Intervista a Giacomo Goldkorn sulla politica energetica russa e i rapporti con l'Europa

Radio radicale toglieva occuparci in questo spazio di programmazione di sicurezza energie e dichiari sicurezza dell'approvvigionamento energetico con noi per parlarne quest'oggi Giacomo Goldie corna Keller direttore di equilibri I.Net analista di politica internazionale buonasera
Qua
Allora gli elementi decisamente non mancano e anche nei giorni scorsi si è verificato la nuova tensione tra Unione Europea e Russia già nel passato recente erano stati più episodi circa le forniture costi nei confronti dell'Occidente non solo da parte della Russia che hanno destato una serie di preoccupazione ultimamente c'è stato un nuovo
Presa di posizione da parte della Russia da parte di Gazprom ma per quanto riguarda proprio le forniture ai Paesi dell'Europa occidentale con la minaccia di spostare anche la loro produzione su altri mercati l'un'europea è fortemente dipendente dal consumo di gas all'Italia soprattutto allora che cosa possiamo dire riguardo a questa presa di posizione russa diverso da che cosa è stata innescata da quale ultime tensione
Le tensioni diciamo sono generalità la Russia sta riscoprendo una nuova politica estera questa è la verità
Idee che passa attraverso due importanti elementi una l'industria della difesa ma non è questo il caso l'altro industria energetica
Questo perché perché si è accorto che politicamente la Russia non sta più vivendo il periodo d'Oro di un tempo ovviamente
Ma è certamente il nodo cruciale dell'approvvigionamento energetico europeo nonostante l'Europa ci ha comunque l'Europa occidentale un produttore di energia ma quello che possiamo sottolineare in maniera molto preoccupante e che si è Europa occidentale ai Paesi del Nord Europa hanno comunque delle alternative sul per quanto riguarda l'approvvigionamento di gas in modo particolare
Il sud Europa stiamo parlando principalmente di Spagna Italia e Grecia
Fanno come ultimo unico altro alternativa all'approvvigionamento del gas che è l'Algeria
Le tensioni perché scomoda Europa è un Russia anche perché esiste un problema che è emerso nei mesi scorsi dalla fine di febbraio
Perché la Russia e Gazprom in particolare è andata a comprare e a investire ingenti capitali nel mercato energetico algerino ciò cosa significa che l'Europa
Potrebbe in un futuro non tanto lontano questo vuol dire entro il due mila cinque quindici che sul piano energetico e dopodomani
Si troverebbe ad essere schiacciata proprio sul piano geopolitico classico tra una potenza che è la Russia che fornisce da e l'energia e un'altra controllata in qualche modo dalla Russia spessa assurde che fornisce l'altro terzo di quanto necessità l'Europa adesso ed in particolare in Italia
Continuano dicendo che Scaroni amministratore delegato ENI
Nell'audizione a Bruxelles l'altro giorno per quanto riguarda il problema dell'Energia ha gridato sia così così si può dire a un problema di carattere politico energetico fondamentale e ricordiamoci che siamo già in estremo ritardo
Chiarissimo che cosa posso sul piatto la Russia per questo accordo con l'Algeria
Apposto sul piatto della bilancia e investimenti per allo sfruttamento sempre più efficiente
Delle proprie risorse a conferma di tutto questo bisogna però aggiungere che contemporaneamente sono stati firmati accordi di carattere dell'industria la difesa cioè l'Algeria a acquistato o pensa di acquistare ingenti quantità di armamenti non tanto terrestri in quanto più che altro aerei e missilistici questo di per sé non significa niente
Nel senso che non esistono sul piano geopolitico tensioni tali da giustificare in Nordafrica un'acquisizione di Calais portata ma certamente significa che i legami tra i due citati sono molto forti e soprattutto significa che l'alchimia può ridiventare nel nel bacino del Mediterraneo Ugo protagonista che per essere tale per dimostrare di essere tale vuole anche acquisire quella potenza militare necessaria ricordiamoci che insieme alla all'acquisizione dei la di armamenti
Che di perché non vengono utilizzati nel senso letterale del termine però vi è contemporaneamente un trasferimento di tecnologia e la tecnologia militare certamente qualcosa di molto importante che ha un peso nell'industria tecnologica molto rilevanti
