Per il Partito Democratico

Suggerisco di prendere posto per consentire inizio dei lavori con trentacinque minuti di ritardo
Sul
Previsioni e quindi con difficoltà che avremo nella gestione
Sì
Okay no non la Roma
Intenderà Manni
Quindi dicevo iniziamo buono oltre mezz'ora di ritardo con una
Programma di lavoro
Devo alzare la voce
Avvertite se ci sente se si sente
Allora ripeto preghiamo tutti di prendere posto per consentire all'inizio la ripresa dei lavori che inizio no ahi noi con mezz'ora di ritardo e quindi con riflessi sulle possibilità sia di rispettare il calendario sia di fare parlare tutti coloro che avrebbero l'intenzione di farlo
Lo svolgimento della mattinata previsto fino alle tredici e trenta cominciamo con il report dei gruppi di lavoro sulle tre relazione voi l'apertura della discussione generale inizio direttamente io che ho coordinato il gruppo di lavoro sulla relazione del professor Pietro Scoppola poi seguirà Antonello Soro che ha coordinato il gruppo di lavoro sulla Renault professor quello di ieri quindi Maurizio Migliavacca che ha coordinato il terzo gruppo di lavoro quello sulla relazione del professor passarlo sulla forma del partito allora il primo gruppo di lavoro di nuovo un intento a sedere se per cortesia magari anche a ridurre il tono deve capannelli del
Delle voci in sale
Il gruppo di lavoro sulla relazione del professor Scoppola sulle la relazione del professore sulle ragioni del partito democratico è stata apprezzata da tutti riconosciuta come un contributo estremamente ritengo estremamente fallito un contributo che guarda al futuro cercando nel passato le ragioni della speranza senza nascondersi tuttavia gli ostacoli e le difficoltà che in questo passato risiedono ieri tra i militanti nella relazione del professor Scoppola un punto che è sembrato saltare i temi in discussione la citazione del libro di Bobbio sul futuro della democrazia laddove si osserva come la democrazia spontaneamente non si alimenti e non sia autosufficiente e detto in altri termini come la democrazia sia da intendere come valore eccome programma oggi più che mai nel ventunesimo sec. lo dinanzi a quella che da noi la Società dei due terzi dinanzi a quelle che nel mondo sono le sfide della globalizzazione
Il cuore condiviso del relazione disco con la il tema della crisi della democrazia e la speranza in una sua rigenerazione continua innervare si è detto la democrazia di nuove spinte etiche di valori e di nuova partecipazione negli oltre venti interventi abbiamo scelto di non citare nessuno per nome oltre i venti interventi nessuno ha messo in discussione nella possibilità nella necessità del partito democratico anche se non intendiamo sottovalutare le Riserve i dubbi che sono emersi che danza in proprio perché il senso di questo report e quello di mettere in evidenza anche gli elementi diciamo di diversità rispetto alla traccia principale intendiamo darne conto in modo anche sottolinea è stata politicamente posta la questione del nome che sorge suggerita da taluni la preferenza per la denominazione partito dell'Ulivo sia in ragione di una maggiore capacità atta attiva anche elettoralmente di una maggiore supposta capacità attrattiva anche elettoralmente di questo nome sia in ragione della possibilità di accogliere sotto questo tetto da sviluppare graduale l'ente in un intervento si è detto sottolineando da una forma compiuta federativo ad una più unitaria dal cogliere sotto questo tetto le varie articolazioni dei democratici che si sono definiti storicamente in Italia con varie specificazioni democratici liberali democratici socialisti cattolici democratici eccetera
A questa propensione è stato risposto da molti altri interventi che l'idea del partito democratico al quale certamente non mantenuto strettamente collegato il simbolo dell'Ulivo costituisce la risposta attesa da moltissimi a partire dai giovani ed è stato detto infatti che si tratta con il Partito Democratico di dare un partito a chi non ce l'ha o non lo ha mai avuto per completezza e concludere sul punto va segnalato che taluni hanno evidenziato come l'accento posto dalla relazione di Scoppola su cattolicesimo democratico e Fred come succede filoni socialisti vada necessariamente allargato dando maggiore evidenza ad altre culture e filoni sia quelli laici liberali e quelli più recenti come l'ambientalismo
Va infine ha registrato come una voce abbia dissentito sulla tesi di Scoppola che in Italia non si possano risolvere come è stato fatto in Francia il rapporto tra cattolici democratici socialisti
Il nome di Taylor per avere un riferimento che troverete poi nella relazione si è convenuto quasi dandolo per scontato che il Partito democratico debba essere unitario aperto plurale quasi tutti gli interventi hanno puntato l'attenzione sulla necessità di uscire da categorie vecchie per affrontare problemi nuovi il mondo è cambiato
Occorre una risposta nuova a problemi nuovi non è possibile attardarsi su cose datate sul nomi datati
Di fronte all'angoscia dei giovani che sentono di non avere un futuro più voci hanno convenuto come sia necessario propedeutico alla nascita del Partito Democratico un cambio dell'attuale sistema elettorale
Chi proponendo il sostegno al referendum chi evidenziando i limiti dello strumento referendario e auspicando invece che siano i partiti in primis quelli fondatori del Partito Democratico ad attivarsi perché si arrivi ad un sistema elettorale adatto e consono agli obiettivi che il costituendo partito si pone punto centrale tutta via della discussione è stato senz'altro l'approfondimento del concetto di democrazia
Nelle sua nella sua relazione con le nuove forme della modernità si è fatto riferimento all'economia della conoscenza al rapporto tra la tecnologia gli sviluppi della scienza in tal senso si è fatto riferimento le nuove questioni etiche connesse a questi sviluppi e qualcuna posto il tema del senso del limite come nuovo orizzonte anche nuova sfida per la laicità
Alcuni hanno sottolineato maggiormente i rischi altri più le opportunità
Il riferimento è stato costante ripetuto alla globalizzazione e in moltissimi interventi sono emersi con naturalezza i nostri valori di riferimento libertà uguaglianza solidarietà laicità ma anche la necessità di rileggere interpretare questi valori alla luce delle nuove realtà della realtà della globalizzazione e si è rilevato con forza
Questo va particolarmente sottolineato come le donne con tutto il portato della loro esperienza debbono essere esplicitamente riconosciute come parte attiva e protagonista protagoniste del processo fondativo del nuovo partito
Un altro punto sollevato criticamente rispetto alla relazione di partenza di Scoppola è stata la questione relativa alla collocazione europea del partito vi è stato chi ha ritenuto insufficiente rinviare atto la scelta e chi invece ha ritenuto che non si debba rinunciare alla speranza che in Europa il partito democratico lasci il segno e contribuisca a modificare l'assetto complessivo che non è già più quello del passato
Come segnala è stato detto l'evoluzione in senso nettamente conservatore del PPE nel corso del dibattito infine molti altri elementi sono emersi che riguardano i contenuti programmatici e la forma del partito
Elementi che intersecano i temi delle altre due relazioni sui quali quindi noi soprassediamo lasciamo che si concentrino il report successivi fin qui dunque la relazione in reportage del primo gruppo di lavoro lo passo la parola tanto nello Soro che ci riferisce del secondo cui
Ma la discussione del gruppo ha evidenziato una condivisione dell'impianto dalla relazione di Roberto Gualtieri
Esiste una diffusa consapevolezza che di fronte ai profondi mutamenti che hanno segnato il passaggio del nuovo secolo
Gli strumenti tradizionali del riformismo risultano in gran parte inefficaci
E le culture politiche che hanno segnato la storia del Novecento sono chiamate ad un profondo rinnovamento
Serve un nuovo riformismo capace di costruire un ordine mondiale multilaterale democratico di misurarsi con sfide nuove
A partire dal contrasto tra la dimensione statale della politica e quella sempre più globale dei mercati dal rapporto tra la libertà e i limiti della ricerca scientifica tra libertà e limiti dell'informazione tra sicurezza e diritto alla prima privacy tra immigrazione tolleranza religiosa
Dalle dinamiche demografiche alle minacce inarrestabili per l'ambiente alle diseguaglianze drammatiche che segnano la nostra modernità questa innovazione particolarmente necessaria in Italia e tradizionale compromesso sociale politico su cui si è basata l'esperienza storica della democrazia italiana e che ha retto l'Italia fino agli anni Novanta non è infatti riproponibile
E il Paese ha bisogno di un profondo processo di modernizzazione ed è riforma che lo metta in grado di affrontare le sfide della globalizzazione di evitare il rischio di un declassamento nella divisione internazionale del lavoro
Questa necessità richiede una nuova guida politica il Partito Democratico
Che deve quindi configurarsi e non come un nuovo partito ma come un partito nuovo deve essere cioè il primo grande partito del ventunesimo secolo
Il progetto del Partito Democratico nasce dall'Ulivo
Che in questi anni ha favorito una crescente condivisione non solo di programmi ma anche di valori di riferimento e di una concezione dello Stato che si richiama i grandi principi della Costituzione
Oggi occorre registrare che tra gli elettori dell'Ulivo molte delle tradizionale divisioni del passato sono largamente superate
Il lavoro che ci attende deve puntare a costruire il nuovo partito sulla base di questa unità
La prima parola chiave del nuovo partito e libertà
Il nuovo partito si richiama infatti i grandi principi di libertà giustizia e solidarietà che nel loro inscindibile intreccio connotano la democrazia come uno sforzo per la promozione della piena libertà umana
Dei diritti civili e di cittadinanza
Libertà declinata al futuro in un solido patto tra le generazioni
La seconda parola chiave Europa
L'unità politica dell'Europa infatti la condizione per realizzare una nuova governance mondiale democratica e per rilanciare lo sviluppo del Paese
Il partito democratico intende perciò lavorare
Per sostenere il processo di integrazione e per contribuire alla formazione di un nuovo grande campo delle forze democratiche progressiste che trascenda i confini delle famiglie politiche attuali in questa prospettiva potremo contare sulla straordinaria risorsa di uomini e donne italiani alle che vivono all'estero e che il voto recente ci ha fatto ritrovare nella comune ispirazione
La terza parola chiave modernizzazione
Mettere al passo gli ideali di libertà giustizia e solidarietà comuni sia al riformismo socialista che a quello cattolico democratico
Con la realtà delle nuove società europee in cui Stato e azione collettiva sono strumenti la cui efficacia è stata fortemente erosa dalla nuova divisione internazionale del lavoro e dalla globalizzazione
Significa puntare sempre di più sulla liberazione del potenziale di intrapresa e di creatività degli individui e del potenziale di responsabilità e di aspirazione alla rete azzarda realizzazione del progetto di vita delle persone
Il primo motore della crescita di una società è infatti la competizione delle idee delle iniziative
Questo richiede scelte di forte innovazione di grande creatività in campi decisivi dell'azione di governo dalla fiscalità l'organizzazione dei servizi pubblici dall'apertura liberalizzatrice di mercati protetti allo spostamento di risorse dalla rendita alla crescita
In tutti i settori della vita nazionale essenziale elaborare una nuova idea dell'intervento dello Stato
Diversa e nuova sia rispetto alla concezione utilitaristica dalla società che caratterizza la nuova destra sia rispetto alla tradizione statalista che caratterizza la vecchia sinistra
Uno Stato regolatore che punti ad una modernizzazione competitiva dei sistemi produttivi fondata da un lato sulla libera concorrenza nei mercati e dall'altro sull'innovazione e sulla conoscenza sullo sviluppo sostenibile sulla qualità del lavoro
L'obiettivo è quello di favorire con strumenti nuovi una vera e propria riforma del capitalismo italiano
Sia incentivando la crescita dimensionale delle imprese loro spostamento sul terreno dell'economia dell'informazione
Sia valorizzando il tessuto vitale delle piccole e medie imprese la ricchezza delle culture dei nostri territori i talenti e le eccellenze che rendono unico il nostro Paese allargare gli spazi di libertà nell'attività economica in quella sociale in quella politica
E anche una condizione necessaria per perseguire con efficacia la giustizia e la coesione sociale attraverso un profondo rilancio rinnovamento del sistema di welfare
è una riforma del mercato del lavoro in grado di coniugare flessibilità sicurezza formazione permanente
Per questo bisogna inserire nel nostro linguaggio parole nuove come merito rischio crescita responsabilità doveri e al tempo stesso salvaguardare funzioni pubbliche fondamentali in settori come la scuola e la difesa della salute
Una forte innovazione richiesta anche dalla sfida per la modernizzazione del Mezzogiorno
Che sempre più deve essere concepito come una grande macro ragione che ha bisogno di più mercato sicurezza e regole certe di un impegno politico ed economico straordinario per farne la piattaforma logistica e commerciale dell'Europa del Mediterraneo
La quarta parola chiave sussidiarietà
Succede retta verticale che punti al rafforzamento del sistema delle Autonomie in una cornice di responsabilità sulla base del principio del federalismo fiscale
E sussidiarietà orizzontale che punti a valorizzare la società civile e sui corpi intermedi intorno a valori della democrazia del dialogo della partecipazione dell'inclusione e della solidarietà
Intorno a questi valori e principi Partito Democratico contribuisce al compiuto di e spiegarsi di un sistema politico fondato sull'alternanza
Accompagnando e incoraggiando la transizione alla democrazia italiana dalla fase di esclusiva rappresentanza verso una fase nuova in cui si possa vincere la sfida di governo della complessità sociale
Il partito democratico non è un partito identitario
Ma si caratterizza per il profilo progettuale informato al carattere del pluralismo dell'autonomia e del rispetto delle diversità
è un partito popolare in sintonia con le correnti del riformismo mondiale
Capace di parlare alla generalità dei cittadini e di favorire la partecipazione è un partito che promuove la libertà femminile e lavora per rafforzare il ruolo delle donne nella società e nella politica
Il partito democratico si fonda sull'incontro in un regime di pari dignità tra le migliori culture politiche che hanno animato la storia del riformismo italiano nel ventesimo secolo
Il suo profilo politico non potrà basarsi su un affrettato tentativo di annullare la specificità e l'autonomia di tale tradizione ma non potrà nemmeno scaturire dalla loro somme neppure dalla loro semplice sintesi
Tali tradizione sono chiamate non solo rinnovarsi e a dialogare tra loro ma anche a prendere atto dei loro limiti insufficienze
E della necessità di un'innovazione comune rivolto al futuro capace di coinvolgere soggetti saperi e sensibilità nuovi e tuttavia nella fase insieme difficile ed esaltante che ci attende dovremo sfuggire alla tentazione di pensare alle nostre culture come un dato assoluto
Che altrimenti rischieremmo di trasformare in un recinto invalicabile
Le culture sono il sovrapporsi intrecciarsi di esperienze idee sogni convenzioni scienza che attraversano la storia non linee rette che segnano con Fini frontiere invalicabili
Ogni identità la nostra identità è fatta di memorie e di rimozioni
Ma diventa soggetto riconoscibile vitale Salo quando si manifesta nel divenire della storia quando alla forza e la disponibilità di mettersi in discussione questa deve essere la nostra scommessa e la nostra intenzione
Il suo Migliavacca sulla terzo gruppo il gruppo di lavoro sulla forma del partito democratico
Ha condiviso gli obiettivi di fondo indicati dalla relazione di Salvatore Vassallo
Il partito democratico come forma politica aperta plurale e con capacità di governo
Al termine di una discussione ampia ricca ed articolata oltre cento partecipanti quarantasei interventi
Si è convenuto di considerare la relazione di Vassallo
Quale base di lavoro per la discussione e per l'approfondimento necessario alla definizione della parte riguardante la forma del partito che sarà contenuta nel manifesto
In questo senso il gruppo di lavoro ha individuato una serie di temi
Che necessitano di una particolare di un particolare approfondimento
Un partito aperto
L'idea del partito democratico come leva per il cambiamento
Richiama l'esigenza di una forza politica popolare fondata su un'intensa vita democratica partecipata radicata e diffusa nel territorio
Le forme organizzative le attività del partito devono essere in grado di rispondere alla pluralità delle domande di coinvolgimento che provengono dalla società
Domande che non si esauriscono nell'esigenza di contare ma riguardano anche il fare e il sapere
Il Partito democratico deve dunque promuovere percorsi articolati e ricchi di impegno politico civile e sociale
La relazione richiama la pluralità delle forme organizzative di base Comit circoli le associazioni tematiche e le molteplici Aspo esperienze associative che concorreranno alla vita del partito democratico
Tale indicazione deve essere integrata dall'individuazione dell'unità territoriale in cui si forma e si esercita la rappresentanza politica di primo livello del nuovo partito
Il partito democratico dovrà inoltre essere aperto alla partecipazione delle donne e dei giovani garantirne la presenza e il contributo negli organi dirigenti
Il partito democratico si farà inoltre promotore di un progetto di legge per la disciplina della democrazia interna ai partiti politici che dia attuazione all'articolo quarantanove della Costituzione
Un partito plurale
Il partito democratico vuole essere un partito di progetto e di programma
Un soggetto politico che riconosca il pluralismo culturale
E la possibilità di una pluralità di centri di ricerca
Un soggetto che si fonda sul pluralismo politico
Tra una confederazione di correnti e un partito monolitico c'è lo spazio per un pluralismo ragionevole che riconosca e garantisca il ruolo delle minoranze
Un partito che ambisca ad essere una casa più grande ha bisogno di un pluralismo più ricco dentro una intelaiatura unitaria
Un partito per la democrazia governante
Condividiamo l'esigenza di riconoscere agli aderenti la scelta del leader collegato ad una piattaforma politica e programmatica e alla formazione di una maggioranza negli organi rappresentativi condividiamo altri si l'importanza delle primarie come metodo per la selezione dei candidati alle cariche monocratiche di governo andranno inoltre approfondite le forme partecipative di selezione dei candidati alle cariche rappresentative
La scelta di un modello basato sull'elezione diretta del leader da parte degli aderenti e la cui incidenza del leader del partito con il candidato alla premiership
Richiede di approfondire alcuni temi circa i necessari bilanciamenti
Il modello congressuale l'assetto degli organismi dirigenti l'integrazione tra dimensione federale quella nazionale la periodicità e le forme delle conferenze programmatiche
Occorre inoltre in questo capitolo promuovere un modello federale che valorizzi l'autonomia e le peculiarità delle organizzazioni territoriali
In questo quadro sarà opportuno identificare alcuni principi comuni
Infine sul processo costituente
Riteniamo necessario garantire ad ogni aderente la possibilità di partecipare direttamente all'elezione del presidente dell'assemblea costituente da tenersi tra la fine del due mila e sette l'inizio del due mila otto
In questa fase è comunque necessario approfondire le modalità mediante le quali sia garantita un'adeguata valorizzazione della rappresentanza dei soggetti promotori partiamo quindi subito con passi concreti nella direzione indicata mobilitando le energie che attendono l'avvio di questo percorso
Dalla discussione dalle conclusioni del gruppo di lavoro sono emersi infatti anche alcune indicazioni sulle cose da fare nei prossimi mesi
Diamo vita ad un dibattito approfondito attraverso una rivista che parli del futuro che riconosco i valori comuni che hanno fatto crescere l'Ulivo nella società italiana che esprima la ricerca a sostegno del nostro progetto per l'Italia
Anche chiamando a collaborare a questa riflessione e le istituzioni e le fondazioni culturali che si collocano nell'area dell'Ulivo
Promuoviamo inoltre attività formative comuni che assicurino la crescita di una cultura politica all'altezza delle nuove sfide
Un progetto il nostro che deve affrontare nei prossimi mesi problemi concreti degli italiani per queste zone
Proponiamo di dar vita dalle prossime settimane a Forum nazionali e locali ad esempio sulla sanità la scuola lo sviluppo
Su molti di questi temi noi pensiamo che si possa parlare da subito con una voce sola anche per questo a cominciare dalle regioni l'Ulivo deve costituire gruppi consiliari unitari
Rafforziamo quindi l'Ulivo e facciamo di esso il punto di forza per l'affermazione di tutto il centrosinistra nelle prossime elezioni amministrativi
Migliavacca
Creiamo il dibattito generale con gli interventi
Abbiamo tre ore rispetto al calendario che ci siamo dati fino alle tredici e trenta poi pensavamo che riprenderà alle quindici immaginavamo interventi di otto minuti
Cerchiamo sette otto minuti cercando di mantenere il tempo per periodo però la parola cercano di fare rispettare questo tempo iniziamo da Massimo cellulari Cittadini per l'Ulivo
Grazie
Sono il coordinatore della Rete dei Cittadini per l'Ulivo un'anima storica dell'Ulivo
Ciò che ha dominato in questi duri anni nelle scelte di tanti di noi è stato il senso di responsabilità quello di Romano Prodi verso il proprio Paese verso quello di tanti leader di partito ma insieme in forza in primo luogo quello di tanti italiani
Responsabilità nei confronti del presente e del futuro delle proprie città del proprio Paese ma anche dell'Europa e di quel mondo Complesso di cui sentiamo di fare pienamente parte su questo alto senso dispute responsabilità e sulla partecipazione politica dirette matura dei cittadini che ne è scaturita abbiamo puntato insieme ai partiti per la ricostruzione politica del centro sinistra
Le due più altre lezioni di responsabilità e di partecipazione popolare sono state la primaria due mila cinque il referendum costituzionale
I cittadini con il loro comportamento in occasione del referendum ci hanno consegnato quell'evento popolare a suo modo rifonda tricot
Di cui il progetto politico e valoriale della carta costituzionale necessitava dentro questa in conclusa transizione italiana
Su questa solida base di largo consenso popolare possiamo oggi costruire un soggetto politico che chiami gli italiani ha una nuova star stagione di impegno civile politico
La primaria è stata invece un'appassionata esperienza di partecipazione di parte oggi rischia di essere citata per rimbalza Marla
Quella grande esperienza di generosità e le nostre spalle e cioè ora fondamento di quello che facciamo ma ciò di cui abbiamo bisogno non è ricordare quell'esperienza ma assumerci la responsabilità di nuove esperienze di generosità politica di nuovi passaggi
Di decisione popolare per la costituente dell'Ulivo Partito Democratico c'è bisogno di costruire motivare un nuovo evento di partecipazione popolare
L'Ulivo dalla solita Spina dorsale socialista e cattolico democratica laica e ambientalista sa
Che i cittadini chiedono alla politica non di darci un'altra esperienza identitari ideologica
Così confortante da supplire alle nostre fragilità ma un nuovo strumento di democrazia per intervenire nel corpo di questo Paese con idee e proposte di libertà e solidarietà
Ma allora la politica ha responsabilità enormi noi dobbiamo ricostruire nei cittadini
La fiducia che in politica le parole stanno con le cose i discorsi con i fatti dobbiamo puntare tutto su quella scelta che abbiamo fatto il nuovo partito è un partito democratico
Un partito che dissemina la propria vita in Terna è quella della politica italiana di momenti di partecipazione decisionale
Non di informazione inutile consultazione un partito che mette a disposizione se stesso per un'adesione per obiettivi e contenuti
Un partito che nel metodo mette al centro non prevalentemente del proprio ceto politico ma i valori i problemi e l'esperienza del tessuto sociale popolare che nella base
Un partito che insieme ai cittadini farà crescere in questo Paese il senso delle istituzioni un partito che chiami cittadini a determinarne i programmi
Se l'Italia accoglierà questa intenzione questa capacità di rinnovamento reale allora si sentirà dentro un processo di cambiamento a un passaggio decisivo e di parteciperà i partiti italiani sorti nella storia di questo Paese ne rappresentano legittimamente la società civile
Ma da tempo nella rappresenta non solo parzialmente
Associazioni movimenti
Esperienze locali e nazionali che richiamano a questa parzialità
E vogliono lavorare per costruire nuove forme di partecipazione attiva alla vita democratica movimenti ed associazioni non si sostituiscono ai partiti
Guai a loro anche se si volessero aggiungere ai partiti offrendo varianti di accesso nella consumata corsa al ceto politico
L'associazionismo l'ho vista deve agire per costruire quelle nuove forme della politica per le quali è nato quel soggetto politico ampio unitario che le può realizzare non per ritagliarsi propri spazi entro le vecchie forme
Questo ha sempre fatto la Rete dei Cittadini per l'Ulivo
Veniamo da un periodo lungo e di costante impegno dentro al tunnel del populismo di destra siamo stati tutti insieme
Capaci di trovare le risorse nel Paese per dare una nuova occasione di governo al centro sinistra e per ridare una nuova investitura popolare alla nostra Costituzione quindi noi guardiamo soddisfatti al nostro impegno
Al nostro impegno di noi tutti alle battaglie che abbiamo compiuto ma non dobbiamo dimenticare gli errori
Amici non è il momento
Gli aggiungere una nuova delusione a quelle che hanno disseminato il nostro percorso in questi anni la chiusura dei partiti alla fine degli anni Novanta all'ingresso di nuove forze della società civile non compete cooptate ma autonome
La frammentazione e la debolezza al profilarsi del quinquennio berlusconiano le incertezze alle regionali
Il pervicace errore della lista al Senato nonostante in ballo ci fosse proprio la futura capacità di governo dell'Unione attenti aggiungere ora un'altra delusione potrebbe essere fatale
Da Orvieto dobbiamo ritrovare quell'alto senso di responsabilità che ci ha guidati nei nostri momenti migliori
Quel senso di responsabilità senza il quale non avremo il coraggio necessario e percorreremo strade già battute incapaci di rispondere alle esigenze nuove
Da tempo ripetiamo che l'Italia ora più che mai bisogno della forza di un nuovo coraggioso soggetto politico per rovesciare le difficoltà del presente e costruire un futuro di libertà di democrazia e di giustizia
Nuovo e coraggioso perché non serve a noi serve ai cittadini serve agli italiani
A questo seminario siamo giunti condividendo insieme a Libertà e giustizia e all'Associazione per il partito democratico un documento
Riteniamo che il percorso verso la costituente dell'Ulivo richieda comportamenti chiari e coerenti
Presentare liste dell'Ulivo alle prossime scadenze elettorali avviare la costituzione di gruppi dell'Ulivo in tutte le istituzioni agire tempestivamente per la modifica della legge elettorale
In termini coerenti con il progetto del Partito Democratico
La costituente dell'Ulivo Partito democratico non può che essere l'evento democratico per eccellenza fondativo di un progetto politico ambizioso
Per questo il principio una testa un voto non alternative nella Costituente ma abbiamo davanti a noi un periodo di transizione verso la costituente
Nel quale dobbiamo adottare gli strumenti più utili e adeguati per il confronto e per assumere decisioni nel quale dobbiamo tutti essere disponibili ad adottare tempi luoghi e strumenti
Capaci di farci avanzare anche costituendo coordinamenti territoriali per il Partito Democratico comprensivi di partiti associazione d'elettori
è la meta che non può essere diversa l'Assemblea
Costituente dell'Ulivo Partito Democratico lascio agli atti una copia di questo intervento il documento condiviso dalle tre associazioni la petizione al Parlamento italiano per una legge elettorale di tipo maggioritario ed una democrazia partecipata
Grazie
Grazie al massimo cellulari Giorgio Tonini fu il Paolo Gentiloni
Giorgio otto mi avvicino il più Giorgio Tonini poi Paolo Gentiloni che però aveva capito
Grazie
Se siamo qui oggi
Di fronte alla sfida di costruire un soggetto politico nuovo per la democrazia italiana lo dobbiamo a tutti noi lo dobbiamo a tante persone
Lo dobbiamo in particolare però qualcuno che ci ha creduto più degli altri
E tra questi amici e compagni che c'hanno creduto più degli altri
Credo sia giusto e doveroso ricordare una persona in particolare
Che è ancora tra noi ma che una malattia ci ha privato della sua intelligenza e della sua il suo coraggio
Mi riferisco a Beniamino Andreatta
Un grande amico un grande maestro il quale scriveva in un passaggio di o trovo Splendido e che si attaglia perfettamente credo al passaggio storico che stiamo vivendo in una relazione che parlava d'altro parlava della politica estera dell'Italia
E che a me piace invece riferire
Alla sfida che abbiamo davanti a noi
Lui diceva dobbiamo girare la storia su se stessa
Frustrando le visioni della storia
Caratteristiche della visione degli antichi
Di un eterno ritorno
Per dirla con i filosofi della storia inglesi e ancora Andreatta che parla per trovare una prospettiva Hui
Della storia progressiva in cui l'uomo può imparare dai suoi errori
Piuttosto che una storia attori di una condanna ciclica in cui la natura
Domina e i problemi rimangono sempre con noi
Ecco io credo che oggi ci troviamo di fronte un po'a questa scelta
Intendiamoci nella politica e nella storia queste due visioni si miscelano Sempre in una qualche misura difficile trovarle allo stato puro però io penso che noi dobbiamo scegliere se vivere questo passaggio in una prospettiva attori
L'eterno ritorno dell'identico oppure se viverla in una prospettiva whig l'apertura di una prospettiva nuova saper imparare dai nostri errori dai limiti della storia perché sta dietro di noi per aprire una strada diversa
Ora le relazioni che abbiamo sentito ieri ci hanno suggerito quanto profonde siano nella storia italiana e le radici del tentativo che stiamo compiendo e poi l'ultima quella di Salvatore Vassallo ci ha offerto una proposta forte di discontinuità nella forma partito
Che è una un aspetto decisivo per il rilancio della democrazia nel nostro Paese forse è mancato un tassello nella riflessione di ieri
Un tassello che ieri Michele Salvati ha in parte
Colmato in parte proposto nella relazione che è stata che è stata proposta alla nostra attenzione del Riformista
E cioè se noi vogliamo che questa strada che che stiamo aprendo davanti a noi sia una strada che ci porti lontano e che ci porti a dare quel contributo al Paese che il Paese ci chiede
Beh insomma noi dobbiamo se vogliamo essere all'altezza delle sfide del nostro tempo anche intervenire su noi stessi
Perché evidentemente la cassetta degli attrezzi che abbiamo avuto in questi anni per affrontare i problemi del Paese non è la cassetta degli attrezzi sufficiente ad affrontare i grandi problemi che il Paese si trova davanti a sé
Padoa Schioppa diceva qualche giorno fa spiegando come dire i limiti i riformisti della manovra finanziaria
Che il nostro Paese né bravo quando sa esprimere regia straordinarie quando si trova di fronte il baratro fa più fatica a dare il meglio di sé in nome del primato
Ecco il nostro partito quello che vogliamo costruire insieme deve riuscire a fare questo deve riuscire a mobilitare le risorse del Paese attorno ad una prospettiva nuova ad una prospettiva di innovazione
E noi sappiamo che le resistenze all'innovazione non sono solo fuori di noi ma sono anche dentro di noi e sono anche dentro le nostre storie e per questo serve
Fare nostra una prospettiva Wing della storia e non solo una prospettiva attori
Su questo c'è l'ultimo punto Point poi finisco il da la questione della del rapporto con l'Europa
La nostra storia che è una storia diversa da quella della maggior parte dei Paesi europei non ci consegna un grande partito socialista che abbiamo avuto e possa avere oggi quella funzione nazionale che altri Paesi che altri partiti socialisti negli altri paesi europei hanno avuto noi dobbiamo fare una cosa diversa
Però non possiamo farla in solitudine se vogliamo che sia davvero una cosa nuova non possiamo non imparare dalla storia di quel socialismo liberale impregnato anche di valori cristiani
E di presenza forte di credenti che è la grandezza del socialismo europeo allora il nostro rapporto non può essere un rapporto disciplinare organizzativo non dobbiamo discutere di questo in questo momento ma certo questa questo grande dibattito che ha attraversato l'Europa e che fa del socialismo liberale di oggi qualcosa di profondamente diverso
Da quello che noi abbiamo conosciuto nel passato non può non essere parte Dinoi
Nella discussione che c'è stata quest'estate che ci apporto ci ha portato anche alla dibattito di oggi
Ho più volte fatto riferimento ad uno scritto giovanile di Giuseppe Dossetti che un altro grande maestro antico che credo che debba essere presente in noi
Non non lo sto qui a ricordare se non per dire una cosa Dossetti considerava impossibile per i cattolici aderire ai partiti socialisti italiani nel mille novecentoquarantacinque
Ma diceva a se fossero come i partiti socialisti europei come diversa sarebbe la storia del nostro Paese
Allora non si tratta naturalmente oggi di chiudere un cerchio che era si è aperto nel quarantacinque ma certamente si tratta di fare del nostro dibattito non un dibattito introverso ma un dibattito che guardi alla grandezza dei processi che stanno avvenendo in Europa una grandezza alla quale bisogna che l'Italia torni a dare in primo piano il suo contributo grazie
Grazie Tonini che peraltro è stato nel tempo previsto anzi ci ha fatto guadagnare qualcosa Paolo Gentiloni poi Giuliano Amato poi Alfredo Reichlin
Sì in una nell'ultima assemblea della Margherita
Con un po'di pessimismo
Io avevo usato una frase per fotografare Pauline passa la melina che c'era sul Partito democratico
Mi cito avevo detto del partito democratico
Si dice che non possiamo non farlo
E dunque non lo faremo io ho l'impressione a pelle che qui a Orvieto siamo entrati in una fase nuova
Mi pare che il fatto stesso
Di aver immaginato la possibilità di tenere nella prima parte del del dell'anno prossimo in contemporanea ai congressi dei DS e della Margherita
Abbia fatto passare la nostra discussione da una fase un po'virtuale
A una fase più più reale
Naturalmente solo l'inizio ma è un inizio secondo me
E guardandoci intorno
Almeno la mia impressione che con le persone che sono in questa sala che troviamo seduti accanto a noi in fondo non possiamo è ovvio che faremo un partito insieme
Il report che ha fatto adesso Antonello Soro del del gruppo due racchiude secondo me alcuni punti di Progetto di politica assolutamente condivisibili ma al tempo stesso credo sappiamo benissimo che sarà molto difficile
Io mi occupo solo di due o tre nodi due o tre difficoltà la prima mi è piaciuto molto Pietro Scoppola quando a partito ha parlato di partito amico ci ha proposto delle strane antinomie tra paura del futuro
Tra la solitudine e felicità
Sono parole che possono apparire come il segno di un'identità debole
Del del futuro Partito Democratico io penso il contrario
E non solo per diffidenza verso le identità troppo forti
Le identità che uccidono di cui parla Amartya Sen
Ma anche perché credo che abbiamo bisogno
Di convincerci della necessità di arrivare a delle identità plurale
Inedite naturalmente ma proprio per questo più più importanti più affascinanti più necessario
Nella costruzione di queste identità plurali certamente ci sono le identità maturate dalle tradizioni politiche
Dalle tradizioni del Novecento
Svolgeranno un ruolo avranno un ruolo importante purché ciascuno e cito qui Giuliano Amato
Sia disponibile a confondere la propria identità in una nuova identità plurale
Purché nessuno pensi di imporre la propria identità magari facendo leva su la collocazione internazionale
E purché aggiungo io si tenga a mente che tra le identità del Novecento quella che nel nostro dopoguerra è stata per definizione di identità molto minoritaria e quella che forse oggi è più preziosa
è più in grado di rispondere alle sfide del nuovo secolo
Parlo della cultura liberale non a caso quando Antonello prima parlava delle nostre parole chiave diceva al primo posto la libertà ma non è solo la parola libertà
L'identità liberale la cultura liberale che deve permeare l'identità plurale del partito democratico
Seconda questione molti pensano che dal punto di vista politico
Fare oggi l'operazione Partito Democratico sia rischioso
Che bisognerebbe piuttosto rafforzare la coalizione stabilizzare la coalizione la nostra alleanza
Che addirittura si rischi di destabilizzare più che di costruire
E noi per la verità abbiamo coltivato a lungo l'idea di fare della coalizione non di un partito il soggetto politico dell'Ulivo
Quando diciamo questo è un lavoro che va avanti da dieci anni diciamo una mezza verità certamente va avanti da dieci anni il simbolo l'idea generale dell'Ulivo ma noi peraltro per un certo periodo abbiamo coltivato un altro progetto quello che il soggetto dell'Ulivo fosse la coalizione oggi dobbiamo prendere atto che quella ipotesi
è tramontata sarebbe velleitaria e per questo parliamo di costruzione del partito democratico
Il consolidamento della coalizione attraverso il rassegnarci
A sopravvivere nei prossimi anni nel lungo periodo con due partiti di medie dimensioni un partito che è tra il dieci e il quindici per cento è un altro che tra il quindici e il venti per cento
Io penso che non abbia senso
La coalizione rischia di essere ogni giorno una coperta che essi rivela troppo stressa troppo stretta
E quindi anche di per uscire dallo stallo dall'impasse politica del sistema italiano
Io non credo che bisogna cercare soluzioni tipo grandi coalizioni che questa impasse questi stalli in realtà sublima no
Ma penso che il Partito Democratico Possa contribuire perfino a superare l'impasse certo ha bisogno anche di riforma della legge elettorale del nostro sistema politico
Almeno per due ragioni la prima è perché senz'altro sarebbe e sarà un magnete per intervenire nella crisi del centrodestra
Perché le fasce di elettori moderati che possono staccarsi dal centrodestra nella sua crisi non sono alla ricerca di contenitori per consanguinei
Ma sono alla ricerca di una leadership di una forza fondamentale che garantisca l'affidabilità della coalizione noi abbiamo provato molto spesso a cercare di attrarre questi voti attraverso offerte politiche omogenee a quelle che ci sono dall'altra parte abbiamo visto che non funziona
Funziona se grazie al partito democratico la guida la forza fondamentale di questa coalizione diventa credibile e affidabile anche per gli elettori delusi dall'altra parte poi perché senz'altro
La nascita del partito di democratico creerà effetti di sistema
E quindi produrrà o almeno potenzialmente può produrre cambiamenti anche dall'altra parte e contribuire in questo modo a scroccare l'impasse del sistema
Infine il percorso
E certamente noi dobbiamo stare attenti a che il percorso non si mangi l'obiettivo capita spesso in politica oltre che da una vita che il percorso
