Presentazione della proposta di legge quadro in materia di libertà e diritto di informazione, servizio pubblico radiotelevisivo e delega al Governo per l'emanazione di nuove norme in materia di uso efficiente dello spettro elettromagnetico

No altrimenti ma sì
Viene interpreta
Allora scusa
Sì assolutamente
Prego comprende la prima serie
Salva il posto per niente
No vieni qua
Scusi Sergio
Ce l'ho
Ok allora finissima
Buongiorno a tutti
Allora diamo inizio a questa conferenza stampa grazie anzitutto a chi venuto sono presenti con me Daniele Capezzone
Segretario di Radicali Italiani e presidente della Commissione attività produttive
Abbiamo Maurizio Rossi che
Presidente di
Si chiama canale e di e debitore soprattutto di Primo Canale
E mi notte emittente ligure che fa informazioni ogni uso ventiquattro ore su ventiquattro abbiamo voi l'avvocato Daniele Bertolini che mio collaboratore che molto ha lavorato a questo testo di disegno di legge
Abbiamo poi Sergio Natucci che è il segretario generale della RNA che è una grossa associazione di emittenti radiofoniche televisive a livello nazionale diciamo comprende alcune delle più importanti emittenti abbiamo poi vedo seduto fra il pubblico Donatella
Poretti
Parlamentare della Rosa nel Pugno e poi ancora avevo visto Bruno Mellano altro deputato della Rosa nel Pugno Marche come sempre in circolazione allora
Credo sia già stato distribuito il testo questo Progetto di legge che oggi
Presentiamo è un il primo vero e proprio progetto di sistema
Sul settore radiotelevisivo che mi risulta sia stato presentato successivamente all'approvazione della legge Gasparri che aveva un po'lo stesso obiettivo di essere legge di sistema
E mi risulta che attualmente a parte un progetto di legge di Tana De Zulueta che però riguarda solo la RAI e a parte un progetto di legge che è stato presentato ieri da parte di Rifondazione Comunista che però riguarda la radio se ho capito bene
Non esistono altri progetti di legge in materia
Naturalmente essendo questo un progetto di legge che nasce oggi e che ha l'ambizione di normale per l'avvenire
è evidente che occupandosi di sistema radiotelevisivo si occupa anche della con della convergenza multimediale in tecnica digitale quindi in realtà non è solo relativo sistema radiotelevisivo è relativo al sistema delle comunicazioni
Elettroniche si propone proprio la finalità di normale la convergenza multimediale e dice Arcari di creare appunto un mercato aperto e concorrenziale
Il nell'ambito del settore radiotelevisivo ma più in generale appunto dicevo della convergenza multimediale nelle forme tecnologiche
Che naturalmente esso assumerà secondo i canali che potrà assumere quindi a un disegno di legge che cerca anche di essere neutrale sul piano tecnologico nel senso che è fatto per ad per aiutare il mercato
Nel scegliere il canale di convergenza privilegiato e non certo per pretendere di dettare norme che poi magari tecnologicamente vengano superato il giorno dopo qui in un disegno di legge molto aperto
Appunto il fine di questo disegno di legge sta proprio nel dimostrare che è ancora possibile nel nostro Paese
Governare e riformare il processo della convergenza multimediale il sistema avere un sistema radiotelevisivo nel segno della concorrenza del mercato da un lato e dall'altro del rispetto in del diritto individuale all'informazione
E a poter accedere al maggior numero possibile di voci
Per poter poi deliberare con consapevolezza è possibile se non si vuole questo disegno di legge è proprio la dimostrazione di questo noi dobbiamo intervenire su questa materia perché ce lo chiedono
Diversi attori esterni c'è un'urgenza di intervento
Ce lo chiede l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni quando dice che nel mercato diciotto cioè quello radiotelevisivo c'è un duopolio congiunto non è una novità RAI e Mediaset e naturalmente il legislatore non può trascurare questo dettaglio
Ma occorre anche sapere che sette interventi legislativi il Testo unico della televisione che ha recepito gran parte della legge Gasparri trasferirà pari pari il duopolio che vige nel sistema analogico nel digitale
