Monumento alla resistenza davanti alla sede Uil

Paolo il trentasettesimo anniversario dalla sua fondazione ma anche il significato che abbiamo voluto dare a questa giornata l'inaugurazione di un monumento alla Resistenza qui dal ti alla UIL Palazzo nel quale avuto sede il tribunale nazista dove decine e decine di antifascisti furono condannati a morte per ricordare il contributo di lavoratori e di quanti sacrificare no la loro vita per la libertà e la democrazia valori senza i quali il vivere civile il progresso sociale la solidarietà la pace la giustizia sarebbero parole senza senso
No e senza speranza questa nostra Masi estrazione vuole ricordarla noi stessi ma soprattutto ai giovani alle nuove generazioni come insegnamento per un futuro migliore SICU euro per una società Sempre libera democratica
Ne vogliamo ringraziare le personalità che sono intervenuti primo tra tutti il Presidente del Consiglio onorevole Bettino Craxi
Tutti i ministri Sottosegretario di Stato presenti
I rappresentanti
Dalla presidenza della Camera e del Senato le rappresentanze delle più alte cariche dello Stato civili militari
Le rappresentanze diplomatiche dei vari Paesi e soprattutto gli ambasciatori che sono con noi dell'Argentina della Germania
Della Tunisia
Di Israele della Polonia
Le giunte dalla Regione pace della Provincia di Roma guidate dai loro Presidenti
I rappresentanti di tutte le forze sociali del movimento cooperativo delle organizzazioni demo
Ma di che del mondo della cultura e della stampa e infine o il rappresentante di una comunità
Che ci ricorda un aspetto della libertà quella religiosa ed una comunità che ha pagati e perso più alte in vite umane per tale libertà il rabbino porta
Tante presenze quindi noi e con noi ma anche tanti messaggi dei quali vogliamo dardi i più significativi quello del presidente Priamo
ATO italiani Presidente Pertini
Il suo testo dice dobbiamo ricordare all'esistenza per rafforzare l'amico nostro le perenni verità che quando la libertà è perduta tutto è perduto perché se è un bene senza come l'aria per vivere e che la libertà non può mai essere disgiunta dalla giustizia sociale se si vuole che sia da ognuno goduta in tutta la sua pienezza Sandro Pertini
Ringraziamo anche il presidente Repubblica Cossiga che pure impegnato impropri istituzionali non ha voluto far mancare il suo augurio e la sua solidarietà questa manifestazione
E il messaggio dell'onorevole italiani
Che dice testualmente come presidente soprattutto della Federazione Italiana Volontari della Libertà
Furono le forze politiche della resistenza anche detto alla Repubblica la Costituzione
A distanza di quarant'anni essa può avere bisogno di qualche ritocco ma nelle sue linee essenziali si è dimostrata e continua a dimostrarsi una garanzia di libertà nella pace e nella sicurezza
Avremo avuto questa garanzia di libertà senza lotta di liberazione non l'avremmo avuta Mazzini ammoniva più delle servitù temo la libertà negata in dono
La libertà del quarantacinque e di oggi non ci può portare in dono conquistammo
Certo non da soli ma anche noi partecipa ma la sua conquista vi partecipammo con la sofferenza il sacrificio l'Olocausto
Non la ricevendo in dono questo fu il frutto più prezioso del secondo Risorgimento nazionale Paolo Emilio Taviani
Abbiamo letto i messaggi più significativi
Ora vorremmo anche scoprire il monumento
E lo farà
Essendo
Contornato
Dalle delegazioni ufficiali di tutte le associazione partigiani
Dei perseguitati politici antifascisti ed è reduci dai campi di sterminio nazista
E lo fa rancori gonfaloni delle delegazioni dei comuni medaglia d'oro della Resistenza il comune di Bologna il comune di Firenze il Comune di Boves il comune di Marzabotto
A scoprire il mio monumento
Opera del maestro a tardi
Il compagno Polotti partigiano più che dirigente un ex dirigente alla nostra organizzazione alludiamo questo compito e a Luís vogliamo affidare questa contiguità ideologica dei valori della libertà
Dino
Giulio Giulia
Non è un unicum
Non
Non
Uno
No allora
Ecco
Le
Ancora la parola al sindaco di Roma onorevole Nicola Signorello
A nome dell'amministrazione comunale e mio personale abbia gradito porgere il saluto di Roma al signor Presidente del Consiglio