Si frega il traguardo che vogliamo raggiunge
Una cosa è certa la classe politica la classe il ceto politico dirigente che in questa sala comunque ne sarà protagonista
Da Romano Prodi a tutti noi che siamo in questa sala qui ci sono i protagonisti di questa operazione non c'è catarsi da primarie
Che tolga questa responsabilità la persone che sono dentro questa sa
Si farà se lo faremo noi
Penso che nel farlo dobbiamo tener conto di due obiettivi primo l'apertura di questo processo il coinvolgimento democratico secondo la tutela delle identità plurali di cui parlavo prima due obiettivi
Non abbiamo uno solo di questi obiettivi
Non esistono soluzioni semplici per tener conto di questi due obiettivi non basta dire una testa un voto
Una testa un voto il traguardo non può essere la premessa
Penso che noi possiamo mettere a disposizione l'esperienza nostra della Margherita che infonde un'esperienza utile perché durata cinque anni nel nella politica italiana e dentro questa sala
Penso che sia stato un esperienza contraddittoria di successo per quanto riguarda la tutela delle identità plurali
E la fusione tutto sommato anche se con mille problemi delle identità di molto minore successo per quanto riguarda l'apertura forse aveva anche meno ambizioni ma certamente da quel punto di vista l'esperienza non è stata altrettanto positiva
Attenzione però
A me vanno bene le tappe di cui si parla
Che se noi non teniamo presenti questi due grandi obiettivi nel percorso che abbiamo davanti noi rischiamo di nona vere il coraggio sufficiente di cambiare tutti noi che è l'unica condizione per poter veramente fare L'Unità
Io non mento
Poi Alfredo Reichlin poi Sandra Bonsanti
Poi più Luigi Castagnetti
Già da ieri pomeriggio abbiamo sentito delle cose che cambiano il quadro
E sono impegnative
Ora in modo incerto si possono sempre studiare ma
Già i rapporti ascoltati stamattina sulle discussioni che in fondo valgono ancora di più
Al di là del loro valore delle relazioni iniziali perché non sono tre persone che si sono espresse attraverso questi rapporti sono tutti quelli che sono qua dentro e hanno messo in moto un percorso cioè io vorrei che questo fosse chiaro a tutti noi non si può in un posto come questo davanti a tanta gente davanti a tutti noi dire che faremmo un'Assemblea costituente
Tra la fine di del due mila sette e l'inizio del due mila otto cominciare a ipotizzare i modi in cui la costruiremo e poi non fare va e poi non fa
Credo che il discredito che ne verrebbe su di noi sarebbe molto peggio di quello che ne ricaveremo dai del dall'aver deciso dall'aver deciso di non far mai un partito democratico
Vorrei soffermarmi un momento su questo punto credere che qui siamo fra di noi ma fuori c'è un paese c'è un paese che è sempre in ebollizione
E c'è un Paese nel quale le emozioni tendono molto spesso a prevalere sulla ragione e sulla razionalità sul pipa
Ed è davanti a quel paese che il senso dell'Unire sì no ostro e oggi Titerno esso e più essenziale è ancora se volete del senso dell'Unire sì che tante volte è stato predicato in passato vedete noi lo sappiamo tutti
è una nostra tradizione storica quella di affrontare i grandi momenti di cambiamento piuttosto consci sessioni che qui che non con l'unificazione
Abbiamo sempre fatto così e le scissioni sono sempre stata l'espressione del prevalere immonde molti di noi del bisogno delle certezze e delle vecchie identità
Davanti al rischiò di perdere qualcosa davanti all'incerti
E abbiamo pagato dei prezzi per questa propensione alla scissione
Il senso oggi di un cambiamento che diciamo di affrontare non dividendoci ma unendo sì
Un senso che tranquillizza che apre una prospettiva ma apre una prospettiva rispetto ad un no non implicare anzi che ripeto ancora peggio
Di quanto non fossero le scissioni passate perché dico questo per le ragioni che c'erano nelle relazioni di ieri
Quando io vengo dalla famiglia politica che ha la tradizione di scissioni più elevata
Quindi voglio dire
Ne sono abbastanza
Ma qual era il senso negativo della scissione era c'è un noi sociale
Una base sociale che di per sé il sarebbe unità e non voi le sue rappresentanze politiche ci dividiamo indebolendo la e quindi la scissione indebolita uniti si vince uniti si vince voleva dire che il soggetto sociale era presupposto e che noi che lo dovevamo rappresentare politicamente dividendo cime indebolì palmo la possibilità di azione
Bene oggi non è più così
Oggi il soggetto sociale non è più presupposto
Oggi un sì significa concorrere attenere insieme un tessuto sociale che chiamiamo così macchie sociale ma non è tessuto
Che tocca a noi fare diventare tessuto Scoppola ha avuto la gentilezza di citare una cosa che ho scritto e l'ho scritta ripetutamente di cui sono profondamente convinto che la grande sfida delle democrazie del nostro tempo non è quella di dare una rappresentanza blocchi sociali che la società ha esprimere ma è quella di ottenne Erei attraverso la politica alla stesura di fili che tengano insieme identità diverse che sono venute crescendo perché tendono ad andare ciascuna per conto suo questo è il tema del nostro tempo identità che sono fuoriuscite nei loro particolarismi e nelle loro specificità da blocchi sociali preesistenti identità che si sono venute aggiungendo perché sono nuovi
Oggi abbiamo migliaia e migliaia di persone che vivono in Italia che non fanno parte della comunità italiana originaria
Sono identità che si sono avvenute aggiungendo e noi abbiamo il problema di governare questo insieme
Ci sono delle identità che sono fuoriuscite dai confini nazionali
Noi guardiamo di impresa si italiane parliamo di impresa e francesi ma quante di queste imprese hanno delle proprietà che si sono venute disperdendo nel mondo
La ricchezza finanziaria che è la fonte della ricchezza oggi dove a chi appartiene a quale identità nazionale appartiene
Io queste cose non le ho imparate dall'ENI in le ho imparate facendo antitrust
E attraverso l'Antitrust e mi sono accorto che l'economia è uscita dai miei confini nazionali che io ora la sto inseguendo che buona parte dei soggetti economici sono aldilà
Delle identità preesistenti ora tutto questo viene percepito noi coi nostri piccoli partiti
Che cosa siamo davanti a tutto questo che speranze possiamo
Uscita e Arezzo in questi tanti ciascuno legato alla sua identità ma tutti i bisognosi di un insieme di un percorso di un qualcosa verso il quale orientarsi
Stiamo molto attenti se noi non dimostriamo la capacità di tritare tessuto noi cadiamo nel discredito
Noi perdiamo consenso noi possiamo rivivere una stagione che per ragioni diverse finirà per somigliare a quella dei primi anni Novanta di questo dobbiamo renderci conto ci sono dei sondaggi che noi leggiamo e poi li archiviamo perché tanto non servono a definire i rapporti di forza tra i partiti esistenti ma c'è un dato
Dei sondaggi sul quale noi non dovremmo dormire
Il dato che dice che le Iss di attori
Più popolari nell'Insiel vedi questa società più pur pluralità Zatta divisa e frammentata sono il capo dello Stato dell'arma dei carabinieri
E i soggetti gli attori in meno apprezzati fra tutti sono i partiti politici
Allora questo lo leggiamo in archiviamo poi andiamo a vedere quanta il consenso di Forza Italia quanto quello di Alleanza nazionale quanto quello dei DS quanto quello della Margherita
E distorce e distorto quel risultato lui quel tipo di sondaggio ma significa qualcosa
Significa che c'è una propensione ad accreditare con loro nei quali si identifica un'azione per il bene comune
Per il bene comune per una rappresentanza più generale
Mentre i partiti sono visti come quelli che parlano parlano parlano ma poi non sono capaci
Di rappresentare un interesse generale
Questo significato c'è anche se paradossalmente tutti si affidano ai partiti perché votano per l'uno per l'altro il partecipano attivamente alle elezioni ma noi di questo dobbiamo essere consapevoli che dobbiamo essere in grado di vincere quel gap che dobbiamo appunto dare un senso e da dare un senso a dare un senso devono servire i nostri patrimoni culturali
Ma devono servire i nostri patrimoni culturali attraverso i quali guardare i problemi di questo secolo e non continuare a farci rimbalzare le rispettive identità
Così come si sono costruite nel secolo precedente
Permettetemi di dire appunto che dobbiamo scoprire tutti
Che c'è un'economia che ha superato lo stato e che il problema vero delle nostre economie non è quello di dare spazio all'iniziativa privata
Non cerchiamo fra Dinoi di differenziarsi
A il a seconda di chi è dirigista e di chi è favorevole all'iniziativa privata questo minima un dibattito del secolo scorso
Quale iniziativa privata bisogna che sia che abbia i soldi per funzionare che sia produttiva che possa produrre lavoro non c'è stato che la possano sostituire oggi lo statalismo
è una cosa che non ha più alcun senso comune
Il problema gigantesco che abbiamo davanti e come fare in modo che questo enorme capitale finanziario che gira per il mondo immani le più diverse vada a finanziare le attività produttive
Vada a produrre lavoro vada a produrre lavoro che è remunerato
Ce ne accorgiamo non ce ne accorgiamo che ormai per essere competitive buona parte delle interattività economiche dei nostri stessi paesi si stanno sommergendo nell'economia nera
Che c'è una somiglianza crescente tra economie sottosviluppate economie sviluppate da questo punto di vista
Ce ne siamo accorti lo ha detto Goldman Sachs non lo ha detto l'estrema sinistra
Che i salari nei nostri paesi sono andati drammaticamente verso il basso
Contribuendo ad una crescita abnorme di profitti finanziari a danno dei lavoratori produttivi a danno delle imprese produttive
Allora cerchiamo nel nostro patrimonio risposte a queste domande
E lo dobbiamo cercare tutti oggi può capitare che uno si mette a scioperare contro la propria impresa ma non ha più il padrone
Perché il padrone dei mezzi di quella impresa non è lì è ovunque sono milioni di risparmiatori rappresentati dai fondi istituzionali
Difficile concepire la vecchia lotta di classe in questo contesto
Come minimo Baggio ornata
Da mio un altro minuto per
Un altro paio di punti che sono fondamentali per capire come possiamo stare insieme
Ma si può in società nelle quali le religioni hanno un peso crescente e il tessuto in queste società si riesce a costruirlo soltanto con un dialogo tra queste religioni che le porti a riscoprire i loro punti comuni continuare a sostenere che l'ha ricco è lo Stato che esclude la religione dal dibattito pubblico
Questo non ha più senso comune e come fare la lotta di classe contro un padrone che non c'è
Caso mai casomai
Ci sono delle cose che dobbiamo saper ripetere casomai in prosa in presenza del diffondersi di scuole coraniche
Affidate ad insegnanti i cui rapporti con il fondamentalismo noi ancora non siamo in grado di controllare qualcuno dovrà ripensare la propria predilezione per la scuola privata
E riscoprire il grande valore della scuola pubblica come unica possibile fucina di integrazione anche tra le religioni
E toccherà a tutti no
E vado per flash perché ho già superato il punto io questo l'ho scritto e lo ridico
Capire che tra le ragioni del fallimento del referendum sulla fecondazione assistita aldilà del merito della questione
C'era la percezione diffusa tra gli italiani
Che c'è e giustamente è stato ricordato un limite Accio che noi possiamo fare manipolando noi stessi
Resto tutti lo dobbiamo accettare
Chi è al al di là della questione di quel referendum ma chi era dentro quella referente
E non esiste cultura laica
Non esiste etica laica
Che possano essere fondata sulla il Boris dell'onnipotenza dell'uomo non Eric conoscere necessariamente Dio
Riconoscere i limiti dell'uomo accettare che nessuno di noi onnipotente
E un'ultima cosa e poi ho finito ovviamente unire le dissi andare anche al di là del ditta
Non si fa politica economica non si fa politica della pace non si fa dialogo tra le religioni se non abbiamo attori istituzionali attori politici di dimensione più ampia per parte mia
Ho già chiesto che superate le elezioni di novembre negli Stati Uniti e superato il congresso del più del Partito socialista europeo anzi già all'interno di quel congresso
Sì costruisca un'alleanza strategica tra i democratici americani
E i i socialisti socialdemocratici europei che generi un'alleanza democratica progressista perché io lo so che i democratici non accetteranno mai il nome socialista
Ma a me interessa la mia storia non il mio nome
A me interessa che i geni della mia famiglia che è una grande famiglia del Novecento an treno quale che ne sia il nome nella storia e nella politica del del ventunesimo secolo
Liberiamoci da quelli stupidi problemi del con quale nome di partito dovremo morire
Qui davvero ha ragione passando avremo ragione di essere soddisfatti quando arriverà quel giorno se avremo costruito ponti e abbattuto muri di questo c'è bisogno domani
Avvocato
Infatti proprio per poi anche se io spero percorre riportarlo ritrovare
Ci siamo dati Alfredo Reichlin poi Franco Bonfante Gasparri
Bassolino Dario Franceschini
Non parlerò tanto tempo come Giuliano Amato
Chi vi parla
Viene dal mondo del socialismo
Dal movimento operare
Cioè da un movimento storico che ha dominato il Novecento
Chiarimenti alimentato lotte passioni sacrifici speranze
In milioni di donne e di uomini
Che ha conosciuto tre agenti e gloria
E che di fatto contribuito a
Incivile
Ma detto questo e proprio per questo
Proprio perché non vengo da un partito come tante
Ma da qualcosa che ha fatto storia
Non posso non pormi un interrogativo
Che è questo
Siamo entrati oppure no in una nuova storia
Io credo di sì
E non sto a dirlo
La più grande trasformazione del mondo non solo come insieme dei poteri e degli Stati ma come rapporto millenario tra l'uomo e la natura un limite è stato
Gli effetti sconvolgenti
Di quel processo di affermazione di sé e degli individui anche nei paesi della miseria
E al tempo stesso la crisi delle culture
Di tutte le culture
Non più in grado di dare senso
Di elaborare significati
E quindi di tenere insieme le società Roma
Insomma le cose dette molto meglio Camiglieri
Da Scoppola e da quel
Il mondo quindi ecco alla conclusione non è più leggibile se restiamo dentro i vecchi confini
Di quello che fu il pensiero politico delle sinistre storie
Questo ci dicono le cose
Ma a ben vedere le cose ci dicono anche
Che se nostro futuro è affidato alla capacità di governare il mondo
Il problema cruciale
Torna ad essere la poco s'
Il potere della
La fine della sua sottomissione alle pure logiche del mercato la storia di questi anni
Questo drammatico divario tra il cosmopolitismo dell'economia
Giuliano Amato mi ha preceduto
Questo
E il piccolo cabotaggio di una politica localistici
Incapace di garantire la libertà uomini di decidere del loro destino
A me sembra questa la Regione compie
Per cui il riformismo e Libertà
Tornano ad essere tu
E credo chi anche in Occidente si riapre un grande problema di riforme
Qualcosa di simile a quando molti decenni fa il riformismo impose al capitalismo industriale un compromesso democrat
Non vogliamo ragionare così
Ci spaventa l'espressione riformare il capitalismo benissimo si sappia allora
Che la democrazia occidentale dopo il ridimensionamento dei poteri e dei diritti nazionali cittadinanza
Benissimo
Il problema dei problemi
E quello di dare all'Italia una nuova prospettiva di sviluppo
E se noi non stiamo attenti a tutto questo il sistema così sistema politico così com'è non regge
O la politica esprimano nove egemonia
Oppure a di comanderà come in parte già piene altri poteri
Conosce personali carismatici quali tendono a ridurre la democrazia italiana a una caricatura
Il populismo
Finalmente però questa è la novità si è aperta una nuova prospettiva
La questione che io voglio sollevare in questo mio intervento breve è un su
Io credo e spero ne sono sicuro
E le forze principali che con Prodi hanno preso in mano la situazione sono consapevoli
Dell'estrema gravità della sfida che è stata
Perché se non c'è questa consapevolezza e non c'era abbastanza
Cioè l'eccezionalità della crisi
I partiti non si inventa
Non basta
Il problema dei problemi che è quello di dare all'Italia una nuova prospettiva di sviluppo partendo dal fatto per il suo futuro come nazione dipende dalla capacità di ricollocarsi sulla scena europea e mondiale prima finire ai margini
Io penso Jerome poco voglio farla ma non
Perché se questo compito venisse l'uso
Si ripeterebbe la tragica storia del sedici
Allora si trattava di colmare la distanza tra le piccole risorse signorie italiane
E la formazione in Europa dei grandi Stati nazionali moderni fallì
Così come fallire Moggi
Se l'Italia
A fronte di un mondo investito dal più grandi trasformazioni della storia restasse così come
Un Paese seduto profondamente diviso
Che non fa figli non crea non investe non scommette sui giovani sulla conoscenza
Inchiodato a difendere
Le rendite che suo vecchio mondo di incorporazione
Ci è chiaro che non si tratta di un problema economico
Che alla fin fine si risolve affidando al mercato solo alla politica la grande politica può affrontare questo compito
Come del resto nella storia d'Italia è già accaduto
La svolta del mille novecentouno in cui si parlava con Andreatta
Il patto non scritto tra Giolitti e Turati il suffragio universale maschile il riconoscimento dei sindacati d'Italia si modernizzò entrò tra le potenze che contano
Oppure quarantacinque le rovine della guerra i Paesi in miseria lo stato distrutto
Ma ciò che consentì il miracolo della ricostruzione full apolitici
La grande politica l'unità nazionale
La democrazia che si organizza in grandi partiti e consente alle masse popolari agli esclusi di farsi sta
Questa è Napoli
Così io oggi tutto chiedo una grande forza nazionale
Una grande forza nazionale capace di affrontare la questione italiana quindi una volta dirigente dotata anche di autorità morale
Come visione politica storicamente fondata un'idea della nuova Italia ma tutto ci dice che l'attuale sistema politico così come è frammentato non è in grado di sorreggere questa difficile operazione
Non si tratta di
Si tratta di cultura politica
Si tratta di ricordarsi
Sono d'accordo con Giuliano che l'identità di un partito non è l'ideologia
Nella funzione reale che svolge nella storia
Non è facile ho finito
Non è facile se guardo a questo coacervo di interessi di piccoli grandi corpo agriturismi che emergono anche dalla finanziaria
In un Paese dove il divario tra Nord e Sud sta diventando abissale
E dove la grande stampa non si vergogna a dare voce al più sfacciato induismo Società
Altro che
La goliardica del manifesto anche i ricchi piangano
Troppi non hanno forse capito che la risposta più avanzate portare sulla scena italiana un nuovo protagonista
Partito nazionale io lo chiamo così
Il quale rappresenti un'Italia più giusta più unita sulla scena europea
Io credo che su questi temi
Che bisogna lavorare
Capisco disagi perplessità
Qualcuno ha parlato di un'aria finito un'area vasta del cattolicesimo democratico
Per quale
Rifiuta un approdo per vivo e subalterno in un partito sostanzialmente socialmente
Non si tratta di questo perché pur
Capisco però altrettanti i timori di quel vasto mondo che la sinistra italiana
Timori che non riguardano solo la difesa di un passato ma la ragione stessa per cui sia di sinistra
Che è quella di credere che è possibile giusto lottare per un mondo nuovo
Queste preoccupazioni
C'è
La sola che mi sembra
Il partito democratico
Può essere un approdo decisivo per la politica italiana solo se sarà un partito davvero nuovo
Dice Scoppola una reale
Perché
Perché si pone problemi affronta sfide così diverse da quelle su cui si modellano e si combatterono tra loro le grandi forze politiche del passato
Da motivare le ragioni di un nuovo riformismo
E di un nuovo processo unitario di questo stiamo
Di una svolta
Rispetto alla vecchia storia non di rimettere insieme i cocci di ciò che resta della DC
Piccini
Stiamo parlando delle ragioni storiche di una nuova unità il punto quindi è questo
Non stiamo cercando di tenere insieme un mondo di sconfitti e di pentiti io non sono
E dai nuovi compiti che ci sfidano che bisogna partire
Perché questo è il punto
E la loro natura nuova che consente a me di non rinunciare affatto l'idea che nel futuro si presenterà un bisogno di socializzazione e al tempo stesso Scoppola di concepire un soggetto unitario del riformismo come espressione di un nuovo umanesimo
E quindi come il luogo dove le ragioni della e cinismo
Convivono con quell'aspirazioni etiche e religiose
Che rappresentano credo la Regione fondamentale
Per spendere in politica nome di credente
Altra forza
E un invito per cortesia mantenersi nel tempo ci siamo dati grazie
Cari amici
Se oggi Libertà e Giustizia e qui con voi
Ringrazio Romano Prodi e i partiti promotori per questa possibilità di rivolgervi alcune nostre riflessioni lo dobbiamo prima di tutto alla nostra storia
Quella di un'associazione nata quattro anni fa da un gruppo di garante fondatori che scrissero nel nostro manifesto libertà e Giustizia non è un partito non vuole diventarlo e non punta a sostituire i partiti
Ma vuole dare un senso positivo l'insoddisfazione che cresce verso la politica trasformandola in partecipazione proposta
Libertà e giustizia vuole essere l'anello mancante fra i migliori fermenti della società e lo spazio ufficiale della politica
E nessuno di noi vi assicuro ha mai pensato di contrapporre una società civile a una politica incivile
Lungi da noi anzi chi ci ha seguito in questi anni e della difficile opposizione a Berlusconi
Chi ci ha seguito
Nella strada dell'Ulivo e della formazione dell'attuale maggioranza sa bene che a leggi ha sempre soltanto lavorato
Proprio nel tentativo di creare una sponda al difficoltà dei partiti di rafforzare quel legame spesso troppo esile fra cittadini e politica
Di unire e spronare di chiedere chiarezza di proporre soluzioni e di guardare avanti sapendo che nel passato non c'è mai stata un'Italia politica misera
E una cittadinanza nobile ma miseria e nobiltà ben distribuite in una terra comune in cerca di un comune destino
Insieme abbiamo denunciato devastante cumulo di anomalie della scorsa legislatura insieme abbiamo attraversato quella fase della nostra democrazia in cui si pensò di poter stravolgere cancellare la nostra Costituzione fin dai suoi principi fondanti a colpi di maggioranza e insieme quella riforma l'abbiamo sconfitta
Mi piacerebbe che questo ruolo svolto da centinaia di associazioni
Insieme ai sindacati e ai partiti sotto la guida del presidente Scalfaro venisse riconosciuto LG è stata in prima fila chiedere a Prodi
Prodi penso che se lo ricordi di tornare al più presto in Italia ad assumere la guida di quella gente che voleva vincere le elezioni
E mandare a casa il governo Berlusconi ha lavorato per il successo delle primarie e per quello delle Politiche con dibattiti incontri nelle grandi città e in quella provincia
Dove la nostra associazione di idee di informazione mobilitazione abbiamo coltivato il sogno e la speranza di un partito democratico
Che mettesse insieme la parte migliore della politica
Chi vuole innovare con riforme che si anch'siano anche lungimiranti e non soltanto riforme magari addirittura puri e semplici ritorni al passato abbiamo semplicemente fatto il nostro dovere
Il partito democratico che libertà e giustizia si augura possa cominciare a nascere qui ad Orvieto è un grande Progetto moderno che alla sua ragione d'essere
Non in uno stato di necessità della serie altrimenti le prossime elezioni non le vinciamo
Ma nella precisa volontà di superare divisioni oggi anacronistica volte al passato in una continua ricerca di ciò che unisce e non la maniacale rivendicazione di ciò che divide
è un partito che non nasce dalla fusione dei vertici di DS e Margherita e soprattutto non è una federazione questo partito ha radici antiche
Viene a mio avviso dalla Prima Repubblica viene da Moro e Berlinguer e Ugo la Malfa
Viene da una cultura democratica che ci permise di riconoscere subito e Romano Prodi nel novantacinque novantasei il leader dello schieramento c'era già questa cultura
Ricorda una domenica di settembre del novantacinque
Assai diano un posto magico di quegli anni Prodi che festeggiava con noi i cinquant'anni di don Ciotti nel luogo in cui qualche mese prima Giuseppe Dossetti aveva parlato di giustizia e Costituzione
E allora siccome avente una storia antica tocca a voi promuoverne una nuova siccome avente radici antiche
Dovete essere voi traghettatori verso il futuro ma voglio citare un monito efficace pronunciato da Virginio Rognoni qualche giorno fa a Milano
Se ci appare Biki amo alle nostre radici noi le e si chiamo venite veniamo da lontano e dobbiamo sbarcare in un continente nuovo è l'alta e la terra è un'altra è quella del mondo di domani
Per questo la legge è convinta che il Partito Democratico riuscirà soltanto se saprete mettere in comune ciò che vi unisce e in questo crogiuolo politico-culturale trovare la linfa per le idee guida di governi e dei comportamenti
A Roma come nella realtà Aldo locali dove oggi purtroppo si continua a litigare in maniera vergognosa in nome della ricerca ossessiva divisi di visibilità e di posti di potere
Solo dopo questo mescolamento questo fondersi di conto di culture ognuno potrà liberamente scegliere un luogo della memoria un luogo dove tramandare rinverdire le proprie radici l'origine dei suoi ideali il partito democratico nascerà dai punti di forza non da una somma di debolezze
Solo così credo sarà possibile un nuovo incontro con quel popolo delle primarie
Molto invocato ma vi assicuro oggi io temo anche abbastanza disperso non ha trovato altre case è un popolo che non tradisce
Ma è deluso da cosa
Qui dovrebbe seguire un'analisi severa dei casi in cui si è sentito abbandonato in cui ha scoperto diversità fra ciò che era stata la promessa e ciò che è stato mantenuto
Ma io credo che voi siate ancora in tempo a rimettere la barra al centro
Se farete una buona legge sul conflitto di interessi una legge elettorale che restituisca ai cittadini il potere di eleggere i loro rappresentanti se cancellerebbe la Gasparri se metterebbe in sicurezza la costituzione riformando l'articolo centotrentotto
Se rimettere tregua astri della riforma Castelli e garantirebbe il funzionamento della giustizia sul territorio
In politica e un week end is a Long Time diceva che ero Wilson in una sintesi così frequentemente citata da Dahrendorf
Un tempo lunghissimo è trascorso dall'ottobre del due mila cinque
Quel popolo ha bisogno di essere riconquistato ha bisogno di un contatto assiduo non saltuario interessato ha bisogno di sentirsi cittadino a tutti gli effetti e non solo portatore di voti
Non è un elemento residuale un cittadino a cui si offre un'eventuale strapuntino
Come si evince dalla relazione di Vassallo che mi è piaciuta ma adoprato quell'aggettivo condivisibile in tante parti ma non appunto sul ruolo eventuale delle associazioni e non sulla proposta di un presidente unico padrone del Governo e del grande partito senza che vi siano contrappesi adeguati siamo diventati esigenti e indispensabili non sui posti di potere ma sulle occasioni di partecipazione
Già da alcuni mesi circoli di Libertà e Giustizia da nord a sud organizzano incontri con gli iscritti di DS e Margherita
Sul futuro Partito Democratico
Se pensate che queste impressioni queste idee di libertà e giustizia in gran parte condivise
Dalle altre associazioni che con noi hanno prodotto i due documenti di cui vi ha parlato ce l'hai con i quali continueremo a trovare occasioni di incontro e a lavorare sono anche le vostre
Se pensate che questo anello mancante abbia finalmente individuato riferimenti certi e saldi in grado di collegare le due sponde anche noi sentiremo di essere serviti a qualcosa e di non aver lavorato invano e continueremo ad offrire senza nulla chiedere l'impegno e la fiducia dissente grazie
Castagnetti o un quadro degli interventi successivi Antonio Bassolino Dario Franceschini Giulio Santagata Anna Finocchiaro Ciriaco De Mita più Luigi Bersani Giovanni Guzzetta Giuseppe Fioroni Barbara Pollastrini queste
Per la mattinata spero
Ringrazio anch'io Romano Prodi per avere scelto questi tre relatori che ieri se hanno dato il senso della grandezza il senso dell'operazione straordinaria che stiamo facendo un'operazione che ha davvero una valenza storica abbiamo appena sentito l'intervento
Di Reichlin che mi ha sottolineato i connotati e non ha precedenti in Europa il rischio che correvamo fino a qualche tempo fa e che il dibattito sul partito democratico
Rischiasse una deriva alla deriva dalla banalizzazione insomma non si può non farlo a questo punto come si fa e invece il senso della grandezza di quest'operazione ieri emerso in modo netto somma
Insomma un'operazione che vede insieme che mette insieme nello stesso partito
Oltre ai nuovi cittadini che sono nati dalla stagione
Post-ideologica anche gli eredi di storie che vengono da lontano come abbiamo già sentito questa mattina e che sono stato allungo contrapposte
Voglio un attimo riprendere una osservazione in particolare la riprendo tal quale dal testo di Scoppola
In ordine alla necessità di affrontare all'interno di questo obiettivo di mettere assieme tutti e di creare delle sintesi nuove la questione dell'inserimento dell'integrazione anche della cultura cattolico democratico che ieri cotta cattolico democratica che ieri è stata è stata affermata in modo netto
Io condivido quello che ha detto Scoppola che in Italia non si può replicare
La situazione che si è realizzata in Francia esattamente per le ragioni che ha detto lui
Per la forza maggiore del nel nostro Paese della tradizione cattolico democratico per la debolezza della tradizione socialdemocratica e per il peso dell'eredità comunista nella nostra storia
Questo è una realtà con cui dobbiamo fare i conti e la preoccupazione a cui Luigi ha invitato a prestare attenzione quella di non mettere la Chiesa italiana nella condizione in un qualche modo di una deriva a destra di una come dire di una di una deriva a destra poiché ci piaccia o non ci piaccia l'Italia e geograficamente fatta così e la Chiesa italiana a questo ruolo e a questo peso
E quando Scoppola dice che è stato più difficile che in altri Paesi per la Chiesa italiana per la biografia della democrazia italiana
A adattarsi ad un sistema di potere bipolare evitiamo di favorire l'influsso verso destra di questa chiesa dice a un obiettivo che il partito democratico non può non aveva un riflusso verso destra con quello che può conseguire per la capacità di influenza delle direzione dell'associazionismo del sindacalismo come si dice di tendenza e le conseguenze sullo scenario politico
Non si tratta vorrei dire a Giorgio Tonini di discutere della compatibilità fra l'essere cristiani e l'essere socialiste
Questo problema per me non esiste la compatibilità c'è in maniera assoluta non la mette in discussione semmai è la questione la questione con cui dobbiamo fare i conti e quella della rilevanza
Cioè del riconoscimento del riconoscimento di questa proibizione culturale
Il problema è quello del riconoscimento della necessità della ricerca di una nuova cultura umanistica come è emerso dell'intervento di Giuliano Amato questa mattina questi sono problemi che a mio avviso sono ineludibili mi riferisco Giuliano Amato perché lo ha fatto in maniera eccellente mi riconosco totalmente ho qualche riserva sulla relazione di Vassallo
Non perché non la condivido come obiettivo credo che sia un ottimo punto di approdo l'ho detto ieri pomeriggio nel gruppo di lavoro
Credo però che sia difficile applicare immediatamente quel modello non perché è troppo innovativo perché abbiamo bisogno
Di molta innovazione se vogliamo fare un partito nuovo e non un nuovo partito come diciamo ma perché è a mio avviso e troppo sottovalutando i punti di partenza la realtà e in politica non si può mai prescindere dalla realtà per quella che sono sicuramente d'accordo con Vassallo quando dice che il problema del Partito Democratico è quello di favorire la leadership forti e contendibili appunto questo il problema delle democrazie del moderne la contendibilità delle leadership ma mi pare che in quel modello non ci siano delle i contrappesi ha detto adesso Sandra Bonsanti la condizione della contendibilità e neppure la correzione nel documento finale che qui ha letto Migliavacca condivido tutti e tre i documenti di di di di di Soro
Di Migliavacca e di Babi ma non basta a garantire un diritto di tribuna alle minoranze per garantire il costruire il presupposto della contendibilità delle leadership se poi le leadership sono in grado di di che cosa di formare le liste corte cioè senza possibilità di scelta le liste chiuse che vengono presentate nelle primarie se poi le leadership sono delle condizioni di nominare gli organi che sono referenti e quindi ormai insomma ecco c'è questo tipo di deriva in tutti i partiti nella democrazia e allora il problema della contendibilità delle leadership è un problema che deve essere affrontato così come il tema del pluralismo culturale sono d'accordo non si devono fare le correnti e però non basta affermare che la come dire il pluralismo culturale garantito dalla sintesi perché la sintesi anche queste un obiettivo non è un punto di partenza
Non possiamo dire che che c'è un punto di partenza che vede già sintetizzate le tradizioni culturali a cui noi abbiamo fatto riferimento ma la questione su cui mi soffermo un minuto
è questa del un voto una testa un voto ieri ho creato qualche problema e un po'di discussione nel gruppo di di lavoro perché ho citato un intervento che è a Varese due settimane fa ha fatto un manager che è stato un protagonista di una fusione ma John Venture fra due industrie del settore aeronautico un manager di successo che ha potuto descrivere la ragione del successo non sono molte le joint ventures che riescono sotto questo profilo e diceva sostanzialmente perché noi abbiamo seguito questi Ste
Primo all'inizio abbiamo deciso che le azioni si pesa hanno le azioni delle due società non si contano
Secondo si mette in comune e ha cercato di applicarsi questo manager alla parallelismo possibile fra quello che avviene nel diritto societario e nell'esperienza concreta e quello che deve avvenire nella formazione del partito democratico
All'inizio le azioni si pesa no non si conto secondo si mette in comune il pensiero un pensiero strategico
Terzo si prende atto con convinzione della complementarietà dei prodotti e dei servizi dei mercati cioè dei soggetti che si mettono insieme
Quarto il top manager delle due aziende cioè dei gruppi dirigenti decide con convinzione profonda fiducia reciproca
Di fare il nuovo la nuova società il nuovo marchio le alleanze non si reggono se non c'è la fiducia la comprensione la convinzione reciproca
E poi si istituisse un gruppo guida un board coordinato guidato da un leader persuasivo più che carismatico
E poi si ridefinisce un sistema di offerte integrato di prodotti servizi siamo in un partito un programma che tenga conto dei punti di forza delle priorità delle sensibilità delle varie parti
E poi si lavora all'integrazione dei principali sistemi operativi si mette insieme la cassa
Si mettono insieme le risorse si mettono insieme le sezioni si mettono insieme i circoli si mettono insieme i database si mettono insieme i sistemi informativi si fa così a fare il partito a fare il partito democratico
E poi si seleziona un nuovo gruppo dirigente sulla base dei risultati e soprattutto sulle capacità di integrazione di fare squadra
E poi quando i primi risultati sono consistenti e c'è il nuovo gruppo dirigente unito e compatto
Da quel momento le azione si contano perché siamo davvero una cosa sola le azioni si contano e non si pesano i voti a quel momento si contano e non si pesano
Capisco che è un modello di questo genere può essere visto come una qualche diffidenza da quanti amano il la purezza del modello che è una sua suggestione e da quanti calcolo alla convenienza del modello che pure è una un dato di realtà
E pure io sono convinto che la crisi della democrazia ha a che fare proprio con la necessità di tenere conto di alcune derive ad alcuni ho appena fatto cenno
Non deve destare scandalo l'idea che all'inizio in una fase transitoria nella fase costituente si possa dire che i voti si pesa non e non si contano e del resto lo voglio dire agli amici di essere dei DS ha un qualche congresso fa a Firenze mi pare quasi vent'anni fa della loro pc o PDS non ricordo venne Petter Gross a raccontarvi che cosa stava succedendo nelle democrazie del mondo occidentali
A illustrarvi le caratteristiche della democrazia e le Società dei due terzi ed è la possibilità che nella società dei due terzi il metodo matematico della democrazia una testa un voto
Non possa non possa risolvere aiutarci a risolvere i problemi quelli che stamattina RAI fine Amato hanno detto se non è integrato da una regola etica
Annessione ASP più recentemente a di nuovo ripreso l'argomento dicendo che le democrazie moderne non riescono a parlare del futuro non riescono a parlare al futuro non riescono a farsi carico dei problemi del futuro se non si integrano di una di una regola che va oltre la regola matematica dell'one man Huambo
Nel senso che le democrazie per farsi carico di una responsabilità verso il futuro debbono integrarsi appunto con un'altra regola allora io voglio dire in termini transito nella fase costituente se vogliamo guardare in faccia la realtà noi dobbiamo tenere conto di questi delle difficoltà che dobbiamo affrontare in questo caso in aree in in politica cari amici lo sappiamo tutti bene che è la realtà non ammette salti l'obiettivo deve essere chiaro ma deve essere chiaro anche come superiamo gli ostacoli e le difficoltà grazie
Proprio sul
Questo nostro seminario si tiene pochi emessi da tre consecutive battaglie elettorali politiche nel Paese e al tempo stesso nel pieno della vostra nuova esperienza di governo
Dunque è importante
Vedere le ragioni di
Dei successi gli aspetti positivi
Di queste nostre prove
E al tempo stesso i limiti e i problemi di io ho risolto i che abbiamo davanti annoia
Io penso che noi abbiamo ottenuto tre significativi successi anche perché abbiamo saputo rispettare la diversa natura degli appuntamenti
Il nove il dieci di aprile per il governo del Paese
Lei amministrative valorizzando la peculiarità dei governi di locali
Lavoro originalità non schiacciando lei città su Roma
E il referendum perché abbiamo saputo rivolgerci anche a tanti elettori di centrodestra
Su un grande tema
Costituzionale
E ora si tratta di muoverci con coerenza
Dopo questi tre successi
Di andare avanti
Stando attenti io penso hanno un dare soprattutto del referendum una
Versione conservatrice
A non pensare che lo straordinario risultato che abbiamo ottenuto al referendum sia il fermare quello che deve essere invece il necessario completamento di una troppo lunga transizione italiana
E dunque l'importanza di una nuova legge elettorale e di riforme istituzionali in grado di completare un moderno bipolarismo nel Paese
Si tratta sono soprattutto di assegnare ad un Paese come il nostro un nuovo ruolo una diversa missione un traguardo più impegnativo
E c'è qui io penso il limite ancora irrisolto
Anche durante le campagne elettorali e ancora oggi prendo una frase di Scoppola
è mancata una chiamata al Paese
Ed io penso che questo sia il problema tuttora davanti annoia
Lo abbiamo in parte visto già in campagna elettorale
Lo vediamo ora in questi primi mesi di esperienza di governo in politica estera e della difesa stiamo riuscendo
A dare il il senso di questa nuova era rappresentanza nazionale di questa chiamata al Paese
E il primo agosto è di riuscire a farlo in tutti i campi appoggi davvero come una grande forza di interesse nazionale e qui soprattutto io credo il grande tema del partito democratico
