L'evento è stato organizzato da Partito di Unità Proletaria.
Sono intervenuti: Lucio Magri (PDUP).
Tra gli argomenti discussi: Pdup.
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11:45 - SENATO
8:30 - Camera dei Deputati
8:30 - Camera dei Deputati
8:30 - Parlamento
8:45 - Senato della Repubblica
8:45 - Parlamento
9:30 - Parlamento
9:30 - Parlamento
PDUP
Un paio di comunicazione molto veloce vi lavorano una questione che riguarda i compagni delegati che hanno soggiornato qui all'Ergife in mattinata mi pare
Fossero stati invitati ad asportare borse Cetra entro mezzogiorno mezzogiorno e mezza dalle Camere abbiamo chiesto che la cosa fosse evidentemente prolungata al termine dei nostri lavori quindi compagni sanno come regolarsi possono andare a fare questo
Lavoro successivamente
Seconda questione dopo le conclusioni dopo l'intervento di di Lucio evidentemente sono tenuti a restare i compagni delegati e poi i compagni invitati se vogliono assistere non ci sono problemi però tenuti a restare evidentemente il compagno delega
Detto questo non senza emozione per un'ultima volta come nostro segretario la farò accompagnavano in Somalia
Mi pare
Che questo applauso ci permetta di evitare una proposta di Cafiero che era quella di concludere l'Assemblea non col canto de internazionale ma cantando perché è un bravo ragazzo a
Va be'
Al di là compagni
Delle difficoltà che non nascondo
Di carattere emotivo
Voi capite
Che proprio nel merito
è impossibile oltre che inopportuno quindi fare delle conclusioni
Le conclusioni Sempre in particolare per noi
Sono
O una proposta politica
Che tiene conto delle obiezioni emerse nel dibattito
Ma che poi impegna tutto il partito
In una decisione collettiva
E ovviamente non è questo il caso
Perché la decisione che stiamo per prendere
è troppo secca
E non può impegnare
Coloro che non la condivido
E d'altra parte le conclusioni
Sono
E soprattutto la definizione
Di un programma di lavoro per il prossimo futuro
E anche questo sarebbe oggi fuori luogo
Perché l'abbiamo detto lo ripetiamo con chiarezza
Chi di noi confluisce nel nel Mannini comunista ma lo fa rivendicando una precisa identità
Ma non per costituirsi un lavoro in qualche modo separato
D'altra parte non voglio neppure
Dilungarmi in una replica
Agli Argomm rispetto agli argomenti alle considerazioni che in questo dibattito hanno portato compagni che dissentiva hanno
Dalla proposta e degli argomenti con cui quella proposta nell'ultima relazione
Veniva suffragate
E non lo voglio fare perché nella relazione stesa per quanto le nero capace
Mi ero sforzato di tener conto di quella che poiché la più importante serie sostanziale tra queste obiezioni il pericolo cioè
Che in con questa confluenza si dia un segnale
Di eccessiva semplificazione
Di impoverimento di quella dialettica sociale e politica su cui non può che costruirsi uno schieramento di alternative
Voglio dire comunque che considero importante
è una prova anche Della Bona pasta di questa nuova esperienza il fatto
Che anche i compagni che non accettano questa scelta abbiano detto qui
Con chiarezza che sia pure in diversa con Rizzo for collocazione
Vogliono portare avanti una stessa battaglia e con la stessa ispirazione che è stata noi comune in questi anni
Mi pare per questo doveroso riconoscere che la loro scelta non è antagonistica rispetto alla nostra ed è a suo modo e in una collocazione che noi non condividiamo un tentativo onesto sincero
Di portare avanti quello che lo Stato un patrimonio comune
Voglio solo dire se mi è consentito in due parole
Per dissipare ogni dubbio interno che esterno
Che la preoccupazione
In base alla quale molti di noi hanno scelto la confluenza del Partito comunista è proprio l'opposto che un tentativo di semplificazione in una fase in cui i grandi e cioè proprio il tentativo di evitare che nell'altro inconsistenza
Nella perdurare The inconsistenza o confusione di uno schieramento di sinistra e di una politica
Di sinistra
Una semplificazione passi invece come rischia in molti paesi di passare ma nella forma di Reagan o di Ratzinger
Questo è infatti il problema da cui muoviamo
La nostra può essere una scelta giusto o no ma una risposta a questo problema occorre comunque Darlan