Ciò a causa della concentrazione delle frequenze degli impianti di trasmissione in capo agli operatori dominanti
Alla barriera di ingresso al digitale da parte di nuovi operatori all'assenza di limiti antitrust sia tecnici che di risorse economiche nel passaggio al digitale
Quindi per per tutto questo infatti la commissaria europea alla concorrenza e al mercato interno cross
Ha aperto una procedura d'infrazione contro la legge Gasparri proprio perché la legge Gasparri stabilisce delle barriere all'ingresso di nuovi operatori
Nel digitale poi che riserva la sperimentazione del digitale soltanto chi ha già le frequenze analogiche
Ecco perché la legge che proponiamo ha poi dimenticanza i vincoli esterni dicevo l'Agcom dicevo la Commissione Europea c'è anche la Consulta
Perché la Corte Costituzionale è già intervenuta varie volte a chiedere un intervento e finora è stata completamente disattesa ma noi sappiamo che c'è il concreto rischio che a gennaio debba di nuove esprimersi sulla materia e dati precedenti credo metterà di nuovo in mora il legislatore e il Parlamento ecco allora perché la legge che noi proponiamo
E chiede che il processo di convergenza sinte sì intercity con un processo graduale di creazione di un mercato aperto delle frequenze
Che sia diciamo così contrassegnato da alcuni da alcuni principi che io mi preme troppo i dettagli
Li descriveva l'avvocato Bertolini
Ma che io mi permetterò di e nucleare cioè il principio di libero scambio delle frequenze il principio di neutralità tecnologica
Il principio di neutralità nei confronti dei servizi il principio di trasparenza riso che se c'è un vero mercato delle frequenze devono circolare
Le informazioni naturalmente questo consente di superare come anche vuole la commissione europea c'è stato un documento del settembre scorso il regime concessorio
Cioè il regime delle assegnazioni predeterminate dei vincoli all'uso delle frequenze dello spettro
Elettro elettromagnetico le frequenze utilizzate potranno essere poi usate con la tecnologia che verrà scelta e per i servizi di comunicazione che verranno che verranno decisi ma un mercato dicevo non è tale senza limiti antitrust
Noi qui prevediamo sia per la fase di transizione diversamente che per la fase di completamento del processo digitali
Una serie di limiti antitrust molto moderati e ragionevoli che riguardano per un verso una concentrazione diciamo così delle reti in capo ad un unico soggetto per un verso un limite alla concentrazione di programmi per altro verso un limite alle risorse
Detenute da un unico gruppo sul diciamo delle risorse economiche
Detenute da un unico gruppo che però è modulabile questo cioè nel senso che è calcolato sul solo settore televisivo finché il processo di convergenza multimediale non è ancora sviluppato come oggi ma che poi nel momento in cui questo processo di convergenza dovesse essere effettivo
Naturalmente allora prevediamo un altro limite ma calcolato su un paniere più ampio ma mai così ampio come quello del SIC della legge Gasparri che e te lo genio e che hanno richiesto un solo due anni per essere calcolato e soprattutto ha dimostrato di non essere il limite limite antitrust e e cosa molto importante noi qui ridefiniamo anche le competenze fra l'Autorità per le comunicazioni e l'autorità Antitrust cioè non riusciamo a comprendere perché è in ambito di limiti antitrust debba essere per il settore delle comunicazioni l'Autorità delle Comunicazioni e non invece l'autorità per la concorrenza e il mercato
E naturalmente mettiamo anche per questo a disposizione dell'autorità per la concorrenza del mercato nell'applicare questi limiti antitrust una serie di misure graduali e molto flessibili
Tipi diamo gli atti ma anche appunto potremmo non so se nei confronti delle emittenti che passano i limiti o dei gruppi
Ci potrebbe essere ad esempio l'imposizione di limiti all'affollamento pubblicitario magari temporaneo cioè tutte misure che più che comminare multe che poi vengono sempre impugnate
