L'attualità in archivio: la fame nel mondo, la cooperazione allo sviluppo, il disarmo, la mozione parlamentare promossa dai radicali nel dicembre 1981

L'odierno programma realizzato con documenti d'archivio questa volta vi riporterà indietro nel tempo di un quarto di secolo e più precisamente andremo al dicembre ottantuno quando alla Camera si verificò un momento di dibattito su iniziativa avviata dal Partito radicale nella primavera settantanove
Contro lo sterminio per fame nel mondo per la saldezza di almeno tre milioni di persone
Iniziativa condotta con scioperi della fame e della sete marce appelli di premi Nobel in tutte le sedi nazionale internazionale e che alla fine portò per la scelta miope dei governi del passato all'approvazione di un provvedimento che però non diede
E i risultati auspicati in questa circostanza che ascolterete interventi dell'ex ministro degli Esteri Colombo
Democristiano che illustro come dal governo dell'epoca intendeva affrontare l'argomento dello sterminio persone del mondo nelle varie sedi internazionali
Di Loris Fortuna socialista e radicale ed Emma Bonino che illustrare un invece i contenuti e gli obiettivi del piano d'intervento d'urgenza contenuto in una mozione promossa del radicale che aveva raccolto
La fine di oltre cento settanta parlamentari la prima voce che ascolterete è quella di Emilio Colombo pure aiuta a rispondere più in dettaglio
Alle proposte concrete che sono state avanzate delle varie parti politiche
Una premessa mi pare necessario e cioè che per talune di tali proposte il problema che dobbiamo risolvere è il seguente come si possa contribuire alla realizzazione di un migliore equilibrio alimentare mondiale tenendo presente che la nostra economia è in crisi
E che la possibilità di liberare ulteriori risorse da destinare l'aiuto pubblico allo sviluppo e in ultima analisi legata ad una trasformazione qualitativa delle nostre abitudini e del nostro tenore di vita
Il governo italiano ribadisce il suo impegno
A compiere ogni sforzo per portare entro un decennio e se possibile in termini più ravvicinati il livello del nostro aiuto allo sviluppo del nostro aiuto allo sviluppo allo zero sette per cento del prodotto interno loro si tratta di un impegno che abbiamo assunto nel luglio scorso e che intendiamo perseguire soprattutto cercando di ridurre il più possibile i tempi intercorrenti tra il momento della decisione dell'aiuto e quello della effettiva erogazione qualora come vorrebbe una delle mozioni presentate
Si dovesse raggiungere entro il mille novecentottantadue la percentuale dello zero sette del prodotto interno lordo
Occorrerebbe apportare al bilancio dello Stato attualmente in discussione al Senato le opportune modifiche
Si tratterebbe cioè di accrescere lo strumento dell'aiuto allo sviluppo di circa tre mila miliardi di lire su questo bilancio in tal caso si porrebbe il problema del reperimento di nuove entrate
Per avvicinare il più possibile il raggiungimento di questo obiettivo ma tenendo conto anche dei tempi necessari per attuare i programmi stessi
Il Governo si è impegnato nel luglio scorso per mobilitare risorse aggiuntive ai tre mila e cinquecento miliardi di lire stanziate per il biennio ottantadue ottantatré in per complessivi tre mila miliardi a tale onere aggiuntivo destinato al trasferimento di risorse ai paesi in via di sviluppo
Che potranno essere concesse anche secondo modalità tassi di interesse e dura comportante un elemento dono non inferiore al venticinque per cento il livello del da si potrà far fronte sia ricorrendo al mercato dei capitali sia stabilendo una equilibrata ripartizione dei fondi disponibili
Nell'ambito delle risorse globali destinate alla incentivazione e al sostegno delle nostre iniziative di cooperazione dicono
A questo proposito rivestono particolare importanza i progetti agroalimentari destinati ad assicurare il progressivo conserve consolidamento delle potenzialità e delle strutture produttive dei paesi in via di sviluppo
Ribadisco al riguardo l'importanza di considerare un tutt'uno l'aiuto alimentare e l'attuazione di tali progetti agroalimentare
E necessario infatti ed è questa una precisa indicazione uscita dal vertice di Cancun
Dare all'aiuto alimentare il carattere della transitorietà per non mortificare o ritardare il decollo dello sviluppo economico dei Paesi emergenti
L'obiettivo che ci proponiamo
Quello cioè della lotta contro la fame viene conseguito pienamente soltanto se saremo in grado di realizzare le condizioni necessarie per far sì che la vita umana non sia salvata una volta sola ma perse
Assumono rilevanza al riguardo alcuni progetti destinati a far conseguire ai paesi in via di sviluppo progressi sostanziali sulla via dell'autosufficienza alimentare
Mi riferisco in particolare a taluni settori e specialmente quello dell'utilizzazione delle energie alternative sulla cui necessità a specialmente insistito la conferenza di Nairobi
Occorrerà inoltre attuare progetti di bonifica e più in generale di risistemazione del territorio
In questo quadro va tenuto presente
Che l'utilizzo di fonti ai fini di prestiti per lo sviluppo secondo le due modalità io più sopra ricordato nell'ambito di questi tre mila miliardi
Consentirà di dare maggiore spazio sugli stanziamenti ordinari alla lotta contro la fame
In merito all'intervento straordinario
Di cinque milioni di unità di conto per la lotta contro la fame che ha formato oggetto di una risoluzione del Parlamento europeo
Desidero fare presente di non aver mancato
In occasione del Consiglio delle comunità europee di attirare su di esso l'attenzione degli altri colleghi
Anche la Commissione è stata D'Amico opportunamente sensibilizzate al riguardo
Al Consiglio europeo di Londra il Presidente del Consiglio dei ministri Spadolini ed io abbiamo sollecitato da parte dei capi di Stato e di governo e dei ministri degli Esteri dei dieci l'esame della risoluzione del Parlamento europeo
Tale azione sarà proseguita in occasione del prossimo consiglio previsto a Bruxelles il sette e otto dicembre prossimo
In conformità con i voti espressi nelle mozioni presentate il governo continuerà ad approfondire le modalità per la messa a punto di un piano di urgenza
Per quanto riguarda le situazioni emergenti
Si tratta a questo riguardo di esaminare la creazione sul piano interno di una forza speciale in grado di fronteggiare adeguatamente i problemi che si pongono nel settore alimentare sanitario
Avuto riguardo fra l'altro alle condizioni dei milioni di rifugiati assistenti in Africa dinanzi infine il governo prende nota dell'invito rivolto da talune forze politiche affinché il problema della fame nel mondo vengono sottoposto con tutta la necessaria urgenza
All'attenzione e dall'esame degli organi competenti delle Nazioni Unite
A questo proposito mentre mi riservo di riferire al Parlamento sull'esito delle iniziative che apre avremmo preso verso altri paesi per proporre un'azione concertata
Desidero ricordare che la necessità di dare un sollecito avvio ai negoziati globali nel quadro appunto delle Nazioni Unite ebbene presente al Governo infatti abbiamo operato e continuiamo a farlo affinché l'assemblea dell'ONU sia al più presto investite del problema del divario sempre più marcato tra Paesi ricchi e paesi poco
Ricordo che qui e questa intesi del negoziato globale
è stata la tesi che noi abbiamo sostenuto particolarmente in questo anno e in contrapposizione con altre tesi tendenti a far prevalere
