dovrebbe fare per lì
Mettere insieme questi due mondi e quello di me di e cercare di contattare di di di di trovare una un momento di discussione di a tutte quelle quelle persone singole ma anche i gruppi che fanno culture in Sicilia che ce ne sono tantissimi in tutti i settori dal teatro on cito solo alcuni nomi scusate se po'Emilio per parte la presenza di Michele per ridere ma dico c'è sempre stata Michele verremo riguarda non è mai mancato una volta diciamo a queste cose però non so manca Franco scaldati o per dire una giovane
Come Emma Dante Verdi Li Gotti Acque Nord la musica ma anche a Battiato mancata Carmen Consolo eh quei decine e decine di gruppi e credetemi sono veramente vicini di gruppi che lavorano su tutta la provincia di Catania che fanno musica che fanno piccole produzioni eccetera eccetera ma anche il cinema insomma manca
La letteratura manca la pittura Guccione gruppo di Comiso cioè mancano al mondo delle riviste tu magari lei chiamati non so lo so che le rivela di tutti però non basta invitare le persone perché dopo
Questo deserto bisognerebbe Fauré forse non è una critica e per carità perché voi
Aveva io sono nemico che ne non c'entrano mette in questa cosa però dico al di là della dell'invito e c'era secondo me quello che bisogna fare costruire piano piano con calma con con amore e compassione
Un rimettere insieme o io non dico solo questi grandi queste persone diciamo che sono conosciute eccetera ma io mi riferisco soprattutto alle decine e decine di giovani che esistono in tutte le province della nostra terra che fanno cultura che trecento mila difficoltà cercano di portare avanti
Discorsi diciamo così culturale che poi hanno sempre un rapporto con con la politica
Quindi per finire non è non vuole essere una critica questa ma vuole semplicemente essere uno s'ulteriore stimolo andare avanti su questo terreno grazie Pasquale
Ci crediamo ci teniamo a precisare che tutti dopo gli ho fatto Pasquale sono state tutte inventate ma alcune perfuso comma cosa si prova a Los Angeles scusate non voto aveva non lo ha fatto in tempo a venire ma vi giocò contro costretto a Rovereto perché ha avuto un bel situazioni avvelenato Siracusa posizioni
Al premio prevedibili così tanti auguri di onore
Avete ricordato
Adesso l'ultimo intervento
Prima di Violante D'Alema Marcella Croce voi perderemmo solo un minuto daremo per un minuto la parola al maestro Silvio Benedetto per ringraziarlo della della sua dall'omaggio che ci ha fatto sopra tutta voi partecipa com'
Così va bene
Allora vorrei un po'qualificarmi io al momento sono lettrice di italiano all'università di Isfahan in Iran
Dopo l'ho vinto un concorso del Ministero Affari esteri da settembre in poi sarò a Kyoto in Giappone
Quindi sono una siciliana un po'atipica
Ho anche studiato negli Stati Uniti per cinque anni ma molto tempo fa adesso volevo quindi parlare di un aspetto particolare della cultura siciliana che mi sembra molto importante
E cioè i siciliani che ha che studiano all'estero o che hanno studiato all'estero
Che cosa trovano queste persone quando vogliamo tornare qui io personalmente ne conosco conosco delle persone che hanno striata negli Stati Uniti come me e che io odio come avevamo sempre lavorato anche anche in Italia ma chi voi a farlo adesso ha delle enormi difficoltà perché qui dei posti di lavoro naturalmente sono diminuiti ma non è solo questo il problema
Negli Stati Uniti studiano migliaia e migliaia di studenti stranieri che vengono da tutte le parti del mondo non conosco le statistiche non so se sono il
Il diciotto per cento come a Malta ma probabilmente sono anche di più
Queste persone vengono dall'India dalla Cina dal Giappone
Persino dall'Iran
Dopodiché come vanno Licci vanno perché c'è un Papa che paga oppure ci vanno perché hanno delle borse di studio di varie agenzie internazionali o americane
Oppure ci vanno perché i loro Paesi sul suo bensì ornano questi studi
E poi con il patto più o meno coercitivo che quando torneranno
Quando finiranno la loro laurea ritornano nel paese di origine alcuni comunque per motivi personali o politici ieri decidono di rimanere in America
Ora in questa enorme folla il numero degli italiani è sempre stato esiguo quello dei siciliani ancora più esiguo
Come disse scrisse Luigi Barzini in tantissimi anni fa nel suo famoso libro sugli italiani i siciliani sempre superano italiani sono italiani esagerati quindi in qualunque cosa nel bene o nel male
Elezioni comprese sappiamo bene quello che succede
Qui chiudi tu cioè c'è un proviamo se l'Italia è non so il venti per cento noi siamo al quaranta per esempio o qualcosa del genere
Comunque
Allora quindi quando c'è qualcuno che per motivi per merito personale oppure perché ha avuto qualche altra maniera di arrivare lì
Vuole però tornare non trova perché non trova perché non ha coltivato il proprio giardinetto personale nel frattempo i vari posti di responsabilità sono stati presi dagli altri questo è esattamente il contrario di quello che succede né in nei Paesi che ho già menzionato ripeto
Ma anche negli Stati Uniti stessi negli Stati Uniti la per lei il studenti che si la ho si laureano da una certa Università che prendono il master il dottorato eccetera per una legge non scritta ma praticamente universale non vengono mai assunti dalla stessa università e in cui si laureano
Devono prima farsi le le ossa né in altre università degli Stati Uniti o del mondo e poi se avranno pubblicato se sono affermati eccetera possono tornare nella loro università se ci sarà la possibilità quindi non c'era assolutamente questo sistema di appunto giardinetto personale avevo detto prima
Ora da qualche tempo l'università italiana mi voglio un po'collegare con quello e con l'intervento precedente
Ha istituito i famosi master dottorato di ricerca cioè il p e c d
Anglosassone dato questa parola master piace moltissimo agli italiani per cui dappertutto tonno non se ne può più fare a meno passiamo al dottorato di ricerca che mi sembra un problema grossissimo e allora qui ho l'impressione io per carità non mi no no più legami con l'università però ascolto sento ho amici eccetera
Ho l'impressione che questi dottorati di ricerca siano
Un coltivare un vivaio diciamo di manodopera abbastanza una bomba a buon mercato e poi una una coltivazione punto della futura classe
Baronale vorrei dirvi sperando di non se bravi quella famosa dell'aria del continente per chi non è siciliano Satie chiese forse non sa di che si tratta cioè quello che viene da fuori a che seccatura che ci dicono tutte queste cose che e sono meravigliose a Roma in questa famosa che commedia siriana qui invece è il Grande Satana e l'America però è bene riconoscere alcune cose anche negli americani
E allora in America una persona che vuole fare il dottorato di ricerca deve fare un un grosso numero di esami di corsi veri e propri corsi con esami con tesine che litigavano Peppers eccetera eccetera
Poi fare degli esami comprensivi che durano
Piers di solito tutto dura almeno cinque sei anni questi esami sono sul praticamente su tutto lo scibile umano di quella particolare disciplina
Ci vogliono anni per prepararsi a questi esami dopodiché bisogna fare una tesi questa tesi e così difficile farla molto spesso circa cinquanta per cento di quelli che ha superato tutto quello che vi ho detto fino a questo momento
Non riesce a finire attesi
Non riesce affiliate si abbandona il e abbandona il il Progetto diciamo a quella a quello stadio quindi
Questo per dirvi che ho dottorati di ricerca dovrebbe essere una cosa estremamente
Qualificante non un una specie di rimando del del nell'entrare nel mondo del lavoro una un impieghino finché non si trova qualcosa
Non voglio offendere nessuno nessuno naturalmente che sta prendendo un dottorato di ricerca in Italia volevo semplicemente spiegare la differenza
Allora dobbiamo Pers mio necessariamente secondo me uscire da questo provincialismo
Il provincialismo che ci impedisce di imparare e studiare le lingue straniere
Che mi sembra una cosa fondamentale perché quando siamo così occupano certi posti di dei responsabilità non so io ho conosciuto capi degli uffici turismo o altre cede c'era che non sanno parlare una lingua cioè dove è possibile una cosa del genere Altomeni ricevo io da due anni sono in Iran un paese come tutti sanno difficile
Ebbene con le difficoltà che gli iraniani hanno a trovare i visti a trovare i soldi
A e tutto il resto che
Vi lascio immaginare ebbene la quasi totalità dei professori universitari ha studiato all'estero la la quantità di persone che parlano inglese è incredibile
No proprio nella strada però diciamo a un certo livello
E e e poi soprattutto conoscono conoscono il diciamo il sistema viaggiano per congressi e altre cose
Che al Milan minaccia senza parole questa loro continua continua ricerca forse perché ancora fatto di sopravvivenza non basta naturalmente rimanere rimanere lì a per le persone intellettualmente rivali allora adesso vorrei credo di avere credo di avere finito
Don vorrei sempre vorrei dire che questo questa è la è stata la mia la mia esperienza personale però non non vorrei che che si pensasse che parlo più semplicemente da questo dal mio punto di vista
Ripeto ci sono tante persone in questo in questa ma sembrerebbe che anche po'Einstein o tante
Semmai fossero nati in Sicilia e non avessero i giusti agganci purtroppo non non in certi posti non arriverebbero
Grazie
Io vorrei
Io vorrei ringraziare
Gli amici che non hanno potuto prendere la parola che cito uno per uno sono Franco Andaloro ricercatore ICRAM professore Licitra di cui ho detto poc'anzi Carlo Bo marito ricercatore dell'Enea
Io il simbolo regista teatrale Silvio Benedetto parlerà adesso Paolo Randazzo Attilio Licciardi responsabile culturale regionale dei DS Vito va fatta del centro
Lo sviluppo creativo da Dino Dolci il professore Ginatempo fisico però alcune di loro avevano già inviato un contributo scritto che noi per doverlo pubblicare potremmo farglielo riavere per rielaborarlo alla luce del dibattito se vogliono altrimenti pubblicheremo quello gli altri che non l'avessero fatto se vogliono possono consegnare loro intervento pure ce lo faranno avere per iscritto io dopo per un minuto la parola Silvio Benedetto che
è un pittore sicuro argentino argentino sicuro non so Silvio come lo dobbiamo definire e sì va bene così che ha che ha dipinto una serigrafia che diamo in omaggio agli ospiti quando uscirete nell'area alla Renzetti non troverete questa serigrafia di Silvio che il numero limitato se naturalmente prioritariamente va dato a agli ospiti i nostri compagni poi dopo se vogliono averla ci fanno avere loro Andrizza sopra glielo manderemo dopo alla la la litografia la serigrafia si chiama destra e Sicilia ed è una una esplosione di colori di luce me pare molto bella è che ora maestro
Ci illustrerà non lo farò
