Assemblea Generale della Confcommercio

Stesso
Signore e signori si prega di prendere posto l'Assemblea sta per avere inizio
Signore e signori si prega di prendere posto l'Assemblea sta per avere inizio
Stesso
Signore e signori si prega di prendere posto l'Assemblea sta per avere inizio
Pongo
La forza e ottocento mila imprese del commercio per il turismo dei servizi delle professioni la piccola e media impresa i primi trasporti della potenza economica che la spinta propulsiva dell'economia italiana milioni di persone che producono ricchezza e sviluppo
Un protagonista sulla scena economica sociale e politica
Confcommercio la più grande rappresentanza d'impresa d'Italia
Cinquecentoventi mila aziende del settore commerciale dalla bottega di specialità alimentari al supermercato dalla boutique al grande magazzino talebani
Duecento mila imprese del settore turistico rappresentate attraverso Confturismo
Alberghi agenzie di viaggio campeggi villaggi turistici arrivarono i ristoranti stabilimenti balneari discoteche porti turistici ottanta mila imprese dei servizi alle aziende e alle persone nell'intermediazione immobiliare l'assistenza sanitaria privata il commercio con l'estero il trasporto la spedizione la logistica che aderiscono al Cop trasporto
L'informatica e le telecomunicazioni alle emittenti radiotelevisive la comunicazione la pubblicità di nuovi settori di costruiscono il futuro
La forza e l'assistenza e il supporto alle imprese associate attraverso centocinquantuno associazioni nazionali di categoria ventuno unioni regionali centoquattro associazioni provinciali
Una rete capillare capace di tutelare e rappresentare efficacemente ogni singola impresa nella sua specificità
Il motore dello sviluppo con i suoi strumenti operativi erogazione di servizi alle imprese del terziario accesso al credito assistenza tecnica
Confcommercio ti fa crescere innovare risparmiare sui costi di gestione
La forza nella formazione continua assicurate dai fondi interprofessionali
Forte per i dipendenti i punti per i dirigenti del settore terziario perché le strutture le risorse umane dell'impresa possano vincere la sfida competitiva
Nella sicurezza della tutela dei diritti dei lavoratori fonte il fondo di previdenza complementare per i dipendenti delle aziende del commercio del turismo e dei servizi
E Nasko e il capo cinquanta e più per l'assistenza in campo fiscale previdenziale e Confcommercio simile ai contratti del terziario e del turismo
è il ruolo istituzionale di un soggetto politico autonomo che crede nella democrazia economica e il pluralismo imprenditoriale della concorrenza di eguaglianza delle regole un interlocutore autorevole nei confronti delle istituzioni pubbliche e private delle organizzazioni politiche sociali economiche e sindacali nazionali che internazionali
E che nell'ambito del dialogo sociale
Promuove e partecipa a iniziative bilaterali Confcommercio pipa contare i voti la forza di un protagonista nella coscienza del proprio ruolo
Io Noè in questo lavoro ci crediamo
Lo svolgiamo compassione con con tensione con impegno con determinazione
Perché crediamo nella Confcommercio
O
Signore e signori buongiorno signore autorità buongiorno diamo lettura del Presidente degli anni è saggio pervenuto al presidente Carlo Sangalli da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
La ringrazio gentile Presidente per il saluto che ha voluto rivolgermi in occasione della nostra assemblea generale la Confcommercio ha intrecciato il suo impegno con il percorso di crescita e di progresso del Paese
Coniugando innovazione e tradizione identità e creatività
Il sistema produttivo italiano deve oggi affrontare le grandi sfide della globalizzazione economica
Che richiedono intelligenza innovazione capacità di penetrazione all'interno di un sistema di regole nazionali europee ed internazionali che garantiscano certezze e trasparenza dell'offerta e tutela della domanda
Occorre affrontare con efficacia alle sfide della competitività internazionale
Era forzare un impegno comune di istituzioni e di parti sociali per favorire l'apertura di nuovi spazi d'iniziativa perseguendo modello di sviluppo equilibrato e la costruzione di una società più giusta e solidale
A questi fini commercio servizi e turismo rappresentano una risorsa ed una significativa opportunità per la ripresa economica del nostro Paese
Nell'esprimere apprezzamento per l'attività associativa e di rappresentanza svolta dalla Confcommercio
Formulo l'auspicio che l'impegno dell'associazione possa contribuire a consolidare ulteriormente un modello economico che valorizzi la ricca tradizione imprenditoriale italiana
Con questa consapevolezza rivolgo a lei ai relatori e agli intervenuti un cordiale augurio di buon lavoro Giorgio Napolitano
La parola al presidente Carlo Sangalli
Grazie
Autorità
Colleghe e colleghi signore e signori benvenuti è grazie per la vostra presenza grazie anzitutto
Alla Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Per il messaggio con il quale ha formulato i suoi auguri per lo svolgimento dei lavori di questa Assemblea
Auguri che per parte nostra ricambiamo di cuore all'inizio dello svolgimento del suo altissimo incarico
In occasione eccome questa capita di procurare un po'di emozione in ogni caso lo confesso
E quella che oggi capita a me e alla mia prima assemblea generale della confederazione dal precedente
Un po'
Un po'di emozione
Un po'di emozione dovuta anche alla presenza di tante autorità del Presidente del Senato Franco Marini dei tanti rappresentante del Governo a partire dal ministro Bersani che interverrà dopo di me del presidente del CNEL Antonio Marzano di tanti amici parlamentari di maggioranza e di opposizione voglio però in modo in particolare salutare il presidente e Berlusconi in
In
In circostanze
In circostanze come queste
Lo so e chiedo scusa
E si rischia sempre di dimenticare qualcuno
E davvero invece io non vorrei dimenticare nessuno
Vorrei citare tutti gli autorevoli amici presenti uno per uno però perderei tutto il tempo della mia relazione vorrei ricordare ripeto tutti gli amici presenti tra i presidenti segretari rappresentante dei partiti politici
Tra i presidenti e i rappresentanti delle autorità garanti tra i rappresentanti delle forze armate della Banca d'Italia
Tra i presidenti degli istituti previdenziali e dell'Istat tra i presidenti e gli amici delle altre associazioni imprenditoriali
Tra i segretari e i rappresentanti dei sindacati dei lavoratori tra i tanti esponenti del mondo dell'impresa delle banche della finanza
Spero di essere riuscito non dimenticare nessuno
Ma in ogni caso a tutti davvero a tutti grazie e auguri di buon lavoro da parte mia e da parte di tutta la Confederazione così
Come grazie bon lavoro ai tantissimi rappresentanti della nostra organizzazione che oggi riempiono questa sala
Ma infine un ringraziamento particolare
E sono sicuro che non ho bisogno di sottolineature per la richiesta di un applauso visto che poi la mia relazione di applausi
Ne avrà pochi consentitemelo consentitemelo nei confronti di una personalità
Che ha dato molto al nostro Paese e a cui mi legano rapporti antichi ma sempre vivi di stima e di amicizia il presidente Giulio Andreotti
Anche
Anche
Tenendo conto del positivo andamento del primo trimestre il nostro Paese registrerà nel due mila e sei una crescita del PIL di poco superiore all'uno per cento
Con una prospettiva di rallentamento nel due mila sette in Italia come in Europa
Dunque l'economia crescerà poco in Europa è davvero troppo poco in Italia
Bisognerà quindi misurarsi nel nostro Paese con tutta la difficoltà di costruire una politica economica che tenga saldamente insieme il tempo del rigore della finanza pubblica con quello delle scelte per la crescita e lo sviluppo
è difficile ma lo si può fare e soprattutto lo dobbiamo fare
Anzitutto io penso incalzando l'Europa affinché si reagisca ad ogni forma di concorrenza sleale e perché
Nell'ambito della revisione della Strategia di Lisbona emerga comunque un progetto forte di crescita e di sviluppo rispetto al quale ciascuno sia chiamato a fare la propria parte
Tutta e sino in fondo
Senza questa capacità di fare sistema competere è davvero difficile
E lo è particolarmente per usare una celebre metafora per il calabrone dell'economia Pitigliano italiana
Sulla cui particolare anatomia vale però la pena di soffermarsi un attimo per segnalare almeno un faticoso e ancora incompiuto cambiamento di pelle delle imprese italiane
Contraddistinto da due tendenze di fondo la crescente terziarizzazione e la conferma di una competitività possibile pur nei settori apparentemente tradizionali del made in Italy
In prese e distretti cambiano pelle
E lo fanno con un'integrazione tra produzione commercializzazione e servizi tecnologici e logistici di consulenza e marketing
Di Desailly né di comunicazione che mira ad accrescere il valore aggiunto delle produzioni
E ad allargare attraverso i servizi la gamma complessiva di offerta
Dell'economia italiana nel mercato globale
