Responsabilità dei fedeli laici nella Chiesa e nella Società. Ricordando Giuseppe Lazzati

Scalfaro subito vedremo se incontriamo veramente ottantaquattro
Allora grazie
Eminenza di essere quindi e con noi oggi per questo convegno io dirò poche parole dalla mia voce risparmiata un intervento
Io confido di soltanto di Italia detenuto tutti e di dire le ragioni che hanno spinto
Tutti associazioni indicano promosso quest'iniziativa abbiamo voluto che fossero riuniti per una volta tutti insieme
Istituzioni enti che o portano il nome di Giuseppe Lazzati nell'intestazione del profondo la fondazione
Ove statica lui costituiti direttamente falsità dell'uomo o che hanno visto da vicino come istituto secolare
Questi sono stati attraversati come l'Azione cattolica per tanti anni e quelli che due contribuito a fondare come la corsia neo
Abbiamo voluto dare Lori
Almeno di imporre stessi quella collaborazione quelle lavorare insieme che continuiamo a chiedere al mondo ma se non siamo noi per primi a cercare la il modo di realizzare le cose è inutile che poi proiettiamo i nostri disguidi i nostri dolori sugli altri se non appunto noi diamo prima in questo tipo di testimonianze la seconda cosa abbiamo voluto trattare tutte le parti almeno che ci sembravano fondamentali nella testimonianza di Lazzate quindi l'aspetto religioso l'aspetto formativo e l'aspetto che lo ha chiamato a responsabilità istituzionali non sfugge a nessuno che saranno le coincidenze tra storia ma c'entrano in vent'anni dalla scomparsa del professor Lazzati ma quest'anno c'erano anche i sessant'anni dall'assemblea costituente quell'assemblea costituente da cui è nata per la carta che siamo tutti chiamati a rispettare a volere perché la carta fondante la nostra convivenza civile la nostra competenza politica nostra convivenza culturale
Nel nostro Paese abbia visto allora dopo la Resistenza dopo la liberazione dopo le tragedie la guerra come persone diversissime tra loro per ispirazione ideale per formazione per avventure anche di tipo storico-politico
Siano state capaci di riunirsi e rimettere insieme ciò che poteva essere e il il valore del bene comune della libertà del diritti superando rinunciando ciascuno la propria parte credo che questa sia una lezione che i costituenti ci hanno dato e dai costituenti anche Giuseppe Lazzati
Ed è anche alla luce di questo che noi abbiamo pensato a iniziative di oggi
Quindi non mi resta a questo punto che ringraziare tutti voi Benvenuti la famiglia Lazzati in particolare che ci continua a sostenere nella nell'intesa nel lavoro
Presto vedrete pubblicati gli atti della convegno dell'anno scorso sulla Resistenza dove in appendice sono riportate nella lettera che la famiglia Lazzati c'era lettere la corrispondenza dal campo di concentramento con la mamma che la fa Garzanti ha concesso in esposizione l'anno scorso nella
Con la collaborazione dell'Azione cattolica del e che adesso ci concede di pubblicare
Quindi eminenza lasciamo a lei il graditissimo per nobili compito dell'introduzione e appena finito cardine dovrà andare perché si svolge oggi a Milano una riunione istituzionale importante per il convegno di Verona
Sulla che prosegue il cammino della crisi italiana sul progetto culturale di cui proprio cinese che aveva tentando anzi è presidente eminenza Alley da questo momento cedo la parola alla poi alla nostro amico Fabio Pizzul perché sarà lui
Dotato sempre non solo oggi il miglior voce miglior tratto che non il sottoscritto che condurrà i lavori prego
Sì grazie a tutti grazie anche
Marco Garzonio per l'introduzione io prima di cedere la parola a a sua Eminenza volevo solo sottolineare un'altra frase di coincidenze anche storiche no Garzonio
Le volevo citarne anche una che probabilmente sarebbe stato anche a cuore a al professor Lazzati in quanto te tenente anche degli alpini
Siamo all'indomani proprio anche di purtroppo un nuovo fatto luttuoso che ha colpito proprio due alpini dell'Afghanistan e con loro con i due morti di ieri voi ricordare anche gli altri tre
Dell'Iraq penso che al tenente Lazzati appunto che questo sarebbe stato molto a cuore detto questo
Con questa coincidenza triste però conferma l'importanza e l'attualità anche dei primi che andremo a trattare oggi quali quello dell'essere servitori del bene comune cedo volentieri la parola a sua Eminenza il cardinale Dionigi Tettamanzi
Buona giornata a tutti oggi siamo qui per fare memoria Giuseppe Lazzati
Fare memoria
Rendere presente
Non è soltanto ricordare
E in questo momento del nostro Paese dalla stessa Chiesa abbiamo tutti bisogno grande bisogno di dare spazio a questa memoria
I lasciarci cioè interpellare dalla sua testimonianza
E di riflettere sull'esempio più fedele laico come lui è stato e ha voluto essere
Sì fedele laico
E l'espressione che il professor Lazzati prediligeva quasi anticipando il titolo dell'esortazione apostolica possiedono tale di Giovanni Paolo secondo Christie fideles laici già questa coppia di parole è interessante
Perché dice una realtà e insieme prospetto modello essi infatti rende bene l'idea meglio la realtà per essere testimoni
Nel termine laico era chiusa tutta la consapevolezza di un ruolo da giocare condividendo il destino degli uomini
La competenza professionale la passione civile l'amore per la libertà proprie di ciascuno e per la convivenza di tutti senza distinzioni di razza di sesso di cultura di religione
Vi è racchiuso il costo della ricerca di cose e di modi nuovi
Vi è ancora quella rettitudine che porta a fare bene quanto si è chiamati a compiere a fare cioè il proprio dovere ma sempre dentro una visione generale del mondo vale a dire del bene comune
Per il termine fedele stai riferimento essenziale alla fede e alla coerenza con essa
Sta la disponibilità piena totale sino al sacrificio se necessario a ordinare Sir la propria vita e il lavoro gli affetti e ogni altra realtà nella prospettiva della speranza cristiana
Sempre in questo termine cioè tutto il valore e l'impegno di porsi alla sequela di Gesù chi entrare nel mistero dalla vita della passione morte e resurrezione del Signore
Di prendere Lori come modello per il proprio cammino interiore insieme per il proprio essere nel mondo Procida amarlo questo mondo
Fino ad assumere su di sé i bisogni a portare in esso una istanza profonda di cambiamento
E tutto questo con quella novità sorprendente che viene dal vivere secondo la radicalità evangelica dell'EP attitudini
La linea che vorrei ora seguire in questa mia presentazione del servo di Dio Giuseppe Lazzati viene suggerita da un lontano incontro personale
Che docente di teologia morale nel seminario di Venegono ho avuto con Lazzati allora professore alla Cattolica
Ci si era trovati a Roma per preparare un congresso mondiale dall'apostolato dei laici
E con gli altri partecipanti si discuteva calorosamente sulle nodo centrale del fedele laico quello di definirle identità propria
Ricordo allora di aver sottolineato con forza la secolare età del fedele laico
Lusso ossia il suo essere nel mondo il suo essere non semplicemente in senso soldi sociologico ma anche specificamente teologico
Ma subito precisavo con non minore forza esigenza di cogliere la fisionomia profonda e originale dalla situazione storica concreta nella quale il laico è
Nella quale il laico agisce
Riferendomi alla riflessione teologica morale presentavo la situazione storica concreta non comune ero dato di fatto ma come una vera e propria istanza etica
Più precisamente come una vocazione un appello di tiglio rivolto al laico singolo o associato ad assumersi una precisa responsabilità nel vivere la sua presenza è la sua azione nel mondo
In una successiva riunione
Ho sentito con mia sorpresa il professor Lazzate riprendere questa mia definizione della situazione storico concreta nella quale il laico sta poche sei appellanti insieme hic et nunc e la voce di Dio che chiamo a me qui e ora questo mi sembrava il concetto teologico semplice ma per la verità formidabile dalla situazione che in modo dinamico indica laico i contenuti e le modalità del vivere la sua secolare ITA nella estrema concretezza della storica
Ora sono io a ripercorrere per qualche momento salvo qualche momento saliente dalla vita e dall'opera di Lazzati
Riprendendo proprio a questa categoria de la Voce di Dio che chiami laico a vivere da laico dalla storia
Anzi a vivere la storia
Nella categoria dalla vocazione che abilita impegno è chiamato a dare la sua risposta libera e responsabile fa pronunciare a incarnare nei gesti quotidiani della vita il proprio ecco
Mi riferisco allora ad alcuni ecco mi particolarmente significativi di Lazzati
E così il suo esempio concreto diviene forse la strada più lineare più semplice e più avvincente per sapere tiene e chi deve essere infedele laico nella Chiesa e nella società
Anche oggi in un certo senso potremmo dire soprattutto oggi
Chi ha fatto questo richiamo il dottor Garzonio lo riprendo
Desidero ricordare innanzitutto un passaggio che ha segnato una svolta significativa nella vita di Lazzati
E di molti che come lui risposero con il biblico eccome quando delle vicende storiche di allora sentirò la chiamate impegnarsi in prima persona nel costruire la città dell'uomo
Può anche grazie alla loro disponibilità che vende la svolta dalle generazioni successive
Mi riferisco a sessant'anni fa
Quando nasceva la Repubblica italiana e Lazzati veniva eletto deputato all'Assemblea Costituente
In quella sede parlamentare insieme ad alcuni amici quale Dossetti e Giorgio la Pira
E gli ha dato una testimonianza preziosa ed esemplare
Era quella un'occasione da non lasciare passare invano
La sfida era grande e impegnativa
Fare uscire i cattolici dall'isolamento riportarmi a occuparsi della cosa pubblica
Dopo decenni di rapporti difficili e conflittuali tra Stato e Chiesa di lontananza incomprensioni di estraneità reciproche
Ma gli uomini hanno raccolto la sfida e l'hanno interpretata appunto come una precisa e concreta provocazione che interpellato alla loro responsabilità di uomini e di cristiani più precisamente di laici i laici credenti e così hanno lavorato per dare a tutti noi la Carta costituzionale si stabilisce i valori fondamentali del nostro stare insieme
Si sono distinti vedendo la loro fede come fonte forza dalla vera e autentica liberazione dell'uomo impiegando tutte le proprie forze con spirito di servizio
Realizzando una presenza che si può dire di tipo profetico praticando il metodo del dialogo conti per il Sava diversamente da loro
Disponevano per la verità di un patrimonio ricco ed essenziali insieme
La generosità e i sogni dei giovani
E avevano un bagaglio certamente straordinario
Gli studi specialistici una cultura che dava fondamento di razionalità le scelte una spiritualità luminosa un forte senso di appartenenza alla comunità cristiane intera
Sì non erano soli
Ma avevano come compagni di strada i loro vescovi e tanti laici sacerdoti religiosi oltre ad alcuni intellettuali alcuni testi si erano va be'Veratti e a tutto un popolo vicoli si sentivano ed erano parte integrante anzi parte viva
Insieme recavano i segni di una crescita umana purificata e accelerata dai patimenti che dalla scelta di combattere le ingiustizie e la donne umanità della oppressione ma in odio a nessuno ma sempre con lo slancio di amore e di giustizia verso il mondo
Come tutti sappiamo Lazzati era stato deportato nei campi di concentramento nazisti Dossetti aveva fatto il partigiano sull'Appennino
La Pira aveva sperimentato quanto la povertà e la mancanza di lavoro prevalsero gli uomini e le donne di dignità e li rendessero meno liberi
Ancora quelle attraversati allora da Giuseppe Lazzati alla soglia della sua materia maturità commuovo come studioso furono anni cambiamo di così di santità ambrosiana
Come avviene sempre nei momenti drammatici ettari sono gli anni di guerra con le conseguenze che essa infligge
La Chiesa i credenti recuperano un rapporto più forte più consolidato più vivificante con l'annuncio del Vangelo con la fede con la salvezza
Se viene così un ulteriore concreto appello a vivere non in maniera qualsiasi
Ma in modo straordinario anzi persino eroico la propria esistenza quotidiana e la propria stimoli Ansa cristiana
Così anche allora che svolgiamo una santità di popolo incarnata dalle migliaia di uomini e di donne i sacerdoti e religiosi e di laici che fecero il bene
Senza inseguire l'ammontare notorietà
Rischiando di persona nell'aiutare ebrei le persone perseguitate scegliendo il futuro dalla Italia libera
è una santità portata a modello attraverso norme di molti protagonisti di cui andare giustamente fieri
Penso a suore in Enrichetta Alfieri che soccorse i detenuti politici di San Vittore indipendentemente dal loro credo religioso
Penso a don Carlo Gnocchi che prestando la propria opera e per i Monti Lepini indicò la via del risanamento delle ferite ed alle disabilità
A don Luigi Monza ora beato motore di opere di solidarietà con i più deboli
Al mio predecessore tener altissimo il cardinale Schuster punto di riferimento solido
Nonostante la sua figura così sicuri
Punto di riferimento solido e luminoso per un Paese allo sbando
E in questo numero di testimoni retoricamente anche lunedì Giuseppe Lazzati il cui processo di beatificazione in corso e tutti ci auguriamo che possa giungere giungere presto alla conclusione
Sì anche per lui la situazione storica concreta in cui si trovò a vivere risuonò come un appello forte insistente
Alla santità un appello Daloui accolto è seguito con piena convinzione e con singolare generosità
E dopo l'emergenza tende alla ricostruzione
La ricostruzione morale e civile prima ancora che economica del nostro Paese
La preoccupazione era di dare un'anima alla condizione quotidiana della vita democratica
Di consolidare le fondamenta dell'impegno culturale dei cattolici di preparare alla consapevolezze alla responsabilità attraverso l'impegno così si diceva allora dare pre politico
La Zarri comprese la necessità del passaggio i ancora una volta disse il suo ecco mi alla voce Di Chio Carrie suonava delle vicende concrete dalla storia