Sono contento sono contento che avete deciso che fare questo regalo veramente questo ricordo sono contento
Volevo dire cinque sei cose non c'è tempo
O come ha consigliato pressi della facoltà di Architettura un indice che sarebbe molto importante per un futuro che spero presto o la nota della spessa come ha detto un professore anche raccolgo quello che Michele Perrera diceva è necessario un immediato parlare sul serio e queste cose molte cose che volevo dire ha detto ci Mecca prima ossia avrei voluto vedere più artisti più persone di teatro
Validissimo tutto ma ci vuole un incontro a lungo per decidere insieme fare veramente non dire programmano dire per con un intento travi vedere veramente tra di noi
Perché abbiamo fatto moltissimi incontri
La cosa sono tra la sentina del Tribunale Russell perequata per il Brasile per il Messico etc ho girato anch'io con Ciccio Busacca lo stava vestire tutte queste cose eccetera eccetera non da poco salva l'arte
Qui in Sicilia Conella Legambiente era con le ma alla fine dopo quel giorno sparisce tutto o se è molto difficile con qualcuno riesca a a concretare Asti vincere questa continuità
Ossia perché noi decostruire insieme come vasi comunicanti poi proporrebbero che sia Marina fattiva sia manca questo questo ponte tra tra chi fa arte teatro e pittura poi
E tipo gestire questa voce questo fare insieme
Finisco perché io voglio dire soltanto non può che non essere solo segnato
Gli appunti che ho fatto per un futuro incontro che io vorrei va be'non se parla è lavorare lo stato assente le che cosa hanno fatto di cantiere culturale l'assenza o l'utilizzo che ne so
De questo spasimo bellissimo ma più come fiore all'occhiello che possiamo però una cultura che più sia palpitante che che sia
Combattere quel fatto aderire anche noi abbiamo perché continuamente io mi trovo con con amici che amano l'arte la passione eccetera le assessore c'è anche noi abbiamo prendiamo che cosa c'è in cartellone prendiamo ciò che viene da fuori
Così comunali neo neo neocolonialismo invece di produrre qualcosa
Qualcosa che non sia un posto etnico demagogico ma non l'ho nemmeno che sia ermetico a quel punto che con la dissociazione totale con la realtà
Però voglio dire una cosa che parte dalla Sicilia che parli che parlare qualche cosa di profondo e che ed è che vada fuori e invece c'è eccome Comuna maledetto filtro come una maledetta quarta parete qualcuno lo diceva per chi non poteva mai scrivere e nel giornale
Abbiamo portato per Michele straordinaria abbiamo fatto cose barriera qua colleghi con gonne Artioli con Bartoli con Piero Violante su Suharto sussulti atrofico analisi insulti altrove Amazzonia e e Antropologia a suo tempo
Ma tempi che non si facevano queste cose i giornalisti
Che mi dicevano dice ma perché no venite farà a Roma e lontana Sicilia che interessante che però proprio loro manda Mercatale loro manda nello scritto
Abbiamo discusso con incontro con Satta Flores allora casi mani altri a Roma
Incontri simile per la cultura amici sinceri forte come Antonio Trombadori ancora c'è agli atti dici ciò che succederà romani sotto a noi non ci interessa non c'era possibilità di questo Ossia c'era qualche cosa che
Che che impediva questa comunicazione e questo fatto non è ecco quel cosa fa vetrina che no
Un altro problema però credo che sia anche colpa degli artisti degli uomini di teatro dei pittori c'è qualche o non incontro c'è un non comunicazione e c'è una posizione con questo veramente finisco perché non posso dire tutto che vorrei dire emotivamente
Etc Enrico per una tradizione popolare mal capita o di un dialetto e qualche cosa che qualcuno ha fatto meglio la magnifica matematica populista e anche una enorme diffidenza
Per ciò che non so che che è successo ma anche qualche cosa che veniva da fuori sembrava che soprattutto a Palermo non potesse entrare e viceversa come se ci fosse veramente una barriera
Questo è una cosa che dovremo discutere più tra di noi non per non farlo ora perché l'ora è tarda
Aveva mi mi guarda così e non posso però dico veramente dovremo fare un seminario a lungo e parlare di queste cose le cose che sono iscritto non sanno le capisco nemmeno viene tutto conta tanta tabù non hanno accesso che posso dire Premoli contento elettorato
Vi saluto e me ne vado però facciamolo incontra veramente
Dobbiamo fare un incontro perché non cambia mai niente ci sono questi incontri queste cose così e poi c'è un ciao e finisce lì non può essere Michele le dicevo prima la maglia con risali lei parlava di Skrjabin dei colori Michele
Morte per vanto
Eccetera sembra che tutto ciò Che siano una scatola nera
Che non si ha più successo nullo
Dico chi ha questa memoria dove e perché
Ecco no sì è vero perché questo non viene fuori dovrebbe venir fuori non è possibile Parbat parliamo e forse nuove sì ma dovrà venir fuori anche questa verità palpitante del tutto ciò che è stato fatto
Baci e abbracci
Grazie
Grazie Silvio
Diamo la parola Luciano Violante
Io devo comunicare la sala sono latore di un messaggio telefonato del professor Ignazio Marino da Filadelfia voleva essere presente ma domani mattina deve fare un doppio trapianto impegna molto impegnativo naturalmente ma capace di programmare firmando un saluto e ha scritto l'intervento del del perché distribuzione grazie tre ma io credo che
Nancy attiva di questo genere mi pareva ho letto molti di coloro che sono intervenuti in occasione straordinaria
Si è interrotto un lungo silenzio del rapporto tra politica e cultura
Io direi che è superato un divorzio un po'consensuale che ci è stato diciamo al dieci anni politico Tosato un po'per conto loro in questi anni e devo dire se mi permettete come dirigente in un partito politico che ha indetto questa cosa con un certo orgoglio
La capacità di tenere insieme tante persone vuol dire che si è creduto in questo progetto che Rispo che c'è una domanda anche se non ci fosse alcuna domanda dalla Società di Palermo e siciliana probabilmente hanno Remo avuto tante persone mi pare al di sopra delle previsioni tu dicevi Angela motore sorelle
Dunque detto questo mi pare che si è giusto anche collocare da discussioni che venuto oggi dentro
I due episodi che stanno segnando che segnano la fase che stiamo vivendo che ci troviamo a vivere
Nel prossimo futuro immediato futuro
Ne hanno cenato due degli interventi e la strage di Londra riproporrà con molta forza il rapporto tra Occidente e mondo musulmano
E ci servono strumenti culturali
Per affrontare questo tema
E lo dico perché in Sicilia
Sì non solo a Palermo ma in Sicilia DDA di cosmopolitismo l'idea che nata un po'con la Sicilia e cedette dentro non non cerca mi pare che è difficile se non impossibile trovare nella storia siciliana
Delle radici di razzismo o di discriminazione razziale
Perché se convissuto sempre continuamente i soli in cui persino mi sa dire che sono state create
Per questo per la convivenza e cosa comprerebbe ho bisogno di questa cultura questo intendo dire non posso fermarmi troppo su queste questioni ma insomma lotta contro il terrorismo rischia di fagocitare una serie di elementi di cultura ed impoverisce
Si tratta invece di porre al centro trotto contro il made in modo con il quale dobbiamo affrontare il rapporto con questi mondi
E come differenziamo da questi mondi della patologia terroristica
La seconda questione
Che segna la fase ed esperienza del referendum ne ha parlato soltanto mi pare il primo degli intervenuti stamane
E pure quelle stato un'altra questione culturale
Perché abbiamo rivelato un'aporia
C'è il pensiero laico si è rivelato più debole
Rispetto al pensiero che si ispirava dove i religiosi
Non solo perché pensiero che si per voi religiosi attinto d'una metafisica
Alla quale non siamo stati in grado in pare di opporre con approfondimenti
E relazioni sufficienti un'altra idea
Ma soprattutto perché mi pare che dice è stata un'offensiva
Contro la ragione conto illuminismo che è stata travestita da offensiva contro dell'attivismo che è un'altra cosa
E con una visione del relativismo che niente a che fare con la con rispetto dell'idea dell'altro
C'è stato una intervista non so se avete avete avuto modo di vera di Ardigò
Sulla repubblica dell'altro giorno
Dove poneva in luce questo richiamarsi ad una legge di natura da parte del del magistero
Cattolico legislatura che supera persino la parola di Dio
Introducendo elementi di una razionalità non non discutibile di fronte alla loro a messaggio messaggio religioso
E dico questo insomma perché ne abbiamo misurato
Un po'un problema dei nostri limiti
Proprio perché mi pare non da molto dato un po'troppo tempo non c'è stato un rapporto tra la politica e la cultura abbiamo pagato un prezzo
Adesso c'è da riannodare i fili di un dialogo con il pensiero cattolico che assolutamente necessario guai se questo segnasse una separazione
Perché una quantità enorme di valori sono comuni non detto Monti
E poi però di riprendere il filo l'escussione più grande sui grandi valori che devono condizionare e dirigere un'azione politica che voglia porsi al di là del contingente
E comunque se abbiamo costruito questa iniziativa e perché viene temete siamo insoddisfatti di quello che abbiamo attorno vertono sulle questioni più e vogliamo costruire un nuovo modello rispetto a quello tradizionale
Ora andando semplicemente di modello prevalente
In Sicilia qual è stato se permettete la rapidità della del ragionamento
Io ho l'impressione che siamo stati
Molto spesso troppo spesso
Dominate da un intreccio tra il legalismo giustizialismo e consociativismo
Il legalismo giustizialismo consociativismo
Nel senso che sono state ciascuno ha la faccia di un prisma grosso Prisma questi tre aspetti
Questo ha portato all'omologazione al vertice
E alla frammentazione e dispersione alla base della piramide sociale siciliana
La politica detrattore amministrazione l'amministrazione detratto nella cultura degli nella coltura
Cioè nel coltivare gli interessi attorno ai gruppi di potere COMU delle mance a chi stava attorno
Sono entrati in crisi i legami sociali
Che sono legami orizzontali che si sia sono quasi dappertutto distrutti
E sono stati sostituiti volta a volta da legami tipo verticale
Che sono legami tra la super di che anno supremazia dipendenza al all'inizio alla fine
E questo soluzione dei legami verticali con i legami di tipo orizzontale ha prodotto una subalternità della società una frammentazione profonda una sfiducia
Complessiva che non marginalizzazione
Di vastissime aree per la società siciliana devo dire anche la separazione tra cultura
C'è stato un eccezionale qui c'è Angelo che ha diretto coordinato questi lavori
Io ho seguito l'esperienza del governo Capodicasa
E quello è stata se non ricordo male negli ultimi anche negli ultimi anni ma utili forse decenni una delle pochissime o forse da sull'esperienza nella quale si è cercato di costruire un altro modello di governo il mio il rapporto con gli Stati Uniti bompresso c'è un'altra idea di come si poteva governare