Il rapporto bilaterale e soprattutto ad affidare il la cooperazione allo sviluppo partito alle forze di di mercato
E alla libera intrapresa indipendentemente o sottovalutando in modo grave l'azione multilaterale
L'iniziativa che l'Italia ha preso per la convocazione di una conferenza dedicata ai problemi della sicurezza alimentare si inserisce appunto in questo contesto si tratta infatti di anticipare la soluzione dei problemi esistenziali più pressanti e per i quali non è possibile attendere ore
Da parte del governo si intende svolgere fino in fondo un ruolo propulsore nella ricerca di strumenti concreti ed efficaci intensi alla rifondazione dell'ordine economico internazionale
Ruolo che da molte parti le fu riconosciuto in occasione della sessione speciale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite dedicata ai problemi dello smog
La ringrazio onorevole ministro
è iscritto a parlare sole dichiarazioni terra mare dalle ministra degli Esteri dannare varie fortuna ne ha facoltà
Signor presidente
Onorevole Ministro degli Este dei colleghi
Nel corso che si apre alla Camera
E sulla comunicazione dal Governo e in particolare del ministro degli esteri
E in generale sulle mozioni all'ordine del giorno
è una discussione
Importante elettorale
Più importanti e più
Piene di significato profondo non solo per l'oggi ma per il domani che abbiano potuto avvenire nella nostra Camera
Devo dire dell'ascoltato con
Attenzione
Le comunicazioni
Dal governo e
Devo
Riaffermare mia considerazione
Per le posizioni che non da oggi
Personalmente il ministro degli Este onorevole
Effettuati in questo campo importante che ci si sente importante
Teniamo pure
Presenti
Accanto a questo desiderio di comunicare nel mondo e di mobilitare dico
Che gli fa onore
Anche eventuali limiti di operatività che non pianismo collegiale impegnato nelle spese dallo Stato negli certamente porre ma è proprio per aderire in questa linea di fondo che considera validi
Questi i temi e questi problemi
E per aiutare il governo e quant'altri a sentirsi svincolati
Da rigidità eccessive da et l'eccesso di realismo
Economico
Che vogliamo intervenire per ridare questo nostro dibattito che naturalmente si alimenterà poi
Di apporti significativi e profondi da parte di tutte le forze politiche
Non dico un segno più vicino all'utopia che alla freccia ragionieristica ma un segno della realismo pere o nei pini
Per non rimanere in panni anche impigliati in discorsi in meramente economicistici
Innanzitutto devo dire che parliamo
Tenendo presente la varietà dell'arco e delle forze che sono impegnate in questo dibattito
E qui da noi alla Camera dei deputati e nel Paese forze che non hanno blocchi ideologici prefissati che spaziano vari campi culturali ed impegno filantropico e religioso
Devo dire che queste si ritrovano anche nella singolarità della presentazione delle mozioni per le quali gliene da un lato suo principio è sul fondo non diversità concettuale
E che ritroviamo lo spirito e la voglia di combattere questo fenomeno gigantesco in tutte le mozioni presentate
Ma contemporaneamente con accentuazioni per le quali io un brevemente bordeaux intrattenere
Innanzitutto anche per precisione vorrei dire che fanno un cattivo servizio a questo dibattito
Forse lo faranno proprio per questo quegli organi d'informazione
Stampa e anche radio e televisione che solo a precisazioni che sono state fatte da effettuate autorevolissima mente
Prima di tutti da dirigenti
Dal Partito radicale sordi a queste precisazione continua a chiamare una dall'emozione la mozione radicale protesto per la disinformazione e per quanto di Ribaudo in questa d'informazione appare innanzitutto e questo anche per il nostro un ministro interlocutore onorevole Colombo il quale ha diritto di sapere in che misura interveniamo questo non è una misura una mozione radicale anche se non contestiamo affatto ruolo di spinte di guida utile è valido oggi e per l'avvenire che al movimento radicale in questa questione però qui non vi è una posizione ora è costituita la quale poi sono stati chiamati ad aderire altri questa è una spinta
Che è stata determinata essenzialmente da quella che è stata la nostra adesione comune al manifesto appello e cinquanta quattro premi Nobel dagli interventi del presidente La Repubblica e il l'onorevole Sandro Pertini da interventi avvenuti dalle pubblicazioni avvenuto sugli organi ufficiali della chiesa dalla Papa Wojtyla ed ha una serie di gli apporti di tutte le porte tra le quali radicali socialisti cattolici democristiani socialdemocratici
Di ogni parte quindi definire radicale ciò che è oggetto di ottocentocinquanta firme di ogni gruppo e comunque anche con l'attenzione anche se sentiremo eventuali riserve può porti o arricchimenti culturale altri grandi raggruppamenti in quest'aula definire esclusivamente in modo riduttivo così vuol dire togliere alla capacità autonoma dai parlamentari e molti parlamentari
Di essere partecipi la grosso dibattito con la propria tempesta morale e con un clima culturale questa è una vergogna nei confronti dell'autonomia dei singoli parlamentari non perché sia una vergogna aderire a ciò che un gruppo come gruppo radicale può avere l'impianto una vergogna perché si voglia ridurre tutto a una schematizzazione continua anche per etichettare ciò che invece a un aspetto estremamente parto è aperto nel dibattito in tutta Italia e quindi anche
Nel nostro Parlamento
Quindi quanto abbiamo da dire ed a sottolineare a questo respiro altrimenti non si potrebbe capire
Questa morale gigantesca che in questo mondo hanno i cinquanta quattro premi Nobel che hanno preso questa iniziativa appoggiata nel Parlamento europeo appoggiata da varie forze nel nostro paese soprattutto io credo non parlo a nome di tutti i firmatari evidente non voglio nemmeno io strumentalizzare per niente questa adesione comune a questa battaglia che ritengo comune comunque ritengo che
Questa adesione massiccia
Che ripeto non è contraddittorio se non alcuni spetti pratici che certamente possono vedere i parenti a te certe posizioni io mi adeguo molo molto preciso alla mozione che avevano sottoscritto
Questa volontà comune di firmare assieme in una singolare operazione pare che sia la prima volta che una mozione accomuni Goran grande parte dei movimenti e delle forze che qui sono rappresentate nel Parlamento
è anche legato alla voglia desiderio speriamo individualmente che non ce ne importa niente
Ma per il problema sia adeguatamente ripreso non come una curiosità singolare non come il folklore camerale quel giorno ci hanno abituato troppi
Resocontisti e notista iper non dire binari
Intende notizie dal nostro Parlamento ma si sentano in qualche modo sempre possibile nel cinismo generalizzato dall'informazione sentivo Celibidache qualche spinta
Morale così come spinge alcuni di noi molti di noi sia anche trasmissibile attraverso le colonne di piombo della carta stampata o attraverso l'informazione
Televisiva
La voglia di dimostrare che diversamente da molti pensieri da molti scontri che qui ci sono stati tra le varie parti di cui a cui appartengono molti dei firmatari di questa prima mozione a parte Abete ed altri
Questa spinta è quella di superare degli scogli del miglior ruderi sulla comunione in questi pensieri
E irritare un senso morale di intervento culturale più vasto anche se legato necessariamente a scelte politiche su temi che devono fare fremere
Devono fare inorridire devono fare pensare corre che si riprenda un colpo d'ala nella politica e nella poi voglia di fare politica legati ai sentimenti profondi nostri e dalla gente