E così dal mille novecentocinquantatré
Lascio la partecipazione diretta alle vicende politiche e aria annotò le fila dei tanti interessi tra dall'esterno sollecitavano la sua sensibilità
E riservò una particolare attenzione alla sua vocazione propria
La ricerca scientifica che la formazione dei giovani
Vennero gli anni della semina dell'investimento sul futuro detta Mimì vocazionali delle opportunità da suscitare delle tensioni morali da sostenere
La figura di Lazzati si stagli o ancora comune esempio nel panorama del Paese
Lavorare per educare per tirare fuori dalle persone ricchezze che hanno nel cuore e che attendono solo di venire messi a frutto
Stava con i giovani e divideva generosamente il suo tempo tra molte occupazioni che per altri che non possedevano la sua tempra sarebbero risultate difficile da conciliare
Lo studio dei suoi padri amatissimi da Ambrogio da Agostino dalla lettera di ogni etto che chiedeva evangelica mente cristiani della prima ora di essere Belmondo a monte del mondo
Insediamento non essere a Cattolica
La presenza attiva nell'associazioni cattoliche che esercizi spirituali incontri per aiutare ragazzi e ragazze a comprendere qual è forse per ciascuno di essi
La chiamata in termini sia di indirizzo professionale
Sia più radicalmente i cerca di vita
Senza pregiudizi senza interferenze
Ed è bello sottolineare che Lulli laico consacrato
Fondatore di un istituto secolare in sintonia con il suo vescovo cui tante affinità lo legavano il cardinale Schuster appunto
Fu sempre rispettosi Simo di chi progettava il proprio futuro dal matrimonio
L'andar su e giù per la Lombardia e per l'Italia instancabile sempre disponibile in circoli culturali parrocchie serie associative fu per Lazzati il modo concreto
Immediato ma particolarmente fecondo
Per preparare se stesso e insieme per preparare gli altri a quella vera primavera dalla chiesa che fu il Concilio Vaticano secondo
Te lo spirito di questa assise ecumenica loan il fuoco tra gli anticipatori
No testimoniò un libro Breviario fra la generazione di allora dal titolo maturità della intatto pubblicato proprio nel mille novecentosessantadue mente stavano per aprirsi i lavori in Vaticano
E proprio in quello stesso anno viene chiesto al fedele laico Lazzati un altro ecco mi fu l'allora cardinale Giovanni Battista Montini a chiedergli di dirige il quotidiano l'Italia
L'arcivescovo né una persona libera solida rigorosa coerente attenta i segni dei tempi e di larghe vedute
Che il quotidiano cattolico accompagnarsi alla formazione di un'opinione pubblica sia intorno al Concilio che a ciò che esso avrebbe potuto portare sia a proposito
Dalla svolta politica di Milano e del Paese con la nascita del centro sinistra
Furono due anni di grandi fatiche
Perché Lazzati assumeva con serietà incarichi che quel lavoro comportava è stato in redazione e tutti i giorni dalle sei di sera sino al lunedì notte
Dopo che aveva fatto regolarmente al mattino il professore in Cattolica
L'arcivescovo succeduto a Ugo Intini il cardinale Colombo accettò finalmente di liberarlo dall'incarico giornalistico non senza però chiedere gli in cambio un luogo ecco mi
Presidente dell'Azione cattolica ambrosiana
C'era da infittire la Rete di animazione culturale e di formazione ad associare al politico in quanto il boom economico e la pratica di governo
Davano i primi segnali preoccupanti di allentamento dei legami ideali tra l'insediamento dalla chiese alla vita civile Thrale preoccupazioni di tipo pastorale
E il coinvolgimento crescente
Dei cattolici nella gestione stessa del potere
Ma l'impegno più gravoso per Lazzati e nello stesso tempo quello però più consono alla sua vocazione di educatore
Doveva ancora venire e non tardò
Ciò avvenne quando la protesta studentesca investire Università Cattolica al pari delicati atenei in Italia e nel mondo
Per molta parte del mondo cattolico fu come la fine di un sogno
Molti infatti chiedevano che la loro università
Potesse rappresentare un'isola al riparo dalla contestazione dalle istanze disordinate ma pressanti di cambiamenti sociali sì sessantotto portò in piazza
In quel frangente ci vuole una persona una persona un po'speciale
Che fosse il punto di riferimento autorevole le tendenze anche diverse
Le alla cristianità italiana e credibile per le istituzioni civili la politica le variegate componenti culturale in quel Paese
E tende a Giuseppe Lazzati una chiamata ulteriori al servizio
La Chiesa nelle sue espressioni più alte ottenne un ecco mi forse tra i più sofferti eppure tra i più generosi perché la posta in gioco era altissima e contrastata l'urto del sessantotto aveva dato il via a una serie di trasformazioni tumultuose alla violenza che sfocerà nel terrorismo a una instabilità politica pericolosa per la stessa democrazia
A mutamenti nella cultura e nel costume impensabili solo pochi anni prima
A equilibri geopolitici in continuo movimento
Nello stesso mondo cattolico io la pesante la fatica di riconoscere ogni giorno dove puntasse la bussola
E Giuseppe Lazzati tende saldamente il timone resistendo alle difficoltà esterne e interni prima trasse la nave fuori dalla tempesta e poi la portò lungo rocker praticabili
Tanto da consegnare un'istituzione solida e in grado di procedere quando a metà degli anni ottanta le scelte di direzione mutarono
Allora lasciato libero dalle incombenze direttore colori in prima persona ad annunciare ai suoi giovani e alla Chiesa il suo nuovo ecco mi a riprendere la le file della formazione culturale e civile a raccomandare alle nuove generazioni di pensare politicamente
E di lavorare per una nuova maturità della intatto e per la città dell'uomo
A rinsaldare i legami con Dossetti che cominciava a battersi per difendere i valori della costituzione che insieme avevano contribuito a impiantare
Solo il Signore poté interrompere il nuovo slancio l'alsaziano
Lo chiamò asse il diciotto maggio mille novecento ottantasei vent'anni fa
Oggi guardando la parabola umana e spirituale di Giuseppe Lazzati non pochi segnali sembrano indurci a dire che di questi fedeli laici c'è scarsità
Molta scarsità
E questo proprio mentre urge la necessità di testimonianze cristiane laicali nella vita civile e politica e nella stessa comunità cristiana
Se anche non possiamo tacere questa constatazione gode apertamente non c'è lecito però oltre che ad essere esteri e a cadere in un atteggiamento che avrebbe suscitato senz'altro la riprovazione di Lazzati
Guardare indietro con Nostalgia e rimpiangere un passato che non può tornare
Non ci è lecito citata piuttosto di fare tesoro
Della luminosa testimonianza il fedele laico che Lazzati ci ha lasciato
E di ripartire con rinnovato coraggio da alcuni punti fermi cui la fissati ha preparato generazioni intere
Una fede solida che però sa intercettare tutti i problemi della storia e della cultura
Lo spirito di autentico servizio
Il bene comune da perseguire con fermezza e nel dialogo nella competenza nell'autonomia di giudizio nella speranza e proprio per questo nella pazienza
Dovremmo rileggere con grande attenzione con profonda libertà interiore al con i suoi insegnamenti
Certi che potremo rintracciare i nessi alcune considerazioni che ci aiutano a capire che cosa spiega o favorisce il sorgere e l'affermarsi di una indebita clericali trazione Dalla Chiesa
Con il rischio di atteggiamenti body gesti di tipo autoreferenziali che oggi molti registrano
E potremmo anche comprendere un po'di più perché oggi no raramente
Il laicato rischia di sbiadire o addirittura di annullare il proprio contributo riducendolo a un ruolo in qualche modo gregario subalterno
Come pure perché i fedeli laici oggi si giocano così era la mente in prima persona senza bisogno di coinvolgere i vescovi nelle proprie scelte o di pararsi dietro di loro
Il coinvolgersi sui sentieri complessivo e contraddittori della vita sociale
Se queste talora la situazione storica concreta di larga parte del nostro leccato
Vi sono ancora una volta chiaro ineludibile l'appello a ridare slancio dignità responsabilità i fedeli laici singoli o associati in forza dal loro battesimo ed è la loro costitutiva e industrie indistruttibile partecipazione alla vita e alla missione della Chiesa nel mondo
Il suono in modo rinnovato questo appello perché nell'annunciare il Vangelo di Gesù al mondo di oggi
è di poco aiuto un laicato che si muove e agisce solo indifesa
Spesso sotto la spinta dalla paura verso il mondo e l'evoluzione verso seguita secondo modelli culturali sociali politici ispirati alla secolarizzazione
E ancora perché si presento come la testimonianza
Poco ora impoverendo e quella di un laicato ha offerto dai mugugni spiegabile vissuto di inadeguatezza che non sa avvertire il respiro dello spirito io a questo non riesce ad affidarsi che alla Chiesa chiedo un nido caldo una rassicurazione che viene dall'apparente appartenenza formale o dalle streghe dallo stringersi in un gruppo un accontentarsi del sia fatto sempre così
Chiudo dopo queste considerazioni con le quali ho voluto alludere alla vocazione dal fedele laico
Che vive in pienezza vorrei dire corresponsabilità libertà ma anche con gioia e con entusiasmo la sua secolari da Cristiana
Desidero concludere il mio intervento con una preghiera
Attratto da una pagina dello stesso Lazzati in quel parla del cristianesimo come follia
Ne rievoca l'essenza drammatica o tragica
Scrive Lazzati la salvezza avviene attraverso la follia della Colucci
Cioè la rivelazione delle note più caratteristiche e tipiche del cristianesimo
E si è spesso ci lamentiamo della inefficace dei cattolici
Badate che essa alla sua radice in quel sito non avere il coraggio di ripresentarlo vivendolo e annunciandolo il Vangelo il Vangelo così come
Non si tratta né di fare gli strani né di assumere pose
Si tratta di essere cristiani quali ci vuole il Vangelo
E tale la forza di questa rivelazione che contro di essa Satana suscita il disprezzo e l'odio si tratta di Dorin Paolini essi ma sapendo a chi si è creduto di attingere a lui la forza di resistere forti nella fede
Viene allora da chiedere al servo di Dio Giuseppe Lazzati
Aiutateci a tenere viva in noi la follia della croce
Con forbici perché non passiamo la vita a lamentarci
Sostiene dice nell'aver il coraggio di vivere e annunciare il Vangelo così com'è
Per dare un'anima alla Città dell'uomo
Rinfranca ci quanto ci prende la paura di non riuscirvi
Interruzione di perché siano concessi anche a noi la fortezza che che ha sorretto e la fede cui ti sei abbandonato
Fa che non si dica mai di noi che la nostra presenza è stata inutile
E si sempre compagno dei nostri farsi sulla via della sequela di Cristo Signore
Grazie grazie davvero eminenza per questo suo intervento che ha toccato aspetti che molti dei presenti hanno vissuto anche in chiave di esperienza personale e che quindi
Ricordano con Nostalgia da un lato ma anche con la consapevolezza che questa che lei ha delineato in maniera molto efficace è un'eredità da consegnare soprattutto al futuro non guardare in chiave conservativa ma soprattutto in chiave di apertura al futuro e anche di capacità di affidarla alle nuove generazioni secondo quella intuizione quell'impegno educativo che lei stesso ai evidenziato come fulcro fondamentale
Dell'impegno del professor Lazzati nella ringraziamo davvero per aver voluto condividere con noi questo questa prima parte del convegno come si diceva inizio sappiamo che deve abbandonarci per una a altro importante impegno relativo alla preparazione del Convegno ecclesiale di Verona
Però le promettiamo di fare tesoro di queste sue parole di rilanciarle anche con le a ulteriori riflessioni che ha il compito di questa mattina ci consentirà
Di ascoltare di apprezzare grazie davvero spero proprio di non abbandonarli e perché farò in modo di trasferire nella preparazione soprattutto della celebrazione del convegno di Verona
La testimonianza di questo genere quindi un'eredità che Quagliano voi se non la recuperarsi voi non rilancia sono con con decisione con coraggio grazie alla
Sì a adesso
Proseguiamo nel nostro convegno è anche fisicamente proprio coloro che sono presenti qua sulla sul balcone al tavolo scenderanno perché come secondo momento avremmo una proiezione la proiezione dell'intervista proprio professor Giuseppe Lazzati realizzata per la RAI da Leonardo Valente
Ci è sembrato opportuno riproporre questa testimonianza per ascoltare anche la voce Diretta proprio del professor Lazzati e per cogliere proprio in questa intervista un documento di quella che che è stata la sua esperienza di quello che il suo vissuto e poi tenteremo di approfondire e di declinare anche come le ulteriori parole che ascolteremo questa mattina negli interventi successivi
Quindi io sto parlando così di sopra Merano il tempo di predisporre tutta la parte tecnica per dare il via alla alla proiezione detto questo
Buona visione appunto di questa intervista al professor Lazzati
Ecco
Ma
Così e di perché
Nessuno le risposte
Quelle che permettono di camminare insieme verso unicamente
Una una Giuseppe Lazzati milanesi studioso di letteratura cristiana antica dal tre e mezzo secolo è uno degli animatori più vivaci della cultura cattolica italiana eletto nel mille novecentoquarantasei all'assemblea costituente nelle liste dell'ateneo sì esterna è considerato insieme ai leader politici della generazione del dopoguerra uno dei fondatori della Repubblica
Noi
Ricordo
Contro i ricordi detto ci sono uno due forse uno solo
Quando mi sono sentito dire
Da uno studente
Nella università
Quindi c'è una denuncia al fisco bene la sua posizione
La mia cultura in Cristo
Basta c'è tutto
Scusi l'ho detto perché viene università
Se la tua cultura e Cristo e ci chiediamo
Nothing le sufficiente costruire una cultura
I limiti
Professor Lazzati
Cinquant'anni mezzo secolo un periodo grosso importante della nostra storia di cui lei è stato testimone dovremo parlare con lei di tutte queste cose il tutte queste esperienze che lei ha vissuto esperienze l'antifascismo di resistenza all'esperienza dolorosa grave
