Una sola scelta: la democrazia

Va
Bene
Di
Situato
La
Signora
Necessaria coraggiosi Berlusconi
Consigliere favorevole
Della
Ma
Io
Attuasse alla tua destra sì sì
Coinvolto ciò salvo ora stasera Adriano prestazione adesso
Indulto chiedo scusa non Seduction brutto lo Giorgio
Luciano capo foto non vede ancora e poi sentenza popolarità riaprono poi ce l'avrà così come ti sei presentato il no no ipertrofia CEPAS cioè un tre bello verrà
E
Questo consulti
Consulenti insomma dal Golfo belloccio d'accordo comunque luce incerta
In Civic insomma dopo molto
Dovevamo fare una finta e allora abbiamo deciso
Poi
Augusto no Stazzano rispettiamolo solo a più vendite greco Diodoro dotato
C'è
Questa pratica
Come sta cioè
Questa
Il dubbio giustamente insomma
Subito lobbista sì giochi
La superficie niente
Per la messa in ordine alfabetico diciamo
Sì sì sì
Inciampa presidente sembra sto facendo Commissione oppure sorvola
Sui
Vari sceglie
Sedici a seguire ripeto collaborare alla relazione ch'Giulio quello promotrice
Perfetta grazie
Significherà mi sembra chiama come darci terza autore
Sì
Penso sia in
Cui sprigiona proprio non ce la faccio solo
Anni
Buonasera a tutti è Totti
E grazie per essere intervenuti onorevoli
Italiano agevola Pecchioli
E vorrei cominciare con legge il messaggio che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
E gli altri no in questa occasione caro Presidente sono lieto che sia stato possibile promuovere l'odierna iniziativa in ricordo di Ugo Pecchioli in quel senato che lo vide costantemente impegnato nell'attività parlamentare al servizio della Repubblica
Ugo Pecchioli ha dato contributi non cancellabile l'impegno comune delle forze antifasciste democratiche per difendere i valori costituzionali le istituzioni e le libertà rinata della Resistenza
Qui egli partecipo da giovanissimo compassione coraggio
Egli fu in modo particolare in prima fila nel contrastare le strategie dell'eversione e ne respinge il feroce attacco terroristico guidato con furore ideologico delle Brigate Rosse
Linea maggio affettuoso scaturisce dalla lunga consuetudine amicizia che ci largo fino alla fase conclusiva della sua vita fino all'ultimo incontro che avemmo al Viminale quando volle salutarmi
E io poter ricevere il suo esperto consiglio nell'assumere la responsabilità del ministero dell'Interno
Ti prego cara Presidente di rivolgere il mio saluto al presidente Marini al presidente Cossiga tutti i convenuti e di esprimere i miei sentimenti di sempre calorosa vicinanza alla signor bresciane sui figli con viva cordialità Giorgio Napolitano
Il presidente Marini che non è presente e qui rappresentato dal senatore vicepresidente Gavino Angius
Ha mandato pregandomi di leggerlo un messaggio cara Presidente cari amici vi ringrazio per il cortese invito che avrà luogo oggi al Senato purtroppo improvviso impegno mi impedisce di essere presente come pure avrei voluto io avevo programmato
Ma desidera inviare a voi un pensiero per Ugo Pecchioli uno dei veri grandi protagonisti della vita repubblicana italiana di cui ricorre il decimo anniversario dalla scomparsa partigiano visse una lunga militanza nel Partito comunista dopo avere ricoperto vari incarichi a livello locale senatore sin dalla sesta legislature presidente di gruppo dal mille novecentottantasei al mille novecentonovantadue
Mentre moltissimi incarichi voglio ricordarlo soprattutto come uno dei fautori del rinnovamento e della evoluzione della sinistra italiana
Fu uno dei promotori del partito democratico della sinistra e sono Ascierto che avrebbe guardato con grande interesse e curiosità politica al progetto di oggi il partito democratico uomo sincero integerrima
Per ricorderemo il senso dello Stato la serenità di giudizio la lucidità delle analisi e la grande passione politica con animo sincero in via voi gli intervenuti tutti i miei più cordiali saluti
Un ricordo e un saluto
Sono arrivati anche da Giglia Tedesco e da Giuseppe Chiarante che per ragioni diverse non possono essere qui presenti stasera
A me tocca
Introdurre quest'incontro prima di dare la parola
Adalberto Minucci al presidente Cossiga e Piero Fassino
è Ugo Pecchioli prima di tutto credo sia stato un uomo che si è battuto per la democrazia e per la libertà
Un uomo che ha attraversato con la sua vita i passaggi decisivi dei primi cinquant'anni della nostra Repubblica avendo una stella polare che appunto erano il valore della democrazia il valore della libertà
Prima nella lotta partigiana contro il fascismo poi da dirigente politico da autorevole parlamentare
Ha saputo essere fedele sempre i principi e i valori per i quali aveva combattuto nella clandestinità
