Storia di una passione politica. La gioia condivisa dell'impegno

Benvenuti sicuramente per voi è un grande onore è una grande gioia vere Tina Anselmi
E sicuramente per Tina Anselmi è una grande gioia stare qui tra il suo popolo il suo popolo veneto il popolo che l'ha accompagnata nella sua storia
Due parole prima di iniziare questa chiacchierata che prenderà spunto ovviamente da libero
Tina Anselmi
Qualcuno ha detto è il politico più amato dalla gente
E l'ha detto una senatrice del l'ex PC Giglia Tedesco io sono andati in giro a presentare questo libro continuare anche senza di Tina e veramente lei ha avuto un'accoglienza incredibile la gente le vuole bene
In questi ultimi anni io lo posso dire da spettatrice
Essendo una scrittrice quindi qualcuno che racconta storie
La storia di Tina Anselmi oltre che nel libro è una storia che parla di un grande silenzio e in un tempo di
Chiacchere anche c'è sive di troppe parole il silenzio di Tina Anselmi degli ultimi anni chiamava proprio la nostra attenzione il potere politico Tina volte distratto e c'è stato una distrazione
Verso Tina Anselmi da parte del potere politico ma la gente invece non l'ha dimenticata
E prima di cominciare a spogliare tutti insieme il libro mi viene in mente una cosa noi siamo tutti appassionati di queste ragazze e ragazzi del Novecento c'è stato un ex Presidente della Repubblica l'attuale presidente
C'è stato un libro della Rossana Rossanda tutte queste donne e questi uomini che ci piacciono tanto ecco
Io l'ho capito alla conosco da anni come tanti di noi Tina Anselmi ma ascoltandolo capito sempre di più perché mi mi piace tanto e ci piacciono questi ragazzi che ci raccontano se riusciamo anche oggi ad avvicinarci meglio non solo alla loro storia
Ma la loro forza
E dico subito perché se no a fare un'offesa Attila che non si sono considerati dei santi la lotta all'epoca era terribile
Però l'ambizione forte giusta la solitudine del politico era accompagnata forse dalla passione e dalla gioia condivisa dell'impegno
Tina Anselmi il libro lo cominciamo dall'inizio
Ci sono alcune cose che tu mi hai raccontato perché io sono stato una raccoglitrice delle parole di Tina Pepa diciamo le ho viste in Wella copia però l'anima la voce il ritmo la storia la storia del cattolicesimo democratico
Che è una parte così importante della vostra storia è solo sua
Quando tu inizi liberò Tina Gabriella ragazza partigiana pensate aveva sedici diciassette anni se ne pensiamo oggi ai nostri figli a questi ragazzini che non crescono mai
Ma la cosa che mi ha colpito di più e sulla quale io fare la prima domanda Tina che tu esordisce dicendo
Le nasce Henry erano fuori Dinoi ma non dentro di noi
E noi abbiamo scelto la lotta armata perché lei non ha paura delle parole fortunatamente non è politicamente corretta
E in un tempo in cui tra il politicamente corretto e la volgarità sembra non ci sia spazio lei lo spazio lo trova
Sì io ho scelto la lotta armata e sapevo di dover uccidere o di essere uccisa e per me
Come cattolica ma non solo era una cosa di l'aliante eppure abbiamo combattuto per la pace per affrettare la fine della guerra il per riportare l'Italia a una tranquillità
Le devo dire
Anche venendo qui a Caorle
In mezzo a tanti amici
Nel Veneziano del Veneto
Pensavo
A che cosa potevamo fare noi oggi
Qual è il contributo che oggi possiamo portare ad una comunità come queste
Che è fra le più Bellini più ricche
Culturalmente e umanamente
E allora
Le viene in mente
Che quando parlavamo faranno i giovani se fare o no i partigiani
Perché è una scelta anzitutto che comprometteva la nostra famiglia
Io sapevo
Che il giorno in cui fascisti o nazisti
Adesso deve essere individuata
Era la famiglia mia che veniva distrutte
Era una comunità
Che io mettevo a rischio
E però
La domanda che si faceva allora
Va ripetuta perché si fa anche oggi
Ma perché
Avete voluto combattere
Guardate quali impiccato