Così stanno le cose nell'economia reale del nostro Paese
E stando così le cose che senso a riproporre sul terreno delle scelte di politica economica l'alternativa secca tra il primato storico
Di un puro modello manifatturiero che non esiste più e la prospettiva di un'economia terziaria e postindustriale
Più semplicemente più concretamente io penso che invece si debba lavorare per accompagnare quanto sta già avvenendo in termini di integrazione tra sistema manifatturiero e sistema dei servizi
Del resto però
Si tratta di quanto è già accaduto nell'economie mature che in questi anni hanno calo patto di più nello scenario della globalizzazione proprio per la spinta propulsiva dell'incremento della produttività dei servizi
L'aumento della produttività dei servizi è una questione alla quale non ci sottraiamo rispetto alla cui soluzione vogliamo invece portare il nostro contributo tutto il nostro contributo
Perché trovi ora concreta attuazione con le scelte che il governo farà quanto scritto nel programma dell'Unione
Una moderna e più estesa a forma di politica industriale a oggi un ruolo cruciale nel sostegno Allo sviluppo economico si tratta di una politica industriale intesa
In un'accezione più ampia dovendosi attribuire alla politica dei servizi un ruolo non inferiore alla politica industriale in senso stretto
L'obiettivo di aumentare la produttività richiede un forte impegno per favorire processi d'innovazione diffusa nel terziario nel commercio nel turismo lei trasporti nei servizi alle aziende e ai cittadini
è una innovazione tecnologica perché le tecnologie della Rete sono una straordinaria opportunità
Affinché ciascun impresa anche la piccola impresa possa consolidare ed ampliare il mercato di riferimento migliorare il servizio e il rapporto qualità prezzo offerto i consumatori accrescere
La redditività
Ed è anche una innovazione non tecnologica fatta di creazione di nuovi formati e di nuove formule commerciali di innovazione organizzativa e manageriale
L'una e l'altra tipologia di innovazione quella tecnologia e quella non tecnologica possono in definitiva
I robusti era il modello di business delle imprese del terziario rafforzando nella capacità di confronto con le sfide della concorrenza
Per praticare questo modello di innovazione occorrono politiche attive occorrono cioè regole strumenti e risorse tra cui la possibilità di ricorrere ad un credito d'imposta dedicato o ad ammortamenti anticipati degli Investimenti
Così come servono rapporti tra banca e impresa che consentano di costruire risposte compiute
E agibili a questo fabbisogno di innovazione
è un terreno sul quale c'è ancora oggi molto da lavorare tanto per le imprese quanto per le banche rispetto al quale molto potrebbe essere fatto
Anche nella prospettiva dei parametri di Basilea due delle nuove metodologie di rating creditizio attraverso la valorizzazione e il rafforzamento dei Consorzi fidi
Qualche oggi chiediamo
Al sistema bancario e di costruire insieme una più avanzata collaborazione con le imprese italiane in particolare con le piccole e le medie imprese
Una collaborazione che consenta tra l'altro di apprezzare di più e con minori difficoltà le idee innovative l'asserita del Progetto aziendale piuttosto che la solidità delle garanzie patrimoniali
Accompagnando una spinta nono sopita dell'auto imprenditorialità che anche in questi anni ha visto protagonisti in particolare i giovani e le donne
Anche per questo è necessario
Che i processi di ristrutturazione del nostro sistema creditizio
E l'ingresso di nuovi operatori nel mercato italiano avvengano sotto il segno del rafforzamento della conoscenza e dell'orientamento alla riduzione del costo di prodotti e servizi
Oltre che del loro miglioramento
Qualitativo
L'aumento di produttività
Richiede anche regole di apertura dei mercati e concorrenza
Come peraltro si è già largamente è sostanzialmente fatto fin dal novantotto con la riforma Bersani per la distribuzione commerciale
Ne è testimonianza la ristrutturazione profondo del settore certificata da un turn over di chiusure di nuove aperture di decine di migliaia di imprese all'anno
Ne sono testimonianza i dati Istat relativi all'andamento dei prezzi finali praticati ai consumatori per le principali categorie di beni commercializzabili
Analisi della BCE sui dati di contabilità nazionale segnalano inoltre che nel Periodo due mila uno due mila e quattro la distribuzione commerciale
Concorrenziale per il pluralismo imprenditoriale che la contraddistingue strutturalmente pluralismo di marchi di insegne di scale dimensionali e di formati organizzativi a ridotto i propri margini operativi
In sintesi dunque
La concorrenza agito in tutto il sistema distributivo nel dettaglio indipendente come nella grande distribuzione nella distribuzione organizzata queste ultime grande famiglia del mondo del commercio che attraverso la scelta di Federdistribuzione
Di rinnovare il suo patto associativo con la nostra confederazione confermando il ruolo di Conf commercio come casa comune di tutto il sistema commerciale operante in Italia
C'è
C'è ancora del lavoro da fare
Per coordinare l'azione delle regioni sul terreno del cosiddetto federalismo commerciale e per sviluppare l'integrazione qualitativa tra urbanistica generale e urbanistica commerciale
Ci sono gli strumenti istituzionali per farlo
E soprattutto c'è sempre lo spazio politico per una concertazione che coinvolga anche su questo terreno governo regioni Enti locali consumatori lavoratori e d'impresa
C'è sempre questo spazio caro ministro Bersani
Perché a discutere e confrontarsi sulle regole dell'attività d'impresa
E sulle scelte di apertura dei mercati è aspetto imprescindibile
Di una concertazione che si proponga di agire concretamente per il perseguimento degli obiettivi generali del risanamento dell'equità dello sviluppo noi
Per parte nostra vogliamo portare il nostro contributo al raggiungimento di questi obiettivi
è il contributo di chi ogni giorno fa impresa
E si confronta con i cambiamenti del mercato e con le esigenze dei consumatori e pensa dunque di avere legittimamente qualche cosa da dire quando si discute di liberalizzazioni
Ecco questo è un punto questo
Questo è un punto
Questo questo è un punto sul quale sul quale dobbiamo intenderci
Perché la concertazione non può essere un metodo ad intermittenza o a corrente alternata che con alcuni si pratica e con altri no
Perché pensiamo
Perché
Pensiamo
Perché pensiamo perché pensiamo che sia giusto consentire perché è questo il vero problema guardate perché noi pensiamo che sia giusto consentire
Alle forze sociali di partecipare alla formazione dalle scelte di assumere conseguentemente degli impegni in ragione di ciò che esse rappresentano nell'economia reale del Paese
Perché concertare anche con le regioni e gli enti locali è un un buon in modo per evitare l'innescarsi di polemiche e di ricorsi alla Corte Costituzionale per i conflitti di competenza guarda
Guardate dopo il recente incontro di Palazzo Chigi mi era davvero sembrato che da parte di tutti vi fosse il convincimento che le grandi riforme di cui il Paese ha necessità
Si tratti di lavorare per migliorare l'andamento della finanza pubblica o per accelerare la crescita dell'economia richiedono concertazione e una concertazione rivitalizzata
Per cui io lo devo dire lo devo dire ma per carità parafrasando anche
Il ministro Bersani senza alcun furore ideologico e tanto meno riconoscete personale ma lo devo dire sul metodo sia certamente sbagliata
Sul metodo sia certamente
Valgano
Valgano queste valgano queste osservazione in
A futura memoria ma intanto caro ministro noi ti chiediamo di aprire con urgenza un tavolo di lavoro e di confronto sul decreto in materia di liberalizzazioni con spirito costruttivo
E senza pregiudizi riteniamo infatti che siano possibile modifiche e miglioramenti a vantaggio di tutti fermo restando naturalmente
Che in una corretta concertazione non ci sono mai poteri di veto e che spetta al governo e al Parlamento la responsabilità delle decisioni finali
Il turismo
è una grande risorsa per il Paese la sua più grande risorsa
Per questo abbiamo chiesto una governance del settore coerente con le sue potenzialità e per questo abbiamo può e apprezzato la scelta di incardinare nel ministero dei Beni culturali la delega in materia
è naturalmente un punto di partenza per risolvere dopo la proroga già intervenuta la questione degli aumenti esponenziali dei canoni demaniali
Per dare seguito agli impegni in materia di detraibilità Iva per il turismo congressuale per l'allineamento delle aliquote IVA per il turismo italiano i livelli più competitivi praticati da altri Paesi europei
Ma più in prospettiva
Vorremmo che fosse l'occasione affinché tutti i protagonisti della governance del turismo Italia ministero Regioni agenzia enti locali lavoratori e di impresa
Condite d'essere una strategia di costante qualificazione della nostra offerta turistica
Una strategia alimentata da un'opzione forte per il marketing territoriali della destinazione Italia