Hanno soprattutto l'effetto di liberare risorse per altri per altri soggetti
Quindi ad esempio risorse del mercato pubblicitario quindi misure che in questi termini consentono questo io voglio ricordare che su questo punto
Voglio ricordare che non esistono campioni nazionali perché naturalmente l'accusa quale voi volete mettere limiti antitrust Poletti il nanismo delle imprese di comunicazioni in Italia
Non è così prima di tutto per la consistenza di questi limiti che potrete vedere ma poi anche perché
Non esiste un campione nazionale realmente tale che sia forte solo su un mercato cioè la storia industriale italiana pensiamo alla FIAT degli anni passati con quella di oggi è stata piena di giganti
Sul mercato nazionale favoriti anche da norme in parte protezionistiche che però poi appena sono cadute le norme protezionistiche poiché erano quasi assenti su altri mercati hanno dimostrato la loro debolezza
Ma in realtà sono incentivi per investire anche su altri mercati e la legge tiene conto anche anche di queste necessità poi c'è una volta completato il processo di transizione la separazione netta fra analogico e digitale
Vado in chiusura affrontando l'ultimo capitolo di questa riforma che riguarda la riforma della RAI del servizio pubblico radiotelevisivo
Noi qui proponiamo una vera rivoluzione copernicana un'altra rivoluzione si tratta di passare dalla difesa dalla concezione soggettiva del servizio pubblico
Radiotelevisivo in cui la pubblicitari siete nella carattere pubblico del soggetto che la esercita ad una concessione oggettiva in cui servizio pubblico è tale se risponda certi requisiti
E quindi noi proponiamo che dopo un lasso di tempo ragionevole cioè dal due mila e nove in sostanza il finanziamento del servizio pubblico radiotelevisivo che può essere il cane uno Cannone come non c'è qui scriviamo la fiscalità generale venne sostanza messo all'asta cioè con procedura di evidenza pubblica
Sia a livello nazionale sia a livello locale ogni tre anni viene affidato al miglior offerente a chi da le migliori garanzie il servizio pubblico radiotelevisivo qui come c'è Maurizio Rossi poi interverrà Luís che editore di primo canale che proprio l'esempio
Di una ma non il solo l'esempio di un'emittente privata
Importante appunto ligure che fa servizio pubblico ventiquattro ore su ventiquattro perché fa un servizio pubblico che la Rai locale non è in grado di svolgere segnalo anche che il presidente della RAI Claudio Petruccioli in audizione alla commissione di vigilanza RAI ha ricordato proprio nei giorni scorsi come per quanto riguarda le sedi RAI locali ci sia una sproporzione fra finanziamenti che giungono
E risultati qualitativi molto modesti quindi introdurre una concorrenza anche a livello locale affidare il servizio a chi sa meglio e dimostra di saperlo meglio
Esercitare un qualcosa che consenta anche alle emittenti private di avere una nuova vita perché oggi sono costrette alla televendite e alle telepromozioni e sono i disincentivati a investire invece nell'informazione proprio perché il servizio pubblico lo deve fare la RAI
E chiudo dicendo riproponiamo la privatizzazione della RAI
Naturalmente senza più i paletti che erano presenti nella riforma Gasparri cioè il limite al possesso azionario all'un per cento il limite al patto di sindacato del due per cento che hanno rendevano il processo di privatizzazione non credibile e poniamo una data limite il due mila undici entro cui lo Stato deve dismettere tutte le partecipazioni
Le partecipazioni rari detto tutto questo io prima di dare la parola a Daniele Bertolini per qualche dettaglio in più su questa legge
Voglio semplicemente dire che noi noi voi vedete questo disegno di legge unico noi stiamo già predisponendo due parti di questo disegno di legge cioè separando la parte rari dalla da tutto il resto che riguarda appunto il settore delle comunicazioni elettroniche
Questo anche per consentire più facilmente l'intreccio con l'Inter parlamentare governi diciamo dei disegni di legge governativi in materia che si annunciano e anche per cercare il più possibile convergenze politiche grazie la parola Daniele Bertolini