Guardate qua
Il nipote del permanente il panno bruciato vivo nella piace
Alla presenza dei genitori
Vediamo a che cosa è successo nei nostri Paesi
Per dire
Con Giacomo Ulivi
Signori
Non impegna
Anche la nostra libertà
Anche nella nostra vita
Noi non daremo avvenga scrive
Le carte sufficienti
Per dire a Parigi
Agli alleati
No
Non tutti gli italiani sono stati fascisti
Ci sono stati i giovani che hanno rischiato che hanno pagato
Ebbene
Se vogliamo apparenti
Riscattarsi di fronte alle grandi potenze
Dobbiamo dire che la ricchezza
Che è stata data
A questi amici che ci rappresentavano era una ricchezza
Disposta anche a giocare nella vita
C'è una lettera di uno più giovane operaia
Il ventisei anni
Prima di essere fucilata scrive una lettera alla sua bambina
Che a cinque anni
E dice
Carnini
Questa lettera tu non la lettera i mai
E la lettera della tua mamma
Di tua mamma per il teste Liuzzi
E io voglio dirti una cosa
Cara bambina niente
Anch'io ho pensato tanto
Serra veramente libero di lasciarmi uccidere
Anch'io mi sono domandata
Quando i tedeschi e i fascisti
Mi hanno condannato a morte
Se era giusto che la mia bambina
Pagati
A questa morte a quello che avveniva
E la risposta nei ieri
Quello che risponde di oggi
Se nessuno si impegna
Se troppi dicono quello che in dialetto veneto scusami te lo dico poi te lo traduco
C'è un Governo di disdire il Veneto vino può combattere
E invece
Nella vita delle comunità
Che i popoli dei singoli
Non ci può essere un momento in cui diciamo con serenità
Mi trovavo al comma no
Si deve andare a combattere
Perché allora stiano attenti a quello che succede anche oggi
La guerra può essere un pretesto
Dopo aver quale gli errori non si contano più
Noi non possiamo
Corriere come pretesto
Il pericolo
Che alle Fosse Ardeatine
Che in tante in troppe altre località
Qua e noi non possiamo lasciare aperti va che
Anche
Vuole entrare
Per liberale
Questo richiamo
Continua
Che viene fatto
Ora siamo tutti responsabili
Nella vita del nostro Paese
Siamo tutti responsabili
Del suo futuro
Non può esserci un domani
Per il futuro del Paese se i suoi cittadini lo rifiuta
Quello che dobbiamo aiutare i giovani a capire è questa lezione della vita e della storia o insieme
Cerchiamo la via della Libertà
E nella pace o non ci starà libertà e pazzi per le Onlus
Nella
Voleva la democrazia
E anche questa strana
Una strada dove si arrischia
Una strada dove si parla
Ma una strada
Che ci dà la certezza di poter noi gestire la vita del nostro Paese
Non lasciarla davanti
Non sono gli altri
Che possono avere
Non solo la forza fisica le armi cosa volete nemmeno agli alleati si sfidarono Dinoi quattro ragazzotti che andavamo alla notte nei campi e aspettare Pippo con le sue bombe
Ma noi non bastava
Non bastavano e quindi le alleanze sono state necessarie
Ma soprattutto
è stato necessario creare lo scritto
Con cui affrontare il nostro futuro
Lo scetticismo
Di non volersene occupare il rifiutare anche le responsabilità future
Perché quando alla notte aspettavamo Pippo con le sue bombe con i suoi rifornimenti
Era una vecchia contadina
Genova con sei figli che aveva accettato il rischio di fare una guerra lei
Bene
Questa vecchia contadina
Ogni tanto ci prendeva
In un angolo della sua stalla
E chi diceva
Due recati state bene attenti e che non vi è un attimo perché noi la guerra la vogliamo farlo non lo dovete tornare perché chi è
Che prende in mano il suo Paese
Se nel momento d'arresto
Nella difficoltà
Si guarda da un'altra parte
Come possiamo sperare
Quello
Che insieme discutevamo
Noi partigiani di quella zona
Andavamo
A parlare fra di noi
Cosa facciamo cosa non facciamo perché Caliendo in tre giornalisti qualche volta
Quando ci chiedete ma cosa avete fatto a indica fotografie
Devo dire che mi vien da ridere plico servizi alto se voglio farmi implicare mi faccio prima fotografare
Non si può
Voltare le spalle
Al proprio Paese
Quando
La cosa più triste
