L'intervista è stata registrata sabato 6 maggio 2006 alle 23:43.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Esteri, Georgia, Lituania, Politica, Polonia, Russia, Ucraina, Usa.
La registrazione audio ha una durata di 15 minuti.
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analista per il sito "Pinr-Power and Interests News Report"
Radio radicale si sta tenendo in questi giorni inedito anni a Vilnius il terzo appuntamento con la comunità della Scelta democratica un
Organizzazione vento che ha avuto alla nascita nell'agosto dello scorso anno principalmente ispirato dei presidenti della Georgia e dall'Ucraina ma col passare del tempo questo appuntamento assunto una valenza una dimensione molto differente se anche allargato la presenza di aspiranti membri
Futuri membri ma anche di osservatori in relazione a questo appuntamento come per parlarne quest'oggi il dottor Federico Bordonaro che analista di politica internazionale per il sito internet paura è un interesse Mius riporta buonasera dottor Bordonaro
Poi a tutti allora perché assume particolare importanza tra l'altro lo segnaliamo agli ascoltatori una notizia importante forse avuto poco eco sulla stampa italiana
A conferire maggior risalto al all'incontro che si sta tenendo a Vilnius in questi giorni è la presenza del vicepresidente americano Dick Cini
In uno dei suoi rarissimi viaggi internazionali che ha deciso di dedicare una tappa questo dentro in corso dalla quale ha avuto modo di tenere una conferenza stampa e ha criticato la Russia prima derivare le dichiarazioni di Cini come è nato questo appuntamento e che cosa qual era il senso che doveva assumere nelle intenzioni degli organizzatori
Dunque nelle organizzazioni nelle intenzione degli organizzatori questo gruppo è una torta
Diciamo di organizzazione che deve contrapporsi a una nuova versione della Comunità degli Stati Indipendenti promossi dalla Russia la Russia di Putin promosso ormai già da qualche anno una sorta di aria integrata con la Russia come leader
Che comprenda la Bielorussia e l'Ucraina e Kazakistan come membri fondamentali e con una particolare attenzione anche alla Georgia
Con una diciamo l'elezione di Juščenko nel dicembre del due mila quattro al posto di Yanukovich in Ucraina
L'orientamento fondamentale della politica estera Ucraina è diventato più filo occidentale con quello che è stato chiamato rivoluzione arancione questo ovviamente a attratto ancor di più l'attenzione di Stati Uniti e Polonia negli affari diciamo del dell'Ucraina che è una delle chiavi per l'influenza in Europa tentare perché sappiamo che l'Ucraina
è proprio storicamente a parte è stata la culla della civiltà russa ma è stata anche durante il periodo sovietico un importantissimo nodo della politica industriale della politica energetica dell'Unione Sovietica
E oggi ancora una chiave come abbiamo visto con la crisi di gennaio per
La politica di
Offerta di gas naturale Russo verso l'una la l'Europa occidentale
La Polonia in questo i gli interessi polacchi coincidono con quelli statunitensi
E intenzionata a creare una dona il più possibile integrata alla Mar Baltico al Mar Nero quindi una dorsale che partendo dai paesi baltici e della Polonia attraverso la Slovacchia e Ungheria la Romania la Bulgaria arrivi al al Mar Nero si estenda poi verso est attraverso la Moldova istamina la Georgia quindi un una tempo che in qualche modo nella sua espressione dal Baltico al Mar Nero quasi riecheggia il periodo imperiale polacco sedicesimo secolo con la diciamo il le il regno polacco lituano questo per dare una sorta di diciamo di analogia storica con ENEL con il passato e che sia in qualche modo un'area dà conto porre al risorgere del influenza russa in in Europa orientale la chiave ovviamente la chiave di volta è stata l'Ucraina ma uno dei problemi fondamentali naturalmente di adesso e la Bielorussia
Che è un po'ormai la nuova posta in gioco politica della contrapposizione tra la Russia e diciamo un asse euro atlantico in Europa orientale ora come sappiamo il ci sono due grandi due grandi componenti di questa contrapposizione
Una la più importante soprattutto quella energetica di questo si è perché discusso a non finire negli ultimi tempi
E il gasdotto
Del Baltico che dovrebbe convogliare di gas naturale russo direttamente in Germania evitando di passare attraverso il il territorio polacco