E da un complessivo salto di qualità tecnologico e dirette dell'organizzazione del funzionamento e della promozione di questa offerta
Una tecnologia dirette diffusa e partecipata
Che consenta prima e dopo l'esperienza di viaggio in Italia
Di profilare attese ed esigenze di consumatori sempre più diversificati e di rispondervi con un'adeguata articolazione dell'offerta all'interno della ricerca
Della migliore rapporto qualità prezzo
Con la consapevolezza aggiungo di quanto sia complessa la costruzione del servizio dell'offerta turistica
Perché essa coinvolge tutti gli elementi infrastrutturali e relazionali che definiscono nel loro insieme l'identità territoriale e la sua accessibilità
Efficienza e costo dei trasporti dei servizi a bicchieri
E di ospitalità sicurezza qualità e fruibilità del patrimonio ambientale e culturale tutela e promozione della qualità e della tipicità dei sapori e del commercio professionalità e formazione
Innovazione e Marchetti in territoriali
Sono le gambe fondamentali di una politica per il commercio e per il turismo che si proponga di accrescerne la produttività e di coinvolgere questi fondamentali settori economici
Nel più ampio disegno di realizzazione di una leadership italiana del capitalismo culturale e dell'economia dell'esperienza
Esista ormai una ricca letteratura che insiste
Sullo straordinario potenziale dell'identità del nostro Paese
Un'identità definita dal nostro patrimonio culturale e storico ed ambientale oltre che dal modo tipicamente italiano di vivere e anche di consumare è tra l'altro
Una leva ancora largamente inesplorata per il miglioramento dell'export e per l'internazionalizzazione del nostro sistema dei servizi
Perché la pizza il Caffé
E le piazze sono parti della nostra identità
Ma pizza adatta e Starbucks non sono nati in Italia
E le innumerevoli repliche del modello della piazza italiana che un po'ovunque in giro per il mondo costituiscono la frontiera organizzativa più avanzata di centri parchi e distretti commerciali
E vedono poco coinvolto capitali impresa e imprenditori italiani
Si possono copiare pizza Caffé piazza ma per fortuna non si può colonnare la qualità della nostra vera identità
Una identità però che non può essere vissuta solo come una rendita una delle tante dell'Italia fondata sulle rendite al contrario
Se ne deve trarre tutta la straordinaria capacità di costruzione di valore che in essa risiede
Senza accontentarsi della soddisfazione museale di essere i detentori del primo patrimonio artistico culturale del mondo
è allora arrivato il momento di mobilitare le politiche pubbliche e l'iniziativa dei privati
Nella costruzione e nella realizzazione di un progetto il cui obiettivo sia quello di assicurare all'Italia
Una posizione di testa nel cosiddetto capitalismo culturale
Quello cioè capace di far fruttare il patrimonio dell'identità italiana
Un patrimonio non dei localizzabile e dunque straordinariamente resistente alla competizione di tipo alla Cina all'India
E ormai in grado di mettere in campo il formidabile combinato disposto di tecnologie avanzate di risorse umane qualificate e di costi bassi bassissimi
Bisogna però ecco superare preconcetti di lunga durata
Dal ruolo ancillare dei servizi del terziario rispetto all'industria quando ormai il terziario vale il sessantacinque per cento dell'occupazione italiana e del PIL fino
Ad una
Fino
Fino ad una innovazione ritenuta possibile soltanto nel settore manifatturiero perché c'è spazio
E c'è la necessità di una ulteriore crescita del sistema dei servizi nell'economia italiana
I laboratori del capitalismo culturale e dell'economia dell'esperienza i laboratori del terziario sono anzitutto i sistemi urbani delle nostre città
Che hanno registrato una crescita dell'occupazione di quasi il dieci per cento in dieci anni
I processi di riqualificazione delle aree urbane meritano dunque di essere perseguiti con decisione essi infatti sono di per sé un'occasione di crescita aggiuntiva
Ma se accompagnati dall'attenzione alle relazioni tra cultura commercio turismo e servizi agiscono anche come veri e propri catalizzatori del decollo del terziario avanzato
La condizione per dirla con Richard Florida e che le città mettono florida che lei cita mettono insieme le famose tre etti
Talento tecnologia e tolleranza Talento Tecnologia Tolleranza ecco si dirà
Questa politica
Per i servizi
E questo progetto di costruzione di una leadership italiana dell'economia dell'esperienza saranno pur suggestivi e forse anche convincenti
Ma oggi quale effettivo spazio di manovra c'è per liberare risorse
E da alimentare Investimenti funzionali alla crescita e allo sviluppo
Dal mio punto di vista dal nostro punto di vista la risposta e chiara
Si agisca permettere sotto controllo per riqualificare e per ridurre la spesa pubblica
Lo si può fare chiarendo a tutti lo si può fare
Chiarendo a tutti che non ci sono pasti gratis e che tuttavia non c'è davvero necessità di lacrime e sangue riqualificare e ridurre la spesa pubblica lo si deve fare
Perché questa rappresenta
Un po'incide gruppo meno della metà del PIL e di questa metà per circa novanta per cento si tratta di spesa corrente
Perché le retribuzioni nel settore pubblico continuano a crescere senza che a ciò corrisponda uno significativo incremento della produttività delle pubbliche amministrazioni o della qualità dei loro servizi
Perché la spesa sociale cioè la spesa per previdenza sanità ed assistenza pari a circa il ventiquattro per cento del PIL pone non soltanto problemi di sostenibilità finanziaria
Ma anche e forse soprattutto di equità sociale e intergenerazionale
Del resto
Deve fare tutto ciò le buone idee non mancano
A partire dalla possibilità di promuovere l'ingresso nelle pubbliche amministrazioni
Di risorse giovani e qualificate finanziando con i risparmi distesa conseguibili attraverso una politica di pensionamento di una quota significativa dei dipendenti pubblici attualmente in servizio
Scegliendo ancora
Di affrontare il nodo delle pensioni di anzianità e di assicurare la tenuta nel tempo di un rigoroso patto di stabilità interno tra governo Regioni ed enti locali in particolare per il controllo della spesa sanitaria
Governare riqualificare ridurre la speranza in questo modo che va perseguito il rientro dell'extra deficit che va ricostruito l'avanzo primario e che va ridotto il debito pubblico già il macigno del debito pubblico il centosei per cento e più del PIL del Paese Cuesta
Com'è noto la realtà di un'Italia che ha il terzo debito pubblico del mondo senza SR la terza economia del mondo
Occorrono coraggio e realismo
Perché il servizio del debito pubblico ci Scotti costa almeno due punti di PIL in più rispetto alla media degli altri paesi europei una cifra enorme intorno
Ai trenta miliardi di euro destinata a crescere in uno scenario di aumento dei tassi di interesse
Il professor Guarino ha proposto qualche mese fa
Di abbattere lo stock del debito pubblico attraverso una procedura di alienazione del patrimonio dello Stato è certamente un'ipotesi complessa e che necessita di approfondimento tuttavia essa meriterebbe di essere considerata tra le scelte possibili senza che ciò ovviamente debba comportare un calo di tensione rispetto al buon governo della spesa pubblica
Da cui discende la possibilità di migliorare l'avanzo primario
Come pure
Lo dico a chiare anzi
A chiarissime lettere è necessario un forte impegno per il contrasto e il recupero dell'evasione non meno che dell'elusione fiscale e contributi bisogna agire
Bisogna agire presto
Bisogna agire presto e bene
Presto e bene bene significa sgombrare il campo dalla tentazione di rintracciare nel mondo dell'impresa diffusa lavoro Autonomous
I protagonisti di riferimento del fenomeno dell'evasione se il sommerso se il nero
Valgono nel nostro Paese almeno duecento miliardi di euro così come è stato
Scritto autorevolmente detto autorevolmente occorre invece riconoscere che si tratta di una patologia che investe ogni realtà dell'economia e della società italiana
E vale dunque la pena
Oltre che sul nero guardare rosso che poi fa una bella copiata e vale dunque la pena di indagare anche sul rosso con cui si chiudono i bilanci di tante troppe società di capitali
Agire bene significa poi che bisogna garantire ai contribuenti stabilità delle regole è un giusto spazio per il contraddittorio con l'amministrazione finanziaria quanto all'esperienza degli studi di settore essa merita di essere costantemente affinata
Per renderla sempre più aderente alle dinamiche reali dell'attività d'impresa alla diversificazione settoriale e territoriale delle performance aziendali all'impatto degli andamenti congiunturali sul fatturato dell'impresa
Anche in questo caso soprattutto in questo caso la strada maestra resta quella della concertazione
è vero
Che occorre che tutti paghino affinché ciascuno paghi un po'di meno
Ma è altrettanto vero che far sì che ciascuno si è chiamato a pagare un po'di meno sia ciò è chiamato a pagare il giusto in relazione alla qualità dei servizi pubblici sospinge tutti a pagare