E poi nelle istituzioni
E ha avuto anche la capacità di coniugare l'orgoglio della sua storia con l'attenzione alla trasformazione cambiamenti
Scriveva nel nel suo libro diventa e comunista nel quarantatré perché il PC è la forza più organizzata quella che combatteva davvero che dava un autentico contributo alla lotta di liberazione
Solo successivamente compresi anche il senso delle finalità sociali e delle ragioni della classe operaia sostenuta dal Pci
E in questo ricordo io credo che ci sia tutto l'uomo Pecchioli che confessa senza nessuna mistificazione
Il suo passato di comunista in un partito come quell'otto gli atti hanno è però vuole inverare la sua fedeltà alla nuova democrazia repubblicana difendendola nella prassi politica
Perché difende la democrazia italiana è stata la cifra dell'esperienza di vita di Ugo Pecchioli così durante la lotta partigiana ma anche negli anni del terrorismo così durante gli anni della svolta della Bolognina così negli ultimi anni della sua vita
Mi piace ricordare che Guido la prima delegazione del beat del PDS a un congresso di Alleanza Nazionale
La sua forte appartenenza alla storia all'esperienza della sinistra italiana non gli impedì anche quando lavoro fianco a fianco ed Enrico Berlinguer
I cogliere i limiti le difficoltà di una stagione politica così delicata per la storia della nostra democrazia
O anche di sottolineare l'eccessiva timidezza del gruppo dirigente del suo partito nel capire la necessità di una profonda riforma del nostro Stato
E forse uno dei momenti fondamentali della storia politica di Pecchioli e proprio l'esperienza a fianco che Enrico Berlinguer fin da quando entrambi furono chiamati a Roma a ricostruire la Federazione giovanile comunista
Per Enrico Berlinguer da parte di Ugo c'erano solo parole di stima in un rapporto di collaborazione preziosa di amicizia sincera e protettiva
E qualche rimpianto soprattutto perché le sue intuizioni sulla degenerazione del sistema politico sulla questione morale non sempre in quel tempo vennero apprezzate
Solo un limite con riferimento a legami internazionali Pecchioli riconosceva Berlinguer riempirci di quei tempi
Noi continuiamo a credere ha scritto che quei sistemi fossero riformabile in senso democratico anche dall'interno e fu anche la grande illusione di Corbaccio che noi appoggia nel novantaquattro le Camere si sciolsero anticipatamente
E Ugo Pecchioli decise quale tra il partito di non ricandidarsi dopo ventidue anni di attività parlamentare era giusto che si procedesse un ricambio
Sono convinto che l'avvicendamento sia una delle principali regole della democrazia l'impegno politico può e deve esprimersi in molti altri modi con queste parole chiude il suo libro tra misteri e verità e credo che siano parole che testimoniano il senso dell'impegno di Ugo la politica non può e non deve essere solo potere o ricerca di una gratificazione personale
L'altro momento essenziale del percorso politico di può Pecchioli certamente è stata la lotta al terrorismo
Molti hanno insistito in questi anni nel ricordarlo nel suo ruolo di ministro ombra degli interni negli anni della solidarietà nazionale
Molti lo hanno descritto come un nemico nei confronti delle tendenze antisistema che si manifestano all'interno dei movimenti di contestazione politica e sociale questo è vero ma probabilmente solo un pezzo della verità
Perché in quegli anni Pecchioli stesso lo sottolineo nei suoi scritti non mancarono anche ritardi e difficoltà a comprendere cosa stesse accadendo
Tra i giovani che simpatizzavano con i brigatisti o all'interno dello Stato incancrenito da decenni di sovranità limitata
Ma il lui era troppo forte era troppo più forte il dovere di difendere le istituzioni per cui aveva combattuto
Perché era l'uomo dello Stato inteso come conquista democratica da difendere e fu uno dei sostenitori più convinti della linea della fermezza di fronte all'offensiva terroristica il rapimento di Aldo Moro
E anche chi non condivideva quella posizione non poteva fare a meno di apprezzare le motivazioni
Perché in Pecchioli era vivo il ricordo della lotta condotta in comune contro i fascisti il valore della Resistenza e della Costituzione repubblicana
Il desiderio di potere contribuire al superamento di quella democrazia incompiuta di cui Luís era stato protagonisti
La consapevolezza del valore della democrazia della fatica che era servita per costruire la nostra repubblica dell'importanza delle difese delle istituzioni costituivano per Pecchioli un po'diverso che mai poteva essere ignorato
