L'evento è stato organizzato da Democrazia Cristiana.
Sono intervenuti: De Mita (DC), Fanfani (DC), Signorello (SINDACO DI ROMA).
Tra gli argomenti discussi: Dc, Xvii.
La registrazione audio del congresso ha una durata di 1 ora e 8 minuti.
DC
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SINDACO DI ROMA
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No
Coperto
Il diciassettesimo congresso nazionale della Democrazia Cristiana
Propongo Anna Assemblea
Come presidente il senatore Amintore Fanfani
Vizia presidenti
Nicolosi Rosario Signorelli Nicola Lattanzio vitto cassa Magnago Maria Luisa figlia Riccardo
Segretario Spadoni Mimmo sa infiniti Clara
Brogi Gian Gastone permesso un angelo dei cinque Germano Paladini Rotary
Questori Maselli Francesco Russo Raffaele
Disipio Giuseppe Marina infelice Angelo Bonalumi Gilberto tuffi salti
Insomma
No
Premetto
All'inizio dei nostri lavori
Due cordiali ringraziamento
Sono rivolti ai delegati che hanno consentito a chiamarmi a presiedere questa congresso
Si estendono alle altre autorità intervenute
Alle autorevoli delegazione dei partiti ed organismi italiani e stranieri per avere con la loro stessa presenza sotto l'inviato dati Fusato tesa per lo svolgimento del diciassettesimo congresso della Democrazia Cristiana
Successi
Indirizzando al Presidente della Repubblica
Deve fare
Deferenti espressioni di augurio per il felice proseguimento della missione un anno fa all'UIC conferiti a questo augurio a nome dei miei colleghi di partito aggiungo un grazie sincero
Per il contributo intorno ai passati decenni recato da Francesco Cossiga all'azione svolta alla Democrazia cristiana
Amici delegati
La piena disponibilità
Di soli quattro giorni per il Contini che il Congresso deve svolgere
E la teso con un corso di numerosi delegati alla identificazione dei molti problemi e delle relative idonee soluzioni invitano a non far ammettere indugi all'inizio della relazione dell'onorevole Ciriaco De Mita sullo svolgimento
Secondo svolgimento del mandato conferito di per la seconda volta taglia il congresso nel mille novecentottantaquattro
E se lui relazioni sui propositi politici programmatici ed organizzativi con i quali accompagna la presentazione né della sua candidatura per una terza lezione a segretario della Democrazia Cristiana
Gravi carenze nell'azione aperta si dopo la Liberazione per ricostruire sviluppare pacificare il mondo rendono inquieti tutti i popoli fanno apparire incerti i governi richiedono aggiornamenti degli orchi in amenti e delle istituzioni
E in definitiva prospettano anni ancora difficile
Certe ripercussioni economiche sociali politiche e istituzionali e perfino ecologiche di avanzatissime scoperte scientifiche ed importanti innovazioni tecnologiche
Rendono ormai manifesto che i primi benefici del Complesso DS sono accompagnati da duri pedaggi gli oneri di squilibri di timori
Le inquiete Leanza le frizioni interni e gli scontri internazionali non vengono attenuate
Dalla crisi di valori ormai dilagante in ogni campo culturale sociale e per finora di Jones
Queste rapine evocazioni saranno certamente oggetto dell'ampia relazione che il segretario de Mita aprì annunzia
Qui sono state fatte per ricordare i delegati il loro dovere
Di prestare ogni possibile concorso per rendere il congresso capace di raggiungere l'obiettivo per il quale è stato convocato e cioè quello di definire le linee politiche
Le proposte programmatiche lei non effimeri possibili alleanze le opportune convergenze propositive i fini del rinnovamento interno cose tutte necessarie per far partecipare la Democrazia cristiana
A prevenire ed eliminare insidie alla sopravvivenza umana e all'ordine democratico e ad incentivare pro presso sociale ripresa economica occupazione diffuso benessere giustizia sociale per il popolo italiano e per la par se Del Monte per l'arduo compito per l'arduo compito enunciato sono importanti alcune scelte
La prima riguarda il cammino da compiere
La seconda riguarda i compagni interni ed esterni per raggiungere la meta prescelta la terza riguarda la cura da prendere per non mancare l'obiettivo sull'iter
In testi notissimi si legge che una volta scelto lo non bisogna nel voltarsi indietro nelle abbandonarlo anzi devi essere percorso anche se diviene as per quanto riguarda i compagni di viaggio negli anni di una scelta difficile ho udito questa autorevole osservazioni
Sì è nel cammino verso una meta prescelta
Altri si avvicina a voi non domandate edita dove viene ma dove va
E se la sua meta è quella stessa e se la sua meta è quella stessa da voi prescelta proseguite il cammino insieme a Lucio dopo il congresso del mille novecentocinquantaquattro della Democrazia Cristiana i giovani che avevano assunto il grave il compito di riorganizzare il partito furono ammoniti dal fondatore di esso che sarebbe stato un guaio fallire nell'intento
Per il collo evitabile proprio attenendosi alla ispirazione cristiana e quindi vincendo esitazioni personali e ritrosie altrui con quel rispetto reciproco che come la vasta articolata presenza di Giuseppe Lazzati il Conserva resta garanzia dividerò confronto di opinioni e cemento unitario impegno operativo
Poc'anzi
Cari amici ho ricordato parole ho lette otto ascoltate in tre momenti di terzi della mia esperienza
L'ho fatto per esortare quanti in questo congresso devono promuovere o perfezionare le scelte nel presente momento necessaria un partito popolare nazionale democratico e di ispirazione Cristiana a non cederà preoccupazioni e tentazioni che allontanino da lassù detta in declinabile me
In ogni evenienza
Anche in questo congresso deve quindi prevalere la consapevolezza che per la vita la libertà il benessere la pace del popolo italiano e la partecipazione della DCA raggiungere tale essenziale obiettivo vale onorevole segretario la pena di fare insieme qualsiasi sforzo
Atta Anton si esortano amici non dimentichiamolo la dedizione il magistero di Alcide De Gasperi e il sacrificio supremo
E sacrificio supremo di Aldo Moro
Invito il sindaco di roba onorevole Signorello a prendere la parola per il saluto critici recheranno me della città capita
E per me motivo di particolare soddisfazione recare il saluto e l'augurio dell'amministrazione capitolina ai congressisti della Democrazia Cristiana
Ai tanti qualificati ospiti alle autorevoli delegazioni straniere ai numerosi operatori dell'informazione che seguono questa importante assise unzione lutto fervido rivolgo al presidente di questa Assemblea e all'onorevole De Mita segretario del partito che ha condotto la DC a questo momento determinante e la sua storia
La città di Roma accoglie tutti voi con spirito di viva cordialità e segue con attenzione i vostri lavori i cui esiti saranno rilevanti non solo per la vita interna della democrazia Cristiana ma per lo sviluppo civile e democratico del Paese e quindi anche della sua capitale nasce al di là di evidenti ragioni tecniche e politiche piace pensare che la scelta di celle rare ancora una volta a Roma questo congresso debba considerarsi anche un riconoscimento alla città nella quale l'avanzata politica ed elettorale della Democrazia Cristiana assegnato l'anno scorso vitelli alti ed esaltanti
Un riconoscimento dovuto alla città nella quale dopo oltre nove anni di governo delle sinistre
Si è formata una Giunta di pentapartito e si è avviato in mezzo a mille difficoltà e con alle spalle una eredità assai pesante
Un processo di reale cambiamento un processo che trova uno dei suoi momenti più significative innovativi nell'avvio concreto del progetto per Roma capitale teso a qualificare l'assetto e la funzione della città in rapporto a un Paese che vive profonde trasformazioni dobbiamo però riconoscere cari amici che le difficoltà che bisogna affrontare sopra tutto sulla via del cambiamento sono molte di assai profonda e all'interno delle coalizioni di governo locale che subiscono spesso i riflessi della situazione politica nazionale e queste difficoltà si incontrano per la inadeguatezza degli ordinamenti degli apparati amministrativi delle procedure dei controlli formali dai quali l'azione delle rappresentanze locali e duramente limitata e condizionata
Per un partito che affonda la sua identità storica nella cultura e nell'esperienza delle autonomie è venuto perciò il momento di dimostrare la sua capacità di iniziative di governo non solo sul piano nazionale ma anche stop tutto su quello dei poteri locali e diffuso convincimento te in particolare la DC gioca la sua credibilità in misura non secondaria nel governo dei comuni per le Province
Delle regioni e delle altre significative realtà periferico le Autonomie dunque intese non solo e non tanto come strumento di decentramento burocratico ma come elemento essenziale
Per una strategia generale della politica nel nostro Paese
Data la complessità dei problemi che abbiamo di fronte e urgente promuovere iniziative che consentano alle comunità locali di esprimere il massimo delle proprie capacità e consentire di realizzare dite tali e i valori politici per i quali la gente ci ha dato fiducia abbiamo avuto questa fiducia il dodici di maggio non possiamo non rispondere con un impegno serio profondo e duratura ritengo che si dei Bono decidere riforme coerente alla nostra tradizione espulsione degasperiana alla nostra cultura anche animato da un grande consenso empirico per una nuova costruzione istituzionale democratica che incorpori
Uno una costruzioni istituzionale democratica controlli rigorosi e inflessibili per quanti sbagliano
Ma anche che renda possibile disposte sollecita e risolutive quali la gente ci attende cari amici
Concludendo io debba avvertire
Chi è aperta la grave questione per gli enti locali bisogna che in questo congresso il problema venga affrontata la grave questione dei mezzi finanziari a disposizione dei governi locali tale problema ma certamente inquadrato nel disegno di qualificazione controllo della spesa pubblica ma anche con l'obiettivo irrinunciabile di conferire maggiore responsabilità agli amministratori oltre che sul fronte delle uscite pure su quello delle entrate sono certa
Che la Democrazia cristiana sosterrà il nostro impegno abbiamo nella nostra tradizione e cultura politica nella nostra esperienza di più autentico servizio al Paese ancora molto da dire e molto data il segretario del partito proprio in questi giorni io una dichiarazione al nostro quotidiano del partito ha voluto ex prime nella importanza del rapporto diretto con la gente l'impegno di servizio che noi dobbiamo porre in tale direzione
E così io sono certa
E questo congresso
Uscì dai avrai esprimerà una linea politica complessiva che è meglio configurando il contributo nuovo che la Democrazia Cristiana intende offrire al Paese sarà anche di valido aiuto e sostegni a quanti qui e in tutta l'Italia sono chiamati a governare lo straordinario cambiamento del nostro tempo e a favorire il progresso libero civile e democratico di tutti gli italiani di tutta la nostra società auguri buon lavoro
Saluto cordialmente
Il presidente del Parlamento europeo onorevole Pierre follemente
La presidente della Camera dei deputati onorevole Nilde Iotti
Il presidente del consiglio dei ministri onorevole Bettino Craxi
I segretari
Prego l'Assemblea a dimostrarsi educata e referenze e deferente balzo coloro che hanno annullato Corrado presenza nell'altra conferenza
Accomuno
Nel saluto teste Espresso gli onorevoli segretari dei partiti che hanno onorato con la loro presenza il diciassettesimo congresso
Il saluto e sprezzo ai era era rivolto ancora ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali ed imprenditoriali
E a tutti di autorevoli rappresentanti della cultura italiana
Non può mancare un saluto ai rappresentanti numerosissimi della stampa e della radiotelevisione
Scusate invitò l'onorevole Ciriaco De Mita a tarda inizio alla sua relazioni
Caro presidente
Cari amici del congresso
Ritengo che tutti possiamo convenire che questo congresso
Si svolge in un clima di una condizione notevolmente diverso
Rispetto a quello precedente
Non che non sussistano problemi per certi aspetti anche più ardite e complesse
E difficoltà e rischi tuttora gravi ma la situazione di partenza è mutato
Dietro il diciassettesimo il sedicesimo congresso
C'era il risultato elettorale del giugno mille novecentottantatré c'era cioè quella vasta e diffusa flessione che aveva colto il partito come frastornati quando si era appena avviato dall'assemblea nazionale degli esterni in poi
Un processo interno di riflessioni critiche ed autocritiche
Un sofferto tentativo di analisi nella nuova società un forte impegno di rinnovamento
è stato quello un momento duro e difficile
E il partito tutto il partito
Ha saputo superare approfondendo ulteriormente la sua riflessione
E trovando via via una sostanziale convergenza di posizioni ed un solido all'impegno che con la rielaborazione della linea politica e nella chiarezza di tali linee si è rivelato in grado di riproporre con ritrovato orgoglio
La presenza e le ragioni della presenza e del ruolo storico della DC nel sistema politico italiano
Ho sempre pensato e detto e voglio ripeterlo qui all'inizio di questi nostri lavori
Che soprattutto da questo grande
E convergente sforzo di tutti i democratici cristiani
Più che dal merito di singole persone
E derivata la capacità di riattivare
La corrente di fiducia
Che sembrava essersi interrotta nelle elezioni dell'ottantatré
Consentendo il ritorno almeno in gran parte del consenso nelle amministrative dell'anno scorso
Questo fatto ha vanificato dentro e soprattutto fuori di noi il timore o la illusione di una sorta di fatale inarrestabile declino della Democrazia Cristiana
Suscitando forse qualche inquietudine
Che potrebbe in parte spiegare anche alcune successivi in sofferenza e polemiche espresse da chi aveva probabilmente coltivato quella illusione comunque quel risultato è stato segno ed insieme ragione
Di non riacquistata capacità di presenza e di incidenza della DC nella vita politica e istituzionali italiani
Una capacità che ha anche consentito di definire il metodo giusto sul quale è stato possibile ottenere in modo rapido ed inedito
Il consenso quasi generale per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica
A Francesco Cossiga
Va il nostro caldo ed affettuoso saluto
Assistito dalla consapevolezza
Che le qualità e il prestigio della persona hanno contribuito non poco al successo dell'iniziativa assunta
Su quella stessa riacquistata capacità di incidenza
Si basa il ritorno della democrazia cristiana nel governo di quasi tutte le grandi città e di molti altri enti locali
Un fatto questo che certa premiato il positivo risultato delle elezioni
Ma anche la determinazione con la quale univocamente il partito apportata mandi un dialogo democratico
Che proprio a livello locale si era prima deteriorato fin quasi ad estinguersi
Ed aveva troppo spesso isolato ed emarginato alla DC in nome di una sorta di pregiudiziali ideologiche
Che assisteva alla mitologia delle cosiddette giunte laiche e di sinistra
Anche per questa nostra comune determinazione
Quella mitologia andati in frantumi e l'isolamento e finiti
Un lavoro paziente solidale dunque
Ci ha riacquistato prestigio ed autorevolezza
E queste non sono estranee ed anzi hanno offerto un contributo se non esclusivo certo determinante
Ti aspetti di svolta
Qual è stato il referendum del giugno scorso
Un referendum rispetto al quale va ricordato che è stata soprattutto la democrazia cristiana polveri
E da sollecitare l'impegno e la mobilitazione dei partiti della maggioranza spingendo alcune tentazioni astensionisti
Che specie nel partito socialista
Si erano venute manifestando ed affiancando la difficile battaglia condotta con consapevolezza e grande senso di responsabilità
Dalla Cina
Difficoltà propria
Del tema stanziale
Che ne era urgente e l'imponenza degli interessi in gioco
Una sconfitta in quella circostanza avrebbe destabilizzato in modo assai preoccupante il quadro politico
Ed avrebbe alimentato una pericolosa tendenza massimalista
Sulla quale si sarebbe in branda la speranza di quella ripresa economica
E invece anche per effetto di quella vittoria si viene ora delineando
Perciò la situazione in cui ci troviamo ad operare diverso e diversa la condizione politica
E diversa quelle economiche
Esiste certo ancora il grande ed ineludibile problema del risanamento
In particolare della finanza pubblica e soprattutto insiste il problema grave e prioritario dell'occupazione
Ma non siamo più come eravamo due anni fa del tutto immersi in una profonda crisi economica
Lo stesso clima civile
Ma mano che si allontana la tragica vicenda del terrorismo interno
Tenda rasserenarsi anche se impone tuttora vigilanze cautela per possibili epigoni di quel fenomeno possiamo dunque io credo parlare legittimamente di risultati positivi o meglio di alcuni risultati positivi
Per conseguire questi risultati
Per contribuire a creare le condizioni della ripresa economica e civile e per risalire la china del paese e del partito
In un intreccio dei destini della Democrazia cristiana e della democrazia italiana
Che ha caratterizzato quarant'anni di vita politica
Abbiamo voluto e garantito la stabilità politica
Che riteniamo ancora necessarie
Per non vanificare gli sforzi fatti e non rendere effimeri segni positivi che ora possiamo registrare
Per questi
Non abbiamo accettato atteggiamenti provocatori ed inviti alla rissa che pure sono intervenuti
Ne abbiamo reagito a spinte centrifughe che abbiamo anzi cercato sempre di contenere con fatica pazienti
La DC ha fatti in tal modo intero la sua parte in questi anni Aspesi in der il suo alto senso di responsabilità di grande forza nazionale
Da più parti positivamente giustamente si collegano anche a questo dato di stabilità politica i risultati ottenuti
Ma tutto questo non ci sarebbe stata
Senza la paziente determinazione
Ed il grande senso di responsabilità della Democrazia Cristiana
Non voglio con ciò certo rivendicare meriti esclusivi il merito va tutti i partiti della coalizione
Ma non credo di far torto a nessuno se affermo che il maggior merito va al maggior partito e non solo perché abbiamo saputo assicurare la stabilità
Ma ancora di più perché ci siamo costantemente sforzati di richiamare le ragioni politiche e le ha mai cessi tardi un comune disegno che deve assistere la coalizione
Certo
C'è anche un ruolo svolto dal governo
E c'è un merito proprio che ma al presidente del consiglio e io gliene do atto volentieri
Ma uguale ed anzi
Determinante merito va attribuito ai ministri
E fra questi a quelli componenti la delegazione democristiana
Che è la più numerosa e la più impegnata in alcuni dei punti più nevralgici e decisivi di un'azione di risanamento economico e civile
Di pace nella sicurezza di tutela nell'ordine interno di amministrazione della giustizia
Va anche a quell'opera continue paziente di mediazione composizione che essenziali alla vita e durata del governo
E di cui il vicepresidente del Consiglio l'amico Forlani
è stato
è stato costante e spesso silenzioso protagonista
Va a quegli esponenti prestigiosi degli altri partiti della coalizione
Che hanno saputo far prevalere le ragioni della solidarietà e dell'interesse superiore del Paese
Contribuendo a superare anche momenti difficili
Nei due anni trascorsi dunque si sono conseguiti alcuni buoni risultati
Ma dobbiamo chiederci se basta
Perché tutto continui per il meglio soltanto continuare ad assicurare la stabilità
E se può bastare affidarsi sostanzialmente allo spontaneismo delle spinte e delle forze
Che si sono messi in moto per avere certezza di definitiva ripresa della nostra economia
E di realizzazione di una nuova grande fase di sviluppo economico e civile assicurare condizioni di governabilità e certamente ancora necessario ma io penso non è di per sé sufficienti
Gli stessi equilibri politici
E le alleanze politiche stentano a trovare la loro ragion d'essere in antiche affinità
Ne possono vivere come è stato di necessità
I risultati positivi raggiunti potrebbero rivelarsi effimera
Se non si appronta una politica di medio periodo che non solo li consolidi ma si sforzi anche di corrispondere i problemi nuovi ed alle nuove qualità dei problemi
Non basta la governabilità ci vuole un'adeguata capacità di governo
E questo non riguarda singole responsabilità
Esige uno sforzo di riflessione e di elaborazione da parte di tutte le forze politiche
Ed investe in primo luogo la Democrazia Cristiana
Che il maggior porti partito politico italiani
Veniamo così al tema proprio di questo congresso
La difficile questione che abbiamo dinanzi e che senza presunzione ma anche senza rassegnazione dobbiamo cercare di affrontare e sul come la proposta di governo del Baltico darsi rispetto a realtà profondamente mutate e continuamente mutevole
Penso anzi che bisogna stare proprio qui la ragione profonda di spinte centrifughe
Compito quali ed irrazionali che emergono appunto quando si ha l'impressione che le alleanze sopravvivono per forza di inerzia più che per reale forza politica onestamente debbo dire che comprendo e mi sforzo come posso di comprendere
Quel senso di insofferenze di disagio che a volte si manifesta anche al nostro interno
E l'attenzione ho la preoccupazione che cresce sui problemi di immagine
Mi rendo conto che in una condizione politica generale che quasi non sembra più in grado di esprimere nuovi idee costruire proposto
Tutto appare giocato sull'impressione sulle mozioni in un modo che per certi versi e forse esso stesso manifestazione di un sia pur inconsapevole cambiamento della politica
Nel dico questo con intendo polemico
Perché è del tutto spiegabile che chi può e sa farlo
Compra con l'immagine con l'istinto che coglie e sa stimolare le emozioni o anche le aspettative che nascono su questo o quel problema particolare
Il ruolo il vuoto determinato dalla crisi delle tradizionali impostazioni politiche e dalla conseguente insufficienza e di proposte
Ma non riesco a convincermi che tutto sia qui e che si possa e si debba senza gravi rischi di lacerazione del tessuto democratico
Nutrire la prevalente costante preoccupazione di contrapporre immagina di immagine gesto al gesto impressione ad impressione
Tutto ciò mi sembra più un sintomo che una soluzione rispetto al rischio che si corre e il rischio non è la vittoria o la sconfitta di una parte ma in un certo senso è quello di perdere tutti insieme
Che sia cioè la politica in quanto tali a perdere se rispetto ai problemi che crescono e dalle difficoltà che emergono non c'è e non vien fuori una reale proposta
E una concreta capacità di governo so bene che specie in momenti di passaggio da una fase all'altra della storia di una società tutte problematiche
Tutto non definito e forse non definibile tutte oggetto di ricerca
Ma questa ricerca problematica che va stimolata
Perché comunque è sempre l'impegno alto è proprio dell'impresa politica è a mio avviso la ricerca dei modi possibili per governare la realtà e ciò che canti
E si tratta di cogliere la direzione di marcia di questo cambiamento
Per non ostacolarla ed anzi coadiuvare nell'inarrestabile processo
Ma anche di avvertire ciò che esso può lasciare scoperti indifesi le ingiustizie e cioè che può venir consolidando creando i nuovi assetti di potere che determina e di nuovi problemi di libertà
Libertà delle persone come loro reale possibilità di crescita
Non farò ora il tentativo di un'approfondita analisi dei mutamenti che ci investono anche perché è uno sforzo che abbiamo già fatto nel passato
Qui mi limiterò soltanto ad indicare alcuni dati più eminente significativi
Quali l'accelerata o progresso tecnologico e di continui inviti il sì ed invece anzi delle relazioni tra le varie nazioni ed aree del mondo in un processo crescente di internazionalizzazione
Il sorgere di una nuova vitalità e di un nuovo vigore espansivo anche nel comportamento dei singoli nella prospettiva di una nuova prosperità
L'attenuarsi tuttavia dello spirito della solidarietà sociale nel prorompe re di nuove egoismi individuali settoriali e soci hanno il profilarsi di una società nuova basata sui servizi è caratterizzata dal dominio delle nuove tecnologiche
Lei implica nazioni dal progresso
Sulla strada setto stesso dell'ambiente umano e il nascere indetto costo della domanda nuova della qualità della vita e dei cosiddetti limiti sociali allo sviluppo
La rimeditazione in ogni parte del mondo industrializzato dello stato sociale
E di logoramento di non poche ricette fornite dalla politica keynesiana sulle quali si ero precedentemente assestato il rapporto tra pubblico e privato nei sistemi economici moderni
L'emergere finora impensabile di spinta addirittura restauratrice e di converso la riflessione nuota abbinata all'interno dei movimenti e delle stesse organizzazioni sindacali del lavoro
Tutte le forze politiche sono sfidate da questi fatti da questi cambiamenti da queste evenienze e in qualche modo sono rimesse in discussione
Appare evidente direi quasi clamorosa la crisi dei partiti comunisti occidentali che nati in una prospettive con una pretesa rivoluzionaria sono costretti ora a piegarsi a fare i conti con quella cultura riformista che prima Borriello
Ma anche ai tradizionali partiti dal riformismo
Socialisti laburisti le stesse socialdemocrazia incontrano difficoltà e sono costretto ad approfondire un porto processo di revisione culturale
Nel tentativo di aprirsi la strada sul nuovi terreni inesplorati e forcing
Anche la cultura del riformismo e messi in discussione
Questo non significa è bene ribadirlo che siano messi in discussione o possano essere messi in discussione le grandi conquiste civili della crescita e della sparizione dei diritti
Della tutela dei bisogni dello sviluppo della libertà e di condizioni di equità che sono legati al riformismo e alle grandi riforme del passato
Ne significa che sia del tutto scomparso ogni spazio di riformismo tradizionale sembra però è evidente che le impostazioni originarie e gli schemi del riformismo non siano più sufficienti ed adeguati alla nuova qualità dei problemi
Altre volte ho avuto modo di affermare forse senza riuscire a spiegare bene il mio pensiero anzi senz'altro senza esserci riuscito
Che le stesse distinzione di destra e di sinistra per qualche verso sono categorie in pochi con ciò non ho inteso dire né intendo dire che siano scomparsi né che siano definitivamente tramontate le nozioni di progresso e di conservazione
Penso una cosa diversa e cioè che il nuovo che si è creato qualifica in concreto in termini di progresso e di conservazione gli atteggiamenti politici e le stesse forze politiche
E non più secondo gli schemi rigidi proprio delle tradizionali impostazioni
Sicché certe antiche distinzioni dialettiche appaiono per così dire stanche e riporti indietro
Cioè capaci di spiegare il passato ma non di cogliere e guidare l'avvenuto
Ritengo non sia inutile ricordare come la cultura del riformismo sia originariamente costruiti in rapporto al concetto della struttura proprietaria dei mezzi di produzione
Il che era originariamente vero è giusto perché la struttura proprietaria prime agrario può industriale costituiva la condizione dominante nel quadro economico e soci hanno
Rappresentava quindi anche il limite oggettivo alla libertà e spesso la resistenza al progresso in ogni caso definiva un punto certo di imputazione di responsabilità
Da qui la risposta riformista rivolta a condizionare e a limitare il ruolo della struttura proprietaria un dando alla distribuzione della proprietà stessa
Secondo una impostazione originaria del riformismo di matrice cattolica o puntando prevalentemente all'espansione della sfera pubblica e dell'intervento dello Stato secondo una impostazione propria del riformismo di matrice marxista
Storicamente nella realizzazione concreta delle riforme sia poi ha avuto un in
Con l'assunzione entro il pubblico di ogni bisogno collettivo e la crescita oltre misura di istituti e meccanismi pubblici sia di protezione tutela sia nel campo stesso della produzione
Da ciò gradualmente derivato l'eccesso di burocratizzazione lo sviluppo Abu norme e farraginoso della legislazione la espansione di vincoli di condizionamenti
Di discrezionalità amministrative con conseguenze negative crescenti sul piano del costume della lentezza delle procedure della inefficienza dei servizi della deresponsabilizzazione
D'altra parte all'interno di quella impostazione culturale è venuta quasi fatalmente prevalente una visione ideologizzata degli interessi presenti nella società
Degno di tutela era sempre e comunque l'ingresso della classe operaia
In un modo che avvia di gli ha finito per dar vita norme e da scelte generali e rigide incapaci di cogliere la complessità e la successiva diversificazione della realtà
Non che i mutamenti che si venivano realizzando e scoprivano spesso altri interessi altri bisogno altre domande di tutte
Questi stessi mutamenti inoltre hanno profondamente modificato la realtà delle classi e quindi messo in crisi le condizione basate sui cosiddetti blocchi sociali su cui fondare la politica riformista
Non a caso in sede culturale è stato dimostrato con i lavoratori siano confluiti in un di lattato e variamente articolato ceto medio
Alternandosi misura fortissime talvolta rovesciandosi la distinzione tra impiegati ed operai
La consapevolezza di tutto questo porta oggi a quello sforzo di revisione culturale all'interno alle stesse socialdemocrazie che primo richiama si percepisce cioè che i mutamenti in atto vanno via via modificando i rapporti reali di potere nella vita della società moderna
Uno dei segni più significativi di ciò poco gli assi nel fatto che anche in Italia si assiste al progressivo crescere del ruolo del mercato finanziario
Come strumento di canalizzazione del risparmio e quindi di utilizzazione delle risorse e di orientamento degli investimenti
Si registra l'affievolirsi dello spazio della intermediazione bancaria e la crescita del ruolo della Borsa dei fondi comuni di investimento delle assicurazioni
Lo stesso sistema di regole di garanzia che assisteva tradizionalmente risparmi e governava la sua destinazione agli investimenti
Viene in qualche modo messo in discussione dallo emergere avvolti in virtuoso dei nuovi fenomeni
Nasce l'esigenza allora di un'attenta riflessione per definire il sistema di regole generali che debbono presiedere allo svolgimento di questi processi
Per non ostacolare tali Manzi per favorire
In condizione tuttavia di trasparenza ed in modo da limitare il rischio di manovre puramente speculativo
La DC ha sempre avuto una particolare attenzione verso il risparmio la sua difesa e valorizzazione
Ma questa attenzione e ora ulteriormente sollecitata
Dalle implicazioni che nascono quando un costume profondamente radicato nel popolo si muove e tende a modificare le sue scelte tradizionali
Si determini in tal modo una situazione di crescente mobilità e fluidità negli assetti di potere si sviluppo nuovo e inafferrabile potere
Con crescendo intrecci e di implicazioni internazionali
In questa mutata situazione sussiste sempre ed anzi forse più che nel passato il problema delle garanzie delle libertà della tutela dei più deboli della giustizia ma si pone in termini estremamente più complessi è diverso
Più difficili dal passato e non trova soluzioni adeguate all'interno delle vecchie risposte e dei vecchi schemi si pone perciò
La ricerca di un nuovo equilibrio tra diritti di libertà e doveri di solidarietà o più in generale fra potere e responsabilità
Cioè certo un limite oggettivo
Che le cose impongono agli antichi apre tese di una concezione totalizzante della politica
Anzi forse per proprio a questi il punto nodale delle vecchie culture politiche che ha messo in discussione
Ma è difficile negare un rischio quello del prender corpo di una sorta di di Mo Grazia sempre più contrattata quasi priva di regole condivise per la composizione degli interessi singoli con l'interesse generale
Nasce allora una duplice necessità da un lato bisogna rimuovere regole inefficienti e presenza ingombrante ed inefficace
Abbandonando interventista attuali non indispensabili rispetta le forme di autorealizzazione della persona nella società
Dall'altro però bisogna ridefinire gli ambiti di autonomia di pubblici poteri in modo da porre altresì termine alla deresponsabilizzazione derivante da una dirompente confusione di ruoli
Lo Stato non può solo ritirarsi
La politica deve assicurare l'ordine nella convivenza e promuovere lo sviluppo individuale e collettiva si impone perciò l'esigenza di una nuova razionalità istituzionale una razionalità peraltro non limitata ad astratti parametri di efficienza ma anche riferita ai valori condivisi dalla gente
In modo da coniugare l'efficacia operativa con la partecipazione attiva dei cittadini che di quei valori sono portatori
Su tutto questo nessuno ha già soluzioni pronte ne esistono modelli precostituiti
A mio avviso è necessaria una ricerca nuove che interessa e dovrebbe impegnare ogni forza politica per la elaborazione di adeguate proposte
In questa ricerca ogni partito e in un certo senso solo e tutti siamo idealmente al punto di partenza di un nuovo difficile percorso di una diverso e costruttiva competizione lungo questo tipo di impegno si misureranno le convergenze possibili le alleanze praticabili ed il loro comune disegno
Da questo impegno nasce la nuova capacità di governo
Se ciò mancasse il rischio anche inavvertitamente sarebbe di finire per accettare o subire lo spontaneismo dei fatti e lo sviluppo delle contraddizioni e dei conflitti sociali
Quasi come condizione stessa del progresso
Ma questo allora diventerebbe fatalmente la vittoria del più forte sul più debole
E da cento ed ebbe una divisione che per molti aspetti ancora territoriale specie per quanto riguarda il Mezzogiorno ma non è solo territoriale perché attraversa l'intera società nazionale
Perciò lo sforzo di regolari processi di costruire un ordine adeguato delle cose
Di governare insomma le trasformazioni per evitare che si accendono squilibri a divisioni è in un certo senso il nuovo riformismo o se si vuole lo spazio nuovo del riformismo
La prospettiva di una nuova e più grande divisione del Paese non appaga certi ma anzi esaspera avrebbe gli interessi che rischiano di essere marginale ma io credo che non corrisponda e non a paghe alla lunga anche gli interessi forti più consapevoli e le forze economiche sociale culturale più avvertite più vite
Chi vuol costruire anzi chi sta costruendo l'Italia del futuro fortemente ancorata al quadro dell'economia mondiale
Che su questa prospettiva vuole assicurare le condizioni anche per il proprio duraturo benessere
Sa fin d'ora che ciò non sarebbe possibile trascinandosi al piede la pialla di piombo dell'emarginazione di una parte così rilevante della società nazionale nazionale
Uno straordinario sforzo di solidarietà nazionale si è già avuto nel passato
Quando la politica guidata da De Gasperi e la società civile in tutte le sue manifestazioni hanno saputo ricostruire insieme l'Italia e farla moderna
Io penso che possa e debba venire ancora oggi per la costruzione dell'Italia del futuro
In fondo oggi come ieri
L'esigenza di una rinnovata solidarietà soci hanno non è solo dettata da eludibili valori e anche dettata da ragioni proprie di intrinseche dello sviluppo economico e civile dell'intera nazione
Un grande disegno di competizione di presenza nel quadro dell'economia mondiali costituisce pertanto una nuova ragione unificante del Paese in questo senso
Vorrei dire che riprende con nuova attualità in vigore la consapevolezza dell'identità propria della nazione Italia
Come popolo ricco di operosità all'interno come all'estero
Portatore di ineguagliabili tradizione di grandi valori culturali e spirituali capace non solo di produrre
Ma anche di attuare ogni qual volta è necessario un grande sforzo di solidarietà civile
Ma questo popolo ha bisogno di trovare nella sua classe politica una guida consapevole
Che è di mettere tetti ed inadeguati schemi ideologici e logore abitudini
Che anche attraverso la chiarezza dei suoi comportamenti e delle sue scelte
Consente una reale partecipazione ed un vero controllo democratico
Che è impegnata a realizzare una nuova razionalità idolo nuove efficienza del sistema istituzionale
In modo da regolari in vista dell'interesse comune i conflitti di interesse ed assicurare spazi certi di libertà e di iniziativa
Una classe politica inoltre che si misura non solo con gli interessi ma anche con i valori di cui questo popolo è portatore e se ne fa interprete e garante
Con questa volontà di rinnovamento della politica possiamo io credo rivolgerci ai lavoratori alle loro organizzazioni agli imprenditori grandi medi e piccoli alle forze della cooperazione della cultura della scienza
Ai movimenti che animano la società all'esperienza delle grandi e piccole comunità italiane per costruire un luogo comune impegno nazionale
In vista di tale domani sia il diritto di chiedere alla politica di non ostacolare e di non inceppare l'iniziativa il movimento
Ma gli interessi più forte vitali debbono riconoscere e sapere che la politica ha il dovere di assolvere il suo ruolo proprio non come l'energia cliché di favori ma come arbitra delle regole del gioco
In quanto portatrice dell'interesse generale e di un rinnovato senso di solidarietà nazionale a cui essi possono e debbono partecipare
L'economia il mercato
L'economia il mercato appartengono alle forze che in esse si muove
Le istituzioni e quindi le regole che presiedono la vita complessiva civile ed economica del Paese sono di tutto il popolo sono della Repubblica
E definiscono il compito lo spazio vere di rinunciabile della politica
L'insieme delle riflessioni finora svolte consentono forse di fissare alcuni punti fermi su cui tentare di di qualificare l'impegno politico
L'abbandono di ogni impostazione totalizzante della politica
Il riconoscimento degli spazi propri della società civile
La necessaria attenzione verso tutte le complesse articolazione di questa società ed il pluralismo che la caratterizza
La fine dello statalismo onnipotenti onnicomprensivo la crescita degli spazi super statali e della spinta verso l'internazionalizzazione non solo dell'economia ma anche delle conoscenze dei comportamenti
La necessità di recuperare a comuni valori morali di definire un chiaro quadro di responsabilità di assicurare condizioni di equità di comporre il bene di tutti con il bene di ognuno
Come ho già detto non riteniamo di aver ricette pronte ma io credo di poter affermare che nessuno di questi punti ci è estraneo e tutti sono rinvenibili nella cultura originaria e nel patrimonio ideale che ci appartiene e che ci definisce come Partito popolare interclassista pluralista
Partito non portatore risoluzioni rigide valide per ogni tende ogni luogo
Ma invece consapevole del ruolo limitato della politica che non consente l'occupazione della Società di nome di un'ideologia ma impone una ricerca continua tale da impegnare la partecipazione della stessa società
Per soluzioni che a volta a volta realizzano l'equilibrio possibile tra le libertà di ognuno e le ragioni della giustizia per tutti
Partito infine mosso da una profonda ed irrinunciabile ispirazione morale
Ebbene se nella sua natura più intima la Democrazia Cristiana e questo partito
Se si tratta allora di ricavare da questa nostra identità due conseguenze
La prima riguarda lo sforzo di indicare con tutta la coerenza possibile le nostre posizioni di politica interna e di politica internazionale rispetto ai problemi più urgenti del Paese
La seconda riguarda lo sforzo di adeguare noi stessi
Il nostro modo di essere e di agire nel partito e come partito a quella identità
Riuscendo con l'Ostro comuni impegno a riproporla con forza nella pubblica opinione e a radicarsi nella società
Per quanto riguarda il primo di questi aspetti
Ho già richiamato all'inizio di questa mia relazione la esigenza di una politica di medio periodo
In un certo senso guardando i fatti dell'economia si potrebbe dire che il dato di maggiore novità e costituito dal mutato clima di opinione
Clima che poggia sui fatti ma che in qualche misura gli orienti
Il processo di risanamento portata avanti il calo del petrolio di altre materie prime del dollaro creano condizioni favorevoli alle imprese che tornano a fare e distribuire profit
Mentre il risparmio fluisce più agevolmente verso di esso migliorando nelle prospettive
Senza respingere l'ottimismo dobbiamo evitare che esso ci appare che quasi ci stordiscono come può accadere quando si esce da difficoltà assai gravi in cui si era abituati
Per quanto ci riguarda non possiamo accontentarci di veder riemergere condizioni per lo sviluppo
Dobbiamo saper consolidare queste condizioni perché aumenti la ricchezza del Paese dobbiamo saper programmare questo sviluppo
Orientando l'utilizzo delle risorse innanzitutto verso l'obiettivo primario della crescita e dell'occupazione e più in generale di migliori condizioni di equilibrio e di qualità della vita nel nostro Paese
La capacità di governo si misura su questa sfida
Quello dell'occupazione e il tema centrale che interessa quasi tutte le famiglie italiane
E che in molte zone del Mezzogiorno diventa drammatico
C'è una preoccupazione sempre più diffusa
Che non tocca soltanto le zone del centro sud
E che per così dire unifica in una comune ansia i variegati interessi della società italiana
Il timore e cioè che divenga sempre più difficile provare per i figli un lavoro attinenti alle loro attitudini e a loro modo di
Ed è questo problema di ottenere un'occupazione di avere la possibilità di poterla scegliere Embrun margine ragionevoli di occupazione che distende l'ombra più lunga sul nostro avventurosa
Di recente
Il ministro del tesoro
In un organico documento ha sottolineato la particolarità della situazione italiana
Che conoscerà ancora per quattro cinque hanno una fortissima domanda di nuova occupazione
Così pur in presenza di fatti di ripresa si corre il rischio di veder aumentare la disoccupazione ove ma anche un organico programma di medio periodo da impostare fin d'ora e perseguire per un quinquennio questo deve contemporanei contemperare
Lei è ineludibile severe politiche di risanamento della finanza pubblica con l'esigenza di assicurare un'adeguata crescita occupazionale puntando ad un cospicuo aumento del tasso di sviluppo
Quand'anche di recente
Abbiamo sottolineato l'esigenza di un'alleanza che sostenga un impegno pluriennale siffatto qualcuno ha ironizzato sulla nostra posizione come pretesa di un patto definito biblico
Per noi si tratta solo dei problemi veri del Paese della gente di questo Paese che richiedono tempi adeguati programmi chiare prospettive certe forza e stabilità delle alleanze politiche
La DC può rivendicare il merito di aver rimosso alcuni fra i maggiori ostacoli culturali e politici che si frapponevano alla ripresa dello sviluppo
Altri non io sono state fatte nel passato
Sulla nostra proposta
E Dini specie sull'impostazione portata avanti dall'amica Andrea
Di una politica rigorosa di risanamento di lotta all'inflazione di attuazione di un'equa politica dei redditi
Ancora qualche anno fa esponenti prestigiosi del Partito socialista sostenevano che con l'inflazione non solo si potesse ma si dovesse convivere
Oggi molta acqua è passata sotto i ponti e molte delle cose da lui dette volute sono acquisite anche da chi di resisteva Finelli
Ma il nostro ferma atteggiamento ha contribuito in maniera determinante a realizzare una manovra di politica economica impostata sul contenimento dei costi e della domanda interni e sull'aumento della competitività che consente di meglio utilizzare la favorevole congiuntura internazionale
Restano tuttavia ancora fondamentali due esigenze la prima è quella di continuare nell'attuazione di una politica dei redditi di tutti anche oggi a piena attualità il monito di Vannoni
Che le maggiori disponibilità di redditi conseguenti all'aumento del prodotto nazionale siano prima di tutto messe a disposizione dei disoccupati e dei sottoccupati
Per ottenere questo risultato
Per ottenere questo risultato
E un elemento decisivo la comprensione e lo sforzo dei lavoratori già occupati
La seconda esigenza e quella di rimuovere l'ostacolo rappresentato dall'enorme disavanzo della finanza pubblica ed è alla straordinaria imponenza del debito pubblico
Il disavanzo pubblico costituisce oggi il vero grande fattore di squilibrio dell'economia italiana e l'ostacolo maggiore se non contenuto nei confronti delle prospettive di crescita del Paese
Anche il risanamento finanziario e quindi già di per sé politica di sviluppo
Le indicazioni della Democrazia Cristiana si basano su due semplici indirizzi di fonti sottolineati nelle linde programmatiche di medio periodo del tesoro
Tenere invariato il livello delle entrate senza aumentare le tasse ma contenere l'esperienza questa ci appare la strada maestra indiretta
Anche se è difficile per portare avanti a consolidare il risanamento avviato
Non ci sono scorciatoie
Certo è di fondamentale importanza l'indegno rivolta ad ottenere una riduzione del costo del denaro con la massima tempestività possibile tuttavia l'impostazione di politica monetaria non possono non essere rispettose delle ragioni dei risparmiatori così come di quelle dello Stato
Attenda dare regole al mercato consentendo poi all'interno di tale regole il libero manifestarsi delle forze in campo
Va ricordato che il risparmio sul reddito prodotto delle famiglie in Italia e forse il più alto nel mondo nono è un fenomeno circoscritto e limitato Marasco e diffuso capillare
Che interessa grandissima parte delle famiglie italiane
La DC si è già impegnata su questa linea
Quello che preme rilevare qui e la necessità di mantenere saldo il rapporto di fiducia che sta alla base del risparmio
Se dunque non esistono sentieri diversi
Il punto vero del risanamento finanziario dello Stato sta nel governo razionale della spesa pubblica
Questo pone due ordini di problemi
Il primo riguarda le procedure ed in gol ormai di decidere e condotta la rapidità possibile almeno su alcune questioni da troppo tempo dibattuta