Sarebbe norme
Delusione
Rivederci collegati su alcune notti Cine alcune ciniche alcune ironiche perché viene ormai una sordità morale nel credere possibile affrontare temi che si potrebbero
Altrimenti definire irraggiungibili
Ne vogliamo in sostanza io personalmente
Porre l'accento sulla non possibilità ma sulla necessità di dare un taglio diverso alla nostra collocazione nell'affrontare questi problemi
Non ha l'autorità ma la necessità morale e politica in questo senso poi potrà venire l'utilità generale
Le nazioni per la nostra in particolare di approntare
Questo tema in un modo emergente ed ecco il discorso di poter salvare concretamente milioni di essere umani di bambini che senza un intervento d'emergenza rapido
Concentrato possono lasciati solo agli auguri di preambolo o alle feste di Natale cento a sentire che in queste perché non potremmo avere niente da festeggiare
Se dovessimo dividere poi la soddisfazione di stare fra i nostri cari e sapere che altri fuori dalla nostra solidarietà dalla Fratellanza dall'umanità son collegati in questa grande comunione
Il mondo
Perché sono gli uomini di questo pianeti
E vogliamo cercare una rivolta su quel modo di pensare ormai quantizzato e utilitaristico
Per cui mentre ci deve perdere molte ore giorni e mesi per discutere dipanare questioni in modo miscelando corporativo di gruppo ritenendo che questa è un'altra polemica sarà anche politica
Però non può essere questo l'elemento che ci blocca in mediazioni insensate quando la vera mediazione Terranostra
Corrispondenza non sentimentale ma profondamente umana tra noi e gli altri fuori dal blocco corporativo ma per riprendere la voglia di essere uomini fra gli uomini questo no questo dovrebbe invece essere
Un discorso da complicarsi fra l'utopia
E in un mondo di sognatori nego che questa sia un compito
Dalla cosiddetta politica come se la politica possono elemento liberate da quelle che sono le potevo motivazioni profonde che spingono l'uomo ad associarsi a combattere a indicare una linea di tendenza
Ma se vogliono essere tutti molto utilitaristico
Allora proponiamo solo il tema generale
In cui è compreso il problema dalla fine mondo
Di cui la salvezza di tre milioni di bambini di vecchi gli uomini e di donne è un elemento è una punta dell'iceberg
Che essendo evidente può essere indicarono tutto l'enorme problema sottostante che comprende e la lotta all'Appia la fame nel mondo nel suo complesso e nel particolare vermetti ente immediata sentito la parola emergenza sottolineata molto dal ministro degli esteri sono molto lieto di questo l'emergenza che appunto al suo carattere di temporaneità
Per legarsi
A tutti i problemi generali della sopravvivenza giunge a questo punto io devo dire ecco l'elemento unite utilitaristico che qualcuno potrebbe anche sforzarsi di controllare della sopravvivenza dell'umanità
E non solo di coloro i quali sono destinati a morire per fame
E questo non può non tener conto in questo grossa valutazione il fatto che noi entro diciannove anni
Da quattro miliardi e mezzo di essere umani dall'oggi saremo a sette miliardi e mezzo come via
Diciannove hanno
E non sono i temi e i problemi date mandare ai futuri deputati delle future legislature
Non solo ai problemi per cui si possono essere considerati sognatori o utopisti dato che il Papa e le mamme dei sette miliardi e mezzo di uomini entro diciannove anni sono già tutti nati sono i nostri quindi sono i nostri nipoti esistenti oggi perché essi sono già
In petto Ray
Gli esistenti i futuri padri e madri dell'umanità raddoppiata entro diciannove
Ebbene allora proprio su questo elemento richiamiamo
L'attenzione di tutti i politici che ritengano di valutare la politica non solamente la sopravvivenza di giorno per giorno di un ministero o di una legislatura ma la sopravvivenza propria dalla propria coscienza rispetto al proprio impegno
Materiale e morale per quello che tanto o poco che abbiano da dire
Il fatto che ogni anno nasca una nazione come il Brasile in più
Ottanta novanta milioni di persone che ogni anno crescono un Brasile in più ogni anno nel mondo
Una popolazione crescente per riprendere quanto l'onorevole ministro Colombo senz'altro Sala fondo la definizione di allora del club di Roma una popolazione crescente a questo ritmo
Con bisogni crescenti in un pianeta non crescente in un pianeta finito il che crea problemi non di addizione o di moltiplicazione ma problemi esponenziali per ogni valutazione non futura ma immediata delle ogni tipo di operazione politica che noi dove
Rispetto alle Länder terminate prima
E al Nord lago Bajkal
Il grande pressione dei Paesi latinoamericani sui duecentoventi duecentocinquanta futuri milioni di abitanti del continente
Per gli Stati Uniti d'America Paese più vasto della stessa Cina con questo tipo di seriamente così anche l'Unione Sovietica
E penso che l'idea di salvaguardare che il torto gigantesco
Possibile icona salva di missili al meglio
O a lunga gittata schierata sui vari confini perché l'equilibrio bipolare sarà poi l'equilibrio che Bardon garantirà con qualche nuova conferenza di Cancun nuovo col libero mercato addirittura e riuscirà tranne Stile libero mercato dove sistemare un po'controvoglia è un po'con la carota è un po'con il bastone questi elementi che venne io dico quanto quanti gli anche nella l'umanità
E nell'antichità hanno pensato di risolvere
I problemi che si ponevano di fronte all'esasperazione i milioni e milioni di essere umani col loro carico di problemi di uomini donne e bambini comunque un surplus tecnologico quando
In questo stesso momento allora mi ricordo
Perché i barbari a nove intonerà più una provocazione il bar pare non non più gli uomini pelosi e selvaggi comuni nel modo e le corna di Bhopal non erano una provocazione intellettuale per dire non c'è tecnologia quale più alta tecnologia nell'umanità
Antica quella dell'immenso impero romano tecnologicamente avanzatissima ma i barbari
Hanno vinto non ci si illuda di bloccare questo tipo di esplosione di ingiustizia concentrate di parametri di disperazione attraverso le salme degli SS venti sul confine
Cosiddetti ineguale della Mongolia oppure con l'Inter missili
Intercontinentale coi satelliti che circolano barbari perché hanno vinto
In realtà direzione è chiaro che anche gli utilitaristica faranno bene a rivalutare
La necessità di uscire dal groviglio di contraddizioni in questo nostro mondo di capire che la lotta contro la fame la lotta immediata ed emergente per salvare intanto qualcuno di questi si collega alla nostra vita nonché alla loro solo se non si riesce a fare questo robot rivolgimento interno interiore di tipo culturale che la lotta per la l'alternanza non è solamente una nota però un premio dall'aldilà o per un premio Nobel per la pace
Nell'al di qua
Ma è un discorso di sopravvivenza nostre insieme agli altri
è in questo comporta un elemento di tensione di Foglia di non sfuggire a questi dibattiti di non lasciare a così pochi pattisti
A tecnici addetti ai lavori questo tipo di strumento di conoscenza e di analisi nell'interesse di tutti e non solo di alcuni poveracci morti di fame
Questa direzione ecco perché abbiamo voluto sia pure rapidamente e intervenire per lanciare questo grido che di angoscia
Di allarme e anche di speranza
E questo grido di angoscia dell'Armée di speranza nel contingente si lega alla consapevolezza legata mozioni e a comunicazione mozione di governo il comunismo mozioni dal Parlamento comunicazionale governo ma in questo grosso dibattito vogliamo inserire Pino da principio un seme