Dell'aria piazzista poi le esperienze esaltanti dalla Costituzione della vita politica quelle un po'meno esaltanti del do settimo fino alla sua ultimissima esperienza direttore di giornale poi rettore della Cattolica ma prima di tutto io vorrei farle una domanda
Lei è stato per la nostra generazione tutto questo un giornalista un politico un uomo di studio di lei ma soprattutto le è stato un maestro
Cioè lei amo è stato l'uomo che ha impersonato per la nostra generazione la scuola ecco che cosa ha significato per lei cinquant'anni d'insegnamento
La scuola ha detto bene
Questo era la Milano vera vocazione
Ho potuto seguirla sì e no
Sì
Perché certamente a parcheggio al trentotto
Come incaricato ho potuto cominciare l'insegnamento di Letteratura cristiana antica per il quale mi ero preparato
Ma
Nel quarantatré successe quel che successe
Due anni di prigionia
Ritornato cui trascinato
In politica la Costituente poi la prima legislatura
Finita la quale speravo di stare tranquillo tra i libri ENI scuole coi giovani a insegnare
A insegnare quella Letteratura cristiana antica che era per me autentica passione sia per il contenuti originali e sia per dimostrare ai giovani il rapporto tra la letteratura Cristian
E i latini Chicca letteratura greca e latina
Il rendez i nomi
La grande eredità
Che il cristianesimo
Eccesso nulla perché la parte compatibile
Resistenza l'antifascismo
Una scapito lo che nella storia del movimento cattolico è stato prima volutamente dimenticato voi
Poi ho ripreso rivalutato adesso temo dalle nuove generazioni poco conosciuto
Ecco mi vengono in mente qualche nome e qualche cosa di amici diciamo del Cesi provocato Vercesi l'ingegner Bianchi tanti tanti
Desio livelli ormai quasi del tutto dimenticata ecco se ne dovesse dirci quando è stata proprio il contributo originale dei cattolici alla lotta della Resistenza specifico dei cattolici
Se per lottare della Resistenza intende l'ultimo periodo
E allora il contributo sulla partecipazione a chi i laici Hitler
Alla lotta della Resistenza
Se estendiamo il significato e allora non possiamo dimenticare che ci fu tutto una resistenza interno al mondo cattolico
E espressa dagli uomini del Partito popolare
De Gasperi fu un resistente
Dal momento in cui il Partito Popolare cessò
Di essere al momento in cui ci fu la ripresa kun resistente in condizioni difficilissime e scontate
E con lui molti altri
Allora i due momenti vanno distinti
A un certo momento la resistenza divenne movimento popolare e in questo momento la partecipazione dei cattolici un notevole Fiamme Verdi nel bresciano
Costituite fondamentalmente da loro ricordo il nome della onorevole Bianchi no vivacissima Tondo prese parte attiva alla Resistenza ecco anche gli inglesi perché
Situazioni delicatissime lavoro sia per sostenere i partigiani sia per difendere coloro i quali erano in pericolo
Ricordiamo per esempio bicchierata monsignor vecchia RAI diceva l'altro giorno celebrando il cinquantesimo di messa mille e duecento persone abbiamo salvato attraverso un operato tenta e pericolosa senza dubbio le persone che si mettevano in prima linea per permettere ad altri di salvarsi
Ma
Un
O
Un
Conosciuto Lazzati nei campi di concentramento tedeschi San vostre Bergen-Belsen voglio ricordare un particolare
Dell'opera già in nei campi di Lazzati
In quell'esperienza
Di riflessione di confronto di educazione anche dei più giovani ricordo e ci fu incerto con momento una discussione oggi diremmo un seminario sulla questione sociale
In cui ci si confrontarono cattolici marxisti di viverlo sei ispirazioni in cui Lazzati fu uno dei protagonisti
Come in Italia in realtà noi ricercavamo anche se non avevamo rappresentanza
A dire il vero ricercavamo una convergenza possibile e necessaria Thrale grandi forze ideali e politiche del nostro Paese
E terre studiare per mettere a punto e per impegnarci anche sulle linee sui i programmi che avrebbero dovuto
Inspirare presiedere alla costruzione di una società e di uno stato che non fossero quelli del pre fascista no macché rappresentassero
Un a papà nuova nella storia del nostro Paese
Professor Lazzati
Gli anni della gara io credo per un cattolico quindi impegnato nella difesa della persona umana un'esperienza sconvolgente questa negazione totale della persona e con lei cosa ricorda di questi anni di cui va parlato così poco per dir la verità della sua vita
Ricordo che
Certo vivevamo in una situazione durissimo
Avevamo scelto
Coscientemente
E però e però sussisteva la tentazione di cerca
E allora mi pareva doveroso aiutare a resistere
Ecco perché una volta ancora venne fuori la scuola
è io nei Lager
Condussi degli corsi facevo delle elezioni
Succedeva che le facevo la gente usciva si riempiva di nuovo Laura mi toccava a ripeterla
E questo perché perché si sentiva il bisogno di parole che aiutassero a sostenere tanto più che ogni tanto arrivavano immersi della Repubblica sociale italiana a vedere di convincere qualcuno a rientrare
Devo dire che furono pochissimi casi
E direi comprensibile
Perché chi ha visto quanto soffrivano soprattutto i più anziani o i più giovani
Si rende conto che a un certo momento poteva anche venir meno la volontà di resistenza però furono pochissime
Che in genere questo lavoro che si faceva con non lo facevo solo io lo facevano altri no
Serviva proprio a questo a sostenere gli animi perché la resistenza arrivasse al suo fine che era quella di conquistarci la libertà
Nell'ottobre del mille novecentoquarantacinque il governo viene affidato ad Alcide De Gasperi dal governo De Gasperi vengono quindi indetti per il due giugno i referendum costituzionale e i comizi per l'elezione dell'Assemblea costituente
Venticinque milioni di elettori si recheranno alle urne per la prima volta dall'Unità d'Italia votano tredici milioni di donne
La Corte di Cassazione proclama i risultati del referendum
Dodici milioni seicento secca
Dieci milioni seicento ottantotto mila
Chiederemo contenente lascia il suolo di tale e con lui finisce un regno iniziato novantotto anni prima con la concessione dello statuto Albertine
Il venticinque giugno mille novecentoquarantasei con una solenne cerimonia la Costituente si insedia a Montecitorio ecco le vecchie immagini filmate di quella seduta aperta da Vittorio Emanuele Orlando mentre
Eletto presidente il primo capo dello Stato scelto da i rappresentanti del popolo e potato Head acclamato nella seduta del ventotto giugno del mille novecentoquarantasei
La designazione cade su un uomo che porterà nell'esercizio del suo mandato un'alta dirittura morale il nume della sua profonda con te
Enrico De Nicola
L'Assemblea costituente prima espressione democratica e popolare della nuova Italia dopo la dittatura fascista e una secolare monarchia deve elaborare la nuova legge fondamentale del Paese la Costituzione tra i cattolici un contributo rilevante viene da un gruppo di politici guidato da Lazzati la vita Moro e Fanfani chiamati dossettiani dal nome del loro leader Giuseppe Dossetti
I dossettiani dando un contributo rilevante all'elaborazione dell'articolo due della Costituzione diritti inviolabili della persona e doveri di solidarietà e all'articolo sette rapporti tra Chiesa e Stato
E cominciò l'epoca esaltante della vita democratica del nostro Paese la Costituente
Qual è il contributo dei cattolici alla costituzione e soprattutto quando si pensa Dossetti quando si pensa alla pira quando si pensa a Moro quando si pensa lei ovviamente e soprattutto un'altra cosa lei è uno di quei pochi che dice che non servono riforme costituzionali andando in questo controcorrente a una moda politica una convinzione politica di voti
Dunque un fatto
Alla Costituente
I cattolici portarlo un contributo notevolissimo
Soprattutto per quella che è la parte fondamentale della Costituzione
Gli uomini ricordati
Un Moro Dossetti un appiglio era certamente ebbero
Una parte fondamentale per questo
Che poi mi si dica
Che oggi possono essere necessarie delle riforme su quelli che sono procedure di governo
Non ho nulla da dire l'esperienza da questo punto di vista il segno per esempio una riforma che a mio giudizio sarebbe importante sarebbe di ritornare alla proposta che si fece allora una camera sola
Ma questa riforma non si farà ma il mio vero i motivi sono comprensibili
Se le Camaro dovessero essere due bisognerebbe che la seconda fosse veramente diverso dalla prima
Ricoprendo aree che persero alla seconda camera una possibilità di giudizio molto diverso o più preciso nel quale lo che non sia il giudizio dato dalla prima Camera
Ma ripeto questa riforma non si farà speriamo che quelle in programma che lui
Che sono state studiate ma perché non avevo studiate prossimamente riescano a rendere più governabile il Paese
Anche se la governabilità non credo che dipenda solamente dalla Costituzione unione riunione
Riunione
L'
Allora nel dopoguerra Dossetti Lazzati e la Pira giungono a posizioni di alta responsabilità nella Democrazia cristiana si riuniscono insieme ad altri e danno vita a una rivista Cronache sociali le cui elaborazioni culturali sono spesso in contrasto con la politica ufficiale della DC
Corridoi
Profondi dissidi con Alcide De Gasperi in particolare sulla concezione dello Stato sulle questioni legate all'adesione dell'Italia al Patto Atlantico
Spingono Lazzati Dossetti a lasciare le responsabilità nel partito Giuseppe Lazzati riprende i suoi studi e l'insegnamento
Giorgio La Pira per diversi anni sindaco di Firenze
Un un furibonde polemiche che giungono spesso
Personale la filiera con la sua attività di Sindaco da Firenze un ruolo internazionale è un uomo che scrive
La scala dei valori umani è una scala integrale che va ma i valori di Verdi base gli studi il lavoro la casa l'assistenza l'ospedale la scuola sino ai valori di vertici che sono la preghiera e la contemplazione di Dio
Che
Quest'anno l'arcivescovo di Firenze ha insediato il tribunale diocesano per decidere se la Pira può entrare nell'elenco ufficiale dei santi della Chiesa cattolica
Oggi l'arcivescovo di Bologna cardinale Biffi ha consegnato la pisside schiacciata è perforata di don Marchioni nelle mani di don Giuseppe Dossetti una delle figure più rilevanti della vita politica ed ecclesiale del nostro Paese fondatore dell'ordine della Piccola famiglia dell'Annunziata
Dossetti dopo una breve esperienza d'opposizione nel consiglio comunale di Bologna si fa sacerdote che si ritira per sempre in un eremo
Lei è stato uno dei protagonisti di uno dei momenti più straordinari
Della storia della vita dei cattolici della politica italiana il periodo di Dossetti e del do settimo
E fu uno di quelli che compì poi la grande rinuncia e che porto alla fine del do settimo ecco lei cosa ci può dire di questo periodo che noi non abbiamo vissuto devo dire
Che quello cui si aspirava
Erano di riuscire a dare alla Repubblica italiana
Appena un attimo
Una
Realtà di fatto non solo scritta sulla carta che rispondesse di davvero al senso della parola democrazia come la usava con una larga partecipazione
Popolare
In modo tale da riuscire a tradurre in atto quello che avevamo scritto
Ma purtroppo devo dire che si scrisse la Costituzione la si firmò tutti
Ma poi ma poi la linea di governo non fu quello e io mi rendo conto delle difficoltà non le voglio negare affatto
Oso anche pensare una cosa
Che forse non ho mai viste
E cioè e cioè che si Alcide De Gasperi fosse vissuto più a lungo
Penso che avrebbe anche trovato il modo indirizzare a poco a poco la linea governativa verso una realizzazione autentica e quello che nella Costituzione avevamo scritto
Rispondeva ai suoi ideali
Purtroppo il signore che lo portò via troppo in fretta
Chi venne dopo
Ora impressione che non riuscì a interpretare in questo senso il corso della storia
Come la leggevamo noi dossettiani disposti a capire che la storia a momenti particolari
Ma non disposti a rimanere in un fissi rischi molto che impedisce l'autentico progresso
Fermiamoci per un attimo sull'esperienza di Dossetti Dossetti abbandonata la politica ha seguito una vocazione religiosa e adesso tutti sappiamo vive in un eremo dopo aver fatto esperienze missionarie
Ecco lei che è stato cattolico così sicuro tutta non ha mai avuto questa tentazione cioè di abbandonare completamente e di rifugiarsi in altre dimensioni
A dire il vero no
E perché io sono convinto che va portato un notevole contributo se ci si riesce
A far maturare il leit catturato
A far maturare la coscienza politica dei cattolici
I cattolici sono stati esclusi dalla vita politica
La loro vera esperienza cominciata col Partito popolare
Fu troncata in pochi anni
Ripresa dopo la riparazione conquistato alla libertà
Si trovarono sprovvisti di esperienza politica
Cioè dico io si trovarono sprovvisti di capacità di pensare politicamente
Non voglio darmi le arie di politiche e di saper io pensare politicamente
Dico solo che è una cosa difficile
Perché il giudizio politico è un giudizio sintetico
Deve tener conto di vari fattori e deve tenerne conto tutti insieme non un una volta e uno l'altra
Deve tener conto di quella che è la situazione storica in cui il giudizio viene pronunciata
E deve sapere
Che le proposte politiche valide sono quelle che al di là della validità tecnica della proposta hanno validità storica
Non è facile combinare tutti questi elementi bene io credo che qui ci sia da lavorare
E non per nulla visto che abbiamo ricordato Dossetti io devo dire che
Negli ultimi anni del fascismo quando ci preparavamo a quello che sentivamo
Essere una responsabilità che s'avanzava per tutti dunque anche per i cattolici avevamo detto bisogna mettere in piedi un servizio culturale che serva ai cattolici
Per prepararli a pensare politicamente
Uno
Uno venga vengono vengono
Le
Uno e allora diventa veramente
In un libro che ha una importanza
D'altra parte il discorso fatto dal professor Lazzati è il modo migliore per capire il senso delle cose
Di cui avvertiamo tanto il bisogno di fronte all'emotività al fanatismo
Al fidei ISMU
La ragione ci sta bene vorrei ricordare un testo di Sant'Agostino che citato nel libro la fila se non è pensata nulla ora questo rapporto tra pensiero e figli