Che il tema del partito democratico lo possiamo ben dire certamente per la recente storia che alle nostre spalle dice anni di esperienza
Ma possiamo e dobbiamo vederlo soprattutto per quello che attiene alla collocazione dell'Italia nell'Europa e nel mondo di oggi in un diverso contesto internazionale
Vedere il tema del partito democratico come la forza anche capace di fare i conti se ne è parlato Miro ieri e oggi nei rapporti tra nord e sud
Grande forza di Modena ormai di nuova unificazione
In un Paese che rischia al di là delle fallite secessioni istituzionali di divario incassi invece sempre di più nella via fa
E dunque guardando all'oggi al futuro che il Partito democratico ci appare sempre di più come una necessità per l'Italia come una necessità per il Paese
E noi dobbiamo andare avanti con responsabilità
Senza scorciatoie ma io voglio sottolinearlo ma anche con una necessaria determinazione
I tempi troppo lunghi e i tempi infiniti
Possono rischiare di compromettere un disegno di grande portato
Perciò dopo gli importanti passi in avanti che abbiamo fatto e tra questi il più importante io penso solo i gruppi unitari dell'Ulivo alla camera e al Senato ora noi dobbiamo essere in grado di fare
Il passo in avanti del partito di un grande partito proprio ora ci si può chiedere alcuni si chiedono
Proprio in questo momento quando governiamo e abbiamo già tanti problemi
Il partito democratico non rischia di disturbare l'azione di governo
Io penso che questo interrogativo a noi dobbiamo rispondere che a maggior ragione ora che governiamo c'è bisogno di una grande forza popolare
E c'è bisogno
Perché si tratta in un Paese come il nostro dico nell'aria e non soltanto dall'alto da dentro le istituzioni
Da Roma dalle Regioni dai Comuni ma si tratta per l'eredità che abbiamo sulle spalle e per i problemi di fronte a noi di governare anche molto dentro la società si tratta di riformare la Società per tanti aspetti oltre che dire riformare il Paese e dunque via governarlo dal basso questo può farlo soltanto una grande forza popolare
Capace di rappresentare in milioni di uomini chi vive nelle metropoli di oggi
Sa quanto sia difficile governarle e trasformarla sia essi ma giuste leggi aggiusti atti non vi è un nuovo radicamento di una grande forza popolare in quartieri a volte di duecento trecento mila abitanti senza la necessaria linfa politica e democratica io credo che significa qualche cosa
Che proprio chi da anni sta nelle istituzioni in Comuni e Regioni avverte la necessità di una grande forza democratica cioè proprio chi sta nelle istituzioni avverte il tema del partito
Di un grande partito democratico
Fatto dalle attuali forze DS Margherita altre forze
Sottolineo è un grande partito democratico perché in un Paese come l'Italia
Senza la fondamentale componente cattolico democratica non si costruisce una grande forza riformista di milioni di persone questa dell'Italia
Qui c'è la sua peculiarità rispetto ad altri paesi europei ed è da questo rapporto ed altre forze laiche liberali che pur non essere una grande forza da partiti attuali
E molto da giovani
Noi dobbiamo saperlo
Che non si sente o no e non vogliono diventare né i DS né Margherita & his delinea un percorso non lo sono oggi non lo vogliono diventare domani mentre fin da oggi sono pronti a essere i protagonisti di una nuova identità unitaria e questa è e concludo
La nostra responsabilità
Siamo qui ma dobbiamo anche muoverci nel profondo del Paese
Io penso che dopo il seminario dobbiamo dire cento appuntamenti aperti nel Paese
Per fare davvero il partito democratico è indispensabile anche video un movimento democratico il partito democratico Bossi si farà solo d'accordo nella misura in cui lo faremo noi
Ma sarà un grande partito nuovo anche le misure in cui oltre a noi saranno tanti e tanti diversi da noi che vorranno esserne soggetti e protagonisti soltanto così riusciamo davvero a dare una speranza a tanti giovani a alle nuove generazioni a creare una forza popolare capace di attrarre di attrarre in più direzioni l'Ulivo ci ha dimostrato
Che attraversi lista la più dei soliti adesso
E l'Ulivo si dimostra che possiamo attrarre verso il centro più della sola Marguerite ed io aggiungo che è un paese come il nostro una grande forza popolare può e deve porsi compito anche di spostare fasce di elettori dalla destra e dal centrodestra perché abbiamo grandi siti popolari
Che si spostano all'improvviso dal centro sinistra e dal centrodestra e un grande partito popolare
Dini e porsi anche il grande compito di rappresentare tanti che non hanno e che solo cresciuti in questi anni di cambiamento
E dia esasperazione delle diseguaglianza per questo dobbiamo muoverci l'invito all'ultima cosa che voglio dire anche io penso tutti quanti noi uso questo termine compiuti generosità
Ognuno di noi e tutti quanti assieme a
Compiuti generosità
Perché se ognuno di noi attaccato alla propria storia
E se ognuno di noi si pone il problema del non voleva essere del non voler diventare
è evidente che non scatta la scintilla necessaria e io trovo di grande significato che anche esponenti autorevoli di generazioni importanti
Di diverse forze che stanno qui si siano spinti nella direzione giusta nella direzione di unire uniti e uniti e in un Paese in cui dividere dividere dividere è stato al lungo una storia anche triste dobbiamo farlo assieme dobbiamo farlo con determinazione sapendo che per noi questo è un seminario per noi addetti ai lavori
Ma per tante persone per tanti direttore per tanti cittadini questo è molto più di un seminario tanti guardano a noi sapendo che un treno ma e CGIE domani vogliono sapere
La saggezza dei nostri passaggi delle stazioni e degli appuntamenti ma un treno parte
E a volte come succede un seminario può essere anche più importante di un congresso cerchiamo di essere all'altezza di queste aspettativa
Franceschini
Ma ci lamentiamo sempre
Delle nostre lentezze
E invece ascoltando il dibattito di questi ieri e di oggi
Mi chiedevo se un anno fa
Qualcuno ci avesse detto
Che oggi ci saremmo trovati con alle spalle la lista alle stelle politiche la costituzione dei gruppi unici dentro un dibattito in cui non discutiamo più se fare il partito ma stiamo discutendo come fare il partito a quale condizione farlo
In realtà credo che un'altra volta come capitato spesso in questi ultimi dodici tredici anni prima di faticosa transizione sia stata l'opinione pubblica spingerci più avanti di noi più avanti da classe dirigente è un'opinione pubblica che ci ha fatto in mezzo alle nostre complicazioni una domanda molto semplice più unita meno frammentazione nel centrosinistra la frammentazione che ci ha fatto e continua a farci tanto male una domanda semplice
Quell'opinione pubblica che ci guarda noi dei DS della Margherita e ci chiede ma perché siete divisi
Su cosa siete divisi e guardate una domanda a cui noi non siamo in grado di dare una risposta esistono molte differenze tra di noi ma so trasversale come giusto ventidue partite è un fattore di ricchezza
Fatichiamo talmente a dare una risposta che cerchiamo di trovare gli argomenti su cui è possibile di renderci diversi gli uni dagli altri la bioetica
Le famiglie europee su questo cerchiamo di costruire tardivamente delle delle diversità perché il partito democratico
Diamo una risposta molto semplice naturalmente se ne sono anche altre
Guardate la persona che è seduto di fianco a voi
E provate a chiedervi cosa mi divide da Luigi
Ciò che siamo stati nel passato
La storia che abbiamo alle spalle
Dove siamo stati nel passato o invece ciò che vogliamo fare per il futuro
Io credo che la risposta sia una risposta chiara e quella che la gente ha capito e basterebbe questo guardate
Basterebbe questo per
Dice di andare avanti
Naturalmente poi ci sono ragioni di prospettiva ma ci sono anche ragioni urgenti ragione del presente perché non c'è dubbio che la stabilità di questa collezione diciamo un po'l'aria un po'complicata un po'difficile
Passano attraverso il fatto che ci sia un'area non soltanto i gruppi parlamentari ma un'area politicamente molto forte in grado di costruire l'equilibrio dall'il baricentro la coalizione di fare le scelte ritrovare la sintesi poi ci sono sicuramente ragione di prospettive a cambiare il sistema politico italiano
Sistema lento un sistema impantanato naturalmente lo si scopre di più lo si dimentica quando si va alla polizia mi lo si riscopre quando si torna a governare ma non c'è dubbio che il sistema bicamerale i regolamenti
La composizione della coalizione la debolezza strutturale delle nostre
Delle nostre regole
In una situazione di questo tipo come si può dispiegare un'azione riformatrice vera quando si affannati dall'affrontare l'emergenza d'ogni giorno da costruire la sintesi giorno per giorno in fondo è quello dove motivo al di là del tipo di azione che voleva fare ma sono gli stessi ostacoli che ha incontrato Berlusconi con la sua collezione
Allora
In passato noi abbiamo pensato che la strada per risolvere questi problemi per molti anni forse riformare le istituzioni partire da lì non ci siamo riusciti quasi mai o mai
Pensando che dalla riforma delle istituzioni sarebbe arrivata come conseguenza del cambiamento naturale del sistema politico adeguato
Alla al cambiamento delle riforme credo che forse adesso abbiamo imboccato una strada diversa che è quella che ci può portare al traguardo
Partire dal cambio del sistema politico stabilizzare il sistema politico costruire un grande partito democratico da questa parte ha come conseguenza inevitabile che anche nell'altro schieramento
Dovranno costruire in modo speculare perché la nostra storia sono speculari con grande partito conservatore e forse da lì modernizzando il sistema politico poi potremo avere gli strumenti e la forza perché sarebbe la porta
Per rendere moderne anche le nostre istituzioni
E poi ragione di prospettiva
Perché sono un grande partito senza quella concorrenza interna quotidiana sulla ricerca del consenso della visibilità che anima così in modo insidioso la nostra collezione solo un grande partito può avere il coraggio della diversità di uscire dagli schemi di cambiare di affrontare temi nuovi liberandosi delle cose che ci portiamo briga morente dietro affrontando i temi di un Paese che ha bisogno uno straordinario bisogno di liberalizzazioni ma anche bisogno di ripensare la presenza del pubblico
Di non affidarsi soltanto al mercato come soluzione di tutti i mali dibattito di questi giorni concorrente proprietà pubblica delle reti è un dibattito che dobbiamo affrontare senza tabù
Perché è giusto che alcune cose restino
Guidate dal paese e abbiamo fatto anche delle cose in passato insomma
Non voglio essere lunga particolare parliamo delle autostrade
Sono servizio essenziale ma se io devo andare da Venezia
A Milano non posso scegliere con l'autostrada autostrada di che l'autostrada ci e dove la concorrenza
E allora reti e concorrenza libere liberalizzazione sulle dette un tema da affrontare
Un partito che dice sfidando sfidando le difficoltà della del del consenso che dice che vuole l'immigrazione nel nostro Paese
Che cerca un'immigrazione di qualità ritmica perché solo questo è il modo di rendere la nostra società più giovane più competitivo una società che invecchia che si sta in tigre endo quando guardiamo altri paesi
Che sono sempre più vicini sempre più concorrenti a noi leggevo recentemente in in in Turchia il settantacinque per cento e la popolazione sotto i venticinque anni
Ma come possiamo pensare di essere competitivi se non portiamo anche da noi in attesa che si inverte una tendenza demografica
Portare danno energie nuove intelligenze nuove prendere le nostre società un po'più vivaci un po'più vive e da questo punto di vista anche qui cambiare quando noi diciamo teniamo i ragazzi in Italia teniamo i nostri cervelli d'Italia
Ma cosa volete che è un giovane che oggi si sente figlio del mondo
E che ha voglia andare a lavorare a studiare cambiare lavoro cambiare Paese noi ci sforziamo di trattenerlo qua ma non ha più senso rovesciare la prospettiva e cercare di attrarre qua giovani intelligenze di altri paesi
Che vengano da noi e che si poi tornano nei loro paesi d'origine diventano classe dirigente se restano qua e si legano al nostro Paese in cui sono stati e se restano qua cilindro più competitive da questo punto di vista credo che una delle priorità
Su cui lavorare subito sia la legge Amato perché quella costruisce la legge sulla sulle Aimi cambiare le regole dell'immigrazione costruisce le regole necessarie per imboccare questa strada
Un partito che capisce i cambiamenti che sono sotto la crosta della nostra società non si vedono perché siamo tutti travolti dalle regole che ci impone il consumo e che ci impone il mercato ma una società in cui modellisti si sociali individuali stanno cambiando per molti anni da decenni il parametro per valutare il benessere per valutare la richiesta è stato il possesso di beni materiali tutti siamo stati bombardati da questo la mia misura del mio benessere la quantità di beni che possiedo di denaro e di beni che possiedo
Sta cambiando molto
Sta cambiando tra i giovani si si sta accorgendo in questa società che l'unico bene veramente limitato
E il tempo e la richiesta ma si sta sempre più misurando dalla qualità del tempo che sia disposizione e ricco chi ha la possibilità di avere tempo per la propria vita e guardate che quei giovani che noi quei ragazzi che noi consideriamo strane isolati perché si erano con lei Popper che stanno in Rete
E sono già da case che hanno già fatto questa scelta scegliere di investire sul tempo scegliere in modalità diverse di comunicazione di stare hanno capito non c'erano più i vestiti o il possesso di beni cercano di costruire il loro benessere in un modo diverso un partito che alla consapevolezza che ci aspettano anni straordinari
Anni di grande passione politica
Anni in cui dobbiamo capire dobbiamo affrontarli capendo che le Paure
Di questo decennio quelle che hanno attraversato le nostre vite i nostri paesi sono anche opportunità straordinarie sono sfide enormi che abbiamo davanti il rapporto tra la scienza l'evoluzione della scienza e e le regole e valori
Il rapporto tra mondo occidentale e il mondo islamico
Il rapporto tra l'esigenza di tutti i paesi di vedere crescere il loro livello di benessere nel mondo e la limitatezza delle risorse del nostro pianeta il rapporto appunto tra società multietniche valorizzazione invece delle nostre diversità delle nostre identità
è un tempo che imbocca la politica che ci fa una straordinaria domanda di politica come quei ragazzi che sono scesi nelle strade nei momenti del mondo
Del movimento no-global che protestavano ma al contempo facevano e ci chiedevano una straordinaria domanda di politica vera e del resto la globalizzazione questo e difficile presuntuoso pensare che la globalizzazione a far attraversi tutte ho finito tutti i temi della vita politica tutti i temi della vita sociale ma invece lascia intatta la politica la globalizzazione attraversa anche la politica molto in fretta
C'è una linea che divide oggi chi sta da una parte chi sta dall'altra poi nel Paese né nei diversi paesi chiamiamo in modo diverso ma tutti ormai capiscono se stanno di qua o se stanno di là quello noi dobbiamo interpretare tutto cambia e noi possiamo pensare di rispondere collidere con le forme del secolo scorso
Il partito democratico in fondo deve essere certo soprattutto l'incontro dei grandi riformismi
Del Novecento italiano ma è il luogo per condurre la sfida per ritornare guidare il cambiamento non solo avendo e solo non avendo paura del futuro ne potremmo trovarla strada
Quindi dobbiamo andare avanti
Non fermarsi al dibattito non è soltanto del tipo entrata nel Partito socialista europeo oppure usciti dal partito socialista europeo
Perché la nascita in Italia una forza del trenta per cento che comprende il Presidente del Consiglio la velocità della globalizzazione costringeranno anche le forze politiche europee interrogarsi a guardarci ex capi cambiare
Del resto nessuno nessuno dei nostri elettori ci perdonerà M se non partissimo perché non ancora non sappiamo esattamente quale sarà l'approdo finale
La storia credo ci ha portato in un momento in cui tutto sta cambiando velocemente
E c'è affidato anche finalmente direi finalmente una missione entusiasmante
Non abbiamo più alibi
Non saremo perdonati
Per i nostri egoismi e per le nostre mediocrità arrivare al traguardo dipende soltanto da noi dalle nostre capacità e certo dal nostro coraggio grazie
Via Sant'Agata
Un rinnovato richiamo al tempo che sta trascorrendo più velocemente di quanto non riusciamo a fare gli interventi che abbiamo programmato tranquillizza
Il tranquillizzo solo veloce ma confuso
Non so se sia un bene ma sarebbe peggio confuso e lento
Io parto dal fatto di avere piacevolmente trovato una parola nella relazione di Pietro Scoppola
Che
Romano Prodi aveva più volte tentato d'inferno inserite nella campagna elettorale la richiamata anche Gentiloni prima la parola e felicità
E parto da lì non perché Scoppola e Prodi uscirono neo Frick o tardo sessantottini ma perché secondo me in quella parola ci sta un segnale
Il segnale di
Che dice abbiamo capito che il problema che abbiamo della partecipazione nella vicinanza con la politica non è solo un problema legato alla forma partito all'organizzazione ma è un problema
Legato a che cosa produciamo come politica
Che cosa è il prodotto del partito
Se il prodotto è sull'ustione politica di problemi
Me la cavo richiamando Giuliano Amato che ci dice chiaramente nella sua nel suo intervento guardate che
La politica è molto debole
Rispetto all'evoluzione dell'economia ad esempio ma è altrettanto debole rispetto alla frammentazione delle domande che vengono dalla nostra società
E se noi pensiamo che il nostro prodotto come partito ossia soluzione di problemi il risultato è che noi ci speciali sia o ci ritiriamo
Volenti o nolenti ci occupiamo di una quota calante degli interessi dei nostri cittadini
Con minore capacità di soluzioni e con un recinto che esce
Espelle sempre più parti significative delle domande dei nostri cittadini che non diventano domanda politica che non vengono recepite dalla domanda può
Secondo me noi dobbiamo smettere di pensarci come produttori di soluzioni
E dobbiamo pensare che la politica sia un sistema operativo si direbbe nell'informatica sia una modalità che consente di produrre soluzioni ma non hanno ai partiti alla società
Sì siamo un sistema operativo allora possiamo allargarlo lo spazio della politica possiamo parlare pure di felicità senza avere paura di esagerare di pensare di mettere il cappello su tutto
Se siamo un sistema operativo allora possiamo chiarire finalmente un po'meglio il rapporto fra partiti e istituzioni
Tracciare nuovi confidi un pochino meno rigidi e più chiari fra Stato e mercato e via e via su questo conosce
Ma se siamo questo allora dobbiamo cambiare le forme
Se il nostro problema è risolvere cioè la vostra missione a risolvere problemi
Io lo dico molto schiettamente non credo ci sia bisogno di un nuovo partito
Cioè se il modello è quello storicamente dato le socialdemocrazie Hoyo il cattolicesimo democratico sono straordinari costruttori di welfare
Difensori di welfare non è questo il nostro problema
L'altro problema è i cittadini ci chiedono di poter fare politica e di potere affidare alla politica cose diverso
E allora la partecipazione non è più la ciliegina sulla torta la partecipazione e il modo di essere
Del nostro partito
E la partecipazione non arriva in un modo di in un partito che ha un'unica forma organizzativa rigida
Ma un partito che deve essere una piattaforma di modalità organizzative che deve riconoscere la capacità di organizzarsi per fare politica in maniera differenziata
E questo riguarda poi direttamente la governance dato il tempo non c'entro io oggettivamente non mi infilo dentro non ho capito perché Castagnetti usi le le metafore aziendali
Probabilmente questa è un'impresa molto moderna
Quando ci sono state grandi successi delle imprese dell'informatica che hanno smesso di fare hardware sommesse fare dell'altro i modelli di governance organizzativi classici dell'impresa sono saltati completamente
Forse siamo più vicina un distretto industriale che ha un'impresa fordista se vogliamo produrre questa diversità
Chiudo sul tema europeo o sul tema internazionale molto rapidamente
Quello che stiamo facendo quello che secondo me dovrebbe fare il partito democratico
è per sua natura nuovo diverso
Difficilmente iscrivibile a famiglie
Esistenti e conseguentemente io credo che noi dobbiamo farlo con l'ambizione di tracciare un percorso di tracciare una va una via di innovazione e conseguentemente non mi attardo Erei a valutare a che cosa assomiglia molto di più
Ognuno giustamente si porti dietro i propri saperi i propri valori le proprie relazioni ma se dobbiamo fare una cosa nuova abbiamo almeno l'ambizione di farla veramente nuove di poterlo offrire anche agli altri
Santagata s'è fatto guadagnare tre minuti e ha messo Anna Finocchiaro come giudica quel binario grazie
Cioè praticamente a creare questa meno avvantaggiate
Ma io penso che se dovessimo usare un'immagine per descrivere l'Italia dovremmo dire che il nostro paese inattesa e inattese ormai da più di dieci anni
E questa attesa è qualcosa di diverso io credo rispetto alla descrizione che condividiamo della lunga transizione italiana e dei suoi danni
Perché più di dieci anni fa sia pure confusamente dopo la TEM pesta che conosciamo
Le promesse che vennero individuate che vennero lette che vennero assunte come fatte dieci titoli italiani furono più di una
La promessa della stabilità dei governi e quindi dell'efficacia del governare la promessa del valore del voto e della scelta elettorale nella determinazione
Degli indirizzi di governo e nel riscontro continuo dell'affidabilità
Del governare rispetto alla promessa elettorale
E anche una promessa di indirizzo qual è la direzione di marcia del paese mentre il mondo cambia
Quella promessa è una promessa che è stata disattese alle ragioni gli abbiamo dette in tanti qui le conosciamo
La promessa era fondata fu fondata di fatto esclusivamente su una legge elettorale è la promessa del bipolarismo dell'alternanza della Scelta
Della rappresentanza politica
Ad essa non corrispose una modificazione del sistema politico che assecondassero coerentemente quella scelta al contrario la frantumazione delle forze politiche prese quella promessa debolissima
Guardate
Io credo che ci sia una conferma di questa attesa anche nel risultato referendario ultimo del cui Successo ci siamo impadroniti senza riflette
Perché c'è tutto quel risultato referendario la grande affluenza dei cittadini alle urne dice che è stata sconfitta la riforma referente la riforma costituzionale del centrodestra ma ci dice anche un'altra corsa
Che gli italiani non si fidano del cambiamento non ritengono affidabile il cambiamento perché non ritengono onorata quella promesse e quindi ogni cambiamento appare infido
Quella partecipazione che non è il frutto soltanto del nostro impegno nella campagna referendaria quel successe certamente un successo perché ha impedito la riforma del centrodestra ma deve dirci qualcosa di più che il nostro è un Paese che preferisce fermarsi a guardare
Fermarsi a guardare
Ed è un'attesa che sfibra che brucia risorse che
Deprime risorse che accumula ritardi se una crisi delle classi dirigenti in Italia esiste l'abbiamo sentita
Ricorre più volte nell'analisi delle relazione nelle discussione che abbiamo fatto fra di noi però guardate che l'essere così ferma e le classi dirigenti di questo Paese
L'essere così prigioniere dei corporativismi delle corporazioni e anche il frutto del fatto che quella promessa non è stata attuata e non se ne è visto il principio
Questo sottrae tra l'altro le classi dirigenti italiane a quella responsabilità nazionali a cui invece noi oggi dobbiamo pienamente chiamarla
Ciò che abbiamo fatto con l'opposizione dell'Ulivo è stato il nostro importante perché
Democratico
Democratica risposta quella tesi a quella promessa il centrodestra ha risposto con liberismo il populismo berlusconiano
Ma dobbiamo a questo punto e non possiamo sottrarci rispondere con la creazione del partito nuovo io trovo nel mantenimento di quella promessa
E nella necessità di superare questa attesta che ogni giorno produce danni la ragione e la speranza laica e democratica del partito nuovo
Condivido la definizione di Reichlin una grande forza nazionale e voglio dire questo anche in ragione delle assenze che oggi registriamo la ragione del partito democratico non è interna ai partiti e alle forze che lo costituiranno il Parque qui e sta fuori da noi io credo
Andare verso il partito democratico e la scelta la classe dirigente responsabile nei confronti del paese
Eppure sappiano
Sono molto contenta del dibattito di ieri e di oggi della grande partecipazione ai gruppi di lavoro ma anche degli interventi di stamattina
Insisto sull'importanza della definizione di un analisi di una comune visione strategica del futuro del Paese voglio citare due questioni perché sono le questioni sulle quali a mio avviso dobbiamo esercitarci in maniera prioritaria la prima è quella che è stata definita qua questione etica
E che io vorrei definire a mio modo come la grande questione della regalo regolazione in Italia che è una questione guardate che ridefinisce a mio avviso ruoli a me ambiti funzione della politica ma ridefinisce anche un modello istituzionale e costituzionale del Paese
Perché se è ovvio che questi anni hanno visto per ragioni che tutti conosciamo fortemente ha centrato il dibattito politico nella difesa del primo socio della tripartizione dei poteri dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura del ruolo del Parlamento
Io credo che oggi ci troviamo alla necessità di comprendere come questo Paese possa essere regolato svincolandosi una tradizione storica che per esempio affidato quasi più adatte delle prioritariamente il controllo sull'osservanza della regola
Alla magistratura e affidato alla sanzione
La garanzia dell'osservanza della regola con risultati che conosciamo insomma il nostro è un sistema di regolazione vecchio ma vecchio anche e la ripartizione delle responsabilità rispetto all'osservanza delle regole qui io vedo uno straordinario ruolo per le classi dirigenti che sono gli imprenditori di questo Paese le professioni di questo Paese ma se non ci sarà una missione nazionali assunta da una grande forza nazionale
Nessuno muoverà verso la responsabilità nazionale imprenditori ceti professionali soggetti che potrebbero oggi essere in grado di contribuire ad un modello di regolazione del mercato della vita
Economica del paese non più soltanto affidato ai vecchi strumenti e alla sanzione
C'è poi una questione che qui e tante volte nei dibattiti fra di noi ricorre della grande questione che riguarda i temi della
La vita e della morte i temi etici e permettetemi di parlarne diciamo con cognizione di causa sto su quel fronte come Dario Franceschini diciamo però con una superiorità numerica rispetto all'avversario così ridotta che esaspera e nello stesso tempo consente di vedere il più lucidamente le vie di uscita rispetto a quello che talvolta pare dividerci
E mi spiace che non ci sia Fabio Mussi qui
Perché proprio su un tema delicatissimo di crinale come la questione che riguarda l'utilizzo nella ricerca delle shell un le staminali noi siamo riusciti esattamente al Senato a trovare una sterrata e questo vuole dire che possibile e l'abbiamo fatto insieme a lui e l'abbiamo fatto un metodo che ha dato innanzitutto una definizione di ciò che noi intendiamo per laicità non il luogo della il fascismo ma al contrario l'unica garanzia perché le operazioni dei credenti dei non credenti appieno tutti identica
Dignità identica ospitalità cioè l'Ulivo luogo ospitale nei confronti della
Diversità
E peraltro guardate questa è l'osservazione che faccio al lato io mi chiedo quanti di noi si rendano conto
Che a prescindere dall'appartenenza di cui ciascuno di noi geloso e dei valori di cui tradizionalmente si sente come dire custode gelosissimo ciascuno di noi ormai parli con un linguaggio che meticcio
Lei gli interventi di molti che probabilmente non sono mai stati sfiorati dalla militanza femminista ricorrano categorie parole che sono del pensiero femminile o dell'ambientalismo
E Pietro Scoppola e Dio
Usiamo la categoria come della dignità umana come luogo dal quale ripartire e io aggiungo un vero dignità umana e insieme libertà e responsabilità perché questo vuol dire io credo che noi fondiamo l'idea più avanzata rispetto a quella scritte nella Costituzione che la parola dignità umana non riposa soltanto sulla tensione sulla tutela pubblica ma riposa sulla valorizzazione della libertà individuale e della sua responsabilità
E questo ha molto a che fare col senso del limite che è stato evocato da Giuliano Amato peraltro l'espressione senso del limite condiviso appartiene appunto l'elaborazione
Femminile e femminista abbiamo però da darci delle regole
Che probabilmente vi sembreranno estranee a quelle che sono le regole della catena della politica così come
Normalmente la pratichiamo noi abbiamo bisogno di non avere fra di noi nei diffidenza né reticenza
Io lo dico perché l'auto trabajo della mia pratica politica come capogruppo dell'Ulivo perché io penso ha ragione Bassolino quando parla di generosità che non possiamo di fronte a un compito grande e che tu dici spauracchi
Perché è un compito che entusiasta ma anche ovviamente mette paura
A bere fra di noi adottare ciascuno per sé i limiti della diffidenza e bella reticenza un'ultima cosa
Sono molto contenta che nelle relazioni finali si sia fatto cenno alla partecipazione femminile
E giovanile a questo partito che sarà io vi dico maniera brutale costi non consumo secondi
Che o il Partito Democratico
E il luogo delle donne e dei giovani non perché adesso si farà ad essi si farà spazio ma perché la loro presenza sarà come dire consustanziale oppure il partito democratico non è
Yakovlev
Servono più sì Bersani per Fioroni Giovanni barbara Pollastrini
La stampa
Che io rispetto sempre non non solo quanto ci compierne
Nella registrazione della geografia interna costituendo Partito Democratico mi colloca tra i contratti e non è
Ma non è vero neppure che sono a favore
Io mi colloco
Lungo un sentiero che attraversa la discussione
Sono stato molto attento alle relazioni gli interventi
Che anche se non prende corpo individua distinzioni
Attraversato gran parte di quelli che sono intervenuti perché insieme allora Grande disegno
C'è un po'in tutti e la la preoccupazione di capire come lo si realizza
E credo che sia la la posizione
Più umana
Nonno spauriti
La posizione che secondo me recuperi insieme la capacità dell'intelligenza
Di sicuro urtare il futuro ma anche l'impegno responsabile per costruire le condizioni per consigli
Allora su
Queste questioni dato il tempo breve anche se per la mia categoria qualche minuto in più parlamenti fermagli otto minuti il nonno no no no io su alcune questioni faccio delle affermazioni
Non avendo il tempo per dimostrare
La prima
Io ero e rimango convinto
Per
Conoscenza storica
Per cultura
Che i processi hanno la possibilità di evolvere creare situazioni diverse
Ma la presunzione di anticipare
Il processo è una cosa possibile ma molto difficile
Per cui se avessi dovuto scegliere da solo io questo percorso non l'avrei disegnato
Suo anche però che la politica non è pensiero in solitudine
La politica e pensiero comune e pensiero con gli altri
E io alla pensiero con gli altri mi associo e rifletto
Non trascurando non vorrei essere profeta di malaugurio che alcuni obiettivi che vengono ripetuti come la motivazione forte del processo di aggregazione sortiscano un risultato diverso
Quando sento dire il partito nuovo è il partito della quaranta per cento se fosse così sarei d'accordo
A queste l'obiettivo la mia previsione che probabilmente neppure la somma delle forze dei partiti che si associano sarà la forza del partito nuovo che su Nietzsche perché lo stiamo affrontando con due rischi che non vanno sottovalutati
Non ci si piega alla diversa opinione guai ad immaginare che la diverso opinione non debba essere di compresa nel processo sapendo che la forza della politiche persuadere la forza della politica e convincere perché fuori di questo percorso il la la la direttiva politica conseguì risultati diversi da quelli che abbiamo immaginato ma io non voglio parlare di questo
L'ho detto solo per spiegare la la miglia posizioni io mi soffermerò su due questioni
La terza la tralascio sarebbe stata quelle che mi intriga per di più quella sulla laicità della politica perché debbo dire che l'intervento di Giuliano Amato su questa parte almeno per come l'ha posto e poi è un problema non da poco è un problema su cui Finocchiaro dobbiamo
Liberarci un po'tutti dai pregiudizi e delle spiegazioni del passato e utilizzare con molta umiltà
La capacità di costruire mediazioni diverso sapendo questi fondamenti e questi limite che la laicità non garante dei valori non nella laicità
E qualcosa di diverso questa è la questione Giuliano Amato la posta contro grande precisione io su questo o condivisione le altre due questioni
Dove si colloca il nuovo partito detta così davvero una questione inutile
Io faccio una riflessione sulla dimensione internazionale della politica perché se non riflettiamo su questo poi non riusciamo a spiegarci che cosa dovremmo fare altro
La con la dimensione internazionale della politica nella storia del pensiero politico ma non solo nella storia del pensiero politico ma nella storia reale dei Paesi ha avuto due risposte quella dell'internazionalismo
Che pretendeva
Si poneva mica una questione da poco dei risolvere i problemi del rapporto tra i popoli ipotizzando una sorta di governo mondiale
E io mi convesso della mia all'Energia tutte le volte che sento parlare di governo mondiale
Io faccio riferimento ad una dimensione internazionale della politica diversa
Cito le fonti che più propriamente quella stuzzicante
Che parte dalla tutela della comunità come tale
Quello e il centro della tutela dell'ordinamento e anche un discorso sul futuro ordinamento intorno a quali lo dobbiamo discutere
Però mentre tutela parte degli interessi gli interessi minori gli interessi più spiccioli sulla comunità
Poi crea una sorta di relazioni internazionali dentro le quali è in condizione di far crescere il processo di libertà della comunità
Allora la dimensione internazionale non è la collocazione Cocchi ipotizza un obiettivo ultimo da raggiungere ma un processo
E la storia oggi che cosa ci dice
Che questo tipo o di interpretazione della dimensione internazionale della politica quella che ha favorito
Fassino e hanno realizzato il processo più straordinario che si potesse immaginare in Europa che nel processo di integrazione europea
è il protagonista vero di questa storia che è stato a De Gasperi non ha mai pensato di fare l'Internazionale democristiana
Internazionale democristiano lampanti doroteismo per ragioni che probabilmente il giorno possono essere spiegate meglio Luini Capin ma
Che collocando il Paese in un contesto internazionale dove erano garantite alle regioni della libertà
La scelta atlantica fu figlia di questa convinzione
Sapendo però che l'equilibrio militare non era sufficiente puntando tutto sul processo di integrazione europea realizzando nel contesto dell'Alleanza atlantica una posizione di equilibrio
Tra Europa e Stati Uniti lo dico per me valuta vorrei dire anche per voi che sono anche all'origine delle tensioni che ci sono tra Europa è stato
Senior riflettiamo che c'è questa novità e immaginiamo di recuperare l'alleanza con questo Paese o rischiamo di immaginarmi in posizione Berlusconi alla subalternità o immaginiamo di immaginarla in maniera conflittuale viceversa
E il punto oggi di massimo equilibrio da recuperare per costruire forme di equilibrio internazionale
Perché dentro queste forme di equilibrio internazionale che l'attenzione ai problemi drammatici dell'umanità può avere risposte
Se è noi come qualche volta ascolto poniamo al centro dei programmi di un singolo Paese la riporla risoluzione di problemi mondiali e lealtà facciamo Bana retorica ma non facciamo politiche concrete
Ma allora sei così e io sono convinto che così non è un'opinione è il riferimento ad un'esperienza di una cultura storica volete dirmi voi perché
Noi dovremmo immaginare la collocazione di questo soggetto nascituro che ci auguriamo nasca
Come i bambini sani ITT collocarlo in una dimensione che capovolge la motivazione della internazionalità della politica Fassino
Le internazionali e lo dico in maniera provocatoria ma solo per farmi capire
Ipotizza che segno è fuori della politica della comunità e si trasmetta alla comunità in funzione di un obiettivo più generali
Nella logica dell'Inda nazionalismo rivoluzionario era funzionante
Era giusto che fosse così nella logica dell'equilibrio della solidarietà dei paesi che accrescono no ha il rapporto è tra Governi e quando sento dire parliamo con loro gli altri partiti non dissimili da noi
Siccome io lo seguo con grande attenzione io ho avuto insomma quand'ero giovane una qualche esperienza
Di governo ma la mia curiosità quando andavo negli Stati Uniti
Era un po'più parlare con i repubblicani che con i democratici per capire per capire le solidarietà tra partiti insomma alimentano le nostre conoscenze ma le politiche passano attraverso i rapporti tra il governo
E il problema è creare relazioni cioè il governo quindi non ho credo che noi dobbiamo decidere di rinviare dobbiamo decidere che concezioni abbiamo della dimensione internazionale dalla politica perché nota definito questo il resto segue e conseguenza come per tutte le cose
Mi rivolgo a te presentati al mondo informatizzato per tutte le cose prima il pensiero risolve il problema è poi le le all'attuazione
Del pensiero si traduce in realtà la seconda questione lo ormai è una liturgia uniamo i riformismi perché i riformismi erano divisi
è un po'come dire il sole sorge il solo il sole tramonta il riformismo erano diversi
Perché storicamente davanti risposte diverso
Al problema della tutela della persona umana cioè il riformismo di tradizione socialista il riformismo di tradizione cattolica non è che sono stati divisi da da da posizioni religiose era la concezione
Della organizzazione della tutela della libertà della persona umana che è cambiata
Il riformismo socialista o socialdemocratico che dir si voglia et tutto modellato dentro Hollande organizzazione del processo produttivo
S'oggi riteniamo che questo modello debba essere approfondito innovato e o viceversa non non non mi pare
Che sia recuperabile culturalmente per governare in futuro per governare la modernità e lo dico a Bersani che vedo di fronte verso i quali credo
Non debba sottolineare la mia straordinaria simpatia io su questo ho ho riflettuto così
Per spiegarmi diversamente sarebbero delle affermazioni inutile è vero
Il secolo scorso e passato
E e Catalano direbbe la stessa cosa ma io lo dico desse è finito il tempo
Il tempo sarebbe già finito ma
Sembrano fatte spiegare
Fini non avevano siamo stati siamo stati tolleranti prima allora rimaniamo
Tutte le procedure tutti i meccanismi della politica che abbiamo praticato tutti tutti i riformismi possibile stavolta li metto davvero tutti insieme
In realtà avevano come obiettivo la realizzazione di un modello società dentro il quale il problema della libertà sarebbe stato tutelato
Qual è il risultato
Dopo qualche secondo
Che anzi che organizzare un modello che garantisse il diritto delle persone abbiamo realizzato l'accrescimento del diritto di cittadinanza delle persone
Oggi le persone sono più ricche in quando più libere perché hanno la tutela del diritto alla salute
Hanno la tutela del diritto allo studio hanno la tutela del diritto all'ambiente Bersani hanno la tutela del diritto al consumatore se potessi usare un'espressione oggi dovremmo dire non proletari di tutto il mondo unitevi