Questa Regione
Prevedo Bossi facendo capire che era possibile
E forse dovremmo riflettere sulle ragioni per le quali si pose fine a quell'esperienza
Ora sentiamo l'esigenza con questo tipo di iniziativa di comunicare una rottura
Un ritorno e definire un orizzonte strategico nostro perché non ci nascondiamo che questa iniziativa avviene alla vigilia
Di tre lezioni tenute tre molto importanti che sono produzione nazionali lezione regionali elezione Città di Palermo
Quella per poter lavorare seriamente attorno a questo rapporto attorno alla ricostruzione di un modello diverso abbiamo bisogno del pensiero critico e perciò abbiamo esonero cultura
è vero che la politica quando è fatta bene cultura lo culture politiche lo sappiamo questo ma è anche vero che ci sono poi di specialismo mi che devono intervenire con ottica strategico ma devono intervenire
E quando c'è questa separazione tra la politica e gli specialissimi avviene che la politica diventa demagogia e specie di smentire tra corporativismo sappiamo è propria mantenere questa saldatura e assolutamente essenziale
Da questo punto di vista siccome qualcuno ha chiesto quale ruolo la politica intende riconoscere o cultura io volevo lasciare questa domanda quadro la cultura intende riconoscerlo politica
Cioè vogliamo continua guardarci dall'alto in basso
O come dire vogliamo comincia a discutere tra pari
Perché non dovete disconoscere che come c'è a volte un come dire una marginalizzazione il discorso politico nel discorso dalla cultura nel discorso culturale molto spesso c'è una generazione politica un disprezzo
E non si fa molta strada
In questo senso se andiamo così
E quindi il problema credo che debbano porsi anche gli attori culturali quindi sono stati
Sentiti molti molti altri potranno essere sentiti domani ma insomma questo è un problema che deve forse anche in modo verrà futura
Allora in questo senso io credo che quel qui se sta un grande tavolo diciamo oggi poi forse lo dico che organizzato questa iniziativa dobbiamo pensare ad alcuni temi ad alcuni sui quali approfondire costruire più solidamente questo rapporto
Io indico così alcuni de l'ordine è puramente casuale
La Rete dei poteri pubblici Sicilia
Come organizzata cioè io se lo chiedeva vogliono delle della regione
La Regione e la grande mano morta contemporanea
Cioè un grande potere parassitario
E così o no
E se è così cortese so che assorbe risorse senza dare servizi questo per dire
E e così e se è così allora che tipo di modello con le materie di governo di questa Regione cinque gli abitanti otto corone dire così via il peso culturale enorme che ha il peso politico e strategico che ha avuto la Sicilia nella nell'età repubblicana
Credo che non solo questo me rapporto che passa tra Governo nazionale governo regionale governi locali e un'altra grande questione politica perché voi sapete bene che il i politici
Nazionali hanno una doppia faccia
Una faccia qui una faccia a Roma
Questo è stato uno dei governi più centralisti della storia repubblicana abbiamo tu gli stessi miste che vengono qui a fare professione autonomismo
E comunque il rapporto tra centro Regione e così via e una degli assi atto nel quale si ricostruisce un'idea una politica per la Regione
La seconda questione il ruolo del Mediterraneo
Hanno richiamato da lariano metterebbe lo scambio non credo che ce la faremo per il due mila dieci realisticamente ma non è il caso chi sta in questa regione un'idea di che cosa deve essere meta reo di averla
Cioè qui ci sono nove mila navi che ogni anno solcano questo mare
Il sessanta per cento delle energie dell'energia che serve l'Unione europea passa attraverso il Mediterraneo
E un mare di divisioni oggi e però o qui c'è un nuovo una nuova idea del futuro dell'Europa
Non possiamo vivere in un continente stretto tra un muro a sud e quello che altri vorrebbero alcuni che diventa mentre Ragno e un muro a testa determinato dalla dalla Russia degli interessi diversi cioè spettano europea e dall'altra parte c'ero c'era
Una sapete che l'Amministrazione repubblicana in un certo periodo coltivatori della così detta Big Bertha la grande cintura così è grande Medioriente che praticamente una grande area che andava dalla dal Marocco sino al Medioriente di forte influenza americana che all'infuori che per il compito anche di tenere a bada un eventuale processo di espansione di relazioni economiche culturali commerciali
Europee
E a questo punto siccome tu Santadio facevi ferimento questa esperienza della della Franco fonia
L'arabo fonia dove la mettiamo non dico perché importante qualche soggetto comincia a porsi questo problema perché non sarebbe quindi dieci due mila e quindi c'è un certo punto quest'aria sarà un'aria integrata e all'epoca dei codici a Ventrone delle leggi europee di linguaggi dei e di commerci delle banche erano questi problemi qui e chi ci pensa questa roba a tutta questa materia chi pensa formare anche le giovani generazioni di quella parte del mondo
Perché è vero che vengono a volte cinesi come è vero che vengono a volte cinesi ucraini o altri a studiare in Italia
è anche vero che ne abbiamo bisogno poi che una delle valvole di uscita dell'Italia è lì che abbiamo bisogno che vengano se pensi di quelle giovani generazioni esprimere quindi tu mi parla vediamo cosa con la Libia non so se va bene e dei proprietari
Vediamo non non solo l'Istituto italiano questo voglio dire se fosse possibile ecco ingegneria informatica e così via questo tipo di di cosa
Terza questione quella delle marginalità
Le marginalità in Sicilia
Io conosco abbastanza bene lo zaino
Me lo Zenit o la trovo timido però mi sono imbattuto girando con alcuni amici e compagni quel quartiere di un grande cumulo di immondizie enorme su cui c'è un cartello dice parco Europa consegna due mila e due
Dice il cartello su questo quando vi sono due porte i bambini giocano a calcio
Finché restano cosa di quel genere vi assicuro che è difficilissimo para il politico di culture tu quello che vogliamo
I parroci che sono lì che stavo cercando di fare un lavoro in quella zona mi raccontava del parroci che stava in casa in un parrocchiano chi ha visto che stavo rubando il tetto
Della del PD un un capetto che hanno lì per fare sport eccetera ha chiamato la polizia la polizia risposta abbiamo troppo da fare
Naturalmente nessuno li è sceso a contrastare perché non era il caso
Voglio dire insomma questa questione delle marginalità è e e necessarie perché guardate che la mancanza di legami orizzontale di cui ha parlato prima sta producendo una forma di qualcuno diceva
Una forma di ordinamenti paralleli
Nelle grandi aree metropolitane che dovrà Catania succede una cosa prima del genere ricambiare cioè di settori della città che vivono in modo separato lontano gli abitanti si vergogna a dire che abitano lì perché non lo dicono
I bambini a scuola bande Rizzoli scuole con lei che i perché dici ma perché in quella scuola nell'altra scuola
Gli insegnanti fanno questo ma noi non lo fanno
E sono piccoli problemi forse ma finché dobbiamo Frontera anche questi perché non certamente non si può costruire un rapporto tra politica e cultura se lasciamo questo rapporto due adimensionali socratica
La questione della legalità
Prima parlavo di rapporti tra il legalismo giustizialismo
Qualcuno accennato le questa è lotta contro la mafia
Io credo che sulla questione della mafia dove vengono isolamento a fondo che lo facciamo da molto tempo perché siamo rimasti vittima di un'offensiva illegali sta su questo
Siamo rimasti vittima di un'offensiva illegali
Nel senso che non si è avuto sì avuto timore a riproporre questo tema con uno dei temi della ricostruzione di un Rinascimento Sicilia
Non si può porre questa questione quasi post anni ottanta e novanta certamente in termini nuovi diversi però apposta
E apposito mica discutere come se non ci fosse quella roba lì
Perché non c'è un'idea di futuro della Regione se per una che non si costruisce una classe di una leadership
In questa regione se quella leadership affronta quel tema
Ripeto in termini moderni non è termini reti però affrontato e la questione le regole va affrontata nel modo giusto
Né come un coperchio che opprime la società né come qualcosa alla quale per la quale bisogna lavorare per l'aggiramento
La questione delle istituzioni culturali
Un compagno mi chiedeva e Lecce Merello sulla tragedia consentimi Terme termine dell'Enea
E non si capisce bene che condizioni e dovrebbe essere uno dei grandi delle grandi istituzioni culturali italiane
Non c'è commissariamento ce la sfiducia è uno dei temi qui stiamo occupandoci ma soprattutto sono questo universitaria che tanti hanno trattato
Tocci ha detto con grande chiarezza dedicate sono
Con le quali ci siamo mossi alla Camera i colleghi del Senato credo che perché si lavora insieme andranno sulla stessa linea
E però lì c'è quaranta dico problema di fondo primo scegliere tra istanze sindacali tre stanze formative
Perché trenta mila che vogliono entrare sono istanze sindacali
Se dobbiamo fare stanze formative non possiamo far entrare trenta mila
Si può fare che cosa che cosa insegna
E allora bisogna fare una scelta che costa
Però come bisogna vedere se ne vogliamo soddisfare come dire un meccanismo di di domande frammentate di collocazione migliore diciamo così forse legittima per carità
Oppure vogliamo vogliamo porre il problema a chi Xenakis che cosa dare attivi nell'università
Sono due domande completamente diverse e dobbiamo scegliere perché io credo che dobbiamo valorizzare istanze formativa e che questo è attorno alle stanze formative costruire il meccanismo dall'accesso all'università
Spese sopra i tanti alcuni di questi possono benissimo accedere se superano con merito
E la questione perché a me è capitato di incontrare i sindacati l'università provvisto devo dire un desolante appiattimento sulle questioni di carattere corporativo basta insomma il problema di che cosa avesse sempre le persone a chi e come come si forma una classe colta
Europea Polo era fuori di quell'orizzonte
Forse sono sono stato sfortunato ma è solo un'impressione che le cose le cose vanno così
In questo quadro in questo quadro dico a D'Angelo un problema fondamentale e con le insegnanti lo diceva a Siracusa prima varate nel senso questo crea nazionale noi siamo un Paese come tutti i Paesi maturi
Che lascia ai propri figli le generazioni giovani da sei anni praticamente a ventiquattro venticinque nelle mani di un ceto professionale che privo di fiducia sociale
E che privo di un ruolo sociale
L'insegnante
L'insegnante cioè quello che trasmette valori crea cittadinanza crea cultura non ha un ruolo nostra Società uno marginale
Io credo che se né intendiamo candidarci in modo diverso da altri alla guida del Paese il problema del riconoscimento di questi ruoli e di dare a questi ruoli propria non è non è solo non è quello retribuzione e quello del riconoscimento della funzione
