XXI congresso del Partito Socialista Democratico Italiano

Nella parte riservata ai delegati
I lavori all'inizio
Con il saluto
Che compagno Ruggero Poletti in quanto commissario della federazione
Di Roma
Porta ai progressisti a nome dei socialisti democratici Roma
Volo pure
Care compagne
E cari compagni
Invitati ed autorità il mio sarà un saluto estremamente Breve anche perché la mia posizione
è anomala in quanto essendosi svolto il congresso della Federazione romana
Il venti e il ventuno dicembre ed è stato essendo stato eletto il direttivo di questa federazione
Il mio compito di commissario affidatomi dalla direzione del partito
è giunto dunque al suo termine
Ringrazio innanzitutto la direzione di questo prestigioso incarico che Ford affidarmi
E tutti indistintamente i compagni romani che mi hanno concesso di portarlo a termine
Con spirito di fraternità
In urne congresso che ha visto un ampio e significativo dibattito
Durante questa esperienza io ho tratto un insegnamento in primo luogo che la vicenda commissariale può costituire soltanto un momento eccezionale dalla vita del partito
In quanto soltanto organi eletti e a carattere collettivo possono consentire il dispiegarsi di più voci il confronto dialettico la scelta della via migliore
La seconda esperienza è stata quella di partecipare ad assidue riunioni dei governi del Campidoglio della Provincia e della regione nel Lazio io che mi hanno consentito di penetrare nei complessi problemi che vive questa città
A più riprese Noemi mani prestammo non tanto una insoddisfazione quanto l'esigenza che i tre governi penta partiti a Roma in provincia e nel Lazio dimostrassero una capacità di incidere di risolvere i gravi problemi di una metropoli come Roma
Sapevamo anche che il pentapartito venendo dopo l'esperienza dei governi soprattutto in Campidoglio della sinistra deve dimostrare una capacità e una valenza politica capace di ottenere sensibili consensi su questi problemi nel corso del congresso Vitré tenderanno certamente i compagni romani delegati coloro che ci rappresentano in Comune Provincia Regione a me non rimane altro che salutarvi forme cordialità e dimostrare che i compagni dalla Federazione romana vivono questo congresso che coincide con il quarantesimo anniversario di Palazzo Barberini forme sentimento di entusiasmo e di fiducia grazie
Prende ora la parola dovremo del signore sindaco di Roma
Per il saluto della città di Roma senza
Sono
Particolarmente lieto
Delle care
A questo congresso nazionale
Del Partito socialista democratico italiano
Il saluto la curiosi c'ero
Dell'amministrazione comunale di Roma
Il saluto di Roma
A questa Assise
è doveroso
Per molti motivi
In particolare
Roma
Avverto
L'importanza di questa vostra grande Assemblea nazionale
Anche per la significativa circostanza che qui in questa città il Pisti nata come ieri solennemente è stato ricordato per la coraggiosa iniziativa di Giuseppe sana
A Saragat
Il saluto rispettosi
Della città di Roma
Per l'insegnamento la milizia il coraggio la coerenza con cui ha combattuto e combattere
La battaglia della libertà della dignità dell'uomo della giustizia tra i popoli
A quell'evento di quarant'anni fa al di là delle polemiche che lo hanno accompagnato
Non si può non attribuire un un valore e una portata che non è enfasi o retorica definire storico per il contributo decisivo che quella scena tormentata
Difficile
Che quella decisione
Non semplice ne è superficiale quella scelta ha dato un contributo essenziale alla vita democratica del nostro Paese alle sue istituzioni alle sue scelte di libertà e di democrazia
Non si può dimenticare che quella scelta tormentata
Ha costituito una delle basi fondamentali per il processo di progresso nel nostro Paese e per questo che il nostro saluto a questa assise e particolarmente caloroso e affettuoso
Da quegli eventi e dallo spirito di quei giorni sia alimentata nel Paese un ulteriore persistente consapevolezza che la giustizia e il progresso sociale sono inscindibili dai valori di libertà e di democrazia
E che soltanto nella libertà e nella democrazia sono possibili quelle azioni riformatrici che governano i mutamenti e gli itinerari della società
Dall'ora Crispi ha lavorato nel Paese per il Paese con fedeltà e coerenza i motivi ideali che lo suscitarono contribuendo in maniera determinante non solo alla evoluzione delle istituzioni ma anche alla maturazione alla dilatazione di quei valori in più vasti ambiti politici sociali e culturali
Con la sua cultura riformatrice
La sua presenza alla sua iniziativa da quarant'anni visti insieme con le altre forze democratiche e impegnato in primo piano per la crescita della società civile e il progresso dell'intero Paese
Non ultimo motivo del mio cordialissimo saluta questo congresso deriva anche dal doveroso riconoscimento degli apporti sostanziali è determinante che il Pisti reca la stabilità e all'iniziativa dell'amministrazione comunale di Roma se in questo ambito e mezzo di nuovo governo cittadino la coalizione dei cinque partiti omogenea a quella di livello nazionale regionale e provinciale
Ha saputo superare difficoltà di straordinario spessore
E ha potuto avviare incisivi progetti di risanamento della città e di sviluppo dei piani per la capitale lo si deve anche in particolare al contributo leale alla collaborazione attiva all'impegno operativo del partito socialdemocratico e dei suoi esponenti in Giunta e il consiglio comunale di questo io ringrazio le colleghe ma io ringrazio in particolare questo complesso nel riconoscimento e nel ringraziamento ai colleghi del PGT presenti operanti dell'amministrazione civica Decaro e doveroso
Rivolgere un saluto e un apprezzamento particolare alla persona e all'iniziativa del posto segretario l'onorevole Nicola
Aperto quanti altri mai ai problemi della comunità romana e alle prospettive di ammodernamento della capitale
Il suo contributo personale politico alle scelte per Roma si è rivelato in molte occasioni prezioso e generosi Beccaro testimoniarlo qui con la affettuoso e plateau animo sono certa che lo spirito di dedizione teppisti
Alla concretezza dei problemi della gente alla crescita della società civile sarà giustamente riaffermato e confermato in questo congresso
Sì che la rinsaldata coerenza ai valori della democrazia e della libertà e al ruolo spesso che ripristini esercita nel Paese
Possano consolidare e accrescere le condizioni del comune processo di progresso
Della comunità nazionale
Questo e anche l'augurio che a nome dell'amministrazione civica il mio personale
Rivolgo al ventunesimo Congresso del Pis di una tappa importante fondamentale per l'evoluzione e lo sviluppo del nostro paese grazie
Do lettura
Sto del telegramma
Che alle nove del congresso
Abbiamo inviato allora Presidente della Repubblica in risposta al messaggio
Che ci ha inviato gli dell'accelerazione
Del quarantesimo anniversario della fondazione del nostro partito
Al Presidente della Repubblica
I delegati al congresso nazionale del partito socialdemocratico
Esprimono sentimenti viva gratitudine per il caloroso messaggio volto a riconoscere il ruolo storico del socialismo democratico nel consolidamento delle nostre istituzioni
Alla sua persona signor Presidente vanno i sensi della più alta considerazione stima l'elevato impegno che lei pone ai fini dello sviluppo della nostra Repubblica
A nome della presidenza e della direzione del partito
Ringrazio
Il signor Presidente del Senato che ha voluto
Onorarci della sua presenza
Ringrazio inoltre il presidente della Camera che ha voluto inviarci un caloroso messaggio di auguri per i nostri lavori
Ringrazio inoltre il segretario
Dei partiti
Della coalizione di governo che sono presenti per attestarci la loro solidarietà del lavoro che noi stiamo svolgendo gli onorevoli
Definita
L'onorevole Spadolini l'onorevole
La
L'onorevole
Alti
E poi il segretario dei partiti democratici che sono stati invitati sono presenti l'onorevole Pannella
L'onorevole nata segretario del partito
Ringrazio
I sindacalisti le delegazioni sindacali presente l'onorevole scusa ringrazio il segretario della CGIL Pizzinato bari
Grazie tenuto della UE
Enti e sentimentale dei sindacati autonomi
Ringrazio tutte le altre autorità presenti
Do lettura
Del messaggio che il presidente del partito
Come quando stava a casa
Ha voluto
Di inviare
Il figlio
Dei lavori congressuali al segretario uscente compagno Franco Nicolazzi
Cadono Nicola
Gli sono grato
Della tua dedizione al partito
E ti esprimo
Compagno di Palazzo Barberini i miei più fervidi auguri per la prosecuzione dell'attuale opera
Ho Espresso nel mio Blair il saluto di ieri alcune considerazioni sulla nostra storia
Desidero oggi indirizzare perpetuo tramite al congresso queste parole
Tale compagnie
Cari compagni
Voi siete chiamati a questo congresso a discutere di un progetto politico
Che ha come fine ultimo della creazione di una grande forza che unisca tutti i riformisti
Beh perseguire questo progetto voi miei colleghi avete al la ispirazione stessa da cui questo partito è nato
Quella cioè di concepire l'autonomia non come una divisione
Ma come uno strumento
Per preparare una più alta ed assolutamente democratica unità
Dell'accoglienza e del lavoro mettere progresso
Auguroni questua voi compagne e compagni un grande successo voglio che sappiano
Che sono come sempre più l'esempio con voi e con tutti i militanti di questo nostro partito
Sono certo che il partito saprà mantenersi unito e coraggioso per affrontare la sfida che oggi si pone fraternamente Giuseppe Sala
Do ora la parola
Per la redazione
Al compagno
Franco Nicolazzi
Care compagne e cari compagni
Per chi come me
Ha preso parte
Giovanissimo al grande evento di Palazzo Barberini
Rappresenta motivo di orgoglio e di commozione essere chiamato ad aprire il congresso che celebra il quarantesimo anniversario del Partito socialista democratico italiano
Abbiamo vissuto ieri
Una indimenticabile giornata
Con la rievocazione di una scelta politica
Che ha profondamente segnato le sorti del Paese
Al compagno Saragat e alla schiera di giovani entusiasti
Che si però affrontare i rischi e le amarezze della solitudine politica
Il nome di una fede e di un impegno coraggioso
E stato ieri tributato un riconoscimento unanime dalle diverse parti politiche ed ai compagni dei partiti socialisti stranieri
Con quell'atto di grande intuito politico e di grande fede e coerenza
Con i principi del socialismo democratico
Il compagno Saragat ed il gruppo da lui guidato
Hanno scritto una pagina esaltante della storia del nostro Paese
Nessuno può contestare i socialisti democratici
Di aver evitato con quella certa due possibili tragedie
Hanno salvato la libertà dell'Italia e degli italiani dicendo no al fronte comune con un partito comunista allora succube dello stalinismo ed all'egemonia sovietica
Secondo hanno impedito che la ricostruzione economica del dopoguerra sia attuarsi in forma selvaggia e nel totale disprezzo della dignità della parte più indifese dei cittadini
L'impegno di allora dei socialisti democratici è stato incisivo
Innanzitutto per garantire quelle alleanze con i Paesi democratici dell'Occidente che sole potevano assicurarsi la pace nella libertà Secondo per difendere la libertà e consolidare le istituzioni democratiche
Terzo per introdurre sostenere una concezione riformista dello stato sociale
Coerente a quello slogan di Sagat che allora risuonò fra il disinteresse e lo scetticismo di volti
Case scuole ospedale
Ma io vorrei che la giusta celebrazione di Palazzo Barberini e del nostro passato fosse qui contenuta nei termini dell'esaltante giornata commemorativa che abbiamo vissuto ieri
Se noi avessimo convocato questo congresso soltanto per celebrare sì o per commemorare le innumerevoli volte in cui la storia ci ha dato ragione
Vorrebbe dire che il partito è esaurito compito e funzione
E poiché non esiste ragione storica perché è un partito debba sopravvivere alla propria capacità di iniziativa politica
Sarebbe onesto da parte nostra considerare questo come il congresso del nostro scioglimento ed è la liquidazione della nostra vicenda politica
Questa non era mia intenzione ne sono convinto quella dei militanti e dei delegati che qui si sono dati convegno
è tanto meno quella di un elettorato che compete a chi segue da quarant'anni
Non abbiamo organizzato questo congresso per parlare dei quarant'anni passa
L'abbiamo invece organizzato per parlare di oggi e degli anni a venire
Nutriamo una piccola e forse in modesta speranza
Quella di poter consegnare la nostra storia questi lavori come un contributo importante alla nostra elaborazione politica e dunque di rilancio dei valori e del ruolo del partito
La necessità di formano ad un'opera di revisione profonda di alcune delle categorie dell'analisi politica socialista e riformista nasce proprio dall'evidenza dei profondi cambiamenti intervenuti in questi quarant'anni nella struttura economica politica e sociale del mondo e soprattutto dell'Occidente
Il grande tema dell'oggi è infatti per tutte le forze politiche
Quello di determinare il proprio atteggiamento nei confronti della grande o quasi rivoluzionaria trasformazione delle strutture produttive
E dei rapporti sociali e politici che si sta producendo sotto la spinta della tumultuosa crescita economica
Il grande tema è soprattutto quello dell'apparentemente dell'apparente illimitata potenzialità di sviluppo tecnologico manifestatasi in questi anni
Anche se varianti e mediazioni possono essere infinite
Oggi come ieri gli atteggiamenti politicamente seri da cui muovere per affrontare questa grande trasformazione si riducono essenzialmente a due il primo si riassume nella riproposizione di una fiducia liederistica illimitata del libero gioco delle forze della società civile del mercato
E dunque in un rifiuto almeno in linea di principio che l'idea che lo sviluppo economico e civile debba essere governato di influenzato ad opera delle forze politiche e per il tramite dell'intervento pubblico
Il secondo è l'opposto consiste nel ritenere che è uno sviluppo incontrollato posso produrre guasti rovinosi alla società civile ed in particolare tra i suoi strati più deboli e meno protetti
E che è dunque politicamente necessario che la trasformazione sia governata
E che si riafferma il primato della politica riconoscendo allo Stato la funzione insostituibile di fissare le regole generali entro cui deve esplicarsi il gioco della libera concorrenza
Il primo atteggiamento che vorrei richiamare l'atteggiamento del non governo e quello sì cui si fonda l'azione politica di quei partiti conservatori che hanno ottenuto in tempi recenti importanti successi elettorali in Europa e negli Stati Uniti il secondo seppure apparentemente momentanea crisi è quello da cui è necessario ripartire per promuovere un grande processo di riaggregazione e di elaborazione unitaria della sinistra riformista
Può sembrare temerario
Ed elettoralmente controproducente parlare della necessità di governare la trasformazione in un momento storico in cui altri Paesi europei sono governate da forze che hanno elettoralmente sconfitto ivi per tutti i rispettivi partiti socialdemocratici proprio sulla base di appelli neo liberisti e di slogan indiziante ha più mercato e meno Stato
Gli effetti potenzialmente dirompenti del rifiuto della incapacità di governare lo sviluppo si manifestano però sa in maniera sin troppo ovvia
S ci impongono di avviare una riflessione sui motivi della Tim può della temporanea battuta d'arresto subita dalle forze che si richiamano i principi socialisti e democratici
Ma anche e soprattutto di riaffermare la piena autorità di questi principi e di contrastare con le nostre ragioni l'avanzata conservatrice ed ogni tendenza al rifiuto dalla politica
Gli anni trascorsi hanno consentito una eccezionale crescita del tenore di vita della gente
Ma di pestaggio si soprattutto nella forma di una disponibilità senza precedenti ma tuttora in piena espansione di nuovi beni di consumo
Il grande sviluppo quantitativo ha però lasciato irrisolti il problema dell'occupazione e gli altri squilibri strutturali del paese
La razionalizzazione competitiva operante sino agli anni più recenti
Grazie alle innovazioni tecnologiche ha fortemente ridotto la necessità di lavoro per unità di prodotto
Ma nel settore dei servizi cui sviluppa Ambrosi in maniera sensibilissimo
Nelle cosiddette nuove arti e mestieri sembrano autonomamente in grado di assorbire quella parte di forza lavoro che non trova più accesso l'apparato industriale
Un'alta percentuale di disoccupazione soprattutto giovanile pare essere un corollario indebito della trasformazione in atto
E neppure congiunture eccezionalmente favorevoli
Come quella determinata dalla concomitanza della brusca discesa dei prezzi petroliferi e della svalutazione del dollaro sembrano influire positivamente sulla questione occupazionale
I momenti di ripresa economica
Qual è quello attuale la drammaticità del problema lavoro e socialmente attutita dagli ammortizzatori offerti dalla crescita delle risorse
Non è dunque un caso che da alcuni mesi a questa parte l'importanza fondamentale di varare una coerente politica per l'occupazione si sia un po'annebbiato
Quando non è del tutto scomparsa nel dibattito politico
Nel frattempo però il tasso di disoccupazione è addirittura aumentata
Ed è sin troppo facile prevedere per il futuro tassi di crescita insufficienti a garantire un significativo assorbimento della forza lavoro eccedente
Con conseguenze per noi particolarmente gravi soprattutto nel Mezzogiorno
Come Socialisti e democratici
Noi non possiamo dimenticare che una politica per la piena occupazione
Costituisce il momento essenziale e determinante per il conseguimento di quella più equa distribuzione delle risorse che da sempre è il più caratterizzante dai nostri obiettivi ideale
E allora
Oh sì governo lo sviluppo indirizzando la con una politica di incentivi agli investimenti produttivi che prevenga o quanto meno limiti la creazione di nuova povertà e di questo caso intervenendo con un'offerta di servizi sociali tali comunque da garantire la dignità sociale e civile
Di ogni cittadino oppure si rischia di andare presto a pagare alla trasformazione
Dei costi sociali tollerabili in termini di lacerazioni violenti e di emarginazione di ampi strati della popolazione
Se in altre parole compagni il paese si dimenticasse che la garanzia del diritto a lavorare deve essere obiettivo primario di qualunque lungimirante azione di governo potrebbe trovarsi presto a dover affrontare il problema occupazionale anche come problema di stabilità delle istituzioni o a gestirlo sulla base di un assistenzialismo incompatibile con la nostra permanenza nel governo delle nazioni nel novero delle nazioni più sviluppate
La necessità di governare la trasformazione e già oggi resa evidente
Dal forte venir meno delle regole di convivenza civile di solidarietà civica cui assistiamo soprattutto nei grandi agglomerati metropolitani
La mancata subordinazione dello sviluppo i bisogni della convivenza provoca la scomparsa del presunto del tessuto connettivo urbano e con esso delle forme tradizionali della solidarietà sociale
Distruggendo in tal modo la base territoriale delle aggregazioni sociali spontanea
L'atomizzazione urbana indotta dal non governo è venuta introducendo una differenziazione disegno nuovo tra metropoli e piccoli centri urbani
E non è casuale che proprio i ceti abbienti si rendano in maggioranza protagonisti di quel processo di allontanamento dalle metropoli
Che il lieve ma costante calo della popolazione di alcune grandi aree urbane ci diede già segnalando
è fin troppo ovvio il bisogno emergente di ricostruire quel rapporto umano tra individuo proprio vicino posto di lavoro e l'ambiente che è una urbanizzazione lasciata in meccanismi naturali dello sviluppo ha negato e distrutto
Ed è altrettanto evidente
Che il problema non può essere ridotto alla necessità pur fondamentale di rincorrere lo sviluppo stesso portando servizi sociali laddove il disordine ne ha irrazionalmente creato il bisogno
Il problema vero che ci sta davanti è quello di prevenire disordini è dunque di piegare lo sviluppo ad una programmazione che assuma valore centrale i bisogni associativi dell'uomo
I temi poi a fronte dei quali
Il bisogno di governare la trasformazione appare con immediatezza solo quelli quali per fare un esempio il nucleare o l'ingegneria genetica legati al potenziale distruttivo dell'innovazione tecnologica
E quelli connessi alla soppressione da parte dello sviluppo di beni in ultima analisi non rinnovabili quali il bene ambiente natura
Sarebbe perlomeno ridicolo pensare di poter fermare o anche solo rallentare il processo di innovazione tecnologica e deve essere chiaro a tutti che è proprio sulla capacità di questo Paese di tenere il passo con l'innovazione che si gioca la possibilità stessa di mantenere l'Italia nel novero delle nazioni avanzate
Ma dobbiamo anche essere coscienti che le nuove scoperte
è l'erede e le direzioni che la ricerca scientifica andrà a prendere non sono ne è un prodotto della neutralità del progresso scientifico
Ne per loro l'organizzazione che richiedono e per la quantità di investimenti che vi è coinvolta opera imprevedibile della genialità individuale
Esse sono frutto di decisioni vola uguali
Che possono essere come tali influenzate da motivazioni di natura individualistica o essere filtrate politicamente in base ad una previsione di loro aderenza ai bisogni dell'uomo e della collettività
Io mi limiterò qui su questo tema di fondamentale rilevanza per la società futura ma sul quale a tutt'oggi troppo scarsa
E rudimentale mi pare ancora elaborazione politica ad un semplice breve commento
La capacità di distruzione e di manipolazione insita nelle nuove tecnologie è troppo grande e troppo minacciosa perché se ne posso ancora giustificare lo sviluppo solo sulla base di argomentazioni tecniche od economico
è quindi indispensabile
Porre come centrale la questione delle forme di loro indirizzo e di controllo politico e dunque del governo della innovazione
Viviamo ad esempio l'esperienza di una società dell'informazione che consente la ricezione la trasmissione di dati in tempo reale in ogni parte del globo
E che dunque ci dà ormai l'impressione di poter superare i problemi legati alla dimensione spazio dentro
Ma questa società dell'informazione chi espone al contempo dei rischi
Quelli soprattutto legati alla possibilità che le nuove tecnologie dell'informazione contribuiscono ad omologare una società appiattamenti è disponibile a farsi falsificare
Anziché a sollecitare la partecipazione e a garantire il pluralismo
Il potere sull'informazione è potere sulla società
Nessuno può augurarsi in quel villaggio globale che i mezzi di comunicazione di massa oggi consentono venga sempre più ad assomigliare ad una città ormai gli atti
Ma per evitare questo pericolo occorrono un controllo democratico sull'esercizio del potere
Ed indirizzi di governo che sappiano tutelare e contemplare Prize individuale pluralismo sociale
Un discorso analogo credo possa farsi in materia ambientale
Non possiamo affidare la gestione dell'equilibrio tra sviluppo e risorse naturali nella capacità di resistenza dei movimenti ambientalistici né ad interventi episodici
Abbiamo bisogno di un progetto di società chiederti con chiarezza e portata generale le regole del gioco
Abbiamo bisogno di criteri di governo che ci consentano di definire valori e situazioni in cui l'ambiente deve essere considerato un bene assoluto
E dobbiamo separare questi valori e queste situazioni dalle ipotesi in cui il conflitto tra sviluppo economico e sacrificio ambientale deve essere affrontato alla stregua di un problema di allocazione di risorse
Solo su queste basi sarà possibile evitare di scaricare rifatto Lonero dei costi ambientali in maniera indiscriminata e generale sulla intera comunità dei cittadini
E sarà così possibile conseguire l'obiettivo di fare gravare quest'onere su chi effettivamente è un museo produttiva e ciò grazie ad una politica coerente e selettiva che valga anche ad indirizzare la ricerca verso lo sviluppo di un più pulito e rispettoso del venerdì
Credo che questo accenno a quelli che ritengo essere i problemi più importanti del nostro futuro
E cioè
Questione occupazionale decadimento della convivenza civile
Direzione bella innovazione tecnologica e preservazione dell'equilibrio ambientale sia già sufficiente a dimostrare la necessità politica che il progetto di trasformazione sociale sia governato e non semplicemente abbandonato a se stesso
La questione che dobbiamo allora porci
E quella di individuare le matrici e le ragioni da cui possono sorgere e su cui Possa caratterizzarsi una forza politica
In grado di presentarsi legittimamente come la forza del Governo della trasformazione
Penso anzitutto che questi quarant'anni di storia abbiano definitivamente liquidato con ciò dandoci ragione
La possibilità stessa di una qualunque pretesa egemonica fondata sul consenso popolare
Per quelle forze che si richiamano ad ideologia e per loro natura totalizzanti e deterministica
Non è più possibile in altre parole
Proporre alla gente una visione del mondo basata su concezioni integralisti automatiche del divenire sociale
Quali quelle che sono storicamente state propria di alcune correnti di pensiero di matrice cattolica e marxista
Per quanto attiene in particolare al pensiero comunista
Le esperienze del socialismo reale hanno fatto giustizia dell'idea stessa che possa esservi un ordinato progresso civile in assenza di libertà individuale e di democrazia politica
I grandi sconvolgimenti sociale di questi quarant'anni
E le conquiste economiche civile dell'Occidente
Ci fanno considerare come ormai provata
L'incapacità del marxismo dorme dogmatico di fornire una spiegazione ed un'analisi del mondo non contraddette dalla realtà dello sviluppo storico e sociale
Ne consegue l'incapacità
Per quel marxismo di fornire qualunque utile indicazione o strumento per il Governo della società futura
Il pensiero comunista classico sotto questo profilo
è la principale vittima di quel fenomeno di sconfessione delle grandi ideologie tradizionali ad opera della realtà concreta su cui oggi spesso ci si riferisce parlando di morte dalle ideologie
A differenza di quanto è avvenuto per il pensiero comunista tradizionale
Che si è sino a tempi recenti del tutto identificato come l'ideologia ufficiale del partito comunista dobbiamo riconoscere
Che l'integralismo cattolico ha costituito una tentazione ricorrente ma mai una compiuta minaccia politica organizza
La Democrazia Cristiana
Ha sempre ricompreso in se stessa filoni e correnti di chiara matrice integralista
Ma in buona misura dimostrato di sapere si dice con la rizzare caratterizzarsi per una visione se non laica accerto pragmatica della politica e del potere
Questo partito
Rivendicando una propria natura progressista impopolare
Ah per bocca del suo segretario
Al quale riconfermo il mio personale apprezzamento soprattutto per la chiarezza e lealtà dei rapporti per bocca del suo segretario dicevo ed in occasione del suo ultimo congresso a posto la propria candidatura ed affermato la propria piena idoneità all'incarico di governare la trasformazione
Dobbiamo a questo proposito dire con molte altrettanta franchezza che non riteniamo possibile
Che la cultura politica democristiana sacche assolvere i compiti di governo cui si candida ammesso poiché effettivamente lo voglio
Io vorrei anzitutto sottolineare l'anomalia costituito sulla scena europea dalla presenza e dal modo di essere della Democrazia Cristiana italiana
Negli altri Paesi che hanno avuto esperienze analoghe il partito della Democrazia cristiana o ha saputo trasformarsi come in Germania nel rappresentante politico delle forze conservatrici oppure come di fatto è avvenuto in Francia e altrove ha cessato di essere un protagonista della scena politica non svolgendo il suo ruolo nel nostro Paese la Democrazia Cristiana mantenuto sino ad oggi una straordinaria capacità di presentarsi alla gente come un partito quasi ecumenica mente rappresentante di tutti
Facendo convivere insistesse almeno a livello di rappresentazione simpatia tecnocrati che ed anima popolare
Politiche di tutela della rendita è volontà di protezione di emarginati ed esclusi
è però riuscita in questa producendo e sviluppando una cultura che è in contraddizione con ciò di cui vi sarebbe bisogno per affrontare coerentemente la trasformazione
Mi riferisco alla cultura della compenetrazione tra partito e Stato ed alla cultura del mantenimento della pace sociale non attraverso norme e riforme
Profonde di carattere generale ma attraverso l'introduzione di ammortizzatori sociali e individuali o corporativi e dunque di favori e di privilegi dicendoli rispondono sfregiati
Ad una cultura cioè
Che può valere ad amministrare l'esistente o al massimo a gestire al meglio la decadenza
Ma
Nel darne questo giudizio noi non possiamo non riconoscere alla Democrazia cristiana come questa sua concezione della politica del potere non abbia di fatto impedito in questi anni una straordinaria crescita del Paese
Ma non possiamo al contempo non avviare un processo di critica ed autocritica
Per non avere saputo evitare di essere subalterni ad una concezione della politica come non governo in aperto contrasto con le nostre ragioni storiche ed ideale
Di fronte alla nuova qualità dei problemi che la trasformazione ci impone
Dobbiamo essere coscienti che il modello di gestione della cosa pubblica che l'egemonia democristiana consegnato il Paese era sempre più perdendo la propria capacità di garantire una governabilità anche solo apparente e di mediare con successo Attraverso privilegi concessi a singole categorie i conflitti sociale
Quanto andiamo dicendo è frutto per noi di un'analisi razionale
Che come tale deve essere sottoposta non sono la dialettica di questo congresso ma ovviamente alla riflessione delle altre porte e pareti politiche e soprattutto al Paese ma noi abbiamo la responsabilità di esprimere dei giudizi siamo una forza della sinistra democratica ed è proprio il giudizio che diamo circa l'incapacità di questo modello a reggere le spinte che vengono dalla trasformazione
Che ci porta a ritenere non più dilazionabile l'avvio di un processo che offre al Paese la possibilità di scegliere una diversa guida politica
Processo al cui compimento abbiamo sin d'ora dato il nome di alternativa riformista
Quando parliamo di alternativa riformista noi non intendiamo fare riferimento a questioni di schieramento né a formule di potere l'alternativa riformista è un obiettivo politico-strategico
Il nome che abbiamo dato a questo obiettivo vuole soprattutto indicare le ragioni ideali e la tradizione storica dal cui esso trae origine
Ragioni ideali e tradizione storica che sono quelle del grande socialismo riformista da cui sono nate le moderne socialdemocrazie europee
Sappiamo bene e anche l'originale visione del mondo dei socialisti riformisti ha pagato il suo tributo ormai alla morte
Dell'ideologia e ciò per quanto anche riformismo originario ha preteso di costituire una certezza pressoché scientifica ed ha sottoposto il socialismo come una necessaria verità della storia
Indicando perciò il traguardo sicure raggiungibile di una società Belice perché costituita da liberi ed uguali
Oggi nessuno se noi comunisti più dogmatici se la sentirebbe di affermare l'idea Deruta abilità dell'avvento di una società socialista
E soprattutto più nessuno confrontandosi con le esperienze di socialismo i reali e poi modelli politici dell'Occidente se la sentirebbe di definire in che consista l'ideale di una società socialista
Nella sua storia il socialismo democratico e riformista ha però mostrato di saper vivere crescere senza bisogno di muovere dai dogmi e di proporre nelle certezze
Quando ha vinto lo ha fatto proprio perché ha saputo fondarsi sulle verità della ragione e sulla costante verifica empirica delle proprie posizioni di fronte ai cambiamenti dalla realtà sociale
Le vicende e la tenuta dell'idea socialdemocratica hanno poi dimostrato come nel nostro caso morte per ideologia non significa affatto fine delle idee e dei valori da cui l'ideologia ha preso le mosse
Io non credo vi sia oggi idea più condivisa di quella della necessità di coniugare giustizia sociale con libertà civile e politica
Sì quella
I quella idea Giove che costituisce il fondamento e l'orizzonte ideale la cui Anna e su cui si è sviluppato il socialismo democratico e riformista
L'idea e attorno a Saragat condusse ed esaltò noi giovani fin da Palazzo Barberini
E credo anche che sono le forze che si richiamano a questa ragione ideale e sanno calarla nella realtà dell'oggi possano legittimamente offrirsi per il Governo della trasformazione
Noi non crediamo che le battute d'arresto subito il in elezioni recenti da alcuni grandi partiti socialdemocratici europei contraddicono la nostra fiducia
Nel fatto che le forze socialiste e democratiche possono essere politicamente protagoniste governando la trasformazione
Donno crediamo perché valutiamo queste sconfitte
Come un fatto contingente dovuta a motivazioni superabili in un prossimo futuro
Anche quando temporaneamente sconfitte
Queste forze continuano nella maggior parte dei casi a raccogliere percentuale di elettorato ben superiore al trenta per cento con ciò confermando nel socialismo democratico il movimento in maggioranza relativa su scala europea
Non è del resto di poca rilevanza
Per giudicare della bontà di una impostazione politica osservare
Come le forze conservatrici il provino non poca difficoltà
Nei loro tentativi di modificare su grandi questioni sociali la impostazione stessa riformatrice data dai precedenti governi socialdemocratici
Si guardi ad esempio la Francia di questi giorni vi sono stati incerto errori e ritardi
Ma si è trattato di problemi di adeguamento vere ragioni ideali al cambiamento
E mai i sconfitte delle ragioni ideali o dell'emergere definitivo dice gli iracheni inadeguatezza del metodo di analisi politica
Tra questi problemi i più importanti sono a nostro avviso riconducibile al fatto che la imprevedibilità delle direzioni prese dallo sviluppo e la sua stessa rapidità
Hanno reso improvvisamente obsolete alcune categorie di pensiero della cultura socialista che pure avevano retto alla prova negli anni del dopoguerra
Mi limiterò qui a citare i tre esempi che mi paiono più significative
Il primo è che lo sviluppo ha scompaginato in modo improvviso un assetto sociale rimasto per decenni sostanzialmente stabile
Il fenomeno più rilevante
è stata la conseguente diminuzione del peso relativo di una classe operaia che è venuta perdendo alcune delle sue connotazioni politiche tradizionali
Anche in virtù e come conseguenza delle sempre crescenti tutele e garanzie offerti dagli ordinamenti statali alla forza lavoro occupati
A questa diminuzione ha fatto da contrappeso il fiorire di nuove occupazioni e di nuove soggetti sociali
Nessuno dei quali almeno in apparenza collocabile con precisione all'interno del tradizionale schema della Società di classe
Di qui la questione che si pone a tutte le forze di ispirazione socialista e democratica di ridefinire i contorni di un blocco sociale che sia tendenzialmente maggioritaria di cui i ceti più deboli siano parte integrante
Ciò con l'obiettivo di impedire che si cristallizza in quella che i compagni tedeschi chiamano la Società dei due terzi
E cioè