Ma consumatori di tutto il Paese unitevi
Perché il loro diritto rispetto al processo produttivo il rapporto processo produttivo diritto della persona non passa più dentro l'illusione di cambiare i meccanismi dal processo produttivo ma di condizionare il processo produttivo tutelando il consumatore nell'acquisto di un prodotto di qualità io apprezzo contro
Questo è il riformismo di fronte al quale noi siamo chiamati a misurarci
Ma questo esige una riflessione che è politico istituzionale la rilettura delle nostre storie su queste questioni non è che ci aiuta moltissimo su queste questioni ci venga ad organizzare le risposte concrete possibile
Perché il collo tutta la la Lajolo seguito le le relazioni parlo un po'più della seconda per la verità quella disco con la Bim IMI suggestione di più probabilmente perché insomma il dialogo e antico la
Ho la sensazione che sia molto più ripiegata
Nell'assemblaggio di corse che in realtà hanno fatto il loro
Oggi il problema e garantire le istituzioni che tutelano il diritto delle persone
Questa è la questione del riformismo moderno da questo punto di vista il recupero dalla cultura liberale non del liberalismo della cultura liberale ci aiuta molto di più che non culture diverso
Ma con una grande attenzione e chiudo tutelare il diritto della persona è necessario ma non è sufficiente
Oggi noi abbiamo bisogno di far nascere nel cuore delle persone una speranza Hans perché la politica non è ha ragione
Santagata pronunciato bene
Non la la risposta ad una questione ma la risposta alla questione Santagata è un po'come nel rapporto paziente medico è vero che il medico guarisce la malattia
Ma il paziente gli è grato perché gli restituisce la salute
Un medico che Guarise alla malattia favorire il paziente non credo che sarebbe il rappresentante di una medicina convincente noi allora abbiamo bisogno direi operare una motivazione della politica che abbia la suggestione di riscoprire nell'animo delle persone la individuazione di un orizzonte
E l'inizio di un percorso possibile la politica speranza saremo o sarete capaci di far questo se è così insomma l'obiettivo è perseguibile esser così amici potete chiamarlo pure Partito Democratico
Bersani Beppe Fioroni sette Pollastrini
Ma io credo che
Le ragioni di un di un nuovo partito se sono vere ragioni stanno a un incrocio
A un incrocio fra un'esigenza nazionale e un atto forte di soggettare soggettività politica
E dico una cosa sul primo punto sul secondo
Noi abbiamo sentito che le relazioni e negli interventi
Ritornare questo tema delle ragioni della giustificazione
Senza nazionale e così via però mi pare che noi preferibilmente lo facciamo stando dentro
Ai nostri occhiali cioè da una visione di una di una politica che si legge molto da dentro
Credo che dovremmo aggiungere a questo perché questo strettamente necessario
Anche qualcosa invece che riesca a farsi leggere da fuori
Lo abbiamo detto qui la politica non è tutto
La politica riconosce i suoi limiti
Questo vuol dire che noi immaginiamo
La presenza di un cittadino
Che ritiene di avere un rapporto minimalista con la politica
Anche utilitarista con la politica
Riconduca riconosciamo la legittimità di questa posizione
E riconosciamo che questo cittadino ha delle legittime pretese nei confronti della politica
Per esempio che la politica non si esprima con ragioni che la ragione non conosce
Per esempio che la politica non prende in ostaggio e deformi la funzione di governo che è di tutti i cittadini
Io credo che se noi partiamo da lì e riconosciamo come volontari della politica
E anche come professionisti della politica la vergogna
C'è riconosce reo perché ci vergogniamo di una politica che da decenni subordina la funzione di governo e scarica sulla funzione del governo le sue Lisi esigenze dei suoi perfezione le sue frantumazione
E chiede a livello di governo dei livelli di mediazione che invece devono essere risolti a casa la politica sulle partiamo da qui riconosciamo questo e quindi diciamo che la prima ragione per cui ci mettiamo assieme perché la politica non va
Perché l'Italia dei Problemi
E se quindi parliamo di stabilità di solidità di autonomia la funzione di governo di una politica servizio la funzione di governo che risolve sui temi problemi e non li scarica e così via
Ecco allora noi credo che lancia nonché ad Orvieto un certo messaggio
Perché se vogliamo un partito popolare e io voglio un partito popolare
Bisogna che cantiamo la canzone popolare e la canzone popolare che noi ci mettiamo assieme perché vogliamo bene all'Italia punto e basta il resto
Il resto viene dopo
E che fra l'altro ci aiuterebbe questo modo ci aiuterebbe che a discutere poi le altre cose fra noia perché se aiuterebbe anche a essere meno identitari a ricordarsi che alla fine un partito è pur sempre uno strumento che deve fare delle cose che riguardano l'insieme di una di una società questo il primo punto secondo punto quanto la soggettività allo sforzo soggettivo per amor di dio il dato e organizzativi il salto organizzativo Koller benissimo però io dico da che mondo è mondo da che la politica politica che sono i partiti un nuovo grande Pardi una governando operazione politica è sempre nata da un fatto di cultura politica direi quasi da un fatto propriamente cultura
Cioè da un'analisi di problemi nuovi da una ricerca di soluzione da un inquadramento in una sistema di valori
Da elementi programmatici fondamentali dalla speranza come diceva De Mita dall'illusione anche finale
Ma questo è l'operazione
Allora i contenuti non sono un sottotitolo noi non faremo una grande cosa se non in questo anno avevo tutto forse cominciare prima
Non riusciamo andare a mordere sui grandi problemi del nuovo secolo
Ma scusate noi vogliamo parlare giustamente sue a chiamare Partito Democratico
In tutti gli interventi è venuto fuori a pezzi e bocconi questo tema della crisi e prospettive la democrazia nel secolo nuovo
è un tema di portata colossale
Una principio di maggioranza che lasciato da solo non regge
Il tema della permanenza di istituzioni liberali come le file come le fonti
Problemi ai quali ti sta portando una Scienza che ha perso l'innocenza e continua avanzare di fronte la politica la morale ci sono di governo che Nord polemiche non risolvi abbiamo visto né col principio di maggioranza né con istituzioni Berardi
Quindi c'è un'agorà ad organizzare una discussione pubblica Caravà arrivare a un sentimento comune la mentalità comune ancorché transitorie provvisorio di fronte a questi fatti
Poi c'è la democrazia e l'economia come controlli grandi fatte globalizzazione o ma noi quando arriviamo lì
Vorremmo fare un'idea su questo io penso di sì
E vorremmo magari fare un appuntamento nazionale rivolto i trentenni ventenni con tutti quelli che nel mondo stampe Sando queste cose qui per dire ma qui c'è un c'è una frontiera siam traguardo guardiamo avanti
Io diceva De Mita disse lui non non col Governo mondiale invece guarda penso che nel se va avanti così può già si globalizzazione saremmo imprudenti a non lanciare nuove pari sulla parola d'ordine del governo democratico del mondo saremmo incombente
Perché a questi ritmi se arrivasse in piedi questa questione
E così via non aggiungo allora questo tema qui dei contenuti noi bisogni che ci lavoriamo ancora su alcuni punti essenziali sul faccione leggo perché non ho tempo ma insomma
Ce ne sono e fra l'altro e queste il modo per tenere dei canali aperti
Fra chi non sa ancora se vuole esserci
Fra chi potrebbe esser qui e non è qui perché su questo terreno dell'idealità dei balordi grandi programmi che noi come dire aggreghiamo e mi chiamo anche in difficoltà tutti dice ma come faccio sta fuori la discussione di questo genere
Quindi io sono per quel infine questa cosa si attacca un po'l'idea di partito ma è piaciuto l'hanno sentito Migliavacca le cose
Conclusione intendiamo simile mi è piaciuto ma ecco voglio dire questo noi se facciamo questa operazione tutti quanti noi anche singolarmente sappiamo penso di dovere come dire riformulare la nostra identità
Il un'ottica più ampio
Lo sappia e sappiamo anche che non vogliamo che vogliamo essere accoglienti di nuove presenze di presenze
E ulteriori e quindi diciamo nessuna Bharatiya fra di noi
E nessuna barriera fra noi e gli altri questo è anche il senso le relazioni
Ok e io su questo sono d'accordo
Questo però da questo io non ricavo attenzione non ricavo un modello del partito nei quali meccanismi partecipativi sono separati dall'elaborazione politica
E dalla discussione politica io non ricavo questo
Io dico attenzione
Noi abbiamo bisogno di un modello che tenga assieme questi elementi e tenga assieme modernamente non sto mica pensando le commissioni di lavoro del Partito comunista gli anni cioè vediamo sì bene
Però guardate che la società moderna si consegna delle possibilità oggi per esempio com'è che si fa formazione la formazione cos'è oggi quella fatta bene fatta modernamente
è un meccanismo di partecipazione di apprendimento che alla fine a un risultato un prodotto ecco io vorrei una cosa che aiutasse
Montali Pasi battuti bene misurati ma ci fosse dentro una cosa della quale ingaggi siamo una parte importante del nostro Paese dentro a processi
Formativi di elaborazione di costruzione della linea politica dell'offerta politica del Progetto della proposta
Perché attenzione qui siamo in Italia
Io siamo di fronte con prove molto molto particolare cioè noi siamo affascinati a tante la Borsa teorie ma noi sappiamo bene quanto questo Paese esposto
All'anarchismo al familismo al localismo
Sappiamo bene c'è un problema di dualismo territoriale sappiamo bella debolezze lo spirito civico sappiamo bene la debolezza e la statualità
E noi mentre facciamo nuovo partito noi gli chiediamo anche di esprimere coesione senso
Guarda non loro noi
Una legge un'eccessiva leggerezza sarebbe insostenibile
Bisogna fare una legge Rezza sostenibile
Non una leggerezza sostenibile quindi dobbiamo pensare ancora attorno a questa cosa perché può venirne un'occasione per il nostro Paese
Ma dobbiamo trattare il tema con grande con qualcosa diceva Bassolino questo proposito e io credo che dovremmo dovremo far molta mente queste cose per detto tutto questo mi sembra che stiamo veramente
Siamo veramente battendo benissimo
Perché erano
Credo a questo punto dovremmo dire cari prima o poi dovremo trovare un sostantivo che adottiamo e che mette insieme in qualche modo amici e compagni oppure di rifondiamo e stabiliamo insieme che se siamo compagni di un comune cammino dobbiamo essere anche amici
La costruzione del partito democratico ci richiama ad un forte senso di consapevolezza molti interventi questa mattina hanno detto stiamo realizzando una cosa importante il fatto politico più significativo dalla Costituzione impone in pratica abbiamo tutti insieme accettato una sfida difficile ma indispensabile per la vita democratica del nostro Paese
A questa sfida legata alla nostra capacità di rispondere non solo ai bisogni di nuova cittadinanza
Ma soprattutto di corroborare di verificare la domanda crescente di delle di libertà e soprattutto di democrazia matura nel nostro Paese ma chi come noi ha accettato questa sfida si è anche assunto il rischio sulla propria pelle di mettersi in gioco di testare il proprio DNA il proprio radicamento le proprie condizioni
Le proprie appartenenza ma soprattutto diciamoci la verità anche di mettere in discussione le proprie sicurezze e le proprie comode certezze per andare oltre per andare come è una figura che tante volte è stata evocata il seme ha momento della semina dobbiamo saper Hirsi aprire e saper germogliare una risposta adeguata ma soprattutto un nuovo soggetto
Così generiamo non solo una novità ma soprattutto aiutiamo noi stessi a superare l'ossessione di una angusta continuità che ci porti però a pieno titolo ad essere tutti in grado di riconoscersi
Nel nuovo soggetto e quando dico tutti non dico solo democratici di sinistra e Margherita peraltro l'esperienza della Margherita in questi anni si è mosso in questa linea ha dimostrato che è possibile ma tutti coloro che vorranno nel partito democratico riconoscersi
è stato detto nelle relazioni che vogliamo essere un programma un partito di programma e di progetto
Però credo che vogliamo avere anche l'ambizione di essere qualcosa in più credo che vorremo ricorda Borsani prima nel nostro partito avere anche sostenitori ed aderenti allora credo e dobbiamo fare uno sforzo per non proporvi soltanto di iscriversi ad una costante e continua mediazione dobbiamo puntare anche un pochino più in alto vedete in questa mia esperienza di ministro della pubblica istruzione
Mi ha colpito tantissimo leggere decine di elaborati dei nostri giovani delle scuole medie superiori in cui ricorre con drammaticità il tema della solitudine dell'abbandono il pensiero Della Morte
Questa vicenda che dimostra un forte disagio giovanile e una adeguatezza complessiva del nostro Paese e della nostra società
è un'adeguatezza di chi ha cercato di dare ai nostri giovani una risposta riempiendo gli la vita di a vere senza trovati la capacità di riscaldabili cuore con qualcosa in cui credere con dei valori a cui fa riferimento
E credo che anche nel consenso elettorale che le nostre forze politiche presentati insieme o come Ulivo abbiamo avuto se vogliamo incentivare il consenso e la presenza dei giovani come ricordava prima Anna Finocchiaro abbiamo la necessità di darci una base valoriale comune su con cui riscaldare non solo i nostri cuori Mascoli di quelli che nel partito per democratico vogliono intervenire quindi avere la opportunità di darci un senso comune un sentire comune che abbiamo visto che è possibile realizzarlo
è possibile realizzarlo l'abbiamo visto evocato ieri da Scoppola nella Costituzione quando abbiamo messo al centro il rispetto della dignità della persona umana l'abbiamo visto nei nostri lavori più presenti quando affrontando i temi di bioetica al Senato abbiamo trovato una comune ecco division un sentire comune nel senso del limite che la politica deve aver affrontando certi temi ma assumendosi anche l'onere delle responsabilità delle scelte e delle responsabilità di interpretare i bisogni di un mondo che è in continua evoluzione
Ma questo sforzo perché con la politica riusciamo all'interno del partito democratico a trovare anche una nuova identità di riferimento valoriale di principi è un elemento essenziale e importante senza questa identità staremmo dentro il processo di costruzione il Partito Democratico soltanto con il ricordo di ciò che eravamo o peggio ancora con il rammarico rimpianto di quello che non siamo più altro che essere artefici del futuro
Guai poi se in questo processo
Dovessimo del tutto in maniera artata creare una inesistente questione cattolico
Dobbiamo essere consapevoli che nel nuovo inizio e nella identità in divenire che vogliamo costruire credenti e non credenti possono sentirsi a casa propria come singoli e Cosimo e come movimenti proprio nella forza della nostra laicità
Essere laici in politica nell'autonomia che sappiamo dimostrare nel nostro impegno politico
L'appeal del nuovo Partito Democratico scusatemi io credo che dobbiamo fare uno sforzo per cambiare alcune parole chiavi non possiamo solo parlando di partito democratico evocare il pensiero della morte o il morire come non voler morire socialdemocratici o qualcos'altro e non possiamo neanche evocare solo il termine dell'uscire uscire da questa famiglia europea da quell'altra perché più che dare un grande segnale di forza no di soggetto politico nuovo e di premiale di innovazione diamo più una tentazione alla necrofilia e al ricordo del passato allora vogliamo lavorare su come vogliamo vivere e su come vogliamo essere De Mita tocca gli aspetti di politica internazionale io credo che il nostro modo di essere nel partito democratico debba invitarci a una coerenza internazionale l'ha ricordato Bersani la globalizzazione ci insidia e ci sfida io credo che la politica estera dei governi deve sempre fare i conti tra ciò che vuole e l'esigenza dell'immediato e deve risolvere e in questo contesto si trova sempre la scappatoia per una globalizzazione che rischia di spendere un po'di diritti con un po'di affari allora credo che un forte richiamo a un processo di globalizzazione che mette insieme Merk dato e diritti giustizia sociale e poi sviluppo economico credo che posso trovarci una larga piattaforma di condivisione e in questa piattaforma di condivisione credo che avremo anche lei opportunità di poter riflettere sulle eventuali inadeguatezze e inappropriatezza e di alcune contenitori specialmente europei e comunque diciamolo con grande chiarezza per quello che mi riguarda la sfida della pluralità compatibile a anche in Europa come tappa intermedio nel processo di costruzione del partito democratico non ci deve spaventare soprattutto non deve essere il percorso che inibisce la costruzione dobbiamo andare a per tappe e per pietre miliari successive di un comune cammino costante rispetto lo dobbiamo questo comune cammino a rispetto dei nostri elettori dopo dieci anni
E chi vi parla avuto sensibilità di certo molto meno spiccati di altri che oggi sono intervenute noi abbiamo scelto un metodo in questi dieci anni abbiamo detto progressivamente ai nostri lettori che prima ancora di costruire un soggetto politico ci saremmo voluti presentare insieme
Le liste per vedere se gli elettori al quesito vogliamo stare insieme rispondevano con una approvazione o no dell'idea progettuale che mettiamo in campo l'abbiamo fatto per per ben tre volte siamo andati avanti ad ogni possibile certificazione euro Beha nessun progetto è stato certificato per tre volte questo mi porta a dire anche in modo diverso da tanti altri amici che il processo di costruzione del partito democratico nel Paese è diventato irreversibile e inevitabile credo
E alla Margherita come abbiamo evoca DC di sinistra Possa solo riflettere se vogliamo o no sfilaccia da questo progetto abbiamo alimentato una speranza un sogno che è cresciuta lo abbiamo alimentato perché lo abbiamo amato o forse abbiamo fatto finta di amarlo ma in ogni caso c'è c'è nel Paese e lo sfaldamento del nostro elettorato che è molto più friabile sarebbe la conseguenza delle nostre paure delle nostre incertezze il cammino comune Soltan tutto ci può dare la possibilità di lenire le nostre preoccupazioni e alimentare invece le nostre forze per questo condivido anch'io quello che ha detto Bersani più che vocazioni siderali di costruzioni virtuali di probabili forme partito più attenti a respingere ed empori vecchia consenso pratichiamo invece la cosa più seria che abbiamo di fronte una costruzione condivisa dei Progetti e dei fatti in questi mesi di lavoro comune operiamo no operiamo da subito l'abbiamo già detto per Focus comuni anticipiamo dei settori dove è già possibile la quotidiana condivisione la quotidiana costruzione del comune senso e del comune sentire questo sforzo ci farà sicuramente vedere che il progetto è più abbordabile e più realizzabile in questo campo credo che il settore di cui in questi mesi mi sto occupando il sapere l'istruzione l'università il rapporto tra scienza e politica è un campo maturo dove da subito come abbiamo già iniziato periodicamente nel passato possiamo iniziare a operare insieme in una quotidianità condivisa e credo che in questo percorso quotidiano e condiviso anche chi oggi assente penso il ministro Mussi
Posso trovare elementi di comune riflessione e di comune condivisione perché vedete io non sono tra quelli che pensa che la costruzione del Partito Democratico e seria se si perde qualche pezzo per strada e se ci crediamo qualche nemico per questo processo non lo condivide il partito democratico è tale se abbiamo la capacità di convincere noi stessi i nostri lettori i nostri simpatizzanti i nostri sette sostenitori che il partito democratico può essere una casa comune per tutti non che vedo che saremmo più tranquilli se non riuscire mai incrementare i nostri consensi sui moderati del centro perché ne perdiamo qualcuna sinistra credo che questo è uno sforzo è una partita che ci riguarda tutti d'altronde sul campo della scuola ricordato Giuliano Amato e del saper e questa mattina l'abbiamo la fortuna di vivere in un paese no come il nostro dove la pubblica istruzione è una scuola basata sull'autonomia libera e plurale Condi siamo perfettamente che la liberalizzazione e l'apertura al mercato della scuola e qualcosa non solo che non vogliamo ma è qualcosa che ostacolo eremo perché rende sostituibile la centralità dello studente nell'istruzione con la centralità del profitto e questa non la condividiamo e non la condivido temo né oggi nel domani come partito democratico allora credo che abbiamo la opportunità
Che le sfide ciascuno di noi è abituato a vincerle giocando e credo che questa del partito democratico l'unico modo che abbiamo per vinceva e quella di
Realizzarlo quotidianamente nel comune sentire
Operare sui problemi che abbiamo di fronte e di questi problemi ciascuno di noi ci sta già lavorando credo che se riusciamo a organizzarle sistemati c Zap lì avremo una realizzazione forse più semplice di quella che ci troviamo di fronte soltanto parlando e poco facendo
Giovanni Guzzetta e poi va para Pollastrini chiudiamo alle tredici e trenta e riprendiamo tassativamente alle quattro trenta dobbiamo guadagnare un po'di tempo una mezz'ora rispetto al calendario che ci eravamo dati quindi il break
Buffet lo riduciamo a quattordici e trenta tassativi
I lavori il primo a intervenire come Riggio sarà Gregorio Gitti
Mi chiamo Giovanni Guzzetta in questo momento mi sto occupando di riforma elettorale
E vi ringrazio molto di aver mi concesso di intervenire
E assurdo o meglio inconcludente vagheggiare un modo diverso di far politica con a storie mosse diverse senza tener conto che per farlo bisogna mutare le regole che hanno creato quegli attori e predisposto quelle mosse
Così
Norberto Bobbio nel suo volume sulla democrazia e assurdo o meglio inconcludente vagheggiare un diverso modo di far politica senza mutare le regole che hanno creato quegli attori e predisposto quelle mosse
Così tematizzato a il rapporto tra regole e riforma dei soggetti
E la questione si pone oggi a mio parere esattamente negli stessi termini
La prospettiva del partito democratico ha bisogno io credo come l'aria di un contesto istituzionale coerente
E questo contesto si chiama democrazia compiuta bipolare coesa responsabile e decidente la questione istituzionale c'entra alé e la proposta in materia elettorale
è a mio parere la carta di identità del partito democratico
E ciò che ne assicura la limpidi da dell'orizzonte e la gente Vita del Progetto
Di fronte alla ricorrente preoccupazione che si tratti
Di i deformazioni ingegneristiche dire che il discorso va radicalmente capo molto non sono certo le regole che producono la politica ma le regole o meglio la debolezza delle regole possono ucciderla
La nuova legge elettorale insieme ad abitudini vecchie hanno resistito come un virus per tutta la stagione del bipolarismo finora
è un De ed è negativo per ogni spinta al cambiamento l'esaltazione di consolidate rendite di posizione
La certificazione del potere di veto l'esaltazione delle identità e delle micro identità soft foca qualsiasi tentativo costruttivo
Sottrae incentivi alle contaminazioni culturali inghiotte gli sforzi riformatori nella morta gora dei negoziati di interni abili guerre di posizione in cui ogni passo verso l'aggregazione è una mi Natasha delle appartenenze e delle identità
Ed è incredibile
Meno lo è stato per me rileggere quanto Aldo Moro Aldo Moro diceva alla Camera più di cinquant'anni fa difendendo per conto del governo no la legge elettorale voluta da De Gasperi diceva Moro rivolto ad un'opposizione ad un oppositore fiero autorevole e nobilissimo lo onorevole basso ha identificato in sostanza il regime democratico con il sistema proporzionale quindi esigenza di democrazia e per l'onorevole basso questa che si è arreso il più possibile difficile il costituirsi di una maggioranza e di una minoranza Mugen la necessità del realizzarsi di compromessi politici i quali facciano sì che decisioni inerenti alla politica ma alé siano prese mediante accordo di forze diverse e qualche volta in non siano prese affatto conseguenza di una del neutralizzazione delle diverse volontà che potrebbero concorre e a costituire una maggioranza
A cinquant'anni quelle parole si adattano perfettamente a quanto avviene all'interno delle coalizioni il bipolarismo acconsentito certamente
Di assicurare una Manza democratica altri Ask consentito lo sblocco della democrazia ma il piccolo al bipolarismo è ancora incompiuto e incompiuto e non fallito
Perché quella dinamica consociativa di stigmatizzata da me ora non caratterizza più forse il sistema politico nel suo complesso ma si adatta e assomiglia in modo preoccupante al funzionamento
Lo delle singole coalizioni ciò avviene perché mai e ancora la seconda fase del bipolarismo la fase dell'assorbimento della frammentazione della ricomposizione dei soggetti politici della spinta verso sintesi nuove verso appartenenze più grande che abbandonino fino all'ente le divisioni del secolo breve
Oggi invece a causa della scellerata legge elettorale è ricominciata è ricominciata la deriva verso lo spappolamento della rappresentanza l'argine del bipolarismo fin quando reggerà nulla può fare nei confronti di regole che esaltano la competizione identitarie i poteri di veto le rendite di posizione nelle collezioni
Se posso avere più potere d'interdizione facendo una lista dell'un per cento
Perché non dovrei farlo e così le parole limo però contro la democrazia paralizzata dalle neutralizzazione di reciproche descrivono ancora oggi due poli che rimangono implacabilmente al proprio interno due universi consociativi e conflittuale questo è l'unico paese al do nel quale la dinamica politica è capace di produrre il desiderio di creare corre enti ancor prima che in nascano i soggetti politici
E beh questo Paese e l'unico in cui le lacerazioni continuano a prodursi anziché ricomporsi la spinta identitaria ha ricominciato a galoppare il rischio di balcanizzazione della politica è oggi più forte la legge letto l'ha innescato un processo regressivo che nessuno ci può dire dove porterà soprattutto ma mano che ci avvicineremo alle lezioni di fronte a tale è palpabile involuzione il Paese rimane attonito e si ripiega in rassegnato disinteresse eppure la domanda di aggregazione l'attesa di unità responsabilità non è sopita e l'incontro di oggi mi pare che lo dimostri e anche nel centrodestra io credo l'attesa di unità non è Sophie ita ed è bene per il bene del Paese che sia così in questo quadro la riforma elettorale e fondamentale le regole vanno cambiate il Parlamento sembra purtroppo lo specchio di questa impotenza ma attendiamo che energie si attivino e che si ponga mano ad una seria riforma perché il Parlamento ha la prima l'ultima parola ma se ciò non dovesse avvenire dobbiamo essere pronti a prendere un'altra strada civile trasporti trasversale riformista esisteva oggi un movimento trasposta trasversale pronto impegnarsi sul fronte di un referendum sulla legge elettorale l'unico strumento non ce lo dimentichiamo no ed è triste dirlo che nella storia repubblicano è si è riuscita a imporre riforme durature modernizzando e al sistema politico centrale nei prossimi giorni sarà costituito un comitato promotore per superare la frammentazione per reintrodurre serie solidarismo dopo ed elimina lo sconcio delle candidature plurime concludo è un movimento non è un movimento populista io credo che sia un movimento di persone responsabili io aggiungerei miti dentro e fuori i partiti questa scorre la sorte del proprio Paese l'Italia ha bisogno di partiti nuovi e ha bisogno di regole nuove e la Costituzione affida i partiti due compiti fondamentali selezionare Programmi facendo sintesi del pluralismo se e selezionare persone
Una democrazia in cui più di venti partiti e quattordici gruppi parlamentari sono sulla scena politica non è una democrazia sana una democrazia nella quale un terzo del Parlamento è scelto da chi già eletto non è una democrazia sana credo che qui ci sia molta gente che ha a cuore la sanità della nostra democrazia e spero che riusciremo a fare qualcosa insieme vi ringrazio
Un partito come quello che molti di noi hanno in
Ha un respiro e un significato storico innanzitutto è il primo partito per l'Italia
Via di questo secolo primo nell'ambizione di restituire al Paese un riferimento morale e culturale oltre che politico
Primo nella quantità e nel consenso perché quantità e consenso sono partecipazione radicamento possibilità di trasformare la società
Fra l'altro le dimensioni e la quantità punto fanno qualità anche in termini di ricchezza di pluralismo differenze e radicalità primo perché si proietta nel futuro
Non si accontenta di unire i riformismi che abbiamo conosciuto ma pretende de di costruire un nuovo riformismo per questo secoli
Non nasce autorevole un nuovo partito o nonna affatto solo sulla governabilità o la necessità di un timone riformista o di uno strumento ha dato al sistema elettorale sono cose queste importantissime è evidente
Tuttavia sono cose non sufficienti e per le quali fatti basterebbe il consolidamento dell'Ulivo mentre qui stiamo parlando d'altro appunto della nascita di un nuovo partito un partito nuovo per questo secolo e dunque qualcosa di più è la Kia e per pro muovere in questo presente emancipazione liberazione senso disse di parti di società di milioni di persone coltivando in questo una visione per moltitudini che rivendicano libertà e giustizia nel mondo questa è sfida e nessun partito oggi se preso a se stesso non dico alla solidità
Ma addirittura le categorie culturali per disegnare quel nuovo ordine mondiale democratico ch'io ritengo essenziale se questo è il profilo diventa centrale accordarci su un'ispirazione culturale persino sull'immaginazione del Progetto vedete io ho apprezzato le relazioni che hanno aperto i lavori altro lo dico qui tutte i signori uomini ma lo dicevo ieri si era nel gruppo non nascondo lo stupore nel non aver ritrovato toh in cima alle motivazioni di un nuovo partito il tema è enorme irrisolto quando si parla di dignità della persona dei diritti umani mi di milioni di donne nel pianeta non è una rivendicazione è una premessa sa perché un partito fonda se stesso prima di tutto su una visione del mondo e oggi nel si ha netta si combatte una guerra sparpagliata e terribilmente quinta per il controllo lo e il dominio della libertà femminile pensatori della globalizzazione commette TA Marche assenti i dance o il nostro Adriano Sofri individuano questo come il principale
Conflitto che oggi attraversa le civiltà su cui si insidiano si insediano conservatorismi nuovi dirlo GR li Joseph e soprattutto fondamentalismi odiosi io conosco l'obiezione ancora una volta tu parli di donne in tal tutto Lori dico qui è un onore anche se diventa faticoso parla di donne per me è un onore parlarne e poi parlare di donne e parlare di moderno
E di una de
Democrazia e modernità
Non vivono l'hanno detto in molti anche stamani senza essere alimentate da valori di libertà eguagliare sa a partire da un'espansione della libertà come investimento sulla persona sulla sua responsabilità
Le sue capacità i meriti i suoi potenziali sentimenti positivi ciò significa anzitutto puntare nel progetto cui stiamo dando vita secondo me sull'autonomia puntura le e certe economica delle persone delle donne e degli uomini sulla loro cittadinanza piena attiva sul rispetto degli stili di vita si europei anche nei diritti civili a partire da quello delle coppie di fatto tutto questo in una logica coraggiosa e solidale di inclusione apertura tolleranza sono temi come quelli del rapporto scienza e coscienza che vedono tra noi anche tra personalmente opinioni diverse ma non è questo che ci deve spaventare la sola cosa che dobbiamo temere è smarrire su questi terreni il principio di laicità una lei cita in intesa come metodo di confronto e dialogo per la ricerca di soluzioni equilibrate sagge e umane una laicità capace di costruire quella terra di tutti e di nessuno che si solo può aiutarci a governare problematiche delicate spinti proprio dall'amore per la persona e non dalla rigidità delle posizioni di ognuno d'altronde diritti civili e sociali concorrono alla crescita e alla competitività del Paese forse è bene male ricordarlo qui ma allargare il diritto alla loro in primo luogo alle donne produce una crescita del PD più di qualsiasi altra misura e questo spiega la scelta di grandi paesi come la fra c'era la Spagna la Germania di darsi leggi avanzate su uguaglianza nei diritti nel lavoro nella cittadina
Sa a partire da quelli delle donne pochi giorni fa a Bill Clinton ha usato questa espressione davanti alla platea del Congo nessun laburista la sfida ha detto oggi nel mondo e passare dalle diseguaglianze alle pari opportunità
Vero per tutti a partire dalle donne fra l'altro solo dove le donne vivono un'autonomia culturale economica tornano a fare figli e su questo nelle relazioni di ieri ieri io non ho sentito parola sulla crisi demografo del nostro
Ecco è da questo e altri temi che può svilupparsi un'originale era Assemblée per un nuovo partito fatto di identità di fare s che si accordino questo è il punto del nostro lavoro su un'idea di progresso so di un illuminismo per tutti e di un nuovo umanesimo solo così con un'ambizione storica
Si mette in secondo piano l'orgoglio di ognuno di noi per la propria appartenenza orgoglio che altrimenti ritornerei
Anche per questo il nostro percorso deve contaminarsi sì con altre forze e movimenti e persone in questo tragitto è utile che ognuno porti la tensione della propria autonomia culturale di partito ma anche personale anche perché in essa in quella di partito si identificano centinaia di migliaia di persone questo vale oggi ad esempio per il termine sinistra va per il cattolicesimo progressista
Le per altre culture importanti del nostro Paese la vera prova non è dunque accantonare le identità ma costruire un'intelaiatura di valori e idee coraggiose superiore sapendo che alla fine sarà questa capacità di sintesi a diventare volano di formazione educazione civile per moltissime persone in fondo sono gli stessi mutamenti della società dell'economia delle tecnologie che richiedono un di più gli spazi
Bilici accessibili e democratici un di più di politica e quindi anche di partiti riformatori e popolari che tra odorigene dal confronto e dall'impegno di tanti la stessa selezione delle leadership e delle classi dirigenti fatti come ovvio per quello che ho letto secondo me di donne ne e di giovani Pa da sistemi diretti di partecipazione penso alle primarie ma anche dalla capacità di trovare regole di inclusione riconoscimento dei meriti formazione soprattutto se non vogliamo accendere al di là delle dichiarazioni di principio a pressioni mediatiche e a nuove forme di Popov stimo le classi dirigenti sono l'ossatura morale di un Paese per questo a mano le regole e l'onestà hanno una vis ore del futuro e quando serve hanno il coraggio di non seguire la corrente apprezzano cittadine e cittadini format ti autonomi cittadine cittadine comuni ma non conformisti il treno diceva Bassolino è partito stanno in farsi finché il viaggio segni unioni di e devo dire che senza giovani e donne questo il mio di non sarà davvero possibile
Ricordo tassativamente
Tordi c'è trent'
Allora ci apprestiamo a ricominciare garanzia che fatto puntuale che evidentemente ha anche un interesse specialissimo per Gregorio Gitti che il primo intervento previsto per oggi pomeriggio
Che invito a
Prendere la parola avevo visto un attimo fa
Scomparso
Gregorio Gitti
Ecco
La platea non è completa ma assicura una intenzione particolarissime speciale credo no quindi una prova di affezione di di incoraggiamento cominciamo Gregorio Gitti il primo intervento grazie
Grazie Mario l'associazione per il Partito Democratico che qui rappresento
è nata come un soggetto politico
Come un soggetto politico che
In vista delle elezioni
Politiche dell'aprile scorso
Aveva proposto
Di colmare
L'offerta incompleta dei partiti dell'Ulivo
Con una lista Terza al Senato
La proposta
In questi termini si giustificava
Già all'epoca
Con il timore
Di una maggioranza difficile da realizzarsi
Bastava il Piemonte per ottenere il primo di maggioranza e qualche senatore in più che avrebbe dato questo governo una maggioranza un po'più solidale
Bene questa natura di movimento politico l'associazione la conservata la conservata in questi mesi dove
Ha svolto un ruolo che
Nella mitologia greca
Viene chiamato come il Chime taxi no nella mitologia greca è Ermes
Cioè colui che dialoga
L'associazione come movimento politico ha inteso dialogare da una parte con i partiti
Dall'altra con il mondo dell'associazionismo
Rispetto cui ripeto ha marcato e Marco oggi
Una netta differenza
La differenza sta nella volontà
Di questa associazione che non a caso si chiama Pieri il partito democratico e che leggo con viva soddisfazione essere lo slogan di questo convegno
La volontà dell'associazione di verificare i passaggi
Di non dare deleghe in bianco ma di costruire insieme con i soggetti interessati al progetto
Qualcosa di condiviso di comune ed è per questo che con grandissima soddisfazione oggi noi possiamo dire che si è compiuto un passo in avanti decisivo
E di questo devo innanzitutto dare merito in modo particolare ai partiti dell'Ulivo che con grande convinzione e coraggio
Hanno inteso darsi un percorso concreto e positivo
Io credo e lo dico in modo particolare
A Maurizio Migliavacca con il quale abbiamo condiviso un importante lavoro ieri sera
Nei gruppi di lavoro in particolare nel terzo gruppo ebbene il documento che esce dal gruppo numero tre
Recepisce
Quelle che
Furono le proposte e le conclusioni
Del convegno promosso dall'Associazione per il partito democratico il quattro luglio a Roma all'hotel Radisson dove per la prima volta a tutte le forze politiche che qui sono convenute Orvieto hanno iniziato a riflettere
Che cosa significa
Un movimento che ha in mente però un obiettivo quello di costituire un partito
Io correvo che fossero ricordate
Due indicazioni di metodo
Nel dibattito
Ieri di oggi
Delle radici del popolarismo ma anche delle radici di una sinistra
Che con molta dignità e con un certo orgoglio
Può e deve definirsi comunista io voglio usare dei termini politicamente scorretti
Ma sinceri
La natura di movimento era teorizzata da Sturzo per preparare un partito e i cattolici democratici non debbono avere paura
Di un movimento aperto vivace che sa dialogare anche sul piano culturale
Come pure un partito non deve dimenticare l'insegnamento di Gramsci un partito deve avere idee fino ad ad esercitare un'egemonia culturale sulla società ebbene questi indicazioni che fanno parte della storia di queste radici sono però anche un ammonimento un'indicazione di metodo
Ebbene sulle idee sulla sintesi culturale
Noi abbiamo già ottenuto un risultato io condivido dalla prima all'ultima parola l'intervento di Amato
Siamo già ultimo
Ed è per questo che un ulteriore risultato concreto deve essere venire fuori da Orvieto
è importante che si possa creare fin da subito una fondazione
Del futuro Partito Democratico
Magari presieduta proprio da Giuliano Amato ma che a comporre la siano per almeno il cinquanta per cento
Gente che non abbia superato i quarant'anni e che abbia trascorso almeno dieci anni all'estero
Ecco io credo che con quel contributo sapremo dare delle indicazioni in termini di programma di azione di governo di iniziative politiche
Che sono già
Un patrimonio comune
Ulteriormente io credo che
Da Orvieto debba
Derivare una proposta
Che ha un valore politico importante
è necessario che si crei
Un comitato di garanti che accompagni Guidi insieme
A questa cabina di regia che ha portato finora biglietto