Che il fascismo e TA
Il segnato
E proprio questo non credere
Che ciascuno di noi può fare qualcosa
Chiedo anche ai negri
Se
Un solo cittadino
Si sente inutile
Nella vita del suo Paese
Voglio dire
Che nessun cittadino ha preso a cuore l'amore per il suo Paese
Quindi
Non so borghese atterrati all'esterno telefonini certe volte ha detto
E poi l'ha cancellata credere obbedire combattere
Non potevo cancellati
Vedo che amica crede dobbiamo ragionare
Problema Monica
La visita
Il nostro contributo
Il contributo dedizione
Che intonavano cos'era data molte
Ma era diseducazione più profonda
Che il fascismo e distillati dentro di noi
La maledizione vera
Che il fascismo ha messo nelle vene degli altri giovani è che loro non contano non è vero se non contano oggi devono prepararsi a contare per domani
Quindi
I morti
Con i quali si voleva intese Duca
Credere obbedire combattere proprio no
Non crede
Ragionare
Noi la
Come dire
Scegliere
Se noi camminiamo
Credendo
Che questa sia la strada non dobbiamo aver preoccupazioni per il futuro
I nuovi per trovare la strada della democrazia di cercheremo insieme lei cercheremo insieme
In una alcuni capitoli del libro noi adesso andiamo avanti poi naturalmente immagino che ci saranno tante amiche amici che vorranno farti delle domande
Io ho solo due punti che mi sono rimasti impressi e sui quali vorrei parlare di nuovo contenti
Allora uno tu hai detto
Siamo arrivati al dopoguerra la liberazione tu hai continuato Tiso impegnata nel sindacato ti sei scritta alla Democrazia Cristiana sei arrivata a Roma e un capitolo comincia proprio così
Noi ragazze che avevamo partecipato alla Resistenza
Avremmo potuto non renderci conto di quale conquista fosse il diritto di voto alle donne Tina come tante altre amiche non aveva ancora l'età per votare all'epoca si diventava maggiorenni a ventuno anni
Eppure andava nelle campagne venete si dava da fare e da sempre ti sei impegnata diciamo naturalmente appoggiando non sempre anche movimenti film movimenti femministi
E tu hai detto una cosa io
Ripeto sempre le mie nipotine oggi cresciute
Ragazze non li distrae Hetemaj donne ogni conquista può essere reversibile tu prima hai parlato in genere ai giovani all'impegno alla speranza eri anche una ragazza ribelle
La ragazzina a scuola
Allora animerà grazie
Tu che sperare i sicuramente in un futuro in cui le donne avrebbero almeno condiviso il potere
Da donna di potere e meno male che lo hai fatto capace di sentire l'appartenenza alla DC ma nello stesso tempo di mantenere la tua libertà
Capace di fare il ministro e di non dimenticare la mamma la famiglia
E convinta che non che noi donne siamo migliori né peggiori ma solo differenti
Questa differenza vedendo noi che siamo la generazione che viene dopo della vostra e guardando il potere politico
Quali sono le tue riflessioni
Bene devo dire la prima riflessione è un po'amara
E metto il Po per pudore perché ogni elezione
Quando vado a vedere alta donne abbiamo
Il cuore mi sanguigno perché siamo pochi poche
E mi sanguina non perché nella conta delle donne
Le donne insieme non può
Mi sanguina per una motivazione più profonda
Care amiche ed amici
C'è bisogno anche delle donne
E se non abbiamo capito dopo sessant'anni siamo proprio inguaiati
Gli altri perché nelle attività che facciamo ogni giorno
Quale scopriamo che gli uomini sono meno peggiori di quello che credevamo e magari ci concedono per grazia ricevuta quello che ci rifiutano come diritto
Ma noi dobbiamo persistere
Ieri un giornalista mi ha
Intervistato
Sulla legge Merlin
E io gli ho detto qua
C'è qualcosa
Che noi dobbiamo dire subito prima di cominciare a parlare
Intorno a una dignità
Che non può esserle cancellata per nessun'interesse e per nessun motivo
Siamo tutti persone
Che hanno diritto
Dando avvilito e dove
Questa è una zona un po'difficile
Le amiche che operano qui
Anna
Sono anni che che qualche volta