Io trovo bello molte volte io stesso usato voglio dire alla compagnia Menapace l'immagine del movimento carsico o quella equivalente della vecchia talpa
Un'immagine non solo bella ma molto spesso pregnante come nel caso del movimento femministe
Ma bisogna ecco la mia preoccupazione sapere che nella storia Essa spesso funzionato come un alibi
Per sfuggire le difficoltà del reale
Ad ogni sconfitta per ogni impotenza
C'era qualcuno che diceva ma non vi accorgete che in realtà e la vecchia talpa che sta scavando insomma questa immagine è stata spesso l'altra faccia
Del cosiddetto nucleo d'acciaio e infatti
Nella storia di questi Tecce Annie
Quando qualche gruppo settario qualche individuo faceva un giornale alternativamente lo chiamava la scintilla o la vecchia talpa
Cosa posso dire allora in queste conclusioni in questo intervento conclusivo
Che ancora abbia un qualche significato e non sia una pura ripetizione né un appello alle emozioni
Vorrei dire molto con molta semplicità due cose anzitutto vorrei trarre dalla mia ormai lontana esperienza
Di militante del Partito comunista
Una riflessione da consegnare un po'
Ai compagni che confluiscono
Come diciamo così i consigli che si trovano nelle guide per viaggiatori in paesi non notti che possono no poi a essere seguiti e in generale non vengono seguito
Io sono stato a lungo un militante e qualche volta un dirigente non di primo piano del Partito comunista
Partecipando a una fase di dibattito molto ricco e anche molto aspro quello intorno all'undicesimo congresso del partito
Ora se ripenso globalmente a quegli anni a quella mia esperienza ne traggo una constatazione contraddittori
Per un verso in una collocazione non facile
Io maturare insieme con altri compagni proprio in quegli anni posizioni teoriche politiche assai seconde
Che io credo arricchirono il partito e costituirono soprattutto voi il nucleo migliore delle nostre successive esperienze non fu dunque una battaglia sterile
Ma per altro verso sono sempre più consapevole
Che nel modo del modo profondamente errato in cui lavorare nel Partito comunista in quegli anni
Ed è la constatazione di questo errore che vorrei consegnare a voi perché possa essere di qualche utilità
è l'errore di chi si colloca un po'marginalmente come per così dire specialiste del dibattito di linea
Questo in un partito di massa e sterile e distruttivo
E il nostro pericolo
è proprio questo il nostro impegno io credo deve essere di evitare questo
Di evitare cioè di operare non dico come una componente perché questo
Non credo
Che sia nella testa di nessuno
Ma proprio il rischio di muoverci ciascuno di noi
O come professorini dell'alternativa o al contrario come ospiti di un grande partito che scelgono però prevalentemente di lavorare nel movimento e in modo parallelo senza impegnarsi in una costruzione di linea e di pratica collettiva
Ora evitare questo pericolo ecco la seconda cosa che volevo dire non è facile anzi è molto difficile perché non dipende solo da noi anche se molto importante
La scelte che ciascuno fa
In queste settimane
Parlando con i compagni soprattutto fuori dalle riunioni tra quelli che erano più perplessi sulla scelta della confluenza un'obiezione mi ha sempre molto convito convinto
Degna di riflessione anche se è molto pratica
Molto sommessa
E l'obiezione di chi diceva ma insomma d'accordo
La questione la scelta probabilmente giusta questo dobbiamo fare ma io cosa ci vado a fare
In questo tipo di partito
Con le sezioni che hanno una vita politica
Stentata molto ridotta
Posso realmente lavorare nelle sezioni o d'altra parte se lavoro nel movimento della pace o delle donne o nei Consigli beh che importanza essere dentro o fuori un partito
Soprattutto se non sono un dirigente e non sono un intellettuale di professione
Ecco come si poté amor possiamo rispondere a questo problema reale pratico che nasce da una difficoltà oggettiva e non solo da un atteggiamento soggettivo dei compagni
Quale tipo di contributo non intellettuali stinco possiamo portare alla vita allo sviluppo a rinforzo amento al rinnovamento del partito comunista
Su quali punti cioè le nostre esperienze possono inserirsi
Ribadendo il loro valore ma non come corpo estraneo
E a me pare di vedere due o tre questioni concrete su cui si gioca il rinnovamento il rafforzamento del partito comunista e sulle quali noi possiamo dare un contributo effettivo