Alle autorità qui presenti ai dirigenti sindacali a lavoratori della UIL qui convenuti per una cerimonia densa di significati mora ali storici civili con questa cerimonia Roma riceve con gratitudine questo monumento alla Resistenza voluto dalla UIL dinnanzi alla sua sedia dove già la persecuzione nazista in s sanguinose ferite alla comunità rom
Alla
Gratitudine per un ricordo che non si lega soltanto alla comune memoria storica che anzi oggi più che mai si fa testimonianza e monitor questo monumento infatti non soltanto ora me lo tra le sofferenze di allora e le risposte eroiche che il popolo romano allora seppe esprimere questo monumento significa esalta anche lo spirito di resistenza che il popolo romano alimenta quote chiaramente contro le vecchie e nuove barbarie e contro tutte le vecchie nove aberranti forme di violenza con con il terrorismo di ogni matrice tenta di piegare questa città e dei giorni scorsi
La grandiosa mobilitazione dei cittadini a fianco delle istituzioni per respingere isolare batterie gli oscuri disegni eversivi che di Roma fanno il bersaglio privilegiato e significativo
Che allora come oggi i lavoratori e le loro organizzazioni si pongano all'avanguardia della Resistenza e della lotta ed ebbe il giusto dunque che questo monumento qui sorda al cospetto di una prestigiosa organizzazione sindacale Kate ha dato e dà un contributo sostanziale alla difesa e alla promozione dei diritti dei lavoratori nella convinta consapevolezza che oggi come ieri come domani il progresso sociale è intimamente connesso alla preservazione alla crescita della giustizia e della libertà Roma ringrazia la cui per questa ulteriore che stimo mi ammazza che arricchisce il patrimonio spirituale oltre che patrimonio culturale monumentale della città e per questo un ringraziamento vivissimo al maestro Attardi i romani
Conserveranno questo monumento e l'onore e l'hanno non solo come memoria della loro storia che hanno delle Fosse Ardeatine il simbolo più alto e significativo ma anche con l'espressione della unanime volontà della vigilanza e della tensione morale che li anima e sulla quale fondano le ragioni della loro speranza e delle loro certezze per un domani migliore grazie
Dopo il saluto del sindaco diamo la parola ad alcuni dei protagonisti di quel periodo il primo il senatore Leo Valiani
Giusto
Che il travaglio del popolo italiano sotto l'occupazione nazista
Che già prima sotto ma tutto Tura fascista venga ricordato con un
La scultura così significativa
A cura di una delle grandi organizzazioni dei lavoratori italiani
Non bisogna mai dimenticare che il nazismo così come già prima di esso il fascismo sorsero in primo luogo con entro la democrazia ma specificamente contro le organizzazioni libere del movimento operaio io che sono vecchio ancora
Nella memoria
Le camere del lavoro incendiate saccheggiate dagli squadristi fascisti
Ho ancora nella mente i compagni del carcere
Condannati dal tribunale speciale che in grande maggioranza erano dei militanti operai soprattutto provenienti dal vecchio movimento sindacalista
Spesso dalle sue frangenti delle sue frange rivoluzionaria e se riguardo adesso i caduti nella Resistenza romana i gli assassinati nelle carceri naziste o anche in quelle del fascismo cosiddetto repubblicano vedo in essi TAN di intellettuali Leone Ginzburg Eugenio Colorni Pilo Albertelli altri che hanno avuto la post milita di aver la vita salva il compagno Vassalli più presente che contribuì tanto alla liberazione di Pertini e di Saragat dalle carceri naziste e fasciste ma
La figura più emblematica direi simbolo di quella che è stata la ventennale lotta al fascismo e i venti mesi di resistenza andati Isma'sostenuti principalmente dalle masse lavoratrici è pur sempre uno dei massimi sindacalisti italiani Bruno Buozzi
Ebbi la ventura di conoscerlo il ventisei a Milano nella estrema battaglia perduta ma sostenuta onorevolmente indifesa del diritto di associazione sindacale