La funzionaria trasmissioni a conoscenze di creazione di leadership di creazione di gruppi dirigenti che una cosa fondamentale in una società moderna va di pari passo non solo con le tecniche regolamentata attrici di quella funzione ma con i soggetti con i soggetti che coltivano quella funzione
Ora il problema dell'insegnante e un problema a questo punto di vista del ruolo sociale insegnante è un grande problema che abbiamo davanti
In Francia in Germania prete del paese che un po'conoscono qui ruoli sono enormemente valutati non tanto la potestà economico purista del ruolo del riconoscimento
E tutta la questione della macchina pubblica poiché di pubblico abbiamo bisogno non può essere sconnessa dal riconoscimento di ruoli di coloro che in quella macchina stanno perché se quei ruoli sono mortificati curate nessuna riforma sta in piedi
è un problema certamente delicato ma io comincerei proprio di lì per cui se fosse possibile
Tra le varie cose da fare avere anche un incontro con insegnanti di questa Regione per discutere bene come si trovano come si collocano che cosa pensano che cosa insegnano come ritengono che sia anche perché qui abbiamo delle spezie straordinari
Nelle scuole elementari e medie quelle che ho in alcuni dici ma che dici è qui in Sicilia come abbiamo esperito specie sta dinari in acque dell'università che ci sono qui da questo punto di vista quello che abbiamo detto cioè evitare di triplicare o di quadruplicare i corsi e diviene come differenziamo l'offerta formativa tra le quattro università credo che sia una delle grandi questioni che elettori devono affrontare
Se vuoi fare architettura andrà e Asolo fare quattro benissimo fare quella quarta roba André Lima inutile che tutti quanti o fra massa cosa
E se vogliamo come creare sinergie forza questo sono scelte che vanno fatte
E allora
In questi allora in questo quadro qualcun quali indirizzi andare e finisco
Io ne ho luogo individuati tre poi sposa tanti
La prima
Il primo indirizzo e quello della costruzione di legami orizzontali nella Società siciliana
Il che vuol dire partiti quel partito di partito e lo stub uno degli strumenti grandi dei raccordi orizzontali nella società il partito politico
Il l'emarginato come riprendere immaginazioni così si ricostruiscono redazione rapporti sociali
Come si dà un senso alla vita delle persone
Quello della politica a questa funzione
è impossibile che rischia si ricostruiscono porto di fiducia tra società e politica
Se la politica non è in grado di dare un senso alla vita il che vuol dire non come dire programmare la vita delle persone ma comportarsi in modo tale che le persone possano trovare gli indirizzi che sui costi che si costruiscono un paese in senso di direzione di marcia
Per ora evita la possibilità di costruirsi il loro futuro oggi questa cosa non c'è
Uno gli atti di fondo che è venuto fuori e la precarietà del vivere della costruzione cioè non sappiamo domani ci sarà un posto università e son posto i lavori se non possono ospedale se ci sono pensionata l'incertezza su tutto
Beh io sto nella precarietà con un meccanismo di certezze chiare e garantite magari di meno di quelle vecchie perché non siamo grappe però chiare garantite
E dentro questo quadro io credo che ci sia la possibilità che ciascuno dia un senso servita
E permettere che la vita di un senso anche questo vuol dire ricostruzione di costruire legami orizzontali nella società
E infine io credo che
Dobbiamo
Seguire politiche che valorizzino merito responsabilità
Merito responsabilità
Sono gli atti di fondo
Io l'asse diritti doveri lo conosciamo tutti ma il problema è come essere sì una come si riconosce il merito e come si riconosce la responsabilità come sì sì risponde
Vi stiamo e diventerà un Paese senza merito senza responsabilità sotto questo tipo di cui era cosa strana
Perché la destra il in genere isolato una queste bolle c'è stata nella storia la testa storica insomma su questo restanti storica e quindi è un'altra cosa
Ma lei sta storica torna qui con l'ordine come dire la la Previti la prevedibilità del futuro in merito alla responsabilità sono stati a Semifonte opera destro per né qui ci troviamo in un'altra cosa non è questo il luogo per discutere il carattere Caratese questa resta ma noi credo questi temi che sono grandi temi
Per il futuro infine tu diceva chi ha preceduto vi ha preceduto c'è propria della continuità Angelo
Cioè di uno fino a qui
E di non trovarci tra dieci anni io non ci sarò c'era un altro a fare di nuovo un grande incontro credo che tra politica e cultura lo dico perché e difficile fare a più iniziativa è ancora più difficile per la seconda
Perché la continuità è una cosa difficile in politica però se riusciamo a dare continuità questa iniziativa vuol dire che abbiamo trovato la strada giusta per ricostruire con
Per ricostruire
Un gruppo dirigente
In Sicilia e perché la Sicilia fosse in grado di dare un contributo non solo di voti un contributo di idee e di programmi ad una guida del Paese da parte del centro sinistra
Ringraziamo Luciano Violante
Costante contributo che era stato alla discussione credo
Signora negli auspici di tutti ma anche nell'impegno di tutti noi a dare continuità alla formula troveremo abbiamo già qualche idea adesso diamo la parola per le conclusioni a Massimo D'Alema
L'aspetto che mi ha colpito di più di questa discussione così ricca
Intensa forse troppo mi sono spesso sì ho molto accumulata in un
Nel senso che in questo contenitore si è rivelato un contenitore troppo ristretto per
La quantità di di domande di partecipazione idee che sono venuti a questo appuntamento segno di quanto questo appuntamento fosse necessario
La cosa che mi ha colpito di più
E stato che da da ogni parte si è avvertito la necessità di reagire la volontà di reagì
Dare un contributo
E non di reagire
Nel senso in cui la società italiana pure ha reagito qualche anno fa
E i pericoli legati al governo della destra
So se voi avete notato oggi non si è parlato per nulla di Berlusconi
Se non come riferimento gli effetti negativi di una politica ma tutto ciò è stato molto sullo sfondo
C'è il senso di una responsabilità che ci compete
Come mondo culturale e politico della sinistra del centrosinistra
Che è quello di reagire ad una crisi drammatica non è stato sbagliato usare questa espressione Kosovo drammaticità di una sfida
Che sarà ed è sin d'ora una sfida di governo
Nel senso non soltanto tecnico del governo
Ma nel senso della capacità di guidare la Società italiana di restituire slancio vitale
Alla Società italiana
In un momento così difficile della nostra storia
Della nostra storia come storia di un grande Paese occidentale c'è qualcosa della crisi italiana che ci mette in comunicazione con quella parte del mondo in cui viviamo
Badate che
Io credo che non possiamo sottovalutare quale Effetto anni la coscienza diffusa
La sensazione che non nei prossimi mesi ma nei prossimi anni noi non usciremo dalla morsa della spirale terrorismo guerra
Ma che senso drammatico di incertezza l'idea che i nostri figli vivranno in una società in un mondo nel quale andare a fare un corso di lingua a Londra
O andare a trascorrere le vacanze paese esotico
Comporta il rischio di essere uccisi
Terrorismo diverso dalla guerra la guerra è un evento tragico lontani dello per l'Europa negli ultimi cinquant'anni è stato un evento tragico lontana che ha mosso le coscienze che ha suscitato grandi movimenti
Per porre fine a quelle guerre lontane
Il terrorismo è una minaccia incombente sulla vita di tutti noi sulla vita delle persone normali di di qui dei pendolari che prendono la metropolitana la mattina di quelli che prendono l'autobus riferivano a prendere i figli a scuola
E questo ha un impatto terribile sulla coscienza diffusa
Magari questo dato rimane subliminale non viene discusso viene esorcizzato voi pensate davvero che dopo quello che è successo a Londra il fatto di sentire la televisione o di leggere sui giornali che l'Italia nel mirino
Non agisca potentemente sullo spirito pubblico del Paese
Senso di condizionarlo in modo drammatico il senso di impotenza di fronte a questa sfida
Che è una sfida certamente che comporta
Tanti aspetti sul piano della capacità di azione di contrasto di prevenzione
Ma è innanzitutto una spinta una sfida culturale in politica
E a questa grande questione che che avvolge il mondo occidentale e l'Europa
E che l'attraversa anche come tema di un confronto
Come tema cruciale anche degli del confronto politico e culturale in Occidente
Si assomma per noi il fare i conti con una crisi italiana che non è soltanto il frutto degli errori o o degli orrori del governo di centrodestra
Perché tutti noi avvertiamo che questa è una crisi che viene da lontano
Che si è esaurito un certo modello di sviluppo del nostro Paese
E che certamente le responsabilità di Berlusconi è stato quello di di avere aggravato questa crisi
Avendo adottato delle ricette delle politiche che vanno tutti nella direzione opposta a quello che sarebbe necessario certo
Paese che si diffuse uno come uno che si trova diciamo di fronte alla necessità di scalare una montagna che per cinque anni scava una buca dice
Naturalmente questo è stato dramma per il Paese però la montagna era lì comunque
Non è stata creata diciamo dal centrodestra
Ed è la necessità di di mutare profondamente un certo modello di sviluppo certo modo di pensare l'Italia in Europa e nel mondo
Il che comporta un impegno di non Breve periglioso
Non breve ferito
Che può essere vinto se c'è una mobilitazione straordinaria ci sono temi che appartengono secondo me anche ad una visione necessariamente volontaristica
Cioè la politica deve innanzitutto avere il senso la percezione che anche la buona politica che noi rappresentiamo
Perché non c'è dubbio che non non c'è confronto tra la qualità del governo della classe dirigente che il centro sinistra mette in campo rispetto alla parte avversa
Tuttavia la politica o a la percezione netta che non ce la può fare da sola
La politica non ce l'ha fatta su se non si creano le condizioni di una mobilitazione della società italiana
La mobilitazione qualcosa che va oltre il il buon funzionamento comporta
La la volontà un'adesione volontaria e in particolare delle forze fondamentali della società italiana che sono il mondo della cultura
Il mondo del lavoro il mondo dell'impresa
Soltanto attraverso un'alleanza tra queste forze infatti la principale responsabilità della destra avere diviso il paese di di fronte a questa sfida tra
E il principale problema che noi abbiamo e unirla
E come giustamente è stato detto che chi si accinge naturalmente attraverso i passaggi che dovranno essere ben condotti di carattere politico programmatico io credo anch'io come è stato detto che le primarie sono una cosa importante