Non mi riferisco ne ho parlato ieri ne abbiam parlato Tanini allegro solo alle questioni di linea o di strategia ma al terreno vero su cui poi
Questa strategia o questa linea si sviluppa
Queste questioni tanto per fare un esempio per vedere come in concreto questa cosa della confluenza può funzionare a me paiono queste
Primo la questione della forma organizzativa del partito
C'è stato
Cioè poi in realtà il modo concreto con cui avanza anche quel tipo di discorso di critica di riflessione culturale che in modo molto ricco prima portava Semeraro
C'è stato in questi anni soprattutto all'ultimo congresso un ampio appassionato dibattito nel partito comunista sulla questione della democrazia interna
Ed è continua ad essere un problema molto reale
Perché è molto difficile che la politica dell'alternativa cresca se non diventa anche fino in fondo esplicitamente una riflessione strategica
è un dibattito strategico ha bisogno soprattutto a questo punto anche di trasparenze
Di dialettica aperte
In sostanza di libero confronto
E tuttavia
Perché questo non si traduca
In una disgregazione sia pure tendenziale dell'unità del partito la premessa la condizione dello sviluppo di questa democrazia interna a me pare sempre più
Uno sviluppo della partecipazione di massa a questo dibattito e dire partecipazione di massa dire pensare a un dibattito in cui ogni volta
I termini realista possono essere verificati da una pratica e commisurati a una pratica e in questo elemento di contenuto
Abbia la possibilità di essere chiamate in funzione non di supporto la grande massa dei militanti a dire la sua e a ricomporre attraverso la verifica pratica L'Unità
Oltre e dopo le differenze questo è dunque il nodo io credo del rinnovamento del partito dei partiti
Nella Federazione giovanile comunista si è proprio in questa settimana per tutta una ricerca molto interessante e di valore generale proprio intorno a questo nodo
Interessante dico anche se mi pare inadeguato poi il retroterra al lo stop la strumentazione politica
A cui si accompagna la riflessione sull'organizzazione
E ripeto il problema è generale non credo che riguardi solo l'organizzazione dei giovani e in fondo forse il punto di approccio pratico
E forse ancora di più il nodo di questa questione
Io credo stia in un tema
Sul quale sempre sia centrata la nostra riflessione sul problema dell'organizzazione la questione cioè di dare all'organizzazione anche una forma verticale
Mettendo insieme facendo discutere insieme decidendo insieme
Forze sociali
Protagonisti di lotte reali
In sostanza strumenti di radicamento diretto
Intrecciato con la struttura della società
Nel partito e del partito ecco
In questa nostra riflessione sul tema dell'organizzazione che poche volte anzi quasi mai siamo riusciti a tradurre realmente in una pratica proprio per l'estrema esiguità di forze e per la limitatezza di radicamento sociale della nostra organizzazione ecco un contributo non estraneo che si inserisce in un tema in un problema in un dibattito reale
Una seconda questione quella del sindacato
Anche questa è una questione emergente
Dalla vita
Del movimento e del partito
Ed emergente
Con dei toni a volte molto seri e drammatici
Andando in giro si avverte una crescenza insoddisfazione nel popolo comunista nel partito comunista rispetto all'ANPAS che si è venuta creando nell'organizzazione sindacale
Di cui si critica la separazione rispetto alla propria base
Di lavoro degli militante i lavoratori in generale
Di cui si critica la ricorrente tendenza alla mediazione istituzionale all'accordo di vertice e dunque la paralisi poi d'iniziativa di elaborazione di programma che tutto ciò produce
Ma questa insofferenza può trovare sbocchi o risposte diverse
Può trovare può incanalarsi in una risposta
Pericolose illusoria che quella del sostituti ISMU di fronte alle difficoltà e alla crisi del sindacato da parte del partito o dell'intervento diretto di linea di polemica di egemonia
Del partito sul sussunta che sul sindacato
E ripeto sarebbe oltre perché pericoloso illusoria
E invece c'è un'altra risposta
Un'altra soluzione che è quella del progressivo scongelamento delle componenti politiche del sindacato del rilancio affondo della democrazia sindacale ed alla costruzione dei consigli