E nella sua esperienza di dirigente politico di capogruppo al Senato di presidente del comitato di controllo sui servizi la difesa dello Stato repubblicano ha costituito un prisma attraverso il quale ha visto e vissuto quella stagione politica
E lui c'era capacità di riflettere e capire e c'era generosità rigore morale sobrietà coerenza
La cosa che più mi preme ha scritto e la coscienza di essere stato coerente
E di aver ce l'ha messa tutta per quelle grandi idealità di democrazia e di progresso che mi portarono ancora ragazzo alla lotta armata sulle montagne piemontesi e poi mi hanno accompagnato lungo tutta la vita
E per tutti questi motivi che abbiamo deciso di ricordare oggi con questo incontro la figura di Ugo Pecchioli a dieci anni dalla sua scomparsa
Sì
Niente gli amici
Non pretendo di collocare occhiolino in un contesto storico di una grande storia
Come pure meriterebbe
Per me era soprattutto un amico come un fratello maggiore uno dei compagni che più hanno influito
Sul percorso dalla mia esperienza politica
Tenta ancora oggi a dieci anni di distanza
A come dire avrà ricordarlo
Come una persona vita non riesco a ancora a realizzare che non c'è più fra di noi
L'ho conosciuta a Torino dove ancora molto giovane code Eva di una grande popolarità
Come uno dei capi della resistenza antifascista
Ricordo la stima che avevano di Luís uomini come Massimo Mila Franco Antonicelli Norberto Bobbio Augusto Monti e molti altri
Io ero approdato all'edizione piemontese dell'unità dopo un impegno giovanile nella stampa comunista in Toscana
Al quotidiano torinese con lavorato con la direzione di Luciano Barca
Con giornalisti eccellenti come Paolo Spriano e Diego Novelli con collaboratori come Italo Calvino e Raf Vallone
Fu Ugo che mi convinse a interrompere questa trafila
E entrare nell'apparato e nella segreteria della federazione torinese
Qualche anno dopo fu ancora lui a
Imprimere una svolta nel mio lavoro
Togliatti mi aveva inserito da poco un po'a sorpresa
Nel comitato di direzione di rinascita allora mensile
Durante una delle frequenti visite nella sua Torino Togliatti stesso con un incontro riservato con Pecchioli con me
Per comunicare che aveva deciso di trasformare rinascita di cui era direttore da mensile in settimanale affidando a me l'incarico di capo redattore Ugo rispose
Che un mio trasferimento da Torino mi sembrava impossibile perché era ormai giunto il tempo che lui stesso dopo una lunga permanenza lasciasse la federazione torinese
Per assumere nuovi incarichi di direzione politica anche sulla base di sollecitazione che
Aveva ricevuto dal centro del partito
E aggiunse che vedeva che me il compagno che più adatto diciamo a sostituirlo
E che in questo senso da lavorato per rendere possibile l'operazione
A quel punto Togliatti allargo le braccia si limitò a brontolare se per Torino
Le nuove responsabilità politiche l'emergere come figura nazionale di primo piano
Non attenuare una fatte in Pecchioli se tratti di umanità
L'autonomia e il modo ricina Ale di concepire
E realizzare la politica
I caratteri essenziali di Pecchioli che semplicemente elencati potrebbero sembrare in qualche misura contraddittori
Erano in realtà espressione di una personalità insieme complessa e lineare
Si trattava di una grande fermezza nelle scelte nella strategia politica detta
Di un'estrema prudenza nel valutare quella contro le conseguenze dell'azione e le reazioni delle masse popolari e infine di un coraggio fisico davvero eccezionale
Quando a diciott'anni si incontro a Cogne in Val d'Aosta
Con altri futuri protagonisti della guerra partigiana nello cortili Saverio Tutino Ruggiero con Minotti che è qui presente lo saluto
Plinio Pinna Pintor Franco Berlanda altri Ugo era il più giovane ma tutti lo sentivano come un capo
Pièce Sperto delle insidie della montagna e il più pronto alle scelte politiche della Resistenza
Nel suo bel libro di memorie già ricordata dalla mica Finocchiaro
Vedeva come dire
Ricorda che si iscrisse e diventò comunista nel quarantatré perché vedeva nel pc la forza più organizzata e coerente contro la dittatura
Le sue qualità
è emerso lo pienamente nella lotta armata come commissario della diciannovesima Brigata Garibaldi prima in Val d'Aosta e poi nell'Alto Canavese
Fu fra i primi
A partecipare alla liberazione di Torino
Ebbe uno scontro a fuoco con dei cecchini nei pressi di piazza Solferino
Con i suoi uomini conquistò due caserme una in corso Valdocco e l'altra in via Cernaia e occupò la centrale telefonica della sì
Dopo la Liberazione Ugo fondò e diresse il Fronte della Gioventù di Torino avendo come collaboratore amico principali allora Gillo Pontecorvo il grande regista deceduto nei giorni scorsi la cui esperienza
Di lotta partigiana ha lasciato un'impronta certamente indelebile nel cinema e nella cultura italiana