Per queste opere anche per questo occorre tenere insieme il contrasto dell'evasione ed è l'elusione con l'impegno alla riduzione della pressione fiscale complessiva
Perché
Perché è mediamente la corporate tax italiana
La tassa sulle imprese italiana si colloca intorno al trentasette per cento largamente al di sopra dell'aliquota media del ventotto per cento dei Paesi OCSE e di quella dell'Unione Europea allargata
Pari al venticinque per cento noi il trentasette senza dire poi per il nostro il Paese
Del lavoro Houghton Omo in cui
Tra fisco e contribuzione previdenziale si arriva largamente e facilmente ad un prelievo complessivo superiore al cinquanta per cento senza dire ancora per il nostro Paese del peso di tanti troppi tributi locali enormemente cresciuti negli ultimi anni largamente oltre il cinquantun per cento dalla fine degli anni Novanta
Senza dire infine
Ecco qui
Io lo devo dire perché
I miei colleghi dirigenti sanno e questa non è stata e continua ad essere una battaglia
E così se anche se volete di principio senza dire infine dell'archeologia fiscale di balzelli come la tassa sulle insegna come la stanza
Sul oltretutto oltretutto mi permetto
Oltretutto mi permetto di dirlo
Dormello liberato di dirlo così come molta amicizia
Ai tanti parlamentari presenti oggi se tu c'hai un negozio che ha un'insegna di e cinque e mentre non paghi e sei
Presente se c'hai un'insegna di cinque metri virgola venti non paghi solo sui venti paghi e su tutto ecco non mi sembra meno facciamo
La franchigia a quanto alla riduzione del cuneo fiscale e contributivo
Noi pensiamo che possa e che debba essere fatta
E che vada fatta con un'equa distribuzione del beneficio tra le imprese e i lavoratori in particolare per quelli il cui reddito si colloca in una fascia medio-bassa
Sarebbe infatti un buon modo proprio rispetto al quadro congiunturale con cui stiamo ci stiamo confrontando tanto per sostenere l'Offerta quanto per sostenere la domanda interna
Politica e quella per l'offerta è quella per la domanda che non ci stancheremo davvero mai di ripeterlo devono viaggiare insieme in Italia come in Europa
Peraltro la riduzione del cuneo è una questione tanto più rilevante in un sistema fiscale che non ha ancora sciolto il il nodo del problema IRAP di un'imposta cioè che assume tra le componenti della base imponibile proprio il costo del lavoro
Generalizzata
Generalizzata o o selettiva la riduzione del cuneo generalizzata non c'è dubbio
Perché a ridurre il costo del lavoro ed assicurare maggior salario netto è un problema comune dall'impresa di tutte le imprese dai lavoratori di tutti i lavoratori e perché
Il migliore selezionatore è certamente il mercato assolutamente più efficace ed efficiente in ogni caso di disposizioni di leggi e di regolamenti amministrative e di procedure burocratiche
Come del resto
Insegna nel nostro Paese
La storia degli incentivi alle imprese ma se proprio si dovesse selezionare allora dei criteri di questa selezione bisognerà discuterne a fondo e per tempo perché
Si può condividere il criterio di selettività che mira ha da utilizzare la riduzione del cuneo per incentivare la trasformazione dei contratti da tempo
Dei contratti a termine a tempo indeterminato si può anche discutere sulla selettività mirata al sostegno dei processi di innovazione cioè del vero propellente
Degli incrementi di produttività ad una condizione però che si riconosca che questo propellente oggi assolutamente necessario
Tanto per l'industria quanto per il sistema dei servizi e che insomma è vitale per la crescita della produttività della nostra
Economia sia l'innovazione di prodotto e di process e e di processo tipica della manifatturiero sia l'innovazione di servizi tipica del terziario attenzione dunque quando si parla di selezione perché c'è criteri e criterio
L'unica cosa
L'unica cosa che non potremo mai accettare
è che sotto le vesti della selettività si cerchi di far passare ciò che in sostanza sarebbe la discriminazione dell'intero sistema dei servizi
E di converso una privilegio riservato a chi in via presuntiva ma tutta da dimostrare sarebbe maggiormente esposto alla concorrenza
Infine
Infine il problema del finanziamento cioè del reperimento dei dieci miliardi di euro che sono necessarie per abbattere il cuneo di cinque punti per fare questo
Ci sono anzitutto i grandi Baccini che ho prima richiamato quello della riduzione della spesa pubblica e quello della lotta alla evasione e dalla elusione ma c'è anche da ragionare sulle risorse destinate ad alimentare il sistema degli incentivi alle imprese
Almeno in tanti casi io lo dico come ragionamento ma potremmo anche pensarci bene in tanti casi non sarebbe meglio
Non sarebbero meglio impiegate queste risorse per la riduzione del cuneo o per la fiscalità di vantaggio nel Mezzogiorno
Il tema è stato sobriamente
Il tema è stato sobriamente ha richiamato nella relazione del governatore Draghi
Ma qui preferisco fare ricorso alla fondo dello scambio proposto al riguardo dal professor Giavazzi meno aiuti di stato alle aziende grandi e decotte e meno tasse per quelle piccole e di successi
Certo
Certo è meno
Certo e meno di rompe
Certo è meno e meno dirompente
Certo è meno dirompente pensare di ricorrere all'aumento delle aliquote IVA
Tanto
Se si aumentano le cadeva in questo caso e chi pagherebbe il conto sarebbero le famiglie in particolare quelle con redditi medio bassi sotto forma di penalizzazione dei consumi e di spinte inflattivi
Ha quindi detto bene chi anche all'interno del governo ha sottolineato Lin percorribilità di una simile ipotesi richiamando piuttosto l'attenzione
Sulla possibilità di recuperare un importante gettito IVA ad invarianza di aliquote
C'è poi l'ipotesi di aumentare i contributi previdenziali dei lavoratori autonomi che verserebbero poco all'INPS no non è così
Perché verso nel giusto in relazione a quanto ricevono e per di più questi autonomia e per di più e per di più questi autonomi
E per di più questi autonomi questi commercianti hanno saputo amministrarsi
Al punto che con la bellezza di sette miliardi di euro di attivo patrimoniale della loro gestione INPS finanziano il disavanzo di altre gestioni del mondo del lavoro
Questa e dunque la strada
Questa
Questa è dunque la strada ridurre Enrico
Ridurre e riqualificare la spesa pubblica ridurre il debito recuperare il sommerso
Ragionare sulla sostenibilità delle pensioni di anzianità attuale e ripensare il sistema degli incentivi all'impresa riducendo per il conto la pressione fiscale e contributiva strada diversa
Nella sua Filosofia nei suoi affetti dal facile ricorso all'inasprimento della pressione fiscale attraverso vecchie e nuove tasse diversa perché contenere e ridurre la spesa significa forzare il processo di ristrutturazione e di riqualificazione della funzione pubblica
Anche ridistribuendo compiti e funzioni con una sfera pubblica che sia chiamata a fare magari di meno ma sicuramente meglio con un'iniziativa privata cui si ha chiesto e consentito di assumere nuove responsabilità
Di interesse generale particolarmente rilevante
In questo processo
Il ruolo delle camere di commercio che nell'età del federalismo nascente hanno dimostrato di sapere agire efficacemente sul terreno dell'autogoverno della business community territoriale
Più in generale dopo l'esito del referendum appare è chiara la necessità di riaprire il confronto sul processo di costruzione dell'Italia come Repubblica federale bisognerà farlo
Tra le forze politiche ma anche ascoltando i cittadini nel mondo del lavoro e dell'impresa
Perché chi come noi crede nell'opzione federalista
Pensa che il federalismo di cui il Paese ha necessità richieda semplificazione amministrativa chiara attribuzione delle competenze ed efficacia del loro coordinamento
Ma soprattutto nel federalismo di cui il Paese ha necessità c'è un principio che va fatto valere
è il principio della responsabilità responsabilità nell'esercizio delle competenze legislative dei procedimenti amministrativi
Responsabilità nel controllo dei costi della politica
Responsabilità nello sciogliere il nodo del federalismo fiscale andando oltre i limiti stretti i precari dei trasferimenti dallo Stato alla regioni e agli Enti locali
Lo si deve fare perché le entrate tributarie di regioni ed enti locali sono cresciute tra il due mila e il due mila e sei del ventisei per cento ma le loro spese nello stesso periodo si sono incrementate del trentacinque per cento
Tutto ciò in sostanza affinché federalismo funzione pubblica contesto giuridico amministrativo siano generatori di efficienza e di crescita per l'intero sistema Paese
Sul versante del contesto giuridico amministrativo quanto di buono è stato fin qui realizzato va completato migliorato e non azzerato
E della riferimento alla recente Codice ambientale e dopo dico la concorrenza
Richiede scelte di apertura dei mercati autorità forti e indipendenti ma non autoreferenziale