Sì molto brevemente soppalco
Puntualizzazione
Beh come ha già detto onorevole Beltrandi l'impianto della riforma
Così come contenuta in questo disegno di legge si basa su tre pilastri fondamentali
Che sono la liberalizzazione dello spettro delle frequenze la modifica della disciplina antitrust e la riforma del servizio pubblico radiotelevisivi quanto al primo aspetto mercato aperto delle frequenze alte una cosa che è importante sottolineare capirne il senso e che il mercato dovrà coprire una parte il più ampio possibile dell'attuale spettro della di frequenza perché è chiaro che quanto più ristretta alla quota di frequenze che noi utilizziamo per l'installazione mercato quanto più sarà alto il rischio di replicare fenomeni di concentrazione fenomeni monopolistici per cui Massimo in piazza possibile
Della Panda dispetto utilizzato per la creazione del mercato
Quindi mercato comprenderanno solo le frequenze
Attualmente utilizzati per i servizi radiofonici televisivi ma anche le frequenze che oggi sono utilizzate per tutti gli altri servizi di comunicazione
Elettronica quindi esempio le le comunicazioni mobili terrestri o le comunicazioni fisse senza fili terrestri quindi massima ampiezza del mercato cui su questo punto la legge assume
Assume il modello da legge-delega quindi strappo il governo precisare normazione più tecnica l'estensione mercato pronte Terry massime la massima massime sponsor possibile
Il mercato cui si baserà come ovvio su un sistema di attribuzione di diritti di proprietà sul principio di libera commerciabilità delle frequenze e sempre in in coerenza con la massima estensione il mercato a tutte le comunicazioni elettroniche sul principio di utilizzo flessibile delle frequenze cioè uno dei maggiori fattori di rigidità dell'attuale sistema concessorio è proprio quello che il titolare della frequenza può utilizzare la frequenza solo per quell'uso per cui gli è stata concessa in uso la frequenza
Invece proponiamo un modello per cui il titolare della frequenza proprio non maggio alla alla realizzazione strategica la convergenza posso utilizzare la frequenza per tutti i servizi di comunicazione elettronica senza essere vincolato a questo o a quel servizio
è chiaro che impostata in questi termini cioè con la realizzazione di di un mercato che sulle questi e dimissioni queste caratteristiche di flessibilità la convergenza la fase diciamo di transizione si complica perché in qualche modo si si duplica nel senso che alla al passaggio dall'analogico al digitale
Si va ad aggiungere il passaggio da un sistema rigido concessorio di gestione delle frequenze ad un sistema aperto e flessibile basata sul mercato
Cioè vale a dire cambiano soltanto la tecnica di trasmissione del segnale magari proprio il principio di base di gestione le frequenze
E quindi assumendo il passaggio questa complessità
Per evitare che il tutto si traduca in un esemplare caso di meno Stato meno mercato
Perché riteniamo fondamentale
Governare il processo di transizione per questo prevediamo che il Governo predisponga una sorta di organismo una sorta di cabina di regia tecnica che governi questa complessità ottimizzando la quindi si prevede un organismo istituito dal ministero delle Comunicazioni di concerto con l'Agcom l'authority c'è traccia quindi Massimo sessione di mercato flessibilità nell'utilizzo e questo questo organismo che governi la transizione
Per quanto riguarda i limiti i limiti antitrust e quindi assumono è chiaro che una maggiore stesso del mercato si rendono sempre più importanti di il ruolo di questi limiti bene ora la normativa è un po'complessa non è qui il caso di ripeterla analiticamente però mi preme sottolineare questo punto i limiti sono quattro quattro tipi di limiti Antitrust limiti al possesso di reti limite alcuno dei programmi
Limite economico quindi l'arresto alla raccolta di risorse economiche nel settore delle comunicazioni non più settore televisivo Porche circolo chiamo nell'ottica la convergenza