Soprattutto perché sono un grande momento di partecipazione di coinvolgimento di di di di di chiamata ad una responsabilità collettiva il momento nel quale al cittadino si dice ecco che iscriviti
Testimonia che ci sei
Poi certo è importante anche che l'esito sia il più favorevole diciamo predisporci alla sfida del governo però anche questo questa richiesta al cittadino di esserci io lo considero un fatto importante
Si è parlato del referendum è certamente il referendum ma molte chiavi di lettura c'è anche questa mobilitazione tornano su questo tema del mondo cattolico cioè questa
Falsa contrapposizione tra la compattezza di di una visione religiosa e quello che si presenta come relativismo etico
Io ho perso noi non ci siamo battuti nel nome del relativismo etico ci siamo battuti nel nell'ombra di grandi valori la libertà la libertà della scienza la dignità della donna
Se non fossero stati in gioco grandi valori fondativi per una forza politica come la nostra
Nessuna convenienza politica ci avrebbe spinto ad una battaglia nella quale sapevamo storia diciamo
Non pensavamo che l'esito fosse così deludente ma nessuno tra noi ha mai sospettato per un momento che si potesse raggiungere sta mentre nel senso che su ma la politica si serve dei sondaggi i più ottimisti davano il quaranta il quarantadue per cento della partecipazione ma il problema non era questo il problema è che quando sono in gioco appunto
Valori fondativi si dà battaglia anche le battaglie difficili però verrà badate secondo me l'esito del referendum civici anche atto
Io continua io penso pensato fin dall'inizio e continua a pensare
Che se noi da una parte il cardinal Ruini dall'altra parte avessimo detto andati a votare non avremmo raggiunto lo stesso cinquanta per cento dei voti
Io credo che si è trattato dello scontro di due minoranze e penso che il referendum ci parla anche di un Paese
In parte integrante di un'altra Italia di un paese lontano
Primo Paese assente
Di un Paese che ha perso fiducia nella democrazia e negli strumenti della partecipazione
Di un Paese assillato da preoccupazioni che attengono alla vita quotidiana la sopravvivenza Aldo e che quindi ha considerato una sfida su quei temi come un lusso come una cosa che non mi interessa
Un Paese che rischia di allontanarsi dalle istituzioni e dalle forme della partecipazione democratica scusate il l'assenza del Mezzogiorno da questo
Cosa ha il segno della militanza cattolica so Vibo Valentia nella capitale del mondo ecclesiale italiano è la città dove si è votato di meno non credo
L'assenza del Mezzogiorno ci parla di un Mezzogiorno che fatica a riconoscersi dei circoli che nelle forme della partecipazione democratica che angosciato
Da una crisi economica da processi di disgregazione sociale
Come il referendum ci parla anche di questo di un Paese che in parte perduto fiducia e speranza
E siccome non può noi possiamo forse accontentarci del rigetto verso il governo Berlusconi per vincere le elezioni
Ma sicuramente
Un senso di rigetto verso il governo Berlusconi non si costruisce un progetto di governo noi abbiamo bisogno di rimettere in movimento
Forse energie positive e di restituire speranza ora la cultura e il centro di un progetto che vuole
Non solo perché la cultura è la principale leva di sviluppo insomma noi il programma riformista per l'Europa che fu scritto a Lisbona e che rimane un punto di riferimento inattuato diciamo anche perché l'Europa non si è mai data gli strumenti per attuarlo
Aveva come titolo per una la competitività dell'Europa nella economia fondata sulla conoscenza l'idea di fondo del programma di Lisbona era che il grande patrimonio civile culturale europeo
Che molti hanno considerato come una zavorra cioè come
Il la ragione per cui l'Europa non era abbastanza americana non era abbastanza competitiva invece questo grande patrimonio
Culturale e civile di storia di civiltà di Welfare che è parte della storia della civiltà europea potessero essere una leva
Per rendere l'Europa competitiva
Nell'epoca della economia fondata sulla conoscenza dunque la conoscenza la leva
Di un nuovo sviluppo
E questo vale e non non abbiamo parlato molto da cultura della cultura critica eccetera io credo in un Paese come il nostro esiste ancora un grandissimo problema di diffusione della cultura
Non siamo da questo punto di vista dato proprio brutalmente quantitativo
Noi siamo in Europa il paese che più indietro dal punto di vista della diffusione della cultura siamo il Paese nel quale la frattura fra intellettuali e semplici
Che questa era la la versione originaria diciamo prima di scrittori e popolo ecco quella di Gramsci tenere una traduzione
Più recente la frattura fra intellettuali e semplici è tra le più profondo
L'hanno fatto recentemente il seminario mostra come
Summer school diciamo della Fondazione Italianieuropei abbiamo parlato proprio in questo rapporto fra cultura territorio cioè
Abbiamo esaminato nel corso di questo seminario alcuni dati relativi alla
Alla vendita al mercato dei libri in Italia
Quadrati sono dei libri si sono dei dati impressionanti
Nel senso che la crescita della vendita dei libri si concentra
Nel centro no no non è vero non si si vendono più libri ho scoperto anch'io che la la vendita dei libri associata ai giornali costituisce una quota minoritaria si concentra nel Centro-Nord
E nelle fasce alte della popolazione
Il tre per cento degli italiani acquista il cinquantacinque per cento dei libri che vengono venduti va
E c'hanno fatto vedere l'amministratore delegato del gruppo Mondadori la struttura della vendita di un libro di questi scrittori americani sostenuta ambrato di questi libri che si vendono a Brescia
In Italia e in Gran Bretagna
La struttura un dato impressione
Perché quando esce un libro di questo genere non a mente le case editrici prima pubblicano l'edizione di lusso no costosa
Edizioni di lusso in Italia vende duecentottanta mila copie
In Gran Bretagna un altro Paese civile vende settanta ottanta mila copie
Poi esce l'edizione economica in Italia vende ottanta mila copie in Gran Bretagna tre milioni
Cioè mentre nei paesi civili la struttura è piramidale
C'è una grande base di acculturazione e poi c'è una parte della società più ricca che comprende i da noi è un testo un mese
Sotto il quale c'è un corpicino gracilis
Sono dati impressionanti fra l'altro anche politicamente impressionanti perché abbiamo fatto una ricerca poi non lo ha pubblicato sono dice che siamo una ricerca molto interessante sulla identificazione
Dove corrono le discriminanti tra destra e sinistra
Per uno dei dati più impressionanti che c'è proprio una proporzione stabile tra acculturazione scelta di voto
Uno dei pochi dati
Non c'è nessun principio identificativo di tipo sociale nel senso che gli operai votano può adesso un po'a sinistra su un pochino di nuovo più più a sinistra fortunatamente ceto medio ma se c'è un un principio diciamo una una legge fissa
è che c'è una proporzione diretta tra livello di acculturazione scelte puliti
Ma l'ha anche questo rischio d'una frattura orizzontale della società italiana e Fortis
E la televisione a concorso moltissimo
Arrendere drammatico questo rischio di una frattura orizzontale lo dico perché io penso che questo grande tema della diffusione della cultura
Resta un grande tema politico e mito noi che governiamo oramai tutte le regioni tutte le città e cioè credo che facciamo poco per diffondere la cultura
E per diffondere la cultura nella parte più debole della popolazione e del Paese
Perché la cultura punto non è soltanto leva di sviluppo chiaro come sta molti hanno detto questo è un punto essenziale noi siamo
Il paese è tra i Paesi industriali avanzati il paese più esposto alla competizione dei paesi emergenti anche perché abbiamo un modello di sviluppo economico che è un modello
A basso contenuto di valore aggiunto come vogliamo chiaro che è stato molto più facile per i cinesi imparare a produrre le scarpe vestiti che non imparare compiuti deve produrre computer la chimica fine anche se stanno arrivando anche lì diciamo com'è evidente
Ma e quindi è evidente che noi siamo i più esposti ed è evidente che se guardiamo la prospettiva c'è un vedi io parlo spesso di uno studio molto bello del fondo monetario internazionale sull'impatto che l'economia cinese sull'economia mondiale
Dove dice che i produttori di
I Paesi produttori manifatturieri saranno i più esposti alla crescita della Cina ma la crescita della Cina sta determinando un tale aumento della domanda mondiale non solo cinese nei servizi delle tecnologie e dei beni di lusso che i Paesi più avanzati se ne avvantaggerà
Il problema nostro quindi non è ticinesi in sei sono un pericolo cioè che noi rischiamo di essere non nel gruppo dei Paesi che se ne avvantaggeranno ma nel gruppo dei Paesi che ne saranno danneggiati questo è un problema non cinese apre a nostro
Riguarda il tipo di sviluppo che noi siamo in grado di promuovere nel nostro Paese
Riguarda il tasso di innovazione di di processo e di prodotto la capacità di valorizzare il nostro patrimonio culturale per sino di corso di di guardare alla Cina come un grande mercato del turismo dentro persino per dire cose più elementari dice
Ci sono Paesi che si attrezzano
A considerare questi grandi Paesi emergenti come delle opportunità economiche
Ci sono Paesi che li vedono come una sciagura o che si illudono alla Tremonti maniera che noi costruiremo dei dazi delle barriere che ci consentiranno di resistere per un po'naturalmente
Ma la cultura non è soltanto questo quindi non è soltanto
La leva di una nuova qualità dello sviluppo
Senza la quale la competitività del Paese resterà affidata delle furbizie di di breve periodo
A condurre anche un fattore fondamentale di di coesione sociale di convivenza di di
Di qualità della vita
E quando dico di convivenza dico di convivenza sia tra di noi cittadini italiani sia di convivenza su scala internazionale
Vedete io voglio tornare un momento su questo tema
Mi scusate sono una serie di digressioni d'altro canto non è facile
Riprendere rifilati un dibattito che è stato molto ricco e anche molto vario
Tornare su questo tema che oggi ci ci interroga riusciamo di
Come si deve porre l'Occidente di fronte alla sfida del terrorismo pare oggi o ieri oggi no
Il Corriere della Sera crederà si era preso un po'questo tono di
Giornale della
Chiamata alle armi delle coscienza no
Accusa i il buonismo multiculturale dell'Europa
A cui si contrappone questa America guerriere animata di dei valori forti di un Occidente che non china la testa eccetera a parte il fatto che credo che buona parte dei guai che noi abbiamo derivano proprio dall'America guerriera kratos buona parte del dei problemi dell'aggravarsi diciamo di questo pericolo del nascono due al contrario ricevuta al fatto che si è fatta con ogni evidenza una politica sbagliata in questi quattro
Ma questa politica sbagliata a mio giudizio ha avuto le sue radici in una
Mancanza di cultura
Cioè l'idea che