Dello sviluppo anche nelle partito e nel partito in fabbrica
Di un forte dibattito sulle questioni che in in in cui ormai sempre più si intreccia la tematica contrattuale e quella della politica economica be'questo con tutti i contenuti che avvenne su che vi sono collegati
Ultimo un tema specifico della nostra elaborazione è un aspetto caratterizzante della nostra pratica e della nostra esperienza ecco un terreno
Enormemente pieno di implicazioni politiche e teoriche su cui ciascuno di noi può lavorare senza antagonismo ma portando un contributo qualitativamente significativa
Un terzo esempio la battaglia sul fronte intellettuale
Qui dobbiamo dirlo si è avuto un si sono avuti negli ultimi anni per il movimento comunista nel nel suo insieme i colpi più duri spesse volte
Dirla come si diceva una volta le idee dell'avversario
Sono penetrate nella società e nel corpo spesso del movimento operario c'è dunque molto grosso per dare spessore alla stessa politica
Dell'alternativa di un recupero pieno di identità culturale e questo recupero però non può avvenire all'indietro
Verso
Antiche certezze anzi bisogno
Di un enorme rinnovamento di tematiche di culture di categorie di strumenti di analisi
E nel contempo anche di una seria riflessione critica e non di una rimozione dei temi nodali della tradizione marxista e anche della riflessione di Leni
Questo da tempo è stato il nostro sforzo
Quello cioè
Di caratterizzare una battaglia ideale come
E un recupero di identità
Come elaborazione di uno sviluppo nuove qualitativo
Del pensiero rivoluzionario e non solo con una laicizzazione proliferazione di ispirazione e di cultura
Non solo ma ciò su cui noi abbiamo insistito e che mi pare importante e fecondo
è che la battaglia ideale
L'autonomia ideale del movimento operaio non può più consolidarsi e crescere in una sua separatezza
Ma anzi ha come prove sul posto il fatto che si riesca ad avviare un processo di rinnovamento e di trasformazioni
E di trasformazioni organizzative e di contenuto nelle grandi istituzioni formative su cui si costruiscono valori cultura senso comune
E come processo unico che va dalla scuola gli apparati di informazione
Ai modi stessi di organizzazione
Del della vita culturale
E al centro di questo il problema della scuola
Su cui mi pare abbiamo detto e anche in parte sperimentando delle cose profondamente nuove ecco anche qui un terreno concreto
Su cui potere portare un contributo senza essere un corpo estraneo e senza appiattirsi
All'esistente
Potrei fare anche qualche altro esempio Latini Peres per da Dini in particolare parlando dei problemi dell'ambiente e degli enti locali ha detto cose molto efficaci mi pare nell'intervento di ieri
Ma ciò che volevo dire è più semplicemente che quando diciamo
Riconferma della nostra identità contributo unitario nel partito comunista
Non ci sta riferiamo solo ha un patrimonio di linea mai ipotesi e a di sperimentazione che ci permettono di scioglierci
Senza appiattirci
Mi è piaciuto in questo senso
L'esempio l'immagine scherzosa di ieri del compagno che diceva Rin Tin Tin anche
Se il duro magari accettare questo ruolo che per chi in certi momenti voleva essere il mastino di Baskerville serve comunque questa immagine a dire la fierezza disse
E una disponibilità alla modestia e alla coesione
Questo io credo sia dunque possibile il dibattito anche in questa Assemblea
Mi pare abbia confermato che è possibile dare a questa confluenza il senso non della chiusura di un'esperienza ma del suo rilancio su terreni nuovo
Be'compagni quando si scioglie
Un'organizzazione
E naturale e non lo voglio rimuovere sarebbe una violenza sciocca che appannerà ebbe anche la speranza e la convinzione del futuro rimuovere un momento di melanconia
è come quando si lascia una casa anche se se ne va in una più grande migliore e c'è un momento di ricordi che non è solo di ricordi
E per noi doppia è stata più di una casa è stato una convivenza un insieme di relazioni umane quotidiane ciascuno in questo momento ha un senso di vuoto di solitudine
Un'incertezza sul prossimo cinturone sul suo modo di vivere di essere
Abbiamo vissuto insieme ormai un buon numero di anni
Per alcuni di noi si potrebbe dire
Una vite
E sono stati gli anni molto appassionanti e molto duri