Io non futuro un nuovo grande movimento
La libertà per la pace per i diritti civili è umani tra i quali prima di tutto nel mondo è quello che la sopravvivenza di tutti gli uomini
Anche perché questo nuovo movimento lo diciamo qui
Questa
Aula parlamentare
Deve avere caratteristiche nuove dai movimenti
Nobilmente si sono sviluppati fino ad oggi fino ad oggi abbiamo avuto lotte per il ripristino di diritti di umanità delusi conculcati ora presso se possiamo dire movimenti ex post
Però oltre che c'era verificato e il
Pilastro rispetto all'uomo vero movimento di ripristino lei che per tornare a uno stato di libertà
Ecco tutti a questo punto data l'immensità dei problemi ecco tutti i corollari che questi problemi comportano proporrei la valutazione di un inizia e non è male che venga proprio in un dibattito anzi io dico che è necessario che avvenga in un dibattito alla Camera dire un Monet nel movimento chiamiamolo così ex ante o almeno presidente del ventesimo in itinere
Non ex post per una volta che si possono parificati tutti gli elementi di devastazione di degenerazione prima e quello dell'insensibilità morale che poi vorrei chiedere al cinismo al particolarismo
E quindi all'auto affondamento di quella gamma spirituale che la voglia di essere con gli altri insieme agli altri
Ebbene prima che questo avvenga allora movimenti ex post penso che per lunghi lunghi anni sarebbero impossibili è necessario suscitare oggi
E accompagnare un processo
Che debba portarci a una soluzione
Dei grandi problemi di sopravvivenza e di convivenza dell'umanità
Io credo che questo possa essere utilizzato molto
Anche con un una grande esaltazione della ricerca scientifica dei sistemi tecnologici non solo nella produzione i nuovi elementi ma anche nei sistemi coordinati di distribuzione di stoccaggio e di quant'altro
In modo che tutto questo elemento scientifico venga affrontato in tempo con i mezzi necessari
Perché altrimenti non abbiamo sciolto il senta io ve vedendo quello che è riuscito a fare l'India quello che è riuscito a fare la Cina per lo meno su i punti di intervento nel settore alimentare
Quello che alcuni Paesi non dannati solo nel riarmo
Mentre altri trovano grande quantità di missili sofisticati e poche quantitativi granaglie necessarie
Vero è che abbiamo visto che è possibile con interventi eccetera aumentare
Veramente il sistema di produzione alimentare con grande ricorso alla tecnologia in tutti i campi certo qui in questo movimento nuovo ex ante io dico di appoggiare questo processo farfalle presa di coscienza
E quindi sul piano spirituale e morale ma anche questo processo di sviluppo tecnologico e di ricerca scientifica finalizzato
Alla sopravvivenza
Tenendo conto che questo è l'ultimo brevissimo punto che voglio trattare tenendo conto che c'è un grosso rischio quando ha visto le dichiarazioni tra i vari Ferrante sulla sviluppo della produzione la fabbrica che secondo depistaggi dovrebbe collegarsi a un quantum i deficit di democrazia una fabbrica tessile
Ecco direi che nel momento in cui spingiamo affondo tecnologia ricerca scientifica finalizzati a una necessità quindi il problema più altamente morale che ci sia che è quella dalla proprietà del mondo potrebbe essere
Senza questo movimento che accompagna tenendo presente sempre vicino come correttivi culturali teneteci umani morali religiosi filosofici in partenza in questa grande finalità che potrebbe essere il pericolo
L'esplosione i tanti particolarismi
Ho di tanti elementi di cinismo nell'azione potrebbe portare la necessità che il pendant politico del grande processo tecnologico per
Finalizzato alla grande moralità della sopravvivenza umana
E mondiale il pendant politico possa essere data l'altissima sofisticazione di una irruzione potente dalla tecnologia e dalla ricerca in un su scala così mondiale dato venne creare un'accelerazione addirittura impensate che l'altissima tecnologia
Comportando un'altissima sofisticazione Appia come elemento di pendant necessario sul piano politico un quantum di autoritarismo modificato uscì sul piano morale sulla necessità dal salvaguardia della stirpe umana nel mondo ecco allora che ci comandano siamo convinti che questo siamo convinti però non col neologismo ma accompagnando al processo di salvezza
Conta input culturali e umani tenendo sempre presente la realtà politica e non benissimo
La realtà concreta di questi grandi temi che poniamo e non un futuro inqualificabile sognatore che noi abbiamo voluto brevemente in modo molto modesto richiamare l'attenzione
Lei nostro presidente della Camera di lei
Onorevole Colombo nostro apprezzato e stimato
Parlo direttamente
Ministro degli esteri a voi onorevoli colleghi questa battaglia
Quanto più potrà sembrare irreale non ne hai reale
A mia firma alla mozione Abate ed altri la firma
Ragionata e che soddisfa permettete accanto al desiderio di fare politica anche alla mia voglia di pulizia grazie
La ringrazio
La ringrazio onorevole fortuna descritte a parlare l'onorevole Bonino ne ha facoltà
Grazie presidente
Signor presidente signor ministro colleghi e colleghe
Sono venuta questo dibattito di questi giorni
Forse con molte illusioni ma certamente con molta speranza
Perché riconosco in questi in questa data dell'uno due dicembre una tremenda possibilità
Che questa possa diventare in un senso e non altro una data storica
Una data storica se la votazione andrà in un certo modo
Di pasta in avanti nella lotta alla fame e per lo sviluppo
O di data di arresto quasi definitivo se non passerà questa mozione
Agli sforzi che tutti diciamo di voler perseguire
Ma che poi non si riesce a concretizzare in termini finanziari in termini quantitativi reale
E da questo punto di vista l'intervento del ministro
Mi ha tolto
Tutte le illusioni che potevo dire
Me l'ha tolta perché sui tre punti fondamentale di questa mozione Abate
Che non è più e non è solo la mozione radicale ma è la mozione di centosettanta colleghi che si sono uniti
E che io spero aumenteranno di più al momento del voto perché questo sarà il momento di verifica fondamentale
Dei tre punti qualificanti di questa mozione a questi tre punti e lei signor ministro ha detto no
Nel suo intervento
Ha detto no allo zero sette per cento e subito
Ha detto no praticamente al piano d'urgenza su cui tornerò per qui bisogna smetterla in modo volontario o involontario di fare equivoci noi non abbiamo mai parlato di piano alimentare
Né d'emergenza né non d'emergenza noi abbiamo parlato di un piano integrato
Che facendo fronte all'urgenza delle situazioni fosse in grado di porre le basi per uno sviluppo ore
Noi non abbiamo mai chiesto di salvare cinque o tre milioni di vite umane per consegnati per farle sopravvivere per consegnarla all'inerzia
O alla dipendenza totale a code interminabili per ricevere chissà quali tipo giorno per giorno
Noi non abbiamo chiesto questo
Coscienti come siamo peraltro che chi muore di fame
Solo in casi eccezionali e ha raggruppato nei campi profughi che possono essere quantitativi zar
Questa è l'operazione più semplici
Le vittime di calamità umane tipo guerre o di calamità naturali quelli che stanno nel campo profughi sono quelli più nell'immediato facilmente aiutarvi
Poi invece dobbiamo tener conto
Ma in realtà sapendo benissimo che la stragrande maggioranza di chi muore di fame è in realtà la povertà rurale che non è concentrata affatto