Sempre in quel periodo sempre a quel periodo risale il rapporto di collaborazione di profonda amicizia con Enrico Berlinguer
Prima nella federazione giovanile poi nel Partito comunista avevano in comune la coscienza alta dell'impegno morale che comporta l'attività politica in rivolta
Alla riforma della socia sia rivolto alla riforma della società e all'emancipazione del lavoro
Per Ugo il rapporto con il partite con le istituzioni democratiche dal Comune di Torino al Parlamento non era un'altra cosa dagli incontri e dalle discussioni quotidiane con compagnie con gruppi di cittadini
C'era una continuità profonda d'altra parte tra la rivolta contro la dittatura in cui aveva impegnato la prima gioventù
E la concezione di una democrazia come valore universale da far vivere sia nelle istituzioni sia tra le masse popolari sia nel partito stesso
è stato certamente uno dei dirigenti più aperti al confronto con i compagni meno incline a misure amministrative
Ricordo il suo atteggiamento teso a evitare rotture estreme durante il dramma dell'Ungheria
Un atteggiamento di apertura al dialogo con l'avvicinava un altro grande torinese celeste negarmi il aveva pagato con molti anni di carcere di esilio il suo amore per la libertà e di cui Ugo era molto amico
A questa concezione della democrazia
Sì ispirò negli anni cinquanta il suo impegno contro il tentativo della FIAT di Vittorio Valletta di ripristinare un clima di Titta dura in fabbrica attraverso migliaia di licenziamenti di rappresaglia
Che colpirono attivisti sindacali militanti comunisti in primo luogo gli operai i partigiani che avevano impedito ai tedeschi di occupare le fabbriche e di portar via le macchine in Germania
Ebbe grande importanza in quella come in altre circostanze
La cura meticolosa dell'organizzazione a cui si deve molto della ripresa del PC torinese dopo la sconfitta sindacale del mille novecentocinquantacinque
Esperienza torinese fu certa gli fu certamente preziosa quando fu nominato responsabile della sezione problemi del partito nell'ambito della direzione del partito
Che problemi dello Stato scusate nell'ambito della se il partito
A Torino si era trovato a fronteggiare i primi episodi di terrorismo
Aveva capito per primo
Che il terrorismo rosso si hanno si affiancava al terrorismo nero ma non era la stessa cosa e come tale richiedeva un discorso egualmente inflessibile ma diverso nel confronto con i giovani che se ne lasciavano influenzare
A fianco di Berlinguer divenne il protagonista l'animatore vero e proprio
Dell'azione politica tesa a schierare tutto il PC del movimento operaio nella lotta senza quartiere contro il terrorismo
Non si lasciava certo intimidire dalla stupidità di certi gruppetti che scrivevano sui muri il suo nome con due K luce contro certe Doppia K aveva combattuto davvero
Questo rigore nella lotta alla criminalità
Suscitò ampi riconoscimenti in primo luogo in quelle forze dello Stato polizia carabinieri magistratura che ogni giorno rischiando la vita combattevano il terrorista
Si trattava di qualcosa di nuovo rispetto alle incomprensioni del passato e su questa novità Ugo fece leva per aprire la strada alla democratizzazione dei corpi dello Stato
Ricordo che in quel periodo viaggiando per l'Italia fare comizi o riunioni al termine delle manifestazioni si avvicinavano ufficiali o sottufficiali dei carabinieri e della polizia a chiedermi se era possibile per loro avere contatti diretti con il senatore
Ovviamente non c'era bisogno di di capire quale a quale nome si riferivano e qualche volta per i contatti si sono davvero realizzati in una pagina del suo libro Ugo racconta di una notte trascorsa insieme a Torino
In una casa clandestina fra virgolette avendo il PC allarmato le federazioni per alcune voci golpiste
Erano occasioni per discutere a ruota libera
E di fronte ai miei interrogativi su come nascevano queste voci rivolte
Che in quel periodo si ripetevano con una certa frequenza e su quale consistenza potessero e quali consistenza potessero avere Pecchioli sì sì mi rispose
Essenziale per battere le forze che possono dar vita complotti contro la Repubblica la piena democratizzazione delle forze dell'ordine a cominciare dalla loro sindacalizzazione
E io di rimando vedo che ti sei già inventato un nuovo lavoro così fu un grande lavoro
Si deve a lui gran parte della vita che si sono verificati proprio nei corpi dello Stato
Concludo tornando su un punto essenziale della personalità di Ugo lo straordinario coraggio fisico
Un coraggio che emergeva non solo in guerra e di fronte alle situazioni più difficili ma anche in occasioni diciamo così pacifiche magari allegre