Come tu hai ricordato proprio l'apertura insomma si tratta di un questo solo di un tassello di una strategia molto più ampia di accerchiamento da parte della Russia come si sta ma muovendo allora l'Unione Europea sappiamo che l'otto marzo scorso è stato presentato un libro verde in cui si mettono nero su bianco una serie di problematiche
Chi si suggeriscono una serie di risposte ma anche qui insomma si è criticata la troppa timidezza nel formulare una risposta intanto perché come si è ricordato soprattutto in più sedi non europea sul punto del sul tema delle energia come anche su molti altri temi non parla una sola lingua ma ne parla diverse
Certamente la risposta non solo e finita ma come in Psicologia ti chiama schizofrenica
Nel senso che da una parte si scrivono libri
Vere DPR quello che il futuro comune dell'energia dall'altra parte esistono ampi protezioni esimi nazionali sul muro nell'ambito delle acquisizioni dello sviluppo energetico all'interno dell'Unione
Ma questo e ancora come dire poco rispetto a quello che potrebbe avvenire nei prossimi anni nei prossimi anni significa nel due mila otto ricordiamoci cosa farà Putin Putin non potrà ricandidarsi alla presidenza
Perché la Costituzione russa glielo impedisce e in genere i Paesi ex sovietici molti i dittatori Rossini indicatori hanno cercato che hanno ottenuto cambiamenti costituzionali
Ma in questo caso la via che apparire oggi non voglio fare previsioni di troppo lungo periodo ma appare essere diverso da Cecchi Putin alla fine del secondo mandato non chiederà di rimanere alla presidenza ma avrà chiederà il PG stile attraverso un'Authority un'agenzia tutto il settore energetico russo e ciò cosa significherà significherebbe era che avrà in potere in mano di controllare gran parte di industrie dello sviluppo europeo e quindi di tornare ad essere nei confronti dell'Europa non sono dell'Est
Ma l'intera Europa loro un attore fondamentale per i successivi trenta
Chiarissimo egli ancora per quanto riguarda la Russia questo della legge che è solo l'ultimo tassello di un'azione pervasivo appunto che si sta portando avanti che tipo le strategie sono state impiegate ecco verso altre
Aree geopolitiche fondamentale per le risorse energetiche ad esempio l'Asia centrale come si è mossa la Russia
Per la Russia innanzitutto consigliere gran parte delle infrastrutture che permettono agli centrale di esportare il petrolio ricordiamoci del petrolio alle centrale molto caro perché molto cara la sua estrazione a causa oggi di come dire di impianti obsoleti primi d'investimento è significativo ma soprattutto perché è difficile portarlo verso il mare e né maggiori infrastrutture appartengono alla Russia
Durante di primi fine anni Novanta mente anni novanta a fine anni novanta fino al due mila uno
Diciamo che la Russia perso continuamente terreno rispetto all'avanzata degli investimenti statunitensi nel settore
Dal due mila due cioè diciamo dalla fine dalla guerra in Afghanistan
La tendenza è cambiata molto velocemente e la Russia ha recuperato ampiamente il terreno perso e la gran parte dei Paesi dell'Asia centrale stanno tornando a chiedere udienza a Putin per ricostruire come dire l'intero comparto energetico questo da una parte sul piano politico dall'altra Gazprom sta acquisendo sostanzialmente quote
Delle compagnie petrolifere dell'Asia centrale della gran parte dei Paesi dell'attacco come vengono investite anche questi artisti profitti realizzati attraverso la fornitura di petrolio e di gas la grandissimo infrastruttura
Che attraversi a l'Eurasia la russa in particolare sicuramente obsoleta risalente in gran parte anche al periodo sovietico c'è un investimento nel futuro solamente una grandissimo afflusso di capitali grandissimi guadagni però insomma tutto questo per capire se la Russia potrà garantire poi veramente questo sfruttamento in dosi sempre più massicce delle proprie risorse energetiche
E da una parte lo dovrà fare per forza nel senso che senta di questo non ci saranno più infrastrutture quindi non ci sarà più business ma in particolare le aziende petrolifere stanno investendo in settori alternativi ricordiamoci che la gran parte dei paesi produttori