Innanzitutto l'idea che il il fondamentalismo islamico
Potesse essere coltivato come alleato dell'Occidente
E questo è stato il primo grande errore culturale
Questa è la verità abilità sgradevole da dirsi oggi ma è la verità quindi la verità è che Sabella detta no
Che cosa vuol dire Al Qaeda o dire la base e che cos'era questa base era la base dove si addestravano i volontari musulmani che andavano a combattere contro i sovietici in Afghanistan e chi li ha addestrati la CIA no forse per inquadrare storicamente il seno
Cioè il fondamentalismo islamico è stato a lungo considerato come un potenziale alleato anzi un alleato di fatto nello scontro contro il nazionalismo arabo e contro il comunismo ateo
è stato un tragico errore cultura dell'Occidente
Dopodiché si è pensato che
Quando questo pericolo è venuto sulla scena
Prima negli anni nero novanta con le prime avvisaglie poi drammaticamente l'undici settembre tragicamente
Si è pensato che si potesse sradicare il terrorismo con la guerra
Ho esportando un certo modello democratico
Io ricordo un amico arabo che all'indomani della guerra ci metto voi non avete idea di quello che succederà
Perché e commesse e un grande Paese europeo come la Spagna come la Francia fosse occupato da un esercito islamico
Che cosa accadrebbe le vostre chiese
Nelle vostre università nelle vostre scuole quale spirito si determinerebbe
E questo è stato l'esser
Nella guerra
A me è capitato di racconto spesso perché è un episodio ma un episodio significativo di incontrare in una casa la capitale del mondo arabo
Sta famiglie riconoscenti managers
Questo che mi ha raccontato questo questa vicenda drammatica è uno che ha lavorato Londra società petrolifere
Figlio diciotto anni scomparso di casa
Parlo di un Paese lontanissimo lontano anche geograficamente dall'Iraq
Ragazzi che hanno studiato e poi compare nei nomi delle di quelli che che sono caduti combattendo contro gli americani in Iraq
Migliaia di ragazzi arabi si sono arruolati alla guerra
Cioè la guerra concorso certo la guerra è venuto dopo le Twin Towers non è stata la causa del terrorismo questo non lo dice nessuno se ne è una sciocchezza
Ma sicuramente ha concorso a creare quel clima della guerra santa nel quale terrorismo ha moltiplicato la sua influenza
Tradire questo significa che noi vogliamo abbassare la guardia rinuncia no
Ho significa che noi vogliamo contrapporre a questa difesa bellicosa diciamo a mio giudizio incolta e controproducente dei valori dell'Occidente un multi multiculturalismo privo di spina dorsale no
Il vero grande problema è
Di quale Occidente parliamo
Io credo che spetta a noi la e la cultura della sinistra cultura democratica ad alzare la bandiera dei grandi valori europei e occidentali
E non parliamo dell'Occidente della democrazia della libertà della tolleranza
Del rifiuto della tortura e della pena di morte
Parliamo di un mondo occidentale che si fa carico dei grandi problemi dell'umanità la difesa dell'ambiente e la lotta alla fame
Badate se la sfida del fondamentalismo è una sfida innanzitutto è Titicaca culturale e politica poi vengono le bombe
Perché ci vuole una grande motivazione etico culturale per muovere la gente che si fa esplodere negli autobus e metro
La forza dell'Occidente si giochino anzitutto su questo piano avallate Toni Blair lo ha capito
Secondo me forse tardivamente ma ha capito che la
Fa parte della risposta da dare al terrorismo il fatto che i grandi della terra si riuniscono e mettono finalmente mano al tema della povertà o della difesa dell'ambiente
è parte essenziale di una battaglia contro il terrorismo
Più che l'idea di brandire la spada della cristianità per fare una nuova crociata diciamo
è la capacità davvero di proporci come una forza che ha una visione universale
Noi ci siamo a lungo illusi voi forse di meno ma il mondo occidentale sia lungo il illuso che la globalizzazione avrebbe risolto il problema della convivenza perché avrebbe omologato il mondo nella logica del mercato
Avrebbe reso non più necessaria la politica
C'è stata tutta una letteratura della fine la fine della politica la fine della storia la fine della filiera finito tutto nel nome del mercato che avrebbe unificato il mondo non era vero
E anzi quel tipo di globalizzazione ha accentuato
Tutte le linee di frattura
Ha messo in movimento le spinte identitarie proprio perché la paura dell'omologazione determina al contrario
Un ritorno in campo delle spinte identitarie no c'è quel bellissimo dialogo tra la la madre donna di servizio algerina e la figlia studentessa alla Sorbona che si mette il veto alla madre diceva perché ed è tempi della guerra di liberazione che abbia imparato a non portare Frisell quella dice sì tu
Ma io sono nella loro università
A contatto con la loro cultura e devo difendere la mia diversità allora noi abbiamo Sco perché perché abbiamo riscoperto che senza politica e senza cultura non si governa il mondo
Altro che relativismo etico riusciamo noi siamo stati vittime diciamo di un po'di un relativismo etico che è stato il dominio del mercato
E adesso rischiamo di uscirne per la via peggiore cioè con una destra che ci ripropone una visione parziale identitaria dell'Occidente
Un'identità dell'Occidente che si contrappone alle altre identità ma questa è la strada di una infinita guerra di religione
Io penso che questi problemi se fanno parte di una prospettiva di governo
Che che penso che un grande Paese come l'Italia se torna ad avere un ruolo in Europa e nel mondo
Proprio forte della sua tradizione culturale del suo essere un grande paese di frontiera che la Sicilia direi in modo esponenziale
E può giocare un ruolo
Nel ricostruire una cultura della pace una cultura della della convivenza che non sia banalmente la la la giustapposizione di valori di culture diverse ma la capacità di individuare valori condivisi
è evidente che il dialogo ha un senso soltanto se laicamente punta di ad enucleare i valori obiettivi condivisi
Sul terreno che la politica è chiaro che sul terreno della fede e difficile non c'è condivisione una la sua
Ma la politica come il diritto sono il terreno laico su cui si definiscono obiettivi regole principi condivisi
E questo non è il relativismo questo è il portato migliore della grande cultura europea e occidentale
Quindi anche in questo senso torna centrale la cultura non soltanto come lei ma di una nuova qualità dello sviluppo ma anche come fattore fondamentale di governo del mondo di governo delle differenze e quindi di ricomposizione di un quadro di convivenza civile nelle nostre società e su scala internazionale
Io credo che i in questo senso la
La prospettiva di governo per il nostro Paese e poi per parlerò del Mezzogiorno dove secondo me bisogna un po'più
Parlerò da meridionalista dicevano no bisogna un po'più mettere il al
Poi sale su qualche ferita
Qui si è parlato e mi mi consentite di affrontare questo tema in termini generali di dibattito si è parlato molto a proposito della cultura
Del rapporto tra pubblico e privato no e c'è direi una certa inclinazione a riscoprire una dimensione pubblica
Io sono d'accordo
Io penso che noi una prospettiva di rinascita del nostro Paese comporta
Una dimensione assai più forte autorevole delle politiche pubbliche
Anche rispetto a ciò che noi abbiamo fatto nel corso dell'esperienza di governo negli anni novanta
Il governo del centrosinistra negli anni novanta che è stato un momento positivo per l'Europa e per le relazioni internazionali cioè mi riferisco al momento in cui noi governavamo tutta l'Europa in America c'era Clinton comunque era meglio di ora diciamo ecco tuttavia quella esperienza ha sofferto di un limite che è stato direi una certa visione ottimistica della globalizzazione
Quell'esperienza è avvenuta nel clima culturale che era dominato da una visione ottimistica della globalizzazione
Che non ha saputo vedere per tempo i rischi e le fratture i conflitti
Noi oggi tornando al governo del paese abbiamo bisogno di una più forte visione del rogo
Del fatto che questa società ha bisogno di una guida direi l'Europa ma qui vi risparmio una riflessione pure sarebbe essenziale diciamo su come cercare di ricostruire una guida forte dell'euro
Quindi certo più azione pubblica
Evidente d'altro canto che noi se vogliamo rilanciare l'Italia non solo l'economia ma è un fatto che riguarda l'economia la società lo spirito pubblico l'economia è parte
Noi dovremo metterci intorno a un tavolo governo grandi forze sociali sistema delle Autonomie perché non esiste il governo di questo Paese inteso come un Governo che sta a Roma governo è necessariamente un governo policentrico
Individuare gli obiettivi e intorno a questi obiettivi concentrare l'uso delle risorse no soldi
è poi e pensavo che cosa si fa dell'industria avanzata in questo Paese
Dell'Areo nautica del dell'industria spaziale eccetera
E nel momento in visone decidono insieme agli imprenditori insieme ai sindacati dopodiché in c'è una parte che competerà dallo Stato
è inutile che noi ci lamentiamo del fatto pur vero che in questo Paese non c'è spesa privata per la ricerca
Il vero vero gap è quello spesa pubblica non è elevata ma la spesa privata manca del tutto
Il sistema produttivo industriale italiano e quello che
E le sue capacità di investire sul medio periodo sono limitati
Anche noi ci siamo cullati per anni dicendo piccolo è bello non era vero un paese senza grande industria un Paese più debole
E il miracolo italiano quello quello degli anni cinquanta sessanta fu trainato dai grandi investimenti pubblici e dalle partecipazioni statali non dalla piccola impresa diffusa che certo c'era
Ma nell'ambiente creato
Questa è la verità se si vanno a vedere i numeri diciamo
Quindi tuttavia oggi soltanto un di più di impegno pubblico può dare centralità alla ricerca certo in un rapporto col con l'impresa privata quindi io credo che occorre una forte azione pubblica
Però io considero che questa indicazione non è in contraddizione con l'altra
Su cui ora veniva anche Violante cioè noi abbiamo bisogno di un Paese
Più concorrenziale
Al suo interno ne abbiamo bisogno anch'che di più libertà economica di più concorrenza abbiamo bisogno di continuare a non continuare no perché questi non hanno fatto più nulla
La destra paradossalmente ha creato un italiano meno concorrenziale
Perché ha protetto tutte le posizioni di monopolio e tutte le rendite corporative
E dove c'è meno azione pubblica c'è uno Stato meno autorevole meno presente paradossalmente era uscita Somma diciamo questi due difetti
Noi abbiamo bisogno di più mercato in alcuni settori fondamentali della vita pubblica di più competizione e di una selezione severa delle capacità delle qualità dei meriti
Intaccando rendite corporative
Anche quella sacrale che c'è nel mondo della cultura
Perché noi sappiamo benissimo che dietro la sacralità della cultura della cultura universitaria si nascondono anche are improduttive e corporativo
