Bruxelles, 20 marzo 2003 - Marco Pannella, in una conferenza stampa odierna, ha attaccato duramente la politica europea.
L'Europa "per 10 anni ha assistito assolutamente complice al massacro settimana dopo settimana di 500.000 iracheni.
Quest'Europa ci regala la guerra, questo il prezzo della sua politica vile.
Se l'iracheno muore assassinato dal proprio dittatore non esiste", esiste solo quando muore in uno scontro armato con gli Stati Uniti.
In queste ore, ha sottolineato Pannella, occorre rilanciare il progetto radicale: gli sforzi dei paesi arabi, degli oppositori iracheni, dimostrano che "è … possibile muoversi accelerando la caduta del regime".
Il progetto «Iraq libero» prevede "l'insediamento, a Baghdad disarmata, al posto del regime, un governo provvisorio con il mandato esplicito di un processo di transizione democratica, un atto dovuto dell'Onu affinché vengano rimossi gli ostacoli frapposti al godimento dei diritti umani fondamentali" per gli iracheni.
L'Europa "per 10 anni ha assistito assolutamente complice al massacro settimana dopo settimana di 500.000 iracheni.
Quest'Europa ci regala la guerra, questo il prezzo della sua politica vile.
Se l'iracheno muore assassinato dal proprio dittatore non esiste", esiste solo quando muore in uno scontro armato con gli Stati Uniti.
In queste ore, ha sottolineato Pannella, occorre rilanciare il progetto radicale: gli sforzi dei paesi arabi, degli oppositori iracheni, dimostrano che "è … possibile muoversi accelerando la caduta del regime".
Il progetto «Iraq libero» prevede "l'insediamento, a Baghdad disarmata, al posto del regime, un governo provvisorio con il mandato esplicito di un processo di transizione democratica, un atto dovuto dell'Onu affinché vengano rimossi gli ostacoli frapposti al godimento dei diritti umani fondamentali" per gli iracheni.
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