Una compagine sociale in cui gli interessi di un terzo dei cittadini disoccupati sottoccupati o comunque in condizioni socialmente precarie
Siano esclusi dalla rappresentanza politica e sprovvisti di un'efficace tutela dei propri diritti sociali
Con il secondo motivo
Di parziale ritardo deriva dai residuare dipendenze proprie del pensiero socialista tradizionale e più precisamente nel pesci nel persistere di atteggiamenti di fiducia illimitata chi lo sviluppo economico interni e tecnico porti comunque attraverso la liberazione delle forze produttive ad una società migliore
Più forte questa concezione puramente economicista del progresso
è più facile la possibilità che si registrino episodi di assoluta incomunicabilità tra le forze della sinistra e le istanze sociali di natura ambientale e di controllo dello sviluppo tecnologico
Conseguenza possibile di questa incomunicabilità
è la Costituzione impartito di movimenti che dovrebbero invece ed a pieno titolo trovare adeguata rappresentanza politica ad opera delle forze riformiste
Terzo è fondamentale tema di riflessione
è il fine è quello del rapporto tra Stato sociale e burocratizzazione amministrativo
C'è una parte della nostra cultura che ci ha reso spesso incapace di distinguere tra governo e amministrazione o meno tra indirizzo politico e controllo burocratico
Si è così lastricata in cammino dei cittadini di vincoli autorizzativi e di ladri amministrativi di ogni genere
Ed allorquando proprio lo sviluppo ha liberato nuovi ad ampi spazi
Di piccola imprenditorialità individuale il conflitto tra bisogno di libertà individuale e vincoli posta dall'amministrazione pubblica alla società civile
Si è evidenziato con chiarezza estrema
è un conflitto su cui molto hanno giocato e con successo le forze conservatrici che sono riusciti a far propria l'istanza della libertà dallo Stato
Ed è un conflitto di cui le forze riformiste devono farsi carico con estrema urgenza
Dimostrando che il mantenimento nell'organizzazione dello stato sociale non è incompatibile con la rimozione delle ingerenze soffocanti e politicamente inutili dell'apparato pubblico sulla società civile
La posta in gioco è qui molto ampio
E consiste del pericolo che si attui con il polso con il consenso popolare e nelle forme di una deregolamentazione selvaggia lo smantellamento anche solo parziale
Di quali strumenti di tutela del cittadino che costituiscono una conquista irrinunciabile ed un fondamentale momento di giustizia sociale
Il superamento dei ritardi di analisi e di proposta
Tra i quali quelli che ho brevemente sottolineato e dunque l'assunzione di una piena coscienza del nuovo che è venuto maturando nella realtà sociale
Costituisce una condizione necessaria affinché le forze che si richiamano la tradizione sociale riformista siano in grado di costruire o di diventare il partito o i partiti dal Governo della trasformazione
Al fine di attuare questo superamento è indispensabile un grande rilancio della elaborazione politica riformista
Bilancio rilancio che non può e non deve essere solo un fatto interno ai partiti esistenti
E che può avvenire solo se le questioni che abbiamo di fronte sono affrontate con il coinvolgimento unitaria di tutte le forze disponibili
E se il confronto è fatto dal tra posizioni precostituite dei partiti ma tra idee degli uomini
Dobbiamo essere coscienti
Che solo coinvolgendo le in un processo unitario di elaborazione di una strategia di governo sapremo riaggregare riportare alla politica quelle persone
E quelle forze vive e sono tante nel Paese che pur appartenendo per orizzonti ideali all'area riformista ne sono state allontanate da una logica di partito che troppo spesso produce potere senza fare politica compare
Questa grande elaborazione unitaria
Di cui vogliamo essere partecipi e protagonisti
Deve avere un punto fermo ed un oggetto privilegia
Il punto fermo è che il partito o alla coalizione di partiti
Dell'area riformista non deve e non può essere il rappresentante di tutti
Il partito dell'area riformista è un partito che si sforza di essere il rappresentante politico coerente di una coalizione sociale
Se non è questo e dunque se non costruisce e mantiene un reale collegamento rappresentativo col Paese non è un partito della sinistra riformista
Ma solo una macchina di potere che usa le proprie ragioni ideali come slogan pubblicitari
Perché è una coalizione sociale riformista vi sia
E perché posso aspirare
Ad essere maggioritaria nel Paese
è necessario creare oggi le condizioni perché si producono saldatura politica tra quel terzo ideale di società
Che rischia di essere emarginato dallo sviluppo allo sviluppo forza produttiva e nuova imprenditorialità individuale emergenti
La coscienza della necessità di questa saldatura ci sembra del resto già emergere chiaramente tra le forze sociali
Ne fanno testimonianza la nuova attenzione dei sindacati a categorie quale quella dei pensionati e le motivazioni solidaristiche dalle quali nascono obiettivi sociali che trascendono le tradizionale rivendicazioni salariali
Noi crediamo che una simile coalizione sia oggi Ria aggregabile anche politicamente
E che non sia ad opera di una forza politica che sappia caratterizzarsi sulla base di una nuova visione dello stato sociale ed i suoi conti
Quello che ho definito l'oggetto privilegiato di una grande elaborazione unitaria
Deve cioè consistere nella proposta politica di un rapporto qualitativamente nuovo tra società civile Stato e Perca
è una proposta che deve spezzare in maniera definitiva il nesso tra Stato sociale e burocratizzazione della società civile
Garantendo dignità sociale e sostegni occupazionale a coloro che rischiano l'emarginazione
E restituendo al contempo la Società spazi di iniziativa e di libertà dalla politica e dalle prevaricazioni dall'apparato stoppate l'apparato statale
I termini minimi ed iniziali della scrittura di un nuovo patto sociale sono costituiti da una doppia consapevolezza
Da un lato
La coscienza che sette uno Stato funzionante in modo accettabile come erogatore di servizi ed in grado di indirizzare la crescita economica
Il conflitto sociale può giungere a livelli tali da ostacolare o addirittura impedire un libero sviluppo
Dall'altro la coscienza che un eccesso di statalizzazione di burocratizzazione dei rapporti della società civile rischia di avere effetti altrettanto dirompente
Alle forze riformiste se sapranno porsi correttamente come centrale il tema è stato toccherà di operare a me la sintesi politica
Dopo aver posto come centrale
E lavorazione sul tema Stato
Non possiamo esimerci dal dare un primo è certo ancora molto sommario contributo via vi
Prima di proporre degli spunti sulla inefficienza dello Stato soffre sociale reale con cui oggi ci confrontiamo e sulla crisi di legittimazione di partiti e di istituzioni vorremmo però fare alcune riflessioni su una questione troppo spesso assente dal dibattito politico
Mi riferisco a loro voi alla ormai chiare inadeguatezza della dimensione nazionale del nostro Stato al fine di un'articolata politica di governo e dunque alla necessità
Per quanto ci riguarda di ridiscutere profondamente almeno a livello europeo la nozione stessa i sovranità statale
Pensiamo alla situazione politica internazionale
Quarant'anni or sono alcuni Paesi europei
E segnatamente Inghilterra e Francia ambivano ancora solo quarant'anni fa
Ambivano ancora seppure ottimisticamente al rango di Potenza
Da ormai molto tempo e l'incontro di Reykjavik ne era stato l'ultimo esempio la scena internazionale e dominata dal duopolio Unione Sovietica Stati Uniti
Spesso e soprattutto con riferimento a realtà emergenti come quello cinese commentatori e politici parlano del passaggio dal duopolio del sistema politico
Ad un sistema cioè in cui altre potenze riescono a trovare sulla scena internazionale un ruolo e una dignità paragonabile a quella delle due superpotenze
Una situazione policentrica costituirebbe cerchio una migliore garanzia per la pace
Ma non foss'altro perché essa costituirebbe un obiettivo freno alla tentazione di soluzioni finali di natura militare dei conflitti tra Stato
Ma il policentrismo e tuttora una vera aspirazione
Lo è soprattutto per i piccoli Stati nazionali di un'Europa d'unità cui non è rimasto per sopravvivere che compiere una precisa e definitiva scelta di campo
Noi siamo stati protagonisti quarant'anni or sono della necessità di una compiuta ed operante alleanza dell'Europa occidentale con gli Stati Uniti d'America anche quando la nostra intransigenza rischiava impopolarità
Abbiamo sostenuto l'adesione dell'Italia alla NATO consentendo al nostro Paese di schierarsi dalla parte che oggi tutti ritengono giusto
Rivendicando quella scelta siamo oggi più che mai convinti della necessità di riaffermare la nostra piena fedeltà all'alleanza con gli Stati Uniti
Nel fare questa riaffermazione non possiamo però
Tacere che non possiamo però tacere che mentre essa ha un valore ideale irrinunciabile in ciò che attiene alla nostra piena appartenenza e adesione ai principi ai modelli politici della civiltà dell'Occidente
Essa comporta anche dal punto di vista della nostra politica di difesa ed è la nostra politica estera dei limiti d'iniziativa che è una dimensione europea che consentirebbe di superare noi pensiamo che la situazione geopolitica del nostro Paese con i mezzi a nostra disposizione sarebbe oggi realistico e demagogico concepire la possibilità stessa di una politica originale dello Stato italiano su questi temi
Gli stessi commentatori americani in un momento come questo di crisi della loro amministrazione
Non possono però fare a meno di riconoscere quanto utile sarebbe una forza nobilitata dalle angustie dagli Stati degli USA nazionale europei
E che dunque potesse per le sue dimensioni e l'originalità offrirsi come interlocutore occidentale credibile ai messaggi di speranza che cominciano a giungere dall'Oriente sovietico e dalla Cina
Le limitazioni della nostra dimensione nazionale sono trattante evidenti se dirigiamo la nostra attenzione al modo in cui si vanno rafforza sgommando i processi economici
Ancor più chiaro di quello del duopolio politico e il fenomeno della piena internazionalizzazione almeno nel mondo occidentale dei mercati e delle produzioni
L'interconnessione dei mercati e la libertà di stabilimento costringono di incentivano le imprese ad assumere dimensioni o quanto meno mantenere interessi di natura sovrannazionale
Questo processo di internazionalizzazione è un momento essenziale positivo ed inarrestabile dello sviluppo economico
Ma ci vuole rispetto ai nostri obiettivi un problema non sente
Quello di capire come sino a che punto sia possibile indirizzare un processo di crescita per sua natura altamente internazionalizzato entri confini ristretti di uno Stato nazionale
Si potrebbe a questo proposito dire azzardando un paradosso che la struttura Stato nazionale rischia di diventare
Un obiettivo strumento di conservazione in quanto persino dimensione di ostacoli e di freno alla capacità degli uomini di governare i processi che si determinano i si svolgono su scala estremamente più ampio
Un terzo livello infine rispetto al quale è palese la impossibilità di singoli stati nazionali
A fronteggiare adeguate mette in quanto tale i problemi della trasformazione è quello relativo alle questioni ambientali e di sicurezza tecnologico
L'esempio più eclatante in materia è senz'altro quello relativo all'uso di energia nucleare
La posizione del partito sul nucleare
è nel senso di una moratoria che ci dia la possibilità di meglio capire gli effettivi rischi e vantaggi delle varie opzioni possibili
E ciò considerandola conferenza nazionale come momento di riflessione e di proposta per l'indispensabile confronti internazionali
Lo diciamo da maggio
Mentre definivamo questa posizione la domanda che non riuscivo a non riuscivamo ad opporci era questi e le altre centrali europee
Pensate cosa succederebbe a questo Paese c'è un incidente delle dimensioni di quello di Chernobyl avvenisse alle centrali nucleari francesi di Savoia
E pensate anche che noi oggi non abbiamo alcun potere di influire concretamente sulla politica nucleare della Francia
Le considerazioni che ho svolto
Circa i limiti della nostra politica estera e di difesa
L'internazionalizzazione dell'economia dimensioni territoriali dei problemi di politica di sicurezza dell'ambiente sperando sia sul siano sufficienti a convincere di un dato di estrema rilevanza per la nostra azione politica
Quello della palese insufficienza
Della dimensione Italia ed è l'errore politico che si commetterebbe assumendo un'ottica puramente nazionale al fine di misurarsi con alcune delle questioni più importanti che la trasformazione gipponi
Di qui l'urgenza e la necessità di un nostro appello e di un nostro impegno affinché le forze riformiste
Dedichino una parte importante
Del tempo e delle energie oggi impiegati in discussione tra le mura di Bisanzio
Ad una battaglia per la costruzione di organismi politici e di rapporti di cooperazione tra Stati che consentano di affrontare i problemi nella dimensione internazionale che è loro propria
Vogliamo che su questo tema l'Italia conduca una politica di avanguardia
E ciò almeno a due diversi livelli
Innanzitutto vorremmo che il nostro Governo non solo aderisse
Ma si facesse promotore di trattati che consentano rispetto a temi specifici non solo un controllo ma per quanto possibile un vero e proprio coordinamento politico ad opera di organismi di natura internazionale
Che siano sottratti al ricatto del diritto di veto di ciascun Paese aderente
Ho citato l'esempio del nucleare per venire all'attualità drammatica dopo posso fare a meno di pensare a quante risorse risparmieremmo se anziché
Alla immaginazione nazionale facessimo riferimento ad un unico centro di coordinamento e decisione di dimensioni almeno europea
Per quanto concerne le iniziative di prevenzione e la disperata corsa contro il tempo della ricerca in materia di AIDS e delle malattie più terribile del nostro tempo
In secondo luogo
Credo sia necessario che noi rimedi diamo la nostra politica nei confronti dell'ideale europeo
Nessuno può dubitare della sincerità della nostra vocazione europeista
Ma è doveroso e non esce
Riconosce che questa vocazione si traduce sempre di più in declamazione oratoria è e sempre meno iniziative politiche
Mentre non solo noi ma la stragrande maggioranza dello schieramento politico italiano continuava a dire che era necessario puntare ad una integrazione politica europea la possibilità di queste integrazione veniva in realtà allontanandosi
L'Europa nata dal Trattato di Roma e sempre più una zona di libero scambio e sempre meno una entità europee
Se allora sono giuste le nostre analisi circa la necessità per la pace e per il governo dei problemi
Di uscire dalle limitazioni imposte dalla dimensione Italia quello di affrontare su basi nuove il tema dell'unità europea diventa un imperativo politico
Ci chiediamo non sia il caso che si cominci da costruire pezzi di Europa con chi ci sta per mezzo di trattati bilaterali o multilaterali aperti a del principio ad adesioni successiva
C'è un cosiddetto Progetto Spinelli con il cui spirito concordiamo
E di cui principi fondamentali consistono nella prefigurazione di oppure una politica comune europea in materia di difesa essenziali quali la difesa la ricerca scientifica e la protezione ambientale
Nonché nella previsione di istituzioni democratiche di governo comunitari
Se la nostra percezione esatta sarebbe fatica vana attendersi dagli Stati europei una decisione unanime e congiunto a questo progetto
L'unico modo per sbloccare la situazione e allora forse quello di muovere da offerto unilaterale di riduzione di sovranità
Vorremmo che le forze politiche italiane riflettessero sulla possibilità di un approccio diverso
Ci chiediamo se non sarebbe utile possibile che il Governo italiano rielabora i principi del Progetto Spinelli nella forma di un trattato bene
E che entro la prossima legislatura l'Italia non ratifichi unilateralmente
Si potrebbe in tal modo avviare una politica comune coordinata da organismi sovranazionali con quel Paese o con quei Paesi europei che per prime decidono di aderire e ciò nella coscienza che adesione degli altri Paesi europei sarà una volta dato l'avvio all'integrazione solo una questione di tempo
Su questa nostra idea
Che vuole sostituire il meccanismo ormai bloccato della integrazione per trattati successivi tra gli stati membri con quello della integrazione di paese in paese chiediamo innanzitutto il parere ai compagni del Partito Socialista Italiano
Pur coscienti poi
Delle profonde diversità che esistono su questo tema tra i partiti che in Europa si richiamano gli ideali riformisti ci impegniamo sin d'ora ad un confronto politico con tutti i partiti fratelli
Affinché sulla base delle necessità di governo che la trasformazione ci impone la integrazione federativa dei Paesi d'Europa diventi un momento fondamentale del programma politico dei socialisti democratici europei
Vorrei chiudere questa mia esposizione sulla inadeguatezza dello Stato nazionale
Ad affrontare alcuni dei grandi problemi della trasformazione con una breve parentesi relativo ad un tema che è per tutti noi fonte di gravissima preoccupazione
Mi riferisco alle questioni che oggi ci pone il terrorismo internazionale
Non ben bisogno che io torni ad illustrarvi le nostre posizioni su appisolati quale il dirottamento dell'Achille lauro Sigonella un raid aereo contro Tripoli
E se vi sono ben note e si riassumano in una linea che pur tenendo conto della necessità di adoperarsi al meglio per salvare vittime vite innocenti
E anzi tutto una linea di fermezza e di ricerca di posizione di iniziativi comune a livello europeo con l'alleato americano
Senta
Sento perciò il bisogno
Di sottolineare un aspetto fondamentale del terrorismo più recente
Quello dei sempre più evidenti legami tra alcuni Stati e le organizzazioni terroristiche
Cui si accompagna sempre più frequentemente pratiche esplicite il vero e proprio terrorismo giusta
Di fronte all'uso del terrorismo come strumento di ricatto da parte di uno Stato sovrano la nostra linea di fermezza deve farsi ancor più rigida e più puntuale e compagni
Non vorremmo
E il caso del traffico d'armi tra Stati Uniti e di rango
Avesse l'effetto di uno stimolo generale e quasi mosso dalla considerazione che così fan tutti all'adozione di atteggiamenti di debolezza di accettazione del ricatto
Il caso della nave iraniana bloccata a Genova CIA da questo punto di vista lasciati in un poco perplesso
Noi ci siamo formati convincimenti che a voler ragionare in base a principi di diritto quella nave dovesse essere lasciata partire
Ma per il modo i cui questa vicenda è stata gestita si è rischiato di dare al Paese l'impressione
E così non è che i nostri così Berti moventi umanitari valgono fino a quando gli altri non fanno terroristica mette sul serio
Io voglio su questo tipo di problemi solo affermare un principio
Allorquando uno Stato si fa complice o protagonista affine di ricatto
Gli atti terroristici vi è un limite oltre il quale nessun movente umanitario per non parlare di quelli economici può giustificare la benché minima deviazione da una linea di assoluto afferma
Noi pensiamo e in un continente che ha pagato con la più sanguinosa guerra della storia il fatto di aver oltrepassato mezzo secolo fa e da Monaco questo limite
Il principio coi enunciato posso essere largamente condiviso
Noi comunque ci batteremo perché adesso sia sempre tradotto incoerenti azioni i governi
Vorrei che ora sempre usando il tema è stato come chiave di esposizione passare dalle insufficienze dello Stato nazionale alle questioni dello stato sociale
Ai principi Gioè da cui vorremmo partire per costruire una visione aggiornate nuova dello stato sociale e dei suoi compiti
Su questo tema è necessaria una premessa del resto già chiare in quanto ha precedentemente detto
Una forza riformista
Deve tenere ben fermo che lo stato sociale rappresenta una conquista irrinunciabile delle lotte politiche di questo se
Deve tener ferma l'idea che non sta sia attraverso il governo dell'economia
Sia attraverso la fornitura diretta di servizi deve garantire a tutti i cittadini i diritti fondamentali per la dignità umana
E cito qui per tutti il diritto all'istruzione quello alla salute quello se no al posto di lavoro ad un'opportunità di vapore comunque ad un reddito minimo
Il compito che dobbiamo assumerci non è quello come vorrebbero le forze conservatrici di smantellare
Il compito ad una forza riformatrice deve assumersi è quello di farlo funzionare compagni
Farlo funzionare
Significative soprattutto in due direzioni
Sia ridefinendo in proporzione più favorevole ai privati l'attuale ripartizione del sistema economico
Che aggredendo in senso riformatore l'amministrazioni pubbliche farà pubblica per consentire un importante recupero di efficienza
Noi vorremmo che fosse sfatato una volta per tutte il mito per cui il governo dell'economia ed un suo indirizzo
Che assuma come centrale il problema dell'occupazione implichino la gestione diretta e su vasta scala delle imprese ad opera del settore e ad opera nel settore pubblico
Il governo dell'economia deve essere anzitutto frutto di atti di normazione generale e non i specifici provvedimenti di gestione
Un'eccessiva estensione della mano pubblica è un chiaro sintomo di degenerazione verso l'assistenzialismo
Di passaggio cioè
Ad una politica di provvedimenti tampone
Capaci magari di sanare situazioni locali o particolari ma privi di una logica economica unitaria e dunque di costo insostenibile per la collettività nel suo complesso
L'esperienza degli anni passati
Chi ha dimostrato in quale enorme spreco di risorse si sia risolta una politica per l'occupazione consistente nel far carico al sistema delle partecipazioni statali o di aziende decotte e della riconversione di manodopera eccedente
La certezza che impiegando altrimenti quelle risorse avremmo creato il numero di posti di lavoro addirittura multiplo rispetto a quelli che abbiamo salvato ci deve convincere che quella politica non è più proponibile
E deve farsi pronunciare un secco no di fronte a qualunque ulteriore richiesta di salvataggio di imprese mediante il loro inserimento nel settore pubblico
Noi siamo convinti che il sistema della gestione pubblica e dunque l'universo delle partecipazioni statali in cui esso si concreta debba operare secondo criteri di imprenditorialità
Siamo anche convinti
Che questo sistema debba occuparsi in linea di principio solo di quei settori di attività di rilevanza industrialmente strategica
Come ad esempio il settore energetico rispetto ai quali è corretto ritenere che il settore privato non sia stabilmente in grado di soddisfare i bisogni propri dello sviluppo italiano
Vediamo quindi con favore la politica di parziale privatizzazione che le partecipazioni statali stanno intraprendendo e non possiamo che auspicare nella prosecuzione
Vorremmo anzi rilevare come queste necessarie restituzione di spazi al libero gioco del settore privato non possa non coinvolgere anche le attività finanziarie
Sarebbe in effetti quanto meno incongruente attuare una politica di allargamento del settore privato e mantenere al contempo sotto totale controllo pubblico
Quel sistema bancario da cui dipende direttamente lo sviluppo dell'attività d'impresa
In occasione delle recenti nomine ci ha non poco stupito che nel grande frastuono che si è fatto quasi nessuno abbia avanzato l'ipotesi che il vero problema non consiste nel fatto che le nomine avvengano su indicazione dei partiti
Ma in quello ben diverso di dare trasparenza ai meccanismi di un settore del credito del quale dobbiamo chiederci che significato abbia il persistere della sua pressoché totale dipendenza formale dalla mano pubblica
Non si tratta in altre parole di sottrarre al governo il potere di nomina degli amministratori delle casse di risparmio e delle banche pubbliche
Per affidarlo a voi a persone od organismi che sono comunque in ultima analisi sottoposti ad un controllo politico
L'unico risultato di operazioni di questo genere consisterebbe nel rendere clandestino ciò che l'attuale Comitato del credito quarto alla luce del sole
La questione vera ad affrontare la quale siamo sin d'ora pienamente disponibile sta invece nel fissare regole precise e da tutti rispettato
Stagione nel cercare attraversi un ampio disegno di riforma un nuovo equilibrio del sistema creditizio che con opportune garanzie mi consenta ampio spazio di intervento al settore privato
Detto che l'impegno riformatore deve andare in questo momento del settore nel senso di una ristrutturazione
Delle situazioni di gestione diretta delle imprese ad opera dello Stato ci tocca ora di fissare alcuni principi relativi ad uno strumento essenziale del governo dell'economia
E precisamente agli investimenti produttivi dal settore pubblico
La pratica di governo in questa materia
E consistita troppo frequentemente nel concepire la spesa pubblica come uno dei possibili rimedi a situazioni di malessere sociale specifiche e di carattere spesso locale quando non addirittura individua
Ne è nata una pratica di investimenti a pioggia priva di qualunque carattere di organicità fonte di enorme spreco è pienamente conforme ai canoni del peggiore assistenzialismo
All'interno della compagine di governo l'opposizione questo stato di cose sia completata almeno da parte di uno dei partiti di maggioranza nella richiesta di vincoli di natura puramente contabile e finanziaria
I cosiddetti tetti di spesa
Un'azione riformista non può consentire la pratica assistenzialista degli interventi a pioggia
Ma non può neanche a mettere che criterio determinante per l'ammissibilità della spesa pubblica sia costituito dalla sua conformità ad un tetto finanziario prestabilito
Noi vediamo dell'investimento pubblico un momento essenziale della manovra di politica economica
Ma esso
Deve essere diretto primariamente ad agevolare di indirizzare lo sviluppo futuro e non semplicemente a durare episodicamente le falle di passati errori di gestione o soddisfare interessi particolari
Un serio investimento pubblico ad esempio nelle infrastrutture e nella difesa del territorio presuppone una capacità di programmazione che in questo Paese non abbiamo ancora saputo compiutamente tanti e su cui
è nostro impegno lavorare
Una programmazione che pur dotata della flessibilità necessaria a far fronte ai mutamenti congiunturali
Deve fornirci dell'obiettivo di medio periodo che valgano come unico metro per i giudizi di opportunità che devono essere resi su ogni proposta di intervento pubblico
Solo una seria programmazione orientate in senso riformista può infatti garantirci un uso efficiente finalizzato delle risorse del Paese
E contribuire a combattere la disoccupazione attraverso un ampliamento economicamente sensato della potenzialità produttive
Su queste basi e allora giusto e possibile rovesciare la filosofia che sta dietro la politica dei tetti di spesa
A tutti deve essere chiaro che si governa per obiettivi e non per vincoli
E che sono dunque gli obiettivi dati dalla programmazione a dettare le priorità è l'ordine d'uso delle risorse e non i vincoli a dettare gli obiettivi
E
Noi partecipiamo nella soddisfazione generale
Per l'impressionante decremento del tasso di inflazione nel nostro Paese
Non possiamo però
Nascondersi che è molto diverso è stato determinato da una congiuntura economica internazionale eccezionalmente favorevole e troppo poco dei rimedi che siamo riusciti a trovare alle deficienze strutturali dell'economia italiana
Gli interventi anti inflazionistici fondato su politiche di prezzi amministrati ah no anzi creato nuovi problemi strutturali avendo frenato lo sviluppo del mercato è deteriorato la qualità dell'offerta
Quello della disciplina dell'equo canone ad esempio costituisce da questo punto di vista un caso esemplare
La nostra spesa pubblica soprattutto nel settore dei controlli e dei servizi che lo Stato deve fornire si mantiene a livelli elevatissimi e pare sfuggire ad ogni possibilità di governo
Di Fatah riscontro paradossale una qualità del livello di servizio che perfino generoso definire paurosamente può
Abbiamo imprigionato la gente in una rete di autorizzazioni licenze ai controlli
Che seppur spesso tecnicamente necessaria al pubblico interesse si risolve per inefficienza e per la discrezionalità che vi è insita in una continua occasione di ritardi e di abusi
In un momento in cui leggono
Risorse disponibili è dunque un'occasione strutturale del disavanzo la caduta di funzionalità delle strutture pubbliche lei ha per di più rese incapace di sostituirsi al mercato privato
Si è aperta così una voragine nei conti dello Stato
E al contempo
Collaudata la deriva di ampia parte di settori fondamentali come quello scolastico quello sanitario e quello pensionistico si è insinuato nel cittadine il dubbio che parlare di conquiste dello stato sociale equivalesse ad una battuta di spirito
Noi siamo convinti compagni che proprio sui conti dell'amministrazione pubblica si giochi la partita decisiva per il risanamento di futuro della nostra economico
Non auspichiamo un taglio indiscriminato il brusco che gli attuali livelli di spesa
Ma se non saremo capaci di provocare una evidente inversione di tendenza
E quindi di favorire un costante e sensibile recupero di efficienza dell'amministrazione pubblica
Il riallineamento della nostra società e della nostra economia treno dei paesi più progrediti d'Europa rimarrà di fatto ed indipendentemente dagli indicatori economici una pia intenzione noi pensiamo che è quello di una profonda riforma della pubblica amministrazione che restituisca prestigio trasparenza ed efficienza debba essere oggi l'obiettivo politico primario di una forza riformista
Luigi Einaudi scriveva già all'inizio di questo secolo che qualunque riforma è polvere negli occhi se non è preceduto dalla riforma della pubblica amministrazione
Perché non c'è se non sulla carta stato sociale Don Cherry forma non vi sono diritti dei cittadini se non c'è una pubblica amministrazione posta permette di strutture e personali all'altezza e personale all'altezza dei suoi compiti
Non hai fatto senso
Non ha infatti in senso parlare di una riforma della scuola della sanità o della giustizia se non crediamo primo strutture idonee alla loro gestione
E se noi restituiamo così alla gente la fiducia delle capacità dei soggetti pubblici di adempiere la loro funzione e di svolgere il proprio ruolo
Dobbiamo capire che lo stato di servizi potrà riprendere a funzionare solo se riusciremo a rimotivare personale pubblico che dall'impiegato del catasto all'operatore sanitario vive oggi una profonda crisi di ruolo
E la rimotivazione possibile sono
Sostituendo la burocratizzazione dei compiti e delle carriere con criteri e principi che lascino tutto lo spazio possibile alla responsabilità al merito e alla promozione individuali
E dobbiamo essere coscienti
Che sia questo rimotivazione non accompagneremo una generalizzata automazione delle strutture
Ed una razionalizzazione dei controlli pubblici basati anche sulla restituzione al privato del massimo possibile di autonomia e di responsabilità
E penso principi quali il silenzio assenso e penso ad obiettivi di snellimento burocratico qual è l'istituzione dello Sportello unico non riusciremo mai a raggiungere il traguardo fondamentale di un'azione riformatrice in questo settore
Quello di trasformare definitivamente il rapporto tra cittadino e struttura pubblica da rapporto di favori a rapporto di reciproci diritti
L'ultimo punto
Che vorrei toccare quello relativo al rapporto tra partiti e istituzioni
Sul quale vorrei soprattutto limitarmi a pochi spunti dettati dall'attualità
Noi non possiamo che convenire sul fatto che è in essere una pesante crisi di Viggiù di fiducia dei cittadini nei confronti dei partiti
Osserviamo come
Almeno in apparenza questa crisi si trasmetta alle istituzioni anche e soprattutto perché queste ultime paiono un prolungamento dei partiti stessi anziché autonomi organo dello Stato
è insomma in dubbio che la compenetrazione tra partiti e l'apparato pubblico nelle forme in cui sia manifestata costituisca la causa prima di un sentimento diffuso tra la gente circa la non idoneità dei soggetti pubblici a svolgerle compiutamente i compiti loro istituzionalmente affidati
Si tratta di una questione di estrema gravità
E da cui dobbiamo cercare di dare una risposta
Purché ovviamente la si capisca e la si affronti per quella che è
Ossia una questione squisitamente politico
La delegittimazione delle istituzioni che si ritorce contro gli stessi partiti allontanando dalla politica forte importante
E contribuendo all'aumento delle astensioni elettorali non può essere affrontata de a colpi di bacchetta magica né poco raffinati esercizi di ingegneria costituzionale
Si parla molto in questi giorni di riforma delle istituzioni
Non manca del dibattito politico chi presente questo argomento come quello capace se affrontato correttamente di risolvere in buona parte la crisi di legittimazione del in atti
Noi non siamo d'accordo
La riforma delle istituzioni non può consistere che nella messa a punto di strumenti che consentano un recupero di efficienza pelle istituzioni già esistenti
Essa è entro questi limiti un tema di lavoro e di ricerca cui intendiamo dare il nostro contributo originale
Ma se ad esempio una revisione dell'attuale totale sovrapposizione di funzioni tra Camera e Senato
Può contribuire ad una maggiore speditezza dei lavori parlamentari esso non può nel risolvere nell'avviare la crisi di fiducia di cui stiamo parlando
Perché la crisi di legittimazione non è una crisi di efficienza ma una crisi di rappresentatività
Io non vorrei allora scoprire che si cerca di porre come fondamentali il tema della riforma istituzionale per l'impossibilità che si prova a parlare d'altro
O che peggio si parla di riforma istituzionale volendo intendere al
Non vorrei ad esempio che la Democrazia Cristiana avesse deciso di gonfiare la questione istituzionale al solo scopo di mascherare la propria il proprio timore di non sapere o poter affrontare con successo altre questioni nei prossimi mesi e non saranno un po'perché se così fosse ma noi non lo crediamo noi non potremmo che rispondere ribadendo la nostra piena disponibilità a cooperare su questo tema specifico alla ricerca di soluzioni che rispondono all'interesse generale
Aggiungendo però che non ci sembra che due dico due riforme istituzionali
Cioè quante ne prospetta il partito in questo caso di maggioranza relativa come proprio obiettivo giustifichino la ricerca di guidare il governo degli ultimi diciotto mesi della legislatura ed è anche forse il prolungamento della legislatura spesso
Non vorrei poi che dietro l'etichetta delle riforme istituzionali si contrabbanda assegna il tentativo di semplificare con atti legislative
Legislativi l'attuale articolazione ai partiti
Questi è una strada che noi non intendiamo sociali
E che ci sembra Valda in senso esattamente opposto a quello necessario ad affrontare la crisi di legittimazione
Perché se la crisi è crisi di rappresentatività
Una riduzione delle forze politiche che non sia l'esito di un processo politico
Ma il risultato diretto o indiretto di un atto di imperio non può che restringeva arbitrariamente le opportunità di scelta democratica e di rappresentanza del corpo elettorale
Con risultato quindi di aggravare la crisi di rappresentatività anziché di ridurre
Un altro problema inerente