Io credo che in questo comitato che avrà la responsabilità di redigere il Manifesto con l'indicazione dunque delle linee culturali politiche ma anche giuridico
In particolare la bozza dello statuto
Debba essere aperto a soggetti a personalità che per la loro autorevolezza e la loro indipendenza
Diano garanzie effettive sull'apertura del Progetto
Io credo che in questo comitato non possa mancare l'aiuto di persone come Stefano Rodotà come Lipari
Come leopoldo Elia
Come Michele Salvati
Persone cioè a dire che certamente non avendo
Più nulla da chiedere sul piano della responsabilità politica possono dare però un'indicazione di metodo e indicare alcune scelte coraggiose è importante che oggi noi prendiamo atto che il partito è diventato realtà aspetta solo una formalizzazione dobbiamo vigilare perché questa formalizzazione avvenga nel modo migliore possibile
Ma un partito
Come sostanza politica e come condivisione c'è già ed è importante che sia anticipino condotte e comportamenti da Partito democratico
Non è possibile che in snodi fondamentali come le prossime elezioni amministrative o che nei collegi nei consigli regionali provinciali comunali non si adottino
Già decisioni importanti in primo luogo per le elezioni le liste unitarie e i gruppi unici per condividere un lavoro anche sui territori e nelle periferie dove non c'è il pericolo di far scomparire dei posti ma c'è il rischio che è positivo per Lapo
Mitica di investire per ottenere più consensi e quindi anche più potere per il partito democratico
Ecco e sul concetto del rischio che qui vorrei concentrare voi con chiudere il mio intervento io sentito con preoccupazione
Amici come Pier Luigi Castagnetti che propongono soluzioni
Parametrate tra l'altro con esempi derivati dal diritto societario
A me non è piaciuta la citazione di Cuccia
Che fu coniata per spiegare come Mediobanca comandava in Generali con un otto per cento sul presupposto che nell'assemblea dei soci di Generali Gregorio non ci fosse frequenza
Ma per l'Assemblea per un partito che vuole essere democratico il problema è la partecipazione a renderlo aperto amichevole diceva Vassalli ieri
Ebbene noi dobbiamo essere coerenti in questo io vorrei ricordare a Pier Luigi che non c'è ma gliel'ho già detto e quindi lo posso fare con tranquillità
Che se prendiamo l'esempio dove la Margherita è più forte Trento
Ebbene quando andammo a fondare l'associazione con Giovanni Kessler a Gad Lerner
Ci furono cinquecento persone in una sera riempi Modou e sale la Margherita due giorni prima aveva fatto un in un incontro sul referendum con quaranta persone
Il problema è quello che offre ai cittadini
Il problema è
Il metodo che usi bisogna rischiare e i cittadini possono rispondere
è chiaro che in questo caso non possiamo andare a proporre loro lo schema dei voti che pesa no
Non dobbiamo ad avere paura a contare i voti a usare la democrazia e a motivare avremo certamente risposte
Ripeto
Il successo della nostra associazione perché di questo
Penso sia anche significativo che si sa
è solo questo è solo l'apertura e la disponibilità nei confronti della partecipazione
Vi ringrazio
Grazie
La parola Fabrizio Vigni segue Willer Bordon ricordo rispetto degli otto minuti
Perché è un partito nuovo solo perché
Dobbiamo superare questa insostenibile frammentazione del centrosinistra ragione in sé già straordinariamente importante
Solo perché vogliamo e oggi possiamo unificare i diversi riformismi che vengono dalla storia del Novecento
Oppure come io credo e come questa discussione mi sembra indicare
Anche perché
Di fronte a
Caratteri della crisi del Paese e di fronte a quei giganteschi mutamenti della storia del mondo che stamani ci ricordava ramato Reichlin
Abbiamo bisogno anche di profonde innovazioni di pensiero politico della nostra funzione storica
Io penso che questa sia la sfida
Non solo unire i riformismi le storie da cui veniamo che pure hanno a mio parere radici ancora vitali ma costruire insieme un riformismo nuovo e se è così allora il partito democratico dovrà avere dietro di sé anche le idee i valori le culture necessarie per interpretare e cercare di governare i problemi di questo secolo
Con la testa girata in avanti
E la cultura ambientalista su questo mi voglio soffermare mio intervento e come portavoce di sinistra ecologista all'associazione la cultura ambientalista a mio parere è tra queste culture nuove necessarie
Perché se un partito nuovo se nasce nasce perché ha l'ambizione dello sguardo lungo sul futuro
E se noi alziamo lo sguardo vediamo che la storia dell'umanità sta entrando per usare la definizione di uno dei più grandi biologi del nostro tempo e da Wilson sta entrando dentro un collo di bottiglia
Che si preannuncia nel migliore dei casi molto turbolento e complicata
Pensiamo ai cambiamenti climatici è tutto il mondo scientifico
O quasi ormai a confermarci che potremmo giungere nel giro di una ventina d'anni è un punto irreversibile con dinamiche sempre più incontrollabili il tempo a disposizione per invertire la tendenza è sempre meno
Nel frattempo gli esperti di petrolio discutono se sia stato già raggiunto meno famoso picco petrolifero ossia abbiamo ancora qualche anno
Ma non fa una grande differenza perché la cosa certa è che all'orizzonte si profila ormai la necessità di una transizione dall'era del petrolio a nuove forme di produzione di energia ed è un passaggio d'epoca
Che si preannuncia turbolento complicato di cui già si vedono mi si
O pensiamo per citare un altro fenomeno dirompente alla crescita economica impetuosa di Cina India quaranta per cento della popolazione mondo il mondo
Pur consumando per il momento ancora poca energia poche risorse in confronto a noi le dimensioni di questo processo stanno producendo un impatto ambientale che non ha precedenti nella storia dell'umanità
Naturalmente l'aspirazione di quei paesi e del mondo sottosviluppato a livelli di benessere simili ai nostri è del tutto legittimo
Ma il nostro modello di sviluppo come sappiamo non è replicabile su scala planetaria appena il venir meno degli equilibri ecologici a un bel rompicapo
O si trova il modo di garantire l'accesso alle risorse al benessere a tutti ma con nuovi modelli di sviluppo diversi stili di vita nuove tecnologie forme di governo globale oppure il mondo è destinato a diventare sempre più invivibile ora io mi chiedo
Se il dibattito sul partito democratico non si misura anche con questi scenari che dibattito e è possibile pensare a un soggetto politico nel ventunesimo secolo che non assuma la sostenibilità ambientale come tra i suoi principi fondanti
In altre parole voglio dire l'ambiente è un tema troppo importante per essere affidato all'ambientalismo troppo spesso minoritario e fondamentalista è un tema che interrogano interroga il riformismo
Interroga i governi è secondo me una delle frontiere nuove per i socialisti e per i democratici in tutto il mondo
Come dimostra di aver capito bene per fare un tono un solo esempio Clinton provo a dirlo in un'altra maniera io penso che così come nel secolo scorso la sfida più grande che ci siamo trovati di fronte è stata quella di riuscire a regolare il mercato per garantire i diritti sociali e redistribuzione del reddito e da lì è nato lo stato sociale
Nel nuovo secolo tra le sfide più grandi vi sarà quella di orientare lo sviluppo verso forme ecologicamente sostenibili
E a rendere più complicata questa sfida cioè il fatto che la si gioca sul piano globale non più solo dentro i confini nazionali
Non sarà il mercato da solo a risolvere questi problemi deve tornare anche qui in campo la politica la grande politica come diceva RAI
è un'idea nuova di modernità non è più moderna l'idea di una crescita limitata infinita e moderna l'idea di uno sviluppo equo in equilibrio con la natura moderno è affiancare ha prodotto interno lordo termometro rozzo troppo rozzo
Metri di misura più intelligenti non so se della felicità come diceva Scoppola
Forse un concetto troppo difficile da pensare con la bilancia con il metro ma di sicuro metri di misura più sofisticati del benessere che non a caso si definisce benessere non bene a vere anche se i due termini sono diventati spesso sino allora se è così io credo che la forza la lungimiranza la capacità attrattiva dell'Ulivo del Partito Democratico dipenderanno anche dalla presenza della cultura ecologista e dal fatto che nei valori nei Program mi del nuovo soggetto politico venga assunto pienamente il principio della sostenibilità altrimenti scusate la brutalità sarebbe un soggetto che nasce già vecchio inadeguato sia rispetto a quegli scenari del mondo
Sia rispetto anche alla funzione da svolge nell'Italia di oggi
Perché se è vero che il modello di sviluppo che per più di mezzo secolo ha garantito al nostro Paese crescita del benessere ricchezza è entrata in crisi come ci stiamo dicendo
Alla domanda come si rimette in moto il Paese come si contrasta ruoli il rischio di declino come si fa ritrovare all'Italia un ruolo nell'economia globalizzata io penso che ci sia una sola risposta possibile la via è quella della qualità dello sviluppo
La via è quella di scegliere anche le politiche per l'ambiente per la modernizzazione ecologica dell'economia come fattori di competitività e di sviluppo sia perché su cosa puntiamo se non puntiamo prima di tutto su quello straordinario patrimonio
Su cui non dobbiamo temere competizioni come ha scritto Giorgio Ruffolo
E che il nostro Paese per fortuna a quell'immenso patrimonio di ambiente storia cultura arte
Siamo convinti o no però che oggi un nuovo motore dell'economia di una nuova fase del made in Italy può essere per un Paese come il nostro proprio questo
Innestare ricerca innovazione creatività su prodotti e servizi di qualità per i quali l'ambiente la storia la civiltà costituiscono un grande valore aggiunto
E al tempo stesso comprendere come la necessità di indirizzare le politiche industriali verso settori strategici ad alta innovazione coincide coinciderà sempre più con obiettivi legati propria nuove frontiere
Che io definirei di modernizzazione ecologica dell'economia
Cose che stiamo cominciando a fare tra l'altro fatemi spendere una parola in favore della legge finanziaria con questa legge finanziaria efficienza energetica fonti rinnovabili fiscalità ecologica l'inizio di una strada giusta
Da imboccare
Che è la strada ho concluso lungo la quale modernizzazione del Paese innovazione tecnologica competitività tutela dell'ambiente camminano insieme Vassallo ieri ci diceva abbattere i muri costruire ponti
Tra i muri di app da abbattere credo ci sia il muro che troppo spesso se farà ecologia economia abbattere quel muro significa col we're un ponte verso il futuro e questo compito credo sia tra i compiti fondamentali che il nuovo soggetto politico deve assumere su di sé grazie
Grazie a Fabrizio Vegni anche perché ha rispettato rigorosamente il tempo assegnato la parola Viller Bordon seguirà Rita Borsellino
Credo che anche il tempo limitato
Ci consiglio di non seguire rituali
Dunque si può utilizzare a questo punto fra l'altro ancor di più
Per una volta sarebbe definito un linguaggio di verità
A partire da una constatazione che
Credo sia la principale sensazione
Che mi pare di capire abbiamo tutti noi che abbiamo partecipato a queste due giornate
Di vivere
Un momento per molti versi un evento molto importante
E quindi di constatare come questo sia sicuramente per il livello e la qualità dei documenti preparatori degli interventi
Un passaggio positivo si potrebbe riassumere con battuta felliniana E la nave va
Anche se
Io ho avuto la sensazione che qualche volta questo andare
Assomigli più ad una forza
Di carattere Cinetico di inerzia
Che è sempre ad una sostenuta e convinta adesione
Ma però le parole
Soprattutto quando sono molto impegnative
Finiscono a volte per impiccare anche coloro che le pronunciano con altre intenzioni perché producono fatti
E i fatti a loro volta
Producono novità e scostamenti
Credo però proprio per mantenere la premessa che facevo
Che occorre anche vedere l'altra parte del bicchiere
Quello che ancora un tantinello vuoto
E io lo vedo
E forse per questo diciamo nel documento in quelli più coraggiosi lo commentavamo prima con molti dirigenti di questo o quel partito si sono usati troppi condizionali
Si son fatti più che proponimenti degli ospiti
Il che andrebbe bene se fosse un convegno normale ma essendo l'incontro
Di classe dirigente di due classi dirigenti che vogliono e debbono essere protagonisti di questo processo beh questo suscita se mi permettete qualche preoccupazione perché io non credo che sempre in tutti ci sia la giusta consapevolezza
Del carattere davvero epocale e dirompente di quello che ci apprestiamo a voler fare
Mi spiego
Il punto da cui partire fra l'altro qualcuno diceva ieri
Prendo
La relazione di Vassallo commentavamo mentre la faceva che in quella relazione
Basterebbero i numeri
Quei numeri per darci
Tutta se volete la drammaticità di una situazione che vede la forma storica dei partiti
In profonda crisi
Ma io vorrei che non come dire
Ci illude essi molto problema non è sostituire ad una forma magari una forma un tantino più rimaneggiata con qualche cosmesi un po'più attenta alle modernità è un problema un pochettino un tantinello più complesso
Perché oggi ieri c'erano i numeri ma io
Potrei citare un'indagine con Hristo qualche mese fa e stiamo parlando fra l'altro in casa
Di partiti che tutto sommato cominciare del diessino alcune regioni esistono e sono ancora realtà ben presenti però il loro distacco
Da quello che Pulsano i centri vitali della società la loro autoreferenzialità è un problema che torna virano in prova di giudizio o di valore è un problema che ci interroga rispetto alla capacità di questi che rimangono pur sempre ancor di più con il senso degli i tre strumenti fondamentali di interpretare di rispondere alle tante domande nuove di cui parliamo se non vogliamo che il dirci queste cose che ci siamo sempre in queste occasioni si appunto per l'appunto una nuova forma di ritualità
Di questo ci si dice convinti ci siamo detti convinti ci diciamo convinti io credo che su questo si sia sinceri ma faccio una domanda
Sono sempre comportamenti del tutto adeguati anche i nostri proponimenti anche quelli più sinceri
Per esempio questa domanda me la son fatta andrò rapidamente a conclusioni
Perché mentre venivo qui
Ieri è stato annunciato
Mi è stato chiesto Dario di firmare una petizione per chiedere al Parlamento italiano di andare a modificare l'attuale legge elettorale ora controfirmato vilmente ma se ci pensate bene un po'singolare
Che ci sia bisogno di raccogliere delle firme in questa sede per modificare quella legge elettorale che tutti assieme abbiamo sempre detto essere più che negativa
Addirittura per usare l'espressione di Prodi abbiamo detto una legge anti patriottica che fa male al Paese
E credo che se siamo come siamo Interpreti e vogliamo esserlo ancor di più della sua ditta dagli annali sui problemi
Dei suoi drammi che quella legge ha ulteriormente rafforzato perché non c'è Paese moderno che possa vivere tentare di interpretare le grandi sfide la propagazione della modernità con una legge elettorale che non solo non seleziona democraticamente le classi dirigenti ma di fatto ci consegna un Parlamento che per i quattro quinti e nominato in una condizione di totale autoreferenzialità non c'è quindi io vorrei come dire che le tante dichiarazioni se mi permettete seguisse un atto magari da questo convegno cambiamola questa legge elettorale non c'è bisogno di raccogliere le firme
A questo io deduco fatto molto semplice
Il partito democratico non vorrei che fosse come dire ho comprato prima la catarsi dei primari non foto se vi fosse una sorta di catarsi anche il partito democratico che sta sempre sullo sfondo è sempre un traguardo
Il partito democratico
Quando facevo il ministro dell'ambiente mi veniva di dire di fronte le catastrofi che ci venivano segnalate dai vari scienziati del mondo che ci avvisavano che nel due mila e cento sarebbe stato uno scostamento di cinque gradi a temperature media del pianeta dicevo guardate che non è che era e come con l'ora legale che alla mezzanotte
Del due mila e novantanove del trentun dicembre implementa temperatura scatta in su di cinque gradi ovviamente
I processi determinano giorno per giorno così anche per il Partito Democratico non vorrei come dire che i proponimenti su come dovrà essere questo Partito democratico fossero consegnati appunto d'un traguardo che un po'come la tartaruga con Achille che si sposta sempre continuamente vorrei che cercassimo
Invece di praticare quello che diciamo dovrà essere il carattere profondamente nuovo della formazione che diciamo di voler creare lo pratica Simo giorno per giorno quotidianamente con un po'più di intenzione vale per tutti a cominciare da me non sto parlando come dire in una condizione che non era mia vorrei essere chiaro
Quindi se sono soddisfatto sono anche preoccupato che fino in fondo come dire si determini quel qualcosa che segnali questo cambiamento profondo perché vedete la politica ed è l'ultima cosa che voglio dire
Come grande relazione tra gli uomini non si salva
Se non è in grado di ripristinare un canale serio di comunicazione di uscire dalla trappola di micro linguaggi dire divenire risposta concreta e progettualità comprensibile
E allora io non vorrei per davvero credo che non sia così alcuni aspetti li ho sottolineati se non altro fra l'altro quelli per cui
Le tante buone intenzioni che l'Astri Cano spesso anche la strada dell'Inferno ma creano situazioni dei quali o mai e pro in mente impossibile torna indietro si limitasse soltanto ad essere la sostituzione delle targhe
Con la locuzione partito democratico nei nostri circoli che nelle nostre sezioni perché questo sarebbe assolutamente insufficiente io vorrei che comprende si porrà il problema non è soltanto
Che non bastano le forze dei democratici di sinistra della Margherita che bisogna allargare ad altri
Della cosiddetta società civile c'è qualcosa di più che dobbiamo fare rimetterci complessivamente in discussione per essere all'altezza di questa sfida grazie
La parola Rita Borsellino seguirà Roberto D'Alimonte
Buonasera a tutti comincia col dire che io sono qui soprattutto come osservatore e mi dispiace di non aver potuto osservare abbastanza non ho fatto in tempo a dal mi pare stamattina e quindi ho perso diversi degli interventi che sarebbero state sicuramente utili a me prima di tutto per una comprensione più profonda di questo percorso che stiamo facendo un po'tutti insieme ho seguito con grande attenzione fin dall'inizio questo percorso per arrivare al Partito Democratico intanto perché per e tutto ciò che perde per costruire per creare nuove forme di aggregazione per me molto importante voi sapete che io sono nuova di questa esperienza non avevo mai fatto politica attiva anche se per tanti anni proprio tanti ho vissuto in mezzo alla gente e quindi ho fatto politica sul territorio ecco forse proprio questa mia posizione che vi permette di guardare questo percorso per costruire appunto un il nuovo partito il Partito Democratico che vi permette di guardarlo più forse dalla parte del del cittadino dell'elettore che non dalla parte della della politica attiva e la mia esperienza da quello che ho vissuto in questi ultimi mesi in Sicilia è stata un'esperienza particolarmente forte che non si è conclusa in maniera positiva così come avevo avevamo in tanti sperato ma comunque è stato ma sicuramente un'esperienza importante perché ha mostrato è io ne sono stata testimone destinataria in prima persona questa voglia questa necessità vorrei dire degli elettori di trovare il modo di riconoscersi e di esprimersi in un modo diverso forse dal passato perché i tempi ma le stesse esigenze l'evoluzione vorrei dire della vita stessa della vita sociale dei bisogni della voglia di futuro hanno bisogno di punti di riferimento diversi in particolare alle per noi la mia campagna elettorale si è verificato un movimento molto molto vasto e molto vivace fatto da cittadini che dalla politica attiva si erano allontanati oppure che non si erano mai avvicinati come giovani e donne soprattutto che cercavano un modo un'espressione una persona anche un riferimento al punto in cui potersi riconoscere proprio perché non trovavano nella società e nei partiti un modo completo in cui potere riconoscere le loro esigenze o le loro e aspirazioni per me la cassa comune è stata quella dell'unione sentivo molti dei miei gli elettori delle persone che mi che gravitavano attorno a me durante la campagna elettorale parlare di unione proprio come superamento di troppi particolarismi che rendevano difficile l'identificarsi o il dare fiducia in una di ne particolare e allora e proprio a partire da quel valore dell'Unione che si era già espresso anche con la nel l'esperimento esperienza importantissima delle elezioni primarie in cui siano proprio superate tutta una serie di di visioni per potere guardare per sentirsi cittadini abitanti di una casa comune è stato proprio quello che a me ha dato la dimensione della necessità vorrei dire di una qualcosa di di diverso qualcosa di più che facesse che portasse proprio a quel passo in avanti che superasse dei limiti che probabilmente nel corso degli anni si sono accumulati si sono un poco Christa hanno cristallizzato le posizioni dei diversi partiti politici di contro
Anche all'interno di un percorso come questo io credo che le identità siano importanti e siano sicuramente da mantenere ma qui non si tratta di unirsi almeno per quello che io percepito dal dal da questo percorso non si tratta di annullare le proprie caratteristiche il proprio linguaggio o le proprie radici ma se si tratta semmai di andare avanti a partire dalle cose che che uniscono a partire da un percorso comune che possano portare a un risultato in cui ognuno valorizzi proprio attraverso il confronto la diversità dell'altro e questo mi sembra un fatto importante che può da delle risposte a chi risposte nuove cerca ed è normale che cerchi risposte nuove perché l'evoluzione dicevo del dei tempi e della politica cerca e necessariamente vuole trovare delle delle risposte nuove peraltro l'esperienza siciliana mi ha mostrato come tutto questo sia necessario anche per superare delle situazione di di stallo in cui non non non si riesce più neanche a vivere un confronto vero forte e dialettico ma in cui ci si cristallizza un po'sulle proprie posizioni da dalla dalla sensazione che ho avuto a parole si riesce sicuramente a guardare al futuro con un percorso comune ma poi in l'attuazione di questo percorso ci sono troppe difficoltà perché ognuno cerca di chiudersi invece nel suo recente proprio questa io credo la difficoltà che bisogna superare quella di riuscire a parlare o un linguaggio comune pur mantenendo la propria identità credo che la scommessa vera delle della che sta alla base della costituzione del Partito Democratico sia questo e credo anche che questa sia una risposta che e gli elettori sia spetta non ma che non sia però un uno più uno fa due perché altri menti sarebbe l'ennesima delusione sarebbe ancora una volta una limitazione del campo del campo politico ma anche del del campo dell'espressione dell'espressione sociale non può essere uno più uno fa due deve essere un una unita a una un percorso che deve potere aprirsi aprirsi alle tante esigenze anche di chi non si riconosce né nell'uno né nell'altro uno ma deve essere qualcosa che possa dare un'espressione una una una possibilità di esprimersi proprio una una casa ecco una casa nella quale ognuno possa se un TIR si a proprio agio alla quale ognuno possa sentirsi possa sentire di contare qualcosa un'altra delle esperienze forti che ho fatto proprio in questo in questa mia campagna elettorale era la necessità di sentirsi protagonisti di un percorso se il cittadino se l'elettore non si sente protagonista di un percorso e sente di essere soltanto destinatario di scelte fatte da altri di scelte fatte insito Simoni altre a un certo punto si stanca a un certo punto quasi si rassegna si rassegna non sentendo più il proprio coinvolgimento personale per De amore vorrei dire a tutto questo
In una terra come quella nella quale io vivo nella quale oggi mi trovo a operare in una
Situazione per me così nuova io credo che tutto questo sia importante vedete oggi il Parlamento la l'Assemblea regionale siciliana si ritrova ad avere lo stesso presidente che ha avuto negli ultimi cinque anni nella situazione difficile
Che credo tutti quanti voi conosciate e tutto questo in un momento così particolare della scelta politica
E culturale anche vorrei dire oserei dire etica in un momento come quello un milione e mezzo di siciliani non hanno votato
Allora credo che noi dobbiamo riflettere su questo perché tanta gente
Non si avvicina più non si sente più protagonista non si sente più di potere far parte di un percorso politico che pure è la la sua vita
E il suo futuro un milione e mezzo di siciliani in quell'occasione non hanno votato chiediamoci perché e chiediamoci cosa ci chiedono e che cosa si aspetta
Grazie
La parola a Roberto D'Alimonte seguirà Giorgio Benvenuto raccomando rispetto dei tempi così aumentiamo anche il numero degli interventi anche perché temo che non riusciremo a soddisfare tutte le domande tutte le richieste d'intervento da Di Monte
Cambio parlino
Il partito democratico riforma elettorale
Parlerò di partito democratico e di riforma elettorale
E lo farò mettendo in guardia da un'illusione
Ed è un rischio
E facendo contemporaneamente una proposta precisa
L'illusione e il ritorno del collegio uninominale in questo Paese
Il collegio minima uninominale che è stato abolito che io non vedo le condizioni politiche perché possa essere ripristinato
Non lo vogliono di piccoli di una parte e dell'altra
E soprattutto non lo vuole Berlusconi che sa e in questo a assolutamente ragione
Che il collegio uninominale non si addice alla natura del suo elettorato ed è questa la vera ragione della riforma berlusconiana della legge elettorale
Date queste preferenze degli attori in gioco io non vedo come ho già detto le condizioni politiche perché continuiamo a illuderci di poter tornare al collegio uninominale e quindi introdurre sistemi elettorali che si fondono sul collegio uninominale il che vuol dire il sistema inglese quello francese Coop la legge Mattarella del novantatré
Ma vedo anche un rischio
Da cui bisogna guardarsi e di rischio
Il sistema elettorale tedesco
Io credo che il bipolarismo italiano sia affidato necessariamente a uno dei due strumenti il collegio che è stato introdotto per caso nel nostro sistema
Ma che uno strumento dal mio punto di vista positivo anzi oserei dire ideale
Nelle attuali condizioni di trasformazione della democrazia italiana e il premio di maggioranza senza collegi uninominali interi non parlo dei collegi nominali fittizi
Delle provinciali o quelli tedeschi
Parlo di collegi uninominali vere senza collegi uninominali veri senza premio di maggioranza il bipolarismo italiano e a rischio e io posso dire che sarebbe a rischio anche il progetto il partito democratico
Io non credo anzi io sono uno studioso sul pieno di dubbi
Ma in questo caso non ho dubbi io non ho dubbi che o porzione senza premio di maggioranza
E bipolarismo possono coesistere in questo paese per il semplice motivo che questo è un Paese troppo frammentato abbiamo partiti piccoli partiti in anni che troppi partiti
Non funziona o Porzio Nale com'è troppo facile dirlo che proporzionale senza premio di maggioranza e bipolarismo non funziona più nemmeno in Germania dove hanno due grandi partiti figuriamoci da noi
Per questo non vedendo la possibilità di reintrodurre il collegio e considerando il premio il male minore
Arrivo alla mia proposta precisa
è una proposta che faccio con grande disincanto e con molto rimpianto
è una proposta che parte necessariamente dall'attuale legge elettorale
Noi dobbiamo modificare se necessario anche a maggioranza
La legge elettorale di Berlusconi introducendo sei modifiche
La prima è il premio nazionale al Senato non possiamo accettare un sistema elettorale che non è un sistema elettorale ma è una lotteria di diciassette premi regionali
Questo è stato un errore che è un errore di cui il nostro presidente del Consiglio deve rallegrarsi ma che è pur sempre un errore
La seconda modifica e il voto ai diciottenni
Il voto ai diciottenni al Senato doveva già essere introdotto nel mille novecentonovantatré se non prima
è stata una grave leggerezza della classe politica non non averlo fatto allora
Non si possono introdurre sistemi elettorali maggioritari tra l'altro di Tersite è una camera e l'altra applicandoli su due corpi elettorali diversi in un sistema di bicameralismo perfetto
Parlamentare di bicameralismo perfetto
Il voto diciottenni vantato datato subito anche se so che è una riforma costituzionale
E oltre tutto non solo Fabbrini al Paese perché abbinato col premio nazionale al Senato riduce drasticamente per non dire annulla il rischio grave per il bipolarismo italiano di un Parlamento diviso
Ma fa bene anche al Partito Democratico alzare la bandiera del voto ai giovani e fa bene al partito democratico oggi e soprattutto in una prospettiva di lungo periodo
La terza modifica e l'abolizione delle candidature plurime uno scandalo a livello mondiale
La quarta modifica è una follia incostituzionale il fatto che gli elettori della Valle d'Aosta
Il loro voto non sia sommabile a quello degli altri italiani per la determinazione del premio di maggioranza io mi chiedo cosa sarebbe successo in questo Paese se invece di venticinque mila voti a favore di Prodi ci fossero stati venticinque mila voti alla camera a favore di Berlusconi quando in Valle d'Aosta ci sono più di trenta mila voti unionisti
E fin qui credo di essere su un terreno abbastanza solido
In conclusione della mia relazione propongo le due modifiche che invece sono più delicate
Ma altrettanto se non più importante
La quinta modifica e l'esclusione degli futili dei partiti sotto la soglia dal computo del premio di maggioranza
Questo è un meccanismo micidiale è un incentivo micidiale per la proliferazione dei partiti politici non partiti politici di liste ad personam
Senza ritoccare questo meccanismo e mi rendo conto che la questione delicata soprattutto all'interno dell'Unione ma senza ritoccare questo meccanismo alle prossime elezioni anche alla luce del risultato così risicato delle attuali elezioni noi chiederemo le liste che si richiamano a tutti i partiti a tutti
Anzi posso dire tutte le squadre di calcio del campionato italiano di serie A e di serie B vedremo anche la lista Forza Moggi e vedremo l'asta di queste liste ad personam
Il sesto e ultimo punto che mi sta molto a cuore e qui chiudo
Affronta la questione del rapporto tra elettori ed eletti la questione del voto di preferenza
E questo è un punto molto delicato io ritengo che il voto di preferenza non possano essere introdotto nelle attuali circoscrizioni per motivi che non ho il tempo di illustrare sono due le strade per recuperare un rapporto tra elettori ed eletti all'interno di questo sistema elettorale
La prima strada è quella di aumentarle il numero delle circoscrizioni quindi riducendo l'ampiezza delle situazioni drammaticamente
E a questo punto una volta aumentate le le circoscrizioni con ridotto il numero che la stessa cosa si può pure discutere se introdurre o meno il voto di preferenza l'ultimo punto
Sempre per recuperare questo rapporto elettori ed eletti importare all'interno dalla quale sistema elettorale un elemento del sistema elettorale tedesco ma solo uno
La distinzione nell'assegnazione dei seggi cinquanta per cento
A liste di partito con o senza voto di preferenza cinquanta per cento invece in collegi uninominali questo si può fare senza mettere a repentaglio il bipolarismo italiano e allo stesso tempo recuperando almeno per il cinquanta per cento all'interno di questo sistema elettorale un rapporto tra elettori ed eletti e chiudo dicendo questa è una legge elettorale scritta male
Fatta a maggioranza che a mio avviso davanti all'ostruzionismo di una maggioranza su questi elementi molti dei quali soprattutto i primi quattro non sono altro che correzioni necessarie ed urgenti per dare al Paese
Un sistema elettorale Dinho di questo nome io credo che il Partito democratico l'Unione debbano procede anche solo a maggioranza Ignazio grazie la parola a Giorgio Benvenuto seguirà Omar Calabrese
Ricordo a me tutti noi due fatti le primarie
Le primarie hanno avuto più candidati le primarie hanno avuto la partecipazione degli scritti e anche dei sans papier della politica le primarie si sono svolte con la regola ogni testa un vuoto
è stata una scelta difficile tormentata abbiamo accettato la sfida ci siamo contati
Abbiamo contato la seconda L'Ulivo al Camera anche qui abbiamo visto che contrariamente a quello che avviene per cui ogni unità ogni unificazione e sempre perdente abbiamo visto invece che l'Ulivo ha avuto una forza espansiva e che l'Ulivo si è è stato capace di aderire anche i voti dei giovani
Ho voluto ricordare questi due fatti perché ci possono aiutare ad andare avanti
Perché so benissimo che mettere assieme unire culture tradizioni storie che sono diverse non è facile
So che se si guarda al passato e si guarda al passato in maniera non approfondita Balsano dinanzi ai nostri ricordi i momenti di grande competitività e anche di antagonismo
Penso però che anche nel passato
Noi possiamo trovare dei momenti alti ed importanti nei quali questa competitività e questo antagonismo si è attenuato e a lavorato per L'Unità e penso che noi dobbiamo guardare al passato non dobbiamo rinnegare ma dobbiamo guardare avanti dobbiamo guardare al futuro perché al futuro nel futuro si possono a bere visioni più comuni si possono avere si può avere il coraggio di sfidare la realtà si può avere la forza di non rimanere fermi e di andare avanti questo lo dico perché questo ci deve aiutare a affrontare i problemi sui quali si discute due sono quelli più evidenti il terzo è rimasto mi sembra più in sordina Luca rapidamente
Primo tema quello della collocazione internazionale
Quello delle scelte che devono essere fatte io capisco benissimo quali sono i problemi quali sono le difficoltà ma noi dobbiamo avere la forza di affrontare le opinioni diverse e di non porre delle questioni di carattere pregiudiziale né da una parte né dall'altra
Io forse sono influenzato da questo fatto in questo fatto sui problemi della politica internazionale dalla mia esperienza sindacale
Noi abbiamo avuto nel sindacato una fase drammatica la rottura nel mille novecentoquarantotto del movimento sindacale con la CGIL che rimase nella FSN legata all'Unione Sovietica
E la UIL e la CISL che invece uscirono dalla FSN perché lo ricordo
Perché allora per la CISL sì pose il problema sei entrare in un sindacato in una struttura internazionale confessionale
O in una struttura internazionale nella quale si riconoscevano le grandi famiglie socialiste e socialdemocratica
La scelta di pastore e la scelta incoraggiata da De Gasperi fu la scelta nella CISL internazionale nella ICI Hayes sette più
Che
Vide la presenza della CISL senza che la CISL rinunciasse alle sue caratteristiche anche il suo modo di essere alla sua elaborazione tante che un segretario generale della Confederazione europea dei sindacati è stato un autorevole dirigente della CISL tante che un segretario generale della CISL internazionale è stato anch'esso un autorevole esponente della CISL
Perché lo dico
è perché noi questo problema lo abbiamo dinanzi a noi lo dobbiamo affrontare so che la politica e diversa dal sindacato e più complessa ma io penso che noi non possiamo pensare proprio per le ragioni che sono state lette a una realtà dove nella globalizzazione nel cambiamento che si verifica noi siamo a popoli di in Europa e nel mondo la seconda questione e quella dei temi che sono stati evocati che erano presenti nella relazione fatta da Scoppola
Dove ci sono questi problemi non solo eticamente sensibili problemi sui quali esiste una dialettica esiste una tradizione un modo di affrontare i problemi e oggi più complesse
Perché il rapporto con la Chiesa cattolica un problema e ti dà ragione Scoppola a ricordarlo a tenere conto di questa realtà un problema non solo perché cioè il il bipolarismo
Ma anche perché non c'è più un partito cattolico un partito che organizzato tutti il i cattolici eccetera come dire col bipolarismo anche una concorrenza in questa direzione e quindi è un tema che bisogna affrontare con grande attenzione e con uno spirito
Io credo che non ci si possa dividere tra laici e chierici
Io penso che laico significa credere nelle proprie idee ma essere pronto a misurare queste idee con quelle degli altri esse quelle degli altri sono più ragionevoli più produttive anche per cambiarle e quindi credo che questo ci deve aiutare come abbiamo fatto in questi anni anche lo ricordava Anna Finocchiaro
Raggiungendo dei risultati importanti che possono servirci per andare in avanti terza e ultima questione il problema del rapporto tra il governo è il partito democratico e noi dobbiamo sapere
Che il partito democratico non si può confondere con il governo dobbiamo avere chiare le idee che il governo a una situazione complessa articolata una situazione con i numeri contati
Contati una maggioranza risicata bisogna avere la grande pazienza alla grande attenzione perché si possa andare avanti e quindi non possiamo dimostrare una insoddisfazione perché sappiamo che le soluzioni che vengono avanti sono soluzioni che sono necessaria e concludo
E ecco perché è importante che il partito democratico affronti fino in fondo il problema del le idee forza delle sue proposte politiche le idee forze e innovative
Che dimostrino che è un motore riformista
Le idee forti che consentono di guardare al futuro di dare un messaggio preciso per quello che si riferisce ai giovani al Mezzogiorno per quello che si riferisce ad una società che ha paura e che noi invece dobbiamo spingere ad avere il coraggio del futuro
E chiudo e qui c'è anche un'altra necessità ecco io vedo in molte
Posizioni molte dichiarazioni
Che noi non abbiamo alternativa abbiamo questa strada della Partito Democratico se non si fa il partito democratico ma che figura facciamo punti ci si osserva
Ma che cosa succede che cosa va indietro no il Partito Democratico si fa non in una logica difensiva in una logica nella quale non abbiamo alternative
Il partito democratico si fa perché rappresenta una grande opportunità
è un messaggio che noi diamo al Paese
è un messaggio con il quale noi vogliamo coinvolgere fino in fondo i giovani i cittadini vogliamo aprirci ai nuovi problemi quindi Partito Democratico non è una scelta obbligata difensiva deve essere una scelta invece che guarda al futuro
E chiudo veramente chiedo scusa
Qui siamo ad Orvieto con un apologo
Cioè il grande il Duomo
Nella fabbrica del Duomo di Orvieto
C'è l'apologo dei tre Scarpellini lo scalpellino lavora e dice che scolpisce Scalpelli la il la pietra il secondo lavora perché deve mantenere la sua famiglia
Il terzo lavora perché vuole fare una grande cattedrale
è questo il messaggio che dobbiamo dare al Paese il messaggio che dobbiamo dare ai cittadini di una operazione che viene fatta per fare qualcosa che sia in greco in grado di rimettere in moto la partecipazione dei giovani la partecipazione della gente alle scelte politiche grazie
La parola Omar Calabrese seguire Achille Passoni
Grazie molte per la parola visto che e non rappresenta assolutamente niente insomma così pieno di dubbi che a volte non credo neanche di rappresentare me stesso
E però sono arrivato qua perplesso quasi per Nostalgia di essere uno dei due papà del simbolo dell'Ulivo con Andrea Rauch
E riesco ottimista sono cento che il Partito Democratico si farà
Allora però a questo punto nascono davvero i problemi proprio perché c'è l'ottimismo nascono i problemi infatti