E necessaria la revisione dei meccanismi della legge finanziaria e dei provvedimenti di bilancio da quello che so il presidente Pantani si dedica condotto solerzia a questo compito
Occorre por termine al sistema della legge omnibus e distinguere anche a livello della discussione parlamentare il momento della valutazione delle risorse disponibili e delle scelte generali di politica economica da quello degli interventi di settore e dell'approvazione delle leggi appare inoltre opportuna l'introduzione del voto palese sulle leggi di spesa e sugli articoli di copertura delle diverse leggi
Nonché una nuova normativa che garantisca la copertura delle leggi di spesa anche per quanto riguarda gli esercizi successiva quell'ingorgo
L'obiettivo di rafforzare il sistema delle garanzie dei controlli per la piena copertura della spesa va altresì perseguita attraverso un'opportuna revisione dell'articolo ottantuno della Costituzione
Al fine di evitare disorganicità
Nell'azione di governo e inoltre da portare avanti con opportuni perfezionamenti l'approvazione del disegno di legge sulla Presidenza del Consiglio
Al quale deve seguire ed armonizzarsi un provvedimento di riordino delle competenze e del funzionamento dei ministeri
Le esigenze di consentire una migliore in funzione di coordinamento e di vite e di direzione evitando tuttavia confusioni o sovrapposizioni di ruoli
Il secondo problema riguarda l'obiettivo del contenimento dell'aumento delle spese correnti
Entro il limite del tasso di inflazione nonché quello del sostanziale azzeramento del fabbisogno corrente
Puntando a ridurre sia pure gradualmente il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo
Nel perseguimento di questo obiettivo single re inevitabilmente la questione della ribaditi iniezione dello Stato soci la democrazia cristiana da tempo ha posto questa questione ed ha sollecitato un confronto serio e responsabile a tutte le forze politiche
La riflessione nei partiti
E nel partito comunista con la relazione Natta non mi pare che su questo problema abbia svolto una considerazione fuori dalla strumentalità e dalla oggettiva conservazione
Sappiamo bene
Ed anzi lo rivendichiamo soprattutto al nostro metri
Che la costruzione dello stato sociale è stato una grande e pacifica rivoluzione
La possibilità per tutti di godere di un benessere o almeno di una sicurezza prima riservata a pochi costituisce la più importante ed esaltante con vista dell'azione politica e di governo
Realizzata in attuazione dei principi costituzionali nei quarant'anni di Repubblica
La Democrazia cristiana di quella politica di quell'azione di governo è stato il primo e principale protagonista
Per cui può legittimamente nutrire l'orgoglio di aver cambiato è cambiato in meglio la storia del nostro Paese
Assicurando la fruizione generalizzata dei servizi
Dalla previdenza alla sanità alla istruzione
Ma proprio per questi il senso di responsabilità che ci appartenuto nel costruire questa grande realtà civile ci impone oggi di sollecitare il ripensamento di alcuni modelli organizzativi dello stato sociale
Per evitare la sua frantumazione sotto il peso di un onere complessivo crescente il primo poi insostenibile
Voglia allora chiarire una volta per tutte
Per evitare fraintendimenti
Che noi democristiani vogliamo difendere lo Stato sul fianco ma sappiamo che per difenderlo bisogna rinnovarlo ed adeguata
Bisogna cioè suggerire
Bisogna cioè sfuggire
Al falso dilemma conservazione o smantellamento probabilmente anzi il modo più sicuro per smantellando e lasciare le cose così come sono
Lo stato sociale riconosce il soddisfacimento di una serie di bisogni come diritto riferito tuttavia non dando allo Stato persona giuridica
Diverso ed in qualche modo separato dalla collettività ma lo stato comunità
Ne deriva il coinvolgimento della solidarietà di tutti e l'implicazione di corrispettivi doveri fiscale contributiva l'attuazione concreta dello stato sociale pertanto in gondola sempre più il problema del reperimento delle risorse
Connessa a questo problema anche se distinto c'è poi il problema dell'efficienza deficienti impatti posto all'insieme che non ci siano sprechi e che la prestazione che soddisfi i bisogni sia pronto ed adeguata
La questione che abbiamo dinanzi all'ora in una condizione che costringe a contenere le spese e di come riuscire ad assicurare nel soddisfacimento dei bisogni il minor costo possibile il massimo di efficienza queste anche la condizione per Gandalf garantire la funzione redistributiva rispetta le vecchie alle nuove povertà che implicita dello stato sociale
Del resto anche l'opinione pubblica avverte questa duplice esigenza la gente non è contro lo stato sociale ma è certamente contro gli sprechi e l'inefficienza e quindi non è contenta di come essere organizzati amministrato
L'esperienza del volontariato in questo senso ha un valore illuminante
Perché esprime una domanda silenziosa portata avanti in positivo all'interno della quale è riconoscibile anche un segno ulteriore
Quello di una domanda di solidarietà tolto di solidarietà umana che non trova risposta nella sola monetizzazione del bisogno e nella gestione impersonale burocratica delle prestazioni
Si colloca qui l'esigenza di una responsabilizzazione che investì insieme pubblici poteri mercato e privato soci hanno e costituisce probabilmente il modo più giusto per ricercare la soluzione ai problemi che abbiamo dinanzi ridefinire lo stato sociale significa perciò innanzitutto responsabilizzare tutti i protagonisti
Tutti i centri di erogazione della spesa e di gestione delle prestazioni
Al di là della contrapposizione schematica tra pubblicizzazione privatizzazione significa il recupero e la riscoperta di spazi propri di partecipazione
Di corresponsabilizzazione e di controllo della società civile
Questo implica certamente una riduzione dell'intermediazione dello Stato a cui spetta però la programmazione dell'uso delle risorse l'individuazione dei parametri per il soddisfacimento dei bisogni nonché il controllo della gestione
Si tratta in sostanza divenire delineando un bio ballo d'equilibrio
Tra il necessario riconoscimento del carattere pubblico di una serie di bisogni ed il pluralismo nella modalità di soddisfacimento di tali bisogni
Cui possono concorrere strutture pubbliche e private del volontariato della socialismo associazionismo della cooperazione la tutela del bisogno ma cioè garantita dalle pubbliche istituzioni la gestione delle prestazioni può anche e in alcuni casi deve essere pubblica ma deve ubbidire a criteri di imprenditorialità valorizzando le professionalità
D'altra parte anche le strutture private
Volta soddisfare bisogni come diritti sociali sono sottoposta alle regole fissate dalle istituzioni pubbliche
Su questa base diventa possibile a una compresenza di pubbliche e private in competizione fra loro per la gestione più efficiente delle prestazioni
In questo senso va inteso il richiamo al mercato che non ha niente a che vedere con la temuta privatizzazione selvaggia incentrata sulla logica del profitto o peggio della speculazione
In definitiva si tratta di eliminare il peso dell'eccesso di burocratizzazione e l'espansione Abu norme degli apparati rispetto al problema primario di garantire la tutte le efficaci e del bisogno
La politica i partiti debbono tornare ad occuparsi dei bisogni più che dalla gestione degli apparati io penso che per esempio se nell'è uno
Qui invece
Io penso e sei nelle USL ad esempio invece di inseguire le vicende interne della gestione spicciola dei primari degli aiuti delle forniture
I partiti si interessassero primariamente a dei problemi della gente ed episodi
Verificando
Verificando
La prontezza e l'efficacia delle prestazioni ciò darebbe nuove vigore credibilità all'impegno politico e questo forse
Cari amici potrebbe rendere anche meno Astor lo sforzo nostro interno di ridurre la sopravvivenza dei gruppi nella organizzazione del partito
In conclusione
In conclusione la strada principale
Per tentare di risolvere i problemi difficili che abbiamo dinanzi sta nel venir modificando i meccanismi che presiedono all'amministrazione e gestione della spesa sociale l'obiettivo è di eliminare gli automatismi della specie
Di ridurre il predominio di un'offerta pubblica che genera la crescita continua e Dean Barker modo artificiosa di una nuova domanda anche per legittimare l'espansione degli apparati
E di rendere invece più prossima meno impersonale mediata la soddisfazione del bisogno nei confronti di chi ne è portatore
Si tratta di dare responsabilità di decisione a meccanismi istituzionali dotati di sufficiente a flessibilità e in modo che tra l'altro siano responsabilizzata Leporiere direttamente presso i cittadini
Nell'attuazione del rapporto prestazione contribuzione le risorse necessarie quando volesse la crescere quantitativamente o estendere qualitativamente l'intervento
Questo del resto configura un principio generale
In un certo senso un modo nuovo di attuare la solidarietà
Non più solo dall'alto verso il basso ma dal basso dalle comunità locali dalla famiglia dalle associazioni dai singoli per realizzare la più efficace ed equa tutela dei bisogni
In questo quadro si collocano le nostre indicazioni che sollecitano l'approvazione della legge quadro sul volontariato
Della legge quadro sull'assistenza nonché della nuova legge sulle autonomie locali e della riforma della previdenza
All'interno di queste indicazioni si colloca l'esigenza della tutela della famiglia che costituisce per la democrazia cristiana un dato permanente ed essenziale del proprio impegno
Tale tutela
Infatti implica il dovere di garantire attraverso prestazioni gratuite
E la corresponsione degli assegni familiari un livello minimo di reddito per il nucleo familiare tanto più elevato quando più tale
Nucleo e numeroso la necessità di assicurare la prestazione dei servizi di sostegno alla vita della famiglia specie per quanto riguarda la cura dei bambini degli anziani e dei portatori di handicap
L'esigenza di facilitare l'esercizio del diritto della famiglia a scegliere liberamente le strutture presso cui poter far fruire dei sei Soru de poter usufruire dei servizi sociali
E cioè con particolare riferimento alla scuola
Il pluralismo
Nell'articolazione dello stato sociale e la strada sulla quale convengono ormai valutazione di diversa matrice culturale e politica
Non a caso di recente il nuovo segretario della CGIL ha riconosciuto valide possibili quelle forme di previdenza integrativa che la DC sostiene da tempo
E che a nostro avviso vanno anche se favorite con adeguate politiche fiscali
Su questo terreno noi riteniamo necessario lasciare spazio a forme di mutualità autogestita dalle categorie
Per quanto riguarda poi la profondità esame condotto dalla Commissione speciale della Camera sulla riforma delle pensioni la Democrazia Cristiana ritiene necessario introdurre integrazione correttiva al testo formulato
Che consentano con l'eccezione della gestione coltivatori diretti dove esiste uno squilibrio strutturale tra lavoratori e pensionati il ragguaglio tra prestazione contribuzione le gestioni previdenziali cioè nel pluralismo degli ordinamenti devono essere in equilibrio al netto le prestazioni assistenziali che invece vanno a totale carico della finanza pubblica
In viene della politica di contenimento della spesa la regola di responsabilizzare i centri erogatori della stessa
Con in primo piano il tema dell'autonomia impositiva degli enti locali
Il necessario contenimento dei trasferimenti esige di dare soluzione chiare organiche significativa ad un principio che non riguarda solo i comuni
Ma va esteso alle Regioni alle Province allo stesso sistema sanitario nazionale alle università
In conclusione so bene
Che tutte le indicazioni fino rifatte non sono semplici a tradursi in atti
Che incontrano le insistenze varie a livelli diversi che si scontrano con abitudini consolidate
Ed a volte con mentalità e concezioni difficili da rimuovere
Ma sta anche qui il nuovo rispetto al vecchio il progresso ovvero rispetto alla conservazione sta in queste cose
L'azione di risanamento della finanza pubblica non nei comunicati né nella richiesta domenicale
Che libera risorse da impegnare per il sostegno al sistema produttivo dello sviluppo economico e civile del Paese in modo da far crescere l'occupazione
E su queste cose vanno portate avanti il confronto e la partecipazione delle forze politiche e sociali economiche culturali del Paese
Nella definizione di un nuovo sistema di regole che garantiscano minori costi maggiore efficienza
E più penetranti risultati nella soddisfazione dei bisogni lo Stato deve tuttavia a fare la parte che più direttamente gli compete per quando concerne la pubblica amministrazione
Essa costituisce il primo impatto tra Stato e cittadini e dal suo grado di efficienza e produttività non solo derivano economia generali nella stessa ma deriva una condizione fondamentale nella efficienza dello dell'intero sistema
A nostro avviso il processo di modernizzazione della pubblica amministrazione riguarda in particolare primo lo snellimento della procedura amministrativa anche mediante innovazioni informative ed una diversa disciplina del controllo degli atti
Secondo la partecipazione dei cittadini ai procedimenti anche attraverso l'ampliamento del diritto all'informazione
Terzo l'approvazione della riforma della dirigenza della pubblica amministrazione il cui trattamento economico dovrebbe essere misurato al grado di maggiore professionalità manageriale
Quattro l'introduzione di un modello flessibile di organizzazione ministeriale
In questo contesto
Un'attenzione particolare va riservata alle forze armate del nostro Paese il cui ruolo sul piano internazionale come su quelli interni nella difesa della patria come nella lotta al terrorismo internazionale
E di essenziale importanza
Ad esse che sono insieme espressione garanzia di indipendenza del nostro popolo un grande partito popolare come il nostro rivolge il più caloroso saluto ed apprezzamenti
La capacità di governo
E anche Sensi al Mende capacità di organizzazione e di riorganizzazione degli strumenti di esercizio dei pubblici poteri di tutti i pubblici poteri
Un segno fra i più significative ed anche fra i più preoccupante ed attuali di queste esigenze di riorganizzazione sia nell'emergere di una forte tensione polemica indoor alla questione giustizia
Dove mi sia consentito di dire la volubilità
E quasi casualità dei rimedi più clamorosamente proposti
Anche con le recenti iniziative referendarie dà conto del divario che esiste tra la denuncia declamatoria del problema e la definizione di una concreta strategia rinnova tredici
Su questioni così delicate così essenziali non servono fughe in avanti
Né si trovano soluzioni vere se non si parte dalla consapevolezza della vera portata di una crisi
Che deriva dal rapporto tra una realtà scarsa di efficienza per antichi inadeguatezza di strutture organizzative ed un sovraccarico di domanda legata all'aumento della complessità sociale
Il primo problema perciò e anche qui un problema di organizzazione di ammodernamento dell'organizzazione giudiziaria
L'obiettivo primario in modo solo apparentemente paradossale si identifica in un depotenziamento del ruolo della giurisdizione che oggi è invece con effetti quasi fatalmente distorti eccessivamente sollecitato
Perciò la manovra avviata dall'amico Martinazzoli ministro di Grazia e Giustizia con la proposta di importanti riforme normative
La riconsiderazione degli strumenti organizzativi e l'adeguamento delle risorse finanziarie costituisce la prodotto giusto anche sodio Mende non esauriente
Ciò che primariamente compete alla responsabilità politica e appunto la graduale costruzione di modelli organizzativi strumentali professionali
Una intelligente determinati iniziativa politica situata al di fuori di gesti reattivi
Sul terreno che le compete
E che non può essere contestato dei magistrati e la condizione stessa per evitare confusione di ruoli conflitti di potere perdita di autorevolezza di una istituzione centrale quale quella giudiziaria
L'indipendenza del giudice costituisce una condizione dell'assetto democratico ed è garanzia fondamentale della imparzialità
La magistratura italiana inoltre con il suo impegno e l'alto costo pagato nell'adempimento del suo e difficile da arduo compito merita nel suo complesso il nostro rispetto che la nostra stima
Certo è legittimo
Farsi carico di una inquietudine che c'è
Di una qualche insicurezza che il cittadino avverte nei confronti dei giudici negare questa constatazione sarebbe sbagliato
Allo stesso modo che non calcolare il sintomo di un male rischioso
Ma occorre indagare in modo esauriente Li Causi molteplici di questo malessere e non immaginare invece che basti un gesto risolutivo collocato su un solo punto della responsabilità civile
Una riflessione non giuste riduttiva porta ad una sorta di abdicazione della responsabilità politica
E ad un'evocazione che appare eccessiva della responsabilità dei cittadini
Questo mi sembra il costo troppo esoso di una sbrigativa scorciatoia referendari
Riteniamo perciò necessario definire una scelta positiva formulare una proposta che ricercando il necessario consenso parlamentare tenda risolve il problema piuttosto che alla Chiesa sperarlo fino ad esiti dirompenti
La formula che ora definisce gli ambiti dalla responsabilità del giudice appare tanto impraticabile quando in tv
E difficile pensare che in questo modo si componga quel difficile equilibrio che pure occorre trovare dalla straordinaria peculiarità del
Spesso nazionale della Democrazia Cristiana
Propongo Anna Assemblea
Come presidente il senatore Amintore Fanfani
Vice presidenti
Nicolosi Rosario Signorelli Nicola Lattanzio vitto cassa Magnago Maria Luisa figlia di Carlo segretario Spadoni Mimmo sa infiniti Clara
Brogi Gian Gastone Berna Solange dei cinque Germano Paladini Rotari
Questori Maselli Francesco Russo Raffaele
Visite o Giuseppe Marina angeli Angelo Bonalumi Gilberto tuffi salti
Insomma
No
Premetto
All'inizio dei nostri lavori
Due cordiali ringraziamento
Sono rivolti ai delegati che hanno consentito a chiamarmi a presiedere questa congresso
Si estendono alle altre autorità intervenute
Alle autorevoli delegazione dei partiti ed organismi italiani e stranieri per avere con la loro stessa presenza sotto l'inviato altri Fusato tesa per lo svolgimento del diciassettesimo congresso della Democrazia Cristiana
Successi
Indirizzando al Presidente della Repubblica
Deferenti
Deferenti espressioni di augurio per il felice proseguimento della missione un anno fa a Luis conferiti a questo auguri
A nome dei miei colleghi di partito aggiungo un grazie sincero per il contributo nei passati decenni recato da Francesco Cossiga all'azione svolta alla Democrazia cristiana
Amici delegati
La piena disponibilità
Di soli quattro giorni per i compiti che il Congresso deve svolgere e l'atteso con un corso di numerosi delegati
Alla identificazione dei molti problemi e delle relative idonee soluzioni invitano a non far ammettere indugi all'inizio della relazione dell'onorevole Ciriaco De Mita sullo svolgimento
Secondo svolgimento del mandato conferito di per la seconda volta taglia il congresso nel mille novecentottantaquattro e se lui relazioni sui propositi politici programmatici ed organizzativi con i quali accompagna la presentazione della sua candidatura per una terza elezione a segretario della Democrazia Cristiana
Gravi carenze nell'azione apertasi dopo la Liberazione
Per ricostruire sviluppare pacificare il mondo rendono inquieti tutti i popoli
Fanno apparire incerti Ivo Bernie
Richiedono aggiornamenti degli ordinamenti e delle istituzioni
E in definitiva prospettano anni ancora difficile certe ripercussioni economiche sociali politiche e istituzionali e perfino ecologiche di avanzatissime scoperte scientifiche ed importanti innovazioni tecnologiche
Rendono ormai manifesto che i primi benefici del Complesso di essere sono accompagnati da duri pedaggi gli oneri gli squilibri di timori le inquiete Leanza le frizioni interni e gli scontri internazionali non vengono attenuate
Dalla crisi di valori ormai dilagante in ogni campo culturale sociale e perfino religioso
Queste rapine evocazioni saranno certamente oggetto dell'ampia relazione che il segretario dei militari aprì annunzia
Qui sono state fatte per ricordare i delegati il loro dovere di prestare ogni possibile concorso per rendere il Congresso capace di raggiungere l'obiettivo per il quale è stato convocato e cioè quello di definire le linee politiche
Le proposte programmatiche lei non effimeri possibili alleanze più opportune convergenze propositive
I fini del rinnovamento interno cose tutte necessarie per far partecipare la Democrazia cristiana a prevenire ed eliminare insidie alla sopravvivenza umana e all'ordine democratico
E ad incentivare progresso sociale ripresa economica occupazione diffuso benessere giustizia sociale per il popolo italiano e per la pace del mondo
Per l'arduo compito per l'arduo compito enunciato sono importanti alcune scelte
La prima riguarda il cammino da compiere
La seconda riguarda i compagni interni ed esterni per raggiungere la meta prescelta
La terza riguarda la cura da prendere per non mancare l'obiettivo sull'iter
In testi notissimi si legge che una volta scelto lo non bisogna nel voltarsi indietro né abbandonarlo anzi devi essere percorso anche se diviene aspra per quanto riguarda i compagni di viaggio negli anni di una scelta difficile ho udito questa autorevole osservazioni
Sì ed è il cammino verso una meta prescelta
Altri si avvicina a voi non domandate di da dove viene ma dove va
E se la sua meta è quella stessa e se la sua meta è quella stessa da voi prescelta proseguite il cammino insieme all'ultimo dopo il congresso del mille novecentocinquantaquattro della Democrazia Cristiana i giovani che avevano assunto il grave il compito di riorganizzare il partito furono ammoniti dal fondatore di esso che sarebbe stato un guaio fallire nell'intento per il collo evitabile proprio attenendosi alla ispirazione cristiana e quindi vincendo esitazioni personali e ritrosie altrui com'quel rispetto reciproco che come la vasta articolata presenza di Giuseppe laziale riconferma resta garanzia di libero confronto di opinioni e cemento unitario di impegno operativo
Poc'anzi
Cari amici ho ricordato parole bollette voto ascoltate in tre momenti diversi della mia esperienza
L'ho fatto per esortare
Quanti in questo congresso devono promuovere o perfezionare le scelte nel presente momento necessaria un partito popolare nazionale democratico e di ispirazione cristiana
Ah non cederà preoccupazioni e tentazioni che allontanino da lassù detta in declinabile me
In ogni evenienza
Anche in questo congresso deve quindi prevalere la consapevolezza che per la vita la libertà di Venezia la pace del popolo italiano e la partecipazione della DCA raggiungere tale essenziale obiettivo vale onorevole segretario la pena di fare insieme qualsiasi sforzo a tanto si esortano amici non dimentichiamolo la dedizione il magistero di Alcide De Gasperi e il sacrificio supremo
E sacrificio supremo di Aldo Moro
Invito il sindaco di Roma onorevole Signorello a prendere la parola per il saluto che ci recheranno me della città capita
Per me motivo di particolare soddisfazione recare il saluto e l'augurio dell'amministrazione capitolina ai congressisti della Democrazia Cristiana ai tanti qualificati ospiti alle autorevoli delegazioni straniere ai numerosi operatori dell'informazione che seguono questa importante assise un saluto fervido rivolgo al presidente di questa Assemblea e all'onorevole De Mita segretario del partito che ha condotto la litri a questo momento determinante che la sua storia
La città di Roma accoglie tutti voi così spirito viva cordialità e segue con attenzione i vostri lavori i cui esiti saranno rilevanti non solo per la vita interna della Democrazia Cristiana ma per lo sviluppo civile e democratico del Paese e quindi anche della sua capitale nasce Alpi laghi evidenti ragioni tecniche e politiche
Piace pensare che la scelta di celebrare ancora una volta a Roma questo congresso debba considerarsi anche un riconoscimenti alla città nella quale l'avanzata politica ed elettorale della Democrazia Cristiana assegnato l'anno scorso livelli alti ed esaltanti
Un riconoscimento dovuto alla città
Nella quale dopo oltre nove anni di governo delle sinistre
Si è formata una Giunta di pentapartito e si è avviato in mezzo a mille difficoltà e con alle spalle una eredità assai pesante
Un processo di reale cambiamento un processo che trova uno dei suoi momenti più significative innovativi nell'avvio concreto del progetto per Roma capitale teso a qualificare l'assetto e la funzione della città in rapporto a un Paese che vive profonde trasformazioni
Dobbiamo però riconoscere cari amici
Che le difficoltà che bisogna affrontare soprattutto sulla via del cambiamento sono molte e assai profonda e all'interno delle coalizioni di governo locale che subiscono spesso i riflessi della situazione politica nazionale e queste difficoltà si incontrano per la inadeguatezza degli ordinamenti degli apparati amministrativi delle Pro sedurre dei controlli formali dai quali l'azione delle rappresentanze locali e duramente limitata e condizionata
Per un partito che affonda la sua identità storica nella cultura e nell'esperienza delle autonomie è venuto perciò il momento di dimostrare la sua capacità di iniziative di governo non solo sul piano nazionale ma anche e soprattutto su quello dei poteri locali e diffuso convincimento
E in particolare la DC gioca la sua credibilità in misura non secondaria nel governo dei comuni delle province delle regioni e delle altre significative realtà periferica le Autonomie dunque intese non solo e non tanto come strumento di decentramento burocratico ma come elemento essenziale per una strategia generale della politica nel nostro Paese data la complessità dei problemi che abbiamo di fronte
è urgente promuovere iniziative che consentano alle comunità locali di esprimere il massimo delle proprie capacità e consentire di realizzare gli ideali e i valori politici per i quali la gente ci ha dato fiducia abbiamo avuto questa fiducia
Il dodici di maggio non possiamo non rispondere con un impegno serio profondo e duratura ritengo che si debbono decidere riforme coerenti alla nostra tradizione esponenziale degasperiana alla nostra cultura anche animato da un grande consenso empirico per una nuova costruzione istituzionale democratica
Che incorpori collo una costruzioni istituzionale democratica controlli rigorosi e inflessibili per quanti sbagliano ma anche che renda possibile disposte sollecita e risolutive quali la gente ci attente cari amici
Concludendo io debba avvertire
Chi è aperta la grave questione per gli enti locali
Bisogna che in questo congresso il problema venga affrontato la grave questione dei mezzi finanziari a disposizione dei governi locali tale problema ma certamente inquadrato nel disegno di qualificazione controllo della spesa pubblica ma anche con l'obiettivo irrinunciabile di conferire maggiore responsabilità agli amministratori oltre che sul fronte delle uscite pure su quello delle entrate
Sono certa
Che la Democrazia cristiana sosterrà il nostro impegno abbiamo nella nostra tradizione e cultura politica nella nostra esperienza di più autentico servizio al Paese ancora molto da dire
E molto data il segretario del partito proprio in questi giorni di una dichiarazione al nostro quotidiano del partito ha voluto e prime nella importanza del rapporto diretto con la gente l'impegno di servizio che noi dobbiamo porre in tale direzione e così io sono certa
E questo congresso
Uscirai avrai esprimerà una linea politica complessiva che è meglio configurando il contributo nuovo che la Democrazia Cristiana intende offrire al Paese sarà anche di valido aiuto e sostegni a quanti qui e in tutta l'Italia sono chiamati a governare lo straordinario cambiamento del nostro tempo di a favorire il progresso libero civile e democratico di tutti gli italiani
Di tutta la nostra società auguri buon lavoro
Saluto cordialmente
Il presidente del Parlamento europeo onorevole Pierre fremente
La presidente della Camera dei deputati onorevole Nilde Iotti
Il presidente del consiglio dei ministri onorevole Bettino Craxi
I segretari
Prego l'Assemblea a dimostrarsi educata R. ferree e deferente Berzo coloro che hanno annullato Corrado presenza in un'altra complessa
Accomunò
Nel saluto teste Espresso gli onorevoli segretari dei partiti che hanno onorato con la loro presenza il diciassettesimo congresso
Il Salonicco è espresso ai era era rivolto ancora ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali ed imprenditoriali che a tutti gli autorevoli rappresentanti della cultura italiana
Non può mancare un saluto ai rappresentanti numerosissimi della stampa ed è la radio la televisione
Scusate invitò l'onorevole Ciriaco De Mita a tarda inizio alla sua relazione
Caro presidente
Cari amici del congresso
Ritengo che tutti possiamo convenire che questo congresso
Si svolge in un clima di una condizione notevolmente diversi rispetto a quello precedente
Nonché non sussistano problemi per certi aspetti anche più ardite e complesse
E difficoltà e rischi tuttora gravi ma la situazione di partenza è mutato
Dietro il diciassettesimo il sedicesimo congresso
C'era il risultato elettorale del giugno mille novecentottantatré c'era cioè quella vasta e diffusa flessione che aveva colto il partito come frastornati quando si era appena avviato dall'Assemblea nazionale degli esterni in poi
Un processo interno di riflessioni critiche ed autocritiche
Un sofferto tentativo di analisi nella nuova società un forte impegno di rinnovamento
è stato quello un momento duro e difficile
E il partito tutto il partito
Ha saputo superare approfondendo ulteriormente la sua riflessione
E trovando via via una sostanziale convergenza di posizioni ed un solido all'impegno che con la rielaborazione della linea politica e nella chiarezza di tali linee
Si è rivelato in grado di riproporre con ritrovato orgoglio
La presenza e le ragioni della presenza e del ruolo storico della DC nel sistema politico italiano
Ho sempre pensato e detto e voglio ripeterlo qui all'inizio di questi nostri lavori
Che soprattutto da questo grande
E convergente sforzo di tutti i democratici cristiani
Più che dal merito di singole persone e derivata la capacità di riattivare
La corrente di fiducia
Che sembrava essersi interrotta nelle elezioni dell'ottantatré
Consentendo il ritorno almeno in gran parte del consenso nelle amministrative dell'anno scorso
Questo fatto ha vanificato dentro e soprattutto fuori di nuovo il timore o la illusione di una sorta di fatale inarrestabile declino della Democrazia Cristiana
Suscitando forse qualche inquietudine
Che potrebbe in parte spiegare anche alcune successivi in sofferenza e polemiche
Espresse da chi aveva probabilmente coltivato quella illusione
Comunque quel risultato è stato segno ed insieme ragione
Dio non riacquistata capacità di presenza e di incidenza della DC nella vita politica e istituzionali italiani
Una capacità che ha anche consentito di definire il metodo giusto sul quale è stato possibile ottenere in modo rapido ed inedito il consenso quasi generale per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica
A Francesco Cossiga
Va il nostro caldo ed affettuoso saluto assistito dalla consapevolezza che le qualità e il prestigio della persona hanno contribuito non poco al successo dell'iniziativa assunta
Su quella stessa riacquistata capacità di incidenza
Si basa il ritorno della democrazia cristiana nel governo di quasi tutte le grandi città e di molti altri enti locali
Un fatto questo che certa pregnante il positivo risultato delle elezioni
Ma anche la determinazione con la quale univocamente il partito apportata mandi un dialogo democratico
Che proprio a livello locale in Fiera prima deteriorato fin quasi ad estinguersi
Ed aveva troppo spesso isolato ed emarginato alla DC in nome di una sorta di pregiudiziali ideologiche
Che assisteva alla mitologia delle cosiddette giunte laiche e di sinistra
Anche per questa nostra comune determinazione quella mitologia andati in frantumi e l'isolamento e simili
Un lavoro paziente solidale dunque ci ha riacquistato prestigio ed autorevolezza
E queste non sono estranee
Ed anzi hanno offerto un contributo se non esclusivo certo determinante
Ti aspetti di svolta
Qual è stato il referendum del giugno scorso
Un referendum rispetto al quale va ricordato che è stata soprattutto la democrazia cristiana
E da sollecitare l'impegno e la mobilitazione dei partiti della maggioranza vincendo alcune tentazioni astensionisti
Che specie nel partito socialista
Si erano venute manifestando ed affiancando la difficile battaglia condotta con consapevolezza e grande senso di responsabilità
Dalla Cina
Difficoltà propria
Del tema stanziale
Che ne era urgente e l'imponenza degli interessi in gioco
Una sconfitta in quella circostanza avrebbe destabilizzato in modo assai preoccupante il quadro politico
Ed avrebbe alimentato una pericolosa tendenza massimalista
Sulla quale si sarebbe in branda la speranza di quella ripresa economica
E invece anche per effetto di quella vittoria si viene ora delineando perciò la situazione in cui ci troviamo ad operare diverse
è diversa la condizione politica
E diversa quelle economiche
Esiste certo ancora il grande ed ineludibile problema del risanamento
In particolare della finanza pubblica e soprattutto insiste il problema grave e prioritario dell'occupazione
Ma non siamo più come eravamo due anni fa del tutto immerso in una profonda crisi economica
Lo stesso clima civile
Ma mano che si allontana la tragica vicenda del terrorismo interno
Tenda rasserenarsi anche se impone tuttora vigilanze cautela per possibili epigoni di quel fenomeno possiamo dunque io credo parlare legittimamente di risultati positivi o meglio o di alcuni risultati positivi
Per conseguire questi risultati
Per contribuire a creare le condizioni della ripresa economica e civile
E per risalire la china del paese e del partito
In un intreccio dei destini della Democrazia cristiana e della democrazia italiana che ha caratterizzato quarant'anni di vita politica
Abbiamo voluto e garantito la stabilità politica
Che riteniamo ancora necessarie
Per non vanificare gli sforzi fatti e non rendere effimeri segni positivi che ora possiamo registrare
Per questi
Non abbiamo accettato atteggiamenti provocatori ed inviti alla rissa che pure sono intervenuti
Ne abbiamo reagito a spinte centrifughe che abbiamo anzi cercato sempre di contenere con fatica pazienti
La DC ha fatto in tal modo intero la sua parte in questi anni Aspesi Ender il suo alto senso di responsabilità di grande forza nazionale
Da più parti positivamente giustamente
Si collegano anche a questo dato di stabilità politica i risultati ottenuti
Ma tutto questo non ci sarebbe stato
Senza la paziente determinazione
Ed il grande senso di responsabilità della Democrazia Cristiana
Non voglio con ciò certo rivendicare meriti esclusivi il merito va tutti i partiti della coalizione
Ma non credo di far torto a nessuno se affermo che il maggior merito va al maggior partito e non solo perché abbiamo saputo assicurare la stabilità
Ma ancora di più perché ci siamo costantemente sforzati di richiamare le ragioni politiche e le ha mai cessi tardi un comune di segno che deve assistere la coalizione
Certi
C'è anche un ruolo svolto dal governo
E c'è un merito proprio che ma al presidente del consiglio e io gliene do atto volentieri
Ma uguale ed anzi
Determinante merito va attribuito ai ministri
E fra questi a quelli componenti la delegazione democristiana
Che è la più numerosa e la più impegnata in alcuni dei punti più nevralgici e decisivi di un'azione di risanamento economico e civile
Di pace nella sicurezza di tutela nell'ordine interno di amministrazione della giustizia
Va anche a quell'opera continue paziente di mediazione composizione che essenziali alla vita e durata del governo
E di cui il vicepresidente del Consiglio l'amico Forlani
è stato
è stato costante e spesso silenzioso protagonista
Va a quegli esponenti prestigiosi degli altri partiti della coalizione
Che hanno saputo far prevalere le ragioni della solidarietà e dell'interesse superiore del Paese contribuendo a superare anche momenti difficili
Nei due anni trascorsi dunque si sono conseguiti alcuni buoni risultati
Ma dobbiamo chiederci se basta
Perché tutto continui per il meglio soltanto continuare ad assicurare la stabilità
E se può bastare
Affidarsi sostanzialmente allo spontaneismo delle spinte delle forze che si sono messi in moto per avere certezza di definitiva ripresa della nostra economia e di realizzazione di una nuova grande fase di sviluppo economico e civile assicurare condizioni di governabilità e certamente ancora necessario ma io penso non è di per sé sufficienti
Gli stessi equilibri politici
E le alleanze politiche stentano a trovare la loro ragion d'essere in antiche affinità
Ne possono vivere come Stato di necessità
I risultati positivi raggiunti potrebbero rivelarsi effimera
Se non si appronta una politica di medio periodo che non solo li consoli ma si sforzi anche di corrispondere i problemi nuovi e dalle nuove qualità dei problemi
Non basta la governabilità ci vuole un'adeguata capacità di governo e questo non riguarda singole responsabilità
Esige uno sforzo di riflessione e di elaborazione da parte di tutte le forze politiche
Ed investe in primo luogo la Democrazia cristiana che il maggior porti partito politico italiani
Veniamo così al tema proprio di questo congresso
La difficile questione che abbiamo dinanzi e che senza presunzione ma anche senza rassegnazione
Dobbiamo cercare di affrontare e sul come la proposta di governo del Baltico NARS rispetto a realtà profondamente mutate e continuamente mutevole
Penso anzi che bisogna stare proprio qui la ragione profonda di spinte centrifughe completo quali ed irrazionali che emergono appunto quando si ha l'impressione che le alleanze sopravvivono per forza di inerzia
Più che per reale forza politica
Onestamente debbo dire che comprendo e mi sforzo come posso di comprendere
Quel senso di insofferenze di disagio che a volte si manifesta anche al nostro interno
E l'attenzione ho la preoccupazione che cresce sui problemi di immagine
Mi rendo conto che in una condizione politica generale che quasi non sembra più in grado di esprimere nuovi costruire proposti
Tutto appare giocato sull'impressione sulle mozioni in un modo che per certi versi e forse esso stesso manifestazione di un sia pur inconsapevole cambiamento della politica
Nel dico questo con intendo polemico perché è del tutto spiegabile che chi può e sa farlo copra con l'immagine con l'istinto che coglie e sa stimolare le emozioni o anche le aspettative che nascono su questo o quel problema particolare
Il ruolo di il vuoto determinato dalla crisi delle tradizionali impostazioni politiche e dalla conseguente insufficienza e di proposte
Ma non riesco a convincermi che tutto sia qui e che si possa e si debba senza gravi rischi di lacerazione del tessuto democratico nutrire la prevalente costante preoccupazione di contrapporre immagina di immagine gesto al gesto impressione ad impressioni
Tutto ciò mi sembra più un sintomo che una soluzione rispetto al rischio che si corre e il rischio non è la vittoria o la sconfitta di una parte ma in un certo senso è quello di perdere tutti insieme
Che sia cioè la politica in quanto tali a perdere se rispetto ai problemi che crescono e dalle difficoltà che emergono non c'è e non vien fuori una reale proposta e una concreta capacità di governo
So bene
Che specie in momenti di passaggio da una fase all'altra della storia di una società tutte problematiche
Tutto non definito e forse non definibile tutte oggetto di ricerca
Ma questa ricerca problematica che va stimolata
Perché comunque è sempre l'impegno alto è proprio dell'impresa politica è a mio avviso la ricerca dei modi possibili per governare la realtà e ciò che cambia
E si tratta di cogliere la direzione di marcia di questo cambiamento
Per non ostacolarla ed anzi coadiuvare nell'inarrestabile processo
Ma anche di avvertire ciò che esso può lasciare scoperti indifesi le ingiustizie e cioè che può venir consolidando creando i nuovi assetti di potere che determina e di nuovi problemi di libertà
Libertà delle persone come loro reale possibilità di crescita
Non farò ora il tentativo di un'approfondita analisi dei mutamenti che ci investono anche perché è uno sforzo che abbiamo già fatto nel passato
Qui mi limiterò soltanto ad indicare alcuni dati più eminente significativi
Quali l'accelerato progresso tecnologico e di continui inviti il sì ed invece anzi delle relazioni tra le varie nazioni ed aree del mondo in un processo crescente di internazionalizzazione
Il sorgere di una nuova vitalità e di un nuovo vigore espansivo anche nel comportamento dei singoli nella prospettiva di una nuova prosperità
L'attenuarsi tuttavia dello spirito della solidarietà sociale nel prorompe re di nuove egoismi individuali settoriali e soci hanno il profilarsi di una società nuova basata sui servizi è caratterizzata dal dominio delle nuove tecnologie
Le implicazioni dal progresso
Sulla strada setto stesso dell'ambiente umano e il nascere in virtuoso della domanda nuova della qualità della vita e dei cosiddetti limiti sociali allo sviluppo
La rimeditazione in ogni parte del mondo industrializzato dello stato sociale
Ed il logoramento di non poche ricette fornite dalla politica keynesiana sulle quali si ero precedentemente assestato il rapporto tra pubblico e privato nei sistemi economici moderni
L'emergere finora impensabile di spinta addirittura restauratrice e di converso la riflessione nuota abbinata all'interno dei movimenti e delle stesse organizzazioni sindacali del lavoro
Tutte le forze politiche sono sfidate da questi fatti da questi cambiamenti da queste evenienze e in qualche modo sono rimesse in discussione
Appare evidente direi quasi clamorosa la crisi dei partiti comunisti occidentali che nati in una prospettive con una pretesa rivoluzionaria sono costretti ora a piegarsi a fare i conti con quella cultura riformista che prima Borriello
Ma anche ai tradizionali partiti dal riformismo
Socialisti laburisti le stesse socialdemocrazia incontrano difficoltà e sono costretto ad approfondire un porto processo di revisione culturale nel tentativo di aprirsi la strada su nuovi terreni inesplorati e forse inviti
Anche la cultura del riformismo e messi in discussione
Questo non significa è bene ribadirlo che siano messi in discussione o possano essere messi in discussione le grandi conquiste civili della crescita e della sparizione dei diritti
Della tutela dei bisogni dello sviluppo della libertà e di condizioni di equità che sono legati al riformismo i alle grandi riforme del passato
Ne significa che sia del tutto scomparso ogni spazio di riformismo tradizionale sembra però è evidente che le impostazioni originarie e gli schemi del riformismo non siano più sufficienti ed adeguati alla nuova qualità dei problemi
Altre volte ho avuto modo di affermare forse senza riuscire a spiegare bene il mio pensiero anzi senz'altro senza esserci riuscito
Che le stesse distinzione di destra e di sinistra per qualche verso sono categorie in pochi con ciò non ho inteso dire né intendo dire che siano scomparsi
Né che siano definitivamente tramontate le nozioni di progresso e di conservazione
Penso una cosa diversa e cioè che il nuovo che si è creato qualifica in concreto in termini di progresso e di conservazione gli atteggiamenti politici e le stesse forze politiche
E non più secondo gli schemi rigidi proprio delle tradizionali impostazioni
Sicché certe antiche distinzioni dialettiche appaiono per così dire stanche e riporti indietro
Cioè capaci di spiegare il passato ma non di cogliere e guidare l'avvenuto
Ritengo non sia inutile ricordare come la cultura del riformismo sia originariamente costruiti in rapporto al concetto della struttura proprietarie dei mezzi di produzione
Il che era originariamente vero è giusto perché la struttura proprietaria prima agraria può industriale costituiva la condizione dominante nel quadro economico e soci hanno
Rappresentava quindi anche il limite oggettivo alla libertà e spesso la resistenza al progresso in ogni caso definiva un punto certo di imputazione di responsabilità
Da qui la risposta riformista rivolta condizionare e a limitare il ruolo della struttura proprietaria
Puntando alla distribuzione della proprietà stessa
Secondo una impostazione originaria del riformismo di matrice cattolica o puntando prevalentemente all'espansione della sfera pubblica e dell'intervento dello Stato secondo una impostazione propria del riformismo di matrice marxista
Storicamente
Nella realizzazione concreta delle riforme sia poi ha avuto un intreccio non sembra e coerente tra questi due originali filoni ma in qualche modo è prevalsa l'impostazione dell'espansione del pubblico sul privato
Con l'assunzione entro il pubblico di ogni bisogno collettivo e la crescita oltre misura di istituti e meccanismi pubblici sia di protezione tutela sia nel campo stesso della produzione
Da ciò gradualmente derivato l'eccesso di burocratizzazione lo sviluppo Abu norme e farraginoso della legislazione la espansione di vincoli di condizionamenti di discrezionalità amministrative
Con conseguenze negative crescenti sul piano del costume della lentezza delle procedure della inefficienza dei servizi della deresponsabilizzazione
D'altra parte all'interno di quella impostazione culturale è venuta quasi fatalmente prevalente una visione ideologizzata degli interessi presenti nella società
Degno di tutela era sempre comunque l'ingresso della classe operaia
In un modo che avvia di gli ha finito per dar vita norme e da scelte generali e rigide incapaci di cogliere la complessità e la successiva diversificazione della realtà
Non che i mutamenti che si venivano realizzando e scoprivano spesso altri interessi altri bisogni altre domande di tutte