Rapporto partito istituzioni che ci pare affrontato in maniera non corretta dal dibattito politico corrette quello delle nomine
Non ci pare affrontato in maniera corretta perché
Fuor di demagogia e di populismo
Non ci sembra che la vera questione sia quella di capire se è legittimo o meno che le candidature per incarichi pubblici debbono meno ritirare dai partiti politici
Contestare sulla base di una malintesa questione morale il fatto è che i vertici del settore pubblico siano soggette a controllo ed a designazione di natura politica
Significa travisare le regole del gioco istituzionale ed operare una semplificazione che insieme arbitraria è colpevole non vi è praticamente Paese dove ad un ricambio della maggioranza di governo non qualche riscontro un ricambio generalizzato o semplificazione politica e sintesi di azione politica del personale di comando del settore pubblico
Se questa regola
Ha portato in Italia aberrazioni spesso gravissime questo ci sembra indiscutibilmente dovute a cause proprio di tipo politico
Perché le cause ultime della tener degenerazione stando nella natura della democrazia bloccata del nostro sistema
Stanno nel fatto che l'assenza
Di una reale possibilità di ricambio e via alternativa a livello di governo
Fa quasi inevitabilmente si che il problema del controllo e delle designazioni venga posto in un'ottica ripartizione anziché costituire terreno di concorrenza davanti all'elettorato tra porte che ambiscono alternativamente al controllo del Paese
Questo non significa ci si debba rassegnare ad assistere impotenti
Allo svilupparsi nel circolo vizioso vizioso della compenetrazione tra partiti l'istituzione a rimanere passivi persino di fronte ad ulteriori degenerazioni del sistema
Significa solo che dobbiamo avere coscienza che senza un mutamento del quadro politico che offra l'opportunità di un'alternativa il problema di fondo non verrà certamente rimosso
Nel frattempo
La degenerazione del sistema dei partiti
E la crisi di rappresentatività di partiti e l'istituzione potranno essere combattuto solo affrontando il problema nei suoi termini reali che sono ben diverso da la questione della legittimità della designazione del controllo politico
Le direzioni nelle quali è possibile e doveroso impegnarsi non ad una battaglia contro gli abusi del sistema di potere dei partiti devono essere individuate muovendo da Teo osservazioni basilari
La prima è quella che non solo è possibile ma necessario ed opportuno che settori oggi sottoposti a controllo pubblico siano restituiti alla società civile e dalla imprenditorialità privata
Su questa questione ho già fornito il nostro indirizzo parlando dei sistemi del credito e delle partecipazioni statali
La seconda
è che uno degli aspetti più gravi della degenerazione consiste nel progressivo venir meno della distinzione tra posizioni soggette a designazione controllo politico da un lato e tecnostrutture tagli con strutture dall'altro
L'ingresso e la progressione in carriera
Dei quadri tecnici e persino delle posizioni più umili dell'amministrazione pubblica allargata sono sempre più fatti passare dipendere dal fit dal filtro partitico
Ma l'unica via d'uscita non può che consistere nella fissazione rigorosa
Trasparente e verificabile di quei criteri di responsabilità
Merito del promozione individuale che abbiamo posto come fondamentali parlando della necessità primaria di una grande riforma della pubblica amministrazione
E dunque nel tenere indenne per questa via le tecnostrutture dagli abusi di potere partitico
Infine
Dobbiamo renderci conto che alcune esigenze che stanno dietro il termine lottizzazione intese nel giusto significato forse non sono un male in sé e certamente sono un prodotto inevitabile degli assetti politici italiani
Dico questo e non voglio essere frainteso per sottolineare come sia inevitabile che in un Paese retto da una coalizione di partiti incarichi soggetti a designazione controllo politico costituiscono il frutto di una trattativa visibile ciò a differenza di quanto avviene in altri Paesi
Ove il governo di un solo partito o di coalizioni più ristretta rende meno visibile all'opinione pubblica un processo che comunque almeno tanto politico quanto il nostro
Il nostro vero problema non è quello dell'esistenza di una trattativa tra i partiti
è quello ben diverso del metodo e lo abbiamo detto più volte del metodo che i partiti usano per esprimere le proprie candidature
Il vero errore
è che abbiamo lasciato troppo spesso che il potere o di meriti politici interni
Intese come controllo di tessere o voti o come necessità di premiare la militanza partitica facessero pre-invio sulla professionalità e idoneità tecnica come criterio gli odi scelta e di designazione
Relativamente
Relativamente a questo doppia partito incluso il partito comunista che non debba confessare una colpa gravissima
Quella di essere riuscito fare occupare i posti di eccezionale rilevanza per la vita sociale del Paese dagli Enti pubblici alle unità sanitaria locale da troppi cavalli di Caligola
Contro i cavalli di Caligola sta spuntando una serie di proposte quasi tutte incentrate sull'idea che la creazione di organismi di saggi aventi l'incarico di esprimere un giudizio sull'idoneità dei candidati proposti in sede politica o addirittura di esprimere se stessi le candidature
Noi non respingiamo Priory l'idea dei saggi controllo
Ma essa ci lascia un po'scettici
Non vorremmo che si trattasse di un semplice quali atti
O peggio ancora di una semplice operazione di cosmesi fatta per sviare l'opinione pubblica
Questo per il semplice motivo che ci pare di capire che anche i saggi non potrebbero che essere in ultima analisi l'espressione di una indicazione del sistema partitico
Non si contestati Cozzi
Che nessuno dei cosiddetti grandi tecnici designati
Nel quale va tutto il nostro rispetto a posti di altissima direzione o controllo si sia mai completamente opposto alle logiche dei partiti cui devono la propria Visitazione
Non possiamo per converso che opporci decisamente all'idea stessa del saggio designato
Questa non può che portare a due risultati altrettanto inaccettabile
O all'abdicazione del sistema politico dalle proprie responsabilità o assai più probabilmente alla costruzione di uno specchietto per le allodole
Dietro al quale nascondere che si continua ad agire come si è sempre agito
In materia di rapporto tra partiti e Stato e di caduta della rappresentatività del sistema politica politico io credo che si debba partire da un principio fondamentale
Quello che la crisi di partecipazione e di legittimazione fatta precipitare dalle spendersi e dal degenerare del sistema dei partiti non può essere affrontata attraverso i partiti stessi
Che dunque non esiste e non può esistere del nostro assetto politico ed istituzionale altro tramite tra società civile ed istituzioni dello Stato al di fuori dei partiti politici
L'uscita dalla crisi non può perciò essere il risultato né di prediche morali né di espedienti giuridici
Le azioni le decisioni ed il funzionamento interno dell'istituzione partito non sono obiettivamente modificabili con questi mezzi
Dalla crisi di rappresentatività si può uscire solo inducendolo sulla base di concrete motivazioni politiche un profondo mutamento interno del modo di essere del costume ed è la cultura di un partito
Noi pensiamo
Che oggi queste motivazioni politiche esista Don corsia non rilevare come anche in un sistema politico bloccato come il nostro la conservazione e l'allargamento del potere non possono permettersi di prescindere dal consesso
E che il consenso non può essere mantenuto solo con gli appelli alle glorie del passato o con la difesa di piccole posizioni nipote
C'è oggi una massa importante vigente che rifiuta la politica del sistema dei quadri
Il conseguente aumento delle astensioni dal voto
Ed il fenomeno ancora più massiccio della tentazione di astenersi costituiscono di gran lunga le novità più importanti del panorama elettorale italiana
La prima e fondamentale condizione perché è un partito possa ambire a recuperare questa massa elettorale è chiesto di vostri una capacità diversa di rapportarsi al potere
Le forze riformiste debbono essere le prime accogliere questa importante novità ed a renderla cultura i tutti i propri militanti
Questa novità si traduce nel fatto
Che non è più vero nella situazione di oggi che l'aumento del potere di un partito è l'antecedente necessario al proporzionale dell'allargamento del suo consenso elettorale non è più così pari
In questo Paese sta diventando vere contrari
Poiché è un ammasso decisiva l'elettorato e della gente e pronta a dare attraverso il proprio voto più potere ha glissato da garantire di esercitarne di meno
Sotto questo profilo siamo orgogliosi
Delle più recenti nomine che ci hanno visti protagonisti
Le nostre indicazioni ad esempio per le vedi la RAI TV ad ho portato a posizioni di alta rilevanza pubblica professionisti eccellenti connota esperienza specifica
A quelli che non la possedevano
Non abbiamo chiesto di prendere la tessera del nostro partito
A nessuno abbiamo chiesto di garantirci tramite la loro posizione la quota di assunzione o di favori
A tutti però abbiamo chiesto di dimostrare alla gente solo con l'esempio della loro professionalità e del loro impegno c'è qualcosa si sta muovendo
Non siamo noi
Non siamo noi Tosin Lusi da pensare che è un mutamento profondo possa realizzarsi quasi istantaneamente ed ogni invece attraverso tanti e faticosi piccoli pasti
Mai piccoli invasi abbiamo cominciato contro
Intendiamo ad ogni costo anche con le critiche interne non intendiamo ad andare avanti con
Ho detto chi è il vero scontro politico posto dalla trasformazione
è quello tra coloro che vorrebbero che essa procedesse indisturbato dalla politica e coloro che ritengono necessario che la Sindone
Ho sostenuto la necessità del governo
Ponendo gli esempi della questione occupazionale
Dello scadimento della convivenza civile e dei problemi legati allo sviluppo della tecnologia e dal degrado ambientale
Ho individuato nelle forze di ispirazione riformista le uniche possibile candidati al governo della trasformazione
Sottolineando il tramonto storico dell'ideologia comunista e con riferimento al caso italiano caratterizzando la cultura del potere della Democrazia cristiana come la cultura della gestione no una cultura del Governo
Cercando di cogliere quelli che mi pare di ritardi e più importanti dell'analisi riformista ho sostenuto che i partiti dell'area riformista devono sapere essere i rappresentanti politici di una coalizione sociale
Ora avvisato in una elaborazione collettiva sul devastato non interno ai partiti ma coinvolgente tutte le forze disponibili la condizione necessaria a consentire loro l'ha compiuto proposte di governo della trasformazione
Entrando nel merito di queste lavorazioni o anzitutto rilevati libiche ormai propri dell'idea di sovranità nazionale
Ho quindi varcato la differenza tra un approccio riformista il generale ed un approccio particolaristico ed assistenziale del governo dell'economia
O infine sostenuto della crisi di rappresentatività che coinvolge stravolge il rapporto tra cittadino partite istituzioni può essere affrontato correttamente
Solo lavorando nella direzione di un profondo mutamento del modo di essere del partito mutamento del quale esistono oggi le condizioni politiche
Io sarei felice compagni di potermi fermare qui
Ma ho il dovere alla fine del discorso sui principi di tradurre nella realtà del quadro politico italiano e di misurarmi con esso
Devo spiegare dunque se è per io ritengo possibile
Un'alternativa della Sinistra democratica e riformista in questo Paese
è di addentrarmi sul terreno degli schieramenti e delle formule attraverso cui costruire
L'alternativa è per noi un progetto strategico
Nel quale vediamo l'unica speranza che il paese ha di sottrarsi a quel bipolarismo vi CPC gliene ha bloccato lo sviluppo democratico prevedendo la possibilità di un'autentica e libera competizione
Questo progetto si concreta dell'offerto alla lettorato di un'alternativa al modello di potere che si è sviluppato in Italia in questi quarant'anni
E dunque nella sostituzione di una cultura del Governo ad una cultura della gestione
L'obiettivo politico finale di questa strategia è quello di rendere possibile anche in Italia la contrapposizione
Tendenzialmente bipartitica tra una forza conservatrice ed una forza progressista di matrice socialista e democrazia
Questo obiettivo ma concepito come il possibile punto terminale di un articolato processo politico
Noi non riteniamo infatti
Esso possa essere conseguito attraverso scorciatoie di tipo legislativo leghismo o addirittura referendario
Quali alcune ipotesi di riforma elettorale avanzate recentemente e che costituirebbero solo una forzata restrizione della libertà di scelta degli elettori
Il primo passo di questa strategia non può che consistere col consistere nella costruzione di un rapporto sempre più stretto ed unitario tra i partiti dall'area socialista che si richiama ai valori del socialismo democratico riformista e quindi tra noi e il Partito Socialista Italiano
Non vogliamo c'è con questo ridurre la strategia dell'alternativa ad una ipotesi di riunificazione dei due partiti socialisti né alla creazione di strutture comune permanente
Diverse sono le nostre posizioni ancora su alcuni temi è diverso è ancora in buona parte del nostro elettorato
Tutto quello che intendiamo dire è che deve finire il tempo in cui all'emozione ufficiale degli affetti come succede spesso nei congressi fa in realtà riscontro una andarsene ciascuno per la propria strada è invece ora che ci si trovi seriamente a far politica insieme
La nostra analisi è la nostra proposta nascono dalla convinzione che sia errate perdente
Parlare oggi
Di una questione democristiana
E peggio come si fa insistentemente inseguire oggi una questione comunisti
La vera e l'unica questione posta dal quadro politico nazionale è la questione del socialismo democratico e riformista il vero problema è un'assenza nel nostro Paese e di una sua grande forza
Era necessario capire
Perché l'Italia si ormai virtualmente l'unico paese europeo
In cui le forze della sinistra non si raggruppano ed identificano in un grande partito di tradizione riformista
Noi vorremmo provarsi ad offrire una spiegazione che duramente anche autocritica anche verso noi stessi
Verso quindi le forze socialiste
E senza questa autocritica da un creeremo i presupposti per la realizzazione del nostro grande progetto
Tanto non quanto sia pure a partire da tempi successivi
I compagni del Partito socialista
Ci siamo trovati a rappresentare la sinistra in compagini governative altamente squilibrato
Il partito di maggioranza relativa è infatti riuscito a compenetrare sede alle istituzioni sino a diventare un tutt'uno con essa
La di chi aveva così reso virtualmente impossibile per l'alleato politico più piccolo di provarsi anche solo a gestire quel settore di attività che pure gli era nominalmente affidato in sede di ripartizione degli incarichi
Non potevamo ben ispirare perché l'amministrazione rispondeva in realtà alla sovranità com'era logico della Democrazia Cristiana
è fin troppo ovvio che in questa situazione tanto nuovi quanto il PSI ci sia posto il problema dell'agibilità politica delle istituzioni cui andavamo ha partecipato
Si è dunque finito permettere intima i nostri pensieri la necessità di sottrarre potere alla Democrazia Cristiana intendendo già come condizione necessaria della possibilità che si potesse insidia fare pulizia
Siamo però progressivamente incorsi invece in un errore politico gravissimo
Quello di dimenticare sul che la battaglia per l'agibilità
Era un mezzo rispetto al fine di poter condurre una politica riformista e di concepire quindi troppo spesso la lotta per il potere come fine a se stesso
Non abbiamo così saputo rendere di imporre mai una iniziativa politica che ci rendesse riconoscibile alla gente come portatore di un progetto di società diverso ed alternativo rispetto al modello democristiano
Siamo anche diventati tutti un po'partecipi della logica democristiana non riuscendo ad esercitare un ruolo diverso
Nel giallo del potere siamo giunti talvolta consentire alla DC dimettere noi i socialisti l'uno in alternativa all'altro e sempre comunque imposizioni di super tardività
Come potevamo allora pretendere che la gente cui non possono bastare le parole in libertà e le sortite estemporanee
Si riconoscesse massicciamente in un progetto riformista
Di cui non ha mai toccato con mano nei contorni nelle realizzazioni
è successo invece
Che la gente non riconoscendo una diversità reale rispetto alla gestione del paese del potere tra riformisti e democristiani abbia continuato a premiare questi ultimi non foss'altro che per la loro indubbia maggiore esperienza rispetta le regole del gioco del potere
L'impossibilità per l'elettorato di percepire nella pratica
Una reale volontà di alternativa al sistema democristiano da parte nostra prima ed è sì più tardi e peraltro anche la causa principale del mantenimento dell'espansione della forza dell'opposizione comunista
La possibilità di costruire l'alternativa riformista presuppone che si riconosca sino in fondo l'errore in cui siamo caduti
Per cambiare compagni è necessario prima a riconoscere i nostri errori
Bisogna impedire alla Democrazia Cristiana di poter giostrare suo piacimento tra un bus di è un PSI divisi e subalterno bisogna prendere iniziative politiche autonome e riconoscibilità la gente per la loro carica alternativa
Sul primo terreno noi ci siamo già mossi fattivamente
In occasione dall'ultima crisi di governo abbiamo dica dichiarato al Presidente della Repubblica la nostra indisponibilità a far parte di un governo che non includesse il partito socialista
Saremo nuovamente chiamati dal Presidente della Repubblica in occasione di annunciata crisi di marzo e poi per la formazione del primo governo della prossima legislatura
In quelle occasioni
E nelle occasioni a venire gli ribadiremo la nostra totale indisponibilità a far parte di governo cui non partecipò il Partito Socialista Italiano
Il di dunque si rifiuta di partecipare ad esecutivi che separino le forze dell'area socialista
E ci aspettiamo dai compagni socialisti un atteggiamento egualmente contrario ad ogni tentativo di discriminazione a livello nazionale come a livello locale
Ma questo non basta
Ai compagni
Sì vogliamo di fare una proposta
La proposta di lavorare insieme
E da subito ad un programma di riforma limitato ma coinvolgente settori fondamentali della vita associata quali ad esempio
Scuola giustizia sanità
Di presentare insieme su questi ed altri temi agli elettori un nostro programma comune
I subordinare insieme la nostra partecipazione al governo della prossima legislatura all'accettazione del nostro programma comune come programma di governo ed all'affidamento ai partiti dell'area socialista dei ministeri che devono dare esecuzione quei programmi
Di condizionare infine
Il condizionale infine la nostra permanenza al governo al rispetto delle scadenze che citeremo per la loro attuazione
A questa proposta noi chiediamo una risposta positiva da parte
Del Partito Socialista Italia e non può non essere dopo aver ieri ascoltato il compagno grazie
Speriamo soprattutto che la sua rendita di posizione
Non ostacoli la sua percezione della necessità di un'iniziativa congiunta e non lo porti e continuare a vivere la competizione con la Democrazia cristiana nei termini ristretti di una lotta di potere
Con l'esperienza che ci deriva dal constatare che quell'errore
Ha portato il nostro partito ai minimi storici del suo consenso elettorale possiamo ora qui permetterti di lanciare i compagni socialisti una buona idea
Proprio all'incapacità di staccarsi distaccarsi da una concezione della politica subalterna a quella democristiana che ha fatto sì che un elettorato che mostra di gradire
Questo presidente del Consiglio non prende in maniera corrispondente il suo partito negando di quel successo elettorale tanto inseguita che noi auspichiamo proseguendo su questa strada vi è il rischio che con la Presidenza del Consiglio venga meno anche quella tendenza suggestivi consolidamenti elettorali che si ha di recente fatto registrare
Il Partito socialista deve rendersi conto
Che da solo potrà al massimo continuare ad essere numericamente determinante di maggioranze di governo costituito attraverso accordi di potere ma non potrà essere da solo una forza alternativa
Lo diverrà solo sposando senza incertezze la strategia alternativa riformista
Questa strategia è l'unica via attraverso la quale i nostri partiti potranno concretamente concorre a determinare gli indirizzi politici del Paese
Prendiamo atto con soddisfazione
A questo proposito ripeto di quanto ha detto ieri il compagno Craxi
L'opzione dell'alternativa riformista e dunque quel suo corollario che consista nella scelta
Di una pratica politica che privilegi le iniziative che ci sono dettate dalle nostre ragioni ideali sulle questioni di interesse e di potere deve comunque diventare per noi una scelta ormai irrevocabile compagni
E se all'inizio
Ci trovassimo solo in
Scusate il momento ipotesi negativa
Siamo in un congresso
E se all'inizio ci trovassimo soli su questa strada nulla ci farebbe più piacere e tornare ad assaporare il gusto di essere finalmente di nuovo all'opposizione perché deve essere chiaro che rifiutare
Richiedere essere chiaro
Che rifiutarsi di partecipare al governo
Di cui sì non faccia parte
Non è qui vale per noi a sentirci obbligati a partecipare a tutti i governi in cui si decidesse rientra
Ho detto
Ho detto che il primo passo per la realizzazione dell'alternativa consiste nella costruzione di un collegamento più stretto tra i partiti dell'area socialista
Ho chiesto che questo collegamento si attui sulla base di un atteggiamento unitario e di non discriminazione a livello nazionale e locale
E che dia come è brutto
Un programma comune alla cui attuazione sia subordinata alla partecipazione al governo di noi e del Partito Socialista Italiano
Ho ripetuto che dietro la parola alternativa non si nasconde nessuna questione di schieramento ma solo un problema di iniziativa politica
Quella cioè di costruire in questo Paese ed è per questo Paese una grande forza socialista e democratica che possa ambire da sola ad essere forza di maggioranza in alternativa e di competizioni con le forze conservatrici l'avverarsi dell'alternativa non può dunque dipenderà da noi
Ma dai nostri comportamenti ed all'elettorato
Da noi però dipende la possibilità stessa che l'elettorato possa c'è
E dunque che esista veramente credibilmente qualcuno che non solo a parole o in virtù di meriti storici o di teologici intende governare ed effettivamente governa in senso riformista questo Paese
La nostra proposta di programma comune va proprio nel senso di offrire al cittadino l'opportunità concreta di cogliere le differenze tra cultura democristiana e cultura riformista di governo e di decidere dopo aver giudica
Se riusciamo in questo allora potremmo dire indipendentemente dai numeri che l'alternativa già esiste compagni
Ed il nostro compito consisterà nel farla crescere per trasformarla la possibilità credibile in maggioranza Apple politico
Se ciò che ti aspettiamo dalla proposta politica che facciamo il PSI
Potesse essere considerata in uno slogan si potrebbe dire stiamo chiedendo che si passi dall'obiettivo della governabilità tout-court a quello è la governabilità riformista compagni
Siamo infatti convinti che è un atteggiamento unitarietà alternativo dei due partite dall'area socialista consentirà loro uno sfondamento elettorale tale da portarli e noi speriamo presto bene al di sopra del venti per cento dei suffragi
Non possiamo d'altronde dimenticare che la maggior parte di quel diciotto per cento degli elettori che oggi vota scheda bianca lo fa perché era assegnato di fronte a quarant'anni di alternativa impossibile tra Democrazia Cristiana il Partito comunista
Che parte dell'elettorato nei due partiti maggiori non si riconosce di una scelta politica o di ideologizzare ma rimane pigramente appiattita sulle due grandi forze non trovando uno sbocco politico alternativo
E infine alle prossime elezioni saranno chiamati alle urne milioni di giovani i quali per loro stessa natura sono contrari ad ogni forma di Tomatis boh e di autoritarismo
Tutti questi elettori costituiscano un enorme potenziale di consenso per forze riformiste capaci di offrire loro una prospettiva ideale che li renda partecipi di un grande progetto di rinnovamento
Ad essi soprattutto dobbiamo rivolgerci per conseguire quel risultato elettorale che costituisce il secondo è fondamentale passo verso l'alternativa
Il superamento del venti per cento dei suffragi non ha infatti per noi valore simbolico
Non lo abbiamo detto a caso ma costituisce il raggiungimento di un preciso traguardo politico
Quello partire dal quale l'alleanza di governo non avviene più in un ruolo subalterno e rischia di risolversi in un fatto di numeri bensì diventa una questione di egemonia politica il netto superamento del venti per cento e cioè la condizione che può dare alle forze di area socialista il ruolo di guida in una coalizione di governo che non potrà che aggregarsi sulla base di un ampio programma riformista
Quando abbiamo lanciato il progetto dell'alternativa
Della Sinistra democratica e riformista il vezzo di tradurre le strategie politiche in immediato e questioni di schieramento ha fatto sì
Che molti ci chiedessero se con questo in tentavamo proporre un'alleanza del Governo con il Partito comunista
La domanda ci sembra un po'peregrina
Ma compagni
Io ritengo lo sia ancora più peregrina s'è fatta dall'interno dal nostro partito
L'alternativa non può essere condizionata da un'alleanza con il partito comunista compagni
L'osservazione ti richiamo comunque al dovere di affrontare il tema del rapporto tra la strategia dell'alternativa e politica delle alleanze
è chiaro che per questa legislatura non esiste un problema di schieramento al più esiste un problema di atteggiamenti
In questa legislatura non esistono cioè maggioranze diverse dal pentapartito
Coglieremo comunque l'occasione della staffetta di marzo per verificare lo stato di realizzazione di quella parte di programma di governo è stata da noi proposta ed accettata dagli altri partiti
Se dovessimo in quella sede constatare una mancanza di volontà politica di realizzarlo
O se dovessimo
Più in generale toccare con mano
Che il nostro contributo programmatico
è discriminato in favore dei contributi di altri partiti come già insuccesso io credo che resti in coerenza con quanto detto sulla inezie necessità dell'iniziativa politica
Non potrebbe che sentirsi libero da qualunque impegno a partecipare al governo per il resto nella legislatura
Ma non verrà comunque meno il nostro impegno a favorire la naturale scadenza della legislatura spesso convinti come siamo che le elezioni anticipate impedirebbero l'attuazione di una parte del programma concordato e dunque non sarebbero di beneficio al Paese
Vista poi in prospettiva la questione degli schieramenti e delle alleanze potrebbe a nostro avviso rivelarsi sempre più come un falso problema
Voi non consideriamo che oggi l'ipotesi di una partecipazione del Partito comunista al governo sia ipotizzabile
Questa nostra posizione dettato soprattutto dal giudizio chiediamo circa l'incompiutezza del processo di revisione del PIL sia pure avviato
E da quello delle sulle sue posizioni in tema di politica estera e di collocazione internazionale del nostro Paese
Ma questa nostra posizione non ci impedisce gli affermare che forze importanti che oggi elettoralmente si richiamano anche al Partito Comunista non potranno che essere parte e cibi e protagoniste di quella grande ed unitaria elaborazione collettiva sui temi dello Stato e del suo governo di cui ho parlato
La nostra visione dell'alternativa riformista chi fa poi ritenere che a seguito io ho un grande rilancio dell'iniziativa politica dei partiti dell'area socialista la questione comunista cesserà di essere all'ordine del giorno del Paese
Perché a quel punto o il pc superate ferite ma mette in guardia
Richiamo compagna una prosecuzione nella prossima legislatura nell'alleanza con la Democrazia Cristiana lo potrà poiché fondarsi su nuove basi
Non si tratterà o non si tratterà solo di reclamare la pari dignità politica tra la DC e i suoi alleati formula questa che in fondo sta solo a indicare che ci si è accordati sure qualche partizione degli incarichi di governo
Si tratterà di verificare la possibilità di stare al governo sulla base di un chiaro rapporto di alleanza ma insieme di competizione programmati questa verifica non potrà che avvenire sulla base del programma comune dei partiti di area socialista
Nel progetto di grande riaggregazione politica che sta dietro la nostra idea di alternativa riformista noi crediamo nella di tipo nella DC il possibile futuro punto di coagulo di una grande un grande polo conservatori italiani una decideva quest'ipotesi
Continuando a vantare la propria anima popolare io credo che la contesa non avrà mai soluzione se noi ci limiteremo a continuare a cercarne verifica sul piano dei principi astratti e su quello del potere ma credo anche che noi elettorato italiano si potrà insieme verificare la fondatezza della nostra ipotesi portando la sfida sul piano della concreta iniziativa politica e programmati
Se sapremo farlo sarà nell'interesse nostro ed è la Democrazia cristiana perché è continueremo così all'allargamento della base democratica del Paese
Noi abbiamo sempre mantenuto un rapporto amichevole leale Point ed un collegamento costante con i partiti del cosiddetto polo laico e dunque con il Partito Repubblicano Italiano e con il Partito Liberale Italia
Negli ultimi tempi ci siamo trovati spesso farlo osservare
E lo abbiamo fatto ovviamente senza presunzione alcuno che non giovano agli interessi del Paese de a quelli che il Governo le improvvise sortite di protagonismo che a volte si verificano e che noi abbiamo sostituito con un comportamento di coerenza e di fermezza privilegiando le responsabilità collegiali rispetto a quelle individuali
Non rientrano infatti nel nostro nuovo costume nelle minacce velleitarie né locali alle metto ma non per questo troviamo o abbiamo mai trovato ragioni che ostacolino la prosecuzione della nostra collaborazione con repubblicani e liberali
Allora la rivalità fra i nostri partiti non giova ad alcuno e semmai rafforza l'ipotesi di dialogo tra Dc e Pci
Abbiamo preso atto anche del ministro vicentini
Ha di recente affermato che il PRC un partito della sinistra democratica
Ma noi siamo convinti che le forze che si riconoscono in questi partiti direbbero per identificare i fili se la democrazia italiana reciproca altri quello che ho definito il ruolo conservatori così come del resto è avvenuto nelle altre grandi democrazie europee
E sulla base di questo giudizio ci stupisce non poco del compagno Martelli concepisca talvolta l'alternativa nei termini di una generale aggregazione delle forze laiche sociali questo è un punto che speriamo ci venga chiarito presto perché è un'aggregazione così indiscriminata ti pare espressione di una concezione meramente tattica dell'alternativa è finalizzata alla costruzione di un cartello di forze eterogenee che avrebbe nell'area ha come unica funzione quella di fare da contrappeso di potere alla porta democristiana dentro il governo
Noia
Noi siamo certo sempre disponibile a verificare ulteriori possibilità di alleanze con le porte di democrazia Democrazia laica
Ma una cosa sono le alleanze
Ed un'altra è ben diversa sono le aggregazioni l'alternativa riformista non può che essere costruita partendo da forze che vengono da ragione ideale omogenei le sue radici sono proprio nell'area socialista non dunque come un cartello a una sommatoria di partiti ma con un processo unitario che investe subito e dire apertamente la pace dei partiti che li concorda
Cominciamo allora creare le condizioni perché la fatica via quella del dire si possono fare politica inizia
Solo se riusciremo ad elaborare una politica comune e sulla base di essa potremo puoi verificare la disponibilità reale strategica di altre forze ad un più ampio processo unità
Vorrei infine
Fare qualche riflessione
Sul rapporto tra alternativa riformista del Partito Radicale
Molto brevemente
Io amo più che condividere
Alcune delle ragioni dal Partito Radicale
Disapprovo più chiedo condividere alcuni dei suoi meriti di e dei suoi atteggiamento
Non invidio molto anche perché a me lo consenta
Marco Pannella a me che sono uno dei segretari che partecipa alla cosiddetta lottizzazione Rai nessun telegiornale neppure il TG quattro opprimente mai in sei minuti di propaganda per il tesseramento al mio partito
Ma sento
Il partito radicale cari compagni socialisti
Come un figlio della nostra corte
Lo giudico un movimento che ha poi che ha potuto o dovuto farsi partito per la nostra paura della gente nel passato
E per la nostra incapacità di condurre quelle battaglie civili di cui la nostra tradizione ideale chi avrebbe imposto di essere protagonista
Per questo
Io ritengo che non si pongono questioni di alleanza
O di schieramento e con il partito radicale
Io sono convinto che se riusciremmo con i compagni socialisti a far decollare l'alternativa riformista le ragioni radicali che io amo informa santa o di partito verranno a vivere con
Compagni mi rendo conto di avere svolto una relazione
In cui taluno dirà di avere riscontrato qualche visione o contenuto utopistici fuori quindi dalla realtà lo diranno magari anche nel nostro partito o addirittura qualche provocazione e vorrei averne fatte tante
Ho il difetto di credere in ciò che propongo e ho la presunzione se tale vuole essere giudicata
Il rompere con schemi vecchi e superati sui quali danni sono appiattite tutte le forze politiche
Per questo compagni si è rotto il dialogo con la società
La quale si è allontanata sempre di più del partito
Non è coraggio il mio e il nostro ma dovere compagni
è dovere
Proporre un nuovo perché quel dialogo si riprenda e consenta noia i socialisti alternativa riformista di guidare veramente la trasformazione
E non posso infine andare a concludere senza rivolgere particolare attenzione allo Stato del nostro partito
Poca attenzione ma significativa la sua organizzazioni
Vorrei essere molto breve lo farò e riservarmi di allargare il tema nei fatti di casa nostra se necessario all'occasione della mia replica di chiusura del congresso
A me sembra che i problemi di traduzione pratica dell'opzione di alternativa riformista che possono emergere nel nostro partito siano determinati essenzialmente da due fattori
Da una parte i compagni si scontrano troppo spesso a livello locale con difficoltà di rapporto e con vere e proprie situazioni di contenzioso con i compagni del Partito Socialista Italiano dall'altra parte ci troviamo a dover affrontare i riflessi organizzativi e di culture interna di una troppo lunga cristallizzazione delle posizioni di potere all'interno del nostro partito
Cristalli d'azione compagni
E ce lo diciamo francamente che è anche provocato fenomeni di vera e propria desuetudine al gusto della di dalla politica anche a livello dei gruppi dirigenti
Cominciamo dagli enti locali
Io continuo a sostenere che se l'alternativa riformista si esaurisce in accordi di vertice tra i gruppi dirigenti IPSIA Bindi avremmo diritti alla riaudizione altrettanto fallimentare dell'esperienza dell'unificazione socialista del sessantasei