Per intervenire al soccorso di deboli rischiano anche una coltellata
Non illudiamoci
Anche nel Veneto abbiamo delle piaghe
E allora
Perché dobbiamo esserci
Dobbiamo esserci perché anche noi
Possiamo portare un contributo
Noi in esclusiva
Ma con attenzione di come certi fenomeni
Che si manifestano sul piano sociale ed umano
Care amiche non bastano le va bene
Ha risanato
Occorre
Anche durezza
Per cancellare queste piaghe
Che dalla società
Pastrano da famiglie
Dalla famiglia partono alle associazioni alla vita comunitaria nona
Dobbiamo esserci
C'è bisogno di nuovi
Sono problemi che non si risolvono un poco tempo
Sono problemi che non si risolvono solo con le leggi c'è bisogno anche delle leggi ma c'è bisogno di una presenza che condanni moralmente anche laddove le leggi non arriva che condanni moralmente
Questa che è una piaga anche dello studente
Sul blog uno maggio cioè otto
Lavora Massa così
Tina continuiamo la nostra chiacchierata andiamo avanti nel tempo tu mi hai detto e lo dice spesso che sei sempre rimasta la staffetta partigiana
E ha scelto questo nome Gabriella ispirandosi all'Arcangelo Gabriele che porta annunci a volte gli annunci per Tina sono stati belli avvolti brutti
Alcol ancora tre pagine rapide AN sfogliamo insieme
Tu hai detto
Non dimentichiamo che allora facevano politica non i portaborse ma persone che credevano nel suo valore che si impegnavano perché la politica fosse al servizio dell'uomo
Ovviamente ripeto ancora una volta noi dobbiamo non fare dei santini di queste donne di questi uomini che hanno costruito il nostro Paese perché sarebbe offenderli
Ma quando lei dice una cosa di questo tipo e lei lo può dire per la sua storia e noi ascoltiamo volentieri aggiunge
Parlando del cattolicesimo francese del pensiero di Maritain di Bernanos che fosse tanto importante per voi cattolici democratici e poi e fu anche una rivoluzione nel dopoguerra
Del pensiero lei dice secondo Maritain la democrazia ora basi etiche o non è democrazia
Allora
Tu che hai la forza di parlare del tuo passato facendoci capire meglio il nostro presente
Partendo da quella che è stata la tua esperienza qual è oggi il rapporto tra democrazia
Etica responsabilità di chi fa politica e consapevolezza pur nella lotta politica che può essere terribile piena di solitudine
Del sentire che la politica dovrebbe essere sempre che soltanto è ovviamente è perfettibile sentirsi al servizio dello Stato il sentirsi al servizio del Paese
Concludo con una frasetta
Che però importante
Noi dobbiamo essere servizio della gente
C'è una lettera di De Castro
L'elegante e distinto
Se io dove si è accolti che operano in un partito
Che guarda interessi particolari
Che guarda interessi privati
Se io dovessi diventare strumento politico
Per Fini
Privati
Miti e degli altri io non esiterei Alessia nella democrazia Tiziano
Attenti bene De Gasperi misurava le parole
Qui si accedeva che per esempio una delle pagine più belle della Democrazia Cristiana noi dovremo insegna la storia Carelli che da mesi e mesi in parentesi ma quando girate nel Paese
Sì scoprono vuoti Paolo non si sa neanche siete chiamati non si sa neanche che tra gli altri cioè non si sa che ha fatto la storia
E queste
Ambiente
Questa storia non fa
Apro una parentesi femminista
E le donne
Dove cosa faceva
Carelli che voglio ricordare è solo una pagina quell'odioso
Ci fu un momento nella democrazia cristiana
This mandamento politica
C'erano amici
Che legittimamente pensato
Che bisognava governare
Con i fascisti e con la pesca Turchia tener lontani dal potere
Il Partito comunista
Cari amici che io di qui il nome di queste donne
Di queste donne
Aida Rizzitelli Maria Badaloni
Domande
Che venivano dalla militanza cattolica
Quando hanno avvertito questo pericolo
Sono andate
Stato uno struzzo
Sono andati
A dire che se la Democrazia Cristiana
Veniva meno
Al suo passato democratico
Pesci volare