Questi stessi mutamenti inoltre hanno profondamente modificato la realtà delle classi e quindi messo in crisi le condizione basate sui cosiddetti blocchi sociali su cui fondare la politica riformista
Non a caso in sede culturale è stato dimostrato con i lavoratori siano confluiti in un di lattato e variamente articolato ceto medio alternandosi misura fortissime talvolta rovesciandosi la distinzione tra impiegati ed operai
La consapevolezza di tutto questo porta oggi a quello sforzo di revisione culturali interno alle stesse socialdemocrazie che primo richiama si percepisce cioè che i mutamenti in atto vanno via via modificando i rapporti reali di potere nella vita della società moderna
Uno dei segni più significativi di ciò può cogliersi nel fatto che anche in Italia si assiste al progressivo crescere del ruolo del mercato finanziario
Come strumento di canalizzazione del risparmio e quindi di utilizzazione delle risorse e di orientamento degli investimenti
Si registra l'affievolirsi dello spazio della intermediazione bancaria e la crescita del ruolo della Borsa dei fondi comuni di investimento delle assicurazioni
Lo stesso sistema di regole di garanzia che assisteva tradizionalmente risparmi e governava la sua destinazione agli investimenti viene in qualche modo messo in discussione dallo emergere avvolti impetuoso dei nuovi fenomeni
Nasce l'esigenza allora di un'attenta riflessione per definire il sistema di regole generali che debbono presiedere allo svolgimento di questi processi
Per non ostacolare Manzi per favorire
In condizione tuttavia di trasparenza ed in modo da limitare il rischio di manovre puramente speculativo
La DC ha sempre avuto una particolare attenzione verso il risparmio la sua difesa e valorizzazione
Ma questa attenzione e ora ulteriormente sollecitata dalle implicazioni che nascono quando un costume profondamente radicato nel popolo si muove e tende a modificare le sue scelte tradizionali
Si determini in tal modo una situazione di crescente mobilità e fluidità negli assetti di potere si sviluppo nuovo e inafferrabile potere con crescendo intrecci e di implicazioni internazionali
In questa mutata situazione sussiste sempre ed anzi forse più che nel passato il problema delle garanzie delle libertà
Della tutela dei più deboli della giustizia ma si pone in termini estremamente più complessi è diverso
Più difficili dal passato e non trova soluzioni adeguate
Libri oltre a diritti di libertà e doveri di solidarietà o più in generale strapotere e responsabilità
Cioè certa un limite oggettivo
Che le cose impongono agli handicappati teste di una concezione totalizzante della politica
Anzi forse per proprio a questi il punto nodale delle vecchie culture politiche che messo in discussione
Ma è difficile negare un rischio quello del prender corpo di una sorta di di Mo Grazia sempre più contrattata quasi priva di regole condivise per la composizione degli interessi singoli con l'interesse generale
Nasce allora una duplice necessità da un lato bisogna rimuovere regole inefficienti e presenza ingombrante ed inefficace
Abbandonando interventista attuali non indispensabili rispetto alle forme di autorealizzazione della persona nella società
Dall'altro però bisogna ridefinire gli ambiti di autonomia di pubblici poteri in modo da porre altresì termine alla deresponsabilizzazione derivante da una dirompente confusione di ruoli
Lo Stato non può solo ritirarsi
La politica deve assicurare l'ordine nella convivenza e promuovere lo sviluppo individuale e collettiva simbolo e perciò l'esigenza di una nuova razionalità istituzionale una razionalità peraltro non limitata ad astratti parametri di efficienza ma anche riferita ai valori condivisi dalla gente
In modo da coniugare l'efficacia operativa con la partecipazione attiva dei cittadini che di quei valori sono portatori
Su tutto questo nessuno ha già soluzioni pronte ne esistono modelli precostituiti
A mio avviso è necessaria una ricerca nuove che interessa e dovrebbe impegnare ogni forza politica per la elaborazione di adeguate proposte
In questa ricerca ogni partito e in un certo senso solo e tutti siamo idealmente al punto di partenza di un nuovo difficile percorso di una diverso e costruttiva competizione
Lungo questo tipo di impegno si misureranno le convergenze possibili le alleanze praticabili ed il loro comune disegno
Da questo impegno nasce la nuova capacità di governo
Se ciò mancasse il rischio anche inavvertitamente sarebbe di finire per accettare o subire lo spontaneismo dei fatti e lo sviluppo delle contraddizioni e dei conflitti sociali
Quasi come condizione stessa del progresso
Ma questo allora diventerebbe fatalmente la vittoria del più forte sul più debole
E da cento darebbe una divisione che per molti aspetti ancora territoriale specie per quanto riguarda il Mezzogiorno ma non è solo territoriale perché attraversa l'intera società nazionale
Perciò lo sforzo di regolari processi di costruire un ordine adeguato delle cose
Di governare insomma le trasformazioni per evitare che si accendono squilibri a divisioni è in un certo senso il nuovo riformismo o se si vuole lo spazio nuovo del riformismo
La prospettiva di una nuova e più grande divisione del Paese non appaga c'è ma anzi esaspera avrebbe gli interessi che rischiano di essere marginale ma io credo che non corrisponda e non a paghe alla lunga anche gli interessi forti più consapevoli e le forze economiche sociale culturale più avvertite più vite
Chi vuol costruire anzi chi sta costruendo l'Italia del futuro fortemente ancorata al quadro dell'economia mondiale
Chi su questa prospettiva vuole assicurare le condizioni anche per il proprio duraturo benessere
Sa fin d'ora che ciò non sarebbe possibile trascinandosi al piede la pialla di piombo dell'emarginazione di una parte così rilevante della società nazionale nazionale
Uno straordinario sforzo di solidarietà nazionale si è già avuto nel passato
Quando la politica guidata da De Gasperi e la società civile in tutte le sue manifestazioni hanno saputo ricostruire insieme l'Italia e farla moderna
Io penso che possa e debba avvenire ancora oggi per la costruzione dell'Italia del futuro
In fondo oggi come ieri l'esigenza di una rinnovata solidarietà soci hanno non è solo dettata da eludibili valori e anche dettata da ragioni proprie di intrinseche dello sviluppo economico e civile dell'intera nazione
Un grande disegno di competizione di presenza nel quadro dell'economia mondiali costituisce pertanto una nuova ragione unificante del Paese in questo senso vorrei dire che riprende con nuova attualità in vigore la consapevolezza dell'identità propria della nazione Italia come popolo ricco di operosità all'interno Comi all'estero portatore di ineguagliabile tradizione di grandi valori culturali e spirituali capace non solo di produrre ma anche di attuare ogni qual volta è necessario un grande sforzo di solidarietà civile
Ma questo popolo ha bisogno di trovare nella sua classe politica una vita consapevole
Che è di mettere tetti ed inadeguati schemi ideologici e logori abitudine
Che anche attraverso la chiarezza dei suoi comportamenti e delle sue scelte consente una reale partecipazione ed un vero controllo democratico
Che è impegnata a realizzare una nuova razionalità idolo nuove efficienza del sistema istituzionale
In modo da regolari in vista dell'interesse comune i conflitti di interesse ed assicurare spazi certi di libertà e di iniziativa
Una classe politica inoltre che si misura non solo con gli interessi ma anche con i valori di cui questo popolo è portatore e se ne fa interprete e garante
Con questa volontà di rinnovamento della politica possiamo io credo rivolgerci ai lavoratori alle loro organizzazioni agli imprenditori grandi medi e piccoli alle forze della cooperazione della cultura della scienza ai movimenti che animano la società all'esperienza delle grandi e piccole comunità italiane per costruire un luogo comune impegno nazionale
In vista di tale domani sia il diritto di chiedere alla politica di non ostacolare e di non inceppare l'iniziativa il movimento
Ma gli interessi più forte vitali debbono riconoscere e sapere che la politica ha il dovere di assolvere il suo ruolo proprio non come l'energia cliché di favori ma come ardita delle regole del gioco
In quanto portatrice dell'interesse generale e di un rinnovato senso di solidarietà nazionale a cui essi possono e debbono partecipare
L'economia il mercato
L'economia il mercato appartengono alle forze che in esse si muovono
Le istituzioni de quindi le regole che presiedono la vita complessiva civile ed economica del Paese sono di tutto il popolo sono della Repubblica
E definiscono il compito lo spazio vere di rinunciabile della polizia
L'insieme delle riflessioni fino alla svolta consentono forse di fissare alcuni punti fermi su cui tentare di di qualificare l'impegno politico
L'abbandono di ogni impostazione totalizzante della politica
Il riconoscimento degli spazi propri della società civile
La necessaria attenzione verso tutte le complesse articolazione di questa società ed il pluralismo che la caratterizza
La fine dello statalismo onnipotenti onnicomprensivo la crescita degli spazi super statali e della spinta verso l'internazionalizzazione non solo dell'economia ma anche delle conoscenze dei comportamenti
La necessità di recuperare a comuni valori morali di definire un chiaro quadro di responsabilità di assicurare condizioni di equità di comporre il bene di tutti con il bene di ognuno
Come ho già detto non riteniamo di aver ricette pronte ma io credo di poter affermare che nessuno di questi punti ci è estraneo e tutti sono rinvenibili nella cultura originaria e nel patrimonio ideale che ci appartiene
E che ci definisce come Partito popolare interclassista pluralista
Partito non portatore risoluzioni rigide valida per ogni tende ogni luogo
Ma invece consapevole del ruolo limitato della politica
Che non consente l'occupazione della Società di nome di un'ideologia ma impone una ricerca continua tale da impegnare la partecipazione della stessa società
Per soluzioni che a volta a volta realizzano l'equilibrio possibile tra le libertà di ognuno e le ragioni della giustizia per tutti
Partito infine mosso da una profonda e del rinunziabile ispirazione morale
Ebbene se nella sua natura più intima la Democrazia Cristiana e questo partito
Se si tratta allora di ricavare da questa nostra identità due conseguenze
La prima riguarda lo sforzo di indicare con tutta la coerenza possibile le nostre posizioni di politica interna e di politica internazionale rispetto ai problemi più urgenti del Paese
La seconda riguarda lo sforzo di adeguare noi stessi
Il nostro modo di essere e di agire nel partito e come partito a quella identità
Riuscendo con lo sblocco Moon impegno a riproporla con forza nella pubblica opinione e a radicarsi nella società
Per quanto riguarda il primo di questi aspetti
Ho già richiamato all'inizio di questa mia relazione la esigenza di una politica di medio periodo
In un certo senso guardando i fatti dell'economia si potrebbe dire che il dato di maggiore novità e costituito dal mutato clima di opinioni
Clima che poggia sui fatti ma che in qualche misura gli orienti
Il processo di risanamento portata avanti il calo del petrolio di altre materie prime del dollaro creano condizioni favorevoli alle imprese che tornano a fare e distribuire profit
Mentre il risparmio fluisce più agevolmente verso di essa migliorando nelle prospettive
Senza respingere l'ottimismo dobbiamo evitare che esso ci appare che quasi ci stordiscono come può accadere quando si esce da difficoltà assai gravi in cui si era abituati
Per quanto ci riguarda non possiamo accontentarci di veder riemergere condizioni per lo sviluppo
Dobbiamo saper consolidare queste condizioni perché aumenti la ricchezza del Paese dobbiamo saper programmare questo sviluppo
Orientando l'utilizzo delle risorse innanzitutto verso l'obiettivo primario della crescita e dell'occupazione e più in generale di migliori condizioni di equilibrio e di qualità della vita nel nostro Paese
La capacità di governo si misura su questa sfida
Quello dell'occupazione è il tema centrale che interessa quasi tutte le famiglie italiane
E che in molte zone del Mezzogiorno diventa drammatico
C'è una preoccupazione sempre più diffusa
Che non tocca soltanto le zone del centro sud
E che per così dire unificati in una comune ansia divaricati interessi della società italiana
Il timore e cioè
Che divenga sempre più difficile trovare per i figli un lavoro attinenti alle loro attitudini gli a loro modo di
Ed è questo problema di ottenere un'occupazione di avere la possibilità di poterla scegliere Embrun margine ragionevoli di opzione che distende l'ombra più lunga sul nostro avventurosa
Di recente
Il ministro del tesoro
In un organico documento ha sottolineato la particolarità della situazione italiana che conoscerà ancora per quattro cinque hanno una fortissima domanda di nuova occupazione
Così pur in presenza di fatti di ripresa si corre il rischio di veder aumentare la disoccupazione ove ma anche un organico programma di medio periodo da impostare fin d'ora e perseguire per un quinquennio questo deve contemporanei contemperare lei nell'udibile severe politiche di risanamento della finanza pubblica con l'esigenza di assicurare un'adeguata crescita occupazionale puntando ad un cospicuo aumento del tasso di sviluppo
Quand'anche di recente
Abbiamo sottolineato l'esigenza di un'alleanza che sostenga un impegno pluriennale siffatto qualcuno ha ironizzato sulla nostra posizione come pretesa di un patto definito biblico
Per noi si tratta solo dei problemi veri del Paese della gente di questo Paese che richiedono tempi adeguati programmi chiare prospettive certe forza e stabilità delle alleanze politiche
La DC può rivendicare il merito di aver rimosso alcuni fra i maggiori ostacoli culturali e politici che si frapponevano alla ripresa dello sviluppo
Altri non io sono state fatte nel passato sulla nostra proposta e Dini specie sull'impostazione portata avanti dall'amica Andrea
Di una politica rigorosa di risanamento di lotta all'inflazione di attuazione di un'equa politica dei redditi
Ancora qualche anno fa esponenti prestigiosi del Partito socialista sostenevano che con l'inflazione non solo si potesse ma si dovesse convivere
Oggi molta acqua è passata sotto i ponti e molte delle cose da lui dette volute sono acquisite anche da chi gli resisteva Finelli
Ma il nostro ferma atteggiamento ha contribuito in maniera determinante a realizzare una manovra di politica economica impostata sul contenimento dei costi e della domanda interni e sull'aumento della competitività che consente di meglio utilizzare la favorevole congiuntura internazionale
Restano tuttavia ancora fondamentali due esigenze la prima è quella di continuare nell'attuazione di una politica dei redditi di tutti anche oggi a piena attualità il monito di Vannoni
Che le maggiori disponibilità di redditi conseguenti all'aumento del prodotto nazionale siano prima di tutto messe a disposizione dei disoccupati e dei sottoccupati
Per ottenere questo risultato
Per ottenere questo risultato e un elemento decisivo la comprensione e lo sforzo dei lavoratori già occupati
La seconda esigenza e quella di rimuovere l'ostacolo rappresentato dall'enorme disavanzo della finanza pubblica ed è alla straordinaria imponenza del debito pubblico il disavanzo pubblico costituisce oggi il vero grande fattore di squilibrio dell'economia italiana e l'ostacolo maggiore se non contenuto nei confronti delle prospettive di crescita del Paese
Anche il risanamento finanziario e quindi già di per sé politica di sviluppo
Le indicazioni della Democrazia Cristiana si basano su due semplici indirizzi di fronte sottolineati nelle linde programmatiche di medio periodo del tesoro
Tenere invariato il livello delle entrate senza aumentare le tasse ma contenere l'esperienza
Questa ci appare la strada maestra e dire anche se è difficile per portare avanti a consolidare il risanamento avviato non ci sono scorciatoie
Certo è di fondamentale importanza l'impegno rivolto ad ottenere una riduzione del costo del denaro con la massima tempestività possibile
Tuttavia l'impostazione di politica monetaria non possono non essere rispettosa delle ragioni dei risparmiatori così come di quelle dello Stato
Attenda dare regole al mercato consentendo Poli all'interno di tale regole il libero manifestarsi delle forze in campo
Va ricordato che il risparmio sul reddito prodotto delle famiglie in Italia e forse il più alto nel mondo non è un fenomeno circoscritto e limitato Marasco e diffuso
Capillare che interessa grandissima parte delle famiglie italiane
La DC si è già impegnata su questa linea quello che preme rilevare qui e la necessità di mantenere saldo il rapporto di fiducia che sta alla base del risparmio
Se dunque non esistono sentieri diverso
Il punto vero del risanamento finanziario dello Stato sta nel governo razionale della spesa pubblica
Questo pone due ordini di problemi
Il primo riguarda le procedure ed impone ormai di decidere e condotta la rapidità possibile almeno su alcune questioni da troppo tempo dibattuta
è necessaria la revisione dei meccanismi della legge finanziaria e dei provvedimenti di bilancio da quello che so il presidente Pantani si dedica condotto solerzia a questo contesto
Occorre por termine al sistema della legge omnibus e distinguere
Anche a livello della discussione parlamentare il momento della valutazione delle risorse disponibili e delle scelte generali di politica economica da quello degli interventi di settore e dell'approvazione delle leggi
Appare inoltre opportuna l'introduzione del voto palese sulle leggi di spesa e sugli articoli di copertura delle diverse leggi
Nonché una nuova normativa che garantisca la copertura delle leggi di spesa anche per quanto riguarda gli esercizi successiva quell'ingorgo
L'obiettivo di rafforzare il sistema delle garanzie dei controlli per la piena copertura della spesa va altresì perseguita attraverso un'opportuna revisione dell'articolo ottantuno della Costituzione
Al fine di evitare disorganicità
Nell'azione di governo e inoltre da portare avanti con opportuni perfezionamenti l'approvazione del disegno di legge sulla Presidenza del Consiglio
Al quale deve seguire ed armonizzarsi un provvedimento di riordino delle competenze e del funzionamento dei ministeri
Le esigenze di consentire una migliore funzione di coordinamento e di retail e di direzione evitando tuttavia confusioni o sovrapposizioni di ruoli
Il secondo problema riguarda l'obiettivo del contenimento dell'aumento delle spese correnti
Entro il limite del tasso di inflazione nonché quello del sostanziale azzeramento del fabbisogno corrente
Puntando a ridurre sia pure gradualmente il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo
Nel perseguimento di questo obiettivo si incontra inevitabilmente la questione della Righi fine Tione dello Stato soci la Democrazia cristiana da tempo posto questa questione ed ha sollecitato un confronto serio e responsabile a tutte le forze politiche
La riflessione nei partiti
E nel partito comunista con la relazione Natta non mi pare che su questo problema abbia svolto una considerazione fuori dalla strumentalità e dalla oggettiva conservazione
Sappiamo bene
Ed anzi lo rivendichiamo soprattutto al nostro metri
Che la costruzione dello stato sociale è stato una grande e pacifica rivoluzione
La possibilità per tutti di godere di un benessere o almeno di una sicurezza prima riservata a pochi costituisce la più importante ed esaltante con vista dell'azione politica e di governo
Realizzata in attuazione dei principi costituzionali nei quarant'anni di Repubblica
La Democrazia cristiana di quella politica di quell'azione di governo è stato il primo e principale protagonista
Per cui può legittimamente nutrire l'orgoglio di aver cambiato è cambiato in meglio la storia del nostro Paese
Assicurando alla fruizione generalizzata dei servizi
Dalla previdenza alla sanità alla istruzione
Ma proprio per questi il senso di responsabilità che ci appartenuto nel costruire questa grande realtà civile ci impone oggi di sollecitare il ripensamento di alcuni modelli organizzativi dello stato sociale
Per evitare la sua frantumazione sotto il peso di un onere complessivo crescente e prima o poi insostenibile
Voglia allora chiarire una volta per tutte
Per evitare fraintendimenti che noi democristiani vogliamo difendere lo Stato sul fianco ma sappiamo che per difenderlo bisogna rinnovarlo ed adeguata
Bisogna cioè sfuggire
Bisogna cioè sfuggire
Al falso dilemma conservazione o smantellamento probabilmente anzi il modo più sicuro per smantellando e lasciare le cose così come sono
Lo stato sociale riconosce il soddisfacimento di una serie di bisogni come diritto riferito tuttavia non dando allo Stato persona giuridica
Diverso ed in qualche modo separato dalla collettività ma lo stato comunità
Ne deriva il coinvolgimento della solidarietà di tutti e l'implicazione di corrispettivi doveri fiscale contributiva l'attuazione concreta dello stato sociale e pertanto in gondola sempre più il problema del reperimento delle risorse
Connessa a questo problema anche se ha distinto c'è poi il problema dell'efficienza deficienti impatti posto all'insieme che non ci siano sprechi e che la prestazione che soddisfi i bisogni sia pronto ed adeguata
La questione che abbiamo dinanzi all'ora in una condizione che costringe a contenere le spese
E di come riuscire ad assicurare
Nel soddisfacimento dei bisogni il minor costo possibile il massimo di efficienza queste anche la condizione per Gandalf garantire la funzione redistributiva rispetta le vecchie alle nuove povertà che implicita nello stato sociale
Del resto anche l'opinione pubblica avverte questa duplice esigenza la gente non è contro lo stato sociale ma è certamente contro gli sprechi e l'inefficienza e quindi non è contenta di come essere organizzati amministrato
L'esperienza del volontariato in questo senso ha un valore illuminante
Perché esprime una domanda silenziosa portata avanti in positivo all'interno della quale è riconoscibile anche un segno ulteriore
Quello di una domanda di solidarietà tolto di solidarietà umana che non trova risposta nella sola monetizzazione del bisogno e nella gestione impersonale burocratica delle prestazioni
Si colloca qui l'esigenza di una responsabilizzazione che investì insieme pubblici poteri mercato e privato soci hanno e costituisce probabilmente il modo più giusto per ricercare la soluzione ai problemi che abbiamo dinanzi ridefinire lo stato sociale significa perciò innanzitutto responsabilizzare tutti i protagonisti tutti i centri di erogazione della spesa e di gestione delle prestazioni
Al di là della contrapposizione schematica tra pubblicizzazione privatizzazione significa il recupero e la riscoperta di spazi propri di partecipazione
Di corresponsabilizzazione e di controllo della società civile
Questo implica certamente una riduzione dell'intermediazione dello Stato a cui spetta però la programmazione dell'uso delle risorse l'individuazione dei parametri per il soddisfacimento dei bisogni nonché il controllo della gestione
Si tratta in sostanza divenire delineando un buio ballo d'equilibrio
Tra il necessario riconoscimento del carattere pubblico di una serie di bisogni ed il pluralismo nella modalità di soddisfacimento di tali bisogni cui possono concorrere strutture pubbliche e private del volontariato della socialismo associazionismo della cooperazione la tutela del bisogno va cioè garantita dalle pubbliche istituzioni la gestione delle prestazioni può anche e in alcuni casi deve essere pubblica ma deve ubbidire a criteri di imprenditorialità valorizzando le professionalità
D'altra parte anche le strutture private
Volta soddisfare bisogni come diritti sociali sono sottoposta alle regole fissate dalle istituzioni pubbliche
Su questa base dipenda possibile una compresenza di pubbliche e private in competizione fra loro per la gestione più efficiente delle prestazioni
In questo senso va Indesit il richiamo al mercato che non ha niente a che vedere con la temuta privatizzazione selvaggia incentrata sulla logica del profitto o peggio della speculazione
In definitiva si tratta di eliminare il peso dell'eccesso di burocratizzazione e l'espansione Abu norme degli apparati rispetto al problema primario di garantire la tutte le efficaci e del bisogno
La politica i partiti debbono tornare ad occuparsi dei bisogni più che dalla gestione degli apparati io penso che per esempio se nell'è uno
Invece
Io penso
E se nelle USL ad essi invece di inseguire le vicende interne della gestione spicciola dei primari degli aiuti delle forniture i partiti si interessassero primariamente a dei problemi della gente ed episodi
Verificando
Verificando
La prontezza e l'efficacia delle prestazioni ciò darebbe nuove vigore credibilità all'impegno politico e questo forse cari amici potrebbe rendere anche meno Astor lo sforzo nostro interno di ridurre la sopravvivenza dei gruppi nella organizzazione del partito
In conclusione
In conclusione
La strada principale per tentare di risolvere i problemi difficili che abbiamo dinanzi sta nel venir modificando i meccanismi che presiedono all'amministrazione e gestione della spesa sociale l'obiettivo è di eliminare gli automatismi della stessa
Di ridurre il predominio di un'offerta pubblica che genera la crescita continua ed in qualche modo artificiosa di una nuova domanda anche per legittimare l'espansione degli apparati
E di rendere invece più prossima meno impersonale mediata la soddisfazione del bisogno nei confronti di chi ne è portatore
Si tratta di dare responsabilità di decisione a meccanismi istituzionali dotati di sufficiente a flessibilità
E in modo che tra l'altro siano responsabilizzata Leporiere direttamente presso i cittadini
Nell'attuazione del rapporto prestazione contribuzione le risorse necessarie quando vuole essere a crescere quantitativamente o estendere qualitativamente l'intervento
Questo del resto configura un principio generale
In un certo senso un modo nuovo di attuare la solidarietà
Non più solo dall'alto verso il basso ma dal basso dalle comunità locali dalla famiglia dalle associazioni dai singoli per realizzare la più efficace ed equa tutela dei bisogni
In questo quadro si collocano le nostre indicazioni che sollecitano l'approvazione della legge quadro sul volontariato
Della legge quadro sull'assistenza nonché della nuova legge sulle autonomie locali e della riforma della previdenza
All'interno di queste indicazioni si colloca l'esigenza della tutela della famiglia che costituisce per la democrazia cristiana un dato permanente ed essenziale del proprio impegno
Tale tutela
Infatti implica il dovere di garantire attraverso prestazioni gratuite
E la corresponsione degli assegni familiari un livello minimo di reddito per il nucleo familiare tanto più elevato quando più tale
Nucleo e numeroso la necessità di assicurare la prestazione dei servizi di sostegno alla vita della famiglia specie per quanto riguarda la cura dei bambini degli anziani e dei portatori di handicap
L'esigenza di facilitare l'esercizio del diritto della famiglia a scegliere liberamente le strutture presso cui poter far fruire dei sei Soru poter usufruire dei servizi sociali
E cioè con particolare riferimento alla scuola
Il pluralismo nell'articolazione dello stato sociale e la strada sulla quale convengono ormai valutazione di diversa matrice culturale e politica
Non a caso di recente il nuovo segretario della CGIL ha riconosciuto valide possibili quelle forme di previdenza integrativa che la DC sostiene da tempo
E che a nostro avviso vanno anche se favorite con adeguate politiche fiscali
Su questo terreno noi riteniamo necessario lasciare spazio a forme di mutualità autogestita dalle categorie
Per quanto riguarda poi l'approfondito esame condotto dalla Commissione speciale della Camera sulla riforma delle pensioni la Democrazia Cristiana ritiene necessario introdurre integrazione correttive al testo formulato
Che consente a noi Colletti azioni della gestione coltivatori diretti
Dove esiste uno squilibrio strutturale tra lavoratori e pensionati il ragguaglio tra prestazione contribuzione le gestioni previdenziali cioè nel pluralismo degli ordinamenti devono essere in equilibrio al netto le prestazioni assistenziali che invece vanno a totale carico della finanza pubblica
In viene della politica di contenimento della spesa la regola di responsabilizzare i centri erogatori della stessa
Pone in primo piano il tema dell'autonomia impositiva degli enti locali
Il necessario contenimento dei trasferimenti esige di dare soluzione chiare organiche significativa ad un principio che non riguarda solo i comuni
Ma va esteso alle Regioni alle Province allo stesso sistema sanitario nazionale alle università
In conclusione so bene che tutte le indicazioni fino rifatte non sono semplici a tradursi in atti
Che incontrano resistenze varie a livelli diversi che si scontrano con abitudini consolidate
Ed a volte con mentalità e concezioni difficili da rimuovere ma sta anche qui il nuovo rispetto al vecchio il progresso ovvero rispetto alla conservazione
Sta in queste cose
L'azione di risanamento della finanza pubblica non nei comunicati nel nella richiesta domenicale
Che libera risorse da impegnare per il sostegno al sistema produttivo dello sviluppo economico e civile del Paese in modo da far crescere l'occupazione
E su queste cose vanno portate avanti il confronto e la partecipazione delle forze politiche e sociali economiche culturali del Paese
Nella definizione di un nuovo sistema di regole che garantiscano minori costi maggiore efficienza e più penetranti risultati nella soddisfazione dei bisogni lo Stato deve tuttavia a fare la parte che più direttamente gli compete per quanto concerne la pubblica amministrazione
Essa costituisce il primo impatto tra Stato e cittadini e dal suo grado di efficienza e produttività non solo derivano economia generali nella stessa ma deriva una condizione fondamentale nella efficienza dello dell'intero sistema
A nostro avviso il processo di modernizzazione della pubblica amministrazione riguarda in particolare primo lo snellimento della procedura amministrativa anche mediante innovazioni informative ed una diversa disciplina del controllo degli atti
Se contro la partecipazione dei cittadini ai procedimenti anche attraverso l'ampliamento del diritto all'informazione
Terzo l'approvazione della riforma della dirigenza della pubblica amministrazione il cui trattamento economico dovrebbe essere misurato al grado di maggiore professionalità manageriale
Quattro l'introduzione di un modello flessibile di organizzazione ministeriale
In questo contesto un'attenzione particolare va riservata alle forze armate del nostro Paese il cui ruolo sul piano internazionale come su quelli interni nella difesa della patria come nella lotta al terrorismo internazionale
E di essenziale importanza
Adesso e che sono insieme espressione garanzia di indipendenza del nostro popolo un grande partito popolare come il nostro rivolge il più caloroso saluto ed apprezzamento
La capacità di governo
E anche essenzialmente capacità di organizzazione e di riorganizzazione degli strumenti di esercizio dei pubblici poteri di tutti i pubblici poteri
Un segno fra i più significative ed anche fra i più preoccupante ed attuali di queste esigenze di riorganizzazione sia nell'emergere di una forte tensione polemica intorno alla questione giustizia
Dove mi sia consentito di dire la volubilità e quasi casualità dei rimedi più clamorosamente proposti
Anche con le recenti iniziative referendarie dà conto del divario che esiste tra la denuncia declamatoria del problema e la definizione di una concreta strategia rinnova tredici
Su questioni così delicate così essenziali non servono fughe in avanti
Né si trovano soluzioni vere se non si parte dalla consapevolezza della vera portata di una crisi
Che deriva dal rapporto tra una realtà scarsa di efficienza per antichi inadeguatezza di strutture organizzative ed un sovraccarico di domanda legata all'aumento della complessità sociale
Il primo problema perciò e anche qui un problema di organizzazione di ammodernamento dell'organizzazione giudiziaria
L'obiettivo primario in modo solo apparentemente paradossale si identifica in un depotenziamento del ruolo della giurisdizione
Che oggi è invece con effetti quasi fatalmente distorti eccessivamente sollecitato
Perciò la manovra avviata dall'amico Martinazzoli ministro di Grazia e Giustizia con la proposta di importanti riforme normative la riconsiderazione degli strumenti organizzativi e l'adeguamento delle risorse finanziarie costituisce la prodotto giusto anche se ovviamente non esauriente
Ciò che primariamente compete alla responsabilità politica e appunto la graduale costruzione di modelli organizzativi strumentali professionali
Una intelligente determinati iniziativa politica situata al di fuori di gesti reattivi
Sul terreno che le compete
E che non può essere contestato dei magistrati e la condizione stessa per evitare confusione di ruoli conflitti di potere perdita di autorevolezza di una istituzione centrale quale quella giudiziaria
L'indipendenza del giudice costituisce una condizione dell'assetto democratico ed è garanzia fondamentale della imparzialità
La magistratura italiana inoltre con il suo impegno e l'alto costo pagato nell'adempimento del suo è difficile Dardo compito merita nel suo complesso il nostro rispetto e la nostra stima
Certo
è legittimo farsi carico di una inquietudine che c'è
Di una qualche insicurezza che il cittadino avverte nei confronti dei giudici negare questa constatazione sarebbe sbagliato
Allo stesso modo che non calcolare il sintomo di un male rischioso
Ma occorre indagare in modo esauriente le Causi molteplici di questo malessere e non immaginare invece che basti un gesto risolutivo collocato su un solo punto della responsabilità civile
Una riflessione non giuste riduttiva porta ad una sorta di abdicazione della responsabilità politica
E ad un'evocazione che appare eccessiva della responsabilità dei cittadini
Questo mi sembra il costo troppo esoso di una sbrigativa scorciatoia referendaria
Riteniamo perciò necessario definire una scelta positiva formulare una proposta che ricercando il necessario consenso parlamentare tenda risolvere il problema piuttosto che alla Chiesa sperarlo fino ad esiti dirompenti
La formula che ora definisce gli ambiti dalla responsabilità del giudice appare tanto impraticabile quando in tv
E difficile pensare che in questo modo si componga quel difficile equilibrio che pure occorre trovare dalla straordinaria peculiarità dell'attività giurisdizionale
E la regola generale sulla responsabilità dei funzionari pubblici statuita all'articolo ventotto della Costituzione
E quindi necessaria una rivisitazione della norma patto che il calcolo della innovazione abbia tale misura da non dissipare tutto il decisivo valore che si connette alla libertà del giudico del giudice e del giudicare proprio per queste
Una congettura riformatrice non potrebbe comunque rinunciare
All'esigenza di carenti in un villaggio persuasiva ed autorevole rispetto alle iniziative di denuncia di fatti di responsabilità civile del giudice
Senza questa garanzia fuori da questa variazione selettiva sarebbe evidentemente impossibile tutelare lo svolgimento dell'attività giurisdizionale
Questo strumento istituzionale non c'è bisogno di inventarlo c'è già
Ed è rappresentato dal procedimento autorizzativo del ministro della Giustizia
è questo il punto di continuità intorno al quale non è impossibile costruire una sagace persuasive novità e questo d'altro canto il modello che pur secondo proiezioni diverse ci lega i Paesi dell'Occidente democratico
Ma l'impegno volto a rendere più efficiente e rapida l'amministrazione della giustizia
Nella garanzia delle libertà singoli e collettive ha nel nostro Paese una ragione ulteriore nel simile
Di assicurare condizioni migliore crescente di sicurezza nella vita e nell'attività dei cittadini
La politica dell'ordine pubblico della lotta alla criminalità organizzata
Al terrorismo nei suoi possibili residui casalinga
Ed ancor più di fronte al rischio delle intromissioni internazionali ha registrato importanti risultati
Che sono stati riconosciuti alle forze dell'ordine pubblico e al nostro ministro degli interni e l'amico Scalfaro anche da autorevolissima e testimonianze di governi dei Paesi alleati
Essa tuttavia esige ancora un continuo ed imprescindibili impegni cioè importante anche sotto il profilo della stessa ripresa economica per la quale è necessario rimuovere Paure e condizionamenti intollerante
La sicurezza e la libertà della convivenza civile e una condizione essenziale di sostegno al sistema produttivi allo sviluppo
Nella politica di sostegno al sistema produttivo del nostro Paese non va mai trascurata l'attenzione al settore primario
L'importanza del settore agricolo e dell'intero sistema agroalimentare esige la politica di intervento pubblico che sia parte della più generale politiche economiche superando ogni impostazione settoriali
Destinatario principale di tale intervento e l'impresa agricola e specie a quella condizione familiari sia per quanto riguarda la produzione sia per quanto riguarda il mercato
In tale contesto si pone il problema di strutture di governo del mercato con l'attiva partecipazione delle parti interessate
Occorre inoltre che il Parlamento approvi al più presto la legge pluriennale di spesa per l'attuazione del piano agricolo nazionale
Ma l'agricoltura nazionale e la sua possibilità di crescita e sembra più dipendente dalle scelte della politica agricola comunitari c'è qui una profonda esigenza di equilibrio che impone un'azione coordinata dell'intero governo e costituisce una delle ragioni di quel nuovo tipo di impegno nell'Europa per l'Europa su cui tornerò più avanti
Per quanto riguarda la politica di sostegno alle attività del secondario del terziario esiste anche qui la necessità di una profonda revisione delle regole che l'hanno fino ad ora caratterizzata al fine di evitare dispersione di risorse e concentrare le stesse sui pochi punti essenziali
In una situazione nella quali margini di profitto si sono ricostituiti
Le politiche tradizionali di sostegno quali la fiscalizzazione degli oneri sociali e l'incentivazione finanziaria
Vanno almeno parzialmente ridotte Tina conservarle solo per il Mezzogiorno nelle zone depresse del Paese
La politica di sostegno allo sviluppo degli invece a mio avviso fare perno su due momenti essenziali
La valorizzazione delle risorse umane e l'innovazione tecnologica
Dove l'una e premessa logica e condizione dell'altro
Qui l'impegno dello Stato deve essere chiaro ed adeguata
Nella società contemporanea la politica per lo sviluppo produttivo ed in particolare dell'industria del terziario coincide innanzitutto con la politica delle risorse umane
Un Paese come il nostro oltretutto povero di materie prime
Se vuole tenere il passo con quelli più avanzati deve assegnare un'assoluta priorità ai problemi della ricerca e dell'istruzione considerando la spesa in questo settore quale fondamentali investimento produttivo per l'intera società
Tutto questo dà nuova motivazione alla centralità della politica scolastica
Certo so bene
Che su questo tema si accumulano problemi enormi ed antichi ritardi
E so bene che c'ho un mondo vasto articolato diffuso di docenti e di operatori nella scuola che costituiscono un patrimonio di esperienze e di intelligenza che non può essere ignorato e che anzi va valorizzato
C'è poi l'aspettativa e la pressione esterna di laureate di diploma
Che hanno a volte nella scuola il solo possibile sbocco occupazionale
Ma ci sono soprattutto gli studenti i giovani che si attendono dalla scuola la preparazione necessaria per il loro lavoro di domani e la loro piena realizzazione
Ai giovani a tutti i portatori di interesse e di aspettative di questo mondo gli alle loro organizzazioni dunque bisogna rivolgersi in modo da coinvolgere nella costruzione di un disegno nuove che sia all'altezza dei tempi e segni una svolta
Ed un salto di qualità nel sistema formativo italiano
Questo esige certo un'alta qualificazione di una continua linfoidi qualificazione degli operatori ma anche modifiche più profonde degli stessi assist
Senza rincorrere illusorie visioni di riformismo globale è necessario individuare alcune priorità e dare ad essa chiarezza di contenuti la DC rinnovi suo impegno l'attuazione di una legge quadro per la riforma della scuola secondaria superiore per realizzare su questo fondamentale segmento scolastico un corretto equilibrio della formazione anche in termini di flessibilità e di apertura al mondo della produzione e delle professioni
Autonomia decentramento e partecipazione democratica rappresentano altrettanti presupposti decisivi
E quindi necessaria una rivisitazione della norma patto che il calcolo della innovazione abbia tale misura da non dissipare tutto il decisivo valore che si connette alla libertà del giudico del giudice e del giudicare proprio per queste
Una congettura riformatrice non potrebbe comunque rinunziare
Alle esigenze di Karen B in un bistrot persuasiva ed autorevole rispetto alle iniziative di denuncia di fatti di responsabilità civile del giudice
Senza questa garanzia fuori da questa variazione selettiva sarebbe evidentemente impossibile tutelare lo svolgimento dell'attività giurisdizionale
Questo strumento istituzionale non c'è bisogno di inventarlo c'è già
Ed è rappresentato dal procedimento autorizzativo del ministro della Giustizia
E questo il punto di continuità intorno al quale non è impossibile costruire una sagace persuasive novità e questo d'altro canto il modello che pur secondo proiezioni diverse ci lega i Paesi dell'Occidente democratico
Ma l'impegno volto a rendere più efficiente e rapida l'amministrazione della giustizia
Nella garanzia delle libertà singoli e collettive ha nel nostro Paese una ragione ulteriore nel finire
Di assicurare condizioni migliore crescente di sicurezza della vite nell'attività dei cittadini
La politica dell'ordine pubblico della lotta alla criminalità organizzata
Al terrorismo nei suoi possibili residui casalinga
Ed ancor più di fronte al rischio delle intromissioni internazionali ha registrato importanti risultati
Che sono stati riconosciuti alle forze dell'ordine pubblico io al nostro ministro degli interni e l'amico Scalfaro anche da autorevoli stime testimonianze di governi dei Paesi alleati
Essa tuttavia esige ancora un continuo ed imprescindibili impegni cioè importante anche sotto il profilo della stessa ripresa economica per la quale è necessario rimuovere Paure e condizionamenti intollerante
La sicurezza e la libertà della convivenza civile di una condizione essenziale di sostegno al sistema produttivi dallo sviluppo
Nella politica di sostegno al sistema produttivo del nostro Paese non va mai trascurata l'attenzione al settore primario
L'importanza del settore agricolo e dell'intero sistema agroalimentare esige una politica di intervento pubblico che sia parte della più generale politiche economiche superando gli impostazione settoriali
Destinatario principale di tale intervento e l'impresa agricola e specie a quella condizione familiari sia per quanto riguarda la produzione sia per quanto riguarda il mercato
In tale contesto si pone il problema di strutture di governo del mercato con l'attiva partecipazione delle parti interessate
Occorre inoltre che il Parlamento approvi al più presto la legge pluriennale di spesa per l'attuazione del piano agricolo nazionale
Ma l'agricoltura nazionale e la sua possibilità di crescita e sembra più dipendente dalle scelte della politica agricola comunitaria c'è qui una profonda esigenza di equilibrio che impone un'azione coordinata dell'intero governo e costituisce una delle ragioni di quel nuovo tipo di impegno nell'Europa per l'Europa su cui tornerò più avanti
Per quanto riguarda la politica di sostegno alle attività del secondario del terziario esiste anche qui la necessità di una profonda revisione delle regole che l'hanno fino ad ora caratterizzata al fine di evitare dispersione di risorse e concentrare le stesse sui pochi punti essenziali
In una situazione nella quali margini di profitto si sono ricostituiti le politiche tradizionali di sospendere quali la fiscalizzazione degli oneri sociali e l'incentivazione finanziaria vanno almeno parzialmente ridotte Tina conservarle solo per il Mezzogiorno e le zone depresse del Paese
La politica di sostegno allo sviluppo degli invece a mio avviso fare perno su due momenti essenziali
La valorizzazione delle risorse umane e l'innovazione tecnologica
Dove l'una e premessa logica e condizione dell'altro
Qui l'impegno dello Stato deve essere chiaro ed adeguata
Nella società contemporanea la politica per lo sviluppo produttivo ed in particolare dell'industria del terziario coincide innanzitutto con la politica delle risorse umane
Un Paese come il nostro oltretutto povero di materie prime
Se vuole tenere il passo con quelli più avanzati
Deve assegnare un'assoluta priorità ai problemi della ricerca e dell'istruzione considerando la spesa in questo settore quale fondamentali investimento produttivo per l'intera società
Tutto questo dà nuova motivazione alla centralità della politica scolastica
Certo sono belle che su questo tema si accumulano problemi enormi ed antichi ritardi
E so bene che c'ho un mondo vasto articolato diffuso di docenti agli operatori nella scuola che costituiscono un patrimonio di esperienze e di intelligenza che non può essere ignorato e che anzi va valorizzato
C'è poi l'aspettativa e la pressione esterna di laureati e diplomati che hanno a volte nella scuola il solo possibile sbocco occupazionale
Ma ci sono soprattutto gli studenti i giovani che si attendono dalla scuola la preparazione necessaria per il loro lavoro di domani e la loro piena realizzazione
Ai giovani a tutti i portatori di interesse e di aspettative di questo mondo gli alle loro organizzazioni dunque bisogna rivolgersi in modo da coinvolgere nella costruzione di un disegno nuove che sia all'altezza dei tempi e segni una svolta ed un salto di qualità nel sistema formativo italiano