Ma che distribuita su un territorio vastissimo quindi noi non abbiamo mai parlato di un piano alimentare d'urgenza seppure siamo campi convinti che gli alimenti ne fanno parte ma ancora lì arriveremo a discutere quali e con quali sistemi
Ma abbiamo parlato di un piano d'urgenza
Di sviluppo rurale integrato ma torneremo dopo su questo
Lei ha detto no allo zero sette per cento subito e tornerò ma anche su questo
Lei ha detto no in pratica al fondo europeo che ci ha contrabbandato come lotta alla fame il piano Pisani di quaranta miliardi di lire che se non fosse drammatico e tragico potrebbe sembrare anche ridicolo
E lei ha detto no
Praticamente al piano d'urgenza cioè alla mozione votata a luglio dei tre mila miliardi perché ci ha detto che questi tre mila miliardi
Si possono anche trovare ma spendibili secondo i canali tradizionali e allora lei capirà il nostro scetticismo visto che non siamo riusciti quest'anno spendere mille miliardi
Dell'aiuto pubblico allo sviluppo
Lei si figuri se vi viene racconta quando mi viene a raccontare che i tre mila miliardi di vuole spendere con il cane quei canali tradizionale immagine tramite il Dipartimento
Figure grazie forse poco da parte nostra avere una credibilità qualsiasi questo tipo di proposta
Quello che noi gli chiedevamo e continuiamo chiedervi e altro
Per parte radicale per quanto riguarda la nostra parte
Se fosse questo l'azione di bandiera
Un'azione di partito noi potremmo ritenerci assolutamente soddisfatti
Dei risultati ottenuti in questi anni in questi ultimi mesi
Perché a livello di attestati politici ne abbiamo ricevuti a iosa a partire dall'appello dei nove
E andando avanti sulla campagna che poi abbiamo iniziato a sostegno per arrivare alla risoluzione del senato belga o del Parlamento lussemburghese recentemente o alla stessa mozione
Di luglio di questa Camera fino alla risoluzione del Parlamento europeo o all'adesione a questa risoluzione che chiede di salvare milioni di persone nel stante anche la cifra
Tanto per ricordare i cinque mila miliardi di lire quindi lei capisce la sproporzione
Quando rispetto ad una richiesta a livello comunitario di cinque mila miliardi di lire uno si sente rispondere infatti abbiamo Pato magnifico piano Pisani Colombo per quaranta miliardi di lire lei capisce che uno si trova perlomeno sconcertato rispetto alla sproporzione
All'adesione di autorità spirituali previsione insomma se fosse stato una pura
Battaglia di partito di bandiera non potremmo ritenersi assolutamente soddisfatti
Il tema del della fame nel mondo
è diventato un tema importante a livello politico
In tutte le dichiarazioni di politica estera è entrato questo tema
Ma noi non siamo affatto soddisfatti perché il nostro problema non era questo certo un primo passo è stato fatto
Problema nord sud è diventato una delle priorità della politica estera almeno a livello di dichiarazioni ma ci pare che qui oggi si debba fare un salto di qualità e andare avanti noi non possiamo continuare a ripetere dichiarazioni
Di intenti odia ospiti peraltro ormai anche vecchie
Ne possiamo continuare ad andare avanti con incontri al vertice siano essi Cancun o Londra o il prossimo Bruxelles
Che finiscono sempre nello stesso modo
In cui il tema viene evocato
I vari aspetti perché teme complessissimo certi i vari aspetti vengono più o meno ricordati e poi quando si tratta di arrivare a livello operativo o a livello decisionale
E tutto crollo
Se è vero come è vero al l'ultima conferenza stampa dei capi di Stato e due cappelli presidenti del vertice di Cannes con insomma trovando è riuscito a dire che il successo di Cantù è che Cancun sia avvenuto
Ora voi capite bene che l'idea che sia un successo il fatto che ventidue signori che peraltro via ambasciatore si conoscono benissimo si trovino seduti a un tavolo nel modo più informale uno con la maglietta con l'altro senza ordine del giorno e tè verde tutto questo venga definito un successo
Con gli Stati Uniti che arrivano ponendo le loro quattro condizioni
Per iniziare i cosiddetti negoziati globali che se si accettano queste quattro condizioni globali non saranno più ma porte forse un po'qualche settore potrà essere trattata
Ecco non possiamo andare avanti di fallimento in fallimento e di disillusione disillusione
Nel suo intervento io mi sono resa conto che noi non ci siamo spiegati
E quindi lei non ha potuto capire
Come altri peraltro oppure non ci siamo spiegati ma lei proprio non vuole capire
Allora costo di ripetermi
Perché mi sento un po'ripetitiva ma a costo di ripetere vorrei chiarire
Fino in fondo che cosa noi chiediamo bene io ho avuto questa impressione
Che la filosofia del suo intervento fosse esista il problema fondamentale a medio lungo termine che è il problema dello sviluppo
Esiste poi un incidente che si chiama fame nel mondo
Che è un settore una parte un incidente una postilla un qualcosa che sta lì vicino ma che non parte integrante sulla quale fame nel mondo
Poiché voi continuate insisterò ormai con altre aggregazioni eccetera eccetera qualcosa bisogna raffreddare
Ed ecco infatti la filosofia di un piano di quaranta miliardi di aiuti alimentari non può avere altra filosofia che non questi
Esistono incidente tragico certe ho chiamato fame nel mondo e sul siccome voi insistete su quello qualche cosa bisognerà pur dar e ci proponete piano Pisani
Vede la filosofia nostra non è affatto queste
Noi riteniamo che lo sterminio per fame nel mondo eh
L'effetto il risultato
Del sottosviluppo
E riteniamo che per avviarsi allo sviluppo al nuovo ordine economico internazionale
Quindi alle riforme di struttura
Che sono indispensabili e che conosciamo
Riteniamo che tutto questo processo non può come infatti
I fatti dimostrano lo sviluppo non si crea sui cadaveri
E che se noi lasciamo dilagare questo sterminio per fame nel mondo non c'è speranza di sviluppo per nessuno
Né per i Paesi in via di sviluppo né tanto meno per non
Anche qui mi richiamo alla sua cortesia non mi dilungherò ha fatto sul problema dell'interdipendenza nord-sud eccetera eccetera conosciamo in tutti i suoi aspetti dal settore energetico agli altri
Ma quello che noi non consideriamo affatto e che si possano dare inizio ai meccanismi dello sviluppo partendo da una constatazione di cadaveri
O di sterminio che peraltro non alternativi ha respinto o a diminuire
Semmai se noi guardiamo come lei sa l'ultimo rapporto della Banca mondiale
Nelle linee di tendenza anche le più favorevoli ci dicono che se non si interviene d'urgenza
E in modo profondo
Il numero dei morti per fame non tende affatto a diminuire ma tende ad aumentare pur nello scenario
Più favorevole di crescita
E di produzione si favori
Quello che noi abbiamo chiesto
In termini metodologici e di lavoro è esattamente l'inverso
Noi abbiamo chiesto dei rilievi per lo sviluppo
Noi abbiamo chiesto e la nostra analisi ci porta a dire
Che l'unico meccanismo per mettere in moto il treno dello sviluppo del nuovo ordine economico internazionale dei nuovi accordi sulle materie prime sul commercio eccetera
è un'operazione d'urgenza
Che sia tesa a restituire delle persone viene che diventino esse stesse partecipi del loro sviluppo
Quindi esattamente capovolto rispetto all'impostazione che mi pare spero di no de aver colto nelle sue parole
Ed è per questo
Che noi abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere un piano di intervento
Rurale integrato
Che abbia dentro di sé alcuni presupposti basilari
Perché altrimenti se prescindiamo da questa realtà