In un raggruppamento che comprendeva tutta da testare bene due che Castelli dava le dimissioni da capo del governo perché non poteva accettare
Che chi aveva combattuto per la libertà diventasse strumento di una politica perlomeno di doppia democratici
Queste donne
Che magari qualcuno quando gli si fu dato il gol ucciderlo ma cosa volete che capiscono tanto alle donne soltanto come l'inventiva e liti pregate del cielo che anche quella volta hanno disubbidito
A mio avviso per il diritto
E dobbiamo dire
Con grande umiltà
Anche quel patriarcati
Che sarebbe stato
Una strada sbagliata
E non fu scelta
E da Democrazia Cristiana poter rimanere
Al centro della vita democratica proprio per questa sua cioè eternità
Alla libertà
Per questa sua fedeltà
A una democrazia
Che anche se il giovane portava forse quello che Anna ricordava
I rischi le passioni
La decisione del nostro futuro
Questi ragazzi di venti ventidue venticinque anni maggior parte aveva questa età
Che però c'è il cielo e la libertà
Per questa scelta
Non fu solo Decca attenzione
Questa scelta fu anche della gente umile
Fu dei nostri contadini
Che rischiano la vita per portare negli ospedali i feriti
Fu una scelta
Di libertà
Da parte di chi
Aveva capito con i giovani partigiani capito
Che se si rinnega la libertà
Non c'è spazio per la democrazia
Michele Bizzi
C'è una bella frase
Di Maritain
Che vi voglio lasciarmi
Avete invece
Non non c'è
Democrazia
Laddove non c'è amicizia
Queste feste io spero che Cirio educhino
All'amicizia dico rientrino
Perché qualche volta andando anche nelle nostre sezioni uno non capisce più con quale banda del che fare
E allora siccome noi crediamo nella libertà vogliamo la democrazia
E gli altri giovani a quelli don più giovani che però camminano con noi nel segno della libertà diciamo ecco per tutto questo che in passato ci indica noi siamo qui a riflettere anche per il nostro futuro
Tigna
Vogliamo proseguire ancora un po'nella tua storia
Ecco se non è esistito un
Due momenti della tua vita
Due momenti dolorosi per temi umanamente e politicamente per il Paese
Il capitolo che riguarda il rapimento di Aldo Moro
L'uccisione della scorta la prigionia
La morte di Moro quei lunghi giorni durante i quali tu hai fatto da staffetta con la famiglia e spesso portali brutte notizie
Io vorrei leggere
Quattro righe e poi lascio a te la parola
Tu cominci così
Il rapimento di Aldo Moro fu la più grande tragedia politica
Che potesse a battersi
Sul Paese
Un po'oltre
I tempi del dramma volevano che il passato fosse azzerato
E che ci confrontassimo con ciò che stava accadendo con occhi nuovi
Ma come pretendere che ciò si realizzasse
Alcuni ne furono capaci alcuni
In meno politici
Il più umani
Ma le risposte da dare ai brigatisti non dovevano essere risposte politiche
Noi dopo quei giorni non saremo più stati quelli di prima dopo l'affare Moro si è aperta una ferita nella nostra intelligenza e nella nostra umanità
L'animo con cui
Ricordiamo anche questo passato
E l'animo di chi vede partire
Da una pensiero
Razionale
Non vogliamo solo pietà
Vogliamo la verità
Nella consapevolezza Kaiserliche Vernizzi
Che chi ha ucciso Moro voleva uccidere una politica
Che chi ha ucciso Moro la sua scorta
E via via la strada terribile del terrorismo
Volevo una contro
Che la politica di Moro
Non trovasse che lei rispondeva
Questo sì
E non a caso e non a caso dobbiamo dirlo con amarezza
Non a caso quella politica
è stata cancellata
Posso dirlo perché so che ormai il pubblico
Che la vigilia del voto
Al Parlamento al governo Andreotti
Io ero ministro della sanità
Belle mio studio una personaggio imminenti
Del partito comunista
Ne dissenso cercando da Cagni sta cercando nuovo
Perché devo fare dare un comunicato molto importante
E io dissi
Se vuole che dopo io
Disse
No
Perché
Sono convinto
Che chi ha fatto uccidere Moro
E contro questa politica e noi dobbiamo impedire che questa politica
Con tutte le ombre che al sia con tutte le ombre che ha lasciato