è un po'il un po'il cruccio della politica la politica polacca ed è un qualche cosa che diciamo a causato un certo malessere anche in Europa occidentale per quale motivo
Perché questo rafforza ancora di più la diciamo il controllo da parte russa da parte di Gazprom delle forniture di gas naturale
Alla all'Europa occidentale e perché la Germania con Schröder ma e comunque la Merkel deciso comunque di non tornare indietro
Da questa cooperazione strategica con la Russia dicevo la Germania ha deciso di agire in questa propria cooperazione energetica con la Russia in maniera un po'individuare diciamo non è stata una una collaborazione lanciata in modo concertato insieme ai partner europei ma è stata una parte di una nuova politica estera di Berlino diciamo più intraprendente forse più autonoma anche da alcune logiche euro atlantiche ma che certamente me vista come un po'in contraddizione con la esigenza che viene forse retoricamente continuamente
Ricordata di dover concepire una politica energetica europeo unica e soprattutto una posizione europea unica nei confronti della Russia quando si tratta di dover contrattare sulle forniture di gas quindi questa iniziativa diciamo dal Baltico al Mar Nero proposto proposta e lanciata dall'Ucraina e la Georgia è sicuramente ben vista
Dalla Polonia e dagli Stati Uniti come uno e mezzo per promuovere un un tipo di democrazia liberale ma anche per promuovere delle politiche di integrazione economica e e ed energetica che posso in qualche modo limitare questa influenza russa
E che ritorna in Europa orientale soprattutto grazie alla politica energetica il secondo a è quello della difesa diciamo dei problemi strategici
Cioè la Bielorussia è un Paese molto dipendente dalla dalla Russia e gli Stati Uniti hanno accusano la Bielorussia in fondo di arte del anche un paese che fornisce di armi per conto della Russia alcuni
Concorrenti negli Stati Uniti per esempio c'è anche il problema della fornitura di alcune armi all'Iran tanto per cambiare attraverso la Bielorussia
Però diciamo anche per conto di Mosca questo è un problema molto meno dibattuto ma comunque si trovano
Tredici volte anche notizie su su questo altro e quindi votiamo sì vocine ecco accusato apertamente la Russia di essere una forza destabilizzante nella regione soprattutto per quanto riguarda appunto il sostegno alla Bielorussia ma anche nella Moldova e anche nella Georgia vi sono dei conflitti in corso sostenuti secessionisti sostenuti da Mosca
Chi perché diciamo dopo il dunque la Georgia diventata diciamo filo occidentale come linea politica prima dell'Ucraina nel due mila due con l'arrivo al potere di Mikhail Saakashvili
Sovente che la Georgia per motivi storici e geopolitici interni è un paese fratturato lungo diciamo lungo le linee identitarie ci sono delle alcune regioni della Giorgio come la cattolica come l'Agiaria come lo Spezia che sono facilmente diciamo manipolabili da parte delle potenze esterne
Per cercare di destabilizzare divisi o per cercare di orientarne in qualche modo la politica estera quindi è ovvio che nel momento in cui che prospettata la possibilità di una Georgia
Molto filo americana ma anche addirittura filo NATO
Quindi filo strutture antiche la Russia ovviamente
Ho perlomeno si sospetta che la Russia possa utilizzare queste linee di frattura questi separatismi per destabilizzare questo governo filoccidentale per quanto riguarda la Moldova come sappiamo c'è il problema della Transnistria cioè dalla parte orientale che in gran parte Rousseau fondanti questa piccola repubblica ex sovietica la Moldova che gran parte la parte centrale coperte di cultura rumena ma questa parte orientale che confina con l'Ucraina che invece russofone e dove viene ancora
Una cosa prima divisione russa della federazione russa qui c'è ancora una presenza militare
Del da parte di Mosca peraltro ridere che c'è per ora anche in Georgia anche se apparentemente
è una presenza militare destinata ad avere un po'vita breve però certamente tutta l'area dalla Bielorussia alla Georgia passando per la Moldova e l'Ucraina e purtroppo diventata diciamo una zona di compressione tra un mondo euro atlantico
Diciamo a guida statunitense è un mondo diciamo russo
Che si estende verso ovest e per ora non si è riusciti a fare in modo che questo mondo di mezzo divenga una zona di passaggio tra i due mondi ma si sta rischiando di farmi invece una linea di frattura molto pericolosa