Richiede privatizzazioni che siano precedute da scelte di liberalizzazione per evitare di impantanarsi nel passaggio dal monopolio pubblico al semi monopolio richiede politiche industriali per i servizi
Utile a sospingere gli ex monopolisti e i residui campioni nazionali a confrontarsi con maggiore impegno con lo scenario ampie competitivo che sta oltre la soglia dei confini nazionali
Richiede politica che riconoscano accompagnino e premino i processi di crescita dimensionale delle piccole e delle medie imprese e le loro aggregazioni di gruppo e dirette
Tento una formula riassuntiva
Ci servono politiche per declinare in maniera attiva il valore del pluralismo imprenditoriale degli animali spirits dell'impresa diffusa italiana
Per una maggiore efficienza e produttività delle imprese italiane ad ogni livello della loro scala dimensionale
Perché tutte condividono l'impegno alla crescita tutte le piccole le menti le grandi perché questo è ciò che serve alla crescita dell'Italia
Se dovessi comunque indicare mi avvio alla conclusione indicare un nocciolo duro della competitività difficile del sistema Italia insisterei sul deficit di dotazione infrastrutturale e sul caro inerzia
Modi e principi per affrontare e risolvere il nodo del Caroline via sono notissimi e sono stati largamente accolti nel disegno di legge delega per il completamento del processo di liberalizzazione del mercato dell'energia predisposto dal ministro Bersani
Per questo ci auguriamo che esso vada rapidamente in porto e venga celermente attuato
La liberalizzazione del mercato può non solo ridurre i costi a carico dell'impresa e delle famiglie ma può anche suscitare Investimenti innovazione tecnologica e specializzazione produttiva
In particolare nel campo delle fonti rinnovabili e della cogenerazione dell'efficienza e del risparmio energetico
Anche per questo
Vale la pena che lo Stato rinunci a qualche dividendo azionario troppo generoso e ad una fiscalità energetica troppo ricca mettendo mano ad una sua sedia revisione oggi infatti una piccola impresa commerciale italiana paga l'energia elettrica il sessantadue per cento di più di un'analoga impresa spagnola
Anche per un'incidenza di imposte e oneri del di sistema del trentacinque per cento sul prezzo finale paga il gas il cinquanta per cento di più dell'impresa spagnola con un'incidenza delle imposte del quarantaquattro per cento sul prezzo
Finale per non dire poi nel comparto del trasporto delle accise sui carburanti che incidono per un valore pari al settanta settantacinque per cento sul costo del prodotto alla pompa
C'è un nesso inscindibile tra competitività infrastrutture trasporti e logistica
Basti pensare al fatto che nel nostro Paese trasporti e logistica incidono sulla competitività con un ordine di grandezza intorno ai quaranta miliardi di euro
Le dimensioni del fabbisogno finanziario per gli investimenti in infrastrutture sono note largamente oltre i duecento miliardi di Europ
Tenendo conto delle esigenze di risanamento dei conti dello Stato
Il finanziamento degli investimenti in infrastrutture richiederà certamente il rafforzamento del modello del partenariato pubblico privato del project financing
Andrà però anche affrontata
La questione della mobilitazione del rilevante attivo della Cassa depositi e prestiti dopo la trasformazione in società per azioni
Che ne ha innovato il tradizionale modello operativo fondato sulla provvista dei depositi postali e sul finanziamento degli enti locali introducendo la gestione ordinaria
Anche in considerazione della presenza delle fondazioni di origine bancaria
Nell'azionariato della cassa risulta infatti evidenti l'opportunità dell'impiego di ingenti disponibilità sia per la costruzione di nuovi strumenti di finanziamento delle infrastrutture
Sia per la Pro per la creazione di fondi di private equity destinati in particolare alle piccole e medie imprese
Occorrerà comunque selezionare tenendo conto dello stato di avanzamento delle previsioni della legge obiettivo ed è la priorità degli interventi in termini di impatto competitivo
L'attraversamento dei valichi alpini in particolare deve essere affrontato come una vera emergenza nazionale
La situazione attuale infatti già determina un suo bracco Osto a carico dell'autotrasporto
Nell'ordine dei cinquecento milioni di euro l'anno è un sovra costo complessivo di sistema nell'ordine di uno virgola cinque miliardi di euro
Se non si interverrà questi sovracosti sono destinati a crescere del ventitré per cento entro il due mila dieci
Anche gli investimenti per il sistema portuale saranno determinanti sia per le cosiddette autostrade del mare si apre cogliere l'obiettivo possibile di fare dell'Italia nel suo complesso del Mezzogiorno in particolare una grande piattaforma logistica mediterranea
Per l'insieme di queste ragioni e dunque forte l'auspicio che nella legislatura che si sta aprendo
Vengano confermati e trovino attuazione tanto i contenuti della recente riforma per la liberalizzazione regolata dell'autotrasporto quanto quelli del parto e del piano della logistica
Subito dopo la consultazione elettorale per rinnovo delle Camere sia aperta un'interessante discussione sulla cosiddetta questione settentrionale cioè sulle domande
Esigenti ed urgenti posta la politica in quest'area del Paese da chi vive sulla propria pelle l'impatto dell'intera agenda della competitività difficile
A dire il vero l'agenda dalla questione settentrionale non mi sembra però molto diversa da quella che all'ordine del giorno della più consolidata questione meridionale naturalmente nel Mezzogiorno l'intensità delle sfide ancora maggiore ma le chance competitive sulle quali mi sono fin qui soffermato valgono però tutte anche per il Mezzogiorno forse anzitutto per il Mezzogiorno sono le chance del turismo del sistema portuale del capitalismo culturale ed anche del terziario avanzato come dimostra la storia dell'Etna Valley
Insomma il Mezzogiorno ha risorse importanti sulle quali puntare dotazione importanti di identità e di capitalismo umano qualificato ma ci sono d'altra parte scelte forti da fare
In materia di fiscalità di vantaggio di efficienza delle pubbliche amministrazioni
Di dotazione infrastrutturale di una rigorosa cultura della legalità e di un vigile impegno al contrasto di ogni forma di criminalità in particolare delle sue mille infiltrazioni nel circuito legale dell'economia
Soprattutto ancora una volta c'è però ad affermare il principio della responsabilità perché è vero che la spesa pubblica in conto capitale ma nel Mezzogiorno confermata e rafforzata
Ma contemporaneamente spetta proprio alle donne e agli uomini alle lavoratrici e ai lavoratori alle imprenditrici agli imprenditori soprattutto alle giovani ai giovani del Sud il compito di porre oggi
Il problema politico della qualità e dell'efficacia di questa appeso pubblica
Rispetto agli obiettivi di Lisbona in materia di occupazione strada ne abbiamo fatta in questi anni
Con il pacchetto Treu e con la legge Biagi
Ma certo anche perfetto della regolarizzazione del lavoro degli immigrati siamo oggi di fronte ad un mercato del lavoro profondamente cambiato
Ma del quale non si può però oggettivamente dire che sia strutturalmente connotato dalla precarietà
Un mercato del lavoro in cui invece la flessibilità governata e contrattata agisce come strumento di contrasto del lavoro irregolare
Nessuno nega che vi sia ancora della strada da fare che in particolare occorreranno insieme uno Statuto dei lavori e la riforma degli ammortizzatori sociali
Ma appunto si tratta di discutere di completare e forse anche di perfezionare quanto è già stato fatto quanto fatto da ultimo in particolare Marco Biagi
Il punto di fondo comunque
Il
Il punto di fondo comunque
E che il tasso di partecipazione al mercato del lavoro è nel nostro paese pari a circa il sessantatré per cento sette punti in meno dell'area euro
E precipita addirittura al trentotto per cento per le donne del Mezzogiorno
Una insostenibile dissipazione di capitale umano è la ragione vera della precarietà di tanti progetti di vita
Anche da qui si try confermo
Della necessità della ristrutturazione della spesa sociale italiana della soluzione del paradosso del welfare italiano finanziariamente sempre meno sostenibile socialmente sempre meno inclusivo
Risolverlo si deve risolverlo si può è una responsabilità dei padri nei confronti dei figli degli inclusi nei confronti degli esclusi
E anche degli italiani di nascita nei confronti degli immigrati di quei loro figli che in Italia sempre più laceranti
Ci vuole un po'di coraggio nell'affrontare la questione della sostenibilità demografica del sistema pensionistico
Pensionistico pubblico e per il decollo della previdenza integrativa
Nel ripensare la sicurezza sociale fondando la sempre più saldamente sul lavoro e sulla tutela del lavoratore piuttosto che del posto di lavoro
Nel valorizzare il loro ruolo sussidiario della famiglia del terzo settore che del resto già oggi sono reti fondamentali ditte di tutela e di coesione sociale