Quasi soltanto a Milano e a Molinella c'erano ancora degli uomini che si opponevano a rischio della vita al fascismo e Buozzi era la protesta Nori vive a Parigi alla commemorazione nel mille novecentotrentasette a pochi giorni dalla morte di Antonio Gramsci il capo del Partito comunista d'Italia che fu ucciso a fuoco lento in undici anni di carcere fascista ecco fu un simbolo Buozzi che c'era contava le sue esperienze anche divergenze forti ed aspri contrasti a Torino nel primo dopoguerra con Gramsci
Monno maggio ad un grande combattente furono in quella circostanza in una Sala ricordo ma di Parigi oratori
Con Buozzi Carlo Rosselli che pochi giorni dopo sarà assassinato dalle sicari del governo fascista credo che questa cerimonia si è un po'come il prologo della commemorazione che si dovrebbe fare io spero che il compagno Craxi sia ancora presidente del Consiglio perché nessuno meglio di loro
Potrebbe presiedere a questa celebrazione triste ma che ci ha dimostra la forza dalla volontà contro la forza del male
Commemorazione di Rossellini e di Gramsci nel cinquantenario della loro morte non voglio dilungarmi perché altri ancora prenderanno la parola ma vorrei dire ti porterò con la lotta per quanto vittoriosa non è mai finita la libertà la democrazia alla giustizia sociale che Pertini ci ricorda Renzo un messaggio non sono soltanto inscindibili sono anche continuamente minacciati non posso sono mai godere non possono mai godere di totale tranquillità hanno sempre bisogno di vigilanza la Repubblica retto la democrat sia lei ha retto sia irrobustita c'è s'ci sono state grandi conquiste dei lavoratori anche negli ultimi anni
Passi in avanti e tuttavia abbiamo avuto il terrorismo e l'abbiamo ancora come si è visto con l'assassinio di cui due valorosi agenti di polizia l'altro giorno qui a Roma e non sto
E non soltanto
Il terrorismo che continua ad assassinare ma anche la parte di esso che ancora avvolto nell'ombra nel mistero gli autori mandanti delle stragi che non sono stati ancora identificati o quanto meno condannati perciò stamattina brand il giornale ho visto con soddisfazione che credo sarà condivisa da voi tutti del segretario generale dell'Unione italiana del lavoro il compagno Giorgio prende voto ha proposto che questa via sia intitolata ad una delle vittime più nobili e indicative del terrorismo a Walter Tobagi di cui
Come con i caduti della Resistenza così anche quei caduti nella del terrorismo
Della resistenza al terrorismo noi non facciamo distinzioni Moro va sulle Alessandrini Casalegno Galvaligi e centinaia di magistrati di poliziotti e di carabinieri di funzionari dello atto anche di privati sono sullo stesso piano di Tobagi tuttavia noi ricordiamo di più Tobagi perché siamo qui in questa sede ed egli fu studioso oltre che giornalista della storia e della realtà del movimento sindacale il suo l'assassinio era come un simbolo a ciò che si voleva colpire non soltanto non soltanto lo Stato che poi la Repubblica che poi la democrazia ma si volevano colpire soprattutto quelli che nelle file dei lavoratori Sven
Ivano che i terroristi potessero avere la qualsiasi rappresentanza di qualsiasi fu frangia di lavoratori rappresentavano frange di criminali di fuorvianti di esaltati non di lavoratori e sei gli assassini di Tobagi sono ancora per un'eccessiva indulgenza in libertà questo cd deve soltanto ammonire sul fatto che troppa indulgenza può creare il pericolo di una ricostituzione del terrorismo spesso e in generale può essere una barriera non abbastanza sale dal dilagare della criminalità della corruttela che sono i mali che travalicano adesso l'Italia io credo che che ricordando Tobagi noi veniamo al proposito di rafforzare questa Repubblica questo stato di eliminare la criminalità che lotta Ravaglia che certi di Minar Lodi corromperlo di abbatterlo di riaffermare nella nostra fiducia della identità nella fusione fra Stato democrat repubblicano e il popolo dei lavoratori in questa in questa conclusione mi scuso di aver parlato a proporlo ungo e cedo la parola
La parola ora un compagno che non ha bisogno di presentazioni compagno Luciano lama
Compagni amici
La guerra partigiana
La lotta di un popolo
Contro le armate di Hitler
E la tirannide fascista
Fu per noi
Allora molto giovani
Una scelta un atto di volontà del quale ogni giorno di più si palesavano all'animo nostro