Chiarissimo in tutto questo quadro come ho detto all'inizio manca assolutamente una posizione unitaria da parte dei non europea mentre invece gli americani
Che sulle questioni geopolitiche insomma sembra sembrano avere le idee abbastanza chiare insomma hanno molto incisivamente sottolineato insomma questo appuntamento che il Governo non richiama anche la presenza della del vicepresidente Cheney a questo punto nel medio periodo che cosa possiamo aspettarci che se rimarrà questa forte contrapposizione tra Europa occidentale Russia per attraverso che si scaricherà poi su questa zona ci sarà la possibilità che questa zona dell'Europa dell'Est arriverà alla creazione all'organizzazione di uno spazio comune intermedio anche attraverso non solo il passaggio della NATO l'allargamento a Est dell'Unione Europea
Dunque questo io credo rimarrà l'obiettivo fondamentale degli Stati Uniti credo che l'Unione europea nonostante le divisioni interne
Che però piuttosto propenso effettivamente a a lavorare per una integrazione crescente anche attraverso appunto la NATO
Tuttavia questo non potrà che causare frizioni in con la Russia il che non significa che dobbiamo aspettarci una contrapposizione frontale perché e tra Europa e Russia tutto ci sono in questo momento rapporti completi io credo che e lo scenario che abbiamo di fronte c'è uno scenario nuovo spesso si tende a leggere ancora
Questo scenario geopolitico con gli occhi della guerra fredda cioè come se ci fosse come se ci fossero due campi pende finire contrapposti noi dobbiamo invece secondo il mio parere
Saper leggere
Le politiche estere delle delle potenze sì all'Europa centrale sia della Russia
Sapendo che sono molto più flessibili che incerto modo complesse in passato perché per esempio la Germania continua anche con la
Cancelliere Angela Merkel
A privilegiare la Russia come partner strategico per le forniture energetica ciò non toglie però che la Germania possa lavorare insieme agli Stati Uniti alla NATO per cercare di integrare Luca in per nella NATO in tempi abbastanza brevi e quindi credo che bisogna evitare l'errore di considerare che perché siccome Berlino collabora con Mosca sul sul piano energetico allora
Tende poi a mettere la NATO no ci sono c'è appunto un livello di complessità come molto elevato e credo che viaggio di Dick Cheney vada letto come un un esempio della visione integrata degli Stati Uniti hanno di tutta l'area che va dall'Europa dell'Est all'anche centrale perché non dimentichiamoci che via dei vicini
Aveva come come tappa il Kazakistan poi punto Vilnius e poi avrà una terza tappa che incontro con Croazia Albania in Macedonia che sono segno periti che hanno firmato l'altra carta adriatica
Questo perché perché con il Kazakistan Fini parlerà di energie ancora una volta avverrà vedere di costruire un ampio
Lungo gasdotto che possa convogliare le risorse capiva che verso l'Europa attraverso ovviamente il Turkmenistan il Mar Caspio lager mediana di oggi la Turchia e poi perché la NATO è ancora una volta al all'opera in Kazakistan non perché si voglia integrare Catalyst nella NATO ma perché
La NATO ha un programma di partenariato con la con il Kazakistan
Per dei dei programmi comuni di collaborazione con le forze Carra che ed è diciamo il Cannalire in una posizione molto interessante perché ha buoni rapporti con la NATO ma anche buoni rapporti con la organizzazione
Di Shanghai con lascia cerchio cioè la la nuova diciamo organizzazione messa in piedi dalla dalla Russia
In Asia centrale che una una sorta di mini nato
Che di comprende i paesi centrati a DC ex sovietiche quindi abbiamo una situazione di estrema utilità ai fondi delle politiche estere
E filiere difficile cercare di disegnerà dei blocchi contrapposti io credo quindi che gli obiettivi in Europa orientale della NATO diciamo delle parti più filo atlantica dell'Europa continueranno
Che però cento aspettarti
Anche delle posizioni mediane e cioè d'aspettarsi che la divisione interna l'Europa
Continui per per molti per molti versi e credo comunque che l'Europa gli Stati Uniti avrebbero interesse ad un accordo di ampio respiro con la Russia perché a mio parere è l'unica l'unica strada per evitare che queste tensioni i cristalli Plinio
E arrendano in questa parte d'Europa orientale con terreno di scontro politico duro che andrebbe a detrimento diciamo soprattutto delle popolazioni
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