Questo esige certo un'alta qualificazione ed una continua rituali di qualificazione degli operatori
Ma anche modifiche più profonde degli stessi assist
Senza rincorrere illusorie visioni di riformismo globale è necessario individuare alcune priorità e dare ad essa chiarezza di contenuto
La DC rinnovi suo impegno l'attuazione di una legge quadro per la riforma della scuola secondaria superiore per realizzare su questo fondamentale segmento scolastico un corretto equilibrio della formazione anche in termini di flessibilità e di apertura al mondo della produzione e delle professioni
Autonomia decentramento e partecipazione democratica rappresentano altrettanti presupposti decisivi per accrescere la capacità della scuola di rispondere alle domande emergente
Il processo di cambiamento deve perciò muoversi dalle singole unità scolastica coinvolgendo gli operatori scolastici gli studenti e le loro famiglie
Il salto di qualità del nostro sistema formativo scolastico ed universitario
Impone utilizzando al meglio il ricco patrimonio tecnico scientifico ed educativo di cui disponiamo di superare ogni forma di burocratizzazione d'appiattimento del sapere incentivando invece il merito la sperimentazione e la stessa competitività
Perciò noi siamo sostenitori della scuola libera
Che è cosa diversa
Che è cosa diversa e più ampia del problema specifico della scuola privata scuola libera e prima di tutto la stessa scuola pubblica
Il pluralismo che noi proponiamo non valletto solo come pluralismo ideologico ma come pluralismo di modelli organizzativi di orientamento verso le realtà economiche
Di coerenza con le realtà locali sia sul piano delle tradizioni e delle culture sia sul piano del mercato del lavoro e perciò del futuro dei giovani
Del resto il pluralismo delle istituzioni scolastiche Riondato comuni a tutte le nazioni moderne ed anche nei Paesi a noi più vicini in Europa
Ed è sorprendente che chi si vuole aggrappare alle altri da questo punto di vista annega in un largo neppure nel Mediterraneo
L'esperienza internazionale prima ancora che nazionale ci dice che la nuova occupazione nasce in settori nuovi per definizioni legati a nuove tecnologie io nuove modalità organizzative a nuove domande sul fianco
Nasce pure nelle imprese medie e piccole soprattutto quelle dei servizi produttive del terziario avanzato
Questa nuova occupazione e le imprese legata ad esse devono essere sostenute con una politica di formazione delle risorse umane e di rafforzamento tecnologico nello sforzo di modernizzazione del Paese un ruolo particolare ed essenziale spetta al sistema delle partecipazioni statali
Negli anni che abbiamo di fronte dobbiamo chiedere alle imprese a partecipazione statale uno sforzo decisivo nel settore dell'innovazione specie nel Mezzogiorno
Per mantenere il Paese agganciato ai grandi processi di mutamento tecnologico a livello mondiale
E nel campo dei grandi sistemi l'azione di risanamento e di riposizionamento strategico portata avanti in questi anni grazie soprattutto all'impegno e alla capacità degli uomini vicino alla democrazia cristiana del presupposto dal quale partito
La condizione però è il dispetto dell'autonomia imprenditoriale
Autonomia significa responsabilità e noi abbiamo bisogno di impegno responsabile e non di fedeltà burocrati
Dentro questa prospettiva più ampia di un grande processo di valorizzazione delle risorse umane
E di innovazione va collocata la politica meridionalista alla quale come ho già detto vanno esclusivamente riservati gli incentivi tradizionale compito di questa politica evitare che si accentui la divaricazione del paese e di tendere a Di Orio unificarlo cominciando dallo stesso Mezzogiorno su questo ho già detto quale grande impegno di solidarietà nazionale sia richiesto a tutti
Qui voglio aggiungere che necessaria articolare gli incentivi per gli investimenti produttivi e l'impegno su organici progetti di sviluppo sia dei servizi sia dei settori in modo da tener conto delle in diversificazioni interno allo stesso mezzogiorno e fornire principale attenzione al sud o più profondo e alle aree metropolitane
Più in generale a mio avviso la politica meridionalista esige una prevalente concentrazione delle risorse su quattro fondamentali direzione
Il potenziamento istituzionale tecnico delle Autonomie locali lo sviluppo della ricerca e dell'innovazione per sostenere una crescita moderna di attività produttive sia industriale che terziarie
La valorizzazione di tutte le risorse esistenti attraverso il sostegno delle diverse forme di imprenditorialità locale la realizzazione delle grandi infrastrutture
Ma la politica delle grandi infrastrutture del rilancio delle opere pubbliche riguarda anche l'intero Paese
E costituisce probabilmente uno degli strumenti principali di una manovra di politica economica capace di stimolare ed orientare gli investimenti a promuovere l'occupazione
Noi pensiamo più la giusta politica di opere pubbliche può e deve saldarsi in termini moderni senza rinunce sul piano del progresso ai temi propri della qualità della vita
Sia sotto il profilo della bonifica del territorio e dell'impatto ambientale sia sotto il profilo del riassetto delle città abbiamo intelligenze patrimonio sufficienti ad una grande operazione di recupero del territorio
Proponiamo perciò un programma organico il basto pluriennali
Che fra l'altro diversamente valorizzi le aree oggi occupate da stazioni ferroviarie parchi binari caserme militari vecchio ospedali a volte vecchie carceri
Che oggi sono inserite nel cuore delle città e viceversa sono funzionalmente arretra Abbili sino alla periferia
Gli ampi spazi così recuperati potranno essere destinate in tre strutture di servizio che servano a migliorare la qualità della vita nella città basti pensare al problema dei parcheggi si tratta di raccogliere le idee chiamare a raccolta le esperienze coinvolgere l'imprenditoria pubblica e privata e formare un programma preciso alla cui attuazione serve soprattutto una volontà politica che si manifesta e si sviluppa a tutti i livelli nazionali e locali organicamente
Con rigorosa professionalità e pieno rispetto e valorizzazione del contesto ambientale
In questo quadro alcune considerazioni particolari meritano le questioni relative alla politica della casa e della politica energetica
Sulla casa di sono indegni di maggioranza che sono stati assunti e vanno mantenute
Sia per quanto riguarda l'indennizzo dei suoli assoggettati a procedimento espropriativo per pubblica utilità sia per quanto riguarda il regime delle locazioni che va gradualmente ricondotto nell'ambito delle autonomia contrattuale delle parti
Questo serve altresì a riattivare l'attività edilizia e quindi anche sotto questo profilo l'occupazione
Per quanto riguarda la politica energetica
Il reggente il recente traumatico avvenimento di Chernobyl
Sconvolge la coscienza degli uomini di oggi e la mette all'improvviso di fronte al rischio apocalittici che tuttavia non sono legatissimo più soltanto al pericolo di guerra
Ma anche alla condizione di vita dei nostri giorni in tempo di pace
E il potere dell'uomo sulle cose
La scienza e il progresso umano che generano insieme grandi prospettive grandi paura grandi speranze e grandi incertezze l'uomo d'oggi convive con questa drammatica ed incontrollabile ambivalenze del suo destino terreni
Da questo punto di vista penali noi più che l'ha spinto ad attivare polemiche sui sistemi di sicurezza nell'Unione Sovietica un sentimento di costernazione di solidarietà umana
Per un popolo così improvvisamente chiamato a pagare in prima persona il peso di questa terribile ambivalenza
Credo piuttosto
Che si possano fare due considerazioni la prima
E che nella società complessa e sempre più complesse come sono quelle contemporanee
Il sistema democratico occidentale che consente sempre l'informazione e l'incidenza della pubblica opinione e da spazi di libertà in movimento si chiamino Verdi ecologisti
Consente un interlocutore attivo agli amministratori e i tecnici ai gestori di potere di qualsiasi potere pubbliche privato che il signor e assicura sempre un momento di maggiore responsabilizzazione di maggiore controllo stimolando attenzioni che l'assenza di interlocutori può affievolire
Sollecitando cure che possono a tutti sì o addirittura mancare quando non c'è lo stimolo della pubblico più
L'altra considerazione e che i rischi dal progresso e delle nuove tecnologie sono tali e tanti che non trovano soluzione possibile all'interno delle politiche nazionali ma esigono anzi impongono indegni sovrannazionale
Non le solo sugli armamenti e sui rischi di guerra ma anche sul progresso e sui rischi in condizioni di pace che è necessario un comune impegno degli Stati e delle nazioni
Decisione unilaterale del nostro Paese non servirebbero quando siamo circondati come d'Italia circondata da una quantità di centrali nucleari sia in Brancia che mi svizzera sia in Austria che in Germania
Bisogna certo assicurare il massimo di sicurezza gli impianti fermando quelli che tale sicurezza non danno
Ma soprattutto bisogna assumere prima all'interno della Comunità europea
E poi sul piano internazionale una forte iniziativa volta alla creazione di un qualche organismo sovranazionale di garanzie di controllo
Anche su questo terreno si tratta perciò di sollecitare a livello mondiale regole ed istituzioni cui adeguare la politica di ogni Paese
Ho già fortemente insistito nel corso di questa mia relazione sul tema della competitività anche come disegno di unificazione del Paese vorrei ora ritornarci
Per svolgere un'altra riflessione
Questa prospettiva dell'intensificarsi della concorrenza
Da quelle che ho chiamato l'economia nazioni rende più visibile che non il passato le loro prospettive di sviluppo o di declino ed influisce io credo influirà grandemente anche in Italia sulle relazioni industriali
Accrescendo il grado di solidarietà concreta che coglie che agli interessi degli imprenditori e quelli dei lavoratori
Del resto questa tendenza alla solidarietà concreta prove già rispondenza nella rivoluzione italiana in Demba di conflittualità
Tra datore di lavoro e lavoratori dipendenti nell'industria nonché tra i rispettivi sindacati
E segno significativo importante ed apprezzabile il recente accordo intervenuto tra imprenditori e sindacati che costituisce l'avvio per la realizzazione di un nuovo sistema di relazioni industriali delle imprese fuori dalle imprese
Tale accordo rivela una nuova capacità del sindacato di modificare antiche rigidità e di dare un contributo che è indispensabile avere alla ripresa dello sviluppo e quel che più conta dell'occupazione anche adottando misure di flessibilità dell'ingresso al lavoro
Credo anzi che sia giusto riconoscerlo che il processo di maturazione intervenuta all'interno del sindacato
E di cui la CISL guidata oggi con intelligenza e passione civile da Marini testata
E stata iniziatrice e principale protagonista ha contribuito non poco al miglioramento complessivo della condizione economica del Paese
Tutto questo dà nuova forza ad un'antica convinzione che ci appartiene come democrazia cristiana e che è quella della necessaria salvaguardia dell'autonomia dell'autonomia pattizia delle forze sociali
Ritengo opportuno ribadire questa nostra convinzione sulla tutela dell'autonomia contrattuale il rapporto all'oggetto proprio della trattativa in modo cioè che essa non contrastati coinvolgendo aspetti improprie d'interesse generale
In questo senso impazza costituisce anche un momento fra i più significativi degli spazi di partecipazione democratica che appartengono alla società civile
Nella gestione di questa autonomia l'uso appropriato della contrattazione la TAC atteggiamento moderato nei conflitti di lavoro
Lo svilupparsi dello spirito della cooperazione avranno un peso decisivo dell'inserimento dell'Italia nel contesto delle economie mondiali più voluto
Si è aperta una nuova fase sindacale
Chi agevola anche la realizzazione di politiche del lavoro capace di favorire l'occupazione e richiama l'intuizione originale del sindacalismo della CISL di pastore e di Roma
Sulle politiche del lavoro mi limiterò a ricordare le indicazioni da tempo portata avanti dalla DC
Nominatività esclusi i portatori di handicap nell'assunzione procedure più rapide per i contratti di formazione lavoro
Riordino della cassa integrazione e provvedimento sugli esuberi di manodopera salario d'ingresso per i Giochi
Ma un'attenzione del tutto particolare la rivolta al mondo del lavoro a Tor del lavoro autonomo che è stato ed è protagonista di primo piano del progresso del paese e dei mutamenti in corso
La tutela degli spazi propri di questo mondo ed il rifiuto di inaccettabile polemiche a volte quasi criminalizzando i nei suoi confronti
è una costante del nostro impegno che nasce dalla consapevolezza dei valori di cui è portatore della laboriosità di cui è espressione ed anche del ruolo determinante che essa svolto svolge e svolgerà nella crescita occupazionale e nella stessa innovazioni
C'è soprattutto nel mondo delle professioni un'imponente fenomeno di trasformazione che si esprime con l'espandersi di nuove proposte professioni che esige il superamento di antiche regole
Un'attenzione e sensibilità particolare ma inoltro rivolta alle imprese minori alle attività professionali anche sul piano fiscale
La Democrazia Cristiana non ha fatto mai mancare con scelte anche difficili il suo sostegno all'azione intrapresa in nome della giustizia fiscale
Pur nutrendo ed esprimendo forti dubbi abbiamo consentito l'approvazione della legge dei registratori di cassa
Siamo stati al loro oggetto di polemiche incrociate ed ingiuste ma i fatti hanno dimostrato che le nostre riserve sull'efficacia dello strumento erano giuste
Difatti da poco tempo il governatore nata a chiederci l'appoggio per un regime fiscale speciale di durata triennale per risolvere quei problemi che il registratore di cassa non ha evidentemente Den demente risolto
Ancora una volta abbiamo risposto positivamente con senso di responsabilità
Perciò abbiamo ora tutte le carte in regola per sollecitare l'attenzione che dicevo prima
Al fine di evitare che la pressione tributaria superi nei confronti del lavoratore autonomo i limiti di sopravvivenza economica che errori nei coefficienti mettano fuori mercato attività sane credo sia giunto il momento per preparare nei confronti dell'impresa minore
E degli esercenti ghiande professioni un regime fiscale definitivo che atti anche una semplificazione degli ovviamente degli adempimenti richiesti che riteniamo eccessivi
In materia di politica fiscale abbiamo sostenuto inoltre sosteniamo l'opportunità di riequilibrare il rapporto tra imposte dirette ed indirette
Abbiamo sostenuto la riduzione delle aliquote IRPEF e siamo convinti che la linea volto ad attenuare la progressività vada perseguito
Anche al fine di non penalizzare la professionalità nelle attività private come nella pubblica amministrazione
Inoltre dà ulteriormente rafforzata la tutela economica delle famiglie monoreddito che sono tra l'altro maggiormente diffuse nelle zone più povere del Paese
Conclusivamente le indicazioni che ho finora svolto non sono certamente Saud stive di tutte gli aspetti e di tutti i problemi che abbiamo dinanzi sono solo alcuni indicazione essenziali che tuttavia mi sembrano logicamente collocate tra di loro
E tutte riconducibili alle esigenze di quella nuova razionalità istituzionale che ho prima richiamato
L'obiettivo della ripresa dello sviluppo e dell'occupazione sollecitare Lisa anime and decision riordino delle regole del sistema
Nella modifica della legislazione delle procedure parlamentari
Nella riorganizzazione della pubblica amministrazione nella politica dell'ordine pubblico e dell'amministrazione della giustizia della organizzazione dello stato sociale nella politica indios industriale del terziario in quella meridionalistiche in quell'agricoli in quella scolastica
In quella che attiene all'organizzazione del mercato del lavoro nelle relazioni industriali nella politica energetica in quella della casa ed inguine in quella fiscale
Tutte le indicazioni svolte si riconducono a questo dato sollecitando la rimozione di vecchie regole e la invenzione di nuove per poter assicurare maggiore efficienza ma anche maggiore trasparenza e possibilità di partecipazione di controllo nonché migliori condizioni di equità
E adesso sarà più spediti
Le considerazioni finora svolte nel tentativo di venire indicando alcuni punti principali
Di una linea di governo possibile rispetto ai problemi più urgenti del Paese
Si basano sulla consapevolezza dell'intreccio crescente che collega al quadro mondiale le singole economie e le stesse società nazionali anzi uno dei dati più caratteristici delle grandi trasformazioni che viviamo e quello offerto da una nuova dinamica
Nella quale la politica interna si proietta sull'esterno ben della vita internazionale o un peso sempre più rilevante nella vita interna delle nazioni
Probabilmente è stato sempre così ma oggi questo non è più un date eventuali ma necessario e non i lutti
Per questa continuità tradite interna dei popoli e le loro relazioni esterne non è consentita ingoia incoerenze tra i comportamenti un tempo definiti separatamente a secondo che fossero di politica interna o di politica estera
Per noi democratici cristiani questa realtà oggi è evidente non è una scoperti improvvise
Ed anzi antiche premesse dell'Insiel mi amento di Luigi Sturzo che ammonite imposte veementi cattolici sulla dimensione internazionale della politica di ogni pur i popolari scriveva Sturzo cercano nella politica estera la chiave della politica interna e della politica economica
Mentre il realismo piccolo borghese dell'Italia al contrario ha cercato nella politica interna ed in quelle economiche la chiave della politica estera
La posizione di Sturzo non era soltanto l'espressione di quell'universalismo cattolico che tuttavia principio sempre valido nera soggezione ad altre forme di internazionalismo come quello socialista
Volta sostituire alla individualità dei popoli L'Unità trasversale di una class
Su tutto si riferiva invece ai popoli portatori di un genio e di una cultura propri e non confondibili che tuttavia possono e debbono cercare continuamente un comune sentire sul loro modo di vivere in pace
Contribuendo con la propria origine ITA originalità alla reciproca coro cooperazione ed alla progettazione del futuro
Senza competere in termini di potenza quattro nel pensiero di Sturzo erano le idee base che a mio avviso ci restano con eredità di cultura politica di permanente validità
L'interdipendenza tra i popoli l'equilibrio tra le forze la cooperazione l'organizzazione internazionale
Ma per dare corpo politico a queste idee
Non ci si può fermare alle declamazioni si doveva e si deve procedere sulla strada della ricerca degli strumenti
Su questa strada si è mosso operando scelte fondamentali e tuttora non reversibili Alcide De Gasperi
Egli ebbe nitida coscienza
Che non soltanto la ricostruzione post bellica non sarebbe stata possibile
Al di fuori delle dinamiche di sviluppo dei grandi spazi geopolitici ma neppure per così dire alla ditta ordinario di un paese come il nostro avrebbe potuto restare stagna quelle dinamiche
De Gasperi non solo non si trovò davanti a proposte Sterne di decidere pro o contro certe alleanze pro o contro blocchi angoli informazioni
Sapendo che l'organizzazione internazionale sorge da raggruppamenti e sempre più vasti ma non universali se non su terreni necessari ma generici d'intesa quali sono le Nazioni Unite si ponesse il problema di una scelta italiani
Una scelta che partiva da un presupposto culturale nazionale ma che trovava al di là dell'Atlantico un punto di riferimento ed una base certa
Gli Stati Uniti come modello di democrazia rappresentativa come modello di società industriali in espansione
Per De Gasperi stava qui
Ed io voglio dire per noi sta ancora qui il primo fondamentale ancoraggio sicuro delle nostre scelte di politica da qui il voltar pagina dell'Italia dopo l'esperienza fascista della suo pozione di fondo di essere e di voler essere una democrazia moderna
Vicine legale alleata alla più grande democrazia occidentale
Prima ancora che gli americani avessero formulato una loro proposta la Democrazia Cristiana con De Gasperi aveva elaborato la propria inducendo ad assumerla anche le altre forze democratiche italiane
La NATO non fu perciò la risposta ad una domanda che vede ENI vada oltre al transito
Ma la libera scelta
E la convergenza di una prospettiva nazionali italiane su un'alleanza chiedevi insieme ragioni di equilibrio mondiale
Ma anche ragioni di più vasta cooperazione ed assumeva perciò caratteristiche chiaramente politica
L'equilibrio che garantisce la stessa pace e data ancora oggi dal rapporto tra le forze anche militari
Questo era ed è un dato imprescindibile e De Gasperi lo colse fin dall'inizio nella fase di formazione dei grandi blocchi appena accennati ma già percepiti quando tutto tuttavia sopravvivevano i tentativi di un sistema di trattati bilaterali egli previde il risultato finale di una grande alleanza in cui sarebbe stato possibile anche una grande cooperazione
Quella scelta
Che e resta la nostra scienza
Aveva una valenza enorme anche rispetto alla politica interno
Dove non a caso su questo terreno dei nostri inverni vicende hanno conosciuto i più forti contrasti
Ma anche le più spetti Colari conversione
Non mi riferisco evidentemente solo al superamento in favore della cooperazione con gli Stati Uniti di certo noi nazionalismo nostalgico di destra
Mi riferisco ai radicati mutamenti intervenuti delle opzioni del Partito socialista ed anche i sofferti e non sempre chiari mutamenti intervenuti nella posizione dello stesso partito comunista
Questa conversione attuata certe India India soprattutto in modi diversi dai due partiti che più si erano poste all'Alleanza atlantica ha costituito il dato più significativo e la stia più illuminante del processo di evoluzione della politica interna
Ma anche il più chiaro riconoscimento del fondamentale valore della scelta compiuta e coerentemente sempre difesa dalla Democrazia cristiana
Credo che abbiamo il diritto di ricordarlo a quanti qualche volta credono di poterci richiamare ai nostri doveri di politica estera
La Democrazia cristiana non ha cambiato e non intende cambiare
Ed anzi credo che si debba questa coerente continuità della Democrazia Cristiana la stabilità delle nostre alleanze che dopo l'unità d'Italia solo negli ultimi quarant'anni ha evitato i cosiddetti giri di valzer segnando una differenza sostanziale rispetto alle politiche estere che hanno preceduto la vendo della nuova democrazia italiana
Su questo i cultori della storia patria di formazione laica credo che farebbero bene a sviluppare qualche osservazione non strumentale
L'ordine indichiamo meriti esclusivi anche perché siamo consapevoli del fondamentale contributo dato dal partito repubblicano
Dall'onorevole Sforza in quella circostanza e dalla coraggiosa scelta di Giuseppe Saragat che ha dato vita alla socialdemocrazia
Ma certo il consenso raccolto durante questi quarant'anni intorno alle scelte degasperiana
E la coesione morale culturale e politica che abbiamo con dura sin da principio coltivato dentro il Paese dentro le nostre alleanze
Ha costituito e costituisce il dato principale di garanzia di questa stabilità
Questa fondamentale operazione di metodo e di merito resta una delle principali caratteristiche del nostro impegno politico ed una discriminante tuttora decisiva anche nella scelta degli equilibri politici interni
Rispetto alle scelte di politica estera non sono possibile ambiguità o allineamenti prassi
Che oltretutto sarebbe Restani ha lo spirito e alla lettera della nostra alleanza con gli Stati Uniti
Che è fatta di partecipazione e di confronti ed anche per questo e soli
Non ci possono essere equidistanza o venature tendenzialmente neutralista
Né impennate di tipo nazionalistico alla vecchia maniera
Non si possono porre sullo stesso piano gli Stati Uniti e altre superpotenze capo blocco come l'Unione Sovietica
Festa per noi
Questo per noi è chiaro
Ed intendiamo ribadirlo perché l'alleanza non è una risposta di pura convenienza per un nostro interesse particolaristico Meoni intesa reciproca
Che indica anche corresponsabilità rispetto ai valori che si vogliono affermare
In questo senso
A parte le loro dimensioni di Potenza gli alleati sono sempre pari dello spazio ovvero che c'è per ognuno è il contributo che può e dannosi deve dare alla ricerca dell'interesse comune
Mettendo in subordine ogni interesse divergente ogni tentazione di facili sull'azionismo ogni evitata posizione di orgoglio
Nell'attività politiche specie di politica estera
In un mondo come quello di oggi difficile complessa dove coesistono grandi opportunità ed insieme immensi rischi la sola norma da seguire e l'interesse superiore del bene dei punti
Certi ci possono essere momenti particolarmente difficili
Nei quali è più arduo muoversi e trovare la strada più opportune giusta negli interstizi di una tendenza bipolare che pure esiste e qualche volta interferisce con l'alleanza
Ma lo spirito che ci anima e deve animarci anche in questi difficili percorsi è sempre quello della lealtà verso gli alleati e del consolidamento dell'alleanza viviamo una stagione problematica degli aspetti degli assetti posto bellici
Basati su intese come quelle di San Francisco di alta di pose una che per molti aspetti non sembrano più adeguate alla nuova situazione del mondo
E dove la gestione della politica di distensione appare avvolta limitata all'ottica delle maggiori potenze
La consapevolezza dei dati evolutivi presenti
Nella realtà porto a suo tempo alla Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa e all'Atto di Helsinki
Che rappresentò l'avvio di un tentativo per una nuova cooperazione multilaterale correttiva del bipolarismo
E questo una strada che fuoco talmente vista da Moro senza illusioni e con realismo ma con la voglia anche di esplorare ogni possibilità di cooperazione e non credo sia stata una forzatura il volere che gli Stati Uniti firmasse l'insieme ai Paesi europei perché ciò è servito a sottolineare la loro necessaria presenzia in Europa per l'equilibrio degli assetti di una comunanza di civiltà e di interessi che tuttora attuale
Una comunanza che fu riconosciuta anche dai sovietici che trovarono poi nel documento firmato una vera pietra d'inciampo per il carattere di libertà che lo permea ho avuto più volte modo di affermare nel passato che la vocazione alla pace
è un dato essenziale di intrinseco di un partito di ispirazione cristiana
Abbiamo voluto sottolinearlo con la cerimonia di stamattina inaugurando la Fondazione per la pace intitolata ad Alcide De Gasperi
Sulla sacra la guardia di questo dono di Dio affidata agli uomini cui si ispira l'azione del pontificato di Giovanni Paolo secondo
Come sulla sua promozione
Come
Con me sulla sua promozione ingenuità la nostra politica la politica è la pace
Da ciò l'interesse costante
E l'impegno attivo a contribuire alla distensione
Fra tanti timori e nonostante la cui si di tensioni spesso alimentata dal terrorismo ci sono state e ci sono anche i segni positivi
La posizione di Gorbaciov sembra esprimere su questo terreno
Una sensibilità ed una preoccupazione che sono riconoscibili anche nelle parole responsabili pronunciate di recente il reperimento al dramma di Charlot
Bisogna cogliere questi segni esplorare tutti gli spiragli che si aprono per allargarli fino a farne veri spazi di distensione di pace
Ma questo sarà tanto più possibile e tanto più efficace
Quando più sarà sarda spranga limpida la solidarietà dell'Italia e dell'Europa con gli Stati
Uniti
All'America di Reagan
Che è una realtà forte e prestigiosa
Che guida una grande ripresa economica mondiale e gode di un grande consenso popolare e oggettivamente affidata una straordinaria responsabilità per gli equilibri di pace nel mondo
Essa esercita positivamente e con convinzione questa responsabilità
E la stessa determinazione dimostrata su singole avvenimenti
E funzionale a questo esercizio e dal perseguimento di quell'obiettivo e con questa America e al suo fianco che va perseguita la distensione
Ma la pace non si esaurisce nell'equilibrio della distensione
Essa come sua più profonda ragione e suo necessario fondamento la solidarietà
Quella solidarietà che ha sconfitto la divisione classista del conflitto degli interessi all'interno della società moderna può e deve a livello internazionale rimuovere le ragioni di altre conflitti
Costruendo la pace nell'animo stesso dei pupi
Da ciò l'esigenza di recuperare i valori universali dell'ONU
Da ciò il volo nuovo che può esercitare l'Europa dentro l'alleanza atlantica ed in dialogo con i non allineati su questi temi della sicurezza e della cooperazione
Tutte queste indicazioni sono riconducibili all'insegnamento delle nostre esperienze di partito e di governo
Sturzo De Gasperi Moro tre indicatori precisi di una via sembra il diritta alla quale restiamo fedeli
Con l'arricchimento di un'esperienza a volte dura rispetto ai rischi e agli eventi drammatici che si sono susseguiti
La crisi mediterranea l'imperversare di guerre locali non controllabili il diffondersi dal terrorismo ed infine ma non meno preoccupante
L'imponenza dei fenomeni ambientali
Che non conoscono dogane per far danni e seminare angosce tra i popoli e che nuovamente invocano come ha ribadito indegni di cooperazione di informazione e anche di libertà e di comunicazione di movimento
Recenti avvenimenti nel Mediterraneo hanno segnato un momento particolare di difficoltà
O di apparente minor comprensione tra le due rive del dal clan
Inutile nascondersi che non si è trattato sempre di equivoci il governo ha unitariamente assunto su questi accadimenti una linea ineccepibile
Nessuno ha indicato l'esistenza di altre strade da imboccare
Ciò non toglie che dobbiamo farci carico del rinnovo della comprensione del chiarimento
Che del resto mi pare sia buon Bondo tra l'Italia e gli Stati Uniti scavando ancora nelle ragioni della sicurezza reciproche collettiva chiarendo i problemi e cercando sempre linea di condotta comune
Nella lotta contro il terrorismo internazionale abbiamo tra noi comuni interessi
Che ci debbono ispirare nel mantenimento di quella unità di intenti che è indispensabile per vincere
Certo anche queste ultime vicende
Ci fanno sentire il peso della mancanza dell'Europa politica
Per la quale penso si debba rinnovare anche in modo nuovo anche con campagne politiche di opinioni un impegno che per noi peraltro è antico
E costituisce dopo l'alleanza atlantica ed insieme ad essa l'altro pilastro della vostra politica IST
Ripetere che tre grandi leader della Democrazia cristiana europea
De Gasperi Adenauer Schuman
Furono i padri dell'idea di Europa e di quel tanto di unione europea che oggi esiste e quasi un luogo comune
Quel che preme però mettere in evidenza e che la costruzione di un'Europa democratica unite non era e non è nella visione della democrazia cristiana una Giunta ma un momento essenziale nel vostro disegno di pace e di equilibri la lezione degasperiana che ci appartiene perché Angori oggi ci ispira puntava sull'unità europea in concreto non dando in termini generali ma nell'evoluzione di un processo da perseguire con determinazione
Il punto più alto a mio avviso di quel processo si raggiunse con l'idea della comunità europea e a di difesa che stava per giungere a conclusione positiva e che fu fatta cadere dall'impennata nazionalistica della Francia
Il valore di quell'idea però non stava nel fatto militari in se stesso
Ma nelle implicazioni politiche perché essa presupponeva una forte solidarietà politica
Una versione esclusivamente militare è scritto
Di quel dell'accende era sbagliata come sarebbe sbagliato ogni sua interpretazione odierna in quel senso
Il valori invece della CED stava nell'unità politica perché essa tendeva a togliere peso ad un elemento strutturale di una vecchia chiusa ed egoistica concezione della sovranità nazionale
Potremmo dire che tendeva a disarmare il nazionalismo salvando la nazionalità
Non a caso fu il nazionalismo a farla fallire
La CED avrebbe inoltre permesso un rapporto più costruttivo e decisioni più rapide
Con una NATO articolata su due soli Poli militari USA ed Europa e forse avrebbe avuto anche un flusso positivo di carattere economico su tutta la politica degli armamenti
La cui standard se standardizzazione avrebbe probabilmente consentito anche economie di converso possibilità di sostenere una forte politico europea di ricerca e di sviluppo
Anche attraverso questa strada quindi l'Europa avrebbe svolto come ed eversivo sforzarsi di svolge un grande ruolo di pace di insieme di progresso
Realizzando un oltre un corretto equilibrio ed un più efficiente rapporto con gli Stati Uniti
Che vanno corrette ed adeguata e sfide nuove che vanno raccolte e di Bombolo un nuovo slancio per la unificazione europea
La sfida più importante quella tecnologica rispetto alla quale e sembra più urgente e necessario unire le risorse delle Urru
Il paradosso è che l'Europa nel suo insieme non è inferiore per investimenti in ricerca e sviluppo negli Stati Uniti né al Giappone ed Enza forse superiore
Ma sono inferiori risultare perché le risorse sono disperse a causa delle separazioni nazionale
Abbiamo sistemi diversi in quasi tutti i servizi
Tecnologie differenziati molte industrie assenza quasi totale di cooperazione e può scadere che ad esempio nelle lezioni il Vecchio Continente investa di più ma il mercato è quasi tutto occupato da Giappone e Stati Uniti
C'è dunque un'emergenza europea che deve essere affrontata dagli europei della nostra stessa proposta di governo delle trasformazioni sarebbe cosa limitate tutto sommato modesti
Se non avesse questo respiro più ampio questa visione più vasta verso l'economia moderna e soprattutto verso l'Europa
Se non comportasse infine un forte deciso prioritario impegno per il rilancio della unità europea sulla base di queste due condizioni di fondo alleanza atlantica ed Europa ed entro limiti da essa definiti
Possono e debbono svilupparsi gli spazi di iniziativa e di contributi originari della vostra politica estera nazionale
Contributi alla necessaria politica di distensione contributo alla politica di pace specie nei confronti di aria noi particolarmente vicine per ragioni geografico per affinità culturali
Contributi in viene sul modo di favorire la crescita dei Paesi in via di sviluppo
Anche su questi terreni abbiamo forti e Dean equivoche tradizione a cui riferirci
Sempre la nostra politica estera
E mi sia consentito di ricordarlo la politica di tanti nostri amici che hanno guidato il ministero degli Esteri è stata come oggi con l'amico Andreotti continua ad essere una politica attiva per favorire la distensione mondiale per costruire la pace per favorire lo sviluppo
Forlani Malfatti Colombo hanno tutti portata avanti queste linee con grande competenza e chiarezza
E l'ha portata avanti
Con una particolare passione D'Amico Fanfani
Con una visione a tutto campo aperta e lungimirante
Di cui vogliamo ricordare in particolare
Anche per l'attualità che ha l'attenzione ai problemi del Mediterraneo
Alla questione palestinese coma quella israeliana
Con una sollecitazione non di convenienza
Ma di ricerca di unità in un'aria dove sia formata la nostra civiltà e la nostra cultura passando per il mondo ebreo Greco cristiano e per molti aspetti anche a
La nostra peculiare attenzione sulla questione del Mediterraneo forse non è stata sempre capita anche perché c'è una vocazione ed una sensibilità che è propria di ogni singola comunità nazionale
E che non essendo raccolta da altre ove manchi quell'opera costante di chiarificazione e di controllo su cui oggi ha insistito e continua ad insistere
Il problema del Mediterraneo si accerta Granato per l'emergenza creata dalle iniziative del colonnello Gheddafi
Ma il nocciolo storico della questione preesiste e per certi aspetti anche diverso e separato rispetto ad essa
Perciò è anche possibile comprensibile la nel delimitazione del problema lì
Di un terrorismo cioè che ha solo finalità di potenza o di prepotenza manca di ogni base per una prevenzione politica
E quindi consente solo risposte repressive
Il problema più difficile invece e per molti aspetti più delicati
è costituito dall'insieme dei problemi scaturiti alla fine degli anni quaranta per la mancata esecuzione delle decisioni prese dalle Nazioni Unite rispetta la creazione di uno Stato ebraico di uno Stato arabo palestinese
Interessi molteplici e dobbiamo dire anche arabi hanno impedito la realizzazione di quelle decisioni
Ed è così nato e si è alimentato un conflitto che ha avuto fasi alterne
Una delle quali pareva conclusa con gli accordi di Camp Darby
Quando sembrava che gli Stati Uniti fossero riusciti a patrocinare un accordo diretto darebbe israeliani attraverso la mediazione dell'Egitto
La bandiera dell'opposizione antisraeliana è stata allora raccolta da altri che hanno Rimbaud con altri conflitti rinunciando ad una soluzione politica che invece l'unica possibile
E che dobbiamo tutti contribuire a riproporlo risalendo proprio alle indicazioni di Camp Darby e dalla previsione di una conferenza di tutti i Paesi interessati per regolare le questioni aperti non possiamo pensare che l'unica soluzione sia quella militare
Anche perché la soluzione militare non c'è
Dobbiamo cercare fino al limite del possibile
Lo spazio entro il quale articolare un'iniziativa che recuperi la possibilità di dialogo tra le parti in un conflitto nel Medio Oriente
Per trovare soluzioni negoziali e concordate al fine di costruire la pace adoperarsi per favorire il dialogo tra mondo arabo ed ebraico non è terza forza Isma'ma per certi aspetti il suo contrario
Certo adesso la situazione si è aggravata per la insorgenza di un intollerabile terrorismo che tenta di giustificarsi con la causa palestinese e che certo sostenuto dalla Libia ma purtroppo non solo da essa
C'è poi un intreccio ambiguo ed indefinito di fenomeni di fatti
Gli attentati non prevista perfino in Siria e c'è la guerra Iraq gli ideali che essi o volti induce iniziative non controllabile
In queste condizioni ci troviamo coinvolti per ragioni geografiche economiche e politica
Ma le nostre posizioni sono chiare
Chiare sulle questioni politiche
Dove abbiamo dato tempo detto con branche ex i convincimenti che opprime ribadito chiare nei confronti del terrorismo
Verso il quale esprimiamo una condanna alte afferma e non possiamo ammettere alcuna debolezza
Perché la natura stessa del fenomeno non consente smagliature
Come del resto proprio la nostra esperienza interna dimostra con una Tosca demoni andrà di fermezza che tutto il mondo conosce e che è costata in misura altissima prima di tutti alla Democrazia Cristiana
Ma il contributo originale
Della nostra politica estera assume particolare rilievo nel rapporto nord-sud
E nei problemi della con la cooperazione con i paesi in via di sviluppo
La Democrazia Cristiana rifugge su questo terreno da ogni tendenza di tipo assistenzialistico che si giustifica solo per le emergenze dovute a calamità naturali
Il vero sviluppo è quello che si realizza attraverso la cooperazione i attraverso il contributo alla creazione di strutture che aiuto in i paesi poveri e raggiungere un'autosufficienza penso inoltre che si debbano distinguere meglio le diverse aree non va a cento del terzo mondo una unità indistinta quasi luogo di compassione di beneficenza un discorso a parte perciò va fatto per l'America latina
Rispetto alla quale come italiani e come democratici cristiani ci sentiamo particolarmente vicini per comunanza di cultura di tradizione di fede religiosa
E verso la quale abbiamo ed intendiamo accrescere una particolare attenzione
Si sta realizzando in quest'aria del mondo una situazione del tutto nuove nella quale l'idea che i migliori difensori rispetto al comunismo fossero la di le dittature di destra e distratta dagli avvenimenti
E cresce la convinzione che l'unica strada possibile quella della vittoria e del consolidamento della democrazia pluralista
Certa esistano situazione difficilissima specie in Cile in Nicaragua ed in parte nel Salvador
Ma la realtà in movimento e sta cambiando molte cose e noi sentiamo come un dovere la necessità di essere non solo attenti ma presente
L'Internazionale democristiana e quella socialista competono ma anche convergono per stabilire dovunque la democrazia
Come partito vogliamo dare il massimo di assistenza ai movimenti che si ricollegano Aino este ai nostri stessi ideali sia pure in forme diverse ecco vincoli differenzia
Come Governo abbiamo sostenuto già con successi e continueremo a sostenere la necessità di accrescere i nostri aiuti per lo sviluppo dell'aria latinoamericana
Anche in nome di una serie di speciali legami che noi italiani abbiamo lì in modo certo maggiore che in altre parti del mondo
Voglio però aggiungere che nessun partito e nessun Stato europeo da solo lo potrà fare molto
Anche qui c'è un ruolo dell'Europa da svolgersi c'è ora ragioni in più per la domanda dell'unità europea
Intanto dovremo per quanto ci riguarda sforzarci di trovare formule Italia funzionali di sostegno da parte dei Paesi europei
Anche e soprattutto rispetto ai problemi dell'indebitamento dei Paesi dell'America latina la cui dimensione dimostra da sola la necessità di un impegno plurime azione
Cari amici
Le cose dette costituiscono una serie di indicazioni certo non esauriente
E tuttavia spero significative sui principali problemi che abbiamo dinanzi su tali indicazioni e sulle analisi che le motivando
Vogliamo approfondire il confronto politico con gli altri partiti
E consolidare
Questo è l'auspicio le ragioni dell'alleanza prenda parte
Siamo appena usciti dalla cosiddetta verifica
Che avevamo chiesto di fronte all'improvviso sorgere di polemiche e di tendenze divaricati
Perfino di interventi che sembravano Condi curare scenari diversi alternativi a quello attuale
Abbiamo voluto quindi un chiarimento e lo abbiamo voluto innanzitutto per ribadire consolidare le ragioni dell'alleanza di governo
Tra i motivi di conflittualità e di polemiche ci sono state affermazioni inaccettabili di qualche ponendo di esponente socialista
Secondo le quali l'alleanza esiste se c'è la guida socialista e si vanificherebbe d'incanto qualora questa condizione venisse
Ora nella verifica non abbiamo avanzato rivendicati
E di prestigio di potere e nel bene abbiamo richiesto la Presidenza del Consiglio
Su dichiarazioni così imprudente pericolose però abbiamo chiesto ed ottenuto un chiarimento
Abbiamo voluto apparisse e fosse evidente
Che il mutamento al vertice di un governo di coalizione non è e non può essere ragione di crisi di un'alleanza politica
Non è una questione di principio
Non è una questione di principio né di prestigio è una questione di sostanza
Legare all'alleanza alla presidenza significherebbe che l'alleanza stesse risponde a ragioni di potere si regge sull'opportunismo su convenienze e interessi di partito non sulla volontà di servire gli interessi del Paese
Che il governo
Che è il governo
Che il governo sarebbe mai questo
Come potremmo avallando di fronte ai cittadini con la nostra responsabilità di partito di maggioranza relativa
Noi crediamo invece che l'alleanza abbia tuttora una sua ragion d'essere
Anche per portare avanti la politica di rinnovamento e di riprese
La quale esige un tempo lungo
E un indegno pluriennali
Che supera la scadenza naturale della legislatura ed investe la prossima
Queste è stata ed è la posizione della Democrazia Cristiana
Nel corso della verifica
è stata riconosciuta la validità della nostra impostazione
Ma c'è stato risposto che non era possibile assumere fin da Dora tattiche andassero oltre la fine della legislatura
Ne abbiamo preso atto
E quindi abbiamo ribadito l'impegno
A continuare l'alleanza fino a questa scadenza e abbiamo accettato che fosse definito il programma di governo fino all'approvazione della prossima legge finanziaria ritengo questo risultato positivo anche se limitato
Un risultato che ribadisce il ruolo della DC quale sostegno più coerente convinto dell'alleanza e fattore primario della sua stabilità
Resta vanificato così il tentativo del Partito comunista di presentare il tendo partito come formula inconsistente come coalizione coalizioni incapace di gestire un programma operativo
Ma è almeno singola che di fronte a questi indubbio segnali di vitalità
Alcune critiche al pentapartito vengono proprio da alcuni amici che avevano immaginato di risolvere tutti i problemi con questa foto questo anche al nostro interno
Io penso che la formula pentapartito costituisca momento di collegamento oggi possibile tra vecchie culture e nuove esigenze riflette oggettivamente allo stato di difficoltà in cui e il sistema politico
L'incertezza della fase di passaggio ma segna anche una linea di possibili evoluzioni
In tale le prospettive concrete di uscire dalla crisi sono legate da un lato dalla necessità di una continua ricomposizione della solidarietà di governo su singoli problemi e dall'altro dalla capacità dei partiti di rinnovarsi
E di elaborare un'adeguata proposta politica
Lo sforzo di rinnovamento costituisce il momento già richiamato di solitudine di ogni partito
Anche se è una soluzione influenzata dal comportamento altrui ognuno è solo dinanzi alla responsabilità di concorrere al cambiamento con le proprie idee forse e proposto anche su questo piano c'è davvero una sorta di parità tra tutte le forze politiche
Indipendentemente dal loro dal loro attuale tasso di rappresentare
Perché la qualità della proposta trascende il dato nulla
Starà poi agli elettori apprezzare lo sforzo di rinnovamento di olio partito e valutare l'adeguatezza delle loro proposte
Mentre questo processo si svolge e necessaria alimentare un comune spirito dell'alleanza possedere una strategia visibili
Pur nel diritto di ognuno di prevedere per sé future diverso e con l'azione collocazione da presentare tuttavia preventivamente con branche alla valutazione degli elettori quando fossero davvero buttati i dati reali della politica nazionale
