13
MAG
2002
Medio Oriente: Il Likud dice 'no' ad uno Stato palestinese, Sharon sconfitto
[NON DEFINITO] | - 00:00
Durata: 5 min 33 sec
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La corrispondenza di Manuel katz da Gerusalemme
<strong>Speciale</strong> <p>Il testo integrale dell'accordo per la fine dell'assedio La storia del conflitto arabo-israeliano (dal 1917) Il Piano Tenet<strong>La crisi giorno per giorno</strong> (10.05.2002) - Finito l'assedio alla Natività, i 13 trasferiti a Cipro (09.05.2002) - Accordo a Betlemme: i 13 della Natività in diversi paesi, tra cui l'Italia. 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Netanyahu alla guida dei 'falchi' del partito batte Sharon. Le reazioni palestinesi, di Usa e Ue</strong><p>Gerusalemme, 13 maggio 2002 - Il Comitato centrale del Likud, partito di maggioranza relativa in Israele, riunito a Tel Aviv, ha votato domenica, al termine del suo congresso, una mozione che impegna il partito ad opporsi alla nascita di uno stato palestinese. La mozione, presentata dall'ex premier Benjamin Netanyahu contro il parere dell'attuale premier Ariel Sharon, rappresenta una vittoria dell'ala più oltranzista del partito. Consistente la sconfitta di Sharon: i circa 2.700 membri del Likud hanno votato quasi all'unanimità contro l'istituzione di uno stato palestinese.<p>Poco prima Sharon era stato messo in minoranza con il 59% dei voti con una mozione che chiedeva di evitare di prendere posizione sulla costituzione di uno stato palestinese. Sharon ha commentato negativamente il voto, definendolo "pericoloso per lo stato di Israele, perché ne complicherà gli sforzi negoziali e aumenterà le pressioni internazionali. Rispetto qualsiasi decisione democratica del Comitato centrale, - ha aggiunto - ma continuerò a guidare il paese in base ai principi che ho sempre avuto: sicurezza per gli israeliani e aspirazione alla pace".<p><strong>'No' ad uno Stato palestinese, 'né ora né mai'</strong><p>La posizione di Netanyahu vincola il Likud, e dunque forse anche il governo che lo stesso Likud guida, a una linea di chiusura verso le aspirazioni nazionali dei palestinesi: "Non potrà esserci uno stato palestinese che abbia tutti i diritti di uno stato, non sotto la guida di Arafat né sotto un'altra guida, né oggi, né domani", ha detto l'ex premier ai congressisti. Nell'ambito del partito l'approvazione della mozione rappresenta la crescita dell'influenza di Netanyahu, che contende a Sharon la leadership del Likud.<p><strong>Gli Usa ribadiscono la linea per uno Stato palestinese</strong><p>Gli Stati Uniti hanno reagito sottolineando che sitratta di una decisione interna ad un partito, seppure di maggioranza, e non a livello governativo. Il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale, Sean Mc Cormack, ha ribadito l'appoggio americano alla nascita di uno stato palestinese: "Questa è la linea espressa dal presidente Bush, e per questa linea continueremo a lavorare".<p><strong>Arafat, distruzione accordi di Oslo</strong><p>Dura la reazione da parte palestinese. Per il leader dell'Anp Yasser Arafat, la decisione "equivale alla distruzione degli accordi di Oslo", mentre "è una minaccia alla stabilità nella Regione", ha avvertito un portavoce di Arafat, Nabil Abu Rudeina.<p>Il capo negoziatore palestinese Saeb Erekat, parlando alla Cnn, ha spiegato che si tratta di "un duro colpo a tutti gli sforzi che cercano di rilanciare il processo di pace ed è uno sviluppo molto pericoloso. Questo voto ha smascherato le intenzioni di Israele che vuole proseguire nell'occupazione dei territori palestinesi. Tutto è più chiaro. - ha commentato - La guerra non è contro il terrorismo, ma per continuare a dominare 3,3 milioni di palestinesi". Erekat infine si è domandato: "Quanti palestinesi si sveglieranno domani pensando di non avere nulla da perdere?".<p><strong>Peres, episodio di lotta interna al Likud</strong><p>"Tragica, tragica per lo stato d'Israele", ha definito la decisione il ministro degli Esteri israeliano Shimon Peres, aggiungendo però di capire "che questa è una battaglia per il potere" interna al Likud: "Sono convinto - ha spiegato - che se Netanyahu fosse eletto, sarebbe come dopo le elezioni precedenti, lui era per Oslo e strinse la mano ad Arafat"<p>Peres ha ribadito che per il momento il partito laburista non abbandonerà la coalizione di governo, aggiungendo alla radio che proprio Sharon lo aveva autorizzato nei giorni scorsi ad incontrarsi con il consigliere di Arafat, Muhammed Rashid e che proseguirà i propri contatti ad alto livello con esponenti palestinesi.<p><strong>Ue, Stato palestinese unica via per la pace</strong><p>Sia Solana sia Piqué hanno criticato la risoluzione votata ieri dal comitato centrale del Likud: "Tutti sappiamo che l'unica soluzione", ha detto Piqué, "passa per la creazione di uno Stato palestinese che conviva democraticamente accanto allo Stato d'Israele". "E' molto triste", ha affermato Solana sulla decisione, ma ha avvertito che è "molto chiaro" che tutta la comunità internazionale ritiene che la pace "debba passare attraverso la creazione di uno stato" palestinese.0:00 Durata: 5 min 33 sec
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