Questo partito
Una volta fatto non può essere solo un'operazione di ingegneria istituzionale bene a vere successo
Non basta neppure quel trenta per cento
Che si stava ipotizzando come numero di voti o una somma di iscritti pari a quella della somma dei partiti che lo costituiscono devi avere successo perché altrimenti immediatamente campagne mediatiche diranno che è un soggetto debole
Faranno i conti diranno che un soggetto debole e parallelamente tutte le volte che numericamente sorge una forza importante
Aumenta il peso richiesto da parte delle forze piccole che cominciano a contare la loro determinante sa che uno dei mali della democrazia Italia allora deve avere successo
Come può avere successo mi pongo dei dubbi e vi propongo umili visivamente qualche proposta e qualche soluzione primo
Qualcuno si sarà corto che negli ultimi vent'anni sono nati circa venti
Sono nate circa venti organizzazioni politiche e solo tre si sono chiamate partito
Partito dei comunisti partite da Rifondazione Comunista Partito dei comunisti italiani ha colpito
Popolare
Ma per forza di cose perché avevano bisogno di recuperare l'indicazione della loro storia quindi con un minimo di Nostalgia tutti gli altri no
Perché hanno a che fare conta il fatto che l'idea di partito sta sulle scatole alla maggioranza dei cittadini italiani lo dimostra qualsiasi sondaggio qualsiasi ricerca allora Forte immediata campagna di persuasione per dire come mai vogliamo il partito
E queste ragioni ci sono banalissima poiché sono ahimè responsabile di una sciagurata vicenda che è quella di aver introdotto il termine società civile all'articolo del Corriere da sé nel novantadue
Io intendevo a quell'epoca citare semplicemente Hegel che diceva che c'è una società politica organizzata conta l'unica forma organizzata possibile i partiti ma prima occorre un'organizzazione caotica della società civile poi si arriva la società politica
Laddove i partiti sono entrati in crisi per varie motivazioni di carattere cristallizza di cristallizzazione di reazione oligarchie occorreva fare un passo indietro ahimè si è presa questa battuta come se fosse la battaglia dei cittadini che fanno gli avvocati i muratori etc contro quelli che fanno professionismo della politica non era quella si doveva comunque ritornare alla forma partito forse occorre Pirlo con forza adesso trovando nelle motivazioni basta allora Conte la differenza società civile e società politica
Ritorniamo alla forma partito nella maniera più entusiasmante possibile e spieghiamolo intendiamoci sei mesi ma spieghiamolo perché deve essere un partito partito e basta con questi Desio Linate sulla Società civile che tanto si fa politica società politica diciamocelo pure
Salvo che lo deve fare bene salvo che non deve essere al servizio di strutture cristallizzate Dorigatti
Secondo per avere successo
Deve è successo non ci vuole solo la trasformazione occorrono anche dei contenuti
è inutile che il programma e il sistema dei valori di questo nuovo partito
Sia fatto conto una relazione che potrebbe essere intitolata Che il coltello nell'ovvio no questo partito deve essere scissionista
Ricordo ad Amato deve proprio essere scissionista con il proprio passato si capisce
Con il proprio passato nella sua forma dei concetti da dare ai concetti io credo e vi sottopongo questa timida proposta perché non proviamo a mettere insieme una sentenza del come fu nel novantasei ed elaborazione del programma poi i partiti decideranno come costruirla bene davvero ma quell'esperienza dei sette delle settecento persone migliori intelligenze
Forse italiane
Di quel momento al lavorare sul programma beh io me la ricordo come un'esperienza fantastica fantastica partecipativa una vera ebollizione di idee dal di forse può venire
Un modello interessante anche perché per riuscire a creare l'entusiasmo ma signore un partito che cose è qualcosa cui si aderisce perché ci si crede de non perché automatico perché cistite e allora se le forme vecchie dell'ideologia solo ancora un modello di credibilità be allora non importa farlo questo partito modello che esiste perché farlo
Se dobbiamo farlo bene questa rielaborazione ideologica è necessaria assolutamente necessaria magari con la tecnica che dicevo che può far capire ai cittadini italiani che è giunto il momento di mettersi a pensare che è una cosa che manca così tanto in questo nostro Paese paese Pains aree di produrre il vizio di pensare il maledetto vizio di pensare
A questo punto viene anche il problema della forma e anche qui qualche osservazione e qualche proposta perché sta sulle scatole l'idea della forma partito ma perché è immobile
Allora non si potrebbe tornare a progettare la forma partito in modo elastico
Pensiamo al partito democratico americano il partito democratico ha un doppio regime
E leggero in tempo di pace ed è pesante più allargato in tempo di elezioni
Una forma a fisarmonica può essere interessante
Può essere interessante perché diceva Truman
La forza di un partito è che elabora i suoi programmi di governo poi fa capire la popolazione che quei programmi sono compatibili con delle questioni che riguarda il condominio il quartiere da Piazzetta d'angolo
Questa è la forma nuova molto frantumata al suo livello di base diminuzione dei suoi livelli di delega di modo che si abbia l'idea della democrazia e forte compatibilità fra i grandi vertici che fanno le grandi politiche e la politica di tutti i giorni quotidiana delle cose concrete ed elementari
Un partito leggero permette di superare una fondamentale ragione delle antipatie ed è la questione del premio se la struttura è forte ahimè è cosa umana che tutti i partecipanti professionali desiderino un premio e la struttura premiale attuale dei partiti è fortemente negativa per la liberazione delle delle energie
Quindi una forma transitoria una forma transitoria che è necessaria subito concluderò con questo con una piccola osservazione a Castagnetti
Se ci deve essere una forma transitoria che vada questo avverso questa leggerezza e modello fisarmonica del nuovo partito
Benissimo i promotori non possono che essere quelle società che fanno la fusione e vanno verso la nuova società ma Bella la metafora Castagnetti son d'accordo calcolare i pesi sono d'accordo però guarda che quando si va in Borsa non c'è solo il concambio cioè si valutano i pesi rispetto al nuovo soggetto e si calcola il concambio e no ci sono anche i nuovi azionisti e ci sono anche i vecchi azionisti che vendono ricordano allora cerchiamo di calcolare i pesi giustamente che tu dici ma all'interno di questo quadro della ricostruzione della costruzione di questa nuova società questo può essere la fase della Costituente detto questo concludo con un'ultima proposta timidissima insisto ancora
Beh
Perché andare a cercarsi i rischi di una trasformazione immediata tutta subito dall'alto
E a livello nazionale non sarebbe meglio studiare citerò Carlo Marx che non va tanto di moda
La rivoluzione non c'è ancora stata occorre studiare molto occorre leggere molto
Proviamo a immaginarci degli esperimenti gli esperimenti se se vanno male se falliscano se falliscono non provocheranno nulla ma se vanno bene provocheranno anche la costituzione di modelli mi auguro di poter di annunciare fin da adesso che in Toscana perché è più comoda costa meno
Ci sarà un gruppo libero di intellettuali abbastanza prestigiosi capace dunque di andare sui giornali che si faranno garanti di tentare con i partiti e secondo questo modello di trasformazione provvisorio di scrivere
Una apro delle proposte di di sistema di valori ed idee e di proporre ai partiti i sistemi di organizzazione di forme sperimentali di unione per la nuova politica
Ve lo preannuncio quindi molti di questa dozzina di persone sono anche in sala e che Dio ce la mandi buona anche perché proviamo a chiudere con uno slogan scusate retorico brutto parafrasando Goya
Il risveglio della ragione genera sogni rispettiamolo questo il risveglio della ragione generazioni ma se questo non accade per gente anche inutile che fa altre cose come me
O si vada mai ora o perdonatemi la battutaccia terribile date le mie condizioni sociali meglio ad Maiorca
Grazie la parola ad Achille Passoni seguirà Valerio Zanone
La discussione di questi giorni
Ci consegna una base importante da sindacalista
Dico con convinzione che ci consegna una buona piattaforma non abbiamo una buona piattaforma per la costruzione del partito nuovo
In questa fase politica in questo tempo per le ragioni qui dette
Prima fra tutti per il bisogno che ne ha l'Italia
Per la sua democrazia
Una piattaforma Progetto chiamerei così
Per rispondere alle grandi sfide che qui sono state illustrate ieri riprese oggi alcune delle quali intere cono tutti i giorni il sindacato
Nel suo agire concreto
Tutti i giorni
Tutti i giorni siamo costretti a provare a dare risposte
A queste grandi sfide a volte
Riusciamo meglio
A volte marchiamo qualche ritardo
Ma
Credeteci
Misurarci davvero tutti i giorni con queste sfide questione assai complessa grandi sfide si diceva
Dalla globalizzazione la lotta per orientata in senso progressivo
Anche per affermare i diritti di chi lavora in ogni parte del mondo chi è più stupita
Agli effetti concreti dell'internal istituzionalizzazione economia della finanziarizzazione dell'impresa le cose che diceva Amato
Stamattina
Le cose che diceva la
Alle forme della competizione delle nostre in prese nei mercati internazionali e alla conseguente capacità del sindacato concretamente di misurarsi tutti i giorni
Di contattare il cambiamento i contratta cambiamento di contante all'innovazione
Con tutto ciò
Che è essa riversa sulle condizioni materiali concrete di vita e di lavoro di donne e gli uomini
Alle modificazioni dello stesso lavoro quelle già avvenute e quelle che la società della conoscenza ulteriormente solleciterà
Modificazioni che producono un mercato del lavoro sempre più composito è sempre più difficile da unificare
Tema questo
Che anche nelle condizioni diverse della società moderna continua ad essere per il sindacato
Ma io penso anche per il partito nuovo
Un tema di prima grandezza
C'è lavoro di qualità c'è un lavoro importante un lavoro ricco che insieme lavoro garantito più garantito
E che convive con lavoro instabile insicuro precario
C'è lavoro sommerso in quel mare di economia sommersa del nostro Paese
Fino
A veri e propri livelli di schiavismo come quelli che abbiamo conosciuto a Foggia e per i quali chiedo a tutti di partecipare alla grande manifestazione che CGIL CISL UIL faranno tra due sabati in quella città
Per non chiudere gli occhi ma per guardare la realtà per quella che
E poi anche
Si è detto di un partito
Per la democrazia e della democrazia bene ancora in tema di lavoro
Per affrontare i grandi temi della democrazia economica
Per la democrazia industriale cioè di un tessuto nuovo più aperto più democratico di partecipazione anche all'interno del posto di lavoro
Per portare un contributo a quella riforma del capitalismo di cui c'è un gran bisogno nel nostro Paese
E poi l'innovazione del West il passaggio da uno quel far fordista all'Uefa che mette al centro la persona con tutto quello che significa in tante negli cambiamento di risorse di modificazione dell'organizzazione dello stessa produzione dell'Uefa
Grandi sfide
Che avvengono nel concreto di un confronto e di uno scontro reale nel Paese
Ricordiamoci che è partito nuovo si costruirà lì in quello scontro e non in una campana di vetro o in una sede di partito
E lo scontro sarà pesante sarà complicato perché l'interesse in campo solo DiVersi contrapposti lo abbiamo già visto sono
Alla faccia assi del decreto Bersani
Di qualche mese fa Grande sfide che riportano al tema del lavoro quindi questo voglio dire
Con una centralità ineludibile
Certamente per il sindacato ma io penso anche per il partito nuovo
Penso che il tema lavoro debba essere declinato come un tema centrale
Della riflessione politica e del radicamento politico del partito muore
Non rivendico nuove o vecchie centralità
Anche perché nel nuovo secolo non si definiscono a tavolino
Penso semplicemente che il lavoro devono essere un riferimento certo del partito nuovo
Tra l'altro si è parlato tanto di comunanze tra le culture le storie di ognuno di noi che siamo qua
Be'ricordo che in tutte le nostre storie
Diverse tra di loro il radicamento nel lavoro è stato uno dei punti assolutamente identici per tutti
Discutiamo io vi chiedo se è possibile avere una sede una sede di confronto su questi temi sul tema del rapporto partito nuovo lavoro
Nelle sue forme nella sua sostanza una sede pubblica aperta grande dove ci si misuri liberamente sapendo che abbiamo anche opinioni diverse ma non è nascondendo alle che facciamo dei passi in avanti
E sempre in tema di rapporto
Tra partito e lavoro
Io devo dirgli con franchezza
Che c'è un punto che non mi ha convinto
Della relazione
Che ho sentito ieri bella sul tema della forma partito
Io non credo
Che rapporto con le associazioni
Non voglio parlare in generale parlo del sindacato
Che questo rapporto possa essere semplicemente un apporto di amicizia
E che debba essere regolato da indipendenza
Io preferisco il termine autonomia
Io penso che tale organizzazioni debba essere forte un sentimento di autonomia
L'indipendenza però mi porta una sorta di esclusione
Gradirei quindi che anche su questo tema ci fosse un ragionamento più forte più aperto non si ripropongono le cose del passato ma attenzione anche il passato
Può consiliare un futuro migliore infine un'ultima cosa
Sempre dentro questo quadro
Io credo che
Le riflessioni di questi giorni
Portano a una necessità di tornare a ragionare anche tra di noi del sindacato
Sul tema della nostra vita
Io credo che questo tema non sia più eludibile
Ed è stesse ragioni con tutte le diversità ovviamente che hanno portato qui a ragionare di unità e di costruzione di un partito nuovo
Debbano ritornare anche nel sindacato per riaprire una discussione nostro sublimità
E dentro questa discussione sull'Unità c'è anche da riprendere il tema della militanza della militanza politica nel partito
In questi anni c'è stato un disimpegno un disinteresse un allontanarsi dei dirigenti sindacali dalla militanza politica questo fa male al al sindacato ma io penso che faccia male anche al partito
Soprattutto al partito nuovo col suo radicamento nel lavoro
Grazie
La parola Valerio Zanone seguirà Walter Veltroni caldo questi istanti per ringraziare a Recoleta che era iscritto a parlare ma che per agevolare i nostri lavori ha rinunciato all'intervento
Non sono così generoso come Nicoletta vammi pratiche ero un'autoriduzione
Un un taglio del trenta per cento come quello dell'indennità ministeriale
Parto da un dato di auto evidenza la passata legislatura ha dimostrato alla prova dei fatti
Che la destra italiana non dispone di una classe di governo adeguata adesso l'onere dalla prova passato all'Unione
Però l'Unione non ha una maggioranza elettorale consolidata
Perché esiste una falda elettorale di profondità
Che l'Unione non arriva a intercettare arrivarci per governare quindi la missione necessaria del partito
Democratico e mi par di capire che dalle conclusioni ormai vicina del nostro convegno oggi qui la il cammino sia messo in moto in in modo e verso una direzione irreversibile
Non è più in discussione il se ma il comma forse neppure molto il quando quindi sia varcato il Rubicone
O se preferite un immagine almeno solenne non si può rimettere il dentifricio dentro il tubetto
Allora la prima con condizione per riuscirci è che si faccia dopo un nuovo partito ma un partito nuovo
Io interpreto la differenza in questo modo
Che non si tratti della fusione a freddo
Fra gli eredi di quelli che furono nell'antichità i partiti del compromesso storico perché così si farebbe soltanto appunto un nuovo partito
Ma si tratti invece di riunire le famiglie storica dalla Democrazia europea in una visione che sia nuova in quanto declini al futuro valori che di per sé sono antichi la libertà l'eguaglianza oggi meglio definibile come e quinta
La fraternità oggi meglio definibile secondo la suggestiva proposta di Scoppola amicizia libertà equità amicizia i sacri principi dal due mila
Sui fili della cattura di cui diceva Marco c'è una indicazione che emerge dalle relazioni di ieri
Ed è credo molto importante perché questo incontro delle culture
A l'effetto positivo di indurre a trovare nell'altro qualcosa di ciò che si va cercando a ripensare i propri limiti
Io non mi troverei in imbarazzo in questo perché la cultura liberaldemocratica in cui mi riconosco sia sempre occupata
Proprio del proprio limite dallo scarto fra l'essere e il dover essere dalla propria controstoria più che dalla propria storia dei propri traguardi inappropriati
C'è semmai da parte liberale una petizione da presentare l'ho detto ieri gruppo la riprendo qui in poche parole se il partito nuovo vuole essere il partito della libertà future non pretenda di costruire progetti di società perfetta che sono costati cari al secolo scorso non concentra credito al costruttivismo non metta ipoteche sulle libertà dei futuri
Concludendo un dato ambientale che emerge dal Palazzo del Popolo di Orvieto
Questo volontari ravvicinare l'etica
E la politica credo questo sia molto giusto come antidoto all'esito da stadio e da supermercato che ha avuto largo premio dal due mila uno fino a ieri
Purché si tenga conto del diverso diamo Etro delle due sfera e quindi si accosti alla politica una determinata etica quella ben definita nella relazione di ieri di Roberto Gualtieri Betica condivisa non l'etica normativa
Questa è una forma in questione che a a forte implicazione e anche sul prossimo calendario parlamentare io confido che i legislatori
Del partito democratico che ai gruppi parlamentari di fatto esiste già
Esercitino la propria libertà di coscienza
Tenendo conto anche della libertà di coscienza dente destinatari del nuove norme questo sarà una sperimentazione efficace dell'etica condivisa
A Valerio Zanone la parola Walter Veltroni seguirà Rosi Bindi
Io credo che il valore che è molto di questo seminario di questo nostro incontro sia nel sostanzialmente mettere in simmetria la discussione delle forze politiche che discussione
Centrale e vitale nel processo di costruzione di un nuovo partito
Con ciò che già c'è nella società
Nostro seminario il seminario per il partito democratico non è ancora un seminario del partito democratico
Ma quello che è chiaro è quello che è certo è quello che ci può dare fiducia e forzando il cammino che abbiamo da intraprendere di qui in avanti e il fatto che qualche democratico già c'è
C'è nella coscienza dei nostri elettori
C'è nell'esperienza concreta di vita di lavoro di impegno politico
Cioè nel lavoro di tante amministrazioni
C'è in un'esperienza consolidata che ormai da dieci anni si vede a livello elettorale impegnati con lo stesso simbolo
E soprattutto c'è nella coscienza delle persone
Per molto tempo i gruppi dirigenti dei partiti hanno fatto fatica parlo dei partiti dei quali
Vieri dita e traccia vitale dentro questa Assemblea i gruppi dirigenti dei partiti hanno fatto fatica nei momenti di maggiore innovazione a convincere il proprio letto
In questo caso può avvenire il contrario cioè che nell'otturato abbia maturato già da tempo senza che ve ne fosse consapevole percezione da parte da parte gruppi dirigenti della necessità di questo incontro
Che nella vita concreta nelle fabbriche nei quartieri nelle scuole nelle città appare del tutto naturale
E che ha portato a condividere esperienze e culture a metterle in relazione a contaminare le lunghe con l'altra da dieci anni a questa parte
E gli elettori i cittadini non si stancano ogni volta di ripeterci con il loro voto che così è
E quando prima delle scorse elezioni
Molti nel mondo politico pensavano che avrebbero preso più voti le forze politiche separate piuttosto che
L'Ulivo unito
Facevano un errore non tanto di lettura politica ma di interpretazione dalla società
Gli elettori da dieci anni ci mandano a dire la stessa cosa con una o ripetitività ossessiva
Ogni volta che mi avete d'insieme che teniamo ogni volta che state divisi ripugnante
E non c'è solamente un dato di che è il contrario di quello che avveniva negli anni che abbiamo dietro le spalle quando e la nostra cultura proporzionalista diciamo così forse faceva meno fatica a leggere i comportamenti politici dalla società
Oggi il bipolarismo la cultura maggioritaria sono entrati in maniera molto forte nella società
E hanno cambiato anche il modo le modalità di relazione tra i cittadini e la politica che non sono necessariamente minori quando immaginiamo che questo sia un paese a bassa densità di impegno politico ricordiamoci sempre quel sessantasei per cento
Che nella pieno della fine di giugno è andato a votare per un referendum che aveva assolutamente un valore un significato politico
C'è un background di cui di ciò di cui parliamo che è molto forte che ha dato da dieci anni di esperienza comune
E allora io non direi ho ascoltato qualcuno degli interventi io non metterei la scelta che ne stiamo facendo nel novero delle scelte che non hanno alternative
Non si fa un partito dicendo lo dobbiamo fare perché non abbiamo alternativa siamo andati troppo avanti non possiamo tornare in così non si fa una novità della vita politica italiana quale deve essere il partito democratico
Ma è vero altresì che questa è l'ultima chance
Lo dico con schiettezza e e con sincerità da dieci anni questo tema è posto e in questi dieci anni ciascuno di noi ha lavorato adesso
Oggi conta dove siamo non conta il cammino che abbiamo fatto conta dove siamo
Ma se si perdesse questa chance
Se maturato questo processo è riconosciuto dalle forze politiche messe in simmetria le forze politiche con l'orientamento consapevolmente acquisito dei cittadini
Questa opportunità fosse perduta noi faremo fatica le prossime elezioni
A ripresentarsi agli elettori dicendo ci candidiamo con l'Ulivo o ci candidiamo con l'Ulivo che è l'anticamera di qualcosa che rischia di consumarsi
Ora il tempo ora il tempo non importa quanto sarà il tempo che ci vorrà io sulla discussioni su quanti mesi ci vuole sono poco appassionato mi interessa di più la sostanza della scelta che noi facciamo
La sostanza dalla scelta che ne facciamo
Deve essere quella di costruire un partito nuovo che sia sintesi ed espressione delle storie che lo compongono che non possono essere rimosse con un tratto di spugna alle quali nessuna può chiedere l'annessione all'altra
Ciascuno avendo non dico la consapevolezza ma la curiosità e il desiderio di una contaminazione reciproca
Sapendo che è un processo politico di straordinario valore storico che per quanto mi riguarda è anche il compimento di un lungo cammino ma penso che così sia per tutti non avviene se si mettono davanti tutti i problemi invece che tutte le possibilità
O se si chiede a ciascuno di noi di rinunciare in partenza ad una parte di se stesso di considerarsi parte di qualcosa di cui non è stato parte se cioè questo processo non cresce con l'ambizione e l'umiltà necessaria
E soprattutto se non è in grado la costruzione di un grande soggetto politico nuovo tra vite italiana
Di chiamare a raccolta anche coloro i quali che non sono non sono oggi direttamente dentro i nostri le nostre forze politiche i partiti che fanno parte della esperienza dell'Ulivo
Ci sono milioni di italiani
Lo dico non retoricamente lo dico con la consapevolezza che non nascerebbe ma il Partito democratico se non una da una grande coraggiosa determinazione delle forze politiche e oggi è una prova di coraggio
è una prova di coraggio politico e di capacità di stare dentro il tema non nasce senza le forze politiche non nasce senza la loro convinzione l'anno motivazione la loro capacità di persuasione dell'opinione pubblica ma non nasce neanche se si chiude
Ho sentito qualcuno fare riferimento all'esperienza della Federazione sindacale unitaria e io non sono per identificare una federazione di partiti con un nuovo partito non sono la stessa cosa non lo so obiettivamente lo dico in termini di analisi non di valutazione soggettiva
In termini di analisi una federazione non è un partito
Si è fatta la federazione sindacale unitaria ma non si è fatta l'unità sindacale anzi poi si è tornati alle identità
E noi dobbiamo credo tra di noi a essere d'accordo sul fatto che il processo che mettiamo in campo sta dentro il ventre della società Partito del lavoro partito di popolo partito ambientale dei temi ambientali partito dell'innovazione
Partito capace di raccogliere quelle energie della società che non possono sentirsi ospiti di un accordo tra due o tre partiti
La nostra forza alla nostra intelligenza e lo dico contro ogni forma di contrapposizione tra la dimensione la società civile che appunto credo calabrese prima abbia detto da questo punto di vista delle cose sagge
Oggi però deve essere quella di dire a un cittadino che abbia votato alle primarie o che semplicemente se un cittadino restare al suo posto di lavoro e chiede di appartenere ad un campo più ampio di poter essere dentro questo partito
Alla stregua degli altri
Di poter partecipare contare di essere parte di questo grande processo che riguarda la società italiana e che è guidato dalle forze politiche
Io penso che questa sia la grande sfida nostra
Sedici più nove fa venticinque
Ma l'ambizione che invece dobbiamo proporre oggi nel cominciare questo cammino se vogliamo è questo cammino abbia il valore storico che deve avere dev'essere quello di tendere ad un'ambizione maggioritaria di questa forza politica vorrei che oggi non ci ponessimo confini che d'altra parte non avrebbe senso porre in termine numerico
Vorrei che culturalmente e politicamente avessimo dentro di noi l'ambizione di costituire una forza che per la sua coesione politica ideale che non ha nulla a che fare con l'annientamento delle differenze possa candidarsi ad essere forza maggioritaria
Per fare questo però ed è l'ultima cosa che voglio dire
Io penso che al processo politico
Bisogna accompagnare un processo di innovazione istituzionale
Il Governo sta facendo uno sforzo immenso
Del quale non solo il nostro schieramento ma il Paese intero deve essere grato perché si è posto mano ad un risanamento finanziario ad una collocazione internazionale dell'Italia molto diversa da quella del passato e via via tutte le altre cose
Ma non c'è dubbio
Che ciò di cui oggi un Paese moderno come l'Italia ha bisogno per riprendere il suo cammino vorrei dire persino la sua energica la sua voglia di futuro
La sua speranza di cambiamento è quello di avere condizioni di maggiore stabilità a livello istituzionale
E io penso che noi non possiamo e non dobbiamo immaginare di poter far vivere il processo del quale oggi parliamo in presenza di un sistema elettorale istituzionale
Fotografato così come con questa legge elettorale anche nostro processo politico verrebbe fortemente messo in discussione
Non abbiamo bisogno di introdurre forti elementi di innovazione di garantire stabilità di governo di avere un vuoto che scegliendo nelle forme nelle quali lo si potrà fare attraverso l'indicazione o altro un premier dica forza
Sostegno e credibilità dal punto di vista numerico diciamo così
Alla coalizione che vince
Io penso che questa sfidando la dobbiamo lanciare che a questo si debba accompagnare forse una revisione complessiva dell'assetto istituzionale di poteri dell'equilibrio tra tutti i livelli di di decisioni istituzionali di questo Paese
E c'abbiamo bisogno di mettere in cantiere una stagione di innovazione istituzionale che sia parallela al nostro processo politico è parallela al rafforzamento al consolidamento e alla vittoria della sfida di governo nella quale siamo impegnati credo che oggi parliamo di qualcosa di molto grande che lo dico a a Valerio Zanone non è cercare di rimettere il dentifricio nel tubetto anche se Visco mi ha spiegato che si può fare anche questo poi vedremo come ma è è è qualcosa di molto più ambizioso e di molto più grande
è qualcosa che può consentirci di rispondere ad una domanda della nostra gente per la prima volta di rispondere all'altezza di una sfida della quale le forze politiche italiane che oggi sono costitutive di questo soggetto sono sempre stati capaci nei momenti più alti dalla nostra storia oggi è uno di questi momenti
L'Italia deve vincere la sfida Risanamento dell'innovazione per vincerla bisogno
Di una forza riformista che sia centro di un'alleanza di governo quale quella della quale noi oggi parliamo e domani in prospettiva possa essere una forza tendenzialmente magico maggioritaria e di questo credo che parliamo quando parliamo di partito democratico
Grazie
La parola Rosi Bindi seguirà Massimo D'Alema
Credo che sia comune a tutti
La consapevolezza che
Questo è un momento importante
Che non regala diamo hanno gli stessi ma
Che ci tiene impegnati per il nostro Paese
Per il futuro dell'Europa e del mondo
Penso che possiamo usare queste espressioni senza
Il timore di essere accusati di retorica
Perché se siamo qui è perché abbiamo la consapevolezza non solo di dover raccogliere un importante consegna degli elettori che come giustamente veniva ricordato
Da dieci anni ci hanno affidato questo compito ma anche perché riteniamo il dover assolvere a un compito importante per la vita dell'Italia
I partiti si fondano non terre un capriccio della loro classe dirigente ma perché hanno una funzione storica perché servono al Paese perché rispondono
Ad una necessità vera che è presente nella società
Allora questo è un tempo che chiede entusiasmo richiede passione che chiede la fatica e l'onestà intellettuale e che chiede coraggio
Sentimenti che credo debbano essere forti al momento dalla partenza ma che ci debbano accompagnare in questi tempi immessi che ci attendono io farò solo due riflessioni una sulla forma partito
è una su una dimensione europea e internazionale del futuro Partito Democratico
Sulla forma partito io vorrei
Enrico
No usciere il valore fondamentale al contributo che ci ha offerto ieri con la sua relazione passando
Ma vorrei anche sottolinearne il limite che esprimo in maniera sintetica così
I partiti sono come la natura non fanno salti e non sono generati dai salti
Magari dai bolli ma non da essa
E credo che se ha colto nel segno quando ci ha detto che i nostri partiti come fondatori
Di questa nuova storia portano nella loro forma tutta la pesantezza del passato
Credo che sia anche giusto ricordarci che senza all'assunzione di questa pesantezza nel futuro non si entra
Pena diciamocelo
Perché ciascuno di noi e ne ha fatto l'esperienza la riproduzione di questa pesantezza forse in forme ancora più opache e meno capaci di interpretare la sfida di questo momento
Al tempo stesso dico però che chi definisce la relazione di Vassallo come un punto di arrivo e non come un punto di partenza
Credo debba essere ricordato altresì che se la partenza non è coerente con il punto di arrivo quella mettano la raggiungeremo mai
E allora spetta a noi davvero riuscire a interpretare il Processo verso il partito democratico come l'ASP prima sfida che sta nel nome di questo partito
C'è bisogno di sperimentare che cosa vuol dire la democrazia interna anche a partire dalla fase fondativa
E allora occorre mettere in atto io credo un doppio binario
I democrazia interna dei partiti compresa la loro pesantezza
E quanto meno il popolo delle primarie non so pensare al futuro Partito democratico senza una classe dirigente che abbia avuto la stessa investitura che ha avuto Romano Prodi
Troviamo le formule ma credo che non si possa ripetere ancora una volta quel processo secondo il quale gli esterni sono cooptati dagli interni secondo rigide quote misurate in base alla riproduzione di se stessi
C'è una novità che emerge in questo nostro tempo che ha ragione di essere dietro di di di prendere la parola che ha saputo prendersi con grande maturità anche in altre circostanze
E non per voler rubare il mestiere a nessuno ma credo anch'io di dover dire che o il nuovo partito sarò un po'più giovane o un po'più donna o altrimenti avrà in parte anche fallito questo subito
La seconda sottolineatura voglio farla la faccio con grande guardate proprio in nome della onestà intellettuale al nastro di partenza
Che è quella sulla dimensione internazionale ed europea del nuovo partito
Fuori anche tra di noi ci fosse chiarezza ho come l'impressione che faccia parte di quelle difficoltà che forse sarebbe bene non è numerare all'inizio
Per concentrarci invece sulle possibilità temo che ci siano alcune difficoltà che vanno affrontate da subito per quanto mi riguarda questa è una di quelle
Io non sono andata a Chianciano per frenare Orvieto che fra l'altro sono anche molto vicini
Sono andata a Chianciano perché credo fortissimamente in quello che stiamo facendo oggi
Ci credo talmente che
Vorrei che
Se manca qualcuno oggi non rischiasse mo'che mancasse qualcuno domani
Io sono tra coloro che ritiene l'assenza di di Mussi e di altre persone un'assenza non arricchente
Anche se so che i processi politici qualche volta richiedono anche delle lacerazioni ma vedo in questo un limite e mi dispiacerebbe molto se non fossimo capaci di affrontare fino in fondo alcuni problemi che il percorso finisse
Per concludersi con altre assenze non ce lo potremo permettere guardate la forza di questa nostra avventura stanno e la pluralità
E la pluralità si è ritrovata in un aggettivo comune alle nostre storie
Ma si costruirà anche nella capacità
Di rinunciare a quell'altra parte di aggettivi fu
Nessuno ci potrebbe chiedere di entrare in una famiglia liberaldemocratica nessuno ci potrebbe chiedere di entrare in una famiglia cattolico democratica nessuno ci può chiedere di entrare in una famiglia socialdemocratica
Lo dico
Con la consapevolezza che questo non risponde
Alla originalità della storia italiana
Che ieri molto bene Scoppola ci ha ricordato non risponde
E anzi alla necessità di superare la vecchiezza delle famiglie europee e internazionali
Che siccome sono vecchie non contano no siccome sono vecchie si devono adeguare
E non risponderebbe alla sfida che ci sta di fronte
Perché è il mondo che ha bisogno di questa pluralità che noi abbiamo sperimentato io non mi sento parte di una storia politica provinciale
Quella italiana mi sento parte di una storia politica subito in mente originale capaci di insegnare qualche cosa ad altre storie politiche
E su questo aspetto che io vorrei che tra di noi con prendessimo che non c'è ha ragione Franceschini
Ha ragione quando dice se non ci possono chiedere di entrare nella famiglia socialdemocratica perché dovremmo chiedere
A chi ne fa parte di rinunciarci io non gli chiedo di rinunciarci io non chiedo di rinunciare a Fassino a D'Alema di andare a far parte di continuare a far parte dell'Internazionale socialista e dalla famiglia socialdemocratica i chiedo la fatica di provare a formare una nuova famiglia
Di provare a vedere se sul piano internazionale europeo internazionale c'è davvero la possibilità di unire queste nostre pluralità
E di dare insieme dei risposte alle grandi sfide del mondo
Perché passa di qua l'originalità della nostra storia tradire tradiremmo il nostro compito se rinunciassimo a questo accettassimo che questa pluralità irriducibile e Hannes in qualche modo alla possibilità di essere annessa ad un'altra storia principale
E in qualche modo renderemo anche un cattivo servizio alla grande tradizione socialdemocratica
Io non ho più una famiglia mia a livello internazionale vorrei che la storia italiana ci servisse armi creare queste condizioni perché di questo ha bisogno il mondo e cito per ultimo a conclusione di questa riflessione
Il grande valore sul quale io credo
Noi dobbiamo sperimentare ancora una grande strada insieme ma che è quello di cui ha bisogno il mondo oggi e grande sfida della laicità
Io credo che anche questa grande valore
Sul quale noi stiamo facendo tanta strada insieme nel momento in cui abbiamo deciso che le questioni eticamente sensibili che ci dividevano non era una questione di coscienza ma erano questioni politiche democratiche
Siamo dando delle fondamentali risposte di cui ha bisogno il mondo
E se rinunciamo ad una sedia d'un luogo nel quale questa fatica si riproduce ma riproducendo sì da anche le risposte alla democrazia che deve confrontarsi
Con altre religioni oltre il confronto storico che ha fatto con il cristianesimo con altri fondamentalismi con altri messianismo e storici
Se rinunciassimo a questi noi non daremmo quel contributo di cui il mondo oggi ha bisogno allora questa è una questione aperta è una questione aperta perché in questa nuova storia alla quale noi diamo inizio
Abbiamo l'obbligo la responsabilità di apparirci alle tante culture ai tanti valori che forse non hanno un nome
Non c'è data la possibilità di rinunciare ad una sintesi più ricca e quindi hanno nessuna delle culture fondatrici
In questo senso io chiedo davvero con forza
Che tra i punti di discussione aperta tra di noi ci sia anche questo e così credo non per frenare ma per costruire davvero insieme il percorso che ci sta a cuore di cui il Paese ha bisogno
Grazie a Rosi Bindi
La parola a Massimo D'Alema
Io vi chiedo scusa assicuro che questa non era una
Lo schema previsto da qualche regia viene per caso
Che io prenda la parola questo punto
Per impegni
Spero si siano svolti utilmente per il nostro governo
Confrontarsi con una platea era particolarmente però poi dopo sono al riconosciuto
Ma e voglio anche dire che non è mia abitudine intervenire in un dibattito che non ho ascoltato di cui non ho misurato la temperatura se non attraverso le agenzie dei racconti
Però capisco anche che così importante questo passaggio
E che in questo seminario assunto un tale rilievo persino al di là delle attese di alcuni che non sarebbe giusto tacere o alimentare equivoci
Io sono convinto che
Il lungo processo storico
Oltre dieci anni oramai un pezzo pezzettino beh della storia del
Che ci ha visto insieme protagonisti
Deve oggi essere portato a compimento
Con la nascita del Partito Democratico e con l'inizio di una nuova fase nella vita politica del nostro Paese
E vero io sono d'accordo con tutti quelli che lo hanno sottolineato e Walter Veltroni va detto moto chiarissimo ora scortato
Questo partito democratico esistenti Rampart già
Nelle scelte politiche che abbiamo compiuto perché chi si presenta sotto lo stesso simbolo per le per le persone normali partiti sono un simbolo elettorale
E un modo di rappresentare i cittadini nelle istituzioni
Noi sappiamo che i partiti sono anche altri avere già condiviso questi due Ste due risorse fondamentali del partito politico
Dà il senso che il cammino è stato percorso in misura lotti
Ma oltre a queste scelte non c'è dubbio che questo Partito democratico esiste nella coscienza
è cresciuto un comune sentire
Che travalica le appartenenze
E noi abbiamo cominciato
Per esempio nei gruppi parlamentari a discutere a decidere insieme ci siamo accorti che quasi mai discrimine di queste decisioni passa lungo il confine tra i nostri partiti
Il che non vuol dire che siamo sempre d'accordo
Il che vuol dire che però persino nel disaccordo siamo una cosa sola
E così
Anche se
Questo ultimo miglio
Deve essere percorso con grandissima sapienza
Se noi vogliamo fare in modo
Che nell'incontro si moltiplichino le forze se vogliamo non soltanto per dire così sono d'accordo con Rosi Bindi che non ci siano nuovi assenti ma cosa che io sento profondissima mente come un bisogno nostro
Che anche gli assenti di oggi siano presenti la prossima
Perché
Perché questo appartiene non la alle esigenze di un partito
Uno di quelli che esistono oggi ma è una ricchezza di quel partito che vogliamo fare insieme domani
Mi fa piacere che lo abbiano detto sottolineato molti amici dalla il senso pronto è una di quelle testimonianze di un comune sentire
Il partito democratico un progetto per l'Italia in questo senso a mio giudizio il progetto del Partito democratico fa tutt'uno con la sfida del governo del paese