Sono ormai vent'anni
Che tra la Democrazia Cristiana il Partito Socialista
Si è instaurato un rapporto positivo che è il risultato di grande importanza per gli sviluppi della politica italiana
Dobbiamo avere la consapevolezza che dai tempi del centrosinistra molte cose sono cambiate e quindi non è possibile organizzare i rapporti tra i due partiti senza tener conto dei contrasti
Lo stesso Partito socialista si presenta con una differenza sostanziale che vale la pena di cogliere nella spenda Tide che sembra e poi diamo fare di cattive e di discute negli anni Sessanta cioè il partito socialista aveva fatto una precisa scelta politica ma al suo interno permaneva più di una tendenza massimalista
Ora in un certo senso è quasi il contrario
Il Partito Socialista è attestato su una posizione chiave
E di navi qui tocca quel mente riformista
Né nella linea politica pari a volte meno precisi e per qualche aspetto mobile ed indefinito
è una condizione indiscutibile che deriva dal consolidarsi della sua con peculiarità di partito della Sinistra e insieme di partito di governo
La DC ha dato attentato al Partito socialista della coerenza delle scelte compiute anche a livello di Enti locali dopo le ultime ultimi amministra il Partito socialista dovrà convenire
Che anche sul piano dei governi locali
La Democrazia Cristiana tenuto conto di questa sua peculiarità
Della cui utilità prendi riferimento allo sviluppo del sistema democratico italiano la Democrazia cristiana e consapevole
è comprensibile e legittimo giova ripeterlo
Che la necessaria comunanza di disegno politico nell'alleanza di governo non escluda che ogni partito coltivi esplicitamente una diversa prospettiva per il proprio futuro
Non è certo legittimo e sarebbe inaccettabile finalizzare l'alleanza di governo ad un cambiamento di scenario magari alle spalle dell'elettorato
A questo sembra tendere l'ipotesi curiosa che appare talvolta nel partito socialista di un'alternativa laico socialista alla DC
Questo progetto viene prospettato con ambigua disinvoltura senza valutare il rapporto col Partito comunista orecchiato che è una negare alternativa alla Democrazia Cristiana si costruisce numericamente e politicamente solo con un accordo col Partito comunista perciò delle due l'una
O il partito socialista ritiene con le condizioni di una sua alleanza col Partito comunista oggi non esistono ed immagina perciò l'alternativa solo come qualcosa da realizzare in futuro
Dopo mutamento dei rapporti politici elettorali tra i due partiti o viceversa ritiene che le condizioni esistano e l'alternativa sia perché un'ipotesi già posti
Se è così allora non c'è l'alternativa laico socialista ma social comunista ormai consocio comunista e questo bisogna dirlo allora
Con chiarezza agli elettori prima di tutti
Se invece non è così
E non è così
L'unico spazio politico reale limpido e anche per il partito socialista l'alleanza di governo con la Democrazia cristiana e le altre forze del pentapartito
Un'alleanza tuttavia non ripiegata su se stessi
Ma aperta al confronto con l'opposizione ed anzi portatrice di una strategia di governo delle trasformazioni capace di generare un profondo rinnovamento della stessa vita politica
E in grado di promuove il maturarsi di condizioni nuove cui solo si collega la possibilità di scenari diversi
Questa è la linea della democrazia cristiana sulla quale riteniamo si costruiscano rapporti chiari e solidarietà foto
Al di fuori di queste due posizioni non riusciamo a vedere altre altre scene
Non c'è cioè reale praticabilità politica per l'alternativa laico socialista
E il fatto che questi ipotetici ogni tanto a fiori sembra allora funzionale più ad individuare uno spazio di presenza che a costruire una politica
Più che una politica è un'immagine
è un'ipotesi questa che si nutre di furbizia di schematismi
E ricade nella vecchia tentazioni di affidare arbitrariamente alla DC un ruolo di forza moderata anzi addirittura conservatrice senza rendersi conto invece che la Democrazia Cristiana non è stanco
Non è non sarà mai un partito conservatore
E RSA
Cioè resta un partito popolare moderno riformato
La verità oggettiva delle cose estremamente più fluida e meno schematica
E trova possibili fondi di coagulo ed equilibrio solo nella capacità di elaborare una proposta di governo intorno alla quale realizzare o aggregare maggiore
Da cui restano escluse le forze politiche che manifestano un disegno diverso o antagonista
L'alternativa è una politica solo se c'è una diversa proposta di governo che indica la realizzazione di una diversa maggioranza ma c'è un altro aspetto della mobilità del Partito socialista
Che è sempre nell'intento di attivare un dialogo sereno e pacato vorrei cercare di sottolinea
Questa mobilità e anche la novità del partito socialista e si esprime con una notevole capacità di cogliere tutte le posizioni di movimento
E quindi interessi emergenti di aspirazioni al nuovo si tratta di un dato importante che non va sottovalutato
Anzi va apprezzata
Tuttavia può contenere anche qualche inconsapevole rischi quell'ad esempio di muoversi sull'onda dell'emotività senza percepire fino in fondo la complessità dei processi in atto
Financo per evidenziarle solo il rapporto con gli interessi più marcati più forti anche se nuovi o apparente benvenuto
Il che in ogni caso non è sufficiente e comunque non sarebbe io credo pienamente coerente col disegno riformista del partito socialista
Sono invece convinto che il disegno del Partito socialista può riscontrare non poche affinità con la impostazione che c'è propria come Partito popolare dotato di una cultura interclassista
L'impostazione cioè sulla quale mi sono sforzato di ritornare più volte in questa mia relazione che sollecita per guidare le trasformazioni un raccordo
Tra le novità che essi inducono e la tutela dei bisogni che generano o rischiano di lasciare scoperto
Su questo piano se si vuole su queste esigenze e fino a quando restano aperti questi problemi esiste una larga convergenza possibile
Tra la posizione politica della Democrazia Cristiana quella del Partito socialista e quella degli altri partiti della coalizione
Governare le trasformazioni di petto gestire democraticamente la modernità e intatti in un certo senso il nuovo riformismo
Non si tratta dunque di ipotizzare una sorta di biologia comune per stabilire un vincolo indissolubile eccetera al contrario nel nostro dialogo col partito reo socialista restano aperti
Ed in certa misura convivono la capacità di convergenza e di dare risposte insieme una potenziale concorrenza tra il due per
Si tratta poi di custoditi di costruire il futuro con un processo da via ma il processo comincia con la convergenza dei partiti dell'attuale coalizione
Quasi da una coscrizione a lavorare insieme che deriva dalla storia dagli interessi che i partiti rappresentati dal dialogo che hanno intrattenuto con l'opinione pubblica e dal consenso che hanno ottenuto
I partiti hanno quindi la possibilità e di e dovere di individuare una lite di risposta comune i problemi
Quando questo processo si è esaurita si sia esaurita la competizione tra i partiti potrà assegnare a ciascuno ruoli diversi nella sfida guidare ulteriori evoluzioni
Sarebbe un grave errore però e qualche volta lo è immaginare che siamo alla conclusione di questa fase mentre siamo soltanto all'inizio
La stessa parità tra i partiti no
Può essere legittime & avanzata come titolo per la proposta che si offre al confronto comuni
Non può essere invece solo il presupposto per la spartizione del potere giacché questo alter il principio democratico che è dato dal rapporto proposta quantità di consumo
La parità cioè non può annullare la distribuzione popolare del consiglio diciamo questo senza iattanza ma con convinzione
Ed avendo dimostrato nel concreto di comportamenti il nostro senso di responsabilità e di musica e di misura anche per superare le difficoltà che sono avvolti in sorte nella vita della coalizione
Ogni governo di coalizione alle sue difficoltà e le difficoltà di questa coalizione non sono affatto un momento straordinario
Difficoltà ne ed è anche De Gasperi pur disponendo della maggioranza assoluta
Ma le difficoltà si superano quando si chiariscono gli obiettivi di una coalizione quaestor importante
In questo senso abbiamo parlato e continuiamo a parlare di strategia senza un obiettivo comune non è possibile neppure tenere insieme una maggioranza
La strategia la ragione stessa della coalizione
Una comune visione non è un desiderio è una necessità una coalizione ha bisogno di un comune obiettivo e deve elaborare gli itinerari possibili per consentire ogni coalizione sempre la somma di valori politici e di una quantità di detriti
C'è un solo modo per far crescere i valori e ridurre i difetti
Non quelli della conflittualità
E tanto meno di scrivere la mattina quali sono gli argomenti della discussione
Che esalta le singole posizioni ma quello della conflittualità che esalta le singole posizioni ma quello di uno sforzo costante volto a far prevalere un interesse più alto
E l'interesse più alto e quello che più si avvicina all'interesse della collettività
Lungo l'arco di quarant'anni costante è stata la concordia del nostro partito con il Partito repubblicano
Così come continue ricca è stata la collaborazione dei due partiti
Così come continue ricca è stata la collaborazione dei due partiti nelle grandi scelte di politica estera di politica economica e di consolidamento e sviluppo della democrazia italiana
Strategicamente il Partito repubblicano sia proposto spesso obiettivi comuni anche alla Democrazia Cristiana
Una politica estera di solidarietà con l'Occidente con gli Stati Uniti
Una politica interna sempre attenta alle novità
Ma anche mirata nostra di casi dal passato e dalle lotte per la democrazia in Italia
I repubblicani hanno fatto anzi da stimolatore di qualsiasi processo innovativo senta raccordandosi con la Democrazia Cristiana da De Gasperi a Moro sino ai tempi che viviamo
La comunanza di impegno politico tra repubblicana democristiani non è stata legata Maya questo a quell'atto di governo ma ad una linea generale che ha consentito un'alleanza avvolta da una parte a governare i processi di democrazia possibile senza lasciarsi tentare da fughe in avanti
E caratterizzata dall'altra da un'attenzione a non chiudere l'alleanza in se stessi restando indifferenti rispetto all'evoluzione del quadro politico
Tutto ciò senza confusioni senza cedimenti senza tentennamenti
Collocando i sì sembra i confini Gianaria tradizionalmente democratica e l'aria della rivoluzione possibile
Con una valutazione attenta alle grandi forze storiche del paese
Che da una parte portavano all'alleanza con la DC e dall'altra l'attenzione rispetto all'evoluzione del partito comunista
Il Partito repubblicano insomma assunto e conserva una funzione originalissimi che ha sempre avuto il nostro apprezzamento
A maggior ragione in una fase come la presente nella quale il partito repubblicano di Giovanni Spadolini avvertì i segni del mutamento
Avverte i segni del mutamento e le interpreta correttamente facendo appello alla ragione più che all'emozione svolgendo così anche una sorta di opportuna azione pedagogica
Anche nella recente verifica il partito socialdemocratico si è dimostrato attento e sensibile alla costruzione di un comune disegno dell'alle
Il partito socialdemocratico con la guida di Nicolazzi sta attraversando una fase caratterizzata dalla volontà di riaffermare la propria identità
Una ragione profonda di solidarietà è un elemento di chiarezza anche nella possibile evoluzione dei processi Portici anche con il Partito liberale di cui salutiamo il nuovo segretario
La Democrazia Cristiana realizzato prima durante il centrismo ed ora nella fase che viviamo una collaborazione che appoggiate poggia su una comune valutazione dei rapporti internazionali
Che è un elemento discriminante per qualsiasi alleanza politica
Ma anche su una medesima considerazione dei valori di libertà
Ultimamente il partito liberale ha espresso un serio sforzo di cogliere quando si muove nella società nazionale e di inserirsi in essa ma con un'impostazione politica volte più libertaria che liberali
Il partito liberale non ha mancato negli ultimi anni di assecondare iniziativa dimetta caratura laicista che noi non condividiamo
Alcune difficoltà attuali sembrano in parte connesse o a qualche eccesso tattica che hanno asciutto più che a Vantaggiato nel giudizio dell'opinione pubblica un partito tendendo ad abbandonare posizioni centrale nello schieramento dei partiti
Ed in parte forse alle vicende interne che non sono mai indolori per nessuna forza politica ma che toccano invece i partiti grandi e piccoli a dimostrazione di una crisi della politica da cui nessuno il
L'augurio perciò a Renato Altissimo perché recuperi assieme all'insegnamento con l'oceano ed Einaudi hanno quella ispirazione Gobetti a che in pieno regime fascista
E ancor più e meglio nell'immediato secondo dopoguerra
Aveva consentito al movimento di banale di stringere un patto politico coi grandi partiti popolari ed in primo luogo con la Democrazia Cristiana riconoscendo il senso di marcia di una rinnovata democrazia Italia
Abbiamo più volte affermato
Ripetiamo in questo congresso
Che riteniamo la nostra posizione culturalmente storicamente e politicamente alternativa a quella del partito comunista Italia
Queste
Queste è stata ed è la linea della Democrazia Cristiana
I comunisti si sforzano di accreditare l'idea che il loro congresso abbia avuto il significato di una grande svolta
E io credo sia giusto interrogarsi succosi avvenuto a Firenze
Circa presunti dei nostri tradimento
Grandi insegnamenti nella Democrazia cristiana annata abbiamo dato una risposta con un nostro discorso attorno dal punto di vista culturale
Nella nella relazione Dina più che nel dibattito congressuale e certamente nessuna scelta laica
Non come proposta di un modello a cui aderì ma come metodo di analisi politica questi indubbiamente indica una disponibilità maggiore e forse nuova del Partito comunista a farsi carico dei problemi al di fuori di schemi ideologici tradizionali
Si tratta però di una disponibilità non ancora di una politica questa disponibilità deve ancora fare appieno i conti con la tradizione con il ruolo storico del Partito comunista
La cui diversità non era un pretesto
Ma è un intreccio reale tra cultura marxista e raccordo con larghe esigenze popolari del nostro Paese
Un intreccio che per un momento
Ha segnato un punto di forza e di novità del Partito comunista questo non va dimenticato ma che oggi insiste sui comportamenti del Partito comunista
Con un modo di grande peso ed ingombro che non è risolvibile a mio avviso ignorando lo o rimuovendo l'astratta
Mi sembra insomma tutta da dimostrare la reale capacità del Partito comunista di applicare il metodo richiamato dal segretario all'analisi dei fatti e quindi alle proposte di governo ed è richiamare su questo il consenso della complessa realtà sociale che il Partito comunista da presidente
Un secondo elemento rilevabile nel recente congresso del Partito comunista e l'impressione sul piano delle scelte internazionali di una novità anche rispetto allo strappo con il partito comunista dell'Unione sul
Perché ora la solidarietà internazionale del Partito comunista dichiara di indirizzarsi non più ai partiti comunisti ma le socialdemocrazie europee
Ma anche qui sono in grande di di disegni di grandi incertezze
Perché questa nuova posizione non è precisa limoni ancora manca e consente una schermaglia raffinate al rappresentante dell'Unione Sovietica
Di definire anche il suo un partito della sinistra europea la debolezza vero se si vuole la difficoltà reale oggi sta nella mancanza di un dato storico di riferimento
Della collocazione internazionale del Partito Comunista certo e definito
Indagine che Rocchetto di domandarsi di quale socialdemocrazia europea si fa
Ne esistano tante varianti nella prassi comprò fonde ed a volte radicate diversità tra di loro
La siglati ostentata dal Partito comunista e socialdemocrazia tedesca probabilmente in questa fase trova qualche riscontro nelle posizioni al limite delle oltre al lirismo dei socialdemocratici tedeschi
Ma va ricordato che questi ultimi quando sono stati al governo sono stati il partito del riequilibrio delle posizioni missilistiche delle basi NATO rispetto a quelle del Patto di Varsavia
Quando alla politica interna
Il Partito comunista pure indicando il programma come elemento di convergenza in realtà non sembra aver definito alcun programma
Anche se ha sviluppato la considerazione che mi pare giusta
Che i riferimenti per le convergenze o le divergenze non sono più l'ideologia ma i problemi reali del Paese
Nella realtà però venendo a mancare il programma la vera discussione al congresso di Firenze ha avuto come contenuto determinato l'alternativa
Il riferimento al programmi apparso così più illusione dell'organizzazione di uno schieramento che dei contenuti di governo
In tal modo non è neppure un metro rischia di diventare un espediente che punta solo alla formazione di uno su di uno schieramento come in un sogno a scorciatoie per risolvere le difficoltà anzi la crisi profonda del Partito comunista
Non a caso a Firenze
A questa indicazione sono state mosse Dub direzioni serie che il congresso che il congresso non ha sciolto
Una è quella di Ingrao
Il quale ha dato un contenuto al programma Ponce pendolo come l'accordo sulle regole per l'alternativa
E ciò non in quando le regole costituiscano esse stesse l'alternativa onorevole nato
Ma in quando la partecipazione alla rifondazione delle regole del potere abiterebbe il Partito Comunista gestire quello che ha concorso a definire nella prospettiva di un rafforzamento del processo democratico
L'Italia non può sfuggirci e non ci sfugge che per Ingrao le regole sono una cosa diversa ed esterni a quella cultura liberaldemocratica che definisce la identità propria della democrazia occidentale moderna
C'è in fondo nella posizione di Ingrao meglio così mi appare un rapporto non chiarito tra modello di società in movimento tra masse ed istituzioni
Che per un verso sottolinea l'esigenza di far riferimento alla tradizione storica del Partito comunista
Ma per altro verso segna anche il ritardo o l'approfondimento ancora da compiere nel partito comunista per un discorso sulle istituzioni
L'altra obiezione quell'espressa da Napoleone Colajanni
Il quale ha richiesto che il programma fosse definito come programma dell'alternativa attraverso la indicazione di proposte di governo precise
Con l'avvertenza tuttavia che l'alternativa da noi è possibile quando si è risolto un altro problema
Quello dell'unità del Paese sul piano dei valori politici di fondo sia sul sia sul piano dei valori politici di fondo sia sul piano della politica
Un obiettivo dunque nelle posizioni di Colajanni non pronto per il domani ma ancora da costruire
Osservazione queste di notevole chiarezza ed anche a mio parere molto pertinenti
Cui tuttavia sfugge quella fondamentale attenzione al problema delle nuove regole e dell'adeguamento delle istituzioni che sia pure in maniera non chiara e presente nella posizione migliore
In conclusione penso si possa dire che il congresso può esser certo considerati importanti ma soprattutto come presa di coscienza da parte del Partito comunista della profonda crisi che attraversa la sconfitta elettorale amministrativa
E soprattutto a quella del referendum scopre una qualche rottura tra la rappresentanza politica del partito e le sue radici e non consente più al partito comunista di pensare che la crisi è solo degli altri
Nel di considerarsi sembra e comunque punto di riferimento dell'innovazione e del progresso
Diciamo con branche ex che la stessa
Sopravvissuta ossessiva polemica verso la DC o se si vuole verso il segretario della DC
Che si presume a destra supposizioni addirittura conservatrice ridurli entra in una vecchia liturgia e può divenire un momento di grave distorsione nella capacità di comprensione dei fenomeni da parte del Partito comunista
Ed è singolare che questo partito che ha occupato gran parte della sua discussione congressuale sol partito e sui nuovi modi di collegamento con la società
Esprima poi un giudizio così un riduttivo sulla riflessione che noi abbiamo andiamo dedicato d'appello
Ai problemi che un partito popolare nazionali devi affrontare di fronde processi di trasformazione rispetto al governo della modernità
Dunque il Partito Comunista è un partito in difficoltà e perciò stesso non può più continuare a ritenersi punto di prevalente quasi esclusivo riferimento per il cambiamento
Le questioni centrali indotte dalle trasformazioni della società fuoriescono dallo schema in base al quale gli interessi da tutelare sono esclusivamente quelli della classe operaia
Ed impongono un attenzione diverse non meno incisiva anche verso altri interessi dell'amore occorrono delle professioni vecchie e nuove della stessi imprenditori
Impongono soprattutto un'attenzione prioritaria ai problemi dell'occupazione e della qualità della vita
Anche anche gli interessi dei lavoratori dipendenti si pongono in modo differente dal passato
Perciò la nuova laicità del Partito Comunista accettale deve misurarsi con problemi profondamente muta rispetto a quelli cui si basava la sua cultura ed il suo impegno ad operare radicali trasformazioni
La società in realtà si è trasformata dentro gli spazi assicurati e sotto la guida garantita dalle politiche della coalizione democratica ed indipendentemente dalla proposta comunista
Questa considerazione non significa sottovalutare
O ignorare il ruolo svolto dal partito comunista come forza popolare rilevante nel nostro Paese con la quale noi e non solo a nord ma la democrazia italiana deve fare i conti
Ma questa forza non poco
Non prendere coscienza di ciò che è cambiato cambiando in qualche modo si
E ciò che sta cambiando non contende più di stabilire a priori chi sta a destra a sinistra o al centro in base a dei fatti categoria se mai si potrà dire poi chi è stato con il movimento per con lo sviluppo e chi è stato fermo su posizioni di declino chi si muove su ordine di progresso e chi su linee di conservazione
Mi sembra anche queste un delle caratteristiche della cosiddetta terza fase e di una sorta di indifferenza che tocca tutti i partiti anche rispetto alla loro collocazione
Anche l'alternativa semmai sarà sarà cosa diversa da quella immaginata oggi a sinistra l'alternativa comunque non cade
Perciò muoversi dalle singole unità scolastica coinvolgendo gli operatori scolastici gli studenti e le loro famiglie
Il salto di qualità del nostro sistema formativo scolastico ed universitario
Impone utilizzando al meglio il ricco patrimonio tecnico scientifico ed educativo di cui disponiamo di superare ogni forma di burocratizzazione da appiattimento del sapere incentivando invece il merito la sperimentazione e la stessa competitività
Perciò noi siamo sostenitori della scuola libera
Che è cosa diversa
Che è cosa diversa è più ampia del problema specifico della scuola privata scuola libera e prima di tutto la stessa scuola pubblica
Il pluralismo che noi proponiamo non balletto solo come pluralismo ideologico ma come pluralismo di modelli organizzativi di orientamento verso le realtà economiche
Di coerenza con le realtà locali sia sul piano delle tradizioni e delle culture sia sul piano del mercato del lavoro e perciò del futuro dei giovani
Del resto il pluralismo delle istituzioni scolastiche e un dato comune a tutte le nazioni moderne ed anche nei Paesi a noi più vicini in Europa
Ed è sorprendente che chi si vuole aggrappare alle altri da questo punto di vista annega in un largo neppure nel Mediterraneo
L'esperienza internazionale prima ancora che nazionale ci dice che la nuova occupazione nasce in settori nuovi per definizioni legati a nuove tecnologie io nuove modalità organizzative nuove domande sul fianco
Nasce pure nelle imprese medie e piccole soprattutto quelle dei servizi produttive del terziario avanzato
Questa nuova occupazione e le imprese legata ad esse devono essere sostenute con una politica di formazione delle risorse umane e di rafforzamento tecnologico nello sforzo di modernizzazione del Paese un ruolo particolare l'essenziale spetta al sistema delle partecipazioni statali
Negli anni che abbiamo di fronte dobbiamo chiedere alle imprese a partecipazione statale uno sforzo decisivo nel settore dell'innovazione specie nel Mezzogiorno
Per mantenere il Paese agganciato ai grandi processi di mutamento tecnologico a livello mondiale e nel campo dei grandi sistemi l'azione di risanamento e di riposizionamento strategico portata avanti in questi anni grazie soprattutto all'impegno e la capacità degli uomini vicino alla democrazia cristiana del presupposto dal quale partono la condizione però è il dispetto dell'autonomia imprenditoriale
Autonomia significa responsabilità e noi abbiamo bisogno di impegno responsabile e non di fedeltà burocrati
Dentro questa prospettiva più ampia di un grande processo di valorizzazione delle risorse umane e di innovazione va collocata la politica meridionalista
Alla quale come ho già detto vanno esclusivamente riservati gli incentivi tradizionale compito di questa politica evitare che si accentui la divaricazione del paese e di tendere a Di Orio unificarlo cominciando dallo stesso Mezzogiorno su questo ho già detto quale grande impegno di solidarietà nazionale sia richiesto a tutti
Qui voglio aggiungere che necessaria articolare gli incentivi per gli investimenti produttivi e l'impegno su organici progetti di sviluppo sia dei servizi sia dei settori in modo da tener conto delle in diversificazioni interno allo stesso mezzogiorno e fornire principale attenzione al sud o più profondo e alle aree metropolitane
Più in generale a mio avviso la politica meridionalista esige una prevalente concentrazione delle risorse su quattro fondamentali direzione
Il potenziamento istituzionale tecnico delle autonomie locali lo sviluppo della ricerca e dell'innovazione per sostenere una crescita moderna di attività produttive sia industriale che terziarie
La valorizzazione di tutte le risorse esistenti attraverso il sostegno delle diverse forme di imprenditorialità locale la realizzazione delle grandi infrastrutture
Ma la politica delle grandi infrastrutture del rilancio delle opere pubbliche riguarda anche l'intero Paese
E costituisce probabilmente uno degli strumenti principali durame Rova di politica economica capace di stimolare ed orientare gli investimenti e promuovere l'occupazione
Noi pensiamo più una giusta politica di opere pubbliche può e deve saldarsi in termini moderni senza rinunce sul piano del progresso ai temi propri della qualità dell'aria
Sia sotto il profilo della bonifica del territorio e dell'impatto ambientale sia sotto il profilo del riassetto delle città abbiamo intelligenze patrimonio sufficienti ad una grande operazione di recupero del territorio
Proponiamo perciò un programma organico è bastato pluriennali
Che tra l'altro diversamente valorizzi le aree oggi occupate da stazioni ferroviarie parchi binari caserme militari detti ospedali a volte vecchie carceri
Che oggi sono inserite nel cuore delle città e viceversa sono funzionalmente arretra Abbili sino alla periferia
Gli ampi spazi così recuperati potranno essere destinate in tre strutture di servizio che servano a migliorare la qualità della vita nella città basti pensare al problema dei parcheggi si tratta di raccogliere le idee
Chiamare a raccolta le esperienze coinvolgere l'imprenditoria pubblica e privata
E formare un programma preciso alla cui attuazione serve soprattutto una volontà politica che si manifesta e si sviluppa a tutti i livelli nazionali e locali organicamente
Con rigorosa professionalità e pieno rispetto e valorizzazione del contesto ambientale
In questo quadro alcune considerazioni particolari meritano le questioni relative alla politica della casa e della politica energetica
Sulla casa di sono indegni di maggioranza che sono stati assunti e vanno mantenuti
Sia per quanto riguarda l'indennizzo dei suoli assoggettati a procedimento espropriativo per pubblica utilità sia per quanto riguarda il regime delle locazioni che va gradualmente ricondotto nell'ambito delle autonomia contrattuale delle parti
Questo serve altresì a riattivare l'attività edilizia e quindi anche sotto questo profilo l'occupazione
Per quanto riguarda la politica energetica
Il reggente il recente diplomatico avvenimento di Chernobyl sconvolge la coscienza degli uomini di oggi e la metta all'improvviso di fronte a rischi apocalittici
Che tuttavia non sono legatissimo più soltanto al pericolo di guerra
Ma anche alla condizione di vita dei nostri giorni in tempo di pace
E il potere dell'uomo sulle cose la scienza e il progresso umano che generano insieme grandi prospettive grandi paura grandi speranze e grandi incertezze l'uomo d'oggi convive con questa drammatica ed incontrollabile ambivalenze del suo destino terreni
Da questo punto di vista renali noi più che la spinta ad attivare polemiche sui sistemi di sicurezza nell'Unione Sovietica un sentimento di costernazione di solidarietà umana
Per un popolo così improvvisamente chiamato a pagare in prima persona il peso di questa terribile ambivalenza
Credo piuttosto
Che si possano fare due considerazioni la prima e che nella società complesse sempre più complesse come sono quelle contemporanee
Il sistema democratico occidentale
Che consente sempre l'informazione e l'incidenza della pubblica opinione
E da spazi di libertà in movimento
Si chiamino Verdi ecologisti
Consente un interlocutore attivo agli amministratori e i tecnici ai gestori di potere di qualsiasi potere pubbliche privato che il signor e assicura sempre
Un momento di maggiore responsabilizzazione di maggiore controllo stimolando attenzioni che l'assenza di interlocutori può affievolire
Sollecitando cure che possono a tutti sì o addirittura mancare quando non c'è lo stimolo della pubblico più l'altra considerazione e che i rischi dal progresso e delle nuove tecnologie sono tali e tanti che non trovano soluzione possibile all'interno delle politiche nazionali
Ma esigono anzi impongono indegni sovrannazionale
Non le solo sugli armamenti e sui rischi di guerra ma anche sul progresso e sui rischi in condizioni di pace che è necessario un comune impegno degli Stati e delle nazioni
Decisione unilaterale del nostro Paese non servirebbero quando siamo circondati come d'Italia circondata da una quantità di centrali nucleari sia in Brancia che mi svizzera sia in Austria che in Germania bisogna certa assicurare il massimo di sicurezza gli impianti fermando quelli che tale sicurezza non danno ma soprattutto bisogna assumere prima all'interno della Comunità europea
E poi sul piano internazionale una forte iniziativa volta alla creazione di un qualche organismo sovranazionale di garanzie di controllo
Anche su questo terreno si tratta perciò di sollecitare a livello mondiale regole ed istituzioni cui adeguare la politica di ogni Paese
Ho già fortemente insistito nel corso di questa mia relazione sul tema della competitività anche come disegno di unificazione del Paese
Vorrei ora ritornarci
Per svolgere un'altra riflessione
Questa prospettiva dell'intensificarsi della concorrenza
Tra quelle che ho chiamato l'economia nazioni rende più visibile che non in passato le loro prospettive di sviluppo o di declino ed intuisce io credo influirà grandemente anche in Italia sulle relazioni industriali
Accrescendo il grado di solidarietà concreta
Che collega gli interessi degli imprenditori e quelli dei lavoratori
Del resto questa tendenza alla solidarietà concreta prove già rispondenza nella evoluzione italiano in tema di conflittualità
Tra datore di lavoro e lavoratori dipendenti nell'industria nonché tra i rispettivi sindacati
è segno significativo importante ed apprezzabile il recente accordo intervenuto tra imprenditori e sindacati che costituisce l'avvio per la realizzazione di un nuovo sistema di relazioni industriali nelle imprese fuori dalle imprese tale accordo rivela una nuova capacità del sindacato di modificare antiche rigidità e di dare un contributo che è indispensabile avere alla ripresa dello sviluppo e quel che più conta dell'occupazione anche adottando misure di flessibilità dell'ingresso al lavoro
Credo anzi che sia giusto riconoscere che il processo di maturazione intervenuta all'interno del sindacato
E di cui la CISL guidata oggi con intelligenza e passione civile da Marini testata
E stata iniziatrice e principale protagonista
Ha contribuito non poco al miglioramento complessivo della condizione economica del Paese
Tutto questo dà nuova forza ad un'antica convinzione che ci appartiene come democrazia cristiana e che è quella della necessaria salvaguardia dell'autonomia dell'autonomia pattizia delle forze sociali
Ritengo opportuno ribadire questa nostra convinzione sulla tutela dell'autonomia contrattuale il rapporto all'oggetto proprio della trattativa in modo cioè che essa non contrastati coinvolgendo aspetti improprie d'interesse generale
In questo senso impatti costituisce anche un momento fra i più significativi degli spazi di partecipazione democratica che appartengono alla società civile
Nella gestione di questa autonomia l'uso appropriato della contrattazione la targa te già Mendo moderato nei conflitti di lavoro lo svilupparsi dello spirito della cooperazione avranno un peso decisivo dell'inserimento dell'Italia nel contesto dell'economia mondiali più voluto si è aperta una nuova fase sindacale chi agevola anche la realizzazione di politiche del lavoro capace di favorire l'occupazione e richiama l'intuizione originale del sindacalismo della CISL di pastore e di Roma
Sulle politiche del lavoro mi limiterò a ricordare le indicazioni da tempo portata avanti dalla DC
Nominatività esclusi i portatori di handicap nell'assunzione procedure più rapide per i contratti di formazione lavoro
Riordino della cassa integrazione e provvedimento sugli esuberi di manodopera salario d'ingresso per i Giochi
Ma un'attenzione del tutto particolare va rivolta al mondo del lavoro a Tor del lavoro autonomo che è stato ed è protagonista di primo piano del progresso del paese e dei mutamenti in corso
La tutela degli spazi propri di questo mondo e di rifiuto di inaccettabile polemica a volte quasi criminalizzando i nei suoi confronti
è una costante del nostro impegno che nasce dalla consapevolezza dei valori di cui è portatore della laboriosità di cui è espressione ed anche del ruolo determinante che essa svolto svolge e svolgerà nella crescita occupazionale e nella stessa innovazione
C'è soprattutto nel mondo delle professioni un'imponente fenomeno di trasformazione che si esprime con l'espandersi di nuove proposte professioni che esige il superamento di antiche regole
Un'attenzione sensibilità particolare ma inoltro rivolta alle imprese minori alle attività professionali anche sul piano fiscale
La Democrazia Cristiana non ha fatto mai mancare
Coscia il te anche difficili il suo sostegno all'azione intrapresa in nome della giustizia fiscale
Pur nutrendo ed esprimendo forti dubbi abbiamo consentito l'approvazione della legge dei registratori di cassa
Siamo stati al loro oggetto di polemiche incrociate ed ingiuste ma i fatti hanno dimostrato che le nostre riserve sull'efficacia dello strumento erano giuste
Difatti da poco tempo il governatore Mata chiederci l'appoggio per un regime fiscale speciale di durata triennale per risolvere quei problemi che il registratore di cassa non ha evidentemente Den demente risolti
Ancora una volta abbiamo risposto positivamente con senso di responsabilità
Perciò abbiamo ora tutte le carte in regola per sollecitare l'attenzione che dicevo prima
Al fine di evitare che la pressione tributaria superi nei confronti del lavoratore autonomo i limiti di sopravvivenza economica che errori nei coefficienti mettano fuori mercato attività sociali
Credo sia giunto il momento per preparare nei confronti dell'impresa minore
E degli esercenti Yandel professione un regime fiscale definitivo che aprì anche una semplificazione degli ovviamente degli adempimenti richiesti che riteniamo eccessiva
In materia di politica fiscale abbiamo sostenuto inoltre sosteniamo l'opportunità di riequilibrare il rapporto tra imposte dirette ed indirette
Abbiamo sostenuto la riduzione delle aliquote IRPEF e siamo convinti che la linea volto ad attenuare la progressività vada perseguito
Anche al fine di non penalizzare la professionalità nelle attività private come nella pubblica amministrazione
Inoltre va ulteriormente rafforzata la tutela economica delle famiglie monoreddito che sono tra l'altro maggiormente diffuse nelle zone più povere del Paese
Conclusivamente
Le indicazioni che ho finora svolto non sono certamente Saud stive di tutte gli aspetti e di tutti i problemi che abbiamo dinanzi sono solo alcuni indicazione essenziali che tuttavia mi sembrano logicamente collocate tra di loro
E tutte riconducibili alle esigenze di quella nuova razionalità istituzionale che ho prima richiamato
L'obiettivo della ripresa dello sviluppo e dell'occupazione sollecitare l'esanime and decision riordino delle regole del sistema
Nella modifica della legislazione delle procedure parlamentari
Nella riorganizzazione della pubblica amministrazione nella politica dell'ordine pubblico e dell'amministrazione della giustizia della organizzazione dello stato sociale nella politica indossa industriale del terziario in quella meridionalistiche in quell'agricoli in quella scolastica
In quella che attiene all'organizzazione del mercato del lavoro delle relazioni industriali nella politica energetica in quella della casa dell'inguine in quella fiscale
Tutte le indicazioni svolte si riconducono a questo dato sollecitando la rimozione di vecchie regole e la invenzione di nuove per poter assicurare maggiore efficienza ma anche maggiore trasparenza e possibilità di partecipazione di controllo non che migliori condizioni di equità
E adesso sarà più spediti
Le considerazioni finora svolte nel tentativo di venire indicando alcuni punti principali
Di una linea di governo possibile rispetto ai problemi più urgenti del Paese
Si basano sulla consapevolezza dell'intreccio crescente che collega al quadro mondiale le singole economiche e le stesse società nazionali
Anzi uno dei dati più caratteristici delle grandi trasformazioni che viviamo e quello offerto da una nuova dinamica
Nella quale la politica interna si proietta sull'esterno ben della vita internazionale o un peso sempre più rilevante nella vita interna delle nazioni
Probabilmente è stato sempre così
Ma oggi questo non è più un data eventuale ma necessario e non e lutti
Per questa continuità tra vita interna dei popoli e le loro relazioni Esterne non è consentita ingoia incoerenze tra i comportamenti un tempo definiti separatamente a secondo che fossero di politica interna o di politica
Per noi democratici cristiani questa realtà oggi è evidente non è una scoperti improvvisi e dazi antiche premesse
Nell'insegnamento di Luigi Sturzo
Che ha ammonito imposte veementi cattolici sulla dimensione internazionale della politica di ogni pur i popolari scriveva Sturzo cercano nella politica estera la chiave della politica interna e della politica economica
Mentre il realismo piccolo borghese dell'Italia al contrario ha cercato nella politica interna ed in quelle economiche la chiave della politica
La posizione di Sturzo non era soltanto l'espressione di quell'universalismo cattolico che tuttavia principio sempre valido nera soggezione ad altre forme di internazionalismo come quello socialista
Volta sostituire alla individualità dei popoli L'Unità trasversale di una classe
Tutto si riferiva invece ai popoli portatori di un genio di una cultura propri e non confondibili
Che tuttavia possono e debbono cercare continuamente un comune sentire sul loro modo di vivere in pace
Contribuendo con la propria origine ITA originalità
Alla reciproca coro cooperazione e dalla progettazione del futuro
Senza competere in termini di potenza quattro nel pensiero di Sturzo erano le idee base che mi avviso ci restano come eredità di cultura politica di permanente validità
L'interdipendenza tra i popoli l'equilibrio tra le forze la cooperazione l'organizzazione internazionale
Ma per dare corpo politico a queste idee non ci si può fermare alle declamazioni si doveva e si deve procedere sulla strada della ricerca degli strumenti
Su questa strada si è mosso operando scelte fondamentali e tuttora non reversibili Alcide De Gasperi
Egli ebbe nitida coscienza
Che non soltanto la ricostruzione post bellica non sarebbe stata possibile al di fuori delle dinamiche di sviluppo dei grandi spazi geopolitici
Ma neppure per così dire l'abito ordinario di un paese come il nostro avrebbe potuto restare stagna quelle di Nanni
De Gasperi non solo non si trovò davanti a proposte Sterne di decidere pro o contro certe alleanze
Pro o contro blocchi ancora in formazione
Sapendo che l'Organizzazione internazionale sorge da raggruppamenti e sempre più vasta
Ma non universali se non su terreni necessari ma generici d'intesa quali sono le Nazioni Unite si ponesse il problema di una scelta italiani
Una scelta che partiva da un presupposto culturale nazionale ma che trovava al di là dell'Atlantico un punto di riferimento ed una base cioè gli Stati Uniti come modello di democrazia rappresentativa come modello di società industriali in espansione
Per De Gasperi stava qui
E Dio voglio dire per noi sta ancora qui il primo fondamentale ancoraggio sicuro delle nostre scelte di politica da qui il voltar pagina dell'Italia dopo l'esperienza fascista
E la sua pozione di fondo di essere e di voler essere una democrazia moderna
Vicine legale alleata la più grande democrazia occidentale
Prima ancora che gli americani avessero formulato una loro proposta
La Democrazia Cristiana con De Gasperi aveva elaborato la propria inducendo ad assumerla anche le altre forze democratiche italiane
La NATO non fu perciò la risposta ad una domanda che vede Milva da oltre al clan
Ma la libera scelta
E la convergenza di una prospettiva nazionali italiane su un'alleanza chiede l'insieme ragioni di equilibrio mondiale
Ma anche ragioni di più vasta cooperazione ed assumeva perciò caratteristiche chiaramente Polito
L'equilibrio che garantisce la stessa pace e data ancora oggi dal rapporto tra le forze anche militare
Questo era ed è un dato imprescindibile
E De Gasperi lo corse fin dall'inizio nella fase di formazione dei grandi blocchi appena accennati ma già percepiti
Quando tutto
Tuttavia sopravvivevano i tentativi di un sistema di trattati bilaterali egli previde il risultato finale di una grande alleanza in cui sarebbe stato possibile anche una grande cooperazione
Quella scelta
Che e resta la nostra scienza
Aveva una valenza enorme anche rispetto alla politica interno
Dove non a caso su questo terreno dei nostri inverni vicende hanno conosciuto i più forti contrasti
Ma anche le più spetti Colari conversione
Non mi riferisco evidentemente
Solo al superamento in favore della cooperazione con gli Stati Uniti di certo noi nazionalismo nostalgico di dance
Mi riferisco ai radicati mutamenti intervenuti delle opzioni del Partito socialista
Ed anche i sofferti e non sempre chiari mutamenti intervenuti nella posizione dello stesso partito comunista
Questa conversione attuata certe vendemmia soprattutto in modi diversi dai due partiti
Che più si erano poste all'Alleanza atlantica ha costituito il dato più significativo e la spia più illuminante del processo di evoluzione della politica interna
Ma anche il più chiaro riconoscimento del fondamentale valore della scelta compiuta e coerentemente sempre difesa dalla Democrazia cristiana
Credo che abbiamo il diritto di ricordarlo a quanti qualche volta credono di poterci richiamare ai nostri doveri di politica estera
La Democrazia Cristiana non ha cambiato e non intende cambiare
Ed anzi credo che si debba questa coerente continuità della Democrazia Cristiana la stabilità delle nostre alleanze
Che dopo l'unità d'Italia
Solo negli ultimi quarant'anni
Ha evitato i cosiddetti giri di valzer segnando una differenza sostanziale rispetto alle politiche estere che hanno preceduto la vendo della nuova democrazia italiana su questo i cultori della storia patria di formazione laica credo che farebbero bene a sviluppare qualche osservazione non strumentale
L'ordine indichiamo meriti esclusivi
Anche perché siamo consapevoli del fondamentale contributo dato dal partito repubblicano
Dall'onorevole Sforza in quella circostanza e dalla coraggiosa scelta di Giuseppe Saragat che ha dato vita alla socialdemocrazia
Ma certo il consenso raccolto durante questi quarant'anni intorno alle scelte degasperiana
E la coesione morale culturale e politica
Che abbiamo con cura sin da principio coltivato dentro il Paese dentro le nostre alleanze
Ha costituito e costituisce il dato principale di garanzia di questa stabilità
Questa fondamentale operazione di metodo e di merito resta una delle principali caratteristiche del nostro impegno politico
Ed una discriminante tuttora decisiva anche nella scelta degli equilibri politici interni
Rispetto alle scelte di politica estera non sono possibile ambiguità o allineamenti prassi
Che oltretutto sarebbe Restani allo spirito e alla lettera della nostra alleanza con gli Stati Uniti
Che è fatta di partecipazione e di confronto ed anche per questo esso
Non ci possono essere equidistante
Ho venature tendenzialmente neutralista
Né impennate di tipo nazionalistico alla vecchia maniera
Non si possono porre sullo stesso piano gli Stati Uniti e altre superpotenze capo blocco come l'Unione Sovietica
Presto per noi
Questo per noi è chiaro
Ed intendiamo ribadirlo perché l'alleanza non è una risposta di pura convenienza per un nostro interesse particolaristico
Meoni intesa reciproca
Che indica anche corresponsabilità rispetto ai valori che si vogliono affermare
In questo senso
A parte le loro dimensioni di Potenza gli alleati sono sempre pari che lo spazio ovvero che c'è per ognuno è il contributo che può e dannosi deve dare alla ricerca dell'interesse comune