Diventa importante indispensabile per il cristiano per colui che vuole non solo credere ma anche stabilire una coerenza tra la propria fede che la propria vita di fronte a certe accentuazioni
Del negativo nel mondo quasi che il mondo fosse solo peccato è solo diavolo che solo Satana
Il richiamo dei valori positivi che esistono nel mondo che esistono nell'uomo diventa indispensabile
Per la usati dodici in ogni occasione non vi è azione politica degna di questo nome che esprima un servizio nei confronti della comunità e a dimensione umana che non abbia alla base una ricerca e una faticosa conquista culturale e questo è stato una grande insegnamento che c'è stato riproposto anche nei momenti di più difficili quando sembrava che la politica si esaurisse nella gestione del potere quindi
Perdesse questa sua anima questa sua capacità di raccordarsi in modo più profondo con la storia del nostro Paese
è stato anche resta l'uomo che riuscito a a realizzare un equilibrio ancora più difficile di quello prima ricordato tra l'impegno cristiano
E le vicende storiche e le scelte concrete evitando due terrore due tentazioni ricorrenti quelle dell'integralismo una chiusura in se stessi in una incapacità di confronto e di dialogo con le altre esperienze politiche e quelle di una laicizzazione
Che dimentichi i valori ai quali si ispira la esperienza dei cattolici nella vita politica del nostro Paese io credo davvero che
I vari momenti intervento personale spirituale e civile di professore universitario di politico di perseguitato durante la guerra
Della vita del professor Lazzati siano una testimonianza coerente che la cultura non è qualche cosa di avulso dalla visita che un fatto essenziale per la civiltà del nostro Paese e non soltanto per gli accademici o per la gente che vive nel mondo dei libri ma la cultura intesa come sapienza conoscenza stile di vita
Capacità di rapporto civile di dialogo
è un motivo sapiente coraggioso di vivere nella modernità e di progredire di affrontare L'Avvenire il presente del Paese
Insieme con rapporto con la gente senza lasciarsi
Abbattere
Dalle difficoltà del momento
E senza perdere il senso della dignità e della moralità dell'uomo che è al centro di ogni sapere di ogni cultura e in modo particolare al centro di una vita così esemplare come quella di Giuseppe Lazzati
Allora sfiora Bayliss gaudium magnum
Habemus Papam
Il sei luglio
Il mondo Babilonia
Donne non milioni Battista a me
Fa
Santa Romana Ecclesia cardinale Monti
I pattuite Paolo sesto ombre
Paolo sesto fu quello che porto avanti questo grande discorso della cultura come fondamento di una presenza non mi autoritaria dei cattolici nella vita del nostro Paese nella vita del mondo
Ecco un suo ricordo di Montini Sacri Monti vi è stato un suo grande amico se si può dire questo
Ignorava
Per la sua amicizia della sua bontà
Certo per me è una figura straordinaria
Straordinaria per la intelligenza straordinaria
Per la capacità di congiungere alla intelligenza la finezza del cuore correnti con l'atteggiamento che che difficilmente si trovano così nel nostro mondo comunque
Da questo punto di vista credo che gli abbia lasciato veramente un segno profondo a partire dal suo interesse per gli universitari
Assistente della Fuci la Federazione degli universitari
Poi per i laureati
C'è sempre sotto il tema culturale che ricco
L'avvocato
Come arcivescovo di Milano
La prima cosa che volle fulmineo accogliente missile
Pochi giorni dopo
La coscienza mi ha su quella che contabile dagli assetti stia la parte critiche
E poi ti in sì è sulle spalle la responsabilità di continuare quello che Papa Giovanni aveva iniziato
Dicendo in consiglio e aprendolo e che dovette portare al TAR
E che portò al termine con un'attenzione
Quando Tomba
I
Miei fatti
Per quelli che erano i valori che intendeva il Concilio mettesse in
Ripensamento della fisionomia della chiesa un ripensamento e credo che il rapporto chiesa molto
Dentro il quale si sta fondamentalmente rapporti chiesa
Non è possibile pensare
Ha un rapporto Chiesa mondo
Se non lo si pensa in termini culturali
Con una apertura
Che non è un inginocchiarsi al mondo
Espressione rimarrete che era il suo prediletto
Ma non è una capacità di valutare tutto ciò che di positivo
Si trova nel mondo no
No
No no
No
No
No
Giuseppe Lazzati nel mille novecentosessantotto assume l'incarico di rettore dell'Università Cattolica e lo conserva fino al mille novecentottantadue l'Università Cattolica inaugurata nel mille novecentoventuno nella più grande istituzione universitaria privata del Paese viene finanziata in larga misura dai funghi raccolti nelle chiese in una giornata universitaria istituita fin dal mille novecentoventiquattro da Pio undicesimo
L'attività dell'università si svolge in otto facoltà distribuite in quattro città
A Milano hanno sede le facoltà di giurisprudenza Scienze politiche economia e commercio lettere e filosofia magistero a Roma Medicina e Chirurgia a Piacenza agraria
A Brescia conoscenze matematiche fisiche e naturali
Bene
Uno dei principali settori di intervento dell'Università Cattolica e la ricerca che viene svolta inoltre settanta istituti numerosi centri di ricerca e programmate analizzano i nodi più complessi della società italiana dall'economia al diritto dai problemi socio sanitari alle tossicodipendenze dalla linguistica alla metafisica
A Milano la biblioteca universitaria una delle più grandi del Paese raccoglie un milione di volumi e nove mila periodici
L'Università Cattolica Ahura ventitré mila iscritti e dalla sua fondazione ha formato circa cinquanta mila laureati
Sì
Del mille novecentosessantuno Papa Giovanni inaugura a Roma la facoltà di Medicina e Chirurgia e tre anni dopo Paolo sesto aprì il Policlinico Gemelli
Presso la facoltà sono state aperte oltre trenta scuole di specializzazione e numerosi centri di ricerca
E i fu tanto vicino a Montini
Da accettare di fare il direttore dell'Italia prima e rettore della Cattolica poi in anni che stavano diventando molto più duri questa grande speranza né Fini purtroppo negli anni di piombo e Montini siglò la sua straordinaria disponibilità con la tragedia Della Morte di uno dei suoi allievi e fumo e con quella sua straordinaria partecipazione
Con la famosa lettera alle Brigate Rosse
Della vita e della morte
Turnover esaudito la nostra supplica per la mia incolumità
In via Aldo Moro
Eccola in quell'anno in quegli anni era sulla frontiera era rettore di una delle università più contestate d'Italia ecco che senso ha avuto questo periodo nella storia del nostro Paese
Beh febbraio
Mi rendevo conto di quelle che potevano essere le ragioni di un contestare
Perché
Ma perché di fatto aldilà di certi che esigenze
Un giro di di ideologi ieri inaccettabili
C'era al fondo
L'esigenza di realizzare quei valori per i quali noi stessi ci eravamo battuti
E io questo l'ho sentito
Che non poteva accettare erano le forme della contestazione
E cioè quelle forme di violenza
Che purtroppo non sono ancora cessate
Anzi hanno trovato espressioni ancora più approcci luridi
Stilisti essere ma devo dire
La contestazione deve essere vista in in questi due aspetti
L'aspetto negativo che l'aspetto così ed positivo io credo che non tutto sia andato per
E cioè che ci siano ancora delle frazioni di giovani le quali forse senza averne coscienza di questo rapporto con quel momento estremamente difficile
Fanno scempio non urgenze il bisogno di impegnarsi per portare avanti certi valori
Sono i valori della libertà
E alla giustizia della Panucci
I grandi valori su cui si fonda la nostra Costituzione cercano delle guide
Purtroppo ne trovano poc'e questo è il grande difetto
Ma questo dipende dal fatto che non abbiamo abituato aiutato i cattolici a pensare politicamente
E lei conclude questi suoi cinquant'anni
Di magistero con una nota di speranza lei è noto per essere un pochino pessimista questa volta invece conclude questo suo lunghissimo rapporto con i giovani con una parola di speranza lei è in pensione un pensionato
Ha ricominciato a fare quello che ha sempre fatto fa il collaboratore del giorno e ha accettato di mettersi a scrivere è affondato questo luogo questo è revoche ancora una volta è una casa per i giovani ecco che cosa essa Salvatore
Ma Salvatore è una casa prevalentemente per i giovani per aiutarli a fondere in loro il senso cosa vuol dire essere fedeli cristiani e laici vuole essere laici non è una cosa faccio
Perché vuol venire avere competenza nelle un riordinare le realtà temporali la famiglia il lavoro l'economia la politica ci mette a tutto quel che vuole
Ordinarle nel rispetto della autonomi miliardi queste realtà per riuscire ad essere vicario di Dio nell'opera di creazione portare avanti la creazione verso un suo progresso a servizio dell'uomo questo
Che quello che si dovrebbe fare
Questo è il servizio che vorrei fare per i giovani e il servizio cui tende questo e avremo
Al
O o lo o
Un
La uno un l'l'
Bene dal punto di vista tecnico televisivo ferrarese difendono vent'anni però dal punto di vista dei contenuti davvero estranea pensare che dopo e dell'ottantasei precisare quanto e montato anche la la la modalità tecnica pur veduta davvero incredibile di contenuti però ribadisco erano di straordinaria intensità ebbene si introducono a questa nostra seconda parte della mattinata che
Si avvia cedendo la parola Guido Formigoni
Dici abbandonati Lazzati della laicità cristiana prego
Grazie sì diciamo che
L'imbarazzo e ancora più grande dopo aver visto di persona avere ascoltato di nuovo di persona il professor Lazzati parlare di Luís
Dobbiamo può
Possiamo questo
Se vorrà imbarazza ancora più grande dopo avere visto di persona e sentito ancora una volta il professor Lazzati parlare di Luís
è un imbarazzo anche legato al fatto che
Su questo tema Lazzati alle città cristiana è stato già detto e scritto molto io non vorrei stamattina tediarvi con una
Sintesi ed una ripetizione di cose che per molti Dinoi credo siano ovvie
Anche perché c'è chi l'avrebbe fatto molto meglio di me
Il mio tentativo in queste poche parole vorrebbe essere quello di dare qualche spunto di storicizzazione
Di questo discorso
Proprio per misurarne la distanza dalle realtà di oggi e in qualche modo anche per ricavare però qualche stimolo e qualche attualizzazione quindi
Cercherei di fare un'operazione già ammirata al senso dell'incontro di stamane che era non solo quello di fare memoria ma anche quello di aprire alcune prospettive che poi sarà il compito dei due interventi che seguiranno
Misurare la distanza già Fabio diceva la distanza anche tecnica hanno del filmato che abbiamo visto la distanza
Forte ascoltando oggi il professor Lazzati la distanza d epoca no
Passioni ideologie politica forte partito di ispirazione cristiana movimento cattolico sociologicamente forte progetti di nuovo cristianità tutto è stato consegnato al passato in qualche modo
Ma in questo passato e leggendolo in quanto passato c'è qualche cosa di rilevante che possiamo riprendere io penso di sì
Io penso di sì e per motivare questa riflessione vorrei cercare di
Ricavare
Quello che a mio parere e ancora oggi il senso e l'insegnamento dell'approccio di Lazzati al tema della laicità cristiana
Attraverso tre passaggi fondamentali del suo percorso biografico e attraverso questa constatazione
Lazzati a
Compiuto un percorso a spirale potremmo dire a spirale ascendente rispetto a questi temi nel senso che è partito da alcune intuizioni originarie forti che sono già tutte nella sua epoca giovanile
E non le ha mai cambiate fondamentalmente è stato uomo tutto d'un pezzo su queste intuizioni forti aggiungendovi poco per volta
Acquisizioni e risposte a problemi nuovi a problemi che sono emersi nell'epoca successiva e questo percorso quindi ci consegna l'insieme della sua eredità
Allora i tre passaggi fondamentali quali sono uno è quello sugli anni trenta quaranta gli anni della giovinezza degli anni del primo della primissima maturità
Il secondo gli anni cinquanta il Concilio il terzo gli anni settanta ottanta
Negli anni trenta quaranta ci sono già secondo me quindi le intuizioni forti che la fatti non cambierà mai fondamentalmente e dove nascono queste intuizioni storici siamo appunto nascono all'interno di un quadro che
Il quadro del progetto chiamiamolo movimentista di riconquista cristiana della società tipico dei pontificati di papà
Pio undicesimo e Pio dodicesimo con il suo presupposto che era un presupposto fondamentalmente antimoderna
E Lazzati partecipa in modo convinto a questo progetto dall'interno vi viene inserito in modo quasi spontaneo e naturale ma io credo fin da subito con
Due sottolineature due
Riletture di questo progetto che sono appunto originali che sono originali e che rimarranno in poi il lunedì
Quelle fondamentali quali sono queste due sottolineature la prima è la centralità in quello che io non saprei chiamare in altro modo che un cristianesimo di convinzione
Che andava al di là della semplice pastorale di conservazione della fede
Che era quella tipica della sua epoca ma che andava anche al di là della stessa esperienza dell'Azione cattolica
Che già era qualcosa di più di una pastorale di conservazione della fede no era una istanza appunto di ricristallizzazione capillare della società
Ma
Andava al di là punto di questa esperienza dell'Azione cattolica dell'epoca in quanto in lui non
C'era la sottolineatura di una tentazione di ripristinare l'impossibile cristianità del passato con modelli attivisti civili conquista dall'estero
Ma c'era questa modernità dell'appello alla coscienza come unica chiave appunto della
Fare cristiana la persona umana e le quindi la società si potrebbero fare tante citazioni in questo direzione ma ovviamente non abbiamo il tempo di farle
Questo comunque è il primo e direi così
Radicale punto di riferimento
La Scelta per un cristianesimo di convinzione non nell'orizzonte antimoderno della riconquista
Cristiana della società e secondo aspetto che emerge da questa vicenda già giovanile della prima maturità
è link la cura per le élite