Noi perciò abbiamo chiesto l'impegno di tutti i compagni
Ad assumere come priorità e necessità la costruzione della realtà periferiche in tutte le forme possibili attraverso gli opportuni iniziativa di un collegamento con il Partito Socialista Italiano
Si consentirà così ai compagni dei due partiti un confronto costante rispettoso delle tipologie reciproche specificità ed autonomi
Tale confronto devo uscire dalle logiche strettamente di partito e coinvolgere quanti pure interessati alle prospettive dell'area socialista non riescono tuttavia a riconoscersi compiutamente i nessuno dei due attuali partiti ho sostenuto gialle ventesimo congresso e non pochi lo ricordano la necessità di concepire la riaggregazione dell'area socialista come fenomeno di base
Sei compagne in un po'di memoria storica non possono non riconoscere che in questi due anni qualcosa ha cominciato a muoversi
Dico qui che l'impegno di allora deve non solo essere mantenuto ma intensificare nella discriminazione di potere cui si può a volte non
Beh indulgere nell'asilo i socialisti sembra una volta offrire ogni tanto offrirà i nostri transfughi possono farsi deviare da questa linea di comportamento
Tutte le volte che questi episodi si verificano essi credo un problema politico più al psiche non a noi
In questi ultimi mesi come del resto da sempre vi sono stati alcuni passaggi riscritti dal nostro ossia dal sia noi
Su questi ultimi non abbiamo fatto e continueremo a non fare né pubblicità compagni lavoro
Abbiamo una visione ben più alta e più nobile e più lontana del Progetto che noi abbiamo ad offrire
Sono fatti normali della vita democratica del Paese e non chiediamo di censurarlo deve cercare di limitarli d'autorità ma non possiamo non commentare
Non è cattiveria la mia è una denuncia politica i cosiddetti
Di di alcuni iscritti che scoprendo che il loro voto e determinante per una maggioranza locale lasciano il partito in cambio di un assenso
Battaglia andandosene da soli dimostrano di rappresentare Saw sesto terzo i compagni
Questi episodi rivelano situazioni di grave cristalizzazione interni
Tali da permettere che nei gruppi dirigenti locali continui ad esistere personaggi che non hanno invece proseguito politica
Ma se ma proprio per questo
Certi errori con la dalla sede non è cattiveria la mia ancora non si creano compagni un problema anzi forse c'è lo risolva
Il problema vero il problema vero è semmai del PSI perché dovrà spiegare quale alternativa ai compagni di base nove noi credibile si può proporre alla gente
Sempre strappare un pezzo di poteri più un'alleanza una maggioranza in più sia pronti ad imbarcare singoli personaggi
Io credo che i termini non viversi debbano essere giudicate anche molte delle situazioni in cui i due partiti dell'area socialista hanno preso posizioni difformi circa la loro partecipazione singole amministrazioni locali
Noi abbiamo sempre sostenuto che l'opportunità di trasferire a livello periferico la formula pentapartito deve trovare un contemperamento nell'esigenza di governabilità che possono marito
Stanzia ruolo locale non possiamo avere gli assessori di ruolo compagni è necessario avere un ruolo e sporgere un'attività protagonista
Abbiamo altresì sempre sostenuto
Dei primi giudici dall'esistenza di tali esigenze non possono che essere propri compagni che operano nelle specifiche realtà periferiche
Ma questo compagni d'ora in poi non vuol dire che il partito possono voglia applicare a livello nazionale ai suoi obblighi di coordinamento di controllo e di indirizzo
Non è nemmeno pensabile che gli organismi centrali del partito non debbono avere l'ultima parola sull'opportunità che in situazioni locali di rilevanza nazionale
Il partito partecipi a coalizioni diverso da quello che governa il Paese compagni certe scelte locale si scaricano su tutto il partito
Nessuno può contestare cioè in simili casi il diritto degli organismi centrali a valutare la compatibilità di queste situazioni con gli interessi politici nazionali
Ma soprattutto nessuno può contestare il diritto degli organismi centrali a verificare che ci si trovi di fronte ad una reale esigenza di governabilità locale e non invece ad una semplice tentazione di potere locale
Molte cose andrebbero poi sette compagni sul governo delle amministrazioni locali che il tempo lo consente di dire
Dovremmo provare a riflettere una volta per tutte le evitando ogni ipocrisia sul fatto che troppo spesso le grandi amministrazioni locali si sono dimostrati esempi di immobilismo mi rivolgo soprattutto ai nostri assessori delle grandi città inefficienza e incapacità di spreco giungendo a paralizzare
O da rendere inefficaci le iniziative del governo centrale questo avviene principalmente quando si antepongono le questioni di schieramento ai nuovi bisogni di amministrazione delle realtà urbane e territoriali lavorare per l'alternativa vuol dire all'
Ora riuscirà a cambiare anche sul guasto pelle cultura compagni è tornare a concepire la politica locale come capacità di affrontare e gestire le piccole grandi cose della vita di tutti i giorni il
Cittadini vogliono sapere da noi come intendiamo fronteggiare le grandi crisi dei servizi metropolitani che cosa vogliamo fare per rendere più vivibile il loro quartiere come pensiamo di poter restituire ai loro interessi perso giornali le ore del giorno sottratte da problemi di trasporto o da un eccesso di ampia adempimenti burocratici sei compagnie che operano nelle realtà periferiche sapranno rispondere a tanto i problemi di schieramento
Perderanno molto della loro drammaticità e soprattutto verranno risolti sulla base di una chiarezza programmatica che renderà di nuovo comprensibile al direttore le differenze e sul piano del governo locale corrono
Tra le forze politiche lavorare per l'alternativa significa poi aprirsi a forme organizzative nuove di presente nella sua
Getta civile che consentano al partito un reale e continuo collegamento con la novità sociale
Costruire insomma sull'organizzazione dei militanti che sappiano essere
Rappresentanti e rappresentativi nella realtà territoriali e sociali in cui si muove
è distruggere quella cultura comune ad alcuni partiti dei signori delle tessere e la causa prima del rinchiudersi di un partito di se stesso ed alla sua incapacità di iniziativa politica solo privilegiando criteri fondati sulla capacità dei compagni DS
Il PD e politicamente incisivi nella realtà in cui operano che potremo garantire mantenere un efficace processo di selezione interna dei nostri dirigenti
In qualunque situazione
In cui alla quantità delle tessere
Non fa riscontro un ampio consenso di opinioni prima ancora che elettorale non può non nasce il sospetto che esistono gruppi di
Genti troppo attenti alla conservazione del loro potere interno è troppo poco alle necessità politiche e agli interessi federali parti
Vuelta segreteria
Non può che essere impegnata Parisi
Che queste situazioni
Ove e se esistano vengano rimosse
E che i loro la corresponsabilità oggettivi non siano legittimati ad ambire un ruolo dirigente
Sono stati intrapresi passi significativi nella direzione delle nuove esperienze organizzative e di un rinnovamento del costume
Anche se qualcuno non se n'è accorta e continua a non accorgersene molto anzi moltissimo resta ancora da fare
Al congresso chiedo fiducia collaborazione ed organismi capaci di superare non poche difficoltà
Il cambiamento è appena iniziato ma chi perde il passo rischia di essere travolto compagni
C'è chi ha irriso alle resistenze incontrate per la rimozione di incompatibilità e cumuli di incarichi
Vi assicuro
Che il loro pentimento potrebbe risultare tardi vi posso comunque garantire
Che nel momento in cui spesso in cui io mi accorsi
Essi che la mancanza di collaborazione rende impossibili e illusori i traguardi programmati nove attenderei la sollecitazione di nessuno per trarne le conseguenze compagni
Perché non dimentico io
Le ragioni per cui mi è stata affidata la segreteria
E non dimentico lo stato del partito in quel momento occorreva ricostruire un'immagine del
Partito
Penso che in questi giorni vi siate accorti che qualcosa è avvenuto da allora ad oggi
Occorreva restituire funzionalità la sua organizzazione centrale per i beni
Nessuno cuore negare che in questo scorcio di tempo qualcosa e non poco di nuovo sia ben nella pubblica opinione ha ripreso a crescere la nostra credibilità la stessa stampa e ad televisione che noi ringraziamo mostrano una cresciuto interessa le nostre proposte e alla nostra iniziativa politica
Siamo tornati protagonisti ieri interlocutori non secondari nel grande dibattito politico
A questa segreteria è stato affidato anche il compito di avviare un profondo rinnovamento dell'organizzazione interna del partito
In questo mi mantengo ed io manterrò fedele ad un principio
Quello che è un partito che si abbandona la pratica dei compromessi non può cambiare il Veneto di nei costumi
E cambiare compagni
E cambiare compagnia un posto
Me ne sto accorgendo soprattutto quando trovo Sordi quando trovo
Compagni che sono fuori dalla realtà e non discutono di politiche ma di cose che sono molto meno nobili che non la politica
Ho detto e cambiare ha un costo
Isa approvazione ribellioni persino ricade addirittura può succedere abbandoni e non poche amarezze
Ma vale per noi
Quello che vale
Per gli altri partiti e devono fare i conti con la società
O si è pronti a pagare il costo o non si cambia e noi compagni vogliamo cambiare
All'avvicinarsi di questo congresso non è mancato chi ha addirittura cercato di rappresentare questa segreteria come Lidia l'ideale continuato vice di tradizioni di potere o di cattiva gestione interno
Sappiamo che queste reazioni sono venute da chi si rendeva conto che si andavano ad aggredire ed intaccare con Rinnovamento rendite di posizioni e di potere company
Sappiamo anche
Sappiamo anche quanto poco seguito abbiano questi atteggiamenti all'interno del partito è dunque grazie al compagno
Siamo venuti a questo congresso sulla base di un tesseramento
è di una ricostruzione organizzativa per trasparenza e modi di l'abitazione che qualunque partito oggi poi invidiare abbiamo assistito con soddisfazione
E lo sapete voi meglio di me alla voglia di discutere di politica che ha pervaso i congressi locali e alla massiccia partecipazione di compagni abbiamo dato all'esterno il segno più
Caro di una forte ripresa della nostra iniziativa politica come hanno riconosciuto le delegazioni degli altri partiti intervenuto ai vostri congressi provinciali
Non accettiamo puntuali che chi si definisce compagno si permetta sopra tuttora di offuscare quest'immagine che sa
A lei ed agisca impunemente contro il partito diffondendo voci talvolta di risse e fratture come oggi chiunque può constatare che sono del tutto infondate
L'opinione
L'opinione pubblica la nostra base non vi hanno comunque prestato attenzione e la manifestazione di questi giorni lo testimonia noi questo congresso non abbiamo privilegiato i risultati numerici ma vogliamo privilegiare insuccesso belle
Iniziativa politica perciò diciamo questi compagni abbiamo bisogno di tutti è quindi anche lì voi purché eccome tutti si creda purché tutti i privilegi risultato politico
Quarant'anni dopo Palazzo Barberini nell'indicare la strategia dell'alternativa riformista chiedo ai compagni e alla cultura di questo nostro partito di riappropriarsi di un principio fondamentale
Quello che un partito deve essere solo un mezzo per la realizzazione non certo di interessi di potere di carriera ma di un ideale politico è che mai un partito può diventare un fine in sé stesso
Se noi riusciremo ad appropriarsi fino in fondo di questa verità no ma non avrà senso che la nostra vicenda politica prosegue io però credo con tutte le mie forze che questo partito
Possa
E debba diventare un mezzo indispensabile per la realizzazione dell'alternativa in cui crediamo e verso insieme protagonista e determinante e non mi turba il fatto che ho oggi non siamo una grande forza politica a Palazzo Barberini quarant'anni fa abbiamo avuto la produzione di porsi alla guida del socialismo italiano dimostrargli la strada
E la storia ci ha detto che è anche una piccola forza può determinare grandi conquiste e con la stessa presunzione compagni era una specie riarmo vogliamo indicare oggi un nuovo obiettivo quello di una grande alternativa riformista che i governi la trasformazione del nostro Paese
Un
Lo
E
Ma novanta
Non
Produco
Ma
Io
Innanzitutto
Il
Aperto profani delegati
Che
Il progresso e aggiornato a questo come dei io
Alle ore sedici
C'è una comunicazione di carattere logistico per quanti debbono presentarsi nelle sale da pranzo non so esattamente dove sono mi si dice di comunicare
Che ci sono turni successivi ma par aprire da questo momento
Quindi quando avrete provato da via
Del ristoro sappiate che ci sono più turni per soddisfare le vostre più che naturali esigenze
La
Convocazione ripeto è oggi pomeriggio alle ore sedici
E non lo non ci sente
Abbiamo avvicinare adesso si sente
E qui li hanno spostati
Si sente adesso
Si sente un po'meglio guarda
E si vede che i tecnici sono scappati
Si spostano beh
Cerchiamo
No non sentono loro Sindico vuoi consentono si sente adesso cercherò di stare più vicina il microfono va bene
Si sente adesso
A viso aperto
Si sente adesso o meno maledetto si sente pagava a viso aperto voglio prende lo spunto da questo bellissimo ed appropriato slogan per fare con la massima sincerità e chiarezza a voce alta e da questo microfono alcuni anni amare lepri flessioni così come è stata data l'occasione durante il congresso di Brescia
Mi terrò sulla stessa falsariga Talat andò quasi gli stessi argomenti
Perché da come ho sentito sino ad ora mi sono convinto che gli stessi problemi assillano quasi tutti noi ci rendono nervosi ci dividono e ci fanno perdere consensi ecco dei
E non lo so
Sì c'è anche adesso
Non farò della filosofia politica perché lo hanno già egregiamente fatto questa mattina o lo faranno altri molto meglio di me cercherò di fare soltanto delle critiche costruttive esterne l'ho alcuni col menti meditato e sofferti da tempo auspicando che tutto ciò che verrà detto durante questo congresso sia veramente preso in esame con l'attuazione di tutte le correzioni che si chiederanno e non rimanga lettera morta così come più volte è accaduto in precedenza
Tralascio gli argomenti mozione di Nicolazzi e tesseramento perché da come li abbiamo trattati a Brescia non c'è andato alcun problema la mozione Nicolazzi
Mi è piaciuta l'abbiamo ampiamente dibattuto e discussa e l'abbiamo approvata con il massimo dei consensi neanche un voto titubante o una sola astensione
Neanche un solo cenno di dissenso e da chicchessia
Il tesseramento invece finalmente sia fatto con ordine con i presenti e con i vivi perciò anche questo operato rione e andati in porto con la massima chiarezza alla mercé di tutti i controlli e con la massima linearità ed onestà
Dobbiamo piuttosto pensare ed invece di dare esempi di squallore di sfascio di litigiosità interna all'informazione periferica e dall'organizzazione nonché al ricambio naturale fisiologico delle cariche dei posti
Andiamo per gradi e sinteticamente abbiamo un giornale quotidiano l'umanità che giunge tardi in periferia e pertanto non ci può mai mettere al corrente dei fatti
Ed è l'orientamento politico che riguarda il partito
Ammettendo che pubblichiamo argomenti politici ma di politica ne tratta veramente a poca tranne il frontespizio la prima pagina il resto potrebbe essere comodamente abolito con notevole risparmio di carta e lavoro
Pertanto abbiamo bisogno di un giornale che ci giunta con più celerità e che contenga più direttive politiche chiare precise e dettagliate su tutti i campi per tutti gli argomenti su tutti i problemi nazionali ed internazionali
Certo si parlerà di redazione di impaginazione costo ma se vogliamo qualcosa di utile funzionante si deve renderlo tale altrimenti ci basta anche una sola circolare espressa
Il settimanale così spero disperdiamo soldi tempo e lavoro
Lavoro e l'organizzazione vedrò di unificare gli argomenti per non essere molto dispersivo intanto voglio pubblicamente ringraziare gli amici compagni De Rose
Fa Keanu muschi e però mai Kharja per tutti gli interventi che si chiedono e che esauriscono quando le loro forze glielo permettono in maniera veramente cedere ed esemplare
Da un po'di tempo hanno saputo dare un vero impulso ai loro uffici e ci auguriamo che questa loro attività venga potenziata in maniera da poterne usufruire benevolmente tutti
Qualche altro ufficio funziona con il rallentatore e ciò porta disguidi a mugugni per le richieste che o non vengono esaudite o vengono addirittura perdute quei gli spiacevoli inconvenienti se vogliamo essere veramente produttivi attivi devono essere eliminati drasticamente si deve ripristinare la credibilità e ciò ci ottiene una massa infinita di interventi a tutti i livelli così come fanno tutti e con esito favorevole
Organizzazione
Se non vado errato significa oltreché porre ordine in un certo ambiente anche affidare ad ognuno precisi compiti con delle precise responsabilità che potranno essere o meno gratificanti lavoro significa portare a termine con una certa diligenza i compiti che ci vengono affidati nulla di tutto ciò almeno da quanto ho potuto notare sino al tempo addietro esistere vi è qualche cenno di ripresa in alcuni uffici come ho già detto ma tolte queste iniziative che forzoso sono del tutto personali il resto in che cosa si concretizza in periferia almeno mille posti che si conoscono abbiamo un degrado inimmaginabile
Critiche e commenti deleterie ambienti non caldi ed ospitali per tutti ma palesemente ostili e permessi soltanto a pochi eletti perché di una corrente e non di un'altra
Si assiste a squallidi e penosi spettacoli di persone che da lustri militano nel nostro nelle nostre file e non riescono mai ad aumentare il loro quorum Anzillotti minuscolo sempre di più
Queste persone o non hanno mai lavorato per il partito
O se lo hanno fatto è stato con alterigia non con umiltà e spirito di altruismo ma con disprezzo con arroganza del potere e con fare gli spot che dittatoriale senza rispetto alcuno
Abbiamo reclutato persone come il commissario Genova il quale dopo essere stato salvato da una marea di intrighi Problemi e portato in trionfo la Longo sia presso i consensi del nostro partito e che ciò onestamente passato così come han fatto anche tanti altri loschi figuri ad altro partito
Abbiamo bisogno di queste scelte noi
Ma compagne questa la socialdemocrazia che noi abbiamo sposato come ideologia politica e questo è il senso di affiatamento che ci dovrebbe punire e fare di noi una massa granitica indissolubile ed indivisibile
Quali sono i mali che ci affliggono
E possibile che abbiamo portato i nostri cervelli all'ammasso e non siamo più neanche capace di studiarsi criticarci costruttivamente e trovare i sistemi e le medicine per rinnovarsi e soprattutto richiamarci senza punte
Abbiamo avuto specie in periferia delle segreteria inefficienti inutili incompresi in completo contrasto Polledri direttive e gli obblighi derivanti dallo Statuto che hanno portato il partito
Con l'ausilio del comportamento incosciente di alcuni e con l'assenteismo di una vecchia segreteria nazionale allora non in grado volente o nolente di prendere radicali imprecisi drastici provvedimenti
Per rimediare a da un pauroso otto memento tracollo elettorale
Abbiamo iniziato tante battaglie umani sociali a diventi cattive che strada facendo ci sono sempre disciolte
Per citarne una che mi investe e mi interessa personalmente
Quale presidente del Comitato nazionale pensionati statali
Avevamo fatto nostra e la tagliavamo come uno dei tanti cavalli di battaglia la difesa delle categorie dei pensionati dopo che ne abbiamo messo egregiamente il movimento tutto il mondo che ruota attorno nel momento giusto in cui potevamo Berlin poter Cheney risultati conseguiti alla quanto già nel giustamente ogni primario merito chissà per quale strano oscuri macchinazione ed incomprensibili motivi non tenendo più neanche conto di tutto il lavoro magistralmente fatto
Del vasto movimento che si era sviluppato e quanto sentito e dei sacrifici profusi da noi
Abbiamo abbandonato ogni ulteriore iniziativa per far sì che gli altri se ne appropriassero sfruttando le conquiste tenori raggiunte a loro esclusivo favore e dei loro partiti ecco che cosa siamo capaci di fare
Lavorare e creare a favori di altri
Non sono mai stati fatti dibattiti politici mai dibattiti sui problemi che ci assillano i cd Damiano
A Brescia per le ormai arcinote concordia discordie interne siamo riusciti addirittura a non far rieleggere uno dei due nostri assessori uscenti e vicesindaco ed abbiamo perso anche un senatore mentre nelle elezioni politiche abbiamo escluso dalle liste elettorali un assessore in carica
Con le penose dannose conseguenze polemiche che si possono immaginare
E gli autori di questi misfatti che in politica possono essere anche preparati a dei veri e propri crimini per il causa il disorientamento che creano nell'elettorato
E per il rilevante numero di voti che fanno perdere al partito non vengono chiamati in causa
Ed a risponderne anch'esse segnalate provvedimenti si anche se se ancora esistono
Ai probiviri devono rispondere tutti
Dal più piccolo a quello che riveste la carica più alta senza differenziazioni di nessuna specie non si possono ammettere due pesi e due misure quest'aria di supremazia imperialismo dittatoriale quest'aria di continuo ingiustizia caro compagni Nicolazzi deve essere drasticamente eliminata la supremazia il vassallaggio eccetera
Devono essere stratificati senza misericordia e si deve ritornare a respirare la vera aria libera e serena della socialdemocrazia
La disciplina di partito ci va bene la rispettiamo sino in fondo ma solo quando il partito mette le persone giuste al posto giusto e non quando si impongono delle persone perché ci venga imposto dal vassallaggio
In termini in periferia è inutile continuare a parlare di alleanze interne e continuare nelle squallide immancabili sceneggiate gli abbracci
Baci e promesse categoriche che ogni volta abbia qualche compresso nelle possibilità di elezioni per poi ritornare immediatamente a di lagnarsi famelica mente non appena ascoltiamo l'angolo più vicino
Cerchiamo di avere una certa personalità una certa coerenza una certa dirittura morale onesta e finiamo un una volta per sempre con queste ridicole stupide quanto inutile sceneggiate da circo equestre di infima categoria compagni
Evidentemente non ci siamo resi conto che abbiamo estremamente bisogno di un radicale e profondo ricambio che abbiamo bisogno di linfa nuova giovane e vitale
Attiva ed anche rivoluzionaria se vogliamo ma nel senso buono e corretto dalla parola
Ma che ci porti a fare veramente politica che riporti la nostra presenza in tutti gli organismi con la massima correttezza ed educazione ma nel contempo con fermezza coerente con la dialettica del confronto che ci hanno sempre distinto dagli altri e con quella fine serena comprensione che fa di tutti noi compagni fratelli di partito
Aborriamo aboliamo una volta per sempre il protratto il protagonismo e le poltrone personalizzate ed i motivi di scontro che ne derivano ci dividono e ci mettono uno contro l'altro
Stringiamoci forte non intorno a questi gruppi malefici mortificanti e deleterie
Che tante polemiche stanno suscitando e tanto l'anno stanno procurando al partito ma intorno al nostro simbolo del sole nascente senza timori di vincoli classisti
Lasciamo da parte ogni bega personale di qualsiasi altra natura e specie
Rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo sodo per un rilancio del partito
Per una ricostruzione disinteressate generale
E non in favore del tizio del Cairo ma del risanamento del partito che per le opere deleteria di alcuni e periti si interessa gli altri non mi stancherò mai di ripeterlo si sta incancrenendo sta per precipitare nel più profondo debba caratteri credo che una crisi così profonda ed una perdita di così tanti consensi il nostro partito non lo accusava chissà da quanto tempo a chi attribuire alla causa di questa profonda contrazione crisi a noi o a chi ci ha comandato
Badate bene ho detto a chi ci ha comandato e non che ci ha diretto e il motivo lo lascia supporre a voi tutti non abbiamo forse materiale umano da porre in lista o lo abbiamo e non si è mai pensato
O non si è mai permesso di prepararlo per un prossimo futuro
Proprio per questo colpo interni ne stiamo subendo paurosamente le conseguenze pertanto giornalmente senso fu consensi fiducia e credibilità
Senza voler fare dei particolari riferimenti personali e ora di mandare in soffitta in tensione magari degnamente praticando lì coloro che si sono esauriti per normale decorso fisiologico
Parliamoci chiaro guardandoci coraggiosamente negli occhi o ci diamo una buona registrata senza continuare a nascondere i nostri difetti dietro il dito o siamo condannati indiscutibilmente ad uno sfascio più bravo e più penoso di ora
D'altra parte abbiamo quello che ci meritiamo stiamo raccogliendo gli acerbi ad amare i frutti di quello che abbiamo egregiamente seminato
Giunti a questo punto occorrono alcune chiare riflessioni serie profonde e meditate
Bisogna eliminare i personalismi personaggi inutili e circoscrivere renderli inoffensivi gruppi questo congresso se vuole essere davvero il congresso del rinnovamento
Dovrà essere o non solo dal punto di vista politico ma anche per le metodologie del comportamento dei compagni compresi naturalmente quelle ai più alti livelli di incarico i quali dovrebbero dare esempio di cristallinità credibilità e dopo Tione non disgiunte da un estati a Rezza e profondo impegno nel lavoro
La linea politica che ci siamo dati o stiamo per darci ha bisogno di affermare una credibilità che non si può ottenere con con uomini che fanno i soliti giochetti di corridoio e che hanno sempre fatto tre mila parti in commedia
Rinnovarsi significa destini Guerci per tutto dagli altri partiti
Per una superiorità per una superiore moralità per una seria linearità di comportamento per un'estrema correttezza nell'amministrazione all'interno ed all'esterno del partito
E perché oltre due parole sui rapporti con gli altri partiti
Bisogna riconoscere che il Partito comunista in questi ultimi anni ha fatto degli sforzi enormi per liberarsi da una grossa pesante cappa che lo imprigiona va in rigide impercorribili massime
Ha fatto passi da gigante verso una certa democrazia apparentemente libera ma è ancora molto poco
I tempi per un qualsiasi dialogo con questa compagine politica per noi non sono ancora maturi possiamo accettare dei dialoghi chiarificatore l'interlocutore ma non di più un mare ideologico ci divide ancora profondamente il Partito Socialista Italiano sembra supposizione profondamente riformisti da quando Craxi mi ha preso la direzione
Alcune volte ci sembra addirittura che il riformismo di Palazzo Barberini lo vogliono adottare più degli altri gli manca che inneggiano a Saragat ma non è tutto
Ci sono ancora un'infinità di problemi di fondo che ci dividono e non soltanto in alcune località i rapporti non sono del tutto amichevoli anzi sono molto tesi a deteriorati
Per una certa arroganza di potere ho fame di posti che vengono continuamente esternati per cui noi veniamo mortificati e pesantemente penalizzati
Due partiti che dovrebbero essere fratelli almeno nella ideologia di massima dovrebbero essere dovrebbero sempre trovare almeno un punto chiaro di incontro e d'accordo
Questo punto non ci ha mai trovato e non certo per colpa nostra
Perciò anche con loro massima nessuna ombra di vassallaggio e nessun appiattimento così come non deve avvenire con la Democrazia cristiana e con tutti gli altri partiti
Massimo rispetto parità di diritti e nessuna differenziazione
Facciamo parte del pentapartito lo abbiamo sempre sorretto perché in esso abbiamo sempre creduto ma non sempre siamo stati gratificati come dovevamo per questa nostra fedeltà per questi nostri principi per questa nostra onestà noi siamo socialisti democratici siamo fieri di questa nostra posizione dobbiamo credere fermamente in questa meravigliosa ideologia e non dobbiamo mai avere alcun ripensamento di alcun genere
La strada tracciata quarant'anni orsono da Saragat a Palazzo Barberini è sempre valida ed attuale e quella giusta
Saragat aveva visto bene ed il tempo ci sta dando ragione
Il Partito socialista democratico i sostegni è vivo e vegeto facciamo in maniera che con la guida del buon Nicolazzi i Socialisti democratici tornino alla ribalta e si impongano così come la storia e richiede i socialisti democratici esistono eccome e lo dobbiamo dimostrare veramente questo è quello che chiediamo Nicolazzi queste l'accorato appello che gli rivolgiamo e preghiamo di accogliere grazie
Prende la parola il compagno Salvatore Franza
Compagnie
Compagni
Signori delegati
Se il vero obiettivo che si intende perseguire di un congresso
E quello di indicare le linee della strategia di un partito
E di allestire una proposta per il Paese
Si può dire che la relazione dell'onorevole Nicolazzi e l'avvio di questa assise non ha tradito l'attesa il nostro partito affronta l'importante scadenza congressuale in un momento in cui è legato ad una coalizione di governo
Ciò deve essere tenuto in gran conto sia perché questa alleanza che ha visto impegnati per i primi tre anni della presente legislatura sia perché si vedrà impegnati con lealtà
E nel rispetto dei patti assunti fino alla scadenza naturale della stessa
Le motivazioni che ci portarono a sostenere l'attuale formula di pentapartito restano valide
Allo Stato essa rimane l'unica formula possibile
In primo luogo
Per il rispetto che si deve alla indicazione di stabilità
Testata in più occasioni ribadita dall'elettorato italiano mediante il rafforzamento complessivo delle forze di coalizione
Indicazione che parte dallo straordinario risultato del referendum sulla scala mobile per poi consolidarsi all'esito delle elezioni amministrative dell'ottantacinque delle ancor più recenti elezioni regionali siciliane
Ed in secondo luogo per la permanenza di una costante del quadro polpi partiti politici che conferma dopo quarant'anni di democrazia la impraticabilità di formule diverse dall'attuale vuoi per radicate
Pregiudiziali verso la più rappresentativa forza della sinistra italiana vuoi per la improponibilità politica e numerica di soluzioni risicate
Il partito socialdemocratico si appresta coerentemente a garantire il leale sostegno al pentapartito per questo scorcio di legislatura
Nel solco di una serie di importanti testimonianze che vanno fin dal mille novecentoquarantasei e i nostri giorni salvo le eccezioni del periodo della solidarietà nazionale
E che dimostrano non la ricerca del potere a tutti i costi ma soltanto una consolidata vocazione per la stabilità democratica ed un se Enzo dello stato che discende dalla consapevolezza del grande ruolo che ci deriva dalla scelta libertaria ed occidentale del nove gennaio mille novecentoquarantasette
Tutto questo però
Non può legarsi dei movimenti
Ed impedirci di perseguire obiettivi politici nuovi diversi
La linea di un partito non si può identificare con l'alleanza politica in atto essendo quest'ultima il frutto di una libera scelta politica e non di una sorta di consorzio obbligatorio
La partecipazione all'alleanza di governo non è pertanto incompatibile con il rifiuto opposto la Democrazia Cristiana nella pretesa di coinvolgerci organicamente stabilmente
In una maggioranza di pentapartito che travalichi l'attuale legislatura né è incompatibile con l'elaborazione di una strategia politica diversa che il partito si trova a discutere in questo congresso
è che porta il suggestivo nome dell'alternativa di sinistra
Ma prima di entrare del tema dominante credo sia indispensabile dare conto del perché il nostro partito respinge e fermamente la proposta democristiana del pentapartito strategico
Affermare come si fa nel documento di base
Il rifiuto del patto biblico sta nel fatto stesso che la realizzazione dell'alternativa di sinistra porterebbe la Democrazia Cristiana in una posizione diversa dall'attuale sarebbe già sufficiente
Ma è pur sempre l'effetto di un processo politico compiuto noi dobbiamo invece esaminare le cause che adesso ci impediscono di accettare la proposta democristiana
La Democrazia Cristiana sta vivendo indubbiamente un periodo di crisi
Al di là del mondo alquanto singolare con cui vengono valutati i dati delle ultime elezioni le politiche dall'ottantatré le europee dell'ottantaquattro le amministrative l'ottantacinque resta il dato assolutamente omogeneo
Che consente di verificare come la gestione politica dell'onorevole De Mita sia stata largamente soccombente in tutte queste prove elettorali
Dal momento che le truppe democristiane hanno oggi un minor numero di senatori e dei deputati nel settantanove un minor no Moro di parlamentari europei del settantanove un minor numero di consiglieri regionali provinciali e comunali del mille novecentottanta
La rappresentativa dalla Democrazia cristiana nelle istituzioni e oggi la più bassa dalla sua storia
Ma non possiamo certo immaginare che la classe dirigente della Democrazia Cristiana non abbia ben presenti i dati citati e non sia consapevole delle enormi difficoltà in cui versa il partito
E non possiamo neppure immaginare che non sia stata allestita una strategia di contenimento del declino elettorale
Ovvero una strategia che le consenta di restare al governo il più a lungo possibile
Sei sono questi indubbiamente gli obiettivi che la benzina tende perseguire la linea di strategia del pentapartito non può The inserirsi in questa direzione
Dopo il centrismo degasperiana dopo gli ambienti armenti a qualunquisti monarchici e missini il centro sinistra anomalo la solidarietà nazionale il pentapartito semplice ci troviamo oggi di fronte avevamo ipotesi di pentapartito strategico
Diciamo la verità
Tutte le politiche sono possibili e non solo per la Democrazia Cristiana
C'è un unico limite le può frenare o bloccare un partito nell'attuazione del suo progetto l'incidenza che esso può avere sul consenso elettorale
Su questo terreno si è bloccata la vocazione compromissoria Democrazia Cristiana su questo terreno si è bloccata la cosiddetta emancipazione del Partito comunista
Ma la linea politica del pentapartito strategico non è certamente di quelle che possono esporre la Democrazia Cristiana arrischi elettorali tutt'altro
E invece con certezza di quelle che evidenziano il ruolo complementare
E quindi col passar del tempo pericolosamente superfluo dei partiti intermedi ed è con ancor maggior certezza di quelle che con so poi da noi le divaricazioni fra i due poli democrazie cristiane Partito Comunista Italiano esaltandone la presenza e la funzione ad un sicuro vantaggio del partito di maggioranza relativa corrispondono una serie di rischi per i partiti intermedi cede chiaro più che a sufficienza per dire di no a questa proposta ma non è tutto
Al di là dei momenti congressuali dei quali la democrazia cristiana riconosce il ruolo essenziale svolto dal nostro partito nella storia delle democrazie Critics italiana e la indispensabilità
Della sua presenza delle toilette governo non possono essere sottovalutate quelle prese di posizione dell'onorevole De Mita nei confronti delle ipotesi dal polo socialista e del Polo laico e costituiscono ormai un lieto motivo dei suoi ragionamenti
Molti ricorderanno le parole sprezzanti colleghi con cui questi della imminenza delle elezioni politiche dall'ottantatré si espresse nei nostri confronti quando sostenne che il polo socialista il Polo laico Lights li
Sta non erano mai esistiti ne esistevano non politicamente per la esiguità dei numeri per la vera essenza delle proposte non storicamente per il contributo pressoché nullo dato alla storia d'Italia
Passata è recente
E ricorda l'anno la vivace polemica che ne è seguito in particolare con il direttore del giornale Nuova il quale contestò con decisione lo sfrontato tentativo di misconoscere alle forze laiche socialiste
Persino il ruolo determinante che avevano avuto nel processo di unificazione della nazione un ruolo svolto ricordava Montanelli no insieme alle forze cattoliche ma contro di esse
E puntualmente dell'approssimarsi di vigili elettorali rispunta vale teoria di De Mita sui poni e recentemente proprio mentre il nostro se che
Italia rilanciava nel corso dell'ultima crisi di governo la proposta di una strategia comune col Partito Socialista allargata ai repubblicani e liberali
L'onorevole De Mita si affrettava a ribattere con l'astiosa diagnosi di sempre bollando resi ipotesi come vecchi esperimenti già più volte bocciati dall'elettorato
E proprio stamane
Dopo il discorso di Craxi
De Mita confermato la visione patologica che ha del bipolarismo quando ha ribadito dell'area socialista non diventerà mai una forza dell'intera sinistra
Così stando le cose
Come è possibile poter dare valore strategico ad una coalizione di governo
Nella quale partito egemone con il suo massimo esponente percorra costantemente la via del discredito politico degli altri partiti per medico e come possibile avviare una strategia di questo tipo senza preoccuparsi di allestire ne parla e la mente un'altra analoga
Diletta a smascherare le difficoltà in cui versa il partito comunista e a ridurne lo spazio elettorale
E se strategia benessere per tutti i cinque partiti perché mai l'onorevole De Mita non si preoccupa di a lavorare se non una proposta di fungibilità del consenso fra le forze associate
Non si può certo pretendere dall'onorevole De Mita una vocazione al sacrificio elettorale ma quanto meno una proposta che restituisca a questa pari dignità ed essenzialità dello svolgimento di un ruolo e di un lavoro comune
Tutte domande senza risposta
Sì che di fronte a questa scelta politica e attende con la sua proposta a schiacciare politicamente ed elettoralmente i partiti associati
E a rinvigorire ancor di più lo status di partito come Partito Comunista quale Splendido monopolizzato ore delle posizioni e di fronte la impraticabilità
Dell'ipotesi di un governo di programma riedizione sfumata del compromesso storico
E non soltanto un diritto del partito socialdemocratico quello di studiare approfondire scegliere strade diverse
Ma è un preciso dovere di un partito politico che intenda non solo sopravvivere ma contribuire con dignità e con vigore alla costruzione di una migliore democrazia
Ed al compimento di questo dovere del partito propone al Paese las la alternativa della sinistra democrat
Si legge del documento di base il partito socialdemocratico punta riaggregare le forze della sinistra intorno ad un progetto che muova dall'esigenza di una democrazia compiuta
Credo di poter dire che tale proposta anche per come è stata articolata questa mattina dall'onorevole Nicolazzi non segnala un progetto politico finito avente il rigore di una preposizione aritmetica in cui siano scanditi tempi le modalità e i numeri dell'alternativa
Ma questo dato di partenza non ne incrina la validità perché pur nella gradualità del suo viaggio logico e temporale tale progetto consente di individuare con chiarezza e distinzione talune stazioni intermedie
Di autonoma dignità e rilevanza
Un risultato che tenuto conto delle obiettive difficoltà che incontra una proposta che tenda ad avere la meglio
Sì gravi e vecchi nani della nostra democrazia
Le divisioni della sinistra degli ultimi quarant'anni le preclusioni verso il Partito Comunista la innaturale redistribuzione delle forze nel suo ambito la democrazia bloccata
Sì anche non è in grado di offrire già in fase di o l'operazione la sicurezza e la nitidezza del punto di approdo garantisse però
Effetti immediatamente e sicuramente positivi per l'attuale quadro politico
Fra questi obiettivi
Di indubbia rilevanza mi sembra opportuno segnalarle alcune il primo obiettivo
Il partito socialdemocratico si dichiara indisponibile a partecipare a coalizioni di governo o maggioranze degli enti locali che vedono escluso il partito socialista
Tale posizione già preannunciata in occasione dell'ultima crisi di governo costituisce un punto fondamentale della elaborazione politica del nostro partito e al tempo stesso una tappa obbligata verso il traguardo dell'alternativa
E auspicabile naturale e Partito Socialista Italiano garantisca considerazione per tale proposta ed assoluta reciprocità
Sei solido asse fra i due partiti verrà confermato seguiranno conserve e conseguenze politiche di indubbio rilievo
Verranno azzerate le possibilità da parte del Democrazia Cristiana di ricostituire le vecchie maggioranze centriste di degasperiana memoria
E vedremo al tramonto l'eterna speranza da democrazia cristiana di svincolarsi dal più che ventennale condizionamento del Partito socialista
Già nelle proporzioni attuali di quattro partiti assommano a poco più del quarantacinque per cento sarebbe difficile immaginare un salto elettorale del vecchio centro al di là della soglia del cinquanta per cento
L'ipotesi diventerebbe praticamente impossibile senza l'apporto del quattro per cento del nostro partito
Non vi è dubbio che questo primo dato
Lionel realizzabilità di sogni video centrismo che da tante parti balena no costituisca una novità in assoluto dello scenario politico e della sinistra in particolare secondo punto l'alternativa della sinistra democratica a mio avviso non deve necessariamente passare attraverso un capovolgimento dei rapporti di forza fra l'area socialista ed il Partito comunista
Del documento di maggioranza non si fa mai cenno ad un'alternativa di sinistra di tipo francese ma si insiste nella necessità di consolidare di irrobustire la l'area socialista
Qui dovrà simultaneamente far riscontro il compimento di quegli ulteriori passi che il Partito Comunista deve compiere verso la sua verso il suo processo già inoltrato di revisione
In un progetto che non intenda essere rinviato alle calende greche quella qui tracciata
E l'unica strada percorribile pretendere che il Partito Comunista ascende al di sotto del venti per cento ad esclusivo beneficio poi dei nostri due partiti socialisti significa piuttosto che rinviare l'alternativa non volerla per niente la
Per la diva possibile si libera così da vecchi slogan da radicati compresse Complessi di attenendosi ad una visione
Realistica del quadro politico italiano si proietta con gradualità ma con sicurezza verso le uniche soluzioni praticabili
Terzo punto la imprescindibilità dell'iter di riaggregazione delle forze della sinistra di un rafforzamento autonomo dell'area socialista
Quando si è parlato di innaturale redistribuzione del consenso fra le forze politiche italiane dalla sinistra in particolare non si è svelata alcuna novità
Gli addetti ai lavori l'opinione pubblica si chiedono da un pezzo il perché le forze socialiste democratiche in Italia non abbiano mai guadagnato livelli europee
Le risposte sono arcinote ed in qualche misura anche plausibili e non staremo qui a ripetere
Diremo soltanto dell'opinione pubblica non è stata mai sollecitata verso il cambiamento da una proposta di area socialista seria responsabile e soprattutto dichiara agibilità
La rivoluzione proposta dal presidi e tale da poter smuovere le acque e da creare curiosità ed interesse intorno a destra
Non vi è dubbio che gran parte di quegli elettori che si orientano verso la scheda bianca o l'astensione dal voto lo hanno fatto perché privati della possibilità di una scelta utile rapida l'obiettivo socialdemocratico passa l'arresto lo sfondamento di questo vasto arcipelago di elettori e delle giovani leve cui per la prima volta nella storia d'Italia viene offerta la reale possibilità di puntare su una grande forza socialista
Sì anche attraverso questa strada si dovesse realizzare il consolidamento e il progresso dell'area socialista non vi è dubbio che è un altro ed importante forse decisivo passo sarebbe stato compiuto verso l'alternativa
Ma poi che ogni progetto politico ambizioso
Passa attraverso l'inesorabile riscontro del consenso elettorale credo possa essere utile fornire delle indicazioni concrete
Relative alla ipotesi che l'onorevole Martelli ha esposto proprio ieri gli austro-russi collegi senatoriali laddove più che nelle elezioni alla Camera dei deputati può essere tentato uno sforzo comune
Uno sforzo che non deve essere necessariamente all'ipotesi limitato alle ipotesi di liste comuni con il Partito Socialista ma che poi
Anche essere giocato a tutto campo mediante il coinvolgimento del Partito Repubblicano Italiano del Partito liberale italiano
Alcuni dati fin troppo eloquente
Delle diciannove regioni italiane al Senato come noto si vota su base regionale
Gli ultimi quozienti utilizzati sono stati assegnati delle elezioni politiche del mille novecentottantatré
Per dieci volte alla Democrazia Cristiana per quattro volte al Partito Comunista Italiano e per una volta soltanto ai socialisti ai missini ai socialdemocratici ai liberali al supporto parta
Non si tratta
Di un semplice dato numerico
Ma si tratta di un dato politico di estremo rilievo i partiti maggiori ed in particolare la Democrazia Cristiana approfittando della disgregazione esistente fra le forze intermedie fanno la parte del leone
Accaparrandosi il settantacinque per cento circa dei resti utilizzati
Di appena il caso di accennare
E se invece i partiti socialisti e laici riuscissero a trovare un minimo di intesa elettorale a livello regionale potrebbero sicuramente guadagnare almeno la metà dei resti a disposizione due esempi soprattutto
In Campania
Laddove l'ultimo paziente utilizzato di settantadue mila voti circa ed è andato al Partito Comunista i socialisti hanno avuto quattro senatori ed un resto disperso di sessantadue mila voti ISO siamo democratici non ha avuto un senatore ed un resto disperso di sessantasei mila voti i liberali non hanno avuto conservatori ed un resto non utilizzato di sessantadue mila voti
Come si vede
Sommando queste forze numeriche si otterrebbero altri due Sergi pieni nessun egoismo elettorale potrebbe impedire qualunque possa essere la aggregazione il conseguimento di almeno un seggio in più di andrebbe all'aria laico socialista
Che lo sottrarrebbe alla democrazia cristiana o al Partito Comunista Italiano
In Puglia in Puglia laddove l'ultimo quasi anche utilizzato
Piantato il movimento sociale i socialisti hanno ottenuto un resto di sessantasei mila voti i repubblicani di sessantadue mila voti i socialdemocratici di Ching quanta quattro mila voti i liberali di settantadue mila voti una massa di consensi dispersa nel nulla per Vietti e banali motivi di parrocchia
Altro che riforme elettorali
Si pensi per esempio la proposta De Mita un decimo dei seggi verrebbe riservato ad un collegio unico nazionale ed assegnato sulla base di apparentamenti dichiarati prima del voto il sessanta per cento di questi andrebbe la maggioranza il quaranta per cento l'opposizione
Orbene secondo calcoli effettuati tale meccanismo comporterebbe per la maggioranza lo straordinario vantaggio oscillante fra gli undici e i tredici seggi
Ora
A prescindere dalla positività di queste innovazioni non pare più conveniente a apparentarsi tra di noi per realizzare con liste uniche al Senato più della metà dei vantaggi che porterebbe un'astrusa riforma elettorale
Ecco una di quelle piccole rivoluzioni che presentano più di un vantaggio quello di dipendere soltanto dalla nostra volontà
Quello di garantire risultati sicuri sul piano elettorale
Quello di accreditare finalmente lo immagini dell'area socialista presso l'opinione pubblica
Un altro piccolo ma significativo passo verso quel rafforzamento dell'area socialista che costituisce la condizione senza la quale non si viaggia verso l'alternativa
Con la grande motivazione ideale oltretutto di compiere atti politici di grande rilievo verso la rimozione di quell'anomalia italica la incompiutezza del nostro sistema democratico la cui persistenza
Provoca continui rallentamenti ed impedimenti verso l'evoluzione democratica del nostro Paese possiamo ancora far finta di credere che veramente sia vocazione o interesse della Democrazia Cristiana come si sente ripetere incerte solenni occasioni di adoperarsi per normalizzare la nostra democrazia
Vogliamo finalmente persuadere sì che questo processo o passa attraverso di noi attraversa l'area socialista o non passa affatto io credo che sia giunto il momento delle risposte coraggiose
è il momento di rimuovere egoismi provincialismo pregiudizi e rivalità
è il momento del sacrificio dell'umiltà della responsabilità
E anche il momento però della fiducia e l'ottimismo dal nove gennaio mille novecentoquarantasette sono passati ormai più di quarant'anni io credo che il popolo italiano sia stanco di aspettare vogliamo dargli una mano
Ringrazio il compagno Salvatore Franza do la parola alla compagno Pucci assessore regionale selvaggio
Cari compagni
Voi permetterete una piccola civetteria ma oggi guardando il libero che ha pubblicato compagna Verardi sulla quarant'anni la nostra storia
Ho visto che la fotografia riproduce l'inizio di un congresso del Partito durature che non si vede perché piccolo piccolo visto solo io che parla e il sottoscritto ero allora segretario della federazione romana
E pronunzia agli il discorso inaugurale di quel congresso
Però io non sono uno di quelli che parlano molto nei congressi se non hanno qualche cosa che ritengono di dovere obiettivamente dire
E questa volta in dubbio è stato ancora più rilevante
Perché io desidero parlare per portare la mia adesione alla linea del compagno Nicolazzi
E questo è un argomento che in questo congresso e piuttosto scontato
Credo che questo congresso si risolverà in una larga adesione alla linea Nicolazzi però io desidero di sottolinearne alcuni Aspet
Prima di tutti la forte accentuazione che Nicolazzi ha dato alla
Proposta di questo congresso come un fatto che chiunque
Una fase storica di quarant'anni e che delinea tenta di individuare una strategia valida non per un breve ma per un lungo perito
Una obiettiva confermai la più autorevole che noi potessimo aspettare
Della validità di questa linea la troviamo nella stessa impostazione che al problema dell'Unità dei due partiti ormai entrambi dichiaranti sui socialdemocratici da lo stesso Craxi
Egli a sottolineato da un lato la certezza
Dell'obiettivo dell'unità organica dall'altro lato la indeterminatezza dei tempi e dei modi in cui a questo obiettivo si potrà arrivare
Ha messo più l'accento sul valore il processo che L'Unità Socialista assume oggi di fronte alla sinistra italiana e a tutta la politica italiana
Piuttosto che alla definizione dei suoi contorni comunque momenti dell'azione immediato
Dicevo che questa è un'adesione superfluo perché questo congresso già ha sancito il successo della linea Nicolazzi non tanto per i consensi congressuali che sono stati già raccolti quanto per quel singolare interessa che si è manifestato dalla stampa e dagli altri partiti e che ne confermano la stuprò ordinatorio valore politico e la cui incidenza con il momento politico che è sempre a più assume i connotati di un grande momento di transizione da un
Che spetta a tutti noi di determinare e direi che
Sin dal primo momento
Mi è sembrato e certamente sarà sembrato anche a voi
Che il significato politico
Di questa proposta Nicolazzi sia stata colta più che all'interno del partito
All'esterno del partito suscitando interesse intorno a un nostro congresso annuale non c'era stato per innanzi ricordatevi le ricerche che dovevamo fare in seconda pagina per trovare le notizie del congresso del partito socialista democratico italiano
Prova da un lato
Che questa proposta si inserisce in un'esigenza storica
E coglie possibilità reali di iniziativa e di successo
Prova dall'altro lato di una certa pigrizia in cui è caduto il dibattito politico nel nostro partito
Dove è prevalsa l'abitudine da un lato a cullarsi nella gomma mica precedentemente elaborata nella contemplazione del fatto che la storia ci ha dato ragione
Agli indirizzare gli sforzi piuttosto all'acquisizione di consensi intorno a noi voto da aggiungere avvolto cosa senza dubbio indispensabile per dare spazio elettorale Forza di presenza al partito
Ma non certo sufficiente additare il convincimento più una presenza necessaria nel Paese
La proposta di Nicolazzi ha avuto un effetto di sorpresa e di rottura di questa pigrizia
Di cui abbiamo avuto Giarda le tracce nel dibattito precongressuale forse forse sempre meno per dire la verità ne avremo anche in questo congresso
Attraverso manifestazioni di chi Murri consigli vi prudenza preoccupazioni e Gubbio città
Circa la capacità che questa linea Fossa produrre consensi o non invece mettere a repentaglio una fragile imbarcazione
Costretta ad affrontare tutto d'un tratto il mare della grande navigazione
è questo
Il primo motivo per cui ho ritenuto necessario portare la mia adesione
Pur all'interno di un congresso che si annuncia di ampio consenso
Alla linea della direzione
Proprio perché ritengo si debba sottolineare l'esigenza per tutti noi di uscire dagli schermi consueti riacquistare il gusto del dibattito sulle grandi scelte riacquistare la consapevolezza che il lavoro di acquisizione del consenso e di ricerca dello spazio anche elettorale non può prescindere da una ricerca anche se difficile e qualche volta lacerante di una linea politica crea via grande respiro che non si chiuda sul quotidiano
Che sappia guardare profondamente nel nostro passato e nell'anno Ostrava realtà e sappiate Tarlac alle prospettive del futuro un futuro che è tutt'altro che utopico
Se fosse così utopico l'onorevole De Rita non sarebbe così astioso violento nelle sue dichiarazioni e ne è nata risponderebbe lo spirito caustico della quel civismo e quella indifferenza verso la fattibilità della nostra proposta e la verità è noi inseriamo in un momento nel quale è possibile che ciò che abbiamo da lungo tempo auspicato posta finalmente decollare
Il secondo motivo
Per il quale ho voluto portare questa aggressione
E perché vorrei attribuire ad essa il valore di una sia pur modesta
Ma il valore di una testimonianza
Chi ha vissuto come me
La storia di tutti
Nessuno escluso dei congressi di questo partito
Ha il dovere di ricordare a se stesso e agli altri
Che in realtà i temi che oggi la proposta di Nicolazzi pone con forza alla nostra attenzione
Appartengono alla nostra origine e alla nostra storia
Direi anzi che sono personalmente aggravato a Franco Nicolazzi
Di avere suscitato risuscitato anche in me questi sentimenti è questi ricordi
Palazzo Barberini
E tutti i dibattiti dei tempi eroici del nostro movimento
Che pure ha conosciuto momenti drammatici scissioni e riconciliazioni
Avevano come motivo fondamentale quell'apparente contraddizione
Richiamata anche nel messaggio di Saragat a questo congresso tra l'esigenza dell'autonomia del socialismo democratico l'esigenza dell'unità della sinistra italiana
L'autonomia come condizione ritenuta indispensabile
Resa ancora più indispensabile dalle vicende politiche del dopoguerra anzi dovrei dire nei due dopoguerra perché noi ricordiamo la scissione delle quarantasette ma dovremmo ricordare la scissione del ventiquattro che maturò in condizioni erano molto simili dal punto di vista della problematica ideologica a quella del mille novecento quarantasei
Perché
Essenziale l'autonomia
Indispensabile
Perché la lotta della sinistra italiana potesse caratterizzarsi con i valori del riformismo e del socialismo democratico
Ma qualcosa rappresentava allora e ancora oggi rappresenta l'unica speranza di successo dalla sinistra italiana come alternativa stabile di governo
è l'unità di tutta la sinistra senza la quale la lotta del socialismo democratico non avrebbe potuto avere sbocchi positivi ma solo successi tattici e compromissoria
E non avrebbe potuto vai portare alla creazione di quella società socialista e democratica che era lei l'aspirazione degli italiani dei due dopoguerra è che oggi ho riemerge
Come aspirazione il rinvio di una società completamente rinnovata e diversa nei suoi valori di modernità e di progresso
Il tema dell'alternativa democratica e riformista
Rievoca con forza dirompente questa contraddizione
E ci impone di risolverla
Fortunatamente in un contesto assai diverso da quello di quarant'anni fa
E tale per cui è lecito oggi Vitra vederne la possibilità di un successo
Per il declino intrinseco se non ancora elettorale di valori del comunismo nel nostro Paese
Per la forza crescente nella società dei valori a cui si richiama l'ideologia e la prassi socialista e riformista
Per l'approvo di tutti i socialisti qui solennemente ieri dichiarato alla terraferma del riformismo e del socialismo democratico
Il tema è certamente arduo ma tutto si può dire fuori che sia estraneo alle nostre origini e alla nostra storia al nostro modo di essere alla qualità stessa di un socialismo democratico che non si rassegna ad una funzione subalterna e marginale
Ma pretende di influenzare anche da posizioni di minoranza il grande corso di una nuova grande sinistra italiana di cui il Partito socialista democratico italiano ha sempre rivendicato di far parte
La terza riflessione che desidero rassegnare al congresso
La diretta conseguenza di quelle che precetto
Le conclusioni di questo congresso non costituiranno un punto di arrivo
Sociale
Che qualche compagno anche autorevole
Esprimerà dubbi e perplessità
Sulla operatività immediata della proposta politica che uscirà da questo congresso
So già che molti lamenteranno o che essa sia attività
Non compiuta esposta alla critica di chi ne coglie le contraddizioni o che essa sia troppo improvvisa e intempestiva
E che rischi di essere squilibra ante per il partito o addirittura squilibra ante per il nostro rapporto con il Partito Socialista Italiano e con l'area laica e per la stessa maggioranza di governo
Un po'questo atteggiamento è la conseguenza di quella dei suoi tutine che è invalsa nel nostro partito a credere nella grande politica in una politica di movimento se ne è parlato di politica di movimento ma non abbiamo saputo mai coglierne le ragioni profonde
O forse soltanto in questa desuetudine alla politica pura è semplice
Per tanti anni noi abbiamo parlato e ci siamo mossi
Come se i nostri obiettivi fossero solo quelli di disegnare le alleanze
Di preparare le lezioni
Configurare le maggioranze e di partecipare ai governi viceversa quella di questo congresso è una di quelle proposte che segna appena l'inizio di un processo
è di una navigazione
Che richiederà coraggio e consapevolezza degli impegni che essa comporta e che soprattutto esigerà ulteriori approfondimenti e ricerche dibattiti e adattamento sin d'ora mi pare di intravedere
Che non potremo fermarci qui
Se al segretario del nostro partito dobbiamo riconoscere il diritto è il dovere del massimo del realismo
Della necessaria prudenza dell'attenta valutazione dei momenti e dei contenuti di ogni singolo passo noi abbiamo il dovere di non nasconderci che i passi ne dovremo compiere molti e forse molto in fretta
Che noi dovremo avere paura dei dibattiti e anche degli scontri che il tema susciterà nei confronti degli altri partiti i quali per conto loro non staranno certo con le mani in mano
E forse anche nel nostro partito
De dobbiamo nasconderci che l'approdo è quello di ricongiungere finalmente come porre messa dei risultati possibili l'esigenza del L'Unità e quella dell'autonomia socialista
Quanto a dire affermare il primato del socialismo democratico
All'interno delle maggioranze possibili all'interno di una società sempre più moderna all'interno di quella nuova sinistra che noi Sempre abbiamo sogna
La parola accompagnò Tomaselli
Presidente terribile
Compagne
E compagni
Me ed obbligo
In apertura del mio intervento
Fa rilevare una singolarità di questo congresso
Singolarità
Che deriva dal fatto
Che abbiamo assistito
A tre mesi
Di vicende pre congressuali
Caratterizzate
Da attenzioni
Di natura poco politica
Per le vicende del nostro partito
Mi riferisco esplicitamente
A una azione condotta
Dall'interno del partito
Che voleva mettere in discussione la legittimità di questo congresso
Debbo dire che la singolarità
Di questo congresso
Sta nel fatto
Che dopo aver ascoltato stamane
La lunga intelligente e a mio avviso penetrante relazione del segretario del partito
Correttezza democratica voleva che i delegati che i congressi visti
Avessero la possibilità di ascoltare
La relazione della minoranza del partito
E allora le cose sono due o queste è una minoranza politica
E allora il dovere di venire subito apporre la sua relazione congressuale
Se non è una minoranza politica ed è una minoranza scusate l'espressione non vuole essere offensiva ma più facile non mi viene di bottega
La si chiuda subito e il Congresso prosegue il dibattito con grande fervore
Il voi sul medesimo congresso del partito
Si colloca in uno scenario economico sociale e politico totalmente diverso rispetto a quarant'anni fa
Quando prese avvio l'esperienza socialista democratica in concreto nel nostro Paese
La fondazione del GIS di
Era concomitante all'epoca della quarta rivoluzione produttiva quella costituita dalla scoperta dell'energia nucleare
Oggi affrontiamo le questioni di una società che si trova con una terminologia molto in voga in mezzo al guado della quinta rivoluzione produttiva
Avviata si da meno di due decenni e cioè quella dei semiconduttori meglio nota come civiltà del silicio
Questa quinta rivoluzione produttiva
Ha realizzato una poderosa accelerazione dei processi
Con i quali si fanno calcoli si gestiscono e trasmettono informazioni e in generale si sostituiscono gli automatismi all'azione umana
Il maschilismo comincia a crescere in misura esponenziale
E soprattutto si creano macchine che producono macchine
Cambia quindi radicalmente la posizione di ruolo del fattore uomo nei rapporti economici e di produzione
Questo nuovo modo di produrre tende a generare una durevole ed estesa fascia di disoccupazione soprattutto negli strati sociali più deboli
Aggregati al processo produttivo nei vari periodi di espansione occupazionale manifatturiera ed oggi espulsione asiatici margini del nuovo processo produttivo
è in questo scenario che si colloca il dibattito per il futuro modello di gestione della nuova società
Certamente più parcellizzata meno sindacalizzata in senso tradizionale più spinta alla valutazione soggettiva e meritocratica
Dove l'individualismo competitivo produce continuamente innovazione
Nascono da ciò nuove problematiche nel modello tradizionale socialista democratico riformista
Rispetto a questa nuova società
E pertanto va adeguato il modello cogliendo gli aspetti positivi di quello che è rappresentato da questa nuova società molto aperta alle nuove professioni
A quelle professioni che superando il tradizionale bipolarismo conflittuale
Dei blue collar e nei guai Pollard i colletti blu e i colletti bianchi vengono definite legno crolla
Alle libere professioni al lavoro autonomo ai vari settori del terziario avanzato e a quello delle nuove tecnologie
Professioni che non vanno né soffocate né umiliate e neppure ricondotte ad un rapporto con la società di pura repressione fiscale
Evidentemente va ridisegnato lo stato sociale
Tenendo conto delle condizioni di cambiamento della società
E va cambiato il sistema delle protezioni sociali adeguandolo permanentemente alle risorse disponibili
Va peraltro smantellato
Lo stato assistenziale di vecchia memoria
Quello dei servizi servizi generalizzati a basso costo
Delle pensioni di invalidità generalizzate
Degli interventi finanziari dello Stato a piè di lista a sostegno di attività improduttive
Come pure va impedito una nuova forma di intervento pubblico con finanziamenti a pioggia
Come sommatoria delle emergenze più o meno bene ma certamente con contenente una logica di tipo assistenziale e clientelare
Bisogna fermare
Gli interventi disordinati e fuorvianti sia sotto il profilo istituzionale
Che anche nel merito della protezione civile che peraltro è già stata l'attenzione della pubblica opinione nel nostro Paese
Per atti non del tutto trasparenti e certamente poco credibile
Tutto ciò va sostituito con un'azione tesa a ripristinare la distinzione
Tra beni e servizi
La casa non può che essere un pene
E deve produrre reddito e l'intervento dello Stato o meglio dell'istituzione pubblica in generale
Deve essere a sostegno dei singoli cittadini
Con le appropriate distinzioni in funzione delle diverse capacità di reddito in modo tale da garantire una giustizia sociale vera
E non creare una distorsione nell'ambito delle povertà
All'interno di un'azione di disboscamento dello stato assistenziale
Va rivisitata ad esempio tutta la situazione relativa alle attività delle partecipazioni sarebbe stata
Bisogna avere il coraggio di mettere in discussione i grandi santuari della Democrazia Cristiana ed è il partito comunista
Noi socialdemocratici dobbiamo essere fermamente convinti nel sostenere questa revisione strategica delle partecipazioni statali
E se non hanno alcuna motivazioni di esistere
In quei settori in cui l'iniziativa privata è più che sufficiente e non vengono considerati strategici ai fini dell'interesse generale
Ogni giorno scopriamo nell'ambito delle partecipazioni statali
Nuove società di progettazione di esecuzione di opere pubbliche che operano a costi nettamente i più elevati di quelle praticate dai privati
Assistiamo paradossalmente alla nascita di un sistema che diventa paragonabile ad una sorta di tangente di Stato per realizzare le opere pubbliche
Esistono grandi imprese private non c'è necessità di alimentare questo settore con energie risorse dello Stato per realizzare iniziative in questo campo
Le partecipazioni statali e quindi devono avere il compito originario di attivare presenze strategiche all'interno dell'economia nazionale
Sostenere il ruolo pilota nelle iniziative di a quanto Vanguardia tecnica e produttiva
Dove la presenza privata non trova ancora sufficiente convenienza in modo da porsi come punto di riferimento per una continua ristrutturazione industriale e di apertura nuove possibilità di occupazione
Non hanno nessuna ragione di esistere massicciamente pesantemente in altri settori che tranquillamente possono essere occupati dall'iniziativa individuale o associata dei cittadini
è un sistema che si avvita su se stesso creando distorsioni nuove forme di parassitismo subappalto progettuale e ulteriore depressione di capacità professionali dico
Come pure vengono sempre più limitati in questi settori gli spazi all'impresa di medie dimensioni che invece devono trovare mantenere un loro ruolo operativo
Dobbiamo quindi chiedere un piano di dismissione delle partecipazioni statali da questo settore
Analogamente pari esaminato il ruolo del sistema cooperativo nel nostro Paese
Per capire a favore di quali soci reali si muove questo sistema
Troppe volte sia la palpabile certezza
Che questo sia un settore imprenditoriale puro che opera in regime di concorrenza sleale in relazione a normative Lezzi e situazioni di privilegio concreto
Certamente non è più cooperazione vera quando si diventa Società di natura e dimensione multinazionale
Noi dobbiamo essere al fianco e dal sostegno della vera cooperazione
Quella realmente coinvolgente isolati i gestori ed attuatori e chiedere chiarezza di norme leggi e comportamenti per tutte le altre situazioni
Altro esempio di santuario da disboscare
è una vergogna delle gestioni portuali
Settore nel quale periodiche iniziative parlamentari e governative di ripiano dei deficit degli enti di gestione
Non trovano riscontro in termini di migliore efficienza razionalizzazione e riduzione dei costi di esercizio
Cito ad esempio il porto di Venezia
Che nell'ambito del recente decreto
Che ha stanziato circa mille miliardi ne ha avuti ben centoventiquattro per il ripiano del deficit di gestione
E intanto gli operatori economici dell'area limitrofa trovano più conveniente caricare le proprie merci dei porti di Rotterdam ed Amburgo nel Mare del Nord anziché a Venezia
Queste son precise responsabilità
Che li coinvolgono il Partito comunista quale gestore delle compagnie lavoratori portuali
E in larga misura la Democrazia Cristiana sinistri gestrice dei vertici organizzativi delle strutture portuali spesso ai compagni socialisti
Chiediamo di condurre una battaglia con noi
Su questi temi come su altri senza farsi trascinare dal fascicolo
Di poter gestire alcuni spazi di potere all'interno di questi settori che ho citato così come in altre analoghe situazioni
Partecipazioni statali
Sistema cooperativo problema di importi sono alcuni esempi è un insieme di problematiche attinenti l'intervento pubblico nell'economia del nostro Paese
Ma il governo di una nazione non è soltanto intervento in tema di economia
Oggi si affacciano alla nostra attenzione problemi che solo dieci venti anni fa neppure si ponevano
Due esempi per tutti
La progressiva informatizzazione del nostro sistema civile il problema del nucleare in funzione della tutela dell'ambiente
Il mondo dell'innovazione della robotica e dell'informatica è un mondo che deve essere governato
è un mondo che non può essere lasciato in totale arbitrio altrimenti verremmo a perdere all'interno di questa società la libertà individuale
Non è possibile che ogni cittadino possano essere schermato era biografa atto in tutti i suoi aspetti da chicchessia
Ci deve essere una regolamentazione per l'accesso al diritto all'informazione
Per quanto riguarda il problema del nucleare
Esso non può essere liquidato con una battuta dicendo che se ne fa ammenda
Il problema energetico esiste va affrontato con la dovuta serietà
Ma Chernobyl non può essere considerata un incidente di percorso superato il quale tutto torna come prima
Il nostro paese d'altro canto non può fermarsi in materia di Energia essendo debitore complessivamente
Comunque io non sono tra quelli che dicono no al nucleare che nulla si faccia in tema di Energia
Sono tra quelli che condividono la proposta del partito sia la moratoria nucleare in attesa di risposte certe
E si mandi avanti in questa fase il piano energetico congresso lozioni alternative
La tematica nucleare non è estranea alla nuova sensibilità pubblica generale in materia ambientale
Anzi è strettamente correlata e più si accentuano i problemi ambientali più diventa forte anche il problema della sicurezza dal rischio nucleare
Nei tempi recenti
Si è discusso della trilogia uomo-macchina ambiente in senso produttivo sotto il profilo economico e in senso preventivo nei confronti della persona umana
Oggi questa trilogia mantiene la sua validità ma va coniugata non solo in senso produttivo e preventivo parlo amo ma anche in senso preventivo per l'ambiente
Ora noi ribadiamo
Che non siamo nei fanatici devastato unità il territorio
E non siamo neanche convinti che il territorio possano essere salvaguardato contro l'uomo
Dobbiamo essere per la compatibilità di queste valenze
Edotti diciamo che dobbiamo realizzare
Una tutela ambientale che tenga conto di questa trilogia soprattutto nel senso di porre al centro di ogni proiezione di sviluppo l'uomo e lecco assiste
Di fronte
Ad una società che muta arrivato in a ritmi travolgenti abbiamo in Italia un sistema politico per troppi versi anchilosato e non al passo con i tempi
Il bipartitismo imperfetto e ancora oggi lo schema di riferimento imperante
Con un partito comunista in fase di trasformazione anche se ancora non è chiaro quale possa essere lo sbocco del travaglio interno al colosso comunista
Abbiamo letto con soddisfazione
Le interviste rilasciate da Napolitano circa l'accostarsi del PC al metodo socialdemocratico
Abbiamo assistito in questi giorni ad una diaspora interno al partito comunista
Dove un parlamentare del Friuli ha posto anche il problema della denominazione del partito
Ai comunisti diciamo
Che non sono di nominalistiche ci interessa no bensì le questioni di fondo
E seppure apprezziamo indubbiamente i passi in avanti che sono stati compiuti all'interno di questo partito permangono preoccupanti valutazioni
In termini di chiarezza non soltanto riguardo l'autonomia che il PCC ha iniziato a conquistare nel corso di questi anni mediante l'acquisizione di notevoli responsabilità nella gestione degli enti locali
Ma soprattutto nel confronto con le altre forze politiche il PC ha dovuto impegnarsi nella difesa di molte impostazioni democratiche mutuando le dagli altri partiti
Noi chiediamo
Che siano eliminati tutti gli atteggiamenti
Che inducono i comunisti a considerarsi ancora come depositari del verbo in materia di questione morale in materia di comportamenti e giudizi nei vari momenti della vita politica
Non possiamo peraltro ignorare
Che la chiarezza del Partito comunista in termini di autonomia dall'Unione Sovietica rimane da esprimersi su due punti fondamentali
Uno che riguarda la natura della società sovietica il giudizio sul socialismo reale
L'altro che riguarda il giudizio sul dissenso nell'ambito del mondo sovietico e dei suoi stati saper
Rispetto a questi punti
Non si può che richiamare un'intervista rilasciata al Messaggero recentemente in occasione del dibattito sui trent'anni dai fatti di Ungheria da Massimo Cacciari filosofo di area comunista ed ex parlamentare del Pci
La critica il socialismo reale dice Cacciari
Non può essere condotta come continua a fare impicci
Da un punto di vista fattuale
Cioè sulla base di tragici errori dell'URSS o di altri Paesi dell'Est
è una questione generale
Fintanto che il piccino riflette sui presupposti teorici di queste esperienze il suo giudizio rimane sempre un giudizio empirico ed occasionale
Di qui la replica ripetitività anniversario per anniversario autocritica per autocritica e la farsa si ripete conclude caccia
E continuando ancora la discussione sul tema del continuismo Cacciari dice
Il fatto è che il pc è in un grande impiccio
Gli altri partiti possono rivendicare la continuità con il proprio passato il PC no
Per legittimarsi il PC non può procedere salvando la sua continuità ma deve trasformarsi radicalmente sul piano culturale
Credo che queste affermazioni siano sufficientemente significative
Se ne aggiungiamo a nostra memoria che il PC ma gli ha chiesto che l'URSS ritirasse le proprie truppe dalla cecoslovacchi e a Maya promosso nessuno dei suoi cortei contro i massacri delle popolazioni in Afghanistan
Mai ha voluto incontrare i dirigenti di Solidarność
Male gli ha offerto sostegno espresso adesione ai tanti dissidenti sovietici in lotta per il rispetto dei diritti umani
Nella sinistra italiana Area di cui di parte integrante
Bisogna oggi costruire una prospettiva nuova
Non si tratta compagne e compagni di parlare in questo congresso di unificazione dei partiti socialisti
Siamo di fronte esperienze diverse
Esperienze che hanno mostrato
Come soluzioni affrettate del tipo unificazione del sessantasei come atteggiamenti di tipo verticistico hanno portato a successive lacerazioni dell'area socialista democratica riformista
Ritengo che si debba lavorare per costruire partendo dal basso
Quella convergenza di tutte le forze riformiste
Che non sono evidentemente esclusivamente racchiuse nelle due formazioni politiche del presiede il PSI ma che sono oggi contingentemente inglobate in altre strutture politiche organizza
Un esplicito riferimento va fatto ad alcune aree del partito comunista
In alcuni atteggiamenti delle aree libertario del partito radicale spesso vi sono presenze socialiste democratiche riformisti
E anche in aree
Per i partiti repubblicano e liberale
Ma direi soprattutto esistono anche all'interno dell'area del consenso della Democrazia Cristiana
Non vi è ombra di dubbio che se prendiamo quale esempio
Nelle regioni del nord orientale del nostro Paese dal Veneto al Friuli al Trentino
La Democrazia cristiana un partito che si aggira
Oltre il cinquanta per cento dei consensi
Al suo interno sicuramente come consenso non come militanza presente di tipo riformista cattolico
Allora noi dobbiamo lavorare per abrogare aggregare queste aree di consenso
Perché le aree le condizioni affinché nel nostro Paese si possa determinare quell'alternanza democratica
Essendo il nostro l'unico paese in Europa occidentale che non abbia questa possibilità a livello di governo nazionale
Il Partito Comunista capisce che esiste questo problema e tende a gestirlo in proprio sfuggendo i problemi di fondo
Ma non sarà possibile in questo Paese che ciò avvenga con l'attuale stato di fatto
E quindi con molto realismo e con molta franchezza dobbiamo dire che l'alternativa democratica socialista e riformista rappresenta il punto di arrivo della nostra strategia politica
Per quanto ci riguarda
Dobbiamo ribadire con molta chiarezza
Che i cattolici possono tranquillamente militare nel nostro partito
E che quindi va liquidato lo storico schema in modo definitivo il quale chiunque secondo il quale il mondo dei cattolici è rappresentato dalla Democrazia cristiana
Le coscienze cattoliche sono libere di avere albergo nel nostro partito così come quelle di tutte le altre convinzioni religiose
Sono valutazioni personali che ogni singolo individuo ha diritto di manifestare
E noi questo lo vogliamo ribadire con forza perché l'apporto l'apporto politico non può essere costruito su schieramenti manichei di origine religiosa
Che portati al paradosso si trascinerebbe però di una sorta di Khomeini esimo di tipo cattolico dal nostro Paese
Lo dobbiamo dire con forza dobbiamo essere molto orgogliosi di avere nelle nostre file molti militanti cattolici come molti altri che sono di altre fedi e convinzioni
Care compagne cari compagni
Chi ha partecipato come me
Fin da due anni fa
All'avventura di iniziativa socialista
Non può
Che convenire pienamente
Con l'intera sostanza della relazione del segretario
E non può che convenire
Sulla messaggio che viene lanciato oggi ai cittadini agli iscritti
Ma soprattutto ai giovani ai sette milioni di nuovi prossimi elettori
Al diciotto per cento di elettori delusi non partecipanti al voto
Perché è un messaggio di fiducia affinché possano determinarsi quelle condizioni per l'alternanza di governo
Che tutta l'Europa occidentale tutto il medico mondo democratico già conoscono
Non può essere un età scrive obiettivo ed aspirazione di nessun militante socialdemocratico quello di sopravvivere o di puntare ad essere una semplice minoranza una pattuglia con grandi ideali
Ma senza una prospettiva di governo di grande respiro
Un nuovo progetto è quello che noi vogliamo proporre con questo congresso agli elettori
Ai cittadini convinti come siamo chi sarà una prova del fuoco anche per la Democrazia Cristiana
Che dice di essere condannata a governare perché non esiste l'alternanza democratica
Io credo che molte cose molti problemi sarebbero risolte molti aspetti delle questioni morali non si sarebbero posti se ci fosse stata l'alternanza
In quanto l'alternanza provoca il ricambio dei gruppi dirigenti
Questo vale per tutti i partiti compreso il nostro
Noi oggi celebriamo un congresso
Come dicevo prima durante il quale alcune schermaglie interne sono apparse sulla stampa
E queste in larga misura derivano come tentativo di reazione al cambiamento cambiamento al quale il nostro partito non è abituato e che invece questa segreteria nazionale ha manifestato con grande coerenza e grande determinazione
Procedendo a ricambi vigorosi e quindi avviandoci verso una nuova stagione
Questo è un congresso che chiude con il passato
E guarda al futuro con la volontà di recuperare il tempo perduto per darsi una mentalità ed una capacità di analisi e di azione come si suol dire in tempo reale chi ha avuto modo di sentire mi altre volte
Sa che a costo di essere considerato un eretico è anche indisponente
Ho sempre proposto ai nostri congressi che fosse posto un limite di età per il mantenimento di certi incarichi sia a livello di governo che di dirigenza di partito
Ricordo che fui profondamente colpito in senso positivo
Quando Voland leader del partito socialdemocratico svedese e premier di quel governo al compimento del sessantesimo anno di età rassegnò le dimissioni da entrambi gli incarichi e fece la prima staffetta a favore per il compagno ora scomparso Olof Palme
Quello fu per me è un esempio di grande chiarezza
Di grande sensibilità di costume politico ad alto livello
Questo costume oggi non esiste nel nostro partito
Dove invece c'è chi si ostina ad occupare ruoli spazi rappresentatività senza averne più titola mortificando il partito nella sua immagine e considerando il tutto come fatto personale
Chi fino ad oggi ha molto ha avuto dal partito e molto spesso poco ha dato e giusto si ponga a disposizione del partito spezzo
Soprattutto nel consegnare la propria esperienza che può essere utile per ricoprire spazi e ruoli diversi
Questo esempio che dicevo
Perché probabilmente fra qualche anno mi sarà più difficile
Ma io credo che abbiamo il dovere di dirlo hanno gli stessi e che gli altri dovranno porre delle regole anche nei nostri confronti quando saranno i momenti decisivi
Questo metodo questo stile devono segnare un modo diverso di porsi nella società
Un modo che deve portare nuovamente questo partito come forza riformatrice all'interno delle istituzioni
Riformatrice della società riformatrice nel metodo e nei comportamenti per poter essere credibili
Abbiamo oggi il dovere di costruire un partito nuovo con nuovi agganci alla realtà sociale
Deve mutare totalmente l'organizzazione del nostro partito
All'interno e verso l'esterno
Non è più possibile che i costi dell'apparato centrale mortificano la quantità di impegno e contributi nei confronti delle federazioni
Vedete compagni
Anche la stessa struttura ambientale dove risiedono gli uffici di direzione rappresenta un momento sbagliato
Negli uffici moderni vi sono grandi spazi
Suddivisi da pareti mobili in modo che ognuno possa vedere cosa fa o non fa il vicino
In via Santa Maria in via ci sono troppe stanze continuamente vuote nicchie di piccolo potere aria nuova Company ci vuole questa segreteria ha iniziato a disboscate talune zone paludose bassa vegetazione quella che tolgono l'ossigeno alla pianta del partito
Bisogna continuare in questa direzione
Perché nella nostra società c'è spazio solo per partiti moderni ecco quindi il problema di creare nuovi a Bianchi tra partito e società civile
I modelli di aggregazione vanno mutando
Il volontarismo le libere associazioni i circoli culturali le strutture locali legati alle attività sportive del tempo libero
Sono i nuovi centri catalizzatori dell'attivismo individuale
E ditemi compagni c'è forse l'impressione che noi siamo in il presenti in modo sufficiente in queste nuove realtà
Io credo di no
Io credo quindi che dovremo impegnarsi nell'essere presenti complessivamente in questi settori nuovi per la nostra società
Per costruire un partito nuovo con nuovi agganci alla realtà sociale per abbandonare definitivamente in modista entità ammuffiti di fare politica per isolare definitivamente il Faber piccolo ricatto il modo di far politica all'interno del partito
Con il ventunesimo congresso abbiamo quindi l'occasione più propizia per fare un salto di qualità nel nostro modo di essere socialisti democratico
E potremmo infine dire di aver fatto il nostro dovere di militanti quando saremo in grado di affermare
Che non solo la storia ci ha dato ragione ma anche la realtà politica dell'oggi saluti i successi dal socialismo democratico
Ringraziamo il compagno Tomassini
è iscritto a parlare il compagno Paolo Bruno si accomodi ne ha facoltà
Si preparino dopo il compagno Pancani Cortivo Yankees la mamma Agostini a Matteotti Giancarlo
Compagno Paolo no
Compagnie e compagni
A nome le tutte con bagno della Calabria
Porgo il saluto a tutti i convenuti
Nella certezza di interpretare dell'Olivieri
Le loro istanze loro auspici esprimendo l'adesione più convinta al documento base di questo ventunesimo congresso del nostro partito
Tale adesione non trae origine dalla circostanza di essere state tra i primi re a condividere e a rafforzare le direttrici politiche sociale di cui è segretario rappresenta la più limpida sintesi
E non proviene neppure dall'Asia dal sia pur legittimo orgoglio di essere stato personalmente fra i comparti più partecipi più convinti che le scelte del momento
Siamo stati invece fortemente attratti dalla chiarezza d'impostazione
Dalla connotazione di un programma pasto se si vuole ambizioso ma nel contempo rigorosamente e razionalmente ancorato ai limiti del possibile per via
Un programma tale da proporre e per assicurare al partito una posizione strategica di particolare rilevanza
Nell'equilibrio dinamico delle forze libere e democratiche e seriamente riformiste che si collocano imposizione garantisti al centro dello schieramento politico
L'obiettivo primario costituito dalla necessità di aggiornare il nostro progetto politico mi pare sia stato centrato in pieno e l'aggiornamento si muove ovviamente sul vinile generale sulle quale possiamo calare le diverse sfumature
Con estrema elasticità
E questo è un elemento che ci consentirà di adeguare via via il nostro progetto con devianze minime ai cambiamenti sociale dei quali già si avvertono sintomi evidente le prospettive future del nostro partito
Sono state denunciate chiaramente le segretarie
Esse costituiscono il punto di partenza per l'esame e l'approfondimento di una scala di valori che ci conduce verso valutazione globale è verso la scoperta di linea di tendenza e sulla quale dovrà muoversi la Società dell'avvenire
Certo in un'affermazione del genere si possono ravvisare punto di contatto notevole con la logica degli altri partiti ma se proviamo ad approfondire il discorso ci si accorge subito che il postulato di partenza sono decisamente diverso
Noi non siamo certamente per la costruzione d'una società marxista
La nostra scelta di fondo risale a quaranta anni addietro quando sono state rifiutate
Certe tendenze denunciando il grave errore delle dottrine del socialismo rivoluzionario che per un tragico paradosso avrebbero contribuito esse stesse a distruggere i propri scopi e le proprie profezie
Così come non si può essere d'accordo con gli apologeti dal capitalismo dilatorio che per anni si è cullato sud un falso senso di sicurezza nascente dall'apparente piombo di una chiara di un'economia capitalistica moderno
Non siamo fatti noi abbiamo fatto una scelta diversa
Che sembra poggiare su fili sottilissimi ma se si approfondiscono le proposizioni sarò subito diventa che le differenze sono profonde
Il nostro partito si muove tenacemente verso quelle condizioni di democrazia Caro genuina fase congressuale di uno sviluppo flessibile
Di contesti che ammettono la diffusione di tutti i colori concetto guida per la politica privata e pubblica di coloro che riescono ad accettare i valori fine autenticamente democratico
Ispirarsi al principio contestuale
Significa di per sé rafforzare un atteggiamento di completo distacco dall'accentuazione esagerata della dottrina
Mentre rimane vivo e costante
Il concetto della democratizzazione progressivo del genere umano
Nella ricerca dei mezzi e dei metodi più idonee per la realizzazione della dignità umana per favorire in una società che si dimostra abbastanza sviluppata per mettere in pericolo la propria esistenza la liberazione di tutte le potenzialità informazione e di di di formazione di diffusione dei valori proprio di una comunità democratica
Noi non vogliamo neppure inseguire sogni chimere ci di ritorno al passato e sul passato non abbiamo Nostalgia dei sistemi sperimentati superati dell'evoluzione stessa dell'uomo
Tendiamo invece verso una società sempre più organizzata all'interno della quale sia possibile conseguire la massima socializzazione del della ricchezza e quindi la massima soddisfazione ai bisogni umani
E sulla c'è quella resa di queste impostazioni ampiamente trattate nella relazione del segretario che vanno cementate L'Unità e l'impegno del partito
Tenendo bene in evidenza quei valori di convinta lealtà e caratterizza ogni nostra collaborazione mai strumentale
E certamente protesta ad unire non a dividere le forze che si richiamano agli stessi valori
Con fervore con diligenza mostrando un grado di indipendenza ben marcato
Ci siamo tenuti sempre lontani è costantemente ecco sempre costantemente lontane da impostazione che potessero ingenerare dubbi sulla rettitudine sulla lealtà delle linee annuncia
Abbiamo dimostrato con i fatti il nostro fine costruttivo assolutamente non disgregato ore
Assicurando una presenza pallida e conseguente del partito ovunque sia stato possibile senza finire contenti e senza intaccare o cercare di scardinare dall'interno il sistema per poter conseguire obiettivi di equilibrio diverso
è per questo che il Paese assiste preoccupato
E apporta stupito
Alle insistenti prova di incapacità che spesso vengono poste in essere nell'affrontare problematiche dalle quali dipende il futuro del nostro Paese
Le più cruciale delle quali sono riconducibili a quelle riforme di struttura che hanno dato risultati deludenti
Ma il problema dei problemi resta quello di operare per l'immediato cultura una diversa cerca di politiche macroeconomiche
Di tali ancora oggi risulta unità solo geograficamente profondamente sono le differenze tra regione e regione
Non c'è dubbio che il primo impegno di partito come il nostro aperto sostanzialmente notte ma demagogicamente ai bisogni della comunità
Impegnato a lavorare per l'effettivo conseguimento di certezza sul piano etico sociale deve essere quello di via Pola di lavorare congrui dualismo al fine di spezzare decisamente il circolo vizioso dalla povertà e dalla ricchezza
Dobbiamo ebbero salva salvaguardare l'efficientismo che caratterizza alcune regioni tenendo d'occhio le arie cosiddette porte in quanto rappresentano e debbono continuare a rappresentare un elemento attivo e trainante del conto del Paese senza però frenare la spinta all'espansionismo essenza emarginare sempre più le aree deboli
Nessuna a mio giudizio è in grado di garantire per il futuro l'attuale l'indice di produttività delle arie forte
Che ha portato per esempio Milano a collocarsi tra le prime città del mondo se non si innesta un corretto momento di revisione delle politiche socio economica del Mezzogiorno
Sono proprio i consumi italiani o meno protette che assicurano la produttività delle aree forti e loro affievolimento determinerebbe l'inevitabile qui si dà le arie privilegiate stante la correlazione esistente tra redditi e consumi
I processi avviati negli anni sessanta in tutto il Mezzogiorno hanno mostrato una preoccupante inversione di tendenza sin dai primi anni settanta
L'escalation del dollaro il costo delle materie prime la struttura della scala mobile per esempio hanno crudamente su brutalmente supportato
Quella l'alito di speranza che sembrava volesse elevare dalle zone del Mezzogiorno colpa si dice e le instabilità finanziaria
Evento che rende insicuro un qualunque sistema democratico processo e dovrà essere compreso fino in fondo se si vuole dominare
è certamente difficile fare in tempo delle scelte di fondo in un'economia dove l'investimento in possesso dell'attività Finance finanziaria svilupperò sviluppano al proprio interno condizione carattere mano crisi finanziarie perché ogni volta
Pur avendo la stessa matrice presenterò una variabile via variabilità elevato
Ciò non esclude l'esigenza che tali scelte vadano operati e mantenute proprio al fine di evitare ulteriori sacrifici al diario meno forte con la conseguenza di immiserire anche quei modesti risultati faticosamente raggiunto
La turbolenza economica registrata in quest'ultimo periodo avvista cui essi al dibattito politico ma più ancora il dibattito all'interno del mondo accademico dagli economisti
Nel cui ambiente esiste pochissimo spazio per la convivenza dei due principi come quello della recessione dell'inflazione
Sicché la difficile congiuntura congiuntura nella quale disoccupazione impressione sono massicciamente presente
Disorienta in maniera decisa le varie correnti di pensiero che per la prima volta assistono alla caduta di quell'associazione positiva
Tra inflazione e disoccupazione principio che ha rappresentato per lungo tempo un preciso punto di riferimento nell'analisi e nella conseguente scelte di obiettivi di medio e lungo periodo
Pur nella comprensione delle difficoltà una decisa scelta in direzione del Meridione dovrà pure essere fatta
Non solo perché la scienza in sintonia con gli obiettivi di fondo del nostro partito ma perché aderendo ogni giorno di più una via obbligata per il conseguimento eterno spiccate tenuta del nostro Paese
E perché solo utilizzando le risorse disponibili a sud sarà possibile avvicinare al prodotto lordo potenziale il prodotto lordo effettivo
No il meridionale
Non possiamo continuare a sentirsi un popolo moralmente mentalmente meno sviluppati la cultura umanistica e scientifica che si è sviluppata e si afferma giorno per giorno non dimostra affatto la parità di una proporzione del genere
Il sottosviluppo matrice diverse che di certo l'India che hanno a vedere con il Meridione
Basta pensare a quando scriveva Paolo Cavaliere ha proposto di una regione meridionale rimargina di una politica assistenziale si appassiona di giorno in giorno emerge con chiarezza l'improduttività politica oltre che economica essenziale del metodo delle mance
Il Mezzogiorno alle stesse vocazione delle altre ragione del Paese casomai ha potenzialità da sviluppare
Il quadro che si configura in un'analessi delle risorse nel settore ricerca e sviluppo destinate al Mezzogiorno basterebbe senza commenti a fornire il quadro della marginalità alla quale le scelte operate nel nostro dopoguerra l'hanno relegato
Solo il diciotto per cento degli organi degli organi pubblici di ricerca sono situate nel Mezzogiorno
E solo il venticinque per cento del fondo di ricerca applicata dell'IMI pestata erogato per iniziativa del Mezzogiorno e quasi tutto a favore di grandi imprese di origine esterna
Più recentemente il governatore della Banca d'Italia ha puntualizzato meravigliosamente il problema del Mezzogiorno egli lo ritiene un aspetto prioritario inscindibile da un obiettivo di crescita globale
Nell'attuale momento se vogliamo tenere il passo con gli altri partner industrializzate dell'Europa e del resto del mondo non è possibile accontentasse ed attuale risulta i tempi di Catone economici danno indicazione tendenti a somma algebrica zero ne hanno sicuramente un fatto nazionale
è necessario intenti a impegnarsi perché possono possano essere eliminati nel medio periodo i valori negativi
Ma tant'è parte della nostra penisola giungono segni importanti a sostegno di una certa politica interessi o del Mezzogiorno
è un partito come il nostro proprio quando serve a definire attorno a certi valori a certe cose atti scelte coerenti
Nel momento in cui si ripropone all'attenzione dei cittadini dimenticando aggiustamenti un ruolo e un metro nel momento in cui s'accorge che proprio dal Mezzogiorno tra in percentuale la più forte limbo elettorale
Non può disattendere problemi di fondo che vanno padroneggia per non uscirne per non uscirne rovinate così come è avvenuto nel passato
Il divario di prodotto pro pro-capite rispetto al Centro Nord non è diminuito così come si esprime il rapporto Svimez
Sono ormai dieci anni un periodo pari a più di un terzo della durata complessiva dell'intervento straordinario
Che il divario in termini di prodotto pro capite non diminuisce
O addirittura aumentar il tasso di disoccupazione giovanile e nel Mezzogiorno del trentasei per cento e addirittura del cinquanta per cento per le donne mentre nel centro nord Centro-Nord rispettivamente del ventuno e del ventisette
Hostess e presidente a Repubblica nel suo messaggio alla nazione arrangiate discorso delle aree deboli con esplicito riferimento al problema della disoccupazione meridionale e perentori il massimo problema Italia
Ma la disoccupazione non è un problema che può trovare soluzione in maniera isolata e fuori da ogni un contesto delle politiche generali
L'occupazione il risultato finale è la sintesi della politica economica finalizzate che saremo in grado di proporre e scelta strategica e modo di aggredire aspetti sfavorevole dello sviluppo
E obiettivo di crescita reale che ci consentirà di abbassare il livello di disoccupazione di un punto percentuale ogni due virgola cinque punto di crescita del prodotto reale secondo la tesi di un illustre economista e l'investimento o meglio l'efficienza dell'investimento Beretta massimizzare l'occupazione che permetterà il raggiungimento di sicuro sicuro risultato
è in definitiva sistema i diversi insieme che lo costituiscono che vada dato un preciso orientamento opere pubbliche cioè è un intervento tradizionale al quale si deve ricorrere anche perché vanno eliminati alcuni aggravi di costo difficilmente sostenibili
In un mercato decisamente concorrenziale attraverso la rotazione di tutte quelle strutture idonea a garantire le medesime la possibilità di economie esterne su tutto il territorio nazionale
Noi ci limitiamo a chiedere per tutto il Mezzogiorno e per la Calabria in particolare Mezzogiorno nel Mezzogiorno non solo in senso geografico
Per anche in difesa della dignità di un popolo che ha dimostrato pazienza e fede nel sistema democratico
Chi ha contribuito notevolmente al conseguimento di una reazione all'efficienza in alcune aree del Paese
Dando prova di grande generosità e di sensibile abnegazione una scelta politica di fondo e si concretizzi in un impegno primario e fondamentale del partito
Un impegno però io con un nostro atto convinto affidiamo alla nuova direzione del partito e in particolar modo a un nuovo prestigioso di grande valore capace di altri sentimenti umane
Che può rappresentare certamente la massima garanzia per portare avanti un discorso che richiede notevole equilibrio ed infinita saggezza
Avviandomi a concludere questo mio intervento mi sembra necessario dove sottolineare la categorica esigenza che le varie componenti dal partito del partito dal centro alla periferia operano all'interno dei programmi e delle direttive che provengono dagli organi centrali ciò peraltro non ritenga voglio significare soffocamento della dialettica nell'imitazione del confronto sulle diverse posizioni anzi semmai il contrario
La presenza di vita vivacità e di partecipazione
La ricchezza di argomentativi argomentazioni sono aspetti che mi dicono per rafforzare un partito che viene indebolito invece quando i comprensibili contrasti al suo interno torcono punti di contrapposizione tale da non essere più complessi una condivise dall'esterno
L'obiettivo essenziale
Primario di un partito e quelle di fare anzitutto delle scelte giuste
E poi mostrare tutta la coerenza del massimo impegno e che quelle scelte vengono rispettate sembra questa la viene a maestra che è stata già avviata per ricostruire un'immagine in armonia i principi democratici che si vogliono rappresentare
Che appaia giustamente corretta seria responsabile e costantemente ispirati a quel nitore morale capace di conferire ad ognuno
è indispensabile credibilità personale che si rifletta organicamente nel sul partito a livello programmatico motivo
Mi sembra perciò incongruente controproducente assume un atteggiamento che si contrappongono nettamente alla scelta di fondo del partito
E che richiede istriano di concretizzarsi in squallidi episodi di aberranti anarchismo
Dove diventa inutile fare ricorso ai valori in quanto altri valori sono stati già tradite traditi in vista di e coristi cinquantesimo di appagamento
Gli avvenimenti che Spirano questa mia refertazione afferisco alle vicende ultime commentate ampiamente dalla cronaca che restano episodi sicuramente censurabile riguardante la Calabria e per nostro orgoglio non i calabresi
Essi sono
A mio sommesso al mi avviso dei conducenti riconducibili ad un'idea è stabilizzata del potere
Visto come fine e non come mezzo diretto a conseguire il bene comune la cui ricerca per alcuni aspetti e spesso motivata dall'esigenza di sopperire ad una bassa stima di se stesse e di dare corpo alla propria Maiolo Maria
Si tratta spesso di soggetti che hanno assoluto bisogno di credere nel potere come valore assoluto ritenendo che attraverso di esso sia possibile modificare i tratti caratteriali personale e lo stesso ambiente in cui opera
Non sono certamente queste le vie per arrivare al cuore e la mente del libero cittadino
Il quale sembra non partecipare ma avverte commenta e giudica in questa occasione pesantemente coloro che hanno dimostrata di rara poco importanza alla qualità e alla motivazione del voto ricevuto
Né può essere accolta l'ipotesi che il partito possa vivere nelle stesse delle diverse realtà una vita propria disgiunta dall'ente Rizzi prescelti dagli organi statutari
Perché così facendo si potrebbe verificare come in effetti è accaduto e qualcuno a otto autorevolissima
Riviste liberi richieda solleciti e sia dopo il per l'espulsione di un compagno rei di aver partecipato in difformità e deliberate
Di un bar del parte di di ha deliberato di partito a una Giunta comunale di sinistra
E poi i voti contro la espulsione di un compagno e disattendendo i deliberati dalla direzione entra a pieno titolo in una Giunta regionale di sinistra alla cui formazione egli stesso aveva dichiarato di non essere contrario ma contrarissimo
A livello regionale e ognuno di noi
Seppure rimane portatore delle proprie idee e tenuto in omaggio ai più elementari valori etici a mantenere un comportamento consono le linee del partito soprattutto perché accanto ai valori etici già ricordate
La linearità resta uno dei pochi per non dire l'unico lievito di crescita del del partito stesso
Il potere per il potere non accresce il prestigio e di conseguenza non porta voti al partito Panzironi danneggia notevolmente perfetto ad un esiziale accerchiamento che restringe gli spazi elettorali
Non si può sottovalutare l'intelligenza gli italiani
Che da anni ormai bocciano sistematicamente atteggiamenti attenta in sigarette esclusivamente a privilegiare posizione di potente a danno di scelte chiare limpide precise
Sono loro sono il rappresentante di uno delle poche Federazione escluse dal Congresso
E più volte saliti agli onori della cronaca
Per iniziativa di compagni responsabile abituati era sembra utilizzare la stampa per combattere ora questo ora quel compagno a seconda delle scelte di campo del momento
Le più rispecchiano il proprio tornaconto o portare in pasto alla stampa e all'opinione pubblica l'immagine di un partito rissoso
Privo di via squallide squalifica il congresso non si è tenuto per il grande senso di responsabilità del compagno onorevole Italia va inteso evitare nella già difficile situazione traumi ben più gravi
Ma noi possiamo
Ma noi ma noi non possiamo più consentirci il lusso di rimanere ancora senza organi
Perché si potrebbe rischiare un ulteriore abbassamento della tensione politica alla quale indubbiamente si teme la casa la crescita continua e progressiva del partito nell'ambito della provincia
La Calabria dopo tanti sussulti cerca un po'di serenità per meglio operare per non disperdere le proprie leggi a insistere logorante e lacerante contrapposizione spesso finalizzate alla conquista di posizioni di potere personale
Per cercare di penetrare in tutte le aree geografiche
Quindi tutti gli ambienti che sono apparecchi solo apparentemente sembra ermeticamente sbarrati ma che se opportunamente avvicinati potrebbero dare risultati apprezzabili ai fini dalla crescita politica del partito
Per raggiungere questo obiettivo sono necessarie
Compagni molto pratico grandi sacrifici e molta determinazione
Il partito con il solco nuovo avvisa aperto chiede di andare avanti in via etere sembra nuovi successi e per tagliare sempre più ambiziosi traguardi grazie
Ringrazio il compagno Paolo no è iscritto a parlare il senatore Maccanico si può accomodare
Senatore pagane vicepresidente del gruppo del Senato
Auguri un po'macabra sentire
Si prepari il compagno porti
Care compagne
Cari compagni
E cari delegati
Io farò fatica dopo dovrò contenermi
Per non in merger mi nel clima
Politicamente esaltante di queste nostre giornate congressuali che ci porterebbero ad affrontare i grandi problemi della politica
Mentre io invece vorrei affrontare molto più modestamente i temi del nostro lavoro quotidiano che non sono piccoli problemi sono grossi problemi
E sui quali peraltro ci troviamo impegnati tutti i giorni in un confronto che è confronto politico che è confronto che fa la politica
Permettetemi però alcune brevi considerazioni preliminari
Su un tema
Peraltro è già stato ampiamente affrontato nella sua relazione dal nostro segretario
Il tema problema Stato e vorrei affrontare queste considerazioni partendo da un'osservazione che mi è capitato di leggere poco tempo fa su un libro peraltro interessante molto diffuso il manifesto per la nuova sinistra europea laddove si diceva
E si definiva l'Italia da parte di Peter rozzo e come un Paese che combatte contro il proprio stato
E la prima considerazione che viene alla mente
E che in realtà l'Italia è un Paese democratico l'Italia è un Paese in cui la democrazia quantomeno dal punto di vista formale e sicuramente realizzata direi che abbiamo persino in talune occasioni un eccessivo garantismo
Costituzionale
Però ciò non di meno è vero che in Italia esiste tra Paese reale è stato una situazione di profonda divaricazione una situazione di sfiducia
Una situazione di voglia di cambiare al limite della conflittualità
E questa non è un'osservazione che viene fatta oggi per la prima volta all'osservazione che fanno tutti per guarire la quale per guarire questa malattia si sono date molte ricette e tra queste
Molte ricette riguardano operazioni come si suol dire di ingegneria costituzionale
Ecco noi non crediamo
Che la strada dell'ingegneria costituzionale possa essere la strada che risolve questo problema e lo diceva anche il nostro segretario stamattina
Crediamo invece che la ragione profonda della conflittualità tra Paese reale e scatto dipende dall'insufficiente livello di
L'insufficiente livello di attuazione che il nostro Stato democratico ha avuto in Italia compagni c'è poco Stato
Lo Stato esiste nella forma retorica lo Stato esiste nella forma emotiva quando l'Italia vinse il campionato di calcio
Ma esiste poco nella profonda coscienza per i cittadini