Sempre più consapevolmente le ragioni profonde
La progressiva presa di coscienza di migliaia i giovani sul valore irrinunciabile della libertà
Realizzava come giustamente è stato affermato
Una robusta definitiva saldatura
Fra le forze antifasciste e i movimenti risorgimentali che portarono nel secolo scorso all'unità di tanti
I lavoratori giovani le masse popolari sempre più numerose e convinte entrarono da protagoniste
Sulle montagne nelle campagne nella città
Nella lotta per liberare la nostra patria dagli stranieri e dal tiranno
Questa pagina della nostra storia non va dimenticato
E anche l'occasione che oggi ci viene offerta
Rinnova in noi il ricordo di quei giorni
In questo palazzo oggi sede di una organizzazione sindacale dell'Italia democratica che si rende benemerita anche con questa iniziativa
In questo palazzo dunque ebbe sede un tribunale militare della Germania nazista
Fu un luogo di orrori di torture
Furono consumati lui delitti sanguinosi fili vendette contro inermi patriottica cittadini indifesi colpevoli soltanto di voler vivere in un paese libero
Lo splendido bassorilievo di Attardi nella sua muta eloquenza
Ci narra uno dei momenti più tragici del calvario di un marchio
Fra un interrogatorio e l'altro
Punteggiati dato pure spesso inenarrabili
Il patriota è Soro
Solo con il suo dolore fisico con la sua inflessibile determinazione a non cedere al nemico
Con la certezza della fine imminente
Quante centinaia i nostri compagni dovettero resistere alla violenza fisica e morale dei tribunali tedeschi e fascisti
La macabra parodia di una giustizia negata in nuce
Eppure
In tanti di loro la tragica certezza della morte non determinino sconvolgenti in metamorfosi né cedimento alcuno
Persi sapevano di battersi per una causa giusta
Sapevano che ai loro compagni avrebbero continuato quella battaglia perché tanti dolori e look lui è quello del da non avrebbero potuto Maio oscurare gli ideali che avevano illuminato la loro esistenza
E fra questi tanti lavoratori tanti oscuri operai e braccianti e contadini nelle brigate partigiane nei movimenti di massa negli scioperi di fabbrica nelle mani e stazioni di piazza con le donne davanti sotto le minacce dei mitra repubblichini e nazisti
E quanti di loro deportati in Germania impiccati ai crocicchi delle nostre strade fucilati torturati a morte da spietati disumani aguzzini
Rendere gloria a questi umili eroi per le generazioni di oggi e di domani ritrovare le radici più vere i valori etici più profondi e più alti dell'Italia democratica della nostra Repubblica ricordarli significa condannare la tirannide la guerra l'ingiustizia non dimenticare mai che il delitto più re pugni ante resta pur sempre l'azione violenta o subdola per annichilire l'uomo per demolire la sua individualità
Per renderlo molle Cerra nelle mani del tiranno
La resistenza ai tedeschi la lotta antifascista ci hanno dunque lasciato anche questa eredità preziosa
L'inflessibile determinazione di chi combatte per cause grandi la Repubblica italiana
Frutto della lotta partigiana e della partecipazione popolare ha potuto essere anche perché tanti uomini semplici seppero colloca aree al di sopra di sé ideale di libertà di moralità di giustizia senza tremare al prezzo della vita
Al sacrificio di questi oscuri eroi questo monumento rende omaggio perché i lavoratori
I cittadini di Roma e della Repubblica ricordi non sempre a quale prezzo fu conquistata la libertà i ritardi
Un'altra testimonianza ora ci viene dall'onorevole Matteo Matteotti
Quando
La sera del quattro giugno mille novecentoquarantaquattro
Quattro giovani un po'esaltati
Occuparono questo palazzo
Senza colpo ferire
Perché il nemico che era già tempestivamente dileguato
Lasciando le chiavi
Ad un mansueto custode avvezzo al doppio gioco
Si concludevano i nove mesi dell'occupazione nazista di Roma
Non sapevamo ancora
Che alcuni dei compagni più valorosi della resistenza contro il nazifascismo
Non avrebbero visto
La libertà
Per la quale avevano
Lungamente combattuto
Bruno Buozzi
Eugenio Colorni
Ed altri
Erano caduti come per una fatale
Coincidenza
Poche ore o un giorno prima della liberazione
Traditi da una spia
