02 MAG 2006
intervista

Le dichiarazioni di Pannella e Villetti al termine dell'incontro con Prodi

DICHIARAZIONI | di Alessio Falconio - ROMA - 21:53 Durata: 6 min 37 sec
A cura di Guido Mesiti
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Un incontro «insoddisfacente» quello tra i due rappresentanti della Rosa nel Pugno, Marco Pannella e Roberto Villetti, con Romano Prodi.

Due le questioni poste al leader dell'Unione: Emma Bonino alla Difesa e, «pregiudiziale», il rispetto della legge elettorale per il Senato.

«Siamo venuti qui per avere risposte sulla Difesa alla Bonino e sull'assunzione piena del problema relativo al Senato e agli otto senatori che ne sono per ora esclusi.

Non ci è stata data soddisfazione, le nostre richieste sono rimaste completamente inevase», ha detto Marco Pannella.

Riguardo la richiesta del
Ministero della Difesa per Emma Bonino, ha spiegato Pannella, «Prodi ci ha detto che non era possibile, mentre sulla questione degli otto senatori, ci ha detto che, agli atti, non ritiene di poter fare molto di più che dirci di comprendere le nostre ragioni».In particolare, sulla seconda questione, Pannella ha osservato che la convocazione delle Camere per l'elezione del presidente della Repubblica, fissata per l'8 maggio, «accentua il problema: otto senatori abusivi concorreranno all'elezione del capo dello Stato.

E' una cosa gravissima e per noi è una questione pregiudiziale».«Su questo punto non chiediamo concessioni o trattative, ma il rispetto della lettera della legge», ha aggiunto Villetti, il quale sulle prospettive future ha osservato che quello di stasera è solo un primo incontro: «Abbiamo una forte insoddisfazione, ma sappiamo che è il primo incontro: certo, se si proseguirà così il confronto tra la Rosa nel Pugno e Prodi diventerà molto spinoso».

Un primo incontro? Per Pannella «potrebbe essere anche l'ultimo».Di tono diverso il commento di Romano Prodi all'uscita dalla riunione: «Con i radicali la discussione va avanti, si arriverà ad un accordo come si fa tra alleati».

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