Dal peso drammatico
Che hanno questi milioni di morti sullo sviluppo noi non ne usciremo mai
Siamo d'accordo in linea di massima e nelle sue parti generali ovviamente con il rapporto Branca ma anche con una serie di altre proposizione fatte dal gruppo del settantasette
L'unico problema reale e che questo treno dello sviluppo è fermo da molto tempo e non parte
Non voglio ricordare qui qual è la storia dei Kennedy del negoziato sui cereali tanto per dirne uno
E che pure è sintomatica di come gli altri negoziati più o meno vadano allo stesso ritmo cioè a ritmo zero siamo ben lontani dall'ottenere un accordo sui cereali anche non se non si vede proprio neanche all'orizzonte
Noi diciamo
Che solo agganciando a questo treno fermo dello sviluppo
La locomotiva della vita e del salvataggio di essere umani perché diventino essi stessi partecipe del loro sviluppo è possibile far decollare questo treno
Ed è per questo che le nostre richieste sono sempre state parallele
Zero sette per lo sviluppo fondi straordinari per il piano
D'urgenza
Non abbiamo mai voluto
Togliere una lira
Dai canali dello sviluppo e dell'aiuto pubblico allo sviluppo
Per raccogliere i fondi per l'azione d'urgenza noi abbiamo posto parallelamente questi due canali
Piano d'urgenza immediato con fondi straordinari per questo che chiede la risoluzione del Parlamento europeo che infatti chiedeva la mobilitazione di risorse straordinarie per cinque mila miliardi di lire ai dieci Governi e lo zero sette per cento subito
E mi pare quinta restante peraltro ricordare rispetto a quanto lei ha detto che lo zero sette forse nel limite dei dieci anni eccetera che nel convegno di Strasburgo del quattordici ottobre di quest'anno
Un intervento molto interessante
Di un personaggio che è ritenuto un esperto serio dei problemi dello sviluppo Ian pronto che credo tutti voi conosciate
E che il vicepresidente dell'UNCTAD oggi il quale ci ammoniva
Che non sono né non l'abbiamo mai raggiunto lo zero sette
Ma che ci ammonisce che lo zero sette Bettino nel mille novecentosettanta oggi non ha più senso
Ma che la realtà oggi ci porta ad una richiesta di una spesa effettiva del due per cento del prodotto nazionale lordo se vogliamo
Muoversi a verso lo sviluppo e siccome non è lunga questa parte
Ritengo di dover penalizza
Me lo prendi
L'un per per la prima volta ha pubblicato uno studio prospettico a lungo termine il rapporto sullo sviluppo il commercio mondiale nell'ottantuno
Nella quale si constata che una crescente crescita economica del sette per cento in media nei Paesi in via di sviluppo
E del quattro virgola cinque per cento nel settore agricolo di questi stessi Paesi implicherà hanno per i Paesi del Nord delle
Per il
Fondi che rappresentino il due per cento del prodotto nazionale loro questo due per cento
Dovrà essere fornito non solamente per l'aiuto ma anche grazie ad una più grande facilità d'accesso sui mercati dei capitali privati così come ad una maggiorazione dei prezzi dei prodotti che i Paesi in via di sviluppo esportano verso i Paesi occidentali
Nel mille novecentonovanta questi tre elementi combinati maggiorazione dei prezzi
Accesso al mercato dei capitali e crescita dell'aiuto allo sviluppo rappresenteranno dovrebbero rappresentare se vogliamo agire seriamente
Il due per cento del prodotto nazionale dei paesi del Nord
Questa percentuale pare enorme
Ma implica che si spera negli anni novanta una più grande eguaglianza ed una più grande stabilita a livello internazionale
Cosa che dovrebbe permettere d'allora
Su un periodo di vent'anni a condizione beninteso che si porti subito l'aiuto internazionale dallo zero sette al due per cento del prodotto nazionale lordo dovrà permettere che i costi per i paesi del nord saranno in diminuzione
Non è come lei vede una proposta radicale ma è una constatazione che nasce da uno studio di una serissimo Organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa soprattutto di sviluppo e di commercio i quali si pone di fronte a questo problema
E ci dice che mentre noi ci arrabattiamo
A parlare dello zero trentacinque dello zero sette in dieci anni ci dice che se per il mille novecentonovanta vogliamo in termini di sviluppo aver fatto un passo avanti dovremo calcolare il due per cento del prodotto nazionale lordo
Certo non tutto in fondi ma
Rispetto a quelle tre voci che accenno agli antipodi
E quindi
Preme signor ministro
Affrontare la sua secondo aspetto su quello su cui evidentemente non ci siamo capiti
Cioè sul piano d'urgenza
Non ci siamo capiti
Perché lei ci ha detto in sostanza
Che questo piano d'urgenza per la lotta contro la fame che identifica nel piano dei quaranta miliardi che ho avuto occasione di leggere leggere approfonditamente
Il quale piano nei suoi presupposti e in quello che scrive non è male
Perché contiene sia l'azioni d'urgenza che i presupposti per dei un intervento a medio-lungo termine
Ma il problema reale e che poi la copertura di questo fondo è ridicolo
Anche perché come lei sa questi big quaranta miliardi di unità di conto non sono uno stanziamento in più
Ma sono quanto la comunità europea ha risparmiato su duecentottanta mila miliardi di uniti di residui passivi
Quindi non c'è neanche stato uno sport o se vogliamo di adeguamento
Tant'è vero che è un piano che giace nei cassetti della commissione per lo meno da maggio-giugno
E che oggi dopo la risoluzione del parlamento europeo si tenta di contrabbandare come lo strumento di intervento contro la fame nel mondo
Cosa che non è e non può essere
Lei sta è un piano che esisteva da molto tempo che non si riusciva a fare approvare si è pensato bene di utilizzare in buona o in cattiva fede lo slancio politico dato dalla risoluzione del parlamento europeo per proporsi questo come il piano d'urgenza chiesto dal Parlamento europeo cosa che non operazione politica che non possiamo accettare in nessun modo
E
Che in realtà l'alibi per non cambiare nulla e per non intervenire di fatto su questo tema
Allora se noi siamo d'accordo che il problema dello sterminio per fame non è un incidente
Rispetto alla lotta per lo sviluppo
Ma è un passo necessario
Perché si è fatta in termini corretti è l'unico passo in grado in grado di trascinare con sé lo sviluppo
Io credo che allora sia più interessante oggi
Per anche perché altri colleghi del mio gruppo interverranno sugli altri temi
è evidente che dovremo pur dire qualcosa su come il governo abbia speso un meglio non abbia speso in mille miliardi
Ma questo sarà carico di un altro collega a me interessava di più oggi
Cercare se è possibile
Se non sia tra sordi
Di capire insieme che cosa intendiamo e che cosa si può fare
Su questo piano d'urgenza
Come può immaginare non abbiamo gli strumenti noi né come gruppo né come partito per inventarsi un piano d'urgenza soprattutto se quello che noi vogliamo un piano rurale integrato
E allora abbiamo pensato di approfittare dell'esperienza di una delle più grosse organizzazioni delle Nazioni Unite
Che hanno certo i loro pregi e i loro difetti
Ma che hanno avuto per lo meno il merito devi venirci a raccontare come si potrebbe fare come si potrebbe fare un piano d'urgenza d'intervento integrato
E sempre a questo convegno quelle citavo prima ma
Certo non glielo leggero
Break pro Morsi
Vicesegretario delle Nazioni Unite che lei certo conosce credo l'abbia visto recentemente e amministratore del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo
Si è venuto a dire testualmente primo che è un piano d'urgenza integrato teso a salvare vite umane e a porre le basi per lo sviluppo è possibile