O perché non si erano preoccupati
Di preservare la sfida agli agguati e dai pericoli mortali
Di un conflitto
Senza regole e senza tregua
Pensando al loro sacrificio di ieri
Si ricordano oggi tutti quelli che sono passati per il carcere di Regina Coeli
Nelle camere di tortura di via Tasso e della pensione Iaccarino
Nelle chiedere nelle sale dei processi lampo
Di questo edificio
Che è stata attenta che molti lotta per intero
La tetra attente del tribunale militare germanico
Volemmo
Perché è così decide il comando militare
Che allora era nelle mani
Del senatore Vassalli
Che in via Lucullo sei
Questa era l'ordine
Diventasse in una sorta di catarsi storica
La sede del partito socialista prima
E successivamente della Unione italiana del lavoro
Autentica forza democratica sorta per la difesa degli interessi dei lavoratori è per lo sviluppo civile dal paese
Chi esortava noi in quei mesi
Gli incitamenti
Di Sandro Pertini
Che prima della liberazione di Roma
Vuole lasciare
Perché qui ci disse la lotta era finita
Dell'intendeva riprenderla
Laddove vi era bisogno di un esempio
E difende
Negli ideali della libertà
Quando partì
Salvo per miracolo
Lasciandoci sconcertati
Noi più giovani di lui
Per essere paracadutato in Alta Italia
Un compagno che lui non ricorda
Ebbe a dare della sua storia di irriducibile avversario del fascismo e di condannato
Dal tribunale speciale la cura appropriata
E la più semplice
Delle definizioni
Recidivo nel coraggio
Il nostro rimpianto di allora
Nel tripudio della città liberata
Fu una morte ancor più ingiusta
Di quelli che erano stati con noi nei giorni più neri
L'insoddisfazione nostra oggi
è dovuta alla constatazione
Che nonostante i grossi
Progressi compiuti nello sviluppo economico e sociale
Del Paese
Non siamo ancora riusciti a compiere il passo decisivo
Verso una più equilibrata giustizia sociale
Non abbiamo potuto evitare
Dopo avere consolidato le istituzioni democratiche da pericoli vecchi e nuovi
L'attenuazione
Qualche volta la caduta
Di un costume ispirato dai grandi anelli ti morali
E dalle speranze di allora
Di cambiare tutto nella nostra società contemporanea
Si sono rarefatti
Gli afflati di solidarietà
Lo spirito di sacrificio e di disinteresse
Nella condotta politica e amministrativa lasciando spesso il posto alle convenienze personali
E ai calcoli di opportunità
Ma non Bay noi
Grazie a dire assegnazione
Ma non solo
La volontà di continuare
Se ha qualche cosa servono i richiami del passato
Se qualcosa ci ispira
L'emblema di questo movimento ammonitore e semmai la determinazione
Attrarre dagli esempi di abnegazione che abbiamo avuto un incoraggiamento a non fermarsi rassegnati solo a difendere le conquiste ottenute
Tendiamo
Nel ricordo degli eroismi di ieri
A realizzare un progresso ulteriore
Per rendere la democrazia che abbiamo conquistata più compiuta
Nei suoi valori eterni di giustizia sociale
E di libertà
è stato più volte citato negli interventi come il protagonista il testimone di questa battaglia la liberazione ora diamo a Luís la parola al senatore Giuliano Vassalli
Compagnie di amici onorato di essere stato chiamato a questa tribù una in questa commovente cerimonia pronuncerò soltanto brevi parole di ricordo vi ricordo romano avrebbe lentamente anche per lasciare spazio alle conclusioni di Giorgio Benvenuto al quale dobbiamo questa nobile generosa e anche faticosa iniziativa
Una iniziativa estremamente benemerita
Coronata e simbolico usata da quella splendido bassorilievo che Ugo Attardi ha voluto donare al ricordo che alle memorie della Resistenza romana
Resistenza romana
è stata rievocata anche in un opuscolo che sarà distribuito e che illustrando insieme le opere di questo valoroso nostro scultore
Ricorderà dei dati essenziali ai quali si riallaccia la storia di questo palazzo
Sulla Resistenza in generale non potrà certo aggiungere altro in questa circostanza
Dopo quello che pubblicato in quel lavoro e dopo quanto abbiamo qui potuto ascoltare da Leo Valiani da Luciano lama dal sindaco di Roma da Matteo Matteotti
Dirò solo che via Lucullo doveva essere ricordata perché fu uno dei puntini dei capisaldi della barbarie nazista imperante del dominio sulla città