E vorrei dire che noi saremmo molto più deboli nel governare l'Italia
Se non avessimo in campo il Progetto del partito democratico
Unire gli italiani e portarli alla sfida di una radicale modernizzazione del Paese coraggiosa
Capace di misurarsi con rendite corporative con resistenze conservatrici che si annidano non soltanto nelle tradizionali forze conservatrici ma più in generale in tanti gangli della nostra società
Reagire alla rozzezza classista che ha dominato negli ultimi anni basta vedere quanto può più profonde sono diventati le diseguaglianze
Non nella logica miope della vendetta di classe
Ma con un discorso capace di unire il Paese
Di chiedere equità di imporre equità
Nel nome di un principio di eguaglianza di un valore di solidarietà sociale
Ma anche di offrire
Al mondo dell'impresa ai talenti un Paese nel quale si possano affermare pienamente le le loro capacità
Capace di suscitare l'orgoglio di forze produttive intellettuali moderne che vogliono rilanciare questo Paese che vogliono che l'Italia vinca nella sfida della competizione perché la globalizzazione e anche una sfida
Una grande forza riformista che sappia riformare la macchina pubblica ripensare lo Stato sociale fare quelle cose che abbiamo tante volte detto cioè che bisogna ripensare Guelfa di direzione dell'educazione dell'innovazione della scienza che poi con fatica riusciamo affatto
Perché poi ci si misura con i nodi reali con le scelte con le ristrettezze
Questo partito nuovo di cui l'Italia ha bisogno per vincere questa sfida perché corrisponde come qui è stato detto ad una ad un convinto ad una funzione
Che ha a che vedere con la storia del Paese non soltanto con le esigenze del ceto politico
Questo partito nuovo deve essere si è detto dai un partito di cittadini e sono d'accordo
Io vorrei dire voglio essere chiaro io sono tra quanti ritengono che le primarie sono stati un momento straordinario allargamento di scampo democrazia
E che il restringimento della partecipazione democratica una delle malattie mortali di Napoli
Però sono e non è retorica
Che se non ci fosse stata la sezioni ITS o il circolo della Margherita le primarie non si sarebbero potute svolta
Speedway aspetto Milone post sono essere pensati in contrapposizione tra di loro
Perché per funzionare e hanno bisogno di convivere dobbiamo studiare
E abbiamo bisogno di una leadership forte fortissima perché in un Paese frantumato come il nostro soltanto una leadership forte può avere l'investitura democratica per affrontare le sfide
Ma non mi convince voglio dirlo eh no perché perché mi pare uno schema debole un partito di cittadini intelligente
Proprio perché l'Italia è una cosa diversa in mezzo tra i cittadini leader ci sono i sindacati le cooperative e le associazioni di di categoria i gruppi di interesse
Costruire il partito democratico anche una straordinaria operazione di coalizione certo nel rispetto dell'autonomia della società civile
Perché noi dobbiamo unire ma non c'è il minimo dubbio
Che se si uniscono le grandi ma famiglie democratiche questo determina un processo nuovo di riorganizzazione del campo delle forze delle potenze
Ma badate che questo è un interesse del Paese perché ho questo campo di forza e di interessi di gruppi sociali ritrova una ragione comune oppure sarà difficilissimo governare il Paese nella contrapposizione delle logiche corporative
E qui quindi qui c'è una risorsa ad attivare c'è un grande processo da governare non c'è un'ora X in cui tutto si scioglie tutti vanno al gazebo nasce il Partito Democratico
C'è un processo
In cui
Cui l'apertura alla ai cittadini avviene non soltanto nella forma dell'appello la società civile ma anche nella forma della capacità di organizzare di promuovere intorno al partito democratico
Una quantità di potenze civili organizzate
Il partito democratico è anche un progetto per l'euro
Con una grande ambizione
Con una grande ambizione ambizione di rilanciare il ruolo dell'Europa
Lasciatemelo dire il profilo dell'Occidente
L'Occidente quest'anno questa parola sì Perrucci Templi s'intende quell'insieme di valori di libertà di valori democratici noi ci sentiamo pienamente espressione dell'Occidente vedete quando accade come accade oggi faceva vedere Walter sparuti Ziad Agenzia che è una coraggiosa giornalista russa viene trovata assassinata
Che aveva criticato il Cremlino certo e io so che noi non potremo dire granché
Io ho provato in questi mesi di del mio nuovo e appassionante lavoro per il quale ringrazio Romano Prodi tutti voi momento di autentica vergogna quando nella riunione del G8
Avremmo voluto parlare della Cecenia
E il ministro degli esteri russo ha detto diritti umani Guantanamo i nomi l'Occidente abbiamo dovuto Thatcher
Meno ritorniamo ritrovare questo orgoglio di essere portatori di valori
Che in quanto sono valori sono universale
Ma è evidente che perché si affermino come universali bisogna innanzitutto che laddove questi valori si sono costituiti vengano rispettati
E l'Europa può ritrovare qui il suo ruolo contro l'immagine di un Occidente chiuso in cui vista impaurito
In grado di rilanciare come si dice nel gergo della politica internazionale un multilateralismo efficace cioè
Non delle chiacchiere dell'impotenza è in grado di agire d'intervenire perché è importante quello che succede nel Libano per per me la cosa assolutamente più importante di tutte
E che in questo momento lì si va schierando una forza internazionale
Dove ci sono gli europei ci sono i turchi soldati del Qatar cioè quello che avrebbe potuto diventare un nuovo episodio
Di un tragico scontro di civiltà
è invece il primo episodio dell'impegno della comunità internazionale per la pace e contro il terrorismo non dello scontro fra l'Occidente e l'Islam
E quindi c'è l'ansia vada per costruire
Un equilibrio di pace
Allora in questa Europa
Il vecchio centrismo non c'è in più utile che parliamo delle le famiglie intanto io sono d'accordo per fare le famiglie i matrimoni migliori non sono quelli fra consanguinei diciamo però si parte dalla realtà
Il vecchio centrismo popolare non c'è più avete notato che ogni volta che si voti in Europa finisce metà e metà
Metà e metà
In Austria Germania a nove
Io lo considero un segno impressionante
Della se volete della crisi in uno B
Ed è il fatto che
Se da una parte il vecchio centrismo
Chi sì chi ha avuto nel popolarismo di matrice cattolica la sua estrema cura delle sue espressioni più significativo in Italia la Germania non c'è più
Dall'altra parte la ricetta conservatrice sia nella sua versione neoliberista sia nella sua versione populista non non riesce a tenere insieme le società europee
Ma è anche evidente che c'è una crisi della soluzione socialdemocratici
Che non riesce a conciliare protezione sociale e dinamismo in competitività
Ora io vorrei dire il partito democratico è la risposta a tutto questo
Ma non c'è dubbio che il Partito Democratico si inscrive in quel tentativo
In altri Paesi si è chiamato New labour o noi emittente
Non è una cosa solo nostra evitiamo questo provincialismo degli italiani pensiamo di avere scoperto le ricette poi poi scopriamo che per molti aspetti siamo indietro
Voglio dire quel tentativo di costruire un nuovo schiera una nuova cultura riformista che va oltre il vecchio schema socialdemocratico io credo che il Partito Democratico si inserisce pienamente in questo processo
Ed è evidente che questo processo si proietta oltre le famiglie ideologiche del Novecento ma il tema che poniamo noi non è quello dei della adesione all'ideologia la famiglia la storia socialista
Il tema che poniamo noi è quello del rapporto tra il partito democratico imita grande forze europeiste
Grande forza che capisce che l'orizzonte della politica è quella della della globalizzazione
E che per restituire un ruolo alla politica va ripensata in una scala transnazionale allora in che rapporto si pone questo partito comunista campo delle forze non è un'ideologia è un campo di forze che noi dobbiamo contribuire ad allargare a riformare ma dal quale non ci possiamo ritenere separati e può darsi anche che abbiamo qualcosa da insegnare loro come ha detto adesso Rosi Bindi però bisogna che gli era andiamo a dire perché se pensiamo che vengano loro adesso chiede ce lo può darsi che non se ne accorgano neanche che abbiamo qualcosa da insegnare bisogna che noi studiamo le forme di questo collegamento
Questo non è una una sfida un braccio di ferro tra di noi è un'esigenza oggettiva del nuovo partito che nasce e sarà uno dei temi su cui lavorare e una delle ragioni per cui ci vuole forse
Qualche giorno in più
Ma per arrivare ad un risultato che faccia della nascita di questo partito il momento di un rinnovamento del campo progressista e notti uno suo fra di una sua frammentazione in Europa
Infine e davvero perché voglio essere ho finito spetta ad altri
Infine voglio dire una parola sulle teste e i voti
Intanto per dire che in questo momento credo che siano importante soltanto le teste
Voti rimprovera Kevin infinitamente dopo questo è il momento in cui c'è bisogno di di elaborazione se volete più che che i voti c'è bisogno di testa e di cuore cioè intelligenze di passione badate è del tutto evidente
Che la nascita di una nuova forza comporta un patto
Una scelta costitutiva che non si mette ai voti
Perché ho uno aderisce uno non aderì il patto costitutivo è un patto che non può essere imposto da una maggioranza
Solo dopo nel momento in cui esisterà un grande partito democratico
Io spero che questo dopo sia presto quando sarà necessario contare i voti si conteranno i voti
Io sono convinto che quei voti non saranno i voti sulla base dell'appartenenza originaria saranno i voti sulla base delle considerazioni di fronte alla sfida che ci troveremo di fronte
Quindi io sono d'accordo adesso il problema e gettare le basi di un pacchetto che unisca
Che raccolga il più largo arco di forze possibili e un grande partito che vada alla sinistra più la sinistra radicale un pezzo della sinistra radicale quella che viene chiamata la sua perché i radicali diciamo dobbiamo avere l'ambizione ad a vere fino a una componente più moderati ma un grande partito che aspira a rappresentare quello quaranta per cento degli italiani deve avere questo resti
Walter senza
Senza alleati diciamo un grande partito io sono sempre stato per vocazione se volete o forse per conformismo piuttosto centrista nei diversi partiti quelli dei quali ho vissuto ma sempre con l'idea che senza
Le ha
Non si vola come ovvio diciamo e soprattutto che molto spesso le idee più coraggiose e innovative sono venute dalle posizioni che erano più distanti da quelli che avevano poi la responsabilità della sintesi e della direzione
Quindi noi dobbiamo lavorare ad allargare ad includere in un patto costitutivo l'arco più ampio delle forze progressiste democratiche del Paese
Poi poi ci saranno le regole democratiche condivise da tutti ora lo ripeto non è il momento dei voti è il momento dell'intelligenza e della passione
Chiamò
Osservavo ieri sera
Le persone
Dalle ultime file dei gruppi di lavoro
è giusto dire
Che si avverte c'è fra di noi
Una condivisione fondamentale
La vedevo
Appunto attraverso le teste
Ci si alzava il parlava di Conversano
E che c'è una significativa ricchezza di diversità plurale sappiamo che non è un ossimoro questo
E che unità diversità non è solo il concetto forse più importante della stagione più felice del processo di unità europea
Progettualità condivise diversità
Vitali
è la regola politica per organizzarsi in
Società complesse e sempre più complesse
Non è necessario francamente andare lontano basta ascoltare le domande e i silenzi di una famiglia penso alla mia famiglia siamo in sei
Quando ci troviamo a tavola
Non abbastanza per la verità
Capisco che c'è poco di più importante che ascoltare quei silenzi e quelle parole
E per capire quanto
Le attese di questa generazione che arriva non siano incapsulato in in formule politiche
Ma ieri sera osservando che in osservando sui credo di avere capito
Una cosa in più
E cioè che il Partito Democratico non solo può sommare le nostre energie ma può moltiplicare
Cioè può sprigionare
Un Energia se
Ha grande energia unitaria creatrice
Se saremo capaci di farne una riuscita debbo dire corrispondente alla densità e alla qualità dei contributi che abbiamo ascoltato in questi due giorni Partito Democratico insomma come strumento che moltiplichi le energie
Qui dentro e fuori di qui
Che promuova nuove generazioni donne in politica leve di amministratori anche fatemelo dire attraverso la comunicazione unitaria
Pensiamo a quante
Energie tempo abbiamo speso pur in un disegno condiviso dovendo competere da due partiti
E che cosa può significare lavorare insieme quanto questo Piero tutti noi possa consentire di lavorare per parlare meglio paese
Per parlare insieme quanti siamo
E quanto capaci credo nell'insieme con questo disegno unitario queste caratterizzazioni che rappresenta non le effettive diversità del paese della Società delle famiglie dello romanzi parlando unitariamente dentro un disegno unitario coloro che vengono dalla storia
Dei democratici di sinistra che l'anonimato dalla storia più recente più giovane
Dei democrazia e libertà
Dunque non è soprattutto una questione di assetti anche se dobbiamo essere attenti seri nel portare all'approdo in modo democratico la realtà
Che oggi formano i nostri partiti perché dovremmo fare un partito
Io penso che nasce un partito grande che aspira a rappresentare ben oltre il trenta per cento del popolo italiano se c'è
Un'idea grande da realizzare
E l'idea e qui
Forte e semplice ad un tempo
Agganciare il mondo che corre
Agganciare l'Italia
Ad un mondo che ci sta lasciando indietro
Ho espresso amministriamo vedete in
Un modo un po'consueto senso comune che non tiene conto della grandezza e della velocità del cambiamento globale
E in questo modo noi condanniamo i nostri figli a fare parte di una nazione tagliata fuori Reichlin lo diceva bene stamattina ai processi che domineranno il ventunesimo secolo
Noi in Italia non abbiamo saputo non si è saputo superare limiti di civismo di apertura alla concorrenza creare Rispetto per istituzioni in quanto garanti del cittadino e delle opinioni diverse un mercato capace di rendere tra virgolette sovrano non è retorica il cittadino consumatore superare il ritardo del Sud
Le esasperazioni corporative quelle localistiche
Ecco qui diciamolo ha fallito totalmente Berlusconi dobbiamo ricordarlo più spesso
Berlusconi ha rappresenta interpreta un'epoca imprenditoriale espressione di una cultura industriale degli anni Ottanta di un successo di mercato degli anni novanta mercato protetto ma al governo non è stato portatore di alcuna vera sfida propria delle destre storiche o moderne che siano una vera e propria sfida nazionale non c'è stata né riforme strutturali condoni piuttosto né riduzioni della spesa pubblica aumenti piuttosto ne meno burocrazia o statalismo sono questi poi i messaggi del popolo profondo del centrodestra in una parte del popolo profondo produttivo del nostro Paese che ci si aspettava che si aspettava
Rappresentasse la destra e non c'è stato tutto questo stato Berlusconi un falso innovatore certamente ma
Fedele fondamentalmente alle ragioni della sua discesa in campo salvarsi da comunisti Catto comunisti tra virgolette
è stato in questi anni tuttavia da grande esperto di comunicazione e di marketing
Capace di mettere molto efficacemente l'accento sull'imiti Tick sbagli del nostro campo fatto leva su paura efficacemente ricordate che vinse fondamentalmente le elezioni oltre che sulle nostre divisioni di legislatura nel due mila e uno sollevando la paura di immigrazione
Criminalità la poi fatta sparire nei cinque anni nella comunicazione del suo Governo la sta facendo riaffiorare con gli strumenti di cui dispone pur non essendo sostanzialmente cambiato nulla riflettiamoci
Da allora ad oggi è lungo quest'arco di cinque anni ma questa è una grande capacità di comunicazione così come oggi puntare sulle tasse sull'intrusione di uno stato Occhiuto
Nella vita dei cittadini le famiglie dell'impresa sa usare queste leve ma non siamo un'altra cosa e dobbiamo essere un'altra cosa non comunicazione
Ma anche qui nasce il Partito Democratico
Perché è portatore di una cultura nuova
Interpreta crea un Progetto per il Paese
Promuove una nuova missione nazionale
Agganciare l'Italia al mondo che corre
Ci vuole una generazione per realizzarla ci vuole un partito nuovo per guidarla
E a tutti voi è chiaro che cosa voglio dire perché se è vero che il PIL come ci ricorda Ermete Realacci citando bocche MD non è un buon indicatore la felicità
è pur vero che se per dieci anni di fila noi cresciamo in media dello zero nove
E la Cina e l'India crescono del nove
E se la Spagna cresce tre volte più di noi
Pur essendo più piccola di noi e può superare PCI nel giro di alcuni anni nella ricchezza prodotta e certo che non lasceremo ai nostri figli una nazione felice
E allora
Anche avendo ereditato dalla Prima Repubblica un debito pubblico enorme che ci limita la capacità di innovare e investire in ricerca formazione scuola cultura infrastrutture città dobbiamo tornare a crescere come si torna a crescere attraverso la spinta del partito democratico con le riforme
Con le riforme
Riforma del funzionamento della Repubblica
Riforma del sistema politico
Anche con la riforma elettorale
Riforma delle regole competitive interno
Riforme sociali ed economiche ci vuole un partito guida di questo processo
Riforme coraggiose che debbo dire ho sentito affiorati o è stato l'oggetto principale di questi due giorni ma relazione di Soro richiamava come parole chiave libertà Europa modernizzazione sussidiarietà
Concetti
Portatori espressione
Di questi obiettivi quindi dobbiamo tracciare amiche amici l'identità di questo partito su un progetto politico economico sociale di riforme
E pronto per essere iscritto fra di noi questo processo per le biblioteche sono piene
Questi ultimi dieci anni di saggi sul ritorno alla ricerca delle identità nell'età della globalizzazione l'età della modernità liquida abbiamo letto tutti eleggiamo Betti Bauman il tracciamento esasperato di confini come reazione
Reazione alla globalizzazione
A noi siamo chiamati ad una sfida positiva non tanto una sfida reazionaria senso pur nobile del tempo
Ecco in questo cammino c'è bisogno
Delle eredità
Che incameriamo
Dal ventesimo secolo
Sì si integrano in una famiglia nuova ricostruiamo insieme
La spinta della sinistra italiana portatrice anche di lotte e conquiste che concorrono al volto moderno dell'Italia
L'attenzione del cattolicesimo politico
A un fenomeno attuale che è il cattolicesimo di popolo vivo oggi in Italia non so dove la Lorenzetti eravamo tre giorni fa insieme
Ad Assisi sulla piazza di Assisi brulicava non di amministratori locali eccetto sionista abulica di popolo
Il popolo ascoltava e applaudiva i discorsi democratici
Che venivano espressi
Cattolicesimo di popolo un senso profondo dalla cultura
Nazionale ancora
E devo dire c'è aiutato Giuliano Amato stamattina con quella sua definizione
Direi una tappa molto importante condivisa Anna lo ha ripreso del dibattito di queste due giornate sulla
Valore oltre che il senso del limite rispetto ad una idea di auto onnipotenza
Dell'uomo che la persona umana rispetto alla irruzione rispetto alla rivoluzione incessante agli interrogativi che porta
Cambiamento scientifico di cui siamo fautori niente
Ancora
L'eredità spinta della sinistra italiana quella di un cattolicesimo che interpreta il cattolicesimo di poco di popolo ancora le vittorie pur senza veri vincitori politici
Del liberalismo del liberalismo democratico sono culture che hanno prodotto fatemelo dire anche importanti testimoni dobbiamo valorizzare la storia di questi testimoni sono lontani nel tempo a parola
Derek all'antica Martines e sappiamo e qualche volta sono stati anche martedì nel senso moderno del termine
Ma comunque non sa di testimoni testimoni e cambiamento testimoni del coraggio testimoni democratici del coraggio arricchiscono queste nostre storie ognuno di noi si ritrova in alcuni io mi ritrovo in quelli che stavano in quelle isolette
A Ventotene a Santo Stefano prigionieri del fascismo non pensavano la ricostruzione dell'Italia
O erano in esilio ma pensavano la costruzione dell'Italia mentre si costruiva un'Europa di pace e di integrazione politica quelli sono stati testimoni
Migliori secondo me del ventesimo secolo ma ognuno riporta la storia di questi nomi di queste vicende e portiamo fatemelo dire qui nel cuore di un territorio ben governato
A pochi passi tutto sommato da Siena dal suo palazzo civico ne siamo anche portatori diversamente dagli altri e dalla destra
Della cultura dell'arte del buongoverno
Che è l'espressione laica più alta del servizio che il cittadino sia spetta da chi assume la responsabilità il potere pluralismo culturale viene infatti arte del buongoverno che largamente nei fatti
Vengo su queste basi al tema dell'approdo europeo e internazionale
Ci misuriamo sappiamo bene in un contesto radicalmente cambiato negli ultimi trent'anni
Trent'anni fa erano colletti blu operare
Il quarantadue per cento dei lavoratori europei
Oggi
E ancora in diminuzione siamo attorno al quindici per cento
Qui si riassume naturalmente tutta la differenza tra le organizzazioni politiche di oggi e le grandi organizzazioni del ventesimo secolo connesse a quel dovere di organizzazione di quella società
E di quei canali di consenso e di crescita culturale e civile
Del resto mi chiedo
In una proiezione europea
Come possiamo non tributare il più grande rispetto è la più grande amicizia l'esperienza del PSE
Non ci rapporto eremo senz'altro come partito democratico
Con il PSE siamo interessati al suo percorso sull'evoluzione sappiamo tuttavia che un partito politico italiano oggi non essendo l'emanazione né di un soggetto sovranazionale né di un'ideologia dominante né di un richiamo sopra ordinato
Risponde innanzi tutto un progetto nazionali
Sì collega le dinamiche europee ma attenzione oggi e dinamiche europee non stanno registrando una tendenza alla sua no al nella loro guida comunitaria sovranazionale anzi hanno conosciuto divisioni trasversali anche nel PSE sui temi assolutamente qualificanti come la Costituzione europea
La guerra in Iraq quindi si tratta ripeto di interlocuzioni fondamentali ma non di caratterizzanti imprescindibili per il nostro progetto nazionali penso che se ragioniamo così andiamo
Lontana andiamo a destinazione fa definiremo assieme il modo per rapportarci tanto più perché dobbiamo rapportarci alle esperienze
Dei grandi paesi democratici
Si vota in Brasile in questi giorni in Brasile
C'è la sinistra è un centro centrosinistra alta o di Clinton sedeva avversario di Lula terza più grande democrazia del mondo in India si del partito del Congresso
Che la storia vaganti in avanti contraddittoria difficile che forma la più grande democrazia mondiale d'America
Come possiamo immaginare che noi possiamo ricostruire un'alleanza di centro sinistra senza un'intesa organica strutturale con i democratici americani e mi chiedo non sarà proprio che la nascita del Partito Democratico in Italia con una ricchezza per la nostra storia
Il rispetto vero che dobbiamo alle nostre storie e una capacità di ascolto non retorica
A ad aiutare a spostare equilibri rilevanti in Europa
E a livello internazionale
Così come fate a non dire dover ascoltato Massimo D'Alema il solo ingresso del nostro governo ha suscitato cambiamenti rilevanti
Nella politica internazionale dall'Iraq Medio Oriente rapporti transatlantici
A quelli in seno alle Nazioni Unite
Ai rapporti politici europee diamo dunque corso al processo senza precostituire me l'esito in modo condizionante con rispetto profondo degli argomenti molto seri molto
Solidi che sono emersi anche in queste due giornate
Mi chiedo
Perché i due più grandi successi di questo inizio di legislatura un inizio di legislatura senza luna di miele
Sono stati da una parte le liberalizzazioni pacchetto Bersani e dall'altra la politica estera ai penso perché sia i cittadini in senso ampio sia i nostri elettori
Ci chiedono i tenere assieme una visione ideale una capacità pragmatica visione ideale significa
Pur nella durezza
Delle decisioni
Di responsabilità che portano soldati italiani
A rischiare e talvolta sacrificare la loro vita
Visione ideale circa il nostro posto
In una comunità internazionale che vogliamo più giusta assieme all'innovazione profonda del sistema economico della sua organizzazione la sua attenzione Ali qua alla qualità del lavoro
Al ruolo del cittadino consumatore questo si chiedono italiani
Essere rispettati e coerenti nei limiti per realismo sempre necessaria una politica estera con valori di ferimenti idealità
E saper governare sapere
Incide nel cambiamento laddove si avvertono gli ostacoli alla trasformazione alla modernizzazione anche se questo determini inciampi resistenze fatiche tuttavia Lissi coglie l'impronta riformista
Che non solo gli elettori dell'Ulivo non solo gli elettori nell'insieme del centrosinistra ma la grande maggioranza del popolo italiano chiedono a un governo della Repubblica
Infine
Chiameremo democratico questo partito
Anche perché vogliamo affrontare con coraggio i punti di crisi della democrazia italiana
Perché vogliamo
Una migliore distribuzione della ricchezza
Ma vogliamo anche una più intelligente migliore più efficace distribuzione del potere
Questo vuol dire democrazia potere poco forse la più antica
Parola del discorso pubblico che è sempre stata capace di rigenerarsi di essere attuale
Parola che ha
Quasi tre mila anni
E dà un senso chiamare così Partito Democratico un partito dell'inizio del ventunesimo secolo
Per molti di noi amiche ed amici
La nascita del Partito Democratico sarà un sogno che si realizza
è possibile tenere assieme gli interessi intergenerazionali dei giovani
E la capacità e la capacità di accrescere la mobilità sociale in un Paese bloccato una cosa più importanti che dobbiamo fare
Con la capacità di parlare a tutto il popolo e di mobilitare il nostro popolo
Io credo di sì spesso mi capita di parlare del novanta per cento di Carlo Azeglio Ciampi
è un uomo cui dobbiamo credo anche oggi un tributo di riconoscenza un tributo stima per il mezzo lavoro che ha fatto nella sua posizione politica di governo e alla guida della Repubblica quel consenso del novantacinque del novanta per cento degli italiani in un'Italia divisa in due e in cui era chiaro che Ciampi era da una parte
Ma sapeva interpretarla
In che modo sapeva per preparare lo spazio che una politica nazionale riformista ripeto nazionale riformista amica dell'Europa
Equilibrata e innovatrice in economia può conseguire e io dico la può conseguire anche al di fuori dello scudo istituzionale perché per noi quel novanta per cento può essere il riferimento per il Partito democratico in che senso
Nel senso che noi possiamo rifondare
Con la politica e dunque con il consenso anche una geografia elettorale bloccata e a vantaggio del centro sinistra
Definire bene l'identità nostra lanciare alla destra che sul dopo Berlusconi avrà grandi e seri Problemi
La sfida
Per chi interni fretta quel novanta per cento perché interpreta una moderna identità nazionale che riporti il Paese accorrere ad agganciare il mondo che corre che ci lascia indietro
Romano Prodi annunciato che già in questa legislatura noi siamo e saremo capaci di riforme capaci di sorprendere positivamente i nostri concittadini
Romano qui dentro c'è la classe dirigente che si riunisce in quanto è pronta
Alla Ferrari questa sfida
Sorprendere italiane per il coraggio il cambiamento per il coraggio delle riforme ci interessa un'Italia all'altezza
Non un'Italia che agonizza e lentamente si spegne nell'impossibilità delle riforme siamo disposti all'accordo e al compromesso con la sinistra radicale è scritto nel nostro programma comune dell'unione ma tu Romano qui hai la forza nascente capace di sostenere
Un riformismo moderno
Uscendo da qua riaperte queste finestre
Guardate
Di fuori
Che bellezza Alitalia
Che paesaggio che storia le sue pietre
Poi però siamo quelli che non vogliono
Che l'Italia sia come una splendida carrozzeria con un motore
Fermo rotto
Il motore va riacceso con i nuovi saperi
Con l'identità della nostra storia dalla nostra cultura
Con orgoglio anche di una di identità contemporanea
Coraggioso
Con un tono shakespeariano per l'appunto esiste anche una ispirazione
Drammatica che spinge al cambiamento il grandissimo Shakespeare scriveva
C'è una marea nelle faccende degli uomini che colta al suo apice conduce la fortuna
Una volta persa tutto il viaggio della vita
è destinato a miseria e avversità spogliata del suo tono il significato tragico questa frase contiene a mio avviso il richiamo dell'esigenza di prendere
Ora
L'abbrivio creativo e forte di questa marea che poi e l'attesa nostro popolo non è un'attesa
Infiniti
Voglio essere chiaro
Indietro
Non torneremo
E insieme e sottolineo insieme
Con amicizia
E sottolineo con amicizie con fiducia
Con intelligenza lo spero costruiremo il partito democratico grazie
Abbiamo ora
Diamo ora la parola Piero Fassino insieme alla parola io voglio fare gli auguri perché oggi è il suo compleanno
Grazie
Grazie a tutti voi presto segno di amicizia
Guardando alla sala in questi due giorni io pensavo dov'eravamo un anno fa
E un anno fa il sei ottobre del due mila e cinque
Mancavano undici giorni alle primarie
Primarie guardavamo con trepidazione
E che molti molti anche che sono in questa sala guardavano con scetticismo
Quello scetticismo e quella diffidenza e perfino qualche ironia
Fu dissolta da quattro milioni e trecento mila persone
Che ci diedero la misura di quanta domanda
Di unità di coesione di partecipazione di riscossa fosse presente
Nella società italiana
Un anno dopo siamo quindi
E perché non dirci che fino all'altro ieri questo appuntamento era guardato con non minore scetticismo e diffidenza
E ancora ventiquattro ore fa o meno quarantotto ore fa a me è capitato d'imbattermi in qualche esponente che in questa sala che mi ha detto ma si fa Orvieto ma forse non è meglio se lo rinviamo
E anche questa volta mi pare il fare le cose ha dimostrato che si può superare la diffidenza lo scetticismo e come mi pare più nessuno
Può recriminare
Di aver tentato la innovativa è straordinaria esperienza delle primarie al punto che ci poniamo il problema di farlo diventare una modalità di vita del partito che vogliamo costruire
Credo che nessuno possa recriminare dove ha fatto questo appuntamento e anzi credo che questa è la prima considerazione che voglio trarre da questa nostra discussione
Noi usciamo di qui non come ci siamo entrati
Questa è la prima occasione nella quale noi abbiamo messo insieme il gruppo dirigente vasto dell'Ulivo e del futuro Partito Democratico
è la prima volta che avviene una discussione non tra Prodi Rutelli Fassino D'Alema Parisi chi ha responsabilità di dirigere il centrosinistra e che periodicamente si riunisce discute la prima volta che chiamiamo il nostro gruppo dirigente largo a discuta
E questa discussione ha fatto maturare inno io parte mi pare
La consapevolezza che la sfida che noi poniamo noi stessi non è una velleità che per quanto l'ambizione si è alta quell'ambizione praticabile è raggiungibile
E credo che usciamo tutti di cui più consapevole anche più letti ciascuno di noi perché ci siamo ascoltati e abbiamo fatto tutti uno sforzo per capire le ragioni
Dell'alto tanto più che abbiamo deciso di camminare insieme
E credo che dobbiamo trasmettere questo messaggio al Paese agli italiani alla società alla nostra gente
E per rendere evidente questo avendo quindi più fiducia in noi stessi e di quella che spesso dimostriamo
Io penso che dobbiamo fare tante cose ma qui per comodità dei tempo vorrei concentrare l'intervento intorno a tre interrogativi che ci vengono frequentemente poste
Qui noi dobbiamo dare una risposta chiara che rende evidente il progetto che vogliamo realizza
La prima domanda è perché ci vuole un partito nuovo
Ed è una domanda legittima
No nuovo partito un partito nuovo come ci hanno detto le relazioni che hanno introdotto questi nostri lavori
Ci vuole un partito nuovo perché viviamo in un mondo nuovo nel quale sono cambiate tutte le variabili intorno a cui abbiamo costruito la nostra identità le nostre identità e le nostre esperire
La crisi dello Stato nazione dentro qui è cresciuta la nostra esperienza nel corso del Novecento mette in discussione la capacità regolativa dello Stato il modello di welfare la capacità redistributiva perfino le forme della democrazia ma noi siamo cresciuti tutti dentro quel modello
Il superamento del fordismo ha cambiato la quantità del lavoro la sua distribuzione la sua qualità
E per gente come noi che sta nel campo delle forze di progresso il lavoro è stato sempre come dire un valore intorno cui abbiamo costruito un'identità e non soltanto in termini valoriali ma in termini pratici politici sindacali il lavoro è stato uno dei caratteri delle identità delle nostre organizzazioni
Quel lavoro su cui abbiamo plasmato la nostra identità è cambiato radicalmente richiamava qui da ultimo chi le persone
Il secolo nel quale abbiamo costruito le nostre esperienze storiche
L'altro
Il Novecento è nato intorno all'idea
Sorti magnifiche e progressive dello sviluppo e della capacità della crescita misurata prima di tutto in termini quantitativi di dare risposte alle domande degli uomini e delle donne del pianeta
Viviamo in un tempo in cui una parola che entra tutti i giorni nel nostro lessico e la sostenibilità e siamo chiamati a fare i conti con i limiti di lo sviluppo è sempre di più con la necessità di non misurare in termini solo quantitativi ogni sviluppo che chiede ogni giorno nel nelle domande di milioni di uomini invece risposte di qualità
Sul terreno dell'alimentazione della tutela dell'ambiente e della valorizzazione delle risorse del pianeta
Della qualità dello sviluppo
Siamo chiamati a fare i conti con un mutamento demografico che ha rovesciato quella che era una dinamica che segnava l'identità di questo nostro Paese siamo stati per centocinquanta anni un paese da cui si andava via siamo da quindici anni paura un paese in cui si chiede
E questo sta cambiando la nostra società e badate stiamo entrando in una fase in cui
Il salto sarà più rilevante più sensibile di quanto non sia avvenuto in questi quindici anni perché stiamo superando la soglia del cinque per cento che nel giro di pochi anni sarà il doppio di cittadini che vengono dal mondo e fino a quando la la la quota in minima il grado di accettazione e di un certo tipo nel momento in cui la quota cresce si aprono dinamiche problemi del tutto nuovi che ci interrogano in termini assolutamente inetti
Siamo in presenza in Italia come tutti i Paesi industriali e non soltanto quelli alla crisi della democrazia rappresentativa e la globalizzazione
Determina ogni giorno mutamento di luoghi e di sedi di decisione che mettono a dura prova la tenuta della democrazia rappresentativa ma i nostri partiti sono ornati per affermare il valore il primato della democrazia rappresentativa e dentro quel modello sono cresciuti come grandi partiti
Capace di raccogliere le domande di milioni di donne di uomini di rappresenta e potrei continuare
Serve un pensiero nuovo perché siamo di fronte a sfide rispetto alle quali la riproposizione di ciò che abbiamo fatto non è sufficiente
Un riformismo del ventunesimo secolo significa questo fare i conti con le domande di una società flessibile la società del tempo reale della società dell'indirizzo della domanda
E dei bisogni individuali e di tante altre cose che stanno dentro le nostre riflessioni di questi anni ma che non possono essere soltanto oggetto di analisi sociologica hanno il dovere di diventare come dire lo terreno per la ridefinizione di una politica di un'identità
Politica
Quindi questa la prima ragione per cui abbiamo bisogno questa domanda dobbiamo rispondere
Dobbiamo rispondere che serve un partito nuovo perché abbiamo bisogno di un riformismo capace di interpretare un mondo nuovo
Così come la fine del Novecento servirono grandi partiti di massa per interpretare un'Italia che entrava per la prima volta nella storia della modernità
E le vecchie forme dell'organizzazione politica elitaria
Del periodo cavouriano immediatamente successivo L'Unità d'Italia non era in grado di leggere di rappresentare quella società
Seconda domanda
Perché insieme
Perché uno potrebbe anche dirmi questa la domanda la pistola che tu la prima domanda che il posto è giusta
Dobbiamo costruire un pensiero nuovo ma perché necessariamente non può farlo ciascuno da solo
Io penso che
Le ragioni sono molte ma uno è già riecheggiato Acqui
Negli interventi dirà il fine di De Mita
Sappiamo tutti che
Le nostre storie le storie di forze riserve riformiste italiane è stata plurale sta nella storia del nostro Paese un riformismo socialista che ha dato luogo a tanti partiti un riformismo liberaldemocratico un riformismo cristiano sociale cattolico democratica
Quei riformisti sono rappresentati a lungo attraverso partiti distinti e per non pochi anni addirittura appartenenti campi opposti
In primo luogo perché le risposte erano vive
Perché lungo novecento quei riformismi avevano un'analisi alla società che spesso era comune ma che riportava a risposte che non erano
Comuni anzi spesso erano alternati
E la divisione del mondo e dell'Europa in due enfatizzava quella divisione
E cumulare sedi risposte diverse e la divisione del mondo dell'Europa determino e ha determinato per un lunghissimo periodo
Il pluralismo politico di un riformismo
Che non trovava le ragioni e le possibilità di unirsi
Non è più così
Non è più così perché sotto l'incalzare di sfide nuove le nostre culture si sono già oggi contaminati
E già oggi siamo tutti sollecitati a misurarsi con problemi a cui diamo delle risposte che sempre di più sono comuni
E non è più così perché quel fattore che enfatizzava le differenze e le diversità sino a renderlo opposte che era la divisione del mondo e dell'Europa in due non c'è più gusto alle nostre spalle
Io penso che è troppo poco ricordiamo che noi abbiamo fondato l'Ulivo all'indomani della caduta del muro di Berlino non avremmo potuto farlo prima
Non a caso
Perché quella caduta produsse processi sullo scenario internazionale e nella politica italiana
Che determinò mutamento radicale collocazione politica del riformismo e delle sue articolazioni politiche che congiunto al maturare di una di come dire al al al maturare di una contaminazione culturale reciproca intorno ai problemi che avevamo davanti ha favorito un processo di unificazione nell'Ulivo tale
E difatti c'è un'esperienza comune se noi vediamo i temi principali dell'agenda politica
Che sta di fronte a noi che l'agenda del Paese
E non solo del paese dell'Europa del mondo noi abbiamo già oggi una lettura comune che spesso abbiamo già oggi un'elaborazione che da proposte comuni
La necessità di una governance globale di fronte a una globalizzazione che ogni giorno pone il tema della sovranità
Globale capace di dare al mondo quell'ordine che la semplice somma delle sovranità nazionali non da è un tema su cui abbiamo un'idea comune e abbiamo soprattutto l'idea se non saremmo andati in Libano
Che pace governance non si evocano si costruiscono e che se un Paese vuole sicurezza e a per sé e per il mondo non può essere solo un Paese che la consuma ma la produzione
E si assume le responsabilità conseguenti
Su questo abbiamo un punto di vista comunque
Abbiamo un punto di vista comune sul fatto che l'Italia ma pensate in Europa essenza pensarla lì questo Paese non a destino questo uno dei grandi attori della destra
Che ha pensato che si potesse pensare l'Italia fuori dall'Europa prescinde dall'Europa senza fare i conti con l'euro
Il valore dell'impresa e del mercato come fattore indispensabile per accumulo produrre accumulare quella ricchezza e quelle risorse senza le quali nessuna politica redistributiva si realizza
La pensiamo allo stesso modo
