La discussione politica sull'indulto

Enrico Buemi e relatore dei provvedimenti di amnistia e indulto da ieri si può dire prima in brutte acque amnistia perché l'Aula approvato la proposta di stralcio della lo sconto di pena dalla amnistia tu occorre e il lavoro in Commissione ormai si avvia al termine con una posizione del ministro Di Pietro che come dire
Cerca forse visibilità in qualche modo la ottiene
Ma intanto il fatto positivo è di chi ieri sera
Tarda in tarda serata la commissione giustizia a finito gli esami
Degli emendamenti che ha praticamente licenziato il provvedimento per rinviarlo alle altre complice onirico miscele di competenze per averlo poi all'ordine del giorno dell'altra l'aula della Camera per i ventiquattro di luglio questo un fatto importante
Che rappresenta
Un
Passo in avanti significativa verso un provvedimento di indulto l'amnistia prosegue il suo percorso
Non
La decisione è una decisione di portare avanti comunque anche l'altro corno del problema
E quindi io credo che a cavallo delle stato settembre anche questa troverà una sua a conclusione per quanto riguarda le gli atteggiamenti del ministro Di Pietro
Il ministro Di Pietro non tiene conto di un fatto importante
Nel momento in cui nel inizio degli anni novanta è stata modificata la maggioranza necessaria per ottenere un provvedimento di clemenza si è passati dalla maggioranza semplice la maggioranza qualificata dei due terzi il legislatore costituente ha di fatto sottratto alle competenze del governo e quindi delle maggioranze politiche la questione
La questione può essere affrontata soltanto con il concorso di maggioranze molto ampie e quindi necessariamente non le maggioranze politiche perché non si è visto nella storia della repubblica maggioranze così ampie da coprire i due terzi del parlamento o delle Camere
Quindi questa è la sostanza quindi mi dispiace per l'onorevole Di Pietro che utilizza ancora una volta questa vicenda che coinvolge certamente personali persone che hanno commesso dei reati ma esseri umani che tra l'altro soffrono pene aggiuntive che nessuna sentenza promulgato
E che invece vengono sanzionate ripetutamente dai dalle convenzioni internazionali delle dei tribunali internazionali e rispetto alla nostra situazione certamente disastrosa
Allora dicevo il il governo non ha più competenza dal punto di vista della sua capacità di portare a termine un provvedimento di questo genere può dire sicuramente suo parere l'ha detto il ministro della giustizia l'ha detto il presidente del Consiglio Prodi ed inserendo nel programma
Della sua coalizione questo punto ma è evidente che bisogna cercare una maggioranza ampia un consenso ampio che coinvolge anche in coinvolga tutto il Parlamento questo è il punto
E di questo Di Pietro al di là delle città di visibilità deve tener conto prima cosa c'è il rischio oltre a Di Pietro che
L'ossessione per il destino personale Cesare Previti
Finisca col penalizzare invece anche i cittadini che ha hanno possibilità sicuramente altre di vita rispetto allo stesso prediche potuto vedere suicidare però a come dire tenore di vita già sono una persona ricca mentre invece per colpire lui forse sì
Resta un Paese in cui si fanno le battaglie di bandiera non si va mai alla sostanza e la sostanza era quella di tenere conto come avevo previsto nel nel mio testo base della necessità
Di coloro che venivano avevano una buona o di di pena una riduzione di pena di poter inserirsi nella città e lavorare stipulare contratti a svolgere attività professionale di questo si è tenuto conto solo parzialmente quindi risultate un po'al risultato parziale
Però o io sono
Un riformista pragmatico quindi il risultato
Raggiunto quello che conta purtroppo dobbiamo registrare di questo nostro Paese un Paese in cui si fanno le leggi per qualcuno come è stato nei tre nei precedenti cinque anni della legislatura e come io sto cercando di evitare ma non sempre si riesce
Che si facciano delle leggi contro qualcuno o le leggi devono essere per tutti devono avere una loro
Utilità né per la collettività e in questo senso bisogna orientarsi non perché si ha paura di un giudizio oppure di fare una prima qualcuno non giudice lavorare legiferare in questo senso mi pare molto riduttivo è anche il responsabile
Perché appunto come diceva lei
Dietro o ad ogni atto ogni decisione ci sono non soltanto i nostri nemici o i nostri amici ma ci sono tanti sconosciuti
Verso il quale noi abbiamo il dovere di dare giustizia