Fu uno dei delle sedi dalle quali uscirono sia pure attraverso i documenti e le sentenze che vi venivano pronunciate
Una serie di condannati a morte che trovarono la loro fine gloriosa fino negli ultimi giorni prima della liberazione di Roma fino al ventiquattro maggio mille novecentoquarantaquattro al Forte Bravetta
Erano molti gli edifici romani dei quali le SS o i Comandi germanici siano variamente impadroniti
Io ricorderò soltanto a parte le carceri il carcere di Regina Coeli il famoso terzo e quarto braccio occupato appunto dai politici io ricorderò ovviamente il de difficili via Tasso che anche quello quello non era un edificio pubblico
Era un edificio privato fu occupato dai comandi delle SS era presentò il centro del loro dominio e del loro efferatezze sulla città perché agli uffici delle SS si aggiungevano le celle di detenzione e di tortura
Quelle stesse celle dalle quali uscì proprio a vuoti qui ricordato la sera del tre giugno mille novecentoquarantaquattro insieme ai suoi compagni che trovarono con Luigi la morte alla storia
Accanto a via Tasso esistevano anche
Quelle sedi delle quali si erano impadroniti soprattutto i fascisti cosiddetti repubblicani che aiutavano il tedesco invasore nella loro opera di sterminio di oppressione
Ricorderò la pensione Oltremare
A via Principe Amedeo dove fu torturato e poi portato a morte alle Fosse Ardeatine il ventiquattro marzo Maurizio il figlio e tanti altri geni Rosi che sacrificarono la loro esistenza qui in Roma agli ideali supremi di giustizia e di libertà di resurrezione di indipendenza della patria
Vi era la pensione Iaccarino che stava non lontano da qua nella zona di via Romagna dove pure le torture della banda Koch infieriva non
Ma vi erano poi i Comandi germanici e tra questi il tribunale militare insediato qui il tribunale militare certamente del Paese occupante con un minimo di legittimità
Dal quale emanavano sentenze le quali peraltro non furono che una delle basi dello sterminio che sempre petroso i patrioti della popolazione romana
Molti di questi la massima parte andarono a morte senza passare per nessun tribunale io ricordo di avere sentito un maresciallo delle SS
Che mentre ci interrogava in via Tasso parlare per telefono con qualcuno che gli diceva quando li manderete a processo e rispondere che noi dovremmo mandare questa banda di cani al processo questi saranno eliminati direttamente e infatti la massima parte dei patrioti romani furono eliminati senza processo tuttavia il tribunale di via Lucullo il tribunale quindi se e altre voci ricorda una serie di corridori figure e nella mia memoria personale sulla quale non indulge eravamo tre episodi fondamentali ritorna
Quello dei condannati di Bandiera rossa Enzio ma la testa in testa e vari altri suoi compagni i quali furono processati e condannati con sentenza
E si furono fucilati al Forte Bravetta alla malva del due febbraio mille novecentoquarantaquattro
Ricordo quel giorno perché con Sandro Pertini in testa progettava Motor tutt'al nostro comando appena appena liberato pochi giorni dopo essere stato liberato
Progetta ammonta
Progettare mo'un tentativo assolutamente folle possiamo definirlo e così lo definì qualche nostro compagno di riuscire a strappare
Di riuscire a strappare dal camion delle SS negli avevamo li avevamo un po'tutti seguire fino dall'uscita da Regina Coeli quel gruppo di compagni di Bandiera Rossa un glorioso movimento insurrezionale romano
Dovremmo abbandonare perdemmo perdemmo le tracce di questi camion e lungo la via Bravetta dovremmo abbandonare questa impresa che del resto sarebbe stata folle ma quell'immane RIM ma ne impresso quella tragica Alba quella terribile notte e quella mattina in cui caddero questi condannati dal tribunale tedesco di via Lucullo ricordo Morosini secondo episodio la memoria è quello di don Morosini fino all'ultima notte era la notte della vigilia del tre aprile del mille novecentoquarantaquattro erano stati compiuti una serie di tentativi anche dal Vaticano in ogni modo per strappare questo prete coraggioso