Devono garantirsi quello che è il futuro di lungo periodo quindi esistono diffusa diversificazioni di investimento e dall'altra si stanno continuando ad acquisire nuove società soprattutto all'estero
In modo da acquisire posizioni di mercato sempre più dominanti il mercato del petrolio è abbastanza strano non attori unici bucolico politici come in genere sui sostiene in quanto la catena della produzione ma soprattutto della distribuzione del petrolio spesso passa attraverso a volte decine di aziende diverse controllare alcuni di questi anni leader l'aiuterà a catena significa veramente avere una posizione di predominanza sul mercato
Quindi la visione russa sta cominciano a non essere più quella
Di un Paese scosso dalla fine del comunismo e quindi di riprendersi da un economia di stallo eccetera ma tatto si sta proiettando come una vera e propria in compagnia di lungo periodo
E avviandoci alla conclusione torniamo proprio al cosa fare da parte dell'Europa occidentale ma non solo nei prossimi giorni si terrà il G otto il vertice del G otto il primo G otto ospitato dalla Russia
E naturalmente non mancano le polemiche relative insomma al contesto in cui si viene a verificare questo summit appunto con le tensioni che sono in corso per quanto riguarda le forniture energetiche
Tra Europa occidentale e Russia in particolare nei giorni scorsi giovedì venti aprile scorso sulla Financial Times quotidiano economico si prospettava l'ipotesi di una cartello difensivo da parte delle democrazie occidentali quindi comprese anche gli Stati Uniti d'America del Nord una sorta di cartello dei consumatori da contrapporre a quello dei Paesi produttori o perché che già esiste ecco come si valuta questa ipotesi di risposte qualunque quale altro dovrebbero essere anche le strategie che bisognerebbe mettere in campo per quanto riguarda la questione della sicurezza energetica
Il cartello dei produttori è molto difficile che avvenga perché il consumo tonaca dei consumatori scusate
è molto difficile che avvenga perché esiste contemporaneamente una competizione interna
Per quanto riguarda lo sviluppo per quanto riguarda la tecnologia e gli investimenti in altri settori trovare un accordo sul piano energetico vorrebbe in realtà dire trovare accordi su un'infinità di altri settori che oggi non avviene
Quello che si può fare oggi ed è certamente sono in missione il lunghissimo periodo sono la massima diversificazione possibile e quindi purtroppo per molti vuol dire anche il recupero del nucleare ma soprattutto vuol dire in recupero di sinergie rinnovabili che non sono necessariamente il solare o il l'eolico ma bensì lady amasse
E e soprattutto la scoperta di nuovi giacimenti ricordiamoci che oggi esistono interi che altrimenti molte riserve non sfruttabili a causa
Per la mancanza di sfruttamento economico con mini
Un prezzo del petrolio a settanta dollari che comunque garantisce in parte una crescita economica nonostante gli allarmi le preoccupazioni consente di riaprire decisamente
Nuovi mercati e nuovi pozzi che possono essere sfruttati nelle prossime il Venezuela chiederà esattamente all'organizzazione dei produttori
Di di di petrolio la possibilità di stanziare nuovi investimenti per quanto riguarda i giacimenti venezuelani
Quali diventeranno tra i più importanti del globo questo solo grazie esclusivamente al fatto che petrolio sopra i cinquanta dollari consente nuove frontiere di esplorazione
Mi sembra chiarissimo comunque la prima questione puramente quella di organizzare una strategia comune a partire da subito perché insomma è proprio dietro l'angolo il problema riguardo alla alla alla fornitura energetica
Assolutamente magari le strategie di breve periodo nella
Sul campo energetico sono veramente poche cioè immagini manovra sono veramente scarsi le classi dirigenti politiche in particolare dei paesi democratici occidentali che corrispondono anche tra i maggiori consumatori di energia
Devono avere la responsabilità di pensare ai prossimi cinquanta cento anni cosa chiedete capita molto raramente oggi quello che si può fare lavorare sui mercati regionali degli atti e l'unico mercato regionalizzato dell'energia che c'è quello del gas
Mi sembra molto chiaro il quadro ringraziamo e salutiamo Giacomo gol di corna che analista di politica internazionale direttore di equilibri I.Net e grazie per essere intervenuto