Il voto del 13 maggio è stato "un'autentica ''rivelazione" che ha dato forza al progetto di unificazione.Unificazione che non comporta la perdita delle identità politiche preesistenti.
''la nostra politica è e resta laica'', ha assicurato Francesco Rutelli, che ha anche osservato come il cattolicesimo italiano sia stato tradizionalmente legato all'idea che "la forza della politica si misura sulla laicità''.Contro il populismoLa Margherita si configura come un soggetto politico che è ''contro il populismo e il plebiscitarismo'', e contro chi ''organizza il consenso per meglio decidere" ed esprime "una politica di uno o di pochi che comandano mentre gli altri ascoltano''.
La Margherita rappresenterà una politica come ''mediazione alta'', in favore di una ''partecipazione dei cittadini'', contro una visione per cui ''chi dispone del denaro conta assolutamente di più di chi dispone delle idee''.Secondo Rutelli se la nuova formazione rimanesse'' una somma di partiti potrebbe durare solo pochi mesi''.
Occorrerà superare tutti gli steccati che dividono le forze costituenti e per "investire seriamente in questo progetto" rinunciando "a posizioni che sono talvolta comode ma del tutto improduttive''.
Rutelli ha definito la Margherita come ''area centrale del centrosinistra'' e ha spiegato che ''la sintesi politica è proprio nell'aggettivo centrale che comprende un modo di contare nella coalizione e nella politica italiana''.Il ruolo dell'Ulivo L'Ulivo ''può rappresentare la tensione legittima in prospettiva per l'integrazione di diverse culture riformiste''.
Rutelli però non si è detto convinto che ''nei prossimi anni si conoscerà l'approdo di un unico partito''.
Comunque 'l'Ulivo non può essere "riesumato sei mesi prima delle elezioni perché altrimenti si perde un'altra volta''.
Esso invece, come Romano Prodi lo ha definito deve permettere il "superamento delle differenze d'identità tra cattolici e non credenti in una visione laica della politica''.Bossi e i suoi rapporti con MilosevicRutelli non ha mancato di esprimere con toni duri un riferimento alla posizione della maggioranza sull'affare Telekom-Serbia, definendo la richiesta di una commissione d'inchiesta, per come è stata formulata, solo ''una prova di faziosità e di disamore per le istituzioni''.
Rutelli si è chiesto "per quale ragione, se vogliono saperne di più, non mandano nel carcere de L'Aja per farsi dare informazioni quel ministro della Repubblica il quale, quando l'occidente era impegnato nella drammatica vicenda dei Balcani, andò a portare la sua solidarietà al dittatore Milosevic, cioè Umberto Bossi".
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