E partigiano alla con alla esecuzione della condanna che in questo tribunale di in questo palazzo gli era stata inflitta io ricordo benissimo quel giorno perché fu la giornata stessa nella quale poi io fui catturato ebbene illesa a fino alla notte del tre aprile noi mandammo ancora dei messaggi facemmo pervenire ancora dei messaggi in Vaticano per per far sapere che la esecuzione sarebbe avvenuta al mattino e fu risposto
Che ogni tentativo era stato effettuato e che la spietatezza dei nazisti allattare che non avrebbe perdonato neanche a quel prete per il quale tuttavia il Vaticano lo stesso Papa si erano tanto adoperato
Ed infine
Qui furono condannati il ventisette aprile del mille novecentoquarantaquattro un gruppo di patriottismo i militari e non solo di Mili Tari ma anche di militari che avevano raccolto nelle file dei loro congiunti amici compagni in Roma una organizzazione di particolare efficienza
Tra questi ricordo ma le vicende mi furono raccontate da mia zia successivamente alla liberazione di Roma ricordo mio cugino il capitano Fabrizio Vassalli ricordo un altro suo cugino Giordano Bruno Ferrari figlio di concede fresco Ultore caro Attardi figlio di Ettore Ferrari autore de quel monumento a Mazzini che soltanto dopo dopo molti anni fu portato alla luce sulla del Circo Massimo autore
Di altri importantissimi i monumenti nella stessa nostra Roma Giordano Bruno Ferrari Fabrizio Vassalli e altri ancora valorosi condannati ben il sette aprile compresa la moglie condannato il ventisette aprile mille novecentoquarantaquattro furono fucilati il ventiquattro maggio quasi un mese dopo al Forte Bravetta
Furono fucilati veramente alla vigilia della liberazione di Roma e nelle lettere di Fabrizio che sono pubblicate e nella lettera di Fabrizio i territori pubblicata nelle lettere dei condannati a morte della Resistenza romana nelle edizioni inaudito del primo nostro dopodiché del dei primi anni di questo dopoguerra si dice tra le altre frasi una frase che esprime veramente quello che era il sentimento di tutti no ricaduti una sola cosa mi dispiace non averne non poter vedere i nostri arrivare a Roma perché il Cannone in quei giorni già si sentiva da molto tempo età molto da vicino venne io credo che a nome anche di tutti questi caduti gloriosi che sono stati qui ricordati i cui nomi sono infiniti li abbiamo potuti citare solo alcuni a nome di questi caduti di questi nostri fratelli di questi in altri compagni che noi dobbiamo il ringraziamento va a queste nobili e generose iniziative che perpetua nove spero che qualche cosa del genere possa avvenire anche in via Tasso che perpetuano il ricordo di tante sofferenze che sono state sospese consapevolmente e coscientemente per la resurrezione del nostro Paese al servizio dei grandi ideali di giustizia e di libertà che non puro attraverso ciò tante difficoltà pure attraverso tanti cedimenti pure attraverso tante manchevolezze debbono continuare a guidarci sulla strada dell'avvenire vi ringrazio
L'ultimo intervento di questa manifestazione Giorgio Benvenuto
Però vuole ricordare simbolicamente tutte le vittime del nazismo e del fascismo vuole ricorda aree soprattutto alle giovani generazioni tutti quei valori di libertà di solidarietà divisi per toh della dignità dell'uomo quei valori oggi vanno ribaditi ancora di più in una città come Roma che ha visto tante vittime di altre intolleranze di altri fanatismi vittime innocenti del terrorismo rosso e nero terrorismo di ogni colore che si indaga atto ha sempre ostinatamente combattuto dentro e fuori i luoghi di lavoro
Le origini reali di questo legame profondo è sempre attuale non possiamo non trovarle in quel gran Andrea Vento di riscossa nazionale che fu la lotta di liberazione dove le dive
Se componenti politiche e sociali del Paese si ritrova
Erano insieme protagoniste il bassorilievo che Ugo Attardi ha realizzato ci trasmette il senso profondo do della capacità di riscatto dell'uomo contro le vecchie e le nuove oppressioni tirannie e schiavitù ed è giusto rivolgere un pensiero commosso acqua
Tutti hanno dimostrato anche in tempi più recenti e difficili per la nostra convivenza civile una forte tensione democratica pagando con la vita la coraggiosa difesa delle istituzioni viene natura
Tale a questo punto ricorda