Che stiano all'interno di questo percorso
Di trasformazione interiore un'élite d'intesa in senso popolare non in senso iniziatico in senso
Di separazione
Un'élite a servizio del popolo di Dio potremmo dire appunto in Laos no e in questo senso le origini lontane da la parola laico è un'élite da organizzare in modo vocazionale spirituale senza separarla dal mondo senza ecclesiastici zar la potremmo dire
Questo e gialli dentro nell'intuizione di Lazzati degli anni Trenta nella sua partecipazione poi distinzione dalla sodalizio gemelli hanno nel suo modo di intendere la gioventù di Azione cattolica
La polemica congeda degli anni quaranta quarantuno e già in questa direzione
La la distinzione di strategia rispetto al getta degli anni quaranta quarantuno
La riflessione sul sacerdozio comune questa insistenza
Potremmo dire sulla sugli aspetti
Della milizia cristiana intesa in un senso appunto profondamente interiore anche qui le citazioni potrebbero essere tante ma
Mi pare più importante insistere sulla discorso sintetico
La logica della importanza appunto delle élite a servizio del popolo cristiano all'interno del discorso che abbiamo cercato di tracciare prima
Sulla assoluta centralità di un cristianesimo di convinzione che passasse attraverso le coscienze
Delle persone
Questi due mi paiono storicamente rispetto al suo tempo e con una originalità rispetto al suo tempo le i due capisaldi di un approccio al tema della laicità cristiana la parola ancora non c'era
Si parlava piuttosto di sacerdozio comune dei fedeli ma non di laicato o di laicità
Che restano i due capisaldi che spiegano poi anche l'evoluzione successiva della esperienza avanzati a in termini storico sociali tutto ciò che che risvolto aveva aveva il risvolto della aveva un risvolto emergente che era il risvolto della distinzione tra Chiesa e Azione Cattolica intesa come realtà ecclesiale e politica e Società e servizio
Sociale politico dei cattolici implicita già negli anni del regime potremmo dire con una certa prudenza nei confronti del linea del consenso chiarissima sin dal quarantatré e cioè badate bene da un momento in cui non esisteva ancora un partito dei cattolici e quindi non è un problema di non c'era il problema di articolare un potere cattolico ma c'era il problema di una come dire concezione della chiesa di una libertà te la missione della concezione della chiesa oltre ogni condizionamento e oltre ogni vincolo di essere parte politica
E quindi la sua riflessione
Del quarantatré che ha poi
Il completamento con la seconda faccia della medaglia che invece la riflessione del quarantotto quarantanove lì sì da politico e quindi sull'altro fronte non più da esponente dell'Azione cattolica con appunto la battaglia per
La
Responsabilità
E l'autonomia dei laici che fanno politica e chiedono Rispetto senza negare la propria causa in una malintesa causa religiosa
Anche qui le molte citazioni che si potrebbero fare la battaglia contro il soprannaturali Isma'cioè l'idea che bastasse essere buoni cristiani per risolvere i problemi politici gli articoli del quarantotto quarantanove sulla dottrina sociale della Chiesa il magistero che sono costellazione fondamentale per il riferimento dei politici cristiani ma il lavoro politico comincia proprio là dove essi finiscono
E via di questo passo
Questa distinzione quindi che ha ragioni ecclesiali e a poi negli anni della militanza dell'impegno ragioni politiche sta all'interno appunto dello sviluppo dei due punti che abbiamo detto in precedenza
Gli anni cinquanta il Concilio e cioè la seconda epoca
In cui la riflessione Lanza Tiana si esprime sono gli anni diciamo della anticipazione e poi della celebrazione del rinnovamento ecclesiale che in qualche modo dà ragione
Alle intuizioni Lazzati anni degli anni trenta e quaranta
E sono gli anni della
Ricerca di un nuovo equilibrio tra questa chiesa conciliare e la centralità politica della democrazia cristiana nella sua epoca di sviluppo e di ascesa al governo del paese
In questa fase quale diventa la questione ecclesiale centrale per la zattera
Si innesta meglio sul tronco delle due intuizioni fondamentali precedenti appunto la ricerca sulla specifica missione della ecco cristiano maturo
Qui emerge appunto
Anche la parola laico
Il tema della acquisizione della teologia della intatto da parti Lazzati mi sembra che sia in termini geografici ancora uno di quelli da approfondire ma
Sicuramente c'è un accompagnamento non c'è solo la traduzione di questa parabola teologica maturata in Francia c'è la ripresa della tematica già presente negli anni precedenti in questo nuovo linguaggio
E il tema quindi è la ricerca intorno a questa specifica missione dell'alcol cristiano maturo all'interno della chiesa con pienezza quindi di esperienza di condivisione della fede ma con capacità di operare le proprie scelte nella storia in modo responsabile e distinto dalla comunità ecclesiale e dalla gerarchia
Il laico credente quindi come portatore di un significato di una rilevanza cristiana del suo impegno in tutti gli ambiti della vita
è uno sviluppo coerente del tema e delle convinzioni precedenti
Non c'è nessuna come dire salto di qualità
E lo sviluppo coerente in quanto appunto la società e la come dire
è la espressione della convinzione che la società non si riferisca a Nizza dall'esterno
Ma soltanto nel cuore della condizione comune della vita umana
Ordinando secondo di un queste attività nel rispetto profondo della loro logica
E quindi appunto quelle acquisizioni che poi confluiscono nella testo conciliare di Lumen Gentium trentuno che poi per lui resterà sempre un punto di riferimento anche qui sarebbe interessante sottolineare tanti aspetti di questa
Acquisizione ulteriore degli anni Cinquanta del Concilio il tema della consacrazione mondi il tema della
Orizzonte fortemente escatologico che assumono per Lazzate in queste riflessioni
Dove appunto il regno di Dio come compimento Della storia va al di là di ogni tipo di acquisizione umana pur non su valutando affatto anzi incentivando e sostenendo le acquisizioni umana
Anche la stesso punto delicato e controverso della rottura con la cultura e la teologia del gruppo di GS e poi di CL va letta all'interno di questo orizzonte dove
Partendo dalla condivisione dell'esigenza di unità fede vita si arriva a criticare la presunzione da parte di questo gruppo di questa impostazione di ridurre l'esperienza cristiana all'esperienza del proprio gruppo del proprio movimento della propria immediata realtà umana
E in questa rottura si vede appunto ancora una volta questa concezione della Chiesa ampia rispettosa
Della sua ricchezza e della sua articolazione che non può senza corti circuito importare dalla propria parte
L'insieme di questa esperienza e quindi tenere insieme l'universalità della chiesa e la parzialità dei propri progetti culturali
La Italie civili su cui pure occorre spendere l'originalità della propria competenze
E quindi anche in questo senso mi pare
Uno sviluppo della tematica che negli anni Cinquanta e Sessanta diventa centrale in termini storico sociali
In questi anni il problema non è più quello per Lazzati principalmente delle distinzioni tra Azione Cattolica azione politica ma diventa quello della costruzione delle premesse di un servizio politico nuovo di un servizio di laici in politica
Da educatore da da docente da insegnante come abbiamo ascoltato senza svalutazioni della politica con una presa di distanza e con una insistenza sul lavoro culturale sulla riforma ecclesiale
Per cambiare appunto i presupposti
Della politica l'idea di riprendere Civita Suma più volte affacciata in questi anni anche senza esiti e la stessa battaglia per l'autonomia della DC condivisa dalla sponda ecclesiale fanno parte di questa
Di questo discorso perché gli anni appunto dell'inizio degli anni sessanta la direzione dell'Italia
Sono anche anni in cui
Da una sponda appunto ecclesiale si sostiene questa tematica al di là del problema contingente
Del centro sinistra ma la questione politica era quella della questione dell'autonomia della DC dalla dalla gerarchia ecclesiastica su cui appunto Lazzati
Sì impegna con grande chiarezza
Negli anni settanta ottanta e vado rapidamente alla conclusione
Questo tipo di orizzonte viene sfidato tutta
Un'altra serie di novità
Nel quadro ecclesiale abbiamo la recezione del Concilio i gli anni incerti del post Concilio italiano la così detta scelta religiosa della Chiesa italiana
Che aveva in fondo il tema della responsabilità laicale come snodo decisivo e poi le prime difficoltà e le prime incertezze di questa scelta religiosa e la lunga crisi del partito politico democristiano
In questo orizzonte quali sono le acquisizioni nuove appunto che si innestano sulla
Corpo ormai così definite così approfondito e così stabile delle visioni
Di Lazzati
Io credo che il punto qui sia la riflessione matura sulla laicità intesa come una questione a rischio con una questione sfidata
Perché occorre tornare su questo tema perché il convegno dell'Università Cattolica perché i suoi Libretti dei primi anni ottanta
Perché la valutazione fondamentale è il messaggio del Concilio non è recepito non è acquisito non è consolidato nella Chiesa italiana ci sono approcci pre conciliare lo dice spesso c'è una frattura dolorosa c'è un annuncio
Del Vangelo che troppo spesso di s'incarna te dall'altra parte un'azione invece incerta rischio di integrine di laicismo non c'è quindi un'acquisizione
Di quello che per lui era la lezione di una vita diventata magistero ufficiale della Chiesa col Concilio e che non è ancora appunto capillarmente presente nella chiesa
E allora in questo orizzonte anche emerge la sua
Difesa del teologia e del linguaggio del Concilio nella polemica con alcuni teologi degli anni ottanta
Dove il punto mi si mi sembra a distanza di tempo non sia tanto quello appunto della diversità impostazione teologica
Lazzati
Alla fine non non è negativo nei confronti di alcune nuove
Tematiche la dimensione secolare di tutta la Chiesa il binomio cristiano comune vocazioni del cristiano oppure comunità ministeri
Non accetta di sentir definire dualista l'impostazione conciliare
Ma alla fine accetterebbe anche queste nuove non queste novità di linguaggio teologico a parte a patto che lo dice lui stesso in uno di questi interventi negli anni ottanta quattro ottantacinque
Si rispettino alcune fondamentali esigenze la prima e salvare l'unità del popolo di Dio
La seconda la specificità dei carismi e dei ministeri
E la terza la parte propria del laico nella realtà temporali
Una volta accettate queste realtà appunto le discussioni teologiche possono anche proseguire
In termini storico sociali invece qual è la nuova emergenza qual è la sottolineatura che si aggiunge alla
Riflessione
Consolidata
Che si portava dietro
Il professor Lazzati il problema è la decadenza del progetto politico cristianamente ispirato lucidamente
Intravista analizzata anzi in qualche modo anticipata nella sua parabola
E riletta come vicenda che
A contrario potremmo dire rafforzava le sue idee rafforzava le sue idee sulla necessità e sulla carenza di una laicità intesa come responsabilità di cristiani interiormente solidi sulla questione della cultura politica come forma specifica di servizio
E in qualche modo quindi l'idea era che le difficoltà fossero
Più profonde che difficoltà politiche fossero difficoltà che stavano sul terreno della fede
E delle sue debolezze
Inadeguatezza dell'attività di formazione delle comunità ecclesiali cito un suo intervento di questi anni scarsa coscienza della responsabilità laicale
Debole maturazione culturale totale carenza di famigliari relazioni tra chi ero tra clero e laici
E qui torna l'urgenza della preparazione tornata
Il tema della politica che senza fede e senza cultura non ha un futuro ma potremmo anche dire di più a distanza di tempo appunto nella sua rilancio del tema della formazione della proposta di un servizio culturale della Fondazione Città dell'uomo stava probabilmente l'idea di un nuovo inizio necessario
Stavo ogni idea di di discontinuità molto forte che forse non fu valutata appieno forse non fu compresa o almeno non seguita per quanto allora meritava una scommessa alla luce dei fatti potremmo dire che non ha avuto un esito positivo ma da non trascurare per la sua radicalità
Con alcune caratteristiche su cui anche qui sarebbe bello soffermarsi di più l'idea di non strumentalizzare il nome cristiano
Cosa che in realtà diceva per incidenti stradali gli anni cinquanta ma che torna con grande chiarezza in questi in questi anni l'abbiamo anche sentito quando si diceva
A servizio di una democrazia semplicemente liberale abbiamo scomodato il nome cristiano nella riflessione sul trentennale della Costituzione
In difesa della cultura del Progetto cosiddetta per rispondere appunto a una malintesa polemica antideologica no che egli vedeva serpeggiare anche tra i cattolici tutte contenuti appunto di questo che mi pare con grande chiarezza mamma nel tempo si allontana era stata per lui la proposta di una discontinuità forte che non ha avuto seguito
Ma che era totalmente coerente totalmente interna all'evoluzione appunto dei capisaldi che abbiamo tracciato all'inizio
Cosa concludere alla fine di queste spero non troppo rapsodica riflessioni
Io direi che sesta questo ragionamento sulle priorità sulle originalità di alcune intuizioni sulla radicalità
E la lontananza nel tempo di alcune di queste riflessioni
A me pare di poter dire che il linguaggio la sappiano
Può sicuramente essere datato e il contesto Lazzati hanno certamente non è più lo stesso oggi
Ma il problema Lazzati hanno inteso nel senso descritto prima mi pare che sia rimasto totalmente avverto e sia consegnato alla nostra storia sotto tanti profili
Il tema dell'approccio ecclesiale al mondo moderno
Che oggi è soggetto a ripensamenti
Mi pare francamente involutive i tornando a confidare in qualche sorta di residuo di una cristianità sociologica il tema teologico della il Cato che resta soltanto abbozzato