Considerava la montagna come il terreno di una continua avventura
Ricordo di averlo seguito lontana
Da un osservatorio sul Bianco mentre attraversava da solo Linzi devotissimo mare di ghiaccio tra l'Italia e la Francia o mentre si arrampicava sulle rocce più impervie
Chi è abituato a consultare la guida del Cai del club Alpino Italiano troverà la notizia che Ugo Pecchioli ha aperto una nuova via sulla parete Nord Ovest dalla roccia viva nel gruppo dei Gran Paradiso quindici letta
Di grande livello in tutti i sensi
Ma sul mare non era da meno nuotatore Prot provetto sciatore d'acqua da competizione affrontava traversate su un gommone su piccole barche affittate da pescatori
Tutto tanto che una volta c'ero anch'io essendoci allontanati un po'troppo su un mare che sta vengono fissando la vicina capitaneria di porto pensò bene di farci raggiungere da un motoscafo d'alto mare
Ci accompagnarono a terra e all'arrivo il comandante del motoscafo disse ai colleghi che lo aspettavano ma questi sono dei lupi di mare dal tetto fu di mare come capirete era uno solo
E mi ricordo di questa vitalità intelligenza simpatia voglio rivolgere un saluto molto molto affettuoso alla sua famiglia alla cara Luciana
A Laura
Che a Vanni che essendo nato il venticinque aprile mille novecentocinquantacinque Ugo volle chiamare Vanni decimo Pica carovana ditta braccio grazie
Al presidente Cossiga
Si è mai tutti perché io sono
Non sto nel male e nel bene
Studio
Anche quando ricoperto cari che che impegnavano
In cose molte volte assolutamente
Ho avuto sempre l'abitudine dei peacekeeper da best esso
Il mio discorso
Un intervento e così ho fatto anche per questo intervento e devo ringraziare l'amico Piero Fassino e gli altri membri della delegazione dei DS di aver militato
In questa famiglia che io vi invidio
Come diceva l'amica Finocchiaro
Che è uno dei motivi per cui voi sembra Brett ma presenza centrale del paese
Perché vi incontrate Combe vi state incontrando stasera in questa fase
Ho scritto una volta due volte a tre volte quattro volte a pennarello
Quello che avrei dovuto dirlo tutto stracciato perché tale era l'amore di ricordi
A questo proposito chiedo scusa la signora
E chiedo scusa ai figli
E chiedo scusa ai figli del fatto che del padre si dice
Che è stato il ministro ombra dell'Interno perché avrebbe dovuto essere la mia ombra e questo mi sembra sinceramente offensivo nei confronti darebbe il nominativo
E alla fine di quello che avevo pensato di dire anche forse di divertente di curioso sono rimaste sono queste poche paginette che sono intestate per Ugo Pecchioli
Avrebbe potuto essere pronunzia tecnico che avrebbe potuto essere scritte libero
E non ha raccolto in onore di Ugo o in un articolo del Giornale
Il fumo ed è Ugo Pecchioli
Egli un patriota che dal giovane il turno le armi dalla formazione partigiana per la liberazione la libertà la democrazia in Italia
Un patriota repubblicano otto però con coraggio ecco un profondo senso dello Stato
Per il consolidamento prima e per la difesa appunto istituzioni democratiche e repubblicane
Contro la minaccia costituita dalla sovversione dalle pressioni quando Amman anche quando ammantate in una tremenda utopia rivoluzionaria e antistorica
Dal colore della sua stessa parte il ricorso
E non so cosa faccia il per lui perché non tutti anche alcuni dalla sua parte
Non l'ho compreso o non l'ho compreso subito è tutto
Ed egli soffrì di questi compressione che compiono anche lui perché la sua azione assemblabile in contrasto con le antiche storie Terzulli barricano diede di ostilità verso gli apparati dello Stato e gli strumenti per poter non tenendo conto che era stata restaurata la democrazia credo è stata costruita la
Ugo Pecchioli era un comunista un comunista del partito nuovo di bilanci di Togliatti e di Berlinguer un comunista nazionale ed un patriota repubblicano perché comunista
Credo comunista perché patriota repubblicano
Quella comunista degli anni dall'otto al fascismo nazismo era la scelta forse più affascinante immediata per un giovane patriota repubblicano e soprattutto per un partigiano ed è questa la strada non teorica ma tutta di prassi per cui egli si iscrisse al Partito Comunista
Io vi sono grato per il Consiglio il sostegno convinto la forza d'ottone mentre disimpegnato compiti gravosi culture alla fine mi dimostra il padre nonostante la fiducia sul suo partito
Di lei meno invece del
E degli perfino indifesi momenti fuorviante fuorvia attivo fuorviante di compressione di parte del suo partito il nei confronti e mi difese anche contro sui stessi compagni dirigenti io sono qui oggi dal democratico dal repubblicano