E soprattutto corre qui riprendere un tema che ha già toccato Famiano soprattutto anni di una battaglia controcorrente continua sempre
A rischio
Al limite
Dell'insuccesso non è vero che abbiamo vissuto
Come per esempio dice un po'un pezzo peraltro garbato di Repubblica stamattina
Non è vero che abbiamo vissuto un'epoca felice l'inizio degli anni settanta e ora ci prego ci pieghiamo alle durezze della politica
Così può ricordare quella storia solo chi le ha lasciate rimossa da tempo
Noi riusciamo oggi a continuare a fare politica senza rassegnazione
A nutrire speranze perché abbiamo già vissuto quegli anni anche lontani in tutta la loro drammatica complessità e sapendo andare appunto controcorrente per una linea per un obiettivo ricordiamo la pure sia pure con per accenni un po'criptici che hanno un senso solo per chi quella storia ha vissuta ricordiamo di quegli anni
Quasi in ogni momento un isolamento pesante che rischi si rifletteva in una tensione interna
In un recupero di unità e di volontà continuamente da ricreare proprio nel tentativo costante
A volte impossibile di trascendere l'esperienza quotidiano l'esperienza del movimento il settanta quelle tesi che poi sono diventate quasi
Un fiore all'occhiello
Ma che quando uscirono crearono grande sconcerto negli sparuti militanti che c'erano intorno a noi e la più grande indifferenza anche nella nuova sinistra
O i settantuno quando dopo la
Avventurosa parentesi del tentativo di rapporto compratele operaio
E riflettendo su di esso avviamo un recupero di riflessione sul tema del sindacato alla vigilia dei contratti
Del settantadue e ci trovammo in una situazione di assoluta re riottosità della nostra stessa organizzazione sembra che il fatto stesso di porci il problema del sindacato e dei contratti fosse un appannamento della nostra fisionomia rivoluzionarie il settantadue
Elezioni che non furono solo sconfitte alla fine
Ma contro cui era la maggioranza del gruppo dirigente
E si andò a una scelta
Per tenere insieme
Il corpo dei compagni e ne uscì una sconfitta così pesante
Che sembravamo destinati a scomparire
E riuscimmo a ricostruire
Un'iniziativa politica nella scadenza dei contratti del settantadue e poi cercando su quell'esperienza
Una prima proiezione politica che non avete nemmeno ambizione strategica delle tesi del settanta e allora nel settantatré la riconsiderazione che trovo molto credito in interlocutori autorevoli e grande impopolarità tra i nostri stessi compagni non dico nella nuova sinistra
Sul fatto che il riformismo le esperienze anche socialdemocratiche in questo trentennio
Potevano essere criticate non esorcizzato te dovevano essere considerato un interlocutore il problema degli obiettivi intermedi era un problema reale anche per le forze rivoluzionarie e il settantaquattro lo ricordava Famiano quando
Lasciamo stare questo o quell'altro documento qua quando per primi in un'Italia in cui tutti dalle forze moderate allo stesso partito comunista
E in particolare la nuova sinistra negava l'esistenza di una crisi profonda di sistema epocale
E abbiamo una riflessione su questo traendo ci anche alcune
Cose che oggi se sì applichi apparì Nora allora uno scandalo totale e oggi viene da sorridere lo scandalo fu perché in quella in quella fase in quel documento dicemmo che era importante la FIS la questione fiscale
E dall'altra parte che era importante la questione ecologica dell'ambiente
E invece su questo cominciò poi tutta una stagione di riflessione sulla qualità della crisi sul suo carattere sul suo sulla sua dimensione internazionale
E il congresso di Bologna dopo l'unificata la costruzione del DUP
Con un anche qui con un grande scandalo con una faticosa lotta ciascuno di noi con se stesso
Per impegnare per impegnare anche una cosa così ridicolmente inadeguata sul tema del governo e del governo della crisi
E poi settantasei
Il settantasette quando sulla questione del terrorismo da una parte ma già allora anche sulla questione della rifondazione della sinistra e dell'area comunista
Ci trovammo totalmente rompe in modo anche
Non solo con la nuova sinistra o pezzi importanti di nuova sinistra ma con una parte della nostra storia col manifesto ci trovammo totalmente violentemente di fronte a una critica di sinistra che poi in pochi mesi divenne
Rapidamente
Diverse
E lì