E il modello della società attiva quello della responsabilità individuale e collettiva quello che costruisce valorizza il saper fare attraverso l'istruzione e la formazione
Quello che punta ad una maggiore mobilità sociale frutto della scelta di riconoscere e di premiare il merito e il talento nel lavoro come nei confronti di chi studia e di chi insegna e c'è dunque molto spazio per uno sviluppo della contrattazione collettiva e della bilateralità che si facciano carico di aspetti importanti del nuovo Works
Anche di questo bisognerebbe parlare quando si discute di nuovi modelli contrattuali un tema rispetto al quale a nostro avviso merita di essere confermato il fondamentale ruolo regolatore della contrattazione di livello nazionale
Anche per la tenuta di una politica dei redditi che è un po'troppo frettolosi frettolosamente è stata data per morta confermarlo però non vuol dire lasciare tutto come oggi al contrario pensiamo infatti che sia davvero che ci sia davvero la necessità almeno di una manutenzione straordinaria dell'architettura contrattuale figlia degli accordi del novantatré per realizzare in particolare un equilibro più avanzato tra primo e secondo livello consentendo a quest'ultimo di agire per una efficace redistribuzione degli incrementi di produttività
La società attiva riconosce e premia il merito e il talento
Fa valere il principio di responsabilità per se stessi e perire gli altri per la società e per il Paese
E questo del resto il principio che per quel che ci riguarda
Ci ha consentito di affrontare una pagina difficile della storia della Confederazione
Forse la più difficile
Una pagina anche dolorosa ma cui abbiamo risposto lavorando velocemente compassione per rafforzare regole e strumenti di partecipazione i controlli
Per
Per rafforzare regole e strumenti di partecipazione di controllo
Di rendicontabilità dell'operato amministrativo e di quello politico sindacale nei confronti di chi sceglie di vivere l'esperienza associativa in commercio che peraltro è una gran bella esperienza
Letti
Nel loro insieme i valori della società attiva assegnano nuovi e più impegnativi compiti sia all'iniziativa privata sia alle politiche pubbliche
Chiedono in particolare che tra pubblico e privato si instauri un tessuto fitto di relazioni cooperative
E anche competitive ma non conflittuali
Chiedono confronto dialogo condivisione di progetti e divisione e quello voglio dire pubblicamente spero che gli altri amici e colleghi delle confederazioni siano d'accordo in particolare tra le associazioni imprenditoriali chiedono a chi governa
La capacità di ascoltare le ragioni di chi cerca di interpretare esigenze ed attese
Dell'economia e della società una capacità di ascolto però che non può inibire la responsabilità di decidere e che non legittima diritti di veto chiedono nel rapporto tra la politica e le rappresentanze sociali autonomia di ruoli e la franchezza di giudizi che non siano mai pregiudizi
Chiedono nel rapporto tra governo e parlamento in quello tra maggioranza e opposizione che pure nel più ampio né più aspro confronto non venga mai smarrito il senso il valore delle scelte
Fatte per riformare un Paese che fa così tanta fatica a cambiare con un concetto dell'alternanza
Tra gli schieramenti politici che memore
Tra le altre della lezione di De Gasperi sia dunque fondato su quello della democrazia come bene profondo della democrazia come somma e non con me sottrazione con coraggio e compassione con tenacia e con pazienza cambiare però si deve e si può con un supplemento di responsabilità che ci riguarda tutti nessuno escluso e ad ogni livello
Perché in questo modo che si fa concretamente il bene dell'Italia grazie
Vediamo anche accomodando la farina ah il ministro dello sviluppo economico Pierluigi Bersani
Vaccari emesse
Cari amici di Confcommercio
Intanto dicono nel governo un apprezzamento
Non non non scontato non
Non è storico al alla relazione
Di di Sangalli particolare quest'ultima pagina sul cambiamento io sarei pronto proprio a firmarla
De Gasperi compreso proprio senza nessuna
Io voglio anche dirvi l'interesse profondo di questo governo ad avere un rapporto fattivo costruttivo come lo diceva a luglio franco e costruttivo sincero concreto
Con la vostra organizzazione
Perché nella nostra visione le associazioni sono dei soggetti fondamentali non solo del presente ma anche del futuro del nostro paese come diceva Sangalli anche loro come tutto
E come tutti devono evolvere a rinnovarsi
Ma sono soggetti fondamentali noi non partecipiamo all'idea che a qualcuno secondo la quale le associazioni abbiano una vocazione interno al corporativismo dicasi interessi corporativi non la pensiamo all'inverso
Cioè pensiamo che solo associazioni che sappiano evolvere cambiare
Possono aiutare i governi a tener conto degli interessi senza bisogno di logiche di chiudersi in logiche corporative questo è
Il punto sul quale possiamo davvero lavorare quindi una grande risorsa allora siccome vi vedo qui vedo in tanti vedo che siete in buona salute e questo mi fa molto molto piazze
Ci siamo messi ci siamo messi a lavorare come Governo pretesa visto che
Sono ormai alle spalle le nostre spalle
Quelle discussioni astratte su quanto noi dobbiamo cancellare di qualche se fatto del lavoro altrui
E così via discussione che non ha nessun fondamento spero che dà i primi fatti si veda chiaro che noi pensiamo di dover essere giudicati non per quanto cancelliamo di quello che han fatto gli altri ma per quanto di nuovo facciamo uno
E nemmeno ci siamo attardati vogliamo attardarsi su delle polemiche retrospettive sulle famose eredità non ereditate sono polemiche che non interessano nessuno ecco i cittadini sanno che ci sono i problemi problemi ci sono bisogna cercare di affrontarli
Voglio una risposta
Nella risposta può esserci una punta anche di difficoltà anzi più di una forse ma la risposta si può noi abbiamo dei problemi
Forse su questo ecco Sangalli forse un po'di o di più di quanto non venga fuori magari dal dalla dalla tua attuazione abbiamo dei problemi a neppure molto seri
Eppure certo non li legali
è il primo problema è quello della crescita
Ora io da qui non porto dati su crescita competitività tabelle paragoni perché veramente non abbiamo bisogno di demoralizzare sì però sono problemi se
Rispetto alla al problema della crescita abbiamo degli impedimenti
Alcuni strutturali molto profondi lunga dura
Altri più recenti ma molto radicale
Per esempio un problema demografico abbiamo la peggior demografia d'Europa
Per esempio il problema del divario territoriale che altri non hanno nord-sud ancora un grandissimo problema
Per esempio un circuito della conoscenza e la formazione dell'istruzione della ricerca che non è all'altezza degli altri sistemi
E in particolare il problema del debito pubblico ricorda Sanga debito pubblico un macigno
E attenzione aggiungo la ragione di fondo del deterioramento del rapporto fra cittadini e Stato
Prego andate che in tutti i campi noi scopriamo che spendiamo meno degli altri sul Pd quelli che fare certe chiama noi spendiamo lo zero e agli altri spendo quelli che fanno infrastrutture noi spendiamo Agate spendo
Noi in tutti i settori spendiamo meno degli altri sul PIL perché noi dobbiamo da metta da parte i soldi per pagare il debito tutti gli anni
E anche quando un cittadino in particolare quello del Nord
Ti dice ma io pago le tasse ma voglio pagarli proporzione dei servizi
Certo quanti inefficienze da togliere tantissime ma al miglior stadio di efficienza non c'è possibile perché dobbiam prendere un po'di soldi e metterli per pagare il debito e quindi questo scarto fra qualche paghe qualche Rizzelli chi sarà finché c'è il debito
Questo Mina anche il rapporto fra fra Stato e cittadini
E allora Sangalli sai se ci fosse un colpo solo la possibilità di uscirne guarda tutti se si fosse possibile cavarsi il dente
Saremmo tutti lì
Però purtroppo ne abbiam visto compresa anche ultimi Dezza e tra che vide
Diciamo che abbiano questa caratteristica che siano sì creative ma anche efficaci e praticabili purtroppo
Non ce ne sono bisogna che facciamo la fatica con magari non perdiamo neanche tempo se stiam parlando di patrimoni io dico ma cominciamo aprire un tavolo sui cinquanta migliori casi di riqualificazione urbana di questo Paese dove se dentro un patrimonio pubblico
Apriamo un tavolo
Poi se intesi con le cose vediamo le convenienze reciproche sì aspettiamo di ecco from poco però
E quindi c'è certamente oppure di patrimoni con riso a farla fattibile ecco di attivare delle come fare la fatica di affrontare il tema del deficit è il tema dell'avanzo primario che abbiamo buttato via
Non abbiamo più soldi da parte per ragazzi che bisogna ricostruire questo sport
E bisogna affrontare il tema del detti quindi noi dovremo a mettersi al lavoro dentro i meccanismi che generano la spesa pubblica
E non con tagli e contenti perché poi non funzione
E risanamento e crescita non sono in contraddizione a due condizioni