Dante fascista da democratico cristiano
Democratico Cristiano il comunista parole ormai quasi colpite dall'oblio per la memoria della scala dei valori in favore di altre cose che saranno bravi ma siccome non solo con l'avvento dell'occulto
A ringraziarlo a ricordarlo onorarlo come comunista italiano e patriota repubblicano
Senta vorrei
Mai tutto saluto affettuoso davvero a Luciana il figli e nipoti
Di Ugo che sono qui con noi
Con la loro presenza ci consentono di
Tornare a parlare di un compagno certo ma anche per molti di noi di un amico
Di una persona a cui molti che sono in questa sala sono stati legati per anni
Grazie naturalmente
Presidente Cossiga che ha colto il nostro invito che ha fatto questo
Commosso ricordo di Ugo grazie ad Alberto
Che comunque ha passato come ha ricordato tanti anni il comune responsabilità politica grazie ad Anna al vicepresidente Angius vicepresidente leoni
E i tanti amici che sono qui da Diego Novelli a Cossutta Giovanni Berlinguer a tanti altri che mi scuso di non ricorda dimenticare qualcuno
Ugo Pecchioli che
è stato per tanti di noi un uomo importante per la nostra formazione politica
Per il ruolo centrale che ha sciolto nel gruppo dirigente del Pci
Per molti anni
è un uomo che è rimasto
Nella nostra memoria
E nella nostra esperienza per le sue qualità di dirigente politico ma anche per le sue straordinarie qualità umane
Per chi come me torinese ha avuto tante occasioni di vita comune comunque naturalmente questo è un momento di commozione ed emozione
E si affollano le immagini come accade in questi momenti di tante occasioni
Passate comunque
Il primo ricordo ricordava in questi giorni in realtà è molto precedente alla comune appartenenza al pc
Io conobbi Ugo la prima volta de un'immagine che mi è rimasta negli anni
Di una mattina Assolatte fredda come sono le mattine
Di inizio primavera a Torino
Era un cinque aprile il cinque aprile a Torino a un importato importante l'anniversario della fucilazione del Martinetto del generale Perotti
E degli altri dirigenti del Comitato
Militare regionale piemontese che furono fucilati il cinque aprile del quarantaquattro generale però Perotti Eusebio Giambrone ricerchi i nobili ieri e altri
Combattenti della libertà
E sempre il cinque aprile ci si riunisce per ricordare quel momento dalla nostra storia
In quel cinque aprile credo del cinquantasei cinquantasette rombi Bettino io andai con mio padre che
Non mancava di portarmi con sé ogni manifestazione partigiana io vidi quest'uomo lungo lungo non sapendo che sarei diventato poi lungo anch'io così
E chiesi a mio padre ma chi è quel signore che mio padre mi disse il capo dei comunisti
E mi mi rimase questa immagine quest'altra
Bellissima domenica folla fredda e assolata eravamo in pochi perché erano anni nei quali diciamo
A ricordare la lotta antifascista i suoi momenti più difficili erano gli anni Cinquanta non si era in molti
Poi naturalmente conobbi Pecchioli dopo quando mi scrisse al partito mi scrisse al partito proprio quando Pecchioli stava per lasciare la direzione regionale piemontese del partito per venire a Roma chiamato da Berlinguer
Tra la fine del Sessantotto l'inizio del sessantanove e quando Alberto Minucci dirigeva federazione
Torinese del parco
E da allora poi naturalmente tantissime occasioni non solo di impegno comune ovviamente ma un comune riferimento come
Noi torinesi siamo abituati a essere un po'una tribù tra cui ogni volta che
Vi era qualcosa
Su cui consultarsi con Roma capire cosa bisogna fare aveva un consiglio per era naturale dire sentiamo Ugolini
I contatti erano costanti e continue perché lui anche da Roma aveva sempre questa sua particolare generosa attenzione a Torino la sua città al Piemonte al partito a quello che accadeva nella sua terra
Di Pecchioli si possono
Ovviamente ricordare tantissimi aspetti di una vita politica e istituzionale straordinariamente ricca e piena di un uomo che è stato certamente
Un protagonista della vita della Repubblica come ha detto bene il Presidente Cossiga
Protagonista di passaggi cruciali intanto
è stato un protagonista
Di quella stagione straordinaria
Irripetibile che
Sulla lotta antifascista la costruzione della Repubblica
Partigiano giovanissimo espressione anch'egli di quella generazione che decise di salire in montagna riscatto salendo in montagna l'onore del Paese poi la fondazione del Fronte della gioventù la FIGC con Berlinguer
Saldando lì un sodalizio che nei suoi non si sarebbe mai più umano prima ancora che politico che non si sarebbe mai più interrotto
Dirigente di quel PC torinese che
Dovette misurarsi negli anni cinquanta con una stagione