Mettendo in subordine ogni interesse divergente ogni tentazione di facili sull'azionismo ogni evitata posizione di orgoglio
Nell'attività politiche specie di politica estera
In un mondo come quello di oggi difficile complesso
Dove coesistono grandi opportunità ed insieme immensi rischi la sola norma da seguire e l'interesse superiore del bene dei punti
Certi ci possono essere momenti particolarmente difficili
Nei quali è più arduo muoversi
E trovare la strada più opportune giusta negli interstizi di una tendenza bipolare che pure esiste e qualche volta interferisce con l'alleanza ma lo spirito che ci anima e deve animarci anche in questi difficili percorsi è sempre quello della lealtà verso gli alleati e del consolidamento dell'alleato
Chiediamo una stagione problematica degli aspetti degli assetti posto bellici basati su intese come quelle di San Francisco gli alta di pose una
Che per molti aspetti non sembrano più adeguate alla nuova situazione del mondo
E dove la gestione della politica di distensione appare avvolta limitata all'ottica delle maggiori potenze la consapevolezza dei dati o voluti di presente
Nella realtà porto a suo tempo alla Conferenza per la sicurezza
E la cooperazione in Europa e all'atto di Eltsin che rappresentò l'avvio di un tentativo per una nuova cooperazione multilaterale correttiva del bipolarismo
E questo una strada che fuoco talmente vista da Moro senza illusioni e con realismo ma con la voglia anche di esplorare ogni possibilità di cooperazione e non credo sia stata una forzatura il volere che gli Stati Uniti firmasse l'insieme dei paesi europei
Perché ciò è servito a sottolineare la loro necessaria presenza in Europa per l'equilibrio degli assetti di una comunanza di civiltà e di interessi che è tuttora attuali
Una comunanza che fu riconosciuta anche dai sovietici che trovarono poi nel documento firmato una vera pietra d'inciampo per il carattere di libertà che lo permea ho avuto più volte modo di affermare nel passato che la vocazione alla pace
è un dato essenziale di intrinseco di un partito di ispirazione cristiana
Abbiamo voluto sottolinearlo con la cerimonia di stamattina inaugurando la Fondazione per la pace intitolata ad Alcide De Gasperi
Sulla salvaguardia di questo dono di Dio affidata agli uomini
Cui si ispira l'azione del pontificato di Giovanni Paolo secondo
Come sulla sua promozione
Come
In realtà avvocato con
Come sulla sua promozione
Sì ingenuità la nostra politica
La politica è la pace
Da ciò l'interesse costante
E l'impegno attivo a contribuire alla distensione
Fra tanti timori e nonostante la cui essi di tensioni spesso alimentata dal terrorismo ci sono state e ci sono anche i segni positivi
La posizione di Gorbaciov
Sembra esprimere su questo terreno una sensibilità ed una preoccupazione che sono riconoscibili anche nelle parole responsabili pronunciate di recente il reperimento al dramma di Cerro
Bisogna cogliere questi segni
Esplorare tutti gli spiragli che si aprono
Per allargarli fino a farne veri spazi di distensione di pace
Ma questo sarà tanto più possibile e tanto più efficace
Quando più sarà sarda Ganga limpida la solidarietà dell'Italia e dell'Europa con gli Stati
Uniti
All'America di Reagan
Che è una realtà forte e prestigiosa
Che guida una grande ripresa economica mondiale e gode di un grande consenso popolare e oggettivamente affidata una straordinaria responsabilità per gli equilibri di pace nel mondo
Essa esercita positivamente e con convinzione questa responsabilità
E la stessa determinazione dimostrata su singole avvenimenti
E funzionale a questo esercizio e dal perseguimento di quell'obiettivo e con questa me e al suo fianco che va perseguita la distensione
Ma la pace non si esaurisce nell'equilibrio della distensione
Essa come sua più profonda ragione e suo necessario fondamento la solidarietà
Quella solidarietà che ha sconfitto la divisione classista del conflitto degli interessi all'interno della società moderna
Può e deve a livello internazionale rimuovere le ragioni di altre conflitti
Costruendo la pace nell'animo stesso dei pupi
Da ciò l'esigenza di recuperare i valori universali dell'ONU
Da ciò il volo nuovo che può esercitare l'Europa dentro l'alleanza atlantica ed in dialogo con i non allineati su questi temi della sicurezza e della cooperazione
Tutte queste indicazioni sono riconducibili all'insegnamento delle nostre esperienze di partito e di governo
Sturzo De Gasperi Moro tre indicatori precisi
Di una via sembra il diritta alla quale restiamo fedeli
Con l'arricchimento di un'esperienza a volte dura rispetto ai rischi e agli eventi drammatici che si sono susseguiti
La crisi mediterranea
L'imperversare di guerre locali non controllabili
Il diffondersi dal terrorismo ed in linea ma non meno preoccupante
L'imponenza dei fenomeni ambientali
Che non conoscono dogane per far danni e seminare angosce fra i popoli e che normalmente invocano come ha ribadito indegni di cooperazione di informazione e anche di libertà e di comunicazione di movimento
Recenti avvenimenti nel Mediterraneo hanno segnato un momento particolare di difficoltà
O di apparente minor comprensione tra le due rive del dal clan inutile nascondersi che non si è trattato sempre di equivoci
Il governo ha unitariamente assunto su questi accadimenti una linea ineccepibile
Nessuna indicato l'esistenza di altre strade da imboccare
Ciò non toglie che dobbiamo farci carico della rinnovo della comprensione del chiarimento
Che del resto mi pare sia buon Bundu tra l'Italia e gli Stati Uniti
Scavando ancora nelle ragioni della sicurezza reciproche collettiva chiarendo i problemi e cercando sempre linea di condotta comune
Nella lotta contro il terrorismo internazionale abbiamo tra noi comuni interessi
Che ci debbono ispirare nel mantenimento di quella unità di intenti che è indispensabile per vincere
Certo anche queste ultime vicende
Ci fanno sentire il peso della mancanza dell'Europa politica
Per la quale penso si debba rinnovare anche in modo nuovo anche con campagne politiche di opinioni
Un impegno che per noi peraltro è antico e costituisce dopo l'alleanza atlantica ed insieme ad essa l'altro pilastro della vostra politica il ripetere che tre grandi leader della Democrazia cristiana europea
De Gasperi Adenauer Schuman
Furono i padri dell'idea di Europa e di quel tanto di unione europea che oggi esiste e quasi un luogo comune
Quel che preme però mettere in evidenza e che la costruzione di un'Europa democratica unità non era e non è nella visione della Democrazia cristiana una Giunta ma un momento essenziale nel vostro disegno di pace e di equilibrio
La lezione degasperiana che ci appartiene e che Angori oggi ci ispira puntava sull'unità europea in concreto non dando in termini generali ma nell'evoluzione di un processo da perseguire con determinazione
Il punto più alto a mio avviso di quel processo si raggiunge con l'idea della comunità europea e a di difesa che stava per giungere a conclusione positiva e che fu fatta cadere dall'impennata nazionalistica della Francia
Il valore di quell'idea però non stava nel fatto militari in se stesso
Ma nelle implicazioni politiche perché essa presupponeva una forte solidarietà politica
Una versione esclusivamente militaresca
Di quel della CEE era sbagliata come sarebbe sbagliato ogni sua interpretazione odierna in queste il valori invece della celebre stava nell'unità politica
Perché essa tendeva a togliere peso ad un elemento strutturale di una vecchia chiusa ed egoistica concezione della sovranità nazionale
Potremmo dire che tendeva a disarmare il nazionalismo salvando la nazionalità
Non a caso fu il nazionalismo a farla fallire
La CED avrebbe inoltre permesso un rapporto più costruttivo e decisioni più rapide con una NATO articolata su due soli Poli militari USA ed Europa
E forse avrebbe avuto anche un flusso positivo di carattere economico su tutta la politica degli armamenti
La cui standard grazie standardizzazione avrebbe probabilmente consentito anche economie di converso possibilità di sostenere una forte politico europea di ricerca e di sviluppo
Anche attraverso questa strada quindi l'Europa avrebbe svolto come del resto sforzarsi di svolgerlo un grande ruolo di pace di insieme di progresso
Realizzando un oltre un corretto equilibrio ed un più efficiente rapporto con gli Stati Uniti
Tuttavia anche in assenza di questa maggiore spinta all'unità politica il processo di unificazione europea pur con tutti i limiti che conosciamo è stato condizioni importante dello sviluppo dell'economia nazionale
Ma ci sono ora cose che vanno corrette da adeguati e sfide nuove che vanno raccolte
E di Bombolo un nuovo slancio per la unificazione europea
La sfida più importante quella tecnologica rispetto alla quale è sempre più urgente e necessario unire le risorse dell'euro
Il paradosso è che l'Europa nel suo insieme non è inferiore per investimenti in ricerca e sviluppo negli Stati Uniti né al Giappone e danza forse superiore
Ma sono inferiori risultare perché le risorse sono disperse a causa delle separazioni nazionale
Abbiamo sistemi diversi in quasi tutti i servizi tecnologie differenziati molte industrie assenza quasi totale di cooperazione e poi cadere che ad esempio nelle lezioni il Vecchio Continente investa di più ma il mercato è quasi tutto occupato da Giappone e Stati Uniti
C'è dunque un'emergenza europea che deve essere affrontata dagli europei e la nostra stessa proposta di governo delle trasformazioni sarebbe cosa limitate tutto sommato modesto
Se non avesse questo respiro più ampio questa visione più vasta verso l'economia moderna e soprattutto verso l'Europa
Se non comportasse infine un forte deciso prioritario impegno per il rilancio della unità europea
Sulla base di queste due condizioni di fondo alleanza atlantica ed Europa
Ed entro limiti da essa definiti possono e debbono svilupparsi gli spazi di iniziativa e di contributi originari della nostra politica estera nazionale
Contributi alla necessaria politica di distensione contributo alla politica di pace specie nei confronti di aria noi particolarmente vicine per ragioni geografico per affinità culturali
Contributi in viene sul modo di favorire la crescita dei Paesi in via di sviluppo
Anche su questi terreni abbiamo forti Eddine equivoche tradizione a cui riferito
Sempre la nostra politica è il e mi sia consentito di ricordarlo la politica di tanti nostri amici che hanno guidato il ministero degli Esteri è stata come oggi con l'amico Andreotti continua ad essere
Una politica attiva per favorire la distensione mondiale per costruire la pace per favorire lo sviluppo
Forlani Malfatti Colombo hanno tutti portata avanti queste linee con grande competenza e chiarezza
E la portata avanti
Con una particolare passione l'amico Fanfani
Con una visione a tutto campo aperta e lungimirante
Di cui vogliamo ricordare in particolare
Anche per l'attualità che ha
L'attenzione ai problemi del Mediterraneo
Alla questione palestinese
Come a quella israeliana
Con una sollecitazione non di convenienza ma di ricerca di unità in un'aria dove sia formata la nostra civiltà e la nostra cultura
Passando per il mondo ebreo Greco cristiano e per molti aspetti anche a la nostra peculiare attenzione sulla questione del Mediterraneo forse non è stata sempre capita anche perché c'è una vocazione ed una sensibilità che è propria di ogni singola comunità nazionale
E che non essendo raccolta da altre ove manchi quell'opera costante di chiarificazione e di controllo su cui oggi ha insistito e continua ad insistere
Problema del Mediterraneo che certa Granato per l'emergenza creata dalle iniziative del colonnello Gheddafi
Ma il nocciolo storico della questione preesistenti
E per certi aspetti anche diverso e separato rispetto ad essa
Perciò è anche possibile comprensibile la nel delimitazione del problema libri
Di un terrorismo cioè
Che ha solo finalità di potenza o di prepotenze manca di ogni base per una prevenzione politico
E quindi consente solo risposte repressive
Il problema più difficile invece e per molti aspetti più delicati
è costituito dall'insieme dei problemi scaturiti alla fine degli anni Quaranta
Per la mancata esecuzione delle decisioni prese dalle Nazioni Unite rispetta la creazione di uno Stato ebraico e di uno Stato arabo palestinese
Interessi molteplici e dobbiamo dire anche arabi hanno impedito la realizzazione di quelle decisioni
Ed è così nato e si è alimentato un compito che ha avuto fasi alterne una delle quali pareva conclusa con gli accordi di Camp de di quando sembrava che gli Stati Uniti fossero riusciti a patrocinare un accordo diretto darebbe israeliani attraverso la mediazione dell'Egitto
La bandiera dell'opposizione antisraeliana è stata allora raccolta d'altro
Che hanno rinfocolato i conflitti rinunciando ad una soluzione politica che invece l'unica possibile
E che dobbiamo tutti contribuire a riproporlo risalendo proprio alle indicazioni di Camp Darby e dalla previsione di una conferenza di tutti i Paesi interessati per regolare le questioni aperti
Non possiamo pensare che l'unica soluzione sia quella militare
Anche perché la soluzione militare non c'è
Dobbiamo cercare fino al limite del possibile lo spazio entro il quale articolare un'iniziativa che recuperi la possibilità di dialogo tra le parti
In un conflitto nel Medioriente per trovare soluzioni negoziali e concordate al fine di costruire la pace
Adoperarsi per favorire il dialogo tra mondo arabo ed ebraico non è terza fortissimo ma per certi aspetti il suo contrario
Certo adesso la situazione si è aggravata
Carla insorgenza di un intollerabile nel terrorismo che tenta di giustificarsi con la causa palestinese e che
Un brevissimo perfino in Siria e c'è la guerra Iraq Iran chiesti o volti induce iniziative non controllato
In queste condizioni ci troviamo coinvolti per ragioni geografiche economiche e Poli
Ma le nostre posizioni sono chiare
Chiare sulle questioni politiche
Dove abbiamo dato tempo detto con branche i convincimenti più prima ribadito chiare nei confronti del terrorismo verso il quale esprimiamo una condanna alte ferma e non possiamo ammettere alcuna debolezza
Perché la natura stessa del fenomeno non contende smagliature come del resto proprio la nostra esperienza interna dimostra con una tosta demoni andrà di fermezza che tutto il mondo conosce
E che è costata in misura altissima prima di tutti alla democrazia cristiana
Ma il contributo originale
Della nostra politica estera assume particolare rilievo nel rapporto nord-sud
E nei problemi della con la cooperazione con i paesi in via di sviluppo
La Democrazia Cristiana rifugge su questo terreno da ogni tendenza di tipo assistenzialistico che si giustifica solo per le emergenze dovute a calamità naturali
Il vero sviluppo è quello che si realizza attraverso la cooperazione i attraverso il contributo alla creazione di strutture che aiuto in i Paesi poveri a raggiungere un'autosufficienza penso inoltre che si debbano distinguere meglio le diverse aree
Non va a cento del terzo mondo una unità indistinta quasi luogo di compassione di beneficenza
Un discorso a parte perciò va fatto per l'America latina
Rispetto alla quale comitali anni e come democratici cristiani ci sentiamo particolarmente vicini per comunanza di cultura di tradizione e di fede religiosa
E verso la quale abbiamo ed intendiamo accrescere una particolare attenzione
Si sta realizzando in quest'aria del mondo una situazione del tutto nuove
Nella quale l'idea che i migliori difensori rispetto al comunismo fossero la di le dittature di destra e distaccata dagli avvenimenti
E cresce la convinzione che l'unica strada possibile quella della vittoria e del consolidamento della democrazia pluralista
Certa esistano situazioni difficilissime specie in Cile in Nicaragua ed in banca nel Salvador
Ma la realtà in movimento e sta cambiando molte cose e noi sentiamo come un dovere la necessità di essere non solo attenti ma presente
L'Internazionale democristiana e quella socialista competono ma anche convergono per stabilire dovunque la democrazia come partito vogliamo dare il massimo di assistenti ma i movimenti che si ricollegano Aino viste ai nostri stessi ideali sia pure in forme diverse ecco Bingo li differenzia
Come Governo abbiamo sostenuto già conducesse
E continueremo a sostenere la necessità di accrescere i nostri aiuti per lo sviluppo dell'aria latinoamericana
Anche in nome di una serie di speciali legami che noi italiani abbiamo lì in modo certo maggiore che in altre parti del mondo
Voglio però aggiungere che nessun partito e nessuno Stato europeo da solo opportuna faremo anche qui c'è un ruolo dell'Europa da svolge c'è ora ragioni in più per la domanda dell'unità europea
Intanto dovremo per quanto ci riguarda sforzarci di trovare formule Italia funzionali di sostegno da parte dei Paesi europei
Anche e soprattutto rispetto ai problemi dell'indebitamento dei Paesi dell'America latina la cui dimensione dimostra da sola la necessità di un impegno Lori nazionale
Cari amici
Le cose dette
Costituiscono una serie di indicazioni certo non esauriente
E tuttavia spero significative sui principali problemi che abbiamo di me su tali indicazioni e sulle analisi che le motivano
Vogliamo approfondire il confronto politico con gli altri partiti
E consolidare
Questo è l'auspicio le ragioni dell'alleanza prenda parte
Siamo appena usciti dalla cosiddetta verifica
Che avevamo chiesto di fronte all'improvviso sorgere di polemiche e di tendenze divaricate
Perfino di interventi che sembravano convivo Urali scenari diversi
Alternativi a quello attuale
Abbiamo voluto quindi un chiarimento che lo abbiamo voluto innanzitutto per ribadire consolidare le ragioni dell'alleanza di governo
Tra i motivi di conflittualità e di polemiche ci sono stata affermazioni inaccettabili di qualche Ponente di esponente socialista
Secondo le quali l'alleanza esiste se c'è la guida socialista
E si vanificherebbe d'incanto qualora questa condizione venisse
Ora nella verifica non abbiamo avanzato rivendicazioni di prestigio di potere
E nel bene abbiamo richiesto alla presidenza del Consiglio
Su dichiarazioni così imprudente pericolose però
Abbiamo chiesto ed ottenuto un chiarimento
L'abbiamo voluta Parisi e fosse evidente
Che il mutamento al vertice di un governo di coalizione non è e non può essere ragione di crisi di un'alleanza pur
Non è una questione di principio
Non è
Una questione di principio né di prestigio è una questione di sostanza
Legare all'alleanza
Alla presidenza
Significherebbe che l'alleanza stessa risponde a ragioni di potere si regge sull'opportunismo
Su convenienze e interessi di partito non sulla volontà di servire gli interessi del Paese
Che il governo
Che è il governo
Che il governo sarebbe mai questi
Come potremmo avallando di fronte ai cittadini
Con la nostra responsabilità di partito di maggioranza relativa
Noi crediamo invece che l'alleanza abbia tuttora una sua ragion d'essere
Anche per portare avanti la politica di rinnovamento e di riprese
La quale esige un tempo lungo
E un indegno pluriennali
Che supera la scadenza naturale della legislatura ed investe la prova
Queste è stata ed è la posizione della Democrazia Cristiana
Nel corso della verifica
è stata riconosciuta la validità della nostra impostazione
Ma c'è stato risposto che non era possibile assumere fin da Dora patti che andassero oltre la fine della legislatura
Ne abbiamo preso atto
E quindi abbiamo ribadito l'impegno a continuare l'alleanza fino a questa scade
E abbiamo accettato
Che fosse definito il programma di governo fino all'approvazione della prossima legge finanziaria ritengo questo risultato positivo anche se limitato
Un risultato che ribadisce il ruolo della DC
Quale sostegno più coerente convinto dell'alleanza e fattore primario della sua stabilità
Resta vanificato così il tentativo del Partito comunista di presentare il pendolo partito come formula inconsistente
Come coalizione coalizioni incapace di gestire un programma operativo
Ma è almeno singola che di fronte a questo indubbio segnali di vitalità
Alcune critiche al pentapartito vengono proprio da alcuni amici
Che avevano immaginato di risolvere tutti i problemi con questa foto questo anche al nostro interno
Io penso che la formula penda partita costituisca momento di collegamento oggi possibile tra vecchie culture e nuovi esige riflette oggettivamente allo stato di difficoltà in cui e il sistema politico
L'incertezza della fase di passaggio ma segna anche una linea di possibili evoluzioni
In tale le prospettive concrete di uscire dalla crisi
Sono legate da un lato dalla necessità di una continua ricomposizione della solidarietà di governo su singoli problemi e dalla
Dalla capacità dei partiti di rinnovarlo
E di elaborare un'adeguata proposta pur lo sforzo di rinnovamento costituisce il momento già richiamato di solitudine e di ogni parte
Anche se è una soluzione influenzata dal comportamento al lunghi ognuno è solo dinanzi alla responsabilità di concorrere al cambiamento con le proprie idee forse e propose anche su questo piano c'è davvero una sorta di parità fra tutte le forze politiche
Indipendentemente dal loro dal loro attuale tasso di rappresentare
Perché la qualità della proposta trascende il dato nulla
Starà poi agli elettori apprezzare lo sforzo di rinnovamento di olio partito e valutare l'adeguatezza delle loro proposte mentre questo processo si svolge e necessario alimentare un comune spirito dell'alleanza
Possedere una strategia visibili
Pur nel diritto di ognuno di prevedere per sé future diverse collazione collocazione da presentare tuttavia preventivamente con franchezza
Alla valutazione degli elettori quando fossero davvero buttato i dati reali della politica nazionale
Sono ormai vent'anni
Che tra la Democrazia Cristiana il Partito Socialista
Si è instaurato un rapporto positivo che il risultato di grande importanza per gli sviluppi della politica in Italia
Dobbiamo avere la consapevolezza che dai tempi del centrosinistra molte cose sono cambiate
E quindi non è possibile organizzare i rapporti tra i due partiti senza tener conto dei contratti
Lo stesso Partito socialista si presenta con una differenza sostanziale che vale la pena di cogliere nella spenda attive che sembra che vogliamo fare di cattive e di discute negli anni Sessanta cioè il partito socialista aveva fatto una precisa scelta politica
Ma il suo interno permaneva più di una tendenza massima ora in un certo senso è quasi il contrario
Il Partito Socialista è attestato su una posizione chiave
E Dina qui tocca quel mente riformista
Mentre la linea politica appare a volte meno precisi
E per qualche aspetto mobile ed indefinito
è una condizione indiscutibile che deriva dal consolidarsi della sua con peculiarità di partito della Sinistra e insieme di partito di governo
La DC ha dato attentato al Partito Socialista della coerenza delle scelte compiute anche a livello di Enti locali dopo le ultime ultimi amministra partito socialista dovrà convenire
Che anche sul piano dei governi locali
La Democrazia Cristiana tenuto conto di questa sua peculiarità della cui utilità fine di riferimento allo sviluppo del sistema democratico italiano la Democrazia cristiana e consapevole
è comprensibile e legittimo
Giova ripeterlo
Che la necessaria comunanza di di
Segno politico nell'alleanza di governo non escluda che ogni partito coltivi esplicitamente una diversa prospettiva per il proprio futuro
Non è certo legittimo e sarebbe inaccettabile finalizzare l'alleanza di governo ad un cambiamento di scenario magari alle spalle dell'elettore
A questo sembra tendere l'ipotesi curiosa che appare talvolta nel partito socialista
Di un'alternativa laico socialista alla
Questo progetto viene prospettato con ambigua disinvoltura
Senza valutare il rapporto col Partito comunista
Ora è chiaro
Che una regalare alternativa alla Democrazia Cristiana si costruisce numericamente e politicamente solo con un accordo col Partito comunista
Perciò delle due l'una
O il partito socialista
Ritiene con le condizioni di una sua alleanza col Partito comunista oggi non esistono
E di immagine aperto l'alternativa solo come qualcosa da realizzare in futuro
Dopo mutamento dei rapporti politici elettorali tra i due partiti o viceversa ritiene che le condizioni esistano e l'alternativa sia perché un'ipotesi già forti
Se è così allora non c'è l'alternativa laico socialista ma social comunista ormai consocio comunista
E questo bisogna dirlo a loro con chiarezza agli elettori
Prima di colpiti
Se invece non è così
E non è lo dico spazio politico reale limpido e anche per il partito socialista l'alleanza di governo con la Democrazia cristiana e le altre forze del trenta per
Un'alleanza tuttavia non ripiegata su se stessi
Ma per dal confronto con l'opposizione ed anzi portatrice di una strategia di governo delle trasformazioni
Capace di generare un profondo rinnovamento della stessa vita politica e in grado di promuove il maturarsi di condizioni nuove cui solo si collega la possibilità di scenari di
Questa è la linea della Democrazia Cristiana sulla quale riteniamo si costruiscano rapporti chiari e solidarietà foto
Al di fuori di queste due posizioni non riusciamo a vedere altre altre scene
Non c'è cioè reale praticabilità politica
Per l'alternativa laico socialista
E il fatto che questi ipotetici ogni tanto a fiori sembra allora funzionale più ad individuare uno spazio di presenza che a costruire una porta
Più che una politica è un indagine è un'ipotesi questa che si nutre di furbizia di schematismi e ricade nella vecchia tentazioni di affidare arbitrariamente alla DC un ruolo di forza moderata anzi addirittura conservati ci senza rendersi conto invece che la Democrazia Cristiana non è stanco
Non è non sarà mai un partito conservatore
E e arresta
E resta un partito popolare moderno riformato
La verità oggettiva delle cose estremamente più fluida meno schematica
E trova possibili fondi di coaguli e di equilibrio solo nella capacità di elaborare una proposta di governo intorno alla quale realizzare o aggregare maggiore
Da cui restano escluse le forze politiche che manifestano un disegno diverso o antagonista
L'alternativa è una politica solo se c'è una diversa proposta di governo che indica la realizzazione di una diversa maggioranza ma c'è un altro aspetto della mobilità del partito socialista che è sempre nell'intento di attivare un dialogo sereno e pacato vorrei cercare di sotto
Questa mobilità e anche la novità del Partito socialista
E si esprime con una notevole capacità di cogliere tutte le posizioni di Murri e quindi interessi emergenti le aspirazioni al nuovo si tratta di un dato importante che non va sottovalutato
Anzi va apprezzato
Tuttavia può contenere anche qualche inconsapevole quella d'esempio di muoversi sull'onda dell'emotività
Senza percepire fino in fondo la complessità dei processi penali
Finanza per evidenziarle solo il rapporto con gli interessi più marcati più forti anche se nuovi o apparentemente il che in ogni caso non è sufficiente e comunque non sarebbe io credo pienamente coerente col disegno riformista del partito socialista
Sono invece convinto che il disegno del Partito socialista può riscontrare non poche affinità con la impostazione che c'è propria come Partito popolare dotato di una cultura interclassista
L'impostazione cioè sulla quale mi sono sforzato di ritornare più volte in questa mia relazione che sollecita per guidare le trasformazioni pur d'accordo
Tra le novità che essi inducono e la tutela dei bisogni che generano o rischiano di lasciare scoperti
Su questo piano se si vuole su queste esigenze e fino a quando restano aperti questi problemi esiste una larga convergenza possibile
Tra la posizione politica della Democrazia Cristiana quella del Partito socialista e quella degli altri partiti della coalizione governare le trasformazioni ripeto gestire democraticamente la modernità e intatti in un certo senso il nuovo riforme non si tratta dunque di ipotizzare una sorta di ideologia comune per stabilire un vincolo indissolubile tetto al contrario
Nel nostro dialogo col partito reo socialista restano aperti
Ed in certa misura convivono la capacità di convergente
E di dare risposte insieme una potenziale concorrenza tra il due per
Si tratta poi di custoditi di costruire il futuro con un processo da via
Ma il processo comincia con la convergenza dei partiti dell'attuale coalizione
Quasi da una costrizione a lavorare insieme che deriva dalla storia dagli interessi che i partiti rappresenta dal diamo che hanno intrattenuto con l'opinione pubblica e dal consenso che ne hanno ottenuto
I partiti hanno quindi la possibilità e di e il dovere di individuare una linea di risposta comune il proprio
Quando questo processo si è esaurita
Se si è esaurita la competizione tra i partiti potrà assegnare a ciascuno ruoli diversi
Nella sfida guidare ulteriori evoluzioni
Sarebbe un grave errore però e qualche volta lo è immaginare che siamo alla conclusione di questa fase mentre siamo soltanto all'inizio
La stessa parità fra i partiti nove
Può essere legittime & avanzata come titolo per la proposta che si offre al confronto comuni
Non può essere invece solo il presupposto per la spartizione del potere giacché questo alter il principio democratico che è dato dal rapporto proposta quantità di consumo
La parità cioè non può annullare la distribuzione popolare del consiglio
Diciamo questo senza iattanza ma con convinzione
Ed avendo dimostrato nel concreto di comportamenti il nostro senso di responsabilità e di musiche di misura anche per superare le difficoltà che sono avvolti in sorte nella vita della coalizione
Ogni governo di coalizione alle sue difficoltà e le difficoltà di questa coalizione non sono affatto un momento straordinario
Difficoltà nei ed è anche De Gasperi
Pur disponendo della maggioranza assoluta
Ma le difficoltà si superano quando si chiariscono gli obiettivi di una coalizione questo è l'importante
In questo senso abbiamo parlato e continuiamo a parlare di strategia
Senza un obiettivo comune non è possibile neppure tenere insieme una maggioranza la strategia la ragione stessa della coalizione
Una comune visione non è un desiderio è una necessità una coalizione ha bisogno di un comune obiettivo e deve elaborare gli itinerari possibili per consentire
Ogni coalizione Sempre la somma di valori politici e di una quantità di di più
C'è un solo modo per far crescere i valori per ridurre i difetti
Non quelli della conflittualità
E tanto meno di scrivere la mattina quali sono gli argomenti della discussione
Che esalta le singole posizioni ma quello della conflittualità che esalta le singole posizioni ma quello di uno sforzo costante volto a far prevalere un interesse più alto
E l'interesse più alto e quello che più si avvicina all'interesse della collettività
Lungo l'arco di quarant'anni costante è stata la concordia del nostro partito con il Partito repubblicano
Così come continue ricca è stata la collaborazione dei due partiti
Così come continue ricca è stata la collaborazione dei due partiti nelle grandi scelte di politica estera
Di politica economica e di consolidamento e sviluppo della democrazia italiana
Strategicamente il partito repubblicano sia proposto spesso obiettivi comuni anche alla Democrazia Cristiana
Una politica estera di solidarietà con l'Occidente con gli Stati Uniti
Una politica interna sempre attenta alle novità
Ma anche mirata non radicarsi dal passato e dalle lotte per la democrazia in Italia
I repubblicani hanno fatto anche da stimolatore di qualsiasi processi innovativi
Senta raccordandosi con la Democrazia Cristiana da De Gasperi a Moro sino ai tempi che viviamo
La comunanza di impegno politico tra repubblicana democristiani non è stata legata maglia questo a quell'atto di governo ma ad una linea generale che ha consentito un'alleanza avvolta da una parte a governare i processi di democrazia possibile tenda lasciarsi tentare da fughe in avanti
E caratterizzata dall'altra
Da un'attenzione a non chiudere l'alleanza in se stessi
Restando indifferenti rispetto all'evoluzione del quadro politico
Tutto ciò senza confusioni senza cedimenti senza tentennamenti
Collo canditi sembra i confini Gianaria tradizionalmente democratica e l'aria della rivoluzione possibile
Con una valutazione attenta alle grandi forze storiche del paese
Che da una parte
Portavano all'alleanza con la DC e dall'altra l'attenzione rispetto all'evoluzione del partito comunista
Il Partito repubblicano insomma assunto e conserva una funzione originalissimi
Che ha sempre avuto il nostro apprezzamento
A maggior ragione in una fase come la presente nella quale il partito repubblicano di Giovanni Spadolini avvertì i segni del mutamento
Avverte i segni del mutamento e le interpreta correttamente
Facendo appello alla ragione più che alle mozioni svolgendo così anche una sorta di opportuna azione pedagogica
Anche nella recente verifica il partito socialdemocratico si è dimostrato attento e sensibile alla costruzione di un comune disegno dell'alle il partito socialdemocratico con la guida di Nicolazzi
Sta attraversando una fase caratterizzata dalla volontà
Di riaffermare la propria identità
Di scelte fondamentali di politica estera soprattutto
E di politica interna che stanno alla base della lunga collaborazione
E che io credo costituiscano anche per il futuro una ragione profonda di solidarietà è un elemento di chiarezza anche nella possibile evoluzione dei processi politici
Anche con il Partito liberale
Di cui salutiamo il nuovo segretario
La Democrazia cristiana ha realizzato prima durante il centrismo ed ora nella fase che viviamo una collaborazione che appoggiate poggia su una comune valutazione dei rapporti internazionali
Che è un elemento discriminante per qualsiasi alleanza politica
Ma anche su una medesima considerazione dei valori di libertà
Ultimamente il partito liberale ha espresso un serio sforzo di cogliere quando si muove nella società nazionale e di inserirsi in essa ma con un'impostazione politica volte più libertaria che liberali
Il partito liberale non ha mancato negli ultimi anni di assecondare iniziativa dimetta caratura laicista che noi non condividiamo
Alcune difficoltà attuali sembrano in parte connesse o a qualche eccesso tattica
Che hanno ceduto più che a Vantaggiato nel giudizio dell'opinione pubblica un partito tendendo ad abbandonare posizioni centrali nello schieramento dei partiti
Ed in barca forse alle vicende interne
Che non mi sono mai indolori per nessuna forza politica
Ma che toccano invece i partiti grandi e piccoli a dimostrazione di una crisi della politica da cui nessuno il
L'augurio perciò a Renato Altissimo perché recuperi assieme all'insegnamento conosciamo ed è in ausiliario
Quella ispirazione Gobetti via che in pieno regime fascista
E ancor più e meglio nell'immediato secondo dopoguerra
Aveva consentito al movimento di liberale di stringere un patto politico poi i grandi partiti popolari ed in primo luogo con la Democrazia Cristiana riconoscendo il senso di marcia di una rinnovata democrazia Italia
Abbiamo più volte affermato
Ripetiamo in questo congresso
Che riteniamo la nostra posizione culturalmente storicamente e politicamente alternativa a quella del Partito comunista Italia
Questa questi è stata ed è
La linea della democrazia Crispi
I comunisti si sforzano di accreditare l'idea che il loro congresso abbia avuto il significato di una grande svolta
E io credo sia giusto interrogarsi succosi avvenuto a fine
Circa presunti i nostri tradimenti
Grandi insegnamenti nella Democrazia cristiana
Annata abbiamo dato una risposta con un nostro discorso alto
Dal punto di vista culturale
Nella nel nella relazione Dina
Più che nel dibattito congressuale e certamente nessuna scelta L'Aia
Non come proposta di un modello a cui aderì ma come metodo biennali si può
Questi indubbiamente indica una disponibilità maggiore e forse nuova del Partito comunista a farsi carico dei problemi
Al di fuori di schemi ideologici tradizione
Si tratta però di una disponibilità non ancora di una polizza
Questa disponibilità deve ancora fare appieno i conti con la tradizione con il ruolo storico del Partito comunista
La cui diversità non era un pretesto
Ma un intreccio reale tra cultura marxista e raccordo con larghe esigenze popolari del nostro
Un intreccio che per un momento
Ha segnato un punto di forza e di novità del Partito comunista questo non va dimenticato ma che oggi insiste sui comportamenti del Partito comunista
Con un nodo di grande peso ed ingombro che non è risolvibile a mio avviso ignorando lo o rimuovendo l'astratta
Mi sembra insomma tutta da dimostrare la reale capacità del Partito comunista di applicare il metodo richiamato dal segretario all'analisi dei fatti e quindi alle proposte di governo
E devi chiamare su questo il consenso della complessa realtà sociale che il Partito comunista da presso
Un secondo elemento rilevabile nel recente congresso del Partito comunista
E l'impressione sul piano delle scelte internazionali di una novità anche rispetto allo strappo con il partito comunista dell'Unione sul perché ora la solidarietà internazionale del Partito comunista
Di chi era indirizzarsi non più ai partiti comunisti
Ma lei socialdemocrazia europea
Ma anche qui sono in grande di disegni di grandi incertezze perché questa nuova posizione non è precisa
Rimane ancora pare
E consente una schermaglia raffinate al rappresentante dell'Unione Sovietica
Di definire anche il suo un partito della sinistra europea la debolezza vero se si vuole la difficoltà reale oggi sta nella mancanza di un primato storico di riferimento
Della collocazione internazionale del Partito Comunista certo e definiti
In danni che Rocchetto di domandarsi di quale socialdemocrazia europea sita
Ne esistano tante varianti
Nella prassi con profonde ed a volte radicate diversità fra di loro
La siglati ostentata dal Partito comunista e socialdemocrazia tedesca probabilmente in questa fase trova qualche riscontro nelle posizioni al limite del neorealismo dei socialdemocratici per
Ma va ricordato che questi ultimi quando sono stati al governo sono state il partito del riequilibrio delle posizioni missilistiche delle basi NATO rispetto a quelle del Patto di Varsavia
Quando alla politica interna
Il Partito comunista
Pur indicando il programma come elemento di convergenza
In realtà non sembra aver definito alcun problema
Anche se ha sviluppato la considerazione che mi pare giusta
Che i riferimenti per le convergenze o le divergenze non sono più l'ideologia ma i problemi reali del Paese
Nella realtà però venendo a mancare il programma la vera discussione al congresso di Firenze avuto come contenuto determinato all'alternativa
Il riferimento al programmi apparso così più in funzione dell'organizzazione di uno schieramento e dei contenuti di governo
In tal modo non è neppure un metro
Rischia di diventare un espediente che punta solo alla formazione di uno su di uno schieramento
Come in un sogno a scorciatoie per risolvere le difficoltà anzi la crisi profonda del Partito comunista
Non a caso a Firenze a questa indicazione sono state mosse dubbi azioni serie che il congresso che il congresso non Ascione
Una è quella di Ingrao
Il quale ha dato un contenuto al programma concependo lo come l'accordo sulle regole per l'alternativa
E ciò non in quando le regole costituiscano esse stesse l'alternativa onorevole nato
Ma in quando la partecipazione alla rifondazione delle regole del potere abiterebbe il Partito Comunista gestire quello che ha concorso a definire nella prospettiva di un rafforzamento del processo del
L'Italia non può sfuggire cioè non ci sfugge
Che per Ingrao le regole sono una cosa diversa ed esterni a quella cultura liberaldemocratica
Che definisce la identità propria della democrazia occidentale moderno cioè in fondo nella posizione di Ingrao meglio così mi appare un rapporto non chiarito tra modello di società in movimento tra masse ed istituzioni che per un verso
Sottolinea l'esigenza di far riferimento alla tradizione storica del Partito comunista ma per altro verso segna anche il ritardo
O l'approfondimento ancora da compiere nel partito comunista per un discorso sulle istituzioni
L'altra obiezione quell'espressa da Napoleone Colajanni
Il quale ha richiesto che il programma fosse definito come programma dell'alternativa attraverso la indicazione di proposte di governo precise
Con l'avvertenza tuttavia che l'alternativa da noi è possibile quando si è risolto un altro problema
Quello dell'unità del Paese sul piano dei valori politici di fondo sia sul sia sul piano dei valori politici di fondo sia sul piano della politica un obiettivo dunque nelle posizioni di Colajanni non pronto per il domani ma ancora da costumi osservazione queste di notevole chiarezza ed anche a mio parere molto pertinente
Cui tuttavia sfugge quella fondamentale attenzione al problema delle nuove regole e dell'adeguamento delle istituzioni che sia pure in maniera non chiara e presente nella posizione di
In conclusione
Penso si possa dire che il congresso può esser certo considerati importanti ma soprattutto come presa di coscienza da parte del Partito comunista della profonda crisi piatta
La sconfitta elettorale amministrativa
E soprattutto a quella del referendum
Scopre una qualche rottura tra la rappresentanza politica del partito e le sue radici
E non consente più al partito comunista di pensare che la crisi è solo degna metti considerarsi se
E comunque punto di riferimento dell'innovazione e del progresso
Diciamo con branche
Che è la stessa
Sopravvissuta ossessiva polemica
Verso la DC o se si vuole verso il segretario della
Che si presume a destra supposizioni addirittura conservatrice
Ridurre rientra in una vecchia liturgia e può divenire un momento di grave distorsione nella capacità di comprensione dei fenomeni da parte del partito con
Ed è singolare che questo partito
Che ha occupato gran parte della sua discussione congressuale sol partito e sui nuovi modi di collegamento con la società
Esprima poi un giudizio così un riduttivo sulla riflessione che noi abbiamo andiamo dedicato d'appello ai problemi che un partito popolare nazionali devi affrontare
Di fronte ai processi di trasformazione rispetto al governo della modernità dunque il partito comunista e un partito in difficoltà e perciò spesso non può più continuare a ritenersi punto di prevalente quasi esclusivo riferimento per il cambiamento
Le questioni centrali indotte dalle trasformazioni della società fuoriescono dallo schema in base al quale gli interessi da tutelare sono esclusivamente quelli della classe operaia
Ed impongono un attenzione diverse non meno incisiva anche verso altri interessi del lavoro Ippodromo delle professioni vecchie e nuove della stessi imprenditori
Impongono soprattutto un'attenzione prioritaria ai problemi dell'occupazione e della qualità della
Anche anche gli interessi dei lavoratori dipendenti si pongono in modo differente dal passato
Perciò la nuova laicità del Partito comunista settembre
Deve misurarsi con problemi profondamente mutate
Rispetto a quelli in cui si basava la sua cultura ed il suo impegno ad operare radicali trasformazioni
La società in realtà si è trasformata dentro gli spazi assicurata
E sotto la guida garantita dalle politiche della coalizione democratica ed indipendentemente dalla proposta comunisti
Questa considerazione non significa sottovalutare
O ignorare il mio ruolo svolto dal partito comunista come forza popolare rilevante del nostro Paese con la quale noi e non solo al Nord ma la democrazia italiana deve fare i conti
Ma questa forza non può
Non mi rende le coscienze di ciò che è cambiato cambiando in qualche modo si
E ciò che sta cambiando non contende più di stabilire a priori chi sta a destra a sinistra o al cento in base a dei fatti categorie
Se mai si potrà dire poi chi è stato con il movimento e con lo sviluppo e chi è stato fermo su posizioni di definire
Chi si muove su ordine di progresso e chi su linee di conservazione
Mi sembra anche queste un delle caratteristiche della cosiddetta terza fase e di una sorta di indifferenza che tocca tutti i partiti anche rispetto alla loro collocazione
Anche l'alternativa se mai sarà sarà cosa diversa da quella immaginata oggi assente l'alternativa comunque non cade dal cielo né tanto meno possono essere gli altri e magari competitori come noi a favorire l'avvio sarebbe francamente paradossali che comunisti pensassero che l'alternativa dovessero prepararla per loro i democristiani
Noi riteniamo
Noi riteniamo che l'alternativa sia invece competizione e crediamo di essere attrezzati non solo a combattere questa battaglia ma probabilmente a vincere
Per quanto ci riguarda
Il merito ovvero di confronto dalle forze politiche santa messa nella risposta di governo il riferimento alla politica estera alla concezione delle istituzioni io al governo dell'economia in rapporto a queste tematiche
La posizione del partito comunista e tutta da chiarire e certo tuttora non convergente con i nostri orientati
La nostra valutazione che l'equilibrio di governo possibile non per imbrigliare la storia o ritardare l'evoluzione
Ma anzi per favorire le guidarla e ora e prevedibilmente anche per il prossimo futuro quello dell'alleanza prenda per perciò compito nostro
Per la responsabilità che abbiamo per la capacità di moderazione che legata alla nostra forza
E salvaguardarne le condizioni che la rendono efficace
Farsi carico di superare le difficoltà che forse potrebbero crescere in vista della prossima scadenza elettorale
Per questo ci sentiamo impegnati
Al lavorare per il rafforzamento della solidarietà dei cinque partiti della maggioranza
E insieme a portare avanti una continua attenzione alle domande vecchie nuove della gente ed una crescente capacità di indicazione di proposte
La società oggi non è diverso
Solo per quantità di internet ma ancor più perché gli interessi appaiono liberare dal condizionamento dell'ideologia totalizzante
In tal modo è più libero ma anche più contraddittorio perché Mangano sono superati i modelli unificati
Resta però il momento sembra indispensabile è sempre necessario
Della ricerca di valore unificante di regole che arbitro e non le contraddizioni essenze imbrigliare la società né ordigno ne ordinano la vitalità