La prima condizione che chi risale non pensi di fare tetti tagli OPA ma vada dentro a riqualificare dei meccanismi perché se fosse vero che basta spendere per crescere noi dovremmo essere altro che la Cina con quello che abbiamo speso è vero o no
Questo è il punto e quindi io credo che anche chi lavora per la crescita questo debba saperlo e che debba attivare dei meccanismi che da un lato riqualificando la spesa dall'altro usano anche le regole usano le sollecitazioni al mercato
Non pensa di crescere spendendo sempre soldi pubblici
Dobbiamo quindi lavorare e lo farà faremo nei prossimi mesi modo difesi dovremo anche lavorare sulla leva fiscale io penso che si sia già visto non solo dalle parole dai programmi che pure sono abbastanza chiari ma anche dei primi fatti
Qual è l'ispirazione che non è affatto difforme da quello che è stato detto in questa relazione qua
Perché noi abbiamo idea che ci sia un margine norme sui temi dell'evasione ed elusione fiscale abbiamo l'idea che si tratti di spostare il carico dall'impresa e lavoro verso le rendite rendite di posizione abbiamo l'idea che bisogna ridistribuire un po'verso i ceti medi e medio bassi
Perché se noi ormai
Guardati o anche qui non porto tabelle però vi assicuro che sono le più impressionante vedere che forbice si aperte le condizioni di reddito e quindi del potere d'acquisto in Italia rispetto a Paesi non paesi del socialista rispetta l'Inghilterra
C'è veramente da predatore
Allora qui c'è un problema non possiamo pensare di rivitalizzare i consumi senza affrontare sta cosa mai sono quattro cinque avete perché vediamo lo zero quattro sui consumi non noi dobbiamo andare un po'più avanti
E bisogna quindi fare un giro di distributivo creare fiducia e creare potere d'acquisto e liberare il consumatore dai consumi e rigidi e costosissime nei quali in questi anni sia in trappola
Perché è chiaro che quando parli dei sistemi tariffati di servizi telefonia di gli Energia dica di RC auto diversi eccetera eccetera tua è un consumatore che imprigionato imprigiona
Abbiamo che il problema che mette vogliamo consumarli più però i consumi Vincent vanno verso questi quei beni durevoli che noi non produciamo
E quindi ad un problema complicato di saldatura fra il tipo di consumi e il tipo di produzione ha detto Sangalli la produttività
Il nostro c'è un problema dell'Offerta anche non solo della domanda perdiamo competitività la produttività l'ha detto in una forma
Che io condivido
Draghi il Governo la Banca d'Italia ha detto produttività totale dei fattori cioè l'idea
Che turno questo tema non poi scaricarlo sulle spalle di uno solo il lavoro l'impresa qualche retropensiero qualche qualche anziano che detto da Botteghe qualche folla bottega tutti quanti credevano
Devono spingersi su questo punto
E ciascuno ne porta qualcosa
Allora il cuore di questo problema
Una diciamo fare innovazione sia tecnologiche sia organizzativa nella relazione si diceva
I nostri tecnologica e non tecnologiche intendendo dire che oggi per sia per il commercio sia per l'industria sia per la pubblica amministrazione sia Brewer non basta comprare una macchina
Non basta innova se l'innovazione grosse sito tecnologico non lo traduce anche innovazione organizzativa
E non ti porta niente e questo è molto più difficile in Italia nel sistema di piccole imprese per i settori dove siamo e quindi dobbiamo organizzarci su questi quindi dentro c'è la dimensione e la presa di pelle protezione cresce non è solo darsi un fidarsi una quantità non è questo
Il problema non si misura peso questo la quantità bisogna dire che l'impresa o da sola crescendo quindi o in compagnia in reti Filieri consorzio deve sviluppare delle funzioni oggi che prima non erano necessarie quando Sangalli caso il commercio forse parla di appunto di forma di di formule commerciali meccanismi di comunicazione di Marvel sede dove ci sta anche questi integrazione fra industria certo
Primarie e servizi come lui diceva oggi nel made in Italy ma noi pensiamo di nove più nel futuro il made in Italy assolutamente no
Avremo un ridimensionamento quantitativo né calzature il tessile eccetera però dovremo produrre più valore aggiunto
Per far più valore aggiunto ci vuole più conoscenza più servizi si vuole commercializzazione ci vuole Marchisio alloggi settimo oggi vuole queste cose qui
E allora noi adesso finisco se no vado troppo lunga noi i prossimi mesi io vi assicuro che avremmo l'occasione su strumenti anche nuovi di politica industriale intesa nel senso nuovo e largo per discutere di una rifacimento della strumentazione pubblica a sostegno degli nuovi obiettivi io vi garantisco che su questo potremmo aprire una discussione dove si vedrà anche quale può essere per esempio meccanismo di interfaccia anche con una sponda pubblica dentro regole europee
Di strumenti finanziari in grado di far da sponda impresa e mercato finanziario per attivare per via che non siano quelle amministrative che poi non riusciamo a gestire con la burocrazia con le cose dei sostegni a questo tipo di di innovazione attualmente dobbiamo lavorare su questi
Da
Va bene
Io non ho problemi
Io non ho problemi su questi allora
Altre altri campi sui quali bisogna che lavoriamo ci siamo un po'realizzando quello della semplificazione
Lotta alla contraffazione e quello delle politiche fiscali
Io credo che e qui vi porto anche la disponibilità di di di Visco
Che sia possibile sulla base cose che avete letto sulle cose cose che stiamo facendo
Cioè riduzione di oneri contabili informativi utilizzazione utilizzando le camere di commercio strumenti telematici eccetera affinamento degli studi di settore come chiave per eccetera eccetera
Moderno affrontare anche una maggior razionalità sul punto stazione questa qui dell'insegna almeno di dargli una maggior razionalità questo se la disponibilità a discutere effettivamente insubre cose irrazionali
Poi naturalmente ci sono delle leve
Delle delle più grandi e si è fatto cenno il cuneo fiscale sulla quale noi manteniamo il nostro il nostro impegno qui parliamoci chiaro la famosa selettività selettività uno strumenti questo generale può chieder fino a un certo punto la selettività re Secchia
Allora se si parla di incoraggiare il lavoro
Stabile Rispetto lavorato credo che sia una buona selettività
Se si tratta anche di immaginare diciamo una selettività che grosso modo voglia dire chi sta sul fronte chi non sta sul fronte
Sia chiaro che il fronte della competizione la concorrenza non è solo quello esterno internazionale anche qualità cioè le imprese che stanno sul mercato
Senza diciamo parati senza tutte ma vivo normalmente quindi anche lì per lì commerciale stanno dentro pienamente a un criterio di impresa che compete chiedere concorre eccetera che quindi ha bisogno dei quindi
Io credo che dobbiamo assolutamente ragionare
In questa chiave se no se no andiamo andiamo veramente fuori fuori strada
Ho
Ecco io credo che dentro questa partite ti sia da stringere anche il rapporto con le regioni
In una chiave non di lite costituzionale la chiave collaborativa negoziale e così via io credo che
Sia evidente che qui bisogna stabilire dei tavoli permanenti lo faremo al al ministero dei tavoli permanenti con i sistemi regionali che riescono affrontare tutti i temi sul campo
Cominciamo dal sud
In questi giorni stiamo vedendo con le regioni nuovi programmi due mila sette due mila e tre vizi e credo che
Se parliamo di città
Intese come
Declinava le lezioni Sangalli se parliamo di sicurezza e legalità voi vi troverete questi due temi dentro le priorità fondamentali del nostro le nostre scelte
Così come il tema del turismo non mi dilungo però qui c'è l'aspetto della marca italiana
C'è l'aspetto della valorizzazione del particolarità e delle specificità e c'è l'aspetto una risposta di tipo industriale sempre in quel senso cose che qualche riguarda ricettività noi dobbiamo avere tutte e tre queste
Attenzione
E poi se il tema del commercio io spero che torneremo discuterli commetto sentito relazione molte cose sul commercio ma fatto va fatto piacere perché io credo che dobbiamo riprendere quei tavoli anche di manutenzione della riforma perché le riforme devono avere una manutenzione c'è poco da fare
E anche il blocco a dire non cambiamo mai niente è perché non c'è l'abitudine a dire va be'cambiamo e poi ci mettiamo lì al tavolo e vediamo se qualcosa funziona o non funziona
Allora
Io
Ho ho sentito le valutazioni sul decreto è stato rifatto e Sangalli associa però che il danno risposte più dentro
Guardate per quel che riguarda il commercio
Lì sostanzialmente non c'è altro che
Un richiamo la fedeltà ai punti fondamentali della riforma
Questo è la logica che abbiamo voluto voluto prego
So che ci sono dei chiarimenti interpretativi diciamo così no no poniamo si chiave cosa delle promozioni la cosa dei benzina
Le chiariamo nelle forme che necessario chiarire perché ha intenzione nostra è molto chiara
Lo dicevo che qualche anno fa se ci ricordiamo i dibattiti commercio ha già dato
Bisogna che anche in altri settori
Allora
E anzi voglio dire