Straordinariamente piena di eventi è straordinariamente turbolenta la ricostruzione post bellica che ebbe nel triangolo industriale in una grande città come Torino uno dei punti di maggiore
Dinamismo e di maggiore trasformazione economica produttiva sociale
La costruzione del partito del partito nuovo
In anni nei quali
Il PC liberatosi
Delle chiusure del settarismo di Secchia con Longo e con Togliatti cercava di costruire sempre di più il profilo di una grande forza nazionale
Gli anni duri della FIAT come ricordava Minucci gli anni nei quali essere comunista essere iscritto al sindacato era viatico per il licenziamento il resistere era la condizione per poter affermare le proprie battaglie
Fino agli anni della riscossa la metà degli anni Sessanta quando si inaugurò quella straordinaria stagione che cambio la vita dell'Italia della Repubblica bene protagonista di tutti quegli eventi Pecchioli
Fu un dirigente amato stimato un punto di riferimento costante
Era una Torino a cui si guardava come un laboratorio essenziale e fondamentale per capire quello che avveniva nella fabbrica e nella società
Ed era una Torino nella quale maturavano le trasformazioni che segnavano la i cambiamenti che ridisegnano il volto il profilo dell'Italia
Il Partito Comunista di quel tempo la federazione torinese del PC e con il pc
La Camera del lavoro e il sindacato di non soltanto la CGIL anche le altre organizzazioni sindacali torinesi erano un punto avanzato di un movimento operaio che non soltanto si batteva per affermare le provvista anzi dei propri valori per più obiettivi ma che ogni giorno si interrogava anche sui cambiamenti con cui doveva misurarsi
Era consapevole della necessità di rinnovare costantemente cultura e pratica politica e sindacale
Ricordo per esempio lo ricorderà con me benissimo
Alberto non ricordava Diego come quegli anni sessanta fu consegnato da un grandissimo dibattito intorno alla trasformazione della fabbrica il superamento delle commissioni interne la nascita dei consigli di fabbrica il nuovo sindacato unitario e Pecchioli fu protagonista di quella riflessione di quel dibattito un quella
Con quella caratteristica che Alberto ha richiamato per il cinquantasei
Perché o le fu l'uomo sempre aperto all'innovazione con l'intelligenza di capire anche le ragioni di chi rinnovazione temeva era un uomo di sintesi era un uomo di raccordo era un uomo di unità era un uomo che
Era attento sempre a fare in modo che le ragioni per le quali si batteva fossero comprese essi complessi potesse interloquire anche con chi era distante da quello delle ragione svolse un ruolo fondamentale credo che se in quegli anni
I comunisti torinesi in quella città furono un punto centrale ed essenziale della storia della città della sua trasformazione lo si deve in grande misura auto
E si capisce allora perché Berlinguer lo volle con sé in quella che fu la sua seconda grande stagione politica
La stagione degli anni settanta ottanta la stagione appunto segnata da tra lo sviluppo di quelle lotte operaie sindacali che avevano preso le mosse dal sessantanove sessantotto sessantanove e che coincisero con una grande stagione di innovazione culturale e politica della sinistra italiana il Pci di Berlinguer un pc che
Si interrogava su i cambiamenti del mondo e non soltanto del mondo
Ma della società e di come cambiavano le identità sociali le classi e su questo rimodellata il profilo di una grande forza di sinistra che si proponeva
Tipper corre come disse Berlinguer delle vie inesplorate
Però anche anni difficili come ha ricordato il Presidente Cossiga le trame nere prima
Il brigatismo rosso il brigatismo rosso che Pecchioli vide come ha ricordato bene Minucci come un pericolo tra il primi non si accontentò delle letture di comodo che all'inizio di quel fenomeno si diedero come per esempio che si trattava di merito la vestiti da Rossi
Non accetto la giustificazione dei compagni che sbagliano
Col S il pericolo drammatico che poteva venire
Dal da una presenza terroristica eversiva nel cuore stesso della sinistra
E guidò quell'impegno straordinario del Partito Comunista Italiano e della sinistra nel difendere le istituzioni nel difendere la Repubblica e fu in quella stagione difficile complessa un punto di certezza come lo era stato negli anni Cinquanta a Torino
Ricordo in quegli anni anche anche in quella stagione Torino fu un epicentro dello scontro con il terrorismo ricordo che a Torino di sotto l'incalzare di attentati che ogni giorno
Mettevano vittime gambizzarlo hanno dirigenti sindacali dirigenti industriali imprenditori o rappresentanti delle forze dell'ordine