E possibile studiarlo concepirlo e attuarlo
E quindi è possibile realizzare
Quello che chiedeva la risoluzione del Parlamento europeo e che chiede
La mozione dei centosettanta firmatari oggi in questo Parlamento
Non solo ha già detto che è possibile
Ma anche tracciato le linee d'intervento di un piano di questo tipo
E io le segnando però solo qui evidentemente i passi principali
è evidente che la necessità a monte è quello di individuare la zona in cui si vuole intervenire
Bisogna individuare Semperboni intendiamo intervenire ad esempio su una zona urbana quindi il piano è completamente altra o come noi sul suggeriamo in realtà sulle campagne sulla povertà delle campagne
Perché noi riteniamo ad esempio che uno dei prossimi plaid più grossi flagelli dell'anno Duemila faranno le megalopoli e che c'è un unico modo di evitare le megalopoli è quello di ridare la potenzialità di produzioni alimentari più ancora che agricole perché anche qui credo dobbiamo fare una differenza tra produzioni alimentari e produzioni agricole
Quando è noto ad esempio che in Africa è diminuita la produzione alimentare
Ed è aumentata la produzione agricola da esportazione con risultato col col bel risultato che la autosufficienza alimentare dei Paesi africani si allontana sempre di più ma non perché non producano in termini agricoli è che per vari meccanismi che non sto qui a esaminare producono
Materia da esportazione e non materia alimentare
E allora dicevo
Se noi scegliamo
Intervenire non soirée fortemente urbanizzate ma sulle aree
A popolazione meno densa e con risorse l'unica risorsa è possibile l'intervento agricolo
Certamente c'è bisogno di alimenti
Ma allora di alimenti che come ha definito già Zeri siano risultato di una politica deliberata verso il Terzo Mondo e non un sottoprodotto come mi pare di capire mi scusi anche dal suo intervento
Un sottoprodotto di una politica di sostegno dei prezzi interni
E quindi innanzitutto anche stessi si trattasse e nel settore in cui si tratta di alimenti
Mi auguro che non si vorranno ripetere gli errori fatti negli anni scorsi e che continuano
E traccia non poi oltre agli alimenti su cui comunque tornerò il problema fondamentale dell'acqua potabile che deve avere un piano di per sé
Il problema
Del strutturale del miglioramento dei trasporti poche semplici linee di intervento e di tendenza a cui se ne possono aggiungere altre evidentemente
Ma rispetto alle quali il problema fondamentale e l'uso e il quinto in realtà imperativo essenziale è l'utilizzo di quale tecnologia
Quello che noi dobbiamo cioè di una tecnica perché dobbiamo scegliere una tecnologia è una tecnica che siano alla portata dell'agente il cui benessere la cui vita sono minacciati e che siano nello stesso tempo disponibili immediatamente e redditizi
Le tecniche agricole tradizionali e altre tecniche locali non devono essere ignorate ma piuttosto ristabilite migliorati in tutti i casi in cui questo è possibile
Eccetera eccetera c'è
Quindi come vede è un Piano Complesso e io mi permetterò a questo punto
Di sottoporle se vuole un metodo di lavoro bene lei c'ha parlato della conferenza che si intende organizzare a Roma
Immagino questa primavera
E io credo che se vogliamo che questa Conferenza diventi sia di fatto una conferenza inter operativa
E non la brutta copia in piccolo
Di un qualche vertice più o meno insoddisfacente
Ecco io credo che alcuni passi politici
Debbano essere fatti prima
Per creare i presupposti ed arrivare quindi alla decisione che sia operativa
Ammesso è questo il punto fondamentale che dobbiamo discutere oggi e domani
Che il governo intende accettare le dimensioni e la qualità di questo piano d'urgenza che noi andiamo chiedendo
Perché se questo non dovesse avvenire
Il governo potrebbe benissimo fare a meno di fare qualunque riunione a Roma perché di vertice di capo di Stato e ce ne sono comunque anche troppi è sempre
E che ci pare che il problema non è più continuare
A parlare in termini generali di rapporto nord-sud
Ma ci pare arrivata allora invece di fare un primo passo
Nella via concreta
E su strada operativa
Allora se vogliamo evitare che la conferenza di Roma
Diventi un palcoscenico e una miniatura una brutta copia del vertice di Cancun o di quello di Londra
Se il governo accetterà l'impostazione la dimensione e la qualità del piano d'urgenza
Senza presunzione vorrei sottoporre alcuni passi
Che credo andrebbero fatti prima di questa conferenza
Innanzitutto la scelta della zona
Regionale o interregionale o di varie nazioni insieme del Terzo del Quarto mondo
Su cui il Governo intende intervenire o intende proporre
Se non intende intervenire unilateralmente intende proporre ai dieci capi di Stato della Comunità europea d'intervenire
E come si sceglie questa zona
Beh io credo che a partire dai dati del
Della banca mondiale dell'ultimo rapporto della Banca mondiale
Come andiamo ripetendo da sempre
C'è solamente l'imbarazzo della scelta
Se noi prendiamo ad esempio come alcuni criteri fondamentali
Ovviamente i paesi che abbiano un reddito pro capite più basso cioè al di sotto dei quattrocento dollari pro-capite
Prendiamo come altro dato come altro criterio per la scelta ad esempio la Spinelli dato che riguarda la speranza di vita alla nascita
Prendiamo il tasso di mortalità cioè le zone dove il tasso di mortalità supera il venti per mille
Tenendo conto evidentemente anche della mortalità infantile o di quella perinatale
Possiamo già così
Decifrare varie zone o in Africa o
In America Latina
O in Asia ma già così si riescono a identificare intere regioni
Che sono toccate da questi quattro criteri
Possiamo aggiungere un altro criteri
Paese in cui bisogna alimentari siano coperti solo al settanta novanta per cento rispetto al numero delle calorie necessarie cioè Paesi che siano in una situazione alimentare e di produzione alimentare endemicamente insufficiente
A questo se vogliamo anche legarsi a un problema di stabilità politica o di apertura politica dei Paesi in via di sviluppo ai problemi di produzione alimentare di autosufficienza alimentare
Potremmo scegliere quei paesi ad esempio in via di sviluppo che si sono dimostrati aperti è sensibile alla proposta fatta dal Consiglio mondiale dell'alimentazione
Di instaurare in queste paesi le strategie
Di produzione alimentare per arrivare all'autosufficienza alimentare che già lì come lei sa sono piani integrati che non si occupano solo di alimenti male per la produzione di alimenti
E dello stoccaggio degli alimenti stessi tenuto conto
Non solo delle sementi ma tenuto conto delle ricatti o nell'acqua potabile eccetera eccetera
Possiamo ancora aggiungere un quarto criterio questi con enunciato cioè i Paesi
Che abbiano registrato una grande penuria di raccolti nei primi mesi dell'ottantuno
E che quindi abbiano lanciato proprio in questi mesi dai gridi di allarme
Rispetto alla situazione interna del loro Paese
Ecco da un'analisi di questi criteri
Se noi vogliamo ad esempio guardare se la nostra scelta fosse
Di occuparsi non in termini generali di aiuti di aiuto allo sviluppo urbi et orbi e nel mondo intero
Ma questo per il canale dello sviluppo normale secondo i canali tradizionali ma se volessimo occuparsi per il piano d'urgenza di un certo tipo di zona
E se fossimo d'accordo che i criteri da tenere presente solo Paesi situazione tragica reddito inferiore ai quattrocento dollari in una situazione alimentare endemicamente negative colpiti dal penuria alimentare nell'ottantuno