Rispetto appunto anche all'evoluzione della teologia che parla di vocazioni di ministeri il tema pastorale della responsabilità ecclesiale e civile dei laici credenti che ancora tutto davanti a noi e infine appunto il tema del potremmo dire del progetto dei nomi dei contenuti del riunirsi dell'agire da credenti nella società nella politica che tema
Rimosso per certi versi
Ma ritorna
Ineludibile e proprio oggi potrebbe essere forse affrontato quando appunto l'orizzonte più libero in quanto non c'è più l'ingombrante questione del nome cristiano in politica questi aspetti sono aspetti che fanno parte della lezione profonda
Durata tutta una vita del professor Lazzati mi pare che siano spetti che possono essere consegnati alla nostra riflessione sull'oggi e sul domani grazie
Grazie Emilio Molinari non l'ho detto prima o no l'avvocato Belloni settembre contemporanea all'università Iulm di Milano colui abbiamo colto appunto questa attualità della problema razza diano delle prospettive sulle quali continuano a riflettere a partire dalle riduzioni che non sono datate in questo lo attende rinato anche Guido detto questo ma è un passaggio ulteriore per occuparci anche di questo tema laicità in chiesa e per questo dò la parola professor Fulvio De Giorgi che è docente di Storia dell'azione all'Università Cattolica di Milano fra il
Prendo la parola con una premessa che è anche un chiedermi scusa non tratterò e me ne scuso la dibattuta questione ideologica sulla esce l'agilità nella e della chiesa non ho la competenza per farlo
Non sarà neppure a questo intervento un taglio scientifico nel geologico né storico la mia sarà una comunicazione nella condivisione delle tra testimonianza personale tentativo di discernimento del Comune ha vissuto ecclesiale di oggi
Mi scuso anche perché il mio intervento sarà forse attratti schematico ancorché mi rendo ben conto della complessità delle articolazioni storiche delle questioni che toccano
Pur senza minimamente indulgere ad atteggiamenti vendicativi controversi specie sempre lamentoso inibendo lo spazio dato e laici nella Chiesa
Tuttavia mi sforzerò individuare con franchezza spero Binder disarmata quelle che vorrei indicare con un credo non stucchevole parafrasi Rosmini Anna le cinque piaghe della laicità e la Chiesa o forse meglio quelli almeno paiono i criminali critici principali ma anche gli essenziali per il futuro della chiesa
Il riferimento fondamentale al concilio Vaticano secondo
Ricordare la tardi come anche Dossetti Comandini significa necessariamente riferirsi al consiglio la via pastorale nella Chiesa contemporanea la via americana nella storia di oggi il Vangelo nella fedeltà al Signore ed è quella che ci viene dal magistero conciliare
Non voglio dire che la via del consiglio è la più importante
Voglio dire che è l'unica è sola
Si possono provare forze difesi in modo più o meno dissimulato ma allora nella migliore delle ipotesi si perde tempo
Nel faticoso e travagliato periodo dello sconsiglio un momento a mio avviso felice almeno della crisi italiana
è stato quello che comprende l'ultima parte del pontificato di Paolo sesto e l'avvio del pontificato di Giovanni Paolo secondo all'incirca il decennio dalla metà degli anni settanta la metà degli anni ottanta
Tale venivano peraltro coincide con l'ultima parte della vita di Lazard in quella in cui si precisa sempre riferimento al Concilio riflessione sull'agenda del nuovo a misura d'uomo
Circostanze storiche diverse hanno reso possibile questo momento felice della comunità ecclesiali italiana
Era il tempo in cui la Cei aveva monsignor Enrico Bartoletti come segretario generale e poi il cardinale Ballestrero come presidente
Ma l'episcopato italiano presentava molte figure di spiccata personalità
Erano gli ultimi anni dell'episcopato di Pellegrino e i primi di quello di don Tonino Bello
Ma c'erano ancora Pappalardo Martini c'è Magrassi agresti a Longhin Riva Franceschi Del Monte
Qui Bairo
Negli anni settanta era stato posto al centro il tema dell'evangelizzazione fino al grande convegno ecclesiale del settantasei evangelizzazione promozione umana alla cui preparazione aveva contribuito in modo decisivo anche Lazzati
Negli anni Ottanta l'attenzione si spostava su Comunione comunità
L'attuazione del Concilio giungeva ai suoi punti più alti e significativi ciò era forse favorito anche da circostanze esterne
Sul piano mondiale il permanere della guerra fredda consentiva la chiesa di condannare il collettivismo comunista ma anche il liberismo capitalista rilanciando il personalismo solidaristico
In Italia il sistema dei partiti bloccato e sempre più degenerato verso forme di partitocrazia di commistione tra politica e affari portava una decadenza del costume civile e a una divaricazione profonda tra società politica il Paese reale
Per questi motivi la Chiesa italiana si staccava sempre più dalla democrazia cristiana praticamente scompariva l'insistenza sull'unità politica dei cattolici e si poneva come coscienza critica del Paese
Basti solo ricordare il documento del Consiglio permanente della CEI la Chiesa italiana e le prospettive del Paese del ventitré ottobre mille novecentottantuno
In cui si affermava che i cristiani non dovevano dare deleghe in bianco e si precisava non si tratta di serrare le fila per far fronte al mondo
Il periodo successivo invece il crollo del comunismo il cambiamento del quadro politico mondiale
Il dominio unico incontrastato delle politiche liberiste delle logiche di mercato ecco in questo per questo Periodo tutto ciò rendeva più difficile alla Chiesa una posizione critica al di sopra delle parti
In Italia la fine del sistema politico e degli stessi grandi partiti del dopoguerra e soprattutto la firm l'affermarsi di un nuovo sistema politico bipolare con i cattolici divisi tra i due schieramenti in lizza
Potevano alla al comunità ecclesiale complessi problemi di equidistanza e rischi di tensioni e di frantumazione
La risposta che si è via via consolidata è andata nel sei
So di un serrare le fila con un accento posto sulla disciplina unitaria si veda per esempio il documento cede se dell'ottantanove comunione comunità e disciplina ecclesiale
Questa linea di tendenza ha comportato di fatto una selezione della incarto nel senso di fare emergere un laicato clericali Zagato uniformato esecutore
Nel contempo cioè implicato una laicizzazione del clero sempre più impegnato direttamente in questioni sociopolitiche suscitando peraltro contrapposte reazioni di tipo le cistico
Le dinamiche di promozione di un laicato nella prospettiva del Concilio dunque lentamente Sina rivivranno in qualche misura si atrofizza vanno sono interessanti le parole del cardinale
Tettamanzi stamattina
Naturalmente vi erano chiese locali in cui tali dinamiche mantenevano ancora la loro vitalità tuttavia il clima complessivo con le sue difficoltà condizionava e frenava anche queste eccezioni
Con la presi del ventunesimo secolo peraltro lo scenario si è nuovamente modificato
Guerre terrorismi con richiami a motivazioni religiose hanno ridato spazio autonomo sulla scena mondiale alla Chiesa cattolica nel segno alternativo della pace e del dialogo interreligioso
Le trasformazioni indotte dalla globalizzazione in Italia e in molti altri Paesi europei reclamano una nuova visione della laicità non più laicista
Si profilano dunque occasioni nuove per la chiesa del Concilio
Queste occasioni possono essere sprecate e perse oppure colte al volo rilanciando lo stile conciliare umile e dialogante lo stile della grande preghiera di perdono del Giubileo del due mila
In ogni caso per riprendere slancio ci vorrà comunque sia tempo sia un'attenzione plenaria e di profonda unità dell'episcopato italiano
Ma è anche importante la prospettiva di marcia
La mia convinzione che per risolvere i punti critici della vita ecclesiale in generale della realtà dei laici in particolare cogliendo le occasioni nove che oggi si aprono occorre tornare al Concilio Vaticano secondo le impressioni del decennio settantacinque ottantacinque
Da una parte i Vangeli trazione promozione umana e dall'altra comunione comunità
E vengo allora le cinque piaghe della laicità nella chiesa le indico senza proporre un ordine di importanza perché si coi implicano e si integrano a vicenda
La prima piaga riguarda la necessità che emerga una adeguata spiritualità della ricavato
Dagli anni Trenta del novecento agli anni del post Concilio se intesa la spiritualità delegato come sostanzialmente ricalcata su quella dei religiosi consigli evangelici cioè tre voti di castità povertà e obbedienza ma senza vita comune
E la spiritualità degli istituti secolari e la spiritualità dello stesso Lazzati di la Pira del primo Dossetti
A questa segue nel post Concilio e soprattutto dalla metà degli anni ottanta la spiritualità dei movimenti senza voti ma con accento posto sulla comunità fondata su un carisma oggi la spiritualità dei movimenti ai suoi spazi ma non sembra avere ulteriori slanci di espansione né ad extra né ad in tre
C'è bisogno di una più chiara e forte spiritualità da proporre al cristiano medio che vive nelle comunità parrocchiali partecipando in diversa misura la loro vita
La spiritualità della in caso di oggi dovrebbe essere quella del radicalismo evangelico informata dallo spirito delle Beatitudini e del discorso della montagna
La regola di vita il Vangelo
Il Vangelo sine glossa
Una spiritualità informata le beatitudini evangeliche e si potrebbe dire innestata nella grande spiritualità del monachesimo Ge cena hobbistico di San Benedetto di Santa scolastica dunque senza di simmetria di genere
Dimensione comunitaria ma anche libera individualità radicalità del riferimento evangelico preghiera personale soprattutto liturgica ma anche ferì alita del lavoro
Ascolto e disponibilità allo spirito nell'uomo interiore ma anche creatività
Nell'ottantacinque indicando quelle che dovevano essere a suo avviso le linee di una spiritualità laicale Lazzati scriveva
Vorrei trarre la prima nota della nuova spiritualità del laico cosciente della propria vocazione e chiamarla spiritualità creativa e diceva Lazzati in un certo senso il recupero della sigla benedettina ora et labora
Questa spiritualità e la stessa
Indicata dal monaco Enzo Bianchi nei suoi interventi sul radicalismo evangelico e prima ancora dal Monaco Giuseppe Dossetti nelle sue riflessioni sul discepolato
Essa forma nel cristiano laico la coscienza escatologica e l'abito virtuoso della speranza come ben indicavano i vescovi italiani nell'ottantatré nel documento carestia comunione e comunità
La seconda piaga riguarda le dimensioni esistenziali degli operatori pastorali laici specialmente quelli impegnati in parrocchia
Occorre a mio avviso passare da una soggettività individuale a una soggettività di coppia
Dell'importanza della vocazione allo stato di vita matrimoniale parla efficacemente la costituzione conciliare Lumen Gentium e sulle forme dell'apostolato familiare si sofferma il decreto apostolica motto si tate
Il discorso è stato ripreso e approfondito negli anni settanta dei vescovi italiani a partire dal piano pastorale evangelizzazione sacramenti ma è soprattutto il documento evangelizzazione matrimonio del settantacinque che vorrei richiamare esso appare tuttora vivo e attuale prospettando linee pastorali ancora non sufficientemente seguite
Su queste basi si sviluppava una riflessione sul peculiare e specifico ministero di edificazione della Chiesa che
E ha affidato i coniugi alla loro vita cristiana
Da qui due conseguenze pastorali ancora oggi a mio avviso decisive la prima è quella di dare soggettività pastorale come dicevo prima unitaria alla coppia
Non più o almeno non più prevalentemente operatori pastorali singoli nei vari settori della catechesi della liturgia della carità ma operatori pastorali coppie di coniugi
Dice il documento
La presenza delle coppie cristiane come tali e non semplicemente di un singolo coniuge nei vari momenti di vita della comunità ecclesiale nelle diverse forme della missione di salvezza della chiesa
Negli organismi pastorali realizza rende visibile il mistero a loro proprio entro la chiesa
E questa può così riassumere una dimensione più domestica cioè più familiare nell'affrontare e risolvere i problemi pastorali
La famiglia infatti introduce nella comunità ecclesiale a partire dalla parrocchia una componente di vicendevoli aiuti e uno stile più umano e fraterno di rapporti
La seconda conseguenza pastorale e la valorizzazione dei coniugi nel rapporto tra comunità ecclesiale e società
Tutto questo oggi dovrebbe anche implicare naturalmente un approfondimento delle relazioni di genere all'interno della coppia contrastando ingiusti squilibri
La terza piaga e relativa alle caratteristiche pastorali complessive nell'ambito delle quali lei Kato non solo possa essere valorizzato ma semplicemente acquisti il suo ruolo peculiare è significativo
Occorre cioè passare a mio avviso a una pastorale di libertà e di liberazione
Qui da una parte ci sarebbe moltissimo da dire dall'altra forse l'ambito in cui sono più numerosi possibili rimandi
Il riferimento di partenza potrebbe essere il già ricordato Convegno ecclesiale del settantasei evangelizzazione promozione umana
Dalla relazione di Lazzati prospettive del convegno tenuta la tredicesima assemblea generale della CEI agli atti del convegno stesso e in particolare le tre relazioni generali di monsignor Nervo Paola Carioti killer dico
Poi ancora nel settantasette nel documento del Consiglio permanente della Cei con cui si presentavano gli atti del convegno
In cui si diceva il convegno ha chiesto che i poveri siano maggiormente al centro dell'attenzione dell'azione pastorale della Chiesa
I poveri e gli emarginati ci provocano Sato salutare mente che nelle nostre chiese locali ci facciamo carico della situazione di miseria di ingiustizia di ignoranza e di oppressione
Dalla quale Cristo vuole liberarle
Nell'ottantuno nel documento del Consiglio permanente della CEI che ha già ricordato la Chiesa italiana e le prospettive del Paese si indicava
Bisogna decidere di ripartire dagli ultimi che sono il segno drammatico della crisi attuale