La necessità di garantire l'universalità dei diritti e di un bel perché sia capace soprattutto di garantire universalità di opportunità è un tema grande se n'è discusso ieri
Gruppi di lavoro oltre che essere richiamato nel reazione di qualche
Abbiamo
Quanto meno un'analisi comune stiamo costruendo una proposta comune siamo sollecitati anche perché adesso siamo al governo e la riforma del welfare dovremo farla davvero lì
L'idea che oggi sempre di più devi fondare
La società in tutte le sue variabili a partire dalle modalità di cresceva di accumulazione sul sapere sulla conoscenza è un altro tema fondamentale decisivo essenziale su cui abbiamo una lettura comune l'idea della democrazia di come superare la crisi della democrazia rappresentativa
E costruire le condizioni perché il superamento della CRI quella crisi
Non passi per la riduzione
Del rapporto tra cittadini e Stato come può avvenire con una deriva populistica e plebiscitaria ma invece sì rinnovi un rapporto forte di identificazione di ogni cittadino nello stato e nelle sue modalità regolati asso tutto questo non la pensiamo già oggi lo stesso
Diciamoci la verità
Ci divide più la storia da cui veniamo che l'idea che abbiamo dell'Italia e del suo futuro questa è la verità
Che badate
Varate questo può avvenire questa sintesi e questa capacità di esprimere un punto di vista è un pensiero comune
Io lo vedo pratica bellissimo anche sulle questioni più più spinose più delicate le questioni antropologico eticamente sensibili chiamatele come volete
Testamento biologico fecondazione assistita
Coppie di fatto e altre questioni di questa natura che ci hanno che hanno percorso il nostro dibattito io non credo che anche qui non si possa realizzare un punto di sintesi che è capace di affrontare questo tema
A partire dal fatto che non si negozia di principi la questione non è la negoziabilità dei principi principi non sono negoziabili ma compiuta la politica non è negoziali principi compito da politiche negoziare le soluzioni
E a partire dalla capacità di negoziare soluzioni noi possiamo costruire un punto di vista unitario e condivisi anche su queste questioni
Questa quindi insomma possiamo dare al riformismo una rappresentanza politica unitaria
Perché stanno le nostre spalle le ragioni interno internazionali storiche culturali e sociali
Che hanno determinato per lungo periodo un'articolazione dei riformismi Italia ma ed è questo il tema il tema vero è
La risposta vera che noi dovremo proporla domandare perdono proporrà al dibattito di qui in avanti è ci sono o no le condizioni per unire quello che la storia diviso ci sono le condizioni per dare una rappresentanza unitaria a quel riformismo che per molte ragioni fino ad oggi quella rappresentanza politica unitaria non l'ho avuto pastette
E in virtù di queste ore
In virtù di questo va dato anche affrontare il problema della collocazione internazionale
Nel senso che noi cosa vogliamo cosa pensiamo pensiamo che la costosa che così come si pone in Italia il tema di costruire un campo unitario del riformismo questo problema sia pure
Consapevole della storia diversa di ogni nazione europea
Si pone anche in Europa è quello che vogliamo costruire è sempre di più un centro sinistra anche su scala europea è un campo di forze riformiste europee
E quindi non c'è nessuno che chiede a qualcun altro di entrare in una casa
Meno che meno si chiede a qualcuno la adesioni io devo logica un'idea
Che non in cui non si riconosce
Quello che poniamo un'altra questione è se pensiamo il partito democratico come il contributo a determinare anche su scala europea in virtù di quel Recam è fortissimo tra noi e l'Europa che c'è che richiamava anche Massimo prima
E che a un tratto di identità di questo nostro partito l'europeismo in Europa con un tratto di identità di questo partito noi pensiamo che l'Europa il nuovo spazio la dimensione della nostra vita oggi e domani e li pensiamo l'Italia la pensiamo così
Se è così evidente che il problema di costruire anche su scala europea un campo di forze riformiste unitaria è un obiettivo strategico
E la nascita di un podio democratico può contribuire questo ma a condizione che la costruzione del campo di forza riformista europeo non pensiamo di realizzarlo con un avanguardismo solitari
Perché se vuoi costruire un campo di forze riformiste più ampie in Europa devi misurarti con le forze riformiste che in Europa ci sono e tra quelle forze riformiste la principale non l'unica ma la principale forza riformista che c'è certamente la famiglia socialista e socialdemocratica
Ma non perché lo ha deciso fa sì
Per fare un dispetto castagni
Perché se Prodi viene invita a una riunione dei vende dei primi ministri
O dei capi dell'opposizione dei venticinque Paesi dell'Unione trova ventitré leader socialisti e socialdemocratici
Gli unici altri vogliono uno sono sono Prodi è sepolto
E allora facciamo i conti con questo no al problema quindi di un'adesione di un ingresso di un'affiliazione come dire tout-court perché posta così è chiaro che
Come dire è complessa perché non viene da una certa storia il problema che che si che che che noi poniamo un problema non ideologico
Non di appartenenza ideologica di campo ancora maledettamente pragmatico l'unificazione del riformismo europeo si fa con le forze di viste e tra le forze riformiste un cui bisogna fare i conti c'è in tantissimi Paesi come principale forza riformista un Partito Socialista socialdemocrazia
Dopodiché è un amico della Margherita sprinter Loquendo come sulle colonne dei delle d Europa
Mi ha detto ma se Fassino Rutelli vanno a Parigi come ho proposto io ho proposto in un mio articolo su proprio Rutelli andiamo in giro a incontrare i leader riformisti dei principali paesi paesi europei
Quella Nicoletto ma se tu vai a Parigi by euro incontri
E non ho avuto né non dico nessuna nessuna esitazione direi io appaio rullo incontro come incontro Ségolène Royale o François Hollande dico anche a voi e a quell'amico che quando incontra roba ora ma io non li chiedono una cosa semplice
Quando a maggio del due mila sette ci sarà le elezioni presidenziali dove sta e se per caso c'è un ballottaggio tra socialista Sarkozy sta col socialista costosa corsa così perché stavo socialista è un interlocutore della casa più ampia riformista che vogliamo costruire
Se sta cosa così ha legittimità rifarlo ma non mi interessa più e non credo interessi neanche agli amici lombardi
Quindi il problema è davvero di mettersi in una logica dinamica e non statica io raccolgo la sollecitazione che viene dagli amici della Margherita
A costruire un campo di forza riformista e non in una logica statica di appartenenze di campo ma nella costruzione di un campo nuovo che naturalmente per essere realizzato deve
Come dire interloquire con le forze che ci sono e certamente se
E i suoi partiti è un interlocutore prioritario oltre ad altri che ci sono in vari Paesi europee anche di questo possiamo io credo ragionare e discutere
E costruire insieme un percorso che ci porti ad una soluzione condivisa
Terza domande ho finito
Terzo interrogati che ci viene posto va bene ma tutto questo
Con chi lo volete fare
E io penso che la risposta al chilo vogliamo fare in questi giorni è venuta ancora più chiara di quanto non fosse
Fin qui
E io ringrazio anch'io
Passato di averci fatto una relazione molto stimolante
Perché su quella relazione si è aperta una dibattito una discussione ampia io il gruppo di lavoro che ha discusso di quella relazioni riesca Stato riunito fino alle tre meno un quarto di no perché significa che c'è una grande passione discuto non mi stupisce
Perché mentre sui temi delle prime due relazioni un confronto fra di noi nei mesi scorsi si era già sviluppato questa è la prima volta che noi affrontiamo una riflessione anche sulla forma
Ed è una riflessione che essendo molto complicata certamente non esaurita né dalla relazione né dalle conclusioni abbiamo avviato una riflessione una ricerca
Però nel dibattito nella riflessione che abbiamo avviato e che dovrà continuare
E due capisaldi mi paiono Kia
Primo
Serve se vogliamo questo è un partito democratico serve la determinazione la volontà la forza la capacità di rappresentanza
Dei partiti che hanno costituito l'Ulivo
L'idea che l'Ulivo nasce a prescindere partite un'idea velleitaria non nasce
E quindi la presenza dei partiti dell'intesa DS Margherita in primo luogo ma non solo perché io considero
Che il coinvolgimento pieno nella costruzione del partito democratico
Per esempio dello SDI sia un obiettivo che noi ci dobbiamo porre perché è un pezzo della cultura riformista che vogliamo
L'avere i partiti determinati questa è una condizione necessaria se usa un ago come dire un linguaggio rimettevo matematico no è una condizione necessaria ma può non essere una condizione sufficiente
Nel senso che senza quei partiti non nasce il Partito democratico quindi ci vogliono i partiti e chi pensa che i partiti sono un inutile per retaggio del passato sbaglia anche perché forse
Quando se ne parla bisogna vedere conoscerli nel profondo me
Ma i partiti di Solda soli non sono sufficienti evidente non sono sufficienti perché la società è più larga dei partiti che la rappresenta anche nel centrosinistra anche nell'Ulivo e abbiamo avuto mille segnali di questa natura mi richiamava Walter alcune
Le primarie
Il fatto che l'Ulivo prende più voti che i partiti distinti il voto dei giovani il voto nelle città nelle aree dinamiche elettoralmente più si più dinamico e via di questo passo benissimo
Di più
Noi qui siamo
Un grande gruppo dirigente vasto gli uomini e donne che fanno politica
E stiamo discutendo del partito democratico a partire dalla nostra esperienza di uomini che vi militano i partiti ma attenzione che il processo di unificazione del riformismo va molto oltre
Io sono molto d'accordo con il richiamo che ha chiamato che ha fatto qui Achille Passoni attenzione che la nasce il Partito democratico una grandissima sollecitazione a riprendere un ragionamento sulla
Sull'unità sindacale e non solo dell'unità del sindacato ma vogliamo fare i conti col fatto che tutte le organizzazioni dell'associazionismo sociale
Continuano a riprodurre in termini organizzativi quella che è la struttura che
Quelle organizzazioni scelsero figli andò dal sistema politico all'in al di là del a all'indomani della grande rottura dell'unità democratica antifascista del quarantotto
O no
CGIL CISL UIL Confesercenti e Confcommercio CMA Confartigianato
Lega lega Confcooperative
Io penso che nel momento in cui noi poniamo il problema dell'unificazione del riformismo lo poniamo amica solo come un problema diciamo della rappresentanza politica lo poniamo con grande problema della rappresentanza del riformismo e quelle organizzazioni sono
Io penso alle grandi organizzazioni sindacali sono un pezzo del riformismo italiano straordinario abbiamo celebrato questi giorni cento anni della CGIL abbiamo ricordato qualche giorno fa un grande sindacalista cattolico come grande
Quindi
Chianche il nostro l'idea nostra e di mettere in campo un processo molto ampio
Che va molto al di là dei partiti perché non Corinto coinvolge
Non solo donne e uomini che né i partiti si rappresentano ed è un tetto fattore di grande sollecitazione un grande processo sociale solo così io penso che diciamo noi facciamo un'operazione che davvero rinnova la democrazia d'Italia e allora se è così
Io dico questo Castagnetti sia qui sia ieri intervenendo ha posto una questione molto giusta ha detto attenzione
Che per definire come saremo dal punto di vista organizzativo a regime cioè al momento in cui il partito nascerà e decisivo saper come gestiamo la transizione
Non vale solo per questo aspetto ma quando si
è in un guado come quello in cui siamo noi come si attraversa il guado è la condizione per non essa travolto dalla corrente arriva d'altra parte delle aree
E allora io vorrei richiamare tutti noi ad un risarcimento che nel nostro dibattito dell'Ulivo in questi anni un po'come una fiume carsico ogni tanto a Passoni tanto scomparso e riferimento all'Unione Europea
Perché faccio questo riferimento perché parlate che l'Unione Europea sia costruisce e si è costruita e si costruisce nella coesistenza di una doppia matrice
è intergovernativi tra ed è comunitarizzazione l'obiettivo strategico è comunitarizzazione
Per arrivare alla comunità redazione devi sapere che ci sono passaggi che hanno bisogno di intergovernativi ITA
Durante deve avere chiaro il rapporto tra le due dimensioni se guardo lo stato dell'Unione Europea ogni volta che è prevalsa l'intergovernativi tale integrazione si è fermata ogni volta che è prevalsa la spinta la comunitarizzazione è andata avanti quindi l'obiettivo la comunitarizzazione
Il partito democratico per stare alla nostra cosa il partito
Nella transizione episodi costruiti le forme per cui soggetti che lo costituiscono politici e sociali siano tutti partecipi allora tutta la discussione
Come gestiamo la transizione
Le modalità con cui mettiamo insieme organizzazioni diverse e società civile il tema una testa un voto oppure la logica pattizia sta tutta dentro questo schema io penso che dobbiamo avere questa idea
Che dobbiamo gestire la transizione appunto avendo una modalità come l'Unione Europea doppia matrice che fa coesistere
Le due dimensioni per costruire via via un processo che ci porti all'obiettivo desiderato insomma
E così anche dare la risposta alla domanda di
Rispetto del pluralismo senza che il rispetto del pluralismo diventi
Come dire un freno un'inibizione a costruire una cultura comune valori condivisi e un percorso comune
Ecco io penso che
Queste a questi tre interrogativi non possiamo dare queste risposte e questo ci può aiutare
A rendere chiaro il nostro Progetto renderlo convincente a discutere con tutti e a coinvolgere tanti io sono assolutamente d'accordo con la sollecitazione è stata fatta qui
Nella discussione di questi due giorni ci stavano benissimo a tutto tondo con il loro punto di vista e anche con la loro criticità quelli che oggi qui non ci sono e noi dobbiamo fare di tutto perché da domani ci siano nel nostro dibattito che nella costruzione del partito nel partito democratico perché un partito plurale un partito capace appunto di costruire le condizioni di un pluralismo interno in cui ciascuno abbia piena cittadinanza con le proprie convinzioni con le proprie idee due ultima osservazione finito dalle
è stato fatto riferimento la legge elettorale anzi esplicito sia detto naturalmente
Non è indifferente che legge elettorale ci sarà in per la costruzione del nostro progetto ecco io rovescerei termini se mi è permesso l'esordio semplificate non è stato detto così brutalmente con lo dico io ma per comodità loro vedete noi veniamo da quindici anni di transizione istituzionale lunga però incompiuta in cui sono cambiate tante cose nell'assetto istituzionale del Paese le leggi elettorali il federalismo la legge cinquantasei esalta tante cose hanno cambiato
Però sappiamo tutti che la transizione incompiuta
E forse
Ed è una delle ragioni per cui facciamo il partito democratico
Forse dobbiamo prendere atto
Che per da portare a compimento questa transizione essi necessario definire nuove regole costituzionali istituzionali ma nuove regole costituzionali istituzionale difficilmente si avranno se non cambiano anche i soggetti politici
Questo approccio per me vale anche per la legge elettorale e cioè per dirla chiara sarà più facile avere una nuova legge elettorale avendo il partito democratico che aspettare a vedere che legge elettorale per decidere se fare il partito democratico chiaro
Dunque dunque davanti a noi c'è davvero un'opera immane
Un pezzo di strada l'abbiamo fatto in questi anni tante abbiamo fatta
In questi dieci anni soprattutto negli ultimi cinque
Sì abbiamo unificato il nostro elettorato presentandosi agli elettori col simbolo comune abbiamo rappresentato abbiamo unificato la nostra rappresentanza istituzionale dando vita ai gruppi parlamentari
Ci poniamo un orizzonte due mila e sette autumn autunno due mila sette primavera due mila otto come state indicata nella relazione per l'assemblea costituente del nuovo partito preceduta entro l'estate del due mila sette dei congressi va be'però attenzione che questi orizzonti attenzione che l'orizzonte com'è noto è un punto che si allontana mano mano che ci si avvicina
Se non vogliamo che avvenga questo non enti perdona indifferente cosa facciamo di qui ad allora cioè il problema persone attendere i congressi della maggio due mila sette attendere l'Assemblea del dicembre due mila sette gennaio due mila otto
è cosa facciamo da oggi in avanti per costruire le condizioni perché quei due appuntamenti c'è un appuntamento in cui portiamo effettivamente a sintesi il processo che qui stiamo discutendo e allora decidere che lavoriamo sul serio per fare i gruppi consiliari dell'Ulivo nelle venti regioni
Italia
Decidere che abbiamo una formazione politica comune
Decidere che ci diamo una rivista che accompagna il nostro dibattito politico culturale insieme
Decidere uso facile perché l'abbiamo già fatto nelle elezioni amministrative del maggio giugno scorso che alle elezioni del due mila sette che che vedranno votare tante città province ci presentiamo ovunque con l'Ulivo
E contemporaneamente scrivere sulla base del dibattito di queste due giornate di tutto ciò che avverrà un manifesto fondativo che ci dia dissenso
Del progetto dei suoi contenuti e tutto questo e tempo da riempire così perché allora rinviamo per gli appuntamenti e io credo che questo sia da fare ci serve cioè per il partito democratico un forte movimento democratico nella società
Questo sa
E allora vedete costruire il nuovo io dico lasciamoci definì nativamente alle spalle la discussione su come morire
Non voglio morire democristiano non voglio morire socialdemocratico perché noi non stiamo discutendo come morire noi stiamo discutendo non come chiudere una storia ma come scriverne una nuova noi non stiamo discutendo di morire noi stiamo discutendo della vita
Elette la fecondità delle nostre storie della storia che ciascuno porta la fecondità delle nostre storie sta nella capacità di costruirne una nuova che va oltre le nostre storie questo è così come quando un padre una madre generano un figlio sono loro a generare una mano a mano e questo figlio cresce come dire acquista la sua personalità e nella vita è una persona che onora il padre e la madre ma costruisce le sue speranze le sue scelte il suo destino
Autonomamente
E questo è quello che dobbiamo essere in grado di fa vogliamo che vinca appunto che nasca una nuova vita
Stamattina e finisco davvero Bersani ha detto facciamo questo partito perché vogliamo il bene dell'Italia ecco io la Trust la usa questa metafora
Queste parole per dire che se il nostro obiettivo è una nuova vita un nuovo inizio bene trasmetterà la vita è un gigantesco atto d'amore
E noi vogliamo costruire un nuovo soggetto
Creare una nuova vita perché questo è il nostro atto d'amore verso il nostro Paese verso la nostra gente verso i nostri giovani questo è il messaggio che noi dobbiamo da
Una grande forza una grande forza che sia capace di interpretare ansie aspettative domande e che soprattutto sia in grado di trasmettere speranza
Romano Prodi
Grazie davvero
Aveva raccolto
Quest'invito
Averlo raccolto così numerosi così partecipanti
In un clima
Niente non esagero definire di profonda amicizia
Non arrivò forse la definizione di Rosi Bindi gli entusiasmi di passione ma c'era anche questo
Ci sono stati centoventotto interventi fra ieri e oggi
C'è stato una partecipazione piena totale
E c'è veramente in ogni intervento il senso della responsabilità
E
Portare
Avanti un compito
Che ci è stato dato tutta milioni di italiani che ci hanno sostenuto delle primarie
Ed ancora di più che ci hanno votato delle ultime elezioni politiche
Noi in queste elezioni ma voglio ricordare prima di entrare nel discorso e per il democratico
Abbiamo
Vinto con un programma elettorale che ogni ogni giorno si dimostra più coerente e più utile
è stato molto molta ironia sulle duecentottantuno pagine
Ma su questioni stiamo basando
La nostra azione politica
Ce ne siamo serviti anche come guida sui principi
Sul quale abbiamo fondato la legge finanziaria cioè lo sviluppo l'equità e il risanamento dei conti
Anche qui
Abbiamo preso decisioni come nei mesi scorsi decisioni forti decisioni quindi
Come tutte le decisioni forti comportano anche critiche altrettanto forte altrettanto dure
Ed è chiaro che
In questa fase dalla finanziaria procederemo comici sempre fatto le correzioni tecniche agli adattamenti
Finché non
Non è terminato il dibattito parlamentare
Questa discussione
Sarà sempre più approfondite ampia però i tre grandi obiettivi quello dell'equità
Quello del risanamento eccolo dello sviluppo noi a questi obiettivi non rinunceremmo assolutamente
Anche se
Proprio oggi
Nell'opposizione
Da parte l'opposizione critica la Finanziaria si è proposto addirittura una manovra alternativa finalizzata all'assolo copertura del deficit di bilancio
Coperture ottenere solo mediante tagli alla spesa
Dimenticando
Diventa ben difficile
Crederà taglierà specie quando si è proceduto in cinque anni è un aumento di novanta miliardi di euro
Specie pubblica ordinaria quando si sono dissestate finanze ero stato non per gli investimenti non per lo sviluppo
Ma proprio lasciando la spesa ordinaria
Assolutamente fuori controllo
Allora non ha bisogno questo Paese di crescere
Non ha bisogno questo Paese di accompagnare al necessario rigore finanziario e alla messa in ordine i conti accompagnarlo con
Una ripresa della crescita una ripresa
Che ci faccia cambiare il ritmo che si è avuto gli ultimi anni che come è già stato ricordato onda tante gli oratori che mi hanno preceduto ha visto l'Italia ultimo tra tutti i Paesi europee
Questo è il compito che noi ci stiamo affrontando io non sono partito da questo accenno all'attività di governo perché fin dalla mille novecentonovantacinque quando è cominciato il cammino dell'Ulivo
Abbiamo fermato affermato
In modo deciso ripetuto fino quasi
Ossessivo perché mi ero convinto che noi dovevamo realizzare
Un soggetto come politico in grado di governare
Capaci di governare mettendo insieme le diverse anime riformiste del Paese ma con un programma di governo comune
E debbo dire che questo è il messaggio che è emerso in questi due giorni
Ed è un messaggio nuovo perché il problema dell'Italia
E proprio quello di dare forza
Atto un programma riformista di governo
In mancanza o con l'indebolimento dei partiti politici che è venuto negli ultimi quindici anni della nostra storia
Cioè
Unire la quantità cioè la forza politica alla qualità cioè al progetto politico
Per
Svolgerà in Italia in modo più moderno il lavoro che era stato compiuto nel primo dopoguerra dei grandi partiti politici italiani
Il traumi avvenuti nell'ultimo quindicennio in Italia hanno proprio posto le basi e hanno siglato la necessità assoluta del nostro compito
Noi siamo
Entrati in questa fase definitive di democrazia bipolare pro fondato sull'alternanza con l'obbligo di dare forza e strumento alla parte riformista di questo bipolarismo
E a questo processo ricordato nella sua pur breve storia un contributo essenziale
Quindi noi dobbiamo metterci assieme e dobbiamo costruire il partito democratico per colmare il deficit di quantità e di qualità della politica italiana
Ma lo dobbiamo fare in vista di un progetto politico molto preciso
Io insisto sul progetto perché
Quando si è in fase costituente quando si è in fase di costruzione di una realtà politica nuova
Bisogna evitare il rischio
Di
Farla semplicemente di costruire semplicemente perché ormai è diventato inevitabile UE diventata conveniente per acquistare dimensioni necessarie a
Mantenere o a conquistare il Governo io debbo ritengo assolutamente corretto in varie
Momenti che e conveniente non c'è dubbio è conveniente perché ormai c'è una coscienza diffusa dall'assoluta nell'assoluta maggioranza del Paese che il Partito Democratico sia capace di prendere più vuoti di partiti componenti
Soprattutto quando entra nell'anima e quando entra nella vita quotidiana degli elettori
Però devo dire questo non basta
Questo non mi basta
Il partito democratico deve essere costruito
Non solo perché è inevitabile no perché è conveniente
Ma lo dobbiamo costruire perché e ci ha ti innamori
Questi tre giorni hanno devastato in modo straordinario che il genio lo hanno dimostrato del linguaggio l'hanno dimostrato mi divertivo prima ad ascoltare come
Si sia stata proprio una contaminazione totale del linguaggio dal mondo cattolico contro socialisti e viceversa come ormai si usino le stesse parole stesse categorie
Quindi noi non dobbiamo in questo momento
Porci più di tanto il problema se questo è un soggetto nuovo
Se questo sia la conclusione o l'inizio di un percorso se questo debba
E fino a che punto debba
Comprendere necessariamente una cessione di sovranità
Io dico semplicemente patto è semplicemente un'affermazione molto semplice il partito per già rinnovi ente soprattutto radicato in tutti gli elettori
Così naturalmente ritorna sempre il discorso
Se un partito nuovo debba liquidare
L'eredità precedente i preziosi patrimoni delle culture del Novecento
Voglio dire con molta chiarezza il partito democratico non presuppone l'abiura rispetto a nessuna delle culture procedente
Ma
La sintesi
Quello che ciascuno ha condiviso
Di quella che è stata la nostra esperienza la nostra storia che è una storia diversa ma che trova una nuovo slancio nel partito democratico
Mio che io il compito di fare il riassunto di questi due giorni
Posso dirvi che questa era già contenuto nelle tre relazioni di ieri
Ne ha riassunto delle discussioni che hanno fatto Bardi Soru Migliavacca
Che tra l'altro ringrazio per formidabile lavoro di preparazione
Materiale ma soprattutto intellettuale che hanno fatto per
Questo convegno
Ma era in tutti gli interventi della giornata di oggi e nelle conclusioni di Rutelli di farsi
Io credo che
Sì è una costatazione doverosa da fare semplici
Nato uno spirito diverso siamo passati in una fase nuova della nostra costruzione politica
Ma
Io
Sono arrivato questa convinzione
Anche perché ho avuto
Esperienze che mi hanno spinto
In questa direzione nel mia esperienza del governo in Italia
In euro
E l'Italia io ho visto avvicinarsi fondersi le diverse radici dell'Ulivo in nulla corpo sempre più soldi convinto di convinzioni comuni
E vorrei che non andassimo indietro pochi anni quando quando unite nato dieci undici anni fa
Vediamo un esempio
Il
Discorso velocità
Si è messo insieme la centralità del pubblico
In radice socialdemocratica con gli aspetti culturale del cattolicesimo democratico cioè
Le idee di personalità di personalismo e di comunità se noi prendiamo oggi questo capitolo come scritto questo capitolo potremmo scritto in un linguaggio comune non riusciamo più a distinguere dove si ovvero di tutti è nato un concetto di UE fa che frutto di una contaminazione virtuosa fra diverso Radice
Ma pesante per fare un altro discorso di contaminazione
Diversa ma con la stessa logica al mercato come strumento per disporre di pelli miglior qualità di miglior presso
Una logica delle privatizzazioni
Appunto come strumento per arrivare a questo come strumento di aiuti e di efficienza per i cittadini-consumatori
Al concetto a cui siamo arrivati a tutti assieme della necessità di un mercato di un mercato efficiente ma anche di un mercato regolato per che Possa tutelare listini che insieme ci siamo proposti
Questa è certamente una valorizzazione del pensiero liberale che tutti abbiamo assorbito
E che abbiamo arricchito col discorso della regolamentazione col discorso di un ruolo dello Stato non assente non proprietario ma regolatore su questo siamo
Arrestati ormai un pensiero comune e via potremmo andare avanti su questo potremmo parlare della distribuzione del reddito delle politiche dell'ambiente
Ma pensiamo anche ai delicatissimi temi che sono già stati sollevati e quindi non sollevò di nuovo delicatissimi temi della vita e della morte e dei limiti e dei diritti che bisogna rispettare in questi campi quello che abbiamo sentito stamane
E oggi
E proprio un contributo di avvicinamento un contributo di ascolto reciproco che è avvenuto in questi anni
Che è avvenuto e la laicità dello Stato il concetto di laicità dello Stato è stato alimentato anche tra il grande contributo dei credenti
Cioè c'è stato anche in questo dedicato campo un forte processo di avvicinamento ravvicinamento virtuosa non una mediazione per andare d'accordo
Ecco allora
Questi semi d'insieme quest'insieme di valori di proposte
Che sono state fatte proprie da un gruppo politico di questi dimensioni consente
Di dialogare anche
In modo molto più efficace con le altre forze della coalizione di cui noi dobbiamo valorizzare alcuni importanti istanze
Sia per le forze sono più verso il centro che delle forze che si situano
Nella parte più a sinistra della coalizione
Questo è il processo di avvicinamento e come ha avuto all'interno del Paese ma c'è un altro processo di avvicinamento acquisiamo spinti dall'esperienza europea ebbene ogni giorno anche in Europa seppure in modo a volte tortuoso le grandi conchiglie politiche si sono in questi anni ampliate e perciò si sono profondamente diversificate nel proprio interno
E dall'altro l'atto stanno al loro stesso interno creando dei nuovi un'amalgama di di contenuti
Mi sa amiamo affondo esaminando a fondo una
Condizione della politica europea le nuove tendenze di la il crescere di contenuti conservatori nei popolari le diverse e contrastanti devo europee che attraversano tutti gli schieramenti
Atteggiamento chiaramente così diverse che all'interno degli stessi partiti si è avuto riguardo a problemi fondamentali come la Costituzione europea
All'Inter le sue Cerise interne popolare c'erano gruppi fortemente contrari al concetto di integrazione europea e al concetto di costituzione europea
Ebbene tutto questo
Ci dice che non è
Utopico per non mai doveroso presentarci in Europa
No non per aderire all'una l'altro gruppo in modo passivo ma per essere anticipatori di una realtà che si sta trasformando e che noi dobbiamo verificare come
Che costatare che è una realtà in trasformazione e le le analisi dei voti
Se poi analizziamo i voti dei diversi partiti politici
Su quelle che sono state definite la scopa l'aggregazione del ventunesimo del ventunesimo secolo cioè migrazione e sviluppo sostenibile il ruolo della donna anche in questo caso vi sono delle aggregazioni
Che attraversano i diversi partiti non sono più contenuti in un'unica in un'unica cornici
Infine vi sono enormi margini di flessibilità delle soluzioni tecniche a disposizione credo mille esperienze quindi
Forse non per nostro merito ma per i tre anni dalla storia che hanno attraversato l'Italia
Siamo noi oggi a anticipare sotto questo aspetto l'Europa non viceversa
Non poniamoci quindi il problema di morire l'uno all'altro dico che era terribile passivamente alla a uno schema prestabilito
Perché e hanno che viene richiesta un'idea innovativa un po'lo stesso discorso che si è avuto
Modo un po'strano per le primarie
Che sono state proprio il frutto della nostra difficoltà della debolezza del paese di superare dei problemi interni così complicati e che sono stati presi in Europa come un elemento di
Di innovazione e di stimolo di non di cambiamento col quale devono assolutamente fare con tra noi abbiamo anche questo obbligo secondo me non porci il problema di essere nomi aderire passivamente uno schema altrui ma di essere noi ad aiutarne l'evoluzione del progresso
E inoltre
Altra grande esperienza degli anni trascorsi
Che fu anche questa allora abbastanza sfottuto sulle discorso dell'Ulivo mondiale cioè di un problema di adesioni che andasse al di là dell'Europa è un fatto di una importanza e no
Abbiamo problemi avremo problemi di rapporti col partito del Congresso indiana coi partiti asiatici abbiamo ormai i rapporti quotidiani col partito democratico americano ma questo lo vogliamo ignorare in tempi della globalizzazione
Vogliamo fare lo stesso errore che è stato fatto riguarda la se la Cina con l'economia ignorando ignoranti ignorando finché il problema non c'è scoppiata addosso o vogliamo capire
Che il mondo ha frontiere
E a orizzonti diversi da quelli passati
E quindi io credo che il Partito Democratico possa davvero collocarsi al centro del campo riformista europea e mondiale per rafforzarlo e allargata
Io personalmente mi impegnerò con tutte le mie forze in questa prospettive
Ho detto mi avvicino
Ultima parte del mio discorso ho detto più volte in questi mesi che non sono uomo per tutte le stagioni
Se non altro per per evidenti motivi anagrafici
La mia presenza in politica avrà quindi
Prima o poi una sua naturale conclusione
Ma questo lo dico perché la sfida che oggi noi vogliamo lanciare va bene al giullare di questa mia stagione
Va bene al di là di una esperienza personale
Noi abbiamo qui logico
Di coltivare
La nascita di un grande partito nazionale riformista e popolare
Perché Italia nel ventunesimo secolo non può andare sbandata come è stata l'Italia alla fine del secolo scorso
Non può continuare così ha bisogno di una radice forte ha bisogno di un punto di riferimento che cui
Come è stato detto nell'intervento precedente target Fassino persi anche un punto di riferimento unitario per sindacati cooperative per per tutta la città italiana non solo per il suo assetto partitico
Ecco naturalmente questo obiettivo non può essere raggiunto dalla semplice somma dei partiti esistenti
Deve partire dai partiti all'adesione deve essere aperta a tutti coloro che vogliono esserci
Come è stato un anno fa per le primarie che mai si sarebbero potute fare senza il forte impulso dei partiti politici ma mai avrebbero avuto successo se non fossero andate oltre questo
Il nostro partito si chiama partito democratico
Forse può anche
Essere banale ma l'aggettivo democratico e il partito e il partito perché democratico vuol dire
Piena e compiuta valorizzazione da nostra Costituzione tra libertà dell'uguaglianza e della solidarietà rapaci dalla giustizia
Vuol dire attuazione dei principi di cittadinanza per la famiglia per le comunità locali
Vuol dire attuazione dei principi universalistici la pace le Nazioni Unite l'Europa
Noi abbiamo questo Obiettivo
Questo obiettivo
Non è un obiettivo lontano perché tutte le esperienze della sua attuazione come lavoro dei gruppi parlamentari solo un successo
Sono un successo
Ringrazio il Presidente Gruppo parlamentare del Camera e del Senato perché stanno guidando un esperimento che ormai marcia da solo tutti dicono
Beh se
Marsala solo nel senso che
Chiuso teste
Mi dicevi poco fa che la contaminazione fra i gruppi
Sta procedendo in modo in modo forte in modo forte
L'unione dalle nostre radici è stata proprio quella che ci ha riso più forte nella
Realizzazione di questo obiettivo
Ma vediamo un attimo al tema
Dei caratteri del partito
Prima cosa questo partito che deve essere aperto cioè lasciare spazio una forte
Spinta dal basso
Anche riguardo a questo lo dobbiamo investire sulla originalità dalla nostra esperienza
Deve essere un partito vero non un semplice macchina elettorale
Un partito unitario non una federazione di partiti
Un partito riformatore
I che non vuol dire moderato ma in cui come avveniva l'abbiamo già visto possibile si trovi a casa propria che si sente socialista che si sente
Popolare si sente libera
Quindi un partito per la democrazia governante e per bipolarismo
Con tutte
Le conseguenze sulla necessità e anche sulle difficoltà come abbiamo sentito D'Alimonte
Della riforma la legge elettorale sulla necessità a mio parere dare attuazione all'articolo quarantanove della Costituzione perché fa parte
Inter delle radici di un partito di questo tipo
Un partito popolare che rappresenta la parte dinamiche produttive una scelta italiana
Quindi un partito è questo lo sottolineo perché nella fase storica italiana importante un partito autonomo e autorevole rispetto ai potentati e alle lotte perché questa
L'importante
E infine un partito europeista
E molte ragazze la terapista cioè per le Nazioni Unite
Lo abbiamo già applicato nella politica estera quest'estate dobbiamo continuare ad applicare
Naturalmente per promuovere la pace ma in una cornice di giustizia internazionale e questo porta tutta una serie di problemi che oggi non si possono approfondire
Ma che sono di grande importanza
Se questi sono gli obiettivi che io ritengo esservi bicchieri di un grande partito
Come renderli
Cooperativa
Prima di tutto occorre una grande spinta che gli avete ore e anima al processo costituente condivido con interventi precedenti il processo
Importante quando il contenuto
Ben sapendo lo ripeto che questo progetto dovrà essere compatibile con le decisioni autonome e responsabili dei due grandi partiti maggiori oggi impegnarsi a farsi generosamente carico
Nel dare impulso al Nuovo Progetto
In questo cammino
Mi sento di do per proporre quindi la stesura del manifesto per il partito democratico ad opera di un comitato di persone serie autorevoli che
Proporrò al più presto a tutti voi
Mi sento di aver auspicare che DS Margherita e dico auspico perché queste autonomia forte dei partiti possono svolgendo la primavera prossima in modo sincronizzato i loro congressi ispirando le conclusioni al contenuto il manifesto
Confido anche qui uso il vocabolo in modo letteraria in un'adesione larga e condivisa al Manifesto del partito democratico di associazioni realtà
Gruppi di cittadini e di cittadini
Si tiene chiedo che il processo costituente si apra con l'elezione dell'assemblea del nuovo partito su basi ampiamente democratiche
Rappresentativa
Ecco
Fatto tutte queste riflessioni
Da cui
Mi emerge chiaro che il Partito Democratico non esisterà se
Noi non non operiamo tutti insieme anche non completiamo il cambio di mentalità
Tutti assieme cioè passare in modo definitivo dalla cultura dell'autosufficienza alla cultura della integrazione
Per tutte queste ragioni come detto all'inizio io penso che il seminario di Orvieto accertato che l'importanza enorme e che a questo seminario devono seguire ulteriori momenti di confronto culturale
Nella elencati prima Piero Fassino pubblicazioni programmi formativi comuni
Segno di un pluralismo atterrato è mai preconcetto
Ecco queste sono le mie osservazioni dopo queste due giornate
Voglio infine era un ultimo pensiero e chiedervi veramente di affrontare
Gli enormi rivolgimenti del mondo di oggi con apertura che senza provincialismo
Perché
è tempo di costruire un partito che ampia l'ambizione di fare la storia e non solo organizzare convegni che parlino di storia
Su questo punto è chiaro che
Sono disposto a smentirmi immediatamente perché questo convegno per esempio che riflettere sul futuro serve a tema per arrivare
A una conclusione che sia forte e operatività
Questo convegno pessimista il confronto fra le persone ferite arricchisce e non limita
Io voglio qui ringraziare
Quanti in questi anni
Lunghi difficili di alti e bassi di progressi di soste come sempre capita in questi grandi progetti hanno contribuito a questo confronto a questo dialogo
Il loro lavoro comune la loro cooperazione l'ambizione di questo lavoro comune
Quel piede
Dare la forza e la sostanza al Partito Democratico
Ma di questo lavoro comune avremo ancora bisogno di tante iniziative
Fino ad arrivare spero l'anno prossimo
Alla festa dell'Ulivo accanto alle feste che ogni partito organizzerà nel proprio nome
Ecco undici al mondo mi fermo qui questi sono solo
Gli esempi delle cose che dovremmo fare
Per rispondere alla grande domanda che viene dal Paese
A Orvieto
Abbiamo qui finalmente organizzato
Una grande risposta a una grande domanda
Quando ha risposto alla domanda di responsabilità
Che l'Italia deve assumere in Europa
E che l'Europa deve assumere nel mondo
Una una risposta che noi saremo in grado di dare solo con un partito nuovo saremo in grado di dare solo con il Partito Democratico grazie