Con un tasso di mortalità superiore al venti per mille e che abbiano accettato le strategie alimentari
Noi ci troviamo già ad esempio ad avere una zona
Abbastanza precisa in Africa ho fatto questo studio sull'Africa
Che comprende la Somalia il Mali la Mauritania Senegal il Sudan
A cui se ne possono aggiungere altre Sempre in Africa che però non hanno ancora accettato
Il principio dell'autosufficienza alimentare o comunque non ne sono ancora non ne hanno ancora fatto richiesta e che sono l'Etiopia la Guinea e l'Alto Volta
Quindi dicevo il primo passo che
Io credo sia fondamentale e quello della scelta della zona proprio per vedere di concentrare in una zona non dico in un Paese ma dico bene in una zona e quindi anche a livello internazionale
La zona di intervento
Secondo precedere quindi d'intesa con l'organizzazione del sistema delle Nazioni Unite
E qui quelle quelle che voi credete ma io vi vorrei consigliare di non dimenticare anche per la conferma conferenza di Roma proprio per l'importanza all'Est e l'esperienza che ha il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo
Uniti con la FAO l'Organizzazione Mondiale della Sanità o il Programma alimentare mondiale il Consiglio Bondi ad alimentare eccetera eccetera
Prescindere quindi d'intesa con queste organizzazioni e le zone di intervento
A questo punto si potrebbe fare il censimento degli interventi già in corso e già previsti da parte delle varie scritte istituzioni del sistema delle Nazioni Unite giusto per non fare i doppioni
Ho degli interventi già previsti dalla commissione o anche dalle principali associazioni non governative
Fare si potrebbe fare anche il censimento delle richieste di aiuto e di finanziamento e dei piani da parte nazionali o regionali promosse e realizzate
Dagli stessi Paesi in via di sviluppo con o senza o senza il concorso del Consiglio mondiale dell'alimentazione
E quindi individuare in questo modo quali siano le forme integrate di intervento straordinario per ridurre radicalmente i tassi di mortalità per un periodo di un anno
Tenuto conto appunto del settore alimentare con i limiti e le precisioni che abbiamo fatto
Del settore sanitario del settore delle sementi e degli utenti e contestualmente dei problemi infrastrutturali
Da quello dei silos a quelle dell'assistenza operativa al problema dei trasporti
Proprio per realizzare quelle forme di aiuto rurale integrate che sono già previste e su cui si sta discutendo
Solo a questo punto si potrebbe fare un'analisi dei costi di questa operazione
Certo se avessimo più strumenti avremmo potuto darle un piano forse più dettagliato ma non è questo il problema quello che mi premeva
In realtà sottolinearle era una metodologia di lavoro
Che si potrebbe fare e che si può seguire
Ammesso che venga recepito il concetto
Del piano d'urgenza per salvare milioni di persone e che non sia il piano che lei ci ha proposto questo è il punto di partenza fondamentale proprio per queste
O viene votata e passa in quest'aula
La mozione dei centosettanta firmatari o passa questa in tutti i suoi aspetto
Cioè sullo zero sette su sul piano d'urgenza e sulle altre iniziative che noi proponiamo
E allora avremo fatto un passo in avanti
Piccolo grande non lo so ma certo nella direzione giusta
Ma se non passa questa mozione
Se passeranno altre mozioni che non pongono questi vincoli
Ma che sono mozioni
Se non generali certamente generiche ancora una volta sul problema nord-sud
Con accentuazioni diverte un po'da una parte un po'dall'alto
Ecco se passeranno per altre due mozioni in realtà annoiato che non chiedono nulla sullo zero sette
Per esempio fa meno sul piano d'urgenza io credo che avremmo segnato una battuta d'arresto fondamentale in questa campagna
Sarà una battuta d'arresto quasi decisiva
Perché io credo che anche per lei signor ministro
Per il peso che noi possiamo potremmo a vere all'interno della comunità
E del Consiglio dei ministri europeo
O passa questa risoluzione che dà anche a lei la forza di è stato sostenuto dalla volontà di un intero Parlamento e quindi di un popolo rispetto alle azioni che lei può proporre
Oppure
La sordità che esiste oggi in termini operativi non politici perché in termini di Chiara azioni politiche lei sa che la Francia appare più sensibile dell'Italia
Parte
Ma in termini operativi
Le dichiarazioni sosto prendermi credo che le scrivono altro sospinta anche meglio voglio dire
Ma al di là di questo non c'è molto
Esattamente e
Ma le voglio dire che ho passa questa risoluzione
E lei proporrà
Io la rafforza
Di proporre al Consiglio dei ministri sostenuto da tutto il Parlamento
Oppure è evidente che se questa mozione non passa non ci sarà apporta alcuna
Per lei o per il nostro governo di proporre un'azione
Alla comunità che abbia un minimo di respiro
E che possa dare all'Italia in un qualunque veste non qualunque modo una leadership in questo settore
Io sono molto preoccupata signor ministro
Della conferenza di Roma
Perché ne ho paura
Ho paura perché
Queste conferenze vertice eccetera
Ogni tanto suscitano delle illusioni
E poi non succede nulla infatti il disastro di Cancun è che Cancun ci sia stato e non sia successo nulla
Perché all'inizio o prima di Cancun tutti si aspettava Cancun sa cosa succede si parlava di spirito di Cancun
Beh io credo che Cancun sia stato non l'abbiamo definita la Monaco degli anni ottanta
Perché non abbiamo mai limiti come lei sa non siamo nel realistica e ragionevole
Ma la realtà è così la voce degli affamati e di chi muore di fame a Cancun non c'eri
Ne qualcuno l'ha tirata fuori
Ma ci si è accordati
In realtà sullo status quo
E quindi sulla condanna a morte
Ecco io credo che nel voto di domani signor ministro e mi auguro che il Governo vorrà riflettere
E anche magari quando lei si altera per dire quali mozioni accetta o non accetta e questo sarà il momento più importante per me di verifica
Bene credo che
In questo momento in quel momento quando lei si alzerà magari per dire laconicamente che il Governo non l'accetta
Io credo che sarà lei compirà in quel momento un atto di importanza fondamentale
Perché come stiamo oggi in realtà ci si schiera confini persino no perché si regoli ai cinque minuti grazie
Perché credo che domani c'è una scelta sola da fare ed è una scelta di campo precisa
Si può continuare a stare con gli affamatori
Si può decidere di stare con gli affamati
Ma questa è la scelta di domande
Non ci sarà mentre termini o mezza strada
Respingere quella mozione vorrà semplicemente dire che il governo intende continuare
Come ha sempre fatto cioè al non intervento reale
E che si sarà schierato in modo ufficiale deciso
Dalla parte degli affamatori senza possibilità di ritornare sopra se non a lunghissimo termine
Quello che noi chiamiamo le ripeto è fattibile
Io credo che sia produttivo per quanto ci riguarda non solo in termini morali su cui non si discute o in termini politici ma lunga a media e lunga scadenza anche in termini economici
E credo che sarebbe anche un attimo un atto di miopia politica
Di milioni di miopia di politica economica respingere quella mozione e respingere così quegli interventi che ne sta sono richiesti grazie
Era una registrazione dal primo dicembre ottantuno e con questo intervento di Emma Bonino pronunciato alla Camera durante un momento di dibattito su iniziativa radicale contro lo sterminio per fame nel mondo
Alla fine alla mozione promossa dai Radicali non posso
Termina qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio