Assemblea Federale della Margherita - Democrazia è libertà

Bene grazie a Mario Pepe anche per la puntualità ora Cambursano e poi tremante
Sì grazie Presidente
Francesco Rutelli ieri Paris ordito dicendo
Che il nostro obiettivo l'obiettivo dalla Margherita l'obiettivo dell'Ulivo dall'opposizione guglie apparteniamo è quello di cambiare il Paese
Ma a me pare che il Paese stia già cambiando anziché i cittadini abbiano iniziato anche un po'prima della classe politica
Ne sono esempi concreti le elezioni primarie
Ma lo lo è anche il referendum costituzionale
Il Paese quindi più avanti spesso e volentieri di parte della classe dirigente salvo salvo qualche avanguardia
E proprio qualche avanguardia un anno e mezzo fa anzi due del ventisei luglio del due mila e quattro
In quel di Padova aveva annunciato il preannunciato la lezione primario rispetto alle quale poi ci sono state com'è solito il politica stop and go frenate ripartite
Si sono tenute sappiamo con quale risultato anche i più ottimisti sono stati battuti dagli eventi la partecipazione beh è stato è stata ben superiore
Anche a queste previsioni più ottimistiche quindi il Paese più avanti ma il referendum costituzionale che ho detto un no secco alla riforma vergognosa di questo centrodestra che finalmente è stato cacciato l'opposizione è lì a dimostrare che nonostante la non campagna elettorale del centrosinistra era ben presente nel cittadine italiane io rischi che questo questa riforma aveva invece e ho detto no forte quindi il cambiamento è già iniziato beneficiato anche con il governo Prodi particolare con il decreto sulla liberalizzazione che è stato apprezzato forse più dalla dalla gente dalla stragrande maggioranza dei cittadini sia vero che il sessantacinque per cento ha espresso un giudizio favorevole a questo cambiamento insito dentro il decreto sulla liberalizzazione
Guarda caso esattamente la stessa percentuale di quelli che vogliono un quadro politico più semplificato
Da chi è stato partorito questo decreto sulla liberalizzazione questo decreto è stato partorito dalla parte più riformatrice
Della coalizione di centrosinistra
E in parte anche apprezzato successivamente ovviamente da una parte minore minoritario del centrodestra
E quindi
E di chi fa parte naturalmente la Margherita la parte più veleno oltranzista dei DS
Ed in particolare del due
Una ministro l'altro sottosegretario alla presidenza del Consiglio che da tempo lavoravano già in questa direzione non appena abbiamo avuto le sorti del governo un anno ha prodotto in proposta concreta
Quindi è stato partorito dalla parte più lo formatrice dalla coalizione di centro sinistra
Dobbiamo quindi rafforzare quest'area e trasformarla in un nuovo soggetto politico e siamo al dunque questo nuovo soggetto politico si chiama Partito Democratico oggi lo chiamiamo così che altro non è che la prosecuzione e l'evoluzione dell'Ulivo di quel primo Ulivo del novantacinque le sue forme successive
Francesco ha ragione quando ieri diceva ancora che
Non è l'antiberlusconismo la ragione vera per la nascita di questo nuovo soggetto politico
Perché l'antiberlusconismo prima o poi ovviamente con la scomparsa dalla scena politica di Berlusconi finirà
Ce n'è più bisogno ancora di questo nuovo soggetto politico del partito democratico
Per fare le riforme per cambiare questo Paese qualcuno qualche giorno fa qualcuno molto importante in questa città siamo diceva scriveva che siamo in ritardo di dieci anni
Io ero a Torino nel due mila al congresso dei DS Eicher
Quando Arturo Parisi ovviamente con una provocazione Vacca aveva rivestito in sé
Naturalmente già i germi di quel progetto politico invitava la loro segretario del partito dei Democratici di sinistra a sciogliersi per fondersi in un nuovo soggetto politico e tutto sapete qual è stata la risposta quindi quel medesimo oggi dice siamo in ritardo di dieci anni
Beato luglio meglio tardi che mai c'è sempre una strada di Damasco per tutti poi si può chiamare diversamente ma c'è sempre una strada per il cambiamento delle proprio posizione ben vengano
Sì siamo in ritardo e dobbiamo recuperare questo ritardo questo tempo verso e ragione Arturo quando dice o lo facciamo noi e lo fa qualcun altro sicuramente lo fanno i cittadini che come dimostrato in premessa spesso e volentieri è più avanti di parte dalla classe politica
Ha detto ancora Francesco ieri nella sua relazione più apprezzato non dobbiamo decidere se fare il partito democratico questa decisione l'abbiamo già preso a qui qualche mese fa
E ha detto che dobbiamo invece riflettere sul come
Io preferisco dire insieme ad altre sul cosa cioè che cosa deve essere quel poi questo Partito democratico
Noi
Stiamo lavorando da tempo su questo progetto su questo nuovo soggetto politico che ne la nostra esistenza se volete anche per certi versi per qualcuno la nostra resistenza all'essere nostro in politica
è un lavoro diceva ancora Francesco un lavoro culturale cioè dobbiamo definire i nostri valori di libertà di giustizia o di solidarietà
Di equità coniugati non più con la testa rivolta all'indietro al secolo passato ma guardando avanti cioè come tradurre questi valori oggi nella nostra società italiana dell'inizio del terzo millennio
Dobbiamo poi anche a definire le cose da fare compassione ed equilibrio sì certo compassione equilibrio
Ma la passione ci deve anche portare alla determinazione andare avanti non fermarsi
Per fare che cosa per riformare le istituzioni per riformare i partiti era ieri sul Sole ventiquattro Ore tutta una serie di cose come funzionano i partiti come sono indebitati e avanti di questo passo
E qui viene in mente mi ricollego a quanto diceva Natale D'Amico ieri su questa nuova legge elettorale che chi l'ha scritto alla voluta sapete come l'ha definita
D'altra parte il personaggio non poteva che fare quella cosa lì come si è autodefinita
Beh noi ci siamo impegnati nel programma e soprattutto con i cittadini di cambiarlo dobbiamo cambiarla quella legge
Anche qui se non la facciamo noi la fa qualcun altro noi Margherita dobbiamo metterci alla testa per cambiare questa nuova legge elettorale per fare scegliere i cittadini direttamente
A settembre devono partire i comitati referendari e la Margherita che è un partito da da quando è nata vocata al cambiamento il fatto stesso che sia stato il primo soggetto politico che nasceva dalla dal mettere insieme diversi soggetti a questo DNA dentro di sé Francesco e quindi ecco perché dobbiamo mantenere le promesse che abbiamo fatto
Occorre poi definire il contenitore cioè quello strumento utile per costruire anche nel nostro Paese una democrazia vera una democrazia normale una democrazia che si confronti sulle cose vere da tempo abbiamo guardato al Partito Democratico come uno strumento indispensabile perché la società politica la Società italiana potesse uscirà per l'appunto dal secolo passato ieri si ricordava alcuni valori della tradizione cattolica democratica questo cambiamento questo salto questo distacco rispetto al secolo passato è già stato fatto ne è stato fatto proprio nel due mila uno e quando è nata la Margherita
La nascita dei gruppi dell'Ulivo sia alla Camera che al Senato è un fatto straordinario fatto decisamente positivo
Che deve tradursi nella realtà locali e qui le contraddizioni è stato là fuori robuste io vengo dal territorio dove a distanza di pochi chilometri pochissimi chilometri nella città di Torino
Perché il sindaco che ha avuto il maggior consenso in assoluto
Dai suoi elettori è riuscito da tempo a lavorare sulla sul Partito democratico in nuce ha presentato la lista dell'Ulivo ha costituito il gruppo dell'Ulivo dentro la città di Torino Trento il consiglio comunale di Torino a distanza di pochi chilometri nella mia cittadina non si è riuscito a fare la lista dell'Ulivo
Non si è riuscito a fare il gruppo dell'Ulivo dentro al consiglio comunale da un per per scelte della Margherita ma perché qualcuno PDS diciamolo con chiarezza frenava chiudo preside
Chiudo dicendo che dobbiamo essere noi quindi a usare abbiamo già fatto dei passi avanti dobbiamo avere il coraggio di andare ancora avanti ce lo chiedono i cittadini per davvero cambiare questo Paese e sappiamo quanto ce ne sia bisogno grazie
Grazie a Renato Cambursano Nicola tremante io però dovrei cominciare qui a pregare di non alimentare questo chiacchiericcio particolarmente fastidioso Cambursano lo copriva per dote naturale danza se succederà conserverà quali va bene
Dunque nei primi dieci anni di vita dell'Ulivo
L'orizzonte della costituzione il partito unico dell'Ulivo
E somiglia top
Molto all'orizzonte dei naviganti qualcosa che si vedeva ma che non si riuscirà mai a toccare
Negli ultimi
L'ultimo anno e mezzo
Si è avuta una sorta di precipitazione del discorso dalle elezioni europee alle politiche alla cultura e alla costituzione dei gruppi unici
Alla Camera al Senato sostanzialmente secondo alcuni siamo già dentro il partito democratico secondo atti siamo meramente alla vigilia
C'è un indubbio fascino della idea del partito democratico
Molti hanno ricordato mitici a me sembra che il mito di Ulisse sia quello più appropriato nel senso di
Di andare verso terre inesplorate
Francesco Rutelli ha più volte ricordato come
L'essenza del Partito Democratico sia andare oltre l'ideologia del Novecento costruire uno strumento politico nuovo per l'esigenza di nuove della società italiana e perché no della società
Più a più ampio ampia di quella Italia
Sempre Rutelli a nome di noi tutti
In termini per così dire solenni
Nell'Assemblea del ottobre due mila e cinque apposto condizioni politiche non per creare problemi ma per realizzare qualcosa di utile alla democrazia italiana
A me sembra che il sei come siano oggettivamente
Connessi
E tra qualche attimo cercherò di spiegarle
Perché mi chiedo
Ma mi chiedo in termini come dire di mera logica non necessariamente politica
Cosa accadrà cosa accadrebbe se per avventura
Non si realizzassero le condizioni politiche che Francesco Rutelli noi tutti abbiamo posto al processo
Sempre Francesco l'anno scorso nel in quell'Assemblea che in qualche modo costituisce il termini point della nostra vicenda politica nell'indicare in maniera solenne il partito democratico affermava virgolette
Si farà un partito democratico quando metteremo in comune le soluzioni a questi problemi
Non si farà un partito democratico non vi potrà essere rinuncia all'esistenza della Margherita finché il non affrontato non venga affrontato con trasparenza lealtà passione costruttiva
A me sembra che ognuno di noi debba con il massimo del coraggio possibile Perrot essere coerente con queste parole
E cioè a dire che noi abbiamo bisogno di portare avanti il processo ma affrontando le questioni per come esse su
Fassino qualche giorno fa in maniera conclusiva ha affermato il partito democratico non si può collocare in una terra di nessuno va trovato un ancoraggio dentro la famiglia socialista
Con un'apertura le esperienze riformiste progressiste quali quelle di ispirazione cristiana libera democratica e ambientalista
A me sembra che i DS oggettivamente in questa fase storica non possono andare oltre pena scissioni e per di più a sinistra
Mi chiedo con umiltà ma con determinazione
E questo un orizzonte sufficiente per noi
Michele Salvati che mi sembra una delle teste d'uovo più interessanti del processo di costruzione del partito democratico
Ha scritto quasi a mo'di provocazione per ognuno di noi
Degli spunti per un manifesto del Partito Democratico
E li ha detto in maniera inequivocabile lo spazio politico del partito democratico e la sinistra
Certo la sinistra liberale ma bisogna sgombrare il campo da l'equivoco lessicale del centrosinistra inutile nella logica virgola
Nelle parole di Salvati sostanzialmente si intravede un partito democratico come lei ballava
Cioè un partito di sinistra liberale
Ma un continuum nella storia del partito comunista
E come sapete meglio di me Reichlin latte l'altro pensatore che finora ha dedicato qualche tempo alla fatica di dare un identikit al Partito Democratico anche gli sostanzialmente
Colloca
La costruzione palchi democratico in questa in questo Continuum
Sino al punto che Vacca scrive il l'opuscolo libero da Gramsci al Partito Democratico
A me sembra che queste diciamo notazioni possano condurre a un rischio di corto circuito non mi sembra che ci sia non ci sia ancora nella prospettiva del partito democratico in modo esplicito il anche se devo convenire che Rutelli in qualche anche ieri in qualche modo ha cercato di farlo rientrare dalla finestra cioè non c'è in modo esplicito il legato e la missione che fu di De Gasperi età migliore democrazia cristiana
Cioè quello che veniva in qualche modo sintetizzato nella espressione il centro che guarda a sinistra
Il miracolo democratico dei cattolici popolari di affrancare pezzi di società dalla destra renderli compatibili con una politica di progresso
Una politica riformatrice anche sociale
Questa sensibilità politica e assolutamente necessario se si vuole costruire un partito democratico di successo soprattutto a fronte dei movimenti carsici nelle dinamiche elettorali che testimoniano spesso il velleitarismo e la non autosufficienza della sinistra storica
Basta pensare ai risultati del referendum sulla procreazione assistita
Ma ancora di più album elettorale di Berlusconi perché c'è un bel dire che Berlusconi e il diciamo el il diavolo nel lei villa livella della del del commedia tragedia ma nel Paese esistono a destra cioè non non civile premi non ci facciamo prendere dai dati diciamo dai desideri ne e nel Paese esiste una destra che va in qualche modo assolutamente come dire vita Ray frantumata e parte di essa va recuperata a processo della della nostra la prospettiva del partito democratico
E dunque la sinistra da sola il minoritaria nel Paese ancora oggi
Una Margherita che desse vita a un partito democratico equivoco percepito semplicemente come una mera riedizione dalla sinistra compirebbe non solo il proprio suicidio regalando Praderi elettorali al centrodestra anche con una una sorta di rappresentanza esclusiva del voto cattolico
Ma c'è bisogno quindi di andare avanti nel processo del muro del partito democratico ma nella chiarezza non con tatticismi e con
Cose non vi
L'opera è suggestiva è difficile
Occorre però occorrono oggi e domani Sissi no no senza promesse in gioco e la qualità e lo sbocco della democrazia italiano mi permetto di ricordare anche se il paragone di oggettivamente infinitesimale che negli anni settanta in questo Paese i due socialismo i democratici PSI iella PSD
Tentarono una unificazione le due nomenclature si incontrarono ma alla fine non ci fu alcun risultato non riuscirono a incrociare il crescente consenso del diritto
Si trattò in quell'occasione e Dio non voglia che si verifichi nel nostro caso di di una esperienza dove si raccoglieva Anglia con le mani e ci si ritrovava sistematicamente con le mani vuote
Io non voglio che questo possa cadere al nostro progetto
E i interessante e l'annotazione di Francesco Rutelli ieri del del Lessico del partito democratico
Le parole Melville opportunità responsabilità patria io mi permetto di
Aggiungere acquisì sfondo porte aperte la parola mezzogiorno ma non in termini di solidarietà ma in termini di investimento qualificato per il futuro del Paese stamattina a Mila no
Ermolli alla Camera di Commercio milanese costruiscono nei fatti Milano capitale del
Euro Mediterraneo
Mi chiedo la politica
Cosa fa Partito Democratico cosa farà per
Condizionare positivamente il mercato e realizzare le condizioni perché il Mezzogiorno abbia un nuovo protagonismo nella vicenda euromediterraneo
Bene
Allora alla parola Venturini
Grazie presidente Russo Francesco e poi
Molto rapidamente io ritengo
Chi si sia aperto confronto sul territorio
Sul percorso verso il partito democratico
Molto interessante devo dire un confronto aperto a agli entusiasmi alle spinte ad
I desideri di costruire in fretta questo partito questo soggetto però sul territorio conosciamo anche alcune perplessità alcune contrarietà
E in un dibattito vero devono dobbiamo saper fare emergere anche queste per poterne fare richiesta ritengo che sarebbe falso un dibattito
Chiede che soltanto i sintomi astici e nascosti le perplessità i dubbi di difficoltà
Sul territorio obiettivamente ci sono delle difficoltà io vengo da una realtà in cui ha qualche esponenti dei DS è scappato detto
Ma insomma col Partito Democratico torneremo il cinquantun per cento di ronde o torna da nessuna parte perché non sono mai stato il cinquantun per cento e non mi interessa tornare
Con il tornare non si va da nessuna da niente inni da nessuna parte il tornare vuol dire guardare al passato ricco rimpicciolirsi nel proprio passato secondo me Partito Democratico a alcuni grandi orizzonti
Alcuni li ha disegnati chiaramente Francesco ieri i contributi poi delle altre persone che hanno parlato in questi due giorni hanno segnato
La traccia secondo me ci sarebbe un altro orizzonte importantissimo che si chiama Europa
D'altra parte il Partito Democratico gioca la sua partita no per avere una velleità nazionalista ora locale dovrebbe avere una impronta una traccia a verso un cammino anche europeo
Se ci fosse qualche cosa di Europa anche nel nome del nuovo soggetto politico sarebbe una cosa interessante d'altra parte se non siamo noi agiremo spinta all'Europa non la darà nessun'altro Europa ormai retta e l'insieme di tante i tanti localismi di tanti piccoli gelosie infine e se non è una realtà come la nostra che ITA forza nuova leva a al nostro al Progetto Europa a mio parere l'Europa potrebbe impulsi grossi ritengo chi sia per noi una una un ricordo molto chiaro
Che gli anni migliori del centro sinistra da due del novantasei e due mila e uno sono stati quelli legati al progetto per l'Europa il Partito Democratico potrebbe ripartire da questo ma secondo me e ci sono altri elementi che devono essere profondamente discussi perché chi mi ha preceduto ha detto che il rischio di a che problemi tematiche non risolte
Potrebbero fare implodere il nuovo soggetto politico
Allora
Il problema fondamentale collateralismo il problema fondamentale della identità laica del partito secondo me sono elementi su cui non possiamo dire non abbiamo discusso abbastanza sono elementi che ci devono portare ad avere chiara che il partito non può essere una revisione di un'entità socialdemocratica del passato
E non può essere neanche all'edizione di una piccola colonia cattolica all'interno di una realtà
Laicista
Questo secondo me è il percorso che deve svolgere il nostro ceto politico
Per fare questo non la dobbiamo aver paura di a vere
Un mese in più di tempo due mesi in più
Ricordiamoci che la casa solida la si costruisce se
Sì hanno fondamento importanti altrimenti potrebbe franare al alle prime difficoltà un'ultima cosa che io ritengo dovrebbe essere l'obiettivo del partito democratico potrebbe essere dovrebbe essere quello di sfondare il muro berlusconiano io ritengo che Berlusconi abbia costruito un muro in cui le realtà piccoli imprenditoriali il popolo delle partite Iva si è rifugiato
Dietro questo muro che noi non abbiamo assolutamente nemmeno visto durante la campagna elettorale e che ci ha portato la sorpresa di vedere che Berlusconi avevi ventiquattro per cento dell'elettorato italiano
Dietro questo muro ci e si nascondono neppure i timori di tanti italiani e noi non possiamo consegnarli per l'eternità questa destra
E allora se il Partito democratico avrà come obiettivo e come orizzonte quello di sfondare il muro berlusconiano e di sottrarre queste potenzialità
Che hanno un'esperienza forte da raccontare è una realtà forte da mettere a disposizione del Paese secondo me il partito democratico avrà una prospettiva non soltanto quinquennale
Ma avrà una prospettiva che ci fatta sì farà sì che non avremo soltanto da raccontare che abbiamo fatto l'ultima operazione di marchi lasci ma abbiamo costruito un soggetto forte di ventunesimo secolo grazie
Bene
Francesco Russo cioè non lo merito
Caro
No io
Ho poco da obiettare alla relazione di Francesco Rutelli di ieri
Semmai
Credo che sia un po'nella nelle corde di di molti di noi se non di tutti tentare di uscire da luoghi comuni retorica nella costruzione del partito democratico
E su questo punto direi guardare attentamente e anche ascoltare attentamente e quello che ci viene detto dall'esterno degli elettori piuttosto che quello che pensiamo catrame poi i nuovi dico questo perché le interpretazioni sul voto sono sempre molto cangianti l'altro ieri proprio Rutelli ricordava di un un sondaggio del di Ilvo Diamanti che smentiva nel giro di pochi giorni un precedente sondaggio quindi credo che a da noi venga chiesto soprattutto questo che cosa effettivamente ci manda a dire
L'elettorato cercare di governare questa questo Scurto voi poi in questa è la e la credo che sia soprattutto il nostro compito
E allora ecco per esempio
Uscendo dal da dalle da grandi principi questione cattolica la questione cattolica che cosa ci manda a dire in termini di voto l'elettorato cattolico di questo Paese
Una rivista che mi pare abbastanza fu non condizionabile da noi come il regno di Bologna
Sostiene che
Nelle nelle elezioni di aprile questo voto questo voto cattolico asta riservato alcune sorprese
In precedenza nel novantasei nel due mila uno si era si era ugualmente diviso tra tra centrodestra e centrosinistra adesso con le elezioni di aprile si è spostato sul centrodestra questo è il primo dato sì
E considerata considerando pure che il nel nonostante la diciamo così la residualità del voto cattolico questo fa più o meno un terzo dell'elettorato di questo Paese
Ed è un vuoto più variabile di primo un voto infedele un voto che guarda i contenuti
E lo dimostra il fatto che nelle intenzioni di voto qui cito l'Italia Mita di Paolo Segattini qualcuno di voi ha letto
Tra il gennaio due mila e cinque il settembre due mila e sei il centrosinistra aveva un vantaggio sul centrodestra su questo tipo di voto
Naturalmente perché io credo che fosse il vantaggio non consolidato così ancora molto al livello o liquido ma della campagna sul referendum
Era un vantaggio non consolidato ma era un vantaggio
E naturalmente il cambio di il tutto repentino a favore del centrodestra
No è doppio perché non solo annullato quel tipo di di feeling che c'era tra noi e le le e questo tipo di elettorato ma Peck andavo dall'altra parte
E il centro destra ha raccolto secondo queste stime Ri raccolgo quelle del Regno di Bologna non voglio non parlo di altri
Tra il cinquantotto e il sessanta per cento dell'elettorato dei cattolici tra virgolette
Perché
Ma le ragioni ma se c'è ladri la semplice ragione che nel
Nelle liste delle delle tende dell'unione dall'esterno ci fosse del De la Rosa nel pugno che ha strillato più di altri
Lo scarso ruolo che i cattolici la irrilevanza politica dei cattolici hanno avuto in questo da da nel centrosinistra hanno avuto in questo in questa campagna elettorale credo che questi siano già delle giustificazioni
La campagna pro PACS alla quale si è assistito quasi in un silenzio assordante
Il silenzio dei cattolici ecco qui ieri mi pare proprio Morgando qualcuno che è intervenuto nel dibattito
Ha citato quella quelle inchiesta del del di Repubblica di qualche giorno fa ecco su questo punto vorrei dire beh il silenzio dei cattolici democratici si giustifica in due modi o è un silenzio determinato dalla dal dalla raggiunta dall'aggiunto scopo della ragione sociale insomma quindi in fin dei conti si voleva liberare di di di di orpelli del passato li abbiamo superati quindi oppure è un nuovo conformismo
E perché guardate che c'è anche questo dato da tener presente e io credo che in questo silenzio ci sia un nuovo conformismo e anche la lettura di Scoppola di questa mattina su Repubblica mi che tra l'altro a Previti degli spiragli interessantissimi mi dà questa sensazione
Che cioè qui effettivamente di fronte a a
Accade capiti abbiamo un po'più qualche prudenza in più troppa
Ecco questo direi che è un conformismo sbagliato un conformismo che secondo me molti di noi già hanno
Sventa normalmente nella loro vita nelle loro nelle loro azioni quotidiane però sarebbe bene prenderne atto ecco non far finta di niente non far finta che si sta zitti perché si deve soltanto reggere la baracca non è così perché tra l'altro la politica è fatta anche di dialettica
E non è che si è ascari di Ruini se si parla e si non si parla non sia ascari di Ruini perché si può essere stupidi stando siti e stupide anche parlando oppure vigliacchi in un modo ordinati in un altro questi sono sono scelte che poi si fa
Quindi la constatazione che il voto cattolico si andava in misura maggiore le liste
Del centrodestra
E intanto è una cosa la misura anche un'altra un altro elemento di un un altro metodo di di cui parlare tra l'altro se non sbaglio se non sbaglio Rutelli noi avevamo detto che questa era anche l'unico l'unica sede nella quale si è ribellata e di una si sarebbe fatto un'analisi del voto glielo sentita fare quindi forse vale anche la pena occuparsene en passant visto che ogni tanto si parla si dovrebbe parlare come
è vero sì ecco allora beh insomma il fatto che per esempio il voto cattolico andato al all'Ulivo piuttosto alla camera che al Senato
Anche questo è un secondo me è un elemento che ci deve far discutere perché fine conti vuol dire che un certo un certo elettori anziano forse più maturo forse anche un po'più imbecillità o non solo dite voi ci ha visto con meno o a trazione
Parlo sempre di quelle letture ellittico l'elettore cattolico
Io direi che però effettivamente non possiamo permetterci il silenzio questo ed è un punto sul quale io per
Vi chiedo di riflettere un momento
Perché perché già stanno zitti molti stiamo zitti molti mi moltissime cose che non vanno non vedo per quale motivo qui per esempio raccogliamo con grande anche con grande entusiasmo un grande orgoglio
Personalità importanti del mondo cattolico e poi magari cerchiamo di zittire l
Non è utile non so se lo sia allora tanto valeva ed edonista e non se ne poteva fare la democrazia cristiana perché c'era l'unità politica dei cattolici allora l'iniziativa dicendo matura sei uno dei tanti
E qui mi pare che unità politica dei cattolici sono ricordo male non c'è più da qualche anno
E anzi appunto abbiamo un elettorato così così così di passaggio così infedele
Ma ripeto un terzo dell'elettorato Italia
In più altra considerazione la chiesa è mi mi pare questo
Costatazione comune e all'opposizione ma non soltanto di questo governo mi pare un po'l'opposizione di questa società è questo il punto non è una questione soltanto politica una questione culturale una questione di comportamenti una questione di Weltanschauung direbbe qualche qualcuno
Si è dice dice non so il Galli della Loggia di passaggio dice beh questa sia in borghese in fin dei conti l'ho subita che va sempre più verso il
Un un comportamento borghese quindi di edonismo non più reaganiano ma di qualche altra cosa unica nei un edonismo
Un idealismo d'accatto qualche volta beh da qui un
Un pronto un relativismo culturale direbbe Ratzinger beh insomma tutto questo beh mette la chiesa automaticamente all'opposizione di questo tipo di società benissimo ma allora
Sei il voto dei cattolici praticanti e a favore del centrodestra ma che c'entra con quel tipo di di cultura
Questo il punto basterebbe pensare e perciò che non bisogna star zitti che c'entra con il voto del centrodestra che incarna meglio di altri questo tipo di società i suoi valori i suoi disvalori quel vuoto di cattolici praticanti se non mettiamo le mani in questa in questo ingranaggio notturno credo che lo facciamo un un servizio anonima di più in generale alla alla collettività la società nella quale viviamo cioè bisogna disinnescare almeno questo questo silenzio su questo silenzio degli altri parlavo del silenzio nostro ma mi sembra che il silenzio degli altri sia altrettanto col dannoso
Ma dallo sono soltanto nuovi perché ci può vincere anche con i voti gli altri e si convincerà che con i voti come abbiamo vinto con i voti di di di Caruso
Insomma
Però c'è anche da dire che viviamo in una società nella quale per nostra fortuna non c'è soltanto Caruso
Quindi la posizione della Chiesa ufficiale dei suoi ho finito quasi Canada vanno avanti in prova
Mi ha un po'perché in questo senso anche l'atteggiamento diverso e questo varranno il Partito Democratico tra CISL e CGIL pure io anche qua lo sento popolo sentono poco anche da chi viene da quel mondo ma come mai che è successo
Bonanni lista antipatico e di Sannino c'è un problema oppure non sarà una questione appunto di di altro genere
Allora non possiamo lasciar correre dobbiamo ridare un qualità a un voto che senza qualità e il voto senza qualità quello del del cattolico dal centrodestra
Tutto qua se riusciamo a dare qualità questo modesta De Niro città forse facciamo qualcosa di buono per un partito per un partito dice un partito nuovo partito e concludo D'Andrea sta tranquillo
Siccome non abbiamo passato quattro anni a distinguere tra partito nuovo il nuovo partito rispetto alla Margherita io vorrei quando si parla di partito democratico non soltanto si evitassero con accuratezza voti luoghi comuni e retorica di cui sento abbastanza il peso
Ma si cominciasse a parlare di partito vero vero partito diverso certamente due tutto quello che volete ma cioè che ero partito perché c'è un partito nel quale ci sia un confronto vero un confronto vero su tutte le cose anche sul nostro modo di stare al mondo
E anche sulla giustizia io vedo oggi che insomma si azzerano i
I vertici della guardia di finanza di Milano esile si dice che è così perché si doveva fare
Ora io capisco che si può fare dell'annoso dilemma se difendersi dal processo nel processo si supera sostituendo gli investigatori beh ma poi dico insomma anche questo sarà un modo di di cui dobbiamo parlare al perché non so se sia quest'ultimo di giustizia al quale questo partito vuole arrivare grazie
Grazie a Carrà
Allora russo recupera questa riserva
Ti farai perdonare autoriduzione invertita mi scuso ma a mia discolpa porto il fatto che alle alle nove e un quarto quindi
Ma io credo che Francesco Rutelli ieri a
Ha provato a tracciare con
Con le difficoltà che sono ordini questo momento i contorni di una sfida alta
Credo che il miglior servizio possono fare a noi stessi a questo partito ossia rendere seriamente fino in fondo questa
Questa sfida
Con la consapevolezza che un ragionamento che non sia solitamente in termini verità non farebbe un buon servizio non farlo non se li fa il nostro partito non lo farebbe la coalizione
E a questo processo con la consapevolezza guardate che sbagliare
Partirei fallire o riuscire a metà sarebbe per la nostra responsabilità un servizio alla democrazia di questo Paese assolutamente pessimo allora alcuni punti rapidissimi di criticità che io credo in qualche maniera dobbiamo mettere sul tavolo proprio per per alzare il dibattito e portare anche i nostri alleati ad un dibattito serio rispetto a una cosa nuova che proviamo insieme a costruire
Partendo proprio degli esseri non non sono abituato a fare i conti in tasca agli altri però credo sia consapevolezza che ciascuno di noi anche per l'esperienza che viviamo a livello territoriale e nostra realtà
Provinciali e regionali che oggi i nostri alleati non sono in alcun modo preparati al partito democratico così come è stato delineato anche ieri sera dalla relazione del nostro presidente
Io credo più di qualcuno prima di me l'ha richiamato nella cultura di quel partito nella convinzione che ci sia un processo che da Gramsci come citato prima arrivi direttamente al partito democratico ci fa dire oggi che nulla che nasca alle condizioni date possono esser molto diverso dal da una cosa quattro ore non soltanto un problema di collocazione internazionale che pure è un baluardo un segno un segnale importante della qualità delle scelte dei democratici di sinistra ma non è soltanto questo
E dico questo varate perché credo che
I DS vanno aiutati a portare il dibattito sul partito democratico al di fuori dei recinti in cui è scritto oggi che sono i recinti della sommatoria
Ci sforziamo di dire che non è così ma questa è la percezione anche dei di chi sta leggendo questo processo della sommatoria del dei DS della Margherita e di un pezzo di società civile piccolo o grande che sia ma che in qualche maniera non riesce a cambiare i connotati di questa esperienza
In questo il dibattito probabilmente ancora acerbo in questo al un deficit di cultura politica e deve aiutarci a immaginare e di superare queste capitali ho apprezzato il passaggio di in cui Francesco Rutelli ieri richiamava il superamento delle esperienze politiche del Novecento
Siamo tutti consapevoli che la stagione dei partiti di massa lasciato il passo alla stagione delle della complessità delle opinioni pubbliche da gestire sul versante politico
Però leggo la nostra difficoltà ancora nel declinare poi l'identità di questo nuovo partito
Ho semplicemente rinumerare andò alle grandi tradizioni politiche dal
Dagli azionisti al cultura liberaldemocratica immaginando che semplicemente mettendo insieme il meglio di ciò che è stato osa dare origine a papà diverso in questo credo un di più di riflessione politica di novità di fantasia
Sia una una base pregiudiziale per non far per non far nascere qualcosa che che abbia
Che abbia qualche gamba zoppa
Lo dico varate con un esempio da chi viene dalla provincia che tutto sommato alle ultime elezioni ha vista la Margherita premiata da un quindici per cento però molti amici del del nord del Nord Est possono testimoniarlo varare che il Partito democratico così come sta nascendo rischia di non avere nessuna pill aggiuntivo nel nord di questo Paese del nostro Paese rispetto alla sommatoria i nostri partiti
Ci stiamo battendo la testa credo che la la festa nazionale del partito
Porterà aggiungerà elementi ma partiamo da questo presupposto e dobbiamo in qualche maniera superare i recinti in cui è inscritta la nostra esperienza politica questo momento perché prove che è cambiato radicalmente il contesto culturale politico
Allora né facciamo con quello che abbiamo in casa la Margherita è di per sé è un prototipo l'abbiamo detto tante volte e in parte è vero di un percorso che porterà saldare a fare incontrare allargare culture politiche
E vediamo anche in casa nostra quello che non ha funzionato la per vedere di di di di che che questo non si ripeta anche noi siamo partiti con l'idea di saldare culture e personalità rimettere insieme culture personalità politiche anche diverse fra loro sappiamo che è un percorso meno difficile di quanto potrà essere quello nei confronti di un'analisi sinistra
Registriamo andiamo a vedere dove non ha funzionato sino in fondo le carte dei principi dei valori quanto siamo riusciti a declinare quando
Di originale di cultura politica oggi la Margherita riesce a esprimere io credo che anche la difficoltà elettorale che abbiamo registrato alle ultime politiche
Il non sfondamento che molti di noi ovviamente ce si auguravano e figlio proprio di non aver saputo trasmettere una identità culturale originale in in questo Paese
E l'altro versante è guardate credo che anche rispetto alla forma del partito
Noi siamo chiamati a uno sforzo di ingegneria di di novità perché dire che superata la forma novecentesca e assolutamente verosimile noi per primi ci stiamo ritrovando però oggi e credo dei nostri cugini alleati dirà la sua situazione un partito è che ritorna a essere gonfio di tessere in cui molto spesso si si si ritrova ad avere più tessere che voti in in molte delle nostre realtà locali concludo richiamando la battuta che sarà copiato faceva in qualche con in un congresso
è di qualche anno fa
Del Partito popolare Gerardo Bianco di diceva di non voler morire socialdemocratico io anche anagraficamente sono abbastanza lontano dal pormi il problema di come voglio morire
Io so però che ci terrei veramente al fatto che la cultura cattolico popolare fosse una non delle tradizioni ma fosse una delle esperienze culturali rinnovate capaci di dare un'identità forte al partito che nasce pare rispetto a questo
Rispetto a questo però
Credo che il la modernità di questo pensiero io anche professionalmente in qualche maniera del Risiko essere molto più attrattive molto più rispondente alle grandi sfide nazionali internazionali che stiamo vivendo ha bisogno di uno sforzo è testimonianza di un di un di più di responsabilità anche degli amici che come me
Da quell'esperienza provengono probabilmente lo dico proprio nell'ottica di rendere più forte questo percorso e soprabito democratico anche immaginando forme di partecipazione di condivisione
E di rinnovo di un impegno comune che probabilmente sarà utile alla costruzione di questo Partito Democratico grazie
Grazie a Francesco Oronzo
Banti onorevole senatore Banti
Poi Cocilovo e poi Lusetti
Grazie vorrei partire da quel passaggio della relazione di Francesco che ha legato ieri in modo molto stretto il cammino del nostro partito verso il partito democratico con il cammino del governo io sono molto d'accordo su questo punto ma ritengo che allora si debba fare di più a cominciare mi auguro dal documento che concluderà questa nostra Assemblea e che io credo debba invitare tutte le strutture del partito a un impegno particolare straordinari direi quasi di mobilitazione a sostegno delle iniziative del Governo e del cammino non facile
Come dimostra anche il Forum di Padoa Schioppa questa mattina su Repubblica
Che il Governo ha davanti
E lo dico partendo da un episodio che mi è capitato che mi ha fatto riflettere io nei giorni scorsi come credo capiti a molti parlamentari in questo momento ho incontrato nella mia regione un gruppo di rappresentanti responsabili di ordini e collegi professionali interessati come si può immaginare a rappresentare le loro ragioni in relazione al decreto sulla al rilancio dell'economia e quindi c'è stato il dialogo che dei credo debba esserci pure da senza strizzate d'occhio come qualche volta può capitare di fare a chiunque ma questo è sbagliato ma non è questo il punto il punto è che entra coloro che erano i miei interlocutori in quel momento la persona che più parsa agitata come dire per sottolineare a suo dire le contraddizioni e gli errori del decreto governativo
Era una persona che fino a non molto tempo fa ha rivestito incarichi amministrativi e politici intendo assessorili per intenderci Nancy locali importanti per i Democratici di sinistra
Per l'amor di Dio un caso unico non fa scuola e d'altra parte in quel momento quella persona non rappresentava certamente il suo partito ma rappresentava il l'ordine professionale di cui era responsabile
Però probabilmente qualche anno fa una cosa del genere non sarebbe accaduta lo dico da un lato quasi con soddisfazione cercate di capirmi forse qualche passo avanti magari nel modo sbagliato sul percorso dell'autonomia lo si sta facendo e però a maggior ragione allora è necessario ricostruire un percorso diverso a sostegno del governo
Badate
Io credo e ovviamente al di là di questioni marginali che possono anche essere corrette come del resto è giusto fare in Parlamento io sono assolutamente d'accordo e sulla linea Bersani sulla linea del decreto in questo momento all'esame del governo anzi bisognerà andare ulteriormente avanti
Però io credo che i nemici del governo che sono tanti non solo all'opposizione ma anche nella lei maitre à penser dell'opinione pubblica italiana qua nel mondo terzista o cosiddetto tale almeno così si manifestano
Abbiano presente che Romano Prodi nei dibattiti televisivi con Berlusconi è riuscito a vincere anche perché a fronte delle tante mirabolanti promesse del suo avversario
Ha invece sostenuto una cosa semplice apparentemente banale ma importante che noi avremmo unito l'Italia
Molto più di quanto non sia accaduto e infatti non era caduto negli anni precedenti
Ora non vorrei che utilizzando episodi anche in parte banali ma da non sottovalutare come oggi la manifestazione tassisti e non solo
Qualcuno volesse sostenere che in questo momento nei prossimi mesi l'Italia sarà più divisa di quanto fosse prima anziché più unita io non lo credo questo ma temo che sia che possa essere una strada rispetto alla quale non ci dovremo confrontare
Allora il sostegno alla mobilitazione a sostegno del governo io credo che sia il punto di partenza o comunque uno dei punti di partenza fondamentali anche rispetto all'azione di costruzione del parto democratico nei prossimi mesi
Purtroppo noi sappiamo che è quasi all'ordine del giorno che c'è qualche ministro che minaccia le dimissioni qualcuno che parla di appoggio esterno qualcuno che sull'Afghanistan agli di sussulti e di coscienza
Queste sono cose purtroppo che in con maggioranze ristrette sono un po'all'ordine del giorno non scandalizzano più di tanto però a maggior ragione richiedono un impegno maggiore da parte dei partiti forti e soprattutto da parte di quello zoccolo riformista che non solo uno zoccolo che sarà il partito democratico e in parte già lo è quindi io invito il partito invito me stesso naturalmente credo che anche a livello periferico non si debba pensare che è solo un problema di Bersani di sollievo ai tassisti perché è sbagliato
Perché Bersani oltretutto non può concedere più di quello più di tanto potrà concedere qualche cosa di sicuro come in ogni trattativa fra governo e parti sociali ma non più di tanto perché il governo deve rimanere fermo sulla sua impostazione altrimenti
Crolla un percorso virtuoso che si è avviato allora spetta a noi fare il resto
E credo che lo dobbiamo fare con più decisione con più impegno e che debba essere uno dei punti fondamentali del cammino che abbiamo di fronte anche rispetto alle tesi congressuali
Ecco io ho sentito ieri un intervento dice facciamo un congresso a tesi non so se sia questa la strada esatto dal punto di vista come dire formale organizzativo
Mi pare importante il richiamo un documento di base rispetto al quale il dibattito congressuale si debba sviluppare e a cui ha fatto riferimento Francesco nella sua relazione documento che poi potrà e dovrà a mio giudizio essere implementato a livello locale certo è che il dibattito congressuale non può essere un Enza popping anche a livello provinciale locale territoriale in cui si facciano regolamenti di conti di vario tipo il dibattito congressuale deve essere forte ed alto altrimenti rischiamo anche in questo caso di non fare un di non portare vantaggio ne hanno gli stessi né al partito democratico e nemmeno al cammino del governo voglio dire un congresso in queste condizioni è più impegnativo di un congresso ordinario ancorché si tratti per l'appunto di un congresso ordinario in quanto i tempi sono decorsi
Per il cammino normale diciamo così
Di rinnovo delle strutture di quant'altro e quindi c'è quindi la necessità complessiva di un colpo di reni io credo che sia davvero affidata a noi la responsabilità di avviare anzi di portare avanti il percorso del partito democratico già avviato con segnali forti da questo punto di vista che risolveranno a mio giudizio anche molte delle difficoltà che pure esistono e che sono state indicate anche molti degli interventi che mi hanno preceduto a cominciare dalla questione del pluralismo dalla questione della laicità e non solo ma anche qui il lavoro di ricerca il lavoro di costruzione di un percorso è quello che può risolvere
Molte delle vicende tuttora aperte a fronte anche mi si consenta di dirlo l'ho detto anche in un intervento alla sosta dei Popolari qualche tempo fa
A fronte di un ritardo a mio giudizio dello stesso mondo cattolico da stessa chiese Pagliara dal punto di vista della Chiesa in generale in questo momento lampo presa della ricerca anche teologica che poi diventa ricerca pastorale diventa
Misura sta misurarsi con le ricevere la scienza e la tecnica con il cammino della scienza della tecnica insomma per tornare al punto di fondamentale di questo intervento che finisce
è necessario un colpo di reni molto forte che leghi insieme strettamente come indicato nella relazione e per me
Una delle cose che più fondamentali e il cammino del partito il cammino del partito democratico il cammino del governo i prossimi mesi saranno da questo punto di vista decisivi non possiamo perdere questo appuntamento
Allora Cocilovo e poi Lusetti
O isolamento degli Ent degli iscritti a parlare degli interventi previsti già da questo parte iniziava il dibattito è abbastanza terrificante quanto al numero insomma quindi si impone un dovere dei sobrietà lo dico
Non per rito scontato ma perché per confessare o comunque a mettere in comune con voi in che cosa sarò aiutato nel rispettare questo doveri sobrietà contrariamente a quanto si dice più facile condensare l'interventi quando si hanno idee abbastanza chiare si possono esporre facilmente in pochi minuti
Io sarò aiutato da una grande confusione di idee da una grande incertezza invece anche questo può aiutare cerchiamo e lo dico partendo dal fatto che per esempio mi sarebbe difficile trovare nella relazione di Francesco Rutelli qualcosa da cui dissentire
Sono
Ma a Bari abbondantemente condiviso mi è sembrato di capire dalle sottoutilizzati questo dibattito
Devo anche dire però che rispetto ad alcuni problemi non ho trovato come dire risposte comincia allora parto da una formula mi limito a questa cosa Partito Democratico appare la più urgente su cui Francesco sostiene badate non è in discussione il sei ma semmai il come il quando il sei in qualche modo l'abbiamo già deciso
Su questa avrei qualche perplessità perché quando i problemi sono complessi come dire non veniamo aiutati anche dalla solennità
Di approdi bene insomma in qualche modo adottati negli organismi ma e in una cerchia di partecipazione ad addetti ai lavori troppo limitata ma ammesso anche Secondo me affermare che non è in discussione il sette ma semmai il come il quando significa saltare l'appuntamento fondamentale con la questione che più mi intricati che il cosa perché a me non è ancora chiaro cosa sia o cosa voglia essere questo partito democratiche ha detto Antonio più facile schierarsi a favore di un'ipotesi che non mette in discussione il se ma come o quando perché un'ambiguità sul cosa consente a tutti noi di collocarci dentro questo schema avendo magari sul cosa ipotesi diverse
Avendo diffidenze alcuni sul set altri invece sul come e sul quando e facendo convivere tutto questo all'interno di un crogiolo che io non sono aiutato badate lo dico con certezza
Sapendo anche che questa punta di insufficienza se volete di ambiguità e non lo affermo da guastatore rispetto al progetto
Perché la una idea di Progetto di partito democratico mi vede impegnato con convinzione sostenga un ma è un'idea e mi rendo conto anzitutto di essere segnato anch'io dalla sua parzialità
Noi diciamo che non è in discussione il sette e ci avviamo a celebrare un congresso
Già emerso in qualche intervento
Per esempio rispetto a quello che verrebbe si verrebbe portati a pensare immediatamente se non è in discussione il se il congresso e in qualche modo un congresso
Che ha i connotati è ricito al proprio interno le dinamiche tipiche di un congresso di scioglimento
Diamo per scontato che nel futuro dominato da un secche non è più in discussione non c'è più spazio per la Margherita così non è
è stato confermato autorevolmente che al prossimo non è un congresso di scioglimento
Allora la prima cosa che mi aiuta non dico a trovare il filo d'Arianna ma veniva fuori
Io presto convintissimo che comunque in questo progetto non sia spazio per scorciatoie o esorcismi come quello delle fusioni affaretto
Quindi una semplice sommatoria di organigrammi di partito esistenti l'alternativa non sono però neanche le finzioni a caldo
Cioè voglio dire quelle spinte da elementi che poco hanno a che fare con la proiezioni innovative costituente di nuovi soggetti politico partitici
Anche
Le analisi di alcuni commentatori sondaggisti che venivano evocate dalla relazione di Rutelli dimostrano che vi è probabilmente di è stato una caduta di attuazione di spinta nei confronti del vocazione dell'Unità e via dicendo ma perché questa nasceva essenzialmente non soltanto dal sentimento diffuso dell'urgenza di opporsi al centrodestra Berlusconi
Ma era comunque legata a un episodio di campagna elettorale che nelle varie ricorrenze che abbiamo tutti vissuto quasi sempre ha prodotto anche sia pure appellati lo Pardo fenomeni esperimenti di liste unitarie dica
Cose che non sono in quanto tali obbligate a sfociare però il marmo identità porti più partitica che caratterizzi una fase costituente sulla spinta dalle cose abbondantemente
Citate da tutti noi rievocate nella ratio crudeli sono due cose diverse la cosa che mi convince tantissimo nella relazione di Francesco e per esempio di questa processo ancora
Non privo di contraddizioni di ambiguità da dissolvere di certezza da conquistare di ipotesi da mettere in campo il ruolo
Non mi viene un altro termine non voglio scade nel sociologismo della base il rapporto con il territorio
Ma noi possiamo confinare
Entro il perimetro del Palazzo e di oligarchie centrali per quanto illuminate la fase ascendente di questo laboratorio costituente
Possiamo immaginare un futuro in cui comunque alla fine una scelta o un'ipotesi preconfezionata
Venga esportati in periferia per dare a quadri militanti perso simpatizzanti e le
Tori penso il compito soltanto di una fidelizzazione acritica lo slogan anche quando non ci fosse convinzione entusiasmo compartecipazione noi abbiamo il dovere facilitati in questo dalla complessità del percorso che abbiamo di fronte e di un progetto non ancora compiutamente definiti in tutti i suoi connotati di evocare una formula di impegno
Che susciti organizzi un protagonismo più diffuso e più decisivo della periferia abbiamo l'appuntamento dei congressi
Diamo mandato alle nostre strutture territoriali regionali che fino ad ora sono state poco coinvolta anche in occasioni formali per un dibattito veramente impegnativo di sperimentare sul campo
Formule che siano di carattere formativo di laboratorio politico strategico culturale anche di sperimentazione organizzativa nel rapporto con i partner probabili
Di questo percorso verso il partito democratico che anticipino se possibile di hanno radici in periferia ad un percorso che se non sarà un percorso troppo contrassegnato da un sospetto
Di rispondere più appunto a un po'di cemento tattico e centralistico che non ad una convinzione una partecipazione a un protagonismo partecipativo diffuso
E riserviamoci poiché avendo dato delle cornici e delle linee guida entro cui muoverci di tornare a una sintesi centrale
Che di questa esperienza di questi esperimenti di questo radicamento di un percorso non ancora definitivo ma avviato in modo diverso
Dalla pura e semplice ricaduti in periferia di decisioni di centro secondo me avrebbe elementi anche perché di questo laboratorio abbiamo bisogno
è d'accordo tutti non ci perdo tempo e mi avvio alla conclusione per carità la caduta dell'ideologia e l'ha detto identità ormai sepolta dal secolo sulla Babette
Non percorso partitico dobbiamo pur dare contenuti politico-culturali strategici programmatici a una certa insofferenza
A limitarmi a dire che dentro questo percorso deve essere più evidente chiaro il protagonismo dei cattolici non la voglio mettere così dico soltanto
Cioè la fase costituente un percorso costituente che producono identità politica da mettere in campo in termini più strutturati strategici e di prospettiva
Che non la formula che troviamo l'esperienza che troviamo per reggere una campagna elettorale di questo ha bisogno conclude immediatamente dicendo che questo vale anche voi per le proiezioni a me non convince la formula di Procacci lo dico sinceramente
Giovannone se l'è cavata dicendo rispetto al problemi che si pongono anche nella proiezione Oltralpe di questo progetto tutte chiaro non avremo grandi problemi
Ne noi possiamo chiedere il PS di uscire dalla famiglia socialista nel loro possono chiedere a noi di entrarci
Formula ottima per la sopravvivenza di un episodio elettorale di una lista unitaria come quella che abbiamo fatto nonostante tutte le contraddizioni anche di un esperimento nelle sedi istituzionali
Ma per quanto riguarda la fase costituente di un nuovo soggetto politico questa formula è insufficiente è chiaro qual è la mia opinione a questo punto sul massimo di orizzonte che ci può impegnare nel breve periodo
Un'ipotesi federativa
Al massimo che non mette in discussione quindi soggetti esistenti e che partendo dalla periferia sperimenti sul campo la possibilità di un'alleanza che produca una fase costituente a cui in questa fase non mi sembra siamo vicini perché ne mancano troppe coordinate grazie
Non serve poi si prepari a Nicoletta
Ma io rispetto alla confusione di Cocilovo nono
Alla confusione
La confusione dichiarata notizia cantata da Cocilovo
La parte iniziale del suo intervento
Voglio dire che qui ogni processo di trasformazione di carattere epocale prevede inquietudine perlomeno e dà l'idea che ci debba essere un percorso per certi versi anche sofferto come il nostro non è in discussione il se si è detto il come il quando cosa si fa dice Cocilovo ridicolo dovuti mutamento dove si va che c'è un problema anche di percorso di itinerario
Che vogliamo fare
Devo dire che negli interventi che si sono susseguiti fino ad oggi tutti tranne Bonfanti credono c'è Bonfanti credono nella prospettiva strategica del partito democratico però non vedo un grande entusiasmo voglio essere sincero e non vedo neanche una grande passione se escludiamo la relazione di Rutelli fatta con enfasi ieri pomeriggio negli interventi insomma che caratterizzano questo nostro dibattito dovrebbe esserci un po'più di passione nel costruire una cosa che deve avere una prospettiva strategica molto molto ampia
Allora noi dobbiamo costruire definire i contorni del motore riformista della coalizione sapendo che il contenitore i contenitori sono importanti ma sono importanti anche i contenuti come dimostra tutto il dibattito oggi sulla politica estera
Perché lì ci appelliamo a a un programma dell'Unione anche se l'Ulivo un'altra cosa e ognuno interpreta a modo suo quindi c'è bisogno anche di certezze politiche sui contenuti che vogliamo esprimere nel governo del paese
Io sono d'accordo su questa prospettiva perché finalmente ritorna in Italia il cosiddetto canto di parti cioè il partito del Paese capace di interpretare i bisogni di interpellare il Paese e anche di capire le dinamiche della società
Questa è un'esigenza vera dopo tanti anni di frammentazione dopo tanti anni di trasformazione anche di precarietà al punto tale che i regolamenti
Di Camera e Senato in questi dal novantaquattro in avanti dalla dalla fine diciamo e la cosiddetta Prima Repubblica hanno saputo hanno subito tante e tali modifiche
Al punto tale da privilegiare le piccole formazioni in piccoli gruppi è stato necessario fare un intervento inutile presenza alla Camera per poter dare un pochino più di corpo alla all'unione tra Margherita e DS e al gruppo parlamentare dell'Ulivo come sa bene Franceschini
Ora io credo che noi come Margherita possiamo rivendicare il primo vero processo di aggregazione avvenuto il questo nostro Paese perché la Margherita il primo soggetto politico del terzo millennio
Però io credo che tutti i processi evolutivi in politica devono essere costruiti senza trascurare alcun dettaglio però sono sempre importanti e senza dimenticare nessuno
Secondo me ci sono quattro condizioni che noi dobbiamo porre per la costruzione del PAI dovremo pratico per evitare che si possa cadere la cosa treno a quota quattro o o o cose di questo tipo la prima condizione e il no alla mera sommatoria tra DS e Margherita ma anche il nuovo a alla logica di una società civile Immacolata spesso antipolitica che tende a superare i cosiddetti partiti tradizionali
Qui dobbiamo trovare una sorta di Mikis tra queste due cose
Sapendo che il popolo delle primarie non è una cosa a sé stante un'entità astratta ma è formata anche costruita dal lavoro di tanti militanti di quadri dei due partiti di Margherita e DS e di tanta altra gente che ci ha creduto
Però insieme si fanno queste cose non separatamente visto che la settimana scorsa
C'è stato un convegno i alcuni amici che ci sono chiamato un pochino fuori dai partiti è necessario allargare la base di riferimento alla società ma anche ad altre formazioni politiche
E sapendo che le fondamenta del nuovo partito non possono essere che quelle dei partiti che già esistono cioè DS Margherita la seconda condizione non ci vuole fretta so che regolavano scontata
Anche ieri Ilvo Diamanti e nel fare diciamo la sua analisi commenti nomi domenicale con tanto di
Su Repubblica con tanto
Di sondaggio dice che c'è una maggiore prudenza oggi da parte degli elettori il centrosinistra che vogliono costruire il partito democratico senza fretta
Io credo che
Sia giusto non avere fretta sapendo che la stagione congressuale va avviata in autunno
Ma tutti gli iscritti dalla Margherita vanno coinvolti e vanno anche convinti ad aderire al soggetto politico nuovo perché non è facile c'è molta gente che in periferia qualche perplessità va convinta e ci vuole
Molta prudenza molta pazienza che in questo caso sono dei valori perché è chiaro che il prossimo congresso del partito
Non può essere un congresso di scioglimento
è un congresso che rinnova una classe dirigente e se siamo convinti ci crediamo lo deliberiamo deve essere un congresso per ampia una nuova fase costituente che indicherà un itinerario oneste credibile per formare il nuovo soggetto politico cioè il partito democratico la terza condizione
Fatemelo dire una sorta di contestualità tra i due congressi non può essere che chiese a fare il congresso in autunno e noi primavera lo dico perché c'è un processo costruito assieme va costruito assieme non solo sui contenuti ma anche e né i tempi i tempi non sono indifferente rispetto a quello che vogliamo costruire
E se c'è una sfasatura del dibattito congressuale tra i due partiti
Rischi si rischia di pregiudicare il partito unitario per il Super cui voi
Faremo sicuramente nostro congresso ma se vogliamo avviare questo processo costituente dobbiamo farlo nello stesso tempo negli stessi giorni come già accaduti in passato quando abbiamo percorso alcuni passaggi relativi alla lista dell'Ulivo a percorsi programmatici e altro comunque gli organi deliberanti si sono riuniti contestualmente tra noi e i Democratici di sinistra
Ed è un problema di metodo ma che diventa rosso tempo anche un problema di merito perché il metodo il primo dei contenuti l'ultima condizione una condizione che hanno posto un po'tutti protetti in maniera molto chiara Rutelli ieri nel suo intervento
E che
La famiglia europea di appartenenza diventa un'altra condizione indispensabile per il futuro del partito democratico
Lo dico chiaramente no lo han detto anche tanti il futuro di questo nuovo partito in Europa non può non potrà e non deve mai essere il Partito socialista europeo nonostante ci siano richiesta mica mettermi non esiste questa cosa siamo d'accordo tutti
La Margherita ha rischiato due anni fa ha rischiato molto uscendo anche da una famiglia molto robusta molti di noi che vengono tale esperienza prima della democrazia cristiana può debito polare sanno conoscono il significato del PPE e sanno cosa dello casette prima fila sono sanno cosa voluto significare l'appartenenza questa grande famiglia uscire è stato doloroso Pistelli lo sa molto bene
E formare il partito democratico europeo con tutte le difficoltà che c'erano è stato sicuramente un atto coraggioso noi chiediamo ai nostri partner dell'Ulivo e di avere altrettanto coraggio Rispetto nuovi se vogliamo costruire un soggetto politico nuovo
Non si costruisce il nuovo con riferimenti nostalgici il Novecento è stato caratterizzato dall'ideologia a volte anche fanatiche distruttive a volte anche solide come quella socialista come popolarismo
Io poi credo molto nel cattolicesimo politico importante perché vengo da questa famiglia
Però l'inizio del terzo millennio ha bisogno non di pezzi novità ma di grandi grandissime novità e noi abbiamo la possibilità di dare questa novità di offrire ai nostri alleati una grande novità anche nel panorama politico europeo ed internazionale costruendo veramente qualcosa di nuovo adatto al tempo che noi stiamo vivendo
Quindi questo pone indubbiamente ho finito vuole rispettare il tempo il problema dell'identità del partito democratico perché il contenitore va costruito ma con un'identità ben precisa e io credo che all'interno dell'identità dentro questa substrato che diciamo è alla base del nuovo partito democratico
Bisogna porsi il problema delle radici delle radici cristiane del nuovo soggetto politico cento convivono più culture diverse culture Marchi come me proviene dal cattolicesimo politico e in particolare dal cattolicesimo democratico
Dobbiamo porci questo problema perché un'identità forte solida del nuovo soggetto politico e anche sintomo di grande duratura e di grande prospettiva strategica grazie
Grazie all'avanzo allora Recoleta
Dopo letta Khaled Fouad Allam
Mi pare che la nostra discussione sia cominciata bene ed è una discussione
Alla quale voglio aggiungere alcune riflessioni molto Brevi
Dico subito che condivido la relazione di Francesco Rutelli di ieri e quindi le mie riflessione sono riflessioni in aggiunta alle tante che erano comprese nella relazione di ieri
Parto da due concetti molto semplice che io vorrei che ci riprendessimo sempre ogni volta che ci scusiamo che discutiamo su quello che sta succedendo le elezioni ci hanno dato una duplice
Situazione
Sulla parte della maggioranza
Ci hanno costruito una condizione in cui tutti sappiamo che i DS e la Margherita sono usciti non autosufficienti dalle elezioni dobbiamo ridire ce l'ho ogni momento perché se non abbiamo chiaro questo non è chiaro che cosa
è la sfida che abbiamo di fronte
Il che vuol dire che è una continuità Rispetto ai DS e basta o una continuità rispetto a noi basta non farà il partito democratico
La seconda
L'opposizione attuale esce dalle elezioni bloccata
E questo è un tema che noi dobbiamo aver di fronte esce bloccata perché mentre era bloccata da Berlusconi tra virgolette in positivo durante i cinque anni oggi è bloccata da Berlusconi in negativo
Nel senso che Berlusconi è comunque centro di tutta la coalizione dell'opposizione e Berlusconi gioca una partita sostanzialmente sempre a bloccare a frenare sempre in catenaccio sempre bloccando qualunque tentativo di dialogo facciamoci caso ogni tentativo di dialogo che c'è stato in questi due mesi ha sempre visto Berlusconi mettersi di traverso perché è lì evidente è ovvio che questo avrà una forte condizionamento con quello che ci aspetta
Ma su queste due premesse noi ci siamo trovati subito a lavorare e io voglio la cosa principale che voglio dirla la la dico proprio su quello che è successo in questi ultimi dieci giorni
Ci siamo trovati di fronte un paese com'era nelle analisi che la Margherita ha sempre fatto un paese fermo un Paese bloccato
Però prendiamo spunto da quello che è successo in questi giorni un paese disponibile al cambiamento
Perché io sinceramente ci speravo ma non avrei mai immaginato che il consenso attorno alle azioni che il governo ha intrapreso difficili negli ultimi giorni sul terreno dei diritti dei cittadini chiamiamoli così
Sul terreno delle liberalizzazioni sul terreno della concorrenza sul terreno dell'rompere le corporazioni che bloccano questo Paese non avrei mai immaginato che sarebbero stati così facilmente che al capiti
Che sarebbero stati oggetto di discussione in ogni o sotto ogni ombrellone delle spiagge del nostro Paese
Mentre sotto ogni ombrellone dello spiagge nostro paese non si parla né del partito democratico né del partito unico del centrodestra sotto ogni ombrellone si parla del fatto che non dobbiamo mollare Rispetto queste quello che ci chiede ognuno non mollate rispetto a quello che state facendo
E allora io voglio proprio partire da questo e dico una cosa volutamente forte il decreto chiamiamolo Bersani per capirci sulle liberalizzazioni
è un decreto che per il mio modo di pensare rappresenta il modello dell'azione di governo del futuro Partito Democratico perché uno
E qui ci sta tutta la nostra storia con quel decreto noi ci siamo resi impossessati della parola libertà
Che è una parola che per dieci anni ci è stata tolta di cittadinanza perché la parola libertà che la parola della nostra storia io penso alla mia storia ovviamente ma la storia di tutti quelli che qui convivono è la parola fondante delle nostre storie politiche libertà questa parola c'è stata tolta ce la siamo fatta sfuggire in questi anni siamo passati come il partito quasi che con la libertà non c'entra niente con le storie politiche che non hanno a che vedere con la libertà
Questa azione di governo secondo me è stata fondamentale importante anche per la nostra discussione future perché ci siamo reimpostata della parola libertà perché la parola libertà vuol dire poi queste cose in concreto
E secondo me è stato fondamentale che poi la Margherita nei passaggi chiave su questo tema
Abbia dimostrato e stia dimostrando di essere il baricentro dell'azione di governo
Allarme in possesso arsi della parola libertà è il primo atto col quale costruiamo un partito democratico se lo vogliamo costruire che sia in discontinuità con ciò di cui noi pensiamo oggi il Partito Democratico non possa essere il l'oggetto cioè se noi pensiamo che il partito democratico del futuro debba essere un partito che non fa cosmesi nell'azione di governo ma a fronte problemi veri
Se pensiamo che il Partito democratico debba essere un partito che ha visione generale delle questioni
Questo provvedimento è stato un provento che è passato nell'immaginario collettivo perché ha messo tutti i temi insieme perché si andava affrontare ogni singolo tema il blocco è ovviamente si fermava
Però questo provvedimento a mio avviso ha dato l'idea di una visione generale di uno tentativo dislocare un paese fermo bloccato tra mille corporazioni se si va a parlare con ognuna di quelle ognuna racconta i suoi motivi sono anche motivi molto validi
Poi quando si mette tutto insieme questi motivi si perdono dietro al fatto che soltanto in un Paese feudale il figlio del farmacista a la possibilità di prendere eredita la farmacia
Del padre basta che abbia che si sia iscritto alla facoltà di farmacia perché questo alla fine è quello che nel nostro Paese accadeva finché questo decreto non ha deciso di intervenire su cose
Di questo genere che promette io stesso non sapevo non conoscevo ma quando si di fronte a questi fatti
Si mette in competizione il giovane che non è figlio di nessun farmacista e vuole fare il farmacista e il giovane che invece è ovvio che questo crea un meccanismo a mio avviso forte e allora vado rapidamente l'Asia seconda parte della mia riflessione questa riflessione sull'azione di governo è il terreno di sfida per noi
è il terreno di sfida per i nostri gruppi parlamentari non a caso nel gruppo più importante alla Camera il capogruppo Dario quindi l'impegno per noi è un impegno il primo impegno l'impegno principale che ci abbiamo messo e questo vuol dire che i gruppi unici noi ci crediamo
Non a caso sul tema dell'azione di governo ci giochiamo gran parte della nostra capacità di riconquistare alcuni territori ho detto ci siamo riposte Satie della parola libertà io dico un'altra cosa noi dobbiamo detta adesso così può sembrare un discorso di lunga lena di lungo periodo ma ci credo lo sapete che ci credo noi dobbiamo in prospettiva
Riconquistare Milano e la Lombardia non possiamo considerare che il tema Milano il tema Lombardia il tema capitale del sistema produttivo italiano c'è un tema che non ci appartiene l'azione che il governo sta facendo con il Tavolo Milano per ricchi
Riprendere un filo di dialogo con una parte del Paese con la quale continuiamo a essere in difficoltà è a mio avviso l'altro grande tema sul quale operare dobbiamo allargare questa maggioranza io lo dico senza nessuna assolutamente senza nessuna forma di timore
Lo dico perché al Senato noi non possiamo immaginare di durare cinque anni con il voto dei senatori a vita e basta questo è un discorso su quale dobbiamo essere franchi aperti sapere che è una sfida per noi se vogliamo fare tutte queste cose passano attraverso il risultato positivo della nostra azione di governo
Quindi l'allargamento della maggioranza non poche avvenire con una forte azione di convincimento su settori moderati del nostro sistema politico sui quali dobbiamo lavorare e queste tema mio avviso assolutamente prioritario altrimenti tutti i discorsi che facciamo son discorsi campati per aria il Partito Democratico
Lo vogliamo fare davvero
Se lo vogliamo fare davvero dobbiamo entra nel vivo dei problemi
Alcuni dei temi che di cui abbiamo parlato qui oggi che erano nella nell'intervento di Francesco di ieri li riprendo a titoli devono essere i terreni sui quali ci scontriamo ci confrontiamo discutiamo il grande tema dell'Energia
Il grande tema della demografia il tema delle frontiere della vita che non possiamo appunto lasciare tutto a una logica di di di piccolo cabotaggio di giorno per giorno
Il tema di come la libertà individuale si confronta con il la tutela dei diritti perché la differenza tra noi e la Casa delle Libertà e che per noi la libertà e poi a il suo pendant il suo contraltare con la tutela dei diritti e tutto questo è parte fondamentale dell'azione del programma di governo
Abbiamo il grande tema della responsabilità
Sulla rilancio della questione meridionale come tema nazionale lo dico perché non abbiamo più alibi su questo non abbiamo più alibi governiamo tutte le regioni del sud del nostro Paese tranne la Sicilia abbiamo una responsabilità sul tema dei prossimi fondi strutturali due mila sette due mila tredici qui veramente gli alibi non ce l'abbiamo più un senso i prossimi cinque anni stanno voi mettere in pratica le cose che abbiamo pensato detto negli anni scorsi
Allora per fare questo e termino abbiamo bisogno di una discussione congressuale vera e non soporifera punto primo l'abbiamo cominciata qui oggi lo considero importante io sono perché questa discussione congressuale tra di noi sia vera senza infingimenti
Secondo abbiamo bisogno di muovere la geografia europea lo dico all'APO in particolare i nostri europarlamentari che giocano un ruolo decisivo per tutti noi o noi muoviamo la geografia politica europea mi rendo conto che è difficile oppure un asterisco difficoltà sarà oggettiva perché con questo schema non siamo in un chiude Saccà
Dobbiamo muoverla come già l'abbiamo mossa nella scorsa
Campagna elettorale aprendo il discorso dobbiamo farlo dobbiamo farlo assolutamente credo che il lavoro che attende Lapo in questo i nostri amici europarlamentare un lavoro veramente al quale ognuno di novità molta attenzione molto impegno
Terzo dobbiamo ridare smalto al nostro partito sui territori abbiamo bisogno di congressi regionali e provinciali veri perché il confronto con i DS sui territori per far nascere il Partito democratico deve partire da strutture che siano forti legittimate che siano in grado quindi di lavorare al massimo perché questo sforzo sia uno sforzo che funzione che vince
Dobbiamo insomma in sintesi evitare quello che successe nel novantasei novantotto quando a un'azione di governo
Forte incisiva non seguire un'azione politica altrettanto forte incisiva credo che lo sforzo che Prodi
In queste due settimane ha fatto sta facendo e anche la sfida che ha lanciato dalla da Palazzo Chigi soprattutto in questa direzione di non ripetere l'errore del novantasei del novantotto
Di farsi che attorno a questa prospettiva Partito Democratico attorno alla sua leadership si costruisca effettivamente contemporaneamente l'azione di governo vincente e una rivoluzione politica come possiamo fare con un modello organizzativo da sperimentare per credo che tutti ci rendiamo conto che trasferire i nostri modelli organizzativi in un partito democratico del trentacinque per cento
Un non senso dobbiamo immaginarlo come una struttura non unica monolitica con un unico giornale un'unica Fondazione culturale un unico queste sono cose che non funziona abbiamo bisogno di libertà anche lì dentro perché soltanto così si riesce a farlo funzionare in sintesi in fondo
Per me è una grande sfida bella e la sfida di non sopravvivere di non vivacchiare in questi anni credo che possiamo permetterci alla credo che la Margherita soprattutto abbia tutte le possibilità interne di classe dirigente
Classe dirigente esperte classe dirigente giovane questa sfida per giocarsi al meglio
Per superare il gap dei numeri perché con il gap dei numeri noi vinciamo con la forza della politica si come son Cometto e con la forza della politica se giochiamo alla partita della politica noi vinciamo son convinto che alla fine bene senza errori
Il partito democratico lo faremo
Allora Khaled Fouad
Al poi se si è allargata vengo richiamata
La polemica allora poi De Mita
Subito
Buongiorno
Sarò molto breve sono più riflessione generale sulla mezza sul nostro essere oggi in politica che senza giurisdizione strette di come arrivare alla racchiuso nel partito democratico
All'istituto che vede in uso bellissimo saggio che si chiama non siamo insieme la rivoluzione descriveva la la sua situazione ecco del passaggio fra non sia recente non c'era più e la rivoluzione che aveva posto i primi paradigmi di un nuovo mondo per non c'era ancora
E li definiva molto bene la sua posizione mediana intermediaria cioè richiamava dell'ottantadue fra i due ecco vale dire che non era più nel prima ma non era né ancora nemmeno nel dopo
E questa è la nostra situazione
Noi abbiamo certamente lasciato un mondo però non siamo ancora al punto di arrivo del nuovo mondo però risentiamo in un certo senso il bisogno la necessità per non dire l'urgenza
E certamente in questa situazione in questa zona ecco di passaggio di intermediazione di transizione non è certamente facile lasciare il vecchio mondo
E arrivare un mondo sul quale noi abbiamo soltanto i presupposti di questo mondo ma non è ma non operare messi dall'Italia agli aspetti definitivi da posizioni di questo di questo nuovo mondo e non è questo passaggio è pieno di di trappole pieno anche di resistenze
L'acquisto del decreto Bersani anche significativo di questo passaggio fra un mondo vecchio ad un mondo nuovo che non c'è più ci sono degli effetti di resistenza perché non si sa ancora di code e questo futuro mondo mondo sarà fatto
Però mi pare evidente questo Rutelli la l'ha detto ieri nella sua nella sua introduzione e che oggi mi pare evidente non soltanto e superata in un certo senso la tipologia dell'organizzazione politiche partitiche
E del vecchio mondo perché il mondo è difficile il modo e complesso
Il mondo è grande e di fronte e di fronte a questa immensità del mondo di questa di fronte a questa complessità del mondo noi abbiamo bisogno di non dico di nuovi soggetti ma di nuove architetture politiche
Senza il quale le sfide le risposte le interrogazioni che pongono oggi la complessità del mondo di esca riescono in un certo senso di di definisce all'interno di un silenzio della politica
E vi gioviana che fa di tutto per evitare questo silenzio della politica e questo silenzio della politica non può essere che colmato sino a saremo capaci di definire una grande architettura
Di questo nuovo soggetto politico in grado di di finire di accogliere la complessità del mondo
Questi sono gli architettura e poi indirettamente e di fronte a delle tradizione epocale come noi la viviamo oggi da tutti i punti di visti
Quasi un passaggio di civiltà una civiltà un altro tipo di civiltà evidente che i grandi paradigmi sul quale la la modernità occidentale si costruito la democrazia e la libertà le lei cita rimangono fermi su uno dei punti di ancoraggio con il quale non si potrebbe nemmeno anche al andare avanti nella politica
Però attenzione ecco ogni epoca ha bisogno di una sua riformulazione perché ci sono nuove in Chieti Udine due interrogazioni nuovi soggetti anche della storia
E di fronte a questa complessità a queste nuove interrogazioni pare evidente che i nuovi paradigmi tra politiche vanno riformulati la democrazia che poneva la questione della democrazia oggi
E diversi saggi porrà come nel se c'è nel Settecento nell'Ottocento nel primo Novecento
Ratifica il grande problema della democrazia conta un po'rane oggi in Italia in Europa e del mondo anche nel modi Medioriente ad esempio ancora del pluralismo
Ed era qui in visione di fronte al pluralismo deleterio dignità delle culture e dicono linguaggio politico potrebbe tradurre l'eterogeneità di queste culture
So che ciò che sono compresi difficile che è facile dire e Natale ma difficile a di finire all'interno di una risposta politica ed è per questo perché ed è per questo che è un soggetto politico in grado di definire un'architettura complessa
E il migliore vettore che noi potremmo definire per riformulare le grande questione della polizia Camera recita certamente la licitazione rimessa in causa oggi
Ma polena peso della rivincita oggi diversa di imporre come nella nel primo Novecento nell'Ottocento perché ci sono delle nuove il nuovo domande ci sono nuove coalizioni piena che hanno degli atteggiamenti diversi e noi come rispondiamo a tutto questo
Tornati ieri si dichiarava
La crisi nonché del territorio nel non sono spesso di territorialità oggi totalmente diverso cioè quanto basta leggere l'indagine sui giovani rapporto col tetto il territorio perché per vedere il complemento di percezione ferita Territorial cioè il territorio non è più un punto di arrivo ma è un punto di partenza
Ma il territorio neanche uno coraggio caratterizza la vita stessa nonché la partenza verso altri mondi
Ecco il territorio si delitti girata come nel tempo ecco perché ovviamente un nuovo soggetto politico in grado di accogliere questo questi mutamenti sono fondamentalmente necessarie poi forse di un approccio diverso
Io non penso che la questione si farà non si farà il Partito Democratico
Perché c'è sempre qualcosa che va antica di reazione degli uomini di fronte alla formulazione di nuovi soggetti politici e questa cosa altra è semplicemente il lavoro della storia sulla storia
E la storia che richiamanti richiamerà
Ecco alla formulazione di costoro questo sto soggetto non soltanto perché ce n'è bisogno ce ne quasi urgenza come dicevo prima ma perché fa parte in un certo senso dell'organicità nel quale il mondo si sta col costi inviando
E credo che comunque
Al di là della tempistica del calendario sembra evidente che è una cosa che non può essere fatto così
Debito debito no ecco perché il rischio sarebbe di finire come la rosa in pugno e come di dice il poeta
Le cose più a quelle spade Matteo le rose non durano con lo spazio d'un mattino di un mattino credo che fondamentalmente necessario
Definire una metodologia una strategia un percorso che ci permette diarrea di arrivare alla formulazione di questo nuovo soggetto soggetto
Paul politico
Dico questo perché il tempo un buon consigliere
Ecco ma questo tempo non vuol dire esitazioni vuol dire anche sapere accoglierete fermezza e che che ci permetteranno di considerare e di definire realmente questo nuovo soggetto politico
Poi un'unica un'altra cosa cioè in una zona che sono europea di questi ultimi anni io credo che noi abbiamo vissuto un'enorme divorzio fra politica e cultura la politica è andata per conto suo la cultura andate per conto per conto suo
Io credo che il momento è venuto di rinsaldare questo rapporto fra politica e cultura
E vetrai bene questa forse una derivazione accademica se dovrete però manca qualcosa
Ecco in questo ambito do legge in questo percorso
Questo qualcosa arene non saprei come chiamarlo ma una specie di comitato di pare in viaggio europeo
Che accoglierebbe insieme non soltanto politici
Ma io vorrei sentire la parola di grande economisti di grande filosofica di grande tenore o chi di grande sociologi europei che che ci indicano il lato meno l'orchestra che ci aiuterà alla costituzione di quello questo nuovo soggetto politico grazie
Grazie
Grazie per davvero Ciriaco De Mita poi Gianni Vernetti
Io dirò
In anticipo che mi avvarrò
Di questa facoltà per un tempo non limitato
Non limitato
Perché non vorrei che fosse per me è una delle ultime occasioni di dialogo con voi
Io
In queste settimane
Ho provate a riflettere
Sono arrivata alla conclusione lo dico a Rutelli
Che sarebbe opportuno
Cancellare la nostra di flessione con richiamo al precedente
Cioè dovremmo fare uno sforzo di onestà intellettuale per dire cominciamo a riflettere
Perché quando ascolto che noi avremmo deliberato o di fare il partito democratico io ricordo come perché arrivammo a quella proposta per un periodo o partecipa
Alla elaborazione delle scelte del partito della Margherita
è esso
Che fu una indicazione che conteneva in sé un grande impegno e e una piccola opportunità
Dico questo lo dico e vorrei che mi credereste
Con la preoccupazione di sgombrare
Il terreni in onda pretesti
Compiere insieme uno sforzo di grande onestà intellettuale per capire i problemi che abbiamo
Come di fronte a questi ci poniamo e quali
A nostro avviso possano essere le vie utili per venirne fuori
Io ho detto nell'ultima direzione a cui ho partecipato perché ritenevo e ritengo che per aiutare il Governo avremmo dovuto lavorare per rendere coesa la coalizione
Perché senza la coesione della coalizione il loro governo a uno percorso incerto ed un futuro nebuloso
Direi per la condizione che c'è non è che l'abbiamo scelta al magazzino la coalizione quella che ci siamo presentati alle elezioni il collo questo pluralismo di tradizioni culturali di superstizioni la politica è obbligata
Anni su darsi con non le superstizioni che accompagnano l'affollamento della maggioranza e guida l'azione virtuosa della politica di aiutare di processi ad evolversi nella direzione giusta
Per cui se qualcuno mi chiedesse mai la mia opinione qual è il nostro dovere noi della Margherita ma noi della coalizione il nostro impegno in questa legislatura è rendere coesa la coalizione
Invece ci muoviamo lungo un processo di ristrutturazione delle forze politiche
Che consentitemelo di dirlo mi sembra più un surrogato dell'impegno politico anziché un un impegno all'altezza delle questioni
Per quale ragione
Io ritengo questa è la mia opinione lo espressa Ainu tutte le riunioni e non è neppure una novità per chi mi conosce
Che io processi di aggregazione
Delle forze politiche si misurano
Lungo l'evoluzione delle storie l'aggregazione non nasce per sovrapposizione di motivazioni ma per l'evoluzione di convincimenti
E in questo mi sorregge lo dica Monaco solo per salutarlo Monaco non
Una lettura che tutti o fatti in questo periodo che spiegando la missione di San Paolo
Quando predica agli ateniesi è si spiega che il messaggio di verità e di cui era portatore San Paolo partiva dalla conoscenza degli attendisti
Herrera
Una cosa da poco la seconda
Non faccio più altri citazioni solo questa è
La lettura hegeliana che rispetto a chi immagina di costruire un futuro desiderato lui dice bisogna Sarpi secondi con la lenta ruota de la storia
Perché i processi vendi sotto quelli che incrociano le contraddizioni l'impatto di attrito pensieri erano il futuro l'anticipazione in realtà più che l'indicazione di un grande obiettivo l'assunzione di una posizione irresponsabili la seconda considerazione la storia la storia nostra che quella del nostro Paese non degli altri paesi
è una storia dove la tradizione della sinistra e lo vediamo tessuti non serio chi a parte la rappresentanza politica alla organizzazione dei partiti
In realtà è una storia che questi tassi andrebbe recuperata in una visione che competa col Governo della modernità la mia opinione e che è un impegno in questa direzione crea erede una convergenza col resto della coalizione in maniera molto più agevole che non la semplificazione al centro fra l'altro quando voi dite la storia del riformismo di sinistra in realtà fate riferimento ad una storia non italiane
Perché la storia italiana non nella storia del riformismo socialista dei paesi occidentali
è un fatto non non è che io dico sia un bene il fatto è che la storia della sinistra italiana per la storia del comunismo in Italia egemone e nella versione gramsciana e nella versione togliattiana e quando dico questo questo lo dico al mondo per approdare ad un giudizio negativo di questa storia
Perché in questa storia se c'è il limite della mancato approdo alla cultura riformista europea in realtà la sinistra comunista si è misurata sia pure con motivazioni non condivisibile con una prospettiva e di arricchimento della libertà molto più larga e molto più radicali
Non so se avete letto voi io l'ho letta una nota o di un professore
Comunista diessino Schiavone che polemizzando o meno discutendo con quelli che all'esterno di questa tradizione dico non no il raccordo con la sinistra non è possibile perché sono relativistica e lui dice no perché i relativi studieranno i Democratici di sinistra i crociani
Noi avevamo e e avremmo l'ambizione dei recuperare un valore un riferimento intorno a quale ricomporre l'ordine civile
Utopia o non non lo so ma dico che questa preoccupazione o se volete questo valore cioè
E allora io avrei favorito ho ho un ruolo di recupero alla cultura di governo mi parrebbe questa la
Come dire il riferimento culturale più vero perché recuperando la cultura del governo in realtà che cosa si fa Necci si rassegna rispetto all'esistente & esiste si insegue un un un futuro che non siamo in condizioni di costruire cioè obbliga le persone a misurarsi con le difficoltà della vita chiamando le persone a risolvere i problemi come sono no i problemi come noi vi immaginiamo e dall'altra
Stiamo attenti
Io
Ormai solo spettatore
Quindi o un po'più la serenità
Della osservazione questa frettolosità nella disegnare processi politici rischiano di non intercettare il più il comportamento
Della pubblica opinione noi stiamo giocando a la politica senza avere la consapevolezza della realtà un dato su cui non abbiamo riflettuto avevamo detto in una direzione che poi avremmo riflettuto e ci siamo dilungati inseguendo la logica berlusconiana sapere se avevamo vinto per venti mila due due ventisette quanti saranno i voti in realtà la la politica esige che dopo il risultato si spieghi il voto non lo lo si misuri la la la democrazia non è solo quantità e anche spiegazioni prima per ottenerlo e dopo per capire come l'elettore si è espresso e allora Francesco dico che senso ha dire che il blocco di centrodestra non sia sconce lato se non ci interroghiamo perché questo non è avvenuto
Quando nella percezione di tutti spiega o è uno a dire che si prevedeva che in Forza Italia avrebbe recuperati voti
Con nulla andamento elettorale non solo ma col fenomeno diciamo di distacco tra la proposta illusorio di Berlusconi e l'attenzione della pubblica opinione se questo è io avrei trovato molto più interessante discutere
Come a governare la politica nella stretta di contrapposizioni di blocchi che si sono irrigiditi
E nelle Ricci finendo in realtà segnalo l'estraneità ai problemi del Paese mettendo a rischio il processo di recupero della democrazia
La discussione ho visto anche la nota di Castagnetti come evitare certo che va fatta però guai se immaginassimo che questo problema irrisolvibile con regolamento
Questo problema irrisolvibile con la politica
Non bisognerebbe commettere l'errore vi immaginate che l'irrigidimento dei blocchi sia la la la condizione naturale
Della politica del Paese bisognerebbe farli saltare saltare nelle logiche di conservazione ed aprirli in una competizione questa sì in una competizione al governo
Della modernità
Ma ho letto una cosa così cipolle che Re collocherebbe sulla versione moderata
Tuona cos'è dialogo cotte laccetti come dialogo amichevole sano
No lo evito io ho bisogno di uno che mi aiuti quindi non è mai vuole quando ho letto che una cosa così assegnerebbe a noi il ruolo di moderati
Io lo dica a me stesso che la lettura progresso moderazione dentro l'analisi marxiana ne faceva riferimento ad un concetto del progresso come un voto della storia in aste inarrestabile chi rimaneva fuori e
La storia non è questa credo che
Come dire la storia essi e fatta carico di cancellare questa cattiva lettura e noi dovremmo recuperare la convinzione che i comportamenti delle persone sono democratici o non di progresso o non a secondo il comportamento che la politica sollecita la persona
Il ruolo non è legata alla condizione sociologica
Al rapporto con il processo produttivo dove il progresso era segnato in maniera quasi ontologica no è assegnato alle persone in virtù di una scelta di virtù
Di comportamento virtuoso e la politica la politica democratica
E quella che si fa carica di persuadere persuadere le persone a comportamenti virtuose perciò la politica ha bisogno della parola verità verità politica s'intende dalla parola successione della parola che si fa carico delle angosce delle persone di all'angoscia risponda disegnando un percorso di speranza
Perché se la politica non si fa carico di afferrare il problema nessun problema e indicare un percorso di speranza
Non costruisce più la condizione della partecipazione e dell'arricchimento della democrazia
Si immagina
Che si debba seguire un altro percorso
Mio percorsi e questo sarebbe questo secondo natura
Visto che in questa discussione insomma
Oggi
Dentro una vivacità e direi anche una modernità che non conoscevamo
Perché le storie sono le storie delle persone e delle comunità per il il trasferimento di storie diverse a sto e come mettere un vestito
Ad una persona che ha strutture anatomiche diverse e goffo nonno
Io
Ero di e
Di questa opinione che testimonio
Siccome mi avete assegnato il ruolo dell'osservatore qualche volta pensoso utilizzerò il tempo una volta tanto per poter per riflettere da solo su queste questione però siccome e che questa posizione è stata tradotta male sui giornali che io avrei cambiato opinione Tito democratici ho detto siccome poi io oppure un po'di superbia intellettuale visto che me lo dite sembra stavolta non lo dico da solo
E e di fronte ad una questione che si pone
Ho detto ci sto
Sta la sfida
La questione quale sarebbe
Di immaginare la costruzione di un processo politico prima che di una forma organizzativa
Che sia a alla sinistra utilizziamo un termine convenzionale storico nonno ideologico culturale non è rappresentanza forte
Insomma qualcuno ha detto la Democrazia Cristiana del due mila del del del questo secolo a sinistra come era stata da l'altra parte
Io so che le storie non si intende
Innanzitutto in questo di convesso come dire per la prima volta avverto i segni della maggiore età
Ed è probabilmente convesso il limite questo mio essere dentro la storia
E a volte può appannare l'intelligenza a guardare nel futuro
Però è solo una panna
Poi credo però che dall'altra parte quelli che vorrebbero inseguire la storia l'anticipano echi Landi ci fanno un pasto
Io mi colloco dentro questo spazio lo pronto a sfidare la riflessione sulla scelta che vogliamo fare
Che non può essere
L'abbiamo deciso insomma facciamo la corsa parallela no la discussione su questa grande sfida
La costruzione di un una spiegazione suggestiva
Costruire prima la spiegazione suggestive poi vedere come intorno alla spiegazione suggestiva ci sta ci sia aggrediti
Prima di passare a questa parte perché voglio parlar di questa parte lo vorrei
Non molto brevemente non vorrei aver ragione io vedo un grande rischio su sulle cose che facciamo
Che è un partito democratico frettoloso non sarà la somma dell'elettorato dei due partiti
Quindi sarà
Una somma al ribasso e non mi pare una grande operazione
Una cosa del genere per quale ragione perché stiamo attenti
Insomma la pubblica opinione non siamo noi lo sette avrebbe fatto meglio a rendersi conto che la mancanza di entusiasmo non è né che stamattina ci siamo svegliati male
Perché l'entusiasmo nasce dalla convinzione
è una grande speranza da da una grande motivazione onestamente questa non c'è è un'operazione inverni
Rischia di essere uno operazione in perdita fatta così in maniera passiva quasi Coming seguimento del le cose che stanno a cadere e non dovrebbero a cadere PC Aversa io
Intercetto la suggestione di alcuni che per la verità non emerge ancora
Come
La costruzione di un grande disegno in modo di ricomposizione delle famiglie
Mi sarebbe Mary mi sembrerebbe una sorta di corsa raccogliticcia
Martedì una grande suggestione che vede il futuro oltre alle storie passate ma non le ignora le recupera in un grande disegno di prospettiva di speranze allora un partito così
Un movimento così
Nelle banche elucubrazioni di Franceschini qualche volta di fa un partito
Beh ha bisogno dei costruire le ragioni di aggregazioni intorno a questo
E non è e allora un partito così
No può essere la continuazione della storia del socialista
E per giunta del socialismo in Italia
Sulla questione che io avevo capito era una questione dirimente poi vedo
Nell'intervento di Procacci di ieri liquidarla
Insomma non è una cosa napoletana non voglio dire barese
Si sa non si farà diciamo poi vediamo insomma come abbiamo fatto pollo gruppo unico all'europea può non l'abbiamo fatto dice sì però poi insomma ognuno va per conto proprio poi si vede
Perché no
No perché
L'internazionalismo e finito
L'internazionalismo la cultura dell'internazionalismo e dentro la logica dello comunismo rivoluzionario nel proletari di tutto il mondo unitevi era la raccolta dei rivoluzionari in ogni parte del mondo questo era la grande suggestione dell'internazionalismo e questo merita la costruzione di di pezzi di partito sul territorio in intorno a questo grande disegno di trasformazione del mondo
Parallelamente a questo nasce l'Internazionale socialista ma è la giusta posizione all'Internazionale Comunista la stesse Internazionale democristiana
Nasce per ragioni di politica estera cioè di scontro dei blocchi per mettere insieme pezzi di mondo e non a caso dentro questa logica all'Internazionale democristiana che nasce intorno a la grande cultura
Della Democrazia Cristiana poi progressivamente assorbe
Il moderati liberali per quale ragione perché la logica era puntellare lo scontro nell'equilibrio mondiale voglio ricordare a gli amici che mi ascoltano che quando nel mille novecentottantaquattro
Noi eravamo in Cile nella prima manifestazione contro il governo Pino Scelsi per mettere insieme un'iniziativa dell'Internazionale socialista liberale democristiana fatichiamo moltissimo ad avere l'adesione dei tedeschi
Perché pure loro avevano una concezione dell'Internazionale modellata sullo scontro tra democristiani e socialisti i lucernai l'altra considerazione credo che questa dovrebbe valere
Ho finito
Io lo so no io voglio essere voglio essere chiaro perché io avevo avevo detto a De Mita che il avrei come Presidenza interpretato anche credo il pensiero di molti dando le possibilità diciamo di andare oltre quelli che erano i tempi prestabiliti
Per vari motivi uno dei quali perché credo che quando uno esprime un'opinione così
Precisamente anche diversa da quella della relazione del diritto di illustrarla per più tempo dopodiché è ovvio che questo a delle compensazioni con una logica come dire il tempo che comunque in questo momento siamo circa diciotto diciannove minuti quindi è soltanto una segnalazione dei tempi intanto
Non sentite
Io posso anche non lo dicono ho appena spiegato di no certo ho appena detto che non c'era nessun problema di interruzione soltanto spiegavo ai a coloro che ci ascoltano che mi ero assunto questa responsabilità di dare questa eccezione quindi prego di continuare credo che continuare ecco
No no una bella delle corsie d'editare organizzare le nostre riunioni con la tecnica del tempo della dichiarazione di voto perché e da tempo che sulle riflessioni rinviamo
Io debbo dire con molta serenità si è visto che se fosse il tempo breve che posto di fronte all'alterna
Viva sì o no io dico no non dico sì e quando Rutelli dice abbiamo detto sì ma dobbiamo decidere come io arriva alla conclusione che il comma che determina il sì o il no non è che c'è il sì e poi il come e se lo discutiamo come come potete immaginare che uno dica sì o dicano questa è la questione ma su questo lo lo lo dico per quelli che sottovalutano questa questione sulla collocazione internazionale quando Gorbaciov nel mille novecentottantaquattro chiedeva alla Democrazia Cristiana italiana di assumere un'iniziativa sul piano internazionale
Potito usando il nuovo modello di politica estera fondata sul rispetto delle sovranità nazionali
Io gli obietta il che io gli avrei potuto credere
Ma sarebbe stato difficile far credere in Occidente che l'Unione Sovietica non avesse la proiezione dei partiti comunisti e lui rispose di sì
Ma da oggi in poi se ci sono dodici sono i partiti comunisti sono un momento della lotta politica interna quindi a chi oggi
Viene a spiegarci
Lo dico agli amici diessini l'utilità della internazionale socialista io dico che non c'è una motivazione per l'Internazionale
A maggior ragione se poi dovremmo collocarci nella internazionale socialista dicendo con un grande onestà dovendo scegliere sul piano del rapporto tra il governo cioè il governo Blair e e la Merkel sul piano del processo di integrazione europea la nostra scelta quale lo dico
Non a caso il processo di integrazione europea amici della Margherita è andata avanti per trattati perché gli organi promotori dal processo di integrazione erano i governi e non di partiti
La seconda considerazione Passaro frettoloso come il Presidente mi ha chiesto credo che questa quest'argomento non è un argomento da poco ai fini del raccordo può essere uno degli argomenti principali la seconda noi utilizziamo in maniera molto disinvolta all'unione dei riformismi
Avendo già detto che la la storia della sinistra in Italia non è quella del riformismo però io assumo che facciamo riferimento al riformismo come categoria generale della politica che cosa diversa dal solidarismo
Per un certo senso contengono ma culturalmente partono da presupposti diversi
Per cui ognuno è abbastanza limitato nella prospettiva della crescita l'altro a una moderni targata
Perché il riformismo socialista e giocato tutto dentro il meccanismo del processo produttivo
Giocare nel nel nel nell'equilibrio delle risorse legate al processo produttivo
Il solidarismo di ispirazione cristiana
E fondato accerto sul recupero delle condizioni di autonomia e di libertà delle persone ma è fondato sul rispetto della dignità della persona umana la persona umana diventa soggetto principale nella costruzione dello processo democratico l'altra considerazione sulla laicità
Io credo che dovremmo fare una riflessione con non molta serenità
Perché corriamo un grande rischio c'è un bell'articolo di Scoppola stamattina che io cito insomma
Proprio per come dire non ho corroborare le mie opinioni Emmer mamma per dire che la questione non è vista solo in termini strumentali da una parte io sarei su quello popolare con la memoria antica ma vi assicuro con nulla intelligenza viva sul presente e sul futuro Monno almeno fino a questo momento che parlo la laicità cui abbiamo fatto riferimento storicamente finito
Perché culturalmente la laicità dei secoli passati aveva recuperato una motivazione della scelta con riferimento all'etica dell'economia
Era su quello e ai conflitti di giurisdizione Stato Chiesa
C'è un saggio del professore Prodi Paolo molto bello su questa parte che potrebbe aiutarci a riflettere sul recupero della nuova laicità
La laicità come fondamento dell'autonomia della politica
Non lo come rifiuto dell'attenzione ad un valore o ad un principio di verità ma su questo noi corriamo un rischio lo dico con grande simpatia alla vivente che da una parte e questo è un dato di fatto noi non lo evitiamo Monaco credo che la Berta probabilmente più di me
Una pressione delle organizzazioni ecclesiali
Che hanno recuperato l'illusione del trasferimento automatico dello valore in norma sita una legge che imponga un comportamento virtus niente di più immorale dal punto di vista religioso sarebbe in buona anche una posizione del genere quindi
Dall'altra però stiamo attenti che siccome questa posizione sbagliata c'è l'illusione che la laicità sia l'indifferenza
Sia una sorta di tutela del radicalismo anarcoide
Dico una cosa che non so se condividete
Che mi sembra l'elemento caratterizzante delle culture dovunque perché la il radicalismo anarcoide o che fa riferimento all'individualismo pervade largamente la posizione del centrodestra nel nostro Paese
E nella sinistra privata della grande suggestione rivoluzionaria
Questa sorta di inseguimento bella libertà o del libertinaggio del comportamento delle persone sembra un valore da imporre allora alla laicità e contrapporre valore a valore
Meditare il valore in termini politici
Sono valore elaborare una cultura civile nella libertà questa è una risposta alla laicità moderna
Io dico qua Corno grande serenità
Che la tradizione democristiana che su queste è stato un grande insegnamento è un metodo e se volete una cultura da recuperare
Anzi siccome non vorrei trasmettere un'impressione sbagliata io da oggi su queste questioni mi impegnerò a discutere Cochi abulia di discutere di queste cose
Il problema moderno della laicità è il problema dell'arricchimento della libertà della persona
Non l'abbandono della persona al proprio istinto ma l'aiuto alla persona l'aiuto dei cani tale una persona parler comparare un valore intorno a cui recuperare la propria convivenza così la Binetti
Lei clericali e io insomma laico sottoposta a censura dalla Cattolica
Ai miei tempi Binetti potremmo dialogare senza grandi preoccupazione l'ultima considerazioni se mi è consentita se non a taglio sulla questi sulle questioni istituzionali
E qua il grande errore della politica lo voglio dire a chi insegue il Partito Democratico come condizione di governo di governabilità dei processi e abbiamo commesso un grande errore
Nella interpretazione nella lettura della crisi che il nostro paese attraversato a abbiamo concentrato la risposta tutto sul piano della legittimazione di chi comanda
In realtà si è verificata una cosa esattamente opposta
Dopo il secolo non Brad quando l'intelligenza umana e la cultura aveva ipotizzato di risolvere il problema della libertà organizzando un sistema dentro questa di per sé era garantita abbiamo operato un grande processo di arricchimento democrazia anziché tutelare la persona dentro un sistema abbiamo arricchito la persona di una quantità di diritti diritti di cittadinanza
Ultimo dei quali e quello dell'utente note consumatori
Perché il consumatore considerato un pezzo dello processo produttivo l'utente e quello che ha diritto a servizi a garanzia del diritto di cittadinanza e quando vedo l'ho detto già la Lanzillotti e Enrico letta con i quali dialogo
Il rischio di immaginare che questo diritto che fonda il diritto al largo
Direi che a fronte di proletari di tutto il mondo unitevi oggi dovremmo dire utenti di tutte le comunità unitevi
Perché il soggetto interlocutore nella gestione dei processi economici è la unificazione del bisogno delle persone non più in termini di collocazione dentro la distribuzione della ricchezza
Ma dentro la la sfaccettatura della tutela del diritto della persona che è cresciuto
E su questo se noi dovessimo arrivare alla conclusione che la regola della tutela del diritto al mercato riceve faremmo un'operazione di abbaglio infinito la tutela del diritto della dei consumatori sono le istituzioni a tutela dei diritti
Mi fermo qua avendo approfittato della vostra benevolenza ma direi anche di quello della presidenza
Insomma come sottolineo i favori
Non dico che il tempo sarà compensato dalle riunioni di prossime potete scriverlo insomma quantificando le assenze il tempo però
Io vorrei dirvi questo con grande serenità
Io non di darò pace
Su queste questioni
Mi impegnerò collo residuo di forze che ho per costringerli a riflette sapendo che in questo processo come Moro ci ha insegnato la riflessioni arricchisce chi la propone ma anche chi la vicenda
Da parte mia l'impegno a farli riflettere cioè vorrei andar via con l'illusione che voi accogliate questa sfida
Grazie
Polemica
Gianni Vernetti poi Giorgio Pasetto
Mentre Gianni Vernetti va al microfono
Io vorrei dare due notizie diciamo di carattere logistico organizzativo la prima è che ovviamente non ci interrompiamo
Come è evidente perché abbiamo un elenco lunghissimo di persone che desiderano parlare quindi si va ad oltranza la seconda è che fra una mezz'oretta daremo invece le notizie per quanto riguarda la possibilità di pranzare caverà ovviamente
Diciamo sostanzialmente a rotazione continuando comunque la discussione l'ultima informazione riguarderà invece i parlamentari che avranno a disposizione delle navette intorno a diciassette sede trenta per potere essere i deputati alla Camera per il voto indispensabile questa sera alla Camera i deputati e i senatori per le riunioni di gruppo prego Gianni
Ma grazie io anch'io cercherò di svolge una riflessione anche molto stimolato da da Ciriaco che mi ha preceduto poco fa io credo che condivido la relazione di Francesco Rutelli e il modo con cui ha impostato questa Assemblea federale e mi pare che oggi noi siamo chiamati a compiere una riflessione non rituale sulle nostre prospettive politiche
E allora io però vorrei provare a parlare di partito democratico
Di coalizione di governo di futura di nostre prospettive
Provando una volta tanto a fare un'operazione un po'il verso di quella che compiamo normalmente cioè di provare a leggere queste nostre dinamiche diciamo così interne con gli occhi della politica estera sovente compiamo una loro posto che guardiamo la politica estera con la lente di ingrandimento della politica nazionale
Io invece vorrei provare in questo caso fare un'operazione esattamente inversa io penso che questi primi due mesi
Di governo del centrosinistra e di governo Prodi sono stati densi di difficoltà
Sul fronte della politica s'è un fatto
Credo che abbiamo compiuto le nostre giuste scelte sull'Iraq
Confermando un impegno che avevamo solennemente assunto con i nostri elettori
Penso che nel caso dell'Afghanistan ci siamo trovati di fronte a delle difficoltà che io credo strutturali che ci costringono a riflettere al di là del fatto contingente e al di là del tema del tema specifico io purtroppo o e circa un mese e mezzo che il dibattito politico in questo Paese fortemente condizionato da posizioni assolutamente inaccettabile
E penso a quella parte all'ala estrema dell'unione del centrosinistra
Che non si rende conto come in Afghanistan e a Kabul noi siamo lì con trentasei Paesi europei
Che noi siamo lì con un fortissimo mandato delle Nazioni Unite
Che noi siamo lì con la nostra alleanza politico-militare di riferimento
Lana io penso che le riflessioni di questi giorni del Presidente Napolitano vadano sottolineate positivamente fortemente richiamate vorrei parafrasando il Presidente Napolitano ha quasi fatto un discorso sullo Stato dell'Unione
Certo diverso da quello che fa il Presidente degli Stati Uniti d'America ogni anno ma Presidente Napolitano ha tentato di fare una riflessione sullo stato della nostra unione cioè della nostra alleanza politica di governo ponendo in evidenza con chiarezza
I rischi fortissimi che investono la natura stessa della nostra alleanza
Io guardate credo che questo tentennare
Questo mettere in discussione un fortissimo mandato delle Nazioni Unite questo mettere in discussione la nostra prioritari alleanza con i partner europei questo mettere in discussione la nostro ruolo all'interno della NATO sia un fatto che può credo non sia privo di conseguenze
E non sia privo di conseguenza anche per ciò che concerne le nostre scelte nel partito democratico e per ciò che concerne la tenuta della nostra coalizione di governo perché guardate il problema non è se restare in Afghanistan o come restarci con qualche soldato in più o con qualche soldato in meno
A mio parere il problema è decisamente e decisamente più strutturale ma qual è il posto del nostro Paese nel mondo
Noi vogliamo essere una potenza del G otto un partner marginale sovente il tempo fa l'ambasciatore alle Nazioni Unite Fulci quando difendeva con le unghie e con i denti il ruolo il rischio che l'Italia venisse cancellata da una riforma del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite l'ambasciatore Fulci solleva presentare una tabellina nella quale non indicati due dati per comprendere il peso il peso del nostro Paese nel mondo
E questi due dati sostanzialmente erano il contributo dell'Italia economico alle Nazioni Unite oggi l'Italia è il sesto Paese del mondo come contributo al bilancio ordinario delle Nazioni Unite e la presenza di peacekeeper assessore l'impegno l'impegno nella tutela della pace e della stabilità della sicurezza allora io credo che questo sia un elemento di riflessione ancora due considerazioni sul Medio Oriente io voglio invitarvi a una riflessione a me pare che il dibattito ieri sia stato correttamente impostato
Ricondotto ad altre lasciano Rutelli viene non so cosa mi Gianni era inevitabile inevitabili in certi momenti però tanto
Mi pare che Gianni ci stia
Intrattenendo sono questione di Grande importanza che meriterebbe di essere più ascoltate in secondo luogo ripeto la cosa che ho detto ieri che deve parlare visto che proprio necessariamente parlare lo fa fuori dall'aula perché c'è un rimbombo impossibile
Vi ringrazio rete nodo andrebbe previsto però costi break dopo l'intervento di del mito di solito per creare insomma quel clima
Ieri preso fra di ripresa dell'austerità papabili credo per la prossima volta tre vediamolo nel senso che per ovviamente cascare Licht non è semplicissimo per attirare la vostra attenzione e vi comprendo pienamente
Medioriente vado e vado al secondo punto della mia riflessione penso che Rutelli abbia ricondotto la nostra di persone per su un asse giusto penso che la posizione del G otto di ieri sia estremamente positiva perché individua con chiarezza e quale quali che siano i termini del problema c'è un Paese democratico sovrano che ha subito una fortissima aggressione sul proprio sul proprio territorio
Io vorrei invitare a una riflessione in Israele oggi c'è un Governo di centrosinistra il ministro della Difesa il capo dei socialisti del capo dei laburisti
Cioè Kadima che un partito al quale noi guardiamo con grande attenzione con grande interesse perché ha tentato un'operazione anche simile come confine politico a ciò che noi stiamo facendo e vorrei ricordare come Israele uno Stato che aspira la pace che non ha mire espansionistiche colora che ruolo dell'Italia
Non può essere di valga e quindicinali stavo di vacua divaga equidistanza ci va un ruolo attivo ecco io penso che l'iniziativa ieri del G otto
Riconduce in un solco corretto il tema quindi una come dire ferma posizione dura nei confronti di una rete terroristica di Hamas ed Hezbollah che oggi non potrebbero agire
Se non avessero la forte protezione logistica economica finanziaria di due Paesi come Iran e come la Siria che rappresentano un fortissimo fattore di instabilità nell'area mediorientale
Noi dobbiamo pensare qualcosa di più dobbiamo pensare un ruolo attivo dell'Europa un nuovo sistema di sicurezza regionale dobbiamo essere credo molto più protagonisti molto più protagonisti di questo settore
Vado quindi ad alcune riflessioni
Sul Partito Democratico e sulle prospettive che oggi Ciacci sulle scelte che ci accingiamo affare
Io anch'io sono d'accordo che il tema non è oramai se farlo ma come costruire l'aggregazione politica del partito democratico e anche qui io vorrei invitarmi
Invitarvi a una riflessione politica sulle alleanze internazionali perché a me qua pare che un tema sia tutt'altro che risolto e io colgo ancora gravissime elementi di preoccupazione su questo terreno io vedo in questi giorni
Lo dico ai nostri amici parlamentari europee vedo una insopportabile accanimento terapeutico sulla insistenza costante
Delle inevitabile approdo del Partito Democratico futuro nell'Internazionale socialista nel Partito socialista europeo
Mi sfugge
Lo vedo fare purtroppo da Piero Fassino lo vedo fare da Massimo D'Alema lo vedo fare dal capogruppo al Parlamento europeo
Del partito democratico Risi dei Democratici di sinistra
Io non riesco a comprendere questo porre continuamente in questi giorni è costantemente come l'inevitabilità di del nostro approdo di questo processo unitario nell'Internazionale socia io lo ritengo un gravissimo errore a uno intanto non lo ritengo possibile
Duello ritengo un gravissimo errore miope perché condivido pienamente l'analisi che ha fatto Ciriaco sul sulla dinamica recente di questi anni dell'Internazionale
Ma perché abbiamo anche noi verificato concretamente in questi anni col Partito Democratico Europeo con le iniziative internazionali in giro per il mondo di Francesco Rutelli come vi sia un grande campo democratico
Che oggi non vede più non riconosce più un nelle nel nelle vecchie internazionali come uno strumento utile a comprendere un mondo globale interdipendenti
Cioè il mondo del dopo undici settembre al mondo nel quale si è affacciato l'India e la Cina non s'non è più interpretabile sotto la dietro la lente d'ingrandimento dell'Internazionale socialista o dell'Internazionale liberale
Ed abbiamo verificato in questi anni l'esistenza di un grande campo democratico grandi e importanti forze politiche oggi so con un ruolo fondamentale penso i democratici americani o al partito del Congresso indiano non fanno parte di nessuna internazionale
Nessuno ma noi come possiamo pensare di costruire un'agenda globale senza rapporti stretti organizzati con questi con questi pare io quindi credo che noi dobbiamo credo con da questo punto di vista continuare la sfida competitiva anche con i nostri amici dei DS perché noi non faremo il Partito Democratico non riusciremo a raggiungere a quell'approdo a quella sfida difficile
Senza un po'di innovazione senza un po'di iniziativa originale forte sul piano internazionale grazie
Grazie Vernetti Giorgio Giorgio Pasetto
Poi Tiziano Treu
Ricordo tutti tempo di otto minuti ma forse sarà stato il caldo richiedesse tra
L'avvio dalla discussione era sembrato in qualche modo essere condizionato non soltanto dal caldo
Ma dalla modalità con la quale Francesco Rutelli va introdotto dico questo in senso positivo cioè andiamo ad un dibattito aperto
Credo che ogni occasione ci siano state date per parlare in libertà non abbiamo una scadenza immediata non dobbiamo rispondere alla deprimente
E De Mita diceva giustamente la riflessione vale non soltanto per chi la fa ma vale soprattutto per chi la riceve
E questo non vale soltanto rispetta Demitri io credo che questo valga e siamo alzo soprattutto per l'esperienza della Margherita se ne siamo diventati un soggetto plurale
E oggi abbiamo questa capacità comunque di un confronto plurale articolato sta nella ragione che la contaminazione tra virgolette ci ha aiutato a crescere come soggetto politico aperto
E allora beve bene che si ci sia questa discussione a tutto campo
E che la discussione si stiamo sta dimostrando soprattutto utile
E fissata sul colore
Ora se è vero che il come fondamentale rispetto alla cosa
E io credo che l'introduzione di Francesco che ha parlato che ha richiamato non poteva fare altrimenti i risultati elettorali la nostra presenza al Governo l'azione del governo
Meriti in qualche modo al alcune considerazioni ma abbiamo il tempo e il modo di farlo in modo misura organica
Ma questa è legata a una doppia responsabilità
Perché io mi chiedo se sia oggi più o meno funzionale a una ripresa forte d'iniziativa della Margherita il fatto che il gruppo dirigente della Margherita oggi coincide sostanzialmente con la nostra delegazione al governo ecco io credo che questo in qualche misura condizione soprattutto in una fase di avvio del processo dalla costruzione del Partito Democratico quell'autonomia quella libertà di giudizio che invece quella disponibilità di classe dirigente che sarebbe necessario e fondamentale
Per imprimere un impegno uno sforzo in quella direzione
La seconda questione
Le grandi difficoltà di fronte alle quali si trova il governo la grande capacità di Prodi
Ad affrontarle e dire diciamo mi stavano altezza di queste spinte
Però questo non toglie che rispetta queste sfide sfide noi non possiamo immaginare letta richiamava qui la sottovalutazione la difficoltà di fronte alla quale noi ci troviamo al Senato
Noi compiamo un errore come se in qualche misura avessimo annullato il risultato elettorale la composizione delle camere e che al Senato non riusciamo abbiamo visto nell'ultima votazione sulle dimissioni del ministro dei sottosegretari che in realtà la maggioranza non c'è o comunque in quel momento la maggioranza non serve mostrata
Allora questa difficoltà
è una difficoltà in ordine alla quale per la quale l'azione del governo io credo rispetta i passaggi che ci attendono sarà un'azione che sconterà questa difficoltà che sconterà questa difficoltà
Insieme all'altro elemento che qui è stato richiamato della tenuta complessiva della coalizione
Io credo che non ci possiamo lamentare e questo è anche risultato dell'avvio del processo per la costruzione del partito democratico che oggi i due pilastri fondamentali la Margherita e i DS nelle Aule parlamentari
Sostanzialmente sulle grandi questioni si muovono con una sintonia che dà forza è questa la ragione per la quale la costruzione del progetto politico va portato va portata avanti
Però detto questo gomme questo progetto politico va portata avanti
E quale messo scene tra la stabilità del governo il soggetto politico
E
Tra queste o futuro soggetto politico alla coalizione
De Mita giustamente richiamava l'elemento della coalizione scusa Giorgio ma torniamo al solito già alcuni difficile intervenire scusatemi è chiaro che c'è ci sono momenti in cui
L'attenzione congressuale per necessità varie può attenuarsi almeno quelli che rimangono però in sala sarebbe bene che vi rimanessero maggiore ascoltando chi interviene
Ma c'è scontata c'è una riflessione intorno alla relazione di De Mita quindi mi rendo conto che ci sia un momento di ripensamento
Io credo che ci sia un nesso tra
La stabilità rigore del nucleo del partito riformista del partito democratico e la coalizione
E questo nesso e la prima verifica di questo nesso non è soltanto la politica economica la politica internazionale ma io credo che siano le questioni istituzionali io ho sentito parlare poco
Della legge elettorale e delle riforme istituzionali e soprattutto della necessità di una modifica della legge elettorale
Io non vorrei che in qualche modo perché questo cambia la natura dei partiti cambia la natura del rapporto interno del confronto della libertà di azione
Dei singoli che noi rimuovesse mio e assumessimo quel dato quella legge elettorale come un dato definitivo ecco vorrei che da questo punto di vista fossimo più esplicito
Ma che cosa è chiamata a fare l'Assemblea oggi
Se non ho capito ma
Ma sembra oggi è chiamata a convocare il congresso e a convocare un congresso
Che sia in qualche modo in qualche misura legato al procedimento per la costruzione del Partito Democratico
E allora questo non potrà essere un congresso ordinario riceva Burlington potrà essere un congresso ordinario cioè nel senso che un congresso penso soltanto in qualche modo a individuare i nuovi gruppi dirigenti
Meno che non ci sia già un postulato di partenza rispetto alla fissità dei gruppi dirigenti
E allora questore e dovrà essere un congresso cosiddetto straordinario per congresso straordinario intendo congresso e mi pare che
Il dibattito abbia portato avanti ci sono elementi che ci dicono che abbiamo bisogno di una grande discussione alcuni hanno detto un congresso per mozioni lo stesso Crudelia sottolineato la necessità che congresso sia a pranzo un documento complessivo
E allora se questo è quando valuteremo e prenderemo in esame il regolamento di questo congresso possiamo immaginare che quel Regolamento il Regolamento di ventitré anni fa che aveva come elemento di soluzione quello della costruzione del gruppo dirigente oggi invece è chiamato a fare insieme a quello anche l'individuazione del percorso a riempire di contenuti il come vogliamo costruire il partito democratico
Allora io dico che quel Regolamento la fissità per il mutamento per il cambiamento e devo dare atto ad Antonello Soro che questo dato la percepito in un incontro di segretari regionali
Lo vedremo però le la cosa che credo ne dobbiamo cogliere e che ci troviamo di fronte ad una fase che è completamente diversa e non possiamo mantenere quella fissità di regolarmente
La seconda questione se il congresso
Perché rischio va in qualche modo che questa discussione non abbia un punto d'approdo
E allora
Chi e dove il documento
Perché non può essere indifferente il chi e dove il documento viene proposto documento che dovrebbe da quello che ho capito non c'è stata molto chiare molta chiarezza su questo punto
Cioè sul punto che un documento si mette e e alle sostanzialmente dibattito il dibattito congressuale
Allora ritengo che in una esperienza di tipo federale e di di di partito federato questo contributo poste debba essere dato al livello delle singole realtà regionali
Perché a quel livello che anche i DS stanno esprimendo le loro le loro opinioni io ieri sera c'era qui c'era anche il vice si barra presente il vicesindaco di Roma
In un dibattito alla festa dell'Unità le questioni che sono le questioni
Che riguardano il nostro riferimento abile al loro bella persona questioni sulla laicità dello Stato che sono le questioni rapporto etica e politica
Trovano nei DS non soltanto nei documenti regionali del Lazio per esempio non letto quello dalla Toscana che ha riportato l'unità che in quella direzione va esattamente
E cosa droga il posizionamento de I Democratici di sinistra
In una situazione che mettono radicalizza no due-tre questioni e che certamente non contribuiscono a trovare elementi di convergenza su quelli che sono i punti più spinose
E allora su queste questioni
Io credo che noi come abbiamo iniziato a fare questa mattina dobbiamo non soltanto approfondire ma a veri e mettere e fare emergere elementi sui quali la famosa proposta che apre la stagione congressuale deve raccogliere anche la ricchezza di questo di questo dibattito
E la ricchezza di questo dibattito abbia bisogno dovrebbe avere mi avvio alla conclusione recupera in parte il tempo che ha assorbito Ciriaco De Mita
è la prima questione la natura del partito
Come il partito
E il futuro partito può dar posto alle diverse identità
Che abbiamo detto essere una ricchezza
E che in qualche modo noi con la Margherita abbiamo e misurato come siano state S. capace di convivere e di dare la libertà ognuno di potersi esprimere sull'identità di provenienza
E i valori di riferimento valore della persona della solidarietà
Della sussidiarietà l'impronta fortemente federalista del partito
La seconda questione quella relativa alle regole
Io credo che Giorgio e l'ultimo albero ho finito credo che ci sia un grande bisogno di partecipazione e di democrazia all'interno
Del nostro partito del futuro partito che vogliamo costruire e l'ancoraggio al territorio vedete qui
Non so chi l'abbia sottolineato non abbiamo un Paese fatto di una grande pianura non abbiamo soltanto le aree metropolitane abbiamo visto attraverso i risultati elettorali che non sono stati poi così entusiastici
Che cosa ci dice
Il rapporto con il territorio che l'Italia è fatta di nord e sud e fatta di aree metropolitane di piccoli e medi centri e che i comportamenti elettorali nei piccoli centri sono diversi da quelli delle aree metropolitane che l'identità sono più forti che l'elettorato magari è più bella che quindi qui la ragione d'un partito fortemente federale
La seconda il valore delle autonomia e soprattutto evitare il rischio della sindrome
Che serpeggia non serpeggia soltanto abile alla nazionale anche le realtà locali è vero è vero che non abbiamo allargato la nostra responsabilità di governo
Ma il governissimo il governissimo credo che ci faccia perdere quella necessità di approfondimento
In qualche modo di rilancio anche dell'azione della Margherita un di più di Margherita rispetta la costruzione di un partito democratico perché siamo essenziali e fondamentali a cui io mi auguro che tutto questo non soltanto nel dibattito odierno ma soprattutto nel documentario la modalità attraverso la quale si avvierà si costruiva al congresso
Sia ed elemento fondamentale caratteristico direi specifico della Margherita i del processo di costruzione del partito democratico
Grazie però è un po'il Fioroni
Ma Rutelli sia invitato a riflettere sui motivi sui le modalità del partito democratico io credo che questi punti vanno approfonditi anche e soprattutto da chi è convinto che bisogna andare in quella direzione perché se non no non è affatto una cosa di ordinaria amministrazione sereno approfondiamo con chiarezza rischiamo di avere appunto un prodotto frettoloso o comunque cambiano molte cose perché non cambi niente un po'gattopardesca la cosa
Allora un primo punto i rapporti col governo questo è uno dei motivi per cui dobbiamo fare questo secondo me questo partito nuovo perché chi uno dei motivi per cui se si dice che non c'è necessità è che tanto abbiamo governo buono lasciamo lavorare e poi voteremo i frutti
Beh no perché questo governo e debole nella sua impianto riformista non solo perché ha pochi numeri ma anche perché la qualità e qui voti si pesano oltre che contarsi
Quindi e e anche i riformisti che sono dei popoli sono riformisti del secolo scorso e se non cambiamo questo tipo di riformismo non facciamo non siamo attrattivi non convinciamo
I i nuovi ceti produttivi giovane non ne parliamo non capiscono neanche di cosa parliamo quindi allora dice De Mita ma no rafforziamo la coesione della della coalizione a questo è quello che abbiamo fatto fino a ieri se non ci limitiamo oggi limitiamo facciamo questo masse non rafforziamo il nucleo riformista questore era il senso del della costruzione del partito democratico che è ancora il senso secondo me se non facciamo questo non riusciamo a rompere il blocco sociale catturare i moderati ma anche convincere più semplicemente gli italiani perché le liberalizzazioni queste primissime piccole azioni di liberalizzazione sono importanti di intanto pure sono un primo frutto di quel po'di gruppo riformista che abbiamo coagulato quando ne faremo delle altre sa ci sarà da venga da resistere da sostenere ma perché guardate quindi c'è bisogno veramente di una di una cosa nuova fortemente innovativo perché lui cambia il paradigma
Il fatto che si metta al centro il consumatore o De Mita dice utente molti re cambiare l'ottica rispetto a quella del secolo scorso nel secolo scorso c'erano categorie ben definite piccole opera anche le più grande ha più grande nella classe operaia tutte rappresentate
Date organizzazioni ben definiti in una società come quella attuale sempre più liquida dice qualcuno
Noi non possiamo semplicemente far riferimento a queste categorie in alcuni in alcuni casi bisogna semplice bisogna anzitutto come dire smantellare nelle posizioni di rendita vedi liberalizzazione
In altri casi bisogna è come dire cambiarne la funzione io credo che la stessa funzione del sindacato dei patti sindacali sociali debba cambiare
Il l'unico punto di riferimento prevalente in questa società diventa la persona
Utente consumatore è chiaro che non basta liberalizzare e e poi il mercato fa tutto per carità ci vogliono le istituzioni ma le istituzioni no non possono limitarsi come ha fatto fino adesso a guardare in modo come dire a distratto la situazione devono liberare appunto dall'impostazione della vendite e devono aiutare questo processo quindi è veramente un cambiamento di fondo è questo il governo l'ha cominciato ma questo è uno dei motivi per cui io credo c'è bisogno di una novità proprio culturale e politica
A questo punto da questo punto di vista vorrei fare un discorso su di noi perché vedete io il riformismo socialdemocratico o in Italia in versione comunista come dice De Mita è continuista perché non vuole accettare non vede questa discontinuità infatti non è che le e parla parola liberalizzazione esiste nel vocabolario socialdemocratico a dire il vero non esiste neanche nel nel vocabolario cattolico democratico e sì che ce l'hanno imposta i thatcheriani i liberisti e noi la dobbiamo declinare compilando la colonna riforme di tipo protettivo o solidaristico eccetera eccetera ma perché discorso su di noi vedete io sento troppo parlare di identità
E qualcuno dice addirittura il problema del partito democratico e di non perdere l'identità ma stiamo scherzando devo citare il Vangelo solo chi perde la propria identità la ritrova qui le identità vanno assolutamente cambiate se vogliamo che la gente ci riconosca
E si i ciclisti a sentire perché vedete la famosa questione dei gli operai di dei dei ceti produttivi del Nord
I ceti produttivi del Nord
Quando il gli stiamo facendo questa operazione di liberalizzazione pesano le orecchie perché perdevo Abele meno angherie nei servizi che li costino di meno dalle farmacie al al ai professionisti è una riconoscimento della loro possibilità di sviluppo molto altrettanto grande come quella della riduzione del cuneo fiscale è questo discorso non c'è nella nostra identità tradizionale però siccome noi
Abbiamo l'idea della libertà della persona e questo è un uomo l'ha detto da detto Nicoletta molto bene è un riappropriarsi di un significato attuale della libertà
Questi sono questo vuol dire reinterpretare la nostra identità faccio altri due esempi
Liberalizzazione è una cosa non basta
Liberazione serve a appunto a rompere le incrostazioni il merito il merito e lo sviluppo della persona guardate che la meritocrazia è una parola ritenuta oscena non solo dalla sinistra tradizionale ma poco presentabile anche dalla nostra tradizione perché noi abbiamo avuto tradizionalmente un solidarismo che si occupava comprensibilmente di di essere come dire pietosi e di aiutare i bisognosi che va bene ma è una spin un secolo come questo che è un secolo e ESP fa esplodere la voglia di autoaffermazione
Beh dare posto al merito come abbiamo detto noi della Margherita i talenti è fondamentale per farsi riconoscere
E guardate che qui non ci siamo proprio a cioè non l'abbiamo scritto mai è stato subito dimenticato immaginato un decreto Bersani che dicesse o Bersani bis ovunque chiamiamoli in altro modo che dice se sono aboliti
Tutti gli automatismi nel pubblico impiego e tutti i concorsi per anzianità nelle università
A secondo me questa è una è una bomba allora sì che quelli del no ma secondo me anche quelli del Sud cominciano a drizzare le orecchie se mai fosse qui c'è qualcosa di nuovo ancora e finisco la la stesso concetto di uguaglianza guardate che qui noi non ci facciamo dei degli esami di coscienza che la Chiesa potrebbe pensarci un po'di più
Noi siamo tutti tiene la bocca piena di par di eguaglianza no della sinistra e e noi la destra
Ma se noi continuiamo a pensare all'eguaglianza
In modo tradizionale statico e solamente distributivo e non la pensiamo come uguaglianza delle capacità e ce lo deve dire un indiano come Amartya Sen
Sapete dove arriviamo arriviamo nella situazione attuale che nella disattenzione generale anche nostra l'Italia è il peggior pare paese del mondo dopo gli Stati Uniti
Quanto a livello di diseguaglianza l'economista pubblicato una tabella disastrosa e noi abbiamo un grado di mobilità sociale tra i più bassi d'Europa e queste sono le cose su cui dobbiamo misurarci allora
Lasciamo perdere
Questi discorsi sulla difesa delle identità e anche sulla mescolanza dell'identità perché mescolare l'esistente non basta la torta ha bisogno di ingredienti nuovi e su questo facciamo un un discorso serio di verità io mi auguro che il documento non sia un documento B Francesco ha fatto bene a non parlare di organigrammi o di forme organizzative
Io mi auguro che il manifesto sia un manifesto che affronta questi nodi
Senza Amba piccoli senza peli e che poi discutiamo seriamente forse siccome neanche la Margherita può continuare a vivere di rendita non abbiamo fatto il Big Top Gounod il Bitto due abbiamo fatto tanti come dire molto momenti di approfondimento ne abbiamo bisogno grazie
Beppe Fioroni poi Pierluigi Mantini
A differenza di quanto aveva anticipato prima anche per rendere come dire
Per tutti più come dire conveniente l'intervenire anche di farsi ascoltare a e per evitare come dire una corsa al mangiare in modo non razionale abbiamo ce ne fa una cosa di questo genere sospenderemo alle tredici e trenta esattamente per mezz'ora perché altrimenti quei poveri cristi come dire
Che avrebbero dovuto intervenire in quel frattempo se lo trova piena sezione desolante quindi mezz'ora però esatta cioè precedente si chiudono in breve come attori seri
Ok ma
Rossi non c'è un mentre cardanico Doris prego
Io vorrei fare rapidissimamente solo alcune riflessioni attorno al tema del partito democratico
Francesco nella relazione ci ha detto una cosa scontata per tutti noi che abbiamo vissuto i lavori di questa Assemblea e anche le scelte della direzione cioè che sul se non è in discussione e su questo argomento mi sembra che siamo tutti d'accordo
Io vorrei soffermarmi sul come perché credo che la differenza la faccia proprio il come anche la sostanza dalla costruzione del partito democratico
Perché non ricordava prima De Mita un sei senza il come si può declinare solo in un indistinto infinito futuro i cui termini non sono né chiari nel raggiungibile nel realizzabile se non in una continuo procrastinare
Il come è certamente imperniato sulla pluralità sul reciproco rispetto ma anche sulla responsabilità lo ricordava ieri Gianfranco Morgando
Che un partito di programma come oggi la Margherita e come saranno gli elementi costitutivi anche il partito democratico occorre qualcosa di più del Lazio invece insieme di un compromesso sul che fare
Letta stamattina ricordava l'impegno di governo come elemento fondante del fare a cui sostegno poniamo il partito democratico le liberalizzazioni
La riappropriarci del termine libertà io aggiungerei anche rispetto e la tutela della Costituzione anche nel nel merito del dibattito di questi giorni e dell'unitarietà dei diritti
Che in essa sono contenuti soprattutto se teniamo presente che la nostra Costituzione a
Sopravvissuto a un referendum dimostrando un appeal che neanche noi speravamo ieri scherzando col bianco dicevamo anche al di là del poco impegno che il centrosinistra ha messo la vicenda referendaria e la partecipazione il risultato è andato venuti ma che aveva nel partito democratico dove mandare anche ben oltre del semplice
Dare stabilità al governo e garantire la cover di ambiguità occorre che nel programma ci siano principi e valori
Posti come condivisione come senso di appartenenza detti a questo nuovo partito dovrà iscriversi quindi declinare questi principi e queste fondamenta in modo solido non generico e non astratto
Perché ho fatto questa premessa perché vedendo in parallelo i lavori dei Democratici di sinistra
Io vedo che la costruzione del Partito Democratico la vivono con un confronto serrato attratti anche ruvido e spesso viaggiando sul punto di frattura
E non credo che siamo i primi aver detto con chiarezza che non vogliamo che alla costruzione del Partito Democratico ci si arrivi perdendo perdendo pezzi e lavoriamo perché questo non accada
Ma è anche altrettanto vero che il collante perché questo non accada non può essere quello di lavorare sul come a scapito della chiarezza e del non detto
Credo hanno abbiamo discusso fin dal primo momento nella relazione che fece Francesco Rutelli mettendo una serie di punti rappresentavano la pietra miliare di un cammino che ci avrebbe dovuto portare la costruzione del Partito Democratico
Il tema dell'appartenenza la casa comune europea è il tema della pluralità
Il tema dei rapporti coi conti mi con i corpi intermedi il tema dell'egemonia culturale anche qui lo abbiamo esorcizzato per me stessi mi ricordo un intervento di Arturo Parisi e diceva ma non dobbiamo aver paura che loro provino a egemonizzare culturalmente questo processo
Ma io dico che non dobbiamo neanche farla vivere democratici di sinistra né come tentazione né come aspirazione ma tanto meno neanche con una sto Nostalgia frenante o peggio ancora proponente di un modello di partito democratico in cui noi non possiamo riconoscerci
Allora a me preoccupa che nel dibattito che stiamo vivendo in questi giorni una interpretazione della modernità che sia legata esclusivamente più alla il fascismo ostentato su alcuni Pseudo diritti
Che alla saggezza di una laicità rispettosa delle autonome sensibilità vedete il combinato disposto del referendum sulla devolution ed è l'unica citazione che faccio di bioetica e quella sulla legge quaranta ci deve far fare una riflessione
Non l'abbiamo sorvolata i nostri cittadini elettori sono più maturi di noi sanno scegliere bene quando ad andare a votare soprattutto sanno scegliere bene come andare a votare
Lo hanno dimostrato sulla devolution come sulla legge quaranta non andando a votare hanno ritenuto che quella materia non è una materia referendaria e che non era una materia da trattare sulla spinta di un laicismo invece che di un rispetto della laicità e dall'autonomia che lo Stato è chiamato a rappresentare e questo vale anche per le elezioni politiche qualcuno prima lo ha ricordato non ragioniamo solo di quanto abbiamo vinto ma cerchiamo di spiegarci perché abbiamo vinto in quella maniera visto che molto probabilmente i nostri lettori sono sempre più attenti ai contenuti che proponiamo
Che agli esteri di modernismo mi e scelgono sulla base di questi contenuti
Allora credo che lo dovremmo evitare di far sì che la costruzione del Partito Democratico si generi proprio per quel paure e quei collante da mantenere a scapito della chiarezza facendo finta di generare una finta esistenza di una questione cattolica
Come potremmo dire per tante altre culture che partecipano alla costruzione del Partito Democratico
Ma mi preoccupa questa perché si potrebbe portarci a non avere una sintonia corretta con il Paese dietro il tema della questione cattolica spesso si affrontano contenuti e temi che vanno ben oltre l'aria di inizia del comune sentire credente ma che riguardano larga parte la maggioranza della parte delle famiglie italiane che su alcuni temi chiedono attenzione e riflessione
Io non credo in altri termini che il modello centrale dei temi poi su cui dobbiamo concorrere a costruire il nuovo partito democratico sia il modello del Zapatero Isma'italiana
Non è in relazione questo non è in relazione questo alla maturità dei nostri contenuti ma non è neanche la cifra sulla quale vogliamo metterci in gioco per costruire il partito democratico
Se questo avviene avviene in tutte le salse in tutti i modi con una ripetizione continua credo che sia un modo di coniugare all'infinito la possibilità di costruire questo Partito democratico
E la credo che noi rispetto a questa situazione dobbiamo fare uno sforzo reale per cercare di andare per cercare di andare oltre
Io credo che essere di formatori ed innovatori della politica lo dobbiamo fare sulle proposte e sui temi che riguardano direttamente alla gente
A me però cupa anche un dibattito che è sicuramente significativo la modifica della legge elettorale
Ma che ancora una volta noi pensiamo che con gli strumenti elettorali
Riusciamo a definire l'orizzonte della costruzione anche del futuro Partito Democratico a me una cosa che sembra poco ambiziosa angusta soprattutto angusta perché ci restringe nella negli spazi ristretti della paura del contingente di come passare la nottata e che afferiscono più alle preoccupazioni della classe dirigente che del futuro politico del nostro Paese
E allora anche qui discutiamo di legge elettorale ma non le chiamo allo strumento elettorale le motivi della costruzione del partito democratico e della chiarezza sui temi sui principi sui valori e sul programma del quale vogliamo eh
Sia l'esistenza se posto alla base per l'esistenza stessa del partito può
Democratico e soprattutto credo che non possiamo fare un dibattito sulla costruzione del partito democratico fatto al ribasso non possiamo perdere l'opportunità di una sintesi alta che ci ricomprenda
Le nostre storie culturali della Margherita le ricomprenda all'interno di questa sintesi come protagonisti come artefici e non semplicemente come ospiti più o meno graditi
Diciamo così con grande franchezza che con noi il Progetto del nuovo partito esiste
E il come di finirà la volontà di fare veramente il sale l'andare oltre l'ostacolo altrimenti diciamocelo con franchezza
Sì ricadrà inevitabilmente nella costruzione di soggetti che sono già stati evitati nel nostro Paese
Che sono falliti di cose ne abbiamo fatte due tre quattro cinque non hanno funzionato ma soprattutto credo non interessino al Paese e noi dobbiamo dire con forza che non ci interessa
E mentre diciamo questo che con lui non ci interessano dobbiamo anche dire che noi la costruzione del nuovo partito del nuovo Partito democratico la faremo comunque
E lo vogliamo costruire lavorare in questa cornice
Con tutti coloro a partire da Democratici di sinistra che questo processo vogliono farlo ben sapendo però che non rinvio non rinunceremo a farlo se altri lo vogliono convola collocare in un infinito futuro affatto di tatticismi di poca chiarezza e soprattutto senza lo sforzo della politica che comporta anche che pure non partito di programma ci sia comunque sufficiente
Quanto di valori di identità e di appartenenza che chi si scrive delle pura vere perché è difficile iscriversi a un compromesso ma ci si iscrive a un qualcosa che vuole incarnare lo sviluppo e la crescita di questo Paese
E Luigi Mantini poi Rino Piscitello poi Pierluigi Castagnetti
Sì io ho condiviso con una certa soddisfazione devo dire la relazione di Francesco Rutelli lo condivisa nella condivido interamente
E voglio richiamare soprattutto due punti fondamentali che sono fondamentali anche perché sana non ponte ragioni che hanno visto un dissenso nella nostra comune storia recente ma la sottolineatura innanzitutto della politica per il Governo la politica pensata per il governo e non solo per la rappresentanza di interessi è un punto
Credo fondamentale anche del percorso e delle motivazioni verso il partito democratico diciamo talvolta che non spieghiamo bene
Perché vogliamo andare lì beh una delle risposte essenziali e queste perché pensiamo alla politica per il Governo più che per la rappresentanza di singoli
E specifici interessi eppure non è stato sempre così nel nostro dibattito io ricordo le parole chiave di Franceschini a Parma è di centro di sinistra la nostra voglia costituzionale di centro di sinistra
La nostra boria sulla scuola
E tuttavia spesso abbiamo riproposto la logica degli degli elettorati separati e distinti le logiche delle singole visibilità oggi si fa un passo in avanti deciso importante invece lungo questa strada
E trovo molto appropriate anche una certa parziale derubricazione che Francesco Rutelli ha fatto dei tre nodi classici diciamo
Del percorso verso il partito democratico
E cioè la collocazione internazionale la questione delle collateralismo e quindi della rappresentanza degli interessi generali o particolari la questione Laicicattolici
Non si tratta insomma di immaginare che questi temi non siano più temi da approfondire
Anzi lo sono fanno parte se vogliamo anche del come però non è giusto e forse non lo era neanche dall'inizio nostro dibattito vi viverli come come dire delle condizioni ostative degli ostacoli insuperabili solo pochi giorni fa vi è stato un incontro qui c'è Lapo potrebbe dirla meglio di me tra i socialdemocratici europee democratici americani gli uni guidati da Schulz capogruppo in Parlamento europeo all'altra madre no Brai per una serie di incontri di azioni tra i democratici americani socialdemocratici europei sui temi del Governo energetico dell'energia nel mondo dei mutamenti climatici e della promozione della democrazia i temi del nostro programma
E vi sono anche sul tema del collateralismo numerosi passi in avanti che si stanno facendo e soprattutto una rappresentazione Chiara dei problemi mi riferisco al dibattito anche sui sull'azione di governo sulle cosiddette lobbies
Sulla
Il programma che abbiamo chiamato del cittadino consumatore qui devo dire che la riflessione ampia per tutti forse non basta innalzare sono d'accordo con De Mita
Unire alla parola liberale unisono cioè noi non siamo mi auguro non saremo mai
Un partito che inneggia liberismo ma che invece è attento alle politiche liberali sappiamo che la mano invisibile
Del mercato diciamo non risolve
Tutti i problemi semplicemente perché come ha detto di recente Stiglitz quella mano non è mai esistita
E tuttavia dobbiamo porci anche i problemi dei il nostro collateralismo perché noi spesso abbiamo una visione della sussidiarietà della sussidiarietà
Che è un po'distante diciamo
Dalla tutela della concorrenza volte vediamo per certi settori del terzo settore
E naturalmente la faccio breve piuttosto il modello della cooperazione dell'affidamento e non quello della gara sia pur di gare particolari
E dunque anche al nostro interno il tema della sussidiarietà andrebbe visto il vissuto non come un elemento anticoncorrenziale
Ma pure il tema della rapporto tra laici e cattolici credo faccia dei passi in avanti oggi ho sentito ascoltato delle parole del tutto condivisibili da De Mita
Perché nessuno immagina che le laicità sia
La quintessenza del liberismo né dell'abbandono della ragione a se stessa anzi mi pare che in questi giorni lo dico
Con molto rispetto in punta di piedi abbia stiamo ascoltando il richiamo forte del ritorno alla rete alla ragione da parte di Benedetto sedicesimo nei confronti di soggetti che in Medio Oriente si combattono anche prendendo a pretesto le religioni naturalmente non è quello il motivo ma anche il nome delle religioni
E il fatto che De Mita usi la parola cattolici laici e cattolici clericali mi soddisfa molto perché ho dedicato uno saggi Tino insomma qualche tempo fa convinto dell'esistenza di questa distinzione
Credo che questa distinzione sette c'è una distinzione che ci attraversa però ci consente anche un fertile un fertile dialogo
Mi piacerebbe dunque che nell'affrontare questi nodi di discussione che non sono condizioni ostative ma temi su cui appassionarci ho concluso Viller riuscissimo in questo documento congressuale che può e deve orientare il nostro dibattito sul territorio ed evidenziare alcuni temi uno lo ricordava bene
D'Amico ieri la riforma elettorale perché certo non possiamo continuare andare avanti a mani nude
Lasciamo stare il referendum proposto da Guzzetta che un'arma estrema diciamo ma noi abbiamo probabilmente la strada più sostenibile
Che non è la mia preferita credo sia la più sostenibile del ritorno al cosiddetto Mattarellum ma insomma se qui Mattarella e quindi ho qualche difficoltà definirlo così purché però l'accompagniamo anche dalla eliminazione di quella finanziamento dell'un per cento delle liste che prendono l'un per cento Berthier ma solo quelle che raggiungono la soglia del quattro per cento anche così vi è una riforma che anti frammentazione
Che può aiutare il percorso nostro e anche il sistema politico al nostro Paese
Mi auguro che nel documento congressuale ci sia una chiara opzione per i gruppi unici tessono la strada migliore a livello di enti locali e di governi territoriali per far crescere il partito democratico l'esperienza di governo e mi auguro anche che riusciremo a superare lo scoglio
Di qualche problema interno perché un partito siamo un tesseramento come il nostro ha qualche problema interno ci saranno sedi per riprendere anche credo mi auguro per risolvere
Questi problemi però tutti sappiamo ci sono decine di province in cui il rapporto tra iscritti e voti ho finito essi è del trenta per cento cioè un tesserato ogni tre voti abbiamo dei problemi da risolvere non dimentico neanche da questo punto di vista che che Gandhi appunto usava dire che dobbiamo essere noi quel cambiamento che vorremmo vedere realizzato nel mondo vi ringrazio
Piscitello
Io do l'elenco b interna di coloro che interverranno prima della pausa che fare mitomane tredici tre trenta tredici e quaranta sono dopo Piscitello Castagnetti Gentiloni Mattarella Paola Binetti fra l'altro da una notizia mi pare confortante visto che come dire c'erano molti dubbi sulla partecipazione soprattutto diciamo in questa stagione in avendo iniziato ieri in una giornata festiva sono presenti settantaquattro per cento degli aventi diritto cioè duecentottantasei partecipanti all'Assemblea è una cosa per molti versi straordinaria prego
Posso si dimostra un tasso di autolesionismo molto forte ma
Anche di passione
Prego qua io credo che sia possibile in modo certamente scherzoso ma non troppo sintetizzare
La giornata di oggi quasi il titolo della nostra assemblea federale con Partito Democratico non manca per noi
Io credo che questo possa essere senza bisogno di assolutamente volere creare problemi di nessun tipo ma credo che questo sia il segnale
Per quanto ci riguarda noi siamo convinti siamo disponibili e siamo consapevoli siamo convinti della necessità della costruzione del partito democratico
Siamo disponibili ad affrontare la scommessa alta e difficile che la costruzione del Partito Democratico comporta
Siamo
Consapevoli della difficoltà e dei rischi che ci sono perché vi sono anche rischi nella nel lavoro di costruzione del partito democratico ma i rischi vedete si può
Evidenziarli per frenare o perché si vogliono superare e io credo che noi siamo consapevoli dei rischi
E abbiamo la volontà di superarli
Anch'io sono d'accordo che qui non è in discussione il sei ma per essere re concreti noi dobbiamo sapere che il come incide spesso sul set
Nel momento in cui tu hai deciso di fare una cosa è il come la fine stabilisce se la farai
Questa mi pare inevitabile quindi non c'è un percorso di successione obbligatoria tra il se e il come ma c'è una concatenazione oggettiva della quale dobbiamo essere consapevoli e allora a proposito del come un partito la costruzione di un partito e la costruzione di un partito solo se tu immagini un partito in tutti i momenti della sua vita
E dobbiamo avere la consapevolezza che l'idea della fede razione non ne l'idea di un partito io credo che questo lo dobbiamo dire
Perché le due cose non coincidono una federazione al massimo un partito nel momento neanche elettorale nel momento della campagna elettorale al massimo un partito è un'altra cosa noi immaginiamo un partito che un partito in tutte le sue fasi
E io utilizzo il termine partito non solo perché tutti diciamo Partito Democratico anche perché io credo nell'idea e nel modello del partito ce ne sono tanti poi modelli su cui dobbiamo dobbiamo discutere ma noi questo lo dobbiamo dire cioè noi siamo realisti per carità quindi affrontiamo le necessità che ci sono nella costruzione del partito democratico non abbiamo l'utopismo del siccome dobbiamo farlo
Va fatto a tutti i costi è alla fine del percorso dobbiamo trovarci in più di quelli che lo cominciamo questo evidente però alcune cose dobbiamo dirle
Cioè dire quello che ha detto un autorevolissimo esponente dei nostri alleati primi cioè che possiamo fare una federazione ma comunque con un unico gruppo dirigente
E dire una cosa che comunque a pinze e una debolezza profonda
Una debolezza profonda noi abbiamo bisogno di costruire un partito uno libero plurale e democratico questa è la sfida del partito democratico non necessariamente una sfida che si vince
Ma e la battaglia attorno alla quale noi costruiamo la nostra impostazione la mia terza riflessione cosa deve essere il partito democratico perché vedete nelle cose che ci diciamo spesso e tante tante cose
Deve essere il partito di tutti o il partito dei riformisti io lo dico diciamo anche noi non con necessariamente con toni alti ma io preferisco che sia il partito dei riformisti cioè io preferisco che sia all'unità di tutti i riformismi italiani
Non un partito che metta insieme tutto quello che c'è oggi nel centrosinistra
E non Lombardia mette insieme riformismi per cominciare no perché io immagino che il partito democratico è l'insieme dei riformismi che sono diversi che si mettono a confronto che costruiscono tra di loro un ragionamento un partito che si è in grado di aprire un confronto teorico per superare in positivo gli approcci socialdemocratico il cattolico democratico
Che necessariamente appartengono alla storia del ventesimo secolo è che loro stessi hanno dentro tutto quello che determina la possibilità su e positiva Dell'Oro del loro superamento e che costruisca con questo confronto una forza pluralista che abbia la capacità di contaminare le culture riformiste
Il problema dell'appartenenza internazionale che sembra il problema principale io voglio ricordarvi avreste iniziale
Ma era il problema principale anche nella Margherita era un problema che nella Margherita appariva a Sollum talmente insuperabile noi non possiamo immaginare quest'approccio con approccio che avrà bisogno di qualche anno in più
Della costruzione del partito democratico come abbiamo fatto con la Margherita che avendo bisogno di qualche anno in più vive dentro la contraddizione che oggi necessariamente vivono i socialisti europei ma anche se volete noi stessi nella costruzione di questa cosa importante che il partito democratico europeo
Quarta riflessione noi dobbiamo costruire un partito dove anche noi ci conta Mihnea mo'un partito esattamente come è stato per la Margherita
Un partito dove c'è stata la capacità di contaminazione di quelli che venivano da esperienze diverse è chiaro che anche nella Margherita ci sono tentazioni
Di chi vuole fare o immagina di poter fare le componenti DS non mi riferisco alla voglia di riflettere insieme per carità no
Però all'idea di fare componenti DS ma la Margherita vera
E e si è creata dove vi è contaminazione tra le varie culture ma anche tra i vari percorsi mi preoccupano quindi alcuni riferimenti alle componenti immaginando le nel partito democratico e alcune espressioni che io vi voglio citare l'espressione occorre ricostituire i popolari nel partito democratico l'ho visto in alcuni articoli sul nostro giornale
Ho alcune espressioni occorre che ci sia spazio per la componente cattolico democratica nel partito democratico io credo che il Partito Democratico non debba essere la cucitura tra i Dl e i DS e tanto meno la cucitura di chi azzerando la storia dei Dl immagina di ricucire le componenti originarie deve essere una funzione deve essere un partito nuovo sto finendo e non la somma di due partiti
Io da cattolico temo l'idea che ci possa essere nel partito democratico una componente dei cattolici dove serve giusto che cattolici si sentono sui loro temi e io sarò lì però l'idea di una componente dei cattolici mi pare come il partito dei cattolici una cosa che rischia di essere anacronistica e che danneggia i cattolici stessi e in più rischia di esaltare le tentazioni egemoniche degli altri
Quindi è finisco un partito nuovo un partito libero un partito plurale e noi dobbiamo da ora con chiarezza a dire che lavoriamo per farlo aiutando chi ha bisogno di tempo ma ribadendo che non manca per noi
Io voglio aggiungere una cosa che invece non è nel contesto del partito democratico ma che che tengo a dire io stasera vado alla fiaccolata in solidarietà con Israele spero che ce ne siano tanti altri del centrosinistra che ci vadano per quanto mi riguarda tra Israele e Gaza e gli Hezbollah tra Israele e l'Iran io scelgo Israele scelgo per quanto mi riguarda con tutte le complessità che non nego che conosco
E che riconosco e sulle quali dobbiamo riflettere serbo l'unica vera democrazia del Medio Oriente grazie
Pierluigi Castagnetti poi Paolo Gentiloni
Prima di far scattare il cronometro Viller vorrei anch'io associarmi a alla perorazione di De Mita non si può discutere di un argomento così importante in otto minuti giacché tra Valmontone
Ne troveremo degli altri ma insomma non si riesce io ad esempio adesso ho ricevuto molti stipendi dal discorso di di Rino Piscitello ma insomma devo scegliere se dire due cose che avevo pensato rispondeva Piscitello ben otto minuti scopa solo una cosa
No però avrei anche alcune cose da da dire
Cercherò di rispondere va be
Io sono grato adesso comincio io sono grato all'intervento di De Mita e all'intervento che ho letto stamattina Di Pietro Scoppola perché finalmente ci hanno trasmesso il senso storico e quindi anche drammatico della scelta che andiamo compiendo
Non è una scelta qualsiasi
Questa operazione sono convinto la debbo la deve fare una nuova generazione di dirigenti ma io credo che chi ha diciamo più esperienza non ha il diritto ai dove di di suggerire quella rigore senza del quale non si fanno cose durature e l'Italia ha bisogno di cose serie che duri
Non si possono tacere i problemi per compiacere per conformismo occorrente per facile il percorso
I nostri partner i DS sono un partito serio strutturato benna radicato nel Paese meritano rispetto e lealtà dunque parole di Verri netta e non ambiguità
Io credo che prima del congresso prima del documento con cui faremo il nostro congresso bisogna affrontare tutti i nodi
Non credo che ci sia nessuno nella Margherita che pensa di dar vita a un partito nuovo fra i DS e la Margherita
In questo modo disinvolto con cui fino adesso se ne è parlato
Ci si dice date un contributo io ci provo se ci riesco nei residui cinque minuti
I partiti nascono attorno a una necessità storica i nostri padri dicevano per fare storia il partito democratico a mio avviso deve Enhanced attorno a una mission condivisa e visibile
Ne indico durò tre dei punti di quella che secondo me è la mission del partito democratico
Il Partito democratico deve porsi l'obiettivo di io ridevo caratterizzare il sistema politico italiano
Si è oligarchi Pozzato si è atrofizzato c'è un problema di Reed democratizzare il sistema politico italiano per questo l'obiettivo di cambiare la legge elettorale è un obiettivo imprescindibile
Per il partito democratico
C'è da ridefinire la strategia internazionale del nostro Paese consentitemi di dire che io assisto con una certa sofferenza in queste ore
Alla a un dibattito in cui ci si divide fra gli amici di Israele e gli amici della Palestina
Addirittura degli Hezbollah
Ieri ho letto due interviste che mi hanno proprio fatto soffrire
Bensì a quella di di Pannella è quella del della Bonino
Io credo che adesso già arrivare al cessate il fuoco nei tempi più rapidi possibili ma è giunto il momento ne ha accennato stamattina permetti
I definire una strategia internazionale nuova perché tutto è cambiato il mondo è cambiato e il problema dell'islamismo che è un problema molto serio drammatico va affrontato va affrontato per quello che ma non non in questo modo per cui si ribatte colpo su colpo e si avviano spirali sedimento Martina
Terzo c'è da dare una rappresentanza politica unitaria cioè nazionale al popolo italiano Partito popolare ha detto Rutelli significa per me questo
Oggi ci sono grandi partiti regionali la CDL e il partito del Lombardo-Veneto
La sinistra e il partito delle regioni rosse il Sud e ancora in discussione
Da chi dovrà essere rappresentato partito nazionale vuol dire un partito che sanno solo mediare ma rappresentare contemporaneamente nord e sud affrontare i problemi del nord e il sud e sentire gli abitanti del Nord e il Sud rappresentati da questo dalla iniziativa dalla strategia di questo partito la Dc e il Pci sono stati due partiti popolari perché non partiti nazionali
Quarto c'è da darsi una linea per moderare umanistica mente
L'enorme potere del nuovo principe la Scienza
Se si sfugge a questo problema perché è un problema difficile il partito democratico credo che non serva
In questo senso la tradizione umanistica cristiana è indispensabile a definire il sostrato culturale del partito democratico
Ieri Francesco ha detto dobbiamo farle i corsi di formazione insieme ma per dire che cosa
Per insegnare che cosa per formare attorno a quale carta comune
Del partito democratico del sostrato con cultura del partito democratico non ha parlato nessuno fino adesso la persona che ha parlato più diffusamente Michele salva gli sono grato dal manifesti di Michele Salvati emerge chiaramente una accezione libri le allora
Io voglio tranquillizzare gli amici anche Piscitello si sono incontrati alcuni amici popolari quelli cinquantotto insomma quello una un organo che uscito dall'ultimo congresso del Partito popolare con cui si è finita
Voglio tranquillizzare tutto il tutti non c'è Nostalgia non c'è passatismo il passato è passato il passato si è consumato nessuno voleva riprodurre ciò che è stato nel passato
Ma il problema che io vorrei modeste sommessamente porvi
è questo
Non è quello di fare riemergere le componenti ma questa tradizione culturale questo filone di pensiero è indispensabile a un partito che voglia muoversi nella modernità in questo tempo presente perché le culture liberali e socialiste non bastano e a mio avviso non sono neanche quelle più adeguate mandando bastano per le domande che oggi vengono fatte alla politica
Si dovrebbe avvertire la indispensabilità dell'apporto di questa tradizione culturale
Io a vado oltre è sbagliato mette sottolinea tutti i giorni il tema della laicità va capovolto il problema ne ha parlato stamattina De Mita c'è già l'articolo sette della Costituzione che dice di più le dice di che di meglio non si può dire come va affrontato il rapporto fra dio e Cesar
E Pietro eccessi
Non c'è da aggiungere il problema va capovolto io credo che oggi dobbiamo confrontandoci con la domanda di un nuovo umanesimo
Alla politica viene chiesto in un qualche modo di ho detto prima temperare umanistica mente lo strapotere della Scienza
Che non vuol dire ridurre la non vuol dire conto ne avevano vuol dire conculcare la ma oggi c'è bisogno di questo di più io non dico che la tradizione cristiana Hill umanesimo cristiano alla risposta dico però che prego prescinderne pensare di farne a meno vuol dire semplicemente se ben masochisti non può partire un partito democratico in questo senso il pensiero e anche la presenza anche la Roma la rottura dei cattolici
Cari amici dovete metterla in Bilancio
Gli amici che del partito democratico
Se è un modo disinvolto leggero non superficiale di parlare dei cattolici democratici ho visto quei due servizi del del di Repubblica cattolici democratici non solo i cattolici del dissenso
I cattolici democratici non sono i cattolici del dissenso ne parliamo come una qualche titubanza perché forse qualcuno la le belle pensa così il cattolicesimo democratico è una categoria introdotta nel dibattito pubblico da Sturzo
Ed è l'unica categoria che consente ai cattolici del se presenti in politica perché l'alternativa al cattolicesimo democratico e il Gentiloni Nismo
Che non è una categoria che rende rilevanti questo rilevante questo pensiero
E così come il tema del riformismo cari amici il riformismo non è la manutenzione delle parole
Il riformismo significa fare storia erano riformisti De Gasperi Vanoni Ugo la Malfa fare storia
No no no discutere di cose leggi
In questo senso chi ha posto la questione del PSE e io sono per porre perché questa questione non può essere affidata una soluzione spontanea
E diversa quando abbiamo fatto la Margherita avevamo tutti la riserva mentale anche esplicitata che si usciva dal PPE
Questa riserva adesso non è esplicitata perché se CTC si dicesse usciremo nel mille nel due mila nove quando ci sono le europee nulla quaestio
No si dice noi lì siamo ignobili vogliamo rimanere allora io non ne faccio una questione delli insetti questa scelta
Ma cerco di capire che cosa significa questa rigidità cioè come dire noi siamo disposti a fare un partito nuovo ma non ma non rinunciamo ai collegamenti con quella nostra identità perché noi quelli siamo e quelli vogliamo rimanere allora c'è un luogo in cui di questo si può parlare io il partito democratico lo voglio fare
Ma so che per farlo conosco i nostri partner so che per farlo occorre usare il linguaggio della verità oltre quello della lealtà
Grazie
Anche perché
Pur avendo otturazione troveremo un luogo dove avere più tempo per sviluppare i nostri pensieri mai di molta dove si possono dire in esattamente dieci minuti in molte cose
Gentiloni
Poi Mattarella Binetti gli ultimi due interventi poi sospenderemo già detto mezz'ora esatta riprenderemo di nomi di primi interventi che se non ci saranno ovviamente decadranno perché abbiamo ancora tantissimi iscritti prego
Sì sì
Siamo riusciti con questa Assemblea federale
A a incrinare
Una certa patina di noia che circonda la discussione sul Partito democratico
Da dove deriva questa sensazione di noia che credo non solo il sottoscritto ma molti prende discutendo il Partito Democratico
Non credo che sia soltanto il frutto come ha scritto il voti amanti
Di una certa saturazione che arriva alla fine di un percorso politico lungo intenso come quello che abbiamo avuto questa
Penso che sia il frutto
Di un clima che si Inter sintetizzerei così
Non possiamo non farlo
Virgola e quindi non lo faremo la prima cosa viene detta
A voce alta voce aperta quella che viene dopo la virgola viene messa un po'tra parentesi la si dice
Tra le righe nei corridori nel conciliabili interni al partito
Penso che dobbiamo ribaltare questa logica
Io rispetto moltissimo chi critiche obietta mette in discussione chi non vuole dare pace come diceva Ciriaco prima
Rispetto le code moltissimo
Le obiezioni serie che diceva adesso Pierluigi rispetto meno considero meno utili
Le teorie dell'inevitabile
Del già deciso del del
Foto del mio in mancanza d'altro Margherita e DS sono un po'scarsi facciamo sto partito democratico
Non è un destino è una scelta ed è anche una scelta impegnativa
Il panorama europeo io parto sempre da questo il partito allora alle europee aveva attraversato ormai da alcuni anni
Dal tormento della sinistra che cerca
Di uscire da se stesse
Che cerca di rompere con la propria storia la propria tradizione
E che cerca di farlo i britannici
Hybrid Ando le proprie culture prendendo a Trento prendendo a prestito
In casa d'altri
Nella Casa delle culture del solidarismo nella Casa delle culture liberali cerca di negare se stesso
E la storia di Blair e in fondo anche una storia che si rintraccia oggi nella della grande coalizione tedesca
Fa i conti con la la lenta ruota della storia direbbero che è del e del mito
Una una ruota segnalo che va spesso a otto nove mila giri di questi tempi quindi che impone alla sinistra che cerca di uscire da se stessa spesso accelerazioni molto brusco
Noi abbiamo un grande vantaggio da qui parte la riflessione sul Partito democratico ma voglio fare lunga ovviamente
Noi abbiamo un grande vantaggio
E cioè il vantaggio è che non c'è neanche un tentativo di costruire una grande prospettiva politica semplicemente da una tradizione socialdemocratica che cerca di negare se stesso di uscire dai propri confini di allargare
Non c'è un corpo che si ibrida
C'è una possibile confluenza di tradizioni e culture politiche che in Italia nascono diverso che non sono di grande ceppo del riformismo europeo
Ha detto bene Ciriaco da questo punto di vista non abbia un'altra storia
Con altrettanti elementi di nobiltà
E di interesse
E dall'altra parte l'altro punto di partenza il primo e che quindi abbiamo una posizione di vantaggio non abbiamo una sinistra riformista che deve negare se stessa abbiamo diverse culture politiche che possono costruire una prospettiva unitaria
Dall'altra parte abbiamo un altro vantaggio che la consapevolezza dell'obbligo per modernizzare il Paese di fare questo passo
Sappiamo che se non si fa questo passo se non si esce da quelle tradizioni costruendo qualcosa di nuovo e molto difficile rimettere in moto l'Italia
Uscire dall'immobilismo e dai corporativismi dall'invecchiamento di questo Paese
Ricongiungere in una sfida innovativa segmenti sociali che oggi sembrano congelati in blocchi politici contrapposto
Uscire dal congelamento delle due Italie senza questa innovazione politica è molto difficile fare questa operazione il punto su cui io concordo di meno con le cose che ha detto De Mita
è nell'idea che la l'orizzonte della priorità dal punto di vista del soggetto politico possa essere l'attuale coalizione l'unione il suo potenziamento rafforzamento il minimo comune denominatore dell'unione di cui ovviamente dobbiamo tener conto dal punto di vista delle esigenze politiche non ci porta da nessuna parte dal punto di vista strategico dell'innovazione del cambiamento
E del cambiamento di questo Paese
Freno all'innovazione
Mentre il Partito Democratico rompe proprio il punto di quella proprietà transitiva della sinistra italiana
Che arriva fino alla sinistra più estrema e più radicale e nel quale in questa proprietà transitiva molto spesso la sinistra più estrema e più radicale ha il monopolio dei sentimenti nei confronti della sinistra cosiddetta più di governo più moderata più riformista
E lo vediamo in tantissimi esempi anche di questi di questi tempi
Il partito democratico serve a spezzare questa catena senza ovviamente perdere per strada nessuno in questo processo
Sul piano internazionale per esempio l'Italia deve essere interventista naturalmente interventista per la pace
Per i diritti umani
Deve rivendicare una prese mentre il il pacifismo tradizionale
Che si è alimentato in questi decenni oggi rischia di tradursi nell'isolazionismo dei privilegiati in un meccanismo in cui in politica estera facciamo quello che fanno i benestanti nelle grandi città americane in cui costruiscono praticamente dei recinti
Con delle guardie private quelli che li sorveglia quello diventa il pacifismo se nega la possibilità di un intervento
Umanitaria
Sul piano del blocco sociale il riferimento soltanto al blocco sociale del lavoro dipendente sindacalizzata
Non ci porta lontano
Dobbiamo allargarlo ne abbiamo parlato tante volte con con Trevor con altri sul MOT la modifica del modello del welfare alle fasce deboli ai giovani
Il tasso di innovazione di questo Paese dipende dalla rottura di quella di quel punto fermo che fa parte tuttavia di una cultura consolidata in questi in questi decenni
E va benissimo il pacchetto Bersani che ho trovato straordinario come azione di governo a due condizioni primo che la difesa del consumatore nulla e si interpreti sempre più come difesa del cittadino non vorrei un'esaltazione di un economicismo del mercato di ritorno nella difesa del consumatore e secondo che non ce ne ricordiamo anche quando affronteremo noti penso alla legge finanziaria in cui i grandi bacini del lavoro dipendente eccetera hanno un un diverso tipo di riferimento con una parte del nostro del nostro mondo ellissi Parra la nostra nobilitate in una politica di innovazione e di liberalizzazione
Ultime due notazioni che volevo fare il primo il pluralismo Rutelli lo ha sempre ricordato in questi mesi anche nella sua relazione condizione
Essenziale perché il percorso del partito democratico vada avanti
Ma il pluralismo non è non si traduce sull'asse Laicicattolici
Noi non possiamo essere i difensori della libertà di culto dentro il partito democratico
Non scherziamo la laicità è una premessa e in questo secondo me De Mita ha focalizzato il problema dal mio punto di vista in modo pressoché perfetto
Pluralismo ella pari dignità se vogliamo usare questa espressione delle di diverse culture politiche del Novecento
La cultura socialista la cultura popolare solidaristica la cultura liberale
L'ambientalismo se vogliamo promuoverlo per alcune tassi di innovazione che ha portato nell'insieme trasversale di queste culture
E questo pluralismo non è garantito semplicemente dal fatto che esiste all'interno di queste culture una maggior forza organizzativa un maggior legame internazionale frutto di di storie pluridecennale l'affermazione del pluralismo quindi l'affermazione amici del modello Margherita perché che cosa il modello Margherita se non l'affermazione di questo tipo di pluralismo
Questo è il modello Marguerite
La convivenza di tradizioni e culture politiche del Novecento seconda e con pari dignità e che non vuol dire che tutti hanno la stessa consistenza organizzativa ma vuol dire che chi ha una maggiore consistenza organizzativa
Non considera le altre tradizioni e culture politiche come un qualche cosa da inserire da inglobare da omologare in una delle tante diverse crescite di un di un di un soggetto che che viene avanti da sessanta settanta
E infine qual è il ruolo secondo me della Margherita in questo percorso nel percorso che abbiamo davanti io penso che la Margherita debba parlar chiaro
Non debba dare per scontato il processo debba porre i problemi e mi fa molto piacere in questa Assemblea federale lo stiamo facendo
Non minimizza
Non è reticente non confonde il Partito Democratico con l'esigenza di unità antiberlusconiana che da sempre caratterizza il nostro centrosinistra non è quello il Partito Democratico
è una prospettiva densa di contenuti politici
E proprio perché parla chiaro tirava martedì
Noi abbiamo ci siamo adoperati in una funzione frenante in una fase nella quale si parlava molto poco chiaro addirittura la parola partito democratico era bandita si diceva che bisognava essere uniti che doveva esserci un già un soggetto unico abbiamo anche frenato per par paura di finire in una scarpata ognuna Botto
Se noi parlammo parliamo chiaro se noi diciamo quali sono le nostre ambizioni
Qual è la possibile collocazione internazionale nuova di questo soggetto qual è il pluralismo necessario per portarlo avanti allora io credo non abbiamo nessun obbligo di frenare e anzi abbiamo anche in fondo le forze le biografie e le capacità per essere una parte trainante
Quindi la mia Margherita
è una Margherita che nel percorso del partito democratico parla molto chiaro e tira forse anche più degli altri
Mazzarella fallimenti
Vorrei fare mie molte delle cose dette questa mattina
Voglio dire particolarmente a partite mite Castagnetti riprendo due delle cose
Che hanno evocato quella sulla laicità nei termini qui hanno evocata De Mita Castagnetti
E quella sulla considerazione
Chi è chi richiede molta attenzione che la sinistra nel nostro Paese
Che sempre più sembra presumere come cifre come contrassegno la tutela esasperata delle esigenze individuali
Trasformando ogni esigenza desiderio in diritto
E con qualche contrasto con preminenza con l'attenzione preminente alla solidarietà e al bene comune che ciò che tenenze realtà insieme l'Ulivo
Detto questo vorrei esprimere qui quali sono da organi per cui ossia sono invece sono comunque decisamente convinto dell'impegno per la nascita del Partito Democratico
Il nostro Paese e in questo momento nel centro nel pieno di una grande trasformazione che sopra i suoi confini riguarda l'intera Europa
Riguarda ancor più la dell'Europa Intel mondo intero
E la trasformazione che poi lo sono paese problemi immani
Stavo chiaramente difficile da governare
Posso essere governati se la politica sia politico trova un baricentro un punto forte di guida un soggetto forte che possa costituirne il baricentro e affrontare questi problemi
Un soggetto politico forte riformista capace di aver timore delle novità
Che comprende senso della storia non immobile un soggetto politico cioè che sappia guidare verso la modernizzazione del nostro Paese
Non possono farlo partiti di dimensione ridotta occorre un forte soggetto politico
Penso ad esempio ben diverso ha un'altra storia quella fece Degasperi nella filoni quaranta
Promosse una grande coalizione sociale
Che si riconosceva in un in un forte soggetto politico
Che guidò il Paese la fase difficilissima
è un'altra storia
Me lo stessa formula il nostro Paese posso fare il suo difficoltà popolarmente problemi se trova un soggetto politico forte che diventa il baricentro della sua politica e lo e lo porti ad approdi modernizzazione altrimenti
Lo travolgere non sappiamo in che direzione andranno questi questi processi e queste trasformazioni
Se non lo facciamo noi qualcun altro lo farà perché ineludibile questa esigenza e non sappiamo chi su quali culture politiche per quali approdi su quali posizioni
Io credo che soltanto tutto politico forte di centrosinistra appunto riformatore coraggioso avanzato che segua la storia che voglia guidarla può svolgere questo compito e lo spazio c'è la possibilità l'abbiamo io sono rimasto colpito come tanti dal referendum
Dalla grande affluenza e dalla valanga dei no alla nuova Costituzione che volevano imporci
Non è vero qualche moto soltanto elettori centrosinistra che gli ATO l'abbiamo votato non ebbe a modo tutti anche quelli certo desse agli elettori
E molta gente pur avendo votato dove si prima per poter per la colazione centrodestra ha votato contro il loro atto più importante la loro costituzione
Questo vuol dire che c'è nel nostro Paese una platea di lettori un bacino di consenso
Che è molto che ne possiamo raggiungere che è molto più grande di quello che oggi è il giorno che l'Ulivo
Molto più forte e più grande di quando parlo aggiungiamo come somma di partiti del centrosinistra
E un bacino di elettori un bacino di consenso vasto che però noi non riusciamo a persuadere che oggi non per sua diamo non è insignificante che al Senato li ha bevuto più voti ai partiti separati alla camera dei partiti separati al Senato
Perché nella gente c'è anche inconsapevolmente questo desiderio questa esigenza che viene avvertita di un soggetto di riferimento forte credibile che per la sua consistenza possano dall'idea che guida il Paese in cui le trasformazioni
Lo spazio c'è il problema è dar vita questo utilizzarli
E per questo sono favorevole
E vorrei aggiungere saremo altrimenti ma un cane riflessione che arriva questa convinzione di sostegno decisa partito democratica vedono pratico per la mia identità di cattolico democratico sulla base di quello che questa mi insegna mi conduce a fare
Capire la storia cerca di guidare non restare fermi investire venti l'identità capire che soltanto un soggetto così o guidare il Paese bene in questo periodo difficile
A questo e portai via identità e aggiungo e per questo parlo più che di partito unico di un partito in comune no perché pensi a federazioni qualche collega l'ha parlato qui
Abbiamo bussato a tre anni fa la Federazione con affetto
Serve un passo indietro
Come si deve evitare fughe in avanti come quelle di qualche giorno fa in qualche convegno ipotizzasse un sì avanti un altro partito un terzo partito
Quella dell'Ulivo
Dico partiti in comune perché un partito che raccoglie le identità
Qui io vorrei dire a difese Codice Piscitello prima
Io sono convinto che in un partito così vi sia spazio per la presenza delle identità anche dichiarate vissuta apertamente
Come contributo per investirli in un comune progetto di governo per modernizzare il nostro Paese
E identità non sono un fattore separazione ma di arricchimento poi certamente il tempo sempre più mentre alla fusione l'integrazione
Io i ventenni sono molto più avanti di noi nel vedere in comune ma alla storia d'identità delle varie parti quella catodo democratico socialista qualità democratica con l'ambientale come Gentiloni ha ragione
Sono tutti elementi che arricchiscono un comune progetto di un comune unico soggetto politico
Io credo metta e non sono il capo democratici soltanto quelli popolari o quei de la Margherita c'era anche Jas
Ma queste tradizioni vanno investite facendoli vivere non pensando che scompaiono o vengono nascoste sotterraneamente sarebbe un errore non se le possibili parte avvocati in questo modo
Raggiungere su blocco soltanto per chiudere due preoccupazioni che hanno vinto da un alla sola con i colleghi che io vorrei se posso per quanto mi riguarda ridimensionare un po'
La prima
Deve essere chiaro il cosa
Certamente abbiamo parlarne molto riflettere molto su cosa deve essere questo partito
Però non deve sull'argomento per bloccare vorrei fare due esempi anche qui dalla mia storia dal solito mi colloco ben diversi quando sotto al diciamo al fondo e proprio polare non sapeva talmente cosa ne sarebbe nato avvertivo l'esigenza lancio e la fece vivere
Poi forse del tutto contento di quel che verrà dopo
No delle cartelle quarantacinque lancio la rete la ricongiunzione la ricomposizione la messe insieme ai tanti elementi segmenti gruppi iniziative movimenti Piero Italia titoli democratici non sapeva cosa intervenuto esattamente ma avvertì l'esigenza lancio e la Guido
è questo lo dia per tante altre esperienze politiche anche poi deve essere così non possiamo pensare tutto avete scritto prima nero su bianco d'avere il coraggio di affrontare novità di un'avventura impegnativa difficile che potrebbe anche non riuscire ma che se uscisse segnerebbe un fallimento per tutte le nostre culture perché non vi sono altre prospettive e per il centrosinistra suo complesso oltre per l'Ulivo
La seconda cosa chiudo qui e la collocazione internazionale
Io non vorrei sono convintissimo personalmente che non potesse il PSI l'approdo
C'è estraneo non è possibile
Ma è un problema che non giudico prioritario quello di come ci si collocherà
Anche perché di fronte a questa volontà di nuovo che noi continuiamo che vogliamo vivere realizzare sviluppare con convinzione ciò che arcaico obsoleto datato e l'edificio europeo delle forze politiche
E quello che va destrutturato
Perché quello difficile guarda al passato in tutte le sue componenti
E lo potevo farci condizionare per una cosa nuova che vogliamo fare da un edificio vecchio qua quello europeo
Poi vedremo
Ma vedremo cercando di collaborare alla destrutturazione quegli uffici o vecchi e obsoleti e non possiamo rinunziare un'avventura importante l'unica intubazione investire con con in maniera proficua per il per le il vero sviluppa il nostro Paese da sua politica l'ho sentita
Grazie
Paola Binetti per concludere questo prima parte ricordo tutti
Che
Fare questa brevissima pausa direi quasi tecnica riprenderemo assolutamente Pergolesi quindici dirò anche con chi
Prego
Poche cose perché credo che questi ultimi interventi siano stati per mano per quello che mi riguarda tutti di grandissimo spessore di fortissima condivisione personale
Però due cose voglio dire una distanze una di metodo comincio con quella di metodo
Quelle di metodo nasce proprio dall'esperienza fatta in queste ultime settimane proprio nel senato e quindi suppongo che sia analoga perno del Parlamento ed è quella dove ci sono già i gruppi cioè dove c'è già il laboratorio del partito democratico perché già adesso lavoriamo insieme concordiamo insieme alcune decisioni
Analizziamo alcuni problemi insieme
E credo che da questo punto di vista il ruolo che hanno sia Franceschini che Zanda è un ruolo straordinario per creare nell'operativo
La cultura di un Partito Democratico che dia la possibilità di vedere riconosciuti non sono le posizioni in termini di voto ma le posizioni in termini dibattito culturale in termini di valori da discutere Intermite posizioni da assumere è stato detto più volte che proprio questo rende necessaria un'elaborazione forte di questo pensiero rende necessario che nessuna operazione sia un'operazione formano poiché nessun operazione su una porzione puramente tecnica
Perché ogni decisione apparentemente tecnica trascina dietro un mondo di valori un mondo di idee un mondo di posizioni resta costituisce l'albero concreto nel quale il confronto assume lo spessore e la prospettiva operativa di ciò che può essere il prossimo Partito Democratico
Quindi questo lo trovo non come una mera funzione di metodo ma proprio una scuola di formazione di un pensiero condiviso
Da cui possono uscire l'analisi dello spettro concreto delle prospettive operative delle difficoltà concrete e di quella difficilissima operazione negoziazione di mediazione che costruisce la prospettiva comune e condivisa
Questo quindi è un invito proprio a in modo particolare a Zanda Franceschini perché attraverso di loro questa fucina sia una fucina operativa che dia speranza che dia spessore a tutto quello che facciamo
Il secondo punto è quello di principio
Chiaramente la la prima provocazione la risposta quello che ha detto prima De Mita
E a proposito di un cattolicesimo che sia in qualche modo un cattolicesimo laico culturalmente impegnato scientificamente avanzato
Capace di prospettare il cambiamento capace di aprirsi davvero una cultura della relazione con gli altri anche attraverso quella dimensione a cui molti hanno fatto riferimento stamattina all'articolo di Scoppola e lui proprio in questo articolo sottolinea nella componente del mondo cattolico questa attitudine naturale al dialogo questa attitudine naturale alla apertura verso gli altri alla condivisione e e l'altro aspetto invece chiaramente che quello che in qualche modo si identifica con un cattolicesimo
Che consideriamo io dico pre conciliare ma penso che si qui ci sono giovani poca Giovanni vocazioni politiche non sono nemmeno di che cosa si parla del cattolicesimo pre conciliare
Che sorta di cattolicesimo indotto strutturato mediato meramente una specie una sorta di braccio operativo
Io voglio dire per qualcuno che pensa ammette personalmente alla mia esperienza concreta che di clericale non c'è mai stato nulla
Tutto quello che ne abbiamo costruito l'abbiamo costruito con una assunzione personale di responsabilità
Con una ricerca personale di metodi con una cultura dell'incontro che è andata a si è posta accanto alla complessità infinita
Dei movimenti cattolici che credo che sia difficile fare il partito democratico ignora un po'il mondo cattolico non sa che in fondo uno scherzo questo rispetto alla complessità dei mondi cattolici da far dialogare
Quindi io voglio dire che questo è possibile soltanto se ci sono dei valori forti che sono ben a monte
Della dimensione meramente clericale che uno parla e gli altri fanno
Non c'è una cultura né dell'obbedienza nell'Europa disobbedienza c'è una cultura della libertà in cui ognuno vuole comprendere quello che noi mondo medico chiamiamo il famoso consenso informato al di fuori del quale non esiste né un patto terapeutico né in esiste una possibilità di intervento
Esista la necessità di formulare il consenso informato ed esiste quindi da parte nostra la duplice capacità dell'informazione che ha molto a che vedere con quell'informazione verità attiva con quella non aver paura
Di credere che esiste la possibilità di accedere a una conoscenza che sia vera perché quella è la ragione che ce lo dice guai alla presidenza della Regione
Guai a quella mio stoicismo che però anche impossibilità della conoscenza non si può andare verso una cultura della conoscenza negando il fatto che si possa raggiungere una conoscenza comune condivisa su alcuni punti
E poi una cultura e la volontà di una volontà condivisa che vuole costruire che è capace anche di sapere che la concretezza del quotidiano la concretezza anche politica in questo contesto è comunque la concretezza chi vuole realizzare
Esige una costante e continua rivisitazione degli spazi dell'uno e degli spazi dell'alto è una soluzione non te le scusa ma che li ricomprende li rilancia un livello superiore
Non c'è nulla di clericale c'è tutto di laico di un laico convinto però anche di una laicità totalmente aperta la trascendenza grazie
Grazie allora un secondo
Come vi ho detto alle quattordici quindici si riprende i primi quattro interventi sono Gambino gara Sini Postiglione Strizzolo grazie
Presidente Bordon
Dovrebbe ora parlare Gambino
Poi c'è la gara si
La ah no conoscendo Ruta sesso
Ho
Grazie da
Ma era
Il coordinatore della segreteria
Verso le quattro
Sì ora nel quasi deserto che contraddistingue sempre io io lei inizi
Di questi incontri
Vuol prendere spunto
Da alcune indicazioni
Ora Partito Democratico sì o no e quali sono gli obiettivi allora gli obiettivi li ha tracciati se ho ben capito ieri Francesco nella sua relazione introduttivi
E cioè soprattutto io l'individuo uno che è quello di concretizzare una guida riformista alla coalizione di centro sinistra
E Francesca detto anche un'altra cosa ieri e cioè che un governo senza popolo è un'oligarchia
Allora a me sono venute in mente alcune riflessioni anche prendendo spunto dalle parole di De Mita
Di stamattina quelli di Pierluigi Castagnetti
E le visioni sono sostanzialmente fanno riferimento a un elemento allora
La costituzione del partito democratico e la più grande sfida che le forze del centrosinistra da possono oggi affrontare ma è anche un rischio grandissimo
Allora io credo che ovviamente per garantire una guida riformista al centrosinistra sia necessario
Che
Il nascendo Partito Democratico
Abbia la forza
E il consenso
Utile è necessario per garantire questa guida ma per garantire anche un dall'allargamento dei confini
Della nostra coalizione confini asfittici confini che impediscono di fatto anche un'azione di governo Serena perché la debolezza della maggioranza parlamentare al Senato la dice lunga e tale sarebbe la sotto situazione alla Camera se avessimo avuto una legge elettorale normale
Ma io credo che questo sia un tema di fondamentale importanza perché
Perché ovviamente se il partito democratico
Nasce senza la possibilità di raggiungere un consenso minimo è sufficiente a garantire
Una importante
Roccaforte per la coalizione cioè un punto di riferimento stabile questo significa necessariamente posto che il partito democratico diverrebbe un passo irreversibile questo significa il rischio concreto di consegnare il Paese in mano alla destra
Per fare il cinquanta per cento del consenso elettorale di questo Paese è necessario che il nascituro nascendo Partito Democratico aggiunga un consenso del trentacinque per cento
Perché sono è l'elemento
La il limite sotto il quale
Sì perdono le elezioni e comunque non si garantisce una guida riformista la coalizione
E allora noi dobbiamo porci il quesito
Se siamo in grado oggi di costruire un partito democratico capace di raggiungere questo limite di consenso
è stato detto
Da Nicoletta stamattina è ripreso da Ciriaco De Mita
Che non soltanto la Margherita e Democratici di sinistra hanno dimostrato di non essere autosufficienti perché facciamo il ventotto per cento
Ma c'è anche il rischio di un'implosione
Perché mantenendo gli attuali parametri
Gli attuali metodi
Di decisione all'interno dei nostri partiti c'è il rischio forte che una fetta consistente del nostro elettorato si sposti da un atto a sinistra e da un lato e dall'alto non segua l'avventura del partito democratico
Allora credo
Che molto correttamente e mi sembra questo argomento si è stato ripreso anche da Beppe Fioroni il come fare il partito democratico
Debba prevalere sul se fare il partito democratico
Perché se noi non abbiamo le idee chiare su come fare il partito democratico
Rischiamo di affrontare una sfida senza avere ben chiari gli esiti di questa sfida che io ritengo possono essere proprio quelli di consegnare il Paese alle destre
Allora
Il come
Sono stati affrontati i temi legati contenuti alla collocazione europea
Ai problemi del lavoro della famiglia della politica estera ma io credo che ci sia
Molte io
Non m'appassiona molto di solito la i ragionamenti sui contenitori e sui metodi mentre mi
Interessano motivi contenuti io credo che in questo caso invece il metodo il contenitore possano addirittura a prevalere sui contenuti
Perché questo perché i metodi usati fino ad oggi all'ultimo
Lo strato di essere complessivamente insufficienti la tornata elettorale della primavera due mila sei
Ha avuto due elementi molto positivi cioè il referendum e le amministrative è un elemento di debolezza che sono le elezioni politiche quindi vuol dire che i metodi seguiti nella governance dei partiti del messaggio verso l'esterno non sono idoneo
Allora siccome da Andrea già suonato il campanellino io sul metodo voi direttamente cosa il nuovo partito democratico si può fare se poniamo bah mano Hutter spetti un primo aspetto è quello della governance interna del partito
Sia dalla Margherita sia del partito nuovo
Perché non è pensabile continuare col partito delle tessere io non credo che sia più attuale noi sappiamo che la fatica dei partiti per il tesseramento a rimanere sappiamo anche
Prima dicevo che a metà delle tessere dalla Margherita sono Tesser
Tra virgolette taroccate
Qualcuno autorevole aiuta le pagine trovano son due terzi
Allora noi non possiamo pensare che questo continui ad essere il meccanismo di governo di questo partito sennò ci nascondiamo dietro un dito
Cioè trovare nuovi sistemi potranno essere i meccanismi sugli eletti
Potrà il partito a decidere come fare ma sicuramente bisognava giornale un superamento di questo meccanismo
Il secondo aspetto è quello della selezione della classe dico dirigente cioè il nove abbiam bisogno di professionisti della politica che abbiano professionalità
E non possiamo pensare che la selezione sia fatta solo ed esclusivamente per affiliazione
E per cooptazioni a prescindere
Che poi è il metodo della legge elettorale e questo secondo me è il terzo aspetto e concludo dal
Questo è il terzo aspetto noi sappiamo benissimo che questa legge elettorale non funziona o meglio può essere funzionale per alcuni ma questa legge elettorale è una vergogna perché non è più vero che come recita l'articolo uno della Costituzione la sua qualità appartiene al popolo che la esercita nei modi stabiliti dalla legge ma sappiamo che la sovranità
è appartiene ai segretari dei partiti che l'esercito discrezionalmente e questa discrezionalità
Non è neanche garantita da motivazione così come vorrebbero l'esempio l'attività amministrativa e discrezionalità senza motivazione che spesso quindi travalica nell'arbitrio
Allora noi dobbiamo pensare a una legge elettorale che garantisca i territori garantisca le qualità delle persone garantisca
L'esigenza di partecipazione dei cittadini
Perché solo questo metodo
E un rafforzamento dell'apertura dei partiti permetterà al Partito Democratico se lo vogliamo fare di avere l'appeal elettorale sufficiente a superare una soglia di sbarramento minima garantiva governabilità e forza al centrosinistra in caso contrario questa operazione
Rischia di essere un suicidio politico per il centrosinistra
Perché non v'è dubbio che l'esito delle elezioni politiche molto traballante è il segno che c'è meno affezione
Per le forze dell'Ulivo politiche di quello che invece ci sia nel Paese verso la costituzione verso alcuni principi cardine verso i nostri amministratori credo che questo sia un aspetto deprimente
Che se non viene risolto oltre ai molti aspetti di contenuto ben esplicitati da Pierluigi Castagnetti da Ciriaco De Mita e da molti altri
Credo che possa portare al fallimento un percorso assolutamente importa di importanza capitale per il Paese ma molto a rischio perché potrebbe compromettere gli anni a venire grazie
Allora
Mentre trova parola Gambino penalizzando così qualche minuto per il ritardo
Io ho bisogno di dire alla Assemblea che noi abbiamo un numero di iscritti a parlare che se dovessero parlare tutti e otto minuti così come è stabilito ci porterebbe a concludere alle ore diciannove
Rutelli ha stabilito su richiesta del gruppo soprattutto della Camera di concludere alle diciassette perché alle diciannove i deputati devono votare per forza in aula il decreto
Tra l'altro proprio al limite del voto dei tempi tecnici di pubblicazione
Per cui
Io ho davanti a me due possibili proposte o tutti gli autori di Tito di auto riduce del tempo cinque minuti a questo punto forse riusciamo a far parlare tutti
Oppure qualcuno deve rinunciare ad intervenire e io preferirei
Che fossero rinunce anziché dire arrivate coi parla Rutelli poche ciance
Ecco nel frattempo avrete il tempo di di di meditare su questa procedura io faccio parlare a gambe
Grazie grazie
Come mai
Giorgio la Pira quando si faceva il segno della croce in aula non suscitava alcuna perplessità da parte di un Parlamento che di contrapposizioni ne aveva molto più forti di quelli attuali ora
Io su questo tema che vorrei cercare di dire due parole
Faremo il Partito Democratico
Francesco ci ha parlato di due livelli il livello della dirigenza
Un allargamento Enrico Letta diceva dobbiamo recuperare qualche senatore
Tema politico è quali sono questi senatori da recuperare sono quelli dell'UDC
E allora cambia la maggioranza
Sono senatori presi qua e là Mozzi che Bocconi
E allora all'etica dei comportamenti dove dove va a finire
Io credo che il Partito democratico deve ripartire da questo codice comune
E il tema dell'ispirazione cristiana ma declinato all'interno dell'etica dei comportamenti non è una cosa scollegata non è una bandiera da sventolare
Quando nel partito ci si ritrova ma ci si ritrova talvolta più per occasioni di potere e non per situazioni di servizio come dovrebbe essere
Guardate che il secondo livello di cui parlava Rutelli nella sua relazione cioè il livello social popolare cioè quello di che percepisce la cittadinanza
Non la comprende questa nostra politica
Qualcuno ha detto ai referendum costituzionale è stato vinto nonostante i partiti non abbiano fatto campagna elettorale qualcuno campi affida diceva malgrado i partiti abbiano fatto un po'di campagna elettorale
E guardate che c'è del vero in questa
In questa sede situazione
Perché si è attivato un reticolato di cittadini che non hanno affatto ascoltato il dibattito politico prevalentemente televisivo
Dei nostri leader ma prova intera capipartito due anni prima
Già in epoca di riforme costituzionali e via via aveva capito che lì era un tema che abbraccia valori orizzonti visioni del mondo non era una lotta di poltrone quel referendum costituzionale e veniva percepito così
è un'affluenza ben al di là di tutte le previsioni possibili dunque se nel partito democratico lo facciamo un hash in questo modo cioè da farlo percepire all'esterno come qualcosa di forte che dietro c'è un pensiero che dietro c'è una vocazione alla polizia che dietro c'è un rispetto anche all'interno dei ruoli io rispetto anche tra di noi cioè in fondo io ricordo la democrazia cristiana faceva delle feste siano festa d'amicizia
Questa parola amicizia
Non è una cosa da buttar via in politica
Guardate che si percepisce fuori che non siamo molto amici tra di noi si percepisce fuori che ne coi DS non siamo molto amici
Questo linguaggio che ne dobbiamo cominciare a codificare all'interno della politica altrimenti è troppo facile che ci riempiamo la bocca con ispirazioni culturali diverse ma poi non siamo consequenziali non siamo radicali perché l'essere radicali significa parlare del tema della corruzione
Della lotta alla mafia
Dei servizi segreti questi sono i contenuti del partito democratico oltre che alla liberalizzazione le dinamiche sociali allora qui noi poi entriamo in sintonia con quei cittadini che hanno votato no alla per il referendum costituzionale entriamo in sintonia con tutto un tessuto sociale che francamente questo dibattito non l'ascolta forse neanche lo sanno cos'è primo Kadima suo rimasti all'Ulivo sono va in giro sente pubblico lo conosco il primo pratico
E nel partito democratico già però l'abbiamo concepito già esistenti fuori non esiste
Allora questo tema dell'etica dei comportamenti e ritengo sia centrale proprio per riaprire un dialogo a trecentosessanta gradi
Tra laici credenti non credenti le culture diverse perché lì c'è il terreno comune anch'essi di un nuove generazioni che non hanno fatto le barricate sulle ideologie e quindi probabilmente non gli interessano molto quelle famiglie d'appartenenza sebbene vadano rispettate siano la biografia di molti qui presenti
Allora quel tratto popolare sociale di cui parlava Francesco Rutelli come si coniuga col nostro congresso io mi ricordo che lo Statuto la coscritto insieme ad altre persone lì c'erano il venti per cento di Esterni
Poi questi esterni non sono stati inseriti perché sia d'età ma tanto saranno i cooptati delle varie correnti bello e noi ci fermiamo davanti a questo perché siccome diventavano altri scritti finti è meglio non averli inseriti come ci andiamo a questo congresso
Come dialoghiamo guardate che congressi sono un momento di esclusione rispetta la società che ci circonda è un momento di esclusione rispetto al partito
I congressi escludono anche dirigenti non includono non sono inclusivi allora ne siamo davanti una schizofrenia che vogliamo fare qualcosa di aperto
Verso la società però con uno strumento che quello tipicamente congressuale che invece taglia le gambe questa apertura perché così la natura dei congressi che gente ne ha fatte decine chiude c'è chi vince e chi perde c'è chi viene riconosciuto c'è chi non viene riconosciuto
E dove sta allora tutto quell'avvio quel processo guardate che se ne nulla Priamo prima quel tavolo con il mondo esterno quello dovremo identificare sto Partito Democratico nasce solo al primo livello della classe dei dirigenti
Quindi la mia preoccupazione quando si parla di formazione apriamo una scuola popolare sui territori popolare nel senso di tra la gente allora forse riusciamo a fare qualche cosa di realmente innovativo altrimenti guardate che non ce la facciamo arriveremo semplicemente a fare dell'alchimia dove magari Follini viene con noi però poiché l'Unione qualcuno si sente un po'tradito
Insomma non credo sia questa la politica che vogliamo fare
Allora su questa base io vorrei una riflessione al di là di tutto quello che è stato detto al di là di dove riscopriamo un attimo che significa stare insieme fare politica insieme che significa fare politica per passione non soltanto per un posto
Considerate che i nostri migliori dirigenti oggi stanno al governo hanno cariche istituzionali importanti non ci possono aiutare da un punto di vista temporale perché son bloccati lì ne abbiamo altri di dirigenti e all'altezza
Se ce li abbiamo che battano un colpo che si facciano vedere che escano un polo scoperto perché guardate il partito adesso il una scatola vuota quindi andiamo comunque un congresso tutto baricentrato scusatemi l'espressione sul governo
E che Partito Democratico è questo qua queste sono le mie riflessioni ad alta voce grazie
Postiglione ha rinunciato Strizzolo
Allora io da questo momento intendo che chi accetta di parlare accetta la limitazione a cinque minuti come vi avevo posto in apertura come possibile alternativa prego strizza sì grazie
Cercando di esporre rapidissimamente alcune riflessioni la prima e questo ha il partito democratico c'è già e della Margherita
La seconda riflessione legata alla prospettiva di un percorso come è stato detto anche nella relazione di Rutelli che io dico di apprezzare anche perché è coerente con quello che lui ci sta dicendo che ci stiamo dicendo sostanzialmente da più di un anno a questa parte perché i tre nodi da sciogliere la collocazione internazionale l'autonomia al pluralismo sono punti sui quali Rutelli ma anche tutto il gruppo dirigente da tempo sta insistendo come elementi rispetto ai quali ci dev'essere un chiarimento ed è altrettanto logico che se non c'è il chiarimento su questi tre punti diventa difficile costruire questo nuovo soggetto
Io non lo so può darsi che noi mentalmente culturalmente forse esagerato quello che sto per dire forse siamo su questo percorso un po'più avanti dei DS perché noi abbiamo alle nostre spalle proprio l'esperienza della costruzione del partito dalla Margherita quindi abbiamo superato quelli quel legame tra virgolette dall'esperienza e dei partiti di provenienza mi riferisco soprattutto a chi come me ama come tanti altri che sono è qui presente vengono dall'esperienza della DC voi del Partito popolare
E quindi abbiamo già tra virgolette dato un contributo anche in termini di o rottura rispetto a schermi legati al passato che non significa dimenticare anzi volendo comunque portare quegli aspetti fondamentali di una cultura politica dalla responsabilità
Ecco dentro questo nuovo soggetto che la Margherita io credo e che la costruzione del Partito Democratico dipenderà in particolare non solo da quello che sarà costruito anche con le scelte concrete di governo molti hanno dato contributi importantissimi anzi apro una parentesi per dire io ho seguito quasi tutti gli interventi di ieri e di oggi e devo dire che questo altro che non so l'amico ha dato prima un party no è un partito vivo che è in grado di svolgere riflessioni analisi di grandissimo livello non sto a citare tutti gli interventi di grandissimo spessore che qui ci sono stati e quindi un partito che è in grado di analizzare ad approfondire anche di proporre io credo possa giocare la carta della costruzione di questo nuovo soggetto scienza la paura senza la paura di diventare subalterni o peggio ancora di rischiare come qualche amico anche come preoccupazioni fondate pensa ad una annessione ed è chiaro che se i nostri alleati nostri partners siamo nel gruppo dell'Ulivo assieme Camera o Senato pensano che il partito democratico sia semplicemente l'evoluzione dei DS è una sorta di corsa a tre o quattro chiaro che non andiamo da nessuna parte è questo soggetto nome destinato a nascere e a decollare però deve qualificarsi io ho seguito mi è piaciuto molto tra gli altri l'intervento di Tiziano Treu
Quando citando anche i provvedimenti del famoso decreto Bersani che ha solo a mente avviato in piccola parte un percorso autenticamente riformatore ente su quelle piccole secondo me rispetto a quello che si può e si deve ancora fare
Quelle piccole novità introdotta che c'è un consenso nella nella gente nella popolazione nelle persone io ho sentito di versi amici ripetere quello che diceva che colletta sotto gli ombrelloni ma anche scusate il riferimento ieri ero in un'osteria del mio paese della mia la mia regione Ellis non si discuteva corso è partito da dice non mai il governo ha fatto bene ad assumere questa iniziativa Higuain se dovesse tornare indietro dimostrando ecco debolezza eccetera
Poi è chiaro che sul piano della collocazione scusate fa salto da un argomento all'altro sul piano della collocazione internazionale non è una questione di essere ancorati a vecchi schermi del passato ma la politica estera non lo fa non lo scopro io perché un fatto riconosciuto è il primo caposaldo di una coalizione di un'alleanza e anche io ho ascoltato forse diversi amici parlamentari alla camorra e vado a conclusione erano presenti a quella riunione che abbiamo fatto dove l'amico Mattarella fatto una comunicazione per quadrato la politica abbiamo sentito interventi
E che erano molto vicini a quelli di alcune posizioni di Rifondazione tanti era che questo nuovo soggetto
Deve chiarire forse fino in fondo anche l'aspetto dalla collocazione internazionale già del nuovo soggetto ma di una politica di questo nostro vanno per cui ha ragione Rutelli quando dice il percorso l'ANASTAR direttamente collegato quello che sarà in grado di fare il governo e concludo veramente noi dobbiamo lavorare per e così nasce veramente un soggetto riformatore ma anche solidaristico ecco qui il filone dell'ispirazione cristiana non tanto legato una visione clericale
Accetta ma ha una visione che pone al centro di ogni cosa e di ogni politica la persona la persona prima ancora che il cittadino consumatore è l'utente è questo il filone e che noi o almeno alcuni di noi devono portare anche dentro questo soggetto per
Costruire anche
è rafforzare una crea della responsabilità un'area della responsabilità perché chi è chiamato a governare a Tebe sapersi assumere le responsabilità ma deve anche ricondurre ha un interesse generale
Che non sempre può coincidere come alcune posizioni radicali o meno nei loro contenuti ma che non rappresentano quel bene comune
E cui un partito democratico riformatore solidaristico deve perseguire
Giuseppe De Rita
Non c'è cioè prego non arriva
Cinque minuti e
Poi Lucia Franchini ha rinunciato
A questo punto si prepari Margiotta
Io credo che nel momento che noi abbiamo davanti
Richieda un margine di autenticità rispetto alla discussione che noi stiamo facendo e quindi anche a rischio
Dire insomma
Di esprimere una perplessità una valutazione anche qui può capire sul dibattito che è stato fatto fino adesso io vorrei dire che non avrei trovata persuasiva la nostra discussione se si fosse orientata sul rapporto tra sì o no al Partito Democratico non l'avrei trovata persuasiva nemmeno se si fosse attestata sul ragionamento sul sì
E devo dire che la trovo ancora meno persuasiva dal momento che assume come dato di fatto già scontato la decisione sul Partito democratico
Non perché non esista un'esigenza al cambiamento all'interno della nostra società non perché quello che noi abbiamo davanti non richieda un'evoluzione ma perché il processo che noi stiamo sviluppando corre il rischio di essere un processo assertivo ottativo
Legata a un'idea di mito da realizzare invece io credo che proprio la serietà delle questioni che ne abbiamo davanti ai ci imponga di coltivare il dubbio e il primo dubbio non è se come e perché
Le risposte al perché che sono state date ieri io le trovo poco convincenti non è l'esigenza di ridurre la frammentazione all'interno del sistema questa è una sorta di confusione tra causa ed effetto il maggioritario doveva ridurre la frammentazione poi la aumentata noi adesso siamo così come la stessa esigenza di stabilità in sede di governo invece credo che ragionare sul perché il recupero delle motivazioni
Della crisi del sistema e dell'esigenza di immaginare oggi un'evoluzione anche all'interno del centrosinistra anche all'interno della Margherita sia un dovere e noi dobbiamo essere accorti nelle letture immaginare un'ipotesi di cambiamento si lega ad una lettura di quello che accade non no no insomma uno all'idea di di realizzare un desiderio in politica
Ciò che accade i segnali che vengono percepiti sono quelle che dall'elettorato e io trovo molto difficile leggere una logica unitaria riducibile ad unità negli ultimi passaggi elettorali
Qui io mi domando e domando in che misura esista una forma di coerenza tra le primarie l'esito delle primarie e l'esito delle politiche in che misura esista una forma di coerenza tra l'esito delle politiche l'esito sul referendum costituzionale
Costituzionale
E ancora di più in che maniera sia leggibile verso la prospettiva di un soggetto unico l'esito del referendum sulla procreazione assistita allora noi siamo di fronte a segnali che ci vengono trasmessi da da parte della società insomma molto articolati
Che noi dovremmo cogliere un tempo si diceva che il voto è sempre intelligenti allora io mi domando e vi domando qual è l'intelligenza nel passaggio politico del due mila e sei in cui un elettorato si equidistanti Buy esce tra centrodestra e centrosinistra
L'intelligenza e che ci sono stati per caso per fortuna venticinque mila elettori che hanno legittimato al Governo una parte no
L'intelligenza sta nel fatto che ci viene mandato un segnale noi non abbiamo un Paese diviso
è stato anche scritto da autorevoli commentatori non abbiamo un Paese diviso abbiamo un Paese unito nell'incertezza che è entrato nel passaggio elettorale unito dall'incertezza ed è uscito dal passaggio elettorale unito dall'incertezza
Noi di questo dovremmo farci carico
Dovremmo capire che è la qualità dell'offerta politica a orientare i comportamenti dell'elettorato sono già passati cinque minuti
Allora chiudo dicendo che noi dovremmo cogliere l'esigenza di cambiamento che c'è nella società
Legandoci alle sollecitazioni che vengono e credo che quella elettorale sia la prima sollecitazione possibile piuttosto da da da valutare piuttosto che insomma immaginare in astratto una soluzione
Noi insomma anche nella nostra provincia che la provincia di Avellino perché insomma avesse conservato qualche forma di dubbio un'idea di cambiamento stiamo provando a realizzare e la spieghiamo così negli anni novanta
Ho accettato di parlare stasera
Negli anni Novanta il cambiamento si è incarnato
In alcune persone segni era il cambiamento se non si realizzava Louis cambiamento non sarebbe avvenuto però Di Pietro era il cambiamento in una certa fase i DS erano il cambiamento noi si è poi detto le generazioni sono il cambiamento ne proviamo a spiegarla così il cambiamento è al limite delle nostre capacità il cambiamento è al limite della nostra intelligenza e noi dovremo capire che il cambiamento lo realizziamo se non sei inseguiamo l'incarnazione di un'idea Partito Democratico o quant'altro che sia ma ragionando sul nostro limite perché credo sì discutiamo del futuro Partito Democratico quello che volete ma la discussione non è stata fatta ancora seriamente sui limiti della Margherita
E sul perché il primo soggetto che ha realizzato la condensazione tra culture diverse nel nostro sistema abbia riscontrato dei limiti riflettendo su questo rifletteremo sul cambiamento
Allora Margiotta come ho già detto Lucia Franchini ha rinunciato io rinnovo l'invito a quanti potessero rinunciare di farlo perché riusciamo ad alleggerire l'elenco di quelli che avevano parlare senza procedere noi d'ufficio
Margiotta oggi grazie Giampaolo cinque minuti ovviamente anche data la corregionali tasselli autorizzato a togliermi la parola appena lo ritiene necessario
Nella buona relazione di Rutelli iniziata se volete un po'provocatoriamente anche un po'lati Daria mente con la affermazioni chiedersi è già deciso bisogna soltanto discutere sul come sul cosa mi pare di dover dire anch'io come molti pure stamattina hanno fatto che il come il cosa però sono molto importante nella vita in politica
In questo caso il cosa persino più del come essendo peraltro i due temi assolutamente intrecciate
Così come mi pare di poter dire che questa Assemblea assolutamente necessaria arriva in un momento nel quale il tema del partito democratico nei dibattiti ha avuto una accezione un approccio eccessivamente politicista che rischia di smorzare l'entusiasmo rischia di farci arrivare alla meta
è stato detto attraverso una fusione in fretta io dico anche con i cuori fritti
E i cuori freddi in politica non sviluppando emozioni tra sì non ne sviluppano all'esterno non divengano un grande un grande progetto non ho il tempo per dilungarmi vado per flash anzitutto abbiamo vinto le elezioni ne abbiamo discusso poco in sede di analisi del voto certamente l'altro aspetto del voto oltre alla vittoria che più ci ha colpiti e che la vittoria non ha avuto le dimensioni che ci aspettavamo e non vi è stato lo scongelamento con la nostra capacità che ritenevamo doverci poterci essere di insinuarsi in un elettorato che era ampiamente deluso dal lavoro fatto dal governo precedente nonostante tale diffusa anche profonda delusione quei voti per noi non sono arrivati
Serve il Partito Democratico a mio parere si serve soprattutto se riesce a dare risposta a questa capacità mancata di essere attrattivi nei confronti di un certo tipo di elettorato
Il gruppo unico è stato un passo fondamentale a Dario Franceschini affidato un compito difficilissimo così come a Zanda nel al Senato quello cioè di far diventare tali gruppi
Attraverso un lavoro complicatissimo perché il numero degli elementi lente anche complesso lavorare tali gruppi è stato già detto un motore
Del Progetto ma che cosa ci rimprovera l'elettorato già in questi pochi giorni
Di vita di questo governo certamente la questione del proliferare dei posti di governo ma ovviamente ancor di più
Il proliferare delle posizioni politiche non c'è provvedimento su cui non vi sia un distinguo un giorno da Rifondazione comunista un giorno dei Verdi un giorno da altri ha detto Rutelli
Che noi non parliamo molto per spirito di responsabilità e questo è giusto
Ma è evidente che dall'Afghanistan a qualsiasi altra presa di posizione ho letto anche Di Pietro sull'indulto qualche giorno fa diamo uno spettacolo di una coalizione fortemente divisa così come l'accentuazione da parte di alcune componenti di alcuni aspetti folcloristici di lei cinismo eccessivo avete detto stamattina
La la una un personalismo un individualismo anarcoide che citi
Che rischia di essere la cifra che gli elettori percepiscono di alcune forze dell'Unione rispetto a tutto questo e per dare risposta a tutto questo
Occorre a mio parere davvero il partito democratico ma occorre si riesce ad essere il contrario di tutto quello che ho detto e cioè una forza che riesca ad essere attrattiva dell'elettorato
Che si sappia distinguere per capacità di governo e mediazione per modernità e innovazione per capacità di riforma non serve se viene avvertito come uno scivolamento a sinistra come un'ulteriore cedimento da parte della nostra cultura
Ad altre culture ad altre ad altri pensieri che tendono ad essere e i germogli e qua mi piacerebbe parlare dei temi su cui dovremmo caratterizzarci dico soli titoli è stato detto la libera le liberalizzazioni è stato detto io lo dico ancor più fortemente purché sia chiaro che battute le corporazioni deboli si battono le corporazioni forte non sia letto invece come un attacco al lavoro autonomo che anzi massimamente nomi della Margherita dobbiamo tutelare in qualche modo anche enfatizzare la politica delle infrastrutture vedo il mio presidente Ermete Realacci l'approccio del partito democratico alle infrastrutture ai problemi dell'ambiente è un approccio che evidenzia la nostra cifra
Dovrei parlare molto e non lo faccio del meridionalismo parola scappata nella relazione alla direzione Francesco hai parlato di meridionalismo di nuovo conio
Dobbiamo però portare questi temi di riflessione anche all'interno dell'Assemblea nei nostri congressi buona è una Margherita che non faccia dell'attenzione al Mezzogiorno dico a Sergio un'altra delle cifre del proprio della propria storia della e del proprio destino concludo sulla questione cattolica è stata trattata troppo bene questa mattina da da castagneti da De Mita e Mattarella perché io mi ci soffermo
La questione cattolica due aspetti il primo abbiamo perduto una parte di elettorato cattolico due aspetti ovviamente sono connessi
Nella ultima campagna elettorale forse uno dei motivi per il non scongelamento o per la non espansione al centro è stata che abbiamo perso nella mia regione è stata così una parte di voto cattolico chiaramente verso l'UDC
Dall'altra parte ma ovviamente connesso a questa considerazione cioè come la cultura cattolico democratica come quelli di noi che da popolari hanno cercato di far continuare a vivere tale culture tale approccio nella Margherita rendano visibile caccino la testa
Non parlino solo dei temi eticamente sensibile abbiano una chiara visione della società dell'economia come in due parole
La nostra cultura continua ad essere non sopportata non di contorno non foglia di fico nel partito democratico ma socio fondatore
Elemento essenziale sostanziale del partito che vogliamo fare molte altre cose ci sono da dire non le aggiungo ma come si vede se il se è superato sul come dobbiamo ancora moltissimo lavorare insieme queste assemblee hanno questo scopo grazie
Iannuzzi
Mentre arriva Iannuzzi annuncio che Carlo Viscardi a Vincenzo Calì hanno rinunciato vi ringraziamo
Dopo Iannuzzi si preparino Lusia Fistarol
Ma molto rapidamente
Mi pare che questa nostra riflessione di due giorni sia servite debba servire
Per affrontare senza riserve e senza timori una questione di estrema serietà e rilevanza non soltanto per noi per il nostro percorso politico e civile per quello che rappresenta il presente e il futuro dell'Unione ma per tutta l'evoluzione la dinamica del sistema politico italiano perché non c'è dubbio
Che quello che fa la Margherita quello che fanno i DS quello che fa l'Ulivo a un effetto di straordinaria rilevanza per tutta l'evoluzione l'assetto per la nostra realtà politica
E certamente anche una riflessione opportuna che inizia e deve continuare con grande profondità ponendo fine ad una fase in qualche misura emergenziale contrassegnata da tappe elettorale difficili
Complessivamente positive pur nelle sue contraddizioni e da un inizio della stagione del governo Prodi che indubbiamente ha rivelato già tutte le difficoltà che ne abbiamo innanzi che dobbiamo saper guidare indirizzare anche con la lucida consapevolezza che le difficoltà non si allineano diversi ma soltanto con una grande saggezza e capacità della politica di orientare i percorsi processi di governo io voglio fare una sola considerazione che ovviamente tutta sul nel solco della prospettiva politica che abbiamo innanzi quella della costruzione del processo e del percorso verso il nel partito democratico
Una prospettiva che ritengo vada affrontata senza tatticismi senza remore e senza pregiudizi senza timidezza e senza paura ma anche vada affrontata con grandissima serietà avendo il coraggio di mettere in campo
Non soltanto problemi
Tattici problemi di organigramma problemi di percorsi organizzativi ma soprattutto le questioni vere centrali che ci stanno a cuore che debbono essere a cuore della nostra capacità di rappresentare interessi e passioni e portarle nel mondo dalla politica
E l'ora rapidamente i tre punti le tre questioni che sono venuti in evidenza anche in tanti interventi autorevolissimi della giornata investono il ruolo che il cattolicesimo politico di capire in una rinnovata e moderna laicità in questo percorso in secondo luogo il confronto sulla concezione delle istituzioni sulla gestione della cosa pubblica sulla gestione e la cultura di governo
Che deve contrassegnare il nostro confronto con i Democratici di sinistra e con il popolo dell'Ulivo in terzo luogo la prospettiva assolutamente fondamentale della chiarificazione della linearità della collocazione internazionale di questo percorso
E io penso che vada evitato assolutamente una tentazione a cui abbiamo assistito in queste settimane una sorta di stop and go una serie di passi in avanti o passi indietro
Dettati molto spesso almeno questa è stata la rappresentazione che ne è venuto all'esterno
Più dalla preoccupazione di costruire un percorso organizzativo che non dalla necessità di confrontarsi a tutto campo e di cercare di sciogliere le grandi questioni culturali e politiche e io penso che invece su questa linea ne dobbiamo procedere
Dobbiamo farlo con coraggio e con fiducia ma anche con grande capacità di guardare le cose in faccia di chiamarle per nome
E allora il problema vero è quello di portare il confronto
Sul terreno delle culture politiche un confronto alto ovvero senza infingimenti con una profonda responsabilità rispetto alla nudo che abbiam innanzi certo di avere la consapevolezza anche dei passi che abbiamo compiuto il cantiere i cantieri dei gruppi unitari alla Camera e al Senato sono pagine non irrilevanti le secondarie ma sono scelte importanti che vanno riempite di contenuti e della capacità di far crescere se ci si riesce il confronto culturale la prospettiva politica sul terreno delle cose concrete anche dalla capacità di risposta ai grandi problemi del Paese sappiamo che su questo dobbiamo impegnarci e io penso anche che il discorso che abbiamo innanzi va da giocato molto sulla capacità di arricchire di verificare il processo politico e culturale la prospettiva del partito democratico con una capacità di proposta vera e coraggiosa che investa i temi al centro degli interessi del Paese
Io penso che su questo le possiamo e dobbiamo giocare un ruolo fondamentale molto spesso ci siamo riusciti anche all'interno de la Margherita sta aprendo incrociare culture esperienze Sorel sensibilità diverse
Io penso che quando su temi come quello del rilancio della questione urbana delle città dei piccoli comuni della tipicità
Delle produzioni delle identità delle comunità locali sotto la spinta di Ermete Realacci ci siamo confrontati abbiamo fatto di questi temi anche una grande battaglia nel crinale politico del Paese abbiano in realtà ha dato un contributo anche a riscoprire a valorizzare un tema fondamentale anche per la cultura del cattolicesimo democratico attorno a questi temi in effetti non ci stiamo sforzando di riscoprire di ricostruire un valore attuale moderno della comunità come grande momento di riaggregazione dell'ordine civile e democratico ecco allora io penso che dobbiamo con forza procedere in questa direzione l'alta considerazione che voglio fare è stata detta molto bene da tanti esaurito benissimo stamattina da De Mita è stata ripresa autorevolmente da Pierluigi Castagnetti il ruolo del cattolicesimo politico del cattolicesimo popolare in questo processo non si tratta giammai
Di dover offuscare solo per un attimo la laicità della politica si tratta anzi di rispettarla righe affermarle di chiederne il primato a trecentosessanta gradi una laicità della politica che però deve e incrociarsi con la nostra consapevolezza che non può tradursi che la l'assioma l'affermazione il principio della libertà di coscienza
Troppo spesso su questioni così delicate che involgono valori profondi alla persona umana non pone dei redditi né dei rientri diventare un alibi
Già ma il valore può tradursi il legge sarebbe un'aberrazione
Ma è anche vero che sui valori dobbiamo avere la capacità di attivare culture proposte e confronto a trecentosessanta gradi chiedendo poi alla mediazione laiche alta della politica la soluzione normative giuridica
Ma su questo dobbiamo anche sapere che per noi è un crinale di grande delicatezza
Già la storia l'esperienza della Margherita ci ha visto in qualche misura nel voto del nove dieci aprile arretrare paurosamente perdere rispetto alla capacità di rappresentanza di una sensibilità di un orientamento
Di un mondo cattolico ampio perché sappiamo che già in quella occasione non siamo riusciti a dare voce e rappresentanza a pezzi basti di questo mondo e di questa storia allora la richiesta la sollecitazione la necessità che la voce del cattolicesimo politico non sia ospite sia pure di riguardo ma sia coautore quartetti c'è a sia un soggetto protagonista con le altre culture politiche nella costruzione di questo processo di questo percorso
Lo dobbiamo vivere come una sfida se la sfida è deve essere alta impegnativa sul suo terreno proprio per il confronto
Senza se senza ma sui grandi nodi irrisolti che abbiamo avanti ma dobbiamo anche dire una cosa
Una fase costituente di un grande processo politico e culturale tale se incrocia e capace di suscitare allenare grandi motivazioni grandi passioni che coinvolgono il territorio che coinvolgono il nostro popolo poi su questo terreno dobbiamo muoverci dobbiamo fare emergere nuove bene vergine caro Francesco nuove risorse per la vita civile non possiamo tenere la discussione il confronto per nella prospettiva politica che abbiamo innanzi a noi in una preoccupazione che solo dei vertici di partito di ristretti gruppi o classi dirigenti dobbiamo farla diventare una grande questione di popolo capace di saper parlare però con il proprio nome e cognome le vere questioni che ne abbiamo innanzi senza scorciatoie senza vivi ponendo su una logica di gradualità non per rallentare o aprire motivazioni tattiche ma per affrontare ad uno ad uno tutte le svolte tutte le curve di questo tragitto di questo percorso che si deve condurre ad un fatto profondamente innovativo nella vita culturale politica civile del nostro Paese
Deve essere capace di affrontare i nodi ad uno ad uno io ritengo anche che esperienza che siamo un momento e concludo con i gruppi unitari alla Camera al Senato devo dirlo che lo stiamo facendo alla Camera con la guida impegnate seria di Dario è un'esperienza assolutamente fondamentale perché su quel terreno ne dobbiamo far crescere di giorno in giorno la nostra capacità di costruire una proposta comune una politica comune ma anche di sbagliare una grande motivazione una grande passione civile e politica
Dico questo processo ha bisogno grazie
La parola acquista Rollo Losi ha rinunciato così come ha rinunciato Massimiliano Costa prego Fistarol si prepari Soliani
Anch'io in apertura votare atto della guida illuminata di Franceschini alla Camera questa la premessa se no se non sono operative ma lo dico appunto per quel
Allora io credo che noi dobbiamo ripartire c'è scritto
Dal voto di aprile
Da quella diciamo mancata sconfitta da quella pericolo scampato
E dobbiamo riflettere più a fondo di quanto abbiamo fatto anche oggi sul perché è quasi riuscita quella straordinaria rimonta di Berlusconi
E alla luce di questo dobbiamo chiederci se il partito democratico di cui stiamo discutendo serve ad affrontare i problemi che quel voto ha evidenziato
Devo andare necessariamente per schermi allora io mi chiederei ma perché in Italia a sostanzialmente funzionato
Lo schema americano di Karl Rove cioè del principale consigliere politico di Bush
Fondato sulla radicalizzazione dello scontro politico uno scontro a tutto campo che spinge i contendenti diciamo così all'estremità
Dello schieramento politico
In uno scontro manicheo totale
Perché ha funzionato nell'Italia che è così stretta
Quello schema che io stesso ritenevo così americane
Così capace di parlare cioè alla geografia americana che percepisce perché quando giri per un'America diciamo così e passi Colorado piuttosto che il Kansas il Tennessee eccetera capisci quasi fisicamente che lì non possono che essere repubblicane
Cioè che in quelle zone con quel modo di vivere con quella assoluta mancanza di coesione sociale di questo valore così progressista che la coesione sociale
Non possono alla fine che collocarsi diciamo così a destra perché nell'Italia stretta funzionato quello schema lì incredibilmente
Inaspettatamente
Perché c'è un'America in molte aree di questo nostro Paese
Un'America passatemi la metafora che non si esprime alle amministrative che alle amministrative vota per i nostri bravi sindaci di sinistra di centro sinistra e poi ci verrò
Ma che alle politiche quando lo scontro è sul governo del Paese sui valori sul modo di intendere la politica alla fine funzione
Provo dice con una bella metafora texana che i noi potremmo riciclare in salsa ciociara diciamo
Dice che in mezzo alla strada cioè che che nella politica ci si colloca solo su uno dei due lati della strada
Che in mezzo alla strada dice Luigi sono solo la striscia gialla e gli armadilli morti diciamo i gatti morti
Cioè che non è possibile collocarsi sulla carreggiata che la politica alla fine a uno scontro per cui stai o sul lato destro o sul lato sinistro della strada
Allora io credo che le strategie radicalizza trizio immobilizzi mobilizzato Ricci
Che Berlusconi attuato nella campagna elettorale quelle fondate sullo scontro classico politico amico nemico o con me o contro di me
Vincono se il tuo avversario ha dei lati che gli consentono che che consentono meglio di metterlo sul lato della strada di spingerlo ai margini della strada
E noi abbiamo queste contraddizioni nello nostro nel nostro schieramento
Che sono contraddizioni tutte politiche
Perché non è un caso se poi Berlusconi utilizza ancora in modo assolutamente efficace nelle sue campagne
Elettorali i termini Comunisti Sinistra eccetera eccetera su questo riesce ancora a vincere
Allora qualcuno nel campo progressista ha occupato la carreggiata dell'avversario
Qualcuno ha occupato il terreno nemico è riuscito a piantare in piedi in quella carreggiata lì ci sono delle esperienze no
Pensiamo all'operazione straordinaria che ha fatto Tony Blair in Gran Bretagna non pensiamo al Blair della guerra alla alla scelta sciagurata
Ma quello che Blair ha rappresentato in quel Paese Perca la capacità di trarre lo schieramento progressista dalla marginalità e farlo diventare sul lungo termine
Forza credibile di governo o pensiamo ad altre esperienze
Io credo che noi dobbiamo riflettere sul lavoro che dobbiamo fare nel nostro Paese da questo punto di vista non è facile ma voglio dire che riguarda il libro fu il profilo complessivo i caratteri di fondo della nostra coalizione e anche di una forza che mira a guidare la coalizione come il Partito Democratico
Voglio anche dire qualcosa pochissimo tempo non fidiamoci delle semplificazioni
Non ci sono come dire dei modelli che rispondono a questa a questa urgenza lo dico qui c'è Ermete Realacci davanti alle armate sta facendo da anni un lavoro importantissimo e sta coltivando un terreno
Importante per noi quello delle qualità italiane dei talenti eccetera
Ma per parlare a quell'Italia cui oggi sembra poter parlare solo Berlusconi
Il modello dei talenti diciamo così il modello qualità urbana Slow Food e compagnia bella non servono non funzionano per arrivare a quell'Italia lì profonda che si fa evocare soltanto da Berlusconi
E che magari hanno i popolari era un'Italia brutta cattiva sporca ma che certamente non ci piace
Belli serve qualcosa di più serve una proposta politica che vada al fondo dei caratteri della nostra coalizione
Altrimenti in quell'Italia non penetri hanno così come non funziona il modello dei sindaci sono sbagliate le analisi post elettorali che dicono dobbiamo fare come Veltroni Chiamparino non è vero nulla l'abbiamo misurato sulla nostra pelle non è quella la risposta anche Rutelli quand'era sindaco di Roma più modestamente sottoscritto quand'era sindaco della sua cita ampliato a dismisura il consenso del fronte progressista la propria coalizione
Ma non è la stessa cosa
Tu puoi governare una città poi raccogliere i voti dei cittadini a Veltroni perché è un bravo sindaco interpreta la sua città bene lama e traduce questa inazione di governo ma poi Veltroni alla fine sta di là e noi stiamo di qua dicono loro
E i problemi non sono di votare voi Veltroni ma di votare una coalizione che deve essere credibile e affidabile per meritare il voto di quell'Italia che a noi appare troppo spesso brutta sporca e cattiva ancora un minuto solo
L'impegno intervenire più nelle prossime due riunioni come De Mita
Il partito democratico scusatemi cinque minuti serve allora per rispondere a questo
Anche qui non non non azzardiamo risposte semplicistiche l'Ulivo non ha risposto finora questa esigenza
I dati l'esame dei dati elettorali ci dice che l'Ulivo sponda nell'elettorato di centrosinistra appunto
L'Ulivo prende i voti di Rifondazione Comunista dei Comunisti italiani dei Verdi dimostra che c'è mobilità nell'elettorato di centrosinistra ma non prenda quei voti
Non svolge quella funzione
Quindi noi dobbiamo fare un'altra cosa dobbiamo andare oltre la la lezione dell'Ulivo
E non possiamo neanche rispondere che il Partito Democratico si fa perché nella Margherita nei DS riescono a svolgere quella funzione perché la somma di due debolezze non fa una forza talvolta può fare una debolezza perfino più impresentabile
Allora il problema è quello io credo che dobbiamo andare oltre l'Ulivo
L'Ulivo cose l'Ulivo è l'incontro dei riformismi possiamo accontentarci oggi dell'incontro i riformismi era era la risposta degli anni novanta della caduta del Muro quest'
Non basta l'incontro dei riformismi delle delle storie delle tradizioni prona e cosa emerge dall'incontro da dall'incontro dei riformismi che profilo assume la nuova forza politica e se è in grado di interpretare le le le pulsioni profonde di quella parte di società che noi oggi non riusciamo in alcun modo a
Intercettare
Incerto una forza pari democratico che sappia valorizzare le differenze differenze mi spingo a dire perfino organizzate
Fondazioni centri studi
Molti contributi nessuna identità che vada perduta
Ma che vada oltre il petto l'attenzione dell'Ulivo degli anni novanta che non ce la fa
Discontinuità serve ho finito io credo che noi dobbiamo scommettere su un partito democratico
Che sappia segnare una netta discontinuità rispetto alle storie politiche e anche alle nostre evidentemente ma soprattutto alla grande storia politica con la quale ci misuriamo che è quella del partito comunista italiano che il nome del riformismo socialista italiano è partito comunista italiano
E sua evoluzione discontinuità
Nei contenuti
Sapete che il voto del al centrosinistra alle ultime elezioni è stato un voto essenzialmente del settore pubblico di questo Paese chi ha votato centrosinistra andate a vedere le categorie le percentuali delle categorie sociali che hanno votato centrosinistra gli insegnanti numero uno
I dipendenti pubblici numero due
Questo cosa vuol dire vuol dire che noi non riusciamo in alcun modo a parlare a quell'Italia privata
Non gli imprenditori anche i dipendenti privati degli delle delle delle impresa e delle aziende private non hanno votato centro sinistra
O pensiamo al grande tema del voto del nord su cui non mi voglio soffermare se non per dire che in modi di pensare e di agire del nord Italia sono in larga parte quelli dell'Europa
E se noi parliamo del modi di pensare e dei valori di Padova piuttosto che di Milano piuttosto che di una cita del Piemonte sono quelli che riscontriamo nelle grandi città europee ci misuriamo quindi con un tema tutto europee
Quindi discontinuità è quello che noi dobbiamo riuscire a fare e infine ho finito sul serio
Un problema che sento trattare troppo poco eh dentro quale sistema politico si vuole collocare il partito democratico
Per me si deve collocare e ha un'utilità si sa se si colloca e lavora per collocarsi dentro un sistema politico che rafforza lo schema bipolare e sistema maggioritario via Polito
Un partito democratico che gioca con queste regole è paradossalmente un Partito democratico che potrebbe perfino indebolire la coalizione di centrosinistra
Bene grazie Fistarol allora la senatrice Soliani nel frattempo ha rinunciato Anselmo avena poi si prepari Polito
Di solito le risposte che ci diamo dipendono da come si poniamo le domande
Il partito democratico è nel cammino della storia e della storia politica del nostro Paese
E in questo senso è già deciso
E poiché questa è a mio parere non solo a mio parere come siedono al dibattito
La verità si può anche fare a meno di dirlo con enfasi
E così è cominciata ieri è un po'la relazione di Rutelli come se parlasse di qualcosa che non è più in discussione
E tuttavia proprio il dibattito in particolare quello che abbiamo ascoltato da stamattina in avanti proprio perché questa è la verità semplice delle cose
Abbiamo bisogno di porsi domande a utenti che radicali a cui tentare di dare risposte
Io credo che noi stiamo rispondendo con questa ipotesi
Alla domanda politica più grande di questi anni
Peraltro alimentata anche da noi dalle nostre storie dal nostro impegno politico
Almeno dal mille novecentottantanove in avanti passando per il novantatré e poi novantacinque novantasei due mila cinque due mila sei
Un unico grande processo democratico che oggi chiede stabilità
Partito democratico secondo me è questo
Stabilita per i prossimi anni
Non so per quanti ma certamente per una intera stagione quella che necessaria per compiere per condurre avanti la trasformazione dell'Italia che è appena all'inizio
Io credo che gli italiani abbiano già capito questo
Lo hanno detto comportandosi come hanno fatto con le primarie che hanno un preciso significato di modo di stare di partecipare nei processi politici
Lo hanno dimostrato con il voto politico lo hanno dimostrato con la partecipazione al referendum sulla Costituzione lo stanno dimostrando con un'opinione pubblica che parla si può dire in in in tempo reale con i provvedimenti del governo
E i messaggi a mio parere che arrivano da questi comportamenti di questi anni sono essenzialmente due la consapevolezza delle grandi sfide globali di fronte a cui è la nostra vita
Da quella personale a quella famiglia quella dei figli a cura del futuro di tutti
Forse le grandi paure di fronte a questo e quale può essere la risposta che chiedono di tipo politico
Semplicemente l'unità di tutti quelli che solo insieme ce la possono fare a rispondere a questa domanda di speranza verso il futuro
E la seconda parte del messaggio è in un certo senso questa però non vogliamo che facciate voi da soli noi vogliamo esserci è il senso di un certo modo di partecipare
Io penso al Partito Democratico come a quella forza politica che rappresenta tutto questo
Dà voce da obiettività prospettive soprattutto dalla certezza di potere governare il tutto questo
Non c'è altra scelta per questo Partito democratico Sheldon la capacità di mettere insieme le energie le culture politiche riformatrici democratiche che non da oggi non da oggi
Dalla tradizione cattolica quella laica quella liberale e quella socialista quello comunista si sono trovate insieme per guardare verso il futuro non da oggi l'Ulivo in fondo è stato esattamente questo ma perché bisogna dire che adesso di fronte a queste sfide
Non se la cava la Margherita da sola
Non se la cavano i DS da soli figuriamoci se l'Udeur il Pdci noi abbiamo bisogno di pensare che ormai questa frammentazione è impensabile
Nessuno da solo aggiungiamo pure tranquillamente nessuna famiglia internazionale costituita da sola
I problemi posti
Di ricerca dei dei di mettere a punto la strada
Di fare spazio tirando via i sassi per camminare meglio
I problemi posti nel dibattito da alcuni specialmente evidenza dei passaggi a una politica nuova ma non sono ancora a mio parere la risposta penso alla vicenda dell'Europa dove ci si colloca dobbiamo molto applicarsi è tutto ancora da fare così come la sia temi dire non è solo un problema per come saremo collocati in Europa ma anche come stiamo insieme DS Margherita sui territori dove come dove governiamo da parecchi anni
Se non c'è uno spirito nuovo anche in questa capacità di governare insieme sui territori non possiamo presentarci come una somma come una messa insieme di oligarchi o di classi dirigenti vecchie o nuove che siano perché i giovani imparano prevalentemente la lezione dei vecchi
Quindi è da fare insieme un percorso nuovo anche nei modi e nei comportamenti e questa domanda che forse quella che più circolata dopo che la porta a Rutelli per tutto il dibattito il come il come e ciascuno dice la sua sul se e sul come io dico semplicemente che il come a mio parere è strettamente correlato al perché
Insieme necessariamente allora debbono stare insieme i contenuti le modalità e i messaggi che si trasmettono al popolo italiano
Siccome a Perton specialmente dalla Margherita e mi rincresce che dal popolo dei DS dall'interno dei DS non ci sia un'altrettanta sensibilità e attenzione per domande di senso ecco per dire così sulle grandi questioni su cui si è esercitato il cattolicesimo in Italia ma siccome ne abbiamo parlato ecco io credo che i valori le esperienze lei storie che specialmente nella Margherita
Sono confluite oggi debbono confluire nella storia di oggi
In un certo senso Margherita era la speranza che questo poteva accadere non è mai stata così abbastanza aria Castagnetti vorrei dire
L'Unità che lei ha esposto in maniera molto netta
Sono è un problema molto vero
E tuttavia Pierluigi come per l'Europa mi sembra che siamo un popolo fu messo delle questioni preliminari guai a noi se fossero il punto da cui si parte in cui si resta
E che dico perché penso presto perché penso che in fondo
Anche questa sensibilità che si è riaccesa
Forse l'esito anche di lunghi silenzi ritardi della riflessione del mondo cattolico allora non vorrei che per i nostri silenzi per i nostri ritardi noi oggi tartassati voi inserirsi pienamente in una politica che deve giocare la laicità non solo nella rapporto consolidato ragione De Mita articolo sette no tu l'hai detto ma insomma che De Mita era su quella linea
Tra Kato
Leccesi muore tra Chiesa e Stato ma Ata misurarsi tutta intera e alla svelta e alla svelta
Dentro il pluralismo culturale etico religioso del nostro Paese perché non si comincia a pensare che va bene così le scuole cattoliche le scuole islamiche le scuole di vario tipo purché sia
Noi abbiamo bisogno come un tempo la Democrazia Cristiana di assumere pienamente le grandi politiche strategiche del Paese e lo si può fare solo nel segno della laicità un partito democratico capace di interpretare questo
I numi Nuto penso di finire
Si può allora io vedo due esperienze
La prima quale governo e faccio presto
Il governo sta dimostrando che si può uno stesso partito democratico in cui stanno insieme Prodi Rutelli e D'Alema Amato Bersani e tutti gli altri che vengono è un partito che può esistere perché è in grado di fare le politiche efficaci e questo è l'unico modo anche per allontanarsi velocemente dal berlusconismo
E poi posso dire che si può si può lo ricordava stamattina Paola Binetti perché al Senato ci stiamo provando su un terreno più ostico
Quello della bioetica e vi possiamo dire che con una buona testa è un buon coraggio e una buona persuasione che ci si può incontrare se sia intellettualmente onesti non sempre accade ma insomma se lo sia si può trovare la soluzione condivisa
Perché noi dobbiamo gettare ponti impegnarsi in una ricerca comune perché siamo chiamati ad essere insieme in un mondo che è già uno ancorché molto differenziato e molto pluralista
L'ultima cosa che voglio dire la però la sfida e naturalmente esigente con voi stessi innanzitutto
E noi dobbiamo essere all'altezza della sfida
Partito democratico si deve qualificare certamente sulle politiche e sui contenuti ma su una certa visione della democrazia dei più e non dei pochi
Dei grandi valori costituzionali
E la riforma elettorale davvero una cartina di tornasole
E poi ci vuole una nuova classe dirigente guardate bisogna dirlo bisogna dirlo
Lo diciamo noi che siamo già per lo meno io già vecchia classe dirigente non si può fare un partito democratico con le donne fuori con i giovani fuori e sono sostanzialmente fuori allora questa sfida ragazzi non è che viene a lato e ne discutiamo e poi andiamo a fare il congresso coi tesseramenti che stiamo facendo
Fare il congresso e costituirsi come parte del partito democratico a che fare con questa discontinuità nei comportamenti
E l'ultimissima cosa davvero o io sono mi sto interrogando forse qualcuno di voi lo sa cosa accade in autunno
Non è che i DS vanno per conto loro i congressi noi andiamo per conto nostro ai congressi e corsi separati alla meta
Noi abbiamo io di parlarsi di più
Possiamo inventarci dei luoghi dove non ci si conta ma dove conta l'approccio con cui ci andiamo con cui stiamo insieme e con cui vogliamo sperimentare fin da adesso
Se crediamo in questa nuova possibilità per la vita politica del nostro Paese che è l'unica chance
Che l'Italia e quindi il partito democratico sono d'accordo con Rutelli si può davvero identificare con l'Italia con una nuova coscienza collettiva questo il nostro grandissimo compito mi pare così evidente che davvero non c'è bisogno di enfasi ma semplicemente di guardare in faccia la verità grazie
Grazie al bel Tina diamo ora la parola a Polito e poi ad Antonello Soro
Dunque innanzitutto vorrei ringraziarvi per la vostra ospitalità e dirvi che è soltanto per ringraziare richieste che ho deciso di non rinunciare all'intervento perché non non pensavo di potervi
Tradire
Non sono molto bravo a parlare in pubblico quindi chiedo la presidenza di avvisarmi un minuto prima della scadenza del mio tempo
Voglio anche dirvi che l'ampiezza la serietà lo spessore anche il pluralismo e la discussione che ha sentito ieri e oggi
Mi confermano che il fatto che sono sono accolti in una gran bella casa che questo partito può andare
Ad ogni confronto politico ogni battaglia politica con grande serenità perché ha le idee le teste
I i mezzi per fare
è vero che c'è stata dopo le elezioni una certa aria strana che Diamanti ieri ha ben descritto nel suo articolo sondaggio no
Una certa
Mancanza di voglia di riaprire questo questo grande tema del Partito Democratico che chissà perché è sempre molto popolare prima del voto è sempre molto meno popolare dopo il furto
Io credo che questa stanchezza nasca da una illusione
L'illusione e che ce l'abbiamo
Che finita che la vittoria la vittoria elettorale risolverà da sì tutti i problemi che il berlusconismo agonizza era e poi morirà il centrodestra si squaglia era e la prova del governo terrà insieme
Terrà insieme quella coalizione a mio parere molto eterogenea che oggi centrosinistra io prendo questa sia un'illusione
Penso che non ce l'abbiamo affatto fatta penso anche che il centrosinistra non ha ancora i numeri non solo in seggi ma anche elettorali nel Paese
Non ancora la compattezza e non hanno neanche ancora il Complesso di idee necessarie al compito storico che si è proposto con le parole di Romano Prodi rifare l'Italia
Le riforme che poi solo in modo pratico in cui si definisce il riformismo fare le riforme se ne discute molto ma molto semplice così
Richiedono una grande forza della politica richiedono anche la restaurazione del primato della politica in un Paese in cui il potere di corporazioni lobby gruppi di interesse e diventato così forte proprio a causa della debolezza della politica e guardate che la deborda politiche è stata debole quando sembrava più forte quando addirittura si è gridato regime quando Berlusconi ha vinto le elezioni a cento seggi di vantaggio
Eppure la debolezza e la politica è stata tale da far fallire anche i conati diciamo così di cambiamento
Di Rivoluzione liberale che pure erano stati dichiarati nell'intenzione del centro io penso che la politica continui oggi ad essere troppo debole
Troppo frammentata e troppo condizionata da quel senso malinteso di rappresentanza degli interessi cui faceva riferimento Rutelli una relazione
Ogni piccola sezione protegge la sua piccola sezione di paese e penso che quando noi passeremo dai tassisti a qualcos'altro
Avremmo bisogno della forza della politica il governo avrà bisogno rafforza pure dalla politica
Perché altrimenti non ce la farà
Anche qui tassisti
Per questo molto condiviso la relazione
Soprattutto per il metodo che ha proposto io credo che sulla questione del partito democratico la Margherita non abbia che da confermare ciò che ha detto
Io credo che sul partito democratico non sia solo giusto ma anche conveniente per la Margherita
Fare ciò che ha detto prendersi in parola mantenere la parola data con gli elettori che è un'abitudine che come dire in genere gradiscono gli elettori nelle democrazie no
E anche perché quella parola data non era solo un sì come diceva Rutelli ma conteneva anche un bel po'di come conteneva al suo interno quello che se fossi ancora un giornalista di vietcong definire delle condizioni e quelle condizioni sono il valore aggiunto che la Margherita porta questo processo quindi deve rimetterle in campo semplicemente questo
Noi abbiamo detto che lo vogliamo fare e dobbiamo provare con tutte le nostre forze affatto
Fai quel che devi accada quel che può
Abbiamo detto che deve essere un partito e tale deve essere evidente che nascerà dalla storia dell'Ulivo ma non sarà l'unico
è vero che l'Ulivo ha già undici anni ma anche mia figlia già undici anni ha un grado di autonomia e le sue decisioni molto maggiore di quello che dimostra normalmente l'Ulivo
Un partito è un'altra cosa e democrazia interna selezione di quadri lezioni di gruppi dirigenti regole militanti insediamento territoriale non è un'alleanza contingente qualcosa destinata a durare si fa un partito nella speranza che duri un secolo
E abbiamo detto che deve essere un partito nuovo non un nuovo partito cioè non l'ultima o l'ennesima convulsione della infinita transizione politica italiana cominciata con la caduta del muro di Berlino
Tale delle
Per partito nuovo io intendo un partito che per il suo sette di valori
Sia in grado di diventare un partito nazionale se Lusetti mi permette io correggere la sua espressione in quando esce un partito più che Country Park
Un partito nazionale cioè in grado di attrarre anche i lettori anche i nostri Tennessee
Gli elettori che non si riconoscono oggi nel centrosinistra e che cercheremo casa quando prima o poi qualcosa accadrà nel centrodestra un partito in cui circolino parole nuove che sono storicamente straniera tradizione politica della sinistra italiana
Merito opportunità responsabilità persone patria Israele
La lettura in questo ha ragione De Mita la lettura di estrazione marxiana della società non è più in grado di governare le società moderne
Un solo esempio la giustizia sociale ieri si cercava dieci l'altro ieri si cercava di rapporti di produzione sul luogo di lavoro
Oggi la stiamo cercando fuori dai rapporti produzione lì dove vive fatica il cittadino consumatore non a caso ci sembra così rivoluzionario questo decreto Bersani la giustizia sociale oggi si persegue più efficacemente
Perseguendo la libertà dell'individuo dell'intrapresa economica la sua istruzione il suo talento un suo merito
Per questo la parola d'ordine dell'età dell'Oro socialdemocratica che era socializzare e stata trasforma cambiato in tutta Europa dalla parola d'ordine la cultura liberale che liberalizza
Possibile che non abbia già finito
Allora due cose finale che cos'altro abbiamo no no Mario chiesti avvisarmi
Che cos'altro altri due cose finale
No perché perché ha già abituato alla conta i minuti
Ma è due cose finale che cosa altre due cose che abbiamo detto abbiamo detto che sarà un un partito nel due mila e tale deve essere
Dunque non può nascere sotto le stelle del secolo scorso
Volevo decidere oggi che comunque finisca apparterrà a una famiglia politica del Novecento
è un ottimo modo per non farlo nasce dal fatto che un non senso
Ha detto D'Alema
Ha detto D'Alema siamo convinti che dall'incontro di queste culture può nascere qualcosa di nuovo che non sia soltanto la prosecuzione con altri nomi delle culture politiche del primo cinquantennio repubblicano è giusto
Figurarsi se può già oggi prima ancora di nascere iscriversi a una di queste culture
è vero che in Europa il l'edificio delle famiglie politiche obsoleto a Giorgione Mattarella e tutti stanno tentando di trasformarlo si è trasformato molto anche il Partito popolare europeo oltre il oltre al Partito socialista europeo
Ma noi potremo andare a dire in Europa che serve una nuova casa dei riformisti europei solo se avremo dimostrato prima di saperla costruiti in Italia
Discutere oggi insegnare oggi agli europei come bisognerebbe fare prima di averlo fatto noi mi sembra un pochino velleitario infine abbiamo detto che sarà un partito laico e tale dovrà essere laicità oggi a mio modo di vedere e aprire il dibattito pubblico a tutte le istanze etiche riconoscere che c'è un dovere nuovo rinnovato perché già è stato in passato così e moderno della politica
Di saper distinguere tra ciò che è bene e ciò che è male
Questa cosa non è più fuori dalla politica perché la seconda genesi che la scienza ci offre ci propone richiama in causa la responsabilità morale del decisore politico delle Gesù attori
Come ha detto Obama uno delle nascenti stelle del partito democratico americane più modestamente come detto Giorgio Napolitano nel suo discorso d'insediamento alla Camera a Montecitorio questo sarà tanto più possibile quanto più la politica nazionali accetterà il confronto con la fede come arricchimento della sfera pubblica
Senza intimare a nessuno di tenersi la fede confinata nella sfera privata perché non è questo oggi il problema
Non c'è nessuna guerra di religione in corso nel Paese io sono convinto di questo
E tra credenti e non credenti c'è molto più terreno comune di quanto si creda
E l'ho visto al Senato è giusto il riferimento al dibattito che sta avvenendo sulla bioetica nel gruppo unico il Senato Benedetti gruppi unici se servono non s'almeno a questo
Se questa ricerca comune fondata davvero sulla dignità e la libertà delle persone grazie
Grazie a Polito allora come annunciato ora parla Antonello Soro si prepari poi D'Antonio
Ma gli amici lo provo a dire rapidissimamente perché si una quesito posto da Parisi in una interlocuzione esternavo nostro dibattito
Partendo da due consapevolezze
Una prima consapevolezza della situazione di grande difficoltà in cui si trova l'Italia in cui ci troviamo noi che abbiamo la responsabilità del governo dell'età
Ma il governo della convenzione drammatica la nostra economia dei rapporti internazionali altri contate rimettere in marcia l'Italia
E questa consapevolezza si accompagna all'idea che noi rischiamo oggi da una felice eccezione
Di immergere ci nel quotidiano
E quindi di perdere probabilmente la possibilità di vincere la sfida di governo la sfida ricovero la vinciamo se siamo capaci di darci un orizzonte più lungo di capire che siamo dentro un processo voglio un'ambizione che va al di là delle nostre persone delle nostre biografie delle nostre attuali responsabilità l'altra consapevolezza che in qualche modo e l'altra faccia della stessa medaglia è che il sistema politico italiano così come è configurato la combinazione dei partiti
Degli schieramenti la stessa toponomastica in qualche modo è
Il ritardo rispetto ai cambiamenti che sono intervenuti nella coscienza dei cittadini alle aspettative che i cittadini hanno io credo che abbia segnato giustamente la sorpresa Enrico Letta ma lo hanno fatto altri
Che per tutti noi già rappresentato la risposta a un provvedimento in fondo al mondo straordinariamente dirompente ma
Qualitativamente segnato su una domanda vera degli italiani lo abbiamo fatto un provvedimento del governo in mezzo a tanti altri
Probabilmente più impegnativi anche negli effetti di impatto sulla finanza pubblica sul sistema economico eppure quel provvedimento a registrato immediatamente una nuova polarità degli italiani rispetto
Alla politica significa che esiste un'area vastissima di aspettative che non sono in qualche modo identificate rapidamente nell'attuale configurazione del sistema politico italiano
E allora io invece mi sorprendo
Del fatto che noi ci stiamo abituando tutti a una transizione lunghissima
Come se fosse parte della nostra vita come se fosse scontato che la transizione del sistema politico italiano possa durare all'infinito e non avere mai un esito e ci stiamo abituando all'idea che tutti i passi in avanti che pure noi abbiamo fatto le convergenze che abbiamo registrato nell'esperienza parlamentare nell'esperienza di centinaia di comuni di consigli regionali nei quali in qualche modo sulle risposte
Ai problemi della gente abbiamo trovato un profilo del riformismo che noi pensiamo debba essere ucciso moderno attuale mi sorprendo dal fatto che sottovalutiamo queste conquiste ne abbiamo fatto debiti tolto ma i DS hanno fatto una conferenza importanti a Firenze l'anno scorso il Progetto che veniva fuori da quelle due iniziative è un progetto politico
Non è uno quasi banale convergenza fra due partiti distanti e altre forze nel Paese condivido molta parte di questo progetto che va nascendo e allora io credo che abbia fatto bene stamattina
Sia segnala tu
Come dire
Il bisogno di una virtù che ha storie passate lo ha fatto Mattarella citando il coraggio di Sturzo e De Gasperi
Il coraggio di guardare avanti di rimettersi in discussione di non dare per scontato l'esito ma di sapere che la storia le identità le culture politiche
Sono vivesse sanno misurarsi coi problemi del loro tempo non c'è una cultura politica in qualche modo ferma nella storia d'Italia che noi dobbiamo difendere portarlo da qualche parte
Non esistono le identità sono il frutto di una contaminazione con la storia non c'è una identità immobile e questo è stata credo la lezione più alta degli uomini che hanno delle storie politiche che hanno cambiato davvero
La nostra storia recente io credo di condividere sicuramente le ragioni per le quali Francesco Rutelli ci dice c'ha detto ieri che occorre andare nella direzione di questo appuntamento col Partito democratico secondo una sequenza che Rutelli ieri ha indicato che non è nel frettolosa né lenta e la sequenza dei processi politici
Che devono armonizzare esigenze differenti di diverse parti che concorrono a questo progetto mi vorrei fermare invece un attimo sull'attenzione che è dovuta a quanti non condividono questa esigenza quelli che hanno manifestato non solo dubbi
Diffidenze ma anche contrarietà per la verità non tanto nel nostro partito quanto nel partito dei DS con il quale Albertina i luoghi di confronto grazie a Dio purtroppo sono infiniti non è che lo abbiamo costruito di oggi ma ci stiamo confrontando il in tempo reale in Italia da tempo
Su una dizione che quella del partito democratico ma anche sui motivi per i quali nel nostro dibattito politico italiano ci sono persone che condividono questa prospettiva e altre che non lo condividono
E allora io credo che fra quelli che nonno condividono il progetto
Non sia delineata in modo esplicito l'alternativa ma l'alternativa è insieme le cose
Non voler andare in quella direzione significa conservare non solo la frammentazione del centro sinistra così come oggi la vediamo ma anche le famiglie politica del ventesimo secolo riproducendo le in qualche modo sotto nome differenti riproducendo blocchi schemi che la nostra storia recente pensava di aver superato non è un caso che in queste ultime settimane siano riapparse con maggiore evidenza bandiere di Firenze che io pensavo e tutti pensavamo da tempo rimosse anche sigle di partito e anche in qualche modo affermazioni come dire io ho letto non riguarda la vicenda del partito democratico ma quando ieri sento che Diliberto
Decida della patente di marxista non ortodosso nei confronti di Bertinotti voglio dire stiamo facendo una discussione che appare davvero lontana da quello che il tempo nel quale viviamo e quindi il problema vero è che dobbiamo rispondere e dobbiamo cercare di non congelare una condizione che assolutamente dinamica cercando di dare risposte alla prima delle domande che viene dagli italiani che è una domanda di coniugare insieme l'efficienza del sistema democratico con la partecipazione solo due domande apparentemente irriducibili perché accade anche nelle nostre discussioni interne
Più giù conto
In Pierluigi Castagnetti una domanda di ridurre il tasso di verticismo che è presente
Nel nostro sistema un tasso di verticismo che tutti noi sperimentiamo e condanniamo secondo del turno ma che effettivamente appartiene in qualche modo al tempo di una democrazia che vorrebbe essere decidente ma che rischia di non conciliarsi col bisogno di partecipazione e discussione di verifica
Delle scelte che si devono fare
E questa esigenza si deve misurare con le sfide nuove e con le nuove linee di faglia che segnano il campo dalla politica nel ventunesimo secolo si sono richiamate le sfide della nuove domande di libertà da quella dell'informazione
Alla nuova questione demografica che è presente in Italia e nel mondo in Europa nel mondo avanzato alla questione islamica alla ricerca nella libertà di ricerca nel bisogno di limiti per la ricerca sono temi questi come quelli più vicini a nuovi del nuovo ruolo mediterraneo di cui parliamo poco ogni tanto ne riparliamo ma il nuovo mediterraneo è una delle questioni essenziali sulle quali si gioca il futuro dell'Italia e forse dell'Europa
Il sommerso che un altro tema di cui ogni tanto parliamo e può rimuoviamo ci sono delle questioni nuove che non c'erano nel ventesimo secolo erano assolutamente appena affacciate sulle quali invece noi abbiamo progressivamente in questi anni costruito un tentativo di risposta che disegna il profilo dal Nuovo riformismo
E da lì dobbiamo partire credo da questa consapevolezza che già e in campo un progetto di grande novità è alla nostra portata
L'approvo
Ma
Non è certo che l'approvo
Possa essere raggiunto
E se noi non raggiungeremo l'approdo sarà un insuccesso terribile
E l'insuccesso è ancora nelle possibilità io credo che in un mondo abbiamo cullarci nell'idea di essere dentro un flusso inarrestabile il flusso dipende dalla nostra capacità di governare nelle curve di questa storia complessa peritale del nostro tempo ma insieme la capacità di aver l'ambizione di fare una grande operazione politica che vada al di là di quell'altra grande operazione politica che pure abbiamo in qualche modo rimosso come banale la Margherita è il più importante progetto d'innovazione nella politica italiana dell'ultimi vent'anni
Questa è la Margherita e noi l'abbiamo in qualche modo acquisita come se fosse la rinvengo tagliare una storia già conclusa no io ho sentito anche ieri
Nel dibattito qualcuno che diceva possiamo ripartire da cinque anni fa nono si riparte da cinque anni fa si guarda avanti si vada avanti sapendo che noi abbiamo fatto delle cose straordinarie
Riuscendo a mettere insieme la storia democratica dura democratica italiana che è vissuta nel ventesimo secolo separata D'Amuri spesso artificiali a volte reali ma la cultura democratica italiana
Che si è le culture che si sono contaminate che si sono ibrida che si sono misurate tonno
La storia del ventesimo secolo e quelle culture noi siamo riusciti intanto portarle dentro la Margherita come una possibilità di convergenza di coesistenza che oggi l'ambizione di andare al di là di fare qualcosa di molto più importante questo concludo
Richiede che noi ci mettiamo in discussione
Vedo un limite e concludo con questo vedo un pericolo il pericolo sono le nostre biografie
I cambiamenti sono stati così rapidi che tutti quelli che siamo qui con pochissime eccezioni abbiamo vissuto nella nostra storia personale un'altra stagione
E abbiamo inarrestabile incorreggibile la tentazione qualche volta di
Trasportare ci dietro l'ho letto oggi molto bene e felicemente come tutto il suo intervento Ciriaco De Mita
Riconoscenti che la nostra storia personale ci condizione
Ma l'ambizione del partito democratico cioè del cambiamento del sistema politico italiano di un progetto che va al di là della nostra storia la vinciamo se sapremo evitare di essere ostaggio delle nostre biografie
Grazie Antonello
Come preannunciato ora Sergio D'Antoni Giusy Servodio ha rinunciato dopo D'Antoni Fisichella
Chiedo scusa dello schematismo delle cose che di norma per ragioni evidenti
Dovendo appunto rispettare il limite che ci siamo dati cercano di dire le cose che penso seppure in maniera molto schema
La prima questione
Non torno sull'analisi del perché abbiamo vinto e dalla difficoltà nella vittoria di questo tipo di in ripresa diciamo di un dibattito secondo me non fa i conti effettivi con la realtà
Cioè la prima volta nel nostro Paese una storia secolare nel nostro Paese che tutta la sinistra va al governo
La prima volta che gli italiani affidano a tutta la sinistra questa responsabilità noi questa cosa l'abbiamo pagata
Noi partito di frontiera di cerniera e l'abbiamo pagato nel crinale
E non possiamo far finta che gli italiani improvvisamente i sono cambiati in una giornata nel novantasei non vincemmo in termini maggioritari come voi sapete perché la lega era da sola la seconda questione che oggi è l'affetto della favore popolare del decreto sulla liberalizzazione che noi quelle cose l'abbiamo scritta nel programma
Ed è chiaro che le categorie interessate ci votarono contro perché sapevano che vi colpiva AMMO mentre gli altri se ne accorgevano di meno solo ora facendo la se ne accorgono quindi il favore e chiaro che ci può derivare solo da un'azione di governo seria e coerente con la cosa scritta nel programma vale su questo argomento come su qualunque argomento che riguarda l'intera coalizione
E noi dovremo essere vigili e custodi su tutti i ponti se vogliamo che quell'azione venga premiata è apprezzata dagli dagli italiani
Seconda questione se la prospettiva è il come
E se noi abbiamo deciso come è evidente ma non solo perché l'abbiamo fatto formalmente l'accettazione di Francesco ma perché e nelle cose perché vogliamo un partito del quaranta per cento del Governo in questo Paese altrimenti saremo sempre sottoposti alla alla frantumazione comunque alla percorso ondivago il problema è le tre questioni che abbiamo posto
Sono questioni su cui fino in fondo la Margherita non transige e sette Lanzi giaccone transigere
E quando lo decidiamo sette transige come transigere
Al congresso
è quello il momento in cui decidiamo perché questa domanda bisogna porsi alla in maniera molto coerente molto seria
Siccome sono tre questioni decisive per per noi come noi concepiamo il partito la società il rapporto tra appunto laicità istituzioni tutte questioni essenziali
Da quando abbiamo posto questa tre questioni questo dibattito ha fatto passi avanti o passi indietro
Se vogliamo essere ottimisti non ha fatto né passi avanti ne passi indietro perché se giudichiamo le posizioni dei DS sulle tre questioni ci accorgiamo che non abbiamo fatto nel passi avanti e passi indietro perché se volevo pur volessimo estera un poco pessimista dovremmo dire che abbiamo fatto passi indietro perché sulla questione internazionali siamo fermi lì e anzi per recuperare la sinistra i DS
Come dire tendono a conservare piuttosto che a rinnovare sulla questione l'autonomia
Non c'è nessun dibattito sulla valorizzazione della nell'autonomia dei corpi sociali di questo Paese non c'è nessuna discussione autentica sull'ampiezza dell'associazionismo che messo in una situazione molto strana quando ma sappiamo che quella dal punto di vista del rapporto di laicità della presenza al cattolicesimo nel nostro Paese
Una delle grandi ricchezze che ci ha lasciato è un associazionismo che non ha precedenti in nessun Paese d'Europa e del mondo come si valorizza l'autonomia questo questo associazionismo e se parliamo alla città qui altri meglio di me l'hanno fatto e quindi io non c'ero intorno pongo al partito
Vogliamo prima del congresso fare tra iniziative per spiegarci tra di noi qual è la posizione che abbiamo sui tre punti dato che siamo tutti d'accordo troppo però quando Gnoli declina ognuno dice una cosa diversa almeno io qui ho sentite sette di questo declinazioni quindi sarebbe il caso che quanto meno unifichiamo il nostro linguaggio se vogliamo proprio sul congresso avere un momento di reale verità è un confronto autentico con l'altra grande forza di Vieste proprio perché vogliamo raggiungere l'obiettivo
Del partito democratico e su quest'altra questione l'obiettivo si raggiunge se siamo chiari tra di noi e se soprattutto c'è chiarezza nel rapporto con l'altro forte interlocutore perché essa non siamo chiari tra di noi e quindi siamo poi non chiare con l'altro dalla dottore io penso che non costruiamo bene il parto da una non che non lo facciano ma non lo costruiamo bene quindi destinato a tutto quello che ne consegue sette articoli sono questioni essenziali
Altre due questioni velocissime solo questo inseriamo una discussione vera sulla nuova unità del paese
Perché io sento qui consentitemi questa discussione un poco vecchia sulla questione settentrionale
Francamente
Non è perché il Nord ruota caso e libertà oggi nasce una questione settentrionale perché anche in Sicilia volta Casa delle Libertà e non credo che nascono a questo Sicilia
Quindi la questione è diversa
Come si costruisce una nuova unità di questo Paese e qual è il raffronto qui non ho il tempo ma qual è un affronto
Tra lo sviluppo possibile dell'intero Paese
Sapendo che è una parte ai disoccupati una parte non ce la e che tutto questo deve creare le condizioni perché se tu hai competono nel mondo devi avere un rapporto nuovo diverso capace di individuare come tutto questo è avvenuto la spaccatura l'ineguaglianza la differenza
La povertà Ale tutte le cose che sappiamo e allora e allora se noi vogliamo concepire un nuovo rapporto si tratta di inventare non solo una questione meridionale di raggiungere una questione nazionale
Che ponga le questioni sul raggiungimento e l'unità economica sociale e civile come essenziale perché invece la destra ha fatto esattamente il contrario e se prende la pancia è il volto sto finendo da Patrizia e il volto lo prende perché perché essenzialmente gli ha dato le cose che volevano la Tremonti bis del modulo fiscale le questioni legate alle opere pubbliche come ci ha detto Di Pietro e tutto lui e allora e allora il problema è un'unità che sia in grado di fare in modo che questo Paese abbia un futuro suo proprio e siccome esiste legato a questo la questione del cittadino consumatore come qui si è detto e del giusto impegnarsi seriamente in questo processo quello che stiamo facendo quello che dobbiamo fare c'è un'altra parte non possiamo trascurare
E questo capitalismo italiano si invecchia
E che noi se non inventiamo un modello Bonolis non partecipiamo all'invenzione o mode
Allora questione essenziale perché l'ha fatta in un certo modo tante piccole impresa poche grandi le partecipazioni statali tutto questo non c'è più
Qui ci vuole una nuova cosa un elemento essenziale che fatto il valorizzazione ma che è fatto un nuovo incontro capitale lavoro io purtroppo Pino nel tempo sul quale mi fermo ma se noi non poniamo queste questioni nel dibattito io sono convinto che non li pone nessuno
E quindi questo priva noi stessi di una prospettiva fortissima ma priva soprattutto il paese di al indicazione di un futuro che possiamo insieme costruire ecco il congresso ed ecco sullo sfondo e ho finito
Non so se me ne accorgo solo io per la mia responsabilità
Sulle questioni economiche sociali c'è una voglia di egemonia dei DS
Ne ha parlo solo io
Ecco se non me ne accorgo solo io
Che cosa facciamo perché se ne parlo solo io va be'lasciamo perdere se invece la cosa è più seria e c'è una tentazione non fondate frutto solo di una voglia di protagonismo esagerata un solo si chiama decreto Bears ma c'è già proprio una specie di di povera spasmodica se non e io dico allora vogliamo costruire un vero partito democratico non ci devono essere egemoniche di nessun tipo perché se ci sono le giovani e siamo avanti Camera di un'altra cosa e siccome quella l'abbiamo conosciuta nulla verso via
Io voglio nuovo partito democratico in cui la Germania la fa il pluralismo la cultura la capacità chiede vince e chi non ce li ha va dietro grazie grazie a Sergio D'Antoni
Allora la parola ora Fisichella mentre Fisichella raggiunge il podio desidero informare tutti colleghi deputati che alle diciassette e trenta partirà dall'ingresso dell'hotel Ergife
Una serie di navette per il trasferimento alla Camera dei deputati tra le diciassette e trenta è inderogabilmente alle diciassette e quarantacinque tutti i deputati sono pregati di saliti sopra di procedere autonomamente
Questo questa decisione
Sì collega immediatamente evidentemente al prosieguo dei nostri lavori alle ore diciassette prenderà la parola Rutelli per cui io devo pregare tutti coloro che chiamerò di attenersi scrupolosamente al limite dei cinque minuti fissati e di perdonarmi se io sarò inflessibile nel segnalare gli la scadenza di questa termine la parola ora a Fisichella dopo Fisichella Realacci
Bene grazie
Come accade spesso direi sempre in occasioni come queste vengono affrontati contemporaneamente tutti i temi
E questo comporta anche il rischio di una grande di una qualche dispersione perché intervengono temi di merito temi di programma temi di strategia temi di tattica questioni economiche questioni culturali eccetera
E difficile districarsi su terreni con questa ampiezza e quindi personalmente mi atterrò ad alcune questioni di meccanica politica
Avendo come riferimento il partito democratico
Per certi aspetti al di là è indipendente avente
Dal suo programma politico
Ho sentito parlare della storia e non vi è dubbio che la storia condizione
Condizione alle persone condizione i gruppi condiziona i movimenti però nello stesso tempo la storia non è una prigione la storia ai suoi mutamenti alle sue trasformazioni che possono essere meglio che possono essere in peggio
Qui abbiamo una leadership che si è impegnata
Su una su un progetto
Che è un progetto di Dashi tardi una nuova formazione politica nella quale l'attuale partito l'attuale Margherita insieme ad altre formazioni se questo percorso avrà un certo esito si possano esaurire non voglio dire dissolvere dando luogo ad una nuova ad una nuova unità
Certamente
Un progetto di questo genere che implica una responsabilità di una classe dirigente deve essere sempre gestito con grande accortezza dalla classe dirigente stessa evitare che
La classe dirigente innamorandosi troppo di un progetto finisca per difenderlo anche al di là della possibilità che degli ostacoli alla emergenza e allo sviluppo di questo progetto
Diventino prevalenti e tuttavia nello stesso tempo è evidente che non possono le classi dirigenti che si assumono una responsabilità del genere ASP non possono non difendere certe certe scelte
Si è detto che il nuovo partito non può essere solo una una federazione perché questo è considerato riduttivo
Il proposito è una piena integrazione con una identità culturale che riesca a fondere plurimi rapporti impresa difficile e tuttavia impresa che non possiamo precluderci aprioristicamente perché potrebbe anche a cadere che un esito del genere si realizzi
Il progetto dunque ha una sua legittimità ha una sua plausibilità
E va oltre come si è detto il se realizzarlo questa è la prima risposta rimane aperta ed è stato detto sto correndo perché voglio rimanere nei tempi indicati e la questione del come e del quando
E il come il quando sono strettamente intrecciati
Sotto questo profilo peraltro solo leciti alcuni interrogativi questi interrogativi rinviamo a quattro prospettive di analisi di esame analisi delle condizioni calcolo dei mezzi e dei costi e dei benefici
Delineazione dell'agenda considerazioni di ordine sistemico che sono quattro grandi questioni che devono essere dal punto di vista della meccanica politica tenendo tenute in conto e sotto questo profilo la prima considerazione riguarda l'organizzazione della Margherita
Per la piccola esperienza che io ho fatto in questi mesi
Ma che forse ha utilizzato strumenti di accertamento e di analisi che vengono da una lunga storia anche accademica ho avuto la sensazione che la Margherita sia un partito di opinione dal punto di vista organizzativo in una democrazia di massa
E quindi come tale sia intrinsecamente fragile dal punto di vista sotto il profilo strutturale e il fatto che ci siano molti iscritti non contraddice necessariamente questo tipo di valutazione
Ora l'osservazione sulla organizzazione a me pare importante sia che nasca al Partito Democratico sia che non nasca il Partito Democratico
Se nasce
Il Partito Democratico in una condizione di obiettiva fragilità organizzativa della Margherita il rischio che si realizzi una sorta di fusione per incorporazione dove la Margherita
Entra in una struttura che sotto questo profilo risente fortemente della capacità organizzativa di altre formazioni politiche
Se non nasce il Partito Democratico la Margherita rimane una creatura fragile sotto il profilo strutturale in entrambi i casi
Non è infatti Enzo questo commesso nel va va sottolineato non voglio infatti Zare la consistenza organizzativa dei DS che non sono più il Partito comunista con il suo centralismo democratico
E anzi mostrano evidenti cedimenti a suggestioni culturali anarco individualistiche se così posso uno riassumerle che come tali attenuano
La anche la forza organizzativa
Di tale di tale partito
Con la conseguenza prima dunque per la Margherita e questa è prioritario un suo sforzo di organizzazione e di selezione adeguata della sua classe dirigente
La deliberazione dell'agenda c'è un problema di tempi e c'è correlativamente un problema di sequenze cosa fare prima cosa fare dopo
Evidente è stato detto ieri che il sistema elettorale è importante ma cosa realizzare prima la riforma del sistema elettorale o la nascita del Partito Democratico
Non è indifferente l'una o l'altra priorità almeno quanto non è indifferente la scelta di questo o di quel sistema elettorale in sostituzione di quello attualmente vigente
Se si riesce a fare il partito democratico
Può essere funzionale al sistema politico un certo sistema elettorale ma se non si riesce può essere funzionale un altro sistema elettorale
Per converso il sistema elettorale x o in Corea ambiguo incoraggiare la nascita del Partito Democratico il sistema elettorale Y dopo ostacolarla dunque tante questioni di sequenza non soltanto di tempi tra ciò che va fatto prima e ciò che va fatto dopo
Il rapporto tra governo del partito democratico
E molto probabile lo diceva ieri Francesco Rutelli che se il governo dura ciò Possa incoraggiare la nascita del partito democratico
Però non sono convinto che il lavoro per far nascere il Partito Democratico contribuisca necessariamente alla durata del governo
Stamattina sentiva sentivo Enrico Letta che diceva che è opportuno acquisire o comunque instaurare rapporti
E cercare di realizzare convergenze sia elettorali sia politiche
Con aree moderate del centrodestra
E e qui uno
Si deve chiedere sotto questo profilo e ammesso che sia un progetto che abbia una sua attendibilità
E più credibile il partito della Margherita o è più credibile il partito democratico come soggetto capace di acquisizione segmenta di segmenti moderati della dell'area del del centrodestra
Dunque dicevo non sono sicuro che il lavoro per far nascere il Partito Democratico contribuisca necessariamente alla durata del governo
Se il progetto del partito democratico provocasse perdite di pezzi del formazioni politiche promotrici delle due l'una
Ho un indebolimento incisivo del governo o opere del per evitare tale esito un'azione frenante del governo sui partiti promotori del partito democratico
Per evitare che essi perdono pezzi
Valutazione sistemica
Cosa vuole il partito democratico a cosa è propedeutico a un sistema bipolare sia pure rinnovato o sottende una vocazione bipartitica sia pure non immediata
Ancora
Del centrodestra oggi non so domani oggi l'ipotesi del partito moderato e in arretramento
Ciò è un'opportunità oppure no nell'ottica del partito democratico
Un partito democratico e più in vantaggio nell'affrontare tre offerte partitiche di centrodestra oppure il contrario
è evidente e concludo che non dobbiamo dare adesso tutte le risposte ma dobbiamo avere consapevolezza che questi e altri
Altri nodi che non ho voluto richiamare come perché se ne è parlato a più riprese come locale la collocazione del sistema partitico europeo sono noti irreali con i quali occorre confrontarsi
Le proclamazioni di principio sono sempre suggestive io penso di essere un uomo di principi anche un uomo di principi la volontà di cambiamento alle sue attrattive anche se occorre sapere cosa cambiare e in quale direzione la nozione di cambiamento è fra le più ambivalenti
Fra quante noi ne utilizziamo nel corso delle nostre discussioni politiche
Talvolta cambiamento deve significare
Superamento di situazioni di arretratezza ma talvolta cambiamento deve significare ricomporre equilibri turbati da eccessi di dinamismo o da mode distorte o perversa
In tutti i casi io credo e ho concluso il principio di realtà deve guidare una classe politica che voglia guidare nell'interesse generale
E una sola parola
Sul tema della libertà che ho sentito richiamare stamattina più riprese
Perché la libertà non diventi licenza è necessario che ci sia l'aggettivo responsabile
Un aspetto sul quale forse bisogna soffermarsi metodi più perché l'invocazione alla libertà che certamente una delle
Delle stelle polari della indicazione della della mia vita pubblica tuttavia esige oggi in una situazione di confusione culturale un richiamo evidente al motivo della responsabilità grazie
Grazie
Allora come annunciato Realacci poi Pistelli poi Monaco
Ma è chiaro che è complicato affrontare una discussione così impegnativa quando incombono anche situazioni esterne gravi voi sapete che le truppe israeliane sono i fratelli è stato smentito comunque abbiamo una situazione in ogni caso pesante e che ci ricorda quali sono le responsabilità politica dell'azione di governo e anche di una grande forza politica io penso peraltro che questa parte della relazione di Rutelli fosse molto convincente la parte sopra politica internazionale come altre penso anche personale en passant anche per quanto riguarda le critiche i malesseri che ci sono nell'area pacifista oggi c'è un bellissimo articolo di Sofri su Repubblica di cui consiglio la lettura perché mi pare che pende scriva diciamo
I rischi di un pool posizioni che poi non fanno i conti con la necessità di cambiare l'ordine delle cose esistenti ma si ricavano soltanto una posizione in qualche maniera di autolegittimazione fuori dall'azione politica
E devo dire anche dire che il fatto che nel nostro partito ci sia un consenso di massima intorno alla prospettiva del Partito Democratico dell'Ulivo ha fatto sì che il dibattito sia stato più libero
E anche effetti a approfondito e devo dire a De Mita che io trovo che il suo contributo in questa direzione sia stato un contributo assolutamente costruttivo nella direzione di un'azione che io ritengo indispensabile
Anche le cose che Diamanti vedete bene ci ha detto ieri su Repubblica riguardo alla caduta di una certa parte di spinta doping ione di sondaggi nei confronti della vicenda del partito democratico la considero in parte fisiologica e in parte positiva
Perché noi faremo quest'impresa
Se saremo in grado di portarla avanti c'è una responsabilità personale e politica collettiva in quest'impresa io diffido delle cose che accadono perché ci sono folle che spingono e che ne impongono una strada non ci credo non non è questa la situazione come ci troviamo a trovare ed è per questo che io penso che noi dobbiamo guardare con attenzione tutti i fronti del problema lavoro citare uno per esempio critico e lo dico perché non capisco perché possiamo dirlo con tranquillità in questa sede in cui sicuramente il governo non ha oppositori né punti critici si dice sempre che il Partito Democratico è un punto importante per sostenere l'azione del governo penso che questo sia vero
Penso che questo per quanto riguarda la legge elettorale sia meno vero perché è chiaro che se ne spingersi Moggi per una modifica alla legge elettorale i contraccolpi sul governo sarebbero forti perché è chiaro che questa modifica può avvenire solo avanti in un rapporto col centrodestra
Quindi è evidente che spinge in questa direzione oggi produrrebbe ferite e i traumi dentro la compagine governativa e devo anche dire che però il governo ci deve aiutare
Perché lo voglio dire con franchezza alcune delle immagini che il governo Prodi ha dato né sui primi mesi di vita non sono immagini difendibili nel Paese
Ci ha salvato il passaggio della Bersani dal punto di vista dell'opinione pubblica ci ha salvato
E ha condotto su uno scenario comprensibile un conflitto con il Paese però parliamoci chiaro è una colpa collettiva dei partiti come che di chi gli ha responsabili al governo chi di noi gira l'Italia e gira in vari ambienti è ha trovato una gran fatica sta usando un grande o femminismo a difendere il fatto che dopo aver preso promesso un governo snelle autorevole
Abbiamo prodotto un governo che aveva quanti sono perso anche il conto centodue centotré fra ministri e sottosegretari
Non ci fuori o l'intelligenza di Kepel per capire che bastava stare almeno uno sotto quelli della fatto Berlusconi e non credo che questo era un trono politica aggiungo anche una cosa perché vedo da menti a Melanie collettori
Che molti di questi sottosegretari ancore sono senza incarico
C'è una specie di mobbing governativo nei confronti dei sottosegretari perché troppi ministri accentrano e visto che abbiamo nominato facciamoli lavorare perché ne abbiamo bisogno perché c'è tanto da fare
E quindi l'invito forte anche è
Hanno ripagato alla seduzione sentiamo risparmio su questo sarebbe gradito all'opinione pubblica ma dubito che si possa fare
E quindi è un invito forte ad avere ben chiaro che i segnali che una coalizione che al governo manda paese passano soprattutto attraverso l'azione di governo
E da questo punto di vista anche per franchezza devo dirle che ho letto con attenzione l'intervista di Padoa Schioppa oggi su repubblica tutto condivisibile
Ma dimentichiamoci che quello sia il terreno su cui l'Italia si rimette in moto quelle una condizione necessaria ma non sufficiente si direbbe in matematica il rigore che è la cosa di cui siamo certi che Prodi e Padoa Schioppa
Danno garanzia al paese non è la base su cui si indica una missione un destino per l'Italia
Va bene la battaglia per le liberalizzazioni meglio se acquistiamo il posto la libertà ma non abbiamo bisogno di rimettere in moto le energie vive del Paese da questo punto di vista Shem molto da fare
Ed è per questo che serve anche il partito democratico una riflessione che la Margherita può portando il partito democratico lo schema dell'lentamente consentirà di dire riprendo alcune delle cose che ha detto Fistarol anche se sui talenti ha toppato
Diciamo uno dei dei dei dei temi che noi abbiamo e capire come si parla a un pecco il pezzo di paese che non c'ha votato
Quella parte di Paese che non c'ha votato che non si conquista lo dico qua ma non c'è tempo per argomentata darà un pezzo così dei tempi sulla retta sinistra destra cioè non è che ce l'ho con cui stiamo quel pezzo di paese se pigliamo qualche scheggia di cento dell'UDC o di Forza Italia anzi
Voglio ricordarvi che in qualche zona d'Italia penso alla Calabria
Operazioni di questo tipo ci sono costate care ed è bene stare molto attenti quando facciamo cattura di questo tipo che rischiò di produrci delle situazioni di grande difficoltà nel rapporto con la anche parte dell'opinione pubblica ma si conquista se noi ci dimostriamo in grado di leggere effettivamente quali sono i bisogni le speranze quali sono gli elementi che mettono in moto il paese in questo senso i talenti non sono una un passaggio per Pubblico Urbano evoluto un ragionamento sui talenti sui sentimenti profondi dell'Italia sulle esigenze sul territorio la Gennaro ragiona ragionamento a mio avviso organico alla nostra cultura con Margherita
è uno dei contributi più importanti delle possiamo portare nel processo di costruzione del partito democratico io mi auguro che abbia ragione uno dei maggiori pensatori di questo inizio di millennio italiano Gennaro Gattuso
Quando sostiene che e nel momento di difficoltà che gli italiani danno il meglio di sé vincono anche i mondiali di calcio
Quello che è certo quello che è certo e che non abbiamo bisogno però di additare questi questi in questi questi orizzonti al Paese in parte io penso che noi l'abbiamo fatto nel corso di questi anni e devo dire che anche la curiosità e l'interesse che ha suscitato la delega di Rutelli
Questo mettere assieme i beni culturali e il turismo il made in Italy in qualche maniera l'identità dell'Italia in mondi molto vari del Paese indicativo anche del fatto
Che ci sono pezzi di mondo produttivo pezzi di mondo sociale pezzo di mondo istituzionale che hanno bisogno oggi dal centrosinistra dal Partito Democratico informazione dalla Margherita di una speranza buttati in avanti
E di una speranza che sappia interpretare al meglio anche sentimenti profondi del Paese consentitemi anche qui di essere brutale Pipino Burago tre minuti
Non pretendo di arrivare a livelli di altri
Pensate alla a un a me ha colpito molto che durante i Mondiali sinossi di una serie di articoli su Liberazione critici sul fatto che sia dove sventola sono troppo bandiere italiane ma vivono Suppa palla questi signori
Cioè come pensiamo noi di tenere assieme un Paese se non ci sono delle reti elementari diciamo di condivisione di valori interessi in questo senso mi sembra che lo dicesse Polito c'è bisogno di un nuovo patriottismo
Di un patriottismo dolce la lezione di Ciampi è stato una lezione molto importante badate bene oggi Padoa Schioppa con una certa anche ritrosia ma anche orgoglio diceva che lui è un funzionario non è un politico malissimo
Malissimo Ciampi è stato il più politico dei presidenti la Repubblica è stato un grande ministro politico quando si fa il ministro si ha il compito di additare delle strade per il Paese i funzionali facciamo fra i direttori generali mi rifaccio a fare il ministro
Allora da questo punto di vista noi abbiamo assolutamente bisogno che ci sia un partito che sia effettivamente un grande partito nazionale e popolare
Per costruire questo partito la questione cattolica va rivista io ho sentito scusate in consegna di essere franchi
Tutte le volte che esponenti cattolici dicono deve versare nel partito democratico anche cultura cattolica e come di darsi la zappa sui piedi perché ha come dire non pensiamo niente tiriamo una giacca fratello maggiore io la penso diversamente
Io penso che se si ha un'idea di politica alta quell'elemento elemento essenziale Gerardo Bianco che persone che a me che io ho per cui ho simpatia e stima ha scritto a tutti i colleghi a lamentare una lettera di cui non condivido quasi nulla
Tranne un punto molto importante quando lui richiama il rischio sembra che fosse dentro anche gli Scilla e Cariddi di definita sulla lecita
No a una traduzione in leggi dei precetti morali della Chiesa va tolta tonica no ha una visione diciamo di una libertà individuale senza regole laicista che non consente di strutturare la società in questa lettera però una Scilla Cariddi molto ampio
La politica dentro questo Sciacca richiama molto da lavorare
In questa lettera
Gerardo Bianco sottolineava una cosa che io condivido totalmente
Ed è che su una società che non è infrastrutturata et infrastrutturata lo dico perché vedo qua Bobo ci sono
Le reti orizzontali la sussidiarietà i valori c'è la chiesa cattolica ma qualcuno in una fantapolitica che io non conosco pensa che il nostro Paese sarebbe più forte senza chiesa cattolica
Pensa che quello sia un limite rispetto alla costruzione di un Paese che è in grado di sfidare il futuro perché ha delle reti collettive
Perché devono le condivide sia anche non condivisi da tutti io rispetto i principi di ognuno ecco in questo senso c'è una dello scontro politico da aprire nella costruzione del partito democratico
Perché ci sono residenti culture di Partito Chiesa
In cui è il partito che dota di un sistema di valori la società e c'è invece una visione di un partito che riconosce la società per quello che si tratti dei rozzi plaudenti di Berlusconi come delle reti sociali e culturali che innervano la società italiana
E che di questa forza della società di quello che c'è fa un ingrediente per costruire il futuro non simula una realtà diversa da quella che c'è è che io penso che in questa direzione c'è uno spazio molto forte di azione che noi meglio di altri possiamo coprire i tempi e qui chiudo si sono dilatati mi sembra di capire Francesco Adesso tu ce lo dirà in mi sembra di capire che i DS stanno andando a un'ipotesi di congresso
Che nell'autunno prossimo
Ed è chiaro che nei DS aperto uno scontro diciamo in cui tanti temi vengono agitati per frenare Partito Democratico accade anche al nostro interno
Ma lì lo è di più perché è chiaro che se si alzano le bandiere di una nascita puntato all'estremo o dell'allargamento ad altri soggetti
Rosa nel pugno l'Italia dei Valori o della collocazione internazionale spesso lo si fa strumentalmente non per convinzione
Lo si fa per punti porre degli vedete dei dei limiti noi dobbiamo garantire attraverso un rapporto leale col PSE un processo ampio alla società
A tutta la società non ha gruppi singoli che si muovono in questo quell'occasione guardate
Io sono un movimentato ma il fatto che sia fallito il controvertice del G otto di San Pietroburgo un po'perché i russi sono cattivi
Non può anche perché i movimenti hanno degli alti e bassi ci deve insegnare anche molto su come tener conto delle spinte che dalla Società vengono per riportarle in qualche maniera in politica hanno bisogno di un patto leale con i DS
Di una forte apertura alla società valutiamo se se tenere il congresso prima che è chiaro significherebbe dire siamo noi che tiriamo traiamo
Fuori dalle dall'infingimenti e chiaro per un congresso della Margherita in primavera si dice che la Margherita la forza trainante di questo processo sia una cosa utile può darsi che lo sia
Quello che è certo è che abbiamo il tempo per fare quell'operazione che diceva De vita
Di spiegazione suggestiva di quello che c'è partito democratico a me piace molto la frase di un grande scrittore americano Paul Auster che ha scritto che le storie accadono solo a chi sarà contabile
Io sono sicuro che sapremo se sapremo raccontare bene i disegni e le ambizioni dell'Italia che cambia la storia avrà successo e la Margherita svolgeva la sua funzione
Grazie
Pistelli nel frattempo comunico che hanno rinunciato Franco Piro e Nando Dalla Chiesa la presidenza ringrazia prego grazie Giampaolo anche se ci diciamo che non è in discussione il se ma il come è ovvio che noi non faremo il partito democratico per inerzia
E quindi credo che sia e Fabio può divenire ho trovato oggi nel dibattito di oggi e di ieri molte ragioni di un confronto finalmente utile molto franco in cui la sensazione che ho avuto personalmente
E che ci si ascolta anche ci si ascolta ci Cinderella mentre si paga e credo sia un buon inizio
Io nei minuti a mia disposizione voglio dire tre ragioni per me forti per andare avanti e fare una considerazione sul tema delle colazioni internazionali che mi pare un tema ahimè bollente
Per ragioni per andare avanti declinate nel massimo della sintesi la prima non ci raccontiamo che questo è un progetto che guarda al domani che nel terzo millennio eccetera eccetera e ci poniamo il tema dei blasoni diciamo così di cui noi e altri siamo lontani ereditari
Io devo dire che la la prima ragione forte è che questa cosa qui il partito democratico pari al Future prende più voti di quanto siamo noi sommati ad altri e soprattutto e soprattutto lo dico in modo molto elementare parla a otto nove milioni di persone
Che anagraficamente non hanno avuto il tempo di valutare ponderate votare le storie di cui ci sentiamo talvolta figli o nipoti questa una ragione se volete sicuramente banale ma è un progetto che per sua natura Lezze votato a guardare in avanti
E mentre guarda in avanti lo voglio dire alcuni hanno citato questo tema da ultimo Fisichella io ho trovato significativo che nei flussi di voto che abbiamo visto
L'immagine percepita del potenziale partito democratico è migliore più vasta dell'immagine proiettata
Cioè noi prendiamo consenso se milioni pagabili consensi in aree molto diverse da quelle che consideriamo esseri soggetti proponenti fondamentali sia sulla sinistra
Ma anche sul centro centrodestra e questo mi pare una buona ragione
La seconda la dico di sistema non è un'operazione politologi fama politica io credo la detto Fistarol lei mi ci riconosco
Credo sia giusto lavorare per offrire dopo quattordici anni di transizione un approdo a la a una metà campo almeno del bipolarismo italiano
E di farlo in una logica che salvaguarda rafforza l'istruzione la governabilità
E farla in una seconda logica anche qui rinvio degli interventi che ho condiviso Castagnetti la democratizzazione Polito il partito nuovo
Ponendo l'enfasi su un tema in queste settimane ho discusso tanto con amici al di là delle sedi formali chiedendo di fede pensavano mi ha colpito che sia i pessimisti che gli ottimisti
Condividevano entrambi il punto di partenza cioè c'è in Italia c'è in Italia un problema di rivitalizzazione effettiva della democrazia reale non è un problema di gruppi dirigenti utili Cartier è che non si avverte la desistenza di spazi verdi in cui contribuire concorrere alla politica
Poi questi gli ottimisti dicono questa sera la leva il punto di svolta ciò che ci è mancato gli ultimi dieci anni
I pessimisti dicono mica molti pregheremo e larga scala i vizi dei partiti che già conosciamo ma è molto interessante che tutti colgano che queste il punto questo è un punto come trovare uno spazio in cui ripeto contribuire parlare di politica determinare in qualche modo la via politica del proprio Paese
La terza ragione fatemelo dire di cultura politica di un ceto sociale
Io sento emerge che il nostro dibattito Rutelli salvati Treu letta Polito Soro molti altri frammenti pezzi di un mosaico che a me pare anche molto convincente rispetto all'oggetto sociale cioè alla carta d'identità che stiamo costruendo non son tavole della legge ma non siamo nettamente la nebbia mi sembra siamo molto più avanti di quanto dipingiamo
Credo che sia fondamentale ed è stato detto da altri legare strettamente il successo di questa operazione alla capacità riformista del governo fatemi dire simul stabunt simul cadent però dico anche che il partito democratico può essere una grande gigantesca occasione
Per andare anche oltre voglio dire il semplice orizzonte
Della attività del governo Prodi e del nostro Sud del nostro partito come soggetto proponente intendo dire questo io la sensazione e torno al tema del partito nuovo che molti in Italia più di quanti si pensi
A avvertano la distanza fra le semplificazioni che la politica è costretto a offrire nel linguaggio mediatico e il fatto che rispetto ai temi del moderno che Rutelli avvenne elencato nella sua relazione
Le culture politiche sono tutte sostanzialmente orfani e nude potrei potremo parlarci una giornata io faccio due battute loro due due frasi potrebbero essere duecento
Qui DS Margherita cattolici popolari e post marxisti tutti cresciuti a due scuole diverse
O quella classista o quella interclassista per fare un esempio ma oggi rispetto al tema sparizione del ceto medio affetto dalla Società lo costa essere figli di quelle scuole aiuta da qualche soluzione no
Tutti figli dell'Est Ovest dei conflitti in testa attuali della ragion di Stato oggi davanti ai conflitti a matrice etnica religiosa o davanti al terrorismo come virus infrastrutturale
Quelle scuole offro qualche chiave di soluzione
No e poteva mandare avanti quanto si vuole allora dico non è una soluzione il Partito Democratico ma è una grande occasione per dire questa ricercano la facciamo insieme è un grande cantiere alla fine finisce tante volte che leggiamo le stesse interviste
Gli stessi libri consultiamo disse sì sì ci approvvigioniamo dagli stessi intellettuale e facciamo anzi a questa ricerca diventa anche altrimenti l'elencazione delle tradizioni separate
L'Elenco gli ambientalisti riformisti liberali anche un velo un sipario per non capire che siamo in un frullatore un pochino più grande di come le stesse lo definiamo
Da ultimo la questione internazionale
Sulla quale vorrei procedere con l'attenzione dell'entomologo proprio e anche la gran una via la grande cautela che è richiesto a questo tema la grande cautela e procedo per frasi
Come dire talvolta anche un po'giustapposte
Se vogliamo dire parole di verità non reticenti punto primo
Il PS è un grande gigante della scena politica mondiale è inutile prendersi in giro se il tema è quanti partiti quanti capi di governo quanti capi di Stato tanta roba in tutti i continenti
Quindi non è non è giusto non è utile liquida che questa coesione dicendo blasoni polverosi tutti a casa non è così
Viceversa dico anche è vero anche che dietro questo colosso ci sono enormi gigantesche contraddizioni che se noi applicassimo quella stessa come dire attitudine radiografica che ci viene fatto ogni volta ne proponiamo qualche cosa li di compagnie imbarazzanti e di centri di cui potessi liberamente sbarazzare senza perdere nulla ce n'è altrettanta ce l'altrettanta però non si può soltanto dire polvere
C'è anche grande parte del riformismo mondiale e c'è che tante volte ci sono tante compagnie indigeribili
Il Pd è
è giovane piccolo come tuttora così appena nate
Ma è anche vero che chi diceva un paio d'anni fa che non era possibile forzare lei inezia delle famiglie politiche europee ha avuto una smentita è possibile farlo c'è spazio per farlo è un'operazione in corso non è conclusa ma si può fare
è vero che il PSI gode di ampi rapporti in un network mondiale l'ho già detto però è vero lo ha richiamato stamattina vermetti e condivido
Che quando uno guarda gli esigui rapporti coi democratici americani e gli esigui quasi inesistenti rapporti con molti giganti asiatici si rende conto che è un po'difficile potere vantare come dire un monopolio delle relazioni mondiale io dico anche che insomma il partito democratico americano senza essere leziosi o modaioli avrà pur qualcosa da dire o da insegnare
E se non c'è un rapporto tra questo grande colosso politico e i democrats americani questo qualcosa vorrà dire nonostante i molti tentativi fatti per intessere relazioni organici
è vero che dopo il due mila e quattro Pd EPS appartengono a gruppi parlamentari diversi però io voglio anche ricordare né in questura né deputato vita un lavoro che siano ha dato vita a gruppi unici parlamentari a Pietralata molto più avanti di quanto pensiate
Vorrei su questo punto vi per chiudere essendo gruppo direttamente parte in causa
Da ultimo quasi da ultimo è vero diciamocelo con franchezza questo ci aiuta a capire quanto il ripido il cammino
è vero che l'Italia desta grande interesse e curiosità per le sue vicende politiche però attenzione come è capitato per la Margherita o per l'Ulivo ci tiene sempre chiesti in Europa quanto dura questa stagione politica o se non siamo davanti all'ennesima novità che tira dalle a due anni però ulteriormente cambiata
Qui ha ragione Polito prima di andare a chiedere agli altri di uscire o agli atti di cambiare dimostriamo innanzitutto noi di sapere fare una casa nuova casa nostra possiamo più credibili quando andiamo fuori
Sarebbe più facile costruire un reticolo leggero all'americana
Quelli dove Jackson è Hillary Clinton di Lieberman stanno insieme ma siamo in Europa e allora io dico uno duna d'un ultima cosa che era che era presente la mia pista di lavoro e spero su questo di avere virgolette mandate collaborazione
Pochi anni fa ricordate non è passato un millennio Giuliano Amato e Massimo D'Alema quindi non due signori nessuno versi ero un congresso del PS nel quale la tesi era la socialdemocrazia ed è autosufficiente o deve aprirsi a nuovi riformismi lo perse lo in Europa è più facile sentire i socialisti citare Clinton Blair e Giddens che Baron Crespo Rasmussen avrà un senso questo vuol dire che si avverte lo diceva Gentiloni la fatica di uscire da se stessi allora io vi chiedo uno
Uno non credo praticabile in due anni la creazione di contenitori omnicomprensivi mondiali ed europei che vincano questa cosa ne possiamo ragionare su una parola chiave anche se fra le righe che Rutelli ha detto una relazione nuove alleanze già oggi noi siamo in un tema in cui ci sono diversi partiti e un'alleanza parlamentare questa è una strada la seconda dobbiamo dar vita a un dialogo strutturato fra Pd e PS ma ne parliamo qui in Italia ma in Europa non esistono remote quali questo lo voglio che si parlano
Da ultimo da ultimo guardate l'esito di questa contesa non sarà indifferente rispetto al ruolo che svolgerà il primo ministro
Dal novantasei al novantotto ne abbiamo ironizzato altri hanno ironizzato scusate sul tema Ulivo mondiale
Ma una cosa è se è una strada la si pratica dall'opposizione in un piccolo paese
Un conto è se lo fa il quarto Paese europeo e si assume la titolarità diretto il suo primo ministro quindi noi dovremmo avere assolutamente on board il cento per cento Romano Prodi impegnato in quest'impresa
Monaco
Ma dunque ciascuno ha i suoi gusti chi sia applicato al Sechi al come real quando chi al cosa
Allora anch'io diciamo in qualche modo di
Esprimo i miei gusti io mi concentrerei sul perché gli sci filosofi forse anche un po'corporativa mente era che il mestiere loro sostengono che questa è la domanda decisiva è la domanda cruciale la domanda più fondamentale
Io stesso mi sono convinto di questo anche relativamente all'oggetto dalla nostra riflessione cioè il partito democratico perché se è vero come parli pare sia vero che scontiamo un deficit di entusiasmo
Osservava diamanti un deficit di pathos un deficit di passione presumibilmente affondamento stante un deficit di convinzione diciamo di buoni argomenti di buoni argomenti
Allora e qui credo effettivamente dobbiamo ringraziare De Mita più volte qui evocato non per ricambiare il saluto ma perché De Mita è per due ragioni dobbiamo essergli grato da un lato perché ha esplicitato un dissenso argomentato e noi abbiamo disperato bisogno i dissensi argomentati
Perché la materia è di tale rilevanza di tale complessità che sarebbe sorprendente che non dovessimo misurarci condizione ci argomentato
E dobbiamo essergli grato per una seconda ragione perché ci ha richiamato per l'appunto alla consapevolezza dovremmo averla di nostro che quando si immagina di fondare un partito perché di questo stiamo discorrendo
Bisognerebbe disporre di come posso dirgli argomenti robusti dissi di ragioni di portata storico ideologica
Di una lettura interpretazione del diciamo della fase storica e della sua evoluzione dell'evoluzione che anche attraverso la missione e la visione del partito non vogliamo concorrere a determinare e mi pare di avere a avvertito nel dibattito questa consapevolezza allora io direi così
Purtroppo in cinque minuti
Noi evochiamo molte ragioni a sostegno ai in risposta a questo perché per contribuire a contrastare la frammentazione del sistema politico e segnatamente quella del nostro campo per dare un supporto unitario non solo di natura parlamentare ma in prospettiva anche di carattere politico al governo Prodi o a chi seguirà
Perché ce lo chiedono gli elettori il valore aggiunto dell'Ulivo
Perché dobbiamo dare la casa comune ai riformismi declinati al plurale ma io penso che alla stretta finale le ragioni decisive ci sono esattamente le ragioni che furono all'origine dell'Ulivo
Lo dico perché non vorrei che per paradosso all'atto in cui diamo in vera mento e compimento all'Ulivo perché questo ha da essere il partito democratico noi non diciamo abbandonassimo le motivazioni decisive
Starei per dire lo dico un po'criticamente che io riscontravo un di più di elaborazione politica ideologica allora di quanta non ne riscontri oggi e io rammento che quando i diamo l'Ulivo a metà degli anni novanta ci fu un patrimonio di elaborazione guai se ce lo mettessimo dietro le sbarre mettemmo a tema due questioni di portata storica che contrassegnano la peculiarità della storia politica in un solo politica nazionale che si chiamano con parole molto brutali manto sintetico questione comunista è questione cattolica
Questioni peculiari della storia politica nazionale
E io sono convinto perché ovviamente consapevolezza della problematicità dalla portata dell'impresa che sono questioni che sono ancora ci accompagna non lo sono affatto alle nostre spalle
Dove la questione comunista non ha tanto a che la dico così così ci capiamo si annida anche soprattutto nei Democratici di sinistra più che nei partiti a denominazione comunista
Non tanto in termini di eredità ideologica che hanno in buona misura non per intero smaltito ma in termini di forma politica organizzativa e con incorporò con incorporato quell'istinto egemonico
E non è un caso che quando il traguardo si fa più vicino o sembra che si faccia più vicino anche in queste ore
Quando sembra venir meno la resistenza dei compagni di viaggio per una certa fase spesso si sono parati dietro le resistenze della Margherita in nella Margherita
Le resistenze più tenaci vengano di lì io non ho mai avuto dubbi su questo fare siamo ancora lo sciogliamo cit perché di questo si tratta
Allora e come dire perché ma perché residua invito ottenne il partito Wealth partito e il dogma dell'unità del partito
Che bisogna essere disposti anche come posso dire a mettere in discussione non dico mettere nel conto io vorrei scongiurata poi dare loro una mano
E poi questione cattolica voi sapete che mi sta a cuore
Faccio solo un cenno a questo solo un cenno perché è affiorata è affiorato più volte io stesso in qualche occasione me nessuno me ne sono occupato
Ora questo l atomica nella sua accezione politica cioè si tratta di porre fine alla costrizione all'anomalia anche se un'anomalia che si è distesa lungo quasi mezzo secolo
Della configurazione dei cattolici italiani come parte tra le parti politiche anziché disporsi i cattolici come è naturale come è giusto come ovunque nelle grandi democrazie
Secondo le loro inclinazioni orientamenti politici e programmatici naturali lungo l'asse destra sinistra direi una sana riduzione della politica allo stato laicale
Coerente con il DNA del vero genuino cattolicesimo democratico
Che io declino in due direzioni le due cifre del cattolicesimo democratico qui ci sono maestri
Che sono da un lato l'autonomia e la laicità dalla politica e la dall'altro l'indole riformatrice dirà innaturali per di centro sinistra ecco perché io sono preoccupato
Dell'insorgenza di pratiche trasversali che relativizza no troppo le solidarietà politiche le appartenenze politiche disegno ho detto clerico moderato troppo ingeneroso De Mita io non avrei mai detto clericali lo dico anche agli amici che hanno reagito non è un su che ieri con moderato mi permetto di dirlo non è neanche un complimento attenzione no ma e clerico moderato Dio io trovo traccia dentro e fuori della Marvel
Ripeto non è un insulto è una precisa categoria storiografica cioè designa una modalità di relazione tra i cattolici italiani storicamente sperimentata e consegnato alla storiografia tra i cattolici la politica e le istituzioni
Una modalità di RAI vorrei politica o addirittura politica precedente a Sturzo
Appunto che è storto che segna il passaggio alla piena compiuta maturità politica dei cattolici dentro la vita dallo Stato avvalendosi degli strumenti moderni delle democrazie a cominciare appunto dello strumento quarti
E nel segno naturalmente o chiudo dell'autonomia Tell Areggi politicamente impegnati qualche anche il magistero finito ci richiama
Quando non è diciamo degradata attivismo politico il magistero più collaudato più autorevole pontificio conciliare sicura raccomanda l'autonomia della ricca
E badate di cattolicesimo democratico con questo due DNA con questi due profili
C'è bisogno per due ragioni l'ha detto bene Castagnetti e qui chiudo con riferimento anche un po'critico sia per contrastare la la regressione a clerico moderatismo ma anche a ragione Pier Luigi per arricchire la sintesi culturale e politica di cui nutrire il nuovo partito democratico
Perché come posso dire recepisca quella istanza come mi pare umanistico personalistica che evocava per l'appunto Pier Luigi ma attenzione lo dico Castagnetti in pubblico come le ho detto più volte in privato
Per venire a capo di questo problema
Cioè di un positivo protagonismo del cattolicesimo democratico che solo un pezzo del cattolicesimo
Si può venirne a capo o in avanti o indietro ecco indietro sarebbe l'idea di regredire al Partito Popolare
Lui ci ha assicurato che non è questo il suo propoli cioè a un partito monolitico logico non plurale o peggio un partito confessionale dove si ripropone la sovrapposizione tra l'identità religiosa l'identità politica di così
Oppure si può venirne a capo in avanti e allora io sono assolutamente d'accordo cioè facendo del cattolicesimo democratico un lievito un ingrediente qualificante
Della cultura del futuro Partito Democratico Pierluigi la questione della scienza che è interessante come si usa l'interessante applicata a mio avviso l'ispirazione cristiana non solo suggerisce o prescrive la consapevolezza del limite del potere la scienza o meglio delle sue applicazioni più esattamente ma anche la consapevolezza del suo valore mi sentirei di dire che fondata teologicamente l'uomo al vertice della creazione come dominatore Signore dell'Universo
Due che interpretasse un ispiratore di da solo il senso del limite anche nel senso che la spinta dal valore penso che su questo sarei d'accordo anche con la Binetti che sarebbe un risultato
Allora ecco perché mi preme precisare per smentire l'accusa di nuovismo che spesso del io sono assolutamente convinto che si è partito democratico degno di questo nome sarà non potrà che essere animato interpretato da valori antichi esattamente quelli delle culture politiche che hanno forgiato la storia politica nazionale cioè il quale di lunga durata ma naturalmente dentro una forma politica nuova perché solo dentro una forma politica nuove quei valori antiche possano vivere e possono rigenerarsi
A Ford già
Pensavo di essere fuori dandomi la parola Presidente mi costringe ad una scelta per rispetto a voi e per rispetto a me stesso
Lascia quindi da parte le annotazioni che mi ero scritto nero su fatto come come tutti voi per portare argomenti sulle ragioni di necessità di opportunità che ci spingono a perseguire questa prospettiva del Partito Democratico dovrebbero spingerci a perseguire questa prospettiva le annotazioni che come tanti altri mi ero fatto circa il percorso il come le caratteristiche da cercare di promuovere nel processo di formazione
Del nuovo partito dico una sola cosa
Che potrebbe essere persino intesa come spirito di servizio nei confronti dei tanti che hanno introdotto questo argomento
Io sono convinto come tanti già hanno detto che c'è una condizione rilevante che dovrebbe essere messa in campo per favorire non voglio dire che sia una condizione indispensabile a me pare tale ma non voglio forzare per favorire comunque il processo verso la costituzione
Di un partito democratico che sia davvero un nuovo partito e sia davvero un partito democratico questa condizione credo che stia nel rimettere mano
Alla legge elettorale moltissimi lo hanno detto lo voglio annotare in questo intervento che sta proprio sulla soglia della chiusura
Del del nostro dibattito magari per fargli acquisire quel po'più di forza che gli nasce proprio dal dal limite
Il lavoro che è stato prodotto dalla riforma elettorale del novantatré e stato gigantesco
Ha introdotto ha consolidato nella cultura politica del nostro Paese un impianto di tipo bipolare
E ha stabilito un rapporto diretto tra gli elettori ed i loro rappresentanti sia nelle città e nelle Province e poi ancora nelle regioni sia nei collegi elettorali sono stati due fenomeni di straordinaria portata democratica noi abbiamo bisogno di rimuovere l'ostacolo la mazzata terribile che a questo processo è stato portato dalla riforma elettorale della della maggioranza di centrodestra
E dobbiamo fare di questo ecco il mio convincimento che mi pare essere stato espresso da tanti e che voglio riproporre dobbiamo fare
Di questo tema della ritorno ad una legge elettorale di tipo maggioritario e con un rapporto diretto con una il territorio uno interno meno della nostra iniziativa politica dalla nostra iniziativa politica di Margherita della nostra iniziativa politica nel processo di costruzione
Del partito democratico e per dare il massimo della forza come anche cosa che anche questo è già stata detta per dare il massimo della forza a questi iniziativa politica dobbiamo teneri aperti all'attenzione su eventuali inevitabili quando lo fossero iniziative di tipo referendario
Bene
Allora parla Rosi Bindi
Nel frattempo comunichiamo che il presidente del gruppo della Camera Franceschini il presidente Bordon rinunciano alloro intervento
Vi devo dire che questo è un esempio è un sacrificio insomma notevole per il nostro dibattito che forse addolcisce
Il rammarico per non aver potuto dare la parola agli ultimi cinque iscritti a parlare Marie comunico che hanno parlato complessivamente cinquantasette persone irritante non riuscivamo a farmi parlare la Bindi con preghiera di contenimento della rinuncia volentieri per i due capigruppo
Sì
Sì
Ma io
Anche perché è l'ultimo intervento vorrei vorrei che tra di noi ci lasciassimo con una
Con un patto così sereno che chiare in una in un'Assemblea
Nella quale nessuno mette in discussione il se e siamo chiamati a discutere sul come che discute sul come non può essere in qualche modo sospettato di mettere in dubbio il se perché a parte De Mita che forzatamente si è dichiarato in questo senso io credo che nessuno di noi perché ha Amato argomentare e vorrebbe che ci fossero ancora spazi per poterlo fare in futuro lo fa perché mette in dubbio il sette tra di noi non ci sono i convinti di serie A e di serie B io credo che siamo tutti
Abbiamo tutti compiuto questa scelta ormai tra l'altro il momento se vogliamo al di sopra di ogni sospetto e quindi
Porre dei problemi indicare dei percorsi significa essere forse ancora più convinti
Se posso dirlo di chi non nutre dubbi o nei confronti di un processo così complesso e così impegnativo
Io credo che quanto meno ci siano due
Due Piani DiVersi di discussione uno che riguarda il contingente della vita politica italiana
Il sistema politico italiano il rapporto tra la costruzione del partito democratico il governo
E un altro piano che riguarda invece le grandi sfide in questo momento nel qua con il quale le coscienze della politica si devono confrontare
Per quanto riguarda il piano italiano io credo che se è vero come diceva Francesco Rutelli nella sua relazione come anche
Dimostrava con il suo intervento questa mattina Enrico Letta che l'azione di governo sarà il primo e fondamentale contributo alla costruzione del partito democratico io credo che valga anche l'opposto
Anzi soprattutto l'opposto io credo che questo governo ce la farà
Anche in relazione ai risultati elettorali ce la potrà fare se sarà accompagnato da un forte processo politico
E dico questo perché le questioni che ci troviamo ad affrontare sono questioni nelle quali o c'è davvero una sintesi culturale politica molto forte all'interno del governo non ce la facciamo anche perché io parto dal presupposto che questa maggioranza debba innanzitutto bastare a se stessa e tutti quelli che in queste ore hanno attaccato Enrico Letta per il suo intervento di vorrei dire che siamo pronti a dimostrare che la maggioranza è autosufficiente in relazione al voto che sicuramente non mancherà sulla la missione in Afghanistan per quanti si sono da questo punto di vista in parte giustamente in ritardo
Nonché non ci si debba porre il problema di allargare la maggioranza ma credo che il problema principale di questa maggioranza di questo governo sia quella di dimostrare di essere in grado di governare così come gli elettori hanno voluto allora per far questo però dobbiamo veramente dare dare richiamare tutte le nostre energie tutte le nostre forze
E vorrei dirlo anche cercando di interloquire con l'intervista di questa mattina del ministro dell'economia come diceva qualcuno si c'è bisogno della politica per rispondere all'esigenza del Paese in questo momento
Che forse mi si consenta a dire
Ci vuole molto impegno a leggerla anche nel documento di programmazione economica e finanziaria
Perché la politica del rigore con la politica dello sviluppo la politica dell'equità se davvero i dobbiamo perseguire insieme c'è bisogno di un supplemento di politica
Ed è quella politica che si fa che è capace di assumere davvero la situazione difficile di questo Paese perché se noi pensiamo di risanare il Paese e di riprendere lo sviluppo
Andando a tagliare la sanità ad affamare gli enti locali ad allungare il tempo dell'età pensionabile
E guarda caso a licenziare un po'di dipendenti pubblici io credo che non andrà in montagna
E questo è un punto forte perché noi saremo invece capaci di fare politiche di rigore facendo riprendere l'economia italiana è scommettendo su una nuova sanità su un nuovo equilibrio da tempi di lavoro e tempi di pensionamento su una nuova politica per la famiglia su una nuova politica per gli enti locali su una nuova polemica la pubblica amministrazione ma qui c'è la prova che il riformismo vero che dobbiamo mettere in campo e questo si fa solo non c'è se è una separazione per esempio anche nelle responsabilità ministeriali perché io sono molto contenta che il nostro partito abbia due grandi sfide la cultura e la demografia
Ma non vorrei che fosse fuori da processi economici e dalle trattative dell'equità sociale in questo momento
E se non nasce il Partito Democratico davvero ci sono le riserve indiane anche delle politiche e se la Margherita non è un partito forte nell'accompagnare questo processo
Davvero si crea un'egemonia incrociate senza possibilità di dialogo anche nelle politiche di governo allora questa è una necessità da subito guardate sulla quale non si scherza che non significa mettere insieme le oligarchie dei partiti significa fondare nostre culture di governo e c'è poi l'altra sfida che è quella che per la quale devo dirlo io per la prima volta forse la mia storia politica
Mi sono sentita di far partire un applauso a De Mita oggi non perché mette in dubbio il sette ma perché come diceva Franco Monaco ci ha richiamato ad alcuni a quel senso vero della politica
Che io vorrei che tra sparisse che qualche volta non sento non avverto
Ci ci rendiamo conto di quali sfide abbiamo di fronte
Non lo so se le truppe sono entrati a Beirut ma ma io in questo momento
Ancora una volta devo dire che l'unica politica estera che mi convince è quella è quella del Papa no al terrorismo annuale rappresaglia
Ma lo spazio della politica per dire di no al terrorismo e non le rappresaglie senza dividersi ancora una volta tra chi è sospettato di essere filo israeliana e chi è sospettato di essere filo palestinese
Ci rendiamo conto che tutto lo spazio da costruire che i vecchi schemi non ci sono più
La crisi demografica dell'Europa che non è dell'Italia e dell'Europa
Come l'affrontiamo nel mondo globalizzato
Le società interreligiosa le scranni sfide della scienza con il limite ma anche con le possibilità giustamente
E aggiungiamo il ruolo della politica in un mondo che è profondamente cambiato e della democrazia allora io credo che se ne vogliamo far nascere un partito nuovo e perché dobbiamo dare risposte a questi problemi
E che siamo pronti a a scombinare anche quello che c'è nel resto del mondo da questo punto di vista la lasciatemi dire che io non credo il pathos
L'impegno la ricerca la volontà la forza che queste sfide richiedono nella nostra liturgie nelle Lost nei nostri riti di porci questo problema con i documenti con i congressi o quant'altro
Non vedo la forza della fase costituente che sarebbe richiesta quando si mette mano ad un'opera così importante
Ed è in questo senso che allora io non voglio portare il mio passato nel nel nel nel nel partito Futuro però mi chiedo come si possa pensare di fare a meno della sollecitazione delle grandi culture che sono state le grandi culture del Novecento
E qui che si colloca il contributo dei cattolici
Ma non per frenare per guidare questo processo ma per esserci dentro appieno lo so che cara cara Albertina che in questi anni cattolici anzi ambrato far da freno
Lo so perfettamente tutti noi abbiamo sperimentato la solitudine dell'essere a sinistra da cattolici in questo Paese
Ma io dico rimettiamo in me in in piedi queste energie perché il il le risposte alle grandi sfide
Lo ripeto anche se so che si irrita qualcuno con la sintesi laburista e illiberale che sembra integrare nel mondo non le troveremo
Ed è in questo senso che io non è non possa essere accusata di essere nostalgica nei della Democrazia Cristiana né di un partito popolare che mi è sfuggito dalle mani rispetto a quello che io avrei voluto
Ma sono certamente convinta che senza un contributo di un pensiero politico forte qual è quello del cattolicesimo democratico le risposte ai grandi temi non si danno e qui stanno non ci accusate di fare una corrente se alcuni di noi che hanno questa storia mobiliterà hanno queste energie verso il partito democratico
Non vorremmo fare una corrente non vorremmo fare il partito identitario non vorremmo fare il partito ispirazione cristiana ma non vorremmo che il pensiero dei cattolici democratici fosse residuale del nuovo processo ci impegneremo a mobilità
La replica la parola Francesco Rutelli poi come sapete abbiamo ovviamente i punti da approvare all'ordine del giorno
Non dovrebbero esserci molti problemi lo vedrete ma comunque cecità che tutti mancano qui come vi ho detto mi scuso con Francesco c'è il pullman per sopra i deputati che devono andare la Camera devono essere la Camera diciamo religiose quarantacinque che parte alle ovviamente alla conclusione ma intorno fra i sette quarantacinque massimo diciotto Massimo diciotto non possiamo andare oltre questi tempi Francesco grazie
Ho sollecitato
Un dibattito autentico
Credo che possiamo essere soddisfatti di questo avvio
Credo che si ritrovi nella discussione per una volta non affrettata
Il partito che è obiettivamente cresciuto
E vorrei anche sottolineare perché mi sembra un fatto importante che i nuovi arrivati
Coloro che hanno parlato oggi per la prima volta nell'assemblea federale per la prima volta ad una riunione importante del nostro partito
Vorrei assicurare loro che quello che ci dicono conta anche quelli con hanno potuto parlare ma sappiamo che hanno molte cose da dire
Conta
Aiuta il nostro lavoro comune è un partito che è cresciuto
Ed è riuscito a prefigurare configurare anche attraverso l'arrivo di personalità che non sono interno e storicamente alla cultura dei partiti alla organizzazione dei partiti fondatori in certo senso un ingresso non accessorio non residuale ma appunto molto significativo di una serie di persone che hanno parlato nel dibattito di oggi e che se ci fate caso di ieri se ci fate caso hanno parlato come se fossero con noi da prima testimonia come questa vocazione di democrazia e libertà la Margherita adesso è un partito costantemente aperto e proteso ad una ulteriore crescita non ulteriore
Processo non sia uno slogan penso che rispetto attenzione anche magari la non condivisione sull'uno gli altri punti scusate mi sorprendo a ad argomento di non pochi interventi
Ripeto di coloro che sono qui per la prima volta con nuove beh l'attenzione che hanno avuto è l'indizio di come il cammino che stiamo svolgendo un cammino impostato bene
Del resto siamo un partito serio e anche questo penso si debba dire affrontiamo cioè la decisione che ci aspetta fuori da posizioni schematiche e precostituite
Diamoci anche questo tipo di
Riconoscimento nel senso proprio del riconoscere una patrimonio comune
Qua non si parla importante osservate anche questo quando parliamo delle nostra unità politica fondamentale non si parla
Sapendo già da prima che qualcuno prenda la parola bene questo esprime era la linea di questa componente esprimerà la linea no c'è una ricerca un fatto importante questo vi prego di considera
Ciascuno che sì misura si cimenta con la decisione che ci attende non lo fa
Secondo uno schematismo una un ordine di scuderia e questo è bene perché sappiamo di dovere fare una cosa importante e difficile
E non ci sono cose importanti che si possano fare a metà
Solo in questo modo credo che si possa rispondere a interrogativi tanti sono stati posti nel corso del dibattito penso a quello che ha L'Espresso all'arte realtà Arturo Parisi
Molti dicono
Ma vogliono davvero
Quello che ha espresso paradossalmente Paolo Gentiloni alcuni pensano non si può non farlo quindi non lo faremo ho Ciriaco De Mita che molti hanno non a caso richiamato solo il come risolverà i dubbi sul se
E allora in questa società italiana penso che il punto di partenza
Che dobbiamo guardare con una certa schiettezza
E che noi non abbiamo a che fare ne con una egemonia
Né con una lotta tra aspirazioni egemoniche
Per la prospettiva politica nel campo del centrosinistra semmai facciamo i conti con una debolezza ideologicamente verso e anche di ideazione culturale nell'arco della stagione politica che ha fatto seguito
All'esaurimento della virgolette Prima Repubblica
Ci sono certamente in una parte dello schieramento politico i postumi di una cultura egemonica ma non vi sono le condizioni perché essa si riproduca vincente
Nella società italiana
Così come ci sono i residui di culture orgogliosi di essere testimoniali
è uno dei problemi della sinistra di parte significativa la sinistra italiana e non solo del senso
Penso che il grande problema che si afferma sia allarghiamo per un istante lo sguardo parlando della sinistra al panorama europeo
Ma ci rendiamo conto che le leadership che si sono misurate leadership forti molti grazie e in alcuni almeno dotate di una considerevole forza politica
E ideativa
Non possono essere prese come un riferimento unitario tanto meno univoco pensate all'esperienza che anche questo ribatte è stata sottolineata criticata apprezzata per altro verso di Blair un'attenzione continua e alla fine probabilmente irrisolta
Per uscire allo schema dell'antico partito laburista britannico pensate a quella molto più recente la Spagna con l'interrogativo da più parti è venuto se si tratti di un salto in avanti o una riproposizione secondo schemi nuovi di frattura del passato
Ho la LAV svilupparsi incessante della sinistra
In Francia
O gli esperimenti basati su quell'aspetto molto rilevante che è stato citato
Nel dibattito cioè la coesione sociale della sinistra scandinava è vero la coesione sociale è un valore
Della cultura progressista e democratico
Bene in un quadro di questo tipo
è evidente che noi qui in Italia per la storia che ha nostro paese
Non è stata molto popolare la definizione di socialista un socialdemocratico per un bel po'di decenni in quello che è stato il ceppo fondamentale la sinistra italiana no
è evidente quello diceva Tiziano Treu cioè che noi vinceremo in quanto sorgerà una nuova identità è il problema il problema non un problema e il problema è l'unica possibile soluzione legata alla nascita del partito democratico erede io capisco che ci sia per un verso timore perché si interrompa ancorché credo vada considerato proprio appena accennato una ispirazione chiamiamola così di sinistra socialista
Alla guida della maggiore partito del centrosinistra capisco che ci si ponga il problema di definire una continuità
Perché si possa portare ed è un obiettivo molto importante tutto io mi auguro il patrimonio della sinistra democratica italiana all'approdo del partito democratico però è evidente che quello che con una l'espressione scherzosa ma non scherzosa riprendeva anche indirettamente una domanda che via vi ho rivolto nella nella relazione introduttiva che riprendeva De Mita cioè bisognerebbe rifondare l'espressione proletari di tutto il mondo unitevi in utenti cittadini di tutto il mondo unitevi per marcare una specie di significato comune della tesa democratica e della organizzazione
Degli obiettivi su cui ci dobbiamo unire non conta
Quali fedi abbiamo
Ma quali obiettivi condividiamo questa era la incita
Di un disegno politico comune
E contano molto per ciascuno di noi le nostre fedi ma in quanto le mettiamo al servizio di un disegno politico condiviso questa era la città disegno
Condiviso
è evidente che questa sfida oggi può a vere il nome che ha da undici anni
Partito democratico in pectore e il simbolo che ha da undici anni
Visivamente l'Ulivo in quanto
Noi siamo consapevoli che l'esperienza dell'Ulivo oggi vede due grandi novità la prima che c'è accanto e assieme al processo politico
Il processo di governo e viceversa
Vero è un processo biunivoco Processo di governo con dentro la consapevolezza che si deve animare il processo politico che chiamiamo partito democratico che non c'era
Dieci anni fa
C'era un'aspirazione è una ispirazione
Oggi c'è la consapevolezza che si tratta di dare quello che abbiamo detto tutti variamente nel nel dibattito cioè il baricentro politico organizzato del riformismo moderno
E seconda grande novità la consapevolezza che non avevamo effettivamente fino in fondo e novantasei mentre siamo consapevoli che ora la partita è irrinunciabile che non si tratta di risanare il Paese
Ma di cambiare il Paese
E dunque di mettere in campo un riformismo capace di durare nei suoi impatti e le scelte che fa nel coinvolgimento che attiva nella società italiana sembra due cose da poco
No siamo arrivati a questo punto con la guida di Prodi
Che si fa governo il processo politico insieme e che il governo non è soltanto il tentativo di governare bene l'Italia dopo l'epoca di Berlusconi ma l'aspirazione di cambiare questo Paese
In profondità dunque quello che ha giustamente detto Prodi dobbiamo stupire questo Paese
Attraverso scelte e non è vero che si trattava di uno slogan molti degli atti compiuti e tanti altri dovranno seguire debbono stare ad indicare che e che sarà così dunque noi non guardiamo né ad un Angel monismo di qualunque natura ricostituiti
Ne a identità residuali noi non pensiamo ad un accordo tra post pc più post una parte della DC riuscirà la nascita del Partito Democratico questo è il punto
Se riuscirà ad interpretare quel mentre in quel sentimento prevalente dominante profondo del nostro Paese che sia linea guida per la grande maggioranza del nostro Paese se questo avverrà sarà evidentemente qualcosa che raccoglie il meglio di ciò che sappiamo portare
Ma darà vita qualcosa di nuovo quindi
Le identità vanno messe in questione perché nasca un'identità nuova non basta agitarli in uno shaker
Illudendo sicché così si faccia una buona miscela dunque siamo al punto
Il punto è effettivamente l'identità del nuovo partito il lavoro per costruire qualcosa che risponda alle esigenze profonde le attese profonde maggioritaria il popolo italiano
E bisogna scegliere io ricordo una battuta non cito la fonte mai autentica di un solenne discorso in un congresso
Di un oratore prende la parola dice amiche e amici compagni
Il momento è solenne
Ci troviamo di fronte ad un bivio
Occorre in bocca
Grandi applausi
Grandi applausi e entusiasmo e sentimento che si partecipava
Ha qualcosa per autentiche decisivo che la retorica dell'espressione tra lasciava dire che appunto un bivio è fatto così che discute di imboccare una delle due parti del medesimo bene vorrei essere chiaro non può io ripete la battuta ieri di Riccardo sulla sceneggiata su quel frammento di sceneggiate che richiamato di terrorismo però noi di questo bivio abbiamo già scelto non è vero che non abbiamo scelta abbiamo scelto
è chiaro che abbiamo scelto una strada
E non è un atto di fede una decisone politica questo il punto
Ed è una decisione politica non l'attuazione di un rogito di un rogito notarile quindi è in questione quotidianamente una cosa difficile impegnativa tosta
Minaccia Artissima quotidianamente
E abbiamo io penso un solo modo per procedere mettere assieme un disegno che parli al Paese
Coltivare l'ambizione di guidare questo Paese e la sua trasformazione
E dunque coniugare finalmente questa parola riformismo riformismo contemporaneo riformismo del futuro non Attraverso rivendicazioni nuovi istituti che ho anagrafiche non è questo
Conta chi risponde
In termini di governo governo come ho detto prima al governo del Paese e governo delle trasformazioni della società comprensione innanzitutto e Governo
Fatemi dire delle politiche del governo sono due passaggi che noi in questa legislatura non ci dobbiamo dimenticare dobbiamo realizzare che sono due mutamenti fondamentali perché non torniamo nel due mila undici a fine legislatura al punto in cui eravamo nel novantaquattro novantasei nel due mila uno due mila e sei lo dobbiamo approvare una riforma della legge elettorale dobbiamo approvare una legge sul conflitto d'interessi dobbiamo spazzare via le condizioni che hanno tenuto bloccato questo sistema o quelle nuove che si candidano per bloccarlo di nuovo
Chiaro
Governo organizzazione
Anche su questo voglio essere chiaro dobbiamo raccogliere le preoccupazioni che sono emersi da più parti noi non vorrei non intendiamo arrivare dentro questo processo con un partito più debole
Semmai con un partito più forte nell'intreccio tra partito governo territorio quindi con la nostra presenza
Nelle amministrazioni nel territorio le cose le dobbiamo condurre assieme ciascuno dovrà fare la sua parte e anche una nuova parte di classe dirigente dovrà emerge l'affermarsi tirar fuori quello che ha dentro è una crescita si fa attraverso la espressione di una presenza reale nella vita politica del nostro territorio governo organizzazione
Idee e linguaggi questi sono i tre
Termini attraverso i quali dobbiamo esercitare la sfida del riformismo
Linguaggio idee lo si è detto non ci ritorno ma penso che anche su questo non mancherà il contributo il concorso innovativo e possiamo dare perché è questa parola concludendo che voglio usare concorrere
Concorrere
Siamo pronti a concorrere a stabilizzare il governo
E non risparmieremmo alcuno sforzo
Perché questo avvenga siamo pronti
A concorrere nel processo per la nascita del Partito Democratico
Siamo pronti a concorrere per caratterizzare la qualità del disegno che porti alla nascita del Partito Democratico e dunque le forbici una identità credibile in quanto parla al popolo questo l'altro termine fondamentale parli al popolo non parli attraverso soltanto i commenti gli editoriali o le interviste che rimbalzano nel dibattito politico parli al popolo questo significa dare al partito democratico che deve nascere una configurazione non politologi che ha ma nella maturità dell'espressione politica una base sociale popolare che si espande nel consenso questi secondo me sono i termini
Attenzione non di un percorso in discesa ecco questo bivio avendolo non imboccato appunto ma avendo scelto in questo bivio conservare ciò che siamo puntare a costruire una formazione nuova interpellando noi stessi costantemente i nostri alleati
E la società italiana in questa scelta siamo consapevoli che non si tratta di una discesa ma si tratta di una sfida
Ecco perché sono convinto e non lo dico perché il dovere d'ufficio
Non lo dico perché e il dovere di ufficio abiti
Pro tempore svolge la funzione diciamo così di sintesi necessario in questa fase politica in questa stagione in questi anni di presidente della Margherita di questa di questa forza
Indubbiamente originale nella nella vicenda italiana perché ciascuno in questo dibattito ha potuto portare il
Bagaglio dalla propria storia delle proprie convinzioni sentendosi a casa propria e non sentendosi né un ospite
Ne è un accessorio accidenti
Ne un indipendente di qua o di là è un fatto importante e questa cultura vogliamo portare nel partito democratico
Non essendo aspirando ad essere
Attraverso di questo ripeto egemoni di un bel nulla
Essendo consapevoli che conviene al Paese dunque conviene a noi se abbiamo un disegno che guarda l'interesse del Paese concorrere a far nascere la prima forza politica italiana che come tale se avrà caratteri di profonda
Qualità
E di capacità di risposta ai temi che emergono nella società italiana potrà diventare catalizzatore che va non solo ben oltre la nostra capacità di conquista
Ma oltre anche quei numeri ragguardevoli che siamo riusciti a registrare nelle ultime elezioni politiche io penso ripeto non lo dico
Per dovere d'ufficio ma lo dico con convinzione che qui dentro non solo qui dentro
Anche qui dentro senz'altro qui dentro vi siano le esperienze le intelligenze le capacità
Le passioni che ci permettano una volta imboccata questa strada e non è una strada in discesa di percorrerla con determinazione
E che questo potrà avvenire anche grazie alla nostra unità penso che lavorando duro e facendo ciascuno la sua parte ce la faremo
Grazie
A Francesco come gli ho detto vi prego
Di fermare dobbiamo compiere quelli che sono gli atti poi
Più significativi della nostra Assemblea federale con delle decisioni la prima decisione e mettere in approvazione la relazione e la replica di Francesco Rutelli
Come elemento che sostanziale le decisioni politiche sul primo punto all'ordine del giorno io metto subito in approvazione chi è d'accordo di approvare la relazione le conclusioni di Rutelli è pregato di alzare la mano grazie astenuti contrari nessuno
Ho detto astenuti contrari tutti se proprio vuoi un voto a astenute ne sono contrari nessuno malgrado la richiesta di Rutelli non ci sono gli astenuti nel comprare
Passiamo al punto numero due sostituzione membri della direzione nazionale do la parola
Per un'illustrazione rapidissima allo stesso Francesco solo una lettura perché occorre sostituire diversi componenti
Perché a vario titolo sono diventati incompatibili gran parte per l'ingresso nel nuovo esecutivo
Propongo alla sostituzione dei componenti della direzione che sono oggi non più membri a direzione con Franco Monaco Maria Pia Garavaglia Paolo Fadda Daniela Mazzucconi
Guglielmo Minervini Alfonso Andria Andrea Papini
Maura Leddi e Matteo Graziano un elemento positivo che qui c'è un terzo di componente femminile non è un trionfo animato vi prego anche questo va messo in votazione
Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano grazie contrari
Nessuno astenuti
Nessuno ha provato anche se
Poi
Scusa particolare del collegio federale di garanzia elemento essenziale anche per permettere l'approvazione degli statuti regionali e rendere più agevole proseguimento anche gli adempimenti congressuali
Come probabilmente sapete il presidente del collegio federale di garanzia e membro ovviamente permanente non lo sostituiamo in quanto membro permanente poi sarà il collegio stesso a nominare il presidente Franco Pizzetti e diventato qualche mese fa presidente dell'Authority per la privacy e quindi è dichiaratamente incompatibile e la proposta è di sostituire Franco professor Franco Pizzetti membro effettivo con il professor Antonino Mirone
Vi sono contrarietà allora mettiamo in approvazione comunque che l'accordo è pregato di alzare la mano grazie
Contrari
Nessuno astenuti nessuno dobbiamo ancora ovviamente sostituire poi il professore Antonino Mirone che faccia parte già del collegio ma in qualità di membro supplente con un altro esponente la proposta il professore il dottor lavori produzione dottor avvocato Rocco Maggi
Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano grazie contrari astenuti nessuno anche questo quindi abbiamo concluso anche il punto numero tre modifiche statutarie la proposta della presidenza e di rimandare questo punto all'ordine del giorno anche perché non abbiamo avremo questa volta diciamo le condizioni
Numeriche ma non abbiamo ancora completato l'iter compreso il fatto che cadde modifiche statutarie devono essere disponibili alla segreteria dell'assemblea qualche ora se non qualche
Nel tempo prima per rendere possibile un arricchimento così importante passo invece al punto se volete per altro verso assieme all'approvazione del primo punto più significativo di questa giornata che l'indizione
Del congresso congresso che come sapete
E nello stesso tempo il congresso ordinario perché il nostro Statuto prevede che ogni due anni si debba obbligatoriamente indire il congresso mai nello stesso tempo
Nell'impostazione che abbiamo poco prima provata la relazione di Francesco Rutelli anche quel congresso che avrà il compito di dare una parola risolutiva sul processo politico che abbiamo poco prima indicato quindi
Io propongo di mettere in approvazione il seguente dispositivo se volete la seguente delibera perché come è evidente l'approvazione e l'istituzione del congresso federale è un compito che spetta l'assemblea federale che però hanno nello stesso tempo l'obbligo di approvare anche o delegare altro organo per l'approvazione il relativo regolamento congressuale che elemento altrettanto indispensabile per la convocazione del congresso quindi il dispositivo
Di deliberazione è il seguente l'Assemblea federale
Di democrazia e Libertà La Margherita riunita a Roma il sedici sette luglio due mila e sette indice secondo congresso federale per la primavera del due mila sette
Ed è legata la direzione federale ad approvare su proposta del presidente il regolamento congressuale e ad individuare coerenti modalità
Che consentano mentre in corso la procedura di approvazione degli statuti regionali
La piena partecipazione di tutte le regioni alla fase congressuale
è chiaro su un attimo solo c'è il Bottacin coordinatore regionale del Veneto che ha chiesto di intervenire
Prego fallo ovviamente con molta rapidità per i come avrei capito questo dispositivo tiene conto della situazione in questo momento particolare di alcune regioni si lei siccome sono strettamente legata questioni della
Sono strettamente legate interconnesse la questione diciamo l'autonomia regionale dei congressi e dell'approvazione di alcune modifiche statutarie al nostro congresso tutto federale che sono state presentate un anno passa fa insomma è una delega molto ampia io chiedo che però Cuesta
Approvazione delle modifiche dello statuto avvenga perché una volta non c'è il numero legale una volta non è stata fatta l'istruttoria se non è stata fatta istruttorio non c'è il numero legale insomma è una cosa che così non può non può durare la
Per cui fama deleghiamo Diego io sicuro che avevamo anche l'esigenza credo se vogliamo per rispetto della nuova ricomposizione del comitato di garanzia di non procedere in un modo affrettato è chiaro che o la direzione o comunque una prossima assemblea federale troverà le modalità intanto per per mettere la piena partecipazione di tutte le Regioni e la fase congressuale dopodiché le modifiche statutarie che devono essere fatte in assemblea saranno fatte in una prossima assemblea federale ovviamente non è scontato che saranno quelle che voi richiedete perché su questo ci sarà discussione questo permettimi di euro va bene
Allora metto in approvazione il dispositivo che ho precedentemente letto chi è d'accordo è pregato di alzare la mano grazie giù le mani
Giù le mani laddove giù le mani contrari
Nessuno astenuti nessuno bene abbiamo provato che questo punto non resta altro vi ringrazio mi pare che abbiamo fatto un buon lavoro oro abbiamo avuto come è stato ricordato prima ben cinquantotto interventi oltre ovviamente alla relazione
E alla replica quindi si è dimostrato che si può lavorare in modo ordinato anche su temi così complicati grazie
Io credo che quello che