Una primaria aggregazione significative che ha funzionato con compagni che venendo da altre esperienze
Compagni di avanguardia operaia però approdavano a certi punti in comune con noi ma anche loro
Con quale a quali prezzi con quali isolamento perdendo i loro stessi compagni di fronte a questo passaggio
E proprio per la difficoltà di mantenere anche nel momento in cui per così dire sia assumeva la politica come fatto più razionale Complesso per impedire che ha questo corrispondesse poi un crollo di volontà
E di identità
E finalmente quelli drammatico settantanove
Condotto battaglia condotta nell'isolamento Nile include i bit nell'in credibilità e anche se volete un po'improvvisata con un'alleanza elettorale con le bellezze che sembrava caduta dal cielo una sorta di raccolta
Di reciproche disperazioni e finalmente in quel momento quello che nella storia sacra si direbbe
E il signore quando tutto sembrava perduto stese una mano a salvare il suo esercito
Ma che più semplicemente era un segno di una scelta politica giusta capita dalla gente e che ci permetteva di ripartire comma di ripartire
Credevamo di essere arrivati all'oasi e invece è
Altro isolamento su altri versanti ma perché partire allora con gran fanfare s'suonate anche da molti che ci avevano criticato da sinistra
Che partì tutta l'ondata l'alternanza la Società conflittuale
La la leva Ict la distruzione delle ideologie
E ci trovammo di paradossalmente finalmente dice e abbiamo rotto l'isolamento siamo più vicini al Partito Comunista no ci trovammo vicini al Partito Comunista nel momento del suo massimo isolamento cibo perfetto
Devo di
E qui e una bacca alle i bulgari i vetero
Una battaglia per contrastare
Questa ondata delle nuove modelle modernizzando Pio occidentalizzata che incise anche su certi settori
Di nostri compagni
E quando quella battaglia cominciato a dare esiti politico-culturali perché l'alternanza non teneva e anche di spazi di movimento il movimento della pace battaglie
Sulla scala mobile sulle questioni sindacali cominciavamo a riprendere in questo la nuova stretta non meno drammatica
La scelta elettorale dell'ottantatré
In una contraddizione profonda su quella che era la contingenza politica che non era favorevole a un accordo elettorale
E però il senso di dover tenere aperta una prospettiva su cui avevamo lavorato contraddizioni in cui facemmo un sacco di errori
Anche nella nostra gestione interna
E dalla quale sembrava dover uscire un congresso di lacerazioni profonde di disorientamento di liquidazione
E invece siamo riusciti a fare un congresso
Che comunque alle definito un'identità un programma un discorso politico comprensibile anche all'esterno e che è stato poi la premessa che determina anche la qualità di questa nostra scelta della confluenza
Dunque una lunga marcia
Non il momento dei beati ideali
Un po'utopistici ma tanto ricchi e poi il momento nel venire a casa
Del ridimensionare l'ambizione politica e il tentativo di portare
Queste innovazioni queste tensioni questo carattere nuovo nella crisi Attraverso
Tante sbandamenti conflitti traversie fino a dare il segno anche a una fase più dura e più difficile
Come quella che stiamo vivendo
Una lunga marcia in salita dunque e oggi non è che stiamo raggiungendo finalmente la sponda felici ma certo
Quello che possiamo dire che siamo riusciti a passare
Salvando il filo di un pensiero politico e di un'identità un cammino
Molto aspro
Per arrivare in questo modo non arresi
Non rinunciatari
All'appuntamento della confluenza
E qui in questa storia così controcorrente si è cementata la comunanza di idee tra tutti i compagni del tutto
La maggioranza che confluisce quelli che non vogliono farlo che va oltre e dunque la diversità dei comportamenti attuali e qui si è cementata
Una nostra fraternità
Lasciate dunque
Compagni del Partito comunista
Che noi concludiamo questa Assemblea
Tutti insieme
Anziché celebrare
Un futuro di cui siamo profondamente convinti tanto convinti da mettere capo al Dutto
Ma che la chiudiamo
Guardando hanno gli stessi al nostro passato lasciate
Che a nome di tutti
Anche di chi si separa io dica tutti un ringraziamento per il lavoro di questi anni lasciate che per l'ultima volta con una formula già usata anni fa
Io dica il gruppo è morto viva il tutto
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