Intervista a Carlo Stagnaro sulla riforma degli ordini professionali

Continuiamo a parlare di riforma degli ordini professionali tema di grande attualità specialmente
In queste ore dice Daniele Capezzone che questa questa parte diciamo della serie di riforme strutturali di cui ha bisogno del nostro Paese
Costituisce un'urgenza indifferibile a differenza di altre riforme anche una cosa che costerebbe anzi non costerebbe nulla intermedi
Bilanci dello Stato sarebbe solo un cambiamento dell'assetto del sistema delle libere professioni che uno dei problemi eterne nel nostro Paese con Carlo Stagnaro dell'Istituto Bruno Leoni vogliamo parlare allora di questa serie di proposte elaborate insieme al presidente della Commissione attività produttive
Proposte che mirano in innanzitutto a eliminare gli ordini a sostituirli da associazioni professionali così Stagnaro
Assolutamente così e il compenso del dell'iniziativa mi sembra a abbastanza chiaro che il nostro obiettivo è quello di garantire qualità ai consumatori
Invece il modo migliore per garantire qualità è quello di mettere gli ordinò le associazioni dei professionisti in competizione tra di loro in maniera che ciascuna posto a fare un'offerta differenziata possa essere più o meno autorevole e con questa autorevolezza possa garantire dell'affidabilità dei suoi membri e ovvio che avremmo diversi livelli di affidabilità di qualità ma i consumatori potrebbero scegliere cosa che oggi non è possibile perché tutti i professionisti sono iscritti al medesimo ordine perché così perché non possono fare altrimenti e quindi di fatto non abbiamo alcuna informazione
Se non le voci che possiamo raccogliere invio a proposito dell'uso della Fede verità del singolo professore
La questione della voi dite associazioni al posto degli ordini ma anche sulle associazioni espressionista non è obbligato ad iscriversi all'associazione per poter esercitare la professione come si misurare si valuta la sua abilitazione professionale in qualche modo
Nel un professionista per fare il professionista deve disporre innanzitutto di di titoli di studio come dire di di di Carpi in regola che dimostrino piedi
Sa di cosa sta parlando capisce bene che se io mi propone siccome come avvocato anche a prezzi stracciati
Difficilmente potrà trovare clienti perché quel che mi dicono sì ma comunque faccio io
A sapere che mi posso fidare dei tempi e gli dico fidatevi della mia parola perché erano un titolo di studio nono alcune iscrizione a ad associazioni che certifichino nella mia qualità non ho mai superato alcun alcun esame che possa in qualche maniera attestare la mia conoscenza del settore eccetera in qualche maniera il mercato che squalifica gli incompetenti
Tutto questo mantenendo fermo il principio per cui per esercitare la professione bisogna quanto meno essere anche dal punto di vista noto quanto meno essere in possesso come dire di un titolo di studio che certifichi
Che come dire c'è stato un percorso culturale con percorsi di apprendimento nelle nel campo in cui si intende lavorare
E gli ordini spesso sono oggetto di accuse anche perché diciamo costituiscono una barriera all'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro visto che costruiscono spesso delle strutture chiuse insomma che cercano di limitare l'accesso dei dei nuovi arrivati non è per tutti così però dicono per esempio gli avvocati ma siamo moltissimi in realtà per noi non c'è un problema di questo tipo condivide questa obiezione che fa l'ordine degli avvocati
Penso che se questo è vero allora significa che l'ordine degli avvocati non è in grado di garantire uno standard qualitativo superiore a quello che si avrebbe sua assenza perché se è vero che ci dunque può può accedere all'ordine
Allora non si vede quale utilità abbia tre credo che nel caso di ordigni relativamente aperti com'è effettivamente quello degli avvocati
Il problema sia un altro
Cioè il fatto che i giovani escono dalle università
E anziché andare al parlavo Kato devono sopportare questa questo odioso il periodo di di corvée nel quale forse imparano qualcosa ma imparano qualcosa
Al prezzo di di passare la giornata a far fotocopie e io re chiare quello che ci dicono i professionisti veri mentre sorseggiano caffè
Io credo che questa sia la situazione che è assolutamente da da fanale perché è una persona che ha studiato che entrata nell'ottica di svolgere la professione deve avere il vento