E poi limiti alla possibilità di incroci multimediali perché è chiaro che se vogliamo realizzare quando sarà realizzata la convergenza assisteremo a soggetti che operano nel mercato che acquisiscono partecipazioni in altri mercati quindi occorrerà disciplinare anche in questa chiave erano attive Antitrust bene in questi punto qui che mi preme sottolineare e solo queste cioè che questi limiti sono modulati come già aveva anticipato l'onorevole Beltrandi al tasso di realizzazione del processo di convergenza nel senso che quindi utile riferimento alla legge Gasparri la legge Gasparri faceva un'operazione di questo tipo cioè modulata i limiti antitrust
Sul sistema integrato delle comunicazioni la cosa in sé non è deplorevole la cosa in sé ha un significato perché chiaro che se noi vogliamo realizzare la convergenza e limitati Trust dovranno avere come riferimento mercati integrati e convergenti tra loro
La cosa più discutibile invece rendere operativi questi limiti senza affiancare alla predisposizione di questi limiti
Degli strumenti volti realizzare effettivamente la convergenza perché allora noi applichiamo limiti tarata sulla convergenza auto alla realtà attuale dove i mercati sono separati col risultato di diluire
I limiti antitrust rende inefficaci no invece Previti prevediamo i limiti che siano in grado di adeguarsi ad una progressiva realizzazione del mercato quindi ad esempio per quanto riguarda il il cumulo dei programmi prevediamo un limite del venti per cento che sarà operativo attualmente cioè in una fase in cui è ancora dominante la tecnica analogica e poi limite che
Un secondo limite
Che sarà operativo una volta il dato il processo di convergenza chiudo sull'ultimo punto importante relativo al pilastro RAI noi prevediamo l'abolizione della commissione parlamentare di vigilanza RAI e la trasferimento di tutte le sue competenze all'Autorità garante delle comunicazioni col risultato che una volta per tutte le determinazioni in materia di par condicio saranno impugnabile davanti al giudice amministrativo grazie
Per
Adesso la parola capretto
Grazie davvero
Solo per un tributo telegrafico
Ha un lavoro animato e promosso da Marco Beltrandi io
Ecco faccio un'osservazione di metodo e una di merito
Osservazione di metodo e che
C'è bisogno di misurarsi con le riforme di fondo con le riforme di struttura
Questo è un Paese che conoscevo l'assenza di riforme di fondo oppure come è accaduto in questo settore un succedersi di interventi vorrei dire di riformismo senza riforme no succedersi incessante e qui invece è importante io credo aggredire la questione farà il governo ma lo fa questa questa proposta di legge poi nel merito questa proposta di legge contiene molte cose
Ed è anche un modo per aprire una discussione no vere
Io
Io solo la cosa che
Giustamente Marco Beltrandi molto valorizzata evidenziava che concetto al quale siamo molto affezionati che a questa dimensione oggettiva e non soggettiva del servizio pubblico primo canale come dire una rappresentazione fisica
Se si può parlare di fisicità rispetto a qualcosa di audiovisivo ma invece sì sempre di fisicità
Eccetera un servizio pubblico non è il soggetto che per diritto divino
Lo esercita il servizio pubblico è un oggetto che può essere fornito assicurato svolto curato dal soggetto pubblico o privato questo ci importa meno che di volta in volta dimostri di farlo col miglior rapporto qualità prezzo ecco io mi limito a questo poi è evidente che questa è una materia assolutamente controversa immagino che
Lo spirito sia assolutamente quello di misurarsi punto su punto sulle mille soluzioni possibili ecco però io ecco mi limito a questi due aspetti intanto un approccio da riforma di fondo e poi nello specifico anche questo questo a questo passaggio è stato detto correttamente da da Beltrandi dipinti svolta a centottanta gradi nel modo di concepire il servizio pubblico come oggetto e non come soggetto grazie davvero buon lavoro per questo
Grazie allora adesso do la parola a Maurizio Rossi appunto editore di primo canale e presidente di un'associazione degli emittenti