Voglio dire agli amici benzinai che adesso sto guardando un po'di carte eccetera e sto notando che ragazzi se di nuovo c'è un problema secondo me c'è un problema però stavolta il problema lo prendiamo se è vero le carte che sto guardando
Lo prendiamo dal giro dei petrolieri
Siccome
Allora quindi queste il nostro approccio la riforma la riforma ha avuto dei risulta
Io credo che lei abbia voti vie cioè noi
Una riduzione della burocrazia
Ma sapete lo dico perché lo dico questo qui perché se qui passa l'idea che cambiare non serve mai a niente
E noi non l'abbiamo mai niente nessun'altra parte
A me ha fatto molto piacere qualche ha detto San Carlo Sangalli della riforma allora riduzione della burocrazia creazione di nuovi impresa una vitalità quella che ricordava Sangalli il cambio generazionale il cambio generazionale
Il cambio generazionale nella conduzione degli esercenti
Un ammodernamento
Uno sviluppo di forme di affiliazione commerciale una ripresa di Investimenti un'occupazione fra autonome dipendente che aumenta
E quanto la questione dei prezzi
Io sono d'accordo io dico più su cui semplicemente al netto di quello che è successo all'atto dell'inserimento dell'euro dove lì è successo un po'di tutto
Riconosciamolo
Se guardiamo il filo dalla riforma ad oggi dell'andamento dei prezzi questa storia del del scaricare sull'ultima pali come sono dettare mentre i prezzi non ha fondamento
Non ha fondamento
Diciamocelo chiaro
Mentre mentre senta mente se guardate l'andamento di costi e di presi
Come lei questo lo vede che bambino che sono riferiti ai cantieri sono riferiti all'assicurazione che sono riferiti ai servizi professionali che sono lì per decolli c'è stato non è cioè c'è poco da fare queste sono cose che possono essere registrate proprio in tabella
Allora e per questo e vado a chiudere che noi ci siamo
Sì siamo messi siamo su una strada e ulteriore iniziativa Sanga
Noi cosa ha detto sul commercio e lo fa per operazione di cui non siamo non abbiamo ragione di pentirsi se ci sono dei limiti li vediamo
Ho già detto che per noi noi facemmo allora una riforma italiana dove il tema di qualificazione commercio vale per la grande dimensione vale per la media vale per la piccola vale per l'ambulantato vale per tutti
Anzi dirò di più se io io propongo che il punto di partenza diciamo di promozione manutenzione della riforma sia proprio quel punto del rapporto sui luoghi del commercio sui luoghi del
E quindi stiam parlando delle città e stiam parlando delle vie stiam parlando delle piazze sia Pradella montani stiam parlando di questo rapporto vitale fra l'essere italiani e un commercio
Piccole e medio ma qualificato ma che si mette in rete nuova che va sostenuto in questo partiamo da lì quindi facciamo la notte ecco
Dopodiché però muoviamo anche la situazione che sta attorno
Ecco io coso cosa volete quel questi quando si dice il cittadino utente si dice anche impresa Sinisi impresa che sta sulla competizione che è gravata da situazione di costo no si dice anche la siate me lo dire giovani
Ma perché non perché non sento dia di più Stato a Moggi un giovane se vuole aprire un negozio lo attrae
Senza tante cose ma qua in quante altre professioni si può dire querceto ma ci sono deboli secondo un giovane emettersi una fila Philadelphia dove c'è in fondo un pertugio c'è qualcuno che chiede la porta la porta chiosa
Noi non
Insomma allora allora guardate io io ho sentito la critica ho sentito la critica sul metodo
A me piazze prender le critiche le prende ecco vorrei però chiarire
Vorrei chiarire
Se io avessi pensato e sto parlando adesso del commercio che in questa riforma si fosso delle cose davvero nuove per il commercio io non me la sarei sentita di andare Vieri per un motivo molto semplice perché nel caso la riforma del commercio è stato possibile
Con una discussione
Pubblico con uno scontro anche aspro con vicende che voi sapete meglio di me alla fine è stato possibile prendere una decisione sia discorso si è fatto eccetto che il Parlamento ha deciso non mi si venga a dire che in altri casi non c'è stata discussione
Noi abbiamo in alcuni di questi casi sono dieci anni che si discute siamo arrivati sette volte sulla soglia della decisione qualche volta siamo arrivati alla decisione ma si volevi Regolamento timore e quindi la cosa è tornato indietro
No no non è possibile ma sto parlando di cose anche banali
Ma guardate che cioè fatemi fare qualche esempio i anche in Olanda
C'è l'ordine dei notai anche in Olanda
Se non che due anni fa in Olanda hanno discusso di liberalizzare le tariffe dei notai per le compravendite
Non è successo niente ha discusso il Parlamento eccetera
Qui stiamo parlando non otterrà morbidi io che non si dica che voglio liberalizzare le tariffe perché non voglio sto parlando della compra di registrazione la compravendita delle automobili
Allora
Su altre cose su altre cose di queste non siamo sotto infrazione comunitaria
Ma perché nessuno spiega cos'è un'infrazione comunità l'infrazione comunitaria una cosa che quando scatta tu cominci a pagare una multa crescente ma non una multa da due euro e e lo paga il cittadino
Ma voglio dire vogliamo scherzare cioè noi vogliamo su queste cose stare in infrazioni comunitarie per i per le cose che noi dobbiamo intervenire
Ripeto su cose spesso ampiamente discusso
Poi capisco ci sono invece cose io riconosco che potevano essere e va bene prendiamo il tavolo discutiamo io adesso sono disposto ad unità ragionevolmente
Qui non c'è nessun furore liberalizzatore guardate che mediamente si parla sì di rivisitazione ma non è questo il clou della questione
Cioè
Per esempio tutti al titolato liberalizzazione dei tassi
Non è affatto una liberalizzazione i tassi
Io permettetemi di dire a voi e agli ospiti che sono qui che magari possono avere forti capitolo qual è l'obiettivo del governo a questo proposito
Noi abbiamo un servizio pubblico che si chiama servizio taxi
La cui offerta è ritenuti in molti luoghi d'Italia totalmente insufficiente
E al paragone tabellare con altra situazione europea eccetera appare largamente insufficiente bisogna potenziare il servizio cioè bisogna bere qualche taxi in più
Come in forme che non danneggino i tassisti di oggi abbiamo cercato di trovare una formula non va bene discutiamo ne troviamo un'altra ma il risultato deve essere che non in tutti i luoghi dove i Comuni hanno bisogno ci sia qualche tassì in più
Perché perché ascoltate perché qui perché qui è in gioco il fatto se la settima potenza industriale del mondo posso riuscire ad avere qualche tassì in più senza avere dei ministri aggredì
Io penso che questo sia un po'quindi noi andiamo con grande serenità questi confronti se ci sono altre soluzioni le le le assumiamo le prendiamo così come con le banche non è che noi liberalizziamo
Noi diciamo non puoi mettere trenta euro sui posti al conto corrente senza dirlo alla porta
è una grande liberalizzazione
Così diciamo al cittadino che ha di fronte alla grande azienda di servizi al cittadino le imprese che pensa d'aver subito un torto di potersi associati aver qualcuno che lo difenda collettivamente l'azione collettiva la class action
O vogliamo sempre tenere non solo David contro Golia ma anche legali le mani a David
Insomma quindi guardate che noi stiamo facendo cose che sono normali in tantissimi Paesi del mondo e riconosco con Sangalli che c'è una difficoltà a cambiare che dobbiamo saper affronta certamente il governo prende le sue responsabilità stamattina un minimo un amico mini ex ministro Mita del dilettante in un'intervista se guardate adesso io ho fatto ventisei anni tutti i giorni l'amministratore sto
Non so quanto apprendistato bisogna fare per diventa professionista come Loya questo però voglio dire vediamo vediamo come però per esempio ho imparato che amministrano governando devi sapere aprire un ospedale ma dei sapere anche chiuderlo
C'è poco da fare allora io qui mi rivolgo più al Parlamento no insomma
Arriva anche il momento dove dove non sempre se poi a per l'ospedale qualche volta deve anche neanche chiudono però e voglio dire in generale
Quello che stiamo facendo unito anche all'intervento sull'evasione fiscale
Al di là della liberalizzazione concorrenza eccetera se un elemento io credo che rispetto ai cittadini di civismo che dobbiamo introdurre un rispetto di noi come italiani che siamo un Paese serio fatto di gente seria
Che non ha paura di cambiare quel in nei campi che abbiam visto fin qui e nei campi che vedremo che possono essere scomodi per me per cose eccetera però anche darsi un'idea di futuro guardare un poco gli occhi delle nuove generazioni avere una società meno ingessata
Perché poi riprendere a crescere fondamentalmente non è fare spesa pubblichi in più vuol dire questa cosa fondamentalmente ecco a me è parso nella relazioni Sangalli sotto questo profilo ritrovare degli elementi insieme ad altri episodi scooter ma deve mente di grande
Anche novità di grande di grande incoraggiamento e quindi spero proprio che nella discussione nei tavoli e nella discussione che con voi non mancherà certo come possiamo darci una mano per migliorare questo Paese grazie
Ora