Quanto meno di tentare tentare di farla di essere trattata come
Qualcuno che veramente Inter in uno studio per iniziare una carriera e non come qualcuno che in tre uno studio per svolgere due anni di attività gratuita e poi forse potrà essere ammesso a a a svolgerlo davvero un lavoro che desidera fare
Senta una delle controproposte da voi elaborate prevede la abolizione diciamo dell'incompatibilità tra la libera professione il lavoro subordinato che che senso ha perché avete fatto questa proposta
Lei perché non c'è
Alcuna ragione per per mantenere
Questa questo genere d'incompatibilità io credo che la domanda vada girata ad altri perché una persona non può svolgere di mattino un un ruolo non nell'ambito di di di di può essere occupato in un certo settore e nel pomeriggio fare invece professionista magari il praticante professionista non ci ha francamente nessun motivo per per impedire che ciò avvenga se non
L'idea che il professionista non sia un operatore che gioca certezza sul mercato ma che è una sorta di va una sorta di sacerdote che quindi
Come dire in funzione della sua alto status morale non si può sporcare le mani facendo altro che un atteggiamento che ahimè qualche volta traspare dalle dalle parole dei dirigenti degli ordini degli avvocati ma non solo
Intervenite anche in quel con queste proposte sulla concorrenza e quindi anche sulla circolazione almeno in Europa diciamo dei professionisti tema che pure è sempre oggetto di dibattito
Beh etnia credo che qui non sia tanto una richiesta che noi facciamo al Paese ma un obbligo a cui il Paese deve conformarsi tra parentesi sono diverte le procedure d'infrazione aperte contro l'Italia per per esempio per le tariffe minime per altri provvedimenti che rendono difficile impediscono la circolazione l'arrivo di professionisti stranieri parliamo sempre di reciprocità dei noi in questo momento Litani in questo momento
è un paese chiuso nei confronti nei confronti degli altri mentre i professionisti italiani possono spesso andare a operare operare altrove in ogni caso io credo che se davvero crediamo questa una posizione in qualche maniera di valore morale per così dire se davvero crediamo che l'unificazione del mercato europeo sia un passo avanti per l'economia per la civiltà per il bene di tutti e quindi anche degli italiani e allora non c'è ancora una volta non c'è ancora alcuna ragione per ritenere che i professionisti siano un mondo a sé per cui non valgono le stesse regole che valgono per tutti gli altri settori dell'economia per tutte
Gli altri attori del mondo economico
Un'ultima domanda se andiamo al gliela faccio più che altro sul
Dibattito politico diciamo ci sono le associazioni che in questo periodo parlano ci sono stati anche incontri recentemente e chiedono in qualche modo al governo il riconoscimento delle associazioni cosa che magari nel ministro alla Giustizia governo disposto
A dare in questo modo però diciamo si rischia di fare una riforma che comprende gli ordini così come sono che una nuova forma
Quella delle associazioni riconosciute
Dallo Stato non c'è il rischio insomma che i soggetti interlocutori sociali che dovrebbero sostenere proposte come le vostre diciamo poi non ci siano a sostenerle
Ma io credo che
L'errore delle è un po'come dire la tentazione fatale di tutte le associazioni
Sia quella dell'invidia cioè non non puntare una vera liberalizzazione ma cercare finché semplicemente di entrare nel club fare in modo che anche che un ordine degli avvocati degli ingegneri e architetti eccetera ce ne siano due uno che è quello che riterrà e l'altro siamo noi
Questa la prospettiva da da scongiurare e comprensibile
Che ciascuno tempi qualche maniera di portare acqua
Al suo mulino io credo che che la riforma degli Ordini dovesse imboccare questa strada
Faremo davvero pochi progressi perché dal da una situazione in cui c'è un ordine monopolista
Che può decidere sulla vita sulla morte dei professionisti tra virgolette passeremo anche notevoli qui c'è un ristretto numero di di ordine associazioni che possono fare la stessa cosa e che avrebbero ogni incentivo a
Per fare fronte comune contro nuove associazioni contro nuove realtà associative
E quindi passeremo da un monopolio a un oligopolio è vero che l'oligopolio sempre e comunque meglio del monopolio
Però non si tratterebbe certo di un grande quel progresso
Rivoluzionari di cui l'Italia ha bisogno che noi ospitiamo
Grazie Carlo Stagnaro
Grazie a lei grazie a voi