Rispetto al centro diciamo al nord dopo l'emittente me c'è anche Roma uno dentro però ho sentito dire che su questo tema della RAI io sono qui come presidente il primo canale perché primo canale da un anno è in causa con la RAI
è una famiglia ma iniziata la campagna pubblicitaria dove diciamo che il servizio pubblico praticamente siamo noi
E su questa campagna Lupoi Toselli spolpo farle anche passare per farla vedere
La Carla RAI c'ha fatto caso ha chiesto un milione di euro di danni ci son già state le le le prime due cause le la campagna è stata assolutamente dichiarata legittima adesso si sta andando avanti con la causa di merito
Che tanto ci sarà il prossimo diciassette ottobre e che apre delle norme prospettive positive perché la causa di merito potrebbe anche trovare la strada di un rinvio in Corte di giustizia europea
Tutto quello che fino ad oggi la battaglia perché nata perché noi soste primo canale ed è per questo che siamo qua con la Rosa nel pugno non solo perché siamo un'emittente all Music ha rinunciato a televendite
Non ha mai fatto numeri erotici o Lottomatica cose che molti colleghi fanno per necessità proprio perché l'emittente locale è sottomessa da anni da una parte da Mediaset perché razzola tutta la pubblicità ultimamente lo fa ancora in modo più forte
E d'altra parte la RAI che è un concorrente come aiuti di Stato sul mercato locale
Quando sono nati il TGR
E la RAI tre aveva una motivazione perché non esistevano obbligo per l'emittenza locale di fare informazione
Ma dal momento in cui noi siamo concessioni a carattere informativo e abbiamo l'obbligo di fare due ore al giorno di formazione di cui una sul territorio non esiste più la necessità della presenza dei TG tre locali in Regione e ne chiediamo la chiusura
E cioè che la RAI sì sia equiparata a quello che son tutte le altre crisi nazionali che hanno l'obbligo del medesimo segnare su tutto il territorio
Perché questa è la concorrenza e guardate che nella causa che c'è stata in Corte europea in Commissione europea sul cane
La commissione si è scordata di analizzare un fatto fondamentale assolo analizzato il fatto sul mercato nazionale e non su quello locale
E questo è gravissimo perché mentre sul nazionale clip ricordiamo i cinque mila miliardi di una volta di introito massimo per le reti nazionali due mila cinque la RAI prendeva dicano nel due mila cinque di pubblicità e Mediaset vada per nei cinque mila di pubblicità
Noi locali abbiamo un concorrente sul territorio che non si sa bene quanto prende perché la separazione contabile non esiste ancora in RAI
Ma io ho calcolato che la RAI di Gina della circa venti trenta milioni di euro per fare il TG tre locali e non è nessun aiuto di Stato chi e
Mina gravemente il futuro della mia azienda il futuro delle altre aziende locali non esiste
Che ci sia alcun servizio pubblico pagato che fa concorrenza su uno stesso prodotto e per i quali noi siamo obbligati a farlo sulla base di questo ci sono due strade semplicissimo peraltro noi contestiamo
Che deve essere definito che cos'è il servizio pubblico tanto a livello nazionale ma tanto più a livello regionale che cos'è il servizio con i fari TGR
E il servizio pubblico e quando c'è stata medicata Genova che RAI tre ha detto alle due del pomeriggio che nel notiziario del della loro ora che le scuole erano chiuse i bambini erano già morti assiderati nelle Veneto dalle sette del mattino e siamo andati in onda sedici ore indirette per proteggere la città e dare informazioni ai cittadini l'abbia fatto durante il G otto l'abbiamo fatto durante tutte le purtroppo allusione che ci sono state nel nostro territorio genoma spezie come l'hanno fatto tantissima detenzione locali in Italia ma il primo canale sia un caso unico
Ci sono noi sosteniamo che servizio pubblico sia quello che fanno le televisioni locali e non quello che fa TGR perché andiamo anche a vedere la RAI tre nei suoi notiziari che servizi giornalistici fa cioè di quei servizi quali sono servizio pubblico e quali non lo sono fare l'intervista un calciatore servizio pubblico