Gli impegni prioritari sono quelli che riguardano la gente tuttora priva dell'essenziale la salute la casa il lavoro il salario familiare l'accesso alla cultura la partecipazione con gli ultimi e con gli emarginati potremo tutti recuperare un genere diverso di vita
Demolire ama innanzitutto gli idoli che ci siamo costruiti denaro potere consumo spreco tendenza a vivere al di sopra delle nostre possibilità
Li scopriremo poi i valori del bene comune
Della tolleranza della solidarietà della giustizia sociale della corresponsabilità
Si potrebbe ancora continuare citare altri significativi brani da questo documento oggi
In un momento in cui si palesano i danni sociali delle ideologie liberiste egemoni dagli anni ottanta in un momento solcato dalle ombre del terrorismo e della guerra
Si rende chiaro ed evidente la necessità di una pastorale di libertà e di liberazione
Di giustizia e di pace
Contrastando le diverse strutture di peccato di violenza e di oppressione
A cominciare dall'oppressione della donna che forse la più diffusa
E questa oggi l'intonazione caratteristica prevalente della pastorale
Non direi
Ci sono difficoltà e ambiguità
Sì ci sono
Le difficoltà stanno nel fatto che il dispiegamento sereno e fresco di una tale pastorale potrebbe sembrare troppo di sinistra nel senso politico partitico
La Chiesa deve però giustamente mantenere la sua libertà la sua indipendenza dalla comunità politica
La sua autonomia rispetto ai partiti
Tuttavia la paura di non schierarsi e di non apparire da una parte e di parte a devitalizzato in modo preventivo e sistematico
L'azione della Chiesa italiana per la liberazione per la giustizia e per la pace
Ci si è impantanati spersi in una nebbia grigia
In bilico tra giusta prudenza e opportunismo
Tra sapiente discernimento e opaca diplomazia
Tra furbizia del servente del serpente evangelica mente congiunta alla semplicità della colomba e furbizia umana congiunta allievi pro dei farisei che l'ipocrisia
Ma la chiesa se deve mantenersi limpidamente autonoma e imparziale rispetto alla società politica e partiti non può essere un neutrale tra umanesimo e disumane esimo
Tra amore ed odio tra giustizia e ingiustizia
Tra guerra e pace
Altrimenti si rende vana la croce
Se si analizza il Compendio della dottrina sociale della Chiesa da un punto di vista dell'analisi critica della storia del pensiero politico l'indicazione molto netta
L'allora cardinale Ratzinger nel suo intervento sulle radici spirituali dell'Europa dopo aver parlato del modello laico francese e del modello protestante liberale tedesco aveva notato
Ai due modelli di cui parlavo prima se n'è aggiunto nel ventesimo secolo un terzo ossia il socialismo che si biforca o presto in due diverse vie quella totalitaria e quella democratica
Il socialismo democratico è giunto a inserirsi all'interno dei due modelli esistenti come un salutare contrappeso nei confronti delle posizioni liberali radicali le arricchite corrette
Esso riuscì anche ad andare al di là delle confessioni in Inghilterra il partito dei cattolici che non potevano sentirsi a casa loro nel nel campo protestante conservatore né in quello liberale
Anche nella Germania guglielmina il nucleo cattolico poteva sentirsi più vicino al socialismo democratico che alle forze conservatrici rigidamente prussiane protestanti
In molte cose concludeva Ratzinger il socialismo democratico era ed è vicino alla dottrina sociale cattolica in ogni caso ha consapevolmente contribuito alla formazione di una coscienza sociale
Mi pare chiarissimo era ed è diceva Ratzinger
Occorre allora
A mio avviso riflettere su questo se si ha difficoltà a
Portare questa rete riflessione la necessità di prendere le distanze dalla sinistra porterà pure di fatto a prendere le distanze anche da decisivi aspetti dell'insegnamento sociale della Chiesa
Cioè da quelle molte cose in cui la sinistra per usare le parole di Ratzinger era ed è vicina alla dottrina sociale cattolica
Ciò rischia di snaturare gravemente la testimonianza evangelica e in particolare l'azione dell'è calato e la sua coscienza sociale
A queste difficoltà vanno poi aggiunte le ambiguità nell'esercizio della carità e dunque di grande attualità il richiamo conciliare della posto ricamo apposita trent'che mi permetto di richiamare sì a Bereguardo con estrema delicatezza alla libertà e alla dignità della persona che riceve l'aiuto la polenta d'intenzione non sia macchiata da ricerca alcuna della propria utilità o da desiderio di dominio
Siano anzitutto adempiuti gli obblighi di giustizia perché non avvenga che si offra come dono di carità ciò che già dovuto a titolo di giustizia
Si eliminano non soltanto gli affetti ma anche le case dei mali l'aiuto sia regolata in tal modo che coloro i quali lo ricevano vengano a poco a poco liberati dalla dipendenza altrui e diventino sufficiente a se stessi
Mi sembra dunque necessario eliminare le ambiguità e superare le difficoltà il minimalismo
A questo fine può rivelarsi molto utile la risoluzione dei problemi segnalati dalle ultime due piaghe
La quarta piaga riguarda la necessità della libertà di parola nelle comunità ecclesiali e nell'ambito dei rapporti tra laici e gerarchia
La Lumen Gentium ci dice che la Chiesa ha per condizione la dignità e la libertà dei figli di Dio nel cuore dei quali timore lo Spirito Santo come in un tempio
E aggiunge i laici come tutti i fedeli hanno diritto di ricevere abbondantemente dai pastori beni spirituali della Chiesa soprattutto gli aiuti della parola di Dio dei sacramenti
Ad essi quindi manifesti no alle loro necessità e i loro desideri con quella libertà e fiducia che si addice figli di Dio e a fratelli in Cristo
Secondo la scienza competenza e prestigio di cui godono hanno la facoltà anzi talora anche il dovere di far conoscere il loro parere succose concernente il bene della Chiesa
Se occorre si faccia questo attraverso gli organi stabiliti a questo scopo Dalla Chiesa e sempre con verità fortezza e prudenza
Con reverenza e carità verso coloro che per ragioni del loro sacro ufficio rappresentano Cristo
Siamo lontani dai tempi del dissenso polemico della contestazione amara delle logge della disubbidienza
Forme di comunicazione viziate da preconcetti ideologici tanto più fruttuose dannosi quando porta portavano a contestazione organizzata
Da Stan Lee stati d'animo astiosi e rancorosi da semplici ismi velleitari anche quando nascevano da generosità d'animo
Ma forse il consenso di oggi e talvolta accompagnato da dubbi interiori e perplessità che rimangono inespresse
Più che un dissenso scismatico sommerso come pure qualcuno ha sostenuto e un consenso rassegnato
Proprio nei laici che hanno un vero senso se Clèzio che riescono a sentire come Ecclesia si producono forme di autocensura di umile silenzio
Io dico che questi laici silenziosi fanno bene è giusto comportarsi così
Ebbene per i laici tacere se l'esercizio della libertà di parola può essere inteso come mancanza per usare le parole prima citate della Lumen Gentium
Di reverenza e carità verso coloro che per ragione del loro sacro ufficio rappresentano Cristo
Dico però anche che questo non è un bene per la Chiesa
Perché spegne gli entusiasmi pastorale spirituali induce conformismo che è caricatura della vera unità
Rende grigie amorfa la partecipazione soffoca la corresponsabilità progettuale
Spinge verso l'inedia comunitaria
E dunque un crinale critico nell'esercizio del ministero gerarchico verso i battezzati a beneficio dei battezzati il per voi sono vescovo
Di questi possibili rischi si era reso conto ci si era resi conto tra la seconda metà degli anni settanta e la prima metà degli anni ottanta
Nel già ricordato documento del settantasette che presentava gli atti del convegno evangelizzazione promozione umana si affermava
I vescovi chiamati a reggere il popolo di Dio per per essere fondamento dell'unità delle nostre chiese sanno di dover adempiere il ministero episcopale favorendo la partecipazione ecclesiale senza spegnere lo spirito specialmente oggi
Con l'attenzione e la ricerca dell'apporto della ricavato tutti desideriamo una chiesa di partecipazione che sia luogo di corresponsabilità dove ognuno abbia la sua voce e che con questo mostri il segno particolare di riconoscimento le datole da Cristo cioè L'Unità e mi piace ricordare un passaggio dell'omelia della Messa con cui nell'ottantuno monsignor Michele Mincuzzi iniziava il suo servizio episcopale nella chiesa di Lecce indicando le sue linee programmatiche
La scelta di fondo che è soltanto preceduta dalla scelta di Gesù come senza il salvatore della vita e la scelta della libertà di opinione nella Chiesa
La Chiesa comunità di fede di amore se non gode della necessaria libertà di manifestare non cresce
Vive anzi in uno stato di permanente minorità
La parola di Dio però non si lascia imbavagliare con fierezza Paolo ha posto loro ribadì e i suoi amici apostoli Pietro e Giovanni ci hanno dato una norma forte pericolosa per i criteri umani bisogna obbedire a Dio prima che agli uomini
Non sopporto diceva ancora Mincuzzi in quell'occasione l'isolamento e non temo di perdere autorità prestigio chiedendo amicizia fiducia confidenza
Lealtà di linguaggio rispettando la libertà di sbagliare senza il panico dell'intervento superiore
Parlate mi con franchezza
Questo il punto la fiducia la confidenza la franchezza la realtà di linguaggio fra il pastore i laici sono di fondamentale importanza
Ma è decisivo che attraverso di essi si realizzi nel senso ecclesiale più pieno una vera libertà di opinione e di parola senza la paralizzante paura dell'intervento superiore
Perché viene messa nel conto e accettata senza drammi anche la libertà di sbagliare
Ciò vale in misura ancora maggiore per le donne la cui espressione spesso ghettizzata in ambiti di valenza marginale
Come piccolo esempio di una libertà senza ansie e senza angosce
Ricordo con commozione il convegno diocesano che nell'ottantacinque si tenne appunto a Lecce sulla vocazione la missione dei laici con le due relazioni di Bruno Forte e di Giuseppe Lazzati
Alla libertà di parola si collega infine sta per finire la quinta piaga che riguarda la dignità fraterna del laico
Cioè trasformare in realtà di vissuto ecclesiale la piena uguaglianza battesimale di tutti i cristiani uomini e donne superando ogni paternalismo e ogni forma di persistente clericalismo
La Lumen Gentium afferma i laici quindi
Come per degna azione divina
Hanno per fratello Cristo il quale pur essendo signore di tutte le cose non è venuto per essere servito ma per servire così anche hanno per fratelli coloro che posti nel sacro ministero insegnando essa anticancro reggendo per autorità di Cristo pascolo la famiglia di Dio in modo che sia da tutti adempiuto il nuovo precetto della carità
A questo proposito dice molto bene Santagostino se mi atterrisce l'essere per voi mi consola le essere con voi perché per voi sono vescovo con voi sono cristiano
Quello è il nome di pericolo questo di salvezza
Se la libertà di parola di cui parlava prima riguarda come si è visto il per voi sono vescovo la dignità fraterna nella ecco riguarda il con voi sono cristiano
Persistono ancora nelle comunità ecclesiali italiane a livello parrocchiale di o cessano nazionale forme di clericalismo
Con serenità dobbiamo riconoscere che persistono ancora
è un male questa persistenza ed è forse un male maggiore se non si riesce a vederla ad analizzarla a contrastarla
Ci soccorrono allora ancora una volta suggestioni e suggerimenti pastorali dei primi anni ottanta
Nell'ottantacinque nel suo progetto pastorale per la diocesi di Molfetta insieme alla sequela di Cristo sul passo degli ultimi don Tonino Bello scriveva
Fa paura vedere talvolta nelle nostre comunità di rilevanza di questa coscienza laicale
Anche quando si parla di promozione dell'Hi Kato si pensa spesso a un laicato che in un certo senso sì clericali Za
Le nostre chiese occorre ammetterlo continuava monsignor Bello sono ancora clericali e i nostri laici bisogna dire pur questo nelle loro rivendicazioni non chiedono gli spazi giusti pretendono are dal clero di bassa forza
Tutto questo è pericoloso blocca la crescita e atrofizza i carismi i laici che si Cleri Calizzano non sono meno innocui dei chierici che si laici San ma prima di monsignor Bello era intervenuto con esplicita chiarezza su questo punto colui che si può consegue considerare suo maestro il vescovo Michele Mincuzzi che ho già ricordato nella sua limpida omelia per la messa crismale dell'ottantuno egli affermava e tempo che il tanto ingiustificato clericalismo e pur tuttavia duro a morire incomincia a vedere una più chiara inversioni di tendenza
è tempo di riprendere sul serio la realtà sacramentale del laico e quindi la sua eccelsa dignità la sua inalienabile e intoccabile libertà la sua tremenda e oggi storica responsabilità pastorale
Mincuzzi non si nascondeva le difficoltà a contrastare efficacemente il clericalismo
Lei accenna appena continuava rivolgendosi ai suoi preti
A di fronte alla ricco e nessuno si dispiace il vostro fratello maggiore che parla abbiamo perduto un po'di credibilità riconosciamo a parole e smentiamo con i fatti la loro corresponsabilità pastorale
Be
L'accentramento del controllo continuo asfissiare riducono tolgono lo slancio del laico
Non c'è gioia di impegnarsi quando si sa di essere quasi sempre sotto il sospetto dello strafare dell'errore delle devianze nei confronti dell'ortodossia della comunione
Ci c'è poi la difficoltà della scelta fra il fare in proprio con scarso nulla disponibilità di tempo e la indispensabile formazione permanente a farsi carico di piccole grandi responsabilità
E allora abbiamo preti ottimi validissimi organizzatori pieni di efficienza e intorno una zona che Mammano scolora in un grigio sempre più scuro fino al nero del volto di amore e di responsabilità
Non si può non osservare che queste indicazioni dei primi anni ottanta sono rimaste sentieri interrotti
Del resto viene oggi se lo si vuole la possibilità di riprendere di rilanciare tali fondamentali intuizioni pastorali