Perché il quello che la commissione che presiedevo
Sulla loggia massonica P due
Proprio quella rapporti
Si diceva
Che bisognava
Isolare il terrorismo
Proprio per recuperare
Una politica di libertà e di democrazia
Ecco
Questa politica non si è ripresa siamo ancora chiede la nebbia
Siamo ancora
Con un amaro
Per quello che avrebbe potuto essere questo Paese
E quello che non si è lasciato che posti
Non abbiamo chiesto vendette
Temo che correlate invita
Allora
Se cerchiamo insieme la verità
Io esperto io spero
Che questo Paese venga ancora riconosciuto genio
Di una sua storia
Non siamo qui
Anche per godersi questo mare anche per godersi quell'amicizia che tende che c'è fra noi
Siamo qui perché crediamo ecco con vari temi
Perché crediamo nell'amicizia perché crediamo che
Sono sei camminando in stelle
L'Italia avrà un futuro allora
Nonostante tutto io sono ottimista
Sì sono ottimista perché
Sono convinta
Che la verità si farà strada
Che il giovane che ci interrogano di nelle scuole
Ogni volta Ionesco
Tramortita perché
Quando usciamo dalle aule
La prima domanda che mi pongo è onorevole
Perché queste cose non ce le avete dette prima
Bisogna dirle prima
Nei tempi politici necessarie perché da questa condizione
Si possa passare a una maturazione nel Paese
Dei valori che sono e rimangono lì no Barros
Prima di lasciare Tina Anselmi e alle sue amiche sue amici poi così verrete qui a chiacchierare con lei
Abbiamo parlato di verità
Tutti i sei battuta per la verità
Hai pagato per la tua ricerca di verità
Mille novecentottantuno mille novecentottantaquattro
Presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica P due di Licio Gelli
Il capitoli inizia così ma cosa vuole questa attività anche fissazione questa Selmi su Gelli e la massoneria
Perché adesso peggio di prima vittima fortunatamente negli ultimi mesi è cambiato la ricerca della verità
L'essere come posso dire onesti rigorosi ambiziosi
Rispettare le parole diventa che noia ma ancora ancora dopo tanti anni la P due
Allora mai
Tante cose nel libero io lo so perché quando uno fa un'intervista soprattutto col Rispetto col con l'amicizia
E con l'attenzione compiuto verso Tina Anselmi perché chi non avrebbe voluto fare un'intervista Tina Anselmi è stata corteggiatissima
Perché appunto questa cosa che ti fa perché lei è una donna severa
E piena di ironia e a nella P due c'è molta ironia
Prima due frasi su quello che non è ironia qua c'è la sorella di Tina Anselmi una delle sorelle Gianna che l'accompagna con molto amore con molta passione
Allora
Tina Anselmi dava fastidio là era un fastidio trasversale
A tutti i partiti
Era stato chiesto a Tina Anselmi da un'altra grande donna
Nilde Iotti allora presidente della Camera
Di fare la presidente di questa Commissione anche perché l'ha detto tu sei l'unica
E
Dava fastidio non solo qua ci sono molte persone come me che non sono giovani in quegli anni quindi erano più o meno ragazzi o giovani donne e uomini
Chi di voi ha saputo dell'attentato nella casa della sorella non di Gianna Di Maria
A Castelfranco Veneto quanti di voi hanno saputo che in questa casa dove c'erano dei bambini
Ci sono stati erano stati messi
Ve lo leggo bene
Sette dunque quanto due chili e sette di tritolo
Scoperto per caso
Se no scoppiava la casa con i bambini B
Però i giornali ne hanno parlato poco
E qua c'è l'ironia di Tina Anselmi perché lei si può permettere tutto perché da allora
è cominciato anche la sua solitudine ma lei ha continuato a fare politica civilmente politica mente è andato nelle scuole
E qui c'è una cosa molto bella
Parla appunto del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi perché loro erano amici all'epoca perché si rispettavano ma l'amicizia passa attraverso il rispetto come insegna lei la verità e non bisogna averne paura il presidente del Coni io pago faccio politica posso dire non cerco voti quello che voglio
Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi aveva la tessera mille ottocento sedici dal ventisei gennaio del mille novecentosettantotto
Pai bellissimo dice Tina con la sua Eridania il suo attuale assistente Fabrizio Cicchitto si scrisse un po'dopo
Il venti dicembre dell'ottanta aveva la testa era due mila duecentotrentadue era un tipo più riflessivo e conclude così
Entrambi suppongo avranno aderito al Piano di rinascita democratica è una garanzia per noi cittadini ci tranquillizza sul buon funzionamento delle istituzioni
Il fatto che uno sia il primo ministro e l'altro un suo solerte consigliere il libro è stato svolto scritto prima delle ultime elezioni
Siamo più tranquilli e direi
Che il clima Anselmi che appagato
Proprio questa sua onestà questa sua forza e che noi amiamo tanto perché ci fa venire voglia di continuare a fare politica crede nella politica prima di lasciarti a tutti loro io mi faccio da parte
Vorrei alcuni accenni sulla P due una tua riflessione rispetto a quello che tu mi insegni sempre il Paese va pacificato e il potere va bonificato è una tua frase che a me sembra bellissima
Una frase che ci ricorda a quali condizioni
Si può riprendere il cammino verso la verità
Non pretendiamo
Di scoprirla noi magari
Però il Paese deve sapere che ci sono persone uomini e donne
Che certe cose carenza uno
E che non sono disposti a rinunciare
A una parte della loro verità
Per garantire che cosa il Paese
Care amiche Venezia qualche volta quando vedo certe crisi di governo certe crisi
Sul piano finanziario quando vedo certi potentati
Che si muovono quando sento qualche avvocato preoccupato di non saper come investire un miliardo duecento milioni penso ai figli quando sento che ci sono galoppini di partito
Non puoi qua
Credete di contare abbagliata e non contate
Piedi perché dire no
Le leggete mai
Mi domandate un povero operaio di Marghera
Che rischia il licenziamento dopo l'intossicazione
Se questo è turbato no
Allora cari indica i titoli dei terreni a fargliela fare come allora
Che non potendo riunirci perché era proibito
Noi andavamo
Nella canonica nella canonica di
A svegliare la gente di Noè qua dobbiamo organizzarci
Se non ci organizziamo saremo pestati
Attenti sono i più deboli che parte noi dobbiamo dar forza ai più deboli
A quelle fino a dire che quando ancora adesso mi vedano dopo cinquant'anni di tempo
Mi abbracciano le dico però che il coraggioso che avevamo perché andavano anche loro con loro parlo con col carretto
Con gli animali da cortile andavano anche loro in giro per le campagne
A sostenere
La lotta partisse
Allora caraibica inizia
Guardiamo in avanti
Non
Illudiamoci
Che Mollino facilmente
Alle tredici e venti giorni
I movimenti di certi capitali
Dei tanti capitani
Nel mondo finanziario americano
Pensate che fra di loro non siano alleati
Allora non possiamo restare soli
Solo brontolare
Dobbiamo molto romantico
Recuperare
Il vello anche di quelle avventure sì anch'io ogni tanto mi domandavo uscendo di casa e se ne prenda Venditti dicono che bella fine che fanno ma il tetto che non era una bella fine
Non era che un'altra
Che davamo un Paese distratto
Che rischiava dopo di aver applaudito Mussolini di andare applaudire qualche alto potentato
E allora
Noi vogliamo una democrazia
Delle persone
Dei semplici
Di quelli che vengono a dirti ti dò una mano
Non che vengono a portate via anche la Giakarta del telaio
No qui vedete
Salvate
Bene
Allora
Grazie che siete qui
Credo che i dirigenti che hanno voluto questa
L'iniziativa
La diano voluta
Perché credono che ci siamo anche noi vogliano Fanti contare
Quindi
Non abbandoniamo ci
Riprendiamo il nostro cammino
La democrazia
Non può morire
Perché la democrazia
Parte dalla libertà dell'uomo
E ritorna
Alla libertà alla fiducia degli uomini
Se ci saremo anche noi
Uomini e donne questo cammino sarà più veloce
Allora è qui serviva lei che avvicinare a salutarla grazie e buon proseguimento