E a quarant'anni dalla fondazione della nostra Repubblica
Noi non abbiamo ancora saputo darci un modello che sia un modello compiuto di Stato e che riscuota la fiducia dei cittadini
Allo Stato liberale uscito dal Risorgimento a quello patriottarda o retorico vuoto che ci ha dato il fascismo noi non abbiamo ancora saputo far seguire lo Stato democratico il sociale che i padri costituenti avevano voluto e allora
Si sarebbe tentati di concludere che noi abbiamo realizzato le parti ma non abbiamo realizzato il tutto abbiamo realizzato le istituzioni ma non abbiamo realizzato lo Stato
E allora potremmo completare paradossalmente l'affermazione dalla quale sono partito dicendo che l'Italia è un Paese che combatte con uno Stato che non esiste è un paradosso compagni
Ma certamente dobbiamo pensare alle ragioni per le quali non si è verificata questa sintesi che la Costituzione colleghi ma tra la volontà popolare ed il dettato costituzionale
E io credo che l'analisi di questo fatto pensare ad un'analisi indubbiamente approfondire non in questa sede
Badate che vada ricercato nella profonda diversità che insistito esistita tra l'assemblea costituente che aveva elaborato la Costituzione ed i successivi parlamenti che sono stati chiamati ad attuarlo
Certo una diversità di tensione morale nati diversità di tensione politica anche tra la Costituzione tra la l'assemblea costituente che risentiva ancora degli ideali della Resistenza e anche di quelli maturati
Ai nostri padri nell'esilio
E poi i successivi adempimenti parlamentari che invece avevano fatto e dovevano fare i conti con la dura realtà
Ma la causa vera la causa profonda di questa non compiuta attuazione dello stato costituzionale
Sta nel conflitto tra le contrapposte ideologie dello Stato cattolico di integralista da un lato e dello stato marxista dall'altro lato
Un conflitto che si era potuto contenere rimediare al momento della costituzione della costituente ma che poi esplose in tutta la sua ampiezza durante i successivi momenti parlamentari
Ma questo perché è avvenuto e questo avvenne perché durante la costituente le forze intermedie che poterono giovarsi anche di
Eccezionale autorevoli parole farli fino a meno sei Stracca il silenzio
Ma io vorrei ricordare consentitemi una parente di vorrei ricordare al presidente che questa nostra tribù una è stata concepita dall'architetto che ha elaborato i nostri spazi come atto una tribuna aperta su una piazza e allora non bisogna meravigliarsi se tante volte i compagni parlano anche siccome deposero sulla piazza
Grazie ai compagni
è chiaro che durante ci fu questa opera di mediazione di sintesi delle forze laiche intermedie durante il momento costituente che fece sì che la nostra Costituzione sì da quell'Assemblea come portando con sé a un modello di Stato laico democratico e sociale che è un modello di raro equilibrio e di grandi connotazioni etiche ora questo clima in queste condizioni non si verificarono dopo come dicevo
Perché scoppio si radicalizza dopo questo conflitto tra due concezioni diverse di Stato quelle integralista cattolica e quella marxista e allora questo ha impedito lo svolgimento naturale dello stato questo ha fatto sì che anziché lo stato sociale voci avesse avuto lo Stato
Lo Stato assistenziale abbiamo avuto lo stato che ha favorito i grandi interessi industriali di grande interesse delle corporazioni sindacali ma non quello dei veri produttori e dei lavoratori uno stato e questo è grave che non ha mai saputo attuare la riforma fiscale
Lo Stato infine che ha soffocato
Nel burocratismo e nel vincoli lirismo lo sviluppo della libera iniziativa e questo compagni ha significato non avere attuato lo Stato costituzionale
Ora
Di fronte a queste situazioni sono molti sono troppi direi quelli che dicono bisogna cambiare
Ma però non riusciamo a cambiarlo e qui si innesta quello che io definisco un meccanismo perverso
Perché qualcuno dice
Visto che noi non siamo in grado di attuare lo Stato secondo la Costituzione e allora cosa dobbiamo fare cambiamo la Costituzione dicono
In altri termini sì ripercussioni propone di ripercorrere ancora una volta una strada che già troppo troppe volte noi abbiamo percorso sbagliando in Italia la strada delle riforme l'italiani
Ma voi ricordate ad esempio la legge Basaglia
Gli ospedali psichiatrici in Italia non funzionavano non funzionavano assolutamente erano dei laghi era è vero talvolta però si potevano far funzionare
Ma perché siccome non siamo riusciti a farle funzionare ed era l'abbiamo inventato questa legge che li aboliva cioè si demonizzata assiso citava il problema
E non lo si vuole affrontare
E questo problema non è questo metodo noi l'abbiamo ripetuto più volte non l'abbiamo ripetuto
Allorquando abbiamo parlato di sanità la riforma della scuola la riforma dell'università ve la ricordate tutti dobbiamo essere tutti dottori tutti laureati togliamo il valore meritocratico della scuola in queste sono le cose che abbiamo fatto e noi non vogliamo più fare
Ma invece viene da taluno riproposto anche per lo Stato e addirittura dice se noi non riusciamo a cambiarlo con le regole che abbiamo cambiamo le regole no compagni noi non crediamo che si possa procedere su questa strada
E allora è necessario fermarsi
E allora è necessario attuare lo Stato costituzionale e fare funzionare le istituzioni nello spirito della Costituzione
E noi
A questo punto non vogliamo più limitarci alla denuncia
Lo ha detto Nicolazzi questa mattina interpretando tutti noi è il momento che dove si parta che si facciano delle proposte concrete e le abbiamo fatta e le stiamo facendo
Noi vogliamo proporre un rimedio a questo stato di cose
E volevo proporre un rimedio che sia un rimedio di indirizzo globale
Perché solo così noi possiamo trovare all'interno di questo indirizzo Grupa globale la possibilità di soluzione e di assestamento di tutti i problemi
Il rimedio globale è stato proposto questa mattina
Il rimedio globale sta nel superamento della concezione bipolare Istica della vita politica italiana
Un bipolarismo che ha bloccato la risoluzione di tutti i problemi
E che ha privilegiato la gestione dell'esistente allo sviluppo dello Stato democratico e sociale
Alternativa democratica di sinistra quindi significa anche porre il problema è stato intermedi superamento di questo tipo di cultura che può valere al più ad amministrare l'esistente ad inseguire il cambiamento ma non certo a governarlo e ad indirizzarli indirizzarlo
Questo lo abbiamo detto lo ribadiamo quanto lo può fare solo una cultura riformista una cultura al terzo aperta al nuovo senza dogmatismi e senza integralismi
In grado di gestire i problemi
Della nuova società in grado di non attribuire quella società che giustamente è stata definita la Società dei due terzi con un terzo emarginato e due terzi dominanti
E i problemi che ci stanno di fronte ai compagni sono problemi gravi sono problemi di dimensioni tali quali l'umanità non ha mai dovuto affrontare
Io vorrei
Affrontarne uno
I rapporti con l'ambiente ad esempio
Il problema più importante il problema più drammatico che noi abbiamo di fronte
E questo problema non può essere affrontato con i soliti metodi del rinvio e del compromesso
E neanche possiamo approntare la difesa dell'ambiente in termini di vincoli Isma'in termini di lotta e di difesa passiva
Così come stiamo facendo in Italia
Per affrontare i problemi dell'ambiente occorre una modernizzazione in senso ecologico della società industriale
E ci vuole quindi il coinvolgimento e l'incentivazione dell'industria e l'utilizzazione dell'ambiente in forme ecologicamente compatibili
I provvedimenti ecologici devono essere presi prima e non dopo
Sono inutili
Le solite il no le solite lotte contro i sintomi senza affrontare il problema alla radice
E qui ritorna il problema è stato le cui debolezze
Hanno portato al fallimento quasi totale della protezione dell'ambiente
Ma però non ci si deve illudere
Che possa essere lo Stato a risolvere il problema ambienti lo Stato però e questa è una condizione essenziale
Deve essere abbastanza forte da indirizzare chiaramente le industrie e tutte le componenti della società
E l'utilizzazione ecologicamente intelligente dell'ambiente e abbastanza intelligente Luís stesso lo Stato
Da tenere conto dell'orizzonte temporale della remuneratività degli investimenti a queste condizioni si potrà ottenere la modernizzazione in senso ecologico della società industriale
E allora unicamente alla salvaguardia dell'ambiente noi potremmo anche ottenere posti di lavoro
E possibilità di sviluppo
La strada che noi indichiamo
E che riteniamo l'unica produttivamente percorribile
E tutta l'opposto però di quella che governo e Parlamento stanno percorrendo
Governo e Parlamento
Con le leggi Galasso e l'istituzione del ministero dell'ambiente nelle forme compromissorie quando non demagogiche in cui è stato voluto hanno imboccato la strada del vincoli svolto ritardo
E della demonizzazione anziché del coinvolgimento delle attività produttive
Parlavo del compromesso ma io non so se qualcuno di voi apposto mente al fatto
Che noi abbiamo creato un ministero dell'Ambiente ma abbiamo mantenuto in essere il ministero per i Beni ambientali ed un amico straniero mi faceva osservare anzi mi chiedeva
E ma
Che differenza c'è tra ambiente e Beni ambientali ebbene noi li abbiamo mantenuti in essere perché perché il ministero dell'ambiente che veniva ad essere istituzionalizzato era appannaggio di un certo partito mentre il ministero dei Beni culturali
Era appannaggio di altro partito compromesso politico quindi
Ma pensate anche che dal Consiglio nazionale dell'ambiente che è il massimo organo di riferimento di questo ministero
Noi abbiamo escluso
Le forze produttive le forze del lavoro
Io fece una battaglia in Senato su questo punto ma mi risposero tutti concordi tra i comunisti la democrazia cristiana dicendo che quelle forze erano istituzionalmente portatrici di interessi contrari all'ambiente ecco la strada dove noi stiamo veramente
Sbagliando e questo perché perché si è voluto privilegiare il compromesso
Con delle forze di opinione pubblica che hanno il debbono avere il nostro massimo rispetto ma che non possono essere le forze che possono pretendere di monopolizzare il problema dell'ambiente
E non si può qui nasce la nostra preoccupazione non si può Company pretendere di governare un problema quale quello dell'ambiente senza il coinvolgimento di tutte le forze ma la Francia di Chirac dice ci insegnerà pure qualche cosa
è chiaro che non si può oggi governare senza il consenso e il coinvolgimento di tutti eppure non lo stiamo facendo
Io credo quindi che governo mi dispiace rilevarlo perché è un partito verso il quale noi nutriamo grande stima quel partito liberale in particolare in questa battaglia sull'ambiente si stanno assumendo delle grandi responsabilità
E si stanno STU assumendo delle responsabilità impostando questo tipo di regime vincolistico che non può portare non può non portare ad una reazione noi abbiamo già avuto degli esempi in Italia parlo della legge urbanistica del vincoli mo'urbanistico ed edilizio
Chi ha scatenato
L'abusivismo edilizio
Che ha distrutto il nostro territorio in gran parte dell'Italia
Ecco il mio timore e che dopo l'abusivismo edilizio
Proseguendo su questa strada non si debba lamentare anche una Bindi abusivismo ambientale e sarebbe veramente un dramma un dramma che il nostro partito deve combattere e non deve assolutamente permettere che avvenga
E c'è un altro problema compagni un problema sul quale nostro partito si è impegnato a fondo un problema chi ci sta davanti
E dal quale dipende in buona e larga misura
L'avvenire dell'umanità
Mi riferisco al problema dell'energia nucleare
Il ventuno di questo mese si aprirà a Venezia la Conferenza nazionale sull'energia
Che dovrebbe fornire gli elementi per una decisione che taluni dicono essere una decisione definitiva
La sua preparazione si è svolta lungo le linee che temevamo
Vi è stata la radicalizzazione della contrapposizione tra essi e no
Vi è stato pochissimo approfondimento dei problemi tecnici e scientifici e delle conseguenze economiche delle decisioni della ricaduta dell'impatto sul mondo socio economico di queste decisioni
Vi è stato il privilegio della opportunità politica l'opportunità pur politica contingente
Addirittura quella di mesi
Di questa opportunità politica è stata privilegiata ad una cocente riflessione
Ecco lo chiamiamo
Che si siano verificati i nostri timori temiamo che quella che noi per primi abbiamo richiesto la pausa di riflessione
Si sia effettivamente trasformata in una pausa di elusione del problema
E nel frattempo abile successo
Non è successo proprio nulla compagni
I programmi nucleari non si sono interrotti
Treno e Montalto di Castro vanno avanti
Lattina non è stata disattivata così come tutti i partiti avevano chiesto fosse fatto
La grande industria
Impegnata nel settore con business che valgono oltre dieci mila miliardi già adesso
Da segnali di grande tranquillità
Lasciamo che passi il momento emotivo e poi tutti i programmi riprenderanno come prima
Il quadro politico
Il quadro politico
Creare il che erano filo nucleari
E ha cambiato opinione il parere a seguito dell'opportunità di diventare antinuclearista pur di mettere in crisi il pentapartito allineandosi con le posizioni del PSI
E abbiamo per contro la Democrazia Cristiana
La cui anima e decisamente filo nucleare
Che strizza l'occhio persino alle possibilità di referendum pur di mantenere una solidarietà di pentapartito
Ma la questione va appena al di là del pentapartito non è questo l'orizzonte temporale sociale entro il quale noi dobbiamo mettere la questione nucleare
Noi abbiamo subito una posizione chiara e responsabili sin da maggio
E ci sembra l'unica perseguibile al momento
Noi abbiamo avuto grande conforto leggendo la settimana scorsa l'intervista di Sakharov
Perché Sakharov
Esprime delle posizioni
Che sono assai simili a quelle che abbiamo Espresso nuovi
E non l'abbiamo assunta nella immediatezza di Chernobyl
E l'abbiamo documentata ed ufficializzata attraverso un approfondito studio e crediamo che la nostra proposta non potrà non essere un serio il più serio punto di riferimento nel prossimo dibattito
Noi scartiamo ogni utopistica posizione di regresso energetico
E riteniamo che il progresso della società
Richiederà pur nel contesto di una logica di riduzione dei consumi energetici quindi di risparmio energetico ma ciò nonostante richiederà sempre quantitativi crescenti di energia
E d'altro canto dobbiamo fare il conto con l'esaurimento delle forze fonti fossili cioè delle fonti che ci danno l'energia oggi Carbone petrolio il metano
E allora dobbiamo cercare altre fonti di energia
E l'unica l'unica che oggi a disposizione e quella non crea nucleare per fissione
Però questa
Questo tipo
Di energia
Al momento viene prodotta
In modo da da da non dare adeguate garanzie di affidabilità
Ed un po'pertanto che essere considerata come Energia di transizione
A questo però non deve compagni significare l'abbandono della via nucleare
Significa solo che è necessaria una moratoria nei programmi nucleari che consenta di raggiungere livelli di controllo e di qualità affidabilità di componenti che possano dare adeguate garanzie
L'energia nucleare non può essere semplicemente ed aprioristicamente scartata
Anche perché
I traguardi e le auspicate certezze e sicurezze dell'era della fusione non appaiono purtroppo non appaiono purtroppo così prossimo possibili da consentire l'abbandono a tempi brevi dell'affissione
Ai fini della produzione elettrica
E allora si pone il problema
Sì lo sviluppo della società non può arrestarsi
E quindi saranno necessario i quantitativi sempre crescente di energia
Come possiamo formare fornire questa Energia per la società
E non è sufficiente dire come fa il Partito Socialista Italiano mutuando per l'Italia una proposta
Come quella della estivi tedesca che aveva altre matrici altro contesto socio economico e anche politico su cui era fondata dopo al PST il PSI ridire benissimo no al nucleare
No
Perché no al nucleare non significa moratoria nucleare significa moratoria socio economica e questo noi non lo vogliamo perché non lo vuole la nazione ed è contro la storia
E allora ci si chiede ma è possibile è compatibile una moratoria nucleare senza che questo si trasformi in una moratoria di tipo socio economico come facciamo a trovare le quantità di energia che ci saranno necessarie per superare questo periodo di moratoria noi crediamo di dare di anticipare una risposta razionale una risposta documentata a questo che è poi il quesito di fondo della conferenza di Venezia
E diciamo
Che l'Italia ancora sensibili spazi di manovra
Per una razionalizzazione energetica che le consenta di far fronte al deficit conseguente alla moratoria nucleare e quindi dia un margine di tempo sufficiente per decidere
Anche nel contesto degli orientamenti internazionali
E delle e della Comunità europea in particolare ai quali non possiamo assolutamente prescindere
E per ottenere questo noi indichiamo delle precise linee di politica energetica
E con l'attuazione di queste linee noi dimostriamo che è possibile coprire il fabbisogno energetico previsto sino al mille novecentonovantacinque senza far ricorso al nucleare
E realizzando anche
Lo sottolineo perché è molto importante anche grandi risparmi
In termini di energia primaria
Quindi noi crediamo di avere con questa proposta ha dato un nostro contributo a risolvere un problema contingente che è molto importante perché noi non possiamo
E questo è certo
Prescindere
Nella soluzione di questo problema dal contesto internazionale questo è certo
Dire che l'Italia può decidere questo problema da solo e solo fare una finzione
La Conferenza di Venezia ed il successivo dibattito parlamentare
Non potranno che essere preliminari ad una incisiva e determinata azione internazionale che il PSD vende richiedere in si faccia
Nel in quel testo governativo
Non vi è differenza tra la sicurezza atomica civile e la sicurezza atomica militare e non vediamo perché ai due problemi non debbano essere trattati con la stessa attenzione e con la stessa rilevanza
E da ultimo vorrei affrontare un altro
Quadro un altro pacchetto diciamo così di problemi
Di enorme rilevanza
Ed intendo
Riferirmi ai problemi del nuovo modo di vivere
Di qui dopo qualche dato ma non non faccio statistiche
Ma vi dico che le famiglie mono nucleari cioè le famiglie che sono costituite da un unico componente aumentano vertiginosamente
Vi dico che negli Stati Uniti
Più del venticinque per cento dei bambini
Vive in tipi di famiglie diverse da quelle tradizionali cioè abbiamo una grande quantità di variazioni familiare ma più del venticinque per cento dei bambini non vive più nella famiglia tradizionale
Ma io
Dico di fronte a questo solo fatto
Chi ha delle conseguenze enormi ma anche limitandoci al nostro campo
è evidente che già questo fatto ci dice che la casa
La casa non può più essere concepita
Come la si concepisce tradizionalmente
E guardiamo l'assetto del territorio B una volta l'assetto del territorio era chiaramente suddiviso in spazio urbano e Spazio rurale
A cui corrispondeva anche una diversa cultura un diverso modo di vivere
Ma oggi
Il tessuto urbano sì ecco un penetratore nel tessuto rurale sì che non c'è più nessuna distinzione
La tipologia urbana il modo di vivere urbano i servizi pubblici la televisione il telefono tutto quello che ne sappiamo esserci è uguale in città ed è uguale in campagna
E allora anche questo è un motivo di riflessione
E questo fenomeno comporta comporta delle importantissime conseguenze
Tra queste la mobilità i trasporti
Ma io penso che domani certi problemi che noi viviamo il problema di muoversi per esempio forse avranno un'importanza minore perché vi sarà un nuovo modo di lavorare
Magari più elastico e più personalizzato
Vi sarà una riduzione dell'occupazione industriale a favore di quella terziaria non vi sarà più quel pendolarismo esasperato di oggi vi sarà la possibilità di un lavoro a casa propria
Ci sarà la rivoluzione telematica io non mi auguro che si possa arrivare al villaggio cablato ma però certe trasformazione ci saranno ora è proprio questo il tipo di evoluzione che noi dobbiamo prefigurare se dobbiamo governare il cambiamento e non solo inseguirlo come abbiamo fatto in questi anni con enormi spesi ed altrettanto scarsi risultati
Questi sono i problemi ma con che spirito si affrontano invece questi problemi in Italia ma io credo che sia emblematica per tutti noi che ci tocca da vicino sul piano politico
Ancor prima che sul piano razionale
Le vicende del pacchetto casa
Pacchetto casa di Nicolazzi sapete tutti la riforma dell'equo canone le espropriazioni la riforma dell'istituto e case popolari il riscatto delle case popolari un problema importantissimo i programmi organizzi ebbene questo pacchetto di riforme è ormai tre anni che giace in Parlamento senza che neppure ci si è iniziata la discussione o la si è iniziata solo per
Abbandonarla
E questo è intollerabile e compagni questo è indecente e sottolineo la parola indecente
Perché
Questo blocco non avviene per volontà della minoranza non avviene per volontà del partito comunista o del movimento sociale
Questa volontà di non fare questa volontà di non cambiare la volontà del pentapartito nel quale sono compresi anche i nostri compagni socialisti
E per noi è intollerabile
Perché non vi sono delle proposte alternative perché i motivi che hanno spinto a non approvare il pacchetto casa sono motivi meschini sono motivi di sotto politica sono motivi di opportunismo le lezioni una volta la necessità di contenere l'inflazione un'altra contenere l'inflazione però a carico e sulle spalle dei proprietari
E poi c'è un'altra ragione
Che io voglio portare qui perché ha una ragione che è stata detta in sede ufficiale
Vi è stato anche il timore che un ministro ed un partito qual è il nostro potessero metterà regge
Me l'emergenza casa che in quarant'anni nessuno ha saputo fare anche questo c'è stato compagni nel nell'indecente il comportamento delle forze di maggioranza
Ed è un'emergenza che a tutti fa comodo cavalcare
Perché da questa emergenza si traggono vantaggi elettorali e vantaggi nella dei Monti demagogia
E allora meglio lasciare le cose come stanno meglio lasciare che le l'equo canone di fatto sia deluso non esista più come legge facendo danno proprio a quelle categorie che tutti dicono di voler proteggere
Ma non è solo per queste motivazioni di meschina politica quotidiana che noi dobbiamo
E diciamo e sosteniamo che inammissibile l'attuale comportamento della maggioranza su questo problema
Lo per motivi ben più gravi lo è per motivi di strategia
I provvedimenti del pacchetto casa di Nicolazzi intendevano estere nel quadro della strategia della casa
In The devono essere la chiusura della fasi dell'emergenza e della normalizzazione
Cioè di riduzione del problema casa a livelli fisiologici fisiologici affinché si potesse affrontare la seconda fase
E la seconda fase è quella che più ci riguarda è la fase del governo del cambiamento anche in questo settore e la seconda fase non doveva essere portata avanti all'insegna non più fare di più case bensì rendere più vivibile l'esistente
E questo noi eravamo e siamo pronti a fare
E abbiamo ben chiari gli indirizzi programmatici da seguire per gestire questa seconda fase occorre un nuovo regime dei suoli che superi la contrapposizione tra jus aedificandi e proprietà
Occorre un nuovo piano decennale per la casa
Un piano decennale che tenga conto che in Italia si è raggiunto un livello di diffusione della proprietà pari al sessantacinque per cento ed è il più grande livello che si era giunto in Europa
Occorre un provvedimento organico di riforma fiscale sulla casa perché la politica della casa che è una politica che deve camminare su due gambe
L'una quella tradizionale l'altra quella fiscale
Sì ha avuto una gamba un po'anchilosata l'altra non l'ha avuta per niente la politica fiscale della casa e questo dobbiamo dirlo ai nostri amici repubblicani non è mai stata fatta con il governo Craxi
E poi ricadono su di noi le conseguenze
Dobbiamo portare avanti un programma di riutilizzo
E ristrutturazione del patrimonio della casa ed infine a coronamento di tutto occorre una nuova legge urbanistica che vada nel segno del superamento del vincolo Isma'attuale
Che vada nel segno della delegificazione che dia infine un nuovo quadro di riporre il riferimento anche alla normativa vigente regionale
A dieci anni dalla legge Bucalossi
Noi dobbiamo fare un inventario di quello che è successo in Italia trarne le conseguenze ed arrivare a formare una nuova legge urbanistica questo è necessario questo siamo pronti a fare
Ma vogliamo che ci siano le condizioni perché questo sia fatto
Non l'abbiamo potuto fare dicevo
Perché e la cultura della maggioranza è quella che è stata definita questa mattina dal nostro segretario alla cultura del non governo
Ma io credo che simili è stato di cose non possa più a lungo essere sopportato dal nostro partito si vuole effettivamente svolgeva il ruolo che con questo congresso intende darsi la prossima staffetta dovrà pertanto essere un momento importante e cruciale per la verifica di volontà e dei programmi di governo
Sul punto importante della casa compagni che poi significa modo di vivere in modo di essere e ti coinvolge aspetti essenziali del cambiamento della società
Noi non possiamo continuare a fare il servizio a chi di volontà altrui e prendere sulle nostre spalle colpe e responsabilità che non sono nostre se non avremo assolute certezze assolute garanzie che gli indirizzi e le volontà non saranno quelli dallo indicati noi non potremo in alcun modo contino pare ad avere la responsabilità del settore casa e con ciò stesso continuare una collaborazione di governo che ci penalizza e ci svilisce
Proprio su un punto determinate del nostro programma e del nostro nuovo modo di essere partito
Gli argomenti chi ha voluto esaminare compagni
Dicono tutti che ci vuole un nuovo modo di gestirli
Ed il Paese si attende questo nuovo modo che non sia un modo di compromessi che non sia un modo di rinvii
Ecco compagni che cosa significa e che cosa vogliamo con la proposta di Alternativa democratica di sinistra
Ma l'essere stati noi
Attraverso il nostro segretario Nicolazzi ad avere lanciato questa proposta
Anche dei significati profondi ed importanti per la vita stessa del nostro partito
Anzitutto
L'essere portatori di una proposta politica globale
Significa che il partito
è vietato rientrato a pieno titolo e diritto nella grande politica
Ovvero nel dibattito sui grandi temi della democrazia italiana e delle sue linee di sviluppo e questo è il presupposto e la legittimazione stessa dell'essere partito
L'esserne privi essere privi di un progetto globale significa non avere il punto di riferimento nell'azione significa trasformare i mezzi nel fine significa esercitare il potere per il potere
Appannare stila chiare svilire l'immagine del partito dimenticando le origini e le ragioni stesse dell'operare
L'affrontare i singoli problemi in ordine sparso senza negare le proposte con il filo rosso che renda riconoscibile la direzione in cui si opera significa non dare e non ricevere credibilità e fiducia
E al più ci può consentire di avere una serie di vuoti settoriali ma mai ci consentirà di avere una base certa limitata che sia di consenso globale
La ricerca del voto
Diviene allora
Motivo spasmodica o di sopravvivenza per un organismo che è fine a se stesso
E non è più il supporto per i ruoli raggiungimento di finalità politiche
Si avvita così la spirale perversa del clientelismo clienti allarmismo e le spinte contraddittorie che ne derivano possano accecare completamente il partito sino a rendere oscuro Allo stesso il suo cammino e troppo lungo compagni noi siamo stati in simile condizioni privi di una chiara visione per i nostri ed io ed i nostri obiettivi
E questa realtà appariva all'esterno
E appariva in tutta la sua evidenza
E non possiamo accusare la stampa di indifferenza di incomprensione o di malignità nei nostri confronti
Ma la stampa non è che uno specchio uno specchio talora deformante non voglio dire di no della realtà e noi non possiamo certo sostenere che l'immagine che abbiamo dato di noi stessi in talune occasioni sia stato un'immagine del tutto positiva ed esaltante
E non dobbiamo quindi meravigliarci
Se i primi segni della nostra nuova vita del nostro risveglio non sempre sono stati valutati dagli osservatori con l'attenzione e l'approfondimento che invece meritano
Ma in questi giorni credo che invece attenzione ne abbiamo avuto molta e dobbiamo ringraziare la stampa
Vi è però questo dubbio viene ancora e permarrà lungo il dubbio che in taluni casi e persino sconfinato nel pregiudizio e questo non è legittimo
Tocca comunque a noi compagni il compito di rimuovere anche il pregiudizio
E dimostrare durante il congresso ma ancora di più dopo che abbiamo la capacità la forza e la coerenza di tradurre in azione politica quotidiana le linee che ci daremo
Dobbiamo dimostrare di essere un partito che ha ritrovato la sua ragione di essere e la forza la volontà e il coraggio di esserlo a pieno titolo
Compagni io ho concluso il mio intervento che è stato centrato su alcuni problemi di maggiore urgenza e non di poco conto
E ringrazio quei pochi compagni che dalle prime file mi hanno voluto e hanno voluto ascoltare ma volevo chiudere
Dicendo
Che sui problemi bisogna ora lavorare con determinazione bisogna far conoscere alla gente il nostro impegno alle nostre posizioni
E bisogna farlo in uno sforzo che sia comune al centro come alla periferia bisogna che ci sia simbiosi tra lo sforzo che si fa al centro e quello che si fa alle periferia è vero che siamo sull'ultima spiaggia
è vero che non possiamo più permetterci di commettere errore ma è anche vero che finalmente
Noi abbiamo recuperato un nostro ruolo ed una nostra collocazione politica all'altezza delle nostre migliori tradizioni ed abbiamo una base certa su cui ho forare
Ci sapremo essere all'altezza del compito che ci siamo dati
Se sapremo dare di noi un'immagine di serietà di credibilità se sapremo avere la forza delle nostre idee e fare veramente politica a viso aperto senza finzioni e senza mistificazioni allora compagni risultati non potranno mancare e da noi potrà partire per il Paese quella alternativa socialista che sola
E ce ne siamo convinti questa mattina che sola può consentire lo sviluppo sociale nella libertà e nella giustizia che sono da sempre il fine ultimo del nostro operare grazie
Ringrazio il collega Paganini Harrell intervento denso di contenuti come avete sentito
Do la parola a compagno corti cioè con varie corti
Non è ancora pronto allora la parola compagni Agostini esito del mare come avevo già detto il compagno proveniente
Compagna Agostini è segretario confederale della UIL cosa
Care compagne e cari compagni
Il saluto che ho l'onore di portarmi da parte della UIL
Non è quello di un osservatore esterno o di un interlocutore qualunque
La storia della umile quella del PD hanno dei punti di partenza quasi comuni
Nel marzo del cinquanta
La nascita della UIL rappresentato l'affermazione
Sul piano sindacale di quella logica politica del quarantasette ha rianimato a Palazzo Barberini
La storica iniziativa del compagno azzardato
Anche allora ci fu chi parlò di decisioni maturate dall'esterno ispirate all'oggi che divisione o peggio di contrapposizione della classe lavoratrice
Se avessimo dovuto a dare retta costoro se avessimo dovuto continuare a stupire il ricatto di chi in nome dell'unità voleva dettare le regole del gioco
Convinto di avere sempre e comunque la ragione la verità dalla sua parte
Se non ci fosse stata anche allora la scelta di un gruppo di uomini coraggiosi la storia sindacale italiana e non solo sindacale
Ma anche quella economica forse anche quella politica sarebbero state assai diverso
Senza il pluralismo sindacale saremmo stati altri vent'anni nella F S M assieme ai sindacati sovietici o polacchi
E certamente non parlo di Solidarność e parlo dei sindacati polacchi del tipo di quelli che piacciono
Al generale Jaruzelski
Senza pluralismo sindacale la classe lavoratrice italiana e forse l'intero Paese con essa sarebbero rimasti ancora chissà per quanti anni all'esterno del mondo occidentale e delle sue logiche Tagliati fuori dalla grande evoluzione culturale sociale tecnologica questo mondo attraversato
Probabilmente saremmo rimasti per molto tempo ai margini dello stesso mercato comune europeo
Certo la scelta sindacale di dare vita alla UIL non può essere proposta con una meccanica trasposizione della scelta politica di Palazzo Barberini
Ma come socialdemocratica come rappresentante della UIL
Credo mi sia consentita affermare che apre alla presa di coscienza operata nel quadro politico dal Pisti poté nascere l'idea di aggregare tutte le forze del lavoro che credevano nel riformismo
Fu su questo terreno
Che si crearono le possibilità di intesa via via sempre più larga tra tutte le forze convinte della necessità di uno sviluppo graduale della società in senso laico socialista e riformista
Certamente la storia con il sindacato non può essere quella di un partito gli itinerari della UIL quelli del Pd si sono sviluppati lungo altri tracciati molte volte trovandosi a divergere spesso anche a contrapporsi
Però io non credo di forzare la verità
Sì dico che la UIL tutta la UIL alla resa dei conti si è sempre trovata il sintonia pur nel confronto e nello scontro delle diverse componenti interne
Con quelli che sono gli ideali fondamentali del socialismo democratico
Il moderno socialismo cioè inteso in senso europeo laburista occidentale alla più grande matrice tutti quanti ci speriamo
Ci basti ricordare il rifiuto costante da parte della UIL delle strumentalizzazioni delle lotte dei lavoratori in funzione di certe politiche di schieramento o di sfondamento
Il rifiuto anche di un ruolo anti statuale del sindacato che andava tanto di moda
E che voleva le degli lavoratori come protagonisti di uno scontro frontale e quasi permanente comunque preconcetto con lo Stato e i suoi apparati governo
E questo come pendant di un nostro analogo impegno per ricercare un ruolo non solo meramente conflittuale ma partecipativo e propositivo anche all'interno dell'impresa
E posso qua ricordare le battaglie per la ricerca di conquiste sindacali non meramente ancorate al dado salariale ma che tendessero a spostare l'accento sul piano macroeconomico sul piano delle grandi riforme di struttura
è su questa linea
Che la UIL è cresciuta acquistato crediti autorità all'interno del mondo del lavoro
Ed è ancora attingendo le ragioni della nostra scelta laica e socialista
Che abbiamo costruito a poco a poco l'immagine di un sindacato moderno che capisci meccanismi della moderna economia industriale essa confrontarsi con essa condizionando lì senza cercare di distruggere
Un si indica il sindacato che sta stare fino in fondo dalla parte dei lavoratori
Ma senza difendere i privilegi e le rendite parassitarie di cui essi si trovino per avventura Coty
Un sindacato che fa la politica delle categorie ma senza accettare che queste si trasformino incorporazioni vi interessa
Perché quando c'è qualcuno che sulle banchine dei porti
Come richiamava il compagno Tomassini o dentro gli uffici degli enti pubblici pretende di guadagnare senza aver lavorato
Significa che se ci sono altri che devono pagare il loro salario e lavorare anche per loro anche per queste