Quindi
Io ritengo che quello che oggi noi dobbiamo andare a a definire in modo assoluto
E sulla base di questo che io ho proposto una rosa di pugno che si vada a un bando regionale anche perché ricordiamoci che ormai la l'appalto per la pubblicisti per il servizio di informazione regionale dovrebbe essere dato da regioni cioè è diventato materia concorrente tra Stato e Regione
Allora la Gasparri ha commesso un grave errore ha messo dentro la sua legge
Che il East le regioni possono fare contratti come il concessionario di Stato ciò vuol dire che per ulteriore quello che attualmente c'è già con lo Stato per dare un ulteriore servizio pubblico regionale in questo modo praticamente ha detto a leggerlo puoi fare solo con loro
E questo è gravissimo perché è un altro punto di di mancanza di concorrenza e togliendo ai cittadini la possibilità di avere un grande servizio costa enormemente inferiore
Io ribadisco che la sintesi nostra ce ne ringrazio prima di tutto la la Rosa nel pugno per aver raccolto questi due concetti fondamentali cioè loro rimanda al due mila nove noi diciamo o diventa un disegno di legge
Il concetto fondamentale che la RAI non deve più andare avanti sul territorio a fare una concorrenza sleale con aiuti di Stato all'emittenza locale
Deve chiudere il TG regionali che non vuol dire chiudere le sedi regionali sedi regionali sono un problema di struttura della RAI poterle anche tutte aperte possono servire fare servizi per le reti nazionali il TG tre e la rete tre può diventare una rete nazionale fatta da prodotti di delle sedi locali cioè io mi voglio mettere contro il sistema dei giornalisti del che giace inevasa creato un problema enorme in tal senso c'abbiamo
Non sono pratiche riguardano noi vogliamo che l'emittenza locale diventi una volta per tutte in questo disegno di legge una realtà che possano avere un mercato esclusivo a parità di condizioni per tutti i soggetti che si potranno partecipare
Che darebbe veramente finalmente l'evoluzione a un a delle grandi strutture televisive regionale cos'è che non è accaduta proprio perché c'è questa fortissima concorrenza dirai da una parte e limiti sette
Dall'altra parte grazie
Grazie io adesso darei la parola Sergio Natucci S vuole dirci qualcosa e furto la cortesia di venire trovato
Il microfono solo per ringraziare gli amici radicali gli amici della Rosa nel Pugno l'RNA rappresenta quasi la totalità delle radio nazionali italiane quindi il nostro è un contributo importante tra cui anche radio radicale voi lo sapete bene solo due
Il ringraziamento per l'invito
E lo spunto per dire che questa proposta di legge che ho avuto la fortuna di legge nei giorni scorsi
Apre indubbiamente un bel tavolo un tavolo molto interessante di dibattito e di approfondimento su una quantità di temi che su importanti che sono i temi centrali del sistema della comunicazione del nostro Paese
Innanzitutto riapre finalmente il dibattito sulla legge centododici sulla Gasparri che per noi per nostro giudizio era già superata nel momento in cui è stata emanata sappiamo tutti la storia di quel travagliato provvedimento legislativo riequilibri a questa proposta di legge la distribuzione delle risorse finalmente riconducendo il siti a qualcosa che sia misurabile
E che abbia una diminuzione reale rispetto a quello che lo sviluppo a quello che è il sistema e la possibilità di sviluppo delle nostre aziende soprattutto a Radio foniche il principio della neutralità tecnologica non è un dettaglio in un paese in cui le tecnologie fioriscono in non in relazione ai servizi che vengono offerti ai cittadini ma gli interessi di alcuni grandi gruppi non solo televisivi anche telefonici anche di costruzione di apparati ormai il nostro telefono e vero esempio della convergenza
Nostro ex e telefonino è diventato un ricevitore di tanti sistemi di tanti messaggi giusto che si fa di di neutralità perché il lenti nuovi monopoli passano attraverso la neutralità o la non neutralità di questi sistemi