Questa è la verità
Non meno che in altri settori della pubblica amministrazione
Abbiamo bisogno di ringiovanire l'università italiana abbiamo bisogno di un sistema nel quale prevalgano i migliori
Allargare la base certa diffondere più cultura allargare la base ma anche allo scopo di selezionare delle qualità nero di garantire lo stesso tempo un allargamento della base ma anche la valorizzazione delle eccellenze
Va beh questo è un problema di tale ci sono tante cose dell'America che non ci piacciono ma l'americana come ci è stato ricordato anche qui è una società aperta
Ed è una società che premia le qualità e il merito e in questo modo attira anche intelligenze da ogni parte del mondo ma
Noi chi chi dobbiamo attirare dice
Chi si deve io racconto sempre perché è una seduta è una testimonianza vera di vita mio colloquio con
Con una simpatica ragazza italiana di ventisei anni che ho trovato l'istituto di fisica degli arrestati Barry dove dirigeva un progetto di ricerca arriva miliardi per le mani solo perché era brava non conosceva nessuno ne era figlia di nessuno
E avendo le io con così con una battuta impudente detto perché non torna in Italia l'Italia ha bisogno di persone come lei mi sono sentito rispondere a Facchetti
A far che
Perché giustamente questa ragazza mi ha spiegato che avrebbe avuto bisogno di una mia raccomandazione per ottenere un contratto di ricerche guadagnare un quinto di quello che guadagna lì
Contare molto di meno e probabilmente fare dei lavori che verrebbero poi pubblicate da un anziano professore diciamo quelli che vanno in pensione a ottantacinque anni credo
E perché noi abbiamo anche gli effetti oramai allora questo è il punto questo problema è un problema reale
Noi abbiamo bisogno nel campo delle professioni in alcuni settori dell'economia e
Energia
Un problema serio di di razionalità di efficienza nell'uso delle risorse in un Paese che ha risorse scarse
è un problema di cui si deve fare carico la sinistra
Ora
C'è un indice elaborato degli americani che si chiama il corpo ancora forse si dovrebbe dire che è un indice che misura la produttività degli investimenti globali no si applica dei territori
Cioè si fa il calcolo dei tutti gli investimenti che vengono fatti in un determinato territorio
E questo vale una certa cifra diciamo e poi si calcola di quale incremento
Non soltanto del PIL quantitativo c'è un indice che considera proprio come dire la crescita del capitale sociale
Cioè
Che Effetti hanno questi investimenti e dal punto di vista della crescita economica della crescita della cultura della crescita delle infrastrutture un indice globale
In Cina
Quando un territorio scende sotto un rapporto quattro a uno dicono qui non è economico investire
No
Nel Mezzogiorno d'Italia dove nel corso degli ultimi dieci anni sono affluite grandi risorse pubbliche per merito del centrosinistra
Per merito dell'accordo che abbiamo fatto a Berlino sui fondi strutturali per merito delle nostre leggi che poi via via il centrodestra smantellato ma che però hanno avuto effetti quattro otto otto prestito d'onore
Credito d'imposta eccetera
Nel Mezzogiorno d'Italia compresa la Sicilia non ho il dato siciliano ma temo che sarebbe peggiore te non lo so ma verifica
Del Mezzogiorno in Italia il rapporto è stato sei virgola tre a uno
Cioè vuol dire che sei virgola tre di investimenti globali producono uno in termini di crescita dell'economia e del capitale sociale fisso test infrastrutture acculturazione in mezzo c'è
Non soltanto la responsabilità della politica responsabilità delle classi dirigenti meridionali e questo lo dico da meridionale deputato del Mezzogiorno che appassionato difensore delle ragioni del Mezzogiorno
E nel momento in cui noi diciamo che uno dei delle svolte che vogliamo introdurre nel governo del Paese e tornare a considerare centrale il Mezzogiorno
Io penso che noi non possiamo non porci questo problema che cosa abbiamo fatto dei fondi europei
Dopo averli rivendicati
Sarebbe interessante andare a vedere
No purtroppo sono stati spesso
Ma in gran parte del sono stati spesi in questo modo perché siccome c'era la regola casse non erano spesi in Europa se li riprende Carlo una delle novità che introducemmo a Berlino sono stati spesi con una mia regione la Puglia
Al tre dicembre del due mila quattro aveva impegnato il tre per cento dei fondi europei trentuno scadevano al trentuno era il novantasette per cento
Io non diciamo credo che quello che è accaduto tra il tre e il trentuno è un film dell'orrore
Come spreco di una massa diviso russo convinto lavoro finito finito
Io credo badate che questo è un tema che chi che coinvolge anche noi
Che
Perché non certamente questo è il fallimento di una vecchia classe dirigente meridionale a Cristo è un tema che coinvolge anche noi
E che noi dobbiamo mettere ecco quando io dico che ci vuole più cultuale anche i più cultura di governo cultura di governo significa capacità di selezionare gli obiettivi controllo efficacia misurazione dell'efficacia delle cose che si fanno
Noi non avremo un un altro tempo rispetto a quello che abbiamo di fronte
E questo comporta secondo me un grande sforzo di vivere questa stagione politica non soltanto come cambio di maggioranza di patate questo riguarda oggi Mezzogiorno continentale può riguardare domani la Sicilia
Noi sappiamo bene diciamo d'altro canto la siciliano insegna a tutti si può cambiare tutto per non cambiare niente
E che anche il cambio di maggioranze politiche può avvenire per lo spostamento compatto di gruppi di interesse di pezzi di società da una parte all'altra
Senza però cambiare la sostanza di meccanismi di funzionamento di criteri di allocazione di risorse
Di modi di essere della società
Noi dobbiamo temere
Che questa nuova stagione siciliana meridionale si risolva in una grande operazione trasformisti che
Dobbiamo temere
Che ritiene
Ma non perché a me non spaventano quelli che cambiano idea e che c'è quel mi fanno piacere dice io dico però a condizione che questa sia la premessa di un cambiamento reale
E non semplicemente di un mutamento di di di di di collocazione politica
Che non cambia i meccanismi di governo di allocazione delle risorse che non incide sulla qualità sociale sulla qualità
Io non spetta a voi approfondire l'analisi su che cosa sia il Coffa risvolti sociali
Però io sono io allora io sono rimasto colpito perché avendo del andando in macchina rendono malattia della politica dice
Mi sono la radio radicale dava l'Assemblea delle liste di Lombardo
A Catania ramo in campagna elettorale
E so dice che c'era anche un sacco di gente non lo so l'ho sentita alla radio
E mi sono sci lottato per un'oretta e mezza diciamo questo dibattito qui c'erano tutte le liste di tutte quelle liste che aveva fatto lui che si quattro
Che erano credo che una specie di Palazzo dello Sport eccetera che si riunirà
Beh io sono rimasto abbastanza colpito come dato di cultura policromi intanto dal fatto che lo dico perché ne traggo qualche considerazione su che cosa possa essere sono sono spunti per una vostra riflessione il Cuffaro rispondesse
Intanto come dato di mobilitazione
Della società civile
Noi parliamo spesso della società civile siamo abituati a usare questa parola nel senso del polo positivo contrapposto la politica polo negativo è una chiave analitica vecchia società civile politica tendono a specchiarsi l'uno dell'altro tradizionale ci sono stati sicuramente per una lunga fase storica la politica è stata sicuramente meglio della società civile
è stato tutto il dopoguerra
La politica era una classe dirigente che si era formata nel mondo la società civile era cresciuto sotto il fascismo diciamo
Poi società civile politica atteso ad assomigliarsi diciamo
Forse c'è stato un momento in cui la politica era un pochino peggio trovare in generale Società civile politica si specchiano l'una nell'altra difficile che possano essere l'una il polo positivo e l'altro il polo negativo dice
Quindi intanto questo movimento è una forma di mobilitazione della società civile che riscopre la politica come forma di promozione sociale
Prima di perché è una forma di promozione sociale
Noi stiamo assistendo ad un fenomeno preoccupa che la da quando non ci sono più i partiti
Noi assistiamo ad una professionalizzazione di massa della politica
Come mai non c'è più un ruolo politico che non sia un ruolo stipendiato dal consigliere del consiglio d'amministrazione delle di circoscrizione degli di quartiere su su
Quindi la politica intanto una grande forma di mobilitazione sociale di di promozione di autopromozione di di
E
E poi in quello che io definirei una forma di solidarismo clientela
Cioè e
Qual è la risorsa che abbiamo le istituzioni occupiamo
Tutti insieme
Il barbiere tal dei tali l'idraulico dei dati occupiamo queste è la risorsa di cui disponiamo
E socializziamo questa risorsa è chiaro che qualcuno avrà di più
Però chi avrà di più è disposto a distribuire una parte di questa risorsa ai Soda a quelli che si uniscono a quelli che si reclutano in tutte queste liste una forma di solidarismo clientelare
C'è un forte tratto identitario
Badate che questo senso di identità di comunità fa parte di una delle risposte alla crisi di oggi non voglio parlare di un leghismo meridionale perché la lega un'aria più aggressiva ed aggressiva perché il leghismo dei ricchi più aggressivo sa questa è una forma
è una Sicilia che dice organizziamoci
Utilizziamo le risorse di cui disponiamo e poi negoziamo con loro badate che questa di dimensioni negoziale molto forte
Molto fumo
Posso riferirvi perché beh è un dato di di letteratura ma la letteratura però
E mis mi scuserete là non l'anonimato ma la frase e a un tempo
Presidente
Naturalmente lei che conosce la nostra terra la nostra storia lei capisce che per noi governare con quelli è un grande sacrificio
Ma stare all'opposizione con quelli è impensabile
Mi scuserete l'anonimato ma la testimonianza e utenti
è letterale ecco
Ora
Questa questa foto bardati io non sottovaluterei la pretesa di questa visione della questa idea no
Di questa forma che io chiamo dis di di di solidarismo clientelare
Di mobilitazione della società
Quella politica diventa una forma di socializzazione anche una risposta a bisogni diffusi
E insieme una visione identitarie negoziale nel rapporto con con il continente Cuesta a modo suo è una risposta
Altrimenti non si capisce perché si prendono tanti voti
Ad una società civile spaventata del futuro eccetera questo appare come una risposta protettiva
Ci siamo noi ne siamo un ceto che cerca di proteggersi utilizzando le risorse di cui dispone o negoziando l'afflusso di nuove risorse
Il messaggio ha una sua forza di rassicurazione
E io non credo sì oggi nell'immediato tutte quelle liste le si sono fatte per far vincere il centrodestra ma non è detto che questo debba durare almeno nella