Non a caso è nato e si è affermato comporta un'esigenza quella della governabilità
Che appare una soluzione ma in realtà resta solo l'esigenza non credo che costituisca una risposta vera a queste esigenze una linea tutta ripiegata sul potere sul suo uso che affida ad uno schieramento diverso la possibilità di risolvere i problemi o addirittura punta ad occupare il potere per preparare una diversa distribuzione del contendere quindi diversi schieramenti
La risposta giusta mi sembra invece
Quella che si fa carico della qualità nuova dei problemi e della inadeguatezza delle strutture del potere e cerca di elaborare una proposta di governo possibile aggregando su di esse i contenuti necessari per le armi per realizzare questo il carrello di un serrato ed attendo confronto con lo stesso Partito comunista che interessa tutti i partiti democratici e quindi anche la democrazia che sta il sistema dei partiti non può esaurirsi in una lotta tutti interna per il mutamento dei rapporti di forza per la razionalizzazione di schieramenti finestre stress deve darsi carichi invece dei mutamenti contraddittori ma profondo verificatisi nei rapporti con i cittadini e con le formazioni sociali non gay dei limiti crescenti delle relazioni stabilite con le istituzioni e con l'intero complesso dei pubblici poteri
Nasce di qui l'esigenza di una riforma che investe il rapporto partiti istituzioni cittadini
Fissando le regole i doni a mettere in grado in uno di loro di svolgere nel modo più corretto ed efficace il volo proprio per un governo della complessità sociale politico
In questo contesto va collocata la battaglia della Democrazia Cristiana per una riforma del sistema elettorale
Non si è trattato per la Democrazia Cristiana di partecipare ad una sorta di referendum mo'pro o contro la proporzionale
Avente divina più che altro il ridimensionamento del numero dei per in realtà se Endesa affrontare il problema del recupero dell'efficienza e della trasparenza del sistema democratico
La nostra opinione è stata e rimane conservare la proporzionale al momento della raccolta del consenso
E ciò non solo per non rispetta astratto delle identità dei partiti ed al loro valore storico ma anche per secondario nell'evoluzione
Composizione e scomposizione non possono essere regolati come se si fosse in un laboratorio scientifico ma possono essere decise solo dallo svolgimento Poli
Resta il problema di garantire agli elettori non solo di scegliere quale partito preferito
Ma anche di esprimere per quale governo si manifesta la loro indicazione
La gente non vuole conoscere sono la faccio di Chivu ma vuole sapere chi governa per regolarsi nella scelta e nell'investitura e una regola della democrazia questo è il problema
Che deve essere risolta
E non può essere eluso neppure da passaggi elettorali anticipa
Le istituzioni è vero non possono prefigurare le conclusioni del processo evolutivo e quindi non si può fissare una regola in funzione di una realtà che non c'è
Ma le istituzioni sono la condizione del processo non basti carico di questo significa rischiare di bloccare
In bond anche su questo terreno Siri proprio nell'occhio direttivo generale di fissare nel modo dovuto il nesso tra potere e responsabilità
Mettendo realmente nelle mani del cittadino la digestione sullo svolgimento del sistema dei partiti e sulla scelta di governo
La Democrazia Cristiana non
I competitori come noi a favorire l'avvio sarebbe francamente paradossale che comunisti pensassero che l'alternativa dovessero prepararla per loro i democristiani
Noi riteniamo
Noi riteniamo che l'alternativa sia invece competizione e crediamo di essere attrezzati non solo a combattere questa battaglia ma probabilmente a vincere
Per quanto ci riguarda
Il Mac ovvero di confronto dalle forze politiche santa messa nella risposta di governo il riferimento alla politica estera alla concezione delle istituzioni di al governo dell'economia in rapporto a queste tematiche la posizione del partito comunista e tutta da chiarire e certo tuttora non convergente con i nostri orientamenti la nostra valutazione che l'equilibrio di governo possibile non per imbrigliare la storia o ritardare l'evoluzione ma anzi per favorirne guidarla e ora e prevedibilmente anche per il prossimo futuro quello dell'alleanza pentapartito perciò compito nostro per la responsabilità che abbiamo per la capacità di moderazione che è legata alla nostra forza e salvaguardarne le condizioni che la rendono efficace
Farsi carico di superare le difficoltà che forse potrebbero crescere in vista della prossima scadenza elettorale
Per questo ci sentiamo impegnati
Al lavorare per il rafforzamento della solidarietà dei cinque partiti della maggioranza insieme a portare avanti una continua attenzione alle domande vecchie nuove della gente ed una crescente capacità di indicazione di proposte la società oggi non è diverso solo per quantità di interessi ma ancor più perché gli interessi appaiono liberati dal condizionamento dell'ideologia totalizzante
In tal modo è più libero ma anche più contraddittorio perché Mangano sono superati i modelli unificati
Resta però il momento sembra indispensabile sempre necessario
Della ricerca di valore unificante di regole che arbitro e non le contraddizioni essenze imbrigliare la società ne ordinò ne ordinano la vitalità
Non a caso è nato e si è affermato comporta un'esigenza quella della governabilità
Che appare una soluzione ma in realtà resta solo un'esigenza non credo che costituisca una risposta vera a queste esigenze una linea tutta ripiegata sul potere sul suo uso che affida ad uno schieramento diverso la possibilità di risolvere i problemi o addirittura punta ad occupare il potere per preparare una diversa distribuzione del consenso e quindi diversi schieramenti
La risposta giusta mi sembra invece quella che si fa carico della qualità nuova dei problemi e della inadeguatezza delle strutture del potere e cerca di elaborare una proposta di governo possibile aggregando su di esse i consensi necessari per le armi per realizzarlo
Questo il carrello di un serrato ed attendo confronto con lo stesso Partito comunista che interessa tutti i partiti democratici e quindi anche la Democrazia Cristiana
Il sistema dei partiti non può esaurirsi in una lotta tutti interna per il mutamento dei rapporti di forza per la razionalizzazione di schieramenti fine a se stessi
Deve darsi carichi invece dei mutamenti contraddittori ma profondo verificatisi nei rapporti con i cittadini e con le formazioni sociali non gay dei limiti crescenti delle relazioni stabilite con le istituzioni e con l'intero complesso dei pubblici poteri
Nasce di qui l'esigenza di una riforma che investe il rapporto partiti istituzioni cittadini
Fissando le regoli doni a mettere in grado in uno di loro di svolgere nel modo più corretto ed efficace il ruolo proprio per un governo della complessità sociale politica in questo contesto va collocata la battaglia della Democrazia Cristiana per una riforma del sistema elettorale
Non si è trattato per la Democrazia Cristiana di partecipare ad una sorta di referendum pop-rock contro la proporzionale avente divina più che altro il ridimensionamento del numero dei parti
In realtà se Endesa affrontare il problema del recupero dell'efficienza e della trasparenza del sistema democratico
La nostra opinione è stata e rimane conservare la proporzione alle al momento della raccolta del consenso
E ciò non solo per un rispetta astratto delle identità dei partiti ed al loro valore storico ma anche per secondario nell'evoluzione
Composizione e scomposizione non possono essere regolati come se si fosse in un laboratorio scientifico ma possono essere decise solo dallo svolgimento Poli
Resta il problema di garantire agli elettori non solo di scegliere quale partito preferisco ma anche di esprimere per quale governo si manifestano la loro indicazione
La gente non vuole conoscerlo sono la faccio di Chivu ma vuole sapere chi governa per regolarsi nella scelta e nell'investitura e una regola della democrazia
Questo è il problema
Che deve essere risolta
E non può essere eluso neppure da passaggi elettorali han dissipato le istituzioni è vero non possono prefigurare le conclusioni del processo evolutivo e quindi non si può fissare una regola in funzione di una realtà che non c'è
Ma le istituzioni sono la condizione del processo non bassi carico di questo significa rischiare di bloccare l'evoluzione in bond anche su questo terreno Siri proprio nell'occhio direttivo generale di fissare nel modo dovuto il nesso tra potere e responsabilità
Mettendo realmente nelle mani del cittadino la digestione sullo svolgimento del sistema dei partiti e sulla scelta di governo la Democrazia Cristiana non si è mossa per perseguire un'astratta semplificazione efficienti Istica della nostra complessità politica istituzionale
Ma per arrivare ad una razionalità dei comportamenti e degli assetti istituzionali
Capaci di combinare una sempre maggiore trasparenza democratico di ogni centro decisionale con una cresciute efficacia operativa
Si tratta di un'ipotesi come tale sempre discutibile modificate quello che non mi sembra modificabile il problema che c'è sotto e da cui non si può io credo sfuggì
Ma la riforma elettorale da solo non basta
Essa serve per razionalizzare il part il rapporto partito cittadini
Da questo punto di vista occorre poi anche mettere allo studio ridimensionamenti dell'ambito territoriale dei collegi elettorali e delle relative preferenze con l'introduzione magari del collegio unico nazionale
Così da consentire agli elettori una valutazione più incisivo e della qualità dei candidati
Contemporaneamente però la democrazia cristiana da tempo ritenuto e ritiene indispensabile
Procedere alla razionalizzazione del rapporto dei partiti colleghi con le istituzioni di qui le proposte di un potenziamento della capacità operative della rispondenza alla volontà popolare dei diversi poteri statali e locali
L'obiettivo è quello di mettere in grado governo parlamento magistratura enti locali ed enti pubblici di assolvere con efficacia le funzioni ad essi attribuite dalla Costituzione
Ponendo termine a confusione di ruoli astrali pigmenti e a supplenze oggi ha detto in altra parte della mia relazione della riforma del Presidente del Consiglio del ministero e della pubblica amministrazione dell'amministrazione della giustizia
Per quanto riguarda il Parlamento si tratta si accelerare completare la revisione dei regolamenti parlamentari
Così da consentire un adeguato svolgimento delle funzioni di là di legislazione di indirizzo e di controllo e di garantire tempi certi e comportamenti di inviti nei confronti delle proposte di governo indispensabile poi a mio avviso un al uno snellimento
Del procedimento di legislazione e controllo attraverso una differenziazione del bicameralismo
In proposito va mantenuta da entrambe le Camere la funzione di indirizzo e l'approvazione delle grandi leggi sui diritti e sull'organizzazione costituzionale non crede bilance dei trattati procedendo per il resta sul dividere settori organici di legislazione di controllo fra Camera essendo decisivo diventa anche una delegificazione che ponga in essere un apposito potere normativo del governo e potenzia la proposta nel nativa delle regioni con gli adeguati controlli
Ormai matura sembra anche una riforma dei diritti di libertà e di partecipazione dei cittadini Coop che consenta di adeguare gli uni agli altri alla grande maturazione della società italiana e agli sviluppi del cono su tale base diventa possibile affrontare anche tutti gli altri interventi riformatori approfonditi dalla commissione Bozzi e dal dibattito in corso per tutto questo occorre un forte impegno dei partiti a me sembra che sia queste la linea per consentire al sistema dei partiti una guida responsabile dei cambiamenti in corso e delle contraddizioni crescente nel rapporto delle forze politiche con i cittadini e con le istituzioni perciò ho detto e ripeto che la governabilità passa attraverso introduzione di regole che limitano ma al tempo stesso rafforzino le funzioni e le strutture dei pubblici poteri il ruolo dei partiti ed è il compito di arbitri ultimi da parte dei cittadini sia per il rapporto potere consenso sia per il nesso politica bisogna valore
Anche in relazione al complesso di indegni fin qui delineati
Dobbiamo ora svolgere qualche considerazione sul partito
Perché il partito e lo strumento della politica e sarebbe impossibile ipotizzare una politica senza adeguare il mezzo con il quale realizzati
Occorre
La preparazione di questo congresso
E di dibattiti che lo hanno preceduto hanno potuto anche dare l'impressione di ridursi prevalentemente i temi del partito ai suoi problemi interni se non in dirittura alle sue piccole vicende e i suoi contrasti
Il fatto è che le questioni che riguardano la vita dei partiti appaiono spesso ormai come questioni minori o addirittura deteriore
Il problema non è ridurre fino a farlo quasi scomparire il ruolo dei partiti per lasciare libera la società partite società non vanno considerati in termini di contrapposizione il problema vero a mio avviso è una si tratta di avere consapevolezza del fatto che anche dopo la caduta del fascismo di fronte ad uno Stato che appariva ancora come una struttura almeno in parte sovrapposte ed estrarne alla realtà popolare del Paese i partiti hanno svolto oggettivamente un ruolo di supplenza per la gestione democratica del put il sistema dei partiti in tal modo ha consentito la crescita complessiva della società
Ma proprio questa crescita portato un paese diventato più adulta e consapevole ad avvertire il ruolo di gestione dei partiti come forma di occupazione dello Stato e della società
D'altra parte i partiti stessi legata alle loro vecchie culture ideologiche hanno visto affievolirsi la loro capacità di cogliere i mutamenti avvenuti nella società
E in qualche modo si sono sono apparse chiusi in se stessi accentuando il distacco dalla gente
La strada da percorrere per i partiti allora eh come ho cercato di indicare quella di riconoscere il ruolo limitato della politica
Di ritirarsi rispetta quella che appare invadenza nella vita delle istituzioni
Praticando sì invece come strumenti di interpretazione dei bisogni e dei valori nella nuova società che essi hanno fatto cresce
Il primo punto per riordinare il rinnovamento dello strumento partito e la capacità di recuperare lo spazio proprio che circoscritto ma insostituibile
Prima della politica intatti ci sono gli ambiti della società civile che sono continuare ammende riempiti dalla libera elaborazione culturale
Che in forma di evoluzione della coscienza sociale ed ha consapevolezza i bisogni e impulso alle speranze del nascono in tal modo le domande di libertà e di giustizia rispetto alle quali si ritaglia il ruolo della politica che quello di ordinarle e garantire in questo senso mi pare possa porsi il rapporto fra politica e cultura intesa in senso ampio
C'è una dimensione culturale proprio della politica come attività specifica di mediazione di sintesi ma la politica non è vista stessa cultura secondo quel criterio di verità della prassi tanto caro alla filosofia marxista
Che ancora non sembra sottoposta ad autenticare visione
Cultura in senso generale politica sono dunque categorie distinte anche se non separate e non separata
Quello che occorre e un rapporto creativo già partite di intellettuali
In modo che la forza politica organizzata apposta e sappia trovare alimento e bendaggio dal lavoro degli intellettuali il che non vuol dire attribuire compiti specialistici a gruppi di intellettuali che producono idee il discorso è diverso più ampio e articolato ed ha costruito considerando in una certa misura gli intellettuali come una sorta di Andenna soci hanno come uditori soffiare come una delle espressioni più significative insomma della cosiddetta coscienza civile
Il grande dibattito che si è sviluppata all'interno del nostro partito sugli esterni rispondevi in fondo a ben guardare a queste esigenze
Ha rappresentato per cioè il tentativo di recuperare un rapporto più autentico con la società e con i suoi movimenti
La cultura di un partito e insieme alla sua tradizione la sua ispirazione ideale ma anche il raccordo con tutto ciò che cresce del vivo nella società così come viene espresso dalla cultura
Questo raccordo non può essere né episodico nel formalizzare non c'è spazio nella nostra concezione per la figura del cosiddetto intellettuale organico
Perciò l'individuazione degli esterni non era e non è funzionale come è stato erroneamente ritenuto da molti a una sorta di innesto risanatore sul corpo più o meno malato del partito
Ma costituire costituisce uno sforzo di apertura sistematica alla società
Un tentativo cioè diritti andare alle radici dentro la realtà del nostro popolo non collegandosi meccanicamente gli interessi secondo una visione tipicamente corporativo
Basic cercando di cogliere le ragioni per cui gli interessi sorgono e le aspettative e le speranze sia libero
Questa volontà di aprirsi alla società ed alle sue espressioni culturali non pochi arricchire l'identità ideale di un partito di ispirazione cristiana e proprio infatti il senso della trascendenza il rifiuto di ogni concezione totalizzante e perciò fatalmente immanente Istica della politica
Dobbiamo riscoprire riproporre con forza questa nostra identità idea ci ammoniva in tal senso Aldo Moro alle forze politiche a noi è richiesto un nuovo modo di essere un ritmo intenso di realizzazione ma anche e soprattutto una tensione ideale che anni media un significato umano ed appagante all'elenco altrimenti arido ed un ed insoddisfacente delle cose delle tante cose da fare
Io penso che il rinnovamento stia innanzi tutto qui
Nelle vie appropriarci delle ragioni ideali e dell'ispirazione religiosa che hanno reso non solo rilevante ma essenziale nel nostro Paese la storia dei cattolici democratici
Il rapporto a questa identità
Dobbiamo attivare il processo di liberazione da incrostazioni pigrizia inconsapevoli discostarmi
La DC è nata è stata ed è partito di popolo il nostro popolarismo si rifà alle lotte per l'emancipazione delle masse cattoliche e dei ceti emergenti di ispirazione cattolica
Alle battaglie per le Autonomie ad una concezione nazionale ed interclassista degli interessi presenti nella società
Alle nostre spalle come riferimenti positivi ed in data da rivisitare sono teste
La prima e quell'offerta dalla grande intuizione Sturzo sia che si fa carico di saldare insieme la concezione liberaldemocratica
E la tradizione solidaristica del pensiero cattolico
Di sangue Rando i meccanismi di garanzia della libertà dalla loro identificazione con la tutela prevalente di interessi particolari domina
Storicamente intatti la concezione liberaldemocratica si era saltata all'esperienza della borghesia fin quasi ad identificarsi con i contenuti che garantiva
Più che con il modello istituzionale che prefigura
Sturzo invece utilizza questo modello ma lo salto all'ispirazione cristiana collegandola alla tutela della dignità e della persona ed allo sviluppo in tutte le sue dimensioni quella religiosa con in questo senso
La posizione di Sturzo rielabora un aspetto proprio della tradizione della democrazia americana
Dove l'intreccio tra ispirazione religiosa e le libertà ha rappresentato la molla più forte di un grande processo di crescita civile di liberazione
Il Partito popolare nell'impostazione struzzi Anna non si organizza tutte allo di un modello astratto di libertà ma delle libertà concrete come si manifesta ne vivono nella evoluzione della società
Nella vita della società c'è sempre uno scontro tra vi interessa la conservazione di libertà acquisite e la speranza di una nuova liberazione
Cioè tra la domanda di tutela delle posizioni esistenti e la garanzia per ciò che si muove e deve divenire ed il Partito Popolare si caratterizza per il raccordo che vede costantemente cercare Jeanne a tutela dell'interesse e la speranza in un certo senso anche l'Inter classismo
Più che nella composizione tra interessi esistente DiVersi ha qui la sua più alta motivazione
La scelta popolare Sturzo Diana risponde così in positivo e costruttivamente al conflitto ad Alessia il divenire
E si contrappone ad altre indicazioni
Che fatta scelte fatalmente scelgono la violenza
Come elemento di soluzione dello scontro tra la speranza e gli interessi costituiti
In questo senso quella del Partito popolare e una scelta di ordine non in termini di rassegnazione di conservazione bensì in termini di sforzo per regolare il progresso e la continua evoluzione la seconda esperienza cui dobbiamo riferirci a quella degasperiana
Essa è consistita prevalentemente in una grande scelta politica sostenuta da un gruppo dirigente offerti in grandissima parte dall'articolata presenza del mondo cattolico nella società civile
Il successo di De Gasperi è stato il risultato di una generale geniale operazione politica
Più che di un'organizzazione del partito nella società italiana
In modo fatalmente schematico potremmo allora dire che l'esperienza struzzi Anna ha definito le caratteristiche anche eroga organizzative del Partito popolare ma non ha avuto il tempo di radicale le nella società
L'esperienza degasperiana è riuscita a collegare duratura mentre il partito alla società ma senza approfondirne i problemi delle strutture organizzative
Il tentativo organico di costruire un compiuto radicamento organizzativo del partito nella società sia con l'esperienza di Fanfani negli anni Cinquanta
Credo che si debba riconoscere a distanza come quello sforzo sia stato provvide ad importante se ha retto Comi ha retto
Attende durissime prove ed in situazioni di continuo cambiamento
Ma ciò non toglie che si tratta di un'esperienza che risale a trent'anni fa
Ed esigerebbe ha perso lo stesso una riflessione e orli aggiornamento anche se non fossimo intervenuti luttuosi processi di trasformazione da cui oggi siamo sfida
Perciò a mio parere la se la necessità di riorganizzare la presenza del partito nella società e in un certo senso di rifare questi impegno parte dalla riconferma di una scelta di fondo
Quella della laicità della politica
Un grande maestro che abbiamo perduto da pochi giorni Giuseppe Lazzati
Alla cui memoria
Alla cui memoria
Ci inchiniamo con commozione e gratitudine
Ci ha insegnato che questa laicità
E la sfera di autonomia e di responsabilità dell'azione temporale dei cristiani secondo l'ordine ad essa proprio per costruire la città dell'uomo al servizio del in nessun modo quindi la nostra laicità è stata è può essere indifferenza ai valori alloro fondamento religioso
L'indifferenza porta non alla laicità ma laicismo che diventa quasi una sorta di clericalismo rovesciati
Esaltare la nazionalità non come giusto metodo come ma come valore assoluto
Imporre paradossalmente il dubbio come unico dato di certezze diventa infatti vera intolleranza e anzi una intolleranza ancora più odiosa pesante
Perché espressa tutta in negativo e priva di una motivazione di una speranza di una luce un recente documento ecclesiale ha ridetto con borsa accentuando aspetti già consacrati dal Concilio che la fede cristiana genera un impegno nel mondo e insieme con esso i criteri che Lorenzo
Non si tratta solo di criteri fissi ma di un movimento concreti
Non sembra perfetto
E tuttavia in cammino nella storia che avanza attuando tentativi Chiavari gli errori e disagi ma cresce attraverso le proprie esperienze il meglio della nostra esperienza di partito sta infatti nell'aver cercato di inventare il nuovo accostando a contatto con i problemi reali senza smarrire il riferimento ai principi
La nostra linea non può mai coincidere con un Brambati ISMU privo di luce e di verità
Senza
Pretese ideologizzati
Si tratta dunque di tener fermo il riferimento all'uomo nella consapevolezza della sua dignità trascendente e nel rapporto con la concretezza dei suoi problemi
Si tratta di non piegare mai le ragioni dell'uomo alle Pratesi ragione astratte dei sistemi economici e politici la nostra battaglia per la difesa della vita
Che abbiamo approfondito nell'apposita riunione del consiglio nazionale del partito a Bari ha questo senso e costituisce un dato primario di imprescindibile del nostro impegno
Lo stesso senso alla nostra azione a tutela della famiglia con tutte le implicazioni cui ho già accennato sul piano della politica fiscale della politica del lavoro e della scuola sentiamo che la politica e per quanto ci riguarda la nostra politica non può esaurirsi nel potere
Il potere esalta i termini di comando e di obbedienza la nostra visione e invece quella dell'Autorità come servizio alla comunità
Che esalta l'idem sentire da Repubblica ed in fondo la motivazione profonda della democrazia
è questo il modo per noi di nutrire testimoniare la nostra ispirazione cristiana
Non imponendo un valore che non sia acquisito dal convincimento
Ma semmai ad operante come singoli e come partito per far crescere questo convincimento
E promuovere nel dialogo e nel confronto condotte le espressioni del nostro retroterra culturale la coscienza dei valori dentro la società
Per questi
Pur mantenendo lucida consapevolezza delle distinzioni dei ruoli e delle funzioni che sono proprie della dimensione religiosa di quella culturale in senso generale
E di quella politica c'è in qualche modo bisogno di uno sforzo comune
Di un Comune farci carico
Della straordinarietà e dei tempi e della qualità dei problemi lavorando nonno per delimitazioni inutile o invasioni improprie ma per costruire un nuovo tipo di realtà e di presenza nella società
Quindi nello sforzo di ristrutturazione di rilancio del partito non possiamo lavorare sulla base di una fiscale preoccupazione volta ad assicurare una sorta di distinzione giuridica tra diversi ruoli
Cioè probabilmente e in qualche modo prima che il partito acquisti la giusta connotazione l'esigenza di un grande scambio di esperienze di un grande serrato confronto di idee
Di un articolato collegamento che contende al partito stesso di radicarsi nel suo naturale del Trotter e nella complessa realtà ha detto del paese di qui il dialogo che dobbiamo sempre più accentuato specie nei confronti delle varie espressioni del mondo cattolico e dei vari movimenti che lo caratterizza
Ciò non serve per avere degli intermediari nel rapporto con il magistero della Chiesa
Questo rapporto discreto e delicato può essere esercitato come è stato esercitato in prima persona
In questo grande impegno di insediamento e di dialogo con la società e il suo movimento la nostra attenzione va rivolta altresì al mondo degli interessi alle loro organizzazioni alle nuove realtà che mercoledì alle nuove professionalità
L'esperienza degli esterni ha avuto anche questa valenza ed ora dobbiamo ulteriormente approfondire questi rapporti sia pure al di fuori di superate forme di con lettera lista
Tutte queste considerazioni impongono la costruzione di un processo che non consente di considerare il problema del partito come un semplice problema di regole e di garanzia in testa
Non possiamo fermarci alla semplice constatazione dell'esistenza
Questo non significa che ci dobbiamo di stare di ciò che esiste nel partito
Né che si possa colpevolizzare chi ha lavorato dentro il partito lo acqua difese con un impegno ad una fatica Botin compresi ed in condizioni assai difficile non c'è niente da buttare a mare di un patrimonio di esperienze che hanno costituito e costituiscono la storia e la realtà della Democrazia Cristiana c'è invece da constatare come tuttora il partito esprima
E possa contare su una vasta e qualificata classe dirigente al centro come in periferia in Parlamento come nelle autonomie locali
Una classe dirigente che è ricca di antiche gli ancora vive duttile esperienze ma anche di forze più fresche giù
Il problema vero invece di come realizzare partendo da questo dato un rapporto vivo del partito con la società in questa chiave va approfondita la questione delle regole dello Statuto delle strutture organizzative
Vorrei anzi dire che lo stesso dibattito nelle sulla DC deve diventare sempre più veicolo di dialogo con la società i problemi interni nostri debbono essere capiti dalla pubblica opinione e non rapporti ma per far andare con la società
Non credo
Abbia botta voce un partito inviperito suddetti alloggi non a Chiasso la chiusura delle tradizionali di distinte delle tradizionali divisioni correntizie
Nella difesa delle proprie posizioni spenda sempre di più a richiamare l'attenzione della gente
L'impressione non è più quella di una Ricci di una DC arricchita da un articolato vivaci confronto dipende ma di un partito quasi bloccato da stanche liturgie sempre meno in grado di corrispondere al variegato mondo di interessi aspettative valori della nuova società italiana
La spinta al superamento degli schemi tradizionali pertanto nasce dalle cose
E risponde all'esigenza di un processo di rinnovamento che consenta quasi paradossalmente di ripristinare quella capacità di rappresentare la realtà esterna al partito che nel passato e appartenuta alle vecchie correnti
In un certo senso perciò non nell'esistenza in sé di correnti di opinioni diverse nel partito che è in discussione Marra e la realtà attuale delle correnti storiche che risulta sempre meno adeguata al ruolo rappresentativo di un partito popolare come come la DC
Io penso che cioè dovuta anche al fatto che le profonde modifiche intervenute nella realtà sociale e politica del nostro Paese
Hanno sensibilmente mutato la stessa condizione del nostro partito nel contesto generale
In un certo senso la Democrazia Cristiana veri oggi una condizione contraddittorio da un lato siamo ancora per e punto di riferimento del consolidamento dello sviluppo del nostro sistema democratico
E quindi dobbiamo continuare a svolgere un ruolo che in qualche modo trascende il partito come tale dall'altro lato però lo stesso successo di questo ruolo che abbiamo sempre svolto ha generato una situazione di movimento
Di crisi dei tradizionali equilibri politici e di ricerca che ci spinge ad essere sempre più parte sfidata e sfida
Questa nostra condizione in un certo senso rovescia la nostra condizione del passato
E se mi posso consentire un paradosso vorrei dire che allora dovendo supplire alla rappresentante alla rappresentazione del tutto ed inevitabile positivo il ruolo di correnti impegnati a rappresentare la
Vende adesso che siamo parte e perciò dobbiamo ricostruirci come partito tutti dobbiamo contribuire a rappresentare la complessità da della Società italiana un partito supera l'angustia della parzialità se riesci in modo abbastanza univoca formulare la sua proposta proposta politica nella sintesi degli interessi particolari all'interno dell'interesse generale
Inoltre della situazione che viviamo interessino stono stati cima in movimento non riconducibili quindi a schemi rigidi nel biologia medico
E in questo senso la scomposizione la ricomposizione dei gruppi e degli schieramenti interni e un punto di partenza obbligato ma anche un processo condiviso
Altro che autoritarismo
La mia ansia non è rivolta credette mi ad una gestione monolitica personalistica del potere interno
Ma anche a sollecitare il massimo del pluralismo per da nuova voce alla rappresentanza dentro il partito delle speranze degli interessi in continua trasformazione
E questo che garantisce la dimensione popolare del partito e la sua libertà indenne
Non si tratta di ignorare e tanto meno comprimere Manzi è stimolare l'apporto individuale e collettivo alla elaborazione delle proposte politiche per il governo della trasformazione stanzi qui la necessità di una vera collegialità
Un partito libero ricco di idealità impegnato nello sforzo di rappresentare gli interessi alle aspettative costruisce collegialmente la sua proposta
Non è attraverso gli uffici studi e la formulazione test tecniche ma nel raccordo tra soluzione tecnica e consiste perciò è importante un serio processo di aggregazione e di superamento di articolazioni anchilosate Ricci perché allora c'è la comune lì dalla ricerca e la stessa dialettica si sviluppa costruttivamente e costituisce un Roia un reale all'Ischia arricchimento liberarsi dal condizionamento di divisioni precostituite significhi impatti anche superando il rischio che la diversità delle opinioni si artificiosamente ricercata
Per giustificare quelle distinzioni significa altresì far prevalere davvero la qualità
Impegnando le migliori energie del partito nello sforzo di mediazione di proposte e per trasmettere un messaggio il più univoco possibile delle indicazioni del partito per la guida del Paese
Quello che è necessario allora e venire definendo insieme anche modelli organizzativi Doni acconsentire questo impegno
Penso perciò che bisognerà rivedere l'aspetto delle attuali strutture di partito e por mano ad un loro migliore ad una loro migliore articolazione
A tal fine la portata avanti fino a farne un metodo continuativo di lavoro l'idea dell'articolazione del Consiglio nazionali in sessione di in Commissione il lavoro delle commissioni di Sting operare di problemi deve trovare tramite la Giunta esecutiva un raccordo con l'attività dei dipartimenti in modo da preparare le singole sessioni del Consiglio nazionale su grandi temi specifici
Questo lavoro fatto d'intesa con i gruppi parlamentari
Attraverso l'individuazione delle forme più appropriate di efficiente
In modo che la linea del partito possa arricchirsi del contributo dei gruppi gruppi possano trovare una chiarezza di leader del partito sui diversi temi bisognerà inoltre riesaminare la struttura e la competenza dei dipartimenti ad assicurare un adeguato coordinamento in sede di Giunta esecutiva
Per tutto ciò che riguarda l'elaborazione di proposte diverse dei grandi team temi trattati nelle apposite sessioni del Consiglio nazionale
Penso che potrebbe forse essere utile la partecipazione alla Giunta di esecutiva dei presidenti delle commissioni consiliari
L'ufficio politico che si è rivelato uno strumento utile per seguire l'evolversi della vicenda politica
Ed attivare un fecondo comprendo collegiale di opinioni su di esse dovrà continuare a svolgere questo ruolo
Vende la direzione del partito cui tocca il compito di attuare la linea politica fissata dal Congresso deve anche dare gli indirizzi di massima per la stessa di organizzazione del lavoro complessivo del partito e tradurre scelte i risultati ottenuti sì è nel lavoro dei dipartimenti sia in quello delle commissioni consiliari
Sia in linea nell'espletamento delle sessioni il partito do prova dovrà trovare il modo per poter attivare il confronto ed ottenere il contributo anche di esperienze culturali professionali organizzative del Montestella
A questo sforzo di riorganizzazione delle strutture centrali
Dovrà accompagnarsi analogo sforzo in sede locale per realizzare anche in quella sede il massimo di collegialità il massimo di capillarità nel collegamento con le realtà suscita esiste poi il problema della selezione della classe dirigente
A questo proposito voglio innanzitutto dire che può anche darsi che sia stata recepita un'immagine diverso da quelle che sono state le mie intenzioni
Mi rendo intatti conto che l'aver sviluppato un'azione volta a contenere e in un certo senso delegittima la selezione della classe dirigente sulla base della parcellizzazione riferite ai tradizionali gruppi interni
Può aver fatto sorgere non solo dubbi ma anche il convincimento che le scelte di criteri delle scelte fossero funzionale ad una sorta di riconduzione delle stesse alla volontà di una sola persona
Non ho nessuna difficoltà a riconoscere che questo è stato un difetto che ritengo debba essere corretto
Tuttavia non credo che percorre leggerlo si possa e si debba tornare indietro e marciare a ritroso lungo la linea delle ridistribuzione per quote intendo
Penso che tutti possiamo convenire
Sulla necessità di far prevalere anche qui il più possibile la qualità di selezionare cioè la classe dirigente in base al merito
Dobbiamo allori inventari insieme una qualche struttura interni che sia in grado non certo di stonare uno strumento elettronico di garanzia della corrispondenza esatta tra il merito della scelta cosa sembra difficile e forse impossibile
Ma invece di rendere meno probabile all'errore e la parzialità meno facile il criterio dell'interesse di parte o se si vuole della simpatia persone
Una indicazione potrebbe essere quella di ipotizzare una struttura collegiale in maniera che la valutazione non sia del singolo mai si allarga ed approfondito
Una struttura che non sia un ufficio burocratico ma raccolga le personalità di maggior prestigio e di maggiore autorevolezza ed esperienza don impegnati o meno impegnati ingombri ti politici atti
A questa struttura poté potrebbe essere affidata la proposta per la selezione della classe dirigente e potrebbero essere di chiamata a far le parti quanti nel partito e nelle istituzioni hanno ricoperto l'incarico di d'altra parte ad una migliore soluzione del problema della selezione della classe dirigente un contributo importante può essere dato anche da quel processo di regionalizzazione del partito che impone ormai una precisa definizione di ruoli e di competenza
La forzare la dimensione regionale del Partito d'altra parte è un'esigenza imposta anche dal fatto che ormai l'istituzione regionale costituisce un'esperienza consolidata e matura e tuttavia per l'esistenza di un sistema elettorale a base provinciale
Esposte al rischio di una defaticante mediazione o di una meccanica sommatoria di e stanze provincia
Consalvo consolidato il ruolo regionale del partito diventa allora la condizione per assicurare un momento di sintesi politica essenziale anche alla vita delle istituzioni
Io penso che i processi di aggregazione
Avvenuti già a livello regionale nella preparazione di questo congresso possano avere anche questa valenza e servire quindi non solo a superare il vecchio ma da avviare un tipo nuovo di presenza e di articolazione del partito
Altro momento rilevando in viene ed anzi indispensabile e quello della formazione che interessa direttamente alla militanza e contribuisce tenendo desta la memoria storica del partito la qualificazione culturale dei nostri qua
Cari amici
Debbo confidarmi che è il risultato elettorale del maggio ottantacinque
Che per tanti versi ha trasmesso un'impressione di fiducia io l'ho vissuto in maniera diversa
Dopo qualche momento di spot soddisfazione comune credo a tutti democristiani e prevalse in me una grande preoccupazione
La preoccupazione cioè che la disponibilità di trovare nella pubblica opinione
E il consenso raccolto imponesse la necessità di costruire il più rapidamente possibile
Uno strumento di partito che fosse riferimento credibile sia per continuare il dialogo con la gente sia per coadiuvare l'attività della classe dirigente amministrativa ritornata nel governo di tante realtà locali sarebbe sbagliato io credo immaginare che l'esercizio del compito dei nostri amministratori ricada sulla responsabilità delle singole persone che in coinvolti
C'è bisogno di un impegno qualitativo mente altro della nostra rappresentanza locale e per questo c'è bisogno di uno strumento di partito che sostenga d'aiuti
Lo sforzo dei nostri rappresentanti nelle istituzioni periferiche
Del resto il partito sono gli scritti sono i dirigenti
Ma di fronte alla pubblica opinione sono soprattutto coloro che lo rappresentano nelle istituzioni a livello nazionale come a livello locale
Avendo la consapevolezza della difficoltà e della imponenza del convitto che abbiamo dinanzi
La mia preoccupazione non è stata quella di promuovere la scomposizione degli schieramenti tradizionali per fare la corrente del segretario
La mia preoccupazione è stata e de di fare il partito con un appello rivolto a tutti nessuno
Quello che abbiamo voluto non è e non può essere a favore di qualcuno e contro qualcun altro il voler tentare di costruire un partito forte vita è credibile e a favore di tutti anche di chi ha qualche dubbio qualche perplessità qualche diversa opinione sull'organizzazione di questo processo non partiamo da zero
I risultati ottenuti sul piano elettorale come su quello degli assetti istituzionali sono anche il frutto di un'azione intraprese di una iniziativa politica svolta
Quello che mi ero ripromesso nel programma presentata alcuni anni fa
Nonostante l'incalzare ossessivo di scadenze è sempre difficile di impegnative che abbiamo dovuto affrontare in qualche modo è stato portata avanti
Ma per avere il vero rinnovamento non basta auspicare ci sono state e forse ci sono resistenze
Ci sono stati scontri qualche volta addirittura aspra spesso più ovattata e tuttavia significativi delle difficoltà che si incontrano nel processo di rinnovamento
Difficoltà anche comprensibile
Perché tutto perché tutti non a tutti non è facile dimettere tradizionali o abitudine
O in qualche modo rimettersi al nastro di partenza e ricominciare la fatidica abbandonando la posizione tutto sommato meno Scoma scomoda garantita dalle tv
Ma questo è lo sforzo lo sforzo di generosità e di fede nel partito e in noi stessi che ha dobbiamo compiere la nostra gente i nostri iscritti i nostri quadri ma io credo nel suo intimo ciascuno di noi sente che questo e necessario vuole questo
Oggi la situazione è cambiata
Non perché simili sia diminuito o possa diminuire il prestigio con la qualità delle persone
Ma perché da un lato non sembra che sussistano più reali e profonde diversità di linea politica
Dall'altra perché il partito e sfidato dal cambiamento
La situazione non è più statica e non ci consente di ritenerci rappresentativi del tutto e anticiclone di costruirci appunto come partito
Qui c'è solo il popolo democristiano di cui tutti siamo parte ognuno con la sua personalità la sua esperienza il suo prestigio che valgono perché ci sono che contano per la qualità che esprimo questo popolo si muove e ci Mou e tutti noi dobbiamo assecondare questo movimento ed arricchire con il contributo delle nostre idee
Dentro di esso imprimono piano stanno le donne i giovani e insieme a loro gli anziani quasi a segnare una continuità profonda
Che porta tutti a volere e da sostenere il rinnovamento
I giovani democristiani
Con la loro festa di Bergamo si sono portati agli onori della prima pagina e di una osservazione politica finalmente attente a cercare di capire
Non Mondi sommersi
Ma realtà vive di cui ci ho messo di tener conto ma al gradino pochi segnali anche elettorali che potevano suggerire ben altri introspezione
Questi giovani non sono un semplice fatto organizzativo
Al movimento gli avversari con analoga vocazione d'ispirazione
Queste ragazze e questi giovani DC sono figli della trasformazione che in buona parte i loro padri hanno prodotto ma che sfugge a controlli e catalogazione
Sono cioè il prodotto di una società che è cambiata e continua a modificarsi sotto gli impulsi del progresso c'è infatti il loro un affidamento del pensiero anche se non sembra espresso con le parole ed i toni giusti
Non badano se non poco o nulla al potere molto anzi moltissimo a come cercare ed aggregare il consenso
Il Varmo una sorprendente umiltà rileva hanno una sorprendente umiltà perché dotati di una grande volontà di imbarazzo io penso che con giovani così la democrazia cristiana ha qualche speranza in più di ritrovare compiutamente il suo dialogo con Palazzo
Con una presenza ugualmente incisive stimolante
In tutte le occasioni paziente generosa gli animatrici instancabili si sono rivelate le due
Ancora modesti quasi amare e la considerazione però che il partito è nei loro confronti
Le intenzioni dichiarate circa il riconoscimento della loro importanza per molle di lavoro prodotto per porzione di territorio sociale rappresentare
Per la culture e la sensibilità che esprimono incrociano a volte ancora in pregiudizio e luoghi comuni non si tratta di farle contare di più a pagando un desiderio a volte espresse quasi in punta di piedi come nel suo stile dall'amica Ceccatelli
Si tratta di utilizzarne il contributo invece a tutti i leader
Diversa ma non meno importante la posizione dello stencil sarà perché l'età metta al riparo da rivendicazioni o da residue ambizioni sarà perché questa loro richiesta di lavoro suppletive straordinario trova generali consensi per queste ragioni
Ma soprattutto per le ragioni che così bene negli anni riesce a farci accettare l'amico Brussa nasca la considerazione del partito è cresciuta
Così come anche attraverso di loro io ho meritato alla nostra attenzione per un mondo che ha delle elezioni dell'ottantatré maturo anche qualche grammo distacco contro di ai vecchi a questi vecchi come canta Baglioni a volte senza una carezza a questi vecchi senza figli e convinti che non chiamano mai a questi vecchi seduto sul letto a riposare la stanchezza
Verso di loro
Deve dispiegarsi
Non tanto una benevola neutra considerazione quando un'azione che valga a ridare dignità e ruolo ad una parte sempre più estese vistosa della società italiana
In quest'ultima fase dunque andando in giro ho avvertito cari amici che il partito in qualche modo cambia c'è una linda vita e il rimescolamento che è in corso non esposta mento tattico in più come don comode aggregazioni
Ne è suggestione collettiva e invece la rimessi in circolazione
La rimessa in circolazione
Per queste ragioni ma soprattutto per le ragioni che così bene riesce a farci accettare l'amico Bruce Asca la considerazione nel partito è cresciuto
Così come anche attraverso di loro io vanno oltre
Che rigenera l'organico che lo mette in condizioni di riproporre la sua funzione centrale nel sistema politico
In questo senso la stagione che viviamo può essere salta perché la costruzione del nuovo pur con le incertezze ora incognito i dubbi e sembra il momento meritevole di essere vissuto e partecipare
Non mi preoccupano i dubbi che sono legittime che ciascuno di noi può nutrire
Mi preoccupano invece le diffidenze che non servono a costruire alternative in avanti
Ma fatalmente a Porta nervi piegare sulla conservazione dell'esistente così come