Un ultimo ma veramente un flash assolutamente apprezzabile il discorso fondamentali importantissimo il nostro Paese a trentun anni dall'inizio delle attività delle emittenti locali che si ridiscuta finalmente il servizio pubblico in Italia ci sono tantissime emittenti qualche assistito a l'esperienza racconta l'esperienza e l'emittenza televisiva possiamo parlare di quelle radiofoniche ce ne sono tantissime sia a livello nazionale sia a livello locale mi sembra quasi come dire ingiusto citare solo radio radicale perché ci siete perché siete qua marcia si potrebbe parlare di Radio ventiquattro presa per fare due
Citazioni di radio nazionali che offrono non lo so se possiamo chiamarlo servizio pubblico ma sicuramente un servizio fondamentale per tutti noi obiettivo di un'altra voce in modo che i cittadini possono per verificare la fonte e che cosa accade riparlare di questo è per noi fondamentale vicino al trentun anni pensate dall'inizio dell'attività e riequilibriamo abbiamo un servizio pubblico che in gran parte finanziato con la pubblicità e quindici a questo doppio doppia veste che si presta bene anche in alcuni momenti a equivoci di di vario di vario tipo ne vogliamo un servizio pubblico che fa c'è scusi la mente ed effettivamente il servizio pubblico poi chi lo esercita come voi proponete sia giustamente selezionata attraverso una gara pubblica un'ultima notazione ma veramente brevissima un appello a a voi che avete fatto tante battaglie per la libertà di comunicazione
Nella Finanziaria sono contenuti dei gli interventi pesantissimi
Il taglio a tutte le provvidenze che fino a oggi sono state date sopra tutte le emittenti radiofoniche
Che fanno il venticinque in alcuni casi anche più del venticinque per cento di informazione la il passaggio da dei finanziamenti a chi ha poi permesso anche la costruzione di un sistema veramente alternativo
Di comunicazione fatto senza ombra di dubbio da professionisti i contributi sono dati sulle imprese che sono cambiano regolarità contributiva nei confronti dipendenti quindi nessuna secondo i contratti di lavoro prima cosa trasparente
Ecco il taglio a questo tipo di provvidenze il farsi che non ci sia più la certezza attraverso il riparto legato alle possibilità iscritte a bilancio metterà in crisi una parte di questo mondo
è grave
Scusate se lo dico non è assolutamente non volesse provocatorio nei confronti di una componente politica che fa parte della maggioranza di governo
è grave che questo governo proprio questo governo dopo tanti tentativi fatti da altre forze politiche tagli questo tipo di contro
E dall'altra parte metta trenta milioni di euro a pioggia regalati senza nessun criterio a qualsiasi emittente radiofonica o televisiva indipendentemente che faccia informazione ventiquattro su ventiquattro faccia televendite o decida lei di fatto il costo io credo che su questo soprattutto lo dico a Capezzone e a del cancello dica chi sta in Parlamento etica
Credo che sia necessario una riflessione ed una correzione grazie ancora e come dire il futuro ci vedrà a difendere questi principi
Adesso se qualcuno dei giornalisti ha domande da fare siamo via disposizione
Attinenti
Mi pare di no assi
Da
Insomma
Sì
Ma io naturalmente non conosco il disegno di legge che andrà in Consiglio dei ministri di domani
Esprimeremo un parere ovviamente quando lo vedremo però però tutte le anticipazioni che il ministro ha rilasciato su questa materia mi lasciano ben sperare nel senso di un provvedimento che
Quanto meno si muove nella direzione con cui ci muoviamo noi
Cioè sul quell'appunto di aprire il mercato e di e di cercare di eliminare alcune delle barriere che adesso sia tecnologiche che in finanziaria e che adesso impediscono di di spie dispiegarsi al mercato e alla concorrenza vedremo le misure
Perché sono perché saranno previsti in questo documento quanto siano
Quanto siano incisive
Quindi insomma ci riserviamo una valutazione quando quando va per il momento appunto mi sembra sui poter dire che mi sembra d'aver capito che la direzione grosso modo sia quello
Grazie davvero a tutti presenti grazie c'era
Grazie ad avviso