Assumemmo iniziativa straordinaria al questionario rivolto a tutti i cittadini a tutti i lavoratori di Torino per chiedere di denunciare episodi segnali infatti fenomeni che potessero in qualche modo aiutarci nella lotta al terrorismo
Sollevò una discussione terribile Alberto sono ricorda Diego se lo ricorda venimmo accusati di sollecitare l'opinione pubblica i cittadini alla delazione e Ugo non tentenna urgono ebbe alcun dubbio fu anzi per noi
Essenziale che è qui da Roma si fosse luogo che
Ci sostenesse fosse ci desse tutta la copertura politica come si dice in questi casi a procedere ad andare avanti e anzi assunse quell'iniziativa e un'iniziativa analoga di un questionario di massa contro il turismo fu fatta poi in tutta Italia proprio promossa da Ugo come uno strumento di mobilitazione di massa contro il terrorismo e per la difesa della democrazia
E il suo senso dello Stato si è sempre unito ad uno straordinario senso del partito queste due dimensioni che spesso nella sociologia politica vengono rappresentate come contrapposte Ugo Pecchioli ha dimostrato che non solo non sono contrapposte ma convivono e sono complementari l'una che nell'altra
Ugo come è stato detto era
Un comunista che aveva aderito al pc
Nella stagione drammatica al tempo stesso entusiasmante della lotta per la libertà
E che aveva con grande determinazione e convinzione
Poi proseguito la sua militanza di dirigente comunista ispirando sempre questa sua scelta valori di libertà di democrazia
Ed è proprio l'aver sempre radicato la sua scelta di campo nei valori della libertà democrazia che faceva sì che fosse lui del tutto naturale considerare la difesa delle istituzioni democratiche della Repubblica dello Stato qualche cosa di
Priorità no
Per questo mi pare
Anche
Si può comprendere questa profonda affinità e comunione di intenti come Enrico Berlinguer
In fondo non soltanto c'era un lungo sodalizio umano non si era soltanto l'esperienza di una generazione non c'era soltanto l'essere cresciuto in quella straordinaria comunità di donne e di uomini che è stato il Partito comunista italiano c'era anche oltre a tutto questo
Il profondo valore della democrazia quella democrazia che Berlinguer definì un valore universale quella democrazia di cui fece il terreno primo per la ridefinizione del profilo culturale e politico del PC
Determinando proprio a partire dall'assunzione di quel valore quel cammino di fuoriuscita dal movimento comunista internazionale che lo porto allo strappo prima levo comunismo poi lo strappo e al rapporto che via via
Il PC maturo di relazione con la sinistra europea ebbene
Pecchioli non ebbe nessuna difficoltà a riconoscersi perché nel valore della democrazia
Sì ho riconosciuto per tutta la vita che terra praticare il valore della democrazia dell'istituzione democratica aveva speso le migliori suo energie aveva caratterizzato il proprio profilo politico
Anche per questo ed è l'ultima cosa che voglio ricordare
Quando il PC affrontò un passaggio molto delicato difficile
La morte di Berlinguer
La difficile transizione verso il nuovo la svolta dell'ottantanove
Ugo Pecchioli fu un altro ancora una volta un fattore di certezza in anni che erano difficili
L'improvvisa morte di Berlinguer fece mancare al Partito comunista italiano l'uomo che nel quale si identificavano milioni di donne e di uomini che rappresentava per milioni di donne di uomini un punto di certezza di sicurezza una figura in profilo morale e politico che dava saldezza e credibilità ruolo e la funzione nazionale del Partito Comunista Italiano
La difficile eredità prima con un attacco il Comune Berlinguer con Occhetto ebbe in Ugo Pecchioli un compagno di straordinaria saggezza di straordinaria
Capacità di accompagnare l'innovazione rinnovamento la svolta con l'esperienza di un militante di lungo corso condivise la svolta sostenne il nuovo gruppo dirigente sostenendo i giovani si sostenne
Senza mai nessuna forma di paternalismo che non era che era un atteggiamento che non solo non gli apparteneva ma da cui rifugi
Insomma una vita piena spesa con generosità spesa con rigore spesa compassione
Una lezione straordinaria di un uomo che ha servito l'Italia mettendo al servizio del suo Paese le sue idee
I valori in cui credeva la sua intelligenza la sua passione le sue energie
Per molti di noi è stato appunto un punto di riferimento per anni
E per questo di siamo stati grazie allora gli siamo grati
Anche oggi
E per questo
Continuiamo portarono al nostro cuore
Sì
Insomma
Furto un motto lucido interrompe
Va
Sì
Allontana la difesa
Grazie pure
Signor presidente
Come stranieri
Sono americani
Iniziava
Quando
Senza
Lombardo con il sobborgo dallo Stato
Va bene
No Rizzo
Sia comunque abbiamo all'ordine