Per superare le cinque piaghe delegato della chiesa e perché la Chiesa possa essere sempre meglio e più pienamente sacramento della salvezza del mondo
Mi piace perciò concludere con un pensiero di Lazzati nell'ottantaquattro nel suo volume la città dell'uomo costruire da cristiani la città dell'uomo a misura d'uomo Lazzati affermava
Naturalmente sarebbe da ingenui nasconderci che nel momento in cui consideriamo la Chiesa quale sacramento della salvezza del mondo
Non ci sia chi pensi di trarne conseguenze per un pane Clizia lirismo per una cristianità di tipo teocratico
Per un più o meno aperto clericalismo
Di cui certamente la storia della Chiesa conosce esperienze che proprio alla luce del Concilio dovrebbero essere del tutto superate a vantaggio di quella che è la vera vocazione missione della Chiesa farsi sale lievito dell'umanità
Per evitare il pericolo di pane che sia lirismo cui si accennava dici concludeva Lazzati giova anche tener presente la dimensione escatologica del disegno di creazione di redenzione
E come in questo la Chiesa sia totalmente relativa al Regno di Dio che nella sua pienezza che supera tutte le strutture proprie del tempo
Si realizza oltre il tempo nel rapporto diretto in Cristo
Del padre con tutti i figli per i quali Dio sarà tutto in tutti grazie
Grazie anche al professor De Giorgi il quale in premessa diceva non tratterò il tema della laicità e della Chiesa in realtà ci ci è entrato e in maniera assolutamente forte e significativa con quella pacatezza e quella franchezza che abbiamo potuto apprezzare all'inizio nella dell'intervista di Lazzati è che però non ci sia ha risparmiato anche delle sferzate che certo sono
Degli appunti
Relativamente al tema laicità e Chiesa ma sicuramente sono anche dediche degli inviti forti delle sollecitazioni atti poi questo rapporto deve viverlo concretamente quotidianamente cioè a i laici fedeli laici che nella chiesa vivono perché
Citando Mincuzzi Mosino Mincuzzi ti
Ha ha parlato molto
Dei chierici in realtà ci sarebbe anche molto da parlare lo ha fatto con un accenno anche il cardinale RIS di questa mattinata anche al versante lei che alla le figure
Laicali oggi grazie quindi per questo intervento
Aggiungiamo a quello che e l'ultimo
Degli interventi previsti dal programma quello di Valerio Onida presidente emerito della Corte costituzionale che nomina avendo potuto essere presente ha comunque voluto inviarci un testo scritto che
Marco Garzonio si leggerà quindi c'è Daloui microfono
Se ce la faccio sono passate
Caro Marco come ti avevo preannunciato non riesco a essere presente sabato mattina al convegno dall'Ambrosianeum e delle altre associazioni record rilassanti
Me ne scuso
Me ne scuso con tetto Trinità avvenuti proseguito
Non voglio però rinunciare ad una brevissima parola di testimonianza non perché io abbia particolari titoli per rievocare la personalità il pensiero e l'azione di Giuseppe Lazzati
Infatti da un lato non ho avuto se non per un breve periodo una presenza attiva nel mondo dell'Azione cattolica in cui Lazzati è stato per tanti aspetti protagonista ne ho vissuto dall'interno la vita e le vicende dell'Università Cattolica altro luogo privilegiato della sua presenza
Ne ho condiviso l'ambito degli interessi scientifici da Ruth coltivati nel campo della Letteratura cristiana antica dall'altro lato i miei studi ai miei interessi mi hanno portato spesso ad occuparmi del pensiero dell'esperienza del gruppo che faceva capo a Dossetti operante nel periodo costituente e all'inizio della prima legislatura repubblicana ma come si sa in questo gruppo furono altri esponenti in particolare Dossetti e la Pira cioè i giuristi
Ad avere un ruolo attivo di primo piano nell'elaborazione della Costituzione nel dibattito in Assemblea Costituente e la riflessione più Diretta sui temi politici e istituzionali
Ho personalmente conosciute frequentato professor Lazzati soprattutto in un periodo quello della mia partecipazione alla Fuci milanese e poi della sua direzione dell'Italia
Periodo in cui essi era già conclusa la sua esperienza come è stato detto di politico suo malgrado e quindi della sua attività in quel periodo o soprattutto ha preso dai libri ed altri testimoni
Oppure mi sono molte volte domandato come mai Lazzati abbia rappresentato per me come per molti una figura fondamentale
Un punto di riferimento intellettuale e morale fino ai tempi in cui veniva ed accadeva spesso a parlarci nel circoli della Fuci nella seconda metà degli anni Cinquanta
Ciò è dovuto certamente anzitutto al fatto che la satira insegnava a pensare e a pensare con la propria testa
La strada che egli indicava i giovani non era quella di fedeli esecutori ma quella di persone pensanti una strada di libertà di confronto aperto e fiducioso con le realtà del mondo
Questo ha a che fare anche con il tema del vostro convegno la laicità
Infatti il principio di laicità dello Stato come emerge nella storia dell'esperienza costituzionale quello che la giurisprudenza della Corte costituzionale ha individuato come uno dei principi supremi del nostro ordinamento costituzionale
Al di là delle tensioni delle differenze della contrapposizione anche nella definizione del concetto
Trova la sua premessa teorica in quella distinzione degli ordini tra Stato e Chiesa
Che l'articolo sette della nostra Costituzione enuncia solennemente dove dichiara che lo Stato e la Chiesa cattolica sono ciascuno nel proprio ordine indipendenti e sovrani
Volendo così sancire il superamento di storiche sovrapposizioni confusioni e tentativi di reciproco assoggettamento a sua volta la distinzione degli ordini intanto si fonda teoricamente
In quanto si distingua non si contrapponga l'ambito delle decisioni e delle azioni del cittadino in quanto membro della comunità statale dall'ambito delle decisioni e delle azioni del fedele in quanto membro di una comunità confessionale
In quanto dunque si ammetta un'autonomia e una responsabilità del cittadino in quanto tale lo Stato e la città dell'uomo
Dal punto di vista dello Stato laicità significa che lo Statuto dei diritti e dei doveri del cittadino non può dipendere né essere condizionato dalla sua appartenenza religiosa o dall'assenza di appartenenza religiosa
E che la legge dello Stato non può trattare qualunque atto di significato religioso se non come manifestazione di libertà libertà religiosa
Che le istituzioni statali non si possono mai identificare con un'appartenenza religiosa neutralità religiosa dello Stato
I problemi di possibile contrasto tra statuto civile e Statuto religioso della persona tra doveri civili e doveri religiosi dei possibili conflitti di fedeltà in un contesto del genere non si risolvono del tutto e per sempre
Poiché resta l'eventualità che la legge civile ponga per i propri scopi dei limiti alla libertà o degli obblighi che risultino in concreto confliggenti con obbligazioni o divieti ricondotti ad una appartenenza religiosa
Ma non dipendono più da interferenze della legge statale nella sfera religiosa e vengono in genere ridotti al minimo dagli ampi confini e dalle ampie garanzie assicurate alle libertà
Non che quando è il caso dal riconoscimento eccezionale difforme di obiezione di coscienza
Il pluralismo religioso cioè il riconoscimento sul terreno civile di possibili diverse appartenenze religiose e quindi della coesistenza di S. nell'ambito statale in condizioni di eguaglianza discende come corollario da questa impostazione
Se lo Stato smette di far propria una religione di pretendere di controllarle di accettare di esserne controllato il pluralismo risulterà la forma normale di manifestazione del fenomeno religioso
Ma se nello Stato laico lo statuto della religione essenzialmente uno statuto di libertà e di opportunità offerte alla persona come singolo e come appartenente a libere formazioni sociali
L'esistenza di questa sfera in cui regna dal punto di vista dell'ordine civile la libertà non può non essere almeno di fatto oggetto di riconoscimento anche da parte delle istituzioni dell'ordine religioso
Ciò significa da parte di queste ultime il riconoscimento della distinzione degli ordini
La coerenza delle condotte che fanno capo alle persone cioè l'unità dell'agire umano si realizza dunque come unità dei distinti
Quella unità dei distinti che nel pensiero di Lazzati ricorre come valore religioso fondato sull'affermazione dell'autonomia delle realtà temporali
In questo senso mi pare si può dire che il valore della laicità sì anche un valore proprio di quella cultura cristiana di cui Lazzati e massimo esponente ed è questo peraltro che suona e per questo peraltro che suona improprio qualunque tentativo di far fare passi indietro al principio di laicità in nome di un'assunzione da parte di istituzioni statali di nuovi ruoli e condotte da religione civile
Certo e possibile che principi di laicità siano imposti da uno Stato attraverso le proprie leggi anche una società permeata di una cultura religiosa che ignori o non riconosca la distinzione ma è evidente e la realtà contemporanea lo dimostra ampiamente
Come questo risulti in fatto più difficile e dia luogo più spesso a tensioni conflitti e contraddizioni
Là dove non si radici anche nella cultura l'idea della distinzione degli ordini e in concreto dell'autonomia della politica non da principi ieri dai valori ma da vincoli di tipo confessionale
In concreto questo vuol dire che la laicità dello Stato convive difficilmente con qualsiasi forma di fondamentalismo religioso
E che dunque la risposta alla sfida di fondali mentali ismi Esterni non può mai essere non dovrebbe mai essere
La riscoperta o è la riedizione di nuovi fondamentalismi più o meno striscianti anche nel nostro ambiente culturale
La sfida di oggi a livello planetario per chi non voglia ragionare in termini di puri rapporti di forza o di guerre di civiltà sta nella diffusione delle idee della pratica dei diritti umani visti come terreno comune di incontro delle differenti culture
L'apporto specifico che la nostra cultura può dare a questo sforzo si radica proprio in quella capacità di riconoscerle distinzioni che è parte pregnante del pensiero di Giuseppe Lazzati
Valerio Onida
E con questo siamo giunti al termine di quanto il programma prevedeva per questa invero intensa mattinata
Dire che di materiale ce n'è in abbondanza e posso fin d'ora assicurare che sarà premura dei promotori di raccogliere tutto quanto di così denso abbiamo ascoltato in questa mattinata anche in uno a volume che possa ripresentare agli atti e rilanciare un po'la riflessione di
Di questa mattina
Io in chiave di conclusione visto che il programma mi affida anche la cura delle conclusioni dovrei fare altro che dar voce a ancora alla al professor Lazzati cogliendo un breve passaggio di un'intervista che nel mille novecentottantaquattro pubblicò proprio il mensile dell'Azione cattolica in dialogo in occasione dell'uscita della già citato volume la città dell'uomo proprio l'ottantaquattro ebbene in conclusione di questa intervista
Veniva chiesto Lazzati e se dovesse indicare gli elementi costitutivi della coscienza credente lei cosa direbbe
E Lazzati rispondeva così non è lungo e tranquille
Anzitutto la chiarezza di rapporto tra la coscienza religiosa compresi i suoi contenuti e la coscienza civile e politica in una parola una retta conoscenza dei principi
Poi la competenza come conoscenza teorica e applicativa delle leggi che guidano le realtà terrestri in vista di un loro sapiente uso la competenza dunque intesa in senso scientifico e tecnico ma anche storico come capacità di valutazione della realtà storica dove avviene la gestione politica
E poi una continua ricerca di una doverosa concia al conciliabilità tra il nuovo che emerge sempre criticamente valutato e l'irrinunciabilità dei valori permanenti
Infine uno spirito di collaborazione e di dialogo come chiarezza nel manifestare i propri principi e le proprie mediazioni sul piano politico
E attenzione alle opinioni altrui in vista di soluzioni per il bene comune
Vedere che queste parole in cui Lazzati tentava di sintetizzare gli elementi costitutivi di una coscienza credente sono compiti certo impegnativi ma estremamente attuale anche per una realtà che stiamo vivendo in maniera molto conflittuale in maniera anche molto dilettantesca se vogliamo da molti punti di vista quindi questo richiamo alla competenza
Questo richiamo alla capacità di fare sintesi con l'oggi ma anche questo richiamo alla capacità di ascolto e di dialogo mi sembrano davvero delle
Indicazioni estremamente preziose
Da porre non tanto a conclusione ma a suggello di quel tentativo che abbiamo voluto fare questa mattina ovvero un ricordo che però anche consapevolezza di dover guardare
Avanti cioè cogliere quelle provocazioni quelle ricchezze
Quelle riflessioni che Lazzati ci ha affidato per farle diventare o uno strumento prezioso per poter immaginare una presenza di laici e laici credenti nella chiesa di oggi e chiudo melò consentire anche se non me lo consente lo faccio lo stesso al microfono in mano quindi c'è poco da fare no con piccolo spot pubblicitario che però alcun modo un modo per ricordare ulteriormente celebrare Lazzati
Tramite l'avete visto anche entrando abbiamo voluto recuperare
Come cooperative in dialogo legata l'Azione Cattolica una un corso di esercizi che non è ancora stato pubblicato e che pronuncia appunto Lazzati la verità vi farà liberi è un modo anche questo con cui abbiamo voluto celebrare questo anniversario dei vent'anni della morte e concludendo per par condicio ricordo anche che nell'ambito di questa celebrazione il venticinque maggio in Università Cattolica ci sarà o un'altra
Corposa iniziativa in memoria di Giuseppe Lazzati nel ventennale della morte fede culture Giuseppe Lazzati che verrà aperta dal cardinal Tettamanzi e chiusa dal cardinal Martini per cui direi che ce n'è davvero vi di che ha attenderla con a sia detto questo grazie a tutti coloro che hanno partecipato e a voi che avete avuto la pazienza di seguirci per tutta la mattinata
In bocca al lupo perché di lavoro ce n'è tanto