Nella testa degli ideatori diciamo questo accordo questa collocazione non è necessariamente perché appunto stare all'opposizione con loro impensate
Quindi e noi siamo di fronte ad un fenomeno di cui non si può sottovalutare la Presa e anche la capacità di offrire una risposta distorta ad una crisi reale ad un bisogno di protezione ad un senso di insicurezza
Io credo che
Noi dobbiamo partire da un'altra idea se volete l'approccio deve essere in qualche modo severamente
Se veramente diverso
E cioè cominciamo a chiederci alla maniera diciamo del del presidente John Kennedy
Anziché che cosa possa fare Italia per la Sicilia che cosa possa fare la Sicilia per la rinascita del nostro Paese
Badate io penso che il punto di partenza di un programma siciliano e questo
E dire di fronte a questa crisi della città
Che e crisi di di di di di di di vecchietti sa che è caduta diverse slancio vitale che
L'esaurimento di un modello produttivo tutto sommato qui ci sono risorse umane risorse intellettuali risorse materiali naturali
Che consentono di pensare questa regione come un volano di sviluppo
Io
Soru
Ha vinto non so se ce la farà ma ha vinto
Sulla base e cioè non contrapponendo sì ad una tendenza sardista impugnando una bandiera sardista
Contro un certo colonialismo della borghesia continentale di cui Berlusconi è un sì diciamo senso della colonizzazione della Sardegna ecco
E dicendo ai sardi
No non è vero che noi dobbiamo svendere il nostro territorio perché questa è l'unica nostra ricchezza per consentire di fare ville alberghi perché io sono uno che da cui da questi sono costruite una grande impresa moderna è globale
Cioè
L'orgoglio identitario sia sposato ad un progetto di modernizzazione di cui uno in qualche modo era anche un simbolo poi ce la faranno un ce la farà non lo so ma la chiave del successo è stato questo
Stato un forte legami ad un elemento di orgoglio identitario
Contro una visione coloniale della destra che lui ha conosciuto suo momento simbolico nel fatto che il presidente della Regione ha letto il programma della Lombardia come ricorderete
Per il consiglio e si è accorto dell'errore solo quando è arrivato i laghi prealpini sinceramente
Perché e si perché è un consulente di Berlusconi dello scrittore aveva copiato il programma quello economico
Fuori dal paese quindi
Io
Io che certamente la sfida in Sicilia enormemente più complesse
E che dall'altra parte c'è quella che a modo suo è una vera classe dirigente che ha un radicamento reale in questo territorio
E tuttavia io credo che la chiave sta probabilmente qui nel riprendere in mano un'idea forte del ruolo della Sicilia del destino della Sicilia le cose di cui voi avete discusso delle risorse della Sicilia
E di giocare questa idea
Non nella chiave di un rapporto subalterno che assistenziale con la politica nazionale ma nella chiave del contributo che la Sicilia può dare alla rinascita dell'Italia
Io penso per esempio che sarebbe interessante io sono anche disponibile
Che noi ci potessimo dare un secondo tempo di questa discussione però se mi consentite molto più mirato a fare un'operazione cui oggi che oggi non abbiamo fatto Marche
Io considero fondamentale con il mondo dalla cultura e cioè
Presentare un vero e proprio programmi
Che muovendo da un Censimento delle risorse culturali di questa Regione
Universitari in cerca giacimenti archeologici
Un zero Censimento delle risorse culturali di cui dispone la Sicilia che potrebbe essere compiuta da noi dice o e con tutte le forze disponibili eccetera
E indica un progetto concreto di come queste risorse possono concorrere ad un progetto di sviluppo cioè una Assemblea di questo tipo che però sia proiettata alla definizione di un progetto di governo
Che tenga insieme
Perché Cuffaro farà di tutto per separare questi due momenti
La sfida per il governo della Sicilia con la sfida del governo nazionale perché è evidente che nella logica di un
Solidarismo clientelare che negozia con Roma questi due momenti devono essere separati
E invece noi abbiamo una visione che tende a considerare questi due momenti come due passaggi della stessa grande prospettiva di rinascite del Paese
Quindi sarebbe interessante tornare ad una discussione che dopo questa questa questa ricognizione generale diciamo ci consenta di individuare più da vicino diciamo al proprio le risorse disponibili
E la una idea della loro valorizzazione in un progetto di sviluppo
Di crescita civile non soltanto di sviluppo economico e quindi l'ultima cosa che volevo dire in questo senso e riguarda il tema che è tornato più volte del rapporto tra politica cultura
Che secondo me era un grande tema reale
Io
è stato detto molto giustamente ripari Robert l'abbia detto Lupo Marco che in definitiva il deperimento dei partiti
Non solo nona reso la politica più aperta alla società civile ha per molti aspetti la resa più impermeabile questa è la verità
Perché
L'apertura della politica la società civile non è dato dal fatto che Chieti
Chi gli esponenti della società civile si candidano queste ovvio
Il problema è se la politica vive poi con un'attività separata
Oppure se comunica con la cultura con la società e i partiti e sono stati grandi strumenti di comunicazione
E attraverso il flusso della cultura politica che si è comunicato
E nel momento in cui questi canali di comunicazione non ci sono stati più ma sono stati sostituiti da una personalizzazione frammentaria della politica questo dialogo è diventato più difficile
Badate
E diventato difficile persino il dialogo con esponenti della cultura
Entrati nella politica
Hanno sofferto della stessa separatezza anche quelli che sono sono sono stati candidati per romperla
E che dopo pochi mesi sono stati visti dalla loro costituirsi come qualcuno che era di là dalla barricata
E al di là di un fossato molto difficile da marcare paradossalmente diciamo
E accaduto persino agli intellettuali che sono entrato in politica
Di perdere odia allentare i legami con i mondi di provenienza perché appunto questi legami non sono fisici presso la forza dei partiti era questa
Io non so ecco io con Cocco Lupo dissento sull'idea che si possano ricostruire i partiti di prima temo che ma non perché non non condivida idea che si tratta di una grande storia almeno fino alla metà degli anni settanta
Ma perché penso che essi si è esaurita quella linfa vitale ecco
Però come è noto io sono fra quelli che pensano che il grande problema dei di questi quindici anni è di non essere riusciti a costruire un nuovo sistema politico che prova
E avere pensato che fosse sufficiente cambiare qualche legge elettorale per
E che si è transitata di una costruzione artificiosa
E il vero grande problema è come costruire soggetti politici nuovi grandi che siano anche un luogo di incontro fra
Grandi correnti culturali del Paese io per esempio penso che
Creare una grande forza politica riformista nella quale all'interno della quale si sviluppa un dialogo fra laici e cattolici
Sarebbe un contributo non soltanto alla storia del nostro Paese ma anche al futuro della sinistra europea
Mi permetto di ma comunque questo progetto c'è sullo sfondo momentaneamente ha subito una battuta d'arresto però lo lo ricordo perché secondo me questo progetto resta
E nel momento in cui noi ci batteremo ovviamente
Per dare forza a questo nostro partito lo faremo anche nel nome di un progetto che va oltre i confini del nostro partito
Quindi certamente esiste il problema di ricostruire questi soggetti esiste il problema di come dare un carattere stabile coinvolgente alle forme di rapporto noi abbiamo inventato tanti modelli io stesso sperimentato diciamo un modello se volete
So se americano francese insomma certamente un po'originale perché uscendo dalla Presidenza del Consiglio e non avendo quel momento quasi niente da fare
E ho pensato di creare una fondazione culturale che è diventato un centro di elaborazione di riflessione e di dialogo tra forze intellettuali
E e mondo politico di proiezione internazionale perché noi lavoriamo in un rapporto piuttosto stretto con questa policy Network Rieti istituzioni culturali c'è qualcosa di simile in Francia c'è qualcosa di simile nel mondo anglosassone
In Germania la realtà è un po'diverso perché le fondazioni hanno un carattere più pubblicistico sono finanziate dallo Stato però
Il fatto stesso che i grandi partiti in Germania abbiano questo retroterra dimostra che questo tema del rapporto tra politica e cultura è un tema essenziale ovunque
Noi dobbiamo continuare ad approfondite io io per io penso che il modello al quale mi sono affidato io avuto carattere abbastanza artigianale nel senso che così era un modo di chiamare a raccolta delle forze in un momento in cui rischiava di dispersi
Penso che dobbiamo trovare le forme in questi giorni per esempio una cosa che mi passa per la mente che non potendo fare un grande partito nuovo diciamo del
Del riformismo italiano sarebbe bello poter ricostruire almeno un grande centro culturale riformismo italiano che forse si mettono insieme le idee siamo poi si apre un cammino lungo il quale è più facile anche costruire i partiti o comunque diventa meno artificioso costruito
Detto questo però
Nelle forme possibili bisogna che questo dialogo si sviluppa
Io credo che questa giornata me ricordato per certi aspetti anche noi che eravamo in un momento molto difficile ci inventammo Pontinia no
E fu un momento eravamo all'indomani della vittoria di Berlusconi
E chiamammo a raccolta
In un in monastero
Gli intellettuali un po'un certo numero di intellettuali Sisa fu una risposta che avevano simpatia per la se fu una discussione molto confusa molto più di oggi siamo da Costanzo la Rossanda credo che si tratta di una comitiva che forse non sarà mai più possibile rimettere insieme e tuttavia vi assicuro che non so
Tanto per quasi tutti loro rimane un bel ricordo e comunque per noi fu un momento prezioso come credo per molti aspetti anche questa giornata è stata utile a raccogliere idee e a mettere in campo delle forze sono personalmente ma dipende dallo disponibile per un secondo tempo più mirato credo che poi sarà compito vostro
E di chi ha promosso questo incontro cercare di dare stabilità alla ricerca più tematica diciamo
Per settori diversi perché sono emersi che una serie di nodi problematici il più grosso di tutti è quale idea della politica universitaria per la Sicilia anche con una diversità di opinioni che credo sarebbe
Completamente sbagliato lasciar cadere
Quindi credo che possiamo trarne per tutti per voi
E in una certa misura io mis continuo a sentirmi coinvolto se lo ritenete stimoli per continuare a lavorare insieme nella prospettiva governo della Sicilia e pulita
A disponibilità subito accolta faremo sentire intanto ricordò di ritirare una su alla la litografia
Se volete lasciare quelle che non l'hanno già fatto un telefono un recapito un'e-mail per poterli contattare ci fareste cosa gradita lì sempre alla reception piano di sopra grazie