Ci sono dei momenti nella vita degli uomini come in quella di ogni comunità e quindi anche dei partiti in cui c'è bisogno di un grande slancio di fiducia di un grande sforzo di generosità sento di questo non c'è azione non c'è movimento ma fatalmente immobilismo la DC non rilancia non ripropone la sua immagine attraverso il protagonismo di singoli attraverso gestualità più o meno improvvisati
Immagine più vera più credibile più incidente anche nella pubblica opinione e quella di una grande forza sostanzialmente unito
E in ogni caso chiaro nelle sue scelte nelle sue indù indicazioni
Dotata di grande senso di responsabilità di grande prudenza intesa come virtù politica ma anche determinata nel perseguimento degli obiettivi che si prefigge dell'interesse generale della nazione
Riproporre questa grande forza darmi al Paese la Chiari immagine siamo tutti impegnati e partecipò nel consenso più netto come quando c'è nel dissenso più Franco ma costruttiva noi siamo orgogliosi del nostro passato
Della nostra storia che la storia stessa delle libertà e del progresso dell'Italia democratica
I quarant'anni della Repubblica che celebrare maggiormente sono anche e prevalentemente segnati dalla DC
Ma siamo consapevoli
Che li grande a nostro merito storico non basta da solo a garantire la nostra credibilità e la nostra capacità di collegamento con la gente
Con il consenso della gente
Dalla nostra storia migliore ricaviamo l'insegnamento della capacità di interpretare i due grandi bisogni della società nazionale
Quello di avere per così dire una solidità di fondo con un continuo riassorbimento gli degli squilibri e dei conflitti
E quello di comprendere la direzione di marcia del dove cioè si sta andando essi volante ebbene anche oggi
In una situazione profondamente trasformare dobbiamo saper rispondere a questi due bisogni e perciò dobbiamo stessa per stare nel governo della modernità
Per guidare le trasformazioni ma sforzandoci sempre di comporre riassorbire lì gli Equi gli squilibri e le ingiustizie che persistono opposto non nasce guai se il nostro progetto fallisse guai se prevalesse noi uno scetticismo incallito abulico impotenti
Guai se per ignavia inettitudine o lentezza accogliere nuovi processi restassimo fare
Dobbiamo avere il coraggio di sperimentare il nuovo
Di marciare nel senso della storia e di proporci come partito che ha insieme coscienza del passato e del presente ma soprattutto intelligenza e sguardo rivolto al futuro
P Spica della nostra complessità politica istituzionale
Ma per arrivare ad una razionalità dei comportamenti e degli assetti istituzionali
Capaci di combinare una sempre maggiore trasparenza democratico di ogni centro decisionale con una cresciute efficacia operativa
Si tratta di un'ipotesi come tale sempre discutibile modificate quello che non mi sembra modificabile il problema che c'è sotto e da cui non si può io credo sfuggiti
Ma la riforma elettorale da solo non basta
Essa serve per razionalizzare il part il rapporto partito cittadini da questo punto di vista occorre poi anche mettere allo studio ridimensionamenti dell'ambito territoriale dei collegi elettorali e delle relative preferenze con l'introduzione magari del collegio unico nazionale
Così da consentire agli elettori una valutazione più incisivo e della qualità dei candidati
Contemporaneamente però la democrazia cristiana da tempo ritenuto e ritiene indispensabile procedere alla razionalizzazione del rapporto dei partiti colleghi con le istituzioni di qui le proposte di un potenziamento della capacità operative della rispondenza alla volontà popolare dei diversi poteri statale e locale
L'obiettivo è quello di mettere in grado governo parlamento magistratura enti locali ed enti pubblici di assolvere con efficacia delle funzioni ad essi attribuite dalla Costituzione ponendo termine a confusione di ruoli aste arricchimenti e a supplenze oggi ha detto in altra parte della mia relazione della riforma del Presidente del Consiglio
Del ministero e della pubblica amministrazione dell'amministrazione della giustizia per quanto riguarda il Parlamento si tratta si accelerare completare la revisione dei regolamenti parlamentari
Così da consentire un adeguato svolgimento delle funzioni di là di legislazione di indirizzo e di controllo e di garantire tempi certi a comportamenti di inviti nei confronti delle proposte di governo indispensabile poi a mio avviso una uno snellimento
Del procedimento di legislazione controllo attraverso una differenziazione del bicameralismo
In proposito va mantenuta da entrambe le Camere la funzione di indirizzo e l'approvazione delle grandi leggi sui diritti e sull'organizzazione costituzionale non crede bilance dei trattati procedendo per il resta suddividere settori organici di legislazione e di controllo fra Camera essendo decisivo dipenda anche una delegificazione che ponga in essere un apposito potere normativo del governo e potenzia la proposta nero nativa delle regioni con gli adeguati controlli
Ormai matura sembra anche una riforma dei diritti di libertà e di partecipazione dei cittadini Coop che consenta di adeguare gli uni agli altri alla grande maturazione della società italiana gli sviluppi del cono su tale base diventa possibile affrontare anche tutti gli altri interventi riformatori approfonditi dalla commissione Bozzi e dal dibattito in corso per tutto questo con un forte impegno dei partiti a me sembra che sia queste la linea per consentire al sistema dei partiti una guida responsabile dei cambiamenti in corso e delle contraddizioni crescente nel rapporto delle forze politiche con i cittadini e con le istituzioni perciò ho detto e ripeto che la governabilità passa attraverso introduzione di regole che limitano ma al tempo stesso rafforzino le funzioni e le strutture dei pubblici poteri il ruolo dei partiti
Ed è il compito di arbitri ultimi da parte dei cittadini sia per il rapporto potere consenso sia per il nesso politica bisogni valore anche in relazione al complesso di impegni fin qui delineati
Dobbiamo ora svolgere qualche considerazione sul partito
Perché il partito e lo strumento della politica
E sarebbe impossibile ipotizzare una politica senza adeguare il mezzo con il quale realizzati
Prima
La preparazione di questo congresso
E di dibattiti che lo hanno preceduto hanno potuto anche dare l'impressione di ridursi prevalentemente i temi del partito ai suoi problemi interni se non in dirittura alle sue piccole vicende e i suoi contrasti
Il fatto è che le questioni che riguardano la vita dei partiti appaiono spesso ormai come questioni minori o addirittura deteriore
Il problema non è ridurre fino a farlo quasi scomparire il ruolo dei partiti per lasciare libera la società partite società non vanno considerati in termini di contrapposizione il problema vero a mio avviso è una
Si tratta di avere consapevolezza del fatto che anche dopo la caduta del fascismo
Di fronte ad uno Stato che appariva ancora con una struttura almeno in parte sovrapposto ed estranee alla realtà popolare del Paese i partiti hanno svolto oggettivamente un ruolo di supplenza per la gestione democratica del tutto il sistema dei partiti in tal modo ha consentito la crescita complessiva della società
Ma proprio questa crescita portato un paese diventato più adulta e consapevole ad avvertire il ruolo di gestione dei partiti come forma di occupazione dello Stato e della società
D'altra parte i partiti stessi legata alle loro vecchie culture ideologiche hanno visto affievolirsi la loro capacità di cogliere i mutamenti avvenuti nella società
E in qualche modo si sono sono apparse chiusi in se stessi accentuando il distacco dalla gente
La strada da percorrere per i partiti allora è come ho cercato di indicare quella di riconoscere il ruolo limitato della politica
Di ritirarsi rispetta quella che appare invadenza nella vita delle istituzioni
Praticando sì invece come strumenti di interpretazione dei bisogni e dei valori nella nuova società che essi hanno fatto cresce
Il primo punto perito dinanzi al rinnovamento dello strumento partito e la capacità di recuperare lo spazio proprio che circoscritto ma insostituibile
Prima della politica infatti ci sono gli ambiti della società civile che sono continuare ammende riempiti dalla libera elaborazione culturale
Che in forma di evoluzione della coscienza sociale e da consapevolezza i bisogni e impulso alle speranze del nascono in tal modo le domande di libertà e di giustizia rispetto alle quali si ritaglia il ruolo della politica che quello di ordinarle e garantire in questo senso militare possa porsi il rapporto fra politica e cultura inteso in senso ampio
C'è una dimensione culturale proprio della politica come attività specifica di mediazione di sintesi ma la politica non è vista stessa cultura secondo quel criterio di verità della prassi tanto care alla filosofia marxista
Che ancora non sembra sottoposta ad autenticare visione
Cultura in senso generale politica sono dunque categorie distinte anche se non separata e non separata
Quello che occorre e un rapporto creativo tra partite di intellettuali in modo che la forza politica organizzata apposta e sappia trovare alimento bendaggio dal lavoro degli intellettuali
Il che non vuol dire attribuire compiti specialistici a gruppi di intellettuali che producono idee il discorso è diverso più Hanbury e articolato ed ha costruito considerando in una certa misura gli intellettuali come una sorta di Andenna soci hanno come uditori giudiziari come una delle espressioni più significative insomma della cosiddetta coscienza civile
Il grande dibattito che si è sviluppata all'interno del nostro partito sugli esterni rispondevi in fondo a ben guardare a queste esigenze
Ha rappresentato per cioè il tentativo di recuperare un rapporto più autentico con la società e con i suoi movimenti
La cultura di un partito e insieme la sua tradizione la sua ispirazioni ideali ma anche in raccordo con tutto ciò che cresce del vivo nella società così come viene espresso dalla cultura
Questo raccordo non può essere né episodico nel formalizzare non c'è spazio nella nostra concezione per la figura del cosiddetto intellettuali organici
Perciò l'individuazione degli esterni non era e non è funzionale come è stato erroneamente ritenuto da molti a una sorta di innesto risanatore sul corpo più o meno malato del partito
Ma costituire costituisce uno sforzo di apertura sistematica alla società
Un tentativo cioè diritti andare alle radici dentro la realtà del nostro popolo non collegandosi meccanicamente gli interessi secondo una visione tipicamente corporativo
Beh sì cercando di cogliere le ragioni per cui gli interessi sorgono e le aspettative e le speranze sia libero
Questa volontà di aprirsi alla società e dalle sue espressioni culturali non pochi arricchire l'identità ideale di un partito di ispirazione cristiana
E proprio infatti il senso della trascendenza il rifiuto di ogni concezione totalizzante
E perciò fatalmente immanente Istica della politica dobbiamo riscoprire per riproporre con forza questa nostra identità idea
Ci ammoniva in tal senso Aldo Moro alle forze politiche a noi è richiesto un nuovo modo di essere
Un ritmo intenso di realizzazione ma anche e soprattutto una tensione ideale che anni media un significato umano ed appagante all'elenco altrimenti arido ed un ed insoddisfacente delle cose delle tante cose da fare
Io penso che il rinnovamento stia innanzi tutto qui nel riappropriarci delle ragioni ideali e dell'ispirazione religiosa che hanno reso non solo rilevante ma essenziale nel nostro Paese la storia dei cattolici democratici il rapporto a questa identità dobbiamo attivare il processo di liberazione da incrostazioni pigrizie inconsapevoli discostarmi
La DC è nata è stata ed è partito di popolo il nostro popolarismo si rifà alle lotte per l'emancipazione delle masse cattoliche
E dei ceti emergenti di ispirazione cattolica
Alle battaglie per le Autonomie ad una concezione nazionale ed interclassista degli interessi presenti nella società
Alle nostre spalle come riferimenti positivi ed in data da rivisitare sono teste
La prima e quell'offerta dalla grande intuizione Sturzo sia che si fa carico di saldare insieme la concezione liberaldemocratica e la tradizione solidaristica del pensiero cattolico
Di sangue Rando i meccanismi di garanzia della libertà dalla loro identificazione con la tutela prevalente di interessi particolari domina
Storicamente intatti la concezione liberaldemocratica si era saltata all'esperienza della borghesia fin quasi ad identificarsi con i contenuti che garantiva
Più che con il modello istituzionale che prefigura
Sturzo invece utilizza questo modello ma lo salto all'ispirazione cristiana collegandola alla tutela della dignità e della persona ed allo sviluppo in tutte le sue dimensioni quella religiosa come in questo senso
La posizione di Sturzo rielabora un aspetto proprio della tradizione della democrazia americana
Dove l'intreccio tra ispirazione religiosa e le libertà ha rappresentato la molla più forte di un grande processo di crescita civile di liberazione
Il Partito popolare nell'impostazione struzzi Anna non si organizza tutte allo di un modello astratto di libertà ma delle libertà concreti come si manifesta ne vivono nella evoluzione della società
Nella vita della società c'è sempre
Uno scontro tra vi interessa la conservazione di libertà acquisite e la speranza di una nuova liberazione c'è già la domanda di tutela delle posizioni esistenti e la garanzia per ciò che si muove e deve divenire ed il Partito Popolare si caratterizza per il raccordo che deve costantemente cercare Gianna tutela dell'interesse e la speranza in un certo senso anche l'Inter classismo più che nella composizione tra interessi esistente DiVersi
Ha qui la sua più alta motivazione la scelta popolare Sturzo Diana risponde così in positivo e costruttivamente al conflitto al salesiano il divenire
E si contrappone ad altre indicazioni
Che fatta scendere fatalmente scelgono la violenza come elemento di soluzione dello scontro tra la speranza e gli interessi costituiti
In questo senso quella del Partito popolare è una scelta di ordine non in termini di rassegnazione di conservazione bensì in termini di sforzo per regolare il progresso e la continua evoluzione la seconda esperienza cui dobbiamo riferirci a quella degasperiana
Essa è consistita prevalentemente in una grande scelta politica sostenuta da un gruppo dirigente offerti in grandissima parte dall'articolata presenza del mondo cattolico nella società civile
Il successo di De Gasperi è stato il risultato di una generale geniale operazione politica
Più che di un'organizzazione del partito nella società italiana
In modo fatalmente schematico potremmo allora dire che l'esperienza struzzi Anna ha definito le caratteristiche anche Luca organizzative del Partito popolare ma non ho avuto il tempo di radicale nella società
L'esperienza degasperiana è riuscita a collegare duratura mentre il partito alla società ma senza approfondirne i problemi delle strutture organizzative
Il tentativo organico di costruire un compiuto radicamento organizzativo del partito nella società sia con l'esperienza di Fanfani degli anni Cinquanta
Credo che si debba riconoscere a distanza come quello sforzo sia stato provvide ad importante sia retto come ha retto
Attende durissime prove ed in situazioni di continuo cambiamento
Ma ciò non toglie che si tratta di un'esperienza che risale a trent'anni fa ed esigerebbe ha perso lo stesso una riflessione pioli aggiornamento anche se non fossimo intervenuti di un mutuo si processi di trasformazione da cui oggi siamo sfida perciò a mio parere la se la necessità di riorganizzare la presenza del partito nella società e in un certo senso diritta quest'impegno parte dalla riconferma di una scelta di fondo
Quella della laicità della politica
Un grande maestro che abbiamo perduto da pochi giorni Giuseppe Lazzati
Alla cui memoria
Alla cui memoria
Inchiniamo con commozione e gratitudine
Ci ha insegnato che questa laicità e la sfera di autonomia e di responsabilità dell'azione temporale dei cristiani
Secondo l'ordine ad essa proprio per costruire la città dell'uomo al servizio del in nessun modo quindi la nostra laicità è stata è può essere indifferenza ai valori alloro fondamento religioso l'indifferenza porta non alla laicità ma laicismo che diventa quasi una sorta di clericalismo rovesciato
Esaltare la razionalità non come giusto metodo come ma come valore assoluto
Imporre paradossalmente il dubbio come unico dato di certezze diventa infatti vera intolleranza e anzi una intolleranza ancora più odiosa pesante
Perché espressa tutta in negativo e priva di una motivazione di una speranza di una luce un recente documento ecclesiale ha ridetto con borsa accentuando aspetti già consacrati dal Concilio
Che la fede cristiana genera un impegno nel mondo e insieme con esso i criteri che Lorenzo
Non si tratta solo di criteri fissi ma di un movimento concreti non sembra perfetto
E tuttavia in cammino nella storia che avanza attuando tentativi Chiavari gli errori e disagi ma cresce attraverso le proprie esperienze
Il meglio della nostra esperienza di partito sta infatti nell'aver cercato di inventare il nuovo accostando a contatto con i problemi reali
Senza smarrire il riferimento ai principi
La nostra linea non può mai coincidere con un Brambati ISMU privo di luce e di verità
Senza
Pretese ideologizzati
Si tratta dunque di tener fermo il riferimento all'uomo nella consapevolezza della sua dignità trascendente e nel rapporto con la concretezza dei suoi problemi
Si tratta di non piegare mai le ragioni dell'uomo alle Pratesi ragione astratte dei sistemi economici e politici la nostra battaglia per la difesa della vita
Che abbiamo approfondito nell'apposita riunione del consiglio nazionale del partito a Bari ha questo senso e costituisce un dato primario di imprescindibile del nostro impegno
Lo stesso senso alla nostra azione a tutela della famiglia con tutte le implicazioni cui ho già accennato sul piano della politica fiscale della politica del lavoro e della scuola sentiamo che la politica per quanto ci riguarda la nostra politica non può esaurirsi del potere
Il potere esalta i termini di comando e di obbedienza la nostra visione e invece quella dell'Autorità come servizio alla comunità
Che esalta l'idem sentire da Repubblica ed in fondo la motivazione profonda della democrazia
è questo il modo per noi di nutrire testimoniare la nostra ispirazione cristiana non imponendo un valore che non sia acquisito dal convincimento
Ma semmai ad operanti come singoli e come partito per far crescere questo convincimento
E promuovere nel dialogo e nel confronto condotte l'espressione del nostro retroterra culturale la coscienza dei valori dentro la società
Per questi pur mantenendo lucida consapevolezza delle distinzioni dei ruoli e delle funzioni che sono proprie della dimensione religiosa di quella culturali in senso generale e di quella politica c'è in qualche modo bisogno di uno sforzo comune
Di un Comune farci carico della straordinarietà è dei tempi e della qualità dei problemi lavorando nonno per delimitazioni inutili o invasioni improprie ma per costruire un nuovo tipo di realtà e di presenza nella società
Quindi nello sforzo di ristrutturazione di rilancio del partito non possiamo lavorare sulla base di una fiscale preoccupazione volta ad assicurare una sorta di distinzione giuridica tra diversi ruoli
C'è probabilmente e in qualche modo prima che il partito acquisti la giusta connotazione l'esigenza di un grande scambio di esperienze di un grande serrato confronto di idee di un articolato collegamenti che contende al partito stesso di radicarsi nel suo naturale retroterra e nella complessa realtà ha detto del paese
Di qui il dialogo che dobbiamo sempre più accentuata specie nei confronti delle varie espressioni del mondo cattolico e dei vari movimenti che lo caratterizza
Ciò non serve per avere degli intermediari nel rapporto con il magistero della Chiesa
Questo rapporto discreto e delicato può essere esercitato come è stato esercitato in prima persona
In questo grande impegno di insediamento e di dialogo con la società e il suo movimento la nostra attenzione va rivolta altresì al mondo degli interessi alle loro organizzazioni alle nuove realtà che emergono alle nuove professionalità
L'esperienza degli esterni ha avuto anche questa valenza ed ora dobbiamo ulteriormente approfondire questi rapporti sia pure al di fuori di superate forme di collateralismo
Tutte queste considerazioni impongono la costruzione di un processo che non consente di considerare il problema del partito come un semplice problema di regole e di garanzia in testa
Non possiamo fermarci alla semplice constatazione dell'esistenza
Questo non significa che ci dobbiamo disfare di ciò che esiste nel partito
Né che si possa colpevolizzare chi ha lavorato dentro il partito lo acqua difeso con un impegno ad una fatica volti ingombre essi ed in condizione assai difficile non c'è niente da buttare a mare di un patrimonio di esperienze che hanno costituito e costituiscono la storia e la realtà della Democrazia Cristiana c'è invece da constatare come tuttora il partito esprima
E possa contare su una vasta e qualificata classe dirigente
Al centro come in periferia in Parlamento come nelle autonomie locali
Una classe dirigente che è ricca di antiche gli ancora vive duttile esperienze ma anche di forze più fresche giù
Il problema vero invece di come realizzare partendo da questo dato un rapporto vivo del partito con la società
In questa chiave va approfondita la questione delle regole dello Statuto delle strutture organizzative
Vorrei anzi dire che lo stesso dibattito nelle sulla DC deve diventare sempre più pericolo di dialogo con la società
I problemi interni nostri debbono essere capiti dalla pubblica opinione e non rapporti ma per far andare con la società
Non credo
Abbia molta voce un partito inviperito su vecchie logiche non ha chiesto la chiusura delle tradizionali di distinte delle tradizionali divisioni correntizia nella difesa delle proprie posizioni spenda sempre di più a richiamare l'attenzione della gente
L'impressione non è più quella di una Ricci di una DC arricchita da un articolato vivaci confronto dipende ma di un partito quasi bloccato da stanche liturgie sembra meno in grado di corrispondere al variegato mondo di interessi aspettative valori della nuova società italiana
La spinta al superamento degli schemi tradizionali pertanto
Nasce dalle cose
E risponde all'esigenza di un processo di rinnovamento che consenta quasi paradossalmente di ripristinare quella capacità di rappresentare la realtà esterna al partito che nel passato e appartenuto alle vecchie correnti
In un certo senso perciò non è l'esistenza in sé di correnti di opinioni diverse nel partito che è in discussione
Ma e la realtà attuale delle correnti storiche che risulta sempre meno adeguata al ruolo rappresentativo di un partito popolare come come la DC
Io penso che ciò è dovuto anche al fatto che le profonde modifiche intervenute nella realtà sociale e politica del nostro Paese
Hanno sensibilmente mutato la stessa condizione del nostro partito nel contesto generale
In un certo senso la Democrazia Cristiana veri oggi una condizione contraddittorio da un lato siamo ancora perno e punto di riferimento del consolidamento dello sviluppo del nostro sistema democratico
E quindi dobbiamo continuare a svolgere un ruolo che in qualche modo trascende il partito come parte dall'altro lato però lo stesso successo di questo ruolo che abbiamo sempre svolto ha generato una situazione di movimento
Di crisi dei tradizionali equilibri politici e di ricerca che ci spinge ad essere sempre più parte sfidata e sfida
Questa nostra condizione in un certo senso rovescia la nostra condizione del passato
E se mi posso consentire un paradosso vorrei dire che allora dovendo supplire alla rappresentanti alla rappresentazione del tutto ed inevitabile positivo il ruolo di correnti impegnati a rappresentare la vende adesso che siamo parte e perciò dobbiamo ricostruirci come partito tutti dobbiamo contribuire a rappresentare la complessità della Società italiana
Un partito supera l'angustia della parzialità se riesci in modo abbastanza univoca formulare la sua proposta proposta politica nella sintesi degli interessi particolari all'interno dell'interesse generale
Inoltre della situazione che viviamo interessino stono stati cima in movimento
Non riconducibili quinti a schemi rigidi nel biologia medico
E in questo senso la scomposizione la ricomposizione dei gruppi e degli schieramenti interni e un punto di partenza obbligata ma anche un processo condiviso altro che autoritarismo
La mia ansia non è rivolta credetemi ad una gestione politica personalistica del potere interno
Ma anzi a sollecitare il massimo del pluralismo
Per da nuova voce alla rappresentanza dentro il partito delle speranze degli interessi in continua trasformazione e questo che garantisce la dimensione popolare del partito e la sua libertà interni
Non si tratta di ignorare e tanto meno comprimere ma anzi è stimolare l'apporto individuale e collettivo alla elaborazione delle proposte politiche per il governo della trasformazione
Stanzi qui la necessità di una vera collegialità
Un partito libero ricco di idealità impegnato nello sforzo di rappresentare gli interessi alle aspettative costruisce collegialmente la sua proposta
Non è attraverso gli uffici studi e la formulazione test tecniche
Ma nel raccordo c'è la soluzione tecnica e consenso perciò è importante un serio processo di aggregazione e di superamento di articolazioni anchilosate Bucci
Perché allora c'è la comune lì la ricerca e la stessa dialettica si sviluppa costruttivamente e costituisce un Roia un reale all'il kit arricchimento
Liberarsi dal condizionamento di divisioni precostituite significhi impatti anche superando il vischio che la diversità delle opinioni si artificiosamente ricercati per giustificare quelle distinzioni
Significa altresì far prevalere davvero la qualità impegnandosi migliori energie del partito nello sforzo di ideazione di proposte e per trasmettere un messaggio il più univoco possibile delle indicazioni del partito per la guida del Paese quello che è necessario allora e venire definendo insieme anche modelli organizzativi idonei a consentire questo impegno
Penso perciò che bisognerà rivedere l'aspetto delle attuali strutture di partito e por mano ad un loro migliore ad una loro migliore articolazione
E a tal fine va portata avanti fino a farne un metodo continuativo di lavoro l'idea dell'articolazione del Consiglio razionalizzazione ed in Commissione il lavoro delle commissioni di Sting operare di problemi deve trovare tramite la Giunta esecutiva un raccordo con l'attività dei dipartimenti in modo da preparare le singole sessioni del Consiglio nazionale su grandi temi specifici
Questo lavoro forzato d'intesa con i gruppi parlamentari
Attraverso l'individuazione delle forme più appropriate di efficiente
In modo che la linea del partito possa arricchirsi del contributo dei gruppi gruppi possano trovare una chiarezza di leader del partito sui diversi temi bisognerà inoltre riesaminare la struttura e la competenza dei dipartimenti ad assicurare un adeguato coordinamento in sede di Giunta esecutiva
Per tutto ciò che riguarda l'elaborazione di proposte diverse dei grandi nei temi trattati nelle apposite sessioni del Consiglio nazionale
Penso che potrebbe forse essere utile la partecipazione alla Giunta di esecutiva dei presidenti delle commissioni consiliari
L'ufficio politico che si è rivelato uno strumento utile per seguire l'evolversi della vicenda politica
Ed attivare un fecondo comprendo collegiale di opinioni su di esse dovrà continuare a svolgere questo ruolo
Vende la direzione del partito cui tocca il compito di attuare la linea politica fissata dal Congresso deve anche dare gli indirizzi di massima per la stessa di organizzazione del lavoro complessivo del partito e tradurre scelte i risultati ottenuti
Sia nel lavoro dei dipartimenti sia in quello delle commissioni consiliari
Sia in linea nell'espletamento delle sessioni il partito do prova dovrà trovare il modo per poter attivare il confronto ed ottenere il contributo anche di esperienze culturali professionali organizzative del Montestella
Ma questo sforzo di riorganizzazione delle strutture centrali
Dovrà accompagnarsi analogo sforzo in sede locale per realizzarli anche in quella sede il massimo di collegialità il massimo di capillarità nel collegamento con le realtà soci esiste poi il problema della selezione della classe dirigente
A questo proposito voglio innanzitutto dire che può anche darsi che sia stata recepita un'immagine diverso da quelle che sono state le mie intenzioni
Mi rendo intatti conto che l'aver sviluppato un'azione volta a contenere e in un certo senso delegittima la selezione della classe dirigente sulla base della per eccellenza azione riferite ai tradizionali gruppi interni
Può aver fatto sorgere non solo dubbi ma anche il convincimento che le scelte di criteri delle scelte fossero funzionale ad una sorta di riconduzione delle stesse alla volontà di una sola persona
Non ho nessuna difficoltà a riconoscere che questo è stato un difetto che ritengo debba essere corretto
Tuttavia non credo che percorre leggerlo si possa e si debba tornare indietro e marciare religioso lungo la linea delle ridistribuzione per quote intendo
Penso che tutti possiamo convenire
Sulla necessità di far prevalere anche qui il più possibile la qualità di selezionare cioè la classe dirigente in base al merito
Dobbiamo allori inventari insieme una qualche struttura interni che sia in grado non certo di stonare uno strumento elettronico di garanzia della corrispondenza esatta tra il merito della scelta cosa sembra difficile e forse impossibile
Ma invece di rendere meno probabile all'errore e la parzialità meno facile il criterio dell'interesse di parte o se si vuole della simpatia persone
Una indicazione potrebbe essere quella di ipotizzare una struttura collegiale in maniera che la valutazione non sia del singolo mai si allarga ed approfondito
Una struttura che non sia un ufficio burocratico ma raccolga le personalità di maggior prestigio e di maggiore autorevolezza ed esperienza non impegnati o meno impegnati in compiti politici attiva a questa struttura poté potrebbe essere affidata la proposta per la selezione della classe dirigente e potrebbero essere di chiamata a far le parti quanti nel partito e nelle istituzioni hanno ricoperto l'incarico di d'altra parte ad una migliore soluzione del problema della selezione della classe dirigente un contributo importante può essere dato anche da quel processo di regionalizzazione del partito che impone ormai una precisa definizione di ruoli e di competenza
La forzare la dimensione regionale del Partito d'altra parte un'esigenza imposta anche dal fatto che ormai l'istituzione regionale costituisce un'esperienza consolidata e matura
E tuttavia per l'esistenza di un sistema elettorale a base provinciale
Esposte al rischio di una defatigante mediazione o di una meccanica sommatoria di e stanze province Consalvo consolidato il ruolo regionale del partito diventa allora la condizione per assicurare un momento di sintesi politica essenziale anche alla vita delle istituzioni
Io penso che i processi di aggregazione
Avvenuti già a livello regionale nella preparazione di questo congresso possano avere anche questa valenza e servire quindi non solo a superare il vecchio ma da avviare un tipo nuovo di presenza e di articolazione del partito
Altro momento rilevando in viene ed anzi indispensabile e quello della formazione che interessa direttamente alla militanza e contribuisce tenendo desta la memoria storica del partito la qualificazione culturale dei nostri quanti cari amici
Debbo confidarmi che è il risultato elettorale del maggio ottantacinque che per tanti versi ha trasmesso un'impressione di fiducia io l'ho vissuto in maniera diversa
Dopo qualche momento di spot soddisfazione comune credo a tutti democristiani e prevalse in me una grande preoccupazione
La preoccupazione cioè che la disponibilità di trovare nella pubblica opinione
E il consenso raccolto imponesse la necessità di costruire il più rapidamente possibile
Uno strumento di partito che fosse riferimento credibile sia per continuare il dialogo con la gente sia per coadiuvare l'attività della classe dirigente amministrativa ritornata nel governo di tante realtà locali sarebbe sbagliato io credo immaginare che l'esercizio del compito dei nostri amministratori ricada sulla responsabilità delle singole persone che in coi info
C'è bisogno di un impegno qualitativo mente altro della nostra rappresentanza locale
E per questo c'è bisogno di uno strumento di partito che sostenga d'aiuto
Lo sforzo dei nostri rappresentanti nelle istituzioni perizie
Del resto il partito sono gli scritti sono i dirigenti ma di fronte alla pubblica opinione sono soprattutto coloro che lo rappresentano nelle istituzioni a livello nazionale come a livello locale
Avendo la consapevolezza della difficoltà e della imponenza del compito che abbiamo dinanzi la mia preoccupazione non è stata quella di promuovere la scomposizione degli schieramenti tradizionali per fare la corrente del segretario la mia preoccupazione è stata e de di fare il partito con un appello rivolto a tutti nessuno
Quello che abbiamo voluto non è e non può essere a favore di qualcuno e contro qualcun altro il voler tentare di costruire un partito forte d'Italia è credibile e a favore di tutti anche di chi ha qualche dubbio qualche perplessità qualche diverso opinione sull'organizzazione di questo processo non partiamo da zero
I risultati ottenuti sul piano elettorale come su quello degli assetti istituzionali sono anche il frutto di un'azione intraprese di una iniziativa politica svolta
Quello che mi ero ripromesso del programma presentata alcuni anni fa nonostante l'incalzare ossessivo di scadenze è sempre difficile di impegnative che abbiamo dovuto affrontare in qualche modo è stato portata
Ma per avere il vero rinnovamento non basta auspica ci sono state e forse ci sono resistenze ci sono stati scontri qualche volta addirittura aspra
Spesso più ovatta
E tuttavia significativi delle difficoltà che si incontrano nel processo di rinnovamento
Difficoltà anche comprensibile
Perché tutto perché tutti non a tutti non è facile dimettere tradizionali o abitudini o in qualche modo rimettersi al nastro di partenza e ricominciare la fattispecie
Abbandonando la posizione tutto sommato meno Scoma scomoda garantita dai diritti tv
Ma questo è lo sforzo lo sforzo di generosità e di fede nel partito è in noi stessi che ha dobbiamo compiere la nostra gente i nostri iscritti i nostri quadri ma io credo nel suo intimo ciascuno di noi sente che questo e necessario vuole questo
Oggi la situazione è cambiata
Londra Cassidy sia diminuita o possa diminuire il prestigio con la qualità delle persone
Ma perché da un lato non sembra che sussistano più reali e profonde diversità di linea politica
Dall'altra perché il partito e sfidato dal cambiamento
La situazione non è più statica e non ci consente di ritenerci rappresentativi del tutto e anzi ci impone di costruirci appunto come partito
Qui c'è solo il popolo democristiano di cui tutti siamo parte ognuno con la sua personalità la sua esperienza il suo prestigio che valgono perché ci sono che contano per la qualità che esprimo questo popolo si muove e ci Mou e tutti noi dobbiamo assecondare questo movimento ed arricchire con il contributo delle nostre idee
Dentro di esso imprimono pieno stanno le donne i giovani e insieme a loro gli anziani
Quasi a segnare una continuità profonda
Che porta tutti a volere e da sostenere il rinnovamento
I giovani democristiani
Con la loro festa di Bergamo si sono portati agli onori della prima pagina e di una osservazione politica finalmente attente per cercare di capire
Non Mondi sommersi
Ma realtà vive di cui ci ho messo di tener conto ma al gradino pochi segnali anche elettorali che potevano suggerire ben altri introspezione
Questi giovani non sono un semplice fatto organizzativo di cui pure e va dato atto al bravo lo si è
Contrapposto
Ammonimenti avversari con analoga vocazione di ispirazione
Queste ragazze e questi giovani DC sono figli della trasformazione che in buona parte i loro padri hanno prodotto ma che sfugge a controlli e catalogazione
Sono cioè il prodotto di una società che è cambiata
E continua a modificarsi sotto gli impulsi del progresso c'è infatti il loro un affidamento del pensiero anche se non sembra espresso con le parole ed i toni giusti non badano se non poco o nulla al potere molto anzi moltissimo ha come cercare ed aggregare il consenso
Il Varmo una sorprendente umiltà rileva hanno una sorprendente umiltà perché dotati di una grande volontà di imbarazzo
Io penso che con giovani così la Democrazia Cristiana ha qualche speranza in più di ritrovare compiutamente il suo dialogo con partenza
Con una presenza ugualmente incisive e stimolante
Che in tutte le occasioni paziente generoso gli animatrici instancabili si sono rivelate le due
Ancora modesto quasi amare e la considerazione però che il partito è nei loro confronti
Le intenzioni dichiarate circa il riconoscimento della loro importanza per molle di lavoro prodotto per porzione di territorio sociale rappresentato per la culture e la sensibilità che esprimono incrociano a volte ancora in pregiudizio e luoghi comuni
Non si tratta di farle contare di più a pagando un desiderio a volte espresse quasi in punta di piedi come nel suo stile dall'amica Ceccatelli
Si tratta di utilizzarne il contributo invece a tutti i leader diversa ma non meno importante la posizione dell'ostensione
Sarà perché l'età mette al riparo da rivendicazioni o da residue ambizioni sarà perché questa loro richiesta di lavoro suppletive straordinario prova generali consensi per queste ragioni ma soprattutto per le ragioni che così bene negli anni riesce a farci accettare l'amico Bruce Asca la considerazione nel partito è cresciuta
Così come anche attraverso di loro gli aumenti alta la nostra attenzione per un mondo che nelle elezioni dell'ottantatré maturo anche qualche grammo distacco contro di
Ai vecchi a questi vecchi come canta Baglioni a volte senza una carezza a questi vecchi senza figli e convinti che non chiamano mai a questi vecchi seduto sul letto a riposare la stanchezza
Verso di loro
Deve dispiegarsi
Non tanto una benevola neutra considerazione quando un'azione che valga a ridare dignità e ruolo ad una parte sempre più estese vistosa della società italiana in quest'ultima fase dunque andando in giro ho avvertito cari amici che il partito in qualche modo e cambia
C'è una linda vita
è il rimescolamento che è in corso non esposta mento tattico in più come DOP comode aggregazioni
Ne è suggestione collettiva e invece la rimessi in circolazione
La rimessa in circolazione
Per queste ragioni
Ma soprattutto per le ragioni che così bene riesce a farci accettare l'amico Bruce Asca la considerazione nel partito è cresciuto
Così come anche attraverso di loro io mano scusa
E che rigenera l'organismo e lo mette in condizioni di riproporre la sua funzione centrale nel sistema politico
In questo senso la stagione che viviamo può essere salta
Perché la costruzione del nuovo
Pur con le incertezze ora incognito i dubbi e sembra il momento meritevole di essere vissuto e partecipate
Non mi preoccupano i dubbi che sono legittime che ciascuno di noi può nutrire mi preoccupano invece le diffidenze che non servono a costruire alternative in avanti
Ma fatalmente a Porta nervi piegare sulla conservazione dell'esistente così come ci sono dei momenti nella vita degli uomini come in quella di ogni comunità e quindi anche dei partiti in cui c'è bisogno di un grande slancio di fiducia di un grande sforzo di generosità
Sento di questo non c'è azione non c'è movimento ma fatalmente immobilismo la DC non rilancia non ripropone la sua immagine attraverso il protagonismo di singoli attraverso gestualità più o meno improvvisati
Immagine più vera più credibile più incidente anche nella pubblica opinione e quella di una grande forza sostanzialmente UNI
E in ogni caso chiaro nelle sue scelte nelle sue intoppi indicazioni dotata di grande senso di responsabilità di grande prudenza intesa come il topo
Riproporre questa grande forza
Darmi al Paese la chiare immagini siamo tutti impegnative partecipò nel consenso più netto come quando c'è nel dissenso più Franco ma costruttiva
Noi siamo orgogliosi del nostro passato
Della nostra storia che la storia stessa delle libertà e del progresso dell'Italia democratica
I quarant'anni della Repubblica che celebrano i maggiordomi sono anche e prevalentemente segnati dalla DC
Ma siamo consapevoli
Che il grande a nostro merito storico non basta da solo a garantire la nostra credibilità della nostra capacità di collegamento con la gente
Con il consenso della gente
Dalla nostra storia migliore ricaviamo l'insegnamento della capacità di interpretare di due grandi bisogni della società nazionale
Quello di avere per così dire una solidità di fondo con un continuo riassorbimento di degli squilibri del conflitto
E quello di comprendere la direzione di marcia del dove cioè si sta andando essi volante ebbene anche oggi
In una situazione profondamente trasforma dobbiamo saper rispondere a questi due bisogni e perciò dobbiamo stessa per stare nel governo della modernità per guidare le trasformazioni ma sforzandoci sempre di comporre riassorbire liquide qui gli squilibri delle ingiustizie che persistono opposto non guai se il nostro progetto Fabius guai se prevalesse noi uno scetticismo incallito abulico impotente
Guai se per ignavia inettitudine o lentezza raccogliere nuovi processi prestassimo fra dobbiamo avere il coraggio di sperimentare il nuovo di marciare nel senso della storia di proporci come partito chiari insieme coscienza del passato e del presente ma soprattutto intelligenza e sguardo rivolto al futuro
Ringrazio
Cristiana
Per le parole espresse dal suo presidente al partito dei Luigi Sturzo di Alcide De Gasperi di Aldo Moro
Protagonista di tante battaglie di libertà
I progressi di pace nella sicurezza a quello che è stato per quarant'anni
Il partito nel quale per profonda adesione ideale politica e culturale
Ho avuto l'onore di militare col leale impegno
Ricambio con amicizia il saluto più cordiale
Alla vigilia vi è un significativo anniversario della Repubblica con lui del processa di unità civile e politica dell'Italia di cui il bove invento cattolico democratico è stato a parte del grande rilievo il mio auspicio è che la loro importanti assise possa contribuire a rendere sempre più libero umano giusto avanzato il cammino della nostra patria
Il mio auspicio è che i democratici cristiani Sempre intendano la loro azione nel partito e per il partito come servizio alla comunità nazionale
La democrazia cristiana continua il messaggio
Poco arrivare con legittimo orgoglio a tante esce querelle le azioni
Che in unità con altre forze democratiche hanno trasformate e reso migliore il Paese ma sono ancora molte le esigenze Leanza le attese dei cittadini
Molto il lavoro da compiere per il bene comune numerose sono le difficoltà da superare nello Stato e nella società civile perché la nostra democrazia possa dirsi compiuto nella convenzione che la Democrazia Cristiana saprà attingere alle sue radici ideali alla sua esperienza alle sue nuove energie per affrontare con impegno coerenza e coraggio dei sfide del nostro tempo rivolgo il mio augurio più vivo alla presidenza del congresso ai delegati a tutti gli iscritti Francesco Cossiga
La testimonianza la testimonianza più recente a dis di pochi di Nuti ore fa
Dell'adesione a queste auspicio Espresso dai capo dello Stato è stata offerta nel lungo cioè mio dall'onorevole Ciriaco De Mita a nome vostro a nome vostro ringrazio l'apertura sottolineo e lo ringrazio per l'apertura con la quale avvocato avvio al nostro dibattito
Ed ora sulle modalità dello svolgimento di questo dibattito devo darle alcune avvertenze
Accomodatevi domani
Domani l'Assemblea terrà tre sedute uno antimeridiana ma dalle nove e trenta alle tredici e trenta
Una pomeridiana dalle quindici e trenta alle venti e trenta una serale e alle ventuno e trenta alle ventiquattro e trenta chiunque avendone diritto chieda di prendere la parola può rivolgersi e iscriversi presso la segreteria dell'Assemblea
Ogni iscritto a parlare ed ogni ospite a ciò autorizzato dalla presidenza avrà a sua disposizione al massimo quindici minuti di tempo questo massima invece portato a venti minuti non oltre per i membri dell'ufficio politico e per i ministri in carica
Nel corso delle sedute di domani saranno comunicati gli orari per le sedute dei giorni ventotto ventinove e trenta per la seduta di domattina a partire dalle nove e trenta sono già iscritti a parlare nell'ordine i seguenti presenti
Ciancaglini dalle nove e trenta in poi letizia presidente del gruppo parlamentare del Partito popolare europeo Tabacci
Brusasco Mauro Ferri presidente del Parlamento europeo dici presidente del Movimento europeo onorevole segretario del Movimento europeo senatore Orlando senatore Di Giuseppe
Senatore Zaniboni
Senatore Ceccatelli senatore Cabras senatore onorevole card onorevole Cabras onorevole Gargani
Onorevole Galloni onorevole Fernando segretario generale del Partito Socialista rischiano della repubblica del Venezuela
Onorevole adesso ai presidente del Comitato africano per lo sviluppo e delegata del Senegal
Nel pomeriggio ci sono altri iscritti di cui via via a partire da domattina preciseremo i termini di intervento ma nell'ordine sono i seguenti dalle quindici e trenta in poi
Mongelli dei cinque costanza Re Media Leo ministri e il presidente del partito democristiano del Guatemala cresce Sabre Presidente Unione cristiana
Mosca
Libanese Perrelli Sanza onorevole Piccoli ed altri ed altri
Avverto avverto che domani nel corso del sparisse dovute indicheremo chi prenderà la parola per le giornate susseguenti e quale sarà l'ordine dei lavori prego quindi chi aspira a parlare di prenotarsi in tempo
Stasera
Per stasera la seduta è tolta
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