Aree Walter AG così vicino al movimento sindacale che in un suo scritto faceva esplicito riferimento alla eredità essenzialmente mora avete la resistenza i giovani scriveva Walter Tobagi devono superare ogni residuo di dell'UGL che praticano la violenza ed è proprio per Walter Tobagi vittima della violenza terroristica la prossima tappa del nostro impegno civile noi vorrei mo'auspichiamo sensibilità da parte delle autorità della città di Roma che il monumento alla Resistenza che oggi comincia a vivere qui con noi potesse essere indicato come il monumento di via Walter Tobagi
La UIL
Ha chiesto che questa via sia intitolata ad un uomo che ha saputo fare del culto della libertà una scelta professionale e di vita ma questa Italia che ha dimostrato di volere e poter guardare con fiducia al proprio avvenire in questi anni supera andò una stagione di crisi e di gran di problemi il nostro monumento rammenta anche un altro messaggio che per sollevare la testa dalle macerie fisiche mora ali occorre saperlo interiorizzare principi etici in modo da costituire sempre un colle amento indistruttibile con la coscienza democratica del nostro popolo questa dimensione etica il sindacato Italia hanno la Willa CISL e la CGIL hanno cerca atto di conservarli anche quando si sono perdute le strade dell'Unità anzi c'è una dimensione politica e morale dell'unità
Che in tutte e tre le confederazioni non verrà mai meno quella che ci fa sentire dalla stessa arte quando ci si deve battere per la giustizia e per la libertà un'opera di tale rilievo e sicuramente fonte di che anche suggestione per tutti coloro che hanno sentito la resistenza come una delle fasi fondamentali della loro vita e sono venuti qui a testimoniarlo ancora una volta noi li ringraziamo con Frater una riconoscenza e salutiamo in loro al di là delle posizioni politiche quell'Italia orgogliosa che seppe lottare per un ideale di libertà che non è più mutata ringrazio a partire dalla Regione Lazio Provincia e il sindaco del comune e di Roma tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di quest'opera alla quale la UIL la pensa atto data anti anni e che ora con la loro collaborazione e divenuta finalmente realtà ringrazio in particolare il presidente del Consiglio Bettino che sì che ha voluto
Che ha voluto onorare con la sua presenza e tutti i partecipanti che hanno risposto al nostro invito un grazie di cuore a Luciano Lamaj a Pierre Carniti
Di cuore
Franco Marini a Ottaviano Del Turco ai segretari della CISL e della CGIL che sono qui con noi Ring anzi io naturalmente e lo dobbiamo fare i responsabili proprio di tanto cuore i lavoratori della Zecca che hanno posto
Un encomiabile passione in questo imponente bassorilievo in bronzo tra le più impegnative opere che la Zecca a realizzato in questi anni vorrei infine ringraziare con calore Ugo Attardi per l'impegno artistico
E la prossima civile che ha profuso in questa stupenda creazione artistica quest'opera dimostra che c'è ampio spazio per un cammino o vicinale autonomo non conformista di riflessione artistica e civile insieme
Il nostro amici e com'anni è un monumento dedicato a dei vincitori non una a dei vinti quindi in esso se c'è il dolore di quei tempi bui c'è anche l'indicazione di continua e a tracciare nel consenso e nella partecipazione con laicità nuove positive tappe per una democrazia tal Antonio dente mente conquistata e per una società più giusta ed umana viva la resistenza
Ila i lavoratori viva da un i la l'Italia
Chiudiamo la manifestazione abbiamo ringraziato gli ospiti i lavoratori che hanno contribuito a questa manifestazione ma volevo ringraziare anche voi i lavoratori da la UIL Trasporti del Piemonte della Calabria dell'Emilia-Romagna i ferrovieri di Roma ringraziamo i lavoratori pugliesi per il loro contributo ringraziamo i lavoratori della sanità per la loro presenza ringraziamo i lavoratori dalla UIL di Roma ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato i lavoratori dell'Abruzzo ringrazio amo tutti ringraziamo veramente per questo sforzo di essere vicini alla guida per essere utili quanti insieme però il più forte grazie e buon ritorno a casa provarono
Una
Pier
No
Veniamo
E
Il
Alla
Insomma delle