E questi altri state tranquilli compagni non appartengono ai ceti benestanti
Fanno parte anch'essi dalla classe di lavoratori solo pensionati cittadini qualunque che hanno bisogno di servizi o pagano onestamente le tasse
E quindi finanziano in modo diretto le voragini provocati dalle improduttività dell'apparato pubblico o delle aziende di Stato
E se ci sono disfunzioni dei pubblici servizi o degli ospedali da cui derivano disagi intollerabili specie per i cittadini più deboli
Per quelli che non hanno la possibilità di andare a curarsi da servizio altrove noi questi disservizi vi denunciamo
Anche a costo di creare malcontenti all'interno di questa o di quella categoria sindacale
Proprio perché crediamo di interpretare modernamente
Il ruolo del sindacato
Che significhi svolge un ruolo attivo e non passivo essere un elemento di trasformazione di innovazione e in un certo senso di provocazione anche all'interno del mondo del lavoro stesso
E dunque si esponiamo e rimaniamo disponibili per questo a pagare dei prezzi a perdere anche dei consensi
Presso alcuni strati più arretrati dei lavoratori certamente ma sapendo che così soddisfiamo interessi più generali costruiamo uno buona e una nuova politica non siamo migliorati
Poniamo le basi per un futuro migliore per tutti
E per quanto riguarda la nostra organizzazione
Sappiamo che se vogliamo qualcosa da una parte prima o poi finiremo per quale andiamo dall'altra nella misura in cui siamo stati capaci di procurarsi dei consensi diffusi e convinti all'interno della società
Ed è sulla base del prestito acquistate in questi anni che siamo potuti diventare a poco a poco un interlocutore un punto di riferimento anche nei confronti del quadro politico
Come quando abbiamo denunciato per primi i guasti di una politica sciagurata di unità nazionale
O quando abbiamo impostato con l'attuale governo
Rischiando una seconda dolorosa ma evidentemente necessaria frattura dell'unità di classe
Un dialogo che ci ha consentito il quattordici febbraio di realizzare insieme una politica dei redditi dei cui risultati tutti quanti oggi ci troviamo a beneficiare
Ed è sulla base di questa nostra storia
Una storia in cui abbiamo sempre cercato di salvaguardare la nostra autonomia e la nostra identità che noi guardiamo oggi al quadro politico così come si viene lentamente configurando
La UIL è la nostra componente socialdemocratica in particolare guardano dunque con interesse e con rispetto al congresso del Partito socialdemocratico italiano
Che all'interno di questo mosaico del tessuto politica del quadro politico
Rappresenta oggi come ieri un tassello assai significativo e di gran lunga superiore in termini politici alla sua consistenza il termine elettorali di voti
Intendiamo quindi confrontarci con spirito laico senza preconcetti con le prospettive di evoluzione del quadro sociale politico che si stanno in questa fase anche ai margini di questo congresso delineando una cosa è certa ormai sono in tanti a riconoscerlo le ragioni che hanno portato a cavallo degli anni Cinquanta alla divisione dell'area socialista non sono più attuali
I principi del socialismo democratico oggi sono patrimonio di un arco di forze che va sicuramente al di là del partito socialdemocratico
Anche se a dire quanto al di là resta sempre la cosa più difficile il problema di sempre il problema numero uno per il socialismo e per la democrazia italiana
In ogni caso e fermandosi a quello che è certo è incontestabile
Bisogna dire che questo arco della moderna socialdemocrazia intesa in senso nord-occidentale comprenda buon diritto tutte le forze della cosiddetta sinistra laica
Ma oggi c'è forse un fatto nuovo oggi sono in molti a dirlo esiste forse la possibilità di pensare almeno in termini progettuali a una ristrutturazione del quadro politico
In cui un nuovo polo e la nuova sinistra laica riformista possa confrontarsi unitariamente senza complessi di inferiorità con tutte le altre forze e con quelle dominanti in particolare
Esiste forse oggi la possibilità di sviluppare in termini politici quel processo di aggregazione delle forze laiche e di sinistra
Che in termini sindacali ha trovato nella UIL un terreno certo positivo di coltura di sperimentazione
Aggregare tutte le forze della sinistra moderna costruire uno schieramento laico riformista che possano essere popolare nel Paese
Che sappia porsi come un punto di riferimento per gli strati più diversi della nostra società è un compito grande
Certamente non facile certo non riconducibile a qualche convenzione elettorale
Si tratta di costruire una strategia politica anche qui sapendo che bisogna pagare dei prezzi sull'altare di una certa linea politica Prezzi analoghi a quelli che noi paghiamo e abbiamo pagato
Una cosa però deve essere detta con estrema chiarezza
Un partito che voglia nell'equilibrio delle forze della sinistra
Costituire dell'alternativa politica riformista il suo asse centrale non può prescindere da una profonda e convinta azione nel campo sindacale
Affondando insomma le sue radici nel movimento dei lavoratori
Ci sono alcune cose che fanno sicuramente abbandonate
Altre che vanno modificate
Riviste tutto questo evidentemente non è il dolore
Rifarsi il look fare presentarsi con un'immagine credibile significa non dico rinunciare ma contenere in termini politicamente accettabili la ricerca del potere e soprattutto del sottopotere
E questo significa delle rinunce significa ci sarà qualcuno da qualche parte che dovrà sacrificarsi
Laicismo significa coerenza una coerenza che va affermata soprattutto nei settori più delicati come quello che la scuola e allora laicismo non significa mettere alla pubblica istruzione dei sottosegretari che fanno a gara per essere più confessionali e più integralisti del ministro democristiano
Anche se questo dovesse significare per caso perdere qualche voto tra gli universitari della Fusi o tra i giovani attivi di Comunione e Liberazione
Aspirare ad una leadership politica significa essere capaci di proporre al Paese grandi progetti di trasformazione di cui si sono alcuni interessi o privilegi che temono fatalmente sacrificarsi
In tutto o in parte il nome ovviamente di un interesse più generale e questo significa avere il coraggio di dire no agli egoismi delle corporazioni
Anche a costo di perdere dei voti ma guardando più lontano sapendo anche qui che quello che si può perdere da una parte lo si guadagna dall'altra di immagine in fiducia incoerenza
Voi siamo convinti
Con quella che aspira ad essere una nostra nuova e moderna sinistra dentro e fuori da questo congresso
Noi dobbiamo metterci d'accordo su questi punti se non siamo capaci di che anno è privilegi dei portuali anche a costo di pagare dei prezzi come stiamo facendo
Bisogna essere capaci di dire no cari compagni anche ai privilegi agli egoismi dei settori corporativi della società
Se non si riesce a dire alcuni di questi no se si continua il sedile delusi vedere corporazioni nel tentativo che poi tra l'altro neppure riesce sempre
Di mercanteggiare con ciò preferenze di tipo elettorale se non si riesce da parte tutte le forze della sinistra ma anche dobbiamo dire dello stesso partito comunista se non si prova dunque ad allargare il proprio angolo visuale
E la stessa azione di governo allora la prognosi e negativa per tutto il Paese non solo per la sinistra e sui progetti di governo in una politica di basso profilo lo sfaldamento la nostra società che da tempo noi registriamo diventerà inarrestabile
Nessuno sarà più capaci di fare la sua parte non la faranno certo i cittadini non saranno in grado di farla neppure le forze politiche e sociali noi serto come sindacato non lascia la faremo più arrechi nessuna linea di modernizzazione di partecipazione di chiusura verso i privilegi certo anche nel movimento sindacale abbiamo problemi di comprensione tra di loro in sulle strategie e sulle linee sui metodi di gestione del sindacato e perciò sul ruolo del sindacato
Ma siamo convinti però e rimaniamo convinti che il sindacato nel nostro Paese è storicamente al di là delle sigle confederali una grande forza della sinistra italiano
Nel quadro politico il rischio ovviamente è maggiore il Partito Comunista già oggi barcollante tra il vecchio e il nuovo incapaci di decidere una buona volta cosa farà da grande sarà risucchiato verso i vecchi ma rassicuranti liti del palo per i per operai i partiti dell'area larga moderata rimarranno confinati un ruolo di comprimari
Si aprirà una nuova fase caratterizzato Predeval degli integralismi una fase in cui il processo di modernizzazione oggi in corso nel Paese subirà fatalmente una grossa battuta terrestri
Noi continuiamo a credere che questa si esce Dario sia tutt'altro che scontato
Esiste la possibilità che le cose vadano diversamente ad una condizione però che le forze della sinistra laica riescono a darsi una strategia di più ampio respiro
Io credo che non si tratti in definitiva di inventare niente
Si tratta solo di rilanciare una nostra grande vecchia bandiera quella delle riforme quella del riformismo
In Italia le battaglie
Per le riforme hanno conosciuto attorno agli anni Settanta grandi e tumultuose stagioni ridotta purtroppo le lotte che le masse dei lavoratori hanno condotto in quegli anni per obiettivi come il fisco la scuola la salita sono state raccolte in modo sbagliato hanno avuto degli sbocchi assai diversi da quelli che noi ci proponiamo è stato da allora che si è smesso d'Italia di parlare di riforme forse anche giustamente oggi però in una situazione economica finalmente favorevole e ciò ovviamente grazie all'azione dei partiti di governo e degli stessi sindacati
Oggi che larghi profitti arricchiscono i bilanci delle imprese è possibile è necessario riprendere il tema delle grandi riforme di struttura in termini meno ambiziosi forse miracoli sedici
Più dimessi ma anche più concreti e perciò stesso più produttivi
Ci sono alcuni grandi temi che dobbiamo proporsi il primo obiettivo
è quello di lottare in termini realistici ma concreti contro la DIGOS occupazione dei giovani cercando di governare sia pure con la necessaria flessibilità i processi di innovazione tecnologica e di accumulazione
Il secondo obiettivo deve essere quello di modernizzare rendere efficienti i servizi alla macchina statale
Dalla previdenza al fisco alla sanità
Il terzo è quello della salvaguardia dell'ambiente e della qualità della vita sono questi a nostro avviso problemi con cui delle forze di sinistra che aspirano a essere grandi devono misurarsi senza la presunzione di poter centralizzare e gestire il mercato le impresse le categorie le chiedo corporazioni ma senza neppure porsi in termini passivi e subalterni
Di fronte a degli eletti che e alle gerarchie che si stavano nel mercato e nella società attraversi brutale confronto degli interessi e dei rapporti di potere
Una sinistra di governo che non recepisca dagli altri massi essa portatrice di un progetto complessivo di modernizzazione
In cui non si tratta di inseguire dei consensi chinandosi acquisti o a quegli interessi di Bottego di casta ma attraverso cui il Paese intero sia in grado di andare avanti svilupparsi riconoscenza
Il partito di Palazzo Barberini del quale mi onoro da sempre di fare parte potare un contributo rilevante a questo progetto semplicemente riscoprendo le ragioni più Veneto la sua storia
E per questo care compagne e compagni che a nome della UIL mio personale di Facci nostri più calorosi auguri di buon lavoro per la democrazia per il socialismo per i lavoratori italiani
Ringrazio formale a costringere il messaggio
Svolto nome della UIL di cui come vi ho già detto e come sa segretario confederale
No
Care compagne
Cari compagni
Stiamo vivendo tempi buoni
Tempi buoni per il partito
Tempi buoni per l'intero Paese
La stampa
Segue con attenzione e da ampio risalto alle nostre vicende
E io mi ricordo
Il passato congresso compagni
Quando
Dopo una intera giornata di dibattito il mattino dopo ci può
Pianto i giornali con ansia ci trovava pochi e succinti resoconti nelle pagine interne
Dei nostri dibattiti
Ora
Il nostro a congresso e al centro dell'attenzione dei mass media
E anche del paese sarà per Palazzo Barberini ma credo uscirà anche perché il segretario
Ha saputo stabilire diverso e proficui contatti con i giornalisti
Ed anche per il nuovo che viene avanti come proposta politica dal nostro partito
Intendo dare atto al segretario dal buon risultato sin qui raggiunto in questo campo
Il buono per il Paese
Invece
Ci viene dall'andamento economico e dal mille novecentottantasei
Che è stato il più soddisfacente dell'ultimo decennio
Oggi
Dell'ultimo decennio l'inflazione è calata al quattro per cento il prodotto interno lordo è aumentato da due otto a circa il tre per cento
Ci avremmo mai pensato nei giorni negli anni passati i compagni
E se qualcuno lo avesse predetto ci avremmo creduto
Abbiamo superato il sistema e il prodotto nazionale inglese e a oggi
G ci attestiamo quinto livello fra le nazioni più economicamente forti d'Occidente
Hanno concorso a questo risultato i plotoni di lavoratori imprenditori privati e pubblici Ibac agli ioni di lavoratori
L'ingegnere
I progettisti gli operatori turistici scienziati artigiani commercianti stilisti tutta gente compagni che mese per mese hanno elevato
Il peso degli indici economici del nostro Paese sino a portarli a livelli superiori a quelli della Gran Bretagna
Il mille novecentottantasei è stato un anno in cui si sono realizzate le previsioni di quella politica economica del Governo penta partitico guidato da Craxi
Si sono
Raggiunti gli obiettivi del governo si è consolidata una tendenza di ripresa e di sviluppo economico e chi ha di fronte a sé
Prospettive incoraggianti così che possiamo guardare al futuro con grande speranza
Questo mille novecentottantasei è stato un anno fortunato
Occorre teneramente
Che la fortuna compagni
Non è mai inscindibile dal merito
Diamo quindi merito a Karachi e a questo governo
Nel quale
La presenza socialdemocratica
In ogni importante ministero economico ci ha portato a questi risultati
Il bilancio dalla nostra la presenza del Governo è dunque soddisfacente
Ed ora possiamo impostare una politica
Volta al rafforzamento dei risultati economici raggiunti
Per porre rimedio al problema dei problemi
Che dal piano economico si ribalta sul piano sociale
L'occupazione compagni
Mi sento di dire al partito
Al gruppo dirigente che sarà espresso da questo governo
Badate
Badate all'occupazione il problema dell'occupazione
Sarà
è
Il sente uno dei problemi che noi siamo chiamati a risolvere
In una
Conferenza tenuta all'Università la Sapienza di Roma
Il premio Nobel per la pace
Per l'economia Franco Modigliani
Ha incentrato la sua relazione sulla congiuntura internazionale
Sul problema più quella ma più drammatico del momento
La disoccupazione
Modigliani denuncia che stiamo attraversando la seconda grande critici
Oggi in Europa
Esiste un livello di disoccupazione simile a quello del mille novecentoventinove
Questo comporta
Una serie di conseguenze molto gravi
Che dobbiamo valutare con la dovuta attenzione piccolo ha dovuto preoccupazione
La disoccupazione e compagni
Procede colpisce in maniera i liquori
Colpisce in particolare le donne
E in modo ancora più pesante il giovane
In Italia la situazione è difficile
Un terzo dei giovani a diciotto dei venticinque anni è senza lavoro
L'Europa oggi incerto
I centri soddisfatta
Perché il dolore è calato le merci importate costano meno l'inflazione in Italia è diminuita
E noi siamo fieri di aver conseguito questo obiettivo ma i suoi tassi di crescita economica i nostri tassi sono attorno al due cinque tre per cento
Tasse insufficienti ad assorbire la disoccupazione
Con un tasso di crescita per il due il cinque per cento l'anno la disoccupazione compagni resta ferma
Oggi
Occorre quindi puntare una politica espansiva
Orientata verso la crescita della domanda
E quindi verso lo scioglimento dell'occupazione occorre puntare a uno sviluppo economico il doppio di quello attuale
Occorre puntare a un livello del cinque per cento l'anno
Che consentirebbe di assorbire l'attuale disoccupazione
Al ritmo dell'uno e cinque per cento Lando
E tutto questo
Tale davanti a noi compagni
E tutto questo è possibile
Tutto questo è possibile sarà possibile
A due condizioni
Uno sforzo massiccio sul fronte degli investimenti
E un grande senso di moderazione nelle richieste se Hillary salariali da parte dei già occupati
Per conseguire un più accelerato lo sviluppo economico il problema dei problemi consiste
Nel produrre energia elettrica in quantità sufficiente ed a costi competitivi
E qua
Si pone il problema dalla costruzione di nuove centrali elettronucleare
è ci rendiamo conto tutti
è questo un problema di difficile soluzione
Perché tutto in questo campo
è stato rimesso in discussione dopo Chernobyl
A fine mese
Avremo la Conferenza nazionale sull'Energia
Ma quale sia la il responso di questa conferenza compagni
A poco
Barra questa conferenza
Se non sarà seguita da un dibattito almeno a livello europeo
Questo tema va posto in un quadro di garanzia internazionale di difficile accoglimento
Da parte di quei Paesi che del nucleare chiarisce gli assi serva
Resta quindi
L'anno
Il modo la strada da trovare
Per produrre energia quanta ne occorre e a prezzi competitivi per continuare a far crescere il prodotto del nostro Paese
E per porre fine
Al flagello umano il politico dall'occupazione
Valuta attenzione
Dovrà ormai il partito
Ai fermenti nuovi che nascano nel Paese
Che sono testimonianza di un grande disagio diffuso fra milioni di cittadini
Mi riferisco alla marcia contro il fisco
Una marcia ci deve far pensare compagni
Prima che diventi un fuoco di impossibili spegnimento
Voglio ricordare
Chi ha la marcia
Hanno partecipato
Pensionati
Lavoratori dipendenti
Lavoratori autonomi
Guadagni Tamira perversione sono sfilate in piazza contro di finisce
Fra i molti motivi dalla protesta
Voglio ricordarne uno
Che merita la vostra attenzione
La protesta contro questo Stato
Che attraverso il suo apparato fiscale
Dell'immagine che Dinoi mostra di avere questo stato
A un'idea dei cittadini chi attraverso la normativa caotica che lo Stato impone i contatti difficili con uffici ma l'attrezzati peggio organizzati
Vessazioni burocratiche
Che rende furioso il più rispettosa dei cittadini
Lo Stato italiano vicino al cittadino attraverso il fisco di avere del cittadino una pessima immagine
Perciò
Lo Stato avvolge il povero cittadino in un viluppo di norme impossibili da rispettare e anche da capire
Così
In caso di circa dice ispezione troverà sempre la maniera questo stato
Di dimostrare che il cittadino e del torto anche se il cittadino avesse dichiarato fino all'ultimo centesimo
I cittadini sanno che stanno pagando imposte il prato del tra le più alte del mondo industriale
Avendo come contropartita dallo Stato servizi fra il più scadenti di quelli di altri Paesi industriali
Occorre che il partito si faccia carico di questi segnali di scontento
E scende in campo
Per orientarli e guidarli verso finalità di interesse collettivo
Il partito deve stare di più con la popolazione
Uscire dal palazzo e scendere fra i cittadini
Sono così
Si ritroverà la fiducia fra cittadini e partiti
Che negli ultimi anni è in continuo distacco
E questo compito su cui sono chiamati i partiti oggi e se è vero che il partito
I partiti
Dovranno avvicinarsi
E aprire un dialogo continuo con la Società reale è anche vero che i partiti al loro interno
Devono trovare volontà politica
Metodi e strumenti
Per correggere ITC torsioni e le importazioni che si sono formate all'interno dei partiti e anche all'interno del nostro partito
Distorsione in corso l'azione
Chi è rischioso dicitore era ottimizzare di soffocare
I grandi ideali di cui noi siamo i propositori
A questo tende la mozione di prospettiva socialista democratica
Verremmo meno
A quanto abbiamo cercato di rappresentare nella vicenda del PSDI
Sì sotto accesso in quei punti di Titti disaccordo
Verremmo meno alle stesse esigenze se negassimo le convergenze chi abbiamo riscontrato
Ieri
Nove di gennaio
Abbiamo commemorato
Il quarantesimo anniversario di Palazzo Barberini
Ebbene compagni abbiamo rivisto risciò leggere l'orgoglio dei militanti socialdemocratici
Nel constatare la perduranti attività dalla scelta compiuta quarant'anni fa a Palazzo Barberini
La felice intuizione che reca il nome di Giuseppe Saragat
Che accomuna l'impegno e la pubblicazione di generazione di compagni
Che ha svincolato il socialismo riformista dalle angustie culturali e dalle suggestioni dogmatico
è indubitabile che possiamo ancora oggi indicare a motivo del di orgoglio la crescita democratica di tutto il Paese ed è
Il movimento dei lavoratori
Come conseguenza
Dell'atto politico che è all'origine del nostro esistere come partito
Questo PS di
Cosciente del suo ruolo dal suo ruolo svolto è lo strumento che può orientare un nuovo processo politico
Un processo politico di richiamo pari a quello di Palazzo Barberini
Questo Partito dei Socialisti democratici
Che non è andato disperso il magistrale insegnamento di Palazzo Barberini
Gioco l'affare
E dopo RAI indicare scelte
Per l'affermazione del socialismo democratico
Anche in Italia
Scelte che ci sono state indicate
Stamane nella relazione
Dal compagno Nicolazzi
Sette
Che grazie alla relazione del compagna Nicolazzi hanno fatto invecchia Rezza
Riguardo il tema dall'alternativa
Perché
Compagni
Ebbene
Che approfittiamo dell'attenzione che mai dei mass media per dire come ha detto Nicolazzi questa mattina
Che l'alternativa che ci proponiamo è un'alternativa per i Socialisti democratici e i tecnici socialisti democratici
Non è l'alternativa si dovrà accomunare al Partito Comunista per i tempi immediati
E allora
Se è questo il Progetto la proposta politica di alternativa
Io
Dico che
Per conseguire determinati obiettivi compagni
Occorre procedere con il metodo occorre procedere
Con chiarezza di idee occorre procedere con una forte volontà morale
Il nostro partito
Si propone di creare un raggruppamento di socialisti i socialisti democratici
Che raggiungono il venti per cento dell'elettorato
E questo è l'obiettivo che mi va benissimo compagni
Ma
Con quali forze
Con quali elettori con quali mezzi con richiamo al nostro col richiamo del compagni del Partito Socialista Italiano
Dai compagni lasciatemi
I grandi dubbi chiederò
Tenendo conto dei risultati elettorali conseguiti dal Partito Socialista Italiano da una parte e dal nostro partito dall'altra la compagna
Io oggi come oggi
Non ritengo assolutamente possibile Kate i due partiti distinti abbiano conseguire quell'obiettivo che
Dovremo conseguire
Ci è stato indicato la compagnia di Colazzo come obiettivo del venti per cento
Però l'insieme di ragioni perché la vita politica italiana in fermento compagni
Perché
Ci sono dei segnali
Fra Partito Comunista e Democrazia Cristiana ai quali dobbiamo prestare molta molta molta attenzione e compagni
Dico
Non ci dicono niente cinquecento
Dico cinquecento giunte a conduzione democristiana comunista compagni
E c'è un altro fatto di cui si parla nel nostro Paese
è quello delle riforme istituzionali
Bene compagni stiamo attenti di non trovarci scavalcati nel nostro disegno perché
Gli interessi tanto del partito comunista quanto dalla Democrazia cristiana compagni collimano e già
Nata
Bussa alla porta della Democrazia Cristiana
Offrendo il proponendo un nuovo compromesso storico
Quale risposta dobbiamo dare questi movimenti
Io
Credo che
L'obiettivo
L'impegno
Nostro e dei socialisti sia quello di marciare insieme
Per arrivare il più presto all'Unione dei due partiti l'unione dei socialisti quale primo passo
Per un Paese che ha fame di socialismo compagni ancora una volta avete letto
Le interviste del compagno Sciara grazie
Del fondatore del nostro partito sale a gas ci indica la strada la strada che ci indicasse a ragazzi compagni
è quella dei socialisti con i socialisti
Solo così dopo saremo forti a sufficienza per discutere con il partito comunista e con la Democrazia Cristiana
Il futuro dell'Italia compagni
Legato alle sorti della socialdemocrazia
Alla creazione di una grande forza riformista solo una forte socialdemocrazia potrà essere la vera alternativa alla Democrazia cristiana e al Partito Comunista occorre avere alla volontà politica compagni occorre una grande tensione morale e allora si che si porterà a realizzare l'unità tra Partito socialista democratico italiano e il Partito Socialista Italiano
Oggi
Questo è nell'aria
E nell'aria ma apprendiamolo company
Acchiappiamo no lavoriamo
Per dare al nostro Paese
Un forte partito
I Totti i Socialisti democratici
Così come ci propone il nostro compaiono Giuseppe Santagata grazie tolta
Grazie compagno
Iscritta a parlare compagno frantumando alla
Compagni io
Ne ho preparato un intervento forse tecnico su alcuni risvolti della politica economica però dopo la giornata di ieri le emozioni vissute ieri e aveva ascoltato stamani la relazione del sei italiano ho ritenuto che
è meglio farla fare qualche considerazione generale e quindi tralascio quinte mi che fra l'altro ha accennato in quell'articolo su quell'agenzia iniziativa Lazio che abbiamo distribuito ai compagni
Parlavo delle emozioni vissute ieri stamattina io svegliando vinto
Ho sentito l'orgoglio di partecipare di essere parte di quel partito che quaranta anni fa dimostra quel coraggio quella scelta in quella momento difficile in cui non era certo
Facile AN chiara la strada che si andava ad imboccare
Oggi ascoltando
La relazione del segretario io ho capito che alcuni di quei valori di quarant'anni fa la sicurezza nelle proprie idee la certezza di essere nel giusto il core saggio di scegliere sono ancora presenti nel nostro partito e questo a quello che più bisogna che Dione altra cosa mi dava questa mattina
Nel commentare i risultati della giornata di ieri l'orgoglio di fa parte del partito socialdemocratico
Che cos'è che noi ancora oggi abbiamo di quella data di quaranta anni fa
Io sono stato fra quelli che sto mo'tre volte ha detto perché guardare al passato perché non guardare avanti perché continuare a vedere se la storia ci ha dato ragione hanno
Però
E questo perché perché indubbiamente la società di oggi era società profondamente diversa rispetto a quella di quaranta anni fa è una società profondamente diversa che non capisce più un sistema politico che invece non si è aggiornato di pari passo con la società
E che quindi trova lontano
Ebbene invece ci sono alcuni valori che sono evidentemente immortali è uno di questi è il coraggio e la forza di scegliere delle strade rischiose anche quando queste possono portare all'una
Eventuale perdita di alcune lettorati qualche elettorato
Di quell'elettorato clientelare il al quale noi da oggi dal momento in cui abbiamo ascoltato la relazione né del segretario non ci rivolgiamo più e mi voglio allacciare un articolo
Di Giorgio Rossi di mercoledì sulla Repubblica
Rossi diceva alcune frasi è un articolo da un lato elogiativo per il coraggio che noi che Nicolazzi dimostrava che la nuova segreteria dimostrava dall'altro molto cinico nell'esaminare la perdita di immagine che aveva avuto il nostro part Tito che però io credo non è una perdita di immagine del sia una pratica di maggio generale di tutto il sistema partitico
Beh lo si dice esempio il preavviso offre da lungo tempo di una crisi di immagine assai grave
I suoi vertici sono spesso coinvolti in episodi di malcostume ministeri assessorati di largo interesse pubblico sono usati a fini clientelari ed elettoralistici
Endemica e l'assenza di una seria strategia politica e poi dice questa è l'analisi ci e poi dice abbandonare queste pratiche un'operazione ad alto rischio che non vuole intervento e che porta alla perdita di quella configurazione di partito di clienti e di potere che in ogni caso assicura comunque una fetta certa di voti e di interessi corporativi
Allora nella sostanza Luigi conosceva il coraggio di criticare il sistema un partito privo di immagine ci condannava al fatto che il nostro partito avesse una serie di difetti e beh quei difetti che Luigi imputa al nostro partito sono invece secondo me generale di tutto il sistema partitico oggi per lo meno di quali sono i partiti che non usano come dice Luís ministeri di interesse pubblico per fini clientelari qual è il partito oggi dell'arco costituzionale di non si rivolge allo schema di partito clientelare di potere
E è chiaro che cambiare questo schema è un rischio si vanno a perdere
I voti corporativi si vanno a fare dei voti di demagogici ma nella relazione del segretario questo coraggio a questo rischio e la forza dipende imbocchiamo una strada ad alto rischio scena
E allora ecco che
Un filo comune un nesso comune con quel coraggio
Che dimostrarono trenta anni fa i compagni a Palazzo Barberini esiste ancora oggi ed ecco quei valori che nonostante il tempo sono immortali
E cosa dirà dell'alternativa riformista di questo disegno che volge a rompere questo schema a romperlo con
Mentre e così semplice abbia vediamo tutte le forze riformiste sulla base di un programma comune sulla base di questo programma cerchiamo poi di presentarci all'elettorato in modo credibile di aumentare i consensi elettorali di tutte queste forze e ci proponiamo quindi come area socialista eccome cartello di forze riformiste a fa a una fase di governo della trasformazione ad una fase in cui il tutto il sistema politico il sistema partiti Stato insiste l'apporto Stato istituzioni volti a cambi e Silvia vicini alla Società recuperando quegli anni che invece sono stati persi nelle difficoltà
Che la democrazia italiana indubbiamente rispetto a quella di altri paesi ha dimostrato beh perché questo disegno chiaro quindi chiarissimo si realizzi occorrono
E queste sono le mie verso mio personale punto il butoh al dibattito secondo me due cose importanti intanto una sterzata totale a sinistra della politica economica del paese
La nostra politica economica deve volgersi alle classi lavoratrici
Alfa a quelle forze lavoratrici che possono solo lesse il motore di una forte centralità dell'area socialista
E allora noi dobbiamo far sì che se è vero che è stata risanata l'economia ma è stata risanata indubbiamente a discapito di principi di giustizia sociale oggi la nostra economia si presenta più florida che ha peraltro lo spazio verso quelle altre economie occidentali noi dobbiamo svolgere il nostro rock io soprattutto ai principi di redistribuzione del reddito soprattutto a curare la classe lavoratrice quelle classi le classi più deboli quelle Klaus sì emarginate quel terzo del mondo della società civile come richiamo alla relazione del segretario del partito che automaticamente emarginato da uno sviluppo rapido da una tecnologia incalzanti
E questo avviene attraverso una serie di misure di politica economica che sono praticamente un'inversione rispetto alla linea che è stata seguita dai governi degli ultimi anni
è vero che era un governo a guida socialista ma noi vogliamo un governo non con una testa socialista ma su programmi socialisti e questo può avvenire soltanto riducendo l'apporto con la classe lavoratrice per intero
Ecco il secondo punto è quello del ruolo del sindacato perché un programma così ambizioso così forte che volge a scuotere
Tutto un sistema politico può passare solamente a va verso la comprensione totale di questo programma da parte di tutto il mondo del lavoro noi dobbiamo avere vicino in questa battaglia
Il partito dei lavoratori dipendenti autonomi i ceti produttivi
E quelle che erano le forze vere
Del movimento socialista ma anche
Quelli che anni fa il CP ispiratori del movimento sindacale quindi ecco che il sindacato diventa strumento importante fondamentale di rigenerazione interna e di aiuto alla realizzazione di questo progetto
E in questo noi abbiamo bisogno totalmente dell'aiuto della nostra componente socialdemocratica
Nella UIL che per prima si deve fare portatori portatrice di questo disegno che per prima si deve fare interprete della necessità che il sindacato abbia di nuovo riscopre il suo antico ruolo e che quindi nel solo ritrovare questa immagine questo ruolo già aiuta la realizzazione del progetto dell'alternativa riformista
E
Naturalmente deve esserci un interscambio totale con il partito va ricucito un cordone ombelicale che negli ultimi tempi si è sfilacciato occorre un ricambio dei dirigenti fa partito il sindacato ATO affannosa componente nella UIL in questo modo apportare in tutto il mondo del lavoro quella forza necessaria a realizzare questo ambizioso questa ambiziosa strategia dell'alternativa riformista
E
Compagni quando dicono che noi ci stiamo spingendo più a sinistra del PSI e questo viene fatto vedere con una colpa quasi della linea politica del segretario fa parte di alcuni della minoranza ma anche della se la maggioranza del nostro partito io dico che se spingersi a sinistra del PSI vuol vuol dire tornare a difendere la classe lavoratrice e questo deve essere il nostro ruolo perché al PSI che si è spostato troppo a destra costretto a me Iaia causa della presidenza del consiglio su alcuni punti e allora se noi invece dipendiamo
I giovani i disoccupati le categorie più deboli i ceti più deboli riscopriamo ruolo di tutto e tutto il movimento socialista
E quindi questa deve essere una linea ispiratrice nostra che non interessa che per la quale non è importante se a sinistra a destra del piazza Lima che trainante rispetto a tutte le altre posizioni riformiste
E allora compagni io concludo rapidamente anche perché data l'ora
Non voglio ancora costringermi a stare in questo palazzo che oggi ha visto per noi una giornata esaltante
Voglio concludere allora rivedendo questo elemento comune che riporta la giornata di oggi a quella di ieri che riporta il partito di oggi disegnato dal segretario a quello di quarant'anni fa di Palazzo Barberini
E l'elemento comune questo coraggio questa coerenza nelle proprie de questa certezza di essere nel giusto che ci deve spingere
A scuote il sistema politico
E allora se noi siamo in questo sicuramente abbiamo svolto un ruolo importante per tutto il Paese e quindi non sarebbe da escludere compagni se tutti avessimo questo coraggioso e tutti abbiamo lo stesso coraggio che ha dimostrato il compagno Nicolazzi in questo anno di gregaria anche laddove c'era da perdere alcuni settori del partito anche là dove c'era da lottare ma convinti del la certezza di essere nel giusto se tutti compatti abbiamo questo coraggio oltre a fare qualcosa d'importante
Perché non illuderci che fare quarant'anni si debba parlare per esempio di questo congresso come di una seconda importante svolta per il Paese data da questo piccolo partito socialdemocratico che però a quanto pare dopo quarant'anni non è ancora domo e ancora questo coraggio grazie
Grazie al compagno Flammarion per aver consentito di parlare a pochi ma scelti i compagni certi compagni perché resistere fino a quest'ora attestava quasi deserta significa essere veramente appassionati
Politica con l'intervento di Flamand abbiamo chiuso degnamente vista serata appuntamento romani alle nove e mezzo precisi buona serata aria numero Mario segretario che è rimasto in Aula sino all'ultimo momento e dunque attorno alla serata a domani alle nove e mezzo aspettate c'è un messaggio faticano
Ecco
Allora compagna
La commissione verifica poteri
Fa
Compagno parlare
Hanno sporcato
Crollano pagina ottanta appare Conforti ora aspettiamo ancora un compagno designato ricompare Annibale
Domani alle nove e mezzo